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Musica

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Periodico dell’A.S.A.C. Veneto<br />

31033 Castelfranco Veneto<br />

via Vittorio Veneto, 10<br />

<strong>Musica</strong><br />

insieme<br />

GIUGNO 2014<br />

n. 105


<strong>Musica</strong><br />

insieme<br />

giugno 2014<br />

n. 105<br />

SOMMARIO<br />

Editoriale<br />

di Lorenzo Fattambrini<br />

"Il canto è l’espressione musicale più<br />

spontanea e naturale<br />

e il coro è la forma più immediata<br />

del fare musica insieme.<br />

In un coro ogni persona<br />

è sempre concentrata sulla relazione<br />

della propria voce con le altre.<br />

L’ascolto dell’altro<br />

è quindi alla base del canto corale<br />

e in generale del fare musica insieme.<br />

Imparare a cantare insieme<br />

significa imparare ad ascoltarsi l’un l’altro..."<br />

Claudio Abbado<br />

Periodico dell’A.S.A.C. Veneto<br />

Iscritto al Tribunale di Venezia<br />

il 13/8/1985 al n. 833 R.S.<br />

Sede: Via Vittorio Veneto, 10<br />

31033 Castelfranco Veneto (TV)<br />

Tel. 0423 498941 - Fax. 0423 465022<br />

www.asac-cori.it<br />

asac.veneto@asac-cori.it<br />

Direttore Responsabile<br />

Dino Bridda<br />

Direttore Editoriale<br />

Lorenzo Fattambrini<br />

Redazione<br />

Luca Fiorio<br />

Piervito Malusà<br />

Alberto Opalio<br />

Michele Pan<br />

Claudio Sartorato<br />

Segreteria di Redazione<br />

Candy Cauilan<br />

Collaborazioni<br />

Commissione Artistica<br />

Segreteria Regionale<br />

Consulte Provinciali<br />

dell’A.S.A.C. Veneto<br />

Progetto grafico e realizzazione<br />

CS point sas<br />

associazione per lo sviluppo delle attività corali<br />

Presidente Alessandro Raschi<br />

Editoriale 3<br />

Relazione morale del presidente 5<br />

Verbale Assemblea generale ASAC 13<br />

8° Festival della Coralità Veneta 14<br />

Corso Residenziale per direttori 18<br />

Go... Gospel!! 20<br />

V° Meeting Bassano 22<br />

Gli allievi Coro Tre Pini 24<br />

Dal 48° Concorso Corale Nazionale 25<br />

Study Tour 26<br />

La dignità del canto di fede 28<br />

“Vergine Madre” di M. Santoiemma 30<br />

Un Gloria per le “Figlie del Coro” 34<br />

50° Coro Sante Zanon 53<br />

Dolomiti in Coro 2013 54<br />

Rassegna musica sacra a Lentiai 55<br />

30° Coro Polifonico San Biagio 56<br />

Disegno di legge n. 1365 60<br />

Le schede dei cori 66<br />

Apriamo questo numero 105 di <strong>Musica</strong> Insieme con<br />

una opportuna citazione del M° Claudio Abbado,<br />

scomparso il 20 gennaio scorso. E' inevitabile<br />

non andare con la mente a quanto suggeriva<br />

Robert Schumann nelle sue "Regole di vita<br />

musicale": <br />

L'affermazione del Maestro Abbado, sognatore e<br />

visionario che seppe riconoscere della <strong>Musica</strong> il<br />

potere terapeutico e sociale ravvisando in essa<br />

un linguaggio universale in grado di curare e<br />

salvare l'essere umano dalla degradazione, va ben<br />

oltre all'indicazione tendenzialmente tecnica del<br />

romantico tedesco, dichiarando senza mezzi termini<br />

che "il Coro, come l’Orchestra, è l’espressione più valida<br />

di ciò che sta alla base della società: la conoscenza<br />

e il rispetto del prossimo, attraverso l’ascolto<br />

reciproco e la generosità nel mettere le proprie<br />

risorse migliori a servizio degli altri…"<br />

Mettere le risorse migliori a servizio degli altri<br />

per creare una società più giusta, basata sul<br />

rispetto e sull'ascolto reciproco.<br />

«L’educazione al canto, a cantare in coro, non è solo<br />

un esercizio dell’udito esteriore e della voce; è anche<br />

un’educazione dell’udito interiore, l’udito del cuore,<br />

un esercizio e un’educazione alla vita e alla pace.<br />

Cantare insieme, in coro, e tutti i cori insieme, esige<br />

attenzione all’altro, attenzione al compositore,<br />

attenzione al maestro, attenzione a questa totalità che<br />

chiamiamo musica e cultura, e, in tal modo, cantare<br />

in coro è un’educazione alla vita, un’educazione<br />

alla pace, un camminare insieme...» ribadiva Papa<br />

Ratzinger.<br />

L'Associazionismo in generale ha questo scopo.<br />

Il volontariato ne è espressione esemplare. Ma<br />

è l'Associazionismo artistico, e quello corale in<br />

particolare, che ha potenzialità maggiori potendo<br />

contare sulla forza di un linguaggio, quello delle<br />

emozioni, che accomuna tutto il genere umano.<br />

Far parte di un Coro è certamente una occasione<br />

unica di crescita culturale e spirituale, offrendo<br />

possibilità di socializzazione e gratificazione<br />

artistica. Esso diventa voce del mondo che valica<br />

frontiere, riassumendo echi e suoni, idee e<br />

sentimenti di ciò che chiamiamo "Umanità". Un coro<br />

che canta ha una missione e una responsabilità.<br />

Un coro EDUCA. PROVOCA. STIMOLA. AFFASCINA.<br />

E permette così di avvicinarsi alla "bellezza"<br />

dell'universo che ci circonda.<br />

Non dimentichiamolo mai.<br />

Forse non a caso si apre con il canto di un coro il film<br />

italiano "La grande bellezza" del regista Sorrentino,<br />

fresco vincitore dell'Oscar.<br />

Si tratta dell'ottimo Torino Vocalensemble, giovane<br />

coro amatoriale fondato da Carlo Pavese, che nel<br />

film esegue il brano "I Lie" di David Lang.<br />

Un coro amatoriale. Nel senso più nobile del<br />

termine: un coro che "ama" ciò che canta.<br />

Un'amatorialità che si riscatta e non cede il passo<br />

alla superficialità e all'approssimazione, facendo<br />

un buon servizio alla causa artistica, facendo<br />

passare il messaggio che è possibile fare le cose<br />

bene e con cura.<br />

Insomma, cantare in una Associazione Corale<br />

prevede un senso di responsabilità verso tutto ciò<br />

che è umano.<br />

Con queste premesse do il via alla mia avventura in<br />

qualità di Direttore Artistico di “<strong>Musica</strong> Insieme”,<br />

nella speranza di poter incuriosire il lettore,<br />

invitandolo a sfogliare in modo attivo e partecipativo<br />

le pagine on line della Rivista Associativa,<br />

provocandolo ad intervenire con proprie visioni<br />

di vita corale, sollecitandolo a farsi il più possibile<br />

promotore di occasioni generatrici di Cultura e di<br />

Bellezza.<br />

Editoriale<br />

3


Assemblea generale<br />

dell’ ASAC – Veneto 2014<br />

di Alessandro Raschi<br />

Adria 16 marzo 2014<br />

Si è svolta ad Adria l'Assemblea Ordinaria Generale<br />

dell'ASAC, lo scorso 16 marzo 2014. Momento<br />

consuntivo e programmatico importante per la<br />

vita dell'Associazione, ha registrato una presenza<br />

di delegati dei vari Cori Veneti significativa se pur<br />

di sotto delle auspicabili previsioni. Pubblichiamo<br />

l'integrale relazione del Presidente, Alessandro<br />

Raschi e il Verbale dell'Assemblea redatto da Mara<br />

Bellettato<br />

Stimatissimi Signore e Signori Delegati corali,<br />

Direttori e Presidenti di coro, Signori Maestri<br />

Commissari e Consulenti Artistici, Consiglieri<br />

Regionali, Membri del Collegio dei Sindaci, autorità<br />

ed amici intervenuti, porgo a tutti voi il più cordiale<br />

saluto e benvenuto all’Assemblea Generale annuale<br />

dell’Associazione che riunisce, coordina e sostiene<br />

la coralità veneta: l’ASAC Veneto. E’ questo il<br />

momento più alto e importante del nostro sodalizio<br />

e luogo di analisi e sintesi delle attività realizzate e<br />

in progetto, occasione di confronto e condivisione<br />

dei valori e degli obiettivi che ci accomunano.<br />

Siamo quest’oggi ad Adria ospiti della Consulta<br />

ASAC di Rovigo, proseguendo nella determinazione<br />

di rendere questo incontro itinerante, avvicinandolo<br />

alle nostre realtà provinciali e rendendole di volta<br />

in volta partecipi a questo privilegiato momento.<br />

Ringrazio sentitamente quanti si sono adoperati<br />

per l’organizzazione di questa giornata e in<br />

particolare i nostri Consiglieri Osvaldo Fedini e<br />

Cristiano Roccato. Un plauso e un ringraziamento a<br />

quanti dei cori rodigini, alcuni impegnati anche nel<br />

servizio d’ordine, sono qui oggi in rappresentanza<br />

del proprio coro anche indossandone la divisa<br />

sociale, importante segno di appartenenza e<br />

testimonianza del proprio orgoglio ed impegno in<br />

una delle nostre formazioni corali, ciascuna con<br />

le proprie identità e peculiarità, riunite tutte nella<br />

grande famiglia dell’ASAC. Ringrazio per la sua<br />

presenza il Presidente FENIARCO Sante Fornasier,<br />

particolarmente significativa nel 30° anniversario<br />

dalla fondazione della Federazione Nazionale<br />

Italiana delle Associazioni Regionali Corali.<br />

Ringrazio il Sindaco di Adria, Massimo Barbujani e<br />

il Consigliere Regionale Mauro Mainardi. La vostra<br />

presenza è un segno di attenzione e omaggio da parte<br />

dei nostri amministratori che apprezziamo e a cui<br />

vogliamo dare un significato non solo di presenza<br />

e saluto, ma soprattutto di stima e apprezzamento<br />

per le migliaia di persone che quotidianamente<br />

sono impegnate nei nostri cori, per la forza e la<br />

costanza con cui proseguono un’opera di diffusione<br />

della cultura musicale e corale e dei valori di cui<br />

la coralità è portatrice. Sono valori di solidarietà,<br />

impegno sociale, aggregazione, serietà e cultura<br />

che nella nostra società sono sempre più difficili da<br />

trovare, tanto più se riuniti in uno stesso organismo<br />

associativo. A voi amministratori pubblici, in<br />

particolare agli amministratori della Regione Veneto<br />

rivolgo ancora una volta, temo non per l’ultima, un<br />

appello a considerare sempre con attenzione nella<br />

programmazione dei propri progetti in ambito<br />

culturale, sociale e didattico, la realtà corale,<br />

supportandola e valutandone le peculiarità, le<br />

capacità e le competenze. Nel nostro paese, e intendo<br />

considerare ogni livello amministrativo comunale,<br />

provinciale, regionale e nazionale, ognuno con le<br />

sue specifiche responsabilità, troppo spesso ci si<br />

accorge, quando lo si fa, delle importanti istanze che<br />

provengono direttamente dal territorio e dal mondo<br />

volontaristico e culturale rispondendo solo con<br />

provvedimenti parziali e disorganici. Sempre però<br />

se ne godono più o meno consapevolmente i frutti,<br />

dati dal sacrificio, impegno e abnegazione di tanti nei<br />

settori più diversi. Vi ricordo che la coralità veneta<br />

ha dato e continua a dare tantissimo con risultati<br />

che potrete constatare anche quest’oggi con noi. La<br />

coralità ha un bilancio sociale che non credo abbia<br />

eguali nel mondo culturale e musicale veneto, ma<br />

è considerato dalla nostra Regione Veneto in modo<br />

assolutamente inadeguato, i dati di bilancio che<br />

vedrete lo dimostrano ampiamente e dimostrano<br />

ancor di più come tutto il peso delle attività gravi<br />

direttamente sul mondo corale. Diecimila coristi<br />

impegnati tutto l’anno<br />

per decine di migliaia<br />

di ore nella pratica<br />

corale, nella concertistica,<br />

nelle iniziative sociali<br />

e culturali sul territorio,<br />

almeno 3000 concerti<br />

realizzati nelle grandi<br />

città come nei più piccoli<br />

paesi, oltre 500.000<br />

persone tra il pubblico,<br />

capillare alfabetizzazione<br />

musicale per giovani,<br />

adulti e anziani, tutela e<br />

Relazione morale del presidente<br />

5


Assemblea generale ASAC 2014<br />

promozione del patrimonio musicale di tradizione<br />

popolare e colta, sacro e profano: questi sono i<br />

nostri numeri e le nostre credenziali. Confutati<br />

da un’organizzazione seria, responsabile e<br />

democraticamente condivisa rappresentata<br />

dall’associazione di riferimento che è l’ASAC. Cosa<br />

dobbiamo fare di più per riuscire a penetrare il<br />

muro di gomma che in questi anni mi sono sempre<br />

trovato davanti? Non bastano gli attestati di stima<br />

e ammirazione, servono interventi concreti e una<br />

progettualità a lungo termine che ci coinvolga con<br />

il giusto peso in una programmazione di sostegno<br />

a tutte le ricchezze culturali e musicali che la<br />

nostra terra può vantare. Possiamo moltiplicare<br />

cento, mille volte ogni investimento su di noi e non<br />

parliamo certo di cifre paragonabili a quelle dei<br />

grandi enti lirici e sinfonici ma nemmeno di cifre<br />

che assumono un carattere irrisorio se paragonate<br />

al volume e al valore delle iniziative attribuendovi<br />

un realistico valore economico oggi praticamente<br />

auto sostenuto. Conosciamo la situazione di crisi<br />

e la viviamo sulla nostra pelle ogni giorno e come<br />

imprenditore so benissimo di cosa parlo ma<br />

non si può mortificare in tal modo la possibilità<br />

di fare cultura e musica arricchendo in modo<br />

significativo e prezioso la nostra società, senza di<br />

cui l’impoverimento oltre che materiale è anche<br />

spirituale e morale.<br />

Sono al mio ottavo anno di Presidenza dell’ASAC<br />

e ancora un ultimo anno mi impegna alla guida di<br />

questa grande associazione, con rinnovato impegno<br />

e spirito di servizio, confidando di concludere<br />

questa importante esperienza nel migliore dei<br />

modi possibili. A voi l’onere di dare un giudizio sul<br />

lavoro svolto in questi anni e su quanto ancora si<br />

farà nel prossimo. In passato, molte volte, nelle mie<br />

relazioni in Assemblea ma anche negli editoriali<br />

sulla rivista, ho toccato gli argomenti più diversi<br />

riguardanti la nostra Associazione e la coralità<br />

nel suo complesso. In alcuni casi con obiettivi di<br />

proposta, in altri di stimolo e crescita, altre volte<br />

per sottolineare il lavoro fatto e la progettualità<br />

che sta alla base di esso. Forse apparentemente<br />

con finalità riepilogative ma in realtà di proposta<br />

e stimolo, recentemente ho voluto realizzare una<br />

pubblicazione in fase di stampa, scaricabile sul<br />

nostro sito e inviatavi con il bando di iscrizione. E’<br />

una pubblicazione che nel 35° anniversario dalla<br />

fondazione dell’ASAC raccoglie e sintetizza quella<br />

che è la nostra struttura organizzativa, le iniziative<br />

suddivise fra concertistica, didattica ed editoria,<br />

evidenziando anche i numeri delle attività descritte.<br />

Considerando quindi che la maggior parte di voi<br />

conosca ormai il mio pragmatismo, non penso di<br />

perdermi in inutili chiacchere nell’affrontare<br />

argomenti meno “pratici”. Non possono certo<br />

essere confusi da nessuno come la consueta cortina<br />

fumogena a cui nel nostro paese siamo così spesso<br />

abituati a nascondere con le parole l’assenza di<br />

fatti. I fatti ci sono eccome, ma vorrei analizzare<br />

brevemente con voi anche le finalità di scopo ed<br />

artistiche che stanno alla base del nostro operare.<br />

Al fine di una valutazione corretta non sono<br />

necessari solo i dati economici ne è sufficiente<br />

analizzare la qualità della proposta dal punto<br />

di vista della sua realizzazione e da quello del<br />

progetto. E’ importante anche valutare quale<br />

impatto si è riusciti ad ottenere e quanto l’attività<br />

incide nel nostro caso, sul mondo corale e al di<br />

fuori di esso. Le difficoltà sono sempre molte<br />

intendiamoci. L’aspetto economico frena moltissimo<br />

le nostre possibilità ma non mi ha mai impedito di<br />

continuare ad elaborare e verificare le possibilità<br />

di sviluppo, sempre tenendo ben presente quanto<br />

sia fondamentale che ogni nuova idea e ogni attività<br />

oramai consolidata siano inserite in un disegno<br />

generale organico e con delle finalità precise. In<br />

caso contrario si rischia di disperdere risorse<br />

economiche ed umane, entrambe molto limitate.<br />

Qualcuno di voi ricorderà quante volte ho chiesto a<br />

tutti i nostri soci di condividere con l’ASAC e quindi<br />

con il mondo corale nel suo complesso, le proprie<br />

migliori risorse umane nell’interesse di tutti, ma<br />

anche proprio. Questo rimane un freno importante<br />

quanto quello economico alla realizzazione dei<br />

progetti e uno scoglio che andrà nuovamente e<br />

duramente affrontato il prossimo anno, quando<br />

la fine del mandato del Consiglio direttivo e<br />

Commissione artistica coinciderà con il termine<br />

del mio terzo e ultimo incarico alla presidenza,<br />

imponendo la ricerca di nuove professionalità,<br />

adeguate ad affrontare una mole di attività e una<br />

struttura che, senza false ed inutili modestie, non<br />

è alla portata di tutti e che non richiedono una<br />

sola presenza rappresentativa ma attiva, dinamica,<br />

propositiva e priva di interessi personalistici. Devo<br />

qui interrompere per un attimo il ragionamento<br />

per rivolgermi ancora una volta con gratitudine a<br />

quanti collaborano fattivamente alla realizzazione<br />

dell’enorme massa di lavoro che comporta la nostra<br />

complessa macchina organizzativa, permettendone<br />

il funzionamento e consentendo di portare a<br />

compimento le numerosissime iniziative poste in<br />

essere. Siano essi membri del Consiglio Direttivo,<br />

della Commissione Artistica, del Collegio dei<br />

Sindaci, dei Consulenti Artistici, del Comitato di<br />

Redazione, Direttori e Presidenti di coro, Coristi e<br />

intere formazioni corali, a tutti desidero esprimere<br />

la nostra gratitudine per l’impegno e la disponibilità<br />

donata alla coralità intera.<br />

Avevo detto nella scorsa relazione come l’esigenza<br />

di portare a compimento gli obiettivi che avevo<br />

identificato fin dall’inizio e i progetti approntati<br />

è stato uno dei motivi che mi hanno convito a<br />

proseguire il lavoro per questo ultimo triennio.<br />

Ora credo che il quadro sia ben delineato anche se<br />

alcune iniziative hanno ancora bisogno di assestarsi<br />

per decollare a livelli adeguati. Altri nuovi progetti<br />

stanno prendendo il via e si concretizzeranno nel<br />

2014 e nel 2015. Quali sono quindi le linee guida<br />

sulle quali fin dall’inizio è stato impostato il lavoro<br />

e la programmazione con i Consigli direttivi e le<br />

Commissioni artistiche susseguitesi in questi anni?<br />

La didattica prima di tutto. Ho sempre ritenuto<br />

importante e necessaria la crescita artistica della<br />

coralità, anche per i gruppi che tra le proprie finalità<br />

non pongono grande cura all’aspetto artistico/<br />

musicale insistendo con maggiore attenzione agli<br />

aspetti sociali e di gruppo. Sono aspetti molto<br />

importanti questi, che distinguono il mondo<br />

corale amatoriale che è il nostro, da tante altre<br />

realtà culturali musicali e non. Tuttavia lo stare<br />

insieme con gioia e amicizia non è antitetico, anzi,<br />

all’impegno per il raggiungimento di un risultato<br />

artistico; apprezzabile prima di tutto per noi stessi,<br />

che troviamo gratificazione e orgoglio nel farlo, ma<br />

anche per il nostro pubblico, che dobbiamo aiutare<br />

a crescere con noi nell’amare la musica: bella<br />

musica e ben eseguita. Quindi importantissimo a<br />

livello regionale realizzare iniziative che puntino<br />

soprattutto sulla formazione dei direttori, primo<br />

motore di ogni coro per quanto riguarda l’aspetto<br />

artistico. Un buon direttore fa un buon coro, assioma<br />

che ho avuto modo di verificare innumerevoli volte<br />

nella mia trentennale esperienza corale, come<br />

corista, presidente di coro, dirigente e poi Presidente<br />

ASAC. Con quali modalità operare è un altro aspetto<br />

importante e l’esperienza verificata in tanti anni di<br />

iniziative nella nostra regione, anche nelle iniziative<br />

che ho avuto modo di esaminare e confrontare<br />

proposte da altre realtà in Italia e nel mondo.<br />

L’impostazione data è quella di realizzare a livello<br />

regionale corsi di formazione e specializzazione<br />

dedicati ai direttori, riuscendo spesso a coinvolgere<br />

anche musicisti da fuori regione che pur giovandosi<br />

di nostre iniziative contribuiscono anch’essi<br />

portando visioni e esperienze diverse con cui<br />

è sempre bene confrontarsi e aprirsi. Iniziative<br />

specialistiche di carattere didattico come queste<br />

non possono che puntare ad un bacino più ampio<br />

di interessati per tendere al raggiungimento di<br />

numeri che ne consentano la realizzazione e ne<br />

garantiscano un alto livello qualitativo.<br />

Ecco il perché di un<br />

corso residenziale estivo<br />

per direttori sempre più<br />

completo e articolato e<br />

dell’Accademia “Piergiorgio<br />

Righele” per direttori di<br />

coro di cui si concluderà<br />

in giugno il primo anno<br />

proseguendo da settembre<br />

con il secondo anno e l’avvio<br />

di un nuovo primo anno<br />

a cui tra poco apriremo le<br />

iscrizioni. Da considerare<br />

che l’Accademia è aperta<br />

anche alla partecipazione<br />

alle singole Masterclass e<br />

Corsi Accademici per chi fosse<br />

interessato ad approfondire<br />

particolari repertori o<br />

argomenti. Come dicevo<br />

prima fatti concreti, non<br />

parole e mi piace credere che i<br />

risultati di tanti anni di lavoro<br />

siano palesi nel progresso<br />

della nostra coralità, sempre<br />

più in evidenza nel panorama<br />

corale italiano. Un’altra<br />

importante proposta per i<br />

nostri direttori, temo ancora<br />

sottovalutata dai più, è lo<br />

Study Tour al concorso<br />

di Vittorio Veneto. E’<br />

l’opportunità giusta per<br />

ascoltare cori e repertori<br />

nuovi, analizzare le partiture,<br />

la prassi esecutiva, la vocalità,<br />

l’espressività e tanti altri<br />

aspetti che un coro deve<br />

considerare nel proprio percorso<br />

artistico. Accompagnati da un<br />

nostro tutor e confrontandosi<br />

con i propri colleghi si può vivere<br />

un’interessante esperienza di<br />

approfondimento e avvicinarsi<br />

al mondo dei concorsi corali.<br />

Partecipando allo Study tour sarà<br />

possibile anche ai direttori meno<br />

esperti nelle competizioni corali,<br />

apprenderne i meccanismi<br />

e valutare con attenzione<br />

il programma con cui<br />

presentarsi e le modalità<br />

di preparazione a questa<br />

importante occasione.<br />

Relazione morale del presidente<br />

6<br />

7


Assemblea generale ASAC 2014<br />

All’internodelle nostre proposte per la formazione<br />

vi è un altro reparto dedicato non solo ai direttori<br />

ma ai gruppi nel suo complesso o anche ai singoli<br />

coristi. Molte di queste proposte sono realizzate<br />

di anno in anno con docenti e modalità diverse<br />

dalle nostre Consulte provinciali che integrano<br />

così in modo determinante il quadro complessivo.<br />

A livello regionale le iniziative proposte affrontano<br />

settori della coralità ove l’impostazione di questo<br />

tipo è ritenuta adatta al raggiungimento degli scopi<br />

prefissi. Tra questi settori quello della coralità<br />

giovanile e dei cori di voci bianche è certamente uno<br />

dei più importanti e delicati e al quale rivolgiamo<br />

particolare attenzione.<br />

Già avviato da diversi anni<br />

e reduce da un’edizione<br />

particolarmente partecipata,<br />

il Meeting per voci bianche<br />

e cori giovanili di Bassano<br />

del Grappa è giunto alla 5°<br />

edizione. Tre docenti di alto<br />

livello, oltre 220 iscritti e<br />

tre giorni di musica insieme<br />

con centinaia di presenze<br />

ai concerti di apertura e<br />

chiusura del corso: questi i<br />

numeri del Meeting. Molto<br />

altro dovremmo e potremmo<br />

fare, soprattutto con il<br />

mondo della scuola con cui è<br />

sempre difficile rapportarsi<br />

soprattutto in mancanza<br />

assoluta di finanziamenti in<br />

tal senso. I ripetuti tentativi<br />

di accedere ai finanziamenti<br />

previsti dal bando della Regione Veneto per la<br />

promozione della <strong>Musica</strong> giovanile, sono sempre<br />

stati respinti poiché la musica corale non è<br />

considerata pertinente ne in essa son stati rilevati<br />

elementi di sperimentazione che a quanto pare sono<br />

ritenuti essenziali. La coralità dovrebbe entrare a<br />

pieno diritto nel mondo della scuola, come lo è in<br />

tutti i paesi più evoluti e dove tra i cori scolastici è<br />

possibile trovare delle eccellenze assolute. Alcune<br />

importanti realtà corali scolastiche di rilievo sono<br />

certamente più l’eccezione che la regola e tendere<br />

a moltiplicarle in modo esponenziale dovrà essere<br />

uno dei nostri futuri obiettivi. Quasi miracolosa<br />

è la diffusione corale in Italia, particolarmente<br />

rilevante nelle regioni del nord/est, se<br />

consideriamo l’assenza pressoché assoluta del coro<br />

nell’insegnamento scolastico a ogni livello. E’ una<br />

presenza che evidentemente viene dal desiderio<br />

della gente di esprimersi con il canto e di stare<br />

insieme per farlo. La formazione dei giovani coristi<br />

è demandata quasi unicamente alle associazioni<br />

volontaristiche e dobbiamo renderci consapevoli<br />

quindi dell’importante ruolo di cui volenti o<br />

nolenti siamo investiti. E’ nostra responsabilità<br />

e onere; dobbiamo perdere ogni illusione che,<br />

almeno in tempi relativamente brevi, le istituzioni<br />

si occupino di noi se noi stessi non lo facciamo.<br />

Di qui ribadisco ancora una volta l’importanza di<br />

essere Associazione corale e di operare a stretto<br />

contatto con il territorio sia direttamente sia<br />

attraverso le nostre Consulte provinciali, ancora<br />

più capillarmente vicine a tutti i cori. Solo insieme<br />

possiamo creare le condizioni necessarie allo<br />

sviluppo delle nostre finalità artistiche e sociali.<br />

Abbiate pazienza nell’ascoltare queste mie parole<br />

come cerco di averne io quando ancora mi sento<br />

chiedere a cosa serva essere iscritto all’ASAC.<br />

Inoltre le Associazioni regionali insieme possono<br />

operare attraverso una forte Federazione italiana<br />

per realizzare iniziative di rilievo nazionale e<br />

internazionale e per portare le nostre istanze in sede<br />

istituzionale con tutto il peso necessario. Proprio<br />

tramite la Federazione nazionale anche le regioni<br />

più deboli e meno strutturate possono vedere<br />

veicolate nuove proposte sul proprio territorio,<br />

all’interno di un disegno organico di sviluppo e<br />

cooperazione.<br />

Un altro settore della coralità<br />

al quale desideriamo porre<br />

attenzione è quello della<br />

coralità spirituale, gospel,<br />

pop e jazz, di cui abbiamo<br />

assistito uno sviluppo<br />

notevole e a cui crediamo<br />

sia importante offrire degli<br />

strumenti che tengano<br />

conto delle peculiarità di<br />

questi repertori. Quindi<br />

aggiungiamo un’ulteriore<br />

proposta al panorama<br />

delle nostre iniziative con<br />

un work-shop dedicato<br />

a gruppi corali, veneti e<br />

non, che si terrà ad Abano<br />

Terme a fine giugno 2014 e<br />

denominata Go..Gospel!!.<br />

L’iniziativa è aperta ai gruppi che vorranno<br />

partecipare al completo ma anche ai singoli direttori<br />

e coristi. I gruppi partecipanti potranno esibirsi<br />

con il proprio repertorio sia durante il concerto di<br />

apertura ad Abano Terme che nelle serate seguenti<br />

nei centri limitrofi. Durante il concerto finale sarà<br />

eseguito il repertorio approntato durante il workshop.<br />

Tre docenti di alto livello e molto conosciuti<br />

nell’ambiente saranno alla guida dell’iniziativa<br />

affrontando tutte le tematiche relative al repertorio<br />

in oggetto con particolare cura anche dell’aspetto<br />

vocale a cui si dedicherà uno dei tre insegnanti,<br />

selezionato per la propria specializzazione<br />

sull’argomento. Il M° Andrea D’Alpaos sarà uno dei<br />

tre docenti e nostro coordinatore interno. I due<br />

docenti provenienti dall’esterno e famosi specialisti<br />

del genere saranno il Maestro americano Nehemia<br />

Brown e il londinese M° Daniel Thomas.<br />

Altre due iniziative didattico-formative aperte a<br />

tutti sono il corso di Lonigo sul Metodo Rohmert<br />

e psicofonia, iniziativa già giunta alla 10° edizione,<br />

e la nuova proposta del Laboratorio di Canto<br />

Gregoriano a Vittorio Veneto. Quest’ultima<br />

proposta, localizzata a Vittorio Veneto è “rivolta<br />

a quanti sino interessati al canto gregoriano<br />

a qualsiasi titolo, per interesse musicale, per<br />

approfondimento culturale per adesione di fede”<br />

come da bando. Nonostante l’ampia platea alla<br />

quale è destinata, ad oggi non ha avuto una risposta<br />

sufficiente ad avviarsi.<br />

Sono stati prorogati i termini di iscrizione e confido<br />

che soprattutto i residenti nelle località contigue<br />

al vittoriese considerino questa interessantissima<br />

opportunità. Ho fiducia che attraverso l’opera di<br />

diffusione della proposta, in particolare con la<br />

collaborazione delle consulte territorialmente più<br />

vicine di Treviso e Belluno, si riesca un numero<br />

adeguato ad avviare il<br />

Laboratorio (purtroppo,<br />

nonostante gli auspici, non<br />

è stato possibile attivare il<br />

Laboratorio, dato il numero<br />

assai esiguo di richieste,<br />

ndr). Abbiamo visto quindi<br />

quanto la proposta sia<br />

ampia e variegata rivolta<br />

sia ai direttori, ai cori,<br />

ai giovani distribuita<br />

sul territorio e pensata<br />

per dare risposte sia<br />

specialistiche che di base a<br />

vari livelli, integrate a livello<br />

regionale e sovra regionale<br />

che locale. Un aspetto che<br />

non ho evidenziato fino ad<br />

ora è come a queste attività<br />

spesso siano presenti cori<br />

laboratorio, selezionati<br />

tra i più qualificati e<br />

preparati, per mettere a<br />

disposizione degli iscritti<br />

e docenti gli strumenti di<br />

apprendimento migliori<br />

possibili. Da osservare<br />

come anche questi cori ne ricavino per loro stessi un<br />

importante momento di crescita e confronto, utile<br />

a migliorarsi e progredire, anche quando si sono<br />

raggiunti livelli artistici molto elevati. A tutti loro<br />

esprimo la profonda gratitudine per la splendida<br />

disponibilità e pazienza nel sottoporsi al “supplizio”<br />

degli studenti che ogni volta dimostrano. Infine, a<br />

costo di essere ripetitivo, invito i presidenti di<br />

coro a supportare anche economicamente i propri<br />

direttori o vice o allievi direttori nel partecipare<br />

a questi corsi. E’ un investimento sul futuro del<br />

proprio coro. Allo stesso modo invito i Direttori<br />

a partecipare personalmente e ove possibile con<br />

i propri cori alle iniziative di formazione. Una<br />

coralità dinamica, attenta, curiosa e aperta<br />

alle novità ma legata ad una forte tradizione:<br />

questi alcuni degli ingredienti necessari per<br />

proseguire nel percorso di sviluppo e diffusione<br />

che insieme abbiamo intrapreso 35 anni fa.<br />

La parte concertistica è<br />

un altro aspetto molto<br />

importante della nostra<br />

programmazione<br />

annuale.<br />

Una pregiudiziale<br />

importante alla base<br />

delle scelte operative è<br />

sempre stata che ogni<br />

coro, di ogni tipo di<br />

organico, repertorio e<br />

livello artistico deve<br />

poter trovare spazio<br />

e gratificazione nella<br />

partecipazione agli<br />

eventi che l’ASAC<br />

promuove e organizza,<br />

spesso in collaborazione<br />

con i cori stessi, sul territorio veneto. Siano esse<br />

le rassegne provinciali che ogni consulta organizza<br />

annualmente, anche a carattere natalizio o sacro,<br />

o Venezia in coro, o Veneto Canta o il Festival<br />

della Coralità Veneta. Questa impostazione se da<br />

una lato offre ampio spazio partecipativo nel pieno<br />

rispetto delle prerogative di tutti i soci, dall’altro<br />

deve sempre tendere al rispetto di quelle che<br />

sono le nostre finalità statutarie che prevedono di<br />

“favorire per fini sociali iniziative e momenti<br />

di incontro attraverso l’animazione corale” ma<br />

anche lo “sviluppo delle attività corali”. In questo<br />

senso se Venezia in coro offre una impagabile<br />

opportunità di canto e incontro nella nostra<br />

splendida città lagunare e Veneto Canta vuole<br />

aprire tutto il territorio del Veneto e i nostri cori<br />

alla coralità italiana e internazionale, il Festival<br />

della Coralità Veneta si pone come momento<br />

di crescita e confronto ai massimi livelli della<br />

nostra coralità. Quest’anno, a fine ottobre come<br />

consuetudine, si terrà l’8° Festival della Coralità<br />

Veneta proprio a Venezia, città quindi che si troverà<br />

al centro di diverse iniziative dell’ASAC quest’anno.<br />

Avrete notato alcune piccole ma sostanziali<br />

modifiche al bando di partecipazione.Viene<br />

istituita una nuova categoria, quella per<br />

Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal popjazz,<br />

gospel e spirituals,<br />

un ulteriore segno di<br />

sensibilità verso questi<br />

generi già evidenziato<br />

precedentemente e<br />

risposta concreta al<br />

cospicuo numero di cori<br />

con questi repertori<br />

iscritti nella precedente<br />

edizione. Il Festival<br />

prevede la possibilità<br />

che possa svolgersi<br />

in due giorni, sabato<br />

e domenica 25 e 26<br />

ottobre, o nell’unica<br />

giornata di domenica<br />

26, in base al numero<br />

degli iscritti. Anche<br />

Relazione morale del presidente<br />

8<br />

9


Assemblea generale ASAC 2014<br />

questa è una risposta concreta alle indicazioni<br />

giunte dalla scorsa edizione di Treviso, molto<br />

partecipata, affinché la giuria assista al completo alle<br />

esibizioni di tutti i gruppi. Inoltre questa modifica<br />

consentirà che il luogo delle audizioni sia lo stesso<br />

per tutti i cori evitando problemi di differenze di<br />

acustica e spazi. A tale scopo è stata prenotata la<br />

magnifica sala della Scuola Grande di San Giovanni<br />

Evangelista a Venezia, garanzia di ottima acustica e<br />

ambiente prestigioso. Tra i premi viene reinserito<br />

il primo premio per ciascuna sezione per meglio<br />

sottolineare il valore dell’eccellenza raggiunta e il<br />

premio del pubblico fra i partecipanti al concerto<br />

di Gala. I cori che giungono in eccellenza al nostro<br />

Festival hanno ottenuto un punteggio almeno di<br />

9 decimi e sono quindi cori che partecipando a<br />

concorsi nazionali possono certamente puntare al<br />

podio, credo sia questo il giusto livello a cui porre<br />

l’asticella data la qualità espressa dalla coralità<br />

veneta nel panorama nazionale. Nell’occasione<br />

verrà attribuito il PREMIO ASAC PER LA MUSICA<br />

CORALE 2014, un riconoscimento del mondo<br />

corale veneto che l’ASAC<br />

attribuisce a una figura<br />

di spicco del panorama<br />

musicale regionale, per<br />

la prestigiosa attività<br />

e il contribuito al mondo<br />

della coralità italiana e<br />

internazionale.<br />

Il Premio è stato assegnato al<br />

M° Pierangelo Valtinoni<br />

ed è stato inserito tra i<br />

premi speciali del festival<br />

quello per la migliore<br />

esecuzione di una sua<br />

composizione.<br />

Mi auguro che anche a questa ottava edizione ci sia<br />

una partecipazione numerosa e qualificata come<br />

alle edizioni precedenti, ricordando che per chi non<br />

si sentisse ancora in grado di sottoporsi al giudizio<br />

della qualificata Giuria del Festival, sarà possibile<br />

partecipare alla categoria non competitiva, che<br />

prevede l’esibizione dei cori in concerti, in base agli<br />

iscritti, distribuiti su tutto il territorio veneto, ove<br />

vi sarà il giudizio di una Commissione d’ascolto ad<br />

esclusiva utilità e indirizzo del Direttore e del Coro<br />

partecipante. Mi ripeto ancora, abbiate pazienza:<br />

anche solo partecipare al Festival, come a qualsiasi<br />

concorso, se il percorso di preparazione è stato<br />

serio e diligente, porta ad una crescita del coro,<br />

indipendentemente dai risultati di classifica; aiuta a<br />

scoprire nuovi orizzonti e porsi obiettivi importanti,<br />

ci insegna a confrontarsi con gli altri, senza rivalità<br />

o supponenza, ma con rispetto e ammirazione per<br />

quanti riescono a esprimersi meglio di noi. Per<br />

questo proponiamo un Festival così strutturato,<br />

severo ma obiettivo, vera cartina di tornasole della<br />

Coralità veneta. I cori giunti in eccellenza al Festival<br />

hanno sempre ottenute vittorie o piazzamenti di<br />

prestigio ai concorsi Nazionali e Internazionali che<br />

hanno frequentato, portando alta la nostra bandiera<br />

corale e rendendoci orgogliosi del lavoro che tutti<br />

insieme stiamo facendo. L’edizione dello scorso<br />

anno di Venezia in Coro ha visto l’esordio della<br />

nuova proposta del Festival Corale Internazionale,<br />

Veneto Canta, abbinato alla storica manifestazione<br />

veneziana.<br />

Al Festival Veneto Canta, hanno partecipato due<br />

cori inglesi e quattro cori italiani, equamente divisi<br />

tra il programma a quattro e quello a due giorni. In<br />

totale quindi hanno partecipato al Festival 73 cori.<br />

Una partecipazione straordinaria e potrete vederne<br />

gli effetti positivi anche nel bilancio consuntivo.<br />

Devo tuttavia sottolineare la difficoltà che troviamo<br />

ad ottenere una risposta di adesioni adeguata alla<br />

qualità della proposta per Veneto Canta. Quest’anno<br />

in particolare abbiamo ad oggi pochissime richieste<br />

al programma lungo, mentre molto numerose<br />

si prefigurano le richieste per quello più breve,<br />

più legato a Venezia in coro. Ho l’impressione<br />

che il nostro messaggio non sempre giunga a<br />

destinazione, nonostante sia in nostro possesso<br />

l’indirizzario pressoché completo delle mail dei<br />

cori italiani, che ci siamo costruiti autonomamente<br />

negli anni, come un nutrito indirizzario europeo<br />

e mondiale. Feniarco quest’anno ha concesso alla<br />

nostra iniziativa una pagina sulla rivista Choraliter,<br />

anche se quest’ultima è purtroppo giunta ai cori a<br />

iscrizioni praticamente già chiuse. Non siamo ancora<br />

presenti tra le manifestazioni europee promosse da<br />

ECA sul sito e sulla sua rivista, per il quale avevamo<br />

anche qui chiesto l’intercessione della nostra<br />

Federazione Nazionale. Faccio presente che tra le<br />

proposte elencate sul sito e sulla rivista ECA sono<br />

presenti numerose iniziative proposte da entità<br />

con finalità esclusivamente lucrative e al di fuori<br />

dal circuito corale associativo. Questo amareggia<br />

ancor di più ma, preso atto della situazione, si<br />

evidenzia la necessità di percorrere strade diverse<br />

per ottenere il risultato prefisso. Sono stati avviati<br />

contatti per entrare nei canali di informazione che<br />

possano promuovere all’estero le nostre iniziative a<br />

carattere turistico-corale.<br />

A proposito delle attività svolte a supporto della<br />

Federazione Nazionale, FENIARCO, il 14 e 15 giugno<br />

ospiteremo in Veneto la prossima Assemblea<br />

delle Commissioni Artistiche. Per i delegati che<br />

giungeranno da tutta Italia stiamo predisponendo<br />

una adeguata accoglienza e offriremo loro un<br />

saggio della nostra coralità con un concerto la sera<br />

di sabato 14 giugno a celebrazione del compleanno<br />

dei 30 anni della Federazione Nazionale.<br />

Auguri FENIARCO!<br />

A ulteriore suggello del nostro impegno in favore<br />

della Federazione, molto probabilmente ospiteremo<br />

per un concerto il Coro Giovanile Italiano a Venezia<br />

in occasione del nostro Festival. Un’altra occasione<br />

importante per festeggiare il trentennale all’interno<br />

della nostra manifestazione più importante e in un<br />

luogo di elevato prestigio.<br />

Riepilogando quindi avete potuto vedere<br />

quante siano le iniziative avviate nel settore<br />

concertistico a cui possiamo aggiungere a buon<br />

titolo i 5 concerti delle Masterclass dell’Accademia<br />

“Piergiorgio Righele”, il concerto conclusivo del<br />

corso residenziale di Mel con i cori laboratorio<br />

oltre ai concerti di Go..Gospel!!. In più le numerose<br />

rassegne, concerti e progetti a più cori proposti<br />

dalle consulte provinciali, importante opportunità<br />

per tutti di partecipare alla vita associativa, di<br />

incontrarsi e farsi conoscere dagli altri cori e da un<br />

nuovo pubblico. Da alcuni mesi sono stati avviati<br />

contatti con un gruppo di cori veronesi dediti al<br />

“canto spontaneo” e all’esecuzione di canti della<br />

tradizione orale. E’ quindi in fase di costituzione una<br />

apposita commissione congiunta che possa valutare<br />

e proporre iniziative dedicate a questo settore.<br />

Un nuovo grande progetto sta prendendo il via ed<br />

è in fase di elaborazione oramai da alcuni mesi.<br />

Si tratta di una iniziativa che avviandosi nel 2014<br />

con un concorso di composizione ed elaborazione<br />

di musica corale, avrà realizzazione nel 2015 per<br />

il centenario dall’inizio della Grande Guerra 1915-<br />

18. Il Veneto è certamente una delle regioni che<br />

maggiormente è stata segnata dalle tragedie del<br />

primo conflitto mondiale e in collaborazione con<br />

il Comune di Verona, nella splendida Arena, sarà<br />

il 24 maggio il giorno deputato a questo evento.<br />

Saranno approntati tre repertori, studiati da una<br />

apposita commissione artistica di cui fa parte il<br />

nostro Alessandro Kirchner, repertori che saranno<br />

eseguiti nell’Arena di Verona durante il concerto<br />

del 24 maggio 2015 da tre formazioni corali,<br />

una mista, una maschile e una giovanile-voci<br />

bianche composte ciascuna da alcune centinaia di<br />

coristi. A tale scopo ho coinvolto le Associazioni<br />

regionali delle Regioni confinanti e come il Veneto<br />

fortemente interessate un secolo fa dall’evento<br />

bellico. Ciascuna di queste regioni ospiterà analoghi<br />

eventi sul proprio territorio offrendo ai cori o coristi<br />

partecipanti l’opportunità di ripetere alcune volte<br />

l’entusiasmante esperienza corale che offre questo<br />

progetto. Vorrei ringraziare a questo proposito<br />

il Presidente del Coro San Giorgio di Verona,<br />

Roberto Bertolazzi, per averci dato l’input di questa<br />

opportunità e per il lavoro che sta svolgendo per<br />

portarla a compimento e il dott. Rosario Russo,<br />

Presidente della Commissione Cultura del Comune<br />

di Verona, per il concreto sostegno all’iniziativa<br />

e il tempo ad essa dedicato. Una persona che ci fa<br />

ancora confidare sulla possibilità di trovare politici<br />

attenti e sensibili alle nostre istanze, capaci di<br />

valutarne la portata e le finalità. Ringrazio anche<br />

il Sindaco di Verona Flavio Tosi per la sensibilità e<br />

apprezzamento dimostrati nei nostri confronti nei<br />

due incontri intercorsi in questi ultimi mesi, l’ultimo<br />

solo una settimana fa. Non appena saremo in grado<br />

di proporvi concretamente la partecipazione a<br />

questa iniziativa ve ne invieremo informativa e<br />

sono certo che vorrete aderire numerosi a questo<br />

importante progetto. Per informare e aggiornare<br />

sulle iniziative, sugli avvenimenti più importanti,<br />

dare spazio alle notizie e attività dei nostri cori e<br />

musicisti, approfondire argomenti di carattere<br />

musicale e tecnico, gli strumenti a disposizione sono<br />

il nostro sito e la nostra rivista “<strong>Musica</strong> insieme”.<br />

Il sito oramai da alcuni anni, rinunciando al<br />

nostro precedente spazio internet autonomo,<br />

è stato inserito nella ampia struttura della rete<br />

nazionale creata con Feniarco attraverso un<br />

progetto APS. In questo modo contribuiamo al<br />

mantenimento della struttura comune e abbiamo<br />

creato un interconnessione in tempo reale con<br />

tutte le altre realtà nazionale e regionali italiane.<br />

Ringrazio ancora una volta Giorgio Penzo, il nostro<br />

webmaster per il costante impegno di<br />

aggiornamento e cura del sito. Ogni coro all’interno<br />

del sito ha la possibilità di avere una propria pagina<br />

web aggiornabile autonomamente, possibilità di<br />

cui molti hanno approfittato, anche linkandola agli<br />

eventuali propri siti.<br />

Relazione morale del presidente<br />

10<br />

11


Assemblea generale ASAC 2014<br />

La nostra rivista “<strong>Musica</strong> insieme”, dopo un lungo<br />

periodo di sede vacante, ha ora un nuovo direttore<br />

artistico nel Maestro Lorenzo Fattambrini, che<br />

ringrazio per aver accettato l’incarico e per<br />

il lavoro che con il Comitato di Redazione ha<br />

iniziato a predisporre. Come saprete la rivista è<br />

ora consultabile e scaricabile on-line, scelta che<br />

se da un lato si rendeva obbligata per ridurre le<br />

spese assorbite da stampa e spedizione, oramai<br />

insostenibili, dall’altra offre nuove opportunità di<br />

spazio, colore e interrelazione che sono sicuro che<br />

i nostri redattori sapranno sfruttare. A tutti voi,<br />

direttori coristi o semplici appassionati, il ruolo di<br />

pungolo e proposta con lettere, richieste, articoli<br />

e informazioni sulle iniziative affinché il comitato<br />

di redazione senta di avere di fronte una platea di<br />

lettori vivace e interessata. Comprendo la difficoltà<br />

per quanti, magari di una certa età, non hanno<br />

dimestichezza con il mezzo informatico, ma il<br />

drammatico crollo del sostegno pubblico unito alla<br />

crescita esponenziale dei costi, in particolare quelli<br />

di distribuzione, ci hanno indotti a tale scelta. E’ una<br />

scelta che offre altresì spazi teoricamente illimitati<br />

e la possibilità di utilizzare il colore per foto e<br />

grafica, precedentemente limitati alla copertina. La<br />

rete ci viene poi in soccorso offrendoci la possibilità<br />

di stampare anche poche decine o centinaia di copie<br />

della rivista a prezzi decisamente accessibili. Questo<br />

potrebbe consentire, qualora ce ne fosse la richiesta,<br />

di rendere disponibili alcune copie cartacee.<br />

La comunicazione oggi avviene quasi esclusivamente<br />

attraverso il mezzo informatico e per questo<br />

diventa essenziale poter inviare e raggiungere i<br />

Soci con le comunicazioni in modo diretto e il più<br />

esteso possibile. Con la scheda di iscrizione a tutti<br />

i cori già da alcuni anni viene richiesto l’invio di<br />

un modulo con la mailing-list di tutti i componenti<br />

del coro, aggiornabile di anno in anno e utilissima<br />

a diffondere capillarmente ogni informazione. E’<br />

molto importante che la nostra comunicazione<br />

sia ampiamente diffusa nell’interesse dei singoli<br />

e dei gruppi e per un funzionamento il più<br />

trasparente, democratico e partecipativo possibile.<br />

L’informazione è libertà di scelta. Anche di deviare<br />

le comunicazioni nella cartella spam se si vuole.<br />

Da ultimo voglio anticipare un importante accordo<br />

che l’ASAC sta concludendo con un grande Istituto<br />

Bancario veneto che se da una parte ci consentirà<br />

di avviare un nuovo sistema informatizzato per<br />

le operazioni di pagamento (per quote annuali,<br />

partecipazioni corsi, altro…) dall’altra potrà<br />

offrire a tutti i cori la possibilità di aprire un CC<br />

con accesso anche in rete con costi assolutamente<br />

concorrenziali. Molto importante il sostegno<br />

economico che ci attendiamo dalla domanda che<br />

abbiamo rivolto a questa banca, quantificato spero<br />

prudenzialmente, nel bilancio preventivo e che ci<br />

auguriamo possa avere seguito anche nei prossimi<br />

anni.<br />

Credo di avervi tediato a sufficienza e mi auguro<br />

di essere stato abbastanza chiaro nell’esporre la<br />

nostra linea progettuale e le motivazioni che ne<br />

sono alla base, legandola alle iniziative in essere<br />

e in divenire. Fra un anno, come ho già anticipato,<br />

dovremo provvedere a un rinnovo degli organi<br />

istituzionali della nostra Associazione e questo<br />

porterà un conseguente importante e diretto<br />

riscontro nelle attività e nella progettualità nel<br />

mondo corale veneto. Di qui il mio rinnovato<br />

appello ad un impegno in favore della nostra realtà<br />

corale e ad avviare fin da ora la ricerca delle figure<br />

più qualificate e appassionate disponibili a rivestire<br />

gli incarichi necessari a vario livello per la nostra<br />

struttura. Abbiamo alla nostra base valori e ideali<br />

importanti, ma senza persone appassionate e<br />

capaci è sempre più difficile superare le difficoltà<br />

e il disinteresse che la società dell’immagine e del<br />

rapido consumo ci impongono.<br />

Vi ringrazio ancora nella fiducia che mi è stata data<br />

nel condurre per tanti anni l’ASAC, esperienza che se<br />

da una parte mi ha impegnato moltissimo dall’altra<br />

mi ha dato modo di avere esperienze umane rare<br />

e preziose e di crescere come uomo. Auguro a tutti<br />

i nostri cori e musicisti un anno di proficuo lavoro<br />

e di soddisfazioni artistiche e umane, come solo<br />

lo stare in coro può dare; ringrazio ancora quanti<br />

hanno consentito, consentono e consentiranno<br />

con il proprio impegno la realizzazione dello<br />

straordinario mosaico di iniziative posto in<br />

essere nella nostra regione sia tramite la nostra<br />

Associazione che dai singoli gruppi corali. Insieme<br />

abbiamo fatto cose bellissime e tante altre potremo<br />

continuare a farne. Basta crederci e partecipare con<br />

amicizia e passione, la musica farà il resto.<br />

Grazie.<br />

Il Presidente ASAC Veneto<br />

Alessandro Raschi<br />

Verbale assemblea generale<br />

dell’ ASAC – Veneto 2014<br />

Il 16 marzo 2014 alle ore 10 presso il teatro Politeama, Corso Vittorio Emanuele II n° 211, ad Adria (Ro)<br />

si è tenuta in seconda convocazione l’assemblea generale ordinaria dell’ASAC Veneto, con il seguente o.d.g.:<br />

1) Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e degli scrutatori<br />

2) Relazione morale del Presidente dell’ASAC<br />

3) Relazione finanziaria: consuntivo 2013. Preventivo 2014 e relazione del collegio dei Sindaci<br />

4) Interventi dei delegati<br />

5) Votazione di approvazione della relazione morale e finanziaria<br />

6) Varie ed eventuali<br />

Dopo i saluti iniziali del Segretario dell’Associazione, Caludio Sartorato, si procede all’analisi del’ordine del giorno.<br />

1) Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e degli scrutatori<br />

Con voto unanime dei presenti vengono nominate rispettivamente Presidente e Segretario<br />

dell’Assemblea le prof. Silvia Azzolin e Mara Bellettato. Fa fede delle presenze il foglio di registrazione<br />

compilato dai partecipanti. La Presidente Azzolin invita il Sindaco di Adria Massimo Barbujani,<br />

il Consigliere Regionale Mauro Mainardi e il Presidente di FENIARCO Fornasier a rivolgere un<br />

saluto alla platea. Inoltre la Presidente della Provincia Tiziana Virgili interviene portando i saluti<br />

dell’Amministrazione Provinciale, dicendosi felice che l’Asac abbia scelto per la sua assemblea Adria.<br />

2) Relazione morale del Presidente dell’ASAC<br />

Il Presidente Regionale dell’ASAC Alessandro Raschi espone la sua dettagliata relazione morale.<br />

3) Consuntivo 2013, preventivo 2014, relazione collegio dei sindaci Il Segretario dell’ASAC<br />

Claudio Sartorato, illustra la sua relazione finanziaria che precedentemente era stata<br />

distribuita in copia ai partecipanti. Il dott. Zennaro presenta la relazione del collegio<br />

dei sindaci. La documentazione relativa ai punti 2 e 3 sarà allegata al presente verbale.<br />

Alle ore 11 il Venezze Consort, diretto dal M° Giorgio Mazzuccato, propone un intermezzo corale<br />

molto apprezzato dal numeroso pubblico presente in sala.<br />

I lavori dell’Assemblea riprendono alle ore 11,30.<br />

4) Interventi dei delegati<br />

Il primo intervento è di Daniela Coralaita che dà voce ad una accorata lettera<br />

del maestro De Marzi (vedi articolo nelle pagine seguenti, ndr), che si dimostra<br />

amareggiato per la mancata attivazione del corso di canto gregoriano, vedendo<br />

in ciò una ulteriore sconfitta della fede, della poesia e della buona musica. Il<br />

Maestro invita i parroci a istituire piccoli spazi durante almeno una messa<br />

domenicale per il canto gregoriano a difesa della fede e della nostra tradizione<br />

musicale. Interviene poi il presidente della Corale Zumellese di Mel (BL),<br />

Massimo Corriani, puntando il dito contro i mezzi di comunicazione (canali televisivi e radio), in quanto non rendono<br />

la giusta visibilità al canto corale se non, quando lo fanno, in quota millesimale piegando la scelta dei repertori<br />

presentati alle esigenze di audience. Lamenta inoltre la poca considerazione per il canto corale nella società attuale.<br />

La risposta al secondo intervento è affidata al presidente Sante Fornasier, che esprime la sua condivisione con<br />

quanto esposto dal direttore del coro di Mel. Appare chiaro a tutti, afferma il presidente FENIARCO, come in Italia<br />

ci sia poca considerazione per la cultura e ancor meno per la musica. L’educazione musicale è tristemente assente<br />

nella scuola italiana e anche testate giornalistiche prestigiose come “la Repubblica” hanno della coralità concetti<br />

vecchi e stereotipati. Anche il presidente ASAC conferma che i contatti avuti con la Rai di Venezia non hanno<br />

portato ad alcun risultato. Infine il presidente Raschi risponde brevemente ad alcune puntualizzazioni espresse dal<br />

dott. Zennaro, riguardanti la partecipazione del collegio dei sindaci alle riunione di Consiglio.<br />

5) L’assemblea è invitata a votare sui punti 2 e 3<br />

La relazione morale e quella finanziaria vengono approvate all’unanimità con distinte votazioni.<br />

6) Varie ed eventuali.<br />

IL presidente prima di salutare i delegati e di ringraziarli per la partecipazione qualificata invita i presenti a<br />

partecipare al seminario pomeridiano tenuto dalla prof. Righini sulla “Comunicazione verbale e non verbale del<br />

direttore di coro” L’assemblea chiude i propri lavori alle ore 12,35.<br />

Il segretario verbalizzatore<br />

Mara Bellettato<br />

Verbale dell’assemblea<br />

12<br />

13


L’ottava<br />

In partenza il Festival della Coralità Veneta 2014<br />

Sono già trascorsi due anni dall'ultima edizione del Festival (2012) ed è giunto il momento di cominciare a<br />

scaldare i motori per partecipare ad un appuntamento che sottolinea in modo inequivocabile la vivacità del<br />

mondo corale Veneto. TUTTI I CORI VENETI POSSONO PARTECIPARE. Invitiamo il mondo corale regionale a<br />

considerare seriamente il Festival come una concreta opportunità di crescita stilistica ed umana, un pretesto<br />

per migliorare il proprio assetto qualitativo, un'occasione per approfondire lo studio di brani "conosciuti" o<br />

per affrontarne di nuovi. Anche la possibilità di ricevere una valutazione tecnica e dei consigli per la propria<br />

crescita artistica da parte della Commissione Valutatrice, può essere motivo di sprono per la partecipazione<br />

al Festival. Nelle scorse edizioni si sono sempre più evidenziate una grande varietà e qualità da parte dei cori<br />

partecipanti, con programmi decisamente differenziati nello stile e nel genere peraltro spesso ben caratterizzati<br />

nella stesura dei propri progetti artistici. Anche l'organizzazione stessa del Festival ha affinato nel tempo<br />

il proprio assetto, attuando migliorie e novità che ad oggi rendono la manifestazione un evento di altissimo<br />

livello culturale. In particolare viene introdotta la categoria "Canto ed elaborazioni di carattere pop-jazz, gospel,<br />

spiritual" in modo da poter offrire uno spazio specifico alle numerose formazioni corali del territorio che si<br />

dedicano a questi generi. La presenza all'appuntamento, come cantore di un Coro in esibizione o come semplice<br />

ascoltatore, è vivamente consigliata a tutti i Soci dell'ASAC: anche questo può essere un modo per promuovere<br />

e valorizzare il grande lavoro che la coralità veneta svolge da anni sul fronte culturale e sociale.<br />

Il Bando<br />

L’A.S.A.C. Veneto e la Regione del Veneto promuovono<br />

ed organizzano l’8° Festival della Coralità Veneta<br />

con il patrocinio del Comune e della Provincia di<br />

Venezia. La manifestazione sarà suddivisa in due<br />

categorie e si svolgerà a Venezia e in importanti<br />

città del Veneto nel mese di ottobre 2014. Il Festival<br />

si svolge a cadenza biennale.<br />

Scopi del Festival<br />

Favorire la crescita e l’affermazione dei cori<br />

veneti; stimolare e valorizzare nuove esperienze<br />

e repertori nell’ambito dell’esecuzione corale,<br />

della composizione, dell’arrangiamento e<br />

dell’elaborazione. I cori potranno aderire alla<br />

categoria 1 o 2 e potranno iscriversi presentando<br />

un progetto relativo a una delle seguenti sezioni:<br />

• SEZIONE A: Composizioni d’autore sacre e/o<br />

profane<br />

• SEZIONE B: Composizioni, elaborazioni o<br />

arrangiamenti su temi di ispirazione popolare<br />

• SEZIONE C: Composizioni per cori di voci bianche<br />

e cori scolastici<br />

• SEZIONE D: Composizioni, elaborazioni o<br />

arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spirituals<br />

Il Festival prevede un concorso per i progetti a cui<br />

concorrono entrambe le categorie e un concorso<br />

con valutazione dell’esecuzione a cui concorre<br />

la categoria 2 I cori ammessi alla categoria 1 si<br />

esibiranno in un concerto presentando il proprio<br />

progetto (sabato 4, 11 e 18 ottobre 2014);<br />

i cori ammessi alla categoria 2 parteciperanno<br />

alle audizioni con il proprio progetto (in base al<br />

numero di iscritti le audizioni si terranno a Venezia<br />

sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014 o solamente<br />

domenica 26 ottobre), saranno valutati dalla<br />

giuria e suddivisi in fasce di merito. I cori della<br />

categoria 2 selezionati nella fascia di eccellenza<br />

dalla giuria parteciperanno al concerto finale ove<br />

sarà attribuito il “Gran Premio dell’8° Festival<br />

della Coralità Veneta”. Durante il concerto finale<br />

saranno consegnati i premi relativi ai progetti, a cui<br />

concorreranno unitamente le due categorie.<br />

Regolamento<br />

Art.1 – Requisiti per l’ammissione<br />

Al Festival possono partecipare tutti i complessi<br />

corali o gruppi vocali amatoriali veneti con organico<br />

misto, maschile, femminile, di voci bianche. I coristi<br />

dei cori di voci bianche dovranno essere nati non<br />

prima del 31/12/1999. Il requisito dell’amatorialità<br />

non è richiesto per il direttore e per eventuali<br />

strumentisti. Per i cori soci ASAC l’iscrizione è<br />

gratuita Ai cori non iscritti ASAC è richiesta una<br />

quota d’iscrizione pari a € 150,00 da versare a ASAC<br />

Veneto tramite bollettino postale sul CCP 12067302<br />

o con bonifico bancario sul conto UNICREDIT<br />

BANCA – agenzia Mestre Torre Belfredo IBAN: IT25P<br />

02008 02020 000100050555. In caso di mancata<br />

accettazione dell’iscrizione dalla Commissione<br />

Artistica del Festival la quota sarà restituita. La<br />

8° Festival della Coralità Veneta<br />

15


8° Festival della Coralità Veneta<br />

Commissione artistica nominata per il Festival (vedi<br />

art. 4), ammetterà, a suo insindacabile giudizio, i<br />

cori che inoltreranno domanda di partecipazione<br />

entro il 15 giugno 2014, valutando una recente<br />

registrazione, presentata su supporto CD-audio,<br />

e la validità dei progetti presentati (vedi art. 3).<br />

Sarà data preferenza al repertorio che presenterà<br />

maggiori elementi di interesse compositivo,<br />

di originalità, di novità o di valorizzazione della<br />

cultura e della tradizione musicale del Veneto.<br />

La Commissione si riserva la facoltà di chiedere<br />

modifiche o integrazioni dei repertori proposti.<br />

Art. 2 – Categorie<br />

I cori potranno richiedere l’iscrizione alle categorie<br />

1 o 2. I cori che richiederanno di partecipare alla<br />

categoria 1 parteciperanno a uno dei concerti<br />

previsti nei giorni 4, 11 e 18 ottobre 2014 e dovranno<br />

presentare un progetto relativo ai brani come da<br />

art 3. Ai concerti sarà presente una commissione<br />

d’ascolto composta da alcuni membri della<br />

commissione artistica dell’ASAC, i quali avranno cura<br />

di relazionare brevemente in merito all’esecuzione<br />

di ciascun coro. Le schede con le relazioni verranno<br />

inviate al direttore del coro. Essendo la categoria<br />

1 non competitiva, le valutazioni sono espresse ad<br />

esclusivo uso e interesse del Coro e del Direttore. I<br />

cori che richiederanno di partecipare alla categoria<br />

2 dovranno presentare un progetto relativo ai brani<br />

come da art 3 e parteciperanno alle audizioni a<br />

Venezia (in base al numero di iscritti le audizioni<br />

si terranno domenica sabato 25 e domenica 26<br />

ottobre 2014 o solamente domenica 26 ottobre) per<br />

l’attribuzione della fascia, di eventuali premi speciali<br />

e del Gran Premio dell’8° Festival della Coralità<br />

Veneta. I cori selezionati in fascia di eccellenza<br />

parteciperanno al concerto finale, eseguendo uno<br />

o più brani, per l’assegnazione del Gran Premio<br />

dell’8° Festival della Coralità Veneta. Durante il<br />

concerto finale saranno rese note le fasce assegnate,<br />

i punteggi e consegnati eventuali premi speciali e il<br />

Gran Premio dell’8° Festival della Coralità Veneta.<br />

Entrambe le categorie parteciperanno unitamente<br />

alla valutazione dei progetti presentati e le<br />

premiazioni avranno luogo domenica 26 ottobre<br />

2014 durante il concerto finale.<br />

Art. 3 – Formazione del repertorio<br />

Il tempo a disposizione di ciascun coro è di 15<br />

minuti circa, pause comprese per i cori della<br />

categoria 2, di 20 minuti circa, pause comprese, per<br />

i cori della categoria 1. I tempi previsti dovranno<br />

essere rigorosamente rispettati. Il repertorio<br />

presentato, allo scopo di stimolare e valorizzare<br />

nuove esperienze nel campo della composizione<br />

e dell’esecuzione corale sacra e profana e<br />

promuovere repertori nuovi e tradizionali, colti e<br />

d’ispirazione popolare, dovrà essere presentato in<br />

forma di “Progetto” con una precisa denominazione<br />

(titolo) e accompagnato dalla documentazione<br />

che ne descriva le motivazioni e le connessioni tra<br />

e con le partiture presentate. I progetti dovranno<br />

essere presentati in forma grafica chiara e<br />

leggibile, sia in copia stampata che informatica (file<br />

Word, ecc...) Il programma può prevedere anche<br />

l’accompagnamento strumentale, purché questo<br />

non sia preponderante rispetto a quello corale; la<br />

Commissione Artistica di cui al seguente art. 4 ne<br />

valuterà l’ammissibilità. Il programma e il progetto<br />

potranno essere realizzati in collaborazione con<br />

autori o musicisti non appartenenti al complesso che<br />

lo presenta indicando il nominativo dell’estensore.<br />

Il progetto, unitamente al curriculum e alla foto del<br />

coro e del direttore, saranno stampati nel catalogo<br />

del Festival.<br />

Art. 4 – Commissione artistica<br />

L’ammissibilità dei cori sarà espressa da una<br />

Commissione artistica che avrà la facoltà di<br />

accettare, respingere o chiedere modifiche<br />

o integrazioni ai progetti proposti. Sarà data<br />

preferenza ai progetti che presenteranno maggiori<br />

elementi di interesse compositivo, di originalità,<br />

di novità o di valorizzazione della cultura e della<br />

tradizione musicale del Veneto. La commissione<br />

artistica sarà composta da tre membri nominati<br />

dall’ASAC, che non potranno far parte della Giuria,<br />

di cui al seguente art. 5. La commissione, valutati gli<br />

elaborati presentati sia dalla categoria 1 che dalla 2,<br />

assegnerà i premi ai progetti ritenuti meritevoli in<br />

ciascuna sezione.<br />

Art. 5 – Giuria<br />

La Giuria sarà composta da cinque esperti, di chiara<br />

fama nel campo della direzione, della composizione<br />

e della critica musicale, tre dei quali scelti al di<br />

fuori della Regione Veneto, che non si trovino in<br />

condizioni di incompatibilità con le funzioni loro<br />

assegnate. Tra i cinque membri sarà nominato il<br />

Presidente della Giuria. La Giuria sarà presente alle<br />

Selezioni e al Concerto finale di premiazione. Al<br />

termine della prima fase, valutate le esecuzioni di<br />

tutti i cori ammessi, la Giuria, a suo insindacabile<br />

giudizio, assegnerà la fascia di appartenenza ai<br />

cori che avranno raggiunto i punteggi previsti tra:<br />

Eccellenza (da 90 centesimi) Distinzione (da 80 a<br />

89,99 centesimi) Merito (da 70 a 79,99 centesimi)<br />

Tutti i cori della categoria 2 posizionati nella fascia<br />

di eccellenza di tutte le sezioni acquisiranno il diritto<br />

a concorrere e saranno chiamati a esibirsi durante<br />

il Concerto finale di premiazione per l’assegnazione<br />

del “Gran Premio dell’8° Festival della Coralità<br />

Veneta”.<br />

Art. 6 – Riconoscimenti e premi<br />

Durante il concerto finale di premiazione ad ogni<br />

coro sarà consegnato un Attestato di partecipazione<br />

e ai cori della categoria 2 che avranno raggiunto i<br />

punteggi necessari sarà assegnata la fascia di merito<br />

conseguita e comunicati i punteggi raggiunti. Sarà<br />

inoltre assegnato il “Premio del pubblico dell’8°<br />

Festival della Coralità Veneta” con la raccolta e<br />

conteggio delle schede di votazione distribuite<br />

tra il pubblico presente al concerto finale. Al<br />

Coro vincitore del “Gran Premio” del Festival sarà<br />

assegnato il Trofeo ed un premio in denaro di<br />

1.000,00 euro. Inoltre il coro parteciperà di diritto<br />

al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto nell’anno<br />

successivo, con un contributo spese di euro 500,00,<br />

se iscritto ASAC. I cori che raggiungeranno la fascia<br />

di eccellenza con il maggior punteggio per ogni<br />

sezione riceveranno il Premio (diploma) di primo<br />

classificato della relativa sezione. I cori classificatisi<br />

in fascia di eccellenza parteciperanno di diritto al<br />

Concorso Nazionale di Vittorio Veneto nell’anno<br />

successivo, con un contributo spese di euro 500,00<br />

riservato ai cori iscritti ASAC. L’ammissione ai<br />

concorsi è subordinata al rispetto dei regolamenti<br />

degli stessi e l’erogazione del contributo avverrà<br />

dopo la partecipazione ai concorsi in oggetto.<br />

Durante il concerto finale di premiazione saranno<br />

consegnati diploma ai progetti eventualmente<br />

segnalati e premio di euro 500,00 al progetto<br />

vincitore. In caso di ex-aequo, i premi saranno<br />

equamente suddivisi. La mancata partecipazione<br />

al Concerto finale da parte di un coro in fascia di<br />

eccellenza comporterà l’esclusione dello stesso<br />

coro dalla classifica. I cori classificati in fascia<br />

d’eccellenza saranno indicati prioritariamente per<br />

la partecipazione a concerti di prestigio a livello<br />

regionale, nazionale e internazionale. Potranno<br />

essere assegnati inoltre i seguenti Premi (diploma)<br />

speciali:<br />

• per la miglior interpretazione di un brano<br />

nella Sezione A; per la miglior interpretazione<br />

di un brano nella Sezione B; per la miglior<br />

interpretazione di un brano nella Sezione C;<br />

per la miglior interpretazione di un brano<br />

nella Sezione D; per la migliore esecuzione di<br />

un programma storico comprendente brani<br />

dal XVI, XVII-XXVIII-XXIX-XX, XXI secolo)<br />

• per la scelta della composizione d’autore<br />

ritenuta più interessante;<br />

• per l’esecuzione di un brano composto o<br />

armonizzato dal M° Pierangelo Valtinoni;<br />

• per la scelta dell’arrangiamento corale<br />

ritenuto più interessante;<br />

• premio speciale per il direttore che<br />

ha dimostrato particolari doti tecnicointerpretative<br />

Tutti i cori della seconda categoria, anche<br />

se non finalisti, possono essere selezionati<br />

all’assegnazione di uno dei Premi speciali.<br />

Art. 7 – Spese di viaggio<br />

Ai cori partecipanti al Festival saranno parzialmente<br />

rimborsate le spese di viaggio, previo invio della<br />

relativa documentazione, nella misura del 20%<br />

delle spese documentate (fino a un max di € 600).<br />

Ai cori partecipanti ai concerti della categoria 1 e<br />

al concerto finale di premiazione (categoria 2) sarà<br />

offerta la cena o un rinfresco.<br />

Art. 8 – Presentazione delle domande<br />

Le domande di partecipazione, conformemente a<br />

quanto previsto all’Art. 3, unitamente al progetto<br />

ed alle relative partiture in tre copie ordinatamente<br />

rilegate, dovranno esser inviate alla Segreteria<br />

dell’A.S.A.C. (Via Vittorio Veneto 10 – 31033<br />

Castelfranco Veneto ), entro e non oltre il 15 giugno<br />

2014. È ammesso l’invio di tutta la documentazione<br />

richiesta via e-mail, entro i termini indicati, nei<br />

formati di uso più comune e suddivisa in file<br />

ordinati e facilmente riconoscibili. La sola domanda<br />

di partecipazione dovrà comunque pervenire<br />

in originale e firmata nei termini indicati. Nella<br />

domanda dovranno essere allegati:<br />

• modulo di iscrizione, correttamente compilato<br />

(scaricabile dal sito dell’Associazione)<br />

• breve curriculum e foto del coro e del direttore<br />

• elaborati di Progetto su supporto cartaceo ed<br />

informatico<br />

• programma con titolo e autore di ogni brano<br />

presentato completo con l’indicazione del tempo di<br />

esecuzione in minuti primi<br />

• CD-audio contenente registrazioni recenti del coro.<br />

Entro il 31 luglio 2014, l’ A.S.A.C. comunicherà ai<br />

cori l’esito delle ammissioni al Festival, le date e<br />

le località in cui si terrà la manifestazione. I cori<br />

selezionati nella categoria 2 dovranno inviare<br />

entro il 15 settembre 2014, 5 copie delle partiture<br />

presentate al festival o file in pdf delle partiture in<br />

oggetto (se non già inviato).<br />

Art. 9 – Diritti di registrazione e trasmissione<br />

L’ASAC si riserva ogni diritto di registrazione e di<br />

trasmissione audiovisiva delle esecuzioni, senza che<br />

ai complessi partecipanti spetti alcun compenso.<br />

I brani eseguiti durante le Selezioni e durante il<br />

Concerto Finale di Premiazione potranno essere<br />

interamente registrati in audio con la conseguente<br />

possibilità per l’ASAC di produrre e distribuire<br />

una compilation su compact-disc composta dalle<br />

migliori esecuzioni dei cori partecipanti al Festival,<br />

a prescindere dalla loro ammissione o meno<br />

al Concerto di Premiazione finale. La scelta dei<br />

suddetti brani sarà fatta insindacabilmente dalla<br />

Commissione artistica dell’ASAC.<br />

8° Festival della Coralità Veneta<br />

16<br />

17


L’opportunita’ della formazione<br />

Il corso residenziale per direttori e allievi direttori di coro<br />

L’A.S.A.C. ogni anno nel mese di agosto organizza un<br />

corso residenziale per Direttori e Allievi Direttori di<br />

Coro volto alla formazione ed aggiornamento sulle<br />

materie indispensabili e fondamentali per migliorare<br />

la preparazione individuale indirizzata alla direzione<br />

di un coro. La formazione riguarda vocalità,<br />

tecnica di direzione, gestualità, intonazione e suono<br />

corale, gestione della prova, repertorio, analisi della<br />

partitura ed esecuzione. Nel 2014 saranno istituiti<br />

due corsi:<br />

•Corso A, propedeutico: 18-19-20-24 agosto<br />

Massimo 30 iscritti. Dedicato a coloro che desiderano<br />

avviarsi alla direzione non avendo mai diretto<br />

un coro o, pur avendo una certa esperienza di<br />

direzione e una certa conoscenza della musica, volessero<br />

rafforzare l’apprendimento delle basi della<br />

direzione corale ed apprendere elementi di vocalità.<br />

• Corso B, avanzato: 21-22-23-24 agosto<br />

Massimo 15 iscritti. Per i Direttori di consolidata<br />

esperienza interessati ad affrontare ed analizzare<br />

nuovi repertori, vocalità e metodologie di gestione<br />

delle prove ed esecutive.<br />

La selezione dei due gruppi, ove necessaria, si baserà<br />

sui curriculum inviati. Le lezioni e le esercitazioni si<br />

svolgeranno sia in forma individuale che collettiva ed<br />

i corsisti avranno la possibilità di avvicendarsi anche<br />

nella direzione del coro-laboratorio con esecuzione<br />

di alcuni brani le cui partiture saranno fornite ad<br />

ogni corsista con la comunicazione di accettazione.<br />

I corsi si articoleranno, di massima, in n°. 32 ore di<br />

lavoro cadauno, e saranno condotti dal M° Pasquale<br />

Veleno e dal vocalista M° Sandro Naglia, affiancati<br />

dal Maestro Manolo Da Rold per lo studio della<br />

tecnica di base della gestualità nella direzione.<br />

Rispetto alle ultime edizioni dei corsi, già profondamente<br />

modificate rispetto al tradizione corso con<br />

l’introduzione dei due livelli, sono state inserite ulteriori<br />

migliorie.<br />

Le ore di corso sono aumentate in modo considerevole<br />

e viene diversificata e ampliata la gamma di<br />

lezioni che parallelamente ed individualmente, in<br />

gruppo e con i singoli sono tenute dai diversi docenti.<br />

Ai due corsi sarà dedicato uno spazio per l’approfondimento<br />

del repertorio e incontro con importanti<br />

compositori domenica 24 mattina con una<br />

conferenza e dibattito. La giornata di domenica 24<br />

agosto è comune per i due corsi (facoltativa per il<br />

corso A) ed è riservata nel pomeriggio alla concertazione<br />

finale dei brani con i cori laboratorio per il<br />

concerto pubblico che si terrà alle 21,00 in un prestigioso<br />

luogo del bellunese.<br />

I corsisti selezionati dai docenti saranno impegnati<br />

nella direzione dei cori durante il concerto. Entrambi<br />

i corsi si avvarranno quindi della collaborazione di<br />

diversi cori laboratorio di ottimo livello artistico e di<br />

organico femminile, maschile e misto, con repertorio<br />

sacro, profano e popolare.<br />

Sicuramente la presenza di questi cori rappresenta<br />

un grosso sforzo organizzativo ed economico per<br />

l’ASAC ma garantisce un salto di qualità notevole nel<br />

lavoro dei corsi.<br />

Sede del corso sarà il Palazzo delle Contesse, in piazza<br />

Papa Luciani a Mel (BL) e il vitto e alloggio sarà<br />

assicurato presso un vicino albergo che si trova sempre<br />

in piazza Papa Luciani a Mel.<br />

È possibile la partecipazione ai corsi per gli uditori<br />

(non iscritti ai corsi) sia residenti che non, ed è possibile<br />

prenotare l’alloggio per eventuali accompagnatori<br />

non partecipanti ai corsi.<br />

A Mel (BL)<br />

18/24 Agosto 2014<br />

I numeri del CORSO RESIDENZIALE<br />

(in base ai dati 2013):<br />

7 giorni di lezione<br />

1 corso base<br />

1 corso avanzato<br />

32 ore di lezione ogni corso<br />

3 docenti, 1 coordinatore,<br />

1 segretario 1 compositore-relatore<br />

40 direttori di coro iscritti<br />

8 uditori iscritti<br />

3 cori laboratorio<br />

90 Coristi<br />

1 conferenza-dibattito<br />

70 Persone pubblico alla conferenza<br />

300 Persone pubblico al concerto finale<br />

Corso Residenziale 2014<br />

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GO... GOSPEL !!!<br />

I° Workshop gospel, spiritual e vocal pop-jazz<br />

In questi ultimi anni si è verificata una eccezionale e spontanea proliferazione di cori che si dedicano al<br />

repertorio vocal pop-jazz, gospel e spiritual. Ne sono testimonianza sia le iscrizioni di cori che giungono<br />

all’ASAC, sia le numerose manifestazioni che li vedono protagonisti. Anche le partecipazioni di cori con questo<br />

repertorio al 7° Festival della Coralità Veneta, caratterizzate da un elevato livello artistico valutato dalla Giuria,<br />

sono un ulteriore importante segnale che ci ha spinti a individuare nel bando dell’edizione del Festival 2014<br />

una sezione dedicata a questo specifico repertorio. Si è ritenuto opportuno inserire quindi tra le numerose<br />

attività dell’ASAC un’iniziativa dedicata a questo settore, coinvolgendo alcuni tra i musicisti più qualificati.<br />

L’ASAC, associazione che coordina l’attività di 320 cori di tutto il Veneto, ricca della sua trentacinquennale<br />

esperienza, ritiene importante fornire ai gruppi che lo desiderano, compresi i cori non iscritti a cui viene<br />

ampliata la presente proposta, un prezioso supporto formativo e associativo in favore di un’attività concertistica<br />

più articolata, secondo il livello e le aspirazioni di ciascun coro, anche in un contesto più ampio e gratificante.<br />

In questa ottica l’ASAC, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Abano Terme organizza “Go Gospel!<br />

I° Workshop gospel, spiritual e vocal pop-jazz” che si terrà dal pomeriggio di giovedì 26 giugno a domenica<br />

29 giugno ad Abano Terme.<br />

Il workshop è dedicato a cori, gruppi vocali, direttori e singoli coristi. Il meeting sarà articolato in lezioni<br />

parallele con tre docenti che seguiranno programmi e repertori diversi che saranno eseguiti dai partecipanti<br />

(cori completi, gruppi di coristi o singoli coristi o direttori di coro) durante il concerto conclusivo del meeting. I<br />

cori completi iscritti al laboratorio potranno esibirsi durante le serate di venerdì e sabato in concerti organizzati<br />

appositamente ad Abano e nei centri limitrofi. Il laboratorio sarà condotto dai maestri NEHEMIAH H.<br />

BROWN, DANIEL THOMAS e ANDREA D’ALPAOS.<br />

Gli interessati dovranno dare la loro adesione<br />

entro il 25 maggio 2014 e presentarsi entro le ore<br />

15.00 di giovedì 26 giugno 2014 in modo da consentire<br />

la sistemazione in camera prima dell’inizio del corso.<br />

Il corso sarà avviato con un minimo di 90 partecipanti.<br />

In caso di annullamento le quote versate saranno<br />

restituite.<br />

L’albergo principale che ospiterà i corsisti residenti,<br />

di grande prestigio e dotato di tutti confort, è il<br />

quattro stelle Ariston Molino Buja, in pieno centro<br />

di Abano Terme. In caso di un numero di richieste<br />

superiore alla disponibilità saranno disponibili spazi<br />

in analoghi Hotels limitrofi.<br />

È possibile la partecipazione di gruppi corali,<br />

ma anche di singoli direttori, insegnanti o coristi<br />

eventualmente con accompagnatori non partecipanti<br />

ai laboratori, viste le attrattive della località e dei<br />

dintorni e le dotazioni dell’albergo.<br />

Inoltre è possibile la partecipazione di singoli o<br />

gruppi con la formula non residenti.<br />

La quota di partecipazione, da versare all’adesione<br />

comprende vitto (cena del giovedì, colazione, pranzo<br />

e cena di venerdì e sabato, colazione e pranzo della<br />

domenica), alloggio, supporti didattici e competenze<br />

artistiche. Eventualmente è possibile integrare<br />

con alcune iscrizioni prima dell’inizio dello stage<br />

compatibilmente con le disponibilità di spazi.<br />

I direttori, oltre che assistere alle lezioni dei vari<br />

gruppi, potranno usufruire della consulenza dei<br />

docenti in merito a orientamenti didattici e scelte<br />

repertoriali. Sarà inoltre possibile ospitare eventuali<br />

accompagnatori, alle condizioni di seguito indicate,<br />

senza la partecipazione ai laboratori corali.<br />

Go... Gospel!!!<br />

20<br />

21


Bassano fucina<br />

della futura musica corale<br />

di Elisa Artuso<br />

5° Meeting Bassano<br />

È calato il sipario sulla V° edizione del Meeting per<br />

Cori di Voci Bianche e Cori Giovanili, organizzato<br />

dall’ASAC (associazione che coordina l’attività di<br />

340 realtà corali di tutto il Veneto) in collaborazione<br />

con il Coro Giovani Voci Bassano e con il patrocinio<br />

del comune di Bassano del Grappa. L’evento si è<br />

svolto sotto la direzione artistica della professoressa<br />

Cinzia Zanon che ha coinvolto nella manifestazione<br />

docenti di elevato spessore professionale e di grande<br />

carisma: Stefania Piccardi, Carlo Pavese e Lorenzo<br />

Fattambrini infatti hanno reso unico questo momento<br />

di formazione per i 230 bambini e ragazzi coinvolti.<br />

Tanta energia, tante emozioni e un grande desidero<br />

di condividere la passione per la musica corale hanno<br />

caratterizzato la tre giorni bassanese, che si è svolta<br />

da venerdì 7 a domenica 9 febbraio 2014, presso<br />

l’Istituto Scalabrini, nel cuore della città.<br />

“Musiche bellissime, maestri bravi e professionali e il<br />

piacere di stare insieme”: così rispondono alcuni allievi<br />

della sezione cori giovanili a cui abbiamo chiesto cosa<br />

porteranno a casa dopo il meeting. L’attività è stata<br />

molto intensa: i 15 cori partecipanti, provenienti da<br />

tutta Italia, sono stati suddivisi in tre sezioni a seconda<br />

dell’età; le voci bianche in un gruppo dai 6 agli 10 anni<br />

e in uno dai 11 ai 15 anni, mentre i ragazzi nati dal<br />

1997 in poi hanno costituito un coro giovanile.<br />

Sabato sera alcune delle formazioni corali partecipanti<br />

si sono esibite con brani del proprio repertorio,<br />

mentre nel pomeriggio di domenica, sempre presso la<br />

chiesa dell’Istituto Scalabrini, si è svolto il concerto<br />

conclusivo in cui le tre sezioni hanno presentato il<br />

lavoro svolto nei laboratori. Il gruppo dei bambini<br />

ha eseguito una meravigliosa fiaba musicale, I<br />

<strong>Musica</strong>nti di Brema, adattata da Anna Galliano, sotto<br />

la direzione della docente Stefania Piccardi, con<br />

l’accompagnamento al pianoforte di Cristina Capano<br />

e con la voce narrante di Elisa Maroso. In poche ore<br />

di prove i bambini sono stati letteralmente stregati<br />

dalla fiaba. “Porterò con me la gioia e la freschezza<br />

di questi giovani interpreti – ha affermato la M°<br />

Stefania Piccardi – solo apparentemente piccoli ma<br />

già grandi e forti nell’animo! Hanno saputo affrontare<br />

un laboratorio di tre giorni molto intenso e hanno<br />

dimostrato la loro voglia di cantare e di stare assieme.<br />

La musica è comunicazione e il coinvolgimento nella<br />

storia dei musicanti di Brema mi ha permesso di<br />

creare con i bimbi una grande empatia: voce, corpo,<br />

mente e cuore lavorano insieme e i bambini l’hanno<br />

dimostrato con la loro grande espressività e voglia di<br />

mettersi in gioco”.<br />

Successivamente il pubblico ha potuto apprezzare<br />

la passione trasmessa dal docente Carlo Pavese ai<br />

cantori dagli 11 ai 15 anni. L’emozione della platea<br />

e dei ragazzi era palpabile: durante l’esibizione dei<br />

cinque brani, ritmo e movimento sono stati abbinati<br />

a performance corali inedite. Il M° Carlo Pavese,<br />

accompagnato al pianoforte dal M° Massimo Zulpo e<br />

alle percussioni da Enrico Cenci, si detto emozionato<br />

per l’entusiasmo che ha visto nei giovani allievi e per<br />

la positività con cui hanno affrontato la costruzione di<br />

brani per nulla semplici, imparandoli tutti a memoria<br />

Echi dalla quinta edizione<br />

del meeting per cori di voci<br />

bianche e giovanili<br />

in così poco tempo. “Già dal primo incontro mi sono<br />

reso conto che il gruppo era molto motivato, ha colto<br />

stimoli e superato difficoltà, sostenendo ben sette<br />

ore di laboratorio in un solo giorno e riservando<br />

incredibili energie per la serata”.<br />

Infine, il gruppo dei cori giovanili ha chiuso la<br />

manifestazione, interpretando un Medley da “Les<br />

Miserables”, tratto dall’omonimo musical nonché film di<br />

recente produzione. Il maestro Lorenzo Fattambrini<br />

ha guidato gli allievi in un lavoro impegnativo e<br />

intenso. “Il livello di questo gruppo, seppur composito,<br />

si avvicina a quello professionistico – ha affermato il<br />

Maestro – e la loro voglia di impegnarsi nel costruire<br />

un pezzo complesso come questo Medley è stata<br />

palpabile fin dalle prime prove. Porterò con me la loro<br />

energia: mi hanno letteralmente ricaricato le pile!”. Al<br />

concerto conclusivo era presente il Presidente di Asac,<br />

Alessandro Raschi, piacevolmente meravigliato<br />

per la massiccia presenza di cori e per l’entusiasmo<br />

contagioso che si respirava al Meeting.<br />

“Questo evento ha dimostrato ancora una volta che la<br />

musica corale per i giovani è una grande opportunità<br />

di crescita personale e rappresenta un’occasione<br />

formativa gratificante, densa di incontri positivi e<br />

di momenti come questo che si trasformano in un<br />

bagaglio ricco per gli adulti del futuro. Un motivo<br />

in più per guardare al domani con ottimismo, nella<br />

speranza che cresca anche da parte delle istituzione<br />

scolastiche l’attenzione per la musica corale”.<br />

Infine Cinzia Zanon, che ha curato la direzione<br />

artistica dell’evento, ha sottolineato quanto la<br />

responsabilità e l’impegno nell’organizzare una<br />

manifestazione come il Meeting sia pienamente<br />

appagata dalla partecipazione viva e crescente,<br />

dall’energia, dall’impegno e dai risultati tangibili della<br />

V edizione. Il pubblico e i ragazzi sono stati congedati<br />

con l’augurio di un prossimo Meeting 2015 ancora più<br />

ricco e gratificante.<br />

22<br />

23


Tre Pini di Padova:<br />

si riparte con un coro del liceo<br />

Echi dal concerto di gala del<br />

48° Concorso Corale Nazionale<br />

di Matteo Morgan (già corista dei Tre Pini)<br />

di Massimo Zulpo<br />

Coro Tre Pini (PD)<br />

La nostra coralità veneta sta invecchiando? La<br />

risposta non è affermativa per il Coro Tre Pini<br />

di Padova. Gianni Malatesta ci stupisce ancora<br />

una volta non solo come valente armonizzatore e<br />

compositore ma come attrattore di “nuove leve” che<br />

vanno a dar vita ad una nuova formazione corale:<br />

Il Coro degli allievi del Coro Tre Pini di Padova (vedi<br />

foto) è sorto nell’aprile del 2013.<br />

All’invidiabile età di 88 anni, Malatesta ha<br />

intrapreso una nuova esperienza musicale grazie<br />

all’entusiasmo di due allievi del liceo scientifico<br />

Nievo…ebbene la storia si ripete. Infatti egli afferma:<br />

Nel '57 dirigevo il coro del Cai di Padova da nove<br />

anni. Tuttavia nello stesso anno un gruppo di<br />

studenti universitari mi chiese di creare una nuova<br />

formazione. Nacque così il Coro Tre Pini.<br />

Con questi ragazzi ho fatto lo stesso». «Circa un<br />

anno fa mi ha contattato la mamma di un ragazzo<br />

che studia al Conservatorio Pollini, chiedendo se<br />

poteva entrare nel coro», racconta Gianni, «Alle<br />

prove si è presentato con un compagno di classe. La<br />

volta dopo hanno portato altri due amici.<br />

Vedendo che si erano appassionati, ho proposto di<br />

fondare un gruppo di giovani. Ed eccoci qua». Metà<br />

degli allievi cantori, frequenta la stessa classe, la<br />

quinta C dello scientifico Nievo. Tra loro Francesco<br />

Valandro e Tommaso Piron, i primi ad avvicinare<br />

il maestro, dopo aver creato il coro scolastico<br />

"Fatidici Vati" in seconda superiore, intonando in<br />

classe alcuni canti alpini tra la meraviglia generale.<br />

Il ricambio generazionale<br />

dei cori veneti<br />

Gli altri otto frequentano altri licei, istituti superiori<br />

o corsi universitari. I nuovi allievi apprendono le<br />

parti velocemente, con passione e trasmettono<br />

nuova vitalità che ha fatto ringiovanire anche il<br />

maestro. Il gruppo degli allievi prova ogni martedì e<br />

venerdì prima del “gruppo storico” e col quale si è<br />

già esibito in alcuni concerti.<br />

Un avvenimento così piacevole, pone anche la<br />

riflessione a chi è ai vertici dell’associazione dei<br />

cori veneti, di poter valorizzare o far istituire dove<br />

mancanti i cori nelle scuole di ogni ordine e grado al<br />

fine di favorire nelle nostre formazioni un naturale<br />

ricambio generazionale.<br />

Il Teatro da Ponte è gremito. Con un ritardo accademico<br />

probabilmente eccessivo comincia lo spettacolo.<br />

La parte introduttiva è decisamente troppo lunga<br />

e cerimoniosa e solo dopo quasi un'ora dall'inizio<br />

programmato della serata si riescono ad ascoltare le<br />

prime note.<br />

Il Coro Giovanile "Artemusica" di Valperga (TO)<br />

colpisce subito nel brano a cappella 'La bella al ballo'<br />

per una vocalità matura che richiama in parte il colore<br />

delle voci bianche dei cori di matrice tedesca.<br />

I tre brani successivi, ottimamente accompagnati al<br />

pianoforte, sono dei classici ma per precisione nel<br />

fraseggio, nella pronuncia e per la chiarezza delle<br />

idee segnano da subito la differenza. Nulla sembra<br />

essere lasciato al caso, i brani di Britten, da "Ceremony<br />

of Carols", ormai un 'must' per i cori di voci bianche,<br />

hanno comunque un qualcosa di originale e di<br />

mai sentito.<br />

E' poi la volta del Coro Montecimon di Miane (TV).<br />

Cambiano le sonorità e il nuovo ambiente virato al<br />

grave è cosa gradita.<br />

Il coro canta in modo molto curato. I tenori primi, in<br />

particolare nei primi 2 brani, sono spinti dalle partiture<br />

proposte a cantare su una tessitura molto, forse<br />

troppo alta e la voce di testa perde in parte di fusione<br />

con le restanti 3 voci. Tuttavia l'esecuzione risulta<br />

assai piacevole ed il pubblico apprezza salutando<br />

l'ultimo brano, la filastrocca Anda Petanda, con un<br />

applauso fragoroso.<br />

È la volta del Coro Kolbe di Mestre (VE).<br />

Il coro è composto di una ventina di bambini. Colpisce<br />

fin da subito il suono di questo coro. È un suono<br />

molto più chiaro rispetto a quello del coro giovanile<br />

precedente, ma la quantità di armonici che queste<br />

giovani voci sanno mettere in evidenza fornisce al<br />

coro un suono luminoso e potente.<br />

Sembra impossibile che senza fatica, senza spinta,<br />

voci così giovani possano produrre una tale massa<br />

sonora.<br />

Esecuzioni precise e dettagliate.<br />

Data la qualità dei Cori che competono al Gran Premio<br />

"Efrem Casagrande" ci si chiede, tra amici del<br />

pubblico, come farà la Giuria a decidere il vincitore:<br />

scelta né facile né scontata.<br />

Durante la pausa in cui la Giuria si ritira a deliberare,<br />

il Coro Artemusica intrattiene il pubblico dando nuovamente<br />

saggio del proprio virtuosismo eseguendo 2<br />

brani del romanticismo tedesco.<br />

Encomiabile il tentativo (ben riuscito) di eseguire<br />

questo repertorio poco frequentato ed ostico alla coralità<br />

italiana. Se per un pianista di Conservatorio è<br />

normale suonare opere di Schumann, Brahms, Mendelssohn,<br />

per quasi nessun coro in Italia è normale<br />

affrontare autori di questo tipo. Segno che il progetto<br />

Artemusica è più che un Coro: una vera scuola di musica,<br />

quasi un piccolo Conservatorio del canto corale.<br />

Ottima esibizione infine del Coro Voci Bianche Fran<br />

Venturini di Domio - S. Dorligo d. Valle (TS).<br />

Per certi versi dà sollievo ascoltare bambini che finalmente<br />

cantano canzoni da bambini. Non si tratta<br />

certo di un repertorio che permetta la conquista di<br />

un concorso come quello della Città della Vittoria, ma<br />

la qualità e lo spirito - non solo la simpatia - con cui<br />

questi brani vengono cantati offre forse il momento<br />

più frizzante di tutta la serata musicale.<br />

Nell'ambito del Concerto di Gala, e dell'intero Concorso<br />

Nazionale, si sente forte la mancanza di qualche<br />

coro misto in più. L'espressione più completa<br />

della coralità sembra essere del tutto assente in questa<br />

edizione del Concorso Nazionale e la sensazione<br />

che manchi qualcosa rimane forte.<br />

Infine, spettacolo nello spettacolo: la fluida e sempre<br />

fascinosa ars rhetorica di Bepi De Marzi.<br />

Le sue parole sono sempre poesia e musica. Anche<br />

quando racconta di una serata tra amici e vino rosso<br />

passata con l'amico Efrem Casagrande…<br />

48° Concorso Corale Nazionale<br />

24 25


Study Tour, secondo capitolo<br />

In diretta dal concorso nazionale di Vittorio Veneto 2014<br />

Riportiamo ora alcune considerazioni di due partecipanti allo Study Tour.<br />

“Ho trovato molto interessante l’opportunità, sfruttata il più possibile, di restare in sala per assistere alle prove<br />

prima dell’esibizione. In questa occasione è stato possibile cogliere la cura, l'impegno, l'affetto e la dolcezza con<br />

cui ogni direttore si rapporta con i propri cantori (penso ai gruppi di voci bianche in particolare). Ho colto il<br />

tentativo di ogni direttore di motivare e sostenere la convinzione dei coristi, trasmettendo fiducia, spendendo al<br />

meglio le proprie competenze gestuali, correggendo le ultime incertezze, giocando e accarezzando i più piccoli.“<br />

(Gino Victor Ruoso).<br />

“Questa esperienza è stata molto arricchente e utile in quanto ci ha permesso di seguire il concorso in modo<br />

attivo, con le partiture alla mano. Grazie alla guida di un maestro esperto, abbiamo potuto notare degli aspetti<br />

meno lampanti riguardo alla vocalità, all’interpretazione della varia letteratura proposta, con una chiave di<br />

lettura diversa dalla nostra. E’ stato anche piacevole incontrare altri direttori con cui confrontarci e scambiare<br />

opinioni, pareri ed esperienze. In merito a questo, mi è dispiaciuto molto che fossimo così in pochi, tenuto conto<br />

di quanti cori ci sono anche nella nostra zona. Purtroppo erano pochi anche i cori iscritti al concorso.“<br />

(Beatrice Fioretti)<br />

In qualità di tutor ringrazio i partecipanti a questo secondo study tour per aver partecipato con entusiasmo<br />

e competenze a questi due giorni intensi ma costruttivi. Speriamo che queste iniziative possano continuare<br />

e abbiano sempre più seguito, nonostante i tempi non siano dei migliori. Ascoltare e confrontarsi con altre<br />

realtà corali è sicuramente un’importante tappa per la nostra crescita corale.<br />

Study Tour<br />

di PierLuigi Comparin<br />

Per il secondo anno l’A.S.A.C ha organizzato uno<br />

study tour al 48° Concorso Nazionale di Vittorio<br />

Veneto, un’importante iniziativa di studio e<br />

formazione che permette a direttori e coristi di<br />

seguire questo importante evento corale in maniera<br />

attiva e non da semplice spettatore.<br />

La partecipazione a questa iniziativa prevedeva<br />

l’ascolto delle audizioni dei cori iscritti al concorso<br />

seguiti da momenti di dibattito con il maestro<br />

PierLuigi Comparin, docente-tutor incaricato<br />

dall’A.S.A.C. per accompagnare i partecipanti in un<br />

percorso di analisi e confronto.<br />

I partecipanti a questo secondo study tour sono<br />

stati: Alessandro Camillo (Corale S. Maria Assunta,<br />

Pieve di Soligo), Miriam Comito (Assisi), Beatrice<br />

Fioretti (Coro Diverse Voci, Treviso), Stefano<br />

Granzotto e Gino Victor Ruoso (Coro Cadore, Pieve<br />

di Cadore).<br />

Un doveroso ringraziamento va senz’altro agli<br />

organizzatori del Concorso e in particolare al M°<br />

Stefano Da Ros per la collaborazione e la cortese<br />

disponibilità.<br />

Tutti i partecipanti sono concordi nell’affermare<br />

che lo Study Tour si è rivelato un’opportunità<br />

di formazione utile fornire conoscenze tecniche<br />

importanti, seguendo attivamente i cori che<br />

provengono da esperienze diverse e che propongono<br />

organici e programmi davvero molteplici. E’ stato un<br />

momento estremamente utile anche per prendere<br />

le misure rispetto al proprio lavoro e comprendere<br />

quanto, uscendo dal personale ambiente canoro,<br />

vi sia di interessante e di stimolante nei percorsi<br />

altrui.<br />

Abbiamo particolarmente apprezzato il Coro<br />

giovanile “Artemusica”, ensemble dalle voci<br />

curatissime, espressive, ottimamente fuse e ben<br />

diretto da Debora Bria, direttore con personalità<br />

magnetica e scattante che si è distinto in tutti<br />

i progetti presentati con particolare aderenza<br />

stilistica.<br />

Ottimo anche il “Kolbe Children’s Choir” diretto da<br />

Alessandro Toffolo. Coro dal buon impasto vocale,<br />

ricco di freschezza, bel timbro vocale e dal fraseggio<br />

sempre interessante e fluido.<br />

Molto bene anche il coro Montecimon diretto<br />

da Paolo Vian, gruppo dalle buone voci, calde e<br />

morbide, che si sono messe particolarmente in luce<br />

nei brani di Roberto Padoin, grazie alla musicalità e<br />

al buon gusto del maestro.<br />

48° Vittorio Veneto:<br />

LE CLASSIFICHE<br />

La giuria esaminatrice del 48° Concorso Nazionale<br />

Corale di Vittorio Veneto, composta da Bepi De<br />

Marzi (Presidente), Roberto Gabbiani, Fabrizio<br />

Barchi, Paola Versetti e Cinzia Zanon, ha deliberato<br />

la seguente classifica:<br />

Cat. A – Progetto-programma:<br />

musiche originali d’autore<br />

1° premio: non assegnato<br />

2° Coro “Artemusica” di Valperga (TO)<br />

3° premio: non assegnato<br />

Cat. B – Progetto-programma:<br />

Canto polifonico di ispirazione popolare<br />

1° Coro “Montecimon” di Miane (TV)<br />

2° premio: non assegnato<br />

3° “Corale Barbisano” di Barbisano (TV)<br />

Cat. C – Progetto-programma riservato<br />

a cori giovanili<br />

1° Coro Giovanile “Artemusica” di Valperga (TO)<br />

2° “Giovani Cantori” dell’Accademia Vocale<br />

di Genova<br />

3° ex aequo “Kolbe Children’s Choir” di Mestre e<br />

Gruppo Vocale “Vogliam Cantare” di Trento<br />

Cat. D – Progetto-programma:<br />

riservato ai cori di voci bianche<br />

1° Kolbe Children’s Choir di Mestre (VE)<br />

2° Coro di voci bianche “Artemusica”<br />

di Valperga (TO)<br />

3° Coro di voci bianche “Fran Venturini”<br />

di Domio – S. Dorligo della Valle (TS)<br />

GRAN PREMIO "EFREM CASAGRANDE"<br />

al Coro "Artemusica" di Valperga (TO)<br />

Ecco i cori vincitori degli altri premi speciali:<br />

Premio Coro A.N.A. e della Sezione A.N.A. di Vittorio<br />

Veneto, in memoria del maestro Efrem Casagrande è<br />

andato al direttore di coro Alessandro Toffolo del Coro<br />

“Kolbe Children’s Choir” di Mestre (VE).<br />

Il Premio per il Miglior Coro Scolastico è stato<br />

assegnato al Coro del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”<br />

di Trieste, diretto da Daniele Pilato.<br />

Il vincitore del Premio per il Miglior Programma è<br />

andato al Coro “Giovani Cantori” dell’Accademia Vocale<br />

di Genova diretto da Roberta Paraninfo.<br />

Il Premio speciale Aspettando il Giro, istituito in<br />

occasione dell’arrivo a Vittorio Veneto della 17^ Tappa<br />

del 97° Giro d’Italia il prossimo 28 maggio 2014, è stato<br />

assegnato al Coro “Montecimon” di Miane (TV), diretto<br />

da Paolo Vian.<br />

Infine, la commissione giudicatrice ha ritenuto di<br />

assegnare un premio speciale in memoria del maestro<br />

Orlando Dipiazza, scomparso nel 2013, al Coro<br />

“Artemusica” di Valperga (TO) per la migliore esecuzione<br />

del brano “Magnificat” di Dipiazza. Il Premio A.S.A.C. al<br />

miglior coro veneto iscritto alla stessa Associazione è<br />

stato assegnato al “Kolbe Children’s Choir” di Mestre<br />

(VE), diretto da Alessandro Toffolo. Provenienti da<br />

varie province della Regione, i cori veneti concorrenti<br />

in diverse categorie erano sei: il Coro Scolastico "Voci<br />

Gioiose" (dir. Barbara Zugno Brunetti) dell'Istituto<br />

Comprensivo Arsiero in provincia di Vicenza, il Coro<br />

"Nova Cantica" di Belluno (dir. Luciano Borin), il "Kolbe<br />

Children's Choir" di Venezia-Mestre (dir. Alessandro<br />

Toffolo), il coro "Progetto <strong>Musica</strong>" di Valdagno (VI)<br />

diretto da Claudio Ferro, il Coro "Montecimon" di Miane<br />

(dir. Paolo Vian) e la Corale "Barbisano" (dir. Rinaldo<br />

Padoin) dell'omonima città trevigiana. Ancora una<br />

volta la coralità veneta è stata presente al concorso di<br />

Vittorio Veneto in modo significativo, a testimonianza<br />

di una realtà culturale e associativa di tutto rilievo.<br />

Study Tour<br />

26<br />

27


Il Gregoriano e il canto di fede<br />

L’ASAC, Associazione di<br />

riferimento della coralità veneta,<br />

in collaborazione con l’Istituto<br />

<strong>Musica</strong>le Corelli di Vittorio<br />

Veneto, ha proposto per il 2014<br />

un LABORATORIO DI CANTO<br />

GREGORIANO rivolto a quanti<br />

fossero interessati al canto<br />

liturgico monodico cristiano a<br />

qualsiasi titolo, per interesse<br />

musicale, per approfondimento<br />

culturale, per adesione di fede. Il<br />

corso, tenuto dall'esperto Maestro<br />

Sandro Bergamo, avrebbe<br />

condotto i partecipanti alla<br />

scoperta delle forme più semplici<br />

del canto dell'Ufficio fino alle<br />

forme più complesse della Messa,<br />

attraverso conoscenze teoriche<br />

(con particolare attenzione allo<br />

studio della notazione neumatica<br />

in campo aperto) e con la pratica<br />

di un repertorio scelto. Il numero<br />

minimo di corsisti per attivare il<br />

Laboratorio era stato fissato in<br />

almeno 12 iscritti; non essendo<br />

stato raggiunto il numero<br />

sufficiente di partecipanti il corso<br />

purtroppo non ha avuto luogo.<br />

Le ragioni per questa mancata<br />

realizzazione del progetto<br />

possono essere molteplici;<br />

sarebbe anche interessante<br />

ricevere un feedback al riguardo<br />

da chi tra i soci dell'ASAC abbia<br />

qualche elemento utile per<br />

permetterci di capire un così<br />

scarso interesse. Pubblichiamo a<br />

tal proposito una lettera accorata<br />

di Bepi De Marzi, letta da Daniela<br />

Corolaita in occasione della<br />

Assemblea Ordinaria Asac del 16<br />

marzo scorso. Nella lettera si trae<br />

spunto dalla mancata attivazione<br />

del corso, vista con preoccupata<br />

amarezza dall'autore, per poi<br />

tentare di rispondere ancora una<br />

volta e con forza alla domanda<br />

"Ma a cosa serve il Gregoriano se<br />

non si usa più in chiesa?": tutto<br />

è nelle mani di maestri e cantori<br />

che fortemente ancora abbiano<br />

ben chiara la responsabilità<br />

del proprio ruolo. Un ulteriore<br />

contributo alla difesa "della<br />

poesia, della fede e della buona<br />

musica" per il quale ringraziamo<br />

il maestro De Marzi.<br />

Il Gregoriano e la dignita’<br />

del canto di fede<br />

di Bepi De Marzi<br />

Affido alla voce coraggiosa di Daniela Corolaita, cantante, corista e organizzatrice di eventi musicali, un<br />

particolare pensiero che, per chi mi conosce, ribadisce ciò che sto dicendo da tanti anni, soprattutto nell'ambito<br />

della nostra Associazione.<br />

Il fatto che non sia stato possibile realizzare il<br />

Laboratorio di Canto Gregoriano mi ha molto<br />

amareggiato, oserei dire che addirittura mi ha<br />

addolorato. E l'ho detto subito al generoso e amico<br />

nostro Presidente Raschi.<br />

Questa è una ulteriore sconfitta della poesia, della<br />

fede e della buona musica.<br />

Riflessioni sopra<br />

un’occasione perduta<br />

I nuovi compositori, anche i puntigliosi della<br />

dissonanza, avrebbero trovato nel Canto che la nostra<br />

Chiesa Cattolica ha dimenticato, infinite possibilità<br />

ispirative: una strada sicura per la cantabilità che<br />

dovrebbe rianimare la nostra coralità giunta a un<br />

punto critico. I nostri gruppi corali, e lo auspico da<br />

tempo, devono, dico DEVONO, e non "dovrebbero",<br />

devono provocare all'interno delle parrocchie<br />

venete una riflessione profonda. E il Gregoriano,<br />

proposto anche in minimissime espressioni, come<br />

qualche parte fissa della messa, anche un Gloria tra i<br />

più facili, un Agnus Dei, un'Antifona nell'attesa, deve<br />

essere il veicolo prezioso per il ritorno alla poesia<br />

della fede e al decoro dopo tanto sfacelo.<br />

Basterebbe "distaccare" un gruppetto ogni<br />

domenica che si possa inserire nelle messe<br />

parrocchiali, anche una messa soltanto, ma che<br />

divenga un appuntamento fisso, immancabile.<br />

Perciò desiderato come una tradizione.<br />

E aggiungere un passaggio polivocale durante la<br />

Comunione. Tutti fatti possibili, da sostenere con<br />

coraggio, con decisione, oltre le resistenze dei nostri<br />

poveri parroci sempre più stanchi e demotivati.<br />

Tutti sappiamo che nell'esame di Diploma di<br />

Organo in Conservatorio, dopo dieci anni di<br />

studio faticosissimo, che comprende le grandi<br />

composizioni, l'armonia e il contrappunto, la<br />

composizione di Mottetti sacri, l'improvvisazione<br />

e altro, c'è anche da cantare, accompagnando, un<br />

difficile passo del Gregoriano<br />

Tante volte mi sono sentito chiedere dai diplomandi:<br />

"Ma a cosa serve il Gregoriano se non si usa più in<br />

chiesa?". Rispondevo, e ancora rispondo quando<br />

mi chiamano: "Andate a imporvi in parrocchia,<br />

andate a suonare, a far cantare la dignità della fede<br />

e soprattutto a difendere la storia".<br />

Ecco, amici maestri e cantori: tutto è nelle nostre<br />

mani.<br />

Cominciate subito: occupate le cantorie, fate suonare<br />

gli organi, fate cantare la gente con l'esempio. Le<br />

nostre chiese saranno, ma tutte, anche dove ci<br />

sono parroci insensibili o paurosi, i nostri luoghi<br />

di espressione corale per essere ancora luoghi di<br />

fede, poi di speranza e, se occorre, anche luoghi<br />

privilegiati per i nostri concerti.<br />

Grazie per l'attenzione.<br />

Grazie amica Corolaita per aver dato voce alla mia<br />

speranza, alla mia malinconia. Potrei anche dire, alla<br />

mia disperazione per come la Chiesa ha distrutto la<br />

buona musica.<br />

28<br />

29


Maurizio<br />

Santoiemma<br />

Note d’autore<br />

I nostri compositori<br />

Nato nel 1955, si è laureato in ingegneria a<br />

Padova con una tesi sulla musica elettronica. Negli<br />

anni ’80 ha collaborato col Centro di Sonologia<br />

Computazionale dell’Università di Padova nella<br />

messa a punto di programmi per la produzione<br />

di musica elettronica. Fra gli anni ’80 e ’90 ha<br />

lavorato con varie società private nello studio,<br />

progettazione e realizzazione di componenti<br />

elettronici e programmi per la produzione e<br />

riproduzione del suono digitale. Come ingegnere<br />

ha realizzato per la ditta Audiologic di Padova un<br />

programma di sintesi vocale per ausilio ai non<br />

vedenti e ipovedenti. Parallelamente all’attività di<br />

ingegnere ha studiato chitarra classica, pianoforte,<br />

armonia jazz, canto corale e composizione, ha<br />

partecipato a seminari e corsi e ha sostenuto alcuni<br />

esami al conservatorio. Attualmente è insegnante<br />

di elettronica all’Istituto Tecnico Antonio Meucci<br />

di Cittadella, dove ha recentemente fondato un<br />

piccolo coro scolastico. Canta nel coro Misani di<br />

Camisano Vicentino diretto da Raffaele Furin.<br />

Nel tempo libero si dedica alla composizione<br />

e dipinge quadri. La sua produzione musicale<br />

comprende lavori strumentali solistici o per<br />

piccoli ensemble, composizioni vocali, musiche e<br />

canzoni per spettacoli teatrali, arrangiamenti ed<br />

orchestrazioni. Ha collaborato con alcuni cori con<br />

armonizzazioni ed elaborazioni di canti popolari e<br />

brani originali. Ha ricevuto segnalazioni e premi in<br />

diversi concorsi di composizione di musica corale.<br />

Nel 2009 ha vinto il premio unico di composizione<br />

di una scena mimica al Concorso Internazionale di<br />

Composizione “Suoni di Fiaba” di Vittorio Veneto.<br />

Nel 2013 ha vinto il secondo premio al Concorso<br />

Nazionale di Composizione EdizioniCorali.it nella<br />

categoria coro misto.<br />

“Vergine Madre”, per coro SATB a cappella<br />

dal canto XXXIII del Paradiso di Dante.<br />

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,<br />

umile e alta più che creatura,<br />

termine fisso d’etterno consiglio,<br />

tu se’ colei che l’umana natura<br />

nobilitasti sì, che’l suo fattore<br />

non disdegnò di farsi sua fattura.<br />

Nel ventre tuo si raccese l’amore,<br />

per lo cui caldo ne l’etterna pace<br />

così è germinato questo fiore.<br />

...<br />

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,<br />

che qual vuol grazia e a te non ricorre<br />

sua disianza vuol volar sanz’ali.<br />

...<br />

In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza<br />

Ho scritto questo motetto nel 2010 per il primo<br />

Concoso di Composizione della Corale Monteverdi<br />

di Cles diretta da Caterina Centofante, dove è stato<br />

selezionato ed eseguito come finalista.<br />

Nel musicare le terzine di Dante ho inserito, quasi<br />

per gioco, dei riferimenti numerici e simbolici alla<br />

Commedia.<br />

Il motetto comincia con un alleluia introduttivo delle<br />

voci femminili, composto su una serie di nove note<br />

che simboleggiano le nove sfere celesti, formata dalle<br />

note della scala di si maggiore a cui si aggiungono<br />

il mi diesis e il si diesis. La sovrapposizione delle<br />

due voci femminili produce una varietà di intervalli<br />

armonici e un senso di staticità che rappresenta la<br />

beatitudine eterna. L’interpretazione dovrà essere<br />

molto uniforme, senza accenti e senza differenze fra<br />

le due voci. La ripetizione della serie è disturbata<br />

dalla preghiera di San Bernardo (tenore) che<br />

porta la sua richiesta a nome del mortale Dante,<br />

interrompendo la quiete celeste. Le altre voci,<br />

inizialmente disomogenee, si fondono a poco a<br />

poco in un’armonia più definita, che vuole suggerire<br />

l’accoglimento della preghiera. Questa prima parte<br />

va eseguita con molta libertà ritmica, dando rilievo<br />

soprattutto al testo parlato, pronunciando e legando<br />

le frasi magari ispirandosi al canto gregoriano, senza<br />

però perdere mai il sincronismo fra le parti.<br />

A battuta 7 si ripete la serie iniziale, con l’aggiunta<br />

di un pedale delle voci maschili che rappresenta<br />

l’avvicinarsi dell’uomo al Divino. Ad esso si sostituisce<br />

il pedale dei soprani sulla nota si diesis che,<br />

trasformandosi enarmonicamente in do, simboleggia<br />

l’Empireo. Le successive frasi dei contralti e dei<br />

tenori (fino a battuta 13) vanno eseguite con tempo<br />

abbastanza costante e curando la dinamica in modo<br />

che le parti vocalizzate rimangano sempre sullo<br />

sfondo rispetto al testo.<br />

Il pezzo comprende 33 battute (come i canti del<br />

Paradiso) di lunghezza sempre variabile in funzione<br />

dei versi. Non ho ritenuto necessario indicare il<br />

numero di battiti all’inizio di ogni misura per non<br />

appesantire la scrittura. Questo non dovrebbe creare<br />

problemi nell’esecuzione, che andrà fatta battendo la<br />

minima, con l’accento forte all’inizio di ogni battuta<br />

e rispettando per gli accenti secondari la metrica del<br />

testo dantesco.<br />

Le ultime tre note del soprano nella prima battuta,<br />

che salgono per toni interi al si diesis, sono il nucleo<br />

che genera la conclusione di tutte le frasi. A battuta 6<br />

(tenore) diventano:<br />

Il tritono risultante è evidenziato dall’armonia, che<br />

pure procede per accordi che salgono di tono intero.<br />

Ho voluto in questo modo assegnare al tritono<br />

ascendente la rappresentazione simbolica della<br />

Trinità. Tutte le frasi si concludono in questo modo o<br />

con una sua variazione.<br />

L’episodio che inizia a battuta 14 col verso “Donna,<br />

se’ tanto grande e tanto vali”, deve essere interpretato<br />

con slancio e partecipazione, senza però eccedere nel<br />

lirismo e mantenendo bene il tempo (i tenori, che<br />

hanno effetto di eco, evitino di imitare le campane).<br />

L’armonia si ripropone a mo’ di progressione<br />

modulante per toni interi discendenti mentre i<br />

bassi eseguono le sette note diatoniche della serie<br />

iniziale (dal contralto, più il sol diesis). La tensione<br />

andrà stemperandosi nel verso finale “sua disianza<br />

vuol volar sanz’ali”. Anche questo finale procede per<br />

toni interi, ma per descrivere il concetto espresso da<br />

Dante la melodia e l’armonia procedono per moto<br />

contrario e diventano discendenti (battuta 20).<br />

Le parole “in te misericordia, in te pietate, in te<br />

magnificenza” concludono la citazione del testo<br />

dantesco con un crescendo omoritmico.<br />

Alla fine riappare la serie iniziale di nove note,<br />

accompagnata dalle voci maschili per sottolineare<br />

l’avvenuto contatto fra il Divino e l’umano. La falsa<br />

relazione mi diesis - mi naturale fra contralto e<br />

tenore a battuta 31 vuole comunque sottolineare<br />

l’impossibilità dell’uomo di avvicinare e comprendere<br />

totalmente il Divino.<br />

Il brano non contiene particolari difficoltà né di<br />

estensione né di polifonia, mentre è più difficile<br />

dal punto di vista dell’intonazione, visto l’utilizzo<br />

dell’intera gamma cromatica e le frequenti<br />

modulazioni interne. Ogni voce dovrà essere sicura<br />

della parte, in particolare il basso nell’episodio da<br />

battuta 14 a battuta 20. Per la corretta intonazione<br />

della serie della prima battuta ritengo utile che<br />

i soprani e i contralti lo studino bene assieme,<br />

prestando attenzione sia agli intervalli melodici che<br />

a quelli armonici fra le due voci.<br />

Questa ed altre partiture sono scaricabili dal sito<br />

www.mauriziosantoiemma.it<br />

Carte da musica<br />

30<br />

31


S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

S<br />

Durata 4' 30" ca.<br />

2<br />

3<br />

Soprano<br />

Alto<br />

Tenore<br />

Basso<br />

#<br />

& #<br />

# ##<br />

&<br />

V<br />

# #<br />

# ##<br />

# #<br />

# ##<br />

? # #<br />

# ##<br />

#<br />

& #<br />

# ##<br />

Vergine Madre<br />

per coro SATB a cappella - dal canto XXXIII del Paradiso di Dante<br />

ADAGIO, con massima libertà ritmica (≅)<br />

#<br />

& #<br />

# ## C<br />

#<br />

& #<br />

# ## C<br />

p<br />

#<br />

V #<br />

# ## C<br />

? # #<br />

# ## C<br />

Ó<br />

p<br />

w<br />

Ó w w w<br />

w<br />

w<br />

w<br />

w<br />

w<br />

w w ˙#<br />

Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />

w<br />

w<br />

w<br />

w<br />

w w# w#<br />

Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />

˙ w.<br />

∑<br />

∑<br />

w<br />

f<br />

w<br />

(con maraviglia)<br />

˙<br />

p<br />

˙ ˙# ,<br />

Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />

w w w<br />

w w.<br />

w ˙<br />

f<br />

Al - le - lu - ja A<br />

(espressivo)<br />

∑<br />

˙.<br />

P<br />

w ˙ w w<br />

p W<br />

œ œ œ ˙.<br />

œ œ œ W<br />

Ver - gi - ne Ma - dre,<br />

,<br />

∑<br />

Maurizio Santoiemma - 2010<br />

œ œ w w w<br />

,<br />

,<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

5<br />

7<br />

8<br />

&<br />

&<br />

V<br />

?<br />

&<br />

&<br />

V<br />

?<br />

&<br />

&<br />

V<br />

?<br />

# #<br />

# ##<br />

# #<br />

# ##<br />

# #<br />

# ##<br />

# #<br />

# ##<br />

(allargando un poco)<br />

œ œ œ œ ˙ ˙ w.<br />

Ó<br />

più che cre - a - tu - ra,<br />

ter - mi-ne fis - so d'et - ter - no<br />

˙.<br />

œ ˙ ˙ w.<br />

œ œ œ œ ˙ ˙ w.<br />

Ó<br />

cre - a - tu - ra,<br />

Al - - - le - lu - ja<br />

Ó<br />

più che cre - a - tu - ra,<br />

ter - mi-ne fis - so d'et -ter - no con -si - glio,<br />

W<br />

lu<br />

- - - -<br />

W<br />

ja<br />

(ritenuto un poco)<br />

˙.<br />

œ#œ œ w ˙.<br />

œ ˙ ˙ .w# ,<br />

,<br />

w.<br />

˙ ˙ ˙.<br />

œ w w.<br />

˙.<br />

,<br />

œ œ œ w ˙.<br />

œ œ œ œ œ ˙ w<br />

,<br />

› w.<br />

# #<br />

# ##<br />

(come all'inizio)<br />

n n<br />

n<br />

Ó<br />

nn<br />

w w w w<br />

w w w ˙# b b b b<br />

p<br />

# #<br />

#<br />

Al le lu ja Al le lu ja<br />

##<br />

n n<br />

n nn b b b b<br />

p w w w<br />

w w<br />

w w# w#<br />

# # Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />

# ##<br />

n n<br />

›<br />

n nn b b b b<br />

π m<br />

# #<br />

# ## ›<br />

n n<br />

n nn b b b b<br />

b b b b<br />

b b b b<br />

b b b b<br />

b b b b<br />

π m<br />

- - - - - -<br />

U (più in tempo)<br />

˙ ˙ W.<br />

p<br />

3<br />

U<br />

3<br />

Ó<br />

œn<br />

P œ œ ˙ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙<br />

tu se' co lei che l'u ma na na tu ra<br />

U<br />

Ó ˙ W.<br />

p<br />

O<br />

U<br />

Ó ˙ W<br />

˙ ˙<br />

p<br />

(vocalizzato)<br />

O<br />

W.<br />

3<br />

˙ œ œ œ ˙.<br />

œ œ œ œ œ œ œ ˙<br />

- - - - - no-bi-li-ta<br />

- sti sì, che 'l suo fat -to-re<br />

W.<br />

w<br />

(vocalizzato)<br />

W.<br />

˙ ˙<br />

(vocalizzato)<br />

˙<br />

˙<br />

A<br />

T<br />

B<br />

&<br />

V<br />

?<br />

# #<br />

# ##<br />

# #<br />

# ##<br />

# #<br />

# ##<br />

Al - le - lu - ja<br />

A al - ta<br />

˙ ˙ w.<br />

˙ ˙<br />

Al - le - lu - - - ja<br />

A al - - - ta<br />

.Ṅ œ œ œ ˙ ˙ w<br />

fi - glia del tuo fi - glio,<br />

u - mi - le e al - ta<br />

∑<br />

1<br />

,<br />

,<br />

p<br />

˙<br />

˙<br />

œ œ w<br />

˙.<br />

œ œ œ ˙ ˙ w<br />

˙<br />

W ˙ œ œ<br />

A Al - le -<br />

w<br />

Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC<br />

Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

10<br />

&<br />

&<br />

V<br />

?<br />

b b b b<br />

b b b b<br />

b b b b<br />

b b b b<br />

˙ ˙ ˙ ˙ w W<br />

3<br />

,<br />

œ œ œ<br />

˙ œ ˙ œ œ œ œ œ ˙ w ˙<br />

p<br />

non di -sde -gnò di far -si sua fat -tu - ra. O<br />

, 3<br />

˙ ˙ w ˙ ˙ w.<br />

P<br />

œn œ œ<br />

˙ ˙ W w.<br />

Ó<br />

2<br />

W ˙ ˙<br />

W.<br />

3<br />

˙ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙<br />

Nel ven -tre<br />

tuo si rac-ce - se l'a-mo -re,<br />

W ˙ ˙


S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

12<br />

& b b b b<br />

U<br />

n n n n # #<br />

#<br />

˙ ˙ W w w ḃ ˙ ˙ ˙ Wn , ##<br />

P<br />

& b b b b<br />

U ,<br />

n n n n # #<br />

# ##<br />

˙ ˙ W w wb w.<br />

P<br />

˙ W<br />

V b b b b<br />

3<br />

n n n n # #<br />

# ##<br />

˙ œ œ œ .ḃ œ œ œ œ œ œ œ ˙ ˙.<br />

œbœ œ œ œbœbœ œ œ ˙ U ,<br />

w.<br />

F<br />

?<br />

b b per lo cui cal-do ne l'et-ter -na pa -ce<br />

co-sì è ger-mi-na-to que-sto fio -re.<br />

b b U ,<br />

n n n n # #<br />

#<br />

˙ ˙ W ˙ ˙ wb W<br />

W ##<br />

P<br />

#<br />

& #<br />

# ##<br />

f<br />

#<br />

& #<br />

# ##<br />

f<br />

#<br />

V #<br />

# ##<br />

f<br />

? # #<br />

# ##<br />

f<br />

14<br />

#<br />

& #<br />

# ##<br />

#<br />

& #<br />

# ##<br />

#<br />

V #<br />

# ##<br />

17<br />

? # #<br />

# ##<br />

# #<br />

& # ##<br />

20<br />

&<br />

V<br />

# #<br />

# ##<br />

# #<br />

# ##<br />

? # #<br />

# ##<br />

(sentito)<br />

œ<br />

œ ˙ œ œ œ œ<br />

Don -na,<br />

se' tan-to<br />

gran -de se' tan-to gran -de e tan -to<br />

va -li,<br />

˙<br />

˙ ˙ ˙<br />

Don - na, Don - na, tan - to gran - de e tan - to va - li, qual vuol<br />

Don - na<br />

va - li<br />

w<br />

Ó<br />

w<br />

Al<br />

˙<br />

Don<br />

w<br />

Ó<br />

w<br />

˙<br />

œ œ ˙ œ œ œ œ œ œ œ œ<br />

˙ ˙ ˙ ˙ ˙ ˙‹<br />

œ œ œ œ œ œ w<br />

- na, se' tan -to gran -de e tan - to<br />

va -<br />

w<br />

˙ ˙ ˙<br />

- le - - lu - ja Al - le - lu - ja Al - le - - -<br />

(diminuendo)<br />

œ œ ˙ œ œ œ œn œ œ œnœ œ œ<br />

˙<br />

˙<br />

œ œ ˙ œ œ œ œn<br />

che qual vuol<br />

˙# ˙ ṅ ˙<br />

wn<br />

Ó ˙ Ó<br />

gra - zia che qual vuol gra-zia e a te non ri - cor -re sua di -si -an-za<br />

˙ ˙ ṅ ˙<br />

gra - zia e a te<br />

non<br />

ri - cor - re vuol vo -<br />

œ œ œ œn œ œ ˙<br />

che qual vuol gra - zia e a te<br />

non ri - - -<br />

wn<br />

ṅ<br />

˙<br />

˙ ˙# ṅ<br />

˙ ˙ ˙<br />

˙<br />

lu - - - ja Al - le - lu - - - ja Al - le - - lu -<br />

U (a tempo, sottovoce) (rubato)<br />

.ṅ œnœnœ ḃ w Œ œ# ˙<br />

p<br />

.˙# œ œ œ<br />

te mi se ri<br />

U Œ<br />

wb ḃ ḃ w<br />

p œ w# œ œ œ œ<br />

te mi se ri<br />

U<br />

wb ḃ ḃ w Œ<br />

p œ w# œ œ œ œ<br />

-<br />

te mi se ri<br />

U<br />

wb . w.<br />

Œ œ w œ œ œ œ<br />

p<br />

(rall.)<br />

˙<br />

ṅ<br />

w<br />

w<br />

w ˙<br />

li,<br />

œ œn ˙ œ œ œnœnœ œ<br />

ṅ ˙# ṅ ˙ ˙<br />

ṅ w ṅ ˙<br />

cor re vuol vo<br />

wn wn ṅ<br />

vuol vo -lar sanz' a - li. In<br />

- - - cor - dia, in te in te pie-<br />

lar sanz' a - li. In<br />

- - - cor - dia, in te in te pie-<br />

lar sanz' a li. In<br />

ja<br />

In<br />

te<br />

3<br />

˙ w œ œn<br />

ṅ<br />

ṅ<br />

wœ œ<br />

wœ œ<br />

cor dia, in<br />

˙ w œ œ<br />

ṅ . ˙<br />

(rubato)<br />

œ œ œ<br />

mi -se -ri<br />

- cor - dia, in te in te pie-<br />

w<br />

w<br />

œ œ œ œ<br />

œ œ œ œ<br />

- - - - te in te pie-<br />

w<br />

œ œ œ œ<br />

Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC<br />

Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

S<br />

A<br />

T<br />

B<br />

24<br />

&<br />

&<br />

V<br />

?<br />

28<br />

&<br />

&<br />

V<br />

?<br />

31<br />

&<br />

&<br />

V<br />

?<br />

32<br />

&<br />

&<br />

V<br />

?<br />

# #<br />

# ## ˙# w œ œ<br />

F<br />

ta te, in<br />

# #<br />

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F<br />

ta te, in<br />

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# ## ˙ w œ œ<br />

F<br />

ta te, in<br />

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# ## ˙ w œ œ<br />

F<br />

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# ##<br />

# #<br />

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# ##<br />

˙ . ˙<br />

œ œ œ<br />

- te ma - gni -fi<br />

- cen - za ma -gni -fi<br />

- cen -<br />

w œ œ œ œ<br />

- te ma - gni -fi<br />

- cen - za ma -gni -fi<br />

- cen -<br />

wn œ œ œ œ<br />

- te ma -gni -fi<br />

- cen - za ma -gni -fi<br />

- cen -<br />

w œ œ œ œ<br />

ṅ ˙.<br />

ṅ ˙.<br />

ṅ ˙.<br />

ṅ ˙.<br />

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œ œ œ<br />

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U<br />

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ƒ<br />

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U<br />

˙# w.<br />

ƒ<br />

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U<br />

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ta - te, in te ma -gni -fi<br />

- cen - za ma -gni -fi<br />

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Ó<br />

Ó<br />

Ó<br />

Ó<br />

Ó<br />

(più largo)<br />

P<br />

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˙<br />

˙<br />

ma - gni - fi -<br />

P ˙ ˙ ˙<br />

P<br />

P<br />

(a tempo)<br />

p<br />

p<br />

p<br />

w<br />

p<br />

ma - gni - fi - cen - - - - - -<br />

˙<br />

˙<br />

˙<br />

ma - gni - fi - cen - - - - - -<br />

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˙<br />

˙<br />

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w<br />

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ma - gni - fi - cen - - - - - - za<br />

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Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />

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Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />

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Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />

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Al - le - lu - ja Al - le - lu - - - - -<br />

4<br />

33<br />

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W<br />

U<br />

W<br />

ja<br />

U<br />

W<br />

WU<br />

ja<br />

,<br />

,


Michele Peguri<br />

Sabato 16 novembre 2013 presso il Duomo di Mestre, il coro Femminile<br />

Harmònia ha eseguito il Gloria RV589 di Antonio Vivaldi per soli, coro<br />

e orchestra. La novità della proposta sta nell’aver proposto l’opera in<br />

versione femminile. Dal 2010 il Coro Femminile Harmònia ha intrapreso un lavoro di ricerca sulla coralità femminile che si svolgeva<br />

a Venezia negli ospedali maggiori (Pietà, Incurabili, Derelitti, Mendicanti) trascrivendo ed eseguendo partiture anche inedite di vari<br />

compositori come Galuppi, Jommelli, Porpora, Vivaldi. Il progetto prende il nome dal titolo che Nicola Porpora si attribuisce nei suoi<br />

autografi: Nicola Porpora, Maestro delle Figlie del Coro. Il coro Femminile Harmònia, per la realizzazione del progetto Alle figlie del<br />

coro, si avvale di più collaborazioni specialistiche: Michele Peguri, compositore e direttore d’orchestra, docente di direzione di coro<br />

presso il Conservatorio di Rovigo; dell’Orchestra Barocca GB Tiepolo; dell’Orchestra Barocca I <strong>Musica</strong>li Affetti; di voci soliste come la<br />

soprano Roberta Canzian, Paola Crema e la mezzosoprano Elena Traversi e Maria Zalloni. Tornando alla proposta del Gloria RV 589<br />

in versione femminile offriamo di seguito la ricerca che ci ha portato a scegliere la via intrapresa proprio partendo dal manoscritto<br />

fondo Giordano 32, ff. 90-129, Biblioteca Nazionale, Torino. Un assaggio: https://www.youtube.com/watch?v=TUtMcBDLkg0<br />

Un Gloria per le “Figlie del Coro”<br />

La coralità femminile negli ospedali veneziani tra Porpora e Vivaldi<br />

Premessa<br />

di Michele Peguri<br />

Ci sono poche testimonianze nella storia della musica di una diffusa attività musicale corale, tantomeno<br />

sacra, destinata o fatta da donne. In un ambiente nobile e con un impegno professionale troviamo le Dame di<br />

Ferrara, giovani virtuose che verso la fine del’500 animavano la corte Estense (il noto Concerto delle donne):<br />

per le Dame scrissero illustri musicisti come Monteverdi e Gesualdo da Venosa. Per altre esperienze, almeno<br />

fino a ora conosciute, dobbiamo aspettare il periodo degli Ospedali Maggiori di Venezia: Pietà, Mendicanti,<br />

Derelitti e Incurabili. 1 In queste Istituzioni, che si presentano come orfanotrofi femminili, fin dalla seconda<br />

metà del ’500 sono già noti i cori di ragazze e le loro orchestre. Sono soprattutto i cori, le voci, che destano la<br />

maggior curiosità. Questi gruppi divengono ben presto attrazione per molti e importanti musicisti dell’epoca:<br />

Hasse, Porpora, Jommelli, Galuppi, Vivaldi, Haydn, Cimarosa. 2<br />

Per caratteristiche d’organico e per affinità geografica, da alcuni anni il laboratorio Harmònia ha iniziato un<br />

lavoro di studio e approfondimento sulla musica veneziana dedicata alla coralità femminile. Con<br />

l’acquisizione di una cospicua quantità di autografi e manoscritti sparsi in Italia e soprattutto all’estero<br />

(Vienna, Londra, Dresda, Boston etc.), l’ensemble femminile Harmònia esegue regolarmente opere inedite e<br />

raramente ascoltate dei compositori che scrissero per gli ospedali. La presenza di Vivaldi alla Pietà e la<br />

composizione in Venezia di alcune sue opere sacre (Credo, Gloria, Magnificat etc.) ha destato un’evidente<br />

curiosità riguardo l’annoso interrogativo dell’organico corale utilizzato effettivamente in quegli spazi. Infatti<br />

le partiture a noi giunte prevedono un organico corale a voci miste sebbene le voci maschili fossero escluse a<br />

priori nell’attività musicale di quegli istituti. Nonostante siano stati compiuti molti studi per comprendere i<br />

motivi di tale anomalia, ancora oggi è possibile avanzare solo delle ipotesi.<br />

1. La ricerca parte prima: i dati di partenza<br />

1.2 La relazione coro-orchestra d’archi nella scrittura dell’epoca<br />

Per tracciare un percorso verso l’esecuzione del Gloria per coro femminile, la ricerca ha chiesto alcuni<br />

approfondimenti riguardo il rapporto che s’instaura abitualmente tra gli organici coinvolti: il coro e<br />

l’orchestra.<br />

Rammentiamo che il contrappunto storico si esprime compiutamente a quattro voci-parti diverse e<br />

complementari: 3<br />

Cantus /Soprano = acuta femminile<br />

Altus /Contralto =grave femminile<br />

Tenor /Tenore = acuta maschile<br />

Bassus /Basso = grave maschile<br />

Esse rispondono ad una logica fisiologica e di sistema.<br />

Le voci distano tra loro grossomodo un intervallo quarta/quinta; la rispettiva corrispondenza tra le voci acute<br />

(Soprano e Tenore) e le gravi (Contralto e Basso) è indicativamente di un’ottava.<br />

Soprano<br />

Contralto<br />

8°<br />

8°<br />

Tenore<br />

Basso<br />

Le voci rappresentano quattro ruoli il cui rispetto della funzione è dato dall’indipendenza del movimento: ciò<br />

è disciplinato dalla tecnica contrappuntistica. Bach scrisse “L’arte della Fuga” in partitura per queste quattro<br />

voci-parti. Ogni voce ha una tessitura, uno spazio d’azione che le garantisce l’autonomia di movimento.<br />

Quando il movimento di una linea si sovrappone a un'altra avviene un incrocio di parti.<br />

L’incrocio tra le linee è possibile sin tanto che non vada a compromettere l’identificazione delle linee<br />

nell’ordito polifonico e soprattutto non generi errori nella sintassi contrappuntistica e armonica.<br />

Esempio: J.S. Bach, Contrappunto I da “L’arte della Fuga”<br />

1.1 Vivaldi e il Gloria<br />

La prima testimonianza dell’impegno di Vivaldi come maestro di coro, carica che ricoprirà fino al 1719, la<br />

troviamo nel 1714 con un’opera nuova per il coro della Pietà: l’imponente Moyses Deus Pharaonis. Seguirà,<br />

nel 1716, Juditha triumphans devicta Holophernis barbarie. Ciononostante, come ci ricorda Michael Talbot<br />

(uno dei più importanti studiosi di Vivaldi), egli non fu mai incaricato ufficialmente, alla Pietà, nel ruolo di<br />

direttore di coro; fu solo supplente negli interregni, tra Francesco Gasparini e Carlo Pietragrua (1713-1719) e<br />

tra i mandati di Giovanni Porta e Gennaro d’Alessandro (tra il 1737 e il 1739).<br />

Nella metà della prima decade del 1700 Vivaldi compone due Gloria, l’RV588 e RV589. Quali siano le<br />

destinazioni non ne siamo certi. Sempre secondo Talbot, il Gloria RV589 potrebbe essere il perfezionamento<br />

del precedente, oppure l’occasione di una celebrazione per la vittoria di Venezia sui Turchi. Comunque sia il<br />

Gloria RV589 rappresenta un momento di maggiore maturità rispetto al RV588.<br />

Sono stati composti per la Pietà? Anche questo non è dato a sapere.<br />

Francesco Caffi, storico del XIX secolo, ci racconta che una Messa per coro e strumenti di Vivaldi fu<br />

eseguita per un certo periodo alla Pietà ad ogni grande festa. Il Gloria RV588, che prove bibliografiche<br />

legano al Credo RV591, può essere stato parte di questa famosa Messa. Il Gloria RV589, oggi meglio<br />

conosciuto, può essere stato una sostituzione del precedente RV588.<br />

1 Per approfondimenti Gillio Pier Giuseppe L’attività musicale negli ospedali di Venezia nel Settecento Firenze Leo S. Olschky, 2006 (Quaderni Vivaldiani 12)<br />

2 Nel ’600 documentazioni non musicali testimoniano un’attività di coralità femminile sostenuta dalla famiglia Contarini a Piazzola sul Brenta (Pd) probabilmente analoga<br />

a ciò che succedeva già da tempo a Venezia.<br />

3 Non è questa la sede per esaminare la natura originaria delle voci (Cantus, Altus, Tenor, Bassus), che prescindeva dalla reale<br />

corrispondenza delle tessiture vocali modernamente conosciute.<br />

1<br />

36 37<br />

2


Quando le voci sono accompagnate dall’orchestra d’archi si creano delle naturali corrispondenze di tessitura<br />

tra voci e strumenti.<br />

Voci<br />

Soprano<br />

Alto<br />

Tenore<br />

Bassi<br />

Strumenti<br />

Violino I<br />

Violino II<br />

Viola<br />

Cello e b.c.<br />

Nel seguente esempio, tratto dal Crucifixus del Credo di Vivaldi, è chiaro che gli strumenti raddoppiano<br />

(ovvero suonano le stesse note) le singole linee vocali secondo l’esempio testé descritto. Da notare che la<br />

linea su cui si basa il tutto (quella del basso strumentale) è presente anche dove manca la linea<br />

corrispondente corale.<br />

La relazione voce-strumento è ancora più decisa nei Corali di J.S.Bach. Spesso in queste partiture le linee<br />

strumentali non sono scritte in quanto ricavabili leggendo quelle vocali.<br />

Come si può notare ci sono incroci, mis. 9-11-13 che, data la loro brevità non nuocciono al percorso<br />

contrappuntistico.<br />

3<br />

38 39<br />

4


Esempio A. Vivaldi “Dixit Dominus<br />

Le corrispondenze voce-strumento sono fisiologiche e quindi non rigide, ma indicative per riconoscere<br />

funzioni e famiglie strumentali d’appartenenza. Come esempio: la linea più grave è il sostegno armonicomusicale,<br />

quella più acuta è quella che più spesso possiede un’esposizione melodica.<br />

Tali relazioni, però, possono essere superate o disattese. Nei raddoppi di linea Vivaldi, a differenza<br />

dell’esempio sopra citato, accomuna molto spesso la voce degli Alti con i Violini II (o con i Violini I) ad<br />

un’ottava superiore, cioè utilizza una linea strumentale, teoricamente interna, a mo’ di controcanto superiore,<br />

creando un incrocio tra le parti strumentali:<br />

Coro<br />

Soprani<br />

Alti<br />

Tenori<br />

Bassi<br />

Orchestra<br />

Violini II (ottava superiore degli Alti)<br />

Violini I<br />

Viola<br />

Celli Bassi (B.C)<br />

La percezione totale delle linee dalla più acuta alla grave sarà<br />

Violini II<br />

Violini I-Soprani<br />

Alti<br />

Viole-Tenori<br />

Celli-Bassi (Voci)<br />

Contrabbasso<br />

linea b (ottava acuta)<br />

linea a<br />

linea b<br />

linea c<br />

linea d<br />

linea d (ottava grave)<br />

È una scelta timbrica tipica nella coralità con accompagnamento strumentale nella scrittura di Vivaldi, che<br />

con questo procedimento tende a evidenziare una linea vocale interna moltiplicandola verso l’acuto.<br />

Sottolineiamo ancora questo procedimento (l’incrocio) quale elemento cruciale nella tecnica compositiva:<br />

l’incrocio rappresenta un punto nodale nel momento in cui s’interviene in una scelta d’organico con tessiture<br />

differenti da quelle previste nell’originale.<br />

5<br />

40 41<br />

6


1.3 Le ipotesi esecutive del Gloria per coro femminile<br />

L’autografo di Torino (coll. fondo Giordano 32, cc. 90-129) offre una scrittura corale per voci miste.<br />

Considerato il contesto, può Vivaldi aver scritto il Gloria per voci miste sottintendendo o perlomeno dando<br />

per scontata la fattibilità di un esecuzione per coro femminile? Questo è l’interrogativo che riguarda ogni<br />

studioso che si avvicina all’opera di Vivaldi e alla sua probabile destinazione originaria, ovvero gli ospedali<br />

femminili. 4<br />

Grazie agli studi filologici e a una sempre più attenta prassi rispettosa delle modalità esecutive originarie,<br />

numerosi e diversi sono gli approcci per poter dare una risposta comunque persuasiva sui procedimenti<br />

esecutivi di quel tempo.<br />

La documentazione e i risultati disponibili al pubblico sono numerosi.<br />

a) Voci femminili gravi.<br />

Una possibilità è stata proposta tramite una lettura dove le sezioni dei tenori e bassi sono sostituite da voci<br />

femminili particolarmente gravi. Si veda ad es.:<br />

http://www.youtube.com/watch?v=153WVp8QJQ0&feature=youtu.be,<br />

b) Spostamento di una voce d’ottava<br />

In altre esperienze viene compiuto uno spostamento d’ottava acuta di una voce (bassi) la cui parte viene ora<br />

eseguita da una seconda linea di contralti, la ex parte dei tenori viene quindi eseguita da contralti III in<br />

quanto la tessitura originaria è (quasi sempre) eseguibile dal registro di Alto. Con questa soluzione sono<br />

presenti una linea di Soprani, una di Alti (quelle originali) e altre due di Alti “gravi” che sostituiscono Bassi<br />

e Tenori.<br />

Originale Trasposizione Percezione delle linee vocali<br />

Soprani S1 Soprani<br />

Alti A1 Alti<br />

A2<br />

Ex Bassi (ottava acuta)<br />

Tenori A3 Ex Tenori (note reali)<br />

Bassi<br />

Come si vede dallo schema le due linee superiori rimangono al loro livello, quella degli ex Tenori pure, ma<br />

quella degli ex Bassi, essendo trasportata d’ottava, si viene a trovare sopra quella dei tenori. La linea<br />

precedentemente data ai tenori funge quindi da Basso (esclusivamente per l’organico vocale). Con questa<br />

possibilità, ossia ponendo una voce originariamente inferiore sopra a un'altra precedentemente superiore, si<br />

compie un incrocio. Questo è un passaggio importante perché, come già accennato, quando da una posizione<br />

originale (vedi colonna sinistra esempio precedente) si fa uno scambio tra le parti, viene a mutare<br />

l’impalcatura polifonica.<br />

Ciò non rappresenta un problema se in tale mutamento la scrittura mantiene una sostanziale correttezza<br />

grammaticale oltre ad una plausibilità esecutiva.<br />

3. La “non esecuzione” delle parti maschili. In questo caso la partitura scritta conservava i requisiti<br />

compositivi ma l’esecuzione musicale, pur concretizzandone la realizzazione, non ne era la sua<br />

stretta rappresentazione.<br />

4. L’uso di “chiavette” ovvero lo spostamento di tutta la tessitura. Questa modalità, abituale nel<br />

rinascimento, se applicata con strumenti pone serie questioni di cambi di tonalità.<br />

2) La ricerca parte seconda: un Gloria secondo Porpora?<br />

2.1 La coralità femminile degli ospedali<br />

Lo studio del repertorio composto espressamente per la coralità femminile degli ospedali, ha fornito<br />

un’ampia prospettiva della musica ideata per le “Figlie del coro”.<br />

In esso, precisiamo, l’organico è concepito specificamente per 4 voci femminili; a priori questo potrebbe<br />

rappresentare un analogia del quartetto a quattro voci maschili utilizzato nella storia musicale in modo molto<br />

più frequente. 5<br />

Ma altre sono le peculiarità dell’organico a voci femminili. Per propria natura non è possibile fare<br />

adattamenti tramite trasporto (verso l’acuto evidentemente) della tradizionale organizzazione vocale in<br />

quattro registri: Soprano, Alto, Tenore e Basso; il quartetto femminile richiede una nuova ed esclusiva<br />

modalità compositiva connaturata alle sue particolarità. Per la maggior parte degli autori (Galuppi, Hasse e<br />

anche Jommelli) la scrittura si muove all’interno di un contesto di trasparenza e sostanziale accordalità<br />

armonica.<br />

Nell’esempio tratto dal Miserere di Hasse, si possono individuare almeno due costanti che riguardano la<br />

tecnica compositiva per coro femminile e orchestra:<br />

1) La voce grave (A2) è raddoppiata dai bassi in modo analogo dell’organico a voci miste, dove la voce dei<br />

bassi si relaziona appunto con la sezione dei bassi orchestrali. Ovviamente la distanza rispetto al basso più<br />

vicino (violoncello) per la voce femminile è almeno di un’ottava.<br />

2) Tutte le linee vocali si muovono a prescindere dal possibile incrocio 6 con le altre voci: possiamo notare<br />

-l’unisono nell’ultima misura tra Alti II e Soprani I (voci estreme)<br />

-i soprani II che dalla prima misura sono la linea esposta più acuta<br />

-la voce di Alto I (ultima misura) funge da voce grave del coro.<br />

c) Elaborazioni ex novo<br />

Sono pubblicate rielaborazioni del Gloria di Vivaldi per coro femminile, spesso a tre voci.<br />

Questa scelta assume il carattere di arrangiamento, dove non si perseguono obiettivi filologici, ma semplici<br />

adattamenti pratici per l’esecuzione con organico femminile. Si vedano ad es.:<br />

http://www.youtube.com/watch?v=C_A7LnxnxTQ,<br />

http://www.youtube.com/watch?v=bW1j-pCUkxU.<br />

Oltre alle possibilità descritte nei punti precedenti, documentazioni e scritti indicano altre ipotesi esecutive:<br />

1. La presenza di voci maschili (uomini nascosti)<br />

2. La sostituzione delle voci di tenori e bassi con strumenti (in quell’epoca erano numerosissimi negli<br />

ospedali)<br />

4 Lo stesso Talbot, nell’edizione critica del Gloria, fa presente che l’organico fissato della partitura può non aver rappresentato per<br />

forza l’unico organico utilizzato in quel tempo; questo secondo le condizioni, i luoghi e le circostanze che di volta in volta si<br />

presentavano.<br />

5 Molta musica rinascimentale, se eseguita con criteri filologici, si trasporta verso il grave (una quarta/quinta) facendo sì che<br />

l’estensione fissata teoricamente su pentagramma per CATB (circa da sol 1 a mi/fa 4), sia eseguibile da quattro voci maschili con<br />

contraltista nella parte acuta. In questo caso l’uso delle cosiddette chiavette in armatura fornisce indicazioni preziose. Il quartetto<br />

maschile in sostanza è in grado di eseguire una partitura il cui range scritto sarebbe per voci miste.<br />

6 Dalla lettura di decine di brani risulta che l’incrocio delle parti nella scrittura femminile è un procedimento aproblematico. Questa<br />

peculiarità amplia prospettive e soluzioni tecniche precluse al contrappunto storico.<br />

7<br />

42 43<br />

8


Delimitando qui l’attenzione solo alle estensioni delle voci e degli strumenti, osserviamo che il coro si trova<br />

in una tessitura medio-acuta, mancando la parte medio-grave: le voci maschili.<br />

Le corrispondenze d’estensione (non di ruolo) voci-orchestra sono quindi:<br />

Coro (SSAA)=Violini primi e secondi, non escludendo la viola:<br />

2) Rende decorativa e brillante la sezione dei Violini primi e secondi<br />

I violini instaurano cioè un rapporto fatto d’infinite combinazioni con le voci:<br />

Qualche esempio<br />

1) Raddoppio<br />

Porpora “Credidi Propter” mis. 1<br />

Voci<br />

Strumenti<br />

Sop I<br />

Tessitura Sop II Violini I Tessitura media e acuta<br />

media e acuta Alti I Violini II (Viola)<br />

Alti II<br />

Tessitura<br />

media e grave Viole Celli e B.C. Tessitura media e grave<br />

Tali presupposti hanno rappresentato una nuova cornice sintattica nella quale in modo più o meno analogo<br />

hanno composto (quasi) tutti i musicisti degli ospedali.<br />

2.2 Porpora: la scuola napoletana, il coro femminile e l’orchestra.<br />

In un autore almeno, a fronte dell’organico sopra descritto, spinta creativa e obiettivi più ambiziosi hanno<br />

portato l’elaborazione compositiva a indirizzarsi verso l’estetica e le aspettative dell’ascoltatore cosmopolita<br />

di quel tempo: luminosità, sorpresa, meraviglia, virtuosismo, tutti elementi mutuati dall’esperienza teatrale<br />

che dal meraviglioso traeva la sua inesauribile vitalità. Elementi già abituali nelle arie solistiche, nel<br />

virtuosismo del violino settecentesco, nell’orchestra che in questo tempo, grazie anche a Vivaldi, sviluppa<br />

ulteriormente le proprie potenzialità in direzione di quegli affetti che sono la sostanza propria dell’estetica<br />

barocca.<br />

Non è un caso che il compositore più prolifico negli ospedali di quel tempo sia Nicola Porpora (1686-1768)<br />

operista tra i più titolati tanto da contendere a G.F.Haendel il primato di miglior musicista quando più tardi si<br />

trasferisce a Londra.<br />

Egli lavora come titolare in tre periodi e in diverse sedi veneziane, componendo moltissimo per coro (e soli)<br />

a voci femminili e orchestra.<br />

Porpora scrive soprattutto decine di salmi, ciò che ci lascia è un patrimonio consistente e variegato. La mole<br />

di lavori (oltre a studi monografici e specialistici) consente di tracciarne un profilo completo e di ottenere<br />

uno spettro ampio della sua scrittura. Abile conoscitore della voce (maestro di Farinelli) coniuga il suo<br />

incarico di compositore con quello d’insegnante grazie a lavori che siano artisticamente alti e didatticamente<br />

efficaci. Caposcuola della tradizione napoletana possiede tecnica compositiva sopraffina: facilità<br />

d’ispirazione melodica e virtuosismo contrappuntistico; elementi che imprimono all’opera di Porpora per<br />

coro femminile una dimensione singolare tanto da ravvisare in essa quasi una riformulazione tecnicocompositiva.<br />

2) Controcanto “decorato”<br />

Porpora “Domine Probasti me” mis.1<br />

Alcune caratteristiche.<br />

Come in altri napoletani la scrittura orchestrale è spesso semplificata in tre linee principali<br />

Violini I<br />

Violini II<br />

Viola+Celli (ottava grave)+B.C.(due ottave più gravi).<br />

A questo punto l’insieme coro femminile - orchestra “napoletana” presenta alcune situazioni complementari<br />

e speculari:<br />

- quella corale che contiene le frequenze medio acute (indicativamente da Fa2 a Sol4)<br />

- quella orchestrale che:<br />

1) Enfatizza la zona grave con viole celli e bassi con un unico percorso.<br />

9<br />

44 45<br />

10


3) Accompagnamento virtuosistico<br />

Porpora “Domine Probasti me”<br />

Relazione coro misto-orchestra<br />

Relazione coro femminile-orchestra<br />

Voci Strumenti Voci Strumenti<br />

Soprano<br />

Violino I<br />

Soprani I<br />

Soprani II<br />

Alto Violino II<br />

Alti I<br />

Violini I/II<br />

Tenore Viola<br />

Alti II<br />

Viola+Cello +Bassi<br />

Bassi<br />

Cello e b.c.<br />

Ora poniamo nuovamente a confronto i due insiemi corali: misto e femminile<br />

CORO A 4 VOCI MISTE<br />

CORO A 4 VOCI FEMMINILI<br />

Soprano acuta femminile Soprano I acuta femminile<br />

Soprano II acuta “<br />

Alto grave femminile Alto I grave femminile<br />

Alto II grave “<br />

Tenore acuta maschile<br />

Basso<br />

grave maschile<br />

Semplificando possiamo dire inoltre che:<br />

- sia i Violini primi, sia i Violini secondi possono essere di raddoppio delle voci acute (Soprani I e II) più gli<br />

Alti I (i Violini possiedono un’estensione acuta maggiore delle voci, tale possibilità è spesso utilizzata per<br />

procedimenti musicali “sopra” il coro, vedi sempre esempio precedente),<br />

- gli Alti II intonano quasi sempre la linea del Basso, ma in tessiture anche medio acute (a due e anche tre<br />

ottave dal contrabbasso).<br />

Nella parte destra ci sono quattro voci, ma non quattro tessiture complementari (mancando il timbro<br />

maschile)<br />

Sfuma cioè la netta differenziazione tra le voci e quindi viene meno la percezione di riconoscimento<br />

“gerarchico”. Motivazione questa a avvalorare il nuovo trattamento che i musicisti degli ospedali e, con<br />

maggior incisività, Porpora, riservano al coro femminile.<br />

Qualche conseguenza<br />

La linea più acuta (Soprani I) condivide quasi perennemente con Soprani II (quindi incrociandosi) il livello<br />

più esposto del percorso musicale, quello melodico.<br />

Soprani I<br />

Soprani II<br />

Alti I<br />

Violini I/II<br />

Alti II<br />

Viola+Cello+Bassi<br />

Dopo le relazioni coro orchestra qualche precisazione sul coro femminile di Porpora.<br />

Affianchiamo schematicamente la disposizione delle formazioni mista e femminile e le relazioni di tessitura<br />

con strumenti ad arco.<br />

11<br />

46 47<br />

12


Porpora “Domine Probasti me”<br />

Porpora “Domine probasti me”<br />

Da fine misura 37 la nota persistente (mi) viene intonata in continuo scambio da Soprani I e da Soprani II.<br />

Le conseguenze sono almeno due:<br />

1) La nota melodicamente più importante non si associa ad una linea-voce preponderante<br />

2) La stessa essendo intonata da voci diverse (in spazi veramente brevi) assume un timbro continuamente<br />

mutevole.<br />

Gli Alti I e II, la parte inferiore del gruppo, distribuiscono il loro percorso in almeno 2 modi: raddoppio del<br />

basso armonico (vedi esempio sopra) e/o raddoppiandosi vicendevolmente (vedi tutti i “la “dell’Alto I sono<br />

intonati dall’Alto II).<br />

Oppure ancora integrandosi con le altre voci anche su frequenze medio acute.<br />

Come si vede l’utilizzo aproblematico dell’incrocio delle parti consente (ultimo quarto di mis. 124) di far<br />

intonare il Do 4 agli Alti II in unisono con i Soprani II, gli Alti I rappresentano il basso (virtuale) del coro,<br />

ma non viene compromessa la percezione del basso armonico che è garantita dai celli e basso continuo. (Il<br />

medesimo Do degli alti II e Soprani II eseguito a un’ottava inferiore). 7<br />

Rimangono, come nel coro misto, tutte le varietà di raggruppamenti; solo come esempio la suddivisione in<br />

semicori. Nell’esempio tra estremi (SI AII) e medi (SII e AI).<br />

7 Per i motivi sopra esposti un incrocio analogo tra tenori e bassi (voci inferiori del coro misto) nel repertorio<br />

barocco rappresenterebbe una singolarità se non una deroga difficilmente comprensibile.<br />

13<br />

48 49<br />

14


N. Porpora “Credidi propter”<br />

Verificata la correttezza del percorso armonico nei brani accordali, nonché l’effetto sonoro, si è proceduto a<br />

utilizzare i medesimi criteri per i brani con scrittura imitativa (vedi esempio successivo). In questi si è<br />

riscontrata notevole coincidenza con i procedimenti contrappuntistici già visti più volte in Porpora. E anche<br />

in questa fase s’è verificato che il risultato non producesse errori di condotta (quinte a ottave).<br />

2.3 Sintesi di un prodotto tra Porpora e Vivaldi<br />

La conoscenza e la frequentazione di autori degli ospedali e soprattutto di Porpora sono stati un forte<br />

incentivo per realizzare una ricerca e un’idea esecutiva del Gloria di Vivaldi.<br />

L’ipotesi, che oggi affianca le altre, è il risultato di una lavoro che il coro Harmònia ha svolto “attorno” al<br />

Gloria: si è cercato cioè di cogliere il sound di quel cosmo musicale all’interno del quale il Gloria,<br />

probabilmente, è stato composto.<br />

Mediando tra la partitura originale e la nuova destinazione ci si è dati dei criteri di affinità.<br />

Il mantenimento di due sezioni acute (Soprani ed ex tenori) e di due gravi (Contralti ed ex Bassi); questo per<br />

mantenere l’originale complementarietà e tensione tra i registri vocali.<br />

Quindi si è voluto garantire una tessitura “naturale” a tutte le sezioni, come si osserva nel seguente esempio.<br />

15<br />

Anche durante questa elaborazione alla ricerca di efficacia sonora si è assommata la necessità che il nuovo<br />

risultato contrappuntistico fosse sostanzialmente corretto. E anche in questo passaggio, le linee musicali, pur<br />

trovandosi in posizioni diverse e variamente combinate, hanno dimostrato la possibilità di reversione,<br />

50 51<br />

16


tecnicamente scritte in contrappunto doppio. A tutto ciò si sono aggiunti piccoli aggiustamenti e raddoppi<br />

utili al perfezionamento dell’elaborazione. Si è infine verificato il rapporto generale con il gruppo<br />

strumentale.<br />

Anche il confronto con musicisti del settore che hanno ascoltato il risultato è stata una preziosa opportunità<br />

per avanzare nel lavoro con maggiori elementi di comparazione.<br />

L’esperienza e la ricerca hanno via via assunto l’aspetto di riscoperta stilistica; l’opera non ha subìto la<br />

fisionomia di adattamento o di arrangiamento, ma si è inserita in una dimensione fonica precisa e specifica.<br />

La coralità femminile a contatto con il Gloria ha conseguito una valorizzazione già ravvisata nell’opera di<br />

Porpora, e questo con un lessico e stile di un autore profondamente diverso.<br />

Con questa realizzazione le prospettive indicate dal Talbot (vedi nota 3) trovano corrispondenza concreta.<br />

L’approccio all’esecuzione della musica del passato oggi richiede una sempre più ampia prospettiva<br />

d’indagine rispondente a un (possibile) avvicinamento del concetto di performance di quei tempi. La<br />

partitura, a fronte di un approfondimento filologico, dimostra la sua genuina vitalità se la sua lettura<br />

restituisce, oltre al suo codice notazionale, quelle informazioni non scritte alle quali i musicisti dell’epoca<br />

evidentemente aderivano in modo scontato.<br />

16 Novembre 2013<br />

Chiesa di San Lorenzo Mestre (Ve)<br />

-A. Vivaldi Gloria per soli, coro femminile e orchestra<br />

Coro Femminile Harmònia di Marghera Venezia<br />

Orchestra barocca Tiepolo e I <strong>Musica</strong>li Affetti<br />

Soprano: Paola Crema, Mezzosoprano Maria Zalloni<br />

Maestro del coro: Nicola Ardolino<br />

Direttore: Michele Peguri<br />

http://nuke.laboratorioharmonia.it/Home/tabid/466/Default.aspx<br />

17<br />

I primi cinquant’anni del coro<br />

Filarmonico Trevigiano “Sante Zanon”<br />

1964/2014<br />

E’ il lontano 1964,<br />

anno in cui un gruppo<br />

di amici, guidati dal<br />

M° Corrado Girardi,<br />

e uniti dall'amore e<br />

dall'entusiasmo per<br />

la musica e il canto,<br />

decisero di iniziare<br />

l'attività corale. L'anno<br />

successivo intitolarono<br />

il sodalizio all'illustre musicista Sante Zanon, nato<br />

a Fonte, in provincia di Treviso, compositore, già<br />

allievo di Malipiero, Maestro del Coro del Teatro "La<br />

Fenice" di Venezia, scomparso proprio nel 1965.<br />

Con il M° Corrado Girardi, che ne curò la direzione<br />

fino al 1984, i primi timidi passi diventarono spediti<br />

e il coro si affermò raccogliendo un successo di<br />

pubblico e di critica crescenti, in concerti e rassegne<br />

di musica polifonica ed operistica di livello nazionale.<br />

Dopo un rinnovamento, sia in parte dei componenti<br />

che nel repertorio, si aprì una seconda stagione con<br />

l'arrivo del giovane M° Stefano Mazzoleni, sotto la<br />

cui direzione il coro avviò proficue collaborazioni<br />

con orchestre e gruppi strumentali. Iniziarono le<br />

esecuzioni di opere complete, con accompagnamento<br />

strumentale e l'intervento di solisti: dal Gloria e<br />

Credo di Vivaldi alla Messa da Requiem di G. Faurè,<br />

registrata per la settimana Santa del 1991 da Rai3,<br />

dal Cristo sul Monte degli Ulivi di Beethoven, al San<br />

Francesco di Sante Zanon, solo per citarne alcune. I<br />

concerti si moltiplicarono, si avviò il gemellaggio con<br />

Orlèans e si giunse alle prime registrazioni - Opere<br />

corali e strumentali di Sante Zanon con l'orchestra di<br />

Zagabria , Frammenti di favole : Canti Natalizi per coro<br />

e orchestra. Nel frattempo iniziava all'interno del coro<br />

una scuola di perfezionamento corale, guidata da solisti<br />

e professionisti del Coro " La Fenice" e si rinnovavano<br />

appuntamenti periodici nei momenti forti dell'anno<br />

liturgico. Dopo l'addio, per motivi professionali, del M°<br />

Mazzoleni, si susseguirono altri validi maestri che con<br />

le loro personalità e professionalità seppero tener vivo<br />

l'amore per il canto. Giungiamo infine ad una nuova<br />

stagione: siamo nel 2006, sotto la direzione del M°<br />

Michele Lo Russo, si avviano una serie di progetti in cui<br />

accanto al coro si sono succeduti solisti ed orchestre<br />

di fama nazionale ed internazionale e giovani talenti<br />

della musica: a Treviso, al Teatro Comunale , in Piazza<br />

dei Signori, al Teatro Eden , alla Chiesa di S. Francesco<br />

, alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, alla Fondazione<br />

Benetton, a Palazzo Bomben; all’Auditorium Mario<br />

del Monaco di Villorba; a Villa Lattes di Istrana;<br />

alla Basilica di Motta di Livenza; ad Orlèans, con il<br />

rinnovato gemellaggio dopo vent'anni dal primo; alla<br />

Basilica Superiore di Assisi, alla Cattedrale di Vieste<br />

(FG); l’accompagnamento della Messa Solenne a<br />

San Giovanni Rotondo nel 2008, in occasione dei 40<br />

anni dalla morte di Padre Pio; a Vienna, con i Wiener<br />

Kammersymphonie presso la sala “Gläserne Saal” al<br />

Musikverein. Ad ottobre 2011 inizia la collaborazione<br />

con un maestro - donna, il soprano di origine coreana<br />

Hyeon-Jeong Koo, già laureata alla facoltà di musica<br />

dell’Università “Hanyang” di Seoul e diplomata in<br />

canto lirico presso il conservatorio “ B. Marcello”<br />

di Venezia. E nel 2014 quindi il coro festeggia il 50°<br />

Anniversario dalla sua fondazione, ed è cresciuto<br />

anche numericamente, raggiungendo ora 60 iscritti.<br />

L’impegnativo progetto che stiamo organizzando si<br />

articola in:<br />

- Un concerto di opere sacre di Sante Zanon, con<br />

un’orchestra polifonica (Gruppo d’Archi Veneto) di<br />

48 elementi nella Chiesa di San Nicolò a Treviso, il 24<br />

maggio 2014.<br />

- Un concerto, sempre con orchestra, a Riese Pio X, il<br />

18 maggio 2014 in quanto proprio nel 2014 ricorrono<br />

i 100 anni della morte di Papa Pio X (Papa Sarto), in<br />

onore del quale Sante Zanon scrisse la Missa IV (1935)<br />

nel centenario della nascita.<br />

- Una mostra con documentazione, foto ecc. che<br />

hanno fatto la storia del coro e che rimarrà aperta alla<br />

cittadinanza dall’11 al 31 maggio 2014 al Chiostro<br />

Piccolo del Museo di Santa Caterina a Treviso.<br />

- Un libro che raccolga documentazione, anche<br />

inedita, nonché gli eventi più importanti del coro, con<br />

testimonianze raccolte anche dai coristi stessi.<br />

Nei due concerti di Polifonia Sacra di Sante Zanon,<br />

avremo ospite il Coro Stella Alpina di Treviso, diretto<br />

dal M.° Diego Basso, che eseguirà dei brani di canti<br />

popolari di Sante Zanon. E inoltre i Maestri e i pianisti<br />

che sono stati più rappresentativi e più hanno inciso<br />

nel percorso formativo del coro, si alterneranno<br />

nell’accompagnamento e nella direzione dei concerti.<br />

52 53<br />

Anniversari


Dolomiti in Coro 2013<br />

di Andrea Colaiacomo (corrispondente de “I Musici” dell’Istituto Comprensivo di Agordo)<br />

Si è svolto anche lo scorso<br />

autunno 2013 l'ormai consueto<br />

appuntamento con la manifestazione<br />

Dolomiti in Coro, organizzato dalla<br />

consulta Bellunese dell'ASAC.<br />

L'evento si è articolato in cinque<br />

concerti, in diverse località, ed<br />

ha visto complessivamente la<br />

partecipazione di quindici cori. Uno<br />

degli scopi principali della rassegna<br />

è creare occasione d'incontro tra i<br />

vari cori del territorio, mettendo in<br />

relazione anche vari tipi di organici,<br />

che spaziano dai cori di voci bianche<br />

a quelli interamente femminili, fino<br />

ai cori a voci miste. Nel corso di<br />

questi eventi un motivo di interesse<br />

è costituito anche dal confronto<br />

fra repertori di tipo diverso, che dà<br />

sempre spunti per crescere a livello<br />

artistico.<br />

ad allietare la serata c'erano il Coro<br />

San Giorgio, il Coro Val Biois, il Coro<br />

femminile Vocincanto e la Corale<br />

Zumellese.<br />

Il valore formativo di questa iniziativa<br />

è stato ulteriormente rafforzato<br />

dai suggerimenti forniti dalla<br />

Commissione Artistica, presente<br />

nelle serate.<br />

La nutrita affluenza ai concerti<br />

e l'entusiasmo dimostrato dal<br />

pubblico, avvalorano la bontà di<br />

un'iniziativa che si auspica possa<br />

regolarmente riproporsi negli anni a<br />

venire.<br />

Dolomiti in Coro 2013<br />

I vari gruppi corali, poi, muovendosi<br />

all'interno della provincia, hanno<br />

avuto la possibilità di presentarsi<br />

a un nuovo pubblico, offrendo<br />

l'opportunità di apprezzarne anche<br />

la vocalità, frutto del proprio lavoro<br />

e del proprio impegno.<br />

Il pubblico si è dimostrato ancora<br />

una volta entusiasta dei concerti,<br />

perché hanno messo in luce sia i vari<br />

punti in comune, sia interessanti<br />

differenze fra un coro e l'altro.<br />

Gli appuntamenti infatti sono stati<br />

decisamente variegati: a Santo<br />

Stefano di Cadore erano presenti<br />

il Coro Comelico, il coro “Numeri<br />

Atque Voces” e il Coro Polifonico<br />

“Zardini”; a Lamon si sono esibiti<br />

il Coro Polifonico di Trichiana, la<br />

Corale San Marco e il Coro Cadore;<br />

nella chiesa arcidiaconale di Agordo<br />

hanno cantato i Musici dell'Istituto<br />

Comprensivo di Agordo e il Coro<br />

Volinvoce di Tai di Cadore; a Pieve<br />

di Cadore si sono presentati il<br />

Coro Cortina, il Coro Bianche Cime<br />

C.O.S.M. e il Coro Minimo Bellunese.<br />

Nell'ultimo appuntamento, a Quero,<br />

XV rassegna<br />

di <strong>Musica</strong> Sacra a Lentiai<br />

di Gabriella Genova<br />

Domenica 20 ottobre 2013, nella bellissima Chiesa<br />

Arcipretale di Lentiai, si è tenuto il concerto per la<br />

Rassegna di <strong>Musica</strong> Sacra.<br />

All'ormai tradizionale appuntamento della Consulta<br />

Provinciale di Belluno, giunto alla sua XV edizione,<br />

hanno partecipato tre cori cadorini: la Corale San<br />

Marco di Venas di Cadore, diretta da Silvia Dall'Asta,<br />

con un programma che ha spaziato dalla Missa Lauda<br />

Sion di Palestrina al Virgo Mitis di Maurizio Santoiemma;<br />

la Schola Cantorum di Lorenzago, diretta da<br />

Francesco Piazza, che ha presentato grandi classici<br />

come O salutaris Hostia di Perosi e Bogoroditse Devo<br />

di Rachmaninoff; il Coro Volinvoce di Tai di Cadore,<br />

diretto da Gabriella Genova, con una serie di brani<br />

dedicati alla Madonna tra cui due composizioni del<br />

grande Maestro Orlando Dipiazza che ci ha lasciati lo<br />

scorso mese di agosto.<br />

Il pubblico, seppur non molto numeroso a causa della<br />

serata piovosa, si è dimostrato molto attento e coinvolto<br />

e gli stessi cori hanno avuto una bella opportunità<br />

di ascoltarsi con reciproco interesse.<br />

Sicuramente gradita e molta apprezzata la presenza<br />

dei Maestri Gian Martino Durighello e Giovanni Piol<br />

che hanno giudicato le esibizioni dei tre cori, valutato<br />

il lavoro svolto e incoraggiato i direttori con preziosissimi<br />

consigli. Momento questo di grande utilità,<br />

occasione di confronto costruttivo e un’ulteriore forma<br />

di attenzione che l’Asac rivolge ai maestri di coro,<br />

insieme ai numerosi corsi e attività volte a soddisfare<br />

il bisogno di imparare, di crescere e di aggiornarsi che<br />

ogni direttore sente, nel rispetto dei propri coristi e<br />

della <strong>Musica</strong>.<br />

<strong>Musica</strong> Sacra<br />

54<br />

55


1984-2014: il trentennale<br />

del Coro Polifonico San Biagio<br />

Il Coro Polifonico S. Biagio, nasce nel 1984 per<br />

volontà dell’allora arciprete don Giovanni Guerra<br />

principalmente con finalità liturgiche. Nel corso<br />

degli anni e particolarmente dal 2006, sotto la guida<br />

del maestro Francesco Grigolo, si è posto come<br />

realtà di eccellenza nel panorama corale Veneto<br />

e Nazionale raggiungendo importanti risultati<br />

quali il I°Premio al Concorso Nazionale Corale<br />

“E. Martignon” di S. Maria di Sala (Ve) e la” fascia<br />

di distinzione” categoria polifonia sacra nel VI°<br />

Festival della coralità Veneta nel 2010 e la”Fascia<br />

Argento”,sezione polifonia sacra/programma<br />

storico/, al XXX° Concorso Nazionale Corale “F.<br />

Gaffurio” di Quartiano (Lo) nel 2012.<br />

Dal 2013, in collaborazione con l’HYPERLINK<br />

"http://ass.ne/"ass.ne “Panta Rhei” di Vicenza e<br />

grazie ad una convenzione con l’Amministrazione<br />

Comunale ha avviato una Scuola di <strong>Musica</strong> presso la<br />

sede del coro a Montorso allo scopo di promuovere<br />

e incentivare la cultura musicale nel proprio<br />

territorio. Nel 2014, per festeggiare degnamente<br />

i trenta anni di attività raggiunti, ed intendendo<br />

condividere questo particolare traguardo con la<br />

comunità di Montorso e con tutti coloro che sempre<br />

ci hanno sostenuto, il coro (attraverso un comitato<br />

appositamente costituito), sta lavorando alla<br />

realizzazione di un programma di manifestazioni<br />

ed attività da svolgersi durante tutto il 2014 che<br />

prevede, accanto ad appuntamenti ormai consolidati<br />

come il “Concerto diS.Biagio” (01/02/2014) ed<br />

il “Concerto in villa” (11/10/2014), numerose<br />

altre proposte come il concerto “Meditativo”<br />

(21/03/2014) con l’esecuzione della “Via Crucis”<br />

di F. Liszt, il “Gloria” di John Rutter (10/05/2014)<br />

con la partecipazione de “I Cantori di Trissino” e<br />

del gruppo di ottoni “Vicenza Brass”, un “Incontro<br />

con il Maestro Fabrizio Barchi” (28/06/2014) in<br />

cui il coro avrà modo di sviluppare ulteriormente le<br />

proprie capacità avvalendosi della collaborazione<br />

di uno dei migliori direttori italiani ed europei.<br />

Nel periodo 01-30/07/2014 vorremmo proporre<br />

agli interessati, con modalità e data da stabilirsi, dei<br />

“Concerti in Azienda”, allo scopo di creare una sorta<br />

di “Ponte” fra cultura del lavoro e cultura musicale e<br />

di gettare le basi per una nuova forma di interazione<br />

fra realtà diverse ma complementari.<br />

A fine Settembre il coro sarà a Sassari per partecipare<br />

ad uno dei festival canori più importanti d’Italia e<br />

d’Europa grazie al gentile invito degli organizzatori.<br />

In occasione della prima Domenica di Avvento,<br />

proporremo una messa rigorosamente filologica<br />

nei contenuti con miniconcerto a chiusura. Nel<br />

“Concerto Revival”, previsto per il 13/12/2014,<br />

cercheremo di coinvolgere, facendoli tornare<br />

protagonisti, i coristi/e che nel corso degli anni<br />

hanno contribuito a far diventare il coro la bella<br />

realtà di oggi e presenteremo, a chiusura delle<br />

manifestazioni per il trentennale il primo CD “live”<br />

del nostro Coro, tratto da alcune delle migliori<br />

esecuzioni durante i nostri concerti.<br />

Anniversari<br />

56<br />

57


Curriculum Coro Polifonico San Biagio<br />

Il Coro polifonico S. BIAGIO di Montorso Vic.no (VI) è nato nel 1984. Dal 2006 il coro è diretto M° Francesco<br />

Grigolo, attualmente spazia dalla polifonia classica alla polifonia moderna sia sacra che profana includendo<br />

brani di polifonia antica, canto gregoriano e canto popolare, proponendo con cura programmi a tema. Si<br />

dedica ai vari stili e periodi musicali potendo contare su diverse formazioni (schola gregoriana, ensemble<br />

madrigalistico, sezione giovanile) ma prediligendo, di norma, l’esibizione con la formazione corale al<br />

completo. Si avvale inoltre di validi giovani strumentisti presentando repertori vocali-strumentali che<br />

spaziano dal rinascimento al contemporaneo.<br />

Svolge un'intensa attività concertistica, nel 2010 ha ottenuto il I° premio al Concorso nazionale corale<br />

"E. Martignon" a Caltana di Santa Maria di Sala (VE) e nello stesso anno la "fascia di distinzione" categoria<br />

polifonia sacra nel 6° festival della coralità veneta; nel 2012 la "fascia d'argento" sezione polifonia sacra<br />

programma storico al XXX Concorso nazionale corale "F. Gaffurio" Quartiano (LO).<br />

Ha inciso per l’importante casa editrice Carrara di Bergamo brani di Mario Lanaro del suo metodo “Esperienze<br />

Corali”. Ogni anno a Montorso il coro organizza due importanti appuntamenti corali: il “Concerto in villa” e il<br />

“Concerto di San Biagio”, occasione per valorizzare la musica vocale sia sacra che profana ospitando cori di<br />

chiara fama nazionale ed internazionale.<br />

HYPERLINK "http://www.coropolifonicosanbiagio.it" www.coropolifonicosanbiagio.it<br />

Il Direttore: Francesco Grigolo<br />

Nato nel 1981 si è<br />

diplomato brillantemente<br />

in Organo e Composizione<br />

Organistica sotto la<br />

guida del prof. Roberto<br />

Antonello e con il<br />

massimo dei voti in Canto<br />

sotto la guida della prof.<br />

ssa Elisabetta Andreani<br />

presso il Conservatorio<br />

Arrigo Pedrollo di Vicenza,<br />

successivamente si è<br />

perfezionato in Organo<br />

nella classe del prof. Pier<br />

Damiano Peretti presso<br />

l'Universitat fur Musik<br />

un Darstellende Kunst<br />

(università della musica)<br />

di Vienna. Ha frequentato<br />

corsi di perfezionamento<br />

con docenti di fama internazionale sia per quanto<br />

riguarda la musica organistica (J-Raas, M.C. Alain, J.<br />

Essl, R. Antonello, P. Peretti, C. Mantoux) e per quanto<br />

riguarda la direzione corale (J. Busto, S. Kuret, M.<br />

Lanaro, L. Donati, P. Comparin, P. Crabb).<br />

Vincitore nel 2010 della borsa di studio “Premio<br />

Associazione musicale fr. Terenzio Zardini” svolge un'<br />

intensa attività concertistica sia come direttore delle<br />

sue formazioni corali, che come solista all'organo,<br />

ospite di prestigiosi festival o come accompagnatore<br />

di importanti complessi corali e strumentali.<br />

Fin dagli inizi dei suoi studi musicali ha conciliato lo<br />

studio dell'organo con il canto e la direzione corale,<br />

attualmente è direttore del coro maschile “Gruppo<br />

corale di Bolzano Vicentino” e del coro misto “Coro<br />

Polifonico San Biagio” di Montorso Vicentino (VI) con<br />

il quale ha effettuato numerose produzioni musicali<br />

e ottenuto lusinghieri risultati a concorsi nazionali:<br />

- il 1° premio assoluto categoria programma riservato<br />

a cori maschili, 3° premio ex aequo categoria<br />

programma canto popolare, PREMIO al miglior<br />

coro veneto iscritto all’A.S.A.C. Veneto e PREMIO al<br />

Direttore di coro dalle particolari doti interpretative<br />

al 47° Concorso Nazionale Corale Trofei “Città di<br />

Vittorio Veneto”. (Gruppo Corale Bolzano Vicentino<br />

2013);<br />

- Fascia di distinzione categoria musica popolare nel<br />

7° festival della coralità veneta a Treviso. (Gruppo<br />

Corale Bolzano Vicentino 2012);<br />

- Fascia d'argento “sezione polifonia sacra programma<br />

storico” al XXX Concorso nazionale corale "F. Gaffurio"<br />

Quartiano LO. (Coro Polifonico San Biagio 2012);<br />

- Fascia di distinzione categoria polifonia sacra nel<br />

6° festival della coralità veneta a Vicenza. (Coro<br />

Polifonico San Biagio 2010);<br />

- 1° premio al Concorso nazionale corale “E. Martignon”<br />

a Caltana di Santa Maria di Sala VE (Coro Polifonico<br />

San Biagio 2010).<br />

Dal 2012 è componente del sestetto vocale maschile<br />

“Esa Consort”. Ha inciso per la casa editrice Carrara<br />

di Bergamo musiche di Terenzio Zardini.<br />

È consulente artistico dell’ASAC Veneto (Associazione<br />

per lo sviluppo delle attività corali). Dal 2001 è<br />

organista del Duomo di Ognissanti di Arzignano (VI).<br />

È docente alla Scuola “Dame inglesi” di Vicenza e alla<br />

Scuola di musica “San Biagio” di Montorso Vicentino<br />

(VI) della quale è anche direttore.<br />

E' fondatore e direttore artistico del Festival<br />

Organistico “Città di Arzignano”, manifestazione ove<br />

si esibiscono in più serate i migliori organisti italiani<br />

e stranieri.<br />

www.francescogrigolo.com<br />

58<br />

59


Carte da <strong>Musica</strong><br />

Disegno di legge n.1365:<br />

eppur qualcosa si muove!<br />

Prospettive per l’espressione musicale ed artistica nel sistema dell’Istruzione Italiana.<br />

Per iniziativa della Senatrice Elena Ferrara è stato depositato il DdL “Disposizioni in materia di valorizzazione<br />

dell’espressione musicale e artistica nel sistema dell’istruzione“ (atto Senato 1365). Hanno sottoscritto il DdL<br />

Senatrici e Senatori di tutte le forze politiche. Come scritto nella presentazione del DdL, «Il presente disegno di<br />

legge vuole anche essere un tributo all’impegno che il grande Maestro Claudio Abbado ha inteso lasciarci quale<br />

irrinunciabile eredità culturale. Per tale ragione il disegno di legge trae ispirazione dall’insegnamento valido per<br />

tutto il campo artistico, quello che deriva dal saper interrogare il passato e il presente attraverso lo sviluppo dei<br />

linguaggi artistici per poter guardare tanto al futuro della musica, quanto alla musica del futuro senza perdere<br />

di vista il suo rapporto con la società e l’impegno civile». Il DdL 1365 costituisce senza dubbio un’importante<br />

iniziativa legislativa atta a:<br />

• garantire a ogni livello d’età occasioni formative nel campo delle arti performative<br />

• favorire l’implementazione e il potenziamento dell’educazione musicale e artistica nelle sue varie forme in<br />

ogni ordine e grado di scuola con modifiche degli ordinamenti didattici, prevedendo anche interventi per la<br />

formazione dei docenti,<br />

• sostenere proficui raccordi tra scuola e associazioni del territorio negli ambiti musicale, coreutico e teatrale<br />

• prevedere detrazioni fiscali per la frequenza a corsi di formazione in campo artistico<br />

• coordinare le politiche di offerta culturale a livello territoriale<br />

• promuovere interventi a favore dell’edilizia scolastica di qualità per le arti performative.<br />

E’ possibile sostenere l’iter del DdL sottoscrivendolo e inviando commenti e proposte al sito:<br />

http://faremusicatutti.altervista.org/disegno-di-legge-atto-senato-1365-disposizioni-materia-divalorizzazione-dellespressione-musicale-e-artistica-nel-sistema-dellistruzione/<br />

Riportiamo per conoscenza il testo del Disegno di Legge n.1365<br />

Comunicato alla Presidenza il 5 marzo 2014<br />

Disposizioni in materia di valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nel sistema dell’istruzione<br />

Onorevoli senatori. - "Da tempo la comunità<br />

scientifica afferma che la capacità creativa sia la<br />

caratteristica fondamentale della specie Homo<br />

sapiens: essa non è prerogativa di pochi ma di<br />

tutti; non appartiene solo ad artisti o scienziati, ma<br />

esiste in ogni individuo e si manifesta in vari ambiti,<br />

nelle relazioni famigliari e sociali, nel lavoro e nella<br />

comunità, purché venga stimolata adeguatamente da<br />

condizioni favorevoli" [cit. Ri-creazione. Una scuola<br />

di qualità per e per ciascuno - di Luigi Berlinguer]. Nel<br />

corso del XX secolo, illustri musicisti e pedagogisti<br />

hanno dimostrato l’importanza di considerare lo<br />

sviluppo umano a partire da due particolari forme<br />

di pensiero: quello scientifico e quello narrativo.<br />

Minore attenzione è stata invece riservata, sinora,<br />

a un modo di espressione intellettuale altrettanto<br />

importante: quello artistico. Una modalità di<br />

rappresentazione del mondo capace di connettere,<br />

in modo spesso originale e sorprendente (e solo<br />

in apparenza illogico), dati scientifici con aspetti<br />

discorsivi. È da questo vasto campo di coltivazione<br />

dello “stupore” immaginifico, avente valore, forza<br />

e natura estetica, che hanno spesso attinto le<br />

grandi scoperte che hanno cambiato il corso della<br />

storia dell’umanità. Non tenerne conto oggi, in un<br />

momento di crisi sociale, dei modelli di sviluppo,<br />

di sostenibilità ambientale, e in generale di forte<br />

decadenza culturale, sarebbe un atto politico<br />

ingiustificabile, soprattutto in un Paese come l’Italia<br />

che ha dato un contributo di primissimo piano allo<br />

sviluppo del pensiero artistico e alla creazione di un<br />

patrimonio di opere e di stili performativi. È quindi<br />

importante che da subito il Parlamento si impegni<br />

nella valorizzazione dell’espressione artistica -<br />

musica, danza, teatro, architettura, arti visive e<br />

plastiche, cinema ecc. - quale motore strategico<br />

dello sviluppo non solo della società italiana, ma<br />

dell’intera umanità. Anche al fine di contrastare la<br />

decadenza culturale, il presente disegno di legge si<br />

pone l’obiettivo di fissare alcune norme essenziali<br />

atte a garantire a ogni livello d’età occasioni<br />

formative nel campo delle arti performative basate<br />

sull’acquisizione di una piena consapevolezza degli<br />

aspetti pratici, teorico-analitici e storico-culturali<br />

in senso lato, del fenomeno artistico osservato nelle<br />

sue molteplici forme espressive e nelle possibili<br />

intersecazioni tra linguaggi.<br />

In particolare, si ravvisa la necessità di definire con<br />

legge ordinaria alcuni principi volti a garantire a<br />

ogni cittadina e cittadino le necessarie opportunità<br />

formative nel campo dell’espressione artistica, asse<br />

portante dello sviluppo del senso civico improntato<br />

secondo una cultura in grado di coniugare<br />

produttivamente pensiero artistico, umanistico e<br />

tecnologico-scientifico.<br />

Si tratta peraltro di una competenza-chiave<br />

raccomandata dal Parlamento Europeo [18.12.2006<br />

- 2006/962/CE] ed esplicitata esattamente nei<br />

termini di una: "Consapevolezza dell’importanza<br />

dell’espressione creativa di idee, esperienze<br />

ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di<br />

comunicazione, compresi la musica, le arti dello<br />

spettacolo, la letteratura e le arti visive".<br />

Il presente disegno di legge vuole anche essere un<br />

tributo all’impegno che il grande Maestro Claudio<br />

Abbado ha inteso lasciarci quale irrinunciabile<br />

eredità culturale. Per tale ragione il disegno di<br />

legge trae ispirazione dall’insegnamento valido per<br />

tutto il campo artistico, quello che deriva dal saper<br />

interrogare il passato e il presente attraverso lo<br />

sviluppo dei linguaggi artistici per poter guardare<br />

tanto al futuro della musica, quanto alla musica del<br />

futuro senza perdere di vista il suo rapporto con la<br />

società e l’impegno civile.<br />

Il Maestro Abbado, come sappiamo, si è riconosciuto<br />

nei principi etici base del Sistema delle orchestre<br />

infantili e giovanili promosso in Venezuela dal<br />

Maestro José Antonio Abreu (nel solco di una<br />

tradizione sudamericana già testimoniata dal lavoro<br />

del Maestro Jorge Peña Hen, assassinato dal regime<br />

militare dopo il colpo di stato in Cile, nel 1973).<br />

Mirando ad organizzarne sistematicamente la<br />

diffusione anche in Italia, il Maestro ha contribuito<br />

in maniera decisiva a diffondere nel mondo i principi<br />

ispiratori di quel modello educativo, la cui enorme<br />

portata socio- culturale muove dalla consapevolezza<br />

della valenza formativa ed educativa della pratica<br />

collettiva della musica, ovvero dal fatto che l’arte<br />

rende migliori le società.<br />

Sappiamo peraltro come in Italia esista una vasta e<br />

lunga tradizione grazie alla quale si è prodotta una<br />

articolata offerta formativa nel campo delle arti<br />

performative sul territorio. In particolare nel campo<br />

dell'educazione musicale indicazioni innovative si<br />

sono avute nei programmi della scuola media del<br />

1979, negli ordinamenti della scuola elementare del<br />

1985 e negli orientamenti per la scuola dell'infanzia<br />

del 1991, oltre alla messa in ordinamento delle<br />

scuole medie a indirizzo musicale (SMIM) nel<br />

1999. Tali innovazioni hanno attivato nelle scuole<br />

buone prassi in relazione al fare musica, come è<br />

emerso anche dalla ricerca promossa dal Comitato<br />

nazionale per l'apprendimento pratico della musica<br />

nel 2008. Oggi, le nuove Indicazioni nazionali per<br />

il curricolo della scuola d'infanzia e del primo ciclo<br />

di istruzione, nonché provvedimenti quali il DM<br />

8/2011, costituiscono riconoscimento tangibile<br />

dell'importante valenza educativa delle esperienze<br />

perfomative. Non va dimenticato poi l’apporto delle<br />

Scuole popolari e civiche di musica, delle Bande,<br />

dei Cori, delle Scuole di danza, dei Laboratori<br />

teatrali e di quanto promosso dal terzo settore,<br />

dall’associazionismo e dal mondo del volontariato.<br />

Un capillare patrimonio sociale e artistico prezioso,<br />

che la legge vuole non solo formalmente riconoscere<br />

ma anche impegnarsi a sostenere concretamente.<br />

Il disegno di legge intende definire i princìpi atti a<br />

garantire a ogni cittadina e cittadino le essenziali<br />

opportunità formative nel campo dell’espressione<br />

artistica. A tal fine alcune definizioni sono utili<br />

per intendere il senso profondo dell’iniziativa<br />

parlamentare: con espressione artistica vengono<br />

intese tutte le forme possibili del fare artistico ovvero<br />

del processo creativo connesso alla sfera estetica.<br />

Questo sia in termini di patrimonio culturale (colto<br />

o popolare, in qualche modo storicizzato), sia come<br />

opportunità espressiva ovvero processo/prodotto<br />

creativo originale, che deve essere reso accessibile a<br />

tutti. Con arti performative (o arti dello spettacolo)<br />

si intendono invece tutte le forme di espressione<br />

artistica (linguaggi) che si esplicano mediante azioni<br />

sceniche dal vivo di qualunque genere, compresi i<br />

principali linguaggi codificati della <strong>Musica</strong>, della<br />

Danza, e del Teatro, nonché tutte le forme ibride e<br />

sperimentali di espressione artistica anche di tipo<br />

multimediale. Con formazione artistica infine si<br />

intende qualsiasi tipo di percorso formativo mirato<br />

all’acquisizione integrata di competenze pratiche,<br />

teorico-analitiche e storico-culturali in campo<br />

artistico.<br />

L’articolo 1 stabilisce le finalità del disegno di legge<br />

prevedendo, nell’ambito delle finalità di formazione<br />

artistica e culturale della persona, nonché di<br />

promozione e sviluppo della cultura, disposizioni<br />

atte a garantire a ogni persona l’accesso alla<br />

formazione artistica nelle sue varie declinazioni<br />

amatoriali e professionali, a implementare la<br />

formazione artistica nel curriculum delle scuole<br />

di ogni ordine e grado, a realizzare un sistema<br />

formativo della professionalità dei docenti e degli<br />

operatori del settore improntato a criteri di qualità.<br />

L’articolo 2 disciplina la formazione artistica nelle<br />

scuole di ogni ordine e grado stabilendo che la<br />

stessa, consistente nell’acquisizione contestuale di<br />

conoscenze e nell’esercizio di pratiche connesse<br />

alle espressioni artistiche musicali, coreutiche e<br />

teatrali, sia garantita nelle scuole da docenti in<br />

possesso di specifiche abilitazioni definite con<br />

decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università<br />

e della ricerca. L’articolo 2 prevede inoltre che:<br />

a) la formazione artistica sia assicurata in nidi<br />

e scuole d’infanzia, nelle attività educative<br />

quotidiane secondo un approccio globale allo<br />

sviluppo armonico della corporeità nelle sue varie<br />

dimensioni espressive, nei curricula scolastici<br />

per almeno 100 ore annuali nella scuola primaria<br />

e nella scuola secondaria di primo grado e per<br />

almeno 50 ore annuali nella scuola secondaria di<br />

secondo grado in relazione ai vari indirizzi e alle<br />

forme di flessibilità curricolare adottabili; b) i Licei<br />

musicali e coreutici siano trasformati in Licei delle<br />

arti performative, articolati in sezioni a indirizzo<br />

60<br />

61


“musicale”, “coreutico”, “teatrale” e, per tutti,<br />

in indirizzi interpretativi, compositivi, tecnicotecnologici<br />

e storico-scientifici;<br />

c) gli Istituti Comprensivi, nell’ambito<br />

dell’autonomia scolastica, possano costituirsi in<br />

Poli formativi artistici;<br />

d) le istituzioni scolastiche, per garantire l’offerta<br />

formativa, possano attivare accordi e collaborazioni<br />

di rete anche con soggetti terzi, accreditati dal<br />

Ministro dell’istruzione, dell’università e della<br />

ricerca, dalle regioni o dalle province autonome<br />

di Trento e Bolzano; e) le Istituzioni dell’Alta<br />

Formazione Artistica <strong>Musica</strong>le (AFAM), in raccordo<br />

con le istituzioni scolastiche e gli enti locali,<br />

predispongano piani integrati per la formazione<br />

musicale e coreutica di base funzionali anche alla<br />

creazione di formazioni di musica d’insieme e di<br />

sistemi di orchestre.<br />

L’articolo 3 disciplina la formazione artistica<br />

nei settori della educazione non formalizzata<br />

prevedendo, tra l’altro, che entro 180 giorni dalla<br />

data di entrata in vigore della legge, le regioni<br />

e le province autonome di Trento e di Bolzano<br />

adottino i necessari provvedimenti normativi<br />

per il potenziamento e il coordinamento, a livello<br />

territoriale di competenza, dell’offerta formativa<br />

extrascolastica e integrata negli ambiti musicale,<br />

coreutico e teatrale. L’articolo prevede inoltre<br />

che, al fine di garantire un’adeguata, qualificata<br />

e omogenea offerta formativa, le regioni e le<br />

province autonome di Trento e di Bolzano, entro<br />

180 giorni dalla data di entrata in vigore della<br />

legge, definiscano i requisiti minimi di qualità che<br />

le scuole di musica e i centri di formazione artistica<br />

devono possedere ai fini del loro accreditamento<br />

nei sistemi regionali e delle province autonome.<br />

L’articolo 4 disciplina la formazione artisticoculturale<br />

continua e ricorrente prevedendo<br />

che, nell’ambito del riparto dello stanziamento<br />

del Fondo unico per lo spettacolo, il Ministro<br />

dell’istruzione, dell’università e della ricerca<br />

attribuisca una parte della quota riservata al<br />

settore delle attività musicali e artistiche sulla<br />

base dei seguenti criteri:<br />

a) l’offerta di cartelloni di stagioni specifiche per<br />

le scuole e le iniziative volte alla formazione del<br />

giovane pubblico;<br />

b) lo svolgimento di interventi mirati alla<br />

prevenzione del disagio sociale e psicologico,<br />

nonché della devianza giovanile, mediante la<br />

promozione di mirate attività in contesti a rischio o<br />

comunque volti al generale recupero del benessere<br />

psicofisico e sociale; c) l’accesso a prezzo ridotto<br />

a rappresentazioni musicali, teatrali e coreutiche<br />

per le scuole, i gruppi o le famiglie con minori;<br />

d) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni<br />

musicali, teatrali e coreutiche per insegnanti e<br />

operatori del settore;<br />

e) la promozione e la realizzazione di attività a<br />

carattere laboratoriale destinata alle scuole, ai<br />

docenti e al giovane pubblico.<br />

L’articolo 5 prevede l’introduzione delle “cArt”,<br />

tessere destinate ai docenti delle scuole di ogni<br />

ordine e grado, per l’accesso gratuito ai musei e per<br />

l’acceso ridotto, di almeno il 30%, ai cartelloni di<br />

Teatri ed Enti Lirici che ricevano contributi pubblici,<br />

statali o da parte di Enti Locali. Le cArt hanno<br />

valore triennale rinnovabile automaticamente per<br />

educatrici e educatori di nidi e scuole dell’infanzia,<br />

per docenti in ruolo e, su domanda, per docenti in<br />

servizio a tempo determinato all’atto della richiesta.<br />

L’articolo 6 prevede detrazioni delle spese sostenute<br />

per i figli minorenni per l’iscrizione e la frequenza<br />

di corsi per la formazione artistica amatoriale<br />

musicale, teatrale e coreutica effettuati presso<br />

strutture accreditate e riconosciute dalla Pubblica<br />

Amministrazione.<br />

L’articolo 7 prevede interventi architettonici di<br />

qualità a sostegno della formazione artistica, nel<br />

quadro degli interventi pluriennali previsti a favore<br />

dell’edilizia scolastica, per la riqualificazione,<br />

con vincolo di destinazione d’uso, di ambienti<br />

scolastici sulla base di specifici progetti presentati<br />

dagli enti locali; la costruzione di nuove strutture,<br />

o la riqualificazione di strutture esistenti, atte<br />

ad accogliere i Licei delle arti performative;<br />

l’individuazione di adeguate strutture, o la<br />

costruzione di nuove, destinate alla creazione<br />

di Centri polivalenti per le arti performative;<br />

l’individuazione di adeguate strutture, o la<br />

costruzione di nuove, da destinarsi alla realizzazione<br />

dei Politecnici delle arti.<br />

L’articolo 8 prevede la copertura finanziaria.<br />

Art. 1<br />

Finalità e definizioni<br />

1. La presente legge, nell'ambito delle finalità di<br />

formazione artistica e culturale della persona,<br />

nonché di promozione e sviluppo della cultura,<br />

prevede disposizioni atte a garantire a ogni<br />

persona l’accesso alla formazione artistica nelle<br />

sue varie declinazioni amatoriali e professionali, a<br />

implementare la formazione artistica nel curriculum<br />

delle scuole di ogni ordine e grado, a realizzare un<br />

sistema formativo della professionalità dei docenti<br />

e degli operatori del settore improntato a criteri di<br />

qualità.<br />

2. Ai fini della presente legge si intende per:<br />

a) "formazione artistica": qualsiasi tipo di percorso<br />

formativo finalizzato all’acquisizione integrata di<br />

competenze pratiche, teorico-analitiche e storicoculturali<br />

in campo artistico;<br />

b) "arti performative": ogni forma di espressione<br />

artistica che si esplica mediante azioni sceniche<br />

dal vivo di qualunque genere ricomprendendo i<br />

linguaggi codificati della <strong>Musica</strong>, della Danza e del<br />

Teatro, nonché tutte le forme ibride di espressione<br />

artistica anche di tipo multimediale;<br />

c) "Poli Formativi Artistici": gli Istituti Comprensivi<br />

nei quali l’insegnamento delle arti performative<br />

costituisce tratto caratterizzante del curriculum.<br />

Art. 2<br />

Formazione artistica nelle scuole di ogni ordine e grado<br />

1. La formazione artistica consistente<br />

nell’acquisizione contestuale di conoscenze e<br />

nell’esercizio di pratiche connesse alle espressioni<br />

artistiche musicali, coreutiche e teatrali è garantita<br />

nelle scuole di ogni ordine e grado da docenti in<br />

possesso di specifiche abilitazioni definite con il<br />

decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università<br />

e della ricerca di cui al comma 7.<br />

2. Nel rispetto dell’autonomia scolastica, la<br />

formazione artistica di cui al comma 1 è assicurata:<br />

a) in nidi e scuole d’infanzia, nelle attività educative<br />

quotidiane secondo un approccio globale allo<br />

sviluppo armonico della corporeità nelle sue varie<br />

dimensioni espressive;<br />

b) nei curricola scolastici per almeno 100 ore<br />

annuali nella scuola primaria e nella scuola<br />

secondaria di primo grado;<br />

c) per almeno 50 ore annuali nella scuola secondaria<br />

di secondo grado, in relazione ai vari indirizzi e alle<br />

forme di flessibilità curricolare adottabili.<br />

3. I Licei musicali e coreutici di cui all’articolo 7<br />

del DPR 15 marzo 2010, n. 89, sono trasformati in<br />

Licei delle arti performative, articolati in sezioni a<br />

indirizzo “musicale”, “coreutico”, “teatrale” e, per<br />

tutti, in indirizzi interpretativi, compositivi, tecnicotecnologici<br />

e storico-scientifici.<br />

4. Nell’ambito dell’autonomia scolastica gli Istituti<br />

Comprensivi possono costituirsi in Poli formativi<br />

artistici. Per la realizzazione dei primi 500 Poli<br />

Formativi Artistici è autorizzata la spesa, per<br />

ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 di 50 milioni<br />

di euro a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.<br />

5. Per garantire l’offerta formativa di cui al presente<br />

articolo, le istituzioni scolastiche possono attivare<br />

accordi e collaborazioni di rete anche con soggetti<br />

terzi, accreditati dal Ministro dell’istruzione,<br />

dell’università e della ricerca, dalle regioni o dalle<br />

province autonome di Trento e Bolzano. A tal fine,<br />

a decorrere dall’anno 2015 è autorizzata la spesa<br />

di 5 milioni di euro a valere sulle risorse di cui<br />

all’articolo 8.<br />

6. Le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica<br />

<strong>Musica</strong>le (AFAM), in raccordo con le istituzioni<br />

scolastiche e gli enti locali predispongono piani<br />

integrati per la formazione musicale e coreutica di<br />

base di cui all’articolo 2, comma 8, lettera d, della<br />

legge 21 dicembre 1999, n. 508, funzionali anche<br />

alla creazione di formazioni di musica d’insieme e<br />

di sistemi di orchestre. 7. Con decreto del Ministro<br />

dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di<br />

concerto con il Ministro per i beni e le attività<br />

culturali, sentiti il Comitato nazionale della Pubblica<br />

Istruzione (CNPI), il Consiglio Nazionale per l’Alta<br />

Formazione Artistica <strong>Musica</strong>le e Coreutica (CNAM)<br />

e il Comitato nazionale per l’apprendimento<br />

pratico della musica, da adottare entro 180 giorni<br />

dall’entrata in vigore della presente legge:<br />

a) sono definite le modalità di attuazione del comma<br />

1 del presente articolo mediante la modifica degli<br />

ordinamenti didattici del primo ciclo d’istruzione<br />

di cui al DPR 20 marzo 2009, n. 89, del secondo<br />

ciclo d’istruzione di cui al DPR 15 marzo 2010, n.<br />

89, nonché delle indicazioni nazionali di cui al DM<br />

16 novembre 2012, n. 254, con attenzione alla<br />

realizzazione di curricula verticali che prevedano<br />

raccordi a livello interdisciplinare e interartistico;<br />

b) sono definite le modalità di attuazione del comma<br />

3 del presente articolo garantendo l’attivazione di<br />

non meno di un liceo ogni 5.000 studenti tramite la<br />

pianificazione a livello territoriale in accordo con gli<br />

enti locali di competenza;<br />

c) è potenziata l’offerta formativa dei corsi ad<br />

indirizzo musicale di cui al DM n. 201 del 1999, con<br />

l’estensione a tutte le specialità strumentali e vocali,<br />

nonché il riordino delle relative classi di concorso;<br />

d) sono individuati gli specifici profili professionali<br />

e relativi percorsi formativi basati sull’integrazione<br />

di competenze pratico-teoriche, disciplinari e<br />

interdisciplinari, metodologico- didattiche, del<br />

personale docente chiamato a svolgere le attività<br />

curricolari di cui al comma 1.<br />

Art. 3<br />

Formazione artistica nei settori della educazione<br />

non formalizzata<br />

1. Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore<br />

della presente legge le regioni e le province<br />

autonome di Trento e di Bolzano adottano i necessari<br />

provvedimenti normativi per il potenziamento e il<br />

coordinamento, a livello territoriale di competenza,<br />

dell’offerta formativa extrascolastica e integrata<br />

negli ambiti musicale, coreutico e teatrale.<br />

2. Al fine di garantire un’adeguata, qualificata e<br />

omogenea offerta formativa, le regioni e le province<br />

autonome di Trento e di Bolzano, entro 180 giorni<br />

dalla data di entrata in vigore della presente legge,<br />

definiscono i requisiti minimi di qualità che le scuole<br />

di musica e i centri di formazione artistica devono<br />

possedere ai fini del loro accreditamento nei sistemi<br />

regionali e delle province autonome. In particolare,<br />

le scuole di musica e i centri di formazione artistica<br />

devono:<br />

a) disporre di locali idonei e a norma di legge e,<br />

in particolare, di aule per la didattica collettiva e<br />

individuale, nonché di adeguati spazi atti a ospitare<br />

saggi e manifestazioni pubbliche;<br />

b) disporre di un corpo docente la cui formazione<br />

ed esperienza siano attestate da adeguati titoli nei<br />

settori artistico-didattici di riferimento e la cui<br />

contrattualizzazione avvenga mediante la stipula di<br />

contratti di lavoro ai sensi dalla normativa vigente,<br />

nel rispetto della libertà di insegnamento e della<br />

continuità didattica;<br />

c) espletare la pianificazione e la realizzazione<br />

dell’offerta formativa e dell’organizzazione<br />

didattica attraverso appositi organismi di gestione<br />

collegiale in grado di garantire, oltre alla specifica<br />

formazione artistica, il costante dialogo tra i diversi<br />

62 63


linguaggi espressivi e la ricerca artistica;<br />

d) proporre attività laboratoriali che consentano<br />

lo sviluppo e la ricerca di metodologie innovative e<br />

sperimentali;<br />

e) documentare l’attività didattica favorendone la<br />

programmazione collegiale e la sua verifica;<br />

f) essere legalmente costituite da almeno 3<br />

anni e possedere uno statuto o un regolamento<br />

che stabiliscono l’organizzazione didattica e<br />

amministrativa interna.<br />

3. A seguito dell’emanazione di appositi bandi, gli<br />

enti locali sostengono progetti relativi ad attività<br />

artistiche performative attraverso:<br />

a) specifici finanziamenti;<br />

b) la cessione temporanea a titolo non oneroso di<br />

spazi e attrezzature per prove e rappresentazioni.<br />

Per l’accesso agli interventi di sostegno, i progetti<br />

devono prevedere accordi di rete tra più soggetti<br />

quali: Enti lirici, Fondazioni, Teatri, Istituzioni<br />

Afam, Università, Licei delle arti performative,<br />

Poli formativi artistici, Scuole Medie con corsi a<br />

Indirizzo <strong>Musica</strong>le (SMIM), nonché associazioni<br />

musicali, bandistiche, corali, coreutiche, teatrali e<br />

altri soggetti del terzo settore e del volontariato.<br />

4. Ai maggiori oneri di cui al presente articolo, pari<br />

a 15 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si<br />

provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.<br />

Art. 4<br />

Formazione artistico-culturale continua e ricorrente<br />

1. Nell’ambito del riparto dello stanziamento del<br />

Fondo unico per lo spettacolo, il Ministro attribuisce<br />

una parte della quota riservata al settore delle<br />

attività musicali e artistiche sulla base dei seguenti<br />

criteri:<br />

a) l’offerta di cartelloni di stagioni specifiche per<br />

le scuole e le iniziative volte alla formazione del<br />

giovane pubblico;<br />

b) lo svolgimento di interventi mirati alla<br />

prevenzione del disagio sociale e psicologico,<br />

nonché della devianza giovanile, mediante la<br />

promozione di mirate attività in contesti a rischio o<br />

comunque volti al generale recupero del benessere<br />

psicofisico e sociale;<br />

c) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni<br />

musicali, teatrali e coreutiche per le scuole, i gruppi<br />

o le famiglie con minori;<br />

d) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni<br />

musicali, teatrali e coreutiche per insegnanti e<br />

operatori del settore;<br />

e) la promozione e la realizzazione di attività a<br />

carattere laboratoriale destinata alle scuole, ai<br />

docenti e al giovane pubblico.<br />

2. Gli enti locali e le istituzioni AFAM promuovono<br />

tavoli di confronto, scambio di informazioni,<br />

coordinamento e creazione di reti dell’offerta e della<br />

produzione correlata, con particolare attenzione<br />

all’ottimizzazione delle risorse e alla valorizzazione<br />

del fare artistico amatoriale, in raccordo con il<br />

settore professionale e con il patrimonio culturale<br />

territoriale.<br />

Art. 5<br />

Introduzione delle “cArt”<br />

1. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della<br />

ricerca, di concerto con il Ministro per i beni e le<br />

attività culturali, entro 180 giorni dalla data di<br />

entrata in vigore della presente legge, provvede<br />

alla erogazione di apposite tessere denominate<br />

“cArt” - Cultura e/è Arte, destinate ai docenti delle<br />

scuole di ogni ordine e grado, per l’accesso gratuito<br />

ai musei e per l’acceso ridotto, di almeno il 30%,<br />

ai cartelloni di Teatri ed Enti Lirici che ricevano<br />

contributi pubblici, statali o da parte di enti<br />

locali. Le cArt hanno valore triennale rinnovabile<br />

automaticamente per educatrici ed educatori di<br />

nidi e scuole dell’infanzia, per docenti in ruolo<br />

e, su domanda, per docenti in servizio a tempo<br />

determinato all’atto della richiesta. Con decreto<br />

del Ministro dell’istruzione, dell’università e della<br />

ricerca da adottare di concerto con il Ministro per i<br />

beni e le attività culturali, entro 30 giorni dall’entrata<br />

in vigore della presente legge, sono stabilite le<br />

modalità di attuazione del presente articolo.<br />

Art. 6<br />

Detrazioni delle spese sostenute per l’iscrizione e<br />

la frequenza di corsi per la formazione artistica<br />

amatoriale musicale, teatrale e coreutica<br />

1. Ai fini del sostegno dell’offerta del terzo settore<br />

nell’ambito della formazione artistica, all’articolo<br />

15, comma 1, del Testo Unico delle imposte sui<br />

redditi, di cui al decreto del Presidente della<br />

Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, relativo alle<br />

detrazioni per oneri sostenuti dai contribuenti,<br />

dopo la lettera i-septies) è aggiunta la seguente:<br />

“i-octies: a decorrere dal 1 gennaio 2014 le spese,<br />

per un importo non superiore a 500 euro, sostenute<br />

per l’iscrizione e la frequenza di corsi per la<br />

formazione artistica amatoriale musicale, teatrale<br />

e coreutica di minori di 18 anni, purché effettuati<br />

presso strutture accreditate e riconosciute dalla<br />

Pubblica Amministrazione.”<br />

2. Ai maggiori oneri di cui al comma 1, pari a 5<br />

milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si<br />

provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.<br />

Art. 7<br />

Interventi architettonici di qualità a sostegno della<br />

formazione artistica<br />

1. Nel quadro degli interventi pluriennali a favore<br />

dell’edilizia scolastica al fine di strutturare<br />

spazi tecnicamente ed esteticamente idonei allo<br />

svolgimento di attività artistiche performative,<br />

sono previste misure destinate a:<br />

a) la riqualificazione, con vincolo di destinazione<br />

d’uso, di ambienti scolastici sulla base di specifici<br />

progetti presentati dagli enti locali;<br />

b) la costruzione di nuove strutture, o la<br />

riqualificazione di strutture esistenti, atte ad<br />

accogliere i Licei delle arti performative di cui<br />

all’articolo 2, comma 3;<br />

c) l’individuazione di adeguate strutture, o la<br />

costruzione di nuove, destinate alla creazione<br />

di Centri polivalenti per le arti performative da<br />

destinare alle attività di cui alla presente legge;<br />

d) l’individuazione di adeguate strutture, o la<br />

costruzione di nuove, da destinarsi alla realizzazione<br />

dei Politecnici delle arti di cui all’articolo 2, comma<br />

8, lettera i) della legge 21 dicembre 1999, n. 508.<br />

Art. 8<br />

Copertura finanziaria<br />

1. Gli interventi a favore della formazione artistica<br />

della presente legge sono finanziati, con lo<br />

stanziamento di 75 milioni di euro per ciascun degli<br />

anni 2015, 2016 e 2017 e di 25 milioni di euro a<br />

decorrere dall’anno 2018, a valere sui fondi relativi<br />

alle “scelte non espresse da parte dei contribuenti”<br />

quanto alla quota di diretta gestione statale<br />

dell’8xmille, di cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222,<br />

il cui articolo 47, terzo capoverso, secondo periodo,<br />

è così modificato: “In caso di scelte non espresse da<br />

parte dei contribuenti, la destinazione della quota<br />

risultante è destinata alla tutela dei beni culturali, al<br />

sostegno delle attività artistiche e alla formazione<br />

artistica.”.<br />

2. A decorrere dal 1 gennaio 2015, sono abrogate le<br />

seguenti disposizioni:<br />

a) al decreto del Presidente della Repubblica n. 917<br />

del 1986: 1) articolo 10, comma 1, lettere a) e h);<br />

2) articolo 15, comma 1, lettera b-bis); 3) articolo<br />

17, comma 1, lettere e), h), i) e n); 4) articolo 69,<br />

comma 2;<br />

b) articolo 3, comma 7 del decreto legge 31 maggio<br />

1994, n. 330, convertito con modificazioni dalla<br />

legge 27 luglio 1994, n. 473;<br />

c) articolo 90, comma 23, della legge 27 dicembre<br />

2002, n. 289;<br />

d) articolo 1, comma 496, della legge 23 dicembre<br />

2005, n. 266.<br />

Una delegazione del Forum Nazionale per l’educazione musicale composta dal coordinatore Checco Galtieri,<br />

da Giovanni Piazza (ideatore dell’iniziativa) e da Annalisa Spadolini funzionario della Direzione Generale<br />

per il personale del MIUR ha incontrato giovedì 10 ottobre alle ore 15,00 il Ministro dell’Istruzione Maria<br />

Chiara Carrozza.<br />

E’ stato presentato il Forum e ne sono stati illustrati gli scopi, sottolineandone la forza numerica (si parla di<br />

una utenza di circa 150.000 unità) e la forza qualitativa insita nella sua composizione: un luogo di incontro<br />

tra il Terzo Settore e docenti di Conservatorio, Università e Scuola Pubblica; un tavolo di discussione tra Cori<br />

e Scuole di musica, Associazioni disciplinari e metodologiche con l’apporto di Centri studi, l’approssimarsi<br />

delle Bande musicali e quant’altro.<br />

In considerazione del ruolo di supplenza alle Istituzioni Statali che singoli insegnanti ed il mondo<br />

dell’Associazionismo in generale hanno svolto in questi trent’anni e della necessità che questo ruolo sia<br />

superato attraverso una collaborazione più ampia con l’Istituzione Pubblica, è stata ribadita l’importanza<br />

dell’Educazione <strong>Musica</strong>le in tutti i livelli scolastici a cominciare dalla Scuola Primaria, in stretta connessione<br />

con la crescita di un futuro cittadino più consapevole, attento e creativo.<br />

Sono state presentate poi le tre richieste dell’appello sostenute dalle oltre undicimila firme e da un drappello<br />

di illustri patrocinatori:<br />

1- l’inserimento organico nel primo ciclo d’istruzione di un insegnante specializzato in didattica della<br />

musica in ogni scuola come promotore e coordinatore delle attività musicali;<br />

2- l’inserimento organico nella Scuola secondaria di II grado di docenti di materie musicali al fine di garantire<br />

un’adeguata presenza della musica, della sua cultura e della sua storia nella formazione degli studenti;<br />

3- il sostegno alle attività formative musicali, e in generale artistiche, anche attraverso deduzioni fiscali<br />

come già avviene per le attività sportive; (su questo punto il Ministro ha segnalato le difficoltà frapposte<br />

dalla Ragioneria dello Stato).<br />

La delegazione ha poi illustrato le possibilità e le opportunità che il Protocollo d’intesa (al quale il Ministro<br />

è sembrato fare particolare attenzione) stipulato in primavera fra il Forum e il MIUR DGPER può produrre.<br />

Infine è stato sottolineato il lavoro congiunto di tutto il Forum chiedendo che almeno un rappresentante del<br />

Forum stesso sia inserito nei vari gruppi di lavoro e tavoli che prendono al Ministero le decisioni concrete e<br />

pratiche. Il Ministro ha seguito con crescente interesse la presentazione e mostrato la massima disponibilità,<br />

in particolare in merito all’ultima richiesta, ringraziando il Forum e tutti noi per quanto abbiamo fatto e<br />

facciamo per la <strong>Musica</strong> in Italia.<br />

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Le schede dei cori<br />

Le schede dei cori<br />

Coro polifonico A.B. MICHELANGELI<br />

di Conegliano – TV<br />

Coro LADIESis<br />

di Marano Vicentino - VI<br />

Tipo corale: misto<br />

Repertorio: polifonico<br />

Direttore: Svetlana Saroka<br />

Indirizzo coro: Via Frate Armellini, 13<br />

31015 Conegliano (TV)<br />

Responsabile organizzativo: Claudio Sonego<br />

Cell: 335.6384928<br />

Email: coromichelangeli@altervista.org<br />

Tipo corale: femminile<br />

Repertorio: polifonico e popolare<br />

Direttore: Massimo Zulpo<br />

Indirizzo coro: Via Stazione, 67<br />

36035 Marano Vicentino (VI)<br />

Responsabile organizzativo: Valeria Gasparin<br />

Cell: 328.6645307<br />

Email: valeria.gasparin@libero.it<br />

CORO DI CODISSAGO<br />

di Castellavazzo - BL<br />

KOLBE CHILDREN’S CHOIR<br />

di Venezia Mestre - VE<br />

Tipo corale: femminile<br />

Repertorio: popolare<br />

Direttore: Igor Somavilla<br />

Indirizzo coro: Via 2 Giugno, 7<br />

32010 Castellavazzo (BL)<br />

Responsabile organizzativo: Doriana De Vettor<br />

Cell: 348.8291794<br />

Email: info@corodicodissago.it<br />

Tipo corale: voci bianche<br />

Repertorio: polifonico popolare<br />

Direttore: Alessandro Toffolo<br />

Indirizzo coro: Via Aleardi, 156<br />

30172 Venezia Mestre (VE)<br />

Responsabile organizzativo: Alessandro Toffolo<br />

Cell: 347.8948711<br />

e-mail: kcc.coro@gmail.com<br />

Le schede dei cori<br />

VOICEINSOUL FILARMONICA CITTADELLESE<br />

di Cittadella - PD<br />

Tipo corale: mista<br />

Repertorio: gospel, pop, blues<br />

Direttore: Antonia Pia<br />

Indirizzo coro: Via N. D’Alvise, 1<br />

35013 Cittadella (PD)<br />

Responsabile organizzativo: Anna Pasinato<br />

Tel: 049.9401291 Cell: 338.6817020<br />

Email: info@filarmonicacittadellese.it<br />

GRUPPO CORALE BOLZANO VICENTINO<br />

di Bolzano Vicentino - VI<br />

Tipo corale: maschile<br />

Repertorio: polifonico, popolare<br />

Direttore: Francesco Grigolo<br />

Indirizzo coro: Piazza Roma, 8<br />

36050 Bolzano Vicentino (VI)<br />

Responsabile organizzativo: Pietro Campagnolo<br />

Tel: 0444.350544<br />

Email: info@corobolzanovicentino.it<br />

Le schede dei cori<br />

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Associazione sviluppo Attività Corali del veneto<br />

CORSO BIENNALE<br />

DI DIREZIONE DI CORO<br />

Anno accademico 2014-2015<br />

target<br />

Il corso è aperto a tutti i direttori<br />

e aspiranti direttori di coro<br />

per iniziare, per imparare,<br />

per approfondire.<br />

i “numeri” dell’accademia<br />

2 anni di corso<br />

10 weekend di lezione (sab-dom):<br />

1 weekend al mese per 10 mesi,<br />

da settembre a giugno 2014.<br />

18 docenti di chiara fama.<br />

Cori laboratorio di prestigio.<br />

Concerti in Veneto e Trentino, diretti dagli allievi.<br />

corsi accademici<br />

PRESSO IL CENtRO CuLtuRA CANEvON, vIA J. DEL CASSERO 4,<br />

MALCONtENtA (vE)<br />

tECNICA DELLA DIREzIONE<br />

Matteo valbusa<br />

tECNICA vOCALE<br />

Lia Serafini<br />

LABORAtORIO DI CANtO gREgORIANO<br />

Alessio Randon<br />

LABORAtORIO MADRIgALIStICO<br />

Sandro Naglia<br />

MuSICA<br />

RINASCIMENtALE<br />

Docente:<br />

Marco Berrini<br />

Coro laboratorio:<br />

Caterina Ensemble<br />

MAStERCLASS<br />

MuSICA<br />

ROMANtICA<br />

Docente:<br />

Marco Ozbic<br />

Coro laboratorio:<br />

Coro da Camera trentino<br />

MuSICA<br />

CONtEMPORANEA<br />

Docente:<br />

Lorenzo Donati<br />

Coro laboratorio:<br />

Coro Polifonico S. Biagio<br />

NEL SECONDO ANNO SONO PREvIStE ANChE LE MAStERCLASS:<br />

MuSICA DEL<br />

‘600 - ‘700<br />

(A. A. 2015-2016)<br />

MuSICA<br />

POPOLARE<br />

(A. A. 2015-2016)<br />

Seminari FORMAtIvI<br />

• Elementi di semiografia rinascimentale<br />

• Retorica musicale<br />

• Accordatura e temperamenti, l’intonazione del coro<br />

• Tecniche di insegnamento e concertazione<br />

• Analisi formale e armonica<br />

• Tecniche di consapevolezza corporea<br />

ISCRIzIONI ENtRO IL 31 LugLIO 2014<br />

PER INFO: ASAC Ass. per lo sviluppo delle attività corali del veneto - Via Vitt. Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto<br />

Tel: (+39) - 0423 498941 fax 0423 465022 - asac.veneto@asac-cori.it - www.asac-cori.it

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