Musica
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Periodico dell’A.S.A.C. Veneto<br />
31033 Castelfranco Veneto<br />
via Vittorio Veneto, 10<br />
<strong>Musica</strong><br />
insieme<br />
GIUGNO 2014<br />
n. 105
<strong>Musica</strong><br />
insieme<br />
giugno 2014<br />
n. 105<br />
SOMMARIO<br />
Editoriale<br />
di Lorenzo Fattambrini<br />
"Il canto è l’espressione musicale più<br />
spontanea e naturale<br />
e il coro è la forma più immediata<br />
del fare musica insieme.<br />
In un coro ogni persona<br />
è sempre concentrata sulla relazione<br />
della propria voce con le altre.<br />
L’ascolto dell’altro<br />
è quindi alla base del canto corale<br />
e in generale del fare musica insieme.<br />
Imparare a cantare insieme<br />
significa imparare ad ascoltarsi l’un l’altro..."<br />
Claudio Abbado<br />
Periodico dell’A.S.A.C. Veneto<br />
Iscritto al Tribunale di Venezia<br />
il 13/8/1985 al n. 833 R.S.<br />
Sede: Via Vittorio Veneto, 10<br />
31033 Castelfranco Veneto (TV)<br />
Tel. 0423 498941 - Fax. 0423 465022<br />
www.asac-cori.it<br />
asac.veneto@asac-cori.it<br />
Direttore Responsabile<br />
Dino Bridda<br />
Direttore Editoriale<br />
Lorenzo Fattambrini<br />
Redazione<br />
Luca Fiorio<br />
Piervito Malusà<br />
Alberto Opalio<br />
Michele Pan<br />
Claudio Sartorato<br />
Segreteria di Redazione<br />
Candy Cauilan<br />
Collaborazioni<br />
Commissione Artistica<br />
Segreteria Regionale<br />
Consulte Provinciali<br />
dell’A.S.A.C. Veneto<br />
Progetto grafico e realizzazione<br />
CS point sas<br />
associazione per lo sviluppo delle attività corali<br />
Presidente Alessandro Raschi<br />
Editoriale 3<br />
Relazione morale del presidente 5<br />
Verbale Assemblea generale ASAC 13<br />
8° Festival della Coralità Veneta 14<br />
Corso Residenziale per direttori 18<br />
Go... Gospel!! 20<br />
V° Meeting Bassano 22<br />
Gli allievi Coro Tre Pini 24<br />
Dal 48° Concorso Corale Nazionale 25<br />
Study Tour 26<br />
La dignità del canto di fede 28<br />
“Vergine Madre” di M. Santoiemma 30<br />
Un Gloria per le “Figlie del Coro” 34<br />
50° Coro Sante Zanon 53<br />
Dolomiti in Coro 2013 54<br />
Rassegna musica sacra a Lentiai 55<br />
30° Coro Polifonico San Biagio 56<br />
Disegno di legge n. 1365 60<br />
Le schede dei cori 66<br />
Apriamo questo numero 105 di <strong>Musica</strong> Insieme con<br />
una opportuna citazione del M° Claudio Abbado,<br />
scomparso il 20 gennaio scorso. E' inevitabile<br />
non andare con la mente a quanto suggeriva<br />
Robert Schumann nelle sue "Regole di vita<br />
musicale": <br />
L'affermazione del Maestro Abbado, sognatore e<br />
visionario che seppe riconoscere della <strong>Musica</strong> il<br />
potere terapeutico e sociale ravvisando in essa<br />
un linguaggio universale in grado di curare e<br />
salvare l'essere umano dalla degradazione, va ben<br />
oltre all'indicazione tendenzialmente tecnica del<br />
romantico tedesco, dichiarando senza mezzi termini<br />
che "il Coro, come l’Orchestra, è l’espressione più valida<br />
di ciò che sta alla base della società: la conoscenza<br />
e il rispetto del prossimo, attraverso l’ascolto<br />
reciproco e la generosità nel mettere le proprie<br />
risorse migliori a servizio degli altri…"<br />
Mettere le risorse migliori a servizio degli altri<br />
per creare una società più giusta, basata sul<br />
rispetto e sull'ascolto reciproco.<br />
«L’educazione al canto, a cantare in coro, non è solo<br />
un esercizio dell’udito esteriore e della voce; è anche<br />
un’educazione dell’udito interiore, l’udito del cuore,<br />
un esercizio e un’educazione alla vita e alla pace.<br />
Cantare insieme, in coro, e tutti i cori insieme, esige<br />
attenzione all’altro, attenzione al compositore,<br />
attenzione al maestro, attenzione a questa totalità che<br />
chiamiamo musica e cultura, e, in tal modo, cantare<br />
in coro è un’educazione alla vita, un’educazione<br />
alla pace, un camminare insieme...» ribadiva Papa<br />
Ratzinger.<br />
L'Associazionismo in generale ha questo scopo.<br />
Il volontariato ne è espressione esemplare. Ma<br />
è l'Associazionismo artistico, e quello corale in<br />
particolare, che ha potenzialità maggiori potendo<br />
contare sulla forza di un linguaggio, quello delle<br />
emozioni, che accomuna tutto il genere umano.<br />
Far parte di un Coro è certamente una occasione<br />
unica di crescita culturale e spirituale, offrendo<br />
possibilità di socializzazione e gratificazione<br />
artistica. Esso diventa voce del mondo che valica<br />
frontiere, riassumendo echi e suoni, idee e<br />
sentimenti di ciò che chiamiamo "Umanità". Un coro<br />
che canta ha una missione e una responsabilità.<br />
Un coro EDUCA. PROVOCA. STIMOLA. AFFASCINA.<br />
E permette così di avvicinarsi alla "bellezza"<br />
dell'universo che ci circonda.<br />
Non dimentichiamolo mai.<br />
Forse non a caso si apre con il canto di un coro il film<br />
italiano "La grande bellezza" del regista Sorrentino,<br />
fresco vincitore dell'Oscar.<br />
Si tratta dell'ottimo Torino Vocalensemble, giovane<br />
coro amatoriale fondato da Carlo Pavese, che nel<br />
film esegue il brano "I Lie" di David Lang.<br />
Un coro amatoriale. Nel senso più nobile del<br />
termine: un coro che "ama" ciò che canta.<br />
Un'amatorialità che si riscatta e non cede il passo<br />
alla superficialità e all'approssimazione, facendo<br />
un buon servizio alla causa artistica, facendo<br />
passare il messaggio che è possibile fare le cose<br />
bene e con cura.<br />
Insomma, cantare in una Associazione Corale<br />
prevede un senso di responsabilità verso tutto ciò<br />
che è umano.<br />
Con queste premesse do il via alla mia avventura in<br />
qualità di Direttore Artistico di “<strong>Musica</strong> Insieme”,<br />
nella speranza di poter incuriosire il lettore,<br />
invitandolo a sfogliare in modo attivo e partecipativo<br />
le pagine on line della Rivista Associativa,<br />
provocandolo ad intervenire con proprie visioni<br />
di vita corale, sollecitandolo a farsi il più possibile<br />
promotore di occasioni generatrici di Cultura e di<br />
Bellezza.<br />
Editoriale<br />
3
Assemblea generale<br />
dell’ ASAC – Veneto 2014<br />
di Alessandro Raschi<br />
Adria 16 marzo 2014<br />
Si è svolta ad Adria l'Assemblea Ordinaria Generale<br />
dell'ASAC, lo scorso 16 marzo 2014. Momento<br />
consuntivo e programmatico importante per la<br />
vita dell'Associazione, ha registrato una presenza<br />
di delegati dei vari Cori Veneti significativa se pur<br />
di sotto delle auspicabili previsioni. Pubblichiamo<br />
l'integrale relazione del Presidente, Alessandro<br />
Raschi e il Verbale dell'Assemblea redatto da Mara<br />
Bellettato<br />
Stimatissimi Signore e Signori Delegati corali,<br />
Direttori e Presidenti di coro, Signori Maestri<br />
Commissari e Consulenti Artistici, Consiglieri<br />
Regionali, Membri del Collegio dei Sindaci, autorità<br />
ed amici intervenuti, porgo a tutti voi il più cordiale<br />
saluto e benvenuto all’Assemblea Generale annuale<br />
dell’Associazione che riunisce, coordina e sostiene<br />
la coralità veneta: l’ASAC Veneto. E’ questo il<br />
momento più alto e importante del nostro sodalizio<br />
e luogo di analisi e sintesi delle attività realizzate e<br />
in progetto, occasione di confronto e condivisione<br />
dei valori e degli obiettivi che ci accomunano.<br />
Siamo quest’oggi ad Adria ospiti della Consulta<br />
ASAC di Rovigo, proseguendo nella determinazione<br />
di rendere questo incontro itinerante, avvicinandolo<br />
alle nostre realtà provinciali e rendendole di volta<br />
in volta partecipi a questo privilegiato momento.<br />
Ringrazio sentitamente quanti si sono adoperati<br />
per l’organizzazione di questa giornata e in<br />
particolare i nostri Consiglieri Osvaldo Fedini e<br />
Cristiano Roccato. Un plauso e un ringraziamento a<br />
quanti dei cori rodigini, alcuni impegnati anche nel<br />
servizio d’ordine, sono qui oggi in rappresentanza<br />
del proprio coro anche indossandone la divisa<br />
sociale, importante segno di appartenenza e<br />
testimonianza del proprio orgoglio ed impegno in<br />
una delle nostre formazioni corali, ciascuna con<br />
le proprie identità e peculiarità, riunite tutte nella<br />
grande famiglia dell’ASAC. Ringrazio per la sua<br />
presenza il Presidente FENIARCO Sante Fornasier,<br />
particolarmente significativa nel 30° anniversario<br />
dalla fondazione della Federazione Nazionale<br />
Italiana delle Associazioni Regionali Corali.<br />
Ringrazio il Sindaco di Adria, Massimo Barbujani e<br />
il Consigliere Regionale Mauro Mainardi. La vostra<br />
presenza è un segno di attenzione e omaggio da parte<br />
dei nostri amministratori che apprezziamo e a cui<br />
vogliamo dare un significato non solo di presenza<br />
e saluto, ma soprattutto di stima e apprezzamento<br />
per le migliaia di persone che quotidianamente<br />
sono impegnate nei nostri cori, per la forza e la<br />
costanza con cui proseguono un’opera di diffusione<br />
della cultura musicale e corale e dei valori di cui<br />
la coralità è portatrice. Sono valori di solidarietà,<br />
impegno sociale, aggregazione, serietà e cultura<br />
che nella nostra società sono sempre più difficili da<br />
trovare, tanto più se riuniti in uno stesso organismo<br />
associativo. A voi amministratori pubblici, in<br />
particolare agli amministratori della Regione Veneto<br />
rivolgo ancora una volta, temo non per l’ultima, un<br />
appello a considerare sempre con attenzione nella<br />
programmazione dei propri progetti in ambito<br />
culturale, sociale e didattico, la realtà corale,<br />
supportandola e valutandone le peculiarità, le<br />
capacità e le competenze. Nel nostro paese, e intendo<br />
considerare ogni livello amministrativo comunale,<br />
provinciale, regionale e nazionale, ognuno con le<br />
sue specifiche responsabilità, troppo spesso ci si<br />
accorge, quando lo si fa, delle importanti istanze che<br />
provengono direttamente dal territorio e dal mondo<br />
volontaristico e culturale rispondendo solo con<br />
provvedimenti parziali e disorganici. Sempre però<br />
se ne godono più o meno consapevolmente i frutti,<br />
dati dal sacrificio, impegno e abnegazione di tanti nei<br />
settori più diversi. Vi ricordo che la coralità veneta<br />
ha dato e continua a dare tantissimo con risultati<br />
che potrete constatare anche quest’oggi con noi. La<br />
coralità ha un bilancio sociale che non credo abbia<br />
eguali nel mondo culturale e musicale veneto, ma<br />
è considerato dalla nostra Regione Veneto in modo<br />
assolutamente inadeguato, i dati di bilancio che<br />
vedrete lo dimostrano ampiamente e dimostrano<br />
ancor di più come tutto il peso delle attività gravi<br />
direttamente sul mondo corale. Diecimila coristi<br />
impegnati tutto l’anno<br />
per decine di migliaia<br />
di ore nella pratica<br />
corale, nella concertistica,<br />
nelle iniziative sociali<br />
e culturali sul territorio,<br />
almeno 3000 concerti<br />
realizzati nelle grandi<br />
città come nei più piccoli<br />
paesi, oltre 500.000<br />
persone tra il pubblico,<br />
capillare alfabetizzazione<br />
musicale per giovani,<br />
adulti e anziani, tutela e<br />
Relazione morale del presidente<br />
5
Assemblea generale ASAC 2014<br />
promozione del patrimonio musicale di tradizione<br />
popolare e colta, sacro e profano: questi sono i<br />
nostri numeri e le nostre credenziali. Confutati<br />
da un’organizzazione seria, responsabile e<br />
democraticamente condivisa rappresentata<br />
dall’associazione di riferimento che è l’ASAC. Cosa<br />
dobbiamo fare di più per riuscire a penetrare il<br />
muro di gomma che in questi anni mi sono sempre<br />
trovato davanti? Non bastano gli attestati di stima<br />
e ammirazione, servono interventi concreti e una<br />
progettualità a lungo termine che ci coinvolga con<br />
il giusto peso in una programmazione di sostegno<br />
a tutte le ricchezze culturali e musicali che la<br />
nostra terra può vantare. Possiamo moltiplicare<br />
cento, mille volte ogni investimento su di noi e non<br />
parliamo certo di cifre paragonabili a quelle dei<br />
grandi enti lirici e sinfonici ma nemmeno di cifre<br />
che assumono un carattere irrisorio se paragonate<br />
al volume e al valore delle iniziative attribuendovi<br />
un realistico valore economico oggi praticamente<br />
auto sostenuto. Conosciamo la situazione di crisi<br />
e la viviamo sulla nostra pelle ogni giorno e come<br />
imprenditore so benissimo di cosa parlo ma<br />
non si può mortificare in tal modo la possibilità<br />
di fare cultura e musica arricchendo in modo<br />
significativo e prezioso la nostra società, senza di<br />
cui l’impoverimento oltre che materiale è anche<br />
spirituale e morale.<br />
Sono al mio ottavo anno di Presidenza dell’ASAC<br />
e ancora un ultimo anno mi impegna alla guida di<br />
questa grande associazione, con rinnovato impegno<br />
e spirito di servizio, confidando di concludere<br />
questa importante esperienza nel migliore dei<br />
modi possibili. A voi l’onere di dare un giudizio sul<br />
lavoro svolto in questi anni e su quanto ancora si<br />
farà nel prossimo. In passato, molte volte, nelle mie<br />
relazioni in Assemblea ma anche negli editoriali<br />
sulla rivista, ho toccato gli argomenti più diversi<br />
riguardanti la nostra Associazione e la coralità<br />
nel suo complesso. In alcuni casi con obiettivi di<br />
proposta, in altri di stimolo e crescita, altre volte<br />
per sottolineare il lavoro fatto e la progettualità<br />
che sta alla base di esso. Forse apparentemente<br />
con finalità riepilogative ma in realtà di proposta<br />
e stimolo, recentemente ho voluto realizzare una<br />
pubblicazione in fase di stampa, scaricabile sul<br />
nostro sito e inviatavi con il bando di iscrizione. E’<br />
una pubblicazione che nel 35° anniversario dalla<br />
fondazione dell’ASAC raccoglie e sintetizza quella<br />
che è la nostra struttura organizzativa, le iniziative<br />
suddivise fra concertistica, didattica ed editoria,<br />
evidenziando anche i numeri delle attività descritte.<br />
Considerando quindi che la maggior parte di voi<br />
conosca ormai il mio pragmatismo, non penso di<br />
perdermi in inutili chiacchere nell’affrontare<br />
argomenti meno “pratici”. Non possono certo<br />
essere confusi da nessuno come la consueta cortina<br />
fumogena a cui nel nostro paese siamo così spesso<br />
abituati a nascondere con le parole l’assenza di<br />
fatti. I fatti ci sono eccome, ma vorrei analizzare<br />
brevemente con voi anche le finalità di scopo ed<br />
artistiche che stanno alla base del nostro operare.<br />
Al fine di una valutazione corretta non sono<br />
necessari solo i dati economici ne è sufficiente<br />
analizzare la qualità della proposta dal punto<br />
di vista della sua realizzazione e da quello del<br />
progetto. E’ importante anche valutare quale<br />
impatto si è riusciti ad ottenere e quanto l’attività<br />
incide nel nostro caso, sul mondo corale e al di<br />
fuori di esso. Le difficoltà sono sempre molte<br />
intendiamoci. L’aspetto economico frena moltissimo<br />
le nostre possibilità ma non mi ha mai impedito di<br />
continuare ad elaborare e verificare le possibilità<br />
di sviluppo, sempre tenendo ben presente quanto<br />
sia fondamentale che ogni nuova idea e ogni attività<br />
oramai consolidata siano inserite in un disegno<br />
generale organico e con delle finalità precise. In<br />
caso contrario si rischia di disperdere risorse<br />
economiche ed umane, entrambe molto limitate.<br />
Qualcuno di voi ricorderà quante volte ho chiesto a<br />
tutti i nostri soci di condividere con l’ASAC e quindi<br />
con il mondo corale nel suo complesso, le proprie<br />
migliori risorse umane nell’interesse di tutti, ma<br />
anche proprio. Questo rimane un freno importante<br />
quanto quello economico alla realizzazione dei<br />
progetti e uno scoglio che andrà nuovamente e<br />
duramente affrontato il prossimo anno, quando<br />
la fine del mandato del Consiglio direttivo e<br />
Commissione artistica coinciderà con il termine<br />
del mio terzo e ultimo incarico alla presidenza,<br />
imponendo la ricerca di nuove professionalità,<br />
adeguate ad affrontare una mole di attività e una<br />
struttura che, senza false ed inutili modestie, non<br />
è alla portata di tutti e che non richiedono una<br />
sola presenza rappresentativa ma attiva, dinamica,<br />
propositiva e priva di interessi personalistici. Devo<br />
qui interrompere per un attimo il ragionamento<br />
per rivolgermi ancora una volta con gratitudine a<br />
quanti collaborano fattivamente alla realizzazione<br />
dell’enorme massa di lavoro che comporta la nostra<br />
complessa macchina organizzativa, permettendone<br />
il funzionamento e consentendo di portare a<br />
compimento le numerosissime iniziative poste in<br />
essere. Siano essi membri del Consiglio Direttivo,<br />
della Commissione Artistica, del Collegio dei<br />
Sindaci, dei Consulenti Artistici, del Comitato di<br />
Redazione, Direttori e Presidenti di coro, Coristi e<br />
intere formazioni corali, a tutti desidero esprimere<br />
la nostra gratitudine per l’impegno e la disponibilità<br />
donata alla coralità intera.<br />
Avevo detto nella scorsa relazione come l’esigenza<br />
di portare a compimento gli obiettivi che avevo<br />
identificato fin dall’inizio e i progetti approntati<br />
è stato uno dei motivi che mi hanno convito a<br />
proseguire il lavoro per questo ultimo triennio.<br />
Ora credo che il quadro sia ben delineato anche se<br />
alcune iniziative hanno ancora bisogno di assestarsi<br />
per decollare a livelli adeguati. Altri nuovi progetti<br />
stanno prendendo il via e si concretizzeranno nel<br />
2014 e nel 2015. Quali sono quindi le linee guida<br />
sulle quali fin dall’inizio è stato impostato il lavoro<br />
e la programmazione con i Consigli direttivi e le<br />
Commissioni artistiche susseguitesi in questi anni?<br />
La didattica prima di tutto. Ho sempre ritenuto<br />
importante e necessaria la crescita artistica della<br />
coralità, anche per i gruppi che tra le proprie finalità<br />
non pongono grande cura all’aspetto artistico/<br />
musicale insistendo con maggiore attenzione agli<br />
aspetti sociali e di gruppo. Sono aspetti molto<br />
importanti questi, che distinguono il mondo<br />
corale amatoriale che è il nostro, da tante altre<br />
realtà culturali musicali e non. Tuttavia lo stare<br />
insieme con gioia e amicizia non è antitetico, anzi,<br />
all’impegno per il raggiungimento di un risultato<br />
artistico; apprezzabile prima di tutto per noi stessi,<br />
che troviamo gratificazione e orgoglio nel farlo, ma<br />
anche per il nostro pubblico, che dobbiamo aiutare<br />
a crescere con noi nell’amare la musica: bella<br />
musica e ben eseguita. Quindi importantissimo a<br />
livello regionale realizzare iniziative che puntino<br />
soprattutto sulla formazione dei direttori, primo<br />
motore di ogni coro per quanto riguarda l’aspetto<br />
artistico. Un buon direttore fa un buon coro, assioma<br />
che ho avuto modo di verificare innumerevoli volte<br />
nella mia trentennale esperienza corale, come<br />
corista, presidente di coro, dirigente e poi Presidente<br />
ASAC. Con quali modalità operare è un altro aspetto<br />
importante e l’esperienza verificata in tanti anni di<br />
iniziative nella nostra regione, anche nelle iniziative<br />
che ho avuto modo di esaminare e confrontare<br />
proposte da altre realtà in Italia e nel mondo.<br />
L’impostazione data è quella di realizzare a livello<br />
regionale corsi di formazione e specializzazione<br />
dedicati ai direttori, riuscendo spesso a coinvolgere<br />
anche musicisti da fuori regione che pur giovandosi<br />
di nostre iniziative contribuiscono anch’essi<br />
portando visioni e esperienze diverse con cui<br />
è sempre bene confrontarsi e aprirsi. Iniziative<br />
specialistiche di carattere didattico come queste<br />
non possono che puntare ad un bacino più ampio<br />
di interessati per tendere al raggiungimento di<br />
numeri che ne consentano la realizzazione e ne<br />
garantiscano un alto livello qualitativo.<br />
Ecco il perché di un<br />
corso residenziale estivo<br />
per direttori sempre più<br />
completo e articolato e<br />
dell’Accademia “Piergiorgio<br />
Righele” per direttori di<br />
coro di cui si concluderà<br />
in giugno il primo anno<br />
proseguendo da settembre<br />
con il secondo anno e l’avvio<br />
di un nuovo primo anno<br />
a cui tra poco apriremo le<br />
iscrizioni. Da considerare<br />
che l’Accademia è aperta<br />
anche alla partecipazione<br />
alle singole Masterclass e<br />
Corsi Accademici per chi fosse<br />
interessato ad approfondire<br />
particolari repertori o<br />
argomenti. Come dicevo<br />
prima fatti concreti, non<br />
parole e mi piace credere che i<br />
risultati di tanti anni di lavoro<br />
siano palesi nel progresso<br />
della nostra coralità, sempre<br />
più in evidenza nel panorama<br />
corale italiano. Un’altra<br />
importante proposta per i<br />
nostri direttori, temo ancora<br />
sottovalutata dai più, è lo<br />
Study Tour al concorso<br />
di Vittorio Veneto. E’<br />
l’opportunità giusta per<br />
ascoltare cori e repertori<br />
nuovi, analizzare le partiture,<br />
la prassi esecutiva, la vocalità,<br />
l’espressività e tanti altri<br />
aspetti che un coro deve<br />
considerare nel proprio percorso<br />
artistico. Accompagnati da un<br />
nostro tutor e confrontandosi<br />
con i propri colleghi si può vivere<br />
un’interessante esperienza di<br />
approfondimento e avvicinarsi<br />
al mondo dei concorsi corali.<br />
Partecipando allo Study tour sarà<br />
possibile anche ai direttori meno<br />
esperti nelle competizioni corali,<br />
apprenderne i meccanismi<br />
e valutare con attenzione<br />
il programma con cui<br />
presentarsi e le modalità<br />
di preparazione a questa<br />
importante occasione.<br />
Relazione morale del presidente<br />
6<br />
7
Assemblea generale ASAC 2014<br />
All’internodelle nostre proposte per la formazione<br />
vi è un altro reparto dedicato non solo ai direttori<br />
ma ai gruppi nel suo complesso o anche ai singoli<br />
coristi. Molte di queste proposte sono realizzate<br />
di anno in anno con docenti e modalità diverse<br />
dalle nostre Consulte provinciali che integrano<br />
così in modo determinante il quadro complessivo.<br />
A livello regionale le iniziative proposte affrontano<br />
settori della coralità ove l’impostazione di questo<br />
tipo è ritenuta adatta al raggiungimento degli scopi<br />
prefissi. Tra questi settori quello della coralità<br />
giovanile e dei cori di voci bianche è certamente uno<br />
dei più importanti e delicati e al quale rivolgiamo<br />
particolare attenzione.<br />
Già avviato da diversi anni<br />
e reduce da un’edizione<br />
particolarmente partecipata,<br />
il Meeting per voci bianche<br />
e cori giovanili di Bassano<br />
del Grappa è giunto alla 5°<br />
edizione. Tre docenti di alto<br />
livello, oltre 220 iscritti e<br />
tre giorni di musica insieme<br />
con centinaia di presenze<br />
ai concerti di apertura e<br />
chiusura del corso: questi i<br />
numeri del Meeting. Molto<br />
altro dovremmo e potremmo<br />
fare, soprattutto con il<br />
mondo della scuola con cui è<br />
sempre difficile rapportarsi<br />
soprattutto in mancanza<br />
assoluta di finanziamenti in<br />
tal senso. I ripetuti tentativi<br />
di accedere ai finanziamenti<br />
previsti dal bando della Regione Veneto per la<br />
promozione della <strong>Musica</strong> giovanile, sono sempre<br />
stati respinti poiché la musica corale non è<br />
considerata pertinente ne in essa son stati rilevati<br />
elementi di sperimentazione che a quanto pare sono<br />
ritenuti essenziali. La coralità dovrebbe entrare a<br />
pieno diritto nel mondo della scuola, come lo è in<br />
tutti i paesi più evoluti e dove tra i cori scolastici è<br />
possibile trovare delle eccellenze assolute. Alcune<br />
importanti realtà corali scolastiche di rilievo sono<br />
certamente più l’eccezione che la regola e tendere<br />
a moltiplicarle in modo esponenziale dovrà essere<br />
uno dei nostri futuri obiettivi. Quasi miracolosa<br />
è la diffusione corale in Italia, particolarmente<br />
rilevante nelle regioni del nord/est, se<br />
consideriamo l’assenza pressoché assoluta del coro<br />
nell’insegnamento scolastico a ogni livello. E’ una<br />
presenza che evidentemente viene dal desiderio<br />
della gente di esprimersi con il canto e di stare<br />
insieme per farlo. La formazione dei giovani coristi<br />
è demandata quasi unicamente alle associazioni<br />
volontaristiche e dobbiamo renderci consapevoli<br />
quindi dell’importante ruolo di cui volenti o<br />
nolenti siamo investiti. E’ nostra responsabilità<br />
e onere; dobbiamo perdere ogni illusione che,<br />
almeno in tempi relativamente brevi, le istituzioni<br />
si occupino di noi se noi stessi non lo facciamo.<br />
Di qui ribadisco ancora una volta l’importanza di<br />
essere Associazione corale e di operare a stretto<br />
contatto con il territorio sia direttamente sia<br />
attraverso le nostre Consulte provinciali, ancora<br />
più capillarmente vicine a tutti i cori. Solo insieme<br />
possiamo creare le condizioni necessarie allo<br />
sviluppo delle nostre finalità artistiche e sociali.<br />
Abbiate pazienza nell’ascoltare queste mie parole<br />
come cerco di averne io quando ancora mi sento<br />
chiedere a cosa serva essere iscritto all’ASAC.<br />
Inoltre le Associazioni regionali insieme possono<br />
operare attraverso una forte Federazione italiana<br />
per realizzare iniziative di rilievo nazionale e<br />
internazionale e per portare le nostre istanze in sede<br />
istituzionale con tutto il peso necessario. Proprio<br />
tramite la Federazione nazionale anche le regioni<br />
più deboli e meno strutturate possono vedere<br />
veicolate nuove proposte sul proprio territorio,<br />
all’interno di un disegno organico di sviluppo e<br />
cooperazione.<br />
Un altro settore della coralità<br />
al quale desideriamo porre<br />
attenzione è quello della<br />
coralità spirituale, gospel,<br />
pop e jazz, di cui abbiamo<br />
assistito uno sviluppo<br />
notevole e a cui crediamo<br />
sia importante offrire degli<br />
strumenti che tengano<br />
conto delle peculiarità di<br />
questi repertori. Quindi<br />
aggiungiamo un’ulteriore<br />
proposta al panorama<br />
delle nostre iniziative con<br />
un work-shop dedicato<br />
a gruppi corali, veneti e<br />
non, che si terrà ad Abano<br />
Terme a fine giugno 2014 e<br />
denominata Go..Gospel!!.<br />
L’iniziativa è aperta ai gruppi che vorranno<br />
partecipare al completo ma anche ai singoli direttori<br />
e coristi. I gruppi partecipanti potranno esibirsi<br />
con il proprio repertorio sia durante il concerto di<br />
apertura ad Abano Terme che nelle serate seguenti<br />
nei centri limitrofi. Durante il concerto finale sarà<br />
eseguito il repertorio approntato durante il workshop.<br />
Tre docenti di alto livello e molto conosciuti<br />
nell’ambiente saranno alla guida dell’iniziativa<br />
affrontando tutte le tematiche relative al repertorio<br />
in oggetto con particolare cura anche dell’aspetto<br />
vocale a cui si dedicherà uno dei tre insegnanti,<br />
selezionato per la propria specializzazione<br />
sull’argomento. Il M° Andrea D’Alpaos sarà uno dei<br />
tre docenti e nostro coordinatore interno. I due<br />
docenti provenienti dall’esterno e famosi specialisti<br />
del genere saranno il Maestro americano Nehemia<br />
Brown e il londinese M° Daniel Thomas.<br />
Altre due iniziative didattico-formative aperte a<br />
tutti sono il corso di Lonigo sul Metodo Rohmert<br />
e psicofonia, iniziativa già giunta alla 10° edizione,<br />
e la nuova proposta del Laboratorio di Canto<br />
Gregoriano a Vittorio Veneto. Quest’ultima<br />
proposta, localizzata a Vittorio Veneto è “rivolta<br />
a quanti sino interessati al canto gregoriano<br />
a qualsiasi titolo, per interesse musicale, per<br />
approfondimento culturale per adesione di fede”<br />
come da bando. Nonostante l’ampia platea alla<br />
quale è destinata, ad oggi non ha avuto una risposta<br />
sufficiente ad avviarsi.<br />
Sono stati prorogati i termini di iscrizione e confido<br />
che soprattutto i residenti nelle località contigue<br />
al vittoriese considerino questa interessantissima<br />
opportunità. Ho fiducia che attraverso l’opera di<br />
diffusione della proposta, in particolare con la<br />
collaborazione delle consulte territorialmente più<br />
vicine di Treviso e Belluno, si riesca un numero<br />
adeguato ad avviare il<br />
Laboratorio (purtroppo,<br />
nonostante gli auspici, non<br />
è stato possibile attivare il<br />
Laboratorio, dato il numero<br />
assai esiguo di richieste,<br />
ndr). Abbiamo visto quindi<br />
quanto la proposta sia<br />
ampia e variegata rivolta<br />
sia ai direttori, ai cori,<br />
ai giovani distribuita<br />
sul territorio e pensata<br />
per dare risposte sia<br />
specialistiche che di base a<br />
vari livelli, integrate a livello<br />
regionale e sovra regionale<br />
che locale. Un aspetto che<br />
non ho evidenziato fino ad<br />
ora è come a queste attività<br />
spesso siano presenti cori<br />
laboratorio, selezionati<br />
tra i più qualificati e<br />
preparati, per mettere a<br />
disposizione degli iscritti<br />
e docenti gli strumenti di<br />
apprendimento migliori<br />
possibili. Da osservare<br />
come anche questi cori ne ricavino per loro stessi un<br />
importante momento di crescita e confronto, utile<br />
a migliorarsi e progredire, anche quando si sono<br />
raggiunti livelli artistici molto elevati. A tutti loro<br />
esprimo la profonda gratitudine per la splendida<br />
disponibilità e pazienza nel sottoporsi al “supplizio”<br />
degli studenti che ogni volta dimostrano. Infine, a<br />
costo di essere ripetitivo, invito i presidenti di<br />
coro a supportare anche economicamente i propri<br />
direttori o vice o allievi direttori nel partecipare<br />
a questi corsi. E’ un investimento sul futuro del<br />
proprio coro. Allo stesso modo invito i Direttori<br />
a partecipare personalmente e ove possibile con<br />
i propri cori alle iniziative di formazione. Una<br />
coralità dinamica, attenta, curiosa e aperta<br />
alle novità ma legata ad una forte tradizione:<br />
questi alcuni degli ingredienti necessari per<br />
proseguire nel percorso di sviluppo e diffusione<br />
che insieme abbiamo intrapreso 35 anni fa.<br />
La parte concertistica è<br />
un altro aspetto molto<br />
importante della nostra<br />
programmazione<br />
annuale.<br />
Una pregiudiziale<br />
importante alla base<br />
delle scelte operative è<br />
sempre stata che ogni<br />
coro, di ogni tipo di<br />
organico, repertorio e<br />
livello artistico deve<br />
poter trovare spazio<br />
e gratificazione nella<br />
partecipazione agli<br />
eventi che l’ASAC<br />
promuove e organizza,<br />
spesso in collaborazione<br />
con i cori stessi, sul territorio veneto. Siano esse<br />
le rassegne provinciali che ogni consulta organizza<br />
annualmente, anche a carattere natalizio o sacro,<br />
o Venezia in coro, o Veneto Canta o il Festival<br />
della Coralità Veneta. Questa impostazione se da<br />
una lato offre ampio spazio partecipativo nel pieno<br />
rispetto delle prerogative di tutti i soci, dall’altro<br />
deve sempre tendere al rispetto di quelle che<br />
sono le nostre finalità statutarie che prevedono di<br />
“favorire per fini sociali iniziative e momenti<br />
di incontro attraverso l’animazione corale” ma<br />
anche lo “sviluppo delle attività corali”. In questo<br />
senso se Venezia in coro offre una impagabile<br />
opportunità di canto e incontro nella nostra<br />
splendida città lagunare e Veneto Canta vuole<br />
aprire tutto il territorio del Veneto e i nostri cori<br />
alla coralità italiana e internazionale, il Festival<br />
della Coralità Veneta si pone come momento<br />
di crescita e confronto ai massimi livelli della<br />
nostra coralità. Quest’anno, a fine ottobre come<br />
consuetudine, si terrà l’8° Festival della Coralità<br />
Veneta proprio a Venezia, città quindi che si troverà<br />
al centro di diverse iniziative dell’ASAC quest’anno.<br />
Avrete notato alcune piccole ma sostanziali<br />
modifiche al bando di partecipazione.Viene<br />
istituita una nuova categoria, quella per<br />
Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal popjazz,<br />
gospel e spirituals,<br />
un ulteriore segno di<br />
sensibilità verso questi<br />
generi già evidenziato<br />
precedentemente e<br />
risposta concreta al<br />
cospicuo numero di cori<br />
con questi repertori<br />
iscritti nella precedente<br />
edizione. Il Festival<br />
prevede la possibilità<br />
che possa svolgersi<br />
in due giorni, sabato<br />
e domenica 25 e 26<br />
ottobre, o nell’unica<br />
giornata di domenica<br />
26, in base al numero<br />
degli iscritti. Anche<br />
Relazione morale del presidente<br />
8<br />
9
Assemblea generale ASAC 2014<br />
questa è una risposta concreta alle indicazioni<br />
giunte dalla scorsa edizione di Treviso, molto<br />
partecipata, affinché la giuria assista al completo alle<br />
esibizioni di tutti i gruppi. Inoltre questa modifica<br />
consentirà che il luogo delle audizioni sia lo stesso<br />
per tutti i cori evitando problemi di differenze di<br />
acustica e spazi. A tale scopo è stata prenotata la<br />
magnifica sala della Scuola Grande di San Giovanni<br />
Evangelista a Venezia, garanzia di ottima acustica e<br />
ambiente prestigioso. Tra i premi viene reinserito<br />
il primo premio per ciascuna sezione per meglio<br />
sottolineare il valore dell’eccellenza raggiunta e il<br />
premio del pubblico fra i partecipanti al concerto<br />
di Gala. I cori che giungono in eccellenza al nostro<br />
Festival hanno ottenuto un punteggio almeno di<br />
9 decimi e sono quindi cori che partecipando a<br />
concorsi nazionali possono certamente puntare al<br />
podio, credo sia questo il giusto livello a cui porre<br />
l’asticella data la qualità espressa dalla coralità<br />
veneta nel panorama nazionale. Nell’occasione<br />
verrà attribuito il PREMIO ASAC PER LA MUSICA<br />
CORALE 2014, un riconoscimento del mondo<br />
corale veneto che l’ASAC<br />
attribuisce a una figura<br />
di spicco del panorama<br />
musicale regionale, per<br />
la prestigiosa attività<br />
e il contribuito al mondo<br />
della coralità italiana e<br />
internazionale.<br />
Il Premio è stato assegnato al<br />
M° Pierangelo Valtinoni<br />
ed è stato inserito tra i<br />
premi speciali del festival<br />
quello per la migliore<br />
esecuzione di una sua<br />
composizione.<br />
Mi auguro che anche a questa ottava edizione ci sia<br />
una partecipazione numerosa e qualificata come<br />
alle edizioni precedenti, ricordando che per chi non<br />
si sentisse ancora in grado di sottoporsi al giudizio<br />
della qualificata Giuria del Festival, sarà possibile<br />
partecipare alla categoria non competitiva, che<br />
prevede l’esibizione dei cori in concerti, in base agli<br />
iscritti, distribuiti su tutto il territorio veneto, ove<br />
vi sarà il giudizio di una Commissione d’ascolto ad<br />
esclusiva utilità e indirizzo del Direttore e del Coro<br />
partecipante. Mi ripeto ancora, abbiate pazienza:<br />
anche solo partecipare al Festival, come a qualsiasi<br />
concorso, se il percorso di preparazione è stato<br />
serio e diligente, porta ad una crescita del coro,<br />
indipendentemente dai risultati di classifica; aiuta a<br />
scoprire nuovi orizzonti e porsi obiettivi importanti,<br />
ci insegna a confrontarsi con gli altri, senza rivalità<br />
o supponenza, ma con rispetto e ammirazione per<br />
quanti riescono a esprimersi meglio di noi. Per<br />
questo proponiamo un Festival così strutturato,<br />
severo ma obiettivo, vera cartina di tornasole della<br />
Coralità veneta. I cori giunti in eccellenza al Festival<br />
hanno sempre ottenute vittorie o piazzamenti di<br />
prestigio ai concorsi Nazionali e Internazionali che<br />
hanno frequentato, portando alta la nostra bandiera<br />
corale e rendendoci orgogliosi del lavoro che tutti<br />
insieme stiamo facendo. L’edizione dello scorso<br />
anno di Venezia in Coro ha visto l’esordio della<br />
nuova proposta del Festival Corale Internazionale,<br />
Veneto Canta, abbinato alla storica manifestazione<br />
veneziana.<br />
Al Festival Veneto Canta, hanno partecipato due<br />
cori inglesi e quattro cori italiani, equamente divisi<br />
tra il programma a quattro e quello a due giorni. In<br />
totale quindi hanno partecipato al Festival 73 cori.<br />
Una partecipazione straordinaria e potrete vederne<br />
gli effetti positivi anche nel bilancio consuntivo.<br />
Devo tuttavia sottolineare la difficoltà che troviamo<br />
ad ottenere una risposta di adesioni adeguata alla<br />
qualità della proposta per Veneto Canta. Quest’anno<br />
in particolare abbiamo ad oggi pochissime richieste<br />
al programma lungo, mentre molto numerose<br />
si prefigurano le richieste per quello più breve,<br />
più legato a Venezia in coro. Ho l’impressione<br />
che il nostro messaggio non sempre giunga a<br />
destinazione, nonostante sia in nostro possesso<br />
l’indirizzario pressoché completo delle mail dei<br />
cori italiani, che ci siamo costruiti autonomamente<br />
negli anni, come un nutrito indirizzario europeo<br />
e mondiale. Feniarco quest’anno ha concesso alla<br />
nostra iniziativa una pagina sulla rivista Choraliter,<br />
anche se quest’ultima è purtroppo giunta ai cori a<br />
iscrizioni praticamente già chiuse. Non siamo ancora<br />
presenti tra le manifestazioni europee promosse da<br />
ECA sul sito e sulla sua rivista, per il quale avevamo<br />
anche qui chiesto l’intercessione della nostra<br />
Federazione Nazionale. Faccio presente che tra le<br />
proposte elencate sul sito e sulla rivista ECA sono<br />
presenti numerose iniziative proposte da entità<br />
con finalità esclusivamente lucrative e al di fuori<br />
dal circuito corale associativo. Questo amareggia<br />
ancor di più ma, preso atto della situazione, si<br />
evidenzia la necessità di percorrere strade diverse<br />
per ottenere il risultato prefisso. Sono stati avviati<br />
contatti per entrare nei canali di informazione che<br />
possano promuovere all’estero le nostre iniziative a<br />
carattere turistico-corale.<br />
A proposito delle attività svolte a supporto della<br />
Federazione Nazionale, FENIARCO, il 14 e 15 giugno<br />
ospiteremo in Veneto la prossima Assemblea<br />
delle Commissioni Artistiche. Per i delegati che<br />
giungeranno da tutta Italia stiamo predisponendo<br />
una adeguata accoglienza e offriremo loro un<br />
saggio della nostra coralità con un concerto la sera<br />
di sabato 14 giugno a celebrazione del compleanno<br />
dei 30 anni della Federazione Nazionale.<br />
Auguri FENIARCO!<br />
A ulteriore suggello del nostro impegno in favore<br />
della Federazione, molto probabilmente ospiteremo<br />
per un concerto il Coro Giovanile Italiano a Venezia<br />
in occasione del nostro Festival. Un’altra occasione<br />
importante per festeggiare il trentennale all’interno<br />
della nostra manifestazione più importante e in un<br />
luogo di elevato prestigio.<br />
Riepilogando quindi avete potuto vedere<br />
quante siano le iniziative avviate nel settore<br />
concertistico a cui possiamo aggiungere a buon<br />
titolo i 5 concerti delle Masterclass dell’Accademia<br />
“Piergiorgio Righele”, il concerto conclusivo del<br />
corso residenziale di Mel con i cori laboratorio<br />
oltre ai concerti di Go..Gospel!!. In più le numerose<br />
rassegne, concerti e progetti a più cori proposti<br />
dalle consulte provinciali, importante opportunità<br />
per tutti di partecipare alla vita associativa, di<br />
incontrarsi e farsi conoscere dagli altri cori e da un<br />
nuovo pubblico. Da alcuni mesi sono stati avviati<br />
contatti con un gruppo di cori veronesi dediti al<br />
“canto spontaneo” e all’esecuzione di canti della<br />
tradizione orale. E’ quindi in fase di costituzione una<br />
apposita commissione congiunta che possa valutare<br />
e proporre iniziative dedicate a questo settore.<br />
Un nuovo grande progetto sta prendendo il via ed<br />
è in fase di elaborazione oramai da alcuni mesi.<br />
Si tratta di una iniziativa che avviandosi nel 2014<br />
con un concorso di composizione ed elaborazione<br />
di musica corale, avrà realizzazione nel 2015 per<br />
il centenario dall’inizio della Grande Guerra 1915-<br />
18. Il Veneto è certamente una delle regioni che<br />
maggiormente è stata segnata dalle tragedie del<br />
primo conflitto mondiale e in collaborazione con<br />
il Comune di Verona, nella splendida Arena, sarà<br />
il 24 maggio il giorno deputato a questo evento.<br />
Saranno approntati tre repertori, studiati da una<br />
apposita commissione artistica di cui fa parte il<br />
nostro Alessandro Kirchner, repertori che saranno<br />
eseguiti nell’Arena di Verona durante il concerto<br />
del 24 maggio 2015 da tre formazioni corali,<br />
una mista, una maschile e una giovanile-voci<br />
bianche composte ciascuna da alcune centinaia di<br />
coristi. A tale scopo ho coinvolto le Associazioni<br />
regionali delle Regioni confinanti e come il Veneto<br />
fortemente interessate un secolo fa dall’evento<br />
bellico. Ciascuna di queste regioni ospiterà analoghi<br />
eventi sul proprio territorio offrendo ai cori o coristi<br />
partecipanti l’opportunità di ripetere alcune volte<br />
l’entusiasmante esperienza corale che offre questo<br />
progetto. Vorrei ringraziare a questo proposito<br />
il Presidente del Coro San Giorgio di Verona,<br />
Roberto Bertolazzi, per averci dato l’input di questa<br />
opportunità e per il lavoro che sta svolgendo per<br />
portarla a compimento e il dott. Rosario Russo,<br />
Presidente della Commissione Cultura del Comune<br />
di Verona, per il concreto sostegno all’iniziativa<br />
e il tempo ad essa dedicato. Una persona che ci fa<br />
ancora confidare sulla possibilità di trovare politici<br />
attenti e sensibili alle nostre istanze, capaci di<br />
valutarne la portata e le finalità. Ringrazio anche<br />
il Sindaco di Verona Flavio Tosi per la sensibilità e<br />
apprezzamento dimostrati nei nostri confronti nei<br />
due incontri intercorsi in questi ultimi mesi, l’ultimo<br />
solo una settimana fa. Non appena saremo in grado<br />
di proporvi concretamente la partecipazione a<br />
questa iniziativa ve ne invieremo informativa e<br />
sono certo che vorrete aderire numerosi a questo<br />
importante progetto. Per informare e aggiornare<br />
sulle iniziative, sugli avvenimenti più importanti,<br />
dare spazio alle notizie e attività dei nostri cori e<br />
musicisti, approfondire argomenti di carattere<br />
musicale e tecnico, gli strumenti a disposizione sono<br />
il nostro sito e la nostra rivista “<strong>Musica</strong> insieme”.<br />
Il sito oramai da alcuni anni, rinunciando al<br />
nostro precedente spazio internet autonomo,<br />
è stato inserito nella ampia struttura della rete<br />
nazionale creata con Feniarco attraverso un<br />
progetto APS. In questo modo contribuiamo al<br />
mantenimento della struttura comune e abbiamo<br />
creato un interconnessione in tempo reale con<br />
tutte le altre realtà nazionale e regionali italiane.<br />
Ringrazio ancora una volta Giorgio Penzo, il nostro<br />
webmaster per il costante impegno di<br />
aggiornamento e cura del sito. Ogni coro all’interno<br />
del sito ha la possibilità di avere una propria pagina<br />
web aggiornabile autonomamente, possibilità di<br />
cui molti hanno approfittato, anche linkandola agli<br />
eventuali propri siti.<br />
Relazione morale del presidente<br />
10<br />
11
Assemblea generale ASAC 2014<br />
La nostra rivista “<strong>Musica</strong> insieme”, dopo un lungo<br />
periodo di sede vacante, ha ora un nuovo direttore<br />
artistico nel Maestro Lorenzo Fattambrini, che<br />
ringrazio per aver accettato l’incarico e per<br />
il lavoro che con il Comitato di Redazione ha<br />
iniziato a predisporre. Come saprete la rivista è<br />
ora consultabile e scaricabile on-line, scelta che<br />
se da un lato si rendeva obbligata per ridurre le<br />
spese assorbite da stampa e spedizione, oramai<br />
insostenibili, dall’altra offre nuove opportunità di<br />
spazio, colore e interrelazione che sono sicuro che<br />
i nostri redattori sapranno sfruttare. A tutti voi,<br />
direttori coristi o semplici appassionati, il ruolo di<br />
pungolo e proposta con lettere, richieste, articoli<br />
e informazioni sulle iniziative affinché il comitato<br />
di redazione senta di avere di fronte una platea di<br />
lettori vivace e interessata. Comprendo la difficoltà<br />
per quanti, magari di una certa età, non hanno<br />
dimestichezza con il mezzo informatico, ma il<br />
drammatico crollo del sostegno pubblico unito alla<br />
crescita esponenziale dei costi, in particolare quelli<br />
di distribuzione, ci hanno indotti a tale scelta. E’ una<br />
scelta che offre altresì spazi teoricamente illimitati<br />
e la possibilità di utilizzare il colore per foto e<br />
grafica, precedentemente limitati alla copertina. La<br />
rete ci viene poi in soccorso offrendoci la possibilità<br />
di stampare anche poche decine o centinaia di copie<br />
della rivista a prezzi decisamente accessibili. Questo<br />
potrebbe consentire, qualora ce ne fosse la richiesta,<br />
di rendere disponibili alcune copie cartacee.<br />
La comunicazione oggi avviene quasi esclusivamente<br />
attraverso il mezzo informatico e per questo<br />
diventa essenziale poter inviare e raggiungere i<br />
Soci con le comunicazioni in modo diretto e il più<br />
esteso possibile. Con la scheda di iscrizione a tutti<br />
i cori già da alcuni anni viene richiesto l’invio di<br />
un modulo con la mailing-list di tutti i componenti<br />
del coro, aggiornabile di anno in anno e utilissima<br />
a diffondere capillarmente ogni informazione. E’<br />
molto importante che la nostra comunicazione<br />
sia ampiamente diffusa nell’interesse dei singoli<br />
e dei gruppi e per un funzionamento il più<br />
trasparente, democratico e partecipativo possibile.<br />
L’informazione è libertà di scelta. Anche di deviare<br />
le comunicazioni nella cartella spam se si vuole.<br />
Da ultimo voglio anticipare un importante accordo<br />
che l’ASAC sta concludendo con un grande Istituto<br />
Bancario veneto che se da una parte ci consentirà<br />
di avviare un nuovo sistema informatizzato per<br />
le operazioni di pagamento (per quote annuali,<br />
partecipazioni corsi, altro…) dall’altra potrà<br />
offrire a tutti i cori la possibilità di aprire un CC<br />
con accesso anche in rete con costi assolutamente<br />
concorrenziali. Molto importante il sostegno<br />
economico che ci attendiamo dalla domanda che<br />
abbiamo rivolto a questa banca, quantificato spero<br />
prudenzialmente, nel bilancio preventivo e che ci<br />
auguriamo possa avere seguito anche nei prossimi<br />
anni.<br />
Credo di avervi tediato a sufficienza e mi auguro<br />
di essere stato abbastanza chiaro nell’esporre la<br />
nostra linea progettuale e le motivazioni che ne<br />
sono alla base, legandola alle iniziative in essere<br />
e in divenire. Fra un anno, come ho già anticipato,<br />
dovremo provvedere a un rinnovo degli organi<br />
istituzionali della nostra Associazione e questo<br />
porterà un conseguente importante e diretto<br />
riscontro nelle attività e nella progettualità nel<br />
mondo corale veneto. Di qui il mio rinnovato<br />
appello ad un impegno in favore della nostra realtà<br />
corale e ad avviare fin da ora la ricerca delle figure<br />
più qualificate e appassionate disponibili a rivestire<br />
gli incarichi necessari a vario livello per la nostra<br />
struttura. Abbiamo alla nostra base valori e ideali<br />
importanti, ma senza persone appassionate e<br />
capaci è sempre più difficile superare le difficoltà<br />
e il disinteresse che la società dell’immagine e del<br />
rapido consumo ci impongono.<br />
Vi ringrazio ancora nella fiducia che mi è stata data<br />
nel condurre per tanti anni l’ASAC, esperienza che se<br />
da una parte mi ha impegnato moltissimo dall’altra<br />
mi ha dato modo di avere esperienze umane rare<br />
e preziose e di crescere come uomo. Auguro a tutti<br />
i nostri cori e musicisti un anno di proficuo lavoro<br />
e di soddisfazioni artistiche e umane, come solo<br />
lo stare in coro può dare; ringrazio ancora quanti<br />
hanno consentito, consentono e consentiranno<br />
con il proprio impegno la realizzazione dello<br />
straordinario mosaico di iniziative posto in<br />
essere nella nostra regione sia tramite la nostra<br />
Associazione che dai singoli gruppi corali. Insieme<br />
abbiamo fatto cose bellissime e tante altre potremo<br />
continuare a farne. Basta crederci e partecipare con<br />
amicizia e passione, la musica farà il resto.<br />
Grazie.<br />
Il Presidente ASAC Veneto<br />
Alessandro Raschi<br />
Verbale assemblea generale<br />
dell’ ASAC – Veneto 2014<br />
Il 16 marzo 2014 alle ore 10 presso il teatro Politeama, Corso Vittorio Emanuele II n° 211, ad Adria (Ro)<br />
si è tenuta in seconda convocazione l’assemblea generale ordinaria dell’ASAC Veneto, con il seguente o.d.g.:<br />
1) Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e degli scrutatori<br />
2) Relazione morale del Presidente dell’ASAC<br />
3) Relazione finanziaria: consuntivo 2013. Preventivo 2014 e relazione del collegio dei Sindaci<br />
4) Interventi dei delegati<br />
5) Votazione di approvazione della relazione morale e finanziaria<br />
6) Varie ed eventuali<br />
Dopo i saluti iniziali del Segretario dell’Associazione, Caludio Sartorato, si procede all’analisi del’ordine del giorno.<br />
1) Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e degli scrutatori<br />
Con voto unanime dei presenti vengono nominate rispettivamente Presidente e Segretario<br />
dell’Assemblea le prof. Silvia Azzolin e Mara Bellettato. Fa fede delle presenze il foglio di registrazione<br />
compilato dai partecipanti. La Presidente Azzolin invita il Sindaco di Adria Massimo Barbujani,<br />
il Consigliere Regionale Mauro Mainardi e il Presidente di FENIARCO Fornasier a rivolgere un<br />
saluto alla platea. Inoltre la Presidente della Provincia Tiziana Virgili interviene portando i saluti<br />
dell’Amministrazione Provinciale, dicendosi felice che l’Asac abbia scelto per la sua assemblea Adria.<br />
2) Relazione morale del Presidente dell’ASAC<br />
Il Presidente Regionale dell’ASAC Alessandro Raschi espone la sua dettagliata relazione morale.<br />
3) Consuntivo 2013, preventivo 2014, relazione collegio dei sindaci Il Segretario dell’ASAC<br />
Claudio Sartorato, illustra la sua relazione finanziaria che precedentemente era stata<br />
distribuita in copia ai partecipanti. Il dott. Zennaro presenta la relazione del collegio<br />
dei sindaci. La documentazione relativa ai punti 2 e 3 sarà allegata al presente verbale.<br />
Alle ore 11 il Venezze Consort, diretto dal M° Giorgio Mazzuccato, propone un intermezzo corale<br />
molto apprezzato dal numeroso pubblico presente in sala.<br />
I lavori dell’Assemblea riprendono alle ore 11,30.<br />
4) Interventi dei delegati<br />
Il primo intervento è di Daniela Coralaita che dà voce ad una accorata lettera<br />
del maestro De Marzi (vedi articolo nelle pagine seguenti, ndr), che si dimostra<br />
amareggiato per la mancata attivazione del corso di canto gregoriano, vedendo<br />
in ciò una ulteriore sconfitta della fede, della poesia e della buona musica. Il<br />
Maestro invita i parroci a istituire piccoli spazi durante almeno una messa<br />
domenicale per il canto gregoriano a difesa della fede e della nostra tradizione<br />
musicale. Interviene poi il presidente della Corale Zumellese di Mel (BL),<br />
Massimo Corriani, puntando il dito contro i mezzi di comunicazione (canali televisivi e radio), in quanto non rendono<br />
la giusta visibilità al canto corale se non, quando lo fanno, in quota millesimale piegando la scelta dei repertori<br />
presentati alle esigenze di audience. Lamenta inoltre la poca considerazione per il canto corale nella società attuale.<br />
La risposta al secondo intervento è affidata al presidente Sante Fornasier, che esprime la sua condivisione con<br />
quanto esposto dal direttore del coro di Mel. Appare chiaro a tutti, afferma il presidente FENIARCO, come in Italia<br />
ci sia poca considerazione per la cultura e ancor meno per la musica. L’educazione musicale è tristemente assente<br />
nella scuola italiana e anche testate giornalistiche prestigiose come “la Repubblica” hanno della coralità concetti<br />
vecchi e stereotipati. Anche il presidente ASAC conferma che i contatti avuti con la Rai di Venezia non hanno<br />
portato ad alcun risultato. Infine il presidente Raschi risponde brevemente ad alcune puntualizzazioni espresse dal<br />
dott. Zennaro, riguardanti la partecipazione del collegio dei sindaci alle riunione di Consiglio.<br />
5) L’assemblea è invitata a votare sui punti 2 e 3<br />
La relazione morale e quella finanziaria vengono approvate all’unanimità con distinte votazioni.<br />
6) Varie ed eventuali.<br />
IL presidente prima di salutare i delegati e di ringraziarli per la partecipazione qualificata invita i presenti a<br />
partecipare al seminario pomeridiano tenuto dalla prof. Righini sulla “Comunicazione verbale e non verbale del<br />
direttore di coro” L’assemblea chiude i propri lavori alle ore 12,35.<br />
Il segretario verbalizzatore<br />
Mara Bellettato<br />
Verbale dell’assemblea<br />
12<br />
13
L’ottava<br />
In partenza il Festival della Coralità Veneta 2014<br />
Sono già trascorsi due anni dall'ultima edizione del Festival (2012) ed è giunto il momento di cominciare a<br />
scaldare i motori per partecipare ad un appuntamento che sottolinea in modo inequivocabile la vivacità del<br />
mondo corale Veneto. TUTTI I CORI VENETI POSSONO PARTECIPARE. Invitiamo il mondo corale regionale a<br />
considerare seriamente il Festival come una concreta opportunità di crescita stilistica ed umana, un pretesto<br />
per migliorare il proprio assetto qualitativo, un'occasione per approfondire lo studio di brani "conosciuti" o<br />
per affrontarne di nuovi. Anche la possibilità di ricevere una valutazione tecnica e dei consigli per la propria<br />
crescita artistica da parte della Commissione Valutatrice, può essere motivo di sprono per la partecipazione<br />
al Festival. Nelle scorse edizioni si sono sempre più evidenziate una grande varietà e qualità da parte dei cori<br />
partecipanti, con programmi decisamente differenziati nello stile e nel genere peraltro spesso ben caratterizzati<br />
nella stesura dei propri progetti artistici. Anche l'organizzazione stessa del Festival ha affinato nel tempo<br />
il proprio assetto, attuando migliorie e novità che ad oggi rendono la manifestazione un evento di altissimo<br />
livello culturale. In particolare viene introdotta la categoria "Canto ed elaborazioni di carattere pop-jazz, gospel,<br />
spiritual" in modo da poter offrire uno spazio specifico alle numerose formazioni corali del territorio che si<br />
dedicano a questi generi. La presenza all'appuntamento, come cantore di un Coro in esibizione o come semplice<br />
ascoltatore, è vivamente consigliata a tutti i Soci dell'ASAC: anche questo può essere un modo per promuovere<br />
e valorizzare il grande lavoro che la coralità veneta svolge da anni sul fronte culturale e sociale.<br />
Il Bando<br />
L’A.S.A.C. Veneto e la Regione del Veneto promuovono<br />
ed organizzano l’8° Festival della Coralità Veneta<br />
con il patrocinio del Comune e della Provincia di<br />
Venezia. La manifestazione sarà suddivisa in due<br />
categorie e si svolgerà a Venezia e in importanti<br />
città del Veneto nel mese di ottobre 2014. Il Festival<br />
si svolge a cadenza biennale.<br />
Scopi del Festival<br />
Favorire la crescita e l’affermazione dei cori<br />
veneti; stimolare e valorizzare nuove esperienze<br />
e repertori nell’ambito dell’esecuzione corale,<br />
della composizione, dell’arrangiamento e<br />
dell’elaborazione. I cori potranno aderire alla<br />
categoria 1 o 2 e potranno iscriversi presentando<br />
un progetto relativo a una delle seguenti sezioni:<br />
• SEZIONE A: Composizioni d’autore sacre e/o<br />
profane<br />
• SEZIONE B: Composizioni, elaborazioni o<br />
arrangiamenti su temi di ispirazione popolare<br />
• SEZIONE C: Composizioni per cori di voci bianche<br />
e cori scolastici<br />
• SEZIONE D: Composizioni, elaborazioni o<br />
arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spirituals<br />
Il Festival prevede un concorso per i progetti a cui<br />
concorrono entrambe le categorie e un concorso<br />
con valutazione dell’esecuzione a cui concorre<br />
la categoria 2 I cori ammessi alla categoria 1 si<br />
esibiranno in un concerto presentando il proprio<br />
progetto (sabato 4, 11 e 18 ottobre 2014);<br />
i cori ammessi alla categoria 2 parteciperanno<br />
alle audizioni con il proprio progetto (in base al<br />
numero di iscritti le audizioni si terranno a Venezia<br />
sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014 o solamente<br />
domenica 26 ottobre), saranno valutati dalla<br />
giuria e suddivisi in fasce di merito. I cori della<br />
categoria 2 selezionati nella fascia di eccellenza<br />
dalla giuria parteciperanno al concerto finale ove<br />
sarà attribuito il “Gran Premio dell’8° Festival<br />
della Coralità Veneta”. Durante il concerto finale<br />
saranno consegnati i premi relativi ai progetti, a cui<br />
concorreranno unitamente le due categorie.<br />
Regolamento<br />
Art.1 – Requisiti per l’ammissione<br />
Al Festival possono partecipare tutti i complessi<br />
corali o gruppi vocali amatoriali veneti con organico<br />
misto, maschile, femminile, di voci bianche. I coristi<br />
dei cori di voci bianche dovranno essere nati non<br />
prima del 31/12/1999. Il requisito dell’amatorialità<br />
non è richiesto per il direttore e per eventuali<br />
strumentisti. Per i cori soci ASAC l’iscrizione è<br />
gratuita Ai cori non iscritti ASAC è richiesta una<br />
quota d’iscrizione pari a € 150,00 da versare a ASAC<br />
Veneto tramite bollettino postale sul CCP 12067302<br />
o con bonifico bancario sul conto UNICREDIT<br />
BANCA – agenzia Mestre Torre Belfredo IBAN: IT25P<br />
02008 02020 000100050555. In caso di mancata<br />
accettazione dell’iscrizione dalla Commissione<br />
Artistica del Festival la quota sarà restituita. La<br />
8° Festival della Coralità Veneta<br />
15
8° Festival della Coralità Veneta<br />
Commissione artistica nominata per il Festival (vedi<br />
art. 4), ammetterà, a suo insindacabile giudizio, i<br />
cori che inoltreranno domanda di partecipazione<br />
entro il 15 giugno 2014, valutando una recente<br />
registrazione, presentata su supporto CD-audio,<br />
e la validità dei progetti presentati (vedi art. 3).<br />
Sarà data preferenza al repertorio che presenterà<br />
maggiori elementi di interesse compositivo,<br />
di originalità, di novità o di valorizzazione della<br />
cultura e della tradizione musicale del Veneto.<br />
La Commissione si riserva la facoltà di chiedere<br />
modifiche o integrazioni dei repertori proposti.<br />
Art. 2 – Categorie<br />
I cori potranno richiedere l’iscrizione alle categorie<br />
1 o 2. I cori che richiederanno di partecipare alla<br />
categoria 1 parteciperanno a uno dei concerti<br />
previsti nei giorni 4, 11 e 18 ottobre 2014 e dovranno<br />
presentare un progetto relativo ai brani come da<br />
art 3. Ai concerti sarà presente una commissione<br />
d’ascolto composta da alcuni membri della<br />
commissione artistica dell’ASAC, i quali avranno cura<br />
di relazionare brevemente in merito all’esecuzione<br />
di ciascun coro. Le schede con le relazioni verranno<br />
inviate al direttore del coro. Essendo la categoria<br />
1 non competitiva, le valutazioni sono espresse ad<br />
esclusivo uso e interesse del Coro e del Direttore. I<br />
cori che richiederanno di partecipare alla categoria<br />
2 dovranno presentare un progetto relativo ai brani<br />
come da art 3 e parteciperanno alle audizioni a<br />
Venezia (in base al numero di iscritti le audizioni<br />
si terranno domenica sabato 25 e domenica 26<br />
ottobre 2014 o solamente domenica 26 ottobre) per<br />
l’attribuzione della fascia, di eventuali premi speciali<br />
e del Gran Premio dell’8° Festival della Coralità<br />
Veneta. I cori selezionati in fascia di eccellenza<br />
parteciperanno al concerto finale, eseguendo uno<br />
o più brani, per l’assegnazione del Gran Premio<br />
dell’8° Festival della Coralità Veneta. Durante il<br />
concerto finale saranno rese note le fasce assegnate,<br />
i punteggi e consegnati eventuali premi speciali e il<br />
Gran Premio dell’8° Festival della Coralità Veneta.<br />
Entrambe le categorie parteciperanno unitamente<br />
alla valutazione dei progetti presentati e le<br />
premiazioni avranno luogo domenica 26 ottobre<br />
2014 durante il concerto finale.<br />
Art. 3 – Formazione del repertorio<br />
Il tempo a disposizione di ciascun coro è di 15<br />
minuti circa, pause comprese per i cori della<br />
categoria 2, di 20 minuti circa, pause comprese, per<br />
i cori della categoria 1. I tempi previsti dovranno<br />
essere rigorosamente rispettati. Il repertorio<br />
presentato, allo scopo di stimolare e valorizzare<br />
nuove esperienze nel campo della composizione<br />
e dell’esecuzione corale sacra e profana e<br />
promuovere repertori nuovi e tradizionali, colti e<br />
d’ispirazione popolare, dovrà essere presentato in<br />
forma di “Progetto” con una precisa denominazione<br />
(titolo) e accompagnato dalla documentazione<br />
che ne descriva le motivazioni e le connessioni tra<br />
e con le partiture presentate. I progetti dovranno<br />
essere presentati in forma grafica chiara e<br />
leggibile, sia in copia stampata che informatica (file<br />
Word, ecc...) Il programma può prevedere anche<br />
l’accompagnamento strumentale, purché questo<br />
non sia preponderante rispetto a quello corale; la<br />
Commissione Artistica di cui al seguente art. 4 ne<br />
valuterà l’ammissibilità. Il programma e il progetto<br />
potranno essere realizzati in collaborazione con<br />
autori o musicisti non appartenenti al complesso che<br />
lo presenta indicando il nominativo dell’estensore.<br />
Il progetto, unitamente al curriculum e alla foto del<br />
coro e del direttore, saranno stampati nel catalogo<br />
del Festival.<br />
Art. 4 – Commissione artistica<br />
L’ammissibilità dei cori sarà espressa da una<br />
Commissione artistica che avrà la facoltà di<br />
accettare, respingere o chiedere modifiche<br />
o integrazioni ai progetti proposti. Sarà data<br />
preferenza ai progetti che presenteranno maggiori<br />
elementi di interesse compositivo, di originalità,<br />
di novità o di valorizzazione della cultura e della<br />
tradizione musicale del Veneto. La commissione<br />
artistica sarà composta da tre membri nominati<br />
dall’ASAC, che non potranno far parte della Giuria,<br />
di cui al seguente art. 5. La commissione, valutati gli<br />
elaborati presentati sia dalla categoria 1 che dalla 2,<br />
assegnerà i premi ai progetti ritenuti meritevoli in<br />
ciascuna sezione.<br />
Art. 5 – Giuria<br />
La Giuria sarà composta da cinque esperti, di chiara<br />
fama nel campo della direzione, della composizione<br />
e della critica musicale, tre dei quali scelti al di<br />
fuori della Regione Veneto, che non si trovino in<br />
condizioni di incompatibilità con le funzioni loro<br />
assegnate. Tra i cinque membri sarà nominato il<br />
Presidente della Giuria. La Giuria sarà presente alle<br />
Selezioni e al Concerto finale di premiazione. Al<br />
termine della prima fase, valutate le esecuzioni di<br />
tutti i cori ammessi, la Giuria, a suo insindacabile<br />
giudizio, assegnerà la fascia di appartenenza ai<br />
cori che avranno raggiunto i punteggi previsti tra:<br />
Eccellenza (da 90 centesimi) Distinzione (da 80 a<br />
89,99 centesimi) Merito (da 70 a 79,99 centesimi)<br />
Tutti i cori della categoria 2 posizionati nella fascia<br />
di eccellenza di tutte le sezioni acquisiranno il diritto<br />
a concorrere e saranno chiamati a esibirsi durante<br />
il Concerto finale di premiazione per l’assegnazione<br />
del “Gran Premio dell’8° Festival della Coralità<br />
Veneta”.<br />
Art. 6 – Riconoscimenti e premi<br />
Durante il concerto finale di premiazione ad ogni<br />
coro sarà consegnato un Attestato di partecipazione<br />
e ai cori della categoria 2 che avranno raggiunto i<br />
punteggi necessari sarà assegnata la fascia di merito<br />
conseguita e comunicati i punteggi raggiunti. Sarà<br />
inoltre assegnato il “Premio del pubblico dell’8°<br />
Festival della Coralità Veneta” con la raccolta e<br />
conteggio delle schede di votazione distribuite<br />
tra il pubblico presente al concerto finale. Al<br />
Coro vincitore del “Gran Premio” del Festival sarà<br />
assegnato il Trofeo ed un premio in denaro di<br />
1.000,00 euro. Inoltre il coro parteciperà di diritto<br />
al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto nell’anno<br />
successivo, con un contributo spese di euro 500,00,<br />
se iscritto ASAC. I cori che raggiungeranno la fascia<br />
di eccellenza con il maggior punteggio per ogni<br />
sezione riceveranno il Premio (diploma) di primo<br />
classificato della relativa sezione. I cori classificatisi<br />
in fascia di eccellenza parteciperanno di diritto al<br />
Concorso Nazionale di Vittorio Veneto nell’anno<br />
successivo, con un contributo spese di euro 500,00<br />
riservato ai cori iscritti ASAC. L’ammissione ai<br />
concorsi è subordinata al rispetto dei regolamenti<br />
degli stessi e l’erogazione del contributo avverrà<br />
dopo la partecipazione ai concorsi in oggetto.<br />
Durante il concerto finale di premiazione saranno<br />
consegnati diploma ai progetti eventualmente<br />
segnalati e premio di euro 500,00 al progetto<br />
vincitore. In caso di ex-aequo, i premi saranno<br />
equamente suddivisi. La mancata partecipazione<br />
al Concerto finale da parte di un coro in fascia di<br />
eccellenza comporterà l’esclusione dello stesso<br />
coro dalla classifica. I cori classificati in fascia<br />
d’eccellenza saranno indicati prioritariamente per<br />
la partecipazione a concerti di prestigio a livello<br />
regionale, nazionale e internazionale. Potranno<br />
essere assegnati inoltre i seguenti Premi (diploma)<br />
speciali:<br />
• per la miglior interpretazione di un brano<br />
nella Sezione A; per la miglior interpretazione<br />
di un brano nella Sezione B; per la miglior<br />
interpretazione di un brano nella Sezione C;<br />
per la miglior interpretazione di un brano<br />
nella Sezione D; per la migliore esecuzione di<br />
un programma storico comprendente brani<br />
dal XVI, XVII-XXVIII-XXIX-XX, XXI secolo)<br />
• per la scelta della composizione d’autore<br />
ritenuta più interessante;<br />
• per l’esecuzione di un brano composto o<br />
armonizzato dal M° Pierangelo Valtinoni;<br />
• per la scelta dell’arrangiamento corale<br />
ritenuto più interessante;<br />
• premio speciale per il direttore che<br />
ha dimostrato particolari doti tecnicointerpretative<br />
Tutti i cori della seconda categoria, anche<br />
se non finalisti, possono essere selezionati<br />
all’assegnazione di uno dei Premi speciali.<br />
Art. 7 – Spese di viaggio<br />
Ai cori partecipanti al Festival saranno parzialmente<br />
rimborsate le spese di viaggio, previo invio della<br />
relativa documentazione, nella misura del 20%<br />
delle spese documentate (fino a un max di € 600).<br />
Ai cori partecipanti ai concerti della categoria 1 e<br />
al concerto finale di premiazione (categoria 2) sarà<br />
offerta la cena o un rinfresco.<br />
Art. 8 – Presentazione delle domande<br />
Le domande di partecipazione, conformemente a<br />
quanto previsto all’Art. 3, unitamente al progetto<br />
ed alle relative partiture in tre copie ordinatamente<br />
rilegate, dovranno esser inviate alla Segreteria<br />
dell’A.S.A.C. (Via Vittorio Veneto 10 – 31033<br />
Castelfranco Veneto ), entro e non oltre il 15 giugno<br />
2014. È ammesso l’invio di tutta la documentazione<br />
richiesta via e-mail, entro i termini indicati, nei<br />
formati di uso più comune e suddivisa in file<br />
ordinati e facilmente riconoscibili. La sola domanda<br />
di partecipazione dovrà comunque pervenire<br />
in originale e firmata nei termini indicati. Nella<br />
domanda dovranno essere allegati:<br />
• modulo di iscrizione, correttamente compilato<br />
(scaricabile dal sito dell’Associazione)<br />
• breve curriculum e foto del coro e del direttore<br />
• elaborati di Progetto su supporto cartaceo ed<br />
informatico<br />
• programma con titolo e autore di ogni brano<br />
presentato completo con l’indicazione del tempo di<br />
esecuzione in minuti primi<br />
• CD-audio contenente registrazioni recenti del coro.<br />
Entro il 31 luglio 2014, l’ A.S.A.C. comunicherà ai<br />
cori l’esito delle ammissioni al Festival, le date e<br />
le località in cui si terrà la manifestazione. I cori<br />
selezionati nella categoria 2 dovranno inviare<br />
entro il 15 settembre 2014, 5 copie delle partiture<br />
presentate al festival o file in pdf delle partiture in<br />
oggetto (se non già inviato).<br />
Art. 9 – Diritti di registrazione e trasmissione<br />
L’ASAC si riserva ogni diritto di registrazione e di<br />
trasmissione audiovisiva delle esecuzioni, senza che<br />
ai complessi partecipanti spetti alcun compenso.<br />
I brani eseguiti durante le Selezioni e durante il<br />
Concerto Finale di Premiazione potranno essere<br />
interamente registrati in audio con la conseguente<br />
possibilità per l’ASAC di produrre e distribuire<br />
una compilation su compact-disc composta dalle<br />
migliori esecuzioni dei cori partecipanti al Festival,<br />
a prescindere dalla loro ammissione o meno<br />
al Concerto di Premiazione finale. La scelta dei<br />
suddetti brani sarà fatta insindacabilmente dalla<br />
Commissione artistica dell’ASAC.<br />
8° Festival della Coralità Veneta<br />
16<br />
17
L’opportunita’ della formazione<br />
Il corso residenziale per direttori e allievi direttori di coro<br />
L’A.S.A.C. ogni anno nel mese di agosto organizza un<br />
corso residenziale per Direttori e Allievi Direttori di<br />
Coro volto alla formazione ed aggiornamento sulle<br />
materie indispensabili e fondamentali per migliorare<br />
la preparazione individuale indirizzata alla direzione<br />
di un coro. La formazione riguarda vocalità,<br />
tecnica di direzione, gestualità, intonazione e suono<br />
corale, gestione della prova, repertorio, analisi della<br />
partitura ed esecuzione. Nel 2014 saranno istituiti<br />
due corsi:<br />
•Corso A, propedeutico: 18-19-20-24 agosto<br />
Massimo 30 iscritti. Dedicato a coloro che desiderano<br />
avviarsi alla direzione non avendo mai diretto<br />
un coro o, pur avendo una certa esperienza di<br />
direzione e una certa conoscenza della musica, volessero<br />
rafforzare l’apprendimento delle basi della<br />
direzione corale ed apprendere elementi di vocalità.<br />
• Corso B, avanzato: 21-22-23-24 agosto<br />
Massimo 15 iscritti. Per i Direttori di consolidata<br />
esperienza interessati ad affrontare ed analizzare<br />
nuovi repertori, vocalità e metodologie di gestione<br />
delle prove ed esecutive.<br />
La selezione dei due gruppi, ove necessaria, si baserà<br />
sui curriculum inviati. Le lezioni e le esercitazioni si<br />
svolgeranno sia in forma individuale che collettiva ed<br />
i corsisti avranno la possibilità di avvicendarsi anche<br />
nella direzione del coro-laboratorio con esecuzione<br />
di alcuni brani le cui partiture saranno fornite ad<br />
ogni corsista con la comunicazione di accettazione.<br />
I corsi si articoleranno, di massima, in n°. 32 ore di<br />
lavoro cadauno, e saranno condotti dal M° Pasquale<br />
Veleno e dal vocalista M° Sandro Naglia, affiancati<br />
dal Maestro Manolo Da Rold per lo studio della<br />
tecnica di base della gestualità nella direzione.<br />
Rispetto alle ultime edizioni dei corsi, già profondamente<br />
modificate rispetto al tradizione corso con<br />
l’introduzione dei due livelli, sono state inserite ulteriori<br />
migliorie.<br />
Le ore di corso sono aumentate in modo considerevole<br />
e viene diversificata e ampliata la gamma di<br />
lezioni che parallelamente ed individualmente, in<br />
gruppo e con i singoli sono tenute dai diversi docenti.<br />
Ai due corsi sarà dedicato uno spazio per l’approfondimento<br />
del repertorio e incontro con importanti<br />
compositori domenica 24 mattina con una<br />
conferenza e dibattito. La giornata di domenica 24<br />
agosto è comune per i due corsi (facoltativa per il<br />
corso A) ed è riservata nel pomeriggio alla concertazione<br />
finale dei brani con i cori laboratorio per il<br />
concerto pubblico che si terrà alle 21,00 in un prestigioso<br />
luogo del bellunese.<br />
I corsisti selezionati dai docenti saranno impegnati<br />
nella direzione dei cori durante il concerto. Entrambi<br />
i corsi si avvarranno quindi della collaborazione di<br />
diversi cori laboratorio di ottimo livello artistico e di<br />
organico femminile, maschile e misto, con repertorio<br />
sacro, profano e popolare.<br />
Sicuramente la presenza di questi cori rappresenta<br />
un grosso sforzo organizzativo ed economico per<br />
l’ASAC ma garantisce un salto di qualità notevole nel<br />
lavoro dei corsi.<br />
Sede del corso sarà il Palazzo delle Contesse, in piazza<br />
Papa Luciani a Mel (BL) e il vitto e alloggio sarà<br />
assicurato presso un vicino albergo che si trova sempre<br />
in piazza Papa Luciani a Mel.<br />
È possibile la partecipazione ai corsi per gli uditori<br />
(non iscritti ai corsi) sia residenti che non, ed è possibile<br />
prenotare l’alloggio per eventuali accompagnatori<br />
non partecipanti ai corsi.<br />
A Mel (BL)<br />
18/24 Agosto 2014<br />
I numeri del CORSO RESIDENZIALE<br />
(in base ai dati 2013):<br />
7 giorni di lezione<br />
1 corso base<br />
1 corso avanzato<br />
32 ore di lezione ogni corso<br />
3 docenti, 1 coordinatore,<br />
1 segretario 1 compositore-relatore<br />
40 direttori di coro iscritti<br />
8 uditori iscritti<br />
3 cori laboratorio<br />
90 Coristi<br />
1 conferenza-dibattito<br />
70 Persone pubblico alla conferenza<br />
300 Persone pubblico al concerto finale<br />
Corso Residenziale 2014<br />
19
GO... GOSPEL !!!<br />
I° Workshop gospel, spiritual e vocal pop-jazz<br />
In questi ultimi anni si è verificata una eccezionale e spontanea proliferazione di cori che si dedicano al<br />
repertorio vocal pop-jazz, gospel e spiritual. Ne sono testimonianza sia le iscrizioni di cori che giungono<br />
all’ASAC, sia le numerose manifestazioni che li vedono protagonisti. Anche le partecipazioni di cori con questo<br />
repertorio al 7° Festival della Coralità Veneta, caratterizzate da un elevato livello artistico valutato dalla Giuria,<br />
sono un ulteriore importante segnale che ci ha spinti a individuare nel bando dell’edizione del Festival 2014<br />
una sezione dedicata a questo specifico repertorio. Si è ritenuto opportuno inserire quindi tra le numerose<br />
attività dell’ASAC un’iniziativa dedicata a questo settore, coinvolgendo alcuni tra i musicisti più qualificati.<br />
L’ASAC, associazione che coordina l’attività di 320 cori di tutto il Veneto, ricca della sua trentacinquennale<br />
esperienza, ritiene importante fornire ai gruppi che lo desiderano, compresi i cori non iscritti a cui viene<br />
ampliata la presente proposta, un prezioso supporto formativo e associativo in favore di un’attività concertistica<br />
più articolata, secondo il livello e le aspirazioni di ciascun coro, anche in un contesto più ampio e gratificante.<br />
In questa ottica l’ASAC, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Abano Terme organizza “Go Gospel!<br />
I° Workshop gospel, spiritual e vocal pop-jazz” che si terrà dal pomeriggio di giovedì 26 giugno a domenica<br />
29 giugno ad Abano Terme.<br />
Il workshop è dedicato a cori, gruppi vocali, direttori e singoli coristi. Il meeting sarà articolato in lezioni<br />
parallele con tre docenti che seguiranno programmi e repertori diversi che saranno eseguiti dai partecipanti<br />
(cori completi, gruppi di coristi o singoli coristi o direttori di coro) durante il concerto conclusivo del meeting. I<br />
cori completi iscritti al laboratorio potranno esibirsi durante le serate di venerdì e sabato in concerti organizzati<br />
appositamente ad Abano e nei centri limitrofi. Il laboratorio sarà condotto dai maestri NEHEMIAH H.<br />
BROWN, DANIEL THOMAS e ANDREA D’ALPAOS.<br />
Gli interessati dovranno dare la loro adesione<br />
entro il 25 maggio 2014 e presentarsi entro le ore<br />
15.00 di giovedì 26 giugno 2014 in modo da consentire<br />
la sistemazione in camera prima dell’inizio del corso.<br />
Il corso sarà avviato con un minimo di 90 partecipanti.<br />
In caso di annullamento le quote versate saranno<br />
restituite.<br />
L’albergo principale che ospiterà i corsisti residenti,<br />
di grande prestigio e dotato di tutti confort, è il<br />
quattro stelle Ariston Molino Buja, in pieno centro<br />
di Abano Terme. In caso di un numero di richieste<br />
superiore alla disponibilità saranno disponibili spazi<br />
in analoghi Hotels limitrofi.<br />
È possibile la partecipazione di gruppi corali,<br />
ma anche di singoli direttori, insegnanti o coristi<br />
eventualmente con accompagnatori non partecipanti<br />
ai laboratori, viste le attrattive della località e dei<br />
dintorni e le dotazioni dell’albergo.<br />
Inoltre è possibile la partecipazione di singoli o<br />
gruppi con la formula non residenti.<br />
La quota di partecipazione, da versare all’adesione<br />
comprende vitto (cena del giovedì, colazione, pranzo<br />
e cena di venerdì e sabato, colazione e pranzo della<br />
domenica), alloggio, supporti didattici e competenze<br />
artistiche. Eventualmente è possibile integrare<br />
con alcune iscrizioni prima dell’inizio dello stage<br />
compatibilmente con le disponibilità di spazi.<br />
I direttori, oltre che assistere alle lezioni dei vari<br />
gruppi, potranno usufruire della consulenza dei<br />
docenti in merito a orientamenti didattici e scelte<br />
repertoriali. Sarà inoltre possibile ospitare eventuali<br />
accompagnatori, alle condizioni di seguito indicate,<br />
senza la partecipazione ai laboratori corali.<br />
Go... Gospel!!!<br />
20<br />
21
Bassano fucina<br />
della futura musica corale<br />
di Elisa Artuso<br />
5° Meeting Bassano<br />
È calato il sipario sulla V° edizione del Meeting per<br />
Cori di Voci Bianche e Cori Giovanili, organizzato<br />
dall’ASAC (associazione che coordina l’attività di<br />
340 realtà corali di tutto il Veneto) in collaborazione<br />
con il Coro Giovani Voci Bassano e con il patrocinio<br />
del comune di Bassano del Grappa. L’evento si è<br />
svolto sotto la direzione artistica della professoressa<br />
Cinzia Zanon che ha coinvolto nella manifestazione<br />
docenti di elevato spessore professionale e di grande<br />
carisma: Stefania Piccardi, Carlo Pavese e Lorenzo<br />
Fattambrini infatti hanno reso unico questo momento<br />
di formazione per i 230 bambini e ragazzi coinvolti.<br />
Tanta energia, tante emozioni e un grande desidero<br />
di condividere la passione per la musica corale hanno<br />
caratterizzato la tre giorni bassanese, che si è svolta<br />
da venerdì 7 a domenica 9 febbraio 2014, presso<br />
l’Istituto Scalabrini, nel cuore della città.<br />
“Musiche bellissime, maestri bravi e professionali e il<br />
piacere di stare insieme”: così rispondono alcuni allievi<br />
della sezione cori giovanili a cui abbiamo chiesto cosa<br />
porteranno a casa dopo il meeting. L’attività è stata<br />
molto intensa: i 15 cori partecipanti, provenienti da<br />
tutta Italia, sono stati suddivisi in tre sezioni a seconda<br />
dell’età; le voci bianche in un gruppo dai 6 agli 10 anni<br />
e in uno dai 11 ai 15 anni, mentre i ragazzi nati dal<br />
1997 in poi hanno costituito un coro giovanile.<br />
Sabato sera alcune delle formazioni corali partecipanti<br />
si sono esibite con brani del proprio repertorio,<br />
mentre nel pomeriggio di domenica, sempre presso la<br />
chiesa dell’Istituto Scalabrini, si è svolto il concerto<br />
conclusivo in cui le tre sezioni hanno presentato il<br />
lavoro svolto nei laboratori. Il gruppo dei bambini<br />
ha eseguito una meravigliosa fiaba musicale, I<br />
<strong>Musica</strong>nti di Brema, adattata da Anna Galliano, sotto<br />
la direzione della docente Stefania Piccardi, con<br />
l’accompagnamento al pianoforte di Cristina Capano<br />
e con la voce narrante di Elisa Maroso. In poche ore<br />
di prove i bambini sono stati letteralmente stregati<br />
dalla fiaba. “Porterò con me la gioia e la freschezza<br />
di questi giovani interpreti – ha affermato la M°<br />
Stefania Piccardi – solo apparentemente piccoli ma<br />
già grandi e forti nell’animo! Hanno saputo affrontare<br />
un laboratorio di tre giorni molto intenso e hanno<br />
dimostrato la loro voglia di cantare e di stare assieme.<br />
La musica è comunicazione e il coinvolgimento nella<br />
storia dei musicanti di Brema mi ha permesso di<br />
creare con i bimbi una grande empatia: voce, corpo,<br />
mente e cuore lavorano insieme e i bambini l’hanno<br />
dimostrato con la loro grande espressività e voglia di<br />
mettersi in gioco”.<br />
Successivamente il pubblico ha potuto apprezzare<br />
la passione trasmessa dal docente Carlo Pavese ai<br />
cantori dagli 11 ai 15 anni. L’emozione della platea<br />
e dei ragazzi era palpabile: durante l’esibizione dei<br />
cinque brani, ritmo e movimento sono stati abbinati<br />
a performance corali inedite. Il M° Carlo Pavese,<br />
accompagnato al pianoforte dal M° Massimo Zulpo e<br />
alle percussioni da Enrico Cenci, si detto emozionato<br />
per l’entusiasmo che ha visto nei giovani allievi e per<br />
la positività con cui hanno affrontato la costruzione di<br />
brani per nulla semplici, imparandoli tutti a memoria<br />
Echi dalla quinta edizione<br />
del meeting per cori di voci<br />
bianche e giovanili<br />
in così poco tempo. “Già dal primo incontro mi sono<br />
reso conto che il gruppo era molto motivato, ha colto<br />
stimoli e superato difficoltà, sostenendo ben sette<br />
ore di laboratorio in un solo giorno e riservando<br />
incredibili energie per la serata”.<br />
Infine, il gruppo dei cori giovanili ha chiuso la<br />
manifestazione, interpretando un Medley da “Les<br />
Miserables”, tratto dall’omonimo musical nonché film di<br />
recente produzione. Il maestro Lorenzo Fattambrini<br />
ha guidato gli allievi in un lavoro impegnativo e<br />
intenso. “Il livello di questo gruppo, seppur composito,<br />
si avvicina a quello professionistico – ha affermato il<br />
Maestro – e la loro voglia di impegnarsi nel costruire<br />
un pezzo complesso come questo Medley è stata<br />
palpabile fin dalle prime prove. Porterò con me la loro<br />
energia: mi hanno letteralmente ricaricato le pile!”. Al<br />
concerto conclusivo era presente il Presidente di Asac,<br />
Alessandro Raschi, piacevolmente meravigliato<br />
per la massiccia presenza di cori e per l’entusiasmo<br />
contagioso che si respirava al Meeting.<br />
“Questo evento ha dimostrato ancora una volta che la<br />
musica corale per i giovani è una grande opportunità<br />
di crescita personale e rappresenta un’occasione<br />
formativa gratificante, densa di incontri positivi e<br />
di momenti come questo che si trasformano in un<br />
bagaglio ricco per gli adulti del futuro. Un motivo<br />
in più per guardare al domani con ottimismo, nella<br />
speranza che cresca anche da parte delle istituzione<br />
scolastiche l’attenzione per la musica corale”.<br />
Infine Cinzia Zanon, che ha curato la direzione<br />
artistica dell’evento, ha sottolineato quanto la<br />
responsabilità e l’impegno nell’organizzare una<br />
manifestazione come il Meeting sia pienamente<br />
appagata dalla partecipazione viva e crescente,<br />
dall’energia, dall’impegno e dai risultati tangibili della<br />
V edizione. Il pubblico e i ragazzi sono stati congedati<br />
con l’augurio di un prossimo Meeting 2015 ancora più<br />
ricco e gratificante.<br />
22<br />
23
Tre Pini di Padova:<br />
si riparte con un coro del liceo<br />
Echi dal concerto di gala del<br />
48° Concorso Corale Nazionale<br />
di Matteo Morgan (già corista dei Tre Pini)<br />
di Massimo Zulpo<br />
Coro Tre Pini (PD)<br />
La nostra coralità veneta sta invecchiando? La<br />
risposta non è affermativa per il Coro Tre Pini<br />
di Padova. Gianni Malatesta ci stupisce ancora<br />
una volta non solo come valente armonizzatore e<br />
compositore ma come attrattore di “nuove leve” che<br />
vanno a dar vita ad una nuova formazione corale:<br />
Il Coro degli allievi del Coro Tre Pini di Padova (vedi<br />
foto) è sorto nell’aprile del 2013.<br />
All’invidiabile età di 88 anni, Malatesta ha<br />
intrapreso una nuova esperienza musicale grazie<br />
all’entusiasmo di due allievi del liceo scientifico<br />
Nievo…ebbene la storia si ripete. Infatti egli afferma:<br />
Nel '57 dirigevo il coro del Cai di Padova da nove<br />
anni. Tuttavia nello stesso anno un gruppo di<br />
studenti universitari mi chiese di creare una nuova<br />
formazione. Nacque così il Coro Tre Pini.<br />
Con questi ragazzi ho fatto lo stesso». «Circa un<br />
anno fa mi ha contattato la mamma di un ragazzo<br />
che studia al Conservatorio Pollini, chiedendo se<br />
poteva entrare nel coro», racconta Gianni, «Alle<br />
prove si è presentato con un compagno di classe. La<br />
volta dopo hanno portato altri due amici.<br />
Vedendo che si erano appassionati, ho proposto di<br />
fondare un gruppo di giovani. Ed eccoci qua». Metà<br />
degli allievi cantori, frequenta la stessa classe, la<br />
quinta C dello scientifico Nievo. Tra loro Francesco<br />
Valandro e Tommaso Piron, i primi ad avvicinare<br />
il maestro, dopo aver creato il coro scolastico<br />
"Fatidici Vati" in seconda superiore, intonando in<br />
classe alcuni canti alpini tra la meraviglia generale.<br />
Il ricambio generazionale<br />
dei cori veneti<br />
Gli altri otto frequentano altri licei, istituti superiori<br />
o corsi universitari. I nuovi allievi apprendono le<br />
parti velocemente, con passione e trasmettono<br />
nuova vitalità che ha fatto ringiovanire anche il<br />
maestro. Il gruppo degli allievi prova ogni martedì e<br />
venerdì prima del “gruppo storico” e col quale si è<br />
già esibito in alcuni concerti.<br />
Un avvenimento così piacevole, pone anche la<br />
riflessione a chi è ai vertici dell’associazione dei<br />
cori veneti, di poter valorizzare o far istituire dove<br />
mancanti i cori nelle scuole di ogni ordine e grado al<br />
fine di favorire nelle nostre formazioni un naturale<br />
ricambio generazionale.<br />
Il Teatro da Ponte è gremito. Con un ritardo accademico<br />
probabilmente eccessivo comincia lo spettacolo.<br />
La parte introduttiva è decisamente troppo lunga<br />
e cerimoniosa e solo dopo quasi un'ora dall'inizio<br />
programmato della serata si riescono ad ascoltare le<br />
prime note.<br />
Il Coro Giovanile "Artemusica" di Valperga (TO)<br />
colpisce subito nel brano a cappella 'La bella al ballo'<br />
per una vocalità matura che richiama in parte il colore<br />
delle voci bianche dei cori di matrice tedesca.<br />
I tre brani successivi, ottimamente accompagnati al<br />
pianoforte, sono dei classici ma per precisione nel<br />
fraseggio, nella pronuncia e per la chiarezza delle<br />
idee segnano da subito la differenza. Nulla sembra<br />
essere lasciato al caso, i brani di Britten, da "Ceremony<br />
of Carols", ormai un 'must' per i cori di voci bianche,<br />
hanno comunque un qualcosa di originale e di<br />
mai sentito.<br />
E' poi la volta del Coro Montecimon di Miane (TV).<br />
Cambiano le sonorità e il nuovo ambiente virato al<br />
grave è cosa gradita.<br />
Il coro canta in modo molto curato. I tenori primi, in<br />
particolare nei primi 2 brani, sono spinti dalle partiture<br />
proposte a cantare su una tessitura molto, forse<br />
troppo alta e la voce di testa perde in parte di fusione<br />
con le restanti 3 voci. Tuttavia l'esecuzione risulta<br />
assai piacevole ed il pubblico apprezza salutando<br />
l'ultimo brano, la filastrocca Anda Petanda, con un<br />
applauso fragoroso.<br />
È la volta del Coro Kolbe di Mestre (VE).<br />
Il coro è composto di una ventina di bambini. Colpisce<br />
fin da subito il suono di questo coro. È un suono<br />
molto più chiaro rispetto a quello del coro giovanile<br />
precedente, ma la quantità di armonici che queste<br />
giovani voci sanno mettere in evidenza fornisce al<br />
coro un suono luminoso e potente.<br />
Sembra impossibile che senza fatica, senza spinta,<br />
voci così giovani possano produrre una tale massa<br />
sonora.<br />
Esecuzioni precise e dettagliate.<br />
Data la qualità dei Cori che competono al Gran Premio<br />
"Efrem Casagrande" ci si chiede, tra amici del<br />
pubblico, come farà la Giuria a decidere il vincitore:<br />
scelta né facile né scontata.<br />
Durante la pausa in cui la Giuria si ritira a deliberare,<br />
il Coro Artemusica intrattiene il pubblico dando nuovamente<br />
saggio del proprio virtuosismo eseguendo 2<br />
brani del romanticismo tedesco.<br />
Encomiabile il tentativo (ben riuscito) di eseguire<br />
questo repertorio poco frequentato ed ostico alla coralità<br />
italiana. Se per un pianista di Conservatorio è<br />
normale suonare opere di Schumann, Brahms, Mendelssohn,<br />
per quasi nessun coro in Italia è normale<br />
affrontare autori di questo tipo. Segno che il progetto<br />
Artemusica è più che un Coro: una vera scuola di musica,<br />
quasi un piccolo Conservatorio del canto corale.<br />
Ottima esibizione infine del Coro Voci Bianche Fran<br />
Venturini di Domio - S. Dorligo d. Valle (TS).<br />
Per certi versi dà sollievo ascoltare bambini che finalmente<br />
cantano canzoni da bambini. Non si tratta<br />
certo di un repertorio che permetta la conquista di<br />
un concorso come quello della Città della Vittoria, ma<br />
la qualità e lo spirito - non solo la simpatia - con cui<br />
questi brani vengono cantati offre forse il momento<br />
più frizzante di tutta la serata musicale.<br />
Nell'ambito del Concerto di Gala, e dell'intero Concorso<br />
Nazionale, si sente forte la mancanza di qualche<br />
coro misto in più. L'espressione più completa<br />
della coralità sembra essere del tutto assente in questa<br />
edizione del Concorso Nazionale e la sensazione<br />
che manchi qualcosa rimane forte.<br />
Infine, spettacolo nello spettacolo: la fluida e sempre<br />
fascinosa ars rhetorica di Bepi De Marzi.<br />
Le sue parole sono sempre poesia e musica. Anche<br />
quando racconta di una serata tra amici e vino rosso<br />
passata con l'amico Efrem Casagrande…<br />
48° Concorso Corale Nazionale<br />
24 25
Study Tour, secondo capitolo<br />
In diretta dal concorso nazionale di Vittorio Veneto 2014<br />
Riportiamo ora alcune considerazioni di due partecipanti allo Study Tour.<br />
“Ho trovato molto interessante l’opportunità, sfruttata il più possibile, di restare in sala per assistere alle prove<br />
prima dell’esibizione. In questa occasione è stato possibile cogliere la cura, l'impegno, l'affetto e la dolcezza con<br />
cui ogni direttore si rapporta con i propri cantori (penso ai gruppi di voci bianche in particolare). Ho colto il<br />
tentativo di ogni direttore di motivare e sostenere la convinzione dei coristi, trasmettendo fiducia, spendendo al<br />
meglio le proprie competenze gestuali, correggendo le ultime incertezze, giocando e accarezzando i più piccoli.“<br />
(Gino Victor Ruoso).<br />
“Questa esperienza è stata molto arricchente e utile in quanto ci ha permesso di seguire il concorso in modo<br />
attivo, con le partiture alla mano. Grazie alla guida di un maestro esperto, abbiamo potuto notare degli aspetti<br />
meno lampanti riguardo alla vocalità, all’interpretazione della varia letteratura proposta, con una chiave di<br />
lettura diversa dalla nostra. E’ stato anche piacevole incontrare altri direttori con cui confrontarci e scambiare<br />
opinioni, pareri ed esperienze. In merito a questo, mi è dispiaciuto molto che fossimo così in pochi, tenuto conto<br />
di quanti cori ci sono anche nella nostra zona. Purtroppo erano pochi anche i cori iscritti al concorso.“<br />
(Beatrice Fioretti)<br />
In qualità di tutor ringrazio i partecipanti a questo secondo study tour per aver partecipato con entusiasmo<br />
e competenze a questi due giorni intensi ma costruttivi. Speriamo che queste iniziative possano continuare<br />
e abbiano sempre più seguito, nonostante i tempi non siano dei migliori. Ascoltare e confrontarsi con altre<br />
realtà corali è sicuramente un’importante tappa per la nostra crescita corale.<br />
Study Tour<br />
di PierLuigi Comparin<br />
Per il secondo anno l’A.S.A.C ha organizzato uno<br />
study tour al 48° Concorso Nazionale di Vittorio<br />
Veneto, un’importante iniziativa di studio e<br />
formazione che permette a direttori e coristi di<br />
seguire questo importante evento corale in maniera<br />
attiva e non da semplice spettatore.<br />
La partecipazione a questa iniziativa prevedeva<br />
l’ascolto delle audizioni dei cori iscritti al concorso<br />
seguiti da momenti di dibattito con il maestro<br />
PierLuigi Comparin, docente-tutor incaricato<br />
dall’A.S.A.C. per accompagnare i partecipanti in un<br />
percorso di analisi e confronto.<br />
I partecipanti a questo secondo study tour sono<br />
stati: Alessandro Camillo (Corale S. Maria Assunta,<br />
Pieve di Soligo), Miriam Comito (Assisi), Beatrice<br />
Fioretti (Coro Diverse Voci, Treviso), Stefano<br />
Granzotto e Gino Victor Ruoso (Coro Cadore, Pieve<br />
di Cadore).<br />
Un doveroso ringraziamento va senz’altro agli<br />
organizzatori del Concorso e in particolare al M°<br />
Stefano Da Ros per la collaborazione e la cortese<br />
disponibilità.<br />
Tutti i partecipanti sono concordi nell’affermare<br />
che lo Study Tour si è rivelato un’opportunità<br />
di formazione utile fornire conoscenze tecniche<br />
importanti, seguendo attivamente i cori che<br />
provengono da esperienze diverse e che propongono<br />
organici e programmi davvero molteplici. E’ stato un<br />
momento estremamente utile anche per prendere<br />
le misure rispetto al proprio lavoro e comprendere<br />
quanto, uscendo dal personale ambiente canoro,<br />
vi sia di interessante e di stimolante nei percorsi<br />
altrui.<br />
Abbiamo particolarmente apprezzato il Coro<br />
giovanile “Artemusica”, ensemble dalle voci<br />
curatissime, espressive, ottimamente fuse e ben<br />
diretto da Debora Bria, direttore con personalità<br />
magnetica e scattante che si è distinto in tutti<br />
i progetti presentati con particolare aderenza<br />
stilistica.<br />
Ottimo anche il “Kolbe Children’s Choir” diretto da<br />
Alessandro Toffolo. Coro dal buon impasto vocale,<br />
ricco di freschezza, bel timbro vocale e dal fraseggio<br />
sempre interessante e fluido.<br />
Molto bene anche il coro Montecimon diretto<br />
da Paolo Vian, gruppo dalle buone voci, calde e<br />
morbide, che si sono messe particolarmente in luce<br />
nei brani di Roberto Padoin, grazie alla musicalità e<br />
al buon gusto del maestro.<br />
48° Vittorio Veneto:<br />
LE CLASSIFICHE<br />
La giuria esaminatrice del 48° Concorso Nazionale<br />
Corale di Vittorio Veneto, composta da Bepi De<br />
Marzi (Presidente), Roberto Gabbiani, Fabrizio<br />
Barchi, Paola Versetti e Cinzia Zanon, ha deliberato<br />
la seguente classifica:<br />
Cat. A – Progetto-programma:<br />
musiche originali d’autore<br />
1° premio: non assegnato<br />
2° Coro “Artemusica” di Valperga (TO)<br />
3° premio: non assegnato<br />
Cat. B – Progetto-programma:<br />
Canto polifonico di ispirazione popolare<br />
1° Coro “Montecimon” di Miane (TV)<br />
2° premio: non assegnato<br />
3° “Corale Barbisano” di Barbisano (TV)<br />
Cat. C – Progetto-programma riservato<br />
a cori giovanili<br />
1° Coro Giovanile “Artemusica” di Valperga (TO)<br />
2° “Giovani Cantori” dell’Accademia Vocale<br />
di Genova<br />
3° ex aequo “Kolbe Children’s Choir” di Mestre e<br />
Gruppo Vocale “Vogliam Cantare” di Trento<br />
Cat. D – Progetto-programma:<br />
riservato ai cori di voci bianche<br />
1° Kolbe Children’s Choir di Mestre (VE)<br />
2° Coro di voci bianche “Artemusica”<br />
di Valperga (TO)<br />
3° Coro di voci bianche “Fran Venturini”<br />
di Domio – S. Dorligo della Valle (TS)<br />
GRAN PREMIO "EFREM CASAGRANDE"<br />
al Coro "Artemusica" di Valperga (TO)<br />
Ecco i cori vincitori degli altri premi speciali:<br />
Premio Coro A.N.A. e della Sezione A.N.A. di Vittorio<br />
Veneto, in memoria del maestro Efrem Casagrande è<br />
andato al direttore di coro Alessandro Toffolo del Coro<br />
“Kolbe Children’s Choir” di Mestre (VE).<br />
Il Premio per il Miglior Coro Scolastico è stato<br />
assegnato al Coro del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”<br />
di Trieste, diretto da Daniele Pilato.<br />
Il vincitore del Premio per il Miglior Programma è<br />
andato al Coro “Giovani Cantori” dell’Accademia Vocale<br />
di Genova diretto da Roberta Paraninfo.<br />
Il Premio speciale Aspettando il Giro, istituito in<br />
occasione dell’arrivo a Vittorio Veneto della 17^ Tappa<br />
del 97° Giro d’Italia il prossimo 28 maggio 2014, è stato<br />
assegnato al Coro “Montecimon” di Miane (TV), diretto<br />
da Paolo Vian.<br />
Infine, la commissione giudicatrice ha ritenuto di<br />
assegnare un premio speciale in memoria del maestro<br />
Orlando Dipiazza, scomparso nel 2013, al Coro<br />
“Artemusica” di Valperga (TO) per la migliore esecuzione<br />
del brano “Magnificat” di Dipiazza. Il Premio A.S.A.C. al<br />
miglior coro veneto iscritto alla stessa Associazione è<br />
stato assegnato al “Kolbe Children’s Choir” di Mestre<br />
(VE), diretto da Alessandro Toffolo. Provenienti da<br />
varie province della Regione, i cori veneti concorrenti<br />
in diverse categorie erano sei: il Coro Scolastico "Voci<br />
Gioiose" (dir. Barbara Zugno Brunetti) dell'Istituto<br />
Comprensivo Arsiero in provincia di Vicenza, il Coro<br />
"Nova Cantica" di Belluno (dir. Luciano Borin), il "Kolbe<br />
Children's Choir" di Venezia-Mestre (dir. Alessandro<br />
Toffolo), il coro "Progetto <strong>Musica</strong>" di Valdagno (VI)<br />
diretto da Claudio Ferro, il Coro "Montecimon" di Miane<br />
(dir. Paolo Vian) e la Corale "Barbisano" (dir. Rinaldo<br />
Padoin) dell'omonima città trevigiana. Ancora una<br />
volta la coralità veneta è stata presente al concorso di<br />
Vittorio Veneto in modo significativo, a testimonianza<br />
di una realtà culturale e associativa di tutto rilievo.<br />
Study Tour<br />
26<br />
27
Il Gregoriano e il canto di fede<br />
L’ASAC, Associazione di<br />
riferimento della coralità veneta,<br />
in collaborazione con l’Istituto<br />
<strong>Musica</strong>le Corelli di Vittorio<br />
Veneto, ha proposto per il 2014<br />
un LABORATORIO DI CANTO<br />
GREGORIANO rivolto a quanti<br />
fossero interessati al canto<br />
liturgico monodico cristiano a<br />
qualsiasi titolo, per interesse<br />
musicale, per approfondimento<br />
culturale, per adesione di fede. Il<br />
corso, tenuto dall'esperto Maestro<br />
Sandro Bergamo, avrebbe<br />
condotto i partecipanti alla<br />
scoperta delle forme più semplici<br />
del canto dell'Ufficio fino alle<br />
forme più complesse della Messa,<br />
attraverso conoscenze teoriche<br />
(con particolare attenzione allo<br />
studio della notazione neumatica<br />
in campo aperto) e con la pratica<br />
di un repertorio scelto. Il numero<br />
minimo di corsisti per attivare il<br />
Laboratorio era stato fissato in<br />
almeno 12 iscritti; non essendo<br />
stato raggiunto il numero<br />
sufficiente di partecipanti il corso<br />
purtroppo non ha avuto luogo.<br />
Le ragioni per questa mancata<br />
realizzazione del progetto<br />
possono essere molteplici;<br />
sarebbe anche interessante<br />
ricevere un feedback al riguardo<br />
da chi tra i soci dell'ASAC abbia<br />
qualche elemento utile per<br />
permetterci di capire un così<br />
scarso interesse. Pubblichiamo a<br />
tal proposito una lettera accorata<br />
di Bepi De Marzi, letta da Daniela<br />
Corolaita in occasione della<br />
Assemblea Ordinaria Asac del 16<br />
marzo scorso. Nella lettera si trae<br />
spunto dalla mancata attivazione<br />
del corso, vista con preoccupata<br />
amarezza dall'autore, per poi<br />
tentare di rispondere ancora una<br />
volta e con forza alla domanda<br />
"Ma a cosa serve il Gregoriano se<br />
non si usa più in chiesa?": tutto<br />
è nelle mani di maestri e cantori<br />
che fortemente ancora abbiano<br />
ben chiara la responsabilità<br />
del proprio ruolo. Un ulteriore<br />
contributo alla difesa "della<br />
poesia, della fede e della buona<br />
musica" per il quale ringraziamo<br />
il maestro De Marzi.<br />
Il Gregoriano e la dignita’<br />
del canto di fede<br />
di Bepi De Marzi<br />
Affido alla voce coraggiosa di Daniela Corolaita, cantante, corista e organizzatrice di eventi musicali, un<br />
particolare pensiero che, per chi mi conosce, ribadisce ciò che sto dicendo da tanti anni, soprattutto nell'ambito<br />
della nostra Associazione.<br />
Il fatto che non sia stato possibile realizzare il<br />
Laboratorio di Canto Gregoriano mi ha molto<br />
amareggiato, oserei dire che addirittura mi ha<br />
addolorato. E l'ho detto subito al generoso e amico<br />
nostro Presidente Raschi.<br />
Questa è una ulteriore sconfitta della poesia, della<br />
fede e della buona musica.<br />
Riflessioni sopra<br />
un’occasione perduta<br />
I nuovi compositori, anche i puntigliosi della<br />
dissonanza, avrebbero trovato nel Canto che la nostra<br />
Chiesa Cattolica ha dimenticato, infinite possibilità<br />
ispirative: una strada sicura per la cantabilità che<br />
dovrebbe rianimare la nostra coralità giunta a un<br />
punto critico. I nostri gruppi corali, e lo auspico da<br />
tempo, devono, dico DEVONO, e non "dovrebbero",<br />
devono provocare all'interno delle parrocchie<br />
venete una riflessione profonda. E il Gregoriano,<br />
proposto anche in minimissime espressioni, come<br />
qualche parte fissa della messa, anche un Gloria tra i<br />
più facili, un Agnus Dei, un'Antifona nell'attesa, deve<br />
essere il veicolo prezioso per il ritorno alla poesia<br />
della fede e al decoro dopo tanto sfacelo.<br />
Basterebbe "distaccare" un gruppetto ogni<br />
domenica che si possa inserire nelle messe<br />
parrocchiali, anche una messa soltanto, ma che<br />
divenga un appuntamento fisso, immancabile.<br />
Perciò desiderato come una tradizione.<br />
E aggiungere un passaggio polivocale durante la<br />
Comunione. Tutti fatti possibili, da sostenere con<br />
coraggio, con decisione, oltre le resistenze dei nostri<br />
poveri parroci sempre più stanchi e demotivati.<br />
Tutti sappiamo che nell'esame di Diploma di<br />
Organo in Conservatorio, dopo dieci anni di<br />
studio faticosissimo, che comprende le grandi<br />
composizioni, l'armonia e il contrappunto, la<br />
composizione di Mottetti sacri, l'improvvisazione<br />
e altro, c'è anche da cantare, accompagnando, un<br />
difficile passo del Gregoriano<br />
Tante volte mi sono sentito chiedere dai diplomandi:<br />
"Ma a cosa serve il Gregoriano se non si usa più in<br />
chiesa?". Rispondevo, e ancora rispondo quando<br />
mi chiamano: "Andate a imporvi in parrocchia,<br />
andate a suonare, a far cantare la dignità della fede<br />
e soprattutto a difendere la storia".<br />
Ecco, amici maestri e cantori: tutto è nelle nostre<br />
mani.<br />
Cominciate subito: occupate le cantorie, fate suonare<br />
gli organi, fate cantare la gente con l'esempio. Le<br />
nostre chiese saranno, ma tutte, anche dove ci<br />
sono parroci insensibili o paurosi, i nostri luoghi<br />
di espressione corale per essere ancora luoghi di<br />
fede, poi di speranza e, se occorre, anche luoghi<br />
privilegiati per i nostri concerti.<br />
Grazie per l'attenzione.<br />
Grazie amica Corolaita per aver dato voce alla mia<br />
speranza, alla mia malinconia. Potrei anche dire, alla<br />
mia disperazione per come la Chiesa ha distrutto la<br />
buona musica.<br />
28<br />
29
Maurizio<br />
Santoiemma<br />
Note d’autore<br />
I nostri compositori<br />
Nato nel 1955, si è laureato in ingegneria a<br />
Padova con una tesi sulla musica elettronica. Negli<br />
anni ’80 ha collaborato col Centro di Sonologia<br />
Computazionale dell’Università di Padova nella<br />
messa a punto di programmi per la produzione<br />
di musica elettronica. Fra gli anni ’80 e ’90 ha<br />
lavorato con varie società private nello studio,<br />
progettazione e realizzazione di componenti<br />
elettronici e programmi per la produzione e<br />
riproduzione del suono digitale. Come ingegnere<br />
ha realizzato per la ditta Audiologic di Padova un<br />
programma di sintesi vocale per ausilio ai non<br />
vedenti e ipovedenti. Parallelamente all’attività di<br />
ingegnere ha studiato chitarra classica, pianoforte,<br />
armonia jazz, canto corale e composizione, ha<br />
partecipato a seminari e corsi e ha sostenuto alcuni<br />
esami al conservatorio. Attualmente è insegnante<br />
di elettronica all’Istituto Tecnico Antonio Meucci<br />
di Cittadella, dove ha recentemente fondato un<br />
piccolo coro scolastico. Canta nel coro Misani di<br />
Camisano Vicentino diretto da Raffaele Furin.<br />
Nel tempo libero si dedica alla composizione<br />
e dipinge quadri. La sua produzione musicale<br />
comprende lavori strumentali solistici o per<br />
piccoli ensemble, composizioni vocali, musiche e<br />
canzoni per spettacoli teatrali, arrangiamenti ed<br />
orchestrazioni. Ha collaborato con alcuni cori con<br />
armonizzazioni ed elaborazioni di canti popolari e<br />
brani originali. Ha ricevuto segnalazioni e premi in<br />
diversi concorsi di composizione di musica corale.<br />
Nel 2009 ha vinto il premio unico di composizione<br />
di una scena mimica al Concorso Internazionale di<br />
Composizione “Suoni di Fiaba” di Vittorio Veneto.<br />
Nel 2013 ha vinto il secondo premio al Concorso<br />
Nazionale di Composizione EdizioniCorali.it nella<br />
categoria coro misto.<br />
“Vergine Madre”, per coro SATB a cappella<br />
dal canto XXXIII del Paradiso di Dante.<br />
Vergine Madre, figlia del tuo figlio,<br />
umile e alta più che creatura,<br />
termine fisso d’etterno consiglio,<br />
tu se’ colei che l’umana natura<br />
nobilitasti sì, che’l suo fattore<br />
non disdegnò di farsi sua fattura.<br />
Nel ventre tuo si raccese l’amore,<br />
per lo cui caldo ne l’etterna pace<br />
così è germinato questo fiore.<br />
...<br />
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,<br />
che qual vuol grazia e a te non ricorre<br />
sua disianza vuol volar sanz’ali.<br />
...<br />
In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza<br />
Ho scritto questo motetto nel 2010 per il primo<br />
Concoso di Composizione della Corale Monteverdi<br />
di Cles diretta da Caterina Centofante, dove è stato<br />
selezionato ed eseguito come finalista.<br />
Nel musicare le terzine di Dante ho inserito, quasi<br />
per gioco, dei riferimenti numerici e simbolici alla<br />
Commedia.<br />
Il motetto comincia con un alleluia introduttivo delle<br />
voci femminili, composto su una serie di nove note<br />
che simboleggiano le nove sfere celesti, formata dalle<br />
note della scala di si maggiore a cui si aggiungono<br />
il mi diesis e il si diesis. La sovrapposizione delle<br />
due voci femminili produce una varietà di intervalli<br />
armonici e un senso di staticità che rappresenta la<br />
beatitudine eterna. L’interpretazione dovrà essere<br />
molto uniforme, senza accenti e senza differenze fra<br />
le due voci. La ripetizione della serie è disturbata<br />
dalla preghiera di San Bernardo (tenore) che<br />
porta la sua richiesta a nome del mortale Dante,<br />
interrompendo la quiete celeste. Le altre voci,<br />
inizialmente disomogenee, si fondono a poco a<br />
poco in un’armonia più definita, che vuole suggerire<br />
l’accoglimento della preghiera. Questa prima parte<br />
va eseguita con molta libertà ritmica, dando rilievo<br />
soprattutto al testo parlato, pronunciando e legando<br />
le frasi magari ispirandosi al canto gregoriano, senza<br />
però perdere mai il sincronismo fra le parti.<br />
A battuta 7 si ripete la serie iniziale, con l’aggiunta<br />
di un pedale delle voci maschili che rappresenta<br />
l’avvicinarsi dell’uomo al Divino. Ad esso si sostituisce<br />
il pedale dei soprani sulla nota si diesis che,<br />
trasformandosi enarmonicamente in do, simboleggia<br />
l’Empireo. Le successive frasi dei contralti e dei<br />
tenori (fino a battuta 13) vanno eseguite con tempo<br />
abbastanza costante e curando la dinamica in modo<br />
che le parti vocalizzate rimangano sempre sullo<br />
sfondo rispetto al testo.<br />
Il pezzo comprende 33 battute (come i canti del<br />
Paradiso) di lunghezza sempre variabile in funzione<br />
dei versi. Non ho ritenuto necessario indicare il<br />
numero di battiti all’inizio di ogni misura per non<br />
appesantire la scrittura. Questo non dovrebbe creare<br />
problemi nell’esecuzione, che andrà fatta battendo la<br />
minima, con l’accento forte all’inizio di ogni battuta<br />
e rispettando per gli accenti secondari la metrica del<br />
testo dantesco.<br />
Le ultime tre note del soprano nella prima battuta,<br />
che salgono per toni interi al si diesis, sono il nucleo<br />
che genera la conclusione di tutte le frasi. A battuta 6<br />
(tenore) diventano:<br />
Il tritono risultante è evidenziato dall’armonia, che<br />
pure procede per accordi che salgono di tono intero.<br />
Ho voluto in questo modo assegnare al tritono<br />
ascendente la rappresentazione simbolica della<br />
Trinità. Tutte le frasi si concludono in questo modo o<br />
con una sua variazione.<br />
L’episodio che inizia a battuta 14 col verso “Donna,<br />
se’ tanto grande e tanto vali”, deve essere interpretato<br />
con slancio e partecipazione, senza però eccedere nel<br />
lirismo e mantenendo bene il tempo (i tenori, che<br />
hanno effetto di eco, evitino di imitare le campane).<br />
L’armonia si ripropone a mo’ di progressione<br />
modulante per toni interi discendenti mentre i<br />
bassi eseguono le sette note diatoniche della serie<br />
iniziale (dal contralto, più il sol diesis). La tensione<br />
andrà stemperandosi nel verso finale “sua disianza<br />
vuol volar sanz’ali”. Anche questo finale procede per<br />
toni interi, ma per descrivere il concetto espresso da<br />
Dante la melodia e l’armonia procedono per moto<br />
contrario e diventano discendenti (battuta 20).<br />
Le parole “in te misericordia, in te pietate, in te<br />
magnificenza” concludono la citazione del testo<br />
dantesco con un crescendo omoritmico.<br />
Alla fine riappare la serie iniziale di nove note,<br />
accompagnata dalle voci maschili per sottolineare<br />
l’avvenuto contatto fra il Divino e l’umano. La falsa<br />
relazione mi diesis - mi naturale fra contralto e<br />
tenore a battuta 31 vuole comunque sottolineare<br />
l’impossibilità dell’uomo di avvicinare e comprendere<br />
totalmente il Divino.<br />
Il brano non contiene particolari difficoltà né di<br />
estensione né di polifonia, mentre è più difficile<br />
dal punto di vista dell’intonazione, visto l’utilizzo<br />
dell’intera gamma cromatica e le frequenti<br />
modulazioni interne. Ogni voce dovrà essere sicura<br />
della parte, in particolare il basso nell’episodio da<br />
battuta 14 a battuta 20. Per la corretta intonazione<br />
della serie della prima battuta ritengo utile che<br />
i soprani e i contralti lo studino bene assieme,<br />
prestando attenzione sia agli intervalli melodici che<br />
a quelli armonici fra le due voci.<br />
Questa ed altre partiture sono scaricabili dal sito<br />
www.mauriziosantoiemma.it<br />
Carte da musica<br />
30<br />
31
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
S<br />
Durata 4' 30" ca.<br />
2<br />
3<br />
Soprano<br />
Alto<br />
Tenore<br />
Basso<br />
#<br />
& #<br />
# ##<br />
&<br />
V<br />
# #<br />
# ##<br />
# #<br />
# ##<br />
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# ##<br />
#<br />
& #<br />
# ##<br />
Vergine Madre<br />
per coro SATB a cappella - dal canto XXXIII del Paradiso di Dante<br />
ADAGIO, con massima libertà ritmica (≅)<br />
#<br />
& #<br />
# ## C<br />
#<br />
& #<br />
# ## C<br />
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#<br />
V #<br />
# ## C<br />
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# ## C<br />
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Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />
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∑<br />
∑<br />
w<br />
f<br />
w<br />
(con maraviglia)<br />
˙<br />
p<br />
˙ ˙# ,<br />
Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />
w w w<br />
w w.<br />
w ˙<br />
f<br />
Al - le - lu - ja A<br />
(espressivo)<br />
∑<br />
˙.<br />
P<br />
w ˙ w w<br />
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œ œ œ ˙.<br />
œ œ œ W<br />
Ver - gi - ne Ma - dre,<br />
,<br />
∑<br />
Maurizio Santoiemma - 2010<br />
œ œ w w w<br />
,<br />
,<br />
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
S<br />
A<br />
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B<br />
S<br />
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T<br />
B<br />
5<br />
7<br />
8<br />
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&<br />
V<br />
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&<br />
V<br />
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&<br />
&<br />
V<br />
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# #<br />
# ##<br />
# #<br />
# ##<br />
# #<br />
# ##<br />
# #<br />
# ##<br />
(allargando un poco)<br />
œ œ œ œ ˙ ˙ w.<br />
Ó<br />
più che cre - a - tu - ra,<br />
ter - mi-ne fis - so d'et - ter - no<br />
˙.<br />
œ ˙ ˙ w.<br />
œ œ œ œ ˙ ˙ w.<br />
Ó<br />
cre - a - tu - ra,<br />
Al - - - le - lu - ja<br />
Ó<br />
più che cre - a - tu - ra,<br />
ter - mi-ne fis - so d'et -ter - no con -si - glio,<br />
W<br />
lu<br />
- - - -<br />
W<br />
ja<br />
(ritenuto un poco)<br />
˙.<br />
œ#œ œ w ˙.<br />
œ ˙ ˙ .w# ,<br />
,<br />
w.<br />
˙ ˙ ˙.<br />
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˙.<br />
,<br />
œ œ œ w ˙.<br />
œ œ œ œ œ ˙ w<br />
,<br />
› w.<br />
# #<br />
# ##<br />
(come all'inizio)<br />
n n<br />
n<br />
Ó<br />
nn<br />
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w w w ˙# b b b b<br />
p<br />
# #<br />
#<br />
Al le lu ja Al le lu ja<br />
##<br />
n n<br />
n nn b b b b<br />
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# # Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />
# ##<br />
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# #<br />
# ## ›<br />
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b b b b<br />
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b b b b<br />
π m<br />
- - - - - -<br />
U (più in tempo)<br />
˙ ˙ W.<br />
p<br />
3<br />
U<br />
3<br />
Ó<br />
œn<br />
P œ œ ˙ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙<br />
tu se' co lei che l'u ma na na tu ra<br />
U<br />
Ó ˙ W.<br />
p<br />
O<br />
U<br />
Ó ˙ W<br />
˙ ˙<br />
p<br />
(vocalizzato)<br />
O<br />
W.<br />
3<br />
˙ œ œ œ ˙.<br />
œ œ œ œ œ œ œ ˙<br />
- - - - - no-bi-li-ta<br />
- sti sì, che 'l suo fat -to-re<br />
W.<br />
w<br />
(vocalizzato)<br />
W.<br />
˙ ˙<br />
(vocalizzato)<br />
˙<br />
˙<br />
A<br />
T<br />
B<br />
&<br />
V<br />
?<br />
# #<br />
# ##<br />
# #<br />
# ##<br />
# #<br />
# ##<br />
Al - le - lu - ja<br />
A al - ta<br />
˙ ˙ w.<br />
˙ ˙<br />
Al - le - lu - - - ja<br />
A al - - - ta<br />
.Ṅ œ œ œ ˙ ˙ w<br />
fi - glia del tuo fi - glio,<br />
u - mi - le e al - ta<br />
∑<br />
1<br />
,<br />
,<br />
p<br />
˙<br />
˙<br />
œ œ w<br />
˙.<br />
œ œ œ ˙ ˙ w<br />
˙<br />
W ˙ œ œ<br />
A Al - le -<br />
w<br />
Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC<br />
Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC<br />
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
10<br />
&<br />
&<br />
V<br />
?<br />
b b b b<br />
b b b b<br />
b b b b<br />
b b b b<br />
˙ ˙ ˙ ˙ w W<br />
3<br />
,<br />
œ œ œ<br />
˙ œ ˙ œ œ œ œ œ ˙ w ˙<br />
p<br />
non di -sde -gnò di far -si sua fat -tu - ra. O<br />
, 3<br />
˙ ˙ w ˙ ˙ w.<br />
P<br />
œn œ œ<br />
˙ ˙ W w.<br />
Ó<br />
2<br />
W ˙ ˙<br />
W.<br />
3<br />
˙ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙<br />
Nel ven -tre<br />
tuo si rac-ce - se l'a-mo -re,<br />
W ˙ ˙
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
12<br />
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U<br />
n n n n # #<br />
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˙ ˙ W w w ḃ ˙ ˙ ˙ Wn , ##<br />
P<br />
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U ,<br />
n n n n # #<br />
# ##<br />
˙ ˙ W w wb w.<br />
P<br />
˙ W<br />
V b b b b<br />
3<br />
n n n n # #<br />
# ##<br />
˙ œ œ œ .ḃ œ œ œ œ œ œ œ ˙ ˙.<br />
œbœ œ œ œbœbœ œ œ ˙ U ,<br />
w.<br />
F<br />
?<br />
b b per lo cui cal-do ne l'et-ter -na pa -ce<br />
co-sì è ger-mi-na-to que-sto fio -re.<br />
b b U ,<br />
n n n n # #<br />
#<br />
˙ ˙ W ˙ ˙ wb W<br />
W ##<br />
P<br />
#<br />
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# ##<br />
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V #<br />
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14<br />
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# ##<br />
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V #<br />
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17<br />
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20<br />
&<br />
V<br />
# #<br />
# ##<br />
# #<br />
# ##<br />
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# ##<br />
(sentito)<br />
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œ ˙ œ œ œ œ<br />
Don -na,<br />
se' tan-to<br />
gran -de se' tan-to gran -de e tan -to<br />
va -li,<br />
˙<br />
˙ ˙ ˙<br />
Don - na, Don - na, tan - to gran - de e tan - to va - li, qual vuol<br />
Don - na<br />
va - li<br />
w<br />
Ó<br />
w<br />
Al<br />
˙<br />
Don<br />
w<br />
Ó<br />
w<br />
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œ œ ˙ œ œ œ œ œ œ œ œ<br />
˙ ˙ ˙ ˙ ˙ ˙‹<br />
œ œ œ œ œ œ w<br />
- na, se' tan -to gran -de e tan - to<br />
va -<br />
w<br />
˙ ˙ ˙<br />
- le - - lu - ja Al - le - lu - ja Al - le - - -<br />
(diminuendo)<br />
œ œ ˙ œ œ œ œn œ œ œnœ œ œ<br />
˙<br />
˙<br />
œ œ ˙ œ œ œ œn<br />
che qual vuol<br />
˙# ˙ ṅ ˙<br />
wn<br />
Ó ˙ Ó<br />
gra - zia che qual vuol gra-zia e a te non ri - cor -re sua di -si -an-za<br />
˙ ˙ ṅ ˙<br />
gra - zia e a te<br />
non<br />
ri - cor - re vuol vo -<br />
œ œ œ œn œ œ ˙<br />
che qual vuol gra - zia e a te<br />
non ri - - -<br />
wn<br />
ṅ<br />
˙<br />
˙ ˙# ṅ<br />
˙ ˙ ˙<br />
˙<br />
lu - - - ja Al - le - lu - - - ja Al - le - - lu -<br />
U (a tempo, sottovoce) (rubato)<br />
.ṅ œnœnœ ḃ w Œ œ# ˙<br />
p<br />
.˙# œ œ œ<br />
te mi se ri<br />
U Œ<br />
wb ḃ ḃ w<br />
p œ w# œ œ œ œ<br />
te mi se ri<br />
U<br />
wb ḃ ḃ w Œ<br />
p œ w# œ œ œ œ<br />
-<br />
te mi se ri<br />
U<br />
wb . w.<br />
Œ œ w œ œ œ œ<br />
p<br />
(rall.)<br />
˙<br />
ṅ<br />
w<br />
w<br />
w ˙<br />
li,<br />
œ œn ˙ œ œ œnœnœ œ<br />
ṅ ˙# ṅ ˙ ˙<br />
ṅ w ṅ ˙<br />
cor re vuol vo<br />
wn wn ṅ<br />
vuol vo -lar sanz' a - li. In<br />
- - - cor - dia, in te in te pie-<br />
lar sanz' a - li. In<br />
- - - cor - dia, in te in te pie-<br />
lar sanz' a li. In<br />
ja<br />
In<br />
te<br />
3<br />
˙ w œ œn<br />
ṅ<br />
ṅ<br />
wœ œ<br />
wœ œ<br />
cor dia, in<br />
˙ w œ œ<br />
ṅ . ˙<br />
(rubato)<br />
œ œ œ<br />
mi -se -ri<br />
- cor - dia, in te in te pie-<br />
w<br />
w<br />
œ œ œ œ<br />
œ œ œ œ<br />
- - - - te in te pie-<br />
w<br />
œ œ œ œ<br />
Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC<br />
Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC<br />
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
S<br />
A<br />
T<br />
B<br />
24<br />
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V<br />
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28<br />
&<br />
&<br />
V<br />
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31<br />
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V<br />
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32<br />
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&<br />
V<br />
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# #<br />
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ta te, in<br />
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ta te, in<br />
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- te ma - gni -fi<br />
- cen - za ma -gni -fi<br />
- cen -<br />
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- te ma - gni -fi<br />
- cen - za ma -gni -fi<br />
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- te ma -gni -fi<br />
- cen - za ma -gni -fi<br />
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ṅ ˙.<br />
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ta - te, in te ma -gni -fi<br />
- cen - za ma -gni -fi<br />
- cen - za<br />
Ó<br />
Ó<br />
Ó<br />
Ó<br />
Ó<br />
(più largo)<br />
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˙<br />
˙<br />
ma - gni - fi -<br />
P ˙ ˙ ˙<br />
P<br />
P<br />
(a tempo)<br />
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ma - gni - fi - cen - - - - - -<br />
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ma - gni - fi - cen - - - - - -<br />
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ma - gni - fi - cen - - - - - - za<br />
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Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />
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Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />
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Al - le - lu - ja Al - le - lu - ja<br />
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Al - le - lu - ja Al - le - lu - - - - -<br />
4<br />
33<br />
U<br />
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U<br />
W<br />
ja<br />
U<br />
W<br />
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ja<br />
,<br />
,
Michele Peguri<br />
Sabato 16 novembre 2013 presso il Duomo di Mestre, il coro Femminile<br />
Harmònia ha eseguito il Gloria RV589 di Antonio Vivaldi per soli, coro<br />
e orchestra. La novità della proposta sta nell’aver proposto l’opera in<br />
versione femminile. Dal 2010 il Coro Femminile Harmònia ha intrapreso un lavoro di ricerca sulla coralità femminile che si svolgeva<br />
a Venezia negli ospedali maggiori (Pietà, Incurabili, Derelitti, Mendicanti) trascrivendo ed eseguendo partiture anche inedite di vari<br />
compositori come Galuppi, Jommelli, Porpora, Vivaldi. Il progetto prende il nome dal titolo che Nicola Porpora si attribuisce nei suoi<br />
autografi: Nicola Porpora, Maestro delle Figlie del Coro. Il coro Femminile Harmònia, per la realizzazione del progetto Alle figlie del<br />
coro, si avvale di più collaborazioni specialistiche: Michele Peguri, compositore e direttore d’orchestra, docente di direzione di coro<br />
presso il Conservatorio di Rovigo; dell’Orchestra Barocca GB Tiepolo; dell’Orchestra Barocca I <strong>Musica</strong>li Affetti; di voci soliste come la<br />
soprano Roberta Canzian, Paola Crema e la mezzosoprano Elena Traversi e Maria Zalloni. Tornando alla proposta del Gloria RV 589<br />
in versione femminile offriamo di seguito la ricerca che ci ha portato a scegliere la via intrapresa proprio partendo dal manoscritto<br />
fondo Giordano 32, ff. 90-129, Biblioteca Nazionale, Torino. Un assaggio: https://www.youtube.com/watch?v=TUtMcBDLkg0<br />
Un Gloria per le “Figlie del Coro”<br />
La coralità femminile negli ospedali veneziani tra Porpora e Vivaldi<br />
Premessa<br />
di Michele Peguri<br />
Ci sono poche testimonianze nella storia della musica di una diffusa attività musicale corale, tantomeno<br />
sacra, destinata o fatta da donne. In un ambiente nobile e con un impegno professionale troviamo le Dame di<br />
Ferrara, giovani virtuose che verso la fine del’500 animavano la corte Estense (il noto Concerto delle donne):<br />
per le Dame scrissero illustri musicisti come Monteverdi e Gesualdo da Venosa. Per altre esperienze, almeno<br />
fino a ora conosciute, dobbiamo aspettare il periodo degli Ospedali Maggiori di Venezia: Pietà, Mendicanti,<br />
Derelitti e Incurabili. 1 In queste Istituzioni, che si presentano come orfanotrofi femminili, fin dalla seconda<br />
metà del ’500 sono già noti i cori di ragazze e le loro orchestre. Sono soprattutto i cori, le voci, che destano la<br />
maggior curiosità. Questi gruppi divengono ben presto attrazione per molti e importanti musicisti dell’epoca:<br />
Hasse, Porpora, Jommelli, Galuppi, Vivaldi, Haydn, Cimarosa. 2<br />
Per caratteristiche d’organico e per affinità geografica, da alcuni anni il laboratorio Harmònia ha iniziato un<br />
lavoro di studio e approfondimento sulla musica veneziana dedicata alla coralità femminile. Con<br />
l’acquisizione di una cospicua quantità di autografi e manoscritti sparsi in Italia e soprattutto all’estero<br />
(Vienna, Londra, Dresda, Boston etc.), l’ensemble femminile Harmònia esegue regolarmente opere inedite e<br />
raramente ascoltate dei compositori che scrissero per gli ospedali. La presenza di Vivaldi alla Pietà e la<br />
composizione in Venezia di alcune sue opere sacre (Credo, Gloria, Magnificat etc.) ha destato un’evidente<br />
curiosità riguardo l’annoso interrogativo dell’organico corale utilizzato effettivamente in quegli spazi. Infatti<br />
le partiture a noi giunte prevedono un organico corale a voci miste sebbene le voci maschili fossero escluse a<br />
priori nell’attività musicale di quegli istituti. Nonostante siano stati compiuti molti studi per comprendere i<br />
motivi di tale anomalia, ancora oggi è possibile avanzare solo delle ipotesi.<br />
1. La ricerca parte prima: i dati di partenza<br />
1.2 La relazione coro-orchestra d’archi nella scrittura dell’epoca<br />
Per tracciare un percorso verso l’esecuzione del Gloria per coro femminile, la ricerca ha chiesto alcuni<br />
approfondimenti riguardo il rapporto che s’instaura abitualmente tra gli organici coinvolti: il coro e<br />
l’orchestra.<br />
Rammentiamo che il contrappunto storico si esprime compiutamente a quattro voci-parti diverse e<br />
complementari: 3<br />
Cantus /Soprano = acuta femminile<br />
Altus /Contralto =grave femminile<br />
Tenor /Tenore = acuta maschile<br />
Bassus /Basso = grave maschile<br />
Esse rispondono ad una logica fisiologica e di sistema.<br />
Le voci distano tra loro grossomodo un intervallo quarta/quinta; la rispettiva corrispondenza tra le voci acute<br />
(Soprano e Tenore) e le gravi (Contralto e Basso) è indicativamente di un’ottava.<br />
Soprano<br />
Contralto<br />
8°<br />
8°<br />
Tenore<br />
Basso<br />
Le voci rappresentano quattro ruoli il cui rispetto della funzione è dato dall’indipendenza del movimento: ciò<br />
è disciplinato dalla tecnica contrappuntistica. Bach scrisse “L’arte della Fuga” in partitura per queste quattro<br />
voci-parti. Ogni voce ha una tessitura, uno spazio d’azione che le garantisce l’autonomia di movimento.<br />
Quando il movimento di una linea si sovrappone a un'altra avviene un incrocio di parti.<br />
L’incrocio tra le linee è possibile sin tanto che non vada a compromettere l’identificazione delle linee<br />
nell’ordito polifonico e soprattutto non generi errori nella sintassi contrappuntistica e armonica.<br />
Esempio: J.S. Bach, Contrappunto I da “L’arte della Fuga”<br />
1.1 Vivaldi e il Gloria<br />
La prima testimonianza dell’impegno di Vivaldi come maestro di coro, carica che ricoprirà fino al 1719, la<br />
troviamo nel 1714 con un’opera nuova per il coro della Pietà: l’imponente Moyses Deus Pharaonis. Seguirà,<br />
nel 1716, Juditha triumphans devicta Holophernis barbarie. Ciononostante, come ci ricorda Michael Talbot<br />
(uno dei più importanti studiosi di Vivaldi), egli non fu mai incaricato ufficialmente, alla Pietà, nel ruolo di<br />
direttore di coro; fu solo supplente negli interregni, tra Francesco Gasparini e Carlo Pietragrua (1713-1719) e<br />
tra i mandati di Giovanni Porta e Gennaro d’Alessandro (tra il 1737 e il 1739).<br />
Nella metà della prima decade del 1700 Vivaldi compone due Gloria, l’RV588 e RV589. Quali siano le<br />
destinazioni non ne siamo certi. Sempre secondo Talbot, il Gloria RV589 potrebbe essere il perfezionamento<br />
del precedente, oppure l’occasione di una celebrazione per la vittoria di Venezia sui Turchi. Comunque sia il<br />
Gloria RV589 rappresenta un momento di maggiore maturità rispetto al RV588.<br />
Sono stati composti per la Pietà? Anche questo non è dato a sapere.<br />
Francesco Caffi, storico del XIX secolo, ci racconta che una Messa per coro e strumenti di Vivaldi fu<br />
eseguita per un certo periodo alla Pietà ad ogni grande festa. Il Gloria RV588, che prove bibliografiche<br />
legano al Credo RV591, può essere stato parte di questa famosa Messa. Il Gloria RV589, oggi meglio<br />
conosciuto, può essere stato una sostituzione del precedente RV588.<br />
1 Per approfondimenti Gillio Pier Giuseppe L’attività musicale negli ospedali di Venezia nel Settecento Firenze Leo S. Olschky, 2006 (Quaderni Vivaldiani 12)<br />
2 Nel ’600 documentazioni non musicali testimoniano un’attività di coralità femminile sostenuta dalla famiglia Contarini a Piazzola sul Brenta (Pd) probabilmente analoga<br />
a ciò che succedeva già da tempo a Venezia.<br />
3 Non è questa la sede per esaminare la natura originaria delle voci (Cantus, Altus, Tenor, Bassus), che prescindeva dalla reale<br />
corrispondenza delle tessiture vocali modernamente conosciute.<br />
1<br />
36 37<br />
2
Quando le voci sono accompagnate dall’orchestra d’archi si creano delle naturali corrispondenze di tessitura<br />
tra voci e strumenti.<br />
Voci<br />
Soprano<br />
Alto<br />
Tenore<br />
Bassi<br />
Strumenti<br />
Violino I<br />
Violino II<br />
Viola<br />
Cello e b.c.<br />
Nel seguente esempio, tratto dal Crucifixus del Credo di Vivaldi, è chiaro che gli strumenti raddoppiano<br />
(ovvero suonano le stesse note) le singole linee vocali secondo l’esempio testé descritto. Da notare che la<br />
linea su cui si basa il tutto (quella del basso strumentale) è presente anche dove manca la linea<br />
corrispondente corale.<br />
La relazione voce-strumento è ancora più decisa nei Corali di J.S.Bach. Spesso in queste partiture le linee<br />
strumentali non sono scritte in quanto ricavabili leggendo quelle vocali.<br />
Come si può notare ci sono incroci, mis. 9-11-13 che, data la loro brevità non nuocciono al percorso<br />
contrappuntistico.<br />
3<br />
38 39<br />
4
Esempio A. Vivaldi “Dixit Dominus<br />
Le corrispondenze voce-strumento sono fisiologiche e quindi non rigide, ma indicative per riconoscere<br />
funzioni e famiglie strumentali d’appartenenza. Come esempio: la linea più grave è il sostegno armonicomusicale,<br />
quella più acuta è quella che più spesso possiede un’esposizione melodica.<br />
Tali relazioni, però, possono essere superate o disattese. Nei raddoppi di linea Vivaldi, a differenza<br />
dell’esempio sopra citato, accomuna molto spesso la voce degli Alti con i Violini II (o con i Violini I) ad<br />
un’ottava superiore, cioè utilizza una linea strumentale, teoricamente interna, a mo’ di controcanto superiore,<br />
creando un incrocio tra le parti strumentali:<br />
Coro<br />
Soprani<br />
Alti<br />
Tenori<br />
Bassi<br />
Orchestra<br />
Violini II (ottava superiore degli Alti)<br />
Violini I<br />
Viola<br />
Celli Bassi (B.C)<br />
La percezione totale delle linee dalla più acuta alla grave sarà<br />
Violini II<br />
Violini I-Soprani<br />
Alti<br />
Viole-Tenori<br />
Celli-Bassi (Voci)<br />
Contrabbasso<br />
linea b (ottava acuta)<br />
linea a<br />
linea b<br />
linea c<br />
linea d<br />
linea d (ottava grave)<br />
È una scelta timbrica tipica nella coralità con accompagnamento strumentale nella scrittura di Vivaldi, che<br />
con questo procedimento tende a evidenziare una linea vocale interna moltiplicandola verso l’acuto.<br />
Sottolineiamo ancora questo procedimento (l’incrocio) quale elemento cruciale nella tecnica compositiva:<br />
l’incrocio rappresenta un punto nodale nel momento in cui s’interviene in una scelta d’organico con tessiture<br />
differenti da quelle previste nell’originale.<br />
5<br />
40 41<br />
6
1.3 Le ipotesi esecutive del Gloria per coro femminile<br />
L’autografo di Torino (coll. fondo Giordano 32, cc. 90-129) offre una scrittura corale per voci miste.<br />
Considerato il contesto, può Vivaldi aver scritto il Gloria per voci miste sottintendendo o perlomeno dando<br />
per scontata la fattibilità di un esecuzione per coro femminile? Questo è l’interrogativo che riguarda ogni<br />
studioso che si avvicina all’opera di Vivaldi e alla sua probabile destinazione originaria, ovvero gli ospedali<br />
femminili. 4<br />
Grazie agli studi filologici e a una sempre più attenta prassi rispettosa delle modalità esecutive originarie,<br />
numerosi e diversi sono gli approcci per poter dare una risposta comunque persuasiva sui procedimenti<br />
esecutivi di quel tempo.<br />
La documentazione e i risultati disponibili al pubblico sono numerosi.<br />
a) Voci femminili gravi.<br />
Una possibilità è stata proposta tramite una lettura dove le sezioni dei tenori e bassi sono sostituite da voci<br />
femminili particolarmente gravi. Si veda ad es.:<br />
http://www.youtube.com/watch?v=153WVp8QJQ0&feature=youtu.be,<br />
b) Spostamento di una voce d’ottava<br />
In altre esperienze viene compiuto uno spostamento d’ottava acuta di una voce (bassi) la cui parte viene ora<br />
eseguita da una seconda linea di contralti, la ex parte dei tenori viene quindi eseguita da contralti III in<br />
quanto la tessitura originaria è (quasi sempre) eseguibile dal registro di Alto. Con questa soluzione sono<br />
presenti una linea di Soprani, una di Alti (quelle originali) e altre due di Alti “gravi” che sostituiscono Bassi<br />
e Tenori.<br />
Originale Trasposizione Percezione delle linee vocali<br />
Soprani S1 Soprani<br />
Alti A1 Alti<br />
A2<br />
Ex Bassi (ottava acuta)<br />
Tenori A3 Ex Tenori (note reali)<br />
Bassi<br />
Come si vede dallo schema le due linee superiori rimangono al loro livello, quella degli ex Tenori pure, ma<br />
quella degli ex Bassi, essendo trasportata d’ottava, si viene a trovare sopra quella dei tenori. La linea<br />
precedentemente data ai tenori funge quindi da Basso (esclusivamente per l’organico vocale). Con questa<br />
possibilità, ossia ponendo una voce originariamente inferiore sopra a un'altra precedentemente superiore, si<br />
compie un incrocio. Questo è un passaggio importante perché, come già accennato, quando da una posizione<br />
originale (vedi colonna sinistra esempio precedente) si fa uno scambio tra le parti, viene a mutare<br />
l’impalcatura polifonica.<br />
Ciò non rappresenta un problema se in tale mutamento la scrittura mantiene una sostanziale correttezza<br />
grammaticale oltre ad una plausibilità esecutiva.<br />
3. La “non esecuzione” delle parti maschili. In questo caso la partitura scritta conservava i requisiti<br />
compositivi ma l’esecuzione musicale, pur concretizzandone la realizzazione, non ne era la sua<br />
stretta rappresentazione.<br />
4. L’uso di “chiavette” ovvero lo spostamento di tutta la tessitura. Questa modalità, abituale nel<br />
rinascimento, se applicata con strumenti pone serie questioni di cambi di tonalità.<br />
2) La ricerca parte seconda: un Gloria secondo Porpora?<br />
2.1 La coralità femminile degli ospedali<br />
Lo studio del repertorio composto espressamente per la coralità femminile degli ospedali, ha fornito<br />
un’ampia prospettiva della musica ideata per le “Figlie del coro”.<br />
In esso, precisiamo, l’organico è concepito specificamente per 4 voci femminili; a priori questo potrebbe<br />
rappresentare un analogia del quartetto a quattro voci maschili utilizzato nella storia musicale in modo molto<br />
più frequente. 5<br />
Ma altre sono le peculiarità dell’organico a voci femminili. Per propria natura non è possibile fare<br />
adattamenti tramite trasporto (verso l’acuto evidentemente) della tradizionale organizzazione vocale in<br />
quattro registri: Soprano, Alto, Tenore e Basso; il quartetto femminile richiede una nuova ed esclusiva<br />
modalità compositiva connaturata alle sue particolarità. Per la maggior parte degli autori (Galuppi, Hasse e<br />
anche Jommelli) la scrittura si muove all’interno di un contesto di trasparenza e sostanziale accordalità<br />
armonica.<br />
Nell’esempio tratto dal Miserere di Hasse, si possono individuare almeno due costanti che riguardano la<br />
tecnica compositiva per coro femminile e orchestra:<br />
1) La voce grave (A2) è raddoppiata dai bassi in modo analogo dell’organico a voci miste, dove la voce dei<br />
bassi si relaziona appunto con la sezione dei bassi orchestrali. Ovviamente la distanza rispetto al basso più<br />
vicino (violoncello) per la voce femminile è almeno di un’ottava.<br />
2) Tutte le linee vocali si muovono a prescindere dal possibile incrocio 6 con le altre voci: possiamo notare<br />
-l’unisono nell’ultima misura tra Alti II e Soprani I (voci estreme)<br />
-i soprani II che dalla prima misura sono la linea esposta più acuta<br />
-la voce di Alto I (ultima misura) funge da voce grave del coro.<br />
c) Elaborazioni ex novo<br />
Sono pubblicate rielaborazioni del Gloria di Vivaldi per coro femminile, spesso a tre voci.<br />
Questa scelta assume il carattere di arrangiamento, dove non si perseguono obiettivi filologici, ma semplici<br />
adattamenti pratici per l’esecuzione con organico femminile. Si vedano ad es.:<br />
http://www.youtube.com/watch?v=C_A7LnxnxTQ,<br />
http://www.youtube.com/watch?v=bW1j-pCUkxU.<br />
Oltre alle possibilità descritte nei punti precedenti, documentazioni e scritti indicano altre ipotesi esecutive:<br />
1. La presenza di voci maschili (uomini nascosti)<br />
2. La sostituzione delle voci di tenori e bassi con strumenti (in quell’epoca erano numerosissimi negli<br />
ospedali)<br />
4 Lo stesso Talbot, nell’edizione critica del Gloria, fa presente che l’organico fissato della partitura può non aver rappresentato per<br />
forza l’unico organico utilizzato in quel tempo; questo secondo le condizioni, i luoghi e le circostanze che di volta in volta si<br />
presentavano.<br />
5 Molta musica rinascimentale, se eseguita con criteri filologici, si trasporta verso il grave (una quarta/quinta) facendo sì che<br />
l’estensione fissata teoricamente su pentagramma per CATB (circa da sol 1 a mi/fa 4), sia eseguibile da quattro voci maschili con<br />
contraltista nella parte acuta. In questo caso l’uso delle cosiddette chiavette in armatura fornisce indicazioni preziose. Il quartetto<br />
maschile in sostanza è in grado di eseguire una partitura il cui range scritto sarebbe per voci miste.<br />
6 Dalla lettura di decine di brani risulta che l’incrocio delle parti nella scrittura femminile è un procedimento aproblematico. Questa<br />
peculiarità amplia prospettive e soluzioni tecniche precluse al contrappunto storico.<br />
7<br />
42 43<br />
8
Delimitando qui l’attenzione solo alle estensioni delle voci e degli strumenti, osserviamo che il coro si trova<br />
in una tessitura medio-acuta, mancando la parte medio-grave: le voci maschili.<br />
Le corrispondenze d’estensione (non di ruolo) voci-orchestra sono quindi:<br />
Coro (SSAA)=Violini primi e secondi, non escludendo la viola:<br />
2) Rende decorativa e brillante la sezione dei Violini primi e secondi<br />
I violini instaurano cioè un rapporto fatto d’infinite combinazioni con le voci:<br />
Qualche esempio<br />
1) Raddoppio<br />
Porpora “Credidi Propter” mis. 1<br />
Voci<br />
Strumenti<br />
Sop I<br />
Tessitura Sop II Violini I Tessitura media e acuta<br />
media e acuta Alti I Violini II (Viola)<br />
Alti II<br />
Tessitura<br />
media e grave Viole Celli e B.C. Tessitura media e grave<br />
Tali presupposti hanno rappresentato una nuova cornice sintattica nella quale in modo più o meno analogo<br />
hanno composto (quasi) tutti i musicisti degli ospedali.<br />
2.2 Porpora: la scuola napoletana, il coro femminile e l’orchestra.<br />
In un autore almeno, a fronte dell’organico sopra descritto, spinta creativa e obiettivi più ambiziosi hanno<br />
portato l’elaborazione compositiva a indirizzarsi verso l’estetica e le aspettative dell’ascoltatore cosmopolita<br />
di quel tempo: luminosità, sorpresa, meraviglia, virtuosismo, tutti elementi mutuati dall’esperienza teatrale<br />
che dal meraviglioso traeva la sua inesauribile vitalità. Elementi già abituali nelle arie solistiche, nel<br />
virtuosismo del violino settecentesco, nell’orchestra che in questo tempo, grazie anche a Vivaldi, sviluppa<br />
ulteriormente le proprie potenzialità in direzione di quegli affetti che sono la sostanza propria dell’estetica<br />
barocca.<br />
Non è un caso che il compositore più prolifico negli ospedali di quel tempo sia Nicola Porpora (1686-1768)<br />
operista tra i più titolati tanto da contendere a G.F.Haendel il primato di miglior musicista quando più tardi si<br />
trasferisce a Londra.<br />
Egli lavora come titolare in tre periodi e in diverse sedi veneziane, componendo moltissimo per coro (e soli)<br />
a voci femminili e orchestra.<br />
Porpora scrive soprattutto decine di salmi, ciò che ci lascia è un patrimonio consistente e variegato. La mole<br />
di lavori (oltre a studi monografici e specialistici) consente di tracciarne un profilo completo e di ottenere<br />
uno spettro ampio della sua scrittura. Abile conoscitore della voce (maestro di Farinelli) coniuga il suo<br />
incarico di compositore con quello d’insegnante grazie a lavori che siano artisticamente alti e didatticamente<br />
efficaci. Caposcuola della tradizione napoletana possiede tecnica compositiva sopraffina: facilità<br />
d’ispirazione melodica e virtuosismo contrappuntistico; elementi che imprimono all’opera di Porpora per<br />
coro femminile una dimensione singolare tanto da ravvisare in essa quasi una riformulazione tecnicocompositiva.<br />
2) Controcanto “decorato”<br />
Porpora “Domine Probasti me” mis.1<br />
Alcune caratteristiche.<br />
Come in altri napoletani la scrittura orchestrale è spesso semplificata in tre linee principali<br />
Violini I<br />
Violini II<br />
Viola+Celli (ottava grave)+B.C.(due ottave più gravi).<br />
A questo punto l’insieme coro femminile - orchestra “napoletana” presenta alcune situazioni complementari<br />
e speculari:<br />
- quella corale che contiene le frequenze medio acute (indicativamente da Fa2 a Sol4)<br />
- quella orchestrale che:<br />
1) Enfatizza la zona grave con viole celli e bassi con un unico percorso.<br />
9<br />
44 45<br />
10
3) Accompagnamento virtuosistico<br />
Porpora “Domine Probasti me”<br />
Relazione coro misto-orchestra<br />
Relazione coro femminile-orchestra<br />
Voci Strumenti Voci Strumenti<br />
Soprano<br />
Violino I<br />
Soprani I<br />
Soprani II<br />
Alto Violino II<br />
Alti I<br />
Violini I/II<br />
Tenore Viola<br />
Alti II<br />
Viola+Cello +Bassi<br />
Bassi<br />
Cello e b.c.<br />
Ora poniamo nuovamente a confronto i due insiemi corali: misto e femminile<br />
CORO A 4 VOCI MISTE<br />
CORO A 4 VOCI FEMMINILI<br />
Soprano acuta femminile Soprano I acuta femminile<br />
Soprano II acuta “<br />
Alto grave femminile Alto I grave femminile<br />
Alto II grave “<br />
Tenore acuta maschile<br />
Basso<br />
grave maschile<br />
Semplificando possiamo dire inoltre che:<br />
- sia i Violini primi, sia i Violini secondi possono essere di raddoppio delle voci acute (Soprani I e II) più gli<br />
Alti I (i Violini possiedono un’estensione acuta maggiore delle voci, tale possibilità è spesso utilizzata per<br />
procedimenti musicali “sopra” il coro, vedi sempre esempio precedente),<br />
- gli Alti II intonano quasi sempre la linea del Basso, ma in tessiture anche medio acute (a due e anche tre<br />
ottave dal contrabbasso).<br />
Nella parte destra ci sono quattro voci, ma non quattro tessiture complementari (mancando il timbro<br />
maschile)<br />
Sfuma cioè la netta differenziazione tra le voci e quindi viene meno la percezione di riconoscimento<br />
“gerarchico”. Motivazione questa a avvalorare il nuovo trattamento che i musicisti degli ospedali e, con<br />
maggior incisività, Porpora, riservano al coro femminile.<br />
Qualche conseguenza<br />
La linea più acuta (Soprani I) condivide quasi perennemente con Soprani II (quindi incrociandosi) il livello<br />
più esposto del percorso musicale, quello melodico.<br />
Soprani I<br />
Soprani II<br />
Alti I<br />
Violini I/II<br />
Alti II<br />
Viola+Cello+Bassi<br />
Dopo le relazioni coro orchestra qualche precisazione sul coro femminile di Porpora.<br />
Affianchiamo schematicamente la disposizione delle formazioni mista e femminile e le relazioni di tessitura<br />
con strumenti ad arco.<br />
11<br />
46 47<br />
12
Porpora “Domine Probasti me”<br />
Porpora “Domine probasti me”<br />
Da fine misura 37 la nota persistente (mi) viene intonata in continuo scambio da Soprani I e da Soprani II.<br />
Le conseguenze sono almeno due:<br />
1) La nota melodicamente più importante non si associa ad una linea-voce preponderante<br />
2) La stessa essendo intonata da voci diverse (in spazi veramente brevi) assume un timbro continuamente<br />
mutevole.<br />
Gli Alti I e II, la parte inferiore del gruppo, distribuiscono il loro percorso in almeno 2 modi: raddoppio del<br />
basso armonico (vedi esempio sopra) e/o raddoppiandosi vicendevolmente (vedi tutti i “la “dell’Alto I sono<br />
intonati dall’Alto II).<br />
Oppure ancora integrandosi con le altre voci anche su frequenze medio acute.<br />
Come si vede l’utilizzo aproblematico dell’incrocio delle parti consente (ultimo quarto di mis. 124) di far<br />
intonare il Do 4 agli Alti II in unisono con i Soprani II, gli Alti I rappresentano il basso (virtuale) del coro,<br />
ma non viene compromessa la percezione del basso armonico che è garantita dai celli e basso continuo. (Il<br />
medesimo Do degli alti II e Soprani II eseguito a un’ottava inferiore). 7<br />
Rimangono, come nel coro misto, tutte le varietà di raggruppamenti; solo come esempio la suddivisione in<br />
semicori. Nell’esempio tra estremi (SI AII) e medi (SII e AI).<br />
7 Per i motivi sopra esposti un incrocio analogo tra tenori e bassi (voci inferiori del coro misto) nel repertorio<br />
barocco rappresenterebbe una singolarità se non una deroga difficilmente comprensibile.<br />
13<br />
48 49<br />
14
N. Porpora “Credidi propter”<br />
Verificata la correttezza del percorso armonico nei brani accordali, nonché l’effetto sonoro, si è proceduto a<br />
utilizzare i medesimi criteri per i brani con scrittura imitativa (vedi esempio successivo). In questi si è<br />
riscontrata notevole coincidenza con i procedimenti contrappuntistici già visti più volte in Porpora. E anche<br />
in questa fase s’è verificato che il risultato non producesse errori di condotta (quinte a ottave).<br />
2.3 Sintesi di un prodotto tra Porpora e Vivaldi<br />
La conoscenza e la frequentazione di autori degli ospedali e soprattutto di Porpora sono stati un forte<br />
incentivo per realizzare una ricerca e un’idea esecutiva del Gloria di Vivaldi.<br />
L’ipotesi, che oggi affianca le altre, è il risultato di una lavoro che il coro Harmònia ha svolto “attorno” al<br />
Gloria: si è cercato cioè di cogliere il sound di quel cosmo musicale all’interno del quale il Gloria,<br />
probabilmente, è stato composto.<br />
Mediando tra la partitura originale e la nuova destinazione ci si è dati dei criteri di affinità.<br />
Il mantenimento di due sezioni acute (Soprani ed ex tenori) e di due gravi (Contralti ed ex Bassi); questo per<br />
mantenere l’originale complementarietà e tensione tra i registri vocali.<br />
Quindi si è voluto garantire una tessitura “naturale” a tutte le sezioni, come si osserva nel seguente esempio.<br />
15<br />
Anche durante questa elaborazione alla ricerca di efficacia sonora si è assommata la necessità che il nuovo<br />
risultato contrappuntistico fosse sostanzialmente corretto. E anche in questo passaggio, le linee musicali, pur<br />
trovandosi in posizioni diverse e variamente combinate, hanno dimostrato la possibilità di reversione,<br />
50 51<br />
16
tecnicamente scritte in contrappunto doppio. A tutto ciò si sono aggiunti piccoli aggiustamenti e raddoppi<br />
utili al perfezionamento dell’elaborazione. Si è infine verificato il rapporto generale con il gruppo<br />
strumentale.<br />
Anche il confronto con musicisti del settore che hanno ascoltato il risultato è stata una preziosa opportunità<br />
per avanzare nel lavoro con maggiori elementi di comparazione.<br />
L’esperienza e la ricerca hanno via via assunto l’aspetto di riscoperta stilistica; l’opera non ha subìto la<br />
fisionomia di adattamento o di arrangiamento, ma si è inserita in una dimensione fonica precisa e specifica.<br />
La coralità femminile a contatto con il Gloria ha conseguito una valorizzazione già ravvisata nell’opera di<br />
Porpora, e questo con un lessico e stile di un autore profondamente diverso.<br />
Con questa realizzazione le prospettive indicate dal Talbot (vedi nota 3) trovano corrispondenza concreta.<br />
L’approccio all’esecuzione della musica del passato oggi richiede una sempre più ampia prospettiva<br />
d’indagine rispondente a un (possibile) avvicinamento del concetto di performance di quei tempi. La<br />
partitura, a fronte di un approfondimento filologico, dimostra la sua genuina vitalità se la sua lettura<br />
restituisce, oltre al suo codice notazionale, quelle informazioni non scritte alle quali i musicisti dell’epoca<br />
evidentemente aderivano in modo scontato.<br />
16 Novembre 2013<br />
Chiesa di San Lorenzo Mestre (Ve)<br />
-A. Vivaldi Gloria per soli, coro femminile e orchestra<br />
Coro Femminile Harmònia di Marghera Venezia<br />
Orchestra barocca Tiepolo e I <strong>Musica</strong>li Affetti<br />
Soprano: Paola Crema, Mezzosoprano Maria Zalloni<br />
Maestro del coro: Nicola Ardolino<br />
Direttore: Michele Peguri<br />
http://nuke.laboratorioharmonia.it/Home/tabid/466/Default.aspx<br />
17<br />
I primi cinquant’anni del coro<br />
Filarmonico Trevigiano “Sante Zanon”<br />
1964/2014<br />
E’ il lontano 1964,<br />
anno in cui un gruppo<br />
di amici, guidati dal<br />
M° Corrado Girardi,<br />
e uniti dall'amore e<br />
dall'entusiasmo per<br />
la musica e il canto,<br />
decisero di iniziare<br />
l'attività corale. L'anno<br />
successivo intitolarono<br />
il sodalizio all'illustre musicista Sante Zanon, nato<br />
a Fonte, in provincia di Treviso, compositore, già<br />
allievo di Malipiero, Maestro del Coro del Teatro "La<br />
Fenice" di Venezia, scomparso proprio nel 1965.<br />
Con il M° Corrado Girardi, che ne curò la direzione<br />
fino al 1984, i primi timidi passi diventarono spediti<br />
e il coro si affermò raccogliendo un successo di<br />
pubblico e di critica crescenti, in concerti e rassegne<br />
di musica polifonica ed operistica di livello nazionale.<br />
Dopo un rinnovamento, sia in parte dei componenti<br />
che nel repertorio, si aprì una seconda stagione con<br />
l'arrivo del giovane M° Stefano Mazzoleni, sotto la<br />
cui direzione il coro avviò proficue collaborazioni<br />
con orchestre e gruppi strumentali. Iniziarono le<br />
esecuzioni di opere complete, con accompagnamento<br />
strumentale e l'intervento di solisti: dal Gloria e<br />
Credo di Vivaldi alla Messa da Requiem di G. Faurè,<br />
registrata per la settimana Santa del 1991 da Rai3,<br />
dal Cristo sul Monte degli Ulivi di Beethoven, al San<br />
Francesco di Sante Zanon, solo per citarne alcune. I<br />
concerti si moltiplicarono, si avviò il gemellaggio con<br />
Orlèans e si giunse alle prime registrazioni - Opere<br />
corali e strumentali di Sante Zanon con l'orchestra di<br />
Zagabria , Frammenti di favole : Canti Natalizi per coro<br />
e orchestra. Nel frattempo iniziava all'interno del coro<br />
una scuola di perfezionamento corale, guidata da solisti<br />
e professionisti del Coro " La Fenice" e si rinnovavano<br />
appuntamenti periodici nei momenti forti dell'anno<br />
liturgico. Dopo l'addio, per motivi professionali, del M°<br />
Mazzoleni, si susseguirono altri validi maestri che con<br />
le loro personalità e professionalità seppero tener vivo<br />
l'amore per il canto. Giungiamo infine ad una nuova<br />
stagione: siamo nel 2006, sotto la direzione del M°<br />
Michele Lo Russo, si avviano una serie di progetti in cui<br />
accanto al coro si sono succeduti solisti ed orchestre<br />
di fama nazionale ed internazionale e giovani talenti<br />
della musica: a Treviso, al Teatro Comunale , in Piazza<br />
dei Signori, al Teatro Eden , alla Chiesa di S. Francesco<br />
, alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, alla Fondazione<br />
Benetton, a Palazzo Bomben; all’Auditorium Mario<br />
del Monaco di Villorba; a Villa Lattes di Istrana;<br />
alla Basilica di Motta di Livenza; ad Orlèans, con il<br />
rinnovato gemellaggio dopo vent'anni dal primo; alla<br />
Basilica Superiore di Assisi, alla Cattedrale di Vieste<br />
(FG); l’accompagnamento della Messa Solenne a<br />
San Giovanni Rotondo nel 2008, in occasione dei 40<br />
anni dalla morte di Padre Pio; a Vienna, con i Wiener<br />
Kammersymphonie presso la sala “Gläserne Saal” al<br />
Musikverein. Ad ottobre 2011 inizia la collaborazione<br />
con un maestro - donna, il soprano di origine coreana<br />
Hyeon-Jeong Koo, già laureata alla facoltà di musica<br />
dell’Università “Hanyang” di Seoul e diplomata in<br />
canto lirico presso il conservatorio “ B. Marcello”<br />
di Venezia. E nel 2014 quindi il coro festeggia il 50°<br />
Anniversario dalla sua fondazione, ed è cresciuto<br />
anche numericamente, raggiungendo ora 60 iscritti.<br />
L’impegnativo progetto che stiamo organizzando si<br />
articola in:<br />
- Un concerto di opere sacre di Sante Zanon, con<br />
un’orchestra polifonica (Gruppo d’Archi Veneto) di<br />
48 elementi nella Chiesa di San Nicolò a Treviso, il 24<br />
maggio 2014.<br />
- Un concerto, sempre con orchestra, a Riese Pio X, il<br />
18 maggio 2014 in quanto proprio nel 2014 ricorrono<br />
i 100 anni della morte di Papa Pio X (Papa Sarto), in<br />
onore del quale Sante Zanon scrisse la Missa IV (1935)<br />
nel centenario della nascita.<br />
- Una mostra con documentazione, foto ecc. che<br />
hanno fatto la storia del coro e che rimarrà aperta alla<br />
cittadinanza dall’11 al 31 maggio 2014 al Chiostro<br />
Piccolo del Museo di Santa Caterina a Treviso.<br />
- Un libro che raccolga documentazione, anche<br />
inedita, nonché gli eventi più importanti del coro, con<br />
testimonianze raccolte anche dai coristi stessi.<br />
Nei due concerti di Polifonia Sacra di Sante Zanon,<br />
avremo ospite il Coro Stella Alpina di Treviso, diretto<br />
dal M.° Diego Basso, che eseguirà dei brani di canti<br />
popolari di Sante Zanon. E inoltre i Maestri e i pianisti<br />
che sono stati più rappresentativi e più hanno inciso<br />
nel percorso formativo del coro, si alterneranno<br />
nell’accompagnamento e nella direzione dei concerti.<br />
52 53<br />
Anniversari
Dolomiti in Coro 2013<br />
di Andrea Colaiacomo (corrispondente de “I Musici” dell’Istituto Comprensivo di Agordo)<br />
Si è svolto anche lo scorso<br />
autunno 2013 l'ormai consueto<br />
appuntamento con la manifestazione<br />
Dolomiti in Coro, organizzato dalla<br />
consulta Bellunese dell'ASAC.<br />
L'evento si è articolato in cinque<br />
concerti, in diverse località, ed<br />
ha visto complessivamente la<br />
partecipazione di quindici cori. Uno<br />
degli scopi principali della rassegna<br />
è creare occasione d'incontro tra i<br />
vari cori del territorio, mettendo in<br />
relazione anche vari tipi di organici,<br />
che spaziano dai cori di voci bianche<br />
a quelli interamente femminili, fino<br />
ai cori a voci miste. Nel corso di<br />
questi eventi un motivo di interesse<br />
è costituito anche dal confronto<br />
fra repertori di tipo diverso, che dà<br />
sempre spunti per crescere a livello<br />
artistico.<br />
ad allietare la serata c'erano il Coro<br />
San Giorgio, il Coro Val Biois, il Coro<br />
femminile Vocincanto e la Corale<br />
Zumellese.<br />
Il valore formativo di questa iniziativa<br />
è stato ulteriormente rafforzato<br />
dai suggerimenti forniti dalla<br />
Commissione Artistica, presente<br />
nelle serate.<br />
La nutrita affluenza ai concerti<br />
e l'entusiasmo dimostrato dal<br />
pubblico, avvalorano la bontà di<br />
un'iniziativa che si auspica possa<br />
regolarmente riproporsi negli anni a<br />
venire.<br />
Dolomiti in Coro 2013<br />
I vari gruppi corali, poi, muovendosi<br />
all'interno della provincia, hanno<br />
avuto la possibilità di presentarsi<br />
a un nuovo pubblico, offrendo<br />
l'opportunità di apprezzarne anche<br />
la vocalità, frutto del proprio lavoro<br />
e del proprio impegno.<br />
Il pubblico si è dimostrato ancora<br />
una volta entusiasta dei concerti,<br />
perché hanno messo in luce sia i vari<br />
punti in comune, sia interessanti<br />
differenze fra un coro e l'altro.<br />
Gli appuntamenti infatti sono stati<br />
decisamente variegati: a Santo<br />
Stefano di Cadore erano presenti<br />
il Coro Comelico, il coro “Numeri<br />
Atque Voces” e il Coro Polifonico<br />
“Zardini”; a Lamon si sono esibiti<br />
il Coro Polifonico di Trichiana, la<br />
Corale San Marco e il Coro Cadore;<br />
nella chiesa arcidiaconale di Agordo<br />
hanno cantato i Musici dell'Istituto<br />
Comprensivo di Agordo e il Coro<br />
Volinvoce di Tai di Cadore; a Pieve<br />
di Cadore si sono presentati il<br />
Coro Cortina, il Coro Bianche Cime<br />
C.O.S.M. e il Coro Minimo Bellunese.<br />
Nell'ultimo appuntamento, a Quero,<br />
XV rassegna<br />
di <strong>Musica</strong> Sacra a Lentiai<br />
di Gabriella Genova<br />
Domenica 20 ottobre 2013, nella bellissima Chiesa<br />
Arcipretale di Lentiai, si è tenuto il concerto per la<br />
Rassegna di <strong>Musica</strong> Sacra.<br />
All'ormai tradizionale appuntamento della Consulta<br />
Provinciale di Belluno, giunto alla sua XV edizione,<br />
hanno partecipato tre cori cadorini: la Corale San<br />
Marco di Venas di Cadore, diretta da Silvia Dall'Asta,<br />
con un programma che ha spaziato dalla Missa Lauda<br />
Sion di Palestrina al Virgo Mitis di Maurizio Santoiemma;<br />
la Schola Cantorum di Lorenzago, diretta da<br />
Francesco Piazza, che ha presentato grandi classici<br />
come O salutaris Hostia di Perosi e Bogoroditse Devo<br />
di Rachmaninoff; il Coro Volinvoce di Tai di Cadore,<br />
diretto da Gabriella Genova, con una serie di brani<br />
dedicati alla Madonna tra cui due composizioni del<br />
grande Maestro Orlando Dipiazza che ci ha lasciati lo<br />
scorso mese di agosto.<br />
Il pubblico, seppur non molto numeroso a causa della<br />
serata piovosa, si è dimostrato molto attento e coinvolto<br />
e gli stessi cori hanno avuto una bella opportunità<br />
di ascoltarsi con reciproco interesse.<br />
Sicuramente gradita e molta apprezzata la presenza<br />
dei Maestri Gian Martino Durighello e Giovanni Piol<br />
che hanno giudicato le esibizioni dei tre cori, valutato<br />
il lavoro svolto e incoraggiato i direttori con preziosissimi<br />
consigli. Momento questo di grande utilità,<br />
occasione di confronto costruttivo e un’ulteriore forma<br />
di attenzione che l’Asac rivolge ai maestri di coro,<br />
insieme ai numerosi corsi e attività volte a soddisfare<br />
il bisogno di imparare, di crescere e di aggiornarsi che<br />
ogni direttore sente, nel rispetto dei propri coristi e<br />
della <strong>Musica</strong>.<br />
<strong>Musica</strong> Sacra<br />
54<br />
55
1984-2014: il trentennale<br />
del Coro Polifonico San Biagio<br />
Il Coro Polifonico S. Biagio, nasce nel 1984 per<br />
volontà dell’allora arciprete don Giovanni Guerra<br />
principalmente con finalità liturgiche. Nel corso<br />
degli anni e particolarmente dal 2006, sotto la guida<br />
del maestro Francesco Grigolo, si è posto come<br />
realtà di eccellenza nel panorama corale Veneto<br />
e Nazionale raggiungendo importanti risultati<br />
quali il I°Premio al Concorso Nazionale Corale<br />
“E. Martignon” di S. Maria di Sala (Ve) e la” fascia<br />
di distinzione” categoria polifonia sacra nel VI°<br />
Festival della coralità Veneta nel 2010 e la”Fascia<br />
Argento”,sezione polifonia sacra/programma<br />
storico/, al XXX° Concorso Nazionale Corale “F.<br />
Gaffurio” di Quartiano (Lo) nel 2012.<br />
Dal 2013, in collaborazione con l’HYPERLINK<br />
"http://ass.ne/"ass.ne “Panta Rhei” di Vicenza e<br />
grazie ad una convenzione con l’Amministrazione<br />
Comunale ha avviato una Scuola di <strong>Musica</strong> presso la<br />
sede del coro a Montorso allo scopo di promuovere<br />
e incentivare la cultura musicale nel proprio<br />
territorio. Nel 2014, per festeggiare degnamente<br />
i trenta anni di attività raggiunti, ed intendendo<br />
condividere questo particolare traguardo con la<br />
comunità di Montorso e con tutti coloro che sempre<br />
ci hanno sostenuto, il coro (attraverso un comitato<br />
appositamente costituito), sta lavorando alla<br />
realizzazione di un programma di manifestazioni<br />
ed attività da svolgersi durante tutto il 2014 che<br />
prevede, accanto ad appuntamenti ormai consolidati<br />
come il “Concerto diS.Biagio” (01/02/2014) ed<br />
il “Concerto in villa” (11/10/2014), numerose<br />
altre proposte come il concerto “Meditativo”<br />
(21/03/2014) con l’esecuzione della “Via Crucis”<br />
di F. Liszt, il “Gloria” di John Rutter (10/05/2014)<br />
con la partecipazione de “I Cantori di Trissino” e<br />
del gruppo di ottoni “Vicenza Brass”, un “Incontro<br />
con il Maestro Fabrizio Barchi” (28/06/2014) in<br />
cui il coro avrà modo di sviluppare ulteriormente le<br />
proprie capacità avvalendosi della collaborazione<br />
di uno dei migliori direttori italiani ed europei.<br />
Nel periodo 01-30/07/2014 vorremmo proporre<br />
agli interessati, con modalità e data da stabilirsi, dei<br />
“Concerti in Azienda”, allo scopo di creare una sorta<br />
di “Ponte” fra cultura del lavoro e cultura musicale e<br />
di gettare le basi per una nuova forma di interazione<br />
fra realtà diverse ma complementari.<br />
A fine Settembre il coro sarà a Sassari per partecipare<br />
ad uno dei festival canori più importanti d’Italia e<br />
d’Europa grazie al gentile invito degli organizzatori.<br />
In occasione della prima Domenica di Avvento,<br />
proporremo una messa rigorosamente filologica<br />
nei contenuti con miniconcerto a chiusura. Nel<br />
“Concerto Revival”, previsto per il 13/12/2014,<br />
cercheremo di coinvolgere, facendoli tornare<br />
protagonisti, i coristi/e che nel corso degli anni<br />
hanno contribuito a far diventare il coro la bella<br />
realtà di oggi e presenteremo, a chiusura delle<br />
manifestazioni per il trentennale il primo CD “live”<br />
del nostro Coro, tratto da alcune delle migliori<br />
esecuzioni durante i nostri concerti.<br />
Anniversari<br />
56<br />
57
Curriculum Coro Polifonico San Biagio<br />
Il Coro polifonico S. BIAGIO di Montorso Vic.no (VI) è nato nel 1984. Dal 2006 il coro è diretto M° Francesco<br />
Grigolo, attualmente spazia dalla polifonia classica alla polifonia moderna sia sacra che profana includendo<br />
brani di polifonia antica, canto gregoriano e canto popolare, proponendo con cura programmi a tema. Si<br />
dedica ai vari stili e periodi musicali potendo contare su diverse formazioni (schola gregoriana, ensemble<br />
madrigalistico, sezione giovanile) ma prediligendo, di norma, l’esibizione con la formazione corale al<br />
completo. Si avvale inoltre di validi giovani strumentisti presentando repertori vocali-strumentali che<br />
spaziano dal rinascimento al contemporaneo.<br />
Svolge un'intensa attività concertistica, nel 2010 ha ottenuto il I° premio al Concorso nazionale corale<br />
"E. Martignon" a Caltana di Santa Maria di Sala (VE) e nello stesso anno la "fascia di distinzione" categoria<br />
polifonia sacra nel 6° festival della coralità veneta; nel 2012 la "fascia d'argento" sezione polifonia sacra<br />
programma storico al XXX Concorso nazionale corale "F. Gaffurio" Quartiano (LO).<br />
Ha inciso per l’importante casa editrice Carrara di Bergamo brani di Mario Lanaro del suo metodo “Esperienze<br />
Corali”. Ogni anno a Montorso il coro organizza due importanti appuntamenti corali: il “Concerto in villa” e il<br />
“Concerto di San Biagio”, occasione per valorizzare la musica vocale sia sacra che profana ospitando cori di<br />
chiara fama nazionale ed internazionale.<br />
HYPERLINK "http://www.coropolifonicosanbiagio.it" www.coropolifonicosanbiagio.it<br />
Il Direttore: Francesco Grigolo<br />
Nato nel 1981 si è<br />
diplomato brillantemente<br />
in Organo e Composizione<br />
Organistica sotto la<br />
guida del prof. Roberto<br />
Antonello e con il<br />
massimo dei voti in Canto<br />
sotto la guida della prof.<br />
ssa Elisabetta Andreani<br />
presso il Conservatorio<br />
Arrigo Pedrollo di Vicenza,<br />
successivamente si è<br />
perfezionato in Organo<br />
nella classe del prof. Pier<br />
Damiano Peretti presso<br />
l'Universitat fur Musik<br />
un Darstellende Kunst<br />
(università della musica)<br />
di Vienna. Ha frequentato<br />
corsi di perfezionamento<br />
con docenti di fama internazionale sia per quanto<br />
riguarda la musica organistica (J-Raas, M.C. Alain, J.<br />
Essl, R. Antonello, P. Peretti, C. Mantoux) e per quanto<br />
riguarda la direzione corale (J. Busto, S. Kuret, M.<br />
Lanaro, L. Donati, P. Comparin, P. Crabb).<br />
Vincitore nel 2010 della borsa di studio “Premio<br />
Associazione musicale fr. Terenzio Zardini” svolge un'<br />
intensa attività concertistica sia come direttore delle<br />
sue formazioni corali, che come solista all'organo,<br />
ospite di prestigiosi festival o come accompagnatore<br />
di importanti complessi corali e strumentali.<br />
Fin dagli inizi dei suoi studi musicali ha conciliato lo<br />
studio dell'organo con il canto e la direzione corale,<br />
attualmente è direttore del coro maschile “Gruppo<br />
corale di Bolzano Vicentino” e del coro misto “Coro<br />
Polifonico San Biagio” di Montorso Vicentino (VI) con<br />
il quale ha effettuato numerose produzioni musicali<br />
e ottenuto lusinghieri risultati a concorsi nazionali:<br />
- il 1° premio assoluto categoria programma riservato<br />
a cori maschili, 3° premio ex aequo categoria<br />
programma canto popolare, PREMIO al miglior<br />
coro veneto iscritto all’A.S.A.C. Veneto e PREMIO al<br />
Direttore di coro dalle particolari doti interpretative<br />
al 47° Concorso Nazionale Corale Trofei “Città di<br />
Vittorio Veneto”. (Gruppo Corale Bolzano Vicentino<br />
2013);<br />
- Fascia di distinzione categoria musica popolare nel<br />
7° festival della coralità veneta a Treviso. (Gruppo<br />
Corale Bolzano Vicentino 2012);<br />
- Fascia d'argento “sezione polifonia sacra programma<br />
storico” al XXX Concorso nazionale corale "F. Gaffurio"<br />
Quartiano LO. (Coro Polifonico San Biagio 2012);<br />
- Fascia di distinzione categoria polifonia sacra nel<br />
6° festival della coralità veneta a Vicenza. (Coro<br />
Polifonico San Biagio 2010);<br />
- 1° premio al Concorso nazionale corale “E. Martignon”<br />
a Caltana di Santa Maria di Sala VE (Coro Polifonico<br />
San Biagio 2010).<br />
Dal 2012 è componente del sestetto vocale maschile<br />
“Esa Consort”. Ha inciso per la casa editrice Carrara<br />
di Bergamo musiche di Terenzio Zardini.<br />
È consulente artistico dell’ASAC Veneto (Associazione<br />
per lo sviluppo delle attività corali). Dal 2001 è<br />
organista del Duomo di Ognissanti di Arzignano (VI).<br />
È docente alla Scuola “Dame inglesi” di Vicenza e alla<br />
Scuola di musica “San Biagio” di Montorso Vicentino<br />
(VI) della quale è anche direttore.<br />
E' fondatore e direttore artistico del Festival<br />
Organistico “Città di Arzignano”, manifestazione ove<br />
si esibiscono in più serate i migliori organisti italiani<br />
e stranieri.<br />
www.francescogrigolo.com<br />
58<br />
59
Carte da <strong>Musica</strong><br />
Disegno di legge n.1365:<br />
eppur qualcosa si muove!<br />
Prospettive per l’espressione musicale ed artistica nel sistema dell’Istruzione Italiana.<br />
Per iniziativa della Senatrice Elena Ferrara è stato depositato il DdL “Disposizioni in materia di valorizzazione<br />
dell’espressione musicale e artistica nel sistema dell’istruzione“ (atto Senato 1365). Hanno sottoscritto il DdL<br />
Senatrici e Senatori di tutte le forze politiche. Come scritto nella presentazione del DdL, «Il presente disegno di<br />
legge vuole anche essere un tributo all’impegno che il grande Maestro Claudio Abbado ha inteso lasciarci quale<br />
irrinunciabile eredità culturale. Per tale ragione il disegno di legge trae ispirazione dall’insegnamento valido per<br />
tutto il campo artistico, quello che deriva dal saper interrogare il passato e il presente attraverso lo sviluppo dei<br />
linguaggi artistici per poter guardare tanto al futuro della musica, quanto alla musica del futuro senza perdere<br />
di vista il suo rapporto con la società e l’impegno civile». Il DdL 1365 costituisce senza dubbio un’importante<br />
iniziativa legislativa atta a:<br />
• garantire a ogni livello d’età occasioni formative nel campo delle arti performative<br />
• favorire l’implementazione e il potenziamento dell’educazione musicale e artistica nelle sue varie forme in<br />
ogni ordine e grado di scuola con modifiche degli ordinamenti didattici, prevedendo anche interventi per la<br />
formazione dei docenti,<br />
• sostenere proficui raccordi tra scuola e associazioni del territorio negli ambiti musicale, coreutico e teatrale<br />
• prevedere detrazioni fiscali per la frequenza a corsi di formazione in campo artistico<br />
• coordinare le politiche di offerta culturale a livello territoriale<br />
• promuovere interventi a favore dell’edilizia scolastica di qualità per le arti performative.<br />
E’ possibile sostenere l’iter del DdL sottoscrivendolo e inviando commenti e proposte al sito:<br />
http://faremusicatutti.altervista.org/disegno-di-legge-atto-senato-1365-disposizioni-materia-divalorizzazione-dellespressione-musicale-e-artistica-nel-sistema-dellistruzione/<br />
Riportiamo per conoscenza il testo del Disegno di Legge n.1365<br />
Comunicato alla Presidenza il 5 marzo 2014<br />
Disposizioni in materia di valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nel sistema dell’istruzione<br />
Onorevoli senatori. - "Da tempo la comunità<br />
scientifica afferma che la capacità creativa sia la<br />
caratteristica fondamentale della specie Homo<br />
sapiens: essa non è prerogativa di pochi ma di<br />
tutti; non appartiene solo ad artisti o scienziati, ma<br />
esiste in ogni individuo e si manifesta in vari ambiti,<br />
nelle relazioni famigliari e sociali, nel lavoro e nella<br />
comunità, purché venga stimolata adeguatamente da<br />
condizioni favorevoli" [cit. Ri-creazione. Una scuola<br />
di qualità per e per ciascuno - di Luigi Berlinguer]. Nel<br />
corso del XX secolo, illustri musicisti e pedagogisti<br />
hanno dimostrato l’importanza di considerare lo<br />
sviluppo umano a partire da due particolari forme<br />
di pensiero: quello scientifico e quello narrativo.<br />
Minore attenzione è stata invece riservata, sinora,<br />
a un modo di espressione intellettuale altrettanto<br />
importante: quello artistico. Una modalità di<br />
rappresentazione del mondo capace di connettere,<br />
in modo spesso originale e sorprendente (e solo<br />
in apparenza illogico), dati scientifici con aspetti<br />
discorsivi. È da questo vasto campo di coltivazione<br />
dello “stupore” immaginifico, avente valore, forza<br />
e natura estetica, che hanno spesso attinto le<br />
grandi scoperte che hanno cambiato il corso della<br />
storia dell’umanità. Non tenerne conto oggi, in un<br />
momento di crisi sociale, dei modelli di sviluppo,<br />
di sostenibilità ambientale, e in generale di forte<br />
decadenza culturale, sarebbe un atto politico<br />
ingiustificabile, soprattutto in un Paese come l’Italia<br />
che ha dato un contributo di primissimo piano allo<br />
sviluppo del pensiero artistico e alla creazione di un<br />
patrimonio di opere e di stili performativi. È quindi<br />
importante che da subito il Parlamento si impegni<br />
nella valorizzazione dell’espressione artistica -<br />
musica, danza, teatro, architettura, arti visive e<br />
plastiche, cinema ecc. - quale motore strategico<br />
dello sviluppo non solo della società italiana, ma<br />
dell’intera umanità. Anche al fine di contrastare la<br />
decadenza culturale, il presente disegno di legge si<br />
pone l’obiettivo di fissare alcune norme essenziali<br />
atte a garantire a ogni livello d’età occasioni<br />
formative nel campo delle arti performative basate<br />
sull’acquisizione di una piena consapevolezza degli<br />
aspetti pratici, teorico-analitici e storico-culturali<br />
in senso lato, del fenomeno artistico osservato nelle<br />
sue molteplici forme espressive e nelle possibili<br />
intersecazioni tra linguaggi.<br />
In particolare, si ravvisa la necessità di definire con<br />
legge ordinaria alcuni principi volti a garantire a<br />
ogni cittadina e cittadino le necessarie opportunità<br />
formative nel campo dell’espressione artistica, asse<br />
portante dello sviluppo del senso civico improntato<br />
secondo una cultura in grado di coniugare<br />
produttivamente pensiero artistico, umanistico e<br />
tecnologico-scientifico.<br />
Si tratta peraltro di una competenza-chiave<br />
raccomandata dal Parlamento Europeo [18.12.2006<br />
- 2006/962/CE] ed esplicitata esattamente nei<br />
termini di una: "Consapevolezza dell’importanza<br />
dell’espressione creativa di idee, esperienze<br />
ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di<br />
comunicazione, compresi la musica, le arti dello<br />
spettacolo, la letteratura e le arti visive".<br />
Il presente disegno di legge vuole anche essere un<br />
tributo all’impegno che il grande Maestro Claudio<br />
Abbado ha inteso lasciarci quale irrinunciabile<br />
eredità culturale. Per tale ragione il disegno di<br />
legge trae ispirazione dall’insegnamento valido per<br />
tutto il campo artistico, quello che deriva dal saper<br />
interrogare il passato e il presente attraverso lo<br />
sviluppo dei linguaggi artistici per poter guardare<br />
tanto al futuro della musica, quanto alla musica del<br />
futuro senza perdere di vista il suo rapporto con la<br />
società e l’impegno civile.<br />
Il Maestro Abbado, come sappiamo, si è riconosciuto<br />
nei principi etici base del Sistema delle orchestre<br />
infantili e giovanili promosso in Venezuela dal<br />
Maestro José Antonio Abreu (nel solco di una<br />
tradizione sudamericana già testimoniata dal lavoro<br />
del Maestro Jorge Peña Hen, assassinato dal regime<br />
militare dopo il colpo di stato in Cile, nel 1973).<br />
Mirando ad organizzarne sistematicamente la<br />
diffusione anche in Italia, il Maestro ha contribuito<br />
in maniera decisiva a diffondere nel mondo i principi<br />
ispiratori di quel modello educativo, la cui enorme<br />
portata socio- culturale muove dalla consapevolezza<br />
della valenza formativa ed educativa della pratica<br />
collettiva della musica, ovvero dal fatto che l’arte<br />
rende migliori le società.<br />
Sappiamo peraltro come in Italia esista una vasta e<br />
lunga tradizione grazie alla quale si è prodotta una<br />
articolata offerta formativa nel campo delle arti<br />
performative sul territorio. In particolare nel campo<br />
dell'educazione musicale indicazioni innovative si<br />
sono avute nei programmi della scuola media del<br />
1979, negli ordinamenti della scuola elementare del<br />
1985 e negli orientamenti per la scuola dell'infanzia<br />
del 1991, oltre alla messa in ordinamento delle<br />
scuole medie a indirizzo musicale (SMIM) nel<br />
1999. Tali innovazioni hanno attivato nelle scuole<br />
buone prassi in relazione al fare musica, come è<br />
emerso anche dalla ricerca promossa dal Comitato<br />
nazionale per l'apprendimento pratico della musica<br />
nel 2008. Oggi, le nuove Indicazioni nazionali per<br />
il curricolo della scuola d'infanzia e del primo ciclo<br />
di istruzione, nonché provvedimenti quali il DM<br />
8/2011, costituiscono riconoscimento tangibile<br />
dell'importante valenza educativa delle esperienze<br />
perfomative. Non va dimenticato poi l’apporto delle<br />
Scuole popolari e civiche di musica, delle Bande,<br />
dei Cori, delle Scuole di danza, dei Laboratori<br />
teatrali e di quanto promosso dal terzo settore,<br />
dall’associazionismo e dal mondo del volontariato.<br />
Un capillare patrimonio sociale e artistico prezioso,<br />
che la legge vuole non solo formalmente riconoscere<br />
ma anche impegnarsi a sostenere concretamente.<br />
Il disegno di legge intende definire i princìpi atti a<br />
garantire a ogni cittadina e cittadino le essenziali<br />
opportunità formative nel campo dell’espressione<br />
artistica. A tal fine alcune definizioni sono utili<br />
per intendere il senso profondo dell’iniziativa<br />
parlamentare: con espressione artistica vengono<br />
intese tutte le forme possibili del fare artistico ovvero<br />
del processo creativo connesso alla sfera estetica.<br />
Questo sia in termini di patrimonio culturale (colto<br />
o popolare, in qualche modo storicizzato), sia come<br />
opportunità espressiva ovvero processo/prodotto<br />
creativo originale, che deve essere reso accessibile a<br />
tutti. Con arti performative (o arti dello spettacolo)<br />
si intendono invece tutte le forme di espressione<br />
artistica (linguaggi) che si esplicano mediante azioni<br />
sceniche dal vivo di qualunque genere, compresi i<br />
principali linguaggi codificati della <strong>Musica</strong>, della<br />
Danza, e del Teatro, nonché tutte le forme ibride e<br />
sperimentali di espressione artistica anche di tipo<br />
multimediale. Con formazione artistica infine si<br />
intende qualsiasi tipo di percorso formativo mirato<br />
all’acquisizione integrata di competenze pratiche,<br />
teorico-analitiche e storico-culturali in campo<br />
artistico.<br />
L’articolo 1 stabilisce le finalità del disegno di legge<br />
prevedendo, nell’ambito delle finalità di formazione<br />
artistica e culturale della persona, nonché di<br />
promozione e sviluppo della cultura, disposizioni<br />
atte a garantire a ogni persona l’accesso alla<br />
formazione artistica nelle sue varie declinazioni<br />
amatoriali e professionali, a implementare la<br />
formazione artistica nel curriculum delle scuole<br />
di ogni ordine e grado, a realizzare un sistema<br />
formativo della professionalità dei docenti e degli<br />
operatori del settore improntato a criteri di qualità.<br />
L’articolo 2 disciplina la formazione artistica nelle<br />
scuole di ogni ordine e grado stabilendo che la<br />
stessa, consistente nell’acquisizione contestuale di<br />
conoscenze e nell’esercizio di pratiche connesse<br />
alle espressioni artistiche musicali, coreutiche e<br />
teatrali, sia garantita nelle scuole da docenti in<br />
possesso di specifiche abilitazioni definite con<br />
decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università<br />
e della ricerca. L’articolo 2 prevede inoltre che:<br />
a) la formazione artistica sia assicurata in nidi<br />
e scuole d’infanzia, nelle attività educative<br />
quotidiane secondo un approccio globale allo<br />
sviluppo armonico della corporeità nelle sue varie<br />
dimensioni espressive, nei curricula scolastici<br />
per almeno 100 ore annuali nella scuola primaria<br />
e nella scuola secondaria di primo grado e per<br />
almeno 50 ore annuali nella scuola secondaria di<br />
secondo grado in relazione ai vari indirizzi e alle<br />
forme di flessibilità curricolare adottabili; b) i Licei<br />
musicali e coreutici siano trasformati in Licei delle<br />
arti performative, articolati in sezioni a indirizzo<br />
60<br />
61
“musicale”, “coreutico”, “teatrale” e, per tutti,<br />
in indirizzi interpretativi, compositivi, tecnicotecnologici<br />
e storico-scientifici;<br />
c) gli Istituti Comprensivi, nell’ambito<br />
dell’autonomia scolastica, possano costituirsi in<br />
Poli formativi artistici;<br />
d) le istituzioni scolastiche, per garantire l’offerta<br />
formativa, possano attivare accordi e collaborazioni<br />
di rete anche con soggetti terzi, accreditati dal<br />
Ministro dell’istruzione, dell’università e della<br />
ricerca, dalle regioni o dalle province autonome<br />
di Trento e Bolzano; e) le Istituzioni dell’Alta<br />
Formazione Artistica <strong>Musica</strong>le (AFAM), in raccordo<br />
con le istituzioni scolastiche e gli enti locali,<br />
predispongano piani integrati per la formazione<br />
musicale e coreutica di base funzionali anche alla<br />
creazione di formazioni di musica d’insieme e di<br />
sistemi di orchestre.<br />
L’articolo 3 disciplina la formazione artistica<br />
nei settori della educazione non formalizzata<br />
prevedendo, tra l’altro, che entro 180 giorni dalla<br />
data di entrata in vigore della legge, le regioni<br />
e le province autonome di Trento e di Bolzano<br />
adottino i necessari provvedimenti normativi<br />
per il potenziamento e il coordinamento, a livello<br />
territoriale di competenza, dell’offerta formativa<br />
extrascolastica e integrata negli ambiti musicale,<br />
coreutico e teatrale. L’articolo prevede inoltre<br />
che, al fine di garantire un’adeguata, qualificata<br />
e omogenea offerta formativa, le regioni e le<br />
province autonome di Trento e di Bolzano, entro<br />
180 giorni dalla data di entrata in vigore della<br />
legge, definiscano i requisiti minimi di qualità che<br />
le scuole di musica e i centri di formazione artistica<br />
devono possedere ai fini del loro accreditamento<br />
nei sistemi regionali e delle province autonome.<br />
L’articolo 4 disciplina la formazione artisticoculturale<br />
continua e ricorrente prevedendo<br />
che, nell’ambito del riparto dello stanziamento<br />
del Fondo unico per lo spettacolo, il Ministro<br />
dell’istruzione, dell’università e della ricerca<br />
attribuisca una parte della quota riservata al<br />
settore delle attività musicali e artistiche sulla<br />
base dei seguenti criteri:<br />
a) l’offerta di cartelloni di stagioni specifiche per<br />
le scuole e le iniziative volte alla formazione del<br />
giovane pubblico;<br />
b) lo svolgimento di interventi mirati alla<br />
prevenzione del disagio sociale e psicologico,<br />
nonché della devianza giovanile, mediante la<br />
promozione di mirate attività in contesti a rischio o<br />
comunque volti al generale recupero del benessere<br />
psicofisico e sociale; c) l’accesso a prezzo ridotto<br />
a rappresentazioni musicali, teatrali e coreutiche<br />
per le scuole, i gruppi o le famiglie con minori;<br />
d) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni<br />
musicali, teatrali e coreutiche per insegnanti e<br />
operatori del settore;<br />
e) la promozione e la realizzazione di attività a<br />
carattere laboratoriale destinata alle scuole, ai<br />
docenti e al giovane pubblico.<br />
L’articolo 5 prevede l’introduzione delle “cArt”,<br />
tessere destinate ai docenti delle scuole di ogni<br />
ordine e grado, per l’accesso gratuito ai musei e per<br />
l’acceso ridotto, di almeno il 30%, ai cartelloni di<br />
Teatri ed Enti Lirici che ricevano contributi pubblici,<br />
statali o da parte di Enti Locali. Le cArt hanno<br />
valore triennale rinnovabile automaticamente per<br />
educatrici e educatori di nidi e scuole dell’infanzia,<br />
per docenti in ruolo e, su domanda, per docenti in<br />
servizio a tempo determinato all’atto della richiesta.<br />
L’articolo 6 prevede detrazioni delle spese sostenute<br />
per i figli minorenni per l’iscrizione e la frequenza<br />
di corsi per la formazione artistica amatoriale<br />
musicale, teatrale e coreutica effettuati presso<br />
strutture accreditate e riconosciute dalla Pubblica<br />
Amministrazione.<br />
L’articolo 7 prevede interventi architettonici di<br />
qualità a sostegno della formazione artistica, nel<br />
quadro degli interventi pluriennali previsti a favore<br />
dell’edilizia scolastica, per la riqualificazione,<br />
con vincolo di destinazione d’uso, di ambienti<br />
scolastici sulla base di specifici progetti presentati<br />
dagli enti locali; la costruzione di nuove strutture,<br />
o la riqualificazione di strutture esistenti, atte<br />
ad accogliere i Licei delle arti performative;<br />
l’individuazione di adeguate strutture, o la<br />
costruzione di nuove, destinate alla creazione<br />
di Centri polivalenti per le arti performative;<br />
l’individuazione di adeguate strutture, o la<br />
costruzione di nuove, da destinarsi alla realizzazione<br />
dei Politecnici delle arti.<br />
L’articolo 8 prevede la copertura finanziaria.<br />
Art. 1<br />
Finalità e definizioni<br />
1. La presente legge, nell'ambito delle finalità di<br />
formazione artistica e culturale della persona,<br />
nonché di promozione e sviluppo della cultura,<br />
prevede disposizioni atte a garantire a ogni<br />
persona l’accesso alla formazione artistica nelle<br />
sue varie declinazioni amatoriali e professionali, a<br />
implementare la formazione artistica nel curriculum<br />
delle scuole di ogni ordine e grado, a realizzare un<br />
sistema formativo della professionalità dei docenti<br />
e degli operatori del settore improntato a criteri di<br />
qualità.<br />
2. Ai fini della presente legge si intende per:<br />
a) "formazione artistica": qualsiasi tipo di percorso<br />
formativo finalizzato all’acquisizione integrata di<br />
competenze pratiche, teorico-analitiche e storicoculturali<br />
in campo artistico;<br />
b) "arti performative": ogni forma di espressione<br />
artistica che si esplica mediante azioni sceniche<br />
dal vivo di qualunque genere ricomprendendo i<br />
linguaggi codificati della <strong>Musica</strong>, della Danza e del<br />
Teatro, nonché tutte le forme ibride di espressione<br />
artistica anche di tipo multimediale;<br />
c) "Poli Formativi Artistici": gli Istituti Comprensivi<br />
nei quali l’insegnamento delle arti performative<br />
costituisce tratto caratterizzante del curriculum.<br />
Art. 2<br />
Formazione artistica nelle scuole di ogni ordine e grado<br />
1. La formazione artistica consistente<br />
nell’acquisizione contestuale di conoscenze e<br />
nell’esercizio di pratiche connesse alle espressioni<br />
artistiche musicali, coreutiche e teatrali è garantita<br />
nelle scuole di ogni ordine e grado da docenti in<br />
possesso di specifiche abilitazioni definite con il<br />
decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università<br />
e della ricerca di cui al comma 7.<br />
2. Nel rispetto dell’autonomia scolastica, la<br />
formazione artistica di cui al comma 1 è assicurata:<br />
a) in nidi e scuole d’infanzia, nelle attività educative<br />
quotidiane secondo un approccio globale allo<br />
sviluppo armonico della corporeità nelle sue varie<br />
dimensioni espressive;<br />
b) nei curricola scolastici per almeno 100 ore<br />
annuali nella scuola primaria e nella scuola<br />
secondaria di primo grado;<br />
c) per almeno 50 ore annuali nella scuola secondaria<br />
di secondo grado, in relazione ai vari indirizzi e alle<br />
forme di flessibilità curricolare adottabili.<br />
3. I Licei musicali e coreutici di cui all’articolo 7<br />
del DPR 15 marzo 2010, n. 89, sono trasformati in<br />
Licei delle arti performative, articolati in sezioni a<br />
indirizzo “musicale”, “coreutico”, “teatrale” e, per<br />
tutti, in indirizzi interpretativi, compositivi, tecnicotecnologici<br />
e storico-scientifici.<br />
4. Nell’ambito dell’autonomia scolastica gli Istituti<br />
Comprensivi possono costituirsi in Poli formativi<br />
artistici. Per la realizzazione dei primi 500 Poli<br />
Formativi Artistici è autorizzata la spesa, per<br />
ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 di 50 milioni<br />
di euro a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.<br />
5. Per garantire l’offerta formativa di cui al presente<br />
articolo, le istituzioni scolastiche possono attivare<br />
accordi e collaborazioni di rete anche con soggetti<br />
terzi, accreditati dal Ministro dell’istruzione,<br />
dell’università e della ricerca, dalle regioni o dalle<br />
province autonome di Trento e Bolzano. A tal fine,<br />
a decorrere dall’anno 2015 è autorizzata la spesa<br />
di 5 milioni di euro a valere sulle risorse di cui<br />
all’articolo 8.<br />
6. Le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica<br />
<strong>Musica</strong>le (AFAM), in raccordo con le istituzioni<br />
scolastiche e gli enti locali predispongono piani<br />
integrati per la formazione musicale e coreutica di<br />
base di cui all’articolo 2, comma 8, lettera d, della<br />
legge 21 dicembre 1999, n. 508, funzionali anche<br />
alla creazione di formazioni di musica d’insieme e<br />
di sistemi di orchestre. 7. Con decreto del Ministro<br />
dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di<br />
concerto con il Ministro per i beni e le attività<br />
culturali, sentiti il Comitato nazionale della Pubblica<br />
Istruzione (CNPI), il Consiglio Nazionale per l’Alta<br />
Formazione Artistica <strong>Musica</strong>le e Coreutica (CNAM)<br />
e il Comitato nazionale per l’apprendimento<br />
pratico della musica, da adottare entro 180 giorni<br />
dall’entrata in vigore della presente legge:<br />
a) sono definite le modalità di attuazione del comma<br />
1 del presente articolo mediante la modifica degli<br />
ordinamenti didattici del primo ciclo d’istruzione<br />
di cui al DPR 20 marzo 2009, n. 89, del secondo<br />
ciclo d’istruzione di cui al DPR 15 marzo 2010, n.<br />
89, nonché delle indicazioni nazionali di cui al DM<br />
16 novembre 2012, n. 254, con attenzione alla<br />
realizzazione di curricula verticali che prevedano<br />
raccordi a livello interdisciplinare e interartistico;<br />
b) sono definite le modalità di attuazione del comma<br />
3 del presente articolo garantendo l’attivazione di<br />
non meno di un liceo ogni 5.000 studenti tramite la<br />
pianificazione a livello territoriale in accordo con gli<br />
enti locali di competenza;<br />
c) è potenziata l’offerta formativa dei corsi ad<br />
indirizzo musicale di cui al DM n. 201 del 1999, con<br />
l’estensione a tutte le specialità strumentali e vocali,<br />
nonché il riordino delle relative classi di concorso;<br />
d) sono individuati gli specifici profili professionali<br />
e relativi percorsi formativi basati sull’integrazione<br />
di competenze pratico-teoriche, disciplinari e<br />
interdisciplinari, metodologico- didattiche, del<br />
personale docente chiamato a svolgere le attività<br />
curricolari di cui al comma 1.<br />
Art. 3<br />
Formazione artistica nei settori della educazione<br />
non formalizzata<br />
1. Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore<br />
della presente legge le regioni e le province<br />
autonome di Trento e di Bolzano adottano i necessari<br />
provvedimenti normativi per il potenziamento e il<br />
coordinamento, a livello territoriale di competenza,<br />
dell’offerta formativa extrascolastica e integrata<br />
negli ambiti musicale, coreutico e teatrale.<br />
2. Al fine di garantire un’adeguata, qualificata e<br />
omogenea offerta formativa, le regioni e le province<br />
autonome di Trento e di Bolzano, entro 180 giorni<br />
dalla data di entrata in vigore della presente legge,<br />
definiscono i requisiti minimi di qualità che le scuole<br />
di musica e i centri di formazione artistica devono<br />
possedere ai fini del loro accreditamento nei sistemi<br />
regionali e delle province autonome. In particolare,<br />
le scuole di musica e i centri di formazione artistica<br />
devono:<br />
a) disporre di locali idonei e a norma di legge e,<br />
in particolare, di aule per la didattica collettiva e<br />
individuale, nonché di adeguati spazi atti a ospitare<br />
saggi e manifestazioni pubbliche;<br />
b) disporre di un corpo docente la cui formazione<br />
ed esperienza siano attestate da adeguati titoli nei<br />
settori artistico-didattici di riferimento e la cui<br />
contrattualizzazione avvenga mediante la stipula di<br />
contratti di lavoro ai sensi dalla normativa vigente,<br />
nel rispetto della libertà di insegnamento e della<br />
continuità didattica;<br />
c) espletare la pianificazione e la realizzazione<br />
dell’offerta formativa e dell’organizzazione<br />
didattica attraverso appositi organismi di gestione<br />
collegiale in grado di garantire, oltre alla specifica<br />
formazione artistica, il costante dialogo tra i diversi<br />
62 63
linguaggi espressivi e la ricerca artistica;<br />
d) proporre attività laboratoriali che consentano<br />
lo sviluppo e la ricerca di metodologie innovative e<br />
sperimentali;<br />
e) documentare l’attività didattica favorendone la<br />
programmazione collegiale e la sua verifica;<br />
f) essere legalmente costituite da almeno 3<br />
anni e possedere uno statuto o un regolamento<br />
che stabiliscono l’organizzazione didattica e<br />
amministrativa interna.<br />
3. A seguito dell’emanazione di appositi bandi, gli<br />
enti locali sostengono progetti relativi ad attività<br />
artistiche performative attraverso:<br />
a) specifici finanziamenti;<br />
b) la cessione temporanea a titolo non oneroso di<br />
spazi e attrezzature per prove e rappresentazioni.<br />
Per l’accesso agli interventi di sostegno, i progetti<br />
devono prevedere accordi di rete tra più soggetti<br />
quali: Enti lirici, Fondazioni, Teatri, Istituzioni<br />
Afam, Università, Licei delle arti performative,<br />
Poli formativi artistici, Scuole Medie con corsi a<br />
Indirizzo <strong>Musica</strong>le (SMIM), nonché associazioni<br />
musicali, bandistiche, corali, coreutiche, teatrali e<br />
altri soggetti del terzo settore e del volontariato.<br />
4. Ai maggiori oneri di cui al presente articolo, pari<br />
a 15 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si<br />
provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.<br />
Art. 4<br />
Formazione artistico-culturale continua e ricorrente<br />
1. Nell’ambito del riparto dello stanziamento del<br />
Fondo unico per lo spettacolo, il Ministro attribuisce<br />
una parte della quota riservata al settore delle<br />
attività musicali e artistiche sulla base dei seguenti<br />
criteri:<br />
a) l’offerta di cartelloni di stagioni specifiche per<br />
le scuole e le iniziative volte alla formazione del<br />
giovane pubblico;<br />
b) lo svolgimento di interventi mirati alla<br />
prevenzione del disagio sociale e psicologico,<br />
nonché della devianza giovanile, mediante la<br />
promozione di mirate attività in contesti a rischio o<br />
comunque volti al generale recupero del benessere<br />
psicofisico e sociale;<br />
c) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni<br />
musicali, teatrali e coreutiche per le scuole, i gruppi<br />
o le famiglie con minori;<br />
d) l’accesso a prezzo ridotto a rappresentazioni<br />
musicali, teatrali e coreutiche per insegnanti e<br />
operatori del settore;<br />
e) la promozione e la realizzazione di attività a<br />
carattere laboratoriale destinata alle scuole, ai<br />
docenti e al giovane pubblico.<br />
2. Gli enti locali e le istituzioni AFAM promuovono<br />
tavoli di confronto, scambio di informazioni,<br />
coordinamento e creazione di reti dell’offerta e della<br />
produzione correlata, con particolare attenzione<br />
all’ottimizzazione delle risorse e alla valorizzazione<br />
del fare artistico amatoriale, in raccordo con il<br />
settore professionale e con il patrimonio culturale<br />
territoriale.<br />
Art. 5<br />
Introduzione delle “cArt”<br />
1. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della<br />
ricerca, di concerto con il Ministro per i beni e le<br />
attività culturali, entro 180 giorni dalla data di<br />
entrata in vigore della presente legge, provvede<br />
alla erogazione di apposite tessere denominate<br />
“cArt” - Cultura e/è Arte, destinate ai docenti delle<br />
scuole di ogni ordine e grado, per l’accesso gratuito<br />
ai musei e per l’acceso ridotto, di almeno il 30%,<br />
ai cartelloni di Teatri ed Enti Lirici che ricevano<br />
contributi pubblici, statali o da parte di enti<br />
locali. Le cArt hanno valore triennale rinnovabile<br />
automaticamente per educatrici ed educatori di<br />
nidi e scuole dell’infanzia, per docenti in ruolo<br />
e, su domanda, per docenti in servizio a tempo<br />
determinato all’atto della richiesta. Con decreto<br />
del Ministro dell’istruzione, dell’università e della<br />
ricerca da adottare di concerto con il Ministro per i<br />
beni e le attività culturali, entro 30 giorni dall’entrata<br />
in vigore della presente legge, sono stabilite le<br />
modalità di attuazione del presente articolo.<br />
Art. 6<br />
Detrazioni delle spese sostenute per l’iscrizione e<br />
la frequenza di corsi per la formazione artistica<br />
amatoriale musicale, teatrale e coreutica<br />
1. Ai fini del sostegno dell’offerta del terzo settore<br />
nell’ambito della formazione artistica, all’articolo<br />
15, comma 1, del Testo Unico delle imposte sui<br />
redditi, di cui al decreto del Presidente della<br />
Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, relativo alle<br />
detrazioni per oneri sostenuti dai contribuenti,<br />
dopo la lettera i-septies) è aggiunta la seguente:<br />
“i-octies: a decorrere dal 1 gennaio 2014 le spese,<br />
per un importo non superiore a 500 euro, sostenute<br />
per l’iscrizione e la frequenza di corsi per la<br />
formazione artistica amatoriale musicale, teatrale<br />
e coreutica di minori di 18 anni, purché effettuati<br />
presso strutture accreditate e riconosciute dalla<br />
Pubblica Amministrazione.”<br />
2. Ai maggiori oneri di cui al comma 1, pari a 5<br />
milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si<br />
provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.<br />
Art. 7<br />
Interventi architettonici di qualità a sostegno della<br />
formazione artistica<br />
1. Nel quadro degli interventi pluriennali a favore<br />
dell’edilizia scolastica al fine di strutturare<br />
spazi tecnicamente ed esteticamente idonei allo<br />
svolgimento di attività artistiche performative,<br />
sono previste misure destinate a:<br />
a) la riqualificazione, con vincolo di destinazione<br />
d’uso, di ambienti scolastici sulla base di specifici<br />
progetti presentati dagli enti locali;<br />
b) la costruzione di nuove strutture, o la<br />
riqualificazione di strutture esistenti, atte ad<br />
accogliere i Licei delle arti performative di cui<br />
all’articolo 2, comma 3;<br />
c) l’individuazione di adeguate strutture, o la<br />
costruzione di nuove, destinate alla creazione<br />
di Centri polivalenti per le arti performative da<br />
destinare alle attività di cui alla presente legge;<br />
d) l’individuazione di adeguate strutture, o la<br />
costruzione di nuove, da destinarsi alla realizzazione<br />
dei Politecnici delle arti di cui all’articolo 2, comma<br />
8, lettera i) della legge 21 dicembre 1999, n. 508.<br />
Art. 8<br />
Copertura finanziaria<br />
1. Gli interventi a favore della formazione artistica<br />
della presente legge sono finanziati, con lo<br />
stanziamento di 75 milioni di euro per ciascun degli<br />
anni 2015, 2016 e 2017 e di 25 milioni di euro a<br />
decorrere dall’anno 2018, a valere sui fondi relativi<br />
alle “scelte non espresse da parte dei contribuenti”<br />
quanto alla quota di diretta gestione statale<br />
dell’8xmille, di cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222,<br />
il cui articolo 47, terzo capoverso, secondo periodo,<br />
è così modificato: “In caso di scelte non espresse da<br />
parte dei contribuenti, la destinazione della quota<br />
risultante è destinata alla tutela dei beni culturali, al<br />
sostegno delle attività artistiche e alla formazione<br />
artistica.”.<br />
2. A decorrere dal 1 gennaio 2015, sono abrogate le<br />
seguenti disposizioni:<br />
a) al decreto del Presidente della Repubblica n. 917<br />
del 1986: 1) articolo 10, comma 1, lettere a) e h);<br />
2) articolo 15, comma 1, lettera b-bis); 3) articolo<br />
17, comma 1, lettere e), h), i) e n); 4) articolo 69,<br />
comma 2;<br />
b) articolo 3, comma 7 del decreto legge 31 maggio<br />
1994, n. 330, convertito con modificazioni dalla<br />
legge 27 luglio 1994, n. 473;<br />
c) articolo 90, comma 23, della legge 27 dicembre<br />
2002, n. 289;<br />
d) articolo 1, comma 496, della legge 23 dicembre<br />
2005, n. 266.<br />
Una delegazione del Forum Nazionale per l’educazione musicale composta dal coordinatore Checco Galtieri,<br />
da Giovanni Piazza (ideatore dell’iniziativa) e da Annalisa Spadolini funzionario della Direzione Generale<br />
per il personale del MIUR ha incontrato giovedì 10 ottobre alle ore 15,00 il Ministro dell’Istruzione Maria<br />
Chiara Carrozza.<br />
E’ stato presentato il Forum e ne sono stati illustrati gli scopi, sottolineandone la forza numerica (si parla di<br />
una utenza di circa 150.000 unità) e la forza qualitativa insita nella sua composizione: un luogo di incontro<br />
tra il Terzo Settore e docenti di Conservatorio, Università e Scuola Pubblica; un tavolo di discussione tra Cori<br />
e Scuole di musica, Associazioni disciplinari e metodologiche con l’apporto di Centri studi, l’approssimarsi<br />
delle Bande musicali e quant’altro.<br />
In considerazione del ruolo di supplenza alle Istituzioni Statali che singoli insegnanti ed il mondo<br />
dell’Associazionismo in generale hanno svolto in questi trent’anni e della necessità che questo ruolo sia<br />
superato attraverso una collaborazione più ampia con l’Istituzione Pubblica, è stata ribadita l’importanza<br />
dell’Educazione <strong>Musica</strong>le in tutti i livelli scolastici a cominciare dalla Scuola Primaria, in stretta connessione<br />
con la crescita di un futuro cittadino più consapevole, attento e creativo.<br />
Sono state presentate poi le tre richieste dell’appello sostenute dalle oltre undicimila firme e da un drappello<br />
di illustri patrocinatori:<br />
1- l’inserimento organico nel primo ciclo d’istruzione di un insegnante specializzato in didattica della<br />
musica in ogni scuola come promotore e coordinatore delle attività musicali;<br />
2- l’inserimento organico nella Scuola secondaria di II grado di docenti di materie musicali al fine di garantire<br />
un’adeguata presenza della musica, della sua cultura e della sua storia nella formazione degli studenti;<br />
3- il sostegno alle attività formative musicali, e in generale artistiche, anche attraverso deduzioni fiscali<br />
come già avviene per le attività sportive; (su questo punto il Ministro ha segnalato le difficoltà frapposte<br />
dalla Ragioneria dello Stato).<br />
La delegazione ha poi illustrato le possibilità e le opportunità che il Protocollo d’intesa (al quale il Ministro<br />
è sembrato fare particolare attenzione) stipulato in primavera fra il Forum e il MIUR DGPER può produrre.<br />
Infine è stato sottolineato il lavoro congiunto di tutto il Forum chiedendo che almeno un rappresentante del<br />
Forum stesso sia inserito nei vari gruppi di lavoro e tavoli che prendono al Ministero le decisioni concrete e<br />
pratiche. Il Ministro ha seguito con crescente interesse la presentazione e mostrato la massima disponibilità,<br />
in particolare in merito all’ultima richiesta, ringraziando il Forum e tutti noi per quanto abbiamo fatto e<br />
facciamo per la <strong>Musica</strong> in Italia.<br />
64 65
Le schede dei cori<br />
Le schede dei cori<br />
Coro polifonico A.B. MICHELANGELI<br />
di Conegliano – TV<br />
Coro LADIESis<br />
di Marano Vicentino - VI<br />
Tipo corale: misto<br />
Repertorio: polifonico<br />
Direttore: Svetlana Saroka<br />
Indirizzo coro: Via Frate Armellini, 13<br />
31015 Conegliano (TV)<br />
Responsabile organizzativo: Claudio Sonego<br />
Cell: 335.6384928<br />
Email: coromichelangeli@altervista.org<br />
Tipo corale: femminile<br />
Repertorio: polifonico e popolare<br />
Direttore: Massimo Zulpo<br />
Indirizzo coro: Via Stazione, 67<br />
36035 Marano Vicentino (VI)<br />
Responsabile organizzativo: Valeria Gasparin<br />
Cell: 328.6645307<br />
Email: valeria.gasparin@libero.it<br />
CORO DI CODISSAGO<br />
di Castellavazzo - BL<br />
KOLBE CHILDREN’S CHOIR<br />
di Venezia Mestre - VE<br />
Tipo corale: femminile<br />
Repertorio: popolare<br />
Direttore: Igor Somavilla<br />
Indirizzo coro: Via 2 Giugno, 7<br />
32010 Castellavazzo (BL)<br />
Responsabile organizzativo: Doriana De Vettor<br />
Cell: 348.8291794<br />
Email: info@corodicodissago.it<br />
Tipo corale: voci bianche<br />
Repertorio: polifonico popolare<br />
Direttore: Alessandro Toffolo<br />
Indirizzo coro: Via Aleardi, 156<br />
30172 Venezia Mestre (VE)<br />
Responsabile organizzativo: Alessandro Toffolo<br />
Cell: 347.8948711<br />
e-mail: kcc.coro@gmail.com<br />
Le schede dei cori<br />
VOICEINSOUL FILARMONICA CITTADELLESE<br />
di Cittadella - PD<br />
Tipo corale: mista<br />
Repertorio: gospel, pop, blues<br />
Direttore: Antonia Pia<br />
Indirizzo coro: Via N. D’Alvise, 1<br />
35013 Cittadella (PD)<br />
Responsabile organizzativo: Anna Pasinato<br />
Tel: 049.9401291 Cell: 338.6817020<br />
Email: info@filarmonicacittadellese.it<br />
GRUPPO CORALE BOLZANO VICENTINO<br />
di Bolzano Vicentino - VI<br />
Tipo corale: maschile<br />
Repertorio: polifonico, popolare<br />
Direttore: Francesco Grigolo<br />
Indirizzo coro: Piazza Roma, 8<br />
36050 Bolzano Vicentino (VI)<br />
Responsabile organizzativo: Pietro Campagnolo<br />
Tel: 0444.350544<br />
Email: info@corobolzanovicentino.it<br />
Le schede dei cori<br />
66 67
Associazione sviluppo Attività Corali del veneto<br />
CORSO BIENNALE<br />
DI DIREZIONE DI CORO<br />
Anno accademico 2014-2015<br />
target<br />
Il corso è aperto a tutti i direttori<br />
e aspiranti direttori di coro<br />
per iniziare, per imparare,<br />
per approfondire.<br />
i “numeri” dell’accademia<br />
2 anni di corso<br />
10 weekend di lezione (sab-dom):<br />
1 weekend al mese per 10 mesi,<br />
da settembre a giugno 2014.<br />
18 docenti di chiara fama.<br />
Cori laboratorio di prestigio.<br />
Concerti in Veneto e Trentino, diretti dagli allievi.<br />
corsi accademici<br />
PRESSO IL CENtRO CuLtuRA CANEvON, vIA J. DEL CASSERO 4,<br />
MALCONtENtA (vE)<br />
tECNICA DELLA DIREzIONE<br />
Matteo valbusa<br />
tECNICA vOCALE<br />
Lia Serafini<br />
LABORAtORIO DI CANtO gREgORIANO<br />
Alessio Randon<br />
LABORAtORIO MADRIgALIStICO<br />
Sandro Naglia<br />
MuSICA<br />
RINASCIMENtALE<br />
Docente:<br />
Marco Berrini<br />
Coro laboratorio:<br />
Caterina Ensemble<br />
MAStERCLASS<br />
MuSICA<br />
ROMANtICA<br />
Docente:<br />
Marco Ozbic<br />
Coro laboratorio:<br />
Coro da Camera trentino<br />
MuSICA<br />
CONtEMPORANEA<br />
Docente:<br />
Lorenzo Donati<br />
Coro laboratorio:<br />
Coro Polifonico S. Biagio<br />
NEL SECONDO ANNO SONO PREvIStE ANChE LE MAStERCLASS:<br />
MuSICA DEL<br />
‘600 - ‘700<br />
(A. A. 2015-2016)<br />
MuSICA<br />
POPOLARE<br />
(A. A. 2015-2016)<br />
Seminari FORMAtIvI<br />
• Elementi di semiografia rinascimentale<br />
• Retorica musicale<br />
• Accordatura e temperamenti, l’intonazione del coro<br />
• Tecniche di insegnamento e concertazione<br />
• Analisi formale e armonica<br />
• Tecniche di consapevolezza corporea<br />
ISCRIzIONI ENtRO IL 31 LugLIO 2014<br />
PER INFO: ASAC Ass. per lo sviluppo delle attività corali del veneto - Via Vitt. Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto<br />
Tel: (+39) - 0423 498941 fax 0423 465022 - asac.veneto@asac-cori.it - www.asac-cori.it