Anno 5, n. 6 - giugno 2012 - Ospedale San Carlo Borromeo
Anno 5, n. 6 - giugno 2012 - Ospedale San Carlo Borromeo
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NEWSLETTER<br />
Malattie pancreatico-biliari: diagnosi e cura d’eccellenza nel nostro <strong>Ospedale</strong><br />
4<br />
La gestione clinica delle malattie<br />
pancreatiche è sicuramente un<br />
impegno rilevante per ogni <strong>Ospedale</strong>,<br />
perché richiede un estremo<br />
affiatamento tra gastroenterologi,<br />
radiologi e chirurghi, supportato<br />
da apparecchiature all’avanguardia<br />
utilizzate da personale esperto.<br />
Una combinazione di fattori che è<br />
presente all’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong><br />
<strong>Borromeo</strong>, tanto che oramai può<br />
vantarsi di essere un punto di riferimento<br />
per le patologie del pancreas<br />
a Milano e provincia.<br />
Se si tiene conto che in poco più di<br />
un anno (nel<br />
2011 la prima<br />
diagnosi di dimissione)<br />
il numero<br />
di pazienti con<br />
patologie della<br />
sfera pancreaticobiliare<br />
trattati<br />
dalla UOC di Gastroenterologia<br />
ed Endoscopia<br />
Digestiva ha superato quello per<br />
malattie del Fegato, si ha il quadro<br />
della situazione attuale, evidenziato<br />
dal fatto che, tra ricoveri, Day<br />
Hospital, visite ambulatoriali ed<br />
endoscopia (ecoendoscopie ed<br />
ERCP), il numero totale di casi con<br />
patologia pancreatica trattati nel<br />
nostro <strong>Ospedale</strong> ha superato quota<br />
200. Buona parte dei quali con<br />
lesioni cistiche del pancreas: da<br />
quelle assolutamente benigne a<br />
Immagine di un ago aspirato<br />
in adenocarcinoma papillare<br />
del pancreas<br />
lesioni potenzialmente maligne, a<br />
tumori maligni primitivi o secondari.<br />
Capita poi, sempre più spesso,<br />
che a seguito di indagini radiologiche<br />
eseguite per altri motivi, venga<br />
riscontrata una cisti del pancreas,<br />
il più delle volte asintomatica,<br />
che richiede un approfondimento<br />
radiologico ed endoscopico perché,<br />
sotto le vesti di una lesione assolutamente<br />
innocua, possono celarsi<br />
patologie (come i tumori mucinosi<br />
- cistoadenoma mucinoso e IPMT)<br />
dotate di alta potenzialità maligna.<br />
Per questo i pazienti necessitano di<br />
una definizione diagnostica<br />
il più corretta<br />
possibile e vanno tenuti<br />
sotto stretto controllo<br />
e, a volte, è richiesto<br />
l’intervento<br />
chirurgico.<br />
Di questi temi se ne è<br />
parlato nell’ambito del<br />
convegno organizzato<br />
lo scorso maggio<br />
dall’UOC di Gastroenterologia ed<br />
Endoscopia Digestiva, dal titolo “Le<br />
lesioni cistiche del Pancreas: diagnosi<br />
e terapia”, che ha visto la<br />
partecipazione di medici ospedalieri<br />
provenienti anche da altri Ospedali<br />
della Lombardia, Medici di Medicina<br />
Generale e Infermieri.<br />
Oltre a evidenziare che il solo a-<br />
spetto macroscopico della lesione<br />
non è sufficiente per una diagnosi<br />
certa, per cui spesso è necessario<br />
ricorrere al prelievo di liquido cistico<br />
per un esame citologico e per il<br />
dosaggio di markers tumorali, è<br />
stata anche sottolineata<br />
l’importanza di una valutazione<br />
collegiale tra più esperti: gastroenterologo,<br />
chirurgo, radiologo,<br />
endoscopista e anatomo patologo.<br />
Durante il convegno si è parlato<br />
anche di futuro (già presente in<br />
alcuni centri) rappresentato dalla<br />
ricerca dei markers genetici nel<br />
liquido e nel materiale cellulare,<br />
quali il K-ras, LOH e il dosaggio<br />
dell’espressione di micro RNA nella<br />
diagnosi precoce di lesioni a potenzialità<br />
maligna; o come la necrosectomia<br />
delle raccolte pancreatiche<br />
per via endoscopica o il<br />
drenaggio ecoendoscopico delle<br />
pseudo cisti, che viene già eseguito<br />
presso il nostro <strong>Ospedale</strong>.<br />
Inoltre, la dotazione strumentale<br />
del nostro <strong>Ospedale</strong>, che consente<br />
metodiche di ecoendoscopia e di<br />
endoscopia interventistica sulle vie<br />
biliari, permette di offrire<br />
all’utenza prestazioni sia di diagnosi,<br />
sia di trattamento di pancreatiti<br />
acute e croniche, lesioni<br />
cistiche e neoplasie del pancreas;<br />
inoltre i pazienti dimessi dal nostro<br />
reparto di Gastroenterologia,<br />
hanno la possibilità di essere seguiti<br />
attraverso l’ambulatorio dedicato,<br />
presente in Endoscopia Digestiva,<br />
aperto il giovedì pomeriggio<br />
dalle 14.00 alle 16.00.<br />
<br />
La gestione clinica del catetere venoso centrale: si lavora per un protocollo comune<br />
Una nutrita rappresentanza di infermieri e medici<br />
dei centri dialisi della Lombardia ha fatto da cornice<br />
al convegno sulla gestione del catetere venoso centrale<br />
in emodialisi, organizzato dall’UO Nefrologia e<br />
Dialisi diretta dal dott. Maurizio Gallieni.<br />
Alla luce di un crescente numero di pazienti emodializzati,<br />
trattati con catetere venoso centrale, il tema<br />
del convegno ha destato particolare interesse e suscitato<br />
grande attenzione da parte di tutti gli operatori,<br />
soprattutto in un’ottica di prevenzione delle infezioni<br />
correlate, visto che a una gestione non corretta<br />
del catetere venoso centrale si può associare<br />
un numero elevato di complicanze con importante<br />
morbilità e aumento della mortalità.<br />
L’obiettivo del convegno di confrontare le esperienze<br />
di gestione clinica infermieristica dei CVC per dialisi,<br />
al fine di migliorare la pratica clinica adottando un<br />
protocollo comune basato sui migliori esiti, è stato<br />
pienamente raggiunto, così come sono stati seguiti<br />
con estrema attenzione i<br />
filmati in cui venivano illustrate<br />
le procedure infermieristiche<br />
di assistenza<br />
all'inserimento del catetere<br />
venoso centrale e la procedura<br />
di inizio e fine del<br />
trattamento dialitico di pazienti<br />
con CVC. <br />
A.O. <strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />
Via Pio II, 3 - 20153 MILANO<br />
Capo Redattore: Giovanni Ruggeri<br />
tel. 02/4022.2175 - ufficiostampa@sancarlo.mi.it<br />
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