Rassegna Stampa 21 giugno 2013.pdf - Associazione degli ...

«Ricostruii o gli antichi orti lucchesi»
Soprintendenza lancia nuova sfida
Via della Quarquonia a prato per «ricucire» tutte le aree già a verde
di PAOLO
NDOLI
RICOSTRUIRE la continuità degli
antichi orti della zona nordest
del centro storico. La proposta
arriva direttamente dalla Soprintendenza,
partendo da alcuni fatti
nuovi che sono avvenuti in questi
ultimi anni. Anzitutto la ricostruzione
dell'area a verde nell'area
dell'ex caserma «Mazzini», sopra
il parcheggio interrato, e il più recente
restauro del intero complesso
di San Francesco. A completare
questo quadro di ricostruzione
manca un tassello: via della Quarquonia.
L'idea della Soprintendenza
è di arrivare così a una chiusura
della strada al transito delle
auto e al ripristino a verde di buona
parte del percorso oggi asfaltato.
UNA PROPOSTA impossibile?
Forse no. Anzi l'idea più complessiva
coinvolge anche l'intera area
di piazza San Francesco, creando
così un percorso verde e modernamente
attrezzato. Alla Soprintendenza
guardano, con simpatia e
interesse, anche a una delle proposte
scaturite dall'ultimo master di
architettura, che tra l'altro ha prodotto
un'idea progettuale che parte
proprio dallo stellario per arrivare
fino alla «Casa del Boia» e addirittura
valicare le Mura e proiettarsi
verso l'area dell'ospedale
Campo di Marte.
SICURAMENTE l'allestimento
del «Giardino degli Osservanti»
ha dato il via a un'operazione molto
vasta. Il giardino pensile, delimitato
da pergolati, ricco di vialetti
alberati e aiuole fiorite, ospita
infatti al suo interno anche un parco
giochi, una grande fontana e
numerose panchine. Esteso per
18mila metri quadrati copre per
intero il parcheggio pubblico interrato
che vanta una disponibilità
di 530 posti auto. Una parte
dell'ex convento di San Francesco,
per anni utilizzata come caserma,
è stata poi acquisita dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di
Lucca e destinata ad ospitare aule
e alloggi della Scuola di alti studi
Imt. In una fase successiva la stessa
Fondazione ha acquistato l'intero
complesso di San Francesco
di cui è ormai imminente l'inaugurazione.
ANCHE IL complesso residenziale
«I Cantici» ha contribuito a
dare nuova vita all'area con 65 apalla
Madonna dello stellario,
fino alla «Casa del Boia»:
tutta l'area torna a nuova vita
partamenti. Da pochi giorni è
aperto inoltre il cantiere per il restauro
della «Casa del Boia», un
edificio che finora versa in una
preoccupante condizione, dovuta
allo stato di abbandono e alla mancanza
di manutenzione. Una parte
consistente del tetto è crollata
insieme alle relative murature perimetrali.
Gli impalcati lignei dei
vecchi pavimenti sono gravemente
compromessi e in alcune sezioni
pericolanti per la continua
esposizione agli agenti atmosferici.
Alcuni tratti di muratura sono
sciolti e prossimi al crollo. Il progetto
di ristrutturazione e restauro
prevede il pieno rispetto della
consistenza dei materiali e della
storia dell'immobile, sottolineando
le peculiarità del complesso e
introducendo alcuni adeguamenti
per renderlo fruibile a un'utenza
allargata, con una possibilità di
destinazione d'uso più ampia e
meno restrittiva rispetto a quella
precedente di abitazione e magazzino.
Alla fine la «Casa del Boia»
ospiterà il museo delle Mura e il
museo della Via Francigena.
IN QUESTO quadro, ormai quasi
completo o comunque in via di
definizione, la Soprintendenza
lancia dunque la proposta finale:
riunire le aree a verde dell'ex convento
di San Francesco e del
«Giardino degli Osservanti» con
quelle adiacenti del Museo nazionale
di Villa Guinigi e del parco
che si trova attorno all'ex «Genio
civile». Di fatto mancano soltanto
pochi metri, quelli che rappresentano
la larghezza di via della Quarquonia.
Edilizia & Territorio Pagina 10