03.09.2014 Views

Scheda PDF - Suoni e strumenti

Scheda PDF - Suoni e strumenti

Scheda PDF - Suoni e strumenti

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

testarea<br />

■ Giulio Curiel<br />

Digital Audio Workstation<br />

STEINBERG<br />

CUBASE 6<br />

La nuova versione di Cubase, più bella<br />

e più ricca di funzioni, costituisce<br />

un’attrattiva irresistibile per utenti e<br />

neofi ti di questa DAW multipiattaforma<br />

Presentata a gennaio di<br />

quest’anno, la nuova versione 6<br />

introduce numerose novità a uno<br />

dei più potenti e popolari<br />

sequencer, l’ultimo di questa<br />

levatura a essere rimasto<br />

disponibile sia per Mac che per<br />

PC. Con questo rilascio anzi la<br />

versione per Mac si arricchisce<br />

della modalità nativa a 64 bit<br />

(quella per Windows lo era già da<br />

tempo), anche se ora sono<br />

CHI e QUANtO<br />

steinberg<br />

Tel. +49.4042236115<br />

(supporto per utenti registrati)<br />

www.steinberg.net<br />

info@steinberg.net<br />

604,03 euro<br />

(Iva compresa)<br />

supportati solo gli Intel Mac.<br />

L’interfaccia utente ha subito un<br />

lieve ma deciso make-up che l’ha<br />

resa più leggiadra ed omogenea: le<br />

tracce possono essere colorate al<br />

volo per una maggiore leggibilità<br />

dell’arrangiamento e le parti sono<br />

rappresentate con gradienti di<br />

colore, con un complessivo look<br />

“3D” più aggiornato e gradevole. Il<br />

Key Editor è ora dotato di un<br />

Inspector dedicato con sezioni per<br />

le Expression Map e la Note<br />

Expression (di cui ci occuperemo<br />

tra un attimo), quantizzazione,<br />

trasposizione, gestione della<br />

lunghezza degli eventi: questo<br />

rende il micro-editing infinitamente<br />

più veloce poiché esso può<br />

avvenire tutto all’interno della<br />

stessa finestra, riducendo di molto<br />

la necessità di tuffarsi tra i menu<br />

dedicati a queste funzioni. Inoltre<br />

più eventi possono essere editati<br />

insieme, con possibilità per<br />

esempio di scalare<br />

automaticamente la velocity o i<br />

MIDI CC. Per l’editing delle parti<br />

audio è stato invece grandemente<br />

migliorato il riconoscimento dei<br />

transienti e quindi sono assai più<br />

agevoli le operazioni di modifica,<br />

quantizzazione ed estrazione del<br />

groove a partire da loop<br />

preregistrati o parti di batteria<br />

acustica che devono essere<br />

adattate al tempo complessivo del<br />

progetto. Due filtri, denominati<br />

Peak e Beats, si presentano a<br />

schermo come barre orizzontali<br />

(per definire un range dinamico) e<br />

verticali (per cogliere tutti i<br />

drum-hit o solo quelli che cadono<br />

entro una divisione musicale scelta<br />

dall’utente), in modo da definire<br />

con precisione il numero e<br />

l’ampiezza delle slice (“fette”, ma in<br />

italiano non rende) in cui sarà<br />

scomposta la parte percussiva. Ciò<br />

fatto esse possono essere editate,<br />

quantizzate, adattate a un groove<br />

preesistente, spostate<br />

singolarmente oppure raggruppate<br />

e spostate tutte insieme in modo<br />

da mantenere intatta la parte<br />

originale o quella appena ricreata<br />

attraverso l’editing. Se l’operazione<br />

avviene su più slice insieme<br />

Cubase si incarica di mantenere<br />

intatte le relazioni di fase tra loro, di<br />

creare automaticamente gli<br />

appositi crossfade per gestire<br />

sovrapposizioni, oppure di<br />

44 Strumenti Musicali<br />

luglio 2011


Caratteristiche tecniche<br />

Steinberg Cubase 6<br />

Tipologia<br />

Digital Audio Workstation<br />

software<br />

MacOS-X 10.6/CPU Intel dual<br />

core /2 GB RAM/Display 1280<br />

x 800/ CoreAudio compatible<br />

audio hardware/DVD-ROM duallayer<br />

drive/porta USB<br />

Windows 7/CPU dual core Intel<br />

o AMD /2 GB RAM/Display<br />

1280 x 800/DVD-ROM duallayer<br />

drive/porta USB<br />

Illimitato per audio, MIDI<br />

e <strong>strumenti</strong> virtuali<br />

Max 256<br />

interpolare il materiale esistente se<br />

l’editing ha creato dei gap. Su tutto<br />

vigila un nuovo algoritmo di<br />

time-detection per individuare con<br />

precisione il tempo della parte<br />

originale, ma l’utente può forzarne<br />

diversi parametri per correzioni o<br />

adattamenti creativi. Infine è<br />

possibile estrarre le note MIDI da<br />

una parte audio percussiva, in<br />

modo da doppiare con uno<br />

strumento sintetico o a<br />

campionamento la parte originale.<br />

Da segnalare anche che i<br />

tradizionali algoritmi di timestretching<br />

sono stati affiancati dallo<br />

zplane élastique nelle versioni Pro<br />

ed efficient, ciascuna con<br />

ottimizzazioni diverse in base al<br />

tipo di materiale audio da trattare: è<br />

un’aggiunta importante perché<br />

quello di zplane è probabilmente il<br />

miglior codice di questo tipo oggi<br />

realizzato. In Cubase 6, quando si<br />

registra in Cycle Mode tra due<br />

locatori è possibile scegliere tra tre<br />

opzioni: Replace mantiene l’ultimo<br />

take e cancella le passate<br />

precedenti; Keep History mantiene<br />

tutti i diversi take; Cycle History +<br />

Replace è un mix dei precedenti,<br />

in quanto vengono mantenuti tutti i<br />

take della registrazione in corso,<br />

mentre vengono sovrascritti quelli<br />

registrati in precedenza. In<br />

presenza di una traccia con più<br />

take, la nuova funzione Show<br />

Lanes evidenzia su corsie separate<br />

(“Lane”) tutti i take esistenti. Allo<br />

scopo di fare il cosiddetto<br />

“comping” (cioè l’operazione di<br />

estrarre da ogni take i passaggi<br />

meglio riusciti, ed assemblare<br />

quindi una traccia finale con tutti i<br />

passaggi selezionati dai diversi<br />

take), ogni Lane può essere editata<br />

isolando il segmento audio di<br />

interesse. Basta poi selezionare i<br />

segmenti audio desiderati tra le<br />

diverse Lane e il comping si attua<br />

automaticamente, con i segmenti<br />

selezionati che compaiono nella<br />

traccia “madre”. Analogo<br />

meccanismo è applicabile anche<br />

alle tracce MIDI. Una funzionalità<br />

di Group Editing consente di<br />

raggruppare più tracce ai fini di<br />

applicare una stessa operazione<br />

(può essere per esempio uno<br />

spostamento o una quantizzazione)<br />

a tutti gli eventi a loro appartenenti,<br />

senza doverli selezionare uno per<br />

uno: la cosa è di una praticità<br />

notevole e consente di risparmiare<br />

molto tempo. Veniamo ora alla<br />

nuova funzionalità VST Expression<br />

2: le mappe di espressione erano<br />

già state introdotte in Cubase 5 e<br />

servivano a selezionare tra diverse<br />

articolazioni (per es. “legato”,<br />

“staccato”, “sostenuto”) di una<br />

libreria di campioni non già<br />

attraverso delle note MIDI della<br />

prima ottava di tastiera (come di<br />

solito implementato da molti sound<br />

designer) ma attraverso l’uso di<br />

simboli musicali da editare nello<br />

Score Editor oppure da impostare<br />

in una Lane dedicata del Key<br />

Editor. Il meccanismo si basava<br />

appunto su una mappatura che<br />

prevedeva l’assegnazione manuale<br />

di ogni articolazione a un attributo<br />

sonoro e relativo simbolo musicale.<br />

A destra.<br />

Cubase 6 nelle diverse<br />

personalizzazioni possibili.<br />

Si trattava quindi di un<br />

meccanismo efficace in fase di<br />

editing, ma assai lungo da<br />

impostare in una precedente fase<br />

di set-up se il produttore della<br />

libreria prescelta non lo aveva già<br />

implementato. In Cubase 6 appare<br />

la seconda versione di VST<br />

Expression, che introduce<br />

numerose migliorie al meccanismo:<br />

anzitutto le dinamiche,<br />

preventivamente appannaggio del<br />

solo Score Editor, sono ora<br />

disponibili anche nel Key Editor.<br />

Ma c’è assai di più: con la funzione<br />

Note Expression più controller<br />

possono essere editati<br />

contemporaneamente<br />

assegnandoli a un unico parametro<br />

di espressione e applicati nota per<br />

Sopra. Vista<br />

d’insieme della<br />

nuova interfaccia.<br />

Richieste di<br />

sistema Mac<br />

Richieste di<br />

sistema Windows<br />

Numero di tracce<br />

Ingressi e<br />

uscite fisiche<br />

supportate<br />

Canali effetto<br />

Insert per canale<br />

8 Send/64 Return<br />

8 audio/4 MIDI<br />

Surround Supporto per il formato 5.1<br />

e multicanale lungo tutto il<br />

percorso audio<br />

Plug-in<br />

VST 2.4 e VST 3<br />

supportati<br />

Risoluzione 32 bit fl oating-point<br />

interna<br />

Editor integrati Tempo/Score/Key/Drum/List/<br />

Audio/Sample<br />

Strumenti Musicali<br />

luglio 2011<br />

45


testarea<br />

L’editing grafico dei parametri di VST Expression.<br />

Quantizzazione di materiale audio su più tracce.<br />

L’individuazione dei transienti per lo slicing ritmico.<br />

nota, garantendo un livello di<br />

espressività molto elevato grazie<br />

alla possibilità di applicare diversi<br />

vibrati o modulazioni timbriche<br />

all’interno delle note di un accordo.<br />

Si superano così i limiti del<br />

protocollo MIDI che quando<br />

modifica un Continuos Controller lo<br />

fa a livello di canale e quindi per<br />

tutte le note in quel momento<br />

attive. Il prerequisito per l’uso di<br />

VST Expression 2 è naturalmente<br />

che lo strumento o la libreria che si<br />

sta usando lo supporti: in tal senso<br />

sono già abilitati la workstation<br />

HALion Sonic, la sua versione<br />

ridotta denominata SE inclusa con<br />

questa versione di Cubase, la<br />

libreria orchestrale HALion<br />

Symphonic Orchestra. Steinberg<br />

introduce ora anche il formato VST<br />

3.5 per i plug-in, il quale consente<br />

di dichiarare in automatico i<br />

parametri di espressione dello<br />

strumento virtuale alle Expression<br />

Map del sequencer. Si azzerano<br />

così i tempi di creazione di tali<br />

mappature: adesso si tratta “solo”<br />

di vedere quali e quanti produttori<br />

di librerie aggiorneranno i loro<br />

player al formato VST 3.5. Infine,<br />

un’ultima miglioria sul fronte della<br />

funzionalità: le articolazioni<br />

possono essere colorate<br />

diversamente, in modo che le note<br />

che appartengono a ciascuna<br />

articolazione siano<br />

immediatamente distinguibili tra<br />

loro all’interno degli editor.<br />

Notevole! Sul fronte dei plug-in<br />

forniti in dotazione, le prime<br />

attenzioni sono obbligatoriamente<br />

per il citato HALion Sonic SE,<br />

evoluzione del precedente HALion<br />

One: si tratta di un synth a<br />

campionamento che riprende lo<br />

spirito delle grandi workstation a<br />

tastiera giapponesi degli ultimi due<br />

decenni ed è la versione ridotta di<br />

HALion Sonic. È multitimbrico a 16<br />

parti, è dotato di una libreria di 900<br />

suoni già categorizzati e per<br />

ognuno di essi permette di gestire i<br />

parametri chiave di oscillatori, filtro,<br />

inviluppo, effetti. Otto comandi<br />

denominati Quick Control vengono<br />

assegnati ai parametri più rilevanti<br />

per ciascuna patch e consentono<br />

un editing sufficientemente<br />

approfondito, vista la tipologia di<br />

timbri che non invoglia alla<br />

sperimentazione ma piuttosto alla<br />

fruizione. HALion Sonic SE è in<br />

standard VST 3.5 e supporta le<br />

Expression Map viste sopra.<br />

LoopMash 2 è anch’esso un<br />

prodotto evolutivo rispetto al<br />

precedente LoopMash: consente la<br />

creazione di groove originali a<br />

partire dal “remix” di più loop<br />

preesistenti. Dato un loop master,<br />

gli altri loop scelti dall’utente<br />

vengono combinati con esso in<br />

base al loro grado di similarità, con<br />

possibilità di dosare per ciascuno<br />

di essi tale tasso. Questa nuova<br />

versione supporta fino a 24 scene<br />

in cui memorizzare altrettanti<br />

preset di combinazione dei ritmi,<br />

ed esse possono poi essere<br />

lanciate alla pressione di una nota<br />

MIDI. Ciascuna slice di ciascun<br />

groove può essere processata con<br />

effetti denominati Mute, Reverse.<br />

Staccato, Scratch, Backspin,<br />

Slowdown, Tapestart, Tapestop,<br />

Slur, Stutter: i nomi dovrebbero<br />

essere sufficientemente evocativi,<br />

ma come dice il manuale “il modo<br />

migliore per sentire i risultati degli<br />

effetti è provarli!”. Infine, Cubase 6<br />

include ora un nuovo simulatore di<br />

amplificazione per chitarra: è<br />

dotato di sette amplificatori, sei<br />

cabinet, riprese con due microfoni<br />

diversi e 16 pedali di effetto<br />

liberamente inseribili.<br />

Il test<br />

Va anzitutto segnalato che questa<br />

nuova versione di Cubase perde il<br />

manuale cartaceo (disponibile ora<br />

solo in <strong>PDF</strong>) ma guadagna oltre<br />

due ore di tutorial video: è un segno<br />

di tempi in cui nessuno ha più<br />

voglia di leggere e tutti sono drogati<br />

46 Strumenti Musicali<br />

luglio 2011


LoopMash 2.<br />

HALion Sonic SE.<br />

di TV, ma anche un compromesso<br />

onorevole che offre una nuova<br />

risorsa ai neofiti del programma e<br />

a chi deve apprenderne le nuove<br />

funzioni. Il look della versione 6<br />

è sensibilmente più gradevole di<br />

quelle precedenti, mentre la facilità<br />

d’uso e la razionalità che sono<br />

sempre stati i cavalli di battaglia<br />

di Cubase sono qui conservati,<br />

anche nell’inevitabile “oceano”<br />

di funzioni che anno dopo anno<br />

il programma ha guadagnato.<br />

Nella mia configurazione basata<br />

su Windows 7 e processore<br />

Intel la stabilità è apparsa subito<br />

buona anche senza l’inevitabile<br />

upgrade alla release 6.01,<br />

mentre il peso sulla CPU sembra<br />

leggerissimamente aumentato<br />

rispetto alla versione 5. Le funzioni<br />

legate alle VST Expression Map<br />

sono favolose per profondità e<br />

agilità di editing dell’espressione:<br />

sarebbe bello vedere il sistema<br />

estendersi a librerie e <strong>strumenti</strong><br />

di altri produttori, e soprattutto<br />

non solo a sonorità emulative<br />

e orchestrali. Esso infatti<br />

permetterebbe un’eccellente e<br />

finora inedita espressività anche<br />

nei suoni sintetici: non resta<br />

quindi che sperare che qualche<br />

programmatore illuminato se ne<br />

accorga. Eccellenti sono le nuove<br />

funzioni dedicate all’editing di parti<br />

ritmiche e alla loro quantizzazione,<br />

che permettono di svolgere<br />

tutta quest’attività all’interno di<br />

Cubase senza aver bisogno di altri<br />

applicativi. Validissime e “pulite”<br />

nella logica e nell’operatività sono<br />

anche le funzionalità dedicate al<br />

comping di più riprese sonore.<br />

Molto bello HALion Sonic SE, che<br />

risulterà attraente soprattutto a<br />

chi ha amato i suoni delle grandi<br />

workstation Yamaha (casa che,<br />

ricordiamo, possiede Steinberg):<br />

per una volta uno strumento in<br />

bundle ha una sua personalità<br />

reale e può battersi anche con<br />

prodotti a pagamento. Più difficile<br />

il giudizio su LoopMash 2, perché<br />

conduce spesso a risultati troppo<br />

eterogenei timbricamente e<br />

ritmicamente, e quindi dopo un<br />

primo momento di entusiasmo<br />

si finisce per abbandonarlo. A<br />

mio parere il segreto è usarlo per<br />

Gli ampli di VST Amp Rack.<br />

“remixare” groove tra loro simili<br />

e ottenere così loro variazioni,<br />

piuttosto che puntare a suoni<br />

completamente nuovi, ma è<br />

noto che in questo campo uno<br />

sperimentatore senza scrupoli può<br />

ottenere sonorità che nessuno<br />

avrebbe mai osato immaginare…<br />

Buono si rivela VST Amp Rack,<br />

anche se non a livello dei migliori<br />

prodotti dedicati: può comunque<br />

risultare molto utile per riscaldare<br />

o distorcere voci, tastiere, bassi<br />

sintetici, senza bisogno per i nonchitarristi<br />

di spendere quattrini per<br />

un amp-simulator che altrimenti si<br />

userebbe poco.<br />

CONClUsIONI<br />

Cubase 6 è un ambiente<br />

di produzione audio/MIDI<br />

veramente eccellente, ove grafica<br />

pulita, ricchezza di funzioni<br />

e semplicità d’uso convivono<br />

perfettamente. L’upgrade è<br />

assolutamente consigliato<br />

a chi possiede le versioni<br />

precedenti del programma,<br />

mentre la sua adozione ex-novo<br />

è un’opportunità che dovrebbe<br />

considerare chiunque ricerchi<br />

una DAW realmente professionale<br />

e completa, ma nel contempo<br />

veloce e semplice da usare. z<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Strumenti Musicali<br />

luglio 2011<br />

47

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!