Non si spende più:acquisti - La Tribuna
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Droghe leggere e pesanti a go-go<br />
BOLOGNA - <strong>La</strong> nuova “legge Fini” sulla droga, ha avuto<br />
come obiettivo principale quello di tutelare i ragazzi e le famiglie<br />
italiane dal pericolo rappresentato da queste sostanze<br />
terribilmente nocive per la salute di chi ne fa uso. E’ fuori di<br />
dubbio che quando la droga entra in una famiglia, tutto ciò<br />
rappresenta l’inizio di un dramma: la nuova legge ha in particolare<br />
cercato di non fare distinzioni fra droghe<br />
leggere e droghe pesanti; e ha voluto punire<br />
lo spacciatore di entrambe, nella consapevolezza<br />
che nella maggior parte dei ca<strong>si</strong><br />
il mede<strong>si</strong>mo trafficante è un consumatore<br />
di droga che va quindi affidato<br />
a quelle strutture create per il recupero<br />
dei tos<strong>si</strong>codipendenti. Repres<strong>si</strong>one<br />
viene fatta anche per chi coltiva<br />
droga nella propria abitazione o<br />
in giardino. L’azione del governo ha<br />
portato al sequestro nel periodo che<br />
va dal 2001 al 2005 di 23.640 Kg di droga;<br />
le piante di cannabis sequestrate<br />
sono state qua<strong>si</strong> 4 milioni e i deces<strong>si</strong> per<br />
droga sono stati nel periodo 2040 con una diminuzione<br />
del 50% rispetto ai cinque anni precedenti<br />
(1997/2001). Tutto ciò <strong>si</strong> inserisce nel quadro di un’ampia<br />
normativa volta a contrastare l’immigrazione clandestina<br />
e la criminalità a cui spesso <strong>si</strong> associa.<br />
Lo spaccio di droga è quindi un reato grave che l’Italia di<br />
oggi punisce severamente; <strong>si</strong>amo stati mella zona “univer<strong>si</strong>taria”<br />
ove tradizionalmente avveniva questo traffico di stupefacenti,<br />
per renderci conto se tutt’ora lo spaccio viene<br />
compiuto alla luce del sole o se viceversa la nuova legge<br />
viene realmente applicata. Abbiamo a tal fine intervistato<br />
alcuni negozianti e abitanti dei quartieri a rischio.<br />
“Come è la attuale <strong>si</strong>tuazione di Via<br />
Zamboni nelle ore serali relativamente<br />
al traffico di droga?” lo abbiamo<br />
domandato al gestore di un bar.<br />
“Tutt’ora lo spaccio di droga avviene<br />
nelle ore serali, il cambio<br />
nell’amministrazione comunale<br />
non è servito a niente, anzi la<br />
giunta precedente, garantiva<br />
sempre la presenza di una volante<br />
che pre<strong>si</strong>diava l’inizio di via<br />
Zamboni, oggi non c’è neppure<br />
quella”.<br />
“<strong>La</strong> popolazione di Via Giuseppe Petroni,<br />
Piazza Verdi e via Zamboni, <strong>si</strong> ribella<br />
a tutto ciò?” “No, ormai lo ha accettato come<br />
un dato di fatto”. Camminando lungo Via Zamboni abbiamo<br />
superato la famosa Piazza Verdi luogo del tradizionale spaccio<br />
di droga bolognese, dove due auto della polizia municipale<br />
peraltro priva di agenti sembravano voler garantire un<br />
minimo di legalità; proseguendo (<strong>si</strong>amo entrati in un locale<br />
dove gli univer<strong>si</strong>tari sono soliti ritrovar<strong>si</strong> nel pomeriggio al<br />
termine dello studio in biblioteca per bere un apertivo; una<br />
barista molto gentile ha risposto alla nostra seguente domanda:<br />
“come viene garantita la <strong>si</strong>curezza dei cittadini nella<br />
zona univer<strong>si</strong>taria?” “Negli ultimi tempi - ha risposto la<br />
<strong>si</strong>gnorina - e in particolare nell’ultimo anno ho notato una<br />
diminuzione della presenza delle Forze dell’Ordine, Polizia<br />
e Carabinieri nelle ore diurne”. Inutile proseguire, tutte<br />
le risposte sono uguali.<br />
Purtroppo la droga entra dappertutto, in tutte le zone, le città<br />
e le famiglie <strong>si</strong>a di alto ceto sociale che in quello basso. <strong>La</strong><br />
droga come l’Aids, la prostituzione sono piaghe sociali difficili<br />
da debellare; pos<strong>si</strong>amo solo educare la gioventù e in<br />
particolare portare le<br />
scolaresche della nostra<br />
città a vi<strong>si</strong>tare le<br />
comunità di recupero<br />
per tos<strong>si</strong>codipendenti,<br />
per far capire<br />
quale può essere il<br />
loro futuro se inziano<br />
ad avvicinar<strong>si</strong> a questo<br />
monto terribile.<br />
Pietro Sanfilippo<br />
Pronti a tutto per la dose giornaliera<br />
Esser pronti proprio a tutto<br />
pur di ottenere la dose giornaliera,<br />
dimenticare affetti,<br />
scelte etiche ed ogni sentimento<br />
po<strong>si</strong>tivo buttando via<br />
la propria vita e distruggendo<br />
quella dei propri cari.<br />
Ecco cos’è il tunnel della<br />
droga che oggi devasta la<br />
vita di tanti, certo troppi,<br />
giovani bologne<strong>si</strong>. Di questo<br />
vero e proprio carcinoma<br />
sociale ne abbiamo parlato<br />
con due addetti ai lavori<br />
i quali, seppur impegnati<br />
su diverse tipologie<br />
d’intervento, lottano in prima<br />
linea: parlo di Luisa<br />
Prata titolare del Servizio<br />
Tos<strong>si</strong>codipendenze della nostra<br />
Unità Sanitaria Locale<br />
e del Dottor Armando Nanei,<br />
Capo della Squadra<br />
Mobile della Questura di<br />
Bologna.<br />
Dottoressa Prata è magrebina<br />
la maggioranza degli<br />
spacciatori?<br />
Solo gli spacciatori di strada<br />
sono magrebini. Per questi<br />
spesso avviene che divengano,<br />
a loro volta, tos<strong>si</strong>codipendenti.<br />
Va inoltre detto che<br />
lo spaccio per strada è più<br />
esposto e rischioso rispetto<br />
a quello che avviene in luoghi<br />
chiu<strong>si</strong> e per appuntamento:<br />
uno spaccio che viene in<br />
prevalenza gestito da italiani,<br />
sud americani, europei<br />
dell’est o nomadi.<br />
Con tanti tos<strong>si</strong>ci in cri<strong>si</strong><br />
d’astinenza senza metadone<br />
sareste in diffìcoltà?<br />
Senza metadone o senza altri<br />
farmaci specifici saremmo in<br />
difficoltà poiché il trattamento<br />
col metadone ha notevolmente<br />
ridotto il rischio di<br />
overdose e migliorato lo stato<br />
di salute degli as<strong>si</strong>stiti.<br />
Utilizzato per prevenire cri<strong>si</strong><br />
d’astinenza e ridurre, se non<br />
azzerare il de<strong>si</strong>derio di eroina,<br />
se ben dosato il metadone<br />
non interferisce con la<br />
pos<strong>si</strong>bilità di avviare un corretto<br />
piano terapeutico.<br />
Da quando ha iniziato questa<br />
attività cos’è cambiato?<br />
Il fatto che oggi l’operatore<br />
è liberato da alcune vecchie<br />
concezioni moralistiche ponendo<strong>si</strong><br />
esclu<strong>si</strong>vamente in<br />
po<strong>si</strong>zione di aiuto e cura di<br />
fronte ai suoi pazienti/utenti,<br />
tenuto conto anche del<br />
fatto che il metadone non è<br />
droga di Stato o sostituto di<br />
eroina, ma farmaco efficace.<br />
Fra i cambiamenti oggettivi<br />
invecchiamento dell’utenza<br />
(36 anni attuali contro i 27 del<br />
’91), diffu<strong>si</strong>one di droghe diverse<br />
(cocaina e altro), tos<strong>si</strong>codipendenza<br />
anche degli<br />
spacciatori.<br />
In quanti tronano al Ser.T.?<br />
Il nostro è un servizio ad alta<br />
ritenzione, specie per quanto<br />
concerne il trattamento al<br />
metadone. Tuttavia il 16%<br />
circa non ritorna: per lo più<br />
<strong>si</strong> tratta di giovani che consumano,<br />
in modo pericoloso,<br />
sostanze stupefacenti diverse.<br />
Gradiremmo proposte operative<br />
da un addetto ai lavori<br />
come Lei.<br />
Eccole: repres<strong>si</strong>one del traffico,<br />
prevenzione, cure riabilitative,<br />
riduzione del danno.<br />
Tuttavia mi piacerebbe anche<br />
far chiarezza <strong>si</strong>a distinguendo<br />
l’uso di droghe da<br />
abuso e dipendenza, che valutare<br />
le diverse sostanze, i<br />
loro effetti e la loro pericolo<strong>si</strong>tà<br />
sanitaria e sociale.<br />
Nuova normativa. L’on.<br />
Gianfranco Fini, pur confessando<br />
una “canna” in Giamaica,<br />
la definisce giusta,<br />
altri troppo restrittiva. Dove<br />
la verità?<br />
Ritengo che un commento,<br />
indiretto, possa evincer<strong>si</strong> dal<br />
contenuto delle mie precedenti<br />
risposte.<br />
Terminato con Luisa Prata<br />
<strong>Non</strong> va la Complanare sud<br />
gono importanti indagini di<br />
settore. Recentemente poi, in<br />
seno alla Squadra Mobile, è<br />
stato costituito un gruppo<br />
esclu<strong>si</strong>vamente rivolto alla<br />
lotta contro lo spaccio al minuto.<br />
Vogliamo parlare di arresti?<br />
In luogo dei numeri preferirei<br />
parlare di qualità degli arresti<br />
nel senso che, se è importante<br />
l’arresto del grande<br />
trafficante, col conseguente<br />
sequestro di ingenti quantitativi<br />
di droga, più importante<br />
è disarticolare l’organizzazione<br />
dedita allo spaccio. Si<br />
tenga presente infatti che i<br />
trafficanti impiegano molto<br />
meno tempo ad integrare una<br />
partita sequestrata che non<br />
a ricostituire tutto l’apparato<br />
organizzativo che sta alla<br />
base del traffico.<br />
Identikit dello spacciatore.<br />
Lo spacciatore è giovane e<br />
uomo. A livello etnico, pos<strong>si</strong>amo<br />
affermare che attualmente<br />
sono di origine italiana,<br />
albanese o comunque<br />
dell’est europeo i principali<br />
organizzatori del traffico<br />
di stupefacenti, mentre<br />
diremo che provengono<br />
dall’Africa, <strong>si</strong>a Subsahariana<br />
che magrebina, i<br />
non mi resta ora che rivolgere<br />
un pari numero di domande<br />
al Dirigente della<br />
Squadra Mobile della Questura<br />
di Bologna Dottor Armando<br />
Nanei.<br />
”Voce di popolo voce di Dio”!<br />
E’ vero quanto <strong>si</strong> dice circa<br />
il ruolo di Bologna come centro<br />
primario nel traffico di<br />
stupefacenti?<br />
Assolutamente no, Bologna<br />
è certamente un importante<br />
nodo ferroviario ed autostradale,<br />
un tempo a livello nazionale<br />
oggi anche europeo.<br />
E’ solo in questo che il tran<strong>si</strong>to<br />
di persone e cose è più<br />
elevato rispetto ad altri centri.<br />
Pertanto, per quel che<br />
concerne il traffico di sostanze<br />
stupefacenti, non pos<strong>si</strong>amo<br />
affermare che Bologna <strong>si</strong>a<br />
diversa rispetto ad altre città.<br />
Entità delle forze da voi<br />
schierate contro la droga<br />
Per ovvi motivi non ritengo<br />
opportuno di quantificare<br />
l’esatto numero, peraltro ingente,<br />
di forze di polizia messe<br />
in campo contro il traffico<br />
di sostanze stupefacenti.<br />
Posso invece affermare che,<br />
in <strong>si</strong>nergia con personale in<br />
divisa, operano in borghese<br />
ufficiali ed agenti che svolco<strong>si</strong>ddetti<br />
trasportatori e<br />
“manovali” della droga.<br />
Rispetto al passato il trend è<br />
po<strong>si</strong>tivo o negativo?<br />
Sicuramente è cambiato. Se<br />
un tempo vi erano droghe, per<br />
così dire: da ricchi, da poveri<br />
o droghe solo per giovani<br />
oggi potremmo affermare che<br />
as<strong>si</strong>stiamo ad una sorta di<br />
“volgarizzazione” dei consumi.<br />
Un esempio per tutti è la<br />
cocaina, che un tempo <strong>si</strong> potevano<br />
permettere solo gruppi<br />
elitari, ma che oggi ci troviamo<br />
a sequestrare anche a<br />
consumatori non certo agiati.<br />
Anche da Lei un commento<br />
sulla nuova normativa in<br />
materia.<br />
Mi consenta, non posso rispondere<br />
a questa domanda<br />
in quanto esula da quelli che<br />
sono i miei compiti di istituto.<br />
Per quanto ci compete noi<br />
applichiamo le leggi vigenti<br />
nel nostro Ordinamento cercando,<br />
con ogni nostro sforzo,<br />
di arginare adeguatamente<br />
il fenomeno droga. Riascolteremo<br />
il Capo della Mobile,<br />
Dottor Nanei, su un diverso<br />
tema anch’esso scottante:<br />
la lotta alla prostituzione.<br />
Ma di questo ne parleremo<br />
un’altra volta.<br />
Alberto Maria Gros<strong>si</strong><br />
Promozione 2006<br />
PROVINCIA - Migliorare l’illuminazione. Modificare un<br />
“braccio” in uscita. Sono le indicazioni emerse da un sopralluogo<br />
lungo la complanare, dalla tangenziale a Ponte Rizzoli,<br />
sul lato sud dell’autostrada Bologna-Rimini, effettuato<br />
dall’Assessore provinciale alla viabilità Graziano<br />
Prantoni in<strong>si</strong>eme a tecnici dell’Anas e della<br />
Provincia. Riguardo al tratto sul lato nord “il lotto<br />
due, da Colunga a Bologna, è ancora fermo<br />
per la riuncia dell’azienda che aveva vinto l’appalto<br />
e contiamo che questa impasse <strong>si</strong> sblocchi<br />
quanto prima per dare respiro alla via Emilia.<br />
Nel frattempo, anche in corso d’opera, verrà<br />
modificato il progetto spostando a ovest<br />
l’uscita nord a Colunga, sulla rotatoria della via<br />
Montanara, originariamente prevista ad est della rotonda,<br />
per una maggiore <strong>si</strong>curazze della circolazione”. Prantoni<br />
ha inoltre confermato “che il lotto tre, fino ad Osteria<br />
Grande su entrambi i lati, è presente nel piano triennale<br />
Anas, ma non è ancora finanziato. Nel frattempo <strong>si</strong> sta verificando<br />
la pos<strong>si</strong>bilità di arrivare fino ad Imola”. Dopo il<br />
sopralluogo, Prantoni ha incontrato in Municipio il<br />
Sindaco di San <strong>La</strong>zzaro di Savena, il primo di una<br />
serie di incontri con le varie amministrazioni, per<br />
fare il punto sulla manutenzione della viabilità e,<br />
in coordinamento con l’Anas, per definire una<br />
priorità negli interventi. Prantoni ha riferito infatti<br />
che la Provincia è sollecitata a una maggiore<br />
manutenzione delle strade, anche statali come<br />
Porrettana e via Emilia, nonostante la carenza di<br />
fondi. L’Anas, con la recente finanziaria, ha avuto<br />
un taglio dei finanziamenti per la manutenzione<br />
delle strade dai 3 miliardi euro del 2005 a un miliardo e<br />
mezzo per il 2006, con la neces<strong>si</strong>tà di fissare delle priorità.<br />
M.T., F.G.<br />
Pag. 17 - FP/LT - 21-29/3/2006