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Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (4) 2001<br />
L’ASI (Addiction Severity Index) nella fase diagnostica della dipendenza da ero<strong>in</strong>a: prima valutazione<br />
dell’efficacia e dell’efficienza<br />
Marco Riglietta 1 , Alessandro F<strong>in</strong>azzi 1 , Emilio Ma<strong>in</strong>o 1 , Laura Tidone 1<br />
Riassunto<br />
L’Addiction Severity Index (Mc Lellan e coll.) pur non essendo un esauriente strumento diagnostico può permettere una<br />
valutazione completa delle aree problematiche del soggetto tossicodipendente, soprattutto una standardizzazione del processo<br />
di valutazione <strong>in</strong>iziale ed una miglior def<strong>in</strong>izione degli obiettivi del trattamento. La nostra ricerca si è svolta all’<strong>in</strong>terno<br />
di un SER.T. con un’utenza annuale di circa 1400. Il campione oggetto dello studio rappresentava il 30% dei pazienti<br />
che nel corso dell’anno avevano effettuato un primo colloquio per la presa <strong>in</strong> carico. Gli <strong>in</strong>dicatori utilizzati per la valutazione<br />
di esito sono stati: numero di drop out, tipologia dei trattamenti effettuati, variazione di programma nel corso dello<br />
studio, numero di obiettivi fissati dopo la valutazione, raggiungimento degli obiettivi fissati a sei mesi e a 12 mesi dall’<strong>in</strong>izio<br />
dello studio.<br />
Parole chiave: Addiction Severity Index, Tossicodipendenza, Diagnosi<br />
Abstract<br />
The use of ASI (Addiction Severity Index) <strong>in</strong> the diagnosis of hero<strong>in</strong> addiction:<br />
a prelim<strong>in</strong>ary evaluation of its efficacy and efficiency<br />
Although the Addiction Severity Index (Mc Lellan et al.) is not a complete diagnostic <strong>in</strong>strument, it can help to make a<br />
more complete evaluation of drug addiction problems. Above all, it can help to standardise the <strong>in</strong>itial evaluation process<br />
and to better def<strong>in</strong>e the aims of the treatment. The study was conducted <strong>in</strong> a drug addiction centre that treats some 1,400<br />
patients every year.<br />
Forty-six patients were considered eligible to participate <strong>in</strong> the study, i.e. 30% of the total number of patients ask<strong>in</strong>g for<br />
treatment over a one year period. The <strong>in</strong>dicators used to evaluate the results were: the drop out rate, the type of the treatment<br />
used, changes <strong>in</strong> treatment dur<strong>in</strong>g the study, the number of goals set before treatment and the number of goals achieved<br />
six and twelve months after the study commenced.<br />
Keywords: Addiction Severity Index, Hero<strong>in</strong> addiction, Diagnosis<br />
Introduzione<br />
Il miglioramento della fase di diagnosi, nella patologia<br />
da dipendenza, permette una miglior def<strong>in</strong>izione degli<br />
obiettivi, una più corretta impostazione del programma terapeutico<br />
e qu<strong>in</strong>di un miglioramento dell’efficacia dell’<strong>in</strong>tervento.<br />
L’Addiction Severity Index (McLellan e coll.), pur non<br />
essendo un esaustivo strumento diagnostico, può permettere<br />
una completa valutazione della situazione globale del<br />
soggetto e, soprattutto, una standardizzazione del processo<br />
di valutazione <strong>in</strong>iziale e di follow up.<br />
Il possibile utilizzo standardizzato dell’ASI, tuttavia, è legato<br />
ad una migliore def<strong>in</strong>izione dei costi-benefici dello strumento.<br />
Ad una evidente dim<strong>in</strong>uzione dell’efficienza, di cui i<br />
servizi ad alto carico di utenza devono tenere conto (tempi<br />
lunghi di somm<strong>in</strong>istrazione e di elaborazione) deve corrispondere<br />
un significativo aumento dell’efficacia relativamente<br />
alla fase diagnostica e di def<strong>in</strong>izione di obiettivi mirati.<br />
È stata, pertanto, impostata una ricerca di tipo casocontrollo<br />
prospettico su due gruppi di utenti: il primo è stato<br />
valutato mediante il tradizionale percorso diagnostico, il<br />
secondo è stato sottoposto alla usuale valutazione breve<br />
con l’aggiunta dell’<strong>in</strong>tervista strutturata mediante A.S.I.<br />
1<br />
Dipartimento delle Dipendenze, via Borgo Palazzo 130, 24125 Bergamo, tel. 0354531390, fax 0354531372.<br />
26
Articoli<br />
Pazienti e Metodi<br />
Criteri di <strong>in</strong>clusione: pazienti che soddisfacessero i<br />
criteri per dipendenza da sostanze psicoattive (DSM III-<br />
R).<br />
Criteri di esclusione: alcol dipendenza primaria, psicosi<br />
o s<strong>in</strong>dromi cerebrali organiche.<br />
Per la costituzione del campione oggetto dello studio si<br />
è arruolato un numero che fosse rappresentativo del 30%<br />
della nuova utenza annuale, stratificato per sesso ed età.<br />
Per nuova utenza annuale si <strong>in</strong>tendono tutti quei soggetti<br />
che si sono presentati con richiesta di trattamento, sia<br />
nuovi <strong>in</strong> assoluto, sia già noti ma che avessero concluso un<br />
trattamento da almeno 6 mesi.<br />
Per def<strong>in</strong>ire la numerosità del campione e la sua stratificazione<br />
per sesso ed età si sono pertanto considerati tutti i<br />
primi colloqui dell’anno precedente alla ricerca (1993).<br />
Erano considerati eleggibili per lo studio, oltre alla presenza<br />
dei criteri di <strong>in</strong>clusione e di esclusione, i seguenti pazienti:<br />
- per il gruppo A.S.I. tutti coloro che si sono presentati<br />
al 1° colloquio ed alla successiva <strong>in</strong>tervista con l’Addiction<br />
Severity Index;<br />
- per il gruppo di controllo (di seguito NonASI) tutti<br />
coloro che avevano effettuato il 1° colloquio.<br />
Per tutti i pazienti venivano def<strong>in</strong>iti gli obiettivi da raggiungere<br />
secondo una griglia predef<strong>in</strong>ita (vedi dopo) e la<br />
tipologia del programma terapeutico.<br />
Il campione è stato qu<strong>in</strong>di costituito da 46 soggetti che<br />
hanno effettuato il primo colloquio fra il 1 luglio 1994 ed il<br />
30 giugno 1995, 23 nel gruppo ASI e 23 <strong>in</strong> quello di controllo<br />
(NonASI).<br />
Ai tempi dello studio il servizio prevedeva nove primi<br />
colloqui alla settimana. Il primo ed il qu<strong>in</strong>to appuntamento<br />
era reclutabili fra i casi (soggetti ASI) mentre il secondo ed<br />
il sesto erano reclutabili come controlli.<br />
Valutazione del gruppo NonASI<br />
Il processo usuale di presa <strong>in</strong> carico del nostro servizio<br />
è costituito dalle seguenti fasi che def<strong>in</strong>iscono il processo<br />
di “valutazione breve” <strong>in</strong>iziale:<br />
1. 1° contatto: è il momento <strong>in</strong> cui l’utente si avvic<strong>in</strong>a<br />
al servizio ed <strong>in</strong> cui un operatore accoglie la domanda<br />
raccogliendo le notizie essenziali, presenta il servizio<br />
e fissa un primo colloquio. È possibile che al momento<br />
del 1° contatto l’operatore (psico-sociale o medico) ravvisi<br />
la necessità di un <strong>in</strong>tervento urgente (ast<strong>in</strong>enza <strong>in</strong><br />
atto etc...); <strong>in</strong> tal caso viene avviato un <strong>in</strong>tervento molto<br />
limitato;<br />
2. 1° colloquio: un operatore psico-sociale (psicologo,<br />
assistente sociale o educatore) raccoglie attraverso un colloquio<br />
semi-strutturato le <strong>in</strong>formazioni per l’avvio della<br />
prima fase del programma terapeutico;<br />
3. Valutazione medica: raccolta dell’anamnesi medica,<br />
visita e richiesta di esami di laboratorio per lo screen<strong>in</strong>g<br />
delle patologie correlate e delle sostanze d’abuso.<br />
Dopo questa fase di valutazione, che <strong>in</strong> genere avviene<br />
nell’arco di una settimana, l’equipe avvia un trattamento<br />
<strong>in</strong>iziale, affidandone l’esecuzione agli operatori più <strong>in</strong>dicati<br />
per la sua conduzione, e nel frattempo può essere approfondita<br />
la fase diagnostica (psicodiagnosi). Per necessità<br />
cl<strong>in</strong>iche il trattamento, tuttavia, può <strong>in</strong>iziare il giorno<br />
stesso del primo contatto.<br />
Va segnalato che dal momento del primo contatto alla<br />
discussione nell’equipe cl<strong>in</strong>ica <strong>in</strong> genere vi è una latenza di<br />
una settimana.<br />
Valutazione del gruppo ASI<br />
Come sopra + somm<strong>in</strong>istrazione ASI.<br />
La stratificazione è riportata <strong>in</strong> Tab. 1.<br />
Indicatori utilizzati<br />
Sono state previste due fasi di follow-up: la prima a sei<br />
mesi, la seconda ad un anno dall’arruolamento con verifica<br />
dei seguenti parametri:<br />
• drop-out (soggetti che avevano <strong>in</strong>terrotto il trattamento<br />
una volta avviato);<br />
• tipologia dei trattamenti effettuati (verificare cioé se<br />
un diverso approccio diagnostico modifica la scelta dei<br />
trattamenti);<br />
• variazione del programma nel corso dello studio (una<br />
m<strong>in</strong>or variabilità del programma potrebbe significare<br />
un’impostazione più adeguata per il raggiungimento di<br />
obiettivi meglio centrati alla situazione del paziente);<br />
• quantificazione del numero di obiettivi def<strong>in</strong>iti (un<br />
maggior numero di obiettivi potrebbe dare la misura di una<br />
valutazione più completa);<br />
• raggiungimento degli obiettivi prefissati (adeguatezza<br />
degli obiettivi e qu<strong>in</strong>di del programma terapeutico).<br />
Def<strong>in</strong>izione degli obiettivi<br />
Arrivare ad una def<strong>in</strong>izione standardizzata degli obiettivi<br />
è stato un processo difficile che ha co<strong>in</strong>volto molti operatori<br />
del servizio, soprattutto <strong>in</strong> quelle aree <strong>in</strong> cui criteri rigidi<br />
(<strong>in</strong>dispensabili per la ricerca) sembravano particolarmente<br />
riduttivi rispetto alla complessità del problema (vedi<br />
aree psicologica, familiare e delle relazioni sociali).<br />
Griglia per la def<strong>in</strong>izione degli obiettivi<br />
A. Area della salute fisica:<br />
(1) - Non più di un ricovero ospedaliero per patologie<br />
acute correlate.<br />
(2) - Non più di tre <strong>in</strong>terventi ambulatoriali per patologie<br />
acute correlate.<br />
(3) - Non più di un <strong>in</strong>tervento ambulatoriale per patologia<br />
acuta correlata. Effettua terapia per patologia cronica<br />
ma non esegue controlli cl<strong>in</strong>ici.<br />
L’ASI nella fase diagnostica della dipendenza da ero<strong>in</strong>a 27
Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (4) 2001<br />
(4) - Nessuna terapia farmacologica <strong>in</strong> atto, effettua<br />
qualche trattamento per patologia cronica regolarmente.<br />
(5) - Nessun obiettivo nell’area.<br />
B. Area lavoro/sostentamento<br />
(1) - Segue con regolarità un programma funzionale al<br />
reperimento di un lavoro (counsell<strong>in</strong>g, <strong>in</strong>serimento lavorativo<br />
protetto, borsa lavoro).<br />
(2) - Si attiva autonomamente per il reperimento di un<br />
lavoro (riprende gli studi, risponde ad <strong>in</strong>serzioni, si propone<br />
direttamente).<br />
(3) - Trova o mantiene un’occupazione parzialmente<br />
sufficiente al proprio sostentamento (impiego part-time, lavoro<br />
saltuario).<br />
(4) - Trova o mantiene un’occupazione stabile sufficiente<br />
al proprio sostentamento.<br />
(5) - Nessun obiettivo nell’area.<br />
C. Area uso di sostanze:<br />
1. Sostanza primaria:<br />
(1) - meno del 75% dei campioni ur<strong>in</strong>ari sono positivi<br />
(2) - meno del 50% dei campioni ur<strong>in</strong>ari sono positivi<br />
(3) - meno del 25% dei campioni ur<strong>in</strong>ari sono positivi<br />
(4) - ast<strong>in</strong>enza<br />
(5) - nessun obiettivo nell’area<br />
2. Sostanza secondaria:<br />
(1) - meno del 75% dei campioni ur<strong>in</strong>ari sono positivi<br />
(2) - meno del 50% dei campioni ur<strong>in</strong>ari sono positivi<br />
(3) - meno del 25% dei campioni ur<strong>in</strong>ari sono positivi<br />
(4) - ast<strong>in</strong>enza<br />
(5) - nessun obiettivo nell’area<br />
(La riduzione va calcolata sul totale delle ur<strong>in</strong>e eseguite<br />
settimanalmente dopo tre mesi dall’ <strong>in</strong>izio del trattamento).<br />
3. Alcol: la valutazione viene effettuata su parametri ematochimici<br />
(MCV e GammaGT)<br />
(1) - riduzione del 25% del livello di alterazione<br />
(2) - riduzione del 50% del livello di alterazione<br />
(3) - riduzione del 75% del livello di alterazione<br />
(4) - normalizzazione del parametro<br />
(5) - nessun obiettivo nell’area<br />
D. Area legale<br />
(1) - Nessun arresto o imputazione per un nuovo reato.<br />
(2) - Ottenimento o mantenimento di misure alternative<br />
alla pena.<br />
(3) - Nessuna segnalazione nuova per articoli 75 o 121.<br />
(4) - Nessun ritiro della patente.<br />
(5) - Nessun obiettivo nell’area.<br />
E1. Area familiare<br />
(1) - Il soggetto esprime <strong>in</strong> maniera soddisfacente sentimenti<br />
di dipendenza.<br />
(2) - Il soggetto sposta i suoi <strong>in</strong>vestimenti affettivi fuori<br />
dalla famiglia di orig<strong>in</strong>e e dalle figure che ad essa immediatamente<br />
si collegano (Inizia un processo di <strong>in</strong>dividuazione<br />
affettiva).<br />
(3) - Lo sv<strong>in</strong>colo dalla famiglia di orig<strong>in</strong>e è realizzabile<br />
(Si rileva una attivazione <strong>in</strong> tal senso. Il sistema familiare è<br />
<strong>in</strong> grado di accettare l’emancipazione affettiva di un suo<br />
membro).<br />
(4) - La separazione dalla famiglia di orig<strong>in</strong>e è già avvenuta<br />
(È possibile la gestione di una situazione autonoma,<br />
anche <strong>in</strong> coppia).<br />
(5) - Nessun obiettivo nell’area.<br />
E2. Area delle relazioni sociali<br />
(1) - Si attiva per la ricerca di relazioni nuove o di opportunità<br />
per il tempo libero.<br />
(2) - Ampliamento della rete di rapporti <strong>in</strong>terpersonali<br />
(fuori dal giro dei tossici).<br />
(3) - Inserimento <strong>in</strong> gruppi organizzati (politici, sportivi,<br />
culturali, del tempo libero, etc...).<br />
(4) - Partecipazione attiva alla vita sociale.<br />
(5) - Nessun obiettivo nell’area.<br />
F. Area psicologica<br />
(1) - Il soggetto è <strong>in</strong> grado di stabilire una dist<strong>in</strong>zione<br />
tra sé e altro da sé, senza aver raggiunto ancora una completa<br />
appropriazione identitaria (identità <strong>in</strong> embrione). Es.<br />
l<strong>in</strong>guistico: io lavoro.<br />
(2) - Il soggetto esprime il desiderio di un’azione. Si<br />
apre alla realtà mettendosi <strong>in</strong> rapporto agli oggetti del mondo.<br />
Esprime la desiderabilità dell’io. (Livello pragmatico<br />
dell’appropriazione identitaria). Es. l<strong>in</strong>guistico: io voglio<br />
lavorare.<br />
(3) - Nel soggetto il desiderio si apre alla possibilità, alla<br />
dimensione progettuale. Emergono scopi, obiettivi, modalità.<br />
(Livello progettuale dell’appropriazione identitaria).<br />
Es. l<strong>in</strong>guistico: io posso lavorare.<br />
(4) - Il soggetto riesce a coniugare armonicamente<br />
emotività ed affettività a razionalità e concretezza. L’<strong>in</strong>tegrazione<br />
degli aspetti della personalità si svolge senza necessità<br />
di un eccessivo ricorso a processi difensivi e si decl<strong>in</strong>a<br />
nelle relazioni affettive e sociali, nei progetti personali,<br />
nella dimensione etica.<br />
(5) - Nessun obiettivo nell’area.<br />
Analisi dei risultati<br />
1. Drop-out e obiettivi fissati<br />
Drop out durante il trattamento<br />
Non esiste una differenza significativa riguardo ai<br />
drop-out dei trattamenti (Tab. 2).<br />
Il differente percorso diagnostico non <strong>in</strong>cide qu<strong>in</strong>di sulla<br />
tenuta al programma terapeutico.<br />
Numero degli obiettivi fissati<br />
Abbiamo una significatività statistica sul numero degli<br />
obiettivi fissati (Tab. 3).<br />
L’ASI ha favorito una conoscenza più articolata del paziente,<br />
e la conseguente opportunità di def<strong>in</strong>ire <strong>in</strong> modo<br />
più articolato gli obiettivi da raggiungere.<br />
Nella Tab. 4 vengono riportati gli obiettivi fissati e non<br />
fissati per ciascuna delle aree analizzate.<br />
28 L’ASI nella fase diagnostica della dipendenza da ero<strong>in</strong>a
Articoli<br />
Nell’area della salute la differenza risulta essere statisticamente<br />
significativa; nelle altre aree (lavoro, prima sostanza,<br />
legale, famiglia, relazioni sociali, psicologico), pur<br />
non essendoci una differenza significativa dal punto di vista<br />
statistico, si è rilevata un’alta def<strong>in</strong>izione degli obiettivi<br />
(<strong>in</strong>torno alla vent<strong>in</strong>a per area). Lo stesso non si può dire<br />
della seconda sostanza (7 per il gruppo ASI e 4 per il gruppo<br />
Non ASI) e dell’alcol (6 per il gruppo ASI e 4 per il<br />
gruppo Non ASI).<br />
Questo dato si scontra con l’esperienza cl<strong>in</strong>ica quotidiana<br />
<strong>in</strong> cui è facile imbattersi <strong>in</strong> situazioni di politossicodipendenza.<br />
La scarsa def<strong>in</strong>izione di obiettivi <strong>in</strong> queste due<br />
aree può significare che c’è poca attenzione negli operatori<br />
portati a considerare soprattutto la dipendenza da ero<strong>in</strong>a,<br />
come sostanza di uso primario? Oppure c’è poca attenzione<br />
perché si è consapevoli che per le sostanze di uso secondario<br />
e per l’alcol gli strumenti farmacologici a disposizione<br />
sono più limitati?<br />
2. Trattamenti<br />
Numero dei trattamenti def<strong>in</strong>iti<br />
Il numero si discosta di poco nei due gruppi (differenza<br />
non significativa) (Tab. 5).<br />
Variazioni di programma<br />
Non vi sono state variazioni durante la ricerca.<br />
Gruppo ASI: 4 variazioni; Gruppo Non ASI: 4 variazioni.<br />
Tipologia dei trattamenti (Tab. 6)<br />
Nei tipi di trattamenti considerati (socio-riabilitativo,<br />
psicologico, comunità, metadone, antaxone, dis<strong>in</strong>tossicazione)<br />
non esistono differenze significative statisticamente.<br />
In valori assoluti però si possono evidenziare delle differenze<br />
<strong>in</strong>teressanti nei due gruppi. A fronte di una sostanziale<br />
equiparazione per quanto riguarda i programmi di dis<strong>in</strong>tossicazione<br />
e di comunità, nel gruppo sperimentale sono<br />
stati attivati più programmi psicologici, di metadone e<br />
di antaxone. Nel gruppo di controllo <strong>in</strong>vece predom<strong>in</strong>ano i<br />
programmi socio-riabilitativi.<br />
Come se il maggior dettaglio offerto dall’<strong>in</strong>tervista ASI<br />
si sia tradotto <strong>in</strong> un’offerta di programmi più strutturati,<br />
differenziandosi dal gruppo di pazienti che ha seguito l’iter<br />
diagnostico classico, <strong>in</strong> cui metà dell’offerta terapeutica è<br />
racchiusa sotto la generica etichetta di “programma socioriabilitativo”.<br />
3. Raggiungimento degli obiettivi<br />
Verifica dopo 6 mesi degli obiettivi raggiunti<br />
Viene riportato <strong>in</strong> Tab. 7 solo il numero di obiettivi<br />
raggiunti sul totale di quelli def<strong>in</strong>iti per ciascuna area.<br />
Dopo tale periodo nessuna area ha visto una differenza<br />
statisticamente significativa nel raggiungimento degli<br />
obiettivi.<br />
Verifica a 12 mesi degli obiettivi raggiunti<br />
Viene riportato <strong>in</strong> Tab. 8 solo il numero di obiettivi<br />
raggiunti sul totale di quelli def<strong>in</strong>iti per ciascuna area.<br />
Come per altri dati già commentati, al di là del risultato<br />
statistico, si possono rilevare differenze che possono costituire<br />
motivo di riflessione.<br />
Nel gruppo sperimentale sono stati raggiunti percentualmente<br />
più obiettivi che <strong>in</strong> quello di controllo. La differenza<br />
si attenua nella verifica annuale:<br />
- Gruppo ASI: 55% di obiettivi raggiunti a 6 mesi;<br />
Gruppo Non ASI: 40% di obiettivi raggiunti a 6 mesi;<br />
- Gruppo ASI: 62% di obiettivi raggiunti a 12 mesi;<br />
Gruppo Non ASI: 54% di obiettivi raggiunti a 12 mesi.<br />
Nelle ultime tre aree (famiglia, rapporti sociali, psicologica)<br />
sono stati raggiunti pochi obiettivi: il successo oscilla<br />
dal 15 al 20% a 6 mesi e dal 11 al 25% a 12 mesi, a fronte<br />
di un successo nelle altre aree che va dal 50 al 100% a 6<br />
mesi e a 12 mesi.<br />
Sembra lapalissiano, ma doveroso, considerare che il<br />
cambiamento <strong>in</strong> queste tre aree, dato la loro tipologia e le<br />
variabili <strong>in</strong> gioco, richiede tempi molto lunghi.<br />
Gli obiettivi dell’area psicologica, che per def<strong>in</strong>izione<br />
richiedono tempi lunghi, nel gruppo di controllo sono<br />
stati raggiunti <strong>in</strong> misura maggiore che nel gruppo sperimentale:<br />
- Gruppo ASI: 15% di obiettivi raggiunti a 6 mesi;<br />
Gruppo Non ASI: 20% di obiettivi raggiunti a 6 mesi<br />
- Gruppo ASI: 20% di obiettivi raggiunti a 12 mesi;<br />
Gruppo Non ASI: 57% di obiettivi raggiunti a 12 mesi<br />
Conclusioni ed ipotesi di sviluppo<br />
Vantaggi dell’ASI<br />
• Il primo dato immediatamente percepibile è la differenza<br />
di completezza fra i dati rilevati con il primo colloquio<br />
e quelli riscontrati utilizzando anche l’ASI. Completezza<br />
che si ripercuote significativamente <strong>in</strong> fase di def<strong>in</strong>izione<br />
degli obiettivi.<br />
• Meno marcata, ma ugualmente <strong>in</strong>teressante, la differenza<br />
fra i due gruppi relativamente alla def<strong>in</strong>izione degli<br />
strumenti utilizzati e al raggiungimento degli obiettivi fissati.<br />
• Un’ulteriore vantaggio riguarda la confrontabilità fra i<br />
livelli di gravità dei diversi pazienti e la conseguente def<strong>in</strong>izione<br />
di programmi appropriati.<br />
• Riguardo al rapporto con i pazienti, i dati positivi<br />
dell’ASI si possono così s<strong>in</strong>tetizzare: collaborazione <strong>in</strong> fase<br />
di somm<strong>in</strong>istrazione, strumento agevole e ben accettato,<br />
approccio sostanzialmente neutrale, ampiezza delle <strong>in</strong>formazioni<br />
rilevate.<br />
Ipotesi di sviluppo<br />
Il confronto fra lo strumento ASI e il nostro modo soli-<br />
L’ASI nella fase diagnostica della dipendenza da ero<strong>in</strong>a 29
Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (4) 2001<br />
to di operare ci permette, a questo punto, di avanzare alcune<br />
possibili piste di lavoro, unitamente a fondamentali premesse:<br />
• Qualsiasi strumento nuovo di lavoro (<strong>in</strong> questo caso<br />
l’<strong>in</strong>tervista ASI), per essere realmente utile, deve essere<br />
usato con <strong>in</strong>telligenza, <strong>in</strong> modo mirato, potenziando le<br />
chances del Ser.T. e migliorando il servizio reso agli utenti.<br />
• Visti alcuni vantaggi conseguiti e dimostrati, l’utilizzo<br />
dell’<strong>in</strong>tervista ASI può essere <strong>in</strong>trodotto come uno strumento<br />
<strong>in</strong> più <strong>in</strong> mano agli operatori che si occupano della<br />
presa <strong>in</strong> carico, <strong>in</strong>tegrato alle altre metodologie già operanti.<br />
• Rispetto a chi lo può utilizzare, non esistono preclusioni<br />
sul tipo di professionalità; risulta necessario comunque<br />
un breve tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g di addestramento all’uso (che potrebbe<br />
essere garantito anche al nostro <strong>in</strong>terno dagli operatori a<br />
suo tempo appositamente formati).<br />
• In particolare potrebbe essere particolarmente vantaggioso<br />
il suo utilizzo nelle situazioni di persone nuove o poco<br />
conosciute.<br />
• Inoltre l’ASI potrebbe essere proficuamente usato come<br />
strumento di verifica dei cambiamenti dell’utente (utilizzo<br />
non considerato dallo studio). In questo caso sarebbe<br />
auspicabile la somm<strong>in</strong>istrazione <strong>in</strong>iziale e la successiva verifica<br />
anche a persone già conosciute.<br />
• Relativamente a quando utilizzarlo, una valida opportunità<br />
(che evita anche i rischi di aumento dei drop-out) è<br />
quella di somm<strong>in</strong>istrare l’ASI durante il primo colloquio.<br />
Per chiarezza: la durata dell’<strong>in</strong>tervista è di circa 40 m<strong>in</strong>uti,<br />
così da rendere compatibile la somm<strong>in</strong>istrazione con ulteriori<br />
approfondimenti relativi alle richieste e domande<br />
dell’utente e agli <strong>in</strong>teressi dell’operatore.<br />
R<strong>in</strong>graziamenti<br />
Per la consulenza metodologica e statistica: Dott. Gennaro<br />
Esposito, servizi sociali della prov<strong>in</strong>cia di Bergamo;<br />
Dott. Matteo Colleoni, servizi sociali della Prov<strong>in</strong>cia di<br />
Bergamo.<br />
Per l’elaborazione e la conduzione della ricerca: Daniela<br />
Innocent<strong>in</strong>i, Renata Labaa, Giuseppe Frigeni; per l’impegno<br />
e la collaborazione, tutti i colleghi del Servizio.<br />
Bibliografia<br />
1) Consoli e Bennardo: “Diagnosi e valutazione nelle tossicodipendenze<br />
e nell’alcolismo. Addiction Severity Index “ Centro<br />
Scientifico Editore<br />
2) Blanken et al.: “Europasi: adattamento europeo dell’Addiction<br />
Severity Index” - Bollett<strong>in</strong>o delle farmacodipendenze e Alcolismo<br />
- XVIII(2) 1995<br />
3) Donar<strong>in</strong>i e Quaresima: “La valutazione del trattamento metadonico<br />
protratto mediante l’A.S.I.” - Bollett<strong>in</strong>o per le farmacodipendenze<br />
e l’alcolismo - XIX(1) 1996<br />
4) Siegal et al.: “Present<strong>in</strong>g problems of substances abusers <strong>in</strong><br />
treatment: implications for service delivery and attrition” -<br />
American Journal of Drug and Alcohol Abuse - 1995 feb,<br />
21:1, 17-26<br />
5) Zanis DA et al.: “Reliability and validity of the Addiction Severity<br />
Index with a homeless sample” - J. Subst Abuse Treat,<br />
1994 nov-dec, 11:6, 541-8<br />
6) Joyner et al.: “Reliability and validity of the Addiction Severity<br />
Index among homeless substance misusers” - Subst Use<br />
Misuse, 1996 may, 31:6, 729-51<br />
7) Pani et al.: “Versione italiana dell’Addiction Severity Index:<br />
riproducibilità dei punteggi di gravità e dei punteggi composti”<br />
- Boll. Farmacodip. e Alcolism., XIX(1) 1996<br />
Tabella 1.<br />
< = 24 anni 25 - 29 30 - 34 >= 35 anni<br />
M F M F M F M F<br />
8 2 12 4 8 2 8 2<br />
Tabella 2.<br />
Gruppo ASI<br />
Gruppo NonASI<br />
Totale arruolati 23 23<br />
Drop out durante il trattamento 12 (52%) 12 (52%)<br />
30 L’ASI nella fase diagnostica della dipendenza da ero<strong>in</strong>a
Articoli<br />
Tabella 3.<br />
Gruppo ASI<br />
Gruppo NonASI<br />
Totale obiettivi fissati 149 (71.9%)* 121 (61.1%)<br />
Drop out durante il trattamento 58 (28.1%) 77 (38.9%)<br />
* x < 0,05<br />
Tabella 4.<br />
Gruppo ASI<br />
Gruppo NonASI<br />
Area della salute<br />
Totale obiettivi fissati 18 (78,3%) 11 (50%)<br />
Totale obiettivi non fissati 5 (21,7%) 11 (50%)<br />
Area lavoro<br />
Totale obiettivi fissati 18 (78,3%) 17 (77.3%)<br />
Totale obiettivi non fissati 5 (21,7%) 5 (22.7%)<br />
Area 1° sostanza<br />
Totale obiettivi fissati 23 (100%) 22 (100%)<br />
Totale obiettivi non fissati 0 0<br />
Area 2° sostanza<br />
Totale obiettivi fissati 7 (30.4%) 4 (18.2%)<br />
Totale obiettivi non fissati 16 (69.6%) 18 (81.8%)<br />
Area alcol<br />
Totale obiettivi fissati 6 (26.1%) 4 (18.2%)<br />
Totale obiettivi non fissati 17 (73.9%) 18 (81.8%)<br />
Area legale<br />
Totale obiettivi fissati 20 (86.9%) 17 (77.3%)<br />
Totale obiettivi non fissati 3 (13.1%) 5 (22.7%)<br />
Area familiare<br />
Totale obiettivi fissati 18 (78.3%) 15 (68.2%)<br />
Totale obiettivi non fissati 5 (21.7%) 7 (31.8%)<br />
Area relazioni sociali<br />
Totale obiettivi fissati 17 (73.9%) 14 (63.6%)<br />
Totale obiettivi non fissati 6 (26.1%) 8 (36.4%)<br />
Area psicologica<br />
Totale obiettivi fissati 22 (95.6%) 17 (77.3%)<br />
Totale obiettivi non fissati 1 (4.4%) 5 (22.7%)<br />
Tabella 5.<br />
Gruppo ASI<br />
Gruppo NonASI<br />
Totale trattamenti 37 30<br />
Numero di utenti 23 22<br />
Trattamenti x utente 1.6 1.4<br />
L’ASI nella fase diagnostica della dipendenza da ero<strong>in</strong>a 31
Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (4) 2001<br />
Tabella 6.<br />
Tipo di trattamento Gruppo ASI Gruppo NonASI<br />
Socio-riabilitativo 9 (39.1%) 11 (50%)<br />
Comunità 3 (13%) 3 (13.6%)<br />
Detox con s<strong>in</strong>tomatici 3 (13%) 4 (18.2%)<br />
Psicologico 10 (43.5%) 6 (27.3%)<br />
Metadone 7 (30.4%) 4 (18.2%)<br />
Naltrexone 5 (21.7%) 2 (9.1%)<br />
Tabella 7.<br />
Obiettivi raggiunti<br />
Area Gruppo ASI Gruppo NonASI<br />
Salute 12 (100%) 3 (75%)<br />
Lavoro 7 (63.6%) 4 (44.4%)<br />
1° sostanza 8 (57.1%) 5 (45.4%)<br />
2° sostanza 1 (50%) 0<br />
Alcol 3 (75%) 1 (100%)<br />
Legale 12 (100%) 7 (100%)<br />
Famiglia 2 (20%) 0<br />
Rapporti sociali 2 (18.1%) 1 (14.9%)<br />
Psicologici 2 (15.3%) 2 (20%)<br />
Tabella 8.<br />
Obiettivi raggiunti<br />
Area Gruppo ASI Gruppo NonASI<br />
Salute 9 (100%) 3 (100%)<br />
Lavoro * 6 (100%) 3 (50%)<br />
1ª sostanza 7 (100%) 5 62,5%)<br />
2ª sostanza 1 (50%) 0<br />
Alcol 2 (66.7%) 0<br />
Legale 9 (100%) 6 (100%)<br />
Famiglia 2 (25%) 1 (16.7%)<br />
Rapporti sociali 1 (11.1%) 0<br />
Psicologici 2 (20%) 4 (57.1%)<br />
* Ad un anno di trattamento, solo l’area lavorativa segnala una differenza<br />
significativa. x < 0,05<br />
32 L’ASI nella fase diagnostica della dipendenza da ero<strong>in</strong>a