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paleopatologia di popolazione - Università degli Studi della Tuscia

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Analisi<br />

Paleopatologica<br />

e <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>catori<br />

<strong>di</strong> stress


Paleopatologia<br />

La <strong>paleopatologia</strong> è la <strong>di</strong>sciplina che si occupa <strong>di</strong><br />

ricostruire lo stato <strong>di</strong> salute delle popolazioni<br />

umane antiche.<br />

“Non si può conoscere interamente una<br />

<strong>popolazione</strong> se non si tiene conto delle malattie<br />

che l’afflissero” (San<strong>di</strong>son, 1979).<br />

Storicamente gli stu<strong>di</strong> paleopatologici hanno<br />

riguardato singoli casi <strong>di</strong> malattia rintracciati nel<br />

corso dei secoli.<br />

Più recentemente si cerca invece <strong>di</strong> fare una<br />

<strong>paleopatologia</strong> <strong>di</strong> <strong>popolazione</strong>, con la finalità <strong>di</strong><br />

stabilire rapporti patogenetici con l’ambiente e<br />

con le con<strong>di</strong>zioni socio-biologiche, e comprendere<br />

l’evoluzione delle malattie stesse, il loro<br />

<strong>di</strong>ffondersi e il loro esaurirsi.


Stu<strong>di</strong> scheletrici<br />

• Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> salute<br />

•Dieta<br />

• Tipo <strong>di</strong> attività praticato in vita (stress funzionali)


In<strong>di</strong>catori a carattere genetico:<br />

• caratteri non metrici del cranio e del<br />

postcranio<br />

In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo:<br />

• patologie dentarie<br />

• patologie del postcranio<br />

• in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> stress (denti + postcranio)<br />

• paleochimica delle ossa


In<strong>di</strong>catori a carattere genetico<br />

Caratteri <strong>di</strong>scontinui (epigenetici) dello scheletro:<br />

- varianti morfologiche del cranio e del postcranio utilizzate come<br />

marcatori genetici nello stu<strong>di</strong>o delle popolazioni umane - (Ossenberg 1969;<br />

Sjovold, 1973; 1977).<br />

Variazioni ipostotiche (mancanza <strong>di</strong> ossificazione o arresto dello<br />

sviluppo)<br />

• Variazioni iperostotiche (eccesso <strong>di</strong> ossificazione)<br />

• Presenza <strong>di</strong> suture o centri <strong>di</strong> ossificazione soprannumerari<br />

• Presenza <strong>di</strong> foramina e/o canali accessori<br />

Facile rilevamento<br />

⇒ A carattere certamente ere<strong>di</strong>tario<br />

⇒ Scarsamente influenzate da varianti ambientali<br />

⇒ Parzialmente in<strong>di</strong>pendenti dal sesso e l’età <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>vidui<br />

-circa 30 caratteri del cranio e postcranio selezionati da Berry & Berry<br />

(1967)


In<strong>di</strong>catori a carattere genetico<br />

Caratteri <strong>di</strong>scontinui (epigenetici) dello scheletro – cranio


In<strong>di</strong>catori a carattere genetico<br />

Caratteri <strong>di</strong>scontinui (epigenetici) dello scheletro - postcranio


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie scheletriche (caratteri morfologici)<br />

Postcranio:<br />

Traumi<br />

Lesioni infettive<br />

Disturbi del metabolismo<br />

Lesioni delle articolazioni<br />

Stress funzionali


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio – Traumi<br />

Le evidenze archeologiche (e.g. fortificazioni,<br />

strategie inse<strong>di</strong>amentali, presenza <strong>di</strong> armi,<br />

rappresentazioni iconografiche etc.) rivelano<br />

la presenza <strong>di</strong> conflitti ma non il risultato<br />

<strong>degli</strong> stessi, che <strong>di</strong>viene visibile solo me<strong>di</strong>ante<br />

l’indagine osteologica.


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio - Traumi<br />

I traumi possono essere interpretati<br />

come in<strong>di</strong>catori adattativi, poichè,<br />

archeologicamente, sono più frequenti<br />

in relazione a ‘pressioni ambientali’<br />

(cambiamento del clima, scarsità <strong>di</strong><br />

risorse, aumento demografico).<br />

Esistono <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> traumi (visibili<br />

sull’osso...)<br />

•Tensione<br />

• Compressione<br />

• Torsione<br />

•Flessione


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio - Lesioni infettive<br />

- Risposta infiammatoria ad un fenomeno infettivo -<br />

• Osteomieliti<br />

•Periostiti<br />

• Brucellosi<br />

•Tubercolosi<br />

• Lebbra<br />

•Treponematosi<br />

• Infezioni virali (Varicella, Rubella etc.)


Lesioni infettive<br />

Le alterazioni da patologia infettiva che lasciano traccia sullo scheletro possono essere<br />

sud<strong>di</strong>vise in due gran<strong>di</strong> categorie:<br />

Infezioni aspecifiche: risposta dell’osso “monotona” vale a <strong>di</strong>re che non permette <strong>di</strong><br />

risalire al microrganismo che ha scatenato l’infezione<br />

Infezioni specifiche: l’agente eziologico è riconoscibile sulla base <strong>della</strong> tipologia <strong>di</strong><br />

manifestazione ossea.<br />

Tra gli agenti infettivi vengono annoverati soprattutto virus e batteri …


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio - Lesioni infettive (aspecifiche)<br />

Periostiti:<br />

Reazione del periosteo ad un fenomeno traumatico o infettivo (aspecifico)<br />

che si manifesta tramite la produzion <strong>di</strong> nuovo osso - woven bone -<br />

successivamente rimo<strong>della</strong>to.<br />

• Le Periostiti<br />

sono rare in<br />

campioni moderni<br />

ma risultano<br />

piuttosto<br />

frequenti in<br />

popolazioni<br />

scheletriche<br />

antiche<br />

Woven bone


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Osteomielite: me<strong>di</strong>ante flusso sanguigno (via ematogena) i<br />

microrganismi coinvolgono nell’infezione il midollo osseo<br />

stimolando una deposizione <strong>di</strong> osso molto massiccia che<br />

altera considerevolmente la morfologia del <strong>di</strong>stretto<br />

scheletrico interessato.<br />

L’infezione può essere:<br />

•Diretta<br />

•per estensione da altri<br />

tessuti<br />

• per via ematogena da altri<br />

loci infetti<br />

Periostiti e osteomieliti si<br />

osservano soprattutto negli arti<br />

inferiori (in particolare tibia e<br />

perone), ma anche in altri<br />

<strong>di</strong>stretti (es., bacino). Gli<br />

in<strong>di</strong>vidui in età <strong>di</strong> accrescimento<br />

sono i più colpiti per l’abbondante<br />

irrorazione sanguigna <strong>di</strong>retta<br />

all’osso in accrescimento.


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio - Lesioni infettive<br />

Brucellosi (Brucella melitensis):<br />

Infezione cronica dei polmoni provocata da fattori<br />

virali trasmessi dal contatto con animali (bovini,<br />

caprovini, maiale). Per vie ematogene si trasmette<br />

all’osso (colonna vertebrale).


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio - Lesioni<br />

infettive<br />

Tubercolosi:<br />

Infezione cronica provocata dal<br />

Mycobacterium Tubercolosis che<br />

colpisce i polmoni.<br />

Si espande all’osso per vie ematogene.<br />

In reperti scheletrici antichi è<br />

normalmente attestata nel cinto<br />

toracico sotto forma <strong>di</strong> degenerazione<br />

locale dell’osso e generalizzata<br />

rarefazione.<br />

Le vertebre lombari sono le più colpite


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio - Lesioni infettive<br />

• Lebbra<br />

•Treponematosi


Infezioni specifiche: lebbra<br />

Lebbra: l’agente eziologico è il batterio Mycobacterium leprae che ha un’attività<br />

erosiva a carico delle ossa <strong>della</strong> faccia e delle estremità <strong>degli</strong> arti.


Infezioni specifiche: sifilide<br />

Sifilide: è provocata da due batteri noti come Treponema pallidum e Treponema<br />

pertenue (presente soprattutto in area tropicale).<br />

Sono colpiti in particolar modo gli arti (soprattutto la tibia), i denti e il cranio, che<br />

assume un aspetto “mammellonato”.<br />

L’infezione da sifilide può essere anche contratta per contatto sessuale e può<br />

essere trasmessa al feto per via placentare.


Infezioni specifiche: sifilide


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio - Lesioni delle articolazioni / artrosi<br />

Processo degenerativo <strong>della</strong> cartillagine<br />

delle articolazioni:<br />

• Invecchiamento<br />

• Stress occupazionale<br />

• Risposta a eventi infiammatori,<br />

traumatici, metabolici


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio - Lesioni delle articolazioni / artrosi<br />

Lesione dei <strong>di</strong>schi intervertebrali:<br />

Artosi degenerative (tutte articolazioni):<br />

• Porosità<br />

• Slabbramento<br />

• Eburneazione<br />

Altre con<strong>di</strong>zioni degenerative:<br />

• Ernia <strong>di</strong> Schmorl’s nodes.<br />

• Sviluppo marginale <strong>di</strong> ostephytes<br />

• DISH (Diffuse I<strong>di</strong>opathic Skeletal<br />

Hyperostosis)


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie del postcranio - Stress funzionali<br />

- Reazione degenerativa dei tessuti a stress e/o<br />

movimenti ripetuti nel tempo -<br />

Occupational stress markers:<br />

• In<strong>di</strong>catori metrici <strong>di</strong> stress funzionale<br />

• In<strong>di</strong>catori metrici <strong>di</strong> stress nutrizionale/ambientale<br />

• In<strong>di</strong>catori morfologici <strong>di</strong> stress funzionale, nutrizionale e ambientale:<br />

• Entesopatie (localizzate a livello delle inserzioni muscolari – entesi)<br />

• Osteofitosi (neoformazione ossea)<br />

• Osteoartriti (processo infiammatorio acuto delle articolazioni)<br />

• Esostosi (proliferazione iperplastica dell’osso)


Patologie del postcranio - Stress funzionali<br />

Squatting facets<br />

Presenza <strong>di</strong> faccette articolari sulla superficie<br />

anteriore dell’epifisi <strong>di</strong>stale <strong>della</strong> tibia e sulla<br />

superficie superiore laterale dell’astragalo.<br />

Fattore <strong>di</strong> stress: Ripetuta assunzione <strong>della</strong><br />

posizione accovacciata


Patologie del postcranio - Stress funzionali<br />

Spon<strong>di</strong>losi deformante<br />

Separazione vertebrale che coinvolge la<br />

zona interarticolare. Spesso<br />

accompagnata da dalla compressione dei<br />

<strong>di</strong>schi vertebrali e da sviluppo<br />

osteofitico.<br />

Fattori <strong>di</strong> stress:<br />

Stress a carico <strong>della</strong> colonna vertebrale <strong>di</strong><br />

solito associato alla posizione eretta. Colpisce<br />

chi effettua lavori faticosi e porta pesi elevati.<br />

Molto frequente nelle popolazioni eschimesi.


Entesopatie<br />

Entesopatie: si osservano a livello delle inserzioni<br />

sull’osso (dette entesi) <strong>di</strong> muscoli, ten<strong>di</strong>ni e<br />

legamenti, più <strong>di</strong>rettamente coinvolti nelle attività<br />

funzionali <strong>degli</strong> arti.<br />

Nel corso <strong>di</strong> movimenti intensi e ripetuti le<br />

entesi sono sottoposte a stress biomeccanico:<br />

microlacerazioni dei ten<strong>di</strong>ni e strappi muscolari.<br />

Come processo riparativo le entesi sviluppano<br />

delle formazioni analoghe agli osteofiti, dette<br />

entesofiti.<br />

Entesopatie dell’arto inferiore: A. ossificazione <strong>della</strong> linea<br />

aspra del femore. B. Terzo tubercolo intercon<strong>di</strong>lare <strong>di</strong><br />

Parsons <strong>della</strong> tibia. C. Entesofiti ed erosione alla linea<br />

popliteale <strong>della</strong> tibia.


Patologie del postcranio - Stress funzionali<br />

Esostosi del meato acustico:<br />

Esostosi manifestate all’interno<br />

del meato acustico e collegate a<br />

forti sbalzi termici.<br />

Fattore <strong>di</strong> stress:<br />

Le evidenze proveniente da popolazioni<br />

scheletriche <strong>della</strong> Roma Imperiale<br />

vengono ricondotte alla frequentazione<br />

delle terme. (Manzi et al., 1991)


Malattie metaboliche o nutrizionali<br />

Carenza <strong>di</strong> ferro<br />

anemie<br />

origine genetica<br />

parassitosi, emorragie<br />

Carenza <strong>di</strong> vitamina C<br />

Carenza <strong>di</strong> vitamina D<br />

…<br />

scorbuto<br />

rachitismo<br />

insufficiente esposizione<br />

alla luce solare o<br />

alterazioni del tratto<br />

gastro-enterico che<br />

impe<strong>di</strong>scono l’assorbimento<br />

<strong>della</strong> vitamina …


In<strong>di</strong>catori a carattere adattativo<br />

Patologie delle scheletro - Disturbi del metabolismo<br />

Iperostosi porotica:<br />

Perforazioni localizzate sulla superficie del tetto delle orbite e dell’osso<br />

frontale, collegate a stress metabolici (anemia)<br />

Dieta insufficiente<br />

Lesioni infettive<br />

Anomalie delle emoglobine<br />

ANEMIA DA CARENZA DI FERRO<br />

ANEMIA CONGENITA<br />

IPEROSTOSI<br />

POROTICA


Anemie: iperostosi porotica<br />

Iperostosi porotica e anemia da carenza <strong>di</strong> ferro<br />

Chiaro aumento <strong>della</strong> iperostosi porotica nel passaggio da un’economia <strong>di</strong> caccia-raccolta<br />

a un’economia basata sull’agricoltura.<br />

In genere l’iperostosi porotica è rara in popolazioni del Paleolitico e Mesolitico mentre<br />

aumenta a partire dal Neolitico: <strong>di</strong>eta meno ricca in ferro e aumento <strong>della</strong> densità <strong>di</strong><br />

<strong>popolazione</strong> che porta a un aumento del contagio da parassiti.


Avitaminosi C o scorbuto<br />

Scorbuto: carenza <strong>di</strong> vitamina C a causa <strong>di</strong> una <strong>di</strong>eta priva <strong>di</strong> frutta e verdura fresca.<br />

Vitamina C: <strong>di</strong>fesa contro le infezioni, migliora l’assorbimento del ferro, concorre allo<br />

sviluppo dei tessuti (es., collagene).<br />

Carenza <strong>di</strong> vitamina C: alterazione dei processi <strong>di</strong> formazione del periostio, indebolimento<br />

<strong>della</strong> struttura dei denti, emorragie per rottura <strong>di</strong> capillari.<br />

Alterazioni scheletriche da scorbuto:<br />

Bambini<br />

• porosità sulla grande ala dello sfenoide;<br />

• deposizione <strong>di</strong> osso neoformato nelle orbite.<br />

Adulti<br />

• erosione delle arcate dentarie;<br />

• caduta dei denti;<br />

• periostite sul palato;<br />

• toro palatino;<br />

• artrosi croniche;<br />

• …


Avitaminosi D o rachitismo<br />

Rachitismo: dovuto a scarso deposito <strong>di</strong> calcio e fosforo nella matrice organica dell’osso, per<br />

carenza <strong>di</strong> vitamina D che causa una riduzione dell’assorbimento intestinale dei due elementi<br />

(Ca e P).<br />

Alterazioni scheletriche da rachitismo:<br />

• morfologia ad arco delle ossa lunghe;<br />

• appiattimenento delle metafisi;<br />

• ispessimento <strong>della</strong> corticale;<br />

• anomalie nella curvatura <strong>della</strong> colonna;<br />

• assottigliamento <strong>della</strong> volta cranica;<br />

• ispessimento delle ossa frontali<br />

(“testa quadrata”)<br />

Nei soggetti adulti si parla <strong>di</strong><br />

osteomalacia, e colpisce<br />

prevalentemente le donne con<br />

gravidanze ripetute e allattamento.


Neoplasie<br />

Neoplasie: anormali produzioni <strong>di</strong> tessuto osseo che possono avere origine <strong>di</strong>rettamente<br />

dall’osso (osteosarcomi) o dalla cartilagine (condrosarcomi) o <strong>di</strong>ffondersi nello scheletro<br />

come metastasi, avendo origine da altri apparati del corpo (riproduttore, intestinale, ecc.).<br />

Osteoma: tumore benigno che si manifesta<br />

principalmente sulle ossa <strong>della</strong> volta cranica e sulla<br />

faccia ed è caratterizzato da una formazione ossea<br />

“a bottone”. Può essere pericolosa quando comprime<br />

tessuti circostanti, come nel caso <strong>degli</strong> osteomi<br />

endocranici.<br />

Osteosarcoma: tumore maligno primitivo<br />

dell’osso. La cellula <strong>di</strong> partenza è<br />

l'osteoblasto. Le se<strong>di</strong> più frequenti sono il<br />

femore e l’omero. Provoca la <strong>di</strong>struzione del<br />

tessuto osseo circostante (all’esame<br />

ra<strong>di</strong>ografico dà un’immagine <strong>di</strong> osso<br />

‘scoppiato’) determina la produzione <strong>di</strong> osso,<br />

spesso sotto forma <strong>di</strong> lamelle perpen<strong>di</strong>colari<br />

alla superficie dell’osso.


Neoplasie<br />

osteoma<br />

osteosarcoma


Per approfon<strong>di</strong>re gli argomenti trattati<br />

Ortner D.J., Putschar W.G.J<br />

(1981)<br />

Identification of Pathological<br />

Con<strong>di</strong>tions in Human Skeletal<br />

Remains. Smithsonian Institute<br />

Capasso L. (1985)<br />

L’origine delle malattie<br />

Marino Solfanelli E<strong>di</strong>tore.<br />

Borgognini Tarli S., Pacciani E.<br />

(1993)<br />

I resti umani nello scavo<br />

archeologico.<br />

Bulzoni e<strong>di</strong>tore.

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