Guida ai programmi CdL Inf.ca sede di Me a.a. 2008/2009
Guida ai programmi CdL Inf.ca sede di Me a.a. 2008/2009
Guida ai programmi CdL Inf.ca sede di Me a.a. 2008/2009
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CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA<br />
<strong>sede</strong> <strong>di</strong> <strong>Me</strong>stre<br />
I anno<br />
CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA<br />
Settori: M-PSI/01 Psicologia generale, SPS/07 Sociologia generale, MED/45 <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> generale<br />
Dott. Marino Bonaventura<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> Fondamenti <strong>di</strong> <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong>, è in grado <strong>di</strong> descrivere:<br />
- la storia e lo sviluppo della <strong>di</strong>sciplina e della professione infermieristi<strong>ca</strong> in Italia confrontando le tendenze<br />
nazionali con quelle internazionali;<br />
- il <strong>ca</strong>mpo <strong>di</strong> attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa;<br />
- i livelli della competenza infermieristi<strong>ca</strong> <strong>di</strong> base, esperta ed avanzata, i percorsi professionali, formativi e <strong>di</strong><br />
<strong>ca</strong>rriera possibili <strong>di</strong> Italia;<br />
- il concetto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina e <strong>di</strong> infermieristi<strong>ca</strong>, <strong>di</strong>fferenziando il contributo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci ed infermieri nella presa in<br />
<strong>ca</strong>rico dei pazienti;<br />
- il concetto <strong>di</strong> assistenza e <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong> <strong>di</strong>fferenziando il contributo degli operatori <strong>di</strong><br />
supporto da quello degli infermieri nella presa in <strong>ca</strong>rico dei pazienti;<br />
- il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi <strong>di</strong>agnostici-terapeutici-riabilitativi<br />
ed assistenziali;<br />
- il concetto <strong>di</strong> <strong>ca</strong>ring ed i principi/teorie che guidano la prati<strong>ca</strong> clini<strong>ca</strong> degli infermieri;<br />
- le tappe della metodologia clini<strong>ca</strong> infermieristi<strong>ca</strong>;<br />
- i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io,<br />
comuni<strong>ca</strong>zione) utili alla comprensione della persona in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> malattia;<br />
- le reazioni psicologiche delle persone e delle famiglie/persone signifi<strong>ca</strong>tive alla malattia ed alla sofferenza;<br />
- i riferimenti teorici della sociologia (socializzazione primaria e secondaria, gruppo, valori, norme, gruppo e<br />
istituzioni principali) per interpretare le rappresentazioni sociali della salute e della malattia;<br />
- la sociologia delle professioni sanitarie, il concetto <strong>di</strong> sistema sanitario e le culture della salute;<br />
- le tappe del processo <strong>di</strong> socializzazione professionale;<br />
- le strategie per lavorare effi<strong>ca</strong>cemente in gruppo nei contesti organizzativi.<br />
Psicologia generale<br />
Obiettivi specifici<br />
La Psicologia Generale ha, nel Corso <strong>di</strong> Laurea <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong>, una funzione propedeuti<strong>ca</strong> in relazione alla<br />
Psicologia specialisti<strong>ca</strong>, evolutiva e clinico sanitaria, che si stu<strong>di</strong>a in anni successivi.<br />
A tale scopo vengono esposti, qui <strong>di</strong> seguito, in dettaglio, gli “obiettivi” e i “contenuti” del Corso:<br />
- dare conoscenze della Psicologia in generale: definizione e suoi contenuti. Strumenti e meto<strong>di</strong> d’indagine<br />
psicologi<strong>ca</strong>. Stu<strong>di</strong>o della persona nei suoi vari aspetti;<br />
- portare lo studente alla comprensione della professione sanitaria come “arte” <strong>di</strong> curare non solo la malattia<br />
ma il malato.<br />
Programma<br />
I° Modulo: La psicologia<br />
Definizione e contenuti<br />
Confronto tra le scienze naturali e scienze umane<br />
<strong>Me</strong>zzi e meto<strong>di</strong> d’indagine psicologi<strong>ca</strong><br />
II° Modulo: Lineamenti storici della psicologia<br />
Breve stu<strong>di</strong>o dei principali in<strong>di</strong>rizzi psicologici: la psicoanalisi, il comportamentismo, il cognitivismo, la<br />
psicologia umanisti<strong>ca</strong>, sistemico-relazionale e <strong>di</strong> comunità<br />
III° Modulo: Lo stu<strong>di</strong>o della “persona”<br />
La persona nei suoi aspetti fisici (soma), psichici (percezione, intelligenza, memoria, volontà e sentimenti) e<br />
sociali (famiglia, gruppo e società)<br />
Processo evolutivo (le età della vita)<br />
Difficoltà e <strong>di</strong>sturbi della persona: dell’intelligenza e del comportamento. Altri stati <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />
IV° Modulo: L’identità del malato<br />
La persona del malato<br />
Il signifi<strong>ca</strong>to e i vari vissuti del dolore nello stato <strong>di</strong> malattia<br />
I mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa messi in atto a tutela della propria integrità psico-fisi<strong>ca</strong><br />
V° Modulo: L’assistenza<br />
Competenze e aspetti psicologici
Dalla teoria alla prati<strong>ca</strong><br />
Modalità <strong>di</strong> lezione<br />
Le unità <strong>di</strong>dattiche verranno svolte, quando se ne riscontri l’opportunità, attraverso varie metodologie: lezioni<br />
frontali-interattive, lavoro <strong>di</strong> gruppo, role playing e questionari.<br />
Bibliografia<br />
ANOLLI L., LEGRENZI P., Psicologia Generale, Il Mulino, Bologna, 2001.<br />
ANTONIETTI A., Invito alla psicologia: che cos’è e come si stu<strong>di</strong>a, Carocci, Roma, 2002.<br />
BARONI M.R., D’URSO V., Psicologia Generale, Einau<strong>di</strong>, Torino, 2004.<br />
BASSETTI O., Psicologia della salute e nursing, EmmeBi Diffusione, Milano, 1991.<br />
CANESTRARI R., Psicologia Generale: le strade maestre della conoscenza, Monadori, Milano, 2000<br />
DELLE FAVE A. ET AL., Psicologia Generale, Monduzzi, Bologna, 2005.<br />
DEL MIGLIO CM., Fondamenti <strong>di</strong> Psicologia Generale, Borla, Roma, 2002.<br />
FARNÈ M., SEBELLICO A., Psicologia, salute e malattia. Introduzione alla psicologia clini<strong>ca</strong>, Zanichelli,<br />
Bologna, 1990.<br />
GIUS E., CAVANNA D., La personalità, 3 voll., Patron, Bologna, 1978-79.<br />
IMBASCIATI A., MARGIOTTA M., Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> psicologia per gli operatori socio-sanitari, Piccin, Padova, 2005.<br />
LEGRENZI P., Manuale <strong>di</strong> Psicologia Generale, Il Mulino, Bologna, 1997.<br />
LIEVORE FRANCESCO, Psicologia per una professione, EmmeBi Diffusione, Milano, 1995.<br />
MAGRO T., Introduzione alla Psicologia Generale, LED, Milano, 2000.<br />
MECACCI LUCIANO, Manuale <strong>di</strong> Psicologia Generale, Giunti, Firenze, 2001.<br />
NICOLETTI R., RUMIATI R., I processi cognitivi, Il Mulino, Bologna, 2006.<br />
PIETRANTONI L., La psicologia della salute, Carocci, Roma, 2001.<br />
SCHNEIDER P. B., Psicologia me<strong>di</strong><strong>ca</strong>, Feltrinelli, Milano, 1982.<br />
VICARIO G. B., Psicologia Generale: i fondamenti, Laterza, Bari, 2001.<br />
Sociologia generale<br />
Obiettivi specifici<br />
Al termine lo studente sarà in grado <strong>di</strong>:<br />
valutare le componenti sociali <strong>di</strong> un sistema;<br />
<strong>ca</strong>pire i mec<strong>ca</strong>nismi della socializzazione e il ruolo della famiglia;<br />
vedere le interconnessioni tra cultura e salute;<br />
<strong>ca</strong>pire l’importanza della corretta comuni<strong>ca</strong>zione in sanità;<br />
comprendere l’organizzazione dei servizi socio sanitari in Italia;<br />
descrivere il ruolo delle reti sociali;<br />
riflettere sulle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> gruppo.<br />
Programma<br />
I parte<br />
Introduzione alla Sociologia<br />
La sociologia: come si <strong>di</strong>fferenzia dalle altre scienze sociali.<br />
Che cos’è la società e quali sono gli elementi fondamentali che la formano.<br />
Gli attori sociali: l’in<strong>di</strong>viduo e gli attori collettivi.<br />
Le istituzioni e le organizzazioni.<br />
Il percorso della socializzazione: formazione dell’ identità in<strong>di</strong>viduale e collettiva.<br />
Le politiche sociali e la famiglia.<br />
Il multiculturalismo e la globalizzazione.<br />
II parte<br />
Sociologia della Salute<br />
L influenza delle culture sulla salute:<br />
il concetto <strong>di</strong> sano e malato <strong>di</strong>fferiscono nelle varie epoche storiche e paesi;<br />
malattia e devianza.<br />
Organizzazioni sanitarie: il sistema sanitario italiano messo a confronto con quello degli altri paesi europei e<br />
degli USA.<br />
Il sistema sanitario in Italia, una organizzazione peculiare che ha riflessi sul ruolo dell’operatore sanitario:<br />
l’Ospedale;<br />
il Distretto.<br />
Efficienza economi<strong>ca</strong> ed equità: una ricer<strong>ca</strong> costante.<br />
Salute e malattia:<br />
il punto <strong>di</strong> vista dei me<strong>di</strong>ci e <strong>di</strong> altri professionisti della salute;<br />
il punto <strong>di</strong> vista del soggetto malato.
La comuni<strong>ca</strong>zione:<br />
importanza e effi<strong>ca</strong>cia dell’informazione sanitaria;<br />
la comuni<strong>ca</strong>zione non verbale: il linguaggio del corpo.<br />
Umanizzazione e sistema qualità:<br />
le reti sociali.<br />
Cenni alle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> Gruppo<br />
Bibliografia<br />
A. BAGNASCO, M. BARBAGLI E A. CAVALLI, Sociologia, Ed. Il Mulino, Bologna 2001.<br />
Ulteriore testo consigliato:<br />
F. NERESINI, M. BUCCHI, Sociologia della salute, Carocci Ed., Roma 2001.<br />
Dispense a cura del docente<br />
<strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> generale<br />
Obiettivi specifici<br />
Gli obiettivi specifici del corso sono descrivere:<br />
- il <strong>ca</strong>mpo <strong>di</strong> attività dell'infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa;<br />
- i livelli della competenza infermieristi<strong>ca</strong> <strong>di</strong> base, esperta ed avanzata, i percorsi professionali, formativi e <strong>di</strong><br />
<strong>ca</strong>rriera possibili in Italia;<br />
- la storia e lo sviluppo della <strong>di</strong>sciplina e della professione infermieristi<strong>ca</strong> in Italia confrontando le tendenze<br />
nazionali con quelle europee;<br />
- il concetto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina e <strong>di</strong> infermieristi<strong>ca</strong>, <strong>di</strong>fferenziando il contributo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci ed infermieri nella presa in<br />
<strong>ca</strong>rico dei pazienti;<br />
- il concetto <strong>di</strong> assistenza da quello assistenza infermieristi<strong>ca</strong> <strong>di</strong>fferenziando il contributo degli operatori <strong>di</strong><br />
supporto da quello degli infermieri;<br />
- il profilo degli operatori dell'area sanitaria e il loro contributo nei percorsi <strong>di</strong>agnostici-terapeutici-riabilitativi<br />
ed assistenziali dei pazienti;<br />
- il concetto <strong>di</strong> <strong>ca</strong>ring e riconoscere i principi/teorie che guidano la prati<strong>ca</strong> clini<strong>ca</strong> degli infermieri;<br />
- le tappe della metodologia clini<strong>ca</strong> infermieristi<strong>ca</strong>.<br />
Programma<br />
‘Fare l’infermiere’: criteri guida e criteri limite dell'esercizio professionale<br />
- Profilo professionale dell'<strong>Inf</strong>ermiere (DM 739/94);<br />
- Legge 26 febbr<strong>ai</strong>o 1999 n. 42;<br />
- Co<strong>di</strong>ce deontologico (articolo 1,2, 3 e 4).<br />
La competenza infermieristi<strong>ca</strong>: la competenza <strong>di</strong> base, esperta ed avanzata (secondo Benner)<br />
Ambiti <strong>di</strong> sviluppo professionale e <strong>di</strong> <strong>ca</strong>rriera nella professione infermieristi<strong>ca</strong>: ambito clinico, organizzativo,<br />
formativo e <strong>di</strong> ricer<strong>ca</strong>.<br />
Strategie <strong>di</strong> mantenimento della competenza durante l’esercizio professionale.<br />
La storia moderna della professione infermieristi<strong>ca</strong>:<br />
- il superamento del mansionario e del ruolo ausiliario della professione infermieristi<strong>ca</strong> (DPR 225/74);<br />
- la nascita del nursing moderno e della formazione universitaria: le ultime tappe storiche della formazione<br />
infermieristi<strong>ca</strong>;<br />
- il contributo della mobilità Socrates - Erasmus degli studenti.<br />
Il contributo dell’infermieristi<strong>ca</strong> dalla me<strong>di</strong>cina:<br />
- il Concetto <strong>di</strong> <strong>ca</strong>re e <strong>di</strong> cure;<br />
- il modello bifo<strong>ca</strong>le (appli<strong>ca</strong>to al nursing ed alla me<strong>di</strong>cina);<br />
- i problemi <strong>di</strong> interesse infermieristico e me<strong>di</strong>co: come <strong>di</strong>stinguerli.<br />
Il contributo dell’ assistenza infermieristi<strong>ca</strong> e quello dell’assistenza:<br />
- i criteri per <strong>di</strong>stinguere un bisogno <strong>di</strong> assistenza da un bisogno <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong>;<br />
- il profilo degli operatori <strong>di</strong> supporto all'assistenza infermieristi<strong>ca</strong>: OSS, OSS con formazione complementare<br />
(Accordo stato regione);<br />
- il concetto <strong>di</strong> attribuzione/delega: alberi decisionali;<br />
- i criteri per definire la complessità assistenziale dei pazienti.<br />
Gli operatori dell’area sanitaria e il contributo offerto:<br />
- le quattro classi <strong>di</strong> laurea e le finalità (Classe infermieristi<strong>ca</strong>/ostetri<strong>ca</strong>, classe tecni<strong>ca</strong>, riabilitativa e della<br />
prevenzione).<br />
Il contributo dei <strong>di</strong>versi operatori in un progetto <strong>di</strong> presa in <strong>ca</strong>rico multiprofessionale:<br />
- per quale ragione gli operatori fanno <strong>di</strong>fficoltà a collaborare;<br />
- quali sono le strategie <strong>di</strong> lavoro multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />
Concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina infermieristi<strong>ca</strong> e <strong>di</strong> <strong>ca</strong>ring<br />
I principi guida del <strong>ca</strong>ring: Vulnerabilità, Fragilità, Empowermnet, Autocura, Confort, Coping, Dignità,<br />
Empatia, Facilitazione, Supporto nella sofferenza, Relazione/Edu<strong>ca</strong>zione terapeuti<strong>ca</strong>.<br />
Para<strong>di</strong>gma della <strong>di</strong>sciplina infermieristi<strong>ca</strong>: Ambiente, Salute/Malattia, Persona, Assistenza infermieristi<strong>ca</strong>.
Come il para<strong>di</strong>gma può essere utilizzato per analizzare l’attività lavorativa <strong>di</strong> un infermiere: esercizi pratici.<br />
La metodologia clini<strong>ca</strong> infermieristi<strong>ca</strong>:<br />
- metodo clinico come processo <strong>di</strong> nursing;<br />
- meto<strong>di</strong>/strumenti <strong>di</strong> accertamento <strong>di</strong> primo livello e <strong>di</strong> secondo livello;<br />
- fonti rpomarie e secondarie;<br />
- meto<strong>di</strong> per in<strong>di</strong>viduare il problema del paziente: ragionamento <strong>di</strong>agnostico e uso della tassonomia Nanda;<br />
- meto<strong>di</strong> per definire il piano degli interventi: ragionamento prognostico, priorità e strategie assistenziali;<br />
- meto<strong>di</strong> per pianifi<strong>ca</strong>re/registrare le cure infermieristiche (piano <strong>di</strong> assistenza standard, personalizzato,<br />
clini<strong>ca</strong>l pathway): <strong>di</strong>fferenze e potenzialità.<br />
Bibliografia<br />
RUTH F. CRAVEN, COSTANCE J. HIRNLE, Principi fondamentali dell'assistenza infermieristi<strong>ca</strong>, 3 ed. Casa<br />
E<strong>di</strong>trice Ambrosiana, Milano, 2007, 163-280.<br />
Federazione IPASVI. Co<strong>di</strong>ce deontologico. Disponibile su:<br />
http://www.ipasvi.it/professione/content.asp?ID=20 ultimo accesso 17/12/2007<br />
DELLAI M., RUOCCO M., ROAT O., F DALLAPÈ, La competenza infermieristi<strong>ca</strong> superiore/avanzata (advanced).<br />
AIR, 2006, 25 (2):92-98.<br />
Normativa <strong>di</strong> riferimento:<br />
Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n.739 Gazzetta Ufficiale 9 genn<strong>ai</strong>o 1995, n.6. (Profilo<br />
professionale). Disponibile su: http://213.203.141.50/professione/ArchivioLeggi/Files/179/DM140994n739.pdf<br />
Legge 26 febbr<strong>ai</strong>o 1999 n. 42. (Disposizioni in materia <strong>di</strong> professioni sanitarie). Disponibile su:<br />
http://www.parlamento.it/leggi/99042l.htm<br />
Co<strong>di</strong>ce deontologico dell’infermiere. Disponibile su: http://www.ipasvi.it/professione/content.asp?ID=20<br />
D.P.R.225 /74 (Mansionario). Disponibile su:<br />
http://www.vicenz<strong>ai</strong>pasvi.it/home/normativa/legislazione/xmansiona.htm<br />
Conferenza stato regioni 22 febbr<strong>ai</strong>o 2001 (OSS). Disponibile su:<br />
http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo.pdf<br />
Conferenza stato regioni 16 genn<strong>ai</strong>o 2003 (OSSS). Disponibile su:<br />
http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo%20OSSS_formazione%20complementare.pdf<br />
Per consultazione<br />
BENCI L., L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuri<strong>di</strong><strong>ca</strong>,<br />
Rivista <strong>di</strong> Diritto delle professioni sanitarie, 2001, 4, 3, pp. 219-224.<br />
CARPENITO, L.J., Piani <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong> e documentazione. Diagnosi infermieristiche e problemi<br />
collaborativi, Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana, Milano, 2000.<br />
CORSO INTEGRATO DI PREVENZIONE E SICUREZZA<br />
Settori: MED/42 Igiene generale, MED/44 Sicurezza nei luoghi <strong>di</strong> lavoro, MED/45 <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> preventiva<br />
AFD Teresa Buzzulini<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> Protezione e Sicurezza, è in grado <strong>di</strong> descrivere<br />
- il concetto <strong>di</strong> salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle <strong>di</strong>verse fasi della vita;<br />
- i problemi prioritari <strong>di</strong> salute della popolazione italiana e gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppo della salute definiti dalla<br />
pianifi<strong>ca</strong>zione sanitaria nazionale ed internazionale (Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale alla Sanità);<br />
- l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, la normativa <strong>di</strong> riferimento, le<br />
tendenze <strong>di</strong> sviluppo del sistema ospedaliero e dei servizi sanitari, gli obiettivi e le priorità;<br />
- le strategie <strong>di</strong> promozione della salute e <strong>di</strong> prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie;<br />
- i fattori <strong>di</strong> rischio per la salute negli ambienti <strong>di</strong> vita, <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> cura e le in<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni normative <strong>di</strong><br />
riferimento;<br />
- meto<strong>di</strong> e strumenti <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong> valutazione dei rischi in ambito sanitario finalizzati alla adozione <strong>di</strong> effi<strong>ca</strong>ci<br />
interventi <strong>di</strong> prevenzione e protezione;<br />
- ed utilizzare le pratiche <strong>di</strong> protezione dal rischio fisico, ra<strong>di</strong>ologico, chimico, biologico al fine <strong>di</strong> tutelare la<br />
salute e sicurezza propria, dei pazienti, e <strong>di</strong> altri operatori dell’area sanitaria;<br />
- ed adottare strategie <strong>di</strong> prevenzione del rischio infettivo nelle strutture ospedaliere e <strong>di</strong> comunità;<br />
ed utilizzare i <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduale.<br />
Igiene generale<br />
Programma<br />
Concetti generali <strong>di</strong> igiene, salute/malattia, edu<strong>ca</strong>zione sanitaria<br />
- Stato <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> una popolazione, tutela e promozione della salute.<br />
- Livelli e tipi <strong>di</strong> prevenzione primaria, secondaria e terziaria.<br />
- Edu<strong>ca</strong>zione sanitaria: programmazione, conduzione e valutazione degli interventi.
Organizzazione e programmazione sanitaria<br />
- Organizzazione sanitaria italiana nazionale e regionale: dalla L 833/78 alla devolution.<br />
- Organizzazione ospedaliera e territoriale del SSN (Aziende, Dip. prevenzione, <strong>di</strong>stretti).<br />
- Elementi <strong>di</strong> programmazione sanitaria: piani sanitari nazionali e regionali.<br />
Epidemiologia profilassi generale delle malattie infettive<br />
- Rapporti ospite-parassita, sorgenti e serbatoi <strong>di</strong> infezione, modalità <strong>di</strong> trasmissione.<br />
- Notifi<strong>ca</strong>zione, misure contumaciali, accertamento <strong>di</strong>agnostico delle malattie infettive.<br />
- Vaccinoprofilassi. Tipi <strong>di</strong> vaccini.<br />
- Immunoprofilassi passiva e chemioprofilassi.<br />
Malattie non infettive: epidemiologia, prevenzione<br />
- Principali fattori <strong>di</strong> rischio delle malattie croniche e loro rimozione.<br />
- Test <strong>di</strong> screening: teoria ed appli<strong>ca</strong>zioni pratiche.<br />
- Epidemiologia e prevenzione delle malattie <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolari.<br />
- Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni.<br />
- Epidemiologia e prevenzione degli incidenti stradali, domestici e sul lavoro.<br />
Igiene ambientale<br />
- Aria, climi ed inquinamenti atmosferici: effetti sulla salute.<br />
- Ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e non ionizzanti: effetti sulla salute.<br />
- Igiene degli ambienti confinati: microclima, inquinamenti, illuminazione e rumore.<br />
- Igiene del suolo e dell'acqua: fabbisogni idrici, approvvigionamento, inquinamenti.<br />
Modalità <strong>di</strong> lezione<br />
Lezioni frontali ed interattive con supporto au<strong>di</strong>ovisivo.<br />
Bibliografia<br />
C. SIGNORELLI, Igiene epidemiologia sanità pubbli<strong>ca</strong>, Società E<strong>di</strong>trice Universo, 2005.<br />
S. BARBUTI E AL., Igiene e me<strong>di</strong>cina preventiva, Monduzzi e<strong>di</strong>tore, 2003.<br />
Sicurezza nei luoghi <strong>di</strong> lavoro<br />
Programma<br />
Nuovi aspetti relativi alla sicurezza introdotti dal D.L.vo 626/94<br />
- il <strong>ca</strong>mpo <strong>di</strong> appli<strong>ca</strong>zione;<br />
- i soggetti coinvolti;<br />
- le misure generali <strong>di</strong> tutela;<br />
- gli obblighi del datore <strong>di</strong> lavoro;<br />
- gli obblighi dei lavoratori;<br />
- il servizio <strong>di</strong> prevenzione e protezione;<br />
- la riunione perio<strong>di</strong><strong>ca</strong>;<br />
- la sorveglianza sanitaria;<br />
- l’informazione dei lavoratori;<br />
- la formazione dei lavoratori.<br />
Il rischio psico-sociale ed i suoi effetti<br />
- il lavoro a turni;<br />
- il burn out.<br />
Il rischio biologico: le patologie trasmissibili <strong>di</strong> maggior interesse pratico in ospedale e la loro prevenzione<br />
- epatite B;<br />
- epatite C;<br />
- AIDS;<br />
- tubercolosi;<br />
- meningite batteri<strong>ca</strong>;<br />
- il follow up post esposizione;<br />
- la vaccinazione.<br />
Il rischio chimico<br />
- misure <strong>di</strong> <strong>ca</strong>rattere generale;<br />
- la glutaraldeide;<br />
- la formaldeide;<br />
- l’ossido <strong>di</strong> etilene;<br />
- i gas anestetici.<br />
I farmaci antitumorali<br />
- classifi<strong>ca</strong>zione dei farmaci antiblastici;<br />
- l’immagazzinamento;<br />
- i lo<strong>ca</strong>li per la preparazione;
- la <strong>ca</strong>ppa aspirante;<br />
- i <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduale;<br />
- le procedure <strong>di</strong> sicurezza.<br />
Le ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti<br />
- assistenza <strong>ai</strong> pazienti durante l’esecuzione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ografie;<br />
- assistenza a pazienti in ra<strong>di</strong>oterapia;<br />
- assistenza a pazienti che hanno eseguito scintigrafie;<br />
- assistenza a pazienti sottoposti a terapia con ra<strong>di</strong>oisotopi.<br />
Le ra<strong>di</strong>azioni non ionizzanti<br />
- microonde e ra<strong>di</strong>ofrequenze;<br />
- risonanza magneti<strong>ca</strong>;<br />
- laser.<br />
Il rischio da movimentazione manuale dei pazienti<br />
- fattori che influenzano il rischio <strong>di</strong> patologie dorso-lombari;<br />
- spazi ed arre<strong>di</strong>;<br />
- ausili;<br />
- tecniche <strong>di</strong> sollevamento.<br />
Le emergenze in ospedale<br />
- il servizio per la gestione delle emergenze;<br />
- il piano per la gestione delle emergenze;<br />
- l’incen<strong>di</strong>o;<br />
- gli eventi sismici.<br />
Il rischio allergologico<br />
- le dermatiti da contatto;<br />
- la patologia da lattice.<br />
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Testi consultabili presso la Bibliote<strong>ca</strong><br />
Linee <strong>Guida</strong> per l’appli<strong>ca</strong>zione del D.L.gs 626/94: Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province<br />
Autonome a cura della Regione Emilia Romagna.<br />
La prevenzione dei rischi derivanti dall’uso <strong>di</strong> chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario: Istituto<br />
Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro<br />
Rischio Biologico per i lavoratori della Sanità: Linee <strong>Guida</strong> Società Italiana <strong>di</strong> <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina del Lavoro ed Igiene<br />
Industriale.<br />
G. TRENTA, Ra<strong>di</strong>oprotezione dei lavoratori, Associazione Italiana Ra<strong>di</strong>oprotezione <strong>Me</strong><strong>di</strong><strong>ca</strong>, Omicron E<strong>di</strong>trice,<br />
Genova.<br />
GIULIANO FRANCO, Rischi lavorativi in ambiente sanitario: Patologia da guanti, E<strong>di</strong>zioni Fondazione S.<br />
Maugeri.<br />
<strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> preventiva<br />
Obiettivi specifici<br />
Il concetto <strong>di</strong> salute/malattia e i fattori determinanti la salute nelle <strong>di</strong>verse fasi della vita.<br />
I problemi prioritari e gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppo della salute definiti dalla pianifi<strong>ca</strong>zione sanitaria nazionale,<br />
internazionale (WHO).<br />
L’organizzazione ed il funzionamento del SSN, la normativa <strong>di</strong> riferimento e i documenti che definiscono gli<br />
obiettivi.<br />
Ambienti <strong>di</strong> vita (macro-micro) come fonte <strong>di</strong> rischio per la salute.<br />
Le strategie <strong>di</strong> promozione della salute e <strong>di</strong> prevenzione delle malattie primaria secondaria e terziaria.<br />
I fattori <strong>di</strong> rischio per la salute della collettività negli ambienti <strong>di</strong> vita, <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> cura e le in<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni<br />
contenute nella normativa nazionale per la salvaguar<strong>di</strong>a della collettività.<br />
<strong>Me</strong>to<strong>di</strong> e strumenti <strong>di</strong> analisi e valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza nelle attività sanitarie al fine<br />
<strong>di</strong> adottare effi<strong>ca</strong>ci interventi <strong>di</strong> prevenzione e <strong>di</strong> protezione.<br />
Utilizzo delle pratiche e dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> protezione d<strong>ai</strong> rischi al fine <strong>di</strong> tutelare la salute e la sicurezza<br />
proprie, dei pazienti e <strong>di</strong> altri operatori dell’area sanitaria.<br />
Adozione <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> prevenzione del rischio infettivo nelle strutture ospedaliere.<br />
Programma<br />
I prerequisiti della salute.<br />
I determinanti -in<strong>di</strong>viduali e sociali della salute:<br />
- fattori socio-economici e stili <strong>di</strong> vita;<br />
- con<strong>di</strong>zioni ambientali;
- ere<strong>di</strong>tà geneti<strong>ca</strong>;<br />
- organizzazione servizi-sanitari.<br />
Salute come con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> benessere: dalla tutelaa alla promozione.<br />
Contributo dell’infermieristi<strong>ca</strong> attraverso l’evoluzione del pensiero teorico da F. Nightingale a P.Benner.<br />
Definizione <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> rischio e <strong>di</strong> comportamenti a rischio per la salute:<br />
-alimentazione;<br />
-movimento;<br />
-abuso <strong>di</strong> sostanze (alcol, droghe. ecc.);<br />
- fumo;<br />
- guida <strong>di</strong> veicoli.<br />
In<strong>di</strong>viduazione degli specifici ambiti <strong>di</strong> competenza infermieristi<strong>ca</strong> in merito alla promozione ad allo sviluppo<br />
della salute:<br />
- nel profilo professionale;<br />
- nel co<strong>di</strong>ce deontologico.<br />
Il contributo dell’infermieristi<strong>ca</strong> alla promozione e allo sviluppo della salute nei <strong>programmi</strong> a livello:<br />
- internazionale;<br />
- europeo;<br />
- nazionale;<br />
- regionale.<br />
Concetto <strong>di</strong> sicurezza e fattori che la influenzano (età e fase <strong>di</strong> sviluppo, cultura ed esperienza personale,<br />
integrità psico-fisi<strong>ca</strong>).<br />
Caratteristiche dell’ambiente confinato domestico<br />
- temperatura;<br />
- umi<strong>di</strong>tà;<br />
- illuminazione: naturale, artificiale;<br />
- <strong>di</strong>mensioni;<br />
- tipologia <strong>di</strong> arre<strong>di</strong>;<br />
standard <strong>di</strong> riferimento e strategie <strong>di</strong> mantenimento.<br />
Fattori <strong>di</strong> rischio e misure <strong>di</strong> sicurezza in ambiente domestico<br />
Igiene e standard <strong>di</strong> pulizia ambientale a livello domiciliare.<br />
Caratteristiche dell’ambiente confinato ospedaliero:<br />
- temperatura;<br />
- umi<strong>di</strong>tà;<br />
- illuminazione naturale, artificiale;<br />
- <strong>di</strong>mensioni;<br />
- tipologia <strong>di</strong> arre<strong>di</strong>;<br />
standard <strong>di</strong> riferimento e strategie <strong>di</strong> mantenimento.<br />
Fattori <strong>di</strong> rischio e misure <strong>di</strong> sicurezza in ambiente ospedaliero.<br />
Igiene e standard <strong>di</strong> pulizia ambientale ospedaliera.<br />
Interventi <strong>di</strong> promozione e <strong>di</strong> prevenzione in collaborazione con altri professionisti (assistente sanitario,<br />
ostetri<strong>ca</strong>, tecnico della prevenzione, me<strong>di</strong>co specialista…):<br />
- edu<strong>ca</strong>zione sanitaria;<br />
- screening;<br />
- follow-up.<br />
La sicurezza per l’operatore sanitario, per la persona assistita, per i visitatori e i <strong>ca</strong>regivers.<br />
La gestione integrata del rischio all’interno del sistema organizzazione.<br />
Aspetti della normativa in materia <strong>di</strong> prevenzione e tutela della salute e della sicurezza con specifico<br />
riferimento <strong>ai</strong> profili <strong>di</strong> responsabilità infermieristici esercitati nei vari ruoli <strong>di</strong>: studente, operatore,<br />
coor<strong>di</strong>natore, <strong>di</strong>rigente.<br />
Il concetto <strong>di</strong> rischio e <strong>di</strong> pericolo per la salute.<br />
Il concetto <strong>di</strong> errore, <strong>di</strong> evento avverso e <strong>di</strong> prevenibilità.<br />
Principali strumenti <strong>di</strong> rilevazione, analisi e valutazione dei rischi, secondo gli orientamenti attuali.<br />
I principali fattori <strong>di</strong> rischio lavorativo per l’infermiere: biologico, movimentazione dei <strong>ca</strong>richi, chimico.<br />
Il signifi<strong>ca</strong>to <strong>di</strong> prevenzione e protezione a livello in<strong>di</strong>viduale e collettivo.<br />
Principi <strong>di</strong> ergonomia in ambito sanitario.<br />
Le misure e le procedure <strong>di</strong> prevenzione e protezione nel contesto delle attività sanitario-assistenziali.<br />
L’utilizzo dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduali e collettivi.<br />
I presi<strong>di</strong> per la sicurezza e le dotazioni <strong>di</strong> pronto soccorso per gli ambienti lavorativi.<br />
Comportamenti da adottare in <strong>ca</strong>so <strong>di</strong> infortunio, incidente, emergenza.<br />
La costruzione <strong>di</strong> una procedura <strong>di</strong> sicurezza a partire da una specifi<strong>ca</strong> attività infermieristi<strong>ca</strong>.
Le Pre<strong>ca</strong>uzioni Standard quali misure <strong>di</strong> prevenzione e protezione per l’operatore ed il paziente: igiene delle<br />
mani, uso <strong>di</strong> guanti, uso <strong>di</strong> maschere ed occhiali <strong>di</strong> protezione, uso <strong>di</strong> <strong>ca</strong>mici, respiratory hygiene/cough<br />
etiquette, trattamento dei <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci riutilizzabili, trattamento della biancheria,pratiche iniettive sicure.<br />
Le Pre<strong>ca</strong>uzioni Aggiuntive quali misure per la prevenzione delle infezioni a trasmissione aerea, attraverso<br />
droplet e contatto.<br />
La responsabilità dell’infermiere nel mantenimento dell’ambiente nelle Strutture Sanitarie .<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezioni frontali. Laboratori. Discussione guidate.<br />
Bibliografia<br />
CRAVEN R.F., Principi fondamentali dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong>, Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana, terza ed.<br />
Milano 2007, Cap IV (Unità 2), I vol. Teorie <strong>Inf</strong>ermieristiche e modelli concettuali, Cap. XVI (Unità 4), I Vol.<br />
Salute e benessere, Cap. XXXII (Unità 7);<br />
II Vol. Sicurezza, Cap XXXIII (Unità 7), Vol. 2° Mantenimento della salute, Cap. XLI (Unità 9) II Vol. Difese<br />
corporee contro le infezioni.<br />
Ministero della salute, Guadagnare salute - Rendere facili le scelte salutari, 2007.<br />
Co<strong>di</strong>ce deontologico e del Profilo Professionale.<br />
Carta europea sull’ambiente e la salute 1989.<br />
Per ulteriori approfon<strong>di</strong>menti:<br />
COMODO. N. , MAGIOCCO G., Igiene e sanità Pubbli<strong>ca</strong>, Carocci Faber , Roma 2007.<br />
GALLELLI R., Salute come benessere, Ed. PENSA Multime<strong>di</strong>a.<br />
GOBBA F., SALI D., Rischi professionali in ambito ospedaliero, Mc Graw Hill, Milano 1999.<br />
Letture consigliate per approfon<strong>di</strong>menti:<br />
Dichiarazione <strong>di</strong> Alma Ata.<br />
Carta <strong>di</strong> Ottawa 1986.<br />
Dichiarazione <strong>di</strong> Jakarta 1997.<br />
Dichiarazione <strong>di</strong> Milano “Città sane”1990.<br />
CORSO INTEGRATO DI BASI MOLECOLARI DELLA VITA<br />
Settori: BIO/10 Biochimi<strong>ca</strong>, BIO/13 Biologia appli<strong>ca</strong>ta, MED/03 Geneti<strong>ca</strong> me<strong>di</strong><strong>ca</strong><br />
Prof. Giuseppe Damante<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> Basi molecolari della vita, è in grado <strong>di</strong> descrivere:<br />
- e <strong>di</strong> integrare gli elementi fondamentali <strong>di</strong> biochimi<strong>ca</strong>, biologia e geneti<strong>ca</strong> propedeutici all’appren<strong>di</strong>mento<br />
dell’anatomia, della fisiologia e della fisiopatologia per l’infermieristi<strong>ca</strong>;<br />
- le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente;<br />
- le strutture principali della cellula, <strong>di</strong>stinguendo le cellule pro<strong>ca</strong>riote ed eu<strong>ca</strong>riote e descrivendo le funzioni<br />
degli organuli subcellulari;<br />
- i principali processi metabolici (<strong>ca</strong>tabolici ed anabolici) e biologici (mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> trasmissione ed<br />
espressione geni<strong>ca</strong>) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato <strong>di</strong><br />
salute;<br />
- i principali mec<strong>ca</strong>nismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico;<br />
- le basi genetiche delle malattie umane;<br />
ed utilizzare terminologia, grandezze ed unità <strong>di</strong> misura in chimi<strong>ca</strong> per la corretta appli<strong>ca</strong>zione delle<br />
prescrizioni terapeutiche.<br />
Biochimi<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Acquisire <strong>di</strong>mestichezza con la terminologia, le grandezze e le unità <strong>di</strong> misura in chimi<strong>ca</strong> per una corretta<br />
appli<strong>ca</strong>zione delle prescrizioni terapeutiche.<br />
Descrivere le strutture e le proprietà chimico-fisiche dei principali composti inorganici ed organici <strong>di</strong> interesse<br />
metabolico; comprendere il rapporto struttura-funzione delle macromolecole biologiche; descrivere i principali<br />
processi metabolici a livello molecolare e la loro integrazione nella cellula e nell’organismo come base per<br />
l’infermieristi<strong>ca</strong> clini<strong>ca</strong>.<br />
Elementi conoscitivi richiesti allo studente<br />
Per la comprensione dei contenuti del corso <strong>di</strong> Biochimi<strong>ca</strong> sono necessarie le conoscenze <strong>di</strong> base della<br />
Chimi<strong>ca</strong> generale ed inorgani<strong>ca</strong> a livello liceale (struttura dell’atomo, tavola perio<strong>di</strong><strong>ca</strong>, legame chimico, pH,<br />
numero <strong>di</strong> ossidazione e reazioni redox, equilibrio chimico).
Programma<br />
L’acqua: <strong>ca</strong>ratteristiche della molecola e sua importanza biologi<strong>ca</strong> come solvente universale. Interazioni non<br />
covalenti (legame idrogeno). Molecole polari e non polari. Molecole idrofiliche, idrofobiche ed anfipatiche.<br />
Soluzioni acquose: mo<strong>di</strong> per esprimere la concentrazione delle soluzioni: percentuale in peso/volume e<br />
volume/volume, molarità, normalità. Definizione <strong>di</strong> colloide, sospensione e soluzione. Concetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione,<br />
filtrazione, osmosi. Proprietà colligative: pressione osmoti<strong>ca</strong>. Dissociazione elettroliti<strong>ca</strong> e osmolarità.<br />
Soluzioni isotoniche, ipotoniche ed ipertoniche (rispetto al sangue).<br />
Ionizzazione dell’acqua e prodotto ionico dell’acqua. Definizioni <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> e basi. Aci<strong>di</strong> e basi forti, aci<strong>di</strong> e basi<br />
deboli. Aci<strong>di</strong> e basi coniugati. Definizione <strong>di</strong> pH, s<strong>ca</strong>la del pH, rilevatori <strong>di</strong> pH. Equilibrio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssociazione degli<br />
aci<strong>di</strong> deboli e soluzioni tampone, tamponi biologici (fosfato, bi<strong>ca</strong>rbonato).<br />
Biomolecole e composti organici. Proprietà del <strong>ca</strong>rbonio. Definizione <strong>di</strong> gruppo funzionale e descrizione <strong>di</strong><br />
alcuni gruppi e <strong>di</strong> alcune classi <strong>di</strong> composti: gruppo ossidrilico, alcoli; gruppo <strong>ca</strong>rbonilico, aldei<strong>di</strong> e chetoni;<br />
gruppo <strong>ca</strong>rbossilico, aci<strong>di</strong> <strong>ca</strong>rbossilici; gruppo amminico, ammine.<br />
Carboidrati: struttura e nomenclatura dei principali monosac<strong>ca</strong>ri<strong>di</strong> <strong>di</strong> interesse metabolico. Legame<br />
glicosi<strong>di</strong>co, struttura e nomenclatura dei <strong>di</strong>sac<strong>ca</strong>ri<strong>di</strong> (lattosio, sac<strong>ca</strong>rosio) e polisac<strong>ca</strong>ri<strong>di</strong> (amido, glicogeno,<br />
cellulosa). Funzioni principali dei <strong>ca</strong>rboidrati.<br />
Lipi<strong>di</strong>: lipi<strong>di</strong> neutri (trigliceri<strong>di</strong>) e polari (fosfolipi<strong>di</strong> e glicolipi<strong>di</strong>). Steroi<strong>di</strong>: colesterolo. Aci<strong>di</strong> grassi saturi e<br />
insaturi, flui<strong>di</strong>tà dei grassi a temperatura ambiente. Funzioni principali dei lipi<strong>di</strong>.<br />
Amminoaci<strong>di</strong> e proteine: <strong>di</strong>stinzione tra amminoaci<strong>di</strong> polari e non polari, <strong>ca</strong>ratteristiche principali. Livelli <strong>di</strong><br />
struttura delle proteine e loro principali funzioni.<br />
Gli enzimi come <strong>ca</strong>talizzatori biologici e loro mec<strong>ca</strong>nismo d’azione. Formazione del complesso enzimasubstrato.<br />
Caratteristiche del sito attivo. Cineti<strong>ca</strong> <strong>di</strong> Michaelis-<strong>Me</strong>nten, signifi<strong>ca</strong>to <strong>di</strong> Km e Vmax. Inibizione<br />
enzimati<strong>ca</strong> reversibile ed irreversibile, competitiva e non competitiva. Regolazione dell’attività enzimati<strong>ca</strong>,<br />
enzimi allosterici (cenni). Classifi<strong>ca</strong>zione internazionale degli enzimi. Coenzimi (Coenzima A, NAD e FAD).<br />
Signifi<strong>ca</strong>to delle vitamine nella <strong>di</strong>eta dei mammiferi come precursori dei coenzimi. Isoenzimi (cenni).<br />
Introduzione al metabolismo: principio <strong>di</strong> conservazione dell’energia, estrazione dell’energia dalle sostanze<br />
nutrienti, analisi degli stati <strong>di</strong> ossidazione del <strong>ca</strong>rbonio e delle modalità con le quali avvengono le<br />
ossidoriduzioni biologiche. L’ATP come trasportatore universale <strong>di</strong> energia libera nei sistemi biologici, il<br />
coenzima A come trasportatore <strong>di</strong> acili attivati, i coenzimi NAD e FAD come trasportatori <strong>di</strong> elettroni.<br />
Concetto <strong>di</strong> via metaboli<strong>ca</strong>, <strong>ca</strong>tabolismo e anabolismo.<br />
Respirazione cellulare sud<strong>di</strong>visa schemati<strong>ca</strong>mente in tre fasi: produzione <strong>di</strong> AcetilCoA, ossidazione<br />
dell’acetilCoA e fosforilazione ossidativa.<br />
<strong>Me</strong>tabolismo anaerobico ed aerobico del glucosio. Glicolisi: tappe, signifi<strong>ca</strong>to, bilancio energetico e<br />
regolazione, importanza della fosfofruttochinasi. I destini del piruvato, fermentazione latti<strong>ca</strong>, cenni sulla<br />
de<strong>ca</strong>rbossilazione ossidativa del piruvato ad opera dell’enzima mitocondriale piruvato deidrogenasi; ciclo <strong>di</strong><br />
Krebs (cenni); fosforilazione ossidativa: la <strong>ca</strong>tena respiratoria e la forza protonmotrice da essa generata,<br />
sintesi dell’ATP e suo accoppiamento con la <strong>ca</strong>tena respiratoria, controllo respiratorio, <strong>di</strong>saccoppianti ed<br />
inibitori. Cenni sulla gluconeogenesi. Ruolo del fegato nell’omeostasi glicemi<strong>ca</strong>, regolazione ormonale della<br />
glicemia, insulina e glu<strong>ca</strong>gone. <strong>Me</strong>tabolismo del glicogeno: ruolo e signifi<strong>ca</strong>to del glicogeno nei vari tessuti<br />
(<strong>di</strong>fferenze tra fegato e muscolo).<br />
<strong>Me</strong>tabolismo dei lipi<strong>di</strong>: <strong>di</strong>gestione ed assorbimento dei lipi<strong>di</strong>; colesterolo e sali biliari; trasporto dei lipi<strong>di</strong> nel<br />
sangue: <strong>ca</strong>ratteristiche principali delle lipoproteine plasmatiche; i trigliceri<strong>di</strong> come fonte <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> grassi<br />
ossidabili, ossidazione degli aci<strong>di</strong> grassi: tappe enzimatiche, bilancio e resa energeti<strong>ca</strong>; formazione dei corpi<br />
chetonici e loro signifi<strong>ca</strong>to metabolico. Biosintesi degli aci<strong>di</strong> grassi (cenni) e aci<strong>di</strong> grassi essenziali.<br />
<strong>Me</strong>tabolismo degli amminoaci<strong>di</strong>: i composti azotati e bilancio dell’azoto, <strong>di</strong>gestione delle proteine e<br />
<strong>ca</strong>tabolismo degli amminoaci<strong>di</strong>: transaminazioni, deaminazione semplice e ossidativa (cenni), ciclo dell’urea:<br />
funzioni e signifi<strong>ca</strong>to; animali ammoniotelici, ureotelici e uricotelici. Destino degli atomi <strong>di</strong> <strong>ca</strong>rbonio degli<br />
amminoaci<strong>di</strong>: amminoaci<strong>di</strong> glucogenici e chetogenici. Distinzione tra amminoaci<strong>di</strong> essenziali e non<br />
essenziali.<br />
Integrazione del metabolismo nel ciclo nutrizione/<strong>di</strong>giuno (cenni).<br />
Biologia appli<strong>ca</strong>ta<br />
Programma<br />
Origini della vita cellulare.<br />
La varietà delle forme viventi. Proprietà generali degli organismi viventi.<br />
Fonti <strong>di</strong> energia chimi<strong>ca</strong> degli organismi. Utilizzazione cicli<strong>ca</strong> della materia.<br />
Composizione chimi<strong>ca</strong> della sostanza vivente.<br />
Macromolecole biologiche: <strong>ca</strong>rboidrati, lipi<strong>di</strong>, proteine ed aci<strong>di</strong> nucleici.<br />
Livelli <strong>di</strong> organizzazione biologi<strong>ca</strong> nella cellula pro<strong>ca</strong>riota ed eu<strong>ca</strong>riota.<br />
<strong>Me</strong>to<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagini in biologia.<br />
<strong>Me</strong>mbrane cellulari: proprietà, composizione chimi<strong>ca</strong> e struttura. Funzioni delle membrane nel trasporto:<br />
<strong>di</strong>ffusione, trasporto passivo e trasporto attivo. Esocitosi ed endocitosi<br />
Citosol ed inclusioni citoplasmatiche: reticolo endoplasmatico, apparato del Golgi, lisosoma.<br />
Proprietà e funzioni generali del citoscheletro.<br />
Mitocondri: struttura e funzioni. Respirazione cellulare e metabolismo energetico (ATP).
DNA: proprietà, struttura, modello a doppia eli<strong>ca</strong>. Conservazione, trasmissione ed espressione<br />
dell’informazione geneti<strong>ca</strong>.<br />
Il nucleo: <strong>ca</strong>ratteristiche generali e funzioni del compartimento nucleare<br />
Cromosomi e cromatina: eterocromatina ed eucromatina.<br />
RNA: struttura, <strong>ca</strong>ratteristiche e funzioni. RNA messaggero, ribosomiale e transfer.<br />
Ribosomi e sintesi delle proteine: mec<strong>ca</strong>nismo della traduzione. Il co<strong>di</strong>ce genetico.<br />
Divisione cellulare: mitosi, <strong>ca</strong>ratteristiche e fasi.<br />
Riproduzione sessuata e meiosi.<br />
Confronto tra mitosi e meiosi e loro <strong>di</strong>verse funzioni nell’organismo<br />
Ciclo cellulare: accrescimento e rinnovamento cellulare.<br />
Bibliografia<br />
G. CHIEFFI, S. DOLFINI, M. MALCAVATI, R. PIERANTONI, M.L. TENCHINI, Biologia e Geneti<strong>ca</strong>, E<strong>di</strong>SES e<strong>di</strong>tore<br />
(ultima e<strong>di</strong>zione).<br />
W. K. PURVES, D. SADAVA, G.H. ORIANS, H.C. HELLER, Elementi <strong>di</strong> Biologia e Geneti<strong>ca</strong>, Zanichelli e<strong>di</strong>tore (2°<br />
e<strong>di</strong>zione).<br />
Geneti<strong>ca</strong> me<strong>di</strong><strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Conoscenza dei principi fondamentali della geneti<strong>ca</strong>.<br />
Conoscenza delle modalità <strong>di</strong> trasmissione ere<strong>di</strong>taria delle malattie monogeniche.<br />
Capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare ed interpretare gli alberi genealogici.<br />
Capacità a valutare il rischio <strong>di</strong> ricorrenza per i membri <strong>di</strong> una famiglia con malattia monogeni<strong>ca</strong>.<br />
Conoscenza degli elementi <strong>di</strong> base della consulenza geneti<strong>ca</strong>.<br />
Conoscenze generali del ruolo della componente geneti<strong>ca</strong> nelle malattie multifattoriali.<br />
Conoscenza dei concetti <strong>di</strong> <strong>ca</strong>riotipo umano normale e patologico.<br />
Programma<br />
Di cosa si occupa la Geneti<strong>ca</strong>.<br />
Classifi<strong>ca</strong>zione delle malattie a base geneti<strong>ca</strong>.<br />
Alberi genealogici.<br />
Leggi <strong>di</strong> <strong>Me</strong>ndel e appli<strong>ca</strong>zioni fondamentali <strong>di</strong> esse in me<strong>di</strong>cina.<br />
Polimorfismi genetici.<br />
Penetranza ed espressività.<br />
Mitosi e <strong>Me</strong>iosi.<br />
Cromosomi ed analisi del <strong>ca</strong>riotipo nell'uomo.<br />
Classifi<strong>ca</strong>zione e principali malattie da <strong>di</strong>fetto cromosomico.<br />
Diagnosi prenatale.<br />
Ere<strong>di</strong>tarietà mitocondriale.<br />
Ere<strong>di</strong>tarietà legata al cromosoma X.<br />
Cenni sulla geneti<strong>ca</strong> delle malattie multifattoriali.<br />
Il counseling genetico.<br />
Bibliografia<br />
DALLAPICCOLA NOVELLI, Geneti<strong>ca</strong> me<strong>di</strong><strong>ca</strong> essenziale, Phoenix e<strong>di</strong>trice.<br />
CORSO INTEGRATO DI BASI MORFO-STRUTTURALI DEL CORPO UMANO<br />
Settori: BIO/17 Istologia, BIO/16 Anatomia umana<br />
Prof.ssa Fulvia Ortolani<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> Basi Morfo-Strutturali del Corpo Umano, è in grado <strong>di</strong><br />
descrivere:<br />
- la conoscenza macroscopi<strong>ca</strong> e microscopi<strong>ca</strong> <strong>di</strong> base del corpo umano, con riferimento <strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong><br />
organizzazione, dalle cellule <strong>di</strong>fferenziate agli apparati;<br />
- i <strong>ca</strong>ratteri <strong>di</strong>stintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale <strong>di</strong> cellule <strong>di</strong>fferenziate e tessuti, la loro<br />
potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità <strong>di</strong> invecchiamento e la <strong>di</strong>stribuzione nel corpo;<br />
- l'organizzazione strutturale macroscopi<strong>ca</strong> e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, ten<strong>di</strong>ni,<br />
legamenti, <strong>ca</strong>rtilagini);<br />
- l'organizzazione strutturale macroscopi<strong>ca</strong> e tissutale del sistema nervoso;<br />
- l’organizzazione strutturale macroscopi<strong>ca</strong> e tissutale dell’apparato endocrino;
- struttura e integrazione tissutale nella cute;<br />
- la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose;<br />
- la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato <strong>di</strong>gerente,<br />
l’apparato urogenitale;<br />
- l’integrazione tissutale nella parete dei visceri <strong>ca</strong>vi,<br />
- la composizione tissutale delle <strong>di</strong>verse mucose, con particolare riguardo a quelle <strong>di</strong>rettamente o<br />
in<strong>di</strong>rettamente raggiungibili dall’operatore infermiere;<br />
- l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a<br />
rene e fegato, con le connesse impli<strong>ca</strong>zioni morfo-funzionali;<br />
- la struttura macroscopi<strong>ca</strong> e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle<br />
<strong>di</strong>verse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali;<br />
la composizione e le proprietà del sangue e le <strong>ca</strong>ratteristiche del tessuto emopoietico.<br />
Istologia<br />
Programma<br />
Livelli gerarchici <strong>di</strong> organizzazione della materia vivente e <strong>di</strong>scipline dell'area morfologi<strong>ca</strong>.<br />
La cellula e le sue linee <strong>di</strong>fferenziative. Organizzazione della cellula e suoi organelli.<br />
Cenni su spermatogenesi e follicologenesi, fecondazione, annidamento del concepito, annessi embrionali,<br />
placenta, barriera ematoplacentale, signifi<strong>ca</strong>to funzionale ed attività endocrina della placenta.<br />
Rapporto <strong>di</strong> derivazione embriogeneti<strong>ca</strong> dei tessuti d<strong>ai</strong> tre foglietti embrionali.<br />
I quattro tessuti dell'in<strong>di</strong>viduo adulto.<br />
Polarità cellulare. Adesione cellulare. Specializzazioni <strong>di</strong> superficie delle cellule. Interazione cellula-matrice.<br />
Interazioni fra tessuto epiteliale e tessuto connettivo.<br />
Integrazione <strong>di</strong> tessuti nella cute, nelle mucose e nelle sierose.<br />
Integrazione <strong>di</strong> tessuti nei visceri <strong>ca</strong>vi e nei visceri parenchimatosi.<br />
Integrazione <strong>di</strong> tessuti nella parete dei vasi.<br />
I <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> endotelio nei vasi <strong>ca</strong>pillari.<br />
Il tessuto connettivo.<br />
La matrice extracellulare. Cellule residenti e migranti nei tessuti connettivi.<br />
Capacità rigenerativa.<br />
Classifi<strong>ca</strong>zione dei tessuti connettivi propriamente detti con cenni funzionali su tessuto linfoide, tessuti<br />
a<strong>di</strong>posi, ten<strong>di</strong>ni e legamenti.<br />
I tessuti connettivi <strong>di</strong> sostegno.<br />
I tipi <strong>di</strong> <strong>ca</strong>rtilagine con riferimenti all'invecchiamento.<br />
Il tessuto osseo, con riferimenti a rimaneggiamento, rimodellamento.<br />
Il sangue, il midollo osseo e l'emopoiesi.<br />
Il tessuto epiteliale.<br />
Capacità rigenerativa tissutale.<br />
Gli epiteli <strong>di</strong> rivestimento.<br />
Caratteristiche morfofunzionali e <strong>di</strong>stribuzione dei <strong>di</strong>versi tipi.<br />
Epiteli pavimentosi semplici; epiteli cubici semplici; epiteli batiprismatici semplici, epiteli assorbenti, epiteli<br />
secernenti; epiteli pluriseriati, con riferimento agli epiteli delle vie respiratorie; epiteli isoprismatici e<br />
batiprismatici composti; epiteli pavimentosi composti; l’epidermide; epitelio polimorfo, uroteli.<br />
Gli epiteli ghiandolari.<br />
Le ghiandole esocrine. Classifi<strong>ca</strong>zione e <strong>di</strong>stribuzione, tipi <strong>di</strong> secrezione.<br />
Le mucose <strong>di</strong> intestino tenue ed intestino crasso, la mucosa gastri<strong>ca</strong>; ghiandole sudoripare e ghiandole<br />
sebacee; ghiandole lacrimali, ghiandole salivari maggiori, ghiandole mammarie, ghiandole prostatiche,<br />
ghiandole del pancreas.<br />
Il nefrone. Il lobulo epatico.<br />
Le ghiandole endocrine.<br />
Ipofisi, adenoipofisi e neuroipofisi, asse ipotalamo-ipofisario.<br />
Ghiandole interstiziali <strong>di</strong> testicolo e ov<strong>ai</strong>o, corpo luteo. Ciclo mestruale.<br />
Epifisi. Tiroide. Paratiroi<strong>di</strong>. Isole del Langerhans. Ghiandole surrenali.<br />
Il tessuto muscolare.<br />
Capacità rigenerativa. Tessuto muscolare striato scheletrico e struttura dei muscoli scheletrici; tessuto<br />
muscolare striato <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco nel mio<strong>ca</strong>r<strong>di</strong>o aspecifico e in quello specifico; tessuto muscolare liscio.<br />
Tessuto nervoso.<br />
Le <strong>di</strong>verse <strong>ca</strong>pacità rigenerative <strong>di</strong> neurone e cellule della glia.<br />
Neurone. Sinapsi. Fibre nervose mieliniche ed amieliniche.<br />
Bibliografia<br />
L. P. GARTNER, J. L. HIATT, Istologia, E<strong>di</strong>SES.
L. C. JUNQUEIRA, J. CARNEIRO, R.O. KELLEY, Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Istologia, Ed. Piccin.<br />
L. P. GARTNER, J. L. HIATT, Atlante <strong>di</strong> Istologia, E<strong>di</strong>SES.<br />
Anatomia umana<br />
Programma<br />
Introduzione all’ stu<strong>di</strong>o dell’anatomia. Piani <strong>di</strong> posizione e movimento.<br />
Osteoartrologia<br />
Caratteristiche generali dello scheletro. Osso compatto e osso spugnoso.<br />
Colonna vertebrale: costituzione della vertebra "tipo", <strong>ca</strong>ratteristiche delle vertebre cervi<strong>ca</strong>li, toraciche,<br />
lombari, osso sacro e coccige. Cenni sulle articolazioni del rachide con particolare riguardo alla struttura dei<br />
<strong>di</strong>schi intervertebrali. Gabbia toraci<strong>ca</strong>: generalità. Coste e sterno. Cenni sulle articolazioni della gabbia<br />
toraci<strong>ca</strong>. Cingolo s<strong>ca</strong>polare: clavicola, s<strong>ca</strong>pola. Cenni sulle articolazioni sternoclavicolare e<br />
acromioclavicolare. Scheletro dell'arto superiore: omero, ra<strong>di</strong>o, ulna e ossa della mano. Cenni sulle<br />
articolazioni gleno-omerale, del gomito, del polso e della mano. An<strong>ca</strong>. Articolazione sacroilia<strong>ca</strong>, sinfisi<br />
pubi<strong>ca</strong>. Il bacino nell’insieme. Scheletro dell'arto inferiore: femore, patella, tibia, perone, piede. Cenni sulle<br />
articolazioni coxofemorale, del ginocchio, della <strong>ca</strong>viglia. Archi plantari.<br />
Cranio: <strong>ca</strong>ratteristiche generali del neurocranio e dello splancnocranio.<br />
Miologia<br />
Generalità. Cenni sui principali muscoli scheletrici <strong>di</strong> <strong>ca</strong>po, collo, tronco, arto superiore ed inferiore.<br />
Diaframma.<br />
Car<strong>di</strong>o-angiologia<br />
Cuore: posizione, rapporti, configurazione esterna ed interna. Anatomia microscopi<strong>ca</strong>. Sistema <strong>di</strong><br />
conduzione. Vascolarizzazione ed innervazione.<br />
Generalità sulla circolazione arteriosa. Anatomia microscopi<strong>ca</strong>.<br />
Origine e decorso dei principali vasi arteriosi.<br />
Capillari continui, fenestrati, sinusoi<strong>di</strong>.<br />
Generalità sulla circolazione venosa. Anatomia microscopi<strong>ca</strong>.<br />
Principali vasi venosi e sistema della vena porta.<br />
Sistema linfatico<br />
Struttura e l'organizzazione generale. Vasi linfatici. Organi linfoi<strong>di</strong> primari e secondari.<br />
Apparato respiratorio<br />
Generalità. Naso esterno, <strong>ca</strong>vità nasale, seni paranasali. Faringe: forma, posizione, rapporti, anatomia<br />
microscopi<strong>ca</strong>. Laringe: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopi<strong>ca</strong>. Trachea e bronchi: forma,<br />
posizione, rapporti, anatomia microscopi<strong>ca</strong>.. Polmoni: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopi<strong>ca</strong>.<br />
Pleure.<br />
Apparato <strong>di</strong>gerente<br />
Regioni addominali.<br />
Generalità. Anatomia del <strong>ca</strong>vo orale. Ghiandole salivari maggiori. Esofago: forma, posizione, rapporti,<br />
anatomia microscopi<strong>ca</strong>. Stomaco: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopi<strong>ca</strong>. Intestino tenue: forma,<br />
posizione, rapporti, anatomia microscopi<strong>ca</strong>. Intestino crasso: forma, posizione, rapporti, anatomia<br />
microscopi<strong>ca</strong>. Fegato: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopi<strong>ca</strong>. Vie biliari extraepatiche. Pancreas:<br />
forma, posizione, rapporti, anatomia microscopi<strong>ca</strong>.<br />
Apparato urinario<br />
Generalità. Reni: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopi<strong>ca</strong>. Vie urinarie: <strong>ca</strong>lici e pelvi renale, ureteri,<br />
vesci<strong>ca</strong>, uretra maschile e femminile.<br />
Apparato genitale femminile<br />
Ov<strong>ai</strong>e, tube uterine, utero, vagina, vulva. Ciclo ovarico.<br />
Apparato genitale maschile<br />
Testicoli: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopi<strong>ca</strong>. Prostata, vescichette seminali, ghiandole bulbouretrali.<br />
Pene<br />
Sistema endocrino<br />
Organizzazione generale.<br />
Ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroi<strong>di</strong>, pancreas endocrino, ghiandole surrenali: forma, posizione, rapporti,<br />
anatomia microscopi<strong>ca</strong>.<br />
Apparato tegumentario<br />
Cute, mammella.<br />
Sistema nervoso<br />
Principi generali e organizzazione. <strong>Me</strong>ningi e liquido cefalo-rachi<strong>di</strong>ano. Cavità del S.N.C. Midollo spinale:<br />
configurazione e rapporti; architettura della sostanza grigia e organizzazione della sostanza bian<strong>ca</strong>. Tronco<br />
encefalico: organizzazione generale. Cervelletto: configurazione, organizzazione morfo-funzionale (cenni).<br />
Diencefalo organizzazione morfo-funzionale (cenni). Telencefalo: configurazione esterna, formazioni
commissurali interemisferiche. Aree corti<strong>ca</strong>li sensitive e motorie. Sistema nervoso autonomo: organizzazione<br />
morfo-funzionale (cenni). Sistema nervoso periferico: nervi cranici e spinali (cenni).<br />
CORSO INTEGRATO DI BASI FUNZIONALI DEL CORPO UMANO<br />
Settori: FIS/07 Fisi<strong>ca</strong> appli<strong>ca</strong>ta, BIO/09 Fisiologia<br />
Dott. Ernesto Rampin<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> Basi Funzionali del Corpo Umano, è in grado <strong>di</strong> descrivere:<br />
- le leggi fondamentali della mec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong>: la cinemati<strong>ca</strong>, la <strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>, il lavoro, l’energia e la potenza, la<br />
biomec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong>;<br />
- le leggi della mec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong> dei flui<strong>di</strong>: stati<strong>ca</strong>, <strong>di</strong>nami<strong>ca</strong> (Bernoulli), flui<strong>di</strong> reali, la misura della pressione.<br />
- le leggi della termologia e termo<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>: misura della temperatura, energia interna, I e II principio della<br />
termo<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>, mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> trasmissione del <strong>ca</strong>lore;<br />
- i fenomeni <strong>di</strong> superficie: tensione superficiale, <strong>di</strong>ffusione, filtrazione, le membrane;<br />
- i fenomeni elettrici: <strong>ca</strong>ri<strong>ca</strong> elettri<strong>ca</strong> e legge <strong>di</strong> Coulomb, <strong>ca</strong>mpo elettrico e potenziale elettrostatico, <strong>ca</strong>pacità,<br />
resistenza e corrente elettri<strong>ca</strong>;<br />
- il sangue: volume e composizione; <strong>ca</strong>ratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria;<br />
- il muscolo e lavoro muscolare: fisiologia cellulare del muscolo scheletrico: potenziale <strong>di</strong> membrana e<br />
potenziale d'azione; Sinapsi neuro muscolare. Bioenergeti<strong>ca</strong> e biomec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong> della contrazione muscolare;<br />
fonti energetiche del lavoro muscolare. massimo consumo <strong>di</strong> ossigeno;<br />
- il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettri<strong>ca</strong> e mec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong> del cuore; ECG;<br />
gettata <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>a<strong>ca</strong>, sua misura e mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> regolazione; pressione arteriosa, venosa, <strong>ca</strong>pillare e loro<br />
regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ocircolatorio;<br />
- la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e <strong>di</strong>namici; mec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong><br />
respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ri<strong>ca</strong>mbio gassoso; trasporto dei gas nel sangue;<br />
regolazione respiratoria del pH; mec<strong>ca</strong>nismi centrali e periferici <strong>di</strong> controllo della respirazione;<br />
- il sistema nervoso: potenziale <strong>di</strong> membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema<br />
nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori;<br />
- il rene e liqui<strong>di</strong> corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; circolo renale;<br />
funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione<br />
renale del pH;<br />
- l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e <strong>di</strong> assorbimento; i mec<strong>ca</strong>nismi regolatori (nervosi<br />
ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato;<br />
- il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura <strong>di</strong>retta ed in<strong>di</strong>retta del metabolismo<br />
energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipi<strong>di</strong>, i gluci<strong>di</strong>, le vitamine, i sali minerali);<br />
- la termoregolazione: temperatura corporea; produzione e <strong>di</strong>spersione del <strong>ca</strong>lore; centri termoregolatori.<br />
Fisi<strong>ca</strong> appli<strong>ca</strong>ta<br />
Obiettivi specifici<br />
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong> descrivere le leggi fisiche fondamentali che<br />
intervengono nel funzionamento del corpo umano ed in particolare:<br />
- le leggi fondamentali della mec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong>: la cinemati<strong>ca</strong>, la <strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>, il lavoro, l’energia e la potenza, la<br />
biomec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong>;<br />
- le leggi della mec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong> dei flui<strong>di</strong>: stati<strong>ca</strong>, <strong>di</strong>nami<strong>ca</strong> (Bernoulli), flui<strong>di</strong> reali, la misura della pressione;<br />
- le leggi della termologia e termo<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>: misura della temperatura, energia interna, I e II principio della<br />
termo<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>, mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> trasmissione del <strong>ca</strong>lore;<br />
- i fenomeni <strong>di</strong> superficie: tensione superficiale, <strong>di</strong>ffusione, filtrazione, le membrane;<br />
- i fenomeni elettrici: <strong>ca</strong>ri<strong>ca</strong> elettri<strong>ca</strong> e legge <strong>di</strong> Coulomb, <strong>ca</strong>mpo elettrico e potenziale elettrostatico, <strong>ca</strong>pacità,<br />
resistenza e corrente elettri<strong>ca</strong>.<br />
Programma<br />
I Unità:<br />
Il metodo scientifico, leggi fisiche, grandezze, unità <strong>di</strong> misura, meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> misurazione delle grandezze fisiche,<br />
sistema internazionale <strong>di</strong> misura, errore <strong>di</strong> una misura, determinazione degli errori. Potenze <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci,<br />
notazione scientifi<strong>ca</strong>, grandezze s<strong>ca</strong>lari e vettoriali, somma, <strong>di</strong>fferenza, prodotto s<strong>ca</strong>lare e scomposizione <strong>di</strong><br />
vettori.<br />
La descrizione del moto, velocità, accelerazione, moto rettilineo uniforme ed uniformemente accelerato.<br />
II Unità:<br />
Concetto <strong>di</strong> forza, tipi <strong>di</strong> forze, i tre principi della <strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>.<br />
Concetto <strong>di</strong> equilibrio, baricentro, leve. Biomec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong>.<br />
La pressione nei soli<strong>di</strong>, nei liqui<strong>di</strong> e nei gas.
Lavoro, potenza, energia cineti<strong>ca</strong> e potenziale, principio <strong>di</strong> conservazione dell'energia.<br />
III Unità:<br />
Le leggi della termologia e della termo<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>: Calore, temperatura e sua misurazione, energia interna,<br />
mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> trasmissione del <strong>ca</strong>lore,<br />
primo e secondo principio della termo<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>.<br />
IV Unità:<br />
Le leggi della mec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong> dei flui<strong>di</strong>: stati<strong>ca</strong> (Pas<strong>ca</strong>l, Archimede, Stevino) e <strong>di</strong>nami<strong>ca</strong> (Bernoulli), flui<strong>di</strong> reali,<br />
viscosità, la misura della pressione.<br />
V Unità:<br />
I fenomeni <strong>di</strong> superficie: tensione superficiale, <strong>di</strong>ffusione, filtrazione, le membrane.<br />
VI Unità:<br />
I fenomeni elettrici : <strong>ca</strong>ri<strong>ca</strong> elettri<strong>ca</strong>, legge <strong>di</strong> Coulomb, <strong>ca</strong>mpo elettrico, potenziale elettrostatico, conduttori,<br />
<strong>ca</strong>pacità, resistenza, intensità <strong>di</strong> corrente elettri<strong>ca</strong>.<br />
Bibliografia<br />
Dispense fornite dal docente<br />
FAZIO M., TOSI G., EULISSE G., PERTOSA M, Fondamenti <strong>di</strong> Fisi<strong>ca</strong> e Biofisi<strong>ca</strong>, Ed. Sorbona, Milano, 1990.<br />
CROMER A. H., Fisi<strong>ca</strong> per <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina – Farmacia e Biologia, Ed. Piccin, Padova, 1980.<br />
ZINGONI E., TOGNAZZI F., ZINGONI A., Fisi<strong>ca</strong> Bio-<strong>Me</strong><strong>di</strong><strong>ca</strong>, Ed. Zanichelli, Bologna, 1998.<br />
Fisiologia<br />
Il programma sarà comuni<strong>ca</strong>to dal docente del corso entro l’inizio delle lezioni.<br />
CORSO INTEGRATO DI BASI DI PATOLOGIA<br />
Settori: MED/04 Patologia generale, MED/04 Fisiopatologia, MED/04 Immunologia, MED/07 Microbiologia,<br />
microbiologia clini<strong>ca</strong><br />
Prof. Carlo Ennio Michele Pucillo<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> Basi <strong>di</strong> Patologia, è in grado <strong>di</strong> descrivere:<br />
- i processi patologici dei mec<strong>ca</strong>nismi molecolari e cellulari <strong>di</strong> risposta dell’organismo, le correlazioni<br />
sistemiche tra gli organi e gli apparati;<br />
- le anormalità biologiche e dei mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e<br />
dei sistemi <strong>ai</strong> vari livelli <strong>di</strong> integrazione;<br />
- le <strong>ca</strong>use determinanti le malattie dell’uomo;<br />
- gli automatismi <strong>di</strong> conservazione dell’integrità biologi<strong>ca</strong> ed i mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dell’organismo umano;<br />
- i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati<br />
dell’organismo in<strong>di</strong><strong>ca</strong>ndo le possibili alterazioni <strong>di</strong> tali mec<strong>ca</strong>nismi;<br />
- il mec<strong>ca</strong>nismo della febbre e dell’infiammazione;<br />
- le <strong>ca</strong>ratteristiche <strong>di</strong> base della patologia molecolare, cellulare e geneti<strong>ca</strong>;<br />
- i mec<strong>ca</strong>nismi maggiormente impli<strong>ca</strong>ti nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene,<br />
endocrino e gastroenterico);<br />
- le <strong>ca</strong>ratteristiche e le <strong>di</strong>fferenze tra virus, batteri, miceti, funghi;<br />
- le modalità principali con cui i <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> microrganismi provo<strong>ca</strong>no malattia e le interazioni tra <strong>di</strong> essi e le<br />
<strong>di</strong>fese dell’ospite;<br />
- l’iter <strong>di</strong>agnostico <strong>di</strong>retto ed in<strong>di</strong>retto (sierologico) e le modalità <strong>di</strong> raccolta ed invio dei materiali biologici per<br />
esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio <strong>di</strong> microbiologia per la selezione<br />
dei <strong>di</strong>fferenti patogeni;<br />
- i sieri, vaccini, <strong>di</strong>sinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi;<br />
- le modalità <strong>di</strong> lettura <strong>di</strong> un referto ed i principali criteri interpretativi;<br />
ed appropriarsi della terminologia necessaria all’effi<strong>ca</strong>ce comuni<strong>ca</strong>zione infermieristi<strong>ca</strong> e scientifi<strong>ca</strong>.<br />
Modalità d’esame<br />
L’esame consiste in una prova scritta, sui contenuti <strong>di</strong> tutte le <strong>di</strong>scipline del Corso Integrato.<br />
Patologia Generale<br />
Obiettivi specifici<br />
Appren<strong>di</strong>mento e comprensione delle <strong>ca</strong>use determinanti e dei mec<strong>ca</strong>nismi patogenetici delle malattie<br />
dell’uomo, con particolare riguardo <strong>ai</strong> fenomeni <strong>di</strong> <strong>ca</strong>rattere generale quali la febbre, l’infiammazione, la<br />
patologia molecolare, cellulare, geneti<strong>ca</strong> e l’oncologia.<br />
Programma<br />
Argomenti <strong>di</strong> Patologia Generale
Generalità<br />
La Patologia e Fisiopatologia Generale come <strong>di</strong>scipline sperimentali. Relazioni con le altre <strong>di</strong>scipline in una<br />
visione prospetti<strong>ca</strong> degli stu<strong>di</strong> <strong>Inf</strong>ermieristici.<br />
Livelli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento della Patologia e Fisiopatologia Generale.<br />
Sistemi ed organi: tessuti, cellule, macromolecole informazionali e strutturali,molecole e ioni.<br />
Sistemi in vivo; sistemi in vitro. Terapia <strong>ca</strong>usale cellulare e molecolare.<br />
Eziologia e Patogenesi. Concetto e classifi<strong>ca</strong>zioni. Concetto ed esempi <strong>di</strong> malattie.<br />
Malattie acute e croniche. Malattie ere<strong>di</strong>tarie, congenite e acquisite.<br />
Concetto ed esempi <strong>di</strong> stati morbosi primitivi o da esiti <strong>di</strong> malattia.<br />
Gli agenti fisici come <strong>ca</strong>usa <strong>di</strong> malattie. Elettricità. Calore e basse temperature. Le<br />
ra<strong>di</strong>azioni ultraviolette. Le ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti. Alterazioni nei mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong><br />
riparo del DNA.<br />
Gli agenti chimici come <strong>ca</strong>usa <strong>di</strong> malattie. Sostanze ad azione flogogena e steatogena.<br />
Sostanze ad azione tossi<strong>ca</strong>. Sostanze ad azione mutagena. Esempi: l’alcool, il<br />
fumo.<br />
Gli agenti biologici come <strong>ca</strong>usa <strong>di</strong> malattie. Concetti <strong>di</strong> virulenza e patogenicità. Simbiosi e parassitismo. Le<br />
infezioni. Cenni <strong>di</strong> parassitologia.<br />
Concetti <strong>di</strong> normalità e patologia. Parametri <strong>di</strong> riferimento. I valori normali in Clini<strong>ca</strong> e in Laboratorio <strong>di</strong><br />
analisi. Valutazione statisti<strong>ca</strong>. Correlazioni.<br />
Fenomeni generali<br />
- La Febbre. Patologia della termoregolazione. Intervallo <strong>di</strong> normalità e tecniche <strong>di</strong> misurazione della<br />
temperatura corporea. Produzione e smaltimento del <strong>ca</strong>lore corporeo in con<strong>di</strong>zioni fisiologiche e patologiche.<br />
Ipotermia e ipertermia. Andamento febbrile. Tipi <strong>di</strong> decorso. Alterazioni metaboliche e funzionali. Finalità ed<br />
effi<strong>ca</strong>cia della risposta febbrile. Effetti biologici della febbre.<br />
- L’infiammazione. Concetti storici e definizione attuale. Classifi<strong>ca</strong>zione delle <strong>ca</strong>use eziologiche.<br />
<strong>Inf</strong>iammazione acuta e croni<strong>ca</strong> (ab inizio o evolutiva). Trasudato ed essudato. Le infiammazioni croniche.<br />
Classifi<strong>ca</strong>zione. <strong>Me</strong>c<strong>ca</strong>nismi patogenetici. Varietà fibrosa, sierosa e suppurativa. I granulomi. I processi <strong>di</strong><br />
riparazione delle ferite.<br />
Patologia Molecolare Concetto ed esempi <strong>di</strong> lesioni molecolari genetiche e non; tecnologie utilizzate. La<br />
morte cellulare: stress, necrosi e apoptosi.<br />
Alterazioni del metabolismo dei <strong>ca</strong>rboidrati. Esempi: Diabete mellito tipo I e II. Alterazioni del metabolismo<br />
delle lipoproteine e dei lipi<strong>di</strong>. Esempi: Iperlipoproteinemie, Aterosclerosi.<br />
Alterazioni del metabolismo degli aminoaci<strong>di</strong>. Esempi: Al<strong>ca</strong>ptonuria, Albinismo.<br />
Alterazioni del metabolismo delle purine e pirimi<strong>di</strong>ne. Esempi: Gotta, Sindrome <strong>di</strong> Lesch Nyhan e Oroticuria.<br />
Alterazioni del metabolismo dell’eme. Esempi: Iperbilirubinemie e Itteri.<br />
La patologia molecolare del sangue: Anemie, Coagulazione.<br />
Patologia Geneti<strong>ca</strong><br />
Malattie genetiche legate agli eterocromosomi. Esempi: Emofilia. Daltonismo.<br />
Caratteri autosomici dominanti: i gruppi sanguigni. Malattie genetiche autosomiche<br />
recessive. Esempi: Le emoglobinopatie.<br />
Patologia Cellulare<br />
Le atrofie. I fenomeni degenerativi. La senescenza cellulare. Ipertrofia, iperplasia,<br />
metaplasia, anaplasia.<br />
Oncologia<br />
Proliferazione cellulare normale e patologi<strong>ca</strong>. Il concetto <strong>di</strong> trasformazione cellulare. Classifi<strong>ca</strong>zione e<br />
nomenclatura delle neoplasie: neoplasie benigne e maligne. La progressione tumorale. Le metastasi. Le<br />
anomalie cromosomiche.<br />
La <strong>ca</strong>ncerogenesi chimi<strong>ca</strong> e fisi<strong>ca</strong>.<br />
Biologia molecolare delle neoplasie: concetti generali. Oncogèni. Anti-oncogèni.<br />
Le <strong>di</strong>svitaminosi. La vitamina A. Il complesso B (B1. B2, B6, PP). La vitamina C: lo scorbuto. La vitamina D.<br />
Rachitismo ed osteomalacia. La vitamina E. L’acido pantotenico, la biotina. La vitamina K.<br />
Fisiopatologia<br />
Obiettivi specifici<br />
Appren<strong>di</strong>mento e comprensione delle <strong>ca</strong>use determinanti e dei mec<strong>ca</strong>nismi patogenetici delle malattie<br />
dell’uomo, con particolare riguardo <strong>ai</strong> fenomeni organo- tessuto-specifici maggiormente rilevanti in<br />
Fisiopatologia umana. Utilizzare una terminologia corretta nella comuni<strong>ca</strong>zione infermieristi<strong>ca</strong> professionale<br />
e scientifi<strong>ca</strong> in relazione alle principali alterazioni fisiopatologiche.<br />
Programma<br />
Fisiopatologia degli organi e degli apparati.
Fisiopatologia del sangue: Cenni sulla struttura della parete dei vasi, funzione delle cellule endoteliali.<br />
Piastrine. Coagulazione: fattori della coagulazione, <strong>ca</strong>s<strong>ca</strong>ta coagulativa, fibrinolisi, anticoagulanti orali,<br />
malattie emorragiche.<br />
Trombosi. Struttura dei trombi. Trombosi arteriosa e venosa. Eziologia delle malattie trombo-emboliche.<br />
Patogenesi ed evoluzione del trombo. Embolie ed ischemie. Arteriosclerosi, Aterosclerosi, fattori <strong>di</strong> rischio<br />
che inducono danno endoteliale. Cenni sui rapporti tra LDL circolante, recettori per LDL e sintesi del<br />
colesterolo. Conseguenze dell’aterosclerosi.<br />
Disturbi emo<strong>di</strong>namici: iperemia, edema, ascite, emorragia. Shock.<br />
Cenni <strong>ai</strong> mec<strong>ca</strong>nismi fisiopatologici della malattie dell’apparato respiratorio.<br />
Cenni <strong>ai</strong> mec<strong>ca</strong>nismi fisiopatologici della malattie dell’apparato <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolare: Es.:Ipertrofia <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>a<strong>ca</strong>,<br />
insufficienza, scompenso, infarto.<br />
Cenni <strong>ai</strong> mec<strong>ca</strong>nismi fisiopatologici della malattie del fegato e dell’apparato <strong>di</strong>gerente: Epatiti, cirrosi.<br />
Fisiopatologia dell’assorbimento e fisiopatologia del pancreas esocrino.<br />
Patologia cellulare e molecolare delle ghiandole endocrine<br />
Organizzazione generale del sistema endocrino. Ormoni e Recettori. Feedback positivo e negativo.<br />
<strong>Me</strong>c<strong>ca</strong>nismi endocrini, paracrini e autocrini.<br />
Fisiopatologia della ghiandola ipofisi. Il coor<strong>di</strong>namento endocrino.<br />
La ghiandola tiroide. Il gozzo. Iper-ipotiroi<strong>di</strong>smo.<br />
Le malattie autoimmuni della tiroide.<br />
Le paratiroi<strong>di</strong>. Le ghiandole surrenali: ipo e iper-corticosurrenalismo; la midollare.<br />
Malattie delle gona<strong>di</strong>: ov<strong>ai</strong>o, testicolo.<br />
Gli ormoni gastrointestinali; pancreas endocrino: Diabete.<br />
Cenni sulla fisiopatologia del ri<strong>ca</strong>mbio idro-elettrolitico e dell’equilibrio acido base. La funzione endocrina<br />
renale.<br />
Immunologia<br />
Obiettivi specifici<br />
Al termine lo studente dovrà: Dimostrare <strong>di</strong> conoscere gli automatismi <strong>di</strong> conservazione dell’identità<br />
dell’integrità biologi<strong>ca</strong> ed i mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dell’organismo umano contro le intrusioni biologiche<br />
Comprendere i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le<br />
intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli altri apparati dell’organismo; Conoscere le alterazioni <strong>di</strong> tali<br />
mec<strong>ca</strong>nismi <strong>ai</strong> vari livelli <strong>di</strong> integrazione. Introdurre lo studente alle principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> indagine<br />
immunologi<strong>ca</strong>.<br />
Programma<br />
Il sistema immunitario e le <strong>ca</strong>ratteristiche fondamentali della risposta immunitaria: le componenti innata ed<br />
acquisita della risposta immunitaria; <strong>ca</strong>ratteristiche fondamentali delle risposte innate ed acquisite (<strong>di</strong>fferenze<br />
e cooperazione).<br />
La rete delle <strong>di</strong>fese immunitarie: le cellule del sistema immunitario; organi linfoi<strong>di</strong> primari e secondari;<br />
ricircolazione dei linfociti.<br />
Generazione della specificità, della memoria e della tolleranza immunitaria: la teoria della selezione clonale.<br />
Gli antigeni, proprietà e natura molecolare: antigenicità ed immunogenicità; gli epitopi.<br />
Il recettore per l’antigene dei linfociti B: struttura funzionale e molecolare degli anticorpi; determinanti<br />
strutturali (il dominio delle Ig); interazione Ag-Ab; valenza, affinità ed avi<strong>di</strong>tà; le classi <strong>di</strong> immunoglobuline. Il<br />
concetto <strong>di</strong> variabilità anticorpale e la generazione somati<strong>ca</strong> della <strong>di</strong>versità tra anticorpi (cenni).<br />
Immunità cellulo-me<strong>di</strong>ata: struttura, <strong>ca</strong>ratteristiche molecolari del recettore per l’antigene dei linfociti T (TCR);<br />
linfociti T helper e citotossici.<br />
Processamento e presentazione dell’antigene: le cellule presentanti l’antigene (cellule dendritiche, macrofagi<br />
e linfociti B); struttura e <strong>ca</strong>ratteristiche delle proteine MHC <strong>di</strong> classe I e II e presentazione dell’antigene;<br />
rigetto dei trapianti; mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> riconoscimento dell’antigene da parte dei linfociti T.<br />
Immunità innata o naturale: concetto <strong>di</strong> cooperazione tra immunità innata ed acquisita; barriere anatomiche,<br />
fisiologiche e chimiche cellule fagocitiche professioniste (neutrofili e macrofagi), i mec<strong>ca</strong>nismi della fagocitosi<br />
e ruolo nell’attivazione delle risposte immunitarie.<br />
Il sistema del complemento: vie <strong>di</strong> attivazione e mec<strong>ca</strong>nismi effettori; controllo della attivazione.<br />
Maturazione dei linfociti ed attivazione della risposta immunitaria: fase in<strong>di</strong>pendente dall’antigene della<br />
maturazione dei linfociti; selezione centrale positiva e negativa dei linfociti; attivazione periferi<strong>ca</strong> dei linfociti<br />
in presenza dell’antigene; ruolo dei tessuti linfoi<strong>di</strong> secondari e delle APC.<br />
Modulazione delle risposte immunitarie: citochine, attivazione dei linfociti T helper e polarizzazione Th1/Th2.<br />
Maturazione dei linfociti B ed attivazione della risposta immunitaria umorale: maturazione ed attivazione dei<br />
linfociti B; risposte umorali primarie e secondarie; funzioni specifiche delle <strong>di</strong>verse classi anticorpali.
Deficienze della risposta immunitaria: principali deficienze dell’immunità innata (fagocitosi e complemento) e<br />
patologie correlate; deficienze primarie e secondarie dell’immunità specifi<strong>ca</strong>; cenni sulla patogenesi<br />
dell’AIDS.<br />
Malattie autoimmuni: tolleranza immunitaria e principali <strong>ca</strong>use della sua alterazione; mec<strong>ca</strong>nismi<br />
patogenetici.<br />
Reazioni <strong>di</strong> ipersensibilità: mec<strong>ca</strong>nismi delle reazioni <strong>di</strong> ipersensibilità imme<strong>di</strong>ata (tipo I II e III) e ritardata<br />
(tipo IV). Principali reazioni <strong>di</strong> ipersensibilità riscontrabili nella prati<strong>ca</strong> infermieristi<strong>ca</strong> (reazioni a farmaci,<br />
desensibilizzazione, intolleranze alimentari).<br />
Modulazione delle risposte immunitarie: principali classi <strong>di</strong> farmaci utilizzati per sopprimere le risposte<br />
immunitarie indesiderate.<br />
Il sistema immunitario ed i tumori: l’immunosorveglianza<br />
Manipolazione delle risposte immunitarie contro le infezioni: vaccinazioni passive ed attive; sviluppo dei<br />
vaccini e loro <strong>ca</strong>ratteristiche.<br />
Microbiologia, microbiologia clini<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
La particolarità del mondo microbico in relazione alla salute dell’uomo ed agli stati <strong>di</strong> patologia. I mec<strong>ca</strong>nismi<br />
con cui i microorganismi provo<strong>ca</strong>no la malattia e quali siano le interazioni tra microorganismi e <strong>di</strong>fese<br />
dell’ospite. I principali microorganismi coinvolti etiologi<strong>ca</strong>mente in patologie infettive dei principali organi ed<br />
apparati. L’iter <strong>di</strong>agnostico identifi<strong>ca</strong>tivo, <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto (sierologico). Le basi microbiologiche su cui si<br />
fondano le risorse <strong>di</strong>sponibili per contrastare i rischi <strong>di</strong> infezione (sieri, vaccini, <strong>di</strong>sinfezione, sterilizzazione).<br />
Le corrette modalità <strong>di</strong> prelievo e trasporto dei materiali patologici per la <strong>di</strong>agnosi microbiologi<strong>ca</strong>.<br />
Programma<br />
Introduzione<br />
Il mondo microbico: protisti, pro<strong>ca</strong>rioti ed eu<strong>ca</strong>rioti.<br />
Batteriologia generale<br />
La cellula batteri<strong>ca</strong>: tipi morfologici, parete cellulare, peptidogli<strong>ca</strong>no, membrana esterna, <strong>ca</strong>psula, pili, flagelli,<br />
spore. Mutazioni e variazioni.<br />
I principali gruppi <strong>di</strong> batteri: Gram positivi e Gram negativi; batteri aerobi ed anaerobi; meto<strong>di</strong> colturali.<br />
Virologia generale<br />
Caratteristiche generali dei virus: struttura ed inquadramento dei principali gruppi <strong>di</strong> virus animali; meto<strong>di</strong><br />
colturali per i virus animali; colture cellulari; il ciclo <strong>di</strong> infezione; virus oncogeni a DNA e a RNA.<br />
Il microbiota residente dell’organismo. Microbiota orale, microbiota intestinale e delle vie genitali; ruolo del<br />
microbiota residente nelle interazioni con l’ospite: ruoli positivi e <strong>di</strong> potenziale aggressione.<br />
I Fattori <strong>di</strong> patogenicità dei microorganismi. Proprietà biologiche del LPS; la <strong>ca</strong>psula batteri<strong>ca</strong> in relazione<br />
alla patogenicità; esotossine: <strong>ca</strong>ratteristiche e mec<strong>ca</strong>nismo molecolare d’azione delle principali esotossine<br />
(coleri<strong>ca</strong>, tetani<strong>ca</strong>, botulini<strong>ca</strong>, <strong>di</strong>fteri<strong>ca</strong>).<br />
Le <strong>di</strong>fese artificiali dalle infezioni. Disinfezione e sterilizzazione: agenti impiegati e mec<strong>ca</strong>nismo d’azione.<br />
Il Laboratorio <strong>di</strong> Microbiologia<br />
Il <strong>ca</strong>mpione clinico per l’indagine microbiologi<strong>ca</strong>. L’iter <strong>di</strong>agnostico microbiologico. <strong>Inf</strong>ezioni <strong>di</strong> organi ed<br />
apparati: <strong>ca</strong>si para<strong>di</strong>gnatici:<br />
- agenti <strong>di</strong> infezione delle vie urinarie; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici;<br />
- agenti a trasmissione sessuale; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici;<br />
- agenti <strong>di</strong> infezione del snc; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici;<br />
- agenti <strong>di</strong> infezione materno-fetali; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici;<br />
- agenti <strong>di</strong> infezione <strong>di</strong> preminente interesse pe<strong>di</strong>atrico; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici;<br />
- agenti <strong>di</strong> infezione delle vie respiratorie; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici;<br />
- agenti <strong>di</strong> infezione nel paziente immunocompromesso; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici;<br />
- agenti <strong>di</strong> infezione del tratto intestinale e delle ghiandole annesse; scelta, prelievo e invio dei materiali<br />
patologici.<br />
CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA<br />
Settori: MED/05 Patologia clini<strong>ca</strong>, BIO/14 Farmacologia, MED/45 <strong>Me</strong>todologia clini<strong>ca</strong> appli<strong>ca</strong>ta<br />
Prof. Mario Furlanut<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> Clini<strong>ca</strong>, è in grado <strong>di</strong> descrivere:<br />
- le strategie <strong>di</strong> presa in <strong>ca</strong>rico del paziente dal momento del suo ingresso in ospedale, in una struttura<br />
residenziale o ambulatoriale/DH;<br />
- ed accertare i bisogni <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong> dei pazienti e dei loro famigliari/<strong>ca</strong>regivers attraverso<br />
intervista ed esame obiettivo;
- ed utilizzare s<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> misurazione della <strong>di</strong>pendenza dei pazienti nelle Attività <strong>di</strong> Vita Quoti<strong>di</strong>ane e<br />
Strumentali (s<strong>ca</strong>le ADL/IADL); s<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> misurazione del rischio <strong>di</strong> <strong>ca</strong>duta dei pazienti (Tinetti) e <strong>di</strong> lesione da<br />
decubito (Waterloo; Norton, Braden) adottando le pertinenti strategie <strong>di</strong> prevenzione;<br />
- ed effettuare la rilevazione dei parametri vitali riconoscendo le situazioni che richiedono imme<strong>di</strong>ata<br />
attivazione;<br />
- e realizzare un prelievo ematico venoso in<strong>di</strong><strong>ca</strong>ndo le principali <strong>ca</strong>use delle variabilità pre-analitiche, gli<br />
strumenti ed i meto<strong>di</strong> necessari per ottenere risultati analitici atten<strong>di</strong>bili;<br />
- e riferire i parametri generali <strong>di</strong> un esame <strong>di</strong> laboratorio, i principali signifi<strong>ca</strong>ti biologici e patologici degli<br />
esami;<br />
- i concetti generali <strong>di</strong> farmacocineti<strong>ca</strong> e farmaco<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong> nonchè i principali mec<strong>ca</strong>nismi che regolano il<br />
metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione;<br />
- il signifi<strong>ca</strong>to delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione <strong>di</strong> un<br />
farmaco;<br />
- le principali interazioni tra farmaci;<br />
- e gestire il confort del paziente intervenendo nella gestione delle cure igieniche globali e del <strong>ca</strong>vo orale;<br />
- e gestire l’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> al paziente con alterazione dell’integrità cutanea: accertare<br />
l’estensione e la profon<strong>di</strong>tà, me<strong>di</strong><strong>ca</strong>re una lesione da decubito ed una ferita chirurgi<strong>ca</strong> semplice;<br />
- e garantire il bisogno <strong>di</strong> eliminazione fe<strong>ca</strong>le e urinaria del paziente: accertare i problemi prioritari, utilizzare i<br />
presi<strong>di</strong> adeguati anche appli<strong>ca</strong>ndo le prescrizioni (<strong>ca</strong>tetere vesci<strong>ca</strong>le), adottare misure <strong>di</strong> prevenzione<br />
dell’incontinenza, della stipsi e della <strong>di</strong>arrea;<br />
- e gestire la compromissione della mobilizzazione, deambulazione e postura del paziente; adottare gli ausili<br />
adeguati; istruire <strong>ca</strong>regivers/famigliari al corretto utilizzo;<br />
- e prevenire il rischio tromboembolico del paziente allettato stimolando la mobilizzazione passiva e<br />
posizionando le <strong>ca</strong>lze a compressione graduata;<br />
- e gestire il bisogno <strong>di</strong> respirazione del paziente: accertare il modello <strong>di</strong> respirazione abituale e le <strong>di</strong>fficoltà<br />
respiratorie del paziente; aspirare le vie aeree nei pazienti con liberazione ineffi<strong>ca</strong>ce ed appli<strong>ca</strong>re le<br />
prescrizioni terapeutiche (ossigenoterapia, aereosolterapia);<br />
- e gestire il bisogno <strong>di</strong> nutrizione ed idratazione: accertare lo stato nutrizionale del paziente, valutare il<br />
bilancio dei liqui<strong>di</strong> sulle 24 ore; gestire la nutrizione e idratazione orale, tramite son<strong>di</strong>no nasogastrico e PEG;<br />
- e gestire le reazioni emotive del paziente o dei famigliari/<strong>ca</strong>regiver all’ospedalizzazione ed alla malattia<br />
attivando tecniche <strong>di</strong> ascolto attivo;<br />
- e garantire le strategie della continuità dell’assistenza.<br />
Patologia clini<strong>ca</strong><br />
Il programma sarà comuni<strong>ca</strong>to dal docente del corso entro l’inizio delle lezioni.<br />
Farmacologia<br />
Obiettivi specifici<br />
Descrivere e <strong>di</strong>scutere sui concetti generali <strong>di</strong> farmacocineti<strong>ca</strong>, farmaco<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong> e tossicologia in relazione<br />
alle problematiche d’uso dei farmaci nell’uomo.<br />
Programma<br />
Farmacocineti<strong>ca</strong><br />
Assorbimento dei farmaci: mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> passaggio attraverso le membrane in relazione alle <strong>ca</strong>ratteristiche<br />
chimico fisiche, alle forme farmaceutiche e al grado <strong>di</strong> ionizzazione delle molecole. Vie <strong>di</strong> somministrazione.<br />
Ricircolo enteroepatico.<br />
Distribuzione dei farmaci: in relazione alle loro <strong>ca</strong>ratteristiche chimico fisiche, alla composizione tissutale,<br />
nonché ad altri fattori con<strong>di</strong>zionanti quali vascolarizzazione, legame farmaco-proteico e barriere anatomiche.<br />
Biotrasformazione dei farmaci: ruolo degli enzimi microsomiali, principali biotrasformazioni, inibitori ed<br />
induttori enzimatici.<br />
Escrezione dei farmaci: latte, bile, urine, aria espirata.<br />
Interazioni farmacocinetiche.<br />
Farmaco<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong><br />
Interazione farmaco- recettori.<br />
Farmaci agonisti ed antagonisti competitivi e non competitivi.<br />
Effetto principale, effetti secondari e collaterali.<br />
Dose, frequenza, modalità <strong>di</strong> somministrazione.<br />
Interazioni farmaco<strong>di</strong>namiche.<br />
Variabilità in<strong>di</strong>viduale alla risposta: iper- ipo reattività, tolleranza, reazioni allergiche.<br />
sperimentazione preclini<strong>ca</strong> e clini<strong>ca</strong> dei farmaci.<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezione frontale.
Bibliografia<br />
MARIO FURLANUT, Farmacologia Generale e Clini<strong>ca</strong> per le lauree sanitarie, Piccin E<strong>di</strong>tore, Padova, 2007.<br />
<strong>Me</strong>todologia clini<strong>ca</strong> appli<strong>ca</strong>ta<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente, al termine del Corso <strong>di</strong> <strong>Me</strong>todologia clini<strong>ca</strong> appli<strong>ca</strong>ta sarà in grado <strong>di</strong> prendere in <strong>ca</strong>rico il<br />
paziente accertando e trattando i problemi inerenti i seguenti modelli funzionali:<br />
- - nutrizione e metabolismo;<br />
- eliminazione;<br />
- attività ed esercizio;<br />
- sonno e riposo;<br />
- cognizione e percezione;<br />
- percezione e concetto <strong>di</strong> sé;<br />
- ruolo e relazioni;<br />
- coping e tolleranza allo stress;<br />
- valori e convinzioni.<br />
Programma<br />
Attività ed esercizio<br />
1. Cura <strong>di</strong> sè<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla cura della persona ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti :ambiente; cultura, valori e credenze, motivazione, sentimenti ed emozioni, livello <strong>di</strong> energia,<br />
dolore (cenni)<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione<br />
- Activity D<strong>ai</strong>ly Living S<strong>ca</strong>le;<br />
- Instrumental Activity D<strong>ai</strong>ly Living S<strong>ca</strong>le;<br />
- Barthel Index;<br />
- Valgraf<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I. specifiche<br />
Contenuti:<br />
- Deficit della cura <strong>di</strong> sé /bagno e igiene personale;<br />
- Deficit <strong>di</strong> cura <strong>di</strong> sé nell’ uso del gabinetto;<br />
- Deficit della cura <strong>di</strong> sé nell’alimentazione;<br />
- Deficit della cura <strong>di</strong> sé nel vestirsi / curare il proprio aspetto;<br />
- Cura <strong>di</strong> sé strumentale<br />
- Compromessa gestione della <strong>ca</strong>sa/ gestione della <strong>ca</strong>sa;<br />
- Compromissione della mucosa orale<br />
- Sindrome del deficit della cura <strong>di</strong> sé<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi<br />
Contenuti:<br />
Cure igieniche complete: bagno a a letto, bagno in vas<strong>ca</strong> e doccia.<br />
Cure igieniche parziali: igiene della boc<strong>ca</strong>, degli occhi, del naso, delle orecchie, mani, pie<strong>di</strong>, perineo.<br />
Diario dell’igiene orale.<br />
Cure igieniche in alcune con<strong>di</strong>zioni cliniche <strong>di</strong> rischio: cura dei pie<strong>di</strong> nel paziente <strong>di</strong>abetico.<br />
Aiuto nella vestizione e svestizione della persona non autosufficiente;<br />
Somministrazione <strong>di</strong> alimenti alla persona non autosufficiente:<br />
- preparare la persona all’assunzione del pasto ( igiene delle mani, accompagnare al tavolo, preparare gli<br />
alimenti in modo che la persona li possa assumere in autonomia);<br />
- imboc<strong>ca</strong>re la persona non autosufficiente non <strong>di</strong>sfagi<strong>ca</strong>.<br />
Strategie per il mantenimento/recupero dell’autonomia della persona nella cura <strong>di</strong> sé (es. saponetta con<br />
laccio, <strong>ca</strong>lzoni con elastico, velcro al posto dei bottoni, posate con impugnatura, bicchiere con cinturino,<br />
piatti antiscivolo,ecc.).<br />
2.Mobilità<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla mobilità ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti:<br />
Fattori influenti: stili <strong>di</strong> vita ed abitu<strong>di</strong>ni, lesioni del sistema nervoso (esporne alcuni tra i principali e più<br />
frequenti) energia; <strong>di</strong>sturbi affettivi; trattamenti; allineamento; equilibrio; coor<strong>di</strong>nazione; andatura; massa,<br />
tono, forza muscolare.<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi).<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione:
- Range of Motion S<strong>ca</strong>le;<br />
- Forza muscolare<br />
- Tinetti e Conley<br />
- Equilibrio in posizione eretta e seduta<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I. specifiche.<br />
Contenuti:<br />
- Compromissione della mobilità;<br />
- Compromissione della deambulazione;<br />
- Compromissione della mobilità nel letto;<br />
- Compromissione della mobilità con la se<strong>di</strong>a a rotelle;<br />
- Rischio <strong>di</strong> Sindrome da immobilizzazione.<br />
- Compromessa <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> trasferimento<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi<br />
Contenuti:<br />
- Esercizio fisico;<br />
- Prevenzione delle compli<strong>ca</strong>nze (osteoporosi, contratture, lesioni,<br />
- Posizionamento: programma, tecniche, presi<strong>di</strong>;<br />
- Spostamento/passaggi (Letto-se<strong>di</strong>a; Letto-letto; Letto-barella);<br />
- Deambulazione: Ausili mec<strong>ca</strong>nici.<br />
3. Funzione respiratoria<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla funzione respiratoria ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti:<br />
Fattori influenti: posizione;ambiente, abitu<strong>di</strong>ni (fumo), situazioni che aumentano il lavoro respiratori (<strong>ca</strong>use<br />
fisiche, chimiche e mec<strong>ca</strong>niche).<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi).<br />
Frequenza respiratoria e <strong>ca</strong>ratteristiche del respiro;<br />
Saturazione;<br />
Tosse;<br />
Espettorato;<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione:<br />
- NYHA della <strong>di</strong>spnea;<br />
- BORG mo<strong>di</strong>fi<strong>ca</strong>ta;<br />
Impatto dei problemi respiratori sulle attività <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana.<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I. specifiche.<br />
Contenuti:<br />
- Modello <strong>di</strong> respirazione ineffi<strong>ca</strong>ce;<br />
- Liberazione ineffi<strong>ca</strong>ce delle vie aeree;<br />
- Compromissione degli s<strong>ca</strong>mbi gassosi;<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi<br />
Contenuti:<br />
- Istruzione al paziente per l’adozione <strong>di</strong> modelli respiratori adeguati e <strong>di</strong> liberazione effi<strong>ca</strong>ce delle vie aeree;<br />
- Pervietà delle vie aeree;<br />
- Aspirazione delle secrezioni dalle prime vie aeree;<br />
- Ossigenoterapia;<br />
- Aerosolterapia;<br />
- Raccolta <strong>di</strong> <strong>ca</strong>mpioni <strong>di</strong> espettorato (citologico, colturale).<br />
4. Funzione <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolare<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla funzione <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolare d attuare l’accertamento<br />
Contenuti:<br />
Fattori influenti: abitu<strong>di</strong>ni (fumo <strong>di</strong> sigaretta), ipertensione arteriosa, alimentazione, <strong>sede</strong>ntarietà, obesità,<br />
<strong>di</strong>abete, familiarità, terapia farmacologia, stress).<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi).<br />
Frequenza <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>a<strong>ca</strong> e <strong>ca</strong>ratteristiche del polso centrale e periferico;<br />
Pressione arteriosa;<br />
Variazioni della cute e delle unghie<br />
Edemi;<br />
ECG;<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione;<br />
Carta del Rischio Malattie Car<strong>di</strong>ovascolari.<br />
Impatto dei problemi <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aci sulle attività <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I. specifiche.<br />
Contenuti:
Ineffi<strong>ca</strong>ce perfusione tissutale;<br />
Intolleranza all’attività;<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi.<br />
Contenuti:<br />
- Interventi edu<strong>ca</strong>tivi per la informazione sanitaria sugli stili <strong>di</strong> vita;<br />
- Mo<strong>di</strong>fi<strong>ca</strong>zione dei fattori <strong>di</strong> rischio;<br />
- Prevenzione della stasi venosa;<br />
- Appli<strong>ca</strong>zione delle <strong>ca</strong>lze elastiche;<br />
- Appli<strong>ca</strong>zione <strong>di</strong> presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> compressione pneumati<strong>ca</strong>; solo cenni<br />
- Aumento dell’attività fisi<strong>ca</strong>;<br />
- Conservazione dell’energia;<br />
- Monitoraggio non invasivo dei parametri vitali<br />
Nutrizione e metabolismo<br />
1. Alimentazione<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla nutrizione ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti:<br />
Fattori influenti: Con<strong>di</strong>zioni del <strong>ca</strong>vo orale, sistema <strong>di</strong>gestivo, <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> masti<strong>ca</strong>re/deglutire, stili <strong>di</strong> vita,<br />
culture e credenze;<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi):<br />
- In<strong>di</strong>ci antropometrici;<br />
- Peso corporeo e in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> massa corporea (anche per paziente allettato);<br />
- Esami ematochimici;<br />
- Percezione della persona.<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione:<br />
- Mini Nutritional Assessment;<br />
- In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Plymouth;<br />
- Oral Assessment Guide (richiamo).<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche.<br />
Contenuti:<br />
- Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno/superiore al fabbisogno;<br />
- Ineffi<strong>ca</strong>ce mantenimento della salute (nel modello <strong>di</strong> percezione e mantenimento della salute)<br />
- Compromissione della dentizione<br />
- Compromissione della deglutizione.<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi.<br />
Contenuti:<br />
- Le linee guida <strong>di</strong>etetiche: i LARN (Livelli <strong>di</strong> Assunzione Raccomandati <strong>di</strong> Nutrienti)<br />
- Calcolo fabbisogno <strong>ca</strong>lorico;<br />
- Calcolo <strong>ca</strong>lorie introdotte con il pasto;<br />
- Interventi edu<strong>ca</strong>tivi al paziente per la gestione dell’alimentazione in eccesso, <strong>di</strong>fetto , nausea e vomito;<br />
- La gestione del paziente con Son<strong>di</strong>no Naso-Gastrico per Alimentazione Enterale: igiene, me<strong>di</strong><strong>ca</strong>zione e<br />
fissaggio del punto <strong>di</strong> inserimento del son<strong>di</strong>no.<br />
2.Cute<br />
Obiettivi: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulle alterazioni della cute ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti:<br />
Fattori influenti: circolazione; nutrizione e forze mec<strong>ca</strong>niche.<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi).<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione:<br />
- Norton S<strong>ca</strong>le<br />
- Waterloo S<strong>ca</strong>le;<br />
- Braden S<strong>ca</strong>le;<br />
- Sta<strong>di</strong>azione della lesione da decubito;<br />
- Push Tool.<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I. specifiche.<br />
Contenuti:<br />
- Rischio <strong>di</strong> compromissione dell’integrità cutanea;<br />
- Compromissione dell’integrità cutanea;<br />
- Compromissione dell’integrità tissutale.<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi.<br />
Contenuti:<br />
- Le raccomandazioni nella prevenzione e cura delle ulcere da pressione: le Linee <strong>Guida</strong> RNAO<br />
- Le linee guida regionali (Friuli Venezia Giulia-Agenzia Regionale della Sanità – Programma <strong>di</strong> prevenzione<br />
e trattamento delle lesioni da decubito 2006);
- Gli interventi per la prevenzione ed il trattamento delle lesioni da pressione (<strong>di</strong>eta,idratazione, igiene,<br />
mobilizzazione,scelta dei presi<strong>di</strong> , me<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni);<br />
- Scelta del materasso e buon uso degli ausili.<br />
3.Idratazione<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sull’idratazione ed attuare l’accertamento.<br />
Contenuti:<br />
Fattori influenti: inadeguato apporto, per<strong>di</strong>te eccessive.<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
- parametri vitali;<br />
- stato mentale;<br />
- idratazione cute e mucose;<br />
- peso corporeo;<br />
- principali esami (ematocrito, osmolarità e peso specifico urinario).<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I. specifiche.<br />
Contenuti:<br />
Eccessivo volume <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> /Insufficiente volume <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>.<br />
Rischio <strong>di</strong> insufficiente volume <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong><br />
Obiettivi: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi.<br />
Contenuti:<br />
- Monitoraggio del Bilancio idrico delle 24 ore;<br />
- Restrizioni o aumento dell’assunzione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>.<br />
4. Termoregolazione<br />
Obiettivio Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla termoregolazione ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti: ambiente, esercizio fisico, infezioni, <strong>di</strong>sidratazione, farmaci ed alcol)<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
La rilevazione della temperatura corporea con:<br />
- Termometro mercurio;<br />
- Timpanico;<br />
- Termistore.<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche<br />
Contenuti<br />
- Termoregolazione ineffi<strong>ca</strong>ce;<br />
- Rischio <strong>di</strong> alterazione della temperatura corporea<br />
- Ipertermia;<br />
- Ipotermia<br />
- Alterazione del confort.<br />
Obiettivi: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi<br />
Contenuti<br />
- Interventi edu<strong>ca</strong>tivi per la gestione della termoregolazione.<br />
- Assistenza al paziente con febbre/con ipertermia/con ipotermia<br />
- Mantenimento della termoregolazione (appli<strong>ca</strong>zioni <strong>ca</strong>ldo-fredde);<br />
Eliminazione urinaria<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla eliminazione urinaria ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti :posizione del corpo, assunzione e restrizione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>, farmaci, ostacoli mec<strong>ca</strong>nici;<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
<strong>ca</strong>ratteristiche normali ed alterate della <strong>di</strong>uresi (anuria, oliguria, poliuria), della minzione (<strong>di</strong>suria, nicturia,<br />
<strong>di</strong>fficoltà ad iniziare la minzione, stranguria) e delle urine (ematuria, giuria,…)<br />
Rilevare la presenza <strong>di</strong> globo vesci<strong>ca</strong>le;<br />
La scheda minzionale<br />
Urostomie, epicistostomie<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione<br />
- s<strong>ca</strong>la <strong>di</strong> valutazione della qualità della vita correlata all’incontinenza<br />
Obiettivo: Impatto dei problemi sulle attività <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana;<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche<br />
Contenuti<br />
- Ritenzione urinaria;<br />
- Compromessa eliminazione urinaria<br />
- Incontinenza urinaria (da stress, da sforzo, d’urgenza, funzionale, riflessa e da rigurgito);<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi<br />
Contenuti
Interventi edu<strong>ca</strong>tivi per il mantenimento dell’integrità della funzione<br />
Prevenzione delle infezioni urinarie;<br />
Assistenza alla persona portatrice <strong>di</strong> <strong>ca</strong>tetere vesci<strong>ca</strong>le o condom<br />
La gestione delle urostomie (igiene della cute peristomale e sostituzione della sac<strong>ca</strong> <strong>di</strong> raccolta)<br />
In<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni all’uso appropriato dei presi<strong>di</strong> per la gestione dell’incontinenza (pannolone, condom) ed<br />
assistenza alla persona portatrice <strong>di</strong> pannolone o condom<br />
Misura della <strong>di</strong>uresi: giornaliera, oraria<br />
Raccolta <strong>di</strong> un <strong>ca</strong>mpione urine per:<br />
- esame urine completo<br />
- urocoltura da mitto interme<strong>di</strong>o e da <strong>ca</strong>tetere<br />
- stick urine<br />
Eliminazione fe<strong>ca</strong>le<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla eliminazione fe<strong>ca</strong>le ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti: Dieta e assunzione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> immobilità, abitu<strong>di</strong>ni, fattori ambientali, cognitivi e psicologici,<br />
interventi farmacologici e chirurgici, dolore, impiego <strong>di</strong> lassativi)<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
<strong>ca</strong>ratteristiche delle feci; presenza <strong>di</strong> fe<strong>ca</strong>loma.enterostomie<br />
S<strong>ca</strong>la <strong>di</strong> valutazione:<br />
- constipation risk assessment s<strong>ca</strong>le;<br />
- Constipation Assessment s<strong>ca</strong>le.<br />
Impatto dei problemi sulle attività <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana;<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche<br />
Contenuti<br />
- Rischio <strong>di</strong> stipsi<br />
- Stipsi e stipsi precepita<br />
- Diarrea;<br />
- Incontinenza fe<strong>ca</strong>le;<br />
- Alterazione del modello <strong>di</strong> eliminazione intestinale.<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi<br />
Contenuti<br />
Interventi edu<strong>ca</strong>tivi per il mantenimento dell’integrità della funzione ed in <strong>ca</strong>so <strong>di</strong> stipsi o <strong>di</strong>arrea (<strong>di</strong>eta,<br />
liqui<strong>di</strong>, ginnasti<strong>ca</strong> intestinale);<br />
Enteroclisma;<br />
La gestione delle enterostomie (igiene della cute peristomale e sostituzione della sac<strong>ca</strong> <strong>di</strong> raccolta)<br />
Raccolta <strong>di</strong> <strong>ca</strong>mpioni feci per:<br />
- sangue occulto;<br />
- copro coltura.<br />
Sonno e riposo<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sul sonno e riposo ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti (ambiente, abitu<strong>di</strong>ni)<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione<br />
Pittsburg Sleep Qualità Index<br />
Pre-Sleep Arousal S<strong>ca</strong>le<br />
Impatto dei problemi sulle attività <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana;<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche<br />
Contenuti<br />
Disturbo del modello <strong>di</strong> sonno<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi<br />
Contenuti<br />
Garantire il comfort ambientale (luce, temperatura, rumore, igiene del letto)<br />
Garantire il comfort personale:<br />
- igiene personale e della biancheria<br />
- postura<br />
- assunzione <strong>di</strong> alimenti e bevande<br />
- eliminazione<br />
Appli<strong>ca</strong>zione <strong>di</strong> semplici tecniche <strong>di</strong> rilassamento<br />
Favorire i rituali<br />
Cognizione e percezione
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono su cognizione e percezione, percezione e concetto <strong>di</strong> sé e<br />
attuare l’accertamento ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti (i 5 sensi, età, ambiente, esperienze rpecedenti, malattie, farmaci, stato <strong>di</strong> coscienza,<br />
<strong>ca</strong>pacità cognitive)<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione<br />
- Pfeiffer S<strong>ca</strong>le;<br />
Dolore (<strong>ca</strong>ratteristiche del dolore:lo<strong>ca</strong>lizzazione; intensità, qualità, modalità <strong>di</strong> insorgenza e scomparsa,<br />
modello temporale,considerazioni rispetto alle <strong>di</strong>verse fasi della vita;parametri vitali associati alla presenza <strong>di</strong><br />
dolore;percezione e risposta al dolore); fattori che influenzano la risposta algi<strong>ca</strong> (esperienze<br />
passate,cultura,ansia, depressione,età, genere)<br />
S<strong>ca</strong>le mono<strong>di</strong>mensionali <strong>di</strong> valutazione del dolore<br />
- Visual Analogic S<strong>ca</strong>le;<br />
- Numeri<strong>ca</strong>l Rating S<strong>ca</strong>le;<br />
- S<strong>ca</strong>la numeri<strong>ca</strong> verbale<br />
- Face S<strong>ca</strong>le;<br />
- S<strong>ca</strong>la analogi<strong>ca</strong> cromati<strong>ca</strong>.<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche<br />
Contenuti<br />
- Disturbo della percezione sensoriale (Sovrac<strong>ca</strong>rico sensoriale; Deprivazione sensoriale);<br />
- Disorientamento nei pazienti anziani ospedalizzati.<br />
- Dolore acuto e cronico<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi<br />
Contenuti<br />
- Stimolazione;<br />
- Aiuti sensoriali;<br />
- Distrazione.<br />
Ruolo e relazioni<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sul modello <strong>di</strong> ruolo e relazioni e attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti:<br />
Famiglia e relazioni al suo interno: modelli, fattori influenti, alterazioni;<br />
Per<strong>di</strong>ta e afflizione: modelli <strong>di</strong> afflizione e principali manifestazioni,<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione<br />
- speech questionn<strong>ai</strong>re;<br />
- descrittori dell’ansia.<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche<br />
Contenuti<br />
- Compromissione della comuni<strong>ca</strong>zione;<br />
- Compromissione della comuni<strong>ca</strong>zione verbale;<br />
- Ansia;<br />
- Paura.<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi<br />
Contenuti<br />
- Iniziare una relazione;<br />
- Le barriere all’ascolto;<br />
- L’empatia<br />
- La riformulazione<br />
- Interventi infermieristici per la riduzione dell’ansia (ripetere le informazioni, favorire un ambiente tranquillo,<br />
fornire informazioni scritte)<br />
Percezione e concetto <strong>di</strong> sé<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla percezione e sul concetto <strong>di</strong> sé e attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti: malattia, traumi ed interventi sanitari, pensieri e sentimenti)<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione:<br />
Body image rating s<strong>ca</strong>le<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche<br />
Contenuti<br />
- Disturbo dell’autostima;
- Autostima croni<strong>ca</strong>mente s<strong>ca</strong>rsa;<br />
- S<strong>ca</strong>rsa autostima legata alla situazione;<br />
- Disturbo della immagine corporea;<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi<br />
Contenuti<br />
- Il feedback positivo;<br />
- Gruppi <strong>di</strong> auto mutuo <strong>ai</strong>uto;<br />
- Opportunità <strong>di</strong> socializzazione positiva;<br />
- Espressione <strong>di</strong> pensieri e sentimenti realistici.<br />
Stress, coping ed adattamento<br />
Obiettivio: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono su stress, coping e adattamento e attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione:<br />
- stress;<br />
- qualità della vita.<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche<br />
Contenuti<br />
- Coping ineffi<strong>ca</strong>ce della persona;<br />
- Coping <strong>di</strong>fensivo;<br />
- Compromissione dell’adattamento;<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi<br />
Contenuti<br />
- La gestione dello stress;<br />
- Le strategie <strong>di</strong> coping incentrati sul problema e sulle emozioni;<br />
Valori e credenze<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sui valori e le credenze ed attuare l’accertamento<br />
Contenuti<br />
Fattori influenti: società, età, esperienze<br />
Il sistema valoriale, con<strong>di</strong>visione dei signifi<strong>ca</strong>ti <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità, maturità morale, libertà, coscienza, evoluzione,<br />
valore, <strong>di</strong>ritti/doveri, solidarietà;<br />
La Dichiarazione Universale dei <strong>di</strong>ritti dell’uomo e il fenomeno dei <strong>di</strong>ritti del malato;<br />
Le aspettative valoriali dei citta<strong>di</strong>ni in relazione all’evoluzione sociale e alle religioni/filosofie <strong>di</strong> riferimento;<br />
La <strong>di</strong>mensione spirituale;<br />
Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi)<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione:<br />
Spirituality and spiritual <strong>ca</strong>re rating s<strong>ca</strong>le<br />
Obiettivo:Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi e formulare D.I . specifiche<br />
Contenuti<br />
Sofferenza spirituale.<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, eliminare e compensare i problemi<br />
Contenuti<br />
Interventi infermieristici per la salute spirituale, nelle pratiche religiose e nel rapporto con i ministri <strong>di</strong> culto.<br />
Sicurezza<br />
Obiettivo: Identifi<strong>ca</strong>re i fattori che influiscono sulla sicurezza nella somministrazione farmacologia<br />
Contenuti:<br />
Ruolo e responsabilità dell’infermiere in relazione agli altri professionisti nella somministrazione<br />
farmacologi<strong>ca</strong>;<br />
La prescrizione farmacologi<strong>ca</strong>: <strong>ca</strong>ratteristiche, legittimazione della somministrazione dalle 5 R (5 rights- i5<br />
giusti) alle 6 D (6 rights-i 6 <strong>di</strong>ritti).<br />
I requisiti per la somministrazione dei farmaci: gestione sicura dei farmaci e prevenzione degli errori<br />
Il processo <strong>di</strong> gestione dei farmaci: prescrizione, trascrizione, preparazione, <strong>di</strong>stribuzione, somministrazione,<br />
monitoraggio e conservazione<br />
I criteri <strong>di</strong> qualità della farmacoterapia sicura secondo la Joint Commission on accre<strong>di</strong>tation of Health<br />
organization JCAHO<br />
Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi<br />
Contenuti<br />
Somministrazione dei farmaci per via:<br />
- orale e sublinguale;<br />
- inalatoria;<br />
- topi<strong>ca</strong>: appli<strong>ca</strong>zioni cutanee, instillazioni nasali e otologiche, appli<strong>ca</strong>zioni vaginali e rettali.
Bibliografia<br />
CRAVEN R.F., HIRNLE C.J. , Principi fondamentali dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong>, Ed. Ambrosiana, Milano<br />
2007, vol. 1,2:<br />
- Accertamento dei parametri vitali Cap 27, pp 513- 546<br />
- Somministrazione dei farmaci Cap 29, pp 581-611<br />
- Cura <strong>di</strong> sé: Cap. 34, pp. 777-826;<br />
- Mobilità e mec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong> corporea: Cap. 35, pp. 829-878;<br />
- Funzione respiratoria Cap. 36, pp. 885-944;<br />
- Nutrizione e <strong>Me</strong>tabolismo: Equilibrio idroelettrolitico e acido base: Cap. 36, pp. 984-1017;<br />
- Funzione <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolare: Cap. 37, pp. 947-988;<br />
- Nutrizione e metabolismo: Nutrizione: Cap. 37, pp. 1018- 1047;<br />
- Nutrizione e <strong>Me</strong>tabolismo: Integrità della cute e guarigione delle ferite: Cap. 38, pp. 1062-1109;<br />
- Termoregolazione: Cap. 40 , pp. 1148-1170;<br />
- Eliminazione: Eliminazione urinaria: Cap. 41, pp. 1176-1223;<br />
- Eliminazione: Eliminazione intestinale: Cap. 42, pp. 1224-1269;<br />
- Sonno e riposo: Cap. 43, pp. 1270-1294.<br />
- Cognizione e percezione: Cap. 45, pp. 1287-1320 e Cap. 46, pp. 1323-1341.<br />
- Concetto <strong>di</strong> sé: Cap. 48, pp. 1381-1401.<br />
- Ruolo e relazioni Cap. 49, pp. 1403- 1427.<br />
- Coping e gestione dello stress Cap. 51, pp. 1455-1478.<br />
- Valori e credenze Cap. 53, pp1511-1533.<br />
ARTIOLI G., COPELLI P., Assessment <strong>Inf</strong>ermieristico. Approccio orientato alla persona, Poletto E<strong>di</strong>tore, Milano,<br />
2005.<br />
POTTER, A.G. PERRY, <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> generale-clini<strong>ca</strong>, Ed. Sorbona, Napoli 2006, vol. 1,2.<br />
- Somministrazione <strong>di</strong> farmaci, vol 1 <strong>ca</strong>p 20, pp 647-754.<br />
Bibliografia <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />
SMITH S, DUELL D, MARTIN B, <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> Clini<strong>ca</strong>. Dalle abilità base alle avanzate, E<strong>di</strong>zioni Sorbona,<br />
Napoli, <strong>2008</strong>.
II anno<br />
CORSO INTEGRATO DI AREA CHIRURGICA<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: MED/18 Chirurgia generale, MED/24 Urologia,<br />
MED/41 Anestesiologia, MED/08 Anatomia patologi<strong>ca</strong>, MED/45 <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> area chirurgi<strong>ca</strong><br />
Dott.ssa Carla Cedolini<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> in area Chirurgi<strong>ca</strong>, è in grado <strong>di</strong> descrivere<br />
le manifestazioni cliniche, i mec<strong>ca</strong>nismi fisiopatologici, i flussi <strong>di</strong>agnostici ed i rischi/compli<strong>ca</strong>nze dei pazienti<br />
con problemi <strong>di</strong> interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino<br />
e vascolare);<br />
i principali segni e sintomi clinici, i flussi <strong>di</strong>agnostici ed i rischi/compli<strong>ca</strong>nze dei pazienti con problemi <strong>di</strong> salute<br />
<strong>di</strong> interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie <strong>di</strong>sfunzionali;<br />
le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico;<br />
i <strong>di</strong>versi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche (pre, intra e post operatorie), le loro peculiarità<br />
strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza);<br />
le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento<br />
terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) in<strong>di</strong><strong>ca</strong>ndo le ri<strong>ca</strong>dute sul paziente e sull’assistenza<br />
infermieristi<strong>ca</strong>;<br />
i criteri <strong>di</strong> preparazione del paziente all’intervento chirurgico (generali e specifici) anche sulla base dei <strong>di</strong>versi<br />
flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e delle tecniche anestesiologiche adottate;<br />
le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri <strong>di</strong> monitoraggio del<br />
paziente nella fase intra e post operatoria;<br />
le modalità <strong>di</strong> valutazione e <strong>di</strong> gestione del dolore acuto post operatorio;<br />
le <strong>ca</strong>ratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche <strong>di</strong> più frequente riscontro<br />
(tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreati<strong>ca</strong>, polmone, mammella, apparato genitale femminile,<br />
prostata, rene e via escretrice urinaria);<br />
due modelli <strong>di</strong> patologia infiammatoria croni<strong>ca</strong> quali con<strong>di</strong>zioni pre<strong>ca</strong>ncerose: malattia infiammatoria croni<strong>ca</strong><br />
del colon e cirrosi epati<strong>ca</strong>;<br />
il contributo dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> esame anatomo-patologico nell’iter <strong>di</strong>agnostico, terapeutico chirurgico e/o<br />
me<strong>di</strong>co e nel follow up delle patologie considerate;<br />
sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgi<strong>ca</strong>, delle compli<strong>ca</strong>nze e dei rischi intra e post<br />
operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie<br />
pertinente;<br />
il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post<br />
<strong>di</strong>missione.<br />
Chirurgia generale<br />
Obiettivi specifici<br />
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong>:<br />
riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi <strong>di</strong>agnostici ed i rischi/compli<strong>ca</strong>nze dei pazienti con<br />
problemi prioritari <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> interesse chirurgico;<br />
descrivere i principi e le tecniche della terapia chirurgi<strong>ca</strong>;<br />
In<strong>di</strong><strong>ca</strong>re i <strong>di</strong>versi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità organizzative ed<br />
assistenziali;<br />
decidere, sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgi<strong>ca</strong>, delle compli<strong>ca</strong>nze e rischi post<br />
operatori e del percorso terapeutico del paziente, le scelte assistenziali pertinenti.<br />
Programma<br />
Introduzione alla chirurgia<br />
Cenni <strong>di</strong> storia della chirurgia.<br />
Organizzazione <strong>di</strong> un’unità chirurgi<strong>ca</strong> e tipologia <strong>di</strong> percorsi (acuto/non acuto).<br />
Le <strong>ca</strong>ratteristiche del paziente chirurgico.<br />
La gestione del paziente chirurgico affetto da:<br />
addome acuto; occlusione intestinale; polipi del colon; neoplasie del colon-retto; <strong>di</strong>verticoli del colon;<br />
appen<strong>di</strong>cite acuta; neoplasie del tenue; infarto intestinale; malattie infiammatorie intestinali; ittero col<br />
estatico; litiasi biliare; neoplasie del fegato; ipertensione portale; pancreatite acuta e croni<strong>ca</strong>; neoplasie del<br />
pancreas; pseudocisti pancreatiche; patologie proctologiche; neoplasie dell’esofago; malattie funzionali<br />
esofagee; <strong>di</strong>verticoli esofagei; MRGE; compli<strong>ca</strong>nze dell’ulcera gastri<strong>ca</strong> e duodenale; neoplasie<br />
gastriche;neoplasie della mammella; neoplasie del polmone; patologie del me<strong>di</strong>astino;<br />
arteriopatie croniche.
Contesti organizzativi e trattamenti chirurgici: esempi specifici<br />
La chirurgia ambulatoriale: le patologie anali.<br />
Il day surgery: le patologie linfo-venose.<br />
L’unità multi<strong>di</strong>sciplinare: le patologie della mammella.<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezioni frontali con possibile coinvolgimento <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> altri docenti. Simulazione <strong>di</strong> <strong>ca</strong>si clinici. Alla fine <strong>di</strong> ogni<br />
sezione del programma verrà lasciata copia del materiale <strong>di</strong>dattico in forma <strong>di</strong> CD-ROM.<br />
Modalità d’esame<br />
Prova scritta finale me<strong>di</strong>ante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato.<br />
Bibliografia<br />
BRESADOLA, Chirurgi<strong>ca</strong> per le professioni sanitarie, Ed. E<strong>di</strong>SES, Napoli, 2006.<br />
BRUNNER SUDDARTH, Nursing <strong>Me</strong><strong>di</strong>co Chirurgico, volume 1 e 2 Ed. Ambrosiana, Milano, 2001, seconda<br />
e<strong>di</strong>zione.<br />
Urologia<br />
Programma<br />
Introduzione all’urologia:<br />
conoscenza della terminologia urologi<strong>ca</strong> corretta, definizione della fisiopatologia del ciclo vesci<strong>ca</strong>le,<br />
inquadramento dell’anatomia e fisiologia dell’apparato urinario.<br />
Le grosse sindromi urologiche (a):<br />
inquadramento dell’insufficienza renale, inquadramento delle sindromi dolorose dell’alta via escretrice, la<br />
coli<strong>ca</strong> renale, la lombalgia, la gestione infermieristi<strong>ca</strong> del paziente con dolore acuto.<br />
Le gran<strong>di</strong> sindromi urologiche (b):<br />
L’ematuria, <strong>ca</strong>use me<strong>di</strong>che e chirurgiche dell’ematuria, inquadramento <strong>di</strong>agnostico, ematuria dell’alta via<br />
escretrice e sua gestione, ematuria delle basse vie urinarie e sua gestione.<br />
L’iperplasia prostati<strong>ca</strong> benigna e le alterazioni del ciclo vesci<strong>ca</strong>le:<br />
ripercussioni funzionali dell’ostruzione vesci<strong>ca</strong>le, la ritenzione urinaria ostruttiva e non ostruttiva, la terapia<br />
me<strong>di</strong><strong>ca</strong> e chirurgi<strong>ca</strong> dell’iperplasia prostati<strong>ca</strong> benigna. La gestione infermieristi<strong>ca</strong> del paziente con ritenzione<br />
<strong>di</strong> urina.<br />
Le neoplasie dell’apparato urinario (a):<br />
Le neoplasie del rene e dell’epitelio <strong>di</strong> transizione .<br />
Le neoplasie dell’apparato urinario (b):<br />
Il <strong>ca</strong>rcinoma prostatico.<br />
Il Cateterismi vesci<strong>ca</strong>le:<br />
conoscenza dei presi<strong>di</strong> e dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> <strong>ca</strong>teteri vesci<strong>ca</strong>le, la gestione infermieristi<strong>ca</strong> del paziente portatore<br />
<strong>di</strong> <strong>ca</strong>tetere a permanenza, il <strong>ca</strong>teterismo intermittente. Cenni <strong>di</strong> gestione del paziente neurourologico.<br />
Le derivazioni urinarie:<br />
le derivazioni ortotopiche ed eterotopiche, continenti e non continenti, la gestione infermieristi<strong>ca</strong> delle<br />
urostomie, compli<strong>ca</strong>nze metaboliche delle derivazioni urinarie.<br />
Anestesiologia<br />
Programma<br />
Valutazione preoperatoria: dalla chirurgia ambulatoriale alla chirurgia maggiore.<br />
Digiuno preoperatorio: nuove linee guida.<br />
Anestesia: Starter, anestetici inalatori, oppioi<strong>di</strong>, miorilassanti. Principali tecniche <strong>di</strong> anestesia generale<br />
(inalatoria ed endovenosa) e loco-regionale (perdurale, etto colitee, periferi<strong>ca</strong>). I ventilatori per anestesia.<br />
Monitoraggio intraoperatorio: ECG, Capnometria, Pressione arteriosa non invasiva ed altre tecniche non<br />
invasive.<br />
Dolore acuto postoperatorio.<br />
Bibliografia<br />
ROMANO E., Anestesia – I Principi e le Tecniche, Casa Ed. Utet.<br />
ROSEN P., Emergency <strong>Me</strong><strong>di</strong>cine: Volume 1 e 2, Casa Ed. Mosby II E<strong>di</strong>z.<br />
MILLER R.D., Anesthesia, Casa Ed. Churchill Livingstone III E<strong>di</strong>z.<br />
CIVETTA J.M., Criti<strong>ca</strong>l Care, Casa Ed. J.B. Lippincott, Philadelphia, 1988.<br />
Textbook of advanced <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ac life support, Casa ed. Ameri<strong>ca</strong>n Heart Association II E<strong>di</strong>z.<br />
Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support, Casa Ed. Ameri<strong>ca</strong>n Heart Association.<br />
Criti<strong>ca</strong>l Care Diagnosis & Treatment, E<strong>di</strong>ted by F. S. Bongard & D. Y Sue. Lange <strong>Me</strong><strong>di</strong><strong>ca</strong>l Book.<br />
Emergency Diagnosis & Treatment, E<strong>di</strong>ted by C.E. Saunders & M.T. Ho – Lange <strong>Me</strong><strong>di</strong><strong>ca</strong>l Book.<br />
NOVELLI ET ALTRI, Anestesia, Rianimazione ed Emergenze <strong>Me</strong><strong>di</strong>co-Chirurgiche, Ed. Gnocchi, Napoli.
Anatomia patologi<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong> descrivere gli aspetti anatomo-patologici delle principali patologie<br />
trattate nei corsi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina e chirurgia.<br />
Programma<br />
Apparato <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolare:<br />
Car<strong>di</strong>opatia ischemi<strong>ca</strong> e compli<strong>ca</strong>nze.<br />
Patologia valvolare.<br />
Apparato Respiratorio:<br />
Tumori polmonari.<br />
Patologia pleura.<br />
Apparato <strong>di</strong>gerente:<br />
Gastriti, Esofagiti, Esofago <strong>di</strong> Barrett.<br />
Malattia infiammatoria croni<strong>ca</strong> intestinale (morbo <strong>di</strong> Chron, colite ulcerativa).<br />
Tumori gastroenterici, (compresi adenomi e polipi).<br />
Mammella:<br />
Patologie benigne comuni.<br />
Tumori.<br />
Apparato genito-urinario:<br />
Patologie benigne e non a <strong>ca</strong>rico della Prostata.<br />
Patologie benigne e non a <strong>ca</strong>rico della Vesci<strong>ca</strong>.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
<strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> area chirurgi<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Conoscere le <strong>ca</strong>ratteristiche strutturali ed organizzative “dell’Area Chirurgi<strong>ca</strong>”. Identifi<strong>ca</strong>re i principali<br />
problemi del paziente nella fase preoperatoria. Identifi<strong>ca</strong>re i principali interventi da attuare in fase<br />
preoperatoria. Identifi<strong>ca</strong>re i principali problemi ed interventi nella fase intraoperatoria. Identifi<strong>ca</strong>re i principali<br />
problemi ed interventi nella fase postoperatoria.<br />
Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e post-oprtaoria al paziente affetto da<br />
patologia tumorale dell’esofago. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e postoperatoria<br />
al paziente affetto da patologia tumorale a <strong>ca</strong>rico dello stomaco. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi<br />
fondamentali dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente affetto da patologia tumorale colo-rettale, da<br />
patologia <strong>di</strong>verticolare (<strong>di</strong>verticolite e <strong>di</strong>verticolosi) e da patologie infiammatorie dell’intestino (appen<strong>di</strong>colite,<br />
morbo do Crohn e rettocolite ulcerosa). Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e<br />
post-operatoria al paziente affetto da neoplasia epati<strong>ca</strong> e colecistite. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi<br />
fondamentali dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente affetto da neoplasia del pancreas e<br />
pancreatite. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente<br />
sottoposto ad intervento <strong>di</strong> pneumonectomia. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza<br />
pre- e post-operatoria alla paziente sottoposto ad intervento <strong>di</strong> mastectomia. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi<br />
fondamentali dell’assistenza pre e post-operatoria al paziente sottoposto ad intervento <strong>di</strong> prostatectomia<br />
ra<strong>di</strong><strong>ca</strong>le e cistectomia. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre e post-operatoria al<br />
paziente sottoposto ad intervento <strong>di</strong> innesto protesico aortico (STENT).<br />
Programma<br />
Dipartimento chirurgico (unità operativa, ambulatorio prericoveri, ambulatorio post, Sale Operatorie, Day<br />
Surgery);<br />
I <strong>di</strong>fferenti modelli organizzativi (il modello funzionale, il team nursing, primary nursing, nurse <strong>ca</strong>se<br />
management, per intensità <strong>di</strong> cure);<br />
Le <strong>di</strong>fferenti meto<strong>di</strong>che chirurgiche (chirurgia laparotomia, laparoscopi<strong>ca</strong>, endoscopi<strong>ca</strong>, roboti<strong>ca</strong>);<br />
Gli strumenti della pianifi<strong>ca</strong>zione assistenziale (clini<strong>ca</strong>l pathway, piani <strong>di</strong> assistenza personalizzati, il piano <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>missione);<br />
I <strong>di</strong>fferenti modelli organizzativi/ strutturali l’impatto sul paziente (percorsi veloci, tempi <strong>di</strong> ricovero, presenza<br />
<strong>di</strong> accompagnatore, ferita chirurgi<strong>ca</strong>, immobilità);<br />
I <strong>di</strong>fferenti modelli organizzativi/strutturali e l’impatto sull’infermiere (competenze necessarie: relazionali,<br />
organizzative, <strong>di</strong> integrazione, cliniche).<br />
Il PNMDS: (Perioperative Nursing Minimum Data Set): l’accertamento preoperatorio: gli standard dell’AORN<br />
(Association of Operating Room Nursing): con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute e terapie in atto, con<strong>di</strong>zioni fisiche, stato
emtotivo, cultura e credenze, comprensione rispetto alle procedure, percezioni del paziente, precedenti<br />
esperienze);<br />
Il PNMDS: (Perioperative Nursing Minimum Data Set): l’edu<strong>ca</strong>zione preoperatoria- i principali interventi-<br />
(esercizi per migliorare la funzione respiratoria, circolatoria, strategie per il trattamento del dolore, per ridurre<br />
l’ansia, per la ripresa della mobilità e autonomia nelle ADL)<br />
La preparazione fisi<strong>ca</strong> del paziente (tricotomia, preparazione intestinale, preparazione della cute)<br />
Preparazione del paziente nella giornata dell’intervento (preanestesia, documentazione, preparazione della<br />
stanza <strong>di</strong> accoglimento, assistenza <strong>ai</strong> familiari, Check list preoperatoria)<br />
La sicurezza nell’accompagnamento del paziente in Sala Operatoria (effetti personali del paziente, profilassi<br />
antibioti<strong>ca</strong>, ausili per il trasporto).<br />
L’accoglimento del paziente in sala operatoria e l’accertamento dell’identità del sito e della procedura<br />
chirurgi<strong>ca</strong>;<br />
Preparazione del paziente all’anestesia generale e loco regionale (epidurale e spinale): posizioni del<br />
paziente, monitoraggi;<br />
La gestione sicura del paziente:<br />
- L’inserimento dei vari devices (intubazione tracheale (collaborazione), SNG, CVP, CV, CVC<br />
(collaborazione): procedura -, rischi e compli<strong>ca</strong>nze potenziali, gestione in base all’EBN;<br />
- Il paziente allergico al lattice: standard ASPN (Ameri<strong>ca</strong>n Society of Perianesthesia Nursing);<br />
- Il posizionamento del paziente sul lettino operatorio e le attenzioni per la prevenzione delle LDD e delle<br />
lesioni nervose;<br />
- La prevenzione dell’ipotermia accidentale;<br />
- Il monitoraggio intraoperatorio (SaO2, <strong>di</strong>uresi, temperatura, PA)<br />
- La fase <strong>di</strong> risveglio ed il monitoraggio;<br />
- La <strong>di</strong>missione del paziente dalla sala operatoria (Aldrete Score).<br />
Il monitoraggio postoperatorio (PA, FP, SaO2 e fr, <strong>di</strong>uresi e ferita): nelle prime 24 ore e successivo, in basse<br />
alla stratifi<strong>ca</strong>zione del rischio;<br />
Il <strong>di</strong>scomfort del paziente chirurgico (sete, dolore lo<strong>ca</strong>le e nei movimenti, mal <strong>di</strong> gola): interventi autonomi e<br />
collaborativi;<br />
Le problematiche postoperatorie con particolare riferimento <strong>ai</strong> dati signifi<strong>ca</strong>tivi da raccogliere-s<strong>ca</strong>le <strong>di</strong><br />
valutazione e <strong>ai</strong> principali interventi da attuare:<br />
- nausea e vomito (fattori <strong>di</strong> rischio e strategie per controllare la PONV)<br />
- dolore (VAS, NRS – le principali modalità <strong>di</strong> controllo del dolore postoperatorio, i principali farmaci utilizzati<br />
(effetti collaterali);<br />
- emorragie (segni clinici ed interventi: postura, accesso venoso ed impli<strong>ca</strong>zioni infermieristiche nella<br />
gestione della trasfusione <strong>di</strong> emocomponenti);<br />
- ritenzione urinaria<br />
- ileo paralitico (fattori <strong>di</strong> rischio e strategie per controllare questa compli<strong>ca</strong>nza);<br />
- compli<strong>ca</strong>nze respiratorie ((fattori <strong>di</strong> rischio e ginnasti<strong>ca</strong> respiratoria)<br />
- la gestione del sito chirurgico (ferita chirurgi<strong>ca</strong> e drenaggi);<br />
- le tromboflebiti: il ruolo infermieristico nella somministrazione della terapia anticoagulante e la<br />
mobilizzazione precoce);<br />
- <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni idrici (fattori <strong>di</strong> rischio, monitoraggio attraverso il bilancio idrico e PVC);<br />
- il delirio postchirurgico (fattori <strong>di</strong> rischio e interventi);<br />
- la ripresa dell’alimentazione;<br />
- incoraggiare l’attività e promuovere la cura <strong>di</strong> sé;<br />
- la <strong>di</strong>missione del paziente chirurgico (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione del paziente o delle persone <strong>di</strong><br />
riferimento, la garanzia della continuità assistenziale).<br />
L’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e strumentali specifici<br />
(broncoscopia, Rx Tubo <strong>di</strong>gerente, Ph-metria e manometria esofagea).<br />
La valutazione preoperatoria dello stato nutrizionale del paziente.<br />
Le principali terapie nutrizionali <strong>di</strong> supporto da utilizzare nella fase pre e post-operatoria (NPT, NE e <strong>di</strong>eta:<br />
impli<strong>ca</strong>zioni infermieristiche nella gestione, principali compli<strong>ca</strong>nze ed interventi).<br />
Assistenza post-operatoria al paziente sottoposto a intervento <strong>di</strong> esofagectomia: gestione dei drenaggi<br />
(addominali, cervi<strong>ca</strong>li e toracici) in relazione alla tecni<strong>ca</strong> chirurgi<strong>ca</strong> e problematiche inerenti la ripresa<br />
dell’alimentazione, la fisiochinesi respiratoria.<br />
La gestione della <strong>di</strong>missione del paziente: informazione/edu<strong>ca</strong>zione al paziente rispetto alla <strong>di</strong>eta, alla<br />
gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere.<br />
La gestione dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e strumentali<br />
specifici (gastroscopia, Rx Tubo <strong>di</strong>gerente, Gastrographin).<br />
La pianifi<strong>ca</strong>zione dell’assistenza al paziente sottoposto a gastroresezione o gastrectomia: la preparazione<br />
preoperatoria, le principali compli<strong>ca</strong>nze postoperatorie, la gestione dei drenaggi in relazione alla tecni<strong>ca</strong><br />
chirurgi<strong>ca</strong> e le problematiche inerenti la ripresa dell’alimentazione
la gestione della <strong>di</strong>missione : informazione/edu<strong>ca</strong>zione al paziente rispetto alla <strong>di</strong>eta, alla gestione della ferita<br />
e alle problematiche che potrebbero insorgere.<br />
La pianifi<strong>ca</strong>zione dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e<br />
strumentali specifici (colonscopia, Rx clisma opaco, Rx clisma del tenue (son<strong>di</strong>no per clisma del tenue,<br />
tipologia e modalità <strong>di</strong> posizionamento), AGF).<br />
La pianifi<strong>ca</strong>zione dell’assistenza al paziente sottoposto a resezione coli<strong>ca</strong> o resezione del retto:<br />
preparazione preoperatoria, le principali compli<strong>ca</strong>nze post-operatorie, la gestione dei drenaggi in relazione<br />
alla tecni<strong>ca</strong> chirurgi<strong>ca</strong> e la ripresa dell’alimentazione.<br />
L’assistenza al paziente stomizzato: gestione della stomia, <strong>ca</strong>nalizzazione, irrigazione ed edu<strong>ca</strong>zione<br />
all’autogestione.<br />
Il paziente affetto da rettocolite e morbo <strong>di</strong> Crohn: <strong>di</strong>fferenziazione <strong>di</strong> aspetti assistenziali (aspetti psicologici,<br />
trattamento farmacologico, <strong>di</strong>eta, stili <strong>di</strong> vita).<br />
La gestione della <strong>di</strong>missione del paziente: informazione/edu<strong>ca</strong>zione al paziente rispetto alla <strong>di</strong>eta, alla<br />
gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere.<br />
La pianifi<strong>ca</strong>zione dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e<br />
strumentali specifici (Biopsia epati<strong>ca</strong> transcutanea, ERPC).<br />
La preparazione preoperatoria del paziente che deve essere sottoposto a resezione epati<strong>ca</strong>.<br />
Le principali compli<strong>ca</strong>nze postoperatorie e la gestione dei drenaggi compreso il tubo <strong>di</strong> Kehr.<br />
Impli<strong>ca</strong>zioni assistenziali nel trattamento non chirurgico (alcolizzazione e ra<strong>di</strong>ofrequenza)<br />
La gestione della <strong>di</strong>missione del paziente: informazione/edu<strong>ca</strong>zione al paziente rispetto alla <strong>di</strong>eta, alla<br />
gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere.<br />
La preparazione del paziente che deve essere sottoposto a resezione pancreati<strong>ca</strong> o a<br />
duodenocefalopancreasectomia.<br />
Le principali compli<strong>ca</strong>nze postoperatorie, la gestione e dei drenaggi, dell’alimentazione post-operatoria,<br />
monitoraggio e gestione della glicemia<br />
La gestione della <strong>di</strong>missione del paziente: informazione/edu<strong>ca</strong>zione al paziente rispetto alla <strong>di</strong>eta, alla<br />
gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere.<br />
La preparazione del paziente che deve essere sottoposto a pneumonectomia, la fisiochinesi respiratoria.<br />
Le principali compli<strong>ca</strong>nze postoperatorie, la gestione dei drenaggi, dell’alimentazione post-operatoria, e la<br />
prevenzione delle infezioni respiratorie.<br />
La gestione della <strong>di</strong>missione del paziente: informazione/edu<strong>ca</strong>zione al paziente rispetto alla <strong>di</strong>eta, alla<br />
gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere.<br />
La preparazione della paziente che deve essere sottoposto a mastectomia<br />
Le principali compli<strong>ca</strong>nze postoperatorie, la gestione dei drenaggi e della riabilitazione motoria<br />
La gestione della <strong>di</strong>missione del paziente: informazione/edu<strong>ca</strong>zione al paziente rispetto alla <strong>di</strong>eta, alla<br />
gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere.<br />
La pianifi<strong>ca</strong>zione dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e<br />
strumentali specifici: ecografia e biopsia prostati<strong>ca</strong>, urografia, test funzionalità erettile).<br />
La preparazione preoperatoria (consenso informato).<br />
Le principali compli<strong>ca</strong>nze postoperatorie (imme<strong>di</strong>ate e tar<strong>di</strong>ve), gestione dei drenaggi compresi gli splinting,<br />
gestione del <strong>ca</strong>tetere vesci<strong>ca</strong>le, la gestione dell’urostomia.<br />
La gestione della <strong>di</strong>missione del paziente: informazione/edu<strong>ca</strong>zione necessarie al paziente rispetto alla<br />
<strong>di</strong>eta, alla gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere.<br />
La pianifi<strong>ca</strong>zione dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e<br />
strumentali specifici: Angio TAC, RMN.<br />
La preparazione preoperatoria (l’edu<strong>ca</strong>zione alla prevenzione emboliche, edu<strong>ca</strong>zione alla mobilizzazione<br />
post-operatoria).<br />
Le principali compli<strong>ca</strong>nze postoperatorie (imme<strong>di</strong>ate e tar<strong>di</strong>ve), rischio <strong>di</strong> sanguinamento, rischio <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>minuzione della perfusione tessutale periferi<strong>ca</strong> agli arti inferiori (monitoraggio polsi periferici, colorito e<br />
temperatura della cute), al comparto renale (monitoraggio della <strong>di</strong>uresi, creatininemia ed azotemia), al<br />
comparto intestinale (infarto intestinale – segni e sintomi) e monitoraggio del paziente in relazione alla<br />
terapia farmacologi<strong>ca</strong> per il controllo dei valori pressori.<br />
La gestione della <strong>di</strong>missione del paziente: informazione/edu<strong>ca</strong>zione necessarie al paziente rispetto alla<br />
terapia anticoagulante, e alle problematiche che potrebbero insorgere.<br />
Bibliografia<br />
BRESADOLA V. ET AL., Chirurgia per le professioni sanitarie, E<strong>di</strong>SES, Napoli, 2006:<br />
- Capitolo 2 – La presa in <strong>ca</strong>rico dei pazienti chirurgici: pag 7-20;<br />
- Capitolo 3 – L’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> generale perioperatoria: pag 23-32;<br />
- Capitolo 5 – L’anestesia nel paziente chirurgico: pag 51-59;<br />
- Capitolo 8 -.Aspetti assistenziali nel paziente operato <strong>di</strong> resezione esofagea: pag 94;<br />
- Capitolo 9 – Aspetti assistenziali nel paziente operato per neoplasia dello stomaco: pag 111;
- Capitolo 11 – Aspetti assistenziali nel paziente operato <strong>di</strong> resezione coli<strong>ca</strong>: 143;<br />
- Capitolo 13 – Aspetti assistenziali nel paziente operato <strong>di</strong> colecistectomia laparoscopi<strong>ca</strong>, portatore <strong>di</strong> tubo<br />
<strong>di</strong> Kher, resezione epati<strong>ca</strong>: pag 163, 165, 181;<br />
- Capitolo 14 – Aspetti assistenziali nel paziente operato <strong>di</strong> resezione pancreati<strong>ca</strong>: pag 197;<br />
- Capitolo 18 – Aspetti assistenziali nel paziente operato <strong>di</strong> resezione polmonare: pag 235;<br />
- Capitolo 20 – Aspetti assistenziali nella paziente operata <strong>di</strong> mastectomia: pag 257;<br />
- Capitolo 21 – Aspetti assistenziali nel paziente operato per aneurisma dell’aorta addominale;<br />
BRUNNER, SUDDART, Nursing me<strong>di</strong>co-Chirurgico, volume n. 1 e 2, Ed Ambrosiana, Milano, 2001:<br />
- Unità 4: Organizzazione e concetti <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong> perioperatopria: pag 366-428;<br />
- Capitolo 16 - Organizzazione dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> preoperatoria;<br />
- Capitolo 17: Organizzazione dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> intraoperatoria;<br />
- Capitolo 18: Organizzazione dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> postoperatoria;<br />
- Capitolo 22 – Modalità <strong>di</strong> assistenza respiratoria: pag 595-610;<br />
- Capitolo 28 – Valutazione ed assistenza <strong>di</strong> pazienti con <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni vascolari e della circolazione periferi<strong>ca</strong>;<br />
- Capitolo 32 – Assistenza al paziente con patologie orali ed esofagee: pag 565-567;<br />
- Capi6tolo 33 – Intubazione gastrointestinale e terapia nutrizionale: pag 970-995;<br />
- Capitolo 34 – Assistenza a pazienti con patologie gastriche e duodenali: pag 1113-1118;<br />
- Capitolo 35 – Assistenza a pazienti con patologie intestinali e rettali: pag 1033-1034/ 1040-1043/1055-<br />
1063;<br />
- Capitolo 36 – Valutazione ed assistenza <strong>di</strong> pazienti con patologie epatiche e biliari: pag 1129-1131;<br />
- Capitolo 41 – Trattamento del paziente con patologie urinarie e renali: 1374-1378;<br />
- Capitolo 44 – Assistenza a pazienti con patologie mammarie: pag 110-117;<br />
- Capitolo 45 – Accertamento e trattamento delle patologie del sistema riproduttivo maschile: pag 148-152.<br />
MANGRAM A. J., HORAN T. C., PEARSON M. L. ET AL. CDC Guideline for prevention of surgi<strong>ca</strong>l site infection.<br />
<strong>Inf</strong>ections Control and Hospital Epidemiology, 1999 20 (4): 247-278;<br />
O’ GRADY NP., ALEXANDER M., DELLINGER EP, ET AL CDC Guidelinee for prevention of intravascular Catheterrelated<br />
infections. Racommandations and Reports: Morbi<strong>di</strong>ty and Mortality Weekly Report, 2002; 51:1-290.<br />
CORSO INTEGRATO DI AREA MEDICA<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: MED/09 <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina interna, MED/17 Malattie infettive, MED/14 Nefrologia,<br />
MED/35 Dermatologia, MED/45 <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> area me<strong>di</strong><strong>ca</strong><br />
Dott. Antonio Maestri<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> Area <strong>Me</strong><strong>di</strong><strong>ca</strong>, è in grado <strong>di</strong> descrivere<br />
l’epidemiologia, i mec<strong>ca</strong>nismi fisipatologici, le basi patogenetiche, i flussi <strong>di</strong>agnostici, terapeutici e riabilitativi<br />
dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolari (fattori <strong>di</strong> rischio,<br />
<strong>ca</strong>r<strong>di</strong>opatia ischemi<strong>ca</strong>, scompenso <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco, ipertensione arteriosa); dell’apparato <strong>di</strong>gerente (malattie del<br />
fegato acute e croniche, cirrosi epati<strong>ca</strong> con le sue compli<strong>ca</strong>nze, <strong>di</strong>arree e malassorbimenti, pancreatici acute<br />
e croniche); <strong>di</strong>abete e sue compli<strong>ca</strong>nze, squilibri elettrolitici;<br />
gli elementi <strong>di</strong> base interpretativi del tracciato elettro<strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ografico e dell’equilibrio acido base utili alla<br />
comprensione dei problemi del paziente;<br />
le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend<br />
epidemiologici;<br />
i quadri clinici prioritari, le modalità <strong>di</strong> accertamento e <strong>di</strong> monitoraggio, i rischi e le compli<strong>ca</strong>nze, le strategie<br />
terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via emati<strong>ca</strong>, aerea, oro-fe<strong>ca</strong>le e<br />
per contatto,<br />
le competenze infermieristiche nella gestione dei farmaci <strong>di</strong> interesse infettivologico;<br />
il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso;<br />
i principali quadri, la <strong>di</strong>agnosti<strong>ca</strong> strumentale e non, i principali rischi e compli<strong>ca</strong>nze, le strategie<br />
terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosi<strong>ca</strong>,<br />
nefriti<strong>ca</strong>, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, <strong>di</strong>alizzato e <strong>ca</strong>n<strong>di</strong>dato/sottoposto al trapianto <strong>di</strong> rene);<br />
le lesioni dermatologiche <strong>di</strong> base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate<br />
della cute (nevi/melanomi);<br />
ed intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando<br />
tecniche <strong>di</strong> me<strong>di</strong><strong>ca</strong>zione avanzate;<br />
il rischio <strong>di</strong> contagio e le strategie <strong>di</strong> prevenzione delle malattie parassitarie della cute (s<strong>ca</strong>bbia, micosi,<br />
pe<strong>di</strong>culosi);<br />
le <strong>ca</strong>ratteristiche strutturali, dei processi <strong>di</strong> lavoro e dei percorsi <strong>di</strong> cura nei <strong>di</strong>versi contesti in cui sono presi<br />
in <strong>ca</strong>rico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche;
i fattori s<strong>ca</strong>tenanti la riacutizzazione, le modalità <strong>di</strong> accertamento clinico, i criteri <strong>di</strong> monitoraggio dei pazienti<br />
con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici;<br />
le strategie <strong>di</strong> prevenzione, edu<strong>ca</strong>zione terapeuti<strong>ca</strong> e <strong>di</strong> sviluppo del self-<strong>ca</strong>re del paziente con<br />
problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche;<br />
le strategie per garantire la <strong>di</strong>missione del paziente, riconoscere tempestivamente i pazienti a <strong>di</strong>missione<br />
<strong>di</strong>fficile ed assicurare la continuità delle cure.<br />
<strong>Me</strong><strong>di</strong>cina interna<br />
Obiettivi specifici<br />
Al termine lo studente dovrà:<br />
Descrivere gli aspetti fondamentali concernenti la <strong>di</strong>agnosi, il trattamento e la riabilitazione delle patologie<br />
internistiche maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie;<br />
Aver acquisito la <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> osservare e descrivere i segni e i sintomi che il paziente presenta;<br />
Saper in<strong>di</strong>viduare nel colloquio con il paziente i dati anamnestici utili ad orientare il lavoro <strong>di</strong>agnostico;<br />
Definire il ruolo, le competenze e le specifiche responsabilità dell'infermiere nell'attuazione del processo<br />
assistenziale, in particolare quelle relative all'esecuzione <strong>di</strong> interventi assistenziali inter<strong>di</strong>pendenti (attuazione<br />
<strong>di</strong> prescrizioni <strong>di</strong>agnostico-terapeutiche, assistenza <strong>ai</strong> proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>agnostici…).<br />
Programma<br />
Richiami generali sulle nozioni <strong>di</strong> patologia e fisiopatologia acquisite nel primo anno <strong>di</strong> corso, con particolare<br />
riferimento al signifi<strong>ca</strong>to della rilevazione dei parametri vitali e le principali manifestazioni cliniche quali<br />
<strong>di</strong>spnea, cianosi, edema, shock, dolore.<br />
Apparato <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolare.<br />
Ipertensione arteriosa.<br />
Valvulopatie.<br />
Car<strong>di</strong>opatia ischemi<strong>ca</strong>.<br />
Aritmie (fibrillazione atriale e ventricolare, flutter atriale e ventricolare, blocco atrio-ventricolare).<br />
Insufficienza <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>a<strong>ca</strong>, scompenso <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco, edema polmonare acuto.<br />
Cuore Polmonare Cronico.<br />
Apparato respiratorio.<br />
Insufficienza respiratoria, asma bronchiale, bronchite croni<strong>ca</strong>.<br />
Malattia polmonare croni<strong>ca</strong> ostruttiva.<br />
<strong>Inf</strong>ezioni dell'apparato respiratorio (polmonite, bronchite).<br />
Tromboembolia polmonare.<br />
Apparato gastrointestinale.<br />
Esofagite e reflusso gastroesofageo.<br />
Gastrite.<br />
Morbo <strong>di</strong> Crohn.<br />
Colite ulcerosa.<br />
Morbo celiaco.<br />
Malattie del fegato e vie biliari.<br />
Cirrosi epati<strong>ca</strong>.<br />
Ipertensione portale.<br />
Encefalopatia epati<strong>ca</strong>.<br />
Malattie del sistema endocrino e del metabolismo.<br />
Gotta.<br />
Diabete mellito.<br />
Malattie della tiroide e paratiroi<strong>di</strong> (iper/ipotiroi<strong>di</strong>smo, iper/ipoparatiroi<strong>di</strong>smo).<br />
Malattie dei surreni (sindrome <strong>di</strong> Cushing, aldosteronismo).<br />
Malattie ipofisarie (gigantismo, acromegalia).<br />
Malattie del tessuto connettivo e vasculiti.<br />
Artrite reumatoide.<br />
LES.<br />
Poliarterite nodosa.<br />
Bibliografia<br />
R. MASSINI, <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina Interna, II ed., McGraw-Hill.<br />
P. MOIRAGHI, La Nuova Patologia <strong>Me</strong><strong>di</strong><strong>ca</strong> e <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> clini<strong>ca</strong>, E<strong>di</strong>zioni <strong>Me</strong><strong>di</strong>co Scientifiche.<br />
A. ANTONACI, <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina Clini<strong>ca</strong>, Masson.<br />
Malattie infettive<br />
Obiettivi specifici<br />
Al termine lo studente dovrà:<br />
Conoscere i principali modelli epidemiologici <strong>di</strong> storia naturale delle malattie infettive;<br />
Conoscere i rapporti reciproci dei tre vertici del triangolo epidemiologico: agente-Ospite-ambiente;<br />
Descrivere le <strong>ca</strong>ratteristiche del ruolo edu<strong>ca</strong>tivo dell'infermiere per la prevenzione e <strong>di</strong>ffusione delle malattie<br />
infettive;
Identifi<strong>ca</strong>re gli aspetti che nell'esercizio della professione infermieristi<strong>ca</strong> possono costituire fattori <strong>di</strong> rischio<br />
per l'operatore stesso.<br />
Programma<br />
Sistema immunitario.<br />
Epidemiologia malattie infettive.<br />
Modalità <strong>di</strong> trasmissione e <strong>di</strong>ffusione: concetto e modalità <strong>di</strong> isolamento.<br />
AIDS.<br />
Epatiti virali acute e croniche.<br />
<strong>Me</strong>ningiti.<br />
TBC.<br />
Malaria.<br />
Botulismo.<br />
Rabbia, tetano, toxoplasmosi.<br />
Profilassi generale e specifi<strong>ca</strong> delle malattie infettive.<br />
Rischi per la salute nella professione infermieristi<strong>ca</strong>: rischio biologico, pre<strong>ca</strong>uzioni standard.<br />
Controllo e prevenzione delle I.O.<br />
Sistemi <strong>di</strong> controllo e sorveglianza.<br />
Normativa <strong>di</strong> riferimento (gestione rifiuti, alimenti).<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Nefrologia<br />
Programma<br />
Segni e sintomi delle malattie renali:<br />
valutazione quantitativa e qualitativa<br />
della <strong>di</strong>uresi (e sue impli<strong>ca</strong>zioni), alterazione<br />
dei parametri ematici relativi a<br />
<strong>di</strong>sfunzioni renali.<br />
Le glomerulonefriti, le nefropatie tubulointerstiziali,<br />
le infezioni delle vie urinarie.<br />
L’insufficienza renale acuta e croni<strong>ca</strong>.<br />
La terapia sostitutiva dell’insufficienza<br />
renale avanzata.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia sarà fornita dal docente<br />
all’inizio delle lezioni.<br />
Dermatologia<br />
Obiettivi specifici<br />
Il corso si prefigge <strong>di</strong> presentare una panorami<strong>ca</strong> delle principali malattie cutanee e veneree.<br />
Al termine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze per:<br />
Riconoscere le più comuni malattie dermatologiche e veneree;<br />
Osservare, descrivere e riferire segni e sintomi cutanei;<br />
Riconoscere eventuali fattori <strong>di</strong> rischio per il paziente, per sé e per gli altri;<br />
Identifi<strong>ca</strong>re le problematiche <strong>di</strong> assistenza e gestione del paziente dermatologico;<br />
Gestire la terapia farmacologia topi<strong>ca</strong> e sistemi<strong>ca</strong> monitorando i risultati e gli effetti collaterali.<br />
Programma<br />
Cenni <strong>di</strong> anatomia morfologi<strong>ca</strong>, istologia e fisiologia della cute.<br />
Semeioti<strong>ca</strong> dermatologi<strong>ca</strong>.<br />
Dermatiti da virus, batteri, miceti, parassiti.<br />
Orti<strong>ca</strong>ria.<br />
Acne.<br />
Eczemi.<br />
Psoriasi.<br />
Patologie cutanee da farmaci.<br />
Malattie bollose ed immunitarie.<br />
Genodermatosi.<br />
Nevi.<br />
Neoplasie cutanee.
Malattie veneree.<br />
Ustioni.<br />
Terapia dermatologi<strong>ca</strong>.<br />
Bibliografia<br />
G. LEIGHEB, Testo e Atlante <strong>di</strong> Dermatologia, E<strong>di</strong>mes.<br />
T. CAINELLI, A. GIANNETTI, A. REBORA, Manuale <strong>di</strong> Dermatologia <strong>Me</strong><strong>di</strong><strong>ca</strong> e Chirurgi<strong>ca</strong>, McGraw-Hill.<br />
A. DU VIVIER, Testo Atlante <strong>di</strong> Dermatologia Clini<strong>ca</strong>, UTET.<br />
R.H. CHAMPION, J.L. BURTON, D.A. BURNS. S.M, BREATHNACH, Textbook of Dermatology, Blackwell Scientific<br />
Publi<strong>ca</strong>tions.<br />
<strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> area me<strong>di</strong><strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Sviluppare competenze infermieristiche <strong>di</strong> sorveglianza notturna e <strong>di</strong>urna dei pazienti:<br />
garantire interventi finalizzati alla sorveglianza sia notturna che <strong>di</strong>urna dei pazienti ricoverati.<br />
Sviluppare competenze <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong> alle persone con <strong>di</strong>abete <strong>di</strong> primo e secondo tipo<br />
usando il metodo clinico. Sviluppare competenze <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong> alle persone con scompenso<br />
<strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco utilizzando il metodo clinico. Sviluppare competenze <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong> con problematiche<br />
respiratorie (BPCO, Asma) utilizzando il metodo clinico. Sviluppare competenze <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong><br />
alle persone con cirrosi epati<strong>ca</strong> utilizzando il metodo clinico. Sviluppare competenze <strong>di</strong> assistenza<br />
infermieristi<strong>ca</strong> alla persona con insufficienza renale utilizzando il metodo clinico. Sviluppare competenze <strong>di</strong><br />
assistenza infermieristi<strong>ca</strong> per i pazienti con ipertensione arteriosa utilizzando il metodo clinico.<br />
Dimostrare <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong>:<br />
analisi (<strong>di</strong>agnosi infermieristi<strong>ca</strong>);<br />
formulazione <strong>di</strong> obiettivi;<br />
definizione degli interventi assistenziali;<br />
in<strong>di</strong>viduazione degli esiti attesi.<br />
Sviluppare competenze <strong>di</strong> Wound Care.<br />
Dimostrare <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong>:<br />
Identifi<strong>ca</strong>zione tipologia <strong>di</strong> Ulcere;<br />
Riconoscere le tipologie <strong>di</strong> me<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni e il loro uso.<br />
Programma<br />
Definizione e obiettivi della sorveglianza infermieristi<strong>ca</strong>;<br />
Ricer<strong>ca</strong> infermieristi<strong>ca</strong> sulla sorveglianza;<br />
Interventi e strategie assistenziali appropriate ad ottimizzare la sorveglianza.<br />
Problematiche frequenti correlate alla patologia:<br />
Compli<strong>ca</strong>nze acute (CP: Chetoacidosi; Coma iperglicemico iperosmolare non che tonico;<br />
Ipoglicemia,<strong>Inf</strong>ezioni).<br />
Compli<strong>ca</strong>nze croniche (Macrovascolari – Coronaropatia, Vasculopatia periferi<strong>ca</strong>; Microvascolari;<br />
Retinopatia,Neuropatia,Nefropatia - Piede <strong>di</strong>abetico).<br />
Utilizzo delle fasi del metodo clinico per<br />
- Accertamento <strong>di</strong> secondo livello:<br />
Area funzionale (Abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita; Conoscenze sulla patologia e sulla terapia; Risorse ambientali a domicilio o<br />
un struttura protetta).<br />
Area fisiologi<strong>ca</strong> (Nutrizione,Cura <strong>di</strong> se,Integrità cutanea)<br />
Area psicosociale (Risorse psicosociali)<br />
- Formulare <strong>di</strong>agnosi appropriate:<br />
Rischio <strong>di</strong> lesione;<br />
Nutrizione inferiore al fabbisogno;<br />
Nutrizionale alterata (superiore al fabbisogno) correlata alla man<strong>ca</strong>nza d’equilibrio tra quantità d’insulina<br />
somministrata, alimentazione ed attività fisi<strong>ca</strong>;<br />
Deficit della cura <strong>di</strong> sé;<br />
Rischio <strong>di</strong> compromissione dell’integrità cutanea;<br />
Isolamento sociale correlato alla compromissione della vista.<br />
- In<strong>di</strong>viduare gli aspetti prognostici del <strong>ca</strong>so.<br />
- Definire gli obiettivi specifici del paziente e gli interventi assistenziali appropriati:<br />
Piano <strong>di</strong> assistenza standard<br />
- In<strong>di</strong>viduare gli esiti attesi nel paziente:<br />
Mantenimento dei valori ottimali della glicemia;
Assenza <strong>di</strong> lesioni;<br />
Mantenimento del peso corporeo;<br />
Relazioni effi<strong>ca</strong>ci.<br />
Problematiche frequenti correlate alla patologia:<br />
Shock <strong>ca</strong>riogeno;<br />
Ipossia grave;<br />
Dimagramento fino alla <strong>ca</strong>chessia <strong>ca</strong>riogena;<br />
Dispnea.<br />
Utilizzo delle fasi del metodo clinico per:<br />
Effettuare l’accertamento <strong>di</strong> secondo livello<br />
- Area funzionale (Fumo <strong>di</strong> sigaretta; Ipertensione arteriosa e <strong>di</strong>abete; Alimentazione; Sedentarietà; Obesità;<br />
Abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita; Stress; Terapia farmacologi<strong>ca</strong>; Conoscenze sulla patologia e sulla terapia; Risorse<br />
ambientali a domicilio o in struttura protetta);<br />
Area fisiologi<strong>ca</strong> (Familiarità; Accertamento - Polso; Pressione arteriosa; Variazioni della cute; Saturazione<br />
dell’ossigeno; Edemi; ECG);<br />
- Area psicosociale (Risorse sociali a domicilio ed in struttura protetta)<br />
S<strong>ca</strong>le:<br />
Carta del Rischio Malattie Car<strong>di</strong>ovascolari.<br />
NYHA<br />
Formulare <strong>di</strong>agnosi appropriate:<br />
Ineffi<strong>ca</strong>ce perfusione tissutale;<br />
Intolleranza all’attività;<br />
Impatto dei problemi <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aci sulle attività <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana;<br />
Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno;<br />
Deficit della cura <strong>di</strong> se;<br />
Rischio <strong>di</strong> eccesso <strong>di</strong> volume <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>.<br />
In<strong>di</strong>viduare gli aspetti prognostici del <strong>ca</strong>so.<br />
Definire gli obiettivi specifici del paziente e gli interventi assistenziali appropriati:<br />
Piano <strong>di</strong> assistenza standard.<br />
In<strong>di</strong>viduare gli esiti attesi nel paziente:<br />
Adeguato ritmo sonno veglia;<br />
Mantenimento/recupero dell’attività fisi<strong>ca</strong>.<br />
Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale.<br />
Problematiche frequenti correlate alla patologia:<br />
Riacutizzazione Ostruzione bronchiale croni<strong>ca</strong>;<br />
Asma;<br />
Polmoniti;<br />
Edema polmonare;<br />
Insufficienza respiratoria acuta.<br />
Utilizzo delle fasi del metodo clinico per:<br />
Effettuare l’accertamento <strong>di</strong> secondo livello<br />
- Area funzionale (Abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita; Conoscenze sulla patologia e sulla terapia; Risorse ambientali a domicilio<br />
o un struttura protetta; Ambiente <strong>di</strong> vita; Abitu<strong>di</strong>ni (fumo); idratazione; Situazioni che determinano aumento<br />
del lavoro respiratorio (<strong>ca</strong>use fisiche; <strong>ca</strong>use chimiche; <strong>ca</strong>use mec<strong>ca</strong>niche)).<br />
- Area fisiologi<strong>ca</strong> (Frequenza e ritmo respiratorio; Saturazione; Tosse; Espettorato; Conformazione torace)<br />
- Area psicosociale (Risorse sociali a domicilio ed in struttura protetta).<br />
S<strong>ca</strong>le:<br />
NYHA della <strong>di</strong>spnea;<br />
BORG mo<strong>di</strong>fi<strong>ca</strong>ta;<br />
Formulare <strong>di</strong>agnosi appropriate:<br />
Ineffi<strong>ca</strong>ce perfusione tissutale;<br />
Intolleranza all’attività;<br />
Impatto dei problemi <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aci sulle attività <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana;<br />
Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno;<br />
Deficit della cura <strong>di</strong> se;<br />
Rischio <strong>di</strong> eccesso <strong>di</strong> volume <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>.<br />
In<strong>di</strong>viduare gli aspetti prognostici del <strong>ca</strong>so.<br />
Definire gli obiettivi specifici del paziente e gli interventi assistenziali appropriati:<br />
piano <strong>di</strong> assistenza standard.<br />
In<strong>di</strong>viduare gli esiti attesi nel paziente:<br />
Adeguato ritmo sonno veglia, il paziente riferirà <strong>di</strong> sentirsi adeguatamente riposato;<br />
Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale;
Maggiore tolleranza agli sforzi evidenziato da un mantenimento/recupero dell’attività fisi<strong>ca</strong> usando tecniche<br />
per conservare energia;<br />
Migliore clearance delle vie aeree grazie a tosse effi<strong>ca</strong>ce e pervietà delle vie.<br />
Problematiche frequenti correlate alla patologia:<br />
Emorragia <strong>di</strong>gestiva;<br />
Encefalopatia porto-sistemi<strong>ca</strong>;<br />
Ascite;<br />
Sindrome epato renale;<br />
Utilizzo delle fasi del metodo clinico per:<br />
Effettuare l’accertamento <strong>di</strong> secondo livello<br />
- Area funzionale (Abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita; Conoscenze sulla patologia e sulla terapia; Risorse ambientali a domicilio<br />
o un struttura protetta).<br />
- Area fisiologi<strong>ca</strong> (Parametri vitali; Presenza <strong>di</strong> edemi; Colore della cute).<br />
- Area psicosociale (Risorse sociali).<br />
- S<strong>ca</strong>la<br />
- Calcolo del Child Plug<br />
Formulare <strong>di</strong>agnosi appropriate (Affati<strong>ca</strong>mento; Deficit della cura <strong>di</strong> se; Compromissione della mobilità e/o<br />
della deambulazione; Dolore c/o a epatomegalia ed ascite; Sindrome da immobilizzazione; Rischio <strong>di</strong><br />
lesione; Rischio d’infezione; Eccesso del volume <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>; Confusione mentale; Alterazione del confort<br />
(prurito)).<br />
In<strong>di</strong>viduare gli aspetti prognostici del <strong>ca</strong>so.<br />
Definire gli obiettivi specifici del paziente e gli interventi assistenziali appropriati (Piano standard <strong>di</strong><br />
assistenza).<br />
In<strong>di</strong>viduare gli esiti attesi nel paziente (Mantenimento/recupero dell’attività fisi<strong>ca</strong>; Recupero e mantenimento<br />
del peso corporeo ideale; Riduzione del prurito; Cute integra; Assenza <strong>di</strong> edemi declivi ed ascite;<br />
Mantenimento dello stato <strong>di</strong> coscienza e dell’orientamento temporo-spaziale).<br />
Problematiche frequenti correlate alla patologia:<br />
IRA<br />
Sovrac<strong>ca</strong>rico <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>;<br />
Acidosi metaboli<strong>ca</strong>;<br />
Squilibri elettrolitici.<br />
IRC<br />
Squilibrio idroelettrolitico;<br />
Anemia;<br />
Sovrac<strong>ca</strong>rico <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>;<br />
Fratture patologiche;<br />
Iperparatiroi<strong>di</strong>smo;<br />
Polineuropatia;<br />
Ipoalbuminemia.<br />
Utilizzo delle fasi del metodo clinico per:<br />
Effettuare l’accertamento <strong>di</strong> secondo livello<br />
Area funzionale<br />
- Abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita;<br />
- Conoscenze sulla patologia e sulla terapia;<br />
- Risorse ambientali a domicilio o un struttura protetta (Area fisiologi<strong>ca</strong>; Squilibri elettrolitici; Alterazioni<br />
metaboliche; Alterazioni gastrointestinali; Alterazioni ematologiche; Alterazioni gastrointestinali; Alterazioni<br />
<strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolari; Alterazioni muscolo scheletriche; Alterazioni cutanee; Alterazioni neurologiche e<br />
immunologiche; Alterazioni respiratorie ed endocrine; Area psicosociale; Stress legato alla <strong>di</strong>alisi;<br />
Isolamento; Risorse depressione).<br />
Formulare <strong>di</strong>agnosi appropriate<br />
- Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno;<br />
- Alterazione del confort;<br />
- Dolore;<br />
- Alterazione del confort;<br />
- Rischio <strong>di</strong> nutrizione alterata inferiore al fabbisogno.<br />
In<strong>di</strong>viduare gli aspetti prognostici del <strong>ca</strong>so.<br />
Definire gli obiettivi specifici del paziente e gli interventi assistenziali appropriati<br />
- Piano standard <strong>di</strong> assitenza.<br />
In<strong>di</strong>viduare gli esiti attesi nel paziente<br />
- Adeguato ritmo sonno veglia, il paziente riferirà <strong>di</strong> sentirsi adeguatamente riposato;<br />
- Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale;
- Maggiore tolleranza agli sforzi evidenziato da un mantenimento/recupero dell’attività fisi<strong>ca</strong> usando tecniche<br />
per conservare energia;<br />
- Assenza <strong>di</strong> dolore.<br />
Problematiche frequenti correlate alla patologia:<br />
Cefalea;<br />
Ictus;<br />
Scompenso <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco.<br />
Utilizzo delle fasi del metodo clinico per:<br />
Effettuare l’accertamento <strong>di</strong> secondo livello:<br />
Area funzionale (Fumo <strong>di</strong> sigaretta; Diabete; Alimentazione; Sedentarietà; Obesità; Abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita; Stress;<br />
Terapia farmacologi<strong>ca</strong>; Conoscenze sulla patologia e sulla terapia; Risorse ambientali a domicilio o in<br />
struttura protetta).<br />
Area fisiologi<strong>ca</strong><br />
- Familiarità;<br />
- Accertamento (Polso; Pressione arteriosa; Variazioni della cute; Edemi; Confusione mentale;Cefalea).<br />
Area psicosociale<br />
- Risorse sociali a domicilio ed in struttura protretta<br />
Formulare <strong>di</strong>agnosi appropriate<br />
- Man<strong>ca</strong>ta adesione al regime terapeutico<br />
In<strong>di</strong>viduare gli aspetti prognostici del <strong>ca</strong>so<br />
Definire gli obiettivi specifici del paziente e gli interventi assistenziali appropriati<br />
- Piano <strong>di</strong> assistenza standard<br />
In<strong>di</strong>viduare gli esiti attesi nel paziente.<br />
Alleanza terapeuti<strong>ca</strong>.<br />
Signifi<strong>ca</strong>to <strong>di</strong> Wound Care<br />
Tipologie <strong>di</strong> Ulcere (Venose; Arteriose; Diabetiche).<br />
Gestione delle ulcere degli arti inferiori (Le me<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni avanzate; Altre terapie)<br />
Collaborazione con altri professionisti<br />
Bibliografia<br />
BRUNNER E SUDDARTH, Nursing <strong>Me</strong><strong>di</strong>co-Chirurgico, Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana, Volume 1 e 2, Milano, 2006:<br />
Assistito con ipertensione pp 1032-1043;<br />
Assistito con <strong>di</strong>abete pp.1387-1446;<br />
Assistito con cirrosi epati<strong>ca</strong> pp.996-1333;<br />
Assistito con nefropatie;<br />
Assistito con scompenso <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco pp 952-971;<br />
Assistito con BPCO pp 682-696;<br />
Ulcere arti inferiori pp 1023-1024.<br />
CORSO INTEGRATO DI AREA ONCOLOGICA<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: MED/06 Oncologia me<strong>di</strong><strong>ca</strong>, MED/15 Ematologia,<br />
MED/41 Terapia del dolore e cure palliative, M-PSI/08 Psico-oncologia,<br />
MED/45 <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> area oncologi<strong>ca</strong><br />
Dott.ssa Antonietta Basso<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> in Area Oncologi<strong>ca</strong> è in grado <strong>di</strong> descrivere<br />
i tumori più frequenti nell’uomo e nella donna e le neoplasie per le quali è <strong>di</strong>mostrata un relazione tra stile <strong>di</strong><br />
vita ed insorgenza;<br />
le modalità, la tempisti<strong>ca</strong>, l’effi<strong>ca</strong>cia/utilità ed i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio<br />
in<strong>di</strong>viduale) per la neoplasia alla mammella (compresa l’autopalpazione), al colon-retto e prostata;<br />
le <strong>ca</strong>ratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza <strong>di</strong> neoplasie <strong>ai</strong> fini della <strong>di</strong>agnosi precoce:<br />
dolore, tosse, <strong>di</strong>sfonia, <strong>di</strong>sfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici;<br />
i principali signifi<strong>ca</strong>ti clinici dei mar<strong>ca</strong>tori tumorali ed i criteri <strong>di</strong> definizione della sta<strong>di</strong>azione dei tumori, il<br />
signifi<strong>ca</strong>to e l’utilità dei fattori prognostici;<br />
le fasi della malattia neoplasti<strong>ca</strong>, il signifi<strong>ca</strong>to dei <strong>di</strong>versi interventi terapeutici inclusi quelli <strong>di</strong> supporto, gli<br />
obiettivi degli stessi e l’impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita;<br />
i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloi<strong>di</strong> e linfoi<strong>di</strong>, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche,<br />
coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per<br />
la gestione routinaria e personalizzata;
le strategie terapeutiche <strong>di</strong> maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare,<br />
terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure <strong>di</strong> trapianto effi<strong>ca</strong>ci;<br />
i criteri <strong>di</strong> monitoraggio infermieristico del paziente con problematiche ematologiche, gli interventi per gestire<br />
il supporto trasfusionale basati su strategie <strong>di</strong> risk management e proattive;<br />
le finalità delle terapie <strong>di</strong>sponibili in <strong>ca</strong>mpo oncologico ed i criteri generali <strong>di</strong> scelta: le modalità <strong>di</strong> azione dei<br />
farmaci chemioterapici ed ormonali, i principali effetti tossici e le strategie <strong>di</strong> intervento; le modalità <strong>di</strong> azione<br />
della ra<strong>di</strong>oterapia, i principali effetti collaterali ed i rime<strong>di</strong>;<br />
le modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e trattamento delle principali forme <strong>di</strong> dolore neoplastico, con supporto farmacologico<br />
e non;<br />
le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato;<br />
le reazioni psicologiche del paziente e della sua famiglia alla malattia neoplasti<strong>ca</strong> nelle sue varie fasi e le<br />
strategie per promuovere l’adattamento;<br />
le principali strategie e tecniche <strong>di</strong> cure palliative <strong>di</strong> pertinenza anestesiologi<strong>ca</strong>/rianimatoria per la gestione <strong>di</strong><br />
pazienti con problemi oncologici avanzati;<br />
le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la per<strong>di</strong>ta<br />
dell’immagine corporea, delle funzioni <strong>di</strong> ruolo e della speranza <strong>di</strong> guarigione;<br />
le strategie <strong>di</strong> intervento multiprofessionali nelle cure palliative.<br />
Oncologia me<strong>di</strong><strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Al termine lo studente dovrà:<br />
definire la rilevanza epidemiologi<strong>ca</strong> delle patologie trattate;<br />
descrivere le fasi più importanti dell’iter <strong>di</strong>agnostico-terapeutico;<br />
identifi<strong>ca</strong>re segni e sintomi delle principali patologie.<br />
Programma<br />
Parte prima:<br />
Epidemiologia.<br />
Oncogenesi.<br />
Storia naturale dei tumori.<br />
Diagnosi e sta<strong>di</strong>azione.<br />
Terapia dei tumori, compresa terapia <strong>di</strong> supporto e cenni <strong>di</strong> terapia palliativa.<br />
Prevenzione e <strong>di</strong>agnosi precoce dei tumori.<br />
Parte seconda:<br />
Nomenclatura dei tumori.<br />
Tumori del <strong>ca</strong>po-collo o cervico facciali.<br />
Tumore della mammella.<br />
Tumori del polmone.<br />
Tumori del tubo <strong>di</strong>gerente.<br />
Tumori apparato genitale femminile.<br />
Tumore della prostata.<br />
Tumori dell'apparato urinario.<br />
Parte terza<br />
Cenni sul sistema immunitario e sulla crescita tumorale<br />
Fattori stimolanti la crescita cellulare<br />
Principi fondamentali della terapia del dolore e suo trattamento<br />
Principi <strong>di</strong> gestione globale del malato oncologico in fase terminale (cure palliative)<br />
Bibliografia<br />
L. MENEGALDO, Oncologia per <strong>Inf</strong>ermieri, Dispense.<br />
A. BASSO, L. MENEGALDO, Psicooncologia e cure palliative.<br />
A. GRANITO, <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina Clini<strong>ca</strong> Specialisti<strong>ca</strong>, DUAS Società e<strong>di</strong>trice Universo.<br />
Ematologia<br />
Obiettivi specifici<br />
In<strong>di</strong>viduare gli aspetti fondamentali <strong>di</strong> presentazione dei quadri clinici in ematologia evidenziando le principali<br />
problematiche e criticità assistenziali.<br />
Descrivere l’approccio terapeutico alla persona affetta da malattia ematologi<strong>ca</strong> in<strong>di</strong>viduando:<br />
-interventi <strong>di</strong> gestione standar<strong>di</strong>zzati,<br />
-interventi personalizzati e azioni prioritarie nelle situazioni critiche.<br />
Definire gli aspetti clinici rilevanti nell’assistenza al paziente trapiantato<br />
Evidenziare i ruoli organizzativo e <strong>di</strong> gestione delle risorse finalizzati a procedure <strong>di</strong> trapianto effi<strong>ca</strong>ci.<br />
Descrivere i trattamenti innovativi nel <strong>ca</strong>mpo delle patologie ematologiche ed identifi<strong>ca</strong>re i principali interventi<br />
<strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione terapeuti<strong>ca</strong>.<br />
In<strong>di</strong>viduare le relazioni tra il monitoraggio <strong>di</strong> alcuni parametri e i possibili risvolti assistenziali.
In<strong>di</strong>viduare le situazioni che richiedono il supporto trasfusionale definendo i principali aspetti <strong>di</strong> risk<br />
management e le modalità <strong>di</strong> intervento.<br />
Descrivere gli in<strong>di</strong><strong>ca</strong>tori <strong>di</strong> qualità dell’assistenza in base agli attuali sistemi <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento in ematologia.<br />
Programma<br />
Quadri clinici delle principali malattie ematologiche:<br />
-leucemie acute mielioi<strong>di</strong> e linfoi<strong>di</strong>,<br />
-linfomi e sindromi linfoproliferative croniche,<br />
-gammapatie monoclonali,<br />
-coagulopatie.<br />
Principali interventi assistenziali e terapeutici connessi <strong>ai</strong> quadri clinici:<br />
-management clinico-terapeutico nelle situazioni routinarie;<br />
-management nelle situazioni <strong>di</strong> emergenza ematologi<strong>ca</strong>.<br />
La terapia cellulare in ematologia: il trapianto <strong>di</strong> cellule staminali emopoietiche:<br />
-in<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni;<br />
-fonte delle cellule staminali;<br />
-procedure (con<strong>di</strong>zionamento, reinfusione, immunosoppressione);<br />
-compli<strong>ca</strong>nze immunologiche ed infettive del trapianto;<br />
-impli<strong>ca</strong>zioni assistenziali.<br />
Nuovi farmaci molecolari e concetto <strong>di</strong> remissione in ematologia:<br />
-sperimentazioni;<br />
-prescrivibilità;<br />
-aspetti economici;<br />
-confronti e vantaggi rispetto alle terapie convenzionali.<br />
Il laboratorio in ematologia: assistenza e ricer<strong>ca</strong>.<br />
Terapia trasfusionale:<br />
-in<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni;<br />
-aspetti <strong>di</strong> rischio clinico;<br />
-risvolti assistenziali.<br />
Aspetti qualitativi dell’assistenza e <strong>di</strong> valorizzazione delle <strong>di</strong>verse professionalità.<br />
Terapia del dolore e cure palliative<br />
Programma<br />
Il riconoscimento del dolore: valutazione dei sintomi clinici e dell’intensità del dolore attraverso s<strong>ca</strong>le <strong>di</strong><br />
valutazione uni e multi<strong>di</strong>mensionali.<br />
Principali strategie terapeutiche farmacologiche: linee guida su impiego <strong>di</strong> FANS, oppioi<strong>di</strong> ed a<strong>di</strong>uvanti,<br />
farmacologia dei principali farmaci, vie e tecniche <strong>di</strong> somministrazione.<br />
Tecniche invasive: in<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni e controin<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni, descrizione delle tecniche e del funzionamento dei<br />
devices de<strong>di</strong><strong>ca</strong>ti.<br />
Riconoscimento e terapia dei principali esiti della Terapia palliativa: ra<strong>di</strong>oterapia e chemioterapia palliativa.<br />
Monitoraggio in reparto e riconoscimento principali effetti collaterali ed avversi della terapia antalgi<strong>ca</strong>:<br />
nausea e vomito, stipsi, sedazione, depressione respiratoria, compli<strong>ca</strong>nze neurologiche.<br />
Cure palliative: fattori prognostici e <strong>di</strong> sopravvivenza, il ruolo delle parti (operatore, me<strong>di</strong>co, paziente,<br />
famiglia), riconoscimento e trattamento dei principali problemi clinici (respiratori, gastroenterici, metabolici,<br />
neurologici e psichiatrici), la terapia del dolore e dei sintomi negli ultimi giorni <strong>di</strong> vita.<br />
Bibliografia<br />
MERCADANTE S., RIPAMONTI C., <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina e cure palliative in oncologia. Aspetti clinici, assistenziali e<br />
organizzativi, Masson s.p.a., Milano.<br />
Psico-oncologia<br />
Il programma sarà comuni<strong>ca</strong>to dal docente del corso entro l’inizio delle lezioni.<br />
<strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> area oncologi<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Prevenzione nella popolazione a rischio<br />
In<strong>di</strong>viduare il ruolo <strong>di</strong> prevenzione ed edu<strong>ca</strong>zione rivolta alla persona e <strong>ai</strong> <strong>ca</strong>regivers nella promozione <strong>di</strong> stili<br />
<strong>di</strong> vita sani.<br />
Presa in <strong>ca</strong>rico dei pazienti con patologia neoplasti<strong>ca</strong><br />
Accertare, descrivere e valutare l’effi<strong>ca</strong>cia <strong>di</strong> strategie:<br />
- <strong>di</strong> coping <strong>ai</strong> fini dell’adattamento alla malattia neoplasti<strong>ca</strong><br />
- <strong>di</strong> self <strong>ca</strong>re adottate dalla persona.<br />
Definire i risultati dell’assistenza in ambito onco-ematologico – appli<strong>ca</strong>zione del metodo clinico<br />
Dimostrare <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong>:
analisi (definizione della <strong>di</strong>agnosi infermieristi<strong>ca</strong>),<br />
formulazione <strong>di</strong> obiettivi,<br />
definizione degli interventi assistenziali,<br />
in<strong>di</strong>viduazione degli esiti attesi,<br />
rispetto <strong>ai</strong> principali quadri <strong>di</strong>agnostici del paziente con patologia oncologi<strong>ca</strong> ed ematologi<strong>ca</strong>.<br />
Identifi<strong>ca</strong>re e descrivere le competenze specifiche ed i comportamenti assistenziali per le persone affette da<br />
patologie oncologiche ed ematologiche a me<strong>di</strong>a ed elevata complessità gestionale. Definire gli aspetti<br />
fondamentali per la gestione del paziente trapiantato (trapianto <strong>di</strong> midollo osseo).<br />
Acquisizione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e strumenti per la gestione dei rischi correlati <strong>ai</strong> trattamenti chemio e ra<strong>di</strong>oterapici<br />
Definire le competenze specifiche in base alle strategie <strong>di</strong> risk management nella gestione:<br />
- delle attività <strong>di</strong> prevenzione per gli operatori<br />
- del paziente sottoposto a chemioterapia/ra<strong>di</strong>oterapia.<br />
Nursing <strong>ca</strong>re in me<strong>di</strong>cina palliativa<br />
In<strong>di</strong>viduare le finalità e gli aspetti fondamentali che <strong>ca</strong>ratterizzano le cure palliative. Conoscere le<br />
<strong>ca</strong>ratteristiche strutturali e organizzative <strong>di</strong> un’unità <strong>di</strong> cure palliative (domicilio e hospice integrati).<br />
La famiglia del paziente come oggetto <strong>di</strong> cura e/o <strong>ca</strong>regiver<br />
Descrivere i fattori e strumenti che influiscono sulla <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> supporto dei <strong>ca</strong>regivers.<br />
pianifi<strong>ca</strong>re un progetto <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione sanitaria/tr<strong>ai</strong>ning del <strong>ca</strong>regiver.<br />
Gestione infermieristi<strong>ca</strong> <strong>di</strong> segni e sintomi nel malato terminale<br />
identifi<strong>ca</strong>re, valutare e monitorare i la situazione clini<strong>ca</strong> in fase avanzata <strong>di</strong> malattia.<br />
Programma<br />
Prevenzione nella popolazione a rischio<br />
Principi dello screening e fattori <strong>di</strong> rischio. Il de<strong>ca</strong>logo europeo per la prevenzione dei tumori. Strategie <strong>di</strong><br />
prevenzione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi precoce. Ruolo infermieristico nella <strong>di</strong>agnosi precoce per i soggetti a rischio<br />
(neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata).<br />
Presa in <strong>ca</strong>rico dei pazienti con patologia neoplasti<strong>ca</strong><br />
L’ accertamento dello stile <strong>di</strong> coping personale e dei fattori che lo influenzano durante il percorso <strong>di</strong> malattia.<br />
Le strategie <strong>di</strong> coping che <strong>ai</strong>utano il paziente a fronteggiare la malattia:<br />
- sociali (équipe curante multi<strong>di</strong>sciplinare, famiglia e <strong>ca</strong>regivers, gruppi <strong>di</strong> auto-mutuo <strong>ai</strong>uto, rete parentale,<br />
volontariato);<br />
- cognitive ( rinforzo <strong>di</strong> informazione su malattia e piano <strong>di</strong> cura, problem solving);<br />
- <strong>di</strong> autocura (gestione presi<strong>di</strong>, effetti terapeutici e collaterali della terapia antiblasti<strong>ca</strong>).<br />
Definire i risultati dell’assistenza in ambito onco-ematologico – appli<strong>ca</strong>zione del metodo clinico<br />
L’ accertamento dello stile <strong>di</strong> coping personale e dei fattori che lo influenzano durante il percorso <strong>di</strong> malattia.<br />
Le strategie <strong>di</strong> coping che <strong>ai</strong>utano il paziente a fronteggiare la malattia:<br />
- sociali (équipe curante multi<strong>di</strong>sciplinare, famiglia e <strong>ca</strong>regivers, gruppi <strong>di</strong> auto-mutuo <strong>ai</strong>uto, rete parentale,<br />
volontariato);<br />
- cognitive ( rinforzo <strong>di</strong> informazione su malattia e piano <strong>di</strong> cura, problem solving);<br />
- <strong>di</strong> autocura (gestione presi<strong>di</strong>, effetti terapeutici e collaterali della terapia antiblasti<strong>ca</strong>).<br />
<strong>Me</strong>to<strong>di</strong> e strumenti specifici <strong>di</strong> accertamento delle problematiche assistenziali più frequenti:<br />
- Inquadramento generale e qualità della vita (Cancer Linear Analog S<strong>ca</strong>le, QLI - Quality of Life Index);<br />
- Fatigue (Fact-An Sub S<strong>ca</strong>le);<br />
- Stato Nutrizionale (Index of nausea, vomiting and Recthing);<br />
- Alterazioni <strong>ca</strong>vo orale (Oral assessment Guide OAG, WHO Oral Toxicity S<strong>ca</strong>le);<br />
- Dolore (McGill P<strong>ai</strong>n Questionn<strong>ai</strong>re).<br />
Management infermieristico dei sintomi e degli effetti collaterali legati <strong>ai</strong> trattamenti farmacologici proposti.<br />
Gestione e trattamenti dei pazienti affetti da patologia onco-ematologi<strong>ca</strong> con:<br />
- Con<strong>di</strong>zioni nutrizionali alterate;<br />
- Mucositi;<br />
- Stipsi e <strong>di</strong>arrea;<br />
- Astenia e Fatigue (RCFS – related <strong>ca</strong>ncer fatigue syndrome);<br />
- Dolore;<br />
- Alterazioni dell’immagine corporea.<br />
Strategie <strong>di</strong> prevenzione e controllo delle compli<strong>ca</strong>nze nei pazienti affetti da patologia ematologi<strong>ca</strong>:<br />
- Gestione dei pazienti immunodepressi (infezioni da neutropenia);<br />
- Gestione dei pazienti a rischio emorragico.<br />
Il trapianto <strong>di</strong> midollo: priorità assistenziali nelle <strong>di</strong>verse fasi (pre, post trapianto e nel follow up)<br />
L’isolamento protettivo: aspetti <strong>di</strong> gestione e <strong>di</strong> supporto al paziente.<br />
Acquisizione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e strumenti per la gestione dei rischi correlati <strong>ai</strong> trattamenti chemio e ra<strong>di</strong>oterapici<br />
L’approccio e la gestione del paziente in trattamento ra<strong>di</strong>o/chemioterapico:<br />
- Accorgimenti nella gestione della chemioterapia (fasi <strong>di</strong> manipolazione, allestimento e somministrazione);<br />
- Misure <strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduale (paziente e operatori) e ambientale;
- Aspetti <strong>di</strong> gestione del paziente in <strong>ca</strong>so <strong>di</strong> stravaso <strong>di</strong> farmaci chemioterapici (Definizione <strong>di</strong> stravaso<br />
(Oncology Nursing Society); Fattori <strong>di</strong> rischio associati allo stravaso; Classifi<strong>ca</strong>zione degli antiblastici e<br />
danno tissutale; Sintomi dello stravaso; Trattamento delle lesioni da stravaso);<br />
- Aspetti <strong>di</strong> gestione del paziente ra<strong>di</strong>otrattato (prevenzione e trattamento delle ra<strong>di</strong>odermiti e alterazioni a<br />
<strong>ca</strong>rico delle mucose e tratto <strong>di</strong>gerente).<br />
Nursing <strong>ca</strong>re in me<strong>di</strong>cina palliativa<br />
La definizione <strong>di</strong> cure palliative e <strong>di</strong> malato terminale (OMS). I criteri <strong>di</strong> ammissibilità e <strong>di</strong> valutazione dei<br />
pazienti in un’unità <strong>di</strong> cure palliative (Karnofsky Performance Status S<strong>ca</strong>le). Dal curing al <strong>ca</strong>ring: la qualità <strong>di</strong><br />
vita come obiettivo e filosofia della palliazione. Bisogni assistenziali <strong>di</strong> pazienti in un’unità <strong>di</strong> cure palliative.<br />
Hospice o assistenza domiciliare: criteri <strong>di</strong> scelta per l’assistenza al malato terminale. Con<strong>di</strong>zioni<br />
organizzative per garantire la qualità del servizio. Concetti <strong>di</strong> autonomia, responsabilità e integrazione nelle<br />
cure palliative.<br />
La famiglia del paziente come oggetto <strong>di</strong> cura e/o <strong>ca</strong>regiver<br />
Contesto (ambiente, cultura). Valori (motivazioni, sentimenti ed emozioni). Esperienze pregresse <strong>di</strong><br />
assistenza e <strong>di</strong> gestione del lutto. The Caregiver quality of life Index-<strong>ca</strong>ncer s<strong>ca</strong>le 1999; The home <strong>ca</strong>regiver<br />
need survey (2003). I fattori che influiscono sull’appren<strong>di</strong>mento. Diagnosi dei bisogni formativi. La<br />
promozione <strong>di</strong> una partecipazione attiva al progetto edu<strong>ca</strong>tivo. Definizione congiunta <strong>di</strong> obiettivi. Definizione<br />
dei contenuti del percorso formativo (assistenza <strong>di</strong> base e monitoraggio dei <strong>ca</strong>mbiamenti sullo stato del<br />
paziente). <strong>Me</strong>to<strong>di</strong> <strong>di</strong> valutazione dell’effi<strong>ca</strong>cia <strong>di</strong> intervento.<br />
Gestione infermieristi<strong>ca</strong> <strong>di</strong> segni e sintomi nel malato terminale<br />
Ruolo dell’infermiere nella definizione <strong>di</strong> obiettivi realistici con il paziente e la famiglia. Le fasi del morire<br />
(Kubler-Ross). Monitoraggio del paziente ed interventi <strong>di</strong> gestione dei sintomi nelle ultime ore <strong>di</strong> vita.<br />
Problematiche affrontate:<br />
- il dolore totale (Saunders1964);<br />
- il <strong>di</strong>ario come strumento <strong>di</strong> valutazione e monitoraggio dei sintomi a domicilio;<br />
- gestione degli aspetti clinici ( <strong>di</strong>spnea, fratture patologiche…);<br />
- la sedazione terminale: criteri <strong>di</strong> scelta; gestione infermieristi<strong>ca</strong> del paziente sedato.<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezioni frontali. Laboratorio.<br />
Bibliografia<br />
BRUNNER, SUDDARTH, <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> me<strong>di</strong>co-chirurgi<strong>ca</strong>, Ed Ambrosiana, Milano 2006, vol.1,2.<br />
Linee guida per l’utilizzo in sicurezza dei chemioterapici antiblastici: introduzione, stoc<strong>ca</strong>ggio, trasporto e<br />
fase <strong>di</strong> preparazione. SS bRegione FVG Direzione regionale della sanità e politiche sociali, servizio per la<br />
salute pubbli<strong>ca</strong> del lavoro. 2001.<br />
CAMP-SORREL D., Developing extravasation protocols and monitorino outcomes. JIntravenous administration<br />
of citotoxic therapy, 1998; 21(4) 232-9.<br />
FRANCO TOSCANI, Il malato terminale, Il Saggiatore, Milano 1997.<br />
CORSO INTEGRATO DI APPLICAZIONE PERCORSI TERAPEUTICI<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: BIO/14 Farmacologia, MED/49 Scienze <strong>di</strong>etetiche,<br />
MED/45 <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong><br />
Prof. Mario Furlanut<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> nell’Appli<strong>ca</strong>zione dei Percorsi Terapeutici, è in<br />
grado <strong>di</strong> descrivere:<br />
- la variabilità della risposta <strong>ai</strong> farmaci in relazione all’età, a con<strong>di</strong>zioni parafisiologiche ed allo stato <strong>di</strong> salute;<br />
- i principi fondamentali della terapia me<strong>di</strong>ante l’impiego delle principali classi <strong>di</strong> farmaci;<br />
- gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi;<br />
- i mec<strong>ca</strong>nismi o le con<strong>di</strong>zioni attraverso i quali tali effetti si producono;<br />
- le modalità <strong>di</strong> conservazione e gestione in sicurezza dei farmaci, compresi quelli stupefacenti anche in<br />
relazione alla normativa vigente;<br />
- le modalità <strong>di</strong> somministrazione dei farmaci in relazione <strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi schemi terapeutici e <strong>di</strong> <strong>ca</strong>lcolo del<br />
dosaggio (anche per le somministrazioni in età pe<strong>di</strong>atri<strong>ca</strong>);<br />
- i criteri <strong>di</strong> monitoraggio degli effetti della terapia e degli effetti collaterali/avversi;<br />
- le strategie <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione del paziente alla compliance analizzando i fattori <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> una ridotta<br />
compliance e le modalità per affrontarli;<br />
- le strategie per prevenire e gestire l’ errore nella somministrazione dei farmaci;<br />
- la preparazione del paziente, l’assistenza durante l’esecuzione delle procedure <strong>di</strong>agnostiche invasive e le<br />
strategie <strong>di</strong> monitoraggio/sorveglianza delle compli<strong>ca</strong>nze;
- i criteri per la gestione del fabbisogno <strong>di</strong>etetico anche in inter<strong>di</strong>pendenza con altre figure professionali,<br />
attivando strategie <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione alimentare;<br />
- il ruolo della nutrizione nel recuperare una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> salute compromessa o nel rallentare l'evoluzione<br />
<strong>di</strong> una patologia in atto e quello della <strong>di</strong>etoterapia negli interventi <strong>di</strong> prevenzione secondaria e terziaria.<br />
Farmacologia<br />
Obiettivi specifici<br />
Al termine del corso lo studente sarà in grado <strong>di</strong>:<br />
riconoscere e definire il signifi<strong>ca</strong>to delle principali reazioni indesiderate che si verifi<strong>ca</strong>no in seguito alla<br />
somministrazione <strong>di</strong> un farmaco;<br />
descrivere le interazioni tra farmaci;<br />
conoscere i principi fondamentali della terapia me<strong>di</strong>ante l’impiego delle principali classi <strong>di</strong> farmaci.<br />
Programma<br />
Elementi <strong>di</strong> farmacologia clini<strong>ca</strong>. Anestetici generali e lo<strong>ca</strong>li. Ansiolitici e ipnotici. Antiepilettici.<br />
Antiparkinsoniani. Antipsicotici. Antidepressivi. Analgesici narcotici. FANS. Diuretici. Antipertensivi.<br />
Antiaritmici. Inotropi. Antitrombotici. Anticoagulanti. Ipolipemizzanti. Antiulcera. Lassativi e purganti.<br />
Antiemetici. Antitosse. Antiasmatici. Vitamine. Corticosteroidei. Steroidei sessuali. Ormoni tiroidei e farmaci<br />
antitiroidei. Anti<strong>di</strong>abetici. Calcio, vitamina D, bifosfonati. Antibatterici. Antifungini. Antiparassitari.<br />
Antineoplastici.<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezioni Frontali.<br />
Modalità d'esame<br />
Scritto.<br />
Bibliografia<br />
M. Furlanut, Farmacologia generale e clini<strong>ca</strong> per le lauree triennali seconda e<strong>di</strong>zione, Piccin E<strong>di</strong>tore,<br />
Padova, 2007.<br />
Scienze <strong>di</strong>etetiche<br />
Obiettivi specifici<br />
Conoscere i principi alimentari e il loro contenuto negli alimenti.<br />
Riconoscere l’importanza dell’alimentazione quale strumento per mantenere uno stato <strong>di</strong> salute<br />
nell’in<strong>di</strong>viduo.<br />
Conoscere quale sia l’adeguato apporto alimentare in relazione alle <strong>di</strong>verse età e fasi <strong>di</strong> vita.<br />
Fornire una sintesi informativa sul signifi<strong>ca</strong>to dell’antropometria e sulle tecniche antropometriche più comuni.<br />
In<strong>di</strong><strong>ca</strong>re i dati antropometrici più utilizzati per la valutazione dello stato nutrizionale.<br />
<strong>Inf</strong>ormare sulle metodologie per ottenere variazioni nelle abitu<strong>di</strong>ni e nei comportamenti alimentari.<br />
Conoscere il ruolo della nutrizione nel recuperare una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> salute compromessa o nel rallentare<br />
l’evoluzione <strong>di</strong> una patologia in atto; in dettaglio:<br />
- descrivere la fisiologia dell’apparato <strong>di</strong>gerente in rapporto alla nutrizione. Descrivere le principali patologie<br />
dell’apparato gastroenterico in rapporto alle problematiche nutrizionali. Fornire soluzioni pratiche <strong>di</strong><br />
intervento nutrizionale nei <strong>di</strong>sturbi dell’apparato gastroenterico.<br />
- In<strong>di</strong><strong>ca</strong>re gli accorgimenti <strong>di</strong>etoterapici atti a rallentare la progressione e contenere l’accumulo <strong>di</strong> <strong>ca</strong>taboliti e<br />
lo squilibrio idroelettrico migliorando le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita dei pazienti nefropatici.<br />
- Descrivere le principali patologie <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolari e le impli<strong>ca</strong>zioni <strong>di</strong>etologiche. In<strong>di</strong><strong>ca</strong>re le norme <strong>di</strong>etetiche<br />
da seguire per migliorare l’andamento clinico delle malattie <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolari.<br />
- Conoscere gli elementi fondamentali della <strong>di</strong>etoterapia del <strong>di</strong>abete.<br />
- Descrivere le norme alimentari consigliate per il trattamento del paziente <strong>di</strong>slipidemico.<br />
- Descrivere il metabolismo del tessuto a<strong>di</strong>poso, il peso ideale, lo stato <strong>di</strong> sovrappeso e <strong>di</strong> obesità.<br />
- Descrivere il razionale <strong>di</strong> una <strong>di</strong>eta ipo<strong>ca</strong>lori<strong>ca</strong> bilanciata, associata a un programma <strong>di</strong> esercizio fisico<br />
regolare e sottolineare l’importanza <strong>di</strong> una mo<strong>di</strong>fi<strong>ca</strong>zione del comportamento alimentare.<br />
- Descrivere i rischi delle <strong>di</strong>ete fortemente ipo<strong>ca</strong>loriche e <strong>di</strong> <strong>di</strong>giuno assoluto, da impiegare solamente in <strong>ca</strong>si<br />
ben selezionati e in regime ospedaliero.<br />
- Sottolineare l’importanza del mantenimento <strong>di</strong> una nutrizione ottimale, prima e dopo l’intervento chirurgico,<br />
per ridurre la morbilità e la mortalità. In<strong>di</strong><strong>ca</strong>re i principi della nutrizione pre e post operatoria.<br />
- Fornire una sintesi informativa sulle principali problematiche legate alle patologie in età geriatri<strong>ca</strong> e sul<br />
rischio <strong>di</strong> malnutrizione. Fornire soluzioni tecniche nell’approccio nutrizionale al paziente geriatrico in fase<br />
post acuta.<br />
- Segnalare le principali reazioni avverse agli alimenti, le manifestazioni cliniche e le in<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni <strong>di</strong>etetiche.<br />
- Fornire informazioni utili per un corretto approccio nutrizionale nel paziente neoplastico.
- Descrivere le tecniche e i prodotti per la nutrizione enterale. Evidenziare i rischi e le compli<strong>ca</strong>nze della<br />
nutrizione enterale per prevenirli.<br />
Programma<br />
Alimentazione e idratazione come bisogno nelle varie fasi della vita<br />
Fattori che influenzano lo stile alimentare<br />
La composizione corporea e misure antropometriche<br />
Il metabolismo materiale ed energetico<br />
Il bilancio energetico<br />
Principi nutritivi: classifi<strong>ca</strong>zione e funzioni<br />
Raccomandazioni nutrizionali: i LARN<br />
Alimenti: classifi<strong>ca</strong>zione, funzioni e principi nutritivi in essi contenuti.<br />
La <strong>di</strong>eta equilibrata<br />
I fabbisogni nutrizionali del bambino, adolescente, adulto, anziano, nel periodo della gravidanza e<br />
allattamento.<br />
Aspetti nutrizionali nelle patologie dell’apparato <strong>di</strong>gerente.<br />
- reflusso esofageo<br />
- ulcera pepti<strong>ca</strong><br />
- gastriti<br />
- morbo <strong>di</strong> crohn e colite ulcerosa<br />
- malattia celia<strong>ca</strong><br />
- <strong>di</strong>arrea e stipsi<br />
- sindrome dell’intestino corto<br />
- malattie del fegato (cirrosi epati<strong>ca</strong>, epatiti, colelitiasi)<br />
- <strong>di</strong>sfagia<br />
- pancreatite<br />
la <strong>di</strong>eta nelle patologie renali<br />
- Insufficienza renale acuta e croni<strong>ca</strong><br />
- Trattamento <strong>di</strong>etetico in <strong>di</strong>alisi<br />
- <strong>ca</strong>lcolosi renale<br />
Trattamento <strong>di</strong>etetico delle malattie <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolari<br />
- Ipertensione arteriosa<br />
- Arteriosclerosi<br />
Aspetti nutrizionali nel <strong>di</strong>abete mellito<br />
Trattamento <strong>di</strong>etetico delle <strong>di</strong>slipidemie<br />
trattamento <strong>di</strong>etetico dell’obesità<br />
in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong>etoterapici nel trattamento della gotta.<br />
in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong>etoterapici nel trattamento dell’osteoporosi.<br />
La nutrizione in chirurgia<br />
- nutrizione preoperatoria<br />
- nutrizione postoperatoria<br />
Nutrizione enterale<br />
- In<strong>di</strong><strong>ca</strong>zione e scelta della via <strong>di</strong> accesso per la nutrizione enterale<br />
- compli<strong>ca</strong>nze<br />
- prodotti per nutrizione enterale<br />
Dieta nelle patologie in età geratri<strong>ca</strong><br />
malnutrizione e ulcere da decubito.<br />
Le reazioni avverse agli alimenti<br />
- Approccio nutrizionale nelle allergie e intolleranze alimentari<br />
L’alimentazione del malato neoplastico<br />
- problemi e norme <strong>di</strong>etetiche del paziente neoplastico<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezioni frontali.<br />
Bibliografia<br />
Dispense dell’insegnante.<br />
<strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Descrivere le strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci.<br />
Riconoscere le situazioni a rischio <strong>di</strong> errore latente o attivo nella gestione della terapia farmacologi<strong>ca</strong>.
Descrivere le modalità <strong>di</strong> somministrazione dei farmaci in relazione <strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi schemi terapeutici e <strong>di</strong> <strong>ca</strong>lcolo<br />
del dosaggio.<br />
Apprendere la gestione delle vie <strong>di</strong> somministrazione ed dei presi<strong>di</strong> sanitari utilizzati nella somministrazione<br />
della terapia farmacologi<strong>ca</strong>. Apprendere le principali metodologie <strong>di</strong> <strong>ca</strong>lcolo per garantire la sicurezza e la<br />
correttezza <strong>di</strong> dosaggi, <strong>di</strong>luizioni ed infusioni.<br />
Descrivere i criteri <strong>di</strong> monitoraggio degli effetti della terapia e degli effetti collaterali/avversi. Descrivere le<br />
modalità <strong>di</strong> gestione in sicurezza dei farmaci anche in relazione alla normativa vigente.<br />
Apprendere gli aspetti della gestione e del monitoraggio infermieristico degli effetti terapeutici, indesiderati e<br />
collaterali dei farmaci ad alto rischio e a più frequente utilizzo. Apprendere le normative e raccomandazioni<br />
ministeriali per la gestione <strong>di</strong> particolari prescrizioni terapeutiche.<br />
Descrivere le strategie <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione del paziente alla compliance analizzando i fattori <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> ridotta<br />
compliance e le modalità per affrontarli.<br />
Apprendere i principi necessari a promuovere la continuità e l’autogestione del regime terapeutico nelle<br />
situazioni <strong>di</strong> cronicità.<br />
Descrivere la preparazione del paziente, l’assistenza durante l’esecuzione delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e le<br />
strategie <strong>di</strong> monitoraggio/sorveglianza delle compli<strong>ca</strong>nze.<br />
Apprendere la gestione del paziente e il monitoraggio pre- e post- procedura del paziente sottoposto ad<br />
esami <strong>di</strong>agnostici strumentali.<br />
Programma<br />
Descrivere le strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci.<br />
L’errore nella farmacoterapia: definizione.<br />
Le tipologie <strong>di</strong> errore nella terapia farmacologi<strong>ca</strong>:<br />
(attivo, latente e potenziale, prescrizione, interpretazione-trascrizione, allestimento, <strong>di</strong>spensazione,<br />
somministrazione, monitoraggio-compliance), la gravità dell’errore.<br />
Le <strong>ca</strong>use ed i fattori contribuenti l’errore nella gestione dei farmaci:<br />
<strong>ca</strong>use imme<strong>di</strong>ate e prossimali (in<strong>di</strong>viduali e <strong>di</strong> sistema : conoscenza, sistemi ed abilità <strong>di</strong> <strong>ca</strong>lcolo, utilizzo cifre<br />
decimali, sistemi <strong>di</strong> prescrizione-documentazione, uso abbreviazioni, con<strong>di</strong>zioni lavorative, farmaci look alike<br />
- sound alike).<br />
Le strategie <strong>di</strong> prevenzione e gestione dell’errore.<br />
tr<strong>ai</strong>ning e formazione del personale, sistemi e tecnologie <strong>di</strong> supporto, meto<strong>di</strong> e sistemi <strong>di</strong> reportisti<strong>ca</strong><br />
dell’errore.<br />
Descrivere le modalità <strong>di</strong> somministrazione dei farmaci in relazione <strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi schemi terapeutici e <strong>di</strong> <strong>ca</strong>lcolo<br />
del dosaggio.<br />
La preparazione e somministrazione della terapia parenterale: intramuscolare, sottocutanea, endovenosa ed<br />
ipodermi<strong>ca</strong> (ipodermoclisi).<br />
La gestione dei presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> somministrazione (deflussori, pompe infusive, elastomeri, accessi venosi periferici).<br />
La gestione degli esiti inaspettati correlati alle vie <strong>di</strong> somministrazione. La preparazione della dose <strong>di</strong><br />
farmaco: convertire i sistemi <strong>di</strong> dosaggio e <strong>ca</strong>lcolare il dosaggio.<br />
Matemati<strong>ca</strong> appli<strong>ca</strong>ta alla preparazione-ricostituzione e somministrazione dei farmaci: unità <strong>di</strong> misura ed<br />
equivalenze, rapporti e proporzioni, frazioni, percentuali.<br />
Descrivere i criteri <strong>di</strong> monitoraggio degli effetti della terapia e degli effetti collaterali/avversi. Descrivere le<br />
modalità <strong>di</strong> gestione in sicurezza dei farmaci anche in relazione alla normativa vigente.<br />
La gestione ed il monitoraggio infermieristico del paziente in trattamento con farmaci ad alto rischio: agenti<br />
adrenergici, anticoagulanti orali, eparina, antiaritmici, <strong>di</strong>gossina, stupefacenti, insulina, ipoglicemizzanti,<br />
soluzioni concentrate <strong>di</strong> potassio.<br />
La gestione e il monitoraggio infermieristico del paziente in trattamento con farmaci a frequente utilizzo:<br />
cortisonici, bronco<strong>di</strong>latatori, FANS, <strong>di</strong>uretici, anti-ipertensivi, lassativi.<br />
La gestione del paziente in poli-terapia: prevenzione delle interazioni fra farmaci ed alimenti a rischio <strong>di</strong><br />
eventi avversi.<br />
La gestione della terapia a gruppi <strong>di</strong> pazienti.<br />
La gestione e il monitoraggio infermieristico del paziente sottoposto ad emotrasfusione.<br />
La gestione infermieristi<strong>ca</strong> <strong>di</strong> terapie soggette a normative e raccomandazioni ministeriali: emotrasfusioni,<br />
stupefacenti, potassio cloruro.<br />
Descrivere le strategie <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione del paziente alla compliance analizzando i fattori <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> ridotta<br />
compliance e le modalità per affrontarli.<br />
La compliance e l’aderenza al regime terapeutico nella cronicità: le strategie edu<strong>ca</strong>tive per favorire la<br />
sicurezza e la compliance/aderenza del paziente in <strong>di</strong>missione con regimi terapeutici a lungo termine.<br />
L’edu<strong>ca</strong>zione terapeuti<strong>ca</strong> al paziente con scompenso <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco in politerapia.<br />
Descrivere la preparazione del paziente, l’assistenza durante l’esecuzione delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e le<br />
strategie <strong>di</strong> monitoraggio/sorveglianza delle compli<strong>ca</strong>nze.<br />
La gestione pre- e post- del paziente sottoposto a procedure <strong>di</strong>agnostiche con mezzo <strong>di</strong> contrasto.
Bibliografia<br />
SMITH S, DUELL D, MARTIN B., <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> clini<strong>ca</strong>, abilità <strong>di</strong> base e avanzate. Casa E<strong>di</strong>trice Idelson-<br />
Gnocchi, Napoli, <strong>2008</strong>. Capitoli 4, 18, 20 e 21.<br />
BENCI L., La prescrizione e la somministrazione dei farmaci, McGraw-Hill, Milano, 2007. p. 28-33, p. 58-62,<br />
p. 69-78, p. 158-181, <strong>ca</strong>p. 5.<br />
MINISTERO DELLA SALUTE, Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da<br />
errori in terapia farmacologi<strong>ca</strong>, Raccomandazione n. 7, Settembre 2007.<br />
MINISTERO DELLA SALUTE, Raccomandazione sul corretto utilizzo delle soluzioni concentrate <strong>di</strong> cloruro <strong>di</strong><br />
potassio – KCl – ed altre soluzioni concentrate contenenti potassio, Raccomandazione n. 1, Aprile 2005.<br />
MINISTERO DELLA SALUTE, Risk Management in sanità. Il problema degli errori, Roma, 2004.<br />
MINISTERO DELLA SALUTE, Raccomandazione per la prevenzione della reazione trasfusionale da<br />
incompatibilità AB0, Raccomandazione n. 5, Marzo <strong>2008</strong>.<br />
MINISTERO DELLA SALUTE, Glossario per la gestione del rischio clinico e la sicurezza dei pazienti, 2006.<br />
Risorse on-line per auto-appren<strong>di</strong>mento ed auto-valutazione sulle abilità <strong>di</strong> <strong>ca</strong>lcolo <strong>di</strong> dosaggi, <strong>di</strong>luizioni ed<br />
infusioni:<br />
http://www.testand<strong>ca</strong>lc.com/quiz/index.asp<br />
http://home.sc.rr.com/nurdosage<strong>ca</strong>l<br />
CORSO INTEGRATO DI AREA DELLA CHIRURGIA SPECIALISTICA<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: MED/31 Otorinolaringoiatria, MED/30 Oculisti<strong>ca</strong>, MED/29 Maxillofacciale,<br />
MED/45 <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> nelle specialità<br />
Prof. Massimo Robiony<br />
Obiettivi generali<br />
Lo studente, al termine del corso integrato dell’area della Chirurgia Specialisti<strong>ca</strong>, è in grado <strong>di</strong> descrivere<br />
le principali patologie <strong>di</strong> interesse oculistico, il loro trattamento e le impli<strong>ca</strong>zioni assistenziali;<br />
le modalità <strong>di</strong> accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio;<br />
i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine <strong>di</strong> sviluppare strategie avanzate <strong>di</strong><br />
riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle <strong>ca</strong>se <strong>di</strong> riposo e delle cure a<br />
lungo termine);<br />
i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del<br />
massiccio facciale, postumi <strong>di</strong> intervento su <strong>ca</strong>po e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale;<br />
le priorità <strong>di</strong> intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria;<br />
le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masti<strong>ca</strong>zione, della deglutizione e dell’articolazione<br />
della parola;<br />
le principali patologie <strong>di</strong> interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le impli<strong>ca</strong>zioni<br />
assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria;<br />
le possibili compli<strong>ca</strong>nze e rischi a breve/lungo termine e le strategie <strong>di</strong> riabilitazione nei pazienti con i quadri<br />
patologici in<strong>di</strong><strong>ca</strong>ti.<br />
Otorinolaringoiatria<br />
Obiettivi specifici<br />
Il corso ha l’obiettivo <strong>di</strong><br />
Descrivere le principali patologie <strong>di</strong> interesse otorinolaringoiatrico (patologia della faringe e della laringe), il<br />
loro trattamento e le impli<strong>ca</strong>zioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria;<br />
Descrivere le possibili compli<strong>ca</strong>nze e rischi a breve e lungo termine e le strategie <strong>di</strong> riabilitazione nei pazienti<br />
con i quadri patologici in<strong>di</strong><strong>ca</strong>ti.<br />
Programma<br />
La tracheotomia: in<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni, tecniche chirurgiche, principali compli<strong>ca</strong>nze e strategie <strong>di</strong> monitoraggio del<br />
paziente.<br />
Patologia del collo: tumori primitivi, tumori metastatici, patologie malformative ed infiammatorie. Percorsi<br />
<strong>di</strong>agnostici e strategie terapeutiche.<br />
Patologie dell’orecchio e indagini au<strong>di</strong>ometriche: otiti esterne, otiti me<strong>di</strong>e, otosclerosi, malattia <strong>di</strong> Ménière.<br />
Patologie nasali: rinosinusite polipoide, epistassi.<br />
Patologia adenoidea e tonsillare. In<strong>di</strong><strong>ca</strong>zioni chirurgiche e compli<strong>ca</strong>nze.
Oculisti<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Al completamento del corso lo studente dovrà <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> conoscere le principali patologie oculari <strong>di</strong><br />
interesse infermieristico e il loro trattamento. Inoltre dovrà avere acquisito informazioni relative all’assistenza<br />
in ambulatorio e in sala operatoria.<br />
Programma<br />
Cenni <strong>di</strong> anatomia.<br />
Semeioti<strong>ca</strong>.<br />
Patologia palpebrale: orz<strong>ai</strong>olo, <strong>ca</strong>lazio, entropion, ectropion.<br />
Patologia del sistema lacrimale: dacriocistite, dacriocistite del neonato.<br />
Patologie muscolari: strabismo.<br />
Patologie della congiuntiva: congiuntiviti batteriche virali e allergiche.<br />
Patologie corneali: cheratite herpeti<strong>ca</strong>, ulcera corneale.<br />
Glaucoma.<br />
Cataratta.<br />
Patologia dell’uvea: iridociclite.<br />
Patologie della retina: occlusioni arteriose e venose, retinopatia ipertensiva, retinopatia <strong>di</strong>abeti<strong>ca</strong>,<br />
degenerazione maculare legata all’età, retino blastoma.<br />
Patologia del nervo ottico: otticopatia alcol-tabagi<strong>ca</strong>.<br />
Esame del visus.<br />
Assistenza alla lampada a fessura e al laser.<br />
Assistenza in sala operatoria: accoglimento e preparazione del paziente, assistenza infermieristi<strong>ca</strong> in sala<br />
operatoria, preparazione delle apparecchiature, chirurgia della <strong>ca</strong>taratta e vitreo-retini<strong>ca</strong>.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
BELLUCCI, GIARDINI, BURATTO, Assistenza alle procedure oculari, Fabiano E<strong>di</strong>tore.<br />
Maxillofacciale<br />
Il programma sarà comuni<strong>ca</strong>to dal docente del corso entro l’inizio delle lezioni.<br />
<strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> nelle specialità<br />
Obiettivi specifici<br />
Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente sottoposto a<br />
laringectomia parziale e totale. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e postoperatoria<br />
al paziente sottoposto ad intervento chirurgico della tiroide. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi<br />
fondamentali dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente sottoposto ad intervento chirurgico <strong>di</strong><br />
tonsillectomia. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente<br />
affetto da glaucoma. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre - e post-operatoria al<br />
paziente affetto da <strong>ca</strong>taratta. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza al paziente con<br />
traumi e corpi estranei oculari. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e postoperatoria<br />
al paziente con <strong>di</strong>stacco <strong>di</strong> retina. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza al<br />
paziente con degenerazione maculare. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza al<br />
paziente con tumore all’occhio sottoposto ad enucleazione. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali<br />
dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente sottoposto ad intervento chirurgico per traumi craniomaxillo-facciali.<br />
Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e post-operatoria al<br />
paziente affetto da malformazioni cranio/facciali (<strong>di</strong>smorfosi ed asimmetrie) e da anomalie <strong>di</strong> crescita delle<br />
ossa mascellari. Identifi<strong>ca</strong>re e pianifi<strong>ca</strong>re le fasi fondamentali dell’assistenza pre- e post-operatoria al<br />
paziente sottoposto ad intervento chirurgico per tumori benigni e maligni oro-maxillo-facciali.<br />
Programma<br />
L’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e strumentali specifici (TAC,<br />
fibrolaringoscopia, valutazione per protesi fonatoria).<br />
La preparazione preoperatoria (eventuale tricotomia, consenso informato).<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore (tipologia del dolore, postura antalgi<strong>ca</strong> e collaborazione nel trattamento farmacologico);<br />
- Sanguinamento (il monitoraggio della ferita e dei parametri vitali);<br />
- Alterazione della comuni<strong>ca</strong>zione (strategie per comuni<strong>ca</strong>re- la lettura labiale);<br />
- La prevenzione delle infezioni respiratorie (gestione tracheotomia, bronco aspirazione e ginnasti<strong>ca</strong><br />
respiratoria);<br />
- La ripresa dell’alimentazione;<br />
- La gestione dell’alterazione dell’immagine corporea;
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione alla gestione della tracheotomia,<br />
della bronco aspirazione, della protesi fonatoria, e dell’alimentazione).<br />
La preparazione preoperatoria (eventuale tricotomia, consenso informato)<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore (tipologia del dolore, postura antalgi<strong>ca</strong> e collaborazione nel trattamento farmacologico);<br />
- Sanguinamento (il monitoraggio della ferita, e dei parametri vitali, postura);<br />
- La gestione dei drenaggi;<br />
- Il monitoraggio dell’iper<strong>ca</strong>lciemia e iperfosforemia;<br />
- La ripresa dell’alimentazione (con particolare attenzione alle possibili lesioni temporanee del nervo<br />
ricorrente);<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione alla gestione della terapia,<br />
riconoscimento compli<strong>ca</strong>nze, mo<strong>di</strong>fiche sfera fisi<strong>ca</strong> e <strong>ca</strong>ratteriale).<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore- o<strong>di</strong>nofagia (tipologia del dolore, strategie utili al controllo e collaborazione nel trattamento<br />
farmacologico).<br />
- Sanguinamento (segni premonitori, comportamenti preventivi e monitoraggio dei parametri vitali);<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione al riconoscimento delle<br />
compli<strong>ca</strong>nze).<br />
Preparazione preoperatoria del fondo dell’occhio (istillazione colliri).<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore (tipologia del dolore, postura e collaborazione nel trattamento farmacologico);<br />
- La fotofobia;<br />
- L’ipertono;<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione alla gestione della terapia).<br />
Preparazione preoperatoria del fondo dell’occhio (istillazione colliri).<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- dolore;<br />
- la preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione alla gestione della terapia).<br />
Il lavaggio dell’occhio. La gestione dell’ansia e del dolore. La collaborazione nell’eventuale terapia (colliri<br />
anestetici e possibili compli<strong>ca</strong>nze).<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore;<br />
- Prevenzione delle infezioni (endoftalmite acuta e croni<strong>ca</strong>);<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione alla gestione della terapia).<br />
L’assistenza preoperatoria: le tipologie <strong>di</strong> percorso del paziente.<br />
Assistenza postoperatoria e principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Postura per la prevenzione della reci<strong>di</strong>va;<br />
- Gestione del dolore;<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione, edu<strong>ca</strong>zione al riconoscimento delle<br />
compli<strong>ca</strong>nze e al nuovo stile <strong>di</strong> vita).<br />
L’assistenza preoperatoria: il ruolo infermieristico nella terapia foto<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong>.<br />
L’assistenza preoperatoria per iniezione intravitreale <strong>di</strong> farmaco (lucentis): preparazione preoperatoria del<br />
fondo dell’occhio (istillazione colliri).<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore;<br />
- <strong>Inf</strong>ezione oculare;<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione, edu<strong>ca</strong>zione al riconoscimento delle<br />
compli<strong>ca</strong>nze e al nuovo stile <strong>di</strong> vita- protezione occhio, effetti collaterali della terapia farmacologi<strong>ca</strong>).<br />
L’assistenza preoperatoria: il consenso informato.<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore (postura antalgi<strong>ca</strong>);<br />
- Gestione della me<strong>di</strong><strong>ca</strong>zione;<br />
- Prevenzione delle infezioni;<br />
- Calo del visus o cecità;<br />
- La gestione dell’alterazione dell’immagine corporea;<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione, preparazione alla ricostruzione).<br />
L’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e strumentali specifici.<br />
Procedure <strong>di</strong> emergenza: pervietà delle vie aeree (posizione <strong>di</strong> sicurezza, rimozione corpi estranei dal <strong>ca</strong>vo<br />
orale), sanguinamento (il monitoraggio della ferita, tamponamento nasale, monitoraggio <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ocircolatorio).<br />
La preparazione preoperatoria (eventuale tricotomia, consenso informato, gestione dell’ansia).<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore (tipologia del dolore, postura antalgi<strong>ca</strong> e collaborazione nel trattamento farmacologico);
- Sanguinamento (il monitoraggio della ferita, e dei parametri vitali, postura);<br />
- La gestione dei drenaggi;<br />
- La gestione della tracheostomia (solo alcuni richiami e peculiarità per la tipologia <strong>di</strong> paziente);<br />
- La gestione della ferita chirurgi<strong>ca</strong>;<br />
- La ripresa dell’alimentazione;<br />
- La gestione dell’alterazione dell’immagine corporea;<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione alla gestione della terapeuti<strong>ca</strong>).<br />
L’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e strumentali specifici.<br />
La preparazione preoperatoria (eventuale tricotomia, consenso informato).<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore (tipologia del dolore, postura antalgi<strong>ca</strong> e collaborazione nel trattamento farmacologico);<br />
- Sanguinamento (monitoraggio);<br />
- Gestione del bloc<strong>ca</strong>ggio intermascellare (strategie per controllare l’ansia, gestione dell’alimentazione,<br />
prevenzione delle compli<strong>ca</strong>nze –aspirazione-, igiene del <strong>ca</strong>vo orale);<br />
- La gestione dei drenaggi;<br />
- La gestione della comuni<strong>ca</strong>zione;<br />
- La gestione dell’immagine corporea (strategie adattive);<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione alla gestione dell’alimentazione<br />
e dell’igiene del <strong>ca</strong>vo orale).<br />
L’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> prima e dopo l’esecuzione degli esami <strong>di</strong>agnostici e strumentali specifici. Il test <strong>di</strong><br />
Allen: attenzioni infermieristiche.<br />
La preparazione preoperatoria (eventuale tricotomia, consenso informato, gestione dell’ansia).<br />
L’assistenza post-operatoria e le principali compli<strong>ca</strong>nze:<br />
- Dolore (tipologia del dolore, postura antalgi<strong>ca</strong> e collaborazione nel trattamento farmacologico);<br />
- Sanguinamento (il monitoraggio della ferita, e dei parametri vitali, postura);<br />
- La gestione dei drenaggi;<br />
- La gestione della tracheostomia (solo alcuni richiami e peculiarità per la tipologia <strong>di</strong> paziente);<br />
- La gestione della ferita chirurgi<strong>ca</strong>;<br />
- La ripresa dell’alimentazione;<br />
- La gestione dell’alterazione dell’immagine corporea;<br />
- La preparazione del paziente alla <strong>di</strong>missione (informazione ed edu<strong>ca</strong>zione alla gestione della terapeuti<strong>ca</strong>);<br />
- Presentazione <strong>di</strong> un piano assistenziale standard.<br />
Bibliografia<br />
BRUNNER, SUDDART, Nursing me<strong>di</strong>co-Chirurgico, volume n. 1 e 2, Ed Ambrosiana, Milano, 2001:<br />
- Capitolo 20 – Gestione del paziente affetto da malattie delle vie aeree superiori: pag 482-486;<br />
- Capitolo 32 – Assistenza a pazienti con patologie orali ed esofagee: 948-951/952-959;<br />
- Capitolo 38 – Valutazione ed assistenza <strong>di</strong> pazienti con patologie endocrine:pag 1226-1227;<br />
- Capitolo 54 – Accertamento e trattamento dei pazienti con problemi alla vista e <strong>di</strong>sturbi agli occhi: 420-<br />
423/425-427/429-444/446/449;<br />
SANDRA M. NETTINA, Il manuale dell’infermiere, II e<strong>di</strong>zione, Vol. 1, Ed. Piccin, 2006.<br />
- Capitolo 16 – Malattie dell’occhio: pag 592-620;<br />
- Capitolo 17 – Malattie otorinolaringoiatriche: pag 621-636/647-658;<br />
- Capitolo 24 – Malattie endocrine: pag 942-949;<br />
- Capitolo 35 – Emergenza e primo soccorso: pag 1215;<br />
MARIO LISE, Chirurgia per le professioni sanitarie, IV e<strong>di</strong>zione, Vol. 1 e 2, Ed. Piccin, 2006 (per<br />
approfon<strong>di</strong>mento).<br />
- Capitolo 24 – Tiroide : pag. 312-314;<br />
- Capitolo 59 – Patologia otorinolaringoiatri<strong>ca</strong>: pag 999-1018;<br />
- Capitolo 60 – Chirurgia maxillo-facciale: pag 1045-1102;<br />
- Capitolo 61 – Oculisti<strong>ca</strong>: pag 1103-1142.<br />
CORSO INTEGRATO DI CRONICITÀ/DISABILITÀ<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: MED/09 Geriatria, MED/26 Neurologia, MED/16 Reumatologia, MED/34<br />
<strong>Me</strong><strong>di</strong>cina fisi<strong>ca</strong> riabilitativa, MED/48 Scienze riabilitative, MED/45 <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> cronicità e <strong>di</strong>sabilità<br />
Dott. Roberto Brugiolo<br />
Obiettivi generali<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> nella Cronicità/Disabilità, è in grado <strong>di</strong> descrivere<br />
le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi <strong>di</strong> interesse internistico nell’età geriatria (patologie<br />
<strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolari, broncopneumopatia croni<strong>ca</strong> ostruttiva, insufficienza renale croni<strong>ca</strong>, pseudo-<strong>di</strong>arree, ipo-
ipertiroi<strong>di</strong>smo, incontinenza urinaria e fe<strong>ca</strong>le), la loro frequenza epidemiologi<strong>ca</strong>, i mec<strong>ca</strong>nismi fisiopatologici<br />
e le correlazioni sistemiche <strong>di</strong> organi ed apparati;<br />
le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi<br />
neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia);<br />
la classifi<strong>ca</strong>zione delle malattie reumatologiche a maggiore <strong>di</strong>ffusione epidemiologi<strong>ca</strong> e ad elevata esigenza<br />
assistenziale;<br />
la valutazione mono e multi<strong>di</strong>mensionale del malato con problemi reumatologici, principali segni e sintomi ed<br />
indagini <strong>di</strong>agnostiche e strumentali;<br />
l’impatto farmacologico, i criteri <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>di</strong> valutazione continua dell’evoluzione del problema<br />
reumatologico nelle sue manifestazioni lo<strong>ca</strong>li e sistemiche;<br />
i principali problemi del paziente anziano, con <strong>di</strong>sabilità/cronicità (malnutrizione, <strong>di</strong>sidratazione, rischio <strong>di</strong><br />
<strong>ca</strong>duta, per<strong>di</strong>ta delle abilità nelle attività <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ane; declino cognitivo, confusione mentale) e le<br />
strategie per una effi<strong>ca</strong>ce gestione infermieristi<strong>ca</strong>;<br />
i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a<br />
<strong>ca</strong>s<strong>ca</strong>ta’;<br />
i principali fattori <strong>di</strong> rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione alla<br />
compliance;<br />
gli strumenti <strong>di</strong> valutazione mono e multi<strong>di</strong>mensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita<br />
dell’anziano e i sistemi <strong>di</strong> classifi<strong>ca</strong>zione della <strong>di</strong>sabilità;<br />
i processi <strong>di</strong> adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico<br />
degenerativi e le strategie per facilitarli/sostenerli;<br />
le strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> funzioni, delle<br />
abilità e della speranza e per la promozione della qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e<br />
invalidanti;<br />
gli interventi <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione terapeuti<strong>ca</strong> per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua,<br />
nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni;<br />
i fattori <strong>di</strong> rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla;<br />
i modelli <strong>di</strong> intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/<strong>di</strong>sabilità.<br />
Geriatria<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Descrivere gli aspetti fondamentali concernenti l’epidemiologia, la <strong>di</strong>agnosi, il trattamento e la riabilitazione<br />
delle patologie <strong>di</strong> interesse geriatrico, maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie;<br />
Aver acquisito la <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> osservare e descrivere i segni e i sintomi che il paziente presenta<br />
saper in<strong>di</strong>viduare, nel colloquio con il paziente, i dati anamnestici utili ad orientare il lavoro <strong>di</strong>agnostico.<br />
Programma<br />
Definizione <strong>di</strong> geriatria, gerontologia e geralgologia.<br />
Fasi dell’invecchiamento: aspetti biologici e sociali.<br />
L’andamento demografico.<br />
Teorie dell’invecchiamento.<br />
La valutazione funzionale multi<strong>di</strong>mensionale.<br />
Lo strumento della valutazione multi<strong>di</strong>mensionale: scheda SVAMA.<br />
Le sindromi demenziali e gli stati confusionali.<br />
Sindrome da immobilizzazione.<br />
La <strong>ca</strong>duta.<br />
L’osteoporosi.<br />
Malattie <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolari acute: TIA; infarto; emorragia.<br />
Farmaci nell’anziano.<br />
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Neurologia<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Descrivere le principali patologie <strong>di</strong> interesse neurologico il loro trattamento e le impli<strong>ca</strong>zioni assistenziali.<br />
Programma<br />
Approccio al malato neurologico.<br />
La neurologia nell’ambito della me<strong>di</strong>cina interna.<br />
Le funzioni somatiche (fisiologia e fisiopatologia).<br />
Le funzioni psichiche.<br />
Il substrato biologico (fisiologia e fisiopatologia).<br />
Le sindromi corti<strong>ca</strong>li.
Le sindromi eziopatogenetiche.<br />
Le indagini strumentali e <strong>di</strong> laboratorio: EEG, EMG, esame del liquor, indagini ra<strong>di</strong>ologiche.<br />
Appli<strong>ca</strong>zioni ed esemplifi<strong>ca</strong>zioni delle sindromi eziopatogenetiche.<br />
La clini<strong>ca</strong> neurologi<strong>ca</strong>.<br />
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Reumatologia<br />
Il programma sarà comuni<strong>ca</strong>to dal docente del corso entro l’inizio delle lezioni.<br />
<strong>Me</strong><strong>di</strong>cina fisi<strong>ca</strong> riabilitativa<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Definire il ruolo dei vari professionisti coinvolti nella riabilitazione, con particolare riferimento all'infermiere;<br />
Definire le fasi più importanti dell'intervento riabilitativo per patologie acute e croniche;<br />
Evidenziare il ruolo dei vari professionisti nella fase <strong>di</strong> reinserimento all'interno della famiglia e della società.<br />
Programma<br />
La me<strong>di</strong>cina riabilitativa: definizione.<br />
<strong>Me</strong>nomazione <strong>di</strong>sabilità han<strong>di</strong><strong>ca</strong>p.<br />
Programmazione attività <strong>di</strong> recupero.<br />
Fasi dell’intervento riabilitativo.<br />
La programmazione riabilitativa in fase acuta.<br />
Il paziente con danno neurologico.<br />
Patologia neurologi<strong>ca</strong> acuta: posture e vesci<strong>ca</strong> neurologi<strong>ca</strong>.<br />
Il paziente ortope<strong>di</strong>co: problematiche generali e terapia fisi<strong>ca</strong>.<br />
Elementi <strong>di</strong> Chinesiologia.<br />
Bibliografia<br />
RANDALL L. BRADDOM, <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina Fisi<strong>ca</strong> e Riabilitazione, Antonio Delfino E<strong>di</strong>tore, 2005.<br />
A <strong>di</strong>sposizione per fornire articoli e Slideshow in itinere agli studenti.<br />
Scienze riabilitative<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Definire il ruolo dei vari professionisti coinvolti nella riabilitazione, con particolare riferimento all’infermiere;<br />
Definire le fasi più importanti dell’intervento riabilitativo per patologie acute e croniche;<br />
Evidenziare il ruolo dei vari professionisti nella fase <strong>di</strong> reinserimento all’interno della famiglia e della società.<br />
Programma<br />
Programmazione attività <strong>di</strong> recupero.<br />
Fasi dell'intervento riabilitativo.<br />
Ruolo dell'infermiere nella continuità dell'intervento riabilitativo per:<br />
patologia geriatria, neurologi<strong>ca</strong>, traumati<strong>ca</strong>.<br />
Attività <strong>di</strong> laboratorio.<br />
Tecniche <strong>di</strong> postura e movimentazione.<br />
Esercitazioni.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
<strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> cronicità e <strong>di</strong>sabilità<br />
Obiettivi specifici<br />
Analizzare il “Chronic Care Model”(CCM). Descrivere i più signifi<strong>ca</strong>tivi riferimenti normativi sulla tutela e<br />
l’assistenza sociosanitario delle persone anziane con malattie croniche e/o <strong>di</strong>sabilità. Descrivere i più<br />
signifi<strong>ca</strong>tivi riferimenti normativi relativi la professione infermieristi<strong>ca</strong> riferiti <strong>ai</strong> problemi <strong>di</strong> salute degli anziani.<br />
Definire le responsabilità etiche e giuri<strong>di</strong>che nell’assistenza della persona anziana con malattie croniche e/o<br />
<strong>di</strong>sabilità. Analizzare il concetto <strong>di</strong> valutazione multi<strong>di</strong>mensionale finalizzata alla presa in <strong>ca</strong>rico della persona<br />
anziana con malattie croniche e/o <strong>di</strong>sabilità. Riconoscere i problemi della persona anziana con malattie<br />
croniche e/o <strong>di</strong>sabilità ed i relativi interventi infermieristici, anche <strong>di</strong> tipo preventivo, basati su prove <strong>di</strong><br />
effi<strong>ca</strong>cia. Riflettere sul concetto <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> vita nella persona anziana con malattie croniche e/o <strong>di</strong>sabilità.<br />
Identifi<strong>ca</strong>re gli interventi <strong>di</strong> supporto alla famiglia all’interno della rete dei servizi.<br />
Programma
Il modello CCM (elementi fondamentali, strategie <strong>di</strong> intervento finalizzate alla attivazione informata dei<br />
pazienti attraverso un team proattivo, effi<strong>ca</strong>cia sugli outcomes).<br />
I principali riferimenti normativi nazionali e regionali <strong>di</strong> tutela delle persone anziane e <strong>di</strong> promozione dei<br />
servizi alla salute nell’età dell’invecchiamento.<br />
I principi sanciti dal Piano Sanitario Nazionale e Regionale rispetto al fenomeno dell’invecchiamento della<br />
popolazione.<br />
I principali riferimenti normativi <strong>di</strong> regolamentazione della professione infermieristi<strong>ca</strong> rivolti all’assistenza e<br />
alla cura degli anziani.<br />
La responsabilità giuri<strong>di</strong><strong>ca</strong> e deontologi<strong>ca</strong> infermieristi<strong>ca</strong> nell’assistenza delle persone anziane.<br />
Valutazione della <strong>ca</strong>pacità d’autodeterminazione dell’anziano.<br />
Consenso informato agli atti assistenziali.<br />
Custo<strong>di</strong>a e la salvaguar<strong>di</strong>a dell’incolumità fisi<strong>ca</strong> del paziente.<br />
Utilizzo dei mezzi <strong>di</strong> contenzione.<br />
Definizione, finalità ed effi<strong>ca</strong>cia della valutazione multi<strong>di</strong>mensionale in geriatria.<br />
Le aree della valutazione multi<strong>di</strong>mensionale (funzionale, cognitiva, affettiva, familiare/sociale).<br />
Differenze fra strumenti <strong>di</strong> valutazione multi<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong> 1^ e <strong>di</strong> 2^ - 3^ generazione (B.I.N.A., Val.graf<br />
FVG 2006, S.V.A.M.A.) utilizzabili nei vari contesti (struttura ospedaliera e servizi territoriali).<br />
Disturbi cognitivi e comportamentali nelle demenze e nel delirium:<br />
- accertamento (Mini <strong>Me</strong>ntal State Examination, Dementia Rating S<strong>ca</strong>le, Neuropshychiatric Inventory,<br />
Confusion Assessment <strong>Me</strong>thod ,EFED), <strong>di</strong>agnosi infermieristiche e problemi collaborativi, interventi<br />
assistenziali, criteri <strong>di</strong> risultato;<br />
- interventi <strong>di</strong> stimolazione cognitiva;<br />
- interventi per prevenire il delirium;<br />
- descrittori verbali del dolore.<br />
Malnutrizione e <strong>di</strong>sidratazione:<br />
- fattori <strong>di</strong> rischio ed interventi <strong>di</strong> prevenzione;<br />
- accertamento ( Nutritional Risk Screening);<br />
- interventi infermieristici;<br />
- criteri <strong>di</strong> risultato.<br />
Disfagia:<br />
- accertamento;<br />
- interventi per garantire l’alimentazione/idratazione per via orale e prevenire il rischio <strong>di</strong> aspirazione;<br />
- criteri <strong>di</strong> risultato.<br />
Disturbi dell’eliminazione fe<strong>ca</strong>le:<br />
- stipsi e <strong>di</strong>arrea (accertamento, interventi <strong>di</strong> prevenzione e trattamento, criteri <strong>di</strong> risultato);<br />
- incontinenza urinaria (accertamento (<strong>di</strong>ario minzionale), interventi relativi alla gestione della continenza).<br />
Disturbi della deambulazione e rischio <strong>di</strong> <strong>ca</strong>dute:<br />
- fattori <strong>di</strong> rischio e compli<strong>ca</strong>nze conseguenti a fratture;<br />
- accertamento (S<strong>ca</strong>la <strong>di</strong> Conley);<br />
- interventi per la prevenzione delle <strong>ca</strong>dute.<br />
Per<strong>di</strong>ta dell’autonomia:<br />
- accertamento (Lawton & Brody, Physi<strong>ca</strong>l Performance Test );<br />
- interventi finalizzati al mantenimento della funzionalità e al recupero delle funzioni perse;<br />
- criteri <strong>di</strong> risultato.<br />
Disturbi sensoriali:<br />
- u<strong>di</strong>tivi e visivi (accertamento, strategie <strong>di</strong> gestione).<br />
Disturbi dell’umore:<br />
- fattori <strong>di</strong> rischio;<br />
- strategie <strong>di</strong> gestione (sviluppo e rinforzo del concetto positivo del sé).<br />
Concetti <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> vita. Accertamento (Questionario sullo stato <strong>di</strong> salute: SF-12). Accertamento delle<br />
<strong>ca</strong>pacità/risorse e del <strong>ca</strong>rico assistenziale dei familiari (Caregiver Burden Inventory). Accertamento delle<br />
risorse presenti sul territorio (Older Ameri<strong>ca</strong>ns Resources and Services). I fattori <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong><br />
istituzionalizzazione e le strategie per evitarla/ritardarla (interventi edu<strong>ca</strong>tivi nei confronti dei <strong>ca</strong>regiver<br />
informali, gruppi <strong>di</strong> supporto, ricoveri <strong>di</strong> sollievo). La rete formale <strong>di</strong> sostegno alla persona anziana fragile e la<br />
continuità assistenziale.<br />
Bibliografia<br />
Testi <strong>di</strong> infermieristi<strong>ca</strong> consigliati:<br />
POTTER – PERRY, <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> generale-clini<strong>ca</strong>, 2006 (Volume 1- <strong>ca</strong>p.6 “ Assistere gli anziani” pag. 119).<br />
E. ZANETTI, La valutazione in geriatria <strong>Me</strong>to<strong>di</strong> e strumenti , Carocci Faber, 2^ Ristampa 2005.<br />
BRUNNER SUDDARTH, Nursing me<strong>di</strong>co chirurgico, Ambrosiana, 2005 (Volume 1 - Cap.11 “ Assistenza<br />
sanitaria all’anziano” pag.170).
Articoli consigliati:<br />
Linee guida italiane alla valutazione ed assistenza paziente <strong>di</strong>sfagico, SPREAD 2007.<br />
Joanna Briggs Institute, Management of constipation in older adults, Best Practice, <strong>2008</strong>, 12, 7, 1-4.<br />
La contenzione fisi<strong>ca</strong> e la sedazione farmacologi<strong>ca</strong> per la prevenzione delle <strong>ca</strong>dute, l’interruzione dei<br />
trattamenti e l’aggressività nei pazienti con demenza senile e <strong>di</strong>sorientamento cognitivo, <strong>2008</strong> REVISIONE.<br />
BISSOLI L., M. ZAMBONI, G. SERGI, E. FERRARI, O. BOSELLO, Linee <strong>Guida</strong> per la valutazione della malnutrizione<br />
nell’anziano, Giorn. Geront. 2001; 49:4-12.<br />
PNLG 2007, Prevenzione delle <strong>ca</strong>dute da incidente domestico negli anziani, Data <strong>di</strong> pubbli<strong>ca</strong>zione: maggio<br />
2007 Data <strong>di</strong> aggiornamento: maggio <strong>2009</strong>.<br />
CORSO INTEGRATO DI RELAZIONE INFERMIERE PAZIENTE<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: M-PSI/08 Psicologia clini<strong>ca</strong>, M-DEA/01 Antropologia culturale,<br />
MED/45 <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> relazione d’<strong>ai</strong>uto<br />
Dott.ssa Raffaella Dobrina<br />
Obiettivi generali<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> Relazione <strong>Inf</strong>ermiere – Paziente, è in grado <strong>di</strong> descrivere<br />
riferimenti teorici utili alla comprensione dell’esperienza <strong>di</strong> malattia dell’assistito ed allo<br />
sviluppo/mantenimento della relazione assistenziale;<br />
i principi e le strategie <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> una comuni<strong>ca</strong>zione effi<strong>ca</strong>ce, <strong>di</strong> una relazione <strong>di</strong> <strong>ai</strong>uto ed edu<strong>ca</strong>tiva;<br />
i modelli teorici della psicologia clini<strong>ca</strong> e dell’antropologia culturale utili all’identifi<strong>ca</strong>zione dei fattori <strong>di</strong> malattia<br />
che influiscono nella relazione assistenziale;<br />
le <strong>di</strong>fferenze culturali e gli accorgimenti in fase <strong>di</strong> accertamento/osservazione per assicurare un approccio<br />
infermieristico ‘culturalmente sensibile ’;<br />
le strategie <strong>di</strong> relazione nelle fasi del ciclo <strong>di</strong> vita (infanzia, adolescenza, età adulta, età senile) adattate alle<br />
<strong>di</strong>verse finalità del percorso assistenziale (terapeutico, riabilitativo e palliativo);<br />
le strategie per accompagnare il paziente in fase terminale;<br />
le strategie relazionali da attivare con la famiglia e le persone <strong>di</strong> riferimento dell’utente, nell’ambito delle<br />
<strong>di</strong>verse finalità del percorso assistenziale (terapeutico, riabilitativo e palliativo);<br />
gli ostacoli alla comuni<strong>ca</strong>zione effi<strong>ca</strong>ce (inconsapevolezza del sé, <strong>di</strong>fficoltà del contesto, <strong>di</strong> conduzione e del<br />
destinatario) e gli approcci utili per superarli.<br />
Psicologia clini<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Il corso si propone <strong>di</strong> sviluppare negli studenti competenze psicologiche sia sul piano della conoscenza delle<br />
<strong>di</strong>namiche che sul piano della gestione delle relazioni nell’area del rapporto con il paziente, nelle <strong>di</strong>verse fasi<br />
del ciclo <strong>di</strong> vita e nelle <strong>di</strong>verse patologie, con i familiari e con gli altri operatori.<br />
Utilizzando i modelli espli<strong>ca</strong>tivi della psicologia verranno descritti e analizzati i processi mentali innes<strong>ca</strong>ti nel<br />
paziente dalla malattia acuta, croni<strong>ca</strong>, invalidante e progressiva e terminale con le relative <strong>di</strong>namiche<br />
familiari il tutto nel contesto delle varie fasi del ciclo <strong>di</strong> vita.<br />
Particolare attenzione verrà posta sul costante rapporto operatore-utente nei <strong>di</strong>versi contesti <strong>di</strong> cura<br />
fo<strong>ca</strong>lizzando le possibili soluzioni <strong>di</strong> situazioni conflittuali.<br />
Programma<br />
1^ unità: la relazione d’<strong>ai</strong>uto nella malattia: stress ed adattamento nel malato, nei familiari, negli operatori.<br />
2^ unità: fasi del ciclo <strong>di</strong> vita: la malattia nel bambino, adolescente, adulto, anziano; mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa del<br />
paziente e degli operatori.<br />
3^ unità: lo stress nella malattia acuta, croni<strong>ca</strong>, invalidante, progressiva e finale per il paziente, i familiari e<br />
gli operatori.<br />
4^ unità la comuni<strong>ca</strong>zione nei <strong>di</strong>versi contesti clinici tra operatori e tra operatore-paziente-familiari.<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezioni frontali a <strong>ca</strong>rattere interattivo. A fronte d contenuti teorici verranno proposte situazioni pratiche da<br />
simulare o da role play.<br />
Bibliografia<br />
G.S. BERNSTEIN, J.A. HALASZYN, Io operatore sociale, Erickson.<br />
M. SOMMARUGA, Comuni<strong>ca</strong>re con il paziente, Carocci.<br />
FISHER, Trattato <strong>di</strong> psicologia della salute, Borla.<br />
SOLANO, Tra corpo e mente, Cortina.<br />
Slide e materiale portato dal docente.
Antropologia culturale<br />
Obiettivi specifici<br />
Al termine del corso, lo studente, utilizzando i principali concetti dell’antropologia, ed in particolare<br />
dell’antropologia me<strong>di</strong><strong>ca</strong>, dovrà essere in grado <strong>di</strong>:<br />
Valutare l’incidenza della <strong>di</strong>mensione culturale in ogni evento che riguar<strong>di</strong> la salute/malattia;<br />
Sviluppare le <strong>ca</strong>pacità necessarie a riconoscere e comprendere le <strong>di</strong>fferenze culturali nell’ambito della<br />
salute/malattia, per fornire un approccio infermieristico culturalmente sensibile.<br />
Riconoscere la <strong>di</strong>mensione culturale implicita in ogni agire infermieristico.<br />
Programma<br />
I Unità <strong>di</strong>datti<strong>ca</strong>: i concetti principali<br />
Specificità dell’antropologia tra le scienze umane: il concetto <strong>di</strong> cultura. Etnocentrismo, relativismo,<br />
l’approccio olistico in antropologia.<br />
Le <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> trasmissione della cultura, con esempi dall’universo <strong>di</strong> cura della salute; teorie della<br />
globalizzazione.<br />
Fabrilità e segnicità: produrre oggetti e produrre segni; variabilità culturale del concetto <strong>di</strong> persona; il ciclo <strong>di</strong><br />
vita in prospettiva antropologi<strong>ca</strong>.<br />
Antropologia e nursing: convergenze e <strong>di</strong>vergenze; l’infermiere come me<strong>di</strong>atore culturale;<br />
come introdurre l’etnografia nelle organizzazioni sanitarie.<br />
II Unità <strong>di</strong>datti<strong>ca</strong>: salute/malattia in prospettivaantropologi<strong>ca</strong><br />
Il concetto <strong>di</strong> salute/malattia in prospettiva antropologi<strong>ca</strong>: esempi.<br />
Comprendere la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> livello tra <strong>di</strong>sease, illness e sickness: presentazione e <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> <strong>ca</strong>si; il<br />
concetto <strong>di</strong> Health <strong>ca</strong>re system.<br />
Comprendere come le rappresentazioni della malattia, del corpo e dei suoi flui<strong>di</strong> abbiano ripercussioni<br />
sull’assistenza: stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>ca</strong>si.<br />
Per una assistenza culturalmente sensibile: stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>ca</strong>si sui modelli <strong>di</strong> cura, guarigione e contagio.<br />
III Unità <strong>di</strong>datti<strong>ca</strong>: dolore e comuni<strong>ca</strong>zione<br />
Le componenti culturali del dolore.<br />
Il dolore del corpo tra cultura ed esperienza; gli approcci antropologici al corpo.<br />
Dolore, sintomo e cultura: stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>ca</strong>si.<br />
I co<strong>di</strong>ci culturali delle emozioni; per una analisi multifattoriale delle situazioni <strong>di</strong> mutamento: fattori <strong>di</strong> rischio<br />
psichico e <strong>di</strong> protezione.<br />
IV Unità <strong>di</strong>datti<strong>ca</strong>: etnografia nelle organizzazionisanitarie<br />
Il concetto <strong>di</strong> ruolo <strong>di</strong> malato nelle società occidentali: i limiti storici del modello <strong>di</strong> Parsons.<br />
La persona ospedalizzata; il concetto <strong>di</strong> stigma; modelli <strong>di</strong> lettura antropologi<strong>ca</strong> per la gestione della persona<br />
con problemi (il <strong>di</strong>alizzato, il corpo dello sfigurato; la <strong>di</strong>sabilità).<br />
V Unità <strong>di</strong>datti<strong>ca</strong>: rito e simbolo nella prati<strong>ca</strong>me<strong>di</strong><strong>ca</strong> e nell’assistenza<br />
Concetto <strong>di</strong> rito; i riti <strong>di</strong> passaggio; il simbolo nelle strutture sanitarie; i riti funebri e il signifi<strong>ca</strong>to culturale della<br />
morte.<br />
Preparazione alla <strong>di</strong>scussione dei <strong>ca</strong>si per l’esame integrato.<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezioni frontali, lavori singoli e <strong>di</strong> gruppo su <strong>ca</strong>si.<br />
Bibliografia<br />
D. COZZI, D. NIGRIS, Gesti <strong>di</strong> cura, Colibrì, Milano, 1996 (<strong>ca</strong>pp.: introduzione, 1, 4-5, 7-9, 14-15, appen<strong>di</strong>ce).<br />
Materiale fornito dalla docente.<br />
Testi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e consultazione<br />
M. MAZZETTI, Il <strong>di</strong>alogo transculturale, Carocci Saber, Roma, 2003.<br />
M. M. LENINGER, Diversità e universalità dell’assistenza culturale, Piccin, Padova, 2005.<br />
C. R. EMBER, M. EMBER, Antropologia culturale, Il Mulino, Bologna, 1998.<br />
<strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> relazione <strong>di</strong> <strong>ai</strong>uto<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente, al termine del corso integrato <strong>di</strong> Relazione <strong>Inf</strong>ermiere – Paziente, è in grado <strong>di</strong> descrivere:<br />
- i riferimenti teorici utili alla comprensione dell’esperienza <strong>di</strong> malattia dell’assistito ed allo<br />
sviluppo/mantenimento della relazione assistenziale;<br />
- i modelli teorici della psicologia clini<strong>ca</strong> e dell’antropologia culturale utili all’identifi<strong>ca</strong>zione dei fattori che<br />
influiscono nella relazione assistenziale;
- le <strong>di</strong>fferenze culturali e le modalità <strong>di</strong> accertamento/osservazione per fornire un approccio infermieristico<br />
‘culturalmente sensibile’;<br />
- i principi e le strategie <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> una comuni<strong>ca</strong>zione effi<strong>ca</strong>ce, <strong>di</strong> una relazione <strong>di</strong> <strong>ai</strong>uto ed edu<strong>ca</strong>tiva;<br />
- le strategie <strong>di</strong> relazione in ambito pe<strong>di</strong>atrico, dell’adulto e dell’anziano e in relazione alle <strong>di</strong>verse finalità del<br />
percorso assistenziale (terapeutico, riabilitativo e palliativo);<br />
- le strategie relazionali da attivare con la famiglia e le persone <strong>di</strong> riferimento dell’utente nell’ambito delle<br />
<strong>di</strong>verse finalità del percorso assistenziale (terapeutico, riabilitativo e palliativo);<br />
- gli ostacoli alla comuni<strong>ca</strong>zione effi<strong>ca</strong>ce (inconsapevolezza del sé, del contesto…) e gli approcci utili per<br />
superarli.<br />
Programma<br />
I principali concetti e riferimenti teorici per leggere il processo della comuni<strong>ca</strong>zione umana (dal pensiero <strong>di</strong> P.<br />
Watzlawick, C. Rogers e A. Bandura). Dinami<strong>ca</strong> della relazione infermiere-assistito: Fasi della relazione<br />
assistenziale (apertura, sviluppo e <strong>di</strong>stacco) e la funzione dei concetti <strong>di</strong> partnership, empowerment,<br />
advo<strong>ca</strong>cy. Variabili che definiscono il contesto e modellano la <strong>di</strong>nami<strong>ca</strong> malattia/vissuti del malato/risposta<br />
in<strong>di</strong>viduale alla con<strong>di</strong>zione e all’esperienza: tipologia del processo morboso, piano <strong>di</strong> cure e persone<br />
impli<strong>ca</strong>te, contesti operativi.<br />
Peculiarità e signifi<strong>ca</strong>ti del linguaggio NV nella relazione assistenziale:<br />
- espressioni del viso e comportamento visivo;<br />
- comportamento spaziale (contatto corporeo, <strong>di</strong>stanza interpersonale, orientamento e postura);<br />
- comportamento motorio-gestuale;<br />
- paralinguaggio;<br />
- es. <strong>di</strong> situazioni clinico-assistenziali che amplifi<strong>ca</strong>no la funzione del LNV.<br />
Appartenenza culturale e signifi<strong>ca</strong>ti attribuiti all’esperienza <strong>di</strong> malattia e<br />
fattori <strong>di</strong> incomprensione culturale.<br />
I para<strong>di</strong>gmi percettivi: identità, convinzioni, sistemi <strong>di</strong> credenza, processi menatali.<br />
Le tipologie <strong>di</strong> rapporto e le regole che ne assicurano la funzionalità.<br />
Con<strong>di</strong>zioni che rendono possibile la relazione d’<strong>ai</strong>uto (autoconsapevolezza; autonomia; autostima; <strong>di</strong>ritti<br />
comuni<strong>ca</strong>zionali).<br />
Comuni<strong>ca</strong>zione assertiva:<br />
Le mappe degli episo<strong>di</strong> relazionali e le strategie <strong>di</strong> risposta <strong>ai</strong> <strong>di</strong>sagi più comuni riscontrabili dall’infermiere;<br />
Le abilità comuni<strong>ca</strong>tive assertive per la:<br />
- comprensione del <strong>di</strong>sagio;<br />
- invio <strong>di</strong> messaggi assertivi;<br />
- gestione dei conflitti (negoziazione);<br />
- gestione <strong>di</strong> eventi critici e traumatici (Interventi principali);<br />
- sviluppo della proattività e del self-<strong>ca</strong>re.<br />
Il colloquio motivazionale nell’infermieristi<strong>ca</strong>: metodologia; signifi<strong>ca</strong>ti delle resistenze e analisi delle principali<br />
situazioni <strong>di</strong>fficili. L’intervista sec. Modello Agenda del paziente. I protocolli comuni<strong>ca</strong>tivi C.L.A.S.S. –<br />
C.O.N.E.S. I protocolli comuni<strong>ca</strong>tivi: S.P.I.K.E.S. - E.V.E. Dinamiche della relazione d’<strong>ai</strong>uto con famiglie e<br />
<strong>ca</strong>re-givers e funzione degli strumenti genogramma ed ecomappa.<br />
I rischi delle aspettative nell’interazione infermiere-paziente e infermiere-équipe e il burn-out dell’operatore<br />
Le situazioni <strong>di</strong> relazione e <strong>di</strong> colloquio <strong>di</strong>fficili: problemi <strong>di</strong> contesto, <strong>di</strong> conduzione e del destinatario.<br />
Bibliografia<br />
Testi obbligatori<br />
M. SOMMARUGA, Comuni<strong>ca</strong>re con il paziente, Carocci Faber, Roma, 2005.<br />
M.L. HOOK, Partnering with patients- a concept ready for action, J Adv Nurs., 2006, 56 (2): 133 – 143<br />
Testi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />
R. CARKHUFF, L’arte <strong>di</strong> <strong>ai</strong>utare, Erickson, Trento. 1999. Capp. 1, 2, 3.<br />
D. REDIGOLO, K. KALDOR, R. ILLICA MAGRINI, Il processo comuni<strong>ca</strong>tivo nella relazione d’<strong>ai</strong>uto, Ed. Rosini,<br />
Firenze. 1995 Capp. 2, 3, 4, 7.<br />
M. Mazzetti, Il <strong>di</strong>alogo transculturale, Carocci Ed., Roma, 2005 Cap. 3.<br />
SMITH, DUELL-MARTIN (A CURA DI A.PALESE E L.SAIANI), <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> clini<strong>ca</strong>. Abilità <strong>di</strong> base e avanzate, Ed<br />
Sorbona, Napoli, <strong>2009</strong>, Cap.3, pp.36-54.<br />
W. MILLER, S.ROLLNICK, Il colloquio <strong>di</strong> motivazione, Ed. Erikson, Trento, 1994, <strong>ca</strong>p. della 1^ e 2^ parte (pp.<br />
69-111 e p. 127 -132).
III anno<br />
CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA GERIATRICA E DELLE PATOLOGIE<br />
DISABILITANTI<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: MED/09 Geriatria, MED/34 <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina fisi<strong>ca</strong> e riabilitativa, MED/33 Malattie<br />
apparato locomotore, MED/26 Neurologia, MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e<br />
riabilitative, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Dott. Roberto Brugiolo<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Il corso integrato persegue l’obiettivo <strong>di</strong> sviluppare le competenze <strong>di</strong> gestione della persona anziana con<br />
problemi cronici e <strong>di</strong>sabilità permanenti.<br />
Al termine lo studente sarà in grado <strong>di</strong>:<br />
Valutare lo stato biopsicosociale dell’in<strong>di</strong>viduo anziano in strutture residenziali, ospedaliere, al proprio<br />
domicilio;<br />
Prevenire e trattare i problemi più frequenti della popolazione anziana;<br />
Descrivere le più frequenti patologie dell’apparato locomotore;<br />
Proporre interventi <strong>di</strong> miglioramento della qualità <strong>di</strong> vita dei pazienti con problemi cronico-degenerativi.<br />
Modalità d’esame<br />
L’esame finale consisterà in una prova orale e, solo per la parte <strong>di</strong> riabilitazione, anche in una prova prati<strong>ca</strong>.<br />
Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comuni<strong>ca</strong>te in tempo utile agli studenti. Le<br />
valutazioni espresse d<strong>ai</strong> docenti avranno esclusivamente valore formativo.<br />
Geriatria<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Descrivere gli aspetti fondamentali concernenti l’epidemiologia, la <strong>di</strong>agnosi, il trattamento e la riabilitazione<br />
delle patologie <strong>di</strong> interesse geriatrico, maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie;<br />
Aver acquisito la <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> osservare e descrivere i segni e i sintomi che il paziente presenta<br />
saper in<strong>di</strong>viduare, nel colloquio con il paziente, i dati anamnestici utili ad orientare il lavoro <strong>di</strong>agnostico.<br />
Programma<br />
Definizione <strong>di</strong> geriatria, gerontologia e geralgologia.<br />
Fasi dell’invecchiamento: aspetti biologici e sociali.<br />
L’andamento demografico.<br />
Teorie dell’invecchiamento.<br />
La valutazione funzionale multi<strong>di</strong>mensionale.<br />
Lo strumento della valutazione multi<strong>di</strong>mensionale: scheda SVAMA.<br />
Le sindromi demenziali e gli stati confusionali.<br />
Sindrome da immobilizzazione.<br />
La <strong>ca</strong>duta.<br />
L’osteoporosi.<br />
Malattie <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolari acute: TIA; infarto; emorragia.<br />
Farmaci nell’anziano.<br />
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
<strong>Me</strong><strong>di</strong>cina fisi<strong>ca</strong> e riabilitativa<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Definire il ruolo dei vari professionisti coinvolti nella riabilitazione, con particolare riferimento all’infermiere;<br />
Definire le fasi più importanti dell’intervento riabilitativo per patologie acute e croniche;<br />
Evidenziare il ruolo dei vari professionisti nella fase <strong>di</strong> reinserimento all’interno della famiglia e della società.<br />
Programma<br />
La me<strong>di</strong>cina riabilitativa: definizione.<br />
<strong>Me</strong>nomazione <strong>di</strong>sabilità han<strong>di</strong><strong>ca</strong>p.<br />
Programmazione attività <strong>di</strong> recupero.<br />
Fasi dell’intervento riabilitativo.<br />
La programmazione riabilitativa in fase acuta.<br />
Il paziente con danno neurologico.<br />
Patologia neurologi<strong>ca</strong> acuta: posture e vesci<strong>ca</strong> neurologi<strong>ca</strong>.<br />
Il paziente ortope<strong>di</strong>co: problematiche generali e terapia fisi<strong>ca</strong>.<br />
Elementi <strong>di</strong> Chinesiologia.
Bibliografia<br />
R. L. BRADDOM, <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina Fisi<strong>ca</strong> e Riabilitazione, Antonio Delfino E<strong>di</strong>tore, 2005.<br />
A <strong>di</strong>sposizione per fornire articoli e slide show in itinere agli studenti.<br />
Malattie apparato locomotore<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Descrivere gli aspetti fondamentali concernenti l’epidemiologia, la <strong>di</strong>agnosi, il trattamento e la riabilitazione<br />
delle patologie <strong>di</strong> interesse ortope<strong>di</strong>co, maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie;<br />
Aver acquisito la <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> osservare e descrivere e riferire i segni e i sintomi che il paziente presenta;<br />
Saper in<strong>di</strong>viduare le problematiche assistenziali nell’assistenza pre e post operatoria per le principali<br />
patologie trattate.<br />
Programma<br />
Richiami <strong>di</strong> anatomia e fisiologia dell’apparato locomotore.<br />
Lesioni fondamentali del tessuto osseo.<br />
Lesioni muscolari, ten<strong>di</strong>nee e nervose <strong>di</strong> interesse ortope<strong>di</strong>co.<br />
Distorsioni lussazioni fratture e fratture-lussazioni:<br />
generalità e trattamento;<br />
patologie ortope<strong>di</strong>che dell’infanzia ed età evolutiva;<br />
Tumori ossei.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Dispensa fornita dal docente.<br />
Neurologia<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Descrivere le principali patologie <strong>di</strong> interesse neurologico il loro trattamento e le impli<strong>ca</strong>zioni assistenziali.<br />
Programma<br />
Approccio al malato neurologico.<br />
La neurologia nell’ambito della me<strong>di</strong>cina interna.<br />
Le funzioni somatiche (fisiologia e fisiopatologia).<br />
Le funzioni psichiche.<br />
Il substrato biologico (fisiologia e fisiopatologia).<br />
Le sindromi corti<strong>ca</strong>li.<br />
Le sindromi eziopatogenetiche.<br />
Le indagini strumentali e <strong>di</strong> laboratorio: EEG, EMG, esame del liquor, indagini ra<strong>di</strong>ologiche.<br />
Appli<strong>ca</strong>zioni ed esemplifi<strong>ca</strong>zioni delle sindromi eziopatogenetiche.<br />
La clini<strong>ca</strong> neurologi<strong>ca</strong>.<br />
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Definire il ruolo dei vari professionisti coinvolti nella riabilitazione, con particolare riferimento all’infermiere;<br />
Definire le fasi più importanti dell’intervento riabilitativo per patologie acute e croniche;<br />
Evidenziare il ruolo dei vari professionisti nella fase <strong>di</strong> reinserimento all’interno della famiglia e della società.<br />
Programma<br />
Programmazione attività <strong>di</strong> recupero.<br />
Fasi dell’intervento riabilitativo.<br />
Ruolo dell’infermiere nella continuità dell’intervento riabilitativo per:<br />
patologia geriatria, neurologi<strong>ca</strong>, traumati<strong>ca</strong>.<br />
Attività <strong>di</strong> laboratorio.<br />
Tecniche <strong>di</strong> postura e movimentazione.<br />
Esercitazioni.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Identifi<strong>ca</strong>re i problemi assistenziali della persona anziana;<br />
Pianifi<strong>ca</strong>re l’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> nei quadri clinici tipici;<br />
In<strong>di</strong>viduare gli effetti dell’ospedalizzazione e le strategie <strong>di</strong> prevenzione.<br />
Programma<br />
Cambiamento psico-fisico-sociale dell’anziano.<br />
Principali quadri clinici:<br />
stroke;<br />
osteoporosi;<br />
demenza;<br />
<strong>ca</strong>renza nutrizionale;<br />
stipsi;<br />
sindrome extrapiramidale;<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> autonomia.<br />
Sindrome da sra<strong>di</strong><strong>ca</strong>mento, per<strong>di</strong>ta della cognizione spazio-tempo.<br />
Importanza del <strong>ca</strong>re-giver, ADI.<br />
Rischio <strong>di</strong> lesioni da decubito, da <strong>ca</strong>duta.<br />
Contenzione fisi<strong>ca</strong>.<br />
Delirio.<br />
Danno da procedure, da farmaci.<br />
<strong>Inf</strong>ezioni ospedaliere.<br />
edu<strong>ca</strong>zione all’assunzione dei farmaci al paziente e parenti.<br />
prevenzione nell’invecchiamento.<br />
Bibliografia<br />
HARRISON’S, Principles of Internazionale <strong>Me</strong><strong>di</strong>cine, XV ed., New York, 2001.<br />
CAVAZZUTI, CREMONINI, Assistenza Geriatri<strong>ca</strong> oggi, CEA, 1999.<br />
CHIN, FINOCCHIARO, ROSEBROUGH, Rehabilitation Nursing Pratice, New York, 1998.<br />
FUSTAGLIA, Gerontologia geriatri<strong>ca</strong>, MAEGA UIL, 1994.<br />
HOBSTEL, Manuale <strong>di</strong> geriatria, EDISES, 1993.<br />
MARTIN, Manuale <strong>di</strong> gerontologia, 1985.<br />
BASMAIJAN KIRBY, Riabilitazione me<strong>di</strong><strong>ca</strong>, Padova, 1989.<br />
ZANETTI, La sfida della qualità nell’assistenza agli anziani, Trento, 1985.<br />
CORSO INTEGRATO IN INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CRITICA<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: MED/09 <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina d’urgenza, MED/18 Chirurgia d’urgenza, MED/41<br />
Anestesiologia, BIO/14 Farmacologia, M-PSI/08 Psicologia clini<strong>ca</strong>, MED/45 Scienze infermieristiche<br />
generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Prof. Pier Paolo Cagol<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Il corso integrato persegue l’obiettivo <strong>di</strong> sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente<br />
critico.<br />
Al termine lo studente sarà in grado <strong>di</strong>:<br />
Identifi<strong>ca</strong>re le <strong>ca</strong>ratteristiche del paziente critico ed i relativi criteri per il monitoraggio delle funzioni vitali;<br />
Accertare e gestire, appli<strong>ca</strong>ndo prescrizioni <strong>di</strong>agnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni <strong>di</strong><br />
insufficienza d’organo o <strong>di</strong> sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolare,<br />
respiratorio e cerebrale;<br />
Pianifi<strong>ca</strong>re l’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od<br />
apparato ed in particolare nel paziente con insufficienza respiratoria, <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ovascolare e cerebrale;<br />
Accertare e gestire i principali percorsi <strong>di</strong>agnostico-terapeutici del paziente con politrauma.<br />
Modalità d’esame<br />
L’esame finale consisterà in una prova scritta e orale su <strong>ca</strong>so clinico.<br />
Lo studente potrà sostenere l’esame solo dopo aver effettuato il periodo <strong>di</strong> tirocinio stabilito presso le Unità<br />
<strong>di</strong> area criti<strong>ca</strong>.<br />
Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comuni<strong>ca</strong>te in tempo utile agli studenti. Le<br />
valutazioni espresse d<strong>ai</strong> docenti avranno esclusivamente valore formativo.<br />
<strong>Me</strong><strong>di</strong>cina d’urgenza<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Descrivere le principali patologie <strong>di</strong> urgenza me<strong>di</strong><strong>ca</strong>;<br />
Riconoscere segni o parametri che identifi<strong>ca</strong>no situazioni a rischio per il paziente;
Definire le priorità <strong>di</strong> intervento, identifi<strong>ca</strong>ndo il ruolo dei vari professionisti;<br />
Elen<strong>ca</strong>re le varie fasi dell’intervento extraospedaliero analizzando gli intervento necessari durante il percorso<br />
dal luogo <strong>di</strong> emergenza sino all’arrivo in ospedale, compreso le situazioni <strong>di</strong> <strong>ca</strong>tastrofi e <strong>ca</strong>lamità naturali.<br />
Programma<br />
Dolore toracico:<br />
generalità;<br />
fisiopatologia;<br />
terapia.<br />
Dispnea:<br />
generalità;<br />
fisiopatologia;<br />
terapia.<br />
Sincope e convulsione.<br />
generalità;<br />
fisiopatologia;<br />
terapia.<br />
Dolore addominale.<br />
generalità;<br />
fisiopatologia;<br />
terapia.<br />
Intossi<strong>ca</strong>zione alimentare.<br />
Intossi<strong>ca</strong>zione da funghi.<br />
Ingestione <strong>di</strong> sostanze <strong>ca</strong>ustiche.<br />
Punture da imenotteri, rettili.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Chirurgia d’urgenza<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Descrivere le principali patologie <strong>di</strong> urgenza chirurgi<strong>ca</strong>;<br />
Riconoscere segni o parametri che identifi<strong>ca</strong>no situazioni a rischio per il paziente;<br />
Definire le priorità <strong>di</strong> intervento identifi<strong>ca</strong>ndo il ruolo dei vari professionisti.<br />
Programma<br />
Politraumatizzato:<br />
generalità;<br />
lesioni toraciche (polmonari, bronchiali, pleuriche);<br />
lesioni addominali;<br />
patologie da schiacciamento.<br />
Maltrattamenti e violenze.<br />
Ischemia acuta arti inferiori.<br />
Trombosi venosa profonda.<br />
Embolia polmonare.<br />
Emorragia <strong>di</strong>gestiva acuta.<br />
Le più comuni patologie in età pe<strong>di</strong>atri<strong>ca</strong>:<br />
atresia esofagea.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Anestesiologia<br />
Programma<br />
Terapia Intensiva: Principi, organizzazione ed utilizzazione delle tecniche <strong>di</strong> terapia intensiva (Ventilazione<br />
artificiale; Monitoraggio emo<strong>di</strong>namico; Tecniche <strong>di</strong> supporto extracorporeo e respiratorio; Tecniche<br />
depurative nell’insufficienza epati<strong>ca</strong>; Terapia intensiva in alcune patologie virali…)<br />
Emergenza:<br />
a) Principi e tecniche (intubazione tracheale e bronchiale; fluidoterapia e terapie emosostitutive; rianimazione<br />
<strong>ca</strong>r<strong>di</strong>opolmonare avanzata ...)<br />
b) Organizzazione dell’emergenza extra-ospedaliera<br />
c) Sindromi polmonari acute da inalazione
d) Intossi<strong>ca</strong>zioni acute<br />
e) Ipotermie ed ipertermie<br />
f) Annegamento e folgorazione<br />
Car<strong>di</strong>o-Circolatorio<br />
arresto <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco; scompenso <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco acuto, compreso EPA; insufficienza <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>a<strong>ca</strong> me<strong>di</strong>a o moderata;<br />
angina; infarto e compli<strong>ca</strong>nze; valvulopatie; tamponamento <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco/<strong>di</strong>ssezione aorti<strong>ca</strong>; aritmie; trapianto<br />
<strong>ca</strong>r<strong>di</strong>aco e <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>o-polmonare. ABC/ ALS/ accessi venosi/monitoraggi (ECG, PA, PVC, SW, CO, SpO2,<br />
ETC02)/ meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> supporto (CEC, contropulsazione aorti<strong>ca</strong>)<br />
Respiratorio<br />
arresto respiratorio; insufficienza respiratoria acuta; ostruzione delle prime vie aeree; broncospasmo; EPA<br />
non <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ogeno (ARDS); embolia polmonare; emottisi massiva; pneumotorace; pneumome<strong>di</strong>astino;<br />
versamenti pleurici; insufficienza respiratoria croni<strong>ca</strong> (COPD)<br />
Neurologico<br />
coma; ipertensione endocrani<strong>ca</strong>; crisi convulsive/ per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza; sincopi; stroke; shock spinale; delirio<br />
e stato confusionale; EPH gestosi; valutazione della morte cerebrale e; problematiche del donatore d’organo<br />
Rene, Equilibrio Idro-Elettrolitico e Acido-Base<br />
Insuff. renale acuta; iponatriemieipernatriemie; fluidoterapia; ipo- e iper-K; ipo- e iper-Ca; lpo- e iper-<br />
Fosfatemia; ipo- e iper-Mg; acidosi; al<strong>ca</strong>losi; trapianto <strong>di</strong> rene;<br />
Patologia <strong>Inf</strong>ettiva<br />
shock settico; SIRS/MOF/SEPSI; infezioni nel paziente immunodepresso infezioni con febbre e rash infezioni<br />
in ICU tetano; profilassi in chirurgia principi <strong>di</strong> antibioticoterapia.<br />
Patologia Traumati<strong>ca</strong><br />
approccio al paziente con trauma/trasporto; il politraumatizzato; crush syndrome; embolia grassosa; trauma<br />
cranico; trauma toracico; trauma addominale; traumi vertebrali o spinali.<br />
Ustioni, Ipotermie, Avvelenamenti, Annegamenti, Allergie<br />
L’ustionato; ipotermia/ipertermie; folgorazione; intossi<strong>ca</strong>zioni da farmaci; intossi<strong>ca</strong>zione da prodotti <strong>di</strong> uso<br />
domestico; avvelenamenti…; annegamenti; embolia gassosa; allergie e shock anafilattico<br />
Bibliografia<br />
ROMANO E., Anestesia - I Principi e le Tecniche, Casa Ed. Utet.<br />
ROSEN P., Emergency <strong>Me</strong><strong>di</strong>cine : Volume 1 e 2, Casa Ed. Mosby II E<strong>di</strong>z.<br />
MILLER R.D., Anesthesia, Casa Ed. Churchill Livingstone III E<strong>di</strong>z.<br />
CIVETTA J.M., Criti<strong>ca</strong>l Care, Casa Ed. J.B. Lippincott, Philadelphia.<br />
Textbook of advanced <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ac life support, Casa ed. Ameri<strong>ca</strong>n Heart Association II E<strong>di</strong>z.<br />
Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support, Casa Ed. Ameri<strong>ca</strong>n Heart Association.<br />
F. S. BONGARD & D. Y SUE, Criti<strong>ca</strong>l Care Diagnosis & Treatment, Lange <strong>Me</strong><strong>di</strong><strong>ca</strong>l Book.<br />
C.E. SAUNDERS & M.T. HO, Emergency Diagnosis & Treatment, Lange <strong>Me</strong><strong>di</strong><strong>ca</strong>l Book.<br />
NOVELLI ET ALTRI, Anestesia, Rianimazione ed Emergenze <strong>Me</strong><strong>di</strong>co-Chirurgiche, Ed. Gnocchi, Napoli.<br />
DELLA ROCCA G ET AL., Emo<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong> ed Emo<strong>di</strong>nami<strong>ca</strong> volumetri<strong>ca</strong> in Anestesia e Rianimazione, Ed. Arianna<br />
Casalecchio, Bologna.<br />
Farmacologia<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine del corso dovrà:<br />
Descrivere gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi;<br />
Conoscere mec<strong>ca</strong>nismi o con<strong>di</strong>zioni attraverso i quali tali effetti si producono.<br />
Programma<br />
Avvelenamento: generalità.<br />
Intossi<strong>ca</strong>zione da oppiacei.<br />
Intossi<strong>ca</strong>zione da barbiturici e benzo<strong>di</strong>azepine.<br />
Intossi<strong>ca</strong>zione da <strong>di</strong>gitale, triciclici e anticolinergici.<br />
Intossi<strong>ca</strong>zione da CO.<br />
Tossicologia alimentare.<br />
Tossicologia in età pe<strong>di</strong>atri<strong>ca</strong>.<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento.<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezioni frontali.<br />
Bibliografia<br />
M. FURLANUT, Farmacologia generale e clini<strong>ca</strong> per le lauree triennali, Piccin, Padova, 2003.
Psicologia clini<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine sarà in grado <strong>di</strong>:<br />
Aumentare le competenze assertive attraverso il controllo sulla vita emotiva, con l’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />
specifiche abilità comuni<strong>ca</strong>tive, <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> esprimere i propri sentimenti, <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> negoziazione;<br />
Valutare e comprendere la situazione acuta sia nell’urgenza chirurgi<strong>ca</strong> che in quella determinata da eventi<br />
traumatici, politraumatici, tentativi <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o o rischio suicidarlo per ingestione <strong>di</strong> farmaci e altre sostanze.<br />
Programma<br />
Shock traumatico:<br />
in<strong>di</strong>viduazione;<br />
sostegno;<br />
superamento;<br />
elaborazione.<br />
Eventi destabilizzanti:<br />
gestione degli stati emotivi per chi li subisce e per la ri<strong>ca</strong>duta sui famigliari ed altri.<br />
Comportamento aggressivo e violento in psichiatria:<br />
gestione.<br />
Paziente mutagico:<br />
<strong>ca</strong>ratteristiche;<br />
gestione infermieristi<strong>ca</strong>.<br />
Disturbo postraumatico da stress:<br />
descrizione,<br />
riconoscimento;<br />
gestione.<br />
Anamnesi del dolore:<br />
elaborazione del dolore;<br />
colloquio con il paziente e i familiari.<br />
Lutto:<br />
elaborazione anticipata.<br />
Il silenzio del morire.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Conoscere e descrivere gli ambiti e le variabili organizzative del contesto operativo dell’area criti<strong>ca</strong> che<br />
possono con<strong>di</strong>zionare l’effi<strong>ca</strong>cia e l’efficienza delle prestazioni assistenziali;<br />
Identifi<strong>ca</strong>re le responsabilità e le competenze delle figure professionali che operano in area criti<strong>ca</strong>;<br />
Rilevare ed interpretare i bisogni <strong>di</strong> assistenza infermieristi<strong>ca</strong> della persona che si trova in situazioni <strong>di</strong><br />
pre<strong>ca</strong>rietà vitale e soggetta a continui e non sempre preve<strong>di</strong>bili mutamenti clinico assistenziali;<br />
Conoscere ed attuare il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico clinico infermieristico per la formulazione del progetto<br />
assistenziale e delle principali prestazioni infermieristiche da assicurare alla persona in critiche in ambito<br />
territoriale che ospedaliero, in modo tempestivo, continuo, intensivo e globale e con una attenta valutazione<br />
dei risultati assistenziali;<br />
Garantire il rispetto della <strong>di</strong>gnità della qualità della vita e della morte della persona e del <strong>di</strong>ritto a mantenere i<br />
propri legami signifi<strong>ca</strong>tivi con il contesto familiare e sociale.<br />
Programma<br />
Aspetti generali dell’area criti<strong>ca</strong>:<br />
definizione <strong>di</strong> area criti<strong>ca</strong>;<br />
definizione <strong>di</strong> persona in con<strong>di</strong>zioni critiche;<br />
definizione delle figure professionali dell’équipe in area criti<strong>ca</strong>, responsabilità e mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong> integrazione.<br />
La relazione <strong>di</strong> <strong>ai</strong>uto con il silenzio indotto e la stimolazione sensoriale:<br />
la relazione d’<strong>ai</strong>uto con la persona in con<strong>di</strong>zioni critiche e con i familiari con particolare riferimento alle<br />
problematiche relative al contesto socio culturale, organizzativo ed alla situazione clini<strong>ca</strong> assistenziale (es.<br />
silenzio indotto, donazione d’organo):<br />
l’infermiere e la stimolazione sensoriale.<br />
L’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> in area criti<strong>ca</strong> in ambito territoriale e ospedaliero:<br />
algoritmo del soccorso sanitario 118 e analisi della legislazione vigente;<br />
variabili organizzative e fattori <strong>di</strong> complessità in area criti<strong>ca</strong>;<br />
le strutture e il personale del soccorso sanitario nell’emergenza in ambito territoriale;<br />
l’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> nell’emergenza in ambito territoriale;<br />
gli strumenti operativi e il sistema informativo utilizzato;<br />
le strutture e il personale in ambito ospedaliero in pronto soccorso e in terapia intensiva;<br />
l’assistenza infermieristi<strong>ca</strong> nell’emergenza in ambito ospedaliero: strumenti operativi e sistema informativo.
Percorsi assistenziali infermieristici sia in ambito territoriale sia in ambito ospedaliero, riferiti a:<br />
persona in con<strong>di</strong>zioni critiche dovute a problemi <strong>ca</strong>r<strong>di</strong>ocircolatori;<br />
persona in con<strong>di</strong>zioni critiche dovute a problemi respiratori;<br />
persona in con<strong>di</strong>zioni critiche dovute a problemi traumatici;<br />
persona in con<strong>di</strong>zioni critiche dovute a ustioni;<br />
persona in con<strong>di</strong>zioni critiche dovute a problemi neurologici;<br />
la donazione d’organo: assistenza infermieristi<strong>ca</strong> alla persona in morte cerebrale, probabile donatore<br />
d’organo e al ricevente.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA NELLE PATOLOGIE TESTA-COLLO<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: MED/29 Chirurgia maxillofacciale, MED/27 Neurochirurgia, MED/30 Malattie<br />
apparato visivo, MED/31 Otorinolaringoiatria, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e<br />
pe<strong>di</strong>atriche<br />
Prof. Massimo Robiony<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Il corso integrato persegue l’obiettivo <strong>di</strong> fornire conoscenze <strong>di</strong> base.<br />
Per l’assistenza al paziente con patologie comuni della testa e del collo (es. traumi cranici, fratture del<br />
massiccio facciale, postumi <strong>di</strong> intervento su <strong>ca</strong>po e collo, gestione delle tracheotomie, problematiche relative<br />
all’assistenza delle prime vie aeree e <strong>di</strong>gestive) sia in ambito ospedaliero che territoriale.<br />
Per l’interpretazione degli han<strong>di</strong><strong>ca</strong>p neurosensoriali specifici e motori della sfera testa e collo (ipoacusia,<br />
riduzione dell’acuità visiva, alterazioni neuromuscolari correlate con masti<strong>ca</strong>zione, deglutizione e<br />
articolazione della parola) al fine <strong>di</strong> un corretto rapporto infermiere-paziente e dell’assistenza domiciliare.<br />
Modalità d’esame<br />
L’esame finale consisterà in una prova orale.<br />
Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comuni<strong>ca</strong>te in tempo utile agli studenti. Le<br />
valutazioni espresse d<strong>ai</strong> docenti avranno esclusivamente valore formativo.<br />
Malattie apparato visivo<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Descrivere le principali patologie <strong>di</strong> interesse oculistico, il loro trattamento e le impli<strong>ca</strong>zioni assistenziali.<br />
Programma<br />
Anatomia e fisiologia.<br />
Semeioti<strong>ca</strong> strumentale.<br />
Patologia delle palpebre: <strong>ca</strong>lazio.<br />
Patologia del sistema lacrimale: dacriocistite dei neonati, dacriocistite acuta.<br />
Patologia della congiuntiva: congiuntiviti <strong>ca</strong>tarrali, congiuntiviti virali, congiuntiviti allergiche.<br />
Patologia della cornea: ulcere corneali, cheratite erpeti<strong>ca</strong>.<br />
Patologie dell’uvea: iridociclite.<br />
Patologie del cristallino: <strong>ca</strong>tarrata.<br />
Patologie dell’entità retino-vitreale: occlusione dell’arteria centrale della retina, occlusione della vena centrale<br />
della retina, degenerazioni maculari senili.<br />
Glaucoma: acuto, cronico semplice.<br />
Neuroftalmologia: papilla da stasi, neuriti ottiche, vie ottiche, vizi <strong>di</strong> refrazione.<br />
Occhio e malattie generali: retinopatia <strong>di</strong>abeti<strong>ca</strong>.<br />
Farmacologia oculare.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Otorinolaringoiatria<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
descrivere le principali patologie <strong>di</strong> interesse otorinolaringoiatrico, il loro trattamento e le impli<strong>ca</strong>zioni<br />
assistenziali<br />
Programma<br />
Otologia.<br />
Cenni <strong>di</strong> anatomia e fisiologia.
Patologie dell’orecchio esterno.<br />
Patologie orecchio me<strong>di</strong>cio.<br />
Patologie orecchio interno.<br />
La sor<strong>di</strong>tà.<br />
La vertigine.<br />
Urgenze otologiche.<br />
Rinologia.<br />
Cenni <strong>di</strong> anatomia e fisiologia.<br />
Patologie del naso.<br />
Patologie dei seni paranasali.<br />
Urgenze rinologiche.<br />
Faringo-larinologia.<br />
Cenni <strong>di</strong> anatomia e fisiologia.<br />
Patologia della faringe.<br />
Patologia della laringe.<br />
Urgenze delle vie aeree inferiori e dell’esofago.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Chirurgia maxillofacciale<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
Definire le priorità d’intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale;<br />
Elen<strong>ca</strong>re le principali problematiche assistenziali pre e post intervento;<br />
Evidenziare anche le possibili compli<strong>ca</strong>nze a breve e lungo termine.<br />
Programma<br />
Traumi facciali.<br />
Neoplasie <strong>ca</strong>vo orale.<br />
Problematiche del paziente sottoposto ad intervento.<br />
Principi <strong>di</strong> riabilitazione.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Neurochirurgia<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà:<br />
definire le priorità d’intervento nel paziente con trauma cranico;<br />
elen<strong>ca</strong>re le principali problematiche assistenziali pre e post intervento;<br />
evidenziare anche le possibili compli<strong>ca</strong>nze a breve e lungo termine.<br />
Programma<br />
Trauma cranico.<br />
Aneurisma.<br />
Emorragie.<br />
Tumori cerebrali.<br />
Problematiche del paziente neurochirurgico.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine del corso dovrà:<br />
conoscere ed identifi<strong>ca</strong>re i criteri per l’accertamento infermieristico secondo la metodologia del triage.<br />
Identifi<strong>ca</strong>re le prestazioni assistenziali in riferimento <strong>ai</strong> pazienti con traumi testa-collo<br />
Conoscere Adult Basic Life Support: linee guida ILCOR.<br />
Conoscere ATLS.<br />
Programma<br />
Procedure e protocolli, linee guida.<br />
Le principali manovre infermieristiche nel paziente con:
trauma maxillofacciale, trauma oculare, tracheotomia, ustione al volto, presenza <strong>di</strong> corpi estranei .<br />
L’intubazione endotracheale.<br />
S<strong>ca</strong>le <strong>di</strong> valutazione in area criti<strong>ca</strong> (Glasgow, Trauma Score).<br />
Pianfi<strong>ca</strong>zione dell’assistenza nei pazienti con trauma maxillo-facciale, patologie degenerative, ustione al<br />
volto.<br />
Bibliografia<br />
CARPENITO L. J., Diagnosi <strong>Inf</strong>ermieristiche, appli<strong>ca</strong>zione nella prati<strong>ca</strong>, Casa ed Sorbona, Milano.<br />
GENTILI A. ET ALL, Il paziente critico, Casa e<strong>di</strong>trice Ambrosiana, Milano.<br />
LUCKMANN ET ALL., Il trattato completo del nursing, PICCIN e<strong>di</strong>tore.<br />
Siti internet:<br />
www.nursearea.it<br />
www.trauma.org<br />
www.emergencynurseassociation.org<br />
www.nursing-standard.co.uk<br />
Verranno forniti articoli <strong>di</strong> riviste specialistiche durante ciascuna unità <strong>di</strong>datti<strong>ca</strong><br />
CORSO INTEGRATO DI ASPETTI GIURIDICI DELLA PROFESSIONE<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: MED/43 <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina legale, MED/43 Bioeti<strong>ca</strong>, MED/44 <strong>Me</strong><strong>di</strong>cina del lavoro,<br />
IUS/09 Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico, IUS/07 Diritto del lavoro, MED/45 Scienze infermieristiche generali,<br />
cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Prof. aggr. Lorenzo Desinan<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Il corso integrato persegue l’obiettivo <strong>di</strong> sviluppare competenze sulla responsabilità professionale e sui <strong>di</strong>ritti<br />
della persona assistita.<br />
Al termine lo studente dovrebbe essere in grado <strong>di</strong>:<br />
In<strong>di</strong><strong>ca</strong>re i principi del servizio sanitario nazionale italiano, le norme e gli strumenti <strong>di</strong> programmazione<br />
sanitaria;<br />
Definire gli scopi dei co<strong>di</strong>ci deontologici;<br />
Conoscere la normativa che regola l’esercizio e la responsabilità professionale;<br />
Descrivere le strategie <strong>di</strong> promozione della salute e controllo dei rischi nel luogo <strong>di</strong> lavoro;<br />
Descrivere le leggi dell’or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co italiano che influiscono sulla professione infermieristi<strong>ca</strong>;<br />
Appli<strong>ca</strong>re nella prati<strong>ca</strong> professionale i principi della bioeti<strong>ca</strong> maturati durante il corso.<br />
Modalità d’esame<br />
L’esame finale consisterà in una prova scritta.<br />
Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comuni<strong>ca</strong>te in tempo utile agli studenti. Le<br />
valutazioni espresse d<strong>ai</strong> docenti avranno esclusivamente valore formativo.<br />
<strong>Me</strong><strong>di</strong>cina legale<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine sarà in grado <strong>di</strong> conoscere le norme legali che regolano l’esercizio della professione e<br />
le leggi e regolamenti amministrativi che hanno riferimento con l’attività sanitaria. Saprà inoltre descrivere le<br />
responsabilità professionali in ambito penale e civile.<br />
Programma<br />
Introduzione alla materia<br />
Concetti penalistici<br />
il reato;<br />
l’imputabilità;<br />
i delitti <strong>di</strong> percosse e lesioni personali;<br />
omici<strong>di</strong>o e suici<strong>di</strong>o;<br />
infantici<strong>di</strong>o.<br />
La responsabilità professionale dell’operatore sanitario<br />
le basi giuri<strong>di</strong>che della responsabilità professionale;<br />
l’informazione del paziente e il consenso all’atto sanitario,lo stato <strong>di</strong> necessità, il referto, l’omissione <strong>di</strong><br />
soccorso, il segreto professionale, l’esercizio abusivo della professione, la <strong>ca</strong>rtella clini<strong>ca</strong>;<br />
i trattamenti sanitari obbligatori;<br />
la legge 194/78;<br />
la legge sui trapianti;<br />
la violenza sessuale;<br />
l’infezione da HIV e problematiche correlate.<br />
<strong>Me</strong><strong>di</strong>cina legale e assicurativa<br />
elementi <strong>di</strong> polizia mortuaria e tanatologia.
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Bioeti<strong>ca</strong><br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine avrà le conoscenze <strong>di</strong> base per affrontare le principali questioni <strong>di</strong> bioeti<strong>ca</strong> nella<br />
prati<strong>ca</strong> sanitaria.<br />
Programma<br />
I modulo: bioeti<strong>ca</strong> nella prati<strong>ca</strong> sanitaria.<br />
Definizione.<br />
Principi <strong>di</strong> eti<strong>ca</strong> biome<strong>di</strong><strong>ca</strong>.<br />
Modelli relazionali.<br />
Comitati <strong>di</strong> bioeti<strong>ca</strong>.<br />
Consenso informato.<br />
Direttive anticipate.<br />
Descrizione della metodologia <strong>di</strong> analisi eti<strong>ca</strong> dei <strong>ca</strong>si clinici.<br />
II modulo: Questioni bioetiche relative all’inizio della vita umana.<br />
Aborto e identità e stato dell’embrione umano.<br />
Diagnosi prenatale.<br />
Fecondazione assistita.<br />
III modulo questioni bioetiche relative alla fine della vita umana.<br />
Eutanasia.<br />
Ac<strong>ca</strong>nimento terapeutico.<br />
Cure palliative.<br />
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
<strong>Me</strong><strong>di</strong>cina del lavoro<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà conoscere le attuali <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge in materia <strong>di</strong> infortuni sul lavoro e<br />
malattie professionali, elen<strong>ca</strong>re i principali fattori <strong>di</strong> rischio nell’ambito lavorativo sanitario, sapere in<strong>di</strong>viduare<br />
le mansioni infermieristiche comportanti rischi sottoposti a sorveglianza sanitaria, saper in<strong>di</strong><strong>ca</strong>re le attività<br />
infermieristiche espletabili nelle varie aree assistenziali dalle principali <strong>ca</strong>tegorie <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>sabili e dagli<br />
operatori con patologia sopravvenuta dopo l’assunzione.<br />
Programma<br />
Aspetti normativi: evoluzione, attuali e recenti <strong>di</strong>sposizioni.<br />
Fattori <strong>di</strong> rischio: classifi<strong>ca</strong>zione.<br />
<strong>Me</strong>todo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o delle criticità in un ambiente lavorativo.<br />
Fattori <strong>di</strong> rischio in ambito sanitario.<br />
Concetti <strong>di</strong>: infortunio sul lavoro e malattia professionale, pericolo, situazione pericolosa, rischio, fattore <strong>di</strong><br />
rischio, idoneità e inidoneità lavorativa.<br />
Nuovi orientamenti normativi e giurisprudenziali: mobbing, patologie da vibrazioni e da <strong>ca</strong>mpi<br />
elettromagnetici.<br />
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà conoscere le principali norme del <strong>di</strong>ritto pubblico e i principi della costituzione<br />
italiana con particolare riferimento all’ambito sanitario. Saprà inoltre evidenziare i principi che sono stati il<br />
fondamento per la nascita ed evoluzione del servizio sanitario nazionale.<br />
Programma<br />
Elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico<br />
corpo sociale e or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co;<br />
norma giuri<strong>di</strong><strong>ca</strong> e soggetti giuri<strong>di</strong>ci;<br />
il sistema delle fonti del <strong>di</strong>ritto;<br />
<strong>di</strong>ritto oggettivo e <strong>di</strong>ritto soggettivo;<br />
<strong>ca</strong>pacità giuri<strong>di</strong><strong>ca</strong> e <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> agire;<br />
concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico e i suoi rami;<br />
il <strong>di</strong>ritto costituzionale;<br />
concetto <strong>di</strong> stato e i suoi elementi;<br />
forme <strong>di</strong> stato e forme <strong>di</strong> governo;<br />
lo stato, la comunità internazionale, l’unione europea;
la costituzione italiana: genesi struttura <strong>ca</strong>ratteri;<br />
organi costituzionali della repubbli<strong>ca</strong> italiana;<br />
i <strong>di</strong>ritti della personalità e le libertà fondamentali;<br />
l’organizzazione generale dello stato;<br />
il sistema vigente delle autonomie lo<strong>ca</strong>li.<br />
Profili <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto e organizzazione sanitaria.<br />
Cenni sull’evoluzione del <strong>di</strong>ritto sanitario quale bran<strong>ca</strong> del <strong>di</strong>ritto pubblico.<br />
Art. 32 costituzione sanitaria e il <strong>di</strong>ritto alla salute.<br />
L’istituzione ed evoluzione del servizio sanitario nazionale.<br />
Il concetto <strong>di</strong> tutela alla salute e le fonti <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>ritto.<br />
L’organizzazione attuale del SSN.<br />
Il principio dell’integrazione tra i servizio sanitari e sociali.<br />
Le strutture sanitarie private e loro integrazione nel SSN.<br />
Le varie professioni sanitarie ieri e oggi.<br />
Bibliografia<br />
Dispensa fornita dal docente.<br />
Diritto del lavoro<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine conoscerà le principali norme <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto del lavoro, con particolare riferimento al<br />
contratto <strong>di</strong> lavoro e relative responsabilità del professionista infermiere.<br />
Programma<br />
Elementi del <strong>di</strong>ritto del lavoro<br />
impresa e lavoro umano;<br />
concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto del lavoro;<br />
il rapporto <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente.<br />
Origine, struttura e contenuto del rapporto <strong>di</strong> lavoro.<br />
Doveri e <strong>di</strong>ritti del datore <strong>di</strong> lavoro, in particolare la serrata.<br />
Doveri e <strong>di</strong>ritti del lavoratore, in particolare il <strong>di</strong>ritto allo sciopero.<br />
Evoluzione del <strong>di</strong>ritto del lavoro.<br />
La cessazione del rapporto <strong>di</strong> lavoro.<br />
Rapporti particolari <strong>di</strong> lavoro.<br />
Il rapporto <strong>di</strong> pubblico impiego.<br />
Profili del rapporto <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato.<br />
Principi sulla contrattazione collettiva <strong>di</strong> lavoro.<br />
Il contratto in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> lavoro.<br />
La contrattazione nel pubblico impiego.<br />
Il personale del sistema sanitario nazionale.<br />
Diritti doveri e responsabilità dell’infermiere.<br />
Bibliografia<br />
Dispensa fornita dal docente.<br />
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Obiettivi specifici<br />
Il D.M. 739 definisce l’infermiere un operatore responsabile dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong>. Da ciò consegue<br />
la necessità <strong>di</strong> una preparazione tecnico scientifi<strong>ca</strong> ampia ed approfon<strong>di</strong>ta, che ponga l’infermiere nella<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> rispondere con competenza alle sempre maggiori esigenze della società.<br />
Questo corso ha la finalità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re gli ambiti <strong>di</strong> competenza infermieristi<strong>ca</strong> con particolare riferimento<br />
agli aspetti giuri<strong>di</strong>co-legali in specifiche situazioni operative, alla integrazione con le figure <strong>di</strong> supporto e alla<br />
prevenzione del rischio clinico.<br />
Programma<br />
I Modulo (ore 4): L’esercizio professionale infermieristico<br />
Obiettivi:<br />
Lo studente alla fine del modulo deve essere in grado <strong>di</strong>:<br />
- descrivere le norme che regolano l’esercizio professionale infermieristico;<br />
- descrivere il signifi<strong>ca</strong>to <strong>di</strong> autonomia e <strong>di</strong> responsabilità;<br />
- in<strong>di</strong>viduare ambiti <strong>di</strong> autonomia e <strong>di</strong> inter<strong>di</strong>pendenza professionale e relative responsabilità.<br />
Contenuti:<br />
Le normativa concernente l’esercizio professionale infermieristico.<br />
Definizione <strong>di</strong> autonomia professionale.<br />
Definizione <strong>di</strong> responsabilità professionale.<br />
La funzione infermieristi<strong>ca</strong> e le aree <strong>di</strong> integrazione e <strong>di</strong> collaborazione con le altre figure sanitarie.<br />
II Modulo (8 ore: Inserimento ed integrazione con le figure <strong>di</strong> supporto<br />
Obiettivi:
- descrivere i compiti delle figure <strong>di</strong> supporto;<br />
- descrivere le <strong>di</strong>fferenze esistenti tra il concetto <strong>di</strong> delega e <strong>di</strong> assegnazione <strong>di</strong> un compito.<br />
Contenuti:<br />
Profilo dell’ ASSS, OTAA/OAA, OSS, OSS con formazione complementare;<br />
Concetto <strong>di</strong> delega;<br />
Concetto <strong>di</strong> attribuzione <strong>di</strong> un compito;<br />
Criteri <strong>di</strong> complessità assistenziale in base <strong>ai</strong> quali attribuire i compiti;<br />
Aspetti me<strong>di</strong>co-legali connessi alla attribuzione <strong>di</strong> compiti;<br />
Modelli organizzativi a confronto: tra<strong>di</strong>zionale e primary nurse.<br />
III modulo (8 ore): Clini<strong>ca</strong>l risk management<br />
Obiettivi:<br />
- approfon<strong>di</strong>re le conoscenze sulle <strong>ca</strong>ratteristiche e sull’epidemiologia del rischio clinico;<br />
- approfon<strong>di</strong>re le conoscenze sulle impli<strong>ca</strong>zioni economiche e me<strong>di</strong>co legali correlate agli errori in ambito<br />
clinico;<br />
- sviluppare la <strong>ca</strong>pacità <strong>di</strong> prevenzione, analisi e gestione del rischio clinico.<br />
Contenuti:<br />
Il rischio clinico: definizione<br />
Il risk management: inquadramento e riferimenti normativi;<br />
L’ errore in me<strong>di</strong>cina: <strong>ca</strong>ratteristiche, epidemiologia e classifi<strong>ca</strong>zione degli errori;<br />
I costi dell’ errore;<br />
Imparare dall’ errore: approccio sistemico e cultura aziendale;<br />
Aspetti etici e me<strong>di</strong>co legali;<br />
I processi organizzativi che favoriscono l’errore;<br />
In<strong>di</strong>viduazione e segnalazione del rischio clinico: i processi a rischio, incident reporting;<br />
Analisi del rischio clinico: au<strong>di</strong>t clinici, root <strong>ca</strong>use analysis, F<strong>ai</strong>lure Mode and Effect Analysis (F.M.E.A.);<br />
La prevenzione del rischio clinico attraverso l’ implementazione <strong>di</strong> strumenti e metodologie.<br />
Modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
Lezione frontale<br />
Analisi <strong>di</strong> <strong>ca</strong>si<br />
Bibliografia<br />
A. NEGRISOLO, <strong>Inf</strong>ermieristi<strong>ca</strong> generale e clini<strong>ca</strong> <strong>di</strong> base, Mc Graw -Hill, Milano, 2001.<br />
A. CINOTTI, La gestione del rischio clinico, Pensiero Scientifico, Milano, 2004.<br />
Linee guida del ministero della salute, Risk management in sanità: il problema degli errori 2004,<br />
www.sanita.it.<br />
Articoli tratti da riviste infermieristiche e giuri<strong>di</strong>che <strong>di</strong>stribuiti dalla docente.<br />
CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA COMUNITARIA<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari: M-FIL/03 Filosofia morale, M-PED/01 Pedagogia generale e sociale, M-PSI/04<br />
Psicologia dello sviluppo dell’edu<strong>ca</strong>zione, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Dott.ssa Flora Sartorato<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Il corso integrato persegue l’obiettivo <strong>di</strong> sviluppare competenze professionali preventive e <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong><br />
processi assistenziali nella comunità. Al termine lo studente sarà in grado <strong>di</strong>:<br />
Approfon<strong>di</strong>re i processi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento dell’adulto e le strategie <strong>di</strong> insegnamento effi<strong>ca</strong>ci;<br />
Progettare un intervento <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione sanitaria;<br />
Attivare le risorse della comunità e utilizzare strategie <strong>di</strong> presa in <strong>ca</strong>rico dell’utente a domicilio;<br />
Definire il profilo <strong>di</strong> competenze dell’infermiere <strong>di</strong> comunità.<br />
Modalità d’esame<br />
L’esame finale consisterà in una prova orale.<br />
Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comuni<strong>ca</strong>te in tempo utile agli studenti. Le<br />
valutazioni espresse d<strong>ai</strong> docenti avranno esclusivamente valore formativo.<br />
Filosofia morale<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà conoscere i fondamenti della filosofia in generale e della filosofia morale, in<br />
particolare; definire e comprendere termini e concetti; usare un lessico specifico, riflettere sul <strong>di</strong>battito<br />
contemporaneo in relazione <strong>ai</strong> temi emergenti della filosofia morale.<br />
Programma<br />
La nascita della filosofia in Grecia.<br />
La filosofia. Creazione originale dello spirito greco.<br />
Le con<strong>di</strong>zioni socio politiche.<br />
La cultura prefilosofi<strong>ca</strong>.
Il rapporto tra mito e filosofia.<br />
La filosofia come scienza rigorosa.<br />
La specificità della filosofia rispetto alla altre forme <strong>di</strong> sapere.<br />
La filosofia come scienza e come saggezza.<br />
Filosofia come scienza del fondamento.<br />
Filosofia come sapere assoluto.<br />
Filosofia come dottrina generale della conoscenza.<br />
I problemi indagati dalla filosofia.<br />
La filosofia morale.<br />
Eti<strong>ca</strong> e morale.<br />
I due modelli dell’eti<strong>ca</strong>.<br />
Dibattito contemporaneo.<br />
I temi della filosofia morale.<br />
Virt.<br />
Libertà.<br />
Responsabilità.<br />
Bene.<br />
Male.<br />
Intersoggettività.<br />
Bibliografia<br />
ROSSI, VIANO, Storia della filosofia, Laterza, 1993.<br />
VIGNA, Introduzione all’eti<strong>ca</strong>, Vita e pensiero, Milano, 1998.<br />
JONAS, Il principio della responsabilità, Einau<strong>di</strong>, Torino, 1990.<br />
JONAS, Tecni<strong>ca</strong> me<strong>di</strong>cina ed eti<strong>ca</strong>, Einau<strong>di</strong>, Torino, 1997.<br />
VOLPI, Dizionario delle opere filosofiche, Mondatori, 2000.<br />
ABBAGNANO, Dizionario <strong>di</strong> filosofia, UTET, Torino, 1971.<br />
BUBER, Ich und Du Leipzig, 1923.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Pedagogia generale e sociale<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente dovrà:<br />
Definire il concetto <strong>di</strong> pedagogia e i rapporti con altre scienze umanistiche;<br />
Definire il concetto <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong>datti<strong>ca</strong> e gli ambiti <strong>di</strong> intervento infermieristici.<br />
Programma<br />
Pedagogia in ambito infermieristico (funzione informativa ed edu<strong>ca</strong>tiva - centralità della relazione operatore<br />
utente).<br />
Exursus storico dello sviluppo e dei rapporti tra pedagogia-psicologia e società (<strong>di</strong>verse correnti<br />
psicologiche: comportamentismo, fenomenologia, psicologia geneti<strong>ca</strong>, <strong>di</strong>nami<strong>ca</strong> e cognitivismo).<br />
La programmazione dell’attività edu<strong>ca</strong>tiva.<br />
Bisogni edu<strong>ca</strong>tivi della persona in situazioni <strong>di</strong> partenza.<br />
Come determinare gli obiettivi edu<strong>ca</strong>tivi generali o finali.<br />
La progettazione degli obiettivi <strong>di</strong>dattici o interme<strong>di</strong>.<br />
Caratteristiche degli obiettivi <strong>di</strong>dattici o interme<strong>di</strong>.<br />
Rapporti con l’utente e obiettivi <strong>di</strong>dattici.<br />
I meto<strong>di</strong>.<br />
Un metodo a misura <strong>di</strong> ciascuno.<br />
I ruoli del rapporto edu<strong>ca</strong>tivo.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni.<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Psicologia dello sviluppo e dell’edu<strong>ca</strong>zione<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà comprendere le <strong>di</strong>namiche dei processi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento nelle varie età della<br />
persona al fine <strong>di</strong> rendere più effi<strong>ca</strong>ce la progettazione delle attività infermieristiche.<br />
Programma<br />
Concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo e dell’edu<strong>ca</strong>zione.<br />
Fasi evolutive, psicologiche e comportamentali della persona.<br />
Struttura, organizzazione, funzionamento del gruppo.<br />
Lavoro d’équipe in ambito sanitario.<br />
Aspetti psicologici nella progettazione delle attività infermieristiche.
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà definire i concetti <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione sanitaria e promozione della salute e<br />
in<strong>di</strong>viduare il ruolo dell’infermiere nell’ambito della progettazione degli interventi edu<strong>ca</strong>tivi.<br />
Programma<br />
Edu<strong>ca</strong>zione sanitaria e promozione della salute.<br />
Finalità e funzioni.<br />
Modelli <strong>di</strong> intervento, attività essenziali, azioni strategiche.<br />
Fattori che influenzano la salute e gli stili <strong>di</strong> vita.<br />
Edu<strong>ca</strong>zione alla salute.<br />
Apporti edu<strong>ca</strong>tivi.<br />
Aree <strong>di</strong> influenza.<br />
Scienze coinvolte.<br />
Ruolo del SSN.<br />
Ruolo degli infermieri.<br />
La <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> comunità.<br />
Dati e informazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne demografico, sanitario, sociale, culturale, economico.<br />
In<strong>di</strong>ci e in<strong>di</strong><strong>ca</strong>tori.<br />
<strong>Me</strong>todologia <strong>di</strong> ricer<strong>ca</strong>.<br />
La progettazione dell’intervento edu<strong>ca</strong>tivo.<br />
La riunione in un contesto <strong>di</strong> edu<strong>ca</strong>zione alla salute.<br />
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA DI ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI ASSISTENZIALI<br />
Settori scientifico-<strong>di</strong>sciplinari:<br />
SECS-P/07 Economia aziendale,<br />
SECS-P/10 Organizzazione aziendale, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Dott. Marino Bonaventura<br />
Obiettivi generali del corso<br />
Il corso integrato persegue l’obiettivo <strong>di</strong> fornire allo studente le conoscenze <strong>di</strong> base sulla gestione dei servizi<br />
sanitari a livello nazionale, regionale e lo<strong>ca</strong>le. Al termine lo studente sarà in grado <strong>di</strong>:<br />
identifi<strong>ca</strong>re il ruolo del SSN nel contesto della società;<br />
comprendere le principali modalità organizzative dei sistemi sanitari;<br />
apprendere i principali concetti, strumenti e meto<strong>di</strong> dell’economia appli<strong>ca</strong>ti alla sanità;<br />
apprendere i concetti <strong>di</strong> miglioramento continuo della qualità e del controllo <strong>di</strong> qualità in me<strong>di</strong>cina.<br />
Modalità d’esame<br />
L’esame finale consisterà in una prova scritta.<br />
Economia aziendale<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà conoscere i criteri guida della gestione delle aziende sanitarie, conoscere i vari<br />
sistemi <strong>di</strong> finanziamento e strumenti <strong>di</strong> programmazione delle aziende sanitarie.<br />
Programma<br />
Il <strong>ca</strong>mpo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dell’economia.<br />
L’economia politi<strong>ca</strong>.<br />
L’economia aziendale.<br />
L’economia sanitaria.<br />
Sistema <strong>di</strong> finanziamento (dal FSN al FSR, al riparto delle aziende sanitarie).<br />
La competizione tra aziende e il mec<strong>ca</strong>nismo della mobilità sanitaria.<br />
Criteri guida appli<strong>ca</strong>ti nella gestione delle aziende sanitarie: effi<strong>ca</strong>cia, efficienza, produttività, economicità.<br />
Gli strumenti delle programmazione sanitaria in base alla normativa vigente.<br />
La meto<strong>di</strong><strong>ca</strong> <strong>di</strong> budget.<br />
Le <strong>di</strong>namiche che determinano domanda-offerta <strong>di</strong> salute.<br />
La definizione <strong>di</strong> “prodotto” in sanità.<br />
La classifi<strong>ca</strong>zione dei costi: costi <strong>di</strong>retti e costi in<strong>di</strong>retti.<br />
La misurazione nelle aziende sanitarie: scopi e <strong>ca</strong>ratteristiche del DRG.
Bibliografia<br />
D’INNOCENZO MARINELLA, TRIPPETTI STEFANO, Argomenti <strong>di</strong> economia per le professioni sanitarie, Mc Graw-<br />
Hill, Milano, 2006<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Organizzazione aziendale<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine dovrà conoscere le <strong>di</strong>verse componenti l’organizzazione macro e microeconomi<strong>ca</strong>,<br />
nonché gli aspetti organizzativi del lavoro nell’ambito dei servizi sanitari e socio sanitari.<br />
Programma<br />
Concetto economico <strong>di</strong> azienda sanitaria.<br />
Organizzazione macroeconomia.<br />
Il mer<strong>ca</strong>to dei servizi sanitari:<br />
<strong>ca</strong>ratteristiche <strong>di</strong>stintive;<br />
i modelli organizzativo-economici dei servizi sanitari e sociosanitari;<br />
le <strong>di</strong>verse forme organizzative dei servizi sanitari (SSN, mutualistico pubblico, misti pubblico-privato);<br />
confronto internazionale: i modelli inglese, tedesco, ameri<strong>ca</strong>no.<br />
Le tendenze in atto.<br />
Organizzazione microeconomi<strong>ca</strong>.<br />
Fattori <strong>di</strong> complessità nel governo delle aziende sanitarie e impatto sui processi decisionali.<br />
Le specificità decisionali, organizzative e gestionali delle aziende sanitarie.<br />
L’influenza delle <strong>di</strong>namiche politico istituzionali e del sistema del pubblico impiego sugli assetti organizzativo<br />
aziendali.<br />
Le <strong>ca</strong>ratteristiche del contesto in cui operano le aziende sanitarie e il loro percorso <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Organizzazione del lavoro.<br />
La configurazione delle variabili organizzative.<br />
L’organizzazione dell’area amministrativa.<br />
La gestione del personale.<br />
La valutazione del personale nel contesto sanitario.<br />
La libera professione come strumento <strong>di</strong> gestione del personale.<br />
Determinazione e verifi<strong>ca</strong> della compatibilità economi<strong>ca</strong>.<br />
La programmazione e il controllo della gestione delle aziende sanitarie.<br />
La misurazione dei valori:<br />
costi e decisione delle aziende sanitarie;<br />
gli strumenti della gestione manageriale (sistemi <strong>di</strong> valutazione della performance, l’activity based costing).<br />
Bibliografia<br />
Materiale fornito dal docente.<br />
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pe<strong>di</strong>atriche<br />
Obiettivi specifici<br />
Lo studente al termine del corso dovrà riconoscere i modelli organizzativi che <strong>ca</strong>ratterizzano il Sistema<br />
<strong>Inf</strong>ermieristico, in<strong>di</strong>viduare le attività proprie e da delegare, conoscere i concetti fondamentali della qualità e<br />
gli strumenti <strong>di</strong> integrazione da appli<strong>ca</strong>re nei contesti operativi<br />
Programma<br />
L’azienda sanitaria e il modello organizzativo aziendale: normativa, organi, l’atto aziendale.<br />
Analisi dell’organizzazione: l’organizzazione scientifi<strong>ca</strong> del lavoro (Frederick Taylor); la scuola delle relazioni<br />
umane (Elton Mayo); l’approccio sistemico: variabili ambientali, tecniche, istituzionali, in<strong>di</strong>viduali, sociali,<br />
organizzative; l’organigramma; risultati, prestazioni; l’approccio secondo Henry Mintzberg: i mec<strong>ca</strong>nismi <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>namento, le configurazioni organizzative (struttura semplice, burocrazia mec<strong>ca</strong>ni<strong>ca</strong>, burocrazia<br />
professionale, soluzione <strong>di</strong>visionale, adhocrazia).<br />
L’organizzazione della funzione infermieristi<strong>ca</strong>: servizio infermieristico, <strong>di</strong>rigenza e coor<strong>di</strong>namento.<br />
Modalità <strong>di</strong> organizzazione dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong>: team nursing, primary nursing, <strong>ca</strong>se management<br />
nursing, functional nursing; l’oss e l’attribuzione <strong>di</strong> attività infermieristiche.<br />
Il governo clinico e l’evidence based nursing.<br />
Gli strumenti per l’assistenza infermieristi<strong>ca</strong>: linee guida, protocolli, procedure, au<strong>di</strong>t clinico.<br />
L’appropriatezza delle prestazioni infermieristiche: matrici <strong>di</strong> responsabilità, <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> Gantt, <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong><br />
flusso.<br />
La qualità dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong>: definizione, <strong>di</strong>mensioni; misura e analisi: in<strong>di</strong><strong>ca</strong>tori (effi<strong>ca</strong>cia,<br />
efficienza, appropriatezza, competenza, continuità, accessibilità, umanizzazione, sicurezza); miglioramento<br />
continuo della qualità.<br />
Lavoro autogestito.<br />
Analisi aziendale secondo Mintzberg.<br />
Confronto <strong>di</strong> una linea guida/protocollo appli<strong>ca</strong>to in una U.O. <strong>di</strong> tirocinio con la linea guida internazionale.
Modalità d’esame<br />
Prova scritta.<br />
Bibliografia<br />
A. DESTREBECQ, S. TERZONI, Management <strong>Inf</strong>ermieristico, Carocci Faber, Roma, 2007.<br />
M. D’INNOCENZO, S. TRIPPETTI, Argomenti <strong>di</strong> economia per le professioni sanitarie, McGraw-Hill, Milano,<br />
2006.<br />
CH. MOISET, M. VANZETTA, La qualità nell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong>, McGraw-Hill, Milano, 2006.<br />
Bibliografia <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento:<br />
A. PIGNATTO, C. REGAZZO, Organizzazione e qualità nei servizi socio-sanitari, Carocci Faber, Roma, 2004.<br />
G. PONTELLO, Il management infermieristico, Masson, Milano, 2004.<br />
P. CHIARI, D. MOSCI, E. NALDI, L’infermieristi<strong>ca</strong> basata su prove <strong>di</strong> effi<strong>ca</strong>cia, McGraw-Hill, Milano, 2006.<br />
P. CHIARI, A. SANTULLO, L’infermiere <strong>ca</strong>se manager, McGraw-Hill, Milano, 2001.<br />
E. MALINVERNO, La qualità dell’assistenza infermieristi<strong>ca</strong>, Carocci Faber, Roma, 2005.