Prometeo Marzo 2011 - Comune di Minerbio
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Gruppi Consiliari<br />
Amministrazioni virtuose<br />
Le Pubbliche Amministrazioni,<br />
dovendo amministrare il<br />
denaro <strong>di</strong> tutti, il denaro che<br />
tutti noi paghiamo con le tasse,<br />
hanno il dovere, istituzionale e<br />
morale, d’essere virtuose e questo<br />
sempre, non solo nei perio<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> crisi economica come quello<br />
che ancora oggi stiamo affrontando.<br />
A seguito dei tagli <strong>di</strong> bilancio<br />
imposti dal Governo - lo<br />
ricor<strong>di</strong>amo: 165.985 € <strong>di</strong> minori<br />
trasferimenti dallo Stato al nostro<br />
<strong>Comune</strong> - oltre alla riduzione<br />
dei servizi ai citta<strong>di</strong>ni, come già<br />
abbiamo ampiamente descritto,<br />
si stanno mettendo in atto economie<br />
<strong>di</strong> bilancio un po’ in tutti<br />
i capitoli <strong>di</strong> spesa, ancor più <strong>di</strong><br />
quanto non si sia fatto sino<br />
ad ora. Il gruppo consiliare<br />
<strong>di</strong> centrodestra,<br />
che <strong>di</strong>fende l’operato<br />
dell’attuale Governo<br />
e non perde<br />
occasione per minimizzare<br />
l’entità<br />
<strong>di</strong> quanto in meno<br />
abbiamo a <strong>di</strong>sposizione<br />
quest’anno,<br />
ripete spesso, quasi<br />
a voler fare la morale,<br />
che tali economie <strong>di</strong><br />
spesa andavano ricercate<br />
comunque, anche senza le restrizioni<br />
imposte. Certo, come abbiamo<br />
scritto in premessa occorre<br />
amministrare in modo virtuoso<br />
senza spreco <strong>di</strong> denaro, però è<br />
bene rammentare che mettendo<br />
in atto tali economie, se non si<br />
fossero subiti i tagli al bilancio, si<br />
sarebbero potuti potenziare i servizi<br />
sociali, anziché ridurli o se ne<br />
sarebbero potuti <strong>di</strong>minuire i costi<br />
a carico del citta<strong>di</strong>no, anziché<br />
esser costretti ad aumentarli. In<br />
tutto ciò, come spesso accade, a<br />
rimetterci maggiormente sono i<br />
ceti sociali più deboli, le famiglie,<br />
soprattutto quelle più numerose.<br />
E non cre<strong>di</strong>amo che la social<br />
card <strong>di</strong> Tremonti possa essere la<br />
soluzione. Non dobbiamo poi <strong>di</strong>menticare<br />
che quanto ci è stato<br />
tolto – a noi come ai Comuni <strong>di</strong><br />
tutta Italia - non è stato in alcun<br />
modo restituito ai citta<strong>di</strong>ni:<br />
non vi è stata alcuna riduzione<br />
delle tasse.<br />
Centocinquanta. In questi giorni<br />
siamo al culmine dei festeggiamenti<br />
per i 150 anni dell’ Unità<br />
d’Italia. Il nostro gruppo consiliare<br />
ha raccolto l’invito del Presidente<br />
della Repubblica <strong>di</strong> dare<br />
risalto a questa importante ricorrenza,<br />
al fine <strong>di</strong> rilanciare il valore<br />
dell’unità nazionale, pur nel<br />
rispetto <strong>di</strong> tutte le <strong>di</strong>fferenze, le<br />
<strong>di</strong>versità <strong>di</strong> posizioni ideali e politiche,<br />
le <strong>di</strong>stinzioni e la <strong>di</strong>alettica<br />
tra schieramenti che competono<br />
per il governo del Paese. Al Consiglio<br />
Comunale del 28 febbraio<br />
scorso abbiamo quin<strong>di</strong> presentato<br />
un Or<strong>di</strong>ne del<br />
Giorno in merito, concretizzandolo<br />
con 2<br />
simbolici “segni”:<br />
eseguire, all’inizio<br />
<strong>di</strong> ogni Consiglio<br />
che si svolgerà<br />
nell’anno <strong>2011</strong>,<br />
l’inno <strong>di</strong> Mameli<br />
come segno <strong>di</strong><br />
appartenenza e <strong>di</strong><br />
riconoscimento alla<br />
storia della nostra penisola<br />
e <strong>di</strong> omaggiare della<br />
ban<strong>di</strong>era tricolore le coppie che si<br />
uniranno in matrimonio presso il<br />
nostro <strong>Comune</strong>. Purtroppo non è<br />
stato votato all’unanimità: tra le<br />
minoranze vi è stato un astenuto,<br />
che arrampicandosi sugli specchi,<br />
ha motivato la propria astensione<br />
adducendo ad una mancanza<br />
<strong>di</strong> sobrietà della nostra proposta.<br />
Ogni commento è superfluo. Ma<br />
anche se si vuol <strong>di</strong>re il contrario,<br />
la realtà è che noi Italiani, anche<br />
se <strong>di</strong>stribuiti su una lingua <strong>di</strong> terra<br />
lunga e stretta, siamo un’unica<br />
Nazione che nel Tricolore riconosce<br />
la propria ban<strong>di</strong>era; abbiamo<br />
un’unica lingua, anche se parliamo<br />
mille <strong>di</strong>aletti ed abbiamo un<br />
solo Inno, che ci affratella tutti,<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dal nostro<br />
colore politico: “Fratelli d’Italia,<br />
l’Italia s’è desta…”.<br />
htttp://listacivica<br />
minerbio.blogspot.com/<br />
La tua Lista Civica, unica Opposizione<br />
nell’attuale Consiglio<br />
Comunale, fin dalla<br />
campagna elettorale aveva alcuni<br />
punti fermi. Il primo era che<br />
le case popolari dovessero essere<br />
date prima ai Minerbiesi. Lo<br />
abbiamo ripetuto fino allo sfinimento<br />
e finalmente, nell’ultimo<br />
Consiglio, l’abbiamo ottenuto:<br />
l’Assessore Soldati ci ha garantito<br />
che, nel nuovo Regolamento <strong>di</strong><br />
assegnazione degli alloggi Acer, la<br />
“DISCRIMINANTE” sarebbe stata<br />
il principio <strong>di</strong> anzianità <strong>di</strong> residenza.<br />
Di fronte alla garanzia espressa<br />
dall’Assessore Soldati, ovviamente<br />
il nostro Gruppo ha votato<br />
entusiasta a favore. Siamo molto<br />
meravigliati che il Consigliere<br />
vicino all’UDC (quello della terza<br />
lista, quasi sempre allineato alla<br />
maggioranza) non abbia con<strong>di</strong>viso<br />
questo documento. Ci chie<strong>di</strong>amo<br />
se abbia capito cosa si stava<br />
votando e vorremmo sapere come<br />
si giustificherà con i suoi elettori,<br />
dopo aver rifiutato il “principio <strong>di</strong><br />
residenza” nell’assegnazione delle<br />
case popolari! Cambiando tema,<br />
siamo rimasti davvero delusi del<br />
metodo usato dalla sinistra per<br />
farci votare un testo pomposo ed<br />
esagerato sui festeggiamenti del<br />
17 marzo. Se da un lato nessuno<br />
volta le spalle alla ban<strong>di</strong>era italiana,<br />
dall’altro certe politicizzazioni<br />
spinte, inserite faziosamente nel<br />
testo, ci hanno fatto esprimere<br />
in modo personale e non omogeneo.<br />
Peccato, perché con un po’<br />
più <strong>di</strong> moderazione e un po’ meno<br />
servilismo verso la propria segreteria<br />
politica, quel testo sarebbe<br />
stato approvato all’unanimità, ma<br />
la sinistra ha rifiutato qualsiasi<br />
<strong>di</strong>alogo in merito, a <strong>di</strong>mostrazione<br />
<strong>di</strong> una volontà faziosa. Ci <strong>di</strong>cono<br />
poi che ci siano alcuni <strong>di</strong>ssapori e<br />
alcune delusioni all’interno della<br />
Consulta dei Giovani e <strong>di</strong> quella <strong>di</strong><br />
Cà de’ Fabbri: guarda caso sono<br />
i due Organi in cui, riscrivendo il<br />
regolamento, il sindaco si è pre-<br />
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