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GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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3<br />

2008<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

<strong>GEOMETRA</strong><br />

Organo ufficiale del<br />

Comitato Regionale<br />

dei collegi dei<br />

geometri del<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


In<strong>di</strong>ce<br />

4 EDITORIALE<br />

Il “duro lavoro” del geometra<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

8 BIOEDILIZIA<br />

Riferimenti utili per un’e<strong>di</strong>lizia biologica<br />

<strong>di</strong> Antonio Tieghi<br />

17 EDILIZIA<br />

Approccio ingegneristico alla sicurezza antincen<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> Roberto Milocco<br />

20 CATASTO<br />

Atti <strong>di</strong> aggiornamento catastale nel sistema del Libro Fon<strong>di</strong>ario<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

26 PREVIDENZA<br />

Totalizzazione trattamenti previdenziali<br />

<strong>di</strong> Renzo Fioritti<br />

30 SALVAGUARDIA DEL NOSTRO BENESSERE<br />

Un pensiero anche alla nostra salute<br />

a cura dello Stu<strong>di</strong>o Onetoone<br />

33 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI <strong>GORIZIA</strong><br />

I Geometri al campionato nazionale <strong>di</strong> Sci<br />

<strong>di</strong> Mauro Sera<br />

36 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI TRIESTE<br />

Rinnovato il Consiglio Direttivo del Collegio<br />

<strong>di</strong> Pasquale Bucci<br />

37 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI UDINE<br />

Associazione dei Geometri della provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />

Avviso <strong>di</strong> convocazione per l’assemblea or<strong>di</strong>naria<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

3/2008


E<strong>di</strong>toriale<br />

Il “duro lavoro” del geometra<br />

Quando ci troviamo <strong>di</strong> fronte al “duro lavoro”, dobbiamo affrontarlo subito,<br />

dopo<strong>di</strong>chè tutto <strong>di</strong>venta più facile ed anche piacevole<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

3/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DG<br />

Bruno Razza<br />

Qualche giorno fa ho incontrato il mio<br />

amico Pino Mangione, con il quale oltre<br />

a <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> Catasto e <strong>di</strong> Topografia, ci<br />

confrontiamo spesso sulla nostra realtà e<br />

sulle <strong>di</strong>fficoltà del nostro lavoro.<br />

Ci chie<strong>di</strong>amo molto semplicemente quale<br />

debba essere la maniera più corretta <strong>di</strong><br />

affrontare la professione, la vita quoti<strong>di</strong>ana<br />

e le <strong>di</strong>fficoltà che incontriamo e molte<br />

volte, ci troviamo in perfetta sintonia.<br />

Contemporaneamente però ci ren<strong>di</strong>amo<br />

anche conto della necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgare<br />

i nostri suggerimenti, <strong>di</strong> ampliare la con<strong>di</strong>visione<br />

<strong>di</strong> questi semplici principi anche<br />

con tutti gli amici e colleghi che certamente,<br />

ne hanno bisogno ma probabilmente<br />

non se ne accorgono.<br />

Allora credo che sia utile farvi partecipi <strong>di</strong><br />

questi piccoli pensieri. Tutti noi pensiamo<br />

che prima si debbono seguire gli interessi<br />

dei clienti e poi i nostri, ma sappiamo benissimo<br />

che così non dovrebbe essere.<br />

Sentiamo spesso parlare <strong>di</strong> etica e <strong>di</strong> deontologia<br />

professionale e sembra che questi<br />

termini siano una cosa lontana per noi<br />

“piccoli” operatori tecnici. Cre<strong>di</strong>amo che<br />

quella parola “etica” si riferisca a chissà<br />

quali modelli <strong>di</strong> comportamento a noi sconosciuti<br />

ed estranei e che comunque, non<br />

riguardano noi, ma qualcun altro.<br />

Invece, non è così. L’etica è una cosa molto<br />

4<br />

semplice ed è rappresentata dalla necessità<br />

per chiunque, <strong>di</strong> fare bene il proprio lavoro,<br />

spesso soltanto usando il buon senso e<br />

l’onestà. Quando si fa bene il proprio lavoro,<br />

dall’inizio alla fine, l’etica e la deontologia<br />

sono sicuramente rispettate.<br />

Con un pò <strong>di</strong> serenità possiamo giu<strong>di</strong>care<br />

obiettivamente se il nostro comportamento<br />

è stato corretto, equilibrato e rispettoso<br />

delle regole e della moralità, elementi<br />

guida per il nostro lavoro.<br />

Allora ci dobbiamo chiedere qual’è il<br />

nostro dovere nell’eseguire il lavoro del<br />

Geometra. Ognuno <strong>di</strong> noi può in<strong>di</strong>care<br />

priorità, obblighi, doveri, ma in sostanza,<br />

si tratta sempre e soltanto <strong>di</strong> seguire<br />

il vecchio detto dell’antica saggezza, che<br />

in ogni epoca, raccomanda al più giovane:<br />

“Comportati bene”. E qui è racchiuso<br />

ogni segreto.<br />

Tutti noi, che sappiamo quanto il pane si<br />

conquisti sempre con fatica, siamo convinti<br />

che il nostro sia certamente un “duro<br />

lavoro” e spesso ci lamentiamo e ci piangiamo<br />

addosso, quasi per giustificare i nostri<br />

comportamenti nell’ambito della professione.<br />

Il “duro lavoro” invece è semplicemente<br />

quella parte della nostra professione che<br />

non vogliamo fare, quello che ci <strong>di</strong>stursegue<br />

a pag. 6


3/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

ba, che cerchiamo <strong>di</strong> rimandare e che non<br />

ci piace e che spesso non facciamo, proprio<br />

per questo.<br />

Il “duro lavoro” non è certamente quello<br />

<strong>di</strong> stare ore ed ore in cantiere, o quello<br />

<strong>di</strong> stare giornate intere a fare dei progetti,<br />

perchè questo magari nel nostro intimo<br />

ci piace ed è l’impegno che affrontiamo<br />

più volentieri, anche senza badare<br />

agli orari ed al tempo che passa.<br />

Il nostro “duro lavoro” non è quello <strong>di</strong><br />

stare fuori giornate intere per fare i rilievi<br />

o quello <strong>di</strong> frequentare tutti gli Uffici<br />

pubblici oppure quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare, <strong>di</strong><br />

calcolare o <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are,<br />

perchè sono<br />

tutte attività che ci<br />

piacciono.<br />

Il “duro lavoro” è<br />

quella parte dei<br />

nostri doveri che<br />

ci <strong>di</strong>sturbano e<br />

che ci secca fare.<br />

I conti per esempio,<br />

la riscossione<br />

dei cre<strong>di</strong>ti, il parlare<br />

<strong>di</strong> denaro e <strong>di</strong><br />

parcelle, le polemiche,<br />

le <strong>di</strong>fficoltà e<br />

tutte quelle operazioni che vorremmo le<br />

facessero altri per noi.<br />

Spesso non ci ren<strong>di</strong>amo conto che proprio<br />

queste cose “antipatiche”, sono quelle che<br />

dovremmo affrontare e risolvere subito,<br />

per lasciarci poi la mente ed il corpo liberi<br />

per pensare al “lavoro normale”, a quello<br />

che ci piace, a quello che vogliamo fare e<br />

che ci gratifica anche moralmente.<br />

Se siamo in grado <strong>di</strong> affrontare e risolvere<br />

subito i problemi, poi possiamo de<strong>di</strong>carci<br />

meglio e più serenamente al vero lavoro<br />

ed a risolvere quelli che per noi, problemi<br />

non sono. Quando ci ren<strong>di</strong>amo conto<br />

<strong>di</strong> dover affrontare un cliente che non<br />

6<br />

paga, spesso riman<strong>di</strong>amo il nostro intervento<br />

a tempi che pensiamo più adatti e<br />

non affrontiamo subito il problema, sbagliando<br />

clamorosamente.<br />

Quel cliente andrà prima o poi affrontato<br />

ed il tempo trascorrerà lasciandoci nel nostro<br />

intimo quella preoccupazione latente,<br />

che tra l’altro, ci impe<strong>di</strong>rà <strong>di</strong> lavorare serenamente<br />

chissà per quanto tempo.<br />

Allora se questo è un “duro lavoro”, perchè<br />

non lo affrontiamo e risolviamo subito?<br />

Dovremmo farlo come minimo per<br />

togliercelo dalla mente e liberarci <strong>di</strong> quel<br />

fasti<strong>di</strong>oso ed antipatico pensiero.<br />

Così facendo potremmo<br />

liberare la nostra<br />

mente dalle preoccupazioni<br />

che la turbano<br />

prima possibile<br />

e poi, la testa ed il<br />

corpo potranno essere<br />

più liberi per de<strong>di</strong>carsi<br />

completamente,<br />

con la passione e l’entusiasmo<br />

che meritano,<br />

alle attività che ci<br />

piacciono fare, quin<strong>di</strong>,<br />

con grande possibilità<br />

<strong>di</strong> riuscire a farle<br />

anche meglio e forse anche prima del<br />

solito.<br />

Invece no! Spesso siamo capaci <strong>di</strong> complicarci<br />

la vita soltanto perchè non affrontiamo<br />

subito l’impegno più <strong>di</strong>fficile<br />

e più gravoso.<br />

Basti pensare a come lavoriamo <strong>di</strong> solito<br />

nella nostra libera professione, produciamo<br />

per <strong>di</strong>eci per incassare per due, spesso<br />

anche a causa <strong>di</strong> una molteplice serie<br />

<strong>di</strong> motivazioni assurde, che ci suggeriscono<br />

<strong>di</strong> rimandare o <strong>di</strong> evitare <strong>di</strong> prendere<br />

<strong>di</strong> petto il “duro lavoro”.<br />

Questo atteggiamento lo ve<strong>di</strong>amo spesso<br />

nei nostri colleghi, costretti a calare i


prezzi, a fare sconti oltre ogni lecita buona<br />

volontà, proprio perchè incapaci <strong>di</strong> affrontare<br />

le situazioni imbarazzanti o antipatiche<br />

a tempo debito e con la fermezza<br />

necessaria.<br />

Una volta fatto il progetto, il frazionamento<br />

o la stima (magari come spesso accade,<br />

con grande <strong>di</strong>fficoltà ed impegno), dobbiamo<br />

subito fare il conto e presentarlo<br />

assieme al risultato professionale conseguito,<br />

facendo il possibile per realizzare<br />

imme<strong>di</strong>atamente l’incasso dovuto.<br />

Se non lo facciamo subito, esponiamo il<br />

nostro lavoro ad una inesorabile ed inevitabile<br />

svalutazione che avviene nel tempo,<br />

anche nella nostra testa e senza renderci<br />

conto, facciamo un affronto alla nostra<br />

professionalità, al nostro lavoro, al nostro<br />

impegno, al nostro stu<strong>di</strong>o, ai nostri colleghi<br />

ed alle nostre famiglie.<br />

Quando dopo molto tempo, pren<strong>di</strong>amo<br />

in mano la situazione <strong>di</strong> un conto ormai<br />

“vecchio”, ci accorgiamo che non riusciamo<br />

più a quantificare con esattezza e “pesare”<br />

giustamente l’impegno che a suo<br />

tempo vi abbiamo profuso.<br />

La nostra capacità <strong>di</strong> risolvere i problemi<br />

per conto del committente si riduce<br />

ad una semplice banalità, il cliente se<br />

ne è ormai <strong>di</strong>menticato e la parcella che<br />

ci facciamo pagare (se ce la pagano) <strong>di</strong>venta<br />

super scontata ed irrisoria, rispetto<br />

a quella che avrebbe dovuto e potuto<br />

essere, se richiesta sul momento, se questo<br />

“duro lavoro” <strong>di</strong> sottoporre il conto<br />

al cliente, fosse stato fatto subito, a botta<br />

calda e nell’imme<strong>di</strong>atezza del risultato<br />

conseguito.<br />

C’è ancora qualcuno, dopo più <strong>di</strong> trent’anni<br />

<strong>di</strong> professione, convinto <strong>di</strong> dover abbassare<br />

i prezzi delle prestazioni professionali,<br />

<strong>di</strong> non farsi pagare subito il giusto, <strong>di</strong><br />

rinunciare a risolvere a tempo debito le<br />

questioni professionali, soltanto per evitarsi<br />

il “duro lavoro” <strong>di</strong> cui sopra, per acquisire<br />

ancora clientela, per non pensarci<br />

o soltanto, per fare un <strong>di</strong>spetto a qualche<br />

collega concorrente.<br />

Ma questi colleghi non si rendono conto<br />

che il torto più grande lo fanno a loro<br />

stessi, al loro impegno, alla loro professionalità<br />

ed alle loro famiglie, che certamente<br />

avrebbero <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> vedere abbinato a<br />

quell’impegno, un giusto riconoscimento<br />

economico.<br />

Quanti <strong>di</strong> noi sacrificano la famiglia, gli<br />

affetti e le cose più care, chini sui tavoli<br />

da lavoro, sui computer, tra le leggi e<br />

le <strong>di</strong>sposizioni, tra le <strong>di</strong>fficoltà della burocrazia<br />

e degli Uffici, nei rilievi in campagna<br />

eseguiti con qualunque tempo, sui<br />

cantieri e<strong>di</strong>li e con i rischi professionali<br />

nascosti <strong>di</strong>etro ogni angolo, soltanto per<br />

sod<strong>di</strong>sfare le necessità della nostra committenza,<br />

scansando e rimandando il vero<br />

nostro “duro lavoro” ossia la <strong>di</strong>fficoltà<br />

nel farci pagare il giusto subito?<br />

Quando non vogliamo o non ci sentiamo<br />

nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fare subito e con imme<strong>di</strong>atezza<br />

il nostro “duro lavoro”, dovremmo<br />

pensare alle nostre famiglie, ai<br />

nostri stu<strong>di</strong>, alla nostra professione, ai nostri<br />

colleghi, ed all’intero nostro mondo<br />

che stiamo tradendo.<br />

Sorvolando su questo “duro lavoro”, <strong>di</strong>amo<br />

anche noi involontariamente, il nostro<br />

contributo alla svalutazione della nostra<br />

professione, che <strong>di</strong> certo non ne ha bisogno.<br />

Dobbiamo renderci conto che ci facciamo<br />

un grosso torto, un danno irreparabile<br />

ed un con<strong>di</strong>zionamento pericoloso<br />

per tutta la nostra attività.<br />

Alzandoci la mattina ed aprendo lo stu<strong>di</strong>o,<br />

dovremo avere sempre l’entusiasmo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>rci: Ora faccio prima <strong>di</strong> tutto il mio<br />

“duro lavoro” e poi sarò felice <strong>di</strong> trascorrere<br />

il resto della giornata facendo il mio<br />

“meraviglioso lavoro”.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

7<br />

3/2008


Bioe<strong>di</strong>lizia<br />

Riferimenti utili per un’e<strong>di</strong>lizia<br />

biologica<br />

Materiali ecologici da impiegare, orientamento dei vani, rumore e sicurezza<br />

delle persone nelle costruzioni residenziali<br />

<strong>di</strong> Antonio Tieghi<br />

Antonio Tieghi<br />

Proseguendo la <strong>di</strong>samina degli aspetti<br />

pratici dell’e<strong>di</strong>lizia biologica già riportati<br />

nei numeri precedenti <strong>di</strong> Dimensione<br />

Geometra, oggi ve<strong>di</strong>amo alcuni ulteriori<br />

settori significativi.<br />

Il campo dei materiali ecologici è sicuramente<br />

uno dei più vasti dell’e<strong>di</strong>lizia<br />

biologica, ovviamente anche per queste<br />

scelte ci si può spingere fino “all’integralismo”,<br />

sicuramente alcuni consigli sono<br />

vali<strong>di</strong>, un <strong>di</strong>stinguo ritengo debba essere<br />

fatto per gli impianti.<br />

È altresì chiaro che le varie opzioni sono<br />

legate anche alle situazioni contingenti<br />

legate al committente e alla tipologia<br />

costruttiva, sicuramente facilitata<br />

sotto questo aspetto per le abitazioni<br />

unifamiliari.<br />

F. Materiali ecologici<br />

Riportiamo, <strong>di</strong> seguito, solo alcuni consigli<br />

sintetici sui materiali adatti ad una<br />

costruzione che sia attenta al problema<br />

ecologico e tenga conto <strong>di</strong> eventuali danni<br />

all’ambiente che essa stessa può provocare.<br />

È certamente un elenco incompleto,<br />

inserito solo a titolo <strong>di</strong> esempio,<br />

che può essere integrato da quanto già<br />

detto all’interno <strong>di</strong> tutto il tema “e<strong>di</strong>lizia<br />

biologica”.<br />

* Per le costruzioni in legno è meglio evitare<br />

essenze che non siano del luogo e,<br />

il più possibile, inserzioni in metallo.<br />

* Le murature è preferibile eseguirle in<br />

pietra calcarea o pomice e mattoni.<br />

* I materiali leganti ecologici sono: calsegue<br />

a pag. 10<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Esempio <strong>di</strong> pacchetto <strong>di</strong><br />

copertura che utilizza pannelli<br />

in fibra <strong>di</strong> legno e prevede<br />

un’intercape<strong>di</strong>ne d’aria.<br />

Legenda: 1. coppi in argilla<br />

fissato in parte con malta; 2.<br />

tavolato grezzo, spessore mm<br />

24; 3. listelli <strong>di</strong>stanziatori cm<br />

4x6; 4. speciali pannelli in<br />

fibra <strong>di</strong> legno per isolamento<br />

termico, due strati da cm 4;<br />

6. guaina in carta speciale;<br />

7. assito a vista; 8. travetti<br />

portanti<br />

3/2008<br />

8


costituito da coppelle in sughero, stuoie<br />

in lana o in fibre tessili.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Esempio <strong>di</strong> muratura<br />

in argilla e paglia con supporto<br />

in murali <strong>di</strong> legno<br />

cestruzzo con cemento bianco, sabbia<br />

calcarea, malte senza ad<strong>di</strong>tivi.<br />

* Le coperture meglio in pietra, tegole<br />

in laterizio o in legno.<br />

* I solai in legno non armato.<br />

* I pavimenti in parquet <strong>di</strong> legno e sughero,<br />

in fibre tessili o linoleum.<br />

* I rivestimenti esterni in legno, ardesia<br />

o fibrocemento (ovviamente senza<br />

amianto).<br />

* Le tinteggiature con pitture ai silicati<br />

senza ad<strong>di</strong>tivi.<br />

* Le gronde in rame, ottone, senza saldature.<br />

* Impermeabilizzanti: ghiaia, lastre in<br />

sughero, perlite, vetro cellulare, fibra<br />

minerale.<br />

* Isolanti: sughero, pannelli in fibra <strong>di</strong> legno,<br />

materiali a base <strong>di</strong> cellulosa, perlite,<br />

fibra <strong>di</strong> cocco, juta, con alcune limitazioni.<br />

* Impianto elettrico: canali in lamiera<br />

d’acciaio o a griglia in ferro, polietilene.<br />

* Impianto idrico: tubi in calcestruzzo o<br />

ghisa, lastre in grès.<br />

* Impianto <strong>di</strong> riscaldamento: tubi e piastre<br />

scaldanti in rame, con isolamento<br />

G. Orientamento<br />

Ogni ambiente dell’alloggio, per la miglior<br />

vivibilità delle persone e secondo<br />

la funzione cui è destinato, può essere<br />

progettato pre<strong>di</strong>ligendo un certo orientamento.<br />

Premettendo che è bene che<br />

nessun lato dell’alloggio sia esposto <strong>di</strong>rettamente<br />

verso un punto car<strong>di</strong>nale pieno<br />

(sud - nord - est - ovest), ma che lo siano<br />

gli angoli, ve<strong>di</strong>amo, funzione per funzione,<br />

l’orientamento, considerato da molti<br />

come ottimale:<br />

soggiorno sud-ovest<br />

pranzo nord-est<br />

cucina nord ovest<br />

bagni nord-est<br />

letto<br />

nord-est / sud-ovest<br />

H. Radon<br />

Il radon, che noi conosciamo molto bene<br />

e <strong>di</strong> cui abbiamo già abbondantemente<br />

scritto su questa rivista, è un gas inerte<br />

ra<strong>di</strong>oattivo prodotto dal deca<strong>di</strong>mento<br />

del ra<strong>di</strong>o, uranio e torio, che in presenza<br />

<strong>di</strong> polveri e fumo <strong>di</strong> sigaretta, senza<br />

un’adeguata ventilazione, può causare<br />

gravi danni alla salute.<br />

In genere risale dal sottosuolo attraverso<br />

gli stessi materiali da costruzione, o gli<br />

impianti idrici, attratto per la depressione<br />

provocata dalla <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> temperatura<br />

tra terreno e interno delle abitazioni,<br />

e ristagna negli ambienti, soprattutto<br />

nei piani più bassi.<br />

La quantità <strong>di</strong> radon nel suolo è <strong>di</strong>fferente<br />

nelle varie zone, per le caratteristiche<br />

fisiche del territorio, è maggiore in Lazio,<br />

Campania, Lombar<strong>di</strong>a e Friuli, minore in<br />

Basilicata, Marche e Liguria.<br />

In primo luogo è necessario effettuare<br />

segue a pag. 12<br />

3/2008<br />

10


delle misurazioni, e per questo è possibile<br />

rivolgersi localmente a centri specializzati<br />

o all’ARPA per effettuare delle<br />

misurazioni.<br />

Nel caso in cui si superasse il livello <strong>di</strong><br />

guar<strong>di</strong>a, in primo luogo è consigliabile<br />

non fumare negli ambienti, successivamente<br />

gli stessi ambienti dovranno essere<br />

bonificati con meto<strong>di</strong> specifici, al fine <strong>di</strong><br />

creare una barriera al passaggio del radon,<br />

in genere <strong>di</strong>sperdendolo con opportuna<br />

areazione prima che venga a contatto con<br />

l’alloggio, tramite vespai aerati.<br />

consiste sostanzialmente nell’intervenire<br />

con materiali naturali, non a rischio<br />

<strong>di</strong> esaurimento, possibilmente reperiti<br />

in loco, che non provochino allergie<br />

o rilascio <strong>di</strong> fibre o microfibre dannose<br />

alla respirazione o cancerogene, privi<br />

<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oattività, tali da non alterare<br />

la situazione bioclimatica o elettromagnetica<br />

del luogo, al fine della costruzione<br />

<strong>di</strong> involucri e<strong>di</strong>lizi che proteggano<br />

l’utente senza isolarlo, consentendo,<br />

cioè, la sua traspirazione come la pelle<br />

del corpo umano.<br />

Tali principi sono schematizzati nelle<br />

I. E<strong>di</strong>lizia<br />

25 regole <strong>di</strong> Schneider dell’Istituto per<br />

Premesso che è opportuna l’utilizzazio-<br />

la bioe<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> Neubeuern, che, estra-<br />

ne <strong>di</strong> materiali ecologici e sani e la so-<br />

polate, suonano approssimativamente in<br />

stituzione <strong>di</strong> quelli preesistenti che non<br />

questo modo:<br />

presentano tali caratteristiche, le tecni-<br />

* Il terreno - non devono essere presenti<br />

che per gli interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia e <strong>di</strong> ri-<br />

campi magnetici, radon, correnti idri-<br />

strutturazione <strong>di</strong> un immobile, <strong>di</strong> un al-<br />

che sotterranee;<br />

loggio o <strong>di</strong> un luogo <strong>di</strong> lavoro, compor-<br />

* La progettazione - attenta a non creare<br />

tano rischi per la salute e produzione <strong>di</strong><br />

conseguenze sociali negative;<br />

detriti e polveri dannosi, oltre che per<br />

* L’e<strong>di</strong>ficio - non situato in prossimità<br />

gli utenti finali, anche per le maestran-<br />

<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti industriali o correnti<br />

ze e per i “vicini”. A questo rispondo-<br />

<strong>di</strong> traffico, deve essere contornato da<br />

no alcune aziende specializzate nel set-<br />

verde, non deve produrre odori tossi-<br />

tore che operano nella stretta osservan-<br />

ci, ma profumi gradevoli;<br />

za <strong>di</strong> particolari meto<strong>di</strong>che che evitano<br />

* L’ambiente - attento alla conservazio-<br />

tali rischi.<br />

ne del naturale campo elettrico dell’aria<br />

Costruire, risanare o ristrutturare un e<strong>di</strong>-<br />

e della normale ionizzazione, non de-<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Esempio <strong>di</strong> pacchetto <strong>di</strong><br />

copertura realizzato con<br />

materiali bioecologici, in<br />

cui è prevista una doppia<br />

intercape<strong>di</strong>ne d’aria oltre alla<br />

ventilazione sottocoppo.<br />

Legenda: 1. listelli ferma coppi<br />

cm 4x8; 2. listelli cm 2x5; 3.<br />

listelli <strong>di</strong>stanziatori cm 2x4;<br />

4. guaina in carta speciale;<br />

5. tavolato grezzo cm 2; 6.<br />

filettatura <strong>di</strong>stanziatrice cm<br />

5x5 o 6x6; 7. assito grezzo<br />

cm 2; 8. sughero naturale in<br />

trucioli, spessore cm 10; 9.<br />

filettatura <strong>di</strong>stanziatrice cm<br />

5x10; 10. guaina in carta<br />

speciale; 11. assito a vista;<br />

12. travetti portanti <strong>di</strong> sezione<br />

adeguata<br />

ficio, un alloggio o un luogo <strong>di</strong> lavoro<br />

segue a pag. 14<br />

3/2008<br />

12


Isolamento acustico<br />

sottopavimento - Un perfetto<br />

isolamento acustico dai<br />

rumori <strong>di</strong> calpestio si ottiene<br />

interponendo tra il solaio ed<br />

il massetto <strong>di</strong> pavimento un<br />

doppio strato incrociato <strong>di</strong><br />

pannelli (es: lana <strong>di</strong> legno<br />

mineralizzata con magnesite ad<br />

alte temperature). Va sempre<br />

posata una fascia verticale<br />

perimetrale dello spessore <strong>di</strong><br />

mm 15 o 20 per evitare ponti<br />

acustici tra massetto e pareti.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

ve presentare impianti non schermati<br />

che inducano il prodursi <strong>di</strong> campi<br />

magnetici;<br />

* I materiali - essenzialmente naturali,<br />

privi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oattività, non in via <strong>di</strong> esaurimento,<br />

devono essere biocompatibili<br />

e non costosi sia nella produzione che<br />

nello smaltimento;<br />

* Le pareti permeabili, - devono consentire<br />

la naturale traspirazione e quin<strong>di</strong> devono<br />

essere igroscopici che assorbenti;<br />

* L’illuminazione - utilizzare fonti luminose<br />

con tonalità naturali;<br />

* La temperatura - ottimale;<br />

* Il riscaldamento - solo per irraggiamento<br />

(non per convezione), ottenuto soprattutto<br />

con fonti naturali (sole);<br />

* Il rumore - isolamento acustico da rumori<br />

e vibrazioni;<br />

* L’arredamento - fisiologia alla base della<br />

progettazione dell’arredamento sia per<br />

i locali che per i mobili e le attrezzature,<br />

con un rigido rispetto dell’armonia<br />

delle forme e delle <strong>di</strong>mensioni.<br />

J. Rumori<br />

La “croce” delle nostre città e dei nostri<br />

condomini è sicuramente il rumore. Oltre<br />

al danno fisico (cefalee, sor<strong>di</strong>tà, malattie<br />

car<strong>di</strong>ocircolatorie, etc.) che il rumore<br />

può provocare se supera determinate<br />

soglie o se subìto per lunghi perio<strong>di</strong>,<br />

esso ha riflessi notevolissimi sulla<br />

psiche, provocando anche gravi <strong>di</strong>sturbi<br />

(irrequietezza, insonnia, affaticamento,<br />

etc.).<br />

Oltre ai rime<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionali, quali fonoisolamento<br />

dei pavimenti, soffitti e pareti,<br />

e particolari accorgimenti sugli infissi<br />

e sui vetri, si può operare anche con<br />

meto<strong>di</strong>che naturali, abbinate ai primi in<br />

maniera opportuna.<br />

Ad esempio organizzando l’alloggio o<br />

il luogo <strong>di</strong> lavoro in modo da relegare<br />

agli ambienti o agli affacci più rumorosi,<br />

attività che non necessitino <strong>di</strong> silenzio<br />

e concentrazione, o tamponando<br />

con piante a “barriera verde” finestre<br />

e balconi.<br />

Il livello <strong>di</strong> rumore (che si misura in decibel)<br />

sopportabile varia da 35 db per le<br />

ore notturne a 55db per il giorno, e la<br />

soglia del dolore, al <strong>di</strong> la del quale si rischia<br />

la sor<strong>di</strong>tà irreversibile, è <strong>di</strong> 130db,<br />

poco più <strong>di</strong> un martello pneumatico in<br />

funzione (120db), poco meno <strong>di</strong> un jet<br />

al decollo (140db).<br />

dB SITUAZIONI o RUMORI:<br />

0 limite <strong>di</strong> u<strong>di</strong>bilità<br />

3/2008<br />

14


15 ticchettio <strong>di</strong> un orologio<br />

20 bosco; sussurri<br />

30 camera da letto; conversazioni a<br />

voce bassa<br />

40 ufficio tranquillo; abitazione in zona<br />

non trafficata; soggiorno tranquillo;<br />

televisore a volume me<strong>di</strong>o;<br />

frigorifero<br />

50 ambiente domestico; televisore a<br />

volume alto; lavastoviglie<br />

60 conversazioni normali<br />

65 conversazioni animate<br />

70 ufficio rumoroso; cappa; telefono;<br />

lavatrice<br />

80 abitazione in zona trafficata; locale<br />

pubblico rumoroso; aspirapolvere;<br />

macchina da scrivere<br />

90 officina rumorosa; giocattoli rumorosi<br />

100 clacson; armi giocattolo<br />

110 concerto rock; motocicletta<br />

120 martello pneumatico<br />

130 soglia del dolore; rischio <strong>di</strong> sor<strong>di</strong>tà<br />

irreversibile<br />

140 jet in decollo<br />

K. Sicurezza<br />

Un altro importante argomento da sottolineare,<br />

nell’ambito della e<strong>di</strong>lizia biologica,<br />

cioè <strong>di</strong> quel tipo <strong>di</strong> costruzioni o<br />

ristrutturazioni maggiormente rivolte al<br />

benessere dell’utente, è la sicurezza.<br />

Frequenti e, a volte, anche gravi sono gli<br />

infortuni che si verificano all’interno delle<br />

abitazioni o dei luoghi <strong>di</strong> lavoro, provocati<br />

da malfunzionamenti <strong>di</strong> elettrodomestici<br />

e impianti, ma anche da un’insufficiente<br />

attenzione, nella progettazione,<br />

alle tematiche riguardanti la sicurezza,<br />

che trovano il miglior rime<strong>di</strong>o proprio<br />

nella prevenzione anche architettonica<br />

e strutturale.<br />

Schematizziamo, per ambiti, i rischi che<br />

segue a pag. 16<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

si possono riscontrare in un alloggio, e le<br />

precauzioni che si possono prendere:<br />

Apparecchi elettrici<br />

ed impianto elettrico<br />

Elettrodomestici ed accessori devono<br />

presentare i marchi <strong>di</strong> sicurezza italiano<br />

(IMQ) ed internazionali;<br />

* gli elettrodomestici devono avere <strong>di</strong>spositivi<br />

<strong>di</strong> sicurezza, quali il doppio isolamento,<br />

o il blocco automatico delle<br />

parti in movimento al rilascio o apertura<br />

<strong>di</strong> coperchi o sportelli;<br />

* l’impianto deve essere progettato ed<br />

eseguito (o adeguato) secondo le norme<br />

<strong>di</strong> legge (46/’90) e, quin<strong>di</strong>, presentare,<br />

tra l’altro, la messa a terra e l’interruttore<br />

magnetotermico (il salvavita);<br />

* ogniqualvolta si debba operare su elettrodomestici<br />

è opportuno <strong>di</strong>sconnetterli<br />

dall’impianto (togliere la spina),<br />

o se si deve operare (per semplici operazioni)<br />

sull’impianto, staccare l’interruttore<br />

generale;<br />

* usare le prolunghe svolgendole sempre<br />

completamente dall’eventuale riavvolgitore,<br />

per evitare pericolosi surriscaldamenti<br />

che possono produrre la fusione<br />

del rivestimento plastico e conseguenti<br />

corti circuiti, avendo sempre cura <strong>di</strong><br />

mantenere la messa a terra;<br />

* le spine non debbono essere mo<strong>di</strong>ficate<br />

(a costo <strong>di</strong> eliminarne la protezione),<br />

se non sono adeguate occorre utilizzare<br />

un adattatore;<br />

* evitare l’uso <strong>di</strong> prese multiple (anche le ciabatte),<br />

per evitare pericolosi sovraccarichi;<br />

* aver cura <strong>di</strong> estrarre le spine <strong>di</strong> corrente<br />

con attenzione dall’impugnatura, senza<br />

tirarle per i fili;<br />

* attenzione all’uso <strong>di</strong> piccoli elettrodomestici<br />

in presenza <strong>di</strong> acqua o in ambienti<br />

umi<strong>di</strong> (bagno e cucina), a pie<strong>di</strong> nu<strong>di</strong>, o<br />

indossando indumenti bagnati.<br />

Apparecchi a gas<br />

Gli apparecchi devono presentare i marchi<br />

<strong>di</strong> sicurezza italiani (IMQ) e stranieri<br />

o certificazioni specifiche (legge<br />

373/’76 e sgg.);<br />

* gli impianti devono essere progettati<br />

ed eseguiti secondo le norme della<br />

legge 46/90;<br />

* gli scaldaacqua devono essere installati<br />

sui muri esterni senza chiusure e nell’ambiente<br />

deve essere prevista un’apertura<br />

<strong>di</strong> 6 cmq. per ogni kilowatt/gas <strong>di</strong><br />

potenza, con un minimo <strong>di</strong> 100 cmq.;<br />

* gli scaldaacqua <strong>di</strong> tipo C a tenuta stagna,<br />

con collegamento <strong>di</strong> presa d’aria<br />

esterna <strong>di</strong>retta, consentono l’installazione<br />

senza la creazione dell’apertura;<br />

* i fumi devono essere convogliati <strong>di</strong>rettamente<br />

all’esterno, oppure in una canna<br />

fumaria in<strong>di</strong>pendente;<br />

* effettuare una manutenzione perio<strong>di</strong>ca<br />

costante degli apparecchi, compresa<br />

la sostituzione dei tubi flessibili <strong>di</strong> adduzione<br />

del gas o la pulizia delle parti<br />

destinate alla combustione;<br />

* per i piani <strong>di</strong> cottura: accertarsi dell'esistenza<br />

della termocoppia <strong>di</strong> sicurezza,<br />

che, in caso <strong>di</strong> spegnimento accidentale<br />

della fiamma, blocchi l'erogazione<br />

del gas;<br />

* fissare a muro il coperchio, o bloccarne<br />

le cerniere, nel caso <strong>di</strong> elemento autonomo<br />

("macchina del gas"), non incassato<br />

nei mobili componibili, è opportuno<br />

pre<strong>di</strong>sporre ancoraggi a muro, per<br />

evitare ribaltamenti;<br />

* si sottolinea l'esigenza <strong>di</strong> installare rilevatori<br />

<strong>di</strong> fumo e <strong>di</strong> gas che segnalino<br />

tempestivamente malfunzionamenti degli<br />

apparecchi destinati alla combustione;<br />

è, in ogni caso, fondamentale l'esigenza<br />

<strong>di</strong> assicurare un costante ricambio<br />

d'aria e <strong>di</strong> installare aspiratori in locali<br />

in cui avvengono combustioni.<br />

3/2008<br />

16


E<strong>di</strong>lizia<br />

Approccio ingegneristico<br />

alla sicurezza antincen<strong>di</strong>o<br />

Uno strumento alternativo, non obbligatorio, nel campo della prevenzione<br />

incen<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Roberto Milocco<br />

Sulla Gazzetta Ufficiale<br />

n°117 del<br />

22 maggio 2007 è<br />

stato pubblicato il<br />

Decreto del Ministro<br />

dell’Interno 9<br />

maggio 2007 “Direttive per l’attuazione<br />

dell’approccio ingegneristico alla sicurezza<br />

antincen<strong>di</strong>o”.<br />

Tale D.M. è entrato in vigore il 20 agosto<br />

2007.<br />

Il 25 gennaio scorso, presso la sede della<br />

Associazione Industriali <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, si<br />

è tenuto un seminario, in cui sono state<br />

illustrate dal Comandante dei Vigili del<br />

fuoco <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, ing. Gaetano Vallefuoco<br />

e dall’ing. Andrea D’Odorico, funzionario<br />

del Comando Provinciale dei VV.F.<br />

<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, le novità contenute nel provve<strong>di</strong>mento.<br />

Innanzi tutto è stato evidenziato che questo<br />

decreto fonda le sue ra<strong>di</strong>ci su numerosi<br />

testi legislativi, emanati negli ultimi<br />

20 anni, tra i quali:<br />

- la <strong>di</strong>rettiva del Consiglio 89/106/CEE<br />

del 21 <strong>di</strong>cembre 1988 relativa ai prodotti<br />

da costruzione;<br />

- il decreto del Presidente della Repubblica<br />

21 aprile 1993, nº246, regolamento <strong>di</strong><br />

attuazione della <strong>di</strong>rettiva 89/106/CEE<br />

relativa ai prodotti da costruzione;<br />

- il D.M. 10 marzo 1998 relativo alla sicurezza<br />

antincen<strong>di</strong>o e alla gestione dell’emergenza<br />

nei luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

La metodologia stabilita con l’approccio<br />

ingegneristico alla sicurezza antincen<strong>di</strong>o,<br />

si pone come alternativa a quanto previsto<br />

dal Decreto del Ministro dell’Interno<br />

4 maggio 1998 (vedere allegato I, lettera<br />

A.2), per la in<strong>di</strong>viduazione delle misure<br />

necessarie ai fini del rilascio del Certificato<br />

<strong>di</strong> Prevenzione Incen<strong>di</strong>, per attività<br />

non regolate da specifiche <strong>di</strong>sposizioni<br />

antincen<strong>di</strong>o (attività non normate),<br />

ma anche per supportare proce<strong>di</strong>menti<br />

<strong>di</strong> deroga (art. 6 del D.P.R. 12 gennaio<br />

segue a pag. 18<br />

Idrante soprasuolo<br />

<strong>di</strong> un Centro<br />

Commerciale<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

17<br />

3/2008


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Idrante soprasuolo in<br />

una via pubblica<br />

1998, n° 37). L’utilizzo <strong>di</strong> tale metodologia<br />

non deve essere considerato obbligatorio<br />

ma facoltativo.<br />

Nel testo legislativo, è evidente che lo<br />

strumento proposto può essere maggiormente<br />

valorizzato in applicazioni progettuali<br />

relative ad inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> tipo<br />

complesso o a tecnologia avanzata, nonché<br />

a e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> particolare rilevanza architettonica,<br />

costruttiva, pregevoli per<br />

arte o storia o con ubicazioni urbanistiche<br />

<strong>di</strong> particolare specificità.<br />

Tale in<strong>di</strong>rizzo applicativo non esclude<br />

l’applicazione ad altre tipologie <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici.<br />

L’impiego delle procedure previste dall’approccio<br />

ingegneristico alla sicurezza<br />

antincen<strong>di</strong>o, richiede una attenta valutazione<br />

preventiva sul rapporto costo/beneficio,<br />

in funzione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />

fattori che rendono sicuramente questo<br />

strumento notevolmente complesso<br />

e costoso rispetto a quanto attualmente<br />

utilizzato.<br />

Esistono software per la elaborazione<br />

dei dati, validati a livello internazionale,<br />

gratuitamente scaricabili tramite Internet<br />

da autorevoli siti, per esempio il<br />

National Institute of Standards and Technology<br />

(www.nist.gov), ma il cui utilizzo<br />

sembra essere particolarmente impegnativo.<br />

Il processo <strong>di</strong> valutazione e progettazione,<br />

nell’ambito <strong>di</strong> questo nuovo approccio,<br />

implica l’identificazione degli obiettivi<br />

<strong>di</strong> sicurezza antincen<strong>di</strong>o ed i livelli <strong>di</strong><br />

prestazione, ma soprattutto una precisa<br />

definizione degli scenari <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o, scegliendo<br />

quelli più gravosi, tra quelli realisticamente<br />

possibili.<br />

Nella definizione <strong>di</strong> ciascun scenario <strong>di</strong><br />

incen<strong>di</strong>o sono determinanti e quin<strong>di</strong> vanno<br />

dettagliatamente analizzati:<br />

- stato, tipo e quantitativo del combustibile;<br />

- configurazione e posizione del combustibile;<br />

- tasso <strong>di</strong> crescita del fuoco e picco della<br />

potenza rilasciata (sulla base <strong>di</strong> determinate<br />

curve <strong>di</strong> rilascio termico);<br />

- tasso <strong>di</strong> sviluppo dei prodotti della combustione;<br />

- caratteristiche dell’e<strong>di</strong>ficio;<br />

- con<strong>di</strong>zioni delle persone presenti (affollamento,<br />

stato psicofisico, presenza<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili, ecc.).<br />

Al Comando Provinciale dei Vigili del<br />

fuoco deve essere presentato un progetto,<br />

verificato rispetto agli scenari <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o<br />

prescelti, che sod<strong>di</strong>sfi i livelli <strong>di</strong><br />

prestazione in<strong>di</strong>viduati.<br />

Siamo quin<strong>di</strong> in presenza <strong>di</strong> procedure<br />

che devono garantire il tipo <strong>di</strong> prestazione,<br />

piuttosto che garantire il rispetto <strong>di</strong><br />

norme prescrittive.<br />

Si evidenzia la necessità <strong>di</strong> mantenere<br />

inalterate nel tempo tutte le con<strong>di</strong>zioni<br />

fisiche e gestionali in<strong>di</strong>viduate all’atto<br />

della definizione degli scenari <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o<br />

analizzati e posti alla base del progetto,<br />

pena la riduzione del livello <strong>di</strong> sicurezza<br />

prescelto.<br />

Per evitare il rischio <strong>di</strong> una riduzione del<br />

livello <strong>di</strong> sicurezza prescelto, viene im-<br />

3/2008<br />

18


posto un Sistema <strong>di</strong> Gestione della Sicurezza<br />

Antincen<strong>di</strong>o (S.G.S.A.) che deve<br />

essere valutato ed esplicitato con provve<strong>di</strong>menti<br />

relativi a:<br />

- organizzazione del personale;<br />

- identificazione e valutazione dei pericoli<br />

derivanti dall’attività;<br />

- controllo operativo;<br />

- gestione delle mo<strong>di</strong>fiche;<br />

- pianificazione <strong>di</strong> emergenza;<br />

- sicurezza delle squadre <strong>di</strong> soccorso;<br />

- controllo delle prestazioni;<br />

- manutenzione dei sistemi <strong>di</strong> protezione;<br />

- controllo e revisione.<br />

Gli importi dei corrispettivi dovuti ai<br />

VV.F. nel caso <strong>di</strong> utilizzo dell’approccio<br />

ingegneristico alla sicurezza antincen<strong>di</strong>o<br />

sono così determinati:<br />

- per domanda <strong>di</strong> parere <strong>di</strong> conformità<br />

sul progetto, importo pari a due volte<br />

quanto dovuto normalmente;<br />

- per domanda <strong>di</strong> deroga, importo pari<br />

a una volta e mezza quanto dovuto<br />

per la domanda <strong>di</strong> parere determinato<br />

come sopra;<br />

- per la verifica del S.G.S.A. in concomitanza<br />

con il sopralluogo finalizzato al rilascio<br />

del certificato <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>,<br />

importo pari a quanto dovuto per<br />

il sopralluogo finalizzato al rilascio del<br />

certificato <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>.<br />

La verifica del S.G.S.A. viene effettuata<br />

dai VV.F. alla scadenza del Certificato<br />

<strong>di</strong> Prevenzione Incen<strong>di</strong>, quin<strong>di</strong> ad ogni<br />

rinnovo; ne consegue che, per chi utilizza<br />

il nuovo approccio, non è previsto<br />

il rinnovo <strong>di</strong> C.P.I. senza sopralluogo<br />

dei VV.F..<br />

A supporto dei Coman<strong>di</strong> Provinciali dei<br />

Vigili del fuoco, è stato istituito L’OS-<br />

SERVATORIO PER L’APPROCCIO IN-<br />

GEGNERISTICO ALLA SICUREZZA<br />

ANTINCENDIO.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


Catasto<br />

Atti <strong>di</strong> aggiornamento catastale<br />

nel sistema del Libro Fon<strong>di</strong>ario<br />

Informazioni utili per gli operatori che presentano gli atti tecnici relativi alle zone<br />

dove vige il Catasto Fon<strong>di</strong>ario<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

Mappa del Catasto<br />

Fon<strong>di</strong>ario Austriaco della<br />

zona <strong>di</strong> Pontebba<br />

<strong>di</strong> proprietà<br />

del geom. Elio Miani<br />

Dopo l’attivazione del Pregeo 9, anche<br />

presso gli Uffici del Catasto Fon<strong>di</strong>ario,<br />

soprattutto in provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, si è<br />

aperto un interessante <strong>di</strong>battito tra tecnici<br />

esterni e funzionari catastali, incentrato<br />

principalmente sulle procedure necessarie<br />

da attivare negli aggiornamenti<br />

catastali, per contemperare le necessità<br />

dell’informatizzazione degli atti tecnici<br />

e della loro archiviazione, con la certezza<br />

dei <strong>di</strong>ritti e delle metodologie operative<br />

che sono storicamente, proprie del<br />

Sistema del Libro Fon<strong>di</strong>ario.<br />

Molte perplessità rappresentavano la<br />

mancanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettive univoche, forse<br />

poco chiare o mal interpretate, ma altre,<br />

erano anche dovute soltanto alle ra<strong>di</strong>cate<br />

tra<strong>di</strong>zioni comportamentali <strong>di</strong> molti<br />

tecnici, nel produrre fisicamente le copie<br />

necessarie, trasmetterle allo stu<strong>di</strong>o notarile<br />

ed ai clienti.<br />

Quin<strong>di</strong> in tanti casi si è lamentata una<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità della figura professionale,<br />

verificata dalla mancanza dell’apparire<br />

fisico del Geometra redattore delle<br />

pratiche con gli elementi documentali<br />

cartacei, a <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> un’attività<br />

tecnica riconosciuta e qualificante, anche<br />

3/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

20


per la sola presenza delle ricevute sugli<br />

elaborati e per l’antica evidenza del riscontro<br />

<strong>di</strong> visti, <strong>di</strong> approvazioni e timbri<br />

dell’Ente pubblico preposto.<br />

Molti aspetti sono stati superati da un<br />

franco confronto tra i nostri rappresentanti<br />

ed i funzionari dell’Agenzia del Territorio,<br />

soprattutto con la reciproca <strong>di</strong>sponibilità<br />

nel comprendere le reciproche<br />

necessità.<br />

Per il resto invece, è chiaro che con l’avvento<br />

delle nuove tecnologie, è in<strong>di</strong>spensabile<br />

affinare i vecchi comportamenti<br />

con le opportunità che il nuovo ci propone<br />

e per questo, non possiamo chiudere<br />

le porte alla modernità, specialmente<br />

quando anche questa, ci si presenta<br />

nel rispetto delle norme ed ad<strong>di</strong>rittura,<br />

ci semplifica il nostro lavoro, con beneficio<br />

nostro, degli uffici, dei committenti<br />

e della collettività.<br />

Non tutto è risolvibile semplicemente e<br />

lo sappiamo bene, però il nostro impegno<br />

deve essere quello <strong>di</strong> collaborare con<br />

tutte le parti in causa, nella ricerca continua<br />

<strong>di</strong> migliorare il sistema catastale e<br />

tavolare, anche nell’ottica del ventilato e<br />

possibile allargamento delle funzioni tavolari<br />

all’intero territorio regionale, proposto<br />

dall’Amministrazione Regionale ed<br />

accettato dal Governo nazionale.<br />

Non <strong>di</strong>mentichiamo che questa potrà essere<br />

per noi una grande opportunità, dove<br />

le nostre competenze e professionalità<br />

non potranno essere messe in <strong>di</strong>scussione<br />

ed emergeranno <strong>di</strong>ventando eccellenze<br />

tecniche in<strong>di</strong>spensabili.<br />

Oggi qui, pubblichiamo una specie <strong>di</strong><br />

vademecum operativo, che con i riferimenti<br />

a norme e circolari, in<strong>di</strong>ca le varie<br />

fasi e le procedure da rispettare per la<br />

presentazione degli atti <strong>di</strong> aggiornamento<br />

negli Uffici Catastali. Il testo dovrebbe<br />

essere abbastanza esaustivo e completo.<br />

Lo riteniamo utile a beneficio <strong>di</strong> tutti<br />

gli operatori e comunque, per quello<br />

che ci compete, lo consideriamo aperto<br />

ad eventuali precisazioni o integrazioni<br />

che i nostri lettori vorranno suggerire e<br />

che le nostre apposite Commisioni Catasto<br />

verificheranno.<br />

DOCUMENTO INFORMATICO<br />

COMPOSTO DA:<br />

Atto <strong>di</strong> aggiornamento<br />

- Informazioni generali: Nota bene: qualora<br />

uno o più soggetti non sottoscrivono<br />

l’atto, nella lettera d’incarico deve<br />

essere in<strong>di</strong>cata la motivazione. I riferimenti<br />

devono essere riportati nella<br />

parte del modello destinata alle “Informazioni<br />

sui soggetti”.<br />

- Informazioni censuarie: modello censuario;<br />

- Informazioni geometriche: proposta <strong>di</strong><br />

aggiornamento cartografico - rappresentazione<br />

grafica, generalmente deve<br />

essere nella scala nominale della mappa,<br />

può però essere prodotta in scala<br />

idonea.<br />

Elaborati tecnici<br />

- Informazioni geometriche: proposta <strong>di</strong><br />

aggiornamento cartografico - rappresentazione<br />

alfa-numerica: estratto <strong>di</strong> mappa<br />

ed estratto <strong>di</strong> mappa aggiornato;<br />

- Libretto delle misure;<br />

- Relazione tecnica;<br />

- Schema del rilievo;<br />

- Sviluppo.<br />

In allegato eventuale particolare del rilievo<br />

con le misure, allestito dal tecnico<br />

redattore del tipo (D.P.R. 650/72 artt.<br />

5 E 6).<br />

L’eventuale doppia <strong>di</strong>mostrazione della<br />

superficie nel modello censuario del tisegue<br />

a pag. 22<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

21<br />

3/2008


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

po può essere eseguita all’interno della<br />

“Relazione Tecnica” oppure su modello<br />

tra<strong>di</strong>zionale (Circolare n. 5/89).<br />

Se ritenuto <strong>di</strong> utilità dal tecnico redattore<br />

può essere comunque allegato lo sviluppo<br />

del rilievo in<strong>di</strong>cando nella relazione<br />

“nel presente atto si allegano n° 2 tavole”,<br />

mentre nell’allegato il tecnico <strong>di</strong>chiara<br />

che “trattasi <strong>di</strong> sviluppo rilievo trattato<br />

con PREGEO 9, file PREGEO n° __<br />

_____” (vale solo per i piani) firmato dal<br />

professionista e proprietario.<br />

ACCETTAZIONE IN FRONT-<br />

OFFICE DELL’ATTO<br />

DI AGGIORNAMENTO<br />

L’operatore della postazione cassa esegue<br />

i seguenti controlli:<br />

- controllo vali<strong>di</strong>tà dell’estratto <strong>di</strong> mappa<br />

(la data e protocollo sono rilevabili nella<br />

pagina “Informazioni geometriche” –<br />

proposta <strong>di</strong> aggiornamento cartografico<br />

rappresentazione alfa-numerica)<br />

- controllo della leggibilità del supporto<br />

informatico<br />

- controllo sulla completezza <strong>di</strong> tutti gli<br />

elaborati verifica della numerazione progressiva<br />

delle pagine e il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> riscontro<br />

(co<strong>di</strong>ce file PREGEO sia lo stesso sulle<br />

pagine cartacee e sul file del floppy)<br />

- controllo <strong>di</strong> apposizione della firma delle<br />

parti (D.M. n. 701 del 19.04.1994<br />

art. 1 comma 8) e della Ditta riportata<br />

nelle Informazioni Generali (per frazionamento<br />

<strong>di</strong> particelle terreni verificare<br />

la Ditta in banca dati terreni, per<br />

tipo mappale inerente particelle ente<br />

urbano verificare Ditta banca dati fabbricati)<br />

- controllo eventuale lettera d’incarico<br />

al tecnico professionista (Circolare 49/<br />

T del 1996)<br />

Qualora l’atto risulti incompleto viene<br />

restituito senza la protocollazione.<br />

Superato il controllo formale, l’operatore<br />

della postazione <strong>di</strong> cassa esegue le seguenti<br />

operazioni:<br />

- co<strong>di</strong>fica in cassa l’atto <strong>di</strong> aggiornamento<br />

- rilascia la ricevuta all’utente<br />

- riscuote i tributi catastali<br />

Ed inoltra l’atto <strong>di</strong> aggiornamento alla<br />

postazione PREGEO-WEGIS.<br />

PRESENTAZIONE ATTO<br />

DI AGGIORNAMENTO<br />

Piano <strong>di</strong> frazionamento/tipo<br />

particellare<br />

Comprende:<br />

1° ORIGINALE<br />

2° ORIGINALE e COPIA CONFOR-<br />

ME PER IL TAVOLARE<br />

Co<strong>di</strong>ci Cassa: RC 16 (approvazione) +<br />

imposta <strong>di</strong> bollo per il 2° originale (calcolate<br />

in base alle vigenti <strong>di</strong>sposizioni sul<br />

bollo - ve<strong>di</strong> allegato 1)<br />

Essendo la copia conforme per il Tavolare<br />

trasmessa d’ufficio non sconta tributi<br />

ed imposta <strong>di</strong> bollo.<br />

Il 1° ORIGINALE è conservato al Catasto<br />

Terreni.<br />

Il 2° ORIGINALE viene restituito al tecnico<br />

redattore del tipo già in fase <strong>di</strong> approvazione.<br />

La copia “Per il tavolare” viene allegata<br />

al foglio <strong>di</strong> notifica da inviare al competente<br />

Ufficio Tavolare.<br />

Piano <strong>di</strong> frazionamento<br />

+ tipo mappale:<br />

Comprende:<br />

• Per il piano <strong>di</strong> frazionamento<br />

• 1° ORIGINALE, 2° ORIGINALE, COPIA<br />

CONFORME PER IL TAVOLARE.<br />

• Co<strong>di</strong>ci Cassa: RC 16 (approvazione<br />

segue a pag. 24<br />

3/2008<br />

22


3/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Mappa del Catasto<br />

Fon<strong>di</strong>ario Austriaco della<br />

zona <strong>di</strong> Pontebba<br />

<strong>di</strong> proprietà<br />

del geom. Elio Miani<br />

piano) + imposta <strong>di</strong> bollo per il 2° originale.<br />

• Essendo la copia conforme per il Tavolare<br />

trasmessa d’ufficio non sconta tributi<br />

ed imposta <strong>di</strong> bollo.<br />

• Per il tipo mappale<br />

• COPIA<br />

• Co<strong>di</strong>ci Cassa: RC 16 (approvazione<br />

mappale)<br />

Il 1° ORIGINALE del piano è nconservato<br />

al Catasto Terreni;<br />

La copia “Per il tavolare” viene allegata<br />

al foglio notifica da inviare al competente<br />

Ufficio Tavolare.<br />

Il 2° ORIGINALE (piano frazionamento)<br />

e la COPIA (tipo mappale) vengono<br />

restituiti al tecnico redattore del tipo.<br />

Tipo mappale:<br />

Comprende:<br />

ORIGINALE, COPIA e COPIA CON-<br />

FORME PER IL TAVOLARE<br />

Co<strong>di</strong>ci Cassa: RC 16 (approvazione)<br />

Essendo la copia per il Tavolare trasmessa<br />

d’ufficio non sconta tributi ed imposta<br />

<strong>di</strong> bollo.<br />

24<br />

L’ORIGINALE è conservato al Catasto<br />

Terreni;<br />

La COPIA viene restituita al tecnico redattore<br />

del tipo.<br />

La copia “Per il tavolare” viene allegata<br />

al foglio <strong>di</strong> notifica da inviare al competente<br />

Ufficio Tavolare.<br />

Piano <strong>di</strong> condominio<br />

Comprende:<br />

- elaborato riportante la scomposizione<br />

condominiale autoallestito dal tecnico<br />

- estratto <strong>di</strong> mappa automatico (RC12A).<br />

L’ufficio verifica la regolare numerazione<br />

degli enti in<strong>di</strong>pendenti e appone il<br />

timbro “conferma la regolarità dell’attribuzione<br />

dei subalterni numerici” sulla/e<br />

copie da allegare all’atto e alla domanda<br />

tavolare e sulla copia trattenuta<br />

dall’ufficio.<br />

Il piano <strong>di</strong> condominio continua ad essere<br />

allestito dal tecnico professionista su<br />

carta lucida (pellicola per il tavolare) e<br />

su carta opaca per l’ufficio.<br />

Nel caso <strong>di</strong> particella già <strong>di</strong>visa in condominio<br />

per la quale ha subito variazioni


per ampliamento del fabbricato esistente,<br />

per demolizione <strong>di</strong> fabbricati (es: garage)<br />

ricadenti sulla corte comune, il tecnico<br />

presenta regolare Tipo mappale.<br />

Successivamente all’approvazione del Tipo<br />

e alla notifica al competente Ufficio<br />

Tavolare le parti, se ritengono necessario,<br />

presentano ulteriore piano <strong>di</strong> condominio<br />

al Catasto Fabbricati con allegato<br />

l’estratto <strong>di</strong> mappa aggiornato.<br />

Rispondenza topografica<br />

Comprende:<br />

ORIGINALE e COPIA<br />

Co<strong>di</strong>ci Cassa: RC 16 (approvazione a<br />

pagamento)<br />

Non si allega alcuna copia <strong>di</strong> mappa<br />

L’ORIGINALE viene archiviato con il<br />

numero <strong>di</strong> protocollo generale.<br />

La COPIA viene restituita al tecnico redattore<br />

del tipo.<br />

Eventuale invio del foglio <strong>di</strong> notifica all’Ufficio<br />

Tavolare per il passaggio a Ente<br />

Urbano (es: da orto a posto macchina<br />

nessun allegato)<br />

Documento informatico composto da:<br />

Atto <strong>di</strong> aggiornamento:<br />

- Informazioni generali<br />

- Informazioni censuarie (modello censuario)<br />

nel caso <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> frazionamento, tipo<br />

particellare, tipo mappale l’attestato<br />

<strong>di</strong> approvazione comprensivo dell’esito<br />

dell’aggiornamento cartografico; nel caso<br />

<strong>di</strong> rispondenza topografica solo l’attestato<br />

<strong>di</strong> approvazione e non la stampa<br />

dell’esito cartografico.<br />

NON SI ALLEGANO PIU’ I MODEL-<br />

LI CARTACEI: MOD 51 MODIF., CO-<br />

PIA CARTACEA DELL’ESTRATTO DI<br />

MAPPA E MOD 3/SPC<br />

L’ATTO DI AGGIORNAMENTO VIE-<br />

NE PRESENTATO STAMPATO SU<br />

CARTA E NON SU LUCIDO (NEM-<br />

MENO PER IL TAVOLARE)<br />

Allegato 1<br />

L’imposta <strong>di</strong> bollo é pari a 14.62€ ogni<br />

quattro pagine formato A4 o frazione<br />

<strong>di</strong> esse.<br />

La pagine degli elaborati che rilevano ai<br />

fini dell’imposta <strong>di</strong> bollo sono quelle <strong>di</strong><br />

seguito in<strong>di</strong>cate:<br />

1) tutte le pagine che compongono il<br />

modello parte Informazioni generali,<br />

contenuto nella sezione “atto <strong>di</strong> aggiornamento”;<br />

2) tutte la pagine che compongono l’Attestato<br />

<strong>di</strong> approvazione;<br />

3) tutte le pagine dell’Esito dell’aggiornamento<br />

cartografico.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Elaborati tecnici:<br />

- libretto delle misure (riga 0,9,6) - in riga<br />

6 riportare “Conferma mappa”.<br />

- relazione tecnica (il tecnico redattore<br />

riporterà la corrispondenza della rappresentazione<br />

<strong>di</strong> mappa con lo stato<br />

dei luoghi)<br />

Nota bene<br />

Al momento dell’approvazione del tipo<br />

l’Ufficio rilascia, in allegato all’atto,<br />

Allegato 2<br />

Se l’atto è ritenuto corretto (censuario<br />

e geometrico) viene approvato dall’ufficio.<br />

Dopo l’approvazione viene pre<strong>di</strong>sposto<br />

il foglio <strong>di</strong> notifica per il Catasto da allegare<br />

all’atto <strong>di</strong> aggiornamento e conservato<br />

al Catasto e una copia del foglio<br />

<strong>di</strong> notifica da inviare all’Ufficio tavolare<br />

competente con allegato l’atto <strong>di</strong> aggiornamento<br />

“Per il Tavolare”.<br />

25<br />

3/2008


Previdenza<br />

Totalizzazione trattamenti<br />

previdenziali<br />

Alcuni chiarimenti sulla possibilità <strong>di</strong> cumulare i perio<strong>di</strong> contributivi per i colleghi<br />

iscritti a due o più forme <strong>di</strong> assicurazione obbligatoria per invali<strong>di</strong>tà, vecchiaia e<br />

per i superstiti<br />

<strong>di</strong> Renzo Fioritti<br />

3/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Renzo Fioritti<br />

Come noto il D. Lgs. 2.2.2006, n.42 pubblicato<br />

sulla G.U. n.39 del 16.2.06, ha<br />

dato attuazione alla delega conferita dal<br />

Governo con la L. n.243 del 23.8.04, in<br />

materia <strong>di</strong> totalizzazione dei perio<strong>di</strong> contributivi,<br />

abrogando - tranne poche eccezioni<br />

- la precedente <strong>di</strong>sciplina recata<br />

dal D.M. 7.2.2033,n.57.<br />

E’ opportuno ricordare che l’istituto della<br />

totalizzazione, così come <strong>di</strong>sciplinato<br />

dal nuovo decreto n. 42/06, consente ai<br />

soggetti iscritti a due o più forme <strong>di</strong> assicurazione<br />

obbligatoria per invali<strong>di</strong>tà,<br />

vecchiaia e superstiti, alle forme sostitutive,<br />

escluse ed esonerative della medesima,<br />

alle forme pensionistiche obbligatorie<br />

gestite dagli enti privatizzati <strong>di</strong> cui<br />

al d. lgs n.509/94 - come la Cassa Geometri<br />

- e 103/96, nonché agli iscritti al<br />

Fondo <strong>di</strong> previdenza del clero e dei ministri<br />

<strong>di</strong> culto delle confessioni religiose<br />

<strong>di</strong>verse da quella cattolica, <strong>di</strong> cumulare<br />

perio<strong>di</strong> contributivi, purchè non già titolari<br />

<strong>di</strong> un trattamento pensionistico erogato<br />

da una delle predette gestioni. La<br />

totalizzazione riguarda tutti e per intero<br />

i perio<strong>di</strong> assicurativi posseduti nelle<br />

predette gestioni ed ai fini del conseguimento<br />

del <strong>di</strong>ritto ad un’unica pensione,<br />

possono essere cumulati solo i perio<strong>di</strong><br />

non coincidenti.<br />

Appare quin<strong>di</strong> opportuno riepilogare, nel<br />

26<br />

dettaglio, in cosa concretamente consiste<br />

detto istituto ed allo scopo <strong>di</strong> agevolarne<br />

la comprensione si riporta <strong>di</strong> seguito<br />

uno schema riepilogativo.<br />

Totalizzazione<br />

ex d. Lgs. N. 42/06<br />

La facoltà <strong>di</strong> totalizzare ai sensi del suddetto<br />

decreto è riconosciuta a decorrere<br />

dal 1.1.2006.- Per le domande inoltrate<br />

secondo la vecchia normativa (e fino<br />

al 3.3.2006) deve essere riconosciuto<br />

il trattamento più favorevole tra la vecchia<br />

e la nuova normativa.<br />

Le prestazioni conseguibili me<strong>di</strong>ante<br />

l’esercizio della totalizzazione sono:<br />

- pensione <strong>di</strong> vecchiaia con 65 anni <strong>di</strong> età<br />

ed almeno 20 anni <strong>di</strong> anzianità contributiva<br />

complessiva;<br />

- pensione <strong>di</strong> anzianità con 40 anni <strong>di</strong><br />

anzianità contributiva e senza limite<br />

<strong>di</strong> età anagrafica;<br />

- pensione <strong>di</strong> inabilità;<br />

- pensione in<strong>di</strong>retta ai superstiti.<br />

Ambito <strong>di</strong> applicazione<br />

Si può accedere alla totalizzazione anche<br />

se si è maturato il <strong>di</strong>ritto presso uno degli<br />

enti interessati. Non si può accedere<br />

alla totalizzazione se si è titolari <strong>di</strong> trattamento<br />

pensionistico anche se erogato<br />

da un ente <strong>di</strong>verso da quelli interessati


alla totalizzazione.<br />

Annualità valide<br />

ai fini del <strong>di</strong>ritto<br />

Sono valide tutte le anualità non coincidenti<br />

presso le <strong>di</strong>verse gestioni. Per le<br />

pensioni <strong>di</strong> vecchiaia e <strong>di</strong> anzianità devono<br />

essere presenti almeno 6 annualità.<br />

Con<strong>di</strong>zioni<br />

Le con<strong>di</strong>zioni per cumulare i perio<strong>di</strong> contributivi<br />

non coincidenti sono:<br />

- non essere titolare <strong>di</strong> trattamento pensionistico<br />

<strong>di</strong>retto;<br />

- per la pensione <strong>di</strong> vecchiaia e <strong>di</strong> anzianità<br />

possono essere incluse nel cumulo<br />

le sole gestioni nelle quali risultano<br />

almeno 6 anni <strong>di</strong> contribuzione;<br />

- ciascuna gestione tiene conto delle regole<br />

del proprio or<strong>di</strong>namento vigenti<br />

alla data della domanda;<br />

- può essere chiesta la totalizzazione anche<br />

nelle ipotesi in cui si raggiungano i<br />

requisiti minimi per il <strong>di</strong>ritto a pensione<br />

in una gestione o fondo;<br />

- non è possibile effettuare una totalizzazione<br />

parziale sia per quanto riguarda<br />

le gestioni, sia per quanto riguarda<br />

i perio<strong>di</strong> contributivi della singola<br />

gestione.<br />

Ricongiunzione e trattamenti<br />

pensionistici da totalizzare<br />

L’esercizio della totalizzazione è incompatibile<br />

con la ricongiunzione dei perio<strong>di</strong><br />

assicurativi, che si preclude con l’accettazione<br />

della stessa.<br />

Distinzione dei casi <strong>di</strong> ricongiunzione a<br />

titolo gratuito e a titolo oneroso:<br />

- ricongiunzione gratuita: la mancata manifestazione<br />

<strong>di</strong> non accettazione entro<br />

90 giorni dalla notifica ne determina<br />

l’accettazione;<br />

- ricongiunzione onerosa: la mancata conclusione<br />

del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> pagamento<br />

consente <strong>di</strong> recedere e chiedere la restituzione<br />

<strong>di</strong> quanto già versato: la richiesta<br />

<strong>di</strong> recesso deve essere esercitata<br />

entro il 2 marzo 2008;<br />

I casi in cui non venga pagato l’intero<br />

onere (pagamento in un’unica soluzione),<br />

ovvero non venga effettuato il primo<br />

pagamento, sono da ritenere come non<br />

accettazione della ricongiunzione.<br />

Pensione <strong>di</strong> vecchiaia<br />

totalizzata<br />

I requisiti per la pensione <strong>di</strong> vecchiaia<br />

totalizzata sono:<br />

- 65 anni <strong>di</strong> età sia per gli uomini che<br />

per le donne;<br />

- 20 anni <strong>di</strong> anzianità contributiva (sommatoria<br />

della contribuzione non coincidente).<br />

Pensione <strong>di</strong> anzianità<br />

totalizzata<br />

- 40 anni <strong>di</strong> anzianità contributiva (sommatoria<br />

della contribuzione non coincidente);<br />

- sussistenza <strong>di</strong> ulteriori requisiti previsti<br />

dai singoli or<strong>di</strong>namenti.<br />

Ai fini dell’applicazione della normativa<br />

della Cassa, fino al 31.12.2006, per le<br />

domande presentate entro tale anno era<br />

necessaria la cancellazione dall’albo, quale<br />

requisito <strong>di</strong> accesso al trattamento. Per<br />

le domande presentate dal 1.1.2007 tale<br />

requisito non è più necessario, essendo<br />

stato abolito il requisito dell’obbligatoria<br />

cancellazione dall’albo professionale<br />

a far data dal 1.1.2007. Sulla quota<br />

<strong>di</strong> spettanza della Cassa sono applicabili<br />

alla pensione <strong>di</strong> anzianità da totalizzare,<br />

i coefficienti <strong>di</strong> riduzione legati all’età<br />

anagrafica ed anzianità contributiva,<br />

ogniqualvolta il relativo calcolo venga<br />

effettuato al <strong>di</strong> fuori dell’applicazione<br />

dell’algoritmo (e quin<strong>di</strong> con il critesegue<br />

a pag. 28<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

27<br />

3/2008


3/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

rio retributivo). Si applicano comunque<br />

i rispettivi coefficienti ove i requisiti <strong>di</strong><br />

anzianità contributiva e/o <strong>di</strong> età anagrafica<br />

siano inferiori a quelli minimi previsti<br />

(es.: 32 anni <strong>di</strong> anzianità contributiva<br />

e 63 anni <strong>di</strong> età, si applicano rispettivamente<br />

il 15% e il 2% dei coefficienti<br />

<strong>di</strong> riduzione). Non si applica invece il<br />

requisito del raggiungimento del limite<br />

del volume d’affari minimo previsto<br />

dal comma 8 dell’art. 3 del Regolamento<br />

Contribuzione.<br />

Pensione ai superstiti<br />

totalizzata<br />

Il <strong>di</strong>ritto alla pensione ai superstiti totalizzata,<br />

ancorchè il dante causa sia deceduto<br />

prima <strong>di</strong> aver acquisito il <strong>di</strong>ritto alla<br />

pensione, è conseguito in base ai requisiti<br />

<strong>di</strong> assicurazione e contribuzione, nonché<br />

agli ulteriori requisiti richiesti nella forma<br />

pensionistica nella quale da ultimo<br />

era iscritto al momento del decesso:<br />

- decessi avvenuti a decorre dal 3.3.2006:<br />

applicazione D.Lgs. n. 42/06;<br />

- decessi avvenuti anteriormente<br />

al 3.3.2006: applicazione D.M. n.<br />

57/03.-<br />

Invece per la reversibilità delle pensioni<br />

<strong>di</strong>rette totalizzate (vecchiaia, anzianità,<br />

inabilità), gli importi in “pro rata”, sono<br />

liquidabili con le relative quote <strong>di</strong> rever-<br />

28<br />

sibilità da parte delle sole gestioni che riconoscono<br />

il <strong>di</strong>ritto alla pensione <strong>di</strong> reversibilità<br />

ai familiari superstiti.<br />

Pensione <strong>di</strong> inabilità<br />

totalizzata<br />

Il <strong>di</strong>ritto alla pensione <strong>di</strong> inabilità totalizzata<br />

è conseguito in base ai requisiti <strong>di</strong><br />

assicurazione e <strong>di</strong> contribuzione, nonché<br />

agli ulteriori requisiti nella forma pensionistica<br />

nella quale il lavoratore è iscritto<br />

al momento del verificarsi dello stato<br />

inabilitante.<br />

Decorrenza dei trattamenti<br />

Le pensioni <strong>di</strong> vecchiaia, anzianità (non<br />

sono previste le finestre <strong>di</strong> accesso) e inabilità<br />

totalizzate, decorrono dal primo<br />

giorno del mese successivo a quello <strong>di</strong><br />

presentazione della domanda e comunque<br />

non anteriormente al 1.2.2006. La<br />

pensione ai superstiti decorre dal primo<br />

giorno del mese successivo a quello del<br />

decesso del dante causa e comunque con<br />

data non antecedente al 1.4.2006. Per i<br />

decessi avvenuti fino al 3.3.2006 e successivi<br />

al 31.12.2000 si applica la previgente<br />

<strong>di</strong>sciplina (art. 71 L. 388/2000).<br />

Istruttoria delle pratiche<br />

La domanda deve essere presentata all’ente<br />

presso il quale il pensionando è<br />

stato iscritto per ultimo. Per le pensioni<br />

<strong>di</strong> reversibilità da totalizzazione, la domanda<br />

deve essere presentata sempre all’INPS,<br />

perché ente erogatore della pensione<br />

<strong>di</strong>retta.<br />

Rivalutazione automatica<br />

delle pensioni<br />

La pensione totalizzata costituisce un<br />

unico trattamento e gli aumenti a titolo<br />

<strong>di</strong> rivalutazione automatica, sono liquidati<br />

in base alle <strong>di</strong>sposizioni vigenti e<br />

rapportati alle singole quote in propor-


zione al loro importo. Il criterio secondo<br />

cui sono riferiti tali aumenti, riguardano<br />

comunque il trattamento complessivo secondo<br />

la cd “perequazione cumulata”.<br />

Calcolo pro rata<br />

La quota è determinata considerando i<br />

soli contributi soggettivi versati (entro il<br />

limite del tetto massimo) ed applicando<br />

i coefficienti <strong>di</strong> capitalizzazione corrispondenti<br />

fino al 1998 alla variazione<br />

della me<strong>di</strong>a quinquennale del PIL e dal<br />

1999 al 2006 al 90% della me<strong>di</strong>a quinquennale<br />

del tasso <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento netto<br />

del patrimonio investito. La sommatoria<br />

dei contributi rivalutati costituisce il<br />

montante in<strong>di</strong>viduale che viene moltiplicato<br />

per il coefficiente <strong>di</strong> parametrazione<br />

relativo all’età anagrafica: coefficiente<br />

relativo all’età <strong>di</strong> 65 anni, seppure<br />

siano previsti dalle norme dei singoli<br />

enti coefficienti riferiti all’età maggiori,<br />

per la pensione <strong>di</strong> vecchiaia, il coefficiente<br />

corrispondente all’età effettiva compresa<br />

tra i 57 ed i 64, per l’anzianità, il<br />

coefficiente relativo all’età effettiva del<br />

pensionando per le pensioni in<strong>di</strong>rette o<br />

<strong>di</strong> inabilità e in caso <strong>di</strong> decesso o <strong>di</strong> malattia<br />

avvenuti prima dei 57 anni, quello<br />

relativo a quest’ultima età anagrafica. Alla<br />

quota così determinata viene applicata<br />

la relazione matematica prevista dall’allegato<br />

1 del decreto n. 42/2006:<br />

Ptot= po* (1/(A-a))+ p1* ((A-1-a)/(A-a))<br />

dove Ptot è la quota da totalizzare per gli<br />

enti privatizzati; po è il trattamento da<br />

totalizzazione calcolato con il metodo vigente<br />

nell’ente previdenziale (retributivo<br />

ex art. 2 Reg. Prev.: in assenza <strong>di</strong> red<strong>di</strong>ti<br />

l’importo è quello minimo ex comma<br />

4); p1 è il trattamento da totalizzazione<br />

calcolato con il metodo <strong>di</strong> cui all’art. 3,<br />

comma 3, lett. a), b), c); A è l’anzianità<br />

<strong>di</strong> iscrizione richiesta da ciascun ente<br />

per il <strong>di</strong>ritto a pensione <strong>di</strong> vecchiaia<br />

e comunque pari a 15 anni se non prevista;<br />

a l’anzianità contributiva maturata<br />

presso l’ente.<br />

E’ prevista una deroga per coloro che<br />

presso l’ente <strong>di</strong> appartenenza possiedono<br />

una anzianità pari o superiore a quella<br />

minima richiesta per conseguire autonomamente<br />

la pensione <strong>di</strong> vecchiaia<br />

ed in tal caso, la quota viene calcolata<br />

con le regole proprie dell’or<strong>di</strong>namento<br />

e non con quelle previste dal nuovo decreto<br />

(per la nostra Cassa con il retributivo<br />

ex art. 2 Reg. Prev.).<br />

Supplementi pensione<br />

Pur in assenza <strong>di</strong> una specifica <strong>di</strong>sposizione<br />

al riguardo, si ritiene che possano<br />

essere riconosciuti secondo la normativa<br />

in vigore, supplementi pensionistici,<br />

a seguito del riconoscimento della pensione<br />

da totalizzare <strong>di</strong> vecchiaia e <strong>di</strong> anzianità<br />

ove venga proseguita l’iscrizione<br />

alla Cassa.<br />

Ente erogatore<br />

Il pagamento della pensione da totalizzare<br />

viene effettuato esclusivamente dall’INPS,<br />

sulla base <strong>di</strong> un’apposita convenzione<br />

stipulata recentemente. L’INPS liquida<br />

le prestazioni anche nel caso in<br />

cui non è interessato a nessuna quota<br />

<strong>di</strong> pensione.<br />

Le principali caratteristiche dell’istituto<br />

contenute in tale riepilogo non possono<br />

qui esaurire le molteplici casistiche che<br />

possono verificarsi in concreto, tuttavia<br />

danno un quadro <strong>di</strong> insieme della normativa,<br />

utile per fornire agli iscritti le<br />

informazioni preliminari: E’ necessario<br />

pertanto che l’interessato si rivolga, ai fini<br />

<strong>di</strong> una più specifica valutazione della<br />

propria posizione, all’ufficio competente<br />

(tel. 06-2686241 - 06-32686805) che<br />

potrà fornire al riguardo ogni più utile<br />

informazione.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

29<br />

3/2008


Salvaguar<strong>di</strong>a del nostro benessere<br />

Un pensiero anche alla nostra salute<br />

Nell’esercizio della libera professione, pensiamo sempre al miglioramento<br />

della qualità della vita dei nostri clienti e spesso ci scor<strong>di</strong>amo della nostra<br />

a cura dello Stu<strong>di</strong>o Onetoone<br />

3/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Lo Stu<strong>di</strong>o ONETOONE <strong>di</strong> San Giorgio <strong>di</strong><br />

Nogaro, rappresenta il primo esempio <strong>di</strong><br />

struttura specializzata nel Wellness Coaching<br />

del Friuli Venezia Giulia, sicuramente<br />

pioniera a livello Nazionale.<br />

La realtà ONETOONE trae origini da un<br />

pluriennale lavoro <strong>di</strong> ricerca ed esperienza,<br />

svolta in una <strong>di</strong>mensione profondamente<br />

relazionale al fianco delle persone,<br />

confluito nella definizione e nella formalizzazione<br />

<strong>di</strong> un metodo gestionale unico<br />

ed innovativo.<br />

L’èquipe me<strong>di</strong>co scientifica dello stu<strong>di</strong>o ha<br />

prodotto, in esclusiva per “Dimensione<br />

Geometra”, un percorso tematico ad hoc<br />

per la moderna figura del professionista,<br />

il cui Ben Essere psicofisico appare…come<br />

un cantiere costantemente aperto.<br />

Una delle caratteristiche del Geometra,<br />

nell’attuazione delle sue <strong>di</strong>verse abilità<br />

professionali, è quella <strong>di</strong> progettare fabbricati<br />

che aderiscano a concetti <strong>di</strong> salubrità,<br />

benessere e salute, comunque costruiti<br />

attorno alla Persona ed al suo nucleo<br />

famigliare. Il Geometra si spende<br />

ogni giorno, de<strong>di</strong>cando anima e corpo<br />

nel ricercare il giusto equilibrio tra questi<br />

aspetti, la tecnica e le numerose variabili<br />

normative. La tecnologia moderna<br />

ha fornito un’incre<strong>di</strong>bile opportunità<br />

alla Professione, uno slancio ed anche<br />

30<br />

un rilancio in un panorama in costante<br />

evoluzione.<br />

Se a tutto ciò assommiamo le altre molteplici<br />

incombenze quoti<strong>di</strong>ane, qualche volta<br />

anche in<strong>di</strong>pendenti dalla volontà personale,<br />

vien da sé che l’insieme non virtuosamente<br />

gestito, viene normalmente risentito<br />

sia a livello fisico che mentale oltre<br />

che nei rapporti interpersonali dentro<br />

e fuori la Famiglia. A lungo andare, quin<strong>di</strong><br />

ad avere la peggio, non è il lavoro che<br />

grazie all’esperienza si migliora <strong>di</strong> giorno<br />

in giorno, ma è la Persona, nel suo insieme<br />

PSICO-FISICO-SOCIALE. Ricordando<br />

che l’ Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della<br />

Sanità definisce la SALUTE come l’equilibrio<br />

<strong>di</strong>namico <strong>di</strong> queste tre componenti,<br />

altre considerazioni scendono imme<strong>di</strong>atamente<br />

in secondo piano. De<strong>di</strong>carsi<br />

alla propria persona almeno con la stessa<br />

de<strong>di</strong>zione che si de<strong>di</strong>ca alla professione,<br />

questo potrebbe essere già un bell’obiettivo<br />

su cui concentrarsi.<br />

La salute va conquistata sul campo giorno<br />

per giorno, con perseveranza, a piccoli<br />

passi, arricchendoci in ogni momento<br />

<strong>di</strong> sensazioni e consapevolezze.<br />

Non vi è giorno in cui non impariamo<br />

qualcosa, questa è una Verità oramai appurata.<br />

E’ proprio su questa capacità <strong>di</strong> recepire<br />

segue a pag. 32


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

stimoli dall’ambiente esterno, elaborarli<br />

e tradurli in azioni, cognizioni, comportamenti<br />

ed atteggiamenti che si può lavorare<br />

per iniziare, finalmente, a ripensare<br />

alla propria con<strong>di</strong>zione e, se necessario,<br />

tentare <strong>di</strong> migliorarla.<br />

Ma quali sono le opportunità che si hanno<br />

a <strong>di</strong>sposizione per mettere in pratica questo<br />

semplice quanto valido proposito?<br />

Appare evidente che l’attuale panorama<br />

informativo, formativo ed educativo non è<br />

in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare questa esigenza.<br />

Infatti, tutta una serie <strong>di</strong> informazioni teoriche,<br />

concetti, cognizioni e pareri dei più<br />

svariati sono a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> chiunque,<br />

ovunque ed in qualsiasi momento: viviamo<br />

nell’Era della Conoscenza e qualsiasi<br />

persona dotata <strong>di</strong> buona volontà ha accesso<br />

a fonti e basi <strong>di</strong> informazione pressoché<br />

illimitate.<br />

Cosa manca, quin<strong>di</strong>, per fare la <strong>di</strong>fferenza<br />

per Se stessi?<br />

Manca l’anello <strong>di</strong> congiunzione tra la teoria<br />

e la pratica, tra la volontà e l’impegno,<br />

tra il “vorrei” ed il “non posso”.<br />

La causa <strong>di</strong> questa carenza, purtroppo,<br />

non è da ricercare unicamente dentro <strong>di</strong><br />

noi né tanto meno al <strong>di</strong> fuori della nostra<br />

realtà: quello che inibisce questo proposito<br />

sono le consuetu<strong>di</strong>ni, le abitu<strong>di</strong>ni consolidate<br />

e la mancanza <strong>di</strong> supporti concreti<br />

sia dal punto <strong>di</strong> vista pratico che motivazionale.<br />

Necessita innanzitutto prendere<br />

piena coscienza del sé, dei propri limiti e<br />

delle proprie potenzialità.<br />

Saper dominare e canalizzare le proprie facoltà<br />

psicologiche, per sé e con gli altri.<br />

Essere pienamente consapevoli della propria<br />

situazione fisica, rapportandola alle<br />

evidenze e ai dettami della scienza e<br />

della me<strong>di</strong>cina per valutare adeguatamente<br />

il nostro stato <strong>di</strong> salute. Capire<br />

che l’alimentazione deve per noi essere<br />

fonte <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione: sod<strong>di</strong>sfazione nutrizionale<br />

per il nostro organismo e sod<strong>di</strong>sfazione<br />

emozionale per i nostri sensi.<br />

Anche qualora l’alimentazione fosse<br />

da ricalibrare per migliorare qualche situazione<br />

“fuori controllo”, non deve assolutamente<br />

perdere queste caratteristiche.<br />

Non <strong>di</strong>ete, ma conoscenza degli alimenti;<br />

non regimi alimentari particolari,<br />

ma oculatezza e consapevolezza nelle<br />

scelte <strong>di</strong> ogni giorno, in ogni situazione.<br />

Prendere consapevolezza delle infinite<br />

opportunità <strong>di</strong> movimento che ogni<br />

giorno vengono trascurate o che si finge<br />

<strong>di</strong> non vedere, al contempo conoscendo<br />

perfettamente il tipo <strong>di</strong> attività e <strong>di</strong> movimento<br />

che meglio aderisce alle caratteristiche<br />

personali.<br />

Poter infine contare su <strong>di</strong> un riferimento,<br />

<strong>di</strong>sponibile e presente, per ottimizzare<br />

<strong>di</strong> giorno in giorno questo processo <strong>di</strong><br />

“innovazione personale” e sulla cui forza<br />

motivante fare leva nei normali momenti<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà. Ecco quali sono, a Nostro<br />

avviso, i gran<strong>di</strong> temi su cui articolare un<br />

personale intervento <strong>di</strong> cambiamento degli<br />

stili <strong>di</strong> vita, <strong>di</strong> innovazione della propria<br />

figura e della propria fisicità e per lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> un più forte e determinato<br />

Io, personale e professionale. Ecco quin<strong>di</strong><br />

un Progetto Esecutivo, cari Geometri, su<br />

cui sviluppare il nostro miglior cantiere:<br />

il cantiere, sempre aperto ed in continua<br />

evoluzione, della nostra Salute.<br />

3/2008<br />

32


Attività del Collegio <strong>di</strong> Gorizia<br />

I Geometri al campionato<br />

nazionale <strong>di</strong> Sci<br />

Ottime prestazioni in<strong>di</strong>viduali e <strong>di</strong> squadra dei colleghi isontini<br />

<strong>di</strong> Mauro Sera<br />

I Geometri della<br />

provincia <strong>di</strong> Gorizia<br />

hanno partecipato<br />

al campionato<br />

Italiano <strong>di</strong><br />

sci alpino e nor<strong>di</strong>co,<br />

per Liberi Professionisti, organizzato<br />

da GeoSport con la collaborazione<br />

del Collegio <strong>di</strong> Sondrio che si è tenuto<br />

a Santa Caterina Valfurva (SO) dal 13 al<br />

16 febbraio u.s..<br />

La delegazione del Collegio, seppur con<br />

solo cinque partecipanti, ha conquistato<br />

una prestigiosa ottava posizione nella<br />

classifica generale a punti tra le varie<br />

compagini nazionali.<br />

I goriziani si sono contrad<strong>di</strong>stinti nelle<br />

varie categorie <strong>di</strong> appartenenza, gareggiando<br />

alla pari contro i padroni <strong>di</strong> casa e<br />

contro le più accre<strong>di</strong>tate delegazioni piemontesi,<br />

valdostane e lombarde, conquistando<br />

piazzamenti <strong>di</strong> prestigio.<br />

In evidenza, nella <strong>di</strong>sciplina dello<br />

snowboard, Mauro Sera classificatosi al<br />

primo posto nella sua categoria e la collega<br />

Sabina Pahor giunta prima in categoria<br />

e fregiatasi del titolo <strong>di</strong> Campio-<br />

segue a pag. 34<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Gruppo <strong>di</strong> alcuni<br />

Geometri partecipanti<br />

al Campionato con<br />

Gustav Thoeni<br />

33<br />

3/2008


3/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Daniele Bergamasco<br />

34<br />

nessa Italiana Femminile. Nello slalom gigante,<br />

si è registrata l’ottima prestazione<br />

<strong>di</strong> Daniele Bergamasco, che, cimentatosi<br />

in una categoria super affollata <strong>di</strong> contendenti<br />

al po<strong>di</strong>o, è riuscito ad ottenere<br />

la medaglia <strong>di</strong> bronzo.<br />

Nella gara <strong>di</strong> fondo a tecnica classica, lusinghiero<br />

l’ottavo posto del “folletto delle<br />

nevi” (per l’abbigliamento tutto azzurro)<br />

Enrico Franco, il quale con il suo<br />

brillante piazzamento, ha contribuito a<br />

portare punti “pesanti” alla classifica del<br />

Collegio.<br />

Sfortunata invece la prova del quinto protagonista<br />

della squadra isontina, Paolo<br />

Pedarra, che si cimentava nella <strong>di</strong>sciplina<br />

dello snowboard. Per lui è giunta inaspettata<br />

la squalifica, a causa <strong>di</strong> un salto<br />

<strong>di</strong> porta. Peccato perché, con le sue qualità<br />

tecniche e le gran<strong>di</strong> doti <strong>di</strong> “combattenete”<br />

che lo caratterizzano, avrebbe meritato<br />

qualcosa <strong>di</strong> più. Senza contare che<br />

un suo piazzamento avrebbe potuto certamente<br />

aggiungere punti <strong>di</strong> squadra, utili<br />

al Collegio per la classifica generale.<br />

Sarà sicuramente per la prossima volta.<br />

La sod<strong>di</strong>sfazione per gli allori ottenuti è<br />

stata accresciuta al momento delle premiazioni.<br />

A consegnare le medaglie agli atleti, sono<br />

stai gli ex campioni azzurri Gustav Thoeni<br />

e Pietro Vitalini, assieme alla madrina<br />

della manifestazione Deborah Compagnoni,<br />

padrona <strong>di</strong> casa tra le nevi della<br />

sua Valtellina.<br />

Ma non sono bastati i successi in pista,<br />

il gruppo Goriziano, sostenuto da colleghi,<br />

amici e familiari giunti dall’isontino<br />

e dalla vicina provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, si<br />

è fregiato anche del titolo “simpatia”, riscuotendo<br />

presso gli organizzatori una<br />

grande considerazione per la <strong>di</strong>sponibilità,<br />

lo spirito <strong>di</strong> adattamento alla com-


Enrico Franco<br />

Mauro Sera<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

petizione e l’affiatamento <strong>di</strong>mostrato da<br />

tutto il gruppo.<br />

I nostri colleghi sciatori, sono stati premiati<br />

anche con doni gastronomici, nella<br />

serata de<strong>di</strong>cata alla “cena tipica”, dando<br />

prova <strong>di</strong> brillante goliar<strong>di</strong>a, <strong>di</strong>venendo<br />

punto <strong>di</strong> riferimento ed attrazione nel<br />

<strong>di</strong>vertimento della serata.<br />

A notte più che inoltrata, hanno lasciato<br />

per ultimi ed in allegria, la baita del convivio<br />

a bordo del “gatto delle nevi” messo<br />

a <strong>di</strong>sposizione dal gestore, in segno <strong>di</strong><br />

riconoscenza.<br />

Sod<strong>di</strong>sfazione per il risultato ottenuto è<br />

stata espressa dal Consiglio del Collegio<br />

che auspica, per la prossima avventura<br />

sulle nevi, <strong>di</strong> poter costituire un gruppo<br />

numeroso <strong>di</strong> atleti sciatori, tanto per tentare<br />

la quasi impossibile impresa, <strong>di</strong> avvicinare<br />

la nostra squadra ai vertici della<br />

classifica nazionale, per cercare <strong>di</strong> schiodare<br />

da quelle posizioni le più accre<strong>di</strong>tate<br />

formazioni del nord/ovest.<br />

Per concludere, ci sia concessa una riflessione:<br />

abbiamo capito <strong>di</strong> essere giovani<br />

Geometri, bravi a <strong>di</strong>stricarsi tra i<br />

paletti sulle piste da sci e negli incontri<br />

conviviali, ma stiamo anche imparando<br />

a comportarci altrettanto bene tra progetti,<br />

stime e rilievi e speriamo che se ne<br />

accorgano tutti.<br />

Sabina Pahor<br />

Paolo Pedarra<br />

35<br />

3/2008


Attività del Collegio <strong>di</strong> Trieste<br />

Rinnovato il Consiglio Direttivo<br />

del Collegio<br />

Elezione <strong>di</strong> un nuovo consigliere e ri<strong>di</strong>stribuzione delle cariche<br />

<strong>di</strong> Pasquale Bucci<br />

3/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Pasquale Bucci<br />

36<br />

Il 19 e 20 febbraio 2008 si è tenuta l’assemblea<br />

del Collegio <strong>di</strong> Trieste per l’elezione<br />

<strong>di</strong> surroga del settimo consigliere,<br />

conseguente alle <strong>di</strong>missioni da Presidente<br />

e consigliere del Collegio del geometra<br />

Livio LACOSEGLIAZ.<br />

L’inaspettata ed irrevocabile decisione del<br />

geometra LACOSEGLIAZ <strong>di</strong> <strong>di</strong>mettersi<br />

da Presidente del Collegio per sopravvenuti<br />

motivi personali, ha costretto il Consiglio<br />

Direttivo a convocare nuove elezioni<br />

per completare il suo organico e procedere<br />

alla ri<strong>di</strong>stribuzione delle sue cariche<br />

istituzionali.<br />

Le <strong>di</strong>missioni del collega Lacosegliaz dall’incarico<br />

<strong>di</strong> Presidente per il quadriennio<br />

2005-2009 dopo quasi due anni e mezzo<br />

dalla sua elezione, ha lasciato nel Consiglio<br />

Direttivo un vuoto non facilmente colmabile.<br />

La sua personalità forte, la sua caparbietà<br />

nell’affrontare ogni questione con tenacia<br />

e la grande esperienza professionale<br />

acquisita e <strong>di</strong>mostrata, mancheranno <strong>di</strong><br />

sicuro al neocostituto Consiglio.<br />

Indubbiamente è stata la sua, una figura<br />

<strong>di</strong> carattere, spesso purtroppo non del<br />

tutto compresa dalla base, sempre però<br />

rivolta ad incoraggiare tutti noi come un<br />

buon padre <strong>di</strong> famiglia; a lui va il più sincero<br />

ringraziamento per l’attività istituzionale<br />

svolta, da parte <strong>di</strong> tutto il Consiglio<br />

Direttivo e <strong>di</strong> tutti i colleghi, che anche<br />

a livello regionale e nazionale (e sono<br />

tantissimi) lo conoscono veramente fino<br />

in fondo e hanno avuto innumerevoli<br />

occasioni <strong>di</strong> apprezzarne le gran<strong>di</strong> qualità<br />

umane e professionali.<br />

In attesa dalla convocazione delle elezioni<br />

<strong>di</strong> surroga del consigliere mancante, la<br />

presidenza era stata assunta, da Pasquale<br />

BUCCI in qualità <strong>di</strong> consigliere più anziano<br />

<strong>di</strong> iscrizione.<br />

Il momento elettorale <strong>di</strong> surroga, ha visto<br />

un entusiasmante e partecipato testa<br />

a testa tra i due principali can<strong>di</strong>dati: Luca<br />

PASSADOR, giovane collega qualificato<br />

ed emergente in campo professionale,<br />

e Marco LEGHISSA più esperto, già<br />

Presidente <strong>di</strong> numerose “Comunelle” operanti<br />

sul Carso Triestino e componente <strong>di</strong><br />

commissione e<strong>di</strong>lizia in un Comune della<br />

Provincia <strong>di</strong> Trieste.<br />

L’esito finale ha premiato il collega Marco<br />

LEGHISSA che ha ottenuto la maggioranza<br />

dei voti (52 su 95, oltre a 3 schede<br />

bianche) guadagnandosi così l’elezione al<br />

ruolo del settimo consigliere del Collegio<br />

<strong>di</strong> Trieste. Nella seduta del Consiglio del<br />

27 febbraio scorso, è avvenuto l’inse<strong>di</strong>amento<br />

del nuovo Consigliere ed il Consiglio<br />

ha provveduto all’assegnazione delle<br />

cariche istituzionali del Collegio.


Oltre alle già note figure <strong>di</strong> consigliere dei<br />

geometri Alessandro GERDINA, Luca<br />

BLIZNAKOFF ed Elisabetta SORMANI,<br />

è stato riconfermato nella carica <strong>di</strong> tesoriere<br />

Giorgio BAILO e sono stati eletti il<br />

nuovo segretario, nella persona <strong>di</strong> Loredana<br />

FERRARIN, ed il nuovo Presidente<br />

Pasquale BUCCI. A questo nuovo Consiglio<br />

Direttivo, va l’immancabile augurio<br />

<strong>di</strong> “Buon Lavoro” dell’intera categoria, <strong>di</strong><br />

sostegno e <strong>di</strong> ampia con<strong>di</strong>visione delle attività<br />

del Collegio in corso e <strong>di</strong> quelle future.<br />

Il Consiglio auspica che i suoi nuovi<br />

programmi e le iniziative <strong>di</strong> informazione<br />

e formazione possano aiutare gli iscritti,<br />

soprattutto i più giovani, a migliorare le<br />

loro qualità professionali e nel raggiungi-<br />

vato entusiasmo soprattutto per qualificare<br />

l’immagine professionale del Geometra<br />

nei confronti degli enti e delle istituzioni<br />

con le quali giornalmente dobbia-<br />

Da sinistra: Loredana<br />

Ferrarin, Alessandro<br />

Ger<strong>di</strong>na, Pasquale<br />

Bucci, Giorgio Bailo,<br />

Marco Leghissa, Luca<br />

Bliznakoff, Elisabetta<br />

Sormani.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

mento dei risultati che sicuramente me-<br />

mo confrontarci con sempre più prepara-<br />

ritano. Il Consiglio si impegna a lavorare<br />

zione e professionalità nello svolgimento<br />

con impegno, in continuità con quanto già<br />

della nostra impegnativa ma meraviglio-<br />

svolto dai consigli precedenti, con rinno-<br />

sa professione.<br />

Attività del Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />

ASSOCIAZIONE DEI <strong>GEOMETRI</strong> DELLA PROVINCIA DI UDINE<br />

AVVISO DI CONVOCAZIONE PER L’ASSEMBLEA ORDINARIA<br />

È convocata per giovedì 27 marzo 2008 alle ore 17.00 in prima convocazione e alle ore 18.00<br />

in seconda convocazione l’Assemblea or<strong>di</strong>naria degli iscritti al Collegio.<br />

Or<strong>di</strong>ne del giorno:<br />

L’Assemblea avrà luogo presso la Sede del Collegio dei Geometri<br />

Via Grazzano 5/b - primo piano – U<strong>di</strong>ne<br />

Relazione del Presidente<br />

Esame ed approvazione del bilancio consuntivo 2007<br />

Esame ed approvazione del bilancio preventivo 2008<br />

Varie ed eventuali<br />

Ai sensi dell’art. 8 l’avviso <strong>di</strong> convocazione è pubblicato su questo perio<strong>di</strong>co.<br />

L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione alla presenza <strong>di</strong> metà degli iscritti ed<br />

in seconda convocazione qualunque sia il numero degli intervenuti.<br />

IL PRESIDENTE<br />

geom. Elio Miani<br />

37<br />

3/2008


IN COPERTINA<br />

Torrette da camino a Tolmezzo<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

<strong>GEOMETRA</strong><br />

ORGANO UFFICIALE DEL COMITATO<br />

REGIONALE DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong><br />

DEL FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

BRUNO RAZZA<br />

COMITATO DI REDAZIONE<br />

PIER GIUSEPPE SERA (Go)<br />

ANTONIO TIEGHI (Pn)<br />

LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)<br />

ELIO MIANI (Ud)<br />

COORDINATORE DI REDAZIONE<br />

GLORIA GOBETTI (Ud)<br />

PROPRIETÀ<br />

COMITATO REGIONALE<br />

DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong><br />

DEL FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

EDITORE, DIREZIONE,<br />

REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />

ASSOCIAZIONE DEI <strong>GEOMETRI</strong><br />

DELLA PROVINCIA DI UDINE<br />

per conto del Comitato Regionale dei Collegi<br />

dei Geometri del Friuli Venezia Giulia<br />

Via Grazzano 5/b<br />

33100 U<strong>di</strong>ne<br />

Tel 0432 501503<br />

Fax 0432 504048<br />

e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.it<br />

Il presente numero è stato chiuso per la stampa<br />

il 13 marzo 2008. Tiratura 2943 copie<br />

STAMPA<br />

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Via Civi<strong>di</strong>na 58<br />

33010 Tavagnacco (Ud)<br />

Tel 0432 570182<br />

Fax 0432 309925<br />

Per invio materiali: al<strong>di</strong>na@graphiclinea.com<br />

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33100 U<strong>di</strong>ne<br />

Tel 0432 512270<br />

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e-mail: euronews@ilfriuli.it<br />

AUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINE<br />

N. 42/92 DEL 21.11.92<br />

PREZZO DI COPERTINA € 2,00<br />

ARRETRATI € 3,00<br />

ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00<br />

ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00<br />

Questo perio<strong>di</strong>co è associato<br />

all’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana

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