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GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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12007<strong>di</strong>mensione<strong>GEOMETRA</strong>Organo ufficiale delComitato Regionaledei collegi deigeometri delFriuli Venezia GiuliaMensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


In<strong>di</strong>ce4 EDITORIALEPraticantato e formazione, passaggi obbligati verso un cre<strong>di</strong>bileaccesso alle attività libero professionali<strong>di</strong> Bruno Razza7 PROFESSIONEFirenze: 1ª Assemblea Nazionale dei Consigli dei Collegidei Geometri<strong>di</strong> Gloria Gobetti14 FISCOI lavoratori autonomi ed il Decreto Bersani<strong>di</strong> Tiziano Fior21 CATASTOAttivazione della procedura Pregeo-9<strong>di</strong> Pasquale Bucci24 ASSICURAZIONE PROFESSIONALEObbligatorietà della polizza assicurativa per i Geometriliberi professionisti<strong>di</strong> Elio Miani27 SICUREZZAArriva il Pi.M.U.S.<strong>di</strong> Antonio Tieghi29 LETTERE AL DIRETTORE30 ESAMI DI ABILITAZIONE DEI NUOVI <strong>GEOMETRI</strong>Al <strong>di</strong> là dell’esito, per il Collegio l’esame rimane un impegnoed una garanzia per la continuità della categoria<strong>di</strong> Nicla Manetti33 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI <strong>GORIZIA</strong>Giuliano Ballaben: una vita de<strong>di</strong>cata alla professione<strong>di</strong> Geometra<strong>di</strong> PierGiuseppe Sera34 ATTIVITÀ DEI COLLEGIIn<strong>di</strong>cazioni locali utili per le nuove procedure catastali35 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI UDINESignificativa collaborazione tra Catasto e Collegio<strong>di</strong> Pierdomenico Abrami<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>1/2007


E<strong>di</strong>torialePraticantato e formazione, passaggiobbligati verso un cre<strong>di</strong>bile accessoalle attività libero professionali<strong>di</strong> Bruno RazzaIl <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DGBruno RazzaCome noto, alla recentissima Assembleadei Consigli dei Collegi tenutasi a Firenze,è stato presentato il testo definitivo delRegolamento per la Formazione Continuaed Obbligatoria dei Geometri, quin<strong>di</strong>….siparte!La decisione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare la categoria versoquesto percorso obbligato, deriva dalCongresso <strong>di</strong> Palermo, dove tutti Collegihanno votato una mozione in tal senso.A ciò sono seguite centinaia <strong>di</strong> riunioni,Comitati Regionali, assemblee <strong>di</strong> aree, assemblee<strong>di</strong> Collegi, seminari e convegniin tutt’Italia. Ovunque tutti si sono trovatid’accordo ed è emersa con chiarezzala volontà della categoria <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong>mantenere la nostra professione al passocon i tempi, con lo sviluppo tecnologico,con le mo<strong>di</strong>ficate esigenze della committenzae dell’intera società in cui viviamo,attraverso il percorso obbligato della formazionecontinua. Questa risolutezza econvinzione, mi ricorda un’analoga presa<strong>di</strong> coscienza storica della categoria, che fuquella <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care (verso la fine degli anni70) insufficiente il solo ottenimento del<strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> Geometra per poter esercitarela professione, dopo che era intervenuta lariforma scolastica post 68.A quel tempo si <strong>di</strong>ceva (con il senno <strong>di</strong>poi – a ragione) che l’abolizione dell’esame<strong>di</strong> maturità previgente, dove si dovevanosuperare le prove scritte ed orali insegue a pag. 61/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>4


1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>6tutte le materie, aveva portato un’inevitabilelivellamento in basso della conoscenzae della cultura necessaria ad affrontareil mondo del lavoro da Geometra liberoprofessionista.Così è stato deciso <strong>di</strong> integrare il percorsoscolastico, chiedendo ai <strong>di</strong>plomati Geometriche si volevano iscrivere all’Albo, <strong>di</strong> fareun periodo <strong>di</strong> praticantato e <strong>di</strong> sostenere unesame abilitativo presso il Collegio.Il nuovo esame <strong>di</strong> maturità e la riformadelle scuole me<strong>di</strong>e risale al 1970 e, dopoqualche anno, la categoria dei Geometriha cominciato a <strong>di</strong>scuterne ed anche quellavolta il Consiglio Nazionale ha emanatoun regolamento, necessario per risolvereil problema giuri<strong>di</strong>co/burocratico, in attesache arrivasse una legge a regolamentarela materia.La legge sul praticantato è arrivata appenanel 1985.Nel frattempo, è successo <strong>di</strong> tutto.In ogni Collegio d’Italia, si cercava <strong>di</strong> risolvereil problema in modo autonomo: c’erachi faceva esami scritti ed orali, chi soltantoun colloquio, chi prendeva l’esame conestrema serietà e chi non ci credeva pernulla, prove severe e serie oppure sempliciattestati <strong>di</strong> presenza e, nella mancanza<strong>di</strong> una norma <strong>di</strong> legge, ognuno credeva <strong>di</strong>aver ragione. In effetti, la norma del praticantatoistituita dal Consiglio Nazionaledei Geometri era supportata unicamenteda una delibera del CNG e dalla volontà<strong>di</strong> un’Assemblea dei Presidenti e non dauna legge cogente dello Stato.Però con quella <strong>di</strong>sposizione, il ConsiglioNazionale aveva attivato una procedura cheera <strong>di</strong>ventata obiettivamente una doverosanecessità per la categoria, precedendo<strong>di</strong> fatto le lungaggini e le <strong>di</strong>fficoltà con lequali la politica sarebbe stata in grado <strong>di</strong>legiferare in materia.Poi la legge 75/85 ne confermò la obbligatorietàe finirono tutte le <strong>di</strong>scussioni, i <strong>di</strong>stinguo,le interpretazioni personali, i malumori,i ricorsi e le denunce.Oggi con il regolamento per la formazionecontinua ed obbligatoria, mi pare <strong>di</strong> rivedereun film già visto. Tutti siamo d’accordoche bisogna farla, però ognuno la vorrebbefare alla propria maniera.L’obbligatorietà del regolamento è sorrettoanche qui soltanto dal Co<strong>di</strong>ce Deontologicoe già qualcuno cerca il cavillo giuri<strong>di</strong>coper evitare il peso dell’impegno, nascondendosi<strong>di</strong>etro spocchiose <strong>di</strong>squisizioni<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto, senza analizzare la realtà socialeche ci circonda, che ci vede irrime<strong>di</strong>abilmentesoccombenti se non ci aggiorniamoin tempo.Leggendo le riviste dei vari Collegi d’Italiae seguendo la corrispondenza dei Collegiin materia, si intravedono i tanti <strong>di</strong>stinguoe le tante perplessità presenti al nostro interno;perplessità che spaziano da chi vorrebbeuna norma certa, assolutamente equaed universale (magari con sanzioni severee sentenze esemplari per i trasgressori), achi la vorrebbe per contro duttile, elastica,con possibilità <strong>di</strong> muoversi all’interno congrande <strong>di</strong>sinvoltura (ad<strong>di</strong>rittura se possibile,facoltativa).Naturalmente anche qui la verità sta inmezzo, nel senso che oggi, come ieri, dobbiamotutti usare il buon senso e precorrerei tempi, in modo da metterci, con la nostrabuona volontà, in una posizione strategicache è quella <strong>di</strong> coloro che vogliono “saperfare” oltre che “poter fare” e per questo,dobbiamo soltanto… saperne <strong>di</strong> più.E tutto ciò, in attesa che il parlamento varidefinitivamente la riforma delle professioni,dove allora si, ci saranno le normeprecise, inderogabili e le scelte dovrannoessere finalmente per noi, definitive. Manell’attesa, non è meglio che ci facciamotrovare pronti?


ProfessioneFirenze: 1ª Assemblea Nazionaledei Consigli dei Collegi dei GeometriIl Consiglio Nazionale ha presentato il testo definitivo del regolamentoper la Formazione Continua<strong>di</strong> Gloria GobettiAlla prima assembleaNazionale deiConsigli dei CollegiProvinciali e Circondarialidei Geometrisvoltasi a Firenzenei giorni <strong>di</strong> venerdì 1° <strong>di</strong>cembree sabato 2 <strong>di</strong>cembre 2006 hanno partecipatole rappresentanze <strong>di</strong> tutti i Collegidella nostra Regione.L’occasione per organizzare questa primaassemblea “plenaria” dei Consigli dei Collegid’Italia (e non come consuetu<strong>di</strong>ne assembleadei soli “Presidenti <strong>di</strong> Collegio”),è stata data al Consiglio Nazionale dallaRegione Toscana, che ha voluto coinvolgerela categoria dei Geometri nella “Festadella Geografia”, manifestazione chesi tiene già da tre anni a Firenze nell’ambitodel Festival della Creatività. In questagrande manifestazione sono stati concessispazi ai Geometri, al mondo universitarioed a tutti gli operatori che si occupanodel territorio, della sua rappresentazionee della Geografia nel senso più am-segue a pag. 8<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Il tavolo dei relatori dell’Assemblea <strong>di</strong> Firenze71/2007


Il Vice Presidente del CNG Guido Moschella ed il Presidente Piero Panunzipio del termine, con una enorme partecipazione<strong>di</strong> pubblico, specialmente giovanilee studentesco.I gran<strong>di</strong> spazi espositivi della Fortezza daBasso erano sud<strong>di</strong>visi in aree per la ricerca,per le nuove tecnologie, per le esplorazionigeografiche e per la rappresentazionedel territorio, oltre ai settori dell’automazione,laser scanner, GPS, strumentazionitopografiche e tecniche comunquecorrelate al rilievo del territorio edalla cartografia.In questo contesto la Regione Toscana hariconosciuto ai Geometri il merito <strong>di</strong> esseregli autentici <strong>di</strong>segnatori della terra,già autori delle prime cartografie misurateed oggi protagonisti <strong>di</strong> ogni aggiornamentocartografico, anche con l’applicazionedelle nuove tecnologie e delle nuoveprocedure.Il Comitato Regionale dei Geometri dellaToscana è stato incaricato <strong>di</strong> presentarein questa occasione la rete <strong>di</strong> stazionipermanenti GPS, visto che è stata realizzatain gran parte dai Geometri Toscaniin collaborazione con la Regione Toscanae con l’ente <strong>di</strong> sviluppo LAMMA.Quin<strong>di</strong>, in questo quadro <strong>di</strong> manifestazioni,è stato concesso uno spazio al ConsiglioNazionale dei Geometri, il quale haapprofittato dell’opportunità per invitaretutti i consiglieri dei Collegi ad una Assemblea<strong>di</strong> aggiornamento sulla attuale situazionedella categoria e per la presentazionedel testo definitivo del Regolamentoper la formazione continua.L’incontro ha avuto come momenti salienti,la relazione del Presidente del CNGPiero Panunzi e l’intervento del Presidenseguea pag. 101/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>8La platea presente all’assemblea


L’intervento del Presidente della Cassa Fausto Savol<strong>di</strong>te della Cassa Fausto Savol<strong>di</strong> i quali hannofatto una carrellata su quella che è larealtà della nostra professione.E’ emerso con chiarezza il concetto cheprevede la necessità per i Geometri <strong>di</strong>svolgere una prestazione intellettuale chepossa essere competitiva e <strong>di</strong> qualità, nonchéla definizione che il continuo evolversidelle normative e delle procedure applicativetecniche porta necessariamenteall’istituzione <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> formazioneprofessionale che deve essere continuoe certamente non volontario o facoltativo.La Commissione preposta allo stu<strong>di</strong>o edalla stesura del regolamento per la formazionecontinua, formata dal Vice Presidentedel Consiglio Nazionale GuidoMoschella e dai Consiglieri Maurizio Savoncellied Antonio Benvenuti, ha presentatoil Regolamento vero e proprio.Detta <strong>di</strong>sposizione stabilisce, tra l’altro,il conseguimento <strong>di</strong> almeno 740 cre<strong>di</strong>tiformativi ripartiti nell’arco <strong>di</strong> trentacinqueanni lavorativi del Geometra, periodoquesto che si ritiene sufficiente perl’intero sviluppo dell’attività professionalein maniera compiuta.Il numero minimo <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti formativiè <strong>di</strong>:- 50 da conseguire in un biennio con almenoventi ogni anno dal 1° al 8° annod’iscrizione;- 60 da conseguire in un triennio con almeno<strong>di</strong>eci ogni anno dal 9° al 20° annod’iscrizione;- 100 da conseguire in un quinquenniocon almeno <strong>di</strong>eci ogni anno dal 21° al35° anno d’iscrizione.Il Regolamento entra in vigore con il primogennaio 2007 ed il percorso temporaleche va fino al 31 <strong>di</strong>cembre 2009 è consideratoperiodo <strong>di</strong> monitoraggio e speriseguea pag. 12<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Uno scorcio della sala con la delegazione <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne in primo piano1/200710


L’intervento <strong>di</strong> Maurizio Savoncellimentazione, utile e necessario per apportare,in seguito, eventuali correttivi o mo<strong>di</strong>ficheal regolamento stesso.I Collegi Provinciali e Circondariali avrannoil compito <strong>di</strong> informare i propri iscrittisulle modalità per l’ottenimento dei cre<strong>di</strong>tiformativi avviando anche le necessarieprocedure per l’attivazione del “Registrodella formazione professionale continua”.Sarà onere degli iscritti (me<strong>di</strong>anteidonea documentazione) comprovarel’attività della formazione svolta cheverrà riportata nella scheda personale delRegistro.I cre<strong>di</strong>ti formativi saranno assegnati daiCollegi ai propri iscritti, in base alla effettivapartecipazione alle singole attivitàformative che verranno organizzate (corsi,convegni, seminari, ecc.) per ognuna delleattività dei nostri ambiti lavorativi e secondole necessità locali più cogenti.Infine va detto che questo regolamento,oggi stabilito in ossequio al co<strong>di</strong>ce deontologico,riempie un vuoto legislativo cheprobabilmente verrà riempito con appositenorme nella ormai prossima riformadelle professioni, quin<strong>di</strong> la categoria deiGeometri con la formazione continua edobbligatoria, precorre i tempi nell’adeguarela professionalità dei propri iscritti al-<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Uno scorcio della sala con la delegazione <strong>di</strong> Gorizia in primo piano1/200712


L’intervento <strong>di</strong> Antonio Benvenuti<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>le moderne esigenze della committenza.In conclusione l’Assemblea <strong>di</strong> Firenze èstata interessante e certamente si è trattato<strong>di</strong> una buona iniziativa, alla quale probabilmenteè mancato però lo spazio perun’approfon<strong>di</strong>to <strong>di</strong>battito che, per questioni<strong>di</strong> tempo e <strong>di</strong> logistica, non si è potutosviluppare convenientemente nelleeffettive due mezze giornate <strong>di</strong> spazioconcesse. Quin<strong>di</strong> c’è stato senza dubbioun buon successo dal punto <strong>di</strong> vista dell’immagineper la categoria, forse un po’meno per l’approfon<strong>di</strong>mento ed il <strong>di</strong>battitointerno che ci si aspettava.


FiscoI lavoratori autonomied il Decreto BersaniAttenzione alle novità fiscali e gestionali che si ripercuotono anche sulle attivitàprofessionali<strong>di</strong> Tiziano FiorPrima parte1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Tiziano FiorIl Collegio dei Geometri <strong>di</strong> Pordenone,ha organizzato lo scorso mese <strong>di</strong> novembreuna riuscita e partecipata Assembleastraor<strong>di</strong>naria nella quale sono stati trattatialcuni temi d’interesse della categoriarelativi alla nuova normativa fiscale- meglio identificata come decreto Bersani-Visco.Dal quattro luglio 2006 l’ormaifamoso Decreto ha introdotto una serie <strong>di</strong>nuove procedure ed adempimenti anchea carico della nostra categoria. Il relatoreprincipale del convegno sopra detto èstato il dott. Starnoni, il quale ha provvedutogentilmente a stendere una interessantememoria degli argomenti trattati nelcorso dell’incontro, che si ringrazia sentitamente.Quasi tutti gli argomenti sonointeressanti e possono essere molto utiliper la corretta gestione burocratico-fiscaledella nostra attività. Pertanto abbiamorecepito il documento del dott. Starnoni ritenendoloun valido vademecum per tuttigli iscritti della nostra regione. La pubblicazione<strong>di</strong> questo vademecum per motivi<strong>di</strong> spazio avviene in due parti.1. PremessaGli artt. 35 e 36 del DL 223/2006 (c.d.decreto Bersani) prevedono una serie <strong>di</strong>importanti novità per i professionisti.Il decreto impone, infatti:14- da un lato, nuovi obblighi per quantoriguarda la tenuta <strong>di</strong> conti correnti bancarie postali e la riscossione dei compensiprofessionali, al fine <strong>di</strong> monitoraregli incassi e i pagamenti;- dall’altro, provvede ad “avvicinare” leregole <strong>di</strong> determinazione del red<strong>di</strong>to <strong>di</strong>lavoro autonomo a quelle proprie delred<strong>di</strong>to d’impresa, in particolare perquanto riguarda la rilevanza delle plusvalenzee delle minusvalenze e i criteri<strong>di</strong> utilizzo delle per<strong>di</strong>te fiscali2. Nuovi adempimenti2.1 Obbligo <strong>di</strong> tenuta <strong>di</strong> unoo più conti correntiMo<strong>di</strong>ficando l’art. 19 del DPR 600/73,l’art. 35 co. 12 del DL 223/2006 prevedeche i professionisti, le associazioni e le societàtra professionisti debbano tenere unoo più conti correnti bancari o postali:- ai quali affluiscono, obbligatoriamente,le somme riscosse per effetto dell’attivitàprofessionale; - dai quali sono effettuatii prelevamenti per il pagamentodelle spese.2.1.1 Conti correnti “misti” -AmmissibilitàL’Agenzia delle Entrate ha precisato chei suddetti conti correnti bancari o posta-


li non devono essere “de<strong>di</strong>cati” esclusivamenteall’attività professionale, ma possonoessere utilizzati anche per operazioninon afferenti l’esercizio dell’arte odella professione.Prima del chiarimento dell’Amministrazionefinanziaria, ci si chiedeva se il contoo i conti dovessero essere “de<strong>di</strong>cati”soltanto all’esercizio dell’attività professionale,ovvero fossero ammissibili ancheconti <strong>di</strong> tipo “misto”, propendendosi, ingenerale, per quest’ultima soluzione.2.1.2 Presunzione <strong>di</strong> compensiper i prelevamentiL’art. 32 co. 1 n. 2) del DPR 600/73 haposto a base delle rettifiche e degli accertamentifiscali gli importi prelevati oriscossi (considerati alla stregua <strong>di</strong> compensi),se il contribuente non ne in<strong>di</strong>cail soggetto beneficiario e sempreché nonrisultino dalle scritture contabili.In mancanza <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>mostrazione, i prelevamentie i versamenti dei professionistisono posti a base degli accertamentie delle rettifiche.Inoperatività della presunzioneAd avviso dell’Agenzia delle Entrate , l’annotazionein un conto corrente sia <strong>di</strong> operazioniinerenti l’esercizio dell’attività professionale,sia <strong>di</strong> operazioni riconducibilialla sfera familiare (o comunque extraprofessionale)non ostacola la corretta applicazionedel citato art. 32 co. 1 n. 2) delDPR 600/73. Infatti, i contribuenti interessatipossono ritenersi sollevati dall’onere<strong>di</strong> fornire la predetta <strong>di</strong>mostrazione inrelazione a prelievi che, avuto riguardo all’entitàdel relativo importo ed alle normaliesigenze personali o familiari, possonoessere ragionevolmente ricondottinella gestione extra-professionale.segue a pag. 16<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


In pratica, anche nell’ipotesi in cui vengatenuto un conto “misto” (o più conti“misti”), eventuali prelievi per esigenzepersonali o familiari rimangono consentitisenza che il professionista debba fornirela prova rigorosa che questi non hannoavuto rilevanza ai fini della determinazionedel red<strong>di</strong>to. Sarà infatti sufficientelimitarsi a <strong>di</strong>mostrare che, in relazioneall’entità degli importi e alle normaliesigenze personali, i prelievi sono inerentialla sfera extra-professionale, “utilizzando,quin<strong>di</strong>, anche argomenti persuasivifondati su prove in<strong>di</strong>rette”.Valutazione della congruità delprelievo eseguito per esigenze extraprofessionaliL’Amministrazione finanziaria non fornisceulteriori in<strong>di</strong>cazioni in or<strong>di</strong>ne ai criterida utilizzare per valutare la “ragionevolezza”del prelievo in rapporto allenormali esigenze extra-professionali delcontribuente.Al riguardo, si è osservato come dettacongruità andrebbe verificata caso per caso,tenendo in considerazione l’ammontaredel red<strong>di</strong>to del professionista. Infatti,è ragionevole ipotizzare che, al crescere<strong>di</strong> tale aggregato, anche i prelievi destinatiad uso personale e familiare siano<strong>di</strong> importo più elevato.2.2 Riscossione dei compensi tramitestrumenti “tracciabili”L’art. 35 co. 12 e 12-bis del DL 223/2006mo<strong>di</strong>fica anche le modalità <strong>di</strong> riscossionedei compensi percepiti per l’esercizio <strong>di</strong>arti e professioni.In particolare, i compensi in denaro d’im-1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>16


porto eccedente determinate soglie devonoessere riscossi esclusivamente me<strong>di</strong>antei c.d. strumenti finanziari “tracciabili”,vale a <strong>di</strong>re:- assegni non trasferibili;- bonifici ovvero altre modalità <strong>di</strong> pagamentobancario o postale;- sistemi <strong>di</strong> pagamento elettronico.2.2.1 In<strong>di</strong>viduazione dei limitiall’utilizzo del contanteL’obbligo <strong>di</strong> riscossione tramite i richiamatistrumenti finanziari tracciabili nonscatta per importi unitari <strong>di</strong> importo inferiorea:€ 1.000,00, dal 12.8.2006 al 30.6.2007;€ 500,00, dall’1.7.2007 al 30.6.2008;€ 100,00, dall’1.7.2008.Periodo dal 4.7.2006 all’11.8.2006Secondo quanto precisato dall’Agenziadelle Entrate , la soglia <strong>di</strong> 100,00 euro,prevista dalla versione originaria delDL 223/2006, non trova applicazioneper i compensi riscossi dal 4.7.2006 finoall’11.8.2006.Pertanto, in tale periodo, gli incassi potevanoancora avvenire in contanti, anchese eccedenti tale limite (purché<strong>di</strong> importo non superiore a 12.500,00euro).2.2.2 Determinazione del superamentodelle soglieIn attesa degli opportuni chiarimenti , cisi chiede come vada determinato il superamentodelle soglie <strong>di</strong> cui al precedente§ 2.2.1.In particolare, andrebbe precisato se l’importounitario vada parametrato, in alternativa:- al valore della prestazione oggetto delpagamento;- all’entità della movimentazione finanziariaautonomamente considerata.Commisurazione della soglia al valoredella prestazioneSecondo la prima impostazione, il rispettodel limite andrebbe verificato in relazioneal valore della prestazione, perl’ammontare <strong>di</strong> volta in volta in<strong>di</strong>catoin fattura.È stato peraltro rilevato come, in questocaso, potrebbero risultare tracciabilianche pagamenti “sottosoglia”, effettuatiin più soluzioni (es. tre versamenti<strong>di</strong> 900,00 euro), a fronte <strong>di</strong> una prestazione<strong>di</strong> importo unitario complessivamente“soprasoglia” (es. 2.700,00 euro).Rimarrebbero invece esclusi dall’obbligo<strong>di</strong> percezione tramite i suddetti strumentii versamenti “soprasoglia” collegatia più prestazioni, ognuna <strong>di</strong> ammontare“sottosoglia” (es. un unico versamento <strong>di</strong>2.700,00 euro, a fronte <strong>di</strong> tre prestazionidal valore <strong>di</strong> 900,00 euro l’una).In ogni caso, privilegiando l’interpretazioneletterale della norma, l’importoincassato andrebbe frazionato nelle suecomponenti (es. compenso per la prestazione,IVA, contributo previdenzialeintegrativo), così da considerare, al finedella verifica del rispetto delle suddettesoglie, soltanto la quota riferibile al“compenso”.Quin<strong>di</strong>, una prestazione <strong>di</strong> 900,00 euro+ IVA, pari a complessivi 1.080,00 euro,fino all’1.7.2007, non deve essere obbligatoriamenteriscossa me<strong>di</strong>ante strumentitracciabili.Commisurazione della soglia all’entitàdella movimentazione finanziariaIn base alla seconda impostazione, l’eventualesuperamento della soglia andrebbeaccertato con riferimento alla movimentazionefinanziaria autonomamenteconsiderata.segue a pag. 18<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>171/2007


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Tuttavia, anche questa interpretazionesembra presentare l’inconveniente <strong>di</strong> permettereal professionista <strong>di</strong> aggirare l’obbligodella “tracciabilità”, contabilizzandodue o più pagamenti “sottosoglia”, finoa conguagliare l’importo a saldo dellaprestazione “soprasoglia”.Anche in tale ipotesi, privilegiando l’interpretazioneletterale della norma, l’importoincassato andrebbe comunque sud<strong>di</strong>visonelle sue componenti, così da considerare,al fine della verifica del rispettodelle suddette soglie, soltanto la quotariferibile al “compenso”.2.2.3 Versamento sui conti correntidegli importi riscossi in contantiLa relazione ministeriale al DL 223/2006precisa che il professionista deve comunquefar affluire ai suddetti conti correntianche i compensi unitari inferiori allepredette soglie, incassati tramite contante.Non è peraltro previsto alcun termineper effettuare tale versamento.2.3 Profili sanzionatoriIl mancato rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni inmateria <strong>di</strong> “tracciabilità” degli incassi edei pagamenti, illustrate nei precedenti§ 2.1 e 2.2, non è specificamente sanzionato.Ad avviso della dottrina prevalente, taleinadempimento potrebbe comportare(con le conseguenze che saranno evidenziatenel prosieguo):- la sanzione amministrativa prevista incaso <strong>di</strong> irregolare tenuta della contabilità;- l’inatten<strong>di</strong>bilità delle scritture contabili.Il ragionamento della dottrina citata sifonda sul fatto che le nuove <strong>di</strong>sposizionisono state incluse all’interno dell’art.19 del DPR 600/73, rubricato “scritturecontabili degli esercenti arti e professioni”.Da ciò dovrebbe derivare che le sanzioniriferite alle irregolarità contabili si applicanoanche in caso <strong>di</strong> irregolarità relativeai nuovi adempimenti, ancorché nonabbiano natura <strong>di</strong> scritture contabili insenso stretto.2.3.1 Sanzione per l’irregolare tenutadella contabilitàL’art. 9 del DLgs. 471/97 punisce con lasanzione amministrativa da 1.032,00 euroa 7.746,00 euro chi non tiene o nonconserva secondo le prescrizioni: le scritturecontabili, i documenti e i registri previstidalle leggi in materia <strong>di</strong> imposte <strong>di</strong>rettee <strong>di</strong> IVA; ovvero i libri, i documentie i registri, la tenuta e la conservazionedei quali è imposta da altre <strong>di</strong>sposizionidella legge tributaria.Come evidenziato in precedenza, postoche le nuove norme sono state inseriteall’interno dell’art. 19 del DPR 600/73,il loro mancato rispetto potrebbe causarel’applicazione della sanzione in oggetto.Pare peraltro opportuno sottolineare chela stessa sanzione potrebbe:- non essere irrogata, perché la violazione(ai sensi dell’art. 10 co. 3 della L.212/2000, c.d. “Statuto dei <strong>di</strong>ritti delcontribuente”) è <strong>di</strong>pesa da obiettivecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> incertezza sulla portatae sull’ambito <strong>di</strong> applicazione dellanorma (può essere il caso, ad esempio,del periodo iniziale <strong>di</strong> vigenza del DL223/2006);- si è tradotta in una mera violazione formalesenza alcun debito <strong>di</strong> imposta;- essere ridotta fino alla metà del minimo,perché la violazione è <strong>di</strong> scarsa rilevanza,sempreché non ne sia deriva-1/200718


to ostacolo all’accertamento delle impostedovute (ai sensi dell’art. 9 co. 3del DLgs. 471/97).Occorre comunque notare come il nostrosistema sanzionatorio sia informatoal principio <strong>di</strong> tassatività, <strong>di</strong> derivazionepenalistica, in base al quale il fatto chedetermina l’applicazione della sanzionedeve essere previsto dalla legge in modoespresso .Il citato art. 9 del DLgs. 471/97 richiamasolo le scritture contabili, senza peraltromenzionare, genericamente, le normedel DPR 600/73, né specificatamentel’art. 19 dello stesso decreto.Tanto premesso, si potrebbe ipotizzarel’applicazione della sanzione per la violazionedegli obblighi relativi alla contabilitàsolo considerando i nuovi adempimentistrumentali alla corretta tenutadelle scritture contabili, ma anche questaricostruzione appare superabile in sede<strong>di</strong> contenzioso, facendo leva sul citatoprincipio <strong>di</strong> tassatività.2.3.2 Inatten<strong>di</strong>bilità delle scritturecontabiliAppare incerta anche la possibilità chel’inadempimento degli obblighi in esamerenda le scritture contabili inatten<strong>di</strong>bili,legittimando l’Amministrazionefinanziaria:- all’accertamento induttivo ex art. 39co. 2 lett. d) del DPR 600/73 ;- all’accertamento analitico presuntivo exart. 39 co. 1 lett. d) del DPR 600/73 .Accertamento induttivoIn linea generale, l’Amministrazione finanziariapuò procedere all’accertamentoinduttivo, tra l’altro, qualora la contabilitàrisulti inatten<strong>di</strong>bile per effetto <strong>di</strong> irregolaritàgravi, numerose e ripetute.segue a pag. 20<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


Ad avviso <strong>di</strong> una parte della dottrina, lamancata osservanza delle norme in materia<strong>di</strong> tracciabilità dei compensi potrebbeconsentire l’accertamento induttivoqualora si aggiunga, ad esempio, a irregolaritàcontabili <strong>di</strong> altro genere, rendendocosì la contabilità nel suo complessoinatten<strong>di</strong>bile.A ben vedere, irregolarità relative alle sole<strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> tracciabilitànon dovrebbero da sole legittimare l’accertamentoinduttivo, in quanto non riferibilia scritture contabili in senso stretto.L’art. 39 co. 3 del DPR 600/73 richiamainfatti le scritture contabili in<strong>di</strong>cate dall’art.19 dello stesso decreto e non, genericamente,le prescrizioni del citato art.19 del DPR 600/73.Accertamento analitico presuntivoAi sensi dell’art. 39 co. 1 lett. d) del DPR600/73, gli Uffici possono rettificare ilred<strong>di</strong>to d’impresa o <strong>di</strong> lavoro autonomo<strong>di</strong>chiarato qualora, in base a presunzionisemplici, purché gravi, precise e concordanti,si <strong>di</strong>mostri l’incompletezza, la falsitào l’inesattezza degli elementi in<strong>di</strong>catinella <strong>di</strong>chiarazione. In dottrina si è rilevatocome “la mancata certificazione finanziariadegli incassi e dei pagamenti deiprofessionisti, con la conseguente contestazione<strong>di</strong> irregolarità contabili per effettodel mancato rispetto <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>spostodall’articolo 19 del DPR 600/73, benpotrebbe essere utilizzata dall’ufficio perpuntellare la motivazione <strong>di</strong> un eventualeaccertamento <strong>di</strong> tipo presuntivo”.1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>20


CatastoAttivazione della proceduraPregeo-9L’aggiornamento geometrico cartaceo va in pensione<strong>di</strong> Pasquale BucciCome è già noto amolti Colleghi cheoperano costantementein materiacatastale, il provve<strong>di</strong>mentodel Direttoredell’Agenziadel Territorio del 23.02.2006, pubblicatosulla Gazzetta Ufficiale n°50 seriegenerale del 01.03.2006, ha introdottoed adottato la nuova procedura informaticaPregeo-9 per la trattazione degliatti <strong>di</strong> aggiornamento del Catasto Terreni,approvando contestualmente, anchel’utilizzo dei nuovi modelli informaticiin sostituzione <strong>di</strong> quelli cartacei.Tale provve<strong>di</strong>mento in vigore facoltativamenteed in via sperimentale fino al31.12.2006, ha <strong>di</strong>sposto che, a partiredal 1° gennaio 2007 gli atti <strong>di</strong> aggiornamentogeometrico dovranno essere obbligatoriamentepre<strong>di</strong>sposti esclusivamentesui nuovi modelli informatizzaticonformi alle specifiche tecniche allegateal suddetto provve<strong>di</strong>mento, in tutto ilterritorio nazionale, ad esclusione dellecircoscrizioni territoriali per le quali lagestione del catasto è attribuita alle province<strong>di</strong> Trento e Bolzano.Come possiamo constatare, tutto cambia,tutto si mo<strong>di</strong>fica nell’ottica dell’inarrestabileprogresso informatico, anche ilCatasto in questi anni non è stato a guardaree, nell’obiettivo <strong>di</strong> dare all’utenzaesterna un servizio più rapido ed efficiente,ha introdotto, per ultima, la recenteversione completamente informatica<strong>di</strong> Pregeo 9.E’ questa indubbiamente una svolta epocalein materia catastale, la cui principaleinnovazione consiste nella dematerializzazionedel vecchio documento cartaceogeometrico <strong>di</strong> aggiornamento, che siè ora trasformato in un arido e scarno filePDF, primo passo verso la trasmissioneper via telematica del Tipo.Ricordo quasi con tenerezza l’applicazioneed utilizzo delle prime versioni <strong>di</strong>Pregeo, <strong>di</strong> quelle elaborazioni lentissime,le stampe orribili dello schema e sviluppodel rilievo prodotte da stampanti adaghi rumorosissime, quella <strong>di</strong>fficile collazione<strong>di</strong> stampe e <strong>di</strong>segni che componevanoil vecchio atto <strong>di</strong> aggiornamento,e poi la riproduzione manuale dellamappa su lucido e le sue variazioni conrighe rosse sapientemente adattate dalGeometra.Ormai è preistoria catastale, solo ricor<strong>di</strong><strong>di</strong> un tempo in cui tutto procedeva conmolta più calma e lentezza, un tempoche ora non c’è più; ed allora tornandonecessariamente alla nostra realtà opera-segue a pag. 22<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>211/2007


1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>22Estratto <strong>di</strong> mappa catastale per un tipo mappaletiva, esaminiamo sommariamente questenovità informatiche della proceduraPregeo-9:1) Come anticipato in premessa, i modellicartacei per la presentazione degliatti <strong>di</strong> aggiornamento geometrico(mod.51 mo<strong>di</strong>f., mod. 51 FTP, mod.3SPC) in uso nel 2006, sono ora sostituitiobbligatoriamente dagli elaboratiprodotti a stampa dalla proceduraPregeo-9;2) Sui nuovi modelli informatizzati, nellaparte Informazioni Generali, è statopre<strong>di</strong>sposto un apposito campo perl’attestazione <strong>di</strong> avvenuto depositodell’atto presso il Comune; tale attestazionedeve essere sottoscritta etimbrata in originale dal funzionariocomunale, ovviamente solo nei casiin cui la Legge ne prevede il suddettodeposito;3) L’intero atto <strong>di</strong> aggiornamento, unicamentenella parte del modello InformazioniGenerali, verrà timbratoe sottoscritto dal tecnico redattore,nonché sottoscritto da ciascuno deititolari dei <strong>di</strong>ritti reali; qualora unoo più soggetti non sottoscrivano l’atto,nella lettera d’incarico deve esserein<strong>di</strong>cata la motivazione;4) L’autenticità ed integrità dell’atto <strong>di</strong>aggiornamento prodotto a stampa dallaprocedura, sono garantite dalla numerazione<strong>di</strong> ogni pagina e dall’in<strong>di</strong>cazionein chiaro su ognuna <strong>di</strong> esse,del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> riscontro Pregeo, inanalogia a quanto già avviene con ilDOCFA;5) L’adozione dei nuovi modelli informatizzati,hanno variato anche la nomenclaturaed il contenuto dei varielaborati che compongono l’atto <strong>di</strong>aggiornamento, più in particolare ildocumento si sud<strong>di</strong>vide in:- Tipo <strong>di</strong> frazionamento- Tipo Mappale- Tipo <strong>di</strong> Frazionamento e Mappale- Tipo ParticellareIl documento così ottenuto si compone<strong>di</strong> due sezioni:- Sezione “atto <strong>di</strong> aggiornamento”- Sezione “elaborati tecnici”La sezione “atto <strong>di</strong> aggiornamento”contiene i dati e le informazioni necessariea conseguire l’aggiornamentodella base cartografica e <strong>di</strong> quellaamministrativo-censuaria.La sezione “elaborati tecnici” contienei dati relativi al rilievo topograficoeseguito sull’immobile oggetto <strong>di</strong> aggiornamentoe le informazioni geometrichequali: la descrizione alfanumericadella proposta <strong>di</strong> aggiornamento,il libretto delle misure, la RelazioneTecnica, lo Schema e Sviluppo del Rilievo;6) Altra novità è il rilascio, da parte dell’Agenziadel Territorio, dell’Attestato<strong>di</strong> approvazione, il quale viene rilasciatoal tecnico redattore unitamentealla seconda copia dell’atto<strong>di</strong> aggiornamento; esso si compone<strong>di</strong> più pagine contenenti: i dati e gliestremi <strong>di</strong> approvazione, l’importodei tributi riscossi dall’Ufficio, ilmodello censuario con in<strong>di</strong>cati i numeridefinitivi delle particelle derivatee lo stralcio <strong>di</strong> mappa con l’esitodell’aggiornamento cartograficoprodotto alla scala nominale del fogliomappa.


Conseguentemente all’introduzione <strong>di</strong>queste novità informatiche, l’atto <strong>di</strong> aggiornamentosi compone ora <strong>di</strong> due partiben <strong>di</strong>stinte:- il documento originario, cioè l’atto <strong>di</strong> aggiornamentoprodotto dalla proceduraPregeo 9 dal tecnico redattore e completodelle due sezioni: “atto <strong>di</strong> aggiornamento”e “elaborati tecnici”;- l’attestato <strong>di</strong> approvazione: compostodagli elaborati contenenti gli estremi<strong>di</strong> approvazione, il modello censuario elo stralcio <strong>di</strong> mappa con l’esito dell’aggiornamentocartografico.La procedura, nel corso del 2006, ha subitodue necessari aggiornamenti con ServicePack-1 e Service Pack-2. Il secondoaggiornamento già a <strong>di</strong>sposizione sul sitodell’Agenzia del Territorio a partire dal30.11.2006, purtroppo sta evidenziandoalcuni problemi. Più in particolare sisegnalano i più frequenti:a) in fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione dell’atto<strong>di</strong> aggiornamento con autoallestito,il programma segnala un errore:“51FTP: riga 1: Particella non presentesull’estratto <strong>di</strong> mappa associato 623”,tale errore viene evidenziato per tuttele particelle trattate;b) nella pre<strong>di</strong>sposizione dello schema<strong>di</strong> rilievo, non vengono mostrate lepoligonali;c) in alcuni casi il file PDF non presentaerrori, ma il file Dat. è errato nel modellocensuario dove appare un asterisco;d) la relazione tecnica nel libretto è corretta,mentre nel creare il file PDFdella stessa manca la prima lettera <strong>di</strong>ogni riga;e) una volta chiuso il programma e creatoil file dell’elaborazione, se risultanecessario riaprilo, non sono più visibilii risultati e la grafica; per visualizzarlibisogna andare in stampa o rifarel’elaborazione;f) si è rilevato che spesso il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> riscontrodel file Dat. è <strong>di</strong>verso da quellodel file PDF.E’ vero, i problemi sono ancora tanti, mapazienza: prima o poi la SOGEI rime<strong>di</strong>erà.L’importante è avere la consapevolezzache questa nuova procedura Pregeo-9,se pur ancora ostica e complessa,con la prossima attivazione dell’invio telematicodell’atto <strong>di</strong> aggiornamento, obbligheràl’utenza privata ad avvalersi <strong>di</strong>tecnici preparati ed aggiornati come iGeometri, i quali potranno <strong>di</strong>rettamentedal proprio stu<strong>di</strong>o, attraverso la firma<strong>di</strong>gitale ed i propri dati personali, operarein un campo professionale, quello catastale,in modo ancor più ampio e semprepiù selettivo.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Parte <strong>di</strong> un ingran<strong>di</strong>mento della figura rilevata redatta secondo le modalità in uso a Trieste231/2007


Assicurazione professionaleObbligatorietà della polizzaassicurativa per i Geometri liberiprofessionistiConsiderazioni sulla garanzia che il Geometra deve prestare per eventuali dannicausati nell’esercizio della libera professione<strong>di</strong> Elio Miani<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Elio MianiL’articolo 9 del “Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> deontologiaprofessionale per Geometri”, approvatodal Consiglio Nazionale dei Geometri il7 giugno 2005 e pubblicato sulla GazzettaUfficiale n. 150 del 30 giugno 2005,prevede che il Geometra deve poter prestareun’adeguata garanzia per i danniche possa eventualmente cagionare nell’eserciziodell’attività professionale, ancheme<strong>di</strong>ante apposita polizza assicurativao altre garanzie equivalenti.In attuazione a quanto ulteriormente previstoin detto articolo il Consiglio Nazionaledei Geometri ha stipulato, in data23 maggio 2006, una convenzione quadrocon la AEC Broker che in<strong>di</strong>vidua, inmodo omogeneo per tutta la categoria,i massimali minimi <strong>di</strong> copertura assicurativastabilendo l’obbligo, ai fini del co<strong>di</strong>cedeontologico, della decorrenza a fardata dal 1° gennaio 2007.La categoria dei Geometri, con ciò, haulteriormente confermato <strong>di</strong> precorrerei tempi. Infatti il legislatore, tra molte<strong>di</strong>fficoltà ed indecisioni, ritiene che questodebba essere un obbligo, ma la normaancora non esiste e potrà trovare laluce soltanto nell’ambito della riformadelle professioni, quin<strong>di</strong> dopo la <strong>di</strong>scussioneparlamentare ed i provve<strong>di</strong>menticonseguenti, quin<strong>di</strong> con tempi certamentemolto lunghi.Sicuramente a molti <strong>di</strong> noi in questi mesisaranno arrivate svariate proposte da partedelle compagnie assicurative, le qualimandano i loro agenti a visitare a tappetotutti i professionisti per proporrele loro polizze.I vari Consigli Provinciali dei Collegi deiGeometri, si sono attivati a loro volta,contattando le assicurazioni per stipularedelle convenzioni appropriate al fine<strong>di</strong> (fermi restando i massimali in<strong>di</strong>catidal Consiglio Nazionale dei Geometri)offrire una gamma <strong>di</strong> prodotti piùampia e sod<strong>di</strong>sfacente. In particolare siè voluto rinnovare una richiesta, già formulatain fase <strong>di</strong> prima operatività delD.Lgs.494/96, all’epoca non molto recepitadalle compagnie <strong>di</strong> assicurazioni,che invece l’hanno attuata con convinzionenell’ambito della normativa dei lavoripubblici (Legge Merloni).I parametri economici base per il calcolodel premio sono sostanzialmente tre:il volume d’affari (red<strong>di</strong>to o fatturato) ilmassimale assicurato e la franchigia.Nel calcolo del volume d’affari non vieneconsiderato il singolo cantiere ma l’importofatturato (o il red<strong>di</strong>to) complessivodel professionista, mentre invece peri lavori pubblici viene in<strong>di</strong>cato l’importodei lavori <strong>di</strong> un cantiere e non l’onorariorichiesto dal professionista. Questo1/200724


è giustificato dal fatto che il tecnico professionistadeve fornire la garanzia assicurativaall’Ente appaltante per lo specificolavoro.Recentemente i Collegi dei Geometrihanno formulato apposite richieste alleassicurazioni per ottenere da una parteuna polizza base calcolata in percentualesui lavori generici del Geometra e quin<strong>di</strong>una polizza calcolata sui tre parametri<strong>di</strong> cui sopra. Dall’altra, invece, visto chegià esistono le polizze per la Merloni, èstata chiesta una semplice estensione <strong>di</strong>queste, ancorate alle prestazioni tecnicherese per la 494 ed all’ammontare <strong>di</strong>ogni singolo importo dei lavori, cantiereper cantiere.Queste richieste hanno smosso in qualchemodo le varie assicurazioni presentinella nostra regione, tant’è che qualchesegno <strong>di</strong> risposta sta già arrivando.Senza dubbio cercheremo <strong>di</strong> monitorarequeste situazioni e <strong>di</strong> informare appenapossibile gli iscritti in merito alleeventuali migliori opportunità che potrebberopresentarsi.Le cose però dovranno senz’altro essereapprofon<strong>di</strong>te nel tempo, perché anchealcune clausole previste nella convenzionedel Consiglio Nazionale dei Geometrinon risultano attualmente ancoracompletamente esaustive per le nostrenecessità e dovrebbero essere riesaminatee migliorate. Ne citiamo per opportunaconoscenza quelle che riteniamopiù significative.- la cessazione della Convenzione (previstaper il 23.05.2007) comporta, allerispettive scadenze delle singole applicazioni,automaticamente la cessazione<strong>di</strong> tutti i relativi singoli contrattiassicurativi senza obbligo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sdettaper ciascun contratto; questo aspettogestionale genera una situazione <strong>di</strong>grave criticità per gli Assicurati, in particolarese la <strong>di</strong>sdetta arriva dall’Assicuratore;nella prassi la <strong>di</strong>sdetta dellaConvenzione Assicurativa non cancellala copertura e l’Assicuratore gestiscesingolarmente ogni posizione assicurativasenza far perdere i vantaggi dellacon<strong>di</strong>zione stessa;- il professionista, per aver <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ingresso,non deve aver avuto sinistri o circostanzeche potrebbero determinareun sinistro negli ultimi cinque anni;segue a pag. 26<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>251/2007


1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>- il premio <strong>di</strong> copertura è commisuratoagli introiti lor<strong>di</strong> contabilizzati dall’Assicuratonell’esercizio imme<strong>di</strong>atamenteanteriore senza regolarizzazionea fine anno e quin<strong>di</strong> il Geometranon è soggetto a comunicare i datidegli introiti lor<strong>di</strong> percepiti durantel’anno, mentre resta a suo carico solol’obbligo <strong>di</strong> comunicare all’Assicuratorel’eventuale cambio <strong>di</strong> fascia <strong>di</strong>introiti e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> premio; se ciò nonavviene, per effetto degli articoli 1453- 1454 - 1460 ed il <strong>di</strong>sposto degli articoli1892 e 1893 del Co<strong>di</strong>ce Civilel’Assicuratore potrebbe chiedere unarevisione degli introiti al professionistaed in caso <strong>di</strong> sinistro (con ipotesi<strong>di</strong> colpa grave) pagare in proporzioneil terzo danneggiato (proporzionale <strong>di</strong>tasso);- la polizza non prevede coperture assicurativeantecedenti la stipula dellastessa nei casi in cui un Geometra abbiaavuto precedentemente una polizzacon altro assicuratore con un massimalesuperiore;- la copertura assicurativa cessa dopo 12mesi e nulla <strong>di</strong>ce la polizza sulla “postumadecennale” per possibili danni26all’opera, clausola questa molto limitativaper l’attività <strong>di</strong> progettista;- la copertura assicurativa non contemplala possibilità <strong>di</strong> stipulare polizze inDIC (<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni) e DIL(<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> massimali), salvo il casodella Merloni, in questo modo nonviene data ai Geometri che hanno giàstipulato polizze con altri assicuratoricon durata decennale, la possibilità <strong>di</strong>migliorare la loro copertura in quantoil loro assicuratore le limita o non lecontempla affatto.Ad ogni buon conto, il co<strong>di</strong>ce deontologicoimpone questa incombenza dellapolizza assicurativa e noi tutti riteniamoche sia una cosa giusta, utile e da non sottovalutare,anzi da affrontare seriamente.In questa fase, è importante che preliminarmenteognuno <strong>di</strong> noi debba valutareattentamente il proprio caso specificoe la propria attività lavorativa percapire bene <strong>di</strong> che tipo <strong>di</strong> polizza ha effettivamentebisogno.Ossia è evidente che chi opera prevalentementenelle <strong>di</strong>rezioni dei lavori, neicantieri e<strong>di</strong>li e nella sicurezza, avrà bisogno<strong>di</strong> un tipo <strong>di</strong> polizza, mentre chi operain estimo, in topografia, in catasto o inaltre materie, avrà bisogno <strong>di</strong> una polizza<strong>di</strong>versamente strutturata.Ogni ulteriore novità sarà pubblicata suquesta rivista e sarà certamente comunicatadai Collegi a tutti gli iscritti.Oggi pertanto, possiamo invitare i colleghia ponderare bene la scelta, senza precipitarecon frenesia aderendo alle propostedel primo assicuratore che potrebbevenire per casa e magari, proporre polizzegeneriche e non adatte.Ogni singolo professionista valuti pertantoil proprio caso, per poter prendereuna più serena e me<strong>di</strong>tata decisione asalvaguar<strong>di</strong>a della propria attività oltreche per la tutela del committente.


SicurezzaArriva il Pi.M.U.S.Un nuovo acronimo con cui dovremo confrontarci sempre <strong>di</strong> più(piano <strong>di</strong> montaggio uso e smontaggio dei ponteggi)<strong>di</strong> Antonio TieghiIl recepimento dell’ennesima<strong>di</strong>rettivaeuropea, cheintegra il D.L.vo626/94 relativamenteall’uso delleattrezzature <strong>di</strong> lavoro, è operativa a tuttigli effetti. Dopo una lunga gestazione(il decreto legge è del 2003) il piano <strong>di</strong>montaggio uso e smontaggio del ponteggionei cantieri e<strong>di</strong>li è obbligatorio, pertutte le imprese che montano i ponteggi,dal luglio <strong>di</strong> questo anno.Ciò investe la nostra funzione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natorialla sicurezza in esecuzione deilavori, in quanto tale documento <strong>di</strong>ventaparte integrante del piano operativodella sicurezza.La figura del coor<strong>di</strong>natore deve quin<strong>di</strong>verificarne la completezza e l’idoneitàai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera bdel D.lgs. 494/96. È evidente a tutti l’importanzache simili attrezzature rivestononella maggior parte delle lavorazioniche avvengono nell’e<strong>di</strong>lizia sia in camposegue a pag. 28<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>271/2007


1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>28civile che in quello industriale, sia che esseriguar<strong>di</strong>no i nuovi interventi o le attivitàmanutentive.Nell’ottica della programmazione dellavoro e<strong>di</strong>le che è la linea car<strong>di</strong>ne delle<strong>di</strong>rettive europee, il Pi.M.U.S. non faaltro che integrare, forse con il documentopiù importante, la già folta documentazioneche dev’essere presentenel cantiere.Tale documento deve essere redatto dall’impresache monta il ponteggio ed evidenziala necessità che, a loro volta, i ponteggisiano dotati <strong>di</strong> un valido strumento<strong>di</strong> “uso e manutenzione”.I problemi relativi alla manutenzione edal mantenimento in essere del ponteggio,<strong>di</strong>ventano un aspetto fondamentale perconservare i necessari standard <strong>di</strong> sicurezza,tenendo conto <strong>di</strong> tutti i requisitinecessari in<strong>di</strong>spensabili per garantire lasicurezza <strong>di</strong> tutti gli operatori e comunquefruitori del ponteggio durante tuttala durata dell’opera.Di questi aspetti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento trale imprese, già previsti dal comma 2 dell’art.6 del 626/94, né è garante il coor<strong>di</strong>natoreper la sicurezza. Di conseguenzaun documento ben redatto ed esaustivo<strong>di</strong> tutte le problematiche inerential montaggio e alla gestione del ponteggio,<strong>di</strong>venta un utile strumento <strong>di</strong> verificae controllo delle attività che dovrannosvolgersi su <strong>di</strong> esso.Il Pi.M.U.S. in effetti non è una novitàpoiché già nel DPR 164/56 erano richiestenel libretto pre<strong>di</strong>sposto dal fabbricante(art. 31 comma 6): “istruzioni peril montaggio, impiego e smontaggio delponteggio”, così come l’impresario e<strong>di</strong>ledoveva pre<strong>di</strong>sporre un <strong>di</strong>segno del ponteggio,controfirmato dal capocantiere.Norma comunque raramente rispettata.Del Pi.M.U.S. si può <strong>di</strong>re che è un piano<strong>di</strong> applicazione, integrato da istruzioni eprogetti particolareggiati, con gli schemicostituenti il ponteggio e le modalità<strong>di</strong> montaggio, uso e smontaggio in sicurezzadello stesso. Di conseguenza nonsi tratta del libretto in dotazione al ponteggiostesso, ma <strong>di</strong> un documento chedeve essere assolutamente pertinente all’interventocui è de<strong>di</strong>cato, che svisceritutte le problematiche che devono essereaffrontate ed ovviamente risolte.Nei prossimi articoli vedremo in manierapiù dettagliata come deve essere articolato,inoltre sono previsti a breve terminetre seminari, a Pordenone, a U<strong>di</strong>nee a Monfalcone, dove i tecnici della prevenzionedelle rispettive ASS e alcunicolleghi illustreranno le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzodello stesso.


Lettere al DirettoreAbbiamo ricevuto una lettera da un nostro lettore, che pubblichiamocon piacere, si tratta <strong>di</strong> un tecnico comunale che riven<strong>di</strong>cala <strong>di</strong>gnità del suo ruolo e della sua professionalità.Egregio Direttore,mi chiamo Gianni Regeni, sono un pubblico<strong>di</strong>pendente e desideravo fare uncommento riguardo la lettera del “piritda li gravis” pubblicato sul n. 12/2006 <strong>di</strong>Dimensione Geometra.E’ molto probabile che l’impostazione<strong>di</strong> questo Governo (che non con<strong>di</strong>vido)ha voluto sparare nel mucchio piuttostoche cercare, tra le foglie, quelle marce ebisognose <strong>di</strong> essere recise.Ma penso anche che sparare a zero controle “faziose interpretazioni dei pubblici<strong>di</strong>pendenti” e contro il “mastodonticoe burocratico apparato pubblico” fatrasparire una grossolana superficialità <strong>di</strong>giu<strong>di</strong>zio che, purtroppo, vivo quasi quoti<strong>di</strong>anamente.Io sono geometra, abilitato con regolareesame <strong>di</strong> Stato, e faccio il tecnico comunaleda 17 anni <strong>di</strong> cui, gli ultimi 10, confunzioni <strong>di</strong> responsabile <strong>di</strong> area tecnica.Vogliamo fare i conti <strong>di</strong> chi viene piùspesso chiamato in Procura della Repubblica(organo anch’esso dello Stato, comeil Comune) a rispondere <strong>di</strong> atti adottatinel dubbio del “marasma” legislativo? Dichi deve restituire somme enormi perchèla Corte dei Conti (organo anch’essodello Stato, come il Comune) ravvisanegligenza anche dove il funzionario eraimpossibilitato a fare un milione <strong>di</strong> cosecontemporaneamente (istruttorie e<strong>di</strong>lizia,opere pubbliche, accendere e spegnereil riscaldamento, fare il manifestinoper la mostra del libro tanto desideratadal Sindaco, organizzare gli operai,firmare tutti i contratti dell’ente in materiaimmobiliare e appaltistica, girareil termostato per le maestre poichè nonè <strong>di</strong> loro competenza)? Di chi rispondeper la sicurezza sul posto <strong>di</strong> lavoroin Municipio?Io, personalmente, mi sento offeso ognivolta che mi sento buttare nel mucchiodella “burokrazia”.Da quando lavoro in Comune ho fattoil commissario in più <strong>di</strong> 10 concorsi perl’assunzione <strong>di</strong> tecnici comunali. Sapetequanta gente partecipa? Tre, cinque,otto, quin<strong>di</strong>ci can<strong>di</strong>dati al massimo. Sesi fa un concorso per ragioneria e, meglioancora per segreteria, i partecipantisono 50, 100.Invito il “pirit” a tenere d’occhio il sitoinformatico della Regione FVG e <strong>di</strong> iscriversiad ogni prossimo concorso per tecnicocomunale che sarà ban<strong>di</strong>to. Magari,se passa dall’altra parte della barricata,capirà che le “faziose interpretazioni”sono spesso dettate da esigenze che, perora, lui non può capire.La ringrazio molto se vorrà ospitare lamia lettera sul suo giornale e la salutacor<strong>di</strong>almente.Il Direttore risponde:Egregio Geometra Regeni,<strong>di</strong> certo anche la professione del TecnicoComunale presenta tante problematiche esiamo tutti convinti che, come traspare dallaSua lettera, siano maggiori le <strong>di</strong>fficoltàdelle sod<strong>di</strong>sfazioni.Penso però che la lettera del “pirit” alla qualeLei fa riferimento non intendeva spararenel mucchio, comprendendo nel “mastodonticoe burocratico apparato pubblico”ogni lavoratore pubblico.Credo piuttosto che il nostro lettore, daiscritto libero professionista, volesse unmaggior impegno delle categorie professionalie della nostra in particolare, nel contrastarele <strong>di</strong>sposizioni governative che percerti versi sembrano vessare i lavoratoriautonomi.Inoltre, lamentava la necessità <strong>di</strong> un piùserrato <strong>di</strong>battito al nostro interno sulle prospettivee sulle garanzie <strong>di</strong> lavoro che potrannoessere in futuro riservate alla categoriadei Geometri.Comunque la ringrazio per la Sua riflessione,che in ogni caso apre una finestra su<strong>di</strong> una realtà importante, che è quella degliUffici Tecnici comunali, della quale forsetutti noi ne parliamo troppo poco.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>291/2007


Esami <strong>di</strong> abilitazione dei nuovi GeometriAl <strong>di</strong> là dell’esito, per il Collegiol’esame rimane un impegnoed una garanzia per la continuitàdella categoriaLe commissioni <strong>di</strong> esame per l’abilitazione dei nuovi Geometri hanno terminatoil loro lavoro a U<strong>di</strong>ne per i praticanti <strong>di</strong> Gorizia, Trieste, U<strong>di</strong>ne ed a Pordenoneper Belluno e Pordenone<strong>di</strong> Nicla ManettiNicla ManettiPresso l’Istituto Tecnico per Geometri“Gian Giacomo Marinoni” <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, si sonosvolti gli esami <strong>di</strong> abilitazione non soloper i nostri Geometri praticanti, ma ancheper quelli <strong>di</strong> Gorizia e Trieste. Questoè successo poiché il numero dei can<strong>di</strong>dati<strong>di</strong> ognuna delle due province <strong>di</strong> Trieste eGorizia, per quest’anno non era sufficientead istituire una commissione esaminatrice(<strong>di</strong> solito sono necessari come minimo unnumero <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dati vicino alla trentina <strong>di</strong>unità). Presso l’Istituto Tecnico per Geometri“Sandro Pertini” <strong>di</strong> Pordenone invecesi sono tenuti gli esami per i Geometri dellaprovincia <strong>di</strong> Pordenone e <strong>di</strong> quelli dellaprovincia <strong>di</strong> Belluno. Le prove scritte sonostate particolarmente interessanti ed hannoimpegnato a fondo i can<strong>di</strong>dati. Quin<strong>di</strong>complessivamente il numero <strong>di</strong> can<strong>di</strong>datiper la sessione <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong>Pordenone, è risultato comunque corposoed in sintesi, le sottostanti tabelle ne illustranoi risultati.La prima prova richiedeva la progettazione<strong>di</strong> una palestra al piano terra <strong>di</strong> unapalazzina, per la quale bisognava in<strong>di</strong>careanche la descrizione dei materiali fonoassorbentinecessari per un idoneo isolamentoacustico.segue a pag. 32Commissione <strong>di</strong> U<strong>di</strong>neTOTALI <strong>di</strong> cui UDINE TRIESTE <strong>GORIZIA</strong>DOMANDE D’ESAME 117 81 22 14Presenti alle prove scritte 98 67 19 12Ammessi agli orali 77 54 13 101/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>ABILITATI 67 47 11 9Commissione <strong>di</strong> PordenoneTOTALI <strong>di</strong> cui PORDENONE BELLUNODOMANDE D’ESAME 67 40 27Presenti alle prove scritte 56 33 23Ammessi agli orali 44 29 15ABILITATI 44 29 1530


1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>32La seconda prova invece, prevedeva la progettazione<strong>di</strong> una strada, sulla base <strong>di</strong> unrilievo già fornito su apposito libretto dellemisure, impegnando poi il can<strong>di</strong>dato astabilire anche le indennità per i danni eper l’esproprio. Inoltre, con uno spuntosulla pratica professionale del Geometra,il can<strong>di</strong>dato doveva fornire l’elenco dei documentinecessari per la presentazione alCatasto del tipo <strong>di</strong> frazionamento.Nella sessione <strong>di</strong> esami tenutasi a U<strong>di</strong>ne,una prima selezione è avvenuta alle provescrittografiche (11 can<strong>di</strong>dati non sono statiammessi alla successiva prova orale), dovec’è stato anche qualcuno che non si è sentito<strong>di</strong> completare il tema della seconda giornataed ha rinunciato per sua volontà. Altri<strong>di</strong>eci can<strong>di</strong>dati, sono stati respinti dopoaver sostenuto anche la prova orale. Complessivamente,i nuovi Geometri abilitatirisultano essere 67, <strong>di</strong> cui 47 della Provincia<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, 11 della Provincia <strong>di</strong> Triestee 9 della Provincia <strong>di</strong> Gorizia. Quin<strong>di</strong> gliabilitati risultano poco più della metà <strong>di</strong>quanti si sono presentati all’esame.Per contro la sessione <strong>di</strong> esame tenutasi aPordenone ha abilitato 44 nuovi Geometrisu 67 e non ci sono state ulteriori selezionidopo le prove orali.Complessivamente i risultati degli esamiinducono a due considerazioni: una pessimisticacirca la poca preparazione dei can-Una prova orale nella sessione <strong>di</strong> esame <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<strong>di</strong>dati, l’altra ottimistica sulla rigorosità <strong>di</strong>un esame che si propone anche <strong>di</strong> salvaguardarela qualità degli iscritti all’Albo.Comunque il Collegio guarda con moltaattenzione verso i praticanti e gli esaminan<strong>di</strong>delle varie sessioni d’esame, perchéquesti Geometri costituiscono il naturalericambio ed il costante rafforzamento dellanostra categoria.Per quanto riguarda la Provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne,gli esaminan<strong>di</strong> e gli abilitati rappresentanocirca i due terzi del totale dell’intera sessioned’esame. Pertanto un numero consistenteed importante che noi auspichiamosi possa tradurre nello stesso numero<strong>di</strong> nuove iscrizioni all’Albo. La Commisionescuola segue con grande interessel’evolversi della situazione, anche a livellodelle determinazioni governative eparlamentari, che sembra siano in continuaevoluzione e che per oggi, non consentono<strong>di</strong> comprendere appieno qualisaranno in futuro le strade scolastiche dapercorrere per poter effettivamente svolgerela nostra professione. Certamente noici teniamo a rafforzare la nostra categoria,anche e soprattutto attraverso le nuoveiscrizioni, che ci consentono tra l’altro,<strong>di</strong> essere sempre più numerosi e potermeglio tutelare la nostra attività professionale.In ogni caso facciamo i più sincericomplimenti a coloro che hanno superatoquesta prova e formuliamo un calorosoaugurio a coloro che non ce l’hannofatta, invitandoli a non demordere ed a riprovarcicon serenità. Tutti i Collegi ed ilnostro tra questi, è aperto ai nuovi Geometri.Si lanciano iniziative promozionaliper i giovani e per fornire agli abilitatitutte le in<strong>di</strong>cazioni necessarie, una informazioneesauriente sui benefici dell’iscrizioneall’Albo, sull’attività professionalee per dare a tutti un caloroso benvenutotra i Geometri.


Attività del Collegio <strong>di</strong> GoriziaGiuliano Ballaben:una vita de<strong>di</strong>cata alla professione<strong>di</strong> Geometra<strong>di</strong> PierGiuseppe SeraDopo cinquantasetteanni, e per laprecisione quattromesi e <strong>di</strong>eci giornidalla domanda <strong>di</strong>iscrizione all’albodei Geometri dellaProvincia <strong>di</strong> Gorizia, con decorrenza15 <strong>di</strong>cembre 2006 non è più iscritto alnostro Albo il geometra Giuliano Ballaben,classe 1927.Il quasi ottantenne collega <strong>di</strong> Farrad’Isonzo aveva infatti presentato istanza<strong>di</strong> iscrizione il 1° agosto del 1949 eil giorno 5 dello stesso mese il Consigliodel Collegio l’aveva accolta inserendo ilsuo nominativo tra gli abilitati all’eserciziodella libera professione.Quasi sessant’anni <strong>di</strong> continuo ed instancabilelavoro lo hanno visto protagonistain tutti gli Uffici Tecnici, Urbanistici,Tavolari e Catastali del Goriziano.Stimato ed apprezzato progettista, oltreche topografo ed estimatore, ha messo lesue qualità professionali al servizio dellacomunità e della categoria.Il suo operato e l’attaccamento alla professionemeritano sicuramente una menzionepiù attenta e specifica, tanto chemi sento <strong>di</strong> promettere a Lui ed ai nostrilettori un ritaglio biografico della suafigura nel prossimo numero della nostrarivista. Nel contempo sembra opportunoestendergli, anche a nome <strong>di</strong> tutti icolleghi Geometri, l’augurio <strong>di</strong> trascorrereancora tanti anni in serena tranquillitàcol pensiero rivolto soltanto ai momentipiù belli vissuti all’interno dellanostra grande categoria.Caro Giuliano, ricorda che sei stato, seie sarai ancora e per sempre “GEOME-TRA”.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Il geom. Giuliano Ballaben recentemente festeggiato dal Presidente della Cassa Fausto Savol<strong>di</strong>, dal Presidentedel CNG Piero Panunzi e dal più giovane iscritto del Collegio <strong>di</strong> Gorizia geom. Giovanni Mattellon331/2007


Attività dei CollegiIn<strong>di</strong>cazioni locali utiliper le nuove procedure catastaliTriestePregeo 9Si segnala ancora ai Colleghi che operanonella Provincia <strong>di</strong> Trieste, che il Collegiodei Geometri <strong>di</strong> Trieste con notaProt.n°652/06 del 22.12.2006, inviata all’Agenziadel Territorio – Direzione Regionaledel F.V.G. ed all’Ufficio del CatastoFon<strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Trieste, viste le evidentiproblematiche operative che l’attivazionedella procedura Pregeo-9 comportanonell’applicazione delle vigenti normativedel Libro Fon<strong>di</strong>ario; data la particolaritàdella situazione locale rispettoa quella delle altre province in cui vigeil sistema del Libro Fon<strong>di</strong>ario; in assenza<strong>di</strong> un serio e chiaro protocollo d’intesasottoscritto tra l’Agenzia del Territorioe l’Ufficio Tavolare <strong>di</strong> Trieste; in accordocon l’Ufficio provinciale del CatastoFon<strong>di</strong>ario, non ha intenzione <strong>di</strong> aderireall’imme<strong>di</strong>ata attivazione della proceduraPregeo-9, mantenendo attiva almomento, ed in via transitoria la proceduraPregeo-8.(Pasquale Bucci)U<strong>di</strong>neDocfa telematicoI colleghi che intendono attivare la trasmissionetelematica del Docfa, debbonorivolgersi al Catasto <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, Stanza207, Signori RADUCCI o PITTINO,muniti <strong>di</strong>:1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>34- DUE FLOPPY DISK- UNA MEMORIA USB O UNCDROM- CARTA D’IDENTITÀ E FOTOCOPIAFRONTE RETRO DELLA STESSA- TIMBRO PROFESSIONALEAl momento è possibile registrarsi soltantocome persone fisiche.Ove sia stata eseguita la configurazioneprevista su un pc possono operarepiu utenze.Osservando quanto sopra non sarà necessariodotarsi <strong>di</strong> modem analogico e si potràutilizzare qualsiasi linea telefonica.(Pierdomenico Abrami)


Attività del Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>neSignificativa collaborazionetra Catasto e CollegioGrande partecipazione al Convegno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Docfa telematicoe attivazione procedura Pregeo 9.La trasmissione telematica è una realtà: dal 1° gennaio obbligatoriala procedura PREGEO 9 ed è definitivamente attivata la sperimentazionedel Docfa telematico<strong>di</strong> Pierdomenico AbramiIl collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne ha organizzato unconvegno informativo, svoltosi lo scorso15 <strong>di</strong>cembre presso la sala E.N.A.I.P.<strong>di</strong> Pasian <strong>di</strong> Prato, per la presentazionedel servizio <strong>di</strong> trasmissione telematicadel modello unico informatico catastalerelativo alle <strong>di</strong>chiarazioni per l’accatastamentodelle unità immobiliari urbane<strong>di</strong> nuova costruzione e delle <strong>di</strong>chiarazionidello stato, consistenza edestinazione delle unità urbane censite(DOCFA) e <strong>di</strong> presentazione dellaprocedura PREGEO 9 per l’inoltrodegli atti <strong>di</strong> aggiornamento catastale el’aggiornamento automatico della cartografiacatastale.Il convegno, è stato voluto ed organizzatoper gli iscritti che si occupano dellamateria catastale, con il lavoro e l’impegnodella commissione catasto, ambiente,territorio ed estimo del Collegio, dellaquale chi scrive ne è il coor<strong>di</strong>natore,e con il prezioso contributo dei tecnicie funzionari dell’Agenzia del Territorio<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne (che per simpatia e tra<strong>di</strong>zioneconsolidata preferiamo continuare achiamare Catasto).Il Presidente del Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, RenzoFioritti, ha aperto i lavori porgendo ilsaluto del Consiglio ai quasi 300 tecnicipresenti in sala. Certamente una presenzasignificativa che lascia ben sperareper il futuro del nostro lavoro e riba<strong>di</strong>scel’interesse suscitato nei Geometridai temi in <strong>di</strong>scussione.Ospite gra<strong>di</strong>to il Consigliere NazionaleBruno RAZZA (responsabile della CommissioneCatasto, Topografia e GPS delConsiglio Nazionale Geometri), che nelsegue a pag. 36<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>L’intervento del Consigliere Nazionale Bruno Razza351/2007


1/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Il tavolo dei relatori con unoscorcio della salaL’intervento <strong>di</strong> PierdomenicoAbrami, coor<strong>di</strong>natore dellaCommissione Catastodel Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>nesuo intervento, oltre a ragguagliare l’u<strong>di</strong>toriocon le ultime novità in ambito catastale,ha rimarcato l’importanza dell’innovazioneintrodotta con la trasmissionetelematica degli atti <strong>di</strong> aggiornamentocatastale.Ha sottolineato i benefici <strong>di</strong> questa nuovaprocedura, che ci proietta verso unanuova realtà <strong>di</strong> vantaggio rispetto ad altreprofessioni, che ci eleva nella qualitàdelle prestazioni professionali checi vengono commissionate, sempre piùin maniera esclusiva nell’ambito catastale.Inoltre il collega Razza ha invitato calorosamentegli iscritti a non temere l’innovazionedella nuova tecnologia, ma adaffrontarla con coraggio, competenza e36serenità, sfruttando tutte le opportunitàche ci vengono proposte, una tra tutte eprobabilmente la più importante, quella<strong>di</strong> usufruire fin da subito del servizitelematici <strong>di</strong> Geoweb (www.geoweb.it), che concorrono a semplificare moltoutilmente l’approccio a questa nuovamodalità <strong>di</strong> lavoro.Nella breve introduzione ai lavori lo scriventeha sottolineato con amarezza lascadente risposta grafica della proceduraPREGEO 9, che risponde sufficientementesolo alle esigenze catastali manon gratifica la rappresentazione geometricae grafica dell’elaborato.Per questo ha messo in evidenza la necessità<strong>di</strong> dar peso adeguato anche all’aspettoillustrativo e giuri<strong>di</strong>co del nostro“prodotto” professionale: in veste <strong>di</strong>tecnici incaricati siamo chiamati a valutarel’opportunità <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre graficiesplicativi integrativi chiari e comprensibilida allegare agli atti notarili eda consegnare al committente, sottoscrittie certificati da noi (ovviamentein perfetta corrispondenza con i datimetrici dell’aggiornamento PREGEO).Necessità questa, che <strong>di</strong>venta quasi unobbligo morale ed etico, nei confrontidei nostri clienti, che giustamente siaspettano da noi una prestazione tecnica<strong>di</strong> qualità e quin<strong>di</strong> comprensibile,leggibile e consona all’importanzadell’incarico.Il gruppo dei relatori, composto dall’Ing.David GALASSO, dal GeometraStefano MIANI e dall’operatore MaurizioRADUCCI del Catasto <strong>di</strong> U<strong>di</strong>nee dai colleghi professionisti Filippo BI-SARO, Marco MORO e Giovanni RI-GONAT, con professionalità, competenzae passione ha ottimamente illustratotutti gli aspetti delle novità proceduraliche coinvolgono l’Ufficio e l’utenza, anchepresentando esempi pratici esplicativi,ottenuti applicando le novità da illustrarea pratiche catastali reali.Le relazioni nel dettaglio, per chi lo ri-


tenesse utile, sono <strong>di</strong>sponibili sul sitodel Collegio (www.collegio.geometri.pure la pubblicazione <strong>di</strong> esempi pratici<strong>di</strong> modello integrato <strong>di</strong> introduzioneLa platea degliiscritti presenti<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>ud.it).dei dati censuari <strong>di</strong> PREGEO a cura <strong>di</strong>Risulta pertanto chiaro che con il nuo-un Geometra del Catasto <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong>vo anno si potrà attivare la trasmissio-un nostro iscritto (vedasi DIMENSIO-ne telematica della procedura Docfa daNE <strong>GEOMETRA</strong> 04/2006).parte <strong>di</strong> tutti i colleghi che intendesse-Per non parlare della massiccia colla-ro farlo. Evidentemente dal Convegnoborazione fattiva dei liberi professio-è emerso che sarebbe importantissimonisti Geometri che da quasi vent’anniche questa nuova procedura fosse ap-continuano a proporre la gran parte deiplicata da tutti gli iscritti.manufatti sede <strong>di</strong> punti fiduciali in<strong>di</strong>vi-La procedura Pregeo 9 <strong>di</strong>venta altresìduandoli prima sul luogo e producendoobbligatoria per tutti gli atti <strong>di</strong> aggiorna-poi le monografie che il Catasto prov-mento che si presentano al catasto ter-vede ad archiviare.reni a partire dal 1° gennaio 2007.Tutti aspetti che contribuiscono a mi-Il successo <strong>di</strong> questo incontro informativoconsolida e sviluppa i tra<strong>di</strong>zionalirapporti collaborativi con il Catasto, siamantenendo una costante continuità <strong>di</strong>-gliorare l’operatività nostra e degli Ufficiin un sereno ed aperto confronto sulletematiche <strong>di</strong> reciproco interesse.Il tavolo dei relatoricon in primo pianoil collegaGiacomo Rigonatvulgativa delle novità, che con l’approfon<strong>di</strong>mentoreciproco delle conoscenzein materia, <strong>di</strong> cui tutti gli operatoriabbisognano (come usiamo <strong>di</strong>re) al <strong>di</strong>qua e al <strong>di</strong> la del bancone.Quin<strong>di</strong> siamo davanti ad una continuità<strong>di</strong> intenti, dove i precedenti non mancano.Ad esempio mi piace qui ricordare laproficua presenza del Geometra del Catasto<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne al corso <strong>di</strong> misure topografichecon GPS, organizzato dal Collegiolo scorso anno (vedasi DIMEN-SIONE <strong>GEOMETRA</strong> 12/2005). Op-371/2007


IN COPERTINARecupero e<strong>di</strong>lizio all’interno <strong>di</strong> un borgoin località Ampezzo (Foto <strong>di</strong> Valentina Piccinno)<strong>di</strong>mensione<strong>GEOMETRA</strong>ORGANO UFFICIALE DEL COMITATOREGIONALE DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong>DEL FRIULI VENEZIA GIULIADIRETTORE RESPONSABILEBRUNO RAZZACOMITATO DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)ELIO MIANI (Ud)COORDINATORE DI REDAZIONEGLORIA GOBETTI (Ud)PROPRIETÀCOMITATO REGIONALEDEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong>DEL FRIULI VENEZIA GIULIAEDITORE, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI <strong>GEOMETRI</strong>DELLA PROVINCIA DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri del Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 U<strong>di</strong>neTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl presente numero è stato chiuso per la stampal’11 gennaio 2007. Tiratura 2942 copieSTAMPAGraphicLinea print factoryVia Buonarroti 4133010 Feletto Umberto (Ud)Tel 0432 570182Fax 0432 309925Per invio materiali: al<strong>di</strong>na@graphiclinea.comPUBBLICITÀEURONEWS SRLPiazza 1° maggio 433100 U<strong>di</strong>neTel 0432 512270Fax 0432 512271e-mail: euronews@ilfriuli.itAUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINEN. 42/92 DEL 21.11.92PREZZO DI COPERTINA € 2,00ARRETRATI € 3,00ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00Questo perio<strong>di</strong>co è associatoall’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana

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