L'attacco alla polveriera di Sangano - Rivolidistoria.it
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tigiane della Val Sangone e della Val <strong>di</strong> Susa per colpire i Tedeschi nelle rispettive<br />
zone.<br />
- una formazione avrebbe puntato su Rivoli, per occupare il presi<strong>di</strong>o del Castello<br />
e controllare la linea ferroviaria;<br />
- la “ Carlo Carli”avrebbe attaccato il <strong>di</strong>nam<strong>it</strong>ificio Nobel-Alleman<strong>di</strong> <strong>di</strong> Avigliana;<br />
- un’ altra sarebbe scesa a Bussoleno per bloccare la ferrovia;<br />
- la formazione “Sergio De V<strong>it</strong>is” avrebbe occupato la Polveriera <strong>di</strong> <strong>Sangano</strong>;<br />
- gli altri uomini della Divisione Autonoma Val Sangone, infine, si sarebbero <strong>di</strong>sposti<br />
fra Avigliana e Trana, pronte all’intervento in caso <strong>di</strong> necess<strong>it</strong>à.<br />
La data stabil<strong>it</strong>a per questa azione combinata era il 26 giugno.<br />
Gli uomini <strong>di</strong> Sergio De V<strong>it</strong>is, che si erano concentrati a Piossasco, avevano stu<strong>di</strong>ato<br />
nei minimi particolari il percorso per raggiungere la Polveriera.<br />
L’attacco si concludeva in mezz’ora senza nessuna per<strong>di</strong>ta; i Tedeschi lasciavano<br />
17 prigionieri, 8 pistole, 16 m<strong>it</strong>ragliatrici, casse <strong>di</strong> munizioni e viveri e un autocarro<br />
che doveva essere caricato <strong>di</strong> ciò che era stato rinvenuto.<br />
Un gruppo <strong>di</strong> compagni prendeva in consegna i prigionieri e li portava negli accampamenti<br />
<strong>di</strong> Forno <strong>di</strong> Coazze, altri perquisivano la Polveriera raccogliendo tutto<br />
ciò che poteva essere utile, altri ancora, tra cui lo stesso De V<strong>it</strong>is, provvedevano<br />
al minamento della zona.<br />
La Polveriera doveva essere presi<strong>di</strong>ata fino al tramonto e minata per essere <strong>di</strong>strutta,<br />
perciò Sergio De V<strong>it</strong>is stabiliva una linea <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, appostando delle<br />
squadre sul costone sovrastante <strong>Sangano</strong> e controllando la statale Giaveno-<br />
Orbassano.<br />
Dopo una mattinata trascorsa senza <strong>alla</strong>rmi, alle ore 14… accadeva l’imprevisto!<br />
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