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Annual Report - Anno Accademico 2005/06 - Collegio Einaudi

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C O L L E G I O<br />

u n i v e r s i t a r i o di<br />

T O R I N O Renato <strong>Einaudi</strong><br />

INTERVISTA<br />

A CLAUDIO<br />

MAGRIS<br />

UNITED<br />

COLORS OF<br />

EINAUDI<br />

COLLEGIO<br />

WI-FI<br />

PROGETTO<br />

ACCENTURE<br />

annual report<br />

anno accademico <strong>2005</strong>/20<strong>06</strong>


s o m m a r i o e d i t o r i a l e<br />

4 la parola al presidente 42 ENTI SOSTENITORI<br />

43 PARTNER<br />

5 i l c o l l e g i o i n i t a l i a<br />

6 TORINO 20<strong>06</strong>: XX Giochi Olimpici Invernali<br />

8 Concorso di ammissione <strong>2005</strong>-<strong>06</strong><br />

9 I nostri studenti<br />

10 Provenienza degli studenti<br />

12 Eccellenza degli ospiti del <strong>Collegio</strong><br />

Premi di laurea<br />

14 Posti di studio gratuiti<br />

15 I collaboratori<br />

16 Formazione linguistica a.a. <strong>2005</strong>-<strong>06</strong><br />

Accenture: Corsi di orientamento al lavoro<br />

17 Progetto <strong>Collegio</strong> wi-fi<br />

18 Progetto Seniores-on-line<br />

19 Attività sportive<br />

Gita sulla neve<br />

20 <strong>Einaudi</strong> Live<br />

21 La festa di fine anno<br />

22 Mostra Lavoratori stagionali: i frutti dell’ipocrisia<br />

23 La conferenza dei collegi: Commissione comunicazione<br />

24 V Certamen nazionale fisico-matematico “F. D’ARPA”<br />

25 i l c o l l e g i o n e l m o n d o<br />

26 United Colors of <strong>Einaudi</strong><br />

28 Ospitalità studenti ESCP-EAP, ASP e ISASUT<br />

Viaggi studio<br />

Da New York a Los Angeles<br />

30 Studenti Erasmus in ingresso e in uscita<br />

Un Erasmus in Francia<br />

31 15 de Junio de <strong>2005</strong><br />

adozione a distanza<br />

32 Gita a Barcellona<br />

34 Concorso fotografico “Scatta la gita”<br />

35 s p a z i o a l u m n i<br />

36 Intervista al Professor Claudio Magris<br />

38 Ultimo <strong>Collegio</strong><br />

39 Da un papà<br />

40 A Torino, in <strong>Collegio</strong><br />

41 “Lione” 1998 - “Rosine” 2003<br />

44 convenzioni<br />

45 anticipazioni 20<strong>06</strong>/07<br />

46 gestione <strong>2005</strong><br />

47 amministratori & co<br />

<strong>Annual</strong> report n.4<br />

Redazione e coordinamento<br />

Elena Torretta<br />

Ufficio Attività Culturali<br />

e Relazioni Esterne<br />

Via Maria Vittoria 39<br />

10123 TORINO<br />

info@collegioeinaudi.it<br />

Testi e collaboratori<br />

(in ordine alfabetico):<br />

Ivana Alutto, Saskia Avalle, Paola Bernardi, Marco Bertino,<br />

Marilisa Caligara, Marilena Ceraolo, Adelina Colace, Gabriella<br />

De Nicola, Silvia Di Pilla, Donato Firrao, Mariuccia<br />

Furci, Elena García Pérez, Manuela Grippi, Grazia Isernia,<br />

Michele Lancione, Antonio Lantieri, Claudio Magris, Giorgio<br />

Marsano, Tommaso Martino, Irzio Montermini, Giacomo<br />

Pirelli, Giuseppe Presicce, Nino Saracino, Davide Serra,<br />

Elena Torretta, Stefania Zoppo Binello<br />

Un sentito ringraziamento a tutti i ragazzi che hanno<br />

inviato le loro foto.<br />

Realizzazione grafica e<br />

impaginazione Edizioni AGAMI - Cuneo<br />

Stampa AGAM - Cuneo<br />

report di quest’anno si apre con l’evento<br />

che ha caratterizzato i primi mesi torinesi<br />

L’annual<br />

del 20<strong>06</strong>: i XX Giochi Olimpici Invernali. Le olimpiadi<br />

hanno coinvolto non solo la città, ma tutti coloro che<br />

a Torino hanno vissuto, così come molti dei nostri ragazzi<br />

che hanno trascorso momenti indimenticabili e l’hanno<br />

testimoniato con immagini e parole.<br />

Ciò che invece ha rappresentato una grande novità nella vita<br />

di collegio dell’anno appena trascorso è stata senza dubbio<br />

la presenza di più di cento studenti non italiani, così non<br />

solo Torino è stata invasa da stranieri provenienti da tutto<br />

il mondo, ma anche il <strong>Collegio</strong> è diventato multicolore. All’argomento abbiamo dedicato una sezione<br />

particolare, intitolata United Colors of <strong>Einaudi</strong>, con testimonianze, grafici e foto.<br />

Tra gli articoli tradizionali non mancano i dati sull’eccellenza, sulle provenienze e sulle scelte di studi<br />

dei nostri studenti, oltre ai resoconti sulle principali attività svolte.<br />

Alcuni studenti sono stati coinvolti in prima persona nel raccontarci cosa significhi trascorrere sei<br />

settimane negli States o “fare l’Erasmus” in Francia, oppure cosa si provi a vivere per un semestre<br />

all’<strong>Einaudi</strong> come Erasmus o a presentare sul palco la festa di fine anno.<br />

Lo spazio Alumni raccoglie infine nuove testimonianze di ex ospiti ed in particolare un’esclusiva<br />

intervista al Prof. Claudio Magris, che racconta i suoi anni universitari trascorsi a Torino, in collegio,<br />

e ci confida persino che senza l’esperienza torinese probabilmente non sarebbe diventato uno scrittore.<br />

Invitiamo tutti i nostri ragazzi a leggere con attenzione le parole che il professore ci ha dedicato<br />

ed in particolare il consiglio finale rivolto ai giovani studenti di oggi.<br />

Quest’anno abbiamo festeggiato i settant’anni del <strong>Collegio</strong>: avere una lunga tradizione alle spalle<br />

è sicuramente un buon punto di partenza, ma non basta;<br />

dobbiamo guardare avanti e puntare sempre<br />

di più all’eccellenza nostra e dei nostri<br />

ragazzi, al fine di continuare ad essere un<br />

indispensabile punto di riferimento per gli<br />

studenti meritevoli fuori sede. Attraverso<br />

queste pagine saremo sempre pronti a dare<br />

testimonianza delle attività del nostro ente<br />

e a trasmettere anche all’esterno lo spirito<br />

vitale e dinamico che ci caratterizza.<br />

Buona lettura!<br />

La redazione


l a p a r o l a a l p r e s i d e n t e<br />

<br />

<br />

I L C O L L E G I O<br />

i n i t a l i a<br />

Il <strong>2005</strong>-<strong>06</strong> è stato di nuovo un anno con tantissime<br />

matricole; la riapertura della Sezione San Paolo, avvenuta<br />

a fine agosto <strong>2005</strong>, ci ha ridato infatti la piena disponibilità di<br />

posti letto, così da permetterci un bando di concorso aperto a<br />

tutte le tipologie di studenti. Le 177 matricole ammesse in collegio<br />

hanno rappresentato un ricambio generazionale notevole, che<br />

deve destare sempre particolare attenzione, dal momento che<br />

bisogna fare in modo che i vecchi trasferiscano ai nuovi il giusto<br />

spirito di vita collegiale. In effetti, al di là della goliardia, per<br />

mantenere viva l’anima del collegio è importantissimo che i<br />

giovani apprendano dai più anziani cosa significhi vivere in una<br />

comunità, che richiede rispetto delle regole comuni e capacità di adattamento.<br />

Nonostante fossero tra i migliori studenti delle scuole superiori, abbiamo purtroppo perso per la<br />

strada ben 36 matricole, il che vuol dire che non sono riuscite a raggiungere la media esami richiesta o<br />

a sostenere tutti gli esami per ottenere la conferma del posto.<br />

La camera in collegio bisogna quindi sudarsela e meritarsela e siamo convinti che chi riesce a<br />

mantenere il posto per tutto il percorso di studi affronterà il mondo del lavoro con una marcia in più.<br />

Proprio a sostegno dei migliori laureati abbiamo inaugurato quest’anno, grazie al prezioso contributo<br />

della Famiglia Caligara, un nuovo concorso per l’assegnazione di premi di laurea, uno per le materie<br />

scientifiche e uno per quelle umanistiche. La società Accenture ha inoltre mantenuto attiva la<br />

collaborazione con il <strong>Collegio</strong>, confermando i due posti gratuiti per i migliori studenti della laurea<br />

specialistica in Ingegneria Informatica e Gestionale ed organizzando incontri di orientamento al<br />

lavoro. Sul piano della formazione linguistica sono stati attivati undici corsi di lingua straniera,<br />

che hanno portato i partecipanti alla preparazione degli esami per ottenere le certificazioni<br />

internazionali; sono state inoltre bandite nuovamente venti borse di studio per soggiorni all’estero.<br />

Infine è stato avviato un nuovo interessante progetto denominato Seniores-on-line che vede i nostri<br />

ragazzi impegnati ad insegnare agli over 60 i rudimenti di informatica in un affascinante scambio<br />

“up stream” di conoscenze tra generazioni differenti.<br />

Non sono infine mancati i momenti di aggregazione ufficiali come l’inaugurazione dell’anno<br />

accademico e i festeggiamenti per i 70 anni del collegio, il concerto di dicembre con le band dei nostri<br />

ragazzi e la festa di fine anno nel verde del Parco del Valentino.<br />

Con piacere colgo l’occasione della pubblicazione dell’annual report per ringraziare quanti lavorano<br />

in collegio e per il collegio e per porgere a tutti gli studenti gli auguri di un “Preside-Presidente”<br />

per un anno ricco di successi e di soddisfazioni.<br />

Il Presidente<br />

Prof. Donato Firrao


I L C O L L E G I O i n i t a l i a <br />

I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

TORINO 20<strong>06</strong>: XX<br />

Giochi Olimpici<br />

Invernali<br />

La città di Torino in occasione dei Giochi Olimpici Invernali<br />

si è trasformata: si è rifatta il look, si è vestita a festa ed ha<br />

saputo accogliere nel migliore dei modi la folla di turisti, di<br />

atleti, di organizzatori, ecc. che da tutto il mondo sono giunti<br />

in Piemonte. Non si è trattato solo di assistere alle gare,<br />

ma anche e soprattutto di venire a contatto con un’atmosfera<br />

magica di gioia e condivisione che ha contagiato tutta<br />

la città. Così anche moltissimi nostri studenti sono stati<br />

coinvolti nel progetto dei volontari Noi20<strong>06</strong> e qualcuno è<br />

anche riuscito a fare il tedoforo!<br />

Un tedoforo non udente, studente<br />

del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>, porta la fiaccola<br />

delle Paralimpiadi - Torino, 8 marzo 20<strong>06</strong><br />

Frequento il primo anno del corso di laurea specialistica in<br />

Rappresentazione Audiovisiva Multimediale (RAM), dopo aver<br />

conseguito la laurea triennale del corso di multimedialità, cinema<br />

e teatro (MultiDams) all’Università di Torino. Sono un<br />

non udente oralista, cioè riesco a leggere le<br />

labbra ed a parlare con gli udenti, anche se<br />

non pronuncio bene tutte le parole.<br />

Ho avuto l’onore di portare la fiamma paralimpica<br />

per le vie di Torino, nel pomeriggio<br />

dell’8 marzo 20<strong>06</strong>, durante la prima<br />

giornata del viaggio della fiaccola paralimpica,<br />

che poi è continuato nei due giorni<br />

successivi, fino all’accensione della grande<br />

fiamma nello Stadio Grande Torino.<br />

Ero molto emozionato di partecipare alla staffetta dei tedofori.<br />

Fino ad allora avevo praticato delle attività del CUS e del<br />

CUSI rispettivamente a livello regionale e nazionale, ma adesso<br />

si trattava di un evento internazionale!<br />

Io, studente universitario affetto da sordità, chiamato a rappresentare<br />

il CUS Torino ed il suo Progetto Disabili, sono stato<br />

accolto davanti al municipio di Torino con grande simpatia<br />

dagli organizzatori e dal gruppo dei tedofori al pomeriggio.<br />

Nell’attesa dell’inizio del percorso della fiamma olimpica,<br />

inaugurato dal primo tedoforo, il sindaco Sergio Chiamparino,<br />

mi sono riunito a dei tedofori, simpatici, sportivi e pronti<br />

a portare la fiaccola.<br />

Siamo saliti nel bus speciale che ci ha portati lungo le vie di<br />

Torino per prendere posizione nei punti prefissati, dai quali<br />

avremmo portato la fiaccola per un tratto del percorso. Ognuno<br />

di noi è sceso ed ha portato la fiaccola fra gli applausi del<br />

pubblico ed i flash dei fotografi. Provavamo tutti una grande<br />

gioia in questo momento eccezionale, unico nella nostra<br />

vita! Anche se forse non parteciperemo alle gare paralimpiche,<br />

la nostra partecipazione come tedofori è servita a dimostrare<br />

al grande pubblico che abbiamo una grande passione<br />

e volontà di praticare uno sport.<br />

Verso le 19.10 il mio turno: ho portato la fiaccola in Via San<br />

Secondo, dopo aver ricevuto la fiamma all’altezza di Via Pastrengo<br />

dall’assessore alla Montagna della Regione Piemon-<br />

te, Bruna Sibilleda, fino a Via Montevecchio, dove la consegnavo<br />

ad un altro sportivo diversamente abile.<br />

Mentre portavo la torcia, ricevevo innumerevoli applausi, saluti<br />

e complimenti dal pubblico. In quel momento ero consapevole<br />

del significato della fiamma, considerata come un simbolo<br />

di pace, fratellanza e integrazione tra persone diversamente<br />

abili e persone normali. Poi sono salito su un secondo<br />

bus speciale, mentre continuavano gli applausi ed io salutavo<br />

dalla finestra del bus.<br />

Alla fine del percorso della fiaccola olimpica c’è stato un aperitivo<br />

serale e ho salutato il Presidente della Regione Piemonte,<br />

Mercedes Bresso, che sorrideva e parlava con noi diversamente<br />

abili sulle nostre attività sportive, dimostrandoci la sua<br />

sensibilità verso i nostri problemi dovuti alle varie disabilità.<br />

In quel momento il pubblico voleva parlare con me e altri tedofori<br />

come lei e ci chiedeva un autografo. Ho accettato volentieri<br />

di firmare degli autografi per la prima volta e in quel<br />

momento stavo ottenendo la notorietà di farmi riconoscere<br />

come sportivo non udente del CUS.<br />

Sono diventato sordo a 3 anni. Questo problema di udito non<br />

mi ha però impedito di coltivare la mia passione per lo sci da<br />

fondo e altri sport come la pallavolo e di creare occasioni di<br />

interazione con gli udenti.<br />

Giacomo Pirelli<br />

La gioia<br />

di esserci stato…<br />

…e la felicità<br />

per un ricordo<br />

unico e speciale.<br />

Alberto Abbà<br />

Sezione Po<br />

1995-99


I L C O L L E G I O i n i t a l i a <br />

I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

Concorso<br />

di ammissione<br />

<strong>2005</strong>-<strong>06</strong><br />

Con la riapertura della Sezione San Paolo, avvenuta a fine<br />

agosto <strong>2005</strong>, il <strong>Collegio</strong> ha potuto mettere a concorso per<br />

l’a.a. <strong>2005</strong>-<strong>06</strong> un ingente numero di posti ed è stato possibile<br />

diversificare la tipologia dei nuovi studenti. L’anno<br />

precedente infatti erano entrate soltanto matricole, mentre<br />

quest’anno sono state effettuate 312 ammissioni così<br />

suddivise:<br />

- 177 matricole<br />

- 78 già immatricolati di 1° livello o a corsi a ciclo unico<br />

- 41 iscritti a lauree specialistiche, di cui 25 al primo anno<br />

e 16 al secondo<br />

- 14 post laurea, di cui 10 dottorandi e 4 iscritti a corsi di<br />

specializzazione<br />

Le domande sono state suddivise, in base all’Indicatore della<br />

Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare,<br />

nelle sei fasce di contribuzione corrispondenti a sei graduatorie,<br />

ognuna delle quali è stata basata sul merito scolastico<br />

e, in caso di parità di merito, sulla situazione economica<br />

più bassa. La retta annuale minima è stata di € 1.410,<br />

la massima di € 3.643.<br />

Sono inoltre entrati in <strong>Collegio</strong> con posti riservati, extra concorso,<br />

su convenzione:<br />

- 20 studenti dell’ESMI (European School of Management)<br />

- 20 studenti dell’ASP (Alta Scuola Politecnica)<br />

- 5 studenti dell’ISASUT (International School of Advanced<br />

Studies University of Turin)<br />

- 21 Erasmus<br />

Da segnalare l’alta percentuale di studenti stranieri (10%),<br />

la cui presenza ha arricchito la comunità collegiale di quel<br />

valore aggiunto derivante dalla convivenza di culture e stili<br />

di vita differenti.<br />

I nostri<br />

studenti<br />

Il Politecnico di Torino risulta essere sempre di più<br />

un polo di forte attrazione per gli studenti italiani<br />

e questo si riflette anche sulla popolazione del <strong>Collegio</strong>.<br />

Negli ultimi anni infatti, così come raffigurato<br />

nel grafico, il numero degli studenti iscritti al Politecnico<br />

è stato in costante crescita; in contrapposizione<br />

gli iscritti all’Università presenti in collegio<br />

continuano a diminuire. Il numero degli iscritti ammessi<br />

in collegio rispecchia in percentuale anche il<br />

numero delle domande di ammissione in collegio,<br />

a conferma che è proprio il Politecnico ad attirare<br />

maggiormente gli studenti fuorisede.<br />

Nello specifico gli studenti che si iscrivono al Politecnico<br />

frequentano al 92% le Facoltà di Ingegneria<br />

ed in particolare la I Facoltà (57%), seguita dalla<br />

III (28%) e dalla IV (7%). Il corso di laurea con più<br />

iscritti è quello di Ingegneria Aerospaziale (13%), a<br />

cui seguono Ingegneria Informatica (11%) e Meccanica<br />

(10%).<br />

I ragazzi che scelgono l’Università si distribuiscono<br />

su tutte le facoltà con preferenza per Scienze MFN<br />

(20%) e Lettere (17%), seguite da Scienze Politiche<br />

(13%) e da Medicina, che con l’11% ha perso ben 7<br />

punti di percentuale rispetto all’anno passato.


I L C O L L E G I O i n i t a l i a 10 11 I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

Provenienza degli<br />

studenti<br />

Nel <strong>2005</strong>-<strong>06</strong> tutte le regioni d’Italia erano presenti in collegio!<br />

Le regioni “storiche” che rappresentano da sempre i principali<br />

bacini d’utenza, si confermano essere la Puglia con<br />

237 studenti, che da tre anni ha ormai superato il Piemonte<br />

(192 presenze), le isole (Sicilia, 56, e Sardegna, 53, in costante<br />

crescita) e la Calabria (41); seguono a distanza la Liguria<br />

con 20 ragazzi, la Basilicata (15), la Campania (13) e<br />

l’Abruzzo (12). Stabili, a poco meno di una decina, il numero<br />

di studenti provenienti dalla Valle d’Aosta (9) e dalla<br />

Lombardia (7), subito seguite da Marche (6) e Lazio (6), che<br />

quest’anno ha triplicato gli studenti.<br />

Le altre regioni sono rappresentate da due soli ragazzi ciascuna,<br />

ma è significativo segnalare che abbiamo avuto<br />

presenze anche dall’Emilia Romagna, dalla Toscana e dall’Umbria,<br />

che da più di un lustro erano quasi scomparse<br />

dal collegio.<br />

Molto alto è stato il numero di studenti stranieri (il 10% delle<br />

presenze), tanto che abbiamo dedicato all’argomento un<br />

apposito articolo nella sezione Il <strong>Collegio</strong> nel Mondo dal titolo<br />

United Colors of <strong>Einaudi</strong>.<br />

192<br />

RIPARTIZIONE<br />

DEGLI STUDENTI ITALIANI<br />

PER REGIONE DI PROVENIENZA<br />

a.a. <strong>2005</strong>-<strong>06</strong><br />

53<br />

41<br />

237<br />

56


I L C O L L E G I O i n i t a l i a 12 13 I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

Premi di laurea<br />

A sostegno dell’eccellenza dei nostri studenti e per premiare<br />

la qualità di alcuni percorsi di studio, il <strong>Collegio</strong> assegna<br />

annualmente, grazie al prezioso contributo di privati, dei<br />

premi per le migliori tesi di laurea.<br />

“FAMIGLIA CALIGARA”<br />

Per volontà della sig.ra Marilisa Caligara di ricordare il caro<br />

marito Franco, ospite del collegio negli anni ‘50, sono stati<br />

assegnati per l’a.a. <strong>2005</strong>-<strong>06</strong> due premi di laurea dell’importo<br />

di € 2.000 cad., uno per laureati in materie umanistiche<br />

e uno per laureati in materie scientifiche. I vincitori<br />

sono stati per l’ambito umanistico Silvia OPPEZZO, laureatasi<br />

in Lettere con la tesi ‘Miti, riti, feste di Demetra e di Dioniso<br />

all’origine della poesia giambica’<br />

e per l’ambito scientifico Alessandro<br />

ZOCCO per la tesi di Fisica su ‘Leggi<br />

Eccellenza degli<br />

ospiti del <strong>Collegio</strong><br />

Gli anni passati ci siamo soffermati sulla qualità dei nostri<br />

studenti in ingresso ed in uscita, sottolineando che entrano<br />

nelle nostre sezioni i migliori studenti delle scuole<br />

superiori d’Italia ed escono dal collegio i migliori<br />

laureati fuorisede degli atenei torinesi.<br />

Quest’anno 138 matricole sono entrate in collegio<br />

con il punteggio di diploma di 100/100 e la media<br />

generale tra tutte le matricole, in totale 177 studenti,<br />

è stata di 98/100.<br />

Gli studenti laureatisi all’Università hanno confermato<br />

la brillante media del voto di laurea di<br />

108/110 con il 67% di 110/110 (di cui l’80% con lode),<br />

mentre gli studenti del Politecnico hanno confermato<br />

la media del 1<strong>06</strong>/110.<br />

Quest’anno abbiamo voluto inoltre approfondire<br />

la qualità in itinere del percorso di studi dei nostri<br />

ospiti e abbiamo ottenuto dei dati veramente<br />

confortanti.<br />

Per mantenere il posto in collegio da un anno all’altro<br />

è necessaria la media del 24/30 e sostenere<br />

un determinato numero di esami, ma quasi la metà<br />

dei nostri ospiti confermati, ben 259 studenti, ha la<br />

media generale, complessiva di tutti gli esami sostenuti<br />

(non solo quelli richiesti per la conferma del posto<br />

di studio), uguale o superiore a 27/30.<br />

Tutto ciò a ulteriore conferma che vivere in collegio è un<br />

continuo stimolo al raggiungimento della laurea in tempi<br />

rapidi e con i migliori risultati.<br />

di scala per tassi di riconnessione in plasmi non collisionali’;<br />

entrambi i vincitori si sono laureati in corso e con il massimo<br />

dei voti.<br />

“MARGHERITA E ANTONIO POLETTO”<br />

Grazie al fondo istituito nel 2000 dalla Sig.ra Teresa Peretti al<br />

fine di onorare la memoria della figlia e del genero, prematuramente<br />

scomparsi, per il sesto anno consecutivo il <strong>Collegio</strong><br />

ha assegnato due premi di laurea da € 2.000 cad. in Medicina<br />

e facoltà affini per studenti del collegio.<br />

L’edizione 20<strong>06</strong> ha premiato Anna MACAGNO, laureatasi in<br />

Biologia con la tesi ‘La dinamica di popolazione, i parametri<br />

demografici e i movimenti di Libellula fulva’, e Daniele<br />

SIMONDI, laureatosi in Medicina con la tesi ‘Utilizzo della<br />

leucocitoaferesi selettiva nella cura delle malattie infiammatorie<br />

croniche dell’intestino, refrattarie alla comune terapia<br />

farmacologia’. Entrambi i vincitori<br />

si sono laureati in corso e con<br />

il massimo dei voti.<br />

LAUREATI E LAUREANDI <strong>2005</strong>-<strong>06</strong><br />

Sono settanta gli studenti che durante l’anno hanno lasciato il collegio al termine del loro percorso di studio per tuffarsi<br />

nel mondo del lavoro freschi di conoscenze accademiche e carichi di entusiasmo. Molti di loro hanno raggiunto la<br />

laurea con il massimo dei voti, pochi altri stanno portando a conclusione gli ultimi esami e la tesi.<br />

A tutti quanti rivolgiamo il nostro in bocca al lupo per un futuro ricco di soddisfazioni!<br />

Stefano Aires Ingegneria Biomedica, Roberto Allamandola Ingegneria della Protezione e del Territorio, Francesco Arnesano Ingegneria Civile, Rocco Arpa Ingegneria<br />

Aerospaziale, Serena Bagnale Cooperazione, Sviluppo, Mercati Transnazionali, Antonio Barbera Ingegneria Energetica, Alessia Barberis Pinlung Ingegneria<br />

Edile, Matteo Beardo Ingegneria delle Telecomunicazioni, Elena Anna Beltritti Fisica, Marco Bertino Comunicazione per le Istituzioni e le Imprese,<br />

Marta Borri Fisica, Robert Bredy Ingegneria Informatica, Angelo Bruni Ingegneria Chimica, Lorenzo Busciglio Filosofia e Storia delle Idee, Dario Cacciatore<br />

Ingegneria Gestionale, Vincenzo Calò Fisica delle Interazioni Fondamentali, Alessandro Angelo Castellucci Ingegneria Biomedica, Francesco Castorina Ingegneria<br />

dell’autoveicolo, Giuseppe Matteo Cera Ingegneria Meccanica, Vincenzo<br />

Coluccia Ingegneria Edile, Jeremie Cornut Relazioni Internazionali e Tutela<br />

dei Diritti Umani, Ivan Flaminio Cozza Ingegneria Aerospaziale, Marco Crepaldi<br />

Ingegneria Elettronica, Giovanni Cusinu Ingegneria Elettronica, Paolo Cusinu<br />

Ingegneria Elettronica, Lorena Di Lisio Biotecnologie Molecolari, Diego Dovico<br />

Ingegneria Biomedica, Alessandro Duminuco Ingegneria Informatica, Diego<br />

Ferrero Ingegneria Informatica, Nadia Garino Metodologie Chimiche Avanzate,<br />

Chiara Giacobini Scienze della Formazione Primaria, Michela Gobbo Programmazione<br />

e Gestione Servizi Educativi e Formativi, Santina Ignaccolo Ingegneria<br />

dell’autoveicolo, Matteo Impagliazzo Ingegneria dell’autoveicolo, Domenico<br />

Irilli Ingegneria Informatica, Grazia Lina Isernia Rappresentazione Audiovisiva<br />

e Multimediale, Fabrizio Lolli Ingegneria Elettronica, Anna Lorenza Maria<br />

Macagno Conservazione e Biodiversità Animale, Pietro Maggiolini Ingegneria<br />

Meccanica, Cristina Marchetto Medicina e Chirurgia, Gianpaolo Martina Ingegneria<br />

Meccanica, Antonio Fedele Martina Ingegneria delle Telecomunicazioni,<br />

Filippo Mauri Medicina e Chirurgia, Christian Misuraca Ingegneria Biomedica,<br />

Pietro Nali Ingegneria Aerospaziale, Silvia Oppezzo Filologia e Letterature<br />

dell’antichità, Marco Patruno Ingegneria dell’autoveicolo, Silvia Pellerino Ingegneria<br />

Chimica, Dario Piga Ingegneria Gestionale, Gianni Pippia Ingegneria Aerospaziale,<br />

Francesco Piras Ingegneria Elettrica, Nazzario Pizzarelli Ingegneria<br />

Meccanica, Chiara Poli Scienze della Formazione Primaria, Laura Porceddu Ingegneria<br />

dei Materiali, Antonio Potenza Ingegneria Edile, Elisa Prestia Architettura,<br />

Marco Quattrocchi Ingegneria Informatica, Federica Ramero Economia e<br />

Diritto dell’impresa, Laura Rinaldi Ingegneria Chimica, Marina Russo Ingegneria<br />

Gestionale, Daniele Sabetta Ingegneria Informatica, Fiora Salis Filosofia, Francesco<br />

Secondino Ingegneria Elettrica, Marco Serrao Ingegneria della Protezione<br />

del Territorio, Giuseppe Lucio Sorrentino Design del Prodotto Ecocompatibile,<br />

Alessandro Tondo Ingegneria Elettronica, Chiara Stella Troisi Ingegneria Biomedica,<br />

Andrea Valenti Ingegneria Informatica, Fabio Vassallo Ingegneria Biomedica,<br />

Alessandro Zocco Fisica delle Interazioni Fondamentali.<br />

In occasione dell’istituzione dei due Premi di Laurea in ricordo di<br />

mio marito, Franco Caligara, vorrei spiegarne sia la motivazione<br />

che il criterio di scelta nell’assegnazione.<br />

Franco aveva vissuto al <strong>Collegio</strong> Universitario di Via Bernardino Galliari<br />

tutti gli anni dell’Università, e sottolineava con riconoscenza l’importanza<br />

che questo ambiente e le frequentazioni allacciate avevano avuto sulla<br />

sua vita, non solo di lavoro, come notevole impulso formativo. Io ricordavo<br />

con partecipe commozione i pomeriggi passati qui a preparare con<br />

Franco gli esami. Questo il legame che ci univa entrambi al <strong>Collegio</strong>.<br />

Per quanto riguarda la scelta di assegnazione, Franco ed io, pur iscritti a<br />

Chimica, provenivamo da due buoni licei classici di provincia, nei quali<br />

ci eravamo appassionati con successo agli studi umanistici, campo che abbiamo continuato a coltivare tutta la vita.<br />

Abbiamo quindi cercato di abbattere steccati, di stimolare contatti e incroci fra i diversi interessi culturali, convinti che la<br />

cultura non deve essere solo specialistica, per non ridursi a fredda erudizione.<br />

Marilisa Caligara


I L C O L L E G I O i n i t a l i a 14 15 I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

Posti di studio<br />

gratuiti<br />

Al fine di sostenere e incentivare ulteriormente la qualità dei<br />

propri studenti, il <strong>Collegio</strong> bandisce ogni anno un concorso<br />

destinato all’assegnazione di posti di studio gratuiti a rimborso<br />

totale della retta. L’assegnazione delle borse di studio<br />

avviene esclusivamente secondo criteri meritocratici, indipendentemente<br />

dal reddito, e i posti sono assegnati a partire<br />

dal secondo anno di permanenza in collegio.<br />

Per l’anno <strong>2005</strong>-<strong>06</strong> sono stati assegnati n. 22 posti gratuiti,<br />

10 istituiti dal <strong>Collegio</strong>, 6 dalla Famiglia Caligara in ricordo<br />

del prof. De Paolini, 4 dal Comune di Torino e 2 dalla Società<br />

Accenture, questi ultimi riservati ai nostri migliori studenti<br />

frequentanti i corsi di laurea specialistica di Ingegneria<br />

Gestionale e Ingegneria Informatica. Tra i vincitori la media<br />

esami per la conferma del posto in collegio è stata anche<br />

quest’anno pari a 30/30.<br />

Vincitore <strong>Anno</strong> Corso Di Laurea Titolo posto<br />

Federico Garau 2° LS Ing. Informatica ACCENTURE<br />

Giada Grimaldi 2° LS Ing. Informatica ACCENTURE<br />

Federica Cagnotto 4° Accademia Belle Arti COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Enrico Delogu 2° Ing. dell’autoveicolo COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Alessio Francioso 2° Ing. Edile COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Matteo Gorgoglione 3° Ing. Telecomunicazioni COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Remigio Lanubile 2° Ing. Elettronica COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Francesco Malandrino 3° Ing. Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Paolo Pantaleo 2° LS Ing. Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Federico Penna 1° LS Ing. Telecomunicazioni COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Marco Tedde 1°LS Ing. Meccatronica COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Antonio Trifilò 3° Ing. Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Luca Barra 1° LS Comunicazione Multimediale COMUNE DI TORINO<br />

Maristella La Manna 2° Scienze Mediazione Linguistica COMUNE DI TORINO<br />

Dario Piga 2°LS Ing. Gestionale COMUNE DI TORINO<br />

Arianna Santero 2° LS Sociologia COMUNE DI TORINO<br />

Vincenzo Calò 2° LS Fisica delle Interazioni Fondamentali PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Daniele Candela 2° LS Fisica delle Interazioni Fondamentali PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Matteo Delfino 1° LS Fisica delle Interazioni Fondamentali PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Federica Osson 3° Ing. Ambiente E Territorio PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Simone Racca 3° Matematica PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Diego Tonelli 2° Ing. Aerospaziale PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

SISTEMISTI<br />

DI SEZIONE<br />

Giuseppe Barbagallo<br />

Stefano Ferrari<br />

Antonio Martina<br />

Michele Morelli<br />

Paolo Pantaleo<br />

Stefano Reho<br />

BIBLIOTECARI<br />

Luca Barra<br />

Marco Coratella<br />

Lorena Di Lisio<br />

Biagio Nigro<br />

Daniele Sabetta<br />

Fiora Salis<br />

Giuseppe Sorrentino<br />

Chiara Troisi<br />

DOCENTI<br />

PROGETTO<br />

SENIORES<br />

Francesco Ambusto<br />

Carmine Corbisiero<br />

Lucia Molino<br />

Michele Pacifico<br />

Giuseppe Rizzo<br />

Marco Vittori<br />

CUSTODI<br />

Letizia Aloisio<br />

Francesco Ambusto<br />

Silvia Andreacchio<br />

Francesco Arnesano<br />

Antonio Arpaia<br />

Emanuele Barardi<br />

Iride Barbano<br />

Alessandro Basile<br />

Giulia Battistolo<br />

Roberto Bellanca<br />

Cristina Beltrami<br />

Emanuele Bernardi<br />

Marco Bertino<br />

Silvano Bini<br />

Tindaro Biondo<br />

Antonella Cacciotto<br />

Federica Cagnotto<br />

Valerio Calò<br />

Gianvincenzo Caputo<br />

Luca Capuzzo<br />

Orazio Caramia<br />

Rocco Carbone<br />

Andrea Carosello<br />

Alessandro Castellucci<br />

Anna Cau<br />

Giuseppe Cera<br />

Elisabetta Chirivì<br />

Ludovica Colella<br />

Vincenzo Coluccia<br />

Emmanuele Contini<br />

Carlo Coppola<br />

Catherine Costaggiu<br />

Clemente Costantinopoli<br />

Salvatore D’Amico<br />

Antonino Davolos<br />

Andrea De Mauro<br />

Clara De Simone<br />

Maria De Stefano<br />

Maria Di Paola<br />

Salvatore Donato<br />

Diego Dovico<br />

Paolo Epicoco<br />

Luisa Faienza<br />

Alberto Federici<br />

Stefano Ferrari<br />

Francesca Ferrero<br />

Daniela Ferrero<br />

Gabriele Festuccia<br />

Alberto Filosi<br />

Gianpaolo Fracchiolla<br />

Francesco Fumarola<br />

Federica Furcas<br />

Giuseppe Gambino<br />

Azzurra Grassi<br />

Giada Grimaldi<br />

Manuela Grippi<br />

Luca Guerra<br />

Maria Antonella La Terra<br />

Michele Lancione<br />

Giovanni Leuzzi<br />

I collaboratori<br />

È ormai una consuetudine per il <strong>Collegio</strong> avvalersi degli studenti<br />

per lo svolgimento di alcune mansioni all’interno dell’organizzazione<br />

dell’ente. Ci fa piacere cogliere l’occasione<br />

per ricordarli e ringraziarli per il lavoro svolto, sotto l’attenta<br />

sorveglianza dei responsabili dei vari settori, poiché hanno<br />

rappresentato anche quest’anno un valido supporto all’attività<br />

del <strong>Collegio</strong>.<br />

Scelti tra i migliori studenti degli ultimi anni, sono stati impegnati<br />

nelle funzioni di bibliotecari presso la biblioteca di<br />

Via Maria Vittoria e di Via Bobbio, di custodi nelle ore serali<br />

e nei giorni festivi, e in specifiche mansioni del settore informatico.<br />

Segnaliamo inoltre i partecipanti, in qualità di<br />

docenti, al progetto Seniores-on-line.<br />

Saulo Lo Bartolo<br />

Francesco Lo Presti<br />

Francesco Longo<br />

Pietro Maggiolini<br />

Marcello Manca<br />

Gianpaolo Martina<br />

Tommaso Martino<br />

Sonia Molinaro<br />

Carla Morano<br />

Elisa Morici<br />

Francesca Moro<br />

Gabriele Murgia<br />

Roberta Napolitano<br />

Deianira Napoli<br />

Stefano Oliva<br />

Andrea Panico<br />

Massimo Perotto<br />

Paolo Perrone<br />

Maria Petracca<br />

Marco Petrolo<br />

Maria Grazia Picciarelli<br />

Dario Piga<br />

Gianni Pippia<br />

Francesco Piras<br />

Nazzario Pizzarelli<br />

Elisa Prestia<br />

Serena Quarta<br />

Germana Regis<br />

Marina Russo<br />

Mattia Salamanca Orrego<br />

Pietro Santoro<br />

Angelo Scucchia<br />

Francesco Secondino<br />

Giuseppe Solazzo<br />

Luca Sossella<br />

Simona Specchia<br />

Rossella Stano<br />

Celestino Stomeo<br />

Fiorenza Succu<br />

Irene Tinnirello<br />

Riccardo Tola<br />

Sebastiano Tornesello<br />

Chiara Totaro<br />

Maria Diletta Traldi<br />

Valeria Tursi<br />

Emanuele Valenti<br />

Mattia Valenti<br />

Fabio Vassallo<br />

Carmelo Velardo<br />

Emanuele Vella<br />

Camillo Villani<br />

Angela Vivoli<br />

Carlo Vizzi<br />

Gabriele Zara


I L C O L L E G I O i n i t a l i a 16 17 I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

Formazione linguistica<br />

a.a. <strong>2005</strong>-<strong>06</strong><br />

Il <strong>Collegio</strong> propone ormai da anni una serie di corsi integrativi e complementari al regolare percorso di studi universitari. In<br />

questi anni si è sviluppato principalmente l’ambito della formazione linguistica, dando la possibilità a molti studenti del collegio,<br />

e non, di frequentare corsi di formazione con insegnanti madrelingua e di conseguire le certificazioni riconosciute a livello<br />

internazionale. Inoltre il <strong>Collegio</strong> bandisce annualmente una ventina di borse di studio che vengono assegnate ai migliori<br />

studenti degli ultimi anni per frequentare un corso di perfezionamento linguistico all’estero.<br />

Progetto<br />

<strong>Collegio</strong> wi-fi<br />

Le biblioteche, il giardino di Via Galliari,<br />

le nuove terrazze di Via Bobbio, le sale<br />

lettura, sono spazi in cui gli studenti da<br />

sempre si incontrano, leggono, studiano,<br />

lavorano, ecc., dal novembre del <strong>2005</strong><br />

in quasi tutti gli spazi comuni è anche<br />

possibile navigare in Internet, grazie<br />

alla neonata rete wi-fi realizzata<br />

in tutte le cinque sezioni.<br />

Con il nuovo progetto COLLEGIO WI-FI, realizzato grazie al generoso<br />

contributo della Famiglia Caligara, queste aree sono<br />

state coperte da una rete wireless di facile accesso, che non<br />

richiede una speciale configurazione da parte dell’utente e<br />

che supporta tutte le schede wifi disponibili sul mercato o<br />

integrate nei moderni pc portatili: Plug n’Play, si accende<br />

il pc portatile, si apre il browser, si scrive la password e la<br />

navigazione è attiva.<br />

La rete è distribuita su aree specifiche, il cui canale radio<br />

è gestito in modo centralizzato, così da permettere di configurare<br />

una copertura uniforme, che consente il roaming<br />

ed evita la perdita di collegamento durante gli spostamenti<br />

e permette anche di localizzare geograficamente eventuali<br />

sistemi che interferiscano con l’adeguato funzionamento<br />

della rete.<br />

È un progetto che considera la maggior parte degli aspetti<br />

fondamentali di una rete wireless di ultima generazione:<br />

sicurezza, gestione a tutti i livelli, alta disponibilità e affidabilità.<br />

Tutto questo insieme ad un’infrastruttura di autenticazione<br />

ed autorizzazione robusta, che centralizza la gestione<br />

dell’accesso alla rete e si integra all’infrastruttura di<br />

autenticazione sicura esistente.<br />

Per il momento il servizio è rivolto agli studenti interni, ma<br />

la rete è già predisposta per l’apertura verso il mondo esterno<br />

ed in particolare verso il mondo accademico grazie al<br />

meccanismo della cross-authentication, mediante la quale<br />

un qualsiasi studente o docente del Politecnico o dell’Università<br />

potrà accedere ad Internet, utilizzando la rete del<br />

<strong>Collegio</strong>, con le caratteristiche di accesso dell’ateneo di appartenenza<br />

senza chiedere la creazione di un nuovo utente<br />

al collegio.<br />

R e t e W i r e l e s s<br />

Accenture<br />

Corsi di orientamento<br />

al lavoro<br />

Nel marzo 20<strong>06</strong> si è svolta la prima edizione del Corso di<br />

Orientamento al Lavoro per gli studenti del <strong>Collegio</strong>. Il<br />

corso è stato organizzato in collaborazione con Accenture,<br />

azienda leader nel settore della consulenza, dei servizi<br />

tecnologici e dell’outsourcing, che ha messo a disposizione<br />

i propri professionisti di selezione del personale per<br />

una serie di incontri finalizzati ad un inserimento vincente<br />

nel mondo del lavoro.<br />

Il corso è stata un’ulteriore occasione per approfondire il<br />

rapporto di collaborazione, iniziato nella primavera <strong>2005</strong>,<br />

tra il <strong>Collegio</strong> e l’Accenture. Tale collaborazione è nata con<br />

il duplice scopo da un lato di avvicinare il mondo del <strong>Collegio</strong><br />

e i suoi studenti eccellenti ad<br />

una realtà lavorativa dinamica e stimolante,<br />

dall’altro di promuovere il<br />

nome di Accenture in un contesto accademico<br />

di elevata qualità, interessante<br />

bacino per la scoperta di nuovi<br />

talenti.<br />

Durante gli incontri, che si sono svolti nella Sala Multimediale<br />

“Fabiana D’Arpa” della sezione Crocetta, le professioniste<br />

di selezione dell’Accenture hanno trattato principalmente<br />

le seguenti tematiche:<br />

- i principali canali di reclutamento di lavoro;<br />

- le tipologie di colloquio;<br />

- la preparazione del curriculum vitae e delle lettere di<br />

presentazione.<br />

Inoltre gli esperti dell’Accenture hanno simulato concretamente<br />

un colloquio di lavoro e hanno corretto “in diretta”<br />

alcuni curricula (tra cui quello del prof. Firrao, Presidente<br />

del <strong>Collegio</strong>!).<br />

Il corso ha permesso agli studenti di venire in contatto con<br />

aspetti della realtà lavorativa estremamente concreti e pratici<br />

e ha mostrato loro i meccanismi che sottostanno ai processi<br />

di selezione del personale, ai quali si dovranno sottoporre<br />

quando dovranno affrontare il mondo del lavoro.<br />

L’obiettivo finale del corso è stato quello di conoscere e<br />

di mettere in pratica alcuni utili strumenti<br />

per affrontare con successo il<br />

primo step della vita lavorativa.<br />

Visti i risultati dell’iniziativa, il corso<br />

verrà riproposto in due edizioni durante<br />

il prossimo anno accademico.


I L C O L L E G I O i n i t a l i a 18 19 I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

Progetto<br />

Seniores-on-line<br />

Durante l’a.a. <strong>2005</strong>/<strong>06</strong> il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e l’Associazione<br />

3ndy hanno avviato il Progetto Seniores-on-line, volto all’alfabetizzazione<br />

informatica degli over 60.<br />

Lo scopo del progetto è duplice:<br />

1. offrire ai partecipanti gli strumenti per superare il cosiddetto<br />

“digital divide” o “ignoranza informatica” che per<br />

ragioni generazionali coinvolge la popolazione meno giovane;<br />

2. permettere agli over 60 di affrontare meglio i problemi<br />

della vita pratica attraverso l’uso di internet e di condividere<br />

con gli altri i propri hobbies, al fine di creare una comunità<br />

di interessi condivisi.<br />

La particolarità del progetto è principalmente la tipologia dei<br />

docenti: in una significativa inversione di ruoli ‘i professori’<br />

che trasmettono conoscenze e capacità operative ai partecipanti<br />

sono i giovani ospiti del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>, studenti del<br />

Politecnico di Torino. Altra<br />

particolarità è la possibilità<br />

di assistenza post<br />

corso, telefonica o domiciliare,<br />

a cura degli studenti<br />

- docenti.<br />

Il progetto ha visto la<br />

realizzazione di un primo<br />

corso base nel mese<br />

di giugno, composto da sei moduli articolati in una lezione<br />

teorica e in una esercitazione pratica, per un totale di trenta<br />

ore. Il corso base è stato necessario per verificare i contenuti,<br />

le metodologie di insegnamento e gli aspetti organizzativi<br />

del corso.<br />

Per questa prima edizione il corso è stato interamente sponsorizzato<br />

dal <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>, che ha messo gratuitamente<br />

a disposizione la Sala Multimediale della Sezione Crocetta,<br />

i pc per i docenti e i discenti, nonché i servizi degli Uffici Attività<br />

Culturali (organizzazione e supervisione) e Contabilità<br />

(contratti per docenti, aspetti contabili).<br />

Dopo la prima sperimentazione, sono in programma altre<br />

due edizioni dei corsi, che si svolgeranno nei mesi di ottobre<br />

e novembre 20<strong>06</strong>. In queste due edizioni sono previsti<br />

nuovamente sei moduli.<br />

Ciascuno dei sei moduli prevede due sessioni della durata<br />

di due ore e mezza: la prima di natura prevalentemente<br />

teorica, finalizzata a trasmettere le conoscenze di base;<br />

la seconda di natura più pratica, finalizzata a far acquisire<br />

le abilità funzionali.<br />

Il modulo 1 è destinato a coloro che sono completamente<br />

a digiuno di informatica e si trovano a mettere<br />

per la prima volta le mani sulla tastiera di<br />

un computer.<br />

I moduli 2 e 3 sono specificamente destinati a<br />

coloro che hanno già avuto modo di utilizzare<br />

il personal computer, ma desiderano ripassare<br />

i “fondamentali”, oltre a voler approfondire<br />

il fenomeno “internet”.<br />

Infine i moduli 4, 5 e 6 sono rivolti a coloro che<br />

sanno in via teorica cosa sia internet, ma che<br />

desiderano applicarsi praticamente, soprattutto<br />

nell’utilizzo della posta elettronica.<br />

La prima edizione del corso ha avuto un notevole<br />

successo grazie al grande entusiasmo dei<br />

partecipanti e dei docenti; questi ultimi hanno<br />

avuto modo di fare una interessantissima<br />

esperienza formativa extra curriculare, retribuita,<br />

che tornerà loro utile in un domani lavorativo.<br />

Sperando che le prossime edizioni suscitino<br />

lo stesso, se non maggiore, successo, cogliamo<br />

l’occasione per ringraziare i docenti della prima<br />

edizione: Ambusto Francesco (2° anno Laurea<br />

Specialistica Ingegneria Meccatronica), Corbisiero<br />

Carmine (3° anno Laurea Triennale Ingegneria<br />

Elettronica), Molino Lucia (3° anno<br />

Laurea Triennale Ingegneria del Cinema e dei<br />

mezzi di comunicazione), Pacifico Michele (3°<br />

anno Laurea Triennale Nanotecnologie per ICT),<br />

Rizzo Giuseppe (2° anno Laurea Specialistica Ingegneria<br />

Informatica) e Vittori Marco (3° anno<br />

Laurea Triennale Ingegneria Elettronica).<br />

Attività sportive<br />

È continuata anche quest’anno la collaborazione con il CUS<br />

Torino con il quale sono state organizzate numerose attività<br />

sportive che si sono svolte nelle palestre dei collegi. I corsi<br />

sono stati preziosi momenti di socializzazione e di integrazione<br />

nella realtà cittadina per le centinaia di studenti<br />

che vi hanno preso parte.<br />

I corsi svolti nelle palestre del collegio sono stati:<br />

• 8 corsi di tango<br />

• 6 corsi di ballo latino-americano<br />

• 3 corsi di aerobica<br />

• 3 corsi di yoga<br />

• 2 corsi di funky<br />

• Lezioni teoriche del corso di subacquea<br />

Si è inoltre svolta la terza edizione del Campionato intercollegiale<br />

di calcetto organizzato da un gruppo di studenti<br />

ospiti della Sezione Valentino. Hanno preso parte all’iniziativa<br />

8 squadre composte da ragazzi di tutte le sezioni del<br />

<strong>Collegio</strong>. Il Campionato è stato organizzato secondo due gironi<br />

uno di andata e uno di ritorno, da novembre a maggio,<br />

ed ha visto sul gradino più alto del podio, per il terzo anno<br />

consecutivo, la squadra Real Carrapipi capitanata da Antonio<br />

De Bonis. Le prime quattro squadre si sono infine sfidate<br />

in un mini torneo per aggiudicarsi la Coppa <strong>Einaudi</strong>, anch’essa<br />

vinta dal Real Carrapipi.<br />

Gita sulla neve<br />

Ancora e sempre la splendida Cervinia!<br />

Ancora e sempre la splendida Cervinia!<br />

In una magnifica giornata di fine febbraio abbiamo portato<br />

in Val D’Aosta cinquanta studenti che, nonostante il freddo<br />

pungente, si sono svegliati all’alba e, infilati tute e scarponi,<br />

si sono tuffati nel mondo degli sport invernali.<br />

Molti di loro si sono divertiti a provare l’ebbrezza di mettere<br />

per la prima volta nella loro vita gli sci ai piedi, altri hanno<br />

invece dato mostra delle loro capacità di abili sciatori e altri<br />

ancora sono ruzzolati giù<br />

dalle piste in sella alle slitte<br />

e ai bob. La giornata è trascorsa<br />

veloce, ma intensamente,<br />

e si è conclusa con il<br />

ritorno in pullman stanchi,<br />

sfiniti, ma soddisfatti per<br />

aver trascorso una meravigliosa<br />

giornata.


I L C O L L E G I O i n i t a l i a 20 21 I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

<strong>Einaudi</strong> Live<br />

Edizione <strong>2005</strong><br />

Il lato musicale del collegio <strong>Einaudi</strong> è emerso nuovamente il 14 dicembre <strong>2005</strong> nella seconda edizione della serata<br />

rock E-live, presso il locale “L’ex”, più noto come il “vecchio Las Olas”. Reduci del successo dell’anno precedente,<br />

ci siamo mobilitati per raggruppare i veterani ed i nuovi complessi, che avrebbero fatto ruggire gli amplificatori<br />

a suon di rock.<br />

Le oltre tre ore e mezza di concerto hanno offerto un menu davvero per tutti i gusti, a partire dal duo Filippo &<br />

Davide, che con chitarra ed armonica a bocca hanno avviato la serata in uno stile strettamente folk-singer americano;<br />

grazie alle note dei Rollo-greb ci si è addentrati nei vecchi anni ’70 dei Cream e Led Zeppelin, per poi proseguire<br />

con le variegate proposte dei Rock e i suoi fratelli e dei Sanzara Rock, gli originali Esthesis e lo spazio degli<br />

Effetto serra quasi esclusivamente dedicato a cover del famoso<br />

gruppo indipendentista sardo dei Kenze Neke.<br />

La serata, per la felicità dell’organizzazione e dei gestori del<br />

locale, ha visto la numerosa partecipazione sia di studenti<br />

provenienti dalle cinque sedi del collegio, sia di un elevato<br />

numero di esterni, che hanno accolto con piacevole interesse<br />

l’iniziativa. Visto il risultato di queste prime due edizioni dell’<br />

E-live, l’<strong>Einaudi</strong> punta ad incentivare attività di questo tipo,<br />

infatti era in programma anche un concerto associato al consueto<br />

spettacolo teatrale di fine anno presso il Borgo Medioevale<br />

del Castello del Valentino. L’evento, tanto atteso e fissato<br />

per i primi giorni di luglio, è però saltato a causa del maltempo,<br />

ma ci stiamo organizzando per riproporlo nel mese di dicembre.<br />

Per noi studenti una manifestazione del genere ci offre<br />

l’occasione di sfruttare una parte del nostro tempo libero<br />

in modo divertente e interessante: lasciando da parte per un<br />

po’ i pensieri legati ai libri e agli esami possiamo sfogare la<br />

nostra fantasia musicale e trasmettere la nostra passione anche<br />

ad un pubblico esterno.<br />

Davide Serra<br />

LA FESTA<br />

DI FINE ANNO<br />

EINAUDITO!<br />

Ovvero: La festa vista da dietro (il palco)<br />

Cronaca semiseria di Marco Bertino<br />

22 Giugno 20<strong>06</strong>. Ore 21,00. Un manipolo di impavidi ed accaldati<br />

condottieri (in verità, due donzelle e due buzzurri) avanza<br />

per i viali del Parco del Valentino con passo spedito e deciso,<br />

destinazione: il Cacao Caffè Concerto. All’ingresso, due armigeri<br />

muniti di auricolare sbarrano la strada:<br />

- Chi siete? Dove andate? Un fiorino! (come nel film di Troisi<br />

e Benigni)<br />

- Siamo in missione per conto di Montermini!<br />

- Cooome? – chiede uno dei muscolosi guardiani.<br />

- Ehm, lo scusi, è un po’ agitato. Siamo i presentatori della festa<br />

di fine anno del collegio.<br />

È proprio bello questo locale, la scalinata, i tavolini all’aperto,<br />

la pista, il palco, ma non c’è tempo da perdere, urgono i<br />

preparativi. Per prima cosa, tanto per rimanere in tema medievale,<br />

i prodi conduttori si cospargono di un miracoloso unguento<br />

preparato dalla maga Di Pilla, adatto a scoraggiare i<br />

temibilissimi dragonfly (ovvero le zanzare). Così, tra un ripasso<br />

della scaletta e l’altro, si arriva all’ora fatidica. Tommaso<br />

ma dov’è il tuo abito? Come quale abito?!? Ed io che mi sono<br />

messo pure la cravatta…<br />

Mi affaccio da dietro le quinte, urca quanta gente… Vabbè,<br />

pronti? Via!<br />

È la prima volta che presento qualcosa, e per il bene dell’umanità<br />

forse è meglio che sia anche l’ultima. Ma con due splendide<br />

ragazze come Dora e Manuela e con un pazzo scatenato<br />

come Tommaso al mio fianco, non posso fare altro che divertirmi.<br />

Come ogni anno, si festeggiano in questa serata i vincitori<br />

del Campionato di calcetto e della Coppa <strong>Einaudi</strong>. Trofei<br />

assegnati con riserva, in attesa degli sviluppi dell’inchiesta<br />

Calciopoli.<br />

Tocca ora ai ragazzi del corso di tango: i passi scivolano lievi<br />

tra le luci soffuse, nel vorticoso procedere della musica argentina.<br />

E proprio mentre il vortice tanguero si conclude, inizia<br />

la tempesta. Non ci voleva proprio questo acquazzone.<br />

Ma non importa, “the show must go on”.<br />

Ed ora, che succede? Uno dei due microfoni non funziona più!<br />

Tutti stretti attorno al microfono superstite, sembriamo un po’<br />

il Quartetto Cetra. Incomincia a starmi un po’ sui nervi questo<br />

“the show must go on”.<br />

Non smette di piovere ed il pubblico comincia a rumoreggiare.<br />

Ci pensa il gruppo della danza afro a scaldare l’ambiente:<br />

il ritmo di tamburi e djambè è travolgente, non si può resistere,<br />

e finalmente qualcuno tra il pubblico incomincia a muovere<br />

la testa e tenere il tempo col piede.<br />

Lo spettacolo volge al termine e si avvicina il momento clou<br />

della serata, la consegna delle magliette agli studenti che finiscono<br />

l’università e lasciano<br />

il <strong>Collegio</strong>. Solitamente<br />

è il nostro Director Maximo,<br />

il Dott. Irzio Montermini,<br />

ad officiare questo<br />

rito; purtroppo quest’anno<br />

le sue ferie càpitano<br />

proprio in questa settimana<br />

(o è un escamotage<br />

per sfuggire all’inchiesta<br />

Calciopoli?). Lo<br />

sostituisce in maniera<br />

eccellente il Subcomandante<br />

Mariuccia<br />

Furci, il nostro faro<br />

nel mare delle scartoffie<br />

e della burocrazia<br />

collegiale.<br />

Anche per me<br />

questo è l’ultimo<br />

anno di collegio,<br />

e mi viene davvero<br />

un groppo<br />

in gola a ritirare<br />

l’agognata<br />

maglietta.<br />

Il <strong>Collegio</strong> me<br />

lo sono goduto<br />

fino in fondo, la stanza tappezzata<br />

di foto, le cene collettive del terzo piano, che per<br />

vino e mangiare non avevano nulla da invidiare alle sagre<br />

paesane, le partite a biliardino fino alle due di notte, il “Pronto<br />

collegio – un attimo – è per te” delle telefonate in portineria,<br />

ma soprattutto le fantastiche persone che ho conosciuto<br />

dentro al <strong>Collegio</strong>. Sarà dura, ma voglio mantenere i contatti<br />

con tutti loro, rappresentano molto per me. Per il momento,<br />

finita la massacrante esperienza di presentatore, penso solo a<br />

godermi questa serata insieme a tanti, tantissimi amici.


I L C O L L E G I O i n i t a l i a<br />

Nel mese di maggio alcuni ragazzi della Sezione Po hanno<br />

allestito nella Sala Consiglio una mostra fotografica<br />

proposta da Medici Senza Frontiere sulla situazione dei<br />

lavoratori stagionali nel Sud<br />

Italia. Riportiamo i principali<br />

contenuti e le caratteristiche<br />

della mostra, così come sono<br />

descritti sul sito di Medici<br />

Senza Frontiere: www.msf.it<br />

Mostra<br />

Dall’aprile al dicembre 2004, un’equipe di MSF viaggia con<br />

una clinica mobile attraverso il Sud dell’Italia, toccando località<br />

in cui, in relazione alle colture, si concentrano grandi<br />

numeri di lavoratori stranieri in cerca di lavoro. MSF offre a<br />

queste persone assistenza medica e orientamento legale e diventa<br />

così testimone delle condizioni di salute, di vita e di lavoro<br />

di centinaia di stranieri.<br />

Le persone visitate vivono in strutture fatiscenti, a volte costrette<br />

a pagare un affitto per luoghi difficilmente riconducibili<br />

al sostantivo “casa”. Oltre la metà delle persone intervistate<br />

non ha acqua corrente, il 30% non ha luce elettrica, il<br />

43% non ha servizi igienici.<br />

In Campania, la metà delle persone intervistate ha subito un<br />

maltrattamento negli ultimi sei mesi e nel 90% dei casi l’aggressore<br />

era italiano.<br />

L’80% dei pazienti visitati nel corso del progetto non ha alcun<br />

tipo di assistenza sanitaria, questo nonostante la legge<br />

italiana in materia di immigrazione garantisca a tutti<br />

gli stranieri, regolari e irregolari, il diritto alla salute. Tra i<br />

nostri pazienti, solo il 6% si trova in uno stato di salute che<br />

possiamo definire buono.<br />

Nessuna delle persone intervistate aveva un regolare<br />

contratto come lavoratore stagionale in agricoltura.<br />

Il quadro che emerge da questo lavoro è molto chiaro:<br />

condizioni di vita inaccettabili per un Paese civile, mancanza<br />

di qualsiasi forma di assistenza o tutela, esposizione<br />

a maltrattamenti e soprusi, condizioni di salute a dir<br />

poco precarie.<br />

Un esercito di persone giovani, scappate da guerre, persecuzioni<br />

e miseria e arrivate in Italia alla ricerca di una vita più<br />

dignitosa. Oggi sono lavoratori “invisibili”, sempre più indispensabili<br />

per l’agricoltura italiana. Lavoratori ignorati<br />

e privati dei diritti più essenziali. Tutti acquistiamo primizie<br />

e ortaggi probabilmente ignari dei gravi soprusi e violazioni<br />

della legge che stanno dietro alla loro raccolta .<br />

Il fotografo Francesco Cocco ha seguito le equipe di MSF durante<br />

tutto questo lavoro. Ne è nata questa mostra fotografica,<br />

assieme ad un catalogo. Attraverso le immagini delle<br />

persone incontrate e intervistate, vogliamo raccontare di coloro<br />

che sbucciano arance per 15 centesimi al chilo, di chi<br />

non riesce neanche a pagare il trasporto fino al campo di<br />

coltura, di chi è affetto da malnutrizione. Vogliamo squarciare<br />

il velo sugli abusi di cui queste persone sono quotidianamente<br />

vittime, qui, in Italia, nel nostro Paese.<br />

I ragazzi hanno predisposto il materiale, appeso le fotografie,<br />

stampato locandine e depliant, si sono organizzati<br />

in turni di sorveglianza e hanno accolto i visitatori. Purtroppo<br />

soltanto settanta persone hanno visto la mostra e<br />

di questi, solo una ventina sono stati studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />

L’amarezza degli organizzatori è stata molta, soprattutto<br />

perché la mostra era stata scelta e preparata proprio<br />

per i loro compagni e amici di collegio, per offrire un momento<br />

di conoscenza e di riflessione su una realtà incresciosa<br />

e sommersa; una realtà a noi molto vicina, ma che i<br />

media difficilmente mostrano in prima pagina.<br />

Ci si aspettava più curiosità ed interesse, mentre si è ottenuto<br />

silenzio ed astensione, ci auguriamo comunque che i nostri<br />

ragazzi non siano solo dei bravi studenti, ma sappiano<br />

sviluppare un proprio senso critico e sappiano affrontare<br />

la realtà che li circonda con maggior coraggio.<br />

22 23<br />

I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

LA CONFERENZA<br />

DEI COLLEGI<br />

Commissione<br />

comunicazione:<br />

un anno di lavoro<br />

Le tante attività e i tanti progetti che hanno segnato anche nel<br />

<strong>2005</strong>-<strong>06</strong> la Conferenza dei Collegi hanno reso necessario “spacchettare”<br />

la Commissione per la Comunicazione e le Relazioni<br />

internazionali, presieduta sin dall’inizio dal prof. Donato Firrao,<br />

in due Commissioni per meglio indirizzare forze e sforzi.<br />

Alla Commissione Comunicazione il compito quindi di dare la<br />

giusta visibilità alla Conferenza e ai risultati conseguiti. Coordinata<br />

da Paola Bernardi, Rettrice del <strong>Collegio</strong> Nuovo di Pavia<br />

e Presidente della CCU nel 2004-05, la Commissione si è arricchita<br />

nel corso dell’anno di molte nuove risorse provenienti<br />

dalla maggior parte dei collegi: Irzio Montermini e Silvia Di<br />

Pilla (<strong>Einaudi</strong>), Chiara Rindone (Ghislieri), Saskia Avalle (Nuovo),<br />

Manuela Renna (Arces), Mirco Paoletto (Don Mazza), Alessandro<br />

Pavanati (Ceur), Don Luca Balugani (San Carlo), Fabio<br />

Monti (Rui) e Carlo Meloni (Tardini).<br />

Primo impegno quello di elaborare un “piano di comunicazione”,<br />

sia interna che esterna. Su questo ha lavorato molto Nicoletta<br />

Purpura (Arces) prima di migrare verso la Commissione<br />

Internazionale.<br />

L’uscita a ottobre <strong>2005</strong> di un Cd, curato da Grazia Bruttocao,<br />

sull’anno di presidenza di Paola Bernardi ha dato l’abbrivio<br />

all’idea di redigere un primo Rapporto della Conferenza sui risultati<br />

conseguiti nell’anno <strong>2005</strong>. Inteso come documento operativo<br />

per progettare e realizzare nuove ipotesi di lavoro con i<br />

nostri diversi interlocutori istituzionali, il Rapporto verrà presentato<br />

all’inizio dell’anno accademico 20<strong>06</strong>-07. Sono stati necessari<br />

più incontri e scambi di idee e opinioni, i collegi a loro<br />

volta sono stati sollecitati tutti a fornire i propri dati di pertinenza,<br />

ma il risultato è stato davvero più che soddisfacente,<br />

sia per l’impianto grafico, molto gradevole, nel quale si alternano<br />

immagini e testi, sia soprattutto perché dà la giusta dimensione<br />

non solo delle attività svolte da tutti insieme o separatamente,<br />

ma soprattutto della nostra “forza” come fucine<br />

di talenti. E poi la raccolta e l’elaborazione di questi dati costituisce<br />

anche il passo preliminare per uno degli obiettivi che<br />

la Conferenza si è data, ossia quello della verifica della qualità<br />

e della redazione di alcune linee guida per la qualificazione<br />

dei Collegi Universitari. Nel segno della qualificazione, per<br />

una comunicazione basata su fatti concreti, sono state avviate<br />

altre due operazioni: la prima è l’indagine sulle carriere lavorative<br />

degli ex-allievi dei Collegi, affidata al gruppo di lavoro<br />

coordinato da Marina D’Amato, docente di Sociologia presso<br />

l’Università degli Studi Roma Tre. Tra i dati rilevati, di cui daremo<br />

ampio conto entro il primo trimestre del 2007, non mancano<br />

considerazioni sul valore aggiunto dell’esperienza collegiale,<br />

anche nella prospettiva dell’inserimento degli studenti nel<br />

mondo del lavoro e nella valutazione della loro riuscita professionale.<br />

Tali risultati andranno ad aggiungersi a quelli del Progetto<br />

nazionale di Ricerca Capitale umano e fondazioni universitarie:<br />

il caso dei Collegi universitari in Italia che Fabio Ferrucci,<br />

docente di Sociologia dei processi culturali e dell’educazione<br />

presso l’Università degli Studi del Molise, sta svolgendo sulla<br />

base di interviste agli studenti dei Collegi. Il risultato del Rapporto<br />

sarà pubblicato in un volume dal titolo Terzo settore e<br />

valorizzazione del capitale sociale in Italia: luoghi e attori,<br />

curato da Pierpaolo Donati e Ivo Colozzi, la cui uscita è prevista<br />

entro la fine dell’anno presso la FrancoAngeli.<br />

È poi in fase di revisione l’impianto del sito della Conferenza<br />

(semplice da ricordare:<br />

www.collegiuniversitari.<br />

it) che si strutturerà come<br />

vetrina istituzionale della<br />

Conferenza, privilegiando<br />

le notizie delle attività culturali<br />

e le segnalazioni dei<br />

corsi universitari promossi<br />

dai Collegi, accanto a una<br />

sezione di comunicati stampa<br />

riferiti alle attività della<br />

Conferenza come corpo<br />

unico. Non da sottovalutare,<br />

inoltre, le potenzialità<br />

offerte dall’area riservata,<br />

data la mole di documenti<br />

da condividere tra tutti i<br />

14 Collegi (e… ormai 46 residenze!)<br />

La Commissione si è impegnata<br />

anche a rafforzare<br />

i legami con la stampa. A<br />

questo riguardo, oltre alle<br />

segnalazioni sulla stampa<br />

locale, vanno ricordate due<br />

uscite particolarmente significative<br />

sul “Sole24Ore”.<br />

La prima il 6 giugno, a cura<br />

di Stefania Martelletto, che<br />

ha segnalato l’organizzazione<br />

dei corsi di orientamento al lavoro in accordo con la multinazionale<br />

Accenture in gran parte delle sedi dei Collegi; la seconda<br />

il 19 luglio, con un ampio dossier, dal titolo quanto mai<br />

appropriato Talenti italiani, la carriera inizia dal <strong>Collegio</strong>,<br />

curato da Cristina Casadei sull’inserto Job 24.<br />

Ci auguriamo così di raggiungere non solo il pubblico istituzionale,<br />

ma tutti coloro che, a diverso titolo, desiderano essere<br />

coinvolti in un progetto educativo di alto profilo, che crei una<br />

società civile colta, preparata e dinamica.<br />

Paola Bernardi,<br />

Saskia Avalle


I L C O L L E G I O i n i t a l i a<br />

24<br />

25<br />

I L C O L L E G I O<br />

V Certamen<br />

nazionale fisicomatematico<br />

“FABIANA<br />

D’ARPA”<br />

edizione 20<strong>06</strong><br />

versitario di Torino “Renato <strong>Einaudi</strong>”, del Presidente della<br />

Regione Puglia, della Provincia di Lecce, delle città di Vernole<br />

e Maglie, anche quest’anno ha ottenuto la Targa d’Argento<br />

del Presidente della Repubblica.<br />

Domenica 4 giugno 20<strong>06</strong>, presso il liceo scientifico “Leonardo<br />

da Vinci” di Maglie, si è svolto il memorial ‘Per Fabiana’<br />

di premiazione dei vincitori del V Certamen.<br />

Nel corso della cerimonia, il <strong>Collegio</strong> Universitario di Torino<br />

“Renato <strong>Einaudi</strong>”, rappresentato dal Direttore, dott. Irzio<br />

Montermini, e dalla responsabile dell’Ufficio Concorsi,<br />

Mariuccia Furci, ha assegnato allo studente terzo classificato,<br />

Ugo Siciliani De Cumis, del Liceo Scienfico “L. Siciliani” di<br />

Catanzaro, una targa e un premio di € 400.<br />

n eil n mi ot an ld ioa<br />

La famiglia D’Arpa ha istituito nel 2002 il CERTAMEN NAZIO-<br />

NALE FISICO-MATEMATICO “FABIANA D’ARPA”, un concorso<br />

nazionale per gli studenti delle scuole superiori particolarmente<br />

brillanti nelle materie scientifiche, giunto quest’anno<br />

alla quinta edizione.<br />

Il concorso è intitolato alla memoria di Fabiana D’Arpa,<br />

precocemente scomparsa all’età di 23 anni, alla vigilia della<br />

laurea in Ingegneria elettronica; la studentessa è stata titolare<br />

di un posto di studio presso il <strong>Collegio</strong> Universitario,<br />

nella sezione Crocetta di corso Lione, per l’intero corso quinquennale<br />

di studi.<br />

Il Certamen oltre ai patrocini del MIUR, del Politecnico di<br />

Torino, dell’Università degli Studi di Lecce, del <strong>Collegio</strong> Uni-<br />

Cinque sezioni<br />

per 750<br />

posti, una<br />

presenza importante<br />

nel panorama<br />

torinese, sia<br />

come sostegno<br />

alla residenzialità<br />

universitaria, sia<br />

soprattutto come<br />

ente promotore<br />

e sostenitore di<br />

cultura ed eccellenza.


I L C O L L E G I O n e l m o n d o 26 27<br />

United Colors of<br />

<strong>Einaudi</strong><br />

Studenti di ventisette differenti nazionalità erano presenti in<br />

collegio nell’a.a. <strong>2005</strong>-<strong>06</strong>. Già i sette vincitori del concorso di<br />

ammissione e di conferma per “Extra UE” rappresentavano<br />

sette diversi paesi, dalla Polonia a El Salvador, passando per<br />

la Cina, il Camerun, la Bulgaria, la Macedonia e l’Albania.<br />

Tutti gli altri sono giunti a Torino grazie ad accordi<br />

internazionali e sono stati ospitati nelle varie<br />

sezioni del <strong>Collegio</strong> per un totale di 74<br />

studenti e 3 visiting professors.<br />

se, mentre tra i dottorandi abbiamo accolto anche uno studente<br />

dall’Iran e uno dalla Tunisia. Infine sono da ricordare<br />

i ragazzi dell’ISASUT provenienti dal Bangladesh (2), dal<br />

Cile (1), dalla Georgia (1) e dall’India (1).<br />

Interessanti sono anche i dati relativi alla durata dei soggiorni<br />

degli studenti stranieri, poiché la maggior parte ha preferito<br />

un periodo lungo, infatti il 46% è rimasto in collegio da<br />

7 a 11 mesi, il 35% per almeno un semestre, mentre soltanto<br />

il 19% ha soggiornato per meno di 5 mesi.<br />

I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />

Il gruppo più numeroso di<br />

stranieri è stato quello degli<br />

Erasmus con 34 studenti<br />

provenienti da Spagna (11),<br />

Germania (7), Portogallo<br />

(7), Romania (4), Francia<br />

(3) e Belgio (2), seguito dai<br />

ragazzi iscritti al master<br />

internazionale della ESCP-<br />

EAP, che oltre ai 15 italiani<br />

era formato da 6 francesi, 4<br />

tedeschi e singoli studenti da<br />

Messico, Lituania, Inghilterra e<br />

Kazakistan.<br />

Gli ospiti non italiani dell’Alta Scuola<br />

Politecnica (ASP) provenivano principalmente<br />

dal Brasile (6) e uno dal Messico; gli<br />

specializzandi sono stati 6 italiani e uno france-<br />

Messicos<br />

El Salvador<br />

Lituania<br />

Polonia Albania<br />

Romania<br />

Germania Inghilterra<br />

Bulgaria Russia<br />

Belgio<br />

Macedonia<br />

Francia<br />

Kazakistan<br />

Spagna<br />

Georgia<br />

Portogallo<br />

Tunisia Iran<br />

India<br />

Nigeria<br />

Cina<br />

Bangladesh<br />

Brasile<br />

Camerun<br />

Cile


I L C O L L E G I O n e l m o n d o 28 29 I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />

Ospitalità<br />

studenti ESCP-<br />

EAP, ASP e ISASUT<br />

A seguito di tre convenzioni firmate nel <strong>2005</strong> sono stati ospitati<br />

in collegio 48 studenti dall’eccellente curriculum accademico,<br />

partecipanti a programmi di alta formazione internazionale.<br />

Trentuno ragazzi stanno frequentando il prestigioso<br />

master dell’European School of Management (ESCP-EAP),<br />

che prevede anche un anno di studi a Torino; altri dodici invece<br />

sono stati selezionati per prender parte all’Alta Scuola<br />

Politecnica (ASP), che prevede un percorso multidisciplinare<br />

parallelo ai corsi di laurea specialistica. I rimanenti cinque<br />

sono invece iscritti all’International School of Advanced<br />

Studies dell’Università di Torino (ISASUT).<br />

Viaggi studio<br />

Nel corso della primavera-estate 20<strong>06</strong> venti studenti del <strong>Collegio</strong><br />

hanno avuto l’opportunità di viaggiare in Europa e frequentare<br />

un corso di approfondimento linguistico con una<br />

borsa di studio finanziata dal <strong>Collegio</strong>. Molti ragazzi sono<br />

stati in Inghilterra ed in Irlanda a perfezionare l’inglese nelle<br />

splendide capitali o in località minori, ma alcuni hanno<br />

colto l’occasione per scoprire mete più lontane, come Manuela<br />

che ci racconta il suo soggiorno negli States.<br />

Da New York<br />

a Los Angeles<br />

Rincorrendo il sogno americano<br />

Sono convinta che la maggior parte di noi occidentali cresca<br />

con una grande fascinazione (talvolta malcelata) nei confronti<br />

del mito americano. In particolare ne risulta vittima chi come<br />

me ha da sempre nutrito una grande passione per i movies e<br />

la musica del nuovo continente.<br />

Ecco i loro nominativi con la tipologia di studi e la provenienza:<br />

Alcatrao Leandro Eloi ASP Brasile, Burrows Christian ASP<br />

Italia, Caligares Andrea ASP Brasile, Feletto Giorgio ASP Italia,<br />

Gaban Allan Rodrigo Martins ASP Brasile, Gazzilli Giuseppe<br />

ASP Italia, Mata Garcia Laura Yadenira ASP Messico,<br />

Meneghini Orso Maria ASP Italia, Nascimento William De<br />

Almeida ASP Brasile, Silva Costa Joao Henrique ASP Brasile,<br />

Taibi Christian ASP Italia, Tane Fernanda ASP Brasile,<br />

Blanc Baptiste ESCP-EAP MEB Francia, Borroni Luca ESCP-<br />

EAP MEB Italia, Capponi Valentina ESCP-EAP MEB Italia, Cardenas<br />

Claudia ESCP-EAP MEB Messico, Carli Alice ESCP-EAP<br />

Italia, Cascione Fabio ESCP-EAP MEB Italia, Colace Adelina<br />

ESCP-EAP MEB Italia, Fehling Anna ESCP-EAP MEB Germania,<br />

Kirankuman Patel Narik ESCP-EAP MEB Inghilterra, Litvinskaite<br />

Dangoule ESCP-EAP MEB Lituania, Paoli Stefano<br />

ESCP-EAP MEB Italia, Plane Antoine ESCP-EAP MEB Francia,<br />

Ruggieri Vincenzo ESCP-EAP MEB Italia, Sorvillo Gennaro<br />

ESCP-EAP MEB Italia, Weber Cordula ESCP-EAP MEB Germania,<br />

Westholter Friederike ESCP-EAP MEB Germania, Bertin<br />

Estelle ESCP-EAP MiM Francia, Binenti Giorgio ESCP-EAP<br />

MiM Italia, Brocker Stephane ESCP-EAP MiM Francia, Corini<br />

Elena ESCP-EAP MiM Italia, De Crescenzio Annamaria<br />

ESCP-EAP MiM Italia, Delfine Michele ESCP-EAP MiM Italia,<br />

Esposito Daniele ESCP-EAP MiM Italia, Gambino Giuseppe<br />

ESCP-EAP MiM Italia, Heider Mara Lisa ESCP-EAP MiM Germania,<br />

Lanzellotto Daniele ESCP-EAP MiM Italia, Londero<br />

Marie ESCP-EAP MiM Francia, Nahan Clarence ESCP-EAP<br />

MiM Francia, Ricci Nicola ESCP-EAP MiM Italia, Spagnolo<br />

Angelo ESCP-EAP MiM Italia, Zhakibayev Kadyr ESCP-EAP<br />

MiM Kazakistan, Guranda Tevdoradze ISASUT Georgia, Jalal<br />

Jamali ISASUT Banghadesh, Miguez Rodrigo ISASUT<br />

Cile, Uddin Mohammed Jasim ISASUT Banghadesh, Vishnu<br />

Rao ISASUT India<br />

Volenti o nolenti la nostra cultura è stata influenzata dai<br />

dettami oltre oceanici, l’american way of life è entrato nelle<br />

nostre case attraverso le immagini dei grandi colossal hollywoodiani<br />

o più modestamente tramite sit-com e talk show<br />

talvolta di dubbio spessore; non si può neppure d’altro canto<br />

negare che la maggior parte degli artisti musicali di rilievo,<br />

che hanno affascinato più di tre generazioni, abbia avuto<br />

i suoi natali proprio laggiù, nel mondo dell’eccesso, dei fast<br />

food e dell’ostentazione.<br />

Ho sempre subito la fortissima tentazione di “assaggiare” questo<br />

mondo patinato, sbirciarlo dal buco della serratura, per<br />

constatare quanto ci fosse di reale e genuino in ciò che i mass<br />

media da sempre ci propinano, e benché abbia avuto l’opportunità<br />

di trascorrervi solo un mese e mezzo - un morso troppo<br />

piccolo per carpire la vera essenza di una società e cultura<br />

così distante dalla nostra – ho la sensazione di avere assorbito<br />

e immagazzinato sufficienti impressioni da poter perlomeno<br />

abbozzare e condividere.<br />

Vale innanzitutto la pena sottolineare la fragorosa differenza<br />

che corre fra la “città” delle città, la mela più ambita da raccogliere<br />

sull’albero del successo , ovvero New York City e il suo<br />

speculare solare e sorridente “Golden State” meglio conosciuto<br />

come California, altro centro nevralgico di portata mondiale,<br />

motore del leggendario sogno americano ed epicentro<br />

dello sviluppo e della ricchezza degli Stati Uniti.<br />

Ho trascorso 15 giorni nella grande mela, ospite di alcuni immigrati<br />

italiani, amici di famiglia, che hanno costruito laggiù<br />

la loro fortuna.<br />

La primissima sensazione che ho provato di fronte a NYC è stata<br />

quella di conoscerla da tempo, di avere già osservato ogni<br />

suo anfratto in chissà quale riproduzione filmica o fotografica,<br />

e ho avuto anche l’impressione di inoltrarmi pian piano<br />

in una fortezza, che ha rinsaldato i suoi schermi di difesa,<br />

perché duramente colpita al cuore.<br />

Non è raro infatti imbattersi in qualche controllo o perquisizione,<br />

i newyorkesi sono diventati molto fanatici in termini<br />

di sicurezza, ma tutto sommato la vita prosegue allo stesso<br />

ritmo incalzante, sulle strade di una città sotto pressione ,<br />

dove tutto è talmente smisurato da diventare persino violento,<br />

aggressivo.<br />

Eccessivo in ogni sua forma, dall’altezza vertiginosa dei grattacieli<br />

di Downtown alle porzioni extra-size dei fastfood, dall’indifferenza<br />

sovrana dei sobborghi putridi e maleodoranti<br />

dei boroughs intorno a Manhattan, all’accecante spreco energetico<br />

dei cartelloni pubblicitari di Times Square (che pure –<br />

ahimè – la rendono cosi unica da lasciarci a bocca aperta!).<br />

Ho avuto modo di percorrerla in lungo e in largo, muovendomi<br />

in auto di grossa cilindrata (le utilitarie sono considerate<br />

giocattolini ecologici) o nei famigerati taxi giallo limone guidati<br />

da nevrotici tassisti portoricani. Ma è a piedi che si sbircia,<br />

si annusa, si gusta appieno la maestosità ma soprattutto<br />

la diversità che rende così particolare questa città, questo agglomerato<br />

di razze, etnie e culture che colorano ogni quartiere<br />

di una propria e specifica identità.<br />

Un marcato meltin pot si avverte anche a Los Angeles, connotata<br />

particolarmente dalla presenza di immigrati ispanici,<br />

non a caso lo spagnolo è considerata a tutti gli effetti la seconda<br />

lingua del paese.<br />

Qui ho avuto l’opportunità di studiare e vivere all’interno del<br />

leggendario campus dell’UCLA, rappresentato nei più celebri<br />

teen movies americani .<br />

Fare colazione seduta accanto a cheerleaders ossigenate e cinguettanti,<br />

condividere a pranzo bacon e beveroni allungati<br />

(coraggiosamente chiamati italian espresso) con muscolosi<br />

e corrucciati giocatori di football, aggirarmi per il gigantesco<br />

e disorientante campus, mescolandomi a studenti di ogni etnia<br />

e religione, con in mano un sushi fresco del takeaway (da<br />

mangiare rigorosamente in piedi!), sono alcune delle quotidianità<br />

che mi hanno aiutato a comprendere più da vicino il<br />

modo in cui i teens americani intraprendono la vita universitaria.<br />

E ho capito che c’è molto di vero in ciò che siamo abituati<br />

ad osservare nelle rappresentazioni di questo patinato<br />

ed effimero olimpo. Ho trovato la stessa superficialità, la stessa<br />

esigenza di apparire e stupire a tutti i costi, la stessa rigidità<br />

mentale di chi è privo di buon senso, dipinte così bene nei<br />

film che siamo abituati a vedere, e che talvolta abbiamo osservato<br />

con un po’ di scetticismo e incredulità.<br />

Presto ho raggiunto la consapevolezza di trovarmi in un mondo<br />

nuovo, senza storia, creato quasi dal nulla, che ti restituisce<br />

la sensazione di trovarti in un maestoso e affrescato castello<br />

costruito però sulla sabbia, e questa iniziale impressione<br />

mi ha accompagnata per tutto il mese residuo, sebbene a<br />

poco a poco abbia cominciato ad apprezzare i risvolti positivi<br />

di questa superficialità, lasciandomi travolgere da questa<br />

solare e spensierata culla dell’entertainment.<br />

Così dalle maestose aule del college passavo alle immense e<br />

luminose spiagge dei baywatchers e dei surfers a Santa Monica,<br />

Malibù e Venice Beach, attraversando smisurate freeway a<br />

quadrupla corsia, spesso torturandomi perché assediata dagli<br />

insensati divieti di fumo persino all’aria aperta. Oppure trascorrevo<br />

i miei pomeriggi ripercorrendo i passi delle stars che<br />

hanno alimentato la mia passione per il cinema e per la musica,<br />

dagli studi di registrazione come gli Universal o i Warner,<br />

alle grandi case discografiche fino alle loro sontuose e appariscenti<br />

abitazioni sulle colline di Bel Air e Beverly Hills.<br />

E la sera, per giocare a sentirmi un po’ star anche io, ho scorrazzato,<br />

dilapidando sudati capitali, fra i vari clubs hollywoodiani,<br />

destreggiandomi fra brilli producers e tristi gallinelle di<br />

plastica pronte a tutto pur di essere notate.<br />

E mi sono resa conto dell’entusiasmo caratterizzante di queste<br />

persone che vivono una vita che procede lenta. Non esiste<br />

la corsa, il rush newyorkese. La gente vive più comodamente,<br />

ti accoglie in maniera bonaria, quasi invadente, ti sorride<br />

apostrofandoti con un “What’s up men?” anche se rappresenti<br />

un perfetto sconosciuto, ed è stato proprio grazie a<br />

questa inaspettata disponibilità ed entusiasmo che ho avuto<br />

modo di raggiungere dimestichezza con la lingua e di soddisfare<br />

alcune curiosità soprattutto riguardo la sfavillante industria<br />

dello spettacolo che d’altronde è stato proprio ciò che<br />

mi ha attirato laggiù.<br />

E se sono ancora convinta che il Golden State continui ad incarnare<br />

il sogno americano, secondo il quale tutto è possibile…beh,<br />

un motivo ci sarà.<br />

Manuela Grippi


I L C O L L E G I O n e l m o n d o 30 31 I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />

Studenti Erasmus<br />

in ingresso<br />

ed in uscita<br />

Quest’anno venticinque studenti<br />

del collegio hanno deciso di vivere<br />

un’esperienza accademica all’estero e<br />

hanno così trascorso un periodo di studio<br />

in un ateneo straniero grazie agli accordi<br />

di scambi internazionali. Trentaquattro<br />

ragazzi stranieri hanno invece fatto il<br />

percorso inverso e sono stati ospitati nelle<br />

nostre cinque sezioni.<br />

Abbiamo chiesto a Tommaso di<br />

raccontarci i suoi primi giorni in terra<br />

francese e ad Elena di scriverci un<br />

resoconto dei suoi mesi trascorsi a Torino.<br />

Un Erasmus<br />

in Francia<br />

Cronache Lionesi - Speciale<br />

<strong>Einaudi</strong><br />

Chi tra di voi spera di trovare in queste mie poche righe qualche<br />

strano aneddotto sulla sezione di corso Lione rimarrà deluso.<br />

Mentre vi scrivo infatti sono nella Lione vera, senza corso<br />

davanti. Il perché io mi trovi in terra straniera, attorniato<br />

da un popolo ostile che mangia rane, è presto detto: dopo<br />

una serie di lunghe e angosciose trafile burocratiche l’anno<br />

scorso a febbraio mi è stato comunicato che ero uno dei fortunati<br />

vincitori Erasmus, e così eccomi qua.<br />

Quando un paio di giorni fa l’ineffabile direzione del <strong>Collegio</strong><br />

mi ha chiesto se avevo voglia di fare un articolo sulla mia<br />

esperienza, ho ovviamente accettato di buon cuore. Solo che<br />

mi è stato chiesto entro la fine del mese, cioè entro fine settembre…<br />

Ero in Francia da 11 giorni... Dopo un veloce summit<br />

via internet si è deciso di comune accordo di fare uno speciale<br />

delle mie cronache lionesi, una sorta di diario di bordo<br />

che a scadenze fisse mando a un numero di malcapitati a cui,<br />

loro malgrado, ho deciso di rompere le scatole anche durante<br />

la mia permanenza all’estero.<br />

Parliamo subito del mio co-inquilino, o meglio di colui che<br />

mi affitta una camera e un piccolo studiolo. Quando si pensa<br />

all’Erasmus “tipo” subito la mente corre a una casa piena di<br />

giovani provenienti dai cinque continenti, piena di luce, disordinata<br />

all’inverosimile e dove ogni serata è un misto tra festa,<br />

orgia, rave party e raduno di alpini. Ebbene, la mia casa<br />

è quasi così, se non fosse che io vivo con un arzillo vecchietto<br />

di 77 anni, all’anagrafe monsieur Guy, ma da me affettuosamente<br />

chiamato mon petit vieux, date le sue misure mignon.<br />

Monsieur Guy è un personaggio affascinante. Da almeno 10<br />

anni ospita studenti in casa sua, e spesso i suoi coinquilini<br />

sono stranieri. Può vantare così nel suo carnet un americano,<br />

un italiano (due con me) e dei cinesi, con cui però ha avuto<br />

problemi enormi. Gli amabili mandarini infatti, a sentire lui,<br />

sarebbero inquilini impossibili perché cucinano cose altamente<br />

strambe che hanno tempi di cottura che vanno dalle 8 ore<br />

all’infinito. Sentita questa storia, mi sono subito apprestato a<br />

fargli una pasta tipicamente italiana. Il risultato gli è piaciuto,<br />

e per festeggiare la nuova coabitazione mi ha versato, e si è<br />

versato, un’abbondante dose di martini rosso. Oltre alla quasi<br />

prima sbronza in terra francese il mio primo giorno francese<br />

mi ha insegnato a non fidarmi dei luoghi comuni: ad esempio<br />

non è vero che i francesi bevono solo pastis.<br />

Siccome siamo nei luoghi comuni, restiamoci. Si dice spesso<br />

che la televisione italiana sia la peggiore. Non guardando<br />

molta televisione del bel paese forse non sono un metro attendibile,<br />

ma vi posso giurare che anche qua il livello è molto<br />

basso. Effettivamente non c’è nessun programma sportivo<br />

al limite tra trash e denuncia per molestie notturne come da<br />

noi, ma nel preserale c’è una sorta di quiz, sul genere politico-divulgativo,<br />

che ha quanto meno dell’assurdo. Impagabile<br />

il momento centrale del gioco quando maschere di politici<br />

francesi dicono cose senza senso che rasentano la volgarità.<br />

A parte singoli casi poi mi sembra che la maggior parte dei<br />

programmi sia esattamente la stessa che da noi. A dimostrazione<br />

di tutto ciò venerdì pomeriggio ho trovato anche qua il<br />

solito replicone di Derrick. Non ho potuto non guardarlo, arrivando<br />

perciò in ritardo a un aperitivo. Derrick è forse una<br />

delle poche cose che ci permettono di parlare ancora di Europa<br />

unita, e sarebbe ora che Bruxelles riconoscesse al simpatico<br />

ispettore che ha rubato gli occhiali a Venditti (o è il contrario?)<br />

i suoi meriti. In Francia c’è una sola pecca al telefilm,<br />

altrimenti perfetto. Il vice eterno di Derrick, di cui nessuno<br />

sa il nome, è doppiato da Rosa Russo Iervolino che parla in<br />

francese. E così quando il vice ricorda i diritti ai lestofanti che<br />

l’ispettore è riuscito ad assicurare alla legge, la scena è veramente<br />

divertente.<br />

Per finire, un consiglio utile per spostarsi in Francia: non ascoltate<br />

le indicazioni. In questi giorni, non conoscendo la città,<br />

ho ovviamente spesso domandato dove si trovassero luoghi<br />

in cui mi dovevo recare. È un modo divertente per constatare<br />

il livello di conoscenza linguistica e per scoprire che le regole<br />

grammaticali faticosamente mandate a memoria non sono<br />

seguite da nessuno. Detto questo, ovunque io debba andare,<br />

la risposta che mi viene data è là-bas, utilizzato indistintamente<br />

per indicare destra, sinistra, vicino, lontano, dietro, davanti,<br />

in alto, spostati, hai rotto, ahhh!!!<br />

Anche se sono qui solo da venti giorni a questo punto posso<br />

dirvi che l’Erasmus è una pacchia fenomenale. Gli aspetti positivi<br />

sono molti, non è il caso di elencarli. Vi posso però assicurare<br />

che quando ti trovi alla stessa tavola a bere con due<br />

americani, tre tedesche, un iraniano, un paio di francesi, un<br />

paio di italiani e un boliviano, ti viene da pensare che se il<br />

mondo fosse un Erasmus andrebbe meglio. Pensiero<br />

utopico e sicuramente un po’ banale. Spero comunque che chi<br />

di voi non ha ancora mai pensato di fare l’Erasmus, ci faccia<br />

un pensierino. Le motivazioni sono infinite, e una volta tanto<br />

sono tutte giuste. Basta trovare la propria. Chi invece ci ha<br />

già fatto un pensierino, vada a informarsi sulle scadenze burocratiche<br />

e riempia i 10000 fogli burocratici che gli permetteranno<br />

di imbarcarsi per l’Europa.<br />

Nel medioevo, quando scoppiava la peste, si diceva:<br />

“cito, longe fugeas et tarde redeas”, che a grandi linee vuol<br />

dire: “parti in fretta e torna il più tardi possibile”. Partite miei<br />

cari, anche se non c’è la peste, l’Europa è grande. Tanto una<br />

volta tornati, con la Furci si trova sempre un modo per avere<br />

una camera all’<strong>Einaudi</strong>… o almeno spero...<br />

Tommaso Martino<br />

15 de Junio de<br />

<strong>2005</strong><br />

Accendo il computer molto nervosa. È da più di due settimane<br />

che ho scritto chiedendo una stanza e ancora non so niente.<br />

Alla fine riesco ad entrare nella mia posta e...eccola là! In questo<br />

momento mi viene in testa il momento in cui avevo detto<br />

a mia madre che andavo in Erasmus a Torino e che volevo<br />

andare a stare in <strong>Collegio</strong>.<br />

L’avevo saputo fin dal primo momento, ho sempre pensato<br />

che la cosa migliore per imparare una cultura era convivere<br />

con persone del posto. Sapevo che questo mi poteva portare<br />

dei problemi... non farmi capire, avere qualche problema,<br />

punti di vista diversi..., ma chi non rischia in questa vita non<br />

può ottenere quello che vuole.<br />

Con la mano sul mouse mi avvicino piano piano alla mail,<br />

la apro e leggo: “Come da tua richiesta ti confermo la disponiblità<br />

presso il <strong>Collegio</strong> Universitario di Torino “Renato <strong>Einaudi</strong>”.<br />

Ci metto un secondo a rispondere, ovvio che voglio quella<br />

stanza!!<br />

Otto mesi più tardi e con un sacco di valigie arrivo all’entrata<br />

del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>. Il viaggio da Barcellona è stato lungo,<br />

sono tanto nervosa e stanca ma ne vale la pena, alla fine sono<br />

arrivata in quella che sarà la mia casa per i prossimi 5 mesi.<br />

Stanza 432. Mi trema la mano quando cerco di aprire la porta,<br />

penso che mi aspetta una camera bellissima... ma no, sono<br />

soltanto 4 muri che dovevano essere bianchi non tanto tempo<br />

fa, una scrivania, un letto e un frigo di prima dalla guerra.<br />

Ci metto tutto il giorno a sistemare la stanza e farla mia e<br />

ce la faccio... vado a dormire stanchissima.<br />

Apro gli occhi e i muri tornano ad essere “vuoti”. Le foto dei<br />

miei amici, i poster e le cartoline sono spariti. È il 16 luglio e<br />

sono passati più di 5 mesi, i mesi più belli della mia vita in cui<br />

ho riso, ho pianto e ho conosciuto centinaia di persone che mi<br />

hanno fatto sentire come una di loro.<br />

Il mio nome era Elena, ma per loro io ero la bionda, stellina,<br />

la scimmia, la spagnola anzi catalana, sorellina, piccina... Mi<br />

avevano tolto le porte della stanza, avevo ricevuto più gavettoni<br />

di chiunque altro, mi avevano messo la stanza sottosopra,<br />

ridevano del mio<br />

accento e mi facevano<br />

imparare<br />

alcune parole<br />

di dubbio significato,<br />

ma soprattutto<br />

mi avevano<br />

dato tantissimo<br />

affetto e mi<br />

avevano fatto<br />

sentire in famiglia,<br />

la mia nuova famiglia.<br />

...sobretodo me hicieron sentir<br />

realmente en<br />

familia, mi<br />

nueva familia.<br />

Sono passati quasi 3 mesi da quando ho lasciato<br />

il collegio, e oggi, mentre prendo un caffé da<br />

Nat sotto il sole di Settembre, guardo la facciata<br />

del <strong>Collegio</strong> e penso che darei qualsiasi cosa per poter tornare.<br />

Mi piacerebbe essere capace di fermare il tempo per potere<br />

rimanere con voi una seconda volta.<br />

Il mio tempo in <strong>Collegio</strong> è già finito, adesso posso soltanto<br />

chiedervi di godervi il vostro tempo qui, di vivere al massimo<br />

tutte le opportunità che vi offre la vita in <strong>Collegio</strong>... Io l’ho fatto<br />

e vi posso assicurare che ne è valsa la pena.<br />

Elena García Pérez - Barcellona<br />

A D O Z I O N E<br />

A D I S TA N Z A<br />

Ha ormai otto anni,<br />

Christi Jigar, il bambino<br />

indiano che gli studenti<br />

della Sezione Po hanno<br />

adottato a distanza e che<br />

continuano a seguire da<br />

ormai tre anni tramite<br />

l’Associazione Vides.


I L C O L L E G I O n e l m o n d o 32 33 I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />

Gita a Barcellona<br />

Il <strong>Collegio</strong> organizza ogni anno per 120<br />

studenti una gita in una grande città<br />

europea; arrivati a destinazione i ragazzi<br />

sono liberi di godersi le bellezze del luogo<br />

con i propri tempi e secondo i propri<br />

interessi. Stefania e Tommaso ci hanno<br />

raccontato la gita dal loro personale<br />

punto di vista.<br />

Il primo giorno della gita, anzi meglio, quando ancora non<br />

eravamo partiti e tutti attendevamo soltanto più Montermini,<br />

la Furci, già agitata, correndo verso i pochi studenti della sezione<br />

Rosine aveva subito cercato di farli salire su un pullman<br />

di tedeschi appena scesi dal monte dei Cappuccini. Se anche<br />

qualcuno avesse avuto dei dubbi su come sarebbe andata la<br />

gita, questo doveva essere un primo, inequivocabile segnale.<br />

Segnale in realtà confermato nelle ore a seguire da altri, inquietanti,<br />

avvenimenti. Ad esempio la Furci che ‘snobba’ completamente<br />

un pullman, lasciandolo in balia del solo Montermini<br />

che ha la brillante idea di designare come suo assistente<br />

niente poco di meno che Tommaso Martino (il rappresentante<br />

delle Rosine, per quei pochi che non lo conoscono). Risultato?<br />

Alla prima sosta in autogrill un pullman si ferma mentre l’altro<br />

continua la sua folle corsa verso la terra catalana. I due<br />

pullman riusciranno a ricongiungersi e a riunire nuovamente<br />

l’allegra carovana solo 12 ore dopo, oramai alle porte di Barcellona,<br />

in tempo per il secondo, anzi oramai il terzo, segnale.<br />

Nell’autogrill entrano per primi, Montermini e il suo ‘fedele<br />

assistente’ Martino, entrambi esausti dopo una notte passata<br />

insonne a telefonare all’altro pullman per capire chi fosse davanti<br />

e, soprattutto, a fare parole crociate. Al loro seguito, la<br />

Di Pilla e la Furci, stravolte anch’esse dopo una notte passata<br />

a cercar di comunicare con il Montermini e a cercare di capire<br />

come riuscire a ricongiungersi.<br />

Questi quattro<br />

dunque, la Furci in testa,<br />

si presentano alla cassa<br />

ordinando cappuccino e<br />

brioches, mentre nel frattempo<br />

l’autogrill si riempie<br />

ben presto dei restanti<br />

100 einaudini stremati da<br />

12 ore di viaggio. È allora<br />

che la cassiera dimostra<br />

il proverbiale sanguefreddo<br />

catalano e comincia a<br />

urlare: «Beeepee! Los italianos!!!!!!<br />

Café leche por<br />

todos!!!».<br />

Dopo tutti questi chiari segnali, non sarebbe forse stato meglio<br />

lasciare perdere? Non sarebbe forse stato meglio tornarsene<br />

a casa? La Furci non demorde, oramai siamo a Barcellona.<br />

Il suo discorso è chiaro: «Ragazzi, siamo in un hotel di<br />

tutto rispetto, non facciamoci riconoscere ». L’hotel di tutto<br />

rispetto in realtà, come tutti gli hotel, ci fa aspettare ore prima<br />

di darci le stanze. Quindi noi einaudini la sera stessa non<br />

possiamo che ripagarlo spazzolando in pochi minuti il buffet<br />

previsto per il triplo delle persone, inscenando vergognose<br />

scene che preferisco non descrivere. Una mamma che passa<br />

in quel momento con il figlioletto ci indica come l’esempio<br />

lampante che la fame nel mondo esiste, la Furci è indiavolata,<br />

ma la capo sala lo è ancora di più. «In trenta anni di onorato<br />

servizio – dirà in seguito ancora tremante – non ho mai<br />

visto una cosa del genere». Soltanto il Direttor Montermini<br />

in tutto ciò non perde la sua proverbiale calma ed esce a fumarsi<br />

una sigaretta. Rimane il fatto che dalla sera seguente<br />

noi diventiamo un collegio di giovani educandi, in compenso<br />

però il personale dell’hotel ha deciso di ridurre la quantità<br />

e la qualità del cibo.<br />

È stato allora che affamati ci siamo resi conto che il giorno<br />

dopo sarebbe stato il primo di aprile, vale a dire il famoso<br />

“giorno dei pesci”. Non si sa ancora bene come e perché, ma<br />

si decide di dedicare tale giorno alla Furci, oramai per i pochi<br />

che ancora non la conoscevano, vera eroina del viaggio.<br />

Il primo d’aprile diventa dunque il “Furci’s day” e nasce subito<br />

anche il motivetto che riadatta la famosa canzone di Lou<br />

Reed. Il programma è chiaro: il giorno dopo bisognerà seguire<br />

la Furci in tutti i suoi movimenti, per poi trascinarla alla sera<br />

alla “Oveja Nigra”, noto locale barcellonese dove la leggenda<br />

vuole che nell’ultima visita dell’<strong>Einaudi</strong> a Barcellona la Furci,<br />

degustata la tipica sangria locale, avesse poi dato spettacolo.<br />

La giornata così scorre tranquilla, tra capolavori di Gaudì<br />

e tapas, per poi alla sera piombare, affamati, dato il regime<br />

oramai casermesco dell’hotel, al locale. Ma la Furci, astuta<br />

come chi da anni deve controllare le domande di ammissione<br />

al collegio, o forse più semplicemente memore del passato,<br />

non beve, ma fa bere tutto il resto della truppa. Il risultato<br />

è presto evidente: mentre la Furci se ne torna sobria in compagnia<br />

di pochi altri in hotel, il resto del collegio si ritrova a<br />

cantare canzoni di basso contenuto sulle Ramblas, fa conoscenza<br />

con artisti del posto e va a terminare la sua serata in<br />

una famosa discoteca a Mare Magnum. Serata dunque quasi<br />

perfetta, tranne per quattro dei nostri che, non volendo tornare<br />

alle cinque in albergo, alle due vanno alla ricerca di un<br />

taxi, che però riusciranno a trovare soltanto a pochi minuti<br />

dall’apertura del metrò. Il vero problema è che il taxista, una<br />

volta capito di avere di fronte degli italiani esausti e distrutti,<br />

decide di fare pagare loro una tariffa spropositata ma soprattutto,<br />

per gentilezza, di mettere un disco dei Ricchi e Poveri,<br />

che i malcapitati, per farlo felice, si ritrovano a cantare<br />

a squarciagola, in una fumosa alba barcellonese.<br />

Gli avvenimenti e le cose da raccontare sarebbero ancora molti,<br />

ma forse è meglio che restino nella leggenda. In tutto ciò, direte<br />

voi, Barcellona cosa centra? La Sagrada Familla, le case di<br />

Gaudì, le Ramblas, il Quartiere Gotico e quant’altro. A dire il<br />

vero nulla, ma questo è un articolo sulla gita, non su Barcellona!<br />

Quello che è certo è che è una città fantastica, la si può<br />

visitare anche cinque, dieci volte… ma ci sarà sempre qualche<br />

angolo nuovo da scoprire! Se tornerò a visitarla non potrò<br />

fare a meno di ricordare quei giorni spensierati passati in<br />

compagnia dei miei amici collegiali!<br />

Stefania Zoppo Binello<br />

Tommaso Martino


I L C O L L E G I O n e l m o n d o 34<br />

Concorso fotografico<br />

Scatta la gita - Barcellona 20<strong>06</strong><br />

Durante i giorni della gita a Barcellona si è svolto un concorso fotografico con due categorie di concorso:<br />

Barcelona movida e Volti e risvolti. Sono stati presentati 33 lavori, che sono stati selezionati da un attenta giuria,<br />

che ha decretato vincitrici le seguenti fotografie:<br />

I L C O sL pL Ea Gz Ii O o<br />

34 35<br />

i n a li tu am lni ai<br />

Elisabetta CHIRIVì, categoria Volti e risvolti,<br />

Ritratto in città - 1° premio<br />

luca Barra, categoria Barcellona movida,<br />

L’ora della siesta - 1° premio<br />

micol mojoli, categoria Barcellona movida,<br />

Barcellona by night - 2° premio<br />

Maria grazia CLEMENTE, categoria Volti e risvolti,<br />

Le altezze - 2° premio<br />

Cinque sezioni<br />

per 750<br />

posti, una<br />

presenza importante<br />

nel panorama<br />

torinese, sia<br />

come sostegno<br />

alla residenzialità<br />

universitaria, sia<br />

soprattutto come<br />

ente promotore<br />

e sostenitore di<br />

cultura ed eccellenza.


s p a z i o a l u m n i<br />

36 37 s p a z i o a l u m n i<br />

Intervista<br />

al Professor<br />

Claudio Magris<br />

Uno dei più notevoli saggisti<br />

contemporanei e dei più geniali studiosi<br />

di letteratura mitteleuropea, erede della<br />

grande tradizione culturale triestina,<br />

è stato ospite del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>,<br />

Sezione di Via Galliari, dal 1957 al 1961<br />

Professore, perché ha scelto di risiedere presso il <strong>Collegio</strong><br />

Universitario durante i suoi studi all’università?<br />

Non ho scelto il collegio universitario (quello in cui ho abitato<br />

io è quello di via Bernardino Galliari); ho vinto il concorso<br />

per esservi ammesso, perché volevo studiare Lettere a Torino<br />

e mi sarebbe stato difficile, o meglio lo sarebbe stato per<br />

la mia famiglia, vivere a Torino a mie spese. A parte questo,<br />

mi sono trovato benissimo e il <strong>Collegio</strong> è diventato per quattro<br />

anni il mio mondo e lo è rimasto.<br />

Il <strong>Collegio</strong> ha influenzato la sua vita universitaria? Se sì,<br />

in che modo?<br />

Sì, penso che il <strong>Collegio</strong> abbia influenzato la mia vita universitaria.<br />

Anzitutto la varietà degli amici incontrati, molti<br />

dei quali frequentavano facoltà assai diverse, di cui altrimenti<br />

avrei avuto poca notizia e della cui problematica invece<br />

sono venuto a conoscenza grazie a loro, nelle sere e<br />

nelle chiacchierate e nella assidua frequentazione. Inoltre,<br />

per me il collegio è stato fondamentale per farmi capire, farmi<br />

direi vivere concretamente i nessi tra vita universitaria e<br />

la vita familiare d’origine, nessi diversi a seconda della provenienza<br />

dei vari studenti ma che davano il senso di quello<br />

che era, allora, l’università e la vita universitaria, non solo<br />

sul piano strettamente accademico degli studi, ma come atmosfera<br />

in generale.<br />

...il <strong>Collegio</strong> è diventato per quattro<br />

anni il mio mondo e lo è rimasto.<br />

Cosa ricorda con maggior piacere degli anni passati in<br />

<strong>Collegio</strong>?<br />

Naturalmente ricordo le esperienze di Torino, le amicizie, le<br />

esperienze veramente fondanti, l’incontro per me essenziale<br />

con Torino, che il <strong>Collegio</strong> mi ha permesso. Io venivo da<br />

Trieste e Trieste era la cultura del disincanto, del disagio della<br />

Storia; una città dal grande passato in qualche modo dimenticata,<br />

ai margini, che per molti anni, nel secondo dopoguerra,<br />

era stata una specie di terra di nessuno, nell’incertezza<br />

totale del futuro, incertezza ancora più forte in quegli<br />

anni della guerra fredda in cui l’appartenenza all’Italia o alla<br />

Iugoslavia significava anche, almeno nei primi anni, l’appartenenza<br />

all’Occidente e al mondo di Stalin. Torino era veramente<br />

la grande cultura della Storia, dell’impegno, rispetto<br />

alla cultura triestina del disagio della Storia. In quegli anni<br />

Torino era ancora “la città moderna della penisola”, come<br />

l’aveva definita Gramsci molto tempo prima; viveva a fondo<br />

le trasformazioni sociali che investivano l’Italia e il loro significato<br />

politico-culturale, costringeva a tenere gli occhi aperti<br />

sulla realtà. Torino è stata un’esperienza fondamentale; certamente<br />

senza Torino non sarei cresciuto. A Torino ho imparato<br />

la libertà, ho imparato a pensare, ho imparato pure ad<br />

avere un rapporto intenso ma libero con Trieste. Credo veramente<br />

che, senza l’esperienza torinese, non avrei scritto.<br />

Torino in quegli anni era un po’ l’opposto di Trieste. Trieste<br />

declinava, Torino tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta<br />

raddoppiava la sua popolazione, diventando un centro pulsante,<br />

nel bene e nel male, di quello che accadeva nella vita<br />

del Paese. Era una città che costringeva a stare al passo con<br />

A Torino ho imparato la libertà,<br />

ho imparato a pensare, ho imparato<br />

pure ad avere un rapporto intenso<br />

ma libero con Trieste. Credo veramente<br />

che, senza l’esperienza torinese,<br />

non avrei scritto.<br />

Il <strong>Collegio</strong> è stato per così dire<br />

la cellula fondamentale di<br />

questa mia esperienza torinese e<br />

piemontese, di questa scoperta,<br />

per me, di un’altra Italia.<br />

la Storia; correggeva il disincanto e la libertà zingaresca e<br />

sonnacchiosa di Trieste. E a Torino, in un fervore che intrecciava<br />

e intreccia lavoro e amicizia, è nata e sussiste una buona<br />

parte della rete degli affetti che costituisce ancora oggi la<br />

mia vita. A Torino è nato il mio primo libro, Il mito absburgico,<br />

un libro che ho scritto, tra i venti e i ventitré anni, anche<br />

o soprattutto al <strong>Collegio</strong>. Un libro che, appena finito, ho<br />

letto, proprio al <strong>Collegio</strong>, in un giorno intero, a Massimo Salvadori;<br />

ricordo quella giornata quasi ebbra di parole, in cui<br />

ci spostavamo dal <strong>Collegio</strong> a un bar e poi di nuovo al <strong>Collegio</strong><br />

e poi di nuovo a un bar, mentre io gli leggevo le mie pagine<br />

e lui le ascoltava, con affetto e severità. Un paio di anni<br />

prima, era successo qualcosa di analogo, con il suo Mito del<br />

buongoverno. Il <strong>Collegio</strong> è stato per così dire la cellula fondamentale<br />

di questa mia esperienza torinese e piemontese,<br />

di questa scoperta, per me, di un’altra Italia.<br />

I rapporti di amicizia consolidatisi durante quegli anni si<br />

sono protratti nel tempo e le sono stati di supporto nella<br />

sua carriera professionale?<br />

Certo, al <strong>Collegio</strong> sono nati e rimasti rapporti di amicizia che<br />

sono ancora adesso legami essenziali, costitutivi della mia<br />

vita. Penso ad amici, di allora e ancor più di oggi (amici che<br />

vedo spesso, cui da Trieste telefono molto spesso, con i quali<br />

facciamo e progettiamo tante cose insieme) quali Massimo<br />

Salvadori, Gianluigi Beccaria, anche Giuseppe Recuperati;<br />

penso al mio grande amico Franco Torcellan che ho conosciuto<br />

proprio al <strong>Collegio</strong>, così immaturamente scomparso.<br />

Questi rapporti mi sono stati certo di supporto alla mia carriera<br />

professionale; non nel senso di quelle conoscenze che,<br />

con dei legami non necessariamente di clan ma di affetto,<br />

favoriscono, magari talora anche ingiustamente, la cosiddetta<br />

carriera. Ma quei rapporti di amicizia si sono tradotti<br />

in tante iniziative comuni; in quegli anni e negli anni immediatamente<br />

successivi, con quegli stessi amici, abbiamo<br />

intrapreso iniziative comuni, abbiamo fondato riviste e fatto<br />

tante altre cose; molti di quegli amici, che ho conosciuto<br />

quali compagni di università, sono stati anche miei colleghi<br />

professori all’università, quando sono diventato prima assistente<br />

e poi professore ordinario di Letteratura Tedesca nella<br />

facoltà di Lettere. Una rete fondamentale, non tanto professionale<br />

ma vitale e affettiva e, in questo senso, anche, ma<br />

indirettamente, professionale.<br />

Cosa amava fare nel tempo libero e quali attività extra<br />

universitarie svolgeva?<br />

Non so bene rispondere a questa domanda perché non ho<br />

mai capito che cosa si intenda per “tempo libero”, parola che<br />

fa venire in mente il cosiddetto e per me stupido hobby. Nel<br />

tempo libero, ossia non sacrificato allo studio, al lavoro, a<br />

qualcosa da fare entro tempi stretti e così via, uno fa quello<br />

che gli sta a cuore; quindi, chiacchierare con gli amici, leggere<br />

quello che gli pare, andare a spasso, in caffè o in birreria,<br />

giocare a carte, fare gite, andare al cinema (durante gli anni<br />

del <strong>Collegio</strong>, andavo quasi sempre ogni sera al Museo del Cinema,<br />

dove ho visto i grandi capolavori classici del cinema.<br />

Poi tornavo al <strong>Collegio</strong> e studiavo fino a notte tarda.<br />

Cosa ha provato quando ha dovuto lasciare il <strong>Collegio</strong>?<br />

Non ho provato malinconia perché sentivo che in qualche<br />

modo non lo lasciavo, lasciavo sì il <strong>Collegio</strong>, ma non quello<br />

che il <strong>Collegio</strong> significava, ossia quegli affetti, quell’amicizia<br />

e quei legami nati anche o soprattutto in <strong>Collegio</strong>.<br />

Consiglierebbe ad uno studente la vita di <strong>Collegio</strong>?<br />

Certo, glielo consiglierei assolutamente; si imparano a conoscere<br />

persone diverse da noi, provenienti da diversi ambienti<br />

sociali, con un’altra formazione, con altri pregi e difetti,<br />

con altri pregiudizi e ideali e così via. S’impara a conoscere<br />

e ad amare la varietà del mondo; si esce dalla endogamia,<br />

sempre asfittica.<br />

S’impara a conoscere e<br />

ad amare la varietà del mondo<br />

In chiusura le chiediamo di dare un consiglio ai giovani<br />

studenti che stanno per iniziare un percorso di studi universitari.<br />

Non saprei proprio quale consiglio dare a uno studente che<br />

entra in questa università alquanto sconcertante, per usare<br />

un eufemismo. Ecco, gli consiglierei di resistere alla mania<br />

dei moduli, dei crediti, dei programmi che fissano il numero<br />

massimo di pagine da leggere per un esame; gli consiglierei<br />

di non considerare l’università come una specie di ente di<br />

assistenza che dà tutto e oltre la quale non c’è da fare nulla,<br />

ma di fare ricerche e letture per conto proprio, anche errabonde,<br />

zingaresche. Gli consiglierei di liberarsi dalla mania<br />

dei crediti ossia dalla stolta pretesa di vedere immediatamente<br />

quantificata, ripagata e monetizzata qualsiasi<br />

attività, come se dovessimo venire immediatamente ricompensati<br />

per la lettura di un bel libro, ricevere punti o crediti<br />

o non so cosa per aver letto un libro o magari visto un film.<br />

Sto andando in pensione, fra un mese, con sette anni di anticipo<br />

e dopo quarantasette anni di servizio, e confesso che<br />

non so bene cosa sia un credito.<br />

Trieste, 21 settembre 20<strong>06</strong>


s p a z i o a l u m n i 38 39 s p a z i o a l u m n i<br />

Ultimo <strong>Collegio</strong><br />

La giornata è meravigliosa, ma la prospettiva di come la trascorrerò<br />

mi impigrisce. Vorrei riabbassare la tapparella, appena<br />

alzata. Ributtarmi sul letto, nonostante il caldo opprimente,<br />

sotto una coltre di bei sogni.<br />

La stridente radiosveglia dalla stanza accanto mi distoglie da<br />

ogni fantasia, mi rassegno e mi alzo. Per i corridoi, dalle altre<br />

stanze del collegio, provengono suoni di altrettanti bruschi<br />

risvegli.<br />

Oggi devo solo fare pacchi…inscatolare ogni mio avere e sigillare<br />

bene con lo scotch ogni ricordo. La malinconia, impalpabile,<br />

mi vela gli occhi.<br />

Apro la porta: il corridoio è ingombro di pacchi fatti e sfatti, di<br />

residui strabordanti che sfuggono al controllo degli altri poveri<br />

coinquilini di questo inconsueta famiglia <strong>Einaudi</strong>.<br />

Sto per lasciare il collegio, anch’io come tanti altri gli vorrei<br />

dire addio come si deve…scrivere qualcosa di bello, commovente<br />

e divertente che possa lasciare impressi nella mente tutti<br />

questi indispensabili cinque anni di vita universitaria. Vorrei<br />

scrivere qualcosa di originale, ma non posso.<br />

Dalle porte socchiuse per cercare una tregua al caldo, sbircio<br />

tutti i miei amici intenti a giocare a Tetris con i manuali e<br />

le padelle o ancora a studiare per l’ultimo round prima delle<br />

vacanze. Non c’è nulla di originale in questa vita da studenti,<br />

nei semestri passati tra queste mura un po’ vecchiotte:<br />

c’è l’usuale, confortevole calore di una famiglia e l’euforica<br />

sensazione di libertà delle sospirate gite alle superiori. Io<br />

ho amato questo posto, un non luogo dove gli accenti, le abitudini,<br />

le vite si sono mescolate fino a renderlo la casa di tutti<br />

coloro che ci vivono.<br />

Sono una dei tanti ma mi sento di aver lasciato un segno: che<br />

da qualche parte rimarrà sempre qualcosa di me qui dentro…magari<br />

solo nei ricordi dei nostri Patronus Nicola e Carmela…<br />

Guardo i resti di quella che è stata la mia camera e che ora è<br />

solo una stanza, guardo le amiche che cercano di tenermi su<br />

il morale, guardo il nostro nuovo e ambito amico e coinquilino<br />

Fabio C. e penso che è ora di sigillare tutto: questo collegio<br />

ultima succursale di una poco partenopea Scampia, questa<br />

città con le sue meravigliose montagne che incorniciano<br />

ogni strada, i miei pacchi che per l’ultima volta mi portano<br />

via da qui.<br />

L’avventura continua, mi dico.<br />

Ma questa è la più bella che ho mai vissuto e non vorrò mai<br />

dimenticarla.<br />

Fra qualche anno probabilmente ricorderò questo tempo perduto<br />

con il compiacente sorriso degli adulti verso gli anni più<br />

belli e, forse, più folli…<br />

Grazie a tutti i miei compagni di avventura e grazie al Supremo<br />

Ordine di Z. che mi ha permesso di raggiungere il traguardo<br />

della laurea con serenità.<br />

...L’avventura continua, mi dico.<br />

Ma questa è la più bella che<br />

ho mai vissuto e non vorrò mai<br />

dimenticarla...<br />

Grazia ISERNIA<br />

Sezione Po, 2001-<strong>06</strong><br />

Da un papà<br />

Vi ringrazio per il periodico relativo al 70° che avete avuto la gentilezza<br />

di inviarci e, grazie al quale abbiamo potuto apprezzare<br />

ancor più quello che per noi è un valore “La famiglia”. Sì, perchè<br />

per noi da ciò che ci riferisce quotidianamente nostra figlia<br />

Luisa ci siamo convinti che il collegio altri non è che una grande<br />

famiglia e “Renato” può benissimo raffigurarsi sia nel padre che<br />

nel fratello di ogni studente.<br />

Cosa assai importante è anche lo stimolo allo studio e all’impegno<br />

che ogni studente deve avere per continuare la “Vita in <strong>Collegio</strong>”,<br />

che per noi genitori è motivo di grande gratificazione per<br />

gli sforzi che compiamo.<br />

Coraggio, continuate con gli stessi ideali<br />

e principi per far sì che la Vs. bellissima<br />

struttura sia destinata a rimanere ETERNA.<br />

Grazie di cuore.<br />

Giorgio Marsano e Fam.<br />

È SEMPRE BELLO RITROVARSI!<br />

Un gruppo di ex ospiti di fine anni ‘90


s p a z i o a l u m n i 40<br />

A Torino,<br />

in <strong>Collegio</strong><br />

A Torino per frequentare la prima parte di un master internazionale,<br />

mi si è prospettata l’opportunità di essere ospite<br />

del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>.<br />

Sostenitrice esperta della vita in studentato - nel periodo universitario<br />

bolognese ne avevo sperimentati almeno cinque diversi-<br />

non mi sono lasciata scappare la possibilità di vivere<br />

questa nuova avventura, intesa come una breve ma intensa<br />

parentesi, di circa sei mesi, nella vita studentesca torinese.<br />

Assegnata all’appena rinnovata sezione di via Bobbio, mi sono<br />

ritrovata immersa nell’atmosfera del Politecnico e circondata<br />

in prevalenza, dunque, da aspiranti ingegneri: un’interessante<br />

confronto per me che avevo una formazione di tutt’altro<br />

tipo.<br />

Quell’ambiente dai discussi<br />

colori accesi, infatti,<br />

era un importante<br />

crocevia dove si incontrano<br />

le storie di giovani<br />

provenienti da tutta Italia,<br />

con esperienze, sogni<br />

e aspirazioni diverse:<br />

alcuni per la prima<br />

volta lontani dalla famiglia,<br />

in una grande città,<br />

...Questo tipo di convivenza è in effetti<br />

un’ottima palestra per sviluppare la capacità<br />

di adattarsi, di confrontarsi con la diversità,<br />

imparando ad ascoltare, comprendere e<br />

rispettare gli altri...<br />

alle prese con un nuovo tipo di studio; altri già esperti della<br />

vita universitaria torinese e non solo, altri ancora di passaggio<br />

come me.<br />

L’organizzazione dei servizi offerti dal <strong>Collegio</strong>, effettivamente<br />

in grado di facilitare la vita di uno studente fuori sede e di<br />

aiutarlo a completare con successo il percorso di studi intrapreso,<br />

è uno degli aspetti che indubbiamente spingono a valutare<br />

positivamente e a consigliare ad un giovane un’esperienza<br />

di tale tipo.<br />

È il caso, però, di dare il giusto rilievo anche ad un altrettanto<br />

importante risvolto della vita del <strong>Collegio</strong>: quello umano.<br />

Questo tipo di convivenza è in effetti un’ottima palestra per<br />

sviluppare la capacità di adattarsi, di confrontarsi con la diversità,<br />

imparando ad ascoltare, comprendere e rispettare<br />

gli altri.<br />

Non si tratta, infatti, di una semplice condivisione di spazi,<br />

ma anche di emozioni, sentimenti, paure, avventure, problemi,<br />

sogni, aspirazioni… insomma di uno dei periodi più belli<br />

della vita, che negli anni si ricordano con una gioiosa malinconia.<br />

Del resto, come dimenticare quelli con i quali si è passato tanto<br />

tempo insieme, condividendo vittorie e sconfitte; quelli che<br />

hanno fatto da supporto psicologico, morale e, talvolta, anche<br />

materiale nella preparazione dei vari esami; quelli che, a<br />

qualunque ora, erano sempre pronti a fare festa…<br />

Con alcuni magari si rimane<br />

in contatto per<br />

lungo tempo anche<br />

dopo aver finito gli studi<br />

e cambiato città, con altri<br />

ci si perde di vista, con<br />

altri ci si ritrova nelle situazioni<br />

e nei posti più<br />

impensati… comunque<br />

sia, nonostante il trascorrere<br />

dei mesi e il rilevante<br />

numero di chilometri di distanza che ci separano, ricordo<br />

ancora con piacere e apprendo con interesse le notizie che riguardano<br />

tutti quelli che ho conosciuto al <strong>Collegio</strong> e con cui ho<br />

condiviso uno speciale, seppur breve, periodo della mia vita.<br />

Adelina COLACE<br />

ESCP-EAP Torino-Parigi<br />

41 E N T I S OsS pTa zE iNo Ia Tl uO mR nIi<br />

“Lione” 1998 -<br />

“Rosine” 2003<br />

Ottobre 1998: primi timidi passi nei locali del “Lione”.<br />

Dicembre 2003: ultima frettolosa uscita dal cancello delle<br />

“Rosine”.<br />

Questi sono i due indimenticabili eventi che hanno sancito<br />

l’inizio e la fine di un’epoca. Indimenticabili perché indimenticabile<br />

è il periodo di tempo che hanno delimitato. Ma anche<br />

per le sensazioni che ho provato esattamente in quei due<br />

istanti. Quando, abbandonato come un cane all’ingresso del<br />

numero 24 di Corso Lione, mi accostai alla portineria dominata<br />

da Bruno e non potei fare a meno di notare un ragazzo<br />

che, come me, era appena arrivato, ma che era accompagnato<br />

da tre generazioni di parenti. E quando,<br />

cinque anni, due mesi e 9 giorni dopo, in compagnia<br />

delle persone che più hanno contato per<br />

me in tutti quegli anni, lasciai per l’ultima volta<br />

le chiavi della mia ultima stanza di via delle Rosine<br />

sul bancone della portineria.<br />

Dopo cinque anni sono arrivato ad una conclusione.<br />

Il <strong>Collegio</strong>, c’è chi lo ama. C’è chi lo odia.<br />

Come sempre in medio stat virtus (reminiscenze<br />

liceali che il Politecnico non è riuscito a cancellare),<br />

e io il collegio non l’ho amato, ma non l’ho<br />

nemmeno odiato. Per alcuni il <strong>Collegio</strong> è un semplice<br />

appoggio. Per altri è la vita. Continuo a pensare che la<br />

vera vita sia fuori dal <strong>Collegio</strong>, ma, anche dentro non si scherza!<br />

Ecco, il <strong>Collegio</strong> non è stata la mia vita. Non l’ho amato e<br />

non l’ho odiato. Ma ho vissuto con le persone del <strong>Collegio</strong>, e<br />

ho amato e odiato le persone del <strong>Collegio</strong>.<br />

Di anni effettivi, in <strong>Collegio</strong>, ne ho fatti quattro a causa dell’Erasmus<br />

(o grazie all’Erasmus). Ma le cose da raccontare non<br />

mancano. Sicuramente posso dire di aver visto in <strong>Collegio</strong> cose<br />

che al di fuori risultano impensabili.<br />

Ho visto smontare le porte delle stanze in cinque secondi e rimontarle<br />

in due.<br />

Ho visto stanze allagarsi da sole al mattino.<br />

Ho visto cascate d’acqua scendere giù da cinque piani.<br />

Ho visto matricole girare in mutande per tutto il collegio.<br />

Ho visto matricole legate alle branda e trasportate fin giù in<br />

strada.<br />

Ho visto matricole processate da brutti ceffi incappucciati.<br />

Ma ho visto anche le stesse matricole uscire la sera dopo con<br />

gli stessi brutti ceffi che prima erano incappucciati.<br />

Ho visto tanti portinai. E finalmente ho capito perché si dice<br />

che i portinai siano ficcanaso.<br />

Ho visto tanti portinai. E ho capito che esistono anche le eccezioni.<br />

Ho visto tanti portinai. E ho capito che nelle stanze vicine ci<br />

può essere gente più ficcanaso dei portinai.<br />

Ho visto un piano con 30 ragazze e 2 ragazzi. Come si stava<br />

bene.<br />

Ho visto un piano con 2 ragazze e 34 ragazzi. Forse si stava<br />

meglio.<br />

Ho visto gente lottare perché il collegio non venisse chiuso.<br />

Ho visto gente lasciare dichiarazioni alla Stampa perché i lavori<br />

non fossero fatti.<br />

Ho visto gente manifestare per non essere trasferita in altre<br />

sedi.<br />

Ho visto la stessa gente “godere” dei benefici che gli offriva la<br />

nuova sede, in cui suo malgrado era stata trasferita.<br />

Ho visto gente ridere, gridare, scherzare, incazzarsi, innamorarsi,<br />

piangere, rompere le palle, rompersele, divertirsi, ruttare,<br />

imbrattare, bagnare, vomitare. Tutte cose che si possono<br />

vedere anche fuori dal <strong>Collegio</strong>. Ma solo in <strong>Collegio</strong> avevi<br />

la possibilità di vederle tutte lo stesso giorno… o di non vederne<br />

nessuna.<br />

Ruggero G. Pensa<br />

Sezioni Crocetta, Po e Mole; 1998-2003<br />

...Per alcuni il <strong>Collegio</strong> è un semplice appoggio.<br />

Per altri è la vita.<br />

Continuo a pensare che la vera vita sia fuori dal<br />

<strong>Collegio</strong>, ma, anche dentro non si scherza!


E N T I S O S T E N I T O R I<br />

42 43<br />

P A R T N E R<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e i suoi studenti ringraziano tutti i sostenitori grazie ai quali si possono portare avanti le attività di<br />

ospitalità di giovani studenti universitari meritevoli e si può continuare a perseguire l’eccellenza tramite il costante<br />

miglioramento dei servizi offerti.<br />

In questa sezione sono presenti i nomi dei principali Partner con i quali il <strong>Collegio</strong> ha creato un’intensa rete di<br />

collaborazione e scambio. L’interazione tra i diversi nodi della rete e la realizzazione di progetti specifici permette<br />

l’erogazione di servizi con un elevato contenuto professionalizzante. Da questa rete di partnership infatti le attività<br />

complementari del <strong>Collegio</strong> ne escono rafforzate e con un alto valore contenutistico.<br />

MiUR<br />

Ministero dell’Università e della Ricerca<br />

Compagnia San Paolo<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2005</strong>: contributo di € 500.000 per la ristrutturazione della Sezione San<br />

Paolo<br />

Fondazione CRT<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2005</strong>: contributo per la gestione di € 31.000 e contributo di € 200.000<br />

per la riqualificazione edilizia della Sezione San Paolo (acquisto arredi interni<br />

e attrezzature)<br />

Regione Piemonte (EDISU Piemonte)<br />

Erogazione di un contributo annuale di € 90.000 per l’attività del <strong>Collegio</strong> a<br />

sostegno del Diritto allo Studio Universitario<br />

Banca d’Italia<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2005</strong>: contributo per la gestione di € 20.000<br />

Comune di Torino<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2005</strong>: istituzione di 4 posti di studio gratuiti per un importo<br />

di € 16.000<br />

Accenture<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2005</strong>: contributo di € 8.000 per l’istituzione di due premi di studio<br />

gratuiti per i migliori studenti ospiti frequentanti l’ultimo anno dei corsi di<br />

laurea specialistica di Ingegneria Gestionale e Ingegneria Informatica.<br />

San Paolo<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2005</strong>: contributo di € 3.000 per la sponsorizzazione del sito web<br />

del collegio attraverso l’inserimento del banner del San Paolo su www.<br />

collegioeinaudi.it<br />

Famiglia CALIGARA<br />

Istituzione di due premi per le migliori tesi di laurea in ambito scientifico e umanistico, destinati a studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />

Contributo di € 20.000 per la realizzazione del Progetto <strong>Collegio</strong> Wi-Fi.<br />

Famiglia D’ARPA<br />

Contributo per la realizzazione dell’Aula Multimediale “Fabiana D’Arpa”, Sezione Crocetta, C.so Lione 24, in memoria<br />

della figlia Fabiana.<br />

Famiglia POLETTO-RESTALDO<br />

Istituzione di un fondo finalizzato all’erogazione annuale di due premi per le migliori tesi di laurea in Medicina e Chirurgia<br />

e/o Facoltà affini, destinati a studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />

COME DIVENTARE SOSTENITORI<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> per svolgere al meglio le proprie attività, usufruisce dei finanziamenti del MiUR e delle donazioni di privati, sotto<br />

diversa forma e di diverso importo. Per diventare sostenitori del <strong>Collegio</strong> tramite l’istituzione di borse di studio, di premi di laurea<br />

o di altri tipi di contributo a sostegno dei nostri migliori studenti e/o delle attività del collegio, contattateci telefonicamente<br />

(Ufficio Relazioni Esterne 011 8126853) oppure mandateci una e-mail a info@collegioeinaudi.it .<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong><br />

ha avviato nella<br />

primavera del <strong>2005</strong><br />

un rapporto di collaborazione<br />

e partnership<br />

con Accenture,<br />

azienda globale<br />

di consulenza, servizi tecnologici e outsourcing.<br />

La collaborazione è nata con il duplice scopo da un lato di avvicinare<br />

il mondo del <strong>Collegio</strong> e i suoi studenti eccellenti ad una<br />

realtà lavorativa dinamica e stimolante, dall’altro di promuovere<br />

il nome di Accenture in un contesto accademico di elevata<br />

qualità, interessante bacino per la scoperta di nuovi talenti.<br />

Tale collaborazione si è poi estesa alla Conferenza dei Collegi<br />

Universitari riconosciuti dal MiUR con la quale Accenture,<br />

prima azienda in Italia ad aver siglato un accordo di questo<br />

tipo con la CCU, ha firmato una convenzione quadro nel luglio<br />

<strong>2005</strong>.<br />

La convenzione ha creato le premesse per una collaborazione<br />

proficua e ha favorito una concreta integrazione tra mondo accademico<br />

e mondo del lavoro.<br />

Tale integrazione si è concretizzata con l’istituzione di due posti<br />

di studio gratuiti riservati ai migliori studenti del <strong>Collegio</strong>, frequentanti<br />

l’ultimo anno dei corsi di laurea specialistica di Ingegneria<br />

Gestionale e Ingegneria Informatica, oltre alla possibilità<br />

per i nostri ospiti di candidarsi per lo svolgimento di tirocini pre<br />

e post laurea all’interno di progetti aziendali Accenture.<br />

La società ha inoltre ipotizzato un ricco ventaglio di attività da<br />

svolgersi in collaborazione con il <strong>Collegio</strong> come la realizzazione<br />

di seminari e incontri di orientamento professionale.<br />

Il <strong>Collegio</strong> collabora intensamente<br />

con il CUS per l’organizzazione dell’offerta<br />

sportiva per i propri studenti<br />

ospiti. Grazie a tale collaborazione,<br />

gli studenti del <strong>Collegio</strong> possono<br />

scegliere tra molteplici corsi sportivi<br />

(corsi di tango, corsi di aerobica,<br />

corsi di ballo latino-americano, corsi di<br />

funky e di yoga) organizzati e tenuti da validi<br />

professionisti. Tali corsi si svolgono nelle palestre delle diverse<br />

sezioni del <strong>Collegio</strong> e hanno un costo agevolato per i nostri<br />

studenti.<br />

Vista la vasta offerta sportiva e ricreativa del Centro Universitario<br />

Sportivo è possibile per gli studenti frequentare non<br />

solo i corsi e le attività organizzate in collegio, ma anche negli<br />

impianti del CUS e venire a contatto con tanti altri studenti<br />

torinesi.<br />

La European School of Management,<br />

neonato campus<br />

della prestigiosa ESCP<br />

- EAP European School of<br />

Management, business<br />

school leader nella formazione<br />

manageriale a livello internazionale, è entrata a far parte<br />

dei partner del <strong>Collegio</strong> con la firma, il 30 marzo <strong>2005</strong>, della<br />

convenzione per l’ospitalità di studenti italiani e stranieri,<br />

opportunamente selezionati, partecipanti ai master promossi<br />

dalla ESCP - EAP con sede a Torino dal 2004.<br />

L’accordo bilaterale ha lo scopo di attrarre a Torino giovani studenti<br />

di talento e nell’ottica della creazione di un campus universitario<br />

internazionale, il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> si è reso disponibile<br />

ad ospitare, a partire dall’a.a. <strong>2005</strong>-<strong>06</strong>, venti studenti dei<br />

Master della European School of Management Italia.<br />

In base all’accordo l’ESMI metterà a disposizione la propria<br />

esperienza per sviluppare un’offerta formativa integrativa per<br />

gli studenti del <strong>Collegio</strong>, al fine di arricchire i loro percorsi accademici<br />

con materie complementari incentrate sul mondo del<br />

management e della comunicazione.<br />

L’accordo tra le due istituzioni si fonda quindi sulla condivisione<br />

del valore dell’eccellenza, perseguito da entrambe nell’ambito<br />

delle rispettive attività quotidiane.<br />

Nel corso del <strong>2005</strong> si è consolidata la partnership con Fastweb,<br />

azienda leader in Italia nelle telecomunicazioni a banda larga<br />

su rete fissa.<br />

I lavori di cablaggio delle sezioni Po, Mole e Valentino hanno<br />

permesso agli studenti ospiti di queste sezioni di avere un accesso<br />

broadband (100 Mbps) e full-time alla rete e di abbandonare<br />

l’obsoleto accesso dial - up a tempo e con una banda<br />

di soli 33,6 KBps.


c o n v e n z i o n i 44 45<br />

a n t i c i p a z i o n i 2 0 0 6 / 0 7<br />

COLLEGIO - UNIVERSITÀ<br />

Servizio di Counseling<br />

Il 23 gennaio 2001 tra il Rettore dell’Università di Torino e il Presidente<br />

del <strong>Collegio</strong> è stata firmata presso la Biblioteca della Sezione<br />

Po una convenzione con la quale si è istituito, presso la Sezione<br />

Mole Antonelliana del <strong>Collegio</strong>, uno sportello di Counseling aperto<br />

a tutti gli studenti universitari bisognosi di ascolto e di sostegno<br />

psicologico; il servizio arricchisce il <strong>Collegio</strong> di un importante punto<br />

di riferimento per i momenti di difficoltà che ogni studente può<br />

incontrare durante il proprio percorso di studio.<br />

Il servizio è gestito in piena autonomia da un team di psicologi<br />

dell’Università e gli studenti vengono ricevuti su appuntamento<br />

nei locali del <strong>Collegio</strong>, attrezzati anche per l’accesso degli handicappati.<br />

Accoglienza studenti ISASUT<br />

(International School of Advanced Study)<br />

Con l’a.a. <strong>2005</strong>-<strong>06</strong> si è avviata una convenzione con la Facoltà di<br />

Scienze MFN dell’Università di Torino per l’ospitalità di 5 studenti<br />

dell’ISASUT, residenti all’estero e vincitori di posto di dottorato<br />

COLLEGIO - POLITECNICO<br />

Accoglienza studenti ASP (Alta Scuola Politecnica)<br />

Il <strong>Collegio</strong> ha firmato nel mese di luglio <strong>2005</strong> una convenzione con<br />

il Politecnico di Torino per ospitare fino ad una trentina di studenti<br />

iscritti all’ASP (Alta Scuola Politecnica, che accoglie 150 talenti del<br />

Politecnico di Torino e di Milano in un percorso multidisciplinare<br />

parallelo ai corsi di laurea specialistica, finalizzato alla formazione<br />

di laureati eccellenti con un percorso formativo volto alla promozione<br />

dell’innovazione).<br />

COLLEGIO - CUS<br />

Attività sportive<br />

Il CUS Torino ha la sua sede storica nell’impianto di Via Braccini di<br />

proprietà del <strong>Collegio</strong>, ceduto in comodato d’uso gratuito con convenzione<br />

trentennale.<br />

Le attività sportive che si svolgono in collegio sono organizzate in<br />

collaborazione con il CUS Torino, il quale applica tariffe particolarmente<br />

agevolate agli ospiti del collegio.<br />

COLLEGIO - ESMI<br />

Accoglienza studenti e formazione integrativa<br />

La convenzione con l’European School of Mangement Italia prevede<br />

l’ospitalità annuale di una ventina di studenti iscritti ai master<br />

della Scuola e un’offerta formativa integrativa in campo manageriale<br />

per gli studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />

COLLEGIO-EDISU<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e l’EDISU Piemonte collaborano attivamente per<br />

l’accoglienza e l’assistenza degli studenti fuori sede.<br />

librerie<br />

ARKE’<br />

LEGOLIBRI<br />

LEVROTTO & BELLA<br />

TEMPO RITROVATO<br />

viaggi<br />

ALPHA COLLEGE OF ENGLISH<br />

CENTRO UNIVERSITARIO ESTERO<br />

EF EDUCATION<br />

EURO MASTER STUDIO<br />

ottica<br />

ARS OPTICA<br />

MISTER MAGOO<br />

OTTICA GALLERY<br />

CENTRI MEDICI<br />

LOGIMEDICA<br />

VACUPAN, Dentisti associati<br />

varie<br />

CICLO TORINO<br />

CUS CAFE’<br />

FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO<br />

PIZZERIA RUBI ROSA<br />

‘ROCK & FOLK ’<br />

TORINO SPETTACOLI<br />

Cosa ci aspettiamo<br />

dal 20<strong>06</strong>/07?<br />

La novità più interessante è sicuramente il Progetto di formazione<br />

complementare d’eccellenza che per quest’anno<br />

prevede l’istituzione di tre corsi di informatica promossi<br />

dal <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e riconosciuti in termini di crediti universitari<br />

dal Corso di Informatica della Facoltà di Scienze<br />

MFN dell’Università di Torino. Stiamo già valutando per il<br />

successivo 2007/08 l’organizzazione di momenti formativi<br />

riconosciuti anche dal Politecnico.<br />

La Famiglia Caligara ha già promesso il proprio sostegno<br />

al progetto di cui sopra e ha mantenuto vivo il contributo<br />

per i premi di laurea inaugurati l’anno passato.<br />

Sempre sul lato della formazione, visto l’alto numero di<br />

studenti stranieri, verranno promossi dei corsi di approfondimento<br />

di lingua italiana e il Progetto Seniores on line<br />

verrà sviluppato coinvolgendo maggiormente l’Università<br />

della Terza Età.<br />

Il Progetto Accenture prevederà oltre agli incontri di formazione<br />

sul mondo del lavoro, i premi di laurea e le varie<br />

opportunità di stage anche nuovi incontri al femminile su<br />

invito, rivolti alle ragazze dei nostri collegi.<br />

L’annuale Gita si svolgerà per la prima volta nella storia<br />

del collegio in aereo: destinazione Lisbona!<br />

Ed infine ad ottobre abbiamo varato il nuovo sito web del<br />

collegio con una nuova veste grafica, i contenuti rinnovati,<br />

maggior spazio alle news ed un’area riservata dalle<br />

grandi potenzialità!<br />

Per i dettagli e molto di più, arrivederci al prossimo<br />

numero...


g e s t i o n e 2 0 0 5<br />

46 47<br />

g l i a m m i n i s t r a t o r i & c o<br />

Il rendiconto della gestione <strong>2005</strong> risulta essere così formato:<br />

• Proventi della gestione corrente:<br />

€ 3.427.000 costituiti principalmente da:<br />

1. Trasferimenti:<br />

- MiUR<br />

- Banca d’Italia<br />

- Comune di Torino<br />

- Fondazioni Bancarie<br />

- Edisu<br />

2. Rette studenti<br />

*Tali contributi si aggiungono a quelli erogati per lo stesso scopo negli esercizi precedenti:<br />

• Compagnia di San Paolo................................................................................................... € 400.000<br />

• Fondazione CRT ................................................................................................................ € 200.000<br />

• MiUR (in totale c.a.)........................................................................................................... € 785.000<br />

Si segnala inoltre, la somma di € 1.300.000 relativa alla concessione da parte del San Paolo IMI di un finanziamento agevolato, destinato<br />

a coprire parzialmente i costi di ristrutturazione della Sezione San Paolo impegnando il <strong>Collegio</strong> per la durata di 10 anni.<br />

Inoltre si ricorda che nel corso dell’anno <strong>2005</strong>-<strong>06</strong> sono stati erogati n. 22 posti di studio gratuiti riservati agli studenti con il più alto merito<br />

accademico (anche quest’anno la media degli esami di tutti i vincitori è stata di 30/30)<br />

COSTO DEL POSTO DI STUDIO<br />

Il costo del posto di studio per il <strong>2005</strong> è stato di € 4.824.<br />

• Costi della gestione corrente:<br />

€ 3.548.000 costituiti da:<br />

1. Acquisti e servizi prestati a studenti<br />

2. Attività culturali, ricreative e sportive<br />

3. Borse di studio erogate<br />

4. Costo del personale<br />

5. Imposte e tasse<br />

6. Quote di ammortamento<br />

Si evidenziano gli interventi di Enti e persone che hanno, con liberalità,<br />

sostenuto la nostra attività istituzionale.<br />

Contributi destinati al sostegno dell’attività dell’ente:<br />

- Ente Regionale per il diritto allo studio universitario.................................................. € 90.000<br />

- Fondazione Cassa di Risparmio di Torino..................................................................... € 31.000<br />

- Banca d’Italia................................................................................................................. € 20.000<br />

- San Paolo IMI................................................................................................................... € 3.000<br />

Contributo destinato al finanziamento di posti di studio gratuiti:<br />

- Città di Torino................................................................................................................ € 16.000<br />

- Accenture S.p.A................................................................................................................ € 8.000<br />

Contributi finalizzati alla realizzazione di specifici progetti:<br />

- Compagnia di San Paolo (riqualificazione Sez. S. Paolo).......................................... € 500.000*<br />

- MUR (riqualificazione Sez. S. Paolo).......................................................................... € 377.000*<br />

- Fondazione CRT (arredamento camere Sez. S. Paolo).............................................. € 200.000*<br />

- Famiglia Caligara (realizzazione rete wi-fi)................................................................... € 20.000<br />

- Famiglia D’Arpa (allestimento Sala Multimediale)......................................................... € 3.500<br />

Premi di laurea:<br />

- 2 premi Margherita e Antonio Poletto per studenti di medicina................................... € 4.132<br />

Premi erogati utilizzando l’apposito fondo istituito dalla Famiglia Peretti-Restaldo<br />

AMMINISTRATORI<br />

Presidente: Prof. Donato FIRRAO<br />

Vice Presidente: Arch. Paolo CORRADINI<br />

Consigliere delegato: Prof. Antonino REPACI<br />

<strong>Collegio</strong> Revisori dei Conti<br />

Dott. Fabrizio CORBO<br />

Dott. Marina BENEDETTI<br />

Dott. Antonio ALTAMURA<br />

Dott. Marco CASALE<br />

Dott. Giovanni CALVISI<br />

Consiglieri<br />

Dott. Ferdinando VENTRIGLIA<br />

Prof. Luigi CAROSSO<br />

Prof. Saverio PEIRONE<br />

Prof. Donato FIRRAO<br />

Prof. Antonino REPACI<br />

Dott. Salvatore DE FAZIO<br />

Dott. Alessandro BIANCHI<br />

Dott. Cristina MARCHIARO<br />

Arch. Paolo CORRADINI<br />

Dott. Silvio BOCCARDO<br />

Dott. Giulio BERTINI<br />

Ing. Fernando MAZZINGHI<br />

Dott. Emanuele PEYRON<br />

Sig.na Marina RUSSO<br />

Sig. Daniele SIMONDI<br />

DELEGATI DEGLI STUDENTI<br />

Sezione Crocetta<br />

Sezione Mole Antonelliana<br />

Sezione Po<br />

Sezione San Paolo<br />

Sezione Valentino<br />

Ente rappresentato<br />

Ministero del Tesoro<br />

MIUR<br />

Compagnia di San Paolo<br />

Fondazione CRT<br />

Assemblea Contributori<br />

Ente rappresentato<br />

MiUR<br />

Università<br />

Università<br />

Politecnico<br />

Politecnico<br />

Regione Piemonte<br />

Provincia di Torino<br />

Comune di Torino<br />

Compagnia di San Paolo<br />

Fondazione CRT<br />

Assemblea Contributori<br />

Assemblea Contributori<br />

Assemblea Contributori<br />

Studenti<br />

Studenti<br />

giuliano CAMPANELLA<br />

Valentino MONTANARO<br />

Marco BO<br />

tommaso MARTINO<br />

Serena BAGNALE<br />

gabriele FESTUCCIA<br />

Francesco LO PRESTI<br />

Fabio PAPANDREA<br />

Fernando DE ANGELIS<br />

Stefano FERRARI<br />

STAFF<br />

Direttore<br />

Attività Culturali e Rel. Esterne<br />

Biblioteche<br />

Concorsi e Assegnazioni<br />

Contabilità<br />

Economato<br />

Segreteria<br />

Ufficio Tecnico<br />

PERSONALE DI SEZIONE<br />

irzio MONTERMINI<br />

Elena TORRETTA<br />

Silvia DI PILLA<br />

Paola PAGANO<br />

Mariuccia FURCI<br />

Marilena CERAOLO<br />

gabriella DE NICOLA<br />

elisa CORNO<br />

ivana ALUTTO<br />

lino VELLA<br />

cristiano CAPELLO<br />

Assistenti Pino RIGANTE<br />

luciano SARACINO<br />

Manutentore Davide BELLIA<br />

Custodi emilio e Rossella CROCETTA<br />

leo e Ornella MOLE<br />

nicola e Carmela PO<br />

Roberto e Pina SAN PAOLO<br />

luciano e Donatella VALENTINO<br />

Personale Ausiliario Anna e Maura CROCETTA<br />

giovanna<br />

MOLE<br />

Mimma e Giulia PO<br />

nunzia e Antonio VALENTINO


Direzione<br />

e Amministrazione<br />

Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino<br />

Tel. 011.8126853 Fax 011.8171008<br />

www.collegioeinaudi.it<br />

info@collegioeinaudi.it<br />

SEZIONE CROCETTA<br />

Corso Lione 24 - 10141 Torino<br />

tel. 011.3851922<br />

SEZIONE MOLE ANTONELLIANA<br />

Via delle Rosine 3 - 10123 Torino<br />

tel. 011.8126856<br />

SEZIONE PO<br />

Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino<br />

tel. 011.8126853<br />

SEZIONE SAN PAOLO<br />

Via Bobbio 3, ang. Corso Lione 44<br />

10141 Torino<br />

tel. 011.3851944<br />

fax 011.0968301<br />

SEZIONE VALENTINO<br />

Via Galliari 30 - 10125 Torino<br />

tel. 011.669<strong>06</strong>39

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