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Annual Report - Anno Accademico 2006/07 - Collegio Einaudi

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C O L L E G I O<br />

U N I V E R S I T A R I O di<br />

T O R I N O Renato <strong>Einaudi</strong><br />

annual report<br />

Intervista a Francesco Profumo<br />

Formazione Universitaria Accreditata<br />

Risparmio energetico: impianto a pannelli solari<br />

anno accademico<br />

<strong>2006</strong>/20<strong>07</strong>


s o m m a r i o l a p a r o l a a l p r e s i d e n t e<br />

3 LA PAROLA AL PRESIDENTE<br />

4 EDITORIALE<br />

5 I L C O L L E G I O<br />

6 I nostri studenti<br />

6 Un <strong>Einaudi</strong>no all’apertura dell’a.a. del Politecnico<br />

7 Laureati e Laureandi <strong>2006</strong>-<strong>07</strong><br />

8 Il concorso di ammissione <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />

9 Cosa studiano<br />

10 Da dove arrivano<br />

11 Eccellenza dei laureati del <strong>Collegio</strong><br />

12 Studenti collaboratori<br />

13 Premi e riconoscimenti<br />

13 Premi di Laurea<br />

Premio Optime 20<strong>07</strong><br />

14 Posti di studio gratuiti<br />

15 Formazione<br />

15 Formazione complementare d’eccellenza<br />

Corsi universitari accreditati<br />

16 Corsi di italiano per stranieri<br />

17 Accenture: 2º corso di orientamento al lavoro<br />

18 Attività e progetti<br />

18 Progetto Seniores on line<br />

19 Mostra fotografica ‘Mai più’<br />

20 Conferenze e incontri<br />

21 Information Technology<br />

22 Risparmio energetico: l’impianto solare termico<br />

della Sezione San Paolo<br />

23 VI Certamen Nazionale Fisico-matematico “Fabiana D’Arpa”<br />

I ricordi del vincitore <strong>2006</strong><br />

24 Concorso fotografico 20<strong>07</strong><br />

26 Sport ed eventi<br />

26 Corsi Cus e gita sulla neve<br />

27 <strong>Einaudi</strong>stock: il leggendario concerto rock del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong><br />

28 Festa di fine anno<br />

2 9 I L C O L L E G I O N E L M O N D O<br />

30 United Colors of <strong>Einaudi</strong><br />

31 Ospitalità studenti ESCP-EAP, ASP e Produzione Industriale<br />

Da una studentessa ESCP-EAP<br />

32 Studenti <strong>Einaudi</strong> all’estero<br />

Eurecom 20<strong>07</strong><br />

33 Viaggi studio<br />

Torino – Londra e ritorno<br />

34 Suggestioni canadesi<br />

35 Gita a Budapest 20<strong>07</strong><br />

3 7 S P A Z I O A L U M N I<br />

38 “Vorresti lavorare con noi?”:<br />

l’altro lato della medaglia<br />

39 Intervista al prof. Francesco Profumo<br />

40 In giro per il mondo senza<br />

mai dimenticare le proprie origini<br />

41 Saluti e buon anno!<br />

42 Buongiorno dagli USA<br />

43 Dicono di noi… forum on line<br />

44 ENTI SOSTENITORI<br />

45 PARTNER<br />

46 CONVENZIONI<br />

AMMINISTRATORI & C<br />

47 ANTICIPAZIONI 20<strong>07</strong>-08<br />

GESTIONE <strong>2006</strong><br />

<strong>Annual</strong> report n.5<br />

Redazione e coordinamento<br />

Elena Torretta<br />

Ufficio Attività Culturali<br />

e Relazioni Esterne<br />

Via Maria Vittoria 39<br />

10123 TORINO<br />

info@collegioeinaudi.it<br />

Testi e collaboratori (in ordine alfabetico):<br />

Ivana Alutto, Francesco Ambusto, Marilena Ceraolo, Annamaria<br />

De Crescenzio, Andrea De Mauro, Gabriella De<br />

Nicola, Delia Dimasi, Silvia Di Pilla, Emanuele Ferragina,<br />

Donato Firrao, Mariuccia Furci, Andrea Lai, Antonio Lantieri,<br />

Francesco Marangio, Irzio Montermini, Roberta Muraglia,<br />

Francesca Nacini, Silvia Oppezzo, Daniele Piccitto,<br />

Francesco Profumo, Gianvito Scaringi, Matteo Serraino, Simona<br />

Specchia, Elena Torretta, Michela Viale.<br />

Un particolare ringraziamento per le foto a Dario,<br />

Mattia, Mirko, Nicola, Sergio e a tutti i ragazzi<br />

che hanno contribuito al corredo fotografico!<br />

Realizzazione grafica e impaginazione<br />

Edizioni AGAMI - Cuneo<br />

Stampa AGAM - Cuneo<br />

Un saluto ad Irzio MONTERMINI<br />

Con il 20<strong>07</strong> si chiude in <strong>Collegio</strong> un’era: va infatti in pensione il dott. Irzio Montermini, il Direttore storico del<br />

<strong>Collegio</strong>, fra di noi fin dall’autunno del 1971, in servizio effettivo dal 1972. Trentacinque anni di direzione,<br />

durante i quali circa 7000 ragazzi e ragazze sono entrati accompagnati dai genitori, sono divenuti studenti/<br />

adulti/laureati/professionisti di valore, hanno formato famiglia, hanno fatto figli, li hanno mandati in<br />

<strong>Collegio</strong>… Durante il loro fluire si è trasformata la società: dal post-sessantotto agli anni bui del terrorismo,<br />

dall’avvento del consumismo fino all’era tecnologica di oggi. In tutti questi anni il Direttore ha guidato<br />

l’evoluzione dell’<strong>Einaudi</strong>: dalla rigida separazione iniziale dei sessi e il divieto per tutti di salire ai piani al<br />

<strong>Collegio</strong> “misto” (dal 1992) ed al permesso di visita in camera fino alle 2 del mattino, dall’acqua calda nelle<br />

stanze alle lavanderie automatiche, dalle mense da Lui gestite direttamente fino al 1976 alle cucine di piano<br />

in ogni edificio, dalle ristrutturazioni delle sezioni Valentino (Via Galliari, 1978), Crocetta (C.so Lione 24,<br />

2001), San Paolo (Corso Lione 44/Via Bobbio, 2005) alla progettazione del nuovo rifacimento della Sezione<br />

Valentino (2009-2010), dai lavori in chiave antincendio dopo la tragedia torinese del Cinema Statuto al Donato FIRRAO<br />

cablaggio Internet di tutte le sezioni dopo che già da tempo si era messo in ogni camera un telefono ricevente.<br />

Ma in 35 anni si sono formate anche generazioni di collaboratori di staff, di bibliotecari, di personale di<br />

portineria, di addetti alle lavanderie ed alla pulizia; se gli attuali dipendenti hanno una loro professionalità<br />

riconosciuta, devono molto alla Sua presenza costante. E quanti studenti hanno acquisito un forte senso di<br />

responsabilità svolgendo ruoli retribuiti di servizio ai colleghi!<br />

Egli ha visto e governato periodi di difficoltà economiche dell’Ente ed il successivo risollevarsi della situazione<br />

finanziaria, la vendita di azioni lungamente tenute in cassaforte con plusvalenze di bilancio irripetibili<br />

fino al passaggio ad un moderno “asset-management”, il cambio dell’impostazione del bilancio fino ad<br />

una contabilità di tipo pubblico, il crollo imprevisto dei titoli dopo l’attentato al World Trade Center e le<br />

difficoltà attuali dopo la crisi dei mutui “sub-prime”, che fortunatamente non ci ha colto impreparati, le<br />

costanti proteste degli studenti ad ogni aumento delle rette, i contributi in conto capitale delle Fondazioni<br />

Bancarie per i vari lavori edilizi.<br />

Last but not least, va a merito di Irzio Montermini la collaborazione preziosa e fedele, mai succube, con<br />

Irzio Montermini<br />

Presidenti di grande personalità come Renato <strong>Einaudi</strong> (fino al 1972), Gino Castelnuovo (1972-82), Rolando<br />

Rigamonti (1982-93), la successiva presa per mano del “giovane” Firrao per fargli ricordare la vera missione del <strong>Collegio</strong>: costruire nei<br />

futuri laureati il ricordo gioioso di un periodo irripetibile, non macchiato da difficoltà di residenza o di convivenza sociale.<br />

Da parte di noi tutti un sentito: grazie Dott. Montermini, grazie Irzio.<br />

Uno sguardo all’anno appena trascorso<br />

Nel passato anno accademico, il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> ha fatto un ulteriore passo avanti: ha infatti dato avvio al Settore Formazione<br />

Universitaria, con l’obiettivo di promuovere momenti di formazione integrativa in collaborazione con gli Atenei torinesi. Il nostro<br />

<strong>Collegio</strong> si è così aperto a decine e decine di studenti, molti dei quali esterni, che hanno seguito lezioni e studiato nelle nostre aule. Sul<br />

versante della formazione di alto livello stiamo lavorando alla nascita della Fondazione Caligara, grazie all’aiuto e alla lungimiranza<br />

della nostra amica Marilisa Caligara.<br />

Non possiamo d’altra parte dimenticare che nubi un po’ fosche si addensano: i tagli previsti dal Ministero dell’Università e della Ricerca<br />

nella Finanziaria 20<strong>07</strong> si sono purtroppo concretizzati per intero, con una riduzione consistente del contributo ministeriale che ha<br />

subito una diminuzione di 230 mila euro rispetto all’esercizio <strong>2006</strong> (- 16,3% in un colpo solo). Tale situazione pone il <strong>Collegio</strong> in una<br />

posizione economica delicata, che ha richiesto, e richiede, una gestione attenta al contenimento delle spese, ma non può evitare di far<br />

ricadere, nostro malgrado, il peso sull’utenza.<br />

Nel corso del <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> il <strong>Collegio</strong> ha inoltre realizzato un innovativo impianto a pannelli solari per la produzione di acqua calda nella<br />

Sezione San Paolo, che verrà monitorato da nostri studenti che vi imposteranno lì le loro tesi di laurea. Sappiamo che, ai ritmi attuali<br />

e con le attuali fonti energetiche, ci restano solo 41 anni prima che il livello di CO 2<br />

nell’atmosfera diventi insopportabile. Dunque, il<br />

significato di tale opera, realizzata anche grazie ai contributi della Regione Piemonte, va oltre l’effettivo risparmio in denaro che ne<br />

potrà derivare: vuole infatti essere un punto di partenza per un’educazione dei nostri studenti ad un consumo ragionato e consapevole<br />

dell’energia, proprio perché il <strong>Collegio</strong> non sia solo un Posto di Studio eccellente, ma anche una Scuola di vita.<br />

<br />

Donato Firrao


e d i t o r i a l e<br />

<br />

<br />

I L C O L L E G I O<br />

a Torino è bello!”<br />

così il Rettore del Politecnico di Torino conclude la sua<br />

“Studiare<br />

intervista riportata nello Spazio Alumni, e con questa<br />

affermazione vogliamo iniziare il nuovo numero del nostro<br />

<strong>Annual</strong> <strong>Report</strong>. Ma aggiungiamo che studiare a Torino, al <strong>Collegio</strong><br />

<strong>Einaudi</strong>, è ancora più bello! Le tante testimonianze dei nostri<br />

studenti, che abbiamo riportato in questa pubblicazione e nelle<br />

precedenti, ci testimoniano ancora una volta l’importanza<br />

che la vita collegiale assume nella formazione dei nostri ragazzi:<br />

anni indimenticabili di condivisione e di crescita che preparano<br />

alla futura vita da adulti.<br />

In questo numero abbiamo raccolto le attività svolte nel corso dell’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>, dedicando la<br />

prima sezione all’Universo <strong>Collegio</strong>, che dettaglia i dati sull’eccellenza dei nostri studenti, sulle<br />

regioni e paesi di provenienza e sui riconoscimenti che sono stati loro attribuiti. Abbiamo voluto<br />

soffermarci quindi sul Settore Formazione Universitaria che, nato proprio nel <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>, ha dato<br />

già i primi frutti e presenta interessantissimi margini di sviluppo; a seguire abbiamo inserito il<br />

resoconto dei principali progetti promossi e sviluppati in <strong>Collegio</strong>, per concludere con i due grandi<br />

eventi che hanno segnato il calendario: il Concerto Rock di dicembre e la Grande Festa<br />

di Fine <strong>Anno</strong> a luglio.<br />

Nella Sezione <strong>Collegio</strong> nel Mondo abbiamo voluto ripercorrere le strade che i nostri ragazzi<br />

hanno tracciato in giro per i continenti, con articoli sugli studenti che arrivano in <strong>Collegio</strong><br />

dall’estero e su coloro che dal <strong>Collegio</strong> partono per esperienze di studio internazionali.<br />

Lo Spazio Alumni racchiude come consueto un’intervista ad un ex ospite che ha raggiunto<br />

traguardi professionali importanti e quest’anno abbiamo chiesto al prof. Francesco Profumo,<br />

Rettore del Politecnico di Torino, di raccontarci la sua esperienza in collegio. Seguono altre<br />

testimonianze di ex meno noti al grande pubblico, soltanto perché anagraficamente più giovani!<br />

Auguriamo a tutti i nostri studenti di veder realizzati i loro sogni e di trovare la giusta<br />

soddisfazione nella vita professionale e personale. E ci auguriamo di esser nuovamente riusciti a<br />

trasmettere anche ai nostri lettori la vitalità e il fermento che animano il nostro <strong>Collegio</strong>.<br />

Buona lettura!<br />

Elena Torretta


I n o s t r i s t u d e n t i<br />

Un<br />

<strong>Einaudi</strong>no<br />

all’apertura<br />

dell’a.a. del<br />

Politecnico<br />

Con un pizzico di orgoglio<br />

apriamo quest’anno l’annual<br />

report con l’intervento che un nostro<br />

studente, oggi System Analyst<br />

alla Procter&Gamble di Newcastle (UK),<br />

ha presentato di fronte al Presidente<br />

della Repubblica, Giorgio Napolitano,<br />

al Premio Nobel, Rita Levi Montalcini,<br />

e a tanti esponenti politici ed accademici<br />

in occasione dell’inaugurazione<br />

dell’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> del Politecnico in veste<br />

di rappresentante degli studenti dell’Ateneo.<br />

Presidente Napolitano, Professoressa Levi Montalcini,<br />

Magnifici Rettori, Autorità, Professori, cari amici Studenti,<br />

Signore e Signori,<br />

nel giorno dell’inaugurazione dell’<strong>Anno</strong> <strong>Accademico</strong> è<br />

un’emozione grandissima quella di avere il Capo dello Stato<br />

tra noi. La sua presenza costituisce una speranza per noi<br />

studenti, ovvero il riconoscimento dell’importanza del nostro<br />

impegno nello studio e della ricerca scientifica per il futuro<br />

del Paese.<br />

Con questo breve intervento, avrò l’occasione di presentare<br />

il punto di vista di noi studenti riguardo alla situazione del<br />

nostro Ateneo e dell’intero panorama universitario nazionale,<br />

evidenziando le nostre perplessità e aspirazioni, e sperando<br />

di proporre elementi utili al dibattito.<br />

Un Politecnico multilingue<br />

<br />

Nell’ultimo anno il numero di studenti stranieri che hanno<br />

deciso di trascorrere parte dei loro studi nel nostro Politecnico<br />

è raddoppiato. Senza alcun dubbio la politica adottata<br />

dal Rettore e dalla sua squadra di promuovere gli scambi internazionali<br />

sta dando i suoi primi frutti e noi studenti guardiamo<br />

con estremo entusiasmo a questa prospettiva.<br />

Nei nostri corridoi e nelle nostre aule si parla sempre più<br />

l’inglese e questo è un simbolo di apertura importantissimo<br />

verso il resto del mondo. La possibilità di parlare, studiare<br />

e divertirsi con i coetanei provenienti da paesi anche<br />

molto lontani dal nostro sono gli antefatti della formazione<br />

di una nuova cultura della tolleranza e dell’integrazione. La<br />

globalizzazione, in questo modo, non può più spaventarci.<br />

Noi speriamo che l’internazionalizzazione degli studi faciliti<br />

la creazione di una piattaforma sulla quale la nostra generazione<br />

sia in grado di costruire una società migliore, dove<br />

i rapporti tra le varie nazioni siano vissuti diversamente da<br />

oggi, senza tensioni, ma con nuovo entusiasmo.<br />

Torino città universitaria<br />

Le Olimpiadi e le Paralimpiadi dello scorso febbraio ci hanno<br />

fatto assaggiare il piacere di questo spirito internazionale<br />

che tanto desideriamo. Questi eventi ci hanno restituito una<br />

città rinnovata nell’aspetto e nella sostanza. Torino ha dimostrato<br />

di essere capace di accogliere l’entusiasmo di milioni<br />

di persone e di sfoggiare senza timidezza i suoi tesori con gli<br />

occhi di tutto il mondo puntati addosso.<br />

Nel mese di gennaio 20<strong>07</strong> le Universiadi ritornano a Torino,<br />

la città nella quale sono nate nel 1959. Per l’ennesima volta<br />

lo sport costituirà una palestra di scambio culturale tra i popoli<br />

e per l’intero sistema universitario piemontese; questo<br />

grande evento rappresenterà una vetrina fondamentale, da<br />

sfruttare nel modo migliore. Sarà, infatti, l’occasione per proporre<br />

Torino come capitale europea delle città universitarie.<br />

Il nostro sogno è che tra qualche anno gli atenei piemontesi<br />

rientrino tra le mete più ambite della mobilità studentesca<br />

europea. Per poter ottenere questo risultato, ed aspirare<br />

a creare una vera Città-Erasmus, Torino si deve rimboccare<br />

le maniche ed accettare la sfida di rimodellarsi a misura di<br />

studente. Noi rinnoviamo, quindi, con forza le nostre richieste<br />

per una piena integrazione con il territorio che ospita i<br />

nostri studi: le convenzioni con i gestori della mobilità cittadina<br />

dovrebbero essere ulteriormente rafforzate e lo stesso<br />

vale per le strutture sportive ed i centri culturali. Sarebbe<br />

bello poter consegnare a tutti i giovani che decidono di studiare<br />

a Torino una carta-unica dei servizi con la quale poter<br />

utilizzare i mezzi pubblici, magari gratuitamente, ed accedere<br />

convenientemente a tutti i servizi locali, in modo tale<br />

da permettere loro di vivere pienamente la città e, nel contempo,<br />

di ravvivarla, donandole energia e fermento culturale.<br />

Il diritto allo studio deve continuare ad essere garantito<br />

attraverso investimenti consistenti con l’aumentare delle richieste.<br />

Assicurarsi di tenere alta la qualità della vita percepita<br />

dagli studenti deve essere considerato come il fine ultimo<br />

dell’azione di tutti gli enti che agiscono nel mondo universitario<br />

regionale.<br />

L’Italia del precariato<br />

Se la situazione attuale del Politecnico e di Torino è ricca di<br />

importanti opportunità e ci lascia ben sperare per il futuro,<br />

noi studenti facciamo fatica a guardare con altrettanta fiducia<br />

alla situazione nazionale nel suo complesso. Lo spettro del<br />

<br />

LAUREATI E LAUREANDI <strong>2006</strong>-<strong>07</strong><br />

precariato costituisce il primo duro incontro che un neolaureato<br />

si trova ad effettuare, uscito dalle aule universitarie.<br />

Per chi vuole continuare a studiare e percorrere la strada del<br />

dottorato di ricerca, la prospettiva è quella di inserirsi in una<br />

lunga coda senza una chiara via d’uscita. Chi desidera, invece,<br />

iniziare ad entrare nel mondo del lavoro si troverà ad affrontare<br />

la scelta tra stage sottopagati e contratti a tempo determinato<br />

e privi di prospettive che, considerando gli affitti<br />

spesso iniqui nelle grandi città, non permettono di costruire<br />

le basi per poter, un giorno, creare una propria famiglia. Tali<br />

opportunità lavorative sembrano più dei tentativi di sfruttamento<br />

delle giovani menti in cerca di una prima indipendenza<br />

economica che concrete possibilità di carriera.<br />

La fuga dei cervelli non è solo un fenomeno che taglia le prospettive<br />

di innovazione dell’intero Paese, privandoci delle eccellenze<br />

sulle quali poter basare lo sviluppo futuro. Questo<br />

gravissimo problema mina le ambizioni degli studenti migliori:<br />

esso non è dovuto all’esterofilia o alla voglia di avere<br />

un salario più alto, ma si tratta piuttosto di una mancanza<br />

di serie opportunità in Italia, in grado di ricompensare pienamente<br />

gli sforzi effettuati durante gli studi.<br />

Il mercato italiano del lavoro e della ricerca scientifica continua<br />

ad essere poco competitivo rispetto a quello di molte<br />

altre nazioni europee: questo è un problema gravoso e ci auguriamo<br />

che il mondo dell’industria comprenda che la crescita<br />

del nostro Paese è legata a filo doppio con la capacità<br />

di tenersi strette le potenzialità espresse dai giovani italiani<br />

e di non permettere che esse vadano, invece, ad incrementare<br />

la ricchezza di altre nazioni.<br />

I recenti tagli, che non hanno risparmiato il debole mondo<br />

dell’Università, sono l’ennesima dimostrazione del fatto che<br />

la politica non riesce ad identificare nello sviluppo tecnologico<br />

la vera chiave strategica per far competere il nostro paese<br />

sul mercato globale. Ci aspettiamo di più dai nostri governanti<br />

e speriamo che venga presto riconosciuto il ruolo fondamentale<br />

della conoscenza per lo sviluppo del Paese.<br />

Conclusioni<br />

Avviandomi alla conclusione, rinnovo i più sentiti ringraziamenti<br />

al Presidente della Repubblica e alla Professoressa<br />

Levi Montalcini; con la speranza che il Politecnico perseveri<br />

nella crescita segnata dall’apertura verso il resto del mondo<br />

e, nel contempo, dalla voglia di costituire la chiave dello sviluppo<br />

del territorio, auguro al Rettore e alla sua squadra di<br />

poter lavorare serenamente ed in stretta collaborazione con<br />

noi studenti, allo scopo di aumentare il prestigio dell’Ateneo<br />

del quale siamo estremamente felici di far parte.<br />

Buon anno accademico a tutti.<br />

<br />

Andrea De Mauro<br />

Sessantotto studenti hanno lasciato l’anno scorso il collegio perché brillantemente laureati o in procinto di laurearsi.<br />

Per loro si è concluso un percorso di formazione e di vita che siamo certi rimarrà nei loro ricordi come un indispensabile<br />

momento di crescita culturale e personale, anche e soprattutto per aver vissuto in <strong>Collegio</strong>.<br />

A tutti quanti rivolgiamo il nostro in bocca al lupo per un futuro ricco di soddisfazioni!<br />

Abbà Cristina Ingegneria Informatica, Aloi Pasquale Francesco Business Administration, Amelio Antonio Ingegneria Elettronica, Andreacchio Silvia Architettura,<br />

Arpaia Antonio Ingegneria dell’autoveicolo, Barrasso Diego Architettura, Battistolo Giulia Rappresentazione Audiovisiva e Multimediale, Bellanca Roberto Ingegneria<br />

Aerospaziale, Bisci Gabriella Ingegneria Biomedica, Blangetti Marco Metodologie Chimiche Avanzate, Bolognesi Davide Sistemi per il Trattamento dell’informazione,<br />

Bonfitto Angelo Ingegneria Meccatronica, Capuzzo Luca Ingegneria dell’autoveicolo, Caramia Orazio Ingegneria Aerospaziale, Castrì Alessandra Ingegneria<br />

Chimica, Cavalera Luciano Antonio Ingegneria Meccatronica, Colombi Cristian Leopoldo Ingegneria Gestionale, Contini Emmanuele Progetto di Architettura<br />

e Gestione delle Trasformazioni Urbane, Coratella Marco Ingegneria Meccatronica, D’Agostino Carmelo Nanotecnologie per le ICT, De Mauro Andrea Ingegneria<br />

dell’informazione, De Stefano Maria Ingegneria Aerospaziale, Demeco Marco Biotecnologie Industriali, Demichelis Raffaella Metodologie Chimiche Avanzate, Di<br />

Tullio Beatrice Lettere Moderne, Fazio Alessandro Biotecnologie Industriali, Ferrante Vincenzo Ingegneria Gestionale, Ferrero Francesca Cooperazione, Sviluppo,<br />

Mercati Transnazionali, Fracchiolla Gianpaolo Ingegneria dell’autoveicolo, Fumarola Francesco Paolo Ingegneria Meccanica, Furcas Federica Ingegneria Chimica,<br />

Garau Federico Ingegneria Informatica, Ghiosso Elisa Culture Moderne Comparate, Grimaldi Giada Ingegneria Informatica, Grippi Manuela Rappresentazione<br />

Audiovisiva e Multimediale, Guerra Luca Ingegneria Gestionale, Iacovino Cristina<br />

Medicina e Chirurgia, La Terra Maria Antonella Medicina e Chirurgia, La Tosa<br />

Vincenzo Ingegneria delle Telecomunicazioni, Lombardo Noemi Ingegneria Gestionale,<br />

Merlo Michela Medicina Veterinaria, Morici Elisa Cooperazione, Sviluppo,<br />

Mercati Transnazionali, Napoli Deianira Maria Progetto di Architettura e Gestione<br />

delle Trasformazioni Urbane, Neri Alessandra Ingegneria Elettronica, Nigro<br />

Biagio Ingegneria Fisica, Pacifico Michele Nanotecnologie per le ICT, Panico Andrea<br />

Realtà Virtuale e Multimedialità, Pantaleo Paolo Ingegneria Informatica, Pecoraro<br />

Michele Architettura, Potenza Marco Ingegneria Biomedica, Prevato Luca<br />

Daniele Ingegneria Informatica, Prudenzano Francesco Ingegneria Informatica,<br />

Reho Stefano Ingegneria Meccatronica, Salis Ester Scienze Politiche, Santero Arianna<br />

Sociologia, Santostefano Valeria Cooperazione, Sviluppo, Mercati Transnazionali,<br />

Scarzella Cristina Ingegneria Meccanica, Scatigna Maria Addolorata Biotecnologie<br />

Molecolari, Semeraro Martino Ingegneria Civile, Sgarlata Giulia Ingegneria<br />

delle Telecomunicazioni, Siragusa Fabio Ingegneria Gestionale, Sossella Luca<br />

Scienze della Comunicazione, Tola Riccardo Ingegneria Aerospaziale, Vargiu Paolo<br />

Ingegneria Aerospaziale, Violato Daniele Ingegneria Aerospaziale, Viora Angela<br />

Accademia di Belle Arti, Vitale Giovanni Ingegneria delle Telecomunicazioni, Zironi<br />

Claudio Ingegneria Biomedica.


I n o s t r i s t u d e n t i <br />

I n o s t r i s t u d e n t i<br />

500<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

Il concorso<br />

di ammissione<br />

<strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />

Studenti iscritti al Politecnico e all'Università (Tot. 679)<br />

Suddivisione per genere - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />

144<br />

319<br />

Politecnico<br />

155<br />

61<br />

Università<br />

Femmine<br />

Maschi<br />

Il bando di concorso per l’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> prevedeva l’assegnazione<br />

di 60 posti.<br />

Le domande di partecipazione sono state, come sempre,<br />

molte di più, ciò ha permesso così di attingere alla graduatoria<br />

durante tutto l’anno per assegnare i posti che via via<br />

venivano lasciati liberi dai laureati.<br />

Sono infatti pervenute ben 503 domande, la maggior parte<br />

delle quali di studenti che intendevano frequentare o che<br />

già frequentavano il Politecnico (67%).<br />

La provenienza geografica delle domande vede al primo posto<br />

il Sud con il 56,5%, seguito dal Nord con il 34%, dal Centro<br />

con l’8% e dagli studenti extra Unione Europea con l’1,5%.<br />

Per quanto riguarda gli Istituti Superiori di provenienza la<br />

percentuale maggiore dei nostri concorrenti arriva dal liceo<br />

scientifico (61%), il 22,5% da istituti tecnici, mentre il 16,5%<br />

proviene dal liceo classico.<br />

Nel corso dell’anno <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> è stato possibile effettuare 189<br />

nuove ammissioni, così suddivise:<br />

- 120 matricole<br />

- 34 già immatricolati di 1° livello o a corsi a ciclo unico<br />

- 21 iscrivendi al 1° anno di laurea specialistica<br />

- 14 post laurea, di cui 11 dottorandi e 3 iscritti a corsi di<br />

specializzazione.<br />

Le domande sono state ripartite, in base all’Indicatore della<br />

Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare,<br />

nelle sei fasce di contribuzione previste dal concorso di<br />

ammissione, corrispondenti a sei graduatorie, ognuna delle<br />

quali basata sul merito scolastico e, in caso di parità di merito,<br />

sulla situazione economica più bassa. La retta annuale<br />

minima è stata di € 1.500, la massima di € 3.750.<br />

Sono inoltre stati riservati, sulla base di apposite convenzioni<br />

stipulate con il <strong>Collegio</strong>:<br />

- 20 posti per studenti ESCP-EAP (European School of Management)<br />

- 14 posti per studenti dell’ASP (Alta Scuola Politecnica)<br />

- 4 posti per corso di laurea in Produzione Industriale<br />

- 20 posti per Erasmus.<br />

Costante rimane la percentuale degli studenti stranieri<br />

(10%), che continuano ad arricchire la nostra comunità e<br />

che si sono integrati senza difficoltà in tutte le sedi del <strong>Collegio</strong>.<br />

Cosa studiano<br />

Gli studenti che vivono in <strong>Collegio</strong> sono iscritti per il 68% al<br />

Politecnico, per il 32% all’Università e un 1% all’Accademia<br />

di Belle Arti. Anche quest’anno quindi il Politecnico si posiziona<br />

come il principale polo di attrazione di studenti fuorisede<br />

e, anche se perde 1 punto percentuale rispetto all’anno<br />

accademico precedente, mantiene costante il divario di<br />

iscritti rispetto all’Università.<br />

Nel dettaglio gli studenti iscritti al Poli sono per la maggior<br />

parte futuri ingegneri ed in particolare sono iscritti alla I<br />

Facoltà (61%, +3% rispetto all’a.a. 05/06), seguita a grande<br />

distanza dalla III Facoltà di Ingegneria dell’Informazione<br />

(24%, -4% rispetto all’a.a 05/06) e dalla IV (stabile al 7%).<br />

Gli studenti iscritti ad Architettura sono 36 pari al 7% degli<br />

iscritti. I corsi di laurea con il maggior numero di studenti<br />

sono nell’ordine Aerospaziale (13%), Meccanica (10%) e Informatica<br />

(9%).<br />

La panoramica sull’Università presenta come sempre un’ampia<br />

varietà di Facoltà con una prevalenza degli studenti della<br />

Facoltà di Scienze MFN (23%, con un incremento del 3%<br />

rispetto all’anno precedente). Seguono la Facoltà di Lettere<br />

(19%, +2%) e di Medicina (11%), che recupera 2 punti e<br />

si riposiziona al terzo posto superando la Facoltà di Scienze<br />

Politiche (9%).<br />

Da sottolineare anche la presenza di un 4% sul totale di studenti<br />

iscritti a percorsi formativi post laurea (dottorati e<br />

scuole di specializzazione).<br />

STUDENTI ISCRITTI AL POLITECNICO (Tot. 463)<br />

Suddivisione per Facoltà - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />

ING. III; 112<br />

ING. IV; 33<br />

STUDENTI ISCRITTI ALL'UNIVERSITA' (Tot. 222)<br />

Suddivisione per Facoltà - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />

ARCH. I/II; 34<br />

ING. I; 284<br />

SCIENZE M.F.N.; 49<br />

ACCADEMIA BELLE<br />

ARTI; 6<br />

LETTERE E<br />

FILOSOFIA; 40<br />

SUISM; 3<br />

SC. POLITICHE; 23<br />

AGRARIA; 2<br />

ECONOMIA; 15<br />

FARMACIA; 5<br />

SC. DELLA<br />

FORMAZIONE; 7<br />

PSICOLOGIA; 10<br />

GIURISPRUDENZA;<br />

12<br />

LINGUE E LETT.<br />

STRANIERE; 20<br />

MEDICINA ; 29 VETERINARIA; 1


I n o s t r i s t u d e n t i 10 11<br />

I n o s t r i s t u d e n t i<br />

185<br />

Da dove arrivano<br />

Nuovamente tutte le regioni italiane sono presenti tra le<br />

mura del <strong>Collegio</strong>! Infatti anche nell’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> abbiamo<br />

avuto studenti provenienti veramente da tutta l’Italia. I pugliesi<br />

confermano la loro egemonia piazzandosi al primo<br />

posto con il 35% di presenze (230 studenti) seguiti dal 28%<br />

di piemontesi (185). Nel dettaglio delle province quella da<br />

cui proviene il maggior numero di ragazzi è quella di Lecce<br />

(89) seguita dalla Provincia di Cuneo (86).<br />

Le isole sono stabili con il 9% di studenti dalla Sicilia (59) e<br />

l’8% dalla Sardegna (51), seguite da vicino dalla Calabria con<br />

42 presenze. A distanza si posizionano la Basilicata (13), la<br />

NORD 236<br />

Campania (10, in lieve calo) e la Lombardia (9); il Lazio conferma<br />

la costante crescita degli ultimi anni con 8 studenti.<br />

La Valle d’Aosta, le Marche (in forte crescita) e l’Abruzzo contribuiscono<br />

con 7 studenti ciascuno, il Veneto con 5, il Molise<br />

con 4, il Trentino, l’Emilia e la Toscana con 3 a testa; fanalini<br />

di coda, ma pur sempre graditi e significativi, il Friuli<br />

(1) e l’Umbria (1).<br />

Non è però soltanto l’Italia a vivere in <strong>Collegio</strong>, ma anche gli<br />

studenti stranieri rappresentano un dato rilevante: la percentuale<br />

del 10% di presenze rispecchia infatti la capacità di<br />

attrazione degli atenei piemontesi (11%, contro la media nazionale<br />

del 6%) ed è garanzia di arricchimento culturale per<br />

le nostre residenze. Il dettaglio delle presenze internazionali<br />

è approfondito nella sezione Il <strong>Collegio</strong> nel Mondo.<br />

STUDENTI ITALIANI PER REGIONE DI PROVENIENZA a.a. <strong>2006</strong>-<strong>07</strong><br />

23<br />

CENTRO 30<br />

PROVENIENZA STUDENTI - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />

STRANIERI 76<br />

230<br />

SUD E ISOLE 405<br />

Eccellenza<br />

dei laureati<br />

del <strong>Collegio</strong><br />

Da sempre sosteniamo che in collegio vivono studenti che<br />

saranno i migliori laureati degli atenei torinesi, ma mai<br />

come nella rilevazione di quest’anno si sono raggiunti dei<br />

dati così eclatanti!<br />

Abbiamo analizzato la situazione degli studenti che nell’a.a.<br />

2005-06 erano al loro ultimo anno di permanenza in collegio<br />

(quello che chiamiamo “anno da laureando”).<br />

La media del voto di laurea degli studenti iscritti all’Università<br />

è stata di 109,4/110 (contro il 108 dell’anno precedente),<br />

il campione di “soli” 14 studenti potrebbe far pensare<br />

ad un’annata particolarmente buona, ma il dato più<br />

significativo è il voto di laurea degli<br />

studenti del Politecnico: 108,1/110<br />

(+2,1), media ottenuta su 44 laureati.<br />

Di essi quasi la metà, il 48%, ha ottenuto<br />

la lode.<br />

Per quel che riguarda i tempi di conseguimento<br />

del titolo di studio il Politecnico<br />

si attesta questa volta al primo<br />

posto con il 92% di laureati entro<br />

un anno dal termine regolare di studi,<br />

mentre l’università ha una percentuale<br />

del 78%.<br />

Se paragoniamo le votazioni dei collegiali<br />

con la media nazionale del<br />

102,8/110 e gli anni per raggiungere<br />

la laurea (il 37,4% della media nazionale<br />

ottiene la laurea entro 1 o 2 anni<br />

fuori corso) confermiamo ancora una<br />

volta che la vita in collegio garantisce<br />

un percorso di studi veloce e di livello<br />

elevatissimo.<br />

110<br />

108<br />

106<br />

104<br />

102<br />

100<br />

98<br />

109,4<br />

VOTO DI LAUREA STUDENTI OSPITI DEL COLLEGIO<br />

su campione laureati dal luglio 2005 ad aprile <strong>2006</strong><br />


I n o s t r i s t u d e n t i<br />

12 13<br />

P R E M I E R I C O N O S C I M E N T I<br />

SISTEMISTI<br />

DI SEZIONE<br />

Stefano Ferrari<br />

Michele Morelli<br />

Paolo Pantaleo<br />

Stefano Reho<br />

Giuseppe Rizzo<br />

Carlo Vizzi<br />

BIBLIOTECARI<br />

Luca Barra<br />

Marco Coratella<br />

Lorena Di Lisio<br />

Biagio Nigro<br />

Daniele Sabetta<br />

Fiora Salis<br />

Giuseppe Sorrentino<br />

Chiara Troisi<br />

DOCENTI<br />

PROGETTO<br />

SENIORES<br />

Francesco Ambusto<br />

Carmine Corbisiero<br />

Antonino Davolos<br />

Raffaele De Marco<br />

Vincenzo Ferrante<br />

Andrea Paolo Lai<br />

Vincenzo Losito<br />

Giuseppe Marrella<br />

Lucia Molino<br />

Valentino Montanaro<br />

Roberta Napolitano<br />

Michele Pacifico<br />

Francesco Palmisano<br />

Giuseppe Rizzo<br />

Valeria Surrente<br />

Marco Vittori<br />

Gianni Zizzi<br />

CUSTODI<br />

Maria Antonietta Aloisio<br />

Andrea Aloisi<br />

Francesco Ambusto<br />

Emanuele Barardi<br />

Diego Barrasso<br />

Corrado Berlotti<br />

Andrea Blasi<br />

Alberto Bianchi<br />

Valentino Bianco<br />

Gabriella Bisci<br />

Serena Bonino<br />

Alice Borgna<br />

Anna Bucolo<br />

Celeste Cagnazzo<br />

Leandro Candido<br />

Michelangelo Carrozzo<br />

Filippo Casu<br />

Luca Cisoni<br />

Maria Grazia Clemente<br />

Clemente Pio Costantinopoli<br />

Marta D’Alonzo<br />

Chiara Della Sala<br />

Marco Demeco<br />

Marco Dettori<br />

Cecilia Di Cerbo<br />

Gianluca Dimaggio<br />

Maria Assunta Domanico<br />

Francesca Dore<br />

Chiara D’Oria<br />

Andrea Dutto<br />

Paolo Epicoco<br />

Francesco Ettorre<br />

Filippo Claudio Fasano<br />

Vincenzo Ferrante<br />

Daniele Flore<br />

Giuseppe Francioso<br />

Angelo Fumarola<br />

Marco Funiati<br />

Studenti<br />

collaboratori<br />

Indispensabile strumento operativo sono per il <strong>Collegio</strong> i tanti studenti<br />

che dedicano parte del loro tempo allo svolgimento di attività all’interno<br />

dell’organizzazione dell’ente.<br />

Scelti tra i migliori studenti degli ultimi anni, sono stati impegnati nelle funzioni<br />

di bibliotecari presso la biblioteca di Via Maria Vittoria e di Via Bobbio, di<br />

sistemisti di sezione e di custodi nelle ore serali e nei giorni festivi.<br />

Segnaliamo inoltre i docenti del Progetto Seniores on line.<br />

Ci fa piacere cogliere l’occasione per ricordarli e ringraziarli per il lavoro svolto.<br />

Gianluca Gagliardi<br />

Francesca Garbaccio<br />

Elisa Ghiosso<br />

Sofia Giammaruco<br />

Gianluca Gianfrate<br />

Antonio Giannotta<br />

Sergio Golia<br />

Adolfo Grimaldi<br />

Erma Ianzano<br />

Alessandro Irilli<br />

Ojas Joshi<br />

Alessandro Laccetti<br />

Andrea Paolo Lai<br />

Claudia La Terra<br />

Vincenzo La Tosa<br />

Roberto Lecca<br />

Noemi Lombardo<br />

Vincenza Lupo<br />

Rita Macagno<br />

Stefano Malandrino<br />

Elisa Malvestito<br />

Francesco Marangio<br />

Marcello Manca<br />

Maria Luisa Marsano<br />

Virginia Mattachini<br />

Giuseppe Maugeri<br />

Valentino Rocco Melileo<br />

Domenico Melluso<br />

Silvio Meoni<br />

Mario Mero<br />

Maria Grazia Migliore<br />

Tsvetomira Mladenova Metodieva<br />

Sonia Francesca Molinaro<br />

Sara Mollea<br />

Valentina Monetti<br />

Pierfrancesco Monni<br />

Valentino Montanaro<br />

Roberta Muraglia<br />

Stefano Claudio Oliva<br />

Michele Pacifico<br />

Giovanni Pala<br />

Francesco Palmisano<br />

Anna Clara Panico<br />

Jolanda Pannullo<br />

Margherita Parrao<br />

Simona Patetta<br />

Miriam Pirra<br />

Valentina Prisciano<br />

Antonio Prochilo<br />

Chiara Quadrini<br />

Valentino Ranieri<br />

Ilenia Ria<br />

Francesco Ricci<br />

Valeria Rocca<br />

Samanta Rosati<br />

Dario Russo<br />

Francesca Russo<br />

Carmelo Saia<br />

Ester Salis<br />

Sara Sanna<br />

Chiara Schintu<br />

Roberto Secchi<br />

Martino Semeraro<br />

Davide Serra<br />

Antonio Serricchio<br />

Giulia Sgarlata<br />

Michele Sgura<br />

Vincenzo Sindaco<br />

Andrea Stomeo<br />

Vittorio Tontodonati<br />

Emanuele Valenti<br />

Violetta Elvira Valia<br />

Michela Viale<br />

Angela Viora<br />

Enrico Vissio<br />

Giovanni Vitale<br />

Marco Vittori<br />

Gabriele Zara<br />

Gianni Zizzi<br />

Damiano Zurlo<br />

Premi di laurea<br />

Per premiare l’eccellenza di alcuni dei nostri migliori laureati,<br />

sono stati istituiti, per volontà di privati, quattro premi<br />

di laurea che contribuiscono a valorizzare percorsi di studio<br />

che hanno raggiunto ottimi risultati.<br />

I vincitori dell’edizione 20<strong>07</strong> sono stati premiati in una cerimonia<br />

pubblica dal prof. Alberto Conte, Preside della Facoltà<br />

di Scienze MFN dell’Università di Torino, e dal nostro<br />

Presidente, prof. Donato Firrao.<br />

FRANCO CALIGARA<br />

Per volontà della sig.ra Marilisa Caligara nel ricordo del marito<br />

Franco, ospite del collegio negli anni ‘50, sono stati assegnati<br />

per l’a.a. <strong>2006</strong>-<strong>07</strong> due premi di laurea dell’importo<br />

di € 2.000 cad., uno per laureati in materie umanistiche e<br />

uno per laureati in materie scientifiche.<br />

Per il settore scientifico la vincitrice è stata Raffaella Demichelis<br />

premiata per l’impegno richiesto nella frequenza dei<br />

laboratori e per lo sviluppo di programmi di calcolo particolarmente<br />

avanzati.<br />

Nel settore umanistico è stata premiata la tesi di Luca Barra<br />

per l’argomento della tesi, ritenuto interessante, originale<br />

e attuale.<br />

Raffaella, che frequenta oggi il dottorato in Scienze e alta<br />

tecnologia, si è laureata con il massimo dei voti in Metodologie<br />

Chimiche Avanzate con la tesi Quantum-mechanical<br />

ab-initio study of aluminium monohydroxides: diaspore<br />

and boehmite. Relatore il prof. Roberto Dovesi. Anche Luca,<br />

che ha vinto il dottorato all’Università Cattolica di Milano,<br />

ha ottenuto la laurea con il massimo dei voti grazie alla tesi<br />

in Comunicazione Multimediale e di Massa, dal titolo Processi<br />

di “italianizzazione” della musica pop/rock di origine<br />

anglosassone. Relatore il prof. Peppino Ortoleva.<br />

MARGHERITA E ANTONIO POLETTO<br />

Grazie al fondo istituito nel 2000 dalla Sig.ra Teresa Peretti al<br />

fine di onorare la memoria della figlia e del genero, prematuramente<br />

scomparsi, per il settimo anno consecutivo<br />

il <strong>Collegio</strong> ha assegnato due premi di laurea<br />

da € 2.000 cad. in Medicina o facoltà affini<br />

per studenti del collegio.<br />

Premio Optime 20<strong>07</strong><br />

Il posto riservato alle candidate donna<br />

è stato assegnato a Serena Quarta,<br />

laureatasi con il massimo dei voti in<br />

Biotecnologie molecolari con la tesi<br />

La proteina TTC3 inibisce il differenziamento<br />

neuronale mediante un meccanismo<br />

CIT-K dipendente. Relatore<br />

il prof. Ferdinando Di Cunto. Serena<br />

ha successivamente vinto il dottorato<br />

presso l’Università di Innsbruck nell’ambito<br />

di un programma speciale per le Neuroscienze.<br />

L’altro vincitore è stato Alessandro Fazio, laureatosi con il<br />

massimo dei voti in Biotecnologie industriali con la tesi Gene<br />

expression profiling of saccharomyces cerevisiae under different<br />

growth rates and nutrien limitations. Relatore la prof.ssa<br />

Francesca Bosco. Alessandro sta oggi frequentando il dottorato<br />

in Danimarca.<br />

Il Premio Optime è un riconoscimento al merito<br />

che ogni anno, dal 1995, l’Unione Industriale<br />

di Torino, in collaborazione con l’Università<br />

degli Studi ed il Politecnico torinesi, assegna ai<br />

neolaureati che si sono maggiormente distinti<br />

negli studi. Tra i premiati ogni anno compaiono anche alcuni degli studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />

Tra i selezionati per il Premio Optime 20<strong>07</strong> della laurea magistrale sono stati ospiti del <strong>Collegio</strong>: Angelo Bruni e Francesco<br />

Piras; per le menzioni (laurea triennale): Dario Russo e Marta Barberis Pinlung.


P R E M I E R I C O N O S C I M E N T I 14<br />

15 f o r m a z i o n e<br />

Posti di studio<br />

gratuiti<br />

Al fine di sostenere e incentivare ulteriormente la qualità dei<br />

nostri studenti, il <strong>Collegio</strong> bandisce ogni anno un concorso<br />

destinato all’assegnazione di posti di studio gratuiti a rimborso<br />

totale della retta. L’assegnazione delle borse di studio<br />

avviene esclusivamente secondo criteri meritocratici, indipendentemente<br />

dal reddito, e i posti sono assegnati a partire<br />

dal secondo anno di permanenza in collegio.<br />

Per l’anno <strong>2006</strong>-<strong>07</strong> sono stati assegnati n. 20 posti gratuiti,<br />

16 istituiti dal <strong>Collegio</strong>, 2 dal Comune di Torino (con fondi<br />

del <strong>Collegio</strong>) e 2 dalla Società Accenture, questi ultimi riservati<br />

ai nostri migliori studenti frequentanti alcuni specifici<br />

corsi di laurea specialistica. Tra i vincitori la media esami<br />

per la conferma del posto in <strong>Collegio</strong> è stata anche quest’anno<br />

pari a 30/30.<br />

VINCITORE ANNO CORSO DI LAUREA TITOLO POSTO<br />

Tindaro Biondo 2º LS Ingegneria Elettronica ACCENTURE<br />

Damiano Capra 2º LS Ingegneria Meccanica ACCENTURE<br />

Anna Alciati 2º LS Giurisprudenza COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Roberta Campanelli 2º LS Ingegneria per la Protezione del Territorio COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Enrico Delogu 3º Ingegneria dell’autoveicolo COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Francesca Garbaccio 2º LS Sociologia COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Salvatore Lubello 2º Ingegneria dell’organizzazione di Impresa COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Francesco Malandrino 1º LS Ingegneria Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Alessandro Palmas 2º Ingegneria Aerospaziale COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Paola Quadri 2º Ingegneria del Cinema COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Antonio Trifilò 1º LS Ingegneria Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Irene Vigna 2º Scienze dell’architettura COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />

Luca Barra 2º LS Comunicazione Multimediale e di Massa COMUNE DI TORINO<br />

Maristella La Manna 3º Scienze Mediazione Linguistica COMUNE DI TORINO<br />

Andrea Asci 2º Scienza dei Materiali PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Anna Cau 1º LS Filologia e Letteratura dell’antichità PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Umberto Melia 3º Ingegneria Biomedica PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Gabriele Murgia 2º LS Chimica Industriale PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Roberta Napolitano 2º LS Metodologie Chimiche Avanzate PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Diego Tonelli 3º Ingegneria Aerospaziale PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />

Formazione<br />

complementare<br />

d’eccellenza<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> è legalmente riconosciuto dal MiUR in<br />

quanto “Ente di alta qualificazione culturale” e il Protocollo<br />

d’intesa, del 15/05/2002, tra la CRUI (Conferenza dei Rettori<br />

delle Università Italiane) e la Conferenza Permanente<br />

dei Collegi Universitari Legalmente Riconosciuti, sancisce<br />

la possibilità per i collegi della conferenza di stipulare convenzioni<br />

con le Università per il riconoscimento in termini<br />

di crediti formativi universitari delle attività didattiche<br />

e scientifiche svolte all’interno dei collegi.<br />

Con queste premesse il <strong>Collegio</strong> ha avviato già da tempo<br />

una serie di momenti di formazione integrativa e complementare<br />

all’offerta degli Atenei ed in particolare ha puntato<br />

molto sul piano della formazione linguistica con l’organizzazione<br />

di numerosi corsi di lingua straniera, affiancati<br />

da borse di studio per soggiorni all’estero. Nell’a.<br />

a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> si sono svolti nelle aule del <strong>Collegio</strong> 12 corsi di<br />

lingua straniera, quasi tutti di 60 ore e finalizzati alla preparazione<br />

degli esami internazionali. Novità è stata l’introduzione<br />

del corso in preparazione all’IELTS, dal momento<br />

che il Politecnico di Torino ha stabilito che, condizione<br />

indispensabile per ottenere la laurea, fosse il superamento<br />

non più del Pet con il Merit, ma dell’IELTS con punteggio<br />

5.5 a partire dalle nuove matricole <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>. Nel corso<br />

del 20<strong>07</strong> sono state infine assegnate 20 borse di studio<br />

Corsi universitari<br />

accreditati<br />

Il <strong>Collegio</strong> per la prima volta nella sua lunga storia ha promosso<br />

per l’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> tre corsi a livello universitario che<br />

hanno ottenuto fin da subito il sostegno ed il riconoscimento<br />

in termini di crediti universitari da parte del Corso di Laurea<br />

in Informatica della Facoltà di Scienze MFN dell’Università<br />

di Torino al quale, in corso d’anno, si è affiancato il riconoscimento<br />

della III Facoltà di Ingegneria.<br />

I corsi si sono svolti nel secondo semestre e hanno trattato<br />

tematiche di area multimediale con particolare attenzione<br />

al settore della Computer Grafica. Per i 90 posti disponibili<br />

abbiamo avuto 203 richieste, a testimonianza del grande interesse<br />

che questi argomenti destano tra i giovani.<br />

Al termine del corso gli studenti hanno sostenuto un regolare<br />

esame durante il quale hanno presentato e commentato<br />

anche un proprio elaborato sviluppato grazie alle conoscenze<br />

e alle competenze acquisite durante le lezioni. I risultati<br />

presentati hanno raggiunto livelli qualitativi ottimi,<br />

per un soggiorno all’estero finalizzato al perfezionamento<br />

di una lingua straniera. Nella Sezione Il <strong>Collegio</strong> nel Mondo<br />

ci siamo fatti raccontare da due vincitrici delle borse di<br />

studio la loro esperienza.<br />

Importante inoltre per il supporto agli studenti è stato il<br />

Corso di recupero di Analisi per le matricole che non avevano<br />

superato l’esame nella sessione di gennaio. In dieci<br />

incontri si sono ripercorsi gli argomenti fondamentali per<br />

poter affrontare con maggior sicurezza l’esame nelle sessioni<br />

primaverili ed estive. A seguito del corso quasi il 50%<br />

dei partecipanti ha sostenuto e superato l’esame.<br />

Il progetto di Formazione complementare d’eccellenza ha<br />

ottenuto il sostegno della Compagnia di San Paolo che ha<br />

stanziato per il <strong>2006</strong> un contributo di € 25.000.<br />

CREDITI UNIVERSITARI ASSEGNATI<br />

Corso di laurea in Informatica:<br />

3 per ogni corso fino ad un massimo di 6<br />

III Facoltà di ingegneria: 2<br />

alcuni anche con punte di qualità professionale.<br />

I corsi hanno trattato le seguenti tematiche:<br />

1. Tecniche di animazione digitale


f o r m a z i o n e 16 17<br />

f o r m a z i o n e<br />

2. Trattamento digitale dell’immagine<br />

3. Audio editing e montaggio video digitale<br />

La durata complessiva dell’attività in aula per ciascun<br />

corso è stata di 60 ore in orario preserale o serale e la<br />

docenza è stata affidata a professionisti del settore, che<br />

sono stati particolarmente apprezzati dagli studenti per<br />

il taglio pratico che hanno saputo imprimere alle lezioni.<br />

Le classi infatti dopo un’introduzione teorica sono state<br />

strutturate come laboratori pratici con un numero di partecipanti<br />

non superiore a 30 studenti, così che ogni allievo<br />

avesse una postazione informatica personale.<br />

Grande attenzione è stata data alla piattaforma on line<br />

del sito del <strong>Collegio</strong>, nella quale sono stati depositati<br />

i materiali didattici e i supporti necessari a sostenere<br />

gli esami.<br />

Il <strong>Collegio</strong> ha inoltre istituito un Comitato Scientifico<br />

composto da docenti universitari e da professionisti del<br />

settore, i quali hanno partecipato all’iniziativa con funzioni<br />

di supervisione e in alcuni casi si sono resi disponibili<br />

a salire in cattedra con alcuni incontri mirati ad illustrare<br />

le particolarità delle loro professioni.<br />

Il Responsabile del Comitato Scientifico è stato il prof.<br />

Giancarlo Ruffo, professore associato del Dipartimento<br />

di Informatica, che è stato anche incaricato dal proprio<br />

Consiglio di Corso di Studi di svolgere le funzioni di referente<br />

interno e supervisore.<br />

Cogliamo l’occasione per ringraziare i docenti (Alessandro<br />

Obino, Gabriele Barrera, Roberto Tua e Barbara Vaccariello)<br />

e i componenti del Comitato Scientifico:<br />

Alessandro Amaducci<br />

Docente del DAMS, Fac. Scienze della Formazione<br />

Nello Balossino<br />

Docente di Informatica, Fac. Scienze MFN<br />

Vincenzo Lombardo<br />

Docente del DAMS, Fac. Scienze della Formazione<br />

Luigi Gariglio<br />

Fotografo professionista e docente Fac. Scienze Politiche<br />

Claudio Perucca<br />

Professionista della Lumiq Studios<br />

Corsi di italiano per stranieri<br />

Nell’ambito del progetto di formazione linguistica quest’anno si è pensato di dedicare attenzione anche agli studenti stranieri<br />

residenti in <strong>Collegio</strong>: in questo senso è stato organizzato un corso di perfezionamento della lingua italiana, della durata<br />

di 30 ore, tenuto dalla docente Arianna Santero, ospite del <strong>Collegio</strong> e laureanda in Scienze della formazione.<br />

I partecipanti sono stati per lo più studenti dell’ASP (Alta Scuola Politecnica) e residenti in Italia già da qualche mese,<br />

quindi con delle conoscenze iniziali di italiano discrete; per questo motivo è stato possibile un approccio di tipo interattivo<br />

per condurre le lezioni, con l’inserimento di giochi linguistici e di studio di testi musicali all’interno del programma<br />

formativo.<br />

Ciò ha permesso un più facile apprendimento della grammatica e una più rapida conoscenza dei diversi registri linguistici.<br />

A fine corso è stato monitorato il grado di soddisfazione degli studenti che hanno espresso pieno gradimento sia per gli<br />

argomenti trattati che per i metodi di insegnamento adottati.<br />

Per il prossimo anno accademico stiamo valutando la possibilità di organizzare un corso di lingua italiana di secondo livello<br />

e l’ipotesi di permettere la frequenza anche a studenti stranieri non residenti in <strong>Collegio</strong>.<br />

Accenture:<br />

2º corso di orientamento al lavoro<br />

Sulla scia del successo dell’edizione passata anche quest’anno Accenture, azienda leader nel settore della consulenza<br />

e dell’outsourcing, ha offerto ai nostri ospiti delle Facoltà di Economia, Ingegneria, Matematica e Fisica, la possibilità<br />

di partecipare gratuitamente ad un corso di orientamento al lavoro ripartito in tre incontri volti ad analizzare la realtà<br />

professionale e i migliori strumenti di accesso.<br />

A condurre gli incontri, svolti presso la Sezione Crocetta di c.so Lione, si sono prestati professionisti di Accenture, fra i<br />

quali anche due responsabili della selezione del personale.<br />

Tutto il corso è stato strutturato in modo che gli studenti potessero non solo conoscere gli elementi teorici che gravitano<br />

intorno al mondo del lavoro, ma anche simularne le dinamiche di accesso.<br />

Per iscriversi, ad esempio, i partecipanti hanno dovuto cimentarsi nella stesura del loro curriculum vitae, scegliendo<br />

una foto di accompagnamento e cercando di fornire informazioni precise e pertinenti all’argomento.<br />

Accenture ha valutato le richieste pervenute e si è così formato un gruppo di 25 partecipanti che ha preso parte ai tre<br />

incontri:<br />

1) Canali di ricerca del lavoro e CV che ha avuto come oggetto l’analisi dei principali canali di reclutamento (dall’annuncio<br />

sul giornale, all’agenzia interinale, agli spot via web) e la preparazione del CV con relativa lettera di presentazione.<br />

I relatori, non si sono limitati ad elencare una serie di esempi di CV efficaci o lettere ben formulate, ma hanno<br />

cercato di dispensare consigli portando testimonianze della loro carriera professionale.<br />

2) Tipologie di colloquio<br />

Anche in questo caso l’approccio dei professionisti di Accenture è stato molto pratico: il secondo incontro è infatti iniziato<br />

con la simulazione di un colloquio di lavoro che ha permesso ai partecipanti di cogliere più velocemente le “mosse”<br />

giuste e quelle sbagliate di fronte ad un selezionatore.<br />

Successivamente sono state illustrate le nuove tipologie di colloquio sempre attraverso esempi di casi reali ed anche<br />

personalmente vissuti da parte dei relatori.<br />

3) Correzione CV individuale: ogni studente ha avuto un incontro di mezz’ora con un recruter professionista che ha<br />

analizzato con attenzione i CV presentati dai vari partecipanti. È stata anche un’occasione per i ragazzi di manifestare<br />

il loro interesse nello svolgere uno stage in Accenture, e per la società di venire a contatto con profili di potenziali<br />

nuove reclute dall’eccellente percorso accademico.<br />

Siamo certi che l’esperienza sia risultata utile per i nostri studenti perché loro stessi ci hanno trasmesso il loro entusiasmo<br />

e si sono prestati ad una valutazione tecnica dei singoli incontri, che ha rivelato piena soddisfazione.<br />

La collaborazione con Accenture è proseguita nel mese successivo ideando una singolare occasione di incontro fra le<br />

donne manager dell’ Azienda e le nostre studentesse.<br />

Abbiamo infatti organizzato presso la sede di Torino dell’ Azienda un aperitivo al femminile durante il quale le ragazze<br />

del <strong>Collegio</strong> hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in modo diretto con le professioniste di Accenture.<br />

In un clima molto informale 12 studentesse hanno visitato gli uffici situati presso il Lingotto per poi accomodarsi in<br />

una sala riunioni dove liberamente hanno chiacchierato con le professioniste di Accenture, che con molta disponibilità<br />

si sono prestate a rispondere a curiosità e a domande più specifiche.<br />

Anche in questo caso l’incontro con Accenture si è rivelato di grande interesse e di aiuto per iniziare a “prendere la mano”<br />

con l’ambiente lavorativo che attenderà i nostri studenti al termine dei loro studi.<br />

Tutte le studentesse si sono espresse positivamente e hanno manifestato il desiderio di<br />

poter estendere l’esperienza anche in altri ambiti lavorativi.<br />

La partecipazione è stata attenta ed in crescita rispetto agli anni scorsi,<br />

non resta che continuare!


a t t i v i t à e p r o g e t t i 18 19<br />

a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />

Progetto Seniores<br />

on line<br />

Il nome <strong>Collegio</strong> Universitario rimanda generalmente a<br />

volti di giovani studenti che condividono spazi, esperienze<br />

e interessi all’interno di una struttura che li ospita (e un po’<br />

li coccola), ma il titolo di questo articolo è “SENIORES ON<br />

LINE”… nessun errore: gli Over 60 fanno davvero parte della<br />

realtà del <strong>Collegio</strong>.<br />

Continua infatti la collaborazione fra il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e<br />

Trendy Club, associazione per la terza età, che ha dato vita,<br />

nel 2005, a “Seniores on Line”, progetto di alfabetizzazione<br />

informatica per i meno giovani.<br />

Ancora una volta alcuni dei nostri studenti hanno messo<br />

a disposizione la loro eccellente preparazione in ambito<br />

informatico per condividerla con un numero sempre crescente<br />

di anziani superattivi, che desiderano restare al passo<br />

coi tempi e cogliere quanto di buono e utile può offrire<br />

il mondo del PC.<br />

Quale occasione migliore per i nostri ospiti per vagliare la<br />

loro capacità di comunicare quanto studiato ad un pubblico<br />

che, in materia, è in netto svantaggio?<br />

In questo senso crediamo che il progetto possa sì dare un<br />

servizio agli over 60, ma sia anche di supporto alla crescita<br />

dei nostri studenti, che devono mettersi alla prova, dimenticando<br />

linguaggi tecnici e accademici, per trasmettere<br />

in modo chiaro e diretto il vero e proprio uso degli strumenti<br />

informatici.<br />

In questo caso il metro di giudizio non è più un voto sul libretto<br />

o il numero dei crediti formativi: la vera riuscita del<br />

loro impegno si riscontra solo nei progressi che via via i seniores<br />

fanno o nei sorrisi compiaciuti a fine lezione o, ancora,<br />

nei commenti sinceramente affettuosi, che sanno anche<br />

essere, però, molto critici se le aspettative vengono deluse.<br />

E sembra proprio che la soddisfazione degli allievi sia molto<br />

alta, perché le iscrizioni ai corsi continuano ad aumentare.<br />

A febbraio, infatti, abbiamo<br />

inaugurato una<br />

nuova edizione del progetto<br />

e confermato l’Aula<br />

Multimediale Fabiana<br />

D’arpa di corso Lione<br />

come sede delle lezioni,<br />

che saranno sempre di<br />

due ore ciascuna per un<br />

totale di 30 ore.<br />

Gli insegnanti, inoltre,<br />

hanno rinnovato la loro<br />

disponibilità per lezioni<br />

individuali a domicilio.<br />

Molto efficace, inoltre, l’intervento di Bruno Gambarotta<br />

che durante la cerimonia di presentazione ha raccontato,<br />

col suo fare sempre piacevolmente spiritoso e ironico, la sua<br />

esperienza di utente del mondo informatico.<br />

Ringraziamo tutto il “corpo docenti” (di cui sotto riportiamo<br />

una foto) e ringraziamo Trendy Club nelle persone di Gianfranco<br />

Billotti, Presidente, Pietro Paolo Ricuperati, Responsabile<br />

della didattica, Mariano Crostelli, tutor, e Rossana Fantinati,<br />

responsabile segreteria, per il grande impegno che garantisce<br />

a “Seniores On Line” una crescita continua.<br />

Un ringraziamento ulteriore a tutti gli ex ospiti che hanno<br />

ideato, insieme a P.P. Ricuperati, le dispense su cui i corsi si<br />

basano ancora oggi.<br />

Proprio per la centralità che i nostri studenti hanno in ogni<br />

attività e per l’importanza delle loro idee e impressioni, perché<br />

base per le nostre scelte, riportiamo di seguito la testimonianza<br />

di Francesco, uno dei docenti del progetto fin dalla<br />

prima edizione.<br />

Seniores Online è una bella occasione per mettere alla<br />

prova le proprie capacità comunicative, cimentandosi<br />

nell’istruzione informatica di una classe di “studenti”<br />

molto particolare. A differenza di quello che accade<br />

a scuola sono i ragazzi a sedere dall’altro lato della<br />

cattedra, cercando di tendere una mano a chi si sente<br />

vittima dell’era dei computer e vuole sentirsi al passo<br />

coi tempi.<br />

Le prime lezioni si parte balbettando, con la paura di<br />

non trovare le parole giuste o di inciampare su qualche<br />

verbo durante il proprio discorso, ma, superati i primi<br />

momenti, l’affetto degli studenti inizia a farsi sentire,<br />

permettendo ai docenti di portare a termine la lezione<br />

con serenità.<br />

Ciò che rimane ai docenti alla fine delle lezioni è la<br />

soddisfazione nel ricevere ringraziamenti sinceri di chi,<br />

avendo iniziato da naufrago, si sente messo almeno su<br />

una zattera per affrontare il mare dell’informatica.<br />

<br />

Francesco Ambusto<br />

Anche quest’anno gli studenti<br />

della Sezione Po hanno voluto<br />

allestire una mostra<br />

fotografica dedicata ad<br />

un tema di forte impatto con la<br />

finalità di richiamare l’attenzione<br />

verso una dura realtà che da<br />

sempre si consuma nel silenzio.<br />

MAI PIÙ<br />

è il titolo della mostra fotografica che nel mese di aprile è<br />

stata allestita da alcuni studenti del <strong>Collegio</strong> con materiale<br />

fornito da Amnesty International sul tema della violazione<br />

dei diritti delle donne.<br />

“Mai più”, inteso come mai più paura, mai più silenzio, mai<br />

più violenza, è il filo conduttore delle immagini messe a disposizione<br />

dalla sezione italiana di Amnesty che nel 2004<br />

ha prodotto una mostra fotografica nell’ambito della campagna<br />

“Mai più violenza sulle donne”, avviata per chiedere<br />

ai leader mondiali, alle organizzazioni e ai privati cittadini<br />

di impegnarsi pubblicamente, affinché la Dichiarazione<br />

Universale dei Diritti Umani diventi una realtà per tutte<br />

le donne.<br />

A questo scopo alcuni studenti hanno raccolto il materiale<br />

fornito, ed hanno allestito all’interno della Sala Consiglio<br />

del <strong>Collegio</strong> una mostra fotografica composta da immagini<br />

a colori e in bianco e nero in stile reportage, accompagnate<br />

da pannelli esplicativi, brevi didascalie e testimonianze di<br />

donne adottate da Amnesty durante la Campagna.<br />

Alcune foto ritraevano figure emblematiche di donne, colte<br />

in atteggiamenti spontanei e in momenti quotidiani della<br />

loro vita, altre erano di più forte impatto senza però risultare<br />

troppo crude o sensazionaliste.<br />

Le immagini esposte erano accompagnate da un video intitolato<br />

“If hope were enough” – “Se bastasse la speranza”<br />

– realizzato nel 2000 da Caucus for Gender Justice and Witness<br />

e presentato nella versione sottotitolata in italiano. Il<br />

documentario, della durata di circa mezz’ora, mostra le terribili<br />

esperienze di donne vittime di violenze e la coraggiosa<br />

lotta per ottenere giustizia, rispetto, maggiori garanzie e<br />

tutele per le nuove generazioni; nella speranza, appunto, di<br />

rendere quanto prima operativo il tanto discusso “Tribunale<br />

Penale Internazionale”, preziosissimo strumento di lotta<br />

alla discriminazione di genere di tutto il mondo.<br />

All’inaugurazione della mostra sono state invitate Susanna<br />

Rorato, Responsabile Settore Pari Opportunità e Politiche di<br />

Genere, Comune di Torino; Marianna Filandri, CIRSDE (Centro<br />

Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne), Università<br />

di Torino; Micaela Arcari, Centro di Ascolto Demetra,<br />

Ospedale Molinette; Cecilia Moltoni, Amnesty International,<br />

Gruppo 238 Torino, nostra ex ospite.<br />

Donne che hanno scelto di farsi parte attiva nel loro quotidiano<br />

per migliorare la condizione femminile e che hanno<br />

portato la loro testimonianza ad un pubblico attento e<br />

interessato.<br />

Gli argomenti trattati sono stati così toccanti che durante<br />

l’inaugurazione si è creato un vero e proprio dibattito in cui<br />

alcune uditrici si sono esposte e hanno condiviso dubbi e<br />

perplessità sulle reali possibilità di intervento di fronte agli<br />

atti di violenza che comunemente si consumano anche in<br />

un Paese civilizzato come il nostro.<br />

Le risposte date dalle nostre invitate erano tutte incentrate<br />

sull’importanza della denuncia, sulla necessità di annullare<br />

la paura per dar voce al silenzio.<br />

La mostra, una semplice esposizione di immagini, è stata<br />

così occasione per riflettere su una realtà che spesso viene<br />

percepita come lontana, ma che purtroppo è ancora presente<br />

(ben celata, a volte) anche nella nostra “moderna” società<br />

italiana.


a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />

Conferenze e<br />

incontri<br />

L’inaugurazione dell’anno accademico del primo dicembre<br />

<strong>2006</strong> ha aperto gli incontri del <strong>Collegio</strong> con la partecipazione<br />

di numerosi esponenti del mondo universitario ed imprenditoriale.<br />

Tra gli indirizzi di saluto oltre ai due Rettori, il<br />

prof. Ezio Pelizzetti, per l’Università, e il prof. Francesco Profumo<br />

per il Politecnico, che hanno portato il saluto dei due<br />

Atenei ed al Presidente del <strong>Collegio</strong>, prof. Donato Firrao, che<br />

ha dichiarato aperto l’anno accademico del collegio, è intervenuta<br />

la Direttrice dell’EDISU Piemonte, prof. Olimpia Gambino,<br />

la quale ha sottolineato la necessità indispensabile di<br />

fare sistema a livello territoriale anche nel mondo della residenzialità<br />

universitaria. È seguita una breve lezione, Future<br />

Engineering Education<br />

in a Global Economy, del<br />

prof. Ashox Saxena, Dean<br />

of Engeneering, University<br />

of Arkansas, che si è<br />

soffermato sul futuro dell’educazione<br />

ingegneristica<br />

nel mondo globalizzato<br />

di oggi. A conclusione dei<br />

saluti un sentito intervento<br />

di uno dei decani degli<br />

ospiti del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>,<br />

Marco Bo, che ha riassunto<br />

in poche parole l’importanza che ha avuto per la propria<br />

crescita umana e professionale l’aver trascorso gli anni universitari<br />

in <strong>Collegio</strong>.<br />

È seguita la prolusione dell’arch. Paolo Corradini, Vice Presidente<br />

del <strong>Collegio</strong> e Direttore di ITP, improntata su Piemonte:<br />

talenti, investimenti e formazione.<br />

A conclusione dell’evento il dott. Ariano Arboletti in rappresentanza<br />

di Accenture e il Direttore del <strong>Collegio</strong>, hanno premiato<br />

gli studenti vincitori dei posti di studio gratuiti.<br />

Nel febbraio 20<strong>07</strong> è stato presentato pubblicamente il Progetto<br />

Seniores on line, durante una mattinata che ha visto la<br />

partecipazione del giornalista<br />

Bruno Gambarotta, che ha parlato<br />

di Io e il mio PC: una simpatica<br />

riflessione da parte di<br />

chi ha fatto della scrittura una<br />

professione e che ha vissuto in<br />

prima persona il passaggio dalla<br />

stilografica alla macchina da<br />

scrivere fino alla tastiera del<br />

computer. Gambarotta ci ha<br />

raccontato il panico da schermo<br />

bianco, che blocca molto<br />

più del foglio bianco, proprio<br />

perché non ci si può scarabocchiare sopra, non si possono<br />

fare correzioni e cancellature, che non siano definitive, e ci<br />

ha confessato di non riuscire a leggere a video, ma di dover<br />

stampare sempre tutto ciò che deve leggere, perché il contatto<br />

con la carta è tanto magico, quanto poco personale e<br />

intimo può essere il rapporto con il PC.<br />

Nell’ambito dei corsi universitari accreditati sono stati organizzati<br />

due seminari tenuti da professionisti del settore, che<br />

hanno portato in aula la loro esperienza di esperti di Computer<br />

Graphic. Alessandro Amaducci, videoartista e docente<br />

del DAMS, ha tenuto una lezione su Compositing “pittorico”<br />

e post-produzione “a vista” e Claudio Perucca, professionista<br />

della Lumiq Studios, ha illustrato Le figure professionali<br />

tecniche ed informatiche nel processo dell’arte digitale.<br />

Nel mese di marzo, presso la sala conferenze di Via Galliari,<br />

il collegio ha ospitato una delegazione giapponese di<br />

professori, dottorandi e studenti dell’Università di Fukuoka,<br />

invitata a Torino dalla Facoltà di Giurisprudenza. Due<br />

sono state le relazioni presentate e introdotte dal prof. Andrea<br />

Trisciuoglio: Satoko Ishida, dottoranda in letteratura<br />

italiana, ha parlato di La letteratura italiana in Giappone<br />

e Fumika Aratsu, dottoranda in Giurisprudenza, The surrogate<br />

mother in Japan, ha esposto gli aspetti giuridici inerenti<br />

il sentito problema delle madri in affitto nella società<br />

giapponese.<br />

20 21<br />

In primavera, il 12 aprile, è stata inaugurata la mostra fotografica<br />

Mai più. Come abbiamo ricordato nell’articolo sulla<br />

mostra, per la giornata inaugurale gli studenti del <strong>Collegio</strong>,<br />

spronati anche da Cecilia Moltoni, nostra ex ospite e militante<br />

di Amnesty International, hanno creato un momento<br />

di riflessione insieme ad esponenti politiche e professioniste<br />

del settore sul tema della violenza sulle donne nel mondo,<br />

ma anche e soprattutto nel nostro paese. L’inaugurazione<br />

si è svolta nella biblioteca di Via Maria Vittoria che per<br />

l’occasione si è trasformata in un’accogliente sala conferenze<br />

e il pubblico, attento e partecipe, ha avuto modo di conoscere<br />

meglio una realtà che sembra lontana, ma che invece<br />

è fin troppo vicina.<br />

A maggio il <strong>Collegio</strong> ha infine partecipato, per la prima volta<br />

con uno stand proprio, al Salone dell’Orientamento del<br />

Politecnico di Torino: due giorni di domande e risposte per<br />

le future matricole e un importante momento di promozione<br />

e formazione. Ringraziamo per la disponibilità e la professionalità<br />

dimostrata i nostri standisti: Andrea Aloisi, Ojas<br />

Joshi, Gianluca Gianfrate e Giovanni Pala.<br />

Information Technology<br />

a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />

In un <strong>Collegio</strong> come il nostro, in cui vivono più di 400 studenti di ingegneria, non si può non puntare su servizi informatici<br />

all’avanguardia e sempre aggiornati.<br />

Dopo la riorganizzazione dell’infrastruttura della rete informatica compiuta negli scorsi anni, con forti investimenti<br />

sostenuti anche grazie alle fondazioni bancarie e a privati, si è puntato nel corso del <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> allo sviluppo e all’implementazione<br />

di servizi intranet evoluti. Punto di partenza è stato la definizione e la creazione di un database centralizzato<br />

come contenitore unico di tutte le informazioni necessarie e lo sviluppo di applicativi intranet su una piattaforma<br />

comune per gestire qualunque tipo di esigenza, dai concorsi alla situazione “esami e crediti” degli studenti ospiti,<br />

dalle conferme del posto letto a tutta una serie di altri servizi che ad oggi vengono seguiti ancora “manualmente” (p.e.<br />

prenotazione biglietti del teatro e concerti, turni di lavanderia, etc.). Naturalmente l’accesso da parte degli studenti a<br />

detti servizi avverrà attraverso il portale del collegio in<br />

modo protetto e sicuro.<br />

Nel corso dell’anno si è inoltre puntato molto sul monitoraggio<br />

della rete e dei relativi servizi essendo il problema<br />

della sicurezza delle reti e dei sistemi informatici<br />

sempre più una priorità.<br />

La complessità sempre crescente delle reti e delle applicazioni<br />

internet rende indispensabile la presenza di<br />

strumenti adeguati, che consentano di monitorare e tenere<br />

sotto controllo tutte le attività dei sistemi, dei server<br />

e degli utenti, permettendo di individuare eventuali<br />

anomalie o criticità a garanzia del buon funzionamento<br />

complessivo.<br />

In primavera è stato attivato il nuovo portale per i servizi<br />

wireless del <strong>Collegio</strong> ed è stato implementato un metodo<br />

alternativo di accesso ai servizi senza fili basato su protocolli<br />

di ultima generazione. Il tutto a vantaggio di una maggiore<br />

sicurezza e flessibilità da parte degli utenti. Infine, in collaborazione<br />

con il Politecnico di Torino, è stato attivato un<br />

meccanismo di cross-authentication <strong>Collegio</strong>-Politecnico,<br />

che permette a tutti gli studenti e al personale del Politecnico<br />

di accedere alla nostra rete WIFI con le stesse credenziali<br />

che vengono utilizzate all’interno dell’Ateneo. Per il prossimo<br />

anno prevediamo di poter attivare lo stesso meccanismo<br />

con l’Università di Torino, in un’ottica di interrelazione<br />

e di scambio reciproco tra il <strong>Collegio</strong> e gli Atenei.


a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />

Risparmio<br />

energetico:<br />

l’impianto solare<br />

termico della<br />

Sezione San Paolo<br />

È finalmente “nato”, presso la Sezione San Paolo, l’impianto<br />

solare, il cui nome completo è in realtà: “Impianto solare<br />

termico large-scale low-flow per la produzione di acqua calda<br />

ad uso igienico sanitario”, tutti termini che sottolineano<br />

diverse caratteristiche del sistema.<br />

“Solare termico” perché è un impianto che, a partire dalla<br />

radiazione solare, produce energia termica, utilizzata per<br />

il riscaldamento dell’acqua sanitaria ad uso degli studenti<br />

ospiti di Via Bobbio 3. Il termine “large-scale” fa riferimento<br />

sia alla superficie complessiva di captazione (maggiore di<br />

100 m 2 ) sia alla dimensione del singolo pannello che, con i<br />

suoi 6,15 x 2,30 metri, ha un ingombro<br />

maggiore di un’automobile! L’espressione<br />

“low-flow” individua la modalità<br />

di circolazione del fluido all’interno<br />

dell’impianto e cioè a basso flusso, così<br />

da raccogliere la maggior quantità di<br />

energia termica assorbita dai pannelli<br />

e da migliorare la stratificazione nei<br />

serbatoi di accumulo.<br />

Accanto alla grande superficie di pannelli<br />

solari termici sono stati installati<br />

due pannelli fotovoltaici preposti<br />

a produrre l’energia elettrica che alimenta<br />

la pompa di circolazione dell’acqua all’interno dell’impianto.<br />

Questa scelta, diversa dai sistemi convenzionali e<br />

che ha richiesto la realizzazione di una pompa unica nel suo<br />

genere, al di là della volontà di produrre acqua calda interamente<br />

con fonti rinnovabili, consente di ottenere un sistema<br />

che si regola da sé, in funzione della radiazione solare.<br />

L’installazione di una scala e di una passerella metallica lungo<br />

tutta la falda di copertura permette a chiunque (con gli<br />

appositi dispositivi di sicurezza e senza problemi di vertigini!)<br />

di vedere da vicino i pannelli.<br />

Nella centrale termica sono stati installati due grandi serbatoi<br />

di accumulo dell’acqua prodotta dai pannelli, nonché la<br />

centralina di controllo, il “cervello” del sistema, che oltre a<br />

svolgere la classica funzione di regolazione, si occupa anche<br />

di monitorare i parametri relativi alla prestazione energetica<br />

dell’impianto, rendendoli visibili via web ad utenti abilitati,<br />

con il coordinamento del Dipartimento di Energetica<br />

del Politecnico di Torino.<br />

Un display, posto nell’atrio della Sezione San Paolo, riporta<br />

in tempo reale le grandezze fondamentali del sistema di<br />

monitoraggio.<br />

A tal proposito il <strong>Collegio</strong> ha stanziato per il 20<strong>07</strong>/08 dei contributi<br />

per lo svolgimento di tesi di laurea finalizzate al monitoraggio<br />

dell’impianto.<br />

L’impianto risulta anche pionieristico sotto il profilo procedurale<br />

visto che è stato elaborato un contratto di “garanzia<br />

dei risultati solari” (uno dei primi redatti in Italia), con il<br />

quale l’installatore si impegna a far sì che l’impianto solare<br />

fornisca ogni anno una quota minima di energia.<br />

Grazie alle caratteristiche di innovazione l’impianto è risultato<br />

uno dei pochi vincitori di un finanziamento da parte<br />

della Regione Piemonte di € 38.000 destinato ad interventi<br />

ritenuti strategici e dimostrativi. La tesi di laurea che ha segnato<br />

l’inizio del percorso di progettazione, e nella quale era<br />

stata svolta la prima analisi energetica relativa all’impianto,<br />

ha ricevuto nel marzo del 20<strong>07</strong> il premio intitolato al Prof.<br />

Alfano, come migliore tesi italiana del biennio 2005-<strong>2006</strong> sul<br />

tema del “Risparmio energetico e comfort nell’ambiente costruito:<br />

tecnologie innovative e fonti rinnovabili”.<br />

In qualità di “ex bobbiano” sono orgoglioso di aver lasciato<br />

questo “segno”, che rappresenta un “unicum” nel panorama<br />

delle residenze universitarie non solo torinesi. Anche<br />

questo è un modo un po’ particolare per lasciar traccia del<br />

proprio passaggio in collegio: quando ero studente, uno<br />

dei più frequenti era quello di lasciare scritte sui muri della<br />

propria camera (quando ancora si poteva!), che lo studente<br />

che avrebbe abitato successivamente, avrebbe cancellato<br />

con una mano di bianco, così come si gira la pagina di un<br />

quaderno, per poter scrivere una nuova storia.<br />

<br />

22 23<br />

Matteo Serraino<br />

a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />

VI Certamen Nazionale<br />

Fisico-matematico “FABIANA D’ARPA”<br />

Edizione 20<strong>07</strong><br />

La famiglia D’Arpa ha istituito nel 2002 il CERTAMEN NAZIONALE FISICO-MATEMATICO “FABIANA D’ARPA”, un concorso nazionale<br />

per gli studenti delle scuole superiori particolarmente brillanti nelle materie scientifiche, giunto<br />

quest’anno alla sesta edizione.<br />

Sin dalla prima edizione al Certamen hanno dato il loro patrocinio il Politecnico di Torino, l’Università<br />

degli Studi di Lecce, il <strong>Collegio</strong> Universitario “Renato <strong>Einaudi</strong>” di Torino, il Presidente della Regione<br />

Puglia, la Provincia di Lecce, la città di Vernole, la città di Maglie. Ad essi si è aggiunto, a partire<br />

dalla terza, il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione.<br />

Nelle ultime cinque edizioni, infine, il Presidente della Repubblica ha dato la sua adesione con una<br />

targa d’argento.<br />

Sabato 2 giugno 20<strong>07</strong>, presso il liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie, si è svolta la premiazione<br />

dei vincitori e il terzo classificato, Edoardo Sciatti, del Liceo Scientifico “Calini” di Brescia ha ricevuto<br />

la targa del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e un premio di € 400.<br />

I RICORDI DEL VINCITORE <strong>2006</strong><br />

Ho appena letto la vostra mail: ricordo bene e con piacere il<br />

nostro incontro a Maglie in occasione della premiazione del<br />

V Certamen “Fabiana D’Arpa”, ed il vostro invito a presentare<br />

domanda per il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>. Sono lieto di accogliere il<br />

vostro invito a raccontare la mia esperienza, permettendomi,<br />

così, di ricordarla anche a me stesso.<br />

Seppi del Certamen grazie al mio docente di matematica e fisica,<br />

il prof. Venturo, il quale mi suggerì caldamente di partecipare.<br />

Io fui felice di accettare, poiché mi piace confrontarmi<br />

con altri studenti provenienti da tutta Italia, e cimentarmi in<br />

problemi e quesiti a tema fisico-matematico. Così, dopo aver<br />

preso parte alle olimpiadi nazionali della fisica e della matematica,<br />

e dopo la gita a Parigi con i compagni di liceo, prima<br />

di affrontare le ultime fatiche della maturità, decisi di aggiungere<br />

al mio curriculum un altro piacevole viaggio.<br />

Piacevole davvero, grazie alla calorosa accoglienza degli organizzatori,<br />

ed alla bellezza delle terre salentine; ricordo ancora<br />

benissimo i momenti sia del concorso sia della premiazione,<br />

quelli divertenti e quelli solenni.<br />

Partecipare al Certamen, e contribuire a mantenere vivo il<br />

ricordo della scomparsa Fabiana, studentessa modello del<br />

Politecnico di Torino, è stato per me un onore; un motivo in<br />

più per essere orgoglioso di esibire il prezioso ulivo d’argento,<br />

con il suo tronco contorto simbolo delle difficoltà negli studi<br />

e nella vita, con le sue fronde rigogliose, che testimoniano<br />

come, in mezzo a tante sofferenze, la vita riservi abbondanti<br />

germogli di felicità.<br />

Nel ricevere questo premio, con sentita commozione, mi sono<br />

impegnato anche a portare avanti nella vita i valori che esso<br />

incarna.<br />

Per quanto riguarda il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>, feci sì la domanda<br />

per entrare, ma non fu l’unica: ho partecipato anche alle selezioni<br />

per la Scuola Normale Superiore di Pisa, risultando<br />

idoneo, ma non vincitore per insufficienza di posti. Lo stesso<br />

feci alla Scuola Superiore S.Anna, per la quale vinsi il concorso<br />

classificandomi terzo. Sostenni il test d’ingresso per il Politecnico<br />

di Torino, giungendo 2° in assoluto, e seppi anche, in<br />

quel periodo, di essere stato nominato Alfiere del Lavoro (premio<br />

che ho ritirato personalmente dal presidente Napolitano<br />

nell’ottobre <strong>2006</strong>), risultando tra i migliori 25 studenti diplomati<br />

d’Italia.<br />

In tutto ciò, quando ormai i corsi stavano per cominciare, ricevetti<br />

la lettera dal <strong>Collegio</strong> che mi diceva che, per il momento,<br />

non risultavo tra gli assegnatari. Alla fine, dopo aver sostenuto<br />

tutti i test, feci la mia sofferta scelta: decisi di iscrivermi alla<br />

facoltà di Ingegneria presso l’università degli studi della Basilicata,<br />

dove ancora mi trovo, con notevoli e molto soddisfacenti<br />

risultati. La mia decisione, seppur non pienamente condivisa<br />

in famiglia (si sa che i genitori desiderano ciò che essi<br />

ritengono sia il meglio per i propri figli), è il frutto di un desiderio<br />

forte e consapevole di valorizzare la terra in cui vivo:<br />

sono convinto della validità del mio ateneo, e della possibilità<br />

per ogni studente volenteroso, di riuscire a far bene ovunque.<br />

La scelta di non allontanarmi ha perciò una forte connotazione<br />

affettiva, e vuole essere un segnale per tutti i miei<br />

coetanei che snobbano quasi la mia regione, non facendo altro,<br />

così, che deprimerla ulteriormente. Quest’anno ho potuto<br />

notare, con soddisfazione, una inversione di tendenza, con<br />

un incremento di iscrizioni frutto anche di una politica fortemente<br />

attiva del nostro Rettore.<br />

<br />

Gianvito Scaringi<br />

Vincitore V Certamen Fabiana D’Arpa <strong>2006</strong>


a t t i v i t à e p r o g e t t i 24 25<br />

a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />

Concorso fotografico 20<strong>07</strong><br />

“Chi va e chi… resta!!!”<br />

Nuova edizione del concorso fotografico che quest’anno, per la prima volta, si è rivolto a tutti gli studenti del <strong>Collegio</strong>:<br />

sia a quelli che sono partiti per la gita a Budapest (chi va...), sia agli altri che sono rimasti a Torino (chi resta...). Unico il<br />

soggetto: “Aria di Primavera”, due le categorie in gara: “Marzo a Budapest” e “Riscoprendo Torino”.<br />

Numerosi i partecipanti, ma solo quattro i vincitori che hanno catturato l’attenzione e l’unanime approvazione di una<br />

attenta ed esigente giuria di esperti. Altra novità di questa edizione è stato il coinvolgimento di tutti gli studenti che<br />

hanno premiato il loro preferito con il voto della “giuria popolare”.<br />

2º premio, categoria Marzo a Budapest<br />

FRANCESCO FERRETTI,<br />

Il Castello dei Bambini di Buda<br />

i vincitori<br />

1º premio, Categoria Riscoprendo Torino<br />

ELEONORA MIGNOLI, Senza titolo<br />

1º premio, categoria Marzo a Budapest<br />

GIULIA BATTISTOLO, Il vecchio e il nuovo<br />

Premio giuria popolare<br />

FEDERICO PALMISANO,<br />

Contrasti...<br />

2º premio, categoria Riscoprendo Torino<br />

CARLO VINCI, Una scheggia di eternità


s p o r t e d e v e n t i<br />

Corsi Cus e gita<br />

sulla neve<br />

Nell’anno delle Universiadi lo sport universitario a Torino<br />

è stato protagonista per numeri, eventi e proposte. La collaborazione<br />

<strong>Collegio</strong>-Cus Torino ha portato numerose occasioni<br />

di praticare sport di qualità a prezzi contenuti e sovente<br />

direttamente in collegio.<br />

Le palestre dell’<strong>Einaudi</strong> hanno infatti ospitato:<br />

• 5 corsi di tango<br />

• 4 corsi di yoga<br />

• 3 corsi di danza del ventre<br />

• 3 corsi di ballo latino-americano<br />

• 3 corsi di aerobica<br />

• 2 corsi di modern jazz e di hip hop<br />

• Lezioni teoriche del corso di subacquea<br />

I corsi sono stati pertanto preziosi momenti di socializzazione<br />

e di integrazione per le centinaia di studenti che vi<br />

hanno preso parte.<br />

Il <strong>Collegio</strong> ha inoltre organizzato l’ormai tradizionale gita<br />

sulla neve a Cervinia, in Valle d’Aosta.<br />

Molti dei partecipanti si sono divertiti a provare l’ebbrezza<br />

di mettere per la prima volta nella loro vita gli sci ai piedi,<br />

altri hanno invece dato mostra delle loro capacità di abili<br />

sciatori e altri ancora sono ruzzolati giù dalle piste in sella<br />

alle slitte e ai bob. La giornata è trascorsa veloce, ma intensamente,<br />

e si è conclusa con il ritorno in pullman stanchi,<br />

sfiniti, ma soddisfatti per aver trascorso una meravigliosa<br />

giornata.<br />

26 27<br />

<strong>Einaudi</strong>STOCK il leggendario<br />

concerto rock del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>!<br />

s p o r t e d e v e n t i<br />

È già passato un anno… Il tempo vola, non è solamente un modo di dire.<br />

Sfido chiunque a ricordare il primo giorno nel collegio e a non pensare “cavolo,<br />

sembra ieri!”.<br />

Per me sono passati più di due anni... La prima notte è stata traumatica: camera vuota,<br />

così diversa dal caldo accogliente di casa, così poco mia...<br />

Non voglio annoiare con i miei racconti. Voglio solo dire che ci è voluto così poco per<br />

sentirmi a casa qui, a Torino, in quella grande famiglia che è il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>.<br />

E ancora meno a trovare qualcuno che mi ha travolto in un gran bel sogno che speravo<br />

di realizzare da tempo… Cantare su un palco, con un gruppo tutto mio.<br />

Proprio un anno fa al Noise di Torino ci siamo divertiti tutti ascoltando (e non solo) i<br />

gruppi dei vari collegi.<br />

Una serata indimenticabile sia per chi si è esibito, sia per chi ha ballato, applaudito e<br />

bevuto per tutta la sera.<br />

Il mio punto di vista, però, si riduce agli ultimi dieci minuti dell’esibizione degli Euphoria<br />

(per i pochi che non lo sanno, il mio gruppo...) perché prima di salire sul palco ero<br />

troppo agitata per godermi lo spettacolo, la prima mezz’ora sul palco ero in un’altra<br />

dimensione: concentrata e terrorizzata, e dopo decisamente esaltata.<br />

Quindi in quei dieci minuti di rock&roll ho avuto la bellissima visione di un bel po’ di<br />

fondoschiena danzanti, di sorrisi e di qualche sbandata di troppo (vero Filippo?<br />

So che mi senti anche dalla Spagna...).<br />

Gli sforzi della Di Pilla hanno avuto successo: una festa riuscita, partecipata,<br />

un’occasione di incontro e ri-incontro, un concerto da ripetere.<br />

Speriamo di riuscirci anche nel 20<strong>07</strong>…<br />

Speriamo di poter di nuovo dare la possibilità ai ragazzi del <strong>Collegio</strong> di esprimersi con la<br />

loro musica, che non è solo un semplice svago: è evasione dallo studio, dai pensieri non<br />

sempre sereni, dalle giornate nostalgiche lontani da casa.<br />

È voglia di incontrarsi, di condividere, di vivere.<br />

Perché è vero che i modi per fare nuove conoscenze e per divertirsi sono molti, ma è altrettanto vero che farlo in modo sano e<br />

costruttivo non è sempre possibile.<br />

Allora appuntamento al prossimo <strong>Einaudi</strong> Stock!!<br />

E grazie ancora a chi si è impegnato e a chi si impegnerà a proseguire la tradizione musicale del <strong>Collegio</strong>!<br />

<br />

RobyMu


I L C O L L E G I O<br />

s p o r t e d e v e n t i 28 29<br />

N E L M O N D O<br />

Festa di fine anno<br />

Due chiacchiere, un cocktail, una risata sull’ultima serata passata insieme, progetti futuri,<br />

questo è di solito una festa, no?<br />

Sì, sì, per chi la vive da ospite è così, ma visto che quella del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> è un vero e proprio<br />

party, per chi la organizza è tanto, e molto di più: bisogna scegliere il locale giusto, decidere<br />

l’ordine di esibizione dei gruppi musicali (anzi, delle band!), trovare un service che faccia<br />

un buon lavoro, concordare il prezzo di ingresso con il proprietario del locale, realizzare una<br />

locandina d’effetto e, non ultimo, verificare il numero degli studenti che finalmente riceveranno<br />

la mitica maglietta rossa, simbolo del raggiungimento dell’obiettivo finale: la laurea!<br />

Giornate di mail, di telefonate, di conferme, di ricerca di un “designer” improvvisato che voglia<br />

cimentarsi nell’ideazione della locandina per la festa e finalmente arriva il giorno atteso:<br />

27 giugno 20<strong>07</strong>, ore 21.00, La Rotonda Valentino.<br />

Il locale è ancora vuoto, gli strumenti sono montati, il tecnico fa le prove dell’audio insieme<br />

ai bassisti, chitarristi e cantanti che non aspettano altro che cominciare a suonare. Un ultimo<br />

giro per verificare che ogni cosa sia al suo posto, i baristi con la maglietta del <strong>Collegio</strong>, le<br />

foto del concorso fotografico appese alle pareti, i premi che verranno consegnati ai vincitori<br />

al sicuro nella cartellina con scaletta della serata, le drink card per la consumazione gratuita<br />

in mano a “bodygards” che sembrano volerle proteggere a costo<br />

della vita… ci siamo!<br />

Eccoli, eccoli, arrivano a piccoli gruppi, ma i “nostri ragazzi” arrivano.<br />

Sorridono: esami, crediti e statini per stasera non esistono,<br />

si fa la fila per il cocktail o per la birra, si battono le mani a<br />

tempo di musica, si accompagna con cori la voce grintosa di Roberta,<br />

che con i suoi Euphoria scatena l’entusiasmo di tutti.<br />

Stop, pausa, prendiamo fiato e ascoltiamo il Presidente in persona<br />

che ci porta i suoi saluti, premia i vincitori del concorso<br />

fotografico e adempie al rito della consegna della maglietta<br />

rossa ai laureati.<br />

Giusto il tempo per immortalare il momento con qualche flash<br />

e poi via di nuovo in pista. Tutti si conoscono, si fanno cenno, si<br />

abbracciano, si dicono “buone vacanze e ci sentiamo”.<br />

Non ho mai vissuto in un <strong>Collegio</strong>, ma quella sera, così come<br />

ora che ci lavoro, ho capito quanto mi sono persa…<br />

<br />

Delia Dimasi


I L C O L L E G I O n e l m o n d o 30 31 I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />

UNITED COLORS<br />

OF EINAUDI<br />

Ventidue nazioni, oltre all’Italia, erano rappresentate all’interno<br />

dei nostri collegi durante l’intero a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>. La percentuale<br />

degli ospiti stranieri si è assestata negli ultimi due<br />

anni al 10% sul totale degli ospiti e rispecchia la capacità di<br />

attrazione dall’estero degli atenei torinesi.<br />

I dodici studenti vincitori del concorso, regolarmente iscritti<br />

all’Università o al Politecnico di Torino, dalla provenienza<br />

molto variegata, hanno rappresentato infatti soltanto loro<br />

10 nazioni differenti! Tutti gli altri sono giunti a Torino grazie<br />

ad accordi di scambio internazionali e il gruppo più numeroso<br />

è stato rappresentato, come sempre, dagli Erasmus<br />

(25 presenze: 12 dalla Spagna, 5 dalla Romania, 2 dalla Francia<br />

e dal Portogallo, 1 rispettivamente dalla Germania, dalla<br />

Polonia, dall’Ungheria e dall’Inghilterra). Sedici studenti<br />

hanno seguito i corsi del master internazionale dell’European<br />

School of Management (ESCP-EAP) e provenivano dalla<br />

Francia (5), dalla Germania (5), dall’India (3) e dalla Polonia<br />

(1). A colorare il nostro collegio hanno contribuito anche gli<br />

studenti iscritti all’ASP (l’Alta Scuola Politecnica), così suddivisi:<br />

6 dalla Spagna, 6 dal Brasile e 1 dal Messico. Quattro<br />

francesi hanno frequentato i corsi della Scuola di Produzione<br />

Industriale del Politecnico; tre giovani funzionari del governo<br />

malese hanno seguito un master di tre mesi presso il<br />

COREP; due sono stati i dottorandi provenienti dal Bangladesh<br />

e, non ultimo, ricordiamo l’ospite più “maturo”, il prof.<br />

Joseph Orea Bendea, Visiting Professor del Politecnico.<br />

Riportiamo inoltre un grafico sulla durata dei soggiorni degli<br />

studenti stranieri in collegio, nel quale viene evidenziato<br />

che prevalgono permanenze lunghe: il 71% è rimasto infatti<br />

in collegio per almeno 6 mesi, di cui il 35% per un anno intero;<br />

soltanto il 7% ha soggiornato per meno di 3 mesi.<br />

Ospitalità<br />

studenti<br />

ESCP-EAP, ASP<br />

e Produzione<br />

Industriale<br />

A seguito di tre convenzioni sono stati ospitati in collegio 55<br />

studenti (di cui 33 stranieri) dall’eccellente curriculum accademico,<br />

partecipanti a programmi di alta formazione internazionale.<br />

Ventinove ragazzi sono giunti a Torino per frequentare<br />

uno dei prestigiosi master dell’European School<br />

of Management (ESCP-EAP); ventidue hanno invece seguito<br />

i corsi dell’Alta Scuola Politecnica (ASP) Torino-Milano, che<br />

prevede un percorso multidisciplinare parallelo ai corsi di<br />

laurea specialistica. I rimanenti quattro, tutti francesi, hanno<br />

infine svolto a Torino l’anno di scambio previsto dalla Scuola<br />

di Produzione Industriale del Politecnico.<br />

Li ricordiamo indicando oltre ai loro nominativi anche la tipologia<br />

di studi e il paese di provenienza:<br />

Alcatrao Leandro Eloi ASP Brasile, Akizu Gardoki Ortzi ASP<br />

Spagna, Badiola Salte Gaizka ASP Spagna, Biscani Fabio<br />

ASP Italia, Burrows Christian ASP Italia, Caligares Andrea<br />

ASP Brasile, Di Giacobbe Franco ASP Italia, Etxezarreta Ane<br />

ASP Spagna, Feletto Giorgio ASP Italia, Gaban Allan Rodrigo<br />

Martins ASP Brasile, Gazzilli Giuseppe ASP Italia, Iriarte Ion<br />

ASP Spagna, Mancusi Marina ASP Italia, Mata Garcia Laura<br />

Yadenira ASP Messico, Meneghini Orso Maria ASP Italia,<br />

Nascimento William De Almeida ASP Brasile, Rubino Marco<br />

ASP Italia, Silva Costa Joao Henrique ASP Brasile, Taibi<br />

Christian ASP Italia, Tane Fernanda ASP Brasile, Urrutia Rivero<br />

Alex ASP Spagna, Zenigaonaindia Nerea ASP Spagna,<br />

Agostinelli Carlo ESCP-EAP MIM Italia, Allemand Federica<br />

ESCP-EAP MEB Italia, Andreoli Anna Maria ESCP-EAP MIM<br />

Italia, Aquino Claudia ESCP-EAP MEB Italia, Arata Federico<br />

ESCP-EAP MIM Italia, Baldy Lorraine PRODUZ. IND.LE Francia,<br />

De Angelis Viviana ESCP-EAP MEB Italia, De Rocquigny<br />

D. Blandine PRODUZ. IND.LE Francia, Delaidini Piero ESCP-<br />

EAP MIM Italia, Devanne Francois ESCP-EAP MEB Francia,<br />

Enjolras Valerie ESCP-EAP MIM Francia, Franke Christoph<br />

ESCP-EAP MEB Germania, Frappè Laetitia PRODUZ. IND.LE<br />

Francia, Frison Alberto ESCP-EAP MIM Italia, Gallmetzer<br />

Matthias ESCP-EAP MIM Italia, Goel Ashish ESCP-EAP MEB<br />

India, Herné Coline ESCP-EAP MIM Francia, Jedrzak Katarzyna<br />

ESCP-EAP MIM Polonia, Kube Florian ESCP-EAP MIM Germania,<br />

Le Moult Benjamin PRODUZ. IND.LE Francia, Maino<br />

Francesco ESCP-EAP MEB Italia, Martinez Paez Eugenio<br />

ESCP-EAP MEB Messico, Mattassi Alan ESCP-EAP MIM Italia,<br />

Nietz Henning ESCP-EAP MIM Germania, Perez De La Garza<br />

Rafael Domingo<br />

ESCP-EAP MEB Messico,<br />

Poddar Anirudh<br />

ESCP-EAP MEB India,<br />

Sasikumar Akshay<br />

ESCP-EAP MEB India,<br />

Schmitt Damien<br />

ESCP-EAP MIM Francia,<br />

Schmitt Nicolas ESCP-EAP MIM Francia, Spina Edoardo<br />

ESCP-EAP MEB Italia, Stroh Felizia Maria Louise ESCP-EAP<br />

MEB Germania, Tedesco Nicola ESCP-EAP MIM Italia, Zinne<br />

Jiulia ESCP-EAP MIM Germania.<br />

20<br />

18<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

SPAGNA<br />

FRANCIA<br />

ROMANIA<br />

GERMANIA<br />

United Colors of <strong>Einaudi</strong><br />

Provenienza ospiti stranieri - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> - 76 ospiti - 22 Nazioni<br />

BRASILE<br />

INDIA<br />

MALI<br />

MESSICO<br />

BANGLADESH<br />

BULGARIA<br />

PORTOGALLO<br />

POLONIA<br />

BIELORUSSIA<br />

CAMERUN<br />

CINA<br />

EL SALVADOR<br />

INGHILTERRA<br />

MACEDONIA<br />

MAROCCO<br />

TUNISIA<br />

UNGHERIA<br />

ASP<br />

Master Corep<br />

Concorso<br />

Dottorandi<br />

Erasmus<br />

ESCP-EAP<br />

Prod. Industr.<br />

Visiting Prof.<br />

DA UNA STUDENTESSA ESCP-EAP<br />

Gentile Direttore,<br />

sono una studentessa dell’ESCP-EAP, che ha avuto la fortuna<br />

di poter vivere per un anno nel <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> di Torino.<br />

Ho avuto modo già una volta di ringraziarla di persona per<br />

tutto quello che viene fatto per mantenere questa struttura,<br />

ma le rinnovo adesso per iscritto, al termine della mia esperienza<br />

torinese, i miei ringraziamenti e soprattutto l’augurio<br />

di poter continuare così.<br />

I mesi trascorsi al <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> sono stati davvero sereni<br />

e spensierati: le stanze [delle Sezioni San Paolo e Crocetta,<br />

n.d.r.] sono tutte nuove, appena ristrutturate, e studiate per<br />

le esigenze degli studenti, l’atmosfera è familiare, gli altri ragazzi<br />

degli ottimi compagni di vita. La palestra, la biblioteca,<br />

i quotidiani a disposizione nella sala lettura, gli abbonamenti<br />

teatrali, la stanza a disposizione degli ospiti, contribuiscono a<br />

rendere ancora più confortevole la permanenza.<br />

Il signor Emilio e la signora Rossella [i custodi della Sezione<br />

Crocetta, n.d.r.], sempre disponibili e sorridenti, hanno risolto<br />

sempre i nostri piccoli problemi e con il loro grande affetto<br />

mi hanno fatto sempre sentire davvero a casa.<br />

Ho vissuto per mesi nel collegio universitario “Leonard de Vinci”<br />

a Parigi e le posso assicurare che non c’era così tanta attenzione<br />

alla vita e alle esigenze di noi studenti! Fra una settimana<br />

mi trasferirò nel Parsifal College di Londra, ma mi è<br />

bastato leggere alcuni dettagli del contratto (le stanze non<br />

sono fornite di lenzuola, cuscini, c’è un frigo in comune per<br />

trenta stanze…) per rimpiangere già il secondo piano della<br />

Sezione Crocetta.<br />

Sono felice che la nostra scuola, l’ESCP-EAP European School<br />

of Management, abbia avuto la possibilità di stipulare un<br />

accordo con il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>. Spero che anche noi, che da<br />

“economisti” siamo un po’ considerati studenti atipici in una<br />

casa che ospita prevalentemente Ingegneri, possiamo continuare<br />

ad essere stimolo per nuove attività.<br />

Ancora complimenti a chi da anni lavora per tutto questo.<br />

<br />

Annamaria De Crescenzio<br />

Sezione Crocetta, ex stanza 216


I L C O L L E G I O n e l m o n d o 32 33 I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />

STUDENTI EINAUDI ALL’ESTERO<br />

Trascorrere un periodo all’estero durante gli studi universitari<br />

sta diventando sempre più indispensabile per caratterizzare<br />

un curriculum accademico di qualità. Quaranta dei<br />

nostri studenti hanno deciso di intraprendere questa esperienza<br />

con mete differenti. La maggior parte ha scelto città<br />

europee, con una netta prevalenza per la Francia, ma qualcuno<br />

si è spinto anche oltre oceano come Mattia che ha seguito<br />

un semestre di corsi alla Mc Gill University di Montreal,<br />

e Chiara che ha frequentato sei mesi all’Universidade<br />

de Sao Paulo in Brasile. Gli scambi sono quasi tutti inseriti<br />

all’interno del Progetto Socrates-Erasmus, ma 14 studenti<br />

hanno partecipato, o stanno partecipando, a progetti di<br />

doppia laurea che prevedono 18 mesi di studio all’estero.<br />

Da evidenziare il numeroso gruppo di studenti dell’<strong>Einaudi</strong><br />

che hanno partecipato al Progetto Eurecom <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>: dei<br />

12 posti disponibili per il Politecnico di Torino, ben 6 sono<br />

stati assegnati a nostri studenti.<br />

Per quel che riguarda la durata dei soggiorni il 27% è stato<br />

all’estero per 6 mesi mentre il restante 73% ha scelto un percorso<br />

più lungo da 12 mesi (38%) e da 18 mesi (35%).<br />

EURECOM 20<strong>07</strong><br />

Quando mi è stato chiesto di scrivere qualcosa sulla mia esperienza<br />

di studio all’estero molti ricordi mi sono riaffiorati alla<br />

memoria. In effetti esperienze di questo tipo lasciano un insieme<br />

unico di ricordi e di emozioni.<br />

Durante la laurea triennale sentivo parlare alcuni dei miei<br />

compagni di collegio più grandi delle possibilità di studio all’estero<br />

e mi sembrava una cosa lontana, fuori dalla mia portata.<br />

In effetti a quel tempo lo era.<br />

Arrivato alla laurea specialistica, avevo preso parte a qualche<br />

riunione per schiarirmi le idee. Il possibile disorientamento<br />

davanti ad una molteplicità di proposte è stato superato grazie<br />

alle informazioni ricevute dai compagni di collegio che mi<br />

hanno aiutato a focalizzare alcuni progetti. Inoltre avevo concentrato<br />

la mia attenzione sui progetti a lungo termine e tra<br />

di essi ho scelto la Doppia Laurea francese con l’Institut Eurecom,<br />

sito a Sophia- Antipolis, in Costa Azzurra.<br />

Dopo l’entusiasmo iniziale per essere stato ammesso, aderire<br />

al progetto comportava notevoli cambiamenti: bisognava<br />

trasferirsi, lasciare il collegio a Torino, e andare ad abitare in<br />

una casa privata. Per quanto riguarda la casa, il problema era<br />

stato risolto grazie all’aiuto dei ragazzi che erano già lì a studiare.<br />

Infatti, tranne qualche eccezione, le case prese in affitto<br />

vengono tramandate tra le diverse generazioni. Rimaneva<br />

il fatto di vivere a stretto contatto con altri ragazzi; tuttavia,<br />

ancora una volta l’esperienza collegiale mi è venuta incontro.<br />

Infatti i ragazzi che vivevano in collegio hanno avuto minori<br />

difficoltà ad affrontare i problemi legati alla coabitazione rispetto<br />

a chi era abituato a vivere in famiglia.<br />

Non ultimo, bisognava anche studiare! Per gli aspetti tecnici il<br />

Politecnico ci aveva già fornito un certo background culturale,<br />

il problema maggiore rimaneva la lingua. Questo progetto,<br />

sebbene svolto fisicamente in Francia, ha un taglio internazionale.<br />

Quindi, le lezioni sono tenute per lo più in inglese e solo<br />

qualcuna in francese. Personalmente ero un po’ preoccupato<br />

per il francese, che non avevo mai studiato prima: televisione<br />

e rapporti sociali hanno comunque colmato questa mia lacuna,<br />

fornendomi un’altra lingua con cui esprimermi.<br />

Per quel che riguarda il progetto vero e proprio, sebbene la location<br />

sia molto suggestiva non bisogna pensare che la Doppia<br />

Laurea ad Eurecom sia un Erasmus, inteso come feste e baldorie<br />

continue. Sicuramente momenti di festa ci sono stati, come<br />

anche la possibilità di andare al mare nei week-end e dopo<br />

le lezioni. Tuttavia l’impegno richiesto è stato molto alto, al<br />

pari di quello del Politecnico. La grande differenza con il Poli<br />

è stata l’organizzazione: le lezioni, suddivise in semestri, garantivano<br />

la pausa pranzo e orari di lezione sopportabili. Altro<br />

grande pregio era il ridotto numero di studenti, che quindi<br />

contribuiva a una gestione dei corsi più semplice.<br />

Tornato a Torino, al Politecnico, posso dire che questa esperienza<br />

mi ha fornito quella cultura internazionale che difficilmente<br />

si acquisisce rimanendo entro i confini nazionali.<br />

In conclusione, considero lo studio all’estero una componente<br />

fondamentale dell’esperienza universitaria e mi permetto<br />

di consigliarla fortemente a chiunque.<br />

<br />

Daniele Piccitto<br />

Durata permanenza soggiorni all'estero<br />

per progetti di scambio internazionali - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />

18 mesi<br />

35%<br />

6 mesi<br />

27%<br />

12 mesi<br />

38%<br />

VIAGGI STUDIO<br />

Nel corso del 20<strong>07</strong> venti studenti del<br />

<strong>Collegio</strong> hanno avuto l’opportunità<br />

di svolgere un soggiorno all’estero per<br />

frequentare un corso di approfondimento<br />

linguistico con una borsa di studio<br />

finanziata dal <strong>Collegio</strong>. Molti ragazzi<br />

sono stati in Inghilterra ed in Irlanda<br />

a perfezionare l’inglese nelle splendide<br />

capitali o in località minori, ma alcuni<br />

hanno colto l’occasione per scoprire mete<br />

più lontane.<br />

Torino-Londra<br />

e ritorno<br />

È dunque finita questa esperienza bellissima, che mi ha arricchito<br />

culturalmente, lasciandomi un misto di sentimenti<br />

contrastanti tra stupore e nostalgia. Sono a Torino, ma la<br />

mia testa è ancora lì, persa in una città troppo frizzante, da<br />

togliere il fiato. Tutto è cominciato domenica 7 ottobre ore<br />

5:30 del mattino, sono a Milano da amici e ovviamente non<br />

ho chiuso occhio per l’emozione, fantastico su Londra mentre<br />

aspetto l’autobus per Orio al Serio. Da questo momento<br />

in poi tutto è stato perfetto, ero organizzatissima: qualche<br />

sterlina in tasca per l’abbonamento alla metro e agli autobus,<br />

gigantografia a colori delle linee dell’underground e<br />

dei monumenti da vedere, timetables degli autobus dalla<br />

host family al college e viceversa, cartine dei percosi…<br />

una super turista. Già sorvolando il countryside dall’aereo<br />

mi sono accorta che tutto sarebbe stato diverso: le case, il<br />

verde, i laghi; non vedevo l’ora di atterrare a Luton. Recuperata<br />

la mia mitica valigia di soli 10 kg, uscita prestissimo,<br />

sono in largo anticipo e riesco a prendere il coach un’ora<br />

prima, il tempo è grigio come mi aspettavo, ma io non ci<br />

sto più nella pelle. Arrivo a Baker Street, andiamo a vedere<br />

com’è l’underground, troppo bella, acquisto la Oyster card,<br />

sono diretta a Nord, scendo ad Highgate tutto liscio come<br />

l’olio. Prima di prendere il 134, l’autobus a due piani che<br />

sarà il mio migliore mezzo di trasporto per tutto il soggiorno,<br />

vado un attimo a vedere dov’è il College, così l’indomani<br />

non avrò problemi ed arrivarci. Mamma mia! Sembro Alice<br />

nel paese delle Meraviglie! Il college è una dolcissima casetta<br />

di legno ad un piano immersa nel verde, come del resto<br />

tutto il quartiere residenziale di Highgate, sono sempre più<br />

stranita. Alexandra park road dista una decina di minuti, è<br />

l’una e mezza, la rush hour è lontana, non c’è traffico. Scendo<br />

e cerco di trovare The Avenue chiedendo qua e là, non<br />

c’è molta gente, sarà perché è domenica, penso, in realtà la<br />

calma e la tranquillità della zona è una cosa normale. Eccola<br />

finalmente, Muswell Hill, il quartiere, è costruito su collinette,<br />

per cui mi aspetta una dura salita per raggiungere la<br />

casa. Le casette di legno con un piano ciascuna sono una a<br />

ridosso dell’altra, tutte uguali, quasi impossibile distinguerle,<br />

ma raggiungo il civico 12 con la porta blu e suono insistentemente<br />

(il campanello lo sente solo Helen, che è in cucina,<br />

ma chi sta fuori no!). Mi apre una signora alta quanto<br />

me, castana chiara, sui 35 anni (in realtà ne ha 43!) e con<br />

un sorrisone mi fa entrare, stupendosi sempre di più della<br />

mia puntualità e della mia organizzazione. Mi porta al primo<br />

piano a mostrarmi la mia cameretta, c’è la moquette e<br />

il parquet ovunque, continuo a sentirmi Alice, è tutto così<br />

carino e ovattato. La stanza è piccola, ma attrezzata, ho anche<br />

la TV, mi offre il tea con il latte e dei dolcetti buonissimi,<br />

è abbastanza presto, sistemo un attimo le mie cose…<br />

sono troppo curiosa… vado in centro!<br />

Da quel momento Londra mi ha rapita, ho continuato a<br />

stupirmi fino alla fine. Vado a Piccadilly Circus, un saluto<br />

ad Eros, e via agli Harrods, mi sento come a casa mia tra la<br />

gente, i taxi e gli autobus rossi, un panino al volo e ritorno<br />

a casa, sono distrutta. Colazione alle 8:00 ogni mattina: 2<br />

toast e marmellata, corn flakes e latte macchiato, raggiungo<br />

il College un quarto d’ora prima, per il test d’ingresso, sono<br />

tutti simpaticissimi ed ospitali, il colloquio va bene sono<br />

nel livello Upper Intermedium, che comincerò a frequentare<br />

il giorno dopo. La mensa del collegio è davvero conveniente<br />

come mi aveva detto l’agenzia, si può fare colazione,<br />

pranzare, navigare su internet e conoscere ovviamente<br />

tanta gente di tutte le nazionalità. La mia classe è la numero<br />

24 nel giardino retrostante, tutta in legno, mi inserisco<br />

subito e stringo una bella amicizia con Yukino, è giapponese,<br />

studia al St Giles’s College già da 5 mesi, le chiedo come<br />

si trova, benissimo of course!<br />

Non ho più smesso di parlare inglese, dopo soli tre giorni


I L C O L L E G I O n e l m o n d o 34 35 I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />

mi meravigliavo dei miei progressi non solo nei vocaboli,<br />

ma soprattutto nella pronuncia. Ogni giorno a lezione ero<br />

stimolata a lavorare con gli altri, a comunicare, a scherzare,<br />

è stato davvero divertente, i professori o meglio i ragazzi<br />

che ci seguivano, erano simpaticissimi, sempre pronti a<br />

darti una mano.<br />

La mattinata a lezione passava velocemente e nel pomeriggio<br />

visitavo la città con i miei nuovi amici. Ho avuto modo<br />

di vedere tutta Londra: dai monumenti più famosi ai pittoreschi<br />

mercatini vintage di Covent Garden, ma la cosa che<br />

più mi stupiva era l’abbondanza di parchi, che sembrano<br />

degli zoo, non potrò mai dimenticare Saint James Park con<br />

gli scoiattoli, le anatre, i cigni: davvero stupendo!<br />

Due settimane sono passate prestissimo, ogni giorno più<br />

interessante dell’altro, proprio quando mi ero ambientata<br />

al meglio ho dovuto salutare tutti, che fatica lasciare i miei<br />

nuovi amici e quei posti adorabili!<br />

Non finirò mai di ringraziarvi per questa opportunità, che<br />

non avrei mai potuto permettermi, e spero che il <strong>Collegio</strong><br />

continui negli anni a venire ad assegnare sempre più soggiorni<br />

studi, secondo me il modo più divertente di confrontarsi<br />

con altre realtà e migliorare la conoscenza della lingua<br />

straniera.<br />

Simona Specchia, Sezione San Paolo<br />

Suggestioni<br />

canadesi<br />

Un’anima multiculturale fatta di fragranze eterogenee, opposte<br />

ma chiaramente distinguibili, e un profilo asettico e<br />

dinamico, colorato e grigio, ricco di storie e privo di storia:<br />

è questa l’essenza di Toronto, “città di incontro” che, dalle<br />

rive del lago Ontario, guida moralmente tutta l’immensa<br />

nazione canadese, è questo ciò che alberga tra strade ordinatissime,<br />

grattacieli glaciali e disorientanti chilometri di<br />

percorsi sotterranei intravisti inconsapevolmente in tanti<br />

film hollywoodiani.<br />

Esplorare tale universo per tre settimane, cercando di penetrarlo,<br />

è stato un vero viaggio, un viaggio alla scoperta<br />

del sogno americano, ma anche un percorso di conoscenza<br />

dell’Italia e dell’Europa: infatti solo vivendo in Canada, territorio<br />

nuovissimo, paese-cantiere ancora in cerca di operai<br />

e d’identità, è possibile capire il nostro passato di nazione<br />

emigrante, il nostro presente di popolo latino in terra europea<br />

e il nostro futuro globalizzato.<br />

Pulita e organizzata quanto un villaggio virtuale e più sicura<br />

di qualsiasi città del nostro continente, Toronto è il rifugio<br />

di tutti e di nessuno, il luogo dove chiunque può trovare<br />

il proprio spazio a patto di non sentirsi mai troppo a<br />

casa, la sede vergine di sintesi culturali mai viste altrove e<br />

del melting pot realizzato. Cinesi, brasiliani, indiani e tanti<br />

italiani ormai amalgamati nello zoccolo duro della società<br />

e sparsi in tutta l’area metropolitana: si possono incontrare<br />

persone di ogni origine per le strade, e non sarà mai<br />

una sorpresa sentire parlare una lingua diversa dall’inglese,<br />

ascoltare racconti di dolorose emigrazioni o osservare<br />

bambini messicani con sacchetti di caramelle al peperoncino.<br />

Se si escludono la torta di mele presa in prestito dagli<br />

inglesi e lo sciroppo d’acero compagno di tante colazioni, il<br />

Canada non ha prodotti tipici, ma ospita tutte le specialità<br />

culinarie del mondo: pasta e biscotti italiani, salse greche,<br />

intrugli asiatici, spezie centroamericane popolano gli scaffali<br />

dei numerosi centri commerciali in cui, durante i rigidi<br />

inverni, si rifugia la pur temprata popolazione e sorti laddove<br />

sessant’anni fa abitavano in casupole di legno i pochi<br />

eredi dei “pionieri”.<br />

Solo il Quebec fa eccezione: nelle città che accompagnano<br />

il cammino fino all’Oceano del fiume San Lorenzo, la lingua<br />

è il francese, i profumi sono da boulangerie e le luci, quasi<br />

natalizie nel loro luccicare, sono europee, a tratti austriache;<br />

tutt’intorno regna una natura selvaggia, ricca di cascate<br />

spettacolari, ancora incontaminata, che porta scoiattoli,<br />

procioni e castori fin nelle metropoli e che d’autunno si<br />

tinge di rosso e giallo in attesa del candore invernale. Delle<br />

popolazioni che abitavano in origine quelle terre, invece,<br />

è scomparso quasi tutto: qualche riserva, una sezione del<br />

Royal Ontario Museum di Toronto e una manciata di negozi<br />

di souvenir a Quebec City sono rimasti a ricordare un passato<br />

lontano dai giganteschi manifesti pubblicitari di Yonge<br />

Street, la mecca dello shopping, e dai lunghi caffè di Tim<br />

Hortons, moderni biberon di polistirolo per i forzati dei mezzi<br />

pubblici. D’altronde può sopravvivere una tradizione in<br />

mezzo ad altre 148?<br />

<br />

Francesca Nacini, Sezione Mole<br />

GITA A BUDAPEST<br />

20<strong>07</strong><br />

La tradizionale gita del <strong>Collegio</strong>, che<br />

porta in giro per l’Europa ogni anno<br />

120 studenti, ha raggiunto quest’anno<br />

la splendida città di Budapest. I cinque<br />

giorni di viaggio sono stati descritti da<br />

Michela e da Francesco in due articoli,<br />

diversi per stile, ma comuni nel riportare<br />

lo spirito e l’atmosfera della gita<br />

dell’<strong>Einaudi</strong>.<br />

Sono passati solo pochi<br />

mesi… Ma sembra<br />

un’eternità…<br />

È il 29 marzo, una bella giornata… Ho compiuto da tre giorni<br />

22 anni carica e piena di valigie, sono prontissima ad affrontare<br />

questo viaggio…<br />

Partiamo in perfetto orario, grazie alle attenzioni della Sig.ra<br />

Mariuccia Furci… Che ci conta e ci riconta mille volte, come<br />

fanno le maestre dell’asilo… e che grazie al cielo quest’anno<br />

ha evitato di esordire con “Che c*** Viale, primo anno<br />

e già in gita!!!” (come fece lo scorso anno appena salita sul<br />

pullman per Barcellona. Già, solo perché ho avuto la fortuna,<br />

da matricola, di andare a Barcellona, nel meraviglioso<br />

Hotel in Placa de Spagna, 4 stelle, bellissimo e con cene e colazioni<br />

ottime… Chi c’era potrà confermare!)<br />

Il viaggio d’andata è stato un po’ un’Odissea… Pausa ogni<br />

60 minuti circa, non si sa bene perché…<br />

Poi, finalmente, l’arrivo, dopo solo 17,5 ore di viaggio in pullman…<br />

Stremati, e senza un albergo dove stare, o meglio,<br />

senza camere, perché l’albergo c’è, iniziamo la disperata ricerca<br />

di un “Change” dove cambiare i nostri soldini….<br />

Finalmente, verso le 16, ci vengono assegnate le camere… La<br />

nostra è bellissima, enorme, con letti giganti e angolo salotto…<br />

Quasi ricordano un po’ le nostre stanze del Galliari...<br />

Nonostante la calma apparente, si aggira furtivo un personaggio<br />

che di lì a poco sconvolgerà la mia vita… Il Sig. Pino<br />

Rigante, che da allora diventerà un po’ il mio incubo… E<br />

vani saranno i miei tentativi di farlo fidanzare con la cara<br />

Sig.ra Furci…<br />

E infatti, la sera… un incubo! Incontriamo la Furci, Ornella<br />

e lui, Pino Rigante, in centro… Si uniscono al nostro gruppo,<br />

e tutti insieme andiamo a berci una birra in un pub. Che<br />

serata…<br />

Sabato mattina. È un’allegra giornata primaverile. Gli alberi<br />

sono fioriti, gli uccellini cantano in cielo… Noi agonizzanti,<br />

occhiaie e già qualche ora di sonno arretrata, migriamo<br />

dall’albergo al Parlamento, perché per oggi, per 50 di noi, è<br />

prevista una visita guidata al Cuore politico dell’Ungheria!<br />

Muniti di un simpatico orologino molto fashion, che sarà un<br />

po’ il nostro pass durante la visita, iniziamo il tour! Il Parlamento<br />

è stupendo, molto elegante e ricco di storia! Le scalinate<br />

maestose, la corona imperiale, le fastose sale delle riunioni!<br />

Che spettacolo!<br />

Nel pomeriggio continuiamo il nostro giro per Pest, e finalmente<br />

compro la prima pecora per la mia collezione!<br />

La sera, dopo un’abbondante cena, iniziamo un pellegrinaggio<br />

per i pub della città, e alla fine, non sappiamo bene<br />

come, finiamo in una disco/bettola, un po’ strana a dire il<br />

vero… Qui abbiamo visto cose che voi umani non potete<br />

neanche immaginare…<br />

Domenica, è la Domenica delle Palme e tutti vanno in giro<br />

con i rami di ulivo. Siamo sempre più stanchi e le occhiaie<br />

sono più marcate. Nel pomeriggio saliamo a Buda, col trenino<br />

perchè siamo stanchi e forse anche un po’ pigri… La<br />

parte alta della città è molto caratteristica, e da qui si possono<br />

ammirare panorami a dir poco meravigliosi! E infatti,<br />

la sera ci torniamo! E facciamo benissimo, perché illuminata<br />

a notte è un qualcosa di stupendo, così romantico! Sembra<br />

un mondo incantato! Stremati e privi di ogni energia, ci<br />

trasciniamo in albergo… Ormai la gita è finita…<br />

Lunedì, è arrivato l’ultimo giorno… Siamo sempre più stan-


I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />

chi, ma questa giornata è dedicata allo shopping, e quindi<br />

troviamo ancora qualche energia per fare i nostri acquisti…<br />

Nell’arco di 20 minuti riesco a comprarmi 6 pecore e a spendere<br />

40 €: che soddisfazione…<br />

Si torna a casa… Recuperiamo i nostri bagagli e ci accalchiamo<br />

sul pullman, alla ricerca dei posti migliori… Durante<br />

il viaggio di ritorno facciamo anche un “Concorso” stile <strong>Einaudi</strong>…<br />

L’acquisto più inutile… È un testa-testa fra il mio<br />

segnavento a forma di pecora e il tagliaunghie/portachiavi<br />

che il Sig. Rigante ha comprato per la figlia (che fra l’altro<br />

ne rimarrà entusiasta, almeno pare…). Ma fortunatamente<br />

la giuria è magnanima e vinco io, anzi vince il mio segnavento.<br />

Che orgoglio!<br />

Il viaggio prosegue bene, mentre tutti dormono, tranne la<br />

sottoscritta presa da uno strano iperattivismo dovuto alla<br />

stanchezza eccessiva e qualcuno che mi dà corda!<br />

La mattina di martedì, alle 8, entriamo in Torino… C’è un<br />

traffico pauroso e per arrivare al Galliari dal Bobbio e dal Lione<br />

ci mettiamo un’ora… Siamo sempre più stanchi, sogniamo<br />

la nostra doccia e il nostro letto…<br />

Finalmente arriviamo in Corso Massimo: casa!<br />

Finisce così la nostra, la mia gita a Budapest… Ma ormai<br />

manca poco a Berlino… E fra un anno vi racconterò…<br />

<br />

Michela Viale, Sezione Valentino<br />

Anche quest’anno è arrivato<br />

il momento più atteso da<br />

tutto il Pianeta <strong>Einaudi</strong>...<br />

La Gita!<br />

Come ogni anno, all’arrivo dell’autobus tutti gli studenti sono<br />

pronti sui blocchi di partenza per prendere parte alla consueta<br />

gara di “corsa al posto sul pullman”, nuova disciplina<br />

olimpionica recentemente introdotta in occasione delle<br />

Olimpiadi Invernali di Torino <strong>2006</strong>.<br />

Terminata questa “fase” preliminare, finalmente, si parte.<br />

La Furci è in prima fila, pronta ad impiegare tutta la sua autorità<br />

per dirigere l’autista sulla retta via. Sua compagna di<br />

viaggio, una amichevole pila di documenti che occupa il sedile<br />

dietro al posto di guida, con cui è stranamente difficoltoso<br />

sostenere una conversazione che allieti le lunghe ore<br />

di viaggio.<br />

Ad ogni modo, si parte. È questa è la cosa importante. Gli einaudini<br />

cominciano a fare conoscenza con l’ambiente pullmann,<br />

e ci si organizza per trovare amene attività che consentano<br />

di sopravvivere alla notte. Chi gioca a carte, chi fa le<br />

parole crociate, chi mangia, chi chiede di fermarsi ogni cinque<br />

minuti. Ognuno si dedica a ciò che preferisce. Qualcuno<br />

dorme anche.<br />

L’indomani, arrivati in qualche modo a Budapest, cerchiamo<br />

di trovare anche l’albergo. Brillante idea: chiediamo informazioni<br />

in italiano ad un passante ungherese! Il bello è<br />

36<br />

che la cosa funziona! Infatti nonostante le comprensibili difficoltà<br />

reciproche, si riesce a raggiungere l’albergo, dove ci<br />

aspetta l’assegnazione delle stanze. Per poi dedicarsi, freschi<br />

e riposati dopo una notte di viaggio, a fare la prima conoscenza<br />

con la città. Infatti durante la Gita <strong>Einaudi</strong> l’attività<br />

principale è la corsa contro il tempo, perché la sete di conoscenza<br />

degli einaudini è tale da voler visitare tutto. Salvo<br />

poi passare ore in frenetici giri di telefonate cercando di ritrovarsi.<br />

E alla fine purtroppo c’è sempre il rimpianto di non<br />

aver fatto tutto quello che si sarebbe voluto fare... Ma questo<br />

è un buon motivo per tornare!<br />

Il momento più piacevole della giornata è il risveglio mattutino:<br />

tutti scattanti, pronti per dare l’assalto alle bellezze<br />

della città, dopo una notte che ha concesso una o due ore di<br />

sonno per dare il meritato ristoro. Infatti nelle lunghe serate<br />

in gita molte persone rinunciano al sonno per vivere a fondo<br />

la realtà ungherese (e a fondo, significa proprio a fondo!).<br />

Dopo i primi timidi passi in città, non si può più fare a meno<br />

della Metropolitana. Quella di Budapest colpisce per l’efficienza<br />

del servizio (del resto la puntualità dei treni è stata<br />

toccata con mano anche dalla solita Mariuccia, che le cronache<br />

riportano intenta a scavalcare un tornello per riuscire a<br />

prendere l’ultimo treno della sera), anche se le scale mobili<br />

di accesso alle stazioni sono talmente veloci e profonde da<br />

assomigliare ad una discesa agli inferi.<br />

Una volta presa confidenza con “il mezzo” di trasporto, niente<br />

può più fermare gli einaudini: si inizia a girare per la città.<br />

La maratona quotidiana prevede: colazione, appuntamento<br />

nella hall dell’albergo (a cui tutti arriveranno immancabilmente...<br />

“puntuali”), e poi via, di corsa! Instancabili e incuranti<br />

del tempo, della sete e della fame, a visitare monumenti,<br />

musei, mostre, chiese. E mercatini, negozi, pasticcerie, ristoranti...<br />

La gita del 20<strong>07</strong> ha anche visto la visita al Parlamento ungherese,<br />

dove è stata chiarita l’origine del modo di dire “non<br />

vale una cicca”... E quindi che non si dica che le Gite <strong>Einaudi</strong><br />

non sono un momento di crescita culturale!<br />

Infatti si approfitta dell’occasione anche per assaporare le<br />

prelibatezze locali...<br />

Purtroppo però tutte le cose belle finiscono... E allora eccoci<br />

tornare all’autobus che ci riporterà a Torino... Stranamente<br />

c’è molta meno vitalità che all’andata, e chissà come mai<br />

quasi tutti dormono per cercare di recuperare qualche ora<br />

del sonno perso nei giorni precedenti... Tutti a nanna, aspettando<br />

la gita dell’anno prossimo.<br />

<br />

Francesco Marangio, Sezione Crocetta<br />

37 S p a z i o<br />

a l u m n i


s p a z i o a l u m n i 38 39 s p a z i o a l u m n i<br />

“Vorresti lavorare con noi?”:<br />

l’altro lato della medaglia.<br />

“Passare dall’altro lato della barricata”... ecco il pensiero, un po’ militaresco, che mi accompagnava quella mattina di settembre<br />

mentre raggiungevo il <strong>Collegio</strong>.<br />

La mia vita torinese è stata piena di emozioni, colori, sapori, visi, sorrisi. Felicità, ma anche dolori. Molti dei quali vissuti nel e<br />

grazie al <strong>Collegio</strong>. I pranzi domenicali con specialità regionali diverse, le sedute di studio che finivano a “tarallucci e the”, le cene<br />

ad alto contenuto alcolico e sonoro lungo il corridoio che, se arrivava Alfredo, e poi Carmela, erano guai... per non parlare delle<br />

interminabili serate a chiacchierare e a parlare dei nostri sogni, delle nostre difficoltà nella fredda Torino (che poi si è rivelata luminosa,<br />

accogliente e bellissima) ... il <strong>Collegio</strong> mi ha dato amori,<br />

amicizie, delusioni. E mi ha forgiato come persona e come<br />

donna. È stato un nido, sì protetto, ma anche protettivo, che mi<br />

ha permesso di maturare e imparare a prendere ogni momento<br />

della vita, positivo o negativo, senza paura né timore.<br />

E così, quando fresca di laurea, bagagli alla mano, ero pronta<br />

per lasciare l’accogliente camera di via Maria Vittoria, ecco che<br />

giunse la proposta: “Vorresti lavorare con noi?”. Era maggio, in<br />

una Pavia soleggiata, eravamo in rappresentanza del <strong>Collegio</strong> ad una manifestazione del <strong>Collegio</strong> pavese. Ero la rappresentante<br />

degli studenti allora, mi stavano chiedendo di diventare parte dello “staff”.<br />

Inutile negare lo shock, ma anche la curiosità che mi animarono. Ho avuto ed ho un<br />

legame speciale con il <strong>Collegio</strong>, ora lo sento più forte che mai.<br />

E così ho deciso di restare. Ed entrare negli uffici, quella mattina di settembre, non<br />

per essere “ripresa” dalla Furci per il gavettone della sera prima, né per pagare alla<br />

Torretta la quota del corso di lingua, ma per lavorare per il <strong>Collegio</strong>... beh, è stata<br />

un’emozione unica!<br />

Stavo per entrare nel “meccanismo”. Adesso avrei visto il “lato nascosto” del <strong>Collegio</strong>,<br />

queste poche stanze dove poche persone svolgono alacremente il loro lavoro per permettere ogni giorno che la “macchina-<br />

<strong>Collegio</strong>” funzioni. Era diverso da come lo immaginavo. Quante volte mi sono resa conto di quanto difficile fosse trovare qualcosa<br />

di stimolante per gli studenti, che permettesse loro di crescere al di là di libri e lezioni. Quante volte ho chiesto consigli a Mariuccia<br />

(e non più La Furci!), a Elena (La Torretta!), a Marilena (La Ceraolo esiste... è nell’ufficio contabilità!). Quante volte sono<br />

tornata a casa pensando a come organizzare al meglio la gita o a quanto<br />

fossi stanca dopo aver controllato per la decima volta le graduatorie<br />

...quanto difficile fosse trovare qualcosa di<br />

stimolante per gli studenti, che permettesse<br />

loro di crescere al di là di libri e lezioni.<br />

La mia non è stata soltanto un’esperienza<br />

di studio prima, e di lavoro poi,<br />

ma un’esperienza di vita.<br />

di ammissione...<br />

Che lavoro e che fatica! I ricordi piacevoli (e perché no, anche non piacevoli)<br />

sono talmente tanti che non posso elencarli tutti.<br />

Sono davvero felice di aver colto la sfida che mi è stata lanciata, di aver<br />

imparato concretamente che una stessa situazione ha due facce, proprio<br />

come una medaglia. E ripenso alle volte in cui mi sono lamentata per un<br />

piccolo disservizio o per una manifestazione ritenuta un po’ “noiosa”. E ripenso anche alle volte che, dietro quella brutta porta<br />

ferrosa, ho visto persone preoccuparsi per risolvere il problema od organizzare un evento. Me compresa. E mi rendo ulteriormente<br />

conto che nulla è come appare, ma che ci sono mille sfaccettature e angoli diversi da cui guardare le cose.<br />

La mia non è stata soltanto un’esperienza di studio prima, e di lavoro poi, ma un’esperienza di vita.<br />

Devo tanto al <strong>Collegio</strong> perché non solo<br />

mi ha aiutata a trovare la valigia ma,<br />

in parte, l’ha riempita del necessario<br />

per affrontare il viaggio. E, ora che è<br />

iniziato, non ho paura.<br />

<br />

Silvia Di Pilla<br />

Ospite della Sezione Po, 2000-2005<br />

Dipendente del <strong>Collegio</strong><br />

Ufficio Attività Culturali, 2005-20<strong>07</strong><br />

...il <strong>Collegio</strong> mi ha dato amori,<br />

amicizie, delusioni. E mi ha forgiato<br />

come persona e come donna.<br />

Il <strong>Collegio</strong> ha influenzato la sua vita universitaria? Se sì, in che modo?<br />

Certamente molto. In <strong>Collegio</strong> si trovavano gli amici, gli aiuti e lo stimolo per studiare<br />

e per cercare di ottenere i migliori risultati nel minor tempo possibile.<br />

Cosa ricorda con maggior piacere degli anni passati in <strong>Collegio</strong>?<br />

I miei amici di Canosa di Puglia.<br />

Intervista al prof.<br />

Francesco Profumo,<br />

Rettore del Politecnico di Torino<br />

ed ospite del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>,<br />

dal 1972 al 1977<br />

Professore, in che anni è stato ospite del <strong>Collegio</strong> Universitario e in<br />

quale Sezione risiedeva?<br />

Sono stato ospite dall’ottobre 1972 al luglio 1977 al <strong>Collegio</strong> in Corso Lione<br />

44, in quella che si chiama ora Sezione San Paolo.<br />

Come si presentava la città di Torino durante i suoi anni universitari?<br />

La Città era piuttosto grigia, molto smog e avevamo almeno 30 giorni di<br />

nebbia fitta. La sera si usciva poco e si studiava molto.<br />

Perché ha scelto di risiedere presso il <strong>Collegio</strong> Universitario durante<br />

i suoi studi all’università?<br />

Avevo vinto la Borsa di Studio <strong>Einaudi</strong>.<br />

I rapporti di amicizia consolidatisi durante quegli anni si sono protratti<br />

nel tempo e le sono stati di supporto nella sua carriera professionale?<br />

Mi capita spesso di incontrare alcuni dei miei ex-compagni ed alcuni lavorano al Politecnico.<br />

Cosa amava fare nel tempo libero e quali attività extra universitarie svolgeva?<br />

Facevamo molto sport e qualche volta andavamo a teatro. Il tempo libero<br />

non era molto!<br />

Studiare a Torino è bello. Cosa ha provato quando ha dovuto lasciare il <strong>Collegio</strong>?<br />

Dopo essermi laureato, nel luglio 1977, prima di essere arruolato tra gli<br />

alpini, mi sono trasferito nel <strong>Collegio</strong> di Via Galliari, dove sono rimasto il<br />

I semestre dell’<strong>Anno</strong> <strong>Accademico</strong> 1977/78, avendo un incarico da “coadiutore”. La transizione in uscita dal <strong>Collegio</strong> è stata<br />

molto “smooth”.<br />

Consiglierebbe ad uno studente la vita di collegio?<br />

Certamente sì, è una grande esperienza di vita, che non si dimentica.<br />

Da Rettore, quali strade ritiene che il <strong>Collegio</strong> potrebbe intraprendere per interagire maggiormente con il sistema universitario?<br />

Le interazioni con il sistema universitario sono già molto forti. Credo che sarebbe opportuno avviare un “progetto culturale”<br />

insieme.<br />

In chiusura le chiediamo di dare un consiglio ai giovani studenti che stanno per iniziare un percorso di studi universitari.<br />

Gli anni dell’università sono determinanti per la vita futura. È necessario studiare (molto), ma anche vivere la vita della nostra<br />

Città, che ha stimoli culturali, scientifici e di socialità che non ha eguali in Italia. Studiare a Torino è bello.<br />

Grazie!<br />

...In <strong>Collegio</strong> si trovavano gli amici,<br />

gli aiuti e lo stimolo per studiare...<br />

Gli anni dell’università sono<br />

determinanti per la vita futura.<br />

...è una grande esperienza di vita,<br />

che non si dimentica.


s p a z i o a l u m n i 40<br />

41 s p a z i o a l u m n i<br />

In giro per il mondo senza mai<br />

dimenticare le proprie origini: storia di<br />

un calabrese alla scoperta dell’Europa.<br />

...incontrai Antonio, “il mio amico sardo”,<br />

con il quale condividerò tante esperienze<br />

(fra cui quella della permanenza nel collegio)<br />

In tutto il mio percorso...Torino<br />

ed il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> restano sempre<br />

una tappa fondamentale...<br />

Ci sono momenti nella vita in cui bisogna fermarsi un attimo<br />

e guardarsi indietro per fare un bilancio.<br />

Troppe volte, presi dalla smania di correre verso il conseguimento<br />

di obiettivi sempre diversi, dimentichiamo di lasciare<br />

spazio alla riflessione ed al ricordo.<br />

E così in un momento particolare, di transizione, della mia<br />

vita mi trovo a scrivere un articolo per il giornale del mio “vecchio<br />

collegio”, una buona occasione per un “ritorno al passato”...<br />

Lunedi inizio un dottorato ad Oxford, avvicinandomi sempre<br />

di più alla realizzazione di un vecchio sogno, quello di diventare<br />

un ricercatore in una grande università...<br />

Ma la storia comincia, molto prima, esattamente sei anni fa...<br />

nel settembre 2001.<br />

Esattamente a Porta Nuova l’11 settembre 2001... strane coincidenze...<br />

Sono solo e non conosco nessuno, ho scelto Torino per studiare<br />

perché in molti mi avevano detto che la Facoltà di Scienze<br />

Politiche era molto rinomata soprattutto per le carriere internazionali.<br />

Inizio il mio percorso universitario nel corso denominato “Cooperazione<br />

e Sviluppo”, con un manipolo di sognatori e idealisti<br />

innamorati delle tematiche “terzomondiste”.<br />

In quei primi giorni confusi, passati a fotocopiare i libri di macroeconomia<br />

e diritto comparato, incontrai Antonio, “il mio<br />

amico sardo”, con il quale condividerò tante esperienze (fra<br />

cui quella della permanenza nel collegio) e con il quale resto<br />

sempre in contatto nonostante la distanza.<br />

Per il mio primo anno di università, niente <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>,<br />

la ristrutturazione della sede di corso Lione, mi privò della<br />

mia camera...<br />

Fu un anno dedicato soprattutto allo studio, in cui iniziarono<br />

a prendere forma i miei attuali interessi di ricerca, la macroeconomia,<br />

le politiche pubbliche, la sociologia comparata,<br />

etc... Fu un anno difficile, in cui imparai a gestire il peso<br />

della distanza dalla mia terra, in cui si costruì quel particolare<br />

sentimento di odio-amore, che tutti i meridionali sviluppano<br />

con la distanza.<br />

Nel mese di giugno un mio compagno di corso mi propose di<br />

partecipare al concorso per la Laurea Binazionale Torino-Bordeaux,<br />

più per la mia media-voto che per il mio francese biascicato<br />

passai la selezione, e prima di rendermene conto mi<br />

ritrovai in Francia in uno degli istituti più prestigiosi per lo<br />

studio della Scienza Politica...<br />

L’anno di Bordeaux fu una rincorsa, avevo un francese pessimo,<br />

ma con l’aiuto di Anne (la mia indimenticata professoressa<br />

di Francese) riuscii a fare mostruosi progressi ed avere<br />

una media voto eccellente, ebbi infatti la media più alta fra<br />

tutti gli studenti stranieri.<br />

I più bei ricordi di quell’anno, sono quelli al di fuori dell’università,<br />

i miei amici africani con cui tutte le domeniche davo<br />

vita ad interminabili partite di pallone, Zozo e i suoi discorsi<br />

sul microcredito, lo strano professor Marangoni che mi soprannominava<br />

alternativamente “l’intellettuale della Magna<br />

Grecia” o “l’intellettuale organico” (a causa della mia passione<br />

per Gramsci), il grande Maxime... terzino destro bretone<br />

dai polmoni d’acciaio...<br />

A giugno del 2003 tornai a Torino, per completare la Laurea<br />

triennale, e finalmente ottenni un posto al <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>,<br />

in via delle Rosine.<br />

L’anno 2003-4 è segnato dalle uscite con Jeremie e gli altri<br />

amici francesi della laurea binazionale, dal ritorno del “mio”<br />

Catanzaro in serie B e dalla magnifica trasferta di Ascoli, dallo<br />

scoppio folgorante della mia passione per la riforma dei sistemi<br />

di welfare, dagli interminabili discorsi con Leo in portineria...<br />

e dall’inizio di una nuova avventura...<br />

Antonio infatti mi propose di partecipare alla selezione, per<br />

una nuova scuola chiamata ESCP-EAP, European School of<br />

Management. Che proponeva un programma di tre anni nel<br />

campo del business/economia a Torino, Londra e Parigi.<br />

Partecipiamo alla selezione ed a sorpresa vinciamo le borse<br />

di studio messe in palio dal Comune di Torino, Antonio lascerà<br />

la scuola dopo un giorno (io ci sono ancora dentro, visto<br />

che occasionalmente lavoro per loro!).<br />

In quello stesso periodo, luglio del 2004, otteniamo la laurea<br />

triennale... nel tripudio dei parenti di Antonio (arrivati in massa<br />

e con ogni mezzo dalla Sardegna).<br />

I primi giorni sono duri, non ho mai studiato contabilità ed<br />

economia aziendale, ma piano piano mi metto al passo con<br />

gli altri (che provenivano tutti dalla Facoltà di Economia).<br />

Imparerò ad apprezzare le doti dei miei compagni di corso e<br />

condividerò con loro due anni esaltanti a Londra e a Parigi...<br />

È il periodo del mio stage estivo per il Comitato The Gate Porta<br />

Palazzo... e del mio anno da rappresentante degli studenti<br />

in <strong>Collegio</strong> (con il conseguimento di obiettivi tutt’ora ineguagliabili:<br />

l’acquisto dell’ultima versione di Risiko, la costruzione<br />

di un castello medievale, esposto permanentemente in sala<br />

PC ancora oggetto della curiosità dei nuovi arrivati, la realizzazione<br />

di un cineforum, mai completato, dal titolo “C’era<br />

una volta in America”).<br />

...vengo ammesso all’Università di Oxford!<br />

L’anno successivo nella nuova esperienza londinese mi confronto<br />

ancora una volta, con colleghi provenienti da tutti gli<br />

angoli della terra e mi affaccio al mondo del business senza<br />

mai perdere di vista il mio amore per “la cosa pubblica”. Il 10<br />

luglio <strong>2006</strong> infatti, appena rientrato da Bruxelles (dove avevo<br />

intanto iniziato uno stage in un forum legato alla Commissione<br />

Europea), mi laureo in Cooperazione Sviluppo e Mercati<br />

Transnazionali; quel giorno c’erano anche la Furci e la Torretta<br />

con tanto di carrozzina al seguito!<br />

Ma i miei studi non sono ancora finiti, per conseguire infatti<br />

la Laurea inglese e francese devo recarmi nella “Ville Lumière”<br />

per il mio ultimo anno di master.<br />

Saluti<br />

e buon anno!<br />

Imparerò ad apprezzare le doti dei miei<br />

compagni di corso e condividerò con loro due<br />

anni esaltanti a Londra e a Parigi...<br />

Nell’ultimo mese della mia splendida esperienza parigina<br />

matura l’idea del dottorato, idea che era rimasta sopita negli<br />

ultimi anni, in cui mi ero affacciato al mondo della consulenza...<br />

Torno così alla mia vocazione principe e a grande sorpresa il<br />

20 agosto 20<strong>07</strong> vengo ammesso all’Università di Oxford!<br />

Da lunedì inizia questa nuova lunga avventura... e tra speranze<br />

e incertezze mi avvio ad entrare... in uno dei templi<br />

del sapere!<br />

Spero di aver fatto la scelta giusta, e che fra qualche anno potrò<br />

di nuovo guardare indietro, felice di aver scelto la cultura,<br />

la prosecuzione dei miei studi e della vita accademica... invece<br />

di una carriera in una grande multinazionale.<br />

In tutto il mio percorso...Torino ed il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> restano<br />

sempre una tappa fondamentale... e quando posso ritornare...nell’austera<br />

e splendida città piemontese... lo faccio sempre<br />

con grande piacere...<br />

Emanuele Ferragina<br />

Sezione Mole, 2003-2005<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> è rimasto come un punto fisso<br />

di riferimento, come un’esperienza indimenticabile,<br />

come una tappa fondamentale nella mia<br />

formazione, come uno dei periodi più felici,<br />

più intensi e spensierati della mia vita.<br />

Cari amici, compagni, personale, direzione, portinai…del<br />

<strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>, è trascorso esattamente un anno da quando,<br />

con la tesi rilegata e pronta per essere discussa, ho consegnato<br />

definitivamente le chiavi della mia cara stanzetta 216<br />

e sono tornata a casa. Un anno molto intenso e movimentato,<br />

di grandi cambiamenti: dall’appartamento al definitivo rientro<br />

a casa ai recentissimi progetti di matrimonio, dallo stage<br />

al “Corriere di Chieri” alla scuola media all’attuale occupazione<br />

in un istituto professionale. Un anno di grandi soddisfazioni,<br />

di nuove amicizie, di nuovi rapporti, ma anche di amarez-


s p a z i o a l u m n i 42 43 s p a z i o a l u m n i<br />

ze, di momenti di sconforto. Ci vorrebbe una vita per raccontarvi<br />

tutto! Comunque, in tutte queste esperienze, di<br />

cui sono stata protagonista, il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> è rimasto<br />

come un punto fisso di riferimento, come un’esperienza indimenticabile,<br />

come una tappa fondamentale nella mia<br />

formazione, come uno dei periodi più felici, più intensi e<br />

spensierati della mia vita. E il giornalino che mi avete inviato<br />

a casa ha risvegliato in me gradevolissimi e nostalgici<br />

ricordi. Ancora vi porto nel cuore con riconoscenza e<br />

gratitudine per quello che avete saputo darmi e, sperando<br />

di trovare un momento per venire a salutarvi, vi auguro<br />

felice <strong>Anno</strong> Nuovo!<br />

Dicono di noi… forum on line<br />

Navigando nella rete ci siamo imbattuti in questo breve scambio di impressioni all’interno di un forum: una richiesta di<br />

indicazioni per trovare un “banalissimo studentato” a Torino, ha trovato la risposta di una nostra ospite che, libera da<br />

condizionamenti, ha suggerito il nostro collegio, perché rappresenta “un’esperienza di vita che lascia il segno!”.<br />

P.S. Un abbraccio particolare ai miei amici del secondo<br />

piano, ed un “grazie” per i sorrisi regalati, per i momenti<br />

di familiarità e di gioia.<br />

Silvia Oppezzo<br />

Sezione Po, 2002-<strong>2006</strong><br />

Buongiorno<br />

dagli USA<br />

Gentilissima (tengo a sottolineare che non è solo un pro forma)<br />

Sig.ra Furci, come va?<br />

Le volevo scrivere questa mail già da qualche giorno finché<br />

oggi, il mio fedelissimo sistema di intelligence, mi ha riferito<br />

che con tanta cura tiene al caldo una stanza per me. Se ha 5<br />

minuti di tempo della sua vita le racconto prima di me.<br />

Qui procede tutto al meglio. Come forse sa, sono venuti un sacco<br />

di persone del 4º piano a trovarmi (è inutile... noi di destra<br />

siamo dei trascinatori di folle... o di folli… dipende). Con Luigi<br />

e Pierfrancesco siamo pure andati a New York per una settimana,<br />

dove ne abbiamo combinato di tutti i colori. In college qui<br />

si sta divinamente... mi sono subito fatto riconoscere, come lei<br />

può immaginare e sono stato addirittura<br />

nominato Responsabile culturale e ricreativo....<br />

Infatti dopo due settimane che mi<br />

trovavo qui sono stato convocato dal direttore<br />

del college (il Rigante americano) e<br />

mi ha detto che il direttore del Campus, il<br />

capo dei capi (ancora di più di Montermini<br />

visto che in campus siamo oltre 5000 studenti,<br />

sparsi tra i diversi residence) mi voleva<br />

incontrare di persona!<br />

Siccome la settimana prima avevo fatto<br />

una festicciola per far vedere a questi profani<br />

come si cucina un piatto di spaghetti,<br />

avevo paura che il capo dei capi mi volesse<br />

fare un c***one, stile Furci, dicendo<br />

le solite frasi “voi italiani, siete casinisti...<br />

qui c’è gente che lavora, etc” ... Invece... arrivo nel suo ufficio<br />

supermegagalattico, il capo sorridente, si chiama Tony, che<br />

mi dice: “Andrea, so già tutto di te e ti volevo ringraziare per<br />

quello che stai facendo per il collegio (io avevo fatto solo una<br />

spaghettata...). Gradirei che tu organizzassi delle cene italiane<br />

tutti i mesi e delle feste italiane per il collegio e io provvederò<br />

a pagare per tutto quello che vi serve”. Io, sapendo che oramai<br />

l’<strong>Einaudi</strong> ci fa pagare pure la carta igienica, sono rimasto<br />

stupefatto. Ma non è finita qui... la settimana dopo ho deciso<br />

di organizzare la prima festa a base di pizza fatta da me.<br />

Tony mi ha messo a disposizione la macchina con l’autista e la<br />

carta di credito del collegio per andare a fare la spesa... ovviamente<br />

con credito illimitato! Io da bravo Italiano, quale sono,<br />

gli ho fatto 350 $ di spesa e la festa è stata uno spettacolo. Io e<br />

un mio amico sfornavamo pizze che era una bellezza. Hanno<br />

pure fatto il video e lo hanno messo su YouTube.<br />

Ed ancora... per ringraziarmi di tutto mi ha regalato 4 biglietti<br />

per andare e sentire la Chicago Simphony Orchestra diretta<br />

da Muti...<br />

Tra tutte le feste e le cene pure la tesi è finita, mi hanno pure<br />

pubblicato il lavoro, pensi che bravo che sono, e aspetto che<br />

mi dia risposta anche il prof. italiano…<br />

Dopo questa divagazione arriviamo alla parte seria. Io torno<br />

a Torino il 9 dicembre. In un freddo pomeriggio piemontese<br />

spero che il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> mi accolga a braccia aperte.<br />

Qui saranno pure sfondati di soldi, ma lo spirito che si respira<br />

da noi è un’altra cosa (e poi non abbiamo la moquette<br />

nelle cucine…). Mi faccia sapere, ora la faccio tornare al suo<br />

lavoro... Un abbraccio.<br />

Andrea<br />

PS: ...dimenticavo, ma sa che le lavatrici qui si possono controllare<br />

da internet in tempo reale, così uno si rende conto<br />

quando il lavaggio è finito... però il detersivo lo dobbiamo<br />

mettere noi!<br />

Andrea Lai ha svolto la tesi di laurea in Mechanical Engineering<br />

presso l’University of Illinois di Chicago, nell’ambito<br />

di un programma speciale del Politecnico di Torino.


E N T I S O S T E N I T O R I<br />

44 45<br />

P A R T N E R<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e i suoi studenti ringraziano tutti i sostenitori grazie ai quali si possono portare avanti le attività di<br />

ospitalità di giovani studenti universitari meritevoli e si può continuare a perseguire l’eccellenza tramite il costante<br />

miglioramento dei servizi offerti.<br />

In questa sezione sono presenti i nomi dei principali Partner con i quali il <strong>Collegio</strong> ha creato un’intensa rete di<br />

collaborazione e scambio. L’interazione tra i diversi nodi della rete e la realizzazione di progetti specifici permette<br />

l’erogazione di servizi con un elevato contenuto professionalizzante. Da questa rete di partnership infatti le attività<br />

complementari del <strong>Collegio</strong> escono rafforzate e con un alto valore contenutistico.<br />

MiUR<br />

Ministero dell’Università e della Ricerca<br />

Regione Piemonte (EDISU Piemonte)<br />

Erogazione di un contributo annuale di € 90.000 per l’attività del <strong>Collegio</strong> a<br />

sostegno del Diritto allo Studio Universitario<br />

Compagnia di San Paolo<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2006</strong>: contributo di € 25.000 nell’ambito del Progetto di Formazione<br />

Complementare d’eccellenza per il rinnovo delle postazioni informatiche<br />

della sala multimediale<br />

Fondazione CRT<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2006</strong>: contributo per la gestione di € 31.000<br />

Banca d’Italia<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2006</strong>: contributo per la gestione di € 20.000<br />

Comune di Torino<br />

<br />

Accenture<br />

<strong>Anno</strong> <strong>2006</strong>: contributo di € 9.000 per l’istituzione di due premi di studio<br />

gratuiti per i migliori studenti ospiti frequentanti l’ultimo anno dei corsi di<br />

laurea specialistica di Ingegneria.<br />

Famiglia D’ARPA<br />

Contributo per la realizzazione dell’Aula Multimediale “Fabiana D’Arpa”, Sezione Crocetta, C.so Lione 24, in memoria<br />

della figlia Fabiana.<br />

Famiglia POLETTO-RESTALDO<br />

Istituzione di un fondo finalizzato all’erogazione annuale di due premi per le migliori tesi di laurea in Medicina e Chirurgia<br />

e/o Facoltà affini, destinati a studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />

Marilisa CALIGARA<br />

Contributo di € 29.500 per lo svolgimento dei corsi di area Multimediale ed erogazione di due premi per le migliori tesi di<br />

laurea sperimentali in ambito scientifico e umanistico, destinati a studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />

COME DIVENTARE SOSTENITORI<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> per svolgere al meglio le proprie attività, usufruisce dei finanziamenti del MiUR e delle donazioni di privati, sotto<br />

diversa forma e di diverso importo.<br />

Chi volesse diventare sostenitore del <strong>Collegio</strong>, tramite l’istituzione di borse di studio, di premi di laurea o di altri tipi di contributo<br />

a sostegno dei nostri migliori studenti e/o delle nostre attività può contattarci telefonicamente (Ufficio Relazioni Esterne 011<br />

8126853) oppure via mail info@collegioeinaudi.it<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong><br />

ha avviato nella<br />

primavera del 2005<br />

un rapporto di collaborazione<br />

e partnership<br />

con Accenture,<br />

azienda globale di consulenza, servizi tecnologici e outsourcing.<br />

La collaborazione è nata con il duplice scopo da un lato di avvicinare<br />

il mondo del <strong>Collegio</strong> e i suoi studenti eccellenti ad una<br />

realtà lavorativa dinamica e stimolante, dall’altro di promuovere<br />

il nome di Accenture in un contesto accademico di elevata<br />

qualità, interessante bacino per la scoperta di nuovi talenti.<br />

Tale collaborazione si è poi estesa alla Conferenza dei Collegi<br />

Universitari riconosciuti dal MiUR con la quale Accenture,<br />

prima azienda in Italia ad aver siglato un accordo di questo<br />

tipo con la CCU, ha firmato una convenzione quadro nel luglio<br />

2005.<br />

La convenzione ha creato le premesse per una collaborazione<br />

proficua e ha favorito una concreta integrazione tra mondo accademico<br />

e mondo del lavoro.<br />

Tale integrazione si è concretizzata con l’istituzione di due posti<br />

di studio gratuiti riservati ai migliori studenti del <strong>Collegio</strong>,<br />

frequentanti l’ultimo anno delle lauree specialistiche di Ingegneria,<br />

oltre alla possibilità per i nostri ospiti di candidarsi per<br />

lo svolgimento di tirocini pre e post laurea all’interno di progetti<br />

aziendali Accenture.<br />

La società ha inoltre avviato con il <strong>Collegio</strong> momenti di formazione<br />

nell’ambito dell’orientamento professionale e al lavoro.<br />

Il <strong>Collegio</strong> collabora intensamente con<br />

il CUS per l’organizzazione dell’offerta<br />

sportiva per i propri studenti ospiti.<br />

Inoltre il <strong>Collegio</strong> fornisce in comodato<br />

d’uso gratuito i locali e la palestra<br />

di via Braccini. Grazie a tale collaborazione,<br />

gli studenti del <strong>Collegio</strong> possono<br />

scegliere tra molteplici corsi sportivi<br />

(corsi di tango, corsi di aerobica, corsi di<br />

ballo latino-americano, corsi di funky e di yoga) organizzati e<br />

tenuti da validi professionisti. Tali corsi si svolgono nelle palestre<br />

delle diverse sezioni del <strong>Collegio</strong> e hanno un costo agevolato<br />

per gli studenti ospiti.<br />

Vista la vasta offerta sportiva e ricreativa del Centro Universitario<br />

Sportivo è possibile per gli studenti ospiti frequentare i corsi<br />

e le attività organizzate non solo in collegio, ma anche negli<br />

impianti del CUS e venire a contatto con tanti altri studenti<br />

torinesi.<br />

La European School of Management,<br />

business school<br />

leader nella formazione<br />

manageriale a livello internazionale,<br />

è entrata a far<br />

parte dei partner del <strong>Collegio</strong><br />

con la firma, il 30 marzo 2005, della convenzione per l’ospitalità<br />

di studenti italiani e stranieri, opportunamente selezionati,<br />

partecipanti ai master promossi dalla ESCP - EAP che ha<br />

aperto un campus a Torino dal 2004.<br />

L’accordo bilaterale ha lo scopo di attrarre a Torino giovani studenti<br />

di talento nell’ottica della creazione di un campus universitario<br />

internazionale; il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> si è reso disponibile<br />

ad ospitare gli studenti iscritti ai Master della European School<br />

of Management Italia.<br />

In base all’accordo l’ESMI metterà a disposizione la propria<br />

esperienza per sviluppare un’offerta formativa integrativa per<br />

gli studenti del <strong>Collegio</strong>, al fine di arricchire i loro percorsi accademici<br />

con materie complementari incentrate sul mondo del<br />

management e della comunicazione.<br />

L’accordo tra le due istituzioni si fonda quindi sulla condivisione<br />

del valore dell’eccellenza, perseguito da entrambe nell’ambito<br />

delle rispettive attività quotidiane.<br />

Nel corso del <strong>2006</strong> si è consolidata la partnership con Fastweb,<br />

azienda leader in Italia nelle telecomunicazioni a banda larga<br />

su rete fissa.<br />

I lavori di cablaggio di tutte le sezioni hanno permesso di avere<br />

un accesso broadband (100 Mbps) e full-time alla rete e nel<br />

corso dell’anno <strong>2006</strong>, per far fronte all’aumento di traffico, si è<br />

aumentata la capacità dei link interni alla nostra VPN dedicata,<br />

che sono passati da 10 a 20 Mb.


c o n v e n z i o n i 46 47 A N T I C I P A Z I O N I 2 0 0 7 / 0 8<br />

COLLEGIO - UNIVERSITÀ<br />

Servizio di Counseling<br />

Dal 2001 è attivo presso la Sezione Mole<br />

Antonelliana del <strong>Collegio</strong>, uno sportello di<br />

Counseling aperto a tutti gli studenti universitari<br />

bisognosi di ascolto e di sostegno<br />

psicologico; il servizio arricchisce il <strong>Collegio</strong><br />

di un importante punto di riferimento per i<br />

momenti di difficoltà che ogni studente può<br />

incontrare durante il proprio percorso di<br />

studio. Il servizio è gestito in piena autonomia<br />

da un team di psicologi dell’Università<br />

e gli studenti vengono ricevuti su appuntamento<br />

nei locali del <strong>Collegio</strong>, attrezzati anche<br />

per l’accesso degli handicappati.<br />

COLLEGIO - POLITECNICO<br />

Convenzione Quadro<br />

Nel corso del 20<strong>07</strong> si sono avviati i lavori<br />

che hanno portato nell’ottobre 20<strong>07</strong> alla<br />

firma di una Convenzione Quadro con il<br />

Politecnico di Torino finalizzata ad una<br />

collaborazione su vari ambiti: dalla didattica<br />

alle collaborazioni part-time, dall’accoglienza<br />

alla promozione delle attività comuni,<br />

sempre nell’ottica della valorizzazione<br />

delle eccellenze.<br />

Accoglienza studenti ASP (Alta Scuola<br />

Politecnica)<br />

Il <strong>Collegio</strong> ha firmato nel mese di luglio<br />

2005 una convenzione con il Politecnico di<br />

Torino per ospitare fino ad una trentina di<br />

studenti iscritti all’ASP (Alta Scuola Politecnica),<br />

che accoglie 150 talenti del Politecnico<br />

di Torino e di Milano in un percorso multidisciplinare<br />

parallelo ai corsi di laurea specialistica,<br />

finalizzato alla formazione di laureati<br />

eccellenti con un percorso formativo volto<br />

alla promozione dell’innovazione.<br />

COLLEGIO-EDISU<br />

Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e l’Edisu Piemonte collaborano<br />

da sempre per l’accoglienza e l’assistenza<br />

degli studenti fuorisede al fine di<br />

garantire il diritto allo studio universitario<br />

a tutti gli studenti capaci e meritevoli.<br />

librerie<br />

ARKE’ - LEGOLIBRI - LEVROTTO & BELLA -<br />

TEMPO RITROVATO<br />

viaggi<br />

ALPHA COLLEGE OF ENGLISH - CENTRO<br />

UNIVERSITARIO ESTERO - EF EDUCATION -<br />

EURO MASTER STUDIO<br />

ottica<br />

ARS OPTICA - MISTER MAGOO - OTTICA GAL-<br />

LERY - OTTICA SASSO<br />

CENTRI MEDICI<br />

LOGIMEDICA - VACUPAN, Dentisti associati<br />

varie<br />

CICLO TORINO - CUS CAFÈ - FONDAZIO-<br />

NE SANDRETTO RE REBAUDENGO - PIZZERIA<br />

RUBI ROSA - “ROCK & FOLK” - TORINO SPET-<br />

TACOLI - M32 FOTO SERVICE<br />

Cosa ci attende nel 20<strong>07</strong>/08?<br />

Prosegue il Progetto di formazione complementare d’eccellenza, che<br />

viene ampliato con un nuovo corso in Tecnologie CAD avanzate per<br />

lo sviluppo del prodotto, riconosciuto dal Politecnico e organizzato<br />

in collaborazione con la I Facoltà di Ingegneria e la supervisione<br />

della ditta Solidworks. Sale così a quattro il numero di corsi promossi<br />

dal <strong>Collegio</strong> e riconosciuti dagli atenei. Il progetto è reso possibile<br />

anche grazie al rinnovo dei contributi da parte della sig.ra Marilisa<br />

Caligara e della Compagnia di San Paolo.<br />

Sempre nell’ambito della formazione, nel 2008 nascerà in <strong>Collegio</strong><br />

la Fondazione per l’Alta Formazione Interdisciplinare “Franco<br />

e Marilisa Caligara”, sulla quale daremo ampi dettagli nel prossimo<br />

numero.<br />

Grande novità di apertura d’anno accademico sono state le ammissioni<br />

on line e prevediamo di estendere tale modalità anche alle<br />

prossime domande di conferma, così da permettere a tutti gli studenti,<br />

che chiederanno di mantenere il posto in collegio, di presentare<br />

domanda attraverso il portale web. Continua inoltre il Progetto<br />

Accenture con l’assegnazione di due posti di studio gratuiti e l’organizzazione<br />

di momenti di approfondimento sul mondo del lavoro<br />

ed è in cantiere una serie di visite in azienda riservate ai nostri ospiti<br />

per conoscere da vicino interessanti realtà aziendali.<br />

E in conclusione il nuovo anno ci porterà anche… un nuovo Direttore,<br />

il quale entrerà nella famiglia del <strong>Collegio</strong> con le proprie capacità<br />

progettuali per nuove prospettive nell’affrontare le sfide future.<br />

Per saperne di più… arrivederci al prossimo numero!<br />

A M M I N I S T R A T O R I & C .<br />

AMMINISTRATORI<br />

Presidente: Prof. Donato FIRRAO<br />

Vice Presidente: Arch. Paolo CORRADINI<br />

Consigliere Delegato: Prof. Antonino REPACI<br />

<strong>Collegio</strong> Revisori dei Conti Ente rappresentato<br />

Dott. Fabrizio CORBO<br />

Ministero del Tesoro<br />

Dott. Marina BENEDETTI Miur<br />

Dott. Antonio ALTAMURA Compagnia di San Paolo<br />

Dott. Marco CASALE<br />

Fondazione CRT<br />

Dott. Giovanni CALVISI Assemblea Contributori<br />

Consiglieri<br />

Ente rappresentato<br />

Dott. Ferdinando VENTRIGLIA MiUR<br />

Prof. Luigi CAROSSO<br />

Università<br />

Prof. Saverio PEIRONE<br />

Università<br />

Prof. Donato FIRRAO<br />

Politecnico<br />

Prof. Antonino REPACI<br />

Politecnico<br />

Dott. Salvatore DE FAZIO Regione Piemonte<br />

Dott. Alessandro BIANCHI Provincia di Torino<br />

Dott. Cristina MARCHIARO Comune di Torino<br />

Arch. Paolo CORRADINI Compagnia di San Paolo<br />

Dott. Silvio BOCCARDO Fondazione CRT<br />

Dott. Giulio BERTINI<br />

Assemblea Contributori<br />

Ing. Fernando MAZZINGHI Assemblea Contributori<br />

Dott. Emanuele PEYRON Assemblea Contributori<br />

Sig. Gianluca GIANFRATE Studenti<br />

Sig. Simone RACCA<br />

Studenti<br />

DELEGATI DEGLI STUDENTI<br />

Sezione Crocetta<br />

Sezione Mole Antonelliana<br />

Andrea ALOISI<br />

Maria Stella VALENTINO<br />

Adriano BASILE<br />

Enrico VISSIO<br />

Sezione Po<br />

Sezione San Paolo<br />

Sezione Valentino<br />

STAFF<br />

Gabriele FESTUCCIA<br />

Michele LANCIONE<br />

Dario RUSSO<br />

Celestino STOMEO<br />

Carlo Andrea COPPOLA<br />

Gianpaolo FRACCHIOLLA<br />

Direttore<br />

Irzio MONTERMINI<br />

Attività Culturali e Rel. Esterne Elena TORRETTA, Delia DIMASI<br />

Biblioteche<br />

Paola PAGANO<br />

Concorsi e Assegnazioni Mariuccia FURCI<br />

Contabilità<br />

Marilena CERAOLO,<br />

Gabriella DE NICOLA<br />

Economato<br />

Elisa CORNO<br />

Segreteria<br />

Ivana ALUTTO<br />

Ufficio Tecnico<br />

Lino VELLA, Cristiano CAPELLO<br />

PERSONALE DI SEZIONE<br />

Assistenti: Pino RIGANTE, Luciano SARACINO<br />

Manutentore: Davide BELLIA<br />

Custodi: Emilio e Rossella, Leo e Ornella, Nicola e Carmela,<br />

Roberto e Pina, Luciano e Donatella<br />

Personale Ausiliario: Anna e Maura, Giovanna, Mimma e Giulia,<br />

Nunzia e Antonio<br />

Un ringraziamento per i tanti anni di lavoro passati in <strong>Collegio</strong> alla collega Anna Lembo<br />

che dal marzo 20<strong>07</strong> ha raggiunto la meritata pensione!<br />

Proventi della gestione:<br />

€ 3.932.000 ca. costituiti<br />

principalmente da:<br />

1. Trasferimenti:<br />

- MiUR<br />

- Banca d’Italia<br />

- Fondazioni Bancarie<br />

- Edisu<br />

- Enti e soggetti privati<br />

2. Rette studenti<br />

COSTO DEL<br />

POSTO DI STUDIO<br />

Il costo del posto di studio<br />

per il <strong>2006</strong> è stato di € 5.395.<br />

Costi della gestione:<br />

€ 3.946.000 ca. costituiti da:<br />

1. Acquisti e servizi prestati<br />

a studenti<br />

2. Attività culturali, ricreative<br />

e sportive<br />

3. Borse di studio erogate<br />

4. Costo del personale<br />

5. Imposte e tasse<br />

6. Quote di ammortamento<br />

Nel corso dell’anno <strong>2006</strong>-<strong>07</strong> sono stati<br />

erogati n. 22 posti di studio gratuiti<br />

per un importo totale di € 42.849.<br />

g e s t i o n e 2 0 0 6


Direzione<br />

e Amministrazione<br />

Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino<br />

Tel. 011.8126853 Fax 011.8171008<br />

www.collegioeinaudi.it<br />

info@collegioeinaudi.it<br />

SEZIONE CROCETTA<br />

Corso Lione 24 - 10141 Torino<br />

tel. 011.3851922<br />

SEZIONE MOLE ANTONELLIANA<br />

Via delle Rosine 3 - 10123 Torino<br />

tel. 011.8126856<br />

SEZIONE PO<br />

Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino<br />

tel. 011.8126853<br />

SEZIONE SAN PAOLO<br />

Via Bobbio 3, ang. Corso Lione 44<br />

10141 Torino<br />

tel. 011.3851944<br />

fax 011.0968301<br />

SEZIONE VALENTINO<br />

Via Galliari 30 - 10125 Torino<br />

tel. 011.6690639

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