Annual Report - Anno Accademico 2006/07 - Collegio Einaudi
Annual Report - Anno Accademico 2006/07 - Collegio Einaudi
Annual Report - Anno Accademico 2006/07 - Collegio Einaudi
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C O L L E G I O<br />
U N I V E R S I T A R I O di<br />
T O R I N O Renato <strong>Einaudi</strong><br />
annual report<br />
Intervista a Francesco Profumo<br />
Formazione Universitaria Accreditata<br />
Risparmio energetico: impianto a pannelli solari<br />
anno accademico<br />
<strong>2006</strong>/20<strong>07</strong>
s o m m a r i o l a p a r o l a a l p r e s i d e n t e<br />
3 LA PAROLA AL PRESIDENTE<br />
4 EDITORIALE<br />
5 I L C O L L E G I O<br />
6 I nostri studenti<br />
6 Un <strong>Einaudi</strong>no all’apertura dell’a.a. del Politecnico<br />
7 Laureati e Laureandi <strong>2006</strong>-<strong>07</strong><br />
8 Il concorso di ammissione <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />
9 Cosa studiano<br />
10 Da dove arrivano<br />
11 Eccellenza dei laureati del <strong>Collegio</strong><br />
12 Studenti collaboratori<br />
13 Premi e riconoscimenti<br />
13 Premi di Laurea<br />
Premio Optime 20<strong>07</strong><br />
14 Posti di studio gratuiti<br />
15 Formazione<br />
15 Formazione complementare d’eccellenza<br />
Corsi universitari accreditati<br />
16 Corsi di italiano per stranieri<br />
17 Accenture: 2º corso di orientamento al lavoro<br />
18 Attività e progetti<br />
18 Progetto Seniores on line<br />
19 Mostra fotografica ‘Mai più’<br />
20 Conferenze e incontri<br />
21 Information Technology<br />
22 Risparmio energetico: l’impianto solare termico<br />
della Sezione San Paolo<br />
23 VI Certamen Nazionale Fisico-matematico “Fabiana D’Arpa”<br />
I ricordi del vincitore <strong>2006</strong><br />
24 Concorso fotografico 20<strong>07</strong><br />
26 Sport ed eventi<br />
26 Corsi Cus e gita sulla neve<br />
27 <strong>Einaudi</strong>stock: il leggendario concerto rock del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong><br />
28 Festa di fine anno<br />
2 9 I L C O L L E G I O N E L M O N D O<br />
30 United Colors of <strong>Einaudi</strong><br />
31 Ospitalità studenti ESCP-EAP, ASP e Produzione Industriale<br />
Da una studentessa ESCP-EAP<br />
32 Studenti <strong>Einaudi</strong> all’estero<br />
Eurecom 20<strong>07</strong><br />
33 Viaggi studio<br />
Torino – Londra e ritorno<br />
34 Suggestioni canadesi<br />
35 Gita a Budapest 20<strong>07</strong><br />
3 7 S P A Z I O A L U M N I<br />
38 “Vorresti lavorare con noi?”:<br />
l’altro lato della medaglia<br />
39 Intervista al prof. Francesco Profumo<br />
40 In giro per il mondo senza<br />
mai dimenticare le proprie origini<br />
41 Saluti e buon anno!<br />
42 Buongiorno dagli USA<br />
43 Dicono di noi… forum on line<br />
44 ENTI SOSTENITORI<br />
45 PARTNER<br />
46 CONVENZIONI<br />
AMMINISTRATORI & C<br />
47 ANTICIPAZIONI 20<strong>07</strong>-08<br />
GESTIONE <strong>2006</strong><br />
<strong>Annual</strong> report n.5<br />
Redazione e coordinamento<br />
Elena Torretta<br />
Ufficio Attività Culturali<br />
e Relazioni Esterne<br />
Via Maria Vittoria 39<br />
10123 TORINO<br />
info@collegioeinaudi.it<br />
Testi e collaboratori (in ordine alfabetico):<br />
Ivana Alutto, Francesco Ambusto, Marilena Ceraolo, Annamaria<br />
De Crescenzio, Andrea De Mauro, Gabriella De<br />
Nicola, Delia Dimasi, Silvia Di Pilla, Emanuele Ferragina,<br />
Donato Firrao, Mariuccia Furci, Andrea Lai, Antonio Lantieri,<br />
Francesco Marangio, Irzio Montermini, Roberta Muraglia,<br />
Francesca Nacini, Silvia Oppezzo, Daniele Piccitto,<br />
Francesco Profumo, Gianvito Scaringi, Matteo Serraino, Simona<br />
Specchia, Elena Torretta, Michela Viale.<br />
Un particolare ringraziamento per le foto a Dario,<br />
Mattia, Mirko, Nicola, Sergio e a tutti i ragazzi<br />
che hanno contribuito al corredo fotografico!<br />
Realizzazione grafica e impaginazione<br />
Edizioni AGAMI - Cuneo<br />
Stampa AGAM - Cuneo<br />
Un saluto ad Irzio MONTERMINI<br />
Con il 20<strong>07</strong> si chiude in <strong>Collegio</strong> un’era: va infatti in pensione il dott. Irzio Montermini, il Direttore storico del<br />
<strong>Collegio</strong>, fra di noi fin dall’autunno del 1971, in servizio effettivo dal 1972. Trentacinque anni di direzione,<br />
durante i quali circa 7000 ragazzi e ragazze sono entrati accompagnati dai genitori, sono divenuti studenti/<br />
adulti/laureati/professionisti di valore, hanno formato famiglia, hanno fatto figli, li hanno mandati in<br />
<strong>Collegio</strong>… Durante il loro fluire si è trasformata la società: dal post-sessantotto agli anni bui del terrorismo,<br />
dall’avvento del consumismo fino all’era tecnologica di oggi. In tutti questi anni il Direttore ha guidato<br />
l’evoluzione dell’<strong>Einaudi</strong>: dalla rigida separazione iniziale dei sessi e il divieto per tutti di salire ai piani al<br />
<strong>Collegio</strong> “misto” (dal 1992) ed al permesso di visita in camera fino alle 2 del mattino, dall’acqua calda nelle<br />
stanze alle lavanderie automatiche, dalle mense da Lui gestite direttamente fino al 1976 alle cucine di piano<br />
in ogni edificio, dalle ristrutturazioni delle sezioni Valentino (Via Galliari, 1978), Crocetta (C.so Lione 24,<br />
2001), San Paolo (Corso Lione 44/Via Bobbio, 2005) alla progettazione del nuovo rifacimento della Sezione<br />
Valentino (2009-2010), dai lavori in chiave antincendio dopo la tragedia torinese del Cinema Statuto al Donato FIRRAO<br />
cablaggio Internet di tutte le sezioni dopo che già da tempo si era messo in ogni camera un telefono ricevente.<br />
Ma in 35 anni si sono formate anche generazioni di collaboratori di staff, di bibliotecari, di personale di<br />
portineria, di addetti alle lavanderie ed alla pulizia; se gli attuali dipendenti hanno una loro professionalità<br />
riconosciuta, devono molto alla Sua presenza costante. E quanti studenti hanno acquisito un forte senso di<br />
responsabilità svolgendo ruoli retribuiti di servizio ai colleghi!<br />
Egli ha visto e governato periodi di difficoltà economiche dell’Ente ed il successivo risollevarsi della situazione<br />
finanziaria, la vendita di azioni lungamente tenute in cassaforte con plusvalenze di bilancio irripetibili<br />
fino al passaggio ad un moderno “asset-management”, il cambio dell’impostazione del bilancio fino ad<br />
una contabilità di tipo pubblico, il crollo imprevisto dei titoli dopo l’attentato al World Trade Center e le<br />
difficoltà attuali dopo la crisi dei mutui “sub-prime”, che fortunatamente non ci ha colto impreparati, le<br />
costanti proteste degli studenti ad ogni aumento delle rette, i contributi in conto capitale delle Fondazioni<br />
Bancarie per i vari lavori edilizi.<br />
Last but not least, va a merito di Irzio Montermini la collaborazione preziosa e fedele, mai succube, con<br />
Irzio Montermini<br />
Presidenti di grande personalità come Renato <strong>Einaudi</strong> (fino al 1972), Gino Castelnuovo (1972-82), Rolando<br />
Rigamonti (1982-93), la successiva presa per mano del “giovane” Firrao per fargli ricordare la vera missione del <strong>Collegio</strong>: costruire nei<br />
futuri laureati il ricordo gioioso di un periodo irripetibile, non macchiato da difficoltà di residenza o di convivenza sociale.<br />
Da parte di noi tutti un sentito: grazie Dott. Montermini, grazie Irzio.<br />
Uno sguardo all’anno appena trascorso<br />
Nel passato anno accademico, il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> ha fatto un ulteriore passo avanti: ha infatti dato avvio al Settore Formazione<br />
Universitaria, con l’obiettivo di promuovere momenti di formazione integrativa in collaborazione con gli Atenei torinesi. Il nostro<br />
<strong>Collegio</strong> si è così aperto a decine e decine di studenti, molti dei quali esterni, che hanno seguito lezioni e studiato nelle nostre aule. Sul<br />
versante della formazione di alto livello stiamo lavorando alla nascita della Fondazione Caligara, grazie all’aiuto e alla lungimiranza<br />
della nostra amica Marilisa Caligara.<br />
Non possiamo d’altra parte dimenticare che nubi un po’ fosche si addensano: i tagli previsti dal Ministero dell’Università e della Ricerca<br />
nella Finanziaria 20<strong>07</strong> si sono purtroppo concretizzati per intero, con una riduzione consistente del contributo ministeriale che ha<br />
subito una diminuzione di 230 mila euro rispetto all’esercizio <strong>2006</strong> (- 16,3% in un colpo solo). Tale situazione pone il <strong>Collegio</strong> in una<br />
posizione economica delicata, che ha richiesto, e richiede, una gestione attenta al contenimento delle spese, ma non può evitare di far<br />
ricadere, nostro malgrado, il peso sull’utenza.<br />
Nel corso del <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> il <strong>Collegio</strong> ha inoltre realizzato un innovativo impianto a pannelli solari per la produzione di acqua calda nella<br />
Sezione San Paolo, che verrà monitorato da nostri studenti che vi imposteranno lì le loro tesi di laurea. Sappiamo che, ai ritmi attuali<br />
e con le attuali fonti energetiche, ci restano solo 41 anni prima che il livello di CO 2<br />
nell’atmosfera diventi insopportabile. Dunque, il<br />
significato di tale opera, realizzata anche grazie ai contributi della Regione Piemonte, va oltre l’effettivo risparmio in denaro che ne<br />
potrà derivare: vuole infatti essere un punto di partenza per un’educazione dei nostri studenti ad un consumo ragionato e consapevole<br />
dell’energia, proprio perché il <strong>Collegio</strong> non sia solo un Posto di Studio eccellente, ma anche una Scuola di vita.<br />
<br />
Donato Firrao
e d i t o r i a l e<br />
<br />
<br />
I L C O L L E G I O<br />
a Torino è bello!”<br />
così il Rettore del Politecnico di Torino conclude la sua<br />
“Studiare<br />
intervista riportata nello Spazio Alumni, e con questa<br />
affermazione vogliamo iniziare il nuovo numero del nostro<br />
<strong>Annual</strong> <strong>Report</strong>. Ma aggiungiamo che studiare a Torino, al <strong>Collegio</strong><br />
<strong>Einaudi</strong>, è ancora più bello! Le tante testimonianze dei nostri<br />
studenti, che abbiamo riportato in questa pubblicazione e nelle<br />
precedenti, ci testimoniano ancora una volta l’importanza<br />
che la vita collegiale assume nella formazione dei nostri ragazzi:<br />
anni indimenticabili di condivisione e di crescita che preparano<br />
alla futura vita da adulti.<br />
In questo numero abbiamo raccolto le attività svolte nel corso dell’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>, dedicando la<br />
prima sezione all’Universo <strong>Collegio</strong>, che dettaglia i dati sull’eccellenza dei nostri studenti, sulle<br />
regioni e paesi di provenienza e sui riconoscimenti che sono stati loro attribuiti. Abbiamo voluto<br />
soffermarci quindi sul Settore Formazione Universitaria che, nato proprio nel <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>, ha dato<br />
già i primi frutti e presenta interessantissimi margini di sviluppo; a seguire abbiamo inserito il<br />
resoconto dei principali progetti promossi e sviluppati in <strong>Collegio</strong>, per concludere con i due grandi<br />
eventi che hanno segnato il calendario: il Concerto Rock di dicembre e la Grande Festa<br />
di Fine <strong>Anno</strong> a luglio.<br />
Nella Sezione <strong>Collegio</strong> nel Mondo abbiamo voluto ripercorrere le strade che i nostri ragazzi<br />
hanno tracciato in giro per i continenti, con articoli sugli studenti che arrivano in <strong>Collegio</strong><br />
dall’estero e su coloro che dal <strong>Collegio</strong> partono per esperienze di studio internazionali.<br />
Lo Spazio Alumni racchiude come consueto un’intervista ad un ex ospite che ha raggiunto<br />
traguardi professionali importanti e quest’anno abbiamo chiesto al prof. Francesco Profumo,<br />
Rettore del Politecnico di Torino, di raccontarci la sua esperienza in collegio. Seguono altre<br />
testimonianze di ex meno noti al grande pubblico, soltanto perché anagraficamente più giovani!<br />
Auguriamo a tutti i nostri studenti di veder realizzati i loro sogni e di trovare la giusta<br />
soddisfazione nella vita professionale e personale. E ci auguriamo di esser nuovamente riusciti a<br />
trasmettere anche ai nostri lettori la vitalità e il fermento che animano il nostro <strong>Collegio</strong>.<br />
Buona lettura!<br />
Elena Torretta
I n o s t r i s t u d e n t i<br />
Un<br />
<strong>Einaudi</strong>no<br />
all’apertura<br />
dell’a.a. del<br />
Politecnico<br />
Con un pizzico di orgoglio<br />
apriamo quest’anno l’annual<br />
report con l’intervento che un nostro<br />
studente, oggi System Analyst<br />
alla Procter&Gamble di Newcastle (UK),<br />
ha presentato di fronte al Presidente<br />
della Repubblica, Giorgio Napolitano,<br />
al Premio Nobel, Rita Levi Montalcini,<br />
e a tanti esponenti politici ed accademici<br />
in occasione dell’inaugurazione<br />
dell’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> del Politecnico in veste<br />
di rappresentante degli studenti dell’Ateneo.<br />
Presidente Napolitano, Professoressa Levi Montalcini,<br />
Magnifici Rettori, Autorità, Professori, cari amici Studenti,<br />
Signore e Signori,<br />
nel giorno dell’inaugurazione dell’<strong>Anno</strong> <strong>Accademico</strong> è<br />
un’emozione grandissima quella di avere il Capo dello Stato<br />
tra noi. La sua presenza costituisce una speranza per noi<br />
studenti, ovvero il riconoscimento dell’importanza del nostro<br />
impegno nello studio e della ricerca scientifica per il futuro<br />
del Paese.<br />
Con questo breve intervento, avrò l’occasione di presentare<br />
il punto di vista di noi studenti riguardo alla situazione del<br />
nostro Ateneo e dell’intero panorama universitario nazionale,<br />
evidenziando le nostre perplessità e aspirazioni, e sperando<br />
di proporre elementi utili al dibattito.<br />
Un Politecnico multilingue<br />
<br />
Nell’ultimo anno il numero di studenti stranieri che hanno<br />
deciso di trascorrere parte dei loro studi nel nostro Politecnico<br />
è raddoppiato. Senza alcun dubbio la politica adottata<br />
dal Rettore e dalla sua squadra di promuovere gli scambi internazionali<br />
sta dando i suoi primi frutti e noi studenti guardiamo<br />
con estremo entusiasmo a questa prospettiva.<br />
Nei nostri corridoi e nelle nostre aule si parla sempre più<br />
l’inglese e questo è un simbolo di apertura importantissimo<br />
verso il resto del mondo. La possibilità di parlare, studiare<br />
e divertirsi con i coetanei provenienti da paesi anche<br />
molto lontani dal nostro sono gli antefatti della formazione<br />
di una nuova cultura della tolleranza e dell’integrazione. La<br />
globalizzazione, in questo modo, non può più spaventarci.<br />
Noi speriamo che l’internazionalizzazione degli studi faciliti<br />
la creazione di una piattaforma sulla quale la nostra generazione<br />
sia in grado di costruire una società migliore, dove<br />
i rapporti tra le varie nazioni siano vissuti diversamente da<br />
oggi, senza tensioni, ma con nuovo entusiasmo.<br />
Torino città universitaria<br />
Le Olimpiadi e le Paralimpiadi dello scorso febbraio ci hanno<br />
fatto assaggiare il piacere di questo spirito internazionale<br />
che tanto desideriamo. Questi eventi ci hanno restituito una<br />
città rinnovata nell’aspetto e nella sostanza. Torino ha dimostrato<br />
di essere capace di accogliere l’entusiasmo di milioni<br />
di persone e di sfoggiare senza timidezza i suoi tesori con gli<br />
occhi di tutto il mondo puntati addosso.<br />
Nel mese di gennaio 20<strong>07</strong> le Universiadi ritornano a Torino,<br />
la città nella quale sono nate nel 1959. Per l’ennesima volta<br />
lo sport costituirà una palestra di scambio culturale tra i popoli<br />
e per l’intero sistema universitario piemontese; questo<br />
grande evento rappresenterà una vetrina fondamentale, da<br />
sfruttare nel modo migliore. Sarà, infatti, l’occasione per proporre<br />
Torino come capitale europea delle città universitarie.<br />
Il nostro sogno è che tra qualche anno gli atenei piemontesi<br />
rientrino tra le mete più ambite della mobilità studentesca<br />
europea. Per poter ottenere questo risultato, ed aspirare<br />
a creare una vera Città-Erasmus, Torino si deve rimboccare<br />
le maniche ed accettare la sfida di rimodellarsi a misura di<br />
studente. Noi rinnoviamo, quindi, con forza le nostre richieste<br />
per una piena integrazione con il territorio che ospita i<br />
nostri studi: le convenzioni con i gestori della mobilità cittadina<br />
dovrebbero essere ulteriormente rafforzate e lo stesso<br />
vale per le strutture sportive ed i centri culturali. Sarebbe<br />
bello poter consegnare a tutti i giovani che decidono di studiare<br />
a Torino una carta-unica dei servizi con la quale poter<br />
utilizzare i mezzi pubblici, magari gratuitamente, ed accedere<br />
convenientemente a tutti i servizi locali, in modo tale<br />
da permettere loro di vivere pienamente la città e, nel contempo,<br />
di ravvivarla, donandole energia e fermento culturale.<br />
Il diritto allo studio deve continuare ad essere garantito<br />
attraverso investimenti consistenti con l’aumentare delle richieste.<br />
Assicurarsi di tenere alta la qualità della vita percepita<br />
dagli studenti deve essere considerato come il fine ultimo<br />
dell’azione di tutti gli enti che agiscono nel mondo universitario<br />
regionale.<br />
L’Italia del precariato<br />
Se la situazione attuale del Politecnico e di Torino è ricca di<br />
importanti opportunità e ci lascia ben sperare per il futuro,<br />
noi studenti facciamo fatica a guardare con altrettanta fiducia<br />
alla situazione nazionale nel suo complesso. Lo spettro del<br />
<br />
LAUREATI E LAUREANDI <strong>2006</strong>-<strong>07</strong><br />
precariato costituisce il primo duro incontro che un neolaureato<br />
si trova ad effettuare, uscito dalle aule universitarie.<br />
Per chi vuole continuare a studiare e percorrere la strada del<br />
dottorato di ricerca, la prospettiva è quella di inserirsi in una<br />
lunga coda senza una chiara via d’uscita. Chi desidera, invece,<br />
iniziare ad entrare nel mondo del lavoro si troverà ad affrontare<br />
la scelta tra stage sottopagati e contratti a tempo determinato<br />
e privi di prospettive che, considerando gli affitti<br />
spesso iniqui nelle grandi città, non permettono di costruire<br />
le basi per poter, un giorno, creare una propria famiglia. Tali<br />
opportunità lavorative sembrano più dei tentativi di sfruttamento<br />
delle giovani menti in cerca di una prima indipendenza<br />
economica che concrete possibilità di carriera.<br />
La fuga dei cervelli non è solo un fenomeno che taglia le prospettive<br />
di innovazione dell’intero Paese, privandoci delle eccellenze<br />
sulle quali poter basare lo sviluppo futuro. Questo<br />
gravissimo problema mina le ambizioni degli studenti migliori:<br />
esso non è dovuto all’esterofilia o alla voglia di avere<br />
un salario più alto, ma si tratta piuttosto di una mancanza<br />
di serie opportunità in Italia, in grado di ricompensare pienamente<br />
gli sforzi effettuati durante gli studi.<br />
Il mercato italiano del lavoro e della ricerca scientifica continua<br />
ad essere poco competitivo rispetto a quello di molte<br />
altre nazioni europee: questo è un problema gravoso e ci auguriamo<br />
che il mondo dell’industria comprenda che la crescita<br />
del nostro Paese è legata a filo doppio con la capacità<br />
di tenersi strette le potenzialità espresse dai giovani italiani<br />
e di non permettere che esse vadano, invece, ad incrementare<br />
la ricchezza di altre nazioni.<br />
I recenti tagli, che non hanno risparmiato il debole mondo<br />
dell’Università, sono l’ennesima dimostrazione del fatto che<br />
la politica non riesce ad identificare nello sviluppo tecnologico<br />
la vera chiave strategica per far competere il nostro paese<br />
sul mercato globale. Ci aspettiamo di più dai nostri governanti<br />
e speriamo che venga presto riconosciuto il ruolo fondamentale<br />
della conoscenza per lo sviluppo del Paese.<br />
Conclusioni<br />
Avviandomi alla conclusione, rinnovo i più sentiti ringraziamenti<br />
al Presidente della Repubblica e alla Professoressa<br />
Levi Montalcini; con la speranza che il Politecnico perseveri<br />
nella crescita segnata dall’apertura verso il resto del mondo<br />
e, nel contempo, dalla voglia di costituire la chiave dello sviluppo<br />
del territorio, auguro al Rettore e alla sua squadra di<br />
poter lavorare serenamente ed in stretta collaborazione con<br />
noi studenti, allo scopo di aumentare il prestigio dell’Ateneo<br />
del quale siamo estremamente felici di far parte.<br />
Buon anno accademico a tutti.<br />
<br />
Andrea De Mauro<br />
Sessantotto studenti hanno lasciato l’anno scorso il collegio perché brillantemente laureati o in procinto di laurearsi.<br />
Per loro si è concluso un percorso di formazione e di vita che siamo certi rimarrà nei loro ricordi come un indispensabile<br />
momento di crescita culturale e personale, anche e soprattutto per aver vissuto in <strong>Collegio</strong>.<br />
A tutti quanti rivolgiamo il nostro in bocca al lupo per un futuro ricco di soddisfazioni!<br />
Abbà Cristina Ingegneria Informatica, Aloi Pasquale Francesco Business Administration, Amelio Antonio Ingegneria Elettronica, Andreacchio Silvia Architettura,<br />
Arpaia Antonio Ingegneria dell’autoveicolo, Barrasso Diego Architettura, Battistolo Giulia Rappresentazione Audiovisiva e Multimediale, Bellanca Roberto Ingegneria<br />
Aerospaziale, Bisci Gabriella Ingegneria Biomedica, Blangetti Marco Metodologie Chimiche Avanzate, Bolognesi Davide Sistemi per il Trattamento dell’informazione,<br />
Bonfitto Angelo Ingegneria Meccatronica, Capuzzo Luca Ingegneria dell’autoveicolo, Caramia Orazio Ingegneria Aerospaziale, Castrì Alessandra Ingegneria<br />
Chimica, Cavalera Luciano Antonio Ingegneria Meccatronica, Colombi Cristian Leopoldo Ingegneria Gestionale, Contini Emmanuele Progetto di Architettura<br />
e Gestione delle Trasformazioni Urbane, Coratella Marco Ingegneria Meccatronica, D’Agostino Carmelo Nanotecnologie per le ICT, De Mauro Andrea Ingegneria<br />
dell’informazione, De Stefano Maria Ingegneria Aerospaziale, Demeco Marco Biotecnologie Industriali, Demichelis Raffaella Metodologie Chimiche Avanzate, Di<br />
Tullio Beatrice Lettere Moderne, Fazio Alessandro Biotecnologie Industriali, Ferrante Vincenzo Ingegneria Gestionale, Ferrero Francesca Cooperazione, Sviluppo,<br />
Mercati Transnazionali, Fracchiolla Gianpaolo Ingegneria dell’autoveicolo, Fumarola Francesco Paolo Ingegneria Meccanica, Furcas Federica Ingegneria Chimica,<br />
Garau Federico Ingegneria Informatica, Ghiosso Elisa Culture Moderne Comparate, Grimaldi Giada Ingegneria Informatica, Grippi Manuela Rappresentazione<br />
Audiovisiva e Multimediale, Guerra Luca Ingegneria Gestionale, Iacovino Cristina<br />
Medicina e Chirurgia, La Terra Maria Antonella Medicina e Chirurgia, La Tosa<br />
Vincenzo Ingegneria delle Telecomunicazioni, Lombardo Noemi Ingegneria Gestionale,<br />
Merlo Michela Medicina Veterinaria, Morici Elisa Cooperazione, Sviluppo,<br />
Mercati Transnazionali, Napoli Deianira Maria Progetto di Architettura e Gestione<br />
delle Trasformazioni Urbane, Neri Alessandra Ingegneria Elettronica, Nigro<br />
Biagio Ingegneria Fisica, Pacifico Michele Nanotecnologie per le ICT, Panico Andrea<br />
Realtà Virtuale e Multimedialità, Pantaleo Paolo Ingegneria Informatica, Pecoraro<br />
Michele Architettura, Potenza Marco Ingegneria Biomedica, Prevato Luca<br />
Daniele Ingegneria Informatica, Prudenzano Francesco Ingegneria Informatica,<br />
Reho Stefano Ingegneria Meccatronica, Salis Ester Scienze Politiche, Santero Arianna<br />
Sociologia, Santostefano Valeria Cooperazione, Sviluppo, Mercati Transnazionali,<br />
Scarzella Cristina Ingegneria Meccanica, Scatigna Maria Addolorata Biotecnologie<br />
Molecolari, Semeraro Martino Ingegneria Civile, Sgarlata Giulia Ingegneria<br />
delle Telecomunicazioni, Siragusa Fabio Ingegneria Gestionale, Sossella Luca<br />
Scienze della Comunicazione, Tola Riccardo Ingegneria Aerospaziale, Vargiu Paolo<br />
Ingegneria Aerospaziale, Violato Daniele Ingegneria Aerospaziale, Viora Angela<br />
Accademia di Belle Arti, Vitale Giovanni Ingegneria delle Telecomunicazioni, Zironi<br />
Claudio Ingegneria Biomedica.
I n o s t r i s t u d e n t i <br />
I n o s t r i s t u d e n t i<br />
500<br />
450<br />
400<br />
350<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
Il concorso<br />
di ammissione<br />
<strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />
Studenti iscritti al Politecnico e all'Università (Tot. 679)<br />
Suddivisione per genere - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />
144<br />
319<br />
Politecnico<br />
155<br />
61<br />
Università<br />
Femmine<br />
Maschi<br />
Il bando di concorso per l’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> prevedeva l’assegnazione<br />
di 60 posti.<br />
Le domande di partecipazione sono state, come sempre,<br />
molte di più, ciò ha permesso così di attingere alla graduatoria<br />
durante tutto l’anno per assegnare i posti che via via<br />
venivano lasciati liberi dai laureati.<br />
Sono infatti pervenute ben 503 domande, la maggior parte<br />
delle quali di studenti che intendevano frequentare o che<br />
già frequentavano il Politecnico (67%).<br />
La provenienza geografica delle domande vede al primo posto<br />
il Sud con il 56,5%, seguito dal Nord con il 34%, dal Centro<br />
con l’8% e dagli studenti extra Unione Europea con l’1,5%.<br />
Per quanto riguarda gli Istituti Superiori di provenienza la<br />
percentuale maggiore dei nostri concorrenti arriva dal liceo<br />
scientifico (61%), il 22,5% da istituti tecnici, mentre il 16,5%<br />
proviene dal liceo classico.<br />
Nel corso dell’anno <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> è stato possibile effettuare 189<br />
nuove ammissioni, così suddivise:<br />
- 120 matricole<br />
- 34 già immatricolati di 1° livello o a corsi a ciclo unico<br />
- 21 iscrivendi al 1° anno di laurea specialistica<br />
- 14 post laurea, di cui 11 dottorandi e 3 iscritti a corsi di<br />
specializzazione.<br />
Le domande sono state ripartite, in base all’Indicatore della<br />
Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare,<br />
nelle sei fasce di contribuzione previste dal concorso di<br />
ammissione, corrispondenti a sei graduatorie, ognuna delle<br />
quali basata sul merito scolastico e, in caso di parità di merito,<br />
sulla situazione economica più bassa. La retta annuale<br />
minima è stata di € 1.500, la massima di € 3.750.<br />
Sono inoltre stati riservati, sulla base di apposite convenzioni<br />
stipulate con il <strong>Collegio</strong>:<br />
- 20 posti per studenti ESCP-EAP (European School of Management)<br />
- 14 posti per studenti dell’ASP (Alta Scuola Politecnica)<br />
- 4 posti per corso di laurea in Produzione Industriale<br />
- 20 posti per Erasmus.<br />
Costante rimane la percentuale degli studenti stranieri<br />
(10%), che continuano ad arricchire la nostra comunità e<br />
che si sono integrati senza difficoltà in tutte le sedi del <strong>Collegio</strong>.<br />
Cosa studiano<br />
Gli studenti che vivono in <strong>Collegio</strong> sono iscritti per il 68% al<br />
Politecnico, per il 32% all’Università e un 1% all’Accademia<br />
di Belle Arti. Anche quest’anno quindi il Politecnico si posiziona<br />
come il principale polo di attrazione di studenti fuorisede<br />
e, anche se perde 1 punto percentuale rispetto all’anno<br />
accademico precedente, mantiene costante il divario di<br />
iscritti rispetto all’Università.<br />
Nel dettaglio gli studenti iscritti al Poli sono per la maggior<br />
parte futuri ingegneri ed in particolare sono iscritti alla I<br />
Facoltà (61%, +3% rispetto all’a.a. 05/06), seguita a grande<br />
distanza dalla III Facoltà di Ingegneria dell’Informazione<br />
(24%, -4% rispetto all’a.a 05/06) e dalla IV (stabile al 7%).<br />
Gli studenti iscritti ad Architettura sono 36 pari al 7% degli<br />
iscritti. I corsi di laurea con il maggior numero di studenti<br />
sono nell’ordine Aerospaziale (13%), Meccanica (10%) e Informatica<br />
(9%).<br />
La panoramica sull’Università presenta come sempre un’ampia<br />
varietà di Facoltà con una prevalenza degli studenti della<br />
Facoltà di Scienze MFN (23%, con un incremento del 3%<br />
rispetto all’anno precedente). Seguono la Facoltà di Lettere<br />
(19%, +2%) e di Medicina (11%), che recupera 2 punti e<br />
si riposiziona al terzo posto superando la Facoltà di Scienze<br />
Politiche (9%).<br />
Da sottolineare anche la presenza di un 4% sul totale di studenti<br />
iscritti a percorsi formativi post laurea (dottorati e<br />
scuole di specializzazione).<br />
STUDENTI ISCRITTI AL POLITECNICO (Tot. 463)<br />
Suddivisione per Facoltà - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />
ING. III; 112<br />
ING. IV; 33<br />
STUDENTI ISCRITTI ALL'UNIVERSITA' (Tot. 222)<br />
Suddivisione per Facoltà - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />
ARCH. I/II; 34<br />
ING. I; 284<br />
SCIENZE M.F.N.; 49<br />
ACCADEMIA BELLE<br />
ARTI; 6<br />
LETTERE E<br />
FILOSOFIA; 40<br />
SUISM; 3<br />
SC. POLITICHE; 23<br />
AGRARIA; 2<br />
ECONOMIA; 15<br />
FARMACIA; 5<br />
SC. DELLA<br />
FORMAZIONE; 7<br />
PSICOLOGIA; 10<br />
GIURISPRUDENZA;<br />
12<br />
LINGUE E LETT.<br />
STRANIERE; 20<br />
MEDICINA ; 29 VETERINARIA; 1
I n o s t r i s t u d e n t i 10 11<br />
I n o s t r i s t u d e n t i<br />
185<br />
Da dove arrivano<br />
Nuovamente tutte le regioni italiane sono presenti tra le<br />
mura del <strong>Collegio</strong>! Infatti anche nell’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> abbiamo<br />
avuto studenti provenienti veramente da tutta l’Italia. I pugliesi<br />
confermano la loro egemonia piazzandosi al primo<br />
posto con il 35% di presenze (230 studenti) seguiti dal 28%<br />
di piemontesi (185). Nel dettaglio delle province quella da<br />
cui proviene il maggior numero di ragazzi è quella di Lecce<br />
(89) seguita dalla Provincia di Cuneo (86).<br />
Le isole sono stabili con il 9% di studenti dalla Sicilia (59) e<br />
l’8% dalla Sardegna (51), seguite da vicino dalla Calabria con<br />
42 presenze. A distanza si posizionano la Basilicata (13), la<br />
NORD 236<br />
Campania (10, in lieve calo) e la Lombardia (9); il Lazio conferma<br />
la costante crescita degli ultimi anni con 8 studenti.<br />
La Valle d’Aosta, le Marche (in forte crescita) e l’Abruzzo contribuiscono<br />
con 7 studenti ciascuno, il Veneto con 5, il Molise<br />
con 4, il Trentino, l’Emilia e la Toscana con 3 a testa; fanalini<br />
di coda, ma pur sempre graditi e significativi, il Friuli<br />
(1) e l’Umbria (1).<br />
Non è però soltanto l’Italia a vivere in <strong>Collegio</strong>, ma anche gli<br />
studenti stranieri rappresentano un dato rilevante: la percentuale<br />
del 10% di presenze rispecchia infatti la capacità di<br />
attrazione degli atenei piemontesi (11%, contro la media nazionale<br />
del 6%) ed è garanzia di arricchimento culturale per<br />
le nostre residenze. Il dettaglio delle presenze internazionali<br />
è approfondito nella sezione Il <strong>Collegio</strong> nel Mondo.<br />
STUDENTI ITALIANI PER REGIONE DI PROVENIENZA a.a. <strong>2006</strong>-<strong>07</strong><br />
23<br />
CENTRO 30<br />
PROVENIENZA STUDENTI - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />
STRANIERI 76<br />
230<br />
SUD E ISOLE 405<br />
Eccellenza<br />
dei laureati<br />
del <strong>Collegio</strong><br />
Da sempre sosteniamo che in collegio vivono studenti che<br />
saranno i migliori laureati degli atenei torinesi, ma mai<br />
come nella rilevazione di quest’anno si sono raggiunti dei<br />
dati così eclatanti!<br />
Abbiamo analizzato la situazione degli studenti che nell’a.a.<br />
2005-06 erano al loro ultimo anno di permanenza in collegio<br />
(quello che chiamiamo “anno da laureando”).<br />
La media del voto di laurea degli studenti iscritti all’Università<br />
è stata di 109,4/110 (contro il 108 dell’anno precedente),<br />
il campione di “soli” 14 studenti potrebbe far pensare<br />
ad un’annata particolarmente buona, ma il dato più<br />
significativo è il voto di laurea degli<br />
studenti del Politecnico: 108,1/110<br />
(+2,1), media ottenuta su 44 laureati.<br />
Di essi quasi la metà, il 48%, ha ottenuto<br />
la lode.<br />
Per quel che riguarda i tempi di conseguimento<br />
del titolo di studio il Politecnico<br />
si attesta questa volta al primo<br />
posto con il 92% di laureati entro<br />
un anno dal termine regolare di studi,<br />
mentre l’università ha una percentuale<br />
del 78%.<br />
Se paragoniamo le votazioni dei collegiali<br />
con la media nazionale del<br />
102,8/110 e gli anni per raggiungere<br />
la laurea (il 37,4% della media nazionale<br />
ottiene la laurea entro 1 o 2 anni<br />
fuori corso) confermiamo ancora una<br />
volta che la vita in collegio garantisce<br />
un percorso di studi veloce e di livello<br />
elevatissimo.<br />
110<br />
108<br />
106<br />
104<br />
102<br />
100<br />
98<br />
109,4<br />
VOTO DI LAUREA STUDENTI OSPITI DEL COLLEGIO<br />
su campione laureati dal luglio 2005 ad aprile <strong>2006</strong><br />
I n o s t r i s t u d e n t i<br />
12 13<br />
P R E M I E R I C O N O S C I M E N T I<br />
SISTEMISTI<br />
DI SEZIONE<br />
Stefano Ferrari<br />
Michele Morelli<br />
Paolo Pantaleo<br />
Stefano Reho<br />
Giuseppe Rizzo<br />
Carlo Vizzi<br />
BIBLIOTECARI<br />
Luca Barra<br />
Marco Coratella<br />
Lorena Di Lisio<br />
Biagio Nigro<br />
Daniele Sabetta<br />
Fiora Salis<br />
Giuseppe Sorrentino<br />
Chiara Troisi<br />
DOCENTI<br />
PROGETTO<br />
SENIORES<br />
Francesco Ambusto<br />
Carmine Corbisiero<br />
Antonino Davolos<br />
Raffaele De Marco<br />
Vincenzo Ferrante<br />
Andrea Paolo Lai<br />
Vincenzo Losito<br />
Giuseppe Marrella<br />
Lucia Molino<br />
Valentino Montanaro<br />
Roberta Napolitano<br />
Michele Pacifico<br />
Francesco Palmisano<br />
Giuseppe Rizzo<br />
Valeria Surrente<br />
Marco Vittori<br />
Gianni Zizzi<br />
CUSTODI<br />
Maria Antonietta Aloisio<br />
Andrea Aloisi<br />
Francesco Ambusto<br />
Emanuele Barardi<br />
Diego Barrasso<br />
Corrado Berlotti<br />
Andrea Blasi<br />
Alberto Bianchi<br />
Valentino Bianco<br />
Gabriella Bisci<br />
Serena Bonino<br />
Alice Borgna<br />
Anna Bucolo<br />
Celeste Cagnazzo<br />
Leandro Candido<br />
Michelangelo Carrozzo<br />
Filippo Casu<br />
Luca Cisoni<br />
Maria Grazia Clemente<br />
Clemente Pio Costantinopoli<br />
Marta D’Alonzo<br />
Chiara Della Sala<br />
Marco Demeco<br />
Marco Dettori<br />
Cecilia Di Cerbo<br />
Gianluca Dimaggio<br />
Maria Assunta Domanico<br />
Francesca Dore<br />
Chiara D’Oria<br />
Andrea Dutto<br />
Paolo Epicoco<br />
Francesco Ettorre<br />
Filippo Claudio Fasano<br />
Vincenzo Ferrante<br />
Daniele Flore<br />
Giuseppe Francioso<br />
Angelo Fumarola<br />
Marco Funiati<br />
Studenti<br />
collaboratori<br />
Indispensabile strumento operativo sono per il <strong>Collegio</strong> i tanti studenti<br />
che dedicano parte del loro tempo allo svolgimento di attività all’interno<br />
dell’organizzazione dell’ente.<br />
Scelti tra i migliori studenti degli ultimi anni, sono stati impegnati nelle funzioni<br />
di bibliotecari presso la biblioteca di Via Maria Vittoria e di Via Bobbio, di<br />
sistemisti di sezione e di custodi nelle ore serali e nei giorni festivi.<br />
Segnaliamo inoltre i docenti del Progetto Seniores on line.<br />
Ci fa piacere cogliere l’occasione per ricordarli e ringraziarli per il lavoro svolto.<br />
Gianluca Gagliardi<br />
Francesca Garbaccio<br />
Elisa Ghiosso<br />
Sofia Giammaruco<br />
Gianluca Gianfrate<br />
Antonio Giannotta<br />
Sergio Golia<br />
Adolfo Grimaldi<br />
Erma Ianzano<br />
Alessandro Irilli<br />
Ojas Joshi<br />
Alessandro Laccetti<br />
Andrea Paolo Lai<br />
Claudia La Terra<br />
Vincenzo La Tosa<br />
Roberto Lecca<br />
Noemi Lombardo<br />
Vincenza Lupo<br />
Rita Macagno<br />
Stefano Malandrino<br />
Elisa Malvestito<br />
Francesco Marangio<br />
Marcello Manca<br />
Maria Luisa Marsano<br />
Virginia Mattachini<br />
Giuseppe Maugeri<br />
Valentino Rocco Melileo<br />
Domenico Melluso<br />
Silvio Meoni<br />
Mario Mero<br />
Maria Grazia Migliore<br />
Tsvetomira Mladenova Metodieva<br />
Sonia Francesca Molinaro<br />
Sara Mollea<br />
Valentina Monetti<br />
Pierfrancesco Monni<br />
Valentino Montanaro<br />
Roberta Muraglia<br />
Stefano Claudio Oliva<br />
Michele Pacifico<br />
Giovanni Pala<br />
Francesco Palmisano<br />
Anna Clara Panico<br />
Jolanda Pannullo<br />
Margherita Parrao<br />
Simona Patetta<br />
Miriam Pirra<br />
Valentina Prisciano<br />
Antonio Prochilo<br />
Chiara Quadrini<br />
Valentino Ranieri<br />
Ilenia Ria<br />
Francesco Ricci<br />
Valeria Rocca<br />
Samanta Rosati<br />
Dario Russo<br />
Francesca Russo<br />
Carmelo Saia<br />
Ester Salis<br />
Sara Sanna<br />
Chiara Schintu<br />
Roberto Secchi<br />
Martino Semeraro<br />
Davide Serra<br />
Antonio Serricchio<br />
Giulia Sgarlata<br />
Michele Sgura<br />
Vincenzo Sindaco<br />
Andrea Stomeo<br />
Vittorio Tontodonati<br />
Emanuele Valenti<br />
Violetta Elvira Valia<br />
Michela Viale<br />
Angela Viora<br />
Enrico Vissio<br />
Giovanni Vitale<br />
Marco Vittori<br />
Gabriele Zara<br />
Gianni Zizzi<br />
Damiano Zurlo<br />
Premi di laurea<br />
Per premiare l’eccellenza di alcuni dei nostri migliori laureati,<br />
sono stati istituiti, per volontà di privati, quattro premi<br />
di laurea che contribuiscono a valorizzare percorsi di studio<br />
che hanno raggiunto ottimi risultati.<br />
I vincitori dell’edizione 20<strong>07</strong> sono stati premiati in una cerimonia<br />
pubblica dal prof. Alberto Conte, Preside della Facoltà<br />
di Scienze MFN dell’Università di Torino, e dal nostro<br />
Presidente, prof. Donato Firrao.<br />
FRANCO CALIGARA<br />
Per volontà della sig.ra Marilisa Caligara nel ricordo del marito<br />
Franco, ospite del collegio negli anni ‘50, sono stati assegnati<br />
per l’a.a. <strong>2006</strong>-<strong>07</strong> due premi di laurea dell’importo<br />
di € 2.000 cad., uno per laureati in materie umanistiche e<br />
uno per laureati in materie scientifiche.<br />
Per il settore scientifico la vincitrice è stata Raffaella Demichelis<br />
premiata per l’impegno richiesto nella frequenza dei<br />
laboratori e per lo sviluppo di programmi di calcolo particolarmente<br />
avanzati.<br />
Nel settore umanistico è stata premiata la tesi di Luca Barra<br />
per l’argomento della tesi, ritenuto interessante, originale<br />
e attuale.<br />
Raffaella, che frequenta oggi il dottorato in Scienze e alta<br />
tecnologia, si è laureata con il massimo dei voti in Metodologie<br />
Chimiche Avanzate con la tesi Quantum-mechanical<br />
ab-initio study of aluminium monohydroxides: diaspore<br />
and boehmite. Relatore il prof. Roberto Dovesi. Anche Luca,<br />
che ha vinto il dottorato all’Università Cattolica di Milano,<br />
ha ottenuto la laurea con il massimo dei voti grazie alla tesi<br />
in Comunicazione Multimediale e di Massa, dal titolo Processi<br />
di “italianizzazione” della musica pop/rock di origine<br />
anglosassone. Relatore il prof. Peppino Ortoleva.<br />
MARGHERITA E ANTONIO POLETTO<br />
Grazie al fondo istituito nel 2000 dalla Sig.ra Teresa Peretti al<br />
fine di onorare la memoria della figlia e del genero, prematuramente<br />
scomparsi, per il settimo anno consecutivo<br />
il <strong>Collegio</strong> ha assegnato due premi di laurea<br />
da € 2.000 cad. in Medicina o facoltà affini<br />
per studenti del collegio.<br />
Premio Optime 20<strong>07</strong><br />
Il posto riservato alle candidate donna<br />
è stato assegnato a Serena Quarta,<br />
laureatasi con il massimo dei voti in<br />
Biotecnologie molecolari con la tesi<br />
La proteina TTC3 inibisce il differenziamento<br />
neuronale mediante un meccanismo<br />
CIT-K dipendente. Relatore<br />
il prof. Ferdinando Di Cunto. Serena<br />
ha successivamente vinto il dottorato<br />
presso l’Università di Innsbruck nell’ambito<br />
di un programma speciale per le Neuroscienze.<br />
L’altro vincitore è stato Alessandro Fazio, laureatosi con il<br />
massimo dei voti in Biotecnologie industriali con la tesi Gene<br />
expression profiling of saccharomyces cerevisiae under different<br />
growth rates and nutrien limitations. Relatore la prof.ssa<br />
Francesca Bosco. Alessandro sta oggi frequentando il dottorato<br />
in Danimarca.<br />
Il Premio Optime è un riconoscimento al merito<br />
che ogni anno, dal 1995, l’Unione Industriale<br />
di Torino, in collaborazione con l’Università<br />
degli Studi ed il Politecnico torinesi, assegna ai<br />
neolaureati che si sono maggiormente distinti<br />
negli studi. Tra i premiati ogni anno compaiono anche alcuni degli studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />
Tra i selezionati per il Premio Optime 20<strong>07</strong> della laurea magistrale sono stati ospiti del <strong>Collegio</strong>: Angelo Bruni e Francesco<br />
Piras; per le menzioni (laurea triennale): Dario Russo e Marta Barberis Pinlung.
P R E M I E R I C O N O S C I M E N T I 14<br />
15 f o r m a z i o n e<br />
Posti di studio<br />
gratuiti<br />
Al fine di sostenere e incentivare ulteriormente la qualità dei<br />
nostri studenti, il <strong>Collegio</strong> bandisce ogni anno un concorso<br />
destinato all’assegnazione di posti di studio gratuiti a rimborso<br />
totale della retta. L’assegnazione delle borse di studio<br />
avviene esclusivamente secondo criteri meritocratici, indipendentemente<br />
dal reddito, e i posti sono assegnati a partire<br />
dal secondo anno di permanenza in collegio.<br />
Per l’anno <strong>2006</strong>-<strong>07</strong> sono stati assegnati n. 20 posti gratuiti,<br />
16 istituiti dal <strong>Collegio</strong>, 2 dal Comune di Torino (con fondi<br />
del <strong>Collegio</strong>) e 2 dalla Società Accenture, questi ultimi riservati<br />
ai nostri migliori studenti frequentanti alcuni specifici<br />
corsi di laurea specialistica. Tra i vincitori la media esami<br />
per la conferma del posto in <strong>Collegio</strong> è stata anche quest’anno<br />
pari a 30/30.<br />
VINCITORE ANNO CORSO DI LAUREA TITOLO POSTO<br />
Tindaro Biondo 2º LS Ingegneria Elettronica ACCENTURE<br />
Damiano Capra 2º LS Ingegneria Meccanica ACCENTURE<br />
Anna Alciati 2º LS Giurisprudenza COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Roberta Campanelli 2º LS Ingegneria per la Protezione del Territorio COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Enrico Delogu 3º Ingegneria dell’autoveicolo COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Francesca Garbaccio 2º LS Sociologia COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Salvatore Lubello 2º Ingegneria dell’organizzazione di Impresa COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Francesco Malandrino 1º LS Ingegneria Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Alessandro Palmas 2º Ingegneria Aerospaziale COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Paola Quadri 2º Ingegneria del Cinema COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Antonio Trifilò 1º LS Ingegneria Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Irene Vigna 2º Scienze dell’architettura COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
Luca Barra 2º LS Comunicazione Multimediale e di Massa COMUNE DI TORINO<br />
Maristella La Manna 3º Scienze Mediazione Linguistica COMUNE DI TORINO<br />
Andrea Asci 2º Scienza dei Materiali PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />
Anna Cau 1º LS Filologia e Letteratura dell’antichità PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />
Umberto Melia 3º Ingegneria Biomedica PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />
Gabriele Murgia 2º LS Chimica Industriale PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />
Roberta Napolitano 2º LS Metodologie Chimiche Avanzate PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />
Diego Tonelli 3º Ingegneria Aerospaziale PROF. IGNAZIO DE PAOLINI<br />
Formazione<br />
complementare<br />
d’eccellenza<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> è legalmente riconosciuto dal MiUR in<br />
quanto “Ente di alta qualificazione culturale” e il Protocollo<br />
d’intesa, del 15/05/2002, tra la CRUI (Conferenza dei Rettori<br />
delle Università Italiane) e la Conferenza Permanente<br />
dei Collegi Universitari Legalmente Riconosciuti, sancisce<br />
la possibilità per i collegi della conferenza di stipulare convenzioni<br />
con le Università per il riconoscimento in termini<br />
di crediti formativi universitari delle attività didattiche<br />
e scientifiche svolte all’interno dei collegi.<br />
Con queste premesse il <strong>Collegio</strong> ha avviato già da tempo<br />
una serie di momenti di formazione integrativa e complementare<br />
all’offerta degli Atenei ed in particolare ha puntato<br />
molto sul piano della formazione linguistica con l’organizzazione<br />
di numerosi corsi di lingua straniera, affiancati<br />
da borse di studio per soggiorni all’estero. Nell’a.<br />
a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> si sono svolti nelle aule del <strong>Collegio</strong> 12 corsi di<br />
lingua straniera, quasi tutti di 60 ore e finalizzati alla preparazione<br />
degli esami internazionali. Novità è stata l’introduzione<br />
del corso in preparazione all’IELTS, dal momento<br />
che il Politecnico di Torino ha stabilito che, condizione<br />
indispensabile per ottenere la laurea, fosse il superamento<br />
non più del Pet con il Merit, ma dell’IELTS con punteggio<br />
5.5 a partire dalle nuove matricole <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>. Nel corso<br />
del 20<strong>07</strong> sono state infine assegnate 20 borse di studio<br />
Corsi universitari<br />
accreditati<br />
Il <strong>Collegio</strong> per la prima volta nella sua lunga storia ha promosso<br />
per l’a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> tre corsi a livello universitario che<br />
hanno ottenuto fin da subito il sostegno ed il riconoscimento<br />
in termini di crediti universitari da parte del Corso di Laurea<br />
in Informatica della Facoltà di Scienze MFN dell’Università<br />
di Torino al quale, in corso d’anno, si è affiancato il riconoscimento<br />
della III Facoltà di Ingegneria.<br />
I corsi si sono svolti nel secondo semestre e hanno trattato<br />
tematiche di area multimediale con particolare attenzione<br />
al settore della Computer Grafica. Per i 90 posti disponibili<br />
abbiamo avuto 203 richieste, a testimonianza del grande interesse<br />
che questi argomenti destano tra i giovani.<br />
Al termine del corso gli studenti hanno sostenuto un regolare<br />
esame durante il quale hanno presentato e commentato<br />
anche un proprio elaborato sviluppato grazie alle conoscenze<br />
e alle competenze acquisite durante le lezioni. I risultati<br />
presentati hanno raggiunto livelli qualitativi ottimi,<br />
per un soggiorno all’estero finalizzato al perfezionamento<br />
di una lingua straniera. Nella Sezione Il <strong>Collegio</strong> nel Mondo<br />
ci siamo fatti raccontare da due vincitrici delle borse di<br />
studio la loro esperienza.<br />
Importante inoltre per il supporto agli studenti è stato il<br />
Corso di recupero di Analisi per le matricole che non avevano<br />
superato l’esame nella sessione di gennaio. In dieci<br />
incontri si sono ripercorsi gli argomenti fondamentali per<br />
poter affrontare con maggior sicurezza l’esame nelle sessioni<br />
primaverili ed estive. A seguito del corso quasi il 50%<br />
dei partecipanti ha sostenuto e superato l’esame.<br />
Il progetto di Formazione complementare d’eccellenza ha<br />
ottenuto il sostegno della Compagnia di San Paolo che ha<br />
stanziato per il <strong>2006</strong> un contributo di € 25.000.<br />
CREDITI UNIVERSITARI ASSEGNATI<br />
Corso di laurea in Informatica:<br />
3 per ogni corso fino ad un massimo di 6<br />
III Facoltà di ingegneria: 2<br />
alcuni anche con punte di qualità professionale.<br />
I corsi hanno trattato le seguenti tematiche:<br />
1. Tecniche di animazione digitale
f o r m a z i o n e 16 17<br />
f o r m a z i o n e<br />
2. Trattamento digitale dell’immagine<br />
3. Audio editing e montaggio video digitale<br />
La durata complessiva dell’attività in aula per ciascun<br />
corso è stata di 60 ore in orario preserale o serale e la<br />
docenza è stata affidata a professionisti del settore, che<br />
sono stati particolarmente apprezzati dagli studenti per<br />
il taglio pratico che hanno saputo imprimere alle lezioni.<br />
Le classi infatti dopo un’introduzione teorica sono state<br />
strutturate come laboratori pratici con un numero di partecipanti<br />
non superiore a 30 studenti, così che ogni allievo<br />
avesse una postazione informatica personale.<br />
Grande attenzione è stata data alla piattaforma on line<br />
del sito del <strong>Collegio</strong>, nella quale sono stati depositati<br />
i materiali didattici e i supporti necessari a sostenere<br />
gli esami.<br />
Il <strong>Collegio</strong> ha inoltre istituito un Comitato Scientifico<br />
composto da docenti universitari e da professionisti del<br />
settore, i quali hanno partecipato all’iniziativa con funzioni<br />
di supervisione e in alcuni casi si sono resi disponibili<br />
a salire in cattedra con alcuni incontri mirati ad illustrare<br />
le particolarità delle loro professioni.<br />
Il Responsabile del Comitato Scientifico è stato il prof.<br />
Giancarlo Ruffo, professore associato del Dipartimento<br />
di Informatica, che è stato anche incaricato dal proprio<br />
Consiglio di Corso di Studi di svolgere le funzioni di referente<br />
interno e supervisore.<br />
Cogliamo l’occasione per ringraziare i docenti (Alessandro<br />
Obino, Gabriele Barrera, Roberto Tua e Barbara Vaccariello)<br />
e i componenti del Comitato Scientifico:<br />
Alessandro Amaducci<br />
Docente del DAMS, Fac. Scienze della Formazione<br />
Nello Balossino<br />
Docente di Informatica, Fac. Scienze MFN<br />
Vincenzo Lombardo<br />
Docente del DAMS, Fac. Scienze della Formazione<br />
Luigi Gariglio<br />
Fotografo professionista e docente Fac. Scienze Politiche<br />
Claudio Perucca<br />
Professionista della Lumiq Studios<br />
Corsi di italiano per stranieri<br />
Nell’ambito del progetto di formazione linguistica quest’anno si è pensato di dedicare attenzione anche agli studenti stranieri<br />
residenti in <strong>Collegio</strong>: in questo senso è stato organizzato un corso di perfezionamento della lingua italiana, della durata<br />
di 30 ore, tenuto dalla docente Arianna Santero, ospite del <strong>Collegio</strong> e laureanda in Scienze della formazione.<br />
I partecipanti sono stati per lo più studenti dell’ASP (Alta Scuola Politecnica) e residenti in Italia già da qualche mese,<br />
quindi con delle conoscenze iniziali di italiano discrete; per questo motivo è stato possibile un approccio di tipo interattivo<br />
per condurre le lezioni, con l’inserimento di giochi linguistici e di studio di testi musicali all’interno del programma<br />
formativo.<br />
Ciò ha permesso un più facile apprendimento della grammatica e una più rapida conoscenza dei diversi registri linguistici.<br />
A fine corso è stato monitorato il grado di soddisfazione degli studenti che hanno espresso pieno gradimento sia per gli<br />
argomenti trattati che per i metodi di insegnamento adottati.<br />
Per il prossimo anno accademico stiamo valutando la possibilità di organizzare un corso di lingua italiana di secondo livello<br />
e l’ipotesi di permettere la frequenza anche a studenti stranieri non residenti in <strong>Collegio</strong>.<br />
Accenture:<br />
2º corso di orientamento al lavoro<br />
Sulla scia del successo dell’edizione passata anche quest’anno Accenture, azienda leader nel settore della consulenza<br />
e dell’outsourcing, ha offerto ai nostri ospiti delle Facoltà di Economia, Ingegneria, Matematica e Fisica, la possibilità<br />
di partecipare gratuitamente ad un corso di orientamento al lavoro ripartito in tre incontri volti ad analizzare la realtà<br />
professionale e i migliori strumenti di accesso.<br />
A condurre gli incontri, svolti presso la Sezione Crocetta di c.so Lione, si sono prestati professionisti di Accenture, fra i<br />
quali anche due responsabili della selezione del personale.<br />
Tutto il corso è stato strutturato in modo che gli studenti potessero non solo conoscere gli elementi teorici che gravitano<br />
intorno al mondo del lavoro, ma anche simularne le dinamiche di accesso.<br />
Per iscriversi, ad esempio, i partecipanti hanno dovuto cimentarsi nella stesura del loro curriculum vitae, scegliendo<br />
una foto di accompagnamento e cercando di fornire informazioni precise e pertinenti all’argomento.<br />
Accenture ha valutato le richieste pervenute e si è così formato un gruppo di 25 partecipanti che ha preso parte ai tre<br />
incontri:<br />
1) Canali di ricerca del lavoro e CV che ha avuto come oggetto l’analisi dei principali canali di reclutamento (dall’annuncio<br />
sul giornale, all’agenzia interinale, agli spot via web) e la preparazione del CV con relativa lettera di presentazione.<br />
I relatori, non si sono limitati ad elencare una serie di esempi di CV efficaci o lettere ben formulate, ma hanno<br />
cercato di dispensare consigli portando testimonianze della loro carriera professionale.<br />
2) Tipologie di colloquio<br />
Anche in questo caso l’approccio dei professionisti di Accenture è stato molto pratico: il secondo incontro è infatti iniziato<br />
con la simulazione di un colloquio di lavoro che ha permesso ai partecipanti di cogliere più velocemente le “mosse”<br />
giuste e quelle sbagliate di fronte ad un selezionatore.<br />
Successivamente sono state illustrate le nuove tipologie di colloquio sempre attraverso esempi di casi reali ed anche<br />
personalmente vissuti da parte dei relatori.<br />
3) Correzione CV individuale: ogni studente ha avuto un incontro di mezz’ora con un recruter professionista che ha<br />
analizzato con attenzione i CV presentati dai vari partecipanti. È stata anche un’occasione per i ragazzi di manifestare<br />
il loro interesse nello svolgere uno stage in Accenture, e per la società di venire a contatto con profili di potenziali<br />
nuove reclute dall’eccellente percorso accademico.<br />
Siamo certi che l’esperienza sia risultata utile per i nostri studenti perché loro stessi ci hanno trasmesso il loro entusiasmo<br />
e si sono prestati ad una valutazione tecnica dei singoli incontri, che ha rivelato piena soddisfazione.<br />
La collaborazione con Accenture è proseguita nel mese successivo ideando una singolare occasione di incontro fra le<br />
donne manager dell’ Azienda e le nostre studentesse.<br />
Abbiamo infatti organizzato presso la sede di Torino dell’ Azienda un aperitivo al femminile durante il quale le ragazze<br />
del <strong>Collegio</strong> hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in modo diretto con le professioniste di Accenture.<br />
In un clima molto informale 12 studentesse hanno visitato gli uffici situati presso il Lingotto per poi accomodarsi in<br />
una sala riunioni dove liberamente hanno chiacchierato con le professioniste di Accenture, che con molta disponibilità<br />
si sono prestate a rispondere a curiosità e a domande più specifiche.<br />
Anche in questo caso l’incontro con Accenture si è rivelato di grande interesse e di aiuto per iniziare a “prendere la mano”<br />
con l’ambiente lavorativo che attenderà i nostri studenti al termine dei loro studi.<br />
Tutte le studentesse si sono espresse positivamente e hanno manifestato il desiderio di<br />
poter estendere l’esperienza anche in altri ambiti lavorativi.<br />
La partecipazione è stata attenta ed in crescita rispetto agli anni scorsi,<br />
non resta che continuare!
a t t i v i t à e p r o g e t t i 18 19<br />
a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />
Progetto Seniores<br />
on line<br />
Il nome <strong>Collegio</strong> Universitario rimanda generalmente a<br />
volti di giovani studenti che condividono spazi, esperienze<br />
e interessi all’interno di una struttura che li ospita (e un po’<br />
li coccola), ma il titolo di questo articolo è “SENIORES ON<br />
LINE”… nessun errore: gli Over 60 fanno davvero parte della<br />
realtà del <strong>Collegio</strong>.<br />
Continua infatti la collaborazione fra il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e<br />
Trendy Club, associazione per la terza età, che ha dato vita,<br />
nel 2005, a “Seniores on Line”, progetto di alfabetizzazione<br />
informatica per i meno giovani.<br />
Ancora una volta alcuni dei nostri studenti hanno messo<br />
a disposizione la loro eccellente preparazione in ambito<br />
informatico per condividerla con un numero sempre crescente<br />
di anziani superattivi, che desiderano restare al passo<br />
coi tempi e cogliere quanto di buono e utile può offrire<br />
il mondo del PC.<br />
Quale occasione migliore per i nostri ospiti per vagliare la<br />
loro capacità di comunicare quanto studiato ad un pubblico<br />
che, in materia, è in netto svantaggio?<br />
In questo senso crediamo che il progetto possa sì dare un<br />
servizio agli over 60, ma sia anche di supporto alla crescita<br />
dei nostri studenti, che devono mettersi alla prova, dimenticando<br />
linguaggi tecnici e accademici, per trasmettere<br />
in modo chiaro e diretto il vero e proprio uso degli strumenti<br />
informatici.<br />
In questo caso il metro di giudizio non è più un voto sul libretto<br />
o il numero dei crediti formativi: la vera riuscita del<br />
loro impegno si riscontra solo nei progressi che via via i seniores<br />
fanno o nei sorrisi compiaciuti a fine lezione o, ancora,<br />
nei commenti sinceramente affettuosi, che sanno anche<br />
essere, però, molto critici se le aspettative vengono deluse.<br />
E sembra proprio che la soddisfazione degli allievi sia molto<br />
alta, perché le iscrizioni ai corsi continuano ad aumentare.<br />
A febbraio, infatti, abbiamo<br />
inaugurato una<br />
nuova edizione del progetto<br />
e confermato l’Aula<br />
Multimediale Fabiana<br />
D’arpa di corso Lione<br />
come sede delle lezioni,<br />
che saranno sempre di<br />
due ore ciascuna per un<br />
totale di 30 ore.<br />
Gli insegnanti, inoltre,<br />
hanno rinnovato la loro<br />
disponibilità per lezioni<br />
individuali a domicilio.<br />
Molto efficace, inoltre, l’intervento di Bruno Gambarotta<br />
che durante la cerimonia di presentazione ha raccontato,<br />
col suo fare sempre piacevolmente spiritoso e ironico, la sua<br />
esperienza di utente del mondo informatico.<br />
Ringraziamo tutto il “corpo docenti” (di cui sotto riportiamo<br />
una foto) e ringraziamo Trendy Club nelle persone di Gianfranco<br />
Billotti, Presidente, Pietro Paolo Ricuperati, Responsabile<br />
della didattica, Mariano Crostelli, tutor, e Rossana Fantinati,<br />
responsabile segreteria, per il grande impegno che garantisce<br />
a “Seniores On Line” una crescita continua.<br />
Un ringraziamento ulteriore a tutti gli ex ospiti che hanno<br />
ideato, insieme a P.P. Ricuperati, le dispense su cui i corsi si<br />
basano ancora oggi.<br />
Proprio per la centralità che i nostri studenti hanno in ogni<br />
attività e per l’importanza delle loro idee e impressioni, perché<br />
base per le nostre scelte, riportiamo di seguito la testimonianza<br />
di Francesco, uno dei docenti del progetto fin dalla<br />
prima edizione.<br />
Seniores Online è una bella occasione per mettere alla<br />
prova le proprie capacità comunicative, cimentandosi<br />
nell’istruzione informatica di una classe di “studenti”<br />
molto particolare. A differenza di quello che accade<br />
a scuola sono i ragazzi a sedere dall’altro lato della<br />
cattedra, cercando di tendere una mano a chi si sente<br />
vittima dell’era dei computer e vuole sentirsi al passo<br />
coi tempi.<br />
Le prime lezioni si parte balbettando, con la paura di<br />
non trovare le parole giuste o di inciampare su qualche<br />
verbo durante il proprio discorso, ma, superati i primi<br />
momenti, l’affetto degli studenti inizia a farsi sentire,<br />
permettendo ai docenti di portare a termine la lezione<br />
con serenità.<br />
Ciò che rimane ai docenti alla fine delle lezioni è la<br />
soddisfazione nel ricevere ringraziamenti sinceri di chi,<br />
avendo iniziato da naufrago, si sente messo almeno su<br />
una zattera per affrontare il mare dell’informatica.<br />
<br />
Francesco Ambusto<br />
Anche quest’anno gli studenti<br />
della Sezione Po hanno voluto<br />
allestire una mostra<br />
fotografica dedicata ad<br />
un tema di forte impatto con la<br />
finalità di richiamare l’attenzione<br />
verso una dura realtà che da<br />
sempre si consuma nel silenzio.<br />
MAI PIÙ<br />
è il titolo della mostra fotografica che nel mese di aprile è<br />
stata allestita da alcuni studenti del <strong>Collegio</strong> con materiale<br />
fornito da Amnesty International sul tema della violazione<br />
dei diritti delle donne.<br />
“Mai più”, inteso come mai più paura, mai più silenzio, mai<br />
più violenza, è il filo conduttore delle immagini messe a disposizione<br />
dalla sezione italiana di Amnesty che nel 2004<br />
ha prodotto una mostra fotografica nell’ambito della campagna<br />
“Mai più violenza sulle donne”, avviata per chiedere<br />
ai leader mondiali, alle organizzazioni e ai privati cittadini<br />
di impegnarsi pubblicamente, affinché la Dichiarazione<br />
Universale dei Diritti Umani diventi una realtà per tutte<br />
le donne.<br />
A questo scopo alcuni studenti hanno raccolto il materiale<br />
fornito, ed hanno allestito all’interno della Sala Consiglio<br />
del <strong>Collegio</strong> una mostra fotografica composta da immagini<br />
a colori e in bianco e nero in stile reportage, accompagnate<br />
da pannelli esplicativi, brevi didascalie e testimonianze di<br />
donne adottate da Amnesty durante la Campagna.<br />
Alcune foto ritraevano figure emblematiche di donne, colte<br />
in atteggiamenti spontanei e in momenti quotidiani della<br />
loro vita, altre erano di più forte impatto senza però risultare<br />
troppo crude o sensazionaliste.<br />
Le immagini esposte erano accompagnate da un video intitolato<br />
“If hope were enough” – “Se bastasse la speranza”<br />
– realizzato nel 2000 da Caucus for Gender Justice and Witness<br />
e presentato nella versione sottotitolata in italiano. Il<br />
documentario, della durata di circa mezz’ora, mostra le terribili<br />
esperienze di donne vittime di violenze e la coraggiosa<br />
lotta per ottenere giustizia, rispetto, maggiori garanzie e<br />
tutele per le nuove generazioni; nella speranza, appunto, di<br />
rendere quanto prima operativo il tanto discusso “Tribunale<br />
Penale Internazionale”, preziosissimo strumento di lotta<br />
alla discriminazione di genere di tutto il mondo.<br />
All’inaugurazione della mostra sono state invitate Susanna<br />
Rorato, Responsabile Settore Pari Opportunità e Politiche di<br />
Genere, Comune di Torino; Marianna Filandri, CIRSDE (Centro<br />
Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne), Università<br />
di Torino; Micaela Arcari, Centro di Ascolto Demetra,<br />
Ospedale Molinette; Cecilia Moltoni, Amnesty International,<br />
Gruppo 238 Torino, nostra ex ospite.<br />
Donne che hanno scelto di farsi parte attiva nel loro quotidiano<br />
per migliorare la condizione femminile e che hanno<br />
portato la loro testimonianza ad un pubblico attento e<br />
interessato.<br />
Gli argomenti trattati sono stati così toccanti che durante<br />
l’inaugurazione si è creato un vero e proprio dibattito in cui<br />
alcune uditrici si sono esposte e hanno condiviso dubbi e<br />
perplessità sulle reali possibilità di intervento di fronte agli<br />
atti di violenza che comunemente si consumano anche in<br />
un Paese civilizzato come il nostro.<br />
Le risposte date dalle nostre invitate erano tutte incentrate<br />
sull’importanza della denuncia, sulla necessità di annullare<br />
la paura per dar voce al silenzio.<br />
La mostra, una semplice esposizione di immagini, è stata<br />
così occasione per riflettere su una realtà che spesso viene<br />
percepita come lontana, ma che purtroppo è ancora presente<br />
(ben celata, a volte) anche nella nostra “moderna” società<br />
italiana.
a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />
Conferenze e<br />
incontri<br />
L’inaugurazione dell’anno accademico del primo dicembre<br />
<strong>2006</strong> ha aperto gli incontri del <strong>Collegio</strong> con la partecipazione<br />
di numerosi esponenti del mondo universitario ed imprenditoriale.<br />
Tra gli indirizzi di saluto oltre ai due Rettori, il<br />
prof. Ezio Pelizzetti, per l’Università, e il prof. Francesco Profumo<br />
per il Politecnico, che hanno portato il saluto dei due<br />
Atenei ed al Presidente del <strong>Collegio</strong>, prof. Donato Firrao, che<br />
ha dichiarato aperto l’anno accademico del collegio, è intervenuta<br />
la Direttrice dell’EDISU Piemonte, prof. Olimpia Gambino,<br />
la quale ha sottolineato la necessità indispensabile di<br />
fare sistema a livello territoriale anche nel mondo della residenzialità<br />
universitaria. È seguita una breve lezione, Future<br />
Engineering Education<br />
in a Global Economy, del<br />
prof. Ashox Saxena, Dean<br />
of Engeneering, University<br />
of Arkansas, che si è<br />
soffermato sul futuro dell’educazione<br />
ingegneristica<br />
nel mondo globalizzato<br />
di oggi. A conclusione dei<br />
saluti un sentito intervento<br />
di uno dei decani degli<br />
ospiti del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>,<br />
Marco Bo, che ha riassunto<br />
in poche parole l’importanza che ha avuto per la propria<br />
crescita umana e professionale l’aver trascorso gli anni universitari<br />
in <strong>Collegio</strong>.<br />
È seguita la prolusione dell’arch. Paolo Corradini, Vice Presidente<br />
del <strong>Collegio</strong> e Direttore di ITP, improntata su Piemonte:<br />
talenti, investimenti e formazione.<br />
A conclusione dell’evento il dott. Ariano Arboletti in rappresentanza<br />
di Accenture e il Direttore del <strong>Collegio</strong>, hanno premiato<br />
gli studenti vincitori dei posti di studio gratuiti.<br />
Nel febbraio 20<strong>07</strong> è stato presentato pubblicamente il Progetto<br />
Seniores on line, durante una mattinata che ha visto la<br />
partecipazione del giornalista<br />
Bruno Gambarotta, che ha parlato<br />
di Io e il mio PC: una simpatica<br />
riflessione da parte di<br />
chi ha fatto della scrittura una<br />
professione e che ha vissuto in<br />
prima persona il passaggio dalla<br />
stilografica alla macchina da<br />
scrivere fino alla tastiera del<br />
computer. Gambarotta ci ha<br />
raccontato il panico da schermo<br />
bianco, che blocca molto<br />
più del foglio bianco, proprio<br />
perché non ci si può scarabocchiare sopra, non si possono<br />
fare correzioni e cancellature, che non siano definitive, e ci<br />
ha confessato di non riuscire a leggere a video, ma di dover<br />
stampare sempre tutto ciò che deve leggere, perché il contatto<br />
con la carta è tanto magico, quanto poco personale e<br />
intimo può essere il rapporto con il PC.<br />
Nell’ambito dei corsi universitari accreditati sono stati organizzati<br />
due seminari tenuti da professionisti del settore, che<br />
hanno portato in aula la loro esperienza di esperti di Computer<br />
Graphic. Alessandro Amaducci, videoartista e docente<br />
del DAMS, ha tenuto una lezione su Compositing “pittorico”<br />
e post-produzione “a vista” e Claudio Perucca, professionista<br />
della Lumiq Studios, ha illustrato Le figure professionali<br />
tecniche ed informatiche nel processo dell’arte digitale.<br />
Nel mese di marzo, presso la sala conferenze di Via Galliari,<br />
il collegio ha ospitato una delegazione giapponese di<br />
professori, dottorandi e studenti dell’Università di Fukuoka,<br />
invitata a Torino dalla Facoltà di Giurisprudenza. Due<br />
sono state le relazioni presentate e introdotte dal prof. Andrea<br />
Trisciuoglio: Satoko Ishida, dottoranda in letteratura<br />
italiana, ha parlato di La letteratura italiana in Giappone<br />
e Fumika Aratsu, dottoranda in Giurisprudenza, The surrogate<br />
mother in Japan, ha esposto gli aspetti giuridici inerenti<br />
il sentito problema delle madri in affitto nella società<br />
giapponese.<br />
20 21<br />
In primavera, il 12 aprile, è stata inaugurata la mostra fotografica<br />
Mai più. Come abbiamo ricordato nell’articolo sulla<br />
mostra, per la giornata inaugurale gli studenti del <strong>Collegio</strong>,<br />
spronati anche da Cecilia Moltoni, nostra ex ospite e militante<br />
di Amnesty International, hanno creato un momento<br />
di riflessione insieme ad esponenti politiche e professioniste<br />
del settore sul tema della violenza sulle donne nel mondo,<br />
ma anche e soprattutto nel nostro paese. L’inaugurazione<br />
si è svolta nella biblioteca di Via Maria Vittoria che per<br />
l’occasione si è trasformata in un’accogliente sala conferenze<br />
e il pubblico, attento e partecipe, ha avuto modo di conoscere<br />
meglio una realtà che sembra lontana, ma che invece<br />
è fin troppo vicina.<br />
A maggio il <strong>Collegio</strong> ha infine partecipato, per la prima volta<br />
con uno stand proprio, al Salone dell’Orientamento del<br />
Politecnico di Torino: due giorni di domande e risposte per<br />
le future matricole e un importante momento di promozione<br />
e formazione. Ringraziamo per la disponibilità e la professionalità<br />
dimostrata i nostri standisti: Andrea Aloisi, Ojas<br />
Joshi, Gianluca Gianfrate e Giovanni Pala.<br />
Information Technology<br />
a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />
In un <strong>Collegio</strong> come il nostro, in cui vivono più di 400 studenti di ingegneria, non si può non puntare su servizi informatici<br />
all’avanguardia e sempre aggiornati.<br />
Dopo la riorganizzazione dell’infrastruttura della rete informatica compiuta negli scorsi anni, con forti investimenti<br />
sostenuti anche grazie alle fondazioni bancarie e a privati, si è puntato nel corso del <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> allo sviluppo e all’implementazione<br />
di servizi intranet evoluti. Punto di partenza è stato la definizione e la creazione di un database centralizzato<br />
come contenitore unico di tutte le informazioni necessarie e lo sviluppo di applicativi intranet su una piattaforma<br />
comune per gestire qualunque tipo di esigenza, dai concorsi alla situazione “esami e crediti” degli studenti ospiti,<br />
dalle conferme del posto letto a tutta una serie di altri servizi che ad oggi vengono seguiti ancora “manualmente” (p.e.<br />
prenotazione biglietti del teatro e concerti, turni di lavanderia, etc.). Naturalmente l’accesso da parte degli studenti a<br />
detti servizi avverrà attraverso il portale del collegio in<br />
modo protetto e sicuro.<br />
Nel corso dell’anno si è inoltre puntato molto sul monitoraggio<br />
della rete e dei relativi servizi essendo il problema<br />
della sicurezza delle reti e dei sistemi informatici<br />
sempre più una priorità.<br />
La complessità sempre crescente delle reti e delle applicazioni<br />
internet rende indispensabile la presenza di<br />
strumenti adeguati, che consentano di monitorare e tenere<br />
sotto controllo tutte le attività dei sistemi, dei server<br />
e degli utenti, permettendo di individuare eventuali<br />
anomalie o criticità a garanzia del buon funzionamento<br />
complessivo.<br />
In primavera è stato attivato il nuovo portale per i servizi<br />
wireless del <strong>Collegio</strong> ed è stato implementato un metodo<br />
alternativo di accesso ai servizi senza fili basato su protocolli<br />
di ultima generazione. Il tutto a vantaggio di una maggiore<br />
sicurezza e flessibilità da parte degli utenti. Infine, in collaborazione<br />
con il Politecnico di Torino, è stato attivato un<br />
meccanismo di cross-authentication <strong>Collegio</strong>-Politecnico,<br />
che permette a tutti gli studenti e al personale del Politecnico<br />
di accedere alla nostra rete WIFI con le stesse credenziali<br />
che vengono utilizzate all’interno dell’Ateneo. Per il prossimo<br />
anno prevediamo di poter attivare lo stesso meccanismo<br />
con l’Università di Torino, in un’ottica di interrelazione<br />
e di scambio reciproco tra il <strong>Collegio</strong> e gli Atenei.
a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />
Risparmio<br />
energetico:<br />
l’impianto solare<br />
termico della<br />
Sezione San Paolo<br />
È finalmente “nato”, presso la Sezione San Paolo, l’impianto<br />
solare, il cui nome completo è in realtà: “Impianto solare<br />
termico large-scale low-flow per la produzione di acqua calda<br />
ad uso igienico sanitario”, tutti termini che sottolineano<br />
diverse caratteristiche del sistema.<br />
“Solare termico” perché è un impianto che, a partire dalla<br />
radiazione solare, produce energia termica, utilizzata per<br />
il riscaldamento dell’acqua sanitaria ad uso degli studenti<br />
ospiti di Via Bobbio 3. Il termine “large-scale” fa riferimento<br />
sia alla superficie complessiva di captazione (maggiore di<br />
100 m 2 ) sia alla dimensione del singolo pannello che, con i<br />
suoi 6,15 x 2,30 metri, ha un ingombro<br />
maggiore di un’automobile! L’espressione<br />
“low-flow” individua la modalità<br />
di circolazione del fluido all’interno<br />
dell’impianto e cioè a basso flusso, così<br />
da raccogliere la maggior quantità di<br />
energia termica assorbita dai pannelli<br />
e da migliorare la stratificazione nei<br />
serbatoi di accumulo.<br />
Accanto alla grande superficie di pannelli<br />
solari termici sono stati installati<br />
due pannelli fotovoltaici preposti<br />
a produrre l’energia elettrica che alimenta<br />
la pompa di circolazione dell’acqua all’interno dell’impianto.<br />
Questa scelta, diversa dai sistemi convenzionali e<br />
che ha richiesto la realizzazione di una pompa unica nel suo<br />
genere, al di là della volontà di produrre acqua calda interamente<br />
con fonti rinnovabili, consente di ottenere un sistema<br />
che si regola da sé, in funzione della radiazione solare.<br />
L’installazione di una scala e di una passerella metallica lungo<br />
tutta la falda di copertura permette a chiunque (con gli<br />
appositi dispositivi di sicurezza e senza problemi di vertigini!)<br />
di vedere da vicino i pannelli.<br />
Nella centrale termica sono stati installati due grandi serbatoi<br />
di accumulo dell’acqua prodotta dai pannelli, nonché la<br />
centralina di controllo, il “cervello” del sistema, che oltre a<br />
svolgere la classica funzione di regolazione, si occupa anche<br />
di monitorare i parametri relativi alla prestazione energetica<br />
dell’impianto, rendendoli visibili via web ad utenti abilitati,<br />
con il coordinamento del Dipartimento di Energetica<br />
del Politecnico di Torino.<br />
Un display, posto nell’atrio della Sezione San Paolo, riporta<br />
in tempo reale le grandezze fondamentali del sistema di<br />
monitoraggio.<br />
A tal proposito il <strong>Collegio</strong> ha stanziato per il 20<strong>07</strong>/08 dei contributi<br />
per lo svolgimento di tesi di laurea finalizzate al monitoraggio<br />
dell’impianto.<br />
L’impianto risulta anche pionieristico sotto il profilo procedurale<br />
visto che è stato elaborato un contratto di “garanzia<br />
dei risultati solari” (uno dei primi redatti in Italia), con il<br />
quale l’installatore si impegna a far sì che l’impianto solare<br />
fornisca ogni anno una quota minima di energia.<br />
Grazie alle caratteristiche di innovazione l’impianto è risultato<br />
uno dei pochi vincitori di un finanziamento da parte<br />
della Regione Piemonte di € 38.000 destinato ad interventi<br />
ritenuti strategici e dimostrativi. La tesi di laurea che ha segnato<br />
l’inizio del percorso di progettazione, e nella quale era<br />
stata svolta la prima analisi energetica relativa all’impianto,<br />
ha ricevuto nel marzo del 20<strong>07</strong> il premio intitolato al Prof.<br />
Alfano, come migliore tesi italiana del biennio 2005-<strong>2006</strong> sul<br />
tema del “Risparmio energetico e comfort nell’ambiente costruito:<br />
tecnologie innovative e fonti rinnovabili”.<br />
In qualità di “ex bobbiano” sono orgoglioso di aver lasciato<br />
questo “segno”, che rappresenta un “unicum” nel panorama<br />
delle residenze universitarie non solo torinesi. Anche<br />
questo è un modo un po’ particolare per lasciar traccia del<br />
proprio passaggio in collegio: quando ero studente, uno<br />
dei più frequenti era quello di lasciare scritte sui muri della<br />
propria camera (quando ancora si poteva!), che lo studente<br />
che avrebbe abitato successivamente, avrebbe cancellato<br />
con una mano di bianco, così come si gira la pagina di un<br />
quaderno, per poter scrivere una nuova storia.<br />
<br />
22 23<br />
Matteo Serraino<br />
a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />
VI Certamen Nazionale<br />
Fisico-matematico “FABIANA D’ARPA”<br />
Edizione 20<strong>07</strong><br />
La famiglia D’Arpa ha istituito nel 2002 il CERTAMEN NAZIONALE FISICO-MATEMATICO “FABIANA D’ARPA”, un concorso nazionale<br />
per gli studenti delle scuole superiori particolarmente brillanti nelle materie scientifiche, giunto<br />
quest’anno alla sesta edizione.<br />
Sin dalla prima edizione al Certamen hanno dato il loro patrocinio il Politecnico di Torino, l’Università<br />
degli Studi di Lecce, il <strong>Collegio</strong> Universitario “Renato <strong>Einaudi</strong>” di Torino, il Presidente della Regione<br />
Puglia, la Provincia di Lecce, la città di Vernole, la città di Maglie. Ad essi si è aggiunto, a partire<br />
dalla terza, il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione.<br />
Nelle ultime cinque edizioni, infine, il Presidente della Repubblica ha dato la sua adesione con una<br />
targa d’argento.<br />
Sabato 2 giugno 20<strong>07</strong>, presso il liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie, si è svolta la premiazione<br />
dei vincitori e il terzo classificato, Edoardo Sciatti, del Liceo Scientifico “Calini” di Brescia ha ricevuto<br />
la targa del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e un premio di € 400.<br />
I RICORDI DEL VINCITORE <strong>2006</strong><br />
Ho appena letto la vostra mail: ricordo bene e con piacere il<br />
nostro incontro a Maglie in occasione della premiazione del<br />
V Certamen “Fabiana D’Arpa”, ed il vostro invito a presentare<br />
domanda per il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>. Sono lieto di accogliere il<br />
vostro invito a raccontare la mia esperienza, permettendomi,<br />
così, di ricordarla anche a me stesso.<br />
Seppi del Certamen grazie al mio docente di matematica e fisica,<br />
il prof. Venturo, il quale mi suggerì caldamente di partecipare.<br />
Io fui felice di accettare, poiché mi piace confrontarmi<br />
con altri studenti provenienti da tutta Italia, e cimentarmi in<br />
problemi e quesiti a tema fisico-matematico. Così, dopo aver<br />
preso parte alle olimpiadi nazionali della fisica e della matematica,<br />
e dopo la gita a Parigi con i compagni di liceo, prima<br />
di affrontare le ultime fatiche della maturità, decisi di aggiungere<br />
al mio curriculum un altro piacevole viaggio.<br />
Piacevole davvero, grazie alla calorosa accoglienza degli organizzatori,<br />
ed alla bellezza delle terre salentine; ricordo ancora<br />
benissimo i momenti sia del concorso sia della premiazione,<br />
quelli divertenti e quelli solenni.<br />
Partecipare al Certamen, e contribuire a mantenere vivo il<br />
ricordo della scomparsa Fabiana, studentessa modello del<br />
Politecnico di Torino, è stato per me un onore; un motivo in<br />
più per essere orgoglioso di esibire il prezioso ulivo d’argento,<br />
con il suo tronco contorto simbolo delle difficoltà negli studi<br />
e nella vita, con le sue fronde rigogliose, che testimoniano<br />
come, in mezzo a tante sofferenze, la vita riservi abbondanti<br />
germogli di felicità.<br />
Nel ricevere questo premio, con sentita commozione, mi sono<br />
impegnato anche a portare avanti nella vita i valori che esso<br />
incarna.<br />
Per quanto riguarda il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>, feci sì la domanda<br />
per entrare, ma non fu l’unica: ho partecipato anche alle selezioni<br />
per la Scuola Normale Superiore di Pisa, risultando<br />
idoneo, ma non vincitore per insufficienza di posti. Lo stesso<br />
feci alla Scuola Superiore S.Anna, per la quale vinsi il concorso<br />
classificandomi terzo. Sostenni il test d’ingresso per il Politecnico<br />
di Torino, giungendo 2° in assoluto, e seppi anche, in<br />
quel periodo, di essere stato nominato Alfiere del Lavoro (premio<br />
che ho ritirato personalmente dal presidente Napolitano<br />
nell’ottobre <strong>2006</strong>), risultando tra i migliori 25 studenti diplomati<br />
d’Italia.<br />
In tutto ciò, quando ormai i corsi stavano per cominciare, ricevetti<br />
la lettera dal <strong>Collegio</strong> che mi diceva che, per il momento,<br />
non risultavo tra gli assegnatari. Alla fine, dopo aver sostenuto<br />
tutti i test, feci la mia sofferta scelta: decisi di iscrivermi alla<br />
facoltà di Ingegneria presso l’università degli studi della Basilicata,<br />
dove ancora mi trovo, con notevoli e molto soddisfacenti<br />
risultati. La mia decisione, seppur non pienamente condivisa<br />
in famiglia (si sa che i genitori desiderano ciò che essi<br />
ritengono sia il meglio per i propri figli), è il frutto di un desiderio<br />
forte e consapevole di valorizzare la terra in cui vivo:<br />
sono convinto della validità del mio ateneo, e della possibilità<br />
per ogni studente volenteroso, di riuscire a far bene ovunque.<br />
La scelta di non allontanarmi ha perciò una forte connotazione<br />
affettiva, e vuole essere un segnale per tutti i miei<br />
coetanei che snobbano quasi la mia regione, non facendo altro,<br />
così, che deprimerla ulteriormente. Quest’anno ho potuto<br />
notare, con soddisfazione, una inversione di tendenza, con<br />
un incremento di iscrizioni frutto anche di una politica fortemente<br />
attiva del nostro Rettore.<br />
<br />
Gianvito Scaringi<br />
Vincitore V Certamen Fabiana D’Arpa <strong>2006</strong>
a t t i v i t à e p r o g e t t i 24 25<br />
a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />
Concorso fotografico 20<strong>07</strong><br />
“Chi va e chi… resta!!!”<br />
Nuova edizione del concorso fotografico che quest’anno, per la prima volta, si è rivolto a tutti gli studenti del <strong>Collegio</strong>:<br />
sia a quelli che sono partiti per la gita a Budapest (chi va...), sia agli altri che sono rimasti a Torino (chi resta...). Unico il<br />
soggetto: “Aria di Primavera”, due le categorie in gara: “Marzo a Budapest” e “Riscoprendo Torino”.<br />
Numerosi i partecipanti, ma solo quattro i vincitori che hanno catturato l’attenzione e l’unanime approvazione di una<br />
attenta ed esigente giuria di esperti. Altra novità di questa edizione è stato il coinvolgimento di tutti gli studenti che<br />
hanno premiato il loro preferito con il voto della “giuria popolare”.<br />
2º premio, categoria Marzo a Budapest<br />
FRANCESCO FERRETTI,<br />
Il Castello dei Bambini di Buda<br />
i vincitori<br />
1º premio, Categoria Riscoprendo Torino<br />
ELEONORA MIGNOLI, Senza titolo<br />
1º premio, categoria Marzo a Budapest<br />
GIULIA BATTISTOLO, Il vecchio e il nuovo<br />
Premio giuria popolare<br />
FEDERICO PALMISANO,<br />
Contrasti...<br />
2º premio, categoria Riscoprendo Torino<br />
CARLO VINCI, Una scheggia di eternità
s p o r t e d e v e n t i<br />
Corsi Cus e gita<br />
sulla neve<br />
Nell’anno delle Universiadi lo sport universitario a Torino<br />
è stato protagonista per numeri, eventi e proposte. La collaborazione<br />
<strong>Collegio</strong>-Cus Torino ha portato numerose occasioni<br />
di praticare sport di qualità a prezzi contenuti e sovente<br />
direttamente in collegio.<br />
Le palestre dell’<strong>Einaudi</strong> hanno infatti ospitato:<br />
• 5 corsi di tango<br />
• 4 corsi di yoga<br />
• 3 corsi di danza del ventre<br />
• 3 corsi di ballo latino-americano<br />
• 3 corsi di aerobica<br />
• 2 corsi di modern jazz e di hip hop<br />
• Lezioni teoriche del corso di subacquea<br />
I corsi sono stati pertanto preziosi momenti di socializzazione<br />
e di integrazione per le centinaia di studenti che vi<br />
hanno preso parte.<br />
Il <strong>Collegio</strong> ha inoltre organizzato l’ormai tradizionale gita<br />
sulla neve a Cervinia, in Valle d’Aosta.<br />
Molti dei partecipanti si sono divertiti a provare l’ebbrezza<br />
di mettere per la prima volta nella loro vita gli sci ai piedi,<br />
altri hanno invece dato mostra delle loro capacità di abili<br />
sciatori e altri ancora sono ruzzolati giù dalle piste in sella<br />
alle slitte e ai bob. La giornata è trascorsa veloce, ma intensamente,<br />
e si è conclusa con il ritorno in pullman stanchi,<br />
sfiniti, ma soddisfatti per aver trascorso una meravigliosa<br />
giornata.<br />
26 27<br />
<strong>Einaudi</strong>STOCK il leggendario<br />
concerto rock del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>!<br />
s p o r t e d e v e n t i<br />
È già passato un anno… Il tempo vola, non è solamente un modo di dire.<br />
Sfido chiunque a ricordare il primo giorno nel collegio e a non pensare “cavolo,<br />
sembra ieri!”.<br />
Per me sono passati più di due anni... La prima notte è stata traumatica: camera vuota,<br />
così diversa dal caldo accogliente di casa, così poco mia...<br />
Non voglio annoiare con i miei racconti. Voglio solo dire che ci è voluto così poco per<br />
sentirmi a casa qui, a Torino, in quella grande famiglia che è il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>.<br />
E ancora meno a trovare qualcuno che mi ha travolto in un gran bel sogno che speravo<br />
di realizzare da tempo… Cantare su un palco, con un gruppo tutto mio.<br />
Proprio un anno fa al Noise di Torino ci siamo divertiti tutti ascoltando (e non solo) i<br />
gruppi dei vari collegi.<br />
Una serata indimenticabile sia per chi si è esibito, sia per chi ha ballato, applaudito e<br />
bevuto per tutta la sera.<br />
Il mio punto di vista, però, si riduce agli ultimi dieci minuti dell’esibizione degli Euphoria<br />
(per i pochi che non lo sanno, il mio gruppo...) perché prima di salire sul palco ero<br />
troppo agitata per godermi lo spettacolo, la prima mezz’ora sul palco ero in un’altra<br />
dimensione: concentrata e terrorizzata, e dopo decisamente esaltata.<br />
Quindi in quei dieci minuti di rock&roll ho avuto la bellissima visione di un bel po’ di<br />
fondoschiena danzanti, di sorrisi e di qualche sbandata di troppo (vero Filippo?<br />
So che mi senti anche dalla Spagna...).<br />
Gli sforzi della Di Pilla hanno avuto successo: una festa riuscita, partecipata,<br />
un’occasione di incontro e ri-incontro, un concerto da ripetere.<br />
Speriamo di riuscirci anche nel 20<strong>07</strong>…<br />
Speriamo di poter di nuovo dare la possibilità ai ragazzi del <strong>Collegio</strong> di esprimersi con la<br />
loro musica, che non è solo un semplice svago: è evasione dallo studio, dai pensieri non<br />
sempre sereni, dalle giornate nostalgiche lontani da casa.<br />
È voglia di incontrarsi, di condividere, di vivere.<br />
Perché è vero che i modi per fare nuove conoscenze e per divertirsi sono molti, ma è altrettanto vero che farlo in modo sano e<br />
costruttivo non è sempre possibile.<br />
Allora appuntamento al prossimo <strong>Einaudi</strong> Stock!!<br />
E grazie ancora a chi si è impegnato e a chi si impegnerà a proseguire la tradizione musicale del <strong>Collegio</strong>!<br />
<br />
RobyMu
I L C O L L E G I O<br />
s p o r t e d e v e n t i 28 29<br />
N E L M O N D O<br />
Festa di fine anno<br />
Due chiacchiere, un cocktail, una risata sull’ultima serata passata insieme, progetti futuri,<br />
questo è di solito una festa, no?<br />
Sì, sì, per chi la vive da ospite è così, ma visto che quella del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> è un vero e proprio<br />
party, per chi la organizza è tanto, e molto di più: bisogna scegliere il locale giusto, decidere<br />
l’ordine di esibizione dei gruppi musicali (anzi, delle band!), trovare un service che faccia<br />
un buon lavoro, concordare il prezzo di ingresso con il proprietario del locale, realizzare una<br />
locandina d’effetto e, non ultimo, verificare il numero degli studenti che finalmente riceveranno<br />
la mitica maglietta rossa, simbolo del raggiungimento dell’obiettivo finale: la laurea!<br />
Giornate di mail, di telefonate, di conferme, di ricerca di un “designer” improvvisato che voglia<br />
cimentarsi nell’ideazione della locandina per la festa e finalmente arriva il giorno atteso:<br />
27 giugno 20<strong>07</strong>, ore 21.00, La Rotonda Valentino.<br />
Il locale è ancora vuoto, gli strumenti sono montati, il tecnico fa le prove dell’audio insieme<br />
ai bassisti, chitarristi e cantanti che non aspettano altro che cominciare a suonare. Un ultimo<br />
giro per verificare che ogni cosa sia al suo posto, i baristi con la maglietta del <strong>Collegio</strong>, le<br />
foto del concorso fotografico appese alle pareti, i premi che verranno consegnati ai vincitori<br />
al sicuro nella cartellina con scaletta della serata, le drink card per la consumazione gratuita<br />
in mano a “bodygards” che sembrano volerle proteggere a costo<br />
della vita… ci siamo!<br />
Eccoli, eccoli, arrivano a piccoli gruppi, ma i “nostri ragazzi” arrivano.<br />
Sorridono: esami, crediti e statini per stasera non esistono,<br />
si fa la fila per il cocktail o per la birra, si battono le mani a<br />
tempo di musica, si accompagna con cori la voce grintosa di Roberta,<br />
che con i suoi Euphoria scatena l’entusiasmo di tutti.<br />
Stop, pausa, prendiamo fiato e ascoltiamo il Presidente in persona<br />
che ci porta i suoi saluti, premia i vincitori del concorso<br />
fotografico e adempie al rito della consegna della maglietta<br />
rossa ai laureati.<br />
Giusto il tempo per immortalare il momento con qualche flash<br />
e poi via di nuovo in pista. Tutti si conoscono, si fanno cenno, si<br />
abbracciano, si dicono “buone vacanze e ci sentiamo”.<br />
Non ho mai vissuto in un <strong>Collegio</strong>, ma quella sera, così come<br />
ora che ci lavoro, ho capito quanto mi sono persa…<br />
<br />
Delia Dimasi
I L C O L L E G I O n e l m o n d o 30 31 I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />
UNITED COLORS<br />
OF EINAUDI<br />
Ventidue nazioni, oltre all’Italia, erano rappresentate all’interno<br />
dei nostri collegi durante l’intero a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>. La percentuale<br />
degli ospiti stranieri si è assestata negli ultimi due<br />
anni al 10% sul totale degli ospiti e rispecchia la capacità di<br />
attrazione dall’estero degli atenei torinesi.<br />
I dodici studenti vincitori del concorso, regolarmente iscritti<br />
all’Università o al Politecnico di Torino, dalla provenienza<br />
molto variegata, hanno rappresentato infatti soltanto loro<br />
10 nazioni differenti! Tutti gli altri sono giunti a Torino grazie<br />
ad accordi di scambio internazionali e il gruppo più numeroso<br />
è stato rappresentato, come sempre, dagli Erasmus<br />
(25 presenze: 12 dalla Spagna, 5 dalla Romania, 2 dalla Francia<br />
e dal Portogallo, 1 rispettivamente dalla Germania, dalla<br />
Polonia, dall’Ungheria e dall’Inghilterra). Sedici studenti<br />
hanno seguito i corsi del master internazionale dell’European<br />
School of Management (ESCP-EAP) e provenivano dalla<br />
Francia (5), dalla Germania (5), dall’India (3) e dalla Polonia<br />
(1). A colorare il nostro collegio hanno contribuito anche gli<br />
studenti iscritti all’ASP (l’Alta Scuola Politecnica), così suddivisi:<br />
6 dalla Spagna, 6 dal Brasile e 1 dal Messico. Quattro<br />
francesi hanno frequentato i corsi della Scuola di Produzione<br />
Industriale del Politecnico; tre giovani funzionari del governo<br />
malese hanno seguito un master di tre mesi presso il<br />
COREP; due sono stati i dottorandi provenienti dal Bangladesh<br />
e, non ultimo, ricordiamo l’ospite più “maturo”, il prof.<br />
Joseph Orea Bendea, Visiting Professor del Politecnico.<br />
Riportiamo inoltre un grafico sulla durata dei soggiorni degli<br />
studenti stranieri in collegio, nel quale viene evidenziato<br />
che prevalgono permanenze lunghe: il 71% è rimasto infatti<br />
in collegio per almeno 6 mesi, di cui il 35% per un anno intero;<br />
soltanto il 7% ha soggiornato per meno di 3 mesi.<br />
Ospitalità<br />
studenti<br />
ESCP-EAP, ASP<br />
e Produzione<br />
Industriale<br />
A seguito di tre convenzioni sono stati ospitati in collegio 55<br />
studenti (di cui 33 stranieri) dall’eccellente curriculum accademico,<br />
partecipanti a programmi di alta formazione internazionale.<br />
Ventinove ragazzi sono giunti a Torino per frequentare<br />
uno dei prestigiosi master dell’European School<br />
of Management (ESCP-EAP); ventidue hanno invece seguito<br />
i corsi dell’Alta Scuola Politecnica (ASP) Torino-Milano, che<br />
prevede un percorso multidisciplinare parallelo ai corsi di<br />
laurea specialistica. I rimanenti quattro, tutti francesi, hanno<br />
infine svolto a Torino l’anno di scambio previsto dalla Scuola<br />
di Produzione Industriale del Politecnico.<br />
Li ricordiamo indicando oltre ai loro nominativi anche la tipologia<br />
di studi e il paese di provenienza:<br />
Alcatrao Leandro Eloi ASP Brasile, Akizu Gardoki Ortzi ASP<br />
Spagna, Badiola Salte Gaizka ASP Spagna, Biscani Fabio<br />
ASP Italia, Burrows Christian ASP Italia, Caligares Andrea<br />
ASP Brasile, Di Giacobbe Franco ASP Italia, Etxezarreta Ane<br />
ASP Spagna, Feletto Giorgio ASP Italia, Gaban Allan Rodrigo<br />
Martins ASP Brasile, Gazzilli Giuseppe ASP Italia, Iriarte Ion<br />
ASP Spagna, Mancusi Marina ASP Italia, Mata Garcia Laura<br />
Yadenira ASP Messico, Meneghini Orso Maria ASP Italia,<br />
Nascimento William De Almeida ASP Brasile, Rubino Marco<br />
ASP Italia, Silva Costa Joao Henrique ASP Brasile, Taibi<br />
Christian ASP Italia, Tane Fernanda ASP Brasile, Urrutia Rivero<br />
Alex ASP Spagna, Zenigaonaindia Nerea ASP Spagna,<br />
Agostinelli Carlo ESCP-EAP MIM Italia, Allemand Federica<br />
ESCP-EAP MEB Italia, Andreoli Anna Maria ESCP-EAP MIM<br />
Italia, Aquino Claudia ESCP-EAP MEB Italia, Arata Federico<br />
ESCP-EAP MIM Italia, Baldy Lorraine PRODUZ. IND.LE Francia,<br />
De Angelis Viviana ESCP-EAP MEB Italia, De Rocquigny<br />
D. Blandine PRODUZ. IND.LE Francia, Delaidini Piero ESCP-<br />
EAP MIM Italia, Devanne Francois ESCP-EAP MEB Francia,<br />
Enjolras Valerie ESCP-EAP MIM Francia, Franke Christoph<br />
ESCP-EAP MEB Germania, Frappè Laetitia PRODUZ. IND.LE<br />
Francia, Frison Alberto ESCP-EAP MIM Italia, Gallmetzer<br />
Matthias ESCP-EAP MIM Italia, Goel Ashish ESCP-EAP MEB<br />
India, Herné Coline ESCP-EAP MIM Francia, Jedrzak Katarzyna<br />
ESCP-EAP MIM Polonia, Kube Florian ESCP-EAP MIM Germania,<br />
Le Moult Benjamin PRODUZ. IND.LE Francia, Maino<br />
Francesco ESCP-EAP MEB Italia, Martinez Paez Eugenio<br />
ESCP-EAP MEB Messico, Mattassi Alan ESCP-EAP MIM Italia,<br />
Nietz Henning ESCP-EAP MIM Germania, Perez De La Garza<br />
Rafael Domingo<br />
ESCP-EAP MEB Messico,<br />
Poddar Anirudh<br />
ESCP-EAP MEB India,<br />
Sasikumar Akshay<br />
ESCP-EAP MEB India,<br />
Schmitt Damien<br />
ESCP-EAP MIM Francia,<br />
Schmitt Nicolas ESCP-EAP MIM Francia, Spina Edoardo<br />
ESCP-EAP MEB Italia, Stroh Felizia Maria Louise ESCP-EAP<br />
MEB Germania, Tedesco Nicola ESCP-EAP MIM Italia, Zinne<br />
Jiulia ESCP-EAP MIM Germania.<br />
20<br />
18<br />
16<br />
14<br />
12<br />
10<br />
8<br />
6<br />
4<br />
2<br />
0<br />
SPAGNA<br />
FRANCIA<br />
ROMANIA<br />
GERMANIA<br />
United Colors of <strong>Einaudi</strong><br />
Provenienza ospiti stranieri - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong> - 76 ospiti - 22 Nazioni<br />
BRASILE<br />
INDIA<br />
MALI<br />
MESSICO<br />
BANGLADESH<br />
BULGARIA<br />
PORTOGALLO<br />
POLONIA<br />
BIELORUSSIA<br />
CAMERUN<br />
CINA<br />
EL SALVADOR<br />
INGHILTERRA<br />
MACEDONIA<br />
MAROCCO<br />
TUNISIA<br />
UNGHERIA<br />
ASP<br />
Master Corep<br />
Concorso<br />
Dottorandi<br />
Erasmus<br />
ESCP-EAP<br />
Prod. Industr.<br />
Visiting Prof.<br />
DA UNA STUDENTESSA ESCP-EAP<br />
Gentile Direttore,<br />
sono una studentessa dell’ESCP-EAP, che ha avuto la fortuna<br />
di poter vivere per un anno nel <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> di Torino.<br />
Ho avuto modo già una volta di ringraziarla di persona per<br />
tutto quello che viene fatto per mantenere questa struttura,<br />
ma le rinnovo adesso per iscritto, al termine della mia esperienza<br />
torinese, i miei ringraziamenti e soprattutto l’augurio<br />
di poter continuare così.<br />
I mesi trascorsi al <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> sono stati davvero sereni<br />
e spensierati: le stanze [delle Sezioni San Paolo e Crocetta,<br />
n.d.r.] sono tutte nuove, appena ristrutturate, e studiate per<br />
le esigenze degli studenti, l’atmosfera è familiare, gli altri ragazzi<br />
degli ottimi compagni di vita. La palestra, la biblioteca,<br />
i quotidiani a disposizione nella sala lettura, gli abbonamenti<br />
teatrali, la stanza a disposizione degli ospiti, contribuiscono a<br />
rendere ancora più confortevole la permanenza.<br />
Il signor Emilio e la signora Rossella [i custodi della Sezione<br />
Crocetta, n.d.r.], sempre disponibili e sorridenti, hanno risolto<br />
sempre i nostri piccoli problemi e con il loro grande affetto<br />
mi hanno fatto sempre sentire davvero a casa.<br />
Ho vissuto per mesi nel collegio universitario “Leonard de Vinci”<br />
a Parigi e le posso assicurare che non c’era così tanta attenzione<br />
alla vita e alle esigenze di noi studenti! Fra una settimana<br />
mi trasferirò nel Parsifal College di Londra, ma mi è<br />
bastato leggere alcuni dettagli del contratto (le stanze non<br />
sono fornite di lenzuola, cuscini, c’è un frigo in comune per<br />
trenta stanze…) per rimpiangere già il secondo piano della<br />
Sezione Crocetta.<br />
Sono felice che la nostra scuola, l’ESCP-EAP European School<br />
of Management, abbia avuto la possibilità di stipulare un<br />
accordo con il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>. Spero che anche noi, che da<br />
“economisti” siamo un po’ considerati studenti atipici in una<br />
casa che ospita prevalentemente Ingegneri, possiamo continuare<br />
ad essere stimolo per nuove attività.<br />
Ancora complimenti a chi da anni lavora per tutto questo.<br />
<br />
Annamaria De Crescenzio<br />
Sezione Crocetta, ex stanza 216
I L C O L L E G I O n e l m o n d o 32 33 I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />
STUDENTI EINAUDI ALL’ESTERO<br />
Trascorrere un periodo all’estero durante gli studi universitari<br />
sta diventando sempre più indispensabile per caratterizzare<br />
un curriculum accademico di qualità. Quaranta dei<br />
nostri studenti hanno deciso di intraprendere questa esperienza<br />
con mete differenti. La maggior parte ha scelto città<br />
europee, con una netta prevalenza per la Francia, ma qualcuno<br />
si è spinto anche oltre oceano come Mattia che ha seguito<br />
un semestre di corsi alla Mc Gill University di Montreal,<br />
e Chiara che ha frequentato sei mesi all’Universidade<br />
de Sao Paulo in Brasile. Gli scambi sono quasi tutti inseriti<br />
all’interno del Progetto Socrates-Erasmus, ma 14 studenti<br />
hanno partecipato, o stanno partecipando, a progetti di<br />
doppia laurea che prevedono 18 mesi di studio all’estero.<br />
Da evidenziare il numeroso gruppo di studenti dell’<strong>Einaudi</strong><br />
che hanno partecipato al Progetto Eurecom <strong>2006</strong>/<strong>07</strong>: dei<br />
12 posti disponibili per il Politecnico di Torino, ben 6 sono<br />
stati assegnati a nostri studenti.<br />
Per quel che riguarda la durata dei soggiorni il 27% è stato<br />
all’estero per 6 mesi mentre il restante 73% ha scelto un percorso<br />
più lungo da 12 mesi (38%) e da 18 mesi (35%).<br />
EURECOM 20<strong>07</strong><br />
Quando mi è stato chiesto di scrivere qualcosa sulla mia esperienza<br />
di studio all’estero molti ricordi mi sono riaffiorati alla<br />
memoria. In effetti esperienze di questo tipo lasciano un insieme<br />
unico di ricordi e di emozioni.<br />
Durante la laurea triennale sentivo parlare alcuni dei miei<br />
compagni di collegio più grandi delle possibilità di studio all’estero<br />
e mi sembrava una cosa lontana, fuori dalla mia portata.<br />
In effetti a quel tempo lo era.<br />
Arrivato alla laurea specialistica, avevo preso parte a qualche<br />
riunione per schiarirmi le idee. Il possibile disorientamento<br />
davanti ad una molteplicità di proposte è stato superato grazie<br />
alle informazioni ricevute dai compagni di collegio che mi<br />
hanno aiutato a focalizzare alcuni progetti. Inoltre avevo concentrato<br />
la mia attenzione sui progetti a lungo termine e tra<br />
di essi ho scelto la Doppia Laurea francese con l’Institut Eurecom,<br />
sito a Sophia- Antipolis, in Costa Azzurra.<br />
Dopo l’entusiasmo iniziale per essere stato ammesso, aderire<br />
al progetto comportava notevoli cambiamenti: bisognava<br />
trasferirsi, lasciare il collegio a Torino, e andare ad abitare in<br />
una casa privata. Per quanto riguarda la casa, il problema era<br />
stato risolto grazie all’aiuto dei ragazzi che erano già lì a studiare.<br />
Infatti, tranne qualche eccezione, le case prese in affitto<br />
vengono tramandate tra le diverse generazioni. Rimaneva<br />
il fatto di vivere a stretto contatto con altri ragazzi; tuttavia,<br />
ancora una volta l’esperienza collegiale mi è venuta incontro.<br />
Infatti i ragazzi che vivevano in collegio hanno avuto minori<br />
difficoltà ad affrontare i problemi legati alla coabitazione rispetto<br />
a chi era abituato a vivere in famiglia.<br />
Non ultimo, bisognava anche studiare! Per gli aspetti tecnici il<br />
Politecnico ci aveva già fornito un certo background culturale,<br />
il problema maggiore rimaneva la lingua. Questo progetto,<br />
sebbene svolto fisicamente in Francia, ha un taglio internazionale.<br />
Quindi, le lezioni sono tenute per lo più in inglese e solo<br />
qualcuna in francese. Personalmente ero un po’ preoccupato<br />
per il francese, che non avevo mai studiato prima: televisione<br />
e rapporti sociali hanno comunque colmato questa mia lacuna,<br />
fornendomi un’altra lingua con cui esprimermi.<br />
Per quel che riguarda il progetto vero e proprio, sebbene la location<br />
sia molto suggestiva non bisogna pensare che la Doppia<br />
Laurea ad Eurecom sia un Erasmus, inteso come feste e baldorie<br />
continue. Sicuramente momenti di festa ci sono stati, come<br />
anche la possibilità di andare al mare nei week-end e dopo<br />
le lezioni. Tuttavia l’impegno richiesto è stato molto alto, al<br />
pari di quello del Politecnico. La grande differenza con il Poli<br />
è stata l’organizzazione: le lezioni, suddivise in semestri, garantivano<br />
la pausa pranzo e orari di lezione sopportabili. Altro<br />
grande pregio era il ridotto numero di studenti, che quindi<br />
contribuiva a una gestione dei corsi più semplice.<br />
Tornato a Torino, al Politecnico, posso dire che questa esperienza<br />
mi ha fornito quella cultura internazionale che difficilmente<br />
si acquisisce rimanendo entro i confini nazionali.<br />
In conclusione, considero lo studio all’estero una componente<br />
fondamentale dell’esperienza universitaria e mi permetto<br />
di consigliarla fortemente a chiunque.<br />
<br />
Daniele Piccitto<br />
Durata permanenza soggiorni all'estero<br />
per progetti di scambio internazionali - a.a. <strong>2006</strong>/<strong>07</strong><br />
18 mesi<br />
35%<br />
6 mesi<br />
27%<br />
12 mesi<br />
38%<br />
VIAGGI STUDIO<br />
Nel corso del 20<strong>07</strong> venti studenti del<br />
<strong>Collegio</strong> hanno avuto l’opportunità<br />
di svolgere un soggiorno all’estero per<br />
frequentare un corso di approfondimento<br />
linguistico con una borsa di studio<br />
finanziata dal <strong>Collegio</strong>. Molti ragazzi<br />
sono stati in Inghilterra ed in Irlanda<br />
a perfezionare l’inglese nelle splendide<br />
capitali o in località minori, ma alcuni<br />
hanno colto l’occasione per scoprire mete<br />
più lontane.<br />
Torino-Londra<br />
e ritorno<br />
È dunque finita questa esperienza bellissima, che mi ha arricchito<br />
culturalmente, lasciandomi un misto di sentimenti<br />
contrastanti tra stupore e nostalgia. Sono a Torino, ma la<br />
mia testa è ancora lì, persa in una città troppo frizzante, da<br />
togliere il fiato. Tutto è cominciato domenica 7 ottobre ore<br />
5:30 del mattino, sono a Milano da amici e ovviamente non<br />
ho chiuso occhio per l’emozione, fantastico su Londra mentre<br />
aspetto l’autobus per Orio al Serio. Da questo momento<br />
in poi tutto è stato perfetto, ero organizzatissima: qualche<br />
sterlina in tasca per l’abbonamento alla metro e agli autobus,<br />
gigantografia a colori delle linee dell’underground e<br />
dei monumenti da vedere, timetables degli autobus dalla<br />
host family al college e viceversa, cartine dei percosi…<br />
una super turista. Già sorvolando il countryside dall’aereo<br />
mi sono accorta che tutto sarebbe stato diverso: le case, il<br />
verde, i laghi; non vedevo l’ora di atterrare a Luton. Recuperata<br />
la mia mitica valigia di soli 10 kg, uscita prestissimo,<br />
sono in largo anticipo e riesco a prendere il coach un’ora<br />
prima, il tempo è grigio come mi aspettavo, ma io non ci<br />
sto più nella pelle. Arrivo a Baker Street, andiamo a vedere<br />
com’è l’underground, troppo bella, acquisto la Oyster card,<br />
sono diretta a Nord, scendo ad Highgate tutto liscio come<br />
l’olio. Prima di prendere il 134, l’autobus a due piani che<br />
sarà il mio migliore mezzo di trasporto per tutto il soggiorno,<br />
vado un attimo a vedere dov’è il College, così l’indomani<br />
non avrò problemi ed arrivarci. Mamma mia! Sembro Alice<br />
nel paese delle Meraviglie! Il college è una dolcissima casetta<br />
di legno ad un piano immersa nel verde, come del resto<br />
tutto il quartiere residenziale di Highgate, sono sempre più<br />
stranita. Alexandra park road dista una decina di minuti, è<br />
l’una e mezza, la rush hour è lontana, non c’è traffico. Scendo<br />
e cerco di trovare The Avenue chiedendo qua e là, non<br />
c’è molta gente, sarà perché è domenica, penso, in realtà la<br />
calma e la tranquillità della zona è una cosa normale. Eccola<br />
finalmente, Muswell Hill, il quartiere, è costruito su collinette,<br />
per cui mi aspetta una dura salita per raggiungere la<br />
casa. Le casette di legno con un piano ciascuna sono una a<br />
ridosso dell’altra, tutte uguali, quasi impossibile distinguerle,<br />
ma raggiungo il civico 12 con la porta blu e suono insistentemente<br />
(il campanello lo sente solo Helen, che è in cucina,<br />
ma chi sta fuori no!). Mi apre una signora alta quanto<br />
me, castana chiara, sui 35 anni (in realtà ne ha 43!) e con<br />
un sorrisone mi fa entrare, stupendosi sempre di più della<br />
mia puntualità e della mia organizzazione. Mi porta al primo<br />
piano a mostrarmi la mia cameretta, c’è la moquette e<br />
il parquet ovunque, continuo a sentirmi Alice, è tutto così<br />
carino e ovattato. La stanza è piccola, ma attrezzata, ho anche<br />
la TV, mi offre il tea con il latte e dei dolcetti buonissimi,<br />
è abbastanza presto, sistemo un attimo le mie cose…<br />
sono troppo curiosa… vado in centro!<br />
Da quel momento Londra mi ha rapita, ho continuato a<br />
stupirmi fino alla fine. Vado a Piccadilly Circus, un saluto<br />
ad Eros, e via agli Harrods, mi sento come a casa mia tra la<br />
gente, i taxi e gli autobus rossi, un panino al volo e ritorno<br />
a casa, sono distrutta. Colazione alle 8:00 ogni mattina: 2<br />
toast e marmellata, corn flakes e latte macchiato, raggiungo<br />
il College un quarto d’ora prima, per il test d’ingresso, sono<br />
tutti simpaticissimi ed ospitali, il colloquio va bene sono<br />
nel livello Upper Intermedium, che comincerò a frequentare<br />
il giorno dopo. La mensa del collegio è davvero conveniente<br />
come mi aveva detto l’agenzia, si può fare colazione,<br />
pranzare, navigare su internet e conoscere ovviamente<br />
tanta gente di tutte le nazionalità. La mia classe è la numero<br />
24 nel giardino retrostante, tutta in legno, mi inserisco<br />
subito e stringo una bella amicizia con Yukino, è giapponese,<br />
studia al St Giles’s College già da 5 mesi, le chiedo come<br />
si trova, benissimo of course!<br />
Non ho più smesso di parlare inglese, dopo soli tre giorni
I L C O L L E G I O n e l m o n d o 34 35 I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />
mi meravigliavo dei miei progressi non solo nei vocaboli,<br />
ma soprattutto nella pronuncia. Ogni giorno a lezione ero<br />
stimolata a lavorare con gli altri, a comunicare, a scherzare,<br />
è stato davvero divertente, i professori o meglio i ragazzi<br />
che ci seguivano, erano simpaticissimi, sempre pronti a<br />
darti una mano.<br />
La mattinata a lezione passava velocemente e nel pomeriggio<br />
visitavo la città con i miei nuovi amici. Ho avuto modo<br />
di vedere tutta Londra: dai monumenti più famosi ai pittoreschi<br />
mercatini vintage di Covent Garden, ma la cosa che<br />
più mi stupiva era l’abbondanza di parchi, che sembrano<br />
degli zoo, non potrò mai dimenticare Saint James Park con<br />
gli scoiattoli, le anatre, i cigni: davvero stupendo!<br />
Due settimane sono passate prestissimo, ogni giorno più<br />
interessante dell’altro, proprio quando mi ero ambientata<br />
al meglio ho dovuto salutare tutti, che fatica lasciare i miei<br />
nuovi amici e quei posti adorabili!<br />
Non finirò mai di ringraziarvi per questa opportunità, che<br />
non avrei mai potuto permettermi, e spero che il <strong>Collegio</strong><br />
continui negli anni a venire ad assegnare sempre più soggiorni<br />
studi, secondo me il modo più divertente di confrontarsi<br />
con altre realtà e migliorare la conoscenza della lingua<br />
straniera.<br />
Simona Specchia, Sezione San Paolo<br />
Suggestioni<br />
canadesi<br />
Un’anima multiculturale fatta di fragranze eterogenee, opposte<br />
ma chiaramente distinguibili, e un profilo asettico e<br />
dinamico, colorato e grigio, ricco di storie e privo di storia:<br />
è questa l’essenza di Toronto, “città di incontro” che, dalle<br />
rive del lago Ontario, guida moralmente tutta l’immensa<br />
nazione canadese, è questo ciò che alberga tra strade ordinatissime,<br />
grattacieli glaciali e disorientanti chilometri di<br />
percorsi sotterranei intravisti inconsapevolmente in tanti<br />
film hollywoodiani.<br />
Esplorare tale universo per tre settimane, cercando di penetrarlo,<br />
è stato un vero viaggio, un viaggio alla scoperta<br />
del sogno americano, ma anche un percorso di conoscenza<br />
dell’Italia e dell’Europa: infatti solo vivendo in Canada, territorio<br />
nuovissimo, paese-cantiere ancora in cerca di operai<br />
e d’identità, è possibile capire il nostro passato di nazione<br />
emigrante, il nostro presente di popolo latino in terra europea<br />
e il nostro futuro globalizzato.<br />
Pulita e organizzata quanto un villaggio virtuale e più sicura<br />
di qualsiasi città del nostro continente, Toronto è il rifugio<br />
di tutti e di nessuno, il luogo dove chiunque può trovare<br />
il proprio spazio a patto di non sentirsi mai troppo a<br />
casa, la sede vergine di sintesi culturali mai viste altrove e<br />
del melting pot realizzato. Cinesi, brasiliani, indiani e tanti<br />
italiani ormai amalgamati nello zoccolo duro della società<br />
e sparsi in tutta l’area metropolitana: si possono incontrare<br />
persone di ogni origine per le strade, e non sarà mai<br />
una sorpresa sentire parlare una lingua diversa dall’inglese,<br />
ascoltare racconti di dolorose emigrazioni o osservare<br />
bambini messicani con sacchetti di caramelle al peperoncino.<br />
Se si escludono la torta di mele presa in prestito dagli<br />
inglesi e lo sciroppo d’acero compagno di tante colazioni, il<br />
Canada non ha prodotti tipici, ma ospita tutte le specialità<br />
culinarie del mondo: pasta e biscotti italiani, salse greche,<br />
intrugli asiatici, spezie centroamericane popolano gli scaffali<br />
dei numerosi centri commerciali in cui, durante i rigidi<br />
inverni, si rifugia la pur temprata popolazione e sorti laddove<br />
sessant’anni fa abitavano in casupole di legno i pochi<br />
eredi dei “pionieri”.<br />
Solo il Quebec fa eccezione: nelle città che accompagnano<br />
il cammino fino all’Oceano del fiume San Lorenzo, la lingua<br />
è il francese, i profumi sono da boulangerie e le luci, quasi<br />
natalizie nel loro luccicare, sono europee, a tratti austriache;<br />
tutt’intorno regna una natura selvaggia, ricca di cascate<br />
spettacolari, ancora incontaminata, che porta scoiattoli,<br />
procioni e castori fin nelle metropoli e che d’autunno si<br />
tinge di rosso e giallo in attesa del candore invernale. Delle<br />
popolazioni che abitavano in origine quelle terre, invece,<br />
è scomparso quasi tutto: qualche riserva, una sezione del<br />
Royal Ontario Museum di Toronto e una manciata di negozi<br />
di souvenir a Quebec City sono rimasti a ricordare un passato<br />
lontano dai giganteschi manifesti pubblicitari di Yonge<br />
Street, la mecca dello shopping, e dai lunghi caffè di Tim<br />
Hortons, moderni biberon di polistirolo per i forzati dei mezzi<br />
pubblici. D’altronde può sopravvivere una tradizione in<br />
mezzo ad altre 148?<br />
<br />
Francesca Nacini, Sezione Mole<br />
GITA A BUDAPEST<br />
20<strong>07</strong><br />
La tradizionale gita del <strong>Collegio</strong>, che<br />
porta in giro per l’Europa ogni anno<br />
120 studenti, ha raggiunto quest’anno<br />
la splendida città di Budapest. I cinque<br />
giorni di viaggio sono stati descritti da<br />
Michela e da Francesco in due articoli,<br />
diversi per stile, ma comuni nel riportare<br />
lo spirito e l’atmosfera della gita<br />
dell’<strong>Einaudi</strong>.<br />
Sono passati solo pochi<br />
mesi… Ma sembra<br />
un’eternità…<br />
È il 29 marzo, una bella giornata… Ho compiuto da tre giorni<br />
22 anni carica e piena di valigie, sono prontissima ad affrontare<br />
questo viaggio…<br />
Partiamo in perfetto orario, grazie alle attenzioni della Sig.ra<br />
Mariuccia Furci… Che ci conta e ci riconta mille volte, come<br />
fanno le maestre dell’asilo… e che grazie al cielo quest’anno<br />
ha evitato di esordire con “Che c*** Viale, primo anno<br />
e già in gita!!!” (come fece lo scorso anno appena salita sul<br />
pullman per Barcellona. Già, solo perché ho avuto la fortuna,<br />
da matricola, di andare a Barcellona, nel meraviglioso<br />
Hotel in Placa de Spagna, 4 stelle, bellissimo e con cene e colazioni<br />
ottime… Chi c’era potrà confermare!)<br />
Il viaggio d’andata è stato un po’ un’Odissea… Pausa ogni<br />
60 minuti circa, non si sa bene perché…<br />
Poi, finalmente, l’arrivo, dopo solo 17,5 ore di viaggio in pullman…<br />
Stremati, e senza un albergo dove stare, o meglio,<br />
senza camere, perché l’albergo c’è, iniziamo la disperata ricerca<br />
di un “Change” dove cambiare i nostri soldini….<br />
Finalmente, verso le 16, ci vengono assegnate le camere… La<br />
nostra è bellissima, enorme, con letti giganti e angolo salotto…<br />
Quasi ricordano un po’ le nostre stanze del Galliari...<br />
Nonostante la calma apparente, si aggira furtivo un personaggio<br />
che di lì a poco sconvolgerà la mia vita… Il Sig. Pino<br />
Rigante, che da allora diventerà un po’ il mio incubo… E<br />
vani saranno i miei tentativi di farlo fidanzare con la cara<br />
Sig.ra Furci…<br />
E infatti, la sera… un incubo! Incontriamo la Furci, Ornella<br />
e lui, Pino Rigante, in centro… Si uniscono al nostro gruppo,<br />
e tutti insieme andiamo a berci una birra in un pub. Che<br />
serata…<br />
Sabato mattina. È un’allegra giornata primaverile. Gli alberi<br />
sono fioriti, gli uccellini cantano in cielo… Noi agonizzanti,<br />
occhiaie e già qualche ora di sonno arretrata, migriamo<br />
dall’albergo al Parlamento, perché per oggi, per 50 di noi, è<br />
prevista una visita guidata al Cuore politico dell’Ungheria!<br />
Muniti di un simpatico orologino molto fashion, che sarà un<br />
po’ il nostro pass durante la visita, iniziamo il tour! Il Parlamento<br />
è stupendo, molto elegante e ricco di storia! Le scalinate<br />
maestose, la corona imperiale, le fastose sale delle riunioni!<br />
Che spettacolo!<br />
Nel pomeriggio continuiamo il nostro giro per Pest, e finalmente<br />
compro la prima pecora per la mia collezione!<br />
La sera, dopo un’abbondante cena, iniziamo un pellegrinaggio<br />
per i pub della città, e alla fine, non sappiamo bene<br />
come, finiamo in una disco/bettola, un po’ strana a dire il<br />
vero… Qui abbiamo visto cose che voi umani non potete<br />
neanche immaginare…<br />
Domenica, è la Domenica delle Palme e tutti vanno in giro<br />
con i rami di ulivo. Siamo sempre più stanchi e le occhiaie<br />
sono più marcate. Nel pomeriggio saliamo a Buda, col trenino<br />
perchè siamo stanchi e forse anche un po’ pigri… La<br />
parte alta della città è molto caratteristica, e da qui si possono<br />
ammirare panorami a dir poco meravigliosi! E infatti,<br />
la sera ci torniamo! E facciamo benissimo, perché illuminata<br />
a notte è un qualcosa di stupendo, così romantico! Sembra<br />
un mondo incantato! Stremati e privi di ogni energia, ci<br />
trasciniamo in albergo… Ormai la gita è finita…<br />
Lunedì, è arrivato l’ultimo giorno… Siamo sempre più stan-
I L C O L L E G I O n e l m o n d o<br />
chi, ma questa giornata è dedicata allo shopping, e quindi<br />
troviamo ancora qualche energia per fare i nostri acquisti…<br />
Nell’arco di 20 minuti riesco a comprarmi 6 pecore e a spendere<br />
40 €: che soddisfazione…<br />
Si torna a casa… Recuperiamo i nostri bagagli e ci accalchiamo<br />
sul pullman, alla ricerca dei posti migliori… Durante<br />
il viaggio di ritorno facciamo anche un “Concorso” stile <strong>Einaudi</strong>…<br />
L’acquisto più inutile… È un testa-testa fra il mio<br />
segnavento a forma di pecora e il tagliaunghie/portachiavi<br />
che il Sig. Rigante ha comprato per la figlia (che fra l’altro<br />
ne rimarrà entusiasta, almeno pare…). Ma fortunatamente<br />
la giuria è magnanima e vinco io, anzi vince il mio segnavento.<br />
Che orgoglio!<br />
Il viaggio prosegue bene, mentre tutti dormono, tranne la<br />
sottoscritta presa da uno strano iperattivismo dovuto alla<br />
stanchezza eccessiva e qualcuno che mi dà corda!<br />
La mattina di martedì, alle 8, entriamo in Torino… C’è un<br />
traffico pauroso e per arrivare al Galliari dal Bobbio e dal Lione<br />
ci mettiamo un’ora… Siamo sempre più stanchi, sogniamo<br />
la nostra doccia e il nostro letto…<br />
Finalmente arriviamo in Corso Massimo: casa!<br />
Finisce così la nostra, la mia gita a Budapest… Ma ormai<br />
manca poco a Berlino… E fra un anno vi racconterò…<br />
<br />
Michela Viale, Sezione Valentino<br />
Anche quest’anno è arrivato<br />
il momento più atteso da<br />
tutto il Pianeta <strong>Einaudi</strong>...<br />
La Gita!<br />
Come ogni anno, all’arrivo dell’autobus tutti gli studenti sono<br />
pronti sui blocchi di partenza per prendere parte alla consueta<br />
gara di “corsa al posto sul pullman”, nuova disciplina<br />
olimpionica recentemente introdotta in occasione delle<br />
Olimpiadi Invernali di Torino <strong>2006</strong>.<br />
Terminata questa “fase” preliminare, finalmente, si parte.<br />
La Furci è in prima fila, pronta ad impiegare tutta la sua autorità<br />
per dirigere l’autista sulla retta via. Sua compagna di<br />
viaggio, una amichevole pila di documenti che occupa il sedile<br />
dietro al posto di guida, con cui è stranamente difficoltoso<br />
sostenere una conversazione che allieti le lunghe ore<br />
di viaggio.<br />
Ad ogni modo, si parte. È questa è la cosa importante. Gli einaudini<br />
cominciano a fare conoscenza con l’ambiente pullmann,<br />
e ci si organizza per trovare amene attività che consentano<br />
di sopravvivere alla notte. Chi gioca a carte, chi fa le<br />
parole crociate, chi mangia, chi chiede di fermarsi ogni cinque<br />
minuti. Ognuno si dedica a ciò che preferisce. Qualcuno<br />
dorme anche.<br />
L’indomani, arrivati in qualche modo a Budapest, cerchiamo<br />
di trovare anche l’albergo. Brillante idea: chiediamo informazioni<br />
in italiano ad un passante ungherese! Il bello è<br />
36<br />
che la cosa funziona! Infatti nonostante le comprensibili difficoltà<br />
reciproche, si riesce a raggiungere l’albergo, dove ci<br />
aspetta l’assegnazione delle stanze. Per poi dedicarsi, freschi<br />
e riposati dopo una notte di viaggio, a fare la prima conoscenza<br />
con la città. Infatti durante la Gita <strong>Einaudi</strong> l’attività<br />
principale è la corsa contro il tempo, perché la sete di conoscenza<br />
degli einaudini è tale da voler visitare tutto. Salvo<br />
poi passare ore in frenetici giri di telefonate cercando di ritrovarsi.<br />
E alla fine purtroppo c’è sempre il rimpianto di non<br />
aver fatto tutto quello che si sarebbe voluto fare... Ma questo<br />
è un buon motivo per tornare!<br />
Il momento più piacevole della giornata è il risveglio mattutino:<br />
tutti scattanti, pronti per dare l’assalto alle bellezze<br />
della città, dopo una notte che ha concesso una o due ore di<br />
sonno per dare il meritato ristoro. Infatti nelle lunghe serate<br />
in gita molte persone rinunciano al sonno per vivere a fondo<br />
la realtà ungherese (e a fondo, significa proprio a fondo!).<br />
Dopo i primi timidi passi in città, non si può più fare a meno<br />
della Metropolitana. Quella di Budapest colpisce per l’efficienza<br />
del servizio (del resto la puntualità dei treni è stata<br />
toccata con mano anche dalla solita Mariuccia, che le cronache<br />
riportano intenta a scavalcare un tornello per riuscire a<br />
prendere l’ultimo treno della sera), anche se le scale mobili<br />
di accesso alle stazioni sono talmente veloci e profonde da<br />
assomigliare ad una discesa agli inferi.<br />
Una volta presa confidenza con “il mezzo” di trasporto, niente<br />
può più fermare gli einaudini: si inizia a girare per la città.<br />
La maratona quotidiana prevede: colazione, appuntamento<br />
nella hall dell’albergo (a cui tutti arriveranno immancabilmente...<br />
“puntuali”), e poi via, di corsa! Instancabili e incuranti<br />
del tempo, della sete e della fame, a visitare monumenti,<br />
musei, mostre, chiese. E mercatini, negozi, pasticcerie, ristoranti...<br />
La gita del 20<strong>07</strong> ha anche visto la visita al Parlamento ungherese,<br />
dove è stata chiarita l’origine del modo di dire “non<br />
vale una cicca”... E quindi che non si dica che le Gite <strong>Einaudi</strong><br />
non sono un momento di crescita culturale!<br />
Infatti si approfitta dell’occasione anche per assaporare le<br />
prelibatezze locali...<br />
Purtroppo però tutte le cose belle finiscono... E allora eccoci<br />
tornare all’autobus che ci riporterà a Torino... Stranamente<br />
c’è molta meno vitalità che all’andata, e chissà come mai<br />
quasi tutti dormono per cercare di recuperare qualche ora<br />
del sonno perso nei giorni precedenti... Tutti a nanna, aspettando<br />
la gita dell’anno prossimo.<br />
<br />
Francesco Marangio, Sezione Crocetta<br />
37 S p a z i o<br />
a l u m n i
s p a z i o a l u m n i 38 39 s p a z i o a l u m n i<br />
“Vorresti lavorare con noi?”:<br />
l’altro lato della medaglia.<br />
“Passare dall’altro lato della barricata”... ecco il pensiero, un po’ militaresco, che mi accompagnava quella mattina di settembre<br />
mentre raggiungevo il <strong>Collegio</strong>.<br />
La mia vita torinese è stata piena di emozioni, colori, sapori, visi, sorrisi. Felicità, ma anche dolori. Molti dei quali vissuti nel e<br />
grazie al <strong>Collegio</strong>. I pranzi domenicali con specialità regionali diverse, le sedute di studio che finivano a “tarallucci e the”, le cene<br />
ad alto contenuto alcolico e sonoro lungo il corridoio che, se arrivava Alfredo, e poi Carmela, erano guai... per non parlare delle<br />
interminabili serate a chiacchierare e a parlare dei nostri sogni, delle nostre difficoltà nella fredda Torino (che poi si è rivelata luminosa,<br />
accogliente e bellissima) ... il <strong>Collegio</strong> mi ha dato amori,<br />
amicizie, delusioni. E mi ha forgiato come persona e come<br />
donna. È stato un nido, sì protetto, ma anche protettivo, che mi<br />
ha permesso di maturare e imparare a prendere ogni momento<br />
della vita, positivo o negativo, senza paura né timore.<br />
E così, quando fresca di laurea, bagagli alla mano, ero pronta<br />
per lasciare l’accogliente camera di via Maria Vittoria, ecco che<br />
giunse la proposta: “Vorresti lavorare con noi?”. Era maggio, in<br />
una Pavia soleggiata, eravamo in rappresentanza del <strong>Collegio</strong> ad una manifestazione del <strong>Collegio</strong> pavese. Ero la rappresentante<br />
degli studenti allora, mi stavano chiedendo di diventare parte dello “staff”.<br />
Inutile negare lo shock, ma anche la curiosità che mi animarono. Ho avuto ed ho un<br />
legame speciale con il <strong>Collegio</strong>, ora lo sento più forte che mai.<br />
E così ho deciso di restare. Ed entrare negli uffici, quella mattina di settembre, non<br />
per essere “ripresa” dalla Furci per il gavettone della sera prima, né per pagare alla<br />
Torretta la quota del corso di lingua, ma per lavorare per il <strong>Collegio</strong>... beh, è stata<br />
un’emozione unica!<br />
Stavo per entrare nel “meccanismo”. Adesso avrei visto il “lato nascosto” del <strong>Collegio</strong>,<br />
queste poche stanze dove poche persone svolgono alacremente il loro lavoro per permettere ogni giorno che la “macchina-<br />
<strong>Collegio</strong>” funzioni. Era diverso da come lo immaginavo. Quante volte mi sono resa conto di quanto difficile fosse trovare qualcosa<br />
di stimolante per gli studenti, che permettesse loro di crescere al di là di libri e lezioni. Quante volte ho chiesto consigli a Mariuccia<br />
(e non più La Furci!), a Elena (La Torretta!), a Marilena (La Ceraolo esiste... è nell’ufficio contabilità!). Quante volte sono<br />
tornata a casa pensando a come organizzare al meglio la gita o a quanto<br />
fossi stanca dopo aver controllato per la decima volta le graduatorie<br />
...quanto difficile fosse trovare qualcosa di<br />
stimolante per gli studenti, che permettesse<br />
loro di crescere al di là di libri e lezioni.<br />
La mia non è stata soltanto un’esperienza<br />
di studio prima, e di lavoro poi,<br />
ma un’esperienza di vita.<br />
di ammissione...<br />
Che lavoro e che fatica! I ricordi piacevoli (e perché no, anche non piacevoli)<br />
sono talmente tanti che non posso elencarli tutti.<br />
Sono davvero felice di aver colto la sfida che mi è stata lanciata, di aver<br />
imparato concretamente che una stessa situazione ha due facce, proprio<br />
come una medaglia. E ripenso alle volte in cui mi sono lamentata per un<br />
piccolo disservizio o per una manifestazione ritenuta un po’ “noiosa”. E ripenso anche alle volte che, dietro quella brutta porta<br />
ferrosa, ho visto persone preoccuparsi per risolvere il problema od organizzare un evento. Me compresa. E mi rendo ulteriormente<br />
conto che nulla è come appare, ma che ci sono mille sfaccettature e angoli diversi da cui guardare le cose.<br />
La mia non è stata soltanto un’esperienza di studio prima, e di lavoro poi, ma un’esperienza di vita.<br />
Devo tanto al <strong>Collegio</strong> perché non solo<br />
mi ha aiutata a trovare la valigia ma,<br />
in parte, l’ha riempita del necessario<br />
per affrontare il viaggio. E, ora che è<br />
iniziato, non ho paura.<br />
<br />
Silvia Di Pilla<br />
Ospite della Sezione Po, 2000-2005<br />
Dipendente del <strong>Collegio</strong><br />
Ufficio Attività Culturali, 2005-20<strong>07</strong><br />
...il <strong>Collegio</strong> mi ha dato amori,<br />
amicizie, delusioni. E mi ha forgiato<br />
come persona e come donna.<br />
Il <strong>Collegio</strong> ha influenzato la sua vita universitaria? Se sì, in che modo?<br />
Certamente molto. In <strong>Collegio</strong> si trovavano gli amici, gli aiuti e lo stimolo per studiare<br />
e per cercare di ottenere i migliori risultati nel minor tempo possibile.<br />
Cosa ricorda con maggior piacere degli anni passati in <strong>Collegio</strong>?<br />
I miei amici di Canosa di Puglia.<br />
Intervista al prof.<br />
Francesco Profumo,<br />
Rettore del Politecnico di Torino<br />
ed ospite del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>,<br />
dal 1972 al 1977<br />
Professore, in che anni è stato ospite del <strong>Collegio</strong> Universitario e in<br />
quale Sezione risiedeva?<br />
Sono stato ospite dall’ottobre 1972 al luglio 1977 al <strong>Collegio</strong> in Corso Lione<br />
44, in quella che si chiama ora Sezione San Paolo.<br />
Come si presentava la città di Torino durante i suoi anni universitari?<br />
La Città era piuttosto grigia, molto smog e avevamo almeno 30 giorni di<br />
nebbia fitta. La sera si usciva poco e si studiava molto.<br />
Perché ha scelto di risiedere presso il <strong>Collegio</strong> Universitario durante<br />
i suoi studi all’università?<br />
Avevo vinto la Borsa di Studio <strong>Einaudi</strong>.<br />
I rapporti di amicizia consolidatisi durante quegli anni si sono protratti<br />
nel tempo e le sono stati di supporto nella sua carriera professionale?<br />
Mi capita spesso di incontrare alcuni dei miei ex-compagni ed alcuni lavorano al Politecnico.<br />
Cosa amava fare nel tempo libero e quali attività extra universitarie svolgeva?<br />
Facevamo molto sport e qualche volta andavamo a teatro. Il tempo libero<br />
non era molto!<br />
Studiare a Torino è bello. Cosa ha provato quando ha dovuto lasciare il <strong>Collegio</strong>?<br />
Dopo essermi laureato, nel luglio 1977, prima di essere arruolato tra gli<br />
alpini, mi sono trasferito nel <strong>Collegio</strong> di Via Galliari, dove sono rimasto il<br />
I semestre dell’<strong>Anno</strong> <strong>Accademico</strong> 1977/78, avendo un incarico da “coadiutore”. La transizione in uscita dal <strong>Collegio</strong> è stata<br />
molto “smooth”.<br />
Consiglierebbe ad uno studente la vita di collegio?<br />
Certamente sì, è una grande esperienza di vita, che non si dimentica.<br />
Da Rettore, quali strade ritiene che il <strong>Collegio</strong> potrebbe intraprendere per interagire maggiormente con il sistema universitario?<br />
Le interazioni con il sistema universitario sono già molto forti. Credo che sarebbe opportuno avviare un “progetto culturale”<br />
insieme.<br />
In chiusura le chiediamo di dare un consiglio ai giovani studenti che stanno per iniziare un percorso di studi universitari.<br />
Gli anni dell’università sono determinanti per la vita futura. È necessario studiare (molto), ma anche vivere la vita della nostra<br />
Città, che ha stimoli culturali, scientifici e di socialità che non ha eguali in Italia. Studiare a Torino è bello.<br />
Grazie!<br />
...In <strong>Collegio</strong> si trovavano gli amici,<br />
gli aiuti e lo stimolo per studiare...<br />
Gli anni dell’università sono<br />
determinanti per la vita futura.<br />
...è una grande esperienza di vita,<br />
che non si dimentica.
s p a z i o a l u m n i 40<br />
41 s p a z i o a l u m n i<br />
In giro per il mondo senza mai<br />
dimenticare le proprie origini: storia di<br />
un calabrese alla scoperta dell’Europa.<br />
...incontrai Antonio, “il mio amico sardo”,<br />
con il quale condividerò tante esperienze<br />
(fra cui quella della permanenza nel collegio)<br />
In tutto il mio percorso...Torino<br />
ed il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> restano sempre<br />
una tappa fondamentale...<br />
Ci sono momenti nella vita in cui bisogna fermarsi un attimo<br />
e guardarsi indietro per fare un bilancio.<br />
Troppe volte, presi dalla smania di correre verso il conseguimento<br />
di obiettivi sempre diversi, dimentichiamo di lasciare<br />
spazio alla riflessione ed al ricordo.<br />
E così in un momento particolare, di transizione, della mia<br />
vita mi trovo a scrivere un articolo per il giornale del mio “vecchio<br />
collegio”, una buona occasione per un “ritorno al passato”...<br />
Lunedi inizio un dottorato ad Oxford, avvicinandomi sempre<br />
di più alla realizzazione di un vecchio sogno, quello di diventare<br />
un ricercatore in una grande università...<br />
Ma la storia comincia, molto prima, esattamente sei anni fa...<br />
nel settembre 2001.<br />
Esattamente a Porta Nuova l’11 settembre 2001... strane coincidenze...<br />
Sono solo e non conosco nessuno, ho scelto Torino per studiare<br />
perché in molti mi avevano detto che la Facoltà di Scienze<br />
Politiche era molto rinomata soprattutto per le carriere internazionali.<br />
Inizio il mio percorso universitario nel corso denominato “Cooperazione<br />
e Sviluppo”, con un manipolo di sognatori e idealisti<br />
innamorati delle tematiche “terzomondiste”.<br />
In quei primi giorni confusi, passati a fotocopiare i libri di macroeconomia<br />
e diritto comparato, incontrai Antonio, “il mio<br />
amico sardo”, con il quale condividerò tante esperienze (fra<br />
cui quella della permanenza nel collegio) e con il quale resto<br />
sempre in contatto nonostante la distanza.<br />
Per il mio primo anno di università, niente <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>,<br />
la ristrutturazione della sede di corso Lione, mi privò della<br />
mia camera...<br />
Fu un anno dedicato soprattutto allo studio, in cui iniziarono<br />
a prendere forma i miei attuali interessi di ricerca, la macroeconomia,<br />
le politiche pubbliche, la sociologia comparata,<br />
etc... Fu un anno difficile, in cui imparai a gestire il peso<br />
della distanza dalla mia terra, in cui si costruì quel particolare<br />
sentimento di odio-amore, che tutti i meridionali sviluppano<br />
con la distanza.<br />
Nel mese di giugno un mio compagno di corso mi propose di<br />
partecipare al concorso per la Laurea Binazionale Torino-Bordeaux,<br />
più per la mia media-voto che per il mio francese biascicato<br />
passai la selezione, e prima di rendermene conto mi<br />
ritrovai in Francia in uno degli istituti più prestigiosi per lo<br />
studio della Scienza Politica...<br />
L’anno di Bordeaux fu una rincorsa, avevo un francese pessimo,<br />
ma con l’aiuto di Anne (la mia indimenticata professoressa<br />
di Francese) riuscii a fare mostruosi progressi ed avere<br />
una media voto eccellente, ebbi infatti la media più alta fra<br />
tutti gli studenti stranieri.<br />
I più bei ricordi di quell’anno, sono quelli al di fuori dell’università,<br />
i miei amici africani con cui tutte le domeniche davo<br />
vita ad interminabili partite di pallone, Zozo e i suoi discorsi<br />
sul microcredito, lo strano professor Marangoni che mi soprannominava<br />
alternativamente “l’intellettuale della Magna<br />
Grecia” o “l’intellettuale organico” (a causa della mia passione<br />
per Gramsci), il grande Maxime... terzino destro bretone<br />
dai polmoni d’acciaio...<br />
A giugno del 2003 tornai a Torino, per completare la Laurea<br />
triennale, e finalmente ottenni un posto al <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>,<br />
in via delle Rosine.<br />
L’anno 2003-4 è segnato dalle uscite con Jeremie e gli altri<br />
amici francesi della laurea binazionale, dal ritorno del “mio”<br />
Catanzaro in serie B e dalla magnifica trasferta di Ascoli, dallo<br />
scoppio folgorante della mia passione per la riforma dei sistemi<br />
di welfare, dagli interminabili discorsi con Leo in portineria...<br />
e dall’inizio di una nuova avventura...<br />
Antonio infatti mi propose di partecipare alla selezione, per<br />
una nuova scuola chiamata ESCP-EAP, European School of<br />
Management. Che proponeva un programma di tre anni nel<br />
campo del business/economia a Torino, Londra e Parigi.<br />
Partecipiamo alla selezione ed a sorpresa vinciamo le borse<br />
di studio messe in palio dal Comune di Torino, Antonio lascerà<br />
la scuola dopo un giorno (io ci sono ancora dentro, visto<br />
che occasionalmente lavoro per loro!).<br />
In quello stesso periodo, luglio del 2004, otteniamo la laurea<br />
triennale... nel tripudio dei parenti di Antonio (arrivati in massa<br />
e con ogni mezzo dalla Sardegna).<br />
I primi giorni sono duri, non ho mai studiato contabilità ed<br />
economia aziendale, ma piano piano mi metto al passo con<br />
gli altri (che provenivano tutti dalla Facoltà di Economia).<br />
Imparerò ad apprezzare le doti dei miei compagni di corso e<br />
condividerò con loro due anni esaltanti a Londra e a Parigi...<br />
È il periodo del mio stage estivo per il Comitato The Gate Porta<br />
Palazzo... e del mio anno da rappresentante degli studenti<br />
in <strong>Collegio</strong> (con il conseguimento di obiettivi tutt’ora ineguagliabili:<br />
l’acquisto dell’ultima versione di Risiko, la costruzione<br />
di un castello medievale, esposto permanentemente in sala<br />
PC ancora oggetto della curiosità dei nuovi arrivati, la realizzazione<br />
di un cineforum, mai completato, dal titolo “C’era<br />
una volta in America”).<br />
...vengo ammesso all’Università di Oxford!<br />
L’anno successivo nella nuova esperienza londinese mi confronto<br />
ancora una volta, con colleghi provenienti da tutti gli<br />
angoli della terra e mi affaccio al mondo del business senza<br />
mai perdere di vista il mio amore per “la cosa pubblica”. Il 10<br />
luglio <strong>2006</strong> infatti, appena rientrato da Bruxelles (dove avevo<br />
intanto iniziato uno stage in un forum legato alla Commissione<br />
Europea), mi laureo in Cooperazione Sviluppo e Mercati<br />
Transnazionali; quel giorno c’erano anche la Furci e la Torretta<br />
con tanto di carrozzina al seguito!<br />
Ma i miei studi non sono ancora finiti, per conseguire infatti<br />
la Laurea inglese e francese devo recarmi nella “Ville Lumière”<br />
per il mio ultimo anno di master.<br />
Saluti<br />
e buon anno!<br />
Imparerò ad apprezzare le doti dei miei<br />
compagni di corso e condividerò con loro due<br />
anni esaltanti a Londra e a Parigi...<br />
Nell’ultimo mese della mia splendida esperienza parigina<br />
matura l’idea del dottorato, idea che era rimasta sopita negli<br />
ultimi anni, in cui mi ero affacciato al mondo della consulenza...<br />
Torno così alla mia vocazione principe e a grande sorpresa il<br />
20 agosto 20<strong>07</strong> vengo ammesso all’Università di Oxford!<br />
Da lunedì inizia questa nuova lunga avventura... e tra speranze<br />
e incertezze mi avvio ad entrare... in uno dei templi<br />
del sapere!<br />
Spero di aver fatto la scelta giusta, e che fra qualche anno potrò<br />
di nuovo guardare indietro, felice di aver scelto la cultura,<br />
la prosecuzione dei miei studi e della vita accademica... invece<br />
di una carriera in una grande multinazionale.<br />
In tutto il mio percorso...Torino ed il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> restano<br />
sempre una tappa fondamentale... e quando posso ritornare...nell’austera<br />
e splendida città piemontese... lo faccio sempre<br />
con grande piacere...<br />
Emanuele Ferragina<br />
Sezione Mole, 2003-2005<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> è rimasto come un punto fisso<br />
di riferimento, come un’esperienza indimenticabile,<br />
come una tappa fondamentale nella mia<br />
formazione, come uno dei periodi più felici,<br />
più intensi e spensierati della mia vita.<br />
Cari amici, compagni, personale, direzione, portinai…del<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>, è trascorso esattamente un anno da quando,<br />
con la tesi rilegata e pronta per essere discussa, ho consegnato<br />
definitivamente le chiavi della mia cara stanzetta 216<br />
e sono tornata a casa. Un anno molto intenso e movimentato,<br />
di grandi cambiamenti: dall’appartamento al definitivo rientro<br />
a casa ai recentissimi progetti di matrimonio, dallo stage<br />
al “Corriere di Chieri” alla scuola media all’attuale occupazione<br />
in un istituto professionale. Un anno di grandi soddisfazioni,<br />
di nuove amicizie, di nuovi rapporti, ma anche di amarez-
s p a z i o a l u m n i 42 43 s p a z i o a l u m n i<br />
ze, di momenti di sconforto. Ci vorrebbe una vita per raccontarvi<br />
tutto! Comunque, in tutte queste esperienze, di<br />
cui sono stata protagonista, il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> è rimasto<br />
come un punto fisso di riferimento, come un’esperienza indimenticabile,<br />
come una tappa fondamentale nella mia<br />
formazione, come uno dei periodi più felici, più intensi e<br />
spensierati della mia vita. E il giornalino che mi avete inviato<br />
a casa ha risvegliato in me gradevolissimi e nostalgici<br />
ricordi. Ancora vi porto nel cuore con riconoscenza e<br />
gratitudine per quello che avete saputo darmi e, sperando<br />
di trovare un momento per venire a salutarvi, vi auguro<br />
felice <strong>Anno</strong> Nuovo!<br />
Dicono di noi… forum on line<br />
Navigando nella rete ci siamo imbattuti in questo breve scambio di impressioni all’interno di un forum: una richiesta di<br />
indicazioni per trovare un “banalissimo studentato” a Torino, ha trovato la risposta di una nostra ospite che, libera da<br />
condizionamenti, ha suggerito il nostro collegio, perché rappresenta “un’esperienza di vita che lascia il segno!”.<br />
P.S. Un abbraccio particolare ai miei amici del secondo<br />
piano, ed un “grazie” per i sorrisi regalati, per i momenti<br />
di familiarità e di gioia.<br />
Silvia Oppezzo<br />
Sezione Po, 2002-<strong>2006</strong><br />
Buongiorno<br />
dagli USA<br />
Gentilissima (tengo a sottolineare che non è solo un pro forma)<br />
Sig.ra Furci, come va?<br />
Le volevo scrivere questa mail già da qualche giorno finché<br />
oggi, il mio fedelissimo sistema di intelligence, mi ha riferito<br />
che con tanta cura tiene al caldo una stanza per me. Se ha 5<br />
minuti di tempo della sua vita le racconto prima di me.<br />
Qui procede tutto al meglio. Come forse sa, sono venuti un sacco<br />
di persone del 4º piano a trovarmi (è inutile... noi di destra<br />
siamo dei trascinatori di folle... o di folli… dipende). Con Luigi<br />
e Pierfrancesco siamo pure andati a New York per una settimana,<br />
dove ne abbiamo combinato di tutti i colori. In college qui<br />
si sta divinamente... mi sono subito fatto riconoscere, come lei<br />
può immaginare e sono stato addirittura<br />
nominato Responsabile culturale e ricreativo....<br />
Infatti dopo due settimane che mi<br />
trovavo qui sono stato convocato dal direttore<br />
del college (il Rigante americano) e<br />
mi ha detto che il direttore del Campus, il<br />
capo dei capi (ancora di più di Montermini<br />
visto che in campus siamo oltre 5000 studenti,<br />
sparsi tra i diversi residence) mi voleva<br />
incontrare di persona!<br />
Siccome la settimana prima avevo fatto<br />
una festicciola per far vedere a questi profani<br />
come si cucina un piatto di spaghetti,<br />
avevo paura che il capo dei capi mi volesse<br />
fare un c***one, stile Furci, dicendo<br />
le solite frasi “voi italiani, siete casinisti...<br />
qui c’è gente che lavora, etc” ... Invece... arrivo nel suo ufficio<br />
supermegagalattico, il capo sorridente, si chiama Tony, che<br />
mi dice: “Andrea, so già tutto di te e ti volevo ringraziare per<br />
quello che stai facendo per il collegio (io avevo fatto solo una<br />
spaghettata...). Gradirei che tu organizzassi delle cene italiane<br />
tutti i mesi e delle feste italiane per il collegio e io provvederò<br />
a pagare per tutto quello che vi serve”. Io, sapendo che oramai<br />
l’<strong>Einaudi</strong> ci fa pagare pure la carta igienica, sono rimasto<br />
stupefatto. Ma non è finita qui... la settimana dopo ho deciso<br />
di organizzare la prima festa a base di pizza fatta da me.<br />
Tony mi ha messo a disposizione la macchina con l’autista e la<br />
carta di credito del collegio per andare a fare la spesa... ovviamente<br />
con credito illimitato! Io da bravo Italiano, quale sono,<br />
gli ho fatto 350 $ di spesa e la festa è stata uno spettacolo. Io e<br />
un mio amico sfornavamo pizze che era una bellezza. Hanno<br />
pure fatto il video e lo hanno messo su YouTube.<br />
Ed ancora... per ringraziarmi di tutto mi ha regalato 4 biglietti<br />
per andare e sentire la Chicago Simphony Orchestra diretta<br />
da Muti...<br />
Tra tutte le feste e le cene pure la tesi è finita, mi hanno pure<br />
pubblicato il lavoro, pensi che bravo che sono, e aspetto che<br />
mi dia risposta anche il prof. italiano…<br />
Dopo questa divagazione arriviamo alla parte seria. Io torno<br />
a Torino il 9 dicembre. In un freddo pomeriggio piemontese<br />
spero che il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> mi accolga a braccia aperte.<br />
Qui saranno pure sfondati di soldi, ma lo spirito che si respira<br />
da noi è un’altra cosa (e poi non abbiamo la moquette<br />
nelle cucine…). Mi faccia sapere, ora la faccio tornare al suo<br />
lavoro... Un abbraccio.<br />
Andrea<br />
PS: ...dimenticavo, ma sa che le lavatrici qui si possono controllare<br />
da internet in tempo reale, così uno si rende conto<br />
quando il lavaggio è finito... però il detersivo lo dobbiamo<br />
mettere noi!<br />
Andrea Lai ha svolto la tesi di laurea in Mechanical Engineering<br />
presso l’University of Illinois di Chicago, nell’ambito<br />
di un programma speciale del Politecnico di Torino.
E N T I S O S T E N I T O R I<br />
44 45<br />
P A R T N E R<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e i suoi studenti ringraziano tutti i sostenitori grazie ai quali si possono portare avanti le attività di<br />
ospitalità di giovani studenti universitari meritevoli e si può continuare a perseguire l’eccellenza tramite il costante<br />
miglioramento dei servizi offerti.<br />
In questa sezione sono presenti i nomi dei principali Partner con i quali il <strong>Collegio</strong> ha creato un’intensa rete di<br />
collaborazione e scambio. L’interazione tra i diversi nodi della rete e la realizzazione di progetti specifici permette<br />
l’erogazione di servizi con un elevato contenuto professionalizzante. Da questa rete di partnership infatti le attività<br />
complementari del <strong>Collegio</strong> escono rafforzate e con un alto valore contenutistico.<br />
MiUR<br />
Ministero dell’Università e della Ricerca<br />
Regione Piemonte (EDISU Piemonte)<br />
Erogazione di un contributo annuale di € 90.000 per l’attività del <strong>Collegio</strong> a<br />
sostegno del Diritto allo Studio Universitario<br />
Compagnia di San Paolo<br />
<strong>Anno</strong> <strong>2006</strong>: contributo di € 25.000 nell’ambito del Progetto di Formazione<br />
Complementare d’eccellenza per il rinnovo delle postazioni informatiche<br />
della sala multimediale<br />
Fondazione CRT<br />
<strong>Anno</strong> <strong>2006</strong>: contributo per la gestione di € 31.000<br />
Banca d’Italia<br />
<strong>Anno</strong> <strong>2006</strong>: contributo per la gestione di € 20.000<br />
Comune di Torino<br />
<br />
Accenture<br />
<strong>Anno</strong> <strong>2006</strong>: contributo di € 9.000 per l’istituzione di due premi di studio<br />
gratuiti per i migliori studenti ospiti frequentanti l’ultimo anno dei corsi di<br />
laurea specialistica di Ingegneria.<br />
Famiglia D’ARPA<br />
Contributo per la realizzazione dell’Aula Multimediale “Fabiana D’Arpa”, Sezione Crocetta, C.so Lione 24, in memoria<br />
della figlia Fabiana.<br />
Famiglia POLETTO-RESTALDO<br />
Istituzione di un fondo finalizzato all’erogazione annuale di due premi per le migliori tesi di laurea in Medicina e Chirurgia<br />
e/o Facoltà affini, destinati a studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />
Marilisa CALIGARA<br />
Contributo di € 29.500 per lo svolgimento dei corsi di area Multimediale ed erogazione di due premi per le migliori tesi di<br />
laurea sperimentali in ambito scientifico e umanistico, destinati a studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />
COME DIVENTARE SOSTENITORI<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> per svolgere al meglio le proprie attività, usufruisce dei finanziamenti del MiUR e delle donazioni di privati, sotto<br />
diversa forma e di diverso importo.<br />
Chi volesse diventare sostenitore del <strong>Collegio</strong>, tramite l’istituzione di borse di studio, di premi di laurea o di altri tipi di contributo<br />
a sostegno dei nostri migliori studenti e/o delle nostre attività può contattarci telefonicamente (Ufficio Relazioni Esterne 011<br />
8126853) oppure via mail info@collegioeinaudi.it<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong><br />
ha avviato nella<br />
primavera del 2005<br />
un rapporto di collaborazione<br />
e partnership<br />
con Accenture,<br />
azienda globale di consulenza, servizi tecnologici e outsourcing.<br />
La collaborazione è nata con il duplice scopo da un lato di avvicinare<br />
il mondo del <strong>Collegio</strong> e i suoi studenti eccellenti ad una<br />
realtà lavorativa dinamica e stimolante, dall’altro di promuovere<br />
il nome di Accenture in un contesto accademico di elevata<br />
qualità, interessante bacino per la scoperta di nuovi talenti.<br />
Tale collaborazione si è poi estesa alla Conferenza dei Collegi<br />
Universitari riconosciuti dal MiUR con la quale Accenture,<br />
prima azienda in Italia ad aver siglato un accordo di questo<br />
tipo con la CCU, ha firmato una convenzione quadro nel luglio<br />
2005.<br />
La convenzione ha creato le premesse per una collaborazione<br />
proficua e ha favorito una concreta integrazione tra mondo accademico<br />
e mondo del lavoro.<br />
Tale integrazione si è concretizzata con l’istituzione di due posti<br />
di studio gratuiti riservati ai migliori studenti del <strong>Collegio</strong>,<br />
frequentanti l’ultimo anno delle lauree specialistiche di Ingegneria,<br />
oltre alla possibilità per i nostri ospiti di candidarsi per<br />
lo svolgimento di tirocini pre e post laurea all’interno di progetti<br />
aziendali Accenture.<br />
La società ha inoltre avviato con il <strong>Collegio</strong> momenti di formazione<br />
nell’ambito dell’orientamento professionale e al lavoro.<br />
Il <strong>Collegio</strong> collabora intensamente con<br />
il CUS per l’organizzazione dell’offerta<br />
sportiva per i propri studenti ospiti.<br />
Inoltre il <strong>Collegio</strong> fornisce in comodato<br />
d’uso gratuito i locali e la palestra<br />
di via Braccini. Grazie a tale collaborazione,<br />
gli studenti del <strong>Collegio</strong> possono<br />
scegliere tra molteplici corsi sportivi<br />
(corsi di tango, corsi di aerobica, corsi di<br />
ballo latino-americano, corsi di funky e di yoga) organizzati e<br />
tenuti da validi professionisti. Tali corsi si svolgono nelle palestre<br />
delle diverse sezioni del <strong>Collegio</strong> e hanno un costo agevolato<br />
per gli studenti ospiti.<br />
Vista la vasta offerta sportiva e ricreativa del Centro Universitario<br />
Sportivo è possibile per gli studenti ospiti frequentare i corsi<br />
e le attività organizzate non solo in collegio, ma anche negli<br />
impianti del CUS e venire a contatto con tanti altri studenti<br />
torinesi.<br />
La European School of Management,<br />
business school<br />
leader nella formazione<br />
manageriale a livello internazionale,<br />
è entrata a far<br />
parte dei partner del <strong>Collegio</strong><br />
con la firma, il 30 marzo 2005, della convenzione per l’ospitalità<br />
di studenti italiani e stranieri, opportunamente selezionati,<br />
partecipanti ai master promossi dalla ESCP - EAP che ha<br />
aperto un campus a Torino dal 2004.<br />
L’accordo bilaterale ha lo scopo di attrarre a Torino giovani studenti<br />
di talento nell’ottica della creazione di un campus universitario<br />
internazionale; il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> si è reso disponibile<br />
ad ospitare gli studenti iscritti ai Master della European School<br />
of Management Italia.<br />
In base all’accordo l’ESMI metterà a disposizione la propria<br />
esperienza per sviluppare un’offerta formativa integrativa per<br />
gli studenti del <strong>Collegio</strong>, al fine di arricchire i loro percorsi accademici<br />
con materie complementari incentrate sul mondo del<br />
management e della comunicazione.<br />
L’accordo tra le due istituzioni si fonda quindi sulla condivisione<br />
del valore dell’eccellenza, perseguito da entrambe nell’ambito<br />
delle rispettive attività quotidiane.<br />
Nel corso del <strong>2006</strong> si è consolidata la partnership con Fastweb,<br />
azienda leader in Italia nelle telecomunicazioni a banda larga<br />
su rete fissa.<br />
I lavori di cablaggio di tutte le sezioni hanno permesso di avere<br />
un accesso broadband (100 Mbps) e full-time alla rete e nel<br />
corso dell’anno <strong>2006</strong>, per far fronte all’aumento di traffico, si è<br />
aumentata la capacità dei link interni alla nostra VPN dedicata,<br />
che sono passati da 10 a 20 Mb.
c o n v e n z i o n i 46 47 A N T I C I P A Z I O N I 2 0 0 7 / 0 8<br />
COLLEGIO - UNIVERSITÀ<br />
Servizio di Counseling<br />
Dal 2001 è attivo presso la Sezione Mole<br />
Antonelliana del <strong>Collegio</strong>, uno sportello di<br />
Counseling aperto a tutti gli studenti universitari<br />
bisognosi di ascolto e di sostegno<br />
psicologico; il servizio arricchisce il <strong>Collegio</strong><br />
di un importante punto di riferimento per i<br />
momenti di difficoltà che ogni studente può<br />
incontrare durante il proprio percorso di<br />
studio. Il servizio è gestito in piena autonomia<br />
da un team di psicologi dell’Università<br />
e gli studenti vengono ricevuti su appuntamento<br />
nei locali del <strong>Collegio</strong>, attrezzati anche<br />
per l’accesso degli handicappati.<br />
COLLEGIO - POLITECNICO<br />
Convenzione Quadro<br />
Nel corso del 20<strong>07</strong> si sono avviati i lavori<br />
che hanno portato nell’ottobre 20<strong>07</strong> alla<br />
firma di una Convenzione Quadro con il<br />
Politecnico di Torino finalizzata ad una<br />
collaborazione su vari ambiti: dalla didattica<br />
alle collaborazioni part-time, dall’accoglienza<br />
alla promozione delle attività comuni,<br />
sempre nell’ottica della valorizzazione<br />
delle eccellenze.<br />
Accoglienza studenti ASP (Alta Scuola<br />
Politecnica)<br />
Il <strong>Collegio</strong> ha firmato nel mese di luglio<br />
2005 una convenzione con il Politecnico di<br />
Torino per ospitare fino ad una trentina di<br />
studenti iscritti all’ASP (Alta Scuola Politecnica),<br />
che accoglie 150 talenti del Politecnico<br />
di Torino e di Milano in un percorso multidisciplinare<br />
parallelo ai corsi di laurea specialistica,<br />
finalizzato alla formazione di laureati<br />
eccellenti con un percorso formativo volto<br />
alla promozione dell’innovazione.<br />
COLLEGIO-EDISU<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e l’Edisu Piemonte collaborano<br />
da sempre per l’accoglienza e l’assistenza<br />
degli studenti fuorisede al fine di<br />
garantire il diritto allo studio universitario<br />
a tutti gli studenti capaci e meritevoli.<br />
librerie<br />
ARKE’ - LEGOLIBRI - LEVROTTO & BELLA -<br />
TEMPO RITROVATO<br />
viaggi<br />
ALPHA COLLEGE OF ENGLISH - CENTRO<br />
UNIVERSITARIO ESTERO - EF EDUCATION -<br />
EURO MASTER STUDIO<br />
ottica<br />
ARS OPTICA - MISTER MAGOO - OTTICA GAL-<br />
LERY - OTTICA SASSO<br />
CENTRI MEDICI<br />
LOGIMEDICA - VACUPAN, Dentisti associati<br />
varie<br />
CICLO TORINO - CUS CAFÈ - FONDAZIO-<br />
NE SANDRETTO RE REBAUDENGO - PIZZERIA<br />
RUBI ROSA - “ROCK & FOLK” - TORINO SPET-<br />
TACOLI - M32 FOTO SERVICE<br />
Cosa ci attende nel 20<strong>07</strong>/08?<br />
Prosegue il Progetto di formazione complementare d’eccellenza, che<br />
viene ampliato con un nuovo corso in Tecnologie CAD avanzate per<br />
lo sviluppo del prodotto, riconosciuto dal Politecnico e organizzato<br />
in collaborazione con la I Facoltà di Ingegneria e la supervisione<br />
della ditta Solidworks. Sale così a quattro il numero di corsi promossi<br />
dal <strong>Collegio</strong> e riconosciuti dagli atenei. Il progetto è reso possibile<br />
anche grazie al rinnovo dei contributi da parte della sig.ra Marilisa<br />
Caligara e della Compagnia di San Paolo.<br />
Sempre nell’ambito della formazione, nel 2008 nascerà in <strong>Collegio</strong><br />
la Fondazione per l’Alta Formazione Interdisciplinare “Franco<br />
e Marilisa Caligara”, sulla quale daremo ampi dettagli nel prossimo<br />
numero.<br />
Grande novità di apertura d’anno accademico sono state le ammissioni<br />
on line e prevediamo di estendere tale modalità anche alle<br />
prossime domande di conferma, così da permettere a tutti gli studenti,<br />
che chiederanno di mantenere il posto in collegio, di presentare<br />
domanda attraverso il portale web. Continua inoltre il Progetto<br />
Accenture con l’assegnazione di due posti di studio gratuiti e l’organizzazione<br />
di momenti di approfondimento sul mondo del lavoro<br />
ed è in cantiere una serie di visite in azienda riservate ai nostri ospiti<br />
per conoscere da vicino interessanti realtà aziendali.<br />
E in conclusione il nuovo anno ci porterà anche… un nuovo Direttore,<br />
il quale entrerà nella famiglia del <strong>Collegio</strong> con le proprie capacità<br />
progettuali per nuove prospettive nell’affrontare le sfide future.<br />
Per saperne di più… arrivederci al prossimo numero!<br />
A M M I N I S T R A T O R I & C .<br />
AMMINISTRATORI<br />
Presidente: Prof. Donato FIRRAO<br />
Vice Presidente: Arch. Paolo CORRADINI<br />
Consigliere Delegato: Prof. Antonino REPACI<br />
<strong>Collegio</strong> Revisori dei Conti Ente rappresentato<br />
Dott. Fabrizio CORBO<br />
Ministero del Tesoro<br />
Dott. Marina BENEDETTI Miur<br />
Dott. Antonio ALTAMURA Compagnia di San Paolo<br />
Dott. Marco CASALE<br />
Fondazione CRT<br />
Dott. Giovanni CALVISI Assemblea Contributori<br />
Consiglieri<br />
Ente rappresentato<br />
Dott. Ferdinando VENTRIGLIA MiUR<br />
Prof. Luigi CAROSSO<br />
Università<br />
Prof. Saverio PEIRONE<br />
Università<br />
Prof. Donato FIRRAO<br />
Politecnico<br />
Prof. Antonino REPACI<br />
Politecnico<br />
Dott. Salvatore DE FAZIO Regione Piemonte<br />
Dott. Alessandro BIANCHI Provincia di Torino<br />
Dott. Cristina MARCHIARO Comune di Torino<br />
Arch. Paolo CORRADINI Compagnia di San Paolo<br />
Dott. Silvio BOCCARDO Fondazione CRT<br />
Dott. Giulio BERTINI<br />
Assemblea Contributori<br />
Ing. Fernando MAZZINGHI Assemblea Contributori<br />
Dott. Emanuele PEYRON Assemblea Contributori<br />
Sig. Gianluca GIANFRATE Studenti<br />
Sig. Simone RACCA<br />
Studenti<br />
DELEGATI DEGLI STUDENTI<br />
Sezione Crocetta<br />
Sezione Mole Antonelliana<br />
Andrea ALOISI<br />
Maria Stella VALENTINO<br />
Adriano BASILE<br />
Enrico VISSIO<br />
Sezione Po<br />
Sezione San Paolo<br />
Sezione Valentino<br />
STAFF<br />
Gabriele FESTUCCIA<br />
Michele LANCIONE<br />
Dario RUSSO<br />
Celestino STOMEO<br />
Carlo Andrea COPPOLA<br />
Gianpaolo FRACCHIOLLA<br />
Direttore<br />
Irzio MONTERMINI<br />
Attività Culturali e Rel. Esterne Elena TORRETTA, Delia DIMASI<br />
Biblioteche<br />
Paola PAGANO<br />
Concorsi e Assegnazioni Mariuccia FURCI<br />
Contabilità<br />
Marilena CERAOLO,<br />
Gabriella DE NICOLA<br />
Economato<br />
Elisa CORNO<br />
Segreteria<br />
Ivana ALUTTO<br />
Ufficio Tecnico<br />
Lino VELLA, Cristiano CAPELLO<br />
PERSONALE DI SEZIONE<br />
Assistenti: Pino RIGANTE, Luciano SARACINO<br />
Manutentore: Davide BELLIA<br />
Custodi: Emilio e Rossella, Leo e Ornella, Nicola e Carmela,<br />
Roberto e Pina, Luciano e Donatella<br />
Personale Ausiliario: Anna e Maura, Giovanna, Mimma e Giulia,<br />
Nunzia e Antonio<br />
Un ringraziamento per i tanti anni di lavoro passati in <strong>Collegio</strong> alla collega Anna Lembo<br />
che dal marzo 20<strong>07</strong> ha raggiunto la meritata pensione!<br />
Proventi della gestione:<br />
€ 3.932.000 ca. costituiti<br />
principalmente da:<br />
1. Trasferimenti:<br />
- MiUR<br />
- Banca d’Italia<br />
- Fondazioni Bancarie<br />
- Edisu<br />
- Enti e soggetti privati<br />
2. Rette studenti<br />
COSTO DEL<br />
POSTO DI STUDIO<br />
Il costo del posto di studio<br />
per il <strong>2006</strong> è stato di € 5.395.<br />
Costi della gestione:<br />
€ 3.946.000 ca. costituiti da:<br />
1. Acquisti e servizi prestati<br />
a studenti<br />
2. Attività culturali, ricreative<br />
e sportive<br />
3. Borse di studio erogate<br />
4. Costo del personale<br />
5. Imposte e tasse<br />
6. Quote di ammortamento<br />
Nel corso dell’anno <strong>2006</strong>-<strong>07</strong> sono stati<br />
erogati n. 22 posti di studio gratuiti<br />
per un importo totale di € 42.849.<br />
g e s t i o n e 2 0 0 6
Direzione<br />
e Amministrazione<br />
Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino<br />
Tel. 011.8126853 Fax 011.8171008<br />
www.collegioeinaudi.it<br />
info@collegioeinaudi.it<br />
SEZIONE CROCETTA<br />
Corso Lione 24 - 10141 Torino<br />
tel. 011.3851922<br />
SEZIONE MOLE ANTONELLIANA<br />
Via delle Rosine 3 - 10123 Torino<br />
tel. 011.8126856<br />
SEZIONE PO<br />
Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino<br />
tel. 011.8126853<br />
SEZIONE SAN PAOLO<br />
Via Bobbio 3, ang. Corso Lione 44<br />
10141 Torino<br />
tel. 011.3851944<br />
fax 011.0968301<br />
SEZIONE VALENTINO<br />
Via Galliari 30 - 10125 Torino<br />
tel. 011.6690639