Annual Report a.a. 2004/05 - Collegio Einaudi
Annual Report a.a. 2004/05 - Collegio Einaudi
Annual Report a.a. 2004/05 - Collegio Einaudi
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COLLEGIO<br />
UNIVERSITARIO<br />
DI TORINO<br />
“RENATO EINAUDI<br />
ANNUAL REPORT<br />
ANNO ACCADEMICO<br />
<strong>2004</strong>/20<strong>05</strong>
SOMMARIO 2<br />
3<br />
4 LA PAROLA AL PRESIDENTE<br />
5 IL COLLEGIO A TORINO<br />
6 Riqualificazione Sezione San Paolo<br />
8 Una tesi sul <strong>Collegio</strong><br />
9 I nostri studenti<br />
10 Eccellenza in ingresso e in uscita<br />
12 Laureati e laureandi <strong>2004</strong>-<strong>05</strong><br />
14 Posti di studio Accenture e Premi di Laurea Poletto<br />
15 Progetto formativo<br />
16 Programma BBR<br />
17 Conferenze e incontri<br />
18 Appuntamenti culturali/Spettacolo teatrale<br />
19 Attività sportive/Gita sulla neve<br />
20 Concerto al Barrumba<br />
21 Festa di fine anno<br />
22 I collaboratori<br />
23 IL COLLEGIO IN ITALIA<br />
24 Il concorso di ammissione <strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
25 Provenienza degli studenti<br />
26 La Conferenza dei Collegi<br />
28 Certamen Fabiana D’Arpa<br />
29 IL COLLEGIO NEL MONDO<br />
30 Viaggi studio<br />
31 Studenti <strong>Einaudi</strong> in Erasmus<br />
32 Mostra sul Ruanda<br />
33 Gita a Praga<br />
35 Riorganizzazione rete informatica<br />
36 Studiare da manager a Torino: convenzione con l’ESMI<br />
37 SPAZIO ALUMNI<br />
38 Intervista al prof. Gian Luigi Beccaria<br />
39 Anch’io ero “al 24”<br />
40 In collegio non sei mai solo<br />
Vivere da Renato… <strong>Einaudi</strong>!<br />
41 <strong>Collegio</strong>... mi sento a casa<br />
43 ENTI SOSTENITORI<br />
44 CONVENZIONI<br />
45 ANTICIPAZIONI 20<strong>05</strong>-06<br />
46 LA GESTIONE <strong>2004</strong><br />
47 AMMINISTRAZIONE & CO<br />
ANNUAL REPORT N° 3<br />
Redazione e Coordinamento<br />
Elena Torretta<br />
Ufficio Attività Culturali<br />
e Relazioni Esterne<br />
Via Maria Vittoria 39<br />
10123 Torino<br />
info@collegioeinaudi.it<br />
Testi e collaboratori:<br />
Paola Bernardi, Grazia Bruttocao, Davide Casu, Marilena Ceraolo, Gabriella<br />
De Nicola, Silvia Di Pilla, Alessandro Fazio, Donato Firrao, Michele<br />
Fronterrè, Mariuccia Furci, Michele Lancione, Antonio Lantieri,<br />
Tommaso Martino, Luca Moretto, Irzio Montermini, Silvia Oppezzo,<br />
Giacomo Pirelli, Matteo Serraino, Daniele Simondi, Elena Torretta,<br />
Gianni Zizzi<br />
Realizzazione grafica e impaginazione<br />
Edizioni AGAMI - Cuneo<br />
Stampa AGAM - Cuneo<br />
E’ sempre emozionanteripercorrere<br />
un anno<br />
intero di attività<br />
per<br />
giungere ad un<br />
resoconto che<br />
illustri la vita<br />
del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>.<br />
Quest’anno<br />
inoltre cade una ricorrenza<br />
importante: il <strong>Collegio</strong> compie<br />
70 anni!<br />
Della realtà complessa e molteplice<br />
del <strong>Collegio</strong>, abbiamo<br />
cercato di non dimenticare<br />
nulla, mettendo necessariamente<br />
in risalto gli avvenimenti<br />
più salienti; tra le centinaia<br />
di fotografie, per noi tutte<br />
belle e significative, abbiamo<br />
scelto quelle che più riescono<br />
a comunicare qualcosa, anche<br />
a chi non c’era, e che raffigurano<br />
quello spirito di comunità,<br />
di giovinezza e di condivisione<br />
che si respira in <strong>Collegio</strong>.<br />
Nella redazione di numerosi<br />
testi sono stati coinvolti in prima<br />
persona gli studenti del<br />
<strong>Collegio</strong>, affinché ci raccontassero<br />
con il loro personale stile<br />
e con l’emozione di chi ha vissuto<br />
in prima persona l’evento,<br />
cosa abbia significato scrivere<br />
una tesi di laurea sul <strong>Collegio</strong><br />
o preparare un concerto<br />
rock, piuttosto che mettere la<br />
prima volta gli sci tra la nevi<br />
di Cervinia oppure ritrovarsi a<br />
Praga immersi nella storia millenaria<br />
dei suoi monumenti.<br />
Non mancano naturalmente gli<br />
articoli ‘ufficiali’ che illustrano<br />
la qualità e l’eccellenza dei nostri<br />
ragazzi, le occasioni di approfondimento<br />
culturale, i dati<br />
statistici sulle provenienze dei<br />
nostri ospiti e i rapporti istituzionali<br />
tra il <strong>Collegio</strong> e i vari enti<br />
sostenitori<br />
e i partners.<br />
Conclude l’annual report la sezione<br />
inaugurata lo scorso anno<br />
dedicata agli Alumni, cioè a tutti<br />
coloro che sono passati dal<br />
<strong>Collegio</strong> e che hanno vissuto gli<br />
anni universitari con intensità e<br />
partecipazione. A loro abbiamo<br />
lasciato nuovamente la parola<br />
per farci raccontare cosa significhi<br />
veramente vivere all’<strong>Einaudi</strong>.<br />
Proprio leggendo i loro resoconti,<br />
ci convinciamo ogni giorno<br />
di più che la missione del<br />
collegio debba essere sostenuta<br />
e incoraggiata con passione,<br />
perché rappresenta per tanti<br />
EDITORIALE<br />
giovani un’occasione unica per<br />
vivere al meglio gli importantissi<br />
anni di formazione universitaria<br />
in un ambito sociale, dinamico<br />
e stimolante e in un contesto<br />
di eccellenza accademica.<br />
Buona lettura!<br />
La Redazione
LA PAROLA AL PRESIDENTE 4<br />
CAnche questa volta ce l’abbiamo fatta! Così come tre anni fa, quando<br />
abbiamo ristrutturato la Sezione Crocetta, anche quest’anno, in un solo anno<br />
accademico, siamo riusciti a riqualificare e ristrutturare completamente una<br />
delle nostre cinque sezioni, al fine di migliorare l’offerta residenziale del <strong>Collegio</strong>.<br />
Il cantiere della Sezione San Paolo di Via Bobbio 3 ha infatti caratterizzato buona<br />
parte della vita organizzativa ed economica dell’anno <strong>2004</strong>-<strong>05</strong>. I lavori hanno<br />
costretto il collegio a sacrifici e a decisioni amministrative importanti, ma il risultato<br />
ottenuto ha ripagato tutti della fatica affrontata.<br />
Sul piano della vita sociale, l’aver avuto a disposizione un numero ridotto di camere, ci ha costretti a ridurre drasticamente il<br />
numero di nuovi ingressi. Sono comunque entrate sessantotto matricole (la metà rispetto alla norma), il che ci ha permesso di<br />
non avere un gap generazionale troppo evidente.<br />
Un grande sforzo è stato inoltre richiesto agli studenti che risiedevano nella sezione che è stata chiusa, poiché sono stati<br />
smistati tra le altre sezioni del <strong>Collegio</strong>; sicuramente però il disagio iniziale, dovuto ad una maggiore distanza dal luogo di<br />
frequenza delle lezioni o dal fatto di trovarsi in un ambiente nuovo, è stato superato in breve tempo, dal momento che gli<br />
studenti sono stati accolti in tutte le sezioni con affetto e spirito di amicizia.<br />
L’anno accademico trascorso si è quindi svolto con un grande impiego di risorse verso la sezione San Paolo, ma sono state<br />
comunque portate avanti tutte le iniziative volte ad arricchire l’offerta residenziale con momenti di formazione, di<br />
approfondimento culturale e di svago: l’anno accademico è stato inaugurato alla presenza dei Rettori dell’Università e del<br />
Politecnico, si è tenuto un interessante ciclo di conferenze nel periodo primaverile, si sono inoltre assegnati numerosi posti di<br />
studio gratuiti, premi di laurea e borse di studio per soggiorni di perfezionamento linguistico all’estero. Abbiamo potenziato i<br />
corsi di lingua inserendo anche corsi di tedesco, si è inaugurata la collaborazione con l’European School of Management<br />
attraverso un programma di formazione in Basic Business rivolto ad alcuni selezionati studenti ed abbiamo concluso l’anno<br />
con la tradizionale festa in discoteca nel verde del Parco del Valentino.<br />
Colgo l’occasione per rinnovare i miei ringraziamenti a tutti gli enti sostenitori che, grazie al loro generoso contributo, ci<br />
permettono di portare avanti la nostra attività; mi rivolgo infine agli studenti che risiedono in <strong>Collegio</strong> ringraziandoli per la<br />
loro comprensione e pazienza durante il passato anno accademico e porgendo loro il mio augurio per un anno ricco di<br />
interessanti impegni e soddisfazioni. Come sempre, il <strong>Collegio</strong> e tutti quelli che vi si impegnano a vario titolo sono sempre a<br />
fianco dei nostri studenti. E’ questa l’occasione per ringraziare tutti coloro, amministratori, dirigenti e dipendenti, che<br />
prendono a cuore la nostra missione.<br />
Il Presidente<br />
Prof. Donato Firrao<br />
5<br />
Cinque sezioni per 750<br />
posti, una presenza<br />
importante nel panorama<br />
torinese, sia come<br />
sostegno alla residenzialità<br />
universitaria, sia soprattutto<br />
come ente promotore e<br />
sostenitore di cultura ed<br />
eccellenza.
Riqualificazione<br />
Sezione San Paolo<br />
Nel corso dell’a.a. <strong>2004</strong>-<strong>05</strong> si sono svolti<br />
degli impegnativi lavori di ristrutturazione<br />
edilizia che hanno portato, ci teniamo a<br />
sottolinearlo, nell’arco di tempo di un solo<br />
anno accademico, al rinnovamento<br />
completo di un’altra delle cinque sezioni<br />
del <strong>Collegio</strong>.<br />
Il progetto fa parte del piano di riqualificazione edilizia<br />
delle cinque residenze del <strong>Collegio</strong>, iniziato nel corso dell’a.a.<br />
2001-02 con la ristrutturazione della Sezione Crocetta,<br />
adiacente alla Sezione San Paolo.<br />
Il piano di riqualificazione edilizia è nato dalla comparazione<br />
con l’offerta di competitors nazionali e stranieri al fine di<br />
stabilire un target abitativo di elevato livello internazionale.<br />
Gli obiettivi sono stati fissati per offrire un servizio di residenzialità<br />
di qualità, senza limitarsi alla mera applicazione<br />
dei criteri normativi (legge 338/2000), ma basandosi su<br />
un’analisi di esigenze specifiche per offrire risposte efficaci<br />
e innovative quali:<br />
• Creazione di bagni privati per ogni stanza;<br />
• Miglioramento dell’isolamento acustico delle camere;<br />
• Creazione di ambienti di medie dimensioni per lavori in<br />
team, lo studio di gruppo e gli incontri tra gli studenti;<br />
• Ampliamento delle sale pranzo attigue alle cucine di<br />
piano;<br />
• Accessibilità di tutti i locali ai disabili motori;<br />
• La realizzazione di un cablaggio strutturato degli edifici<br />
per un accesso broadband alla rete e il servizio di colle-<br />
gamento ad internet da ogni singola stanza senza limitazioni<br />
di connessioni temporanee;<br />
• Interventi estetici volti a rendere piacevoli gli ambienti<br />
di studio e di abitazione con l’utilizzo creativo del colore,<br />
del logo, delle insegne, ecc.<br />
L’intervento, compiuto su una superficie di 5.190 mq con<br />
165 camere e spazi comuni, ha avuto l’obiettivo di adeguare<br />
lo standard abitativo della sezione, che è stata costruita<br />
nel 1961, a canoni di pari livello rispetto alla vicina<br />
Sezione Crocetta, incrementando nel contempo gli spazi di<br />
uso collettivo.<br />
Per effettuare la ristrutturazione il <strong>Collegio</strong> ha affidato la<br />
progettazione e la direzione lavori all’Arch. Luca Moretto,<br />
mentre i lavori edilizi sono stati affidati alla Ditta edArt.<br />
Un plauso all’Ufficio Tecnico del <strong>Collegio</strong>, in particolare al<br />
Responsabile, Sig. Lino Vella, il quale ha svolto un puntuale<br />
e insostituibile lavoro di monitoraggio, di coordinamento<br />
e di supporto a tutti i lavori, oltre ad aver seguito le forniture<br />
degli arredi e del nuovo centralino telefonico.<br />
La ristrutturazione è stata inoltre occasione di formazione per<br />
due studentesse ospiti del <strong>Collegio</strong>, le quali hanno svolto due<br />
tirocini con l’obiettivo principale di offrire un percorso ‘didattico-applicativo’<br />
che potesse collegare l’approccio accademico<br />
a quello professionale, attraverso un contatto diretto con professionisti<br />
del settore e con la realtà di un cantiere edile.<br />
I costi dell’operazione sono stati di € 5.164.000.<br />
Il <strong>Collegio</strong> ha potuto far fronte all’ingente spesa grazie ai<br />
fondi ministeriali per l’edilizia universitaria per un totale<br />
di € 1.162.000, al generoso sostegno delle due fondazioni<br />
bancarie presenti sull’area torinese: la Compagnia di San<br />
Paolo, che ha stanziato la somma di € 900.000 su due anni<br />
come contributo <strong>2004</strong> e 20<strong>05</strong> e la Fondazione CRT, che<br />
ha contribuito con € 400.000 all’acquisto degli arredi.<br />
Il <strong>Collegio</strong> ha inoltre stipulato un finanziamento industriale<br />
decennale per l’importo di € 1.300.000.<br />
In conclusione l’aver riqualificato e ristrutturato una sezione<br />
del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>, non è stato soltanto un’azione sulla<br />
struttura muraria, ma ha assunto per noi e per gli enti<br />
che ci hanno sostenuto un significato ulteriore dal momento<br />
in cui l’operazione è stata inserita in un piano di<br />
più ampio respiro finalizzato alla valorizzazione delle potenzialità<br />
dell’ente.<br />
I nostri sforzi sono tesi al rafforzamento della posizione<br />
del <strong>Collegio</strong> a livello nazionale e soprattutto internazionale,<br />
quale struttura d’eccellenza per la qualità dei servizi offerti,<br />
per le proposte culturali e formative organizzate e<br />
per la tipologia di utenti, selezionati esclusivamente attraverso<br />
criteri di merito.<br />
Inoltre tale intervento collima con uno degli obiettivi delle<br />
forze istituzionali ed economiche di Torino, le quali puntano<br />
a riposizionare la città a livello internazionale, investen-<br />
6<br />
7<br />
do anche sul mondo della FORMAZIONE e della RICERCA.<br />
Per una città che vuole offrire un servizio formativo completo<br />
e consolidare la propria funzione di polo d’eccellenza<br />
universitaria è essenziale<br />
• migliorare la capacità ricettiva esistente<br />
• sostenere i servizi dedicati allo sviluppo del knowledge<br />
capital in strutture di ricettività di livello internazionale.<br />
A tal proposito il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> ha stipulato delle con-<br />
venzioni con gli enti promotori dei principali progetti di<br />
eccellenza che si sono sviluppati nella città di Torino (ad<br />
esempio con l’European School of Management Italia e<br />
con l’Alta Scuola Politecnica), al fine di offrire un supporto<br />
logistico e organizzativo a tali iniziative, nonché di rendere<br />
ancora più interdisciplinare e culturalmente stimolante<br />
l’ambiente di vita delle residenze del collegio, favorendo lo<br />
scambio di conoscenze tra i giovani.
Una tesi<br />
sul collegio<br />
La riqualificazione<br />
energetica degli<br />
edifici. Il caso del<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> a<br />
Torino<br />
Una tesi che affronta i temi<br />
dell’energetica nel settore edilizio<br />
nasce dall’aver constatato<br />
l’esistenza di due contraddizioni,<br />
a cui non si è riusciti finora a trovare una soluzione. La<br />
prima consiste nel fatto che tutti noi desideriamo livelli di<br />
comfort ambientale sempre maggiori all’interno degli edifici<br />
(temperatura gradevole, buona illuminazione, aria pulita in<br />
ogni periodo della giornata e dell’anno), a cui si contrappone<br />
la necessità di ridurre i consumi energetici per ragioni economiche<br />
ed ambientali. La seconda vede, accanto ad un’accresciuta<br />
sensibilità sui temi ambientali, la mancanza di azioni<br />
pratiche mirate alla riduzione delle emissioni inquinanti.<br />
Dalla presa di coscienza di queste contraddizioni è nata la<br />
mia tesi di laurea, discussa nel luglio del 20<strong>05</strong>, ove ho deciso<br />
di affiancare lo studio di un caso reale agli aspetti teorici tipici<br />
di una tesi, scegliendo come oggetto del mio lavoro, l’edificio<br />
di via Bobbio, sede della Sezione San Paolo del <strong>Collegio</strong><br />
<strong>Einaudi</strong>, in cui anch’io ho risieduto per due anni.<br />
Con l’espressione “riqualificazione energetica” ho definito<br />
tutti quegli interventi eseguiti sugli edifici esistenti aventi lo<br />
scopo di ridurre i consumi di energia: i costi derivanti dal<br />
consumo di combustibile e le emissioni inquinanti. Le azioni<br />
di risparmio energetico dovrebbero infatti concentrarsi più<br />
sugli edifici esistenti che su quelli di nuova costruzione, se si<br />
considera sia il grande numero, sia le scarse prestazioni energetiche<br />
dei fabbricati che popolano le nostre città.<br />
Proprio in virtù della mia volontà di analizzare un caso di<br />
studio reale, il criterio che ha sotteso il progetto di tutti gli interventi<br />
di risanamento energetico è stato quello della convenienza<br />
economica, cercando di dimostrare come il costo che<br />
comporta una soluzione tecnologicamente avanzata, si riesca<br />
a ripagare nel tempo, attraverso i risparmi di combustibile.<br />
Sono state proposte sostanzialmente tre tipologie di interventi:<br />
1. riduzione dei fabbisogni di energia dell’edificio (come l’isolamento<br />
delle pareti perimetrali, oppure la sostituzione dei<br />
serramenti dotati di vetro singolo con dei vetrocamera);<br />
2. interventi sugli impianti convenzionali (ad esempio utilizzando<br />
generatori di calore ad elevato rendimento, o isolando<br />
le tubazioni, o adottando un impianto di illuminazione<br />
ad elevata efficienza);<br />
3. ricorso ad impianti a fonti rinnovabili (che fanno uso ad<br />
esempio dell’energia solare per la produzione di calore o<br />
elettricità).<br />
Dall’analisi svolta è emerso che molto spesso sono gli accorgimenti<br />
più semplici quelli che consentono ridotti tempi di recupero<br />
del capitale investito. Ad esempio un intervento a costo<br />
nullo, ma che può portare a risparmi anche maggiori di<br />
quelli che si possono ottenere attraverso tecnologie molto sofisticate,<br />
è l’azione svolta dall’utente ogni qualvolta fa un<br />
uso razionale dell’energia. Nel caso specifico, sono proprio gli<br />
studenti del collegio le prime persone che possono evitare<br />
inutili sprechi energetici, ad esempio spegnendo la luce ed il<br />
computer una volta usciti dalla propria stanza, evitando di<br />
lasciar scorrere inutilmente l’acqua o di utilizzare delle stufe<br />
elettriche durante l’inverno.<br />
Per quanto riguarda invece le soluzioni tecnologiche più avanzate,<br />
come ad esempio gli impianti a fonti rinnovabili, il capitale<br />
da investire è sicuramente ingente ed i tempi di ritorno risultano<br />
essere piuttosto lunghi. Nonostante ciò, anche grazie a dei<br />
contributi stanziati ad hoc dalla Regione Piemonte, il <strong>Collegio</strong><br />
<strong>Einaudi</strong> ha approvato la realizzazione dell’impianto solare termico<br />
per la produzione di acqua calda sanitaria, studiato all’interno<br />
della mia tesi, non solo per motivi economici, ma anche<br />
per i risvolti ‘culturali’ dell’intervento. Si cercherà quindi di sensibilizzare<br />
gli utenti del collegio sulle tematiche della sostenibilità<br />
ambientale e del risparmio energetico e di istituire delle collaborazioni<br />
tra il Politecnico e il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> per il monitoraggio<br />
dell’impianto. In questo modo l’impianto solare della sezione<br />
San Paolo non produrrà solo acqua calda, ma anche cultura,<br />
ruolo importantissimo per un collegio universitario.<br />
8<br />
Matteo Serraino<br />
500<br />
450<br />
400<br />
350<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
9<br />
I nostri studenti<br />
La chiusura della sezione San Paolo per tutto l’a.a. <strong>2004</strong>-<strong>05</strong><br />
ha comportato una notevole riduzione del numero totale<br />
degli studenti ospitati, che sono stati in tutto 584 contro i<br />
canonici 750 posti disponibili con i cinque collegi aperti.<br />
La distribuzione dei ragazzi tra i due atenei e tra le facoltà<br />
ha comunque rispecchiato l’andamento degli anni<br />
passati, infatti l’a.a. <strong>2004</strong>-<strong>05</strong> ha confermato la costante<br />
crescita degli iscritti al Politecnico, che si attesta al 68% di<br />
preferenze (65% l’anno passato) contro il 31% di iscrizioni<br />
all’Università. Visto il diminuito numero di posti, soltanto<br />
l’1% è stato invece riservato agli studenti iscritti a corsi<br />
post laurea.<br />
STUDENTI ISCRITTI AL POLITECNICO E ALL'UNIVERSITÀ a.a. <strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
POLITECNICO<br />
UNIVERSITÀ<br />
STUDENTI ISCRITTI AL POLITECNICO (Tot. 395)<br />
Suddivisione per Facoltà - a.a. <strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
ING. III 29<br />
500<br />
450<br />
400<br />
350<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
ARCHITETTURA I/II 28<br />
ING. IV 120 ING. I 218<br />
200<br />
150 Gli studenti che frequentano il Politecnico sono per il<br />
100 93% iscritti ad Ingegneria, mentre soltanto il 7% ha scelto<br />
50<br />
Architettura.<br />
Tra i futuri ingegneri la Facoltà con maggiori iscritti è tra-<br />
0<br />
dizionalmente POLITECNICO la Prima (59%), con preferenze maggiori UNIVERSITÀ per<br />
Aerospaziale (22%), Meccanica (20%) e Autoveicolo (13%);<br />
seguono la III Facoltà di Ingegneria dell’Informazione con<br />
il 33% degli iscritti e la IV Facoltà di Organizzazione d’Impresa<br />
e Ingegneria Gestionale (8%).<br />
Per quel che riguarda gli studenti dell’Università è da segnalare<br />
il notevole aumento degli studenti iscritti alle facoltà<br />
medico-scientifiche che quest’anno hanno superato<br />
STUDENTI ISCRITTI AL POLITECNICO (Tot. 395)<br />
gli studenti dei corsi<br />
Suddivisione<br />
umanistici:<br />
per<br />
le Facoltà<br />
Facoltà -<br />
più<br />
a.a.<br />
frequenta-<br />
<strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
te sono state infatti Scienze M.F.N. (19%) e Medicina<br />
(18%), seguite da Lettere (15%) ARCHITETTURA e Scienze I/II Politiche 28 (15%).<br />
STUDENTI ISCRITTI AL POLITECNICO E ALL'UNIVERSITÀ a.a. <strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
POLITECNICO<br />
UNIVERSITÀ<br />
STUDENTI ISCRITTI AL POLITECNICO (Tot. 395)<br />
Suddivisione per Facoltà - SUISM a.a. 1<strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
ING. III 29<br />
500<br />
450<br />
400<br />
350<br />
300<br />
250<br />
STUDENTI ISCRITTI AL POLITECNICO E ALL'UNIVERSITÀ a.a. <strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
ARCHITETTURA I/II 28<br />
SCIENZE POLITICHE 38<br />
ING. III 29<br />
ING. IV 120 ING. I 218<br />
STUDENTI ISCRITTI ALL’UNIVERSITÀ (Tot. 181)<br />
Suddivisione per Facoltà - a.a. <strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
SCIENZE M.F.N. 34<br />
SC. DELLA FORMAZIONE 12<br />
PSICOLOGIA 8<br />
VETERINARIA 2<br />
ACCADEMIA 2<br />
ECONOMIA 11<br />
MEDICINA 33<br />
ING. IV 120 ING. I 218<br />
FARMACIA 4<br />
GIURISPRUDENZA 8<br />
LETTERE E FILOSOFIA 28<br />
LINGUE E LETT. STRANIERE 10
Eccellenza<br />
in ingresso<br />
e in uscita<br />
In <strong>Collegio</strong> si entra principalmente in base al merito ed anche<br />
la conferma del posto di studio da un anno all’altro<br />
avviene secondo precisi criteri meritocratici, questa impostazione<br />
funge da stimolo per gli studenti, i quali, già abituati<br />
ad ottimi risultati durante le scuole superiori, sono<br />
spronati a dare il meglio anche durante gli anni universitari<br />
attraverso un percorso di studi veloce e di qualità.<br />
Nell’a.a. <strong>2004</strong>-<strong>05</strong> la media dei voti di diploma superiore<br />
delle matricole del <strong>Collegio</strong> è stata di 99,6/100, sono quindi<br />
entrati a far parte degli ospiti del collegio i migliori studenti<br />
delle varie scuole superiori d’Italia; tale eccellenza<br />
viene mantenuta anche in uscita con laureati encomiabili<br />
per i risultati finali e il loro percorso di studi.<br />
Dalla statistica riportata a lato si può vedere come l’82,5%<br />
degli studenti del collegio, iscritti all’Università e al Politecnico,<br />
si laurea entro un anno dal termine regolare degli<br />
istituti tecnici<br />
16%<br />
TIPOLOGIA SCUOLE SUPERIORI DI PROVENIENZA<br />
liceo linguistico<br />
6%<br />
MATRICOLE - a.a. <strong>2004</strong>/<strong>05</strong> (67 studenti)<br />
media voto di diploma: 99,6/100<br />
magistrale 4%<br />
liceo classico<br />
7%<br />
liceo artistico 3%<br />
10<br />
studi e che a due anni dal termine dei corsi si è laureata<br />
quasi la totalità degli studenti (94%).<br />
Oltre ad un percorso di studio veloce è anche importante<br />
soffermarsi sulla qualità delle lauree: gli studenti del Politecnico<br />
hanno ottenuto una media del voto di laurea di<br />
106/110 e quasi il 40% con il massimo dei voti, mentre su<br />
37 studenti usciti dall’Università la media del voto di laurea<br />
è stata di 108/110, di cui quasi due terzi con il massimo<br />
dei voti.<br />
Tali dati confermano le statistiche stilate gli anni passati<br />
e ci permettono di affermare nuovamente che i nostri<br />
studenti si confermano tra i migliori studenti degli Atenei<br />
torinesi.<br />
liceo scientifico 64%<br />
11<br />
I LAUREATI DEL COLLEGIO EINAUDI<br />
Statistica sugli studenti iscritti all’ultimo anno nel 2002/03<br />
UNIVERSITÀ (37 studenti)<br />
• Il 35% si laurea in corso<br />
• L’89% si laurea entro un anno dal termine regolare degli studi<br />
• Il 92% si laurea entro due anni<br />
• Media del voto di laurea: 108/110<br />
• Il 59% ottiene almeno 110/110<br />
• Il 49% ottiene la lode<br />
POLITECNICO (46 studenti)<br />
• Il 20% si laurea in corso<br />
• Il 76% si laurea entro un anno dal termine regolare degli studi<br />
• Il 96% si laurea entro due anni<br />
• Media del voto di laurea: 106/110<br />
• Il 37% ottiene almeno 110/110<br />
• Il 30% ottiene la lode<br />
LAUREATI DI PRIMO LIVELLO nell’anno solare <strong>2004</strong>: 80 STUDENTI<br />
Media generale del voto di laurea (Politecnico e Università): 106/110
LAUREATI E LAUREANDI <strong>2004</strong>-<strong>05</strong> Posti di studio<br />
gratuiti<br />
Sono novantasette gli studenti che a luglio hanno lasciato<br />
il collegio al termine del loro percorso di studio per tuffarsi<br />
nel mondo del lavoro freschi di conoscenze accademiche<br />
e carichi di entusiasmo. Molti di loro hanno raggiunto<br />
la laurea con il massimo dei voti, pochi altri stanno portando<br />
a conclusione gli ultimi esami e la tesi.<br />
A tutti quanti rivolgiamo il nostro in bocca al lupo per un<br />
futuro ricco di soddisfazioni!<br />
Paolo Alciati Economia e Commercio, Ernesto Appella Ingegneria Meccanica, Angelo<br />
Argento Ingegneria Elettronica, Luigi Arpaia Ingegneria Meccanica, Giovanni<br />
Baldinu Ingegneria delle Telecomunicazioni, Alessandro Barletta Ingegneria Elettronica,<br />
Marco Beglia Scienze Internazionali e Diplomatiche, Andrea Bergamasco<br />
Ingegneria Aerospaziale, Chiara Bertaina Medicina e Chirurgia, Marco Bo Medicina<br />
e Chirurgia, Caterina Boltri Economia Aziendale, Maria Paola Bonamico Scienze<br />
Internazionali e Diplomatiche, Stefano Bonsegna Ingegneria Informatica, Filippo<br />
Bucci Ingegneria delle Telecomunicazioni, Giuseppe Candela Ingegneria Elettronica,<br />
Luigi Luca Cannone Ingegneria Aerospaziale, Antonio Cantoro Ingegneria dell'autoveicolo,<br />
Nicoletta Carbotti Architettura, Carla Carenzo Architettura, Antonio<br />
Caretta Ingegneria Chimica, Tommaso Carratta Ingegneria Gestionale, Stefania<br />
Carrozzo Lingue e Letterature Straniere, Paolo Cavagnero Ingegneria Edile, Fabio<br />
Cialini Ingegneria Meccanica, Matteo Ciangherotti Scienze della Comunicazione,<br />
Giuseppe Cinanni Ingegneria Meccanica, Elisa Corallo Accademia Belle Arti, Manuele<br />
Corradi Ingegneria Aerospaziale, Adriano Costantino Ingegneria dell'autoveicolo,<br />
Ilenia Cotrino Medicina e Chirurgia, Michele Cotza Ingegneria Aerospaziale,<br />
Giuseppe Crispino Ingegneria Informatica, Andrea D'ambrosio Ingegneria Meccanica,<br />
Antonio De Bonis Ingegneria Elettrica, Giuseppe Demaglie Ingegneria<br />
Chimica, Alice Destefanis Architettura, Raffaele Di Bitonto Ingegneria dell'autovei-<br />
12<br />
colo, Elisa Di Padova Scienze della Comunicazione, Silvia Di Pilla Scienze Internazionali<br />
e Diplomatiche, Maria Tiziana Di Sipio Architettura, Dario Divelli Ingegneria<br />
Meccanica, Priscilla Dusi Psicologia, Manuela Ervini Farmacia, Alberto Fuggetta<br />
Ingegneria Elettronica, Federica Garin Matematica per le Scienze dell'ingegneria,<br />
Luca Giacchino Ingegneria Elettronica, Silvia Giardino Ingegneria Civile, Alessandro<br />
Giuliano Ingegneria Elettronica, Vito Impagliazzo Ingegneria delle Telecomunicazioni,<br />
Claudio Inserra Ingegneria Gestionale, Antonio La Marca Economia Aziendale,<br />
Nicola Labartino Ingegneria Meccanica, Oronzo Lacirignola Ingegneria Civile,<br />
Giuseppe Lando Ingegneria dell'autoveicolo, Rosanna Lattarulo Ingegneria Informatica,<br />
Gianluca Leone Economia Aziendale, Federico Letterio Ingegneria Aerospaziale,<br />
Barbara Lucatello Medicina e Chirurgia, Luisa Luparia Scienze della Comunicazione,<br />
Elena Mantovanelli Scienze della Comunicazione, Sergio Marra Ingegneria<br />
Meccanica, Giacomo Mattalia Giurisprudenza, Cosimo Mazzotta Ingegneria<br />
Meccanica, Fabio Mello Ingegneria Meccanica, Martina Minero Ingegneria Aerospaziale,<br />
Cecilia Moltoni Scienze Internazionali e Diplomatiche, Vincenzo Morello<br />
Ingegneria Aerospaziale, Stefano Mortello Ingegneria delle Telecomunicazioni, Lorenzo<br />
Murzilli Ingegneria Aerospaziale, Fabio Muscolino Architettura, Floriana<br />
Pais Lingue e Letterature Straniere, Sergio Palumberi Ingegneria Aerospaziale, Margherita<br />
Pasquariello Ingegneria Gestionale, Giulio Pattanaro Scienze Internazionali<br />
e Diplomatiche, Silvia Pelissero Psicologia, Tiziano Piccardo Ingegneria Ambiente<br />
e Territorio, Marco Piumetti Ingegneria Chimica, Marco Ricca Medicina e<br />
Chirurgia, Camilla Rinaldi Medicina e Chirurgia, Massimo Rivetti Ingegneria Informatica,<br />
Luciana Rizzo Architettura, Francesco Rosso Matematica, Francesca Rossotti<br />
Architettura, Marcello Salis Ingegneria Informatica, Stefano Salzano Odontoiatria<br />
e Protesi Dentaria, Francesco Sannelli Ingegneria Meccanica, Anna Sansonna<br />
Architettura, Pietro Scarpa Scienze Politiche, Giovanni Schifone Ingegneria Chimica,<br />
Matteo Serraino Ingegneria Edile, Claudio Scuoppo Biotecnologie, Ivano Telesca<br />
Ingegneria Meccanica, Paola Testa Scienze della Comunicazione, Giacomo Tolu<br />
Ingegneria delle Telecomunicazioni, Barbara Tommasi Scienze della Formazione<br />
Primaria, Massimo Varraso Ingegneria Meccanica, Laura Viada Psicologia, Andrea<br />
Zilli Ingegneria Aerospaziale.<br />
13<br />
Al fine di sostenere e incentivare ulteriormente la qualità dei<br />
propri studenti, il <strong>Collegio</strong> bandisce ogni anno un concorso destinato<br />
all’assegnazione di posti di studio gratuiti a rimborso<br />
VINCITORI POSTI DI STUDIO<br />
GRATUITI ANNO <strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
VINCITORE ANNO E CORSO DI LAUREA<br />
Silvano Bernardi 2° Scienze Internazionali e Diplomatiche<br />
Lorenzo Busciglio 2° LS* Filosofia<br />
Dario Cacciatore 2° LS Ingegneria Gestionale<br />
Vincenzo Calò 1° LS Fisica<br />
Francesco Cattoni 3° Ingegneria Meccanica<br />
Giuseppe Cristiano 2° Ingegneria Chimica<br />
Maria Assunta Domanico 2° Ingegneria Informatica<br />
Giada Grimaldi 1° LS Ingegneria Informatica<br />
Stefano Iasi 2° LS Ingegneria Informatica<br />
Santina Ignaccolo 2° LS Ingegneria dell’Autoveicolo<br />
Grazia Lina Isernia 1° LS D.A.M.S.<br />
Francesco Malandrino 2° Ingegneria Informatica<br />
Roberta Napolitano 3° Chimica<br />
Federico Penna 3° Ingegneria delle Telecomunicazioni<br />
Sara Pensa 2° LS Biotecnologie Molecolari<br />
Tiziano Piccardo 2° LS Ingegneria Ambiente e Territorio<br />
Dario Piga 1° LS Ingegneria Elettronica<br />
Claudio Scuoppo 2° LS Biotecnologie Molecolari<br />
Alessandro Surrente 3° Ingegneria Fisica<br />
Marco Tedde 3° Ingegneria Informatica<br />
Antonio Trifilò 2° Ingegneria Informatica<br />
Eleonora Voli 2° Psicologia<br />
totale della retta. L’assegnazione delle borse di studio avviene<br />
esclusivamente secondo criteri meritocratici e i posti sono assegnati<br />
a partire dal secondo anno di permanenza in collegio.<br />
Per l’anno <strong>2004</strong>-<strong>05</strong> sono stati assegnati n. 22 posti gratuiti,<br />
16 istituiti dal <strong>Collegio</strong>, 4 dal Comune di Torino e 2 dalla Società<br />
Accenture: tra i vincitori la media esami per la conferma<br />
del posto in collegio è stata anche quest’anno pari a<br />
30/30.<br />
* LS: Laurea Specialistica
Posti di studio<br />
gratuiti promossi<br />
da “Accenture”<br />
La società Accenture, divenuta partner del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong><br />
dall’a.a. <strong>2004</strong>-<strong>05</strong>, ha istituito per quest’anno accademico<br />
due posti di studio gratuiti riservati ai nostri migliori studenti<br />
frequentanti i corsi di laurea specialistica di Ingegneria<br />
Gestionale e Ingegneria Informatica.<br />
I vincitori sono stati Dario Cacciatore, II anno di Laurea Specialistica<br />
in Ingegneria Gestionale, e Stefano Iasi, II anno di<br />
Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica.<br />
ACCENTURE<br />
ED IL COLLEGIO EINAUDI<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> ha avviato la scorsa primavera un<br />
rapporto di collaborazione e partnership con Accenture,<br />
azienda globale di consulenza, servizi tecnologici<br />
e outsourcing.<br />
La collaborazione è nata con il duplice scopo da un<br />
lato di avvicinare il mondo del collegio e i suoi studenti<br />
eccellenti ad una realtà lavorativa dinamica e<br />
stimolante, dall’altro di promuovere il nome di Accenture<br />
in un contesto accademico di elevata qualità,<br />
interessante bacino per la scoperta di nuovi talenti.<br />
Tale collaborazione si è poi estesa alla Conferenza dei<br />
Collegi Universitari riconosciuti dal MIUR con la quale<br />
Accenture, prima azienda in Italia ad aver siglato un<br />
accordo di questo tipo con la CCU, ha firmato una<br />
convenzione quadro lo scorso luglio.<br />
La convenzione crea le premesse per una collaborazione<br />
proficua e favorisce una concreta integrazione<br />
tra mondo accademico e mondo del lavoro. È stato<br />
ipotizzato un ricco ventaglio di attività: la realizzazione<br />
di seminari, l’erogazione di posti gratuiti, l’offerta<br />
di stage e la disponibilità ad incontri di<br />
orientamento professionale.<br />
Premi di laurea<br />
“Margherita<br />
e Antonio<br />
Poletto”<br />
I due premi di laurea per studenti di Medicina e facoltà<br />
affini, istituiti dalla Sig.ra Teresa Peretti al fine di onorare<br />
la memoria della figlia e del genero, prematuramente<br />
scomparsi, sono stati assegnati per l’edizione 20<strong>05</strong> a<br />
due studenti di Medicina che si sono laureati in corso e<br />
con il massimo dei voti: ILENIA COTRINO per la tesi in<br />
Ginecologia dal titolo La proteina C-reattiva e il tumor<br />
necrosis factor-a nel diabete gestazionale e STEFANO<br />
SALZANO per la tesi in Odontoiatria intitolata Analisi in<br />
real time PCR delle citochine espresse in situ in pazienti<br />
con lichen planus orale con e senza epatite C.<br />
14 15<br />
Progetto Formativo <strong>2004</strong>-<strong>05</strong><br />
• programma BBR (Basic Business<br />
Readiness) presso l’ESMI<br />
(European School of Management)<br />
• 5 corsi di lingua inglese<br />
• 1 corso di lingua spagnola<br />
• 1 corso di lingua francese<br />
• 2 corsi di lingua tedesca<br />
• tirocinio annuale sulla<br />
ristrutturazione della<br />
Sezione San Paolo<br />
• Corso di teatro<br />
• Corso di fotografia<br />
INCONTRI CON LE AZIENDE<br />
La Società Accenture, partner ufficiale del <strong>Collegio</strong>,<br />
ha organizzato il 7 aprile 20<strong>05</strong> una presentazione<br />
della propria realtà aziendale agli<br />
studenti del collegio, offrendo loro l’opportunità<br />
di candidarsi per lo svolgimento di tirocini<br />
pre e post laurea all’interno dei progetti aziendali<br />
Accenture.<br />
L’European School of Management ha presentato<br />
i propri master il 20 aprile nella sala<br />
multimediale di C.so Lione ed ha illustrato il<br />
futuro accordo con il Politecnico per il riconoscimento<br />
della doppia laurea in Ingegneria Gestionale<br />
e il Diplôme Grande Ecole con Master<br />
in Management dell’ESCP-EAP European School<br />
of Management.<br />
l’ABC del lavoro in azienda in un<br />
contesto esclusivo per 5 selezionati<br />
studenti in una settimana di full<br />
immersion nel mondo del business<br />
76 studenti hanno frequentato<br />
i corsi annuali di lingua straniera<br />
di 60 ore con insegnanti<br />
madrelingua (convertibili in 5 CFU)<br />
2 studentesse di architettura hanno<br />
svolto un tirocinio teorico pratico<br />
nell’ambito della riqualificazione<br />
edilizia della Sezione San Paolo<br />
Corso annuale su 2 livelli<br />
con spettacolo finale al<br />
Borgo Medievale del Valentino<br />
10 incontri con lezioni in camera<br />
oscura e uscite sul territorio
Programma BBR<br />
(Basic Business<br />
Readiness)<br />
presso l’ESMI<br />
Dal 28 settembre al 4 ottobre cinque studenti del collegio,<br />
selezionati per merito, test e colloquio motivazionale,<br />
hanno avuto l’opportunità di frequentare il programma<br />
BBR, organizzato dalla prestigiosa ESMI, European<br />
School of Management Italia, che dal <strong>2004</strong> ha aperto un<br />
campus a Torino. Gli studenti sono stati inseriti in un<br />
contesto manageriale utile alla<br />
creazione di una base di conoscenze<br />
per il loro futuro lavorativo<br />
in azienda, con una didattica<br />
che ha posto grande attenzione<br />
alla pratica attraverso lavori di<br />
gruppo, discussioni e giochi di<br />
ruolo, sotto la guida di un tutor durante tutto il percorso<br />
e con specifiche sessioni tenute da professionisti e affermati<br />
manager.<br />
Leggendo i commenti scritti ‘a caldo’ dagli studenti che<br />
hanno frequentato il corso si percepisce<br />
l’entusiasmo che è stato loro trasmesso<br />
e la qualità delle lezioni proposte:<br />
È andata benissimo, è stata una gran bella<br />
esperienza!<br />
Gli orari e i ritmi di lavoro sono stati<br />
16<br />
massacranti ma abbiamo sperimentato un metodo di studio<br />
e tematiche completamente nuove che non avremmo mai<br />
avuto modo di conoscere altrimenti. Pur avendo studiato<br />
economia infatti non avevo mai lavorato in gruppo su queste<br />
tematiche e con professori così (se poi il mio gruppo non<br />
avesse quasi completamente sbagliato il caso finale, sarebbe<br />
stato perfetto!!!).<br />
Paolo, Economia<br />
...siamo sopravvissuti ad una settimana<br />
da delirio, ma anche molto molto interessante<br />
e divertente: personalmente ho imparato<br />
a lavorare in team e cosa significhi<br />
davvero fare il leader di un gruppo...è stato<br />
un po’ complicato, ma alla fine i risultati<br />
ci hanno ripagato...<br />
Tiziano, Ingegneria Ambientale<br />
Dire che è andata bene mi sembra poco!<br />
Ci siamo divertiti, abbiamo conosciuto<br />
ragazzi simpatici e molto preparati, i<br />
professori si sono dimostrati "assi" del<br />
management: insomma un'esperienza<br />
unica che non dimenticheremo facilmente!<br />
Abbiamo lavorato in team per l'intera<br />
durata del corso; è stato un approccio di<br />
studio completamente nuovo perché all'università solitamente<br />
non si studia in team. Al massimo si prepara qualche<br />
relazione con i propri compagni.<br />
Negli ultimi giorni di corso abbiamo risolto il problema di<br />
penetrazione di Lavazza nel mercato cinese e abbiamo concluso<br />
il lavoro con una presentazione al direttore vendite.<br />
Torno a ripetere... per me è stata davvero un'esperienza importante.<br />
Antonio, Ingegneria Energetica<br />
17<br />
Conferenze<br />
e incontri<br />
Ricco ed intenso è stato il calendario di incontri<br />
che si sono tenuti in collegio durante tutto l’anno,<br />
che è culminato con un vero e proprio ciclo<br />
di conferenze nel periodo primaverile.<br />
INAUGURAZIONE<br />
ANNO ACCADEMICO<br />
Il primo tradizionale evento è stata l’Inaugurazione dell’anno<br />
accademico del collegio che si è svolta venerdì 3 dicembre<br />
<strong>2004</strong> presso la Sala Multimediale ‘Fabiana D’Arpa’: in<br />
una sala gremita di studenti e di personalità del mondo accademico<br />
e politico hanno rivolto un indirizzo di saluto gli<br />
assessori all’istruzione di Regione, Provincia e Comune e sono<br />
intervenuti i Rettori dei due atenei torinesi, il prof. Giovanni<br />
Del Tin, per il Politecnico, e il prof. Ezio Pelizzetti, neo<br />
eletto rettore dell’Università. Durante la cerimonia ci ha<br />
raggiunto anche il sottosegretario del MIUR, Sen. Maria Grazia<br />
Siliquini, che è intervenuta con un discorso incentrato<br />
sul costante interesse ed impegno del Ministero nel sostenere<br />
realtà di eccellenza come quella rappresentata dai Collegi<br />
Universitari, in quanto perle da salvaguardare per raggiungere<br />
obiettivi di alta formazione nel nostro paese.<br />
Nel corso della serata il Presidente del <strong>Collegio</strong>, prof. Donato<br />
Firrao, ha illustrato le principali attività svolte all’interno<br />
del <strong>Collegio</strong> con un’attenzione particolare ai dati<br />
qualitativi e quantitativi della comunità collegiale. La Prolusione<br />
è stata tenuta dall’arch. Luca Moretto che ha esposto<br />
il progetto di riqualificazione edilizia della Sezione San<br />
Paolo ed al termine della serata sono stati premiati gli studenti<br />
vincitori dei posti di studio gratuito ed in conclusione<br />
gli invitati hanno potuto continuare a conversare dinanzi<br />
ad un ricco buffet.<br />
CONFERENZE DI PRIMAVERA<br />
Nei mesi di maggio e giugno si sono tenute alcune conferenze<br />
su tematiche generalmente concordate con il Consiglio<br />
dei Delegati degli Studenti. Gli argomenti toccati sono<br />
stati molteplici e vari; si è cominciato con La Pena Capitale<br />
nel Mondo a cura della Comunità di Sant’Egidio, una serata<br />
di riflessione e di sensibilizzazione sulla pena di morte,<br />
incentrata principalmente sulla campagna internazionale<br />
finalizzata alla richiesta di una moratoria sulla Pena<br />
Capitale nel Mondo.<br />
È seguito un incontro dal titolo Manager si nasce o si diventa?<br />
con testimonianze di vita vissuta dell’ing. Giovanni Gambardella,<br />
ex ospite del collegio e manager di provata esperienza,<br />
già direttore generale di Ansaldo e dell’Ilva.<br />
Una serata dedicata alla montagna e agli sport montani intitolata<br />
Suggestioni verticali: ghiaccio, roccia e neve, ha visto<br />
la presentazione delle Universiadi 2007 a cura del CUS Torino<br />
e la partecipazione della guida alpina, vice campionessa<br />
del mondo di arrampicata su ghiaccio, Anna Torretta, che ci<br />
ha accompagnato in una panoramica sulla propria attività<br />
professionale tra video e fotografie di paesaggi immacolati.<br />
Molto sentito dagli studenti è stato il bisogno di approfondire<br />
le tematiche sulle quali siamo stati chiamati alle urne nel referendum<br />
di giugno, così è stato organizzato l’incontro La Fecondazione<br />
Assistita, con cenni di embriologia, tecniche di<br />
fecondazione assistita e aspetti giuridici con la partecipazione<br />
della ginecologa, dott.ssa Chiara Perono, del Centro di Medicina<br />
della Riproduzione della Clinica Universitaria, Ospedale<br />
Sant’Anna di Torino. Ha introdotto l’argomento un nostro<br />
ospite, Dott. Marco Bo, neolaureato in Medicina e Chirurgia.<br />
Dedicata alla cinematografia e all’imprenditorialità è stata<br />
la conferenza Fare film a Torino, con la partecipazione del<br />
Presidente della Film Commission Torino Piemonte, nonché<br />
Fondatore e Presidente della BasicNet SpA, Marco Boglione,<br />
che ci ha raccontato la propria esperienza di imprenditore<br />
che ha deciso di dedicare parte del proprio<br />
tempo e delle proprie capacità allo sviluppo dell’arte cinematografica<br />
a Torino e in Piemonte.<br />
Il ciclo di conferenze si è concluso nella tradizionale sede<br />
di Via Galliari, che da sempre ospita gli studenti iscritti alle<br />
facoltà scientifiche, con la tradizionale Cerimonia di premiazione<br />
dei vincitori dei Premi di Laurea Margherita e<br />
Antonio Poletto. La serata ha visto la partecipazione di un<br />
giovane architetto, volontario di Medici Senza Frontiere,<br />
che ha illustrato cosa vuol dire essere un volontario ‘tecnico’<br />
presso una missione in Africa, e si è conclusa con l’illustrazione<br />
dei lavori di tesi svolti dai due vincitori dell’edizione<br />
20<strong>05</strong>: ILENIA COTRINO con una tesi in Ginecologia su<br />
La proteina C-reattiva e il tumor necrosis factor-a nel diabete<br />
gestazionale e STEFANO SALZANO con una tesi in Odontoiatria<br />
dal titolo Analisi in real time PCR delle citochine<br />
espresse in situ in pazienti con lichen planus orale con e senza<br />
epatite C.<br />
Al termine della cerimonia per i Premi Poletto è avvenuta<br />
la Premiazione del Concorso fotografico “Scatta la gita”<br />
- Praga 20<strong>05</strong>, che quest’anno ha visto in giuria una rappresentante<br />
della Fondazione Italiana per la Fotografia, la<br />
quale ha omaggiato i vincitori di alcuni cataloghi con lavori<br />
di giovani artisti fotografi.
Spettacolo<br />
teatrale<br />
Pittura su Legno<br />
Gli allievi del corso di teatro dell’anno <strong>2004</strong>-<strong>05</strong> del <strong>Collegio</strong><br />
Universitario <strong>Einaudi</strong> hanno realizzato lo scorso 19 giugno nel<br />
Borgo Medioevale del Valentino, con la regia di Laura<br />
Bombonato, lo spettacolo Pittura su Legno, dramma in un<br />
unico atto, che Ingmar Bergman trasformò nel Settimo sigillo.<br />
Sono Giacomo Pirelli, l’unico attore non udente in questo spettacolo<br />
tra molti attori udenti e sono felice della scelta della regista<br />
di affidarmi un ruolo significativo nello spettacolo, quello<br />
del cavaliere. Sono contento di aver potuto dimostrare che un<br />
attore non udente può avere le capacità di interpretare un ruolo<br />
importante alla pari di un udente ed essere apprezzato dal pubblico<br />
non solo per i dialoghi, ma anche per la mimica e l’espressività<br />
del volto e del corpo.<br />
Il ruolo del cavaliere, come peraltro il tema generale, si riferisce<br />
ad un'azione drammatica relativa alle crociate, dipinta<br />
su un muro, ambientata nel 1300, periodo in cui infuriava la<br />
peste, con la presenza costante della Morte. Tuttavia lasciava<br />
spazio anche a scorci allegri, nei quali si annotavano movimenti,<br />
battute, gesti e toni disarticolati del personaggio dell'istrione<br />
medievale.<br />
Il pubblico ha molto apprezzato lo spettacolo, in particolare la<br />
grande intensità ed al tempo stesso la grande spontaneità degli<br />
attori, per la maggior parte debuttanti.<br />
Ancor prima dell'inizio dello spettacolo, la regista ha creato<br />
un’atmosfera particolare, chiudendo uno dei due portoni di accesso<br />
alla Piazzetta del Borgo e fissando il luogo d’incontro per<br />
gli spettatori presso l'altro portone, quello del ponte levatoio.<br />
Qui sono stati accolti ed accompagnati in gruppo fino alla piazzetta,<br />
dove da tempo risuonavano le voci degli attori in fase di<br />
riscaldamento della voce. La collocazione particolare delle se-<br />
APPUNTAMENTI CULTURALI<br />
Le stagioni musicali e teatrali presenti nella Città di Torino sono riconosciute a livello internazionale per la qualità e la varietà<br />
delle programmazioni, così anche quest’anno i nostri ospiti hanno potuto usufruire degli abbonamenti distribuiti presso<br />
le biblioteche del collegio, gratuitamente e a rotazione tra gli studenti ospiti, ed assistere a splendidi spettacoli di musica,<br />
teatro, cabaret, cinema e danza.<br />
Tra tutti gli spettacoli andati in scena meritano di essere ricordati l’intramontabile balletto Schiaccianoci al Teatro Colosseo,<br />
la prosa al Teatro Alfieri con Re Lear e Coriolano di Shakespeare, la musica sinfonica all’Auditorium del Lingotto con l’Orchestra<br />
Nazionale della RAI, che ha concluso la stagione con la presentazione di tutti i concerti brandeburghesi di Bach, il cabaret<br />
dei comici siciliani Ficarra e Picone, lo spettacolo di Paolo Rossi, per terminare con la Bohème di Puccini al Teatro Regio.<br />
Abbonamenti per la Stagione <strong>2004</strong>-<strong>05</strong><br />
• 180 posti per gli spettacoli di prosa del Teatro Stabile<br />
• 280 posti per gli spettacoli di cabaret, musica e danza del Teatro Colosseo<br />
• 24 posti per l’Opera lirica al Teatro Regio<br />
• 100 posti per i Concerti dell’Orchestra Nazionale della RAI all’Auditorium del Lingotto<br />
• 120 posti per la stagione di film in lingua inglese<br />
die, situate nella parte centrale dello spazio disponibile ed<br />
orientate in direzioni diverse, nonché delle panchine collocate<br />
altrove e delle lenzuola per terra, ha dapprima sorpreso il pubblico,<br />
ma poi gli ha consentito di assistere a 360° al costante<br />
movimento degli attori nei posti più diversi della scena e delle<br />
collinette adiacenti.<br />
Lo spettacolo è stato sottotitolato grazie alla proiezione di sovratitoli<br />
del testo integrale, consentendo ai non udenti di seguire<br />
i dialoghi, vista la difficoltà di leggere a distanza sulle labbra<br />
degli attori. I sovratitoli sono stati preparati da due dottorandi<br />
del Dipartimento di Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue<br />
e Culture dell'Università di Bologna, sede di Forlì, e con la<br />
collaborazione del Progetto Voice del Centro di Ricerca della<br />
Commissione Europea. Il lavoro ha richiesto un impegno notevole,<br />
anche per lo svolgimento all'aperto ed i frequenti spostamenti<br />
degli attori durante le scene. Da parte mia ho contribuito<br />
alla preparazione dei testi da proiettare e del Sito Web con informazioni,<br />
foto e filmati dello spettacolo.<br />
Se il Gruppo Teatrale del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> ha già organizzato<br />
negli anni scorsi spettacoli teatrali di indiscusso successo, è da<br />
sottolineare il carattere innovativo dello spettacolo di quest’anno.<br />
In effetti, la sottotitolazione ha permesso di rivolgersi ad un<br />
pubblico più ampio, facilitando la comprensione anche da parte<br />
dei non udenti. La regista e tutti gli attori si sono impegnati<br />
per la realizzazione dello spettacolo, ottenendo un ottimo risultato,<br />
a conferma di un approccio interdisciplinare e di uno spirito<br />
di apertura verso esigenze diverse. Poiché i teatri sono luoghi<br />
di aggregazione sociale e culturale, i non udenti desiderano partecipare,<br />
sia come attori sulla scena, sia come spettatori che possono<br />
comprendere anche i dettagli delle battute.<br />
Speriamo che questa iniziativa, insieme a quella del Progetto Disabili<br />
del CUS Torino, possa trovare un seguito nelle prossime attività,<br />
sia nel campo teatrale, sia in quello delle Paralimpiadi 2006<br />
e delle Universiadi 2007. Un sogno, che trova riscontro ancora limitato<br />
da parte della struttura universitaria, è quello di vedere<br />
sottotitolate in modo automatico le lezioni, riducendo le difficoltà<br />
di presa di appunti con l’aiuto di studenti 150 ore.<br />
18 19<br />
Giacomo Pirelli<br />
ATTIVITÀ SPORTIVE<br />
Anche quest’anno le numerose attività sportive sono state<br />
organizzate in collaborazione con il CUS Torino,<br />
ente che per missione ha la promozione<br />
e la divulgazione dello sport in ambito universitario.<br />
I corsi sono stati preziosi momenti<br />
di socializzazione e di integrazione nella<br />
realtà cittadina per le centinaia di studenti<br />
che vi hanno preso parte.<br />
I corsi svolti nelle palestre del collegio sono stati:<br />
• 2 corsi di ballo latino-americano<br />
• 3 corsi di aerobica<br />
• 5 corsi di tango<br />
• 3 corsi di yoga<br />
• 1 corso di funky<br />
• Lezioni teoriche del corso di subacquea<br />
Si è inoltre svolta la seconda edizione del Campionato intercollegiale<br />
di calcetto organizzato da un gruppo di studenti<br />
ospiti della Sezione Valentino. Hanno preso parte all’iniziativa<br />
8 squadre composte da ragazzi di tutte le sezioni<br />
del <strong>Collegio</strong>. Il Campionato è stato organizzato secondo due<br />
gironi uno di andata e uno di ritorno, da novembre a maggio,<br />
ed ha visto sul gradino più alto del podio la squadra<br />
della Sezione Mole Real Carrapipi. Le prime quattro squadre<br />
si sono infine sfidate in un mini torneo per aggiudicarsi la<br />
Coppa <strong>Einaudi</strong>, anch’essa vinta dal Real Carrapipi.<br />
GITA SULLA NEVE<br />
Divertiti e miracolati!<br />
Non è difficile immaginare cosa può accadere a giovani spericolati<br />
avventurieri lanciati come proiettili su una pista nera alla<br />
loro prima esperienza in montagna, mentre il buon dio pensa<br />
ad una tempesta di neve.<br />
Come tutti gli anni, anche lo scorso inverno la direzione del<br />
collegio <strong>Einaudi</strong> decide di regalarci una giornata dedicata alla<br />
montagna e allo sci sulle piste di Cervinia: partenza alle prime<br />
ore del mattino e rientro in serata. Divertente, entusiasmante,<br />
un’esperienza diversa. Effettivamente, l’idea di una giornata<br />
bianca suscita nello spirito di iniziativa di ognuno di noi molto<br />
fascino e curiosità, ed anche se per muscoli e legamenti sembra<br />
una pazzia, la voglia di neve ha sempre il sopravvento. Anche i<br />
magnifici del Galliari ci sono.<br />
Solitamente, i preparativi per un evento simile non richiedono<br />
molte risorse e molta attenzione, quello che ha più importanza<br />
è vivere a pieno il momento. Ma stavolta neppure i preparativi<br />
sono lasciati al caso. Vasto assortimento di panini trattati<br />
in modo da affrontare le più gelide temperature, teglia di parmigiana<br />
della nonna (vecchia scuola), kebab della sera prima<br />
per dare un tocco di multietnico-retrò, qualche bottiglia di liquidi<br />
per recuperare velocemente le energie, ed i problemi di<br />
sopravvivenza svaniscono. Il segreto dell’abbigliamento e del-<br />
l’attrezzatura invece, non è solo pura improvvisazione, ma c’è<br />
estro e impegno anche lì. Tute, su tute, su maglioni e ancora<br />
cuffie, cappelli, cappellini e sciarpe in doppia lana per strati e<br />
strati di morbido calore. Sci, doposci, controsci e grossi siluri da<br />
montare dietro gli scarponi per una discesa più propulsiva.<br />
Grandi sorrisi e voglia di divertirsi; non serve nient’altro, se non<br />
un po’ di intraprendenza e tanta tanta immaginazione.<br />
Frequentando le piste da sci di un certo livello si è spesso colpiti<br />
dall’uniformità dello stile con cui si affronta la discesa e dalla<br />
confidenza con la quale ci si propone allo sport; tutta la<br />
gente che ti circonda sembra dotata naturalmente di una tecnica<br />
sopraffina, elegante e impeccabile. Diversi. Noi siamo diversi.<br />
Questo fondamentale concetto è stato sommerso nella<br />
neve e nell’entusiasmo delle prime discese. Ci sono voluti almeno<br />
20-30 tuffi nel vuoto seguiti da drammatiche capriole, sci<br />
sparsi per la pista, incontri molto ravvicinati con altri sciatori,<br />
grasse mangiate di neve con la faccia piantata per terra, per ricordarci<br />
che forse è la prima volta che andiamo a sciare.<br />
Ma noi non abbiamo paura. Sempre più su... ancora di più. E<br />
proprio quando arriviamo sulla testa di una delle piste più alte<br />
e ripide, qualcuno dall’alto dei cieli decide di rendere più<br />
emozionante la discesa aggiungendo una ricca nevicata che,<br />
per noi comuni mortali sprovvisti di occhiali, è una pugnalata<br />
alle spalle. La divina e spietata provvidenza.<br />
Capitanati dal sig. Barletta, gli spericolati avventurieri affrontano<br />
con gli occhi chiusi e la delicatezza di una valanga l’ultima<br />
temibile discesa. Ora caro lettore puoi finalmente usare<br />
l’immaginazione che ti abbiamo consigliato di portare in questa<br />
gita sulla neve con noi, per ricostruire quanto accaduto dai<br />
3000 e tanti metri fino al luogo dell’appuntamento per rientrare<br />
a casa. Divertiti, appagati, soddisfatti e… miracolati,<br />
possiamo rientrare.<br />
Ma... un attimo, dove è il piccolo Flore? Eccolo che arriva anche<br />
lui, bagnato, distrutto, surgelato ma ridente, solare e soprattutto<br />
con 40 interminabili minuti di ritardo. Le sue giustificazioni alla<br />
dott.ssa Torretta: “Non è colpa mia, io volevo sciare!”.<br />
Gianni Zizzi
Concerto<br />
al Barrumba<br />
Il 15 dicembre <strong>2004</strong> si è tenuto un<br />
concerto con le band musicali che si<br />
ritrovano per provare ed esercitarsi<br />
presso la sala prove della Sezione Mole;<br />
nelle parole di uno degli organizzatori le<br />
emozioni e le motivazioni che hanno<br />
spinto all’organizzazione dell’evento:<br />
The First<br />
<strong>Einaudi</strong> Rock Festival<br />
Quando le giornate decadono nel grigiore, seppure splendido,<br />
di questa città, quando lo studio ci soffoca e non accresce<br />
le emozioni emergono i sogni e le nostre aspettative più<br />
vere. Per alcuni l’università non è la strada maestra del proprio<br />
spirito, non è insomma capace di soddisfare la nostra<br />
sete di vita che ci affligge nel corso di questi anni.<br />
Altri interessi e immagini si affacciano alle finestre delle case,<br />
sogni che non cessano mai di spalancarsi e ad invitarci ad entrare,<br />
anche solo con un respiro. Ed ecco che la scorgi là, dietro<br />
le tende svestita e consumata dal tempo ma con la voglia di<br />
rinascere che gli solca le rughe… Ecco la Musica che chiama e<br />
nulla può impedire la risposta di chi brama le armonie, di chi<br />
vive nei cinque righi sonori in ogni istante del suo tempo; non<br />
si possono placare le urla dell’arte che alberga nelle stanze<br />
più belle della mente umana e lenire i dolori della nostra giovinezza,<br />
se non con la bellezza di questa vecchia signora<br />
armonica pronta a ringiovanire<br />
in seno ai nostri pensieri.<br />
È difficile trovare lo spazio per poterci esprimere; far sentire<br />
le nostre note e le idee musicate è difficile, e allora bisognava<br />
che noi trovassimo il modo di farlo. La voglia era tanta e<br />
così cercammo un<br />
locale, a lungo, dove<br />
poter organizzare<br />
un concerto, dove<br />
tutti coloro che<br />
avessero voluto,<br />
avrebbero potuto<br />
farsi ascoltare… lo<br />
trovammo: Il Barrumba.<br />
In quella serata si<br />
sono esibiti sei<br />
…si sono esibiti sei<br />
gruppi alcuni dei quali,<br />
da allora, continuano a<br />
suonare in giro per<br />
i locali torinesi e, magari,<br />
un giorno... la forza dei<br />
sogni...<br />
gruppi, alcuni dei quali da allora continuano a suonare in<br />
giro per i locali torinesi e magari un giorno… la forza dei sogni.<br />
Tre ore di concerto passando dal cross over all’hard rock, dal<br />
blues al punk. Abbiamo ascoltato quella sera le cover dei<br />
pezzi più significativi della storia della musica italiana e<br />
straniera e alcuni di noi hanno avuto il piacere di far ascoltare<br />
le proprie canzoni, il proprio progetto.<br />
Oggi, come dicevo prima, alcuni suonano ancora per i locali<br />
di questa città e per loro quella serata rimane ancora viva<br />
nella memoria come il loro esordio.<br />
Così ringraziamo ancora tutti i ragazzi che hanno partecipato<br />
al progetto e l’amministrazione del collegio che ha permesso<br />
quella prima edizione dell’<strong>Einaudi</strong> Rock Festival.<br />
20 21<br />
Davide Casu<br />
Festa di fine anno<br />
21 giugno 20<strong>05</strong>:<br />
Tutti pazzi per l’<strong>Einaudi</strong>!<br />
Con l’arrivo del caldo e della bella stagione in collegio si<br />
respira un’aria di festa e di allegria. E come ogni anno in<br />
questo periodo arriva puntuale la festa di fine anno. Dopo<br />
il grande successo dell’anno scorso anche quest’anno si è<br />
pensato di festeggiare al Cacao, discoteca all’aperto situata<br />
nel verde del Parco del Valentino. Quest’anno ho vissuto<br />
l’evento in prima persona, partecipando all’organizzazione<br />
della serata e vestendo l’“ingrata” veste di presentatrice.<br />
Altri validi coraggiosi si sono uniti a me in questa<br />
impresa e il risultato è stato davvero positivo oltre che<br />
estremamente divertente.<br />
La prima parte della serata ha visto innanzitutto le esibizioni<br />
dei partecipanti ai vari corsi organizzati dal collegio:<br />
emozionati ballerini si sono susseguiti sul palco al ritmo<br />
di hip hop, funky, musica latina e tango argentino. A<br />
seguire, la premiazione delle squadre e dei giocatori vincitori<br />
dei tornei di calcetto, nonché la consegna delle magliette<br />
agli studenti che, ormai laureati, hanno lasciato le<br />
confortanti mura del<br />
collegio. Inutile negare<br />
l’emozione che si prova<br />
a stare su un palco e<br />
rendersi conto che il<br />
periodo dell’università<br />
si è concluso e che<br />
se ne apre un altro,<br />
sconosciuto ma stimolante<br />
e pieno di<br />
novità.<br />
Tuttavia non c’è<br />
stato tempo per la<br />
tristezza perchè<br />
nella seconda<br />
parte della serata<br />
la musica ha<br />
preso il sopravvento. Si sono aperte le danze e tutti, con i<br />
bicchieri colmi di colorati e fantasiosi cocktails, si sono lasciati<br />
andare al ritmo delle canzoni che si sono sentite per<br />
tutta l’estate in riva al mare. E alla luce soffusa delle candele<br />
ognuno ha pensato a divertirsi e ad evitare che le<br />
zanzare, attratte dalla festa, si prendessero parte del divertimento!<br />
Silvia Di Pilla
I collaboratori<br />
Vogliamo ricordare tutti<br />
gli studenti che hanno<br />
svolto un incarico durante<br />
l’anno, e che hanno<br />
avuto la possibilità di cimentarsi<br />
in un impegno<br />
lavorativo tra le mura del<br />
collegio. Scelti tra i migliori<br />
studenti degli ultimi<br />
anni, sono stati impegnati<br />
in biblioteca e in<br />
portineria, oltre che in<br />
specifiche mansioni del<br />
settore informatico. I ragazzi<br />
hanno svolto i loro<br />
compiti sotto l’attenta<br />
sorveglianza dei responsabili<br />
dei vari settori ed<br />
hanno rappresentato anche<br />
quest’anno un valido<br />
supporto all’attività del<br />
<strong>Collegio</strong>.<br />
SISTEMISTI<br />
DI SEZIONE<br />
Antonio Martina<br />
Paolo Pantaleo<br />
Stefano Reho<br />
Giuseppe Ricupero<br />
BIBLIOTECARI<br />
Matteo Ciangherotti<br />
Stefano Mortello<br />
Marco Piumetti<br />
Daniele Sabetta<br />
Stefano Salzano<br />
CUSTODI<br />
Ernesto Appella<br />
Angelo Argento<br />
Serena Bagnale<br />
Antonio Barbera<br />
Luca Barra<br />
Roberto Bellanca<br />
Andrea Bergamasco<br />
Tindaro Biondo<br />
Caterina Boltri<br />
Maria Paola Bonamico<br />
Stefano Bonsegna<br />
Vincenzo Calò<br />
Luca Capuzzo<br />
Carla Carenzo<br />
Stefania Carrozzo<br />
Francesco Castorina<br />
Davide Casu<br />
Francesca Catapano<br />
Fabio Cialini<br />
Salvatore Colonna<br />
Ivan Cozza<br />
Michele Cursio<br />
Fernando De Angelis<br />
Chiara Della Sala<br />
Alice Destefanis<br />
Raffaele Di Bitonto<br />
Lorena Di Lisio<br />
Silvia Di Pilla<br />
Salvatore Davide Donato<br />
Alessandro Fazio<br />
Fabio Ferlazzo<br />
Francesca Ferrero<br />
Ganpaolo Fracchiolla<br />
Alberto Fuggetta<br />
Mara Gabba<br />
Alessandro Giuliano<br />
Michela Gobbo<br />
Daria Iacoboni<br />
Cristina Iacovino<br />
Santina Ignaccolo<br />
Matteo Impagliazzo<br />
Alessia Imperatori<br />
Grazia Isernia<br />
Emanuela Italiano<br />
Giuseppe Lando<br />
Rosanna Lattarulo<br />
Gianluca Leone<br />
Francesco Lo Presti<br />
Fabrizio Lolli<br />
Anna Macagno<br />
Sergio Marra<br />
22<br />
Cosimo Mazzotta<br />
Fabio Mello<br />
Christian Misuraca<br />
Micol Mojoli<br />
Cecilia Moltoni<br />
Fabio Muscolino<br />
Biagio Nigro<br />
Ilaria Parata<br />
Marco Patruno<br />
Michele Pecoraro<br />
Silvia Pelissero<br />
Sara Pensa<br />
Marcello Pinna<br />
Nazzario Pizzarelli<br />
Laura Porceddu<br />
Elisa Prestia<br />
Serena Quarta<br />
Francesca Rossotti<br />
Ester Salis<br />
Anna Sansonna<br />
Arianna Santero<br />
Valeria Santostefano<br />
Chiara Sartor<br />
Maria Gabriela Scanu<br />
Pietro Scarpa<br />
Dora Scatigna<br />
Giovanni Schifone<br />
Francesco Secondino<br />
Daniele Simondi<br />
Antonio Soggia<br />
Elsa Soro<br />
Giuseppe Sorrentino<br />
Irene Tinnirello<br />
Maria Diletta Traldi<br />
Chiara Troisi<br />
Andrea Valenti<br />
Massimo Varraso<br />
Laura Viada<br />
Angela Vivoli<br />
Carlo Vizzi<br />
Gabriele Zara<br />
Rosaria Zizzari<br />
Daniele Zizzi<br />
Stefania Zoppo Binello<br />
Inoltre ringraziamo tutti i<br />
ragazzi che con grande entusiasmo<br />
e passione hanno<br />
collaborato al buon andamento<br />
della sala prove.<br />
23<br />
L’Italia intera prende<br />
forma tra le mura del<br />
<strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>:<br />
ogni anno studenti provenienti<br />
da tutte le regioni<br />
italiane, giungono a Torino<br />
per studiare e da Torino<br />
tornano nelle loro città e<br />
paesi d’origine ricchi di un<br />
bagaglio culturale e personale<br />
insostituibile.
Concorso di<br />
ammissione<br />
<strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
Nell’anno accademico <strong>2004</strong>/<strong>05</strong>, durante il quale è stata<br />
chiusa la sezione San Paolo di via Bobbio 3, si è registrata<br />
un’alta percentuale di studenti che hanno mantenuto<br />
il diritto alla conferma del posto di studio<br />
(90,5%), mentre hanno ottenuto l’assegnazione del posto<br />
soltanto matricole, la cui media di voto di maturità<br />
è stata di 99,6/100.<br />
Il concorso, infatti, prevedeva che i posti eventualmente<br />
disponibili fossero assegnati, in prima istanza agli<br />
studenti che si immatricolavano per l’anno <strong>2004</strong>/<strong>05</strong>.<br />
Le matricole entrate in collegio sono state in totale 68,<br />
NORD 218<br />
PROVENIENZA STUDENTI a.a. <strong>2004</strong>/<strong>05</strong><br />
STRANIERI 14<br />
CENTRO 17<br />
24<br />
e nonostante il bando di concorso non indicasse il numero<br />
di posti assegnabili, sono comunque pervenute<br />
387 domande, delle quali ben 304 di studenti che si dovevano<br />
immatricolare per l’anno accademico <strong>2004</strong>/<strong>05</strong>.<br />
Le domande sono state suddivise, in base all’Indicatore<br />
della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo<br />
familiare, nelle sei fasce di contribuzione corrispondenti<br />
a sei graduatorie, ognuna delle quali è stata<br />
basata sul merito scolastico e, in caso di parità di merito,<br />
sulla situazione economica più bassa. La retta annuale<br />
minima è stata di € 1.370, la massima di<br />
€ 3.540.<br />
La ridotta ricettività (i posti disponibili sono stati circa<br />
590 contro i normali 750) non ha permesso al <strong>Collegio</strong><br />
di bandire posti di studio per Dottorandi e Specializzandi<br />
ed ha altresì ridotto notevolmente il numero di<br />
studenti stranieri ospitati nell’anno accademico<br />
<strong>2004</strong>/<strong>05</strong>.<br />
SUD E ISOLE 347<br />
50<br />
45<br />
40<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
25<br />
Provenienza<br />
degli studenti<br />
Nonostante il numero molto ridotto di nuovi ingressi<br />
dovuti alla chiusura della Sezione San Paolo, l’anno accademico<br />
<strong>2004</strong>-<strong>05</strong> ha mantenuto costante<br />
l’andamento degli anni passati in merito<br />
alle regioni di provenienza degli<br />
studenti. Più della metà degli studenti,<br />
quest’anno il 58% dei ragazzi,<br />
proviene dal Sud Italia e<br />
Isole, il 37% dal Nord Italia e poco<br />
meno del 3% dal Centro.<br />
Da mettere in risalto è il definitivo<br />
superamento del numero di<br />
studenti piemontesi (171) da parte<br />
degli studenti pugliesi (2<strong>05</strong>), tendenza<br />
che si prospettava ormai da<br />
una decina d’anni. Puglia e Piemonte sono<br />
seguite in lontananza dalla Sicilia con 47<br />
studenti e dalla Sardegna con 42. Trentaquattro studenti<br />
sono giunti dalla Calabria e ben 28 dalla Liguria. Fanalino<br />
di coda le Marche con 1 presenza.<br />
Anche se la situazione particolare dovuta alla<br />
riduzione di posti ci aveva costretti a non<br />
aprire le porte agli studenti stranieri all’inizio<br />
dell’anno, nel corso dei mesi siamo riusciti<br />
ad ospitarne alcuni: oltre ai due ragazzi<br />
Extra UE regolarmente iscritti al Politecnico,<br />
che hanno soggiornato per l’intero<br />
anno, sono stati ospiti del <strong>Collegio</strong> 12 studenti<br />
partecipanti a progetti di scambio internazionale,<br />
di cui 10 hanno soggiornato per più<br />
di 3 mesi. I paesi di provenienza sono stati la Francia,<br />
la Scozia, il Belgio, la Germania e la Spagna.<br />
PIEMONTE E PUGLIA: NUMERO DI STUDENTI DAL 1993 AL 20<strong>05</strong><br />
93/94 94/95 95/96 96/97 97/98 98/99 99/00 00/01 01/02 02/03 03/04 04/<strong>05</strong><br />
RIPARTIZIONE DEGLI STUDENTI ITALIANI<br />
PER REGIONE DI PROVENIENZA a.a. <strong>2004</strong>-<strong>05</strong><br />
PIEMONTE<br />
PUGLIA
La Conferenza<br />
dei Collegi<br />
nel 20<strong>05</strong><br />
Comunicazione,<br />
internazionalizzazione<br />
e formazione femminile<br />
Comunicazione, apertura internazionale (verso Asia e<br />
Europa), formazione femminile e ricerca di partner imprenditoriali,<br />
hanno caratterizzato le attività della Conferenza<br />
dei Collegi Universitari (CCU) presieduta nel <strong>2004</strong>-<br />
<strong>05</strong>, per la prima volta da una donna, la Rettrice del <strong>Collegio</strong><br />
Nuovo di Pavia, Paola Bernardi.<br />
È stato un anno ricco di impegni segnato dal desiderio di<br />
far conoscere sempre meglio, in Italia e all’estero, l’attività<br />
dei collegi della Conferenza: abbiamo ulteriormente<br />
consolidato il dialogo con il Ministero, gettato le basi<br />
presso l’Unione Europea per progettare una rete sovranazionale<br />
di collegi universitari, avviato una collaborazione<br />
con gli esponenti del mondo imprenditoriale, sensibilizzato<br />
l’opinione pubblica e il mondo accademico sul tema<br />
della leadership femminile.<br />
A questi interventi la stampa nazionale ha guardato con<br />
nuovo (e inaspettato) interesse; hanno infatti “scoperto” i<br />
collegi italiani, dedicando loro ampi servizi “Il<br />
Sole24ore”, “Campus”, “Il Corriere della sera”, “Universitas”<br />
e molte testate locali. Tutti in modo unanime hanno<br />
sottolineato l’importanza della valorizzazione del talento,<br />
hanno riscoperto la “neo-meritocrazia”, e presentato<br />
le nostre strutture come notevoli fucine di intelligenze.<br />
Per farci conoscere meglio, abbiamo approntato alcuni<br />
nuovi strumenti di comunicazione, brochure (in<br />
italiano, inglese e cinese) e soprattutto il nuovo<br />
sito www.collegiuniversitari.it, il nostro<br />
biglietto da visita comune.<br />
Che gli studenti siano al centro dell’attività<br />
della Conferenza è stato ribadito nel<br />
corso dei due convegni organizzati quest’anno:<br />
in marzo a Roma ci siamo confrontati<br />
sul tema dell’internazionalizzazione,<br />
in luglio a Pavia sulla formazione<br />
femminile. E in entrambe le occasioni<br />
abbiamo dato voce ai nostri studenti e<br />
neolaureati, ascoltando e mettendo a<br />
confronto le loro esperienze.<br />
A Roma, ospiti di Villa Nazareth e del<br />
suo Presidente, il Cardinale Achille Silvestrini,<br />
alla presenza della dott.ssa<br />
Olimpia Marcellini, la nostra “tutrice” al<br />
MIUR, abbiamo affrontato il tema “La<br />
26<br />
sfida dell’internazionalizzazione dell’Università: la risorsa<br />
dei Collegi”. Le testimonianze degli studenti stranieri<br />
e le parole del Cardinale sul valore dell’apertura agli<br />
altri hanno sottolineato proprio le finalità dell’azione<br />
della Conferenza: contribuire al dialogo tra i popoli, alla<br />
tolleranza e alla pacifica convivenza.<br />
Durante tutto l’anno, la Commissione per l’internazionalizzazione,<br />
presieduta dal prof. Donato Firrao, ha portato<br />
avanti il progetto di una rete internazionale dei talenti e<br />
del sapere, allo scopo di potenziare gli accordi di scambio<br />
già attivi presso i collegi e di stringere nuovi accordi in<br />
Europa e non solo. Firmato l’accordo coi Colegios Mayores<br />
spagnoli, la Conferenza si è anche impegnata a cercare<br />
associazioni analoghe nel resto d’Europa e soprattutto<br />
a sensibilizzare sul tema la Direzione Cultura dell’Unione<br />
Europea, al fine di costruire una rete europea dei collegi.<br />
In settembre a Siviglia si sono gettate le basi per la Conferenza<br />
europea, cui potrebbe già da subito partecipare il<br />
Portogallo. Ma è soprattutto dall’Estremo Oriente che arrivano<br />
le maggiori novità: la Conferenza dei collegi è infatti<br />
stata invitata a partecipare al progetto di scambio<br />
tra Italia e Cina, in particolare per fornire agli studenti<br />
accoglienza di qualità e una prima formazione d’eccellenza,<br />
con iniziative di integrazione culturale e linguistica.<br />
Per questo motivo la Conferenza ha aperto un punto<br />
informativo a Shanghai, che è stato visitato sia da Paola<br />
Bernardi (nel corso della visita alle Università di Shanghai<br />
del mese di maggio) che da Maurizio Carvelli (Segretario<br />
della Conferenza) che ha preso parte alla<br />
visita del Ministro Moratti in Cina lo scorso luglio.<br />
Il primo risultato è stata l’apertura nel settembre<br />
20<strong>05</strong>, a Bologna, di un collegio per giovani cinesi<br />
gestito dalla Fondazione CEUR. Analoga<br />
accoglienza nei collegi, sempre su richiesta<br />
del Ministero, troveranno i giovani indiani<br />
che verranno in Italia per fare ricerca.<br />
L’attenzione alla formazione femminile<br />
è nata invece dal desiderio<br />
della Presidente di intervenire<br />
nel dibattito internazionale<br />
sul ruolo della donna<br />
nella società, oltre che dall’analisi<br />
della situazione lavorativa<br />
delle donne che, specialmente<br />
in Italia, risultano<br />
ancora discriminate nel raggiungimento<br />
di posizioni di leadership.<br />
Su questi temi ha lavorato la Commissione<br />
femminile, che ha suggerito a<br />
tutti i collegi femminili o misti della<br />
Conferenza di attivare programmi e<br />
azioni specifici, sul tema della leadership:<br />
sono state organizzate conferenze,<br />
corsi di formazione sull’acquisizione di<br />
27<br />
competenze di ruolo e soprattutto il seminario “Formare<br />
donne leader: la risorsa dei Collegi”, che si è tenuto l’8<br />
luglio a Pavia, al <strong>Collegio</strong> Nuovo. Vi hanno preso parte un<br />
centinaio di persone, tra cui, oltre ai dirigenti dei collegi,<br />
alunne ed ex-alunne, anche esponenti “in rosa” della politica,<br />
dell’Università e del mondo imprenditoriale non<br />
solo pavese, tra cui rappresentanti di AIDDA e Accenture.<br />
Per la Conferenza il seminario dell’8 luglio è stata inoltre<br />
l’occasione per firmare una convenzione con Accenture,<br />
nota multinazionale di consulenza aziendale, che offrirà<br />
agli Alunni periodi di stage ed eventuali posti gratuiti.<br />
Analogo interesse ha espresso Laura Audisio Rangoni,<br />
Vice-Presidente Vicario dell’Associazione Imprenditrici<br />
Donne Dirigenti d’Azienda e relatrice al seminario: anche<br />
AIDDA si è detta particolarmente interessata a offrire periodi<br />
di stage e affiancamento in azienda alle studentesse<br />
(questa volta solo alle ragazze!) dei nostri collegi.<br />
Al termine del seminario di Pavia il testimone della presidenza<br />
è passato al prof. Ignazio Romano Tagliavia, Presidente<br />
del <strong>Collegio</strong> ARCES di Palermo, con la certezza che,<br />
sono parole della<br />
Presidente<br />
uscente, “da ottimo<br />
ingegnere<br />
elettrico qual è, saprà<br />
sicuramente imprimere<br />
alla Conferenza<br />
una nuova carica positiva”.<br />
“Grazie, Paola, per aver ringiovanito<br />
la nostra Conferenza!”<br />
E’ stato invece il complimento, da<br />
vero e attento Signore del Sud, con cui<br />
CONFERENZA DEI COLLEGI<br />
IL COLLEGIO EINAUDI È UNO DEI MEMBRI FONDATORI DELLA<br />
CONFERENZA DEI COLLEGI LEGALMENTE RICONOSCIUTI DAL<br />
MIUR, CHE COMPRENDE I SEGUENTI ENTI:<br />
❑ Almo <strong>Collegio</strong> Borromeo (Pavia)<br />
❑ Associazione Arces (Catania e Palermo)<br />
❑ Associazione Cuir (Roma)<br />
❑ <strong>Collegio</strong> di Milano (Milano)<br />
❑ <strong>Collegio</strong> Ghislieri (Pavia)<br />
❑ <strong>Collegio</strong> Nuovo - Fondazione Mattei (Pavia)<br />
❑ <strong>Collegio</strong> Universitario di Torino ‘Renato <strong>Einaudi</strong>’ (Torino)<br />
❑ <strong>Collegio</strong> Universitario ‘Don Nicola Mazza’ (Padova, Roma, Verona)<br />
❑ <strong>Collegio</strong> Universitario ‘S. Caterina da Siena’ (Pavia)<br />
❑ Fondazione Ceur (Milano e Bologna)<br />
❑ Fondazione Comunità ‘Domenico Tardini’ (Roma)<br />
❑ Fondazione ‘<strong>Collegio</strong> San Carlo’ (Modena)<br />
❑ Fondazione Rui (Roma e sedi varie)<br />
❑ I.P.E. - Istituto per ricerche ed attività educative (Bari e Napoli)<br />
il prof. Donato Firrao ha voluto ringraziare a nome di tutti<br />
Paola Bernardi per il suo lavoro: un complimento davvero<br />
lusinghiero. Mai dimenticarsi che le donne, anche quando<br />
cercano di fare le leader, rimangono sempre molto vanitose<br />
per quanto attiene la loro sfera personale!<br />
Paola Bernardi, Grazia Bruttocao
IV Certamen<br />
Nazionale<br />
fisico-matematico<br />
“Fabiana D’Arpa”<br />
edizione 20<strong>05</strong><br />
e conferimento della laurea<br />
post mortem a Fabiana<br />
La famiglia D’Arpa ha istituito<br />
il CERTAMEN NAZIONALE FISICO-<br />
MATEMATICO “FABIANA D’ARPA”,<br />
giunto quest’anno alla quarta edizione.<br />
Il concorso è intitolato alla memoria di Fabiana D’Arpa,<br />
precocemente mancata all’età di 23 anni, alla vigilia della<br />
laurea in Ingegneria elettronica; la studentessa è stata titolare<br />
di un posto di studio presso il <strong>Collegio</strong> Universitario,<br />
nella sezione Crocetta di corso Lione, per l’intero corso<br />
quinquennale di studi.<br />
28<br />
Il Certamen ha lo scopo di ricordare sia le alte qualità morali<br />
e intellettuali di Fabiana D’Arpa, sia la sua precocità e<br />
il suo elevato rendimento negli studi secondari, superiori<br />
ed accademici.<br />
Il Certamen oltre ai patrocini del MIUR, del Politecnico di<br />
Torino, dell’Università degli Studi di Lecce, del <strong>Collegio</strong><br />
Universitario di Torino “Renato <strong>Einaudi</strong>”, del Presidente<br />
della Giunta Regionale della Puglia, della Provincia di Lecce,<br />
del Comune di Vergole e della città di Maglie, ha ottenuto<br />
quest’anno la Targa d’Argento del Presidente della<br />
Repubblica.<br />
Il concorso, a carattere nazionale, è aperto a tutti gli<br />
studenti frequentanti l’ultimo anno di un corso di studi<br />
secondario di secondo grado; alla prova sono ammessi<br />
gli studenti che negli ultimi due anni del corso<br />
di studi hanno conseguito la promozione alla classe<br />
successiva con una votazione di almeno 9/10 in matematica,<br />
fisica e scienze naturali e con una votazione di<br />
almeno 8/10 nelle restanti discipline.<br />
Il giorno 4 giugno 20<strong>05</strong>, nei locali del liceo scientifico “Leonardo<br />
da Vinci” di Maglie, ha avuto luogo la premiazione<br />
dei vincitori del IV Certamen.<br />
Nel corso della cerimonia, il <strong>Collegio</strong> Universitario di Torino<br />
“Renato <strong>Einaudi</strong>”, rappresentato<br />
dal Consigliere delegato,<br />
prof. Antonino Repaci e<br />
dal Direttore, dott. Irzio Montermini,<br />
ha consegnato allo<br />
studente terzo classificato, NI-<br />
COLA DE MITRI, del Liceo<br />
Classico “F. Capece” di Maglie<br />
(LE) una targa e un premio di<br />
euro 400.<br />
A riconoscimento dell’alto<br />
merito accademico di Fabiana,<br />
il Consiglio della<br />
Terza Facoltà di Ingegneria<br />
del Politecnico di Torino<br />
ha deliberato all’unanimità<br />
di conferire a Fabiana<br />
D’Arpa la laurea<br />
post mortem in Ingegneria<br />
Elettronica con una cerimonia<br />
pubblica che si è<br />
svolta nell’Aula Magna del<br />
Politecnico l’8 luglio 20<strong>05</strong>.<br />
29<br />
In <strong>Collegio</strong> si arriva e dal<br />
<strong>Collegio</strong> si parte: tante<br />
sono le occasioni offerte<br />
agli studenti ospiti per<br />
conoscere e confrontarsi<br />
con realtà nuove e lontane.
Viaggi studio<br />
Nel corso della primavera-estate 20<strong>05</strong> venti studenti del<br />
<strong>Collegio</strong> hanno avuto l’opportunità di viaggiare in Europa<br />
e frequentare un corso di approfondimento linguistico con<br />
una borsa di studio finanziata dal <strong>Collegio</strong>. Molti sono stati<br />
in Inghilterra ed in Irlanda a perfezionare l’inglese nelle<br />
splendide capitali o in località minori; leggiamo qui di seguito<br />
l’esperienza di Silvia, che ha scelto per il suo soggiorno<br />
una meta transoceanica<br />
TRE SETTIMANE A TORONTO<br />
Perché ho scelto il Canada come meta delle mio<br />
viaggio studio? Se lo è chiesto molte volte anche<br />
mio padre… La risposta è semplice:<br />
volevo visitare un Paese diverso dai Paesi europei<br />
già visitati e dove fosse possibile parlare inglese.<br />
Quindi la scelta è ricaduta sul Canada e sull’Ontario,<br />
stato tradizionalmente anglofono, e su Toronto,<br />
la più importante metropoli di questo stato.<br />
E la prima impressione che ho avuto arrivando all’aeroporto<br />
di Toronto è stata quella di aver trovato la diversità che cercavo<br />
prima di partire.<br />
La cosa più sconvolgente è stata sicuramente la dimensione<br />
delle cose che era spropositata rispetto ai canoni europei ed<br />
italiani: grattacieli alti 300 metri, strade immense, tazze da<br />
cappuccino da mezzo litro...Inutile descrivere la mia sorpresa<br />
nello scoprire che per cucinare un uovo fritto ero costretta<br />
a comperare una confezione di una dozzina di uova, oppure<br />
che per avere del burro sul mio pane e marmellata dovevo<br />
comperare mezzo chilo di burro!<br />
Le differenze che ho potuto notare durante il mio soggiorno,<br />
seppur breve, sono molteplici e non mi è possibile elencarle<br />
tutte. Degna di nota è sicuramente la natura pacifica<br />
30<br />
e civile dei canadesi, l’estrema cortesia dei passanti e la<br />
grande disponibilità che viene spontaneamente offerta al<br />
visitatore sperduto. Le grandi distanze e l’onnipresente natura,<br />
talvolta ancora incontaminata, che si possono incontrare<br />
appena lasciata la città lasciano il visitatore stupito e<br />
desideroso di viaggiare ed esplorare le mille risorse di questa<br />
nazione stupenda.<br />
La scuola che ho scelto si è rivelata molto qualificata e il corso<br />
di Business English che ho seguito è stato davvero interessante<br />
e proficuo. Le lezioni si svolgevano al mattino ed erano<br />
caratterizzate da una molteplicità di attività. I docenti<br />
sceglievano il tema principale della giornata e chiedevano<br />
agli studenti, divisi in gruppi, di elaborare strategie di marketing<br />
e di presentazione di prodotti ed idee relative al tema.<br />
In questo modo gli studenti erano incentivati nell’utilizzare<br />
costantemente la lingua inglese e nell’apprendere piacevolmente<br />
termini economici. La lettura quotidiana delle pagine<br />
economiche del giornale e l’ascolto di trasmissioni radio<br />
hanno permesso di arricchire ulteriormente il mio vocabolario<br />
con termini specifici, necessari in un’ottica lavorativa internazionale.<br />
Grazie al corso seguito, alla professionalità e alla preparazione<br />
dei docenti nonché alle numerose occasioni extra scolastiche<br />
offerte dalla scuola ho potuto migliorare sensibilmente<br />
il mio livello d’inglese.<br />
Con questo viaggio ho avuto quindi la duplice opportunità<br />
di incrementare le mie conoscenze linguistiche e di visitare<br />
un paese affascinante come il Canada. E’ per questo che mi<br />
sento di ringraziare il <strong>Collegio</strong> per le occasioni formative e<br />
culturali che costantemente offre ai suoi ospiti.<br />
Purtroppo il tempo a mia disposizione non è stato sufficiente<br />
e ho potuto soltanto apprezzare la bellezza di Toronto e viaggiare<br />
nella affascinante regione del Quebec. Ma c’è ancora<br />
tanto da scoprire... sarà sicuramente per la prossima volta!<br />
Silvia Di Pilla<br />
31<br />
Studenti <strong>Einaudi</strong><br />
in Erasmus<br />
Da molti anni il <strong>Collegio</strong> ospita numerosi studenti internazionali,<br />
provenienti da tutta Europa e a volte anche da più<br />
lontano. Tuttavia il <strong>Collegio</strong> non è soltanto punto di arrivo<br />
di culture, colori, profumi diversi e affascinanti, ma anche<br />
la base di partenza per molti studenti italiani, che si recano<br />
all’estero per motivi di studio, grazie al progetto Erasmus<br />
e ad altri progetti di scambi internazionali.<br />
Infatti nell’anno accademico <strong>2004</strong>-20<strong>05</strong> ben ventisette studenti<br />
residenti in <strong>Collegio</strong> sono partiti alla volta delle mete<br />
più svariate, per poi tornare in Italia ricchi di<br />
un’esperienza accademica e di vita che non<br />
dimenticheranno facilmente.<br />
Ben ventuno studenti su ventisette hanno<br />
scelto di passare all’estero un anno<br />
intero, mentre i restanti sei si sono<br />
“accontentati” di un soggiorno<br />
semestrale.<br />
Tra le mete più ambite si colloca<br />
la Francia, scelta da tredici<br />
studenti.<br />
La scelta della Francia è motivata<br />
sicuramente da un elevato<br />
numero di rapporti tra i<br />
nostri atenei e quelli transalpini,<br />
ma sicuramente avrà orientato<br />
gli studenti anche il fascino<br />
delle cittadine francesi, la qualità<br />
della vita e la bontà delle varie specialità<br />
gastronomiche.<br />
La Francia è seguita dalla solare Spagna,<br />
dove nove studenti hanno vissuto il loro<br />
Erasmus tra profumi di paella e sangria e i<br />
colori degli artisti di strada.<br />
Il Portogallo è stato invece<br />
scelto da due studenti, seguito<br />
dalla Germania,<br />
dalla Svezia e dalla<br />
Svizzera che sono<br />
state la meta di tre<br />
studenti in totale,<br />
uno rispettivamente<br />
per ciascun<br />
Paese.<br />
PORTOGALLO<br />
SPAGNA<br />
Channel<br />
Tunnel<br />
FRANCIA<br />
SVIZZERA<br />
GERMANIA<br />
SVEZIA<br />
ITALIA
Mostra fotografica<br />
‘Ruanda, le ferite<br />
del silenzio’<br />
Dal 2 al 12 maggio 20<strong>05</strong> il <strong>Collegio</strong> ha ospitato, presso<br />
la sala del consiglio di via Maria Vittoria, la mostra<br />
fotografica “Ruanda, le ferite del silenzio”, proposta<br />
da Medici Senza Frontiere (MSF) e allestita da un gruppo<br />
di studenti della sezione Po del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>.<br />
La mostra, durata dieci giorni, è stata visitata da circa<br />
duecento persone sia interne che esterne al <strong>Collegio</strong>.<br />
In questo periodo sono state raccolte offerte, in seguito<br />
devolute a MSF, per un totale di circa 200 euro.<br />
La mostra era composta da 43 pannelli con fotografie<br />
di uomini e donne coinvolti nel conflitto ed altrettanti<br />
pannelli con le interviste di Yolande Mukagasana,<br />
un’infermiera tutsi che ha vissuto la guerra sulla sua<br />
pelle ed a trovato la forza di raccontarcela. Per farlo,<br />
Yolande e Alain Kasinierakis (l’autore delle fotografie),<br />
non hanno scelto di mostrarci il fuoco ed il sangue del<br />
genocidio, ma la follia e le paure del popolo ruandese<br />
attraverso interviste e testimonianze efficacissime.<br />
Questi, i dati. Ma la mostra è stata ben altro.<br />
Guerra per tutti<br />
Non mi soffermerò sulle motivazioni che hanno spinto alcuni<br />
di noi ad organizzarla. Esse ruotano principalmente attorno<br />
ad un unico scopo, cioè quello di informare prima noi e<br />
poi chiunque lo desiderasse intorno ad uno dei tanti drammi<br />
africani ignorati dai media. Il presupposto, Beppe Grillo<br />
docet, è: l’informazione esiste, ma è un contenitore di fatti<br />
che ti devi andare a cercare. Ora che la mostra si è conclusa è<br />
tempo di capire se è stata utile o meno, anche per valutare se<br />
sia il caso di organizzare qualcosa<br />
di simile per il 20<strong>05</strong>/2006.<br />
L’affluenza è stata buona, soprattutto<br />
quella di persone esterne al<br />
<strong>Collegio</strong>. Quella degli interni ha<br />
un po’ deluso le aspettative, per<br />
lo meno le mie. La mostra era<br />
poco interessante? Male organizzata?<br />
Forse l’argomento non era<br />
dei più invitanti… sentiamo parlare<br />
di guerre già tutti i giorni.<br />
Certo, ma di quali guerre?<br />
Partendo dal presupposto che<br />
siamo liberi di fare ciò che vogliamo,<br />
di andare o di non andare<br />
alla mostra sul Ruanda, di<br />
ascoltare o non ascoltare Bush<br />
l’alieno, di fare, insomma, quello che più ci aggrada, e che<br />
non c’è nulla di morale o amorale nel fare questa o quella<br />
scelta, siamo allora tutti liberi e felici, come Bernardo Provenzano.<br />
Se però facciamo qualche passo indietro, rispetto al<br />
presupposto appena evidenziato, ci rendiamo conto di una<br />
cosa: siamo leader del nostro mondo solo se ci mettiamo<br />
avanti reali opportunità di scelta. Ma queste opportunità di<br />
scelta, esistono? Non esistono? Sono nascoste? Come posso<br />
scegliere di interessarmi o meno a Tutsi ed Hutu se nessuno<br />
mi dà l’opportunità di farlo, e di mio non ho una grande passione<br />
per la ricerca? Non posso. Ma allora non sono affatto libero<br />
di fare ciò che voglio. Sono libero di fare ciò che vogliono,<br />
cioè ciò che mi propongono. E quel “vogliono” non sono<br />
oscuri signori che governano il mondo. Quel “vogliono” è il livello<br />
su cui si è assestata la media, un livello che punta al ribasso-<br />
perlomeno nel campo della libera informazione.<br />
Perché ho detto tutto questo? Per affermare una cosa soltanto:<br />
la mostra è stata un grande successo perché ha dato a<br />
tutti, e sottolineo: tutti, la possibilità di entrare in contatto<br />
con informazioni, volti, storie, largamente sconosciuti ed<br />
ignorati. Chiunque di noi fosse stato interessato a questi temi,<br />
avrebbe potuto trovare tutto il materiale necessario per<br />
approfondirli in internet od in libreria. Ma portare la mostra<br />
in casa nostra, è stato sicuramente un valore aggiunto. Come<br />
avere i quotidiani nella sala giornali: non ci fossero, quanti di<br />
quelli che li sfogliano almeno una volta al giorno li acquisterebbero<br />
tutti i giorni?<br />
Siamo fondamentalmente pigri, ed inerti. Portare le fotografie<br />
di Yolande, quei volti in bianco e nero al colore del sangue,<br />
in collegio, proprio sotto le nostre stanze, non ci avrà<br />
cambiato la vita, ma tutti noi abbiamo avuto un’opportunità<br />
in più rispetto alle opzioni correnti nel nostro quotidiano, e<br />
chi ha visitato la mostra sa che è stata un’opportunità importante,<br />
dolorosa, ma finalmente incisiva. Un successo che invita<br />
a riflettere, ben più di quello di una nota marca di vino<br />
in tetrapack e di tutto il tetro- pack che ci viene propinato<br />
ogni giorno.<br />
Michele Lancione<br />
Adozione<br />
a distanza<br />
Continua il Progetto<br />
di adozione<br />
a distanza sostenuto<br />
dagli studenti della<br />
Sezione Po a favore di<br />
Christi Jigar, un bambino indiano,<br />
che quest’anno ha compiuto sette anni.<br />
32 33<br />
Gita a Praga<br />
A metà marzo centoventi studenti<br />
del <strong>Collegio</strong> hanno avuto l’occasione<br />
di trascorrere cinque giorni in una<br />
delle più affascinanti capitali europee.<br />
Riportiamo due resoconti, che esprimono<br />
con diversa sensibilità alcuni momenti<br />
dell’interessante viaggio.<br />
Defenestrazioni, Foto, Viaggi Torretta…<br />
Il 23 maggio 1618 alcuni esponenti della nobiltà boema,<br />
non proprio contenti dell'elezione di Ferdinando II, fecero<br />
irruzione nel Castello di Praga, presero un paio di persone<br />
vicine all’odiato monarca e le gettarono da una finestra. In<br />
gergo quando uno butta di proposito un altro dalla finestra<br />
si può parlare di defenestrazione o schizofrenia ossessiva<br />
degenerante, e dopo una lunga riflessione i libri di<br />
storia hanno deciso di chiamare l'avvenimento del 1618<br />
“defenestrazione di Praga”. I più pignoli poi precisano<br />
l'anno, defenestrazione di Praga del 1618, in quanto in<br />
quella che è l'odierna capitale della Repubblica Ceca si<br />
contano altre due defenestrazioni, segno che l’avvenimento<br />
del 1618 più che un malaugurato incidente può essere<br />
inteso come una sorta di vizio...<br />
Ma non divaghiamo... Dunque il 23 maggio 1618 la famosa<br />
defenestrazione di Praga segna l'inizio della guerra dei<br />
Trent'anni, ultima guerra di religione combattuta in continente<br />
europeo (anche se, visto l'aria che tira, presto qualcuno<br />
potrebbe parlare di penultima guerra di religione)... ma<br />
ancora una volta stiamo divagando, perchè in questo breve<br />
articoletto non vogliamo parlare di guerre di religione, qui<br />
vogliamo semplicemente soffermarci su tre aneddoti che<br />
hanno caratterizzato il nostro viaggio a Praga.<br />
Il primo si ricollega all'inizio di questo articolo, vale a dire<br />
la famosa defenestrazione di Praga: come abbiamo detto<br />
questa segna l’inizio della guerra dei trent'anni ed è dunque<br />
un avvenimento di primo piano. Peccato però che ne-<br />
gli svariati libri di storia non ci sia mai una foto della famosa<br />
finestra che ha fatto la storia. A ben pensarci infatti<br />
se i nobili boemi avessero incontrato i fastidiosi avversari<br />
all'aperto, o in una sala senza finestre, ciao defenestrazione<br />
e magari addio guerra dei trent'anni. Troppi “se”, e così,<br />
arrivati a Praga, la curiosità di vedere la famosa finestra è<br />
per noi molto forte: il secondo giorno, nel primo pomeriggio,<br />
arriviamo sul luogo del misfatto. La tensione è alta,<br />
anche perchè il biglietto per visitare il castello costa poco,<br />
ma poi bisogna pagare per visitare il 94 per cento delle sale…<br />
Ma chi se ne frega: la Storia è a portata di mano!. Arriviamo<br />
finalmente nella sala tanto attesa e qua rimaniamo<br />
allibiti: ci sono tre finestre, tutte plausibili per impersonare<br />
La Finestra. Una minuscola targhetta potrebbe risultare<br />
illuminante, ma è posta in mezzo alla sala, equidistante<br />
da tutte le finestre, e per di più è scritta solo in ceco. Non ci<br />
resta che chiedere spiegazioni a un inserviente che è solo<br />
in grado di dirci che non si possono fare foto. Quando riusciamo,<br />
mimando, a fargli capire quale sia il nostro problema,<br />
per tutta risposta ci mostra un quadro, rappresentante<br />
la defenestrazione, dipinto 250 anni dopo il 1618 . Il quadro<br />
è di bella fattura, ma c’è un piccolo problema: la sala<br />
dipinta non corrisponde in nulla a quella in cui ci troviamo.<br />
Ci rendiamo conto che non c'è collaborazione, ma almeno<br />
comprendiamo l'assenza di foto nei libri di storia...<br />
Foto foto foto... e ancora foto. Questo è sicuramente il secondo<br />
punto caldo dell’ indimenticabile viaggio a Praga. Come<br />
voi sapete infatti da un paio di anni il <strong>Collegio</strong> organizza un<br />
concorso fotografico. Il tema di quest'anno era ‘Praga magica’<br />
(se si fosse andati a Parigi sarebbe stato ‘Parigi snob’ e via dicendo...);<br />
l'idea, malgrado i temi, non è male, ma ha innescato<br />
delle vere e proprie spirali di paura: chi partecipa alla gita<br />
infatti può essere facilmente diviso in tre gruppi: quelli che se<br />
ne fregano altamente del concorso e non fanno foto, quelli<br />
che si portano la macchina fotografica e se poi hanno una foto<br />
interessante partecipano al concorso, e quelli che vanno in<br />
gita solo per partecipare al concorso. Quest'ultimi non sono<br />
molti, ma sono pericolosissimi perché si aggirano facendo foto<br />
a destra e a manca, spesso senza un ordine preciso; ma<br />
questo non è tutto: spesso si preparano prima del viaggio le
scene, che poi cercano di ricostruire obbligando le malcapitate<br />
cavie a tenere una finta indifferenza mentre inscenano le<br />
cose più assurde, come ad esempio abbracciare 24 bottiglie<br />
di birra, come se uno andasse a Praga solo per bere... dopo<br />
mezz’ora di foto perdono completamente il lume della ragione<br />
e, presi dall'ansia, non si rendono neanche più conto di<br />
dove sono: a questo punto più che vedere la città, la vivisezionano<br />
e arrivati alla sera, mentre gli altri si raccontano quello<br />
che hanno visto, loro fanno di tutto per eliminare le foto altrui<br />
e risultare matematicamente vincitori. Come voi capite la<br />
situazione è divenuta insostenibile. Chiediamo dunque al<br />
<strong>Collegio</strong> di istituire un concorso di acquarelli, così almeno<br />
non saremo più accecati dai flash, mentre cerchiamo di capire<br />
da che parte prendere la metropolitana…<br />
E veniamo finalmente alla chicca di questo viaggio, che come<br />
si conviene è avvenuta all'inizio. Partiti strategicamente<br />
alle 18 da piazza Vittorio, destinazione corso Lione, rimaniamo<br />
a sorpresa imbottigliati nel traffico. Alle 20 ne<br />
siamo fuori e oramai neanche il Brennero può fermarci,<br />
quando in una insignificante rotonda a Santena, ci fermiamo.<br />
Disdetta, disperazione, rammarico. La situazione sembra<br />
grave: qualcuno parla di una ruota a terra, ma subito<br />
altri lo smentiscono. “albero del motore, semiasse, portabagagli,<br />
tutto rotto”. La trama si infittisce. Leo accusa i<br />
gobbi, la Torretta cerca di contattare la protezione civile,<br />
Montermini fuma. La maggior parte di noi dispera di vedere<br />
Praga, i restanti quattro o cinque fanno foto per non<br />
sbagliarsi. 25 minuti dopo si riparte; il motto della gita diventa:<br />
‘viaggi Torretta, viaggi senza fretta...’.<br />
P.S. Un'ultima cosa: pochi si saranno chiesti che fine hanno fatto<br />
i malcapitati volati dalla finestra nel 1618. Noi ce lo siamo<br />
chiesti, e siccome nessuno a Praga ce lo ha detto, e se lo ha fatto<br />
lo ha fatto in praghese, siamo andati a controllare: ebbene, lieto<br />
fine: atterrati sul letame non si sono fatti nulla. Storia o leggenda,<br />
noi non lo sappiamo, neanche la finestra abbiamo visto!<br />
Tommaso Martino<br />
34<br />
UN ANGOLO DI PRAGA: il Ponte Carlo<br />
Il Ponte Carlo, alle cinque del pomeriggio, era sempre un via<br />
vai continuo di gente, soprattutto turisti, di tutte le nazioni:<br />
passeggiavano blandamente in entrambi i sensi di marcia,<br />
sguardi incuranti, che contemplavano il panorama lasciandosi<br />
suggestionare dalla luce rossastra e soffusa del tramonto<br />
di marzo; e c’era chi si fermava a guardare le bancarelle<br />
degli artisti, chi si lasciava irretire dai colori di un acquerello<br />
dipinto a mano, dal bianco e nero di una stampa fotografica<br />
antichizzata, dai motivi naïf di tazzine e appendiabiti,<br />
dalle forme stravaganti di ciondoli e orecchini di bigiotteria<br />
che imitavano i cristalli di Boemia; chi contrattava con un<br />
pittore per una caricatura o un ritratto a carboncino; chi si<br />
metteva in posa, solitario o in gruppo, per scattare una foto<br />
con lo sfondo della Moldava o del castello inerpicato lassù<br />
in cima al colle; e poi videocamere, passeggini, cagnolini al<br />
guinzaglio, bimbi negli zainetti…; un assembramento di<br />
folla fermo sotto la protezione di una statua per assistere all’esibizione<br />
di un trio di violoncelli, sottofondo di note di<br />
una spinetta che dava all’ambiente già grigio di nubi una<br />
patina d’atmosfera d’altri tempi, mentre poco distante una<br />
fisarmonica strimpellava melodie malinconiche… L’orecchio<br />
distratto, confuso da una tale mescolanza caotica ma<br />
non cacofonica di suoni, carpiva di tanto in tanto stralci di<br />
discorsi in italiano che mi facevano quasi sentire a casa, traduceva<br />
simultaneamente frasi in inglese, riconosceva parole<br />
tedesche francesi spagnole, di accento slavo neanche l’ombra,<br />
quasi… Ponte Carlo era la zona di Praga che preferivo:<br />
amavo mescolarmi, confondermi anonimamente in questa<br />
umanità multietnica e multilingue ma, chissà perché, stranamente<br />
uniforme e unanime; amavo sentirmi parte di una<br />
grande famiglia mondiale di persone che, forse, si muovevano<br />
nella vita e nel mondo con le stesse ansie e le stesse gioie,<br />
con gli stessi desideri e gli stessi sogni e le stesse aspettative<br />
dalla vita che avevo io.<br />
Silvia Oppezzo<br />
35<br />
Riorganizzazione<br />
rete informatica<br />
e cablaggio<br />
di tutte le sezioni<br />
I lavori per il cablaggio delle sezioni Po, Mole e Valentino<br />
hanno caratterizzato una buona parte della vita collegiale<br />
dell’anno accademico, i disagi per gli studenti sono stati<br />
inevitabili, ma sono stati subito dimenticati non appena è<br />
stato attivato il nuovo servizio di connessione ad Internet<br />
dalle camere.<br />
Grazie al generoso contributo messo a disposizione dalla<br />
Compagnia di San Paolo e alla presenza di un accesso ad<br />
Internet ad alta velocità già attivo e realizzato durante i lavori<br />
di tre anni fa presso la Sezione Crocetta è stato possibile<br />
avviare un progetto per la realizzazione del cablaggio<br />
strutturato di altre tre sezioni del collegio, in modo da offrire<br />
a tutti gli studenti ospiti un accesso broadband<br />
(100Mbps) e full-time alla rete, che ha sostituito l’ormai<br />
obsoleto accesso dial-up a tempo e con una banda di soli<br />
33,6KBps. Nella nuova soluzione infatti lo studente ha a<br />
disposizione nella propria camera una presa strutturata<br />
per l’accesso contemporaneo ai servizi dati e fonia.<br />
Durante i lavori si è provveduto:<br />
- ad installare una presa di rete in ogni camera per un totale<br />
di 410 ca punti complessivi di accesso alla rete;<br />
- alla posa delle canaline e al passaggio dei cavi in rame<br />
dagli armadi di distribuzione di piano alle prese utente<br />
per ogni piano (Cablaggio Orizzontale);<br />
- alla posa di cavi in fibra ottica per la realizzazioni delle<br />
dorsali di trasmissione dati (Cablaggio Verticale). Da ogni<br />
armadio di piano è stato posato un cavo in fibra ottica fino<br />
all’armadio centrale situato nei vari locali tecnici delle singole<br />
sezioni.<br />
Ultimata la realizzazione dell’impianto, dopo averne verificato<br />
la conformità agli standard vigenti, si è provveduto all’installazione<br />
ed alla configurazione degli apparati di rete<br />
attivi (Switch, Router) ed alla configurazione dei Server di<br />
sezione.<br />
In vista dei lavori di cablaggio presso la Sezione San Paolo,<br />
che sono stati effettuati durante la recente ristrutturazione,<br />
e al fine di garantire la stessa velocità e qualità di con-<br />
LA RETE DEL COLLEGIO EINAUDI 20<strong>05</strong>
nessione al momento della riapertura della sezione, è stato<br />
necessario eliminare il ponte radio che collegava la Sezione<br />
San Paolo con la Sezione Crocetta ed attivare una<br />
nuova linea VPN (Virtual Private Network) metropolitana<br />
con Fastweb, nostro fornitore Partner. In previsione di un<br />
aumento del traffico tra le sezioni e il centro stella di C.so<br />
Lione si è inoltre provveduto all’upgrade delle linee VPN<br />
preesistenti da 10 a 20 Mbps.<br />
Tali lavori hanno reso omogeneo il servizio di connessione<br />
ad internet tra le sezioni e sono stati lo spunto per la riorganizzazione<br />
generale di tutta la rete informatica del <strong>Collegio</strong>.<br />
Studiare da<br />
manager<br />
a Torino:<br />
la convenzione<br />
tra la<br />
European School<br />
of Management<br />
Italia e il <strong>Collegio</strong><br />
<strong>Einaudi</strong><br />
36<br />
Il Professor Donato Firrao, Presidente<br />
del <strong>Collegio</strong> Renato <strong>Einaudi</strong>,<br />
e il Professor Daniele Ciravegna,<br />
Presidente della European School of<br />
Management Italia, hanno firmato<br />
l’accordo il 30 marzo 20<strong>05</strong> presso<br />
la Biblioteca del <strong>Collegio</strong> Universitario<br />
<strong>Einaudi</strong>, in Via Maria Vittoria 39.<br />
La European School of Management Italia, neonato campus<br />
della prestigiosa ESCP-EAP European School of Management,<br />
business school leader nella formazione manageriale<br />
a livello internazionale, ed il <strong>Collegio</strong> Universitario<br />
“Renato <strong>Einaudi</strong>”, hanno siglato un accordo bilaterale con<br />
lo scopo di attrarre a Torino giovani studenti di talento.<br />
Nell’ottica della creazione di un campus universitario internazionale,<br />
il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> si è reso disponibile ad<br />
ospitare, a partire dall’a.a. 20<strong>05</strong>-06, venti studenti dei<br />
Master della European School of Management Italia. La<br />
European School of Management Italia metterà a disposizione<br />
la propria esperienza per sviluppare un’offerta<br />
formativa integrativa per gli studenti del <strong>Collegio</strong>, al fine<br />
di integrare i loro percorsi accademici con materie complementari<br />
incentrate sul mondo del management e<br />
della comunicazione.<br />
La convenzione ha consolidato la collaborazione nata lo<br />
scorso settembre <strong>2004</strong> tra le due istituzioni grazie alla partecipazione<br />
di cinque ragazzi del <strong>Collegio</strong> al corso denominato<br />
Basic Business Readiness, un percorso formativo della<br />
business school rivolto a giovani neolaureati.<br />
L’accordo tra le due istituzioni si fonda innanzitutto sulla<br />
condivisione del valore dell’eccellenza, perseguito da entrambe<br />
nell’ambito delle rispettive attività quotidiane.<br />
37
Intervista<br />
al Professor Gian<br />
Luigi Beccaria<br />
Docente di Storia della Lingua Italiana<br />
all’Università di Torino<br />
Ospite del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> nella Sezione<br />
di Via Galliari dal 1954 al 1957<br />
1. Perché ha scelto di risiedere presso il <strong>Collegio</strong><br />
Universitario durante i suoi studi all’università?<br />
I miei genitori non avrebbero potuto mantenermi<br />
agli studi a Torino. Vivevo in provincia, a Mondovì, non<br />
possedevo un’automobile, il treno non era così comodo.<br />
Non avrei potuto frequentare le lezioni.<br />
2. Il <strong>Collegio</strong> ha influenzato la sua vita universitaria?<br />
Se sì, in che modo?<br />
È stato fondamentale. Io ero iscritto a Lettere, ma in<br />
collegio, oltre ai letterati, frequentavo soprattutto amici<br />
che studiavano fisica, chimica, medicina, legge, ingegneria.<br />
Venivano da licei molto seri, avevano una grande cultura<br />
umanistica, con loro si parlava di scienze magari, ma<br />
soprattutto di letteratura. Ho imparato moltissimo da loro.<br />
Ho conosciuto chimici, medici che avrebbero potuto essere<br />
degli ottimi filologi.<br />
3. Cosa ricorda con maggior piacere?<br />
38<br />
Con maggior piacere ricordo la leggerezza e la felicità<br />
con cui si rideva a mettere insieme un’infinità di scherzi<br />
tra compagni, giochi d’intelligenza più che goliardici. Eravamo<br />
giovani, abbiamo riso tanto per davvero. Quando ci<br />
incontriamo adesso, c’è sempre qualcuno che attacca: «Ti<br />
ricordi quella volta…».<br />
4. I rapporti di amicizia consolidatisi durante gli<br />
anni del collegio si sono protratti nel tempo e le sono<br />
stati di supporto nella sua carriera professionale?<br />
I rapporti di amicizia consolidatisi al tempo del <strong>Collegio</strong><br />
si sono protratti nel tempo. Molti compagni di allora<br />
sono diventati presto colleghi d’Università, da Claudio Magris<br />
a Massimo Salvadori e tanti altri, e l’amicizia ancora<br />
perdura, intatta.<br />
5. Cosa amava fare nel tempo libero e quali attività<br />
extra universitarie svolgeva?<br />
Nel tempo libero si andava a passeggiare al Valentino,<br />
a due passi dal collegio, si organizzavano a volte gite in<br />
montagna, settimane bianche indimenticabili, giri in collina,<br />
con una Lambretta scassatissima di cui ben in quattordici<br />
erano coloro che avevano diritto di usare. Ricordo anche<br />
uno scambio tra il <strong>Collegio</strong> nostro e il san Jorge di Barcellona:<br />
fu un viaggio memorabile nella Spagna di allora.<br />
Si andava moltissimo al cinema, a teatro, ai concerti.<br />
Squattrinati come eravamo, talvolta ci si faceva ingaggiare<br />
come claque a teatro per risparmiare il biglietto.<br />
6. Il <strong>Collegio</strong> 40 anni fa: come erano organizzate<br />
le attività e la vita interna (separazione M/F, rientri,<br />
mensa, ecc.)?<br />
C’era rigidissima separazione tra maschi e femmine.<br />
Le nostre compagne erano al <strong>Collegio</strong> femminile di Via<br />
Maria Vittoria. Dal <strong>Collegio</strong> si poteva uscire la sera, ma si<br />
doveva rientrare a mezzanotte. Ricordo di un amico del<br />
Poli che per riuscire si calò con le lenzuola dalla finestra,<br />
cadde, e si ruppe una gamba.<br />
7. Cosa ha provato quando ha dovuto lasciare il<br />
collegio?<br />
Quando ho lasciato il <strong>Collegio</strong>, sapevo che le amicizie<br />
coltivate allora sarebbero state un riferimento stabile per<br />
la mia vita. Ma soprattutto pensavo che dovevo in qualche<br />
modo trovare subito un lavoro.<br />
Già il <strong>Collegio</strong> mi aveva aiutato. Ricordo che proprio alla<br />
Direzione del <strong>Collegio</strong> si erano rivolti perché volevano un<br />
supplente al Liceo Alfieri, ed io, laureando, cominciai ad insegnare,<br />
un anno intero. Quelli di terza erano quasi miei coetanei.<br />
Fu un anno molto bello. E poi mi davo delle arie coi<br />
miei amici di <strong>Collegio</strong>, avevo già uno stipendio, il primo…<br />
8. Consiglierebbe ad uno studente la vita di collegio?<br />
Augurerei ai giovani la vita di collegio, perché il con-<br />
39<br />
tatto stretto con amici intelligenti, pieni di interessi, le letture,<br />
le discussioni… erano uno stimolo continuo. Discussioni<br />
di ogni tipo (allora si era anche più politicamente impegnati<br />
di oggi), che si prolungavano nella camera dell’ospitante,<br />
fino alle ore piccole.<br />
9. In conclusione le chiediamo di rivolgere un<br />
augurio agli studenti universitari di oggi, anche alla<br />
luce dei cambiamenti intervenuti in quest’ultimi anni<br />
nel sistema universitario italiano.<br />
A volte non sono troppo ottimista sul futuro dell’Uni-<br />
ANCH’IO ERO ‘AL 24’<br />
Anch’io sono stato ospite del collegio, tra il 1994 e il<br />
2000. Vorrei subito affermare con chiarezza che io<br />
ero ospite al 24, sì al 24 non alla sezione Crocetta.<br />
“Sezione Crocetta”, splendida trovata di Marketing, perché il<br />
marketing è anche naming, sa troppo di quartieri alti e di<br />
fasce alte… Fiero della mia posizione in prima fascia, con<br />
la tessera mensa compilata dalla FAO sempre in alta classifica<br />
alle graduatorie EDISU, paupertate causa, non posso<br />
che dire grazie al collegio ed all’opportunità che questo mi<br />
ha dato.<br />
Torniamo al 24. Quando presi i moduli necessari ad intraprendere<br />
la mia avventura a Torino capii subito che molto<br />
sarebbe stato legato a questo numero.<br />
Già…. 24 di C.so Duca degli Abruzzi sede del Politecnico;<br />
24 di C.so Lione sede della sezione del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>;<br />
24 media da mantenere per potere riconfermare la permanenza<br />
in collegio;<br />
se tutto andava bene a 24 anni ti eri laureato!<br />
Speriamo che Dan Brown non scriva un sequel al Codice da<br />
Vinci menandocela sui significati del numero 24…<br />
Il collegio mi ha teso la mano dandomi tutto quello di cui<br />
avevo bisogno per lo studio e non solo.<br />
Un’ambiente accogliente… non ricordo un anno in cui non<br />
sono stati fatti dei lavori all’interno del collegio. Seguendo<br />
un piano di ristrutturazione logico ed efficace sono stati<br />
svolti prima i lavori di tinteggiatura delle pareti dei corridoi,<br />
poi è stata portata l’acqua calda in ciascuna camera,<br />
poi ancora la controsoffittatura dei corridoi ed infine sono<br />
stati installati i radiatori per il riscaldamento in ciascuna<br />
camera. Dopo che ho lasciato il collegio ho scoperto che sarebbe<br />
rimasto chiuso un anno per lavori?!?!?!?<br />
Ricordo che studiando l’esame di Meccanica Applicata alle<br />
macchine, imparai rapidamente il capitolo delle vibrazioni<br />
anche grazie a quel trapano che per il mese di luglio ha imperversato<br />
sul mio piano!<br />
Devo dire che i continui cambiamenti imposti dalla Direzione<br />
del <strong>Collegio</strong> non sono stati tutti negativi… Dopo il primo<br />
anno in cui il collegio è stato solo maschile, nel Settembre<br />
versità. Di recente ho scritto in parte, e curato nel complesso,<br />
un libro molto polemico sull’Università in Italia oggi,<br />
dopo le riforme, e i tagli su ricerca ecc., riforme che non<br />
promettono nulla di buono. Consiglio di leggerlo (si intitola<br />
Tre più due uguale zero) perché vi è contenuto l’augurio<br />
che mi chiedete: troverete in quelle pagine una esortazione<br />
fondamentalmente alla ricerca, all’impegno, allo studio,<br />
alla lettura, perché con la scuola e nella scuola maturi<br />
uno spirito critico, l’educazione alla libertà e alla pluralità,<br />
a quella tolleranza di cui oggi abbiamo particolarmente<br />
bisogno.<br />
‘95 ho potuto gioire, assieme all’orda di testosteronici compagni<br />
coinquilini del dono della promiscuità!<br />
Dal 1995 ci sarebbe stato un piano tutto coltivato a ragazze!<br />
Molti, compreso il sottoscritto,<br />
hanno tratto notevole beneficio dalle<br />
colture…<br />
…Il collegio mi ha teso<br />
la mano dandomi<br />
tutto quello di cui<br />
avevo bisogno...<br />
Ironia a parte, il collegio è stato per<br />
me momento e luogo di confronto e di<br />
crescita. Ho avuto la fortuna di imbattermi<br />
in persone valide, che mi<br />
hanno arricchito e che oggi frequento<br />
ancora, persone con le quali posso di tanto in tanto sorridere,<br />
ripensando a quegli anni.<br />
Michele FRONTERRE’ - Lione 24 - anni 1994-2000
…se continui<br />
così, ti mando<br />
in collegio!<br />
...parlando di qualsiasi<br />
cosa, con una spiccata<br />
preferenza per ...: le<br />
ragazze del collegio!<br />
IN COLLEGIO NON SEI MAI SOLO<br />
Alcuni amici di famiglia, una sera, erano in visita a casa<br />
nostra. Parlando del più e del meno, ad un certo<br />
punto citai il <strong>Collegio</strong>. Immediatamente, il loro figlio<br />
più piccolo, 7-8 anni, si scurì in viso e mi chiese preoccupato:<br />
“Ma tu sei in collegio?”. Io gli risposi di sì e puntuale arrivò<br />
la richiesta di spiegazioni: “Ma cosa hai combinato?”.<br />
Anche per me, da piccolo, i “se continui così, ti mando in<br />
collegio” non sono mai mancati. In collegio poi ci sono finito<br />
per davvero e ora, che sto per cominciare il sesto e ultimo<br />
anno all’<strong>Einaudi</strong>, già mi prende un po’ di nostalgia a disfare<br />
i miei quattro scatoloni e pensare che l’anno prossimo, chissà…<br />
Ma gli anni di Medicina vanno finendo, anche<br />
se all’inizio sembrava un’eventualità improbabile, e<br />
se sono passati così in fretta, se l’anatomia e la biochimica<br />
non hanno avuto il soprav- vento, è stato<br />
soprattutto merito della mia cameretta al terzo piano<br />
e di quelli che sono passati a bussare alla porta.<br />
Credo che il motto dell’<strong>Einaudi</strong> dovrebbe essere qualcosa<br />
tipo “in collegio non sei mai solo”, perché è proprio<br />
questo che succede. Anche se devi studiare, se finalmente<br />
hai raschiato il fondo del barile della buona volontà<br />
e ti sei messo alla scrivania, anche se rimani lì per ore, sai<br />
che pochi metri più in là c’è compagnia, ci sono amici pronti<br />
come te ad una pausa dalla motivazione più improbabile.<br />
E se poi per caso, in un giorno di follia, tutto preso dal<br />
meccanismo della fosforilazione ossidativa mitocondriale,<br />
ti fossi dimenticato che il pomeriggio scorre veloce, allora<br />
VIVERE DA RENATO… EINAUDI!<br />
Èstata una fortuna poter vivere tre anni dall’amico<br />
Renato! Ora che mi ritrovo a partire per studiare all’estero,<br />
i ricordi si fanno pressanti e occupano la mia<br />
mente. Perché, è bene che si sappia, vivere dall’amico Renato<br />
è davvero grandioso e si può cogliere tanto e crescere,<br />
se si è recettivi.<br />
Non potrò mai dimenticare gli amici di Renato, conosciuti<br />
e apprezzati (non tutti, ovviamente) nel corso del tempo.<br />
All’inizio di ogni anno accademico ogni<br />
nuovo amico di Renato viene dapprima<br />
scrutato, poi soprannominato e infine accolto<br />
nella famiglia del piano. Fra di essi,<br />
come non ricordare i cari salentini, emigrati<br />
recentemente da via Bobbio con le<br />
loro valigie di cartone frise e allegria, che<br />
hanno saturato il corridoio con l’eco dei<br />
mena mèh, con le canzoni dei Sud Sound System e con le<br />
discussioni su Zeman e Vucinic! Il tuo, Renato, non è più il<br />
collegio dell’eccellenza, ma è il collegio del-lecce, e basta!<br />
Ma vorrei ricordare tutti, dai piemontesi ai siciliani…<br />
questi ultimi con il loro caratteristico accento mi annun-<br />
puoi stare certo che sentirai bussare. Una, due, tante volte,<br />
ma non ti scoccerai, perché avrai imparato ad apprezzare il<br />
<strong>Collegio</strong>. Dove è raro che qualcuno riesca ad avere una vera<br />
e propria vita privata, dove i muri sono sottili e le donne<br />
tante, dove voci più o meno fondate corrono in fretta, dove<br />
tutti in fondo sono un po’ portinai.<br />
Ma anche questo è bello, perché ti fa sentire parte di una<br />
comunità, dove l’influenza di uno coinvolge anche gli altri,<br />
dove si cucina insieme sbagliando e imparando, dove c’è<br />
sempre qualcuno che arriva dove non arrivi tu.<br />
Credo che la vita di un piano di <strong>Collegio</strong> abbia di buono<br />
soprattutto questo.<br />
Comporta uno stile che la nostra società ha ormai abbandonato,<br />
lo stile della comunitarietà. È un concetto che è stato<br />
soppiantato dallo sviluppo economico e tecnologico, per cui<br />
si possono benissimo ignorare i propri vicini di casa, trovandosi<br />
invece tre volte a settimana con gente che abita a trenta<br />
chilometri. Il collegio invece è un po’ come il paesino di<br />
una volta, o se vogliamo come la grande cascina di campagna,<br />
con quattro o cinque famiglie che vivevano insieme,<br />
dove la convivenza era spesso difficile e le liti certo non<br />
mancavano, ma non mancava nemmeno una rete di supporto<br />
per le difficoltà quotidiane. Il collegio ti costringe a<br />
questo, a vivere in comunità: e credo sia un’opportunità che<br />
nel mondo di oggi è un grande ricchezza.<br />
ciavano l’ora dei pasti: “Caruso, vieni in menzaa?”. La<br />
mensa, dove ti può capitare di pranzare o cenare con altri<br />
amici del caro Renato, parlando di qualsiasi cosa, con<br />
una spiccata preferenza per un argomento: le ragazze del<br />
collegio! I miei amici non collegiali me lo dicono sempre:<br />
“Tu vivi in un harem, chissà cosa succede di notte!”. E che<br />
ne so io!!! Invece, la domenica sera niente mensa, perché<br />
chiusa, e quindi pizza per tutti: ah, come ricordo la mia<br />
pizza preferita, quella con scaglie di forfora e olio piccante<br />
di cuoio capelluto!<br />
Come non ricordare le feste in cucina o in sala ping<br />
pong… compleanni, lauree, San Martino, Natale… e come<br />
non dimenticare il volto marmoreo scolpitosi per l’occorrenza<br />
da mamma Furci mentre mi ordinava, con voce<br />
metallica e atona, di pulire in un microsecondo la schifezza<br />
che, colpevolmente, avevo lasciato solidificare sui pavimenti<br />
vicino alla sala ping pong dopo la festa del mio<br />
compleanno!<br />
Come non ricordare i g...i scusate, ma non posso scriverlo,<br />
altrimenti verrei sequestrato e sottoposto a lavaggio del<br />
cervello dai tutori dell’ordine pubblico del collegio! Ricor-<br />
40 41<br />
Daniele Simondi<br />
datevi: i g...i non si fanno (chi vuole intendere intenda, altrimenti<br />
in camper!).<br />
Quante cose potrei raccontare… Stare in collegio ha cambiato<br />
la mia vita perché si è proiettati in un luogo dove divertimento,<br />
responsabilità, doveri, amicizie e, perché no,<br />
amori si intrecciano e ti fanno crescere, molto. Il non sentirsi<br />
mai soli e il far parte di qualcosa di bello…così ci si<br />
sente dal caro amico Renato! Ma bisogna essere attivi nel<br />
ricercare e nel proporre, perché le opportunità di rendere<br />
il soggiorno indimenticabile sono numerose.<br />
Io sto per andare in Danimarca e godere dello status di<br />
studente Erasmus, ma so che Renato e i suoi amici mi<br />
mancheranno. Magari andrò a vivere in un collegio e ad<br />
accogliermi ci sarà una giovane coppia, alti e biondi entrambi:<br />
Nicolansen e Carmelansen!! Spero vivamente di<br />
poter ritornare da te, caro Renato, ma, nel frattempo, auguro<br />
buon divertimento e buona fortuna a tutti i tuoi (e i<br />
miei) amici. Hej!<br />
Alessandro Fazio, ex 124 M.Vittoria<br />
COLLEGIO... MI SENTO A CASA<br />
Le sei del mattino di una torrida giornata di luglio: l’alba<br />
filtra attraverso la finestra spalancata al termine di<br />
una notte quasi insonne per via dell’afa e dello stress, e<br />
restituisce i contorni alle cose, rivitalizza i colori. Sono molto<br />
affezionata a questo luogo, mi sento a casa. Guardo gli<br />
oggetti, i soprammobili che ho sistemato con ordine preciso;<br />
guardo i vari poster che, poco alla volta, ho affisso alle pareti<br />
per vivacizzare l’ambiente; la tovaglietta di carta di una<br />
pizzeria, il sottobicchiere di un pub, il biglietto da visita di<br />
un locale, l’ingresso a teatro, il volantino di una mostra, la<br />
fotografia di una gita, un biglietto d’auguri, un messaggio<br />
su un post-it; rileggo le frasi, le citazioni, le poesie e le canzoni<br />
che ho scritto sulle porte, quasi a lasciare un’espressio-<br />
ne di me stessa, un sentimento, un segno indelebile del mio<br />
passaggio… Ognuno di questi oggetti ridesta in me un ricordo,<br />
tutto racconta una storia: la storia di cinque anni di<br />
università e di giovinezza, cinque anni di vita intensa, di felicità<br />
piena! Mi abbandono al flusso dei ricordi, mi lascio<br />
trasportare dolcemente… Come non cedere ai rimpianti, come<br />
non cadere nella nostalgia? Ma, in fondo, perché resisterle?<br />
Come dice una canzone di Giammaria Testa, “la nostalgia,<br />
se c’è, è perché c’è stato prima qualcosa per cui vale<br />
la pena di provare nostalgia”.<br />
… Ricordo il mio ingresso da matricola, piena di emozioni e<br />
di aspettative: un giro di presentazioni, l’affiatamento che<br />
vedevo nei compagni più grandi e che mi aveva reso fiducio-
sa; l’invito ad uscire, proprio la prima sera, la gratitudine<br />
per essermi sentita accolta. Ricordo le cene preparate insieme<br />
a Giulio, Cecilia, Valentina; gli scambi di ricette, di prodotti<br />
tipici regionali, di idiomi dialettali. Ricordo le interminabili<br />
serate in cucina, il piacere di stare seduta a tavola, in<br />
gioiosa compagnia, finché tutti non se ne andavano; le lunghe<br />
chiacchierate accampati in corridoio, i discorsi frivoli, le<br />
battute di spirito, i confronti su temi importanti; il rito della<br />
tisana a mezzanotte, i lunedì sera al cinema, le quotidiane<br />
passeggiate in via Po non appena iniziava l’estate, gustando<br />
un gelato e godendo degli unici momenti<br />
di frescura, in una città che sem-<br />
“la nostalgia, se c’è,<br />
è perché c’è stato prima<br />
qualcosa<br />
per cui vale la pena<br />
di provare nostalgia”<br />
brava non volersi addormentare mai.<br />
Ricordo le feste di compleanno dove ho<br />
imparato a bere vino e birra, la tradizionale<br />
polentata natalizia per scambiarci<br />
gli auguri prima delle vacanze;<br />
la serata etilica al “Murphy’s”, il ritorno<br />
un po’ brilli tra singhiozzo e risate<br />
irrefrenabili; le trasferte negli agriturismi<br />
monferrini, le feste in discoteca, i<br />
giovedì sera gratis ai Murazzi, l’esplosione dei gavettoni allo<br />
scoppiare dell’estate (e le conseguenti punizioni!)… Ricordo<br />
il piacere di rincasare la sera dopo una giornata sfiancante,<br />
dopo mille corse e mille impegni: raggiungere gli amici in<br />
cucina, rilassarmi con loro, sentirmi in famiglia. Oppure<br />
farmi saggi progetti, “cena veloce - studio intenso - a letto<br />
presto per riposarmi bene”, e mandarli subito in fumo alla<br />
prima percezione di passi in corridoio che mi autorizzavano<br />
a distrarmi, o di fronte ad un invito imprevisto ad uscire:<br />
“recupererò domani - mi dicevo - l’importante è godermi la<br />
vita, non buttar via la possibilità di stare in amicizia!”<br />
… Ogni anno la stessa storia: ritrovare gli stessi compagni,<br />
gli amici di sempre; riprendere le solite abitudini, il consueto<br />
stile di vita. Ogni anno ricominciare daccapo, un’avventura<br />
nuova e irripetibile: conoscere i nuovi arrivati, integrarli,<br />
creare nuove dinamiche di gruppo; qualcuno è partito<br />
in Erasmus, qualcuno ha preso casa, qualcun altro ha<br />
terminato gli studi, lasciando un vago senso di vuoto. I volti<br />
si assommano ai volti, i ricordi ai ricordi… Così per cinque<br />
anni, volati in un lampo. Ora è tempo per me di bilanci,<br />
tempo di saluti, tempo di spalancare le ali e lanciarmi nel<br />
futuro, “passando il testimone” a qualche giovane, trepidante,<br />
ancora inesperta matricola che inizia la sua avventura…<br />
proprio come me qualche anno fa!<br />
Siamo stati davvero una grande famiglia: abbiamo condiviso<br />
le gioie e le tristezze, la tensione per gli esami, la baldanza<br />
per un bel voto conquistato… la quotidianità. Ci siamo<br />
accompagnati, sostenendoci a vicenda nella fatica dello studio<br />
e nel cammino di crescita personale, dal primo giorno<br />
fino alla meta conclusiva - o meglio alla tappa importantissima<br />
- del nostro viaggio, la laurea. Molti miei amici hanno<br />
già raggiunto questo traguardo e sono già ripartiti per chissà<br />
quali nuove strade: ora tocca a me! Alla mia laurea, però,<br />
non sono arrivata da sola: colma di gratitudine, ringrazio<br />
di cuore ogni singola persona che nel corso di questi anni<br />
mi ha regalato un sorriso, un piccolo gesto d’amicizia, un<br />
istante di felicità, di gioia semplice, quasi impercettibile,<br />
ma indimenticabile. Ringrazio ciascuno semplicemente per<br />
la sua presenza, per essere stato - anche solo per un attimo<br />
- parte della mia storia, compagno del mio viaggio. Se quelli<br />
dell’Università sono anni fondamentali per la formazione<br />
della propria identità, io posso dire di aver vissuto appieno<br />
questa opportunità che mi è stata offerta; e il collegio, in<br />
questo, ha esercitato un ruolo notevole: stimolandomi di<br />
continuo con proposte, iniziative e rapporti, infatti, mi ha<br />
dato sempre la possibilità di giocare e di giocarmi, di conoscermi,<br />
di realizzarmi e di costruire.<br />
Silvia Oppezzo<br />
42 43<br />
ENTI SOSTENITORI<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e i suoi studenti ringraziano tutti i sostenitori, poichè con il loro<br />
contributo si possono portare avanti le attività di ospitalità di giovani studenti<br />
universitari meritevoli e si può continuare a perseguire l'eccellenza tramite il costante<br />
miglioramento dei servizi offerti.<br />
COME DIVENTARE SOSTENITORI<br />
• MIUR, Ministero per l’Istruzione, l’Università<br />
e la Ricerca<br />
• Compagnia di San Paolo, anno <strong>2004</strong>: contributo per<br />
il progetto di riqualificazione edilizia della Sezione<br />
San Paolo di € 400.000<br />
• Fondazione CRT, anno <strong>2004</strong>: contributo per la gestione<br />
di € 31.000 e contributo per il progetto di riqualificazione<br />
edilizia (acquisto arredi) della Sezione San<br />
Paolo di € 200.000<br />
• Regione Piemonte (EDISU Piemonte): erogazione di<br />
un contributo di € 90.000 per l’attività del <strong>Collegio</strong> a<br />
sostegno del Diritto allo Studio Universitario.<br />
• Banca d'Italia anno <strong>2004</strong>: contributo per la gestione<br />
di € 20.000<br />
• Comune di Torino: istituzione di 4 posti di studio<br />
gratuiti per un importo di € 16.000<br />
• Famiglia D'Arpa: contributo per la realizzazione dell'Aula Multimediale di C.so Lione 24, in memoria della figlia Fabiana.<br />
• Famiglia Poletto-Restaldo: istituzione di un fondo finalizzato all'erogazione annuale di due premi per le migliori<br />
tesi di laurea in Medicina e Chirurgia e/o Facoltà affini, destinati a studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />
• Il <strong>Collegio</strong> ringrazia inoltre una cara ex ospite del <strong>Collegio</strong>, che ha voluto mantenere l’anonimato, che ci ha permesso<br />
di realizzare per il prossimo anno accademico il Progetto <strong>Collegio</strong> Wi-Fi.<br />
Il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> per svolgere al meglio le proprie attività, usufruisce dei finanziamenti del MIUR e delle donazioni di privati,<br />
sotto diversa forma e di diverso importo. Per diventare sostenitore del <strong>Collegio</strong> tramite la creazione di borse di studio,<br />
premi di laurea o altri tipi di donazioni volte ad agevolare le nostre iniziative, contattare la Direzione del <strong>Collegio</strong><br />
(011.8126853).<br />
PARTNER
CONVENZIONI<br />
COLLEGIO - UNIVERSITA’<br />
Servizio di Counseling<br />
Il 23 gennaio 2001 tra il Rettore dell’Università di Torino e il Presidente del <strong>Collegio</strong> è stata firmata presso la Biblioteca della Sezione Po una<br />
convenzione con la quale si è istituito, presso la Sezione Mole Antonelliana del <strong>Collegio</strong>, uno sportello di Counseling aperto a tutti gli studenti<br />
universitari bisognosi di ascolto e di sostegno psicologico; il servizio arricchisce il <strong>Collegio</strong> di un importante punto di riferimento per i momenti<br />
di difficoltà che ogni studente può incontrare durante il proprio percorso di studio.<br />
Il servizio è gestito in piena autonomia da un team di psicologi dell’Università e gli studenti vengono ricevuti su appuntamento nei locali del<br />
<strong>Collegio</strong>, attrezzati anche per l’accesso degli handicappati.<br />
COLLEGIO - POLITECNICO<br />
Accoglienza studenti ASP (Alta Scuola Politecnica)<br />
Il <strong>Collegio</strong> ha firmato nel mese di luglio 20<strong>05</strong> una convenzione con il Politecnico di Torino per ospitare fino ad una trentina di studenti iscritti<br />
all’ASP (Alta Scuola Politecnica, che accoglie 150 talenti del Politecnico di Torino e di Milano in un percorso multidisciplinare parallelo ai corsi<br />
di laurea specialistica, finalizzato alla formazione di laureati eccellenti con un percorso formativo volto alla promozione dell’innovazione).<br />
COLLEGIO - CUS<br />
Attività sportive<br />
Il CUS Torino ha la sua sede storica nell’impianto di Via Braccini, di proprietà del <strong>Collegio</strong>, ceduto in comodato d’uso gratuito con convenzione<br />
trentennale.<br />
Le attività sportive rivolte agli studenti del collegio sono organizzate in collaborazione con il CUS Torino, il quale applica tariffe particolarmente<br />
agevolate agli ospiti del collegio.<br />
COLLEGIO - ESMI<br />
Accoglienza studenti e formazione integrativa<br />
La convenzione con l’European School of Management Italia prevede l’ospitalità annuale di una ventina di studenti iscritti ai master della<br />
Scuola e un’offerta formativa integrativa in campo manageriale per gli studenti del <strong>Collegio</strong>.<br />
LIBRERIE<br />
• Campus<br />
• <strong>Einaudi</strong> (Agenzia)<br />
• Fontana<br />
• Lattes<br />
• Levrotto & Bella<br />
MUSICA<br />
• “Rock & Folk”<br />
OTTICA<br />
• Ottica Gallery<br />
• Ars Optica<br />
VARIE<br />
• Cus Cafè<br />
• Fondazione<br />
Sandretto<br />
Re Rebaudengo<br />
• Torino Spettacoli<br />
• Vacupan,<br />
Dentisti associati<br />
VIAGGI<br />
• EF Education<br />
• Centro Universitario<br />
Estero<br />
• The International<br />
School, Exeter<br />
44 45 ANTICIPAZIONI 20<strong>05</strong>/06<br />
Cosa ci aspettiamo dal 20<strong>05</strong>-06?<br />
Innanzitutto la riapertura della Sezione San Paolo: il <strong>Collegio</strong> ha infatti riaperto il 28 agosto 20<strong>05</strong>, rispettando perfettamente i tempi previsti,<br />
la sezione completamente riqualificata con 170 camere con bagno privato, collegamento broadband a internet, nuove sale studio e terrazzi,<br />
il tutto inserito in un contesto coloratissimo e divertente.<br />
La rete informatica del <strong>Collegio</strong> verrà implementata ulteriormente con la realizzazione di un cablaggio wireless nelle biblioteche ed in alcune<br />
aree comuni di tutte le sezioni.<br />
Un’altra novità ‘tecnologica’ consisterà nell’attivazione di un servizio sperimentale di trasmissione multicast tra il Politecnico e le cinque sezioni<br />
del <strong>Collegio</strong> per migliorare il supporto informativo e didattico degli studenti iscritti al Politecnico con la trasmissione di eventi speciali e<br />
di specifico materiale didattico di supporto alle lezioni in aula.<br />
Per premiare l’eccellenza dei nostri studenti verranno invece istituiti in ricordo del prof. Franco Caligara due nuovi premi di laurea destinati<br />
uno a studenti delle facoltà umanistiche, uno a studenti delle facoltà scientifiche.<br />
Infine sul piano della formazione, oltre agli ormai tradizionali corsi di lingue, si sta organizzando un percorso formativo, rivolto principalmente<br />
agli studenti degli ultimi anni, in collaborazione con l’Accenture per l’approfondimento di tematiche relative a come prepararsi al<br />
mondo del lavoro ed accedervi in modo vincente.<br />
Per i dettagli e molto di più,<br />
arrivederci al prossimo numero...
LA GESTIONE <strong>2004</strong><br />
Il rendiconto della gestione <strong>2004</strong> risulta essere così formato:<br />
PROVENTI DELLA GESTIONE CORRENTE € 3.309.000 ca.<br />
costituiti da:<br />
1. Trasferimenti: - MIUR<br />
- Banca d’Italia<br />
- Comune di Torino<br />
- Fondazioni Bancarie<br />
- Edisu<br />
2. Rette studenti.<br />
Si evidenziano gli interventi di Enti e persone che hanno, con liberalità, sostenuto la nostra attività istituzionale.<br />
Contributi destinati al sostegno dell’attività dell’ente:<br />
- Ente Regionale per il diritto allo studio universitario € 90.000<br />
- Fondazione Cassa di Risparmio di Torino € 31.000<br />
- Banca d’Italia € 20.000<br />
Contributo destinato al finanziamento di 4 posti gratuiti per il <strong>2004</strong>:<br />
- Città di Torino € 16.000<br />
Contributi finalizzati alla realizzazione di specifici progetti:<br />
- Compagnia di San Paolo (riqualificazione Sez. S. Paolo) € 400.000<br />
- MIUR (riqualificazione Sez. S. Paolo) € 382.000<br />
- Compagnia di San Paolo (contr. 2003 per cablaggio) € 283.000<br />
- Fondazione CRT (arredamento camere Sez. S. Paolo) € 200.000<br />
- Famiglia D’Arpa (allestimento Sala Multimediale) € 3.500<br />
Premi di laurea:<br />
- 2 premi Margherita e Antonio Poletto per studenti di medicina € 4.132<br />
Premi erogati utilizzando l’apposito fondo istituito dalla Famiglia Peretti-Restaldo<br />
COSTI DELLA GESTIONE CORRENTE € 3.369.000 ca.<br />
costituiti da:<br />
1. Acquisti e servizi prestati a studenti;<br />
2. Attività culturali, ricreative e sportive;<br />
3. Borse di studio erogate;<br />
4. Costo del personale;<br />
5. Imposte e tasse;<br />
6. Quote di ammortamento.<br />
Inoltre si ricorda che nel corso dell’anno <strong>2004</strong>-<strong>05</strong> sono stati erogati con fondi propri del <strong>Collegio</strong> n. 16 posti di studio gratuiti riservati agli studenti<br />
con il più alto merito accademico (anche quest’anno la media degli esami di tutti i vincitori è stata di 30/30).<br />
COSTO DEL POSTO DI STUDIO<br />
Il costo del posto di studio <strong>2004</strong> è stato di € 4.455.<br />
IMPORTO DELLE RETTE<br />
Le rette, a prezzo politico, inferiore al costo, praticate agli studenti vincitori di posto di studio per l’a.a. <strong>2004</strong>-<strong>05</strong> sono state determinate dall’Indicatore<br />
della Situazione Economica Equivalente (ISEE) della famiglia dello studente ospite.<br />
Gli importi sono stati suddivisi secondo 6 fasce di contribuzione:<br />
FASCIA I II III IV V VI<br />
Retta (in €) 1.370 1.635 1.950 2.330 2.850 3.540<br />
ISEE (in €) 0-13.000 13.001-17.000 17.001-22.000 22.001-30.000 30.001-40.000 >40.000<br />
46 47 AMMINISTRAZIONE & CO<br />
AMMINISTRATORI<br />
DELEGATI DEGLI STUDENTI<br />
STAFF<br />
PERSONALE DI SEZIONE<br />
Presidente: Prof. Donato FIRRAO<br />
Vice Presidente: Prof. Luigi CAROSSO<br />
Consigliere delegato: Prof. Antonino REPACI<br />
<strong>Collegio</strong> Revisori dei Conti Ente rappresentato<br />
Dott. Fabrizio CORBO Ministero del Tesoro<br />
Dott. Marina BENEDETTI MIUR<br />
Dott. Alessandro GALLONE Compagnia di San Paolo<br />
Dott. Marco CASALE Fondazione CRT<br />
Dott. Giovanni CALVISI Assemblea Contributori<br />
Consiglieri Ente rappresentato<br />
Dott. Ferdinando VENTRIGLIA MIUR<br />
Prof. Luigi CAROSSO Università<br />
Prof. Saverio PEIRONE Università<br />
Prof. Donato FIRRAO Politecnico<br />
Prof. Antonino REPACI Politecnico<br />
Dott. Alessandro BIANCHI Provincia di Torino<br />
Dott. Cristina MARCHIARO Comune di Torino<br />
Arch. Paolo CORRADINI Compagnia di San Paolo<br />
Dott. Silvio BOCCARDO Fondazione CRT<br />
Dott. Giulio BERTINI Assemblea Contributori<br />
Ing. Fernando MAZZINGHI Assemblea Contributori<br />
Dott. Emanuele PEYRON Assemblea Contributori<br />
Sig. Federico LETTERIO Studenti<br />
Sig. Daniele SIMONDI Studenti<br />
Sezione Crocetta Antonio ARPAIA, Valentino MONTANARO<br />
Sezione Mole Antonelliana Emanuele FERRAGINA, Tommaso MARTINO<br />
Sezione Po Serena BAGNALE, Silvia DI PILLA<br />
Sezione San Paolo Francesco LO PRESTI<br />
Sezione Valentino Alice DESTEFANIS, Fabio MUSCOLINO<br />
Direttore Irzio MONTERMINI<br />
Attività Culturali e Relazioni Esterne Elena TORRETTA<br />
Biblioteche Paola PAGANO<br />
Concorsi e Assegnazioni Mariuccia FURCI<br />
Contabilità Marilena CERAOLO, Gabriella DE NICOLA<br />
Economato Elisa CORNO, Paola RUGA<br />
Segreteria Ivana ALUTTO<br />
Ufficio Tecnico Lino VELLA, Cristiano CAPELLO<br />
Assistenti Pino RIGANTE, Luciano SARACINO<br />
Manutentore Davide BELLIA<br />
Custodi Emilio e Rossella, Leo e Ornella, Nicola e Carmela,<br />
Roberto e Pina, Luciano e Donatella<br />
Personale Ausiliario Anna e Maura, Giovanna e Concetta, Mimma e Giulia, Nunzia e Antonio
Direzione e Amministrazione<br />
Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino<br />
tel. 011.8126853 fax 011.8171008<br />
www.collegioeinaudi.it - info@collegioeinaudi.it<br />
SEZIONE CROCETTA<br />
Corso Lione 24 - 10141 Torino - tel. 011.3851922<br />
SEZIONE MOLE ANTONELLIANA<br />
Via delle Rosine 3 - 10123 Torino - tel. 011.8126856<br />
SEZIONE PO<br />
Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino - tel. 011.8126853<br />
SEZIONE SAN PAOLO<br />
Via Bobbio 3, ang. Corso Lione 44 - 10141 Torino -<br />
tel./fax 011.3851944<br />
SEZIONE VALENTINO<br />
Via Galliari 30 - 10125 Torino - tel. 011.6690639