Annual Report - Anno Accademico 2006/07 - Collegio Einaudi
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a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />
Risparmio<br />
energetico:<br />
l’impianto solare<br />
termico della<br />
Sezione San Paolo<br />
È finalmente “nato”, presso la Sezione San Paolo, l’impianto<br />
solare, il cui nome completo è in realtà: “Impianto solare<br />
termico large-scale low-flow per la produzione di acqua calda<br />
ad uso igienico sanitario”, tutti termini che sottolineano<br />
diverse caratteristiche del sistema.<br />
“Solare termico” perché è un impianto che, a partire dalla<br />
radiazione solare, produce energia termica, utilizzata per<br />
il riscaldamento dell’acqua sanitaria ad uso degli studenti<br />
ospiti di Via Bobbio 3. Il termine “large-scale” fa riferimento<br />
sia alla superficie complessiva di captazione (maggiore di<br />
100 m 2 ) sia alla dimensione del singolo pannello che, con i<br />
suoi 6,15 x 2,30 metri, ha un ingombro<br />
maggiore di un’automobile! L’espressione<br />
“low-flow” individua la modalità<br />
di circolazione del fluido all’interno<br />
dell’impianto e cioè a basso flusso, così<br />
da raccogliere la maggior quantità di<br />
energia termica assorbita dai pannelli<br />
e da migliorare la stratificazione nei<br />
serbatoi di accumulo.<br />
Accanto alla grande superficie di pannelli<br />
solari termici sono stati installati<br />
due pannelli fotovoltaici preposti<br />
a produrre l’energia elettrica che alimenta<br />
la pompa di circolazione dell’acqua all’interno dell’impianto.<br />
Questa scelta, diversa dai sistemi convenzionali e<br />
che ha richiesto la realizzazione di una pompa unica nel suo<br />
genere, al di là della volontà di produrre acqua calda interamente<br />
con fonti rinnovabili, consente di ottenere un sistema<br />
che si regola da sé, in funzione della radiazione solare.<br />
L’installazione di una scala e di una passerella metallica lungo<br />
tutta la falda di copertura permette a chiunque (con gli<br />
appositi dispositivi di sicurezza e senza problemi di vertigini!)<br />
di vedere da vicino i pannelli.<br />
Nella centrale termica sono stati installati due grandi serbatoi<br />
di accumulo dell’acqua prodotta dai pannelli, nonché la<br />
centralina di controllo, il “cervello” del sistema, che oltre a<br />
svolgere la classica funzione di regolazione, si occupa anche<br />
di monitorare i parametri relativi alla prestazione energetica<br />
dell’impianto, rendendoli visibili via web ad utenti abilitati,<br />
con il coordinamento del Dipartimento di Energetica<br />
del Politecnico di Torino.<br />
Un display, posto nell’atrio della Sezione San Paolo, riporta<br />
in tempo reale le grandezze fondamentali del sistema di<br />
monitoraggio.<br />
A tal proposito il <strong>Collegio</strong> ha stanziato per il 20<strong>07</strong>/08 dei contributi<br />
per lo svolgimento di tesi di laurea finalizzate al monitoraggio<br />
dell’impianto.<br />
L’impianto risulta anche pionieristico sotto il profilo procedurale<br />
visto che è stato elaborato un contratto di “garanzia<br />
dei risultati solari” (uno dei primi redatti in Italia), con il<br />
quale l’installatore si impegna a far sì che l’impianto solare<br />
fornisca ogni anno una quota minima di energia.<br />
Grazie alle caratteristiche di innovazione l’impianto è risultato<br />
uno dei pochi vincitori di un finanziamento da parte<br />
della Regione Piemonte di € 38.000 destinato ad interventi<br />
ritenuti strategici e dimostrativi. La tesi di laurea che ha segnato<br />
l’inizio del percorso di progettazione, e nella quale era<br />
stata svolta la prima analisi energetica relativa all’impianto,<br />
ha ricevuto nel marzo del 20<strong>07</strong> il premio intitolato al Prof.<br />
Alfano, come migliore tesi italiana del biennio 2005-<strong>2006</strong> sul<br />
tema del “Risparmio energetico e comfort nell’ambiente costruito:<br />
tecnologie innovative e fonti rinnovabili”.<br />
In qualità di “ex bobbiano” sono orgoglioso di aver lasciato<br />
questo “segno”, che rappresenta un “unicum” nel panorama<br />
delle residenze universitarie non solo torinesi. Anche<br />
questo è un modo un po’ particolare per lasciar traccia del<br />
proprio passaggio in collegio: quando ero studente, uno<br />
dei più frequenti era quello di lasciare scritte sui muri della<br />
propria camera (quando ancora si poteva!), che lo studente<br />
che avrebbe abitato successivamente, avrebbe cancellato<br />
con una mano di bianco, così come si gira la pagina di un<br />
quaderno, per poter scrivere una nuova storia.<br />
<br />
22 23<br />
Matteo Serraino<br />
a t t i v i t à e p r o g e t t i<br />
VI Certamen Nazionale<br />
Fisico-matematico “FABIANA D’ARPA”<br />
Edizione 20<strong>07</strong><br />
La famiglia D’Arpa ha istituito nel 2002 il CERTAMEN NAZIONALE FISICO-MATEMATICO “FABIANA D’ARPA”, un concorso nazionale<br />
per gli studenti delle scuole superiori particolarmente brillanti nelle materie scientifiche, giunto<br />
quest’anno alla sesta edizione.<br />
Sin dalla prima edizione al Certamen hanno dato il loro patrocinio il Politecnico di Torino, l’Università<br />
degli Studi di Lecce, il <strong>Collegio</strong> Universitario “Renato <strong>Einaudi</strong>” di Torino, il Presidente della Regione<br />
Puglia, la Provincia di Lecce, la città di Vernole, la città di Maglie. Ad essi si è aggiunto, a partire<br />
dalla terza, il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione.<br />
Nelle ultime cinque edizioni, infine, il Presidente della Repubblica ha dato la sua adesione con una<br />
targa d’argento.<br />
Sabato 2 giugno 20<strong>07</strong>, presso il liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie, si è svolta la premiazione<br />
dei vincitori e il terzo classificato, Edoardo Sciatti, del Liceo Scientifico “Calini” di Brescia ha ricevuto<br />
la targa del <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong> e un premio di € 400.<br />
I RICORDI DEL VINCITORE <strong>2006</strong><br />
Ho appena letto la vostra mail: ricordo bene e con piacere il<br />
nostro incontro a Maglie in occasione della premiazione del<br />
V Certamen “Fabiana D’Arpa”, ed il vostro invito a presentare<br />
domanda per il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>. Sono lieto di accogliere il<br />
vostro invito a raccontare la mia esperienza, permettendomi,<br />
così, di ricordarla anche a me stesso.<br />
Seppi del Certamen grazie al mio docente di matematica e fisica,<br />
il prof. Venturo, il quale mi suggerì caldamente di partecipare.<br />
Io fui felice di accettare, poiché mi piace confrontarmi<br />
con altri studenti provenienti da tutta Italia, e cimentarmi in<br />
problemi e quesiti a tema fisico-matematico. Così, dopo aver<br />
preso parte alle olimpiadi nazionali della fisica e della matematica,<br />
e dopo la gita a Parigi con i compagni di liceo, prima<br />
di affrontare le ultime fatiche della maturità, decisi di aggiungere<br />
al mio curriculum un altro piacevole viaggio.<br />
Piacevole davvero, grazie alla calorosa accoglienza degli organizzatori,<br />
ed alla bellezza delle terre salentine; ricordo ancora<br />
benissimo i momenti sia del concorso sia della premiazione,<br />
quelli divertenti e quelli solenni.<br />
Partecipare al Certamen, e contribuire a mantenere vivo il<br />
ricordo della scomparsa Fabiana, studentessa modello del<br />
Politecnico di Torino, è stato per me un onore; un motivo in<br />
più per essere orgoglioso di esibire il prezioso ulivo d’argento,<br />
con il suo tronco contorto simbolo delle difficoltà negli studi<br />
e nella vita, con le sue fronde rigogliose, che testimoniano<br />
come, in mezzo a tante sofferenze, la vita riservi abbondanti<br />
germogli di felicità.<br />
Nel ricevere questo premio, con sentita commozione, mi sono<br />
impegnato anche a portare avanti nella vita i valori che esso<br />
incarna.<br />
Per quanto riguarda il <strong>Collegio</strong> <strong>Einaudi</strong>, feci sì la domanda<br />
per entrare, ma non fu l’unica: ho partecipato anche alle selezioni<br />
per la Scuola Normale Superiore di Pisa, risultando<br />
idoneo, ma non vincitore per insufficienza di posti. Lo stesso<br />
feci alla Scuola Superiore S.Anna, per la quale vinsi il concorso<br />
classificandomi terzo. Sostenni il test d’ingresso per il Politecnico<br />
di Torino, giungendo 2° in assoluto, e seppi anche, in<br />
quel periodo, di essere stato nominato Alfiere del Lavoro (premio<br />
che ho ritirato personalmente dal presidente Napolitano<br />
nell’ottobre <strong>2006</strong>), risultando tra i migliori 25 studenti diplomati<br />
d’Italia.<br />
In tutto ciò, quando ormai i corsi stavano per cominciare, ricevetti<br />
la lettera dal <strong>Collegio</strong> che mi diceva che, per il momento,<br />
non risultavo tra gli assegnatari. Alla fine, dopo aver sostenuto<br />
tutti i test, feci la mia sofferta scelta: decisi di iscrivermi alla<br />
facoltà di Ingegneria presso l’università degli studi della Basilicata,<br />
dove ancora mi trovo, con notevoli e molto soddisfacenti<br />
risultati. La mia decisione, seppur non pienamente condivisa<br />
in famiglia (si sa che i genitori desiderano ciò che essi<br />
ritengono sia il meglio per i propri figli), è il frutto di un desiderio<br />
forte e consapevole di valorizzare la terra in cui vivo:<br />
sono convinto della validità del mio ateneo, e della possibilità<br />
per ogni studente volenteroso, di riuscire a far bene ovunque.<br />
La scelta di non allontanarmi ha perciò una forte connotazione<br />
affettiva, e vuole essere un segnale per tutti i miei<br />
coetanei che snobbano quasi la mia regione, non facendo altro,<br />
così, che deprimerla ulteriormente. Quest’anno ho potuto<br />
notare, con soddisfazione, una inversione di tendenza, con<br />
un incremento di iscrizioni frutto anche di una politica fortemente<br />
attiva del nostro Rettore.<br />
<br />
Gianvito Scaringi<br />
Vincitore V Certamen Fabiana D’Arpa <strong>2006</strong>