di FABIO TONCELLI - SD Cinematografica

LA STORIA DEL REX 10
Il re dei mari sopravviverà ancora qualche anno in disarmo, sfuggendo ai
bombardamenti alleati, dipinto con una nuova livrea grigio-nera e con gli
oblò oscurati. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 i tedeschi se ne
impossessano. Gli arazzi settecenteschi, i bronzi e i bassorilievi di grandi
artisti,il tappeto più grande del mondo,opere di inestimabile valore,scompaiono
misteriosamente.
I nazisti però vogliono salvare la nave
e la rimorchiano di nascosto verso il
canale di Leme, un fiordo istriano che
sarebbe un rifugio perfetto, ma qualcosa va storto. La grande nave, seguendo
una rotta troppo sottocosta, si arena su delle secche fra Capodistria
e Isola.Con un’azione di spionaggio,che racconteremo,gli alleati vengono
informati. L’8 settembre 1944 alle 9 e 30 uno squadrone di 6 Beufighters
della Royal Air Force e due caccia sudafricani si alzano in volo.
Un’ora dopo scaricheranno addosso al Re dei mari indifeso 123 ordigni
incendiari. Dopo poco la “Ship of ships” non esiste più: giace in fiamme,
coricata su un fianco. Subito comincia il la razzia di ciò che rimane dei tesori
del grande gigante, riverso sulla spiaggia come un immenso cetaceo
morente:un saccheggio che durerà fino a tutti gli anni ’50.Nessuno ha ancora
risposto alla scomoda domanda: era davvero importante affondare
il Rex? Settanta anni dopo è arrivato il momento della verità. Una verità
che comunque non cancellerà mai la straordinaria storia e il mito della
grande levriero degli oceani proclamato dal suo motto:
REX, REGIS OMEN NAVIS OMEN
UN NOME, UN DESTINO
Il relitto prima della demolizione, nel 1948 il Rex venne definitivamente
cancellato dal registro della capitaneria di porto di Genova.