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Intervista a Ottaviano Martinelli, Direttore della Struttura di ...

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La <strong>di</strong>slessia<br />

La <strong>di</strong>slessia non è una malattia, ma è piuttosto un<br />

caratteristico modello <strong>di</strong> funzionamento<br />

neuropsicologico. Nella sostanza, per <strong>di</strong>slessia si<br />

intende un <strong>di</strong>sturbo specifico dell’appren<strong>di</strong>mento<br />

caratterizzato da una <strong>di</strong>fficoltà nel leggere in modo<br />

corretto e fluente: si evidenzia nei primi anni <strong>della</strong><br />

scuola primaria. La <strong>di</strong>agnosi precoce consente <strong>di</strong><br />

evitare conseguenze psicologiche negative. Sono<br />

in<strong>di</strong>cati un trattamento precoce logope<strong>di</strong>co prima, e<br />

un intervento metacognitivo successivamente.<br />

<strong>Intervista</strong> a <strong>Ottaviano</strong> <strong>Martinelli</strong> (nella foto) , <strong>Direttore</strong> <strong>della</strong> <strong>Struttura</strong> <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile e<br />

dell’Adolescenza dell’Ospedale “A. Manzoni” <strong>di</strong> Lecco.<br />

Che cos’è la <strong>di</strong>slessia ?<br />

Per <strong>di</strong>slessia si intende un <strong>di</strong>sturbo specifico dell’appren<strong>di</strong>mento caratterizzato da una <strong>di</strong>fficoltà nel<br />

leggere in modo corretto e fluente. Il bambino <strong>di</strong>slessico legge, quin<strong>di</strong>, con fatica, lentamente e<br />

compiendo numerosi errori, impegnando tutte le sue energie nel processo <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>fica grafemafonema,<br />

che <strong>di</strong> solito viene acquisito in maniera automatica, con il conseguente rischio <strong>di</strong> non<br />

comprendere adeguatamente il testo. La <strong>di</strong>slessia si accompagnare spesso ad altri <strong>di</strong>sturbi specifici <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento come la <strong>di</strong>sortografia (errori nella scrittura), la <strong>di</strong>sgrafia (tratto grafico irregolare) e<br />

<strong>di</strong>scalculia (<strong>di</strong>fficoltà nelle abilità aritmetiche). Il termine specifico in<strong>di</strong>ca un <strong>di</strong>sturbo relativo ad una<br />

<strong>di</strong> queste abilità particolari (lettura, scrittura, calcolo), su base neurobiologica, presumibilmente<br />

genetica, presente in un bambino con adeguate competenze cognitive, senza <strong>di</strong>sturbi sensoriali, con<br />

un esame neurologico normale ed una adeguata istruzione scolastica .I <strong>di</strong>sturbi specifici <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento rappresentano un problema significativo, tenuto conto che interessano circa il 4%<br />

<strong>della</strong> popolazione scolastica.<br />

Come si palesa ovvero da cosa è caratterizzata ? Si manifesta esclusivamente in età pe<strong>di</strong>atrica ?<br />

La <strong>di</strong>slessia si evidenzia nel momento in cui un bambino viene avviato ai processi <strong>di</strong> letto-scrittura e<br />

quin<strong>di</strong> nei primi anni <strong>della</strong> scuola primaria. Si manifesta, quin<strong>di</strong>, con una <strong>di</strong>fficoltà ad accedere al<br />

normale automatismo <strong>della</strong> lettura che risulta scorretto e/o lento. Una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>slessia non può<br />

però essere posta prima <strong>della</strong> fine del secondo anno <strong>della</strong> scuola primaria, visto che i primi due anni<br />

impegnano i bambini nel percorso <strong>di</strong> acquisizione <strong>della</strong> letto-scrittura con variazioni e modalità<br />

in<strong>di</strong>viduali che possono rimanere nell’ambito <strong>di</strong> un ritardo piuttosto che <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sturbo specifico. Una<br />

valutazione precoce può, comunque, in<strong>di</strong>care già nei primi due anni <strong>della</strong> scuola primaria significative<br />

<strong>di</strong>fficoltà nell’acquisizione <strong>della</strong> letto-scrittura, in particolare se si evidenziano una ridotta capacità <strong>di</strong><br />

compiere l'associazione grafema/fonema e <strong>di</strong> operare in termini metafonologici, ovvero fondere i<br />

suoni tra loro, separarli, formare le parole.<br />

La <strong>di</strong>agnosi avviene attraverso una valutazione <strong>della</strong> lettura, <strong>della</strong> scrittura e delle abilità aritmetiche<br />

con test standar<strong>di</strong>zzati che evidenziano valori significativamente inferiori a quanto atteso per l’età,<br />

oltre ad una analisi del funzionamento cognitivo che – per definizione – deve risultare nella norma.<br />

Si può trattare e guarire ?<br />

La <strong>di</strong>slessia non è una malattia ma è piuttosto un caratteristico modello <strong>di</strong> funzionamento<br />

neuropsicologico. La <strong>di</strong>agnosi precoce <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo specifico <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento consente <strong>di</strong> evitare


conseguenze psicologiche negative come demotivazione, ansia e scarsa autostima che possono<br />

insorgere nel momento in cui un bambino continua ad avere insuccessi scolastici e che talora<br />

vengono travisate al punto <strong>di</strong> essere considerate cause e non effetto del <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong>slessico. Va<br />

inoltre tenuto presente che la percentuale <strong>di</strong> abbandono scolastico nei soggetti con <strong>di</strong>sturbo<br />

specifico <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento è tre volte maggiore rispetto alla popolazione <strong>della</strong> medesima età.<br />

Un trattamento precoce logope<strong>di</strong>co nel primo ciclo <strong>della</strong> scuola primaria è in<strong>di</strong>cato al fine <strong>di</strong><br />

migliorare le competenze nelle aree compromesse riscontrate mentre nelle età successive è<br />

consigliato un intervento metacognitivo in grado sia <strong>di</strong> rendere consapevole il bambino dei processi<br />

che intervengono in lettura, scrittura e calcolo e delle proprie <strong>di</strong>fficoltà sia <strong>di</strong> rinforzare il processo <strong>di</strong><br />

autocorrezione anche attraverso l’uso <strong>di</strong> strumenti ora <strong>di</strong>sponibili ( programmi informatizzati, sintesi<br />

vocale, correttore ortografico del pc, calcolatrice…). Pur con <strong>di</strong>versa espressività clinica, le <strong>di</strong>fficoltà<br />

in genere si riscontrano anche in età adulta, trattandosi <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sturbo congenito su base<br />

neurobiologica. Un intervento integrato tra specialisti, genitori e scuola è necessario al fine <strong>di</strong><br />

garantire al bambino <strong>di</strong>slessico opportuni e <strong>di</strong>fferenziati interventi <strong>di</strong>dattici in relazione all’età, come<br />

peraltro prescritto dalla normativa recente (legge 170) che prevede una certificazione <strong>di</strong>agnostica ed<br />

un profilo funzionale redatto dagli specialisti e l’uso <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong>dattici specifici sia <strong>di</strong> tipo<br />

compensativo che <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>spensativo al fine <strong>di</strong> favorire il percorso scolastico del bambino con<br />

<strong>di</strong>sturbo specifico <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento.

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