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Disposizioni generali - Comune di Scandicci

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COMUNE DI SCANDICCI - REGOLAMENTO URBANISTICO<br />

Art. 15 - CONTENIMENTO DELL’IMPERMEABILIZZAZIONE SUPERFICIALE E SMALTIMENTO<br />

DELLE ACQUE METEORICHE<br />

1. Le mo<strong>di</strong>fiche del coefficiente <strong>di</strong> deflusso conseguenti ad interventi urbanistico-e<strong>di</strong>lizi comportanti la<br />

realizzazione <strong>di</strong> nuovi e<strong>di</strong>fici (compresi gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica, sostituzione e<strong>di</strong>lizia, etc.),<br />

ad ampliamenti volumetrici <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti con incremento <strong>di</strong> superficie coperta (Sc), ovvero derivanti<br />

dalla realizzazione <strong>di</strong> piazzali e parcheggi ad uso privato, sistemazioni esterne e loro mo<strong>di</strong>fiche, devono<br />

essere compensate me<strong>di</strong>ante:<br />

- il mantenimento <strong>di</strong> un quantitativo minimo <strong>di</strong> superficie permeabile <strong>di</strong> pertinenza (Spp), come definita<br />

dall’ art. 11, pari ad almeno il 25% della superficie fon<strong>di</strong>aria (Sf);<br />

- modalità costruttive e materiali <strong>di</strong> rivestimento <strong>di</strong> piazzali e parcheggi <strong>di</strong> tipologia idonea a consentire<br />

l’infiltrazione delle acque meteoriche nel sottosuolo;<br />

- opere <strong>di</strong> autocontenimento, quando non sia verificata l’efficienza delle reti idrologiche naturali o artificiali<br />

<strong>di</strong> recapito delle acque del lotto interessato dall’intervento.<br />

2. I nuovi spazi pubblici destinati a piazzali, parcheggi e viabilità ciclopedonale, devono essere realizzati con<br />

modalità costruttive che consentano l’infiltrazione o la ritenzione anche temporanea delle acque. Sono<br />

consentite deroghe a tale <strong>di</strong>sposizione solo per comprovati motivi <strong>di</strong> sicurezza, anche dal punto <strong>di</strong> vista<br />

igienico-sanitario e statico, o <strong>di</strong> tutela dei beni culturali e paesaggistici.<br />

3. Il convogliamento <strong>di</strong>retto delle acque piovane in fognatura o in corsi d’acqua superficiali deve essere<br />

evitato quando sia tecnicamente possibile <strong>di</strong>rigere le acque in aree a<strong>di</strong>acenti con superficie permeabile, a<br />

con<strong>di</strong>zione che non si determinino danni conseguenti a ristagno e/o che non sussistano rischi <strong>di</strong><br />

inquinamento del suolo e del sottosuolo.<br />

NORME Titolo I – <strong>Disposizioni</strong> <strong>generali</strong><br />

41<br />

Capo V – <strong>Disposizioni</strong> relative agli assetti inse<strong>di</strong>ativi

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