23.11.2014 Views

6 - Viveur

6 - Viveur

6 - Viveur

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

cultura<br />

Aspettando<br />

il gran finale<br />

Ultimi appuntamenti per l ottava edizione<br />

del Festival del Cinema Indipendente,<br />

tra proiezioni, comici di Zelig e la musica degli Equ<br />

di Valentina del Carmine<br />

FOGGIA Un viaggio, partito da Cerignola con Tot e proseguito<br />

con Alda Merini a Foggia, che ha attraversato lungometraggi,<br />

corti e cortissimi, soffermandosi spesso sulla musica - ora folk,<br />

ora rock al Moody Jazz Caf - e cercando, a volte, riparo nelle<br />

scuole della Capitanata. Un viaggio che, tra ostacoli e polemiche,<br />

ha esplorato il mondo cinematografico indipendente, fatto<br />

di passione e sudore. Ø il viaggio alla scoperta del Festival<br />

del Cinema Indipendente, giunto alla sua ottava edizione,<br />

che si concluder sabato 29 novembre a Foggia.<br />

Otto sezioni in concorso, dodici lungometraggi e venti visioni<br />

in corto per un evento che quest anno ha dedicato particolare<br />

attenzione alla Capitanata. Le sezioni ufficiali del Festival,<br />

infatti, sono state ampiamente articolate sul territorio provinciale,<br />

toccando i comuni di Bovino, Torremaggore, San Marco<br />

in Lamis, Vico del Gargano, Mattinata, Candela, Rodi Garganico,<br />

Manfredonia, Ortanova, oltre alla citt capoluogo.<br />

Un occhio attento stato riservato al mondo scolastico, cui<br />

stata dedicata una specifica sezione denominata Universit ,<br />

scuola e cinema, per gli alunni di ogni ordine e grado.<br />

Quest anno, infatti, per la prima volta gli studenti delle facolt<br />

di Medicina e Chirurgia e di Lettere e Filosofia, partecipando<br />

all 80 % degli incontri organizzati hanno ricevuto crediti<br />

formativi universitari. Non mancato, inoltre, l intervento<br />

artistico dell Accademia delle Belle Arti di Foggia, che curer<br />

l allestimento scenico della serata conclusiva della kermesse.<br />

A fare da cornice al palcoscenico del Teatro del Fuoco, sabato<br />

29 novembre, sar un collage di manifesti e di locandine di<br />

tutte le produzioni girate in Capitanata fino a questo momento.<br />

Venerd 28 novembre, si inizier alle 9.30 al Teatro del<br />

Fuoco con la cerimonia di premiazione per la sezione dedicata<br />

TRA SEZIONI UFFICIALI ED EVENTI,<br />

COINVOLTE ANCHE SCUOLE, UNIVERSIT¸<br />

E L ACCADEMIA DI BELLE ARTI<br />

Rosso come il cielo<br />

Rosso come il cielo è un film che ha suscitato grande attenzione per il modo<br />

in cui il regista Cristiano Bortone ha affrontato con grande sensibilità e<br />

naturalezza il tema della cecità. Bortone, laureato alla New York University,<br />

è riuscito ad accostare alla cecità i piccoli attori vedenti facendoli interagire<br />

con dei bambini ciechi, che hanno insegnato ai giovani interpreti i gesti<br />

della loro vita quotidiana. Il film racconta la storia del piccolo Mirco, bimbo<br />

di 10 anni appassionato di film western, che perde la vista a causa di un<br />

incidente avvenuto tra le mura domestiche. La scoperta di un vecchio<br />

registratore a bobine, però, gli consentirà di sviluppare gli altri sensi. È<br />

la fiaba che Cristiano Bortone ha deciso di raccontare dopo aver conosciuto<br />

la storia vera di Mirco Mencacci, che oggi ha 46 anni, che ha ispirato<br />

il film: attualmente, è tra i professionisti più apprezzati nel settore delle<br />

registrazioni sonore e ha lavorato con Ozpetek e Marco Tullio Giordana.<br />

12

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!