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GRAZIANO DI BATTISTA by DONNA IMPRESA MAGAZINE N.5 2007

http://www.donnaimpresa.com E’ amministratore d’ impresa, Presidente dell'Eurosportello Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno che opera dal 1989 su mandato della Commissione Europea (Direzione Generale Imprese), nonché dirigente di Associazioni di Categoria ed Assessore ai Lavori Pubblici e alla Pubblica Istruzione nel Comune di Montegranaro, città nella quale risiede e che ha anche amministrato in qualità di Sindaco fino al 1995.

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E’ amministratore d’ impresa, Presidente dell'Eurosportello Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno che opera dal 1989 su mandato della Commissione Europea (Direzione Generale Imprese), nonché dirigente di Associazioni di Categoria ed Assessore ai Lavori Pubblici e alla Pubblica Istruzione nel Comune di Montegranaro, città nella quale risiede e che ha anche amministrato in qualità di Sindaco fino al 1995.

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Si possono<br />

descrivere diverse<br />

modalità di mobbing:<br />

verticale: quando è<br />

attuatodaun<br />

superiore nei<br />

confronti di un<br />

subordinato o<br />

viceversa da parte di<br />

un gruppo di<br />

dipendenti nei<br />

confronti di un<br />

superiore;<br />

orizzontale: tra pari<br />

grado; collettivo:<br />

spesso attuato come<br />

strategia aziendale<br />

mirata a ridurre o<br />

razionalizzare gli<br />

organici e rivolto a<br />

gruppi numerosi di<br />

persone; doppio<br />

mobbing: si realizza,<br />

aparerediEge,<br />

quando il<br />

mobbizzato carica la<br />

famiglia di tutte le<br />

sue problematiche.<br />

Ad una prima fase di<br />

comprensione dei<br />

familiari segue una<br />

condizione di<br />

distacco che,<br />

quando la situazione<br />

si aggrava, porta ad<br />

un ulteriore<br />

isolamento<br />

dell'individuo dal<br />

nucleo familiare;<br />

esterno: la vittima è<br />

il datore di lavoro<br />

che subisce<br />

pressioni attuate<br />

sotto forma di<br />

minacce di denuncia<br />

per comportamenti<br />

mobbizzanti, sia da<br />

parte di<br />

organizzazioni<br />

sindacali che da<br />

dipendenti con<br />

velleità<br />

carrieristiche.<br />

MOBBING<br />

di Patrizia Maroni<br />

Con la parola inglese Mobbing si indica una<br />

pratica applicata nel mondo del lavoro,<br />

consistente in abusi psicologici impartiti ad<br />

un lavoratore; può essere tradotta con espressioni<br />

come angherie, persecuzione, ostracizzazione, sul<br />

posto di lavoro.<br />

Il termine mobbing è stato coniato agli inizi degli<br />

anni settanta dall’etologo Konrad Lorenz per<br />

descrivere un particolare comportamento di alcune<br />

specie animali che circondano un proprio simile e<br />

lo assalgono rumorosamente in gruppo al fine di<br />

allontanarlo dal branco. Il mobbing, nel mondo del<br />

lavoro, non è un fenomeno nuovo, ma solo la sua<br />

denominazione è recente. Sino ad una decina di<br />

anni fa il significato del termine mobbing era<br />

sconosciuto; i primi studi vennero fatti da H.<br />

Leymann agli inizi degli anni ’80, il quale considerò<br />

il mobbing come “azioni che hanno la funzione di<br />

manipolare la persona in senso non<br />

amichevole”[1]. Tali azioni si possono distinguere in<br />

cinque gruppi di comportamenti, che Leymann<br />

definì LIPT. Un primo gruppo di azioni riguarda la<br />

comunicazione con la persona da mobbizzare (gli<br />

si rifiuta il contatto con gesti, con sguardi scostanti<br />

o con allusioni indirette, con lui/lei si urla, si<br />

rimprovera, si critica continuamente il suo lavoro o<br />

la vita privata, ecc…); un secondo gruppo<br />

(riguarda) le relazioni sociali (non gli si parla più,<br />

non gli si rivolge la parola, si proibisce ai colleghi di<br />

parlare con lui, ci si comporta come se lui non<br />

esistesse, ecc…); un terzo gruppo (riguarda)<br />

l’immagine sociale (lo si ridicolizza, si sparla alle<br />

sue spalle, si spargono voci infondate su di lui, si<br />

prende in giro un suo handicap fisico, gli si fanno<br />

offerte sessuali, verbali e non, ecc…); …); un<br />

quarto gruppo (riguarda) la qualità della situazione<br />

professionale e privata (gli si danno più compiti da<br />

svolgere, gli si danno lavori senza senso, gli si<br />

danno lavori umilianti, ecc…) ed, infine, un quinto<br />

gruppo (riguarda) la salute (lo si costringe a fare<br />

lavori che nuocciono alla sua salute, lo si minaccia<br />

di violenza fisica, gli si causano danni per<br />

svantaggiarlo, ecc…). Poi, la conoscenza del<br />

fenomeno mobbing si diffuse in tutta Europa.<br />

In medicina del lavoro in Italia indica una violenza<br />

psicologica, talvolta anche fisica, perpetrata sul<br />

posto di lavoro che a poco a poco diventa<br />

insopportabile: si comincia con un saluto negato,<br />

battute che sono insulti, scherzi troppo pesanti, i<br />

colleghi ignorano o guardano male il dipendente, i<br />

capi sono insoddisfatti, il lavoro non procede,<br />

l’ansia di sbagliare aumenta il tasso di errore.<br />

Questa pratica è spesso condotta con il fine di<br />

indurre la vittima ad abbandonare da sé il lavoro,<br />

senza quindi ricorrere al licenziamento, che<br />

potrebbe causare imbarazzo all’azienda o per<br />

ritorsione a seguito di comportamenti non<br />

condivisi ad esempio denuncia ai superiori oppure<br />

all’esternare irregolarità sul posto di lavoro, oppure<br />

ancora per il rifiuto della vittima di sottostare a<br />

proposte immorali ad esempio offerte sessuali o<br />

richiesta di eseguire operazioni contrarie a divieti<br />

deontologici o etici o illegali, sottraendo incarichi e<br />

lavoro gratificante per affidarlo ai colleghi o<br />

subordinati; oppure attraverso la dequalificazione<br />

delle mansioni stesse che vengono ridotte a<br />

compiti banali quali fare caffè, ricevere telefonate o<br />

comunque a compiti poco operativi e con scarsa<br />

autonomia decisionale; così da rendere umiliante il<br />

proseguio del lavoro. Altra pratica diffusa è quella<br />

dei rimproveri o richiami espressi in privato e in<br />

pubblico per errori normalmente trascurabili.<br />

Ancora la pratica si manifesta nel fornire<br />

volontariamente attrezzature di lavoro di scarsa<br />

qualità, computer e stampanti che si guastano,<br />

arredi scomodi, ambienti male illuminati, spesso si<br />

rende irreperibile anche l’assistenza tecnica.<br />

Talora si arriva a interrompere il flusso di<br />

informazioni necessario per il lavoro, il dipendente<br />

non riceve più le e-mail aziendali, viene chiusa la<br />

casella di posta, l’accesso alla guida in linea, forti<br />

restrizioni sull’accesso a Internet. Se il dipendente<br />

resta in malattia, vengono inviate dai capi<br />

dell’azienda continue visite fiscali a casa del<br />

lavoratore. Quando il mobilizzato ritorna sul posto<br />

di lavoro, spesso trova la scrivania sgombra o<br />

portata via e il computer staccato dalla rete<br />

aziendale: è la cosiddetta “sindrome da scrivania<br />

vuota”, per la quale scompare un pezzo alla volta<br />

senza dare giustificazioni al lavoratore.<br />

Per mobbing intendiamo qualsiasi forma di<br />

terrorismo psicologico, esercitato nell’ambiente di<br />

lavoro in modo ripetuto, da chi, nella maggior parte<br />

dei casi, detiene il potere decisionale capace di<br />

incidere nella sfera giuridica altrui.<br />

Quindi, il mobbing, si caratterizza attraverso<br />

vari comportamenti che presi isolatamente<br />

esistono da sempre ad esempio: l’attivazione<br />

di una forte politica di repressione al punto<br />

che il dipendente è affiancato dai sorveglianti<br />

che devono controllare i minuti di pausa per il<br />

ristorooibisogni fisiologici; il confinamento in<br />

un edificio dello stabilimento in disuso e privo<br />

di sicurezza; le molestie sessuali; le continue<br />

minacce di licenziamento in caso di rifiuto a<br />

lavorare nei giorni festivi; i subdoli ricatti di<br />

non trasformare il contratto di formazione e<br />

lavoro in contratto a tempo indeterminato se il<br />

lavoratore non avesse acconsentito a<br />

svolgere le “mansioni più disparate”. La<br />

giurisprudenza dispone più frequentemente e<br />

MOBBING & CO<br />

Impresa di demolizione<br />

"Homo homini lupus" Storie di tutti i giorni… cronache di ordinaria persecuzione MOBBING…il lavoro debilita l'uomo<br />

facilmente il risarcimento del danno biologico,<br />

ma il mobbing ha procurato una delle malattie<br />

documentate in letteratura medica per avere<br />

diritto a un’indennità dall’azienda.<br />

In Italia, le tutele al licenziamento o<br />

trasferimento in altre sedi dei lavoratori sono<br />

maggiori che in altri Paesi ed è abbastanza<br />

diffusa la pratica di ricorso al mobbing per<br />

indurre nel lavoratore le dimissioni laddove il<br />

licenziamento è possibile solo per giusta<br />

causa (art.18 dello Statuto dei Lavoratori).<br />

COSA FA LA LEGGE:<br />

La sentenza che per prima ha accolto il<br />

termine mobbing nel lessico<br />

giurisprudenziale, è la pronuncia emessa dal<br />

Tribunale di Torino, Sez. Lav. I grado, datata<br />

16XI/99.<br />

Il caso esaminato dalla Corte Torinese<br />

riguarda una lavoratrice dipendente che<br />

aveva richiesto il risarcimento del danno<br />

biologico ( crisi depressiva ) subito a causa<br />

delle condizioni di lavoro gravose e dalle<br />

continue e mirate vessazioni e umiliazioni da<br />

parte del capo reparto.<br />

Infatti, l'attrice era stata costretta a lavorare<br />

ad una macchina entro uno spazio angusto e<br />

chiuso tra cassoni e macchinari, e isolata dai<br />

colleghi.<br />

Dal punto di vista giuridico, pur in assenza di<br />

una legge specifica sul mobbing, nel nostro<br />

ordinamento esistono diverse norme,<br />

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