PAOLO G. PINO

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L’esistenza di un reale rigurgito è stata messa in discussione. Si è infatti considerata l’ipotesi che i rigurgiti non esistessero ma che i segnali rilevati con il Doppler ed interpretati come rigurgito non erano altro che flussi normali legati alla chiusura delle valvole. Nella fase di accostamento dei lembi il flusso si inverte ed il Doppler rileva questo flusso, di brevissima durata (inferiore ai 150 msec) e di minima estensione (inferiore ad 1 cmq) al di sotto dell’apparato valvolare: non si tratta perciò di un vero e proprio rigurgito bensì di un fisiologico flusso che partecipa alla chiusura della valvola. Maciel BC. J Am Soc Echocardiogr 1991;4:589-597
Al di là di questo particolare tipo di rigurgito-non rigurgito è possible identificare dei flussi da rigurgito valvolare non patologici che occorre differenziare da quelli legati ad una patologia delle valvole o delle altre strutture cardiache. E’ però difficile definire la prevalenza e le caratteristiche dei rigurgiti fisiologici per le caratteristiche delle popolazioni studiate e per la metodica Doppler utilizzata.
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