27.11.2014 Views

un esempio di applicazione dei programmi modest -xfinest

un esempio di applicazione dei programmi modest -xfinest

un esempio di applicazione dei programmi modest -xfinest

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE DEI PROGRAMMI MODEST -XFINEST<br />

DESCRIZIONE STRUTTURA<br />

La struttura in oggetto è <strong>un</strong> tipico pipe-rack <strong>di</strong> interconnessione fra varie <strong>un</strong>ità <strong>di</strong> <strong>un</strong> impianto industriale. E’<br />

opport<strong>un</strong>o precisare come tutti gli aspetti relativi ai carichi, alla geometria sono puramente in<strong>di</strong>cativi.<br />

Lo scopo <strong>di</strong> questo <strong>esempio</strong> è quello <strong>di</strong> mostrare l’utilizzo <strong>di</strong> Modest ed il suo verificatore secondo la<br />

normativa CNR , metodo delle tensioni ammissibili.<br />

Oltre alla descrizione della struttura è possibile caricare il modello.<br />

GEOMETRIA<br />

La struttura è costituita da 15 portali trasversali a tre gambe realizzati me<strong>di</strong>ante colonne HEA400 con travi <strong>di</strong><br />

collegamento <strong>di</strong>sposte ai livelli 6,8 m rispettivamente del tipo HEA360, HEA280, <strong>di</strong> supporto a fasci tubieri,<br />

ad eccezione <strong>di</strong> quella in sommità a quota 14.5 m che sono HEA400.<br />

I portali sono collegati longitu<strong>di</strong>nalmente me<strong>di</strong>ante travi ai piani a quota 7,9 m <strong>di</strong> tipo HEA260 ed a quota<br />

14.5 m tipo HEA220, sulle quali si innestano in mezzeria i supporti interme<strong>di</strong> per il sostentamento <strong>dei</strong> fasci<br />

tubieri.<br />

L’intera struttura, per permettere le <strong>di</strong>latazioni termiche, è sud<strong>di</strong>visa in tre sottostrutture in<strong>di</strong>pendenti,<br />

me<strong>di</strong>ante la presenza gi<strong>un</strong>ti asolati sulle travi longitu<strong>di</strong>nali alle coor<strong>di</strong>nate y=34 e 66 m.<br />

Lo schema pendolare in <strong>di</strong>rezione longitu<strong>di</strong>nale delle tre sottostrutture è garantito da <strong>un</strong> sistema <strong>di</strong><br />

controventature verticali a V con profili <strong>di</strong> tipo HEA220.<br />

Il piano a livello z=14.5m, su cui appoggiano due travi <strong>di</strong> tipo HEB 550 per il sostegno <strong>di</strong> <strong>un</strong> sistema <strong>di</strong><br />

apparecchiature, è adeguatamente controventato nel piano orizzontale me<strong>di</strong>ante L120x120x13.<br />

Vista globale della struttura<br />

VINCOLI ASTE<br />

Nei telai trasversali tutti i vincoli interni sono del tipo incastro-incastro. In corrispondenza delle estremità delle<br />

mensole <strong>di</strong> supporto alle travi porta apparecchiature si è considerato lo vincolo del momento torcente allo<br />

scopo <strong>di</strong> simulare l’appoggio semplice pur mantenendo la continuità della trave superiore. Per quanto<br />

riguarda invece le travi longitu<strong>di</strong>nali nei p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> collegamento con i portali è stato inserita <strong>un</strong>a cerniera in<br />

entrambi i piani <strong>di</strong> inflessione.<br />

Tutti i controventi sono stati modellati me<strong>di</strong>ante aste incernierate.<br />

VINCOLI A TERRA<br />

Tutti i no<strong>di</strong> a terra <strong>dei</strong> portali presentano <strong>un</strong> vincolo del tipo 111010 consentono la rotazione nel piano <strong>dei</strong><br />

telai trasversali.


CARICHI<br />

Sono stati considerati i seguenti carichi:<br />

1. Peso proprio<br />

2. Fire proofing<br />

Rappresenta il carico aggi<strong>un</strong>tivo dovuto al materiale <strong>di</strong> protezione contro eventuali incen<strong>di</strong><br />

3. Dead load piping<br />

Rappresenta il peso delle condutture presenti ai vari piani.<br />

4. Live load piping<br />

Rappresenta il carico derivante dai flui<strong>di</strong> che in esercizio scorrono nelle condotte<br />

5. Friction thermal<br />

Rappresenta il carico che deriva dall’azione <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione e accorciamento delle aste in relazione a<br />

sbalzi termici<br />

6. Vento <strong>di</strong>rez x<br />

7. Vento <strong>di</strong>r y<br />

8. Dead load Air cooler<br />

Rappresenta il peso delle apparecchiature presenti nella parte superiore del pipe rack<br />

9. Live load piping<br />

Rappresenta il carico derivante dai flui<strong>di</strong> che in esercizio scorrono negli Air Cooler<br />

10. Vento in <strong>di</strong>rezione x agente sugli Air Cooler<br />

Si è considerata anche l’azione che il vento esercita sugli Air Cooler e che consta <strong>di</strong> <strong>un</strong> azione tagliate a<br />

livello <strong>dei</strong> p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> appoggio della sovrastruttura con le travi <strong>di</strong> supporto longitu<strong>di</strong>nali e <strong>di</strong> <strong>un</strong>a coppia per<br />

l’effetto ribaltante. I p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> appoggio delle sovrastrutture sono in corrispondenza <strong>dei</strong> p<strong>un</strong>ti me<strong>di</strong> delle<br />

travi longitu<strong>di</strong>nali, p<strong>un</strong>ti inseriti tramite comando SPEA.<br />

11. Vento in <strong>di</strong>rezione y (longitu<strong>di</strong>nale) agente sugli Air Cooler<br />

L’azione consta <strong>di</strong> <strong>un</strong> azione tagliate e <strong>di</strong> <strong>un</strong>a coppia che agiscono in corrispondenza <strong>dei</strong> p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />

controventamento delle sovrastrutture <strong>di</strong> sostegno degli Air Cooler che NON sono state modellate.<br />

TIPO DI CALCOLO<br />

E’stato effettuata <strong>un</strong> analisi statica.<br />

A valle del calcolo si è intervenuto per la definizione delle combinazioni <strong>di</strong> carico.<br />

COMBINAZIONI DI CARICO<br />

Per maggiore facilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica le CC sono state create utilizzando <strong>un</strong> file esterno Di seguito si riporta la<br />

descrizione delle combinazioni ed i relativi coefficienti.<br />

Fase <strong>di</strong> montaggio struttura<br />

Dead fire dead live frict windx windy dcool lcool coolx cooly<br />

+1.00 +1.00 +1.00 +0.00 +0.00 +0.00 +0.00 +1.00 +0.00 +0.00 +0.00<br />

+1.00 +1.00 +1.00 +0.00 +0.00 +1.00 +0.00 +1.00 +0.00 +1.00 +0.00<br />

+1.00 +1.00 +1.00 +0.00 +0.0 0 +0.00 +1.00 +1.00 +0.00 +0.00 +1.00<br />

Fase operativa della struttura<br />

Dead fire dead live frict windx windy dcool lcool coolx cooly<br />

+1.00 +1.00 +1.00 +1.00 +1.00 +0.00 +0.00 +1.00 +1.00 +0.00 +0.00<br />

+1.00 +1.00 +1.00 +1.00 +1.00 +1.00 +0.00 +1.00 +1.00 +1.00 +0.00<br />

+1.00 +1.00 +1.00 +1.00 +1.00 +0.00 +1.00 +1.00 +1.00 +0.00 +1.00<br />

Ai fini <strong>di</strong> <strong>un</strong> corretto utilizzo del verificatore Modest le combinazioni sono state rior<strong>di</strong>nate in 2 gruppi. Il primo<br />

comprende Le CC in cui NON si considera l’incremento <strong>di</strong> resistenza delle tensioni ammissibili, che è<br />

possibile considerare tramite il criterio <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> Modest “numero <strong>di</strong> CC del tipo I” nei criteri generali<br />

verifiche aste in acciaio.<br />

Questo gruppo comprende le prime 2 combinazioni della fase <strong>di</strong> montaggio e della fase operativa.<br />

Nell’altro gruppo sono comprese tutte le altre combinazioni <strong>di</strong> carico<br />

VERIFICHE<br />

Le verifiche sono state effettuate facendo uso del verificatore Modest (metodo delle tensioni ammissibili).<br />

Per semplicità è stata numerata e verificata solo la colonna centrale del portale con y=26 m


Colonna y=26 m<br />

Per quanto riguarda la verifica <strong>di</strong> instabilità si è fatto uso della possibilità <strong>di</strong> assegnare le membrature tramite<br />

i criteri <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> Modest. Per questo a tutte le 6 aste che compongono la colonna centrale è stato<br />

assegnato <strong>un</strong> criterio in cui si è definita <strong>un</strong>a membratura pari a 6 elementi con valori <strong>di</strong> beta pari a:<br />

betay= 1.5<br />

betaz=0.5<br />

Il valore <strong>di</strong> betay rappresenta il coefficiente per l’instabilità nel piano del portale. Osservando la figura relativa<br />

alla deformata per la CCe numero 6 (vento <strong>di</strong>rezione x) si nota come la configurazione è quella tipica <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />

telaio a no<strong>di</strong> spostabili (con beta certamente superiore ad 1) con i 3 tratti principali della colonna centrale che<br />

si comportano in modo simile ad <strong>un</strong> portale incastrato alla base. In sommità <strong>di</strong> ogni portale a causa del fatto<br />

che la rigidezza delle colonne è superiore a quella delle travi si configura <strong>un</strong> comportamento a metà strada<br />

tra il caso <strong>di</strong> incastro (betay=1) ed il caso a mensola (betaty=2). Pertanto si è scelto il valore 2.<br />

Per quanto riguarda il valore <strong>di</strong> betaz esso rappresenta il coefficente per l’instabilità fuori piano. Grazie alla<br />

presenza <strong>dei</strong> controventi verticali il comportamento è quello tipico <strong>di</strong> <strong>un</strong> telaio a no<strong>di</strong> fissi in cui i p<strong>un</strong>ti fissi<br />

sono i no<strong>di</strong> <strong>di</strong> collegamento delle travi longitu<strong>di</strong>nali. L<strong>un</strong>go l’altezza della colonna si hanno 4 p<strong>un</strong>ti fissi in cui i<br />

2 centrali sono ravvicinati. Pertanto globalmente si sono considerati i 2 tratti principali <strong>di</strong> inflessione che<br />

hanno l<strong>un</strong>ghezza circa pari a metà dell’altezza della colonna.<br />

Si riportano nelle figure i valori <strong>dei</strong> tassi <strong>di</strong> sfruttamento per le verifiche <strong>di</strong> resistenza e stabilità.<br />

Portale tipo<br />

Telaio longitu<strong>di</strong>nale<br />

Piano superiore con controventi e travi laterali per appoggio sovrastruttura porta Air Cooler


Carichi per azione vento in <strong>di</strong>rezione trasversale su Air Cooler. Le forze rappresentano la<br />

composizione dell’azione tagliante e della coppia ribaltante.<br />

Carichi per azione vento in <strong>di</strong>rezione longitu<strong>di</strong>nale su Air Cooler. Le forze rappresentano la<br />

composizione dell’azione tagliante e della coppia ribaltante.<br />

Deformata per effetto del vento in <strong>di</strong>rezione trasversale (x) sulla struttura. Osservando la colonna<br />

centrale si possono <strong>di</strong>stinguere i 3 tratti con comportamento del tipo portale incastrato alla base.


Diagramma <strong>dei</strong> momenti nella colonna centrale per effetto del vento in <strong>di</strong>rezione trasversale (x) sulla<br />

struttura. Si osservi la <strong>di</strong>stribuzione del momento tipica <strong>di</strong> <strong>un</strong>o schema a portale.<br />

Tassi <strong>di</strong> sfruttamento relativi alla verifica <strong>di</strong> instabilità considerando l’intera membratura composta<br />

da 6 aste.


Tassi <strong>di</strong> sfruttamento relativi alla verifica <strong>di</strong> resistenza sulla colonna centrale.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!