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Altri strumenti di misura - ITIS G. Galilei

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<strong>Altri</strong> <strong>strumenti</strong> <strong>di</strong> <strong>misura</strong><br />

STRUMENTI PER MISURE DI FORZE<br />

<strong>Altri</strong> <strong>strumenti</strong> <strong>di</strong> <strong>misura</strong><br />

Le forze, che sono le cause del moto dei<br />

corpi, possono mettere in moto un corpo che si<br />

trova in stato <strong>di</strong> quiete, mo<strong>di</strong>ficare il movimento<br />

<strong>di</strong> un corpo già in moto, o riportare un corpo che<br />

è in movimento in stato <strong>di</strong> quiete.<br />

Con riferimento alla legge <strong>di</strong> Hooke, secondo<br />

cui la deformazione subita da un corpo è<br />

<strong>di</strong>rettamente proporzionale alla forza applicata,<br />

se si sospende ad una molla ideale un peso<br />

campione si ottiene un certo allungamento x,<br />

mentre se alla stessa molla si sospendono due<br />

pesi campione, uguali al precedente,<br />

l’allungamento risulta uguale a 2x.<br />

Utilizzando questa proprietà lineare delle<br />

molle è possibile costruire degli <strong>strumenti</strong> <strong>di</strong> <strong>misura</strong> delle forze, detti <strong>di</strong>namometri. Ogni volta che<br />

un <strong>di</strong>namometro si allunga, significa che ad esso è applicata una forza.<br />

Dinamometro<br />

La sua struttura è molto semplice poiché è costituito da una molla con una<br />

scala graduata. La molla si <strong>di</strong>stende in maniera proporzionale alla forza<br />

applicata e visualizza l’intensità della forza su una scala. L’unità <strong>di</strong> <strong>misura</strong><br />

della forza in<strong>di</strong>cata sulla scala può essere il kilogrammo, il newton o altre.<br />

Utilizzando un <strong>di</strong>namometro si ottiene una <strong>misura</strong> in<strong>di</strong>retta della forza, in<br />

quanto la grandezza che viene <strong>misura</strong>ta non è <strong>di</strong>rettamente la forza, ma la<br />

deformazione della molla contenuta nel <strong>di</strong>namometro.<br />

Un esempio <strong>di</strong> <strong>di</strong>namometro a <strong>misura</strong><br />

in<strong>di</strong>retta è costituito da un cilindro<br />

graduato, contenente una molla con<br />

un’estremità libera; un gancio permette <strong>di</strong><br />

vincolare il sistema in modo rigido (per<br />

esempio, a un soffitto), mentre all’estremità libera vengono<br />

applicate le forze da <strong>misura</strong>re. Allo strumento deve poi essere<br />

associata una scala graduata tramite un’operazione <strong>di</strong> taratura,<br />

che può essere eseguita applicandovi forze peso note (in pratica,<br />

appendendovi una serie <strong>di</strong> masse campione) e riportandone il<br />

corrispondente allungamento.<br />

Appunti dalle lezioni <strong>di</strong> “Scienze e Tecnologie Applicate” tenute dal prof. Di Cara Nicola 1


<strong>Altri</strong> <strong>strumenti</strong> <strong>di</strong> <strong>misura</strong><br />

STRUMENTI PER MISURE DI TEMPO E DI FREQUENZA<br />

Qui ci si riferisce alla <strong>misura</strong> del tempo, inteso come “periodo”, impiegato da un corpo a<br />

compiere un ciclo.<br />

In<strong>di</strong>cando tale grandezza col simbolo T, il suo reciproco, 1/T, rappresenta il numero <strong>di</strong> perio<strong>di</strong> al<br />

secondo, cioè la frequenza f, o meglio il numero <strong>di</strong> giri (cicli) che la grandezza compie in un<br />

secondo.<br />

L’unità <strong>di</strong> <strong>misura</strong> della frequenza (s -1 ) è detta hertz [Hz].<br />

Esempio: se un corpo impiega T = 3 s a percorrere una circonferenza, vuol<br />

<strong>di</strong>re che percorre 1/3 <strong>di</strong> circonferenza al secondo; se il corpo impiega T = 4 s a<br />

percorrere una circonferenza, vuol <strong>di</strong>re che percorre 1/4 <strong>di</strong> circonferenza al<br />

secondo ecc.<br />

La frequenza <strong>di</strong> un corpo in movimento è pari a 1 [Hz] quando tale corpo<br />

percorre 1 giro al secondo.<br />

Uno strumento <strong>di</strong> <strong>misura</strong> utilizzato per effettuare la <strong>misura</strong> del tempo e della frequenza è<br />

l’oscilloscopio.<br />

Oscilloscopio<br />

Lo strumento permette <strong>di</strong><br />

visualizzare su uno schermo un<br />

segnale elettrico variabile nel<br />

tempo.<br />

Nel caso <strong>di</strong> un segnale<br />

alternato, è possibile visualizzare la<br />

forma dell’onda e rilevare perciò<br />

l’ampiezza, il periodo e la<br />

frequenza.<br />

L’oscilloscopio è dotato <strong>di</strong> un<br />

reticolo che facilita la <strong>misura</strong> del tempo, in quanto la forma dell’onda viene centrata verticalmente<br />

rispetto all’asse orizzontale del reticolo tramite un apposito comando <strong>di</strong> posizione verticale.<br />

Manovrando il comando <strong>di</strong> posizione orizzontale, si centra uno dei fronti dell’onda, il primo <strong>di</strong><br />

sinistra sullo schermo, con una delle linee verticali del reticolo (la più vicina come posizione). Si<br />

contano quin<strong>di</strong> le <strong>di</strong>visioni e le frazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione <strong>di</strong> scala che intercorrono da sinistra a destra fra<br />

due fronti <strong>di</strong> salita (o <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa), come rappresentato nella figura. Il conteggio viene effettuato, in<br />

orizzontale, lungo la linea centrale del reticolo, lungo la quale si è centrata la forma dell’onda. Il<br />

valore del tempo si ottiene moltiplicando la <strong>di</strong>stanza così <strong>misura</strong>ta per il fattore scala rappresentato<br />

dal valore <strong>di</strong> tempo scelto me<strong>di</strong>ante l’apposito commutatore.<br />

Esempio: si <strong>misura</strong>no sul reticolo dell’oscilloscopio 3,3 <strong>di</strong>visioni<br />

il fattore scala sia <strong>di</strong> 0,2 [m s] (millisecon<strong>di</strong>)<br />

Il tempo, <strong>misura</strong>to <strong>di</strong>rettamente, risulta:<br />

T = 3,3 · 0,2 = 0,66 [m s] (millisecon<strong>di</strong>)<br />

In<strong>di</strong>rettamente, tramite calcolo, è possibile ricavare la <strong>misura</strong> della frequenza, partendo dalla<br />

<strong>misura</strong> del periodo <strong>di</strong> un’onda.<br />

Esempio: se il periodo è T = 0,66 [m s], la frequenza risulta:<br />

f = 1/T = 1 / (0,66 · 10 -3 ) = 1515 [Hz]<br />

Appunti dalle lezioni <strong>di</strong> “Scienze e Tecnologie Applicate” tenute dal prof. Di Cara Nicola 2


<strong>Altri</strong> <strong>strumenti</strong> <strong>di</strong> <strong>misura</strong><br />

STRUMENTI PER MISURE ACUSTICHE<br />

Il suono è una successione <strong>di</strong> compressioni e <strong>di</strong> rarefazioni dell’aria, che vengono percepite<br />

dall’orecchio umano come variazioni <strong>di</strong> pressione sulla membrana del timpano.<br />

Il suono si propaga con velocità <strong>di</strong>verse a seconda del materiale. Per esempio, nell’acciaio è<br />

circa 5 200 [m/s], nell’aria è circa 344 [m/s]. In generale, il suono si propaga più velocemente nei<br />

materiali che possiedono elevata elasticità e bassa densità. La velocità del suono aumenta con<br />

l’innalzamento della temperatura.<br />

L’orecchio umano ha la capacità <strong>di</strong> percepire suoni aventi frequenza tra 30 e 20 000 [Hz].<br />

La figura seguente rappresenta l’onda del suono, che ha andamento sinusoidale, con base il<br />

tempo o la lunghezza.<br />

L’orecchio umano percepisce la variazione <strong>di</strong> ampiezza tra un picco<br />

positivo e quello successivo negativo. Al picco positivo corrisponde lo stato <strong>di</strong><br />

compressione delle particelle d’aria, mentre al picco negativo si associa la<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> rarefazione delle stesse. L’asse delle ascisse rappresenta la<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> riposo.<br />

La pressione acustica, o pressione sonora, è la pressione rilevata<br />

dall’orecchio umano sul timpano. Essa varia con la <strong>di</strong>stanza dalla sorgente del<br />

rumore ed è influenzata anche dalla capacità della stanza <strong>di</strong> assorbire o<br />

riflettere le onde sonore.<br />

Fonometro<br />

Il fonometro è uno strumento portatile elettronico che reagisce al suono in<br />

maniera simile a quella dell’orecchio umano.<br />

Nello strumento, la pressione sonora viene tradotta in un corrispondente<br />

segnale elettrico, a sua volta pesato con un particolare filtro.<br />

Appunti dalle lezioni <strong>di</strong> “Scienze e Tecnologie Applicate” tenute dal prof. Di Cara Nicola 3

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