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Bilancio sociale 2005 - Impronta Etica

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Redazione: Camst via Tosarelli 318 Villanova di Castenaso Bologna<br />

Stampa: Tipografia Moderna - chiuso il 30/05/ 2006 in 2.500 copie


Processo di redazione del <strong>Bilancio</strong> Sociale<br />

(Nota metodologica)<br />

Il <strong>Bilancio</strong> Sociale è uno strumento che evidenzia<br />

l’impatto <strong>sociale</strong> che un’organizzazione produce sulla<br />

collettività di riferimento e su alcuni gruppi sociali in<br />

particolare.<br />

Per un’impresa in generale il <strong>Bilancio</strong> Sociale<br />

rappresenta uno strumento di gestione della fiducia dei<br />

vari interlocutori di riferimento o, per meglio dire, di<br />

tutti quei soggetti e gruppi sociali che hanno interesse<br />

nell’organizzazione.<br />

Per Camst gli interlocutori fondamentali sono: soci,<br />

dipendenti, soci sovventori, clienti, utenti, pubblica<br />

amministrazione, movimento cooperativo, fornitori<br />

e verso questi il <strong>Bilancio</strong> Sociale vuole rendere conto<br />

degli obiettivi e delle azioni compiute in coerenza con la<br />

missione. Più di recente nella redazione del documento<br />

sono state adottate le linee guida proposte dal GBS<br />

(Gruppo di studio per il <strong>Bilancio</strong> Sociale) riguardanti<br />

la presentazione di “identità aziendale” e “valore<br />

aggiunto”.<br />

Inoltre il Consiglio di Amministrazione e la Direzione<br />

aziendale, credendo nell’importanza di vedere<br />

riconosciuta e certificata la propria responsabilità<br />

<strong>sociale</strong>, hanno dato inizio al percorso di adeguamento<br />

dei sistemi aziendali allo standard SA 8000, pertanto<br />

a partire dall’esercizio <strong>2005</strong> il <strong>Bilancio</strong> Sociale Camst<br />

viene presentato con le modifiche e le integrazioni<br />

necessarie a recepire il contenuto della norma.<br />

Ciò ha comportato che i contenuti non vengono<br />

presentati in stretta relazione agli articoli della<br />

“Missione aziendale” la quale, tuttavia, per l’attualità dei<br />

riferimenti a tutti gli interlocutori aziendali, continua a<br />

rappresentare un punto di riferimento imprescindibile<br />

del bilancio <strong>sociale</strong>.<br />

Il processo interno che dà luogo alla redazione del<br />

<strong>Bilancio</strong> Sociale viene gestito dalla Presidenza, con<br />

mandato del Consiglio di Amministrazione, e si avvale<br />

del supporto tecnico di un gruppo di lavoro “trasversale”<br />

che comprende le funzioni aziendali rappresentate dalle<br />

Direzioni dei servizi di sede. Cogliamo qui l’occasione<br />

per ringraziare tutte le persone che rendono possibile<br />

la redazione del documento con la loro disponibilità<br />

e professionalità, sia nella raccolta dei dati che nella<br />

formulazione di osservazioni e suggerimenti per<br />

migliorare la significatività degli indicatori.<br />

Il <strong>Bilancio</strong> Sociale, che affianca e completa il <strong>Bilancio</strong><br />

Economico, viene presentato per l’approvazione<br />

all’Assemblea annuale di bilancio dei Soci.<br />

Il documento viene distribuito ai Soci in versione a<br />

stampa ed è consultabile dagli interlocutori esterni<br />

sul sito www.camst.it alla voce “<strong>Bilancio</strong>”. La versione<br />

web può essere stampata dagli utenti scaricando il file<br />

formato .pdf.<br />

Inoltre dal sito è possibile esprimere un parere tramite<br />

questionario e inviare suggerimenti.<br />

Si ringrazia la Direzione Relazioni Esterne per<br />

la collaborazione prestata nella realizzazione e<br />

nell’aggiornamento del sito.<br />

Il Consiglio di Amministrazione


Sommario<br />

2<br />

4<br />

8<br />

10<br />

11<br />

14<br />

16<br />

22<br />

23<br />

27<br />

38<br />

40<br />

42<br />

46<br />

47<br />

53<br />

54<br />

56<br />

59<br />

Processo di redazione del <strong>Bilancio</strong> Sociale<br />

Sommario<br />

<strong>Bilancio</strong> Sociale <strong>2005</strong><br />

Presentazione del Presidente<br />

Uno sguardo al futuro. Premessa del Segretario<br />

Generale<br />

1 Identità Camst<br />

Valori e Missione<br />

Le tappe dello sviluppo<br />

Il mercato della ristorazione<br />

La proprietà<br />

Gli organismi di governo<br />

2 Politica di Responsabilità Sociale<br />

Politica Camst per la Responsabilità Sociale<br />

Dimensione e caratteristiche dell’occupazione<br />

Formazione e stage<br />

3 Requisiti SA8000<br />

Lavoro infantile<br />

Lavoro obbligato<br />

Salute e sicurezza<br />

Libertà di associazione e diritto alla contrattazione<br />

collettiva<br />

Discriminazione<br />

Pratiche disciplinari<br />

Orario di lavoro<br />

Retribuzione<br />

Sistema di gestione<br />

62<br />

63<br />

64<br />

66<br />

67<br />

67<br />

68<br />

68<br />

76<br />

77<br />

80<br />

86<br />

91<br />

94<br />

98<br />

102<br />

103<br />

106<br />

110<br />

112<br />

118<br />

121<br />

Competitività ed efficienza<br />

Partecipazione patrimoniale e finanziaria<br />

Gli investimenti<br />

Partecipazione Sociale<br />

Utile d’esercizio<br />

Valore aggiunto<br />

Situazione Patrimoniale<br />

Il Gruppo Camst<br />

5 Qualità, soddisfazione dei Clienti,<br />

rispetto della società e dell’ambiente<br />

Per i consumatori<br />

Il mercato della ristorazione in Italia<br />

Servizi offerti ai clienti<br />

La responsabilità <strong>sociale</strong> nell’offerta di ristorazione<br />

La sostenibilità ambientale nell’offerta di ristorazione<br />

Il sistema gestione qualità<br />

I Fornitori<br />

Gli acquisti alimentari Bio<br />

Consumo di energie ed acqua nella produzione pasti<br />

Gestione dei rifiuti<br />

6 Solidarietà e sviluppo della cooperazione<br />

Crescita e sviluppo della cooperazione<br />

Ruolo <strong>sociale</strong>: iniziative ...<br />

7 Appendice<br />

Glossario<br />

Carta dei principi per l’educazione ambientale<br />

124 Master in corporate Citizenship<br />

62<br />

4 Redditività, destinazione degli utili<br />

e investimenti<br />

Redditività<br />

E


Presentazione del Presidente<br />

Camst è, da anni, un’impresa solida ed affermata sul<br />

mercato. Il suo gruppo ha raggiunto e superato i 600<br />

milioni di fatturato, con un’occupazione prossima<br />

alle novemila unità, governato dalla Cooperativa<br />

nel rispetto dei principi etici che si sono tramandati<br />

dai fondatori agli attuali gestori. E’ proprio la nuova<br />

frontiera, quella della competizione sul vasto mercato,<br />

che ci apre alle sfide del XXI° secolo, prima fra tutte<br />

la capacità di mantenerci fedeli alla nostra tradizione<br />

accettando, al tempo stesso, le impegnative regole di<br />

un confronto sempre più aspro e difficile: una sfida alla<br />

quale siamo pronti!<br />

L’anno appena trascorso ci ha consegnato un risultato<br />

molto soddisfacente per la nostra impresa ed il suo<br />

Gruppo, nonostante i forti condizionamenti esercitati<br />

dal mercato stagnante.<br />

Scorrendo i quattro articoli della nostra Missione, cui<br />

si ispira il <strong>Bilancio</strong> Sociale, possiamo rilevare lo sforzo<br />

compiuto da Camst nel difficile <strong>2005</strong>.<br />

Per quanto riguarda il lavoro, che rappresenta il primo<br />

obiettivo della nostra Cooperativa, l’occupazione si è<br />

sviluppata ancora, crescendo nel gruppo di 135 unità e<br />

raggiungendo il numero di 8.961 addetti fissi, sebbene<br />

in Camst l’occupazione si sia mantenuta ai livelli del<br />

2004 (6.625 unità) a testimoniare la “non crescita”<br />

dell’economia del paese.<br />

Nonostante il contesto economico sfavorevole sono<br />

dunque maturati i buoni risultati dell’esercizio <strong>2005</strong>,<br />

caratterizzato anche dalle strumentalizzazioni politiche<br />

che hanno investito la cooperazione a seguito del “caso<br />

Unipol “ esploso nell’estate del <strong>2005</strong> e conclusosi a fine<br />

anno senza danni per le imprese cooperative che lo<br />

avevano sostenuto. Al precedente Governo dobbiamo<br />

l’eredità di un nuovo attacco all’economia cooperativa,<br />

che la vorrebbe relegare in posizioni di marginalità<br />

economica negandole la possibilità di un protagonismo<br />

che invece ha saputo guadagnarsi con il suo lavoro.<br />

Le scelte effettuate per il lavoro e gli investimenti<br />

produttivi in Camst hanno dato i frutti di un ulteriore<br />

esercizio positivo.<br />

Va sottolineato che tra le scelte della cooperativa vi<br />

è anche quella di mantenere attiva e possibilmente<br />

migliorare la sua politica per i soci.<br />

I servizi ai soci e la partecipazione hanno riconfermato<br />

nella sostanza l’impegno degli anni passati. Fra questi<br />

si segnalano le tradizionali scelte per la partecipazione<br />

alle assemblee e l’informazione tramite il Refuso,<br />

ma non mancano i sostegni agli studi universitari, i<br />

prestiti personali ai soci, i viaggi premio, le iniziative<br />

di socializzazione e solidarietà, secondo una prassi<br />

consolidata che ancora trova vasto gradimento.<br />

Nel <strong>2005</strong>, in occasione del 60° della Camst è stato<br />

erogato un bonus per l’acquisto di libri ai soci e ai loro<br />

figli frequentanti la scuola media superiore o l’università<br />

per un valore complessivo di 88.200 euro.<br />

La politica degli investimenti e della razionalizzazione<br />

gestionale ha prodotto da un lato l’acquisizione di<br />

nuove quote di mercato, mentre dall’altro ha imposto<br />

la cessazione o il ridimensionamento di attività<br />

che avevano prodotto un insoddisfacente risultato<br />

economico.<br />

Nonostante le condizioni del mercato - complessivamente<br />

2


Presentazione del Presidente<br />

fermo nel <strong>2005</strong> – e considerata la redistribuzione delle<br />

attività all’interno del gruppo, possiamo giudicare più<br />

che ottimo: il <strong>Bilancio</strong> della Cooperativa i ricavi sono<br />

arrivati a 295 milioni di euro, i pasti prodotti quasi 55<br />

milioni e un utile netto d’esercizio di 9,7 milioni di<br />

euro.<br />

E’ un risultato di grande rilievo, maturato in un anno<br />

particolarmente difficile per il paese, reso possibile<br />

dall’impegno di tutti coloro che lavorano nella<br />

cooperativa. Un ringraziamento va, naturalmente, a<br />

tutti i soci che hanno contribuito al raggiungimento<br />

di questo risultato, sotto la guida sempre attenta della<br />

nostra Direzione aziendale, che non manca di guardare<br />

ancora avanti, verso nuovi ed importanti obiettivi.<br />

Paolo Genco<br />

8.000<br />

Evoluzione occupati fissi ultimi 10 anni<br />

7.000<br />

6.000<br />

5.000<br />

4.000<br />

3.000<br />

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

3


Uno sguardo al futuro: premessa del Segretario Generale<br />

Anche quest’anno mi viene richiesto di accompagnare<br />

il bilancio <strong>sociale</strong> con alcune brevi considerazioni sui<br />

risultati conseguiti nel corso dell’esercizio <strong>2005</strong>; anche<br />

un anno addietro mi esercitai in tale prova, dando<br />

un taglio soprattutto strategico ai contenuti di quelle<br />

brevi note. E’ ovvio che le strategie vanno integrate ed<br />

aggiornate, ma è altresì evidente che non si possono<br />

continuamente riscrivere, pena il rischio d’eccessiva<br />

verbosità; mi limiterò quindi a sottolineare gli aspetti<br />

positivi, sul piano <strong>sociale</strong>, che vengono prodotti da un<br />

conto economico brillante quale quello ottenuto da<br />

Camst nel corso dell’esercizio 1 gennaio – 31 dicembre<br />

<strong>2005</strong>.<br />

Sono da sempre convinto assertore che le imprese<br />

cooperative debbano lavorare nel rispetto delle norme,<br />

ma profondendo grande impegno per il conseguimento<br />

dell’utile d’impresa, utile senza il quale gli investimenti e<br />

la creazione di nuovi posti di lavoro diviene un compito<br />

sempre più difficile da raggiungere.<br />

Reputo la creazione di nuovi posti di lavoro un obiettivo<br />

assai importante, soprattutto per un’impresa cooperativa<br />

di produzione lavoro; ne consegue che il bilancio <strong>2005</strong><br />

con il suo utile di assoluto rilievo va valutato con grande<br />

soddisfazione, così come va valutato positivamente<br />

il fatto che si garantisca un ritorno ai soci/lavoratori<br />

di parte (seppur ancora troppo modesta) di tale utile<br />

d’esercizio. In definitiva si potrebbe affermare che è<br />

indispensabile produrre la torta, e solo dopo averla<br />

prodotta si può discutere su quale destinazione<br />

assegnare alla torta stessa ed a parte di essa.<br />

Numerose altre considerazioni si potrebbero aggiungere<br />

e molti altri aspetti potrebbero essere trattati in questa<br />

nota succinta, ma essendomi imposto la brevità e poiché<br />

al Presidente Paolo Genco compete l’onere principale<br />

di accompagnare con il suo commento il bilancio<br />

d’esercizio, mi limiterò a sviluppare un ultimo aspetto<br />

che ritengo tuttavia di grande rilevanza: il ruolo che<br />

la Costituzione Italiana attribuisce al movimento<br />

cooperativo.<br />

L’Articolo 45 della Carta Costituzionale recita<br />

testualmente: “La Repubblica riconosce la funzione<br />

<strong>sociale</strong> della cooperativa a carattere di mutualità e senza<br />

fini di speculazione privata”.<br />

E’ ovvio che con tale norma i padri costituenti<br />

intendevano porre la base, attraverso questo primo<br />

importante provvedimento, ad una serie di politiche<br />

atte a riconoscere il ruolo ideologico, <strong>sociale</strong> ed<br />

economico del movimento cooperativo; intendevano in<br />

sostanza dare dignità e tutela costituzionale alle imprese<br />

cooperative.<br />

Credo che in questi 60 anni le cooperative si siano<br />

guadagnate stima e rispetto sul panorama economico<br />

nazionale, ciononostante gli attacchi alla cooperazione<br />

restano frequenti e fastidiosi.<br />

Non è stata sufficiente la recente legge varata dal<br />

Governo Berlusconi che detta importanti norme atte<br />

a regolare la vita delle cooperative (e non si dirà che è<br />

4


Uno sguardo al futuro: premessa del Segretario Generale<br />

stata una legge voluta da forze politiche smaccatamente<br />

favorevoli al movimento cooperativo). Oggi gli attacchi<br />

continuano sui temi fiscali, sui temi della concorrenza,<br />

fino a dar voce a chi le cooperative le vorrebbe piccole,<br />

poco efficienti, ai margini del mercato.<br />

La risposta migliore da dare a questi detrattori di<br />

professione deve basarsi sullo sviluppo, sulla maggiore<br />

capacità competitiva e sui brillanti bilanci d’esercizio:<br />

ecco, questa è la sfida che a noi piace e crediamo di aver<br />

l’intelligenza e la forza per vincere.<br />

Marco Minella<br />

21 ottobre <strong>2005</strong> Torino Olimpiadi invernali. Firma del contratto di gestione dei servizi di ristorazione:<br />

Marco Minella Segretario Generale Camst stringe la mano a Cesare Vaciago Direttore<br />

Generale del Comitato Organizzatore Toroc, a destra il direttore Food & Cleaning Loredano<br />

Vecchi .<br />

5


IDENTITA’ CAMST<br />

1


Valori e Missione<br />

“Da poche settimane Bologna era stata liberata, gli alleati<br />

presidiavano la città, la vita riprendeva con ritmi diversi rispetto<br />

al recente passato di guerra.<br />

Nel clima un po’ caotico, ricco di fermenti e di entusiasmi,<br />

nasce la Camst, una cooperativa di ristorazione collettiva e<br />

tradizionale.”<br />

La costituzione avvenne il 16 Giugno 1945 in via Roma<br />

(attuale via Marconi) 67/2 a Bologna ad opera dei<br />

lavoratori albergo e mensa.<br />

Lo scopo: associarsi in cooperativa per procurarsi un<br />

lavoro alle migliori condizioni possibili.<br />

I primi servizi venivano effettuati nell’unico binario<br />

in funzione alla stazione dei treni in un vagone<br />

abbandonato e utilizzando al posto dei bicchieri<br />

bottigliette tagliate e smerigliate.<br />

Il 1° Maggio 1947, dopo soli due anni dalla costituzione,<br />

veniva inaugurato il locale alla stazione di Bologna,<br />

mentre erano già operanti la Mensa del Popolo in<br />

via Ugo Bassi, il buffet al Teatro Comunale, il bar<br />

dello stadio, il padiglione della Montagnola, il bar<br />

all’Ippodromo.<br />

“E’ il risultato dello sforzo compiuto dai soci, per il<br />

raggiungimento dei compiti sociali per i quali la cooperativa<br />

è stata costituita” - dirà Gustavo Trombetti, primo<br />

presidente della Camst.<br />

E’ lo stesso spirito con cui generazioni di soci hanno<br />

operato negli anni successivi.<br />

Oggi Camst, cooperativa di produzione e lavoro, è una<br />

delle principali imprese della ristorazione in Italia ed<br />

è rimasta una delle poche a capitale completamente<br />

italiano. Una difficile scommessa imprenditoriale e di<br />

gestione dell’economia che ha coniugato obiettivi di<br />

mercato con obiettivi di partecipazione e solidarietà.<br />

Principi Cooperativistici<br />

I principi cooperativistici di fondo sono sempre stati:<br />

- volontarietà e porta aperta: chiunque abbia i requisiti<br />

e lo richieda può diventare socio dell’impresa;<br />

- una testa, un voto: tutti i soci sono uguali, ognuno<br />

vota in quanto socio e non per il capitale versato;<br />

- mutualità e solidarietà: ognuno porta il proprio<br />

contributo e beneficia dei vantaggi di tutti; in caso di<br />

scioglimento il patrimonio della cooperativa,<br />

in quanto indivisibile, viene destinato a scopi<br />

cooperativistici.<br />

Nel 1994 questi principi trovano una efficace sintesi<br />

nella definizione della missione aziendale, aggiornata<br />

nel 1999.<br />

Al contenuto dei quattro articoli della “missione<br />

aziendale” viene data ampia diffusione sia all’interno<br />

nei confronti dei dipendenti, oltre al bilancio <strong>sociale</strong><br />

gli articoli vengono pubblicati nella “Guida per i<br />

soci” che viene consegnata a tutti i nuovi assunti, sia<br />

all’esterno verso tutti gli interlocutori del sito web alla<br />

voce “<strong>Bilancio</strong>”.<br />

8


Valori e Missione<br />

La Missione<br />

Articolo 1<br />

Difendere e sviluppare l’occupazione dei soci.<br />

Migliorare la loro qualificazione professionale e la loro<br />

condizione <strong>sociale</strong> e lavorativa. Garantire il rispetto<br />

della loro salute, della loro integrità morale, delle<br />

loro aspirazioni culturali, civili e di partecipazione<br />

all’impresa cooperativa.<br />

Articolo 2<br />

Realizzare proventi dalla gestione e attuare una<br />

destinazione degli utili che assicuri il massimo sviluppo<br />

degli investimenti e che riconosca l’apporto individuale<br />

di ognuno.<br />

Articolo 3<br />

Soddisfare i bisogni dei clienti, garantendo la qualità<br />

dei prodotti, un servizio confortevole, la salvaguardia<br />

dell’ambiente.<br />

Rendere massima competitività ed efficienza, innovando<br />

l’impresa. Perseguire e mantenere la leadership della<br />

ristorazione in Italia.<br />

Articolo 4<br />

Collaborare con le altre cooperative con spirito di<br />

solidarietà. Far valere in tali collaborazioni il rigore<br />

imprenditoriale.<br />

Perseguire così il rafforzamento della cooperazione sul<br />

mercato e lo sviluppo del suo ruolo <strong>sociale</strong>, nel rispetto<br />

delle tradizioni e dei patrimoni culturali locali.<br />

16 giugno <strong>2005</strong> 60° Camst - presentazione<br />

del libro: Uomini donne valori alle<br />

radici di Camst di Giuliana Bertagnoni<br />

nella foto: Sergio Cofferati Sindaco di<br />

Bologna, Marco Minella Segretario<br />

Generale Camst, Vera Negri Zamagni<br />

Università Bologna, Paolo Genco Presidente<br />

Camst, Enea Mazzoli Presidente<br />

Centro Documentazione Cooperativo,<br />

Alberto de Bernardi Università Bologna,<br />

Giuliana Bertagnoni ricercatrice storica.<br />

9


Le tappe dello sviluppo<br />

1945: il 16 giugno, 16 lavoratori del settore alberghiero<br />

e ristorazione comparivano davanti al Notaio Dott.<br />

Marani in Bologna per costituirsi in Cooperativa<br />

Comunale Albergo e Mensa e dar vita alla Clam, questa<br />

è infatti la prima denominazione <strong>sociale</strong> assunta da<br />

Camst.<br />

Un gruppo di camerieri fonda così il nucleo originario<br />

della cooperativa per servire i viaggiatori di passaggio<br />

alla stazione di Bologna con i primi cestini: 35 lire per<br />

un pasto caldo e fragrante da consumare in carrozza.<br />

“Individuare gli spazi giusti, ed avviare gestioni fisse fu possibile<br />

grazie al consenso e al sostegno che Camst trovò fin dalla sua<br />

costituzione nella nuova amministrazione comunale e in altri<br />

enti ed associazioni cittadine che percepivano la tensione della<br />

cooperativa a rendere un servizio di pubblica utilità” (Camst:<br />

ristorazione e socialità, a cura di Vera Zamagni, ed. Il Mulino,<br />

Bologna 2002).<br />

Nello stesso anno viene inaugurata la prima Mensa del<br />

Popolo in Via Ugo Bassi.<br />

1947: In pochi mesi vengono aperte le gestioni del buffet<br />

della stazione di Bologna e del Teatro Comunale, il bar<br />

dello Stadio e dell’Ippodromo. Già alla fine del 1946<br />

risultavano iscritti alla cooperativa 387 soci.<br />

1952: Viene aperto nel giardino della Montagnola il<br />

“Settimo Cielo”, dancing di fama nazionale che ospita<br />

le più famose orchestre del tempo.<br />

1959: Viene inaugurato a Bologna il Nuovo Continental,<br />

che rimane per la città un punto di riferimento per le sue<br />

diverse tipologie di servizio: ristorante alla carta, tavola<br />

calda, bar e sala banchetti. Il suo successo è immediato,<br />

soprattutto per il mondo notturno.<br />

1960: Nasce l’attuale Ristorante Bass’Otto a Bologna.<br />

E’ il primo Self-service in Italia.<br />

1965: Si apre una nuova sfida nel quartiere fieristico<br />

di Bologna con due ristoranti “itineranti”. E’ l’inizio di<br />

un’attività che vede oggi Camst leader nella ristorazione<br />

fieristica.<br />

1970: Viene aperta la prima cucina centralizzata in<br />

Italia a Villanova di Castenaso per realizzare i pasti per<br />

le aziende, le scuole e le comunità in generale. Tutte le<br />

attrezzature vengono affittate dalla Germania. Dopo<br />

questa cucina ne vengono aperte altre a Zola Predosa<br />

(BO), Imola, Ravenna.<br />

1973: Viene assunto il primo incarico per la realizzazione<br />

di pasti per la refezione scolastica del Comune di Sasso<br />

Marconi (BO).<br />

1978: Camst inizia la propria espansione territoriale<br />

verso il Veneto con la gestione della mensa dell’Italsider<br />

di Porto Marghera.<br />

1981: viene avviata in Piemonte la prima attività con<br />

la gestione della refezione scolastica e poi con le mense<br />

SIP.<br />

1987: nasce Day per il segmento dei buoni sostitutivi di<br />

mensa.<br />

1987: Camst approda in Toscana, incorporando per<br />

fusione una cooperativa locale, la Scat, che aveva un<br />

giro di affari di circa 15 miliardi.<br />

1988: Camst insieme ad alcuni operatori locali fonda a<br />

Rimini Summertrade, società dedicata alla ristorazione<br />

fieristica nel quartiere riminese. In questo segmento<br />

Camst è considerata da tempo leader e per questo viene<br />

chiamata a partecipare ad importanti iniziative in Italia<br />

e nel mondo.<br />

1989: Camst incorpora per fusione la Faraboli,<br />

cooperativa di Parma che opera nella ristorazione<br />

collettiva e commerciale e nello stesso anno con<br />

operatori locali Camst costituisce una società, Gerist,<br />

per la gestione della ristorazione fieristica a Firenze.<br />

10


Le tappe dello sviluppo<br />

1990: Camst sbarca in Francia realizzando una joint<br />

venture con la società Acacias, leader nel settore dei<br />

buoni pasto.<br />

1991, 1992, 1993: Camst si espande in Liguria<br />

incorporando la cooperativa Coam di Savona, in Friuli<br />

con l’incorporazione della cooperativa Cogeturist,<br />

nelle Marche con l’incorporazione della cooperativa<br />

Cogemar; nel Lazio con l’apertura di un ristorante<br />

in centro a Roma con il marchio “Magnosfera” e in<br />

Lombardia con l’acquisizione della società Gierrea;<br />

incorporazioni, acquisizioni e aperture che hanno<br />

rappresentato il trampolino di lancio per lo sviluppo<br />

anche in queste regioni.<br />

Nel 1998 Camst costituisce la prima società a capitale<br />

misto pubblico privato, la Lugocatering (con alcuni<br />

Enti Pubblici della provincia di Ravenna); negli anni<br />

successivi costituisce la Serimi (comune di Mira), la<br />

Seribo (comune di Bologna) e Matilde Ristorazione<br />

(diversi comuni della provincia di Bologna).<br />

Il nuovo millennio inizia con l’apertura della<br />

prima Nutelleria a Bologna, lo sbarco in Germania con<br />

l’acquisizione della Società di ristorazione Lohmeier<br />

& Deimel Gmbh e l’entrata nel mercato autostradale<br />

con l’apertura del primo punto di ristoro a Sangro<br />

Ovest, l’acquisizione della società GSI in Lombardia<br />

e l’ulteriore sviluppo nel Veneto e in Friuli con<br />

l’acquisizione delle società Vegra, Spega e Descò.<br />

Nel <strong>2005</strong>, attraverso la società GSI, Camst apre tre<br />

punti di ristorazione alla fiera di Milano.<br />

Oggi Camst è una delle principali imprese della<br />

ristorazione in Italia ed è rimasta una delle poche a<br />

capitale totalmente italiano.<br />

Il mercato della Ristorazione<br />

Il mercato della ristorazione in Italia si caratterizza per<br />

la presenza di numerosissime imprese (250.000 secondo<br />

dati 2003). La particolarità di Camst rispetto alle altre<br />

aziende di livello nazionale che operano in questo<br />

settore è quella di essere presente in tutti i segmenti<br />

della ristorazione e di confrontarsi quindi sia con gruppi<br />

multinazionali come Gemeaz (Gruppo Accor, Francia),<br />

Sodexho (Francia), Pedus Service (Germania), Ristochef<br />

(Gruppo Elior, Francia), Compass (Inghilterra) per la<br />

ristorazione collettiva; come Autogrill e Mc Donalds’<br />

per la ristorazione commerciale, ma anche con la<br />

miriade di piccole gestioni famigliari.<br />

Il mercato della ristorazione in Italia è tendenzialmente<br />

in crescita: negli ultimi dieci anni la spesa alimentare<br />

domestica degli italiani infatti è aumentata di due terzi,<br />

mentre quella dei consumi fuori casa è raddoppiata.<br />

Nonostante tale tendenza sia ancora in atto, il<br />

rallentamento della crescita economica che si è<br />

registrato a partire dal 2001 ha indotto nei consumatori<br />

un’attenzione alla spesa che ha riguardato anche la<br />

ristorazione fuori casa e per questo motivo, a fronte<br />

di un’offerta molto polverizzata, specialmente nella<br />

ristorazione commerciale, il prezzo risulta essere<br />

uno degli elementi principali di scelta da parte del<br />

consumatore.<br />

In questo contesto, la strategia di offrire un servizio<br />

qualitativamente migliore trova riscontro in clienti<br />

attenti agli aspetti qualitativi, permettendo di<br />

11


Il mercato della Ristorazione<br />

consolidare una certa immagine sul mercato che può<br />

contrastare il basso livello di fedeltà caratteristico dei<br />

consumatori in questo mercato.<br />

Nel perdurare di una bassa crescita economica, e<br />

della conseguente erosione del potere d’acquisto, i<br />

comportamenti dei consumatori tendono a ridurre la<br />

frequenza dei consumi, cercando di premiare soluzioni<br />

che privilegiano sostanza e valore dell’offerta.<br />

Nel mercato della ristorazione commerciale è in corso<br />

una forte selezione degli operatori, specialmente in<br />

quella urbana, dove spesso gli operatori individuali<br />

sono costretti a chiudere i punti vendita e le catene a<br />

razionalizzare l’offerta.<br />

La ristorazione collettiva rappresenta meno di un quinto<br />

del fatturato della ristorazione fuori casa con un numero<br />

di imprese relativamente limitato (1.400 imprese, dati<br />

2003). E’ tuttavia il settore più dinamico, nel quale<br />

sono stati più numerosi negli ultimi anni i movimenti<br />

di acquisizione e di concentrazione, con il risultato<br />

che la maggior parte delle imprese a capitale italiano<br />

sono state acquisite da gruppi stranieri. Nel panorama<br />

degli operatori di livello nazionale, di imprese italiane<br />

sopravvivono ormai solo le Cooperative.<br />

Nell’ambito della ristorazione collettiva, è il segmento<br />

della ristorazione aziendale che risente della<br />

congiuntura particolarmente sfavorevole. Il settore<br />

sanitario e quello scolastico hanno invece realizzato<br />

risultati di crescita significativi ed anche a medio-lungo<br />

termine si prospettano sviluppi importanti.<br />

In particolare la necessità da parte della Pubblica<br />

Amministrazione di contenere i costi di struttura<br />

intensificherà la tendenza ad affidare all’esterno i servizi<br />

di ristorazione sia delle scuole che nella sanità, creando<br />

nuove opportunità alle aziende del settore.<br />

Le principali novità nel settore riguardano:<br />

- L’ingresso di operatori internazionali, decisi con<br />

grandi investimenti ad aggredire il mercato italiano.<br />

Ormai Camst e le altre imprese cooperative rimangono<br />

le uniche a capitale italiano;<br />

- Maggiori prospettive per la ristorazione in concessione;<br />

in particolare il segmento autostradale vede il rinnovo<br />

delle subconcessioni per la gestione dei servizi di<br />

ristorazione nelle aree di rifornimento carburante;<br />

- Introduzione di nuove tecnologie di produzione<br />

e distribuzione dei pasti (cook and chill; atmosfera<br />

modificata; sottovuoto);<br />

- Maggiore importanza alle politiche di marchio<br />

e quindi una maggiore valorizzazione dell’immagine<br />

delle imprese;<br />

- Tendenza delle imprese di ristorazione alla<br />

diversificazione nei settori pulizia e manutenzione<br />

impianti per offrire un servizio global service.<br />

La presenza Camst nel mercato della<br />

Ristorazione<br />

Camst, impresa italiana di ristorazione, viene costituita<br />

nel 1945, con la realizzazione di attività di ristorazione<br />

tradizionale, per poi svilupparsi negli anni sessanta<br />

anche nella ristorazione collettiva (aziendale, scolastica,<br />

sanitaria).<br />

Attraverso una precisa strategia di diversificazione oggi<br />

è presente a 360° in tutti i segmenti della ristorazione:<br />

aziendale, scolastica, commerciale, sanitaria,<br />

autostradale, nella ristorazione per convegni e grandi<br />

12


Il mercato della Ristorazione<br />

eventi e nell’emissione di “buoni sostitutivi mensa”<br />

attraverso la Società Ristoservice.<br />

Camst ha raggiunto una dimensione e una presenza<br />

territoriale che la collocano tra le prime aziende del<br />

settore in Italia. L’andamento positivo del fatturato,<br />

degli investimenti e dell’occupazione, solo in parte<br />

sintetizzano lo sviluppo ed il consolidamento che la<br />

Cooperativa ha saputo raggiungere.<br />

Nel corso degli anni Camst ha attuato una politica di<br />

crescita e sviluppo della sua presenza territoriale che<br />

l’ha portata ad uscire dalla regione d’origine, l’Emilia<br />

Romagna, per insediarsi stabilmente in altre regioni<br />

italiane: oggi è presente in tutta l’Italia Centro-Nord.<br />

Inoltre la Cooperativa ha sviluppato la sua attività<br />

caratteristica, la ristorazione, oltre che in modo diretto<br />

anche con la creazione di Società e l’acquisizione<br />

di partecipazioni che ne hanno fatto nel tempo la<br />

capogruppo di una numerosa squadra di Società<br />

controllate e collegate.<br />

Le motivazioni che hanno portato allo sviluppo per<br />

linee esterne sono:<br />

- la possibilità di stabilire rapporti di partnership<br />

altrimenti preclusi ad una struttura societaria<br />

cooperativa, ad esempio con Enti Locali o con altre<br />

Società;<br />

- necessità di presidiare segmenti di mercato con<br />

strutture ad hoc, come ad esempio i quartieri fieristici;<br />

- coprire segmenti di mercato altamente specializzati<br />

come quello dei “buoni sostitutivi mensa”;<br />

- essere presenti sul mercato con marchi diversificati<br />

e sviluppare la propria presenza con nuovi prodotti e<br />

mercati (esempio: autostrade).<br />

Pertanto Camst opera attraverso molteplici Società con<br />

una strategia di Gruppo ma, è importante sottolineare,<br />

tutte operanti in aree d’affari coerenti con la missione<br />

aziendale e con l’obiettivo strategico di essere presente a<br />

360° nei diversi segmenti della ristorazione.<br />

Le attività di ristorazione presenti nelle Aree Territoriali<br />

operano in diversi contesti :<br />

- Gestione ristoranti Self-Service. Sono localizzati<br />

all’interno di: centri commerciali, centri cittadini,<br />

aree di insediamento industriale-artigianale, centri<br />

direzionali;<br />

- Attività di Ristorazione Collettiva<br />

- Ristoranti aziendali<br />

- Ristoranti interaziendali<br />

- Ristorazione scolastica<br />

- Cucine centralizzate<br />

- Ristorazione per comunità: ospedali/case di cura/<br />

case di riposo.<br />

- Ristorazione veloce: Bar - Snack Bar – Pizzerie.<br />

Sono localizzati all’ interno di: centri commerciali, c<br />

centri cittadini, aree di sosta autostradali, ospedali;<br />

- Banqueting : organizzazione banchetti, buffet,<br />

pranzi di gala, cocktail. Vengono erogati presso sedi<br />

del Cliente o locali di rappresentanza dedicati.<br />

- Gestione Ristorazione Fieristica.<br />

13


La Proprietà<br />

Come per tutte le altre Cooperative, anche per Camst i<br />

principali riferimenti legislativi sono l’articolo 45 della<br />

Costituzione, la legge n. 59 del 1992, la legge n.142 del<br />

2001 e il D.lgs. 6/2003.<br />

In Camst sono previste due categorie di soci:<br />

- Soci Cooperatori<br />

- Soci Sovventori<br />

tuttavia possono essere occupati anche lavoratori non<br />

soci.<br />

Soci Cooperatori<br />

Camst, cooperativa di lavoro, ha come soci<br />

proprietari quei lavoratori, definiti soci cooperatori,<br />

che concorrono alla sua attività d’impresa mediante<br />

l’apporto lavorativo (remunerato a norma di Contratto<br />

Nazionale di Lavoro, nonché con eventuali integrazioni<br />

salariali deliberate dall’Assemblea in base agli utili<br />

d’esercizio) e la sottoscrizione di capitale <strong>sociale</strong><br />

(remunerato anch’esso in base agli utili d’esercizio,<br />

sotto forma di dividendi e/o di rivalutazione).<br />

Soci Sovventori<br />

E’ prevista, inoltre, un’altra categoria di soci, che la<br />

legge definisce soci sovventori, il cui rapporto con la<br />

cooperativa è limitato all’apporto di solo capitale.<br />

I soci sovventori, infatti, acquistano azioni di<br />

sovvenzione, fino ad un massimo di 1.000, del valore<br />

di 26 euro cadauna.<br />

La remunerazione relativa è identica a quella del<br />

capitale <strong>sociale</strong> dei soci cooperatori, sia nelle forme<br />

in cui viene riconosciuta - cioè tramite dividendo e/o<br />

rivalutazione – sia per l’entità.<br />

Il diritto di voto in assemblea è garantito ad ambedue<br />

le categorie di soci, secondo il principio cooperativo<br />

“una testa, un voto”, cioè indipendentemente dall’entità<br />

dell’apporto di capitale effettivamente versato da<br />

ciascuno, fermo restando che il voto dei soci sovventori<br />

non deve superare il terzo del totale.<br />

I lavoratori<br />

Camst è una cooperativa basata sul lavoro, per la quale il<br />

lavoratore è il primo e principale interlocutore dal punto<br />

di vista economico, <strong>sociale</strong> ed umano.<br />

Per questo si è da sempre contraddistinta con una<br />

politica del personale orientata da un lato allo sviluppo<br />

e alla crescita individuale stimolando la formazione e la<br />

crescita al proprio interno, dall’altro al rispetto delle leggi<br />

non richiedendo ai propri soci alcuna deroga a quanto<br />

prescritto e corrispondendo gli stessi oneri contributivi<br />

dell’impresa privata.<br />

Camst applica a tutti i propri lavoratori (soci e non) il<br />

contratto nazionale di lavoro del Settore Turismo Parte<br />

Pubblici Esercizi ed inoltre applica eventuali accordi<br />

integrativi normativi e salariali, esistenti nei territori in<br />

cui opera.<br />

Ai soci vengono offerte le medesime tutele di legge e<br />

di contratto riconosciute a tutti gli altri lavoratori ivi<br />

comprese la malattia, l’infortunio, la maternità, le ferie<br />

ed il t.f.r.<br />

Viene infine rispettata in ogni sua previsione la normativa<br />

vigente in materia di sicurezza e prevenzione rischi nel<br />

lavoro (D.Lgs. 626/94).<br />

14


Gli organismi di governo<br />

Camst è un’impresa cooperativa, nata e accresciutasi<br />

contando prima di tutto sull’apporto lavorativo dei suoi<br />

soci.<br />

Le riserve indivisibili, accumulate negli anni grazie<br />

al lavoro ed ai sacrifici delle varie generazioni di soci,<br />

hanno permesso di creare le solide basi dello sviluppo<br />

di questa impresa cooperativa.<br />

Così, in quasi sessant’anni di vita, Camst si è sempre più<br />

affermata sul mercato della ristorazione collocandosi,<br />

oggi, ai primissimi posti nella classifica delle imprese<br />

del settore.<br />

In tutti questi decenni Camst è sempre rimasta fedele<br />

alla sua natura cooperativa e la crescita economica si è<br />

sempre accompagnata alla crescita numerica della sua<br />

base di soci-lavoratori.<br />

L’assetto istituzionale discende perciò da questo<br />

presupposto: una proprietà diffusa di soci lavoratori - cui<br />

da circa dieci anni si affianca anche la categoria di soci<br />

sovventori - determina le scelte nell’Assemblea generale,<br />

che è convocata almeno due volte l’anno, in occasione<br />

del Budget e del <strong>Bilancio</strong> consuntivo.<br />

Al Consiglio di Amministrazione di diciannove membri<br />

- eletto dall’Assemblea e presieduto dal Presidente,<br />

affiancato attualmente da due vice Presidenti - compete<br />

di deliberare nell’ambito delle volontà espresse<br />

dall’Assemblea e di controllarne l’attuazione.<br />

Assemblea dei soci al Ristorante Cooperativo (Mensa del Popolo)<br />

in via Ugo Bassi a Bologna nei primi anni ‘50<br />

Questo modello istituzionale, adottato alcuni anni fa e<br />

dimostratosi funzionale, si basa sulla netta distinzione<br />

dei compiti di rappresentanza della proprietà - che<br />

sono affidati al Consiglio di Amministrazione ed<br />

alla Presidenza - e quelli relativi alla strategia ed alla<br />

gestione, come detto, di pertinenza del Segretario<br />

Generale quale capo della Direzione.<br />

Tale netta distinzione trova conferma, fra l’altro,<br />

nella decisione che non consente ai dirigenti<br />

componenti la Direzione di fare parte del Consiglio di<br />

Amministrazione.<br />

Alla Direzione, che fa capo alla figura del Segretario<br />

Generale, spettano invece la formulazione delle proposte<br />

strategiche per Camst e per il suo gruppo, nonché tutti i<br />

compiti relativi alla gestione dell’impresa.<br />

L’organizzazione in tale modello istituzionale si<br />

caratterizza per due aree complementari:<br />

la “struttura Politico <strong>sociale</strong>”<br />

e la “struttura organizzativa di Direzione”.<br />

15


La struttura politico <strong>sociale</strong><br />

Assemblea dei Soci<br />

Il Consiglio di Amministrazione eletto nell’assemblea<br />

dei Soci del 18 giugno 2004 con mandato triennale<br />

Paolo Genco<br />

Consiglio di Amministrazione<br />

Presidente<br />

Paolo Genco<br />

vice Presidente<br />

Ivano Minarelli<br />

vice Presidente<br />

Katia Testalepre<br />

Ufficio Soci<br />

Ivano Minarelli<br />

Katia Testalepre<br />

Ilario Baldon<br />

Anna Ballanti<br />

Roberto Bertolini<br />

Carla Bon<br />

Fabrizio Bucci<br />

Gabriella Cugini<br />

Rocco Di Pretoro<br />

Ezio Gobbi<br />

Stefano Innocenti<br />

Massimo Maccaferri<br />

Miria Mazzesi<br />

Mariella Pagnoni<br />

Laura Pari<br />

Festina Piccinini<br />

Rosario Romano<br />

Pierpaolo Zilioli<br />

Il Collegio Sindacale<br />

Renato Mandrioli<br />

Sergio Biavati<br />

Fabrizio Foschini<br />

Presidente<br />

Sindaco<br />

Sindaco<br />

16


La Direzione<br />

L’organismo imprenditoriale che presiede alle decisioni<br />

strategiche ed alla gestione operativa, è la Direzione<br />

che è composta dai Dirigenti dei Servizi Centrali,<br />

dai Direttori Operativi e dai Dirigenti delle Divisioni<br />

Territoriali.<br />

Il coordinamento delle attività di Direzione è assicurato<br />

dal Segretario Generale che presiede le riunioni<br />

del Board di Direzione (Servizi centrali e Direzione<br />

oerativa) e risponde del proprio operato al Consiglio di<br />

Amministrazione.<br />

Coordinamento Direzione: Sede Amministrativa - Via Tosarelli, 318, Villanova di Castenaso (BO)<br />

Marco Minella<br />

Segretario Generale<br />

Servizi Centrali: Sede Amministrativa - Via Tosarelli, 318, Villanova di Castenaso (BO)<br />

Arnaldo Tinarelli<br />

Roberto Ventura<br />

Andrea Lenzi<br />

Eligio Laurenzi<br />

Antonella Pasquariello<br />

Paolo Zacchi<br />

Walter Pari<br />

Direttore Qualità Sicurezza e Affari Legali<br />

Direttore Acquisti<br />

Direttore Pianificazione e Controllo - Sistemi e Procedure<br />

Direttore Personale e Organizzazione<br />

Direttore Immagine e Relazioni Esterne<br />

Direttore Amministrazione e Finanza<br />

Direttore Sistemi Informativi<br />

Coordinamento Divisioni Territoriali: Sede Amministrativa - Via Tosarelli, 318, Villanova di Castenaso (BO)<br />

Paolo Arduini<br />

Sandro Stefani<br />

Roberto Ventura<br />

Direttore Operativo<br />

Direttore Operativo<br />

Direttore Operativo<br />

17


La Direzione<br />

Coordinamento Società: Sede Amministrativa - Via Tosarelli, 318, Villanova di Castenaso (BO)<br />

Angelo Monachini<br />

Direttore Operativo Società controllate e partecipate<br />

Divisioni Territoriali:<br />

Gianfranco Tugnoli Dir. Div. Emilia Centro Sede Bologna: Via Tosarelli, 318 - Villanova di C. (BO)<br />

Sandro Pecci Dir. Div. Emilia Fiere Sede Bologna: Via Tosarelli, 318 - Villanova di C. (BO)<br />

Mario Miranda Dir. Div. Piemonte e Liguria Sede Torino: Via Kennedy, 4 - Moncalieri (TO)<br />

Giuliano Ampollini Dir. Div. Emilia Nord Sede Parma: Via Fainardi, 9/A - Parma<br />

Ebro Negosanti Dir. Div. Romagna Marche Sede Ravenna: Via del Ristoro, 20 - Ravenna<br />

Antonio Maretto Dir. Div. Veneto Sede Vicenza: Via Sant’Agostino, 464 - Vicenza<br />

Dario Forgiarini Dir. Div. Friuli V.G. Sede Udine: Viale Palmanova, 474 - Udine<br />

Alberto Nardino Dir. Div. Centro Sud Sede Firenze: Piazza Artom, 12 - Firenze<br />

Fabio Guggino Dir. Banqueting Sede Bologna: Via Tosarelli, 318 - Villanova di C. (BO)<br />

Roberto Castaldini Dir. Grandi Eventi Sede Bologna: Via Tosarelli, 318 - Villanova di C. (BO)<br />

18


I numeri chiave dell’esercizio Camst <strong>2005</strong><br />

Totale pasti erogati<br />

Totale scontrini erogati<br />

54,7 milioni<br />

10,7 milioni<br />

Numero dei Soci lavoratori 5.743<br />

Numero dei dipendenti (fissi) 6.625<br />

Ore lavorate<br />

Valore degli investimenti<br />

Prestito Sociale<br />

Patrimonio<br />

Valore delle vendite<br />

Imposte<br />

Utile netto<br />

7,4 milioni<br />

17 milioni di euro<br />

53 milioni di euro<br />

124,7 milioni di euro<br />

295,2 milioni di euro<br />

2,2 milioni di euro<br />

9,7 milioni di euro<br />

19


POLITICA DI RESPONSABILITA’ SOCIALE<br />

2


Politica Camst per la responsabilita’ <strong>sociale</strong><br />

In coerenza con la sua natura di impresa cooperativa<br />

Camst Soc. Coop. a.r.l. si è posta l’obiettivo di<br />

valorizzare la propria responsabilità <strong>sociale</strong> adottando i<br />

criteri della norma SA8000 che disciplina un sistema di<br />

gestione per quei requisiti già individuati dal più ampio<br />

sistema legislativo, sia nazionale che internazionale,<br />

quali fondamento per ogni impresa che si dichiari<br />

socialmente responsabile.<br />

Scopo primario del sistema di gestione della<br />

responsabilità <strong>sociale</strong>, in accordo con la norma SA8000,<br />

è quello di creare un ambiente nel quale coloro che vi<br />

operano, soci e dipendenti, siano messi nelle migliori<br />

condizioni per lo svolgimento del proprio lavoro e<br />

di perseguire gli obiettivi della Missione Aziendale,<br />

così come formulata ed approvata dal Consiglio di<br />

Amministrazione nei suoi quattro articoli (vedi valori<br />

e missione a pag. 9):<br />

Camst riconosce che i requisiti fondamentali con cui<br />

si attua il Sistema di Gestione per la Responsabilità<br />

Sociale sono:<br />

a - l’impegno diretto, continuo e permanente<br />

della Direzione;<br />

b - il pieno e consapevole coinvolgimento del<br />

personale dell’Azienda a tutti i livelli;<br />

c - il coinvolgimento dei Fornitori ai quali<br />

l’Azienda richiede di agire in sostanziale<br />

conformità ai requisiti della norma SA8000.<br />

Nell’attuazione del Sistema di Gestione della<br />

Responsabilità Sociale, l’Azienda agisce in conformità<br />

ai principi contenuti nella dichiarazione ONU dei diritti<br />

dell’uomo, nelle Convenzioni e Raccomandazioni<br />

ILO, richiamate dalla norma SA8000. Applica la<br />

legislazione nazionale del lavoro e quanto previsto<br />

dalla contrattazione collettiva nazionale e di secondo<br />

livello.<br />

In particolare si impegna a rispettare i seguenti<br />

requisiti:<br />

1 non utilizzo di lavoro infantile e limitazioni<br />

all’utilizzo di lavoro minorile;<br />

2 non utilizzo di lavoro obbligato;<br />

3 sicurezza e salubrità dell’ambiente di lavoro;<br />

4 liber tà di associazione, rappresentanza e<br />

contrattazione collettiva;<br />

5 pari opportunità per tutti i lavoratori e divieto di<br />

ogni forma di discriminazione;<br />

6 rispetto dei diritti e della personalità nelle azioni<br />

disciplinari;<br />

7 limitazioni dell’orario massimo di lavoro;<br />

8 sufficienza del salario minimo.<br />

Il Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale<br />

SA8000 si integra con il Sistema di gestione per la<br />

Qualità ISO 9001, per l’Ambiente ISO 14001 e per<br />

la Sicurezza OHSAS 18001 al fine di perseguire un<br />

costante miglioramento del prodotto e del servizio con<br />

attenzione alla soddisfazione del cliente, al rispetto<br />

dell’ambiente e alle condizioni di salute e sicurezza sul<br />

posto lavoro.<br />

Camst rende pubblicamente disponibile questa<br />

politica, che viene costantemente mantenuta attiva con<br />

la diffusione a tutto il personale dipendente e a tutte le<br />

parti interessate.<br />

Sulla base di questa politica vengono definiti obiettivi<br />

specifici per il Sistema di Gestione della Responsabilità<br />

Sociale in sede di riesame del sistema, nel corso del<br />

quale viene anche valutata l’esigenza di revisionare tale<br />

documento, in ottica di miglioramento continuo.<br />

22


Dimensione e caratteristiche dell’occupazione<br />

Dopo l’incremento registrato a fine 2004 (+8,75% pari a<br />

533 unità), anche ad opera dell’ingresso in Camst delle<br />

due realtà aziendali Spega e Vegra di Vicenza, il <strong>2005</strong><br />

ha segnato un anno di stabilità dell’occupazione con un<br />

dato al 31 dicembre pari a quello dell’anno precedente.<br />

Il totale dell’organico risulta singolarmente costante,<br />

vi sono invece leggere variazioni nella composizione<br />

interna per qualifiche che vedono: un aumento di 15<br />

presenze tra i Cuochi, un aumento di 26 impiegati e una<br />

riduzione di Addetti servizi mensa (+ altre mansioni)<br />

pari a 37 unità.<br />

La presenza femminile nell’organico mostra un leggero<br />

aumento dello 0,1% pari a 10 unità.<br />

La nuova occupazione femminile va ad aumentarne<br />

l’incidenza tra i Quadri (+ 2,7%) e tra gli Impiegati<br />

(+0,9%).<br />

Gli occupati a part-time rappresentano il 78,2% , a full<br />

time il 21,8.<br />

Risulta pressoché stabile la quota di full-time (-4 unità),<br />

mentre nella composizione degli occupati a part-time<br />

cresce dello 0,6% (+ 44 unità) la quota con orario<br />

settimanale superiore alle 20 ore.<br />

Nel <strong>2005</strong> vi è stata una notevole riduzione nell’impiego<br />

di lavoro interinale, pari a –28,6 equivalenti a full time<br />

(orario lavorabile teorico annuo).<br />

La quota di lavoratori stranieri stabilmente occupati<br />

in Camst al 31/12/<strong>2005</strong> è aumentata dell’8%, pari a<br />

17 presenze, raggiungendo una quota relativa di soci<br />

del 90% (di cui donne il 79,6%). Il grado di scolarità<br />

dei lavoratori stranieri è elevato: 108 (il 46,9%) hanno<br />

un’istruzione superiore, di questi 17 sono laureati.<br />

La stabilità dell’organico nell’esercizio <strong>2005</strong>, unitamente<br />

a indici di turn over (i più bassi dal 2001) ha generato<br />

un aumento dell’anzianità media in tutti i settori di<br />

attività.<br />

Da segnalare che l’anzianità media nel settore scuole,<br />

notoriamente legato al mercato degli appalti pubblici,<br />

raggiunge e supera i 4 anni a fronte di una durata<br />

prevalente degli appalti di 3 anni.<br />

Evoluzione quantitativa<br />

Occupati fissi<br />

2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Soci 3.706 4.975 5.148 5.298 5.639 5.743<br />

non soci 1.848 847 774 793 985 882<br />

Totale 5.554 5.822 5.922 6.091 6.624 6.625<br />

23


Evoluzione quantitativa<br />

Ore lavorate per Produzione e Servizi<br />

2002 2003 2004 <strong>2005</strong> var %<br />

Ore produzione 6.065.832 6.133.182 6.675.668 6.837.706 2,43<br />

Ore servizi 528.160 544.728 568.559 591.204 3,98<br />

Totale ore lavorate 6.593.992 6.677.910 7.244.227 7.428.910 2,55<br />

Ore esuberi 7.176 6.811 8.559 7.699 (10,05)<br />

Distribuzione e caratteristiche degli organici<br />

Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale<br />

Dip. al 31-12-2004 20 122 428 6.054 6.624<br />

Dip. entrati nel <strong>2005</strong> - 4 57 854 918<br />

Dip. usciti nel <strong>2005</strong> - 4 30 880 917<br />

Dip. promossi alla qualifica nel <strong>2005</strong> 2 1 - - 3<br />

Dip. usciti per promozione dalla qualifica nel <strong>2005</strong> - 2 1 - 3<br />

Dip. al 31-12-<strong>2005</strong> 22 121 454 6.028 6.625<br />

Età media 51,1 46,4 39,5 40,7 40,7<br />

Anzianità media aziendale 16,1 15,9 10,6 6,1 6,7<br />

Agli occupati fissi vanno aggiunti 247 occupati con contratto a termine (in forza al 31-12-<strong>2005</strong>)<br />

Distribuzione degli occupati per aree geografiche<br />

Area Geografica <strong>2005</strong> Distribuzione %<br />

Nord Est 4.171 63,0<br />

Centro 1.267 19,1<br />

Nord Ovest 1.133 17,1<br />

Sud Isole 54 0,8<br />

24


Evoluzione quantitativa<br />

Distribuzione degli occupati nelle divisioni<br />

Divisione territoriale 2004 <strong>2005</strong><br />

Emilia Nord 1.062 1.061<br />

Centro Sud 1.072 1.060<br />

Piemonte Liguria 921 876<br />

Romagna Marche 767 810<br />

Veneto 703 699<br />

Emilia Centro 616 605<br />

Friuli V.G. 540 569<br />

Emilia e Fiere 566 550<br />

Area Sviluppo 16 21<br />

Servizi<br />

(compreso uffici delle divisioni)<br />

361 374<br />

Totale 6.624 6.625<br />

Distribuzione dei soci nelle divisioni<br />

Divisione territoriale Dipendenti soci<br />

Emilia Nord 125 936<br />

Centro Sud 218 842<br />

Piemonte Liguria 120 756<br />

Romagna Marche 24 786<br />

Veneto 152 547<br />

Emilia Centro 44 561<br />

Friuli V.G. 148 421<br />

Emilia e Fiere 16 534<br />

Area Sviluppo 6 15<br />

Servizi<br />

(compreso uffici delle divisioni)<br />

29 345<br />

Totale 882 5.743<br />

Percentuale 13,3 86,7<br />

Distribuzione degli occupati per Regioni<br />

Regione 2004 <strong>2005</strong> Distribuzione %<br />

Abruzzo 44 54 0,8<br />

Emilia Romagna 2.890 2.871 43,3<br />

Friuli V.G. 575 601 9,1<br />

Lazio 228 242 3,7<br />

Liguria 236 258 3,9<br />

Lombardia 242 245 3,7<br />

Marche 142 180 2,7<br />

Piemonte 702 630 9,5<br />

Toscana 774 746 11,3<br />

Trentino Alto Adige 4 - 0,0<br />

Umbria 94 99 1,5<br />

Veneto 693 699 10,6<br />

Totale 6.624 6.625 100,0<br />

25


Evoluzione qualitativa<br />

Composizione degli assunti nel <strong>2005</strong><br />

2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

n. apprendisti 9 7 8 10<br />

n. contratti formaz lavoro 9 9 - -<br />

n. contratti a termine trasform. fissi 232 243 276<br />

n. contratti a tempo indeterminato 1.237 731 914 835<br />

assunti con data anzianità anteriore 2004<br />

(es. passaggi diretti)<br />

- 25 444 73<br />

Totale assunti 1.487 1.015 1.642 918<br />

I rapporti di lavoro cessati del <strong>2005</strong> sono 917<br />

Composizione dei contratti a termine trasformati in fissi nel <strong>2005</strong><br />

donne uomini Totale 2004 Totale <strong>2005</strong><br />

impiegati 4 2 13 6<br />

operai 217 27 262 244<br />

apprendisti 1 0 1 1<br />

Totale C.T. assunti fissi 222 29 276 251<br />

Composizione dei contratti a termine trasformati in fissi nel <strong>2005</strong> per regione<br />

Regione <strong>2005</strong> Distribuzione %<br />

Abruzzo 4 1,6<br />

Emilia Romagna 93 37,1<br />

Friuli Venezia Giulia 25 10,0<br />

Lazio 8 3,2<br />

Liguria 4 1,6<br />

Lombardia 3 1,2<br />

Marche 25 10,0<br />

Piemonte 9 3,6<br />

Toscana 56 22,3<br />

Umbria 2 0,8<br />

Veneto 22 8,8<br />

Totale Complessivo 251 100,0<br />

26


Formazione e stage<br />

Formazione e Stage aziendali<br />

Anche nel corso del <strong>2005</strong> le attività di formazione<br />

che hanno coinvolto i nostri colleghi sono state tante<br />

e variegate. Complessivamente l’impegno formativo<br />

sostenuto da Camst si è indirizzato allo sviluppo delle<br />

competenze individuali (sia tecniche che trasversali)<br />

e al supporto dell’apprendimento organizzativo (oltre<br />

che individuale), in piena coerenza con l’impostazione<br />

aziendale che considera la formazione una leva per<br />

la creazione di valore e per lo sviluppo del capitale<br />

umano.<br />

In un mercato che richiede sempre più figure in<br />

possesso di competenze fortemente interdisciplinari (ai<br />

vari livelli) la formazione diventa efficace nel momento<br />

e nel modo in cui riesce a dar vita a programmi in<br />

grado di fornire supporto non solo alle competenze<br />

tecniche relative ai processi di produzione, ma anche<br />

all’insieme di competenze legate agli aspetti igienici,<br />

sanitari, qualitativi, nutrizionali e commerciali ed<br />

ancora all’insieme di competenze trasversali ritenute<br />

ai vari livelli indispensabili per lo sviluppo e la crescita<br />

delle persone.<br />

Vediamo adesso quali sono state le aree tematiche<br />

coinvolte dalla formazione nel <strong>2005</strong>:<br />

- sicurezza del lavoro (base e per addetti all’emergenza)<br />

- aggiornamento sistema qualità aziendale<br />

- inglese<br />

- igiene delle preparazioni alimentari<br />

- aggiornamento professionale per i baristi<br />

- aggiornamento professionale per i cuochi<br />

- informatica per utenti<br />

- informatica per tecnici<br />

- sviluppo competenze trasversali: spirito di gruppo<br />

e team leading, problem solving,capacità relazione,<br />

integrazione organizzativa, orientamento al cliente<br />

All’interno delle singole aree meritano una menzione le<br />

seguenti attività di formazione d’aula:<br />

− sicurezza del lavoro per addetti all’emergenza: sono<br />

state organizzate in collaborazione con la società ISQ<br />

4 edizioni del corso antincendio che hanno coinvolto<br />

complessivamente circa cento colleghi delle divisioni<br />

Emilia Centro, Emilia Fiere, Banqueting, Toscana<br />

Centro-Sud, Piemonte e Liguria;<br />

− aggiornamento professionale per baristi: la novità in<br />

questo settore è stata la riorganizzazione dei percorsi<br />

formativi che ha portato all’ideazione di due nuovi<br />

percorsi avanzati. In aggiunta all’ormai classico<br />

percorso di avvicinamento/introduzione alle tecniche<br />

di freestyle il <strong>2005</strong> ha visto la realizzazione delle<br />

prime due edizioni di Barman Freestyle Coreografico<br />

e Barman Freestyle Acrobatico. Visto il grande<br />

interesse che circonda questa area di attività si è<br />

voluto differenziare il corso avanzato creando due<br />

percorsi distinti in grado di valorizzare singolarmente<br />

le due principali aree tecniche della professione del<br />

barman: il versaggio e dosaggio per la preparazione<br />

dei drink da una parte, i movimenti acrobatici<br />

dall’altra;<br />

− lingua inglese: è stato erogato un corso di inglese per<br />

i colleghi della Divisione Emilia Fiere che lavorano<br />

nel quartiere fieristico. L’iniziativa ha coinvolto<br />

complessivamente più di una settantina di persone<br />

suddivise in sei gruppi;<br />

− aggiornamento professionale per i cuochi: nel<br />

segno della continuità è stato organizzato un corso di<br />

27


Formazione e stage<br />

aggiornamento per i cuochi della struttura banqueting<br />

insieme ai docenti dell’Istituto Alberghiero di Castel<br />

San Pietro Terme;<br />

− informatica per utenti: dopo un 2004 ricco di attività<br />

il <strong>2005</strong> ha registrato una decina di corsi in area<br />

“office”, 8 per “excel” (foglio di calcolo elettronico) e<br />

2 per “word”;<br />

− informatica per tecnici: particolarmente ricco è stato<br />

il programma formativo che ha coinvolto i colleghi<br />

della Direzione dei Sistemi Informativi. 25 giornate<br />

di formazione tecnica che hanno riguardato i seguenti<br />

temi: Amministrazione Sap (due edizioni), Sap Portal,<br />

Visual Basic, Basi per lo sviluppo in ambiente Sap,<br />

Fondamenti di Java;<br />

− sviluppo competenze trasversali: molteplici le<br />

iniziative in quest’area. Tra le attività formative<br />

attinenti a quest’area meritano senza dubbio una<br />

citazione il percorso formativo organizzato ed erogato<br />

a favore della Direzione degli Acquisti (gennaio <strong>2005</strong>)<br />

e quello organizzato ed erogato a favore del gruppo<br />

della Divisione Friuli Venezia Giulia (giugno <strong>2005</strong>).<br />

Obiettivo delle iniziative: favorire il rafforzamento dello<br />

spirito di gruppo e la valorizzazione delle persone e del<br />

contributo di ognuno.<br />

Una particolare menzione merita l’iniziativa avviata<br />

sul finire dell’anno nell’area competenze dal titolo<br />

“La valutazione delle competenze per la selezione<br />

e la formazione”: pensato come utile occasione per<br />

avvicinarsi alle tematiche legate al mondo delle<br />

competenze il seminario ha visto la partecipazione, in<br />

due momenti distinti, di una parte del gruppo dirigente<br />

e di una vasta parte del middle management aziendale.<br />

Il seminario sarà riproposto nel corso del 2006.<br />

Il totale delle ore di formazione è così ripartito<br />

Settore aziendale Ore lavorate <strong>2005</strong> Ore formazione <strong>2005</strong> Incidenza/mille<br />

Produzione 6.837.706 22.597 3,30<br />

Servizi 591.204 4.749 8,03<br />

Totale 7.428.910 27.346 3,68<br />

Rispetto al 2003 si è effettuata più formazione in<br />

produzione (addestramento) e meno ore di formazione<br />

nei servizi; l’incidenza del totale delle ore di formazione<br />

rispetto alle ore lavorate si mantiene comunque in linea<br />

con quello dell’anno precedente.<br />

28


Formazione e stage<br />

Settore aziendale<br />

Incidenza/mille<br />

2002<br />

Incidenza/mille<br />

2003<br />

Incidenza/mille<br />

2004<br />

Incidenza/mille<br />

<strong>2005</strong><br />

Produzione 3,07 2,55 3,08 3,30 0,22<br />

Servizi 21,27 16,29 8,13 8,03 - 0,10<br />

Totale 4,52 3,67 3,48 3,68 0,20<br />

Differenza<br />

Una parte considerevole delle attività di formazione è<br />

stata svolta in situazione d’aula, che è la modalità che<br />

offre il maggior coinvolgimento del personale rispetto<br />

ai contenuti che vengono proposti consentendo un<br />

confronto diretto dei partecipanti con i docenti e/o gli<br />

esperti aziendali che trattano i diversi temi.<br />

Formazione in aula 2004 <strong>2005</strong><br />

n. ore formazione in aula 14.505 16.232<br />

n. persone coinvolte 3.313 3.331<br />

Questo dato verrà ripreso in dettaglio nella sezione<br />

dedicata alla qualità, nella quale si evidenziano i temi<br />

trattati e le categorie professionali coinvolte.<br />

Il processo di formazione e addestramento è soggetto<br />

ai flussi di ingressi e uscite di personale: nel <strong>2005</strong> la<br />

dinamica del turn over è stata in netto rallentamento<br />

rispetto al 2004 e si è riportata al livello del 2003 che fu<br />

un anno di relativa ‘stabilità’.<br />

Andamento del Turn over di personale nel <strong>2005</strong><br />

Indicatori 2002 2003 2004 <strong>2005</strong> Var % <strong>2005</strong>/2004<br />

Dimessi 1.387 846 1.109 917 (17,31)<br />

Assunti 1.487 1.015 1.642 918 (44,09)<br />

Saldo T.O. 100 169 533 1 (99,81)<br />

Occupati fissi 5.922 6.091 6.624 6.625 0,02<br />

% dimessi 23,4 13,9 16,7 13,8 (2,90)<br />

% assunti 25,1 16,7 24,8 13,9 (10,93)<br />

% saldo T.O. 1,7 2,8 8,0 0,0 (8,03)<br />

29


Formazione e stage<br />

Conoscere l’impresa cooperativa<br />

Da ormai cinque anni (la prima edizione è del<br />

settembre 2000) si tiene l’edizione annuale di un corso<br />

di formazione del tutto particolare: si tratta infatti di<br />

un seminario residenziale di due giornate rivolto ai<br />

giovani neo assunti che ha l’obiettivo di far conoscere le<br />

caratteristiche (normative, istituzionali, organizzative e<br />

culturali) dell’impresa cooperativa.<br />

Il corso, dal titolo “Peculiarità, principi e valori della<br />

cooperazione”, si pone esplicitamente l’obiettivo di far<br />

conoscere “i fondamentali” di questa forma d’impresa<br />

a chi la sceglie per svolgervi la sua attività professionale<br />

anche nell’ottica lungimirante di preparare i quadri<br />

direttivi del domani. Al seminario partecipano anche<br />

giovani provenienti dalle società del Gruppo.<br />

Il corso è interamente progettato e organizzato con<br />

risorse interne (Ufficio selezione e sviluppo), si avvale<br />

della formazione d’aula del Dottor Gianni Bragaglia<br />

(Uniaudit) che offre il punto di vista legislativo, fiscale<br />

ed organizzativo della cooperazione; nel programma<br />

sono inoltre ricorrenti gli interventi del Presidente e del<br />

Segretario Generale.<br />

Totale dei partecipanti al <strong>2005</strong><br />

Unità organizzativa Camst Altre Soc. Gruppo<br />

Div. Centro Sud 2<br />

Div. Emilia Centro 4<br />

Div. Emilia e Fiere 2<br />

Div. Emilia Nord 7<br />

Div. Friuli V.G. 5<br />

Div. Lombardia 2<br />

Div. Piemonte Liguria 3<br />

Div. Romagna Marche 1<br />

Acquisti 6<br />

Amministrazione e Finanza 6<br />

Direzione Operativa Area C 1<br />

Immagine Relazioni Esterne 1<br />

Personale e Organizzazione 5<br />

Pianificazione e Controllo 5<br />

Presidenza 2<br />

Qualità Sicurezza e Affari Legali 5<br />

Sistemi Informativi 7<br />

Totale Complessivo 64 7<br />

30


Formazione e stage<br />

Lo Stage: il miglior modo per conoscersi<br />

Camst, ormai da anni, si relaziona con un elevato<br />

numero di scuole, enti di formazione e Università, allo<br />

scopo di permettere un continuo scambio di conoscenze<br />

e di esperienze e di promuovere progetti innovativi.<br />

Gli stage e i progetti di alternanza scuola-lavoro sono<br />

i prodotti più frequenti di questa fitta rete di scambi:<br />

nel <strong>2005</strong> Camst ha infatti ospitato, tanto nei suoi centri<br />

di produzione quanto negli uffici, 70 tra studenti delle<br />

scuole superiori, diplomati e laureati.<br />

Il rapporto di Camst con le scuole superiori si consolida<br />

ogni anno a partire dal 1995.<br />

I principali referenti sono gli Istituti Professionali per il<br />

turismo e la ristorazione, ma spesso riceviamo in stage<br />

anche folti gruppi di studenti provenienti da Istituti<br />

Tecnici del commercio o dagli Istituti Professionali per<br />

la gestione aziendale. A testimonianza di ciò ricordiamo<br />

che quest’anno abbiamo accolto 53 studenti dalle scuole<br />

superiori.<br />

Queste esperienze in azienda permettono agli studenti<br />

di verificare e sperimentare le conoscenze acquisite,<br />

confrontandole con le richieste ed esigenze del<br />

lavoro; consentono soprattutto di mettersi in gioco<br />

in un ambiente nuovo e di orientare con maggior<br />

consapevolezza le proprie scelte. La chiave del successo<br />

di queste iniziative è da ricercare nei nostri colleghi,<br />

sia degli uffici che dei locali, che negli anni sono<br />

diventati esperti nella gestione di queste esperienze<br />

di apprendimento e di crescita; ogni giorno infatti<br />

dimostrano estrema disponibilità e competenza nel<br />

trasferimento delle conoscenze, ottenendo così un reale<br />

contributo da parte dei ragazzi nelle attività lavorative.<br />

Oltre che attraverso le scuole, Camst attiva stage anche<br />

attraverso gli Enti di formazione e le Università. Nel<br />

<strong>2005</strong> le persone che sono arrivate in stage attraverso gli<br />

enti di formazione sono state 17.<br />

Alcuni stage sono avviati in risposta all’esigenza di<br />

fare una esperienza concreta a conclusione di percorsi<br />

formativi post-diploma o post-laurea, altri si inseriscono<br />

nei percorsi di studio dell’alta formazione e sono<br />

indispensabili per l’acquisizione del titolo accademico.<br />

In ogni caso non è raro che dalla conoscenza avvenuta<br />

durante questi brevi periodi, anche all’interno del<br />

percorso scolastico, si passi all’offerta di collaborazioni<br />

con contratti di lavoro di varia durata. Effettivamente,<br />

sebbene la nostra azienda abbia una particolare<br />

sensibilità a non “sfruttare” le persone in stage per<br />

tamponare carenze organizzative o picchi di lavoro,<br />

ciò non toglie che questi periodi in azienda siano uno<br />

dei modi più semplici per conoscere le persone e il loro<br />

modo di lavorare e sia diventato nel tempo uno dei<br />

principali bacini di selezione.<br />

31


Formazione e stage<br />

Stage con finalità formative per il lavoro <strong>2005</strong><br />

Provenienti da Scuole superiori e Università 53<br />

Provenienti da Enti di formazione 17<br />

Totale 70<br />

Nel <strong>2005</strong> i 70 rapporti di stage, tirocini formativi e<br />

progetti di alternanza scuola-lavoro sono stati attivati in<br />

collaborazione con i seguenti enti:<br />

- Cip Bologna, Centro per l’Impiego<br />

- Efeso<br />

- Fomal, San Giovanni in Persiceto<br />

- Forma Futuro di Parma<br />

- I.A.L. Emilia Romagna – Agenzia di Parma<br />

- Ifoa<br />

- Istituto Alberghiero di Finale Ligure<br />

- Istituto Tecnico per Attività Sociali Ginori Conti<br />

- Istituto Alberghiero “B. Buontalenti” di Firenze<br />

- I.T.C.S. Rosa Luxemburg, Bologna<br />

- I.T.C. Mattei, Bologna<br />

- I.T.I.S. Odone Belluzzi, Bologna<br />

- I.T.C. Crescenzi – I.T.G. Pacinotti, Bologna<br />

- I.T.C. Manfredi-Tanari, Bologna<br />

- I.T.C. Bodoni, Parma<br />

- Università degli Studi di Pavia<br />

- Università degli Studi di Firenze<br />

<strong>2005</strong> corso di panificazione a Ravenna<br />

32


Formazione e stage<br />

Il recupero <strong>sociale</strong> attraverso lo Stage in azienda<br />

La cultura aziendale di Camst si fonda sui valori della<br />

cooperazione e del lavoro e dunque non può che essere<br />

sensibile alle esigenze del <strong>sociale</strong> quando si tratta di<br />

aiutare persone che vogliono superare le loro difficoltà<br />

ad inserirsi nel mondo del lavoro.<br />

Per questo Camst collabora con Enti Pubblici e di<br />

Formazione professionale in progetti per il recupero di<br />

persone provenienti da situazioni di emarginazione e di<br />

disagio.<br />

L’impegno di Camst per aiutare a superare le difficoltà<br />

di queste persone è l’inserimento in stage lavorativi<br />

che hanno l’obiettivo di contribuire al loro recupero<br />

<strong>sociale</strong>. Gli stage si rivolgono a quella fascia di utenti<br />

che necessitano e desiderano sperimentarsi nel mondo<br />

del lavoro, all’interno di un progetto individualizzato<br />

e monitorato da Servizi Sociali competenti.<br />

L’obiettivo prefissato è quello di consentire la concreta<br />

sperimentazione di un percorso di fuoriuscita dalla<br />

marginalità <strong>sociale</strong> che prevede una partecipazione<br />

attiva dello stagista in un contesto lavorativo adeguato.<br />

La struttura organizzativa di Camst con la compresenza<br />

di varie professionalità, risulta particolarmente adatta<br />

a rendere proficuo questo modello per la possibilità di<br />

sperimentare una vasta gamma di lavorazioni, per le<br />

caratteristiche di un ambiente umano, e per la peculiarità<br />

della cooperazione che offre una disponibilità ed una<br />

comprensione sicuramente maggiore rispetto ad altri<br />

soggetti imprenditoriali.<br />

Nel corso del <strong>2005</strong> sono state inserite in stage 55<br />

persone portatrici di handicap fisici, psichici o sensoriali<br />

o in condizione di disagio <strong>sociale</strong>. Molti stage sono stati<br />

rinnovati dall’anno precedente, dimostrando con i fatti<br />

che l’esperienza di stage in azienda non é un percorso<br />

imposto ma è un’esperienza utile e realmente positiva<br />

per ambo le parti.<br />

Stage con finalità sociali 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Persone portatrici di handicap 50 58 55<br />

Persone con disagio <strong>sociale</strong> 5 1<br />

Totale 50 63 56<br />

33


Formazione e stage<br />

Nello specifico Camst ha attivato stage per persone<br />

portatrici di handicap o in condizione di disagio <strong>sociale</strong><br />

con i seguenti enti:<br />

- Ausl N°3 Alto Friuli<br />

- Ausl Bologna<br />

- Ausl Bologna Sud - Distretto Porretta Terme<br />

- Ausl Parma<br />

- Ausl Parma - Distretto Fidenza<br />

- Ausl Senigallia<br />

- C.A.M.P.P.<br />

- C.I Di S. Consorzio Intercomunale di Servizi<br />

Piossasco (To)<br />

- Centro per L’impiego di Rivoli-Progetto Por<br />

- Cip<br />

- Cisa Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale<br />

Rivoli (To)<br />

- Comune di Castelfidardo<br />

- Comune di Castenedolo (Bs)<br />

- Comune di Parma - Ag. Disabili<br />

- Consorzio I n t e rc o m u n a l e dei Ser vizi Socio<br />

Assistenziali Ciriè (To)<br />

- Cisa Comuni di Rivoli Rosta Villarbasse<br />

- Enac Emilia Romagna - Fidenza<br />

- Forma Futuro (Pr)<br />

- Ic Belloni di Colorno<br />

- Ist. Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri<br />

della<br />

Ristorazione, Commerciali e Turistici “A. Panzini”<br />

Senigallia (An).<br />

Avvertenza al capitolo Requisiti SA 8000<br />

Il Consiglio di Amministrazione e la Direzione aziendale,<br />

credendo nell’importanza di vedere riconosciuta e<br />

certificata la propria responsabilità <strong>sociale</strong>, hanno dato<br />

inizio al percorso di adeguamento allo standard SA<br />

8000 prevedendo il coinvolgimento dei lavoratori e<br />

delle altre parti interessate nella creazione del sistema<br />

di gestione.<br />

Nelle pagine che seguono, il <strong>Bilancio</strong> Sociale fornisce<br />

informazioni quantitative e qualitative che evidenziano<br />

il rispetto nel tempo dei requisiti che compongono<br />

lo Standard SA 8000, avendo Camst ottenuto il<br />

riconoscimento dello stato di “Applicant” della norma<br />

quale passo preparatorio della certificazione.<br />

Lo “status di applicant” è un documento che viene<br />

rilasciato dall’Ente incaricato della certificazione alle<br />

aziende che hanno intrapreso le azioni necessarie al<br />

conseguimento della certificazione entro un determinato<br />

tempo (per noi previsto a dicembre 2006) e può essere<br />

utilizzato da subito nella partecipazione a gare d’appalto<br />

ove siano richieste genericamente “altre” o “ulteriori”<br />

certificazioni oppure documenti specificamente inerenti<br />

alla certificazione etica SA 8000 o alla responsabilità<br />

<strong>sociale</strong> d’impresa.<br />

Con questa nuova impostazione il <strong>Bilancio</strong> Sociale<br />

vuole facilitare la conoscenza della Politica aziendale<br />

per la responsabilità <strong>sociale</strong> da parte dei vari portatori<br />

d’interesse e, in particolare, della natura degli impegni<br />

reali che l’azienda assume in relazione allo sviluppo dei<br />

criteri di responsabilità <strong>sociale</strong> dell’impresa.<br />

Inoltre intende fornire alla Direzione aziendale uno<br />

strumento utile per il riesame interno.<br />

34


REQUISITI DI RESPONSABILITA’ SOCIALE SA 8000<br />

3


Lavoro infantile<br />

Nell’organizzazione aziendale non viene impiegato<br />

lavoro infantile (minori di 15 anni e soggetti all’obbligo<br />

scolastico) nella manifattura di alcun prodotto o<br />

nell’erogazione di alcun servizio; inoltre l’azienda non<br />

ammette l’utilizzo di lavoro infantile<br />

Occupati per fasce di età<br />

Età Non soci Soci Totale<br />

Meno di 18 0 0 0<br />

18-27 68 302 370<br />

28-37 284 1.795 2.079<br />

38-47 368 2.381 2.749<br />

48-58 136 1.165 1.301<br />

>58 26 100 126<br />

Totale 882 5.743 6.625<br />

Inoltre al 31 dicembre <strong>2005</strong> risultavano occupate 247<br />

persone con contratto a termine, tutte di età superiore<br />

ai 18 anni.<br />

Età degli assunti nel <strong>2005</strong> con contratto a<br />

tempo indeterminato<br />

Età<br />

Num.<br />

Meno di 18 0<br />

18-27 107<br />

28-37 324<br />

38-47 308<br />

48-58 98<br />

>58 8<br />

Totale 845<br />

L’età media del personale occupato (tempo<br />

indeterminato) al 31 dicembre <strong>2005</strong> è di poco superiore<br />

ai 40 anni, mentre l’anzianità media dei soci supera i 7<br />

anni.<br />

Età degli occupati con contratto a termine<br />

al 31/12/<strong>2005</strong><br />

Età e anzianità media del personale occupato<br />

al 31/12/<strong>2005</strong><br />

Età<br />

Num.<br />

Età anni<br />

Anzianità anni<br />

Meno di 18 0<br />

18-27 52<br />

28-37 101<br />

38-47 71<br />

48-58 18<br />

>58 5<br />

Totale 247<br />

Soci 40,8 7,2<br />

Non Soci 40,0 3,2<br />

Totale 40,7 6,7<br />

38


Lavoro infantile<br />

Distribuzione degli occupati nei Settori di attività (ASA) e Anzianità media per settore<br />

Settore di attività (ASA) Totale <strong>2005</strong> Anzianità media Totale 2004 Anzianità media<br />

Scuole 2.218 4,1 2.237 3,8<br />

P.E. e Interaziendali 1.325 7,6 1.350 7,1<br />

Aziendale 1.051 6,6 1.029 6,2<br />

Cucine Centralizzate 1.000 7,7 1.001 7,1<br />

Ospedali 355 4,5 336 4,1<br />

Caserme 81 2,0 74 1,1<br />

Banqueting 9 11,3 10 11,3<br />

Altri 586 10,1 587 9,6<br />

Totale 6.625 6,3 6.624 5,9<br />

La stabilità dell’organico nel <strong>2005</strong>, unitamente a indici<br />

di turn over i più bassi dal 2001, ha generato un aumento<br />

dell’anzianità media in tutti i settori di attività.<br />

Da segnalare che l’anzianità media nel settore scuole,<br />

notoriamente legato al mercato degli appalti pubblici,<br />

raggiunge e supera i 4 anni a fronte di una durata<br />

prevalente degli appalti di 3 anni.<br />

maggio <strong>2005</strong> Tavolamica Corticella<br />

Bologna - “clienti speciali” i giganti<br />

della Virtus Pallacanestro<br />

39


Lavoro obbligato<br />

Tutte le persone che Camst impiega prestano il<br />

loro lavoro volontariamente<br />

Ogni lavoratore, sia esso socio della cooperativa o meno,<br />

ha un regolare contratto di assunzione (ai sensi della<br />

normativa di Legge in vigore e del C.C.N.L. del Turismo<br />

– Pubblici Esercizi per il personale non dirigente e del<br />

C.C.N.L. Dirigenti Cooperativi) o di collaborazione e<br />

non è ammessa la pratica del lavoro in nero.<br />

Il lavoratore sottoscrive il rapporto <strong>sociale</strong> al momento<br />

dell’assunzione, ai sensi dello Statuto della Cooperativa<br />

approvato in Assemblea generale dei soci (il 19<br />

novembre 2004).<br />

Versamento del capitale <strong>sociale</strong><br />

Il lavoratore che ha sottoscritto la “domanda di<br />

ammissione a socio” e conseguentemente, in presenza<br />

dei requisiti previsti dallo Statuto della Cooperativa,<br />

è stato ammesso con delibera del Consiglio di<br />

Amministrazione, inizia a versare la quota di capitale<br />

<strong>sociale</strong>.<br />

Il capitale <strong>sociale</strong>, stabilito dall’Assemblea generale dei<br />

soci nella misura minima di 800 euro, viene versato<br />

tramite busta paga scegliendo tra alcune aliquote<br />

percentuali sul netto della retribuzione mensile, a<br />

partire da un minimo dell’1%; la prima quota inoltre<br />

non può essere inferire a 26 euro.<br />

Il Consiglio di amministrazione ha inoltre definito le<br />

modalità, per i soci interessati, per aumentare la quota<br />

di capitale sottoscritto oltre la quota minima e fino ad<br />

un massimo previsto dalla legge (dal 1 gennaio 2002 è<br />

di 94.403,45 euro).<br />

Prestito ai soci lavoratori e anticipi sullo<br />

stipendio/Tfr<br />

La Cooperativa, pur ritenendo che la concessione<br />

di prestiti non rientri nella propria missione e per<br />

non creare forme di dipendenza eccessiva, prevede<br />

la concessione di prestiti personali ai soci lavoratori<br />

limitatamente ai casi motivati da necessità sociali come,<br />

ad esempio, motivi di salute, acquisto o ristrutturazione<br />

della casa d’abitazione, acquisto di mezzo di trasporto<br />

necessario alla mobilità per lavoro.<br />

Inoltre, come previsto dalla legge e dal C.C.N.L.,<br />

prevede la concessione, quando espressamente richiesta<br />

dai lavoratori, di anticipi sullo stipendio o sul T.F.R.<br />

maturato.<br />

Prestito a soci lavoratori 2004 <strong>2005</strong><br />

N. soci lavoratori che<br />

hanno beneficiato di<br />

prestito personale<br />

136 127<br />

Totale prestito a soci 235.000 245.000<br />

Pagamento degli stipendi<br />

La Cooperativa effettua mensilmente, nei giorni<br />

stabiliti, il pagamento della retribuzione secondo le<br />

seguenti modalità :<br />

- versamento su libretto di risparmio <strong>sociale</strong><br />

(autofinanziamento soci)<br />

- assegno<br />

- bonifico bancario<br />

Provvede inoltre, in caso di necessità e su richiesta del<br />

lavoratore, ad erogare anticipi sulla retribuzione del<br />

mese nelle modalità consentite.<br />

40


Lavoro obbligato<br />

Modalità di pagamento della retribuzione al 31/12/<strong>2005</strong><br />

Modalità Fissi % di fissi C.T. % di C.T.<br />

Assegni 3.861 58,3 314 93,5<br />

Bonifici 1.427 21,5 22 6,5<br />

Autofinanziamento soci 100% 1.231 18,6<br />

Autofinanziamento soci + assegno/bonifico 106 1,6<br />

Totale 6.625 100 336 100<br />

Totale dei pagamenti effettuati con la retribuzione del<br />

mese di Dicembre <strong>2005</strong> (Fissi e contratti a termine,<br />

in forza e cessati nel mese). I soci lavoratori possono<br />

scegliere modalità miste di pagamento.<br />

Tipologie e quantità di assenze dal lavoro<br />

Indicatori 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Ore lavorate 6.492.212 6.593.992 6.677.910 7.244.227 7.428.910<br />

Ore sciopero 6.219 49.991 21.453 23.505 11.359<br />

Ore R.C. 354.579,2<br />

Ore permessi di studio - - - - 528,5<br />

% ore lavorate 100 100 100 100 100<br />

% ore sciopero 0,10 0,76 0,32 0,32 0,15<br />

% ore R.C. - - - - 4,77<br />

% ore permessi di studio - - - - 0,01<br />

Giorni Ferie - - - - 144.555,3<br />

Ore licenza matrimonio - gravi<br />

motivi familiari<br />

- - - - 8.897,17<br />

41


Lavoro obbligato<br />

Inoltre<br />

- Non vengono impiegati lavoratori extra-comunitari<br />

sprovvisti di regolare permesso di soggiorno.<br />

- Non vengono messe in pratica misure che limitino<br />

la libertà dei lavoratori nei loro rapporti con la<br />

Cooperativa.<br />

- La Cooperativa si impegna affinché non vengano posti<br />

in essere comportamenti lesivi della dignità dei propri<br />

dipendenti.<br />

- L e v i s i t e m e d i che sanitarie sono condotte<br />

conformemente alla normativa vigente e nel rispetto<br />

della dignità del lavoratore.<br />

- La Cooperativa inoltre non fa uso di guardie o altre<br />

forme di controllo sui lavoratori e non richiede in<br />

nessun caso al personale assunto di lasciare al<br />

momento dell’inizio del rapporto di lavoro depositi di<br />

qualsiasi tipo, in denaro o in natura.<br />

Salute e Sicurezza<br />

Camst è una cooperativa basata sul lavoro, per la quale<br />

il lavoratore è il primo e principale interlocutore dal<br />

punto di vista economico, <strong>sociale</strong> ed umano.<br />

Per questo si è da sempre contraddistinta con una<br />

politica del personale orientata da un lato allo sviluppo<br />

e alla crescita individuale stimolando la formazione e<br />

la crescita al proprio interno, dall’altro al rispetto delle<br />

leggi del lavoro.<br />

In particolare la cooperativa ritiene che il diritto alla<br />

salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro sia un diritto<br />

fondamentale e inalienabile di tutti i lavoratori.<br />

Per questo motivo:<br />

- ha individuato le responsabilità, le risorse e le<br />

procedure per la gestione e il miglioramento continuo<br />

dell’attività di protezione e prevenzione in conformità<br />

al D.Lgs. 626 del 1994;<br />

- ha effettuato un’analisi di tutte le attività lavorative<br />

svolte all’interno dei propri luoghi di lavoro,<br />

individuando i rischi e i fattori di pericolo per la<br />

sicurezza e la salute del personale e individuando<br />

le misure preventive per la sicurezza e la salute dei<br />

lavoratori e le azioni correttive da effettuare con un<br />

programma di prevenzione e protezione prevedendo<br />

specifiche responsabilità e tempi: tutto ciò è stato<br />

formalizzato nel Documento di valutazione dei rischi<br />

aggiornato al 20 giugno <strong>2005</strong> (revisione 6) ;<br />

- ha n o m i n a t o l’Avv. Arnaldo Tinarelli come<br />

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione,<br />

con il compito di controllare tutti quei fattori di<br />

rischio per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro<br />

e di verificare l’efficacia di tutte le misure di sicurezza<br />

attraverso controlli e analisi statistiche;<br />

- ha dato la possibilità ai lavoratori di eleggere i propri<br />

rappresentanti per la sicurezza, con funzioni di<br />

42


Salute e Sicurezza<br />

controllo e relazione al Responsabile del servizio<br />

prevenzione e protezione su tutti i fattori di rischio<br />

evidenziati e di verifica dell’effettiva attuazione delle<br />

azioni correttive da parte del Responsabile stesso;<br />

- ha previsto la consegna a tutti i neoassunti del<br />

Manuale “La sicurezza è una buona abitudine”;<br />

- ha individuato, acquistato e fornito gratuitamente<br />

ai lavoratori, soci e dipendenti, i Dispositivi di<br />

protezione individuale necessari per lo svolgimento in<br />

salute e sicurezza del proprio lavoro, secondo quanto<br />

individuato nel Piano aziendale di valutazione dei<br />

rischi;<br />

- effettua periodica formazione a tutti i livelli sui rischi<br />

e i pericoli, sulle misure protettive e sulle procedure di<br />

emergenza.<br />

Numero dei rappresentanti dei lavoratori<br />

per la sicurezza eletti all’ 1/12/<strong>2005</strong><br />

Divisione<br />

Totale<br />

Centro Sud 6<br />

Emilia Centro - Emilia Fiere 4<br />

Emilia Nord 4<br />

Friuli V.G. 1<br />

Piemonte Liguria 3<br />

Romagna Marche 2<br />

Veneto 1<br />

Totale 21<br />

Indicatori di condizione lavorativa<br />

Indicatori 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Num. ore lavorate 6.492.212 6.593.992 6.677.910 7.244.227 7.428.910<br />

Num. ore malattia 293.123 303.933 327.620 362.011 387.718,81<br />

Num. ore infortunio 41.501 37.039 34.224 42.486 48.465,35<br />

% ore lavorate 100 100 100 100 100<br />

% ore malattia 4,51 4,61 4,91 5,00 5,22<br />

% ore infortunio 0,64 0,56 0,51 0,59 0,65<br />

43


Salute e Sicurezza<br />

Andamento infortunistico<br />

Lo strumento più adeguato per la valutazione degli<br />

avvenimenti infortunistici aziendali rimane come per gli<br />

anni passati la statistica degli infortuni, la stessa viene<br />

pubblicata annualmente nel documento di valutazione<br />

dei rischi così come previsto dal dettato normativo D.<br />

Lgs. 626/94 s.m..<br />

Tale strumento rappresenta la visione statistica<br />

del dato amministrativo contenuto nell’apposito<br />

registro infortuni, compilato in seguito all’apertura<br />

dell’infortunio ed alla relativa denuncia all’organo<br />

competente.<br />

L’azienda considera parte della propria missione in<br />

materia, il coinvolgimento dei lavoratori e dei preposti<br />

aziendali nel mantenere costantemente la massima<br />

attenzione e precisione nel descrivere l’accadimento<br />

infortunistico in tutte le sue componenti in modo tale<br />

da non pregiudicare l’attendibilità della classificazione<br />

degli infortuni e di conseguenza dei dati aggregati.<br />

Quanto detto, ovvero una non precisa rilevazione del<br />

fenomeno porterebbe le opere di prevenzione aziendali<br />

e gli spunti di gestione operativa delle problematiche<br />

riguardanti la sicurezza a non essere del tutto efficaci.<br />

L’andamento dell’ultimo triennio è il seguente:<br />

- positivo nel biennio 2002/03 per la tendenza al<br />

miglioramento riguardante la frequenza relativa (n°<br />

di infortuni/n° dei dipendenti)da 8.1% a 6.6%; ed un<br />

peggioramento in controtendenza per quanto concerne<br />

la durata media da 16,5 gg a 19,8 gg.<br />

- un leggero peggioramento nel <strong>2005</strong> in merito alla<br />

frequenza relativa 8,0% e in termini di durata media che<br />

sale a 22,4 gg.<br />

Anno N° infortuni Dipendenti<br />

fissi<br />

N° infortuni/<br />

N° dipendenti<br />

Indice freq.<br />

UNI 7249<br />

Tot. giorni<br />

inf.<br />

Tot. giorni/<br />

n.dipendenti<br />

Durata<br />

media inf.<br />

2002 478 5.922 8,1% 71,96 7.900 1,33 16,5<br />

2003 403 6.091 6,6% 60,35 7.985 1,31 19,8<br />

2004 483 6.624 7,3% 66,67 8.473 1,28 17,5<br />

<strong>2005</strong> 530 6.625 8,0% 71,34 11.854 1,8 22,4<br />

44


Salute e Sicurezza<br />

L’analisi statistica condotta consente di monitorare<br />

anche le tipologie degli eventi infortunistici.<br />

Tipologie di infortunio<br />

Si è tagliato 26,4%<br />

Incidente alla guida 13,6%<br />

Caduto in piano 11,9%<br />

Si è colpito con … (parti meccan.) 8,5%<br />

Ha urtato contro 5,8%<br />

Sollevando, spostando con sforzo 5,7%<br />

Si è colpito con ... (liquidi) 5,5%<br />

Altri 23%<br />

Da quanto sopra esposto si evidenzia sicuramente che i<br />

valori riportati riguardano un’attività ben monitora e con<br />

indici non particolarmente preoccupanti: l’infortunio<br />

principe, con 140 casi (142 nel 2004), rimane il taglio (“si<br />

è tagliato con”), mediante l’utilizzo di utensili manuali<br />

come coltelli, attrezzature come affettatrici, sia durante<br />

la lavorazione che nelle fasi di pulizia della lama, quindi<br />

eventi causati da comportamenti errati e da cadute di<br />

attenzione.<br />

Alla luce di tutto ciò fermo restando l’impegno nel<br />

garantire ai lavoratori, mediante il supporto degli uffici<br />

preposti, ambienti di lavoro igienicamente salubri e<br />

tecnicamente ben progettati, nonché le migliori e sicure<br />

attrezzature disponibili sul mercato, l’obiettivo per<br />

il futuro sarà quello di ribadire l’impegno formativo<br />

aziendale.<br />

A tal fine è stato ultimato un manuale di aggiornamento<br />

in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro<br />

rivolto ai preposti aziendali (Direttori di Locale) che<br />

sarà utile per ripetere la formazione, ai dipendenti in<br />

forza ed ai nuovi assunti, in modo mirato ed aggiornata<br />

alla normativa vigente.<br />

Valutazione di efficacia nella prevenzione del fenomeno infortunistico<br />

Camst considera raggiunto l’obiettivo di efficacia<br />

nella prevenzione del fenomeno infortunistico quando<br />

l’indice di frequenza relativo non si discosta più di 1,5<br />

punti, in termini assoluti, dalla media aritmetica degli<br />

indici dei tre anni precedenti.<br />

Si considera raggiunto l’obiettivo di efficacia se l’indice<br />

calcolato sugli infortuni dell’anno <strong>2005</strong> non risulta<br />

superiore alla media del triennio precedente (6,4%)<br />

aumentata di 1,5 punti in termini assoluti ( 7,9% ). Per il<br />

<strong>2005</strong> l’indice è pari a 6,5%, per cui ampiamente inferiore<br />

al limite di 7,9%.<br />

Ciò sta ad indicare che l’obiettivo di efficacia è stato<br />

raggiunto.<br />

2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Indice di frequenza relativo (al netto itinere) 8,3 7,1 5,7 6,3 6,5<br />

Soglia limite per obiettivo efficacia - - 9,3 8,5 7,9<br />

Media aritmetica del triennio precedente al <strong>2005</strong>: (7,1 + 5,7 + 6,3)/3 = 6,4<br />

45


Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva<br />

I lavoratori, soci e dipendenti, hanno diritto di<br />

aderire alle associazioni sindacali, di eleggere propri<br />

rappresentanti sindacali e di svolgere attività sindacale.<br />

La Cooperativa è gestita in modo da garantire e tutelare<br />

questo diritto, in particolare:<br />

- il diritto di dar vita o aderire a qualsiasi sindacato<br />

e la possibilità di eleggere rappresentanti sindacali,<br />

garantendo tutti i diritti previsti dalla vigente<br />

normativa in materia e dal CCNL;<br />

- il rispetto della contrattazione collettiva applicando<br />

interamente il CCNL, le contrattazioni integrative<br />

laddove previste e, in caso di necessità di deroga,<br />

provvede a concordare t a l i deroghe con le<br />

rappresentanze sindacali liberamente elette;<br />

- la libera elezione di rappresentanze sindacali in tutte<br />

le proprie strutture assicurando loro la possibilità<br />

di comunicare con gli iscritti sul luogo di lavoro, la<br />

partecipazione ad assemblee e riunioni;<br />

- la prevenzione di qualsiasi forma di discriminazione<br />

nei confronti di iscritti o rappresentanti del sindacato.<br />

Numero dei lavoratori (tempo indeterminato)<br />

iscritti ad Associazioni Sindacali<br />

Associazione sindacale 2004 <strong>2005</strong><br />

CGIL 1.841 1.794<br />

CISAL 1 1<br />

CISL 179 207<br />

CISNAL 7 5<br />

UIL 287 271<br />

Altri 21 15<br />

Totale 2.336 2.293<br />

I lavoratori iscritti ad una associazione sindacale sono il<br />

34,6% degli occupati fissi.<br />

Numero dei Rappresentanti Sindacali Aziendali<br />

Divisione <strong>2005</strong><br />

Centro Sud 22<br />

Nord Emilia 18<br />

Romana - Marche 15<br />

Veneto 12<br />

Emilia Fiere 6<br />

Emilia Centro 5<br />

Servizi 4<br />

Friuli 2<br />

Area Sviluppo 1<br />

Totale Complessivo 85<br />

Ore di permesso sindacale godute al 31-12-<strong>2005</strong><br />

Divisione <strong>2005</strong><br />

Emilia Centro 3.495,25<br />

Servizi 1.911,00<br />

Emilia Fiere 717,48<br />

Veneto 525,50<br />

Toscana 508,70<br />

Nord Emilia 498,67<br />

Piemonte - Liguria 347,31<br />

Romana - Marche 182,50<br />

Friuli 59,84<br />

Area Sviluppo 32,00<br />

Altre 191,03<br />

Totale Complessivo 8.469,28<br />

46


Discriminazione<br />

Sono garantite pari opportunità alle persone che<br />

lavorano in azienda e non è ammessa alcuna forma di<br />

discriminazione.<br />

I lavoratori non vengono discriminati in base a criteri<br />

di età, sesso, razza, provenienza geografica, affiliazione<br />

sindacale e/o politica, credo religioso, orientamento<br />

sessuale.<br />

L’assenza di discriminazione e l’applicazione di criteri di<br />

pari opportunità si applica a tutti gli ambiti di relazione<br />

fra il lavoratore e il datore di lavoro, che si impegna a:<br />

- effettuare la selezione tenendo in esclusiva<br />

considerazione elementi oggettivi come abilità,<br />

esperienza ed istruzione in relazione alle mansioni da<br />

assegnare;<br />

- corrispondere la retribuzione ad ogni lavoratore in<br />

base alle mansioni svolte da ciascuno nel rispetto di<br />

quanto previsto dal C.C.N.L.;<br />

- garantire la formazione e l’addestramento a tutti<br />

in funzione delle necessità personali e delle esigenze<br />

organizzative e gestionali;<br />

- effettuare le promozioni in funzione delle capacità dei<br />

singoli e delle esigenze organizzative e gestionali;<br />

- effettuare i pensionamenti in base alle norme vigenti<br />

in materia;<br />

- effettuare i licenziamenti solo nei casi consentiti dalla<br />

Legge ed in ogni caso mai per motivi discriminatori.<br />

<strong>2005</strong> cassiera alla mensa<br />

self service Granarolo di<br />

Bologna<br />

47


Composizione professionale per mansioni<br />

L’organico dell’azienda è caratterizzato da una elevata<br />

presenza di competenze nelle preparazioni alimentari,<br />

che vengono svolte quotidianamente nelle numerose<br />

cucine da oltre 1.000 cuochi.<br />

La ristorazione che pratichiamo è infatti del tipo “a<br />

legame fresco-caldo” che significa preparazioni fresche<br />

di giornata.<br />

Mansioni (*) al 31/12/<strong>2005</strong><br />

Mansione 2004 <strong>2005</strong> %<br />

Dirigente 20 22 0,3<br />

Quadro 122 121 1,8<br />

Impiegato/a 428 454 6,9<br />

Cassiera 145 137 2,1<br />

Cuoco 1.151 1.166 17,6<br />

Barista 348 347 5,2<br />

Banconiere 107 112 1,7<br />

Addetto sevizi mensa 3.641 3.891 58,7<br />

Altro 662 375 5,6<br />

Totale Complessivo 6.624 6.625 100<br />

(*) Aggregazione di mansioni previste dai CCNL<br />

Il totale dell’organico risulta singolarmente costante,<br />

vi sono invece leggere variazioni nella composizione<br />

interna per qualifiche che vedono: un aumento di 15<br />

presenze tra i Cuochi, un aumento di 26 impiegati e una<br />

riduzione di Addetti servizi mensa (+ altre mansioni)<br />

pari a 37 unità.<br />

48


Titoli di studio in Dietologia e Scienze dell’alimentazione<br />

Inoltre sono largamente presenti nei nostri<br />

organici competenze specializzate in Dietologia<br />

ed altre competenze tecniche inerenti alle scienze<br />

dell’alimentazione.<br />

Titoli di Studio del Settore<br />

numero<br />

Diploma Maturità Economo Dietista / Tecnico nutrizionista 22<br />

Diploma Maturità Economia e merceologia degli alimenti 8<br />

Diploma Universitario Dietologia e dietetica applicata 8<br />

Diploma Universitario Economo dietista 3<br />

Diploma Universitario Economia e merceologia degli alimenti 4<br />

Laurea Scienze biologiche 9<br />

Laurea Scienze e tecnologie alimentari 5<br />

Laurea Chimica 2<br />

Totale 61<br />

Titoli di studio nel settore Ristorazione<br />

Sui 1.166 occupati con mansioni di Cuoco, con<br />

diversi gradi di specializzazione e responsabilità, 256<br />

provengono dalla formazione professionale specifica<br />

delle Scuole Alberghiere.<br />

Titoli di Studio attinenti alla Ristorazione Cuochi Operatori Totale<br />

Diploma maturità Economo Dietista / Tecnico<br />

nutrizionista<br />

1 - 1<br />

Diploma Maturità Istituto Alberghiero 86 56 142<br />

Diploma Professionale Istituto Alberghiero 170 99 269<br />

Totale 257 155 412<br />

49


Il processo di selezione<br />

Il processo di selezione del personale mira costantemente<br />

ad acquisire e migliorare la presenza di competenze<br />

professionali all’interno dell’organizzazione, al fine di<br />

soddisfare le esigenze di qualità nei servizi per i nostri<br />

clienti.<br />

Composizione professionale dei nuovi assunti fissi.<br />

Mansioni<br />

Licenza<br />

Licenza<br />

Diploma di<br />

Diploma di<br />

Diploma di<br />

Laurea n.d. Totale<br />

Aggregate<br />

Elementare Media Qualifica Maturità Laurea<br />

Addetto servizi 22 376 53 155 3 3 29 641<br />

Barista 1 12 2 11 2 28<br />

Cuoco 4 25 16 13 6 64<br />

Impiegato 1 12 1 10 24<br />

Operatore 4 50 3 27 4 88<br />

Totale 31 463 75 218 4 13 41 845<br />

Distribuzione 3,7 54,8 8,9 25,8 0,5 1,5 4,9 100,0<br />

Composizione per genere (uomini-donne)<br />

Composizione degli occupati a tempo indeterminato al 31-12-<strong>2005</strong><br />

Descrizione Qualifica F M Totale<br />

Dirigente 1 21 22<br />

Quadro 43 78 121<br />

Impiegato/a 372 63 435<br />

Operaio/a 5.310 718 6.028<br />

Apprendista 12 7 19<br />

Totale complessivo 5.738 887 6.625<br />

Percentuale 86,6 13,4 100<br />

La presenza femminile nell’organico, mostra un leggero<br />

aumento dello 0,1% pari a 10 unità.<br />

La nuova occupazione femminile va ad aumentarne<br />

l’incidenza tra i Quadri (+ 2,7%) e tra gli impiegati<br />

(+0,9%).<br />

50


Composizione e incidenza occupazione femminile nel <strong>2005</strong><br />

Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale<br />

Composizione % categorie <strong>2005</strong> 0,3 1,8 6,7 91,1 100<br />

Composizione % Donne <strong>2005</strong> 4,5 35,5 85,2 88,0 86,6<br />

Composizione % Donne 2004 4,5 32,8 84,3 88,0 86,5<br />

In questa tabella gli apprendisti sono ripartiti nelle categorie<br />

di competenza della mansione (impiegato-operaio).<br />

Presenza di lavoratori stranieri<br />

Provenienza Anno 2003 Anno 2004 Anno <strong>2005</strong> Var annua %<br />

Africa 27 39 49<br />

America Centrale 10 8 8<br />

Asia 21 29 33<br />

Nord America 1 1<br />

Oceania 1 1<br />

Paesi Europei Extracomunitari 60 82 92<br />

Sud America 19 19 20<br />

Unione Europea 21 34 27<br />

Totale complessivo 159 213 230 8,0<br />

La quota di lavoratori stranieri stabilmente occupati<br />

in Camst al 31/12/<strong>2005</strong> è aumentata dell’8%, pari a 17<br />

presenze, raggiungendo una quota relativa di soci del<br />

90% (di cui donne il 79,6%).<br />

51


Rapporto <strong>sociale</strong> dei lavoratori stranieri<br />

Lavoratori stranieri <strong>2005</strong> Donne Maschi Totale %<br />

Socio 161 46 207 90<br />

Non socio 22 1 23 10<br />

Totale 183 47 230 100<br />

% 79,6 20,4 100<br />

Titolo di studio dei lavoratori stranieri<br />

Mansioni dei lavoratori stranieri<br />

Titolo di studio<br />

Numero<br />

Mansioni<br />

Numero<br />

Laurea 6<br />

Diploma Universitario 3<br />

Diploma Maturità 61<br />

Diploma Maturità Istituto<br />

3<br />

Alberghiero<br />

Altri diplomi professionali (3 anni) 18<br />

Diploma Professionale Istituto<br />

6<br />

Alberghiero<br />

Licenza media inferiore 60<br />

Licenza elementare 6<br />

Totale 174<br />

Impiegato 3<br />

Cuoco 19<br />

Barista 16<br />

Addetto Servizi 144<br />

Altre 48<br />

Totale 230<br />

Il grado di scolarità dei lavoratori stranieri è elevato:<br />

108 (il 46,9%) hanno un’istruzione superiore, di questi<br />

17 sono laureati.<br />

52


Pratiche disciplinari<br />

L’Azienda rispetta l’integrità mentale, emotiva e fisica<br />

dei propri lavoratori, pertanto rifiuta l’utilizzo di<br />

qualsiasi pratica disciplinare non ammessa dalla legge e<br />

dal C.C.N.L. e in particolare di tutte quelle pratiche che<br />

possano ledere tale integrità.<br />

L’esercizio delle sanzioni disciplinari è ammesso<br />

nell’ottica del mantenimento di buoni rapporti tra<br />

lavoratori, colleghi e loro responsabili e nei confronti<br />

dei clienti e, più in generale, di quanti possono venire a<br />

contatto con l’organizzazione aziendale.<br />

L’esercizio delle sanzioni disciplinari è regolato, sia per<br />

i soci che per i dipendenti, da quanto previsto dallo<br />

Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70) e dal C.C.N.L.<br />

applicato.<br />

Numero e tipologia dei provvedimenti disciplinari adottati nell’anno <strong>2005</strong><br />

Contestazioni e provvedimenti<br />

disciplinari<br />

<strong>2005</strong> %<br />

Contestazioni 191 100<br />

provvedimenti 150 78,5<br />

senza provvedimento - -<br />

in sospeso 5 -<br />

<strong>2005</strong> %<br />

Dettaglio provvedimenti<br />

disciplinari<br />

<strong>2005</strong> %<br />

richiamo scritto 88 58,7<br />

multe 43 28,7<br />

sospensioni 13 8,7<br />

richiamo verbale 0 0<br />

licenziamento 6 4,0<br />

Totale 150 100<br />

accettazione contro deduzioni 41 21,5<br />

annullate per accordo<br />

sindacale<br />

0 0<br />

in sospeso 5 -<br />

Totale 191 -<br />

53


Orario di lavoro<br />

La Cooperativa applica l’orario di lavoro nelle forme<br />

previste dalla Contrattazione collettiva nazionale e,<br />

laddove presenti, locale o aziendale e rispetta quanto<br />

previsto dalle leggi nazionali per quanto attiene:<br />

- il lavoro straordinario;<br />

- il lavoro svolto nei giorni festivi;<br />

- il lavoro notturno.<br />

La settimana lavorativa ordinaria è di 40 ore, in linea<br />

con quanto previsto nel CCNL. Gli orari di lavoro<br />

settimanale inferiore alle 40 ore (part-time) sono applicati<br />

nel rispetto delle regolamentazioni contrattuali.<br />

Tipologie di orario di lavoro<br />

Gli occupati a part-time rappresentano il 78,2% , a full<br />

time il 21,8.<br />

Risulta pressoché stabile la quota di full-time (-4 unità),<br />

mentre nella composizione degli occupati a part-time<br />

cresce dello 0,6% (+ 44 unità) la quota con orario<br />

settimanale superiore alle 20 ore.<br />

Tipo orario 2004 % <strong>2005</strong> %<br />

Full Time 1.451 21,9 1.447 21,8<br />

Meno di 20 ore 1.773 26,8 1.777 26,8<br />

20 ore 1.396 21,1 1.353 20,4<br />

più di 20 ore 2.004 30,3 2.048 30,9<br />

Totale 6.624 100,0 6.625 100,0<br />

54


Orario di lavoro<br />

Ore di lavoro interinali<br />

Nel <strong>2005</strong> vi è stata una notevole riduzione nell’impiego<br />

di lavoro interinale, pari a –28,6 equivalenti a full time<br />

(orario lavorabile teorico annuo).<br />

Divisioni Territoriali 2004 Num FT teorico 2004 <strong>2005</strong> Num FT teorico <strong>2005</strong><br />

Emilia Fiere 39.568,27 24,1 13.488,31 8,2<br />

Emilia Centro 16.753,55 10,2 10.736,25 6,5<br />

Veneto 11.485,35 7,0 5.072,38 3,1<br />

Centro sud 3.545,83 2,2 4.817,80 2,9<br />

Party 3.854,99 2,4 954,49 0,6<br />

Nuovi prodotti 1.985,35 1,2 412,62 0,3<br />

Piemonte - Liguria 683,00 0,4 325,00 0,2<br />

Friuli 2.415,34 1,5 257,80 0,2<br />

Emilia Nord 323,00 0,2 134,00 0,1<br />

Milano 2.505,58 1,5 0,00 0,0<br />

Totale 83.120,26 50,7 36.198,65 22,1<br />

Nel <strong>2005</strong> la media mensile dei rapporti di lavoro<br />

interinale è stata di 273.<br />

Dicembre <strong>2005</strong> Tavolamica Zola Predosa<br />

55


Retribuzione<br />

Ciascun lavoratore riceve una retribuzione<br />

proporzionata alla quantità e alla qualità del proprio<br />

lavoro e in ogni caso l’azienda applica ai propri<br />

lavoratori la retribuzione prevista dal Contratto<br />

Collettivo Nazionale di Lavoro e dalla contrattazione di<br />

secondo livello laddove esistente.<br />

E’ prevista inoltre una politica retributiva aziendale<br />

che riconosce il merito individuale e la capacità<br />

professionale espressa dalle persone nel lavoro mediante<br />

l’attribuzione di voci retributive individuali.<br />

Infine, l’azienda adotta sistemi di retribuzione variabile<br />

applicando sia la contrattazione collettiva al riguardo,<br />

che sistemi di premio individuale per il raggiungimento<br />

di obiettivi sotto forma di ‘una tantum’.<br />

Il datore di lavoro versa con regolarità i contributi<br />

previdenziali e assistenziali a favore del lavoratore.<br />

In particolare la Cooperativa:<br />

- garantisce a tutti, soci e dipendenti, retribuzioni eque<br />

e dignitose conformi a quanto previsto dal CCNL,<br />

prevedendo forme di integrazione ai minimi fissati<br />

dalla contrattazione collettiva nazionale in funzione<br />

delle capacità e della professionalità espresse dai singoli<br />

lavoratori;<br />

- indica esplicitamente nella busta paga tutte le voci<br />

relative alle spettanze ed alle ritenute effettuate e,<br />

tramite il proprio Ufficio Amministrazione paghe e<br />

contributi, è a disposizione del personale per qualsiasi<br />

chiarimento in materia;<br />

- rifiuta la stipula di qualsiasi forma contrattuale che<br />

possa portare al mancato rispetto di norme di legge e<br />

dei requisiti della norma SA 8000.<br />

Gli indici delle tabelle seguenti si basano su dati di<br />

Retribuzione annua lorda dei dipendenti in forza al 31<br />

dicembre <strong>2005</strong>. Gli importi di Ral elaborati per i dati<br />

utilizzati in <strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong> si riferiscono agli elementi<br />

continuativi della retribuzione.<br />

Distribuzione % del monte retribuzione lorda per genere e qualifiche<br />

(Retribuzioni Annue Lorde al 31 Dicembre <strong>2005</strong>)<br />

Qualifica Donne Uomini Totale<br />

Operaio 77,62 22,38<br />

Impiegato 85,53 14,47<br />

Quadro 32,37 67,63<br />

Dirigente 3,74 96,26<br />

Media 73,74 26,26 100,0<br />

56


Retribuzione<br />

Dinamica delle retribuzioni lorde (variazioni<br />

% annuali) nel complesso dell’economia<br />

e dato medio Camst.<br />

Le retribuzioni lorde per lavoratori dipendenti sono<br />

cresciute alla fine del primo semestre <strong>2005</strong> del 2,3%<br />

su base annua nel complesso dell’economia e in<br />

decelerazione rispetto alla media del 2004 (3,0%). Tale<br />

rallentamento è imputabile principalmente alla minore<br />

crescita delle retribuzioni nel settore dei servizi (+2,0%<br />

rispetto al 3,0% della media 2004) e in misura inferiore<br />

all’industria in senso stretto (rispettivamente +2,7% e<br />

3,2%).<br />

In Camst la variazione percentuale annua nella media<br />

delle retribuzioni lorde del personale a full time segue<br />

lo stesso andamento: +2,0% a fine <strong>2005</strong> in rallentamento<br />

rispetto al +2,8% di fine 2004.<br />

(Fonte: elaborazione CSC su dati ISTAT relativi al <strong>2005</strong>)<br />

Settore 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Totale attività economiche 2,6 3,2 3,0 2,3<br />

Alberghi e Pubblici esercizi 3,4 3,0 2,9 n.d.<br />

Camst (*) 2,8 2,0<br />

(*) Nostra elaborazione: il dato si riferisce alla retribuzione lorda del solo personale full time (media di tutte le categorie).<br />

Numero di Contratti di secondo livello applicati<br />

oltre al Contratto Collettivo Nazionale<br />

di Lavoro (Settore: Turismo – pubblici esercizi)<br />

Rapporti tra le medie di retribuzione annue<br />

lorde (full time) medie per categoria<br />

di contratto<br />

(Base 100= media di Ral Ccnl)<br />

Categoria contratto N. Contratti N. Persone<br />

Categoria contratto<br />

Ral media<br />

Aziendale 4 2.981<br />

Provinciale 28 2.469<br />

CCNL 1 867<br />

Prov. mense 5 268<br />

Prov. P.E. 5 40<br />

Totale 43 6.625<br />

Aziendale 116,9<br />

Prov. PE 114<br />

Provinciale 110,9<br />

Prov. Mense 107,9<br />

CCNL 100,0<br />

Media aziendale 113,7<br />

La retribuzione media aziendale è superiore al Contratto<br />

Collettivo Nazionale di lavoro del settore (Turismo-Pubblici<br />

esercizi), sia per operai che impiegati.<br />

57


Retribuzione<br />

Rapporti tra le retribuzioni annue lorde medie per qualifiche e tipo orario<br />

(Base 1= media di Ral Operai)<br />

Qualifica<br />

Orario<br />

0-20<br />

Orario 20<br />

Orario<br />

20-40<br />

Totale<br />

PT<br />

Orario<br />

Full time<br />

Dirigenti - - - - 5,43<br />

Quadri - 2,20 1,88 2,37 1,93<br />

Impiegati 1,17 1,16 1,20 1,54 1,07<br />

Operai 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00<br />

Incidenza percentuale dei premi di risultato (una tantum) sulla retribuzione annua lorda<br />

Qualifica<br />

Percentuale<br />

Dirigenti 7,2<br />

Quadri 4,0<br />

Impiegati 2,9<br />

Operai 2,1<br />

Gli oneri contributivi della Cooperativa sono gli stessi dell’impresa privata<br />

Oneri sociali 2003 2004 var. %<br />

Contributi INPS 21.052.044,42 23.265.089,35 10,5<br />

Premio INAIL 1.451.480,40 1.171.625,70 -19,3<br />

Contributo cassa / fondo pensione Dircoop 200.269,86 188.333,78 -6,0<br />

Contributo Fondo pensione Cooperlavoro 47.370,14 51.839,00 9,4<br />

Contributi di solidarietà 3.236,64 3.583,34 10,7<br />

Si evidenzia la riduzione del premio per l’assicurazione<br />

infortuni sul lavoro corrisposto all’Inail di euro 279.855,<br />

conseguita nel 2004 grazie ad un andamento positivo<br />

nell’andamento infortunistico.<br />

58


Sistema di gestione<br />

Il Consiglio di Amministrazione e la Direzione<br />

aziendale, credendo nell’importanza di vedere<br />

riconosciuta e certificata la propria responsabilità<br />

<strong>sociale</strong>, hanno dato inizio al percorso di adeguamento<br />

allo standard SA 8000 coinvolgendo i Fornitori nella<br />

realizzazione del nuovo sistema di gestione.<br />

Nel corso del 2004 abbiamo avviato un progetto di<br />

coinvolgimento dei Fornitori nelle politiche aziendali<br />

Camst per una gestione improntata all’osservanza di<br />

principi di ‘Responsabilità <strong>sociale</strong>’.<br />

Come primo passo per ottenere la condivisione<br />

e l’impegno sui temi della ‘responsabilità <strong>sociale</strong><br />

dell’impresa’, si è pensato di sottoporre alla firma delle<br />

Aziende fornitrici di Camst un ‘Codice di condotta’<br />

che richiede di impegnarsi all’osservanza di tutte le<br />

disposizioni di legge in materia di diritto del lavoro,<br />

nonché ad adottare una pratica di miglioramento<br />

continuo delle proprie politiche e procedure nell’ambito<br />

della gestione delle proprie risorse umane, così come<br />

Camst è impegnata nei confronti dei suoi lavoratori:<br />

soci e dipendenti.<br />

Premessa del Codice di condotta per i fornitori:<br />

“Coerentemente con la propria missione, il cui primo<br />

elemento prevede che Camst si impegni a:<br />

“Difendere e sviluppare l’occupazione dei soci.<br />

Migliorare la loro qualificazione professionale e la loro<br />

condizione <strong>sociale</strong> e lavorativa. Garantire il rispetto<br />

della loro salute, della loro integrità morale, delle<br />

loro aspirazioni culturali, civili e di partecipazione<br />

all’impresa cooperativa”, Camst si è data l’obiettivo<br />

di valorizzare la propria responsabilità <strong>sociale</strong> come<br />

elemento di competitività sul mercato e di concretizzare<br />

la propria identità cooperativa nell’affermazione dei<br />

suoi valori di riferimento anche lungo la filiera di<br />

fornitura.<br />

In particolare si ritiene che l’applicazione di politiche<br />

di Responsabilità Sociale di Impresa nei confronti dei<br />

propri lavoratori possa essere una leva per l’intero<br />

sistema economico italiano, valorizzandolo sul mercato<br />

globale.<br />

Questi motivi hanno portato ad impegnarsi nel rispetto<br />

dei propri soci lavoratori secondo una modalità che<br />

va oltre la semplice conformità alla normativa vigente<br />

e ai vincoli contrattuali, per adottare un approccio di<br />

miglioramento continuo.<br />

Camst ritiene altresì fondamentale che questi stessi<br />

impegni vengano sottoscritti dai suoi fornitori in<br />

modo da estendere ai prodotti acquistati le stesse<br />

caratteristiche di equità del lavoro e rispetto umano<br />

che la contraddistinguono, offrendo ai propri clienti un<br />

servizio “socialmente responsabile”.<br />

Risultati al 31.12.<strong>2005</strong><br />

Nel progettare e mettere in atto questa iniziativa si<br />

è scelto di concentrare l’attenzione sui Fornitori<br />

che consegnano le merci alla piattaforma logistica<br />

di Funo di Argelato (BO). Questa scelta consente<br />

di rivolgersi alle principali realtà organizzate della<br />

produzione alimentare piuttosto che ai distributori,<br />

privilegiando così una logica di riduzione della filiera<br />

di distribuzione.<br />

Il ‘Codice di Condotta’ è stato inviato in una prima fase<br />

a tutti questi fornitori, dei quali circa la metà lo hanno<br />

sottoscritto.<br />

In seguito a questa sperimentazione, si è poi pensato di<br />

integrare il testo del ‘Codice di condotta’ nel contratto<br />

di fornitura con Camst e di sottoporlo a tutti i Fornitori<br />

della struttura del Magazzino.<br />

Numero Fornitori che hanno 2004 <strong>2005</strong><br />

sottoscritto il Codice di Codotta 89 137<br />

59


REDDITIVITA’, DESTINAZIONE DEGLI UTILI E INVESTIMENTI<br />

4


Redditività<br />

Euro x 1.000 Bilacio 2004 % <strong>Bilancio</strong> <strong>2005</strong> %<br />

Totale ricavi 287.793 100,0 295.216 100,0<br />

Costi di produzione 239.705 83,29 248.589 84,21<br />

Ammortamenti 12.103 4,21 10.133 3,43<br />

Altri costi prod. 527 0,18 657 0,22<br />

Margine lordo 35.458 12,32 35.837 12,14<br />

Spese generali 22.843 7,94 25.080 8,50<br />

Acc.ti e amm.Fisc. - 3.132 - 1,09 430 0,15<br />

Att. Extragest. - 1.432 - 0,50 - 1.337 - 0,45<br />

Gestione finanz. 101 0,04 - 185 - 0,06<br />

Imposte 706 0,25 2.192 0,74<br />

Risultato netto 16.371 5,69 9.657 3,27<br />

Competitività ed efficienza<br />

milioni di euro 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Ricavi 254,16 260,34 287,79 295,22<br />

num. pasti 48,2 48,1 52,6 54,7<br />

num. scontrini bar 11,2 11,5 11,4 10,7<br />

prezzi euro a pasto<br />

4,71 4,82 4,90 4,90<br />

(medi netto IVA)<br />

Fatturato per FTE (Full-Time Equivalente) 62.089 63.265 63.283<br />

62


Partecipazione patrimoniale e finanziaria<br />

Il Prestito Sociale si conferma una importante fonte di<br />

finanziamento per la cooperativa.<br />

Nel <strong>2005</strong> il dato ha quasi raggiunto la cifra dei 53<br />

milioni di euro: 35,6 milioni in libretti liberi e 17,2<br />

milioni in libretti vincolati.<br />

Il Capitale dei soci (Capitale <strong>sociale</strong> + Azioni di<br />

Sovvenzione) al 31 dicembre <strong>2005</strong> è di euro 12.721.000<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

41,04<br />

44,55<br />

Prestito Sociale<br />

(dati in milioni di euro)<br />

47,29<br />

49,47<br />

50,12<br />

52,77<br />

con un incremento di 788 milioni sul 2004.<br />

I soci cooperatori al 31/12/<strong>2005</strong> sono 5.878 e i soci<br />

sovventori sono 3.579.<br />

20<br />

10<br />

0<br />

2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

8<br />

7<br />

Capitale Sociale<br />

Azioni<br />

(in milioni di euro)<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

Tot<br />

2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

6,3 7,8 9,7 10,7 11,9 12,7<br />

63


Investimenti finanziari<br />

La quasi totalità della liquidità del Gruppo Camst,<br />

quindi anche quella che appare nel bilancio Camst alla<br />

voce ‘Investimenti finanziari’, viene conferita a Finrest<br />

s.p.a. ( società finanziaria controllata al 100% da Camst)<br />

che provvede ad investirla in titoli seguendo una politica<br />

improntata a “criteri prudenziali”.<br />

Tali criteri, gestiti e controllati dalla Direzione e dal<br />

Consiglio di amministrazione della stessa Finrest,<br />

definiscono la quota di titoli che possono essere<br />

acquistati in ragione del ‘fattore di rischio’, dove<br />

tale fattore viene valutato sulla base della solidità<br />

dell’Emittente del titolo.<br />

Il C.d.A. di Finrest ha espressamente approvato una<br />

‘scala di rating’ (misura con una valutazione numerica<br />

il grado di sicurezza dell’investimento finanziario) in cui<br />

viene ripartito il portafoglio titoli.<br />

Fatto 100 il totale della liquidità investita, il 90% viene<br />

impiegato in: obbligazioni sovranazionali (Banche<br />

di livello mondiale o Banche europee), obbligazioni<br />

governative (i titoli di stato come, ad esempio, il BTP<br />

o l’analogo tedesco BUND), obbligazioni bancarie di<br />

primari Istituti di credito italiani.<br />

Il restante 10% viene investito in titoli di Società private<br />

così suddiviso: circa 7% in obbligazioni societarie il cui<br />

grado di rischio è suddiviso in due livelli (Corporate A e<br />

B) e una parte del 3% in titoli azionari che, come è noto,<br />

costituisce un impiego meno garantito dell’obbligazione<br />

in quanto il prezzo dell’azione è soggetto alle oscillazioni<br />

di borsa.<br />

Come si può vedere la politica degli impieghi finanziari è<br />

improntata in larga parte ad una gestione ‘prudente’ del<br />

risparmio a salvaguardia del capitale stesso, concedendo<br />

al massimo un 3% agli impieghi ‘speculativi’, cioè alle<br />

azioni di Società private, e normalmente non si arriva<br />

nemmeno a questo limite.<br />

Di queste ultime va detto che gli impieghi sono suddivisi<br />

tra più emittenti scelte tra le primarie società italiane.<br />

<strong>2005</strong> uffici Amministrativi sede di<br />

Villanova - a destra il responsabile<br />

finanziario Piero Sacchetti<br />

64


Investimenti tecnici<br />

I principali investimenti nel <strong>2005</strong> sono stati:<br />

attrezzature per la partecipazione alla gestione di punti<br />

di ristoro ai giochi olimpici invernali di Torino 2006,<br />

ristrutturazione della CuCe di Udine, ristrutturazione<br />

della CuCe di Cividale, acquisto CuCe di Valnatisone,<br />

ospedale di Montebelluna, immobile nuovo locale<br />

Riccione, rinnovo Tavolamica Bassette, Tavolamica<br />

Arrigoni Cesena, Tavolamica Bertinoro, Rifacimento<br />

Magnosfera Centro Borgo Bologna, Investimenti<br />

Sistemi Informativi, Ristrutturazione impiantistica<br />

Bass’8, Nuovi uffici Orma Centergross, Investimento<br />

gara Comune Roma, Mensa LegaCoop Roma,<br />

Realizzazione punto autostradale Sangro Ovest.<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

16.969.000<br />

12.623.000<br />

18.262.000<br />

14.187.000<br />

23.665.000<br />

13.859.000<br />

0<br />

2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

<strong>2005</strong> Magnosfera Centro Borgo Bologna<br />

completamente rifatto<br />

65


Partecipazione Sociale e Servizi ai Soci<br />

Le attività sociali nel <strong>2005</strong> hanno riguardato:<br />

1) informazione (refuso, bilancio <strong>sociale</strong> e guida per<br />

i soci): 69.791 euro; 2) attività sportive: 9.782 euro;<br />

3) contributi ai soci o figli di soci che frequentano<br />

l’università: 19.130 euro; 4) iniziative sul territorio<br />

(cene, gite, corsi e feste sociali): 170.000 euro; 5) viaggi<br />

e premi in sorteggio in occasione di assemblee sociali:<br />

25.514 euro; 6) assemblee generali di budget, bilancio e<br />

separate (comprendono i costi di sale, strumentazione<br />

tecnica, pullman, lettere di invito e cene): 142.402; 7)<br />

costi d’ufficio: 154.808 euro.<br />

Nel <strong>2005</strong> n° 127 soci hanno usufruito di prestiti<br />

personali concessi dalla cooperativa per un ammontare<br />

di 245.000 euro.<br />

Nel <strong>2005</strong>, in occasione del 60° Camst, ai soci e loro figli<br />

frequentanti la scuola media superiore o l’università è<br />

stato erogato un bonus di euro 100 per l’acquisto di libri<br />

per un costo totale di euro 88.200.<br />

Il viaggio per i 25 anni di Camst, del <strong>2005</strong>, è stato<br />

rinviato.<br />

La partecipazione <strong>sociale</strong> ha registrato una presenza di<br />

220 soci in occasione della presentazione del Budget;<br />

l’assemblea generale di Bologna (dove è stato approvato<br />

il bilancio 2004 è stata preceduta da 9 assemblee<br />

separate nel territorio; i soci presenti sono stati<br />

complessivamente 1.900.<br />

Attività sociali per categorie<br />

Costi ufficio<br />

26,2%<br />

Dipendenti con contratto a tempo<br />

indeterminato: soci e no - tot. dip. 6.625<br />

soci: 86,69%<br />

Assemblee sociali<br />

24,1%<br />

Informazione (Refuso<br />

<strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong> ecc.)<br />

11,8%<br />

Attività sociali<br />

nel territorio<br />

28,7%<br />

Sport 1,7%<br />

Università<br />

3,2%<br />

Premi e<br />

viaggi 4,3%<br />

no soci:<br />

13,31%<br />

66


Utile d’esercizio<br />

L’utile dell’esercizio <strong>2005</strong> è stato di euro 9.656.952.<br />

Ai soci viene distribuito un utile di bilancio per un<br />

totale di 1.006.799 euro.<br />

In particolare l’utile ai soci è formato dal dividendo pari<br />

al 6,45% e alla rivalutazione pari al 1,70% del capitale<br />

versato.<br />

Il dividendo viene inviato a casa ai soci dopo l’assemblea<br />

di bilancio mentre la rivalutazione aumenta il valore del<br />

capitale versato.<br />

Su dividendi e rivalutazione si applica un’imposta del<br />

12,50%.<br />

Il 3%, pari a 289.709 euro dell’utile, viene versato al<br />

fondo mutualistico per lo sviluppo cooperativistico.<br />

Il restante utile, 8.360.444 euro, rimane a riserva<br />

indivisibile.<br />

Ripartizione<br />

Riserva straordinaria euro 5.463.359<br />

Fondo mutualistico (3%) euro 289.709<br />

Riserva ordinaria euro 2.897.086<br />

Ai Soci (dividendi e rivalutazione) euro 1.006.799<br />

Valore Aggiunto<br />

Il valore aggiunto è stato così calcolato (in euro):<br />

- Totale ricavi 295.215.742<br />

- Consumi materie prime 99.105.454<br />

- Servizi/beni terzi/on.div. 39.687.174<br />

- Valore aggiunto lordo 156.423.114<br />

- Accantonamenti 0<br />

- Ammortamenti 13.019.982<br />

- Valore agg. netto 143.403.132<br />

- Costo del lavoro 123.519.468<br />

- Contr.ass. 490.216<br />

- Imposte e tasse 9.447.813<br />

Erog. sociali 474.152<br />

- Risultato operativo 9.471.483<br />

- Gest. finanz. -185.469<br />

- Risultato netto gestionale 9.656.952<br />

Ripartizione<br />

Stipendi ai soci euro 102.448.511<br />

Stipendi ai non soci euro 18.925.505<br />

Imposte euro 9.447.813<br />

Ai Soci (erogaz. sociali, dividendi e rivalutazione)<br />

euro 1.672.063<br />

Mov. Cooperativo euro 656.623<br />

Azienda euro 21.684.384<br />

67


Situazione patrimoniale<br />

Dal grafico si evidenzia un patrimonio complessivo della<br />

cooperativa di 124.716.500 euro con un incremento sul<br />

2004 di 8.479.500 euro.<br />

Il gruppo Camst<br />

Occupati fissi 2004 <strong>2005</strong><br />

Camst 6.624 6.625<br />

Day 63 69<br />

Ristoromagna 22 20<br />

Orma 297 276<br />

Bioristoro 22 26<br />

Matilde 5 23<br />

Lugo Catering 80 87<br />

Lohmeir & D. (*) 257 292<br />

GSI 862 994<br />

Serimi (*) 59 59<br />

Seribo (*) 180 180<br />

Gerist 31 31<br />

Descò (*) 190 178<br />

R.S.Marino 80 80<br />

Altre (*) 21 21<br />

Totale 8.793 8.961<br />

(*) Dati 2004 indicativi<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

Situazione Patrimoniale<br />

Gruppo Camst fatturato <strong>2005</strong><br />

Seribo 2,2%<br />

Attività liquide<br />

58.816<br />

Crediti e scorte<br />

108.146<br />

Investimenti<br />

84.242<br />

Invest. finanz.<br />

103.754<br />

Camst 46,1%<br />

Day 31,5%<br />

Debiti a breve<br />

130.899<br />

Debiti consolidati<br />

46.573<br />

Prestito <strong>sociale</strong><br />

52.770<br />

Capitale proprio<br />

115.060<br />

Utile<br />

GSI 5,1%<br />

altre società del<br />

gruppo 9,2%<br />

Orma 2,8%<br />

Lohmeier 3,1%<br />

Fatturato x 1.000 in euro 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Camst 254.163 260.339 287.793 295.216<br />

Day 166.488 181.933 179.427 201.558<br />

Altre società del gruppo 53.949 87.677 131.430 143.531<br />

Totale 474.600 529.949 598.650 640.305<br />

68


Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />

Le partecipazioni di più lunga data sono quelle<br />

nelle società operanti nella ristorazione fieristica:<br />

Summertrade Srl e Gerist Srl risalgono entrambe al<br />

1984.<br />

Nel 1985 la costituzione di Day Ristoservice segnò<br />

l’ingresso di Camst nel mercato dei buoni pasto. Come<br />

si vede dalle tabelle, oggi Day ha riprodotto in proprio<br />

crescita e innovazione: in particolare Fast Point è una<br />

società che la stessa Day ha costituito insieme ad altre<br />

del settore per gestire in proprio il ciclo di produzione<br />

e rientro dei buoni, rompendo così il monopolio<br />

dell’unico operatore presente fino a quel momento.<br />

DLF Ristocard è stata costituita per gestire il buono<br />

pasto dei dipendenti FS, mentre La dispensa Gourmet<br />

Passfood Srl è una società operante nello stesso settore<br />

dei buoni pasto con cui Day ha individuato delle sinergie<br />

commerciali. La stessa Ristoservice ha contribuito alla<br />

crescita e innovazione del mercato creando un proprio<br />

“buono pasto elettronico”.<br />

Vi sono poi società che marcano la presenza in territori<br />

di grande importanza per Camst: tra quelle acquisite a<br />

Bologna (1999) e che hanno continuato ad operare con<br />

il loro marchio vi è Orma Srl, che oltre a sviluppare i<br />

locali con marchio “Pranzo Più” ha di recente portato<br />

avanti una linea di produzione di pasti refrigerati con il<br />

metodo della conservazione in atmosfera modificata.<br />

Dal 2004 si aggiunge GSI Spa, società con Sede a<br />

Como che presidia anche tutta l’area di Milano avendo<br />

incorporato le attività che Camst aveva nel capoluogo<br />

lombardo. Recentemente poi la società di Como ha<br />

varcato la frontiera ed ha costituito una base in Svizzera,<br />

con la GSI Suisse, per gestire un appalto di ristorazione<br />

al palazzo dei congressi di Lugano.<br />

Questo approccio al mercato per territori contigui si<br />

riscontra anche nell’area del Triveneto dove, al di là<br />

della frontiera con la Croazia, gestiamo la ristorazione<br />

nel porto di Capodistria con Camst 2000 doo, mentre<br />

più di recente la Divisione Friuli ha rafforzato la<br />

leadership di mercato nella regione con l’acquisizione<br />

della società Descò Srl di Trieste, azienda che ci è stata<br />

ceduta dalla Cooperazione di distribuzione di Trieste a<br />

conclusione di una lunga e complessa fase di trattativa.<br />

Esigenza di presidio delle localizzazioni strategiche si<br />

riscontra invece nelle iniziative che hanno portato alla<br />

costituzione delle società I Due Castelli, sul territorio di<br />

Imola e Ristoromagna a Ravenna, mentre Ristorazione<br />

Viterbese appare più come un’occasione di allargare la<br />

presenza in Lazio al di là della capitale.<br />

Una discontinuità e quindi innovazione nell’approccio<br />

territoriale è costituito da Camst Deutschland che<br />

con un salto di alcune centinaia di chilometri sbarca<br />

in Germania nei pressi di Bonn. La presenza sul<br />

mercato tedesco della ristorazione aziendale ci deriva<br />

dall’acquisizione di una media società locale (almeno<br />

secondo i canoni italiani), Lohmeier & Deimel, che<br />

detiene un interessante portafoglio di clienti Aziende<br />

private; la società, diretta dal signor Jurgen Preuss, è<br />

gestita dall’ex proprietà che ora detiene la quota di<br />

minoranza e rappresenta un’opportunità per valutare<br />

gli aspetti di quel mercato che siano potenzialmente<br />

interessanti per Camst.<br />

Altro segno distintivo del Gruppo è dato dalla ormai<br />

nutrita schiera delle società a partecipazione mista<br />

pubblico-privato. Di queste si può certamente dire<br />

che rappresentano una innovazione nel mercato della<br />

69


Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />

ristorazione scolastica, tradizionalmente regolato dal<br />

rapporto Cliente-Fornitore e dal Capitolato di appalto<br />

emesso dall’amministrazione comunale. In pratica nella<br />

società mista convergono il Cliente, che porta in dote<br />

un mercato e il Fornitore, che realizza le condizioni<br />

tecniche, organizzative e finanziarie per gestire il servizio.<br />

Naturalmente stare in una società con maggioranza di<br />

proprietà della Pubblica Amministrazione non è così<br />

semplice come dirlo: convivono infatti due mentalità<br />

e culture diametralmente opposte, quella della P.A.<br />

proiettata a soddisfare le esigenze di servizio degli utenti<br />

e quella dell’impresa di ristorazione che, da sempre<br />

abituata alla pressione competitiva dei mercati, ragiona<br />

in termini di efficienza.<br />

Il confronto tra questi due approcci può generare<br />

momenti di frizione e tuttavia ritengo che per la<br />

stessa amministrazione cliente la partnership possa<br />

rappresentare una modalità molto efficace per dare<br />

qualità e sostenibilità economica al servizio pubblico<br />

di ristorazione scolastica, in particolar modo quando<br />

l’impresa è cooperativa e portatrice di una reale cultura<br />

di servizio e di rapporto di lungo periodo con i suoi<br />

mercati.<br />

Lugo Catering Spa è la capostipite (settembre 1998)<br />

delle società miste, costituita da Camst con il Comune<br />

di Lugo, a cui si sono aggiunti nel tempo, entrando<br />

in partecipazione con piccole quote, numerosi altri<br />

Comuni del circondario e la USL di Ravenna.<br />

Segue da lì a poco (dicembre 2001) dalla SE.RI.MI. Srl<br />

costituita con il Comune di Mira (Venezia); con questa<br />

società Camst si è ritrovata a gestire anche alcune<br />

Farmacie Comunali, settore del tutto estraneo alla<br />

ristorazione che tuttavia abbiamo imparato a gestire.<br />

Tra il 2003 e 2004 nascono, per il Comune di Bologna,<br />

SE.RI.BO Spa e, per un raggruppamento di comuni<br />

della provincia, Matilde Ristorazione Spa, quest’ultima<br />

avviata per uno dei Comuni soci e progressivamente<br />

diverrà operativa per tutte le amministrazioni<br />

coinvolte.<br />

Da ultimo si nota l’emergere di una nuova tendenza:<br />

la trasformazione di un rapporto esistente Cliente-<br />

Fornitore in un rapporto di partenariato Camst-Socio<br />

Pubblico. E’ il caso di Bioristoro Srl, costituita con<br />

il Comune di Grugliasco, già nostro cliente (ottobre<br />

2003) e di Convivia Srl costituita con l’Ente Fiere di<br />

Bologna per la gestione di tutti i servizi di ristorazione<br />

del quartiere fieristico (giugno 2004). Il segno di queste<br />

ultime operazioni è senza dubbio di difesa dei mercati<br />

esistenti e tuttavia denota flessibilità operativa e capacità<br />

di adattamento al mutare delle esigenze.<br />

Ultima entrata la Asolo Hospital Service Spa (maggio<br />

<strong>2005</strong>), società costituita da un raggruppamento di<br />

imprese che concorrono con un project-financing per<br />

la ristrutturazione ed il completamento di un ospedale<br />

(Ulss 8 di Asolo) e la seguente gestione di tutti i servizi<br />

non sanitari: un aspetto non comune è che, in caso di<br />

aggiudicazione, la società gestirà i servizi per i prossimi<br />

25 anni.<br />

Nelle tabelle sono presentate le Società del Gruppo con<br />

una suddivisione che ha l’unico scopo di evidenziarne<br />

alcune omogeneità di mercato o tipologia di cliente. Gli<br />

ordinamenti sono per data di costituzione o di acquisto<br />

e come si può vedere gli ultimi cinque anni segnano<br />

l’attività più intensa sotto il profilo del Gruppo.<br />

70


Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />

Società miste con la Pubblica Amministrazione<br />

Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />

Lugo Catering s.p.a. 9-set-98 Collegata Lugo (Ra)<br />

Se.Ri.Mi. s.r.l. 23-feb-00 Collegata Mira (Ve)<br />

Matilde Ristorazione s.p.a. 30-lug-03 Collegata Castenaso (Bo)<br />

Se.Ri.Bo. s.p.a. - Servizi Ristorazione Bologna 30-lug-03 Collegata Castenaso (Bo<br />

Bioristoro s.r.l. 27-lug-04 Collegata Grugliasco (To)<br />

Società operanti nella ristorazione fieristica<br />

Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />

Summertrade s.r.l. 3-mag-84 Collegata Rimini<br />

Gerist s.r.l. Gestione Ristorazione 27-giu-84 Controllata Firenze<br />

Convivia s.r.l 21-giu-04 Collegata Bologna<br />

Società del mercato Buoni Pasto<br />

Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />

Day Ristoservice s.p.a. 16-dic-85 Controllata Bologna<br />

Dlf Ristocard s.r.l 28-dic-98 Collegata Milano<br />

Fast Point s.r.l. 25-gen-99 Collegata Milano<br />

La Dispensa Gourmet Passfood srl 12-lug-05 Collegata Lucca<br />

Società operanti all’Estero<br />

Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />

Camst 2000 d.o.o. 15-gen-02 Controllata Capodistria<br />

Camst Deutschland Dienstleistungs Gmbh 23-ott-03 Controllata Wachtberg -<br />

Deutschland<br />

Lohmeier & Deimel Gmbh 23-ott-03 Controllata Wachtberg -<br />

Deutschland<br />

Lohmeier & Deimel Holding Gmbh 23-ott-03 Controllata Wachtberg -<br />

Deutschland<br />

G.S.I. (Suisse) s.a. 22-lug-05 Controllata Lugano<br />

71


Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />

Società complementari allo sviluppo territoriale di Camst<br />

Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />

Party International s.r.l.-Unisogg 19-nov-96 Controllata Castenaso (Bo)<br />

Orma s.r.l 1-gen-99 Controllata Argelato (Bo)<br />

I Due Castelli s.r.l. 4-apr-00 Collegata Castel Guelfo (Bo)<br />

Ristoromagna s.r.l. 18-mag-00 Collegata Rimini<br />

Gustitalia s.r.l. 2-feb-01 Controllata Castenaso (Bo)<br />

Ristorazione Viterbese s.r.l. 2-apr-01 Controllata Viterbo<br />

Quadruvium Ristorazione s.r.l. 31-ott-03 Controllata Vicenza<br />

G.S.I. s.p.a. 16-feb-04 Controllata Como<br />

Asolo Hospital Service s.p.a. 30-mag-05 Altre Asolo (Tv)<br />

Desco’ s.r.l. 29-giu-05 Collegata Trieste<br />

Ristoservice<br />

Creata da Camst nel 1987,<br />

Day Ristoservice, gestisce i<br />

servizi sostitutivi di mensa con<br />

emissione dei Buoni Pasto Day.<br />

I numeri testimoniano il suo rapido<br />

successo: ad oggi Day Ristoservice<br />

vanta un fatturato di 200 milioni di<br />

Euro per 35 milioni di buoni pasto,<br />

distribuiti in tutta Italia attraverso<br />

una rete di oltre 70.000 locali<br />

convenzionati (bar, self service, pizzerie,<br />

trattorie, tavole calde, ristoranti).<br />

Le sedi Ristoservice sono dislocate<br />

strategicamente per servire tutto il<br />

territorio nazionale: Bologna, Bari,<br />

Firenze, Milano, Padova, Palermo,<br />

Roma, Torino.<br />

Day Ristoservice è certificata ISO 9001<br />

VISION 2000.<br />

Orma<br />

Nasce dalla fusione fra Orma2<br />

e Dinnerco per gestire le cucine<br />

centralizzate D&CO oltre alla rete<br />

di locali e strutture di ristorazione a<br />

marchio “Pranzo Più”, “il Nibbio” e<br />

“Primissimi”. Un’organizzazione ad<br />

alto livello, che serve più di 15.000 pasti<br />

giornalieri.<br />

Gerist Ricevimenti<br />

E’ una moderna società attiva da venti<br />

anni nel territorio fiorentino in diversi<br />

ambiti della ristorazione, dal settore<br />

congressuale e fieristico a quello dei<br />

ricevimenti privati. Dal 1990 è infatti<br />

presente all’interno del Polo espositivo<br />

del capoluogo toscano, dove gestisce<br />

in esclusiva la ristorazione nelle sedi<br />

della Fortezza da Basso, di Palazzo dei<br />

Congressi e Palazzo degli Affari.<br />

72


Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />

Lugo Catering<br />

E’ una società mista a partecipazione<br />

pubblica (alcuni comuni della provincia<br />

di Ravenna) e privata (Camst) per<br />

la realizzazione di una cucina<br />

centralizzata in grado di produrre pasti<br />

per ospedali, scuole e comunità.<br />

Due Castelli<br />

E’ una società fra Camst ed un<br />

imprenditore di Imola (Bo) per la<br />

realizzazione di locali di ristorazione<br />

composti da diverse tipologie<br />

(ristorante, bar, pizzeria) all’interno di<br />

strutture commerciali collocate in zone<br />

artigianali e industriali.<br />

Matilde Ristorazione<br />

Matilde Ristorazione spa è una società a<br />

capitale pubblico e privato tra Camst e<br />

i Comuni di San Giovanni in Persiceto,<br />

Sant’Agata Bolognese, Crevalcore e<br />

Sala Bolognese in provincia di Bologna,<br />

e Nonantola in provincia di Modena. La<br />

nuova società prevede la gestione della<br />

refezione per 3.500 pasti al giorno.<br />

Serimi<br />

E’ una società mista a partecipazione<br />

pubblica (Comune di Mira in<br />

provincia di Venezia) e privata<br />

(Camst) per la realizzazione di una<br />

cucina centralizzata. Dal Febbraio<br />

2003 Se.Ri.Mi. gestisce anche le<br />

farmacie comunali, trasformando la<br />

sua ragione <strong>sociale</strong> in Servizi Riuniti<br />

Mira, imboccando la strada di azienda<br />

polifunzionale (Public Company).<br />

FINREST<br />

FINANZIARIA DEL GRUPPO CAMST<br />

Camst 2000 d.o.o.<br />

Fondata nel luglio 2002 dopo<br />

l’acquisizione di un ramo di<br />

ristorazione del porto di Capodistria<br />

(Slovenia). Attualmente gestisce: 1<br />

self service, 1 terminale self service, 1<br />

ristorante alla carta con cucina propria,<br />

3 bar-buffet, 1 cucina centralizzata.<br />

Impiega 24 dipendenti, con un giro<br />

d’affari di circa 1.300.000 euro.<br />

Se.Ri.Bo.<br />

Seribo dal 1° settembre 2003 gestisce<br />

il servizio di refezione scolastica per<br />

tutto il territorio comunale di Bologna.<br />

La società, partecipata dal Comune<br />

di Bologna, Camst soc.coop.a.r.l. e<br />

Concerta s.p.a, serve ogni giorno 16.000<br />

bambini.<br />

Summertrade<br />

Costituita nel 1988 da Camst in team<br />

con professionisti riminesi, gestisce la<br />

ristorazione nel Quartiere Fieristico<br />

di Rimini e altri servizi di banqueting.<br />

Dall’evento importante per 5.000<br />

invitati al cocktail per 30 persone,<br />

offre assistenza completa e massima<br />

professionalità. La sua cucina è curata<br />

da chef altamente specializzati per<br />

soddisfare le più raffinate esigenze.<br />

Finrest<br />

Gestisce le partecipazioni strategiche e<br />

le risorse finanziarie del Gruppo.<br />

73


QUALITA’, SODDISFAZIONE DEI CLIENTI,<br />

RISPETTO DELLA SOCIETA’ E DELL’AMBIENTE<br />

5


Per i consumatori: scenario in evoluzione<br />

Nonostante la crisi economica gli italiani mangiano<br />

sempre più fuori casa e per il pasto consumato fuori<br />

dalle mura domestiche nel <strong>2005</strong> hanno speso 56 miliardi<br />

di Euro. Questa tenuta del mercato si spiega con la<br />

relativa flessibilità e la continua ricerca di efficienza del<br />

mercato delle aziende di ristorazione, più immune alle<br />

rigidità della Grande Distribuzione moderna e delle<br />

grandi marche di prodotti alimentari.<br />

Tuttavia assistiamo sempre più a fenomeni<br />

di contaminazione tra Ristorazione e Grande<br />

Distribuzione: sempre più i supermercati diventano<br />

luogo di acquisto di prodotti per il pasto di mezzogiorno<br />

(panini, insalate, prodotti di gastronomia), tant’è che il<br />

12% degli acquisti nella GDO sono relativi al pasto di<br />

mezzogiorno.<br />

Analogamente aumenta in modo considerevole il<br />

settore del take away (consegne a domicilio) e delle<br />

wending machine (distributori automatici).<br />

Gli italiani continuano ad “adorare il mangiar<br />

bene” e l’Italia è il paese dell’Unione Europea dove<br />

l’elemento sicurezza e genuinità dei cibi rappresenta la<br />

discriminante di maggior peso che va ad incidere sulla<br />

scelta e sugli acquisti alimentari anche nel settore della<br />

ristorazione.<br />

I consumatori sono sicuramente diventati più attenti<br />

al rapporto prezzo-qualità, ma prevale nel complesso<br />

la ricerca del prodotto economicamente conveniente e<br />

si considera la qualità come elemento compreso quasi<br />

automaticamente nel prezzo.<br />

Si diffonde la cultura del biologico e del vegetariano<br />

(11% di chi mangia fuori casa si dichiara vegetariano e<br />

il 39% sceglie almeno una porzione di verdura cruda a<br />

pasto).<br />

Per quanto riguarda il biologico si assiste ad un<br />

suo utilizzo anche considerevole da parte dell’Ente<br />

Pubblico, che lo utilizza per costruire un’immagine<br />

legata all’attenzione della salute del cittadino. Tuttavia,<br />

tali prodotti non sono ancora realmente apprezzati<br />

dal consumatore le cui scelte sono più a favore della<br />

componente “prezzo”.<br />

Infine emergono nuove abitudini alimentari che vedono<br />

diventare i prodotti tipici “consumo di massa” e il<br />

diffondersi di un’attenzione crescente a sperimentare<br />

“prodotti etnici” ha creato nuove opportunità di<br />

arricchimento dell’offerta in menu.<br />

76


Il mercato della Ristorazione in Italia<br />

Il mercato della ristorazione in Italia è cresciuto,<br />

secondo i dati Istat, nel <strong>2005</strong> del 2,6% in valore rispetto<br />

al 2004.<br />

Nel 2008 si prevede un’ulteriore crescita del 12% rispetto<br />

al <strong>2005</strong>. L’aumento delle spese complessive fuori casa<br />

nel <strong>2005</strong> è stato causato da un incremento dei prezzi<br />

delle consumazioni più che da un incremento reale delle<br />

stesse.<br />

Secondo la Fipe – Confcommercio 17 milioni di Italiani<br />

consumano ogni giorno almeno un pasto fuori casa<br />

creando complessivamente un fatturato di 56,5 miliardi<br />

di Euro (13% Ristorazione Collettiva, 87% Ristorazione<br />

Commerciale). La crescita è trainata dalla buona<br />

performance del mercato della ristorazione autostradale<br />

e dei buoni pasto.<br />

Gli italiani che mangiano fuori casa ripartiscono i loro<br />

consumi prevalentemente a pranzo (11,4 milioni) seguiti<br />

da cena, colazione e durante il resto della giornata.<br />

Secondo una ricerca presentata al MIA di Rimini nel<br />

<strong>2005</strong> si è registrata:<br />

- una flessione dei pasti e delle colazioni<br />

- un incremento dei prezzi<br />

- una flessione dei consumi nei ristoranti tradizionali<br />

- un aumento dei consumi in self-service, fast food e<br />

pizzerie.<br />

Tali dati confermano il permanere di una situazione di<br />

crisi, con limitata capacità di spesa del consumatore, che<br />

a fronte di un aumento dei prezzi diminuisce la spesa,<br />

ma non incrementa lo scontrino medio di acquisto. Il<br />

segmento della popolazione più dinamico è quello tra i<br />

18 – 44 anni (non i giovanissimi) residenti nei Comuni<br />

tra i 30.000 e i 250.000 abitanti.<br />

Nel corso del <strong>2005</strong> pare essersi arrestato il processo di<br />

concentrazione da parte dei grandi Gruppi a favore<br />

di politiche di consolidamento e riorganizzazione<br />

aziendale.<br />

<strong>2005</strong> piccoli clienti al sef service La<br />

Galleria di Bologna<br />

77


Ristorazione Commerciale<br />

Nell’area della ristorazione commerciale sono<br />

presenti 230.000 operatori per lo più molto piccoli e<br />

a conduzione famigliare con 750.000 addetti per un<br />

fatturato di 45 miliardi di euro. Sono le 40 imprese<br />

di grandi e medie dimensioni: in Italia il peso delle<br />

grandi catene è nettamente inferiore rispetto alla realtà<br />

europea a causa dell’elevato spirito di iniziativa di<br />

piccoli imprenditori indipendenti e dalla propensione<br />

da parte del consumatore, a modelli di consumo legati<br />

alle tradizioni locali.<br />

Il numero dei bar, prevalentemente a conduzione<br />

famigliare, è calato da 143.000 nel 1998 a 130.000 nel<br />

<strong>2005</strong>. I ristoranti sono stimabili in 103.000, di questi<br />

un terzo sono pizzerie (23.690) e trattorie (17.360).<br />

Secondo un’indagine Fipe il 42,5% delle imprese della<br />

ristorazione commerciale dichiara di aver registrato nel<br />

<strong>2005</strong> una flessione del fatturato, contro il 42,5% che<br />

dichiara una stabilità e il 15,1% una crescita. A fronte<br />

di questo, il 20,7% delle aziende dichiara di non avere<br />

aumentato i prezzi di vendita. Un terzo delle aziende<br />

della ristorazione commerciale non ritiene potrà<br />

migliorare le proprie performance nel breve termine.<br />

In ambito urbano persistono le difficoltà già presenti nel<br />

biennio precedente.<br />

Infatti i consumatori tendono a ridurre la frequenza di<br />

consumo, diventando maggiormente critici nei confronti<br />

dell’offerta e cercando nuove soluzioni alternative che<br />

premiano la sostanza ed il valore reale dell’offerta.<br />

E’ pertanto in corso una maggiore selezione degli<br />

operatori nel mercato della ristorazione urbana, ove la<br />

pressione competitiva è in crescita, costringendo spesso<br />

gli operatori individuali a chiudere i loro punti vendita<br />

e le grandi catene a razionalizzare l’offerta.<br />

Tutto ciò, unitamente alla destrutturazione del rito<br />

del pasto, ha portato ad un aumento, inferiore tuttavia<br />

a quello degli anni passati, dei consumi alimentari<br />

extradomestici.<br />

In ambito autostradale nel corso del <strong>2005</strong> si è conclusa<br />

la fase di assegnazione delle sub-concessioni delle aree di<br />

servizio di autostrade per l’Italia. Numerosi competitors<br />

stanno ricomponendo l’offerta ristorativa in autostrada<br />

e nel prossimo biennio si assisterà ad un’evoluzione<br />

della stessa, sul modello dei centri commerciali.<br />

Ristorazione Commerciale<br />

Fatturato <strong>2005</strong> in milioni di euro<br />

Autogrill 586,3<br />

Mc Donald’s 185,0<br />

Gruppo Camst 76,0<br />

Ristop 68,5<br />

Cir 62,5<br />

Moto 61,1<br />

Finifast 57,5<br />

Vera 46,7<br />

Cibis 39,0<br />

My Chef 34,1<br />

Onama 34,0<br />

Flunch 24,3<br />

Pastarito 8,5<br />

78


Ristorazione Collettiva<br />

Operano in questo settore circa 1.200 aziende che<br />

occupano 72.000 unità.<br />

Il settore risulta estremamente polverizzato: oltre il 75%<br />

delle aziende gestisce meno di 10 clienti, e oltre la metà<br />

realizza un fatturato annuo inferiore ai 500 mila euro,<br />

mentre meno dell’8% ha fatturati superori a 15 milioni<br />

di euro.<br />

Il panorama competitivo si caratterizza pertanto<br />

per la presenza da un lato di aziende di grandi<br />

dimensioni a partecipazione straniera, affiancate da<br />

alcune cooperative di pari dimensioni e dall’altro di<br />

piccole realtà locali, che spesso sanno ben mediare,<br />

in un territorio limitato ed omogeneo, tra gli interessi<br />

economici delle aziende ed il desiderio di un servizio<br />

particolare.<br />

La spinta alla diversificazione delle aziende del settore<br />

nasce dall’esigenza di compensare la riduzione dei<br />

margini di attività. E’ rivolta soprattutto alla ristorazione<br />

commerciale, ma anche alla distribuzione automatica,<br />

alla preparazione di prodotti di gastronomia o alla<br />

commercializzazione di derrate.<br />

Nella ristorazione collettiva i segmenti che presentano<br />

le maggiori opportunità sono:<br />

- Sanità per l’aumento delle gestioni appaltate dagli<br />

utenti pubblici.<br />

- Scuola per il maggior ricorso a società esterne da<br />

parte degli enti comunali e per la maggior durata della<br />

scuola dell’obbligo.<br />

- Militare per il crescente ricorso a società esterne sia<br />

da parte dell’esercito sia da parte di altri corpi quali i<br />

carabinieri.<br />

Tuttavia la recente gara indetta dall’arma dei carabinieri<br />

ha evidenziato un’elevata attenzione al prezzo che,<br />

insieme alla richiesta di altri requisiti, rende il servizio<br />

poco remunerativo.<br />

Ristorazione Collettiva<br />

Fatturato <strong>2005</strong> in milioni di euro<br />

Gruppo Sodexo Italia 361,7<br />

Gruppo Camst 284,1<br />

Onama 255,0<br />

Gemeaz 251,0<br />

Pellegrini 248,0<br />

Pedus 248,0<br />

Cir 217,0<br />

Ristochef 175,0<br />

Avenance Italia 158,0<br />

Serenissima 103,0<br />

Serist 90,0<br />

79


Servizi offerti ai clienti<br />

Camst si è impegnata negli anni da un lato per<br />

corrispondere alle diverse esigenze dei propri clienti,<br />

disegnando servizi personalizzati ad hoc, dall’altro<br />

per arrivare ad offrire loro, soprattutto nel caso di<br />

pubbliche amministrazioni, un servizio in global service<br />

che garantisca la completa gestione dei servizi ottenuti<br />

in appalto.<br />

Elenco per sommi capi dei servizi forniti:<br />

1 - Gestione diretta (che si suddivide, in base alle<br />

attività, in diverse tipologie: self-service, ristoranti, bar,<br />

ristorazione fieristica e congressuale sia in locali di<br />

proprietà che presso strutture in appalto).<br />

2 - Gestione veicolata<br />

3 - Rivendita derrate<br />

4 - Refezione personalizzata<br />

Più di recente la gamma di servizi offerti si è arricchita<br />

di formule organizzative che hanno comportato la<br />

costituzione di società miste pubblico - private.<br />

Ma i servizi offerti non sono solamente di ristorazione<br />

vera e propria in quanto comprendono anche attività di<br />

supporto come:<br />

- Attività progettuale<br />

- Finanziamento<br />

- Supporto tecnico-informatico e servizio di controllo<br />

- Project financing<br />

Aree d’affari<br />

N. Gestioni<br />

Aziende 140<br />

Aziende consulenze 1<br />

Aziende derrate 1<br />

Aziende veicolato 118<br />

Banchetti 2<br />

Caserme 5<br />

Caserme veicolato 14<br />

Colonie 6<br />

Cu Ce 33<br />

Interaziendale 44<br />

Ospedali 47<br />

Ospedali derrate 17<br />

Ospedali veicolato 13<br />

Pubblici esercizi 41<br />

Pubblici esercizi conc. 20<br />

Scuole 236<br />

Scuole derrate 54<br />

Scuole veicolato 87<br />

Totale Gestioni <strong>2005</strong> 879<br />

80


Servizi offerti ai clienti<br />

Gestione Diretta<br />

Descrizione del servizio<br />

La gestione di una cucina aziendale è la risultante di<br />

una serie di fattori fondamentali: la preparazione del<br />

personale, la scelta delle derrate alimentari e dei menù,<br />

la presentazione dei cibi, l’igiene e la cura dell’ambiente,<br />

l’attenzione massima al cliente.<br />

La preparazione e la cottura dei pasti vengono effettuate<br />

totalmente in loco, usufruendo di locali, impianti ed<br />

attrezzature di proprietà del cliente ed il locale funziona<br />

nella fascia oraria del pranzo, come concordato con<br />

il committente. I pasti sono distribuiti a self-service<br />

mediante una linea di distribuzione appositamente<br />

attrezzata. Il riassetto dei vassoi viene effettuato dai<br />

commensali nelle apposite torrette di sgombero.<br />

La produzione avviene in legame fresco-caldo,<br />

preparando i cibi la mattina del consumo del pasto,<br />

assicurando la minore giacenza possibile di derrate<br />

alimentari.<br />

I pasti caldi vengono mantenuti ad una temperatura di<br />

60/65°C fino al momento del consumo; tale temperatura<br />

resta in essere durante tutta la distribuzione, in quanto<br />

i contenitori dei cibi caldi sono inseriti in vasche<br />

bagnomaria. I piatti freddi possono essere preparati sia<br />

poco prima che durante il servizio, in riferimento alle<br />

richieste degli utenti.<br />

La programmazione dei pasti, studiata dal nostro Chef,<br />

garantisce ampia possibilità di scelta a tutti coloro che<br />

accedono al servizio.<br />

Servizio ospiti:<br />

Camst prevede inoltre la possibilità di gestire un servizio<br />

foresteria per gli ospiti con menù completi e personalizzati.<br />

Composizione pasto e menù<br />

Giornalmente ogni commensale avrà diritto ad un<br />

pasto completo secondo i menù proposti da Camst, studiati<br />

dai dietisti in funzione dei bisogni alimentari degli<br />

utenti e del loro equilibrio alimentare; i menù variano<br />

giornalmente e in riferimento alle stagioni, garantendo<br />

ai commensali un’ampia possibilità di scelta.<br />

Gestione veicolata<br />

Il servizio viene garantito dal lunedì alla domenica<br />

nella fascia oraria del pranzo e cena in orari concordati.<br />

All’interno del centro di produzione è operativa una<br />

struttura di segreteria per il ricevimento ordini, inviati<br />

direttamente dal cliente dopo aver scelto le pietanze dal<br />

menù settimanale a mezzo fax o telefono o corriere.<br />

Il processo di ordinazione al fine di corrispondere il<br />

più possibile alle esigenze degli utenti è effettuabile<br />

ogni giorno entro le ore 15.30 del giorno precedente il<br />

consumo.<br />

Menù<br />

I menù proposti da Camst sono studiati in collaborazione<br />

con i dietisti degli Enti e delle ASL in funzione<br />

dei bisogni alimentari degli utenti e del loro equilibrio<br />

alimentare; variano settimanalmente e ad ogni stagione,<br />

garantendo ai commensali un’ampia possibilità di<br />

scelta.<br />

81


Servizi offerti ai clienti<br />

Sistema produttivo<br />

Nelle strutture produttive, il sistema utilizzato per trasformare<br />

le materie prime in specialità gastronomiche è<br />

quello definito in legame fresco-caldo. Il pasto prodotto<br />

e confezionato la mattina stessa del consumo viene<br />

mantenuto a temperature tali da garantire la sicurezza<br />

igienica fino al momento del consumo.<br />

Confezionamento<br />

Terminate le cotture, i cibi vengono confezionati in<br />

contenitori monoporzione, multiporzione e in vassoi<br />

personalizzati unici climatizzati con sezione calda<br />

e fredda (per la ristorazione sanitaria e la terza età)<br />

in alluminio o in acciaio inox (per le preparazioni<br />

calde) o di polipropilene (per i prodotti freddi). Ogni<br />

singolo contenitore viene sigillato e ha una sigla di<br />

riconoscimento per identificarne il contenuto. I prodotti<br />

caldi vengono poi inseriti in speciali box termici (dotati<br />

di resistenza elettrica interna) che, collegati alla rete<br />

elettrica, evitano ogni dispersione di calore (il cibo<br />

mantiene una temperatura costante di 60/65°C.) e<br />

conservano inalterate le caratteristiche di fragranza<br />

e appetibilità. I prodotti freddi sono invece inseriti in<br />

contenitori di polistirolo a norma delle vigenti leggi in<br />

materia, muniti di dispositivi refrigeranti o di placche<br />

eutettiche.<br />

Trasporto<br />

L’organizzazione della logistica e dei trasporti<br />

viene curata per Camst da una Società di trasporti<br />

specializzata nel settore, che assicura che il trasporto<br />

delle sostanze alimentari venga effettuato con mezzi<br />

coibentati, igienicamente idonei ad assicurare ai cibi<br />

un’adeguata protezione igienica.<br />

Rivendita derrate<br />

Il servizio prevede la fornitura di tutte le derrate<br />

alimentari e non, necessarie al funzionamento di cucine<br />

gestite da altri.<br />

I fornitori, attentamente selezionati da Camst sul<br />

mercato nazionale, provvedono a consegnare la merce in<br />

base alla capacità del magazzino, alla deperibilità delle<br />

derrate stesse e nel rispetto dei menù personalizzati<br />

e delle relative tabelle dietetiche. Il servizio prevede<br />

interventi di coordinamento da parte del personale a<br />

ciò qualificato che fornisce una consulenza in ordine<br />

alla qualità del pasto, al corretto uso delle attrezzature,<br />

sull’ottimizzazione dell’organizzazione del lavoro, sul<br />

rispetto delle norme igienico - sanitarie e sul corretto<br />

stoccaggio delle derrate stesse. La fornitura di derrate<br />

alimentari con prezzo unitario riferito a pasto e / o<br />

giornata alimentare permette al cliente di eliminare<br />

i rischi d’acquisto e di trasformazione derivanti<br />

dalla lavorazione delle materie prime, in particolare<br />

comporta i vantaggi di:<br />

- Predeterminazione del budget di spesa<br />

- Contenimento e ottimizzazione dei costi di acquisto<br />

delle derrate alimentari<br />

- Miglioramento degli standard qualitativi<br />

- Snellimento delle procedure gestionali per la selezione<br />

e la gestione dei fornitori<br />

- Razionalizzazione e riduzione dei costi amministrativi<br />

82


Servizi offerti ai clienti<br />

- Fornitura derrate alimentari con prezzo a kg/ Lt./a<br />

numero.<br />

Si tratta di una fornitura di tipo tradizionale in cui<br />

vengono forniti i quantitativi e le tipologie espressamente<br />

richieste dal cliente.<br />

Refezione personalizzata<br />

Camst risponde alle diverse esigenze prospettate dai<br />

committenti e dai clienti impostando servizi e menù ad<br />

hoc, in particolare è in grado di garantire un servizio di<br />

ristorazione che fornisca e trasformi in tutto o in parte<br />

materia prima:<br />

- biologica<br />

- a lotta integrata<br />

- religiosa (mussulmani, testimoni di Geova)<br />

Attività progettuale<br />

A fronte di un’esperienza di oltre mezzo secolo,<br />

Camst è in grado di mettere a disposizione dei<br />

propri clienti specifiche attività progettuali facenti<br />

riferimento a due filoni importanti della ristorazione:<br />

- lay out cucine area distribuzione, sala consumo<br />

- progetto servizio di ristorazione: selezione<br />

fornitori materie prime, formazione del personale,<br />

organizzazione del lavoro, supporto per il<br />

raggiungimento delle autorizzazioni per l’avvio dei<br />

lavori (sanitaria, incendi...).<br />

Finanziamento<br />

Camst è in grado di offrire alla propria clientela<br />

opportunità di finanziamento investendo in attività<br />

dedicate alla ristorazione, attraverso molteplici forme<br />

(patto di riservato dominio, leasing ecc.)<br />

Supporto tecnico informatico<br />

Il progetto “Camst” incontra due direttive principali:<br />

quella dedicata ai servizi sociali in genere e quella<br />

rivolta ai servizi scolastici.<br />

Nel caso di servizi scolastici i parametri di riferimento<br />

spaziano dalle problematiche legate alla ristorazione,<br />

prenotazione pasti, all’organizzazione dei trasporti e<br />

dei servizi prescolastici, alla definizione del diritto allo<br />

studio, fino a toccare gli aspetti della gestione delle<br />

graduatorie riferite alle scuole d’infanzia, bollettazione,<br />

riscossione e recupero crediti secondo i bisogni dei<br />

diversi enti locali.<br />

Il Sistema inoltre produce le stampe da esporre<br />

al pubblico secondo il formato e lo stile richiesto<br />

dall’Ente, nonché una serie di altri reports di controllo.<br />

L’Applicazione produce in maniera automatica le liste di<br />

riconferma per l’accesso di diritto alle classi successive<br />

e prevede anche la registrazione di eventuali domande<br />

di conferma. Tutti i dati registrati sono disponibili per<br />

eseguire elaborazioni statistiche di ogni sorta, stampe e<br />

visualizzazioni.<br />

Project financing<br />

E’ lo schema contrattuale nel quale il finanziamento<br />

iniziale che rende possibile la realizzazione di opere<br />

pubbliche o di pubblica utilità (ivi comprese quelle<br />

riferite alla ristorazione) è assicurata da un soggetto<br />

privato (il promotore). Il Project financing si colloca<br />

nell’ambito della disciplina introdotta dalla legge 18/11/<br />

98, n.415 Merloni ter.<br />

83


Servizi offerti ai clienti<br />

Società miste pubblico privato<br />

Camst ha i requisiti ed è interessata alla partecipazione a<br />

gare d’appalto indette dalla Pubblica Amministrazione<br />

per la costituzione di società miste pubblico privato (sia<br />

come socio di maggioranza che di minoranza) per la<br />

gestione di servizi dedicati alla ristorazione scolastica<br />

e collettiva. Esempi concreti sono rappresentati da<br />

Lugocatering con il comune di Lugo (RA) e comuni<br />

limitrofi, Serimi con il comune di Mira (VE), Bioristoro<br />

con il comune di Grugliasco (TO), Seribo con il comune<br />

di Bologna e Matilde con diversi comuni della provincia<br />

di Bologna.<br />

Magnosfera e Tavolamica<br />

I locali con questo marchio sono moderni ristoranti<br />

free-flow, situati solitamente nei poli artigianali e<br />

commerciali di maggior rilievo, progettati in modo<br />

da consentire ai propri ospiti di muoversi a loro<br />

piacimento tra le interessanti proposte gastronomiche<br />

che quotidianamente vengono preparate, senza dover<br />

rispettare una composizione di pasto fissa.<br />

Le due tipologie di locale offrono al cliente sia i piatti<br />

tradizionali della nostra cucina che altre stuzzicanti<br />

novità; si possono infatti trovare la pasta espressa e<br />

quella fatta in casa, la griglia con brace con cottura<br />

a vista, la pizzeria con forno a legna, la piadineria, le<br />

verdure crude a buffet, i secondi di carne e pesce alla<br />

griglia fatti sul momento, un ricchissimo banco di<br />

secondi freddi, tantissime dolci golosità ed il bar.<br />

Carta OK<br />

Carta OK è una carta di credito ricaricabile dotata<br />

di microchip che può memorizzare i dati del cliente<br />

oltre all’importo caricato. In questo modo diventa di<br />

utilizzo personale ed esclusivo e può essere utilizzata in<br />

tutti i locali Camst su tutto il territorio nazionale dove,<br />

all’occorrenza, può essere ricaricata. E’ stata studiata<br />

per velocizzare tutte le operazioni di pagamento alla<br />

cassa sostituendo il contante, bancomat, altre carte di<br />

credito.<br />

Aggiornamento tecnologico degli ambienti<br />

di lavoro<br />

L’aggiornamento tecnologico degli ambienti di lavoro<br />

e dei locali dedicati all’espletamento del servizio di<br />

ristorazione comprende anche investimenti finalizzati<br />

al miglioramento dell’erogazione del servizio di cui<br />

usufruisce più propriamente il consumatore finale.<br />

Il Sistema inoltre produce le stampe da esporre<br />

al pubblico secondo il formato e lo stile richiesto<br />

dall’Ente, nonché una serie di altri reports di controllo.<br />

L’Applicazione produce in maniera automatica le liste di<br />

riconferma per l’accesso di diritto alle classi successive<br />

e prevede anche la registrazione di eventuali domande<br />

di conferma. Tutti i dati registrati sono disponibili per<br />

eseguire elaborazioni statistiche di ogni sorta, stampe e<br />

visualizzazioni.<br />

84


Figure professionali dedicate ai Clienti<br />

Camst è un’organizzazione orientata al mercato e, per la<br />

natura del servizio che svolge, attenta alle esigenze del<br />

cliente: tale attenzione è rivolta alle esigenze di servizio<br />

e alle problematiche organizzative che di volta in volta<br />

l’erogazione del servizio stesso richiede in termini di<br />

adattamento, implementazione, aggiornamento rispetto<br />

alla domanda espressa e/o implicita del cliente.<br />

In Camst la maggior parte del personale opera a<br />

contatto con il pubblico ed è nei compiti di ciascuno fare<br />

in modo che ogni contatto con il cliente, pur nell’ambito<br />

dei diversi compiti affidati, diventi un elemento di<br />

qualità dei nostri servizi di ristorazione.<br />

Nell’ambito delle diverse figure professionali che<br />

operano nell’organizzazione Camst ne evidenziamo<br />

alcune che, per livello di professionalità e per ruolo<br />

affidato, sono particolarmente dedicate all’ascolto delle<br />

esigenze di servizio dei clienti.<br />

Questi sono i Direttori delle gestioni, i ruoli<br />

Commerciali, gli Assistenti ai clienti e gli Assistenti alla<br />

direzione dei locali.<br />

Figure Professionali N°<br />

persone<br />

N°<br />

Contatti<br />

Direttori di Locale 68 8.120<br />

Commerciali (*) 28 2.160<br />

Assistenti Clienti 25 19.390<br />

Assistenti Direzione Local 14 7.600<br />

(*) Al netto dalle negoziazioni commerciali<br />

<strong>2005</strong> camerieri Gerist Firenze in<br />

occasione del XIII Convegno Nazionale<br />

Teologico Pastorale a Roma<br />

85


La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />

Da tempo Camst, caratterizzata da una molteplicità di<br />

attività di ristorazione e da una “varietà” dimensionale<br />

delle strutture gestite, ha reso proprio il principio dello<br />

sviluppo sostenibile nella progettazione e realizzazione<br />

dei propri servizi di ristorazione.<br />

Inoltre, con riferimento dell’incarico all’Organismo<br />

di Certificazione, Lloyd’s Register Qualità Assurance<br />

Italy srl, si stanno attivando le procedure per ottenere la<br />

certificazione ambientale ISO 14000:2004.<br />

Di seguito illustriamo le principali caratteristiche della<br />

nostra offerta che riguardano aspetti di responsabilità<br />

<strong>sociale</strong>. Si ringrazia la Direzione e l’ufficio Commerciale<br />

della Divisione Romagna Marche che ha messo a<br />

disposizione i suoi elaborati tecnici.<br />

Promuovere un consumo etico per Camst significa:<br />

Organizzare un servizio a minor impatto<br />

ambientale:<br />

- Utilizzo di prodotti biologici o a lotta integrata,<br />

aumentando la diminuzione dell’uso di antiparassitari,<br />

fertilizzanti chimici e diserbanti<br />

- Eliminare i prodotti OGM che rappresentano un<br />

gravissimo pericolo per la biodiversità mentre gli effetti<br />

sull’organismo, non ancora ben definiti, sembrano non<br />

essere del tutto sicuri.<br />

- Uso del packaging ecosostenibile (gli imballi<br />

rappresentano il 35% del peso totale dei rifiuti solidi<br />

urbani ed il 40% del loro volume)<br />

- Effettuare una raccolta differenziata dei rifiuti, come<br />

preludio al loro riciclo, che significa risparmio di materie<br />

prime, di energia, quindi minore inquinamento.<br />

- Riduzione degli sprechi.<br />

- Adozione di menù ad andamento stagionale: un<br />

prodotto fuori stagione ha un pesante impatto<br />

ambientale, sia che provenga da serre (consumo di<br />

energia per il riscaldamento), sia che provenga da altro<br />

emisfero (consumo di energia per il trasporto, per la<br />

conservazione e per l’utilizzo di imballaggi inquinanti)<br />

- Camst applica la Legge 155/2003, la cosiddetta “legge<br />

del Buon Samaritano”. Si tratta di recuperare gli esuberi<br />

di alimenti ad alta deperibilità, eccedenti all’ordinaria<br />

produzione e distribuirli ai bisognosi individuati<br />

dall’amministrazione comunale.<br />

Gestire l’Impresa nel rispetto della Società e<br />

dell’Ambiente<br />

I macro-obiettivi definiti dalla Direzione e condivisi dal<br />

Management aziendale sono individuati in:<br />

- favorire lo sviluppo dell’Azienda nel completo rispetto<br />

delle Leggi e della normativa a carattere ambientale<br />

- massimizzare l’utilizzo delle risorse rinnovabili<br />

(materie ed energia)<br />

- operare in una logica di processo che consenta il<br />

continuo miglioramento delle performance aziendali<br />

- ricercare e sviluppare nuovi processi e impianti che<br />

utilizzino le migliori tecnologie disponibili dal punto di<br />

vista della protezione ambientale<br />

- promuovere la sensibilizzazione e la formazione del<br />

personale relativamente alle problematiche ambientali<br />

- coinvolgere ed informare i nostri partner/fornitori e<br />

la comunità locale dell’ impegno in campo ambientale,<br />

valutando con sensibilità le esigenze e le istanze delle<br />

nostre controparti interne ed esterne.<br />

86


La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />

Analisi degli aspetti ambientali<br />

L’impatto ambientale per le attività di servizi di<br />

ristorazione è oggetto della “mission” di una struttura di<br />

direzione: la Direzione Qualità e Sicurezza che si avvale<br />

di figure interne professionalmente preparate (biologi,<br />

chimici, ingegneri) e specifiche consulenze esterne.<br />

Promuove nei confronti della Direzione Aziendale<br />

iniziative e proposte atte a favorire comportamenti che<br />

siano a salvaguardia dell’ ambiente. Vengono trattate di<br />

seguito le modalità che hanno impatto sull’ambiente<br />

derivanti da un servizio di ristorazione e descritti gli<br />

obiettivi che la Direzione Aziendale sta adottando in<br />

merito.<br />

Risparmio energetico<br />

In riferimento all’obiettivo di risparmio delle energie,<br />

l’atteggiamento di Camst è individuare soluzioni e<br />

incentivare comportamenti nella gestione quotidiana di<br />

impianti e attrezzature che evitino sprechi e usi scorretti<br />

delle fonti di energie, con specifiche disposizioni agli<br />

addetti. L’obiettivo della Direzione di contenere i costi<br />

energetici sta ottenendo un andamento di positivo<br />

interesse che potrà consentire di definire ulteriori<br />

obiettivi di miglioramento. L’attenzione che Camst<br />

riserva a questo argomento è in particolare nella fase<br />

di progetto di nuove strutture ed impianti. La struttura<br />

tecnica analizza con i progettisti l’equipaggiamento<br />

necessario alla produzione, ottimizzando il<br />

dimensionamento degli impianti e l’assorbimento di<br />

energie delle attrezzature.<br />

Smaltimento rifiuti<br />

Rifiuti solidi<br />

La gestione dei rifiuti solidi parte da un’attenzione di<br />

carattere igienico sanitaria;<br />

- rapido allontanamento dalle aree di lavorazione dei<br />

rifiuti;<br />

- utilizzo di appositi contenitori chiusi, per seguire le<br />

disposizioni di un corretto conferimento negli appositi<br />

contenitori forniti per lo smaltimento dei medesimi.<br />

Nella logica del recupero di materiali quali Carta, Vetro,<br />

Alluminio Camst offre la disponibilità a sviluppare<br />

procedure atte al trattamento specifico degli stessi in<br />

un’ ottica di recupero, valutandone opportunamente i<br />

costi.<br />

Residui da oli di cottura<br />

Attenzione specifica è riservata allo smaltimento dei<br />

residui di oli di cottura, per i quali sono state definite<br />

disposizioni riguardanti i comportamenti richiesti al<br />

personale per:<br />

- il recupero dei residui oleosi derivanti da cotture di<br />

preparazioni gastronomiche,<br />

- lo stoccaggio temporaneo dei medesimi in appositi<br />

contenitori localizzati in luoghi idonei<br />

- il conferimento periodico a trasportatori/smaltitori<br />

autorizzati<br />

- registrazione di carico/scarico su apposito registro.<br />

Riciclo Imballaggi<br />

In riferimento all’attuazione della direttiva regionale<br />

94/62/CE relativa al miglioramento qualitativo dei<br />

rifiuti di imballaggio, Camst ha introdotto un’articolata<br />

disciplina volta a prevenire e a ridurre l’impatto<br />

87


La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />

ambientale degli imballaggi e ad aumentare il loro<br />

recupero. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:<br />

- Promuovere l’utilizzo delle cassette di plastica a sponde<br />

abbattibili per tutto il ciclo della filiera produttiva dei<br />

propri fornitori di ortofrutta;<br />

- attivare azioni di sensibilizzazione per favorire la<br />

prevenzione e la riduzione degli imballaggi e dei rifiuti<br />

di imballaggi;<br />

- incentivare l’utilizzo di imballaggi recuperabili nel<br />

trasporto di prodotti deperibili.<br />

Utilizzo di prodotti ecologici<br />

In questo ambito l’attività aziendale si pone l’obiettivo<br />

di utilizzare prodotti per la detergenza a basso impatto<br />

ambientale. Per questo è stata adottata una procedura<br />

di qualifica di tali prodotti che vengono selezionati<br />

attraverso l’analisi delle schede di sicurezza. L’acquisto<br />

centralizzato consente l’applicazione di tale procedura<br />

sul 100% dei prodotti per la detergenza acquistati da<br />

Camst e che privilegia prodotti con biodegradabilità<br />

superiore al 90% e con assenza di fosforo; a garanzia<br />

del rigoroso rispetto di quanto sancito dalle procedure<br />

d’acquisto, sono state emanate disposizioni che vietano<br />

di detenere soda caustica, acido muriatico, alcool<br />

denaturato. L’utilizzo corretto dei prodotti per la<br />

detergenza in termini di dosaggi e funzioni è oggetto<br />

di formazione annuale a tutto il personale. L’utilizzo di<br />

dosatori automatici (sia su impianti che per usi manuali<br />

di prodotto) è un’ ulteriore iniziativa per favorire il<br />

risultato di un consumo calibrato di dette sostanze.<br />

Controlli periodici sul corretto funzionamento degli<br />

impianti di lavaggio completano il ciclo di monitoraggio<br />

finalizzato al controllo delle quantità di prodotti della<br />

detergenza utilizzati.<br />

Prodotti “usa e getta” ecologici<br />

In questo ambito Camst è in grado di fornire prodotti<br />

usa e getta biodegradabili (es. piatti di polpa di<br />

cellulosa) in relazione alle situazioni di servizio che lo<br />

richiedono.<br />

Riduzione scarti<br />

Gli obiettivi intrapresi in questo ambito sono in alcuni<br />

casi già stati esaminati anche nei paragrafi precedenti<br />

quali ad esempio l’uso controllato dei prodotti per<br />

la detergenza. Altre iniziative riconducibili a questo<br />

obiettivo riguardano:<br />

- utilizzo di imballi riciclabili (e resi al fornitore) nel<br />

conferimento dei prodotti ortofrutticoli al singolo<br />

locale<br />

- servizio di consegna delle derrate alimentari<br />

centralizzato; questa modalità operativa consente di<br />

razionalizzare l’incidenza degli imballi, in quanto si<br />

riducono il numero delle consegne da singoli fornitori.<br />

Le consegne stesse sono dimensionate al fabbisogno del<br />

locale sia in termini di quantità che di assortimento.<br />

Con riferimento all’utilizzo degli scarti, l’azienda<br />

garantisce la disponibilità a:<br />

- valutare la possibilità di riutilizzo dei prodotti<br />

organici;<br />

- valutare gli eventuali costi (es.: contenitori “usa e<br />

getta”, parametri di controllo, creare appositi luoghi di<br />

deposito confinati)<br />

- sviluppare e mantenere attive procedure e piani di<br />

controllo specifici per questo tipo di attività.<br />

88


La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />

Altri aspetti di impatto ambientale<br />

Altri aspetti che impattano con l’ambiente<br />

rappresentano elemento di controllo e di miglioramento<br />

delle performance tecnico - organizzative di Camst:<br />

- Emissioni in atmosfera<br />

Le emissioni in atmosfera convogliate derivanti da<br />

lavorazioni gastronomiche sono a scarso impatto con<br />

l’ambiente.<br />

E’ posta attenzione alla manutenzione dei mezzi<br />

utilizzati per il trasporto pasti al fine di mantenere<br />

efficienti i mezzi anche da un punto di vista della<br />

emissione dei gas di combustione.<br />

- Scarichi in fognatura<br />

Per quanto riguarda gli scarichi in fognatura, la<br />

qualità dei reflui è il risultato di comportamenti che<br />

abbiamo descritto in precedenza in particolare dato<br />

da un uso corretto dei prodotti per la detergenza e da<br />

uno scrupoloso trattamento di recupero delle sostanze<br />

oleose. Oltre a queste modalità gestionali, Camst<br />

prevede sui propri impianti periodiche pulizie dei<br />

pozzetti e dei degrassatori tramite aziende autorizzate<br />

e controlli analitici sulla qualità dei reflui conferiti in<br />

fognatura.<br />

- Rumore<br />

L’ attenzione che Camst pone al rumore emesso<br />

all’esterno in presenza di unità di trattamento aria e/o<br />

impianti di condizionamento/riscaldamento è valutato<br />

in fase di progettazione ed acquisto degli impianti stessi<br />

tenendo conto del progresso tecnologico esistente.<br />

- Trasporto sostenibile<br />

Nell’ottica della tutela ambientale gli automezzi dedicati<br />

al trasporto pasti possono essere dotati, compatibilmente<br />

con la logistica dei trasporti e con le loro caratteristiche<br />

tecniche, di catalizzatore EURO 4 oppure in alternativa<br />

di impianto a metano.<br />

Utilizzo di prodotti biologici<br />

Camst ha scelto di prendersi cura del prodotto<br />

biologico dal campo alla tavola. Le nuove tendenze<br />

della nutrizione indicano che per alimentarsi in modo<br />

corretto, non basta tenere conto solo delle calorie e<br />

del contesto matematico dei principi nutritivi, quali<br />

carboidrati, grassi e proteine, ma occorre privilegiare<br />

la qualità. Il “buon cibo” deve essere ricco di principi<br />

vitali, privo di alimenti negativi (es. grassi idrogenati),<br />

che sono tra le cause di alcune delle patologie tipiche<br />

dei paesi industrializzati. L’agricoltura biologica<br />

rispetta i cicli della natura e mantiene quell’integrità<br />

dell’alimento tanto importante per il nostro benessere.<br />

La nostra offerta di ristorazione propone una gamma<br />

di prodotti che tiene conto del bisogno sempre più<br />

diffuso di un cibo di qualità che rispetti alcuni criteri<br />

ben precisi:<br />

- gusto e tradizioni alimentari<br />

- proprietà nutrizionali e qualità dei singoli ingredienti<br />

- assenza di alimenti troppo raffinati e grassi idrogenati<br />

- accuratezza nella produzione, nella lavorazione e nella<br />

conservazione<br />

Camst partecipa da oltre 10 anni in qualità di socio al<br />

CCPB (Consorzio Prodotti Biologici): un organismo che<br />

certifica i prodotti in base alle normative del Reg. Cee<br />

2092/91.<br />

Il commercio Equo e Solidale<br />

Il commercio Equo e Solidale è un approccio alternativo<br />

al commercio convenzionale: il suo scopo è quello di<br />

89


La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />

promuovere giustizia <strong>sociale</strong> ed economica e sviluppo<br />

sostenibile attraverso il commercio, la formazione, la<br />

cultura e l’azione politica. Tale forma di commercio,<br />

di cui Camst ha iniziato ad adottare i prodotti da<br />

alcuni anni, vuole riequilibrare i rapporti con i paesi<br />

economicamente meno sviluppati, migliorando<br />

l’accesso al mercato e le condizioni di vita dei<br />

produttori svantaggiati. Garantisce infatti ai produttori<br />

un giusto guadagno e condizioni di lavoro dignitose:<br />

elimina le intermediazioni speculative e sostiene, con il<br />

prefinanziamento, progetti di autosviluppo. Gli alimenti<br />

di tale commercio sono prodotti di alta qualità coltivati<br />

nel rispetto della persona e dell’ambiente.<br />

La pasta biologica a marchio “Libera Terra”<br />

Dal novembre <strong>2005</strong> Camst ha introdotto nella sua<br />

offerta di ristorazione la pasta biologica prodotta con<br />

marchio “Libera Terra”, nell’ambito di un progetto<br />

di solidarietà e collaborazione con le cooperative che<br />

coltivano i terreni confiscati alle mafie.<br />

I prodotti delle Cooperative che, come la “Placido<br />

Rizzotto”, aderiscono all’associazione Libera Terra<br />

hanno un sapore in più: quello della legalità. Sono il<br />

frutto, infatti, della legge 109/96 per il riuso <strong>sociale</strong><br />

dei beni confiscati alle mafie: grazie all’applicazione<br />

di questa legge ed all’innovativo metodo di lavoro che<br />

mette in rete società civili organizzate, istituzioni ed<br />

imprese, oggi sono in produzione circa 450 ettari di<br />

terre confiscate. Gustando un prodotto Libera Terra<br />

si assapora il risultato ottenuto dallo Stato e dalla<br />

società civile, insieme, in questi anni difficili di lotta alla<br />

mafia. Il metodo di coltivazione scelto sin dall’inizio è<br />

quello biologico e le produzioni sono tutte artigianali,<br />

al fine di garantire la bontà e la qualità dei prodotti<br />

che conservano il sapore antico della tradizione. La<br />

Cooperativa aderisce a Libera, Associazioni, nomi e<br />

numeri contro le mafie e al Conapi, Consorzio nazionale<br />

di apicoltori e agricoltori biologici.<br />

90


La Sostenibilità Ambientale nell’offerta di ristorazione<br />

Nel corso del <strong>2005</strong> alcuni importanti Comuni, prima<br />

nella Regione Piemonte e poi anche a Firenze, hanno<br />

inserito nei capitolati di appalto della ristorazione<br />

scolastica specifiche richieste di servizio orientate alla<br />

gestione della sostenibilità ambientale. Presentiamo di<br />

seguito le principali caratteristiche della nostra offerta di<br />

ristorazione con riguardo alla gestione di questi aspetti.<br />

Si ringraziano le Direzioni e gli uffici Commerciali di<br />

Divisione che hanno messo a disposizione gli elaborati<br />

tecnici di offerta.<br />

Premessa<br />

Il Dlgs 22/97 (Decreto Ronchi) impegna la collettività<br />

in una serie di obiettivi importanti ed ambiziosi mirati<br />

allo sviluppo di una reale sostenibilità ambientale,<br />

coinvolgendo tutti i soggetti facenti parte della filiera<br />

produttiva (chi produce, chi consuma, chi amministra,<br />

chi gestisce) nell’assunzione di impegni precisi.<br />

Quelli della riduzione dei rifiuti e della loro gestione<br />

ottimale, sono obiettivi noti che vengono assicurati in<br />

ogni ambito territoriale introducendo il concetto della<br />

partecipazione e della collaborazione. Il ruolo della<br />

corretta informazione e della completa comunicazione<br />

è oggi di fondamentale importanza.<br />

In particolare, l’attività pone l’attenzione sul momento<br />

specifico al termine della somministrazione del pasto,<br />

focalizzandosi sul tema del recupero alimenti e della<br />

raccolta differenziata.<br />

L’obiettivo è ricercare tutte le sinergie possibili al fine<br />

del raggiungimento, in maniera efficiente anche dal<br />

punto di vista economico, degli obiettivi di “buona<br />

pratica” nella sostenibilità ambientale, applicando<br />

dove possibile anche i concetti di solidarietà espressi<br />

dalla legge 155/03 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.<br />

150 dell’1.7.2003, meglio nota come la legge del “Buon<br />

Samaritano”.<br />

Tale opportunità, oltre che ad un principio di solidarietà,<br />

si pone come possibile soluzione integrata nella<br />

riduzione della produzione di rifiuti della ristorazione.<br />

Nel progetto si fa riferimento anche alla disposizione<br />

in materia ambientale (legge 179 del 31 luglio 2002),<br />

che svincola i residui delle mense dal ciclo dei rifiuti<br />

e ne consente la destinazione a cibo per animali da<br />

compagnia e più precisamente a canili e gattili.<br />

Così come previsto dai capitolati di appalto le attività<br />

proposte sono le seguenti:<br />

Recupero pasti non somministrati<br />

(Buon Samaritano)<br />

L’attività è finalizzata al recupero e ridistribuzione<br />

delle derrate alimentari non distribuite (frutta, pane,<br />

merendine confezionate, budini), contenendo così<br />

la produzione di rifiuti, attivando un sistema di<br />

collegamento donatore-ricevente in funzione della<br />

logistica e dei fabbisogni definiti.<br />

Tale Attività viene svolta attraverso la stipula di apposite<br />

convenzioni con gli enti destinatari (Onlus), individuate<br />

da Camst con la collaborazione dell’Amministrazione<br />

Comunale, che si faranno carico del ritiro presso le<br />

varie scuole delle derrate alimentari in eccedenza.<br />

Il ritiro delle eccedenze alimentari avviene lo stesso<br />

giorno del loro recupero; in particolare Pane e Frutta<br />

vengono recuperati non oltre le 2 ore successive al<br />

termine della distribuzione nei vari refettori. L’attività<br />

di recupero delle eccedenze alimentari presso le scuole<br />

è caratterizzata dalle seguenti macroattività: selezione<br />

91


La Sostenibilità Ambientale nell’offerta di ristorazione<br />

e raccolta, riconfezionamento in contenitori adeguati,<br />

redazione documento di Donazione (ovvero del<br />

documento di trasporto), carico e trasporto, scarico e<br />

consegna presso l’ente assistenziale.<br />

Recupero avanzi da destinarsi a Canili e<br />

Gattili<br />

Di comune accordo con le autorità competenti e le<br />

associazioni operanti sul territorio, vengono stabilite<br />

le tipologie di prodotti che possono essere recuperate<br />

per l’alimentazione degli animali, mentre le rimanenti<br />

vengono gestite a parte (attraverso il ciclo differenziato<br />

dei rifiuti).<br />

Tale Attività viene svolta attraverso la stipula di apposite<br />

convenzioni con le associazioni accreditate presso le<br />

varie ASL che si faranno carico del ritiro presso le varie<br />

mense individuate.<br />

Smaltimento e/o recupero delle frazioni<br />

derivanti dalla raccolta differenziata<br />

L’attività è finalizzata al recupero delle frazioni<br />

differenziate dei rifiuti attivando la raccolta ed il<br />

trasporto (con mezzi autorizzati al trasporto rifiuti)<br />

verso destinazioni abilitate allo smaltimento e/o<br />

recupero delle varie frazioni di rifiuto. Al fine di<br />

massimizzare l’efficienza del servizio, la fase di raccolta<br />

(carico sul mezzo) e avvio a smaltimento/recupero dei<br />

rifiuti prodotti viene effettuata secondo un calendario<br />

concordato con l’Amministrazione Cliente.<br />

Sono oggetto di tale attività le seguenti frazioni di<br />

rifiuto:<br />

- Rifiuti organici residui<br />

- Carta<br />

- Stoviglie monouso monopolimero<br />

- Bottiglie in PET<br />

Raccolta differenziata dei rifiuti<br />

L’attività è finalizzata alla raccolta e gestione in forma<br />

differenziata delle varie frazioni di rifiuti derivanti<br />

dall’attività di ristorazione presso le scuole ed all’avvio<br />

di un ciclo che, correttamente gestito, permette il<br />

recupero della quasi totalità dei rifiuti prodotti. Al fine<br />

di massimizzare l’efficienza del servizio di raccolta<br />

la fase di differenziazione viene effettuata al termine<br />

dell’attività di refezione predisponendo contenitori a<br />

tenuta idonei per le singole tipologie.<br />

E’ cura di Camst prendere contatti con il gestore del<br />

servizio di raccolta dei rifiuti urbani per la definizione<br />

della tipologia dei contenitori, il loro dimensionamento<br />

e l’ubicazione.<br />

Smaltimento delle stoviglie monouso<br />

L’attività è finalizzata allo smaltimento dello stovigliame<br />

monouso attivando la raccolta ed il trasporto (con<br />

mezzi autorizzati al trasporto rifiuti) verso destinazioni<br />

abilitate al loro smaltimento e/o riciclo. Al fine di<br />

massimizzare l’efficienza del servizio, la fase di<br />

raccolta e avvio a smaltimento dei rifiuti prodotti viene<br />

effettuata giornalmente. La Camst si riserva, in accordo<br />

con il Comune ed in linea con le normative europee,<br />

nazionali e locali, di sostituire lo stovigliame in PS (che<br />

ricordiamo essere prodotto con fonti non rinnovabili),<br />

con stovigliame prodotto da fonti rinnovabili quale<br />

ad esempio il PLA (Poly Lactic Acid) che deriva dal<br />

Granoturco (fonte sicuramente rinnovabile) e che in<br />

produzione spende meno energia e che può essere<br />

92


La Sostenibilità Ambientale nell’offerta di ristorazione<br />

smaltito in impianti di compostaggio dato il suo alto<br />

livello di biodegradabilità. Sono oggetto di tale attività<br />

le stoviglie monouso monopolimero (plastica codice<br />

CEE 20.01.39). Le altre tipologie sono gestite dal<br />

servizio pubblico.<br />

Automezzi a ridotto impatto ambientale<br />

(doppia alimentazione Benzina/Metano)<br />

Per l’erogazione dei pasti alle scuole che prevedono<br />

la veicolazione degli stessi ai plessi scolastici, possono<br />

essere utilizzati automezzi a ridotto impatto ambientale<br />

del tipo Fiat Ducato Bifuel Natural Power (doppia<br />

alimentazione Benzina/Metano).<br />

Comunicazione ambientale all’utenza<br />

L’attività è finalizzata al coinvolgimento dell’utenza<br />

mediante la distribuzione di materiale illustrativo a<br />

fumetti dedicato ai bambini che stimola la loro curiosità<br />

e li guida verso l’adozione di comportamenti e di<br />

abitudini che favoriscano la sostenibilità ambientale.<br />

Il materiale in distribuzione ai bambini, realizzato a<br />

fumetti, costituisce gioco e divertimento, garantendo<br />

inoltre l’apprendimento attraverso l’introduzione<br />

di personaggi in cui eventualmente il bambino può<br />

riconoscersi e quindi recepire più facilmente i messaggi<br />

trasmessi.<br />

Ponendo l’attenzione sul tema specifico della ristorazione<br />

scolastica, vengono illustrati tutti gli aspetti sui quali<br />

si può agire per attuare “il pranzo sostenibile” ed in<br />

particolare: l’utilizzo di prodotti biologici, i criteri per<br />

la preparazione e veicolazione del pasto, la convivialità<br />

al momento del consumo del pasto fino alle attività al<br />

termine del servizio, con particolare attenzione alla<br />

raccolta differenziata dei rifiuti ed al loro recupero.<br />

Viene fornito per ogni bambino delle scuole elementari<br />

e medie dei Comuni un libretto di 32 pagine in formato<br />

A5 prodotto con carta riciclata e stampato a colori il cui<br />

contenuto definitivo viene concordato con il Comune, in<br />

modo da rendere la comunicazione integrata e coerente<br />

con altre iniziative in essere sul territorio.<br />

Estratto dall’introduzione al libricino “Il Pranzo<br />

Sostenibile” (progetto educativo per le scuole realizzato da<br />

Risteco, divisione ambiente di Sotral S.p.a., pubblicato<br />

con marchio Camst dalla Divisione Piemonte-Liguria<br />

quale documentazione di offerta) :<br />

“I parametri riguardanti cambiamenti climatici, inquinamento,<br />

biodiversità e qualità delle acque relativamente agli ultimi anni<br />

sono generalmente poco confortanti e soprattutto non sembrano<br />

mostrare inversioni di tendenza significative.<br />

Per progettare l’ambiente ed avviarsi verso una società sostenibile,<br />

non ci si può solo affidare a modifiche strutturali in ambito socio<br />

economico, ma va posto anche il problema del cambiamento da<br />

parte dei cittadini di comportamenti e valori, ovvero dello stile di<br />

vita.<br />

Riteniamo pertanto fondamentale sensibilizzare i bambini in età<br />

scolare affinché maturino la consapevolezza dell’importanza del<br />

proprio ruolo nella difesa e tutela dell’ambiente”.<br />

Anche le immagini sono estratte dal libricino illustrato<br />

dal titolo: “Il Pranzo Sostenibile” .<br />

93


Il sistema gestione qualità<br />

L’attenzione di Camst alla qualità del prodotto/servizio<br />

fornito nasce e si sviluppa con l’impresa stessa e<br />

rappresenta una specie di DNA aziendale, che nel<br />

corso degli anni ha permeato l’intera organizzazione<br />

in modo capillare e diffuso, trasformando l’attenzione<br />

alla qualità in una vera e propria modalità di approccio<br />

ai diversi aspetti legati all’erogazione di un servizio di<br />

ristorazione.<br />

Camst identifica la qualità con il grado di soddisfazione<br />

del cliente, che si traduce sia nella capacità di realizzare<br />

le richieste rese esplicite a livello contrattuale, sia nel<br />

saperne interpretare le richieste implicite. Capacità<br />

quest’ultima possibile utilizzando la professionalità e<br />

l’esperienza pluridecennale esistente in Camst.<br />

L’elaborazione dell’offerta rappresenta uno dei momenti<br />

determinanti nella specifica di ciò che si sta definendo<br />

per qualità.<br />

l’organizzazione del lavoro, la logistica.<br />

Nella fase di aggiudicazione, “nel momento della verità”<br />

per garantire gli impegni assunti, Camst ha scelto<br />

un’organizzazione che privilegia un forte presidio del<br />

ciclo produttivo e di assistenza al cliente da parte del<br />

Direttore della gestione.<br />

Figura professionale, questa, con forte motivazione e<br />

indirizzo alla sicurezza del prodotto/servizio realizzata<br />

in un sistema di autocontrollo del processo, congiunta a<br />

specifiche capacità tecniche di settore che ne completano<br />

le capacità gestionali.<br />

Come ulteriore tassello organizzativo, Camst ha<br />

investito in una struttura organizzativa interna di<br />

Assicurazione Qualità, con il compito di garantire il<br />

monitoraggio e il miglioramento continuo del Sistema<br />

Qualità Aziendale.<br />

Il risultato di ogni elaborazione di offerta ha per<br />

Camst l’obiettivo di un prodotto/servizio sicuro e<br />

commercialmente competitivo; per raggiungerlo Camst<br />

mette in campo le proprie capacità tecnico/progettuali<br />

in grado di dimensionare e definire il servizio, sia<br />

da un punto di vista strutturale che di modalità di<br />

erogazione.<br />

Camst ha capitalizzato una capacità propositiva elevata,<br />

capacità che deriva dall’interscambio culturale esistente<br />

nell’impresa che proviene dalle diverse attività svolte<br />

(ristorazione commerciale, ristorazione congressuale,<br />

gestioni dirette, catering).<br />

Su questo piano in relazione alle esigenze del cliente,<br />

Camst è in grado di progettare la struttura produttiva,<br />

la tipologia del servizio, la struttura del menu,<br />

Lo staff di Assicurazione Qualità, composto da tecnici<br />

qualificati per l’attività richiesta e caratterizzati da una<br />

elevata esperienza di settore, rappresenta inoltre una<br />

task force tecnico/scientifica che consente di ampliare<br />

la capacità aziendale di rapportarsi al territorio anche<br />

attraverso il confronto con le istituzioni (scuola, organi<br />

di vigilanza, Assessorati, ecc.) apportando un contributo<br />

spesso prezioso sul piano della crescita conoscitiva che<br />

sempre più l’utente/consumatore richiede.<br />

La Politica per la Qualità<br />

Particolare attenzione viene posta da parte delle Società<br />

del Gruppo Camst nel mettere a disposizione di tutte<br />

le parti interessate i dati relativi all’attività di verifica<br />

sul proprio Sistema Qualità. Con tale impegno Camst<br />

94


Il sistema gestione qualità<br />

e le Società del Gruppo intendono dare la massima<br />

trasparenza all’esterno delle metodologie di lavoro<br />

utilizzate.<br />

Questo obiettivo è chiaramente espresso nella “Politica<br />

della Qualità”, documentata in apposito documento,<br />

sottoscritto dal Segretario Generale.<br />

La Politica della Qualità della Camst in particolare:<br />

- definisce gli orientamenti strategici per la Qualità, che<br />

costituiscono il riferimento per la definizione di<br />

obiettivi misurabili in una logica di miglioramento<br />

continuo;<br />

- impegna ogni operatore Camst ad essere parte di una<br />

missione più complessiva nel perseguire la<br />

soddisfazione del cliente.<br />

Il valore del certificato di approvazione del<br />

Sistema Qualità Aziendale<br />

Il certificato di approvazione del Sistema di Conduzione<br />

Aziendale per la Qualità attesta che Camst possiede una<br />

serie importante di requisiti. In particolare da evidenza<br />

che Camst:<br />

- applica in modo corretto l’autocontrollo, nel rispetto<br />

del D.Lgs 155/97 sull’igiene dei prodotti alimentari;<br />

- possiede una Politica per la Qualità;<br />

- pianifica gli obiettivi per la Qualità;<br />

- possiede ed applica specifiche procedure: per i<br />

processi relativi al Cliente; per la pianificazione della<br />

progettazione e dello sviluppo dei servizi di ristorazione,<br />

per l’approvvigionamento, per la realizzazione del<br />

prodotto e l’erogazione di servizi, per la gestione<br />

delle risorse umane; per il controllo dei dispositivi<br />

di monitoraggio, di misurazione e di miglioramento<br />

(verifiche ispettive interne, campionamento ed analisi<br />

di materie prime, prodotti finiti e tamponi ambientali;<br />

ecc,), per la gestione delle Non Conformità, delle Azioni<br />

Correttive, delle Azioni di Miglioramento, delle Azioni<br />

Preventive, dei Reclami e per l’Analisi dei Dati.<br />

La norma UNI EN ISO 9001:2000 (Vision 2000)<br />

Nel dicembre 2000, la norma UNI EN ISO 9001:2000<br />

annulla e sostituisce le norme della famiglia UNI EN<br />

ISO 9000/1994. Alle aziende già certificate viene dato<br />

il termine del dicembre 2003 per adeguare il proprio<br />

Sistema Qualità alla nuova norma.<br />

Per raggiungere nei tempi consentiti l’obiettivo di<br />

adeguare il Sistema di Gestione per la Qualità alla<br />

nuova norma, negli anni 2001 e 2002 Camst procede<br />

ad una totale revisione del proprio sistema documentale<br />

(manuale della qualità, piano HACCP, procedure<br />

operative, istruzioni di lavoro, ecc.)<br />

Nel novembre 2002, il LRC valuta il Sistema di Gestione<br />

per la Qualità Camst in base alla norma UNI EN ISO<br />

9001:2000.<br />

La visita risulta favorevole e Camst ottiene due<br />

certificati:<br />

- il certificato di approvazione del Sistema di Conduzione<br />

Aziendale per la Qualità per conformità alla norma di<br />

Garanzia della Qualità UNI EN ISO 9001:2000<br />

- il certificato di approvazione del Sistema Food Hazard<br />

Analysis System (HACCP), per conformità alla norma<br />

Codex Alimentarius (rev.3, 1997).<br />

Nel novembre 2003, nel maggio 2004 e nel novembre<br />

2004, il LRC effettua la visita di sorveglianza sul<br />

Sistema di Gestione per la Qualità Camst.<br />

95


Il sistema gestione qualità<br />

In ottemperanza alle decisioni della Direzione<br />

Aziendale, dall’aprile 2004 il Sistema di Gestione per<br />

la Qualità di Camst viene implementato anche nelle<br />

Società del Gruppo Camst con il conseguimento della<br />

Certificazione di Approvazione del Sistema di Gestione<br />

per la Qualità. Alla data attuale le Società del Gruppo<br />

Camst con Sistema di Gestione per la Qualità conforme<br />

alla norma UNI EN ISO 9001:2000 sono: Camst , Party<br />

International, Orma e GSI.<br />

Il Sistema Qualità Camst: verifiche<br />

Tutti i dati relativi all’attività di verifica, elaborati<br />

statisticamente, consentono di valutare periodicamente<br />

(almeno con cadenza semestrale) l’idoneità dei processi<br />

produttivi, le caratteristiche dei prodotti e l’efficacia<br />

del Sistema di Autocontrollo e del Sistema Qualità<br />

Aziendale. Elaborati da Assicurazione Qualità, tali dati<br />

sono messi a disposizione della Direzione Aziendale,<br />

del Cliente, degli Enti Ufficiali del controllo (ASL, NAS,<br />

ecc.) e dell’Ente di Certificazione.<br />

Dati statistici relativi al monitoraggio su Processi Prodotti ed Attrezzature<br />

Attività di Monitoraggio su Processi, Prodotti ed<br />

Attrezzature<br />

2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Verifiche ispettive ai locali 147 147 195 163 167<br />

Indagini microbiologiche su alimenti al consumo 1251 1189 1262 1234 1200<br />

Indagini su materie prime 300 300 318 380 518<br />

Tamponi ambientali 1674 1520 1683 1640 1594<br />

Visite Ispettive ai Fornitori 20 11 14 16 22<br />

Nota: anche relativamente all’anno <strong>2005</strong>, in<br />

considerazione del numero significativo di dati raccolti,<br />

una specifica indagine statistica conferma che:<br />

- per i prodotti finiti, i trattamenti termici stabiliti dai<br />

Manuali di Autocontrollo dei locali, risultano validi;<br />

- in base ai risultati ottenuti sui tamponi ambientali, le<br />

procedure di pulizia stabilite dall’apposita procedura<br />

aziendale sono da ritenere applicate e validate.<br />

96


Il sistema gestione qualità<br />

Dati statistici relativi all’attività di formazione<br />

e addestramento svolta in Camst<br />

Per monitorare l’attività di formazione e addestramento<br />

per il personale Camst si è fatto riferimento a:<br />

- tipologia di personale Camst coinvolto<br />

- numero di persone coinvolte<br />

- numero di ore dedicate.<br />

Nelle tabelle seguenti sono sintetizzati i dati consuntivi<br />

dell’attività formativa aziendale, rispettivamente per<br />

tipologia e numero di persone coinvolte e per monte<br />

ore dedicate.<br />

Numero persone coinvolte<br />

Tipologia personale coinvolto 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Dirigenti 18 21 15 13 14<br />

Direttori 71 76 72 73 66<br />

Cuochi Responsabili 312 333 309 294 286<br />

Operatori locali 3.384 3.394 2.513 2.673 2.841(* )<br />

Personale uffici 356 302 269 252 256 (* )<br />

Personale addetto verifiche ispettive interne 8 10 10 8 8<br />

Totale 4.149 4.136 3.188 3.313 3.331<br />

(* di cui apprendisti: 5 operatori locali; 4 personale uffici)<br />

Numero ore<br />

Tipologia personale coinvolto 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

Dirigenti 270 454 260 296 282<br />

Direttori 757 1064 1872 692 737<br />

Cuochi Responsabili 1.599 1.997 2.147 1.305 1.473<br />

Operatori locali 14.692 15.831 9.041 8.997 10.900<br />

Personale uffici 3.318 4.646 7.279 3.091 2.648<br />

Personale addetto verifiche ispettive interne 360 758 268 124 192<br />

Totale 20.996 24.750 20.867 14.505 16.232<br />

Particolare attenzione è sempre posta alle seguenti<br />

aree tematiche: Aggiornamento del Sistema Qualità<br />

Aziendale, HACCP, Igiene delle preparazioni<br />

alimentari, Sicurezza del lavoro, Emergenza primo<br />

soccorso.<br />

97


I Fornitori<br />

A partire dal 1998 Camst si è dotata di un’organizzazione<br />

logistica per la gestione degli acquisti costituita da<br />

2 magazzini situati presso il Centergross di Funo in<br />

provincia di Bologna, che si è affiancata alla modalità di<br />

acquisto diretto dai Fornitori.<br />

In un primo tempo la gestione era completamente<br />

terziarizzata, dopo un primo avvio affidato alla<br />

cooperativa NCV venne affidata ad una Società di<br />

logistica, la FMG, che gestiva sia i magazzini che la<br />

distribuzione ai nostri locali.<br />

Lo scopo di questa soluzione gestionale era, ed è tutt’ora,<br />

quello di conseguire migliori economie di scala nel ciclo<br />

degli approvvigionamenti e contemporaneamente<br />

aumentare la qualità tramite una migliore selezione e<br />

controllo delle forniture.<br />

Sempre con l’obiettivo di migliorare la qualità del<br />

servizio ai locali, a partire dal 1 aprile 2003, Camst<br />

ha rilevato la gestione precedentemente affidata<br />

all’esterno, ha acquistato i magazzini ed ha costituito<br />

una propria organizzazione per la gestione diretta della<br />

logistica, con il supporto esterno di FMG per la parte<br />

prevalente dei trasporti e della cooperativa Minerva per<br />

la movimentazione merci all’interno dei magazzini, che<br />

vengono coordinati da responsabili Camst.<br />

Dal primo gennaio 2006 la cooperativa NCV riprende<br />

l’attività di movimentazione merci all’interno dei<br />

magazzini e la maggior parte dei trasporti ai locali,<br />

integrata da una piccola quota di trasportatori diretti.<br />

La dimensione delle forniture in Camst è considerevole<br />

in funzione della grande diffusione territoriale delle<br />

attività e del numero e varietà delle referenze necessarie<br />

all’attività di ristorazione.<br />

E’ tuttavia una caratteristica delle nostre forniture che<br />

l’80% del valore di acquisto si concentri su un numero<br />

relativamente basso di fornitori: nel <strong>2005</strong> sono stati 174<br />

pari al 15% del totale.<br />

Di seguito evidenziamo in alcune tabelle il numero e<br />

alcune caratteristiche di distribuzione del numero di<br />

Fornitori per la categoria “materie prime/pulizie”, che<br />

sono quelli maggiormente coinvolti nella qualità del<br />

prodotto-servizio.<br />

I dati fanno riferimento all’Anagrafica fornitori in<br />

essere al 31/12/<strong>2005</strong>.<br />

Distribuzione Fornitori per tipologia e contratto<br />

Tipologia del Fornitore Altri Con contratto Totale %<br />

Privati e Enti Pubblici 970 484 1.454 80,8<br />

Fornitori solo magazzino 37 114 151 8,4<br />

Fornitori magazzino/locali 16 94 110 6,1<br />

Cooperative 46 16 62 3,4<br />

Estero 8 8 16 0,9<br />

Generico 4 4 0,2<br />

Società collegate 1 1 0,1<br />

Società controllate 1 1 0,1<br />

Totale complessivo 1.077 722 1.799 100,0<br />

98


I Fornitori<br />

Distribuzione Fornitori per Regioni<br />

Regione Altri Con contratto Totale %<br />

Abruzzo 24 8 32 1,8<br />

Aosta 2 1 3 0,2<br />

Basilicata 7 3 10 0,6<br />

Calabria 1 1 0,1<br />

Campania 7 13 20 1,1<br />

Emilia Romagna 221 232 453 25,5<br />

Friuli 83 30 113 6,4<br />

Lazio 51 19 70 3,9<br />

Liguria 31 17 48 2,7<br />

Lombardia 195 133 328 18,5<br />

Marche 41 28 69 3,9<br />

Molise 1 1 0,1<br />

Piemonte 67 41 108 6,1<br />

Puglia 23 8 31 1,7<br />

Sardegna 1 1 0,1<br />

Sicilia 9 9 0,5<br />

Toscana 126 72 198 11,2<br />

Trentino 17 8 25 1,4<br />

Umbria 36 8 44 2,5<br />

Veneto 117 94 211 11,9<br />

Totale Italia 1.059 716 1.775 100,0<br />

Estero 24 1,3<br />

Totale 1.799<br />

99


I Fornitori<br />

Distribuzione Fornitori estero<br />

Nazione Altri Con<br />

contratto<br />

Totale<br />

Austria 1 1<br />

Belgio 4 2 6<br />

Germania 6 2 8<br />

Spagna 4 1 5<br />

Olanda 2 2<br />

Slovenia 2 2<br />

Totale 18 6 24<br />

Anzianità media (anni) dei Fornitori attivi<br />

al 31/12/<strong>2005</strong><br />

Tipologia del<br />

fornitore<br />

Altri<br />

Con<br />

contratto<br />

Totale<br />

Estero 14,1 12,1 13,1<br />

Fornitori<br />

magazzino/locali<br />

6,1 10,3 9,7<br />

Società controllate 6,9 6,9<br />

Cooperative 4,0 9,3 5,4<br />

Fornitori solo<br />

magazzino<br />

4,0 5,3 5,0<br />

Privati e Pubblici 3,8 6,7 4,7<br />

Società collegate 1,8 1,8<br />

Generico 0,5 0,5<br />

Totale complessivo 3,9 7,0 5,1<br />

Distribuzione Fornitori per condizioni di pagamento<br />

Tipologia del fornitore<br />

Val fissa fine<br />

mese<br />

10 mese<br />

successivo<br />

20 mese<br />

successivo<br />

Cooperative 15 10 30 7 62<br />

Estero - 1 12 3 16<br />

Fornitori magazzino/locali 21 18 71 - 110<br />

Fornitori solo magazzino 28 19 104 - 151<br />

Generico 2 2 - 4<br />

Privati e Enti Pubblici 367 135 750 202 1.454<br />

Società collegate - - - 1 1<br />

Società controllate - - 1 - 1<br />

Totale 433 185 968 213 1.799<br />

Percentuale 24,1 10,3 53,8 11,8 100<br />

Altre<br />

Totale<br />

100


I Fornitori<br />

Altre caratteristiche dei Fornitori<br />

Caratteristiche dei Fornitori 2004 <strong>2005</strong><br />

Numero Fornitori movimentati (1) 1.436 1.149<br />

di cui: Fornitori qualificati secondo le procedure<br />

ISO 9001 Camst<br />

di cui: Fornitori certificati<br />

ISO 9001<br />

760 859<br />

- 159<br />

di cui: Fornitori su magazzino (Centro Distribuzione) 311 -<br />

di cui: Fornitori qualificati con il Codice di condotta 89 137<br />

di cui: Fornitori qualificati con dichiarazione di conformità relativa alla<br />

rintracciabilità (2)<br />

- 91<br />

(1) Questo dato fa riferimento non all’anagrafica, ma ai<br />

movimenti.<br />

(2) Dichiarazione di conformità all’art 18, Regolamento (CE) n.<br />

178/2002, relativo alla Rintracciabilità. Tale requisito riveste<br />

importanza nell’ambito della sicurezza alimentare.<br />

Il Regolamento (CE) n. 178/2002, all’art 18, ha introdotto<br />

il principio della rintracciabilità, definendo regole comunitarie<br />

la cui entrata in vigore è stabilita per il 1 gennaio <strong>2005</strong>. Tale<br />

regolamento indica che tutti gli operatori del settore alimentare<br />

devono disporre di sistemi e procedure in grado di: individuare<br />

i propri fornitori di alimenti o di qualsiasi sostanza atta a far<br />

parte di un alimento e fornire alle autorità competenti (autorità<br />

sanitaria e di controllo), su richiesta, le informazioni essenziali<br />

in merito; individuare le imprese clienti alle quali hanno fornito<br />

i propri prodotti e di fornire alle autorità competenti (autorità<br />

sanitaria e di controllo), su richiesta, le informazioni essenziali<br />

in merito.<br />

101


Gli acquisti alimentari biologici<br />

Anche nel corso del <strong>2005</strong> l’incidenza del valore di<br />

acquisto biologico è aumentato considerevolmente in<br />

ragione della diffusione di questa materia prima nei<br />

menù della ristorazione scolastica. Incide sul dato la<br />

gestione dell’appalto delle Scuole di Roma presenti in<br />

tutto l’arco dell’anno.<br />

Anno Valore Merci Alimentari Incidenza Biologico Indice crescita Biologico<br />

2002 77.765.571,39 5,03 100,00<br />

2003 81.254.070,39 5,92 122,83<br />

2004 90.330.681,31 6,68 154,21<br />

<strong>2005</strong> 95.389.257,36 7,96 194,03<br />

Le categorie maggiormente interessate restano sempre<br />

frutta, verdura, legumi e ortaggi, mentre le ‘merendine<br />

biologiche’ della ristorazione scolastica fanno balzare<br />

l’acquisto di cioccolato biologico al terzo posto.<br />

Le prime 10 di acquistato biologico per famiglia<br />

Famiglia Inc % Bio sulla famiglia <strong>2005</strong> Inc % Bio sulla famiglia 2004<br />

Frutta 32,8 29,5<br />

Uova 20,3 11,7<br />

Verdure, Legumi,Ortaggi 19,7 15,7<br />

Cioccolato 15,6 13,8<br />

Biscotteria 15,0 13,6<br />

Latte e Derivati 14,3 10,6<br />

Paste Alimentari Riso 12,7 10,5<br />

Burro, Oli e Margarine 11,6 11,2<br />

Pane e Derivati 10,2 7,1<br />

Droghe e Aromi 4,9 6,3<br />

Il confronto con il dato 2004 delle prime dieci famiglie<br />

di acquistato biologico mette in evidenza i rispettivi<br />

aumenti di incidenza. Da notare il balzo registrato dalla<br />

categoria uova biologiche che si è determinato anche<br />

in seguito alla scoperta di sofisticazioni alimentari in<br />

alcuni produttori.<br />

102


Consumo energie ed acqua nella produzione pasti<br />

Sostenibilità ambientale<br />

Camst negli anni si è impegnata per garantire la tutela<br />

dell’ambiente conformemente a quanto richiesto dalla<br />

legge, in accordo con le amministrazioni pubbliche dove<br />

opera e con le esigenze dei clienti.<br />

Il risparmio energetico viene perseguito nella scelta<br />

del luogo di costruzione dei locali, con un’attenta<br />

progettazione che sfrutti il più possibile la luce naturale,<br />

che utilizzi in modo razionale i punti luce.<br />

Consumo di energie (Metano–Elettricità) e<br />

Acqua nella produzione dei pasti<br />

Con l’entrata in vigore della Legge n° 10 del 1991<br />

intitolata “Norme per l’attuazione del Piano energetico<br />

nazionale in materia di uso razionale dell’energia,<br />

di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti<br />

rinnovabili di energia”, viene ufficialmente istituita la<br />

figura del Responsabile Energetico (energy manager)<br />

per le aziende, sia pubbliche che private, che abbiano<br />

un consumo di energia primaria superiore a 10.000<br />

TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) nel campo<br />

industriale e 1.000 TEP negli altri campi.<br />

Questa legge contiene norme relative all’attuazione del<br />

Piano Energetico Nazionale del 1988 e in particolare<br />

all’articolo 19 istituisce la figura del Responsabile<br />

energetico attribuendogli alcuni compiti quali<br />

individuare le azioni, gli interventi, le procedure e<br />

quant’altro necessario per promuovere l’uso razionale<br />

dell’energia.<br />

Nelle attività del settore Terziario, in particolare<br />

del Commercio, l’impiego di energie nel processo<br />

industriale non rappresenta una voce di costo<br />

dall’incidenza molto elevata rispetto al totale dei costi<br />

di produzione e probabilmente questo è il motivo per<br />

cui generalmente, in questo settore, non è avvertito<br />

come prioritario l’obiettivo di un utilizzo controllato e<br />

misurato delle energie.<br />

Tuttavia vi è sicuramente anche un motivo ‘etico’ nel<br />

considerare l’impiego delle risorse energetiche ed<br />

idriche con un obiettivo di efficienza e di lotta allo<br />

spreco a prescindere da altre valutazioni di tipo più<br />

utilitaristico.<br />

In primo luogo perché lo spreco di risorse, di qualsiasi<br />

genere, è sempre un fatto antieconomico e poi perché in<br />

questo caso si rifletterebbe negativamente anche sulla<br />

comunità in senso più generale poiché sappiamo che<br />

elettricità (centrali termoelettriche) e gas provengono<br />

da fonti non rinnovabili, mentre l’acqua potabile è una<br />

risorsa che sta diventando sempre più ‘preziosa’.<br />

Con il <strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong> di quest’anno abbiamo pensato<br />

di predisporre un osservatorio sui consumi di energia<br />

elettrica, gas e acqua utilizzando i dati rilevati dal<br />

Responsabile energie per i quantitativi di Energia<br />

elettrica e Gas metano, mentre il consumo d’acqua viene<br />

rilevato dalle bollette delle utenze, aspetto quest’ultimo<br />

che rende il dato più soggetto a stime in quanto i periodi<br />

di lettura non sono sempre omogenei.<br />

I consumi vengono rilevati dalle letture al contatore per<br />

le utenze intestate a Camst nei locali di nostra proprietà,<br />

quindi in quei locali dove la realizzazione e le scelte<br />

impiantistiche sono da noi più gestite e controllate,<br />

per cui possiamo affermare che gli indicatori di questo<br />

campione rispecchiano la gestione ‘media’ delle energie<br />

nel processo produttivo di Camst.<br />

103


Consumo energie ed acqua nella produzione pasti<br />

Totale Camst <strong>2005</strong> Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />

Num Pasti 25.206.363 22.561.063 27.229.706<br />

Q.tà Consumo 247.481 2.449.270 14.900.765<br />

Num locali 53 59 65<br />

Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,010 0,109 0,547<br />

Consumo a Pasto 2004 0,014 0,119 0,580<br />

Consumo a Pasto 2003 0,015 0,115 0,533<br />

Questi dati sono riferiti, per omogeneità, solo ai locali<br />

che producono esclusivamente pasti, poiché in molti<br />

locali i consumi di energie servono anche alla vendita<br />

di scontrini e i dati dei relativi consumi non sono<br />

separabili.<br />

In sintesi possiamo dire che in media nei locali in cui<br />

siamo titolari di utenze ogni pasto prodotto richiede:<br />

10 litri d’acqua<br />

1 pasto prodotto richiede 0,11 mc metano<br />

0,55 Kw elettricità<br />

I consumi unitari rilevati per il <strong>2005</strong> mostrano una<br />

tendenza alla riduzione, quindi un dato positivo<br />

di aumento dell’efficienza che genera risparmio<br />

energetico. Date le caratteristiche del dato è difficile<br />

attribuire la tendenza ad uno specifico fattore,<br />

tuttavia una diffusa attenzione ai consumi e al corretto<br />

utilizzo delle tecnologie e impianti costituisce una<br />

importantissima fonte di risparmio energetico.<br />

Disponendo di una serie di dati relativi agli ultimi due<br />

esercizi possiamo effettuare un confronto sull’andamento<br />

dei consumi relativamente agli stessi locali presenti nei<br />

due anni.<br />

Confronto tra locali omogenei Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />

Consumo 2004 238.581 2.308.082 14.053.214<br />

Pasti 2004 18.110.810 19.823.860 24.403.425<br />

Consumo a Pasto 2004 0,013 0,116 0,576<br />

Consumo <strong>2005</strong> 212.959 2.362.220 14.582.765<br />

Pasti <strong>2005</strong> 19.960.343 21.609.186 26.655.230<br />

Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,011 0,109 0,547<br />

104


Consumo energie ed acqua nella produzione pasti<br />

Variazione % Consumo -10,74 2,35 3,77<br />

Variazione % Pasti 10,21 9,01 9,23<br />

Variazione % Cons/Pasti -19,01 -6,11 -5,00<br />

Num locali nel campione 40 51 61<br />

Se consideriamo i consumi nelle tre tipologie di locali<br />

principali riscontriamo, come logico attendersi, una<br />

maggiore efficienza nel processo produttivo delle<br />

Cucine Centralizzate, in particolare per i consumi di<br />

energia elettrica ed acqua. I locali pubblici esercizi,<br />

a differenza delle altre due tipologie, mostrano una<br />

tendenza all’aumento dei consumi unitari di gas metano<br />

ed energia elettrica mentre diminuiscono il consumo di<br />

acqua.<br />

Cucine Centralizzate <strong>2005</strong> Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />

Num Pasti 19.514.004 16.734.094 21.092.682<br />

Q.tà Consumo 172.529 1.719.300 8.931.000<br />

Num locali 25 23 29<br />

Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,009 0,103 0,423<br />

Consumo a Pasto 2004 0,011 0,111 0,465<br />

Interaziendali <strong>2005</strong> Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />

Num Pasti 3.763.245 3.354.726 3.841.424<br />

Q.tà Consumo 47.364 511.220 3.014.765<br />

Num locali 17 16 19<br />

Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,013 0,152 0,785<br />

Consumo a Pasto 2004 0,018 0,163 0,815<br />

Pubblici Esercizi <strong>2005</strong> Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />

Num Pasti 875.388 577.780 1.255.872<br />

Q.tà Consumo 15.282 70.000 2.160.000<br />

Num locali 5 4 8<br />

Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,017 0,121 1,720<br />

Consumo a Pasto 2004 0,023 0,075 1,131<br />

105


Gestione dei rifiuti<br />

La gestione dei rifiuti generati dalle attività produttive<br />

è disciplinata dal D.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 che a<br />

sua volta dà attuazione alle direttive Comunitarie<br />

riguardanti i rifiuti in genere, i rifiuti pericolosi, gli<br />

imballaggi delle merci e i rifiuti da imballaggio.<br />

La gestione dei rifiuti, che all’art. 2 viene qualificata<br />

come ‘attività di pubblico interesse’, ha il fine di<br />

assicurare una elevata protezione dell’ambiente.<br />

Le norme del decreto legislativo prescrivono e<br />

disciplinano gli aspetti della prevenzione, della<br />

produzione dei rifiuti, del recupero e dello smaltimento.<br />

Secondo le finalità della legge “i rifiuti devono essere<br />

recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute<br />

dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che<br />

potrebbero recare pregiudizio all’ambiente e, in<br />

particolare: senza determinare rischi per l’acqua,<br />

l’aria, il suolo e per la fauna e la flora; senza causare<br />

inconvenienti da rumori o da odori; senza danneggiare<br />

i siti di particolare interesse, tutelati in base alla<br />

normativa vigente”.<br />

Le attività produttive di Camst generano in prevalenza<br />

due categorie di rifiuti speciali che debbono essere<br />

gestite con apposite procedure: i fanghi provenienti<br />

dalle fosse settiche (trattamento delle acque di scarico) e<br />

gli oli e grassi commestibili usati prevalentemente nella<br />

frittura.<br />

Allo stato attuale, in Camst, l’adempimento alla legge<br />

n. 22/97 è assicurato con procedure per lo smaltimento.<br />

Ogni locale che produce rifiuti speciali e/o rifiuti<br />

pericolosi è dotato di un registro di carico e scarico<br />

e conferisce gli stessi a soggetti abilitatati utilizzando<br />

apposito formulario di identificazione del rifiuto.<br />

Annualmente Camst provvede a comunicare alle<br />

Camere di Commercio delle province di residenza<br />

delle rispettive attività produttive le quantità e le<br />

caratteristiche qualitative dei rifiuti prodotti secondo<br />

quanto previsto dal dettato normativo.<br />

I dati che riportiamo sono tratti dalla denuncia annuale.<br />

Camst<br />

Categorie (quantità Kg) <strong>2005</strong> var % 2004 2003<br />

Fanghi 1.440.023 31,89 1.091.806 1.042.269<br />

Oli e grassi commestibili 414.763 32,38 313.321 325.261<br />

Imballaggi vari 324.352 - 31,79 475.530 446.375<br />

Altri materiali 32.540 3,21 31.527 31.980<br />

Totale 2.211.678 15,66 1.912.184 1.845.885<br />

106


Gestione dei rifiuti<br />

Categoria: Altri materiali <strong>2005</strong> (Kg) %<br />

rifiuti biodegradabili di cucine e mense 14.100 43,3<br />

carta e cartone 8.540 26,2<br />

rifiuti ingombranti 5.000 15,4<br />

ferro e acciaio 2.030 6,2<br />

metalli misti 1.670 5,1<br />

legno 680 2,1<br />

toner 330 1,0<br />

oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati 190 0,6<br />

Totale 32.540 100<br />

Altre Società del Gruppo<br />

Categorie (quantità Kg) <strong>2005</strong> var % 2004 2003<br />

Fanghi 169.960 -5,48 179.810 160.250<br />

Oli e grassi commestibili 183.765 56,62 117.330 39.740<br />

Imballaggi vari 122.547 147,12 49.590 35.790<br />

Altri materiali 106 - - -<br />

Totale 476.378 37,39 346.730 235.780<br />

107


SOLIDARIETA’ E SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE<br />

6


Crescita e sviluppo del ruolo <strong>sociale</strong> della Cooperazione<br />

Camst aderisce alla Lega Nazionale delle Cooperative<br />

e Mutue (Legacoop) che è uno dei tre organismi di<br />

rappresentanza dell’economia cooperativa in Italia<br />

(www.legacoop.it).<br />

“Scopo della Lega Nazionale delle Cooperative e<br />

Mutue (Legacoop) è di agire per la promozione della<br />

cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di<br />

speculazione privata, fondata sui principi dell’Alleanza<br />

Cooperativa Internazionale (ACI).<br />

Legacoop opera per lo sviluppo e il potenziamento<br />

del movimento cooperativo indirizzando le associate<br />

ad adempiere - senza discriminazione per le opinioni<br />

politiche, per l’appartenenza etnica e le fedi religiose<br />

dei suoi membri - la funzione <strong>sociale</strong> riconosciuta alla<br />

cooperazione dalla Costituzione della Repubblica (*1).<br />

Legacoop sostiene il processo di integrazione europea<br />

e si impegna per lo sviluppo dei rapporti con le altre<br />

organizzazioni cooperative dei Paesi aderenti all’Unione<br />

al fine di creare un ambiente favorevole alla crescita<br />

delle cooperative in Europa e valorizzare la peculiarità<br />

dell’esperienza italiana.<br />

Legacoop svolge le sue funzioni di rappresentanza,<br />

assistenza e tutela delle imprese associate ed è<br />

competente ad esercitare la vigilanza sugli Enti<br />

cooperativi, riconosciutale dall’art. 4 del D.L.C.P.S.<br />

14.12.1947 n. 1577 e successive modificazioni e<br />

integrazioni.<br />

Per il perseguimento dei propri scopi Legacoop mantiene<br />

costanti rapporti con le altre Associazioni cooperative<br />

nazionali e internazionali e con le organizzazioni i cui<br />

scopi siano coincidenti o compatibili con i propri.<br />

Legacoop aderisce all’Alleanza Cooperativa<br />

Internazionale (ACI), ne attua gli scopi in ogni sua<br />

istanza affinché l’ACI sia la rappresentante universale<br />

delle organizzazioni cooperative.”<br />

(Art.1 - Costituzione e scopi - Statuto della Lega<br />

Nazionale delle Cooperative e Mutue, approvato dalla<br />

Assemblea Generale dei Delegati, Roma, 5 febbraio<br />

2004).<br />

(*1) Costituzione della Repubblica Italiana, Titolo III,<br />

Rapporti economici, Art. 45: “La Repubblica riconosce<br />

la funzione <strong>sociale</strong> della cooperazione a carattere di<br />

mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge<br />

ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più<br />

idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il<br />

carattere e le finalità”.<br />

Contributi associativi<br />

Si riferiscono a Legacoop e ad altri organismi di<br />

rappresentanza imprenditoriale cui Camst aderisce.<br />

2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />

549.526 499.346 510.453 490.216<br />

110


Crescita e sviluppo del ruolo <strong>sociale</strong> della Cooperazione<br />

Adesione a iniziative della cooperazione<br />

Al fine di perseguire e sviluppare il ruolo <strong>sociale</strong> della<br />

cooperazione Camst aderisce inoltre a:<br />

Centro Italiano di Documentazione sulla<br />

Cooperazione e l’Economia Sociale<br />

Il Centro italiano di documentazione sull’economia<br />

della cooperazione e l’economia <strong>sociale</strong> opera a Bologna<br />

dal 1988 ed è caratterizzato come luogo istituzionale di<br />

raccolta, tutela e ordinamento dei materiali documentari<br />

sul movimento cooperativo e sull’economia <strong>sociale</strong><br />

(quota <strong>sociale</strong> 15.494 euro).<br />

<strong>Impronta</strong> <strong>Etica</strong><br />

Dal 2001 Camst è socio fondatore (quota <strong>sociale</strong> 3.500<br />

euro), insieme ad altre prestigiose aziende cooperative<br />

e non, di <strong>Impronta</strong> <strong>Etica</strong>, un’associazione “non profit”<br />

che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile,<br />

creando un network tra imprese e organizzazioni che<br />

intendono l’impegno <strong>sociale</strong> come parte essenziale<br />

della propria missione e si attivano in pratiche di<br />

responsabilità <strong>sociale</strong>.<br />

(www.improntaetica.org)<br />

Cooperare con Libera Terra<br />

Nel novembre <strong>2005</strong>, presso il ristorante Vertice<br />

situato al centro del quartiere fieristico di Bologna di<br />

fronte alla torre sede degli uffici della Regione Emilia<br />

Romagna, è stato avviato un progetto di collaborazione<br />

tra cooperative che vede da un lato Camst, azienda<br />

leader della ristorazione e maggiore tra le cooperative<br />

di produzione lavoro con oltre 6.000 soci e dall’altro<br />

la “Placido Rizzotto”, piccola cooperativa costituita da<br />

un gruppo di giovani siciliani che, coltivando a grano<br />

le terre confiscate alla mafia, hanno iniziato a produrre<br />

una buona pasta biologica.<br />

Il progetto prevede l’inserimento della pasta nel menù<br />

del self service e la vendita delle confezioni da 500<br />

grammi nella gastronomia del locale C’Entro.<br />

L’iniziativa è maturata in seguito al coinvolgimento di<br />

Camst in un progetto di più ampio respiro promosso da<br />

Legacoop.<br />

Nel luglio <strong>2005</strong> si è tenuto un incontro che aveva<br />

come obiettivo l’ideazione di uno strumento utile<br />

allo sviluppo delle cooperative che operano sulle terre<br />

confiscate alla mafia, che si riconoscono nell’esperienza<br />

di “Libera Terra”.<br />

Legacoop si pone l’obiettivo di contribuire in questo<br />

modo non solo al riscatto ed al positivo utilizzo di beni<br />

confiscati ai mafiosi ma anche allo sviluppo di nuove<br />

imprese cooperative caratterizzate in questo caso da<br />

una fortissima carica valoriale.<br />

Lo “strumento” che avrà la forma di un’Associazione<br />

con proprio Statuto e regolamento, pur traendo<br />

origine dalla volontà e disponibilità di cooperative ed<br />

associazioni in ambito Legacoop, dovrà essere aperto<br />

sia alle altre centrali cooperative sia ad associazioni, enti<br />

e privati che condividono in modo concreto il supporto<br />

diretto all’esperienza Libera Terra.<br />

Diverse le esigenze messe a fuoco: l’avviamento<br />

delle nuove cooperative (numerosi terreni e beni<br />

stanno pervenendo in diverse regioni ad una confisca<br />

definitiva), che significa innanzitutto la messa a punto di<br />

piani d’impresa, di budgets, la messa in rete con le altre<br />

cooperative per gli aspetti produttivi e commerciali, la<br />

pianificazione di risorse economiche e finanziarie etc,<br />

la patrimonializzazione nel tempo delle cooperative, a<br />

partire da quelle che già hanno una storia, che significa<br />

il vero passaggio al divenire “imprese” (le terre ed i beni<br />

a loro affidati rimangono infatti solo disponibili); il<br />

mercato e la distribuzione, inteso come orientamento<br />

dei percorsi produttivi in considerazione della<br />

commercializzazione e dei mercati di sbocco.<br />

(Una scheda informativa dell’associazione Libera Terra<br />

si trova sul sito: www.liberaterra.it).<br />

111


Ruolo <strong>sociale</strong><br />

Le risorse destinate da Camst alle iniziative a favore<br />

della società in campo culturale, scientifico, sportivo<br />

e di solidarietà risultano polverizzate fra tante piccole<br />

iniziative legate ai territori evidenziando ancora una<br />

volta la strategia aziendale di radicamento nel territorio<br />

in cui opera.<br />

Per le attività svolte in questa direzione nel <strong>2005</strong> sono<br />

stati complessivamente devoluti 405.278 euro.<br />

Le somme più consistenti sono andate a sostegno di<br />

attività sportive e culturali.<br />

La parte rimanente è stata ripartita a favore del mondo<br />

della scuola e della solidarietà.<br />

Nel capitolo solidarietà sono da aggiungere anche le<br />

diverse iniziative che vedono coinvolti i soci (festa di<br />

Natale, festa della donna, ecc.) il cui ricavato va a favore<br />

di diverse associazioni di volontariato. Tali iniziative<br />

vengono costantemente documentate nel Refuso.<br />

Iniziative Sportive<br />

Camst è da sempre sensibile alle diverse istanze<br />

che provengono dai territori su cui opera anche nel<br />

settore sportivo, ritenuto un importante elemento<br />

di aggregazione, soprattutto tra i giovani. Camst è<br />

cosponsor del Paladozza di Bologna. Per il terzo anno<br />

Camst è sponsor della squadra di basket Gira di Ozzano<br />

Emilia (BO), che ha giocato il campionato italiano B.<br />

Camst ha partecipato all’attività della squadra di basket<br />

Andrea Costa Imola ed è stata sponsor della Zinella<br />

Bologna (volley maschile), con la quale ancora oggi ha<br />

legami di fornitura di servizi.<br />

Iniziative in campo culturale<br />

L’attenzione della Camst alla società che la circonda si<br />

concretizza in una serie di iniziative culturali che spesso<br />

si intrecciano alla vita economico istituzionale. Per fare<br />

questo Camst alimenta e sostiene eventi culturali di<br />

grande importanza. Da molti anni infatti Camst è tra i<br />

sostenitori del Bologna Festival, della rassegna Musica<br />

Insieme e dell’Arena del Sole. Ma il suo interesse per<br />

la cultura va ben oltre i confini bolognesi, essendo da<br />

molti anni a fianco di piccole iniziative a sostegno delle<br />

attività nei territori nei quali opera.<br />

Un contributo di rilievo alla ricerca storica sul<br />

Movimento Cooperativo e all’affermazione e<br />

trasmissione dei valori che ne sono all’origine, viene<br />

fornito dalla collaborazione con il Centro Italiano di<br />

Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia<br />

<strong>sociale</strong>.<br />

Uomini donne valori alle radici di Camst<br />

Il <strong>2005</strong> ha segnato il sessantesimo anniversario della<br />

fondazione di Camst, in occasione del quale si è dato<br />

ulteriore compimento ad un filone di ricerca storica<br />

sulle origini della nostra cooperativa.<br />

Il libro, edito dal Mulino (Bologna, maggio <strong>2005</strong>) per<br />

la collana Storia e Studi Cooperativi, è stato scritto da<br />

Giuliana Bertagnoni, laureata in storia contemporanea<br />

all’Università di Bologna, ricercatrice libero<br />

professionista presso strutture culturali pubbliche.<br />

“Nel sessantesimo anniversario della sua fondazione,<br />

con questo volume Camst ricostruisce – sulla base<br />

delle fonti archivistiche (soprattutto, ma non solo, carte<br />

personali) e orali, nonché della bibliografia esistente - la<br />

trama dei destini individuali e collettivi alle sue radici.”<br />

Questo volume segue di tre anni il libro: Camst:<br />

ristorazione e socialità, (il Mulino, Bologna, maggio 2002,<br />

112


Ruolo <strong>sociale</strong><br />

collana Storia e Studi Cooperativi) curato da Vera<br />

Zamagni, professore ordinario di Storia economica<br />

all’Università di Bologna, insieme ad un gruppo di<br />

ricercatrici: Patrizia Battilani, Silvia Lolli, Patrizia<br />

Petrolati. In quella ricerca si voleva “dare conto delle<br />

tappe di trasformazione della cooperativa, che passano<br />

dal famoso ristorante alla stazione di Bologna alle<br />

cucine centralizzate per la ristorazione collettiva, dal<br />

self service al free flow e al banqueting, per approdare<br />

ad un’impresa di ristorazione a tutto campo presente a<br />

livello nazionale”.<br />

Capostipite delle opere di ricostruzione storica del<br />

percorso <strong>sociale</strong> della cooperativa è stato il lavoro della<br />

professoressa Giuliana Ricci Garotti, “Storia e cronistoria<br />

della Camst. I soci raccontano” (Venezia, Marsilio, 1985),<br />

pubblicazione che ha raccolto numerose testimonianze<br />

in cui i primi soci ricordavano quei tempi pionieristici e<br />

lo spirito che li aveva animati.<br />

Partner per il Master in Corporate citizenship<br />

– Strategie integrate di responsabilità <strong>sociale</strong><br />

Nel corso del <strong>2005</strong> Fondaca, Fondazione per la<br />

cittadinanza attiva, nota associazione attiva nel campo<br />

dei diritti del cittadino, ha realizzato il suo primo<br />

master in Corporate citizenship, cui Camst ha aderito<br />

con una quota di sostegno di 2.000 euro.<br />

Il corso si è tenuto a Roma, nell’arco dei primi mesi<br />

dell’anno e Camst è stata chiamata insieme ad altre<br />

aziende sostenitrici a dare il suo contributo alla didattica<br />

presentando il <strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong> e il suo impegno nel<br />

campo della responsabilità <strong>sociale</strong>.<br />

Il master, che ha voluto rappresentare un contributo<br />

per la crescita della conoscenza su queste tematiche<br />

nel nostro paese, è stato promosso dall’associazione in<br />

collaborazione con l’IN-SAT Lab della Scuola superiore<br />

S. Anna di Pisa e con il Boston College.<br />

Si è trattato di un corso di specializzazione sui temi<br />

della responsabilità <strong>sociale</strong> aperto a persone provenienti<br />

dal settore privato, dalla pubblica amministrazione e<br />

dalle organizzazioni di cittadini.<br />

Lo scopo principale era quello di contribuire a colmare<br />

il divario oggi esistente tra domanda e offerta formativa<br />

nel campo della responsabilità <strong>sociale</strong> dell’impresa,<br />

nel quadro dell’obiettivo più generale di “prendere sul<br />

serio” questo tema.<br />

I temi trattati sono stati: la cittadinanza d’impresa<br />

come fenomeno globale, il rapporto con gli stakeholder<br />

e la corporate governance, la conformità alle norme<br />

e la certificazione degli standard, l’impegno per lo<br />

sviluppo e la sua valutazione, la comunicazione della<br />

cittadinanza d’impresa, l’impatto macroeconomico e<br />

le politiche pubbliche per il sostegno alla cittadinanza<br />

d’impresa.<br />

Le lezioni e tutte le attività didattiche hanno visto la<br />

partecipazione di studiosi, esperti e testimoni qualificati<br />

italiani e stranieri. La Scuola Sant’Anna di Pisa e il<br />

Centre for Responsible Leadership del Boston College,<br />

oltre a supportare le attività di progettazione didattica e<br />

di monitoraggio sullo svolgimento del progetto, hanno<br />

curato una settimana di lavoro ciascuno.<br />

Iniziative mondo scolastico<br />

L’attenzione di Camst al mondo scolastico si<br />

manifesta attraverso iniziative che vengono progettate<br />

per supportare l’attività di gestione della refezione<br />

scolastica, con lo scopo di rendere il consumo del pasto<br />

a scuola anche un momento educativo.<br />

L’obiettivo ultimo è quello di fornire una linea guida<br />

per un’alimentazione completa in rapporto all’età, al<br />

sesso e ai fabbisogni di crescita dei piccoli consumatori,<br />

rendendoli consapevoli dei problemi legati alla propria<br />

dieta.<br />

113


Ruolo <strong>sociale</strong><br />

L’esperienza maturata ha portato alla realizzazione di<br />

numerose attività in collaborazione con istituzioni, enti,<br />

uffici, scuola e AUSL. Molte altre iniziative vengono<br />

svolte da Camst in collaborazione con varie Università<br />

con le quali si attivano rapporti di reciproco scambio,<br />

anche con il finanziamento a borse di studio.<br />

Notevole è anche la presenza di Camst con propri<br />

relatori a convegni, tavole rotonde, incontri ai quali<br />

viene invitata a partecipare per evidenziare la propria<br />

esperienza nel settore della ristorazione.<br />

Iniziative culturali 108.304<br />

Iniziative di solidarietà 38.165<br />

Iniziative mondo scolastico 56.467<br />

Iniziative sportive 173.542<br />

Iniziative mediche 28.800<br />

Totale 405.278<br />

15 ottobre <strong>2005</strong> Osteria Grande<br />

(Castel S. Pietro Terme - Bologna).<br />

Intitolazione della Biblioteca comunale<br />

a Gustavo Trombetti in<br />

occasione dei 100 anni dalla sua<br />

nascita. Sul piazzale del Centro<br />

Civico il saluto del Presidente<br />

Camst Paolo Genco (al microfono),<br />

Andrea Bugamelli Assessore<br />

alla Cultura, il Sindaco Vincenzo<br />

Zacchiroli (con la fascia tricolore)<br />

e Marco Bergami Presidente della<br />

Consulta territoriale di Osteria<br />

Grande.<br />

114


Ruolo <strong>sociale</strong><br />

Iniziative di solidarietà<br />

L’attenzione alle richieste di aiuto che provengono dal<br />

<strong>sociale</strong> fa parte ormai di una tradizione consolidata da<br />

tempo nella nostra azienda.<br />

Con quella sensibilità tipica delle imprese cooperative,<br />

Camst ha realizzato diverse iniziative, partecipando<br />

inoltre a vari progetti incentrati sul <strong>sociale</strong> promossi<br />

da Istituzioni, Enti e Organizzazioni diverse. Tra le più<br />

significative quelle realizzate con l’Antoniano di Bologna<br />

per raccogliere fondi per compiere opere meritevoli.<br />

Iniziative di solidarietà dei soci Camst con il<br />

sostegno della cooperativa<br />

La cultura di Camst verso la solidarietà <strong>sociale</strong> è stata<br />

nel tempo trasmessa ai propri soci che negli ultimi anni<br />

sono stati promotori loro stessi di azioni a favore di<br />

associazioni di volontariato.<br />

Solidarietà dai soci (euro) 20.796<br />

Madagascar acquedotto ad Amborompotsy<br />

realizzato anche<br />

grazie al contributo del soci del<br />

ristorante C’Entro di Bologna<br />

115


APPENDICE<br />

7


Glossario<br />

<strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong>: modello di rendicontazione sulle<br />

qualità e sulle quantità di relazione tra l’impresa e gli<br />

stakeholder, che mira a delineare un quadro puntuale,<br />

completo, trasparente della complessa interdipendenza<br />

tra i fattori economici e quelli socio – politici connaturati<br />

e conseguenti alle scelte d’impresa.<br />

CSR (Corporate Social Responsibility): o<br />

responsabilità <strong>sociale</strong> dell’impresa (RSI), viene definita<br />

come «l’integrazione volontaria delle preoccupazioni<br />

sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni<br />

commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate»<br />

(Libro Verde, 2001 della Commissione Europea). Il<br />

concetto parte dal presupposto che le imprese hanno<br />

responsabilità più ampie del solo profitto economico nei<br />

confronti degli azionisti e che nello svolgimento della<br />

loro attività caratteristica devono considerare gli effetti<br />

sociali ed ambientali che producono, sforzandosi di<br />

superare gli obblighi giuridici applicabili.<br />

GBS (Gruppo italiano di studio sul <strong>Bilancio</strong><br />

Sociale): associazione senza scopo di lucro nata nel<br />

1998 fra professionisti e docenti universitari al fine<br />

di sviluppare e promuovere la ricerca scientifica sul<br />

bilancio <strong>sociale</strong> e sulle tematiche inerenti alla sua<br />

rappresentazione e diffusione. Dopo l’emanazione dei<br />

“Principi di redazione del bilancio <strong>sociale</strong>” del 2001,<br />

prevalentemente indirizzati alle imprese for profit, il<br />

GBS sta lavorando allo studio di modelli di bilancio<br />

<strong>sociale</strong> appropriati per aziende operanti in specifici<br />

settori, compresi l’ambito pubblico, il non profit e la<br />

cooperazione.<br />

SA 8000: l’impegno etico e <strong>sociale</strong> di un’impresa, oltre<br />

ad essere testimoniato dal proprio <strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong>,<br />

può anche essere certificato. Questo nuovo standard<br />

internazionale di certificazione, denominato Social<br />

Accountability 8000, riguarda: il rispetto dei diritti<br />

umani, il rispetto dei diritti dei lavoratori, la tutela<br />

contro lo sfruttamento dei minori, le garanzie di<br />

sicurezza e salubrità sul posto di lavoro. Nello specifico,<br />

la norma SA 8000 prevede la soddisfazione di otto<br />

requisiti sociali che riguardano: il lavoro infantile, il<br />

lavoro forzato, la salute e sicurezza sul luogo di lavoro,<br />

la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione<br />

collettiva, la discriminazione, le procedure disciplinari,<br />

l’orario di lavoro, la remunerazione.<br />

Questa norma non nasce nello stesso modo in cui si sono<br />

sviluppate le certificazioni tecniche (es. ISO 9000), che<br />

originano da parametri stabiliti da comitati di esperti<br />

nazionali di un settore specialistico, i quali formalizzano<br />

tali scelte in norme da far condividere a livello<br />

nazionale ed internazionale percorrendo un lungo ciclo<br />

che si allarga dall’Europa (EN) fino al mondo (ISO).<br />

SA 8000 nasce dal CEPAA (Council of Economical<br />

Priorities Accreditation Agency, www.cepaa.org),<br />

emanazione del CEP (Council of Economic priorities),<br />

istituto statunitense fondato nel 1969 per fornire agli<br />

investitori ed ai consumatori strumenti informativi<br />

per analizzare le performance sociali delle aziende.<br />

Il CEPAA ha per missione lo scopo di rendere<br />

le organizzazioni in grado di essere socialmente<br />

responsabili, riunendo i principali stakeholder per<br />

sviluppare standard volontari basati sul consenso,<br />

accreditando organizzazioni qualificate per verificare<br />

la conformità, promuovendo la conoscenza e<br />

118


Glossario<br />

comprensione dello standard e incoraggiandone<br />

l’attuazione a livello mondiale. L’organismo riunisce<br />

21 membri, in rappresentanza delle organizzazioni<br />

sindacali, delle organizzazioni non governative, di<br />

associazioni che tutelano i diritti umani e dell’infanzia,<br />

di imprese che investono in modo socialmente<br />

responsabile, dei società di certificazione. Lo standard e<br />

le relative procedure di accreditamento e certificazione<br />

nascono in un ottica globale e transnazionale,<br />

pur recependo le peculiarità normative locali.<br />

La validità <strong>sociale</strong> contenuta nello standard SA<br />

8000 è accreditata dal fatto che altri due importanti<br />

documenti richiamano l’esigenza e l’importanza<br />

di porre attenzione e cura agli stessi temi per lo<br />

sviluppo sostenibile della società. Questi sono:<br />

Il Global Compact: il patto globale proposto dal<br />

Presidente delle Nazioni Unite Kofi Annan (gennaio<br />

1999) al sistema mondiale degli affari ed alle forze<br />

imprenditoriali che in nove punti, due sui diritti umani,<br />

quattro sui principi di gestione della forza lavoro, tre<br />

sull’ambiente, chiede un impegno per :<br />

1 Supportare e rispettare la protezione dei diritti umani<br />

nella loro sfera di influenza;<br />

2 Assicurare che le proprie società non si rendano<br />

complici di abusi verso i diritti umani;<br />

3 Sostenere la libertà di associazione e l’effettivo<br />

riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva;<br />

4 Eliminare tutte le forme di lavoro forzato ed<br />

obbligatorie;<br />

5 Abolire effettivamente il lavoro infantile;<br />

6 Eliminare le discriminazioni relative all’impiego e<br />

all’occupazione;<br />

7 Supportare un approccio precauzionale alle sfide<br />

ambientali;<br />

8 Intraprendere iniziative per promuovere una<br />

maggiore responsabilità ambientale;<br />

9 Incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie<br />

amichevoli verso l’ambiente.<br />

(www.unglobalcompact.org)<br />

La Carta dei doveri umani, promulgata dall’ ICHD<br />

(International Council of Human Duties), che sancisce<br />

il rifiuto per lo sfruttamento del lavoro minorile e<br />

rivendica le pari opportunità tra uomo e donna.<br />

Modello a missione: modello di rendicontazione che<br />

misura la coerenza tra i valori enunciati in missione e le<br />

azioni intraprese dall’impresa, attraverso la valutazione<br />

dei dati quantitativi e qualitativi.<br />

Stakeholder: (o portatori di interesse) neologismo<br />

nato nell’ambito degli studi nordamericani sulla<br />

pianificazione strategica d’impresa, è comparso per la<br />

prima volta nel 1963 in un documento dello Stanford<br />

Research Institute, per indicare quei gruppi senza<br />

il cui appoggio un’organizzazione non é in grado di<br />

sopravvivere. Il termine, usato in chiara assonanza<br />

con il vocabolo “stockholder” (azionista), significa<br />

letteralmente il “portatore di una scommessa o di<br />

una posta in gioco in una determinata attività” ed è<br />

stato coniato per indicare quei soggetti, individuali<br />

o collettivi, che sono portatori di interessi primari<br />

nei confronti dell’impresa. Secondo la definizione<br />

di R. E. Freeman, divenuta poi maggioritaria, gli<br />

stakeholder sono coloro che possono influenzare o<br />

119


Glossario<br />

essere influenzati dalle attività dell’organizzazione<br />

(“those groups who can affect or are affected by the<br />

achievement of an organization’s purpose”, in Strategic<br />

Management: a Stakeholder Approach, 1984, p. 49).<br />

Le principali categorie di riferimento sono i clienti, i<br />

fornitori, gli azionisti, i prestatori di capitale o di altri<br />

mezzi produttivi, le comunità locali, i dipendenti,<br />

l’amministrazione pubblica e la collettività. Gli<br />

stakeholder sono i destinatari del bilancio <strong>sociale</strong>.<br />

Sviluppo Sostenibile: il termine, utilizzato nella<br />

Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo<br />

sviluppo tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992, identifica<br />

un sistema di sviluppo economico-produttivo che<br />

soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza<br />

compromettere la possibilità di soddisfare quelli delle<br />

generazioni future.<br />

Valore Aggiunto: differenza tra il valore dei beni<br />

o dei servizi di mercato prodotti da un’impresa e il<br />

costo dei fattori necessari per produrli. Rappresenta<br />

la ricchezza creata dall’attività aziendale con<br />

riferimento agli interlocutori che partecipano alla<br />

sua definizione: il personale, entro cui si esprimono<br />

le voci di costi che costituiscono elemento reddituale<br />

diretto (salari, stipendi) o indiretto (oneri sociali); la<br />

pubblica amministrazione ovvero le voci di imposizione<br />

diretta ed indiretta, al netto dei contributi agevolativi<br />

esplicitamente erogati dalle amministrazioni stesse;<br />

il capitale di credito costituito dal complesso degli<br />

oneri finanziari sostenuti nell’esercizio nei confronti di<br />

tutti i soggetti creditori; i soci cioè gli interessi passivi<br />

corrisposti sul prestito <strong>sociale</strong> nonché i costi sostenuti<br />

per le varie attività direttamente rivolte ai soci; la<br />

comunità attraverso le risorse destinatele sotto forma<br />

di finanziamenti di ricerca, donazioni ad associazioni<br />

ed enti morali, contributi a manifestazioni culturali e<br />

ricreative, sponsorizzazioni culturali e sportive, ecc.; il<br />

movimento cooperativo, con i versamenti obbligatori<br />

che le cooperative effettuano al fondo per la promozione<br />

cooperativa e le varie contribuzioni associative; l’azienda<br />

attraverso l’aumento del patrimonio netto dovuto<br />

all’accantonamento a riserva indivisibile dell’intero<br />

utile di bilancio.<br />

120


CARTA DEI PRINCIPI<br />

per l’educazione ambientale orientata allo<br />

sviluppo sostenibile e consapevole<br />

Fiuggi, 24 Aprile 1997<br />

Premessa<br />

I Ministeri italiani della Pubblica Istruzione e<br />

dell’Ambiente hanno promosso dal 1987 intese,<br />

protocolli, circolari, accordi per il coordinamento delle<br />

iniziative nel campo dell’educazione ambientale.<br />

Dall’ottobre 1996 è attivo il comitato interministeriale<br />

di indirizzo e coordinamento. II Comitato si è insediato<br />

il 31 ottobre, decidendo tra l’altro di dedicare le<br />

iniziative del 1997 alla memoria di Antonio Cederna,<br />

ed ha promosso il Seminario di aggiornamento “A<br />

scuola d’ambiente” svoltosi a Fiuggi dal 21 al 24<br />

aprile 1997 primo atto di un’azione programmatica<br />

di coordinamento e di indirizzo finalizzata a dare<br />

vita ad un efficace ed organico Sistema Nazionale per<br />

1’educazione ambientale.<br />

Dopo le conclusioni dei lavori del Seminario, il<br />

Comitato propone una Carta dei principi rivolta agli<br />

operatori, all’opinione pubblica, ai cittadini italiani<br />

sulla quale apre una vasta consultazione in vista<br />

della convocazione della Prima settimana nazionale<br />

dell’educazione ambientale.<br />

rispetto alle questioni etiche e ambientali, ai valori e<br />

alle attitudini, alle abilità e ai comportamenti nella<br />

prospettiva dello sviluppo sostenibile.<br />

2 La Carta dei principi dell’educazione ambientale in<br />

Italia si rivolge ai cittadini di ogni età come alla Pubblica<br />

Amministrazione, alle imprese come ai lavoratori, alle<br />

scuole come alle agenzie educative del territorio.<br />

La Carta orienta la ricerca, la riflessione, il confronto,<br />

la diffusione, la qualificazione, la socializzazione delle<br />

scelte pubbliche volte allo sviluppo sostenibile e si<br />

integra con il processo di rinnovamento delle strutture<br />

educative del sistema formativo.<br />

3 La Carta si rivolge alle bambine ed ai bambini, i<br />

soggetti in età evolutiva, che sono cittadini. di oggi e<br />

di domani. Le bambine e i bambini hanno il diritto<br />

di formarsi una propria opinione, di esprimerla<br />

liberamente, di essere coinvolti nelle decisioni che<br />

riguardano le risorse e lo sviluppo.<br />

Le istituzioni pubbliche devono garantire tale diritto<br />

contribuendo a prepararli ad assumere le responsabilità<br />

della vita in una società libera , in uno spirito di<br />

comprensione, di pace, di tolleranza, di equità, di<br />

opportunità, fra i sessi e fra tutti i popoli, i gruppi etnici,<br />

nazionali e religiosi.<br />

Articoli<br />

1 L’umanità è posta di fronte ad una grande sfida<br />

educativa: rendere praticabile lo sviluppo sostenibile,<br />

garantendo il soddisfacimento dei bisogni attuali senza<br />

compromettere le possibilità delle generazioni future.<br />

L’educazione può rendere le persone più sensibili<br />

4 L’educazione allo sviluppo sostenibile deve<br />

divenire un elemento strategico per la promozione<br />

di comportamenti critici e propositivi dei cittadini<br />

verso il proprio contesto ambientale. L’educazione<br />

ambientale forma alla cittadinanza attiva e consente di<br />

comprendere la complessità delle relazioni tra natura e<br />

121


CARTA DEI PRINCIPI<br />

attività umane, tra risorse ereditate, da risparmiare e da<br />

trasmettere, e dinamiche della produzione, del consumo<br />

e della solidarietà.<br />

L’educazione ambientale e globale e comprende<br />

l’istruzione formale, la sensibilizzazione e la formazione.<br />

L’educazione ambientale si protrae per tutta la durata<br />

dell’esistenza, prepara l’individuo alla vita e coinvolge,<br />

direttamente e continuamente, tutte le generazioni sulla<br />

base del principio che ognuna ha qualcosa da imparare<br />

dalle altre.<br />

5 L’educazione ambientale deve divenire componente<br />

organica di tutte le politiche pubbliche, quelle formative<br />

ed ambientali innanzitutto. La tutela e la valorizzazione<br />

delle risorse naturali e umane implicano norme e scelte<br />

semplici che definiscono una nuova cittadinanza e<br />

convivenza delle specie viventi.<br />

L’educazione ambientale deve orientare l’intervento<br />

delle istituzioni e il ruolo delle comunicazioni di massa.<br />

6 L’educazione ambientale interloquisce con il<br />

funzionamento e l’evoluzione degli ecosistemi naturali,<br />

con le modificazioni indotte dalle attività umane con<br />

i contributi della ricerca scientifica e dell’innovazione<br />

tecnologica. In ambito scolastico l’educazione<br />

ambientale non è circoscrivibile entro i confini di<br />

una nuova materia, ne si può identificare con qualche<br />

contenuto preferenziale: l’educazione ambientale è<br />

interdisciplinare e trasversale, lavora sui tempi lunghi.<br />

7 L’educazione ambientale contribuisce a ricostruire<br />

il senso di identità e le radici di appartenenza, dei<br />

singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di<br />

responsabilità verso la res pubblica, a diffondere la<br />

cultura della partecipazione e della cura per la qualità<br />

del proprio ambiente, creando anche un rapporto<br />

affettivo tra le persone, la comunità ed il territorio.<br />

8 Le attività ed iniziative di educazione ambientale, pur<br />

nella varietà di forme e stili organizzativi, pur senza<br />

pretese di esaustività:<br />

- coinvolgono conoscenze, valori, comportamenti,<br />

esperienze dirette per il rispetto e l’interazione tra la<br />

pluralità delle forme di vita presenti nell’ambiente;<br />

- hanno la possibilità di costruire e diffondere una<br />

cultura moderna “capace di futuro”, capace cioè di<br />

andare oltre la dimensione dell’usa e getta e di ispirare<br />

le proprie azioni al “senso del limite”.<br />

- promuovono opportunità e contesti per favorire lo<br />

sviluppo di qualità dinamiche, per costruire la capacità<br />

di prendere decisioni in condizioni di incertezza, per far<br />

crescere la consapevolezza che la capacità di prevedere<br />

non si può disgiungere dalla disponibilità ad affrontare<br />

l’imprevedibile, per educare al confronto e alla gestione<br />

dei conflitti, tra punti di vista diversi;<br />

- rafforzano coerenze tra l’agire e il sapere, tra<br />

l’enunciazione ed il comportamento.<br />

9 L’educazione ambientale si esprime attraverso l’agire<br />

educativo e l’educare agendo richiede:<br />

- percorsi in cui capire, osservare, fare, curare, che<br />

coinvolgono valori, saperi, conoscenze, opinioni,<br />

emozioni, operatività, relazioni, sui quali si costituiscono<br />

proposte ed elementi di un futuro possibile;<br />

- spirito esplorativo e processi di costruzione delle<br />

conoscenze (piuttosto che la trasmissione dei saperi);<br />

- innovazione metodologica, didattica e organizzativa,<br />

122


CARTA DEI PRINCIPI<br />

coinvolgendo tutte le agenzie della formazione,<br />

lavorando per progetti, in una dimensione di ricerca<br />

vera e aperta, lungo percorsi trasversali, creando i<br />

presupposti per un diverso rapporto con le discipline e<br />

tra le discipline;<br />

- modificazione dei ruoli tradizionali di insegnamento/<br />

apprendimento;<br />

- cooperazione fra la scuola, le altre agenzie formative e<br />

i cittadini.<br />

10 Ogni individuo ha un ruolo importante e insostituibile<br />

per l’educazione ambientale e per il mantenere,<br />

salvaguardare, migliorare la qualità dell’ambiente,<br />

- quale cittadino singolo e protagonista di movimenti<br />

collettivi ed associazioni;<br />

- quale produttore di beni e di servizi, di rischi,<br />

inquinamenti e rifiuti;<br />

- quale consumatore, di beni e servizi di risorse esauribili<br />

in forme diseguali.<br />

E’ compito delle amministrazioni pubbliche centrali e<br />

periferiche, organizzare , promuovere ,favorire attività<br />

di educazione ambientale, che è anche una competenza<br />

istituzionale propria e specifica da coordinare e<br />

integrare in una rete costituita dai soggetti pubblici e<br />

privati che svolgono attività di educazione ambientale<br />

sul territorio.<br />

L’Italia ribadisce gli impegni internazionali per la<br />

qualificazione e il rafforzamento delle attività di<br />

educazione ambientale.<br />

Dicembre <strong>2005</strong> Festa di solidarietà<br />

per le adozioni a distanza<br />

- durante la festa i figli dei soci<br />

Camst hanno presentato le<br />

nuove divise<br />

123


Master in Corporate Citizenship<br />

Nota sulle attività della prima edizione del<br />

corso<br />

Roma, febbraio 2006<br />

Nello scorso mese di gennaio si è chiusa la prima<br />

edizione del Master in Corporate citizenship, un corso<br />

di specializzazione sui temi della responsabilità <strong>sociale</strong><br />

aperto a persone provenienti dal settore privato, dalla<br />

pubblica amministrazione e dalle organizzazioni di<br />

cittadini.<br />

Il Master è stato realizzato da Fondaca con il supporto<br />

del Centre for Responsible Leadership del Boston<br />

College e dell’In-Sat Lab della Scuola Superiore<br />

Sant’Anna di Pisa.<br />

Finalità e caratteristiche<br />

Il Master aveva l’obiettivo di fornire una serie di<br />

strumenti e metodologie per lo sviluppo di competenze<br />

sui temi della cittadinanza d’impresa.<br />

Finalità principale del progetto è quella di contribuire<br />

a colmare il divario oggi esistente tra domanda e<br />

offerta formativa nel campo della responsabilità <strong>sociale</strong><br />

dell’impresa nel quadro del più generale obiettivo di<br />

“prendere sul serio” questo tema.<br />

Il corso è caratterizzato dalla natura multi-stakeholder,<br />

dall’interattività e dalla valorizzazione delle esperienze<br />

dei partecipanti, nonché dal confronto con la dimensione<br />

internazionale e con i risultati del lavoro della comunità<br />

scientifica globale.<br />

I sostenitori<br />

Hanno contribuito alla realizzazione del Master ACEA,<br />

Astrazeneca, Barilla Lab, Bristol-Myers Squibb, Camst,<br />

Capitalia, Enel, Trambus, Vodafone.<br />

Hanno offerto borse di studio ABI, AFIDAMP, ANCST-<br />

Cooperativa di servizi, Ethicon Endo-Surgery,<br />

Farmindustria, Fondazione Cariplo.<br />

Articolazione<br />

Il Master si è svolto a Roma, presso la sede di<br />

TRAMBUS in via Prenestina, e si è articolato in 7<br />

moduli, della durata di una settimana ciascuno (dal<br />

lunedì pomeriggio al venerdì mattina), per un totale<br />

complessivo di 224 ore, a partire da giugno <strong>2005</strong> fino<br />

a gennaio 2006. In ciascuna settimana (fatta eccezione<br />

per la prima, di carattere introduttivo, interamente<br />

gestita dai docenti del Boston College Charles Derber e<br />

Sandra Waddock, e l’ultima, dedicata alla presentazione<br />

dei project work e alla conclusione del corso) è stato<br />

affrontato un tema generale connesso alla cittadinanza<br />

d’impresa attraverso lezioni e discussione di studi di<br />

caso. Il corso si è basato inoltre su una serie di attività<br />

trasversali, che hanno avuto luogo tutte le settimane,<br />

seguendo un proprio programma.<br />

La valutazione del Master<br />

Nel corso del Master è stato sottoposto ai singoli<br />

partecipanti un questionario di valutazione delle attività<br />

svolte, con scala da 1 a 5. I principali risultati sono stati<br />

i seguenti:<br />

- Moduli tematici: 4,5<br />

- Docenze: 3,9<br />

- Incontri con le imprese: 3,4<br />

- Seminari e laboratori: 4,2<br />

A conclusione del Master, inoltre, è stata realizzata una<br />

valutazione collettiva del progetto con la partecipazione<br />

124


Master in Corporate Citizenship<br />

del prof. Marco Frey della Scuola Sant’Anna di Pisa,<br />

anche al fine di identificare gli elementi principali<br />

da riconsiderare nella nuova edizione. Gli elementi<br />

principali di tale riflessione sono stati i seguenti:<br />

- Necessità di ridurre la durata del Master (numero di<br />

moduli e giorni);<br />

- Stabilire un format ed una qualità delle presentazioni<br />

durante gli “Incontri con le imprese”;<br />

- Migliorare la fornitura della documentazione;<br />

- Fissare una tappa intermedia di verifica dei project<br />

work e garantire un’attività di tutoring degli stessi;<br />

- Necessità di una ulteriore concretizzazione delle<br />

attività legate al “Seminario” e al “Laboratorio”;<br />

- Necessità di un confronto sui temi di attualità legati<br />

alla cittadinanza d’impresa;<br />

- Confermare il contributo iniziale del Boston College;<br />

- Continuare l’impostazione di ricerca che ha<br />

caratterizzato il Master;<br />

- Continuare a mantenere una composizione multistakeholder<br />

dell’aula.<br />

Un cordiale saluto e un sentito ringraziamento.<br />

Francesco Capanna Piscè<br />

Direttore Fondaca<br />

Fondazione per la cittadinanza attiva<br />

16 giugno <strong>2005</strong> - taglio della<br />

torta per i 60 anni di Camst<br />

125

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