Bilancio sociale 2005 - Impronta Etica
Bilancio sociale 2005 - Impronta Etica
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Redazione: Camst via Tosarelli 318 Villanova di Castenaso Bologna<br />
Stampa: Tipografia Moderna - chiuso il 30/05/ 2006 in 2.500 copie
Processo di redazione del <strong>Bilancio</strong> Sociale<br />
(Nota metodologica)<br />
Il <strong>Bilancio</strong> Sociale è uno strumento che evidenzia<br />
l’impatto <strong>sociale</strong> che un’organizzazione produce sulla<br />
collettività di riferimento e su alcuni gruppi sociali in<br />
particolare.<br />
Per un’impresa in generale il <strong>Bilancio</strong> Sociale<br />
rappresenta uno strumento di gestione della fiducia dei<br />
vari interlocutori di riferimento o, per meglio dire, di<br />
tutti quei soggetti e gruppi sociali che hanno interesse<br />
nell’organizzazione.<br />
Per Camst gli interlocutori fondamentali sono: soci,<br />
dipendenti, soci sovventori, clienti, utenti, pubblica<br />
amministrazione, movimento cooperativo, fornitori<br />
e verso questi il <strong>Bilancio</strong> Sociale vuole rendere conto<br />
degli obiettivi e delle azioni compiute in coerenza con la<br />
missione. Più di recente nella redazione del documento<br />
sono state adottate le linee guida proposte dal GBS<br />
(Gruppo di studio per il <strong>Bilancio</strong> Sociale) riguardanti<br />
la presentazione di “identità aziendale” e “valore<br />
aggiunto”.<br />
Inoltre il Consiglio di Amministrazione e la Direzione<br />
aziendale, credendo nell’importanza di vedere<br />
riconosciuta e certificata la propria responsabilità<br />
<strong>sociale</strong>, hanno dato inizio al percorso di adeguamento<br />
dei sistemi aziendali allo standard SA 8000, pertanto<br />
a partire dall’esercizio <strong>2005</strong> il <strong>Bilancio</strong> Sociale Camst<br />
viene presentato con le modifiche e le integrazioni<br />
necessarie a recepire il contenuto della norma.<br />
Ciò ha comportato che i contenuti non vengono<br />
presentati in stretta relazione agli articoli della<br />
“Missione aziendale” la quale, tuttavia, per l’attualità dei<br />
riferimenti a tutti gli interlocutori aziendali, continua a<br />
rappresentare un punto di riferimento imprescindibile<br />
del bilancio <strong>sociale</strong>.<br />
Il processo interno che dà luogo alla redazione del<br />
<strong>Bilancio</strong> Sociale viene gestito dalla Presidenza, con<br />
mandato del Consiglio di Amministrazione, e si avvale<br />
del supporto tecnico di un gruppo di lavoro “trasversale”<br />
che comprende le funzioni aziendali rappresentate dalle<br />
Direzioni dei servizi di sede. Cogliamo qui l’occasione<br />
per ringraziare tutte le persone che rendono possibile<br />
la redazione del documento con la loro disponibilità<br />
e professionalità, sia nella raccolta dei dati che nella<br />
formulazione di osservazioni e suggerimenti per<br />
migliorare la significatività degli indicatori.<br />
Il <strong>Bilancio</strong> Sociale, che affianca e completa il <strong>Bilancio</strong><br />
Economico, viene presentato per l’approvazione<br />
all’Assemblea annuale di bilancio dei Soci.<br />
Il documento viene distribuito ai Soci in versione a<br />
stampa ed è consultabile dagli interlocutori esterni<br />
sul sito www.camst.it alla voce “<strong>Bilancio</strong>”. La versione<br />
web può essere stampata dagli utenti scaricando il file<br />
formato .pdf.<br />
Inoltre dal sito è possibile esprimere un parere tramite<br />
questionario e inviare suggerimenti.<br />
Si ringrazia la Direzione Relazioni Esterne per<br />
la collaborazione prestata nella realizzazione e<br />
nell’aggiornamento del sito.<br />
Il Consiglio di Amministrazione
Sommario<br />
2<br />
4<br />
8<br />
10<br />
11<br />
14<br />
16<br />
22<br />
23<br />
27<br />
38<br />
40<br />
42<br />
46<br />
47<br />
53<br />
54<br />
56<br />
59<br />
Processo di redazione del <strong>Bilancio</strong> Sociale<br />
Sommario<br />
<strong>Bilancio</strong> Sociale <strong>2005</strong><br />
Presentazione del Presidente<br />
Uno sguardo al futuro. Premessa del Segretario<br />
Generale<br />
1 Identità Camst<br />
Valori e Missione<br />
Le tappe dello sviluppo<br />
Il mercato della ristorazione<br />
La proprietà<br />
Gli organismi di governo<br />
2 Politica di Responsabilità Sociale<br />
Politica Camst per la Responsabilità Sociale<br />
Dimensione e caratteristiche dell’occupazione<br />
Formazione e stage<br />
3 Requisiti SA8000<br />
Lavoro infantile<br />
Lavoro obbligato<br />
Salute e sicurezza<br />
Libertà di associazione e diritto alla contrattazione<br />
collettiva<br />
Discriminazione<br />
Pratiche disciplinari<br />
Orario di lavoro<br />
Retribuzione<br />
Sistema di gestione<br />
62<br />
63<br />
64<br />
66<br />
67<br />
67<br />
68<br />
68<br />
76<br />
77<br />
80<br />
86<br />
91<br />
94<br />
98<br />
102<br />
103<br />
106<br />
110<br />
112<br />
118<br />
121<br />
Competitività ed efficienza<br />
Partecipazione patrimoniale e finanziaria<br />
Gli investimenti<br />
Partecipazione Sociale<br />
Utile d’esercizio<br />
Valore aggiunto<br />
Situazione Patrimoniale<br />
Il Gruppo Camst<br />
5 Qualità, soddisfazione dei Clienti,<br />
rispetto della società e dell’ambiente<br />
Per i consumatori<br />
Il mercato della ristorazione in Italia<br />
Servizi offerti ai clienti<br />
La responsabilità <strong>sociale</strong> nell’offerta di ristorazione<br />
La sostenibilità ambientale nell’offerta di ristorazione<br />
Il sistema gestione qualità<br />
I Fornitori<br />
Gli acquisti alimentari Bio<br />
Consumo di energie ed acqua nella produzione pasti<br />
Gestione dei rifiuti<br />
6 Solidarietà e sviluppo della cooperazione<br />
Crescita e sviluppo della cooperazione<br />
Ruolo <strong>sociale</strong>: iniziative ...<br />
7 Appendice<br />
Glossario<br />
Carta dei principi per l’educazione ambientale<br />
124 Master in corporate Citizenship<br />
62<br />
4 Redditività, destinazione degli utili<br />
e investimenti<br />
Redditività<br />
E
Presentazione del Presidente<br />
Camst è, da anni, un’impresa solida ed affermata sul<br />
mercato. Il suo gruppo ha raggiunto e superato i 600<br />
milioni di fatturato, con un’occupazione prossima<br />
alle novemila unità, governato dalla Cooperativa<br />
nel rispetto dei principi etici che si sono tramandati<br />
dai fondatori agli attuali gestori. E’ proprio la nuova<br />
frontiera, quella della competizione sul vasto mercato,<br />
che ci apre alle sfide del XXI° secolo, prima fra tutte<br />
la capacità di mantenerci fedeli alla nostra tradizione<br />
accettando, al tempo stesso, le impegnative regole di<br />
un confronto sempre più aspro e difficile: una sfida alla<br />
quale siamo pronti!<br />
L’anno appena trascorso ci ha consegnato un risultato<br />
molto soddisfacente per la nostra impresa ed il suo<br />
Gruppo, nonostante i forti condizionamenti esercitati<br />
dal mercato stagnante.<br />
Scorrendo i quattro articoli della nostra Missione, cui<br />
si ispira il <strong>Bilancio</strong> Sociale, possiamo rilevare lo sforzo<br />
compiuto da Camst nel difficile <strong>2005</strong>.<br />
Per quanto riguarda il lavoro, che rappresenta il primo<br />
obiettivo della nostra Cooperativa, l’occupazione si è<br />
sviluppata ancora, crescendo nel gruppo di 135 unità e<br />
raggiungendo il numero di 8.961 addetti fissi, sebbene<br />
in Camst l’occupazione si sia mantenuta ai livelli del<br />
2004 (6.625 unità) a testimoniare la “non crescita”<br />
dell’economia del paese.<br />
Nonostante il contesto economico sfavorevole sono<br />
dunque maturati i buoni risultati dell’esercizio <strong>2005</strong>,<br />
caratterizzato anche dalle strumentalizzazioni politiche<br />
che hanno investito la cooperazione a seguito del “caso<br />
Unipol “ esploso nell’estate del <strong>2005</strong> e conclusosi a fine<br />
anno senza danni per le imprese cooperative che lo<br />
avevano sostenuto. Al precedente Governo dobbiamo<br />
l’eredità di un nuovo attacco all’economia cooperativa,<br />
che la vorrebbe relegare in posizioni di marginalità<br />
economica negandole la possibilità di un protagonismo<br />
che invece ha saputo guadagnarsi con il suo lavoro.<br />
Le scelte effettuate per il lavoro e gli investimenti<br />
produttivi in Camst hanno dato i frutti di un ulteriore<br />
esercizio positivo.<br />
Va sottolineato che tra le scelte della cooperativa vi<br />
è anche quella di mantenere attiva e possibilmente<br />
migliorare la sua politica per i soci.<br />
I servizi ai soci e la partecipazione hanno riconfermato<br />
nella sostanza l’impegno degli anni passati. Fra questi<br />
si segnalano le tradizionali scelte per la partecipazione<br />
alle assemblee e l’informazione tramite il Refuso,<br />
ma non mancano i sostegni agli studi universitari, i<br />
prestiti personali ai soci, i viaggi premio, le iniziative<br />
di socializzazione e solidarietà, secondo una prassi<br />
consolidata che ancora trova vasto gradimento.<br />
Nel <strong>2005</strong>, in occasione del 60° della Camst è stato<br />
erogato un bonus per l’acquisto di libri ai soci e ai loro<br />
figli frequentanti la scuola media superiore o l’università<br />
per un valore complessivo di 88.200 euro.<br />
La politica degli investimenti e della razionalizzazione<br />
gestionale ha prodotto da un lato l’acquisizione di<br />
nuove quote di mercato, mentre dall’altro ha imposto<br />
la cessazione o il ridimensionamento di attività<br />
che avevano prodotto un insoddisfacente risultato<br />
economico.<br />
Nonostante le condizioni del mercato - complessivamente<br />
2
Presentazione del Presidente<br />
fermo nel <strong>2005</strong> – e considerata la redistribuzione delle<br />
attività all’interno del gruppo, possiamo giudicare più<br />
che ottimo: il <strong>Bilancio</strong> della Cooperativa i ricavi sono<br />
arrivati a 295 milioni di euro, i pasti prodotti quasi 55<br />
milioni e un utile netto d’esercizio di 9,7 milioni di<br />
euro.<br />
E’ un risultato di grande rilievo, maturato in un anno<br />
particolarmente difficile per il paese, reso possibile<br />
dall’impegno di tutti coloro che lavorano nella<br />
cooperativa. Un ringraziamento va, naturalmente, a<br />
tutti i soci che hanno contribuito al raggiungimento<br />
di questo risultato, sotto la guida sempre attenta della<br />
nostra Direzione aziendale, che non manca di guardare<br />
ancora avanti, verso nuovi ed importanti obiettivi.<br />
Paolo Genco<br />
8.000<br />
Evoluzione occupati fissi ultimi 10 anni<br />
7.000<br />
6.000<br />
5.000<br />
4.000<br />
3.000<br />
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
3
Uno sguardo al futuro: premessa del Segretario Generale<br />
Anche quest’anno mi viene richiesto di accompagnare<br />
il bilancio <strong>sociale</strong> con alcune brevi considerazioni sui<br />
risultati conseguiti nel corso dell’esercizio <strong>2005</strong>; anche<br />
un anno addietro mi esercitai in tale prova, dando<br />
un taglio soprattutto strategico ai contenuti di quelle<br />
brevi note. E’ ovvio che le strategie vanno integrate ed<br />
aggiornate, ma è altresì evidente che non si possono<br />
continuamente riscrivere, pena il rischio d’eccessiva<br />
verbosità; mi limiterò quindi a sottolineare gli aspetti<br />
positivi, sul piano <strong>sociale</strong>, che vengono prodotti da un<br />
conto economico brillante quale quello ottenuto da<br />
Camst nel corso dell’esercizio 1 gennaio – 31 dicembre<br />
<strong>2005</strong>.<br />
Sono da sempre convinto assertore che le imprese<br />
cooperative debbano lavorare nel rispetto delle norme,<br />
ma profondendo grande impegno per il conseguimento<br />
dell’utile d’impresa, utile senza il quale gli investimenti e<br />
la creazione di nuovi posti di lavoro diviene un compito<br />
sempre più difficile da raggiungere.<br />
Reputo la creazione di nuovi posti di lavoro un obiettivo<br />
assai importante, soprattutto per un’impresa cooperativa<br />
di produzione lavoro; ne consegue che il bilancio <strong>2005</strong><br />
con il suo utile di assoluto rilievo va valutato con grande<br />
soddisfazione, così come va valutato positivamente<br />
il fatto che si garantisca un ritorno ai soci/lavoratori<br />
di parte (seppur ancora troppo modesta) di tale utile<br />
d’esercizio. In definitiva si potrebbe affermare che è<br />
indispensabile produrre la torta, e solo dopo averla<br />
prodotta si può discutere su quale destinazione<br />
assegnare alla torta stessa ed a parte di essa.<br />
Numerose altre considerazioni si potrebbero aggiungere<br />
e molti altri aspetti potrebbero essere trattati in questa<br />
nota succinta, ma essendomi imposto la brevità e poiché<br />
al Presidente Paolo Genco compete l’onere principale<br />
di accompagnare con il suo commento il bilancio<br />
d’esercizio, mi limiterò a sviluppare un ultimo aspetto<br />
che ritengo tuttavia di grande rilevanza: il ruolo che<br />
la Costituzione Italiana attribuisce al movimento<br />
cooperativo.<br />
L’Articolo 45 della Carta Costituzionale recita<br />
testualmente: “La Repubblica riconosce la funzione<br />
<strong>sociale</strong> della cooperativa a carattere di mutualità e senza<br />
fini di speculazione privata”.<br />
E’ ovvio che con tale norma i padri costituenti<br />
intendevano porre la base, attraverso questo primo<br />
importante provvedimento, ad una serie di politiche<br />
atte a riconoscere il ruolo ideologico, <strong>sociale</strong> ed<br />
economico del movimento cooperativo; intendevano in<br />
sostanza dare dignità e tutela costituzionale alle imprese<br />
cooperative.<br />
Credo che in questi 60 anni le cooperative si siano<br />
guadagnate stima e rispetto sul panorama economico<br />
nazionale, ciononostante gli attacchi alla cooperazione<br />
restano frequenti e fastidiosi.<br />
Non è stata sufficiente la recente legge varata dal<br />
Governo Berlusconi che detta importanti norme atte<br />
a regolare la vita delle cooperative (e non si dirà che è<br />
4
Uno sguardo al futuro: premessa del Segretario Generale<br />
stata una legge voluta da forze politiche smaccatamente<br />
favorevoli al movimento cooperativo). Oggi gli attacchi<br />
continuano sui temi fiscali, sui temi della concorrenza,<br />
fino a dar voce a chi le cooperative le vorrebbe piccole,<br />
poco efficienti, ai margini del mercato.<br />
La risposta migliore da dare a questi detrattori di<br />
professione deve basarsi sullo sviluppo, sulla maggiore<br />
capacità competitiva e sui brillanti bilanci d’esercizio:<br />
ecco, questa è la sfida che a noi piace e crediamo di aver<br />
l’intelligenza e la forza per vincere.<br />
Marco Minella<br />
21 ottobre <strong>2005</strong> Torino Olimpiadi invernali. Firma del contratto di gestione dei servizi di ristorazione:<br />
Marco Minella Segretario Generale Camst stringe la mano a Cesare Vaciago Direttore<br />
Generale del Comitato Organizzatore Toroc, a destra il direttore Food & Cleaning Loredano<br />
Vecchi .<br />
5
IDENTITA’ CAMST<br />
1
Valori e Missione<br />
“Da poche settimane Bologna era stata liberata, gli alleati<br />
presidiavano la città, la vita riprendeva con ritmi diversi rispetto<br />
al recente passato di guerra.<br />
Nel clima un po’ caotico, ricco di fermenti e di entusiasmi,<br />
nasce la Camst, una cooperativa di ristorazione collettiva e<br />
tradizionale.”<br />
La costituzione avvenne il 16 Giugno 1945 in via Roma<br />
(attuale via Marconi) 67/2 a Bologna ad opera dei<br />
lavoratori albergo e mensa.<br />
Lo scopo: associarsi in cooperativa per procurarsi un<br />
lavoro alle migliori condizioni possibili.<br />
I primi servizi venivano effettuati nell’unico binario<br />
in funzione alla stazione dei treni in un vagone<br />
abbandonato e utilizzando al posto dei bicchieri<br />
bottigliette tagliate e smerigliate.<br />
Il 1° Maggio 1947, dopo soli due anni dalla costituzione,<br />
veniva inaugurato il locale alla stazione di Bologna,<br />
mentre erano già operanti la Mensa del Popolo in<br />
via Ugo Bassi, il buffet al Teatro Comunale, il bar<br />
dello stadio, il padiglione della Montagnola, il bar<br />
all’Ippodromo.<br />
“E’ il risultato dello sforzo compiuto dai soci, per il<br />
raggiungimento dei compiti sociali per i quali la cooperativa<br />
è stata costituita” - dirà Gustavo Trombetti, primo<br />
presidente della Camst.<br />
E’ lo stesso spirito con cui generazioni di soci hanno<br />
operato negli anni successivi.<br />
Oggi Camst, cooperativa di produzione e lavoro, è una<br />
delle principali imprese della ristorazione in Italia ed<br />
è rimasta una delle poche a capitale completamente<br />
italiano. Una difficile scommessa imprenditoriale e di<br />
gestione dell’economia che ha coniugato obiettivi di<br />
mercato con obiettivi di partecipazione e solidarietà.<br />
Principi Cooperativistici<br />
I principi cooperativistici di fondo sono sempre stati:<br />
- volontarietà e porta aperta: chiunque abbia i requisiti<br />
e lo richieda può diventare socio dell’impresa;<br />
- una testa, un voto: tutti i soci sono uguali, ognuno<br />
vota in quanto socio e non per il capitale versato;<br />
- mutualità e solidarietà: ognuno porta il proprio<br />
contributo e beneficia dei vantaggi di tutti; in caso di<br />
scioglimento il patrimonio della cooperativa,<br />
in quanto indivisibile, viene destinato a scopi<br />
cooperativistici.<br />
Nel 1994 questi principi trovano una efficace sintesi<br />
nella definizione della missione aziendale, aggiornata<br />
nel 1999.<br />
Al contenuto dei quattro articoli della “missione<br />
aziendale” viene data ampia diffusione sia all’interno<br />
nei confronti dei dipendenti, oltre al bilancio <strong>sociale</strong><br />
gli articoli vengono pubblicati nella “Guida per i<br />
soci” che viene consegnata a tutti i nuovi assunti, sia<br />
all’esterno verso tutti gli interlocutori del sito web alla<br />
voce “<strong>Bilancio</strong>”.<br />
8
Valori e Missione<br />
La Missione<br />
Articolo 1<br />
Difendere e sviluppare l’occupazione dei soci.<br />
Migliorare la loro qualificazione professionale e la loro<br />
condizione <strong>sociale</strong> e lavorativa. Garantire il rispetto<br />
della loro salute, della loro integrità morale, delle<br />
loro aspirazioni culturali, civili e di partecipazione<br />
all’impresa cooperativa.<br />
Articolo 2<br />
Realizzare proventi dalla gestione e attuare una<br />
destinazione degli utili che assicuri il massimo sviluppo<br />
degli investimenti e che riconosca l’apporto individuale<br />
di ognuno.<br />
Articolo 3<br />
Soddisfare i bisogni dei clienti, garantendo la qualità<br />
dei prodotti, un servizio confortevole, la salvaguardia<br />
dell’ambiente.<br />
Rendere massima competitività ed efficienza, innovando<br />
l’impresa. Perseguire e mantenere la leadership della<br />
ristorazione in Italia.<br />
Articolo 4<br />
Collaborare con le altre cooperative con spirito di<br />
solidarietà. Far valere in tali collaborazioni il rigore<br />
imprenditoriale.<br />
Perseguire così il rafforzamento della cooperazione sul<br />
mercato e lo sviluppo del suo ruolo <strong>sociale</strong>, nel rispetto<br />
delle tradizioni e dei patrimoni culturali locali.<br />
16 giugno <strong>2005</strong> 60° Camst - presentazione<br />
del libro: Uomini donne valori alle<br />
radici di Camst di Giuliana Bertagnoni<br />
nella foto: Sergio Cofferati Sindaco di<br />
Bologna, Marco Minella Segretario<br />
Generale Camst, Vera Negri Zamagni<br />
Università Bologna, Paolo Genco Presidente<br />
Camst, Enea Mazzoli Presidente<br />
Centro Documentazione Cooperativo,<br />
Alberto de Bernardi Università Bologna,<br />
Giuliana Bertagnoni ricercatrice storica.<br />
9
Le tappe dello sviluppo<br />
1945: il 16 giugno, 16 lavoratori del settore alberghiero<br />
e ristorazione comparivano davanti al Notaio Dott.<br />
Marani in Bologna per costituirsi in Cooperativa<br />
Comunale Albergo e Mensa e dar vita alla Clam, questa<br />
è infatti la prima denominazione <strong>sociale</strong> assunta da<br />
Camst.<br />
Un gruppo di camerieri fonda così il nucleo originario<br />
della cooperativa per servire i viaggiatori di passaggio<br />
alla stazione di Bologna con i primi cestini: 35 lire per<br />
un pasto caldo e fragrante da consumare in carrozza.<br />
“Individuare gli spazi giusti, ed avviare gestioni fisse fu possibile<br />
grazie al consenso e al sostegno che Camst trovò fin dalla sua<br />
costituzione nella nuova amministrazione comunale e in altri<br />
enti ed associazioni cittadine che percepivano la tensione della<br />
cooperativa a rendere un servizio di pubblica utilità” (Camst:<br />
ristorazione e socialità, a cura di Vera Zamagni, ed. Il Mulino,<br />
Bologna 2002).<br />
Nello stesso anno viene inaugurata la prima Mensa del<br />
Popolo in Via Ugo Bassi.<br />
1947: In pochi mesi vengono aperte le gestioni del buffet<br />
della stazione di Bologna e del Teatro Comunale, il bar<br />
dello Stadio e dell’Ippodromo. Già alla fine del 1946<br />
risultavano iscritti alla cooperativa 387 soci.<br />
1952: Viene aperto nel giardino della Montagnola il<br />
“Settimo Cielo”, dancing di fama nazionale che ospita<br />
le più famose orchestre del tempo.<br />
1959: Viene inaugurato a Bologna il Nuovo Continental,<br />
che rimane per la città un punto di riferimento per le sue<br />
diverse tipologie di servizio: ristorante alla carta, tavola<br />
calda, bar e sala banchetti. Il suo successo è immediato,<br />
soprattutto per il mondo notturno.<br />
1960: Nasce l’attuale Ristorante Bass’Otto a Bologna.<br />
E’ il primo Self-service in Italia.<br />
1965: Si apre una nuova sfida nel quartiere fieristico<br />
di Bologna con due ristoranti “itineranti”. E’ l’inizio di<br />
un’attività che vede oggi Camst leader nella ristorazione<br />
fieristica.<br />
1970: Viene aperta la prima cucina centralizzata in<br />
Italia a Villanova di Castenaso per realizzare i pasti per<br />
le aziende, le scuole e le comunità in generale. Tutte le<br />
attrezzature vengono affittate dalla Germania. Dopo<br />
questa cucina ne vengono aperte altre a Zola Predosa<br />
(BO), Imola, Ravenna.<br />
1973: Viene assunto il primo incarico per la realizzazione<br />
di pasti per la refezione scolastica del Comune di Sasso<br />
Marconi (BO).<br />
1978: Camst inizia la propria espansione territoriale<br />
verso il Veneto con la gestione della mensa dell’Italsider<br />
di Porto Marghera.<br />
1981: viene avviata in Piemonte la prima attività con<br />
la gestione della refezione scolastica e poi con le mense<br />
SIP.<br />
1987: nasce Day per il segmento dei buoni sostitutivi di<br />
mensa.<br />
1987: Camst approda in Toscana, incorporando per<br />
fusione una cooperativa locale, la Scat, che aveva un<br />
giro di affari di circa 15 miliardi.<br />
1988: Camst insieme ad alcuni operatori locali fonda a<br />
Rimini Summertrade, società dedicata alla ristorazione<br />
fieristica nel quartiere riminese. In questo segmento<br />
Camst è considerata da tempo leader e per questo viene<br />
chiamata a partecipare ad importanti iniziative in Italia<br />
e nel mondo.<br />
1989: Camst incorpora per fusione la Faraboli,<br />
cooperativa di Parma che opera nella ristorazione<br />
collettiva e commerciale e nello stesso anno con<br />
operatori locali Camst costituisce una società, Gerist,<br />
per la gestione della ristorazione fieristica a Firenze.<br />
10
Le tappe dello sviluppo<br />
1990: Camst sbarca in Francia realizzando una joint<br />
venture con la società Acacias, leader nel settore dei<br />
buoni pasto.<br />
1991, 1992, 1993: Camst si espande in Liguria<br />
incorporando la cooperativa Coam di Savona, in Friuli<br />
con l’incorporazione della cooperativa Cogeturist,<br />
nelle Marche con l’incorporazione della cooperativa<br />
Cogemar; nel Lazio con l’apertura di un ristorante<br />
in centro a Roma con il marchio “Magnosfera” e in<br />
Lombardia con l’acquisizione della società Gierrea;<br />
incorporazioni, acquisizioni e aperture che hanno<br />
rappresentato il trampolino di lancio per lo sviluppo<br />
anche in queste regioni.<br />
Nel 1998 Camst costituisce la prima società a capitale<br />
misto pubblico privato, la Lugocatering (con alcuni<br />
Enti Pubblici della provincia di Ravenna); negli anni<br />
successivi costituisce la Serimi (comune di Mira), la<br />
Seribo (comune di Bologna) e Matilde Ristorazione<br />
(diversi comuni della provincia di Bologna).<br />
Il nuovo millennio inizia con l’apertura della<br />
prima Nutelleria a Bologna, lo sbarco in Germania con<br />
l’acquisizione della Società di ristorazione Lohmeier<br />
& Deimel Gmbh e l’entrata nel mercato autostradale<br />
con l’apertura del primo punto di ristoro a Sangro<br />
Ovest, l’acquisizione della società GSI in Lombardia<br />
e l’ulteriore sviluppo nel Veneto e in Friuli con<br />
l’acquisizione delle società Vegra, Spega e Descò.<br />
Nel <strong>2005</strong>, attraverso la società GSI, Camst apre tre<br />
punti di ristorazione alla fiera di Milano.<br />
Oggi Camst è una delle principali imprese della<br />
ristorazione in Italia ed è rimasta una delle poche a<br />
capitale totalmente italiano.<br />
Il mercato della Ristorazione<br />
Il mercato della ristorazione in Italia si caratterizza per<br />
la presenza di numerosissime imprese (250.000 secondo<br />
dati 2003). La particolarità di Camst rispetto alle altre<br />
aziende di livello nazionale che operano in questo<br />
settore è quella di essere presente in tutti i segmenti<br />
della ristorazione e di confrontarsi quindi sia con gruppi<br />
multinazionali come Gemeaz (Gruppo Accor, Francia),<br />
Sodexho (Francia), Pedus Service (Germania), Ristochef<br />
(Gruppo Elior, Francia), Compass (Inghilterra) per la<br />
ristorazione collettiva; come Autogrill e Mc Donalds’<br />
per la ristorazione commerciale, ma anche con la<br />
miriade di piccole gestioni famigliari.<br />
Il mercato della ristorazione in Italia è tendenzialmente<br />
in crescita: negli ultimi dieci anni la spesa alimentare<br />
domestica degli italiani infatti è aumentata di due terzi,<br />
mentre quella dei consumi fuori casa è raddoppiata.<br />
Nonostante tale tendenza sia ancora in atto, il<br />
rallentamento della crescita economica che si è<br />
registrato a partire dal 2001 ha indotto nei consumatori<br />
un’attenzione alla spesa che ha riguardato anche la<br />
ristorazione fuori casa e per questo motivo, a fronte<br />
di un’offerta molto polverizzata, specialmente nella<br />
ristorazione commerciale, il prezzo risulta essere<br />
uno degli elementi principali di scelta da parte del<br />
consumatore.<br />
In questo contesto, la strategia di offrire un servizio<br />
qualitativamente migliore trova riscontro in clienti<br />
attenti agli aspetti qualitativi, permettendo di<br />
11
Il mercato della Ristorazione<br />
consolidare una certa immagine sul mercato che può<br />
contrastare il basso livello di fedeltà caratteristico dei<br />
consumatori in questo mercato.<br />
Nel perdurare di una bassa crescita economica, e<br />
della conseguente erosione del potere d’acquisto, i<br />
comportamenti dei consumatori tendono a ridurre la<br />
frequenza dei consumi, cercando di premiare soluzioni<br />
che privilegiano sostanza e valore dell’offerta.<br />
Nel mercato della ristorazione commerciale è in corso<br />
una forte selezione degli operatori, specialmente in<br />
quella urbana, dove spesso gli operatori individuali<br />
sono costretti a chiudere i punti vendita e le catene a<br />
razionalizzare l’offerta.<br />
La ristorazione collettiva rappresenta meno di un quinto<br />
del fatturato della ristorazione fuori casa con un numero<br />
di imprese relativamente limitato (1.400 imprese, dati<br />
2003). E’ tuttavia il settore più dinamico, nel quale<br />
sono stati più numerosi negli ultimi anni i movimenti<br />
di acquisizione e di concentrazione, con il risultato<br />
che la maggior parte delle imprese a capitale italiano<br />
sono state acquisite da gruppi stranieri. Nel panorama<br />
degli operatori di livello nazionale, di imprese italiane<br />
sopravvivono ormai solo le Cooperative.<br />
Nell’ambito della ristorazione collettiva, è il segmento<br />
della ristorazione aziendale che risente della<br />
congiuntura particolarmente sfavorevole. Il settore<br />
sanitario e quello scolastico hanno invece realizzato<br />
risultati di crescita significativi ed anche a medio-lungo<br />
termine si prospettano sviluppi importanti.<br />
In particolare la necessità da parte della Pubblica<br />
Amministrazione di contenere i costi di struttura<br />
intensificherà la tendenza ad affidare all’esterno i servizi<br />
di ristorazione sia delle scuole che nella sanità, creando<br />
nuove opportunità alle aziende del settore.<br />
Le principali novità nel settore riguardano:<br />
- L’ingresso di operatori internazionali, decisi con<br />
grandi investimenti ad aggredire il mercato italiano.<br />
Ormai Camst e le altre imprese cooperative rimangono<br />
le uniche a capitale italiano;<br />
- Maggiori prospettive per la ristorazione in concessione;<br />
in particolare il segmento autostradale vede il rinnovo<br />
delle subconcessioni per la gestione dei servizi di<br />
ristorazione nelle aree di rifornimento carburante;<br />
- Introduzione di nuove tecnologie di produzione<br />
e distribuzione dei pasti (cook and chill; atmosfera<br />
modificata; sottovuoto);<br />
- Maggiore importanza alle politiche di marchio<br />
e quindi una maggiore valorizzazione dell’immagine<br />
delle imprese;<br />
- Tendenza delle imprese di ristorazione alla<br />
diversificazione nei settori pulizia e manutenzione<br />
impianti per offrire un servizio global service.<br />
La presenza Camst nel mercato della<br />
Ristorazione<br />
Camst, impresa italiana di ristorazione, viene costituita<br />
nel 1945, con la realizzazione di attività di ristorazione<br />
tradizionale, per poi svilupparsi negli anni sessanta<br />
anche nella ristorazione collettiva (aziendale, scolastica,<br />
sanitaria).<br />
Attraverso una precisa strategia di diversificazione oggi<br />
è presente a 360° in tutti i segmenti della ristorazione:<br />
aziendale, scolastica, commerciale, sanitaria,<br />
autostradale, nella ristorazione per convegni e grandi<br />
12
Il mercato della Ristorazione<br />
eventi e nell’emissione di “buoni sostitutivi mensa”<br />
attraverso la Società Ristoservice.<br />
Camst ha raggiunto una dimensione e una presenza<br />
territoriale che la collocano tra le prime aziende del<br />
settore in Italia. L’andamento positivo del fatturato,<br />
degli investimenti e dell’occupazione, solo in parte<br />
sintetizzano lo sviluppo ed il consolidamento che la<br />
Cooperativa ha saputo raggiungere.<br />
Nel corso degli anni Camst ha attuato una politica di<br />
crescita e sviluppo della sua presenza territoriale che<br />
l’ha portata ad uscire dalla regione d’origine, l’Emilia<br />
Romagna, per insediarsi stabilmente in altre regioni<br />
italiane: oggi è presente in tutta l’Italia Centro-Nord.<br />
Inoltre la Cooperativa ha sviluppato la sua attività<br />
caratteristica, la ristorazione, oltre che in modo diretto<br />
anche con la creazione di Società e l’acquisizione<br />
di partecipazioni che ne hanno fatto nel tempo la<br />
capogruppo di una numerosa squadra di Società<br />
controllate e collegate.<br />
Le motivazioni che hanno portato allo sviluppo per<br />
linee esterne sono:<br />
- la possibilità di stabilire rapporti di partnership<br />
altrimenti preclusi ad una struttura societaria<br />
cooperativa, ad esempio con Enti Locali o con altre<br />
Società;<br />
- necessità di presidiare segmenti di mercato con<br />
strutture ad hoc, come ad esempio i quartieri fieristici;<br />
- coprire segmenti di mercato altamente specializzati<br />
come quello dei “buoni sostitutivi mensa”;<br />
- essere presenti sul mercato con marchi diversificati<br />
e sviluppare la propria presenza con nuovi prodotti e<br />
mercati (esempio: autostrade).<br />
Pertanto Camst opera attraverso molteplici Società con<br />
una strategia di Gruppo ma, è importante sottolineare,<br />
tutte operanti in aree d’affari coerenti con la missione<br />
aziendale e con l’obiettivo strategico di essere presente a<br />
360° nei diversi segmenti della ristorazione.<br />
Le attività di ristorazione presenti nelle Aree Territoriali<br />
operano in diversi contesti :<br />
- Gestione ristoranti Self-Service. Sono localizzati<br />
all’interno di: centri commerciali, centri cittadini,<br />
aree di insediamento industriale-artigianale, centri<br />
direzionali;<br />
- Attività di Ristorazione Collettiva<br />
- Ristoranti aziendali<br />
- Ristoranti interaziendali<br />
- Ristorazione scolastica<br />
- Cucine centralizzate<br />
- Ristorazione per comunità: ospedali/case di cura/<br />
case di riposo.<br />
- Ristorazione veloce: Bar - Snack Bar – Pizzerie.<br />
Sono localizzati all’ interno di: centri commerciali, c<br />
centri cittadini, aree di sosta autostradali, ospedali;<br />
- Banqueting : organizzazione banchetti, buffet,<br />
pranzi di gala, cocktail. Vengono erogati presso sedi<br />
del Cliente o locali di rappresentanza dedicati.<br />
- Gestione Ristorazione Fieristica.<br />
13
La Proprietà<br />
Come per tutte le altre Cooperative, anche per Camst i<br />
principali riferimenti legislativi sono l’articolo 45 della<br />
Costituzione, la legge n. 59 del 1992, la legge n.142 del<br />
2001 e il D.lgs. 6/2003.<br />
In Camst sono previste due categorie di soci:<br />
- Soci Cooperatori<br />
- Soci Sovventori<br />
tuttavia possono essere occupati anche lavoratori non<br />
soci.<br />
Soci Cooperatori<br />
Camst, cooperativa di lavoro, ha come soci<br />
proprietari quei lavoratori, definiti soci cooperatori,<br />
che concorrono alla sua attività d’impresa mediante<br />
l’apporto lavorativo (remunerato a norma di Contratto<br />
Nazionale di Lavoro, nonché con eventuali integrazioni<br />
salariali deliberate dall’Assemblea in base agli utili<br />
d’esercizio) e la sottoscrizione di capitale <strong>sociale</strong><br />
(remunerato anch’esso in base agli utili d’esercizio,<br />
sotto forma di dividendi e/o di rivalutazione).<br />
Soci Sovventori<br />
E’ prevista, inoltre, un’altra categoria di soci, che la<br />
legge definisce soci sovventori, il cui rapporto con la<br />
cooperativa è limitato all’apporto di solo capitale.<br />
I soci sovventori, infatti, acquistano azioni di<br />
sovvenzione, fino ad un massimo di 1.000, del valore<br />
di 26 euro cadauna.<br />
La remunerazione relativa è identica a quella del<br />
capitale <strong>sociale</strong> dei soci cooperatori, sia nelle forme<br />
in cui viene riconosciuta - cioè tramite dividendo e/o<br />
rivalutazione – sia per l’entità.<br />
Il diritto di voto in assemblea è garantito ad ambedue<br />
le categorie di soci, secondo il principio cooperativo<br />
“una testa, un voto”, cioè indipendentemente dall’entità<br />
dell’apporto di capitale effettivamente versato da<br />
ciascuno, fermo restando che il voto dei soci sovventori<br />
non deve superare il terzo del totale.<br />
I lavoratori<br />
Camst è una cooperativa basata sul lavoro, per la quale il<br />
lavoratore è il primo e principale interlocutore dal punto<br />
di vista economico, <strong>sociale</strong> ed umano.<br />
Per questo si è da sempre contraddistinta con una<br />
politica del personale orientata da un lato allo sviluppo<br />
e alla crescita individuale stimolando la formazione e la<br />
crescita al proprio interno, dall’altro al rispetto delle leggi<br />
non richiedendo ai propri soci alcuna deroga a quanto<br />
prescritto e corrispondendo gli stessi oneri contributivi<br />
dell’impresa privata.<br />
Camst applica a tutti i propri lavoratori (soci e non) il<br />
contratto nazionale di lavoro del Settore Turismo Parte<br />
Pubblici Esercizi ed inoltre applica eventuali accordi<br />
integrativi normativi e salariali, esistenti nei territori in<br />
cui opera.<br />
Ai soci vengono offerte le medesime tutele di legge e<br />
di contratto riconosciute a tutti gli altri lavoratori ivi<br />
comprese la malattia, l’infortunio, la maternità, le ferie<br />
ed il t.f.r.<br />
Viene infine rispettata in ogni sua previsione la normativa<br />
vigente in materia di sicurezza e prevenzione rischi nel<br />
lavoro (D.Lgs. 626/94).<br />
14
Gli organismi di governo<br />
Camst è un’impresa cooperativa, nata e accresciutasi<br />
contando prima di tutto sull’apporto lavorativo dei suoi<br />
soci.<br />
Le riserve indivisibili, accumulate negli anni grazie<br />
al lavoro ed ai sacrifici delle varie generazioni di soci,<br />
hanno permesso di creare le solide basi dello sviluppo<br />
di questa impresa cooperativa.<br />
Così, in quasi sessant’anni di vita, Camst si è sempre più<br />
affermata sul mercato della ristorazione collocandosi,<br />
oggi, ai primissimi posti nella classifica delle imprese<br />
del settore.<br />
In tutti questi decenni Camst è sempre rimasta fedele<br />
alla sua natura cooperativa e la crescita economica si è<br />
sempre accompagnata alla crescita numerica della sua<br />
base di soci-lavoratori.<br />
L’assetto istituzionale discende perciò da questo<br />
presupposto: una proprietà diffusa di soci lavoratori - cui<br />
da circa dieci anni si affianca anche la categoria di soci<br />
sovventori - determina le scelte nell’Assemblea generale,<br />
che è convocata almeno due volte l’anno, in occasione<br />
del Budget e del <strong>Bilancio</strong> consuntivo.<br />
Al Consiglio di Amministrazione di diciannove membri<br />
- eletto dall’Assemblea e presieduto dal Presidente,<br />
affiancato attualmente da due vice Presidenti - compete<br />
di deliberare nell’ambito delle volontà espresse<br />
dall’Assemblea e di controllarne l’attuazione.<br />
Assemblea dei soci al Ristorante Cooperativo (Mensa del Popolo)<br />
in via Ugo Bassi a Bologna nei primi anni ‘50<br />
Questo modello istituzionale, adottato alcuni anni fa e<br />
dimostratosi funzionale, si basa sulla netta distinzione<br />
dei compiti di rappresentanza della proprietà - che<br />
sono affidati al Consiglio di Amministrazione ed<br />
alla Presidenza - e quelli relativi alla strategia ed alla<br />
gestione, come detto, di pertinenza del Segretario<br />
Generale quale capo della Direzione.<br />
Tale netta distinzione trova conferma, fra l’altro,<br />
nella decisione che non consente ai dirigenti<br />
componenti la Direzione di fare parte del Consiglio di<br />
Amministrazione.<br />
Alla Direzione, che fa capo alla figura del Segretario<br />
Generale, spettano invece la formulazione delle proposte<br />
strategiche per Camst e per il suo gruppo, nonché tutti i<br />
compiti relativi alla gestione dell’impresa.<br />
L’organizzazione in tale modello istituzionale si<br />
caratterizza per due aree complementari:<br />
la “struttura Politico <strong>sociale</strong>”<br />
e la “struttura organizzativa di Direzione”.<br />
15
La struttura politico <strong>sociale</strong><br />
Assemblea dei Soci<br />
Il Consiglio di Amministrazione eletto nell’assemblea<br />
dei Soci del 18 giugno 2004 con mandato triennale<br />
Paolo Genco<br />
Consiglio di Amministrazione<br />
Presidente<br />
Paolo Genco<br />
vice Presidente<br />
Ivano Minarelli<br />
vice Presidente<br />
Katia Testalepre<br />
Ufficio Soci<br />
Ivano Minarelli<br />
Katia Testalepre<br />
Ilario Baldon<br />
Anna Ballanti<br />
Roberto Bertolini<br />
Carla Bon<br />
Fabrizio Bucci<br />
Gabriella Cugini<br />
Rocco Di Pretoro<br />
Ezio Gobbi<br />
Stefano Innocenti<br />
Massimo Maccaferri<br />
Miria Mazzesi<br />
Mariella Pagnoni<br />
Laura Pari<br />
Festina Piccinini<br />
Rosario Romano<br />
Pierpaolo Zilioli<br />
Il Collegio Sindacale<br />
Renato Mandrioli<br />
Sergio Biavati<br />
Fabrizio Foschini<br />
Presidente<br />
Sindaco<br />
Sindaco<br />
16
La Direzione<br />
L’organismo imprenditoriale che presiede alle decisioni<br />
strategiche ed alla gestione operativa, è la Direzione<br />
che è composta dai Dirigenti dei Servizi Centrali,<br />
dai Direttori Operativi e dai Dirigenti delle Divisioni<br />
Territoriali.<br />
Il coordinamento delle attività di Direzione è assicurato<br />
dal Segretario Generale che presiede le riunioni<br />
del Board di Direzione (Servizi centrali e Direzione<br />
oerativa) e risponde del proprio operato al Consiglio di<br />
Amministrazione.<br />
Coordinamento Direzione: Sede Amministrativa - Via Tosarelli, 318, Villanova di Castenaso (BO)<br />
Marco Minella<br />
Segretario Generale<br />
Servizi Centrali: Sede Amministrativa - Via Tosarelli, 318, Villanova di Castenaso (BO)<br />
Arnaldo Tinarelli<br />
Roberto Ventura<br />
Andrea Lenzi<br />
Eligio Laurenzi<br />
Antonella Pasquariello<br />
Paolo Zacchi<br />
Walter Pari<br />
Direttore Qualità Sicurezza e Affari Legali<br />
Direttore Acquisti<br />
Direttore Pianificazione e Controllo - Sistemi e Procedure<br />
Direttore Personale e Organizzazione<br />
Direttore Immagine e Relazioni Esterne<br />
Direttore Amministrazione e Finanza<br />
Direttore Sistemi Informativi<br />
Coordinamento Divisioni Territoriali: Sede Amministrativa - Via Tosarelli, 318, Villanova di Castenaso (BO)<br />
Paolo Arduini<br />
Sandro Stefani<br />
Roberto Ventura<br />
Direttore Operativo<br />
Direttore Operativo<br />
Direttore Operativo<br />
17
La Direzione<br />
Coordinamento Società: Sede Amministrativa - Via Tosarelli, 318, Villanova di Castenaso (BO)<br />
Angelo Monachini<br />
Direttore Operativo Società controllate e partecipate<br />
Divisioni Territoriali:<br />
Gianfranco Tugnoli Dir. Div. Emilia Centro Sede Bologna: Via Tosarelli, 318 - Villanova di C. (BO)<br />
Sandro Pecci Dir. Div. Emilia Fiere Sede Bologna: Via Tosarelli, 318 - Villanova di C. (BO)<br />
Mario Miranda Dir. Div. Piemonte e Liguria Sede Torino: Via Kennedy, 4 - Moncalieri (TO)<br />
Giuliano Ampollini Dir. Div. Emilia Nord Sede Parma: Via Fainardi, 9/A - Parma<br />
Ebro Negosanti Dir. Div. Romagna Marche Sede Ravenna: Via del Ristoro, 20 - Ravenna<br />
Antonio Maretto Dir. Div. Veneto Sede Vicenza: Via Sant’Agostino, 464 - Vicenza<br />
Dario Forgiarini Dir. Div. Friuli V.G. Sede Udine: Viale Palmanova, 474 - Udine<br />
Alberto Nardino Dir. Div. Centro Sud Sede Firenze: Piazza Artom, 12 - Firenze<br />
Fabio Guggino Dir. Banqueting Sede Bologna: Via Tosarelli, 318 - Villanova di C. (BO)<br />
Roberto Castaldini Dir. Grandi Eventi Sede Bologna: Via Tosarelli, 318 - Villanova di C. (BO)<br />
18
I numeri chiave dell’esercizio Camst <strong>2005</strong><br />
Totale pasti erogati<br />
Totale scontrini erogati<br />
54,7 milioni<br />
10,7 milioni<br />
Numero dei Soci lavoratori 5.743<br />
Numero dei dipendenti (fissi) 6.625<br />
Ore lavorate<br />
Valore degli investimenti<br />
Prestito Sociale<br />
Patrimonio<br />
Valore delle vendite<br />
Imposte<br />
Utile netto<br />
7,4 milioni<br />
17 milioni di euro<br />
53 milioni di euro<br />
124,7 milioni di euro<br />
295,2 milioni di euro<br />
2,2 milioni di euro<br />
9,7 milioni di euro<br />
19
POLITICA DI RESPONSABILITA’ SOCIALE<br />
2
Politica Camst per la responsabilita’ <strong>sociale</strong><br />
In coerenza con la sua natura di impresa cooperativa<br />
Camst Soc. Coop. a.r.l. si è posta l’obiettivo di<br />
valorizzare la propria responsabilità <strong>sociale</strong> adottando i<br />
criteri della norma SA8000 che disciplina un sistema di<br />
gestione per quei requisiti già individuati dal più ampio<br />
sistema legislativo, sia nazionale che internazionale,<br />
quali fondamento per ogni impresa che si dichiari<br />
socialmente responsabile.<br />
Scopo primario del sistema di gestione della<br />
responsabilità <strong>sociale</strong>, in accordo con la norma SA8000,<br />
è quello di creare un ambiente nel quale coloro che vi<br />
operano, soci e dipendenti, siano messi nelle migliori<br />
condizioni per lo svolgimento del proprio lavoro e<br />
di perseguire gli obiettivi della Missione Aziendale,<br />
così come formulata ed approvata dal Consiglio di<br />
Amministrazione nei suoi quattro articoli (vedi valori<br />
e missione a pag. 9):<br />
Camst riconosce che i requisiti fondamentali con cui<br />
si attua il Sistema di Gestione per la Responsabilità<br />
Sociale sono:<br />
a - l’impegno diretto, continuo e permanente<br />
della Direzione;<br />
b - il pieno e consapevole coinvolgimento del<br />
personale dell’Azienda a tutti i livelli;<br />
c - il coinvolgimento dei Fornitori ai quali<br />
l’Azienda richiede di agire in sostanziale<br />
conformità ai requisiti della norma SA8000.<br />
Nell’attuazione del Sistema di Gestione della<br />
Responsabilità Sociale, l’Azienda agisce in conformità<br />
ai principi contenuti nella dichiarazione ONU dei diritti<br />
dell’uomo, nelle Convenzioni e Raccomandazioni<br />
ILO, richiamate dalla norma SA8000. Applica la<br />
legislazione nazionale del lavoro e quanto previsto<br />
dalla contrattazione collettiva nazionale e di secondo<br />
livello.<br />
In particolare si impegna a rispettare i seguenti<br />
requisiti:<br />
1 non utilizzo di lavoro infantile e limitazioni<br />
all’utilizzo di lavoro minorile;<br />
2 non utilizzo di lavoro obbligato;<br />
3 sicurezza e salubrità dell’ambiente di lavoro;<br />
4 liber tà di associazione, rappresentanza e<br />
contrattazione collettiva;<br />
5 pari opportunità per tutti i lavoratori e divieto di<br />
ogni forma di discriminazione;<br />
6 rispetto dei diritti e della personalità nelle azioni<br />
disciplinari;<br />
7 limitazioni dell’orario massimo di lavoro;<br />
8 sufficienza del salario minimo.<br />
Il Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale<br />
SA8000 si integra con il Sistema di gestione per la<br />
Qualità ISO 9001, per l’Ambiente ISO 14001 e per<br />
la Sicurezza OHSAS 18001 al fine di perseguire un<br />
costante miglioramento del prodotto e del servizio con<br />
attenzione alla soddisfazione del cliente, al rispetto<br />
dell’ambiente e alle condizioni di salute e sicurezza sul<br />
posto lavoro.<br />
Camst rende pubblicamente disponibile questa<br />
politica, che viene costantemente mantenuta attiva con<br />
la diffusione a tutto il personale dipendente e a tutte le<br />
parti interessate.<br />
Sulla base di questa politica vengono definiti obiettivi<br />
specifici per il Sistema di Gestione della Responsabilità<br />
Sociale in sede di riesame del sistema, nel corso del<br />
quale viene anche valutata l’esigenza di revisionare tale<br />
documento, in ottica di miglioramento continuo.<br />
22
Dimensione e caratteristiche dell’occupazione<br />
Dopo l’incremento registrato a fine 2004 (+8,75% pari a<br />
533 unità), anche ad opera dell’ingresso in Camst delle<br />
due realtà aziendali Spega e Vegra di Vicenza, il <strong>2005</strong><br />
ha segnato un anno di stabilità dell’occupazione con un<br />
dato al 31 dicembre pari a quello dell’anno precedente.<br />
Il totale dell’organico risulta singolarmente costante,<br />
vi sono invece leggere variazioni nella composizione<br />
interna per qualifiche che vedono: un aumento di 15<br />
presenze tra i Cuochi, un aumento di 26 impiegati e una<br />
riduzione di Addetti servizi mensa (+ altre mansioni)<br />
pari a 37 unità.<br />
La presenza femminile nell’organico mostra un leggero<br />
aumento dello 0,1% pari a 10 unità.<br />
La nuova occupazione femminile va ad aumentarne<br />
l’incidenza tra i Quadri (+ 2,7%) e tra gli Impiegati<br />
(+0,9%).<br />
Gli occupati a part-time rappresentano il 78,2% , a full<br />
time il 21,8.<br />
Risulta pressoché stabile la quota di full-time (-4 unità),<br />
mentre nella composizione degli occupati a part-time<br />
cresce dello 0,6% (+ 44 unità) la quota con orario<br />
settimanale superiore alle 20 ore.<br />
Nel <strong>2005</strong> vi è stata una notevole riduzione nell’impiego<br />
di lavoro interinale, pari a –28,6 equivalenti a full time<br />
(orario lavorabile teorico annuo).<br />
La quota di lavoratori stranieri stabilmente occupati<br />
in Camst al 31/12/<strong>2005</strong> è aumentata dell’8%, pari a<br />
17 presenze, raggiungendo una quota relativa di soci<br />
del 90% (di cui donne il 79,6%). Il grado di scolarità<br />
dei lavoratori stranieri è elevato: 108 (il 46,9%) hanno<br />
un’istruzione superiore, di questi 17 sono laureati.<br />
La stabilità dell’organico nell’esercizio <strong>2005</strong>, unitamente<br />
a indici di turn over (i più bassi dal 2001) ha generato<br />
un aumento dell’anzianità media in tutti i settori di<br />
attività.<br />
Da segnalare che l’anzianità media nel settore scuole,<br />
notoriamente legato al mercato degli appalti pubblici,<br />
raggiunge e supera i 4 anni a fronte di una durata<br />
prevalente degli appalti di 3 anni.<br />
Evoluzione quantitativa<br />
Occupati fissi<br />
2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Soci 3.706 4.975 5.148 5.298 5.639 5.743<br />
non soci 1.848 847 774 793 985 882<br />
Totale 5.554 5.822 5.922 6.091 6.624 6.625<br />
23
Evoluzione quantitativa<br />
Ore lavorate per Produzione e Servizi<br />
2002 2003 2004 <strong>2005</strong> var %<br />
Ore produzione 6.065.832 6.133.182 6.675.668 6.837.706 2,43<br />
Ore servizi 528.160 544.728 568.559 591.204 3,98<br />
Totale ore lavorate 6.593.992 6.677.910 7.244.227 7.428.910 2,55<br />
Ore esuberi 7.176 6.811 8.559 7.699 (10,05)<br />
Distribuzione e caratteristiche degli organici<br />
Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale<br />
Dip. al 31-12-2004 20 122 428 6.054 6.624<br />
Dip. entrati nel <strong>2005</strong> - 4 57 854 918<br />
Dip. usciti nel <strong>2005</strong> - 4 30 880 917<br />
Dip. promossi alla qualifica nel <strong>2005</strong> 2 1 - - 3<br />
Dip. usciti per promozione dalla qualifica nel <strong>2005</strong> - 2 1 - 3<br />
Dip. al 31-12-<strong>2005</strong> 22 121 454 6.028 6.625<br />
Età media 51,1 46,4 39,5 40,7 40,7<br />
Anzianità media aziendale 16,1 15,9 10,6 6,1 6,7<br />
Agli occupati fissi vanno aggiunti 247 occupati con contratto a termine (in forza al 31-12-<strong>2005</strong>)<br />
Distribuzione degli occupati per aree geografiche<br />
Area Geografica <strong>2005</strong> Distribuzione %<br />
Nord Est 4.171 63,0<br />
Centro 1.267 19,1<br />
Nord Ovest 1.133 17,1<br />
Sud Isole 54 0,8<br />
24
Evoluzione quantitativa<br />
Distribuzione degli occupati nelle divisioni<br />
Divisione territoriale 2004 <strong>2005</strong><br />
Emilia Nord 1.062 1.061<br />
Centro Sud 1.072 1.060<br />
Piemonte Liguria 921 876<br />
Romagna Marche 767 810<br />
Veneto 703 699<br />
Emilia Centro 616 605<br />
Friuli V.G. 540 569<br />
Emilia e Fiere 566 550<br />
Area Sviluppo 16 21<br />
Servizi<br />
(compreso uffici delle divisioni)<br />
361 374<br />
Totale 6.624 6.625<br />
Distribuzione dei soci nelle divisioni<br />
Divisione territoriale Dipendenti soci<br />
Emilia Nord 125 936<br />
Centro Sud 218 842<br />
Piemonte Liguria 120 756<br />
Romagna Marche 24 786<br />
Veneto 152 547<br />
Emilia Centro 44 561<br />
Friuli V.G. 148 421<br />
Emilia e Fiere 16 534<br />
Area Sviluppo 6 15<br />
Servizi<br />
(compreso uffici delle divisioni)<br />
29 345<br />
Totale 882 5.743<br />
Percentuale 13,3 86,7<br />
Distribuzione degli occupati per Regioni<br />
Regione 2004 <strong>2005</strong> Distribuzione %<br />
Abruzzo 44 54 0,8<br />
Emilia Romagna 2.890 2.871 43,3<br />
Friuli V.G. 575 601 9,1<br />
Lazio 228 242 3,7<br />
Liguria 236 258 3,9<br />
Lombardia 242 245 3,7<br />
Marche 142 180 2,7<br />
Piemonte 702 630 9,5<br />
Toscana 774 746 11,3<br />
Trentino Alto Adige 4 - 0,0<br />
Umbria 94 99 1,5<br />
Veneto 693 699 10,6<br />
Totale 6.624 6.625 100,0<br />
25
Evoluzione qualitativa<br />
Composizione degli assunti nel <strong>2005</strong><br />
2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
n. apprendisti 9 7 8 10<br />
n. contratti formaz lavoro 9 9 - -<br />
n. contratti a termine trasform. fissi 232 243 276<br />
n. contratti a tempo indeterminato 1.237 731 914 835<br />
assunti con data anzianità anteriore 2004<br />
(es. passaggi diretti)<br />
- 25 444 73<br />
Totale assunti 1.487 1.015 1.642 918<br />
I rapporti di lavoro cessati del <strong>2005</strong> sono 917<br />
Composizione dei contratti a termine trasformati in fissi nel <strong>2005</strong><br />
donne uomini Totale 2004 Totale <strong>2005</strong><br />
impiegati 4 2 13 6<br />
operai 217 27 262 244<br />
apprendisti 1 0 1 1<br />
Totale C.T. assunti fissi 222 29 276 251<br />
Composizione dei contratti a termine trasformati in fissi nel <strong>2005</strong> per regione<br />
Regione <strong>2005</strong> Distribuzione %<br />
Abruzzo 4 1,6<br />
Emilia Romagna 93 37,1<br />
Friuli Venezia Giulia 25 10,0<br />
Lazio 8 3,2<br />
Liguria 4 1,6<br />
Lombardia 3 1,2<br />
Marche 25 10,0<br />
Piemonte 9 3,6<br />
Toscana 56 22,3<br />
Umbria 2 0,8<br />
Veneto 22 8,8<br />
Totale Complessivo 251 100,0<br />
26
Formazione e stage<br />
Formazione e Stage aziendali<br />
Anche nel corso del <strong>2005</strong> le attività di formazione<br />
che hanno coinvolto i nostri colleghi sono state tante<br />
e variegate. Complessivamente l’impegno formativo<br />
sostenuto da Camst si è indirizzato allo sviluppo delle<br />
competenze individuali (sia tecniche che trasversali)<br />
e al supporto dell’apprendimento organizzativo (oltre<br />
che individuale), in piena coerenza con l’impostazione<br />
aziendale che considera la formazione una leva per<br />
la creazione di valore e per lo sviluppo del capitale<br />
umano.<br />
In un mercato che richiede sempre più figure in<br />
possesso di competenze fortemente interdisciplinari (ai<br />
vari livelli) la formazione diventa efficace nel momento<br />
e nel modo in cui riesce a dar vita a programmi in<br />
grado di fornire supporto non solo alle competenze<br />
tecniche relative ai processi di produzione, ma anche<br />
all’insieme di competenze legate agli aspetti igienici,<br />
sanitari, qualitativi, nutrizionali e commerciali ed<br />
ancora all’insieme di competenze trasversali ritenute<br />
ai vari livelli indispensabili per lo sviluppo e la crescita<br />
delle persone.<br />
Vediamo adesso quali sono state le aree tematiche<br />
coinvolte dalla formazione nel <strong>2005</strong>:<br />
- sicurezza del lavoro (base e per addetti all’emergenza)<br />
- aggiornamento sistema qualità aziendale<br />
- inglese<br />
- igiene delle preparazioni alimentari<br />
- aggiornamento professionale per i baristi<br />
- aggiornamento professionale per i cuochi<br />
- informatica per utenti<br />
- informatica per tecnici<br />
- sviluppo competenze trasversali: spirito di gruppo<br />
e team leading, problem solving,capacità relazione,<br />
integrazione organizzativa, orientamento al cliente<br />
All’interno delle singole aree meritano una menzione le<br />
seguenti attività di formazione d’aula:<br />
− sicurezza del lavoro per addetti all’emergenza: sono<br />
state organizzate in collaborazione con la società ISQ<br />
4 edizioni del corso antincendio che hanno coinvolto<br />
complessivamente circa cento colleghi delle divisioni<br />
Emilia Centro, Emilia Fiere, Banqueting, Toscana<br />
Centro-Sud, Piemonte e Liguria;<br />
− aggiornamento professionale per baristi: la novità in<br />
questo settore è stata la riorganizzazione dei percorsi<br />
formativi che ha portato all’ideazione di due nuovi<br />
percorsi avanzati. In aggiunta all’ormai classico<br />
percorso di avvicinamento/introduzione alle tecniche<br />
di freestyle il <strong>2005</strong> ha visto la realizzazione delle<br />
prime due edizioni di Barman Freestyle Coreografico<br />
e Barman Freestyle Acrobatico. Visto il grande<br />
interesse che circonda questa area di attività si è<br />
voluto differenziare il corso avanzato creando due<br />
percorsi distinti in grado di valorizzare singolarmente<br />
le due principali aree tecniche della professione del<br />
barman: il versaggio e dosaggio per la preparazione<br />
dei drink da una parte, i movimenti acrobatici<br />
dall’altra;<br />
− lingua inglese: è stato erogato un corso di inglese per<br />
i colleghi della Divisione Emilia Fiere che lavorano<br />
nel quartiere fieristico. L’iniziativa ha coinvolto<br />
complessivamente più di una settantina di persone<br />
suddivise in sei gruppi;<br />
− aggiornamento professionale per i cuochi: nel<br />
segno della continuità è stato organizzato un corso di<br />
27
Formazione e stage<br />
aggiornamento per i cuochi della struttura banqueting<br />
insieme ai docenti dell’Istituto Alberghiero di Castel<br />
San Pietro Terme;<br />
− informatica per utenti: dopo un 2004 ricco di attività<br />
il <strong>2005</strong> ha registrato una decina di corsi in area<br />
“office”, 8 per “excel” (foglio di calcolo elettronico) e<br />
2 per “word”;<br />
− informatica per tecnici: particolarmente ricco è stato<br />
il programma formativo che ha coinvolto i colleghi<br />
della Direzione dei Sistemi Informativi. 25 giornate<br />
di formazione tecnica che hanno riguardato i seguenti<br />
temi: Amministrazione Sap (due edizioni), Sap Portal,<br />
Visual Basic, Basi per lo sviluppo in ambiente Sap,<br />
Fondamenti di Java;<br />
− sviluppo competenze trasversali: molteplici le<br />
iniziative in quest’area. Tra le attività formative<br />
attinenti a quest’area meritano senza dubbio una<br />
citazione il percorso formativo organizzato ed erogato<br />
a favore della Direzione degli Acquisti (gennaio <strong>2005</strong>)<br />
e quello organizzato ed erogato a favore del gruppo<br />
della Divisione Friuli Venezia Giulia (giugno <strong>2005</strong>).<br />
Obiettivo delle iniziative: favorire il rafforzamento dello<br />
spirito di gruppo e la valorizzazione delle persone e del<br />
contributo di ognuno.<br />
Una particolare menzione merita l’iniziativa avviata<br />
sul finire dell’anno nell’area competenze dal titolo<br />
“La valutazione delle competenze per la selezione<br />
e la formazione”: pensato come utile occasione per<br />
avvicinarsi alle tematiche legate al mondo delle<br />
competenze il seminario ha visto la partecipazione, in<br />
due momenti distinti, di una parte del gruppo dirigente<br />
e di una vasta parte del middle management aziendale.<br />
Il seminario sarà riproposto nel corso del 2006.<br />
Il totale delle ore di formazione è così ripartito<br />
Settore aziendale Ore lavorate <strong>2005</strong> Ore formazione <strong>2005</strong> Incidenza/mille<br />
Produzione 6.837.706 22.597 3,30<br />
Servizi 591.204 4.749 8,03<br />
Totale 7.428.910 27.346 3,68<br />
Rispetto al 2003 si è effettuata più formazione in<br />
produzione (addestramento) e meno ore di formazione<br />
nei servizi; l’incidenza del totale delle ore di formazione<br />
rispetto alle ore lavorate si mantiene comunque in linea<br />
con quello dell’anno precedente.<br />
28
Formazione e stage<br />
Settore aziendale<br />
Incidenza/mille<br />
2002<br />
Incidenza/mille<br />
2003<br />
Incidenza/mille<br />
2004<br />
Incidenza/mille<br />
<strong>2005</strong><br />
Produzione 3,07 2,55 3,08 3,30 0,22<br />
Servizi 21,27 16,29 8,13 8,03 - 0,10<br />
Totale 4,52 3,67 3,48 3,68 0,20<br />
Differenza<br />
Una parte considerevole delle attività di formazione è<br />
stata svolta in situazione d’aula, che è la modalità che<br />
offre il maggior coinvolgimento del personale rispetto<br />
ai contenuti che vengono proposti consentendo un<br />
confronto diretto dei partecipanti con i docenti e/o gli<br />
esperti aziendali che trattano i diversi temi.<br />
Formazione in aula 2004 <strong>2005</strong><br />
n. ore formazione in aula 14.505 16.232<br />
n. persone coinvolte 3.313 3.331<br />
Questo dato verrà ripreso in dettaglio nella sezione<br />
dedicata alla qualità, nella quale si evidenziano i temi<br />
trattati e le categorie professionali coinvolte.<br />
Il processo di formazione e addestramento è soggetto<br />
ai flussi di ingressi e uscite di personale: nel <strong>2005</strong> la<br />
dinamica del turn over è stata in netto rallentamento<br />
rispetto al 2004 e si è riportata al livello del 2003 che fu<br />
un anno di relativa ‘stabilità’.<br />
Andamento del Turn over di personale nel <strong>2005</strong><br />
Indicatori 2002 2003 2004 <strong>2005</strong> Var % <strong>2005</strong>/2004<br />
Dimessi 1.387 846 1.109 917 (17,31)<br />
Assunti 1.487 1.015 1.642 918 (44,09)<br />
Saldo T.O. 100 169 533 1 (99,81)<br />
Occupati fissi 5.922 6.091 6.624 6.625 0,02<br />
% dimessi 23,4 13,9 16,7 13,8 (2,90)<br />
% assunti 25,1 16,7 24,8 13,9 (10,93)<br />
% saldo T.O. 1,7 2,8 8,0 0,0 (8,03)<br />
29
Formazione e stage<br />
Conoscere l’impresa cooperativa<br />
Da ormai cinque anni (la prima edizione è del<br />
settembre 2000) si tiene l’edizione annuale di un corso<br />
di formazione del tutto particolare: si tratta infatti di<br />
un seminario residenziale di due giornate rivolto ai<br />
giovani neo assunti che ha l’obiettivo di far conoscere le<br />
caratteristiche (normative, istituzionali, organizzative e<br />
culturali) dell’impresa cooperativa.<br />
Il corso, dal titolo “Peculiarità, principi e valori della<br />
cooperazione”, si pone esplicitamente l’obiettivo di far<br />
conoscere “i fondamentali” di questa forma d’impresa<br />
a chi la sceglie per svolgervi la sua attività professionale<br />
anche nell’ottica lungimirante di preparare i quadri<br />
direttivi del domani. Al seminario partecipano anche<br />
giovani provenienti dalle società del Gruppo.<br />
Il corso è interamente progettato e organizzato con<br />
risorse interne (Ufficio selezione e sviluppo), si avvale<br />
della formazione d’aula del Dottor Gianni Bragaglia<br />
(Uniaudit) che offre il punto di vista legislativo, fiscale<br />
ed organizzativo della cooperazione; nel programma<br />
sono inoltre ricorrenti gli interventi del Presidente e del<br />
Segretario Generale.<br />
Totale dei partecipanti al <strong>2005</strong><br />
Unità organizzativa Camst Altre Soc. Gruppo<br />
Div. Centro Sud 2<br />
Div. Emilia Centro 4<br />
Div. Emilia e Fiere 2<br />
Div. Emilia Nord 7<br />
Div. Friuli V.G. 5<br />
Div. Lombardia 2<br />
Div. Piemonte Liguria 3<br />
Div. Romagna Marche 1<br />
Acquisti 6<br />
Amministrazione e Finanza 6<br />
Direzione Operativa Area C 1<br />
Immagine Relazioni Esterne 1<br />
Personale e Organizzazione 5<br />
Pianificazione e Controllo 5<br />
Presidenza 2<br />
Qualità Sicurezza e Affari Legali 5<br />
Sistemi Informativi 7<br />
Totale Complessivo 64 7<br />
30
Formazione e stage<br />
Lo Stage: il miglior modo per conoscersi<br />
Camst, ormai da anni, si relaziona con un elevato<br />
numero di scuole, enti di formazione e Università, allo<br />
scopo di permettere un continuo scambio di conoscenze<br />
e di esperienze e di promuovere progetti innovativi.<br />
Gli stage e i progetti di alternanza scuola-lavoro sono<br />
i prodotti più frequenti di questa fitta rete di scambi:<br />
nel <strong>2005</strong> Camst ha infatti ospitato, tanto nei suoi centri<br />
di produzione quanto negli uffici, 70 tra studenti delle<br />
scuole superiori, diplomati e laureati.<br />
Il rapporto di Camst con le scuole superiori si consolida<br />
ogni anno a partire dal 1995.<br />
I principali referenti sono gli Istituti Professionali per il<br />
turismo e la ristorazione, ma spesso riceviamo in stage<br />
anche folti gruppi di studenti provenienti da Istituti<br />
Tecnici del commercio o dagli Istituti Professionali per<br />
la gestione aziendale. A testimonianza di ciò ricordiamo<br />
che quest’anno abbiamo accolto 53 studenti dalle scuole<br />
superiori.<br />
Queste esperienze in azienda permettono agli studenti<br />
di verificare e sperimentare le conoscenze acquisite,<br />
confrontandole con le richieste ed esigenze del<br />
lavoro; consentono soprattutto di mettersi in gioco<br />
in un ambiente nuovo e di orientare con maggior<br />
consapevolezza le proprie scelte. La chiave del successo<br />
di queste iniziative è da ricercare nei nostri colleghi,<br />
sia degli uffici che dei locali, che negli anni sono<br />
diventati esperti nella gestione di queste esperienze<br />
di apprendimento e di crescita; ogni giorno infatti<br />
dimostrano estrema disponibilità e competenza nel<br />
trasferimento delle conoscenze, ottenendo così un reale<br />
contributo da parte dei ragazzi nelle attività lavorative.<br />
Oltre che attraverso le scuole, Camst attiva stage anche<br />
attraverso gli Enti di formazione e le Università. Nel<br />
<strong>2005</strong> le persone che sono arrivate in stage attraverso gli<br />
enti di formazione sono state 17.<br />
Alcuni stage sono avviati in risposta all’esigenza di<br />
fare una esperienza concreta a conclusione di percorsi<br />
formativi post-diploma o post-laurea, altri si inseriscono<br />
nei percorsi di studio dell’alta formazione e sono<br />
indispensabili per l’acquisizione del titolo accademico.<br />
In ogni caso non è raro che dalla conoscenza avvenuta<br />
durante questi brevi periodi, anche all’interno del<br />
percorso scolastico, si passi all’offerta di collaborazioni<br />
con contratti di lavoro di varia durata. Effettivamente,<br />
sebbene la nostra azienda abbia una particolare<br />
sensibilità a non “sfruttare” le persone in stage per<br />
tamponare carenze organizzative o picchi di lavoro,<br />
ciò non toglie che questi periodi in azienda siano uno<br />
dei modi più semplici per conoscere le persone e il loro<br />
modo di lavorare e sia diventato nel tempo uno dei<br />
principali bacini di selezione.<br />
31
Formazione e stage<br />
Stage con finalità formative per il lavoro <strong>2005</strong><br />
Provenienti da Scuole superiori e Università 53<br />
Provenienti da Enti di formazione 17<br />
Totale 70<br />
Nel <strong>2005</strong> i 70 rapporti di stage, tirocini formativi e<br />
progetti di alternanza scuola-lavoro sono stati attivati in<br />
collaborazione con i seguenti enti:<br />
- Cip Bologna, Centro per l’Impiego<br />
- Efeso<br />
- Fomal, San Giovanni in Persiceto<br />
- Forma Futuro di Parma<br />
- I.A.L. Emilia Romagna – Agenzia di Parma<br />
- Ifoa<br />
- Istituto Alberghiero di Finale Ligure<br />
- Istituto Tecnico per Attività Sociali Ginori Conti<br />
- Istituto Alberghiero “B. Buontalenti” di Firenze<br />
- I.T.C.S. Rosa Luxemburg, Bologna<br />
- I.T.C. Mattei, Bologna<br />
- I.T.I.S. Odone Belluzzi, Bologna<br />
- I.T.C. Crescenzi – I.T.G. Pacinotti, Bologna<br />
- I.T.C. Manfredi-Tanari, Bologna<br />
- I.T.C. Bodoni, Parma<br />
- Università degli Studi di Pavia<br />
- Università degli Studi di Firenze<br />
<strong>2005</strong> corso di panificazione a Ravenna<br />
32
Formazione e stage<br />
Il recupero <strong>sociale</strong> attraverso lo Stage in azienda<br />
La cultura aziendale di Camst si fonda sui valori della<br />
cooperazione e del lavoro e dunque non può che essere<br />
sensibile alle esigenze del <strong>sociale</strong> quando si tratta di<br />
aiutare persone che vogliono superare le loro difficoltà<br />
ad inserirsi nel mondo del lavoro.<br />
Per questo Camst collabora con Enti Pubblici e di<br />
Formazione professionale in progetti per il recupero di<br />
persone provenienti da situazioni di emarginazione e di<br />
disagio.<br />
L’impegno di Camst per aiutare a superare le difficoltà<br />
di queste persone è l’inserimento in stage lavorativi<br />
che hanno l’obiettivo di contribuire al loro recupero<br />
<strong>sociale</strong>. Gli stage si rivolgono a quella fascia di utenti<br />
che necessitano e desiderano sperimentarsi nel mondo<br />
del lavoro, all’interno di un progetto individualizzato<br />
e monitorato da Servizi Sociali competenti.<br />
L’obiettivo prefissato è quello di consentire la concreta<br />
sperimentazione di un percorso di fuoriuscita dalla<br />
marginalità <strong>sociale</strong> che prevede una partecipazione<br />
attiva dello stagista in un contesto lavorativo adeguato.<br />
La struttura organizzativa di Camst con la compresenza<br />
di varie professionalità, risulta particolarmente adatta<br />
a rendere proficuo questo modello per la possibilità di<br />
sperimentare una vasta gamma di lavorazioni, per le<br />
caratteristiche di un ambiente umano, e per la peculiarità<br />
della cooperazione che offre una disponibilità ed una<br />
comprensione sicuramente maggiore rispetto ad altri<br />
soggetti imprenditoriali.<br />
Nel corso del <strong>2005</strong> sono state inserite in stage 55<br />
persone portatrici di handicap fisici, psichici o sensoriali<br />
o in condizione di disagio <strong>sociale</strong>. Molti stage sono stati<br />
rinnovati dall’anno precedente, dimostrando con i fatti<br />
che l’esperienza di stage in azienda non é un percorso<br />
imposto ma è un’esperienza utile e realmente positiva<br />
per ambo le parti.<br />
Stage con finalità sociali 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Persone portatrici di handicap 50 58 55<br />
Persone con disagio <strong>sociale</strong> 5 1<br />
Totale 50 63 56<br />
33
Formazione e stage<br />
Nello specifico Camst ha attivato stage per persone<br />
portatrici di handicap o in condizione di disagio <strong>sociale</strong><br />
con i seguenti enti:<br />
- Ausl N°3 Alto Friuli<br />
- Ausl Bologna<br />
- Ausl Bologna Sud - Distretto Porretta Terme<br />
- Ausl Parma<br />
- Ausl Parma - Distretto Fidenza<br />
- Ausl Senigallia<br />
- C.A.M.P.P.<br />
- C.I Di S. Consorzio Intercomunale di Servizi<br />
Piossasco (To)<br />
- Centro per L’impiego di Rivoli-Progetto Por<br />
- Cip<br />
- Cisa Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale<br />
Rivoli (To)<br />
- Comune di Castelfidardo<br />
- Comune di Castenedolo (Bs)<br />
- Comune di Parma - Ag. Disabili<br />
- Consorzio I n t e rc o m u n a l e dei Ser vizi Socio<br />
Assistenziali Ciriè (To)<br />
- Cisa Comuni di Rivoli Rosta Villarbasse<br />
- Enac Emilia Romagna - Fidenza<br />
- Forma Futuro (Pr)<br />
- Ic Belloni di Colorno<br />
- Ist. Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri<br />
della<br />
Ristorazione, Commerciali e Turistici “A. Panzini”<br />
Senigallia (An).<br />
Avvertenza al capitolo Requisiti SA 8000<br />
Il Consiglio di Amministrazione e la Direzione aziendale,<br />
credendo nell’importanza di vedere riconosciuta e<br />
certificata la propria responsabilità <strong>sociale</strong>, hanno dato<br />
inizio al percorso di adeguamento allo standard SA<br />
8000 prevedendo il coinvolgimento dei lavoratori e<br />
delle altre parti interessate nella creazione del sistema<br />
di gestione.<br />
Nelle pagine che seguono, il <strong>Bilancio</strong> Sociale fornisce<br />
informazioni quantitative e qualitative che evidenziano<br />
il rispetto nel tempo dei requisiti che compongono<br />
lo Standard SA 8000, avendo Camst ottenuto il<br />
riconoscimento dello stato di “Applicant” della norma<br />
quale passo preparatorio della certificazione.<br />
Lo “status di applicant” è un documento che viene<br />
rilasciato dall’Ente incaricato della certificazione alle<br />
aziende che hanno intrapreso le azioni necessarie al<br />
conseguimento della certificazione entro un determinato<br />
tempo (per noi previsto a dicembre 2006) e può essere<br />
utilizzato da subito nella partecipazione a gare d’appalto<br />
ove siano richieste genericamente “altre” o “ulteriori”<br />
certificazioni oppure documenti specificamente inerenti<br />
alla certificazione etica SA 8000 o alla responsabilità<br />
<strong>sociale</strong> d’impresa.<br />
Con questa nuova impostazione il <strong>Bilancio</strong> Sociale<br />
vuole facilitare la conoscenza della Politica aziendale<br />
per la responsabilità <strong>sociale</strong> da parte dei vari portatori<br />
d’interesse e, in particolare, della natura degli impegni<br />
reali che l’azienda assume in relazione allo sviluppo dei<br />
criteri di responsabilità <strong>sociale</strong> dell’impresa.<br />
Inoltre intende fornire alla Direzione aziendale uno<br />
strumento utile per il riesame interno.<br />
34
REQUISITI DI RESPONSABILITA’ SOCIALE SA 8000<br />
3
Lavoro infantile<br />
Nell’organizzazione aziendale non viene impiegato<br />
lavoro infantile (minori di 15 anni e soggetti all’obbligo<br />
scolastico) nella manifattura di alcun prodotto o<br />
nell’erogazione di alcun servizio; inoltre l’azienda non<br />
ammette l’utilizzo di lavoro infantile<br />
Occupati per fasce di età<br />
Età Non soci Soci Totale<br />
Meno di 18 0 0 0<br />
18-27 68 302 370<br />
28-37 284 1.795 2.079<br />
38-47 368 2.381 2.749<br />
48-58 136 1.165 1.301<br />
>58 26 100 126<br />
Totale 882 5.743 6.625<br />
Inoltre al 31 dicembre <strong>2005</strong> risultavano occupate 247<br />
persone con contratto a termine, tutte di età superiore<br />
ai 18 anni.<br />
Età degli assunti nel <strong>2005</strong> con contratto a<br />
tempo indeterminato<br />
Età<br />
Num.<br />
Meno di 18 0<br />
18-27 107<br />
28-37 324<br />
38-47 308<br />
48-58 98<br />
>58 8<br />
Totale 845<br />
L’età media del personale occupato (tempo<br />
indeterminato) al 31 dicembre <strong>2005</strong> è di poco superiore<br />
ai 40 anni, mentre l’anzianità media dei soci supera i 7<br />
anni.<br />
Età degli occupati con contratto a termine<br />
al 31/12/<strong>2005</strong><br />
Età e anzianità media del personale occupato<br />
al 31/12/<strong>2005</strong><br />
Età<br />
Num.<br />
Età anni<br />
Anzianità anni<br />
Meno di 18 0<br />
18-27 52<br />
28-37 101<br />
38-47 71<br />
48-58 18<br />
>58 5<br />
Totale 247<br />
Soci 40,8 7,2<br />
Non Soci 40,0 3,2<br />
Totale 40,7 6,7<br />
38
Lavoro infantile<br />
Distribuzione degli occupati nei Settori di attività (ASA) e Anzianità media per settore<br />
Settore di attività (ASA) Totale <strong>2005</strong> Anzianità media Totale 2004 Anzianità media<br />
Scuole 2.218 4,1 2.237 3,8<br />
P.E. e Interaziendali 1.325 7,6 1.350 7,1<br />
Aziendale 1.051 6,6 1.029 6,2<br />
Cucine Centralizzate 1.000 7,7 1.001 7,1<br />
Ospedali 355 4,5 336 4,1<br />
Caserme 81 2,0 74 1,1<br />
Banqueting 9 11,3 10 11,3<br />
Altri 586 10,1 587 9,6<br />
Totale 6.625 6,3 6.624 5,9<br />
La stabilità dell’organico nel <strong>2005</strong>, unitamente a indici<br />
di turn over i più bassi dal 2001, ha generato un aumento<br />
dell’anzianità media in tutti i settori di attività.<br />
Da segnalare che l’anzianità media nel settore scuole,<br />
notoriamente legato al mercato degli appalti pubblici,<br />
raggiunge e supera i 4 anni a fronte di una durata<br />
prevalente degli appalti di 3 anni.<br />
maggio <strong>2005</strong> Tavolamica Corticella<br />
Bologna - “clienti speciali” i giganti<br />
della Virtus Pallacanestro<br />
39
Lavoro obbligato<br />
Tutte le persone che Camst impiega prestano il<br />
loro lavoro volontariamente<br />
Ogni lavoratore, sia esso socio della cooperativa o meno,<br />
ha un regolare contratto di assunzione (ai sensi della<br />
normativa di Legge in vigore e del C.C.N.L. del Turismo<br />
– Pubblici Esercizi per il personale non dirigente e del<br />
C.C.N.L. Dirigenti Cooperativi) o di collaborazione e<br />
non è ammessa la pratica del lavoro in nero.<br />
Il lavoratore sottoscrive il rapporto <strong>sociale</strong> al momento<br />
dell’assunzione, ai sensi dello Statuto della Cooperativa<br />
approvato in Assemblea generale dei soci (il 19<br />
novembre 2004).<br />
Versamento del capitale <strong>sociale</strong><br />
Il lavoratore che ha sottoscritto la “domanda di<br />
ammissione a socio” e conseguentemente, in presenza<br />
dei requisiti previsti dallo Statuto della Cooperativa,<br />
è stato ammesso con delibera del Consiglio di<br />
Amministrazione, inizia a versare la quota di capitale<br />
<strong>sociale</strong>.<br />
Il capitale <strong>sociale</strong>, stabilito dall’Assemblea generale dei<br />
soci nella misura minima di 800 euro, viene versato<br />
tramite busta paga scegliendo tra alcune aliquote<br />
percentuali sul netto della retribuzione mensile, a<br />
partire da un minimo dell’1%; la prima quota inoltre<br />
non può essere inferire a 26 euro.<br />
Il Consiglio di amministrazione ha inoltre definito le<br />
modalità, per i soci interessati, per aumentare la quota<br />
di capitale sottoscritto oltre la quota minima e fino ad<br />
un massimo previsto dalla legge (dal 1 gennaio 2002 è<br />
di 94.403,45 euro).<br />
Prestito ai soci lavoratori e anticipi sullo<br />
stipendio/Tfr<br />
La Cooperativa, pur ritenendo che la concessione<br />
di prestiti non rientri nella propria missione e per<br />
non creare forme di dipendenza eccessiva, prevede<br />
la concessione di prestiti personali ai soci lavoratori<br />
limitatamente ai casi motivati da necessità sociali come,<br />
ad esempio, motivi di salute, acquisto o ristrutturazione<br />
della casa d’abitazione, acquisto di mezzo di trasporto<br />
necessario alla mobilità per lavoro.<br />
Inoltre, come previsto dalla legge e dal C.C.N.L.,<br />
prevede la concessione, quando espressamente richiesta<br />
dai lavoratori, di anticipi sullo stipendio o sul T.F.R.<br />
maturato.<br />
Prestito a soci lavoratori 2004 <strong>2005</strong><br />
N. soci lavoratori che<br />
hanno beneficiato di<br />
prestito personale<br />
136 127<br />
Totale prestito a soci 235.000 245.000<br />
Pagamento degli stipendi<br />
La Cooperativa effettua mensilmente, nei giorni<br />
stabiliti, il pagamento della retribuzione secondo le<br />
seguenti modalità :<br />
- versamento su libretto di risparmio <strong>sociale</strong><br />
(autofinanziamento soci)<br />
- assegno<br />
- bonifico bancario<br />
Provvede inoltre, in caso di necessità e su richiesta del<br />
lavoratore, ad erogare anticipi sulla retribuzione del<br />
mese nelle modalità consentite.<br />
40
Lavoro obbligato<br />
Modalità di pagamento della retribuzione al 31/12/<strong>2005</strong><br />
Modalità Fissi % di fissi C.T. % di C.T.<br />
Assegni 3.861 58,3 314 93,5<br />
Bonifici 1.427 21,5 22 6,5<br />
Autofinanziamento soci 100% 1.231 18,6<br />
Autofinanziamento soci + assegno/bonifico 106 1,6<br />
Totale 6.625 100 336 100<br />
Totale dei pagamenti effettuati con la retribuzione del<br />
mese di Dicembre <strong>2005</strong> (Fissi e contratti a termine,<br />
in forza e cessati nel mese). I soci lavoratori possono<br />
scegliere modalità miste di pagamento.<br />
Tipologie e quantità di assenze dal lavoro<br />
Indicatori 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Ore lavorate 6.492.212 6.593.992 6.677.910 7.244.227 7.428.910<br />
Ore sciopero 6.219 49.991 21.453 23.505 11.359<br />
Ore R.C. 354.579,2<br />
Ore permessi di studio - - - - 528,5<br />
% ore lavorate 100 100 100 100 100<br />
% ore sciopero 0,10 0,76 0,32 0,32 0,15<br />
% ore R.C. - - - - 4,77<br />
% ore permessi di studio - - - - 0,01<br />
Giorni Ferie - - - - 144.555,3<br />
Ore licenza matrimonio - gravi<br />
motivi familiari<br />
- - - - 8.897,17<br />
41
Lavoro obbligato<br />
Inoltre<br />
- Non vengono impiegati lavoratori extra-comunitari<br />
sprovvisti di regolare permesso di soggiorno.<br />
- Non vengono messe in pratica misure che limitino<br />
la libertà dei lavoratori nei loro rapporti con la<br />
Cooperativa.<br />
- La Cooperativa si impegna affinché non vengano posti<br />
in essere comportamenti lesivi della dignità dei propri<br />
dipendenti.<br />
- L e v i s i t e m e d i che sanitarie sono condotte<br />
conformemente alla normativa vigente e nel rispetto<br />
della dignità del lavoratore.<br />
- La Cooperativa inoltre non fa uso di guardie o altre<br />
forme di controllo sui lavoratori e non richiede in<br />
nessun caso al personale assunto di lasciare al<br />
momento dell’inizio del rapporto di lavoro depositi di<br />
qualsiasi tipo, in denaro o in natura.<br />
Salute e Sicurezza<br />
Camst è una cooperativa basata sul lavoro, per la quale<br />
il lavoratore è il primo e principale interlocutore dal<br />
punto di vista economico, <strong>sociale</strong> ed umano.<br />
Per questo si è da sempre contraddistinta con una<br />
politica del personale orientata da un lato allo sviluppo<br />
e alla crescita individuale stimolando la formazione e<br />
la crescita al proprio interno, dall’altro al rispetto delle<br />
leggi del lavoro.<br />
In particolare la cooperativa ritiene che il diritto alla<br />
salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro sia un diritto<br />
fondamentale e inalienabile di tutti i lavoratori.<br />
Per questo motivo:<br />
- ha individuato le responsabilità, le risorse e le<br />
procedure per la gestione e il miglioramento continuo<br />
dell’attività di protezione e prevenzione in conformità<br />
al D.Lgs. 626 del 1994;<br />
- ha effettuato un’analisi di tutte le attività lavorative<br />
svolte all’interno dei propri luoghi di lavoro,<br />
individuando i rischi e i fattori di pericolo per la<br />
sicurezza e la salute del personale e individuando<br />
le misure preventive per la sicurezza e la salute dei<br />
lavoratori e le azioni correttive da effettuare con un<br />
programma di prevenzione e protezione prevedendo<br />
specifiche responsabilità e tempi: tutto ciò è stato<br />
formalizzato nel Documento di valutazione dei rischi<br />
aggiornato al 20 giugno <strong>2005</strong> (revisione 6) ;<br />
- ha n o m i n a t o l’Avv. Arnaldo Tinarelli come<br />
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione,<br />
con il compito di controllare tutti quei fattori di<br />
rischio per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro<br />
e di verificare l’efficacia di tutte le misure di sicurezza<br />
attraverso controlli e analisi statistiche;<br />
- ha dato la possibilità ai lavoratori di eleggere i propri<br />
rappresentanti per la sicurezza, con funzioni di<br />
42
Salute e Sicurezza<br />
controllo e relazione al Responsabile del servizio<br />
prevenzione e protezione su tutti i fattori di rischio<br />
evidenziati e di verifica dell’effettiva attuazione delle<br />
azioni correttive da parte del Responsabile stesso;<br />
- ha previsto la consegna a tutti i neoassunti del<br />
Manuale “La sicurezza è una buona abitudine”;<br />
- ha individuato, acquistato e fornito gratuitamente<br />
ai lavoratori, soci e dipendenti, i Dispositivi di<br />
protezione individuale necessari per lo svolgimento in<br />
salute e sicurezza del proprio lavoro, secondo quanto<br />
individuato nel Piano aziendale di valutazione dei<br />
rischi;<br />
- effettua periodica formazione a tutti i livelli sui rischi<br />
e i pericoli, sulle misure protettive e sulle procedure di<br />
emergenza.<br />
Numero dei rappresentanti dei lavoratori<br />
per la sicurezza eletti all’ 1/12/<strong>2005</strong><br />
Divisione<br />
Totale<br />
Centro Sud 6<br />
Emilia Centro - Emilia Fiere 4<br />
Emilia Nord 4<br />
Friuli V.G. 1<br />
Piemonte Liguria 3<br />
Romagna Marche 2<br />
Veneto 1<br />
Totale 21<br />
Indicatori di condizione lavorativa<br />
Indicatori 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Num. ore lavorate 6.492.212 6.593.992 6.677.910 7.244.227 7.428.910<br />
Num. ore malattia 293.123 303.933 327.620 362.011 387.718,81<br />
Num. ore infortunio 41.501 37.039 34.224 42.486 48.465,35<br />
% ore lavorate 100 100 100 100 100<br />
% ore malattia 4,51 4,61 4,91 5,00 5,22<br />
% ore infortunio 0,64 0,56 0,51 0,59 0,65<br />
43
Salute e Sicurezza<br />
Andamento infortunistico<br />
Lo strumento più adeguato per la valutazione degli<br />
avvenimenti infortunistici aziendali rimane come per gli<br />
anni passati la statistica degli infortuni, la stessa viene<br />
pubblicata annualmente nel documento di valutazione<br />
dei rischi così come previsto dal dettato normativo D.<br />
Lgs. 626/94 s.m..<br />
Tale strumento rappresenta la visione statistica<br />
del dato amministrativo contenuto nell’apposito<br />
registro infortuni, compilato in seguito all’apertura<br />
dell’infortunio ed alla relativa denuncia all’organo<br />
competente.<br />
L’azienda considera parte della propria missione in<br />
materia, il coinvolgimento dei lavoratori e dei preposti<br />
aziendali nel mantenere costantemente la massima<br />
attenzione e precisione nel descrivere l’accadimento<br />
infortunistico in tutte le sue componenti in modo tale<br />
da non pregiudicare l’attendibilità della classificazione<br />
degli infortuni e di conseguenza dei dati aggregati.<br />
Quanto detto, ovvero una non precisa rilevazione del<br />
fenomeno porterebbe le opere di prevenzione aziendali<br />
e gli spunti di gestione operativa delle problematiche<br />
riguardanti la sicurezza a non essere del tutto efficaci.<br />
L’andamento dell’ultimo triennio è il seguente:<br />
- positivo nel biennio 2002/03 per la tendenza al<br />
miglioramento riguardante la frequenza relativa (n°<br />
di infortuni/n° dei dipendenti)da 8.1% a 6.6%; ed un<br />
peggioramento in controtendenza per quanto concerne<br />
la durata media da 16,5 gg a 19,8 gg.<br />
- un leggero peggioramento nel <strong>2005</strong> in merito alla<br />
frequenza relativa 8,0% e in termini di durata media che<br />
sale a 22,4 gg.<br />
Anno N° infortuni Dipendenti<br />
fissi<br />
N° infortuni/<br />
N° dipendenti<br />
Indice freq.<br />
UNI 7249<br />
Tot. giorni<br />
inf.<br />
Tot. giorni/<br />
n.dipendenti<br />
Durata<br />
media inf.<br />
2002 478 5.922 8,1% 71,96 7.900 1,33 16,5<br />
2003 403 6.091 6,6% 60,35 7.985 1,31 19,8<br />
2004 483 6.624 7,3% 66,67 8.473 1,28 17,5<br />
<strong>2005</strong> 530 6.625 8,0% 71,34 11.854 1,8 22,4<br />
44
Salute e Sicurezza<br />
L’analisi statistica condotta consente di monitorare<br />
anche le tipologie degli eventi infortunistici.<br />
Tipologie di infortunio<br />
Si è tagliato 26,4%<br />
Incidente alla guida 13,6%<br />
Caduto in piano 11,9%<br />
Si è colpito con … (parti meccan.) 8,5%<br />
Ha urtato contro 5,8%<br />
Sollevando, spostando con sforzo 5,7%<br />
Si è colpito con ... (liquidi) 5,5%<br />
Altri 23%<br />
Da quanto sopra esposto si evidenzia sicuramente che i<br />
valori riportati riguardano un’attività ben monitora e con<br />
indici non particolarmente preoccupanti: l’infortunio<br />
principe, con 140 casi (142 nel 2004), rimane il taglio (“si<br />
è tagliato con”), mediante l’utilizzo di utensili manuali<br />
come coltelli, attrezzature come affettatrici, sia durante<br />
la lavorazione che nelle fasi di pulizia della lama, quindi<br />
eventi causati da comportamenti errati e da cadute di<br />
attenzione.<br />
Alla luce di tutto ciò fermo restando l’impegno nel<br />
garantire ai lavoratori, mediante il supporto degli uffici<br />
preposti, ambienti di lavoro igienicamente salubri e<br />
tecnicamente ben progettati, nonché le migliori e sicure<br />
attrezzature disponibili sul mercato, l’obiettivo per<br />
il futuro sarà quello di ribadire l’impegno formativo<br />
aziendale.<br />
A tal fine è stato ultimato un manuale di aggiornamento<br />
in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro<br />
rivolto ai preposti aziendali (Direttori di Locale) che<br />
sarà utile per ripetere la formazione, ai dipendenti in<br />
forza ed ai nuovi assunti, in modo mirato ed aggiornata<br />
alla normativa vigente.<br />
Valutazione di efficacia nella prevenzione del fenomeno infortunistico<br />
Camst considera raggiunto l’obiettivo di efficacia<br />
nella prevenzione del fenomeno infortunistico quando<br />
l’indice di frequenza relativo non si discosta più di 1,5<br />
punti, in termini assoluti, dalla media aritmetica degli<br />
indici dei tre anni precedenti.<br />
Si considera raggiunto l’obiettivo di efficacia se l’indice<br />
calcolato sugli infortuni dell’anno <strong>2005</strong> non risulta<br />
superiore alla media del triennio precedente (6,4%)<br />
aumentata di 1,5 punti in termini assoluti ( 7,9% ). Per il<br />
<strong>2005</strong> l’indice è pari a 6,5%, per cui ampiamente inferiore<br />
al limite di 7,9%.<br />
Ciò sta ad indicare che l’obiettivo di efficacia è stato<br />
raggiunto.<br />
2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Indice di frequenza relativo (al netto itinere) 8,3 7,1 5,7 6,3 6,5<br />
Soglia limite per obiettivo efficacia - - 9,3 8,5 7,9<br />
Media aritmetica del triennio precedente al <strong>2005</strong>: (7,1 + 5,7 + 6,3)/3 = 6,4<br />
45
Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva<br />
I lavoratori, soci e dipendenti, hanno diritto di<br />
aderire alle associazioni sindacali, di eleggere propri<br />
rappresentanti sindacali e di svolgere attività sindacale.<br />
La Cooperativa è gestita in modo da garantire e tutelare<br />
questo diritto, in particolare:<br />
- il diritto di dar vita o aderire a qualsiasi sindacato<br />
e la possibilità di eleggere rappresentanti sindacali,<br />
garantendo tutti i diritti previsti dalla vigente<br />
normativa in materia e dal CCNL;<br />
- il rispetto della contrattazione collettiva applicando<br />
interamente il CCNL, le contrattazioni integrative<br />
laddove previste e, in caso di necessità di deroga,<br />
provvede a concordare t a l i deroghe con le<br />
rappresentanze sindacali liberamente elette;<br />
- la libera elezione di rappresentanze sindacali in tutte<br />
le proprie strutture assicurando loro la possibilità<br />
di comunicare con gli iscritti sul luogo di lavoro, la<br />
partecipazione ad assemblee e riunioni;<br />
- la prevenzione di qualsiasi forma di discriminazione<br />
nei confronti di iscritti o rappresentanti del sindacato.<br />
Numero dei lavoratori (tempo indeterminato)<br />
iscritti ad Associazioni Sindacali<br />
Associazione sindacale 2004 <strong>2005</strong><br />
CGIL 1.841 1.794<br />
CISAL 1 1<br />
CISL 179 207<br />
CISNAL 7 5<br />
UIL 287 271<br />
Altri 21 15<br />
Totale 2.336 2.293<br />
I lavoratori iscritti ad una associazione sindacale sono il<br />
34,6% degli occupati fissi.<br />
Numero dei Rappresentanti Sindacali Aziendali<br />
Divisione <strong>2005</strong><br />
Centro Sud 22<br />
Nord Emilia 18<br />
Romana - Marche 15<br />
Veneto 12<br />
Emilia Fiere 6<br />
Emilia Centro 5<br />
Servizi 4<br />
Friuli 2<br />
Area Sviluppo 1<br />
Totale Complessivo 85<br />
Ore di permesso sindacale godute al 31-12-<strong>2005</strong><br />
Divisione <strong>2005</strong><br />
Emilia Centro 3.495,25<br />
Servizi 1.911,00<br />
Emilia Fiere 717,48<br />
Veneto 525,50<br />
Toscana 508,70<br />
Nord Emilia 498,67<br />
Piemonte - Liguria 347,31<br />
Romana - Marche 182,50<br />
Friuli 59,84<br />
Area Sviluppo 32,00<br />
Altre 191,03<br />
Totale Complessivo 8.469,28<br />
46
Discriminazione<br />
Sono garantite pari opportunità alle persone che<br />
lavorano in azienda e non è ammessa alcuna forma di<br />
discriminazione.<br />
I lavoratori non vengono discriminati in base a criteri<br />
di età, sesso, razza, provenienza geografica, affiliazione<br />
sindacale e/o politica, credo religioso, orientamento<br />
sessuale.<br />
L’assenza di discriminazione e l’applicazione di criteri di<br />
pari opportunità si applica a tutti gli ambiti di relazione<br />
fra il lavoratore e il datore di lavoro, che si impegna a:<br />
- effettuare la selezione tenendo in esclusiva<br />
considerazione elementi oggettivi come abilità,<br />
esperienza ed istruzione in relazione alle mansioni da<br />
assegnare;<br />
- corrispondere la retribuzione ad ogni lavoratore in<br />
base alle mansioni svolte da ciascuno nel rispetto di<br />
quanto previsto dal C.C.N.L.;<br />
- garantire la formazione e l’addestramento a tutti<br />
in funzione delle necessità personali e delle esigenze<br />
organizzative e gestionali;<br />
- effettuare le promozioni in funzione delle capacità dei<br />
singoli e delle esigenze organizzative e gestionali;<br />
- effettuare i pensionamenti in base alle norme vigenti<br />
in materia;<br />
- effettuare i licenziamenti solo nei casi consentiti dalla<br />
Legge ed in ogni caso mai per motivi discriminatori.<br />
<strong>2005</strong> cassiera alla mensa<br />
self service Granarolo di<br />
Bologna<br />
47
Composizione professionale per mansioni<br />
L’organico dell’azienda è caratterizzato da una elevata<br />
presenza di competenze nelle preparazioni alimentari,<br />
che vengono svolte quotidianamente nelle numerose<br />
cucine da oltre 1.000 cuochi.<br />
La ristorazione che pratichiamo è infatti del tipo “a<br />
legame fresco-caldo” che significa preparazioni fresche<br />
di giornata.<br />
Mansioni (*) al 31/12/<strong>2005</strong><br />
Mansione 2004 <strong>2005</strong> %<br />
Dirigente 20 22 0,3<br />
Quadro 122 121 1,8<br />
Impiegato/a 428 454 6,9<br />
Cassiera 145 137 2,1<br />
Cuoco 1.151 1.166 17,6<br />
Barista 348 347 5,2<br />
Banconiere 107 112 1,7<br />
Addetto sevizi mensa 3.641 3.891 58,7<br />
Altro 662 375 5,6<br />
Totale Complessivo 6.624 6.625 100<br />
(*) Aggregazione di mansioni previste dai CCNL<br />
Il totale dell’organico risulta singolarmente costante,<br />
vi sono invece leggere variazioni nella composizione<br />
interna per qualifiche che vedono: un aumento di 15<br />
presenze tra i Cuochi, un aumento di 26 impiegati e una<br />
riduzione di Addetti servizi mensa (+ altre mansioni)<br />
pari a 37 unità.<br />
48
Titoli di studio in Dietologia e Scienze dell’alimentazione<br />
Inoltre sono largamente presenti nei nostri<br />
organici competenze specializzate in Dietologia<br />
ed altre competenze tecniche inerenti alle scienze<br />
dell’alimentazione.<br />
Titoli di Studio del Settore<br />
numero<br />
Diploma Maturità Economo Dietista / Tecnico nutrizionista 22<br />
Diploma Maturità Economia e merceologia degli alimenti 8<br />
Diploma Universitario Dietologia e dietetica applicata 8<br />
Diploma Universitario Economo dietista 3<br />
Diploma Universitario Economia e merceologia degli alimenti 4<br />
Laurea Scienze biologiche 9<br />
Laurea Scienze e tecnologie alimentari 5<br />
Laurea Chimica 2<br />
Totale 61<br />
Titoli di studio nel settore Ristorazione<br />
Sui 1.166 occupati con mansioni di Cuoco, con<br />
diversi gradi di specializzazione e responsabilità, 256<br />
provengono dalla formazione professionale specifica<br />
delle Scuole Alberghiere.<br />
Titoli di Studio attinenti alla Ristorazione Cuochi Operatori Totale<br />
Diploma maturità Economo Dietista / Tecnico<br />
nutrizionista<br />
1 - 1<br />
Diploma Maturità Istituto Alberghiero 86 56 142<br />
Diploma Professionale Istituto Alberghiero 170 99 269<br />
Totale 257 155 412<br />
49
Il processo di selezione<br />
Il processo di selezione del personale mira costantemente<br />
ad acquisire e migliorare la presenza di competenze<br />
professionali all’interno dell’organizzazione, al fine di<br />
soddisfare le esigenze di qualità nei servizi per i nostri<br />
clienti.<br />
Composizione professionale dei nuovi assunti fissi.<br />
Mansioni<br />
Licenza<br />
Licenza<br />
Diploma di<br />
Diploma di<br />
Diploma di<br />
Laurea n.d. Totale<br />
Aggregate<br />
Elementare Media Qualifica Maturità Laurea<br />
Addetto servizi 22 376 53 155 3 3 29 641<br />
Barista 1 12 2 11 2 28<br />
Cuoco 4 25 16 13 6 64<br />
Impiegato 1 12 1 10 24<br />
Operatore 4 50 3 27 4 88<br />
Totale 31 463 75 218 4 13 41 845<br />
Distribuzione 3,7 54,8 8,9 25,8 0,5 1,5 4,9 100,0<br />
Composizione per genere (uomini-donne)<br />
Composizione degli occupati a tempo indeterminato al 31-12-<strong>2005</strong><br />
Descrizione Qualifica F M Totale<br />
Dirigente 1 21 22<br />
Quadro 43 78 121<br />
Impiegato/a 372 63 435<br />
Operaio/a 5.310 718 6.028<br />
Apprendista 12 7 19<br />
Totale complessivo 5.738 887 6.625<br />
Percentuale 86,6 13,4 100<br />
La presenza femminile nell’organico, mostra un leggero<br />
aumento dello 0,1% pari a 10 unità.<br />
La nuova occupazione femminile va ad aumentarne<br />
l’incidenza tra i Quadri (+ 2,7%) e tra gli impiegati<br />
(+0,9%).<br />
50
Composizione e incidenza occupazione femminile nel <strong>2005</strong><br />
Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale<br />
Composizione % categorie <strong>2005</strong> 0,3 1,8 6,7 91,1 100<br />
Composizione % Donne <strong>2005</strong> 4,5 35,5 85,2 88,0 86,6<br />
Composizione % Donne 2004 4,5 32,8 84,3 88,0 86,5<br />
In questa tabella gli apprendisti sono ripartiti nelle categorie<br />
di competenza della mansione (impiegato-operaio).<br />
Presenza di lavoratori stranieri<br />
Provenienza Anno 2003 Anno 2004 Anno <strong>2005</strong> Var annua %<br />
Africa 27 39 49<br />
America Centrale 10 8 8<br />
Asia 21 29 33<br />
Nord America 1 1<br />
Oceania 1 1<br />
Paesi Europei Extracomunitari 60 82 92<br />
Sud America 19 19 20<br />
Unione Europea 21 34 27<br />
Totale complessivo 159 213 230 8,0<br />
La quota di lavoratori stranieri stabilmente occupati<br />
in Camst al 31/12/<strong>2005</strong> è aumentata dell’8%, pari a 17<br />
presenze, raggiungendo una quota relativa di soci del<br />
90% (di cui donne il 79,6%).<br />
51
Rapporto <strong>sociale</strong> dei lavoratori stranieri<br />
Lavoratori stranieri <strong>2005</strong> Donne Maschi Totale %<br />
Socio 161 46 207 90<br />
Non socio 22 1 23 10<br />
Totale 183 47 230 100<br />
% 79,6 20,4 100<br />
Titolo di studio dei lavoratori stranieri<br />
Mansioni dei lavoratori stranieri<br />
Titolo di studio<br />
Numero<br />
Mansioni<br />
Numero<br />
Laurea 6<br />
Diploma Universitario 3<br />
Diploma Maturità 61<br />
Diploma Maturità Istituto<br />
3<br />
Alberghiero<br />
Altri diplomi professionali (3 anni) 18<br />
Diploma Professionale Istituto<br />
6<br />
Alberghiero<br />
Licenza media inferiore 60<br />
Licenza elementare 6<br />
Totale 174<br />
Impiegato 3<br />
Cuoco 19<br />
Barista 16<br />
Addetto Servizi 144<br />
Altre 48<br />
Totale 230<br />
Il grado di scolarità dei lavoratori stranieri è elevato:<br />
108 (il 46,9%) hanno un’istruzione superiore, di questi<br />
17 sono laureati.<br />
52
Pratiche disciplinari<br />
L’Azienda rispetta l’integrità mentale, emotiva e fisica<br />
dei propri lavoratori, pertanto rifiuta l’utilizzo di<br />
qualsiasi pratica disciplinare non ammessa dalla legge e<br />
dal C.C.N.L. e in particolare di tutte quelle pratiche che<br />
possano ledere tale integrità.<br />
L’esercizio delle sanzioni disciplinari è ammesso<br />
nell’ottica del mantenimento di buoni rapporti tra<br />
lavoratori, colleghi e loro responsabili e nei confronti<br />
dei clienti e, più in generale, di quanti possono venire a<br />
contatto con l’organizzazione aziendale.<br />
L’esercizio delle sanzioni disciplinari è regolato, sia per<br />
i soci che per i dipendenti, da quanto previsto dallo<br />
Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70) e dal C.C.N.L.<br />
applicato.<br />
Numero e tipologia dei provvedimenti disciplinari adottati nell’anno <strong>2005</strong><br />
Contestazioni e provvedimenti<br />
disciplinari<br />
<strong>2005</strong> %<br />
Contestazioni 191 100<br />
provvedimenti 150 78,5<br />
senza provvedimento - -<br />
in sospeso 5 -<br />
<strong>2005</strong> %<br />
Dettaglio provvedimenti<br />
disciplinari<br />
<strong>2005</strong> %<br />
richiamo scritto 88 58,7<br />
multe 43 28,7<br />
sospensioni 13 8,7<br />
richiamo verbale 0 0<br />
licenziamento 6 4,0<br />
Totale 150 100<br />
accettazione contro deduzioni 41 21,5<br />
annullate per accordo<br />
sindacale<br />
0 0<br />
in sospeso 5 -<br />
Totale 191 -<br />
53
Orario di lavoro<br />
La Cooperativa applica l’orario di lavoro nelle forme<br />
previste dalla Contrattazione collettiva nazionale e,<br />
laddove presenti, locale o aziendale e rispetta quanto<br />
previsto dalle leggi nazionali per quanto attiene:<br />
- il lavoro straordinario;<br />
- il lavoro svolto nei giorni festivi;<br />
- il lavoro notturno.<br />
La settimana lavorativa ordinaria è di 40 ore, in linea<br />
con quanto previsto nel CCNL. Gli orari di lavoro<br />
settimanale inferiore alle 40 ore (part-time) sono applicati<br />
nel rispetto delle regolamentazioni contrattuali.<br />
Tipologie di orario di lavoro<br />
Gli occupati a part-time rappresentano il 78,2% , a full<br />
time il 21,8.<br />
Risulta pressoché stabile la quota di full-time (-4 unità),<br />
mentre nella composizione degli occupati a part-time<br />
cresce dello 0,6% (+ 44 unità) la quota con orario<br />
settimanale superiore alle 20 ore.<br />
Tipo orario 2004 % <strong>2005</strong> %<br />
Full Time 1.451 21,9 1.447 21,8<br />
Meno di 20 ore 1.773 26,8 1.777 26,8<br />
20 ore 1.396 21,1 1.353 20,4<br />
più di 20 ore 2.004 30,3 2.048 30,9<br />
Totale 6.624 100,0 6.625 100,0<br />
54
Orario di lavoro<br />
Ore di lavoro interinali<br />
Nel <strong>2005</strong> vi è stata una notevole riduzione nell’impiego<br />
di lavoro interinale, pari a –28,6 equivalenti a full time<br />
(orario lavorabile teorico annuo).<br />
Divisioni Territoriali 2004 Num FT teorico 2004 <strong>2005</strong> Num FT teorico <strong>2005</strong><br />
Emilia Fiere 39.568,27 24,1 13.488,31 8,2<br />
Emilia Centro 16.753,55 10,2 10.736,25 6,5<br />
Veneto 11.485,35 7,0 5.072,38 3,1<br />
Centro sud 3.545,83 2,2 4.817,80 2,9<br />
Party 3.854,99 2,4 954,49 0,6<br />
Nuovi prodotti 1.985,35 1,2 412,62 0,3<br />
Piemonte - Liguria 683,00 0,4 325,00 0,2<br />
Friuli 2.415,34 1,5 257,80 0,2<br />
Emilia Nord 323,00 0,2 134,00 0,1<br />
Milano 2.505,58 1,5 0,00 0,0<br />
Totale 83.120,26 50,7 36.198,65 22,1<br />
Nel <strong>2005</strong> la media mensile dei rapporti di lavoro<br />
interinale è stata di 273.<br />
Dicembre <strong>2005</strong> Tavolamica Zola Predosa<br />
55
Retribuzione<br />
Ciascun lavoratore riceve una retribuzione<br />
proporzionata alla quantità e alla qualità del proprio<br />
lavoro e in ogni caso l’azienda applica ai propri<br />
lavoratori la retribuzione prevista dal Contratto<br />
Collettivo Nazionale di Lavoro e dalla contrattazione di<br />
secondo livello laddove esistente.<br />
E’ prevista inoltre una politica retributiva aziendale<br />
che riconosce il merito individuale e la capacità<br />
professionale espressa dalle persone nel lavoro mediante<br />
l’attribuzione di voci retributive individuali.<br />
Infine, l’azienda adotta sistemi di retribuzione variabile<br />
applicando sia la contrattazione collettiva al riguardo,<br />
che sistemi di premio individuale per il raggiungimento<br />
di obiettivi sotto forma di ‘una tantum’.<br />
Il datore di lavoro versa con regolarità i contributi<br />
previdenziali e assistenziali a favore del lavoratore.<br />
In particolare la Cooperativa:<br />
- garantisce a tutti, soci e dipendenti, retribuzioni eque<br />
e dignitose conformi a quanto previsto dal CCNL,<br />
prevedendo forme di integrazione ai minimi fissati<br />
dalla contrattazione collettiva nazionale in funzione<br />
delle capacità e della professionalità espresse dai singoli<br />
lavoratori;<br />
- indica esplicitamente nella busta paga tutte le voci<br />
relative alle spettanze ed alle ritenute effettuate e,<br />
tramite il proprio Ufficio Amministrazione paghe e<br />
contributi, è a disposizione del personale per qualsiasi<br />
chiarimento in materia;<br />
- rifiuta la stipula di qualsiasi forma contrattuale che<br />
possa portare al mancato rispetto di norme di legge e<br />
dei requisiti della norma SA 8000.<br />
Gli indici delle tabelle seguenti si basano su dati di<br />
Retribuzione annua lorda dei dipendenti in forza al 31<br />
dicembre <strong>2005</strong>. Gli importi di Ral elaborati per i dati<br />
utilizzati in <strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong> si riferiscono agli elementi<br />
continuativi della retribuzione.<br />
Distribuzione % del monte retribuzione lorda per genere e qualifiche<br />
(Retribuzioni Annue Lorde al 31 Dicembre <strong>2005</strong>)<br />
Qualifica Donne Uomini Totale<br />
Operaio 77,62 22,38<br />
Impiegato 85,53 14,47<br />
Quadro 32,37 67,63<br />
Dirigente 3,74 96,26<br />
Media 73,74 26,26 100,0<br />
56
Retribuzione<br />
Dinamica delle retribuzioni lorde (variazioni<br />
% annuali) nel complesso dell’economia<br />
e dato medio Camst.<br />
Le retribuzioni lorde per lavoratori dipendenti sono<br />
cresciute alla fine del primo semestre <strong>2005</strong> del 2,3%<br />
su base annua nel complesso dell’economia e in<br />
decelerazione rispetto alla media del 2004 (3,0%). Tale<br />
rallentamento è imputabile principalmente alla minore<br />
crescita delle retribuzioni nel settore dei servizi (+2,0%<br />
rispetto al 3,0% della media 2004) e in misura inferiore<br />
all’industria in senso stretto (rispettivamente +2,7% e<br />
3,2%).<br />
In Camst la variazione percentuale annua nella media<br />
delle retribuzioni lorde del personale a full time segue<br />
lo stesso andamento: +2,0% a fine <strong>2005</strong> in rallentamento<br />
rispetto al +2,8% di fine 2004.<br />
(Fonte: elaborazione CSC su dati ISTAT relativi al <strong>2005</strong>)<br />
Settore 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Totale attività economiche 2,6 3,2 3,0 2,3<br />
Alberghi e Pubblici esercizi 3,4 3,0 2,9 n.d.<br />
Camst (*) 2,8 2,0<br />
(*) Nostra elaborazione: il dato si riferisce alla retribuzione lorda del solo personale full time (media di tutte le categorie).<br />
Numero di Contratti di secondo livello applicati<br />
oltre al Contratto Collettivo Nazionale<br />
di Lavoro (Settore: Turismo – pubblici esercizi)<br />
Rapporti tra le medie di retribuzione annue<br />
lorde (full time) medie per categoria<br />
di contratto<br />
(Base 100= media di Ral Ccnl)<br />
Categoria contratto N. Contratti N. Persone<br />
Categoria contratto<br />
Ral media<br />
Aziendale 4 2.981<br />
Provinciale 28 2.469<br />
CCNL 1 867<br />
Prov. mense 5 268<br />
Prov. P.E. 5 40<br />
Totale 43 6.625<br />
Aziendale 116,9<br />
Prov. PE 114<br />
Provinciale 110,9<br />
Prov. Mense 107,9<br />
CCNL 100,0<br />
Media aziendale 113,7<br />
La retribuzione media aziendale è superiore al Contratto<br />
Collettivo Nazionale di lavoro del settore (Turismo-Pubblici<br />
esercizi), sia per operai che impiegati.<br />
57
Retribuzione<br />
Rapporti tra le retribuzioni annue lorde medie per qualifiche e tipo orario<br />
(Base 1= media di Ral Operai)<br />
Qualifica<br />
Orario<br />
0-20<br />
Orario 20<br />
Orario<br />
20-40<br />
Totale<br />
PT<br />
Orario<br />
Full time<br />
Dirigenti - - - - 5,43<br />
Quadri - 2,20 1,88 2,37 1,93<br />
Impiegati 1,17 1,16 1,20 1,54 1,07<br />
Operai 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00<br />
Incidenza percentuale dei premi di risultato (una tantum) sulla retribuzione annua lorda<br />
Qualifica<br />
Percentuale<br />
Dirigenti 7,2<br />
Quadri 4,0<br />
Impiegati 2,9<br />
Operai 2,1<br />
Gli oneri contributivi della Cooperativa sono gli stessi dell’impresa privata<br />
Oneri sociali 2003 2004 var. %<br />
Contributi INPS 21.052.044,42 23.265.089,35 10,5<br />
Premio INAIL 1.451.480,40 1.171.625,70 -19,3<br />
Contributo cassa / fondo pensione Dircoop 200.269,86 188.333,78 -6,0<br />
Contributo Fondo pensione Cooperlavoro 47.370,14 51.839,00 9,4<br />
Contributi di solidarietà 3.236,64 3.583,34 10,7<br />
Si evidenzia la riduzione del premio per l’assicurazione<br />
infortuni sul lavoro corrisposto all’Inail di euro 279.855,<br />
conseguita nel 2004 grazie ad un andamento positivo<br />
nell’andamento infortunistico.<br />
58
Sistema di gestione<br />
Il Consiglio di Amministrazione e la Direzione<br />
aziendale, credendo nell’importanza di vedere<br />
riconosciuta e certificata la propria responsabilità<br />
<strong>sociale</strong>, hanno dato inizio al percorso di adeguamento<br />
allo standard SA 8000 coinvolgendo i Fornitori nella<br />
realizzazione del nuovo sistema di gestione.<br />
Nel corso del 2004 abbiamo avviato un progetto di<br />
coinvolgimento dei Fornitori nelle politiche aziendali<br />
Camst per una gestione improntata all’osservanza di<br />
principi di ‘Responsabilità <strong>sociale</strong>’.<br />
Come primo passo per ottenere la condivisione<br />
e l’impegno sui temi della ‘responsabilità <strong>sociale</strong><br />
dell’impresa’, si è pensato di sottoporre alla firma delle<br />
Aziende fornitrici di Camst un ‘Codice di condotta’<br />
che richiede di impegnarsi all’osservanza di tutte le<br />
disposizioni di legge in materia di diritto del lavoro,<br />
nonché ad adottare una pratica di miglioramento<br />
continuo delle proprie politiche e procedure nell’ambito<br />
della gestione delle proprie risorse umane, così come<br />
Camst è impegnata nei confronti dei suoi lavoratori:<br />
soci e dipendenti.<br />
Premessa del Codice di condotta per i fornitori:<br />
“Coerentemente con la propria missione, il cui primo<br />
elemento prevede che Camst si impegni a:<br />
“Difendere e sviluppare l’occupazione dei soci.<br />
Migliorare la loro qualificazione professionale e la loro<br />
condizione <strong>sociale</strong> e lavorativa. Garantire il rispetto<br />
della loro salute, della loro integrità morale, delle<br />
loro aspirazioni culturali, civili e di partecipazione<br />
all’impresa cooperativa”, Camst si è data l’obiettivo<br />
di valorizzare la propria responsabilità <strong>sociale</strong> come<br />
elemento di competitività sul mercato e di concretizzare<br />
la propria identità cooperativa nell’affermazione dei<br />
suoi valori di riferimento anche lungo la filiera di<br />
fornitura.<br />
In particolare si ritiene che l’applicazione di politiche<br />
di Responsabilità Sociale di Impresa nei confronti dei<br />
propri lavoratori possa essere una leva per l’intero<br />
sistema economico italiano, valorizzandolo sul mercato<br />
globale.<br />
Questi motivi hanno portato ad impegnarsi nel rispetto<br />
dei propri soci lavoratori secondo una modalità che<br />
va oltre la semplice conformità alla normativa vigente<br />
e ai vincoli contrattuali, per adottare un approccio di<br />
miglioramento continuo.<br />
Camst ritiene altresì fondamentale che questi stessi<br />
impegni vengano sottoscritti dai suoi fornitori in<br />
modo da estendere ai prodotti acquistati le stesse<br />
caratteristiche di equità del lavoro e rispetto umano<br />
che la contraddistinguono, offrendo ai propri clienti un<br />
servizio “socialmente responsabile”.<br />
Risultati al 31.12.<strong>2005</strong><br />
Nel progettare e mettere in atto questa iniziativa si<br />
è scelto di concentrare l’attenzione sui Fornitori<br />
che consegnano le merci alla piattaforma logistica<br />
di Funo di Argelato (BO). Questa scelta consente<br />
di rivolgersi alle principali realtà organizzate della<br />
produzione alimentare piuttosto che ai distributori,<br />
privilegiando così una logica di riduzione della filiera<br />
di distribuzione.<br />
Il ‘Codice di Condotta’ è stato inviato in una prima fase<br />
a tutti questi fornitori, dei quali circa la metà lo hanno<br />
sottoscritto.<br />
In seguito a questa sperimentazione, si è poi pensato di<br />
integrare il testo del ‘Codice di condotta’ nel contratto<br />
di fornitura con Camst e di sottoporlo a tutti i Fornitori<br />
della struttura del Magazzino.<br />
Numero Fornitori che hanno 2004 <strong>2005</strong><br />
sottoscritto il Codice di Codotta 89 137<br />
59
REDDITIVITA’, DESTINAZIONE DEGLI UTILI E INVESTIMENTI<br />
4
Redditività<br />
Euro x 1.000 Bilacio 2004 % <strong>Bilancio</strong> <strong>2005</strong> %<br />
Totale ricavi 287.793 100,0 295.216 100,0<br />
Costi di produzione 239.705 83,29 248.589 84,21<br />
Ammortamenti 12.103 4,21 10.133 3,43<br />
Altri costi prod. 527 0,18 657 0,22<br />
Margine lordo 35.458 12,32 35.837 12,14<br />
Spese generali 22.843 7,94 25.080 8,50<br />
Acc.ti e amm.Fisc. - 3.132 - 1,09 430 0,15<br />
Att. Extragest. - 1.432 - 0,50 - 1.337 - 0,45<br />
Gestione finanz. 101 0,04 - 185 - 0,06<br />
Imposte 706 0,25 2.192 0,74<br />
Risultato netto 16.371 5,69 9.657 3,27<br />
Competitività ed efficienza<br />
milioni di euro 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Ricavi 254,16 260,34 287,79 295,22<br />
num. pasti 48,2 48,1 52,6 54,7<br />
num. scontrini bar 11,2 11,5 11,4 10,7<br />
prezzi euro a pasto<br />
4,71 4,82 4,90 4,90<br />
(medi netto IVA)<br />
Fatturato per FTE (Full-Time Equivalente) 62.089 63.265 63.283<br />
62
Partecipazione patrimoniale e finanziaria<br />
Il Prestito Sociale si conferma una importante fonte di<br />
finanziamento per la cooperativa.<br />
Nel <strong>2005</strong> il dato ha quasi raggiunto la cifra dei 53<br />
milioni di euro: 35,6 milioni in libretti liberi e 17,2<br />
milioni in libretti vincolati.<br />
Il Capitale dei soci (Capitale <strong>sociale</strong> + Azioni di<br />
Sovvenzione) al 31 dicembre <strong>2005</strong> è di euro 12.721.000<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
41,04<br />
44,55<br />
Prestito Sociale<br />
(dati in milioni di euro)<br />
47,29<br />
49,47<br />
50,12<br />
52,77<br />
con un incremento di 788 milioni sul 2004.<br />
I soci cooperatori al 31/12/<strong>2005</strong> sono 5.878 e i soci<br />
sovventori sono 3.579.<br />
20<br />
10<br />
0<br />
2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
8<br />
7<br />
Capitale Sociale<br />
Azioni<br />
(in milioni di euro)<br />
6<br />
5<br />
4<br />
3<br />
2<br />
1<br />
0<br />
Tot<br />
2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
6,3 7,8 9,7 10,7 11,9 12,7<br />
63
Investimenti finanziari<br />
La quasi totalità della liquidità del Gruppo Camst,<br />
quindi anche quella che appare nel bilancio Camst alla<br />
voce ‘Investimenti finanziari’, viene conferita a Finrest<br />
s.p.a. ( società finanziaria controllata al 100% da Camst)<br />
che provvede ad investirla in titoli seguendo una politica<br />
improntata a “criteri prudenziali”.<br />
Tali criteri, gestiti e controllati dalla Direzione e dal<br />
Consiglio di amministrazione della stessa Finrest,<br />
definiscono la quota di titoli che possono essere<br />
acquistati in ragione del ‘fattore di rischio’, dove<br />
tale fattore viene valutato sulla base della solidità<br />
dell’Emittente del titolo.<br />
Il C.d.A. di Finrest ha espressamente approvato una<br />
‘scala di rating’ (misura con una valutazione numerica<br />
il grado di sicurezza dell’investimento finanziario) in cui<br />
viene ripartito il portafoglio titoli.<br />
Fatto 100 il totale della liquidità investita, il 90% viene<br />
impiegato in: obbligazioni sovranazionali (Banche<br />
di livello mondiale o Banche europee), obbligazioni<br />
governative (i titoli di stato come, ad esempio, il BTP<br />
o l’analogo tedesco BUND), obbligazioni bancarie di<br />
primari Istituti di credito italiani.<br />
Il restante 10% viene investito in titoli di Società private<br />
così suddiviso: circa 7% in obbligazioni societarie il cui<br />
grado di rischio è suddiviso in due livelli (Corporate A e<br />
B) e una parte del 3% in titoli azionari che, come è noto,<br />
costituisce un impiego meno garantito dell’obbligazione<br />
in quanto il prezzo dell’azione è soggetto alle oscillazioni<br />
di borsa.<br />
Come si può vedere la politica degli impieghi finanziari è<br />
improntata in larga parte ad una gestione ‘prudente’ del<br />
risparmio a salvaguardia del capitale stesso, concedendo<br />
al massimo un 3% agli impieghi ‘speculativi’, cioè alle<br />
azioni di Società private, e normalmente non si arriva<br />
nemmeno a questo limite.<br />
Di queste ultime va detto che gli impieghi sono suddivisi<br />
tra più emittenti scelte tra le primarie società italiane.<br />
<strong>2005</strong> uffici Amministrativi sede di<br />
Villanova - a destra il responsabile<br />
finanziario Piero Sacchetti<br />
64
Investimenti tecnici<br />
I principali investimenti nel <strong>2005</strong> sono stati:<br />
attrezzature per la partecipazione alla gestione di punti<br />
di ristoro ai giochi olimpici invernali di Torino 2006,<br />
ristrutturazione della CuCe di Udine, ristrutturazione<br />
della CuCe di Cividale, acquisto CuCe di Valnatisone,<br />
ospedale di Montebelluna, immobile nuovo locale<br />
Riccione, rinnovo Tavolamica Bassette, Tavolamica<br />
Arrigoni Cesena, Tavolamica Bertinoro, Rifacimento<br />
Magnosfera Centro Borgo Bologna, Investimenti<br />
Sistemi Informativi, Ristrutturazione impiantistica<br />
Bass’8, Nuovi uffici Orma Centergross, Investimento<br />
gara Comune Roma, Mensa LegaCoop Roma,<br />
Realizzazione punto autostradale Sangro Ovest.<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
16.969.000<br />
12.623.000<br />
18.262.000<br />
14.187.000<br />
23.665.000<br />
13.859.000<br />
0<br />
2000 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
<strong>2005</strong> Magnosfera Centro Borgo Bologna<br />
completamente rifatto<br />
65
Partecipazione Sociale e Servizi ai Soci<br />
Le attività sociali nel <strong>2005</strong> hanno riguardato:<br />
1) informazione (refuso, bilancio <strong>sociale</strong> e guida per<br />
i soci): 69.791 euro; 2) attività sportive: 9.782 euro;<br />
3) contributi ai soci o figli di soci che frequentano<br />
l’università: 19.130 euro; 4) iniziative sul territorio<br />
(cene, gite, corsi e feste sociali): 170.000 euro; 5) viaggi<br />
e premi in sorteggio in occasione di assemblee sociali:<br />
25.514 euro; 6) assemblee generali di budget, bilancio e<br />
separate (comprendono i costi di sale, strumentazione<br />
tecnica, pullman, lettere di invito e cene): 142.402; 7)<br />
costi d’ufficio: 154.808 euro.<br />
Nel <strong>2005</strong> n° 127 soci hanno usufruito di prestiti<br />
personali concessi dalla cooperativa per un ammontare<br />
di 245.000 euro.<br />
Nel <strong>2005</strong>, in occasione del 60° Camst, ai soci e loro figli<br />
frequentanti la scuola media superiore o l’università è<br />
stato erogato un bonus di euro 100 per l’acquisto di libri<br />
per un costo totale di euro 88.200.<br />
Il viaggio per i 25 anni di Camst, del <strong>2005</strong>, è stato<br />
rinviato.<br />
La partecipazione <strong>sociale</strong> ha registrato una presenza di<br />
220 soci in occasione della presentazione del Budget;<br />
l’assemblea generale di Bologna (dove è stato approvato<br />
il bilancio 2004 è stata preceduta da 9 assemblee<br />
separate nel territorio; i soci presenti sono stati<br />
complessivamente 1.900.<br />
Attività sociali per categorie<br />
Costi ufficio<br />
26,2%<br />
Dipendenti con contratto a tempo<br />
indeterminato: soci e no - tot. dip. 6.625<br />
soci: 86,69%<br />
Assemblee sociali<br />
24,1%<br />
Informazione (Refuso<br />
<strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong> ecc.)<br />
11,8%<br />
Attività sociali<br />
nel territorio<br />
28,7%<br />
Sport 1,7%<br />
Università<br />
3,2%<br />
Premi e<br />
viaggi 4,3%<br />
no soci:<br />
13,31%<br />
66
Utile d’esercizio<br />
L’utile dell’esercizio <strong>2005</strong> è stato di euro 9.656.952.<br />
Ai soci viene distribuito un utile di bilancio per un<br />
totale di 1.006.799 euro.<br />
In particolare l’utile ai soci è formato dal dividendo pari<br />
al 6,45% e alla rivalutazione pari al 1,70% del capitale<br />
versato.<br />
Il dividendo viene inviato a casa ai soci dopo l’assemblea<br />
di bilancio mentre la rivalutazione aumenta il valore del<br />
capitale versato.<br />
Su dividendi e rivalutazione si applica un’imposta del<br />
12,50%.<br />
Il 3%, pari a 289.709 euro dell’utile, viene versato al<br />
fondo mutualistico per lo sviluppo cooperativistico.<br />
Il restante utile, 8.360.444 euro, rimane a riserva<br />
indivisibile.<br />
Ripartizione<br />
Riserva straordinaria euro 5.463.359<br />
Fondo mutualistico (3%) euro 289.709<br />
Riserva ordinaria euro 2.897.086<br />
Ai Soci (dividendi e rivalutazione) euro 1.006.799<br />
Valore Aggiunto<br />
Il valore aggiunto è stato così calcolato (in euro):<br />
- Totale ricavi 295.215.742<br />
- Consumi materie prime 99.105.454<br />
- Servizi/beni terzi/on.div. 39.687.174<br />
- Valore aggiunto lordo 156.423.114<br />
- Accantonamenti 0<br />
- Ammortamenti 13.019.982<br />
- Valore agg. netto 143.403.132<br />
- Costo del lavoro 123.519.468<br />
- Contr.ass. 490.216<br />
- Imposte e tasse 9.447.813<br />
Erog. sociali 474.152<br />
- Risultato operativo 9.471.483<br />
- Gest. finanz. -185.469<br />
- Risultato netto gestionale 9.656.952<br />
Ripartizione<br />
Stipendi ai soci euro 102.448.511<br />
Stipendi ai non soci euro 18.925.505<br />
Imposte euro 9.447.813<br />
Ai Soci (erogaz. sociali, dividendi e rivalutazione)<br />
euro 1.672.063<br />
Mov. Cooperativo euro 656.623<br />
Azienda euro 21.684.384<br />
67
Situazione patrimoniale<br />
Dal grafico si evidenzia un patrimonio complessivo della<br />
cooperativa di 124.716.500 euro con un incremento sul<br />
2004 di 8.479.500 euro.<br />
Il gruppo Camst<br />
Occupati fissi 2004 <strong>2005</strong><br />
Camst 6.624 6.625<br />
Day 63 69<br />
Ristoromagna 22 20<br />
Orma 297 276<br />
Bioristoro 22 26<br />
Matilde 5 23<br />
Lugo Catering 80 87<br />
Lohmeir & D. (*) 257 292<br />
GSI 862 994<br />
Serimi (*) 59 59<br />
Seribo (*) 180 180<br />
Gerist 31 31<br />
Descò (*) 190 178<br />
R.S.Marino 80 80<br />
Altre (*) 21 21<br />
Totale 8.793 8.961<br />
(*) Dati 2004 indicativi<br />
400<br />
350<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
Situazione Patrimoniale<br />
Gruppo Camst fatturato <strong>2005</strong><br />
Seribo 2,2%<br />
Attività liquide<br />
58.816<br />
Crediti e scorte<br />
108.146<br />
Investimenti<br />
84.242<br />
Invest. finanz.<br />
103.754<br />
Camst 46,1%<br />
Day 31,5%<br />
Debiti a breve<br />
130.899<br />
Debiti consolidati<br />
46.573<br />
Prestito <strong>sociale</strong><br />
52.770<br />
Capitale proprio<br />
115.060<br />
Utile<br />
GSI 5,1%<br />
altre società del<br />
gruppo 9,2%<br />
Orma 2,8%<br />
Lohmeier 3,1%<br />
Fatturato x 1.000 in euro 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Camst 254.163 260.339 287.793 295.216<br />
Day 166.488 181.933 179.427 201.558<br />
Altre società del gruppo 53.949 87.677 131.430 143.531<br />
Totale 474.600 529.949 598.650 640.305<br />
68
Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />
Le partecipazioni di più lunga data sono quelle<br />
nelle società operanti nella ristorazione fieristica:<br />
Summertrade Srl e Gerist Srl risalgono entrambe al<br />
1984.<br />
Nel 1985 la costituzione di Day Ristoservice segnò<br />
l’ingresso di Camst nel mercato dei buoni pasto. Come<br />
si vede dalle tabelle, oggi Day ha riprodotto in proprio<br />
crescita e innovazione: in particolare Fast Point è una<br />
società che la stessa Day ha costituito insieme ad altre<br />
del settore per gestire in proprio il ciclo di produzione<br />
e rientro dei buoni, rompendo così il monopolio<br />
dell’unico operatore presente fino a quel momento.<br />
DLF Ristocard è stata costituita per gestire il buono<br />
pasto dei dipendenti FS, mentre La dispensa Gourmet<br />
Passfood Srl è una società operante nello stesso settore<br />
dei buoni pasto con cui Day ha individuato delle sinergie<br />
commerciali. La stessa Ristoservice ha contribuito alla<br />
crescita e innovazione del mercato creando un proprio<br />
“buono pasto elettronico”.<br />
Vi sono poi società che marcano la presenza in territori<br />
di grande importanza per Camst: tra quelle acquisite a<br />
Bologna (1999) e che hanno continuato ad operare con<br />
il loro marchio vi è Orma Srl, che oltre a sviluppare i<br />
locali con marchio “Pranzo Più” ha di recente portato<br />
avanti una linea di produzione di pasti refrigerati con il<br />
metodo della conservazione in atmosfera modificata.<br />
Dal 2004 si aggiunge GSI Spa, società con Sede a<br />
Como che presidia anche tutta l’area di Milano avendo<br />
incorporato le attività che Camst aveva nel capoluogo<br />
lombardo. Recentemente poi la società di Como ha<br />
varcato la frontiera ed ha costituito una base in Svizzera,<br />
con la GSI Suisse, per gestire un appalto di ristorazione<br />
al palazzo dei congressi di Lugano.<br />
Questo approccio al mercato per territori contigui si<br />
riscontra anche nell’area del Triveneto dove, al di là<br />
della frontiera con la Croazia, gestiamo la ristorazione<br />
nel porto di Capodistria con Camst 2000 doo, mentre<br />
più di recente la Divisione Friuli ha rafforzato la<br />
leadership di mercato nella regione con l’acquisizione<br />
della società Descò Srl di Trieste, azienda che ci è stata<br />
ceduta dalla Cooperazione di distribuzione di Trieste a<br />
conclusione di una lunga e complessa fase di trattativa.<br />
Esigenza di presidio delle localizzazioni strategiche si<br />
riscontra invece nelle iniziative che hanno portato alla<br />
costituzione delle società I Due Castelli, sul territorio di<br />
Imola e Ristoromagna a Ravenna, mentre Ristorazione<br />
Viterbese appare più come un’occasione di allargare la<br />
presenza in Lazio al di là della capitale.<br />
Una discontinuità e quindi innovazione nell’approccio<br />
territoriale è costituito da Camst Deutschland che<br />
con un salto di alcune centinaia di chilometri sbarca<br />
in Germania nei pressi di Bonn. La presenza sul<br />
mercato tedesco della ristorazione aziendale ci deriva<br />
dall’acquisizione di una media società locale (almeno<br />
secondo i canoni italiani), Lohmeier & Deimel, che<br />
detiene un interessante portafoglio di clienti Aziende<br />
private; la società, diretta dal signor Jurgen Preuss, è<br />
gestita dall’ex proprietà che ora detiene la quota di<br />
minoranza e rappresenta un’opportunità per valutare<br />
gli aspetti di quel mercato che siano potenzialmente<br />
interessanti per Camst.<br />
Altro segno distintivo del Gruppo è dato dalla ormai<br />
nutrita schiera delle società a partecipazione mista<br />
pubblico-privato. Di queste si può certamente dire<br />
che rappresentano una innovazione nel mercato della<br />
69
Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />
ristorazione scolastica, tradizionalmente regolato dal<br />
rapporto Cliente-Fornitore e dal Capitolato di appalto<br />
emesso dall’amministrazione comunale. In pratica nella<br />
società mista convergono il Cliente, che porta in dote<br />
un mercato e il Fornitore, che realizza le condizioni<br />
tecniche, organizzative e finanziarie per gestire il servizio.<br />
Naturalmente stare in una società con maggioranza di<br />
proprietà della Pubblica Amministrazione non è così<br />
semplice come dirlo: convivono infatti due mentalità<br />
e culture diametralmente opposte, quella della P.A.<br />
proiettata a soddisfare le esigenze di servizio degli utenti<br />
e quella dell’impresa di ristorazione che, da sempre<br />
abituata alla pressione competitiva dei mercati, ragiona<br />
in termini di efficienza.<br />
Il confronto tra questi due approcci può generare<br />
momenti di frizione e tuttavia ritengo che per la<br />
stessa amministrazione cliente la partnership possa<br />
rappresentare una modalità molto efficace per dare<br />
qualità e sostenibilità economica al servizio pubblico<br />
di ristorazione scolastica, in particolar modo quando<br />
l’impresa è cooperativa e portatrice di una reale cultura<br />
di servizio e di rapporto di lungo periodo con i suoi<br />
mercati.<br />
Lugo Catering Spa è la capostipite (settembre 1998)<br />
delle società miste, costituita da Camst con il Comune<br />
di Lugo, a cui si sono aggiunti nel tempo, entrando<br />
in partecipazione con piccole quote, numerosi altri<br />
Comuni del circondario e la USL di Ravenna.<br />
Segue da lì a poco (dicembre 2001) dalla SE.RI.MI. Srl<br />
costituita con il Comune di Mira (Venezia); con questa<br />
società Camst si è ritrovata a gestire anche alcune<br />
Farmacie Comunali, settore del tutto estraneo alla<br />
ristorazione che tuttavia abbiamo imparato a gestire.<br />
Tra il 2003 e 2004 nascono, per il Comune di Bologna,<br />
SE.RI.BO Spa e, per un raggruppamento di comuni<br />
della provincia, Matilde Ristorazione Spa, quest’ultima<br />
avviata per uno dei Comuni soci e progressivamente<br />
diverrà operativa per tutte le amministrazioni<br />
coinvolte.<br />
Da ultimo si nota l’emergere di una nuova tendenza:<br />
la trasformazione di un rapporto esistente Cliente-<br />
Fornitore in un rapporto di partenariato Camst-Socio<br />
Pubblico. E’ il caso di Bioristoro Srl, costituita con<br />
il Comune di Grugliasco, già nostro cliente (ottobre<br />
2003) e di Convivia Srl costituita con l’Ente Fiere di<br />
Bologna per la gestione di tutti i servizi di ristorazione<br />
del quartiere fieristico (giugno 2004). Il segno di queste<br />
ultime operazioni è senza dubbio di difesa dei mercati<br />
esistenti e tuttavia denota flessibilità operativa e capacità<br />
di adattamento al mutare delle esigenze.<br />
Ultima entrata la Asolo Hospital Service Spa (maggio<br />
<strong>2005</strong>), società costituita da un raggruppamento di<br />
imprese che concorrono con un project-financing per<br />
la ristrutturazione ed il completamento di un ospedale<br />
(Ulss 8 di Asolo) e la seguente gestione di tutti i servizi<br />
non sanitari: un aspetto non comune è che, in caso di<br />
aggiudicazione, la società gestirà i servizi per i prossimi<br />
25 anni.<br />
Nelle tabelle sono presentate le Società del Gruppo con<br />
una suddivisione che ha l’unico scopo di evidenziarne<br />
alcune omogeneità di mercato o tipologia di cliente. Gli<br />
ordinamenti sono per data di costituzione o di acquisto<br />
e come si può vedere gli ultimi cinque anni segnano<br />
l’attività più intensa sotto il profilo del Gruppo.<br />
70
Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />
Società miste con la Pubblica Amministrazione<br />
Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />
Lugo Catering s.p.a. 9-set-98 Collegata Lugo (Ra)<br />
Se.Ri.Mi. s.r.l. 23-feb-00 Collegata Mira (Ve)<br />
Matilde Ristorazione s.p.a. 30-lug-03 Collegata Castenaso (Bo)<br />
Se.Ri.Bo. s.p.a. - Servizi Ristorazione Bologna 30-lug-03 Collegata Castenaso (Bo<br />
Bioristoro s.r.l. 27-lug-04 Collegata Grugliasco (To)<br />
Società operanti nella ristorazione fieristica<br />
Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />
Summertrade s.r.l. 3-mag-84 Collegata Rimini<br />
Gerist s.r.l. Gestione Ristorazione 27-giu-84 Controllata Firenze<br />
Convivia s.r.l 21-giu-04 Collegata Bologna<br />
Società del mercato Buoni Pasto<br />
Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />
Day Ristoservice s.p.a. 16-dic-85 Controllata Bologna<br />
Dlf Ristocard s.r.l 28-dic-98 Collegata Milano<br />
Fast Point s.r.l. 25-gen-99 Collegata Milano<br />
La Dispensa Gourmet Passfood srl 12-lug-05 Collegata Lucca<br />
Società operanti all’Estero<br />
Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />
Camst 2000 d.o.o. 15-gen-02 Controllata Capodistria<br />
Camst Deutschland Dienstleistungs Gmbh 23-ott-03 Controllata Wachtberg -<br />
Deutschland<br />
Lohmeier & Deimel Gmbh 23-ott-03 Controllata Wachtberg -<br />
Deutschland<br />
Lohmeier & Deimel Holding Gmbh 23-ott-03 Controllata Wachtberg -<br />
Deutschland<br />
G.S.I. (Suisse) s.a. 22-lug-05 Controllata Lugano<br />
71
Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />
Società complementari allo sviluppo territoriale di Camst<br />
Ragione <strong>sociale</strong> Data costituzione Tipologia Sede legale<br />
Party International s.r.l.-Unisogg 19-nov-96 Controllata Castenaso (Bo)<br />
Orma s.r.l 1-gen-99 Controllata Argelato (Bo)<br />
I Due Castelli s.r.l. 4-apr-00 Collegata Castel Guelfo (Bo)<br />
Ristoromagna s.r.l. 18-mag-00 Collegata Rimini<br />
Gustitalia s.r.l. 2-feb-01 Controllata Castenaso (Bo)<br />
Ristorazione Viterbese s.r.l. 2-apr-01 Controllata Viterbo<br />
Quadruvium Ristorazione s.r.l. 31-ott-03 Controllata Vicenza<br />
G.S.I. s.p.a. 16-feb-04 Controllata Como<br />
Asolo Hospital Service s.p.a. 30-mag-05 Altre Asolo (Tv)<br />
Desco’ s.r.l. 29-giu-05 Collegata Trieste<br />
Ristoservice<br />
Creata da Camst nel 1987,<br />
Day Ristoservice, gestisce i<br />
servizi sostitutivi di mensa con<br />
emissione dei Buoni Pasto Day.<br />
I numeri testimoniano il suo rapido<br />
successo: ad oggi Day Ristoservice<br />
vanta un fatturato di 200 milioni di<br />
Euro per 35 milioni di buoni pasto,<br />
distribuiti in tutta Italia attraverso<br />
una rete di oltre 70.000 locali<br />
convenzionati (bar, self service, pizzerie,<br />
trattorie, tavole calde, ristoranti).<br />
Le sedi Ristoservice sono dislocate<br />
strategicamente per servire tutto il<br />
territorio nazionale: Bologna, Bari,<br />
Firenze, Milano, Padova, Palermo,<br />
Roma, Torino.<br />
Day Ristoservice è certificata ISO 9001<br />
VISION 2000.<br />
Orma<br />
Nasce dalla fusione fra Orma2<br />
e Dinnerco per gestire le cucine<br />
centralizzate D&CO oltre alla rete<br />
di locali e strutture di ristorazione a<br />
marchio “Pranzo Più”, “il Nibbio” e<br />
“Primissimi”. Un’organizzazione ad<br />
alto livello, che serve più di 15.000 pasti<br />
giornalieri.<br />
Gerist Ricevimenti<br />
E’ una moderna società attiva da venti<br />
anni nel territorio fiorentino in diversi<br />
ambiti della ristorazione, dal settore<br />
congressuale e fieristico a quello dei<br />
ricevimenti privati. Dal 1990 è infatti<br />
presente all’interno del Polo espositivo<br />
del capoluogo toscano, dove gestisce<br />
in esclusiva la ristorazione nelle sedi<br />
della Fortezza da Basso, di Palazzo dei<br />
Congressi e Palazzo degli Affari.<br />
72
Sviluppo e innovazione del gruppo Camst<br />
Lugo Catering<br />
E’ una società mista a partecipazione<br />
pubblica (alcuni comuni della provincia<br />
di Ravenna) e privata (Camst) per<br />
la realizzazione di una cucina<br />
centralizzata in grado di produrre pasti<br />
per ospedali, scuole e comunità.<br />
Due Castelli<br />
E’ una società fra Camst ed un<br />
imprenditore di Imola (Bo) per la<br />
realizzazione di locali di ristorazione<br />
composti da diverse tipologie<br />
(ristorante, bar, pizzeria) all’interno di<br />
strutture commerciali collocate in zone<br />
artigianali e industriali.<br />
Matilde Ristorazione<br />
Matilde Ristorazione spa è una società a<br />
capitale pubblico e privato tra Camst e<br />
i Comuni di San Giovanni in Persiceto,<br />
Sant’Agata Bolognese, Crevalcore e<br />
Sala Bolognese in provincia di Bologna,<br />
e Nonantola in provincia di Modena. La<br />
nuova società prevede la gestione della<br />
refezione per 3.500 pasti al giorno.<br />
Serimi<br />
E’ una società mista a partecipazione<br />
pubblica (Comune di Mira in<br />
provincia di Venezia) e privata<br />
(Camst) per la realizzazione di una<br />
cucina centralizzata. Dal Febbraio<br />
2003 Se.Ri.Mi. gestisce anche le<br />
farmacie comunali, trasformando la<br />
sua ragione <strong>sociale</strong> in Servizi Riuniti<br />
Mira, imboccando la strada di azienda<br />
polifunzionale (Public Company).<br />
FINREST<br />
FINANZIARIA DEL GRUPPO CAMST<br />
Camst 2000 d.o.o.<br />
Fondata nel luglio 2002 dopo<br />
l’acquisizione di un ramo di<br />
ristorazione del porto di Capodistria<br />
(Slovenia). Attualmente gestisce: 1<br />
self service, 1 terminale self service, 1<br />
ristorante alla carta con cucina propria,<br />
3 bar-buffet, 1 cucina centralizzata.<br />
Impiega 24 dipendenti, con un giro<br />
d’affari di circa 1.300.000 euro.<br />
Se.Ri.Bo.<br />
Seribo dal 1° settembre 2003 gestisce<br />
il servizio di refezione scolastica per<br />
tutto il territorio comunale di Bologna.<br />
La società, partecipata dal Comune<br />
di Bologna, Camst soc.coop.a.r.l. e<br />
Concerta s.p.a, serve ogni giorno 16.000<br />
bambini.<br />
Summertrade<br />
Costituita nel 1988 da Camst in team<br />
con professionisti riminesi, gestisce la<br />
ristorazione nel Quartiere Fieristico<br />
di Rimini e altri servizi di banqueting.<br />
Dall’evento importante per 5.000<br />
invitati al cocktail per 30 persone,<br />
offre assistenza completa e massima<br />
professionalità. La sua cucina è curata<br />
da chef altamente specializzati per<br />
soddisfare le più raffinate esigenze.<br />
Finrest<br />
Gestisce le partecipazioni strategiche e<br />
le risorse finanziarie del Gruppo.<br />
73
QUALITA’, SODDISFAZIONE DEI CLIENTI,<br />
RISPETTO DELLA SOCIETA’ E DELL’AMBIENTE<br />
5
Per i consumatori: scenario in evoluzione<br />
Nonostante la crisi economica gli italiani mangiano<br />
sempre più fuori casa e per il pasto consumato fuori<br />
dalle mura domestiche nel <strong>2005</strong> hanno speso 56 miliardi<br />
di Euro. Questa tenuta del mercato si spiega con la<br />
relativa flessibilità e la continua ricerca di efficienza del<br />
mercato delle aziende di ristorazione, più immune alle<br />
rigidità della Grande Distribuzione moderna e delle<br />
grandi marche di prodotti alimentari.<br />
Tuttavia assistiamo sempre più a fenomeni<br />
di contaminazione tra Ristorazione e Grande<br />
Distribuzione: sempre più i supermercati diventano<br />
luogo di acquisto di prodotti per il pasto di mezzogiorno<br />
(panini, insalate, prodotti di gastronomia), tant’è che il<br />
12% degli acquisti nella GDO sono relativi al pasto di<br />
mezzogiorno.<br />
Analogamente aumenta in modo considerevole il<br />
settore del take away (consegne a domicilio) e delle<br />
wending machine (distributori automatici).<br />
Gli italiani continuano ad “adorare il mangiar<br />
bene” e l’Italia è il paese dell’Unione Europea dove<br />
l’elemento sicurezza e genuinità dei cibi rappresenta la<br />
discriminante di maggior peso che va ad incidere sulla<br />
scelta e sugli acquisti alimentari anche nel settore della<br />
ristorazione.<br />
I consumatori sono sicuramente diventati più attenti<br />
al rapporto prezzo-qualità, ma prevale nel complesso<br />
la ricerca del prodotto economicamente conveniente e<br />
si considera la qualità come elemento compreso quasi<br />
automaticamente nel prezzo.<br />
Si diffonde la cultura del biologico e del vegetariano<br />
(11% di chi mangia fuori casa si dichiara vegetariano e<br />
il 39% sceglie almeno una porzione di verdura cruda a<br />
pasto).<br />
Per quanto riguarda il biologico si assiste ad un<br />
suo utilizzo anche considerevole da parte dell’Ente<br />
Pubblico, che lo utilizza per costruire un’immagine<br />
legata all’attenzione della salute del cittadino. Tuttavia,<br />
tali prodotti non sono ancora realmente apprezzati<br />
dal consumatore le cui scelte sono più a favore della<br />
componente “prezzo”.<br />
Infine emergono nuove abitudini alimentari che vedono<br />
diventare i prodotti tipici “consumo di massa” e il<br />
diffondersi di un’attenzione crescente a sperimentare<br />
“prodotti etnici” ha creato nuove opportunità di<br />
arricchimento dell’offerta in menu.<br />
76
Il mercato della Ristorazione in Italia<br />
Il mercato della ristorazione in Italia è cresciuto,<br />
secondo i dati Istat, nel <strong>2005</strong> del 2,6% in valore rispetto<br />
al 2004.<br />
Nel 2008 si prevede un’ulteriore crescita del 12% rispetto<br />
al <strong>2005</strong>. L’aumento delle spese complessive fuori casa<br />
nel <strong>2005</strong> è stato causato da un incremento dei prezzi<br />
delle consumazioni più che da un incremento reale delle<br />
stesse.<br />
Secondo la Fipe – Confcommercio 17 milioni di Italiani<br />
consumano ogni giorno almeno un pasto fuori casa<br />
creando complessivamente un fatturato di 56,5 miliardi<br />
di Euro (13% Ristorazione Collettiva, 87% Ristorazione<br />
Commerciale). La crescita è trainata dalla buona<br />
performance del mercato della ristorazione autostradale<br />
e dei buoni pasto.<br />
Gli italiani che mangiano fuori casa ripartiscono i loro<br />
consumi prevalentemente a pranzo (11,4 milioni) seguiti<br />
da cena, colazione e durante il resto della giornata.<br />
Secondo una ricerca presentata al MIA di Rimini nel<br />
<strong>2005</strong> si è registrata:<br />
- una flessione dei pasti e delle colazioni<br />
- un incremento dei prezzi<br />
- una flessione dei consumi nei ristoranti tradizionali<br />
- un aumento dei consumi in self-service, fast food e<br />
pizzerie.<br />
Tali dati confermano il permanere di una situazione di<br />
crisi, con limitata capacità di spesa del consumatore, che<br />
a fronte di un aumento dei prezzi diminuisce la spesa,<br />
ma non incrementa lo scontrino medio di acquisto. Il<br />
segmento della popolazione più dinamico è quello tra i<br />
18 – 44 anni (non i giovanissimi) residenti nei Comuni<br />
tra i 30.000 e i 250.000 abitanti.<br />
Nel corso del <strong>2005</strong> pare essersi arrestato il processo di<br />
concentrazione da parte dei grandi Gruppi a favore<br />
di politiche di consolidamento e riorganizzazione<br />
aziendale.<br />
<strong>2005</strong> piccoli clienti al sef service La<br />
Galleria di Bologna<br />
77
Ristorazione Commerciale<br />
Nell’area della ristorazione commerciale sono<br />
presenti 230.000 operatori per lo più molto piccoli e<br />
a conduzione famigliare con 750.000 addetti per un<br />
fatturato di 45 miliardi di euro. Sono le 40 imprese<br />
di grandi e medie dimensioni: in Italia il peso delle<br />
grandi catene è nettamente inferiore rispetto alla realtà<br />
europea a causa dell’elevato spirito di iniziativa di<br />
piccoli imprenditori indipendenti e dalla propensione<br />
da parte del consumatore, a modelli di consumo legati<br />
alle tradizioni locali.<br />
Il numero dei bar, prevalentemente a conduzione<br />
famigliare, è calato da 143.000 nel 1998 a 130.000 nel<br />
<strong>2005</strong>. I ristoranti sono stimabili in 103.000, di questi<br />
un terzo sono pizzerie (23.690) e trattorie (17.360).<br />
Secondo un’indagine Fipe il 42,5% delle imprese della<br />
ristorazione commerciale dichiara di aver registrato nel<br />
<strong>2005</strong> una flessione del fatturato, contro il 42,5% che<br />
dichiara una stabilità e il 15,1% una crescita. A fronte<br />
di questo, il 20,7% delle aziende dichiara di non avere<br />
aumentato i prezzi di vendita. Un terzo delle aziende<br />
della ristorazione commerciale non ritiene potrà<br />
migliorare le proprie performance nel breve termine.<br />
In ambito urbano persistono le difficoltà già presenti nel<br />
biennio precedente.<br />
Infatti i consumatori tendono a ridurre la frequenza di<br />
consumo, diventando maggiormente critici nei confronti<br />
dell’offerta e cercando nuove soluzioni alternative che<br />
premiano la sostanza ed il valore reale dell’offerta.<br />
E’ pertanto in corso una maggiore selezione degli<br />
operatori nel mercato della ristorazione urbana, ove la<br />
pressione competitiva è in crescita, costringendo spesso<br />
gli operatori individuali a chiudere i loro punti vendita<br />
e le grandi catene a razionalizzare l’offerta.<br />
Tutto ciò, unitamente alla destrutturazione del rito<br />
del pasto, ha portato ad un aumento, inferiore tuttavia<br />
a quello degli anni passati, dei consumi alimentari<br />
extradomestici.<br />
In ambito autostradale nel corso del <strong>2005</strong> si è conclusa<br />
la fase di assegnazione delle sub-concessioni delle aree di<br />
servizio di autostrade per l’Italia. Numerosi competitors<br />
stanno ricomponendo l’offerta ristorativa in autostrada<br />
e nel prossimo biennio si assisterà ad un’evoluzione<br />
della stessa, sul modello dei centri commerciali.<br />
Ristorazione Commerciale<br />
Fatturato <strong>2005</strong> in milioni di euro<br />
Autogrill 586,3<br />
Mc Donald’s 185,0<br />
Gruppo Camst 76,0<br />
Ristop 68,5<br />
Cir 62,5<br />
Moto 61,1<br />
Finifast 57,5<br />
Vera 46,7<br />
Cibis 39,0<br />
My Chef 34,1<br />
Onama 34,0<br />
Flunch 24,3<br />
Pastarito 8,5<br />
78
Ristorazione Collettiva<br />
Operano in questo settore circa 1.200 aziende che<br />
occupano 72.000 unità.<br />
Il settore risulta estremamente polverizzato: oltre il 75%<br />
delle aziende gestisce meno di 10 clienti, e oltre la metà<br />
realizza un fatturato annuo inferiore ai 500 mila euro,<br />
mentre meno dell’8% ha fatturati superori a 15 milioni<br />
di euro.<br />
Il panorama competitivo si caratterizza pertanto<br />
per la presenza da un lato di aziende di grandi<br />
dimensioni a partecipazione straniera, affiancate da<br />
alcune cooperative di pari dimensioni e dall’altro di<br />
piccole realtà locali, che spesso sanno ben mediare,<br />
in un territorio limitato ed omogeneo, tra gli interessi<br />
economici delle aziende ed il desiderio di un servizio<br />
particolare.<br />
La spinta alla diversificazione delle aziende del settore<br />
nasce dall’esigenza di compensare la riduzione dei<br />
margini di attività. E’ rivolta soprattutto alla ristorazione<br />
commerciale, ma anche alla distribuzione automatica,<br />
alla preparazione di prodotti di gastronomia o alla<br />
commercializzazione di derrate.<br />
Nella ristorazione collettiva i segmenti che presentano<br />
le maggiori opportunità sono:<br />
- Sanità per l’aumento delle gestioni appaltate dagli<br />
utenti pubblici.<br />
- Scuola per il maggior ricorso a società esterne da<br />
parte degli enti comunali e per la maggior durata della<br />
scuola dell’obbligo.<br />
- Militare per il crescente ricorso a società esterne sia<br />
da parte dell’esercito sia da parte di altri corpi quali i<br />
carabinieri.<br />
Tuttavia la recente gara indetta dall’arma dei carabinieri<br />
ha evidenziato un’elevata attenzione al prezzo che,<br />
insieme alla richiesta di altri requisiti, rende il servizio<br />
poco remunerativo.<br />
Ristorazione Collettiva<br />
Fatturato <strong>2005</strong> in milioni di euro<br />
Gruppo Sodexo Italia 361,7<br />
Gruppo Camst 284,1<br />
Onama 255,0<br />
Gemeaz 251,0<br />
Pellegrini 248,0<br />
Pedus 248,0<br />
Cir 217,0<br />
Ristochef 175,0<br />
Avenance Italia 158,0<br />
Serenissima 103,0<br />
Serist 90,0<br />
79
Servizi offerti ai clienti<br />
Camst si è impegnata negli anni da un lato per<br />
corrispondere alle diverse esigenze dei propri clienti,<br />
disegnando servizi personalizzati ad hoc, dall’altro<br />
per arrivare ad offrire loro, soprattutto nel caso di<br />
pubbliche amministrazioni, un servizio in global service<br />
che garantisca la completa gestione dei servizi ottenuti<br />
in appalto.<br />
Elenco per sommi capi dei servizi forniti:<br />
1 - Gestione diretta (che si suddivide, in base alle<br />
attività, in diverse tipologie: self-service, ristoranti, bar,<br />
ristorazione fieristica e congressuale sia in locali di<br />
proprietà che presso strutture in appalto).<br />
2 - Gestione veicolata<br />
3 - Rivendita derrate<br />
4 - Refezione personalizzata<br />
Più di recente la gamma di servizi offerti si è arricchita<br />
di formule organizzative che hanno comportato la<br />
costituzione di società miste pubblico - private.<br />
Ma i servizi offerti non sono solamente di ristorazione<br />
vera e propria in quanto comprendono anche attività di<br />
supporto come:<br />
- Attività progettuale<br />
- Finanziamento<br />
- Supporto tecnico-informatico e servizio di controllo<br />
- Project financing<br />
Aree d’affari<br />
N. Gestioni<br />
Aziende 140<br />
Aziende consulenze 1<br />
Aziende derrate 1<br />
Aziende veicolato 118<br />
Banchetti 2<br />
Caserme 5<br />
Caserme veicolato 14<br />
Colonie 6<br />
Cu Ce 33<br />
Interaziendale 44<br />
Ospedali 47<br />
Ospedali derrate 17<br />
Ospedali veicolato 13<br />
Pubblici esercizi 41<br />
Pubblici esercizi conc. 20<br />
Scuole 236<br />
Scuole derrate 54<br />
Scuole veicolato 87<br />
Totale Gestioni <strong>2005</strong> 879<br />
80
Servizi offerti ai clienti<br />
Gestione Diretta<br />
Descrizione del servizio<br />
La gestione di una cucina aziendale è la risultante di<br />
una serie di fattori fondamentali: la preparazione del<br />
personale, la scelta delle derrate alimentari e dei menù,<br />
la presentazione dei cibi, l’igiene e la cura dell’ambiente,<br />
l’attenzione massima al cliente.<br />
La preparazione e la cottura dei pasti vengono effettuate<br />
totalmente in loco, usufruendo di locali, impianti ed<br />
attrezzature di proprietà del cliente ed il locale funziona<br />
nella fascia oraria del pranzo, come concordato con<br />
il committente. I pasti sono distribuiti a self-service<br />
mediante una linea di distribuzione appositamente<br />
attrezzata. Il riassetto dei vassoi viene effettuato dai<br />
commensali nelle apposite torrette di sgombero.<br />
La produzione avviene in legame fresco-caldo,<br />
preparando i cibi la mattina del consumo del pasto,<br />
assicurando la minore giacenza possibile di derrate<br />
alimentari.<br />
I pasti caldi vengono mantenuti ad una temperatura di<br />
60/65°C fino al momento del consumo; tale temperatura<br />
resta in essere durante tutta la distribuzione, in quanto<br />
i contenitori dei cibi caldi sono inseriti in vasche<br />
bagnomaria. I piatti freddi possono essere preparati sia<br />
poco prima che durante il servizio, in riferimento alle<br />
richieste degli utenti.<br />
La programmazione dei pasti, studiata dal nostro Chef,<br />
garantisce ampia possibilità di scelta a tutti coloro che<br />
accedono al servizio.<br />
Servizio ospiti:<br />
Camst prevede inoltre la possibilità di gestire un servizio<br />
foresteria per gli ospiti con menù completi e personalizzati.<br />
Composizione pasto e menù<br />
Giornalmente ogni commensale avrà diritto ad un<br />
pasto completo secondo i menù proposti da Camst, studiati<br />
dai dietisti in funzione dei bisogni alimentari degli<br />
utenti e del loro equilibrio alimentare; i menù variano<br />
giornalmente e in riferimento alle stagioni, garantendo<br />
ai commensali un’ampia possibilità di scelta.<br />
Gestione veicolata<br />
Il servizio viene garantito dal lunedì alla domenica<br />
nella fascia oraria del pranzo e cena in orari concordati.<br />
All’interno del centro di produzione è operativa una<br />
struttura di segreteria per il ricevimento ordini, inviati<br />
direttamente dal cliente dopo aver scelto le pietanze dal<br />
menù settimanale a mezzo fax o telefono o corriere.<br />
Il processo di ordinazione al fine di corrispondere il<br />
più possibile alle esigenze degli utenti è effettuabile<br />
ogni giorno entro le ore 15.30 del giorno precedente il<br />
consumo.<br />
Menù<br />
I menù proposti da Camst sono studiati in collaborazione<br />
con i dietisti degli Enti e delle ASL in funzione<br />
dei bisogni alimentari degli utenti e del loro equilibrio<br />
alimentare; variano settimanalmente e ad ogni stagione,<br />
garantendo ai commensali un’ampia possibilità di<br />
scelta.<br />
81
Servizi offerti ai clienti<br />
Sistema produttivo<br />
Nelle strutture produttive, il sistema utilizzato per trasformare<br />
le materie prime in specialità gastronomiche è<br />
quello definito in legame fresco-caldo. Il pasto prodotto<br />
e confezionato la mattina stessa del consumo viene<br />
mantenuto a temperature tali da garantire la sicurezza<br />
igienica fino al momento del consumo.<br />
Confezionamento<br />
Terminate le cotture, i cibi vengono confezionati in<br />
contenitori monoporzione, multiporzione e in vassoi<br />
personalizzati unici climatizzati con sezione calda<br />
e fredda (per la ristorazione sanitaria e la terza età)<br />
in alluminio o in acciaio inox (per le preparazioni<br />
calde) o di polipropilene (per i prodotti freddi). Ogni<br />
singolo contenitore viene sigillato e ha una sigla di<br />
riconoscimento per identificarne il contenuto. I prodotti<br />
caldi vengono poi inseriti in speciali box termici (dotati<br />
di resistenza elettrica interna) che, collegati alla rete<br />
elettrica, evitano ogni dispersione di calore (il cibo<br />
mantiene una temperatura costante di 60/65°C.) e<br />
conservano inalterate le caratteristiche di fragranza<br />
e appetibilità. I prodotti freddi sono invece inseriti in<br />
contenitori di polistirolo a norma delle vigenti leggi in<br />
materia, muniti di dispositivi refrigeranti o di placche<br />
eutettiche.<br />
Trasporto<br />
L’organizzazione della logistica e dei trasporti<br />
viene curata per Camst da una Società di trasporti<br />
specializzata nel settore, che assicura che il trasporto<br />
delle sostanze alimentari venga effettuato con mezzi<br />
coibentati, igienicamente idonei ad assicurare ai cibi<br />
un’adeguata protezione igienica.<br />
Rivendita derrate<br />
Il servizio prevede la fornitura di tutte le derrate<br />
alimentari e non, necessarie al funzionamento di cucine<br />
gestite da altri.<br />
I fornitori, attentamente selezionati da Camst sul<br />
mercato nazionale, provvedono a consegnare la merce in<br />
base alla capacità del magazzino, alla deperibilità delle<br />
derrate stesse e nel rispetto dei menù personalizzati<br />
e delle relative tabelle dietetiche. Il servizio prevede<br />
interventi di coordinamento da parte del personale a<br />
ciò qualificato che fornisce una consulenza in ordine<br />
alla qualità del pasto, al corretto uso delle attrezzature,<br />
sull’ottimizzazione dell’organizzazione del lavoro, sul<br />
rispetto delle norme igienico - sanitarie e sul corretto<br />
stoccaggio delle derrate stesse. La fornitura di derrate<br />
alimentari con prezzo unitario riferito a pasto e / o<br />
giornata alimentare permette al cliente di eliminare<br />
i rischi d’acquisto e di trasformazione derivanti<br />
dalla lavorazione delle materie prime, in particolare<br />
comporta i vantaggi di:<br />
- Predeterminazione del budget di spesa<br />
- Contenimento e ottimizzazione dei costi di acquisto<br />
delle derrate alimentari<br />
- Miglioramento degli standard qualitativi<br />
- Snellimento delle procedure gestionali per la selezione<br />
e la gestione dei fornitori<br />
- Razionalizzazione e riduzione dei costi amministrativi<br />
82
Servizi offerti ai clienti<br />
- Fornitura derrate alimentari con prezzo a kg/ Lt./a<br />
numero.<br />
Si tratta di una fornitura di tipo tradizionale in cui<br />
vengono forniti i quantitativi e le tipologie espressamente<br />
richieste dal cliente.<br />
Refezione personalizzata<br />
Camst risponde alle diverse esigenze prospettate dai<br />
committenti e dai clienti impostando servizi e menù ad<br />
hoc, in particolare è in grado di garantire un servizio di<br />
ristorazione che fornisca e trasformi in tutto o in parte<br />
materia prima:<br />
- biologica<br />
- a lotta integrata<br />
- religiosa (mussulmani, testimoni di Geova)<br />
Attività progettuale<br />
A fronte di un’esperienza di oltre mezzo secolo,<br />
Camst è in grado di mettere a disposizione dei<br />
propri clienti specifiche attività progettuali facenti<br />
riferimento a due filoni importanti della ristorazione:<br />
- lay out cucine area distribuzione, sala consumo<br />
- progetto servizio di ristorazione: selezione<br />
fornitori materie prime, formazione del personale,<br />
organizzazione del lavoro, supporto per il<br />
raggiungimento delle autorizzazioni per l’avvio dei<br />
lavori (sanitaria, incendi...).<br />
Finanziamento<br />
Camst è in grado di offrire alla propria clientela<br />
opportunità di finanziamento investendo in attività<br />
dedicate alla ristorazione, attraverso molteplici forme<br />
(patto di riservato dominio, leasing ecc.)<br />
Supporto tecnico informatico<br />
Il progetto “Camst” incontra due direttive principali:<br />
quella dedicata ai servizi sociali in genere e quella<br />
rivolta ai servizi scolastici.<br />
Nel caso di servizi scolastici i parametri di riferimento<br />
spaziano dalle problematiche legate alla ristorazione,<br />
prenotazione pasti, all’organizzazione dei trasporti e<br />
dei servizi prescolastici, alla definizione del diritto allo<br />
studio, fino a toccare gli aspetti della gestione delle<br />
graduatorie riferite alle scuole d’infanzia, bollettazione,<br />
riscossione e recupero crediti secondo i bisogni dei<br />
diversi enti locali.<br />
Il Sistema inoltre produce le stampe da esporre<br />
al pubblico secondo il formato e lo stile richiesto<br />
dall’Ente, nonché una serie di altri reports di controllo.<br />
L’Applicazione produce in maniera automatica le liste di<br />
riconferma per l’accesso di diritto alle classi successive<br />
e prevede anche la registrazione di eventuali domande<br />
di conferma. Tutti i dati registrati sono disponibili per<br />
eseguire elaborazioni statistiche di ogni sorta, stampe e<br />
visualizzazioni.<br />
Project financing<br />
E’ lo schema contrattuale nel quale il finanziamento<br />
iniziale che rende possibile la realizzazione di opere<br />
pubbliche o di pubblica utilità (ivi comprese quelle<br />
riferite alla ristorazione) è assicurata da un soggetto<br />
privato (il promotore). Il Project financing si colloca<br />
nell’ambito della disciplina introdotta dalla legge 18/11/<br />
98, n.415 Merloni ter.<br />
83
Servizi offerti ai clienti<br />
Società miste pubblico privato<br />
Camst ha i requisiti ed è interessata alla partecipazione a<br />
gare d’appalto indette dalla Pubblica Amministrazione<br />
per la costituzione di società miste pubblico privato (sia<br />
come socio di maggioranza che di minoranza) per la<br />
gestione di servizi dedicati alla ristorazione scolastica<br />
e collettiva. Esempi concreti sono rappresentati da<br />
Lugocatering con il comune di Lugo (RA) e comuni<br />
limitrofi, Serimi con il comune di Mira (VE), Bioristoro<br />
con il comune di Grugliasco (TO), Seribo con il comune<br />
di Bologna e Matilde con diversi comuni della provincia<br />
di Bologna.<br />
Magnosfera e Tavolamica<br />
I locali con questo marchio sono moderni ristoranti<br />
free-flow, situati solitamente nei poli artigianali e<br />
commerciali di maggior rilievo, progettati in modo<br />
da consentire ai propri ospiti di muoversi a loro<br />
piacimento tra le interessanti proposte gastronomiche<br />
che quotidianamente vengono preparate, senza dover<br />
rispettare una composizione di pasto fissa.<br />
Le due tipologie di locale offrono al cliente sia i piatti<br />
tradizionali della nostra cucina che altre stuzzicanti<br />
novità; si possono infatti trovare la pasta espressa e<br />
quella fatta in casa, la griglia con brace con cottura<br />
a vista, la pizzeria con forno a legna, la piadineria, le<br />
verdure crude a buffet, i secondi di carne e pesce alla<br />
griglia fatti sul momento, un ricchissimo banco di<br />
secondi freddi, tantissime dolci golosità ed il bar.<br />
Carta OK<br />
Carta OK è una carta di credito ricaricabile dotata<br />
di microchip che può memorizzare i dati del cliente<br />
oltre all’importo caricato. In questo modo diventa di<br />
utilizzo personale ed esclusivo e può essere utilizzata in<br />
tutti i locali Camst su tutto il territorio nazionale dove,<br />
all’occorrenza, può essere ricaricata. E’ stata studiata<br />
per velocizzare tutte le operazioni di pagamento alla<br />
cassa sostituendo il contante, bancomat, altre carte di<br />
credito.<br />
Aggiornamento tecnologico degli ambienti<br />
di lavoro<br />
L’aggiornamento tecnologico degli ambienti di lavoro<br />
e dei locali dedicati all’espletamento del servizio di<br />
ristorazione comprende anche investimenti finalizzati<br />
al miglioramento dell’erogazione del servizio di cui<br />
usufruisce più propriamente il consumatore finale.<br />
Il Sistema inoltre produce le stampe da esporre<br />
al pubblico secondo il formato e lo stile richiesto<br />
dall’Ente, nonché una serie di altri reports di controllo.<br />
L’Applicazione produce in maniera automatica le liste di<br />
riconferma per l’accesso di diritto alle classi successive<br />
e prevede anche la registrazione di eventuali domande<br />
di conferma. Tutti i dati registrati sono disponibili per<br />
eseguire elaborazioni statistiche di ogni sorta, stampe e<br />
visualizzazioni.<br />
84
Figure professionali dedicate ai Clienti<br />
Camst è un’organizzazione orientata al mercato e, per la<br />
natura del servizio che svolge, attenta alle esigenze del<br />
cliente: tale attenzione è rivolta alle esigenze di servizio<br />
e alle problematiche organizzative che di volta in volta<br />
l’erogazione del servizio stesso richiede in termini di<br />
adattamento, implementazione, aggiornamento rispetto<br />
alla domanda espressa e/o implicita del cliente.<br />
In Camst la maggior parte del personale opera a<br />
contatto con il pubblico ed è nei compiti di ciascuno fare<br />
in modo che ogni contatto con il cliente, pur nell’ambito<br />
dei diversi compiti affidati, diventi un elemento di<br />
qualità dei nostri servizi di ristorazione.<br />
Nell’ambito delle diverse figure professionali che<br />
operano nell’organizzazione Camst ne evidenziamo<br />
alcune che, per livello di professionalità e per ruolo<br />
affidato, sono particolarmente dedicate all’ascolto delle<br />
esigenze di servizio dei clienti.<br />
Questi sono i Direttori delle gestioni, i ruoli<br />
Commerciali, gli Assistenti ai clienti e gli Assistenti alla<br />
direzione dei locali.<br />
Figure Professionali N°<br />
persone<br />
N°<br />
Contatti<br />
Direttori di Locale 68 8.120<br />
Commerciali (*) 28 2.160<br />
Assistenti Clienti 25 19.390<br />
Assistenti Direzione Local 14 7.600<br />
(*) Al netto dalle negoziazioni commerciali<br />
<strong>2005</strong> camerieri Gerist Firenze in<br />
occasione del XIII Convegno Nazionale<br />
Teologico Pastorale a Roma<br />
85
La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />
Da tempo Camst, caratterizzata da una molteplicità di<br />
attività di ristorazione e da una “varietà” dimensionale<br />
delle strutture gestite, ha reso proprio il principio dello<br />
sviluppo sostenibile nella progettazione e realizzazione<br />
dei propri servizi di ristorazione.<br />
Inoltre, con riferimento dell’incarico all’Organismo<br />
di Certificazione, Lloyd’s Register Qualità Assurance<br />
Italy srl, si stanno attivando le procedure per ottenere la<br />
certificazione ambientale ISO 14000:2004.<br />
Di seguito illustriamo le principali caratteristiche della<br />
nostra offerta che riguardano aspetti di responsabilità<br />
<strong>sociale</strong>. Si ringrazia la Direzione e l’ufficio Commerciale<br />
della Divisione Romagna Marche che ha messo a<br />
disposizione i suoi elaborati tecnici.<br />
Promuovere un consumo etico per Camst significa:<br />
Organizzare un servizio a minor impatto<br />
ambientale:<br />
- Utilizzo di prodotti biologici o a lotta integrata,<br />
aumentando la diminuzione dell’uso di antiparassitari,<br />
fertilizzanti chimici e diserbanti<br />
- Eliminare i prodotti OGM che rappresentano un<br />
gravissimo pericolo per la biodiversità mentre gli effetti<br />
sull’organismo, non ancora ben definiti, sembrano non<br />
essere del tutto sicuri.<br />
- Uso del packaging ecosostenibile (gli imballi<br />
rappresentano il 35% del peso totale dei rifiuti solidi<br />
urbani ed il 40% del loro volume)<br />
- Effettuare una raccolta differenziata dei rifiuti, come<br />
preludio al loro riciclo, che significa risparmio di materie<br />
prime, di energia, quindi minore inquinamento.<br />
- Riduzione degli sprechi.<br />
- Adozione di menù ad andamento stagionale: un<br />
prodotto fuori stagione ha un pesante impatto<br />
ambientale, sia che provenga da serre (consumo di<br />
energia per il riscaldamento), sia che provenga da altro<br />
emisfero (consumo di energia per il trasporto, per la<br />
conservazione e per l’utilizzo di imballaggi inquinanti)<br />
- Camst applica la Legge 155/2003, la cosiddetta “legge<br />
del Buon Samaritano”. Si tratta di recuperare gli esuberi<br />
di alimenti ad alta deperibilità, eccedenti all’ordinaria<br />
produzione e distribuirli ai bisognosi individuati<br />
dall’amministrazione comunale.<br />
Gestire l’Impresa nel rispetto della Società e<br />
dell’Ambiente<br />
I macro-obiettivi definiti dalla Direzione e condivisi dal<br />
Management aziendale sono individuati in:<br />
- favorire lo sviluppo dell’Azienda nel completo rispetto<br />
delle Leggi e della normativa a carattere ambientale<br />
- massimizzare l’utilizzo delle risorse rinnovabili<br />
(materie ed energia)<br />
- operare in una logica di processo che consenta il<br />
continuo miglioramento delle performance aziendali<br />
- ricercare e sviluppare nuovi processi e impianti che<br />
utilizzino le migliori tecnologie disponibili dal punto di<br />
vista della protezione ambientale<br />
- promuovere la sensibilizzazione e la formazione del<br />
personale relativamente alle problematiche ambientali<br />
- coinvolgere ed informare i nostri partner/fornitori e<br />
la comunità locale dell’ impegno in campo ambientale,<br />
valutando con sensibilità le esigenze e le istanze delle<br />
nostre controparti interne ed esterne.<br />
86
La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />
Analisi degli aspetti ambientali<br />
L’impatto ambientale per le attività di servizi di<br />
ristorazione è oggetto della “mission” di una struttura di<br />
direzione: la Direzione Qualità e Sicurezza che si avvale<br />
di figure interne professionalmente preparate (biologi,<br />
chimici, ingegneri) e specifiche consulenze esterne.<br />
Promuove nei confronti della Direzione Aziendale<br />
iniziative e proposte atte a favorire comportamenti che<br />
siano a salvaguardia dell’ ambiente. Vengono trattate di<br />
seguito le modalità che hanno impatto sull’ambiente<br />
derivanti da un servizio di ristorazione e descritti gli<br />
obiettivi che la Direzione Aziendale sta adottando in<br />
merito.<br />
Risparmio energetico<br />
In riferimento all’obiettivo di risparmio delle energie,<br />
l’atteggiamento di Camst è individuare soluzioni e<br />
incentivare comportamenti nella gestione quotidiana di<br />
impianti e attrezzature che evitino sprechi e usi scorretti<br />
delle fonti di energie, con specifiche disposizioni agli<br />
addetti. L’obiettivo della Direzione di contenere i costi<br />
energetici sta ottenendo un andamento di positivo<br />
interesse che potrà consentire di definire ulteriori<br />
obiettivi di miglioramento. L’attenzione che Camst<br />
riserva a questo argomento è in particolare nella fase<br />
di progetto di nuove strutture ed impianti. La struttura<br />
tecnica analizza con i progettisti l’equipaggiamento<br />
necessario alla produzione, ottimizzando il<br />
dimensionamento degli impianti e l’assorbimento di<br />
energie delle attrezzature.<br />
Smaltimento rifiuti<br />
Rifiuti solidi<br />
La gestione dei rifiuti solidi parte da un’attenzione di<br />
carattere igienico sanitaria;<br />
- rapido allontanamento dalle aree di lavorazione dei<br />
rifiuti;<br />
- utilizzo di appositi contenitori chiusi, per seguire le<br />
disposizioni di un corretto conferimento negli appositi<br />
contenitori forniti per lo smaltimento dei medesimi.<br />
Nella logica del recupero di materiali quali Carta, Vetro,<br />
Alluminio Camst offre la disponibilità a sviluppare<br />
procedure atte al trattamento specifico degli stessi in<br />
un’ ottica di recupero, valutandone opportunamente i<br />
costi.<br />
Residui da oli di cottura<br />
Attenzione specifica è riservata allo smaltimento dei<br />
residui di oli di cottura, per i quali sono state definite<br />
disposizioni riguardanti i comportamenti richiesti al<br />
personale per:<br />
- il recupero dei residui oleosi derivanti da cotture di<br />
preparazioni gastronomiche,<br />
- lo stoccaggio temporaneo dei medesimi in appositi<br />
contenitori localizzati in luoghi idonei<br />
- il conferimento periodico a trasportatori/smaltitori<br />
autorizzati<br />
- registrazione di carico/scarico su apposito registro.<br />
Riciclo Imballaggi<br />
In riferimento all’attuazione della direttiva regionale<br />
94/62/CE relativa al miglioramento qualitativo dei<br />
rifiuti di imballaggio, Camst ha introdotto un’articolata<br />
disciplina volta a prevenire e a ridurre l’impatto<br />
87
La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />
ambientale degli imballaggi e ad aumentare il loro<br />
recupero. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti:<br />
- Promuovere l’utilizzo delle cassette di plastica a sponde<br />
abbattibili per tutto il ciclo della filiera produttiva dei<br />
propri fornitori di ortofrutta;<br />
- attivare azioni di sensibilizzazione per favorire la<br />
prevenzione e la riduzione degli imballaggi e dei rifiuti<br />
di imballaggi;<br />
- incentivare l’utilizzo di imballaggi recuperabili nel<br />
trasporto di prodotti deperibili.<br />
Utilizzo di prodotti ecologici<br />
In questo ambito l’attività aziendale si pone l’obiettivo<br />
di utilizzare prodotti per la detergenza a basso impatto<br />
ambientale. Per questo è stata adottata una procedura<br />
di qualifica di tali prodotti che vengono selezionati<br />
attraverso l’analisi delle schede di sicurezza. L’acquisto<br />
centralizzato consente l’applicazione di tale procedura<br />
sul 100% dei prodotti per la detergenza acquistati da<br />
Camst e che privilegia prodotti con biodegradabilità<br />
superiore al 90% e con assenza di fosforo; a garanzia<br />
del rigoroso rispetto di quanto sancito dalle procedure<br />
d’acquisto, sono state emanate disposizioni che vietano<br />
di detenere soda caustica, acido muriatico, alcool<br />
denaturato. L’utilizzo corretto dei prodotti per la<br />
detergenza in termini di dosaggi e funzioni è oggetto<br />
di formazione annuale a tutto il personale. L’utilizzo di<br />
dosatori automatici (sia su impianti che per usi manuali<br />
di prodotto) è un’ ulteriore iniziativa per favorire il<br />
risultato di un consumo calibrato di dette sostanze.<br />
Controlli periodici sul corretto funzionamento degli<br />
impianti di lavaggio completano il ciclo di monitoraggio<br />
finalizzato al controllo delle quantità di prodotti della<br />
detergenza utilizzati.<br />
Prodotti “usa e getta” ecologici<br />
In questo ambito Camst è in grado di fornire prodotti<br />
usa e getta biodegradabili (es. piatti di polpa di<br />
cellulosa) in relazione alle situazioni di servizio che lo<br />
richiedono.<br />
Riduzione scarti<br />
Gli obiettivi intrapresi in questo ambito sono in alcuni<br />
casi già stati esaminati anche nei paragrafi precedenti<br />
quali ad esempio l’uso controllato dei prodotti per<br />
la detergenza. Altre iniziative riconducibili a questo<br />
obiettivo riguardano:<br />
- utilizzo di imballi riciclabili (e resi al fornitore) nel<br />
conferimento dei prodotti ortofrutticoli al singolo<br />
locale<br />
- servizio di consegna delle derrate alimentari<br />
centralizzato; questa modalità operativa consente di<br />
razionalizzare l’incidenza degli imballi, in quanto si<br />
riducono il numero delle consegne da singoli fornitori.<br />
Le consegne stesse sono dimensionate al fabbisogno del<br />
locale sia in termini di quantità che di assortimento.<br />
Con riferimento all’utilizzo degli scarti, l’azienda<br />
garantisce la disponibilità a:<br />
- valutare la possibilità di riutilizzo dei prodotti<br />
organici;<br />
- valutare gli eventuali costi (es.: contenitori “usa e<br />
getta”, parametri di controllo, creare appositi luoghi di<br />
deposito confinati)<br />
- sviluppare e mantenere attive procedure e piani di<br />
controllo specifici per questo tipo di attività.<br />
88
La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />
Altri aspetti di impatto ambientale<br />
Altri aspetti che impattano con l’ambiente<br />
rappresentano elemento di controllo e di miglioramento<br />
delle performance tecnico - organizzative di Camst:<br />
- Emissioni in atmosfera<br />
Le emissioni in atmosfera convogliate derivanti da<br />
lavorazioni gastronomiche sono a scarso impatto con<br />
l’ambiente.<br />
E’ posta attenzione alla manutenzione dei mezzi<br />
utilizzati per il trasporto pasti al fine di mantenere<br />
efficienti i mezzi anche da un punto di vista della<br />
emissione dei gas di combustione.<br />
- Scarichi in fognatura<br />
Per quanto riguarda gli scarichi in fognatura, la<br />
qualità dei reflui è il risultato di comportamenti che<br />
abbiamo descritto in precedenza in particolare dato<br />
da un uso corretto dei prodotti per la detergenza e da<br />
uno scrupoloso trattamento di recupero delle sostanze<br />
oleose. Oltre a queste modalità gestionali, Camst<br />
prevede sui propri impianti periodiche pulizie dei<br />
pozzetti e dei degrassatori tramite aziende autorizzate<br />
e controlli analitici sulla qualità dei reflui conferiti in<br />
fognatura.<br />
- Rumore<br />
L’ attenzione che Camst pone al rumore emesso<br />
all’esterno in presenza di unità di trattamento aria e/o<br />
impianti di condizionamento/riscaldamento è valutato<br />
in fase di progettazione ed acquisto degli impianti stessi<br />
tenendo conto del progresso tecnologico esistente.<br />
- Trasporto sostenibile<br />
Nell’ottica della tutela ambientale gli automezzi dedicati<br />
al trasporto pasti possono essere dotati, compatibilmente<br />
con la logistica dei trasporti e con le loro caratteristiche<br />
tecniche, di catalizzatore EURO 4 oppure in alternativa<br />
di impianto a metano.<br />
Utilizzo di prodotti biologici<br />
Camst ha scelto di prendersi cura del prodotto<br />
biologico dal campo alla tavola. Le nuove tendenze<br />
della nutrizione indicano che per alimentarsi in modo<br />
corretto, non basta tenere conto solo delle calorie e<br />
del contesto matematico dei principi nutritivi, quali<br />
carboidrati, grassi e proteine, ma occorre privilegiare<br />
la qualità. Il “buon cibo” deve essere ricco di principi<br />
vitali, privo di alimenti negativi (es. grassi idrogenati),<br />
che sono tra le cause di alcune delle patologie tipiche<br />
dei paesi industrializzati. L’agricoltura biologica<br />
rispetta i cicli della natura e mantiene quell’integrità<br />
dell’alimento tanto importante per il nostro benessere.<br />
La nostra offerta di ristorazione propone una gamma<br />
di prodotti che tiene conto del bisogno sempre più<br />
diffuso di un cibo di qualità che rispetti alcuni criteri<br />
ben precisi:<br />
- gusto e tradizioni alimentari<br />
- proprietà nutrizionali e qualità dei singoli ingredienti<br />
- assenza di alimenti troppo raffinati e grassi idrogenati<br />
- accuratezza nella produzione, nella lavorazione e nella<br />
conservazione<br />
Camst partecipa da oltre 10 anni in qualità di socio al<br />
CCPB (Consorzio Prodotti Biologici): un organismo che<br />
certifica i prodotti in base alle normative del Reg. Cee<br />
2092/91.<br />
Il commercio Equo e Solidale<br />
Il commercio Equo e Solidale è un approccio alternativo<br />
al commercio convenzionale: il suo scopo è quello di<br />
89
La Responsabilità Sociale nell’offerta di ristorazione<br />
promuovere giustizia <strong>sociale</strong> ed economica e sviluppo<br />
sostenibile attraverso il commercio, la formazione, la<br />
cultura e l’azione politica. Tale forma di commercio,<br />
di cui Camst ha iniziato ad adottare i prodotti da<br />
alcuni anni, vuole riequilibrare i rapporti con i paesi<br />
economicamente meno sviluppati, migliorando<br />
l’accesso al mercato e le condizioni di vita dei<br />
produttori svantaggiati. Garantisce infatti ai produttori<br />
un giusto guadagno e condizioni di lavoro dignitose:<br />
elimina le intermediazioni speculative e sostiene, con il<br />
prefinanziamento, progetti di autosviluppo. Gli alimenti<br />
di tale commercio sono prodotti di alta qualità coltivati<br />
nel rispetto della persona e dell’ambiente.<br />
La pasta biologica a marchio “Libera Terra”<br />
Dal novembre <strong>2005</strong> Camst ha introdotto nella sua<br />
offerta di ristorazione la pasta biologica prodotta con<br />
marchio “Libera Terra”, nell’ambito di un progetto<br />
di solidarietà e collaborazione con le cooperative che<br />
coltivano i terreni confiscati alle mafie.<br />
I prodotti delle Cooperative che, come la “Placido<br />
Rizzotto”, aderiscono all’associazione Libera Terra<br />
hanno un sapore in più: quello della legalità. Sono il<br />
frutto, infatti, della legge 109/96 per il riuso <strong>sociale</strong><br />
dei beni confiscati alle mafie: grazie all’applicazione<br />
di questa legge ed all’innovativo metodo di lavoro che<br />
mette in rete società civili organizzate, istituzioni ed<br />
imprese, oggi sono in produzione circa 450 ettari di<br />
terre confiscate. Gustando un prodotto Libera Terra<br />
si assapora il risultato ottenuto dallo Stato e dalla<br />
società civile, insieme, in questi anni difficili di lotta alla<br />
mafia. Il metodo di coltivazione scelto sin dall’inizio è<br />
quello biologico e le produzioni sono tutte artigianali,<br />
al fine di garantire la bontà e la qualità dei prodotti<br />
che conservano il sapore antico della tradizione. La<br />
Cooperativa aderisce a Libera, Associazioni, nomi e<br />
numeri contro le mafie e al Conapi, Consorzio nazionale<br />
di apicoltori e agricoltori biologici.<br />
90
La Sostenibilità Ambientale nell’offerta di ristorazione<br />
Nel corso del <strong>2005</strong> alcuni importanti Comuni, prima<br />
nella Regione Piemonte e poi anche a Firenze, hanno<br />
inserito nei capitolati di appalto della ristorazione<br />
scolastica specifiche richieste di servizio orientate alla<br />
gestione della sostenibilità ambientale. Presentiamo di<br />
seguito le principali caratteristiche della nostra offerta di<br />
ristorazione con riguardo alla gestione di questi aspetti.<br />
Si ringraziano le Direzioni e gli uffici Commerciali di<br />
Divisione che hanno messo a disposizione gli elaborati<br />
tecnici di offerta.<br />
Premessa<br />
Il Dlgs 22/97 (Decreto Ronchi) impegna la collettività<br />
in una serie di obiettivi importanti ed ambiziosi mirati<br />
allo sviluppo di una reale sostenibilità ambientale,<br />
coinvolgendo tutti i soggetti facenti parte della filiera<br />
produttiva (chi produce, chi consuma, chi amministra,<br />
chi gestisce) nell’assunzione di impegni precisi.<br />
Quelli della riduzione dei rifiuti e della loro gestione<br />
ottimale, sono obiettivi noti che vengono assicurati in<br />
ogni ambito territoriale introducendo il concetto della<br />
partecipazione e della collaborazione. Il ruolo della<br />
corretta informazione e della completa comunicazione<br />
è oggi di fondamentale importanza.<br />
In particolare, l’attività pone l’attenzione sul momento<br />
specifico al termine della somministrazione del pasto,<br />
focalizzandosi sul tema del recupero alimenti e della<br />
raccolta differenziata.<br />
L’obiettivo è ricercare tutte le sinergie possibili al fine<br />
del raggiungimento, in maniera efficiente anche dal<br />
punto di vista economico, degli obiettivi di “buona<br />
pratica” nella sostenibilità ambientale, applicando<br />
dove possibile anche i concetti di solidarietà espressi<br />
dalla legge 155/03 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.<br />
150 dell’1.7.2003, meglio nota come la legge del “Buon<br />
Samaritano”.<br />
Tale opportunità, oltre che ad un principio di solidarietà,<br />
si pone come possibile soluzione integrata nella<br />
riduzione della produzione di rifiuti della ristorazione.<br />
Nel progetto si fa riferimento anche alla disposizione<br />
in materia ambientale (legge 179 del 31 luglio 2002),<br />
che svincola i residui delle mense dal ciclo dei rifiuti<br />
e ne consente la destinazione a cibo per animali da<br />
compagnia e più precisamente a canili e gattili.<br />
Così come previsto dai capitolati di appalto le attività<br />
proposte sono le seguenti:<br />
Recupero pasti non somministrati<br />
(Buon Samaritano)<br />
L’attività è finalizzata al recupero e ridistribuzione<br />
delle derrate alimentari non distribuite (frutta, pane,<br />
merendine confezionate, budini), contenendo così<br />
la produzione di rifiuti, attivando un sistema di<br />
collegamento donatore-ricevente in funzione della<br />
logistica e dei fabbisogni definiti.<br />
Tale Attività viene svolta attraverso la stipula di apposite<br />
convenzioni con gli enti destinatari (Onlus), individuate<br />
da Camst con la collaborazione dell’Amministrazione<br />
Comunale, che si faranno carico del ritiro presso le<br />
varie scuole delle derrate alimentari in eccedenza.<br />
Il ritiro delle eccedenze alimentari avviene lo stesso<br />
giorno del loro recupero; in particolare Pane e Frutta<br />
vengono recuperati non oltre le 2 ore successive al<br />
termine della distribuzione nei vari refettori. L’attività<br />
di recupero delle eccedenze alimentari presso le scuole<br />
è caratterizzata dalle seguenti macroattività: selezione<br />
91
La Sostenibilità Ambientale nell’offerta di ristorazione<br />
e raccolta, riconfezionamento in contenitori adeguati,<br />
redazione documento di Donazione (ovvero del<br />
documento di trasporto), carico e trasporto, scarico e<br />
consegna presso l’ente assistenziale.<br />
Recupero avanzi da destinarsi a Canili e<br />
Gattili<br />
Di comune accordo con le autorità competenti e le<br />
associazioni operanti sul territorio, vengono stabilite<br />
le tipologie di prodotti che possono essere recuperate<br />
per l’alimentazione degli animali, mentre le rimanenti<br />
vengono gestite a parte (attraverso il ciclo differenziato<br />
dei rifiuti).<br />
Tale Attività viene svolta attraverso la stipula di apposite<br />
convenzioni con le associazioni accreditate presso le<br />
varie ASL che si faranno carico del ritiro presso le varie<br />
mense individuate.<br />
Smaltimento e/o recupero delle frazioni<br />
derivanti dalla raccolta differenziata<br />
L’attività è finalizzata al recupero delle frazioni<br />
differenziate dei rifiuti attivando la raccolta ed il<br />
trasporto (con mezzi autorizzati al trasporto rifiuti)<br />
verso destinazioni abilitate allo smaltimento e/o<br />
recupero delle varie frazioni di rifiuto. Al fine di<br />
massimizzare l’efficienza del servizio, la fase di raccolta<br />
(carico sul mezzo) e avvio a smaltimento/recupero dei<br />
rifiuti prodotti viene effettuata secondo un calendario<br />
concordato con l’Amministrazione Cliente.<br />
Sono oggetto di tale attività le seguenti frazioni di<br />
rifiuto:<br />
- Rifiuti organici residui<br />
- Carta<br />
- Stoviglie monouso monopolimero<br />
- Bottiglie in PET<br />
Raccolta differenziata dei rifiuti<br />
L’attività è finalizzata alla raccolta e gestione in forma<br />
differenziata delle varie frazioni di rifiuti derivanti<br />
dall’attività di ristorazione presso le scuole ed all’avvio<br />
di un ciclo che, correttamente gestito, permette il<br />
recupero della quasi totalità dei rifiuti prodotti. Al fine<br />
di massimizzare l’efficienza del servizio di raccolta<br />
la fase di differenziazione viene effettuata al termine<br />
dell’attività di refezione predisponendo contenitori a<br />
tenuta idonei per le singole tipologie.<br />
E’ cura di Camst prendere contatti con il gestore del<br />
servizio di raccolta dei rifiuti urbani per la definizione<br />
della tipologia dei contenitori, il loro dimensionamento<br />
e l’ubicazione.<br />
Smaltimento delle stoviglie monouso<br />
L’attività è finalizzata allo smaltimento dello stovigliame<br />
monouso attivando la raccolta ed il trasporto (con<br />
mezzi autorizzati al trasporto rifiuti) verso destinazioni<br />
abilitate al loro smaltimento e/o riciclo. Al fine di<br />
massimizzare l’efficienza del servizio, la fase di<br />
raccolta e avvio a smaltimento dei rifiuti prodotti viene<br />
effettuata giornalmente. La Camst si riserva, in accordo<br />
con il Comune ed in linea con le normative europee,<br />
nazionali e locali, di sostituire lo stovigliame in PS (che<br />
ricordiamo essere prodotto con fonti non rinnovabili),<br />
con stovigliame prodotto da fonti rinnovabili quale<br />
ad esempio il PLA (Poly Lactic Acid) che deriva dal<br />
Granoturco (fonte sicuramente rinnovabile) e che in<br />
produzione spende meno energia e che può essere<br />
92
La Sostenibilità Ambientale nell’offerta di ristorazione<br />
smaltito in impianti di compostaggio dato il suo alto<br />
livello di biodegradabilità. Sono oggetto di tale attività<br />
le stoviglie monouso monopolimero (plastica codice<br />
CEE 20.01.39). Le altre tipologie sono gestite dal<br />
servizio pubblico.<br />
Automezzi a ridotto impatto ambientale<br />
(doppia alimentazione Benzina/Metano)<br />
Per l’erogazione dei pasti alle scuole che prevedono<br />
la veicolazione degli stessi ai plessi scolastici, possono<br />
essere utilizzati automezzi a ridotto impatto ambientale<br />
del tipo Fiat Ducato Bifuel Natural Power (doppia<br />
alimentazione Benzina/Metano).<br />
Comunicazione ambientale all’utenza<br />
L’attività è finalizzata al coinvolgimento dell’utenza<br />
mediante la distribuzione di materiale illustrativo a<br />
fumetti dedicato ai bambini che stimola la loro curiosità<br />
e li guida verso l’adozione di comportamenti e di<br />
abitudini che favoriscano la sostenibilità ambientale.<br />
Il materiale in distribuzione ai bambini, realizzato a<br />
fumetti, costituisce gioco e divertimento, garantendo<br />
inoltre l’apprendimento attraverso l’introduzione<br />
di personaggi in cui eventualmente il bambino può<br />
riconoscersi e quindi recepire più facilmente i messaggi<br />
trasmessi.<br />
Ponendo l’attenzione sul tema specifico della ristorazione<br />
scolastica, vengono illustrati tutti gli aspetti sui quali<br />
si può agire per attuare “il pranzo sostenibile” ed in<br />
particolare: l’utilizzo di prodotti biologici, i criteri per<br />
la preparazione e veicolazione del pasto, la convivialità<br />
al momento del consumo del pasto fino alle attività al<br />
termine del servizio, con particolare attenzione alla<br />
raccolta differenziata dei rifiuti ed al loro recupero.<br />
Viene fornito per ogni bambino delle scuole elementari<br />
e medie dei Comuni un libretto di 32 pagine in formato<br />
A5 prodotto con carta riciclata e stampato a colori il cui<br />
contenuto definitivo viene concordato con il Comune, in<br />
modo da rendere la comunicazione integrata e coerente<br />
con altre iniziative in essere sul territorio.<br />
Estratto dall’introduzione al libricino “Il Pranzo<br />
Sostenibile” (progetto educativo per le scuole realizzato da<br />
Risteco, divisione ambiente di Sotral S.p.a., pubblicato<br />
con marchio Camst dalla Divisione Piemonte-Liguria<br />
quale documentazione di offerta) :<br />
“I parametri riguardanti cambiamenti climatici, inquinamento,<br />
biodiversità e qualità delle acque relativamente agli ultimi anni<br />
sono generalmente poco confortanti e soprattutto non sembrano<br />
mostrare inversioni di tendenza significative.<br />
Per progettare l’ambiente ed avviarsi verso una società sostenibile,<br />
non ci si può solo affidare a modifiche strutturali in ambito socio<br />
economico, ma va posto anche il problema del cambiamento da<br />
parte dei cittadini di comportamenti e valori, ovvero dello stile di<br />
vita.<br />
Riteniamo pertanto fondamentale sensibilizzare i bambini in età<br />
scolare affinché maturino la consapevolezza dell’importanza del<br />
proprio ruolo nella difesa e tutela dell’ambiente”.<br />
Anche le immagini sono estratte dal libricino illustrato<br />
dal titolo: “Il Pranzo Sostenibile” .<br />
93
Il sistema gestione qualità<br />
L’attenzione di Camst alla qualità del prodotto/servizio<br />
fornito nasce e si sviluppa con l’impresa stessa e<br />
rappresenta una specie di DNA aziendale, che nel<br />
corso degli anni ha permeato l’intera organizzazione<br />
in modo capillare e diffuso, trasformando l’attenzione<br />
alla qualità in una vera e propria modalità di approccio<br />
ai diversi aspetti legati all’erogazione di un servizio di<br />
ristorazione.<br />
Camst identifica la qualità con il grado di soddisfazione<br />
del cliente, che si traduce sia nella capacità di realizzare<br />
le richieste rese esplicite a livello contrattuale, sia nel<br />
saperne interpretare le richieste implicite. Capacità<br />
quest’ultima possibile utilizzando la professionalità e<br />
l’esperienza pluridecennale esistente in Camst.<br />
L’elaborazione dell’offerta rappresenta uno dei momenti<br />
determinanti nella specifica di ciò che si sta definendo<br />
per qualità.<br />
l’organizzazione del lavoro, la logistica.<br />
Nella fase di aggiudicazione, “nel momento della verità”<br />
per garantire gli impegni assunti, Camst ha scelto<br />
un’organizzazione che privilegia un forte presidio del<br />
ciclo produttivo e di assistenza al cliente da parte del<br />
Direttore della gestione.<br />
Figura professionale, questa, con forte motivazione e<br />
indirizzo alla sicurezza del prodotto/servizio realizzata<br />
in un sistema di autocontrollo del processo, congiunta a<br />
specifiche capacità tecniche di settore che ne completano<br />
le capacità gestionali.<br />
Come ulteriore tassello organizzativo, Camst ha<br />
investito in una struttura organizzativa interna di<br />
Assicurazione Qualità, con il compito di garantire il<br />
monitoraggio e il miglioramento continuo del Sistema<br />
Qualità Aziendale.<br />
Il risultato di ogni elaborazione di offerta ha per<br />
Camst l’obiettivo di un prodotto/servizio sicuro e<br />
commercialmente competitivo; per raggiungerlo Camst<br />
mette in campo le proprie capacità tecnico/progettuali<br />
in grado di dimensionare e definire il servizio, sia<br />
da un punto di vista strutturale che di modalità di<br />
erogazione.<br />
Camst ha capitalizzato una capacità propositiva elevata,<br />
capacità che deriva dall’interscambio culturale esistente<br />
nell’impresa che proviene dalle diverse attività svolte<br />
(ristorazione commerciale, ristorazione congressuale,<br />
gestioni dirette, catering).<br />
Su questo piano in relazione alle esigenze del cliente,<br />
Camst è in grado di progettare la struttura produttiva,<br />
la tipologia del servizio, la struttura del menu,<br />
Lo staff di Assicurazione Qualità, composto da tecnici<br />
qualificati per l’attività richiesta e caratterizzati da una<br />
elevata esperienza di settore, rappresenta inoltre una<br />
task force tecnico/scientifica che consente di ampliare<br />
la capacità aziendale di rapportarsi al territorio anche<br />
attraverso il confronto con le istituzioni (scuola, organi<br />
di vigilanza, Assessorati, ecc.) apportando un contributo<br />
spesso prezioso sul piano della crescita conoscitiva che<br />
sempre più l’utente/consumatore richiede.<br />
La Politica per la Qualità<br />
Particolare attenzione viene posta da parte delle Società<br />
del Gruppo Camst nel mettere a disposizione di tutte<br />
le parti interessate i dati relativi all’attività di verifica<br />
sul proprio Sistema Qualità. Con tale impegno Camst<br />
94
Il sistema gestione qualità<br />
e le Società del Gruppo intendono dare la massima<br />
trasparenza all’esterno delle metodologie di lavoro<br />
utilizzate.<br />
Questo obiettivo è chiaramente espresso nella “Politica<br />
della Qualità”, documentata in apposito documento,<br />
sottoscritto dal Segretario Generale.<br />
La Politica della Qualità della Camst in particolare:<br />
- definisce gli orientamenti strategici per la Qualità, che<br />
costituiscono il riferimento per la definizione di<br />
obiettivi misurabili in una logica di miglioramento<br />
continuo;<br />
- impegna ogni operatore Camst ad essere parte di una<br />
missione più complessiva nel perseguire la<br />
soddisfazione del cliente.<br />
Il valore del certificato di approvazione del<br />
Sistema Qualità Aziendale<br />
Il certificato di approvazione del Sistema di Conduzione<br />
Aziendale per la Qualità attesta che Camst possiede una<br />
serie importante di requisiti. In particolare da evidenza<br />
che Camst:<br />
- applica in modo corretto l’autocontrollo, nel rispetto<br />
del D.Lgs 155/97 sull’igiene dei prodotti alimentari;<br />
- possiede una Politica per la Qualità;<br />
- pianifica gli obiettivi per la Qualità;<br />
- possiede ed applica specifiche procedure: per i<br />
processi relativi al Cliente; per la pianificazione della<br />
progettazione e dello sviluppo dei servizi di ristorazione,<br />
per l’approvvigionamento, per la realizzazione del<br />
prodotto e l’erogazione di servizi, per la gestione<br />
delle risorse umane; per il controllo dei dispositivi<br />
di monitoraggio, di misurazione e di miglioramento<br />
(verifiche ispettive interne, campionamento ed analisi<br />
di materie prime, prodotti finiti e tamponi ambientali;<br />
ecc,), per la gestione delle Non Conformità, delle Azioni<br />
Correttive, delle Azioni di Miglioramento, delle Azioni<br />
Preventive, dei Reclami e per l’Analisi dei Dati.<br />
La norma UNI EN ISO 9001:2000 (Vision 2000)<br />
Nel dicembre 2000, la norma UNI EN ISO 9001:2000<br />
annulla e sostituisce le norme della famiglia UNI EN<br />
ISO 9000/1994. Alle aziende già certificate viene dato<br />
il termine del dicembre 2003 per adeguare il proprio<br />
Sistema Qualità alla nuova norma.<br />
Per raggiungere nei tempi consentiti l’obiettivo di<br />
adeguare il Sistema di Gestione per la Qualità alla<br />
nuova norma, negli anni 2001 e 2002 Camst procede<br />
ad una totale revisione del proprio sistema documentale<br />
(manuale della qualità, piano HACCP, procedure<br />
operative, istruzioni di lavoro, ecc.)<br />
Nel novembre 2002, il LRC valuta il Sistema di Gestione<br />
per la Qualità Camst in base alla norma UNI EN ISO<br />
9001:2000.<br />
La visita risulta favorevole e Camst ottiene due<br />
certificati:<br />
- il certificato di approvazione del Sistema di Conduzione<br />
Aziendale per la Qualità per conformità alla norma di<br />
Garanzia della Qualità UNI EN ISO 9001:2000<br />
- il certificato di approvazione del Sistema Food Hazard<br />
Analysis System (HACCP), per conformità alla norma<br />
Codex Alimentarius (rev.3, 1997).<br />
Nel novembre 2003, nel maggio 2004 e nel novembre<br />
2004, il LRC effettua la visita di sorveglianza sul<br />
Sistema di Gestione per la Qualità Camst.<br />
95
Il sistema gestione qualità<br />
In ottemperanza alle decisioni della Direzione<br />
Aziendale, dall’aprile 2004 il Sistema di Gestione per<br />
la Qualità di Camst viene implementato anche nelle<br />
Società del Gruppo Camst con il conseguimento della<br />
Certificazione di Approvazione del Sistema di Gestione<br />
per la Qualità. Alla data attuale le Società del Gruppo<br />
Camst con Sistema di Gestione per la Qualità conforme<br />
alla norma UNI EN ISO 9001:2000 sono: Camst , Party<br />
International, Orma e GSI.<br />
Il Sistema Qualità Camst: verifiche<br />
Tutti i dati relativi all’attività di verifica, elaborati<br />
statisticamente, consentono di valutare periodicamente<br />
(almeno con cadenza semestrale) l’idoneità dei processi<br />
produttivi, le caratteristiche dei prodotti e l’efficacia<br />
del Sistema di Autocontrollo e del Sistema Qualità<br />
Aziendale. Elaborati da Assicurazione Qualità, tali dati<br />
sono messi a disposizione della Direzione Aziendale,<br />
del Cliente, degli Enti Ufficiali del controllo (ASL, NAS,<br />
ecc.) e dell’Ente di Certificazione.<br />
Dati statistici relativi al monitoraggio su Processi Prodotti ed Attrezzature<br />
Attività di Monitoraggio su Processi, Prodotti ed<br />
Attrezzature<br />
2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Verifiche ispettive ai locali 147 147 195 163 167<br />
Indagini microbiologiche su alimenti al consumo 1251 1189 1262 1234 1200<br />
Indagini su materie prime 300 300 318 380 518<br />
Tamponi ambientali 1674 1520 1683 1640 1594<br />
Visite Ispettive ai Fornitori 20 11 14 16 22<br />
Nota: anche relativamente all’anno <strong>2005</strong>, in<br />
considerazione del numero significativo di dati raccolti,<br />
una specifica indagine statistica conferma che:<br />
- per i prodotti finiti, i trattamenti termici stabiliti dai<br />
Manuali di Autocontrollo dei locali, risultano validi;<br />
- in base ai risultati ottenuti sui tamponi ambientali, le<br />
procedure di pulizia stabilite dall’apposita procedura<br />
aziendale sono da ritenere applicate e validate.<br />
96
Il sistema gestione qualità<br />
Dati statistici relativi all’attività di formazione<br />
e addestramento svolta in Camst<br />
Per monitorare l’attività di formazione e addestramento<br />
per il personale Camst si è fatto riferimento a:<br />
- tipologia di personale Camst coinvolto<br />
- numero di persone coinvolte<br />
- numero di ore dedicate.<br />
Nelle tabelle seguenti sono sintetizzati i dati consuntivi<br />
dell’attività formativa aziendale, rispettivamente per<br />
tipologia e numero di persone coinvolte e per monte<br />
ore dedicate.<br />
Numero persone coinvolte<br />
Tipologia personale coinvolto 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Dirigenti 18 21 15 13 14<br />
Direttori 71 76 72 73 66<br />
Cuochi Responsabili 312 333 309 294 286<br />
Operatori locali 3.384 3.394 2.513 2.673 2.841(* )<br />
Personale uffici 356 302 269 252 256 (* )<br />
Personale addetto verifiche ispettive interne 8 10 10 8 8<br />
Totale 4.149 4.136 3.188 3.313 3.331<br />
(* di cui apprendisti: 5 operatori locali; 4 personale uffici)<br />
Numero ore<br />
Tipologia personale coinvolto 2001 2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
Dirigenti 270 454 260 296 282<br />
Direttori 757 1064 1872 692 737<br />
Cuochi Responsabili 1.599 1.997 2.147 1.305 1.473<br />
Operatori locali 14.692 15.831 9.041 8.997 10.900<br />
Personale uffici 3.318 4.646 7.279 3.091 2.648<br />
Personale addetto verifiche ispettive interne 360 758 268 124 192<br />
Totale 20.996 24.750 20.867 14.505 16.232<br />
Particolare attenzione è sempre posta alle seguenti<br />
aree tematiche: Aggiornamento del Sistema Qualità<br />
Aziendale, HACCP, Igiene delle preparazioni<br />
alimentari, Sicurezza del lavoro, Emergenza primo<br />
soccorso.<br />
97
I Fornitori<br />
A partire dal 1998 Camst si è dotata di un’organizzazione<br />
logistica per la gestione degli acquisti costituita da<br />
2 magazzini situati presso il Centergross di Funo in<br />
provincia di Bologna, che si è affiancata alla modalità di<br />
acquisto diretto dai Fornitori.<br />
In un primo tempo la gestione era completamente<br />
terziarizzata, dopo un primo avvio affidato alla<br />
cooperativa NCV venne affidata ad una Società di<br />
logistica, la FMG, che gestiva sia i magazzini che la<br />
distribuzione ai nostri locali.<br />
Lo scopo di questa soluzione gestionale era, ed è tutt’ora,<br />
quello di conseguire migliori economie di scala nel ciclo<br />
degli approvvigionamenti e contemporaneamente<br />
aumentare la qualità tramite una migliore selezione e<br />
controllo delle forniture.<br />
Sempre con l’obiettivo di migliorare la qualità del<br />
servizio ai locali, a partire dal 1 aprile 2003, Camst<br />
ha rilevato la gestione precedentemente affidata<br />
all’esterno, ha acquistato i magazzini ed ha costituito<br />
una propria organizzazione per la gestione diretta della<br />
logistica, con il supporto esterno di FMG per la parte<br />
prevalente dei trasporti e della cooperativa Minerva per<br />
la movimentazione merci all’interno dei magazzini, che<br />
vengono coordinati da responsabili Camst.<br />
Dal primo gennaio 2006 la cooperativa NCV riprende<br />
l’attività di movimentazione merci all’interno dei<br />
magazzini e la maggior parte dei trasporti ai locali,<br />
integrata da una piccola quota di trasportatori diretti.<br />
La dimensione delle forniture in Camst è considerevole<br />
in funzione della grande diffusione territoriale delle<br />
attività e del numero e varietà delle referenze necessarie<br />
all’attività di ristorazione.<br />
E’ tuttavia una caratteristica delle nostre forniture che<br />
l’80% del valore di acquisto si concentri su un numero<br />
relativamente basso di fornitori: nel <strong>2005</strong> sono stati 174<br />
pari al 15% del totale.<br />
Di seguito evidenziamo in alcune tabelle il numero e<br />
alcune caratteristiche di distribuzione del numero di<br />
Fornitori per la categoria “materie prime/pulizie”, che<br />
sono quelli maggiormente coinvolti nella qualità del<br />
prodotto-servizio.<br />
I dati fanno riferimento all’Anagrafica fornitori in<br />
essere al 31/12/<strong>2005</strong>.<br />
Distribuzione Fornitori per tipologia e contratto<br />
Tipologia del Fornitore Altri Con contratto Totale %<br />
Privati e Enti Pubblici 970 484 1.454 80,8<br />
Fornitori solo magazzino 37 114 151 8,4<br />
Fornitori magazzino/locali 16 94 110 6,1<br />
Cooperative 46 16 62 3,4<br />
Estero 8 8 16 0,9<br />
Generico 4 4 0,2<br />
Società collegate 1 1 0,1<br />
Società controllate 1 1 0,1<br />
Totale complessivo 1.077 722 1.799 100,0<br />
98
I Fornitori<br />
Distribuzione Fornitori per Regioni<br />
Regione Altri Con contratto Totale %<br />
Abruzzo 24 8 32 1,8<br />
Aosta 2 1 3 0,2<br />
Basilicata 7 3 10 0,6<br />
Calabria 1 1 0,1<br />
Campania 7 13 20 1,1<br />
Emilia Romagna 221 232 453 25,5<br />
Friuli 83 30 113 6,4<br />
Lazio 51 19 70 3,9<br />
Liguria 31 17 48 2,7<br />
Lombardia 195 133 328 18,5<br />
Marche 41 28 69 3,9<br />
Molise 1 1 0,1<br />
Piemonte 67 41 108 6,1<br />
Puglia 23 8 31 1,7<br />
Sardegna 1 1 0,1<br />
Sicilia 9 9 0,5<br />
Toscana 126 72 198 11,2<br />
Trentino 17 8 25 1,4<br />
Umbria 36 8 44 2,5<br />
Veneto 117 94 211 11,9<br />
Totale Italia 1.059 716 1.775 100,0<br />
Estero 24 1,3<br />
Totale 1.799<br />
99
I Fornitori<br />
Distribuzione Fornitori estero<br />
Nazione Altri Con<br />
contratto<br />
Totale<br />
Austria 1 1<br />
Belgio 4 2 6<br />
Germania 6 2 8<br />
Spagna 4 1 5<br />
Olanda 2 2<br />
Slovenia 2 2<br />
Totale 18 6 24<br />
Anzianità media (anni) dei Fornitori attivi<br />
al 31/12/<strong>2005</strong><br />
Tipologia del<br />
fornitore<br />
Altri<br />
Con<br />
contratto<br />
Totale<br />
Estero 14,1 12,1 13,1<br />
Fornitori<br />
magazzino/locali<br />
6,1 10,3 9,7<br />
Società controllate 6,9 6,9<br />
Cooperative 4,0 9,3 5,4<br />
Fornitori solo<br />
magazzino<br />
4,0 5,3 5,0<br />
Privati e Pubblici 3,8 6,7 4,7<br />
Società collegate 1,8 1,8<br />
Generico 0,5 0,5<br />
Totale complessivo 3,9 7,0 5,1<br />
Distribuzione Fornitori per condizioni di pagamento<br />
Tipologia del fornitore<br />
Val fissa fine<br />
mese<br />
10 mese<br />
successivo<br />
20 mese<br />
successivo<br />
Cooperative 15 10 30 7 62<br />
Estero - 1 12 3 16<br />
Fornitori magazzino/locali 21 18 71 - 110<br />
Fornitori solo magazzino 28 19 104 - 151<br />
Generico 2 2 - 4<br />
Privati e Enti Pubblici 367 135 750 202 1.454<br />
Società collegate - - - 1 1<br />
Società controllate - - 1 - 1<br />
Totale 433 185 968 213 1.799<br />
Percentuale 24,1 10,3 53,8 11,8 100<br />
Altre<br />
Totale<br />
100
I Fornitori<br />
Altre caratteristiche dei Fornitori<br />
Caratteristiche dei Fornitori 2004 <strong>2005</strong><br />
Numero Fornitori movimentati (1) 1.436 1.149<br />
di cui: Fornitori qualificati secondo le procedure<br />
ISO 9001 Camst<br />
di cui: Fornitori certificati<br />
ISO 9001<br />
760 859<br />
- 159<br />
di cui: Fornitori su magazzino (Centro Distribuzione) 311 -<br />
di cui: Fornitori qualificati con il Codice di condotta 89 137<br />
di cui: Fornitori qualificati con dichiarazione di conformità relativa alla<br />
rintracciabilità (2)<br />
- 91<br />
(1) Questo dato fa riferimento non all’anagrafica, ma ai<br />
movimenti.<br />
(2) Dichiarazione di conformità all’art 18, Regolamento (CE) n.<br />
178/2002, relativo alla Rintracciabilità. Tale requisito riveste<br />
importanza nell’ambito della sicurezza alimentare.<br />
Il Regolamento (CE) n. 178/2002, all’art 18, ha introdotto<br />
il principio della rintracciabilità, definendo regole comunitarie<br />
la cui entrata in vigore è stabilita per il 1 gennaio <strong>2005</strong>. Tale<br />
regolamento indica che tutti gli operatori del settore alimentare<br />
devono disporre di sistemi e procedure in grado di: individuare<br />
i propri fornitori di alimenti o di qualsiasi sostanza atta a far<br />
parte di un alimento e fornire alle autorità competenti (autorità<br />
sanitaria e di controllo), su richiesta, le informazioni essenziali<br />
in merito; individuare le imprese clienti alle quali hanno fornito<br />
i propri prodotti e di fornire alle autorità competenti (autorità<br />
sanitaria e di controllo), su richiesta, le informazioni essenziali<br />
in merito.<br />
101
Gli acquisti alimentari biologici<br />
Anche nel corso del <strong>2005</strong> l’incidenza del valore di<br />
acquisto biologico è aumentato considerevolmente in<br />
ragione della diffusione di questa materia prima nei<br />
menù della ristorazione scolastica. Incide sul dato la<br />
gestione dell’appalto delle Scuole di Roma presenti in<br />
tutto l’arco dell’anno.<br />
Anno Valore Merci Alimentari Incidenza Biologico Indice crescita Biologico<br />
2002 77.765.571,39 5,03 100,00<br />
2003 81.254.070,39 5,92 122,83<br />
2004 90.330.681,31 6,68 154,21<br />
<strong>2005</strong> 95.389.257,36 7,96 194,03<br />
Le categorie maggiormente interessate restano sempre<br />
frutta, verdura, legumi e ortaggi, mentre le ‘merendine<br />
biologiche’ della ristorazione scolastica fanno balzare<br />
l’acquisto di cioccolato biologico al terzo posto.<br />
Le prime 10 di acquistato biologico per famiglia<br />
Famiglia Inc % Bio sulla famiglia <strong>2005</strong> Inc % Bio sulla famiglia 2004<br />
Frutta 32,8 29,5<br />
Uova 20,3 11,7<br />
Verdure, Legumi,Ortaggi 19,7 15,7<br />
Cioccolato 15,6 13,8<br />
Biscotteria 15,0 13,6<br />
Latte e Derivati 14,3 10,6<br />
Paste Alimentari Riso 12,7 10,5<br />
Burro, Oli e Margarine 11,6 11,2<br />
Pane e Derivati 10,2 7,1<br />
Droghe e Aromi 4,9 6,3<br />
Il confronto con il dato 2004 delle prime dieci famiglie<br />
di acquistato biologico mette in evidenza i rispettivi<br />
aumenti di incidenza. Da notare il balzo registrato dalla<br />
categoria uova biologiche che si è determinato anche<br />
in seguito alla scoperta di sofisticazioni alimentari in<br />
alcuni produttori.<br />
102
Consumo energie ed acqua nella produzione pasti<br />
Sostenibilità ambientale<br />
Camst negli anni si è impegnata per garantire la tutela<br />
dell’ambiente conformemente a quanto richiesto dalla<br />
legge, in accordo con le amministrazioni pubbliche dove<br />
opera e con le esigenze dei clienti.<br />
Il risparmio energetico viene perseguito nella scelta<br />
del luogo di costruzione dei locali, con un’attenta<br />
progettazione che sfrutti il più possibile la luce naturale,<br />
che utilizzi in modo razionale i punti luce.<br />
Consumo di energie (Metano–Elettricità) e<br />
Acqua nella produzione dei pasti<br />
Con l’entrata in vigore della Legge n° 10 del 1991<br />
intitolata “Norme per l’attuazione del Piano energetico<br />
nazionale in materia di uso razionale dell’energia,<br />
di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti<br />
rinnovabili di energia”, viene ufficialmente istituita la<br />
figura del Responsabile Energetico (energy manager)<br />
per le aziende, sia pubbliche che private, che abbiano<br />
un consumo di energia primaria superiore a 10.000<br />
TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) nel campo<br />
industriale e 1.000 TEP negli altri campi.<br />
Questa legge contiene norme relative all’attuazione del<br />
Piano Energetico Nazionale del 1988 e in particolare<br />
all’articolo 19 istituisce la figura del Responsabile<br />
energetico attribuendogli alcuni compiti quali<br />
individuare le azioni, gli interventi, le procedure e<br />
quant’altro necessario per promuovere l’uso razionale<br />
dell’energia.<br />
Nelle attività del settore Terziario, in particolare<br />
del Commercio, l’impiego di energie nel processo<br />
industriale non rappresenta una voce di costo<br />
dall’incidenza molto elevata rispetto al totale dei costi<br />
di produzione e probabilmente questo è il motivo per<br />
cui generalmente, in questo settore, non è avvertito<br />
come prioritario l’obiettivo di un utilizzo controllato e<br />
misurato delle energie.<br />
Tuttavia vi è sicuramente anche un motivo ‘etico’ nel<br />
considerare l’impiego delle risorse energetiche ed<br />
idriche con un obiettivo di efficienza e di lotta allo<br />
spreco a prescindere da altre valutazioni di tipo più<br />
utilitaristico.<br />
In primo luogo perché lo spreco di risorse, di qualsiasi<br />
genere, è sempre un fatto antieconomico e poi perché in<br />
questo caso si rifletterebbe negativamente anche sulla<br />
comunità in senso più generale poiché sappiamo che<br />
elettricità (centrali termoelettriche) e gas provengono<br />
da fonti non rinnovabili, mentre l’acqua potabile è una<br />
risorsa che sta diventando sempre più ‘preziosa’.<br />
Con il <strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong> di quest’anno abbiamo pensato<br />
di predisporre un osservatorio sui consumi di energia<br />
elettrica, gas e acqua utilizzando i dati rilevati dal<br />
Responsabile energie per i quantitativi di Energia<br />
elettrica e Gas metano, mentre il consumo d’acqua viene<br />
rilevato dalle bollette delle utenze, aspetto quest’ultimo<br />
che rende il dato più soggetto a stime in quanto i periodi<br />
di lettura non sono sempre omogenei.<br />
I consumi vengono rilevati dalle letture al contatore per<br />
le utenze intestate a Camst nei locali di nostra proprietà,<br />
quindi in quei locali dove la realizzazione e le scelte<br />
impiantistiche sono da noi più gestite e controllate,<br />
per cui possiamo affermare che gli indicatori di questo<br />
campione rispecchiano la gestione ‘media’ delle energie<br />
nel processo produttivo di Camst.<br />
103
Consumo energie ed acqua nella produzione pasti<br />
Totale Camst <strong>2005</strong> Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />
Num Pasti 25.206.363 22.561.063 27.229.706<br />
Q.tà Consumo 247.481 2.449.270 14.900.765<br />
Num locali 53 59 65<br />
Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,010 0,109 0,547<br />
Consumo a Pasto 2004 0,014 0,119 0,580<br />
Consumo a Pasto 2003 0,015 0,115 0,533<br />
Questi dati sono riferiti, per omogeneità, solo ai locali<br />
che producono esclusivamente pasti, poiché in molti<br />
locali i consumi di energie servono anche alla vendita<br />
di scontrini e i dati dei relativi consumi non sono<br />
separabili.<br />
In sintesi possiamo dire che in media nei locali in cui<br />
siamo titolari di utenze ogni pasto prodotto richiede:<br />
10 litri d’acqua<br />
1 pasto prodotto richiede 0,11 mc metano<br />
0,55 Kw elettricità<br />
I consumi unitari rilevati per il <strong>2005</strong> mostrano una<br />
tendenza alla riduzione, quindi un dato positivo<br />
di aumento dell’efficienza che genera risparmio<br />
energetico. Date le caratteristiche del dato è difficile<br />
attribuire la tendenza ad uno specifico fattore,<br />
tuttavia una diffusa attenzione ai consumi e al corretto<br />
utilizzo delle tecnologie e impianti costituisce una<br />
importantissima fonte di risparmio energetico.<br />
Disponendo di una serie di dati relativi agli ultimi due<br />
esercizi possiamo effettuare un confronto sull’andamento<br />
dei consumi relativamente agli stessi locali presenti nei<br />
due anni.<br />
Confronto tra locali omogenei Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />
Consumo 2004 238.581 2.308.082 14.053.214<br />
Pasti 2004 18.110.810 19.823.860 24.403.425<br />
Consumo a Pasto 2004 0,013 0,116 0,576<br />
Consumo <strong>2005</strong> 212.959 2.362.220 14.582.765<br />
Pasti <strong>2005</strong> 19.960.343 21.609.186 26.655.230<br />
Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,011 0,109 0,547<br />
104
Consumo energie ed acqua nella produzione pasti<br />
Variazione % Consumo -10,74 2,35 3,77<br />
Variazione % Pasti 10,21 9,01 9,23<br />
Variazione % Cons/Pasti -19,01 -6,11 -5,00<br />
Num locali nel campione 40 51 61<br />
Se consideriamo i consumi nelle tre tipologie di locali<br />
principali riscontriamo, come logico attendersi, una<br />
maggiore efficienza nel processo produttivo delle<br />
Cucine Centralizzate, in particolare per i consumi di<br />
energia elettrica ed acqua. I locali pubblici esercizi,<br />
a differenza delle altre due tipologie, mostrano una<br />
tendenza all’aumento dei consumi unitari di gas metano<br />
ed energia elettrica mentre diminuiscono il consumo di<br />
acqua.<br />
Cucine Centralizzate <strong>2005</strong> Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />
Num Pasti 19.514.004 16.734.094 21.092.682<br />
Q.tà Consumo 172.529 1.719.300 8.931.000<br />
Num locali 25 23 29<br />
Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,009 0,103 0,423<br />
Consumo a Pasto 2004 0,011 0,111 0,465<br />
Interaziendali <strong>2005</strong> Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />
Num Pasti 3.763.245 3.354.726 3.841.424<br />
Q.tà Consumo 47.364 511.220 3.014.765<br />
Num locali 17 16 19<br />
Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,013 0,152 0,785<br />
Consumo a Pasto 2004 0,018 0,163 0,815<br />
Pubblici Esercizi <strong>2005</strong> Mc Acqua Mc Gas Metano Kw En.El<br />
Num Pasti 875.388 577.780 1.255.872<br />
Q.tà Consumo 15.282 70.000 2.160.000<br />
Num locali 5 4 8<br />
Consumo a Pasto <strong>2005</strong> 0,017 0,121 1,720<br />
Consumo a Pasto 2004 0,023 0,075 1,131<br />
105
Gestione dei rifiuti<br />
La gestione dei rifiuti generati dalle attività produttive<br />
è disciplinata dal D.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 che a<br />
sua volta dà attuazione alle direttive Comunitarie<br />
riguardanti i rifiuti in genere, i rifiuti pericolosi, gli<br />
imballaggi delle merci e i rifiuti da imballaggio.<br />
La gestione dei rifiuti, che all’art. 2 viene qualificata<br />
come ‘attività di pubblico interesse’, ha il fine di<br />
assicurare una elevata protezione dell’ambiente.<br />
Le norme del decreto legislativo prescrivono e<br />
disciplinano gli aspetti della prevenzione, della<br />
produzione dei rifiuti, del recupero e dello smaltimento.<br />
Secondo le finalità della legge “i rifiuti devono essere<br />
recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute<br />
dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che<br />
potrebbero recare pregiudizio all’ambiente e, in<br />
particolare: senza determinare rischi per l’acqua,<br />
l’aria, il suolo e per la fauna e la flora; senza causare<br />
inconvenienti da rumori o da odori; senza danneggiare<br />
i siti di particolare interesse, tutelati in base alla<br />
normativa vigente”.<br />
Le attività produttive di Camst generano in prevalenza<br />
due categorie di rifiuti speciali che debbono essere<br />
gestite con apposite procedure: i fanghi provenienti<br />
dalle fosse settiche (trattamento delle acque di scarico) e<br />
gli oli e grassi commestibili usati prevalentemente nella<br />
frittura.<br />
Allo stato attuale, in Camst, l’adempimento alla legge<br />
n. 22/97 è assicurato con procedure per lo smaltimento.<br />
Ogni locale che produce rifiuti speciali e/o rifiuti<br />
pericolosi è dotato di un registro di carico e scarico<br />
e conferisce gli stessi a soggetti abilitatati utilizzando<br />
apposito formulario di identificazione del rifiuto.<br />
Annualmente Camst provvede a comunicare alle<br />
Camere di Commercio delle province di residenza<br />
delle rispettive attività produttive le quantità e le<br />
caratteristiche qualitative dei rifiuti prodotti secondo<br />
quanto previsto dal dettato normativo.<br />
I dati che riportiamo sono tratti dalla denuncia annuale.<br />
Camst<br />
Categorie (quantità Kg) <strong>2005</strong> var % 2004 2003<br />
Fanghi 1.440.023 31,89 1.091.806 1.042.269<br />
Oli e grassi commestibili 414.763 32,38 313.321 325.261<br />
Imballaggi vari 324.352 - 31,79 475.530 446.375<br />
Altri materiali 32.540 3,21 31.527 31.980<br />
Totale 2.211.678 15,66 1.912.184 1.845.885<br />
106
Gestione dei rifiuti<br />
Categoria: Altri materiali <strong>2005</strong> (Kg) %<br />
rifiuti biodegradabili di cucine e mense 14.100 43,3<br />
carta e cartone 8.540 26,2<br />
rifiuti ingombranti 5.000 15,4<br />
ferro e acciaio 2.030 6,2<br />
metalli misti 1.670 5,1<br />
legno 680 2,1<br />
toner 330 1,0<br />
oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati 190 0,6<br />
Totale 32.540 100<br />
Altre Società del Gruppo<br />
Categorie (quantità Kg) <strong>2005</strong> var % 2004 2003<br />
Fanghi 169.960 -5,48 179.810 160.250<br />
Oli e grassi commestibili 183.765 56,62 117.330 39.740<br />
Imballaggi vari 122.547 147,12 49.590 35.790<br />
Altri materiali 106 - - -<br />
Totale 476.378 37,39 346.730 235.780<br />
107
SOLIDARIETA’ E SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE<br />
6
Crescita e sviluppo del ruolo <strong>sociale</strong> della Cooperazione<br />
Camst aderisce alla Lega Nazionale delle Cooperative<br />
e Mutue (Legacoop) che è uno dei tre organismi di<br />
rappresentanza dell’economia cooperativa in Italia<br />
(www.legacoop.it).<br />
“Scopo della Lega Nazionale delle Cooperative e<br />
Mutue (Legacoop) è di agire per la promozione della<br />
cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di<br />
speculazione privata, fondata sui principi dell’Alleanza<br />
Cooperativa Internazionale (ACI).<br />
Legacoop opera per lo sviluppo e il potenziamento<br />
del movimento cooperativo indirizzando le associate<br />
ad adempiere - senza discriminazione per le opinioni<br />
politiche, per l’appartenenza etnica e le fedi religiose<br />
dei suoi membri - la funzione <strong>sociale</strong> riconosciuta alla<br />
cooperazione dalla Costituzione della Repubblica (*1).<br />
Legacoop sostiene il processo di integrazione europea<br />
e si impegna per lo sviluppo dei rapporti con le altre<br />
organizzazioni cooperative dei Paesi aderenti all’Unione<br />
al fine di creare un ambiente favorevole alla crescita<br />
delle cooperative in Europa e valorizzare la peculiarità<br />
dell’esperienza italiana.<br />
Legacoop svolge le sue funzioni di rappresentanza,<br />
assistenza e tutela delle imprese associate ed è<br />
competente ad esercitare la vigilanza sugli Enti<br />
cooperativi, riconosciutale dall’art. 4 del D.L.C.P.S.<br />
14.12.1947 n. 1577 e successive modificazioni e<br />
integrazioni.<br />
Per il perseguimento dei propri scopi Legacoop mantiene<br />
costanti rapporti con le altre Associazioni cooperative<br />
nazionali e internazionali e con le organizzazioni i cui<br />
scopi siano coincidenti o compatibili con i propri.<br />
Legacoop aderisce all’Alleanza Cooperativa<br />
Internazionale (ACI), ne attua gli scopi in ogni sua<br />
istanza affinché l’ACI sia la rappresentante universale<br />
delle organizzazioni cooperative.”<br />
(Art.1 - Costituzione e scopi - Statuto della Lega<br />
Nazionale delle Cooperative e Mutue, approvato dalla<br />
Assemblea Generale dei Delegati, Roma, 5 febbraio<br />
2004).<br />
(*1) Costituzione della Repubblica Italiana, Titolo III,<br />
Rapporti economici, Art. 45: “La Repubblica riconosce<br />
la funzione <strong>sociale</strong> della cooperazione a carattere di<br />
mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge<br />
ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più<br />
idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il<br />
carattere e le finalità”.<br />
Contributi associativi<br />
Si riferiscono a Legacoop e ad altri organismi di<br />
rappresentanza imprenditoriale cui Camst aderisce.<br />
2002 2003 2004 <strong>2005</strong><br />
549.526 499.346 510.453 490.216<br />
110
Crescita e sviluppo del ruolo <strong>sociale</strong> della Cooperazione<br />
Adesione a iniziative della cooperazione<br />
Al fine di perseguire e sviluppare il ruolo <strong>sociale</strong> della<br />
cooperazione Camst aderisce inoltre a:<br />
Centro Italiano di Documentazione sulla<br />
Cooperazione e l’Economia Sociale<br />
Il Centro italiano di documentazione sull’economia<br />
della cooperazione e l’economia <strong>sociale</strong> opera a Bologna<br />
dal 1988 ed è caratterizzato come luogo istituzionale di<br />
raccolta, tutela e ordinamento dei materiali documentari<br />
sul movimento cooperativo e sull’economia <strong>sociale</strong><br />
(quota <strong>sociale</strong> 15.494 euro).<br />
<strong>Impronta</strong> <strong>Etica</strong><br />
Dal 2001 Camst è socio fondatore (quota <strong>sociale</strong> 3.500<br />
euro), insieme ad altre prestigiose aziende cooperative<br />
e non, di <strong>Impronta</strong> <strong>Etica</strong>, un’associazione “non profit”<br />
che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile,<br />
creando un network tra imprese e organizzazioni che<br />
intendono l’impegno <strong>sociale</strong> come parte essenziale<br />
della propria missione e si attivano in pratiche di<br />
responsabilità <strong>sociale</strong>.<br />
(www.improntaetica.org)<br />
Cooperare con Libera Terra<br />
Nel novembre <strong>2005</strong>, presso il ristorante Vertice<br />
situato al centro del quartiere fieristico di Bologna di<br />
fronte alla torre sede degli uffici della Regione Emilia<br />
Romagna, è stato avviato un progetto di collaborazione<br />
tra cooperative che vede da un lato Camst, azienda<br />
leader della ristorazione e maggiore tra le cooperative<br />
di produzione lavoro con oltre 6.000 soci e dall’altro<br />
la “Placido Rizzotto”, piccola cooperativa costituita da<br />
un gruppo di giovani siciliani che, coltivando a grano<br />
le terre confiscate alla mafia, hanno iniziato a produrre<br />
una buona pasta biologica.<br />
Il progetto prevede l’inserimento della pasta nel menù<br />
del self service e la vendita delle confezioni da 500<br />
grammi nella gastronomia del locale C’Entro.<br />
L’iniziativa è maturata in seguito al coinvolgimento di<br />
Camst in un progetto di più ampio respiro promosso da<br />
Legacoop.<br />
Nel luglio <strong>2005</strong> si è tenuto un incontro che aveva<br />
come obiettivo l’ideazione di uno strumento utile<br />
allo sviluppo delle cooperative che operano sulle terre<br />
confiscate alla mafia, che si riconoscono nell’esperienza<br />
di “Libera Terra”.<br />
Legacoop si pone l’obiettivo di contribuire in questo<br />
modo non solo al riscatto ed al positivo utilizzo di beni<br />
confiscati ai mafiosi ma anche allo sviluppo di nuove<br />
imprese cooperative caratterizzate in questo caso da<br />
una fortissima carica valoriale.<br />
Lo “strumento” che avrà la forma di un’Associazione<br />
con proprio Statuto e regolamento, pur traendo<br />
origine dalla volontà e disponibilità di cooperative ed<br />
associazioni in ambito Legacoop, dovrà essere aperto<br />
sia alle altre centrali cooperative sia ad associazioni, enti<br />
e privati che condividono in modo concreto il supporto<br />
diretto all’esperienza Libera Terra.<br />
Diverse le esigenze messe a fuoco: l’avviamento<br />
delle nuove cooperative (numerosi terreni e beni<br />
stanno pervenendo in diverse regioni ad una confisca<br />
definitiva), che significa innanzitutto la messa a punto di<br />
piani d’impresa, di budgets, la messa in rete con le altre<br />
cooperative per gli aspetti produttivi e commerciali, la<br />
pianificazione di risorse economiche e finanziarie etc,<br />
la patrimonializzazione nel tempo delle cooperative, a<br />
partire da quelle che già hanno una storia, che significa<br />
il vero passaggio al divenire “imprese” (le terre ed i beni<br />
a loro affidati rimangono infatti solo disponibili); il<br />
mercato e la distribuzione, inteso come orientamento<br />
dei percorsi produttivi in considerazione della<br />
commercializzazione e dei mercati di sbocco.<br />
(Una scheda informativa dell’associazione Libera Terra<br />
si trova sul sito: www.liberaterra.it).<br />
111
Ruolo <strong>sociale</strong><br />
Le risorse destinate da Camst alle iniziative a favore<br />
della società in campo culturale, scientifico, sportivo<br />
e di solidarietà risultano polverizzate fra tante piccole<br />
iniziative legate ai territori evidenziando ancora una<br />
volta la strategia aziendale di radicamento nel territorio<br />
in cui opera.<br />
Per le attività svolte in questa direzione nel <strong>2005</strong> sono<br />
stati complessivamente devoluti 405.278 euro.<br />
Le somme più consistenti sono andate a sostegno di<br />
attività sportive e culturali.<br />
La parte rimanente è stata ripartita a favore del mondo<br />
della scuola e della solidarietà.<br />
Nel capitolo solidarietà sono da aggiungere anche le<br />
diverse iniziative che vedono coinvolti i soci (festa di<br />
Natale, festa della donna, ecc.) il cui ricavato va a favore<br />
di diverse associazioni di volontariato. Tali iniziative<br />
vengono costantemente documentate nel Refuso.<br />
Iniziative Sportive<br />
Camst è da sempre sensibile alle diverse istanze<br />
che provengono dai territori su cui opera anche nel<br />
settore sportivo, ritenuto un importante elemento<br />
di aggregazione, soprattutto tra i giovani. Camst è<br />
cosponsor del Paladozza di Bologna. Per il terzo anno<br />
Camst è sponsor della squadra di basket Gira di Ozzano<br />
Emilia (BO), che ha giocato il campionato italiano B.<br />
Camst ha partecipato all’attività della squadra di basket<br />
Andrea Costa Imola ed è stata sponsor della Zinella<br />
Bologna (volley maschile), con la quale ancora oggi ha<br />
legami di fornitura di servizi.<br />
Iniziative in campo culturale<br />
L’attenzione della Camst alla società che la circonda si<br />
concretizza in una serie di iniziative culturali che spesso<br />
si intrecciano alla vita economico istituzionale. Per fare<br />
questo Camst alimenta e sostiene eventi culturali di<br />
grande importanza. Da molti anni infatti Camst è tra i<br />
sostenitori del Bologna Festival, della rassegna Musica<br />
Insieme e dell’Arena del Sole. Ma il suo interesse per<br />
la cultura va ben oltre i confini bolognesi, essendo da<br />
molti anni a fianco di piccole iniziative a sostegno delle<br />
attività nei territori nei quali opera.<br />
Un contributo di rilievo alla ricerca storica sul<br />
Movimento Cooperativo e all’affermazione e<br />
trasmissione dei valori che ne sono all’origine, viene<br />
fornito dalla collaborazione con il Centro Italiano di<br />
Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia<br />
<strong>sociale</strong>.<br />
Uomini donne valori alle radici di Camst<br />
Il <strong>2005</strong> ha segnato il sessantesimo anniversario della<br />
fondazione di Camst, in occasione del quale si è dato<br />
ulteriore compimento ad un filone di ricerca storica<br />
sulle origini della nostra cooperativa.<br />
Il libro, edito dal Mulino (Bologna, maggio <strong>2005</strong>) per<br />
la collana Storia e Studi Cooperativi, è stato scritto da<br />
Giuliana Bertagnoni, laureata in storia contemporanea<br />
all’Università di Bologna, ricercatrice libero<br />
professionista presso strutture culturali pubbliche.<br />
“Nel sessantesimo anniversario della sua fondazione,<br />
con questo volume Camst ricostruisce – sulla base<br />
delle fonti archivistiche (soprattutto, ma non solo, carte<br />
personali) e orali, nonché della bibliografia esistente - la<br />
trama dei destini individuali e collettivi alle sue radici.”<br />
Questo volume segue di tre anni il libro: Camst:<br />
ristorazione e socialità, (il Mulino, Bologna, maggio 2002,<br />
112
Ruolo <strong>sociale</strong><br />
collana Storia e Studi Cooperativi) curato da Vera<br />
Zamagni, professore ordinario di Storia economica<br />
all’Università di Bologna, insieme ad un gruppo di<br />
ricercatrici: Patrizia Battilani, Silvia Lolli, Patrizia<br />
Petrolati. In quella ricerca si voleva “dare conto delle<br />
tappe di trasformazione della cooperativa, che passano<br />
dal famoso ristorante alla stazione di Bologna alle<br />
cucine centralizzate per la ristorazione collettiva, dal<br />
self service al free flow e al banqueting, per approdare<br />
ad un’impresa di ristorazione a tutto campo presente a<br />
livello nazionale”.<br />
Capostipite delle opere di ricostruzione storica del<br />
percorso <strong>sociale</strong> della cooperativa è stato il lavoro della<br />
professoressa Giuliana Ricci Garotti, “Storia e cronistoria<br />
della Camst. I soci raccontano” (Venezia, Marsilio, 1985),<br />
pubblicazione che ha raccolto numerose testimonianze<br />
in cui i primi soci ricordavano quei tempi pionieristici e<br />
lo spirito che li aveva animati.<br />
Partner per il Master in Corporate citizenship<br />
– Strategie integrate di responsabilità <strong>sociale</strong><br />
Nel corso del <strong>2005</strong> Fondaca, Fondazione per la<br />
cittadinanza attiva, nota associazione attiva nel campo<br />
dei diritti del cittadino, ha realizzato il suo primo<br />
master in Corporate citizenship, cui Camst ha aderito<br />
con una quota di sostegno di 2.000 euro.<br />
Il corso si è tenuto a Roma, nell’arco dei primi mesi<br />
dell’anno e Camst è stata chiamata insieme ad altre<br />
aziende sostenitrici a dare il suo contributo alla didattica<br />
presentando il <strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong> e il suo impegno nel<br />
campo della responsabilità <strong>sociale</strong>.<br />
Il master, che ha voluto rappresentare un contributo<br />
per la crescita della conoscenza su queste tematiche<br />
nel nostro paese, è stato promosso dall’associazione in<br />
collaborazione con l’IN-SAT Lab della Scuola superiore<br />
S. Anna di Pisa e con il Boston College.<br />
Si è trattato di un corso di specializzazione sui temi<br />
della responsabilità <strong>sociale</strong> aperto a persone provenienti<br />
dal settore privato, dalla pubblica amministrazione e<br />
dalle organizzazioni di cittadini.<br />
Lo scopo principale era quello di contribuire a colmare<br />
il divario oggi esistente tra domanda e offerta formativa<br />
nel campo della responsabilità <strong>sociale</strong> dell’impresa,<br />
nel quadro dell’obiettivo più generale di “prendere sul<br />
serio” questo tema.<br />
I temi trattati sono stati: la cittadinanza d’impresa<br />
come fenomeno globale, il rapporto con gli stakeholder<br />
e la corporate governance, la conformità alle norme<br />
e la certificazione degli standard, l’impegno per lo<br />
sviluppo e la sua valutazione, la comunicazione della<br />
cittadinanza d’impresa, l’impatto macroeconomico e<br />
le politiche pubbliche per il sostegno alla cittadinanza<br />
d’impresa.<br />
Le lezioni e tutte le attività didattiche hanno visto la<br />
partecipazione di studiosi, esperti e testimoni qualificati<br />
italiani e stranieri. La Scuola Sant’Anna di Pisa e il<br />
Centre for Responsible Leadership del Boston College,<br />
oltre a supportare le attività di progettazione didattica e<br />
di monitoraggio sullo svolgimento del progetto, hanno<br />
curato una settimana di lavoro ciascuno.<br />
Iniziative mondo scolastico<br />
L’attenzione di Camst al mondo scolastico si<br />
manifesta attraverso iniziative che vengono progettate<br />
per supportare l’attività di gestione della refezione<br />
scolastica, con lo scopo di rendere il consumo del pasto<br />
a scuola anche un momento educativo.<br />
L’obiettivo ultimo è quello di fornire una linea guida<br />
per un’alimentazione completa in rapporto all’età, al<br />
sesso e ai fabbisogni di crescita dei piccoli consumatori,<br />
rendendoli consapevoli dei problemi legati alla propria<br />
dieta.<br />
113
Ruolo <strong>sociale</strong><br />
L’esperienza maturata ha portato alla realizzazione di<br />
numerose attività in collaborazione con istituzioni, enti,<br />
uffici, scuola e AUSL. Molte altre iniziative vengono<br />
svolte da Camst in collaborazione con varie Università<br />
con le quali si attivano rapporti di reciproco scambio,<br />
anche con il finanziamento a borse di studio.<br />
Notevole è anche la presenza di Camst con propri<br />
relatori a convegni, tavole rotonde, incontri ai quali<br />
viene invitata a partecipare per evidenziare la propria<br />
esperienza nel settore della ristorazione.<br />
Iniziative culturali 108.304<br />
Iniziative di solidarietà 38.165<br />
Iniziative mondo scolastico 56.467<br />
Iniziative sportive 173.542<br />
Iniziative mediche 28.800<br />
Totale 405.278<br />
15 ottobre <strong>2005</strong> Osteria Grande<br />
(Castel S. Pietro Terme - Bologna).<br />
Intitolazione della Biblioteca comunale<br />
a Gustavo Trombetti in<br />
occasione dei 100 anni dalla sua<br />
nascita. Sul piazzale del Centro<br />
Civico il saluto del Presidente<br />
Camst Paolo Genco (al microfono),<br />
Andrea Bugamelli Assessore<br />
alla Cultura, il Sindaco Vincenzo<br />
Zacchiroli (con la fascia tricolore)<br />
e Marco Bergami Presidente della<br />
Consulta territoriale di Osteria<br />
Grande.<br />
114
Ruolo <strong>sociale</strong><br />
Iniziative di solidarietà<br />
L’attenzione alle richieste di aiuto che provengono dal<br />
<strong>sociale</strong> fa parte ormai di una tradizione consolidata da<br />
tempo nella nostra azienda.<br />
Con quella sensibilità tipica delle imprese cooperative,<br />
Camst ha realizzato diverse iniziative, partecipando<br />
inoltre a vari progetti incentrati sul <strong>sociale</strong> promossi<br />
da Istituzioni, Enti e Organizzazioni diverse. Tra le più<br />
significative quelle realizzate con l’Antoniano di Bologna<br />
per raccogliere fondi per compiere opere meritevoli.<br />
Iniziative di solidarietà dei soci Camst con il<br />
sostegno della cooperativa<br />
La cultura di Camst verso la solidarietà <strong>sociale</strong> è stata<br />
nel tempo trasmessa ai propri soci che negli ultimi anni<br />
sono stati promotori loro stessi di azioni a favore di<br />
associazioni di volontariato.<br />
Solidarietà dai soci (euro) 20.796<br />
Madagascar acquedotto ad Amborompotsy<br />
realizzato anche<br />
grazie al contributo del soci del<br />
ristorante C’Entro di Bologna<br />
115
APPENDICE<br />
7
Glossario<br />
<strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong>: modello di rendicontazione sulle<br />
qualità e sulle quantità di relazione tra l’impresa e gli<br />
stakeholder, che mira a delineare un quadro puntuale,<br />
completo, trasparente della complessa interdipendenza<br />
tra i fattori economici e quelli socio – politici connaturati<br />
e conseguenti alle scelte d’impresa.<br />
CSR (Corporate Social Responsibility): o<br />
responsabilità <strong>sociale</strong> dell’impresa (RSI), viene definita<br />
come «l’integrazione volontaria delle preoccupazioni<br />
sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni<br />
commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate»<br />
(Libro Verde, 2001 della Commissione Europea). Il<br />
concetto parte dal presupposto che le imprese hanno<br />
responsabilità più ampie del solo profitto economico nei<br />
confronti degli azionisti e che nello svolgimento della<br />
loro attività caratteristica devono considerare gli effetti<br />
sociali ed ambientali che producono, sforzandosi di<br />
superare gli obblighi giuridici applicabili.<br />
GBS (Gruppo italiano di studio sul <strong>Bilancio</strong><br />
Sociale): associazione senza scopo di lucro nata nel<br />
1998 fra professionisti e docenti universitari al fine<br />
di sviluppare e promuovere la ricerca scientifica sul<br />
bilancio <strong>sociale</strong> e sulle tematiche inerenti alla sua<br />
rappresentazione e diffusione. Dopo l’emanazione dei<br />
“Principi di redazione del bilancio <strong>sociale</strong>” del 2001,<br />
prevalentemente indirizzati alle imprese for profit, il<br />
GBS sta lavorando allo studio di modelli di bilancio<br />
<strong>sociale</strong> appropriati per aziende operanti in specifici<br />
settori, compresi l’ambito pubblico, il non profit e la<br />
cooperazione.<br />
SA 8000: l’impegno etico e <strong>sociale</strong> di un’impresa, oltre<br />
ad essere testimoniato dal proprio <strong>Bilancio</strong> <strong>sociale</strong>,<br />
può anche essere certificato. Questo nuovo standard<br />
internazionale di certificazione, denominato Social<br />
Accountability 8000, riguarda: il rispetto dei diritti<br />
umani, il rispetto dei diritti dei lavoratori, la tutela<br />
contro lo sfruttamento dei minori, le garanzie di<br />
sicurezza e salubrità sul posto di lavoro. Nello specifico,<br />
la norma SA 8000 prevede la soddisfazione di otto<br />
requisiti sociali che riguardano: il lavoro infantile, il<br />
lavoro forzato, la salute e sicurezza sul luogo di lavoro,<br />
la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione<br />
collettiva, la discriminazione, le procedure disciplinari,<br />
l’orario di lavoro, la remunerazione.<br />
Questa norma non nasce nello stesso modo in cui si sono<br />
sviluppate le certificazioni tecniche (es. ISO 9000), che<br />
originano da parametri stabiliti da comitati di esperti<br />
nazionali di un settore specialistico, i quali formalizzano<br />
tali scelte in norme da far condividere a livello<br />
nazionale ed internazionale percorrendo un lungo ciclo<br />
che si allarga dall’Europa (EN) fino al mondo (ISO).<br />
SA 8000 nasce dal CEPAA (Council of Economical<br />
Priorities Accreditation Agency, www.cepaa.org),<br />
emanazione del CEP (Council of Economic priorities),<br />
istituto statunitense fondato nel 1969 per fornire agli<br />
investitori ed ai consumatori strumenti informativi<br />
per analizzare le performance sociali delle aziende.<br />
Il CEPAA ha per missione lo scopo di rendere<br />
le organizzazioni in grado di essere socialmente<br />
responsabili, riunendo i principali stakeholder per<br />
sviluppare standard volontari basati sul consenso,<br />
accreditando organizzazioni qualificate per verificare<br />
la conformità, promuovendo la conoscenza e<br />
118
Glossario<br />
comprensione dello standard e incoraggiandone<br />
l’attuazione a livello mondiale. L’organismo riunisce<br />
21 membri, in rappresentanza delle organizzazioni<br />
sindacali, delle organizzazioni non governative, di<br />
associazioni che tutelano i diritti umani e dell’infanzia,<br />
di imprese che investono in modo socialmente<br />
responsabile, dei società di certificazione. Lo standard e<br />
le relative procedure di accreditamento e certificazione<br />
nascono in un ottica globale e transnazionale,<br />
pur recependo le peculiarità normative locali.<br />
La validità <strong>sociale</strong> contenuta nello standard SA<br />
8000 è accreditata dal fatto che altri due importanti<br />
documenti richiamano l’esigenza e l’importanza<br />
di porre attenzione e cura agli stessi temi per lo<br />
sviluppo sostenibile della società. Questi sono:<br />
Il Global Compact: il patto globale proposto dal<br />
Presidente delle Nazioni Unite Kofi Annan (gennaio<br />
1999) al sistema mondiale degli affari ed alle forze<br />
imprenditoriali che in nove punti, due sui diritti umani,<br />
quattro sui principi di gestione della forza lavoro, tre<br />
sull’ambiente, chiede un impegno per :<br />
1 Supportare e rispettare la protezione dei diritti umani<br />
nella loro sfera di influenza;<br />
2 Assicurare che le proprie società non si rendano<br />
complici di abusi verso i diritti umani;<br />
3 Sostenere la libertà di associazione e l’effettivo<br />
riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva;<br />
4 Eliminare tutte le forme di lavoro forzato ed<br />
obbligatorie;<br />
5 Abolire effettivamente il lavoro infantile;<br />
6 Eliminare le discriminazioni relative all’impiego e<br />
all’occupazione;<br />
7 Supportare un approccio precauzionale alle sfide<br />
ambientali;<br />
8 Intraprendere iniziative per promuovere una<br />
maggiore responsabilità ambientale;<br />
9 Incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie<br />
amichevoli verso l’ambiente.<br />
(www.unglobalcompact.org)<br />
La Carta dei doveri umani, promulgata dall’ ICHD<br />
(International Council of Human Duties), che sancisce<br />
il rifiuto per lo sfruttamento del lavoro minorile e<br />
rivendica le pari opportunità tra uomo e donna.<br />
Modello a missione: modello di rendicontazione che<br />
misura la coerenza tra i valori enunciati in missione e le<br />
azioni intraprese dall’impresa, attraverso la valutazione<br />
dei dati quantitativi e qualitativi.<br />
Stakeholder: (o portatori di interesse) neologismo<br />
nato nell’ambito degli studi nordamericani sulla<br />
pianificazione strategica d’impresa, è comparso per la<br />
prima volta nel 1963 in un documento dello Stanford<br />
Research Institute, per indicare quei gruppi senza<br />
il cui appoggio un’organizzazione non é in grado di<br />
sopravvivere. Il termine, usato in chiara assonanza<br />
con il vocabolo “stockholder” (azionista), significa<br />
letteralmente il “portatore di una scommessa o di<br />
una posta in gioco in una determinata attività” ed è<br />
stato coniato per indicare quei soggetti, individuali<br />
o collettivi, che sono portatori di interessi primari<br />
nei confronti dell’impresa. Secondo la definizione<br />
di R. E. Freeman, divenuta poi maggioritaria, gli<br />
stakeholder sono coloro che possono influenzare o<br />
119
Glossario<br />
essere influenzati dalle attività dell’organizzazione<br />
(“those groups who can affect or are affected by the<br />
achievement of an organization’s purpose”, in Strategic<br />
Management: a Stakeholder Approach, 1984, p. 49).<br />
Le principali categorie di riferimento sono i clienti, i<br />
fornitori, gli azionisti, i prestatori di capitale o di altri<br />
mezzi produttivi, le comunità locali, i dipendenti,<br />
l’amministrazione pubblica e la collettività. Gli<br />
stakeholder sono i destinatari del bilancio <strong>sociale</strong>.<br />
Sviluppo Sostenibile: il termine, utilizzato nella<br />
Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo<br />
sviluppo tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992, identifica<br />
un sistema di sviluppo economico-produttivo che<br />
soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza<br />
compromettere la possibilità di soddisfare quelli delle<br />
generazioni future.<br />
Valore Aggiunto: differenza tra il valore dei beni<br />
o dei servizi di mercato prodotti da un’impresa e il<br />
costo dei fattori necessari per produrli. Rappresenta<br />
la ricchezza creata dall’attività aziendale con<br />
riferimento agli interlocutori che partecipano alla<br />
sua definizione: il personale, entro cui si esprimono<br />
le voci di costi che costituiscono elemento reddituale<br />
diretto (salari, stipendi) o indiretto (oneri sociali); la<br />
pubblica amministrazione ovvero le voci di imposizione<br />
diretta ed indiretta, al netto dei contributi agevolativi<br />
esplicitamente erogati dalle amministrazioni stesse;<br />
il capitale di credito costituito dal complesso degli<br />
oneri finanziari sostenuti nell’esercizio nei confronti di<br />
tutti i soggetti creditori; i soci cioè gli interessi passivi<br />
corrisposti sul prestito <strong>sociale</strong> nonché i costi sostenuti<br />
per le varie attività direttamente rivolte ai soci; la<br />
comunità attraverso le risorse destinatele sotto forma<br />
di finanziamenti di ricerca, donazioni ad associazioni<br />
ed enti morali, contributi a manifestazioni culturali e<br />
ricreative, sponsorizzazioni culturali e sportive, ecc.; il<br />
movimento cooperativo, con i versamenti obbligatori<br />
che le cooperative effettuano al fondo per la promozione<br />
cooperativa e le varie contribuzioni associative; l’azienda<br />
attraverso l’aumento del patrimonio netto dovuto<br />
all’accantonamento a riserva indivisibile dell’intero<br />
utile di bilancio.<br />
120
CARTA DEI PRINCIPI<br />
per l’educazione ambientale orientata allo<br />
sviluppo sostenibile e consapevole<br />
Fiuggi, 24 Aprile 1997<br />
Premessa<br />
I Ministeri italiani della Pubblica Istruzione e<br />
dell’Ambiente hanno promosso dal 1987 intese,<br />
protocolli, circolari, accordi per il coordinamento delle<br />
iniziative nel campo dell’educazione ambientale.<br />
Dall’ottobre 1996 è attivo il comitato interministeriale<br />
di indirizzo e coordinamento. II Comitato si è insediato<br />
il 31 ottobre, decidendo tra l’altro di dedicare le<br />
iniziative del 1997 alla memoria di Antonio Cederna,<br />
ed ha promosso il Seminario di aggiornamento “A<br />
scuola d’ambiente” svoltosi a Fiuggi dal 21 al 24<br />
aprile 1997 primo atto di un’azione programmatica<br />
di coordinamento e di indirizzo finalizzata a dare<br />
vita ad un efficace ed organico Sistema Nazionale per<br />
1’educazione ambientale.<br />
Dopo le conclusioni dei lavori del Seminario, il<br />
Comitato propone una Carta dei principi rivolta agli<br />
operatori, all’opinione pubblica, ai cittadini italiani<br />
sulla quale apre una vasta consultazione in vista<br />
della convocazione della Prima settimana nazionale<br />
dell’educazione ambientale.<br />
rispetto alle questioni etiche e ambientali, ai valori e<br />
alle attitudini, alle abilità e ai comportamenti nella<br />
prospettiva dello sviluppo sostenibile.<br />
2 La Carta dei principi dell’educazione ambientale in<br />
Italia si rivolge ai cittadini di ogni età come alla Pubblica<br />
Amministrazione, alle imprese come ai lavoratori, alle<br />
scuole come alle agenzie educative del territorio.<br />
La Carta orienta la ricerca, la riflessione, il confronto,<br />
la diffusione, la qualificazione, la socializzazione delle<br />
scelte pubbliche volte allo sviluppo sostenibile e si<br />
integra con il processo di rinnovamento delle strutture<br />
educative del sistema formativo.<br />
3 La Carta si rivolge alle bambine ed ai bambini, i<br />
soggetti in età evolutiva, che sono cittadini. di oggi e<br />
di domani. Le bambine e i bambini hanno il diritto<br />
di formarsi una propria opinione, di esprimerla<br />
liberamente, di essere coinvolti nelle decisioni che<br />
riguardano le risorse e lo sviluppo.<br />
Le istituzioni pubbliche devono garantire tale diritto<br />
contribuendo a prepararli ad assumere le responsabilità<br />
della vita in una società libera , in uno spirito di<br />
comprensione, di pace, di tolleranza, di equità, di<br />
opportunità, fra i sessi e fra tutti i popoli, i gruppi etnici,<br />
nazionali e religiosi.<br />
Articoli<br />
1 L’umanità è posta di fronte ad una grande sfida<br />
educativa: rendere praticabile lo sviluppo sostenibile,<br />
garantendo il soddisfacimento dei bisogni attuali senza<br />
compromettere le possibilità delle generazioni future.<br />
L’educazione può rendere le persone più sensibili<br />
4 L’educazione allo sviluppo sostenibile deve<br />
divenire un elemento strategico per la promozione<br />
di comportamenti critici e propositivi dei cittadini<br />
verso il proprio contesto ambientale. L’educazione<br />
ambientale forma alla cittadinanza attiva e consente di<br />
comprendere la complessità delle relazioni tra natura e<br />
121
CARTA DEI PRINCIPI<br />
attività umane, tra risorse ereditate, da risparmiare e da<br />
trasmettere, e dinamiche della produzione, del consumo<br />
e della solidarietà.<br />
L’educazione ambientale e globale e comprende<br />
l’istruzione formale, la sensibilizzazione e la formazione.<br />
L’educazione ambientale si protrae per tutta la durata<br />
dell’esistenza, prepara l’individuo alla vita e coinvolge,<br />
direttamente e continuamente, tutte le generazioni sulla<br />
base del principio che ognuna ha qualcosa da imparare<br />
dalle altre.<br />
5 L’educazione ambientale deve divenire componente<br />
organica di tutte le politiche pubbliche, quelle formative<br />
ed ambientali innanzitutto. La tutela e la valorizzazione<br />
delle risorse naturali e umane implicano norme e scelte<br />
semplici che definiscono una nuova cittadinanza e<br />
convivenza delle specie viventi.<br />
L’educazione ambientale deve orientare l’intervento<br />
delle istituzioni e il ruolo delle comunicazioni di massa.<br />
6 L’educazione ambientale interloquisce con il<br />
funzionamento e l’evoluzione degli ecosistemi naturali,<br />
con le modificazioni indotte dalle attività umane con<br />
i contributi della ricerca scientifica e dell’innovazione<br />
tecnologica. In ambito scolastico l’educazione<br />
ambientale non è circoscrivibile entro i confini di<br />
una nuova materia, ne si può identificare con qualche<br />
contenuto preferenziale: l’educazione ambientale è<br />
interdisciplinare e trasversale, lavora sui tempi lunghi.<br />
7 L’educazione ambientale contribuisce a ricostruire<br />
il senso di identità e le radici di appartenenza, dei<br />
singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di<br />
responsabilità verso la res pubblica, a diffondere la<br />
cultura della partecipazione e della cura per la qualità<br />
del proprio ambiente, creando anche un rapporto<br />
affettivo tra le persone, la comunità ed il territorio.<br />
8 Le attività ed iniziative di educazione ambientale, pur<br />
nella varietà di forme e stili organizzativi, pur senza<br />
pretese di esaustività:<br />
- coinvolgono conoscenze, valori, comportamenti,<br />
esperienze dirette per il rispetto e l’interazione tra la<br />
pluralità delle forme di vita presenti nell’ambiente;<br />
- hanno la possibilità di costruire e diffondere una<br />
cultura moderna “capace di futuro”, capace cioè di<br />
andare oltre la dimensione dell’usa e getta e di ispirare<br />
le proprie azioni al “senso del limite”.<br />
- promuovono opportunità e contesti per favorire lo<br />
sviluppo di qualità dinamiche, per costruire la capacità<br />
di prendere decisioni in condizioni di incertezza, per far<br />
crescere la consapevolezza che la capacità di prevedere<br />
non si può disgiungere dalla disponibilità ad affrontare<br />
l’imprevedibile, per educare al confronto e alla gestione<br />
dei conflitti, tra punti di vista diversi;<br />
- rafforzano coerenze tra l’agire e il sapere, tra<br />
l’enunciazione ed il comportamento.<br />
9 L’educazione ambientale si esprime attraverso l’agire<br />
educativo e l’educare agendo richiede:<br />
- percorsi in cui capire, osservare, fare, curare, che<br />
coinvolgono valori, saperi, conoscenze, opinioni,<br />
emozioni, operatività, relazioni, sui quali si costituiscono<br />
proposte ed elementi di un futuro possibile;<br />
- spirito esplorativo e processi di costruzione delle<br />
conoscenze (piuttosto che la trasmissione dei saperi);<br />
- innovazione metodologica, didattica e organizzativa,<br />
122
CARTA DEI PRINCIPI<br />
coinvolgendo tutte le agenzie della formazione,<br />
lavorando per progetti, in una dimensione di ricerca<br />
vera e aperta, lungo percorsi trasversali, creando i<br />
presupposti per un diverso rapporto con le discipline e<br />
tra le discipline;<br />
- modificazione dei ruoli tradizionali di insegnamento/<br />
apprendimento;<br />
- cooperazione fra la scuola, le altre agenzie formative e<br />
i cittadini.<br />
10 Ogni individuo ha un ruolo importante e insostituibile<br />
per l’educazione ambientale e per il mantenere,<br />
salvaguardare, migliorare la qualità dell’ambiente,<br />
- quale cittadino singolo e protagonista di movimenti<br />
collettivi ed associazioni;<br />
- quale produttore di beni e di servizi, di rischi,<br />
inquinamenti e rifiuti;<br />
- quale consumatore, di beni e servizi di risorse esauribili<br />
in forme diseguali.<br />
E’ compito delle amministrazioni pubbliche centrali e<br />
periferiche, organizzare , promuovere ,favorire attività<br />
di educazione ambientale, che è anche una competenza<br />
istituzionale propria e specifica da coordinare e<br />
integrare in una rete costituita dai soggetti pubblici e<br />
privati che svolgono attività di educazione ambientale<br />
sul territorio.<br />
L’Italia ribadisce gli impegni internazionali per la<br />
qualificazione e il rafforzamento delle attività di<br />
educazione ambientale.<br />
Dicembre <strong>2005</strong> Festa di solidarietà<br />
per le adozioni a distanza<br />
- durante la festa i figli dei soci<br />
Camst hanno presentato le<br />
nuove divise<br />
123
Master in Corporate Citizenship<br />
Nota sulle attività della prima edizione del<br />
corso<br />
Roma, febbraio 2006<br />
Nello scorso mese di gennaio si è chiusa la prima<br />
edizione del Master in Corporate citizenship, un corso<br />
di specializzazione sui temi della responsabilità <strong>sociale</strong><br />
aperto a persone provenienti dal settore privato, dalla<br />
pubblica amministrazione e dalle organizzazioni di<br />
cittadini.<br />
Il Master è stato realizzato da Fondaca con il supporto<br />
del Centre for Responsible Leadership del Boston<br />
College e dell’In-Sat Lab della Scuola Superiore<br />
Sant’Anna di Pisa.<br />
Finalità e caratteristiche<br />
Il Master aveva l’obiettivo di fornire una serie di<br />
strumenti e metodologie per lo sviluppo di competenze<br />
sui temi della cittadinanza d’impresa.<br />
Finalità principale del progetto è quella di contribuire<br />
a colmare il divario oggi esistente tra domanda e<br />
offerta formativa nel campo della responsabilità <strong>sociale</strong><br />
dell’impresa nel quadro del più generale obiettivo di<br />
“prendere sul serio” questo tema.<br />
Il corso è caratterizzato dalla natura multi-stakeholder,<br />
dall’interattività e dalla valorizzazione delle esperienze<br />
dei partecipanti, nonché dal confronto con la dimensione<br />
internazionale e con i risultati del lavoro della comunità<br />
scientifica globale.<br />
I sostenitori<br />
Hanno contribuito alla realizzazione del Master ACEA,<br />
Astrazeneca, Barilla Lab, Bristol-Myers Squibb, Camst,<br />
Capitalia, Enel, Trambus, Vodafone.<br />
Hanno offerto borse di studio ABI, AFIDAMP, ANCST-<br />
Cooperativa di servizi, Ethicon Endo-Surgery,<br />
Farmindustria, Fondazione Cariplo.<br />
Articolazione<br />
Il Master si è svolto a Roma, presso la sede di<br />
TRAMBUS in via Prenestina, e si è articolato in 7<br />
moduli, della durata di una settimana ciascuno (dal<br />
lunedì pomeriggio al venerdì mattina), per un totale<br />
complessivo di 224 ore, a partire da giugno <strong>2005</strong> fino<br />
a gennaio 2006. In ciascuna settimana (fatta eccezione<br />
per la prima, di carattere introduttivo, interamente<br />
gestita dai docenti del Boston College Charles Derber e<br />
Sandra Waddock, e l’ultima, dedicata alla presentazione<br />
dei project work e alla conclusione del corso) è stato<br />
affrontato un tema generale connesso alla cittadinanza<br />
d’impresa attraverso lezioni e discussione di studi di<br />
caso. Il corso si è basato inoltre su una serie di attività<br />
trasversali, che hanno avuto luogo tutte le settimane,<br />
seguendo un proprio programma.<br />
La valutazione del Master<br />
Nel corso del Master è stato sottoposto ai singoli<br />
partecipanti un questionario di valutazione delle attività<br />
svolte, con scala da 1 a 5. I principali risultati sono stati<br />
i seguenti:<br />
- Moduli tematici: 4,5<br />
- Docenze: 3,9<br />
- Incontri con le imprese: 3,4<br />
- Seminari e laboratori: 4,2<br />
A conclusione del Master, inoltre, è stata realizzata una<br />
valutazione collettiva del progetto con la partecipazione<br />
124
Master in Corporate Citizenship<br />
del prof. Marco Frey della Scuola Sant’Anna di Pisa,<br />
anche al fine di identificare gli elementi principali<br />
da riconsiderare nella nuova edizione. Gli elementi<br />
principali di tale riflessione sono stati i seguenti:<br />
- Necessità di ridurre la durata del Master (numero di<br />
moduli e giorni);<br />
- Stabilire un format ed una qualità delle presentazioni<br />
durante gli “Incontri con le imprese”;<br />
- Migliorare la fornitura della documentazione;<br />
- Fissare una tappa intermedia di verifica dei project<br />
work e garantire un’attività di tutoring degli stessi;<br />
- Necessità di una ulteriore concretizzazione delle<br />
attività legate al “Seminario” e al “Laboratorio”;<br />
- Necessità di un confronto sui temi di attualità legati<br />
alla cittadinanza d’impresa;<br />
- Confermare il contributo iniziale del Boston College;<br />
- Continuare l’impostazione di ricerca che ha<br />
caratterizzato il Master;<br />
- Continuare a mantenere una composizione multistakeholder<br />
dell’aula.<br />
Un cordiale saluto e un sentito ringraziamento.<br />
Francesco Capanna Piscè<br />
Direttore Fondaca<br />
Fondazione per la cittadinanza attiva<br />
16 giugno <strong>2005</strong> - taglio della<br />
torta per i 60 anni di Camst<br />
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