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~~.<br />

RICERCHE<br />

STORICHE<br />

Rivista di storia della Resistenza reggiana<br />

o<br />

REGGIO EMILIA<br />

Istituto per la Storia della Resistenza e della guerra di Liberazione<br />

1968


RICERCHE<br />

STORICHE<br />

Rivista quadrimestrale<br />

dell'Istituto<br />

per la storia della Resistenza<br />

e della guerra di Liberazione<br />

<strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Reggio Em<strong>il</strong>ia<br />

ANNO Il N. 4 - MARZO 1968<br />

SOMMARIO<br />

Direttore<br />

Vittorio Pelllzzi<br />

Comitato di Direzione<br />

Cesare Camploll, Viterbo Cocconcelli,<br />

Antonio Grandi, Gismondo Veronl.<br />

Condirettore Responsab<strong>il</strong>e<br />

G<strong>in</strong>o Prandl<br />

Comitato di Redazione<br />

Giann<strong>in</strong>o Degani, Giorgio Cagnolatl,<br />

Carlo Galeotti, Umberto Gand<strong>in</strong>i,<br />

Arrigo Negri,<br />

D. Prospero Simonelli<br />

Segretario<br />

Guerr<strong>in</strong>o Franzlni<br />

DIREZIONE, REDAZIONE,<br />

AMMINISTRAZIONE<br />

Piazza S. Giovanni, 4<br />

Telefono 37.3Zl<br />

IL C.LN. - 3 0 CONVEGNO<br />

Consolidamento ·e primi atti .<br />

VITTORIO CENINI<br />

La Gioventù r·eggiana di A~ione<br />

Cattolica dal 1918 'al 1922<br />

GIANNINO DEGANI<br />

Il movimento opera'io e contad:no<br />

nella Resistenza - (IV)<br />

DOCUMENTI E TESTIMONIANZE<br />

Un Ord<strong>in</strong>e di Operazione del<br />

Comando Prov<strong>in</strong>cial'e G.N:R.<br />

(con note di G. Franz<strong>in</strong>i)<br />

Pago 3<br />

25<br />

81<br />

97<br />

Prezzo del <strong>fascicolo</strong><br />

Abbonamento annuale<br />

Abbonamento sostenitore<br />

Abbonamento benemerito<br />

L. 500<br />

L. 1.200<br />

L. 5.000<br />

L. 10.000<br />

NOTE E DISCUSSIONI<br />

RECENSIONI<br />

101<br />

103<br />

La collaborazione alla rivista è fatta<br />

solo per <strong>in</strong>vito o previo accordo con<br />

la Direzione. Ogni scritto pubblicato<br />

impegna politicamente e scientificamente<br />

l'esclusiva responsab<strong>il</strong>ità dell'autore.<br />

I manoscritti e le fotografie<br />

non si restituiscono.<br />

ATTI E ATTIVITA' DELL'ISTITUTO.<br />

105<br />

Stampa<br />

Tecnostampa - Via G. Bodoni, 4<br />

C,ichés<br />

Edizioni Fototecniche Franco<br />

Editore proprietario<br />

Isllluto per la Storia della Resll$tenza<br />

e della guerra di liberazione<br />

In prov<strong>in</strong>cia di Reggio Em<strong>il</strong>ia<br />

Registrazione presso <strong>il</strong> Tribunale di<br />

Reggio E. n. 220 In data 18 marzo 1967


ORIGINE, COSTITUZIONE, ATTIVITA, E VICENDE<br />

DEL C.L.N. CLANDESTINO NELLA PROVINCIA DI REGGIO<br />

3° Convegno: Consolidamento e primi atti<br />

Partecipanti: Cesare Campioli, Cami110 Ferrari, Luigi Ferrari, Addano Oliva, don Domenico<br />

Orland<strong>in</strong>i, Arturo Pedroni, Vittorio Pellizzi, don Prospero SimoneHi, Gismorrdo Veroni.<br />

CAMILLO FERRARI<br />

Intervenendo per la prima vohaa questo Convegno, desidero dire subito<br />

che concordo con quanto ha ,ricordato G<strong>in</strong>o Prandi nel 2° Convegno 'e riportato<br />

alle pagg. 31 e 32 del n. 2 della nostra rivista.<br />

Risiedendo a Roma dal 1923, ebbi spesso rapporti con Giuseppe Romita<br />

e, quando egli divenne leader del partito socialista clandest<strong>in</strong>o, mi chiese di<br />

lavorare quale «ispettore viaggiante» pel P.S.I. nell'Italia settent14ionaJe onde<br />

mantenere i contatti con la periferia. Avendo accettato, ebbi occa:sione di <strong>in</strong>contrarmi<br />

con molti compagni di Bologna, Modena e Reggio. Qui, nei 45 giorni<br />

badogliani, mi recai tra l'altro a Cavriago dal compagno Bellelli, presenti diversi<br />

altri; e li trovai tutti fortemente scettici e contrari a qualunque azione di resistenza<br />

,attiva e, <strong>in</strong> sostanza, legalitarii anche per pr<strong>in</strong>cipio.<br />

Ne riferii a Romita, <strong>il</strong> quale mi <strong>in</strong>caricò di rappresentare - ovviamente<br />

con opposte idee - <strong>il</strong> P.S.I. clandest<strong>in</strong>o presso i compagni di Reggio, facendomi<br />

così avvalorare la mia <strong>in</strong>tenzione di trasferirmi a Reggio o a Bologna,<br />

temporaneamente.<br />

Venuto 1'8 settembre 1943, ricordo che mi <strong>in</strong>cont'rai con l'amico Pellizzi<br />

dal quale capii che egli, con altri, stava organizzando la Resistenza a Reggio e<br />

che avrebbe gradito la mia partecipazione: idea che io accolsi senz'altro.<br />

Inf'atti, nei giorni successivi fu un susseguirsi di riunioni alle quali partecipai:<br />

nella casa parrocchiale di S. Pellegr<strong>in</strong>o, nella mia casa di campagna<br />

di V<strong>il</strong>la S. Pellegr<strong>in</strong>o e altrove.<br />

Quando, all'atto della costituzione ufficiale del C.L.N., Simon<strong>in</strong>i si dichiarò<br />

«legalitario» io non ero presente perché probab<strong>il</strong>mente ero fuori Reggio.<br />

Ma al mio 6torno, <strong>in</strong>formato dell'atteggiamento assunto dal compagno e<br />

del suo trasferimento a Bologna Ce poi, molto più tardi, a Crespellano, dove


4<br />

io lo visitai), rimasi solo <strong>il</strong> rappresentare <strong>il</strong> partito nell'organo unitario dirigente<br />

della lotta. Mi affiancarono tuttavia dall'esterno i compagni G<strong>in</strong>o Prandie<br />

Giacomo Lari, entrambi pieni di entusiasmo.<br />

Mi pa're, <strong>in</strong> tal modo, di 'averechiarito l'<strong>in</strong>izio della ,partecipazione del<br />

Partito sDcialista nel movimento di resistenza e nel C.L.N. prov<strong>in</strong>ciale di cui vivrò<br />

poi tutte le vicende e di cui parteciperò con spirito unitario alle lotte con<br />

gli altri amide compagni che ne fecero parte.<br />

PELLIZZI<br />

Sono lieto che Cam<strong>il</strong>lo Ferrari abbia chtar1to la posmone dei socialisti<br />

reggiani, rimasta alquanto <strong>in</strong>certa dopo la prima riunione del C.L.N. Egli ha<br />

<strong>in</strong>fatti confermato autorevolmente quanto aveva già testimoniato G<strong>in</strong>o Prandi<br />

nell'ultimo Convegno. Mi par doveroso aggiungere oggi che Giacomo Lari, che<br />

non contrastò nell'adunanza costitutiva quanto aveva detto <strong>il</strong> suo compagno,<br />

successivamente e per tutto <strong>il</strong> tempo della lotta di Liberazione, assunse <strong>in</strong>vece<br />

e mantenne una posizione che non esito a def<strong>in</strong>ire di battaglia. Il suo negozio<br />

di via Far<strong>in</strong>i 'era divenuto e cont<strong>in</strong>uò ad essere un centro di convegni e di<br />

<strong>in</strong>contri, ai quaIi anch'io tante volte partecipai. Due staffette fidatissime - le<br />

ricordo a loro onore: la Elsa e la Licia -ebbero sempre da lui accoglienza<br />

serena. Ne .va dato atto alla memoria di questo socialista prampol<strong>in</strong>ianO' che<br />

aveva rettamente <strong>in</strong>teso <strong>il</strong> sensO' della Lotta.<br />

CO'n l'~ntervento di Ferrari nel C.L.N. i socialisti - e nom<strong>in</strong>o G<strong>in</strong>o<br />

Prandi, Risveglio Bertani oltre a Lari, per citare solO' cO'IO'ro coi quali avevo<br />

contatto 1n quelle prime settimane - presero qu<strong>in</strong>di <strong>il</strong> ruO'lo 'che 100ro assegnava<br />

la lunga tradizione gloriosa di lotte per la -libertà.<br />

Così <strong>in</strong>tegrato, <strong>il</strong> C.L.N. com<strong>in</strong>ciò a lavorare. Penso che ora sia <strong>il</strong> caso<br />

di sentire da cDloro che ebbero <strong>in</strong>carichi diretti o <strong>in</strong>diretti dal C.L.N. <strong>in</strong> quali<br />

campi, cO'n quali mezzi e cO'n quali limiti l'organo dirigente de11a Lotta <strong>in</strong>iziò<br />

la sua attività.<br />

LUIGI FERRARI<br />

Nel periodo che decorre dall'8 settembre 1943a11a f<strong>in</strong>e dello stesso anno,<br />

la attività di coloro che si dedicaronO' alla lotta contro i fascisti ed i nazisti<br />

nel nome di un ideale che si ispirava ai pr<strong>in</strong>cipi della sociologia Cristiana (Movimento<br />

Democratico Cristiano), si manif'estò soprattutto nei seguenti modi:<br />

a) propaganda verso i m<strong>il</strong>itari sbandati si dopo 1'8 settembre, perché non<br />

si presentasserO'alle autorità repubblich<strong>in</strong>e D naziste, nonO'stante i vari bandi<br />

emessi <strong>in</strong> quei giO'rni.<br />

Già <strong>il</strong> 9 settembre, ad esempio dO'n Angelo CO'cconcelH, si recava presso<br />

la caserma di Artiglieria di Reggio ed anche a Modena, per <strong>in</strong>vitare i m<strong>il</strong>itari<br />

a tornare alle proprie case ed <strong>in</strong> seguito a riunirsi <strong>in</strong> montagna per cercare<br />

di dare <strong>in</strong>izio alla resistenza verso gli occupanti tedeschi.<br />

A tale proposito non sarà fuori luogo ricordare l'aziO'ne svolta dall'al-


lora Vescovo di Reggio Mons. Edoardo Brettoni.<br />

E' noto che <strong>il</strong> Vescovo Brettoni non nutrÌ mai sentimenti f<strong>il</strong>ofascisti,<br />

e mantenne sempre, durante <strong>il</strong> regime, una Hnea rigidamente pastorale. Anche<br />

<strong>in</strong> questo periodo, Mons. Brettoni, mentre raccomandava ai Sacerdoti di non<br />

fare politica, accettava tuttavia che gli stessi facessero opera di persuasione<br />

presso i giovani perché seguissero la strada della non collaborazione e si rifugiassero<br />

<strong>in</strong> montagna.<br />

E' di quei giorni anche <strong>il</strong> fatto che contad<strong>in</strong>i della zona di Rossena e<br />

Selvapiana i quali avevano dato ospitalità a prigionieri Inglesi evasi da un campo<br />

di concentramento, erano stati scoperti dalle truppe tedesche, <strong>in</strong>carcerati e<br />

m<strong>in</strong>acciate di rappresaglie le loro famiglie.<br />

Fu per <strong>in</strong>tervento dello stesso Vescovo Brettoni, tramite don Cocconcelli,<br />

che conosce <strong>il</strong> tedesco, ad <strong>in</strong>tervenire con energia presso le Autorità tedesche<br />

ottenendo al f<strong>in</strong>e la liberazione dei carcerati e la sospensione di ogni<br />

rappresaglia.<br />

b) Azione di ricetto e di ospitalità presso le proprie case di elementi<br />

sbandati o ricercati, fornendo loro ogni assistenza.<br />

Molte furono <strong>in</strong>fatti le abitazioni che si aprirono, <strong>in</strong> quel periodo, con<br />

generosità ·e senza' dare peso al pericolo di rappresaglie, cui sarebbero di certo<br />

andate <strong>in</strong>contro se fossero state scoperte, per accogliere questi sbandati, renitenti<br />

alla leva, <strong>in</strong>diziati politici, e quant'altri bisognosi di aiuto materiale e<br />

morale.<br />

In questi primi mesi di attività partigiana, settembre-dicembre 1943, si<br />

riunivano, presso la Canonica di S. Pellegr<strong>in</strong>o, i primi uom<strong>in</strong>i che diedero poi<br />

<strong>in</strong>izio all'attività m<strong>il</strong>itare attraverso l'organizzazione di squadre ed <strong>il</strong> reperimento<br />

di armi.<br />

Barchi - Ferrari - Gh<strong>in</strong>oi - Serr<strong>in</strong>i - ·furono i primi che' svolsero attività<br />

<strong>in</strong> questo senso.<br />

Da essi furono avviati <strong>in</strong> montagna giovani desiderosi di sottrarsi al pericolo<br />

della cattura per essere avviati <strong>in</strong> Germania <strong>in</strong>sieme ad uom<strong>in</strong>i e donne<br />

ansiosi tutti di fare parte dei primi gruppi della resistenza armata.<br />

Tutte queste persone erano <strong>in</strong>dirizzate presso le canoniche di Poiano<br />

(don D. Orland<strong>in</strong>i), di Fel<strong>in</strong>a (don G. lemmi), di Tapignola (don P. Borghi).<br />

c) Contatti personali con dementi di altri partiti e di altri movimenti<br />

per cercare di dare <strong>in</strong>izio ad una azione m<strong>il</strong>itare, param<strong>il</strong>itareed organizzativa<br />

coord<strong>in</strong>ata.<br />

L'opera svolta <strong>in</strong> questo senso è stata condotta oltre che da don Cocconcelli,<br />

dagli uom<strong>in</strong>i sopra ricordati.<br />

In particolare Barchi e Ferrari si recarono, già <strong>in</strong> quel primo periodo, a<br />

Modena per prendere contatti con 'esponenti di altri movimenti (<strong>il</strong> prof. Salv<strong>in</strong>i<br />

presso la P<strong>in</strong>acoteca ed i Musei, <strong>in</strong> Piazza S. Agost<strong>in</strong>o, ,ed <strong>il</strong> sig. Fornieri<br />

titolare di un negozio di abbigliamento <strong>in</strong> via Em<strong>il</strong>ia, di fronte alla Ghirland<strong>in</strong>a)<br />

ed :a Parma presso lo studio avv. Bocchi.<br />

A Reggio sono da ricordare <strong>in</strong> particolare i frequenti contatti che avevo<br />

con l'avv. Pellizzi nella abitazione di questi a Montecavolo.<br />

Questi contatti ed <strong>in</strong>contri avevano lo scopo di allargare Ie f<strong>il</strong>e dell'at-<br />

5


6<br />

tività clandest<strong>in</strong>a, di coord<strong>in</strong>are l'organizzazione, con particolare riferimento alla<br />

formazione dei primi gruppi armati, di avere scambio di <strong>in</strong>formazioni, di notizie,<br />

di stampa e volant<strong>in</strong>i di propaganda e quant'altro potesse servire alla lotta<br />

di Iiberazione che si andava ormai preparando.<br />

Quanto sopra veniva svolto mantenendo stretto contatto con gli espo·<br />

nenti del C.L.N.<br />

ORLANDINI<br />

Mentre l'opposizione al fascismo, dai più, ~ra stata condotta soltanto<br />

fra le mura domestiche o fra amici fidati, col 25 luglio essa esplose <strong>in</strong> cori<br />

più ampi. Gli antifascisti si ritrovarono con maggiore libertà, le discussioni su<br />

quello che sarebbe stato <strong>il</strong> «poi» si fecero più nutrite, i programmi più dettagliati.<br />

La Montagna, pur quasi priva di elementi di r<strong>il</strong>ievo capaci di imprimete<br />

una direttiva all' azione, si trovò quasi al completo all<strong>in</strong>eata fra gli antifascisti,<br />

senza però dare al proprio antifascismo una particolare coloritura politica. Solo<br />

durante la lotta combattuta e quando i riaffiorati fascisti resero la lotta cruenta,<br />

posti a contatto con le formazioni partigiane anche i montanari fecero la loro<br />

scelta politica, più o meno cosciente.<br />

Figlio di padre irriducib<strong>il</strong>e antif'ascista, la mia scelta di avversione al<br />

fascismo era stata fatta d'ist<strong>in</strong>to f<strong>in</strong> da ragazzo. Così, diventato sacerdote nel<br />

1940, avevo stretto amicizia con molti esponenti qualificati dell'antifascismo<br />

reggiano. Gli <strong>in</strong>contri si fecero sempre più frequenti via via che la guerra cont<strong>in</strong>uava,<br />

facendo prof<strong>il</strong>are all'oriz:wnte la possib<strong>il</strong>ità di un mutamento politico<br />

di fondo.<br />

Solo chi l'ha vissuta può capire la tragedia dell'8 settembre, ,<strong>il</strong> primo<br />

atto di una lunga tragedia che -avrebbe <strong>in</strong>sangu<strong>in</strong>ato anche le più sperdute<br />

borgate del Paese: proprio <strong>in</strong> molte di queste dovevano verificarsi i più sangu<strong>in</strong>osi<br />

episodi che la storia della guerra abbia registrato. Le strade della nostra<br />

Montagna furono percorse da gente stra-cciata, scalza e affamata. Erano i nostri<br />

soldati che, abbandonati i reparti per sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi,<br />

gettate le armi e mal ricoperti di stracci civ<strong>il</strong>i, cercavano di raggiungere le loro<br />

case, nella vana lus<strong>in</strong>ga che, sfasciatosi l'Esercito, la guerra sarebbe f<strong>in</strong>ita. Fu<br />

uno spettacolo -pietoso ed um<strong>il</strong>iante. La maggior parte dei capi o erano fuggiti<br />

ancor prima dei loro soldati, o erano stati <strong>in</strong>capaci di trattenerli, o 'avevano fornicatocoi<br />

tedeschi, o si erano lasciati catturare da questi. Gli eroi, come sempre,<br />

furono ben pochi e molti pagarono la loro fedeltà al giuramento con la<br />

morte o con la deportazione. I fascisti, subito sbandatisi, ripresero fiato specialmente<br />

dopo la liber-azione di Mussol<strong>in</strong>i da Isola del Gran Sasso. La lotta si prof<strong>il</strong>ò<br />

subito dura e senza mezzi term<strong>in</strong>i. Occorreva fare la propria scelta ,e fu<br />

fatta. Sfidando i bandi tedeschi, si crearono isole per la raccolta e lo smistamento<br />

dei prigionieri alleati, oltre a posti di tappa. La mia Canonica a Poiano<br />

divenne <strong>in</strong> quel primo periodo <strong>il</strong> centm pr<strong>in</strong>cipale di tutta la Montagna: ne<br />

alloggiais<strong>in</strong>o a 15-17 per volta, <strong>in</strong>viatimi specialmente dalla zona di Castelnovomonti.<br />

Altri punti impoNanti divennero le chiese di M<strong>in</strong>ozzo, di Tapigno1a, di


7<br />

Febbio, di Cervarolo, Gazzano e Fontanaluccia. Quasi tutte queste Chiese dovevano<br />

poi diventare i focolai dei primi nuclei di Partigiani. Compromessi si<br />

col dare ricetto ed assistenza ai prigionieri alleati, questi parroci non esitarono<br />

ad affrontare anche la più grave tesponsabllità di alloggiare, sfamare e soprattutto<br />

farsi consiglieri dei Partigiani. Don Borghi di Tapignola e don Pigozzi di<br />

Cervarolo pagheranno con la vita. Don Canovi di Gazzano verrà arrestato; don<br />

Fontana di M<strong>in</strong>ozzo si sottrarrà -all'arresto con la fuga e così don Prandi di<br />

Fontanalucci:a.<br />

Il contributo alla lotta di Liberazione dato da questi Sacerdoti e da altri<br />

meriterebbe ben altro che un semplice cenno come mi costr<strong>in</strong>gono a fare i<br />

limiti del mio <strong>in</strong>tervento e la sede.<br />

In base a notizie raocolte da soldati fuggiaschi, provvidi a mandare<br />

gruppi di giovani, tutti di Poiano, a recuperare armi s<strong>in</strong>o a Lav<strong>in</strong>o di Bologna<br />

ed a Langhirano, nel parmense. Qualche raro moschetto vennerecuperato anche<br />

da m<strong>il</strong>itari sbandati che ancora non se ne -erano disfatti. Un prezioso carico<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e ci giunse nientemeno che da Livorno: un mio parrocchiano, certo Ugo<br />

Caselli, che si trovava a fare <strong>il</strong> m<strong>il</strong>itare a Livorno, ci capitò a casa cavalcando<br />

un m-alo dell'Esercito con tutti i f<strong>in</strong>imenti ed un carico di armi e munizioni!<br />

Fu <strong>il</strong> primo esemplare della nostra someggiata partigiana ...<br />

Poi vennero i contatti col C.L.N. che cercava di coord<strong>in</strong>are le forze e di<br />

dare un <strong>in</strong>dirizzo unitario alla Lotta.<br />

OLIVA<br />

Mi trovavo col grado di capitano <strong>in</strong> s.p.e., osservatore, all'aereoporto di<br />

Alture di Pola, quando sopraggiunse 1'8 settembre 1943. Sfuggito alla cattura<br />

da parte dei tedeschi e dopo un ,viaggio fortunoso, raggiunsi la mia famiglia a<br />

San Pellegr<strong>in</strong>o di Reggio Em<strong>il</strong>ia nel pomeriggio del 12.<br />

La situazione della prov<strong>in</strong>cia e della città mi parve subito pesante per<br />

la presenza di numerose truppe tedesche, tra 'cui S.S. e reparti corazzati. Anche<br />

confortato dal f.ermoatteggiamento della mia famiglia, decisi di sfuggire al censimento<br />

nazista che era prescritto per gli ufficiali <strong>in</strong> servizio permanente e di<br />

mettermi a disposizione delle forze antifasciste che immag<strong>in</strong>avo presenti nella<br />

zona. Tramite mio cognato Ing. Bertani, fui munito di carta di identità falsa<br />

dall'Ing. Domenico Pellizzi, che era ancora <strong>in</strong> Comune quale Commissario<br />

prefettizio.<br />

Verso <strong>il</strong> 15 settembre, don Angelo Cocconcelli parroco di San Pellegr<strong>in</strong>o,<br />

nel corso di un colloquio a carattet'eesplorativo, mi disse che avrei _ potuto<br />

lavorare attivamente per la liberazione del nostro Paes-e. Gli dichiarai essere<br />

appunto quello <strong>il</strong> mio proposito. Allora mi procurò un <strong>in</strong>contro con l'avv. Vittorio<br />

Pellizzi (seconda metà di settembre), che già da tempo oonoscevo come<br />

antifascista, col quale l'<strong>in</strong>tesa fu immediata. Seppi mnfidenzialmente da lui che<br />

si stavano gettando le basi per la costituzione del C.L.N., quale organo dirigente<br />

della Jotta politica e qu<strong>in</strong>di -anche m<strong>il</strong>itare contro i nazifascisti, nella nostra<br />

prov<strong>in</strong>cia; e che i promotori avrebbero desiderato di avere la collabora-


8<br />

zione di esperti nel campo m<strong>il</strong>itare per la condotta delle operazioni che erano<br />

<strong>in</strong> progetto. Mi chiese se io sarei stato disposto ad accettare un <strong>in</strong>carico che,<br />

<strong>in</strong> quel momento, avrebbe avuto soprattutto carattere organizzativo, salvo trasformarsi<br />

successivamente <strong>in</strong> attività operativa.<br />

Entusiasta del compito diffic<strong>il</strong>e e pieno di responsab<strong>il</strong>ità che mi veniva<br />

proposto, accet,tai subito e, dopo aver assunto <strong>il</strong> nome di copertura Mart<strong>in</strong>i<br />

(datomi dallo stesso Pellizzi), ebbi un primo contatto con l'<strong>in</strong>g. Ferrari, vecchio<br />

socialista, <strong>in</strong> casa del quale vidi Casimiro Magawly, <strong>il</strong> quale mi <strong>in</strong>trattenne su<br />

quanto ,si stava facendo <strong>in</strong> Piemonte, dove era stato m<strong>il</strong>itare, per organizzare<br />

la latta 'armata. Compresi subito che le condizioni ambientali ,e la situazione<br />

m<strong>il</strong>itare del Piemonte e della nostra prov<strong>in</strong>cia erano del tutto differenti e che<br />

qu<strong>in</strong>di qui da noi bisognava organizzare la lotta tenendo presente la realtà delle<br />

cose, tutt'altro che rosea per la mancanza di armi, di mezzi, di vettovagliamenti<br />

e di munizioni, che <strong>in</strong>vece <strong>in</strong> Piemonte non difettavano <strong>in</strong> relazione alla<br />

esistenza <strong>in</strong> luogo della Quarta Armata, ancora abbastanza efficiente nei suoi<br />

quadri e ne11e sue strutture.<br />

Ricordo che, verSo la f<strong>in</strong>e di settembre, Fossa mi <strong>in</strong>formò del giorno e<br />

del luogo <strong>in</strong> cui si sarebbe svolta la riunione costitutiva del C.L.N. e 'che, mi<br />

pare assieme a Veroni, stazionammo nei pressi della canonica di San Francesco<br />

per sorvegliare eventuali movimenti dei fascisti ed <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong> caso di<br />

necessità <strong>in</strong> difesa dei nostri amici. Alla f<strong>in</strong>e della riunione, uno dei partecipanti<br />

(non ricordo più chi) mi riferì ,l'atteggiamento assunto dalla delegazione<br />

socialista, <strong>in</strong> posizione nettamente contraria a!lla lotta armata, notizia che mi<br />

S'tupìe preoccupò.<br />

Dopo che ebbi aderito al Partito d'Azione, Fossa mi <strong>in</strong>caricò - per<br />

conto del C.L.N. - di recarmi a Modena dal prof. Roberto Salv<strong>in</strong>i, esso pure<br />

del Partito d'Azione e uno dei maggiori responsab<strong>il</strong>i del movimento 'antifascista<br />

modenese, allo scopo di avere la possibiolità· di <strong>in</strong>contrarmi col ten. col. F<strong>il</strong>ipponi<br />

(che iconoscevo bene), già <strong>in</strong> servizio all' Accademia MiHtare, per sapere se<br />

era possib<strong>il</strong>e ut<strong>il</strong>izzare le armi già <strong>in</strong> dotazione a quell'organismo.<br />

Mi ,recai qu<strong>in</strong>di dal Salv<strong>in</strong>i, che era Sovr1ntendente della Galleria estense,<br />

presentandomi con una parola d'ord<strong>in</strong>e convenuta, e questi, a mezzo del<br />

commerciante Fornieri del Partito d'Azione, mi mise subito a contatto col~<br />

l'ufficiale che dovevo vedere; da questi seppi che, dopo i noti fatti dell'8 settembre,<br />

le armi erano state sottratte e dovevano trovarsi, a quanto egli sapeva,<br />

<strong>in</strong> località Belvedere di Maranello. Successivamente, tramite Fossa e Marzi,<br />

che <strong>in</strong>contrai nella canonica di San Pellegr<strong>in</strong>o, ebbi <strong>in</strong>carico. dal C.L.N. di recarmi<br />

a M<strong>in</strong>ozzo per prendere contatto con Spartaco e, possib<strong>il</strong>mente, a Castelnovo<br />

Monti, con Francesch<strong>in</strong>ial f<strong>in</strong>e di accertare la reale consistenza dei primi<br />

gruppi di «ribelli », lo stato del ,loro armamento e le possib<strong>il</strong>ità ricettive di<br />

alcune zone, mme Poiana, M<strong>in</strong>ozzo e Monte 'Prampa, per ivi costituire i primi<br />

nuclei armati di partigiani. Per recarmi <strong>in</strong> montagna, Marzi mi fece <strong>in</strong>contrare<br />

con Attdl<strong>in</strong>i, che lavorava alla SARSA, <strong>il</strong> quale mi <strong>in</strong>dicò <strong>il</strong> giorno e J'ora <strong>in</strong><br />

cui avrei dovuto prendere l'autobus Reggio-M<strong>in</strong>ozzo. Indoss'aiabiti da contad<strong>in</strong>o<br />

nell'<strong>il</strong>lusione di non dare nell'occhio, ma <strong>il</strong> mio «travestimento» era tale


9<br />

che proprio otteneVa lo scopo contrario! Misi la bicicletta sul tetto del-la corriera<br />

e con le <strong>in</strong>dicazioni del bigliettaio, <strong>in</strong>formato da Attol<strong>in</strong>i, giunsi a M<strong>in</strong>ozzo,<br />

dove <strong>in</strong>contrai Pedroni (Spartaco) nella canonica di don Fontana.<br />

Da M<strong>in</strong>ozzo, assieme a Pedroni, mi recai a Poiano dove conobbi don<br />

Orland<strong>in</strong>i (Carlo), del quale mi aveva parlato Fossa a proposito della sua ardita<br />

attività. Con' Pedroni e con lui si esam1narono le possib<strong>il</strong>ità tattico-logistiche<br />

della zona e si discusse sul modo come fornire aiuti concreti e come dare disposiz1òni<br />

di <strong>in</strong>dirizzo alle' prime formazioni, tra le quali (a Cervarezza) una si era<br />

costituita attorno ad Aldo Cervi, con c<strong>in</strong>que ex prigionieri russi, due <strong>in</strong>glesi e<br />

unsudafricano, oltre a qualche m<strong>il</strong>itare italiano. Occorrevano armi e denaro.<br />

Seppi da Carlo che questi aveva già provveduto ai primi armamenti elementari.<br />

Si stab<strong>il</strong>ì un collegamento periodico fra mee ,Pedroni con una staffetta<br />

munita di foglietti di una agenda tas'cab<strong>il</strong>e tagliati a metà <strong>in</strong> modo tirregolare.<br />

In un successivo <strong>in</strong>contro a San Pellegr<strong>in</strong>o <strong>in</strong>dicai a Pedroni <strong>il</strong> deposito di<br />

armi di Maranello; <strong>in</strong>a,disgraziàtamente, risultò poi che frattanto era sltato<br />

ut<strong>il</strong>izzato daformaziòni partigiane modenesi.<br />

A meta ottobre fui presentato da Marzi a D'Alberto, <strong>il</strong> quale svolgeva <strong>il</strong><br />

lavoro miJlitare per <strong>il</strong> P.C.Le per tale suo compito era -a contatto con Fossa<br />

del C.L.N.· In occasione di uno dei suoi <strong>in</strong>contri con me vi fu fra me e <strong>il</strong><br />

D'Alberto un colloquio che mi pare valga la pena di essere ricordato per <strong>in</strong>di­<br />

Care quali erano « allora» i propositi di -azione. Egli mi disse quasi testualmente:«<br />

T<strong>il</strong> sei <strong>il</strong>n ufficiale di carriera, sei legato ad un giuramento al re. lo<br />

sono un comunista e qu<strong>in</strong>di repubblicano. Ma andremo d'accordo lo stesso perché<br />

ora quello che conta è di combat-tere tedeschi e fascisti. A guerra f<strong>in</strong>ita ,sarà <strong>il</strong><br />

popolo italiano a decidere quale forma istituzionale preferisca ». Restai colpito<br />

per questa forma s<strong>in</strong>cera e semplice di :esprimersie rassicurai D'Alberto dicendogli·<br />

che ,avendo aderito al Partito d'Azione, -avevo r<strong>in</strong>unciato ad ogni idea<br />

monarchica e comunque di destra .<br />

. Nei primi giorni di novembre si gettarono le basi per un lavoro m<strong>il</strong>itare<br />

organico, alle dipendenze del c.L.N. prov<strong>in</strong>ciale. Vi presero parte <strong>in</strong>izialmente<br />

D'Alberto per iJl P.c.l. e Mart<strong>in</strong>i per <strong>il</strong> Partito d'Azione e successivamente Jo<br />

<strong>in</strong>g. Domenico Piani (Fontana) per i cattolici. Poi siathancò a noi Risv.eglio<br />

Bertani (Cam<strong>il</strong>lo) per i socialisti. Noi ricevevamo direttive dal C.L.N.ed avevamo<br />

<strong>il</strong> compito di far luogo <strong>in</strong>izialmente all'organizzazione delle prime «bande»<br />

e di dare ad 'esse <strong>in</strong>dirizzi unitarii, tenendole <strong>in</strong> collegamento fra Joro;<br />

<strong>in</strong>oltre dovevamo occuparci del reperimento deHe armi e munizioni e di cercare<br />

>come provvedere al vettovagliatnento. Istituimmo dei punti di appoggio e<br />

di smistamento lungo la direttrice nord· sud per l'avvio di coloro che <strong>in</strong>tendevano<br />

arruolarsi. Nei primi tempi tale compito venne assolto dal dotto Marconi<br />

(Francesch<strong>in</strong>i) presso <strong>il</strong> cui Ospedale di Castelnovo Monti venivano isolatamente<br />

<strong>in</strong>viati i nostri, i quali - dopo .un periodo di sosta <strong>in</strong> OSIPeda}e o <strong>in</strong> case fidate<br />

-proseguivano per la loro dest<strong>in</strong>azione accompagnati da staffette.<br />

Fu così che fra noi quattro; con ['-aiuto di alcuni altri collaboratori e<br />

sotto la sp<strong>in</strong>ta dell'Organo dirigente della lotta, ebbe la sua orig<strong>in</strong>e 'quello che<br />

successivamente si denom<strong>in</strong>ò Comitato m<strong>il</strong>itare, cioé un organismo tecnico 'alle


lO<br />

dipendenze del C.L.N. Esso naturalmente non aveva una sede fissa: ci trovavamo<br />

spesso <strong>in</strong> casa mia o presso l'<strong>in</strong>g. Ferrari o nella canonica di San Pellegr<strong>in</strong>o<br />

e talvolta a Montecavo'lo da Fossaj ma più spesso <strong>in</strong> campagna, su carreggiate<br />

isolate o <strong>in</strong> qualche casolare di fidati contad<strong>in</strong>i. E <strong>in</strong> quegli <strong>in</strong>contri<br />

ciascuno di noi portava <strong>il</strong> contributo o dell'esperienza vissuta della vita m<strong>il</strong>itare<br />

o della forza delle organizzazioni già costituite che avremmo dovuto <strong>in</strong>serire<br />

nell'attività unitaria del C.L.N. o <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e di notizie, sia sulle forze avversarie, sia<br />

su'l progresso delle nostre ancora modestissime formazioni, sia su ogni Altro<br />

argomento ut<strong>il</strong>e per lo svolgimento del compito che ci era stato affidato. Di ogni<br />

cosa noi -riferivamo al C.L.N.a mezzo di contatti diretti con suoi componenti.<br />

Questo Comitato m<strong>il</strong>itare, ancora <strong>in</strong> germe, si sv<strong>il</strong>upperà poi e si consoliderà<br />

nei mesi successivi, e di esso farà parte per la D.C. Luigi Ferrari<br />

(Pellegr<strong>in</strong>i), <strong>in</strong> luogo dell'<strong>in</strong>g. Piani, passato ai primi di febbraio nel C.L.N. <strong>in</strong><br />

sostituzione di don Simonelli.<br />

Ricordo che le discussioni che si accendevano <strong>in</strong> seno al C.L.N. sul<br />

modo come condurre la lotta e che avevano trovato schierati da un lato <strong>il</strong> rappresentante<br />

della D.C. e dall'altro i rappresentanti azionista, comunista e socialista,<br />

avevano un'eco anche nel nostro Organismo, dove peraltro - anche per<br />

le m<strong>in</strong>ori ,responsab<strong>il</strong>ità che questo aveva - esse venivano rapidamente composte<br />

<strong>in</strong> vista della necessità di agire.<br />

La nostra attività <strong>in</strong> quelle prime settimane fu limitata più che altro a<br />

compiti organizzativi e ad -azioni di sabotaggio. Le prime azioni m<strong>il</strong>itari <strong>in</strong>iziarono<br />

verso la metà di novembre.<br />

PEDRONI<br />

A proposito di quanto ha riferito Oliva sull'attività per l'organizzazione<br />

dei primi gruppi partigiani della montagna, posso confermare <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea di massima<br />

quanto ha ricordato del sopraJluogo che egli fece, ed aggiungere qualche altro<br />

particolare che ritengo degno di menzione.<br />

Effettivamente Oliva venne <strong>in</strong> montagna e si <strong>in</strong>contrò con me e con<br />

Don Carlo a Poiano. Egli volle sapere quale fosse la situazione, se ci fossero<br />

gruppi attivi, quale fosse la ,loro consistenza numerica e di armamento, come si<br />

tenesS'ero collegati fra di loro ecc.<br />

Già da qualche settimana noi si stava prendendo contatti con elementi<br />

più o meno conosciuti come antifascisti. lo, ufficialmente, ero sfoHato -a M<strong>in</strong>ozzo,<br />

ma conducevo, per <strong>in</strong>carico del PCI nella persona di Attol<strong>in</strong>i, questa attività di<br />

propaganda e di conquista all'antifascismo attivo.<br />

Devo dire che come elemento estraneo all'.ambiente, <strong>il</strong> compito era per<br />

me alquanto complesso. Diversa era <strong>in</strong>vece la posizione di Marconi, . di don Orland<strong>in</strong>i<br />

'e di qualche altro sacerdote, i quali erano conosciutissimi e sapevano vita<br />

e mitacoH di ciascuno. Debbo tuttavia riconoscere che trovai dovunque, anche<br />

tra i cattolici m<strong>il</strong>itanti, rispetto ,e comprensione per le mie idee ed i miei propositi.<br />

Con don Orland<strong>in</strong>i, nonostante le divergenze ,ideologiche,ero spesso <strong>in</strong><br />

contatto. Ci scambiavamo esperienze e pensavamo al da farsi <strong>in</strong> vista della lotta


11<br />

armata. Si pensava, tra l'altro, ,che sarebbe stato opportuno apprestare dei rifugi<br />

mascherati <strong>in</strong> grotte che non mancavano sul versante di Poi ano che dà sul Secchia.<br />

Questi rifugi, nelle nostre <strong>in</strong>tenzioni, dovevano servire sia per nascondere<br />

materiale bellico, sia per ospitare gruppi part1giani di passaggio. Intanto era stato<br />

recuperato un certo quantitativo di esplosivo: quello stesso che servirà ai<br />

partigiani per far saltare <strong>il</strong> ponte di Gatta poco prima del combattimento di<br />

Cerrè Sologno.<br />

I contatti personali si estendevano a varie località del territorio di V<strong>il</strong>la<br />

M<strong>in</strong>ozzo, ma anche fuori da questo territorio.<br />

Per quanto ricordo riferimmo a Mart<strong>in</strong>i che già potevamo contare su<br />

una settant<strong>in</strong>a di uom<strong>in</strong>i e precisamente: una qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>a a Poiano, una dec<strong>in</strong>a a<br />

Sologno, 7 od 8 a M<strong>in</strong>ozzo, una qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>a a Santonio, 4 o 5 a Cerrè Sologno,<br />

5 b 6a Busana, 4 o 5 a Ligonchio.<br />

Vorrei precisare che la maggior parte dI questi antifascisti erano di orientamento<br />

catto!lico. Molti di essi sarebbero poi diventati partigiani, ma allora<br />

costituivano una rete di collaboratori semplicemente disposti ad appoggiare le<br />

prime formazioni. Si trattava, <strong>in</strong> sostanza, di una sorta di servizio aus<strong>il</strong>iario <strong>in</strong><br />

germe e che non era stato ancora collaudato.<br />

Eccezione faceva <strong>il</strong> gruppo direttd da Aldo Cervi, che proprio <strong>in</strong> quel<br />

periodo era attestato presso Cer,varezza. I componenti di questo gruppo erano<br />

uom<strong>in</strong>i armati alla meglio, ma animati da una grande volontà di agire subito.<br />

Il gruppo non era nato sull'Appenn<strong>in</strong>o, ma si era formato nell'ambiente dei Cervi<br />

ed era sa!lito <strong>in</strong> montagna nei primi giorni di ottobre. Esso aveva collegamento<br />

con ,alcuni compagni di Cervarezza per quanto riguardava le necessità della esistenza,<br />

ma per le azioni da farsi all'<strong>in</strong>terno, vale a dire a sud del Secchia, era collegato<br />

,con me tramite Aldo Cervi.<br />

Conobbi Aldo a Reggio Em<strong>il</strong>ia (sia io che lui si scendeva spesso per necessità<br />

di collegamento ); fu Attol<strong>in</strong>i ,a farmelo conoscere di vista. Ebbi poi contatti<br />

con 1ui e col suo gruppo <strong>in</strong> montagna. Si pensava di asportare dal presidio<br />

dei Carab<strong>in</strong>ieri di V<strong>il</strong>la M<strong>in</strong>ozzo le armi da caccia requisite ai civ<strong>il</strong>i nei «45<br />

giorni », ma fummo preceduti dai tedeschi. Il gruppo disarmò allora <strong>il</strong> modesto<br />

presidio di Toano <strong>il</strong> 25 ottobre. Dopo ~l'azione, che andò benissimo, gli uom<strong>in</strong>i<br />

si portarono a M<strong>in</strong>ozzo. lo li sistemai <strong>in</strong> un fien<strong>il</strong>e di Garfagno. Sfuggirono fortunosamente<br />

ad un rastrellamento organizzato due giorni dopo dai fascisti. Perciò<br />

li guidai a Tapignola ove don Borghi, che <strong>in</strong> precedenza aveva offerto loro <strong>il</strong><br />

suo aiuto, fu ben 'lieto di accoglierli.<br />

Durante <strong>il</strong> rastrellamento i fascisti saccheggiarono la casa dei Ferrari di<br />

Sologno, essendo venuti a sapere che ivi erano stati ospitati, sia pure fugacemente,<br />

i partigiani. Il fatto provocò un certo sgomento tra i collaboratori, ma<br />

<strong>il</strong> disarmo del presidio di Toano ebbe una vastissima risonanza e suscitò ,l'entusiasmo<br />

nei giovani <strong>in</strong> particolare.<br />

E' vero che, successivamente a questi fatti, seppi da Oliva, <strong>in</strong> un <strong>in</strong>contro<br />

che 'ebbe luogo presso la sua abitazione, dell'esistenza di un certo quantitativo<br />

di armi presso <strong>il</strong> Belvedere di Maranello. Tentammo 'anche di recuperarle.<br />

Ci recammo <strong>in</strong>fatti sul posto, penso tra <strong>il</strong> dicembre e <strong>il</strong> gennaio, io, AngiòHno


12<br />

fratello di don Orland<strong>in</strong>i, due studenti che alloggiavano presso don Vasco Casotti<br />

a Febbio e tre o quattro giovani renitenti modenesi che si trovavano <strong>in</strong><br />

quei momenti <strong>in</strong> Val d'Asta. La piccola spedizione disponeva di due somarelli<br />

per <strong>il</strong> carico delle armi. Ma sapemmo, da un sergente <strong>in</strong> borghese che <strong>in</strong>contrammo<br />

neHa casa <strong>in</strong>dicataci a Belvedere, di essere giunti <strong>in</strong> ritardo.<br />

In sostanza, noi si agiva, chi spontaneamente, chi, come me, <strong>in</strong> collegamento<br />

con una organizzazione politica. Ma ad un certo punto, <strong>il</strong> contatto con<br />

Mart<strong>in</strong>i ci diede la sensazione precisa di avere dietro di noi un organismo dirigente<br />

(<strong>il</strong> C.L.N.) che era <strong>in</strong>tenzionato a censire, per coord<strong>in</strong>arle, le <strong>in</strong>iziative di<br />

carattere m<strong>il</strong>itare che si andavano attuando qua e là, <strong>in</strong> montagna come <strong>in</strong> pianura.<br />

VERONI<br />

A proposito del gruppo di Cervarezza diretto da Aldo Cervi, Pedroni ha<br />

detto ,che 'esso, per le necessità della esisteenza, aveva contatto con alcuni compagni<br />

di Cervarezza. Vorrei porre <strong>in</strong> evidenza che l'anima di questa azione di ,appoggio,<br />

non sempre fac<strong>il</strong>e nè priva ,di rischi, era <strong>il</strong> comunista Salsi Otello, che sarà poi<br />

uno dei dirigenti migliori e più tenaci delle formazioni partigiane di montagna.<br />

Con l'occasione, e sempre per rimanere alla montagna, mi pare opportuno<br />

dire che a Castelnuovo Monti, già da allora, un gruppo di comunisti dirietti da<br />

Falchetti Adelmo si 'adoperava nell'opera di appoggio e guida ,ai prigionieri 'alleati.<br />

Questi uom<strong>in</strong>i lerano a contatto con <strong>il</strong> Comitato m<strong>il</strong>itare del P.C.I. e si stavano<br />

organizzando <strong>in</strong> previsione della lotta armata. Cosi dicasi per Fel<strong>in</strong>a, ove attivis·<br />

simo 'era <strong>il</strong> compagno Romagnani, fiancheggiato da ,alcuni altri.<br />

Mi pare che quest'e notizie <strong>in</strong>tegr<strong>in</strong>o, sia pure sommariamente, <strong>il</strong> quadro<br />

dell'organizzazione aus<strong>il</strong>iaria esistente <strong>in</strong> quel primissimo periodo ed alla quale<br />

Pedroni ,accennava.<br />

A mia volta, nel secondo Convegno, dissi !<strong>in</strong> quali località della Zona da me<br />

curata, vennero costituiti i primi gruppi gappisti, ma lasciai un vuoto di <strong>in</strong>fomazioni<br />

per quanto concerne le altre due Zone. Mi pare che sia giusto riempire<br />

questo vuoto, per quanto la memoria me lo permette, ,per cons'entire una visione<br />

di 'assieme dell'organizzazione anche <strong>in</strong> pianura.<br />

Nella Zona di d'Alberto, che andava dalla Via Em<strong>il</strong>ia alla pedemontana<br />

gruppi sportivi c',erano a Rivalta, Puianello, Cavriago, Scandiano, S. Maurizio e<br />

altrove. Il nucleo più forte era quello di Rivalta e questo posso ,affermarlo anche<br />

per conoscenza diretta.<br />

La Zona centrale, quella della città, era curata da Vivaldo Salsi (T ancredi)<br />

<strong>in</strong> luogo di Poppi che era stato trasferito ,a Modena. Gruppi '8.ttivi <strong>in</strong> questa zona<br />

erano stati costituiti alle « Reggiane », alla «Lombard<strong>in</strong>i », ad Ospizio, S. Croce<br />

ed '8. CavazzoH, ove operava Paolo Davoli, <strong>il</strong> cui lavoro politico e miHtar,e si rivelerà<br />

più tardi di importanza notevolissima.<br />

Anche Angelo Zanti svolse <strong>in</strong> quel momento una grande attività. Pur essendo<br />

responsab<strong>il</strong>e di una zona dell'organizzazione di Partito, egli partecipò attivamentealla<br />

costituzione dei gruppi e preparò, per conto del Comitato M<strong>il</strong>itare<br />

del P.c.I., <strong>il</strong> collegamento tra Puianello ,e Fel<strong>in</strong>a.<br />

In seguito alla selezione operata tra i gruppi sportivi, 1l1la quale ho già


13<br />

accennnato nel secondo Convegno, gli elementi migliori divennero gappiStI; i rimanenti<br />

svolgevano s<strong>in</strong> da allora servizi aus<strong>il</strong>iari consistenti <strong>in</strong> tecuperi .o trasferimenti<br />

di armi, guida, <strong>in</strong>formazioni ,ecc.<br />

D'Alberto, come responsab<strong>il</strong>e del Comitato M<strong>il</strong>itare del P.c.I. aveva contatto<br />

diretto cal C.L.N., nelLe persone di Campi oli e Pdlizzi. Da P.eUizzi ebbe<br />

le <strong>in</strong>dicazioni per mettersi <strong>in</strong> contatto con Martzni, al :f<strong>in</strong>e di curare assieme a lui<br />

l'attività del ramo m<strong>il</strong>itare del C.L.N. e c.ostituire poi l'organismo corrispondente.<br />

In attesa che la D.C. e <strong>il</strong> P.S.I. designassero i loro rappresentanti nel Comitato<br />

m<strong>il</strong>itate del C.L.N., d'Alberto manteneva contatti frequenti con Mart<strong>in</strong>i.<br />

Di quanto si progettava tra i due .o si faceva, <strong>il</strong> C.L.N. veniva <strong>in</strong>formato. A volte<br />

era Mart<strong>in</strong>i, a v.olte d'Alberto a riferire.<br />

DON ORLANDINI<br />

Come ho accennato nel mio primo <strong>in</strong>tervento, nei giorni immed<strong>il</strong>l!tamente<br />

successivi aH'8 settembre la mia casa <strong>in</strong> Poiano si trasformò <strong>in</strong> un posto<br />

di raccolta e di ristoro per prigionieri -alleati e per «sbandati ». I prigionieri<br />

giunsero <strong>in</strong> prevalenza da Fontanellato, da M<strong>il</strong>ano e da Modena, per la quasi<br />

totalità ufficiali; gli sbandati arrivarono da ogni parte.<br />

Lo spettacolo tristissimo di questa gente - che affluiva sempre più<br />

numer.osa, affamata e coperta di cenci nel cont<strong>in</strong>uo timore di ricadere nelle mani<br />

dei tedeschi o dei fascisti - contribuì a maturare <strong>in</strong> me <strong>il</strong> propos1to che avevo<br />

di attraversare le l<strong>in</strong>ee, non soltanto - come <strong>in</strong>izialmente pensavo - per allacciare<br />

quei contatti che ritenevo <strong>in</strong>dispensrubiIi per la Resistenza, ma anche per<br />

concretare con gli Alleati un piano per <strong>il</strong> -ricupero, l'ut<strong>il</strong>izzo o l'avvio 'al Sud di<br />

tanti prigionieri Alleati che aLtrimenti sarebbero caduti nelle mani dei nemici.<br />

Ne parlai a fondo con l'avv. Pellizzi, al quale ero stato presentato da don<br />

Simonellisubito dopo 1'8 settembre. E ne accennai anche a don Cocconcellie ad<br />

altri pochissimi fidati amici, che sapevo si stavano occupando attivamente per<br />

la costituzione del C.L.N. prov<strong>in</strong>ciale. Tutti approvarono pienamen1'e <strong>il</strong> mio<br />

proposito.<br />

Alla f<strong>in</strong>e di settembre o ai primi di ottobre ebbi occasione di <strong>in</strong>contrare<br />

<strong>in</strong> montagna l'allora cap. Oliva (ora generale) che fu accompagnato da<br />

me da Pedroni che, ufficialmente sfoHato <strong>in</strong> zona, di fatto si occupava per conto<br />

dei comunisti di tentare una prima presa di contatti ano scopo di creare nuclei<br />

di uom<strong>in</strong>i disposti ad aderire al comunismo e qu<strong>in</strong>di alla lotta partigiana. Oliva<br />

- che mi venne presentato col nome di Mart<strong>in</strong>i - si disse <strong>in</strong>viato dal C.L.N.<br />

per esam<strong>in</strong>are le possib<strong>il</strong>ità <strong>in</strong> zona di ricevere e organizzare m<strong>il</strong>itari sbandati<br />

o volontari per poi costituire delle bande partigiane organizzate.<br />

Gli diediaIcune <strong>in</strong>formazioni, ma gli dissi che a giorni mi sarei assentato<br />

da:lla Parrocchia perché dovevo andare <strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio ad Assisi e Loret.o<br />

(era la giustificazione ufficiale della mia imm<strong>in</strong>ente assenza da Paiano).<br />

Alla vig<strong>il</strong>ia della mia partenza, cioé pochi giorni dopo la c.ostituzione del<br />

C.L.N., Pellizzi, divenuto Fossa, mi disse che avrei dovuto riferire alle autorità<br />

italiane e Alleate oltre <strong>il</strong> fr.onte la situazione che si era determ<strong>in</strong>ata e che si<br />

andava ogni giorno aggravando, precisandomi akuni temi <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alla neees-


14<br />

sità urgente di aiutare la Resistenza al Nord e di stab<strong>il</strong>ire dei collegamenti via<br />

radio con le autorità del Sud.<br />

Avevo allora <strong>in</strong> casa mia due Maggiori dell'Armata sudafricana. Anche<br />

con loro parlai del mio progetto ed essi mi fmnirono di una lettera di presentazione<br />

e di .raccomandazione per i Comandi Alleati. Disposi per consegnare <strong>in</strong><br />

buone mani <strong>il</strong> lavoro <strong>in</strong>iziato, sparsi la voce che sarei andato <strong>in</strong> pdlegr<strong>in</strong>aggio<br />

ad Assisi e a Loreto e <strong>il</strong> 4 ottobre col Breviario sotto braccio (nel quale avevo<br />

celato la lettera commendatizia), con una piccola valigia di tela e tanto entusiasmo,<br />

partii per la mia avventura aocompagnato dagli auguri di coloro che ne<br />

erano al corrente.<br />

n mio viaggio f<strong>in</strong>o a Termoli fu avventuroso e non scevro di pericoli di<br />

ogni genere. Talvolta ·fu punteggiato da avventure eroicomiche. Sarebbe troppo<br />

lungo riferirne i particolari. D'altra parte esso non riguarda l'argomento di questi<br />

Convegni nei quali si tratta solo dell'att1vità del C.L.N. Ma mi riservo di scrivere<br />

qualche nota su tutto ciò che mi successe e su ciò che vidi <strong>in</strong> quei ventic<strong>in</strong>que<br />

giorni di... trasferta. Dirò soltanto che, giunto fortunosamente <strong>il</strong> 9 a<br />

Guglionesi, qui ebbi f<strong>in</strong>almente <strong>il</strong> mio primo contatto con gli Alleati, dai quali<br />

fui accoJto rifociHato e alloggiato. L'<strong>in</strong>domani venni accompagnato a Termoli<br />

al comando di Divisione ove fui ricevuto dal· comandante <strong>in</strong> persona <strong>in</strong> virtù<br />

della lettera che portavo con me. Mi ascoltò con <strong>in</strong>teresse f<strong>in</strong>o a quando gli<br />

parlai della necessità di fare qualcosa per i prigionieri Alleati; ma fu molto<br />

più riservato quando gli dissi che bisognava appoggiare <strong>il</strong> movimento di Resistenza<br />

armata. Comunque ogni decisione non dipendeva da lui e perciò mi avrebbe<br />

fatto accompagnare a Bari al comando deH'VIII Armata.<br />

Gli ambienti italiani a Bari mi parve risentissero le conseguenze della<br />

situazione detel'm<strong>in</strong>atasi a Br<strong>in</strong>disi, dove i litigi e le beghe fra gli ufficiali<br />

che avevano seguito <strong>il</strong> Re erano oggetto di commenti molto severi da parte<br />

degli Alleati. Quanto alla Resistenza, mi si disse chiaramente, e con scarsa comprensione<br />

della situazione, che se gli ha<strong>il</strong>iani erano ben decisi a battersi, non<br />

mancavano tedeschi e fascisti da disarmare per procurarsi i mezzi per combattere<br />

e che l'Italia settentrionale era abbastanza rifornita di viveri per avere<br />

bisogno di lanci di vettovaglie. Solo <strong>in</strong> seguito si sarebbe deciso <strong>il</strong> da farsi,<br />

quando cioé fosse stata accertata la vera natura della Resistenza. Quanto a me,<br />

ero veramente deciso a battermi? Mi si sarebbe subito messo alla prova.<br />

Fui aggregato alla 14' sezione della «A' FORCE », dove mi <strong>in</strong>caricarono<br />

di una missione <strong>in</strong> terra di nessuno. Assolto br<strong>il</strong>lantemente quell'<strong>in</strong>carico<br />

- e non sto a narrarne i particolari perché non è questa la sede -, la prova<br />

fu giudicata positiva e al Comando dell'VIII Armata mi dissero subito che dovevo<br />

prepararmi per una missione che aveva lo scopo: a) di .fare una statis1tica<br />

dei prigionieri Alleati nella zona situata fra <strong>il</strong> Piacent<strong>in</strong>o e le immediate retrovie<br />

tedesche; b) di diramare ai varii gruppi partigiani che avessi <strong>in</strong>contrato durante<br />

la mia missione, particolari direttive per l'<strong>in</strong>izio o <strong>il</strong> proseguimento della<br />

Resistenza. Feci qu<strong>in</strong>di un corso accelerato di paracadutismo a Gioia del Colle e<br />

un altro corso per sbarco.<br />

La sera dello novembre ero pronto. Mi imbarcarono su una nave da


15<br />

sbarco L.e. assieme ad altri sei volontari addetti alla mia mlSSlOne (di cui solo<br />

uno è superstite: <strong>il</strong> conte Uguccione Ra<strong>in</strong>eri di Sorbello, poiché gli altri hanno<br />

perso la vita nel rischioso lavoro) e venni messo a terra sulla costa marchigiana<br />

fra Grottammare e Cupra Marittima. Anche qui non mancarono le ,avventure<br />

pericolose. Ma nel giro di tre giorni giunsi a Reggio. Quivi, uscito da'<strong>il</strong>a stazione,<br />

<strong>in</strong>contrai certo Zobbi Ubaldo di V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo che mi riferì che ero ricercato dai<br />

fascisti. In serata ero a Poiano ove mi trattenni c<strong>in</strong>que giorni per trasferirmi<br />

poi a Tapignola da Don Borghi, che mi accolse con <strong>in</strong>descrivib<strong>il</strong>e entusiasmo.<br />

Pensò lui a scendere a Reggio per comunicare a Fossa quanto gli dovevo riferire.<br />

Lo <strong>in</strong>caricai anche di andare dal Vescovo mons. Brettoni per <strong>in</strong>formarlo del<br />

mio lavoro. 11 Vescovo mi mandò un biglietto col quale mi autorizzava ad allontanarmi<br />

daNa Parrocchia e dalla Diocesi e mi fece trasmettere <strong>il</strong> suo <strong>in</strong>citamento<br />

e la sua Benedizione.<br />

DON SIMONELLI<br />

La attività del C.L.N. Prov<strong>in</strong>ciale nei ,suoi primi momenti, se può essere<br />

ben precisata nelle sue motivazioni e f<strong>in</strong>alità, non è altrettanto fac<strong>il</strong>e a<br />

ricostruirsi nei particolari operativi, sia per la lontananza nei tempi, sia perché<br />

molte volte si è trattato di tentativi, e di contatti personali senza ulteriori<br />

sv<strong>il</strong>uppi.<br />

I problemi che ci si presentarono con urgenza possiamo <strong>in</strong>dicarli <strong>in</strong><br />

questo modo: 1) avvio dei giovani renitenti al servizio m<strong>il</strong>itare verso località<br />

sicure; 2) ricerca di contatti con gli alleati dai quali si attendevano aiuti per<br />

ogni attività; 3) mezzi economici per provvedere mezzi di sussistenza ai «ribelli»<br />

e rifornimenti di carburante; 4) azioni di sabotaggio.<br />

1. - La posizione dei giovani, che rifiutavano di riprendere <strong>il</strong> servizio<br />

dopo :1'8 settembre, o di arruolarsi era troppo rischiosa <strong>in</strong> città e pianura, per<br />

la fac<strong>il</strong>ità di arresti 'e perquisizioni, e pertanto l'avvio verso le zone più decentrate<br />

della montagna sembrò la scelta obbligata dei primi tempi, <strong>in</strong> attesa<br />

di una organizzazione ,efficiente.<br />

Si poteva contare sulla generosa ospitalità dei montanari, già chiara nell'assistenza<br />

prestata ai prigionieri alleati liberati dopo l'armistizio, ·e sulla autorevole<br />

opera caritativa dei parroci. Ebbi così contatti con alcuni parroci, e tra<br />

questi don Vasco Casotti, don Domenico Orland<strong>in</strong>i, don Pasqu<strong>in</strong>o Borghi, don<br />

Paolo Ganovi, don Mario Prandi, ottimi amici, fidati e coraggiosi, come pure<br />

don Rahotti, di Baiso.<br />

2. - Pei i contatti con gli alleati si pensò di ut<strong>il</strong>izzare trasmissioni<br />

radio, prima attraverso messaggi conv'enzionali, per stab<strong>il</strong>ire poi comunicazioni<br />

più dirette attraverso l'impianto di stazione trasmittente, sia pure di limitata<br />

potenza. L'<strong>in</strong>g. Cam<strong>il</strong>lo Ferrari, che aveva giustificati motivi per muoversi tra<br />

Reggio 'e Roma fu <strong>in</strong>caricato di stab<strong>il</strong>ire i primi collegamenti, 'e «Sugli Appenn<strong>in</strong>i<br />

nevica» fu la frase convenzionale che annunciava la realizzazione di questo<br />

progetto; naturalmente i rapporti tra l'<strong>in</strong>g. Ferrari e <strong>il</strong> e.L.N. furono frequenti,<br />

e <strong>in</strong> particolare seguì la cosa l'avv. Pellizzi (Fossa).


16<br />

In altra direttrice operò don Orland<strong>in</strong>i (don Carlo )raggiungéndo i comandi<br />

m<strong>il</strong>itari alleati sul versante adriatico, <strong>in</strong>' una rischiosissima missione che,<br />

nel .salvataggio di diversi ex-prigionieri, già offriva una chiara prova di collaborazione<br />

decisa. I particolari di questa br<strong>il</strong>lante operazione furono poi comunicati<br />

all'avv. Pellizzi, che ne <strong>in</strong>formò <strong>il</strong> Comitato.<br />

3. - Il problema dei mezzi economici si presentò immediatamente con<br />

urgenza 'e gravità, e l'impegno di tutti fu solidale, urtando purtroppo contro<br />

difficoltà di ogni genere, come accade quando si tratta di passare al momento<br />

« f<strong>in</strong>anziario» di una rischiosa impresa. Banche e ptivati Vennero avvic<strong>in</strong>ati, a<br />

volte con una certa «decisione »e don Cocconcelli, col nome di battaglia<br />

Cassiani diventò <strong>il</strong> «Tesoriere ».<br />

Per <strong>il</strong> carburante, l'approvvigionamento risultava . diffic<strong>il</strong>e, <strong>in</strong> conseguenza<br />

del razionamento, ma si riuscì ad ottenere qualche «soccorso» dalle<br />

« Reggiane ».<br />

4. - Le azioni di «disturbo» e di sabotaggio dovevano raggiungere tre<br />

scopi e cioé, danneggiare <strong>il</strong> nemico, rendendo più diffic<strong>il</strong>i le comunicazioni,<br />

impegnarne forze r<strong>il</strong>evanti <strong>in</strong> attività di guardia e pattugliamento, e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e,<br />

far sentire alla popolazione la «presenza» di nuclei. impegnati nella «resistenza»<br />

·e nella lotta ai nazi-fascisti.<br />

La attività di don Cocconcelli fu veramente preziosa a questo riguardo,<br />

perché raccolse attorno alla sua canonica un gruppo di giovani pronti e<br />

seri, !la cui opera merita ogni elogio. Basti ricordare Barchi (Pezzi) ·e Ferrari<br />

(Pellegr<strong>in</strong>i) quest'ultimo, <strong>in</strong> seguito condannato a morte e salvo solo per un<br />

complesso di circostanz·e che v·erranno successivamente ricordate.<br />

Inf<strong>in</strong>e mi pare doveroso ricordare che di questa attività <strong>il</strong> Vescovo era<br />

regolarmente <strong>in</strong>formato: gli dissi 'esplicitamente ungiamo che, trovandomi a<br />

contatto con i giovani, non potevo assumere un atteggiamento agnostico, ritenendo<br />

doveroso orientarli nella situazione· determ<strong>in</strong>atasi dopo <strong>il</strong> 25 luglio 'e,<br />

più ancora, dopo 1'8 settembre, ·ed ·ebbi <strong>il</strong> conforto della sua comprensione ·e<br />

del suo <strong>in</strong>coraggiamento.<br />

A conclusione di questo <strong>in</strong>tervento ritengo opportuno ricordare che<br />

i fascisti venivano combattuti nella lot.ta clandest<strong>in</strong>a, ma affrontati anche <strong>in</strong> locali<br />

pubblici. Il bar Cam<strong>in</strong>ati (angolo via Ctispi - via S. Rocco) era uno dei<br />

punti di <strong>in</strong>contro; e sulla porta a vetri di <strong>in</strong>gresso spesso si leggevano note di<br />

« proscrizione », e <strong>in</strong>viti a combattere con. ogni mezzo «<strong>il</strong> tibellismo »; più<br />

volte, vi 'entrai, quando vi scoprivo qualche conoscente, affrontando discussioni<br />

politiche e contestando la legittimità del movimento «repubblicano»<br />

fascista. Le discussioni si facevano accese, e a volte i «camerati» passavano<br />

alle m<strong>in</strong>acce di «misure» severe, <strong>in</strong>tanto però' 'Si scoprivano nei ,loro piani,<br />

e nello stesso tempotimanevano sorpresi per le contestazioni delle idee e del<br />

loro comportamento; e si trovavano obbligati a riflettere che la resistenza non<br />

era una manifestazione sporadica di qualche «testa calda », ma si fondava<br />

su ben precisi presupposti e una volontà di lotta che presto si sarebbe manifestata<br />

<strong>in</strong> tutta la sua efficienza.


17<br />

CAMPIOLI<br />

Uno dei compiti più urgenti che si presentarono al C.L.N. prov<strong>in</strong>ciale<br />

dopo la sua costituzione fu quello della stampa a propaganda.<br />

Si trattava di una funzione e:Jtremamente importante e che doveva essere<br />

tempestiva, <strong>in</strong> considerazione della confusione di idee e del disorientamento che<br />

si manifestava <strong>in</strong> quel particolare mO'mento; occorreva cioé un'opera assidua di<br />

chiarificazione e di orientamento, al f<strong>in</strong>e di fac<strong>il</strong>itare la unificazione, nello stesso<br />

tempo, di tutte le forze antifasciste nel movimento di liberazione.<br />

Il compito dell'organizzazione di tale lavoro venne a me affidato perché,<br />

fra l'altro, <strong>il</strong> Partito che rappresentavo <strong>in</strong> seno al C.N.L. disponeva già di una<br />

modesta attrezzatura e, soprattutto, di una ormai vecchia esperienza.<br />

Presdndendo dal fatto che <strong>il</strong> compito, <strong>in</strong> quel momento, si presentava<br />

assai diffic<strong>il</strong>e e rischioso <strong>in</strong> considerazione anche della precaria organizzazione di<br />

cui disponevamo, mi ritenevo anche <strong>il</strong> meno qualificato essendo imperfetta la<br />

mia preparazione alla l<strong>in</strong>gua italiana, dopo la lunga assenza dal mio paese.<br />

Tuttavia, <strong>in</strong> quella situazione, non era tanto un problema di st<strong>il</strong>e, ma<br />

di attività e di azione, se si voleva ottenere qualche risultato concreto.<br />

In quel primo tempo collaborarono nel lavoro di questo settore <strong>il</strong> com<br />

pianto compagno Didimo Ferrari, sempr-e pronto a sfondare ad ogni costo, ed<br />

<strong>il</strong> compagno avv. Arrigo Negri che già svolgeva lo stesso compito per <strong>il</strong> Partito<br />

comunista.<br />

Durante i primi mesi di questa attività, le difficoltà furono notevoli, anche<br />

perché l'attrezzatura non rispondeva alle nostre esigenze. Infatti disponevamo<br />

di una rudimentale macch<strong>in</strong>etta tipografica che impiegava un tempo enorme<br />

per produrre pochi manifest<strong>in</strong>i, tra l'altro non certo privi di -errori ·e di imperfezioni<br />

tecniche. La macch<strong>in</strong>a <strong>in</strong> questione era collocata a Massenzatico, presso<br />

<strong>il</strong> fien<strong>il</strong>e della famiglia Bonac<strong>in</strong>i, ma venne più volte spostata da un luogo<br />

alPaltro pertàgioni cospirative, con quanto trambusto è fac<strong>il</strong>e immag<strong>in</strong>are.<br />

Comunque <strong>il</strong> primo materiale di propaganda uscì <strong>in</strong> quel modo. Poi <strong>il</strong><br />

Partito Comunista organizzerà f<strong>in</strong>almente una tipografia clandest<strong>in</strong>a molto più<br />

perfetta. Con quella pèr molto tempo, fra l'altro materiale di propaganda, si<br />

produrrà anche <strong>il</strong> giornale «l'Unità ». Di conseguenza <strong>il</strong> lavoro di stampa e<br />

propaganda del C.L.N. prov<strong>in</strong>ciale si presenterà più fac<strong>il</strong>e e regolare.<br />

La distribuzione della stampa clandest<strong>in</strong>a venne eseguita per parecchi<br />

mesi dalla rete organizzativà della Federazione comunista, poiché non si disponeva<br />

ancora di un'altra organizzazione.<br />

La Federazione comunista aveva diviso la prov<strong>in</strong>cia <strong>in</strong> c<strong>in</strong>que zone di<br />

operazione con c<strong>in</strong>que responsab<strong>il</strong>i di zona; attraverso questa rete ci ,era possib<strong>il</strong>e<br />

raggiungere anche le zone più distanti.<br />

Con la creazione del «Param<strong>il</strong>itare» e, più avanti ancora, delle S.A.P.,<br />

che si estendevano <strong>in</strong> tutta la prov<strong>in</strong>cia, sarà possib<strong>il</strong>e diffondere <strong>il</strong> materiale di<br />

propaganda del C.L.N. molto più cap<strong>il</strong>larmente e su scala maggiore.<br />

Personalmente ho un ricordo piuttosto vago dei primi pezzi stampati, ora<br />

purtroppo irreperib<strong>il</strong>i. Non saprei precisare se ne uscirono e quanti, a nome del<br />

C.N.L., tra l'ottobre e <strong>il</strong> novembre.


18<br />

Tuttavia, avendo preso VISlO1l:e ora della raccolta della stampa clandest<strong>in</strong>a<br />

esistente presso l'Istituto, ho potuto stab<strong>il</strong>ire <strong>in</strong>vece con sicurezza che uscirono<br />

<strong>in</strong> quel periodo dei volant<strong>in</strong>i ciclost<strong>il</strong>ati. Almeno tre appartengono alla<br />

stessa serie.<br />

Questi foglietti possono <strong>in</strong> parte riempire <strong>il</strong> vuoto che <strong>il</strong> tempo ha aperto<br />

nella nostra memoria.<br />

Uno annuncia l'<strong>in</strong>izio della lotta armata popolare - che sarà diretta dal<br />

C.L.N. - come risposta agli sforzi fascisti di ricostruire un esercito dest<strong>in</strong>ato<br />

ad appoggiare i tedeschi. Afferma più precisamente che agli àppelli, ord<strong>in</strong>anze e<br />

decreti del «cosiddetto governo fascista repubblicano », <strong>il</strong> popolo risponde<br />

con la lotta partigiana. Ciò posto, <strong>in</strong>vita possidenti, agricoltori e contad<strong>in</strong>i a<br />

venire <strong>in</strong>contro ai bisogni delle masse popolari e delle famiglie dei combattenti<br />

che lottano per <strong>il</strong> governo del popolo e per riconquistare la libertà.<br />

Non meno significativa appare l'·esortazione a dare as<strong>il</strong>o ai perseguitati,<br />

ad appoggiare i renitenti, a sottoscrivere a favore dei patrioti.<br />

Il f<strong>in</strong>ale porta chiaramente l'impronta della drammaticità del momento,<br />

laddoveafferma perentoriamente che chi sabota la lotta e aiuta l'occupante diviene<br />

agente del nemico e come tale sarà giudicato dal governo del popolo.<br />

E' un manifest<strong>in</strong>o programmatico <strong>in</strong> quanto, pur nella modestia del l<strong>in</strong>guaggio,<br />

non ma:nca di concretezza nelle enunciazioni e nelle direttive. Direi<br />

che <strong>in</strong> esso si possono riconoscere i punti fondamentali dell'azione propagandistica<br />

del C.L.N., quali scaturirono dalle nostre prime discussioni.<br />

Certamente complementari a questo manifest<strong>in</strong>o sono gli altri due, uno<br />

del novembre ed uno del dicembre. Essi sono concepiti come bollett<strong>in</strong>i del<br />

C.L.N. «di una parte della bassa reggiana »e riportano i primi risultati di una<br />

sottoscrizione 'e ,favore dei partigiani, che sono def<strong>in</strong>iti nel primo «Guardia<br />

nazionale» 'e nel secondo «Gruppi partigiani gariba:ld<strong>in</strong>i ».<br />

Sono questi, dunque, alcuni dei primi frutti delle nostre fatiche di propaga:ndisti<br />

del C.L.N. Certo <strong>in</strong> futuro, con mezzi diversi, si avrà una produzione<br />

più frequente e migliore.<br />

Se mi è permesso dare una <strong>in</strong>dicazione che potrebbe esserci di aiuto nei<br />

nostri Convegni, direi che ola consultazione della stampa clandest<strong>in</strong>a da parte<br />

nostra è <strong>in</strong>dispensab<strong>il</strong>e al bne di <strong>in</strong>dividuare le posizioni che assumemmo via<br />

via ni relazione agHavvenimenti prov<strong>in</strong>ciali e generali.<br />

In questo modo, almeno <strong>in</strong> parte, la nostra ricostruzione odierna verrebbe<br />

<strong>in</strong>tegrata e documentata.<br />

PELLIZZI<br />

Per alcune settimane, dopo la partenza di don Orland<strong>in</strong>i per <strong>il</strong> Sud, non<br />

avemmo più notizie di lui. Eravamo preoccupati, temendo che la sua avventura<br />

fosse stata <strong>in</strong>terrotta da qualche grave <strong>in</strong>cidente. Invece, ai primi di novembre,<br />

qualcuno - forse don SimoneHi - mi riferì che don Orland<strong>in</strong>i era ritornato <strong>il</strong><br />

3 o <strong>il</strong> 4 novembre senza tuttavia fermarsi a Reggio.<br />

Qualche giorno dopo venne da me don Pasqu<strong>in</strong>o Borghi, parroco di Co-


19<br />

riano, che non conoscevo. Si presentò come <strong>in</strong>viato da Carlo, <strong>il</strong> quale era impedito<br />

di recarsi a Reggio per misure prudenziali, essendo ricercato dai fascisti.<br />

Mi riferì rapidamente ciò che don Orland<strong>in</strong>i aveva «passato» nella sua avventura<br />

e ciò che desiderava fosse portato a conoscenza del C.L.N.: doé che aveva<br />

trovato negli Alleati un'ostentata diffidenza per la Resistenza, <strong>in</strong> quantoconsideravano<br />

genericamente tutti gli italiani dei fascisti ed 'erano disgustati per <strong>il</strong><br />

modo come si erano svolte le vicende che precedettero e specialmente seguirono<br />

l'armistizio; che per ora non avevano nessuna <strong>in</strong>tenzione di <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong><br />

nostro aiuto; che di sbarchi <strong>in</strong> Romagna o altrove non era neppure <strong>il</strong> caso di parlare;<br />

che bisognava che noi «se veramente avevamo volontà di servire la causa<br />

comune» ci organizzassimo autonomamente per dimostrare la nostra lealtà; che<br />

coUegamenti radio sarebbero stati istituiti successivamente (con chi?). Quanto<br />

alle Autorità italiane, del governo o del C.L.N., la confusione era ,tale per cui<br />

gli era stato diffic<strong>il</strong>e ottenere dichiarazioni o istruzioni impegnative. Intanto egli<br />

aveva avuto <strong>in</strong>carico dal Comando dell'VIII Armata di radunare ed avviare<br />

verso <strong>il</strong> Sud, su it<strong>in</strong>erari che gli erano stati <strong>in</strong>dicati, i prigionieri anglo-americani<br />

fuggiti dai campi di concentramento, per cui fra pochi giorni sarebbe ripartito.<br />

Sperava di poter fare qualcosa di più concreto <strong>in</strong> occasione di questo suo nuovo<br />

viaggio. Inf<strong>in</strong>e don Borghi - di cui non conoscevo <strong>il</strong> passato di missionario e<br />

11 cui viso non lasciava certo supporre che nascondesse un'anima eccels,a che<br />

<strong>in</strong>vece si rivelerà qualche mese dopo nella ,sofferenza e nell'eroismo - mi riferì<br />

la situazione della sua Zona, ,che mi parve co<strong>in</strong>cidesse di massima con quella<br />

che Mart<strong>in</strong>i ,aveva rappresentato un mese prima.<br />

Comunicai al C.L.N. quanto mi aveva mandato a dire Carlo; ma, seguendo<br />

<strong>il</strong> mio solito sistema - per non deprimere <strong>il</strong> morale degli amici ~ non<br />

sottol<strong>in</strong>eai <strong>il</strong> sostanziale fallimento della missione cheavevamoaffidatoalfardimentoso<br />

sacerdote e non mi soffermai troppo sulla preoccupante Jentezza con<br />

la quale procedeva l'organizzazione m<strong>il</strong>itare della Montagna. Il problema base<br />

era sempre quello delle armi, che non riuscivamo a mettere assieme se non <strong>in</strong>organicamente.<br />

Questa difficoltà ci <strong>in</strong>duceva a trattenere i giovani che avrebbero<br />

voluto arruolarsi subito, credendo forse di trovare <strong>in</strong> Montagna dei quartieri<br />

organizzati, mentre non c'erano che alcuni preti coraggiosi e sorretti, oltre che<br />

da una sp<strong>in</strong>ta patriottica, da spirito di carità cristiana, attorno ai quali gravitavano<br />

alcune dec<strong>in</strong>e di uom<strong>in</strong>i male armati; nonchè alcuni fiduciari comunisti<br />

che tentavano di trovare proseliti <strong>in</strong> quell'ambiente.<br />

Invece, estremamente vivace era <strong>il</strong> progresso dell'organizzazione <strong>in</strong> pianurae<br />

nella Zona precoll<strong>in</strong>are, dove si andavano costituendo nuclei comandati<br />

da comunisti per azioni di sabotaggio 'e per atti terroristici. Tuttavia, quando<br />

verrà <strong>il</strong> momento di compiere <strong>il</strong> primo atto di giustizia (13 novembre), i GAP<br />

ricorreranno al gruppo di G<strong>in</strong>o, che scese appositamente dalla sua tana <strong>in</strong> Montagna<br />

e si unì a qualche ardimentoso locale. Ma le cose, come è noto, ,non<br />

andranno come erano state previste. .<br />

Comunque, mi sembra che quanto è stato testimoniato da don Carlo, da<br />

Pedroni, da Oliva e Veroni sia <strong>in</strong>teressante, perché è dai loro racconti che si può<br />

ricostruire dall'esterno una parte dell'attività svolta dal C.L.N. <strong>in</strong> quelle sue


20<br />

prime sett1mane di vita, e Cloe: lo sforzo di <strong>in</strong>staurare collegamenti col Sud,<br />

soprattutto per avere armi; l'azione svolta per stendere i primi tenui f<strong>il</strong>i onde<br />

controllare, 'prima, e dirigere, poi, l'organizzazione m<strong>il</strong>itare <strong>in</strong> germ<strong>in</strong>azione;<br />

l'<strong>in</strong>contro di nostri uom<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>caricati di occuparsi della parte m<strong>il</strong>itare, dalle<br />

<strong>in</strong>tese fra i quali sorgerà <strong>il</strong> Comitato m<strong>il</strong>itare) primo organo tecnico alle dipendenze<br />

del C.L.N.; la preoccupazione di tenere <strong>in</strong> pugno tutto <strong>il</strong> Movimento per<br />

coord<strong>in</strong>arne l'attività e per evitare che si producessero azioni isolate o <strong>in</strong>iziative<br />

autonome che avrebbero avuto scarsi risultati e probab<strong>il</strong>i reazioni controproducenti.<br />

L'altra parte di attività fu rivolta a stab<strong>il</strong>ire rapporti sempre più ,<strong>in</strong>timi<br />

fra i rappresentanti dei Partiti impegnati nel C.L.N. e alla raccolta di fondi. Ma<br />

di questo, penso, si dovrà parlare dopo, quando si riferirà dei primi risultati<br />

realizzati dal C.L.N. cittad<strong>in</strong>o, che sarà costituito nella seconda decade di novembre.<br />

Il che costituirà argomento nel prossimo Convegno sulla base della testimonianza<br />

di coloro che di quell'Organismo feoero parte.<br />

UNA TESTIMONIANZA DI GOMBIA<br />

Att<strong>il</strong>io Gombia) che non ha potuto partecipare per ragioni di salute<br />

al 2" Convegno e che ebbe una parte importante nel periodo al quale <strong>il</strong><br />

detto Convegno si riferiva) ci ha mandato una sua testimonianza che <strong>in</strong>tegra<br />

e conferma quanto contenuto negli <strong>in</strong>terventi già pubblicati.<br />

Siamo lieti di riportarla.<br />

Nella terza decade dell'agosto 1943 uscii dal carcere di Teramo e venni<br />

subito a Reggio.<br />

Ebbi i miei primi contatti politici con Armando Attol<strong>in</strong>i, Aldo Magnani,<br />

Ferd<strong>in</strong>ando Ferrari (l'ortolano) e Cesare Campioli che era appena tornato dalla<br />

Francia. A casa di Ferrari, <strong>in</strong> quel periodo, ebbi anche occasione di <strong>in</strong>contrare<br />

l'attuale senatore Montagnani Marelli.<br />

Per mezzo di Attol<strong>in</strong>i conobbi una buona famiglia di mezzadri, i Valent<strong>in</strong>i,<br />

residente presso Puianello. Questa famiglia mi aiutò molto, <strong>in</strong> seguito, nascondendomi<br />

quando era necessario e prestandosi per mantenere i collegamenti<br />

anche nelle situazioni più diffic<strong>il</strong>i.<br />

I tedeschi si affrettavano ad occupare praticamente tutta l'Italia e qu<strong>in</strong>di<br />

anche <strong>il</strong> Reggiano.


Intanto <strong>in</strong> seno al Partito, si stava svolgendo <strong>il</strong> «lavoro sportivo », per<br />

la costituzione di gruppi armati. A rendere più confusa la nostra scelta della<br />

via su cui impegnarci, c'era anche <strong>il</strong> lavoro s<strong>in</strong>dacale. Giann<strong>in</strong>o Degani era<br />

stato nom<strong>in</strong>ato Commissario dei lavoratori dell'Industria a Reggio ed io a Mantova.<br />

Dovevamo dunque dedicarci al lavoro burocratico di Commissari del Governo?<br />

Per quanto mi riguardava io resp<strong>in</strong>si questa prospettiva s<strong>in</strong> da quando<br />

mi fu notificato <strong>il</strong> decreto; c'era altro da fare ora.<br />

Sante V<strong>in</strong>cenzi era occupatissimo nel lavoro delle elezioni della Commissione<br />

<strong>in</strong>terna alle Offic<strong>in</strong>e «Reggiane ». Ma, ripeto, io ed altri compagni -<br />

tra i quali ricordo bene Ferrari e Attol<strong>in</strong>i - vedevamo che ormai dovevamo<br />

dedicarci soprattutto al lavoro m<strong>il</strong>itare. Altro che elezioni s<strong>in</strong>dacali! In quel<br />

momento la posta <strong>in</strong> gioco era di altra natura.<br />

Come ho già detto non sapevamo di preciso quali erano i compiti politici<br />

e organizzativi. Non bastava sapere che <strong>il</strong> Fronte nazionale doveva essere<br />

trasformato <strong>in</strong> Comitato di Liberazione <strong>in</strong> caso di armistizio; come non era<br />

sufficiente sapere che <strong>in</strong> tale situazione avremmo dovuto combattere i tedeschi<br />

ed i fascisti. Ci mancava l'<strong>in</strong>dicazione precisa sulle forme organizzative che devono<br />

sempre essere adeguate ai compiti politici.<br />

Durante i nostri <strong>in</strong>contri, convenimmo tutti che era, se non necessario,<br />

per lo meno ut<strong>il</strong>e raggiungere i nostri dirigenti nazionali per consultarli sul da<br />

farsi. Ora c'era da scegliere chi sarebbe andato. Si propose che andassi io. Accettai,<br />

preavvisando che avrei cercato Luigi Longo, Giorgio Amendola, Roveda<br />

e Di Vittorio.<br />

Nei primi di settembre andai a Roma; <strong>in</strong>contrai prima Longo e poi gli<br />

altri tre.<br />

Longa trattò <strong>in</strong> modo particolare del lavoro m<strong>il</strong>itare. Con precisione mi<br />

disse che occorreva occuparsi della costituzione di squadre armate da <strong>in</strong>viare<br />

<strong>in</strong> montagna e di gruppi armati che dovevano agire <strong>in</strong> pianura. Perciò si doveva<br />

provveedre anche ai recapiti, al vettovagliamento, all'impiego di staffette sicure.<br />

Bisognava adoperarsi per la formazione immediata del C.L.N.e svolgere un<br />

lavoro politico di propaganda scritta e di contatti personali verso persone che<br />

non erano fasciste, né col fascismo si erano compromesse, per portarle sul terreno<br />

della lotta. Poi" congedandomi, mi disse: «Parti <strong>in</strong> fretta per <strong>il</strong> Nord. Hai<br />

capito. Parti subito ».<br />

Lasciato Longo, mi precipitai <strong>in</strong> via Nazionale per parlare con Roveda e<br />

Di Vittorio. Appena entrato mi accorsi subito che c'erano nervosismo ed agita·<br />

zione. Notai che sia Roveda che Di Vittorio non davano molta importanza ai<br />

problemi s<strong>in</strong>dacali. Era evidente che c'era sotto qualcosa di grosso ,e mi fu<br />

fac<strong>il</strong>e immag<strong>in</strong>are di che si trattasse quando, nell'attraversare <strong>il</strong> salone, Giorgio<br />

Amendola, dopo avermi salutato, urlò: «Ma che fai qui? Vuoi farti prendere<br />

anche tu? Parti subito per Reggio prima che tu trovi le vie tagliate; ma fa<br />

presto, parti, parti! Tu mi hai già capito ». E, avvic<strong>in</strong>andosi, mi disse a bassa<br />

voce. «O che è già firmato o che sarà firmato stanotte ».<br />

Mi recai <strong>in</strong> Casa Spallone, <strong>in</strong> via Appia Nuova, dove avevo lasciato la<br />

valigia. C'erano Pietro Amendola, Aldo Natali e molti altri. C'era un vociare


22<br />

confuso da non capirci niente. Presi la vaHgiae me ne andai, dopo aver<br />

salutato tutti.<br />

Mario Spallone mi condusse con la sua macch<strong>in</strong>a alla stazione. Arrivai a<br />

Reggio l'<strong>in</strong>domani, dopo un viaggio un po' snervante, ma senza avere gravi fastidi.<br />

Muovendomi secondo le regole della vig<strong>il</strong>anza cospirativa, mi collegai coi<br />

miei compagni ·e con i rappresentanti degli altri partiti, ai quali comunicai la<br />

notizia dell'armistizio, <strong>in</strong>formandoli nelcont-empo quali erano le direttive ricevute.<br />

Ci mettemmo subito all'opera. Siccome gli altri partiti, di forze che s'adattassero<br />

a lavorare organizzativamente <strong>in</strong> quel momento non ne avevano, com<strong>in</strong>ciammo<br />

noi come partito.<br />

Attol<strong>in</strong>i, pur lavorando alla SARSA, si era messo completamente a disposizione<br />

del Partito: egli venne <strong>in</strong>caricato della ricerca dei luoghi ove potevamo<br />

<strong>in</strong>viare i primi nuclei di volontari sul nostro Appenn<strong>in</strong>o, essendo già <strong>in</strong><br />

collegamento con compagni della montagna.<br />

Venne costituito <strong>il</strong> primo Comitato m<strong>il</strong>itare provvisorio che era composto<br />

da Osvaldo Poppi (Davide), Gismondo Veroni (Tito) e Leonardi Alcide<br />

(D'Alberto).<br />

Tra la f<strong>in</strong>e di agosto e l'ottobre 1943 venne svolto un discreto lavoro<br />

di propaganda e di organizzazione. Tra l'altro venne diffuso materiale proveniente<br />

dal Centro del Partito. I temi di maggior' r<strong>il</strong>ievo erano i seguenti:<br />

richiesta della dichiarazione di guerra alla Germania, armamento del popolo per<br />

l'<strong>in</strong>izio della lotta armata. Quanto alle istruzioni riservate, esse raccomandavano<br />

<strong>in</strong> modo particolare la formazione di gruppi armati (i futuri GAP). Per<br />

questo l'attività di Partito era, per 1'80% di carattere m<strong>il</strong>itare. Si lavorava<br />

per curare i collegamenti clandest<strong>in</strong>i, per trovare recapiti sicuri onde sfuggire<br />

alla cattura, senza trascurare l'<strong>in</strong>dividuazione di luoghi ove avrebbero dovuto<br />

affluire i partigiani. lo stesso mi dedicai quasi completamente all'attività m<strong>il</strong>itare.<br />

Ebbi contatti, <strong>in</strong> quel periodo, per l'attività m<strong>il</strong>itare o politica (C.L.N.)<br />

con le seguenti persone: Armando Attol<strong>in</strong>i, Aldo Magnani, Gismondo Veroni,<br />

Osvaldo Poppi, Ferd<strong>in</strong>ando Ferrari, Scanio Fontanesi, Cesare Campioli, Alcide<br />

Leonardi, Aristide Papazzi, Didimo Ferrari, Giann<strong>in</strong>o Degani, Arrigo Negri,<br />

Sante V<strong>in</strong>cenzie Vittorio Pellizzi.<br />

A proposito del povero Sante V<strong>in</strong>cenzi <strong>il</strong> quale, come ho detto, si<br />

occupava delle elezioni della Commissione <strong>in</strong>terna delle «Reggiane », credo<br />

opportuno riferire un fatto <strong>in</strong>edito, anche perché -esso depone a suo favore.<br />

Dopo 1'8 settembre, la sua situazione si ,faceva di giorno <strong>in</strong> giorno plU<br />

diffic<strong>il</strong>e. Tuttavia egli non si decideva a lasciare <strong>il</strong> suo posto di responsab<strong>il</strong>ità,<br />

che era quello di V. Commissario dei Lavoratori dell'Industria.<br />

Sapendo che questo suo attaccamento poteva costargli la vita, un giorno<br />

decidemmo di toglierlo da quella situazione. Gli dicemmo addirittura che<br />

se non fosse uscito con le buone lo avr-emmo fatto uscire con le cattive, perché<br />

<strong>in</strong> tal caso avrebbe dimostrato di essere un <strong>in</strong>cosciente.<br />

P'er lui era un grosso sacrificio troncare i contatti con i lavoratori e<br />

l'ambiente della fabbricà, ma alla f<strong>in</strong>e obbedì.


23<br />

Quando partii da Reggio per assumere altri <strong>in</strong>carichi, (l) <strong>il</strong> C.L.N. era già<br />

stato costituito ed esisteva un Comitato M<strong>il</strong>itare di partito funzionante.<br />

NOTA BSlPLICATIVA<br />

Per rendere più spedita la lettura delle testimonianZf rese nei Convegni, f<strong>in</strong>o ad oggi<br />

pubblicate, riteniamo opportuno di elencare i nomi di battaglia cui talvolta si fa cenno senza<br />

la contestuale <strong>in</strong>dicazione de'l:le persone aUe quali essi vanno riferiti.<br />

Carlo<br />

Don Carlo<br />

D'Alberto<br />

Davide<br />

Fossa<br />

Francesch<strong>in</strong>i<br />

Don Domenico Orland<strong>in</strong>i<br />

Don Domenico Orland<strong>in</strong>i<br />

Leonardi Alcide<br />

Poppi Osva<strong>il</strong>do<br />

Vittorio Pellizzi<br />

Pasquale Marconi<br />

G<strong>in</strong>o<br />

La Quercia<br />

Mart<strong>in</strong>i<br />

Marzi<br />

Spartaco<br />

Tito<br />

Aldo Cervi<br />

Rolando Maramotti<br />

Adriano Oliva<br />

Cesare Campioli<br />

Arturo Pedroni<br />

Gismondo Veroni<br />

(l) Come ,è noto Gombia andò nel Veneto. Qui assunse <strong>in</strong>carichi prevalentemente m<strong>il</strong>itari<br />

di partito. Nel giugno 1944 fu Comandante delle Brigate Garibaldi delle Tre Venezie e,<br />

<strong>in</strong> quella veste, fece parte del Comando M<strong>il</strong>itare Unico Triveneto.


I movimenti politici reggiani nel prtmo dopoguerra<br />

LA GIOVENTU' REGGIANA DI AZIONE CATTOLICA<br />

DAL 1918 AL 1922<br />

Nel corso della collana di studii sui movimenti giovan<strong>il</strong>i reggtant,<br />

siamo lieti di pubblicare l'annunciato saggio di Vittorio Cen<strong>in</strong>i, <strong>il</strong> quale<br />

esce <strong>in</strong> occasionale co<strong>in</strong>cidenza col centenario della fondazione della G.I.A.C.<br />

La serietà, l'impegno e soprattutto la schiettezza dell'analisi conferiscono<br />

un ragguardevole valore al lavoro dell'A., onde esso merita la particolare<br />

attenzione dei lettori, anche se studii come questo e come quelli<br />

pubblicati nei precedenti fascicoli (20 e 3°) sarebbero stati di pregio ancor<br />

maggiore ove la ricerca fosse stata estesa, oltre che alla stampa per lo più<br />

di parte, anche a documenti e a testimonianze dei protagonisti di quel<br />

momento.<br />

Nel prossimo <strong>fascicolo</strong> pubblicheremo, come annunciammo, uno studio<br />

di Rolando Cavandoli sulla Gioventù comunista nel primo periodo dalla<br />

sua costituzione.<br />

Il nostro studio si riv()lge sia al movimento masch<strong>il</strong>e che a quello femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e,<br />

<strong>in</strong> un momento della Storia Italiana particolarmente delicato.<br />

La guerra si conclude lasciando negli animi l'attesa di una pal<strong>in</strong>genesi<br />

sociale cui tutti dovranno partecipare; l'abrog.azione del «non expedit» sembra<br />

un <strong>in</strong>vito a trasferire le energie dei cattolici sul piano della competizione politica.<br />

In effetti l'AziO'ne Cattolica, <strong>in</strong> modo prem<strong>in</strong>ente la Gioventù, crea dal<br />

nulla <strong>il</strong> Partito popolare, fornendogli organi di stampa, dirig.enti, propagandisti,<br />

voti.<br />

Il l<strong>in</strong>guaggio politico e quello religioso si confondono nell'ammo dei<br />

. Cattolici m<strong>il</strong>itanti, che combattono massoneria e socialismo non dist<strong>in</strong>guendo <strong>il</strong><br />

piano politico da quello religioso. Interviene la Gerarchia ecclesiastica a smorzare<br />

gli entusiasmi, proponendo la dist<strong>in</strong>zione fra «azione cattolica» ed «azione<br />

dei cattolici»; ma tale dist<strong>in</strong>zione si accentua f<strong>in</strong>o al divieto di far politica<br />

<strong>in</strong> Azione Cattolica.<br />

Verso la f<strong>in</strong>e del 1922 i reiterati <strong>in</strong>viti alla gioventù cattolica, da parte<br />

della Gerarchia, a cessare dalla politica, assumonO' l'evidente scopo di favorire<br />

l'ascesa del regime fasçista, cui si chiedono <strong>in</strong> cambio numerosi priv<strong>il</strong>egi e la<br />

lotta <strong>in</strong>condizionata al socialismo; <strong>il</strong> partito popolare è spacciato.<br />

I giovani reggiani, che avevano stigmatizzato con <strong>in</strong>dubbio acume i metodi<br />

del fascismo, sono costretti ad una penosa <strong>in</strong>voluzione, di cui noi tracciamo<br />

solo le premesse.<br />

Abbiamo anche descritto la struttura e la consistenza delIe due organizzazioni,<br />

col 'tischio di divenire pedanti soprattutto nella prima parte dello studio;<br />

ma nutrivamo l~<strong>in</strong>tento di fondare la storia su dati <strong>in</strong>contestab<strong>il</strong>i.


26<br />

Le fonti, è ovvio, sono un<strong>il</strong>aterali: quelle di parte cattolica, perché ci<br />

<strong>in</strong>teressava la dialettica <strong>in</strong>terna; questo limite deve essere dichiarato, perché<br />

<strong>in</strong>tendiamo <strong>in</strong> seguito completare l'<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e esam<strong>in</strong>ando ciò che pensavano le<br />

altre forze reggiane dei movimenti giovan<strong>il</strong>i cattolici.<br />

Quadro s<strong>in</strong> ottico dei dirigenti la gioventù reggiana di Azione Cattolica.<br />

GIOVENTU'<br />

Presid.<br />

1918 1919 1920 1921 1922<br />

don don Battagl<strong>in</strong>i Codazzi Codazzi<br />

Tesauri Tesauri (30-5) (16-1)<br />

da11909<br />

MASCHILE don don don don don<br />

Assist. Tesauri Tesauri Tesauri Albani Albani<br />

da11909 (1-9)<br />

FEMMINILE<br />

GIOVENTU'<br />

Presid.<br />

Rognoni Rognoni Rognoni Rognoni Bergonzi<br />

1- (23-7)<br />

presidente<br />

Assist. don don don don don<br />

Tesauri Tesauri Tesauri Tesaur.i Tesauri<br />

I.<br />

LA GIOVENTU' CATTOLICA REGGIANA NEL 1918<br />

1. - Nascita della Società della Gioventù Cattolica.<br />

r.I 2 Marzo 1918, nella sala Guatteri, a Reggio Em<strong>il</strong>ia <strong>in</strong> Corso Garibaldi<br />

n. 30, alla presenza del V,escovo Mons. Eduardo Brettoni le di numerosi<br />

giovani del Circolo di Cultura, della Scuola di Religione e dell'Oratorio di S. Girolamo,<br />

<strong>il</strong> Prof. don Pietro Tesauri <strong>il</strong>lustrava «l'orig<strong>in</strong>e e lo s,volgimento storico<br />

della Società della Gioventù CattoJica Italiana» 2: si trattava della commemorazione<br />

del C<strong>in</strong>quantenario di fondazione della medesima, nata appunto nel<br />

1868 a Bologna.<br />

Ma quand'era sorta a Reggio la Società della Gioventù Cattolica <strong>il</strong> cui<br />

presidente diocesano era nel 1918 proprio <strong>il</strong> relatore della conferenza celebrativa<br />

di mi sopra?<br />

l Mons. Eduardo Brettoni, nato a Barber<strong>in</strong>o di. Val d'Elsa nel 1864, aveva fatto <strong>il</strong> suo <strong>in</strong>gresso nella<br />

diocesi di Reggio E. <strong>il</strong> 15 maggio 1911. Egli reggerà questa diocesi f<strong>in</strong>o alla morte avvenuta <strong>il</strong> 13·11-1945.<br />

2 Cfr. «L'Azione Cattolica» del 9-3-1918.


27<br />

Essa, <strong>in</strong> Reggio, ebbe <strong>il</strong> sua pr1ma « Socio' carrispandente» f<strong>in</strong> dal 1868,<br />

nella persana del Cante Praspera Liberati Tagliaferri 3. Sala nel 1882 si trova<br />

menzianata sulla stampa la cale dell'epaca un «Circola Giavan<strong>il</strong>e S. Praspera»<br />

a carattere cittad<strong>in</strong>a 4.<br />

Dapa <strong>il</strong> 1900 sargana circali anche nel farese; nel 1901 si tenne a ScandianO'<br />

<strong>il</strong> prima canvegna dei Circali Giavan<strong>il</strong>i: sa;11a circa 20, i più attivi dei<br />

quali, oltre al Cittad<strong>in</strong>a, sana quelli di Bagna, S. MauriziO', CastellaranO', Castelnuava<br />

Sotto, Trignano e Rateglia 5.<br />

Dal 1901 al 1914 la federaziane diocesana <strong>in</strong>tensifica la prapria propaganda<br />

'e fonda nuavi circali; quanti fassera i circoli all'<strong>in</strong>izio della guerra non è<br />

dato sapere con precisione; passiamO' muoverci fra due estremi: dai 25 esistenti<br />

nel 1910, nom<strong>in</strong>ati nel libro di Barchi 6, ai 30 circa «riorganizzati» nel 1919 7 •<br />

Il ;11umero deisaci si conosce con precisione dalle fonti saIo nel 1919,<br />

nan ripartando la letteratura esistente alcun data attendib<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> periada<br />

precedente.<br />

Dan Pietra Tesauri P.residente Diocesano G.c. era stata «eletto» 8 a<br />

tale ufficio nell'aga sta del 1909 dai Presidenti dei Circali riuniti <strong>in</strong> convegnO' 9;<br />

riconfermato nel Congresso del 19 febbraio 1914 10.<br />

Presidente durante tutto <strong>il</strong> periodo bellico aveva assistito alla paralisi<br />

dell'ormai fiorente attività dei Circoli: quasi tutti i giovani eranO' stati richiamati,<br />

molti cadderO' sui campi di battaglia. Quello stesso c<strong>in</strong>quantenario che egli<br />

commemorava a Reggio non ebbe quasi nessuna eco nei circoli del forese: «segno.<br />

.. che i Circali non vivano quasi più» 11. Farse un'eco maggiore <strong>il</strong> c<strong>in</strong>quantenario<br />

l'ebbe al fronte, perché don Tesauri f<strong>in</strong> dal 16 f,ebbr,aio 1916 12 curava<br />

la ,corrispondenza con i giovani reggiani combattenti, per mezza del settimanale<br />

«1' Aziorne Cattolica» che veniva loro <strong>in</strong>viato. Egli si occupava pure dei<br />

M<strong>il</strong>itari Cattolici Mut<strong>il</strong>ati, Invalidi e Reduci di Guerra; i parroci della diacesi<br />

gliene spedivano gli elenchi, aff<strong>in</strong>ché egli ne organizzasse l'assistenza <strong>in</strong> sede<br />

diocesana 13. Egli poi era assistente del «Circolo di Cultura », 'esistente dai 1910,<br />

con sede proprio nella Sala Guatteri di cui all'<strong>in</strong>izio 14.<br />

3 Cfr. Barchi, «La nostra Battaglia >. Storia dell'Àzione Cattolica Reggiana dal 1870 al 1945 ·Reggio<br />

Em<strong>il</strong>ia, 1958 - pag. 25,<br />

4 Ibidem, pago 25.<br />

5 Ibidem, pagg. 75-78.<br />

6 Op. cito pagg, 75-79 e pago 95,<br />

7 "L'Era Nuova », quotidiano del 10-7-1919.<br />

8 Facciamo notare che i Presidenti Diocesani della Gioventù Cattolica Masch<strong>il</strong>e e Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e erano<br />

eletti direttamente dai Presidenti dei Circoli riuniti <strong>in</strong> Congresso Federale, Altrettanto avveniva per le presidenze<br />

diocesane di Giunta, elette dai presidenti dei Consigli parrocchiali. Solo <strong>in</strong> caso straord<strong>in</strong>ario, cioé<br />

quando fossero mancati, perché <strong>in</strong>esistenti, i circoli ed i Consigli parrocchiali, i presidenti erano nom<strong>in</strong>ati<br />

dal Vescovo (Cfr, quanto si ricava dal Congresso Diocesano del 1918, Relazione Colli, riportata su «L'Azione<br />

Cattolica» del 27 apr<strong>il</strong>e 1918).' Questo metodo perdurerà f<strong>in</strong>o alla riforma dello Statuto, avvenuta nel 1931.<br />

Dopodiché tutti i dirigenti diocesani saranno di Nom<strong>in</strong>a Vescov<strong>il</strong>e.<br />

9 Cfr, Barchi, op. cit" pago 95.<br />

I Presidenti della Gioventù Cattolica reggiana prima di don Tesauri, erano stati: FRANZONI Luigi, eletto<br />

nel settembre 1900 - Il Canonico COTTAFAVI Em<strong>il</strong>io, eletto nell'ottobre 1902 - Don Guido MERONI,<br />

eletto nel dicembre 1907. Per queste notizie, Cfr. op. cit" pagg. 75 e 94.<br />

lO Barchi, op. cit., pago 100.<br />

11 Cfr. «L'Azione Cattolica» del 16-3-1918.<br />

12 Barchi, op. cit., pago 102.<br />

13 Bollett<strong>in</strong>o Diocesano, gennaio 1918, pago 7: Esistenza una «Unione Nazionale fra i M<strong>il</strong>itari Cattolici<br />

Mut<strong>il</strong>ati, Invalidi e Reduci di Guerra », «Suo scopo non è di sc<strong>in</strong>dere le forze, separando i Cattolici dell' As·<br />

sociazione Naz.le analoga, ma di premunirli, perché... non abbiano ad essere vittime delle sette ».<br />

14 Barchi, op. cit., pago 95.


28<br />

Il Circolo <strong>in</strong>viò un considerevole ma imprecisato numero di soci al fronte;<br />

<strong>il</strong> Presidente Domenico Longagnani morì <strong>il</strong> lO ottobre 1916; con lui, a<br />

guerra f<strong>in</strong>ita, <strong>il</strong> Circolo annovererà 16 caduti 15.<br />

A Reggio, nel 1918, sono «rimasti» una quarant<strong>in</strong>a di soci, probab<strong>il</strong>mente<br />

<strong>in</strong> età <strong>in</strong>adatta per la 'leva oppure riformati. Questo manipolo di rimasti<br />

sono certo i «numerosi giovani» che assistono alla Conferenza Celebrativa del<br />

c<strong>in</strong>quantenario G.c.r.<br />

Di proposito abbiamo scelto questa riunione del 2 marzo 1918 per <strong>in</strong>iziare<br />

<strong>il</strong> nostro scritto, perché mentre ci offre lo spunto per un prof<strong>il</strong>o retrospettivo<br />

della vita della G.c. reggiana, ci permette di spiegare come nacque la<br />

Gioventù femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e.<br />

Era presente fra gli ascoltatori di don Tesauri la Signor<strong>in</strong>a Annunziata<br />

Bergonzi, alla quale venne 'l'idea di fondere anche una federazo<strong>in</strong>e femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e 16.<br />

Nei giorni immediatamente seguenti ella fece pervenire, alla Presidenza de la<br />

federazione giovan<strong>il</strong>e (allo stesso Tesauri) una lettera <strong>in</strong> cui esponeva <strong>il</strong> proposito.<br />

Il presidente le rispose {< <strong>in</strong>coraggiandola a voler lanciare la lum<strong>in</strong>osa idea<br />

nel Cnnvegno dei CattoIici Reggiani, che si sarebbe tenuto nel prossimo apr<strong>il</strong>e» 17.<br />

2. - Il Convegno dei Cattolici Reggiani del 18 apr<strong>il</strong>e 1918 l8<br />

{< Si alzò allora <strong>il</strong> nostro amato Pastore, approvò e benedisse affidando<br />

a Mons. Tesauri di preparare un progetto pratico per l'organizzazione della gioventù<br />

femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e della Diocesi» 19: l'<strong>in</strong>tervento Bergonzi ha ottenuto successo.<br />

Siamo nel tardo pomeriggio; prima della Bergonzi Mons. Tesauriaveva tenuto<br />

la qu<strong>in</strong>ta relazione della giornata sul {< Movimento giovan<strong>il</strong>e », prospettando la<br />

opportunità di rivolgere l'azione formativa {< ai giovanetti di ancor tenera età»<br />

raccogliendoli {< nei circoli e nelle sezioni preparatorie o negli oratori, data la<br />

massiccia assenza dei giovani più maturi dalle associazioni ».<br />

Intervennero nella discussione su questa relazione <strong>il</strong> giovane Ferri Francesco<br />

e Mons. Arturo Mamoli; <strong>il</strong> primo auspicando l'avvento <strong>in</strong> diocesi di una<br />

stampa adatta ai giovani (proposta che venne {< accolta come raccomandazione<br />

per tempi migliori»), <strong>il</strong> secondo per dire che <strong>in</strong> Reggio <strong>il</strong> Movimento giovan<strong>il</strong>e<br />

non era morto: « ... esistono: l'oratorio di S. Girolamo, la Scuola Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e<br />

di Religione e <strong>il</strong> Patronato per le giovani operaie ». Il Vescovo stesso, la matt<strong>in</strong>a,<br />

nel discorso <strong>in</strong>troduttivo, aveva raccomandato <strong>in</strong> modo particolare <strong>il</strong> Movimento<br />

giovan<strong>il</strong>e.<br />

Il convegno di quel giorno apertosi <strong>in</strong> Duomo con la S. Messa e trasfe-<br />

15 Cfr. «L'Era Nuova» quotidiano dell'1l-4-1919.<br />

16 L'<strong>in</strong>tuizione e la successiva realizzazione rivestono un carattere di estrema orig<strong>in</strong>alità: non esisteva<br />

allora <strong>in</strong> Italia un movimento giovan<strong>il</strong>e femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e di Azione Cattolica; Reggio e M<strong>il</strong>ano furono le prime diocesi<br />

che lo organizzarono precedentemente al Movimento Nazionale, che sorse nell'estate del medesimo 1918. Cfr.<br />

«Un ventic<strong>in</strong>quennio d'Azione Cattolica Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e ». Reggio E. 1934 pago 41 «L'Azione Cattolica» del 17-8-1918.<br />

17 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio. op. cit., pago 32.<br />

18 Relazioni esaurienti sul Convegno dei Cattolici Reggiani svoltisi <strong>il</strong> 18 apr<strong>il</strong>e 1918 <strong>in</strong>:<br />

a) «Bollett<strong>in</strong>o della Diocesi di Reggio E.» op. cit., apr<strong>il</strong>e-maggo 1918, pago 80 e ss.<br />

h) « L'Azione Cattolica» del 27-4-1918.<br />

c) «L'Azione Cattolica» del 18 maggio 1918.<br />

19 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio, pago 33 - Seguendo <strong>il</strong> consiglio di Don Tesauri la Sig.na Bergonzi ha esposto<br />

<strong>il</strong> progetto al Convegno dei Cattolici Reggiani.


29<br />

rito si poi alla «Casa del popolo» 20 <strong>in</strong> via Carducci, aveva svolto la seguente<br />

tematica:<br />

1) Discorso del Vescovo: esame del rapporto fra vita <strong>in</strong>teriore ed apostolato.<br />

Egli consiglia di leggere l'opera di P. Chautard: «-l'anima di ogni apostolato<br />

». Parla poi della figura del Vescovo come padre delle anime, e<br />

conclude raccomandando la diffusione <strong>in</strong> ogni parrocchia dell'« Unione<br />

Popolare» 21.<br />

2) Relazione del Presidente di Giunta Mons. Antonio Colli: egli dice che<br />

<strong>in</strong> diocesi gli iscritti all'U.P. sono soltanto 600; perché non tutti i cattolici<br />

delle molteplici organizzazioni hanno aderito al sodalizio. Non appena<br />

saranno costituiti i Consigli parrocchiali si procederà alla elezione<br />

di una nuova giunta da parte dei medesimi, <strong>in</strong> sostituzione di quella <strong>in</strong><br />

carica, nom<strong>in</strong>ata dal Vescovo.<br />

3) Relazione di Mons. Em<strong>il</strong>io Cottafavi, presidente dell'Unione Economica e<br />

Sociale, <strong>il</strong> quale sostiene la bontà del programma «democratico cristiano<br />

»22e si lamenta che i cattolici siano esclusi dagli Uffici Statali.<br />

4) Relazione del Cav. Saporetti circa l'Unione Cattolica Elettorale: parla<br />

di organizzazione.<br />

5) Relazione di Mons. Arturo Mamoli sulla Buona Stampa 23; egli traccia<br />

una rassegna della Stampa Cattolica 24 e poi sostiene che sulla stampa<br />

locale non debbono essere necessarie «lamentazioni, rampogne, proteste,<br />

ma che <strong>il</strong> l<strong>in</strong>guaggio abituale ... fosse calmo, nob<strong>il</strong>e, sereno,riflessivo ...<br />

Con una lieta disposizione a cogliere volentieri i lati buoni delle cose,<br />

disposizione doverosa così verso i fratelli di fede ... come verso gli stessi<br />

avversari; cessata ogni <strong>in</strong>transigenza verbale, ogni polemica personale ed<br />

astiosa, ogni diffidenza preconcetta 25 ».<br />

20 E' la Sede di tutte le organizzazioni cattoliche negli anni <strong>in</strong>torno al 1920.<br />

21 CosÌ si chiamava l'Azione Cattolica Italiana, f<strong>in</strong>o alla riforma operata da Pio XI. L'Unione Popolare<br />

fu realizzata da Giuseppe Toniolo, <strong>il</strong> conte Medolago Albani e l'aw. Paolo Pericoli, per volontà di<br />

Pio X, che, <strong>il</strong> 30 luglio 1904 aveva sciolto l'Opera dei Congressi. Il nuovo organismo fu approvato <strong>il</strong> 24<br />

marzo 1906 e risultò cosÌ composto (la presidenza passava a turno da una sezione all'altra):<br />

l) Unione popolare, col compito di curare la propaganda culturale e la formazione cristiana delle coscienze<br />

(Si tratta praticamente di un'unione di Uom<strong>in</strong>i Cattolici).<br />

2) Unione economico-sociale, col compito di dirigere <strong>il</strong> movimento economico sociale (Cooperative, Mutue,<br />

Casse Sociali, ecc... ) .<br />

3) Unione Elettorale Cattolica, col compito di appoggiare l'elezione di quei candidati che garantissero la<br />

attuazione di un certo programma cristiano.<br />

4) Società della Gioventù Cattolica Italiana.<br />

5) (Solo dal 1908) Unione donne di Azione Cattolica. Benedetto XV nel 1915 diede vita alla «Giunta direttiva»<br />

dell'Azione Cattolica (presieduta dal presidente U.P.) supremo o;'gano coord<strong>in</strong>atore; organi locali furono<br />

le giunte diocesane. Da quel momento «Unione Popolare» divenne s<strong>in</strong>onimo di «Organismo coord<strong>in</strong>a~<br />

tore» dell'Azione Cattolica Nazionale, diocesana e parrocchiale (Per mezzo della Giunta Direttiva Naz.le -<br />

Per mezzo della Giunta Diocesana - Per mezzo del Consiglio Parrocchiale).<br />

Lo Statuto vigente nel 1918 dice all'art. 1: «L'U.P. è un'associazione fra i Cattolici d'Italia, che per i<br />

suoi f<strong>in</strong>i generali comprende l'<strong>in</strong>tero movimento cattolico e ne è l'organizzazione fondamentale ... » Cfr.<br />

Barchi op. cit., pago 59 e «L'Azione Cattolica» del 30-3-1918.<br />

22 Si tratta del programma sociale cristiano. I «fasci democratici cristiani si erano costituiti nelle parrocchie<br />

più attive f<strong>in</strong> dal 1901 - Cfr. Barchi op. cit., pago 189.<br />

23 L'Opera Nazionale per la Buona Stampa era stata fondata dal Sommo Pontefice Benedetto XV nel<br />

1915, su disegno del Card<strong>in</strong>ale Maflì. - Cfr. «L'Azione Cattolica» del 27-4-1918.<br />

24 II reiatore cita espressamente:<br />

a) «L'Azione Cattolica », organo della Giunta Diocesana;<br />

b) «L'Angelo Consolatore» «che reca profumo di pietà nelle famiglie cristiane »; non dice se a carattere<br />

locale o regionale ecc ...<br />

c) «L'Avvenire d'Italia» di Bologna.<br />

25 La polemica contro i Socialisti, Massoni, <strong>il</strong> Governo, per quanto concerne la scuola, è sempre<br />

assai aspra negli anni dal 1918 al 1920.


30<br />

6) Relazione don Tesauri sul Movimento giovan<strong>il</strong>e (ne abbiamo parlato<br />

prima).<br />

7) Relazione don Tesauri sul Segretariato Pro-Scuola: egli richiama l'attenzione<br />

sulle biblioteche scolastiche, sulle biblioteche munidpalie sulla<br />

«persistente settaria tendenza da parte del governo a scristianizzare la<br />

scuola e a togliere qualunque vestigio di autonomia ». Nella discussione<br />

<strong>in</strong>tervengono le maestre Pas<strong>in</strong>i e Bergonzi a sostenere l'importanza della<br />

formazione delle giovani maestre attraverso l'associazione Nicolò Tommaseo<br />

26.<br />

La tematica del Convegno, che vide riuniti più di 70 sacerdoti 27 accanto<br />

ad un numero imprecisato di laici, per noi è assai importante e al f<strong>in</strong>e di comprendere<br />

a quali sollecitazioni fossero soggetti i due movimenti giovan<strong>il</strong>i, <strong>in</strong>seriti<br />

nell'Unione Popolare, e perché proprio gran parte di questa «humus» figurerà<br />

nei loro programmi del 1919-20. Il Convegno non toccò però un argomento<br />

di vivissimo <strong>in</strong>teresse che caratterizzava la realtà diocesana del 1918: <strong>il</strong> Catechismo.<br />

Mancava l'<strong>in</strong>segnamento religioso nelle scuole, perciò <strong>il</strong> Vescovo, attraverso<br />

la Commissione Catechistica Diocesana, stimolava clero e fedeli a' creare<br />

<strong>in</strong> ogni parrocchia scuole di Catechismo. Alla data del Convegno del 18 apr<strong>il</strong>e,<br />

per rimanere fedeli al nostro schema, <strong>in</strong> diocesi si era già istituita una «Scuola<br />

di Magistero Catechistico »,28, e le due prime «Congregazioni parrocchiali» 29:<br />

a Bagnolo <strong>in</strong> Piano, sotto 'la presidenza del Can. Prof. G. Saccani,ed <strong>in</strong> Cattedrale<br />

sotto la direzione del Curato don Sereno Bassi. Quest'ultima all'<strong>in</strong>izio del<br />

1918 aveva le 3 classi elementari con 170 alunni, pari al 95% dei ragazzi della<br />

parrocchia «virtualmente obbligati» alla frequenza.<br />

Il Catechismo neHe parrocchie 30 diverrà <strong>in</strong> seguito uno degli impegni pr<strong>in</strong>cipali<br />

dei giovani cattolici reggi ani.<br />

Il Convegno dei Cattolici reggi ani ci offre un ultimo spunto <strong>in</strong>teressantissimo;<br />

i convenuti hanno la precisa coscienza che la f<strong>in</strong>e della guerra sia<br />

prossima e che sia necessario prepararsi a dire la propria parola nella costruziO'ne<br />

del nuovo assetto sociale che ne seguirà. Nell'ord<strong>in</strong>e del giorno f<strong>in</strong>ale si afferma<br />

che bisogna «temprare 'l'animo per le nob<strong>il</strong>i lotte che dovrannO' impegnarsi<br />

nel dopoguerra, perché le energie siano guidate da uno spirito sanamente<br />

democratico ... » 31.<br />

26 La sezione Reggiana della Nicolò Tommaseo si <strong>in</strong>titola a «Angelo Secchi »; essa sorse nel 1912 - Cfr.<br />

Bollett<strong>in</strong>o Diocesano, novembre 1918, pago 172 - nel 1918 la sezione assume come suo organo ufficiale <strong>il</strong><br />

periodico «Famiglia e scuola », pubblicato a Modena - Cfr. Ibidem gennaio - febbraio 1918, pago 39.<br />

27 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio, pago 33.<br />

28 La scuola fu istituita nel gennaio 1918 (Cfr. «L'Azione Cattolica» del 25 gennaio 1918), con due<br />

<strong>in</strong>segnamenti: a) Dottr<strong>in</strong>a Religiosa; a cura del Rev. Mamoli; b) Pedagogia Catechistica; a cura di don Tesauri.<br />

Dal Bollett<strong>in</strong>o Diocesano del del novembre 1918 a pago 164, risulta che furono tenute tredici lezioni da<br />

don Mamoli e quattro da don Tesauri.<br />

Alla Scuola parteciparono centodieci alunne delle suore del Gesù e c<strong>in</strong>quantaquattro della Scuola Normale.<br />

29 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o Diocesano, febbraio-marzo 1918, pago 37.<br />

30 Nel Convegno Catechistico tenutosi a Reggio <strong>il</strong> 26 settembre 1918, <strong>il</strong> relatore (forse don L. Tondelli),<br />

tracciando un b<strong>il</strong>ancio, dice che le Congregazioni della dottr<strong>in</strong>a Cristiana sono 14; le più fiorenti sono quelle<br />

di Cavriago, Montecchio, Castelnuovo Sotto, Sassuolo. Ma le parrocchie della diocesi sono 247 e circa lO m<strong>il</strong>a<br />

alunni dovrebbero frequentare le scuole parrocchiali! Nel medesimo Convegno, si stab<strong>il</strong>ì di far chiedere <strong>in</strong><br />

tutti i comuni della diocesi l'<strong>in</strong>segnamento religioso; la legge lo consentiva, anche se <strong>in</strong> pratica non permetteva<br />

di superare notevoli difficoltà. Per i dettagli Cfr. «L'Azione Cattolica» del 5-10-1918 e <strong>il</strong> Bollett<strong>in</strong>o<br />

della Diocesi del novembre 1918, pagg. 164 e ss.<br />

31 Cfr. «L'Azione Cattolica» del 18-5-1918.


31<br />

Questa attesa messianica di un ard<strong>in</strong>e nuava e giusta risalta evidente<br />

<strong>in</strong> un appella rivolta nel giugnO' successivo dai medesimi pratagonisti del Canvegna:<br />

MO'ns. Cattafavi, don Tesauri, dan Mamali; essi si rivalgano ai Parraci<br />

ed ai presidenti delle Associazioni parracchiali perché <strong>in</strong> agni parrocchia sarga<br />

l'Uniane Papalare: «Tutti i partiti a noi cantrari si preparanO' ai gravi dibattiti<br />

dai quali deve uscire tutta un nuova assetto della vita della naziane» 32.<br />

3. - Il )} r<strong>il</strong>ancio)}.<br />

Quasi tutti i numeri dell'organO' della Giunta Diacesana che vannO' dal<br />

giugnO' al dicembre 1918, premana pressa le parrocchie aff<strong>in</strong>ché si castituisca<br />

l'Unione Papalare. Nel settore giavan<strong>il</strong>e si svalge una <strong>in</strong>tensa attività.<br />

La Maestra Annunziata Berganzi e dan Tesauri fecerO' sorgere nell'agasta<br />

<strong>il</strong> Camitata pramotore della Gioventù Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, satta l'Assistenza deHe<br />

danne cattoliche 33. La presidenza del Camitata spettò alla maestra Marcella<br />

Rognani che ebbe carne segretaria la Sig.na Farnaciari Maria; l'assistente ecclesiastico<br />

fu don Pietro Tesauri 34.<br />

Il Camitata aderì immediatamente all'Assaciazione Nazionale, appena<br />

sorta, ed <strong>in</strong>viò unà circolare ai parroci <strong>in</strong> cui si iUustravana le f<strong>in</strong>alità di un<br />

pellegr<strong>in</strong>aggio per le giovani <strong>in</strong>detto per 1'8 settembre:<br />

«promuovere <strong>in</strong> diocesi un'organizzazione giovan<strong>il</strong>e femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e»'« impetrare<br />

la vittoria delle armi alleate e la pace» 35.<br />

Canvennero più di m<strong>il</strong>le giovani alla Madonna della Ghiara; dopo la<br />

Messa e Ia Comunione generale dalle mani del Vescovo, si tenne .l'assemblea nel<br />

cort<strong>il</strong>e delle Scuole elementari attigue al Tempia. Parlarono la Sig.na L<strong>in</strong>a Bramb<strong>il</strong>la<br />

di M<strong>il</strong>anO', <strong>il</strong>lustrandO' «<strong>il</strong> grande bisogno che c'è di organizzazione femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e<br />

»e <strong>il</strong> prof. dan Tesauri, che dettò le istruzioni pratiche « sul mO'do di fandare<br />

un Circalo cattolico ».<br />

La nuava assaciazione si chiamò «MATILDE di CANOSSA» 36; i'l nome<br />

suonava a programma di <strong>in</strong>trepide latte <strong>in</strong> difesa della Chiesa.<br />

Vedremo <strong>in</strong>fatti che non era fac<strong>il</strong>e allora cancepire un'azione organizzata<br />

senza <strong>in</strong>serirvi l'idea dell'eroismo e della lotta.<br />

S<strong>in</strong>tami di «r<strong>il</strong>ancio» si notanO' presso i giovani dopo <strong>il</strong> Congresso di<br />

apr<strong>il</strong>e. Veramente per loro bisognerebbe parlare del 2 marzo come mO'mento<br />

di 'ripresa. Don Tesauri si fece pramatore di 5 riunioni del Circola di Cuhura<br />

durante <strong>il</strong> mese di apr<strong>il</strong>e, culm<strong>in</strong>anti <strong>in</strong> quella del 24, durante la quale si pracede<br />

alla riorganizzazione del direttivo ed alla fOl1mulazione del programma. 37 La<br />

carica di Presidente del Circolo rimane vacante, forse <strong>in</strong> amaggio al giovane<br />

caduto Domenico Langagnani, di cui sopra abbiamo parlata; al sua nome viene<br />

32 Ibidem del 22·6-1918.<br />

33 Cfr. «L'Azione Cattolica» del 17-8-1918. Presidente delle donne Cattoliche era la Sig.ra Antonietta<br />

Gard<strong>in</strong>i GorisL<br />

34 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio, pag. 34. Don Tesauri rimase assistente della Gioventù Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e Diocesana<br />

per 14 anni.<br />

35 Cfr. «L'Azione Cattolica ». del 17-8-1918.<br />

36 Cfr. «L'Azione Cattolica» del 14-9-1918. - Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio, op. cit., pag. 35.<br />

37 Cfr. «L'Azione Cattolica» del 27·4-1918.


32<br />

<strong>in</strong>titolato <strong>il</strong> Circolo stesso; gli eletti: segretario: Marzi; cassiere: Sonn<strong>in</strong>i; bibliotecario:<br />

Spallanzani. lì programma si muove nell'ambito delle l<strong>in</strong>ee generali<br />

tracciate da don Tesauri:<br />

«Unione coll'Oratorio di S. Girolamo 38 che è .la Sezione Aspiranti del<br />

Circolo»; <strong>il</strong> Circolo «cercherà di coadiuvare l'opera solerte del direttore dell'Oratorio<br />

don Torquato Joti, curato di S. Nicolò poi Parroco di S. Stefano,<br />

<strong>in</strong>viando là soci per tenere l'ord<strong>in</strong>e ».<br />

Si delibera pure di fondere le biblioteche dell'Oratorio e del Circolo, e<br />

di rappresentare commedie a scopo benefico per l'assistenza religiosa e civ<strong>il</strong>e<br />

degli orfani di guerra.<br />

Un programma di ripresa, più vasto e complesso, comprensivo dell'<strong>in</strong>tera<br />

diocesi lo si trova nel Convegno giovan<strong>il</strong>e promosso da don T esauri <strong>il</strong><br />

27 dicembre.<br />

La guerra è f<strong>in</strong>ita; i giovani verranno congedati progressivamente, urge<br />

qu<strong>in</strong>di un'azione propagandistica a vasto respiro. Nell'adunanza parlarono: Cesare<br />

Perv<strong>il</strong>li sulla «ripresa del movimento giovan<strong>il</strong>e », e per proporre la creazione<br />

di un «Segretariato di Collocamento della Gioventù Cattolica Italiana,<br />

per poter economicamente aiutare i giovani che, reduci dalla guerra, non trovassero<br />

pronta occupazione »; don Primo Carretti, proponendo l'istituzione della<br />

«Scuola del Propagandista» <strong>in</strong> città ed <strong>in</strong> altri centri; Giovanni V<strong>il</strong>lani che<br />

dimostrò la necessità per i Circoli di federarsi, e parlò del coord<strong>in</strong>amento deI<br />

Movimento giovan<strong>il</strong>e diocesano nella Società della Gioventù Cattolica Italiana. 39<br />

Il Convegno decise di riprendere la propaganda serale e domenicale.<br />

II.<br />

ORGANIZZAZIONE E CONTENUTI NEL BIENNIO 1919/1920<br />

1. - Congresso Giovan<strong>il</strong>e, 1919.<br />

Le astrazioni, per l'efficacia s<strong>in</strong>tetica ed universalizzante, sono momenti<br />

necessari della storiografia; ma talvolta la descrizione della realtà complessa è<br />

<strong>in</strong>sostituib<strong>il</strong>e per ricreare i l<strong>in</strong>eamenti di un ambiente.<br />

Descriviamo qu<strong>in</strong>di <strong>il</strong> Congresso Giovan<strong>il</strong>e e la Festa Federale della Gioventù<br />

Cattolica reggiana, deI 18-19 ottobre 1919 4 °. Sabato 18 ore 9: Siamo nella<br />

38 L'Oratorio di S. Girolamo, presso la Chiesa della Confraternita di S. Gerolamo e S. Vitale, esistente<br />

già f<strong>in</strong> dal 1913, aveva carattere festivo, ed accoglieva soldati e ragazzetti. Abbiamo notizia di 2 feste,<br />

svoltesi la prima nel gennaio 1918, la seconda nel giugno, cui parteciparono i ragazzetti ed i soldati del<br />

presidio, <strong>in</strong> due momenti successivi. Cfr. Barchi op. cit., pagg. 104-110. «L'Azione Cattolica» del 6-1-1918<br />

e del 1-6-1918.<br />

39 Cfr. Barchi op. cit., pago 221 e «L'Azione Cattolica» del 4 gennaio 1919.<br />

40 Tutte le notizie riguardanti <strong>il</strong> Congresso e la Festa Federale si trovano <strong>in</strong>:<br />

a) «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 12-10-1919 e del 19-10-1919;<br />

b) «L'Era Nuova» (Quotidiano Popolare) del 18-10-1919; del 19-10-1919 e del 20-10-1919.


33<br />

Sala del Banco di S. Prospero <strong>in</strong> via De Amicis, 6 41. Alla riunione partecipano i<br />

Presidenti e i dirigenti dei Circoli.<br />

Lo studente Giovanni V<strong>il</strong>lani, segretario della Federazione, traccia .<strong>il</strong><br />

quadro della situazione organizzativa.<br />

Dal quattro maggio 42 <strong>in</strong> poi la Presidenza ha vIsitato la quasi totalità<br />

dei Circoli della diocesi; i più attivi propagandisti sono stati don Tesauri e Cesare<br />

Perv<strong>il</strong>li per la campagna, don Ferretti per la montagna.<br />

Ecco l'elenco dei 72 Circoli riorganizzati:<br />

Bagno, Bagnolo, Baiso, Barzano, Busana, Cadelbosco Sopra, Campeg<strong>in</strong>e,<br />

Canali, Canolo, Casola di Canossa, Castellarano, Castelnuovo Sotto, Cavriago,<br />

Cervarezza, C<strong>in</strong>quecerri, Codemondo, Cadiroggio, Cognento, Cola, Cortogno,<br />

Costa de' Grassi, Fellegara, Fodico, Fogliano, Fontana, Garfagnolo, Gavassa,<br />

G<strong>in</strong>epreto, Domenico Longagnani (città), Marmirolo, Masone, Massenzatico,<br />

Meletole, Montebabbio, Montecchio, Nigone, Nismozza, Ospizio, Pantano, PauHo,<br />

Pieve Rossa, Pontone, Poviglio, Praticello, Quattro Castella, Regnano, Rio Sali·<br />

ceto, Rivalta, Roncadella, Roncocesi, Roncola, Roteglia, Rubiera, Salvarano, Salvaterra,<br />

S. Donn<strong>in</strong>a, S. Faust<strong>in</strong>o, S. Maurizio, S. Michele, S. Pellegr<strong>in</strong>o, S. Polo,<br />

S. Prospero, Sarzana, Sassuo:lo, Scandiano, Sesso, Talada, Taneto, Valestra, Vezzano,<br />

Vogno, Vologno.<br />

I giovani organizzati nella diocesi di Reggio sono duem<strong>il</strong>a; nella diocesi<br />

di Guastalla gli organizzati sono 600 e i Circoli 19 su 25 parrocchie. 43 «Si ha<br />

un totale di 3000 giovani organizzati sotto la bandiera della G.c.l. nella nostra<br />

prov<strong>in</strong>cia ». Term<strong>in</strong>a così la .relazione V<strong>il</strong>lani, cui succede i'l relatore don Vito<br />

Falc<strong>in</strong>elli (di Castelnuovo Sotto). Egli propone di creare i «Centri di Plaga »,<br />

ovvero di suddividere la diocesi <strong>in</strong> tante pIaghe (= zone), la cui vita organizzativa<br />

sia appunto guidata da un centro zonale (o di plaga) coord<strong>in</strong>ato con la<br />

Presidenza della Federazione diocesana. Nella discussione <strong>in</strong>terviene don Primo<br />

Carretti che auspica una co<strong>in</strong>cidenza della Plaga con <strong>il</strong> Vicariato Foraneo.<br />

Riprende qu<strong>in</strong>di a parlare Giovanni V<strong>il</strong>lani, che <strong>il</strong>lustra lo Statuto della<br />

Federazione dei Circoli 44; l'assemblea lo approva seduta stante. Si conclude <strong>in</strong><br />

tal modo la matt<strong>in</strong>ata del 18.<br />

I giovani presidenti durante l'<strong>in</strong>tervallo del pranzo scorrono certamente<br />

le colonne del quotidiano cattolico reggiano 45, <strong>in</strong> cui figura (con <strong>in</strong>izio <strong>in</strong> prima<br />

pag<strong>in</strong>a) un articolo a firma d. T. P., probab<strong>il</strong>mente don Pietro Tesauri. Egli<br />

parla dei giovani di M<strong>il</strong>ano, che hanno ottenuto successi organizzativieccezio-<br />

41 Oggi Via Roma.<br />

42 In questa data (4-5-1919) si era tenuta una rIUnione dei Presidenti dei Circoli alla «Casa del Popolo»<br />

<strong>in</strong> Via Carducci 2, per «la ripresa dell'Azione Giovan<strong>il</strong>e Cattolica », presenti circa 20 Circoli. Il Presidente<br />

prof. don Tesauri aveva detto:<br />

«E' necessario riord<strong>in</strong>are, riorganizzare... è necessario che tutti sentiamo la necessità di essere uniti<br />

per la lotta contro i nostri avversari, per apparci ... alla marea travolgente di <strong>in</strong>credulità, di immoralità, di<br />

ribellione ». L'O.d.G. della seduta concludeva con <strong>il</strong> proposito della presidenza di «visitare entro <strong>il</strong> mese di<br />

maggio tutti i circoli della diocesi ». Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 11-5-1919 e «L'Era Nuova»<br />

(Quotidiano) del 6-5-1919.<br />

43 Le parrocchie della diocesi di Reggio erano 247; i dirigenti di Reggio diedero vita pure alle associazioni<br />

giovan<strong>il</strong>i della diocesi di Guastalla; ad un convegno hl questa diocesi, tenutasi <strong>il</strong> 18-5-1919, furono<br />

relatori don Tesauri, Giovanni V<strong>il</strong>lani e Cesare Perv<strong>il</strong>li. Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 20-5-1919.<br />

44 «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 9-10-1919 promette la pubblicazione <strong>in</strong>tegrale dello Statuto <strong>in</strong> un<br />

numero successivo del giornale, ma non mantiene la promessa, sicché noi nulla di preciso ne sappiamo.<br />

45 Come sappiamo si tratta de «L'Era Nuova ». Alludo qui proprio al numero del 18 ottobre 1919.


34<br />

nali sotto la <strong>il</strong>lum<strong>in</strong>ata guida di don Olgiati e don Giovanni Rossi: Il 31 agosto<br />

1919 vent1m<strong>il</strong>a giovani sono sf<strong>il</strong>ati per le vie della Città.<br />

A che si deve tale successo? All'Eucaristia, che sarà pure <strong>il</strong> perno di<br />

quello reggiano: segniamo «L'esempio di M<strong>il</strong>ano! » questo appunto è <strong>il</strong> titolo<br />

dello scritto.<br />

Nella seduta pomeridiana, don Tesauri parla sul tema: «Formazione<br />

religiosa e sociale del giovane »; egli sostiene che famiglia e scuola sono <strong>in</strong>adeguate<br />

al compito formativo; perciò nei circoli i giovani debbono att<strong>in</strong>gere e<br />

coord<strong>in</strong>are la coscienza religiosa e sociale. Interviene nella discussione don Carretti,<br />

proponendo la creazione di una scuola propagandisti.<br />

Segue la relazione dello studente Gastone Razzoli, tenente mut<strong>il</strong>ato,<br />

circa l'organizzazione Mut<strong>il</strong>ati e Reduci: nell'Associazione Nazionale «hanno<br />

preso <strong>il</strong> sopravvento uom<strong>in</strong>i che asserviscono l'associazione ai propri f<strong>in</strong>i poli .<br />

. tICI »: qu<strong>in</strong>di bisogna aderire all'Unione Nazionale Mut<strong>il</strong>ati Cattolica.<br />

Concluse le relazioni, viene letto ed approvato <strong>il</strong> seguente O.d.G.:<br />

1) Ogni circolo giovan<strong>il</strong>e deve avere una scuola propagandisti, la quale <strong>il</strong>lustri<br />

«i pr<strong>in</strong>cipi cristiani - sociali - politici alle masse a specialmente a<br />

quegli elementi che non sono più a contatto coi sacerdoti ». La vera<br />

scuola di propaganda dovrà sorgere « entro novembre »; ad essa potranno<br />

partecipare gli svudenti e gli operai che posseggano una cultura generale,<br />

ed anche i giovani sacerdoti.<br />

E' stata nom<strong>in</strong>ata una «commissione provvisoria» composta dal Can.<br />

F. Pdletti, don Tesauri, don Raffaelli, <strong>il</strong> prof. F. Farioli, l'<strong>in</strong>g. Casoli.<br />

2) Gli Assistenti Ecclesiastici del Movimento Giovan<strong>il</strong>e debbono formare<br />

«L'Unione Diocesana Ass. Ecclesiastica », sotto la tutela dell'Autorità<br />

ecclesiastica.<br />

3 ) Si auspica la creazione di un «periodico giovan<strong>il</strong>e regionale»; i circoH<br />

dovranno concorrere alla spesa 46.<br />

Chiuso <strong>il</strong> Congresso dei Presidenti e Dirigenti, l'attività programmata per<br />

quel giorno non è term<strong>in</strong>ata: alle 20,30 conferenza del comm. avv. Paolo Pericoli,<br />

Pr,esidente generale G.C.I., sulle caratteristiche e la storia dell'Associazione.<br />

I giornali riportano solo che la conferenza fu «applauditiss1ma ».<br />

La laboriosa giornata si conclude con un'ora di Adorazione nella Chiesa<br />

di S. Nicolò, <strong>in</strong>detta dall'Unione giovan<strong>il</strong>e contro la bestemmia, al term<strong>in</strong>e della<br />

Conferenza Pericoli 47.<br />

Il giorno seguente, domenica 19 ottobre, s'apre la «Festa federale ». Sul<br />

settimanale della Giunta diocesana l'articolo di fondo, «Il saluto », <strong>in</strong>neggia<br />

al motto della Gioventù Cattolica: Preghiera Azione Sacrificio, colorandolo di<br />

t<strong>in</strong>te Sociali: «Preghiera ... s<strong>in</strong>tesi del nostro impegno sociale »; Azione ... per<br />

salvare la famiglia dalla dissoluzione, la scuola dal laicismo, la patria dalla decadenza,<br />

i'l popolo dalla rivoluzione ». Accanto al «fondo », c'è l'articolo «I<br />

46 Nel programma del Congresso pubblicato <strong>il</strong> 12-10-1919 su «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) era prevista<br />

la relazione sulla «Stampa giovan<strong>il</strong>e », a cura di Armando Lavato direttore del quotidiano locale cattolico;<br />

ma nei giornali successivi al congresso nulla si dice di tale relazione e la questione «Stampa giovan<strong>il</strong>e»<br />

compare solo nell'O.d.G.; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, ne «L'era Nuova» (Quotidiano) del 20-10-'19 si apprende che Armando<br />

Lavato ha fatto proprio l'auspicio di creare un periodico dei giovani a carattere regionale.<br />

47 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 17-10-1919.


35<br />

giovani e la politica », firmato E.P.; dice testualmente: «Il non expedit è sceso<br />

nella tomba <strong>in</strong>gloriosamente e sulle ru<strong>in</strong>e della guerra è sorto <strong>il</strong> P.P. (Partito<br />

Popolare) e non saremo noi giovani a lamentarcene. Una pietra sul passato e<br />

avanti. .. Per quaranta anni e più ci fecero tacere col dirci che alla vita politica<br />

nazionale non era tempo di parteciparvi e che l'astensione era adatta formazione<br />

delle coscienze... In questo lunghissimo periodo di azione negativa, abbiamo<br />

formato delle coscienze? ..<br />

. .. dobbiamo confessare con rossore nelle mani nostre di non aver né<br />

elettori che abbiano piena coscienza del loro dovere politico, né candidati che<br />

siano alla pienezza della propria ... i giovani. .. hanno l'obbligo di com<strong>in</strong>ciare<br />

un'opera graduale e progressiva di formazione politica per <strong>il</strong> Partito popdlare<br />

perché, pur non essendo confessionale, raccoglie <strong>in</strong> sé la qu<strong>in</strong>tessenza della nostra<br />

idea, ed i cattolici ne formano la sp<strong>in</strong>a dorsale ...<br />

Esso (<strong>il</strong> P.P.I.) <strong>il</strong> 16 novembre prossimo discende <strong>in</strong> campo con un programma<br />

proprio ... qu<strong>in</strong>di fa d'uopo un lavoro urgentissimo. La gioventù ha <strong>il</strong><br />

dono della propaganda perciò tutti i giovani organizzati devono essere <strong>in</strong> questi<br />

giorni apostoli dell'idea, propagandisti del programma popolar'e <strong>in</strong> famiglia, cogli<br />

amici, nelle piazze, nelle adunanze, nei comizi, nelle sezioni, i<strong>il</strong> giorno delle<br />

elezioni ».<br />

Con queste antifone, si recano alla S. Messa nel Tempio della Ghiara i<br />

giovani che scendono darla montagna o giungono dalla «bassa », <strong>in</strong>sieme ai presidenti<br />

già a Reggio dal sabato ed ai Soci del Circolo «Longagnani» della città.<br />

Sono le otto: <strong>il</strong> Vescovo Mons. Brettoni <strong>in</strong>izia la celebrazione della Messa;<br />

all'Omelia egli parla dell'« Eucarestia pane dei forti»; quasi tutti 1 presenti<br />

si accostano alla Comunione 48. F<strong>in</strong>ita la Messa si svolge <strong>il</strong> Corteo per le vie<br />

della Città.<br />

Le cronache parlano di «più di trem<strong>il</strong>a giovani, quattro musiche, settantac<strong>in</strong>que<br />

bandiere e dist<strong>in</strong>tivi »; qu<strong>in</strong>di danno l'elenco dettagliato dei circoli<br />

presenti: sono circa sessanta: 49, comprese le rappresentanze di Parma e Guastalla.<br />

Da Parma vennero i Circoli Domenico Maria V<strong>il</strong>la e Sala Baganza; quanto<br />

a Guastalla più che di «rappresentanza» si può parlare di effettiva «partecipazione<br />

», perché Guastarla è ancora una appendice di Reggio nel settore dell'or·<br />

ganizzazione giovan<strong>il</strong>e; i circoli sono federati all' Associazione di Reggio Em<strong>il</strong>ia,<br />

come risulta dalla relazione V<strong>il</strong>lani. I Circoli guastallesi sono 13: Guastalla, Pieve<br />

di Guastalla, Luzzara, Casoni di Luzzara, Gualtieri, S. Vittoria, S. Mart<strong>in</strong>o di<br />

GuastaHa, Tagliata, Brugneto, Reggiolo, Novellara, S. Bernard<strong>in</strong>o di Novellara,<br />

Campagnola.<br />

Il corteo si rivolge <strong>in</strong> particolare ai socialisti; le cronache commentano:<br />

48 Lo si era raccomandato nel programma pubblicato sulle «Ere Nuove» del 12·10'·19 e del 18·10·'19,<br />

rispettivamente settimanale e quotidiano; le cronache dei giorni immediatamente successivi <strong>il</strong>lustreranno con<br />

vigore e soddisfazione la «Comunione Generale ».<br />

49 Oltre quelli nom<strong>in</strong>ati nella relazione V<strong>il</strong>lani, di cui sopra, sono citati: Calerno, Montecavolo, Frascaro,<br />

Montericco, Mucciatella, Nocetolo, Pieve Modolena, S. Tommaso della Fossa: i Circoli riorganizzati nella<br />

diocesi di Reggio risulteranno pertanto 80 (72 della relazione V<strong>il</strong>lani più gli 8 citati fra i partecipanti al<br />

Congresso). Dei Circoli riorganizzati non figurano presenti: Borzano, Busana, Cadelbosco Sopra, Campeg<strong>in</strong>e,<br />

Canali, Canolo, Cervarezza, C<strong>in</strong>quecerri, Cadiroggio, Cognento, Cola, Cortogno, Costa de' Grassi, Fodico, Fontana,<br />

Garfagnolo, G<strong>in</strong>epreto, Meletole, Montebabbio, Nigone, Nismozza, Paullo, Pontone, Rio Saliceto, Roncadella,<br />

Rubiera, Salvaterra, S,Michele, S. Polo, Sarzano, Scandiano, Talada, Valestra, Vogno, Vologno: sono 35.


36<br />

« ... i nostri giovani diedero agli avversari la più solenne lezione di educazione ...<br />

lasciando. .. stupito di tanta manifestazione qualche scarlatto ·e maleducato papavero<br />

che <strong>in</strong>veiva di b<strong>il</strong>e, meravigliandosi che anche dopo la guerra i preti potessero<br />

avere con sé tanti giovani. .. dopo tanto camm<strong>in</strong>o del Socialismo! »so.<br />

Al Politeama Ariosto, presente <strong>il</strong> Vescovo, 1 glovam :Il riuniscono alle<br />

lO. Jann<strong>in</strong>i Giovanni di M<strong>il</strong>ano porta <strong>il</strong> saluto della federazione della Città,<br />

qu<strong>in</strong>di V<strong>il</strong>lani, commemorando i «nostri morti <strong>in</strong> guerra », dice tra l'altro: La<br />

nostra gioventù non emUSlasta per la guerra, compiva egualmente <strong>il</strong> suo dovere<br />

». 51 Ricorda <strong>in</strong> particolare <strong>il</strong> «mite e buono Antonio Càttozzi, <strong>il</strong> Presidente<br />

del Circolo di Cuftura Domenico Longagnani ... Federico Norcia» ecc ...<br />

Prende qu<strong>in</strong>di la parola <strong>il</strong> prof. Don Tesauri <strong>il</strong> quale svolge ben tre<br />

relazioni:<br />

1) «Pietà e Vita» (di cui i giornali non riproducono nulla);<br />

2) «I nuovi orizzonti della G.c.I.» (sostituisce <strong>in</strong> questa un giovane di<br />

M<strong>il</strong>ano che non è venuto a parlare);<br />

3) «La via sicura fra i due abissi ».<br />

Le conferenze 2 e 3 costituiscono un unico discorso dottr<strong>in</strong>ale e politico<br />

<strong>in</strong> cui si dice tra l'altro: «Ii Cristianesimo è fonte di bene, <strong>il</strong> Socialismo è<br />

fonte di male ... Il Socialismo sem<strong>in</strong>a l'odio di classe ». Il Cronista dell'« Era<br />

Nuova» 52 prosegue: «Il prof. Tesauri fa un quadro chiarissimo e reale della<br />

situazione politica dei partiti ... :<br />

Partito Popolare Italiano<br />

Partito Socialista<br />

Partiti diversi <strong>in</strong> blocco.<br />

La via sicura, diretta è quella del P .P.I., via di libertà di giustizia, di<br />

fratellanza sociale, di amore cristiano ». 53<br />

Nel pomeriggio, dopo <strong>il</strong> «pranzo sociale» nel Cort<strong>il</strong>e del Sem<strong>in</strong>ario di<br />

S. Rocco, l'assemblea si riunisce di nuovo all'Ariosto; parla l'avv. Francesco<br />

Farioli 54 sulla preparazione dei giovani alla vita pubblica, <strong>in</strong> modo retorico;<br />

qu<strong>in</strong>di l'avv. Francesco Luigi Ferrari di Modena del<strong>in</strong>ea <strong>il</strong> Programma del P.P.I.:<br />

« Le riforme Sociali <strong>in</strong> aiuto dei deboli ... regolate da savie leggi, rispettando<br />

<strong>il</strong> diritto di proprietà, colla giusta retribuzione ai lavoratori, che dovranno<br />

partecipare agli ut<strong>il</strong>i dell'azienda ... ». .. ecc.<br />

50 Durante la festa vi furono <strong>in</strong>cidenti che portarono all'arresto di otto socialisti. Cfr. «L'Era Nuova»<br />

(Quotidiano) del 20-10-1919.<br />

51 Il 24 maggio 1915 <strong>il</strong> Consiglio superiore della G.C.l. aveva approvato <strong>il</strong> seguente O.d.G.: «Il Consiglio<br />

Superiore... riafferma <strong>il</strong> valore assoluto della pace cristiana, che elim<strong>in</strong>a nelle org<strong>in</strong>i la violenza esteriore.<br />

.. (Il C.S.) ... forma l'anl!nrio che <strong>il</strong> nostro paese possa scongiurare da sè l'immane prova della<br />

guerra,.. Cfr. «L'Era Nuova,. (Azione Cattolica) 'del 5 agosto 1923.<br />

L'atteggiamento assunto dai cattolici di «adempimento di un dovere» nei riguardi della guerra è ben e­<br />

spresso <strong>in</strong> un <strong>in</strong>tervento del Consigliere Comunale di M<strong>in</strong>oranza Claudio Pozzi, <strong>il</strong> 15 dicembre 1918: «Noi fummo<br />

contrari ieri e lo siamo oggi, per i nostri pr<strong>in</strong>cipi immutab<strong>il</strong>i, alla guerra: entrati nel conflitto non la<br />

sabotammo, ma demmo le Ilostre migliori energie per f<strong>in</strong>irla presto, bene e gloriosamente ». Cfr. Barchi op.<br />

cit., pago 283.<br />

52 Si tratta del numero quotidiano del 20-10-1919.<br />

53 Don Tesauri oltre che Saoerdote, Assistente della Gioventù Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, Presidente della Gioventù Masch<strong>il</strong>e,<br />

Segretario del Segretariato «Pro Scuola », era pure uomo politico essendo Consigliere di M<strong>in</strong>oranza<br />

nell'assise Municipale. Cfr. Barchi op. cit., pago 283 e Bollett<strong>in</strong>o op. cito dicembre 1920, pago 200; Vedi<br />

<strong>in</strong>oltre <strong>il</strong> Congresso dei Cattolici Reggiani 1918.<br />

54 Già candidato nella lista P.P.l. per le eleziOlli politiche del 16 novembre successivo; fu poi eletto.<br />

Cfr. Barchi op. cit., pagg. 285-86.


37<br />

La Festa Federale si chiude con un discorso del Comm. Pericoli e con <strong>il</strong><br />

« Te Deum »e la Benedizione Eucaristica al tempio della Madonna della Ghiara.<br />

2. - Convegno «Mat<strong>il</strong>de di Canossa» 1919.<br />

Nel medesimo autunno 1919 la «Mat<strong>il</strong>de di Canossa »aveva già dàto<br />

prova della efficiente organizzazione raggiunta <strong>in</strong> un pellegr<strong>in</strong>aggio - Convegno,<br />

celebrato alla Madonna della Ghiara <strong>il</strong> 14 settembre.<br />

Le cronache parlano di «parecchie migliaia di socie» dei seguenti 52<br />

Circoli: Baiso, Barco, Bibbiano, Budrio, Cadelbosco Sopra, Cella, Castelnuovo<br />

Sotto, Castelnuovo Monti, Codemondo, Correggio, Chiozza, Cadè, Enzola, Gattatico,<br />

Gavassa, Gaida, Lemizzone, Mancasale, Marmirolo, Masone, Massenzatico,<br />

Meletole, Montecavolo, Montericco, Olmo, Ospizio, Paullo, Pieve Modolena,<br />

Poviglio, Praticello, Prato, Pratofontana, Rivalta, Roncadella, Roncocesi,<br />

Roncolo, Rossena, Rubiera, S. Croce, S. Giovanni di Querciola, S. Mart<strong>in</strong>o<br />

Piccolo, S. Donn<strong>in</strong>o, S. Maurizio, S. Michele, S. Pellegr<strong>in</strong>o, S. Prospero Str<strong>in</strong>ati,<br />

Sassuolo, Sesso, S. Sisto, S. Bartolomeo, Sabbione, Taneto; a questi bisogna<br />

aggtungere i Circoli della diocesi di Guastalla, probab<strong>il</strong>mente federati alla<br />

Associazione di Reggio: Novellara e Guastalla. 55 R<strong>il</strong>eviamo subito che la Gioventù<br />

femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, sorta da appena un anno, competeva numericamente con la<br />

gioventù masch<strong>il</strong>e. Ben più limitata <strong>in</strong>vece la tematica del Convegno, svoltosi<br />

nella sola matt<strong>in</strong>a: Organizzazione femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, Cultura profana e religiosa, creazione<br />

di Biblioteche, diffusione di riviste.<br />

Non c'è altro da r<strong>il</strong>evare se non i protagonisti: Il Vescovo celebrò la S.<br />

Messa distribuendo la Comunione alla quasi totalità delle partecipanti; sui temi<br />

sopra accennati parlarono le Maestre Bergonzi, Ferretti, Comagni, questa ultima<br />

di M<strong>il</strong>ano, e la contessa Boselli. 56<br />

3. - Commento ai due congressi giovan<strong>il</strong>i.<br />

Dal piano orizzontale della descrizione, trascorriamo ora a quelli verticali.<br />

della astrazione.<br />

Risulta evidente la tensione delle due organizzazioni giovan<strong>il</strong>i verso una<br />

efficiente, cap<strong>il</strong>lare organizzazione di massa. Si vuoI fare toccare con mano l'entità<br />

delle forze; le cronache rivelano un senso soddisfatto dell'elencazione dettagliata<br />

<strong>in</strong> cifre di CircoIi, bandiere, persone. A queste prove di forza si associa<br />

per analogia dichiarata l'idea della lotta <strong>in</strong> funzione difensiva ed offensiva: La<br />

Eucarestia è <strong>il</strong> «pane dei forti », <strong>in</strong> un senso che trascende quello religioso<br />

della lotta contro <strong>il</strong> peccato, per collocarsi, attraverso articoli e conferenze,<br />

sul piano di una lotta sociale e politica contro <strong>il</strong> Socialismo.<br />

Dei due congressi, quello masch<strong>il</strong>e è più <strong>in</strong>teressante: l'analisi della<br />

situazione sociale e politica conclude nella guerra al Socialismo prestandosi<br />

come ponte di lancio del P.P.I. Perciò si può dire che compito precipuo del<br />

congresso fu 1a propaganda elettorale <strong>in</strong> vista della competizione del 16 novembre.<br />

Si tenta <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e di giustificare la propaganda sul piano ontologico descri-<br />

55 Cfr.« L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 21·9·1919.<br />

56 Cfr. « L'Era Nuova» (Quotidiano) del 16·9·1919.


38<br />

vendo. <strong>il</strong> Sacialisma came fante di agni male, e sul piana deantolagico sostenendo<br />

<strong>il</strong> davere d'agni giavane di <strong>in</strong>serirsi nella vita sociale; ma l'effetto. rimane:<br />

fusiane dei due piani palitico e religiasa; mativaziani fandamentalmente religiase<br />

per le scelte po.litiche, paliticizzazione dell'impegna religiaso..<br />

4. - Federazione masch<strong>il</strong>e<br />

Una sguardo al Congresso del 18-19 attabre 1919 ci permette di <strong>in</strong>dividuare<br />

la struttura del Mavimento.<br />

a) Come si giunse al Congresso.<br />

Il Convegno. fu decisa tardi <strong>in</strong> una adunanza del lO settembre precedente<br />

57, quasi certamente con scopi elettorali; <strong>in</strong>fatti <strong>in</strong> quel giarno si era parlato<br />

di dare pieno appaggia al P.P.I. e già si canasceva la scadenza elettorale.<br />

Ma nan sarebbe patuta riuscire se già nan fosse stato svalto un cap<strong>il</strong>lare lavara<br />

di propaganda, tale da far rispandere al cenno. la macch<strong>in</strong>a organizzativa; ve ne<br />

sana le prave. Già <strong>il</strong> 9 apr<strong>il</strong>e si era tenuta un Convegno. regionale em<strong>il</strong>iano della<br />

Giaventù catto.lica, a Reggio., oggetto del quale fu <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio prapagandistico 58;<br />

tema che echeggiò subita <strong>in</strong> sede reggiana <strong>il</strong> 4 maggio successiva 59 <strong>in</strong> adunanza<br />

di federaziane,e fu ripresa dalla stesso don Tesauri durante <strong>il</strong> Canvegno regiana'le<br />

em<strong>il</strong>iano dell'Unione Popolare, svaltasi a Reggia <strong>il</strong> 14 e 15 maggio. nella<br />

Sala del Banca di S. Prospera 60. In quest'ultima, la matt<strong>in</strong>a del 15 fu <strong>in</strong>teramente<br />

dedicata alla giaventù (parlò appunta dan Tesauri);e nell'O.d.G. conclusivo.<br />

al 3° punta si ricanosce «l'impartante necessità del mavimenta giovan<strong>il</strong>e<br />

nelle attuali condizioni del dopaguerra »; si auspica che «.le giunte diocesane<br />

rivalgano la loro. massima cura al Mavimenta Giavan<strong>il</strong>e; si riconosce che, tra i<br />

mavimenti, quella giavan<strong>il</strong>e è <strong>il</strong> piùeHiciente ».<br />

I dacumenti successivi dimastrana <strong>il</strong> pragressa campiuto nei mesi da<br />

maggio ad attobre: 400 giavani si duniscono a Guastalla <strong>il</strong> 18 maggio per ascaltare<br />

dan Tesauri, Perv<strong>il</strong>li e ViUani 61.<br />

(I nami di questi prapagandisti figurano <strong>in</strong> quasi tutti i numeri de « L'Era Nuova»<br />

del 1919, <strong>in</strong>sieme a quelli dell'avv. Feriali e della M.a Annunziata Berganzi).<br />

Il lO luglio., <strong>il</strong> numero degli iscritti è di 945 per la diacesi di Reggio. e<br />

470 per quella di Guastalla; i circali riorganizzati sono complessivamente una<br />

trent<strong>in</strong>a 62. Certa nei mesi che <strong>in</strong>tercedano. fra luglio ed ottobre deve essere<br />

stata svalta una <strong>in</strong>tensissima propaganda, se i CircoIi presenti <strong>il</strong> 19 ottabre<br />

furO'na 58 (Reggia e Guastalla) e i partecipanti 3000 circa, tutti .tesserati, come<br />

prescrivevano. gli ard<strong>in</strong>i! 63<br />

'b) Articolazioni organizzative presenti o discusse al Congresso e loro sv<strong>il</strong>uppi<br />

successivi:<br />

1) Si propose di « decentrare» l'arganizzaziane creando. delle zone autonome 64.<br />

57 Cfr.« L'Era Nuova» (Quotidiano) dell'1l-9-1919.<br />

58 Cfr.« L'Era Nuova» del 9 apr<strong>il</strong>e 1919.<br />

59 Ne abbiamo già parlato all'<strong>in</strong>izio della descrizione del convegno 18-19 ottobre 1919.<br />

60 Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 18-5-1919 e Barchi op. cit., pago 208.<br />

61 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 18-5-1919.<br />

62 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 15 luglio 1919. .<br />

63 Cfr. Il Programma su «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 12-10-1919.<br />

64 Se ne era com<strong>in</strong>ciato a parlare <strong>in</strong> una adunanza federale del 10-7-1919, quando la presidenza diocesana<br />

decise di <strong>in</strong>dire «convegni di plaga ». - I «Centri di plaga» con <strong>il</strong> proprio presidente e consiglio, si rea~


39<br />

2) Fu presentato lo «Statuto della Federazione» 65.<br />

3 ) Vennero organizzati i mut<strong>il</strong>ati ed i reduci 66.<br />

4) Scuola di propaganda: La Commissione nom<strong>in</strong>ata dal Congresso diede<br />

<strong>in</strong>izio alla scuola nell'<strong>in</strong>verno 1919-20 67 • Si ha notizia che essa proseguiva<br />

ancora i suoi corsi nel 1921 68.<br />

5) Si decise di dar vita all'Unione diocesana degli Assistenti Ecclesiastici.<br />

Esisteva già prima del congresso un costume di collaborazione fra gli<br />

assistenti; i giornali 69 testimoniamo che dall'agosto al dicembre 1919 gli<br />

assistenti si riunirono mens<strong>il</strong>mente.<br />

6) Si auspicò la creazione di un periodico regionaIe per i giovani 70. L'auspido<br />

non ebbe mai realizzazione; nacque <strong>in</strong>vece col 28 dicembre 1919<br />

la « Pag<strong>in</strong>a Giovan<strong>il</strong>e» su « L'Era Nuova» (Azione Cattolica) dedicata <strong>in</strong>teramente<br />

alle due organizzazioni diocesane dei giovani 71.<br />

7) Unione Antiblasfema: ricordiamo che questa organizzazione aveva <strong>in</strong>detto<br />

un'ora di adorazione per la sera del 18 ottobre '19, dopo la prima<br />

giornata di congresso. Dell'Unione abbiamo notizie anche post-congressuali.<br />

Il 15 gennaio 1920 si svolse una riunione al banco di S. Prospero i<br />

cui protagonisti furono <strong>il</strong> rag. Vittorio Voltol<strong>in</strong>i 72 ed <strong>il</strong> prof. Carri.<br />

Il primo trattò di questioni organizzative, mentre <strong>il</strong> secondo tenne la<br />

relazione ideologica, <strong>in</strong>vero assai retorica. Infatti, dopo aver collegato la<br />

bestemmia a tutte le correnti f<strong>il</strong>osofico-letterarie dal '700 ai suoi tempi,<br />

cosi concluse: « ... se vogliamo estirpare la bestemmia dobbiamo muovere<br />

una guerra atroce, spietata alla lettura immorale, alla pornografia,<br />

allo scetticismo <strong>in</strong>vadente ... un solo bestemmiatore <strong>in</strong> meno sarà una<br />

vittoria! »<br />

Propagandisti dell'Unione erano Carlo L<strong>in</strong>dner, Vittorio Nironi, Luciano<br />

Profumieri e Luigi Bonezzi 73. La Sede abituale era situata <strong>in</strong> Vescovado, dove<br />

Iizzeranno nel 1921-'22 sotto la presidenza di Alberto Codazzi. (Cfr. «L'Era Nuova» del 15-7-1919 (Quotidiano)<br />

e i numeri settimanali del 1921-'22).<br />

65 Come abbiamo detto non fu pubblicato dai giornali. - Lo Statuto fu ritoccato nel Congresso federale<br />

del 16-12-1923.<br />

66 Già oggetto di considerazione nel Convegno regionale U.P. del 14-15 maggio - Cfr. Barchi op.<br />

cit., pago 208.<br />

67 Se ne ha notizia scarsamente documentata <strong>in</strong> Barchi op. cit., pagg. 221-22. L'autore <strong>in</strong>fatti fa una<br />

sola Scuola «d'ambo i sessi» delle due dist<strong>in</strong>te che <strong>in</strong>iziarono nel medesimo <strong>in</strong>verno. Di quella femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e<br />

daremo spiegazione dettagliata a suo tempo. Ora diciamo solo quanto si legge nel testo citato «Nelle esercitazioni<br />

pratiche, dato un soggetto (ad es. «I cattolici e la guerra ») si dovevano trovare tutti gli argomenti<br />

per ribattere accuse ed obiezioni dei socialisti e dei massoni ».<br />

68 a) Cfr. «L'Era Nuova» de! 3-4-1921: <strong>il</strong> giorno 2 apr<strong>il</strong>e 1921 si è aperta la Scuola dei propagandisti<br />

nei locali della Casa del Popolo, <strong>in</strong> via Carducci, 2. - Sarà tenuta ogni sabato. - Numerosi gli iscritti. b) Cfr.<br />

«L'Era Nuova» del 4-12-1921: Funzione d'apertura della Scuola propagandisti dei giovani. - Ha officiato <strong>il</strong><br />

Can. Don Dieci.<br />

69 «L'Era Nuova» (Azione Cattolica).<br />

70 Don Tesauri già lo aveva proposto nel Congresso regionale U.P. del 14-15 maggio. - Cfr. «L'Era Nuova<br />

(Azione Cattolica) del 18-5-1919.<br />

71 Durante <strong>il</strong> biennio 1920-'21 la «Pag<strong>in</strong>a» ospitò le notizie della Gioventù Masch<strong>il</strong>e col titolo di<br />

«Azione Giovan<strong>il</strong>e» e le notizie del movimento femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e sotto <strong>il</strong> titolo «Mat<strong>il</strong>de di Canossa »: una settimana<br />

tutta la pag<strong>in</strong>a al Movimento masch<strong>il</strong>e; e la settimana successiva tutta al movimento femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e; ogni<br />

rubrica perciò aveva una periodicità qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>ale. Dal l° gennaio 1922 l'Unione Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e Cattolica diocesana<br />

cui aderiva la «Mat<strong>il</strong>de di Canossa» fondò <strong>il</strong> qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>ale «Luce e fiamma », permettendo cosl alla pag<strong>in</strong>a<br />

«Azione giovan<strong>il</strong>e» di divenire settimanale.<br />

72 Voltol<strong>in</strong>i divenne presidente dell'Unione giovan<strong>il</strong>e contro la bestemmia <strong>il</strong> 25 gennaio 1920, per elezione.<br />

Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) dell'8-2-1920.<br />

73 Cfr. Barchi op. cit., pago 262.


40<br />

pure era stata allestita una biblioteca Circolante.<br />

D'<strong>in</strong>tesa con <strong>il</strong> Vescovo si com<strong>in</strong>ciò a celebrare la «festa di riparazione<br />

contro la bestemmia ed <strong>il</strong> turp<strong>il</strong>oquio» 74 ogni primo gennaio <strong>in</strong> Cattedrale. Ma<br />

<strong>il</strong> massimo sforzo fu operato dall'Unione giovan<strong>il</strong>e antiblasfema<strong>il</strong> 13 marzo<br />

1921, quando anche a Reggio fu celebrata la giornata antiblasfema <strong>in</strong>detta dalla<br />

Presidenza Nazionale dell'U.P. I propagandisti distribuirono manifesti, cartelli,<br />

opuscoli, immag<strong>in</strong>i, canti antiblasfemi, mentre «L'Era Nuova» pubblicava i supplementi<br />

<strong>in</strong>titolati «Insorgiamo! », «All'arme! » 75.<br />

c) Statistica 1920.<br />

La molteplice articolazIone contribuÌ al d<strong>il</strong>atarsi del Movimento giovan<strong>il</strong>e.<br />

Nel maggio 1920 si ha notizia di «grandiosi convegni giovan<strong>il</strong>i a Cas<strong>in</strong>a e a<br />

V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo, che furono anche una risposta pacifica alle provocazioni sempre<br />

più <strong>in</strong>sensate dei socialisti» 76.<br />

Questi convegni della montagna rientravano nel programma di preparazione<br />

del Convegno federale del 30 maggio, cui parteciparono ottom<strong>il</strong>a giovani e<br />

95 Circoli. Della tematica svolta <strong>in</strong> questa sede,ben diversa da quella dell'ottobre<br />

precedente, parleremo più avanti.<br />

Ora vogliamo solo toccare la situazione organizzativa. Il fatto più notevole,<br />

sotto questo prof<strong>il</strong>o, furono le dimissioni di don Tesauri dalla presidenza,<br />

dopo undici anni di proficuo lavoro 77; <strong>il</strong> 13 giugno successivo divenne però<br />

assistente della Gioventù masch<strong>il</strong>e 78. Gli successe alla presidenza giovani <strong>il</strong> dottor<br />

Augusto Battagl<strong>in</strong>i con i nuovi consiglieri: Cesare Perv<strong>il</strong>li, Ciro Tedeschi,<br />

Virg<strong>in</strong>io Cusi, Ugo Lazzaretti eZel<strong>in</strong>do Melegari.<br />

d) Circolo« Domenico Longagnani ».<br />

Svolge <strong>in</strong>tensa attività negli anni 1919-20, come risulta dalle frequenti<br />

riunioni. Nel marzo 1919 la presidenza era cosÌ composta: Presidente Marzi<br />

rag. Giuseppe 7\ vice-Presidente Cesare Perv<strong>il</strong>li; cassiere Vittorio Voltol<strong>in</strong>i; segretario<br />

Bon<strong>in</strong>i; bibliotecario Barchi, f<strong>il</strong>odrammatica Allori, sport Genesti Dante 80;<br />

assistente ecclesiastico mons. Pietro Tesauri 81.<br />

L'attività del Circolo era <strong>in</strong>nanzitutto culturale: biblioteca e conferenze 82;<br />

<strong>in</strong> secondo luogo religiosa, stimolando i soci a frequentare la messa ed i Sacramenti;<br />

<strong>il</strong> programma della presidenza Marzi comprendeva pure la diffusione de<br />

la buona stampa, la propaganda missionaria, <strong>il</strong> gruppo sportivo e la sezione<br />

f<strong>il</strong>odrammatica 83.<br />

L'attività sportiva fu praticata <strong>in</strong>tensamente, e dò dispiacque ai socialisti,<br />

74 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. ci t. , dicembre 1925, pagg. 198-99.<br />

75 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., marzo-apr<strong>il</strong>e 1921, pagg. 60-61, 65-66.<br />

76 Così Barchi op. cit., pago 222.<br />

77 Egli conservò tuttavia la carica de! Presidente Regionale, f<strong>in</strong>o al 24-5-1923. Cfr. Barchi op. cit., pago<br />

222-23 e pago 231. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., giugno 1920, pagg. 98-100; «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 13-6-'20.<br />

78 Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 27-6-1920.<br />

79 Fn eletto nella riunione dell'l1 marzo '1919 - Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 12-3-1919.<br />

80 Le cariche vennero assegnate <strong>il</strong> 25 marzo; i consiglieri erano già stati eletti <strong>il</strong> giorno 11. Cfr. «L'Era<br />

Nuova» (Quotidiano) de! 26 marzo 1919.<br />

81 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 22-5-1919.<br />

82 Si ha notizia di una conferenza tenuta dall'universitario V<strong>il</strong>lani, <strong>il</strong> quale tracciò un «quadro vivo<br />

della educazione giovan<strong>il</strong>e come è <strong>in</strong>tesa nel mondo, nella Scuola, nelle diverse classi sociali». Cfr. «L'Era<br />

Nuova» (Quotidiano) de! 22 maggio 1919.<br />

83 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) de! 26 marzo 1919.


41<br />

come fa r<strong>il</strong>evare un'articolo dell'« Era Nuova» 84.<br />

In un'adunanza del 24 dicembre 1919 figura, presidente del Circolo, V<strong>il</strong>lani,<br />

<strong>il</strong> quale tratta del programma per l'anno 1920. Alle l<strong>in</strong>ee programmatiche<br />

della presidenza-Mal'zi-~gli-aggiul'lge-la-Congregazione-ffiens<strong>il</strong>e_matiana, <strong>il</strong> ritiro<br />

spirituale e la Scuola di Religione. Inoltre accentua l'esigenza di preparazione alla<br />

vita pubblica (fatto logico dopo <strong>il</strong> Congresso di ottobre), istituisce la Sezione<br />

Aspiranti 85, <strong>in</strong>nne <strong>il</strong> nuovo presidente crea la «Fanfara ». 86<br />

Il Circolo chiude l'anno 1919 con una raccolta di offerte per i fanciulli<br />

Viennesi «<strong>in</strong> conformità ai desideri del comm. Pericoli »; vengono raccolte<br />

m<strong>il</strong>letrecento lire 87.<br />

I programmi del Circolo non mutarono durante l'anno 1920. Nel gennaio<br />

di quest'anno <strong>il</strong> Circolo annoverava 70 soci; mancava però la sede ed i giovani<br />

si sentivano «annoiati di dover sempre contemplare la volta del cielo stellato» 88.<br />

La sede venne elargita dal Vescovo 89 nell'ottobre 1920: situata <strong>in</strong> via Mari 3,<br />

comprendeva una sala di lettura ed una da gioco. Nel medesimo ottobre fu<br />

eletto presidente <strong>il</strong> cap. Alberto Codazzi 90; <strong>il</strong> Circolo segnò <strong>il</strong> punto di apogeo<br />

con la celebrazione del decennroe 91.<br />

All'<strong>in</strong>izio del 1921 <strong>il</strong> Circolo Cittad<strong>in</strong>o si divise <strong>in</strong> tanti circoli parrocchiali,<br />

e <strong>il</strong> nome di «Domenico Longagnani» r1mase ad un Circolo <strong>in</strong>terparrocchiale<br />

92. Noi pertanto non ne seguiremo più le vicende che si confondono nel<br />

concerto molteplice delle associazioni cittad<strong>in</strong>e.<br />

84 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) dell'11-6-1919. Vi si critica «La Giustizia» che ha scritto un articolo<br />

contro lo Sport: «Lo sport », scrive «La Giustizia» è uno fra i tanti mali che <strong>in</strong>festano la gioventù ».<br />

Il pubblicista de «L'Era Nuova» afferma che la ragione di tale avversione è politica: molti giovani seguono<br />

le organizzazioni sportive cattoliche.<br />

85 Alcuni circoli avevano già la. loro sezione Aspiranti nelle cronache del Convegno 18-19 ottobre 1919,<br />

si dice: «Con bandiera <strong>in</strong>tervennero le seguenti sezioni Aspiranti: Novellara, S. Mart<strong>in</strong>o di Guastalla, Ospizio,<br />

Roncolo, Quattto Castella, S. Pellegr<strong>in</strong>o, Vezzano, Gavassa, Luzzara, Tagliata; senza bandiera: Chiozza, Campeg<strong>in</strong>e,<br />

Bibbiano, Paullo di Cas<strong>in</strong>a ». - Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 26 ottobre 919 e (Quotidiano)<br />

del 20 ottobre 1919. Inoltre già dal. 24 apr<strong>il</strong>e 1918 <strong>il</strong> Circolo di cultura considerava l'oratorio di S.<br />

Girolamo come propria sezione Aspiranti. Vedi sopra. - Cfr. Barchi op. cito pagg. 104 e 110 «L'Azione Cattolica»<br />

del 6 gennaio 1918 e dello giugno 1918.<br />

86 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 25 dicembre 1919.<br />

87 Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) dell'11-1-1920. L'appello era pattito dal Papa Benedetto XV;<br />

<strong>in</strong> una lettera enciclica del 20 novembre 1919, egli <strong>in</strong>vitava a raccogliere fondi per le popolazioni dell'Europa<br />

Centrale ridotte alla miseria. Il Vescovo di Reggio, Mons. Brettoni, diramò subito una lettera al Clero ed ai<br />

fedeli della diocesi, <strong>in</strong> cui tra l'altto diceva che vi erano «tre m<strong>il</strong>ioni e mezzo di bamb<strong>in</strong>i europei votati<br />

alla morte se loro non si provvedeva».<br />

La diocesi come si è visto dai giovani, rispose immediatamente, anche perché la Presidenza Centrale<br />

dell'Unione Popolare aveva fatto proprio l'appello del Papa. (Cfr. bollett<strong>in</strong>o op. cito pagg. 163 e 167 del<br />

dicembre 1919). Dopo un anno (Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., dicembre 1920, pagg. 196-97) <strong>in</strong> diocesi erano state<br />

raccolte L. 42.834,35, <strong>in</strong> Italia L. 16 m<strong>il</strong>ioni. Gli appelli pontifici e le offerte della diocesi cont<strong>in</strong>uarono durante<br />

gli anni 1"121 e 1922.<br />

Il 5 agosto 1921 (Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., settembre 921, pago 119) <strong>il</strong> Papa scriveva al Card<strong>in</strong>ale Segretario<br />

di Stato: «Masse sterm<strong>in</strong>ate di creature umane, colpite dalla fame, falciate dal tifo e dal colera, ondeggiano<br />

disperatamente sopra una terra <strong>in</strong>aridita ... » (alludeva alla Russia) ed <strong>in</strong>vitava <strong>il</strong> medesimo segretario<br />

«a mettere <strong>in</strong> opera i mezzi... a sua disposizione per far presente ai governi delle varie nazioni le necessità<br />

di una pronta ed efficace azione comune».<br />

Il nostro Vescovo esortava qu<strong>in</strong>di clero e fedeli ad offrire per la Russia (ibidem, pago 124).<br />

Inf<strong>in</strong>e citiamo un nuovo appello di Papa Pio XI del lO luglio 1922, a favore della Russia:<br />

«Ma i soccorsi non furono e non potevano essere pari all'immensità del flagello. Di giorno <strong>in</strong> giorno pervengono<br />

a noi sempre più dolorose notizie, sempre più angosciosi gli appelli di <strong>in</strong>numerevoli vittime <strong>in</strong>nocenti ...<br />

m<strong>il</strong>ioni di bimbi. .. ».<br />

88 Cfr.« L'Era Nuova» (Azione Cattolica) dell'11 gennaio 1920.<br />

89 Cfr.« L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 3 ottobre 1920.<br />

90 Cfr. Barchi op. cit., pagg. 223-24. Codazzi del 16 gennaio 1921. diverrà Presidente Federale diocesano<br />

della Gioventù Cattolica, e sarà una delle figure più <strong>in</strong>teressanti del periodo '21-'25.<br />

91 Cfr.« L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 7-3-1920.<br />

92 Cfr. Barchi op. cit., pago 224.


42<br />

5. - Mat<strong>il</strong>de di Canossa.<br />

a) Come si giunse al convegno di settembre.<br />

Vi si pervenne dopo <strong>in</strong>tensa propaganda, testimoniata dalle numerose<br />

notizie di cronaca 93.<br />

b) Sv<strong>il</strong>uppo dell'Associazione nel 1920.<br />

I documenti successivi al Congresso del settembre 1919 provano che<br />

l'Associazione divenne sempre più numerosa <strong>in</strong> Circoli e Socie, nel corso dell'anno<br />

1920.<br />

Il 21 marzo 1920 ad una adunanza generale della «Mat<strong>il</strong>de di Canossa»<br />

sono presenti 49 circoli; ma la Presidente Marcella Rognoni, nella relazione<br />

sull'attività svolta dalla fondazione al giorno di quella riunione, dichiara che i<br />

circoli sono cento e le socie seim<strong>il</strong>a. In questa adunanza viene riconfermata<br />

Presidente la Rognoni, dette segretaria e vice segretaria le maestre Mas<strong>in</strong>i Iole<br />

e Anna Panciroli, mentre la Sig.na Alfons<strong>in</strong>a Grimaldi viene preposta alla sezione<br />

universitaria; tra le consigliere figura ovviamente la fondatrice M.a Annunziata<br />

Bergonzi 94.<br />

Inf<strong>in</strong>e <strong>il</strong> 13 maggio 1920 al Pellegr<strong>in</strong>aggio alla Madonna della Ghiara<br />

convennero diecim<strong>il</strong>a ragazze; ovviamente non tutte sono iscritte al sodalizio,<br />

ma ne vengono organizzate.<br />

c) Articolazione organizzativa discussa al Congresso e realizzazione.<br />

Nella relazione al convegno del 14 settembre 1919 la Sig.na A. Bergonzi<br />

raccomandò, quali obiettivi, l'approfondimento della cultura, soprattutto religiosa,<br />

e la creazione di biblioteche 95.<br />

La proposta culturale diede <strong>in</strong> seguito luogo ad un duplice sv<strong>il</strong>uppo:<br />

a) - <strong>in</strong> preparazione al VI centenario della morte di Dante la «Mat<strong>il</strong>de<br />

di Canossa» promosse un corso triennale di letture del div<strong>in</strong>o poema. I lettori<br />

furono i laici: Virg<strong>in</strong>io Mazzelli, Natale Grimaldi, F. Farioli, Umberto Lari, Luigi<br />

Bussola, A. Lovato, Maria Fornaciari, L. Zuccari; e i sacerdoti: P. Tesauri,<br />

A. Marmiroli, G. Saccani, A. Bezzecchi, T. Fontana e Padre Ruggero Cappucc<strong>in</strong>o.<br />

Il Corso, <strong>in</strong>iziato nel 1919, term<strong>in</strong>ò nel 1921 96.<br />

b) - Quanto alla cultura religiosa, fu istituita una severa scuola per<br />

propagandiste, diretta dall' Assistente don Pietro Tesauri. H 1 corso fu biennale:<br />

si aprì <strong>il</strong> 19 novembre 1919 e si conclude <strong>il</strong> 12 ottobre 1921.<br />

0<br />

n programma era duplice:<br />

1. - Programma di Religione: Problema religioso; fede, esistenza di Dio;<br />

Miracolo; Vecchio e N. Testamento; Gesù Cristo; Chiesa; Papa.<br />

2. - Programma sociale: Questione sociale - Soluzione liberale, anarchica,<br />

93 Cfr.« L'Era Nuova» del 19-2-1919:<br />

A. Bergonzi e M. Rognoni sono <strong>in</strong> propaganda a Mancasale e Marmirolo. - «L'Era Nuova,. (Quotidiano)<br />

del 2 apr<strong>il</strong>e 1919: si sono costituiti i Circoli femm<strong>in</strong><strong>il</strong>i Mat<strong>il</strong>de di Canossa <strong>in</strong> diversi centri<br />

della prov<strong>in</strong>cia, fra i quali <strong>il</strong> giornale cita Montalto, Leguigno e Taneto, ed elogia la presidente<br />

Marcella Rognoni. - Cfr. Inf<strong>in</strong>e «L'Era Nuova» del 19-6-919: 300 Mat<strong>il</strong>d<strong>in</strong>e effettuano una gita<br />

a Canossa; celebra la Messa <strong>il</strong> Cappellano M<strong>il</strong>itare don Borghese_<br />

94 Cfr. «L'Era Nuova» (Associazione Cattolica) del 28-3-1920.<br />

95 Le biblioteche erano già <strong>in</strong> programma dall'agosto 1919. Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano del 15-8-'19.<br />

% Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pago 76. Alle <strong>in</strong>iziative culturali di natura profana si aggiungono<br />

le Accademie Musicali <strong>in</strong>dette dalla «Mat<strong>il</strong>de di Canossa» nella Sala del Banco di S. Prospero. Cfr.<br />

«L'Era Nuova» del 29-4-1919.


43<br />

sacialista, balscevica, cristiana; Rerum Navarum; questiane ramana; Staria dell'Aziane<br />

Cattalica.<br />

Al term<strong>in</strong>e del carsO' <strong>il</strong> seguente b<strong>il</strong>ancia:<br />

OttO' esam<strong>in</strong>ate ed appravate, quattrO' dispensate dall'esame. Tutte e 12<br />

fecerO' al Vescava la triplice pramessa di purezza, abbedienza e pavertà e ricevetterO'<br />

<strong>il</strong> Cracifissa e <strong>il</strong> dist<strong>in</strong>tiva delle prapagandiste 97.<br />

Stralciama dal decalaga della prapagandista: «3 0 le anime si partanO' a<br />

Dia più can la preghiera ed <strong>il</strong> sacrificiO' che con la parala, perciò vivrò una vita<br />

prafandamente eucaristica.<br />

4° <strong>il</strong> canv<strong>in</strong>cimento entra più per gli occhi che per le orecchie, perciò<br />

<strong>il</strong> mia apostalata deve essere quella del buon esempiO' ».98<br />

d) Altre importanti <strong>in</strong>iziative del biennio 1919-20:<br />

1. - Attività assistenziale: <strong>in</strong> un O.d.G. di un'adunanza del 6 apr<strong>il</strong>e 1919<br />

si legge:<br />

1 ° Assistenza alle mandarisa;<br />

2° Istituzione delle «Casse datali» 99.<br />

2. - Seziane Aspiranti: se ne trava natizia la prima valta nell'adunanza del<br />

7-12-1919 100 . La Sezione si sv<strong>il</strong>uppò negli anni successivi; <strong>in</strong>fatti le natizie<br />

praseguana nel 1921 e nel 1922 101 .<br />

3. - Sezione studenti: <strong>in</strong> una riunione, <strong>il</strong> lO agostO' 1919, la presidente M. Ragnoni<br />

accenna alla «Seziane Studenti », che ha data larga <strong>in</strong>cremento<br />

alla Sezione «A. Secchi» can le nea-maestre 102.<br />

Ber le studentesse fu aperta <strong>il</strong> 18 gennaiO' 921 un ritrova 103.<br />

4. - Unione Lavaratrici.<br />

Viene fondata alla f<strong>in</strong>e del 1919 dalle giavani cattaliche (<strong>in</strong> prima luogo<br />

Carol<strong>in</strong>a Neri) per fronteggiare le prepatenze dei sacialisti cantra le lavoratrici<br />

di fede diversa. «Malte donne e giavani si quatarona mens<strong>il</strong>mente:<br />

chi per due, chi per c<strong>in</strong>que,chi per venti lire» per dar vita<br />

all'unione.<br />

«Mons. Cottafavi. .. studiò <strong>il</strong> pragetto ... »; aderirana <strong>in</strong> una c<strong>in</strong>quant<strong>in</strong>a<br />

dichiarandasi «prante a dare la vita per <strong>il</strong> recupera della 'libertà cristiana<br />

»104. QuandO' la segretaria si presentò <strong>in</strong> tribunale per <strong>il</strong> riconoscimento,<br />

i Magistrati dissero: «Che casa credete di poter fare <strong>in</strong> 50<br />

cantro settantam<strong>il</strong>a? La vastra sacietà sarà come un mascer<strong>in</strong>o contro<br />

un elefante!» 105.<br />

97 Cfr. Barchi op. cit., pago 243; e «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 23-10-1921.<br />

L'opuscolo «Un ventic<strong>in</strong>quennio ... » op. cit., pago 42 dice testualmente: «Il loro grido di guerra<br />

fu: tutto per Gesù! E mossero <strong>in</strong>trepide, discipl<strong>in</strong>ate... difesero <strong>il</strong> Regno di Dio con la parola, affrontando<br />

iri suo nome e per Lui <strong>in</strong>sulti, calunnie, lotte ».<br />

98 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pago 42.<br />

99 La circolare che <strong>in</strong>vita alla riunione è firmata dalla Segretaria Alfons<strong>in</strong>a Grimaldi. Cfr. «L'Era<br />

Nuova» del 6·4·1919 (Quotidiano) e del 12·4·1919.<br />

100 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 10 dicembre 1919.<br />

101 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pago 103 e «Luce e Fiamma» deI. 4-6-1922 e del 2-7-1922. Le<br />

notizie sono però <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ate prive di dati statistici.<br />

102 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 15-8-1919. Ricordiamo che «A. Secchi» è la sezione<br />

reggiana della N. Tommaseo.<br />

103 Era soprattutto per coloro che venivano <strong>in</strong> città dal forese; situato <strong>in</strong> via Garibaldi 17, rimaneva<br />

aperto <strong>il</strong> martedi ed <strong>il</strong> sabato dalle 14 alle 18. Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 23-1-1921.<br />

104 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio' op. cit., pago 53 e Barchi op. cit., pagg. 244-47.<br />

105 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pagg. 53-55.


44<br />

Ma <strong>il</strong> moscer<strong>in</strong>o, alimentato dalla propaganda di don Tesaurie Carol<strong>in</strong>a<br />

Neri, crebbe; nel 1920 abbiamo notizia che l'Unione Lavoratrici annovera<br />

m<strong>il</strong>le Socie, quaranta Uffici di collocamento, 30 sezioni e due laboratori:<br />

a Montecchio e Rubiera 106.<br />

6. - Contenuti dell'Azione. - Temi ant<strong>il</strong>aicisti.<br />

Iniziamo l'esame dei contenuti ai quali SI lspira:rono i due movimenti<br />

giovan<strong>il</strong>i reggiani; <strong>in</strong> questa parte considereremo quelli che affondano le loro<br />

radici nel 1919-20 o <strong>in</strong> anni precedenti questo limite e del<strong>in</strong>eeremo lo sv<strong>il</strong>uppo,<br />

anche oltre tale biennio, di quegli <strong>in</strong>dirizzi che non subirono alcun mutamento<br />

sos tanziale.<br />

Sappiamo che la chiesa gerarchica nutrì, f<strong>in</strong> dagli esordi del liberalesimo,<br />

la preoccupazione costante di un d<strong>il</strong>agare del laicismo, di quella concezione<br />

della vita (e qu<strong>in</strong>di delle Strutture attraverso cui si articola: Stato, Società.<br />

Scuola famiglia ecc ... ) che presc<strong>in</strong>de da postulati religiosi o li relega nell'ambito<br />

più remoto della coscienza <strong>in</strong>dividuale.<br />

Quest'ansietà fu trasmessa all'Azione Cattolica e ne costit


45<br />

diocesi la Nicolò Tommaseo, la giunta U.P. e le organizzazioni giovan<strong>il</strong>i 110.<br />

Nel paese ed <strong>in</strong> diocesi la campagna si <strong>in</strong>tensifica negli anni 1921-22: <strong>il</strong><br />

12 febbraio 1921 <strong>il</strong> Vescovo di Reggio dirama un'ampia lettera pastorale sulla<br />

Scuola 111 e la Giunta diocesana nel '21 e nel '22 pone tra i punti pr<strong>in</strong>cipali del<br />

proprio programma l'<strong>in</strong>segnamento religioso nella Scuola e la libertà della Scuola 112.<br />

Ecco i temi dibattuti nel quadriennio 113.<br />

L'obiettivo della campagna consiste nell'ottenere l'<strong>in</strong>segnamento religioso<br />

nella scuola elementare, mantenendo sensib<strong>il</strong>e la coscienza dei genitori cristiani<br />

al problema, ed aiutandoli concretamente nell'<strong>in</strong>dirizzare ai s<strong>in</strong>daci le domande<br />

per avere l'<strong>in</strong>segnamento desiderato.<br />

Ecco l'O.d.G. del IV Congresso delle giunte diocesane svoltosi nell'apr<strong>il</strong>e<br />

1920: Il IV Congresso delle Giunte Diocesane ha deliberato che i Comitati<br />

della Gioventù cattolica masch<strong>il</strong>e e femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e 114, le donne cattoliche, sotto la<br />

direttiva del «Corrispondente diocesano pro-scuola» 115, coadiuv<strong>in</strong>o i genitori<br />

nella «santa battaglia per l'<strong>in</strong>segnamento religioso nelle Scuole pubbliche ...<br />

Importa. .. mantenere sempre desta la coscienza dei genitori cattolici sul loro<br />

diritto, <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e all'<strong>in</strong>dirizzo etico religioso della Scuola, cui sono obbligati a<br />

mandare i loro figli ».<br />

Bisogna qu<strong>in</strong>di promuovere «ogni anno <strong>in</strong> ciascun comune le domande<br />

dei genitori cristiani per l'<strong>in</strong>segnamento religioso nelle scuole elementari e popolari,<br />

senza eccessiva preoccupazione di successi immediati ».<br />

Contro gli abusi dei Consigli Comunali e dei Consigli Prov<strong>in</strong>ciali SC013-<br />

s tici «si reagisca legalmente» 116.<br />

L'azione descritta era giustificata <strong>in</strong> sede teorica da due motivi che<br />

rimarranno «classici»:<br />

1. - Il diritto dei genitori <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e all'<strong>in</strong>dirizzo etico-religioso della scuola.<br />

2. - Il diritto <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alla sovvenzione statale alla scuola libera (pr<strong>in</strong>cipio<br />

che discende-dal primo). 117<br />

110 Cfr. «L'Era Nuova» di cui sopra; poi «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 27-5-1919;<br />

quotidiano del 26-11-1919; e Bollett<strong>in</strong>o· op. cit., novembre 1920 ,pagg. 179-81.<br />

111 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., febbraio 1921, pagg. 21-34.<br />

112 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., novembre 1920, pagg. 178-81; luglio 1922, pagg. 104-109; settembre '22<br />

pagg. 142-43.<br />

113 Si tratta del quadriennio 1919-22.<br />

114 Il 13-5-1920, la «Mat<strong>il</strong>de di Canossa» <strong>il</strong>lustrava l'argomento «Catechismo nella Scuola» a 10.000<br />

giovani convenute <strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio alla Madonna della Ghiara. Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., giugno 1920,<br />

pagg. 91-96; «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 25-5-1920.<br />

115 Per Reggio funge don Tesauri.<br />

116 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., novembre 1920, pagg_ 179-81. A Reggio <strong>il</strong> Vescovo stesso stimolava<br />

con ord<strong>in</strong>i precisi la raccolta di firme. Nel Bollett<strong>in</strong>o op. ci t. , giugno 1921, pagg. 87-88, <strong>il</strong> Vescovo <strong>in</strong>vita i<br />

parroci a costituire « tassativamente entro <strong>il</strong> mese corrente» (giugno) un «Comitato di genitori Cristiani<br />

(padri e madri) formato di pochi elementi ma fattivi ed operosi »; questo Comitato doveva:<br />

l. - Raccogliere le domande dei genitori;<br />

2. - Assicurare gli <strong>in</strong>segnanti idonei;<br />

3. - Inoltrare le domande al Consiglio Comunale;<br />

4. - Vig<strong>il</strong>are sulla regolarità dell'<strong>in</strong>segnamento religioso.<br />

L'azione del 1921 ottenne successo nel Comune di Reggio Em<strong>il</strong>ia, come si legge su « Luce e Fiamma» del<br />

26 marzo 1923: «mentre Luce e Fiamma va <strong>in</strong> macch<strong>in</strong>a apprendiamo che <strong>il</strong> Regio Commissario, a richiesta<br />

dei genitori cristiani, ha deliberato d'<strong>in</strong>iziare l'<strong>in</strong>segnamento religioso nelle Scuole del Comune di Reggio ».<br />

117 Questi temi furono trattati <strong>in</strong> un Comizio per la libertà della Scuola », <strong>in</strong> cui parlò anche la<br />

giovane maestra A. Bergonzi, svoltosi a Reggio <strong>il</strong> 25 maggio 1919 - Cfr. «L'Era Nuova» del 27-5-1919 <strong>in</strong> una<br />

«giornata per la libertà della scuola» a Castelnuovo Monti, cui parteciparono 30 giovani del Circolo Longagnani<br />

di R.E., la gioventù masch<strong>il</strong>e e femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e del luogo e 50 maestri della N. Tommaseo. Don Tesauri,<br />

allora presidente diocesano della Gioventù Cattolica disse: «Si viola <strong>il</strong> Sacrosanto diritto della grande mag-


46<br />

Come conclusione di tali premesse scaturisce l'accusa di <strong>in</strong>efficienza dello<br />

Stato liberale, negatore dell'<strong>in</strong>segnamento religioso e della scuola libera 118.<br />

Quali appendici degli argomenti di fondo figuravano la questione del calendario<br />

scolastico, che non teneva presenti <strong>in</strong>portanti festività religiose 119, e <strong>il</strong><br />

pessimo trattamento economico degli <strong>in</strong>segnanti 120.<br />

Una esauriente s<strong>in</strong>tesi della tematica dibattuta nella diocesi di Reggio a<br />

tutti i livelli, offre la lettera Pastorale di Sua Ecc. Mons. Eduardo Brettoni, Vescovo<br />

di Reggio, diramata <strong>il</strong> 12 febbraio 1921, da cui strafciamo:<br />

« Uno dei mezzi pr<strong>in</strong>cipali per formare ed alimentare nei fanciul1i la vita<br />

morale è certamente la Scuola ... »<br />

«Hanno diritto... i genitori di esigere che nelle pubbliche scuole le<br />

anime dei loro figiuoli non subiscano dannose <strong>in</strong>fluenze ... »<br />

« ... oggi l'<strong>in</strong>segnamento religioso non si dà nella scuola: lo si promette<br />

a chi ne ·faccia domanda, ma si pongono poi tante limitazioni e riserve che <strong>in</strong><br />

pratica le domande rimangono lettera morta ... »<br />

« . .. nessuna garanzia potremo avere dallo Stato... se non ci prenderemo<br />

noi stessi la briga di trovare idonei <strong>in</strong>segnanti, che abbiano <strong>in</strong>sieme i<br />

titoli richiesti dallo Stato ». Qu<strong>in</strong>di <strong>il</strong>- Vescovo tratteggia le caratteristiche della<br />

«Scuola laica o neutra », «da cui si vuole elim<strong>in</strong>ata ogni religione positiva ...<br />

Per la scuola laica Dio è come se non esistesse ».<br />

Conclude dicendo che <strong>in</strong> uno stato <strong>in</strong> - cui la maggioranza dei cittad<strong>in</strong>i<br />

sono cattolici, e dove la religione cattolica è proclamata «Religione di Stato »,<br />

e i cittad<strong>in</strong>i cattolici sono i più numerosi contribuenti, deve esserci la Scuola<br />

libera, sussidiata dallo Stato. Intanto, come prima tappa si <strong>in</strong>troduca l'<strong>in</strong>segnamento<br />

religioso nella Scuola. 121<br />

Teniamo esatto conto di questa formidab<strong>il</strong>e tensione, accumulata <strong>in</strong> una<br />

lotta pluriennale, allorquando capiti di valutare l'impareggiab<strong>il</strong>e mossa del giovane<br />

governo fascista nel concedere l'<strong>in</strong>segnamento religioso nelle scuole dementari.<br />

Mussol<strong>in</strong>i capì subito che la gerarchia ecclesiastica non si sarebbe mostrata<br />

<strong>in</strong>sensib<strong>il</strong>e all'offerta di priv<strong>il</strong>egi, quali l'<strong>in</strong>segnamento religioso nella scuola, la<br />

protezione contro i socialisti, i cappellani alla «M<strong>il</strong>izia », la revoca della leva<br />

per i Chierici e via via f<strong>in</strong>o ai patti Lateranensi 122.<br />

gioranza dei genitori italiani di fare educare Cristianamente i loro figli» (Cfr. «L'Era Nuova:}>, Azione Cattolica,<br />

del 24-8-1919) _ Inf<strong>in</strong>e <strong>in</strong> una circolare programmatica del presidente di Giunta Mons. Leone Tondelli,<br />

diramata i 119 luglio 1922 si legge: «La giunta si propop.e... d'<strong>in</strong>tensificare l'opera per la conquista della<br />

libertà della scuola» (Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op_ cit., luglio 1922, pagg. 104-109; e settembre 1922, pagg. 142-43).<br />

118 Cfr. «L'Era Nuova» del 27 maggio 1919.<br />

119 Cfr. Barchi op: ci t. , pagg. 244-45: «Una giovane Ip-aeslfa fu accusata di aver abbreviato, nel giorno<br />

di S. Giuseppe, l'orario scolastico per tenere una adunanza; poì venne accusata di aver parlato di Dio <strong>in</strong><br />

piena scuola (aveva dettato <strong>il</strong> brano di De Amicis - Speranza) e subì un'<strong>in</strong>chiesta ». La fonte della notizia è<br />

«Un ventic<strong>in</strong>quennio ... » op. cit., pago 44; datata 1921. Su «L'Era Nuova» del 5-6-1921 si legge <strong>il</strong> seguente<br />

proclama della «Mat<strong>il</strong>de di Canossa» rivolto agli studenti reggiani: «Studenti e studentesse cattoliche reggiane!<br />

santificate <strong>il</strong> giorno Sacro al Corpo del Signore, non per spirito di <strong>in</strong>discipl<strong>in</strong>a ma per spirito di<br />

amore a Cristo Gesù» «Studenti e Studentesse Reggiane! vi attendiamo la matt<strong>in</strong>a del Corpus Dom<strong>in</strong>i alle ore<br />

9 precise nella Chiesa della B.V. della Ghiara. Chi di voi vorrà mancare?» L'<strong>in</strong>vito ebbe -orig<strong>in</strong>e dal d<strong>in</strong>iego<br />

della vacanza per <strong>il</strong> 26 giugno 1921 da parte dell'autorità Scolastica Prov<strong>in</strong>ciale. In «Un ventic<strong>in</strong>quennio ecc.»<br />

op. cito pago 75 si legge: «A questa circolare risposero con slancio le nostre Studenti! »; la nota è comica.<br />

120 «Gl <strong>in</strong>segnanti sono i paria della Società: sono i peggio pagati (un operaio guadagna assai di più di<br />

un professore d'università). Bisogna essere morti di fame per fare <strong>il</strong> maestro ». CosÌ Padre Gemelli a Reggio, <strong>il</strong><br />

25-5-1919 - (Cfr. «L'Era Nuova» del 27-5-1919).<br />

121 L'ampia «pastorale» sta <strong>in</strong> Bollett<strong>in</strong>o op. cit., pagg. 21-34.<br />

122 I bollett<strong>in</strong>i della diocesi di Reggio Em<strong>il</strong>ia degli anni 1922-25 e successivi, documentano mese per<br />

mese le <strong>in</strong>numerevoli concessioni accordate dagli organi governativi alrautorità ecclesiastica a tutti i livelli.


47<br />

Quale sbalordimento dovette provocare <strong>il</strong> Decreto n. 2,185 del l° ottobre<br />

1923: «Art. 3: A fondamento e coronamento dell'istruzione elementare ... è<br />

posto l'<strong>in</strong>segnamento della dottr<strong>in</strong>a cristiana secondo la forma ricevuta dalla<br />

tradizione cattolica.» 123<br />

7. - Famiglia e lotta contro <strong>il</strong> divorzio.<br />

1920: Mentre l'Italia vive ore drammatiche <strong>in</strong> preda ad una delle plU<br />

profonde crisi economiche e politiche, gli on.H Marangonie Lazzari presentano<br />

al Parlamento un progetto di legge a favore del divorzio 124.<br />

Il fatto, che suscitò moti di <strong>in</strong>dignazione notevolissimi fra i cattolici, mi<br />

pare esemplare per sottol<strong>in</strong>eare la scarsa sensib<strong>il</strong>ità politica di autorevoli settori<br />

dello schieramento Iaicista, rigidamente rivolti a perseguire determ<strong>in</strong>ati obiettivi,<br />

presc<strong>in</strong>dendo dal bene comune e dalla pace sociale: nell'Italia già scossa<br />

da scioperi e violente contrapposizioni di parte, si gettava con c<strong>in</strong>ismo un nuovo<br />

pomo di discordia, che schierava idealmente liberali e socialisti contro i cattolici.<br />

L'<strong>in</strong>dissolub<strong>il</strong>ità del matrimonio e l'unità della famiglia sono 'temi perpetui<br />

nei programmi dell'Azione Cattolica Italiana, e furono vivamente agitati<br />

durante <strong>il</strong> periodo 919-22 nella diocesi di Reggio, per <strong>in</strong>iziativa soprattutto della<br />

Unione Cattolica Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e da cui dipendeva la «Mat<strong>il</strong>de di Canossa» 125.<br />

La «sfida divorzista» fu raccolta <strong>in</strong> sede nazionale appunto da:ll'Unione<br />

Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e Cattolica, che promosse una sottoscrizione di protesta contro <strong>il</strong> progetto<br />

Marangoni-Lazzari 126; <strong>in</strong> tutte le Diocesi d'Italia la campagna antidivorzista<br />

«fu combattuta ... con tutto l'ardore dell'animo» l27. Nella nostra diocesi<br />

«si fecero preghiere, si stampò un manifesto vibrante di nob<strong>il</strong>e sdegno e di<br />

dolore. Il manifesto fu affisso per la città e <strong>in</strong> tutte le parrocchie della diocesi.<br />

Riprodotto <strong>in</strong> foglietti fu portato <strong>in</strong> tutte le case.<br />

Diceva tra l'altro: - ... chi non soffre, chi non prega, chi non <strong>in</strong>sorge<br />

con noi non ama la propria casa,<strong>il</strong> proprio sposo, i propri figli _ » 128.<br />

Il Vescovo stesso entrò nel dibattito, sostenendo


48<br />

<strong>in</strong>fausta abbia ad essere per svent:ura approvata ... » 129<br />

Dopo tale sollecitazione la Giunta diocesana diramò una circolare 130, e le<br />

associazioni cattoliche <strong>in</strong>tensificarono l'azione secondo le direttive ,ricevute.<br />

Il l° agosto si tenne a Reggio l'Adunanza Federale dei Giovani Cattolici,<br />

che si concluse con <strong>il</strong> seguente O.d.G.:<br />

« 1. - Tutti i circoli facciano adunanze ord<strong>in</strong>arie e straord<strong>in</strong>arie nelle quali<br />

l' assis ten te ecclesiastico parlerà dell' <strong>in</strong>sano tentativo.<br />

2. - Tutti i giovani Cattolici si tengano pronti a raccogliere le firme quando<br />

saranno richieste ed anche alla lotta se sarà necessaria.<br />

3. - Tutti i presidenti leggano ai soci la circolare della Giunta diocesana e si<br />

adoper<strong>in</strong>o a preparare la dimostrazione antidivorzista... per la seconda<br />

qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>a di settembre ». 131<br />

Nel medesimo giorno, giovani mat<strong>il</strong>d<strong>in</strong>e e donne cattoliche, dopo ampie<br />

relazioni suH'argomento 132, conclusero una loro riunione <strong>in</strong>viando <strong>il</strong> seguente<br />

telegramma: «Sua Ecc. ono Giolitti Presidente Consiglio M<strong>in</strong>istri - Roma ».<br />

«Unione Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e Cattolica Reggiana (oltre tredicim<strong>il</strong>a sode) <strong>in</strong> solenneadunanza<br />

protestano altamente contro proposta divorzio gravemente lesiva<br />

pr<strong>in</strong>cipio religioso, dissolutrice focolare domestico, causa decadimento sociale:<br />

decisa cont<strong>in</strong>uare arditamente santa battaglia f<strong>in</strong>o a pericolo scongiurato 133.<br />

Il Convegno predisposto dai giovani cattolici per la 2 a qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>a di settembre,<br />

si svolse <strong>il</strong> 19 a Casola Canossa; ebbe un duplice significativo titolo:<br />

«contro l'<strong>in</strong>fame progetto di legge del divorzio e per la libertà della Scuola »;<br />

fu misto; vi parteciparono cioé i giovani delle associazioni masch<strong>il</strong>i e femm<strong>in</strong><strong>il</strong>i.<br />

Anche da questa riunione fu spedito un telegramma:<br />

«S. Ecc. M<strong>in</strong>istro degl'Interni - Roma -<br />

Imponente convegno... associazioni cattoliche quattrom<strong>il</strong>a convenuti e­<br />

nergicamente protesta contro <strong>in</strong>fame progetto legge divorzio. - Casola<br />

Canossa 19-9-1920» 134.<br />

Alcune fonti 135 parlano di quattordici convegni antidivorzisti svoltisi <strong>in</strong><br />

varie zone della diocesi nel 1920; quanto alle firme raccolte non se ne conosce<br />

<strong>il</strong> numero esatto: si paria di «migliaia e migliaia» 136. Ma la propaganda svolta<br />

dovette essere davvero imponente, perché <strong>in</strong> sede nazionale le firme delle « madri<br />

protestanti contro l'<strong>in</strong>fame progetto» 137 ammontarono a due m<strong>il</strong>ioni e settecentoc<strong>in</strong>quantam<strong>il</strong>a;<br />

furono presentate racchiuse <strong>in</strong> 55 grossi volumi suddivise<br />

<strong>in</strong> 50.000 ciascuno, al Presidente del Consiglio ono Giolitti 138.<br />

129 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., luglio 1920, pag, 113,<br />

130 Se ne ha notizia ma non se ne conosce <strong>il</strong> testo - Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) dell'8<br />

agosto 1920_<br />

131 Cfr, «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) dell'8-8-1920.<br />

132 Parlarono: Don Tesauri, Mons. Cottafavi e la Sig.na Sarri <strong>il</strong>lustrando le questioni di pr<strong>in</strong>cipio; l'<strong>in</strong>g.<br />

Morgagni circa le questioni Storico-legislative, Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) dell'8 agosto 1920.<br />

133 Firmato: «La Presidente del Comitato donne cattoliche: Antonietta Gor<strong>in</strong>i-Giard<strong>in</strong>i della Società Cattolica<br />

Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e: Conto M. S. Maria Brettoni - Della« Mat<strong>il</strong>de di Canossa» Marcella Rognoni ».<br />

Cfr. «L'Era Nuova (Azione Cattolica) dell'8-1-1920,<br />

134 Firmato: «Vezzani Seraf<strong>in</strong>o »: E' <strong>il</strong> presidente di Plaga dei giovani. Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica)<br />

del 26 settembre 1920.<br />

135 Cfr, Un ventic<strong>in</strong>quennio ... op. cit., pago 50,<br />

136 Ibidem, pago 49.<br />

137 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pago 49.<br />

138 Cfr. Perico op. cit" pag, 17,


49<br />

8. - L'avversario: Il Socialismo.<br />

«Non è nella ricchezza, nella soddisfazione delle basse tendenze, nella<br />

proprietà collettiva, sognata dai socialisti <strong>in</strong> cui l'uomo possa [sic] trovare<br />

l'ord<strong>in</strong>e sociale, ma nel perfetto e scrupoloso adempimento dei doveri di gius,tizia<br />

e carità cristiana da parte di ciascun <strong>in</strong>dividuo e della Società» 139.<br />

Questo motto si trovava <strong>in</strong>serito nella testata del settimanale diocesano<br />

« L'Azione Cattolica », f<strong>in</strong>o al momento <strong>in</strong> cui cambiò titolo <strong>in</strong> «L'Era Nuova» nel<br />

febbraio 1919; dà allora fu soppresso. S<strong>in</strong>tetizza <strong>il</strong> tipo di rapporti tra cattolici<br />

reggiani e socialisti: alternativa; due antitetiche concezioni dell'uomo e della vita,<br />

che si elidono, e vogliono <strong>in</strong> pratica elidersi, a vicenda.<br />

Per la Gioventù Cattolica Reggiana, <strong>il</strong> socialista m<strong>il</strong>itante è «,l'avversario<br />

»140, l'<strong>in</strong>civ<strong>il</strong>e, <strong>in</strong>tollerante l'altrui manifestazione 141, lo «scarlatto e maleducato<br />

papavero che <strong>in</strong>veisce "di b<strong>il</strong>e", meravigliandosi che anche dopo la guerra<br />

i preti potessero avere con sé tanti giovani. .. » 142<br />

« L'Era Nuova» dell'anno 1919, puravendo tolto dalla testata <strong>il</strong> motto di<br />

cui sopra, pullula di acerbe polemiche ,contro i Socialisti del giornale avversario<br />

« La Giustizia »e questo giornale, dal canto suo, non risparmia certo i cattolici,<br />

offendendoli spesso <strong>in</strong> modo banale e vo'lgarissimo 143.<br />

L'ambiente arroventato si colora anche di t<strong>in</strong>te epico-cavalleresche st<strong>il</strong>e<br />

1919, pregne di ardente entusiasmo, ma che oggi ci fanno sorridere; tale è la<br />

sfida lanciata da don Ercole Bedeschi, parroco di V<strong>il</strong>la Cella all'ono Prampol<strong>in</strong>i.<br />

Egli mise <strong>in</strong> palio L. 10.000 contro 1.000 dell'onorevole, su un ampio dibattito,<br />

arbitrato da una commissione mista, <strong>in</strong>torno alla famosa «Predica di Natale»<br />

dello stesso Prampol<strong>in</strong>i.<br />

Nella lettera di sfida si legge « . .. se voi non accettate la sfida sono autorizzato<br />

a dire: 1 che siete un impudente travisatore del pensiero e della dottr<strong>in</strong>a<br />

di Cristo; 2° che voi siete un ignorante <strong>in</strong>superab<strong>il</strong>e di Storia» 144.<br />

0<br />

Non solo a parole, ma coi fatti i Catwlici Reggiani posero un'alternativa<br />

al socialismo. Già nel Convegno Regionale U.P., tenutosi a Reggio Em<strong>il</strong>ia <strong>il</strong> 14-15<br />

maggio 1919, si del<strong>in</strong>ea <strong>il</strong> proposito di creare strutture solide sia nel settore<br />

s<strong>in</strong>dacale che <strong>in</strong> quello politico 145.<br />

Questo convegno regionale, preso atto che era sorto, ormai anche <strong>in</strong> diocesi,<br />

<strong>il</strong> partito popolare, deliberò: «Ogni ramo dell'Azione Cattolica venga convocato<br />

a discutere ed a deliberare sulle questioni politiche ».<br />

Già conosciamo con quanto zelQ la Gioventù Cattolica di Reggio abbia<br />

affrontato l'argomento nel congresso del 19 ottobre 1919, sopra descritto,ed<br />

<strong>in</strong> precedenti riunioni cui si è accennàto.<br />

139 Cfr.« L'Azione Cattolica» <strong>in</strong> ogni suo numero del 1918 e del primo bimestre del '19.<br />

140 Cfr. L'adunanza federale del 4-5-1919 <strong>in</strong> «L'Era Nuova» del 6-5-1919 (Quotidiano).<br />

141 Cfr. Il convegno giovan<strong>il</strong>e di Guastalla del 18-5-1919 <strong>in</strong> «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 20-5-1919.<br />

Perv<strong>il</strong>ll, <strong>in</strong>tervenendo, sottol<strong>in</strong>eò la «differente condotta della nostra gioventù ord<strong>in</strong>ata e civ<strong>il</strong>e, da quella socia~<br />

lista »; fuori dell' aula questi ultimi disturbavano con urli e fischi.<br />

142 Cfr. «L'Era Nuova» del 20-10-1919 (Quotidiano); si tratta della Festa Federale.<br />

143 A questo proposito leggasi l'<strong>in</strong>teressante capitolo <strong>in</strong>titolato «Sciocchezzaio soci~1ista» <strong>in</strong> Barchi op.<br />

ci t. , pagg. 152-56. Tra l'altro ricorrono slogans come i seguenti: «Pattume di Sagristia »; «Negromanzia papista<br />

»; «le mie scuse alla rispettab<strong>il</strong>e famiglia dei porci per aver abusato del loro nome con l'attribuirlo ai<br />

preti ».<br />

144 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 28 dicembre 1919; Barchi op. cito pagg. 286-87.<br />

145 Cfr. Barchi op. cit., pago 208; «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 18-5-1919.


50<br />

In sede s<strong>in</strong>dacale la riunione regionale ebbe importanti, immediate ripercussioni:<br />

<strong>il</strong> 19 giugno 1919 si costituisce a Reggio l'Unione Prov<strong>in</strong>ciale del Lavoro<br />

146, per svolgere attività di collocamento e di protezione S<strong>in</strong>dacale dei lavoratori.<br />

Il giorno successivo fu fondata ,la Federazione Prov<strong>in</strong>ciale Mezzadri, Affittuari<br />

e Piccoli Proprietari 147, che ebbe molti soci <strong>in</strong> montagna; segretario<br />

prov<strong>in</strong>ciale 1'agr. Mario Morelli.<br />

Verso la f<strong>in</strong>e del 19 sorse l'Unione Prov<strong>in</strong>ciale Lavoratori, fondata dalle<br />

giovani e dalle donne cattoliche di cui già abbiamo parlato. 148<br />

La giovane operaia Carol<strong>in</strong>a Neri, prima presidente dell'Unione, scrisse<br />

nel 1934: «Per comprendere quell'opera bisogna che la mente ritorni a quei<br />

tempi <strong>in</strong> cui <strong>il</strong> socialismo imperava prepotente. Per poter lavorare bisognava<br />

mettersi nelle leghe rosse, diventare strumenti ciechi nelle mani dei socialisti,<br />

pagare la loro stampa, prender parte alle loro adunanze, alle dimostrazioni anticlericali,<br />

lasciare le associazioni religiose... Un Capo-lega di Cavriago, entrato<br />

<strong>in</strong> una fabbrica, aveva imposto a tutte le operaie di prendere la tessera rossa o<br />

di lasciaI'e <strong>il</strong> lavoro; una socia del Circolo (giovan<strong>il</strong>e) ... aveva risposto: «Piuttosto<br />

che prendere la tessera rossa vado all'erba! » E l'<strong>in</strong>domani lasciò la fabbrica<br />

» 149.<br />

A tutte le leghe bianche sorte nel 1919 la gioventù cattolica masch<strong>il</strong>e di<br />

Reggio prometteva reiteratamente H proprio appoggio 150.<br />

Tutto <strong>il</strong> mondo cattolico italiano s'impegnò a fondo nel 1920 per consolidare<br />

la propria coscienza sociale e le strutture attraverso le quali l'azione<br />

sociale s'esplicava.<br />

Deciso impulso provenne dal papa stesso, Benedetto XV, che <strong>in</strong>tervenne<br />

esplicitamente sull'argomento.<br />

Nel marzo di quell'anno, scrivendo al Vescovo di Bergamo, diceva:<br />

« Perciò è volontà nostra che fra i loro doveri (i sacerdoti) annover<strong>in</strong>o quello di<br />

dedicare alla scienza ed al movimento sociale quanto più loro sarà dato ... 151.<br />

Nell'agosto successivo trattando della questione sociale, <strong>in</strong> occasione del<br />

c<strong>in</strong>quantenario della proclamazione di S. Giuseppe a patrono universale, concludeva<br />

<strong>in</strong> chiave antisocialista, def<strong>in</strong>endo <strong>il</strong> socialismo «contagio..., <strong>il</strong> nemico<br />

più acerrimo dei pr<strong>in</strong>cipi cristiani» 152.<br />

Contemporaneamente a Reggio la Gioventù Cattolica <strong>in</strong>seriva nei suoi<br />

programmi la «formazione della coscienza sociale dei giovani» per prepararli<br />

«ad entrare nelle organizzazioni professionali» 153, e celebrava nell'estate nume-<br />

146 Tenne <strong>il</strong> suo primo congresso più di un anno dopo, al teatro Municipale, con l'<strong>in</strong>tervento di Giovanni<br />

Gronchi segretario della Confederazione Italia del Lavoro Cfr. Barchi op. cito pago 273.<br />

147 Cfr. Barchi op. cit., pagg. 274-76. Egli dice che i promotori furono: Mons. Cottafavi, l'avv. Mazzucco, don<br />

Tesauri per la pianura; don Ferretti di Cagnola e l'agro Domenico Farioli per la montagna - Propagandisti:<br />

Mons. A. Riccò, l'agro Morelli e don Maseroli Arciprete di M<strong>in</strong>ozzo - Il testo citato fornisce pure i seguenti dati<br />

statistici: 20.000 soci <strong>in</strong> montagna (soci sono tutti i componenti maggiorenni di una famiglia); 3.000 <strong>in</strong>torno a<br />

Reggio; 700 nel Guastallese.<br />

148 Cfr. Comunque Barchi op. cit., pagg. 244-47.<br />

149 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pagg. 54-55.<br />

150 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., giugno 1920, pagg. 98-100; Riportiamo a titolo di esempio l'O.d.G. del Convegno<br />

30 maggio 1920: «Il Convegno giovan<strong>il</strong>e cattolico ... proclama... l'<strong>in</strong>cremento e la libertà delle organizZaZ1011l<br />

bianche che traggono <strong>il</strong> loro ideale ed <strong>il</strong> loro programma dalla fede di Gesù Cristo ». Cfr. pure «L'Era Nuova»<br />

(Azione Cattolica) del 27-6-1920.<br />

151 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., marzo-apr<strong>il</strong>e 1920, pagg. 33 e ss.<br />

152 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., agosto 1920, pagg. 121-24.<br />

153 Cfr.« L'Era Nuova », (Azione Cattolica) del 27 giugno 1920.


51<br />

rose «Giornate Sociali », <strong>in</strong> collabarazione con l'Unione Prov<strong>in</strong>ciale del Lavoro,<br />

per preparare gli «organizzatori s<strong>in</strong>dacali» 154.<br />

Analaga apera propagandista e farmativa veniva svalta nel '20 dalla<br />

gioventù femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e reggiana <strong>in</strong>sieme all'Uniane femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e cattolica; <strong>il</strong> lavoro<br />

culm<strong>in</strong>ò nella « settimana Saciale » 20-30 attobre, cui parteciparono 149 danne 155;<br />

una degli argomenti saciali più dibattuti dalla «Mat<strong>il</strong>de di Canassa» fu <strong>il</strong> voto<br />

alle donne 156.<br />

I socialisti della prav<strong>in</strong>cia di Reggia, che, per cansuetud<strong>in</strong>e, malestavana<br />

ogni <strong>in</strong>iziativa dei cattalici 157, divennerO' oltremada violenti, nel tentativO' di<br />

mantenere <strong>il</strong> manopalia dell'organizzaziane s<strong>in</strong>dacale, politica e idealagica.<br />

Il 27 marzO' 1920 'la Camera del Lavora di Reggio emanò un manifesta<br />

cantro <strong>il</strong> «leghismo clericale », <strong>in</strong> cui tra l'altra si affermava che «l'attività<br />

pretesca si è accentuata» saprattutta« nel campa agricolo» 158.<br />

Il pesa maggiare della vialenta reaziane socialista fu sopportato dalle<br />

giavani dell'Uniane lavaratrici.<br />

Dal diaria dell'aperaia Caral<strong>in</strong>a Neri 159 stralciama: « ... i campi dave<br />

lavoravano le nastre diventavanO' dei bersagli! Le nostre operaie venivano trattate<br />

nel moda più <strong>in</strong>degno! F<strong>in</strong>o a che si trovavanO' sul campo eranO' difese <strong>in</strong><br />

parte dai soldati, ma al ritarno subivanO' agni sorta di <strong>in</strong>giurie.<br />

Erano campi devastati, f<strong>il</strong>ari di viti tagliati 160, operaie picchiate e trasc<strong>in</strong>ate<br />

via come fossero sacchi di cenci. EranO' case assediate per notti <strong>in</strong>tere da<br />

maltitud<strong>in</strong>i di persone, che pratestavana cantro povere donne, caJpevali solo di<br />

voler lavarare senza r<strong>in</strong>unciare alla lorO' fede ».<br />

Il diario cant<strong>in</strong>ua dicendO' che la situaziane era partica'larmente tesa a<br />

Navellara, dove si venne ad accordi con le organizzazioni sacialiste, nella speranza<br />

di poter lavorare tranqu<strong>il</strong>lamente. Ma nan appena stipulata ,<strong>il</strong> p<strong>il</strong>!tto, le<br />

operaie cattoliche, che si eranO' recate al lavoro senza prendere alcuna misura<br />

di difesa, fiducia se della transazione, furonO' proditariamente assalite dalle colleghe<br />

socialiste <strong>in</strong> numera prepanderante. « ... furonO' partate alla Caoperativa ...<br />

pO'i presentarono loro la bandiera rassa e valevanO' fargliela baciare. Le nostre<br />

si preserO' gl'<strong>in</strong>sulti e i pugni, ma non vollerO' baciarla ... allora quelle forsennate<br />

andaronO' nel cort<strong>il</strong>e attigua dave una donna lavava dei panni sporchi. ..<br />

154 Cfr. Barchi op. cit., pago 273.<br />

155 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., novembre 1920, pagg. 181-82. Si dice che le settimanaliste trattarono« le più<br />

ardue questioni sociali »; dalla cronaca :« Lo s'capo f<strong>in</strong>ale che le nostre mamme e le nostre sorelle si propongono<br />

partecipando anche alle agitazioni sociali è f<strong>in</strong>a1mente la salvezza delle anime ». Tra i relatori: Armida<br />

Barelli.<br />

156 Cfr. «L'Era Nuova (Azione Cattolica) del 19-12-1920. Ci si rallegra perchè un ramo del parlamento<br />

aveva approvato la legge che concedev,a <strong>il</strong> voto alle donne. L'altro ramo non lo concesse mai. .<br />

157 Ci limitiamo a considerare brevemente alcuni episodi accaduti nel 1919:<br />

a) Don Fontana e l'avv. Farioli sono disturbati durante i comizi per <strong>il</strong> P.P.I. tenuti a Cavriago e Casalgrande<br />

(Cfr. «L'Era Nuova» del 3-8-1919).<br />

b) A Pieve Rossa i socialisti disturbano una manifestazione di giovani cattolici (Cfr. «L'Era Nuova» del<br />

13 agosto 1919) .<br />

c) Durante la Festa Federale della Giov. Catt. a Reggio, la polizia opera otto arresti di socialisti che hanno provocato<br />

<strong>in</strong>cidenti (Cfr. «L'Era Nuova» del 20-10-1919).<br />

d) Un comizio per <strong>il</strong> P.P.I. tenuto da don Tesauri e Farioli a S. Dann<strong>in</strong>o di Rubiera è impedito (Cfr. «L'Era<br />

Nuova» del 21-12-1919). .<br />

158 Cfr. Barchi op. cit., pago 286.<br />

159 Divenuta poi Suor Domenica Michel<strong>in</strong>a del Cottolengo; Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cito pagg. 52-58.<br />

160 CosÌ accadde ai «crumiri» che non parteciparono allo sciopero <strong>in</strong>detto dalla Camera del Lavoro nell'agosto<br />

1920 (Cfr. Barchl op. cit., pago 287).


52<br />

portarono su <strong>il</strong> mastello con la lisciva e V1 1mmersero la testa delle nostre operaie,<br />

che mezze soffocate dovettero bere di quell'acqua ».<br />

Il brano prosegue descrivendo le sevizie cui vennero sottoposte le disgraziate<br />

e la madre di una di esse, <strong>in</strong>tervenuta per difendere la figlia mentre<br />

veniva trasc<strong>in</strong>ata svenuta per le vie di Novellara.<br />

Dalle cronache dei giornali 161 si ha notizia di altri due episodi di violenza<br />

ai danni delle operaie cattoliche: <strong>il</strong> primo accadde nel giugno a Reggk<br />

Em<strong>il</strong>ia, parrocchia di S. Pietro: la sarta Cavecchi Em<strong>il</strong>ia viene selvaggiamente<br />

aggredita dalle colleghe di laboratorio, che provocano pure <strong>il</strong> suo Iicenziamento;<br />

<strong>il</strong> secondo accadde nell'agosto a S. Polo: certa Domenica Reverberi è costretta a<br />

lasciare <strong>il</strong> lavoro 162 perché non vuole staccarsi dal Circolo giovan<strong>il</strong>e cattolico.<br />

. La gioventù femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, anche limitatamente alla sua opera di Azione<br />

Cattolica, fu costante bersaglio delle angherie socialiste nel 1920. Stralciamo<br />

dal diario delle propagandiste alcuni episodi che <strong>il</strong>lustrano i quotidiani, molesti<br />

« dispetti », cui furono soggette le giovani; molestie che contribuivano a scavare<br />

solchi profondi di <strong>in</strong>comprensione, di cui sono dolorosamente e pesantemente<br />

<strong>in</strong>tessuti i rapporti fra cattoHci e socialisti <strong>in</strong> Italia.<br />

ROSSENA, primavera 1920.<br />

Presidente e Segretaria della locale «Mat<strong>il</strong>de di Canossa », si 'erano<br />

recate a Parma ad acquistare la bandiera per <strong>il</strong> Circolo. «Le due se ne stavano<br />

tornando ... Era sera... I socialisti masticavano amaro! » Due di essi si fecero<br />

<strong>in</strong>contro alle ragazze chiedendo di aiutarle a portare l'<strong>in</strong>volto <strong>in</strong> cui era custodita<br />

la bandiera, ma esse rifiutarono. «Vistisi delusi. .. uno dei due giovanotti. ..<br />

strappò l'<strong>in</strong>volto dalle mani della Presidente, e si diede a correre per la montagna<br />

... A tale vista la segretaria ... si lanciò sulle tracce del rapitore, lo raggiunse,<br />

gli strappò la cara bandiera, e, con quattro pugni ben solidi lo immob<strong>il</strong>izzò!<br />

» 163.<br />

COLA (Vetto d'Enza) estate 1920.<br />

Si tiene un convegno contro <strong>il</strong> divorzio. «Sul Sagrato della Chiesa, attorno<br />

a un palco improvvisato, si str<strong>in</strong>geva una folla immensa di Cattolici.<br />

Parlarono un sacerdote, poi un propagandista ed una propagandista, <strong>in</strong>segnanti<br />

entrambi. ... A pochi passi, separati da un f<strong>il</strong>are di piante, trattenuti a stento<br />

dai carab<strong>in</strong>ieri, un'altra folla di persone applaudiva <strong>in</strong> senso contrario. Uom<strong>in</strong>i e<br />

donne socialiste, meglio ancora bolsceviche ... » 164.<br />

ONFIANO (Carp<strong>in</strong>eti ) estate 1920.<br />

« . .. si 'era <strong>in</strong>vitata la propagandista per fondare <strong>il</strong> Gruppo e <strong>il</strong> Circolo<br />

Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e.<br />

Tenere l'adunanza <strong>in</strong> Canonica non fu possib<strong>il</strong>e perché i socialisti esigevano<br />

di sentire quello che si diceva. Allora si convenne di fare l'adunanza all'aperto.<br />

.. ma ecco che appena com<strong>in</strong>ciai a parlare, com<strong>in</strong>ciò pure uno scampanio<br />

161 Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 21-6-1920 e del 15 agosto 1920.<br />

162 Non si specifica; si dice solo che lavorava «nell'Enza ». Le cronache dicono che stava cercando disperatamente<br />

un altro lavoro.<br />

163 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pagg. 67-68.<br />

164 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pago 50. Nel tono di questa memoria mi pare che traspaia un profondo<br />

risentimento.


53<br />

<strong>in</strong>composto ed assordante. I socialisti erano saliti sul Campan<strong>il</strong>e e a suon di<br />

campane vollero rendere impossib<strong>il</strong>e lo svolgersi della riunione ».<br />

La propagandista conclude dicendo che <strong>in</strong> quel luogo i Socialisti, con<br />

«sassaiole, percosse, rappresaglie, m<strong>in</strong>acce perf<strong>in</strong> della vita », boicottarono ~e<br />

adunanze, impedendo alle donne ed alle ragazze di parteciparvi 165.<br />

S. MAURIZIO (Reggio Em<strong>il</strong>ia) estate 1920.<br />

« . .. nella sala a pianterreno della Canonica, una nostra propagandista<br />

spiegava <strong>il</strong> programma della Gioventù Cattolica Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e ad una c<strong>in</strong>quant<strong>in</strong>a<br />

di giovani. Fuori, aggrappati alle <strong>in</strong>ferriate, i socialisti urlavano, imprecavano,<br />

facevano un pandemonio. La voce della propagandista era coperta da quelle voci<br />

sataniche e le giovani si guardavano <strong>in</strong>timorite, trepidanti. ..<br />

. . . venni <strong>in</strong> aiuto alla sorella propagandista. Il Signore ... parve desse una<br />

potenza nuova alla mia voce, che coprì letteralmente quella degli avversari. R<strong>in</strong>cuorate,<br />

le giovani com<strong>in</strong>ciarono ad animarsi, ad applaudire ed aderirono <strong>in</strong> massa<br />

alla Gioventù Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e 166 ».<br />

Ma l'episodio che fece più rumore <strong>in</strong>teressò la Gioventù Masch<strong>il</strong>e.<br />

Il 21-22 agosto 1920, si tenne a Parma <strong>il</strong> Congresso Regionale Em<strong>il</strong>iano<br />

167, <strong>in</strong>detto sotto l'alto patronato dell'Episcopato em<strong>il</strong>iano, che presenziò compatto<br />

alla manifestazione 168, <strong>in</strong>sieme al presidente Generale G.c. comm. Pericoli.<br />

11 Proclama-<strong>in</strong>vito della Federazione di Reggio Em<strong>il</strong>ia rivela <strong>il</strong> clima di<br />

particolare tensione di quell'anno:<br />

«Capi e gregari form<strong>in</strong>o una sola compatta falange. E ricordiamoci che<br />

<strong>il</strong> peggior nemico sarà <strong>in</strong> noi, se daremo ascolto alla sfiducia e alla tiepidezza.<br />

Il 21 e 22 agosto saranno, se lo vorremo, le giornate d'<strong>in</strong>izio della nostra marcia<br />

di domani» 169.<br />

Per le vie di Parma sf<strong>il</strong>arono seim<strong>il</strong>a giovani, dei quali trem<strong>il</strong>a di Reggio<br />

e Guastalla; tutti i circoli della Prov<strong>in</strong>cia di Reggio <strong>in</strong>viarono una rappresentanza<br />

170. Secondo uno scritto di don Tesauri 171 la rassegna si proponeva di ,essere<br />

una manifestazione di Fede (


54<br />

rimbalzò contro <strong>il</strong> Presidente di Rivalta, <strong>il</strong> caro amico Borri, che pO'rta nella giacca<br />

la piccola bruciatura della miccia accesa, e cadde a terra, ove rotolatasi su se<br />

stessa rimase fumigante ». 174<br />

Nessuno si attentò a prendere la bomba, tranne <strong>il</strong> «Presidente della Federazione<br />

di Parma, Grignaff<strong>in</strong>i» e «V<strong>il</strong>laui» di Reggio Em<strong>il</strong>ia; <strong>il</strong> primo la<br />

scagliò <strong>in</strong> un giard<strong>in</strong>o.<br />

Le violenze ora descritte portano la grave responsab<strong>il</strong>ità di aver stimolato<br />

nella coscienza cattolica la penosa idea della Crociata:<br />

«Come i forti polacchi hanno saputo sgom<strong>in</strong>are <strong>il</strong> barbaro esercito bolscevico<br />

,e liberare la loro terra, cosÌ anche noi dopo la magnifica sf<strong>il</strong>ata, che fu<br />

pure una processione, del 22 agosto <strong>in</strong> Parma, combattiamo da forti contro <strong>il</strong><br />

bolscevismo e l'anarchia che vorrebbero rendere barbara la nostra società ... La<br />

marcia di domenica segna una splendida tappa verso la conquista sospirata e 'la<br />

redenzione dell'Em<strong>il</strong>ia <strong>in</strong> Cristo» 175.<br />

Nel primo semestre 1921, quando già sono <strong>in</strong> piena attuazione le violenze<br />

fasciste, si crede ancora che <strong>il</strong> nemico da stroncare sia <strong>il</strong> socialismo 176, anche se<br />

si proclama la «necessità di dist<strong>in</strong>guersi dai fascisti» 177.<br />

A questi ultimi si contesta <strong>il</strong> monopolio dell'antisocialismo: «Noi abbiamo<br />

combattuto <strong>il</strong> bolscevismo ubbidendo ad un <strong>in</strong>timo, imperioso comando delle<br />

nostre coscienze cristiane .. -. Noi, e noi soli abbiamo virtualmente impedito <strong>in</strong><br />

Italia la rivoluzione bolscevica ... » 178.<br />

La lotta contro <strong>il</strong> socialismo, eretta ad unico scopo dell'azione non permetterà<br />

(soprattutto alla gerarchia ecclesiastica ed ai dirigenti centrali dell' Azione<br />

Cattolica) di scorgere <strong>il</strong> tranello 1n cui i fascisti trasc<strong>in</strong>arO'no la Chiesa: priv<strong>il</strong>egi<br />

e protezione esteriore <strong>in</strong> cambio dell'avallo al regime.<br />

9. - Il braccio secolare: P.P.I.<br />

Braccio secolare: Non certo nelle <strong>in</strong>tenzioni di don Sturzo; ma con<br />

tale spirito fu accolto e coltivato dai Cattolici Reggiani ed Italiani <strong>il</strong> P.P.I., e dalla<br />

Gerarchia Ecclesiastica, che lo licenziò non appena <strong>in</strong>travide la possib<strong>il</strong>ità di avvalersi<br />

del governo fascista per realizzare decennali aspirazioni.<br />

a) Il partito popolare sorge sulle strutpure dell'Unione Popolare.<br />

« L'Unione Elettorale si è distaccata dall'U.P. per dar vita al P.P.I. » 179:<br />

così <strong>il</strong> Presidente della Giunta di Azione Cattolica Reggiana durante unariunione<br />

nell'apr<strong>il</strong>e del 1919. rIPartito popolare è concepito qu<strong>in</strong>di come gemmazione<br />

del grande tronco dell'Unione Popolare; lo si def<strong>in</strong>isce autonomo 180, ma<br />

d'una autonomia futura ed ideale,· non certo di fatto.<br />

rI Partito non si sarebbe potuto presentare alle elezioni del 16 novem-<br />

174 Cfr. «L'Era Nuova ,> (Azione Cattolica) del 5 settembre 1920. Quest'ultimo brano sono parole di don<br />

Tesauri.<br />

175 Cfr. Barchi op. cit., pago 223; questo brano è tratto da «L'Era Nuova ».<br />

176 «Necessità di spezzare <strong>il</strong> giogo socialista »; dall'O.d.G. di una giornata sociale dei giovani del 2<br />

febbraio 1921. Cfr. Barchi op. cit., pago 224.<br />

177 Ibidem.<br />

178 Cfr. Barchi op. cit., pago 290. Da un manifesto dei giovani di Reggio del maggio 1921.<br />

179 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) dell'1l:4·1919.<br />

180 Cfr. «L'Azione Cattolica» dell'I·2·1919.


e 1919, se stampa, uffici, dirigenti e propagandisti non fossero sorti come<br />

d'<strong>in</strong>canto dai ranghi dell'Azione Cattolica.<br />

La stampa reggiana Ufficiale d'Azione Cattolica 181 svolse un ruolo deter,<br />

m<strong>in</strong>ante, dedicando <strong>in</strong>tere pag<strong>in</strong>e, nel corso dell'anno 1919, alla <strong>il</strong>lustrazione<br />

dello Statuto, del Programma e alla propaganda del nuovo partito, def<strong>in</strong>ito<br />

sempre «Nostro Partito» 182.<br />

Fu fondato a Reggio, per <strong>il</strong> Partito, <strong>in</strong> data 1-2-1919, n «Quotidiano<br />

Popolare» dal titolo «L'Era Nuova »; contemporaneamente <strong>il</strong> Periodico della<br />

Giunta diocesana « L'Azione Cattolica », mutò nome <strong>in</strong> « L'Era Nuova» col sottotitolo<br />

di «Azione Cattolica ».<br />

Unico <strong>il</strong> direttore dei due fogli: Armando Lavato; unica la sede di redazione<br />

(Via Carducci, 2)e di stampa (Unione Tipografica Reggiana).<br />

Il Partito trovò la prima sede <strong>in</strong> via Edmondo de Amicis, 6 (oggi via<br />

Roma) dove c'erano anche le organizzazioni di Azione Cattolica 183, ma soprattutto<br />

trovò dirigenti e propagandisti <strong>in</strong> quegli stessi uom<strong>in</strong>i che ricoprivano<br />

uffici di primaria importanza <strong>in</strong> seno all'Unione popolare.<br />

Il primo Segretario Prov<strong>in</strong>ciale, <strong>il</strong> sacerdote don Tullio Fontana, consigliere<br />

diocesano della Giunta, lancia un appello-programma a tutti i soci dell'Azione<br />

Cattolica Reggiana come primo suo atto. 184<br />

Gli succede alla segreteria, nell'ottobre 1919, l'avv. Franc~sco Farioli 185<br />

consigliere della Giunta diocesana; egli sarà l'unico candidato popolare della<br />

Prov<strong>in</strong>cia· di Reggio, che riuscirà ad ottenere <strong>il</strong> successo nelle elezioni del novembre;<br />

ricordiamo che un mese prima aveva tenuto ben due relazioni sul Partito<br />

Popolare, durante la Festa Federale dei giovani cattolici 186.<br />

Tra i propagandisti più notevoli citiamo:<br />

Don Pietro Tesauri, Presidente Diocesano della Gioventù masch<strong>il</strong>e e<br />

con molti altri uffici <strong>in</strong> ambito di Azione Cattolica. Egli tenne numerose conferenze<br />

per <strong>il</strong> Partito 187, nella Prov<strong>in</strong>cia di Reggio; partecipò attivamente alla<br />

vita del medesimo, <strong>in</strong>tervenendo con l'autorità della sua competenza ai convegni 188;<br />

ma soprattutto a lui si deve l'adesione tenacissima della Gioventù Masch<strong>il</strong>e al<br />

Partito Popolare 189.<br />

Cesare PerviUi: consigliere nella Gioventù di Azione Cattolica.<br />

L'avv. Mazzucco Umberto: segretario della Giunta diocesana 190.<br />

Claudio Pozzi: consigliere della Giunta diocesana 191.<br />

55<br />

181 «L'Azione Cattolica» f<strong>in</strong>o a tutto <strong>il</strong> gennaio 1919; «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) nei mesi<br />

seguenti.<br />

182 Cfr.: a titolo di esempio «L'Azione Cattolica dell'I.2·1919; «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 4<br />

marzo 1919; del 2 novembre 1919; ed i numeri, soprattutto, del marzo e del novembre 1919.<br />

18;3 Oggi questo costume di identificazione con l'A.C. e di sfruttamento dell'Azione Cattolica si perpetua<br />

ad ogni scadenza elettorale (cosi per lo meno è accaduto dal 1948 al 1963), quando le sedi parrocchiali si trasformano<br />

<strong>in</strong> Uffici di sezione D.C., e gran parte dei dirigenti e soci divengono rappresentanti di lista, galopp<strong>in</strong>i<br />

ecc ... Se l'identità A.C. = D.C. sul piano tecnico e scusab<strong>il</strong>e ad ogni esordio (1919-1948), non lo è più a<br />

quasi venti anni di distanza.<br />

184 Cfr. Barchi op. cit., pago 192.<br />

185 «L'Era Nuova» del 22 ottobre 1919.<br />

186 Il Congresso Giovan<strong>il</strong>e 1919, di cui si è parlato ampiamente.<br />

187 Cfr., ad es. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 10-10-1919.<br />

188 Cfr.« L'Era Nuova» (Quotidiano del 10-6-1919).<br />

189 Cfr. Il Congresso Giovan<strong>il</strong>e dell'ottobre 1919.<br />

190 Cfr. Barchi op. cit., pago 208, «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 10·6-1919.<br />

191 Cfr. Barchi op. cito pago 208 e pago 192.


56<br />

Umberto Nizzoli: consigliere della Giunta diocesana 191.<br />

Durante tutto <strong>il</strong> 1919 l'appoggio dell'Azione Cattolica Reggiana al Partito<br />

si mantiene massiccio e costante. A livello ufficiale di responsab<strong>il</strong>ità le prime<br />

decisioni di appoggiarlo risalgono al maggio 192; durante <strong>il</strong> Convegno Regionale<br />

delle Giunte diocesane U.P. si decide di <strong>in</strong>teressare ogni ramo dell'Azione Cattolica<br />

alle questioni politiche, meg:iio sarebbe dire al partito popolare, perché<br />

di politica si era semore parlato 193.<br />

Nell'ambito dell'Azione Cattolica, la Gioventù Masch<strong>il</strong>e della diocesi svolse<br />

l'azione più ampia, per l'impulso certamente di don Tesauri.<br />

In un'adunanza federale, che cioé riuniva i presidenti dei Circoli, svoltasi<br />

<strong>il</strong> lO settembre, « si tratta del P.P.I. al quale, pur serbando autonomia e dist<strong>in</strong>zione<br />

del Movimento Giovan<strong>il</strong>e, si decide di dare tutto l'appoggio sia facendo i­<br />

scrivere i soci già <strong>in</strong> età adatta, sia facendo propaganda del programma e favorendo<br />

la fondazione e lo sv<strong>il</strong>uppo delle sezioni» 194. Nella medesima adunanza si<br />

decida di tenere <strong>il</strong> Congresso e la Festa del 18-19 ottobre, di cui abbiamo fatto<br />

ampia descrizione, e che si sv<strong>il</strong>uppò soprattutto <strong>in</strong> chiave politica, a meno di un<br />

mese dalla scadenza elettorale 195.<br />

Nel dicembre successivo, <strong>in</strong> adunanza federale:<br />

«Per le iscrizioni elettorali ... i circoli deliberarono di agire nella propria<br />

parrocchia, come ufficio apposito, occupandosi direttamente delle iscrizioni» 196.<br />

Negli obiettivi dei Cattolici Reggiani, <strong>il</strong> Partito Popolare doveva contrastare<br />

<strong>il</strong> passo al Socialismo; ricordiamo gli slogans di don Tesauri al Congresso di<br />

ottobre: Il P.P.I. è «la via sicura fra due abissi »; «Il Cristianesimo è fonte di<br />

bene, <strong>il</strong> Socialismo è fonte di male ... »; o gli slogans che compaiono su «L'Era<br />

Nuova» (Azione Cattolica) durante la campagna elettorale:<br />

«O col Partito Socialista per la guerra civ<strong>il</strong>e<br />

o col Partito Popolare, per la pace sociale» 197.<br />

Questa l<strong>in</strong>ea di condotta cui s'<strong>in</strong>formò la base dei Soci di Azione Cattolica,<br />

venne avallata ufficialmente dal Conte Della Torre, a nome della Giunta<br />

direttiva nazionale.<br />

Il 4 novembre egli lanciò un appello ai Cattolici Italiani, che non può<br />

lasciare dubbi sulle sue f<strong>in</strong>alità, tant'è vero che « L'Era Nuova» lo pubblicò sotto<br />

<strong>il</strong> titolo «L'Unione Popolare fra i .Cattolici d'Italia e <strong>il</strong> Partito Popolare Italiano<br />

». L'appello dice: «Noi saremo pertanto con quel programma <strong>il</strong> quale prometta<br />

apertamente ... <strong>il</strong> rispetto e la difesa. .. di tutte le 'libertà religiose e del<br />

192 Cfr. Il Congresso Regionale U.P. del 14/15-5-1919 <strong>in</strong> «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 18-5-1919.<br />

193 A titolo d'esempio, trascriviamo una circolare di don Tesauri del 1912 ai Circoli giovan<strong>il</strong>i: «... Il<br />

rapporto fra elettore ed eletto deve essere quello di un contratto: - io elettore do <strong>il</strong> voto perchè <strong>il</strong> deputato<br />

appoggi quella data legge e non per fare un piacere al deputato. Su questi concetti bisogna molto <strong>in</strong>sistere ...<br />

Bisogna poi parlare delle s<strong>in</strong>gole leggi che <strong>il</strong> deputato deve sostenere ... Ve ne sono parecchie di importanti: la<br />

questione scolastica, le pensioni operaie, l'assicurazione dei contad<strong>in</strong>i contro gl'<strong>in</strong>fortuni sul lavoro, la riforma<br />

tributaria ecc... Con questi argomenti è, senZR accorgersene, già formulato un magnifico programma di conferenze,<br />

<strong>in</strong>teressanti e soprattutto pratiche. Ad esse ne andranno poi necessariap1ente aggiunte delle altre d'<strong>in</strong>dole<br />

morale e religiosa, che le completeranno ». Cfr. Barchi op. cit., pago 193.<br />

194 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) dell'1l-9-1919.<br />

195 A Reggio, su 13.000 votanti, i Socialisti ottennero 9.909 voti; i Popolari 1.887; <strong>il</strong> Blocco 1.851; - Nella<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Reggio (compresi i voti della città): Popolari 11.760; Socialisti 42.690; <strong>il</strong> Blocco circa 6.500 - Cfr.<br />

Barchi op. cit., pagg. 285-86.<br />

196 Cfr. «L'Era Nuova» (Quotidiano) del 6-12-1919. L'adunanza fu presieduta da don Tesauri, V<strong>il</strong>lani e<br />

Perv<strong>il</strong>li.<br />

197 Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) deI16-11-1919 e i numeri del novembre 1919.


sacro m1nlstero della Chiesa; la <strong>in</strong>dissolub<strong>il</strong>e <strong>in</strong>tegrità della famiglia; .la libertà<br />

dell'<strong>in</strong>segnamento »; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e <strong>in</strong>vita tutti i cattolici alla «discipl<strong>in</strong>a» 198.<br />

Durante l'anno 1920 a Reggio cont<strong>in</strong>uò la stretta collaborazione fra Unione<br />

Popolare e Partito; <strong>in</strong> particolare segnaliamo la presenza c08tante dell'on.le<br />

Farioli ai pr<strong>in</strong>cipali Convegni della Gioventù Cattolica, col compito di porgere<br />

<strong>il</strong> saluto della Politica m<strong>il</strong>itante 199.<br />

Nel 1920, <strong>il</strong> Partito Popolare, <strong>in</strong> quanto tale, non è l'unico né <strong>il</strong> pr<strong>in</strong>.<br />

cipale argomento dei Cattolici Reggiani, impegnati, come abbiamo visto <strong>in</strong> stre·<br />

nue lotte per l'<strong>in</strong>segnamento religioso nelle scuole, nella campagna antidivorzista,<br />

e nell'arg<strong>in</strong>are la quotidiana violenza socialista; tant'è che <strong>il</strong> periodico della<br />

Giunta Diocesana parla delle Elezioni amm<strong>in</strong>istrative soltanto nel giorno <strong>in</strong> cui<br />

si effettuarono, <strong>il</strong> 31-10·1920.<br />

Non v'è dubbio però che <strong>il</strong> tono non è mutato da quello precedente;<br />

presentando i Candidati del P.:P., <strong>il</strong> giornale dice: « ... votate per i nomi che<br />

vi propone <strong>il</strong> P.P ... E' necessario dimostrare agli avversari che noi siamo forza<br />

viva ... dimostrate che siete uom<strong>in</strong>i e non pecore da macello! » 200<br />

57<br />

lO. - S<strong>in</strong>tomi di separazione.<br />

Ma due avvenimenti accadono nel paese, capaci di compromettere, nel<br />

breve volger di un biennio, quel connubio fra Cattolici e Partito Popolare, nato<br />

sotto si buoni ,auspici.<br />

Il primo fatto a cui alludiamo rischia di passare quasi <strong>in</strong>osservato; ma su<br />

questo card<strong>in</strong>e poggiò <strong>il</strong> successo del fascismo nel separare <strong>il</strong> Partito Popolare<br />

dalla coscienza dei Cattolici; alludiamo alla dist<strong>in</strong>zione fra «Azione Cattolica»<br />

e «azione dei cattolici ».<br />

Spieghiamoci - A Roma si svolge <strong>il</strong> IV Congresso delle Giunte Diocesane;<br />

<strong>il</strong> Presidente Generale nel suo discorso dice:<br />

« Solo per equivoco si ,è creduto che l'Azione Cattolica abbia r<strong>in</strong>unciato a<br />

sue particolari attività per <strong>il</strong> sorgere del P.P.1. e delle varie confeder,azioni autonome<br />

»; ,e <strong>il</strong> Santo Padre Benedetto XV ricevendo i convegnisti aggiunge: «L'U·<br />

nione Popolare è n pr<strong>in</strong>cipale fattore dell' Azione Cattolica... le altre attività<br />

possono dar luogo ad "azione dei cattolici" non "'all'Azione Cattolica" propria·<br />

mente detta ... Non v'ha dubbio che dalla religione si debbano att<strong>in</strong>gere i criteri<br />

per <strong>in</strong>formare l'Azione Cattolica nel campo economico come nel campo politico<br />

'e nel sociale; ma appunto perché anche <strong>in</strong> ciascuno di questi tre campi<br />

l'Unione Popolare può 'e deve dire la sua parola, si <strong>in</strong>gannerebbe chi la dicesse<br />

oltrepassata da altre attività» 201.<br />

Queste affermazioni sono attuali e moderne, e rispondono all'esigenza<br />

profondamente vera di non voler compromettere l'azione pastorale con l'azione<br />

198 Cfr.« L'Era Nuova.. (Quotidiano) del 12-11-1919.<br />

199 Cfr.« L'Era Nuova.. (Azione Cattolica) del 21-12-1919.<br />

Convegno G.C. a S. Donn<strong>in</strong>o di Rubiera <strong>in</strong> data 14-12-1919. «L'Era Nuova» del 13-6-1920: Congresso gene·<br />

rale del 30 maggio.<br />

200 Cfr. «L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 31-10-1920. I risultati elettorali furono migliori di quelli del<br />

1919. A Reggio <strong>il</strong> P.P. otrenne 2490, i socialisti 9500 (Cfr. Barchi op. cit., pago 288).<br />

201 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., pago 69 del maggio 1920.


58<br />

politica. Ma <strong>il</strong> pr<strong>in</strong>c1plO venne· successivamente strumentalizzato, nelle numerose<br />

ripetizioni, dalla Gerarchia e dagli organismi centrali dell'Azione Cattolica per<br />

separare <strong>il</strong> proprio dest<strong>in</strong>o da quello del Partito Popolare; cosicché, mentre <strong>il</strong><br />

partito veniva ignob<strong>il</strong>mente abbandonato al naufragio con l'alibi della suddetta<br />

dist<strong>in</strong>zione, si accettavano i priv<strong>il</strong>egi oHerti dal governo fascista, novello e prepotente<br />

braccio secolare; la compromissione della religione con la politica risultava<br />

nella sostanza aggravata dalla riduzione della religione ad «<strong>in</strong>strumentum<br />

regni ».<br />

Il Fascismo è appunto la seconda delle due novità cui alludevamo; esso<br />

trovò (ed avrebbe cont<strong>in</strong>uato a trovare) nei Cattolici reggi ani organizzati degli<br />

avversari irriducib<strong>il</strong>i, che coltivavano nella propria coscienza le ragioni d'<strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità<br />

col nuovo fermento.<br />

Protagonista pr<strong>in</strong>cipale della lotta contro <strong>il</strong> fascismo fu la Gioventù Masch<strong>il</strong>e;<br />

ma anche la Giunta diocesana, soprattutto attraverso <strong>il</strong> suo periodico,<br />

condusse una coerente polemica.<br />

Si colsero subito le dist<strong>in</strong>zioni fondamentali: <strong>il</strong> patriottismo e l'antisocialismo<br />

dei fascisti nulla hanno a che fare con gli analoghi sentimenti dei giovani<br />

cattolici, perché viziati di violenza e di vuoto ideologico.<br />

La polemica fu <strong>in</strong>iziata da don Tesauri 202 sulla pag<strong>in</strong>a di·« Azione Giovan<strong>il</strong>e»<br />

<strong>il</strong> 14 novembre 1920, con un articolo nel qua:le stigmatìzzò i violenti<br />

scontri fra fascisti e socialisti 203.<br />

Il 16 dello stesso mese, <strong>in</strong> una conferenza al «Circolo Doménico Longagnani»<br />

don Tesauri affermò: «Il Fascismo ha esagerato nei pr<strong>in</strong>cipì, sp<strong>in</strong>gendo<br />

al parossismo sentimenti per sé ottimi, come l'amore di patria, f<strong>in</strong>o a<br />

generare la ribellione nell'esercito 204 su cui si basa la forza del paese. Noi non<br />

abbiamo bisogno di imparare dai fascisti come si ama e si difende la patria;<br />

oggi noi Cattolici senza violenze e senza sopraffazione dobbiamo lavorare per <strong>il</strong><br />

trionfo della libertà che si può dire scomparsa» 205.<br />

L'anno 1920 si chiude con un'ennesima precisazione, <strong>in</strong> un articolo <strong>in</strong>ti.<br />

tolato «Fascismo e Pussismo », firmato Tespi (= Tesauri Hetro) , sulla pag<strong>in</strong>a<br />

giovan<strong>il</strong>e de «L'Era Nuova ».206<br />

Tespi afferma: «Qualche giovane ci chiede se noi approviamo <strong>il</strong> fascismo<br />

ed <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>a a credere che noi dovremmo approvarlo, perché rappresenta una<br />

forte reazione contro 1a tirannide rossa, contro <strong>il</strong> pussismo. Ebbene noi diciamo<br />

francamente: no, non approviamo <strong>il</strong> fascismo. E diciamo perché: ... mancanza<br />

di idee sostituite dalla violenza.<br />

E' ben vero che i fascisti reagiscono <strong>in</strong> nome della Vittoria e della Patria,<br />

della libertà, cose buone e ottime ma, appunto perché tali, degne di essere<br />

esaltate con le ragioni, diffuse con la propaganda, fatte trIonfare con la trasformazion


<strong>il</strong> dovere di spezzare <strong>il</strong> giogo della tirannide socialista, ma la violenza genera la<br />

violenza, l'odio sem<strong>in</strong>a l'odio; assaliti resistiamo e nella dif·esa picchiamo pur<br />

forte ... ma Fascismo no! Esso è fratello del Bolscevismo ».<br />

All'<strong>in</strong>izio del 1921 la presidenza dei Giovani Cattolici reggiani, sotto la<br />

guida di Alberto Codazzi, impartiva precise direttive di non aderire al fascismo,<br />

<strong>in</strong> due successive adunanze federali.<br />

Nell'O,d.G. emanato <strong>il</strong> 16-1-1921 «sulla posizione dei Circoli rispetto ai<br />

gruppi fascisti che stanno ora sorgendo nei vari centri », si afferma: «Concordemente<br />

si unì <strong>il</strong> biasimo nostro a quello di tutti gli onesti contro ogni violenza.<br />

R<strong>il</strong>evato poi come <strong>il</strong> fondo etico di questa associazione (= gruppi fascisti) sia<br />

stridente confronto. con i pr<strong>in</strong>cìpi morali da noi professati, si deliberò di non<br />

permettere ai s<strong>in</strong>goli soci nemmeno una adesione sia l'me di sola simpatia al ...<br />

movimento (fascista), di impedire <strong>in</strong>oltre, se ci sarà possib<strong>il</strong>e, manifestazioni<br />

violente » 2!J7.<br />

Nell'O.d.G. dell'adunanza 2 febbraio 1921 si legge: «dist<strong>in</strong>guersi _ dai fascisti<br />

nell'qpposizione -ai socialisti» 208.<br />

__ La questione di pr<strong>in</strong>cipio «Possono i Cattolici essere fascisti?» fu discus~aper<br />

la prima yoltadal nuovo direttore de « L'Era Nuova» sulla prima pag<strong>in</strong>a<br />

del numero 13-2-'21 209 •<br />

L'articolo contiene t;lna recisa risposta negativa al quesito e ribadisce l'appoggio<br />

dei Cattolici al Partito Popolare; eccone i passi fondamentali:<br />

« .. " anche la nostra Reggio ha voluto <strong>il</strong> suo fascio, con <strong>il</strong> rispettivo gaglierdetto<br />

,e con l'immancab<strong>il</strong>e sf<strong>il</strong>ata per le vie della città ...<br />

Il fondatore è Benito Mussol<strong>in</strong>i, nemico di Cristo e del Papa, già socialista,.<br />

.. sostenitore del Sig. D'Annunzio, che si d<strong>il</strong>etta di bistrattare la Sacra<br />

Scrittura 'e scimmiottare i misteri cristiani » ..<br />

Dopo aver sottol<strong>in</strong>eato l'anticlericalismo del Programma del Partito fascista,<br />

<strong>il</strong> 'pubblicista cont<strong>in</strong>ua:<br />

«No, i Cattolici non possono- dare <strong>il</strong> nome ai fasci, quali sono voluti da<br />

ch<strong>il</strong>i ha istituiti; i fasci hanno ,carattere anticattolico ... Occhio per occhio,dente<br />

per dente: tale è <strong>il</strong> programma di questo Fascismo ... Senza <strong>il</strong> fascismo di qualunque<br />

genere, la nostra tattica contro <strong>il</strong> Socialismo è tracciata sul terreno morale-religioso<br />

dalla Giunta Diocesana, su quello economico sociale dell'Unione<br />

del Lavoro, e sul terreno politico dal Partito Popolare Italiano, f<strong>in</strong>o a tanto che<br />

mantiene fede al programma cristiano col quale nacque ».<br />

207 Cfr.« L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 16-1-1921.<br />

208 Cfr. Barchi op. cit., pal!. 224.<br />

209 Il nuovo direttore è don Tullio Fontana, primo segretario prov<strong>in</strong>ciale del Partito Popolare.


60<br />

III.<br />

IL BIENNIO 1921/1922 FINO ALLA MARCIA SU ROMA<br />

1. - Violenze fasciste contro i socialisti.<br />

Gli scontri fra socialisti e fascisti, dovuti quasi sempre all'<strong>in</strong>iziativa di<br />

questi ultimi, entrano <strong>in</strong> fase acuta nella nostra prov<strong>in</strong>cia durante <strong>il</strong> primo<br />

semestre 1921.<br />

Il periodico della giunta diocesana ne parla con amarezza, sottol<strong>in</strong>eando<br />

che la violenza non può generare la pace, anche quando la si esercita per stron·<br />

care <strong>il</strong> socialismo 210.<br />

A Correggio, <strong>in</strong> gennaio, durante un assalto dei fascisti ad una festa socialista,<br />

vengono scambiati colpi di pistola: 2 socialisti rimangono uccisi 2 211 • Nel<br />

marzo a S. Ilario, si verificano scontri a fuoco fra fascisti e socialisti; « L'Era Nuova»<br />

sottol<strong>in</strong>ea <strong>il</strong> fatto che i carab<strong>in</strong>ieri e la polizia non <strong>in</strong>tervengono mai, o, se lo<br />

fanno, ciò avviene solo per arrestare antifascisti 212. In città nell'apr<strong>il</strong>e viene devastata<br />

la sede de « La Giustizia» 213; pochi giorni dopo ha luogo l'<strong>in</strong>cendio della<br />

Camera confederale del Lavoro e del Circolo Socialista cittad<strong>in</strong>o 214. Inf<strong>in</strong>e a<br />

Cavriago, nel maggio, si verifica un assalto proditorio dei fascisti~ ad un gruppo<br />

di socialisti o presunti tali: due morti e parecchi feriti; <strong>il</strong> giornale cattolico fa<br />

r<strong>il</strong>evare che uno dei due uccisi frequentava la parrocchia ed i fam<strong>il</strong>iari hanno<br />

voluto <strong>il</strong> funerale religioso 215.<br />

Queste violenze segnano <strong>il</strong> crollo dei socialisti reggi ani che, seguendo<br />

l'esempio dei colleghi d'ogni parte d'Italia, ritirarono, con le dimissioni, i propri<br />

consiglieri comunali da tutte le amm<strong>in</strong>istrazioni della prov<strong>in</strong>cia 216; siamo ai primi<br />

di maggio. La protesta socialista si espresse anche <strong>in</strong> modo massiccio, ma passivo,<br />

con l'astensione dalle urne <strong>il</strong> 15 maggio 1921 <strong>in</strong> occasione delle elezioni<br />

politiche 217.<br />

'Verso la f<strong>in</strong>e del '21 i socialisti tentarono una riscossa sul piano della<br />

forza istituendo un «Comitato di difesa» che organizzò gli «Arditi del popolo<br />

»; ma <strong>il</strong> tentativo si spense 218.<br />

2. - Violenze fasciste contro i cattolici.<br />

E' noto che la politica fascista nei riguardi dei cattolici subì osc<strong>il</strong>lazioni<br />

notevoli durante tutto <strong>il</strong> ventennio, ricorrendo alla violenza <strong>in</strong> più d'una occasione.<br />

210 Cfr. Barchi op. cit., pago 305.<br />

211 Cfr.« L'Era Nuova» del 9·1·1921.<br />

212 Cfr.« L'Era Nuova» del 7·4·1921.<br />

213 Cfr.« L'Era Nuova» del 7-4-1921.<br />

214 Cfr. Barchi op. cit., pago 290.<br />

215 Cfr.« L'Era Nuova» del 3 maggio 1921.<br />

216 Cfr. Barchi op. cit., pago 292 e «L'Era Nuova >,24-4-1921.<br />

217 Ecco i risultati: Reggio città: Iscritti a votare 21751; votanti 9747; Blocco Nazionale (fascisti) 5033;<br />

Popolari 3184; Socialisti 849.<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Reggio: Iscritti 100130; Votanti 59828; Blocco n. 29921; Popolari 19621; Socialisti 5651. Cfr.<br />

Barchi op. cit., pago 290.<br />

218 Cfr. Barchi op. cit., pago 293.


61<br />

Nel periodo da noi ora considerato, si .può dire che le violenze perpetrate <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia<br />

di Reggio ai danni dei Cattolici non sono che una ben pallida copia dello<br />

scempio fatto a danno dei Socialisti. Nel maggio 1921 <strong>il</strong> presidente dei giovani<br />

Alberto Codazzi denunciò apertamente le «m<strong>in</strong>acce di fascisti ·contro capi del. ..<br />

movimento Giovan<strong>il</strong>e Cattolico 219.<br />

Nel giugno successivo gli squadristi colpirono le organizzazioni operaie<br />

cattoliche 220; ed <strong>il</strong> 25 luglio fu compiuta una spedizione punitiva contro cattolici<br />

di Castelnuovo Monti 221; <strong>il</strong> 20 settembre, i fascisti obbligarono <strong>il</strong> direttore<br />

del Banco di S. Prospero ad 'esporre la bandiera tricolore per festeggiare la presa<br />

di Roma 222. Solo l'anno dopo le violenz·e contro i cattolici assumono un volto<br />

più preciso e circostanziato: ai primi di maggio 1922, Virg<strong>in</strong>io Cusi e Cesare<br />

Perv<strong>il</strong>li, consiglieri federali della gioventù, e altri giovani cattolici di Massenzatico<br />

vennero proditoriamente bastonati, perché colpiti dall'accusa di <strong>in</strong>teressarsi<br />

di politica 223.<br />

La pag<strong>in</strong>a «Azione Giovan<strong>il</strong>e» riportò sempre fedelmente le notizie<br />

circa i soprusi compiuti contro i giovani cattolici <strong>in</strong> ogni parte d'Italia 224, <strong>il</strong> più<br />

clamoroso dei quali si verificò a Roma nel settembre 1921, ed <strong>in</strong>teressò anche<br />

alcuni giovani reggiani.<br />

Si celebrava <strong>il</strong> Convegno del c<strong>in</strong>quantenario della Società della Gioventù<br />

Cattolica 225, presenti c<strong>in</strong>quantam<strong>il</strong>a convegnisti. I fascisti orchestrarono un tranello;<br />

si mescolarono cioé ai giovani durante la sf<strong>il</strong>ata e gridarono: «Viva <strong>il</strong><br />

Papa-Re ». «Per questo grido fu caricato dalle guardie regie un corteo di giovani<br />

cattolici, fu sfregiata dalle stesse una bandiera nazionale, e, con Pier Giorgio<br />

Frassati, presso al quale nel tumultuoso <strong>in</strong>cidente erano proprio i nostri ragazzi<br />

di Reggio, furono trattenuti qualche ora al Commissariato di Polizia alcuni<br />

bravi giovani» 226.<br />

3. - I ncontestab<strong>il</strong>e ost<strong>il</strong>ità dei giovani cattolici al fascismo.<br />

Non vi è alcun dubbio circa <strong>il</strong> generoso antifascismo dei Giovani Cattolici<br />

Reggiani, nell'<strong>in</strong>tervallo di tempo 1921-'22. Esso muove daUa condanna della<br />

violenza, ripudia l'antisocialismo ed <strong>il</strong> patriottismo fascista per affermare <strong>in</strong><br />

merito tesi proprie, svolge un'acuta analisi della congiuntura politica, demolisce<br />

ironicamente gli atteggiamenti dei fascisti, culm<strong>in</strong>a <strong>in</strong> categorici divieti di adesione<br />

ai fasci di combattimento. Suffraghiamo antologicamente l'assunto.<br />

219 Cfr. «L'Era Nuova» de! 29-5-192l.<br />

220 Cfr. Barchi op. cit., pago 292; non si hanno notizie più dettagliate al riguardo, se non un brano tratto<br />

da «L'Era Nuova» del 5-12-1921: « ... occorre ricordare che gli abnsi del socialismo non giustificano la distruzione<br />

delle organizzazioni, specialmente operaie, che nulla hanno fatto d'<strong>in</strong>giusto ».<br />

221 Anche queste notizie sono scarsamente documentate. Cfr. Barchi op. cit., pago 303.<br />

222 Ibidem.<br />

223 Ibidem pago 305. Le violenze contro i giovani Cattolici di Reggio si <strong>in</strong>tensificarono dopo la marcia<br />

su Roma; peccato che <strong>il</strong> nostro studio s'<strong>in</strong>terrompa, per <strong>il</strong> momento, alla f<strong>in</strong>e del 1922.<br />

224 Tra i più notevoli: A Treviso: i fascisti devastano la sede di un giornale Cattolico (Cfr. «L'Era Nuova»<br />

de! 24 luglio 1921); a Casale Monferrato: Aggressione al presidente dei giovani e ferimento (Cfr. «L'Era<br />

Nuova» del 1 luglio 1921); M<strong>il</strong>ano: selvaggio assalto ad un Circolo giovan<strong>il</strong>e (Cfr. «L'Era Nuova» del 23-4<br />

1922); Cremona: fascisti appoggiati da guardie regie aggrediscono «Avanguardisti» Cattolici M<strong>il</strong>anesi. Circa la<br />

avanguardia, parleremo <strong>in</strong> altra parte del Cap. (Cfr. «L'Era Nuova» del 14-5-1922).<br />

225 Era accaduto nel '18, ma non s'era fatta alcuna manifestazione causa la guerra.<br />

226 Cfr. L<strong>in</strong>dner op. cit., pago 6.


62<br />

Da un articolo di Alberto Codazzi, presidente della Gioventù, <strong>in</strong>titolato<br />

« Parole Chiare »: «F<strong>in</strong> dal primo sorgere dei fasci ..., facemmo esplicite riserve<br />

pr<strong>in</strong>cipi, sui metodi,e sulle f<strong>in</strong>alità del fascismo... perché la nostra azione è<br />

per sua natura diversa da quella dei fascisti ... IL fascismo ha compiuto azioni che<br />

noi non possiamo approvare. .. volgendosi apertamente contro le istituzioni che<br />

noi amiamo. In conseguenza di ciò la nostra opposizione al fascismo oggi è più<br />

aperta che mai ... » 227<br />

Certo «Crac» sulla Pag<strong>in</strong>a Giovan<strong>il</strong>e: «Facciamo notare che la Gioventù<br />

Cattolica non ha bisogno della protezione di nessuno perché, e lo diciamo ...,<br />

ha sempre saputo tener testa ai bolscevichi» 228.<br />

Circa <strong>il</strong> patriottismo fascista: «I veri Italiani di fronte alla Patria non<br />

hanno divisioni di parte ... Il 4 novembre non era una giornata fascista ...<br />

Questo è <strong>il</strong> pensiero dei giovani cattolici, che hanno partecipato alla manifestazione<br />

col cuore compreso dalla sublimità della giornata storica d'Italia» 229.<br />

Acuta analisi politica di Codazzi: ~< Ieri i bolscevichi ci assalivano, ci<br />

<strong>in</strong>sultavano, oggi i Fascisti pure ci <strong>in</strong>sultano, ci assalgono, ci strappano i dist<strong>in</strong>tiVI.<br />

.. <strong>in</strong>vadono le città ... compiendo contro le nostre organizzazioni atti vandalici<br />

»;egli prosegue accennando alla «nullità del Governo », che permette <strong>il</strong><br />

crearsi di «uno Stato dentro lo Stato »; «Ormai nessuno più crede ane rancide<br />

accuse di patriottismo, ormai più nessuno crede ai fatti isolati, tutti vedono con<br />

chiarezza che <strong>il</strong> Fascismo è oggi contro la Gioventù Cattolica, contro la Chiesa,<br />

contro Dio, com'è contro <strong>il</strong> Bolscevismo, contro i Comunisti» 230.<br />

Certo «Novell<strong>in</strong>o », sulla Pag<strong>in</strong>a giovan<strong>il</strong>e, tratta ironicamente della<br />

pseudo pietà religiosa dei Fascisti: Mussol<strong>in</strong>i è <strong>il</strong> «Gran Lama di tutti i fasci »;<br />

«Non t<strong>il</strong>evo neanche l'<strong>in</strong>consistenza di una religiosità che s'esaurisce nell'associarsi.<br />

.. alle manifestazioni funebri ».<br />

Conclude accennando alla devozione dei fascisti, che assistono alle cerimonie<br />

religiose «bivaçcando» <strong>in</strong> chiesa, fumando e picchiando avversari 231.<br />

Divieti di iscriversi ai ,fasci: Durante l'assemblea federale del 29 gennaio<br />

1922 <strong>il</strong> ,Presidente del Circolo di Rubiera, <strong>il</strong> giovane Rompianesi, chiede a Codazzi<br />

quale atteggiamento «deve tenere' con i soci iscritti al locale fascio di<br />

combattimento ». Codazzi «dichiara che è sua <strong>in</strong>tenzione tener rigidamente la<br />

l<strong>in</strong>ea di condotta tracciata l'anno scorso ed <strong>in</strong>dicata dal Consiglio Superiore della<br />

Gioventù Cattolica Italiana» 232; vale a dire che egli non permetteva «ai s<strong>in</strong>soli<br />

soci nemmeno un'adesione sia pure di sola simpatia}) 233.<br />

Nel luglio successivo, a due giovani cattolici di Fogliano che volevano<br />

iscriversi al locale fascio, venne ritirata la tessera della Gioventù Cattolica; e<br />

don Alboni, assistente diocesano della Gioventù, commentando questo 'episodio<br />

227 Cfr.« L'Era Nuova» del 29-5-1921.<br />

228 Cfr.« L'Era Nuova» dell'8-5-1921: Si rifiuta l'offerta di protezione contro i socialisti, avanzata dal<br />

fascio di Reggio.<br />

229 I fascisti durante la commemorazione delle vittime. <strong>il</strong> 4 novembre 1921, avevano fatto risuonare dovunque<br />

canti di odio e di morte all'<strong>in</strong>dirizzo degli avversari. Sfr. Barchi op. cit., pagg. 203-204; «L'Era Nuova»<br />

del 13 novembre 1921.<br />

230 Cfr.« L'Era Nuova» del 7-8-1921.<br />

231 Cfr.« L'Era Nuova» del 18-5-1922.<br />

232 Cfr. «L'Era Nuova» del 5 febbraio 1922.<br />

233 CosÌ aveva deliberato nell'adunanza federale di un anno prima, come anche dicemmo nel capitolo precedente.<br />

Cfr. «L'Era Nuova» del 16 gennaio 1921.


63<br />

esortò ad imitare la «discipl<strong>in</strong>a ed <strong>il</strong> coraggio» dei giovani di Fogliano ed<br />

«<strong>in</strong>sistette nella netta separazione... dal fascismo» 234.<br />

Quest'ultimo fatto venne assunto dai fascisti di Reggio a pretesto per<br />

giustificare la «dichiarazione di guerra» ai giovani cattolici e l'apertura delle<br />

ost<strong>il</strong>ità di lìa poco.<br />

In un'assemblea del luglio 1922 <strong>il</strong> Fascio di Reggio votò <strong>il</strong> seguente<br />

O.d.G.: «Considerato come <strong>il</strong> Partito Popolare della Prov<strong>in</strong>cia di Reggio E.<br />

compia opera di cont<strong>in</strong>ua denigrazione contro gli uom<strong>in</strong>i ed i programmi del<br />

fascismo, sia dal pergamo, come dal confessionale e <strong>in</strong> sagrestia, preso atto dei<br />

tipici episodi avvenuti a v<strong>il</strong>la Fogliano, <strong>in</strong>dici di un sistema di fatto contrario<br />

alle più elementari leggi di umanità, preso atto che <strong>in</strong> diverse località i Circoli<br />

Cattolici e le Sezioni del P.P. sono imperniati <strong>in</strong>torno ad una stessa persona,<br />

<strong>in</strong>vita tutti i fascisti ad <strong>in</strong>iziare una <strong>in</strong>tensa azione contto quanti confondono<br />

religione e politica, sostituiscono alla leale lotta di idee una <strong>in</strong>degna campagna<br />

a base di denigrazioni, calunnie ed <strong>in</strong>famie che offendono <strong>il</strong> sacrificio dei morti,<br />

la fede dei superstiti 235.<br />

4. - Fermezza antifascista della Giunta Diocesana.<br />

a) Cattolici f<strong>il</strong>o-fascisti.<br />

Abboccando (per primi, perché molti altri autorevoli li seguiranno) . all'amo<br />

della dist<strong>in</strong>zione fra « bempensanti» (o «buoni italiani») e «bolscevichi<br />

bianchi» propugnata dai fascisti, due membri della giunta diocesana si schierano<br />

apertamente <strong>in</strong> favore del Fascismo. (I benpensanti, sono coloro che non confondono<br />

religione e politica, e che qu<strong>in</strong>di avallano <strong>il</strong> naufragio del Partito popolare;<br />

i bolscevichi bianchi sono coloro che si oppongono al fascismo per la sua<br />

sostanziale <strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità con la ·coscienza cristiana e qu<strong>in</strong>di dai fascisti sono<br />

ord<strong>in</strong>ati sullo stesso piano dei socialisti). La polemica fra gli uni e gli altri<br />

<strong>in</strong>iziò <strong>in</strong>torno all'articolo di don Fontana ~< Possono i Cattolici essere fascisti? »,<br />

quesito cui <strong>il</strong> direttore del periodico cattolico aveva risposto negativamente 236;<br />

la tesi del Fontana venne attaccata da alcuni cattolici ed anche «qualche sacerdote<br />

che va per la maggiore », «che credono ancora alla apoliticità ed al di s<strong>in</strong>teressamento<br />

dei fasci <strong>in</strong> fatto di religione» 237.<br />

Il praf. Umberto Lari e Mons. Arturo Mamoli furono i protagonisti del<br />

primo f<strong>il</strong>ofascismo autorevole di parte cattolica a Reggio. II primo, sul giornale<br />

«All' Armi», di cui era collaboratore, firmandosi «un cattolico », si lamentò dell'atteggiamento<br />

antifasci de «L'Era Nuova» def<strong>in</strong>endolo « causa di discordie civ<strong>il</strong>i »;<br />

affermò pure che «era disgustoso assistere a quest'opera di avversione sistematica<br />

... proprio da parte di chi. .. dovrebbe .far opera di elevazione e di avvic<strong>in</strong>amento<br />

generoso ·e buono» 238.<br />

Mons. Mamoli sul «Giornale di Reggio », liberale e f<strong>il</strong>O'facsista, ricalcò<br />

234 Cfr. Barchi op. cit., pago 305; e «L'Era Nuova» del 27 agosto 1922.<br />

235 Cfr. Barchi op. cit., pago 305. Il contenuto di questo documento è paradigmatico quanto alla dist<strong>in</strong>zione<br />

fra politica e religione, assunta dai fascisti per isolare <strong>il</strong> P.P. dalla coscienza dei cattolici.<br />

236 Cfr. Cap. II nota 210.<br />

237 Cfr. «L'Era Nuova» del 12·6-1921.<br />

238 Cfr. Barchi op. cit., pago 304; «L'Era Nuova» del 28-5-1922.


64<br />

la medesima tesi del Lari 239. Dopo un anno di aspra polemica fra don Fontana<br />

(= «L'Era Nuova») e i due Signori di cui sopra, <strong>il</strong> 25 maggio 1922 la Giunta<br />

Diocesana si riunì e, ascoltate le parti, si pronunciò condannando <strong>il</strong> ricorso alla<br />

stampa non cattolica da parte di Mons. Mamoli e U. Lari, «potendo ogni<br />

membro di Giunta esprimere <strong>in</strong> seno ad essa la propria op<strong>in</strong>ione su tutto <strong>il</strong><br />

movimento cattolico ... » 240.<br />

Inoltre la Giunta lodò «la fedeltà con la quale <strong>il</strong> giornale diocesano<br />

sempre segui le sue direttive malgrado qualche esuberanza di vivacità polemica,<br />

che sarà <strong>in</strong> avvenire ut<strong>il</strong>mente attenuata ».<br />

Ma simultaneamente, senza accorgersene, la Giunta cedeva, sottol<strong>in</strong>eando<br />

« la più netta dist<strong>in</strong>zione ... della mirab<strong>il</strong>e federazione giovan<strong>il</strong>e da ogni partito ».<br />

L'accenno ai giovani è ovvio, perché essi ,erano stati l'anima della polemica<br />

antifascista; <strong>il</strong> ricorso alla dist<strong>in</strong>zione lo era un po' meno, e dà certamente<br />

l'impressione di temere le m<strong>in</strong>acce dei fascisti, i quali <strong>in</strong>vitavano a non confondere<br />

la politica con la religione.<br />

b) Inequivocab<strong>il</strong>e antifascismo.<br />

Ma siamo ben lungi dal poter affermare che la Giunta simpatizzava con i<br />

Fascisti; <strong>il</strong> 19 luglio 1922 <strong>il</strong> nuovo Presidente di Giunta Mons. Leone Tondelli,<br />

<strong>in</strong> una lettera «ai gruppi parrocchiali dell'Unione Popolare, ai gruppi Donne<br />

Cattoliche, alle balde schiere giovan<strong>il</strong>i della Federazione diocesana e della Mat<strong>il</strong>de<br />

di Canossa ecc ... », <strong>in</strong>vitava «tutti i Cattolici della diocesi a prendere<br />

precisa e netta posizione di fronte ai vecchi e nuovi partiti, che <strong>in</strong> aspra lotta<br />

fra loro, rivolgono pure contro di noi i loro assalti e le loro <strong>in</strong>sidie ... » 241. E<br />

don Fontana, <strong>in</strong>terpretava la situazione politica mantenendosi <strong>in</strong> aperta polemica<br />

con i Fascisti: « ... La situazione odierna ha troppi punti di somiglianza col<br />

fenomeno bolscevico.<br />

11 pericolo, sotto nomi diversi, è lo stesso; allora si chiamava rivoluzione,<br />

ora si chiama dittatura ... Fra la Giustizia di Prampol<strong>in</strong>i e quella dei Fasci una<br />

sola differenza esiste, quella della bandiera ...<br />

E allora non vale la pena!! pensare che vi sono ancora dei Cattolici perplessi,<br />

dubbiosi, tentennanti. .. !» 242.<br />

«E <strong>il</strong> Governo che fa? .. 11 Governo manca, ed ecco spiegate le sostituzioni<br />

fasciste. Eppure non si accorgono, i nostri governanti, che così preparano<br />

la rivoluzione, come prepararono <strong>il</strong> socialismo, che oggi fanno stroncare<br />

dei giovani del fascio, con spargimento di sangue? »243.<br />

5. - La pace sociale.<br />

Nell'Italia che rapida marciava verso la rov<strong>in</strong>a, <strong>il</strong> Papa, i Vescovi e gli<br />

organizzati Cattolici, condussero una s<strong>in</strong>cera propaganda di pace sociale degna<br />

della più elevata stima.<br />

239 Ibidem. Mons. Mamoli aderì decisamente al fascismo: Il 28 ottobre 1923, celebrò la Messa al campo<br />

per gli squadristi nell'anniversario della Marcia su Roma; nel 1924, «per <strong>in</strong>iziativa del presidente del Consiglio,<br />

B. Mussol<strong>in</strong>i, fu <strong>in</strong>signito della Croce di Cavaliere della Corona d'Italia ». Cfr. Barchi op. cit., pagg.<br />

309 e 312.<br />

240 Cfr. «L'Era Nuova» del 28-5-1922.<br />

241 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., pagg. 104-105.<br />

242 Così scriveva su «L'Era Nuova» del 2 luglio 1922; cfr. Barchi op. cit., pago 305.<br />

243 Cfr. Barchi op. cit., pago 306; «L'Era Nuova» del 13-8-1922.


55<br />

Nel giugno 1920 Papa Benedetto XV promulgava un'enciclica <strong>in</strong>torno<br />

alla riconc<strong>il</strong>iazione cristiana ed alla pace, esortando ad amare i nemici, ad abbandonare<br />

gli odii 244.<br />

L'appello assumeva un valore di richiamo duplice e alla pacificazione fra<br />

le nazioni, impegnate nella diffic<strong>il</strong>e Conferenza della pace e alla concordia fra<br />

le classi sociali.<br />

Noi abbiamo ampiamente <strong>il</strong>lustrato la pronta risposta della Gioventù<br />

e. di tutti i Cattolici Reggiani, che tradussero gli appelli pontifici <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di<br />

ripudio della neoviolenza fascista.<br />

Nel marzo del 21, quando anche Reggio aveva conosciuto scontri, morti,<br />

feri tie soprusi, <strong>il</strong> Vescovo <strong>in</strong>citò la popolazione ad abbandonare gli odii: «I<br />

luttuosi fatti che <strong>in</strong> questi ultimi tempi hanno contristato tanti luoghi, anche<br />

della nostra regione, ci riempiono di dolore, dicono quanto ci siamo allontanati ...<br />

dall'amore» 245.<br />

Interprete dei desideri del Vescovo, la Gioventù Masch<strong>il</strong>e cercò di svolgere<br />

opera di concordia nel clima arroventato della Campagna elettorale di quell'anno;<br />

<strong>il</strong> 10 apr<strong>il</strong>e 1921, usciva appunto un manifesto <strong>in</strong>dirizzato alla Cittad<strong>in</strong>anza:<br />

«La Gioventù Cattolica della prov<strong>in</strong>cia agita nell'aere bigio <strong>il</strong> bianco<br />

vess<strong>il</strong>lo della Fede e lancia a tutti <strong>in</strong>dist<strong>in</strong>tamente <strong>il</strong> grido: Pace! Pace! Pace!<br />

Con serenità profonda ognuno affronti la lotta politica che <strong>in</strong>com<strong>in</strong>cia e non<br />

sia resa funesta da delitti e da stragi! Sia Reggio esempio di pace e di civ<strong>il</strong>tà» 246.<br />

L'anno successivo, mentre <strong>il</strong> caos e le violenze si moltiplicavano, l'Azione<br />

Cattolica reggiana condusse una campagna <strong>in</strong>tensissima a favore della pacificazione;<br />

sembra <strong>in</strong>verosim<strong>il</strong>e: <strong>il</strong> culm<strong>in</strong>e della campagna ebbe a co<strong>in</strong>cidere con la<br />

marcia su Roma.<br />

Un valido pretesto per parlare di pace scaturì da un avvenimento importantissimo<br />

per Ia diocesi: Il 10 Congresso Eucaristico diocesano. Il Comitato promotore<br />

del Congresso pubblicò <strong>il</strong> seguente proclama nell'apr<strong>il</strong>e 1922:<br />

« Mentre <strong>in</strong> ogni lembo della Patria nostra, dai non ancora spenti focolai,<br />

alimentati da bieche passioni e da cupidigie <strong>in</strong>saziab<strong>il</strong>i, corruscano m<strong>in</strong>acciose<br />

le fiamme dell'odio fraticida, noi ci raccoglieremo ... a studiare nuove vie 'e nuovi<br />

modi di affermare nelle anime <strong>il</strong> sentimento del vicendevole amore ... » « ... <strong>in</strong><br />

Cristo sta la salute del mondo ... la pace sociale» 247.<br />

Dall'agosto alla f<strong>in</strong>e d'ottobre 1922, <strong>il</strong> ritmo della propaganda pacifistica<br />

divenne vertig<strong>in</strong>osa. Papa Pio XI 1'8 agosto aveva scritto <strong>in</strong> una lettera apo~<br />

stolica: «I disord<strong>in</strong>i che funestarono l'Italia nelle passate settimane, recarono<br />

a quanti amano di s<strong>in</strong>cero· affetto la loro Patria, un profondo dolore <strong>in</strong>sieme<br />

ad un angoscioso timore per l'avvenire ... vediamo le fazioni moltiplicarsi, i loro<br />

seguaci <strong>in</strong>asprirsi .... trascorrendo ... <strong>in</strong> sangu<strong>in</strong>ose offese con uno strasdco <strong>in</strong>term<strong>in</strong>ab<strong>il</strong>e<br />

. di rappresaglie ... » 248.<br />

Il Vescovo Mons. Brettoni due giorni dopo ord<strong>in</strong>ava·« che f<strong>in</strong>ché duri<br />

244 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., giugno 1920, pago 81 e ss. L'opera di pace svolta da Benedetto XV dall'<strong>in</strong>izio<br />

della guerra mondiale alla sua morte, avvenuta nel gennaio 1922 è notissima.<br />

245 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., marzo-apr<strong>il</strong>e 1921 pagg. 60-61.<br />

246 Cfr. «L'Era Nuova » del 17-4-1921.<br />

247 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., apr<strong>il</strong>e 1922, pagg. 50-51.<br />

248 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., agosto 1922, pago 123-24.


66<br />

questo stato di cose, nelle funzioni vespert<strong>in</strong>e dei giorni festivi... alla benedizione<br />

col SS. Sacramento, si premetta sempre la recita della preghiera per la pace<br />

e la concordia degli Italiani, composta da Benedetto XV» 249; e simultaneamente<br />

Mons. Tondelli, Presidente della Giunta Diocesana, <strong>in</strong>diceva per <strong>il</strong> 29 ottobre,<br />

festa di S. Francesco d'Assisi, la «festa della pacificazione Sociale ».<br />

Tutti i cattolici organizzati si sentirono mob<strong>il</strong>itati. Codazzi, nella relazione<br />

all'adunanza federale del 13 agosto, «accenna alle condizioni economiche<br />

e sodali dell'Italia, deplora le lotte fratricide e <strong>in</strong>siste perchè i giovani cattolici ...<br />

si facciano i pionieri della pace, i banditori dell'amore di Cristo, i padficatori<br />

della patria» 250. La Presidenza della «MadIde di Canossa» promosse un pellegr<strong>in</strong>aggio<br />

alla Madonna della Ghiara per 1'8 settembre, «allo scopo di <strong>in</strong>vocare<br />

dalla Verg<strong>in</strong>e la paci:ficazione degli animi <strong>in</strong> Italia »; l'<strong>in</strong>iziativa ottenne la Benedizione<br />

del Vescovo. 251 Questi <strong>in</strong>viò ancora una ennesima lettera al Clero ed<br />

al popolo della diocesi <strong>in</strong> data 18 ottobre 1922: «Si pensa forse con la violenza<br />

di poter giungere a maggior ut<strong>il</strong>ità sociale?» 252; la lettera precedette di dieci<br />

giorni un appello del Papa ai Vescovi, <strong>in</strong> cui si contenevano esortazioni ad operare<br />

per «la tanto desiderata tranqu<strong>il</strong>lità» «non ancora tornata <strong>in</strong> mezzo al popolo<br />

d'Italia »253.<br />

Con questa <strong>in</strong>tensa preparazione si giunse alla «Festa della Pacificazione<br />

Sociale» <strong>il</strong> 29 ottobre; questa si svolse parrocchialmente, eccetto che <strong>in</strong> città; gli<br />

oratori parlarono della carità, dell'ord<strong>in</strong>e sociale cristiano, <strong>il</strong>lustrando la vita di<br />

San Francesco d'Assisi 254.<br />

In città, nella Chiesa di S. Francesco, <strong>il</strong> Padre Roberto da Novi tenne<br />

un forte discorso <strong>in</strong>vitando i cittad<strong>in</strong>i a perdonare. Ma <strong>il</strong> giorno prima era già<br />

accaduto <strong>il</strong> fatto dest<strong>in</strong>ato a far precipitare anche <strong>il</strong> generoso concetto di pace<br />

nella mesch<strong>in</strong>a eccezione di condiscendenza al fascismo, perché a questo titolo<br />

furono più tardi tacitati quei Cattolici che ancora si opponevano al regime.<br />

6. - Mutamento di rapporti col partito popolare. - L'ultimo appoggio.<br />

Vescovo e Azione Cattolica diocesana porsero deciso e fattivo appoggio<br />

al Partito Popolare, un'ultima volta per le elezioni politiche del 1921.<br />

La Curia Vescov<strong>il</strong>e, sul proprio bollett<strong>in</strong>o, diramava precise istruzioni,<br />

ai primi del maggio 1921 255:<br />

1. - E' grave dovere votare.<br />

2. Bisogna votare per quei candidati che diano garanzia di sostenere un<br />

programma conforme ai pr<strong>in</strong>cipi Cristiani (famiglia, <strong>in</strong>segnamento religioso<br />

nella scuola, morale).<br />

3. - «E' gravemente <strong>il</strong>lecita la formale cooperazione nel dare <strong>il</strong> proprio suffragioa<br />

candidati che apertamente avvers<strong>in</strong>o la Chiesa o<strong>il</strong> bene della<br />

Civ<strong>il</strong>e Società ».<br />

249 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., agosto 1922, pagg. 122-23.<br />

250 Cfr.« L'Era Nuova» del 27 agosto 1922.<br />

251 Cfr. «Luce e Fiamma» del 13-8·1922 e del lO settembre 1922, <strong>in</strong>oltre Barchi op. cit., pago 248.<br />

252 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. ci t. , ottobre 1922, pagg. 149-53.<br />

253 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., dicembre 1922 pagg. 178-79.<br />

254 Cfr. Barchi op. cit., pagg. 212 e 306; Bollett<strong>in</strong>o op. cit., ottobre 1922, pagg. 158-60_<br />

255 Bollett<strong>in</strong>o op. cit., maggio 1921.


67<br />

Un quarto punto riguardava le cautele da usarsi da parte dei sacerdoti<br />

nell'attività politica; ma di questo parleremo poi.<br />

Lo scritto concludeva <strong>in</strong>formando che « <strong>il</strong> 29 apr<strong>il</strong>e 1921 è stato 'lanciato<br />

a tutti i soci dell'U.P. un nob<strong>il</strong>e appello dal. .. Presidente Conte Pietromarchi »;<br />

ma non lo si è riferito su nessun giornale. Si può tuttavia dedurne <strong>il</strong> contenuto<br />

dal proclama della Giunta diocesana, <strong>in</strong> cui si <strong>in</strong>vitano i Cattolici a votare ed a<br />

serrare le f<strong>il</strong>e <strong>in</strong>torno al P.P.I.: « ... e soprattutto niente paura. Qualunque viol~nza,<br />

da qualunque parte venga sia dai nostri amici r<strong>il</strong>evata: se ne <strong>in</strong>formi immediatamente<br />

o <strong>il</strong> nostro ufficio o la direzione del Partito Popolare. Anche tra noi<br />

ci sono dei combattenti; se occorrerà, prepareremo noi pure squadre di difesa»<br />

256. Questo brano ci <strong>il</strong>lum<strong>in</strong>a pure sul clima di violenza <strong>in</strong> cui si svolsero le elezioni<br />

di quell'anno; violenza fascista, naturalmente, perché i socialisti si astennero.<br />

L'otto maggio (sette giorni prima delle elezioni) i Giovani Cattolici tennero<br />

<strong>il</strong> proprio pellegr<strong>in</strong>aggio-convegno, guidati dal Presidente Federale Alberto<br />

Codazzi, sui temi Dio, Patria, Popolo; <strong>il</strong> l° tema fu svolto da don Tesauri, <strong>il</strong><br />

secondo dall'avv. Manenti, <strong>il</strong> terzo dall'ono Farioli: Manentie Fariolierano<br />

candidati del Partito Popolare, e riuscirono entrambi ad ,essere eletti 257.<br />

«L'Era Nuova» eco fedele della Gioventù Diocesana, dedicò larghissimo spazio<br />

alla Propaganda per <strong>il</strong> Partito Popolare, nei mesi d'apr<strong>il</strong>e e di maggio, diffondendosi<br />

pure nel commento dei risultati. Presentò <strong>il</strong> programma del partito, i<br />

cui capisaldi erano « niente violenza », « scuola »; apparve <strong>il</strong> simbolo dello Scudo<br />

Crociato accanto ai nomi dei candidati locali, e l'entusiasmo sembrò raggiungere i<br />

vertici del novembre 1919, <strong>in</strong> articoli quali: «Verso la Vittoria! », « Il discorso<br />

di don Sturzo », «Il P.P.I.: 107 deputati!» 258 Ultima eco di queste scelte<br />

nette ed <strong>in</strong>equi vocab<strong>il</strong>i, un documento della Gioventù Masch<strong>il</strong>e, del luglio 1921:<br />

« Nessuna <strong>in</strong>certezza: solo al P.P.I. e agli Uffici del Lavoro possiamo e dobbiamo<br />

<strong>in</strong>dirizzare i nostri giovani, rimanendo così fedeli al nostro Spirito <strong>in</strong>formativoe<br />

ai nostri scopi» 259.<br />

7. - L'Azione Cattolica abbandona <strong>il</strong> P.P.I.<br />

Dicemmo sopra che, nelle istruzioni impartite ai fedeli dalla Curia Vescov<strong>il</strong>e<br />

circa le elezioni del 1921, figurava un quarto punto, oltre i tre citati, che<br />

suonava così:<br />

«I sacerdoti... debbono essi tenere una condotta molto riservata... <strong>in</strong><br />

tutto ciò che riguarda le ag'hazioni della lotta (elettorale) ».<br />

Quattro giorni dopo la scadenz~ elettorale, <strong>il</strong> Card<strong>in</strong>ale. Gasparri, scriveva<br />

al Conte Pietromarchi, autore dell'appello ai Cattolici Italiani pro Partito<br />

Popolare: « ... non è ignoto quanto (Sua Santità) fosse sorpresa e rammaricata<br />

per aver riscontrato <strong>in</strong> molti ... <strong>il</strong> deplorevole equivoco di credere che i Cattolici<br />

d'Italia, vedendosi non più allontanati dall'esercizio della vita politica, siano ormai<br />

256 Cfr. Barchi op. cit" pago 290.<br />

257 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., giugno 1921, pagg. 94-95; L'Era Nuova del 15-5-1921. Il Motto «Dio, Patria,<br />

Popolo» fu da allora <strong>in</strong>serito nella testata della pag<strong>in</strong>a« Azione Giovan<strong>il</strong>e ».<br />

258 Cfr. I numeri di apr<strong>il</strong>e, maggio, giugno.<br />

259 Cfr.« L'Era Nuova» del 17-7-1921.


68<br />

dispensati ... dal dare nome ed opera all'Azione Cattolica »; <strong>il</strong> Card<strong>in</strong>ale traccia<br />

poi l'ambito d'azione dell'Unione Popolare: «opere di culto, di Carità, di istru·<br />

zione nella tutela della fede, nella difesa della famiglia, nella protezione della<br />

scuola ecc ... » 260.<br />

Inizia così quell'amplissimo capitolo, che raccoglierà dal '21 <strong>in</strong> poi le<br />

<strong>in</strong>numerevoli, sempre più marcate dichiarazioni di «apoliticità» dell' Azione Cattolica,<br />

che <strong>in</strong> quel contesto storico ebbero <strong>il</strong> valore di condiscendenza al fascismo.<br />

Nei brani sopra riprodotti si del<strong>in</strong>eano pr<strong>in</strong>cipii <strong>in</strong> se stessi validi ma<br />

applicab<strong>il</strong>i fors~ <strong>in</strong> un contesto storico quale quello odierno, caratterizzato dalla<br />

garanzia della libertà; ma che cosa significò «apoliticità» dell'Azione Cattolica<br />

<strong>in</strong> una situazione <strong>in</strong> cui la violenza fascista stava soffocando ogni libertà politica?<br />

Che cosa poteva valere <strong>il</strong> pr<strong>in</strong>cipio del «non confondere la religione con la politica»<br />

quando i primi a predicarlo erano stati proprio i Fascisti, nell'<strong>in</strong>tento di<br />

togliere l'appoggio delle organizzazioni cattoliche al Partito Popolare, che senza<br />

di esso non sarebbe sopravvissuto?<br />

In questa «apolìticità» si applicava un'equidistanza fra i tre maggiori<br />

partiti? Nessuna equidistanza; perché <strong>il</strong> socialismo fu bersagliato dalla Gerarchia<br />

ecclesiastica negli anni dell'ascesa fascista, anzi i Fascisti vantarono sempre <strong>il</strong><br />

merito presso i Cattolici di averli liberati dal bolscevismo, e questi a lunga<br />

scadenza accettarono la tesi 261.<br />

« Apoliticità» <strong>in</strong> effetti div,enne avallo del regime, anche se ci si curò<br />

di dist<strong>in</strong>guere <strong>il</strong> fascismo legale da quello violento; «apoliticità» si tradusse <strong>in</strong><br />

abbandono del Partito Popolare, per sostituirlo con <strong>il</strong> Governo fascista perché<br />

questo garantiva quei programmi politici <strong>in</strong>erenti alla scuola e ad altri settori<br />

amm<strong>in</strong>istrativi, che la politica ecclesiastica vagheggiava da anni: sostituzione<br />

qu<strong>in</strong>di del braccio secolare debole con uno forte 262.<br />

Il pr<strong>in</strong>cipio fascista del distacco della religione dalla politica percorre molta<br />

strada dopo la f<strong>in</strong>e del '21, anche presso l'Azione Cattolica Reggiana.<br />

Bisogna r<strong>il</strong>evare che <strong>il</strong> senso critico dei m<strong>il</strong>itanti di Azione Cattolica cedette<br />

progressivamente alla « discipl<strong>in</strong>a» imposta un<strong>il</strong>ateralmente dalla gerarchia.<br />

Nel dicembre 1921, sulla Pag<strong>in</strong>a Giovan<strong>il</strong>e un giornalista attacca <strong>il</strong> col~<br />

lega fascista «Barbariccia» del giornale «All'Armi», «per la solita confusione fra<br />

popolari e cattolici »; 263 sulla medesima pag<strong>in</strong>a, nel maggio 1922 «Novell<strong>in</strong>o»<br />

<strong>in</strong> polemica con i Fascisti, dice: « Non entro nel merito alle tirate contro <strong>il</strong> P.P.I.,<br />

<strong>il</strong> pericolo più enorme per i Cattolicismo italiano - 1'affermazione è dei fascisti<br />

-; perché non è affar nostro» 264.<br />

Codazzi, Presidente dei giovani, <strong>in</strong> due successivi congressi: gennaio 1922:<br />

« Col P.P.I., pur avendo cordialissimi rapporti, si tenne netta la dist<strong>in</strong>zione giac-<br />

260 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., pagg. 90·92.<br />

261 Il prof. don Leone Tondelli, uomo assai probo e di elevata <strong>in</strong>telligenza, nel 1934 scriveva: «dal pauroso<br />

prof<strong>il</strong>arsi del bolscevismo s<strong>in</strong>o al R<strong>in</strong>novamento italiano nel nuovo regime» (Cfr. Un ventidnquennio op.<br />

cit., prefazione); e sappiamo con quale forza Mons. Tondelli nel 1922 avesse combattuto <strong>il</strong> fascismo.<br />

262 « L'Era Nuova» che fu sempre caparbiamente antifascista, nell'apr<strong>il</strong>e del 1923, si lamentava perchè <strong>il</strong><br />

giornale «L'Unità Cattolica» com<strong>in</strong>ciava a ritenere superfluo <strong>il</strong> Partito Popolare, ed elogiava «La grande ri~<br />

forma statale di cui va riconosciuto pronto <strong>in</strong>iziatore ed auspice Benito Mussol<strong>in</strong>i» autore della «pal<strong>in</strong>genesi<br />

italica l>. (Cfr. « L'Era Nuova» dell'8-5-1923). «L'Avvenire d'Italia », nel medesimo anno, dichiarò esplicitamente<br />

di non aderire al P.P.I., giudicato troppo antifascista. (Cfr. Barchi op. cit., pago 294).<br />

263 Cfr. « L'Era Nuova» del 25-12-1922.<br />

264 Cfr. « L'Era Nuova» del 18-5-1922.


ché la nostra organizzazione è essenzialmente apolitica e solo cristiana» 265; nel·<br />

l'agosto: «lungi dal partecipare a vicende politiche, ciascuno deve volgere le<br />

proprie energie al trionfo di Dio » 266.<br />

Il nuovo atteggiamento di Codazzi era conforme alle metamorfosi del<br />

Consiglio Superiore della Gioventù Cattolica italiana che, nel giugno 1922, aveva<br />

deliberato così: «I giovani cattolici non possono far parte di partiti politici i<br />

quali r<strong>in</strong>negano nella loro teoria e nella loro pratica <strong>il</strong> vangelo» 267; ma nel set<br />

tembre successivo correggeva la rotta per bocca, del Consigliere Stefan<strong>in</strong>i" <strong>il</strong> quale<br />

dimostrava « come la nostra Società sia completamente apolitica e deve rimanere<br />

tale, per conservare <strong>il</strong> suo carattere di forza morale e religiosa »,ed aggiungeva<br />

rhe: «I giovani cattolici possono fare della politica, ma ... <strong>in</strong> separata sede» 26B.<br />

All'assemblea Nazionale del settembre, <strong>in</strong> cui aveva appunto parlato Stefan<strong>in</strong>i,<br />

<strong>il</strong> Papa aveva <strong>in</strong>dirizzato un messaggio, che diceva tra l'altro: «Non politica,<br />

non ,economia sociale, dico perf<strong>in</strong>o non cultura, ma prima di tutto la formazione<br />

cristiana della vita <strong>in</strong>dividuale» 269.<br />

8. - Gioventù Masch<strong>il</strong>e.<br />

a) I ciclisti bianchi.<br />

La novità di questo biennio consiste nella creazione di « squadre» di cosiddetti<br />

«Ciclisti bianchi », <strong>in</strong> ogni Circolo, con «Speciale dist<strong>in</strong>tivo », con lo<br />

scopo di «meglio animare e ... render più numerosi i convegni» 270.<br />

La prima notizia risale all'apr<strong>il</strong>e 1920 271 ; se ne decise la istituzione<br />

durante un'adunanza federale presieduta da don Tesa1Jri. L'argomento fu ripr,eso<br />

dal presidente Alberto Codazzi nel febbraio dell'anno successivo, <strong>il</strong> quale dichiarò<br />

che detti ciclisti dovevano avere <strong>in</strong>tenti sportivi 272; le squadre ebbero<br />

vita rigogliosa appunto solo durante la presidenz'a del «capitano» Codazzi, caratterizzata<br />

da un forte senso della discipl<strong>in</strong>a.<br />

Al Pellegr<strong>in</strong>aggio federale dell'8 maggio 1921 sono presenti «treoento<br />

Ciclisti bianchi del Comando dell'Avanguardia ». 273.<br />

Il nome di questa «m<strong>il</strong>izia» si muta <strong>in</strong> «Avanguardia »; i suoi <strong>in</strong>tenti<br />

f<strong>in</strong>almente vengono dichiarati: ci si vuole «difendere », soprattutto dai Fascisti,<br />

che già si sono scontrati a M<strong>il</strong>ano con i giovani cattolici avanguardisti. 274.<br />

b) Struttura dell'Avanguardia.<br />

«I Ciclisti bianchi» dell'Avanguardia portavano sul manubrio della bicicletta<br />

una fiamma bianca, come dist<strong>in</strong>tivo 275. Facevano capo ad un «comando<br />

federale », <strong>il</strong> quale agiva sui «comandi di gruppo »; l'unità tattica era appunto<br />

la «squadra» (o gruppo) - Gli avanguardisti, <strong>in</strong> quanto tali, 'erano sottratti<br />

69<br />

265 Cfr.« L'Era Nuova» del 5·2·1922.<br />

266 Cfr.« L'Era Nuova» del 27·8·1922.<br />

267 Cfr.« L'Era Nuova» del 6·8·1922.<br />

268 Cfr.« L'Era Nuova» del 17·9·1922.<br />

--' 269 Cfr.« L'Era Nuova» del 15·10·1922.<br />

270 Cfr.« L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 4-4·1920.<br />

271 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., giugno 1921, pagg. 94·95; «L'Era Nuova» del 15·5·1921.<br />

272 Cfr.« L'Era Nuova» del 3·7·1921. L'avanguardia nacque a M<strong>il</strong>ano.<br />

273 Cfr.« L'Era Nuova» del 27·2·1921. '<br />

274 Cfr.« L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 4·4·1920.<br />

275 Cfr.« L'Era Nuova» del 6·11·1921.


70<br />

alla giurisdizione dei presidenti ord<strong>in</strong>ari de la Gioventù Cattolica, e soggetti<br />

soltanto al comando «di gruppo »e «federale » dell'Avanguardia 276.<br />

Comandante federale fu T ommaso Rapaggi 277; si ha notizia dell'esistenza<br />

delle seguenti squadre:<br />

« S. Giorgio» 278, « Carroccio» 279, «Pontida» 280, « S. Marco» 28\ « Giosuè<br />

Borsi » 282, e «Pio X» 283.<br />

Per l'ammissione si richiede che «i giovani oltre ad essere idonei fisicamente,<br />

siano di specchiata condotta morale» 284; vi affluivano soprattutto gli<br />

«ex arditi di guerra, coraggiosi difensori della fede» 285. Loro motto e grido di<br />

battaglia: «O Cristo o morte! »286.<br />

A Reggio furono impiegati per proteggere le grandi manifestazioni o i<br />

propagandisti 287; nel primo caso ,essi venivano coadiuvati dai colleghi di altre<br />

città; cordialissima fu la collaborazione con l'Avanguardia di M<strong>il</strong>ano.<br />

Nell'apr<strong>il</strong>e 1922, i M<strong>il</strong>anesi vennero a Reggio <strong>in</strong> occasione del Congresso<br />

Eucaristico Diocesano, alla cui processione parteciparono 50 m<strong>il</strong>a persone 288; nel<br />

maggio del medesimo anno i Reggiani ricambiarono <strong>il</strong> servizio.<br />

In quell'occasione i Reggiani decorarono con medaglia <strong>il</strong> gagliardetto della<br />

federazione M<strong>il</strong>anese: «Tarcisio, <strong>in</strong>caricato dalla nostra federazione di consegnare<br />

all'Avanguardia M<strong>il</strong>anese la Medaglia ricordo del nostro Congresso, dopo<br />

aver baciato <strong>il</strong> gagliardetto federale vi puntava la medaglia fra un religioso s<strong>il</strong>enzio<br />

degli astanti. Nessun discorso, solo <strong>il</strong> grido - O Cristo o morte - chiuse<br />

la semplice ma s<strong>in</strong>cera manifestazione d'amicizia;> 289.<br />

Mentre i colleghi di M<strong>il</strong>ano si scontrarono ripetutamente con i Fascisti,<br />

gli avanguardisti di Reggio non furono mai co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> <strong>in</strong>cidenti 290.<br />

L'apogeo dell'organizzazione avanguardista giunse appunto <strong>il</strong> 21 maggio<br />

1922, quando si tenne a M<strong>il</strong>ano <strong>il</strong> « l° Convegno di Studio e di preparazione»<br />

da parte delle Avanguardie dell'Italia Settentrionale 291.<br />

Vi parteciparono le città di M<strong>il</strong>ano, Reggio, Cremona, Vigevano, Vicenza;<br />

aderirono senza <strong>in</strong>viare rappresentanti le città di Verona, Genova, Piacenza ,e<br />

Novara.<br />

Il Congresso, guidato da don Giovanni Rossi di M<strong>il</strong>ano, promosse <strong>il</strong><br />

seguente O.d.G.:<br />

1. - Ogni Avanguardista deve avere, come nome di battaglia, <strong>il</strong> nome di<br />

un martire.<br />

276 Cfr. Barchi op. cit., pago 225; «L'Era Nuova» del 2-10-1921.<br />

277 Cfr.« L'Era Nuova» del 5-2-1922; Barchi op. cit., pago 225.<br />

278 Cfr. Barchi op. ci t., pag. 225.<br />

279 Ibidem.<br />

280 Ibidem.<br />

281 Cfr. «L'Era Nuova» del 27-8-1922.<br />

282 Ibidem.<br />

283 Cfr. «L'Era Nuova» del 4-9-1921.<br />

284 Cfr. Barchi op_ cit., pagg_ 211-212.<br />

285 Cfr. «L'Era Nuova» del 15 maggio 1921 e del 27 agosto 1921.<br />

286 Cfr. «L'Era Nuova» del 15-5-1921; Bollett<strong>in</strong>o op. cito maggio 1922 pagg. 75-77; Barchi op _cito, pago 220.<br />

287 Cfr_ Barchi op. cit., pag_ 211-12; Bollett<strong>in</strong>o op_ cit., maggio 1922, pagg. 75-77_<br />

288 Cfr.« L'Era Nuova» del 15 maggio 1922_<br />

289 Cfr. Barchi op. cit., pagg. 225-26.<br />

290 Cfr. «L'Era Nuova» del 4 giugno 1922_<br />

291 Cfr.« L'Era Nuova» del 25 febbraio 1923.


71<br />

2. - «L'avanguardia sia costituita <strong>in</strong> seno alla Gioventù Cattolica Italiana,<br />

con lo scopo di .formare elementi atti a compiere tutte le più ardite O'pere<br />

per la diffusione dell'idea Cristiana ».<br />

c) Scioglimento dell'Avanguardia.<br />

Ma non passò un anno che <strong>il</strong> Consiglio Superiore della Gioventù CattoHca,<br />

su <strong>in</strong>vito del Governo, faceva sciogliere l'organizzazione.<br />

Nell'Od.G. della seduta <strong>in</strong>detta da Codazzi <strong>il</strong> 18 febbraio 1923, si legge:<br />

« L'Assemblea generale... udite le comunicazioni della Presidenza federale <strong>in</strong>tornO'<br />

alle dispasizioni del Regia Governo per quanta riguarda le arganizzazioni di<br />

tipo m<strong>il</strong>itare, afferma che tali dispasizioni non riguardanO' le nastre avanguardie<br />

... », ma « ... allo scapo di tagliere anche agni apparenza di <strong>in</strong>discipl<strong>in</strong>a ...<br />

delibera che gli elementi delle squadre di avanguardi'a rientr<strong>in</strong>O' <strong>in</strong> seno ai propri<br />

circoli ... » 292, e Codazzi giustificava la decisione dichiarandosi «obbediente<br />

sempre alle dispasizioni della Presidenza Generale ».<br />

d ) Maturità dell' organizzazione.<br />

Alberta Cadazzi, eletto presidente <strong>il</strong> 9 gennaiO' 1921,293 arreca una impronta<br />

di forte discipl<strong>in</strong>a, e realizza numerasi progetti del<strong>in</strong>eatisi negli anni<br />

orecedenti.<br />

. Gli slogans « obbedienza - discipl<strong>in</strong>a - organizzazione », unitamente alla' firma<br />

«<strong>il</strong> vostro capitano », ricarrano sovente nei suai scritti pubblicati dal periadico<br />

Cattalica 294. Ma le sue dati strategiche sano canfermate dai fatti: egli realizza<br />

l'Avanguardia, fonda una squadra federale di g<strong>in</strong>nastica guidata da Genesti<br />

Dante 295, dà vita al Circala M<strong>il</strong>itare 296 ed all'Ufficio Assistenza M<strong>il</strong>itari, mentre<br />

cura un'assidua carrispandenza sul periodica diocesana can i giovani cattalici<br />

di leva 297. Egli si curò pure di affrire assistenza agli studenti che dal farese<br />

prendevano alloggia <strong>in</strong> città, callocandali «presso dist<strong>in</strong>te famiglie» 298.<br />

SottO' la sua Presidenza gli Assistenti Ecclesiastici dei giavani si costituironO'<br />

<strong>in</strong> «CollegiO'» stab<strong>il</strong>e 299, e si decentrò la direziane della Federazione istituendO'<br />

i «Centri di Plaga ». Quest'ultima fu l'apera più vasta ·e complessa; la<br />

diocesi venne suddivisa <strong>in</strong> «zane», dirette ciascuna da un consiglio costituita<br />

dai presidenti dei Circoli delIa zona medesima, che esprimevano un «presidente<br />

di zona» eleggendala 300.<br />

Codazzi <strong>in</strong>disse annualmente la riuniane dei «Presidenti di Plaga» per<br />

coard<strong>in</strong>arne l'attività, esigendO' anche dal nuova organismO' la più rigida discipl<strong>in</strong>a:<br />

«Le presidenze di plaga che nan farannO' <strong>il</strong> proprio dovere... saranno<br />

destituite »;<br />

«I consigli di plaga che non svolgerannO' opera cancorde saranno sciolti<br />

e la plaga passerà alla diretta dipendenza di un delegata federale» 301.<br />

292 Cfr.« L'Era Nuova» del 16 gennaio 1921.<br />

293 Nella relazione svolta al Congresso del 29 gennaio 1922 egli afferma: «La Presidenza concentro<br />

<strong>il</strong> lavoro nel dare grande impulso all'organizzazione e nell'<strong>in</strong>staurare la discipl<strong>in</strong>a~. Cfr. pure «L'Era Nuova,.<br />

del 5 febbraio 1922.<br />

294 Cfr.« L'Era Nuova» del 4-9-1921.<br />

295 Cfr.« L'Era Nuova» del 29-1-1922.<br />

296 Cfr. "L'Era Nuova» del 15-1-1922.<br />

297 Cfr.« L'Era Nuova» dell'I1-9-1921.<br />

298 Cfr.« L'Era Nuova» del 5-2-1922.<br />

299 Cfr.« L'Era Nuova» del 26-6-1921.<br />

300 Cfr.« L'Era Nuova» del 26-11-1922.<br />

301 Cfr.« Era Nuova» del 25-6, 2-7, 30-7, 6-8, 17-9, 1-8, 20-8, dell'anno 1922.


72<br />

I oentri di plaga durante tutto <strong>il</strong> 1922,effettuarono imponenti convegni,<br />

quali, ad esempio, quelli di Marola, Monchio, Sesso, V<strong>il</strong>la Arg<strong>in</strong>e, Ligonchio,<br />

Fellegara, Castelnuovo Sotto e Rubiera 302.<br />

Il b<strong>il</strong>ancio f<strong>in</strong>anziario annuo della Federazione giovan<strong>il</strong>e s'aggirava sulle<br />

23-25 m<strong>il</strong>a Iire di spese, coperte dal tesseramento e da frequenti sottoscrizioni 303.<br />

I Circoli sono 140 nel giugno 1921 304, 172 nel gennaio 1922 305 e 180<br />

nell'agosto 1922 306; gli iscritti: 6112 nel gennaio 1922307 di oui solo 132 cittad<strong>in</strong>i;<br />

non abbiamo dati della f<strong>in</strong>e dell'anno; dov,evano tuttavia essere <strong>in</strong> aumento<br />

progressivo, perché nel dicembre 1923 si parla di diecim<strong>il</strong>a iscritti 308.<br />

9. - Gioventù Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e.<br />

Nel biennio 1921-'22 la gioventù femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e si dedicò <strong>in</strong> modo efficaoe<br />

all'organizzazione delle lavoratrici. Con una grandiosa Lotteria, svoltasi <strong>il</strong> 15 e<br />

16 gennaio 1921, la « Mat<strong>il</strong>de di Canossa» realizzò L 87.000, con lequaH apri<br />

un Ufficio Centrale dell'Unione Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e Cattolioa Reggiana, <strong>in</strong> Corso Garibaldi<br />

17, sostenne le spese di propaganda dell'Unione lavoratrici, che dipendeva<br />

dell'Ufficio Centrale, e fondò un laboratorio-scuola a Reggio 309.<br />

Nel medismo anno «la MatiIde» promosse a Reggio una fiera <strong>in</strong>ternazionale<br />

di campioni di qualsiasi genere di lavoro e di varia produzione femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e,<br />

per aiutare le piccole <strong>in</strong>dustrie ed i laboratori 310; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, nel gennaio 1922, <strong>in</strong>augurò<br />

un «Negozio di Biancheria Conf'ezionata e Aff<strong>in</strong>i », <strong>in</strong> via Vescovado, per<br />

opera, soprattutto di Carol<strong>in</strong>a Neri 311.<br />

Dei « centri di plaga» si com<strong>in</strong>ciò a parlare soltanto nel novembre 1922 312 •<br />

I dati statistici scarseggiano: i Circoli sono 100 nel marzo 1920 313; si sa<br />

soltanto che 93 circoli «votarono» alle elezioni per la presidenza' nel luglio<br />

1922 314, ma noi sappiamo che <strong>il</strong> numero dei votanti è sempre <strong>in</strong>feriore a quello<br />

degli dettori. Le socie sono 6.000 nel marzo 1920 315 e 7.800 nel luglio 1921 316.<br />

Il primo cambio di presidenza avvenne <strong>il</strong> 23 luglio 1922 quando a Marcella<br />

Rognoni, <strong>in</strong> carica dalla data della· fondazione, successe la maestra Annunziata<br />

Bergonzi 317.<br />

302 Cfr. «L'Era Nuova» del 31-12-1922 e del 23-12-1923.<br />

303 Cfr.« L'Era Nuova» del 26-6-192l.<br />

304 Cfr.« L'Era Nuova» del 5-2-1922.<br />

305 Cfr.« L'Era Nuova» del 20-7-1922.<br />

306 Cfr.« L'Era Nuova» del 5-2-1922.<br />

307 Cfr.« L'Era Nuova» del 23-12-1922.<br />

308 Cfr. Barchi op. cit., pago 248; un ventidnquennio op. cit., pago 56.<br />

309 Cfr. Barchi op. cit., pago 247.<br />

310 Cfr. «Luce e Fiamma» del 29 gennaio 1922;<br />

311 Cfr.« Luce e Fiamma» del 19 novembre 1922.<br />

312 Cfr.« L'Era Nuova» del 28 marzo 1920.<br />

313 Cfr.« Luce e Fiamma» del 30 luglio 1922.<br />

314 Cfr.« L'Era Nuova» del 24-7-192l.<br />

315 Cfr.« Luce e Fiamma» del 30 luglio 1922.<br />

316 Cfr. Barchi op. cit., pago 306.<br />

317 Cfr. Barchi op. cit., pago 307.


73<br />

IV.<br />

VERSO UNA PROFONDA TRASFORMAZIONE<br />

1. - I due fascismi.<br />

28 ottobre 1922; a Reggio si assiste alla mob<strong>il</strong>itazione generale delle CamlCle<br />

nere, sotto la guida del Segretario Federale avv. Fabbrici; i Fascisti occupano<br />

1a Prefettura, la Stazione ferroviaria, <strong>il</strong>' Palazzo delle Poste esponendovi <strong>il</strong><br />

gaglierdetto 318.<br />

Il Dir'ettivo della federazione q'lttolica giovan<strong>il</strong>e non è presente ai fatti<br />

sopra descritti, perché si trova con 107 giovani di tutta la diocesi agli Esercizi<br />

Spirituali presso <strong>il</strong> Sem<strong>in</strong>ario d'Alb<strong>in</strong>ea. «Il 31 ottobre ritornarono <strong>in</strong> camion<br />

<strong>in</strong> città; essi non' si erano ben resi conto di quel che era accaduto <strong>in</strong> quei giorni,<br />

e quando furono <strong>in</strong> Piazza Battisti 'alcuni di essi gridarono: "Viva l'Italia, Viva <strong>il</strong><br />

Papa", suscitando l'ira dei Fascisti che perlustravano la città per timore della<br />

reazione popolare: ne nacque un tafferuglio, nel quale alcuni giovani c<strong>il</strong>ttolici<br />

furono bastonati. ' " ,<br />

Ilprof. don Fontana, avvertito degli <strong>in</strong>cidenti, si recò alla sede del FasCio<br />

e chiarì l'equivoco <strong>in</strong> cui erano caduti i fascisti, i quali avevano ritenuto<br />

iI contegno' dei giovani come una provocazione: <strong>il</strong> Comandante delle Camicie<br />

nere deplorò l'<strong>in</strong>cidente» 319. ,<br />

Gli <strong>in</strong>cidenti tuttavia non cessarono; anzi le violenze c


74<br />

Ma <strong>il</strong> mondo ufficiale cattolico, anziché reagire vigorosamente contro le<br />

crescenti <strong>il</strong>liberalità, si mostrava disposto ad accettare l'ossequio formale ed i<br />

priv<strong>il</strong>egi del governo fascista, producendo la tesi dei due fascismi: uno legale,<br />

riformatore, antisocialista, ossequiente della religione, non violento; l'altro pure<br />

antisocialista, ma rivoluzionario, <strong>il</strong>legale, oltraggioso nei confronti della Chiesa,<br />

violento. Si vagheggiava l'amicizia del primo resp<strong>in</strong>gendo <strong>il</strong> secondo, perché si<br />

pensava che <strong>il</strong> governo sarebbe riuscito ad imbrigliare l'eccessiva esuberanza<br />

dei violenti.<br />

Sul b<strong>in</strong>ario dei due fascismi, <strong>in</strong>iziò pertanto la collaborazione .fra <strong>il</strong> mondo<br />

cattolico ufficiale ed <strong>il</strong> governo fascista.<br />

Dopo le elezioni amm<strong>in</strong>istrative del novembre 1922, pur svoltesiaH'<strong>in</strong>segna<br />

della violenza, <strong>il</strong> Vescovo di Reggio si recò a far visita al s<strong>in</strong>daco prof.<br />

Petrazzani, eletto da una giunta «nazionalfascista »; <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco ricambiava.<br />

« L'Era Nuova» commentò: «Noi non possiamo che registrar'e con piacere<br />

questi def.erenti e gent<strong>il</strong>i omaggi, che sono un <strong>in</strong>dizio di buon augurio per<br />

1'avvenire » 324.<br />

Ma le violenze perpetrate contro gli stessi cattolici non valgono nulla?<br />

Non <strong>in</strong>vitano forse a desistere dallo scambio di ossequi?<br />

Le violenze, secondo la tesi dei due fascismi, sono da condannarsi, e <strong>il</strong><br />

governo le condannerà facendo giustizia agli oppressi! I fascisti the siedono al<br />

posti di potere dello Stato sono con la legge, non vogliono i disord<strong>in</strong>i, richiamano<br />

«gl'irregolari ».<br />

La Gioventù Cattolica reggiana assim<strong>il</strong>a assai presto questa dist<strong>in</strong>zione:<br />

Già <strong>il</strong> lO dicembre 1922, Codazzi, durante l'assemblea generale dei Presidenti<br />

dei Circoli, «Accenna alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio (Mussol<strong>in</strong>O<br />

per quanto riguarda la religione cattolica, 'e quanto si vuole ottenere per <strong>il</strong> rispetto<br />

di essa. Osserva però come <strong>in</strong> molti luoghi si cont<strong>in</strong>u<strong>in</strong>o le violenze a<br />

danno di sacerdoti, giovani cattòlicie circoli. .. Dimostra come dobbiamo riconoscere<br />

quanto di bene fae farà lo Stato per la religione nostra e per 'la patria ...<br />

Il Consiglio Superiore della Gioventù Cattolica Italiana ha riaffermato<br />

le proprie direttive e tutte le disposizioni per mantenere netta la separazione fra<br />

cattolici e fascisti» 325.<br />

Quanta strada ha percorso Codazzi <strong>in</strong> un bimestre, da quando non ammetteva<br />

neppure che si potesse simpatizzare per <strong>il</strong> fascismo, quando chiamava<br />

Mussol<strong>in</strong>i ironicamente «<strong>il</strong> gran lama di tutti i .fasci »! Più di 'lui ha galoppato<br />

don Alboni, assistente della Gioventù, <strong>il</strong> quale nella medesima adunanza affermò:<br />

«Il partito fascista è entrato nell'orbita della legge e oggi opera nell'ambito<br />

dello Stato e le sue funzioni sono, o ... dovrebbero essere di ricostruzione. Noi<br />

dobbiamo dare tutto i! contributo di cittad<strong>in</strong>i per <strong>il</strong> risollevamento morale della<br />

Patria, ma le due schiere, pur' marciando su vie' parallele, non dovranno mai<br />

con.fonder le f<strong>il</strong>e » 326. Ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e valutiamo <strong>il</strong> progresso di questo atteggiamento<br />

<strong>in</strong> due altri documenti.<br />

7 gennaio 1923, sulla pag<strong>in</strong>a «Azione giovan<strong>il</strong>e »:<br />

324 Cfr.« L'Era Nuova» del 17-12-1922.<br />

325 Cfr. « L'Era Nuova» del 7 gennaio 1923.<br />

326 Cfr. « L'Era Nuova» del 2-12-1923.


Benché <strong>il</strong> governo Mussol<strong>in</strong>i si sforzi di riprist<strong>in</strong>are l'ord<strong>in</strong>e e la libertà nel<br />

paese «si cont<strong>in</strong>ua <strong>il</strong> martirio dei giovani cattolici fatti oggetto alle violenze<br />

cannibalesche dei Fascisti. .. Nella nostra diocesi. .. elementi sovversivi ... <strong>in</strong>fischiandosene<br />

della volontà del governo, cont<strong>in</strong>uano ad assalire brutalmente i nostri<br />

giovani cattolici... Ricusiamo di credere che essi (gli aggressori) obbediscano<br />

ad ord<strong>in</strong>i precisi ... E' <strong>in</strong>comprensib<strong>il</strong>e che non si cerchi. .. dai capi del<br />

fascismo locale di impedire. .. Lieti di quanto si fa per <strong>il</strong> riconoscimento della<br />

Religione di Cristo, fiduciosi. .. che <strong>il</strong> Capo del Governo operi per <strong>il</strong> bene della<br />

Patria,. .. diamo e daremo tutta 1a nostra collaborazione di cattolici e di cittad<strong>in</strong>i<br />

» 327.<br />

Il 2 dicembre 1923:<br />

«Da una parte vediamo lo Stato fascista ripnstmare <strong>il</strong> dovuto ossequio<br />

alla religione Cattolica (lotta contro la Massoneria; <strong>il</strong> Cristo collocato nella<br />

scuola, <strong>il</strong> Catechismo materia d'<strong>in</strong>segnamento, le cerimonie religiose <strong>in</strong> tutte le<br />

occasioni)... ma dall'altra parte ... le violenze contro i Circoli Cattolici, i sacerdoti.<br />

.. ecc ... » 328.<br />

75<br />

2. - L'Azione Cattolica perde contatto col Mondo.<br />

«Quel complesso di <strong>in</strong>iziative e di opere che vengono sotto <strong>il</strong> nome<br />

di Azione Cattolica. .. appartengono <strong>in</strong>negab<strong>il</strong>mente all'ufficio pastorale e alla<br />

vita cristiana, giacché ad esse si riconnette <strong>in</strong>dissolub<strong>il</strong>mente la restaurazione<br />

del Regno di Cristo» 329.<br />

Con questo brano dell'« Ubi Arcano Dei », prima enciclica di Pio XI del<br />

23 dicembre 1922, l'Azione Cattolica diveniva un modo speciale dievengelizzare<br />

<strong>il</strong> mondo da parte della Chiesa.<br />

Siamo d'accordo, l'Azione Cattolica viene trasferita <strong>in</strong> un piano assai elevato;<br />

ma le sono pure imposti limiti assai precisi: vita di preghiera, attività<br />

parrocchiale di istruzione catechistica ed assistenza caritativa, difesa di un circoscritto<br />

<strong>in</strong>tegrismo morale.<br />

Questi scopi sono validi quando attraverso di essi si cerca di valorizzare<br />

tutto l'ampio ambito della vita umana, non certo quando si pongono come ostacolo<br />

o alternativa ad una lievitazione dell'umana realtà.<br />

Leggendo i giornali del periodo da noi studiato si ha l'impressione di una<br />

chiusura di battenti, di un ritirarsi che misconosce la realtà esteriore, che diventa<br />

un chiudersi nella sicura torre d'avorio dei puri, lasciando al proprio dest<strong>in</strong>o<br />

<strong>il</strong> resto della vita umana. Che significato ha un'<strong>in</strong>teriorizzazione che vieta<br />

di cogliere i conf<strong>in</strong>i. fra. Hbertà e oppressione, una formazione che si pone come<br />

f<strong>in</strong>e a se stessa dimenticando ogni impulso vitale, una morale volta alla esteriore<br />

misurazione di maniche, ponendo nel centimetro conquistato la molla dell'agire?<br />

Noi siamo dell'avviso che, attraverso modalità <strong>in</strong> se stesse valide, si sia creata<br />

una frattura fra Azione Cattolica e vita umana,avv<strong>il</strong>endo <strong>il</strong> valol'e di quest'cl.<br />

327 Cfr. "Il laicato sue posizioni e suoi ord<strong>in</strong>amenti. Insegnamenti Pontifici, 4. - Ediz. Paol<strong>in</strong>e -<br />

Roma 1958, pago 274.<br />

328 Cfr. Bollettnio op. cii., settembre 1921, pago 124.<br />

329 Cfr. « L'Era Nuova» del 26-6-1921.


76<br />

tima e pretendendo un totale livellamento a pochi moduli di vita e di azione proposti<br />

come validi per tutte le attitud<strong>in</strong>i.<br />

Si f<strong>in</strong>ì, <strong>in</strong> questo modo, per sopire quasi totalmente ogni sensib<strong>il</strong>ità critica,<br />

riguardo al Fascismo, nei Cattolici reggiani, che avevano dimostrato una<br />

acutezza di giudizio non comune.<br />

3. - Vita di Preghiera.<br />

La formazione Eucaristica: Messa e Adorazione, è <strong>il</strong> tema più costante<br />

nei programmi dei giovani e delle giovani di Reggio; ogni congresso o adunanza<br />

non trascura di sollevarlo. Ebbe però <strong>il</strong> suo apogeo <strong>in</strong> occasione del Congresso<br />

Eucaristico, svoltosi <strong>il</strong> 28-29 apr<strong>il</strong>e 1922.<br />

F<strong>in</strong> dal settembre dell'anno precedente <strong>in</strong>iziò la preparazione, per volontà<br />

del Vescovo stesso:<br />

«Per i giovani specialmente tutto possiamo sperare di bene, quando<br />

essi siano accesi di desiderio e amore alla SS. Eucarestia; ed i giovani sono,<br />

oggi più che mai, le care speranze della Chiesa» 330.<br />

Questi i temi toccati nelle numerose conf.erenze:<br />

«L'Eucarestia nelle associazioni e circoli giovan<strong>il</strong>i »; «Le associazioni e<br />

Circoli nei Congressi e giornate eucaristiche »; «La sezione giovan<strong>il</strong>e dell'adorazione<br />

notturna» 331; «Comunione frequente e formazione alla purezza »;« La<br />

S:Messa: modo di assistervi con frutto »; «Santificazione della f.esta»; «Visita<br />

al SS. Sacramento »; «L'Apostolato Eucaristico» 332.<br />

Si nota un <strong>in</strong>tensificarsi dell'impegno eucaristico da; part~ delle presidenze<br />

diocesane, appunto dopo <strong>il</strong> Congresso Eucaristico.<br />

Nel 1922 i due movimenti giovan<strong>il</strong>i <strong>in</strong>iziano ad effettuare gli el)erdzi<br />

spirituali chiusi per gli associati.<br />

Sappiamo che oltre cento giovani parteciparono al 1 Corso di esercizi<br />

0<br />

spirituali svoltosi dal 27 al 31 ottobre al Sem<strong>in</strong>ario di Alb<strong>in</strong>ea; si ,erano iscritti<br />

<strong>in</strong>' duecento, ma la mancanza di posti letto costr<strong>in</strong>se a' rimandarne quasi la metà.<br />

Tenne le meditazioni padre Vismara 333.<br />

Le giovani pure <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciano a parlare di esercizi spirituali <strong>in</strong> una grande<br />

giornata sociale svoltasi iJ 5 novembre L922 334 ; si ha notizia che nel periodo<br />

22-25 si tennero ben quattordici corsi di esercizi 335.<br />

4. - La moda e <strong>il</strong> ballo.<br />

.... La campagnàper <strong>il</strong>buon costume ebbe due fasi di <strong>in</strong>tensità dist<strong>in</strong>te:riel<br />

~20-'21 ,la Gioventù femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e condusse un attacco, «una crociata» contro «le<br />

mode <strong>in</strong>vereconde », cui nel. '22-'23 si sostituì quella contro <strong>il</strong> ballo, condotta<br />

330 Cfr. Bollett<strong>in</strong>o op. cit., apr<strong>il</strong>e 1922, pagg. 54-55. Circa la cont<strong>in</strong>uità del te<strong>in</strong>a Eucaristico Cfr.: «L'Era<br />

Nuova» del 17-10-1919 (Quotidiano); del 18-10-1919 (Azione Cattolica); del 25-4-1920 (Azione Cattolica); del<br />

13-6-1920 (Azione Cattolica); del 24-7-1921: del 19-11-1919; del 18-6-1922; del 29-1-1922; del 19-10-1922.<br />

331 Cfr.« L'Era Nuova» del 12 novembre e del 21 novembre 1922.<br />

332 Cfr.« Luce e Fiamma» del 19-11-1922.<br />

333 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pago 59.<br />

334 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pago 94.<br />

335 Cfr.« L'Era Nuova» (Azione Cattolica) del 23-5-1920.


anche dai giovani. Cogliamo qui l'occasione per dire che, eccettuate le manifestazioni<br />

<strong>in</strong> favore della pace, le giovani non parlarono mai delle violenze fasciste<br />

durante <strong>il</strong> biennio 1921-'22.<br />

La campagna contro la moda <strong>in</strong>decente fu condotta con scarsa avvedutezza;<br />

ci si limitò a lanciare m<strong>in</strong>acce ed anatemi <strong>in</strong> tono ora enfatico ora acido,<br />

senza proporre valide alternative sul piano tecnico.<br />

Contro <strong>il</strong> «lusso e le mode <strong>in</strong>vereconde» si ebbero ord<strong>in</strong>i del giorno nei<br />

convegni delle giovani e delle donne del maggio 1920.<br />

Un articolo di commento al convegno delle giovani 336 diceva: «Allarme,<br />

<strong>in</strong>sidia, difesa, fu <strong>il</strong> tema pr<strong>in</strong>cipale del convegno. Una voce possente si levò e<br />

disse: - Giovani, se con arti malvagie, se con promesse fallaci, se <strong>in</strong> nome del<br />

piacere, se col laccio del pane. .. tentassero di farvi piegare la bandiera e strap·<br />

parvi la fede ... Mai! ».<br />

Nel medesimo convegno aveva preso la parola <strong>il</strong> giovane Lazzaretti del<br />

Circolo Domenico Longagnani, dicendo: «come sia <strong>in</strong> animo dei giovani cattolicidi<br />

formare una lega contro la moda femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e; questa lega avrà lo scopo di<br />

coprire di disprezzo le signore e signor<strong>in</strong>e che, col loro vestire, offendono la dee<br />

licatezza dell'altrui sentimento ». 337<br />

Dagli <strong>in</strong>numerevoli articoli sul vestito e sulle maniche corte stralciamo:<br />

«L'uso del vestito derivò dalla colpa, suo scopo è dunque quello di éoprire;<br />

la moda odierna gli dà <strong>il</strong> compito opposto: quello di scoprire! »338.<br />

«All'Armi! Il nemico s'avanza! Ecco <strong>il</strong> nemico! Guardate, osservate come<br />

la moda <strong>in</strong>decente è la nota stonata di questa div<strong>in</strong>a -armonia (la primavera).<br />

Guardate. .. voi forti figlie della campagna, che sorridete <strong>in</strong> compassione ad un<br />

figur<strong>in</strong>o moderno ... 339 .<br />

La campagnaantimoda toccò <strong>il</strong> suo culm<strong>in</strong>e nel 1920; <strong>il</strong> 28 giugno di<br />

quell'anno dopo convegni, articoli, conferenze, la «Mat<strong>il</strong>de di Canossa» bandì<br />

una « Giornata di Protesta» <strong>il</strong> 28 giugno. Si svolse <strong>in</strong> tre fasi:<br />

1. - AUa sala del banco S. Prospero «le Ardite» si ritrovano per prendere<br />

« le munizioni» (cioè i foglietti propagandistici). Qu<strong>in</strong>di ogni «picchetto»<br />

parte per la sua «zona d'operazione, tanto <strong>in</strong> pieno fronte (via Em<strong>il</strong>ia)<br />

quanto nelle retrovie (adiacenze) ».<br />

2. Alle 11 <strong>in</strong>izia l'operazione; la gente reagisce piuttosto seccata «sempre<br />

qualche cosa ... mai la calma perfetta ».<br />

3. - In Vescovado: Relazione della Segretaria - Poi la Signor<strong>in</strong>a Fornaciari<br />

parla su la « Moda» e conclude affermando che la donna è « çosì cieca da<br />

non vedere l'abisso <strong>in</strong> cui cade seguendo le leggi della moda... che<br />

. vorrebbe fare di noi... altrettante bambole vestite alla moda ... No!<br />

Mai! »340.<br />

La campagna contro <strong>il</strong> ballo ha i suoi primordi <strong>in</strong> un articolo di don<br />

Tesauri del febbraio 1920, <strong>in</strong> cui egli, politicizzando l'avversione al medesimo,<br />

77<br />

336 Cfr. « L'Era Nuova» (Quotidiano) del 5-7-1919.<br />

337 Cf


78<br />

faceva notare le convergenze fra socialisti e liberali sul problema, dato <strong>il</strong> loro<br />

materialismo 341.<br />

Nel ventuno e nel ventidue superò <strong>in</strong> <strong>in</strong>tensità la campagna contro la<br />

moda, perché i giovani, progressivamente ster<strong>il</strong>izzati ne.i riguardi :gella cosiddetta<br />

« politica », com<strong>in</strong>ciarono ad occuparsene a fondo. 10 condan.narono <strong>in</strong> una mozione<br />

del 2 f·ebbraio 1921 342, e decretarono l'espulsione dei soci baller<strong>in</strong>i nel<br />

gennaio dell'anno successivo 343.<br />

Don Tesauri assistente delle giovani, trasmise loro la «ballofobia» nel<br />

febbraio 1922: «Durante la festa della premiazione <strong>il</strong> Kmo Ass. Diocesano Mons.<br />

P. Tesauri proclamò la lotta contro <strong>il</strong> ballo e ord<strong>in</strong>ò l'epurazione dai circoli<br />

delle socie che non volessero r<strong>in</strong>unciare <strong>in</strong> pieno al ballo, perché la prima battaglia<br />

doveva essere combattuta con l'esempio. Egli disse: - Qualche circolo si<br />

troverà forse dim<strong>in</strong>uito di numero. Ebbene, non importa: a che giova un circolo<br />

numeroso, se non forma a una soda vita cristiana le proprie socie? Meglio<br />

poche ma buone! »344.<br />

Assistiamo nel 1922-'23 al sacrificio di preziose energie di Vescovi, Assistenti,<br />

Soci di Azione Cattolica <strong>in</strong> una lotta accanita, talora ridicola, contro la<br />

moda ed <strong>il</strong> ballo, «per la purezza »; <strong>in</strong>tere colonne di giornali saranno spese <strong>in</strong><br />

diQtribe ed <strong>in</strong>vettive sim<strong>il</strong>i a quelle citate sopra, mentre con metodica determ<strong>in</strong>azione<br />

s'<strong>in</strong>durranno i Cattolici a chiudere gli occhi su fenomeni quali l'ascesa<br />

fascista, l'esagerato nazionalismo, la perdita della libertà, accontentandosi di<br />

Crocifissi nelle scuole, bandiere <strong>in</strong> Chiesa, ossequi formali.<br />

FONTI<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) Bollett<strong>in</strong>o della Diocesi di Reggio Em<strong>il</strong>ia. - Decorre dall'anno 1912.<br />

Numeri consultati: dal gennaio 1918, ,al dicembre 1922.<br />

2) L'Azione Cattolica. - Periodico domenicale. - Sorge nel 1897 e cessa 1'8-2-1919.<br />

Numeri consultati: .dal gennaio 1918 all'est<strong>in</strong>zione.<br />

3) L'Era N uova (Azione Catto1ica) . - Periodico domenicale.<br />

Sorge <strong>il</strong> 23-2-1919 a sostituire <strong>il</strong> periodico di cui al n. 2. - Cessa <strong>il</strong> 2-8-1929.<br />

Numeri consultati: dal primo numero al· dicembre 1922.<br />

4) L'Era Nuova (Quotidiano popolare). . ,<br />

Sorge <strong>il</strong> 15 febbraio 1919 e cessa <strong>il</strong> 2 diceni*re 1920.<br />

Interamente compreso nel periodo da noi studiato.<br />

5) Luce e Fiamma. Periodico qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>ale dell'Unione Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e Cattolica Reggiana.<br />

Sorge <strong>il</strong> primo gennaio 1922 e cessa nel dicembre, 1928.<br />

Numeri consultati: annata 1922.<br />

LETTERATURA<br />

1) BARCHI ETTORE. - La nostra Battaglia. - Storia dell'Azione Cattolica Reggiana dal<br />

1870 al 1945 - Reggio E., 1959.<br />

341 Cfr.« L'Era Nuova» del 29-1-1921.<br />

342 Cfr. Un ventic<strong>in</strong>quennio op. cit., pago 94.


2) CARDINI LUIGI. - Azione Cattolica Italiana.<br />

Sta <strong>in</strong>: Enciclopedia Cattolka, VoI. II.<br />

3) Il Laicato sue posizioni e suoi ord<strong>in</strong>amenti. Insegnamenti Pontifici, 4.<br />

Edizioni Paol<strong>in</strong>e - Roma, 1958.<br />

4) UNDNER CARLO. - Armando Crotti.<br />

Reggio EmiLia, 1952.<br />

5) PAiLAZZINI PIERO. - Indissolub<strong>il</strong>ità del Matrimonio e Divorzio.<br />

Paragrafo IV: nella Storia della legislazione ItaLiana.<br />

Sta <strong>in</strong>: Enciclopedia CattoLica, VoI. VI.<br />

6) Pi\LAZZINI PIETRO. - Unione Popolare.<br />

Sta <strong>in</strong>: Enciclopedia Cattolica, Val. XII.<br />

7) PERICO G. - Il Divorzio. - Aspetti Storici giuridici morali.<br />

Centro Studi Sociali, S. Fedele - M<strong>il</strong>ano, 1955.<br />

8) RUBEI MARIA. - Gioventù Italiana Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e di Azione Cattolica.<br />

Sta <strong>in</strong>: Enciclopedia Cattolica, Val. VI.<br />

9) TALENTINO ERNESTO. - Gioventù Italiana Masch<strong>il</strong>e di Azione Cattolica.<br />

Sta <strong>in</strong>: Enciclopedia Cattolica, Val. VI.<br />

10) Un Ventic<strong>in</strong>quennio d'Azione Cattolica Femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e.<br />

Reggio Em<strong>il</strong>ia, 1934.<br />

VITTORIO CENINI<br />

79


Le premesse storiche della lotta di Liberazione<br />

IL MOVIMENTO OPERAIO E CONTADINO NEL REGGIANO<br />

II.<br />

LE MASSE CONTADINE<br />

(Cont<strong>in</strong>uazione)<br />

A)Le associazioni operaie<br />

Inseriti nell'ecO'nO'mia schiavistica stannO' i cO'llegi degli artefici ed a ReggiO'<br />

esisteva un collegiO' di artefici e fabbricatO'ri di schiav<strong>in</strong>e ed altre 'speci di<br />

panni nel II secolo d.C.<br />

NeIl'ecO'nomia curtense i cO'llegi diventanO' cO'rpO'razioni d'arti e mestieri.<br />

DO'pO' la CO'ntroriforma, sO'no le confraternite che raggruppano y;tti gli<br />

artigiani dellO'stessO' mestier'e,e, cO'me si è dettO', p!lendO'no i[ nO'me di «pie<br />

unioni », «società », «cO'ngregaziO'ni» cO'n scO'pi carhativ1. Dipendevano dai<br />

capitoli dei canO'nici della cattedrale D delle varie chiese. La nO'm<strong>in</strong>a dei direttori<br />

,era fatta dai canonici e direttori era un canO'nico.<br />

La natura del rapportO' fra gli artigiani ed i dirigenti di queste sO'cietà<br />

di artieri, appar'e da una lettera, <strong>in</strong>dirizzata al VescO'vO' ed ai canonici per O'ttenere<br />

la nO'm<strong>in</strong>a del direttore della sO'cietà:<br />

Ill.mo e Rev.mo Mons.re e Rev.mi Sigg.<br />

L'arte dei calzolari di questa Città di Guastalla Servi um<strong>il</strong>issimi di V.S. m.ma e<br />

Rev.ma e Rev.mi Sigg. con <strong>il</strong> più ossequioso rispetto li rappresenta essere senza <strong>il</strong> suo<br />

Direttore per la ·r<strong>in</strong>unzia fatta dai! M.R. Sig; Canonico Priore Giuseppe Aldrovandi qu<strong>in</strong>di<br />

l'Arte suddetta desidera di essere graziata prima della loro festa per poter unicamente<br />

la sua Congregazione fare ...<br />

Perciò supplicano la gr,ande bontà e benignità di V.S. Ill.ma e Rev.ma e Rev.mi<br />

Sigg. a degnarsi graziare gli aranti con dest<strong>in</strong>are uno di questi Rev.mi Sigg. secondo [a<br />

sua bontà grande.<br />

Che di tanta carità quam Deus.<br />

Da un'altra lettera si desume <strong>in</strong>vece lo stato di disord<strong>in</strong>e di una assO'­<br />

ciazione <strong>in</strong> cO'nseguenza delle vessaziO'ni a cui è sottopO'sta da parte del direttore.<br />

Notevole <strong>il</strong> fattO' che tutti cO'loroche <strong>in</strong>viano la lettera siano analfabeti.


82<br />

Ill.mo e Rev.mo Monsignore, e Rev.mi Sigg. Capitolari.<br />

L'Arte de' Falegnami di questa Città, già da gran tempo, che ha l'onore d'essere<br />

associata <strong>in</strong> questa Cattedrale, e col proprio Altare, e con le debite Funzioni e spese, non è<br />

mai stata <strong>in</strong> tanta vessazione, come si trova <strong>in</strong> oggi per <strong>il</strong> Sig. Canco Direttore Don F<strong>il</strong>ipp<strong>in</strong>o<br />

Bosch<strong>in</strong>i, che di cont<strong>in</strong>uo l'opprime con m<strong>il</strong>le sgarbi, e falsi ricorsi -alli M<strong>in</strong>istri<br />

Secolari, e pers<strong>in</strong>o a nome del Rev.mo Capitolo; onde ritrovandosi la detta Arte circondata,<br />

ed oppressa di molto dal sudd. Sig. Canonico Suo direttore, e ben avvedendosi che siano<br />

per nascere maggiori <strong>in</strong>quietud<strong>in</strong>i, ed impegni atte&a la bontà di Loro Signori Ill.mi Rev.mi e<br />

per [a maggior Gloria di Dio, e per .la tanto desiderata pace, riverentemente supplicano<br />

le Sig.rie Loro Ill.me Rev.me nom<strong>in</strong>are ed ammettere un altro Sig. Canonico Direttore<br />

dell'Arte sud.a cass'ando ed annullando <strong>il</strong> presente da questo impiego.<br />

Che di tanta grazia - Quam Deus.<br />

Giuseppe Regghmi Priore; affermo come sopra; segno di croce + per non saper<br />

scrivere.<br />

E così per gli altri sedici mittenti.<br />

Le leggi francesi del periodo napoleonico aboliscono le Università di<br />

arti e mestieri.<br />

Dopo la Restaurazione Francesco IV promosse la ricostruzione delle corporazioni<br />

nel suo Stato ed a Reggio vennero fondate le Università dei falegnami<br />

nel 1845 e quene dei calzolai e dei fabbri con chirografi sovrani nel 1846.<br />

Fu costituita una cosiddetta «Casa di lavoro» neI 1852 per opera della<br />

Delegazione m<strong>in</strong>isteriale dell'Interno.<br />

Il locale era presso lo spedale degli <strong>in</strong>fermi e doveva -essere aperto due<br />

giorni dopo la data della notificazione e cioé <strong>il</strong> 14 gennaio, secondo le disci·<br />

pl<strong>in</strong>e di una precedente notificazione governativa dell'8 gennaio 1847 regolate<br />

nei seguenti articoli:<br />

1) Nel locale, opportunamente riscaldato, saranno accettate frattanto le donne' anche<br />

coi loro fanciulli non maggiori di anni otto, purché munite degli attestati di miserab<strong>il</strong>ità<br />

del Parroco e di sanità del Medico del rispettivo Quartiere.<br />

2) Verrà loro dato a f<strong>il</strong>are col mezzo del Direttore, alla cui d<strong>il</strong>igenza è connesso <strong>il</strong><br />

ritirare ogni sera <strong>il</strong> lavoro, la materia non ancor lavorata, ed egH ne corrisponderà<br />

giornalmente la mercede <strong>in</strong> ragione del lavoro eseguito, e giusta 1a tassa prescritta.<br />

3) Al mezzodì sarà somm<strong>in</strong>istrato una m<strong>in</strong>estra a tutti gli .ammessi che non dovranno<br />

eccedere al numero di 200 compresi i fanciulli, di modo che eccedendo <strong>il</strong> numero<br />

stesso, verrà settimanalmente alternata fra poveri 1a beneficenza.<br />

4) La casa rimarrà aperta dalle otto del matt<strong>in</strong>o alle quattro pomeridiane; dopo le nove<br />

niuno sarà ammesso e durante <strong>il</strong> lavoro niuno potrà uscire senza titolo legittimo.<br />

5) Ne' giorni però festivi saranno accolti anche un'ora dopo la prestab<strong>il</strong>ita a ciò soddisfar<br />

possano all'obbligo della Messa.<br />

6) In tali giorni alle Il vi sa!rà l'istruzione religiosa affidata alla carità di un sacerdote;<br />

<strong>in</strong>di avrà luogo la solita distribuzione del cibo.<br />

In quell'« <strong>in</strong>di» è racchiusa tutta la morale del tempo.<br />

L'economia borghese capitalistica, pur tra le remore e gli impacci di<br />

orig<strong>in</strong>e medioevale, aveva mutati i rapporti fra chi deteneva <strong>il</strong> capitale ed <strong>il</strong><br />

lavoratore, 'e pertanto sorgeva la necessità di un'unione fra ,tutti coloro che si<br />

trovavano nelle stesse condizioni di lavoro, -tra coloro cioé che dovevano vendere<br />

<strong>il</strong> loro lavoro a chi possiede <strong>il</strong> capitale.


83<br />

L'appello Proletari di tutti i paesi unitevi, non era risuonato <strong>in</strong>vano ma<br />

si andava realizzando con quel1a lennezza che le condizioni politiche, storiche,<br />

sociali ed economiche consentivano.<br />

Marx nell'<strong>in</strong>dirizzo <strong>in</strong>augurale dell'« Associazione <strong>in</strong>ternazionale degli operai »<br />

fondata nel 1864 così 'Si ,esprimeva:<br />

La classe operaia possiede un elemento del successo, <strong>il</strong> numero; ma<br />

sulla b<strong>il</strong>ancia solo quando sono uniti nella organizzazione.<br />

numeri pesano<br />

Anche la borghesia dovette accettare la realtà del pr<strong>in</strong>cipio associazionistico,<br />

ma secondo una vecchia tattica, cerèò di renderlo <strong>in</strong>nocuo, svuotandolo<br />

cioé del suo pr<strong>in</strong>cipio rivoluzionario e di appropriarselo volgendoloai propri<br />

f<strong>in</strong>i. Le società operaie avrebbero dovuto esistere non come as'soci·azioni di dasse,<br />

bensì quali collaboratrici della borghesia.<br />

Il giornale della borghesia reggiana Il Crostolo già iiI 17 'Settembre 1859<br />

pubblicava con <strong>il</strong> titolo Le società operaie questo articolo: .<br />

L"associazione è quasi l'ultima parola della civ<strong>il</strong>tà contemporanea. All'associazione<br />

ne condussero ad un tempo la scienza politica e l'economia, la teoria e la pratica. Per essa<br />

si afforzarono le aspirazioni nazionali; da essa traggono vita le grandi <strong>in</strong>dustrie, i grandi<br />

commerci, e que' lavori giganteschi che formano ['orgoglio dell'epoca nostra.<br />

Fra i prodotti' dell'associazione, uno de' meno appariscenti ma de' più ricchi <strong>in</strong> ut<strong>il</strong>i<br />

risultati, sono le società operaie, le quali riescono ad un tempo un'istituzione di beneficenza,<br />

una scuola di educazione morale e politica, ed un elemento di forza nazionale: e fors'anche<br />

<strong>in</strong> un più lontano avvenire potranno servirci di strada a studiare ,quel diffic<strong>il</strong>issimo fra i problemi<br />

sociali, che è <strong>il</strong> raziona<strong>il</strong>e ed equo riparto dei frutti del lavoro, problema, .che annunciato<br />

undici anni or sono con veste m<strong>in</strong>acciosa, con forme paradossali, e con proporzioni oltre<br />

ogni credere esagerate, spaventò l'Europa e la dannò ad una perigliosa sosta nella vita del<br />

progresso.<br />

L'esistenza dell'operaio dipende dal suo lavoro di ciascun dì. Che un capriccio della<br />

moda, una preoccupazione politica, una nuova macch<strong>in</strong>a, una crisi qualunque, o peggio ano<br />

cora, una malattia lo privi contemporaneamente del lavoro, ed eccolo <strong>in</strong> forse della vita propria<br />

edi quella della famiglia, privo, non che d'altro, di quel pane quotidiano che <strong>il</strong> Fater<br />

noster ci dice di chiedere a Dio, e l'esperienza c'<strong>in</strong>segna ad attendere dalle nostre sole fa·<br />

tiche. E non solo <strong>il</strong> giornaliero, ma <strong>il</strong>' piccolo bottegaio e <strong>il</strong>I piccolo <strong>in</strong>dustriale sono esposti<br />

alle stesse vicissitud<strong>in</strong>i; e non di -rado taluni di loro alzandosi dal letto dopo qualche mese<br />

di malattia, 'si trova sviata la clientela, consunto <strong>il</strong> piccolo capitale, perduto <strong>il</strong> credito de'<br />

sovventori, costretto a rifar da capo' <strong>il</strong> nido alla> sua' famigliuola.<br />

« Economizzate », si grida a ragione, «m.ettete da parte qualche peculio pe' dì del<br />

bisogno, ripetiamo noi pure - Ma, ahimè! èosa può sopravvanzare a che manca <strong>il</strong> necessario?<br />

E poi la Cassa di risparmi~, quella pia e santa istituzione, è là immob<strong>il</strong>e, che aspetta<br />

chi vada a lei; e purtroppo molte volte l'operaio, ch'esce ,di casa per portarvi pochi soldi,<br />

<strong>in</strong>contra lungo la strada qualche compagno e qualche osteria, nè sa resistere alla tentazione.<br />

Oh voi che avete dovizia di piaceri, siategli largo d'<strong>in</strong>dU<strong>il</strong>genza, se dopo una settimana di<br />

lavoro a dodici e più ore al giorno, non sa privarsi della 'sola distrazione, che j suoi mezzi e<br />

la sua educazione gli consentono. .<br />

Invece la «Società Operaia» adunque è anzitutto un'istituzione di mutuo soccorso.<br />

Chi ne è membro - ed ognuno può esserlo - pagando un tributo mens<strong>il</strong>e, acquista <strong>il</strong> diritto,<br />

secondo norme stab<strong>il</strong>ite di comune accordo, sia a soccorsi temporanei, quando per quasivoglia<br />

ragione rimanga privo o impotente al lavoro, sia ad una modesta pensione vitalizia per Ja<br />

tarda vecchiaia o pel caso di malattie croniche, e quel soccorso a quella pensione s'accettano<br />

con viemaggior soddisfazione, perché non dovute ad elemos<strong>in</strong>e, bensì qual ,si conviene a


84<br />

ESTRATTO<br />

PE:{.LE ISTRUZIONI, EDEGLt STATUTI<br />

DELLA SETTA<br />

.. 'DEI<br />

?4rticdlf'i;quf:t.liiprOVano larlerirJazione di<br />

'lu;ella rlei.Franchi Massoni,<br />

, ..... . .z'àssociazionerlell' al-<br />

'~". i~C;'~.t."" . 11,#"'""" Arlelji~'ela rlipenrlenzadi<br />

, comune, rlettg Gran.<br />

Estratto da scritti massonici allegato ad un chirografo di Francesco IV


85.<br />

libero cittad<strong>in</strong>o, alla propria provvidenza. Il soprappiù delle spese sociali si capitalizza rpei<br />

bisogni futuri.<br />

Di taIi istituzioni ne esistono già alcune <strong>in</strong> Lombardia, però ristrette a piccoli gruppi,<br />

come, <strong>in</strong> M<strong>il</strong>ano, la società degli operai tipografici e quella de' capellai. Ma quando più limitata<br />

la mutualità, tanto è meno efficace. E poi perché soltanto quella d'una stessa arte dovrebbero<br />

aiutarsi? Forse che non siamo tutti figli d'una stessa famiglia, e non abbiamo tutti gli<br />

stessi bisogni? E se una crisi colpisce quell'arte, e chi n'andrebbero pe' soccorsi? Solo un<br />

Governo odiato come l'austriaco, e sospettoso d'ogni adunanza, poteva imporre restrizioni<br />

così ripugnanti allo scopo.<br />

Le «Società operaie », quali esistono <strong>in</strong> Piemonte, e ve n'ha ora <strong>in</strong> pressochè tutte<br />

le città e le grosse borgate - hanno un modesto locale, nel quale si raccolgono frequentemente<br />

a deliberare. Quivi eleggono la presidenza, <strong>il</strong> consiglio d'amm<strong>in</strong>istrazione, iII cassiere<br />

ecc.; quìvi decidono degli affari sociali; come i soccorsi da accordare, !'impiego di capitale<br />

ecc.; quivi anche le molte volte si disputa o si discorre fam<strong>il</strong>iarmente sui pubblici <strong>in</strong>teressi<br />

della città, della prov<strong>in</strong>cia e della nazione. Ed rè questa un'ottima scuola sociale, ove si<br />

impara ad esporre d'rancamente i propri pensieri, a rispettare le op<strong>in</strong>ioni altrui, a riconoscere<br />

i vantaggi dell'educazione, ,a rispettare l'<strong>in</strong>gegno, a pred<strong>il</strong>igere i piaceri morali e <strong>in</strong>tellettuali,<br />

tanto più che a questa adunanza non isdegnano <strong>in</strong>tervenire persone delle classi<br />

le più fortunate e più colte. Così l'abitud<strong>in</strong>e del vivere libero si radica negli animi di tutti.<br />

F<strong>in</strong>almente le associazioni operaie sono un elemento di forza nazionale, poiché <strong>in</strong><br />

es'se fanno capo molti buoni cittad<strong>in</strong>i, che per la tenuità del censo sono esclusi dalla guardia<br />

nazionale, ma che, amando l'Italia nostra come chichessia, sono sempre pronti ad accorrere<br />

<strong>in</strong> difesa della patria e ddla libertà. E come tali sono pure riconosdute dallo Stato, poiché<br />

alla gran festa nazionale per l'anniversario dello Statuto, col Re, e <strong>il</strong> Parlamentò e la<br />

Guardia Nazionale e l'esercito, sf<strong>il</strong>ano pure le Società degli operai.<br />

Il mazz<strong>in</strong>iano Giovanni Gr<strong>il</strong>enzoni, <strong>in</strong>viava <strong>il</strong> 18 luglio 1861 da Lugano<br />

ave era <strong>in</strong> es<strong>il</strong>io, un appello alle società operaie di Reggio, nel quale erano<br />

messe <strong>in</strong> 'evidenza le questioni fondamentali <strong>in</strong>erenti alla vita di una società<br />

operaia e che nelle future lotte dei lavoratori sarebbero stati i temi cont<strong>in</strong>uamente<br />

dibattuti: quello dell'emancipazione della class'e operaia come oper\! dei<br />

lavoratori stessi e l'altro sulla apolicità o policità deHeassociazioni operaie.<br />

Il Gr<strong>il</strong>enzoni metteva <strong>in</strong> guardia i soci dell'associazione contro gli <strong>in</strong>trighi<br />

dei «faccend~eri m<strong>in</strong>esteriali» diretti a far sì che la nom<strong>in</strong>a dei componenti<br />

<strong>il</strong> consiglio cadesse su persone ligie o serv<strong>il</strong>i verso <strong>il</strong> governo: ,le persone<br />

da deggere dovevano appartenere alla classe opraia, come i più adatti a tutelare<br />

gli <strong>in</strong>teressi degli operai.<br />

Inoltre, che, contrariamente all'op<strong>in</strong>ione governativa la quale propugnavache<br />

le sodetà operaie non dovessero occuparsi di politica, ma unicamente<br />

dei problemi <strong>in</strong>erenti al lavoro della categoria, gli operai dovevano,al<br />

contrario, <strong>in</strong>gerirsi nelle cose politiche, come figli - e qui appare <strong>il</strong> mazz<strong>in</strong>iano<br />

- cioé cittad<strong>in</strong>i di una patria a cui avevano dato perenne tributo di sangue.<br />

Si deve però giungere alla metà dd secolo XX perché le assodazioni<br />

operaie si avvi<strong>in</strong>o a diventare <strong>in</strong>dipendenti, cioé possano rappresentare 'effettivamente<br />

gli <strong>in</strong>teressi dei lavoratori sia come organizzazione di pr,evidenza 'e assistenza,<br />

sia di tesisten2Ja nei confronti della classe padronale.<br />

La prima forma associativa che si avviava verso l'<strong>in</strong>dipendenza, <strong>in</strong> quanto<br />

nelle prime società <strong>il</strong> Consiglio direttivo' era ancora composto da rappresentanti<br />

del padronato e lo spirito rrimaneva paternalistico, fu la Sodetà di Mutuo<br />

Soccorso.


86<br />

2. _. Le organizzazioni di resistenza.<br />

A) La lega<br />

La prima forma associativa per resis,tere allo sfruttamento padronale è<br />

quella della lega.<br />

L'economia esenziaimente agricola del Reggiano, caratterizzata dal frazionamento<br />

della terra lavorata dal proprietario «<strong>in</strong> economia», cioé a conduzione<br />

diretta, affJdata successivamente a coloni v<strong>in</strong>colati dal patto di mezzadria alla<br />

quale si sostituì sempre più l'affittanza e, d'altro lato <strong>il</strong> tardivo svHuppo <strong>in</strong>dustriale<br />

preceduto da un diffuso artigiano, determ<strong>in</strong>ò <strong>il</strong> preventivo sv<strong>il</strong>uppo della<br />

lega rurale nei confronti della lega operaia. Preceduta dal rigoglioso sv<strong>il</strong>uppo<br />

della Federazione mantovana dei contad<strong>in</strong>i, oltrepassato <strong>il</strong> Po, questa forma di<br />

organizzazione si diffuse nelle campagne di Luzzara e di Guastalla.<br />

Già da due anni era com<strong>in</strong>ciato <strong>il</strong> movimento dei coloni quando nel<br />

1901 si costituirono i primi gruppi di Brugneto, Casoni, V<strong>il</strong>lanova, V<strong>il</strong>larotta.<br />

SoltantO' nel 1902 le leghe fra giornalieri e giornaliere di campagna si<br />

dettero a uno Statuto comune unitamente a,llo Statuto Federale delle leghe.<br />

Nei pr~mi tre mesi 14 leghe sorgevano e alle f<strong>in</strong>e di giugno veniva costituita<br />

a Guastalla la Federazione con 43 leghe nelle quali oltre 30 composte di<br />

lavoratori dei campi.<br />

La lega era costituita fra i lavoratori della ter,ra d'ambo i sessi, giornalieri,<br />

bifolchi ed obbligati e si proponeva come scopo di migliorare le condizioni<br />

di lavoro e di esist'enza mediante la solidarietà e la resist'enza legale. E<br />

pertanto s'<strong>in</strong>caricava: a) di comp<strong>il</strong>are tariffe sulla mano d'opera, che con progressivi<br />

aumenti e miglioramenti, rispondessero sempre più ai bisogni dei soci<br />

e alle esigenze della vita; b) di diffondere con la propaganda e con l'esempio<br />

<strong>il</strong> sentimento della solidarietà fra i lavoratori; c) di trattare con i proprietari e<br />

condut,tori di fondi per i contratti di lavoro; d) di difendere i soci contro le<br />

<strong>in</strong>giustizie, le persecuzioni, sost'enere le loro ragioni <strong>in</strong> caso di questioni con<br />

gli assutori di mano d'opera e procurare di aiutarli, qualora avessero a perdere<br />

<strong>il</strong> posto <strong>in</strong> causa dell'opera loro a favore della O'rganizzazione; e) di studiare ogni<br />

migliore mezzo per rendere efficace l'azione deHa Jegae per fac<strong>il</strong>itare ai soci<br />

<strong>il</strong> conforto di quell'ut<strong>il</strong>e propaganda che può servire a 'Svegliare <strong>il</strong> sentimento<br />

della dignità e Ja coscienza dei loro diritti; f) di procurare per mezzo dell'ufficio<br />

di collocamento lavoro ai soci.<br />

La lega era iscritta alla Camera del Lavoro ed alla Federazione Nazionale<br />

dei lavoratori della terra.<br />

Fra le leghe di miglioramento dei lavoratori della terra della Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Reggio, veniva costituita una Federazione allo scopo: a.) di armonizzare e orientare<br />

:l'attività delle leghe del1a prov<strong>in</strong>cia, coord<strong>in</strong>andola con quella delle altre<br />

federazioni e organizzazioni; b) di provvedere al consolidamento dello sv<strong>il</strong>uppo<br />

delle leghe esistenti e alla costituzione di nuove; c) di <strong>in</strong>tervenire per la difesa<br />

dei diritti deLle leghe e dei suoi soci di fronte ai proprietari, e per risolvere<br />

le questioni che possono ,sorgere fra Ie leghe; d) di ,fornire <strong>in</strong>formazioni e cercare,<br />

con apposito ufficio di collocamento, occupazione ai soci; e) di mante-


37<br />

nere unita e concorde l'azione delle categorie organizzate dei contad<strong>in</strong>i con quelle<br />

dei salariati.<br />

La Federazione comprendeva le leghe di miglioramento dei giDrnalieri,<br />

boari ed obbligati.<br />

Alla data della fondazione della Camera del Lavora - 24 maggio 1901<br />

- le leghe aderenti eranO' 10. Sul f<strong>in</strong>ire del 1901 <strong>il</strong> numero salì a 52 delle quali<br />

40 di giornalieri di campagna e 12 di aperai; nell'agosto del 1903 la Federaziane<br />

delle leghe dei lavoratari della terra, comprendeva 168 leghe e 52 sezioni di<br />

colani; <strong>il</strong> gruppo delle leghe degli operai era composta di 12 leghe prov<strong>in</strong>ciali<br />

e 14 locali. In totale erano 216 leghe con 14295 saci. Nel 1902 le leghe tra<br />

giornalieri di campagna si dettero uno statuto unico ed uno statuto federaLe<br />

per tutte le leghe associateaJla Federazione delle leghe.<br />

Nel ,luglio del 1902 risultavano esistenti 96 leghe di giornalieri e 35 di<br />

operai delle <strong>in</strong>dustrie.<br />

Al secondo Congresso camerale svoltosi nell'agosto del 1903, questa era<br />

la situazione relativa alle leghe:<br />

Federaziani leghe lavaratori della Terra n. 108 soci 10.708<br />

Federazioni sezioni coloni » 52 fam. 795<br />

GruppO' leghe operai deH'<strong>in</strong>dustria - prov<strong>in</strong>ciali » 12 soci 1.351<br />

Gruppo leghe operai dell'<strong>in</strong>dustria locali » 44 saci 1.441<br />

In totale sezioni n. 216 socz 14.295<br />

Alla fLne del 1903, <strong>il</strong> numero delle seziani dei lavoratori della 'terra, risultava<br />

aumentata, ma dim<strong>in</strong>uita <strong>il</strong> numero dei soci perché la forte disoccupaziane<br />

aveva determicnata un aumenta nella emigrazione,all'estero.<br />

Alla stessa data si aveva un aumenta delle leghe degli operai della<br />

<strong>in</strong>dustria.<br />

Nel 1904 fra le forze delle leghe appariva ><strong>il</strong> primo nucleO' dei metallurgici.<br />

Nel 1905 funzionavanO' 168 Leghe; nel 1906, 158.<br />

Il 1906 fu Fanna di fortunase battaglie elettoraH, poiché l'annO' precedente<br />

l'amm<strong>in</strong>istrazione del Comune di Reggio era passata ai clerica-maderati<br />

che favarivano gli operai Iicberi e le arganizzazioni confessianali.<br />

Con la ripresa politica del partito della classe operaia si determ<strong>in</strong>ò un<br />

aumenta di forze nel campo s<strong>in</strong>dacale. Le arganizzazianiesistenti nel 1902 erano<br />

120 per i lavaratari della terra e 65 per i lavaratori dell'<strong>in</strong>dustria e prov<strong>in</strong>ciali<br />

con una farte dim<strong>in</strong>uzione delle sezioni prov<strong>in</strong>ciali per la mancata adesione<br />

della sezione dei coloni (mezzadri, affittuari, piccali proprietari).<br />

Nel 1913 <strong>il</strong> mavimenta subì la generale crisi ecanomica e f<strong>in</strong>anziaria<br />

mentre nel '14 <strong>il</strong> mavimento denunciò una sensib<strong>il</strong>e ripresa perché i lavoratari<br />

deHaterra con 11.441 soci formarono 133 leghe; 7.858 lavaratori dell'<strong>in</strong>dustria<br />

erano raccolti <strong>in</strong> 72 leghe. Erano pertanto 205 leghe che comprendevano<br />

19.302 saci.<br />

La prima guerra mandiale <strong>in</strong>fluì 'sul movimento dei lavaratarie se aumentarano<br />

le sezioni da 205 a 210 dim<strong>in</strong>uì <strong>il</strong> numero dei saci a 16.673.


88<br />

~,<br />

''', ) Modenar31; Apr~l~ 18,<br />

S~~O ornia~\;;<strong>il</strong>1sci'ff:1'Ìb<strong>il</strong>i 'le al1arrri~n<br />

di quando <strong>in</strong> qUando vaQ,~9 spii ',' .' ""'"<br />

tenzionati, dirette a tUl:h:~;rè ht\.t . <strong>il</strong>Iità de'·fittolli, e ',\:;~t~~,<br />

di;, cui hanno essi diritt;,o'di'so,;" : N'olI volell~o', <strong>il</strong>' ""<br />

Comandante,pe' Realì:Esfètfsi DÒ<strong>in</strong>j.erl~~cìat~ itnEtl:llito}'\\:, •<br />

. abuso che costoro fanno leme" ' delle<br />

Potenzì3,iìll~, e a1p'" :t(;}"~,'" ;<br />

ste Pdr~nde~kl,nnonsto.p:rt,!L ,~' !he;;~tPt:}~Ìllr1~\~,'L;<br />

que ora m ava '~,''''f,!:a ~;;s,vspe e'l1e~",,'<br />

miche dell' attuale OO:fernope~età; od<strong>in</strong>tervçt~';<br />

rà ai' 111èUésimi, ,e cg~lcl:ì , "r<strong>il</strong>love, false;:1'~::tendenti<br />

a turbiu"e, <strong>il</strong> buon òrd<strong>in</strong>e, saràhnmedì~tanìèlit:è1<br />

arrè~tato ~ e tradotto#imti un;aiCQll1missi(jlleM<strong>il</strong>i;r~*{};l?'eJ;;,<br />

esse'I'vi 'ìm<strong>in</strong>ediatame,nte giudì~ito,;'. avver,~endo;~i:~,éll.~;pet;<br />

farst Juo.go all' aìTÌ3s~'ob~steràla ,hot()xia ;'iu~Iit~di; PersOlli,l.';sospett,a,<br />

c:i" nemica dell~ attuale'siste~., < t/'<br />

, " , '" o ~'c ~'- '<br />

M<strong>il</strong>fJ'cifeÀuitfiàccT<br />

"i;",' ',,, .~'B:~':RG;


89<br />

La dim<strong>in</strong>uzione prosegue durante i successivi anni di guerra e solo la<br />

pace capovolse la tendenza per modo che nel 1920 <strong>il</strong> movimento s<strong>in</strong>dacale<br />

toccò <strong>il</strong> culm<strong>in</strong>e con 486 sezioni e 45.473 soci.<br />

Il 1921 segnò l'1nizio delle devastazioni fasciste: le sedi deUe leghe vennero<br />

distrutte, gli organizzatori percossi, uccisi, o banditi.<br />

Alla f<strong>in</strong>e di quest'anno le leghe ed i soci risultano dimezzate cioé per gli<br />

operai dell'<strong>in</strong>dustria 76 leghe con 12.222 soci e gli operai agricoli 132 leghe<br />

con 11.712 soci.<br />

La situazione si andò sempre più aggravando con l'aggravarsi delle violenze<br />

e la totale usurpazione dei poteri politici ed amm<strong>in</strong>istrativi da paDte fascista.<br />

Il 1922 segna sul 1920 una dim1nuzione degli organizzati dell'83,560/0.<br />

Negli anni successivi, è noto, ogni organizzazione operaia fu soppressa e<br />

sostituita con un sistema corporativo dove formalmente le organizzazioni furono<br />

mantenute, ma svuotate di ogni contenuto democratico, perché un funzio"<br />

nario del partito fascista avrebbe dovuto rappresentare gli <strong>in</strong>teressi dei lavoratori<br />

proprio nei confronti di quella classe padronale che aveva generato poi<br />

sostenuto <strong>il</strong> fascismo.<br />

Questa è la situazione degli<br />

Organizzati residenti nel Comune di Reggio: 1920-1922:<br />

Anno Soci Leghe<br />

1920 14.162 110<br />

1921 10.248 78<br />

1922 8.325 63<br />

Percentuale di dim<strong>in</strong>uzione nel 1922 sul 1920: 41,22%<br />

Organizzati residenti nei Comuni della Prov<strong>in</strong>cia: 1920-1922:<br />

Anno Soci Leghe<br />

1920 31.311 376<br />

1921 13.686 130<br />

1922 5.148 59<br />

Percentuale di dim<strong>in</strong>uzione nel 1922 sul 1920: 83,560/0<br />

B) Il S<strong>in</strong>dacato<br />

I maggiori s<strong>in</strong>dacati reggiani furono:<br />

a) Il s<strong>in</strong>dacato ed<strong>il</strong>e.<br />

Dopo che nei s<strong>in</strong>goli Comuni della prov<strong>in</strong>cia reggiana erano sorti s<strong>in</strong>dacati<br />

la cui funzione pr<strong>in</strong>cipale 'era dhetta ad ottenere ,ritocchi nelle tariffe, nella<br />

primavera del 1910, gli operai ed<strong>il</strong>i posero le basi per la costituzione del S<strong>in</strong>dacato<br />

prov<strong>in</strong>ciale che si realizzò nel febbraio-marzo 1912.<br />

Solo la guerra del 1915 <strong>in</strong>terruppe l'organizzazione e l'ascesa del s<strong>in</strong>dacato.<br />

Nel dopoguerra fu stipulato un contratto unico di lavoro per tutta la<br />

prov<strong>in</strong>cia e <strong>il</strong> s<strong>in</strong>dacato costituiva la Cassa prov<strong>in</strong>ciale di previdenza 'e resistenza.<br />

Nella situazione creata dal ,fascismo i 'costruttori rifiutarono di effettuare<br />

la trattenuta per la cassa di previdenza ed <strong>il</strong> s<strong>in</strong>dacato dovette accettare <strong>il</strong><br />

contratto firmato dai rappresentanti <strong>il</strong> s<strong>in</strong>dacato fascista.


90<br />

L'anno successivo <strong>il</strong> s<strong>in</strong>dacato viene escluso dalle trattative 'per la r<strong>in</strong>novazione<br />

del contratto di lavoro a seguito delle pressioni da parte della Corpo~<br />

razione fascista degli <strong>in</strong>dustriali.<br />

La curva ascendente e discendente dell'attività s<strong>in</strong>dacale degli ed<strong>il</strong>i è<br />

data dalle cifre della partenza dell'anno 1910 con otto sezioni e 300 soci; <strong>il</strong><br />

1920 con 33 sezioni e 4.947 soci; <strong>il</strong> 1925 con 13 sezioni e 1.000 soci.<br />

b) Il s<strong>in</strong>dacato operai metallurgici.<br />

Soltanto nel 1902 viene costituito <strong>il</strong> s<strong>in</strong>dacato operai metallurgici perché<br />

quella che ~arà la maggiore <strong>in</strong>dustria <strong>in</strong> questo ramo, le O.M.I. (Reggiane) è<br />

appena sorta.<br />

Nel 1911 la lega aveva già raggiunto <strong>il</strong> numero di 700 soci.<br />

Opera di propaganda fu svolta nel 1912 ostacolata però dall'azione di<br />

elementi estremisti; ma tra gli operai si diffuse una coscienza favorevole all'organizzazione<br />

tanto che dopo un'agitazione avvenuta <strong>in</strong> quello stesso anno la<br />

ditta accettò norme che regolavano le paghe gli ,orari e la discipl<strong>in</strong>a nella fab~<br />

bricae riconosceva l'organizzazione trasformata <strong>in</strong> Cassa di resistenza e previdenza<br />

che com<strong>in</strong>ciò a funzionare <strong>il</strong> primo gennaio 1913.<br />

L'organizzazione si mantenne su salde basi f<strong>in</strong>o al 1922, f<strong>in</strong>ché con <strong>il</strong><br />

favore del fascismo gli <strong>in</strong>dustriali ridussero sensib<strong>il</strong>mente i 'salari. .<br />

Dalle seguenti cifre risulta l'andamento del s<strong>in</strong>dacato dal 1913 al 1925.<br />

1913 n. 1000 1920 n. 2000<br />

1914 » 1300 1921 » 2400<br />

1915 » 1900 1922 » 2100<br />

1916 » 2500 1923 » 1200<br />

1917 » 3000 1924 » 800<br />

1918 » 3000 1925 .» 900<br />

1919 » 1500<br />

C) Lo sciopero<br />

Lo sciopero come forma di difesa economica è stato generalmente estraneo<br />

al movimento di :resistenza contad<strong>in</strong>a quando già era diffuso fra gli operai<br />

<strong>in</strong>dustriali, affermava .<strong>in</strong> uno studio statistico H Lebrecht, <strong>in</strong> occasion'e della<br />

<strong>in</strong>chiesta Crispi sugli scioperi del 1877.<br />

Nel Reggiano lo sciopero agrario precede, <strong>in</strong>vece, quelli <strong>in</strong>du~triali perché<br />

le organizzazioni operaie sorsero <strong>in</strong> un tempo sucessivo a quelle contad<strong>in</strong>e.<br />

Furono gli scioperi mantovani del 1882 che dall'altra sponda del Po <strong>in</strong>fluirono<br />

sui braccianti reggiani. Uno sciopero di braccianti avvenne, <strong>in</strong>fatti, <strong>il</strong> -3 aprlle<br />

1882 nel comune di Reggio per l'aumento dei salari.<br />

UIi gruppo di scioperanti venne r<strong>in</strong>viato a giudizio sotto l'accusa di avere<br />

i;stigato allo sciopero donne che percepivano centesimi 80 al giorno.<br />

Tutti gli imputati erano braccianti giornalieri t<strong>in</strong>censurati ad eccezione di<br />

uno condannato nella 'sua giov<strong>in</strong>ezza per furto campestre.<br />

All'udienza, uno deg<strong>il</strong> imputati cosi riferl iI fatto:


91<br />

Era <strong>il</strong> giorno 3 apr<strong>il</strong>e u.s. e s'era <strong>in</strong> vari, tutti braccianti del reggiolese. lo avevo<br />

ricevuto una carta stamani consegnata da uno sconosciuto. Il parroco la lesse, ma non mi<br />

disse quello che aveva scritto. Poscia ci mettemmo <strong>in</strong> cerca di lavoro, ma per quanto<br />

ne domandassimo, non ci fu dato trovarne. Avendo <strong>in</strong>contrato delle donne che lavoravano ad<br />

estirpare l'erba domandammo loro quanto guadagnavano al giorno, e ci fu risposto: ottanta<br />

centesimi. Noi protestammo dicendo che ciò non era una mercede adeguata, e che alle<br />

donne dovevano darsi lire una e ventic<strong>in</strong>que al giorno e agli uom<strong>in</strong>i una e c<strong>in</strong>quanta. Alcune<br />

di queste donne ci hanno seguiti.<br />

Lo Scamiciato riporta le tesi che furono discusse dalla difesa e dall'accusa<br />

nel supplemento n. 21 del 21 maggio 1882, nonché la sentenza di condanna<br />

del Tribunale. Contro la sentenza fu <strong>in</strong>terposto appello.<br />

Il resoconto del processo <strong>in</strong> sede d'appello è dato da Lo Scamiciato<br />

nel supplemento n. 28 del 9 luglio 1882 e riporta, pure, le tesi che furono<br />

sostenute dalla difesa e dall'accusa.<br />

L'arr<strong>in</strong>ga della difesa e la requisitoria del P.M. così sono ,riferite:<br />

Il legislatore italiano ammette all'a'rt. 385 del Codice Penale,. <strong>il</strong> diritto di sciopero<br />

restr<strong>in</strong>gendolo però <strong>in</strong> ben determ<strong>in</strong>ati conf<strong>in</strong>i. Ciò non ,è che la ricognizione di un diritto<br />

naturale quale è la libertà <strong>in</strong>dividuale. Conforme l'op<strong>in</strong>ione di tutti gli scrittori di economia<br />

e di diritto penale, giacché <strong>il</strong> misconoscere questo diritto varrebbe un voler far retrocedere<br />

la nostra era di civ<strong>il</strong>tà ai tempi malaugurati della schiavitù della gleba. Seguono citazioni<br />

dello Zorli, del Castiglioni, del Carrara (Progr.amma, par. 1627) del Sismondi, del<br />

Conforti, del Cossa. Il difensore dopo di aver osservato che le citazioni sono state tutte<br />

tolte da giuristi e da economisti conservatori cita le parole del Lezzotti. Se sono condannati<br />

nei molti processi per sciopero degli operai <strong>in</strong>nocenti· ciò succede solo <strong>in</strong> colpa che la<br />

legge del loro paese è macchiata di un grave errore; cita <strong>in</strong>oltre <strong>il</strong> Codice Toscano che punisce<br />

lo sciopero soltanto quando avvenuto con violenza. Conclude per un verdetto di non<br />

luogo mancando la violenza è perciò uno degli estremi voluti dall',art. 185 del Codice Penale.<br />

Il rappresentante <strong>il</strong> P.M. ammette che i sociologi dell'epoca studiano la materia<br />

oggetto del processo. Non combatte lo sciopero se non quando entra nel campo della propaganda.<br />

Fa <strong>il</strong> paragone fra <strong>il</strong> Codice Toscano ed <strong>il</strong> Sardo e r<strong>il</strong>eva che <strong>il</strong> primo redatto<br />

nel 1833 è tremendo coi reati politici o a questi aff<strong>in</strong>i, mentre <strong>il</strong> sardo sarebbe ispirato a<br />

più ampi pr<strong>in</strong>cipi di libertà. Non riconosce negli imputati ciegli 1stigatori, ma solo la preda<br />

degli arruffapopoli del socialismo. E' tutta colpa del socialismo se oggi avvengono tanti scioperi<br />

<strong>in</strong> Italia. Gli imputati non erano che l'eco <strong>in</strong>felice di un mal<strong>in</strong>teso e peggio applicato<br />

socialismo. Chiede la conferma. della sentenza del Tribunale come equanime e misurata.<br />

La sentenza fu confermata dalla Corte d'Appello.<br />

Il processo per gli scioperi della prov<strong>in</strong>cia mantovana ebbe un eco<br />

anche ne Lo Scamiciato del 13 maggio 1882. L'articolo è <strong>in</strong>viato da un « amico »,<br />

ma la redazione del giornale è dissenziente sulla collaborazione di classe.<br />

La causa degli scioperi non era negli imputati; ma nella avarizia <strong>in</strong>umana degH<br />

sfruttatori capitalisti, che costr<strong>in</strong>sero i miseri coloni a reclamare <strong>il</strong> loro diritto. E come<br />

venne ,r1sposto a tale giusto reclamo? Con rifiuto per parte dei padroni; con le baionette,<br />

con gli arresti, coi processi per parte ciel Governo. Ma <strong>il</strong> gddo della fame non si soffoca, ...<br />

e di ciò sia prova che erompe improvviso, e ancor più forte si eleva dalle risaie di<br />

Ostiglia, di Sust<strong>in</strong>ente, di Serravalle, di Sacchetta, di Qu<strong>in</strong>gentole, di Roccoferraro; e più che<br />

duem<strong>il</strong>a contad<strong>in</strong>i si tolgono da quelle esiziali paludi, protestando di abbandonare i lavori,<br />

ave non sia loro accordato un equo compenso, che almeno li salvi dal morire di fame ...<br />

No, lo sostengo; gli scioperi,avvennero per una fatalità evolutiva; per necessaria conseguenza<br />

di una grande <strong>in</strong>giustizia sociale; per causa di un sistema che violentemente contra-


92<br />

sta con le naturali leggi della economia sociale, e specialmente di quel grande fatto che è<br />

la moderna produzione.<br />

L'articolista così <strong>in</strong>dicava qu<strong>in</strong>di i rimedi:<br />

. .. oggi gli <strong>in</strong>dustriali dovrebbero aiutare la trasformazione dei rapporti. fra capitale<br />

e lavoro, se pur vogliono che questa trasformazione si faccia con loro, e non contro di<br />

loro. Altro rimedio per evitare gli scioperi potrebb'essere, nei casi adatti, la partecipazione<br />

degli operai ai benefici dell'impresa <strong>in</strong>dustriale, con che sarebbero fusi <strong>in</strong> un solo gli <strong>in</strong>teressi<br />

dei proprietari e dei lavoratori. La partecipazione potrebbe essere avviamento alla Cooperativa<br />

di produzione.<br />

Veniva qu<strong>in</strong>di tracciato un programma di opere pubbliche per <strong>il</strong> Governo,<br />

così concludendosi l' articolo:<br />

... Ja umanità <strong>in</strong>camm<strong>in</strong>ata ad una meta: -la riforma sociale... Il comunismo, <strong>il</strong> Nih<strong>il</strong>ismo,<br />

sono manifestazioni diverse ed esagerate di una stessa giusta necessità: una riforma che<br />

dia luogo al benessere di tutte le classi. Questi eccessi si acquietano e si risolvono nel<br />

socialismo regionale ...<br />

Il giornale faceva seguir'e questa nota redazionale:<br />

siamo persuasi che lo spirito d'uguaglianza che ora commCla a risvegliare le<br />

plebi, non possa appagarsi che nel collettivismo: tutte le altre ri;forme possono servire a<br />

sgombrarci la strada, ma non certamente a riuscire per sè stesse a lenire i mali da cui è<br />

tormentata la classe operaia. Quanto ad ottenere per evoluzione pacifica la trasformazione<br />

della proprietà privata nella proprietà collettiva... Magari fo!>se possib<strong>il</strong>e. Ma noi abbiamo<br />

già dimostrato che la classe dom<strong>in</strong>ante non cede, e che <strong>il</strong> progresso dovrà attraversare una<br />

crisi rivoluzionaria. .<br />

Un tentativo di sciopero avvenuto a Guastalla è motivo di un editoriale<br />

de Lo Scamiciato pubblicato <strong>il</strong> 2 luglio 1882, ove, tra l'altro, è scritto:<br />

Lo sciopero entra nelle campagne... Senza <strong>il</strong>luderci, <strong>il</strong> fatto è grave, grandioso, non<br />

per ciò che se ne vede, né per gli effetti immediati che porterà, ma perché, rivelandoci<br />

. quello spirito di benessere di <strong>in</strong>dipendenza e d'uguaglianza va <strong>in</strong>f<strong>il</strong>trandosi rapidamente<br />

f<strong>in</strong>o negli ultimi strati della società, ci appare come "l'embrione profetico" d'un popoJo<br />

Hbero e rorte, d'una civ<strong>il</strong>tà giusta e felice.<br />

Ed <strong>in</strong> una nota veniva auspicata l'unione dei contad<strong>in</strong>i <strong>in</strong> una vasta<br />

associazione di resistenza.<br />

Il giornale Lo Scamiciato pubblica <strong>il</strong> 6 agosto successivo un editoriale<br />

dal ltitolo Le condizioni dei' contad<strong>in</strong>i come segno dei tempi <strong>in</strong> quanto l'autore<br />

non è un socialista rivoluzionario come i redattori del giornale che fanno seguire<br />

una nota. L'articolista, dopo di av'er lamentato che nel momento di abbondante<br />

raccolto e della ma'ssima attività campestre, gran par.te dei contad<strong>in</strong>i si trova,<br />

per mancanza di lavoro <strong>in</strong> condizioni desolanti così come altri operai del contado,<br />

falegnami, fabbri, specialmente muratori, così 'elenca Je cause del fatto:<br />

rialzo dei pr,ezzi dei generi di prima necessità senza corrispondente aumento<br />

di salario; le gravezze imposte sulla miseria; scomparsa di quasi tutta la pie-


cala praprietà; <strong>il</strong> sistema delle affittanze; la fecandità delle famiglie cantad<strong>in</strong>e;<br />

l'abbandana dei piccali mestieri esercitati dalle famiglie nelle are perdute; <strong>il</strong><br />

dis<strong>in</strong>teresse dei passi denti per l'agricaltura. Cancludeva auspicandO' l'armonia e<br />

<strong>il</strong> cancarso aperasa di tutte le classi saciali. Iredattari del giarnale, nella nata,<br />

affermavanO' che è «follia sperare» nella saluziane pacifica della questione<br />

saciale. La rivaluziane è <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>e.<br />

I mO'ti cantad<strong>in</strong>i del mantavana del 1885 casì sana salutati dal giarnale<br />

Il Ribelle <strong>il</strong> 5 apr<strong>il</strong>e:<br />

E voi contad<strong>in</strong>i - voi operai - voi giovani ardenti - voi proletari - non vi<br />

perdete d'animo - nelle vostre mani sono le sorti delle generazioni future.<br />

Il prima sciapero di r<strong>il</strong>evante impartanza come manifestaziane della<br />

lotta di classe ebbe luaga nel 1886, accamunati muratarie braccianti.<br />

Ebbe l'estensiane ed <strong>il</strong> carattere di un sciopera generale. Più di trem<strong>il</strong>a<br />

persane, fra uam<strong>in</strong>i danne e bamb<strong>in</strong>i canvennera a Reggia.<br />

Fu impressionante <strong>il</strong> cartea nel quale appariva la miseria dei partecipanti.<br />

Le damande degli sciaperanti furanO' accolte <strong>in</strong> massima parte dalla Giunta<br />

Municipale e successivamente, obtorto collo, dagli appaltatari.<br />

Nanastante la sciapera fassestata candatto can un ard<strong>in</strong>e che meravigliò<br />

gli avversari, si tentò di <strong>in</strong>scenare un pracessae la questura, ard<strong>in</strong>ò la chiusura<br />

per tre mesi della bottega di certa Angela Canavi, can decreta firmata dal PrefettO'<br />

che nel 1859 fu della stessa Canavi campagna d'armi satto Garibaldi.<br />

Inizialmente le prime agitaziani delle leghe rurali senza eccessivi sfarzi<br />

attennerO' aumenti di salariO', dim<strong>in</strong>uzioni di arari, miglioramenti delle candizioni<br />

della zappatura del frumentane, patti per i baari.<br />

Ma già nel 1902 la classe padranale -ed i canduttari di fandi si coalizzaronO'<br />

aprendO' le ast<strong>il</strong>ità e servendasi di crumiri di parte cattolica. In quell'annO',<br />

<strong>in</strong>fatti, gli associati alle leghe rurali subironO' lunghi mesi di disaccupazione.<br />

Ma i crumiri, scarsi di numera 'e di farze per l',età, si dimostraronO' <strong>in</strong>sufficenti<br />

a campiere i -lavari richiesti e nell'annO' successiva i prapr1etari furanO'<br />

castretti a rivolgersi alle forze giavani ed esperte dei campanenti le leghe,<br />

can richieste dirette di manadapera.<br />

Le arganizzaziani dei giarnalieri riuscironO' <strong>in</strong>fatti a cancludere buoni<br />

cantratti con i grassi 'e piccali praprietari.<br />

Gli scioperi ed<strong>il</strong>izi precedetterO' quelli dei metalIùrgici.<br />

Gli operai sciaperana nei seguenti anni:<br />

Nel 1902 sciaperarana icementari a seguita del licenziamento di un<br />

aperaia della Fabbrica Mattanelle; sciapera di muratori a Carreggia nel giugnO',<br />

pravacata da aumenti di araria, ma non ebbe esito sastanzialmente positivo;<br />

sciopero di tipografi nel giugnO' e luglio dello stessa annO' con la vittoria 'dei<br />

tipografi che ottennerO' l'araria di 9 ore ed un aumenta di salariO' dal 15 al 20<br />

per cento; a ScandianO', sciapera dei muratari e la giarnata ridatta a lO are<br />

di lavoro, sartì un effetto marale sull'apatia di tutti i muratari di quella plaga;<br />

ad Alb<strong>in</strong>ea, sciapero dei muratari per violaziane di tariffa da parte dell'imprenditare,<br />

campa sta per l'<strong>in</strong>terventO' del S<strong>in</strong>daca; a Navellara e BibbianO', sciapera


1)4<br />

dei fornaciai che ottennero miglioramenti di salario; nel 1903 a Reggio, sciopero<br />

dei lavoranti nella trebbia che ottennero un. piccolo aumento di salario e<br />

gli operai si costituirono <strong>in</strong> lega per assumere direttamente i lavori della trebbia.<br />

Nel 1919 i metallurgici partecipavano unanimi al grande sciopero lombardo-em<strong>il</strong>iano-ligure<br />

organizzato dalla Federazione Nazionale operai metallurgici<br />

della durata di due mesi e che si concluse con un ottimo contratto di lavoro<br />

nel quale, per la prima volta venivano stab<strong>il</strong>iti i m<strong>in</strong>imi di paga.<br />

Seguì l'anno successivo l'occupazione delle O.M.I. (Reggiane).<br />

Contro l'offensiva <strong>in</strong>dustriale la sezione di Reggio della F.I.O.M. aderiva<br />

nel g~ugno 1922 allo sciopero nazionale di 15 giorni, ma per le 'COndizioni che<br />

gla <strong>il</strong> fascismo aveva create, fu possib<strong>il</strong>e soltanto limitare la riduzione del sa:<br />

lario ad una misura <strong>in</strong>feriore di quella voluta dal padronato.<br />

In riassunto: la durata degli scioperi dal 1902 al 1920 nel Reggiano,<br />

può calcolarsi approssimativamente <strong>in</strong> 121 mesi.<br />

3. - Le organizzazioni economiche:<br />

A) La cooperazione.<br />

a) Premesse teoriche.<br />

Nel passaggio dalla pOS1Z1one di difesa alla lotta del proletariato per la<br />

conquista dei mezzi atti a sopperire al bisogno, la cooperazione rappresenta una<br />

delle forme che realizza <strong>il</strong> pr<strong>in</strong>cipio socialistico dell'abolizione del profitto privato<br />

a vantaggio dei lavoratori.<br />

Nata dai primi magazz<strong>in</strong>i di assistenza operaia creati dalle Società di mutuo<br />

soccorso, la cooperazione ispirata da Roberto Owen,ebbe <strong>in</strong> Carlo Marx colui<br />

che ne confermò <strong>il</strong> valore, ma anche i limiti.<br />

Nell'« Indirizzo ,augurale e statuti provvisori dell'Associazione <strong>in</strong>ternazionale<br />

degli operai» fondata <strong>il</strong> 28 settembre 1864, Marx <strong>in</strong> una pubblica riunione<br />

a Londra, affermava, parlando del movimento cooperativo:<br />

Il valore di questi grandi esperimenti sociali non può mai essere apprezzato abba·<br />

stanza. Coi fatti, <strong>in</strong>vece che con argomenti, queste cooperative hanno dimostrato che la<br />

produzione su grande scala e <strong>in</strong> accordo con le esigenze della scienza moderna, è possib<strong>il</strong>e<br />

senza l'esistenza di una classe di padroni che impieghi una classe di lavoratori; che i mezzi<br />

di lavoro non hanno bisogno, per dare i loro frutti, di essere monopolizzati come uno strumento<br />

di asservimento e di sfruttamento del lavòratore;e che <strong>il</strong> lavoro salariato, come <strong>il</strong><br />

lavoro dello schiavo, come <strong>il</strong> lavoro del servo della gleba, è solo una forma transitoria e<br />

<strong>in</strong>feriore, dest<strong>in</strong>ata a sparire d<strong>in</strong>anzi al lavoro associato, che impugna i suoi strumenti con<br />

mano volonterosa, mente alacre e cuote lieto.<br />

In Ingh<strong>il</strong>terra <strong>il</strong> seme del sistema cooperativo fu gettato da Robert Owen; gli<br />

esperimenti fatti da operai sul Cont<strong>in</strong>ente furono <strong>in</strong> realtà <strong>il</strong> risultato pratico delle teorie,<br />

non <strong>in</strong>ventate, ma proclamate ad alta voce nel 1848.<br />

Nello stesso tempo però l'esperienza del periodo che va dal 1848 al 1864 ha pro·<br />

vato fuori di agni dubbio che <strong>il</strong> lavoro cooperativo, per quanto eccellente <strong>in</strong> via di pr<strong>in</strong>cipio<br />

e ut<strong>il</strong>e nella pratica, f<strong>in</strong>ché rimane limtato all'angusta cerchia di tentativi occasionali di<br />

operai s<strong>in</strong>goli, non sarà mai <strong>in</strong> grado di arrestare l'aumento del monopolio che avviene <strong>in</strong><br />

progressione geometrica, di liberare le masse e nemmeno di alleviare <strong>in</strong> modo sensib<strong>il</strong>e <strong>il</strong><br />

peso delle loro miserie. Forse appunto per questa ragione è avvenuto che aristocratici pieni


95<br />

di buone <strong>in</strong>tenzioni, f<strong>il</strong>antropi borghesi chiacchieroni e pers<strong>in</strong>o economlsti d'<strong>in</strong>gegno sott<strong>il</strong>e<br />

hanno coperto improvvisamente di compHmenti stucchevoli quello stesso sistema cooperativo,<br />

che <strong>in</strong>vano avevano cercato di soffocare <strong>in</strong> germe der1dendolo come utopia di sognatori<br />

e bollandolo come sacr<strong>il</strong>egio di socialisti. Per salvare le masse lavoratrici, <strong>il</strong> lavoro cooperativo<br />

dovrebbe sv<strong>il</strong>upparsi <strong>in</strong> dimensioni nazionali e, per conseguenza, dovrebbe essere<br />

alimentato con mezzi della nazione. Ma <strong>in</strong>vece i signori della terra e del capitale ut<strong>il</strong>izzeranno<br />

sempre i loro priv<strong>il</strong>egi per difendere e perpetuare i loro monopoli economici. Ben<br />

lungi dal cooperare all'emancipazione del lavoro, essi cont<strong>in</strong>ueranno a apporle ogni ostacolo<br />

possib<strong>il</strong>e.<br />

Sulla cooperazione come strumento della lotta di classe del proletariato<br />

e sulla determ<strong>in</strong>azione della condizione <strong>in</strong> cui può adempiere tale funzione;<br />

Len<strong>in</strong> si occupò con studii prima della Rivo'luzione d'Ottobre, la sperimentò<br />

durante <strong>il</strong> «comunismo di guerra» e l'applicò nel periodo della Nuova Politica<br />

Economica, concludendo che lo sv<strong>il</strong>uppo della cooperazione si identifica con lo<br />

sv<strong>il</strong>uppo del socialismo, quando la cooperazione sia fondata sulla terra e sui mezzi<br />

di produzione appartenenti allo Stato <strong>il</strong> cui potere sia nelle mani della classe<br />

operaia.<br />

Altrimenti è utopismo la pretesa di giungere alla collettivizzazione dei<br />

mezzi di produzione mediapte la cooperazione.<br />

Len<strong>in</strong> riprese l'argomento sulla cooperazione svolgendo la tesi marxiana<br />

dell'impossibHità di trasformare mediante la semplice organizzazione cooperativa,<br />

l'economia capitalistica <strong>in</strong> 'economia socialistica per cui la lotta di classe dovrebbe<br />

diventare collaborazione di classe.<br />

In che cosa consiste l'irrealtà dei piani dei vecchi cooperatori, a partire da Roberto<br />

Owen? Nell'aver sognato la trasformazione pacifica della società contemporanea mediante<br />

<strong>il</strong> socialismo, senza tener conto di una questione card<strong>in</strong>ale, come quella deUa lotta di<br />

classe, della conquista del potere politico da parte della classe operaia, dell'abbattimento del<br />

dom<strong>in</strong>io della classe sfruttatrice. E perCiò abbiamo ragione nel cons1derare questo socialismo<br />

«cooperativo» come del tutto fantastico, romantico e pers<strong>in</strong>o <strong>in</strong>genuo nel stio sogno<br />

di trasformare mediante la semplice organizzazione cooperativa della popolazione i nemici<br />

di classe· <strong>in</strong> coHaboratori di classe e la lotta di classe <strong>in</strong> pace di classe (cosiddetta pace civ<strong>il</strong>e).<br />

E' <strong>in</strong>dubbio che dal punto di vista del compito fondamentale d'oggigiorno, noI<br />

avevamo ragione, poiché, senza la lotta di classe per <strong>il</strong> potere politico dello Stato, non si<br />

può realizzare <strong>il</strong> socialismo ».<br />

Ma guardate come le cose sono mutate ora che <strong>il</strong> potere dello Stato è nelle mani<br />

della classe operaia, <strong>il</strong> potere politico degli sfruttatori è abbattuto e che tutti i mezzi di<br />

produzione, si trovano nelle mani della classe operaia.<br />

Ora abbiamo <strong>il</strong> diritto di dire .che <strong>il</strong> semplice sv<strong>il</strong>uppo della cooperazione si identifica<br />

per noi con lo sv<strong>il</strong>uppo del socialismo.<br />

b) La «culla del cooperativismo ».<br />

La prov<strong>in</strong>cia di Reggio potè essere chiamata «la culla del coperativismo »,<br />

«la prov<strong>in</strong>cia cooperativa» perché <strong>il</strong> socialismo nel Reggiano, riformistico e<br />

gradualista con una larghissima base che copriva tutta la prov<strong>in</strong>cia vide nella<br />

cooperazione lo strumento per una trasformazione pacifica dell'economia capitalistica<br />

<strong>in</strong> economia collettivistica.<br />

Ernest Lemonom nella sua opera L'Italie Economique et Sociale affer-


:96<br />

mava: la coperation a semblé aux reformistes devoir étre un agent très sur du<br />

socialisme.<br />

I teorici della caoperaziane reggiana asc<strong>il</strong>lavana tuttavia tra <strong>il</strong> coaeperativismo<br />

<strong>in</strong>tegrale per la sostituzione dell'ecanamia capitalistica can l'economia<br />

sacialista oppure come mezza sussidiaria alla latta di classe (da condursi, però,<br />

gradualmente) .<br />

Per un coaperativismo <strong>in</strong>tegrale furanO' i primi caperatori, V<strong>in</strong>sani, Magnan<strong>in</strong>i,<br />

ma successivamente prevalse l'arientamenta della cooperazione come<br />

sussidio alla lotta di classe.<br />

Infatti, nell'opuscalo pubblicato <strong>in</strong> occasione del secondo congresso della<br />

camera del Lavoro nel 1903 si affermava:<br />

La Cooperativa di lavoro, per ragioni ammmlstrative, per necessità di vita, <strong>in</strong><br />

causa delle troppe difficoltà che deve superare <strong>in</strong> mezzo all'ambiente borghese, non è certamente<br />

la forma di organizzazione più adatta per sp<strong>in</strong>gersi agli avamposti nella lotta contro<br />

<strong>il</strong> capitalismo; ma è certo che anche ad essa è serbata una importantissima azione di<br />

sussidio, qualora, per la coscienza degli elementi che la compongono, non si chiuda <strong>in</strong> un<br />

gretto egoismo corporativo.<br />

Indipendentemente dall'azione di resistenza che le cooperative di lavoro hanno<br />

potuto esplicare nella nostra prov<strong>in</strong>cia, per ragioni tutt'aHato locali ed <strong>in</strong> conseguenza<br />

della diffusione data alla propaganda socialista, esse sono oggi <strong>in</strong> grdo di .compiere, a<br />

fianco delle Leghe di miglioramento, una benefica missione aus<strong>il</strong>iare, rendendosi come<br />

gelose depositarie delle conquiste ottenute nelle lotte della resistenza ed esercitando sui<br />

mercati del lavoro una efficace <strong>in</strong>fluenza a vantaggio degli operai.<br />

E' del resto evidente che la crescente forza f<strong>in</strong>anziaria delle cooperative attira<br />

<strong>in</strong>torno ad esse con proporzionale progressione una certa quantità di <strong>in</strong>teressi, altrimenti<br />

orientati nel passato e prepara nuovi ed attivi centri di vita, <strong>in</strong> antagonismo ed <strong>in</strong> concorrenza<br />

colla speculazione e coll'affarismo borghese.<br />

Il fatto che la Prov<strong>in</strong>cia di Reggio conta parecchi comuni socialisti, che la stessa<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione prov<strong>in</strong>ciale è oggi nelle mani del nostro partito, concorre a fadlitare e<br />

favorire lo sv<strong>il</strong>uppo delle cooperative di lavoro per le quali la prov<strong>in</strong>cia nostra diventerà<br />

<strong>in</strong>dubbiamente un prezioso campo di prova.<br />

Qualche caaperativa di cansuma e di lavora sarse nel reggiana dapo che<br />

<strong>il</strong> movimenta capeggiano dal Sartari e dal S<strong>il</strong>iprandi nel 1884-85, si era diffusa<br />

anche sull'altra riva del Pa.<br />

Ma la prima cooperativa di cansuma con maggior praspettivache nan<br />

fasse quella del semplice scopa commerciale e gli <strong>in</strong>teressi degli azianisti, fu<br />

fandataattarno al 1882, daIl'<strong>in</strong>gegner V<strong>in</strong>s~ni figlia di un piccola capa-mastra<br />

di campagna e, carne lo descrive <strong>il</strong> Prampal<strong>in</strong>i, con l'animo <strong>in</strong>dividualista della<br />

Rivoluziane francese più che con «l'anima sacialista ».<br />

Propugnava la conquista graduale dello Stata mediante la coaperaziane<br />

di consumo.<br />

( cont<strong>in</strong>ua)<br />

GIANNINO DEGANI


Documenti e testimonianze<br />

Per liberare due presidi accerchiati dai partigiani<br />

UN ORDINE DI OPERAZIONE<br />

DEL COMANDO PROVINCIALE G.N.R.<br />

(Con note di Guerr<strong>in</strong>o Franz<strong>in</strong>i)<br />

ORDINE D'OPERAZIONE N. 1<br />

GUARDIA NAZIONALE REPUBBLICANA<br />

COMANDO PROVINCIALE DI REGGIO EMI>LIA<br />

SEDE DEL COMANDANTE BRÒV,INCIALE: 7-6-1944 - Ore 20<br />

CARTA I: 25.000 (Allegato N. 1)<br />

OGGETTO.- Sv<strong>in</strong>colamento dei presidi di V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo e Toano<br />

AL COMANDANTE DEL BTG. ALPINI DEL l° REGG.TO «CACCIATORI DEGLI<br />

APPENNINI ».<br />

AL COMANDANTE COMPAGNIA O.P. DI CREMONA G.N.R.<br />

AL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA O.P. DI BRESCIA G.N.R.<br />

AL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA BAlRACbDUTISTI G.N.R.<br />

AL COMANDANTE DELLA COMPAGNI,A MOTOCICLISTI G.N:R.<br />

e, per conoscenza:<br />

AL COMANDO GENERALE DELLA G.N.R. POSTA DA CAMPO 707<br />

AL PLATZKOMMANDANTUR<br />

REGGIO EMILIA<br />

ALL'UFFICIALE GERMANICO COMANDANTE LA GENDbRMERIA - CASTELNUOVO M.<br />

ALL'UFiFICIAiLE GERMANICO ÌH COLLEGAMi8NTO - SUA SEDE<br />

SITUAZIONE:<br />

Bande di ribelli hanno accerchiato <strong>il</strong> Presidio di Toano e di V<strong>il</strong><strong>il</strong>am<strong>in</strong>ozzo <strong>in</strong>terrompendo<br />

le comunicazioni stradali mediante distruzione di ponti e tagliando ogni altro collegamento<br />

sia telefonico che telegrafiCo.<br />

I ribelli controllano altresì tutte le strade di accesso al<strong>il</strong>e suddette località presidiandone<br />

i punti più predom<strong>in</strong>anti.<br />

FORZE RIBELLI:<br />

Dalle notizie raccolte sembrerebbe che la località «Gatta », punto di obbligato<br />

passaggio per V<strong>il</strong>la M<strong>in</strong>ozzo, sia presidiata da un gruppo di circa 300 r,iJbeIH.<br />

I pres1d:i di Vmam<strong>in</strong>ozzo e Toano risultano accerchiati da altri nuclei anch'essi<br />

della forza di 300 ribelli.<br />

Risultano altresì presidiati dai ribelli, con forze imprecisate, gli abitati di Volagno,<br />

Poiano e M<strong>in</strong>ozzo.<br />

AiRMAMENTO DEI PARTIGIANI:<br />

Armi <strong>in</strong>dividuali, di cui molte automatiche, nonché mitragliatrici.<br />

Dispongono altresì di materiali da m<strong>in</strong>a. Sembra <strong>in</strong>oltre, ma questo non è precisamente<br />

,accertato, che i dbelli abbiano anche qualche mortaio o pezzo di art1glieria leggera.


98<br />

COMPITI:<br />

Disimpegnare i Presidi di V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo e di Toano; ristab<strong>il</strong>ire le comunicazioni e<br />

controllarle. Rastrellare la zona.<br />

FORZA A DISPOSIZIONE:<br />

Tre compagnie del l° Reggimento «Cacciatori degli Appenn<strong>in</strong>i» con <strong>il</strong> seguente<br />

armamento e munizionamento:<br />

5 mitragliatrici - 2 mitragliatori - 3 montai - 310 fuc<strong>il</strong>i - 8000 colpi per mitragliatrici<br />

- 1200 colpi per fuc<strong>il</strong>i mitragliatori - 320 colpi da mortaio - 31.572 colpi per<br />

fuc<strong>il</strong>e - 650 bombe a mano.<br />

Una compagnia O.P. G.N.R. Brescia col seguente armamento e munizionamento:<br />

2 mitragliatrici - 6 mitragliatori - lO mitra - 2.400 colpi da mitragliatrice - 1.800<br />

colpi per fuc<strong>il</strong>i mitraglirutori - 1600 colpi per mitra - 6 caricatori da moschetto e 4<br />

bombe a testa.<br />

Una Compagnia O.P. G.N.R. di Cremona col seguente armamento e mUlllZlOnamento:<br />

27 mitra - 3 fuc<strong>il</strong>i mitraglia tori - 900 colpi per fuc<strong>il</strong>e mitragHatore - 250 bombe<br />

a mano - 9 caricatori per moschetto a testa.<br />

Una Compagnia Paracadutisti GN.R. col seguente armameMo e munizionamento:<br />

3 mitragliatrici Breda 37 - 3 fuc<strong>il</strong>i mitragliatori - 25 mitra - 100 moschetti - 3.600<br />

colpi per mitragliatrici - 2.600 colpi per fuc<strong>il</strong>i mitragliatori - 500 caricatori per moschetto<br />

100 colpi per mitra - 500 bombe a mano.<br />

Una Compagn~a Motociclisrti G.N.R. col seguente armamento e munizionamento:<br />

78 mitra - 6.700 colpi da mitra.<br />

In conseguenza di quanto sopra dispongo:<br />

a) Tutta la truppa di cui sopra viene sudd~visa <strong>in</strong> due scaglioni:<br />

1° Scaglione - al comando del Ten. Col. Radaelli Ippolito composto dal Battaglione<br />

Alp<strong>in</strong>i del l° Reggimento «Cacciatori degli Appenn<strong>in</strong>i» e daMa Compagnia O. P.<br />

di Brescia.<br />

2° Scaglione - al comando del Capitano Bancale Mario composto dalla Centuria<br />

Motociclisti, dalla Compagnia O.P. di Cremona e dalla Compagnia Paracadutisti G.N.R.<br />

b) Partenza degli Scaglioni da Reggio Em<strong>il</strong>ia sJlle ore 4 del giorno 9.<br />

Distanza fra gli Scaglioni 15'.<br />

c) PERCORSI - per <strong>il</strong> l° Scaglione: Reggio Em<strong>il</strong>ia-Cas<strong>in</strong>a-Fel<strong>in</strong>a-Bivio per Campolungo­<br />

Maro (1 Km. circa oltre la località Croce sulla strada nazionale del Cerreto). Per <strong>il</strong> 2°<br />

Scaglione: Reggio Em<strong>il</strong>ia.cas<strong>in</strong>a.,F'el<strong>in</strong>a,sivio per Gatta-V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo.<br />

d) Le autocolonne saranno scontate dal reparto Motociclisti.<br />

e) L'attestamento del l° Scag<strong>il</strong>ione al Bivio per Campolungo-Maro e l'attestamento del 2°<br />

Scaglione al bivio per Gatta-V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo deve essere ultimato per tutti alle ore 6.<br />

f) Per la suddetta ora tutti i reparti <strong>in</strong>izieranno <strong>il</strong> movimento a piedi con le misure di<br />

sicurezza nelle seguenti direzioni e con i seguenti obiettivi:<br />

10 Scaglione - Per la carrozzab<strong>il</strong>e di Maro f<strong>in</strong>o alla ,località Casale per la mulatti~ra<br />

attraverso Casa Borella f<strong>in</strong>o a Maro. Da Maro per la mulattiera che passa a sud di Monte<br />

Castellaro f<strong>in</strong>o a Gatta che si presume presidiata dai ribelli. Qu<strong>in</strong>di <strong>il</strong> Comandante del l°<br />

Scaglione occuperà le quote 395 e 406 dom<strong>in</strong>anti <strong>il</strong> ponte sul ,secchia; lascierà una Compagnia<br />

a presidio e proseguirà con le aLtre Compagnie per le quote ad ovest della rotab<strong>il</strong>e Gatta­<br />

V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo (attraverso le località di Carniana e Razzolo) portandosi a V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo.<br />

n l° Scaglione allorché occuperà la località «Ponte Gatta », se sgombra da ribelli,<br />

lancerà un razzo bianco (da M. Castellaro); se <strong>in</strong>vece la località è occupata da dbelli lanc~à<br />

un razzo verde.<br />

Idem farà allorché avrà raggiunto <strong>il</strong> M. Argento; idem farà allorché avrà raggiunto<br />

V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo.<br />

2° ,scaglione - <strong>in</strong>izia anch'esso, datl Bivio per Gatta, <strong>il</strong> movimento a piedi (tranne la<br />

Centuria Motociclisti che lo effettuerà con i motocicli) per la rotab<strong>il</strong>e Bivio per Gatta-V<strong>il</strong>la<br />

M<strong>in</strong>ozzo adottando le opportune misure di sicurezza. Al ponte sul Rio Canedole (.fatto saltare<br />

dai ribelli) <strong>il</strong> Reparto lavoratori del1'Ispettorato Prov<strong>in</strong>ciale del Lavoro, protetto dalla Centu-


99<br />

ria Motociclisti, riprist<strong>in</strong>erà - con mezzi di fortuna - <strong>il</strong> suddetto ponte. La Compagnia O.P.<br />

di Cremona e la Compagnia Paracadutisti, <strong>in</strong>tanto, proseguiranno lungo la rotab<strong>il</strong>e stab<strong>il</strong>endo<br />

<strong>il</strong> collegamento con la compagnia dello Scaglione <strong>in</strong> presidio a Gatta. Appena riprist<strong>in</strong>ato ia<br />

passaggio del ponte Rio Canedole, la Centuria Motociclisti e la Compagnia Paracadutisti, raggiungendo<br />

i RepaNi già a Gatta, proseguiranno per V<strong>il</strong>la M<strong>in</strong>ozzo congiungendosi quivi ai<br />

Reparti del l° Scaglione.<br />

g) POSTO DI COMANDO con <strong>il</strong> 2° Scaglione.<br />

h) SERVIZIO SANITARIO con <strong>il</strong> 2° Scaglione.<br />

i) REPARTO. LAVORATORI - con <strong>il</strong> 2° Scaglione.<br />

1) COLLEGAMENTI - con staffette <strong>in</strong> motocicletta e a piedi, con pistola razzo e<br />

bandiere a lampo di colore. Segnali con razzi quelli stab<strong>il</strong>iti verbalmente. Segnali<br />

di riconoscimento fra i nostri Reparti:<br />

- Alzare <strong>il</strong> moschetto tenuto orizzontalmente tra le due braccia verticaH al di<br />

sopra della testa;<br />

- tre l<strong>in</strong>ee con le bandiere a lampo di colore.<br />

m) MUNIZIONI - tutte con i s<strong>in</strong>goli reparti.<br />

n) VETTOVAGLIAMENTO - tutti i reparti con tre giornate di viveri di riserva<br />

<strong>in</strong> distribuzione <strong>in</strong>dividuale.<br />

o) AUTOMEZZI - <strong>il</strong> Comando è aHidart:o al Capitano Panizza Faust<strong>in</strong>o <strong>il</strong> quale<br />

provvederà all'<strong>in</strong>colonnamento nella località ed ora prestab<strong>il</strong>ita a Reggio Em<strong>il</strong>ia.<br />

L'autocolonna, appena giunti gli Scaglioni alle località di attestamento, rientrerà a<br />

Reggio Em<strong>il</strong>ia sotto scorta di un Reparto di Motociclisti s<strong>in</strong>o a Cas<strong>in</strong>a donde tale<br />

Reparto rientrerà al 2° Scaglione.<br />

Per <strong>il</strong> prosieguo dell'azione su Toano, mi riservo di -impartire gli opportuni ord<strong>in</strong>i<br />

ad azione ultimata su V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo.<br />

IL COMANDANTE PROVINCIALE DELLA G. N. R.<br />

( Colonnello G. Onofaro)<br />

Per rendere comprensib<strong>il</strong>e <strong>in</strong> tutto <strong>il</strong> suo significato questo documento,<br />

bisogna premettere che <strong>il</strong> comando della G.N.R., visto <strong>il</strong> rapido sv<strong>il</strong>upparsi delle<br />

formazioni partigiane della montagna, e tenuto conto della loro aggressività,<br />

aveva messo <strong>in</strong> allarme i comandi superiori tedeschi e fascisti chiedendo - con<br />

una relazione assai nota recante la data del 1. giugno 1944 - l'<strong>in</strong>tervento degli<br />

stessi aff<strong>in</strong>ché fosse «<strong>in</strong>iziata senza altri <strong>in</strong>dugi una vasta e decisa azione di rastrellamento»<br />

e dichiarando a tutte lettere che le forze prov<strong>in</strong>ciali a disposizione<br />

erano «assolutamente <strong>in</strong>sufficienti» a fronteggiare i «ribelli ».<br />

I! presente «Ord<strong>in</strong>e del giorno n. 1 », che viene per la prima volta<br />

pubblicato (così come i documenti s<strong>in</strong>o ad ora apparsi <strong>in</strong> questa rubrica), non<br />

è che una conseguenza della suddetta richiesta di aiuto.<br />

E siccome secondo la relazione del 1. giugno i partigiani ammontavano<br />

a 1300 uom<strong>in</strong>i (mentre <strong>in</strong> effetti erano circa 300), si spiega non solo l'affluire<br />

di compagnie O.P. e di truppe speciali da altre prov<strong>in</strong>ce <strong>in</strong> misura talmente vistosa,<br />

ma anche 1'accuratezza e la precisione con cui <strong>il</strong> piano operativo venne<br />

elaborato. Pare di trovarci di fronte a un saggio da accademia m<strong>il</strong>itare.<br />

Peraltro la sopravvalutazione dei partigiani è notevole anche <strong>in</strong> questo<br />

testo: circa 800 «ribelli» nel solo settore di Gatta - V<strong>il</strong>la M<strong>in</strong>ozzo, <strong>in</strong> luogo del<br />

cent<strong>in</strong>aio o poco più che effettivamente vi erano attestati.<br />

I! fatto si presta a considerazioni varie. Prima di tutto è evidente che


100<br />

per i fascisti <strong>il</strong> «ribellismo» della montagna era un movimento da prendere con<br />

serietà e, m<strong>il</strong>itarmente parlando, col dovuto riguardo, per <strong>il</strong> numero ma anche e<br />

soprattutto per le imprese di cui era capace (disarmo quasi totale dei presìdi fascisti<br />

della montagna, occupazione della Strada del Cerreto dallo Spara valle allo<br />

estremo Sud della prov<strong>in</strong>cia, vari sabotaggi a ponti stradali, <strong>in</strong>terruzioni di comunicazioni<br />

ecc., <strong>il</strong> tutto <strong>in</strong> pochissimi giorni); <strong>in</strong> secondo luogo salta agli occhi<br />

la miopia del servizio <strong>in</strong>formazioni della G.N.R. giacché, con la elim<strong>in</strong>azione<br />

dei presìdi, veniva a mancare ad esso l'osservazione diretta della situazione<br />

sull'Appenn<strong>in</strong>o.<br />

Va anche r<strong>il</strong>evato che l'obiettivo dell'operazione appare assai limitato, rispetto<br />

al proposito precedente del col. Onofaro e alle proposte da lui fatte ai<br />

Comandi superiori con la relazione cui abbiamo accennato. Invece di una «vasta<br />

e decisa azione di rastrellamento », si trattava ora di porre <strong>in</strong> atto lo «sv<strong>in</strong>colamento»<br />

degli unici due presìdi che f<strong>in</strong>o a quel momento resistevano; e non per<br />

rafforzarli e riconquistare <strong>il</strong> territorio perduto, bensì per ritirarli, abbandonando<br />

poi V<strong>il</strong>la M<strong>in</strong>ozzo e Toano <strong>in</strong> mano partigiana.<br />

Lo sbarco <strong>in</strong> Normandia e la liberazione di Roma rendeva molto frag<strong>il</strong>e<br />

lo spirito combattivo dei m<strong>il</strong>iti, molti dei quali erano predisposti alla diserzione<br />

o alla fac<strong>il</strong>e resa, come avevano dimostrato, proprio nella prima decade di giugno,<br />

la caduta <strong>in</strong>cruenta dei presìdi di Ligonchio, Collagna, Cervarezza, Ramiseto e<br />

Carp<strong>in</strong>eti.<br />

L'ord<strong>in</strong>e di operazione fu eseguito puntualmente e fac<strong>il</strong>mente (data la<br />

superiorità schiacciante e la debole resistenza dei partigiani, molto sorpresi da<br />

quell'attacco) f<strong>in</strong>o a V<strong>il</strong>la M<strong>in</strong>ozzo e, successivamente, f<strong>in</strong>o a Toano, assediato<br />

<strong>il</strong> primo dai partigiani reggiani ed <strong>il</strong> secondo dai modenesi.<br />

Le forze fasciste ripiegarono subito su Castelnuovo Monti. Il giorno dopo,<br />

con l'aiuto del piccolo reparto tedesco ivi dislocato, allo scopo di sbloccare la<br />

Strada Statale n. 63 effettuarono una puntata allo Sparavalle, ove ebbe luogo<br />

<strong>il</strong> noto combattimento, e si sp<strong>in</strong>sero poi s<strong>in</strong>o a Collagna. Non esiste traccia, nei<br />

documenti dell' epoca, di un altro ord<strong>in</strong>e di operazione che prevedesse questo<br />

sv<strong>il</strong>uppo. Probab<strong>il</strong>mente la puntata allo Sparavalle venne decisa all'ultimo momento,<br />

vista la fac<strong>il</strong>ità con cui era stato portato a term<strong>in</strong>e lo «sv<strong>in</strong>colamento»<br />

dei due presìdi. Starebbe a dimostrarlo la <strong>in</strong>genua marcia allo scoperto verso <strong>il</strong><br />

passo, marcia che fu bruscamente contrastata dalle postazioni partigiane con conseguenti<br />

notevoli perdite tra i m<strong>il</strong>iti.<br />

G. F.


Note e discussioni<br />

Dall' amico Guido Laghi, che attualmente risiede a Russi di<br />

Ravenna dove svolge la sua attività di studioso e di docente senza<br />

dimenticare la sua orig<strong>in</strong>e reggiana e i tempi <strong>in</strong> cui anche qui<br />

combatté coerentemente per la libertà repubblicana, abbiamo<br />

ricevuto la seguente lettera che riteniamo opportuno di pubblicare,<br />

augurandoci che egli ci offra la sua collaborazione.<br />

RUSSI, 2-2-1968<br />

Caro Avvocato,<br />

ho letto con <strong>il</strong> più vivo <strong>in</strong>teresse <strong>il</strong> Suo saggio, lucido e penetrante, pubblicatosul<br />

terzo numero della rivista Ricerche storiche, <strong>in</strong>torno ai Fogli tricolore.<br />

Ella ha posto nella giusta e doverosa luce (Hnalment:e!, vorrei esclamare, <strong>in</strong><br />

quanto a tutt'oggi l'opera di Kaput e del suo gruppo era rimasta pressoché <strong>in</strong>esplorata)<br />

un episodio che ebbe un suo notevole peso, vuoi di propaganda, vuoi<br />

di disturbo, agli <strong>in</strong>izi della resist:enza reggiana .e che si presentò soprattutto,<br />

pur negli <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>i disequ<strong>il</strong>ibri dovuti alla giovane età dei protagonisti e a<br />

quella spededi romanticismo patriottico - da. Lei tanto acutamente puntualizzato<br />

-, come un fenomeno di rivolta morale e come una espressione di<br />

fede, . quasi religiosa, nella libertà (oh! suggestioni e ricordi delle giovan<strong>il</strong>iesperienze<br />

crociane ... ) e nei valori 'eterni dell'uomo .<br />

. Assai valide pure le note di cui EUa ha corredato <strong>il</strong>· saggio medesimo;<br />

note che derivano da ricordi personali, dà esperienze dirett:e, da momenti di<br />

una vita vissuta sempre nella coerente ricerca del vero politico contro ogni<br />

sopraffazione e contro ogni gretto e ster<strong>il</strong>e conformismo.<br />

Mi permetta, adunque, di esprimerle la mia gratitud<strong>in</strong>e, poiché <strong>in</strong> verità<br />

la lettura di codeste Sue pag<strong>in</strong>e mi ha riportato agli entusiasmi, ai sogni e,<br />

perché no?, anche alle delusioni di allora o, meglio, del «dopo »: del dopo<br />

degli arrivisti, degli arrampicatori sociali, dei voltagabbana di ogni colore e di<br />

ogni estrazione.<br />

Voglia però, ora, concedermi una risposta a un Suo dubbio. Ella, nella<br />

nota n. 17 del Suo studio, a pago 16, si domanda dove possa esser f<strong>in</strong>ito Armando<br />

W ender, che fu segretario federale del partito fascista repubblicano <strong>in</strong><br />

Reggio Em<strong>il</strong>ia e che ebbe <strong>in</strong>carichi di comando nella brigata nera dipendente<br />

dalla federazione prov<strong>in</strong>ciale del partito medesimo. Dopo <strong>il</strong> suo fermo nei pres-


102<br />

si di Cas<strong>in</strong>a, a opera di una pattuglia partigiana, e <strong>il</strong> suo r<strong>il</strong>ascio <strong>in</strong> seguito a<br />

trattative tra i comandi partigiano e fascista, <strong>il</strong> Wender ottenne un <strong>in</strong>carico di<br />

comando presso un'altra brigata nera e verso la conclusione sangu<strong>in</strong>osa dell'arco<br />

temporale della repubblica sociale italiana cadde <strong>in</strong> combattimento (per ciò<br />

assai più degno di stima e di rispetto di tanti transfughi, chè almeno rimase<br />

coerente con sé medesimo s<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e) contro forze del corpo volontari della<br />

libertà. Ricordo io stesso, con una chiarezza che vorrei dire fotografica, <strong>il</strong> manifesto<br />

che ne annunciava l'uccisione <strong>in</strong> combattimento. Guerr<strong>in</strong>o Franz<strong>in</strong>i, poi,<br />

nella sua pregevole e documentata Storia della Resistenza reggiana, della quale<br />

ci si può quasi sempre fidare poiché portata a term<strong>in</strong>e dopo anni e anni di<br />

esplorazione delle fonti e di ricerche di prima mano, ricorda la morte del<br />

W'ender stesso a pago 585.<br />

Con la più viva cordialità<br />

GUIDO LAGHI<br />

R<strong>in</strong>graziamo Guido Laghi per le affettuose e lus<strong>in</strong>ghiere espressioni per la<br />

nostra fatica. Ma <strong>in</strong> particolare gli siamo grati per averci dato una <strong>in</strong>dicazione<br />

che contiene implicitamente una rettifica. Nel saggio su «I fogli tricolore »,<br />

pubblicato nel precedente <strong>fascicolo</strong>, vi sono diversi riferimenti a personaggi<br />

del fascismo repubblicano dell' epoca e fra l'altro, nom<strong>in</strong>ando Armando<br />

Wender, vi è accennato alla sua cattura e alla sua liberazione (


Recensioni<br />

ATTI DEL CONVEGNO<br />

LA DONNA REGGIANA<br />

NELLA RHSISTENZA<br />

Tecnostampa - Reggio E., 1967 pagg. 122<br />

Fra le varie manifestazioni celebrative<br />

del «ventennale» della Resistenza nel Reggiano,<br />

quella del Convegno La donna reggiana<br />

nella Resistenza, tenutosi <strong>il</strong> 5 apr<strong>il</strong>e<br />

1965 presso la sede dell' Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Prov<strong>in</strong>ciale, fu senz' altro una delle più proficue.<br />

Lo ricordiamo molto bene per avervi<br />

assistito. Ribadiamo ora questa affermazione<br />

dopo aver letto gli Atti del Convegno<br />

molto opportunamente raccolti <strong>in</strong> volume.<br />

La pubblicazione non è ancora stata diffusa<br />

ma lo sarà tra breve. Ne anticipiamo<br />

pertanto la presentazione ai nostri lettori.<br />

Gli «AHi» hanno <strong>in</strong>izio con una allocuzione<br />

delJa professoressa Lidia Brisca Menapacee<br />

term<strong>in</strong>ano con una conclusione<br />

dell'ono Marisa C<strong>in</strong>ciari Rodano. Il corpo<br />

degli «Atti» è costituito da una vasta relazione<br />

<strong>in</strong>troduttiva di Velia Vall<strong>in</strong>i Pirond<strong>in</strong>i,<br />

da un acuto esame di Sergio Mar<strong>in</strong>i<br />

sui motIvI propagandistici d~lla stampa<br />

femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e clandest<strong>in</strong>a, e dagli <strong>in</strong>terventi<br />

di Idea Del Monte, Zel<strong>in</strong>a Rossi, Ezia Bo"<br />

nezzi, Laura Polizzi, Lidia Greci, Angiol<strong>in</strong>a<br />

Bellentani, Oridia Cappell<strong>in</strong>i, Agata PaRai,<br />

Lucia Bianciotto Scarpone. Viene anche pubblicata<br />

una s<strong>in</strong>golare Biografia di una antifascista,<br />

Egle Gualdi, perseguitata, esule <strong>in</strong><br />

terra di Francia, poi dirigente <strong>in</strong> Italia di una<br />

organizzazione femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e e s<strong>in</strong>dacalista. In<br />

appendice appare una testimonianza, che abbiamo<br />

letto con particolare commozione, di<br />

Lucia Sarzi, scomparsa proprio <strong>in</strong> questi<br />

giorni.<br />

Ogni <strong>in</strong>tervento meriterebbe di essere a­<br />

deguatamente commentato, ma questo ovviamente<br />

non è possib<strong>il</strong>e. Ci limiteremo a<br />

qualche osservazione.<br />

Chi, come noi, sostiene la necessità che<br />

studiosi e protagonisti concentr<strong>in</strong>o <strong>il</strong> loro<br />

<strong>in</strong>teresse sul « ventennio fascista» per colmare<br />

<strong>il</strong> vuoto di notizie - ancora perdurante<br />

- sull'attività cospirativa del tempo e sulle<br />

conseguenti persecuzioni, rimane lietamente<br />

sorpreso nel constatare che alcune delle<br />

<strong>in</strong>tervenute rendono testimonianze dirette<br />

proprio su quel periodo. Cosa che la stessa<br />

Menapace aveva del resto consigliata s<strong>in</strong><br />

dall'<strong>in</strong>izio, accennando a quelle donne che<br />

resistettero nel periodo della dittatura fascista,<br />

quasi senza speranza di vedere una<br />

«soluzione di libertà ».<br />

Importante ci sembra <strong>il</strong> contributo di notizie,<br />

dati ed <strong>in</strong>terpretazioni, fornito dalla<br />

signora Velia Vall<strong>in</strong>i Pirond<strong>in</strong>i, che fu una<br />

dirigente prov<strong>in</strong>ciale dei Gruppi di Difesa<br />

deUa Donna. Il suo è un autentico studio,<br />

al quale H tono di piena partecipazione non<br />

nuoce, ma al contrario giova <strong>in</strong> quanto ci<br />

rende lo spirito che animava le donne dei<br />

G.D.D. nel periodo particolarmente drammatico<br />

dell'occupazione tedesca.<br />

Preziose son6 anche le notizie fornite da<br />

Laura Polizzi e Lucia Scarpone, pure dirigenti<br />

prov<strong>in</strong>ciali dei G.D.D. <strong>in</strong> diversi periodi,<br />

e particolarmente ciò che riferisce la<br />

prima sulla prevalenza delle contad<strong>in</strong>e tra le<br />

donne antifasciste attive.<br />

Una notizia <strong>in</strong>edita ci fornisce anche<br />

Oridia Cappell<strong>in</strong>i: quella deHe manifestazi~<br />

ni femm<strong>in</strong><strong>il</strong>i tenutesi a Bagnolo 1'8 marzo<br />

ed 11 13 apr<strong>il</strong>e 1945; una delle tante che i<br />

vari <strong>in</strong>terventi contengono e che sarebbe<br />

lungo elencare.<br />

Particolare curioso: 1ecomuniste non si<br />

def<strong>in</strong>iscono mai tali nelle loro testimonianze.<br />

Questa sorta di pudore pol1tico, se era<br />

comprensib<strong>il</strong>e nel vivo dell'attività clandest<strong>in</strong>a,<br />

quando da parte comunista si combatteva<br />

duramente <strong>il</strong> «settarismo », è nettamente<br />

fuori luogo <strong>in</strong> sede storica ave per<br />

chiarezza, non certo per iattanza, le cose<br />

devono essere chiamate col loro nome.<br />

Alla luce di questa considerazione non<br />

si comprende a chi sia diretta la frecciata<br />

della Ezia Bonezzi: «E' tempo di porre f<strong>in</strong>e


104<br />

alla monopolizzazione della Re&istenza ». La<br />

stessa Bonezzi poi fa benissimo a mettere <strong>in</strong><br />

risalto l'apporto delle donne cattoliche,<br />

anche se un maggior rigore avr.ebbe giovato<br />

alla sua esposizione.<br />

Ne risulta, voluta o meno, una sproporzione<br />

<strong>in</strong>so&tenib<strong>il</strong>e sul piano storico, tra la<br />

partecipazione aLla lotta delle donne qualificate<br />

cattoliche e queLla delle molte altre,<br />

<strong>in</strong>dipendenti o di varie correnti politiche.<br />

Ma da queste protagoniste non possiamo<br />

attenderci altro che testimonianze appassionate.<br />

In sostanza non resta che compiacerci<br />

per la comparsa di questa <strong>in</strong>teressante pubblicazione<br />

voluta dall'Amm<strong>in</strong>istrazione Prov<strong>in</strong>ciale,<br />

augurando che a<strong>il</strong>tre donne ·vogliano<br />

consentire l'approfondimento dell'<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e<br />

sulla partecipazione femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e alla Resistenza,<br />

mag:lri consegnando all'Istituto Swrico<br />

memorie e documenti.<br />

G. F


Atti e attività dell' Istituto<br />

Il sacia datt. Ercale Camurani, Segretaria prov<strong>in</strong>ciale del P.L.I., che da<br />

tempo ormai si dedica con passiO'ne a ricerche valte a recuperare a a catalO'gare<br />

materiale relativa all'attività clandest<strong>in</strong>a antifascista svolta dal PLI <strong>in</strong> campa<br />

naziO'nale, ha danata al nostro IstitutO':<br />

i fascicoli 2e 8 del Mavimenta Liberale ItalianO' editi nel 1943 (ristampa<br />

del giugnO' 1944), <strong>in</strong>titalatirispettivamente Realtà e Gli scambi <strong>in</strong>ternazionali,<br />

la nazionalizzazione delle imprese ed i piani economici;<br />

<strong>il</strong> fascicalo n. 7 della stessa callana <strong>in</strong>titalata Problemi del lavoro, <strong>in</strong><br />

copia fotastatica.<br />

<strong>il</strong> fasciçO'la della seziane piemO'ntese del PLI Un programma liberale<br />

supplementO' n. 2 de l'Op<strong>in</strong>ione <strong>in</strong> capia fotostatica;<br />

<strong>il</strong> fascicola della seziane piemantese del PLI (Per la pace) l'Europa di<br />

domani, <strong>in</strong> capia fatastatica;<br />

<strong>il</strong> fascicala della seziane piemantese del PLI Quello che i liberali possono<br />

dire al popolo, Tar<strong>in</strong>o 1945, cO'pia fatastatica;<br />

La libertà, arganO' del PLI, Anna II n. 2, FebbraiO' 1945, capia fO'tastatica;<br />

La società liberale, argano del PLI, Anna I n. 1, FebbraiO' 1946, capia<br />

fO'tostatica;<br />

Manifest<strong>in</strong>O' del PLI agli studenti tor<strong>in</strong>esi, presumib<strong>il</strong>mente dell'autunnO'<br />

1944, cO'pia fO'tastatica.<br />

Inoltre, un catalO'ga datt<strong>il</strong>ascritta della stampa clandest<strong>in</strong>a liberale diffusa<br />

dal 25 lugliO' 1943 al 25 ,apr<strong>il</strong>e 1945. Risulta che 42 dei manifesti e manifest<strong>in</strong>i<br />

elencati sonO' cO'nservati <strong>in</strong> arig<strong>in</strong>ale IO <strong>in</strong> cO'pi·} pressO' la biblioteca del PLI di<br />

Reggia Em<strong>il</strong>ia<br />

L'ex partigiana geO'm. Salvatore Ratanti ha donato <strong>il</strong> prima numero del<br />

giarnaletta ciclast<strong>il</strong>ata «La Penna », datato 1° apr<strong>il</strong>e 1945 che mancava alla serie<br />

ora <strong>in</strong> possessO' dell'IstitutO'.<br />

La signora Erda Fontanesi ha donata un documenta di dngraziamenta<br />

(<strong>in</strong> arig<strong>in</strong>ale) r<strong>il</strong>asciatole a suo tempo dal Comanda generale delle farze· statunitensi<br />

nel Mediterraneo, per l'aiuta da essa e dalla sua famiglia prestato a saldati<br />

tlmericani braccati dai nazifascisti.<br />

La signora Zel<strong>in</strong>a Rossi ha donato un cent<strong>in</strong>aio di dacumenti riguardanti<br />

l'attività svolta <strong>in</strong> una Zona dei Gruppi di Difesa della Donna. Si tratta di schemi<br />

di canversazione, di relaziani sull'attività dei vari Gruppi, di vari manifesti stam-


106<br />

pati, di m<strong>in</strong>ute di stampati, di riproduzioni a ciclost<strong>il</strong>o del giornale Noi Donne, di<br />

documenti nell'attività di p~rtito (PC!) svolta nel campo femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e nella suddetta<br />

Zona ecc. I documenti vengono ora riord<strong>in</strong>ati e classificati con l'aiuto della stessa<br />

signora Rossi.<br />

Il sig. Del Sante Egidio di S. Ilario ha portato all'Istituto alcuni preziosi<br />

documenti relativi al suo passato di perseguitato politico antifascista. L'Istituto ha<br />

potuto acquisirli <strong>in</strong> copia fotostatica.<br />

Cont<strong>in</strong>ua la consegna da parte dell' ANPI all'Istituto Storico, di prezioso<br />

materiale documentario già facente parte dell'archivio storico della suddetta<br />

Associazione.<br />

Da segnalare tra l'altro la collezione della stampa clandest<strong>in</strong>a prodotta tra<br />

1'8 settembre 1943 ed <strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e 1945, prevalentemente nel Reggiano, comprendente<br />

circa 200 pezzi. Particolarmente numerosi quelli stampati dal C.L.N.,<br />

dal PCI, dai Gruppi di Difesa della Donna, dal Comitato S<strong>in</strong>dacale Clandest<strong>in</strong>o.<br />

E' <strong>in</strong> corso la classificazione di tutto questo materiale, che <strong>in</strong> parte è<br />

già stato riprodotto <strong>in</strong> fotocopie.<br />

Si r<strong>in</strong>graziano le persone citate, ,e l'ANPI <strong>in</strong> particolare, per queste donllzioni<br />

che contribuiscono alla costituzione di un archivio ormai di considerevole<br />

consistenza.<br />

Procedono le operazioni per <strong>il</strong> r<strong>in</strong>novo del tesseramento da parte degli<br />

aderenti all'Istituto. Come è noto, l'anno sociale si conclude con <strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e.<br />

Per chi <strong>in</strong>tende versare direttamente le quote di iscrizione all'Istituto o<br />

di abbonamento alla rivista, si ricorda che gli uffici sono aperti tutti i giorni<br />

feriali dalle ore 17, alle ore 19.


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