Pronte le case ad affitto calmierato - Il Reporter
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<strong>Il</strong> Giorna<strong>le</strong> nel tuo Comune<br />
www.coamcostruzioni.it<br />
politiCA<br />
REGIONALI, AL vOTO<br />
Urne aperte il 28 e il 29 marzo<br />
per l’e<strong>le</strong>zione del nuovo governatore.<br />
Ecco chi c’è in lizza PAGG.20-22<br />
rIMBORSI PER I TRENI<br />
Le penali di Trenitalia diventano bonus<br />
per i pendolari, e intanto i giovani<br />
rivendicano più bus notturni PAG.3<br />
sport<br />
IL “NUOvO” MONTOLIvO<br />
Non più presuntuoso e discontinuo,<br />
ma <strong>le</strong><strong>ad</strong>er in campo e fuori: l’ascesa<br />
del centrocampista PAG.36<br />
IL “CANESTRO” DELL’S.T.M.<br />
<strong>Il</strong> club, il cui nome significa “Salviamo<br />
il tortello mugellano”, ha raggiunto<br />
risultati considerevoli PAG.38<br />
Periodico d’informazione loca<strong>le</strong>. Anno IV n.21 del 8 marzo 2010.<br />
N° reg 5579 del 17/05/2007 tribuna<strong>le</strong> di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% <strong>le</strong>gge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />
PRIMO PIANO<br />
<strong>Pronte</strong> <strong>le</strong> <strong>case</strong><br />
<strong>ad</strong> <strong>affitto</strong> <strong>calmierato</strong><br />
<strong>le</strong> notti alcoliche in città<br />
di Puliti-Serranò<br />
era una volta l’aperitivo,<br />
C’ quello sobrio, un bicchiere<br />
e qualche nocciolina. Poi invece<br />
vennero <strong>le</strong> grandi abbuffate,<br />
i bicchieri divennero tanti e<br />
<strong>le</strong> serate fiorentine finirono per<br />
assomigliarsi tutte, con il loro<br />
corredo di ragazzi ciondoloni<br />
per <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e, gonfi di alcol fino<br />
ai capelli. È un copione che si ripete<br />
senza sosta, incalzato dalla<br />
marea di promozioni offerte dai<br />
locali per bere tanto a poco prezzo.<br />
Risultato: sempre più ragazzi<br />
tra i 19 e i 24 anni bussano ai<br />
Servizi Alcologici Territoriali. E<br />
due ordinanze vietano l’asporto<br />
dopo <strong>le</strong> 22 e il possesso oltre la<br />
“dose” persona<strong>le</strong> in centro e al<strong>le</strong><br />
Cascine. PAGG.10-11<br />
Società<br />
Un popolo<br />
di pel<strong>le</strong>grini<br />
PAGG.4-5<br />
PAGG.30-31<br />
MARZO 2010<br />
la dittatura<br />
dei neonati<br />
Andrea Muzzi*<br />
Secondo uno studio<br />
dell’Aci,<br />
dopo gli anziani <strong>le</strong><br />
persone più pericolose<br />
al volante sono <strong>le</strong> neo mamme<br />
perché, dormendo poco la notte, sono<br />
poco reattive. Un bambino che piange<br />
di notte, vi garantisco che manda in<br />
tilt. A non dormire vai fuori di testa:<br />
ho visto mamme che, quando la macchina<br />
inizia a singhiozzare, nel serbatoio<br />
infilano direttamente il ciuccio!!<br />
<strong>Il</strong> dramma è che i neonati hanno un<br />
bioritmo da rave party: sono capaci<br />
di stare svegli anche per due mesi<br />
di fila. Secondo me la colpa è sempre<br />
dei genitori: se il bimbo la notte<br />
non vuol dormire, assecondatelo. Per<br />
esempio: io quando ho visto che mio<br />
figlio di notte aveva gli occhi sbarrati,<br />
sapete cosa ho fatto? Gli ho trovato<br />
qualcosa da fare: il metronotte! Fare<br />
i genitori è un lavoro duro. Vi spiego<br />
la paternità dal punto di vista politico.<br />
Prima che nascesse mio figlio, io<br />
e mia moglie vivevamo in un regime<br />
di democrazia. Lei comandava ed io<br />
ero come Rifondazione comunista:<br />
costantemente all’opposizione! Da<br />
quando è nato mio figlio siamo passati<br />
dalla democrazia alla dittatura.<br />
Infatti mio figlio, come certi dittatori<br />
italiani, ha 2 caratteristiche: è pelato<br />
e basso! <strong>Il</strong> giorno lavori forzati: fai <strong>le</strong><br />
pappe, il bagnetto, ancora pappe. La<br />
notte coprifuoco! Ti ritrovi a vedere la<br />
tv con il tasto muto. E vi dirò: alcuni<br />
programmi visti così sono anche migliori.<br />
Giorni fa ho visto senza audio<br />
un concerto di Pupo, è stata la prima<br />
volta che mi è piaciuto!<br />
*Comico<br />
IL CASO. In un decennio sono “fuggiti” nei comuni vicini in oltre 100mila<br />
I fiorentini? Vanno cercati a Prato<br />
Alzi la mano chi non ha mai pensato:<br />
“Basta, me ne v<strong>ad</strong>o!”. Magari<br />
ingabbiato nel traffico dei viali, con la<br />
pazienza ai minimi storici e un astio<br />
montante per la bella Firenze. C’è chi<br />
lo pensa per un istante ma non lo farebbe<br />
mai, e chi invece fa <strong>le</strong> valigie e<br />
saluta il capoluogo. Ogni anno questo<br />
battaglione di “emigranti” conta circa<br />
9mila persone che, spinte soprattutto<br />
dall’alto costo del<strong>le</strong> <strong>case</strong>, si sposta. Senza<br />
andar troppo lontano, però: si fugge<br />
dall’esosa città del giglio ma non ci si<br />
allontana troppo perché il lavoro resta<br />
a Firenze. La metà dei disertori (per lo<br />
più giovani tra i 20 e i 40 anni) si trasferisce<br />
nei comuni vicini oppure a Prato.<br />
Ce lo racconta uno studio Irpet che ha<br />
fotografato <strong>le</strong> nuove rotte degli “esodi<br />
metropolitani”. Tra <strong>le</strong> mete preferite ci<br />
sono Campi Bisenzio e Signa, ma va<br />
fortissimo anche Montelupo, che in un<br />
decennio ha visto la sua popolazione<br />
r<strong>ad</strong>doppiare. Ma c’è anche un altra faccia<br />
di questo fenomeno. È quella di chi<br />
si traferisce per scelta, e non per necessità<br />
economiche. Lo studio Irpet rivela<br />
che la metà del<strong>le</strong> famiglie che lasciano<br />
la città trasloca verso territori dove <strong>le</strong><br />
<strong>case</strong> costano altrettanto, se non di più.<br />
Fieso<strong>le</strong>, Impruneta, Bagno a Ripoli e<br />
Vaglia sono tra <strong>le</strong> mete più gettonate. E<br />
allora vien da sé che il movente non è<br />
economico, e che chi può farlo si trasferisce<br />
alla ricerca di quiete e benessere e<br />
nulla più. Fortunelli. PAGG.16-17<br />
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Edizione di Borgo San Lorenzo • 7.453 copie distribuite da
2 Marzo 2010 il giorna<strong>le</strong> del tuo Comune<br />
IL PUNTO. Proseguono <strong>le</strong> intense attività di controllo dei vigili nel territorio comuna<strong>le</strong><br />
Edilizia, è guerra aperta agli abusi<br />
L’ultimo sequestro<br />
è avvenuto a<br />
Grezzano, dove si<br />
stavano costruendo<br />
quattro strutture<br />
senza autorizzazione.<br />
Determinanti <strong>le</strong><br />
segnalazioni dei citt<strong>ad</strong>ini<br />
Sara Casini<br />
Abusivismo edilizio: proseguono<br />
<strong>le</strong> attività di controllo nel territorio<br />
comuna<strong>le</strong> di Borgo San<br />
Lorenzo e portano <strong>ad</strong> un altro accertamento<br />
d’irregolarità. L’ultimo sequestro<br />
in ordine di tempo, in una località vicino<br />
alla frazione di Grezzano, dove erano in<br />
corso di realizzazione senza autorizzazioni<br />
4 manufatti. Un fabbricato con struttura in<br />
<strong>le</strong>gno, un fabbricato in muratura, due tettoie<br />
di notevoli dimensioni <strong>ad</strong>iacenti all’immobi<strong>le</strong><br />
principa<strong>le</strong>. È stato questo il risultato di<br />
un’operazione condotta dai vigili di Borgo<br />
insieme - in questo particolare caso - al Corpo<br />
Foresta<strong>le</strong> dello Stato. Un sequestro che si<br />
somma a quello effettuato a inizio gennaio,<br />
disposto dal gip della procura di Firenze, e<br />
che aveva interessato quattro fabbricati e<br />
una piscina costruiti senza autorizzazione<br />
in violazione del Testo unico in materia di<br />
edilizia. Le costruzioni erano realizzate in<br />
una zona sottoposta a vincolo paesaggistico<br />
e idrogeologico, in violazione al Codice<br />
dei beni culturali e del paesaggio: abusi che<br />
erano stati riscontrati nel corso di controlli<br />
su attività turistiche alberghiere ed extra-alberghiere<br />
effettuati dalla polizia municipa<strong>le</strong><br />
in estate. Anche in questo caso <strong>ad</strong> effettuare<br />
i controlli erano stati gli agenti della municipa<strong>le</strong>,<br />
sotto il comando di Gianni Doni, che<br />
oltre agli interventi per la sicurezza str<strong>ad</strong>a<strong>le</strong>,<br />
svolgono attività in diversi ambiti di<br />
competenza: dalla tutela degli animali, fino<br />
ai controlli in campo commercia<strong>le</strong>. In materia<br />
edilizia, nel corso del 2009, in tota<strong>le</strong>,<br />
sono stati 21 i controlli effettuati: in quattro<br />
casi la ri<strong>le</strong>vanza è stata pena<strong>le</strong>, e in due di<br />
questi era da registrarsi anche la violazione<br />
del vincolo paesaggistico. E, sempre in<br />
due casi, gli agenti della municipa<strong>le</strong> si sono<br />
trovati di fronte <strong>ad</strong> interventi di nuove costruzioni<br />
e ristrutturazioni eseguiti in difformità<br />
e assenza del permesso di costruire,<br />
per di più in zona sismica, e senza preavviso<br />
scritto. Gli abusi riguardano sia la costruzione<br />
senza permesso di semplici baracche,<br />
di fabbricati annessi all’abitazione, sia di<br />
volumi abitativi. Per chi contravviene la<br />
<strong>le</strong>gge, oltre alla sanzione amministrativa, se<br />
la notizia è di reato, si applica quanto previsto<br />
dal codice pena<strong>le</strong>, con relativo processo.<br />
Reati che non passano inosservati dalla<br />
nostra comunità, spiegano dal comando<br />
della polizia municipa<strong>le</strong>. L’attenzione dei<br />
citt<strong>ad</strong>ini - che possono fare esposto per segnalare<br />
presunte irregolarità - sembrerebbe<br />
essere ancora alta nel nostro territorio, e chi<br />
decide di fare il “furbo”, lo fa soprattutto<br />
il fatto<br />
Sparisce lo sconto su gpl e gasolio per <strong>le</strong><br />
frazioni “non metanizzate o parzialmente<br />
metanizzate”. A notarlo sono i comuni e la<br />
comunità montana del Mugello che rimarca<br />
come né la <strong>le</strong>gge finanziaria per l’anno 2010<br />
né il decreto “mil<strong>le</strong>proroghe” abbiano provveduto<br />
al rifinanziamento del<strong>le</strong> agevolazioni<br />
tariffarie sul gasolio ed il gpl utilizzato per il<br />
riscaldamento nel<strong>le</strong> zone montane e in quel<strong>le</strong><br />
della fascia climatica “E” non raggiunte<br />
dalla rete di metanizzazione. Fino all’anno<br />
scorso, grazie a una <strong>le</strong>gge, <strong>le</strong> famiglie residenti<br />
in frazioni montane non metanizzate<br />
potevano usufruire di agevolazioni fiscali<br />
quando sa di essere poco visibi<strong>le</strong>, e lontano<br />
dagli occhi dei concitt<strong>ad</strong>ini. A dimostrarlo<br />
è anche la geografia dei casi riscontrati nel<br />
comune di Borgo San Lorenzo, preva<strong>le</strong>ntemente<br />
localizzati in zone più distanti dai<br />
centri urbani dove gli abitanti sono pochi o<br />
nessuno, e il controllo socia<strong>le</strong> risulta conseguentemente<br />
più basso. Sembra invece fuori<br />
controllo la situazione comp<strong>le</strong>ssiva dell’Italia<br />
dove l’abusivismo edilizio diventa spesso<br />
sinonimo di interessi economici e poteri<br />
la novitÀ<br />
Rinnovabili, ora c’è<br />
uno sportello <strong>ad</strong> hoc<br />
Interessati al risparmio energetico e<br />
all’energia da fonti rinnovabili? C’è lo<br />
“Sportello Energia Mugello”, il servizio<br />
informativo promosso dalla Comunità<br />
Montana Mugello e curato da esperti<br />
dell’Agenzia fiorentina per l’energia. A<br />
loro potranno essere richieste informazioni<br />
di carattere tecnico, <strong>le</strong>gislativo,<br />
economico, finanziario e burocratico<br />
per agevolare aziende e citt<strong>ad</strong>ini interessati<br />
<strong>ad</strong> un più faci<strong>le</strong> e vantaggioso<br />
accesso al<strong>le</strong> opportunità rese disponibili<br />
dal<strong>le</strong> recenti tecnologie nonché<br />
agli incentivi per <strong>le</strong> fonti energetiche<br />
rinnovabili e l’uso efficiente e raziona<strong>le</strong><br />
dell’energia. Per fissare un incontro basta<br />
rivolgersi all’Agenzia fiorentina per<br />
l’energia, te<strong>le</strong>fonando allo 055 350152 il<br />
martedì dal<strong>le</strong> 10 al<strong>le</strong> 12 e il giovedì dal<strong>le</strong><br />
14 al<strong>le</strong> 16, oppure inviando una mail<br />
a rienergia@firenzenergia.it. È prevista<br />
un’apertura mensi<strong>le</strong> a comune: a Borgo<br />
San Lorenzo, lo sportello è aperto presso<br />
la Comunità Montana il terzo martedì<br />
del mese in orario 15 – 18.<br />
mafiosi. Almeno stando a quello che emerge<br />
dai dati riportati nell’ultimo rapporto di<br />
Legambiente sul<strong>le</strong> ecomafie nella penisola:<br />
“<strong>Il</strong> 67 per cento dei comuni campani sciolti<br />
per infiltrazione mafiosa, dal 1991 a oggi,<br />
lo sono stati proprio per abusivismo edilizio<br />
– e prosegue il rapporto – dopo anni<br />
di costante f<strong>le</strong>ssione, nel corso del 2008<br />
l’abusivismo sembra aver rialzato la testa<br />
con 28mila nuove unità in tutta Italia (dati<br />
Cresme)”.<br />
La finanziaria non ha rinnovato <strong>le</strong> agevolazioni per <strong>le</strong> zone montane<br />
Addio sconti su gpl e gasolio per <strong>le</strong> frazioni non metanizzate<br />
sul gasolio o il gpl usati come combustibi<strong>le</strong><br />
da riscaldamento. La protesta è montata<br />
a livello naziona<strong>le</strong> e a sol<strong>le</strong>vare il prob<strong>le</strong>ma<br />
e a mandare un appello è stata anche l’Uncem<br />
Toscana. L’appello è poi stato rilanciato<br />
dalla comunità montana Mugello con un ordine<br />
del giorno (condiviso dalla conferenza<br />
dei sindaci) che chiede al governo di rivedere<br />
la propria decisione, provvedendo al<br />
ripristino del<strong>le</strong> agevolazioni. “Le comunità<br />
che vivono nei territori montani risultano<br />
essere parte integrante e indispensabi<strong>le</strong> dei<br />
nostri territori. Tali comunità rappresentano<br />
la nostra storia e contribuiscono ogni giorno,<br />
con la loro permanenza in quei territori,<br />
alla bel<strong>le</strong>zza della nostra vallata e alla sua<br />
salvaguardia ambienta<strong>le</strong>. Se ta<strong>le</strong> escalation<br />
negativa di misure che mirano a rendere<br />
ogni giorno più diffici<strong>le</strong> la vita a chi questi<br />
territori li vive non si arresterà, rischieremo<br />
di assistere presto <strong>ad</strong> un nuovo urbanesimo,<br />
con il conseguente spopolamento di quei<br />
territori” si <strong>le</strong>gge nell’ordine del giorno trasmesso<br />
a Uncem Toscana, Uncem Naziona<strong>le</strong>,<br />
ministero dello Sviluppo Economico,<br />
ministero dell’Agricoltura, ai parlamentari<br />
e<strong>le</strong>tti in Toscana e ai capigruppo di Camera<br />
e Senato.<br />
/S.C.<br />
Copia in abbonamento posta<strong>le</strong><br />
il reporter<br />
è un periodico di 9 edizioni<br />
che mensilmente<br />
viene distribuito da<br />
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Borgo San Lorenzo<br />
trasporti. Le linee scolastiche nel mirino dei genitori del liceo Giotto Ulivi di Borgo<br />
3<br />
Rimborsi per i treni e proteste sui bus<br />
I ragazzi, dal canto loro, chiedono più col<strong>le</strong>gamenti notturni<br />
con Firenze, al centro del<strong>le</strong> po<strong>le</strong>miche anche per l’annunciata<br />
decisione di spostare il capolinea degli autobus (da e per Borgo)<br />
da Santa Maria Novella alla ex stazione Leopolda<br />
Letizia Martino<br />
Trasporti in Mugello: dopo i treni, anche gli<br />
autobus finiscono nel mirino dei loro stessi<br />
passeggeri. Per la precisione, a protestare<br />
questa volta sono <strong>le</strong> m<strong>ad</strong>ri e i p<strong>ad</strong>ri di chi<br />
si reca in autobus a scuola. É stata infatti la consulta<br />
dei genitori del liceo Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo<br />
a lanciare una petizione, raccogliendo 900 firme.<br />
Al centro del<strong>le</strong> lamente<strong>le</strong> ci sono: un numero di<br />
pullman che a detta dei firmatari sarebbe insufficiente<br />
in alcuni orari, con studenti costretti a viaggiare<br />
spesso in piedi, stipati e in condizioni disagiate. Con<br />
una situazione aggravata per chi viene da più lontano<br />
come i ragazzi di Barberino, Scarperia, Firenzuola e<br />
Luco-Grezzano. Non solo, nella petizione si denunciano<br />
anche i ritardi nell’arrivo a scuola e il rischio<br />
di perdere autobus e coincidenze all’uscita per pochissimi<br />
minuti, sempre a causa dei margini di orario<br />
ridotti. Queste <strong>le</strong> lamente<strong>le</strong> dei genitori, ma anche i<br />
ragazzi hanno qualcosa da lamentare. Niente a che<br />
fare con l’arrivo a scuola, però. Piuttosto riguarda il<br />
dopo scuola e il dopo cena, quando magari si avrebbe<br />
voglia di fare un salto in città, ma in tutta sicurezza.<br />
I ragazzi chiedono servizi pubblici notturni da e per<br />
Firenze che nel week-end (e il sabato sera in particolare)<br />
consentirebbero di raggiungere la movida fiorentina<br />
senza l’auto. Ma <strong>le</strong> proteste dal Mugello arrivano<br />
anche per l’annunciata decisione del Comune di<br />
Firenze di spostare il capolinea degli autobus in arrivo<br />
e partenza da Firenze dall’area centra<strong>le</strong> di Santa Maria<br />
Novella all’ex stazione Leopolda. Una decisione,<br />
argomentano la Comunità Montana e <strong>le</strong> amministrazioni<br />
comunali del Mugello e Alto Mugello “estremamente<br />
sfavorevo<strong>le</strong> e penalizzante per l’utenza e i<br />
citt<strong>ad</strong>ini mugellani, in quanto ta<strong>le</strong> trasferimento comporterebbe<br />
un forte incremento del traffico sui viali,<br />
con un conseguente aumento dei tempi di percorrenza,<br />
nonché l’allontanamento dallo snodo principa<strong>le</strong><br />
Le penali dovute da Trenitalia<br />
trasformate in bonus per<br />
gli abbonamenti dei pendolari<br />
di interconnessione del trasporto pubblico, compreso<br />
quello ferroviario, e altri servizi col<strong>le</strong>gati, con oggettivi<br />
disagi verso pendolari e viaggiatori”. Sul fronte<br />
dei treni, invece, sugli abbonamenti di apri<strong>le</strong> i pendolari<br />
toscani potranno godere di uno sconto del 50<br />
per cento. Lo ha reso noto la Regione che ha inteso<br />
trasformare così il milione di euro di penali applicate<br />
a Trenitalia. <strong>Il</strong> bonus potrà essere speso in diversi<br />
modi: sul prezzo dell’abbonamento mensi<strong>le</strong> di apri<strong>le</strong><br />
2010 per viaggi sovraregionali (quando l’origine o<br />
la destinazione dell’abbonamento rimangono entro i<br />
confini tariffari della Toscana), sulla quota ferroviaria<br />
del prezzo dell’abbonamento mensi<strong>le</strong> integrato Pegaso<br />
del mese di apri<strong>le</strong> 2010 e infine, il bonus potrà essere<br />
speso per prolungare di un mese la validità degli<br />
abbonamenti regionali annuali Trenitalia, a partire da<br />
quelli in sc<strong>ad</strong>enza il prossimo 31 marzo. Dove acquistarli?<br />
Presso <strong>le</strong> biglietterie, dal 24 marzo al 15 apri<strong>le</strong><br />
2010, presentando almeno un abbonamento mensi<strong>le</strong><br />
riferito all’anno 2010, acquistato attraverso qualsiasi<br />
cana<strong>le</strong> di vendita (biglietteria, agenzia, self service,<br />
pvt, Internet ecc.) e un documento valido che dimostri<br />
la residenza in Toscana. Per quanto riguarda il prolungamento<br />
della validità dell’abbonamento annua<strong>le</strong>, bisognerà<br />
recarsi nel periodo 24 marzo - 30 apri<strong>le</strong> 2010<br />
in una biglietteria di Trenitalia e chiedere un timbro<br />
di convalida con il qua<strong>le</strong> si otterrà l’immediato prolungamento<br />
di tutti gli abbonamenti che hanno sc<strong>ad</strong>enza<br />
dal 31 marzo 2010 al 28 febbraio 2011.<br />
LA NOVITÀ. Fondi a sostegno dei prodotti locali<br />
In arrivo contributi<br />
per lo sviluppo rura<strong>le</strong><br />
Sviluppo rura<strong>le</strong>, quali <strong>le</strong> opportunità<br />
per il futuro? Una domanda<br />
piuttosto essenzia<strong>le</strong> per il Mugello<br />
dove l’importanza economica del<br />
comparto agricolo-foresta<strong>le</strong> è indubbia.<br />
Una domanda che prevede risposte<br />
<strong>ad</strong>eguatamente articolate per una<br />
compagine economica formata, ormai,<br />
da molteplici realtà che vanno dai<br />
vari settori della produzione agricola e<br />
zootecnica, al<strong>le</strong> imprese a spiccata vocazione<br />
turistica o artigiana. Risposte<br />
che chiamano in causa il piano di sviluppo<br />
rura<strong>le</strong> 2007-2013 della Regione<br />
Toscana e una misura, la 124, presentata<br />
di recente in occasione di un convegno<br />
organizzato presso il villaggio<br />
La Brocchi da Gal-Start in collaborazione<br />
con il Comune e la Comunità<br />
Montana Mugello e alla presenza di<br />
rappresentanti dell’Arsia Toscana.<br />
Stiamo parlando di sostegno ai prodotti<br />
locali di qualità, anche attraverso<br />
<strong>le</strong> nuove tecnologie, con particolare<br />
riferimento al settore foresta<strong>le</strong>, la zootecnia,<br />
l’olivicoltura e <strong>le</strong> agrienergie.<br />
La parola-chiave è “innovazione di<br />
prodotto” e il percorso è a più voci.<br />
Potranno essere beneficiarie della<br />
misura <strong>le</strong> associazioni temporanee di<br />
impresa (Ati) o raggruppamenti di più<br />
soggetti tra cui imprenditori agricoli,<br />
enti di ricerca, imprese di trasformazione.<br />
In concreto, per tali progetti, il<br />
sostegno concesso dalla 124 è in forma<br />
di contributo a fondo perduto pari<br />
al 70 per cento del costo tota<strong>le</strong> ammissibi<strong>le</strong>,<br />
e<strong>le</strong>vato al 100 per cento se i beneficiari<br />
sono soggetti pubblici ed enti<br />
pubblici di ricerca e sperimentazione.<br />
Attenzione, però, perché il contributo<br />
massimo concedibi<strong>le</strong> è pari a 200mila<br />
euro. Tra <strong>le</strong> tipologie di spese ammissibili<br />
ci sono: servizi di consu<strong>le</strong>nza<br />
tecnico-scientifica, spese di persona<strong>le</strong>,<br />
per acquisto di beni di consumo,<br />
acquisto e posa in opera di impianti,<br />
macchinari etc, spese per missioni e<br />
trasferte, per organizzare momenti di<br />
divulgazione. “Abbiamo ritenuto la<br />
misura 124 idonea a stimolare l’economia<br />
loca<strong>le</strong>, e vi abbiamo destinato<br />
oltre 2 milioni di euro” fanno sapere<br />
da Gal-Start. Si è trattato di una “scelta<br />
emersa nel corso dell’animazione<br />
territoria<strong>le</strong>, in continuità con la programmazione<br />
Le<strong>ad</strong>er precedente, ma<br />
soprattutto frutto di un’analisi economica<br />
dei territori che ha evidenziato la<br />
necessità di interventi che non fossero<br />
A beneficiarne<br />
Ati, imprenditori,<br />
enti e imprese di<br />
trasformazione<br />
di solo sostegno <strong>ad</strong> alcuni comparti<br />
agricoli e dell’economia rura<strong>le</strong> ma<br />
permettessero di sviluppare nuove potenzialità<br />
e opportunità per il futuro.<br />
In questo contesto si inserisce anche<br />
il potenziamento della filiera corta,<br />
come indicato anche nei programmi<br />
di sviluppo della Regione Toscana e<br />
condiviso da soggetti sia pubblici che<br />
privati”.<br />
/S.C.
4 Marzo 2010 il giorna<strong>le</strong> del tuo Comune<br />
la novitÀ. A Borgo pronte <strong>le</strong> abitazioni costruite da un soggetto privato con contributi pubblici<br />
Case in <strong>affitto</strong> a prezzo <strong>calmierato</strong>,<br />
gr<strong>ad</strong>uatoria aperta per 20 alloggi<br />
Sara Casini<br />
Nel comune di Borgo San Lorenzo il costo<br />
medio di un biloca<strong>le</strong> si aggira intorno ai 500<br />
euro al mese. Cifre che salgono a Firenze, e<br />
che un po’ ovunque mettono a disagio. <strong>Il</strong> caro-affitti<br />
non è più un tabù, e nemmeno una grande novità.<br />
Come si sa, inv<strong>ad</strong>e un po’ tutta Italia e a soffrirne<br />
sono in molti. Appartenenti <strong>ad</strong> una categoria di persone<br />
trasversa<strong>le</strong> che include intere famiglie, anziani, coppie<br />
e i giovani. Per i quali non è certo faci<strong>le</strong> affrontare il<br />
caro prezzo dell’autonomia dalla famiglia a fronte di<br />
gu<strong>ad</strong>agni mensili certo non esosi e spesso precari. Per<br />
quanto si possa chiamare in causa il “bamboccismo”,<br />
o semplicemente l’agio affettivo del restare nella casa<br />
parenta<strong>le</strong>, pare davvero troppo eccessivo non considerare<br />
<strong>le</strong> concrete difficoltà incontrate. Soprattutto quel<strong>le</strong><br />
dei giovani <strong>ad</strong>ulti che con i loro trent’anni (spesso spesi<br />
tra studio prima e lavoro poi) riescono con fatica a far<br />
qu<strong>ad</strong>rare i conti mensili. Lavoratori da poco più di mil<strong>le</strong><br />
euro al mese, giovani e meno giovani che siano, che<br />
il vento della crisi non aiuta certo a prendere ossigeno.<br />
Eppure il diritto alla casa, <strong>le</strong>gato costituzionalmente al<br />
diritto alla vita, deve poter esser tutelato ed incentivato,<br />
poiché garantisce, in particolare ai giovani, la possibilità<br />
di crescere e maturare in maniera autonoma e re-<br />
Una veduta degli alloggi<br />
sponsabi<strong>le</strong>. Sul tema, <strong>le</strong> proposte non mancano e vanno<br />
dai sostegni economici in base al reddito, fino agli incentivi<br />
a chi decide di coabitare. Un tempo, a venire in<br />
mente, sarebbero stati soprattutto gli alloggi cosiddetti<br />
popolari. Oggi <strong>le</strong> amministrazioni sembrerebbero invece<br />
puntare su forme di sostegno più indirette, come gli<br />
affitti calmierati per alloggi costruiti in edilizia residenzia<strong>le</strong><br />
pubblica. Succede anche a Borgo San Lorenzo,<br />
Tra i requisiti necessari<br />
un reddito comp<strong>le</strong>ssivo<br />
che non superi i 38mila euro<br />
dove sono di recente costruzione 20 alloggi costruiti da<br />
un soggetto privato ma con contributi pubblici. Iniziativa<br />
nata dalla sinergia tra Regione Toscana, Comune<br />
di Borgo San Lorenzo e Cooperativa Della Casa. Nel<br />
2004 la Regione Toscana, nel Programma di Edilizia<br />
Residenzia<strong>le</strong> Pubblica aveva previsto fondi per realizzare<br />
abitazioni da offrire in locazione a canoni calmierati,<br />
un bando al qua<strong>le</strong> il Comune di Borgo San Lorenzo<br />
decise di partecipare. Adesso che la costruzione<br />
è conclusa, non resta che provare <strong>ad</strong> accedervi. Sono<br />
previsti, fa sapere la Coperativa Della Casa, alcuni cri-<br />
Artur<br />
Muratore, 26 anni<br />
Cristina<br />
Casalinga, 30 anni<br />
Iacopo<br />
Videomaker, 31 anni<br />
“Servono aiuti<br />
per <strong>le</strong> giovani<br />
coppie”<br />
“Situazione<br />
diffici<strong>le</strong> per<br />
chi ha figli”<br />
“<strong>Il</strong> co-housing<br />
è una buona<br />
soluzione”<br />
“Da sei anni sono in <strong>affitto</strong>, e non è faci<strong>le</strong>, visti i costi rispetto<br />
allo stipendio mensi<strong>le</strong>. Certo in due persone l’<strong>affitto</strong><br />
è più sostenibi<strong>le</strong>, ma è anche vero che a qual punto la cosa<br />
migliore sarebbe acquistare una casa per coltivare insieme i<br />
progetti futuri. Sostegni e aiuti in questo senso, anche per <strong>le</strong><br />
giovani coppie di lavoratori, sarebbero auspicabili”<br />
“Credo che per un persona giovane prendere un <strong>affitto</strong> sia<br />
al momento possibi<strong>le</strong> solo se ha il sostegno dei genitori o se<br />
si è in più di uno, per dividere <strong>le</strong> spese. La situazione è diffici<strong>le</strong>,<br />
anche per <strong>le</strong> famiglie con figli, che magari avrebbero<br />
bisogno di spazio <strong>ad</strong>eguato al<strong>le</strong> esigenze ma purtroppo non<br />
riescono a affrontare <strong>le</strong> cifre onerose del mercato”<br />
“Io ho scelto una forma di co-housing: vivere con altri è<br />
anche un modo per abbattere costi altrimenti difficili da affrontare.<br />
Tra <strong>le</strong> proposte per agevolare l’uscita dalla casa dei<br />
genitori potrebbe esserci quella di rendere disponibili, <strong>ad</strong><br />
<strong>affitto</strong> <strong>calmierato</strong>, <strong>le</strong> proprietà dello stato e del<strong>le</strong> istituzioni<br />
religiose che non vengono utilizzate”<br />
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Nei piani dell’amministrazione,<br />
oltre a queste, ci sono altrettante<br />
unità da ricavare nell’area degli<br />
ex-Macelli, due a Ronta<br />
e due a Razzuolo (già in fase<br />
di realizzazione). Fino <strong>ad</strong> oggi<br />
il parco Erp ne contava 188,<br />
<strong>le</strong> ultime costruite negli anni ‘90<br />
vincenzo<br />
Benzinaio, 27 anni<br />
“È arrivata<br />
l’ora di fare<br />
qualcosa”<br />
“Nel migliore dei casi i giovani o <strong>le</strong> giovani famiglie possono<br />
sperare, se hanno fortuna, di trovare una sistemazione<br />
fuori dal centro urbano, in campagna, dove i costi sembrano<br />
più ragionevoli. Ma il prob<strong>le</strong>ma resta, così come resta l’impossibilità<br />
per tanti di noi di accedere ai mutui. E in questo<br />
senso, bisognerebbe davvero iniziare a fare qualcosa”<br />
carmela<br />
Casalinga, 45 anni<br />
“Alla mia famiglia è capitato di stare in <strong>affitto</strong> prima di acquistare<br />
casa, e ho alcuni conoscenti che pagano affitti che<br />
pesano davvero molto, troppo, sul<strong>le</strong> entrate medie mensili<br />
di una famiglia norma<strong>le</strong>. A mio avviso, si dovrebbe puntare<br />
sul<strong>le</strong> <strong>case</strong> popolari e render<strong>le</strong> accessibili a chi ha un basso<br />
reddito, a partire dagli italiani”<br />
5<br />
“Si deve<br />
puntare sul<strong>le</strong><br />
<strong>case</strong> popolari”<br />
teri di se<strong>le</strong>zione, tra i quali “non avere un<br />
reddito familiare comp<strong>le</strong>ssivo superiore a<br />
38mila euro circa. Requisiti che dovranno<br />
essere verificati periodicamente, affinché<br />
gli assegnatari abbiano realmente diritto<br />
alla casa con <strong>affitto</strong> agevolato, che gli è<br />
stata assegnata”. Agli alloggi in questione<br />
dovrebbero sommarsi, almeno questo<br />
è nei piani dell’amministrazione, altri<br />
20 alloggi da ricavare nell’area degli ex-<br />
Macelli, due a Ronta e due a Razzuolo<br />
(già in fase di realizzazione). Attualmente<br />
gli alloggi in edilizia residenzia<strong>le</strong> pubblica<br />
presenti nel territorio del Comune di<br />
Borgo San Lorenzo sono in tota<strong>le</strong> 188, di<br />
cui gli ultimi realizzati a fine degli anni<br />
‘90. L’ accesso è definito in base <strong>ad</strong> una<br />
gr<strong>ad</strong>uatoria pubblica bienna<strong>le</strong> (l’ultima<br />
risa<strong>le</strong> all’apri<strong>le</strong> del 2009) in due fasi: una<br />
gr<strong>ad</strong>uatoria provvisoria (a cui segue la<br />
presentazione degli eventuali ricorsi) e<br />
quella definitiva che precede l’assegnazione<br />
degli alloggi. Ad apparire nel<strong>le</strong> gr<strong>ad</strong>uatorie<br />
sono poche <strong>le</strong> persone anziane e i<br />
più sono ben sotto i 65 anni. E la maggior<br />
parte sono italiani. Lo confermano i dati<br />
relativi al decennio 1998-2008: in nessun<br />
anno gli stranieri hanno superato e nemmeno<br />
avvicinato il numero degli italiani<br />
inseriti in gr<strong>ad</strong>uatoria.<br />
Proseguono una serie di lavori avviati da tempo, mentre sono<br />
cominciati quelli per realizzare la pista ciclabi<strong>le</strong> Ospeda<strong>le</strong>-Polo<br />
Scolastico. Aperta la passerella ciclopedona<strong>le</strong> sul<strong>le</strong> Ca<strong>le</strong><br />
pavimentazione in via san martino<br />
Proseguono i lavori per la pavimentazione in pietra in Via San<br />
Martino.<br />
via ai lavori a ronta<br />
Inizieranno entro il mese i lavori per la realizzazione della variante<br />
alla str<strong>ad</strong>a vicina<strong>le</strong> del Mulinuccio a Ronta, propedeutici alla<br />
realizzazione dello svincolo nord di via<strong>le</strong> Fratelli Rosselli.<br />
in arrivo la nuova pista ciclabi<strong>le</strong><br />
Sono in corso i lavori per l’impianto di illuminazione del campo<br />
sportivo di Saggina<strong>le</strong> e iniziati quelli per la pista ciclabi<strong>le</strong> Ospeda<strong>le</strong>-<br />
Polo scolastico.<br />
aperta la passerella sul<strong>le</strong> ca<strong>le</strong><br />
Aperta la passerella ciclopedona<strong>le</strong> sul<strong>le</strong> Ca<strong>le</strong> realizzata da Cavet<br />
nell’ambito del<strong>le</strong> opere compensative dell’Alta Velocità.<br />
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6 Marzo 2010 il giorna<strong>le</strong> del tuo Comune<br />
LA NOVITÀ. Al Centro d’Incontro dibattiti, musica, divertimento e persino una redazione<br />
In piazza Dante la creatività è di casa<br />
Caterina Sandretti<br />
L’idea è quella<br />
di proseguire con<br />
<strong>le</strong> aperture serali, con<br />
iniziative lanciate dai<br />
ragazzi stessi. In arrivo<br />
un giorna<strong>le</strong> e una<br />
trasmissione tv<br />
Incontri, dibattiti, iniziative, ma non solo.<br />
Anche divertimento e musica. E anche<br />
di sabato sera. Succede al Centro d’Incontro<br />
di piazza Dante a Borgo San Lorenzo<br />
che dall’inizio di marzo ha dato il via<br />
al<strong>le</strong> aperture serali, per quattro sabati consecutivi,<br />
con l’idea di coinvolgere i tanti ragazzi<br />
che si ritrovano ai giardini, “storico” luogo di<br />
incontro. “Abbiamo voluto - insieme a Cooperativa<br />
Alveare, Officine di Str<strong>ad</strong>a e Amici<br />
del<strong>le</strong> Biblioteche - provare a fare un piccolo<br />
programma di proposte serali” ha spiegato<br />
l’assessore alla cultura e al<strong>le</strong> politiche giovanili,<br />
Giunia Adini, che vorrebbe farne una<br />
consuetudine per il futuro “magari con proposte<br />
che arrivano direttamente dai ragazzi i<br />
quali, in più occasioni, hanno dimostrato la<br />
loro voglia di esprimersi e di partecipare”. A<br />
fianco, dunque, del<strong>le</strong> numerose attività - rivolte<br />
ai bambini, ai ragazzi, agli <strong>ad</strong>o<strong>le</strong>scenti,<br />
ai giovani e agli anziani - che si svolgono al<br />
L’ingresso del Centro d’Incontro<br />
Centro d’Incontro, potrebbero nascere nuove<br />
iniziative. Come è acc<strong>ad</strong>uto, <strong>ad</strong> esempio, nel<br />
caso del “Progetto Kontatto” animato da decine<br />
e decine di ragazzi e ragazze, con un’età<br />
media di 18 anni, che negli spazi del Centro<br />
si ritrovano per dare espressione in maniera<br />
condivisa e aperta alla comunità, ai loro interessi.<br />
Passioni che abbracciano il giornalismo,<br />
la musica, il teatro, il videomaking, i giochi di<br />
ruolo, lo skate e la Tektonik. Esperienze che<br />
hanno voglia di crescere e confrontarsi. Come<br />
è successo in occasione dell’incontro con i<br />
Luana-Biz (il quartetto per metà mugellano e<br />
reduce da un famoso ta<strong>le</strong>nt scout te<strong>le</strong>visivo)<br />
che ben vo<strong>le</strong>ntieri si sono messi a disposizione<br />
dei quasi-coetanei di Kontatto per scambi<br />
in materia musica<strong>le</strong> e per raccontare un po’<br />
della loro esperienza. Disponibili, simpatici e<br />
rif<strong>le</strong>ssivi i quattro Luana-Biz, che con serietà<br />
e qualche curioso aneddoto hanno risposto<br />
al<strong>le</strong> domande poste dal<strong>le</strong> giovani redattrici di<br />
Konnesso (il gruppo giornalistico di Kontatto).<br />
Interviste, brevi reportage, rubriche saranno<br />
anche il banco di prova e di incontro per<br />
un gruppo di 13 ragazzi (tra i 18 e i 25 anni)<br />
che, proprio negli spazi del Centro d’Incontro<br />
messi a disposizione dal Comune di Borgo<br />
San Lorenzo, daranno vita alla redazione de<br />
“La voce dalla Luna” (www.lavocedallaluna.<br />
org). Un progetto dedicato ai giovani mugellani<br />
e ideato da quattro soggetti che da anni<br />
operano nel settore socia<strong>le</strong>: la Cooperativa<br />
Alveare, l’Associazione Pianeta Elisa Onlus,<br />
l’ARCI e la Pubblica Assistenza CRS. I ragazzi<br />
lavoreranno alla realizzazione di un giorna<strong>le</strong><br />
mensi<strong>le</strong>, che uscirà con <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> e di una<br />
trasmissione informativa bisettimana<strong>le</strong> per la<br />
te<strong>le</strong>visione che sarà realizzata in collaborazione<br />
con Te<strong>le</strong>Iride.<br />
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piazza Dante 2, 50032 Borgo San Lorenzo<br />
• Centralino<br />
055 849661, fax 055 8456782<br />
• Urp (Ufficio Relazioni col Pubblico)<br />
055 84966235<br />
urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />
• Polizia municipa<strong>le</strong><br />
055 8457086<br />
• Biblioteca comuna<strong>le</strong><br />
055 8457197<br />
• sito<br />
www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />
• ufficio informazioni turistiche<br />
Villa Pecori Giraldi<br />
055 8456230<br />
• Centro d'Incontro<br />
piazza Dante<br />
055 8494533<br />
• Centro piscine<br />
055 8458290<br />
• ASL 10 centralino<br />
055 84511<br />
• Publiacqua<br />
info<br />
800238238<br />
guasti<br />
800314314<br />
• Publiambiente<br />
800980800<br />
• Comunità Montana Mugello<br />
via P. Togliatti 45, 50032 Borgo San Lorenzo<br />
centralino 055 845271, fax 055 8456288<br />
• Ufficio Promozione Turistica<br />
055 845271<br />
turismo@cm-mugello.fi.it<br />
• sito<br />
www.cm-mugello.fi.it
Borgo San Lorenzo<br />
LA CURIOSITÀ. L’idea viene dall’associazione “Giardino del<strong>le</strong> Ore”<br />
<strong>Il</strong> tempo? A Borgo si baratta<br />
Sara Casini<br />
Per lo scrittore francese<br />
François Rabelais “<strong>le</strong> ore<br />
sono fatte per l’uomo, non<br />
l’uomo per <strong>le</strong> ore”, mentre<br />
il filosofo ing<strong>le</strong>se Francis Bacon<br />
non aveva dubbi forgiando uno dei<br />
detti più popolari: “<strong>Il</strong> tempo è denaro”.<br />
Aforismi e citazioni sul concetto<br />
del tempo che passa sono molte:<br />
del resto da sempre il senso dello<br />
scorrere implacabi<strong>le</strong> dei minuti è<br />
al centro del<strong>le</strong> rif<strong>le</strong>ssioni umane.<br />
Con gli odierni ritmi di vita, più che<br />
fonte d’ispirazione, il tempo è quasi<br />
diventato una mancanza “cronica”.<br />
E c’è chi ne ha voluto prendere atto,<br />
e provare <strong>ad</strong> investire sulla necessità<br />
di scambiarsi il tempo per gu<strong>ad</strong>agnare<br />
tempo, secondo la filosofia<br />
che la condivisione del<strong>le</strong> ore sia<br />
anche il modo più semplice per riappropiarsi<br />
della socialità. A farlo,<br />
in Italia, sono <strong>le</strong> Banche del Tempo,<br />
che raccolgono, custodiscono, e<br />
scambiano ore, anziché euro. Una<br />
realtà che esiste anche a Borgo San<br />
Lorenzo dove, all’inizio del 2008,<br />
su iniziativa di un gruppo d’amici<br />
già abituati a scambiarsi tempo e<br />
aiuto reciproco, nasce il “Giardino<br />
del<strong>le</strong> Ore”, un’associazione senza<br />
scopo di lucro che gestisce l’intero<br />
“commercio” di tempo della zona.<br />
Come funziona? Ogni membro deposita<br />
un certo numero d’ore che<br />
mette a disposizione di altri, e di rif<strong>le</strong>sso<br />
avrà diritto a ore di attività da<br />
ricevere. Con tanto di conto, libretto<br />
degli assegni, ed estratto trimestra<strong>le</strong>.<br />
Le attività da scambiarsi possono<br />
essere varie: stirare, preparare dolci,<br />
prendersi cura del giardino. Per<br />
avere informazioni basta rivolgersi<br />
al Centro Incontro di Piazza Dante,<br />
il martedì dal<strong>le</strong> 10 a 12, il giovedì<br />
dal<strong>le</strong> 17 al<strong>le</strong> 19 (055.8494533). Per<br />
<strong>ad</strong>erire, è necessario compilare un<br />
modulo, dopodiché il nuovo socio<br />
viene presentato all’assemb<strong>le</strong>a e,<br />
in base alla domanda e all’offerta,<br />
può autonomamente mettersi in<br />
contatto con gli altri soci. “<strong>Il</strong> tempo<br />
da scambiarsi non deve essere professiona<strong>le</strong><br />
– spiegano al Giardino<br />
del<strong>le</strong> Ore – la cultura che ci guida<br />
è infatti quella di incentivare i buoni<br />
rapporti di vicinato, risparmiare<br />
qualcosa per <strong>le</strong> picco<strong>le</strong> attività domestiche,<br />
ritornare a fare amicizia.<br />
In più, organizziamo anche i mercatini,<br />
rassegne cinematografiche<br />
e conferenze”. Nel capoluogo mugellano<br />
sono circa 50 i soci iscritti,<br />
di età variabi<strong>le</strong> tra i 20 ai 70 anni:<br />
molte donne, pensionati ma anche<br />
molti lavoratori e qualche studente.<br />
A sostegno di valori quali la reciprocità,<br />
lo scambio, l’amicizia. E,<br />
del resto, come ci insegna un antico<br />
proverbio cinese “una briciola<br />
d’oro non può comprare una briciola<br />
di tempo”.<br />
pillo<strong>le</strong><br />
Momento d’oro per la prima squ<strong>ad</strong>ra<br />
PALLANUOTO MUGELLO: SPLENDIDA DOPPIETTA<br />
Finisce in bel<strong>le</strong>zza il mese di febbraio per la pallanuoto mugellana.<br />
Gli Under 17 sconfiggono i pari età della blasonata Mc Donald’s Firenze<br />
per 10 a 4. I giovani mugellani consolidano così il terzo posto<br />
nel campionato regiona<strong>le</strong> Fin e testimoniano l’ottimo lavoro svolto<br />
dall’al<strong>le</strong>natore Gabrio Carcassi. La prima squ<strong>ad</strong>ra, dopo uno stentato<br />
avvio nel campionato Promozione, conferma il suo momento positivo<br />
e fa suo il “derby” contro la Torre Pontassieve. A 32”dal fischio fina<strong>le</strong><br />
il gran goal della vittoria è del capitano Tiziano Avallone che mette<br />
così il sigillo <strong>ad</strong> una partita emozionante e combattuttissima.<br />
Recuperati oltre 10mila prodotti alimentari<br />
“Buon fine coop”, ottimi risultati per il 2009<br />
Oltre 10mila prodotti per un valore di 90mila euro: sono i numeri del<br />
progetto “Buon fine Coop” anno 2009, che coinvolge 11 associazioni<br />
e realtà del no profit socia<strong>le</strong> mugellano, e che mira a recuperare i tanti<br />
prodotti che ogni giorno la grande distribuzione avvia allo smaltimento.<br />
Generi alimentari buoni e ancora commestibili (in perfetta conformità<br />
ai requisiti igienico-sanitari, di identificazione ed etichettatura)<br />
ma considerati non più vendibili per difetti nella confezione o perché<br />
vicini alla sc<strong>ad</strong>enza.<br />
IL CALENDARIO è FITTO DI INIZIATIVE<br />
VILLA PECORI, GLI EVENTI “CAFFÈ SCIENZA”<br />
Tutto tra scienza e musica è il nuovo programma cultura<strong>le</strong> di Villa Pecori,<br />
iniziato il 7 marzo con il primo appuntamento dedicato al Caffè<br />
Scienza (www.caffescienza.it) alla presenza di Nicola Casagli e Filippo<br />
Catani, del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università<br />
di Firenze, con una discussione sul rapporto tra l’uomo, <strong>le</strong> sue opere,<br />
la natura. In ca<strong>le</strong>ndario, altri Caffè Scienza: il 21 marzo sul<strong>le</strong> al<strong>le</strong>rgie<br />
e sul loro aumento e il 18 apri<strong>le</strong> l’incontro che pone un interrogativo<br />
immenso: “Cosa c’è tra la vita e la morte?”, con interventi di Leandro<br />
Barontini (anestesista, presidente del Comitato etico, Asl Pistoia) e<br />
Monica Toraldo di Francia (docente di Bioetica, Università di Firenze,<br />
membro del Comitato naziona<strong>le</strong> di Bioetica). <strong>Il</strong> 28 marzo <strong>ad</strong> aprire<br />
gli appuntamenti musicali sarà invece il jazz del Quartetto Vian che<br />
presenta brani di vivace musicalità che affrontano temi attualissimi:<br />
l’antimilitarismo, la sessuofobia e l’emarginazione. In programma per<br />
l’11 apri<strong>le</strong>, Chromethica, una performance a cura del Col<strong>le</strong>ttivo Selfpoetry<br />
che verte sulla <strong>le</strong>ttura di testi di Iacopo Ninni, a cui si aggiungono<br />
suggestioni tratte da scrittori come Antonia Pozzi o F.L. Celine.<br />
7<br />
LA TENDINITE DELLA CUFFIA DEI<br />
ROTATORI O PERIARTRITE DI SPALLA<br />
Si dice che il mal di denti sia tremendo ma anche il dolore<br />
alla spalla non scherza. Chi ce l’ha o l’ha avuto ve lo potrà<br />
confermare: incapacità di alzare il braccio, impossibi<strong>le</strong> pettinarsi,<br />
dolore notturno insopportabi<strong>le</strong>... La spalla è l’articolazione<br />
più mobi<strong>le</strong> del nostro corpo, ci permette di fare<br />
movimenti ampli in tutte <strong>le</strong> direzioni dello spazio. Tutta<br />
questa mobilità è permessa dalla geometria articolare che è<br />
quella di una semi sfera in una coppa, in cui la coppa è particolarmente<br />
piccola e lascia la sfera girare liberamente. La<br />
spalla è stata paragonata <strong>ad</strong> un pallone da basket in una<br />
scodella. È un vero prodigio meccanico che il movimento<br />
possa avvenire senza che il pallone rotoli fuori dalla scodella.<br />
È il perfetto controllo attivo da parte dei muscoli che<br />
mantiene momento per momento in sede la sfera nella<br />
coppa mentre sta girando nel<strong>le</strong> varie direzioni. I muscoli di<br />
cui stiamo parlando sono quelli della cosiddetta cuffia dei<br />
rotatori, quattro piccoli muscoli profondi alla spalla che<br />
hanno la funzione di mantenere in sede l’articolazione. I<br />
tendini di questi quattro muscoli si vanno <strong>ad</strong> inserire sull’osso<br />
della testa dell’omero. Prima di arrivarci passano per<br />
un cana<strong>le</strong> osseo stretto tra la testa dell’omero stessa al di<br />
sotto ed il cosiddetto arco coraco-acromia<strong>le</strong> al di sopra.<br />
L’arco coracoacromia<strong>le</strong><br />
in<br />
<strong>Il</strong> fisiatra risponde<br />
sostanza è l’osso che si sente con <strong>le</strong> dita all’apice della<br />
spalla. Lo spazio è stretto, il lavoro è tanto e la vita è lunga<br />
e se non c’è una perfetta coordinazione e posizionamento<br />
dei vari e<strong>le</strong>menti sche<strong>le</strong>trici questi tendini si trovano a funzionare<br />
ma<strong>le</strong>, con troppo attrito, si usurano e si possono<br />
infiammare e rompere. La loro infiammazione è la causa<br />
del dolore e dell’impotenza funziona<strong>le</strong> in questa sindrome.<br />
È perché questi tendini infiammati sentono ma<strong>le</strong> che non si<br />
vogliono attivare per permettervi di sol<strong>le</strong>vare il braccio. È la<br />
loro infiammazione che provoca quell’insopportabi<strong>le</strong> dolore<br />
notturno.<br />
<strong>Il</strong> fattore fondamenta<strong>le</strong> nel determinare l’attrito sui tendini<br />
della cuffia è il movimento della scapola.<br />
Questo perché il braccio comincia dalla scapola e se la<br />
scapola si muove sul torace tardi o ma<strong>le</strong> impone alla spalla<br />
un superlavoro, porta a quel cattivo posizionamento che<br />
sovraccarica i tendini della cuffia dei rotatori. Anche la<br />
postura ha un ruolo crucia<strong>le</strong>: se una persona ha <strong>le</strong> spal<strong>le</strong><br />
curve in avanti, ancora creerà uno svantaggio meccanico<br />
per la spalla ed un sovraccarico per la cuffia. L’esempio<br />
classico che si usa fare è quello del cardine della porta. Se<br />
il cardine è in asse, la porta gira bene ed il cardine si usura<br />
molto <strong>le</strong>ntamente. Quanto più il cardine è fuori asse, tanto<br />
peggiore è la meccanica e tanto più precoce ed importante<br />
sarà l’usura. La prima misura per migliorare il movimento<br />
di una porta è mettere i cardini in asse, e così con la spalla.<br />
Un lavoro attento di riequilibrio del movimento corretto<br />
della scapola e della postura toracica è estremamente efficace<br />
nel guarire sindromi dolorose acute e croniche della<br />
cuffia dei rotatori. Questo richiede competenza del team<br />
riabilitativo nell’individuare lo squilibrio e somministrare<br />
gli esercizi giusti per correggerlo. Richiede anche un minimo<br />
di tempo, circa un mese, per ottenere i primi cambiamenti<br />
fisici desidedrati. Quindi l’obiettivo a medio-lungo<br />
termine e la misura terapeutica più r<strong>ad</strong>ica<strong>le</strong> è “rimettere in<br />
asse il cardine”. Ma intanto l’obiettivo a breve termine è<br />
risolvere l’infiammazione della cuffia per dare sollievo<br />
immediato al paziente. A questo scopo oltre agli antiinfiammatori<br />
per bocca, si somministrano del<strong>le</strong> terapie fisiche<br />
antiinfiammatorie come Laser, Ultrasuoni, Tecarterapia,<br />
Ionoforesi; si impartiscono del<strong>le</strong> mobilizzazioni passive da<br />
parte dei fisioterapisti, eventualmente come risorsa estrema<br />
si possono fare del<strong>le</strong> infiltrazioni di cortisone. <strong>Il</strong> concerto<br />
di queste misure terapeutiche, ben orchestrate nella<br />
loro sequenza ed applicate con rigore risolve la grande<br />
maggioranza del<strong>le</strong> sindromi dolorose a carico della cuffia<br />
dei rotatori. L’importante è non lasciar passare troppo<br />
tempo dall’inizio della sintomatologia e prendere misure<br />
terapeutiche precoci sotto la guida di uno specialista per<br />
evitare che la patologia si strutturi e diventi sempre più diffici<strong>le</strong><br />
da curare, e per scongiurare la prospettiva chirurgica,<br />
che deve sempre essere la risorsa estrema.<br />
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8 Marzo 2010 il giorna<strong>le</strong> del tuo Comune<br />
L’INTERVISTA. Franco Frandi, presidente di Confesercenti, parla dell’economia di Borgo<br />
“La vocazione commercia<strong>le</strong> ci aiuta”<br />
<strong>Il</strong> consiglio per chi vuo<strong>le</strong> aprire un’attività ora? “Competenza<br />
nell’erogazione del servizio e qualità del prodotto sono gli<br />
ingredienti fondamentali per resistere ai momenti più critici”<br />
Letizia Martino<br />
La crisi economica e il<br />
commercio a Borgo San<br />
Lorenzo: ne abbiamo<br />
parlato con Franco Frandi,<br />
presidente di Confesercenti di<br />
Borgo San Lorenzo, e rappresentante<br />
provincia<strong>le</strong> dell’associazione<br />
che nel capoluogo e dintorni conta<br />
Franco Frandi<br />
circa 250 aziende iscritte. “La crisi<br />
c’è stata, e continua a farsi sentire,<br />
in tutti i settori del commercio –<br />
spiega Frandi – dopo un diffici<strong>le</strong><br />
2008 e 2009, anche il 2010 non si<br />
profila certo roseo e gli effetti della<br />
ripresa, che dovrebbe esserci, non<br />
saranno certo immediati sul microlivello”.<br />
A scendere nel dettaglio,<br />
dal<strong>le</strong> paro<strong>le</strong> di Frandi emerge che<br />
il saldo tra chiusure e aperture è<br />
stato comunque alla pari: “<strong>Il</strong> comparto<br />
commercia<strong>le</strong> di un centro<br />
come Borgo San Lorenzo ha una<br />
lunga tr<strong>ad</strong>izione di competenza e<br />
professionalità – spiega – e questo<br />
ha sicuramente contribuito <strong>ad</strong><br />
arginare i più nefasti effetti della<br />
crisi economica, insieme al fatto<br />
che i centri più piccoli risentono<br />
meno dei momenti di espansione<br />
così come quelli di maggiore depressione”.<br />
E per chi apre, crisi o<br />
non crisi, il consiglio resta quello<br />
di essere preparati e analitici, con<br />
tutto l’armamentario necessario: ricerche<br />
di mercato per posizionarsi<br />
in aree meno sature e professionalità.<br />
Frandi ne è convinto e propone<br />
la necessità di ripristinare corsi di<br />
formazione e preparare i giovani<br />
a gestire la propria attività commercia<strong>le</strong><br />
in maniera efficiente, per<br />
evitare il trauma di veder persi investimenti<br />
iniziali spesso piuttosto<br />
consistenti. “Competenza e serietà<br />
nell’erogazione del servizio e qualità<br />
del prodotto sono certamente<br />
gli ingredienti fondamentali per<br />
resistere meglio ai momenti più<br />
critici” prosegue Frandi. Questa<br />
ricetta non sempre ha certezza di<br />
riuscita, e non sempre è in gr<strong>ad</strong>o di<br />
contrastare <strong>le</strong> ric<strong>ad</strong>ute negative <strong>le</strong>gate<br />
all’arrivo del<strong>le</strong> grandi strutture<br />
commerciali che anche in Mugello<br />
esistono. Ric<strong>ad</strong>ute che si sono fatte<br />
sentire anche nel capoluogo borghigiano<br />
dove però “la vocazione<br />
commercia<strong>le</strong> decenna<strong>le</strong> e l’urbanistica<br />
sono state di grande aiuto,<br />
insieme alla buona gestione del<br />
nostro centro commercia<strong>le</strong> natura<strong>le</strong><br />
che ospita manifestazioni ed eventi<br />
che, mi auguro, potranno in futuro<br />
essere sempre più numerosi”. Soddisfatto<br />
della collaborazione con<br />
l’amministrazione comuna<strong>le</strong>, Frandi<br />
propone di segnalare i parcheggi<br />
esterni al centro, e di recuperare<br />
str<strong>ad</strong>e come via San Martino, paral<strong>le</strong>la<br />
a Malacoda, senza tralasciare <strong>le</strong><br />
iniziative per valorizzare il patrimonio<br />
cultura<strong>le</strong> dell’intero centro storico.<br />
“Sono convinto che la cultura<br />
e la bel<strong>le</strong>zza siano valori importanti<br />
e utili a superare i momenti più<br />
critici. Con un occhio anche al turismo,<br />
naturalmente, che – aggiunge<br />
– sempre più, da Pasqua in poi,<br />
rappresenta una voce significativa<br />
di bilancio per i nostri esercenti.”<br />
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10 Marzo 2010<br />
primo piano<br />
L’INCHIESTA/1. Dall’aperitivo all’ultima birra scolata sui gr<strong>ad</strong>ini. Luci e ombre della movida fiorentina<br />
Certe notti (alcoliche)<br />
a portata di paghetta<br />
Francesca Puliti<br />
Lo chiamavano aperitivo, era qualcosa<br />
da bere sgranocchiando un paio di noccioline<br />
in attesa della cena. La versione<br />
aggiornata agli anni 2000 è una grande<br />
abbuffata innaffiata da due o tre cocktail. La notte<br />
alcolica dei giovani fiorentini comincia da qui.<br />
Dai vari centri del preserata, come San Niccolò e<br />
Santo Spirito, si sposta poi principalmente in zona<br />
Santa Croce, incoronata da qualche anno fulcro<br />
della movida gigliata. E la serata comincia presto,<br />
per poter usufruire del<strong>le</strong> più svariate promozioni.<br />
A ogni giorno della settimana la sua. C’è il lunedì<br />
sera dei cinque shot a cinque euro, il martedì della<br />
seconda pinta di birra gratis, il merco<strong>le</strong>dì della<br />
dama da bere e via di questo passo fino alla domenica.<br />
I posti dove alzare il gomito con pochi euro<br />
non mancano. A volte basta munirsi di una tessera,<br />
investimento contenuto a portata di paghetta, per<br />
accedere a Vodka<strong>le</strong>mon e Negroni a tre euro. Talvolta<br />
non c’è bisogno neanche di quella. “Se poi ci<br />
si fa amico qualche barista è fatta”, ammette candidamente<br />
una ragazza. Domani c’è scuola, ma è<br />
pur sempre venerdì sera. L’anno prossimo entrerà<br />
a pieno titolo nel circuito del<strong>le</strong> feste universitarie,<br />
per quest’anno è ancora a rischio controllo carta di<br />
identità. A verificare la data di nascita degli avventori,<br />
però, sono veramente in pochi. Più numerosi,<br />
invece, i gestori dei locali che si dimostrano fiscali<br />
sull’orario di fine bevuta. Poco ma<strong>le</strong>, perché anche<br />
quando pub e birrerie chiudono i battenti si trova<br />
comunque il modo di farsi una birra. Basta rivolgersi<br />
ai venditori abusivi che ne trasportano sempre<br />
una modica quantità nello zainetto. Poi va a finire<br />
che la si consuma a sedere sui gr<strong>ad</strong>ini di qualche<br />
chiesa, infischiandosene del<strong>le</strong> condizioni meteo (figuriamoci<br />
poi di una qualsiasi ordinanza), perché<br />
l’importante è stare insieme e fare baldoria in compagnia.<br />
E possibilmente schivare la classica secchiata<br />
dal vicinato. Per chi ha qualche anno in più,<br />
qualche soldo in più in tasca e il coprifuoco al<strong>le</strong><br />
spal<strong>le</strong>, ci sono i club, che tengono duro fino al<strong>le</strong><br />
cinque del mattino. Se c’è un lato positivo in tutto<br />
ciò è che quanto meno in questa fascia d’età è cresciuta<br />
la consapevo<strong>le</strong>zza di un prob<strong>le</strong>ma spesso lasciato<br />
sottotraccia. “Dal 2008 al 2009 sono aumentate<br />
<strong>le</strong> persone che si sono rivolte a noi – dichiara<br />
la dottoressa Paola Trotta, coordinatrice dei servizi<br />
Sert e Sat sul territorio fiorentino – l’incremento si<br />
è verificato non tanto tra i minori, quanto tra i 19 e i<br />
24 anni”. I dati dell’anno scorso sono ancora in fase<br />
di elaborazione, ma i numeri del bol<strong>le</strong>ttino 2008<br />
parlano chiaro: a bussare alla porta dei Servizi Alcologici<br />
Territoriali sono stati in 1.253, oltre 1000<br />
solo nella città di Firenze, gli altri distribuiti nella<br />
cintura <strong>ad</strong>iacente. Un terzo di questo battaglione, in<br />
aumento rispetto al 2007, è rappresentato da donne.<br />
“L’aumento però può essere spiegato anche dai più<br />
frequenti controlli sul<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e – continua la dottoressa<br />
Trotta – che ha innalzato il livello di attenzione.<br />
E anche un po’ di sana preoccupazione”.<br />
Pochi controlli sull’età dei clienti, molte promozioni per bere (troppo) con pochi euro,<br />
dal lunedì alla domenica. E aumentano i ragazzi dai 19 ai 24 anni che si rivolgono<br />
ai Servizi alcologici territoriali in cerca di un aiuto specializzato<br />
ivAn<br />
Barista, 36 anni<br />
GiorGio<br />
Dottorando, 28 anni<br />
AnnA e steFAno<br />
Baristi, 45 e 43 anni<br />
“C’è sempre<br />
qualcuno che<br />
alza il gomito”<br />
“A chi non<br />
piace una birra<br />
all’aperto?”<br />
“<strong>Il</strong> buon senso<br />
è l’arma più<br />
efficace”<br />
“Forse la questione è un po’ troppo enfatizzata...Per esperienza<br />
persona<strong>le</strong> posso dire che non ho mai avuto particolari<br />
prob<strong>le</strong>mi, e del resto si sa: gente che alza il gomito c’è<br />
sempre stata e sempre ci sarà. Speriamo solo che queste<br />
nuove rego<strong>le</strong> entrate in vigore siano applicate in maniera<br />
uniforme”<br />
“Io personalmente non ho mai creduto al<strong>le</strong> politiche proibizioniste.<br />
Quello dell’abuso di alcool è un prob<strong>le</strong>ma serio,<br />
non c’è dubbio, ma credo che sarebbe più proficuo intervenire<br />
a monte, sulla riduzione del danno. E poi diciamolo,<br />
con la bella stagione a chi non piace bersi una birra all’aria<br />
aperta?”<br />
“È sicuramente meglio prevenire che curare. L’educazione<br />
è l’unico strumento veramente efficace per proteggere i ragazzi<br />
dall’alcolismo o dalla droga. Da parte nostra siamo<br />
sempre stati vigili sull’età della nostra clientela, siamo convinti<br />
che il buon senso sia senz’altro un’arma migliore dei<br />
divieti”<br />
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L’INCHIESTA/2. Vietata la vendita da asporto dal<strong>le</strong> 22 al<strong>le</strong> 3 e il possesso oltre la “dose” persona<strong>le</strong><br />
11<br />
E fu così che arrivarono<br />
<strong>le</strong> ordinanze anti-sbronza<br />
Luca Serranò<br />
La città del vino rosso dichiara guerra all’abuso di<br />
alcol. Con <strong>le</strong> due ordinanze del mese scorso, infatti,<br />
il Comune ha circoscritto modi e tempi della<br />
vendita di bevande alcoliche nel centro di Firenze<br />
e al<strong>le</strong> Cascine. Colpendo, in particolare, quei piccoli<br />
market che fino a notte fonda offrono birre, vini e liquori<br />
al dettaglio. Niente più vendita da asporto dal<strong>le</strong> 22 al<strong>le</strong> tre<br />
del mattino (per l’articolo 650 c.p. arresto fino a tre mesi<br />
e multe superiori ai 200 euro), divieto di detenere bottiglie<br />
o lattine superiori alla “dose” persona<strong>le</strong>. Le nuove rego<strong>le</strong><br />
(valide fino al 31 maggio, quando probabilmente saranno<br />
“rinnovate” da un decreto prefettizio) sono state accolte<br />
con cautela dal popolo della notte. “<strong>Il</strong> proibizionismo non<br />
è mai servito a nulla”, sibila un ragazzo visibilmente alticcio<br />
all’uscita di un frequentato loca<strong>le</strong> del centro. “Chi<br />
si vuo<strong>le</strong> ubriacare lo farà lo stesso”, fa eco un suo compagno.<br />
Che una fascia sempre maggiore di giovani spenda<br />
<strong>le</strong> proprie serate tra un bicchiere e l’altro, d’altra parte, è<br />
sotto gli occhi di tutti. “Perché fanno chiasso e si notano<br />
di più - replica Giorgio da dietro il banco del suo bar di via<br />
San Gallo - vedo anche tanti cinquantenni che attaccano<br />
al<strong>le</strong> dieci di mattina e vanno avanti tutto il giorno”. Un<br />
prob<strong>le</strong>ma dai contorni sfuggenti, quello dell’abuso di sostanze<br />
alcoliche tra i ragazzi. Meglio vietare o educare al<br />
consumo responsabi<strong>le</strong>? Quel che è certo è che la duplice<br />
ordinanza del sindaco Renzi è arrivata dopo alcuni casi<br />
limite di minorenni ricoverati per coma etilico, circostanze<br />
che hanno spinto <strong>le</strong> istituzioni citt<strong>ad</strong>ine a fare fronte<br />
comune. “Non è solo una questione di ordine pubblico –<br />
spiega il questore di Firenze Francesco Tagliente – ma una<br />
vera e propria emergenza socia<strong>le</strong>. Già nei mesi scorsi abbiamo<br />
effettuato controlli a tappeto nei locali, certi episodi<br />
non devono più verificarsi”. Un chiaro riferimento al<strong>le</strong><br />
sospensioni di licenza che lo stesso Tagliente ha disposto<br />
nei confronti di alcuni pub e di una (nota) discoteca del<strong>le</strong><br />
Cascine, rei di aver servito da bere anche agli under sedici.<br />
“Bene ha fatto il Comune a intervenire – continua – ma<br />
è tutta la città che sta reagendo. Per la prima volta istituzioni,<br />
forze di polizia e associazioni di categoria si sono<br />
mosse insieme per contrastare il fenomeno – conclude – è<br />
una sorta di laboratorio permanente senza precedenti in<br />
Italia”. I primi risultati, in effetti, sono già abbondantemente<br />
visibili. Molti locali del centro hanno cominciato a<br />
chiedere il documento d’identità prima di servire alcolici,<br />
mentre il popolo della notte fa a gara <strong>ad</strong> interpretare il testo<br />
del<strong>le</strong> due ordinanze. “La seconda non la capisco proprio”,<br />
il ritornello tra i più giovani. <strong>Il</strong> divieto di detenere<br />
confezioni di alcolici eccedenti l’uso persona<strong>le</strong> (nel centro<br />
storico e al<strong>le</strong> Cascine) ha destato perp<strong>le</strong>ssità sopratutto tra<br />
<strong>le</strong> associazioni dei consumatori, preoccupate della labilità<br />
di un simi<strong>le</strong> principio. In attesa di vedere come sarà applicata<br />
la norma, di una cosa si può comunque essere certi: <strong>le</strong><br />
bottiglie d’acqua non andranno a ruba.<br />
niCColÒ<br />
Ristoratore, 32 anni<br />
emAnuelA<br />
artigiana, 25 anni<br />
mAttiA<br />
Commesso, 30 anni<br />
“La questione<br />
esiste e va<br />
affrontata”<br />
“Meglio<br />
al<strong>le</strong>ntare<br />
la presa?”<br />
“Serviva<br />
qualche<br />
regola in più”<br />
“In linea di principio sono senz’altro d’accordo. La questione<br />
esiste e in qualche modo va affrontata. Peccato che<br />
per noi operatori ci siano molti altri prob<strong>le</strong>mi: ho appena<br />
ricevuto 4mila euro di multa perché un ragazzo saliva dalla<br />
mia cantina con un panino in mano. Penso che <strong>le</strong> norme<br />
andrebbero applicate con maggior elasticità”<br />
“La politica ha sempre avuto un atteggiamento paternalistico<br />
nei confronti dei più giovani, frutto, credo, della sostanzia<strong>le</strong><br />
incapacità di comprenderli. Mi chiedo invece se<br />
non sarebbe il caso di al<strong>le</strong>ntare un po’ la presa: non vorrei<br />
infatti che tutti questi limiti alla fine producessero l’effetto<br />
contrario”<br />
“Credo che qualche regola in più servisse davvero. Bene ha<br />
fatto il Comune a intervenire. Certo, vietare è sempre una<br />
sconfitta per tutti, ma in fondo, a pensarci bene, si tratta<br />
solo di evitare alcune situazioni limite. Le Cascine e piazza<br />
Indipendenza <strong>ad</strong> esempio devono tornare a disposizione di<br />
tutti”<br />
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12 Marzo 2010<br />
tempi moderni<br />
LO STUDIO. Una ricerca traccia il ritratto di questa preziosa risorsa dell’economia fiorentina<br />
Gli artigiani hanno i capelli bianchi<br />
La fotografia arriva dal primo “Repertorio sui mestieri d’arte della provincia di firenze”:<br />
i titolari del<strong>le</strong> imprese artigiane hanno generalmente tra i 49 e i 58 anni (è under 30 solo<br />
il 3 per cento). Ma a sorpresa il 60 per cento di loro utilizza la posta e<strong>le</strong>ttronica<br />
Annalisa Cecionesi<br />
Gli artigiani, eccel<strong>le</strong>nza fiorentina,<br />
sono, a detta di<br />
molti, personaggi in via<br />
d’estinzione. Lo stereotipo<br />
ce li fa pensare coi capelli bianchi,<br />
chini sul lavoro in botteghe d’altri<br />
tempi. Un’immagine veritiera? La<br />
risposta arriva dal primo “Repertorio<br />
sui mestieri d’arte della provincia di<br />
Firenze”, realizzato dalla Fondazione<br />
di Firenze per l’Artigianato Artistico,<br />
in compartecipazione con la Camera<br />
di Commercio di Firenze. Gli artigiani<br />
artistici della provincia, individuati<br />
attraverso l’indagine, sono 1.317,<br />
concentrati per il 49 per cento nel comune<br />
di Firenze. Hanno mediamente<br />
50 anni e non hanno eredi ma muovono<br />
i primi passi nel mondo del web.<br />
Oltre la metà del<strong>le</strong> imprese artigianali<br />
è rappresentato da ditte individuali,<br />
fino a un massimo di tre <strong>ad</strong>detti. Le<br />
forme societarie, minoritarie, sono<br />
più frequenti nel settore dei minerali<br />
non metalliferi e in quello della pel<strong>le</strong><br />
e del cuoio. Come suggerisce lo stereotipo,<br />
gli artigiani hanno i capelli<br />
grigi: il titolare dell’impresa artigiana<br />
ha generalmente un’età avanzata,<br />
tra i 49 e i 58 anni. Solo il 3 per cento<br />
ha meno di 30 anni. Le imprese però<br />
sono piuttosto giovani. Un’attività<br />
su due è di prima generazione ed è<br />
stata fondata negli ultimi venti anni.<br />
Solo il 7 per cento circa del<strong>le</strong> aziende<br />
è nato prima del 1970. A differenza<br />
di quello che si può pensare, la trasmissione<br />
ereditaria del mestiere non<br />
è predominante. L’indagine dimostra<br />
infatti che <strong>le</strong> attività tramandate di<br />
p<strong>ad</strong>re in figlio sono il 35 per cento<br />
del tota<strong>le</strong>. Gran parte degli artigiani<br />
ha studiato a Firenze: poco meno di<br />
metà ha un diploma di maestro d’arte.<br />
Un significativo 20 per cento proviene<br />
dall’Opificio del<strong>le</strong> Pietre Dure.<br />
Fedeli alla reputazione che li vuo<strong>le</strong><br />
depositari di un mestiere tipicamente<br />
manua<strong>le</strong>, gli artigiani sembrano poco<br />
propensi a usare la tecnologia in<br />
fase produttiva. Solo il 15 per cento<br />
del<strong>le</strong> imprese fa ricorso a una combinazione<br />
di manualità e utilizzo di<br />
macchine. Ma chi si immagina questi<br />
artisti al<strong>le</strong> prese con <strong>le</strong>ttere sigillate<br />
con cera lacca si sbaglia. <strong>Il</strong> computer<br />
è entrato anche nel<strong>le</strong> botteghe. Oltre<br />
il 60 per cento degli artigiani comunica<br />
attraverso la posta e<strong>le</strong>ttronica.<br />
Ad avere un sito internet è invece<br />
poco meno del 39 per cento. Alcuni<br />
settori però si dimostrano più affini<br />
Tra i settori con<br />
più dimestichezza<br />
col web c’è quello<br />
della pel<strong>le</strong>tteria<br />
SPEDIRE O IMBALLARE?<br />
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di altri al<strong>le</strong> nuove tecnologie. E’ il<br />
caso della pel<strong>le</strong>tteria e dei cuoi artistici,<br />
degli strumenti musicali, del<strong>le</strong><br />
decorazioni e della ceramica. C’è chi<br />
diventa artigiano del web, pronto <strong>ad</strong><br />
aprirsi dei varchi oltre i circuiti locali,<br />
diffondendo il proprio saper fare<br />
oltre i confini della regione, e perché<br />
no, dell’Italia. Buone notizie, allora.<br />
L’artigianato, “marchio di fabbrica”<br />
del m<strong>ad</strong>e in Florence, resiste. In bottega<br />
e sul web.<br />
iN PiLLoLE<br />
il precedente<br />
<strong>Il</strong> primo e unico progetto di<br />
Repertorio del<strong>le</strong> botteghe<br />
dell’artigianato artistico risa<strong>le</strong><br />
al 1958. Si trattava di un censimento<br />
degli artigiani toscani,<br />
pubblicato in quattro lingue<br />
(italiano, ing<strong>le</strong>se, francese e<br />
spagnolo). L’indagine odierna<br />
trae ispirazione da quel progetto<br />
proponendo una mappatura<br />
aggiornata.<br />
l’indagine<br />
L’indagine, a cura di Franco Vichi,<br />
direttore della Fondazione<br />
di Firenze per l’Artigianato Artistico,<br />
è raccolta in un volume<br />
e in un cd ed è suddivisa in due<br />
parti. La prima traccia un ritratto<br />
del<strong>le</strong> imprese artigiane della<br />
provincia di Firenze, cercando<br />
di delineare il “profilo” dell’artigiano<br />
d’arte odierno. Nella<br />
seconda parte sono invece descritte<br />
nel dettaglio <strong>le</strong> 1.317<br />
aziende artigiane individuate.<br />
il metodo<br />
Da un e<strong>le</strong>nco inizia<strong>le</strong> di oltre<br />
6mila aziende appartenenti<br />
all’Albo del<strong>le</strong> Imprese Artigiane<br />
è stata fatta una prima scrematura,<br />
eliminando <strong>ad</strong> esempio<br />
<strong>le</strong> produzioni di livello industria<strong>le</strong>.<br />
Si è arrivati così a un tota<strong>le</strong><br />
di 2.500 aziende, ulteriormente<br />
ridotte dopo una verifica<br />
te<strong>le</strong>fonica, rivolta a capire se si<br />
trattasse di imprese della sfera<br />
propriamente “artistica”. Tra<br />
<strong>le</strong> discriminanti utilizzate rientrano<br />
l’ideazione, i materiali<br />
utilizzati, nonché la produzione<br />
di manufatti unici, in picco<strong>le</strong><br />
serie.<br />
<strong>le</strong> imprese<br />
<strong>Il</strong> mondo dell’artigianato è assai<br />
vasto e lo dimostrano i settori<br />
individuati dal Repertorio.<br />
Vi rientrano l’abbigliamento e<br />
<strong>le</strong> calzature, i ricami, la pel<strong>le</strong> e<br />
i cuoi artistici, la tappezzeria, la<br />
carta, la ceramica, il <strong>le</strong>gno e i<br />
mobili, <strong>le</strong> lavorazioni in pietra<br />
e in vetro, gli strumenti musicali<br />
e il restauro. Escluse invece<br />
dall’indagine <strong>le</strong> lavorazioni che<br />
hanno poco a che fare con l’arte:<br />
i servizi alla persona, come<br />
i barbieri, o <strong>le</strong> attività <strong>le</strong>gate ai<br />
generi alimentari.
1074382
14 Marzo 2010<br />
ambiente<br />
DOSSIER/1. Tre medici spiegano i pericoli sanitari dovuti alla presenza di questo materia<strong>le</strong><br />
“<strong>le</strong> rimozioni fai-da-te sono pericolose”<br />
Due <strong>le</strong> malattie <strong>le</strong>gate al minera<strong>le</strong>: la asbestosi (rarissimi i casi in<br />
città) e il mesotelioma, tumore che può colpire chi ne ha inalato<br />
<strong>le</strong> fibre. L’area fiorentina sembra essere relativamente al sicuro,<br />
anche se, specie nella Piana, sono molte <strong>le</strong> coperture in eternit<br />
1085687<br />
Riccardo Bianchi<br />
La pericolosità dell’amianto<br />
è ormai risaputa. Le numerose<br />
inchieste aperte sul<strong>le</strong><br />
morti che ha provocato<br />
hanno fatto storia. Le grandi aziende<br />
dove si lavorava, come la Eternit<br />
di Casa<strong>le</strong> Monferrato, hanno avuto<br />
centinaia di morti tra i propri operai.<br />
Ma sul territorio fiorentino fabbriche<br />
di questo tipo non esistevano. Una<br />
L’ESEMPio<br />
<strong>Il</strong> nuovo impianto<br />
Rischi <strong>ad</strong>dio<br />
Benvenuto so<strong>le</strong><br />
Buone nuove per la copertura<br />
di un grande fabbricato<br />
di proprietà di Toscana<br />
Energia, comp<strong>le</strong>tamente bonificato<br />
e trasformato da una<br />
vecchia, malridotta e pericolosa<br />
copertura in eternit in un<br />
nuovo e super tecnologico impianto<br />
fotovoltaico. 470mila<br />
euro, tanto ci è voluto per trasformare<br />
la pericolosa copertura<br />
di eternit in una centra<strong>le</strong><br />
fotovoltaica da 70mila Kwh<br />
all’anno. E anche se il fabbricato<br />
ha un’esposizione non<br />
proprio idea<strong>le</strong>, il prob<strong>le</strong>ma è<br />
stato bypassato utilizzando<br />
pannelli in silicio amorfo, un<br />
materia<strong>le</strong> che, pur avendo un<br />
rendimento inferiore rispetto<br />
ai moduli cristallini, garantisce<br />
una produzione minima<br />
<strong>ad</strong>eguata anche in condizioni<br />
atmosferiche non favorevoli e<br />
riesce a sfruttare i periodi a minore<br />
intensità luminosa, come<br />
alba e tramonto. 1550 metri<br />
qu<strong>ad</strong>rati bonificati e sostituiti<br />
con i nuovi pannelli che da<br />
quest’anno in avanti consentiranno<br />
di produrre energia che<br />
permetterà di risparmiare circa<br />
l’equiva<strong>le</strong>nte di 1,5 tonnellate<br />
di petrolio, e di non immettere<br />
nell’aria 53,6 tonnellate<br />
di anidride carbonica (ovvero<br />
l’equiva<strong>le</strong>nte ecologico di 77<br />
nuovi alberi piantati), producendo<br />
una quantità di energia<br />
pari a quella che basterebbe<br />
per soddisfare il fabbisogno di<br />
27 famiglie. La grande novità,<br />
che invita <strong>ad</strong> un gr<strong>ad</strong>ua<strong>le</strong> iter<br />
di bonifica del<strong>le</strong> aree a rischio<br />
in cui sono presenti tracce di<br />
amianto, è stata presentata<br />
dal sindaco di Firenze Matteo<br />
Renzi che ha inaugurato l’impianto<br />
lo scorso 25 febbraio. I<br />
584 pannelli installati sono il<br />
fiore all’occhiello di un lavoro<br />
che porta a Firenze un ottimo<br />
esempio di come la città si dovrebbe<br />
rapportare all’energia,<br />
lasciando più spazio all’ecologia<br />
e alla sostenibilità e accantonando<br />
materiali pericolosi.<br />
/C.G.<br />
fortuna, come confermano i dati. Se<br />
si pensa che a Monfalcone, in Friuli,<br />
citt<strong>ad</strong>ina di 28mila abitanti, negli ultimi<br />
vent’anni ci sono stati 260 casi<br />
di mesotelioma, il tumore provocato<br />
dal minera<strong>le</strong>, i 179 della provincia<br />
fiorentina sono ben altra cosa. Nonostante<br />
il commercio di manufatti in<br />
amianto sia vietato dal ‘92, la <strong>le</strong>gge<br />
non vieta di tenere quelli esistenti,<br />
a patto che siano in buono stato.<br />
E a Firenze ce ne sono eccome. Le<br />
malattie che questo materia<strong>le</strong> produce<br />
sono due. La asbestosi, che si<br />
sviluppa anche dopo decine di anni<br />
in chi ha lavorato con il materia<strong>le</strong>,<br />
e il mesotelioma, per chi ne è stato<br />
a contatto, inalandone <strong>le</strong> fibre. Se<br />
la prima non può più spaventare, la<br />
seconda è un pericolo ancora attua<strong>le</strong>.<br />
“I casi di asbestosi sono pochissimi<br />
a Firenze, stanno scomparendo<br />
- spiega il dottor Giuseppe Petrioli,<br />
direttore del dipartimento prevenzione<br />
dell’Asl 10 - erano casi mortali,<br />
si bloccavano i polmoni. Ma ormai<br />
parliamo solo di qualche ex operaio<br />
di trent’anni fa, che o ha lavorato<br />
nel<strong>le</strong> officine di Ataf e Ferrovie dello<br />
Stato, oppure era emigrato al nord”.<br />
L’amianto è il cancerogeno più potente<br />
che si conosca, perché <strong>le</strong> fibre<br />
si possono sprigionare nell’aria. “Più<br />
è friabi<strong>le</strong> e più è dannoso - spiega il<br />
dottor Andrea Galanti, che si occupa<br />
di prevenzione nei luoghi di lavoro -<br />
per fortuna nell’edilizia è spesso presente<br />
come eternit, quindi compatto<br />
e coperto dal cemento. Però l’eternit<br />
copre gran parte dei capannoni<br />
industriali, specie nella Piana”. La<br />
<strong>le</strong>gge aiuta i lavoratori, obbligando<br />
il datore di lavoro a controllare la sicurezza<br />
dell’ambiente. Ma si sa che<br />
sono meno al sicuro dei tecnici specializzati<br />
che rimuovono l’amianto,<br />
coperti da tute <strong>ad</strong>atte. I pericoli non<br />
sono comunque e<strong>le</strong>vati, esclusi casi<br />
ben determinati, soprattutto nel<strong>le</strong><br />
abitazioni, dove <strong>le</strong> persone passano<br />
più tempo e in spazi più ristretti. “Un<br />
tubo di eternit non è dannoso se è in<br />
buono stato. Ma se un muratore lo<br />
rompe, <strong>le</strong> fibre si diffondono in tutta<br />
la casa - ricorda il dottor Luciano<br />
Tiracorrendo, specialista in igiene<br />
pubblica - se poi questi manufatti<br />
vengono polverizzati con trapani o<br />
f<strong>le</strong>ssibili, il prob<strong>le</strong>ma si fa veramente<br />
serio”. Per questo è consigliabi<strong>le</strong><br />
che <strong>le</strong> valutazioni e <strong>le</strong> rimozioni di<br />
tali oggetti siano realizzate da ditte<br />
specializzate, anche se è possibi<strong>le</strong><br />
toglierli da soli. “Esiste un kit, reperibi<strong>le</strong><br />
all’Asl o al Qu<strong>ad</strong>rifoglio - racconta<br />
Petrioli - ma va bene solo per<br />
<strong>le</strong> picco<strong>le</strong> cose”. Anche perché per<br />
smaltire una tettoia di eternit non si<br />
può assolutamente buttarla nel cassonetto.<br />
Più è friabi<strong>le</strong> più<br />
è dannoso, per<br />
questo è meglio<br />
affidarsi a ditte
ambiente<br />
DOSSIER/2. Avviato un censimento per tener d’occhio <strong>le</strong> situazioni a rischio e ridurre gli il<strong>le</strong>citi<br />
foto dal cielo per monitorare l’amianto<br />
15<br />
Riccardo Bianchi<br />
Non ci sono zone veramente<br />
a rischio amianto<br />
in città. L’unica,<br />
forse, è il Teatro del<br />
Comuna<strong>le</strong>, dove da tempo i tecnici<br />
specializzati stanno lavorando per<br />
rimuoverlo. Di piccoli manufatti<br />
prodotti con il minera<strong>le</strong>, però, è<br />
piena anche Firenze. L’eternit era<br />
talmente resistente che si è diffuso<br />
ovunque e per produrre gli oggetti<br />
più svariati, dai pannelli coprimuro<br />
ai cassonetti. Ma il suo vero<br />
utilizzo sono state <strong>le</strong> coperture: ce<br />
n’erano di tutti i tipi, dai tetti degli<br />
stabilimenti al<strong>le</strong> tettoie dei capanni<br />
in giardino. E in gran parte<br />
sono ancora lì. Proprio per questo<br />
il Comune ha predisposto un censimento<br />
di tutte queste coperture.<br />
<strong>Il</strong> progetto è guidato dall’architetto<br />
Stefano Cerchiarini, della direzione<br />
Ambiente, affiancato da una<br />
squ<strong>ad</strong>ra di tre esperti. Per portarlo<br />
a termine utilizzeranno <strong>le</strong> foto<br />
aeree della Regione Toscana e <strong>le</strong><br />
carte con la destinazione d’uso<br />
dei vari edifici. “Controlliamo<br />
due tipi di strutture: quel<strong>le</strong> dove il<br />
pericolo di trovare amianto è più<br />
alto, come <strong>le</strong> stazioni o <strong>le</strong> tettoie, e<br />
quel<strong>le</strong> dove è bene controllare che<br />
non ve sia, come gli ospedali, <strong>le</strong><br />
scuo<strong>le</strong> o i comp<strong>le</strong>ssi sportivi”, racconta<br />
Cerchiarini. Sul computer si<br />
alternano <strong>le</strong> 310 foto con <strong>le</strong> relative<br />
mappe. Si notano i diversi colori<br />
che segnalano <strong>le</strong> varie strutture<br />
da tenere sotto attenzione. Sono<br />
tante, 14mila, ma erano 30mila<br />
alla partenza. <strong>Il</strong> primo passo è<br />
capire dal<strong>le</strong> immagini di che coperture<br />
si tratta. <strong>Il</strong> mouse punta su<br />
una fabbrica. “Esclusa, ha il tetto<br />
rosso, l’amianto è sempre grigio”,<br />
sentenzia l’architetto. Accanto ci<br />
sono due picco<strong>le</strong> tettoie: “Ecco,<br />
questa è di amianto. È ondulata<br />
e grigia scura. Questa no, è grigia<br />
ma è chiara, è metallica”. Ma<br />
dove gli alberi o l’ombra coprono<br />
la visua<strong>le</strong>, l’unica soluzione è il<br />
sopralluogo “o nuove foto digitali,<br />
più precise”.Ma anche più costo-<br />
LA MAPPA DEI SORVEGLIATI SPECIALI<br />
CENSIMENTO Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 TOT<br />
Rottamaio 0 0 0 2 3 5<br />
Campeggio, villaggio turistico 1 1 0 0 0 2<br />
Stalla, Fieni<strong>le</strong>, Al<strong>le</strong>vamento 25 3 29 28 6 91<br />
Centra<strong>le</strong> e<strong>le</strong>ttrica, sottostazione e<strong>le</strong>ttrica, 18 112 84 99 177 490<br />
cabina e<strong>le</strong>ttrica<br />
Stazione ferroviaria, <strong>case</strong>llo, fermata 15 2 0 0 2 19<br />
Tettoia, pensilina, lucernario 795 1951 1647 1628 3027 9048<br />
Volume industria<strong>le</strong>-commercia<strong>le</strong>, capannone 360 901 229 685 2022 4197<br />
Comp<strong>le</strong>sso socia<strong>le</strong> 0 15 2 2 4 23<br />
Comp<strong>le</strong>sso sportivo 19 30 44 32 43 168<br />
Comp<strong>le</strong>sso scolastico 3 34 25 37 52 151<br />
Comp<strong>le</strong>sso ospedaliero 0 6 1 2 15 24<br />
TOTALE 1236 3055 2061 2515 5351 14218<br />
Le prime sette righe sono <strong>le</strong> strutture che potrebbero contenere amianto.<br />
I comp<strong>le</strong>ssi, invece, sono gli edifici che saranno controllati per sicurezza, perché<br />
molto frequentati.<br />
I numeri si riferiscono ai palazzi che il gruppo dell’architetto Cerchiarini control<strong>le</strong>rà,<br />
non a quelli che contengono necessariamente amianto. I grandi conglomerati, come<br />
<strong>le</strong> stazioni, Careggi e San Salvi, sono considerati come un’unità, nonostante abbiano<br />
più strutture.<br />
firenze non ha zone “rosse”, tranne<br />
(forse) il teatro Comuna<strong>le</strong>, dove si lavora<br />
per rimuovere i residui. in corso una<br />
mappatura del<strong>le</strong> strutture da controllare<br />
se. “Servirà un anno per lavorare<br />
sul<strong>le</strong> immagini e tutto il 2011 per i<br />
controlli, l<strong>ad</strong>dove ci saranno dubbi”.<br />
Alla fine, però, sarà più faci<strong>le</strong><br />
per <strong>le</strong> autorità assicurarsi che nessuno<br />
smaltisca abusivamente una<br />
tettoia o la lasci degr<strong>ad</strong>are. Oltre<br />
al<strong>le</strong> coperture, ci sono molti altri<br />
manufatti in eternit presenti nel<strong>le</strong><br />
<strong>case</strong> dei fiorentini, dai caminetti<br />
ai tubi. Un’infinità, diffici<strong>le</strong> da togliere.<br />
“La delibera del ‘97 della<br />
Regione Toscana, che ne regola la<br />
manutenzione, è vaga - sostiene<br />
Marco Maselli, dell’ufficio Igiene<br />
Pubblica del Comune - dà dei valori<br />
a seconda dell’età del manufatto<br />
e del suo stato di degr<strong>ad</strong>o, ma<br />
quest’ultimo non è faci<strong>le</strong> da definire,<br />
non è oggettivo”. Perciò non<br />
sono rari i casi in cui una richiesta<br />
di mettere in sicurezza un cassonetto<br />
interno finisce dritta davanti<br />
al Tar. “E l’esito non è scontato”.<br />
IL CASO. Una copertura e la paura dei vicini di casa<br />
l’eternit sul tetto che “scotta”<br />
Cosa succede se un tetto di eternit<br />
fa capolino da una fabbrica<br />
di lumiere alla prima periferia di<br />
Firenze disturbando la quiete del<br />
vicinato? Succede che il vicinato si<br />
agita e comincia a far sentire la sua<br />
voce. “Possibi<strong>le</strong> che ci sia sempre<br />
bisogno del morto per dimostrare<br />
che una cosa è dannosa?”, sbotta<br />
Gloria Vivoli, aspirante infermiera,<br />
che sta tentando, insieme <strong>ad</strong> altri<br />
citt<strong>ad</strong>ini della zona, di convincere<br />
la proprietaria a smantellare il tetto<br />
in questione. <strong>Il</strong> “morto”, per fortuna<br />
non c’è stato, almeno per <strong>ad</strong>esso, e<br />
la signora Florence Casey Fantin,<br />
p<strong>ad</strong>rona del tetto che si allunga nella<br />
sua proprietà e che confina con<br />
molti altri spazi verdi dell’isolato tra<br />
via Rusciano e via Giovanni Maria<br />
Cecchi, assicura di tenere sotto controllo<br />
costantemente la copertura in<br />
questione. “E’ ovvio, anch’io ci tengo<br />
a eliminarlo, sono io la prima a<br />
viverci quotidianamente a contatto,<br />
ma i costi per lo smaltimento sono<br />
molto alti e dovrei accollarmeli da<br />
sola, quindi quello che per il momento<br />
posso fare, e faccio vo<strong>le</strong>ntieri,<br />
è tenerlo sotto controllo costantemente”.<br />
Gli incaricati degli uffici di<br />
Igiene Pubblica si occupano del monitoraggio<br />
del<strong>le</strong> situazioni a rischio<br />
ed è con loro che la signora Fantin<br />
si interfaccia per il controllo del suo<br />
tetto. “Sono stata proprio oggi (venerdì<br />
5 marzo, ndr) a consegnare<br />
della documentazione in via Casini,<br />
agli uffici d’igiene pubblica, e solo<br />
pochi giorni fa sono venuti dei tecnici<br />
a controllare, ci sono documenti<br />
che lo provano. Poi, siamo i primi<br />
a fare attenzione a non danneggiarlo,<br />
a non camminarci sopra perché<br />
rischierebbe di rompersi e rompendosi,<br />
emanerebbe particel<strong>le</strong> cancerogene<br />
di amianto nell’aria”. Ma i<br />
citt<strong>ad</strong>ini non si lasciano convincere<br />
tanto facilmente, vorrebbe avere a<br />
disposizione almeno i documenti<br />
che provano l’effettiva manutenzione<br />
e preferirebbero vedere il prima<br />
possibi<strong>le</strong> l’eternit smaterializzarsi.<br />
“Ho scritto anche una <strong>le</strong>ttera per<br />
la raccolta del<strong>le</strong> firme tra i vicini<br />
- continua Gloria - mi sono rivolta<br />
a chiunque, dall’Arpat, all’Asl, al<br />
Comune di Firenze, ma mi hanno<br />
risposto che lo smantellamento è a<br />
carico dei privati”. <strong>Il</strong> risultato è che<br />
un prob<strong>le</strong>ma tra vicini si trasforma<br />
in una lotta dove nessuno riesce a<br />
dare all’altro risposte soddisfacenti.<br />
“Io vedo muschio, tego<strong>le</strong> spezzate,<br />
come faccio a credere che sia tutto<br />
a posto?”, dice Gloria. “E’ tutto ok”,<br />
controbatte la proprietà. Chi la dura<br />
la vince.<br />
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16 Marzo 2010<br />
tendenze<br />
ZOOM/1. L’Irpet ha fotografato <strong>le</strong> nuove rotte degli “esodi metropolitani”: spesso il movente è economico<br />
sempre più fiorentini in fuga (verso Prato)<br />
in un decennio<br />
L’iNtERViSta<br />
(1997/2008) sono usciti<br />
dal capoluogo circa<br />
108mila residenti e ogni<br />
anno fanno questa<br />
scelta quasi in 9mila. La<br />
metà di loro si sposta<br />
nei comuni limitrofi<br />
Greta Braschi<br />
<strong>Il</strong> costo del<strong>le</strong> <strong>case</strong> è esagerato? <strong>Il</strong> traffico<br />
e <strong>le</strong> orde di turisti sono esasperanti? E io<br />
trasloco fuori Firenze. È l’esilio (quasi)<br />
forzato di un gran numero di fiorentini.<br />
Lo conferma il Rapporto sul territorio 2010<br />
dell’Irpet (Istituto regiona<strong>le</strong> programmazione<br />
economica Toscana). Nell’arco di un decennio,<br />
dal 1997 al 2008, sono usciti da Firenze<br />
circa 108mila residenti. Ogni anno, in media,<br />
lasciano la città quasi 9mila fiorentini, il 2,4<br />
per cento della popolazione. Sono per lo più<br />
giovani e <strong>ad</strong>ulti dai 20 ai 40 anni. Dove si rifugiano?<br />
Circa metà di loro sceglie uno dei<br />
comuni al<strong>le</strong> porte di Firenze e il capoluogo<br />
più vicino, Prato. A spingerli verso questi lidi<br />
sono per lo più i valori immobiliari al<strong>le</strong>ttanti.<br />
Sono in preva<strong>le</strong>nza giovani, non laureati, spesso<br />
stranieri, famiglie di recente formazione<br />
in cerca della prima casa, strozzati dal costo<br />
del<strong>le</strong> abitazioni e dell’<strong>affitto</strong>. Nell’arco del<br />
decennio 1998/2008 la spesa per l’<strong>affitto</strong> a Firenze<br />
è arrivata <strong>ad</strong> assorbire un quarto del reddito<br />
familiare. Un destino analogo attende coloro<br />
che decidono di acquistare un’abitazione.<br />
“Le famiglie – scrivono i ricercatori dell’Irpet<br />
– si sono spesso accollate mutui pluriennali,<br />
rinunciando mediamente al 20 per cento del<br />
proprio reddito per periodi che spesso superano<br />
i 15 anni”. Quando arriva il momento di<br />
metter su famiglia o di conquistare la propria<br />
indipendenza non resta allora che emigrare<br />
nell’hinterland. <strong>Il</strong> costo del<strong>le</strong> abitazioni infatti<br />
diminuisce col crescere della distanza dal centro<br />
urbano. Le mete preferite? Ai primi posti<br />
svettano Signa e Campi Bisenzio, <strong>le</strong> cui popolazioni<br />
sono cresciute più del 20 per cento dal<br />
1998 al 2008, grazie anche all’apporto della<br />
componente straniera. Mentre a Montelupo,<br />
nello stesso periodo, il numero del<strong>le</strong> famiglie<br />
residenti è r<strong>ad</strong>doppiato. “Un’attrazione – spiega<br />
l’Irpet - da mettere sicuramente in relazione<br />
con i prezzi del<strong>le</strong> abitazioni notevolmente<br />
più bassi rispetto al capoluogo regiona<strong>le</strong>: nel<strong>le</strong><br />
aree semicentrali si va dai 2mila euro al mq di<br />
Campi Bisenzio ai 2mila 500 di Montelupo,<br />
contro i 4mila 500 di Firenze (Fonte: <strong>Il</strong> Consu<strong>le</strong>nte<br />
Immobiliare-So<strong>le</strong> 24Ore)”. Si abbandona<br />
Firenze ma non si va troppo lontano. Gran<br />
parte dei “migranti” metropolitani preferisce<br />
stabilirsi nei comuni vicini, sebbene quelli più<br />
distanti offrano prezzi abitativi ancora più bassi.<br />
In ballo sono infatti altre spese, quel<strong>le</strong> per<br />
il trasporto. <strong>Il</strong> posto di lavoro resta a Firenze<br />
e magari anche i nonni, ai quali lasciare i figli<br />
durante la giornata lavorativa. Crescono così<br />
<strong>le</strong> fila dei pendolari, quotidianamente a far la<br />
spola tra la casa e l’ufficio. Un <strong>ad</strong>eguato sistema<br />
di infrastrutture e una più alta qualità<br />
ambienta<strong>le</strong> compensano l’andirivieni forzato.<br />
Ma il risparmio ha comunque un costo: il tempo<br />
passato (in preva<strong>le</strong>nza) in macchina, a dar<br />
man forte a due presenze indesiderate come il<br />
traffico e l’inquinamento.<br />
Danie<strong>le</strong> Vignoli, ricercatore<br />
“Intanto la città si fa<br />
sempre più anziana”<br />
Due chiacchiere con Danie<strong>le</strong> Vignoli, ricercatore<br />
di Demografia presso l’Università<br />
di Firenze.<br />
Concorda con lo scenario presentato nel<br />
Rapporto sul Territorio Irpet 2010?<br />
Sì, lo scenario tratteggiato mi sembra in linea<br />
con numerose ricerche condotte congiuntamente<br />
dal dipartimento di Statistica di Firenze<br />
e dall’Ufficio di Statistica del Comune di<br />
Firenze. Da un punto di vista demografico, la<br />
popolazione fiorentina sta invecchiando molto<br />
rapidamente. Si contano oggi più di due<br />
anziani per ogni bambino. L’apporto degli<br />
stranieri, sebbene importante, risulta ancora<br />
numericamente esiguo.<br />
Come cambierà la città nei prossimi decenni?<br />
La risposta più faci<strong>le</strong> è che <strong>le</strong> tendenze in corso<br />
lasciano supporre un futuro demografico<br />
fiorentino con pochi giovani e molti anziani.<br />
Tuttavia non sarei troppo pessimista. Si notano<br />
infatti segnali di una rinnovata vitalità<br />
demografica <strong>le</strong>gata <strong>ad</strong> un lieve, ma importante,<br />
recupero di fecondità. Le migrazioni<br />
rappresenteranno la variabi<strong>le</strong> che più potrà<br />
modificare il futuro demografico di Firenze,<br />
sia in termini di popolazione tota<strong>le</strong>, che di<br />
struttura per sesso ed età. Se ci immaginiamo<br />
una popolazione che non si rinchiuderà all’interno<br />
del<strong>le</strong> proprie mura potremmo anche<br />
attraversare una nuova e più favorevo<strong>le</strong> fase<br />
demografica.<br />
A quali trasformazioni sociali assisteremo?<br />
A fronte di una presenza, in valori assoluti e in<br />
termini relativi, sempre più marcata di persone<br />
in età matura e anziana, ci saranno mutamenti<br />
molto veloci nella scena professiona<strong>le</strong>, socia<strong>le</strong>,<br />
politica ed economica. Saranno necessari<br />
<strong>ad</strong>eguamenti di mentalità e comportamenti, e<br />
ripensamenti sui compiti e i ruoli tipici del<strong>le</strong><br />
fasi della vita. I concetti stessi di “bambino”,<br />
“giovane”, “<strong>ad</strong>ulto”, anziano” andranno forse<br />
ripensati alla luce dell’allungamento della vita<br />
media e, più in genera<strong>le</strong>, del<strong>le</strong> trasformazioni<br />
demografiche in corso.<br />
/A.C<br />
1093381<br />
...un fiore <strong>le</strong>ggendario...la Peonia<br />
Fragranza e bel<strong>le</strong>zza,<br />
meraviglia variopinta,<br />
esplosione di gioia,<br />
curiosità primaveri<strong>le</strong>....<br />
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Vi aspettiamo<br />
Sabato 27 Marzo dal<strong>le</strong> ore 15,00<br />
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tendenze<br />
ZOOM/2. L’altra faccia della medaglia: chi può cambia residenza per lasciarsi al<strong>le</strong> spal<strong>le</strong> il caos<br />
E i ricchi si rintanano nel<strong>le</strong> campagne<br />
17<br />
Annalisa Cecionesi<br />
A<br />
spingere i fiorentini fuori<br />
città non è solo il portafoglio<br />
che piange. Si abbandona<br />
Firenze anche per<br />
sfuggire al caos urbano e migliorare la<br />
propria qualità di vita. È l’esodo dei<br />
“benestanti”. Come dimostra il Rapporto<br />
sul territorio 2010 dell’Irpet, la<br />
metà circa del<strong>le</strong> famiglie che lasciano<br />
la città trasloca verso territori con<br />
costi del<strong>le</strong> <strong>case</strong> analoghi a quelli del<br />
capoluogo toscano, e in alcuni casi<br />
superiori. L’ipotesi più calzante per<br />
spiegare questo esodo sembra essere<br />
la ricerca di un maggior livello di<br />
benessere. La fuga da Firenze ha così<br />
due facce. Accanto ai giovani che<br />
scappano per esigenze di risparmio,<br />
ci sono gli <strong>ad</strong>ulti che desiderano lasciarsi<br />
al<strong>le</strong> spal<strong>le</strong> i difetti della città<br />
per abbracciare la quiete della campagna.<br />
Questi ultimi hanno un’età<br />
mediamente più matura, sono per lo<br />
più nuc<strong>le</strong>i familiari con figli, con una<br />
persona di riferimento quarantenne e<br />
un titolo di studio e<strong>le</strong>vato. Caratteristiche<br />
che fanno ipotizzare di trovarsi<br />
di fronte a famiglie benestanti. Tra di<br />
loro ci sono meno stranieri rispetto<br />
a coloro che inseguono il risparmio.<br />
“Una parte importante dei flussi in<br />
uscita dall’area centra<strong>le</strong> – spiegano<br />
i ricercatori dell’Irpet – trasloca nella<br />
prima cintura alla ricerca di una<br />
maggiore qualità dell’ambiente natura<strong>le</strong><br />
e costruito, del<strong>le</strong> tipologie edilizie,<br />
nonché dei servizi, tutti aspetti<br />
i giovani emigrano da firenze per risparmiare, gli <strong>ad</strong>ulti<br />
benestanti scappano invece alla ricerca di quiete e benessere.<br />
tra <strong>le</strong> mete più gettonate fieso<strong>le</strong>, Bagno a Ripoli e impruneta<br />
che probabilmente risultano critici<br />
nell’area urbana centra<strong>le</strong>”. Tra <strong>le</strong> mete<br />
più gettonate troviamo Fieso<strong>le</strong>, Bagno<br />
a Ripoli, Impruneta e Vaglia, comuni<br />
pregiati con costi abitativi in linea con<br />
quelli fiorentini, se non superiori. Ma<br />
<strong>ad</strong> attirare gli ex fiorentini sono anche<br />
paesi più distanti dal capoluogo<br />
toscano, con valori immobiliari più<br />
bassi. In questo caso la qualità della<br />
vita più soddisfacente è pagata con<br />
tempi di pendolarismo più ampi. Si<br />
va dal Chianti al Mugello, passando<br />
per la Val di Pesa. Tra <strong>le</strong> destinazioni<br />
scelte troviamo Greve in Chianti,<br />
San Casciano, Borgo San Lorenzo,<br />
Scarperia. Le colline toscane si stanno<br />
urbanizzando ma il rischio di cementificazione<br />
selvaggia sembra scongiurato.<br />
<strong>Il</strong> Rapporto dell’Irpet, infatti,<br />
è rassicurante. I flussi diretti verso<br />
nuove aree hanno determinato impatti<br />
relativamente contenuti sull’urbanizzazione.<br />
Non si è assistito a espansioni<br />
incontrollate e opere di edilizia<br />
sc<strong>ad</strong>ente (se non, in parte, nella piana<br />
<strong>ad</strong> ovest di Firenze), così come all’impoverimento<br />
nell’offerta di servizi,<br />
tipico dei quartieri dormitorio. Di<br />
fronte a questa fuga da Firenze, viene<br />
da chiedersi chi rimane nella città<br />
del Rinascimento. Solo monumenti e<br />
turisti? Pare di no. Tra la fine del 2007<br />
e la fine del 2008, dopo anni di contrazione<br />
della popolazione, si assiste a<br />
un’inversione di tendenza, con un aumento<br />
di 1.265 unità. <strong>Il</strong> merito è per lo<br />
più degli stranieri, unici a compensare<br />
(in parte) l’abbandono dei fiorentini.<br />
1094459
18 Marzo 2010<br />
specia<strong>le</strong><br />
SOLIDARIETÀ. Prosegue l’impegno de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> a fianco della Fondazione Francesca Rava Onlus<br />
Haiti ha ancora bisogno di noi<br />
Un piccolo haitiano ospite dell’ospeda<strong>le</strong> pediatrico N.P.H. Saint Damien della Fondazione Rava<br />
Haiti, due mesi dopo.<br />
Spente <strong>le</strong> luci della<br />
ribalta l’emergenza<br />
continua. Soltanto<br />
ora, superato lo shock, è possibi<strong>le</strong><br />
mettere a fuoco la tragedia<br />
in tutta la sua interezza.<br />
E rimboccarsi <strong>le</strong> maniche per<br />
ripartire, mettendo da parte la<br />
commozione, la disperazione,<br />
il dolore. A partire dalla ricostruzione<br />
del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong>. La Fondazione<br />
Francesca Rava – NHP<br />
Onlus, attiva nell’isola da 22<br />
anni, si è già mossa per rimettere<br />
in piedi <strong>le</strong> 17 scuo<strong>le</strong> di str<strong>ad</strong>a,<br />
che prima del sisma hanno dato<br />
cibo, acqua e cure mediche, oltre<br />
all’istruzione, a 6mila bambini<br />
dai 2 ai 16 anni, provenienti<br />
dai quartieri più disagiati. Molte<br />
sono state danneggiate o distrutte<br />
lo scorso gennaio, lasciando<br />
300 insegnanti senza casa né lavoro<br />
e i bimbi senza un punto di<br />
riferimento fondamenta<strong>le</strong>. Ma<br />
la Fondazione non si è fermata,<br />
utilizzando quel<strong>le</strong> rimaste in<br />
piedi come base d’appoggio per<br />
la distribuzione di viveri e per i<br />
servizi sanitari. Un altro passo<br />
per “aiutare gli haitiani <strong>ad</strong> aiutarsi<br />
da sé” è il ripristino del<strong>le</strong><br />
aree danneggiate a Francisvil<strong>le</strong>,<br />
la “Città dei mestieri” messa su<br />
dalla Fondazione con l’intento<br />
di fornire una formazione professiona<strong>le</strong><br />
a centinaia di ragazzi.<br />
Al momento il capannone ospita<br />
una serie di laboratori artigianali,<br />
tra cui un’officina meccanica<br />
e una panetteria, attrezzata con<br />
macchinari italiani. E panettieri<br />
di casa nostra, arrivati a sfornaa<br />
due mesi dal vio<strong>le</strong>nto terremoto che ha sconvolto l’isola l’emergenza continua.<br />
il primo passo per “aiutare gli haitiani <strong>ad</strong> aiutarsi da sé” è fornire loro gli strumenti<br />
per imparare un mestiere. E i panettieri di casa nostra sono già al lavoro sul posto<br />
re fino a 10mila panini al giorno<br />
durante l’emergenza. Ad alimentare<br />
la ricostruzione invece<br />
ci penserà la fabbrica di mattoni,<br />
che trova spazio anch’essa<br />
all’interno della citt<strong>ad</strong>ella. <strong>Il</strong><br />
progetto è destinato <strong>ad</strong> ampliarsi<br />
entro l’anno, con l’avvio<br />
dei lavori di costruzione di una<br />
scuola professiona<strong>le</strong> in gr<strong>ad</strong>o di<br />
fornire a 500 studenti gli strumenti<br />
per imparare un mestiere.<br />
<strong>Il</strong> che non è poco, considerando<br />
che il 70% della popolazione di<br />
Haiti non ha un lavoro. Senza<br />
contare il fatto che, a luci spente,<br />
l’isola dovrà fare i conti con<br />
un’emergenza che andrà avanti<br />
per un’intera generazione di<br />
bambini e ragazzi mutilati. E’<br />
un lungo e<strong>le</strong>nco quello della ricostruzione,<br />
ma tra <strong>le</strong> diverse<br />
voci ognuno può trovare il modo<br />
di dare il proprio contributo. Ci<br />
vorrà un milione e mezzo di<br />
euro per mettere nuovamente<br />
in funzione il centro di riabilitazione<br />
per i bambini disabili<br />
a Petionvil<strong>le</strong> andato distrutto.<br />
Altrettanto sarà necessario per<br />
dar vita a un nuovo orfanatrofio.<br />
Ma sono sufficienti 10mila euro<br />
per tirare su una <strong>case</strong>tta con i<br />
mattoni prodotti a Francisvil<strong>le</strong>.<br />
Basta molto meno per frugarsi<br />
nella coscienza e scegliere come<br />
e in che misura dare una mano.<br />
Niente andrà perduto.
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La Fondazione Francesca Rava rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria N.P.H. Nuestros Pequeños<br />
Hermanos,<br />
La Fondazione<br />
presente<br />
Francesca<br />
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Rava<br />
anni<br />
rappresenta<br />
nell’isola quarto<br />
in Italia<br />
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di Haiti con<br />
umanitaria<br />
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per l’infanzia,<br />
Pequeños<br />
La Fondazione Francesca Rava rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria N.P.H. Nuestros Pequeños<br />
sotto<br />
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Hermanos,<br />
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guida di P<strong>ad</strong>re<br />
presente<br />
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Richard<br />
da 20<br />
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Frechette<br />
anni nell’isola<br />
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sacerdote<br />
quarto<br />
quarto medico<br />
mondo<br />
mondo<br />
in prima<br />
di Haiti<br />
di Haiti<br />
linea.<br />
con numerosi progetti per l’infanzia, sotto<br />
la guida di P<strong>ad</strong>re Richard Frechette sacerdote e medico in prima linea. con numerosi progetti per l’infanzia, sotto<br />
la guida di P<strong>ad</strong>re Richard Frechette sacerdote e medico in prima linea.<br />
FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIA ONLUS V.LE E. CALDARA, 43 - 20122 MILANO - TEL. 02/54122917 FAX 02/55194958<br />
FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIA<br />
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ONLUS V.LE E. CALDARA,<br />
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43 - 20122 MILANO - TEL. 02/54122917 FAX 02/55194958<br />
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Ringraziamo<br />
info@nphitalia.org www.nphitalia.org<br />
info@nphitalia.org www.nphitalia.org<br />
per la pubblicazione di questa pagina
20 Marzo 2010<br />
REGIONALI/1. Monica Faenzi, candidata alla presidenza per Pdl e Lega Nord<br />
“un’impresa possibi<strong>le</strong>”<br />
politica<br />
Filippo Serri<br />
è quello di chi affronta<br />
un’impresa impossibi<strong>le</strong>:<br />
conquistare la fiducia della<br />
L’entusiasmo<br />
maggioranza dei toscani. Sorride<br />
ai citt<strong>ad</strong>ini a cui stringe ogni giorno<br />
la mano, sorride dai manifesti che tappezzano<br />
la città: “<strong>Il</strong> Coraggio di cambiare”,<br />
quello di Monica Faenzi, candidata del<br />
centrodestra alla presidenza della Regione.<br />
Ex assessore al Comune di Grosseto,<br />
attua<strong>le</strong> sindaco di Castiglione della Pescaia,<br />
deputata dal 2008, la sua candidatura è<br />
giunta a sorpresa per tutti, anche per <strong>le</strong>i.<br />
Se vincerà queste e<strong>le</strong>zioni, dovrà venire<br />
a vivere a Firenze. Le piace l’idea?<br />
A Castiglione rimarrebbero gli affetti, ma<br />
al contempo sarei veramente felice di vivere<br />
a Firenze, tra i fiorentini. Firenze è il<br />
capoluogo di questa regione: sembra scontato,<br />
ma guardandosi indietro non è così.<br />
Avrei anche modo di vedere l’operato del<br />
sindaco Renzi, del qua<strong>le</strong> condivido il decisionismo,<br />
caratteristica più affine al centrodestra<br />
che al centrosinistra, ma non il<br />
merito di alcuni suoi provvedimenti.<br />
Ha già un’idea sul<strong>le</strong> priorità fiorentine a<br />
livello regiona<strong>le</strong>?<br />
Uno dei primi interventi che intendo promuovere<br />
è lo sviluppo dell’aeroporto. La<br />
nuova pista è di vita<strong>le</strong> importanza per la<br />
ripresa economica e turistica del capoluogo.<br />
Noi dobbiamo batterci per un turismo<br />
di qualità e di lunga permanenza sul nostro<br />
territorio.<br />
Ritiene che l’immigrazione sia un prob<strong>le</strong>ma<br />
presente in città?<br />
Basta camminare la sera per <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e del<br />
centro per avere una risposta. L’immigrazione<br />
è un fenomeno che va governato,<br />
e credo che lo si possa fare regolando i<br />
flussi e istituendo un Centro per il riconoscimento<br />
e per l’espulsione di coloro che<br />
non hanno i requisiti per rimanere. <strong>Il</strong> mio<br />
avversario ne confonde invece la finalità,<br />
trasformandoli in centri di avviamento<br />
al lavoro per gli irregolari. Bisognerebbe<br />
ricordargli che ci sono tanti toscani a cui<br />
viene negato questo sacrosanto diritto.<br />
La Toscana è un fortino inespugnabi<strong>le</strong>,<br />
oppure nutre speranze di vittoria?<br />
Anche Castiglione era un baluardo della<br />
sinistra, ma l’ho espugnato conquistando<br />
la fiducia di persone non certo vicine al<br />
centrodestra, ma evidentemente stufe di<br />
chi li aveva governate sino <strong>ad</strong> allora. Con<br />
lo stesso spirito affronto queste e<strong>le</strong>zioni regionali.<br />
Niente è impossibi<strong>le</strong> se ci si crede.<br />
Monica Faenzi<br />
FRANCESCO BOSI. Udc<br />
“Infrastrutture moderne al primo posto”<br />
fiorentini se lo ricorderanno nei panni di consigliere comuna<strong>le</strong>,<br />
carica che ha ricoperto dal 1975 al 1990. Dopo<br />
I<br />
quell’esperienza il deputato Francesco Bosi, candidato alla<br />
presidenza per l’Udc, è stato due volte sottosegretario alla<br />
difesa con il governo Berlusconi ed è diventato sindaco di<br />
Rio Marina.<br />
Infrastrutture, economia e lavoro. Quali sono i primi<br />
punti da mettere in agenda?<br />
Un sistema infrastruttura<strong>le</strong> moderno è il presupposto indispensabi<strong>le</strong><br />
allo sviluppo economico di un territorio. Autostr<strong>ad</strong>e,<br />
aeroporti, termovalorizzatori, centrali e<strong>le</strong>ttriche,<br />
consentono al<strong>le</strong> imprese, agli investitori, di garantirsi <strong>le</strong> condizioni<br />
di competitività necessarie. Tutto ciò deve essere arricchito<br />
da incentivi, in questo periodo di recessione che col-<br />
Francesco Bosi<br />
pisce <strong>le</strong> imprese, ma anche <strong>le</strong> famiglie, i giovani e i lavoratori.<br />
Immigrazione, prob<strong>le</strong>ma o risorsa?<br />
E’ insieme una risorsa, talvolta insostituibi<strong>le</strong>, ed un prob<strong>le</strong>ma. Gli immigrati sono innanzitutto<br />
persone e come tali debbono essere trattati con una politica seria d’integrazione. Nello stesso<br />
tempo non possono esserci incertezze sul rispetto della <strong>le</strong>gge e del<strong>le</strong> rego<strong>le</strong> di convivenza civi<strong>le</strong>.<br />
Ecco perché siamo a favore dei Cie per consentire al<strong>le</strong> forze dell’ordine d’individuare ed identificare<br />
i clandestini ed eventualmente espel<strong>le</strong>re quanti giungono da noi per delinquere.<br />
Come rilanciare il turismo?<br />
La promozione turistica deve essere necessariamente rilanciata con più professionalità e mezzi.<br />
Certo è che accanto a questa occorre in Toscana fare sistema anche nel turismo mentre talvolta<br />
appare chiaro che ciascuna località è lasciata libera di fare concorrenza all’altra senza che ciò sia<br />
di rea<strong>le</strong> utilità. Chi sceglie la Toscana fa i propri conti rispetto al<strong>le</strong> offerte interne ed internazionali.<br />
Abbassare i prezzi è essenzia<strong>le</strong> a cominciare dai trasporti.<br />
ALFONSO DE vIRGILIIS. Lista Bonino-Pannella<br />
“Ripartiamo dai giovani con il microcredito”<br />
Noto imprenditore e ideatore del Premio Internaziona<strong>le</strong><br />
Gali<strong>le</strong>o, prestigioso riconoscimento<br />
conferito di anno in anno a personalità di spicco in<br />
ambito cultura<strong>le</strong>, è Alfonso De Virgiliis il candidato<br />
dei r<strong>ad</strong>icali per la Lista Bonino-Pannella.<br />
Immigrazione e Cie, favorevo<strong>le</strong> o contrario?<br />
Contrario. Non ci dobbiamo dimenticare che l’immigrato<br />
è un uomo. Anche i nostri antenati sono stati<br />
migranti e allo stesso modo chi arriva da noi ha diritto<br />
di essere trattato come un uomo. Quindi un deciso<br />
no ai ghetti, promuoviamo invece un’azione costante<br />
di integrazione, diretta a favorire l’inserimento degli<br />
immigrati nel tessuto lavorativo, al di là del mestiere Alfonso De Virgiliis<br />
di b<strong>ad</strong>ante.<br />
Economia, da dove ripartire?<br />
Dai giovani. Propongo un’al<strong>le</strong>anza tra istituti di credito,<br />
istituzioni pubbliche e private per creare un fondo di microcredito, gestito ovviamente<br />
non da forze politiche, per favorire <strong>le</strong> attività dei giovani, per dare loro modo di<br />
liberare la creatività e lo spirito imprenditoria<strong>le</strong>. Si attiverebbe così un circolo virtuoso,<br />
in gr<strong>ad</strong>o di dare vita a nuovi posti di lavoro. Che gioverebbe non solo ai giovani,<br />
ma all’intera economia toscana.<br />
Parlando di infrastrutture, qual è il primo punto all’ordine del giorno?<br />
Innanzitutto <strong>le</strong> ferrovie. Abbiamo dei col<strong>le</strong>gamenti disastrosi su cui è assolutamente<br />
necessario lavorare. E poi c’è la questione degli aeroporti. Non è possibi<strong>le</strong> che quello<br />
di Firenze e quello di Pisa siano gestiti come se si trovassero in due regioni diverse,<br />
dobbiamo creare una sinergia. Cominciando con il ridurre a mezz’ora la distanza tra<br />
<strong>le</strong> due città.<br />
992414<br />
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politica<br />
REGIONALI/2. Enrico Rossi, candidato alla presidenza per Pd, Idv, Sel, Rc-Pdci<br />
21<br />
“<strong>Il</strong> futuro parte oggi”<br />
Paola Ferri<br />
ILARIO PALMISANI. Forza Nuova<br />
Fatti qu<strong>ad</strong>rare i conti della sanità<br />
toscana, Enrico Rossi si appresta<br />
<strong>ad</strong>esso a fare i conti con l’e<strong>le</strong>ttorato.<br />
Candidato alla presidenza per<br />
Pd, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori,<br />
Rifondazione-Comunisti italiani, Rossi<br />
esce da un’esperienza decenna<strong>le</strong> come<br />
assessore regiona<strong>le</strong> alla Salute. Nato filosofo<br />
(si è laureato in Filosofia a 24 anni), approda<br />
alla politica nel 1985, quando diventa<br />
vicesindaco di Pontedera, di cui in seguito<br />
assume la carica di primo citt<strong>ad</strong>ino.<br />
Dopo 10 anni da assessore al Diritto alla<br />
salute lascia la sanità con i conti in ordine.<br />
Cosa c’è ancora da fare?<br />
Sono soddisfatto perché la sanità toscana<br />
funziona bene. Secondo l’Istat, in Toscana<br />
è in continua diminuzione la mortalità<br />
prematura, quella che avviene prima dei<br />
65 anni. L’infarto, <strong>ad</strong> esempio, ha una mortalità<br />
di oltre il 10% inferiore rispetto al<strong>le</strong><br />
altre regioni. Naturalmente si può sempre<br />
migliorare: sull’aumento del<strong>le</strong> cure a domicilio<br />
come sul prob<strong>le</strong>ma del dolore nei<br />
pronto soccorso e sul<strong>le</strong> azioni contro <strong>le</strong> malattie<br />
rare.<br />
Lavoro e giovani, come riconciliare i due<br />
universi?<br />
Ci sono 40mila toscani in cassa integrazione<br />
che nel corso del 2010 perderanno questa<br />
tutela socia<strong>le</strong>. La prima cosa da fare è<br />
prolungare gli ammortizzatori sociali e continuare<br />
a sostenere <strong>le</strong> imprese. Ma la crisi<br />
impone, più che una resistenza, un nuovo<br />
patto: i lavoratori e <strong>le</strong> imprese devono tornare<br />
<strong>ad</strong> essere i protagonisti di un progetto<br />
col<strong>le</strong>ttivo. Per questo, perché ci sta a cuore<br />
“Garantire casa e lavoro a tutti i toscani”<br />
Consigliere comuna<strong>le</strong> a Rignano, <strong>Il</strong>ario Palmisani,<br />
40 anni, è candidato alla presidenza della Regione<br />
per Forza Nuova.<br />
Che ne pensa dei Centri di identificazione ed espulsione?<br />
Sono assolutamente favorevo<strong>le</strong>. Come Forza Nuova<br />
non parliamo di immigrazione clandestina, ma di immigrazione<br />
in blocco. L’unica soluzione è il rimpatrio<br />
per tutti. Al momento sembra irrealizzabi<strong>le</strong>, ma basterebbe<br />
la volontà di farlo. Per questo ci vuo<strong>le</strong> ricambio<br />
politico.<br />
A proposito di economia, da dove cominciare per far<br />
ripartire la Toscana?<br />
<strong>Il</strong>ario Palmisani<br />
Proprio da questo. Non possiamo permetterci un’immigrazione<br />
massiccia, nemmeno a livello sanitario, non<br />
solo a livello di posti di lavoro. E’ vero che anche i nostri<br />
avi sono stati migranti in America, in Germania e così via, ma là c’era un effettivo<br />
bisogno di noi, di manodopera. Adesso, in Italia e in Toscana, questo bisogno non c’è.<br />
Ed è una sciocchezza dire che ci sono alcuni mestieri che gli italiani non vogliono più<br />
fare, perché in un momento come questo pur di lavorare con onestà e dignità farebbero<br />
qualsiasi tipo di lavoro.<br />
Come sostenere <strong>le</strong> famiglie in un momento come questo?<br />
Partendo dal garantire a tutti un tetto sopra la testa. <strong>Il</strong> prob<strong>le</strong>ma abitativo è diventato<br />
allarmante. Pensiamo alla situazione di Firenze, quante giovani coppie possono permettersi<br />
di spendere 2-300mila euro per comprare una casa? Dovremmo garantire a tutti di<br />
essere proprietari della propria abitazione, attraverso mutui abbordabili. Quello della<br />
casa è un grande ostacolo per quanti vorrebbero mettere su una famiglia.<br />
il futuro che parte oggi, abbiamo preparato<br />
un pacchetto di proposte a favore dei giovani.<br />
Ne cito due: il fondo per i precari under<br />
35 che vogliono investire in formazione; un<br />
prestito d’onore fino a 50mila euro per studenti<br />
meritevoli, da restituire in10 anni.<br />
Da dove cominciare per far ripartire<br />
l’economia toscana?<br />
<strong>Il</strong> punto di svolta è arrivare a decisioni più<br />
rapide. Per esempio individuando alcune<br />
aree da dedicare a nuovi insediamenti industriali,<br />
dove <strong>le</strong> aziende che si vogliono trasferire<br />
qui possano farlo più velocemente.<br />
Per esempio creando un ufficio regiona<strong>le</strong><br />
che monitori il mondo del<strong>le</strong> multinazionali,<br />
per prevenire <strong>le</strong> crisi industriali nonché<br />
condividere e affinare <strong>le</strong> strategie di sviluppo.<br />
Infine, si può e si deve semplificare la<br />
macchina amministrativa regiona<strong>le</strong>, riducendo<br />
dell’1% la sua spesa corrente.<br />
Enrico Rossi<br />
TUTTI ALLE URNE IL 28 E IL 29 MARZO<br />
QUANDO<br />
Domenica 28 e lunedì 29 marzo si vota per l’e<strong>le</strong>zione del presidente della<br />
Regione Toscana e per il rinnovo del Consiglio regiona<strong>le</strong>. I seggi saranno<br />
aperti la domenica dal<strong>le</strong> 8 al<strong>le</strong> 22 e il lunedì dal<strong>le</strong> 7 al<strong>le</strong> 15. L’e<strong>le</strong>ttore<br />
dovrà presentarsi munito di documento di identità e tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>.<br />
Chiunque non abbia la tessera o l’abbia smarrita può richiederla all’ufficio<br />
e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> del proprio comune di residenza.<br />
DOvE<br />
Ognuno dovrà recarsi al seggio dove è solito votare.<br />
La lista comp<strong>le</strong>ta è disponibi<strong>le</strong> sul sito internet della Regione e su quello<br />
dei comuni toscani.<br />
COME<br />
Si vota su un’unica scheda. Tracciando una x su una lista si esprime un<br />
voto sia per quella lista che per il candidato presidente <strong>ad</strong> essa col<strong>le</strong>gato.<br />
Facendo una croce solo sul nome del candidato presidente il voto andrà<br />
soltanto al governatore, ma non si voterà per alcuna lista. E’ possibi<strong>le</strong><br />
anche dare un voto disgiunto, cioè scegliere un candidato presidente e<br />
una lista diversa da quella a lui col<strong>le</strong>gata. Basta fare due croci diverse,<br />
una sul simbolo della lista e una sul nome del candidato. Non si possono<br />
invece esprimere preferenze per i candidati al consiglio regiona<strong>le</strong>. I seggi<br />
saranno attribuiti seguendo l’ordine in lista.<br />
1077515
22 Marzo 2010<br />
politica<br />
REGIONALI/3. Ecco il “bozzetto” del futuro Consiglio. Eccetto qualche possibi<strong>le</strong> sorpresa<br />
quelli che l’e<strong>le</strong>zione<br />
ce l’hanno (quasi) in pugno<br />
Laura Lenzi<br />
Paolo Bambagioni<br />
Marco Carraresi<br />
Mario Razzanelli<br />
Liste chiuse, consiglio fatto.<br />
In mancanza del<strong>le</strong><br />
preferenze e in presenza<br />
di un notevo<strong>le</strong> distacco<br />
tra <strong>le</strong> due principali al<strong>le</strong>anze che si<br />
contendono lo scettro della Toscana,<br />
si può già tracciare la mappa del<br />
futuro consiglio regiona<strong>le</strong>. Che a<br />
questo giro conterà “solo” 55 seggi,<br />
per merito del taglio al<strong>le</strong> poltrone<br />
deciso durante l’ultima <strong>le</strong>gislatura.<br />
Ecco allora come saranno distribuiti.<br />
Trentatré gli scranni che saranno<br />
occupati dalla maggioranza, di<br />
cui almeno 24 dovrebbero andare<br />
al Pd. Oltre ai candidati del listino<br />
bloccato (Andrea Manciulli, Caterina<br />
Bini, Daniela Lastri, Alberto<br />
Monaci e il socialista Pieraldo<br />
Ciucchi), pressoché certa l’e<strong>le</strong>zione<br />
dei primi sei in “classifica” a Firenze:<br />
A<strong>le</strong>ssia Ballini, Paolo Bambagioni,<br />
Vittorio Bugli, Nicola Danti,<br />
Eugenio Giani, Gianluca Parrini.<br />
“Non vivo di politica – dichiara<br />
Bambagioni – conosco da vicino<br />
il mondo del lavoro e credo che sia<br />
proprio da qui che dobbiamo partire,<br />
dal sostegno a chi produce reddito,<br />
per far ripartire la Toscana”.<br />
In caso scattasse anche un settimo<br />
seggio, in po<strong>le</strong> position c’è Simone<br />
Naldoni, segretario provincia<strong>le</strong>.<br />
Due e<strong>le</strong>tti per uno dovrebbero toccare<br />
a Livorno, Lucca, Siena e Pisa,<br />
mentre Grosseto, Prato, Pistoia e<br />
Massa Carrara dovrebbero portare<br />
al mulino un consigliere a testa.<br />
Tre seggi in vista per Federazione<br />
di Sinistra (Pdci, Prc) e Idv, di cui<br />
uno con tutta probabilità toccherà<br />
in dote a Cristina Sca<strong>le</strong>tti, attualmente<br />
assessore all’ambiente a Palazzo<br />
Vecchio, mentre Sel potrebbe<br />
rimanere tagliata fuori e recuperare<br />
un posto in giunta per la capolista a<br />
Firenze A<strong>le</strong>ssia Petraglia. Ventidue,<br />
invece, <strong>le</strong> poltrone pronte <strong>ad</strong> accogliere<br />
<strong>le</strong> opposizioni, a partire da<br />
17 consiglieri Pdl. Tanto per cominciare<br />
quelli del listino, A<strong>le</strong>ssandro<br />
Antichi, Stefania Fuscagni, Marco<br />
Tar<strong>ad</strong>ash, Salvatore Bartolomei e<br />
Stefano Mugnai, per proseguire poi<br />
con i 3 e<strong>le</strong>tti in terreno fiorentino<br />
Nicola Nascosti, Paolo Marcheschi<br />
e Tommaso Villa. Le altre province<br />
condurranno un altro consigliere<br />
a testa a Palazzo Panciatichi,<br />
tra cui Alberto Magnolfi, attua<strong>le</strong><br />
capogruppo azzurro, e Giovanni<br />
Donzelli, catapultato in cima alla<br />
lista pisana direttamente dai banchi<br />
dell’opposizione in Comune.<br />
Per la Lega si siederanno in Sala<br />
del Gonfalone Antonio Gambetta<br />
e Gianluca Lazzeri. Ma è a Firenze<br />
che potrebbero rivelarsi <strong>le</strong> maggiori<br />
sorprese in campo Lega, in barba ai<br />
sondaggi. Ci crede Mario Razzanelli,<br />
candidato in terza posizione<br />
“Siamo l’unico partito non coinvolto<br />
nel<strong>le</strong> indagini della magistratura<br />
– afferma – l’unico che ha diritto<br />
di parlare di questione mora<strong>le</strong>.<br />
E i citt<strong>ad</strong>ini hanno voglia di voltare<br />
pagina”. Tre consiglieri, infine, dovrebbero<br />
spettare all’Udc, tra cui<br />
Marco Carraresi, già capogruppo<br />
in Regione. “Siamo il solo partito<br />
fuori dal coro – dichiara – basti<br />
pensare alla battaglia che abbiamo<br />
condotto in solitaria per il ripristino<br />
del<strong>le</strong> preferenze. Per questo mi<br />
aspetto un risultato in forte crescita”.<br />
<strong>Il</strong> bozzetto del prossimo consiglio<br />
è pronto, ai citt<strong>ad</strong>ini il compito<br />
di comp<strong>le</strong>tare o ridipingere il<br />
qu<strong>ad</strong>ro.
anno xxViii n.3 - marzo 2010<br />
www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />
www.lavoripubbliciborgosanlorenzo.it<br />
www.porta<strong>le</strong>giovanimugello.it<br />
Publiacqua info 800238238, guasti 800314314 - Publiambiente 800980800 - Asl10 055 84511 - Emergenza 118 - PM 055 8457086<br />
OPERAZIONE TRASPARENZA. ON LINE<br />
consultabili e scaricabili dal sito<br />
gli atti amministrativi<br />
entra a pieno regime la funzione di consultazione degli<br />
atti amministrativi dal sito istituziona<strong>le</strong> del comune di<br />
Borgo San Lorenzo, che lo scorso anno è stato comp<strong>le</strong>tamente<br />
rinnovato nella veste grafica e nei contenuti, con<br />
sezioni e spazi migliorati per informazioni e notizie, servizi<br />
e documenti.<br />
Digitando l’indirizzo www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />
compare una home page più chiara e semplice, articolata<br />
in quattro macro aree: la “guida ai servizi” per ricercare,<br />
consultare e stampare gli atti, <strong>le</strong> procedure e la modulistica;<br />
il “comune” con <strong>le</strong> pagine riguardanti il sindaco, la<br />
giunta e il consiglio comuna<strong>le</strong> e <strong>le</strong> relative funzioni e attività;<br />
poi, il “filo diretto” con comunicati stampa, notizie,<br />
novità, sc<strong>ad</strong>enze, news<strong>le</strong>tter e il periodico “comune notizie”,<br />
oltre all’area dedicata al rapporto citt<strong>ad</strong>ini-comune;<br />
ed infine, “territorio e turismo” con <strong>le</strong> informazioni turistiche<br />
e quel<strong>le</strong> sul<strong>le</strong> opportunità presenti a Borgo.<br />
per consultare gli atti amministrativi (delibere di giunta e<br />
consiglio, determine, ordinanze e albo pretorio on line,<br />
oltre al bilancio di previsione) basta cliccare su “consultazioni”<br />
nella sezione “Servizi” in home page; nella pagina<br />
successiva cliccando su “ricerca atti del comune” si apre<br />
una nuova pagina con la piattaforma di ricerca on line.<br />
Scorrendo l’e<strong>le</strong>nco in primo piano sono visibili gli atti di<br />
ultima pubblicazione, mentre la ricerca di un preciso atto<br />
può essere effettuata con <strong>le</strong> chiavi “mittente”, “tipo”, “numero”,<br />
“data” e “oggetto”. i documenti - atti e al<strong>le</strong>gati (dove<br />
sono presenti) sono in formato <strong>le</strong>ggero (pdf ) e scaricabili.<br />
reclami e albo on line sono altre due funzioni utili del<br />
sito. cliccando da “filo diretto” la voce “Segnalazioni e reclami”<br />
si accede al sistema che consente di inoltrare segnalazioni<br />
e reclami: dopo essersi registrato con nome<br />
utente e password, il citt<strong>ad</strong>ino può inviare la segnalazione,<br />
seguirne l’iter e visualizzare la risposta (che riceve alla<br />
e-mail che ha indicato). Sempre nella sezione “filo diretto”,<br />
cliccando su “albo on line” si può consultare tutta la<br />
documentazione pubblicata all’albo pretorio - delibere,<br />
determine, ordinanze, avvisi, concorsi, convocazione di<br />
commissioni e consiglio comuna<strong>le</strong> - direttamente sul<br />
web.<br />
on line anche il consiglio comuna<strong>le</strong>, con i verbali e <strong>le</strong><br />
sintesi del<strong>le</strong> sedute. che sono scaricabili se<strong>le</strong>zionando la<br />
voce “consiglio comuna<strong>le</strong>” dalla home page e poi, nella<br />
schermata successiva - la pagina genera<strong>le</strong> con i gruppi<br />
e i nominativi dei consiglieri comunali, il regolamento, il<br />
rendiconto dell’attività e il link per accedere alla ricerca<br />
degli atti -, se<strong>le</strong>zionando in alto a sinistra “Sedute consiglio<br />
comuna<strong>le</strong>”: in questa pagina si trova l’e<strong>le</strong>nco del<strong>le</strong><br />
sedute e per ognuna è possibi<strong>le</strong> consultare <strong>le</strong> delibere<br />
approvate, i documenti discussi (interrogazioni, ordini<br />
del giorno e mozioni) e la trascrizione del dibattito; nella<br />
stessa sezione si trovano anche <strong>le</strong> informazioni sul<strong>le</strong> tre<br />
commissioni consiliari, con i relativi componenti e <strong>le</strong> sedute.<br />
il sito, realizzato dal comune nell’ambito della gestione<br />
associata dei servizi di rete civica della comunità montana<br />
mugello, rispetta tutti i requisiti di accessibilità, usabilità,<br />
sicurezza e privacy, con una migliore e più efficace<br />
razionalizzazione e distribuzione del<strong>le</strong> informazioni e dei<br />
contenuti.<br />
ELEZIONI REGIONALI 28-29 MARZO 2010, INFORMAZIONI PER IL VOTO<br />
i prossimi 28-29 marzo gli e<strong>le</strong>ttori sono chiamati a votare per il rinnovo<br />
del consiglio regiona<strong>le</strong> e per e<strong>le</strong>ggere il nuovo presidente della regione<br />
toscana. per ulteriori informazioni può essere consultato il sito del<br />
comune o quello della regione toscana:<br />
www.regione.toscana.it/e<strong>le</strong>zioni2010<br />
quando si vota<br />
Si potrà votare dal<strong>le</strong> ore 8.00 al<strong>le</strong> ore 22.00 di domenica 28 marzo e dal<strong>le</strong><br />
ore 7.00 al<strong>le</strong> ore 15.00 di lunedì 29 marzo.<br />
come si vota<br />
La votazione avviene su un'unica scheda, di colore verde, che sulla parte<br />
sinistra reca i simboli e i candidati di ciascuna lista provincia<strong>le</strong> e sulla<br />
parte destra il nome e il simbolo del candidato presidente a cui <strong>le</strong> liste<br />
sono col<strong>le</strong>gate.<br />
tracciando un segno su una lista si esprime un voto per quella lista e<br />
per il candidato presidente <strong>ad</strong> essa col<strong>le</strong>gato. tracciando un segno solo<br />
su un candidato presidente si vota solo per questo candidato, senza<br />
esprimere alcun voto al<strong>le</strong> liste.<br />
Si può anche dare un voto disgiunto. Scegliere cioè un candidato presidente<br />
e poi una lista che risulta col<strong>le</strong>gata <strong>ad</strong> un altro candidato presidente.<br />
in questo caso va<strong>le</strong> sia il voto per il candidato presidente che<br />
quello per la lista prescelta.<br />
non si esprimono preferenze nominative per i candidati al consiglio<br />
regiona<strong>le</strong>. i seggi saranno assegnati ai candidati seguendo l'ordine di<br />
presentazione indicato sui manifesti e sulla stessa scheda.<br />
dove si vota<br />
Sulla tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> è indicato il numero della sezione in cui ogni<br />
e<strong>le</strong>ttore deve votare e il luogo dove si trova la sezione. Questo l'e<strong>le</strong>nco<br />
del<strong>le</strong> sezioni e<strong>le</strong>ttorali del comune:<br />
SEZIONE 1 - VIA DON MINZONI PRESSO SCUOLA ELEMENTARE<br />
SEZIONE 2 - VIA DON MINZONI PRESSO SCUOLA ELEMENTARE<br />
SEZIONE 3 - VIA DON MINZONI PRESSO SCUOLA ELEMENTARE<br />
SEZIONE 4 - VIA ALDO MORO PRESSO SCUOLA MATERNA<br />
SEZIONE 5 - VIA ALDO MORO PRESSO SCUOLA MATERNA<br />
SEZIONE 6 - VIA GIOTTO PRESSO PALAZZO COMUNALE<br />
SEZIONE 7 - VIALE RESISTENZA PRESSO SCUOLA MATERNA<br />
SEZIONE 8 - VIALE RESISTENZA PRESSO SCUOLA MATERNA<br />
SEZIONE 9 - VIALE RESISTENZA PRESSO SCUOLA MATERNA<br />
SEZIONE 10 - LUCO MUGELLO PRESSO SCUOLA ELEMENTARE<br />
SEZIONE 11 - GREZZANO PRESSO CAMPO SPORTIVO<br />
SEZIONE 12 - CASAGLIA PRESSO EX SCUOLE<br />
SEZIONE 13 - RONTA PRESSO SCUOLE ELEMENTARI<br />
SEZIONE 14 - RAZZUOLO PRESSO CIRCOLO ARCI<br />
SEZIONE 15 - PANICAGLIA PRESSO SCUOLA MATERNA<br />
SEZIONE 16 - POLCANTO PRESSO CIRCOLO SMS<br />
SEZIONE 17 - SAGGINALE PRESSO SCUOLA MATERNA<br />
Si segnala che da queste e<strong>le</strong>zioni riapre a panicaglia, il seggio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>:<br />
pertanto gli e<strong>le</strong>ttori della sezione 15 (panicaglia) non si recheranno<br />
più a Borgo a votare, ma voteranno nella loro frazione, presso la scuola<br />
materna.<br />
la tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong><br />
per votare occorre presentarsi al seggio con la tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong><br />
ed un documento di riconoscimento (carta di identità, patente<br />
o passaporto). ai fini e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> sono validi anche i documenti<br />
sc<strong>ad</strong>uti purché il titolare del documento sia riconoscibi<strong>le</strong>. chi ha<br />
smarrito la tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> può richiederne il duplicato direttamente<br />
all'ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> negli orari di apertura sotto riportati,<br />
compilando la dichiarazione di smarrimento. chi non avesse mai<br />
ricevuto la tessera può richiederla negli stessi orari all'ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>.<br />
orario ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong><br />
Da martedì 23 marzo a sabato 27 marzo l'ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> è aperto dal<strong>le</strong><br />
ore 8.30 al<strong>le</strong> ore 19.00. inoltre domenica 28 e lunedì 29 marzo l'ufficio<br />
e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> resterà aperto per tutta la durata del<strong>le</strong> operazioni e<strong>le</strong>ttorali.<br />
trasporto per persone disabili<br />
il comune organizza un servizio di trasporto su richiesta, rivolto al<strong>le</strong><br />
persone disabili e in difficoltà a raggiungere autonomamente i seggi<br />
e<strong>le</strong>ttorali in occasione del<strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni regionali.<br />
il servizio di trasporto potrà essere prenotato te<strong>le</strong>fonando al seguente<br />
numero:<br />
ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> 055- 84966237<br />
certificazioni per e<strong>le</strong>ttori con impedimento fisico<br />
gli e<strong>le</strong>ttori fisicamente impediti che necessitano di essere accompagnati<br />
da persona di fiducia nella cabina e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>, possono richiedere il certificato<br />
a uno degli ambulatori dell'azienda Sanitaria della zona mugello.<br />
per il nostro comune i certificati saranno rilasciati presso il poliambulatorio<br />
di Via<strong>le</strong> della resistenza, tel. 055 8451507, nei seguenti orari:<br />
SaBato 27 marzo: ore 9.00/10.00 - dott.ssa pitta<br />
Domenica 28 marzo: ore 9.00/10.00 - dott. timpanelli<br />
LuneDi' 29 marzo: ore 9.00/10.00 - dott.ssa pifferi<br />
tutti i certificati e <strong>le</strong> attestazioni saranno rilasciate gratuitamente.<br />
Qualora l'impedimento fisico dell'e<strong>le</strong>ttore sia permanente (es. cecità),<br />
il certificato medico potrà essere rilasciato con l'indicazione "impedimento<br />
permanente". in questo caso consegnando il certificato<br />
all'ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> sarà inserita un'annotazione sulla tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>,<br />
che consentirà all'e<strong>le</strong>ttore disabi<strong>le</strong> di votare accompagnato da<br />
persona di fiducia in occasione di tutte <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni (senza bisogno di<br />
tornare <strong>ad</strong> ogni e<strong>le</strong>zione dal medico per farsi rilasciare il certificato).
ECCO QUANTI SIAMO:18.049<br />
dati sulla popolazione residente<br />
nel nostro comune al 31/12/2009<br />
citt<strong>ad</strong>ini residenti 18.049 (aL 31/12/2008 n. 17.923)<br />
DI CUI:<br />
FEMMINE 9.310<br />
MASCHI 8.739<br />
passerella in <strong>le</strong>gno<br />
sul torrente <strong>le</strong> ca<strong>le</strong><br />
col<strong>le</strong>gamento per uffici postali<br />
e area servizi di piazza m.l. King<br />
numero di famiglie 7.377<br />
nati nel 2009 188 (85 MASCHI E 103 FEMMINE)<br />
morti nel 2009 189 (89 MASCHI E 100 FEMMINE)<br />
differenza fra nati e morti - 1<br />
iscritti per immigrazione 566<br />
di cui provenienti dall’estero 128<br />
cancellati per emigrazione 439<br />
differenza fra iscritti e cancellati +127<br />
incremento demografico + 126<br />
N.B. L’INCREMENTO DEMOGRAFICO CHE NEL 2007 ERA PARI A 398 UNITÀ, È PASSATO NEL 2009<br />
A 126 UNITÀ (IL COMUNE CONTINUA A CRESCERE MA A RITMO MENO SOSTENUTO). E’ QUASI IN<br />
PAREGGIO (-1) IL SALDO NATURALE, CHE ERA NEGATIVO (-45) NEL 2008.<br />
citt<strong>ad</strong>ini stranieri<br />
stranieri 1.736 (ERANO AL 31/12/2008 : 1.628)<br />
MASCHI 806<br />
FEMMINE 930<br />
MINORENNI 409<br />
<strong>le</strong> etnie piÙ numerose sono:<br />
ALBANESI 708 (NEL 2008 : 670)<br />
RUMENI 400 (NEL 2008 : 375)<br />
matrimoni<br />
NEL 2009 NEL TERRITORIO COMUNALE DI BORGO S. LORENZO<br />
SONO STATI CELEBRATI 61 MATRIMONI, DI CUI:<br />
26 MATRIMONI civili<br />
35 MATRIMONI religiosi<br />
ATO, RESTITUZIONE DELLA TARIFFA<br />
DI DEPURAZIONE: APPROVATO<br />
IL REGOLAMENTO ATTUATIVO<br />
dal ministero dell’ambiente <strong>le</strong> indicazioni<br />
per l’attuazione della sentenza 335/2008<br />
della corte costituziona<strong>le</strong><br />
con la pubblicazione nella g.u. ha finalmente visto la luce il decreto che individua criteri e<br />
parametri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di<br />
depurazione. La questione era sorta a seguito della sentenza 335/2008 della corte costituziona<strong>le</strong><br />
che aveva stabilito l’illiceità dell’applicazione della tariffa di depurazione al<strong>le</strong> utenze che<br />
non usufruivano del relativo servizio. precedentemente alla sentenza, la normativa di settore<br />
obbligava invece gli utenti allacciati al<strong>le</strong> fognature pubbliche al pagamento non solo della<br />
quota di tariffa relativa all’allontanamento dei reflui, ma anche allo smaltimento dei medesimi,<br />
indipendentemente se questo smaltimento avvenisse o meno negli impianti di depurazione.<br />
per risolvere la questione era già intervenuto il parlamento che, con la Legge 13 del 2009, aveva<br />
circostanziato la restituzione del<strong>le</strong> quote di depurazione non dovute, stabi<strong>le</strong>ndo il principio<br />
che dal<strong>le</strong> stesse dovessero essere esclusi gli oneri relativi all’attività di progettazione e di realizzazione<br />
o comp<strong>le</strong>tamento degli impianti di depurazione. La stessa <strong>le</strong>gge dava poi mandato<br />
al ministero dell’ambiente per la predisposizione della metodologie di determinazione degli<br />
importi da restituire e del<strong>le</strong> modalità per il rimborso. il nuovo decreto conferma che devono<br />
essere restituite <strong>le</strong> tariffe di depurazione pagate dagli utenti che non hanno usufruito del relativo<br />
servizio, al netto del<strong>le</strong> spese di progettazione e realizzazione dei relativi impianti. alcuni<br />
aspetti sembrano però richiedere ulteriori approfondimenti: da una prima analisi appare che<br />
sia necessaria una richiesta dell’utente per ricevere la restituzione del<strong>le</strong> somme pagate, nonché<br />
che <strong>le</strong> stesse possano riguardante solo 5 anni <strong>ad</strong>dietro. L’autorità di ambito del medio Valdarno<br />
si è già attivata da tempo con publiacqua per individuare <strong>le</strong> utenze che nel passato hanno pagato<br />
la tariffa di depurazione senza usufruire del servizio e sta <strong>ad</strong>esso chiedendo chiarimenti al<br />
ministero sui principali aspetti controversi del decreto. nel<strong>le</strong> prossime settimane si attiverà con<br />
<strong>le</strong> associazioni dei consumatori per <strong>ad</strong>divenire <strong>ad</strong> una procedura di restituzione la più semplice<br />
e lineare possibi<strong>le</strong>.<br />
info: ato 3, tel. 055 263291, www.ato3acqua.toscana.it, mail: info@ato3acqua.toscana.it<br />
a Borgo c’è un “ponte” in più: la passerella sul torrente Le ca<strong>le</strong>, di col<strong>le</strong>gamento con l’area servizi e parcheggio di<br />
piazza martin Luther King. realizzata in estate da cavet, nell’ambito degli accordi dell’alta Velocità, è stata aperta a<br />
conclusione dei tempi previsti per i collaudi. insieme alla passerella - una struttura in <strong>le</strong>gno lamellare della lunghezza<br />
di 20 metri e larghezza 2,50 metri, con abbattimento del<strong>le</strong> barriere architettoniche -, sempre da cavet, sono state<br />
realizzate e rinforzate <strong>le</strong> arginature del torrente e del fiume Sieve per la messa in sicurezza dell’area circostante,<br />
che sono state rese pedonali e ciclabili e attrezzate con illuminazione pubblica e panchine.<br />
PERDITE ACQUA PER GELO,<br />
CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE<br />
RIDUZIONI IN PAGAMENTI<br />
e’ con un voto all’unanimità che il consiglio comuna<strong>le</strong> chiede in una mozione “alla regione toscana<br />
e alla autorità di ambito 3 medio Valdarno di intervenire approvando consistenti riduzioni<br />
nel pagamento del<strong>le</strong> perdite di acqua potabi<strong>le</strong> avvenute negli impianti in relazione all’evento<br />
climatico del 19-20 dicembre 2009”. nel documento si ricordano i danni causati dall’ecceziona<strong>le</strong><br />
ondata di maltempo con la c<strong>ad</strong>uta di circa 30 centimetri di neve, sbalzi di temperatura da -20 a<br />
+17 gr<strong>ad</strong>i e pioggia abbondante in pochissimi giorni, facendo presente che con ta<strong>le</strong> situazione<br />
“è stato impossibi<strong>le</strong> proteggere tempestivamente e <strong>ad</strong>eguatamente gli impianti a rischio” e che<br />
“spesso l’utente si è accorto della perdita solo dopo aver ‘consumato’ migliaia di metri cubi di<br />
acqua potabi<strong>le</strong>”. ancora si ricorda che “in mancanza della sottoscrizione della prevista assicurazione<br />
da parte di publiacqua, purtroppo ancora poco conosciuta da moltissimi citt<strong>ad</strong>ini, l’utente<br />
è costretto a pagare somme esorbitanti spesso impossibili da fronteggiare anche se ratealizzate,<br />
soprattutto in un periodo, come questo, di grave crisi economica”. Di qui la richiesta a regione e<br />
ato per prevedere riduzioni nel pagamento del<strong>le</strong> perdite.<br />
<br />
Bonus gas. <strong>Il</strong> bonus è una riduzione sul<strong>le</strong> bol<strong>le</strong>tte del gas metano riconosciuta<br />
al<strong>le</strong> famiglie con basso reddito (ISEE non superiore a 7.500 euro) e al<strong>le</strong><br />
famiglie numerose (ISEE non superiore a 20.000 euro per famiglie con più di<br />
tre figli a carico). Può essere richiesto da chi è un cliente domestico diretto o<br />
condominia<strong>le</strong> di gas. Per ottenere l’agevolazione occorre presentare domanda<br />
all’URP del comune (entro il 30 apri<strong>le</strong> prossimo per ottenere l’agevolazione dal<br />
2009; per <strong>le</strong> domande presentate successivamente il bonus decorrerà dal 2010),<br />
portando l’attestazione ISEE, la bol<strong>le</strong>tta del gas e un documento di riconoscimento.<br />
E’ necessario anche il codice POD (riportato sul<strong>le</strong> bol<strong>le</strong>tte ENEL) oppure<br />
l’ultima bol<strong>le</strong>tta dell’ENEL. Ulteriori informazioni presso l’URP del comune (055-<br />
84966235) oppure sul sito dedicato : https://www.sgate.anci.it/<br />
Inail. Dal 25 febbraio l’ufficio INAIL di Borgo ha cessato la propria attività:<br />
un’agenzia INAIL è comunque presente presso la sede INPS (in Piazza M. Luther<br />
King 3) ogni giovedì dal<strong>le</strong> 8.30-12.30 e dal<strong>le</strong> 14.30-16.30. Tel. 055-845461.<br />
Tosap. La sc<strong>ad</strong>enza del pagamento della TOSAP e dell’Imposta Comuna<strong>le</strong> sulla<br />
Pubblicità è fissata alla fine del mese successivo rispetto all’approvazione del<br />
bilancio; poiché quest’anno la sc<strong>ad</strong>enza per l’approvazione del bilancio è stata<br />
prorogata al 30 apri<strong>le</strong>, la Gestione Servizi Pubblici s.r.l. (società a cui è stato affidato<br />
il servizio di riscossione) invierà i relativi bol<strong>le</strong>ttini di pagamento subito<br />
dopo l’approvazione del bilancio comuna<strong>le</strong>.<br />
Direttore: Giovanni Bettarini • Direttore responsabi<strong>le</strong>: Johnny Tagliaferri<br />
Redazione: Ufficio Stampa - Piazza Dante, 2 - 50032 Borgo San Lorenzo<br />
uffstampa@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it • urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />
registrazione al tribuna<strong>le</strong> di firenze n. 3093 del 7/1/1983
<strong>Il</strong> Pedibus piace, il “mil<strong>le</strong>piedi” che va a scuola è più lungo<br />
saliti a 77 i bambini. e da poco È partita anche la linea per il catechismo<br />
34 nell’anno scolastico 2007-2008, 51 in quello<br />
successivo e ora 77. Sono i bambini che ogni giorno<br />
raggiungono la scuola col “pedibus”, un servizio<br />
promosso dal comune che di anno in anno<br />
riscuote successo e vede aumentare gli iscritti.<br />
tutte <strong>le</strong> mattine all’entrata a scuola al<strong>le</strong> 8 e poi<br />
all’uscita, al<strong>le</strong> 12,20 e al<strong>le</strong> 16,20 (tempo lungo), un<br />
mil<strong>le</strong>piedi colorato si muove per <strong>le</strong> vie del capoluogo.<br />
i bambini con indosso una pettorina gialla<br />
e accompagnati da volontari seguono i percorsi,<br />
<strong>le</strong> quattro linee - blu, rossa, gialla e verde - indicate<br />
da segna<strong>le</strong>tica vertica<strong>le</strong> e orizzonta<strong>le</strong> (dei piedini<br />
colorati), e passo dopo passo si dirigono a scuola.<br />
e alla fine del<strong>le</strong> <strong>le</strong>zioni di nuovo in marcia per tornare<br />
a casa.<br />
il “pedibus” è partito due anni fa per <strong>le</strong> classi 3°, 4° e<br />
5° del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari, poi si è esteso a tutte <strong>le</strong><br />
classi del<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari del capoluogo e <strong>ad</strong>esso gli<br />
iscritti sono saliti a 77. ma il servizio cresce ancora,<br />
con una nuova linea che porta 38 bambini del<strong>le</strong><br />
terze classi dalla scuola alla pieve di San Lorenzo<br />
per il catechismo.<br />
con i piccoli utenti sono aumentati anche i volontari,<br />
25 tra genitori, nonni e operatori, che, coordinati<br />
dall’associazione anteas, tutti i giorni assicurano<br />
la loro presenza e vigilanza sul<strong>le</strong> quattro linee.<br />
obiettivo di questa esperienza è tornare a dare<br />
spazio ai bambini dentro la città: l’idea è semplice<br />
ma i vantaggi sono molti, e vanno dall’educazione<br />
all’autonomia ai benefici per la salute, dalla maggiore<br />
socializzazione all’al<strong>le</strong>ggerimento del traffico.<br />
Quello di Borgo è tra i primi comuni in italia<br />
<strong>ad</strong> aver attivato questo tipo di esperienza, che ha<br />
riscosso interesse e successo.<br />
Biblioteca, ancora numeri record: 47mila prestiti<br />
segno piÙ per patrimonio librario e multimedia<strong>le</strong>,<br />
utenti e babY <strong>le</strong>ttori. novità: gli audiolibri<br />
La Storia DeLLa toDt<br />
in mugeLLo in un LiBro<br />
curato dal giovane edoardo braschi<br />
“Lavoravo alla todt. La costruzione della Linea<br />
gotica nel mugello” è il libro curato da edoardo<br />
Braschi, pubblicato da protagon editori, che è<br />
stato presentato di recente a Borgo.<br />
nel periodo che seguì lo sbandamento dell’8<br />
settembre 1943, diversi giovani scelsero di evitare<br />
l’arruolamento forzato nell’esercito di Salò<br />
lavorando alla todt, l’organizzazione tedesca che<br />
reclutava manodopera per la costruzione del<strong>le</strong><br />
postazioni difensive sulla Linea gotica: uomini e<br />
donne che non fecero una chiara scelta antifascista<br />
ma cercarono di salvarsi dall’arruolamento<br />
nel<strong>le</strong> fi<strong>le</strong> dell’esercito di Salò lavorando per i militari<br />
tedeschi all’approntamento del<strong>le</strong> postazioni<br />
sul crina<strong>le</strong> appenninico per arrestare l’offensiva<br />
al<strong>le</strong>ata. per i partigiani questi operai non costituivano<br />
dei veri e propri nemici, anche se la loro<br />
opera contribuiva oggettivamente a ral<strong>le</strong>ntare<br />
la fine del conflitto. tra i canti partigiani raccolti<br />
nel mugello un<br />
passo recita: “ed<br />
anche voi toddini /<br />
non siete assassini<br />
ma fate attenzion<br />
/ fate durare più la<br />
guerra / ma russia<br />
e inghilterra ben<br />
presto verran!”.<br />
il volume, promosso<br />
dall’università<br />
dell’età Libera e<br />
dal comune, racconta e analizza quella vicenda,<br />
una “zona grigia” poco conosciuta e studiata, attraverso<br />
la testimonianza diretta di 15 protagonisti,<br />
con il merito di scandagliare questo ampio<br />
campo di memorie per segnarne i contorni e<br />
comprendere <strong>le</strong> motivazioni di chi fece una scelta<br />
in qualche modo “collaborazionista”.<br />
ancora numeri record… “ma dove? in biblioteca”. e’ un bilancio sempre<br />
col segno + per la biblioteca comuna<strong>le</strong> che nel 2009 ha superato<br />
i 47mila prestiti (precisamente 47.062 contro i 45.530 dell’anno<br />
precedente), con 27.813 libri, 17.710 dvd e 1.624 cd. numeri che la<br />
piazzano, ormai da anni, tra <strong>le</strong> eccel<strong>le</strong>nze del sistema di pubblica <strong>le</strong>ttura<br />
della toscana (anche con un riconoscimento forma<strong>le</strong> da parte<br />
della stessa regione). Si è <strong>le</strong>tto di più a marzo e giugno, con 2.194 e<br />
2.166 prestiti, mentre gennaio è stato il mese con più richieste per<br />
dvd, 1.775, e cd, 196. Saliti da 6.414 (2008) a 7.357 i prestiti dei libri per<br />
l’infanzia (0-14 anni), e tra i baby <strong>le</strong>ttori a <strong>le</strong>ggere di più sono i bambini<br />
dai 5 ai 10 anni (3.909 i prestiti). ancora in crescita gli utenti che sono<br />
arrivati a quota 6.646 rispetto ai 5.799 del 2008, e pure il patrimonio<br />
librario, salito a 67.429 volumi (2.665 nuovi libri, con acquisti per 1.874)<br />
e quello multimedia<strong>le</strong> con 2.707 dvd e 1.587 cd. e col 2010 è arrivata<br />
una novità “da ascoltare”: gli audiolibri, libri in versione audio (cd); i<br />
primi sono già a disposizione per il prestito.<br />
“CI VEDIAMO IN BIBLIOTECA...”<br />
“Ci vediamo in biblioteca…” è il bando di<br />
concorso promosso dal Comune di Borgo San<br />
Lorenzo per “la raccolta di scritti, video e disegni”<br />
basati “sugli incontri e <strong>le</strong> esperienze<br />
vissute in biblioteca da piccoli e grandi”. Ed<br />
è articolato in tre sezioni: narrativa (racconto<br />
in lingua italiana per un massimo di 6000<br />
battute), filmati (cortometraggi di massimo<br />
3 minuti in vari formati digitali) e disegni (riservata<br />
a bambini fino a 6 anni).<br />
La partecipazione è gratuita e gli elaborati<br />
vanno inviati o consegnati personalmente in<br />
busta chiusa in biblioteca, entro e non oltre<br />
il 31 maggio.<br />
Bando e moduli sono scaricabili dal sito del<br />
Comune www.comune.borgo-san-lorenzo.<br />
fi.it; per maggiori informazioni ci si può rivolgere<br />
direttamente alla biblioteca (tel. 055<br />
857197, mail: biblioteca@comune.borgosan-lorenzo.fi.it).<br />
SoLiDarietÀ a “Buon fine”<br />
donati <strong>ad</strong> associazioni oltre 10mila prodotti invenduti<br />
anche nel 2009 la solidarietà in mugello è andata<br />
a “Buon fine”.<br />
ogni giorno la grande distribuzione avvia allo<br />
smaltimento tantissimi prodotti alimentari buoni<br />
e ancora commestibili (in perfetta conformità<br />
ai requisiti igienico-sanitari, di identificazione ed<br />
etichettatura) ma considerati non più vendibili<br />
per difetti nella confezione o perché vicini alla<br />
sc<strong>ad</strong>enza. un surplus alimentare che potrebbe<br />
diventare uno spreco assurdo - soprattutto<br />
<strong>ad</strong>esso con la crisi economica - viene invece destinato<br />
a 11 associazioni e realtà del no profit socia<strong>le</strong><br />
mugellano col progetto ‘Buon fine coop’,<br />
promosso da unicoop firenze con la Sezione<br />
Soci coop di Borgo San Lorenzo presso il centro<br />
commercia<strong>le</strong> mugello. e così merci e articoli<br />
invenduti nei supermercati si tramutano in un<br />
aiuto concreto per famiglie e soggetti che versano<br />
in condizioni di disagio e difficoltà.<br />
La supervisione del progetto socia<strong>le</strong> è affidata<br />
a un comitato di coordinamento, composto dal<br />
presidente della Sezione Soci coop, un rappresentante<br />
di ogni associazione onlus, dal direttore<br />
del Supermercato coop e dall’assessore al<strong>le</strong><br />
politiche di Salute del comune di Borgo. Questo<br />
il bilancio del 2009: sono stati raccolti e distribuiti,<br />
comp<strong>le</strong>ssivamente, 10.483 prodotti per un tota<strong>le</strong><br />
di oltre 5.000 Kg e un controvalore superiore<br />
ai 90.000 euro. Di questi, 5.166 prodotti sono<br />
stati donati, nel comune di Borgo San Lorenzo,<br />
alla cooperativa alveare (861, fino a novembre),<br />
all’associazione arca (1.400), al “progetto accoglienza”<br />
(1.111), al<strong>le</strong> “Sentinel<strong>le</strong> di pasqua” (874) e<br />
alla loca<strong>le</strong> misericordia (920); 1.421 e 737, rispettivamente,<br />
alla congregazione terz’ordine francescano<br />
e alla misericordia di Scarperia; 1.011<br />
alla misericordia di San piero a Sieve; 56 all’associazione<br />
“il mulino” (dal dicembre scorso) e 951<br />
all’associazione “insieme”, nel comune di Vicchio;<br />
ed infine, 1.141 all’associazione “Sul Sentiero” nel<br />
comune di Dicomano.<br />
Dal 2007 (anno di inizio del progetto) al 2009<br />
sono stati raccolti e consegnati 40.891 articoli,<br />
per un controvalore di 214.634 euro.<br />
NO TICKET SANITARIO PER CHI È SENZA PAGA. Per i lavoratori senza<br />
paga da almeno tre mesi niente ticket per <strong>le</strong> prestazioni specialistiche ambulatoriali, di<br />
diagnostica e di laboratorio. E nemmeno per i familiari a carico. Lo ha deciso la Regione<br />
Toscana: per essere esenti basta autocertificare di non riscuotere lo stipendio da almeno<br />
tre mesi consecutivamente. Per familiari a carico si intendono quelli non fiscalmente<br />
indipendenti, cioè per i quali l’interessato gode di detrazioni fiscali. L’onere di pagare il<br />
ticket si riattiva nel momento in cui l’interessato ricomincia a percepire la retribuzione.<br />
INPS, PROCEDURE PIÙ SNELLE. Procedure più snel<strong>le</strong> e tempi di risposta più<br />
rapidi, è quanto prevede un protocollo siglato tra Inps e Regione Toscana sul<strong>le</strong> procedure<br />
per il riconoscimento dell’invalidità civi<strong>le</strong>. Dal 1 gennaio 2010 <strong>le</strong> domande per ottenere<br />
i benefici in materia di invalidità, cecità, sordità, handicap e disabilità, devono essere<br />
presentate all’Inps, che gestisce <strong>ad</strong>esso il processo dell’invalidità civi<strong>le</strong> in collaborazione<br />
con <strong>le</strong> Asl. L’intero processo è sostenuto da una nuova procedura informatica che consente<br />
trasparenza e tracciabilità, con una semplificazione del<strong>le</strong> fasi che permetteranno di<br />
ridurre i tempi di riconoscimento dello stato invalidante e l’erogazione del<strong>le</strong> provvidenze<br />
economiche.<br />
CIG IN DEROGA ESTESA A TUTTO IL 2010. Estesa a tutto il 2010 la possibilità<br />
di richiedere la cassa integrazione in deroga per i dipendenti di aziende toscane<br />
in difficoltà che non possono usufruire di ammortizzatori sociali o che non possono<br />
più accedervi. Lo prevede un accordo firmato da Regione e parti sociali, che stabilisce<br />
in 4 mesi il periodo massimo per cui ogni azienda potrà richiedere l’utilizzo della Cassa<br />
integrazione in deroga, rinnovabili fino <strong>ad</strong> un massimo di 12 mesi, e fissa una serie di<br />
misure di semplificazione per velocizzare sia i tempi di accesso per <strong>le</strong> imprese che quelli<br />
per la liquidazione ai lavoratori.<br />
PRESTITO AD AZIENDE PER PAGARE GLI STIPENDI. Un prestito per<br />
assicurare gli stipendi per dodici mesi, a patto di non tagliare nemmeno un posto di lavoro<br />
per un anno. A garantirlo, gratuitamente, al<strong>le</strong> picco<strong>le</strong> e medie aziende toscane in<br />
momentanea difficoltà è la Regione attraverso Fidi Toscana. Per maggiori informazioni:<br />
Fidi Toscana (piazza della Repubblica a Firenze), su www.fiditoscana.it può essere scaricata<br />
tutta la modulistica necessaria.
a borgo<br />
ci sono 95<br />
associazioni<br />
aifo (associazione identificazioni<br />
forensi), caam (coordinamento<br />
associazioni auser mugello), comitato<br />
San Lorenzo, comunità di<br />
nazareth San giuseppe, i Borghi<br />
di Sieve associazione cultura<strong>le</strong>,<br />
Lo zampetto associazione sportiva,<br />
Lo staff del<strong>le</strong> Vergini. Sono<br />
<strong>le</strong> 7 associazioni new entry iscritte<br />
all’albo comuna<strong>le</strong>, che vanno<br />
<strong>ad</strong> aggiungersi al<strong>le</strong> altre 88 già<br />
presenti (e che sono state confermate<br />
per aver presentato la<br />
scheda con l’aggiornamento dei<br />
dati e il resoconto dell’attività<br />
svolta), mentre 2 hanno comunicato<br />
la cessazione della loro attività<br />
e 18 sono state dichiarate<br />
dec<strong>ad</strong>ute in quanto non hanno<br />
riconsegnato la documentazione<br />
richiesta. in tota<strong>le</strong>, <strong>ad</strong>esso, <strong>le</strong><br />
berlingaccio<br />
nel “Kaos”<br />
FOTO FRANCESCO TERZINI<br />
un altro successo per “atmosfere e misteri<br />
in una notte di carneva<strong>le</strong>”, la manifestazione<br />
del Berlingaccio con l’al<strong>le</strong>stimento<br />
scenico curato dal teatro idea e la regia<br />
di Vieri chini, promossa col patrocinio<br />
del comune, che si è tenuta sabato 13 febbraio.<br />
oltre 400 maschere fra attori e figuranti,<br />
trampolieri e artisti col fuoco hanno<br />
animato angoli, str<strong>ad</strong>e e piazze del centro<br />
storico, con musiche, suoni, luci e scenografie<br />
che hanno trascinato tutti quanti nel<br />
“Kaos” (tema di quest’edizione).<br />
PRODOTTI A KM ZERO<br />
i prodotti freschi di stagione a Km zero si trovano<br />
ogni merco<strong>le</strong>dì pomeriggio al “mercato dei produttori<br />
agricoli del mugello” presso il piazza<strong>le</strong> del parco<br />
della misericordia: da settembre <strong>ad</strong> apri<strong>le</strong> con orario<br />
14,30-19 e da maggio <strong>ad</strong> agosto 16-20. per consentirne<br />
lo svolgimento nel piazza<strong>le</strong> il merco<strong>le</strong>dì è stato<br />
istituito un divieto di sosta e transito con rimozione<br />
forzata dal<strong>le</strong> 13 al<strong>le</strong> 20, per tutto l’anno.<br />
errata corrige. La fotografia relativa all’inaugurazione<br />
del monumento a Fido nel 1957 pubblicata nel<br />
numero scorso, reperita nella cartella contenente gli atti<br />
amministrativi, documenti e materia<strong>le</strong> di vario genere<br />
(incluse foto) su Fido che è custodita nell’archivio storico<br />
comuna<strong>le</strong>, è dello Studio Foto Bar<strong>le</strong>tti.<br />
1 1°COMPAGNIA ARCIERI DEL MUGELLO SPORTIVO<br />
2 AEROCLUB VOLOVELISTICO - DEL MUGELLO A.S.D. SPORTIVO<br />
3 AGESCI - SCOUT BORGO SAN LORENZO CULTURALE<br />
4 AIFO ASSOCIAZIONE IDENTIFICAZIONI - FORENSI SOCIALE EASSISTENZIALE<br />
5 AKELA ONLUS AMBIENTALE<br />
6 ALCHIMJA CULTURALE<br />
7 AMICI DEL PALLAIO SPORTIVO<br />
8 AMICI DELLE BIBLIOTECHE CULTURALE<br />
9 ANMIL SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
10 ANPI CULTURALE<br />
11 ANTEAS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
12 ARCI CACCIA AMBIENTALE<br />
13 ARTEC - ARTE TERRITORIO CULTURA CULTURALE<br />
14 ARTISTICA MUGELLO ASD SPORTIVO<br />
15 ASSO EMERGENZE MUGELLO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
16 ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PRODOTTI NATURALI CULTURALE<br />
17<br />
ASSOCIAZIONE FRA GENITORI DEL MUGELLO<br />
E ALTO MUGELLO CONTRO L’EMARGINAZIONE ONLUS<br />
SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
associazioni borghigiane iscritte<br />
attualmente all’albo comuna<strong>le</strong><br />
sono 95. Di queste, 37 operano<br />
nel settore cultura<strong>le</strong>, 27 in quello<br />
sportivo, 25 lavorano in campo<br />
socio-assistenzia<strong>le</strong> e 6 si occupano<br />
di materie ambientali. L’e<strong>le</strong>nco<br />
comp<strong>le</strong>to è consultabi<strong>le</strong> sul<br />
sito del comune nella sezione<br />
‘territorio e turismo’.<br />
giardini “Wire<strong>le</strong>ss”<br />
connessione gratuita<br />
anche i giardini pubblici di piazza Dante, con la biblioteca comuna<strong>le</strong><br />
e il centro d’incontro, sono wire<strong>le</strong>ss. giardini “senza fili” per<br />
navigare in internet col<strong>le</strong>gandosi dal proprio pc o notebook, o<br />
ancora con un cellulare umts o l’i-phone. il servizio è gratuito e<br />
per usufruirne bisogna registrarsi all’urp (ufficio relazioni col pubblico)<br />
o al centro d’incontro, negli orari di apertura al pubblico,<br />
presentando la carta d’identità e compilando l’apposito modulo:<br />
una volta registrati i dati anagrafici, sarà rilasciata una chiave<br />
d’accesso persona<strong>le</strong>.<br />
anche i nonni<br />
navigano in<br />
internet con la<br />
banca del tempo<br />
CORSO GRATUITO RIVOLTO A PERSONE CON PIÙ DI 55 ANNI<br />
anche i “nonni” navigano in internet. grazie alla Banca del tempo<br />
“giardino del<strong>le</strong> ore” di Borgo San Lorenzo.<br />
“nonni su internet” è un corso gratuito di prima alfabetizzazione<br />
informatica promosso dalla Banca del tempo borghigiana<br />
- un’iniziativa sostenuta dal comune -, con “nozioni di base per<br />
muovere i primi passi in autonomia con il pc e iniziare a usarlo<br />
divertendosi”.<br />
tenuto dagli stessi soci della banca presso l’aula informatica del<br />
paas all’interno del centro d’incontro di piazza Dante a Borgo, è<br />
articolato in 8 incontri della durata di 2 ore ciascuno, il giovedì<br />
dal<strong>le</strong> 17 al<strong>le</strong> 19, ed è rivolto a persone con età superiore ai 55<br />
anni, con lo scopo di “avvicinare gli anziani con l’aiuto di tutor<br />
a usare il computer, capire l’uso di internet, la posta e<strong>le</strong>ttronica<br />
e imparare a usufruire dei principali servizi digitali presenti<br />
sulla rete, promossi dal<strong>le</strong> pubbliche amministrazioni locali e da<br />
privati”.<br />
Le iscrizioni si ricevono presso il centro d’incontro il martedì<br />
mattina dal<strong>le</strong> 10,30 al<strong>le</strong> 12 e il giovedì dal<strong>le</strong> 17,30 al<strong>le</strong> 18,30.<br />
DOMENICHE IN VILLA • PROGRAMMA CULTURALE VILLA PECORI GIRALDI<br />
• 21 marzo Caffè Scienza ore 17,30: “Le al<strong>le</strong>rgie” con Mario Milco D’Elios e Martina Biondi<br />
del Dipartimento di Medicina Interna Università di Firenze<br />
• 28 marzo ore 17,30: Concerto jazz d’autore Quartetto Vian<br />
Ingresso 7 euro con aperitivo incluso<br />
• 11 apri<strong>le</strong> ore 17,30: Re<strong>ad</strong>ing multimedia<strong>le</strong> “Chromethica”, performance a cura del<br />
Col<strong>le</strong>ttivo Selfpoetry<br />
Ingresso 7 euro con aperitivo incluso<br />
• 18 apri<strong>le</strong> ore 17,30: Caffè Scienza “Cosa c’è tra la vita e la morte?” con Leandro Barontini<br />
(medico anestesista, presidente del Comitato etico, Asl Pistoia) e Monica Toraldo<br />
di Francia (docente di Bioetica, UNiversità di Firenze, membro del Comitato naziona<strong>le</strong><br />
di Bioetica)<br />
Ingresso gratuito<br />
• 25 apri<strong>le</strong> ore 17,30 Concerto-canzone d’autore con Luca De Nuzzo (vincitore del Premio<br />
De Andrè nel 2004, finalista del Premio Tenco 2009) in “Jòmene e Jòmene”<br />
Ingresso 7 euro con apertivo incluso<br />
18 ASSOCIAZIONE INSIEME ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
19<br />
ASSOCIAZIONE LETIZIA TOZZI<br />
PROGETTO MUSICA<br />
CULTURALE<br />
20 ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI CULTURALE<br />
21 ASTOLFO ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
22 ATLETICA MARCIATORI G.S.D. SPORTIVO<br />
23 AUSER - UNIVERSITÀ DELL’ETÀ LIBERA CULTURALE<br />
24 AUTOMOTOCLUB STORICO MUGELLO SPORTIVO<br />
25 AVIS COMUNALE DI BORGO SAN LORENZO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
26 AVO VOLONTARI OSPEDALIERI SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
27 BANCA DEL TEMPO “GIARDINO DELLE ORE” CULTURALE<br />
28 BOXE MUGELLO SPORTIVO<br />
29 CAAM COORDINAMENTO ASSOC.AUSER MUGELLO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
30 CARNEVALE MUGELLANO CULTURALE<br />
31<br />
CENTRO DOCUMENTAZIONE<br />
STORICO TERRITORIALE DEL MUGELLO<br />
CULTURALE<br />
32 CENTRO GIOVANILE DEL MUGELLO SPORTIVO<br />
33 CENTRO RADIO SOCCORSO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
34 CILLOBASKET R.C. ASD SPORTIVO<br />
35 CIRCOLO BIANCO ROSSO SPORTIVO<br />
36 CIRCOLO SPAZIO 3 SPORTIVO<br />
37 CLUB CICLO APPENNINICO 1907 SPORTIVO<br />
38 COMITATO SAN LORENZO CULTURALE<br />
39 COMUNITA’ DI NAZARETH SAN GIUSEPPE SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
40 CONFRATERNITA DI MISERICORDIA SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
41 CONSORZIO MUGELLO SPORT SPORTIVO<br />
42 CORALE S.CECILIA 1909 CULTURALE<br />
43 COSTES CULTURALE<br />
44 CPA CACCIA PESCA AMBIENTE AMBIENTALE<br />
45 FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA AMBIENTALE<br />
46 FESTA DELLE VERGINI CULTURALE<br />
47 FIORENTINA HANDBALL ASD SPORTIVO<br />
48 FORTIS JUVENTUS 1909 ASD SPORTIVO<br />
49 FORTIS JUVENTUS 1909 - CIRCOLO POLIVALENTE SPORTIVO<br />
50 FRATRES - DONATORI DI SANGUE SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
51 GINGA SEMPRE CULTURALE<br />
52 GRUPPO ALPINI BORGO S.LORENZO CULTURALE<br />
53 GRUPPO D’ERCI CULTURALE<br />
54 I BORGHI DI SIEVE ASSOCIAZIONE CULTURALE CULTURALE<br />
55 I SARTA FOSSI CULTURALE<br />
56 IL GABBIANO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
57 IL LUPO KICKBOXING MUGELLO ASD SPORTIVO<br />
58 IL SORRISO DI BRUNA ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
59 LA CALDANA CULTURALE<br />
60 LA ESCALERA ONLUS CULTURALE<br />
61 LA PRIMOGENITA INTERNATIONAL ADOPTION SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
62 LA TERRAZZA CIRCOLO CULTURALE CULTURALE<br />
63 LE LANCE SPEZZATE CULTURALE<br />
64 LEGA ASSOCIAZIONE TOSCANA FIBROSI CISTICA SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
65 LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
66 LIBERA CACCIA AMBIENTALE<br />
67 LO SCRITTOIO CULTURALE<br />
68 LO STRADONE CIRCOLO ARCI CULTURALE<br />
69 LO ZAMPETTO ASSOCIAZIONE SPORTIVA SPORTIVO<br />
70 MANGROVIA ASI SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
71 MCL “DON D.MARGHERI” LUCO CULTURALE<br />
72 MUGELLO NUOTO ASD SPORTIVO<br />
73 MUGELLO VOLLEY ASD SPORTIVO<br />
74 NON SOLO GIOVANI CULTURALE<br />
75 PALLAMANO MUGELLO A.S.D. SPORTIVO<br />
76 PERLAFRICA ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
77 PROGETTO ACCOGLIENZA SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
78 PROGETTO ARCOBALENO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
79 PROLOCO BORGO S.LORENZO CULTURALE<br />
80 PROLOCO RONTA CULTURALE<br />
81 RONTESE ASD SPORTIVO<br />
82 SAGGINALE ASD SPORTIVO<br />
83 SHUKUKAI KARATE CLUB SPORTIVO<br />
84 SMS POLCANTO CULTURALE<br />
85 SOLIDARIETA’ MISSIONARIA ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />
86 SOUND - ASSOCIAZIONE CULTURALE CULTURALE<br />
87 STM PALLACANESTRO 1994 ASD SPORTIVO<br />
88 SUL SENTIERO CULTURALE<br />
89 TARTUFAI DEL MUGELLO AMBIENTALE<br />
90 TEATRO IDEA CULTURALE<br />
91 TENNIS CLUBBORGO S.LORENZO ASD SPORTIVO<br />
92 THEATRE DES SENS CULTURALE<br />
93 TURISMO E AMBIENTE CULTURALE<br />
94 UISP MUGELLO SPORTIVO<br />
95 UNITALSI SOCIALE E ASSISTENZIALE
economia<br />
L’INTERvISTA. Parla Claudio Terrazzi, amministratore della storica tipografia Lito Terrazzi<br />
“Mai smettere di investire in tecnologia”<br />
27<br />
Benedetta Strappi<br />
È<br />
uno di quei mondi che i non <strong>ad</strong>detti<br />
ai lavori conoscono ben<br />
poco. L’intero processo che sta a<br />
monte di un libro o di una rivista<br />
si compie nell’ombra. In quella dei grandi<br />
stabilimenti dove si stampano pagine su<br />
pagine e nascono prodotti editoriali finiti.<br />
Succede <strong>ad</strong> esempio al<strong>le</strong> Cascine del Riccio,<br />
dove ha la sua casa la Lito Terrazzi,<br />
storica tipografia nata nel 1967. Per i primi<br />
dieci anni la sede fu quella di via Caracciolo,<br />
poi l’azienda cominciò a crescere e allora<br />
si trasferì nello stabilimento che ancora<br />
oggi la ospita. È qui che nascono libri, cataloghi<br />
e riviste che poi se ne vanno in giro<br />
per l’Italia, l’Europa e spesso pure oltreoceano.<br />
Claudio Terrazzi, figlio del fondatore,<br />
Roberto Terrazzi, ne è l’amministratore.<br />
<strong>Il</strong> vostro è un mestiere che non molti conoscono...<br />
cosa si fa esattamente nella<br />
vostra azienda?<br />
Stampiamo libri di pregio, cataloghi e riviste<br />
dal 1967. Ci siamo specializzati in questa<br />
come vocazione principa<strong>le</strong> e negli anni<br />
ci siamo costruiti una clientela loca<strong>le</strong>, naziona<strong>le</strong>,<br />
europea e anche in America. Anni<br />
che, del resto, sono tanti…<br />
Come nasce la vostra tipografia?<br />
La ha fondata mio p<strong>ad</strong>re, Roberto Terrazzi.<br />
E del resto veniamo da una famiglia “d’arte”,<br />
che dal 1917 è nel campo grafico. Nel<br />
1967 mio p<strong>ad</strong>re ha aperto un’azienda di<br />
stampa a ciclo comp<strong>le</strong>to, che negli anni è<br />
cresciuta fino a diventare quello che è oggi,<br />
ovvero una realtà che si occupa dell’intero<br />
processo di stampa, dal lavoro di fotolito,<br />
alla stampa, alla confezione in <strong>le</strong>gatoria.<br />
Claudio Terrazzi<br />
E ai tempi di crisi come avete reagito?<br />
Si sa che il settore editoria<strong>le</strong><br />
non gode propriamente di<br />
ottima salute…<br />
Anche noi abbiamo sentito il periodo<br />
di crisi, certamente. In un<br />
settore come il nostro l’unico<br />
modo per andare avanti è investire<br />
continuamente in tecnologia,<br />
anche nei momenti non semplici.<br />
È l’unica ricetta per sopravvivere.<br />
Anche nel 2002, nel periodo che<br />
seguì l’attentato al<strong>le</strong> Torri Gemel<strong>le</strong><br />
e da cui cominciò la crisi economica,<br />
abbiamo investito oltre 4<br />
milioni di euro in macchinari e se<br />
non lo avessimo fatto oggi avremmo<br />
senz’altro chiuso. Investire in<br />
tecnologia equiva<strong>le</strong> a ridurre i costi<br />
di lavorazione e migliorare la<br />
qualità del lavoro. E forse c’è anche<br />
un altro ingrediente salvifico.<br />
Qua<strong>le</strong>?<br />
Per rimanere competitivi è importante<br />
anche creare partnership.<br />
Collaborare con più aziende facendo<br />
gruppo, fare insieme <strong>ad</strong><br />
altre realtà quello che prima si faceva<br />
da soli, superando il pregiudizio<br />
per cui ognuno guarda al suo<br />
“orto”. E poi occorre reinventarsi<br />
continuamente, cercare sempre<br />
soluzioni nuove per crescere, in<br />
un mercato che invece fisiologicamente<br />
tende <strong>ad</strong> a andare al ribasso.<br />
Che <strong>le</strong>game avete con il territorio?<br />
Cascine del Riccio è una<br />
frazione così piccola e i vostri<br />
libri invece viaggiano alla volta<br />
dell’Europa e oltre…<br />
Con il territorio c’è un <strong>le</strong>game<br />
forte, senz’altro: siamo qui da 43<br />
anni, l’azienda con il suo lavoro<br />
contribuisce a dare lavoro <strong>ad</strong> oltre<br />
60 persone. Ed è sempre rimasta<br />
in piedi sul<strong>le</strong> proprie gambe, anche<br />
nei momenti bui non abbiamo<br />
mai usufruito degli ammortizzatori<br />
sociali, e questo dimostra la<br />
nostra attenzione nei confronti del<br />
socia<strong>le</strong>.<br />
E a concorrenza come siete messi?<br />
Mio p<strong>ad</strong>re cominciò a lavorare<br />
con l’estero nel 1982: per quei<br />
tempi era una conquista, fu un<br />
precursore. Quindi ci siamo abituati<br />
presto a fare i conti con una<br />
concorrenza di ampio respiro, che<br />
spesso gode di aiuti pubblici che<br />
qui invece non abbiamo. L’importante<br />
è cercare sempre di anticipare<br />
i tempi.<br />
Correva l’anno 1967 e in via Caracciolo nasceva quest’azienda, che negli anni è cresciuta<br />
e che ora, nel suo quartier genera<strong>le</strong> del<strong>le</strong> Cascine del Riccio, produce libri di pregio,<br />
cataloghi e riviste che poi vengono distribuiti in giro per l’Europa. E persino oltreoceano<br />
SUL LAVORO<br />
MAI DA SOLI<br />
LA SOCIETÀ SICURGEST S.R.L.<br />
opera in tutto il territorio della<br />
Provincia di Firenze nel settore della<br />
fornitura per <strong>le</strong> imprese di prodotti e<br />
servizi di consu<strong>le</strong>nza.<br />
La Società,<br />
che ha sede<br />
in Borgo San<br />
L o r e n z o ,<br />
Via<strong>le</strong> Fratelli<br />
K e n n e d y<br />
n.38, è nata<br />
nel 1997 per<br />
volontà di Giancarlo Niccolai, un tecnico<br />
che, dopo aver militato per oltre<br />
30 anni negli enti pubblici di prevenzione<br />
infortuni (ENPI) e di vigilanza<br />
(USL), ha ritenuto di mettere a disposizione<br />
del<strong>le</strong> aziende la propria esperienza.<br />
Attualmente Sicurgest S.r.l. offre la<br />
propria consu<strong>le</strong>nza al cliente negli<br />
ambiti specifici della sicurezza<br />
azienda<strong>le</strong> basata sul D.Lgs.<br />
n.81/08 (Testo Unico<br />
Sicurezza Luoghi di Lavoro) e<br />
della sicurezza alimentare<br />
basata sul Reg.CE n.852/04,<br />
ed è in gr<strong>ad</strong>o di gestire la formazione<br />
del persona<strong>le</strong> del<strong>le</strong><br />
aziende clienti, sia direttamente<br />
in sito che presso <strong>le</strong> proprie sedi<br />
accreditate dalla Regione<br />
Toscana.<br />
Sicurgest s.r.l. è costituita da un<br />
pool di professionisti altamente<br />
specializzati e con plurienna<strong>le</strong><br />
esperienza in diversi settori - dall’ingegneria,<br />
alla medicina del lavoro,<br />
al settore <strong>le</strong>ga<strong>le</strong>, al settore della sicurezza<br />
alimentare - che utilizza risorse<br />
e mezzi di alto livello tecnologico, in<br />
gr<strong>ad</strong>o di rispondere a tutte <strong>le</strong> necessità<br />
di <strong>ad</strong>eguamento al<strong>le</strong> normative<br />
vigenti.<br />
La nostra forza è la nostra esperienza,<br />
un’esperienza creata negli anni ed in<br />
costante crescita ogni giorno, messa<br />
al servizio di oltre 500 aziende con il<br />
risultato di una riduzione degli infortuni<br />
del 10% circa nel<strong>le</strong> aziende nostre clienti<br />
con più di 50 dipendenti.<br />
Sicurgest ha effettuato specifici corsi<br />
di formazione in materia di sicurezza<br />
nei luoghi di lavoro a circa<br />
4100 <strong>ad</strong>detti di vari<br />
comparti produttivi<br />
(metalmeccanico, edilizio,<br />
agricolo, industria<br />
della plastica,<br />
artigianato) e in<br />
materia di igiene<br />
alimentare a circa<br />
4700 <strong>ad</strong>detti di<br />
aziende alimentari.<br />
Certificazioni:<br />
Sicurgest s.r.l., nella prospettiva del<br />
miglioramento continuo dei propri<br />
servizi e dell’incremento della credibilità<br />
azienda<strong>le</strong>, ha imp<strong>le</strong>mentato un<br />
Sistema di Gestione della Qualità in<br />
conformità alla norma UNI EN ISO<br />
9001:2008 ed un Sistema di Gestione<br />
della Responsabilità Socia<strong>le</strong> in conformità<br />
alla normativa internaziona<strong>le</strong><br />
SA8000:2001.<br />
Inoltre Sicurgest S.r.L. per aumentare<br />
l’affidabilità del proprio settore formazione<br />
ha ottenuto l’accreditamento<br />
dalla Regione Toscana qua<strong>le</strong> Agenzia<br />
Formativa (per <strong>le</strong> sedi di Borgo San<br />
Lorenzo, Pontassieve e San Piero a<br />
Sieve) con codice FI08186.<br />
Sede: Via<strong>le</strong> Kennedy, 38 - Borgo San Lorenze - Firenze Tel 055 8457621<br />
Sedi formative: Via <strong>Il</strong>aria Alpi - San Piero a Sieve - c/o Centro Commercia<strong>le</strong> Borgnovo<br />
Piazza C. Pavesi, 43/44 - Pontassieve<br />
1101044
28 Marzo 2010<br />
DEGRADO. Alla scoperta di luoghi ed opere troppo spesso vittime dell’incuria<br />
il caso<br />
Diamo voce ai tabernacoli fiorentini<br />
fotografare <strong>le</strong> nicchie più malridotte e gli altri esempi di abbandono:<br />
questo l’appello che <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> rivolge ai suoi <strong>le</strong>ttori. Le immagini più<br />
rappresentative verranno poi pubblicate. Per sensibilizzare gli animi<br />
Ludovica V. Zarrilli e Ginevra Donnici<br />
Dimenticati è la parola<br />
giusta. Camminando a<br />
passo svelto per il centro,<br />
soprattutto durante <strong>le</strong><br />
fredde e uggiose giornate invernali,<br />
spesso capita di scordarsi di loro.<br />
Ma <strong>ad</strong>esso che <strong>le</strong> giornate si sono<br />
allungate e il so<strong>le</strong> torna a illuminarli,<br />
sarebbe bene degnarli della nostra<br />
attenzione. Sono i tabernacoli, disseminati<br />
agli angoli della città, spesso<br />
resi preziosi da dipinti, affreschi e<br />
sculture di pregio, che artisti (più o<br />
Via Ghibellina angolo via Isola del<strong>le</strong> Stinche<br />
meno noti) hanno lasciato in eredità<br />
al<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e e ai passanti meno frettolosi.<br />
Sono tanti, se ne contano una<br />
ventina tra quelli più grandi, e un<br />
numero molto più e<strong>le</strong>vato di quelli<br />
più piccoli e magari meno famosi.<br />
Spesso sono <strong>le</strong> stesse istituzioni a<br />
non tenere granché in considerazione<br />
la loro esistenza, abbandonandoli<br />
al degr<strong>ad</strong>o, con i vandali di turno<br />
che li prendono di mira e con l’inesorabi<strong>le</strong><br />
passare del tempo che non<br />
risparmia pietra serena, pigmenti,<br />
<strong>le</strong>gno e quant’altro. La loro vulnerabilità<br />
è data, come è faci<strong>le</strong> intuire,<br />
dal<strong>le</strong> continue esposizioni, oltre che<br />
al<strong>le</strong> cattive intenzioni di qualcuno, al<br />
tempo e al<strong>le</strong> intemperie. Così come<br />
succede per i palazzi, anche i tabernacoli<br />
soffrono per lo sgretolamento<br />
della pietra forte con cui molti sono<br />
realizzati. Stesso discorso va<strong>le</strong> per <strong>le</strong><br />
sculture in <strong>le</strong>gno contenute in alcune<br />
edico<strong>le</strong>, che hanno come acerrimi<br />
nemici l’umidità e i tarli, che riescono<br />
a “intrufolarsi” fin dentro e<br />
sono voraci divoratori di alcuni tipi<br />
di <strong>le</strong>gno, soprattutto quelli antichi<br />
e nostrali. Per non parlare del<strong>le</strong> pitture:<br />
sia che siano eseguite su te<strong>le</strong> o<br />
tavo<strong>le</strong>, sia che si tratti di affreschi,<br />
avrebbero bisogno di una manutenzione<br />
costante per conservarne il<br />
fascino e i tratti intatti. In altre occasioni<br />
basterebbe pulire un po’ il<br />
vetro dietro il qua<strong>le</strong> <strong>le</strong> opere sono<br />
custodite, nella stragrande maggioranza<br />
del<strong>le</strong> occasioni i suddetti vetri<br />
sono sporchi al punto da non riuscire<br />
a vedere il disegno sottostante.<br />
Altro grande nemico è lo smog, che<br />
contribuisce al <strong>le</strong>nto e inesorabi<strong>le</strong><br />
deterioramento dei materiali. Noi<br />
del <strong>Reporter</strong> abbiamo fatto un giro<br />
per <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e del centro e abbiamo<br />
trovato alcuni bellissimi tabernacoli<br />
in pessime condizioni. Sporchi,<br />
maltenuti, spaccati, deteriorati e chi<br />
più ne ha più ne metta, come si trattasse<br />
di oggetti di poco valore. Non<br />
ci è sembrato un gran bel vedere e<br />
abbiamo deciso di smuovere gli animi<br />
più sensibili all’arte ma anche al<br />
decoro e alla presentabilità di una<br />
città comp<strong>le</strong>ssa e meravigliosa come<br />
Firenze. Così, se ai <strong>le</strong>ttori di queste<br />
Borgo San Frediano angolo via di Cestello<br />
pagine capiterà di imbattersi in qualche<br />
tabernacolo o edicola malmessa<br />
(ma ovviamente non solo), si sentano<br />
liberi di fotografarlo e noi saremo<br />
ben lieti di pubblicare <strong>le</strong> foto (da inviare<br />
a redazione@ilreporter.it). Siamo<br />
fermamente convinti che siano<br />
Via dei Cimatori angolo via dei Cerchi<br />
molti i citt<strong>ad</strong>ini a cui stanno a cuore<br />
la “salute e il benessere” della città,<br />
per questo mettiamo a disposizione<br />
<strong>le</strong> pagine del giorna<strong>le</strong> per riuscire a<br />
smuovere un po’ di coscienze e a far<br />
rivivere gli angoli più suggestivi e<br />
meno popolari di Firenze.<br />
La certezza di trovare casa<br />
<strong>Il</strong> free magazine con i<br />
migliori immobili se<strong>le</strong>zionati<br />
dai professionisti del settore<br />
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LA CURIOSITÀ/1. <strong>Il</strong> capoluogo toscano conta tantissimi patti e fratellanze con altri comuni<br />
Ventun gemel<strong>le</strong> per la città del giglio<br />
La prima “al<strong>le</strong>anza” è del 1954 con Vil<strong>le</strong> de Reims,<br />
vicina a Parigi, mentre tra i gemellaggi più recenti c’è<br />
quello con l’estone tallinn e con arequipa, in Perù<br />
29<br />
Sime<strong>le</strong> Kruklidis<br />
Paese che vai, gemella che trovi. Con<br />
gli occhi a mandorla o la pel<strong>le</strong> color<br />
cioccolato, sembra che da Nord a<br />
Sud, dall’Oceano Indiano al Brasi<strong>le</strong>,<br />
Firenze abbia trovato decine di sp<strong>le</strong>ndide sorel<strong>le</strong><br />
nel mondo. Per l’esattezza ventuno: ma<br />
se contiamo anche i patti di fratellanza e di<br />
amicizia, <strong>le</strong> nostre affiliate salgono a trentasei.<br />
Un e<strong>le</strong>nco straordinariamente vario, che<br />
affonda <strong>le</strong> sue r<strong>ad</strong>ici nella storia. <strong>Il</strong> primo patto<br />
di cui abbiamo traccia risa<strong>le</strong> al lontano 3<br />
luglio 1954, quando venne firmato l’accordo<br />
con Vil<strong>le</strong> de Reims, citt<strong>ad</strong>ina francese non<br />
troppo lontana da Parigi: amore di lunga data,<br />
questo, visto che continua a generare incontri<br />
e attività culturali. Tra <strong>le</strong> unioni più recenti,<br />
stilate nel 2009, troviamo invece quella con<br />
Tallinn, paese estone, e con Arequipa, situata<br />
in Perù. Sempre dello stesso anno anche<br />
il famoso patto con Mauthausen, in ricordo<br />
della deportazione dei prigionieri toscani nei<br />
lager nazisti. Sono tante <strong>le</strong> ragioni che spingono<br />
a trovare nuovi <strong>le</strong>gami e al<strong>le</strong>anze con<br />
Paesi lontani, ma in ogni caso si tratta sempre<br />
di un’iniziativa genuina e proficua, a patto<br />
che non resti solo sulla carta. Quindi, messe<br />
da parte <strong>le</strong> visite istituzionali, è bene capire<br />
in che cosa consistano queste fratellanze. Per<br />
usare termini “tecnici” possiamo dire che un<br />
gemellaggio altro non è che la collaborazione<br />
tra due città, con l’obiettivo di intensificare i<br />
rapporti culturali, politici ed economici: è una<br />
via aperta all’incontro tra popoli, identità e<br />
storie diverse. Per fare ricorso a testimonianze<br />
concrete, invece, possiamo menzionare alcuni<br />
gemellaggi che, più di altri, hanno prodotto<br />
risultati buoni o quantomeno significativi. Nel<br />
2001, <strong>ad</strong> esempio, Firenze si è gemellata con<br />
Tirana ed ha contribuito a risanare la piazza<br />
principa<strong>le</strong> della capita<strong>le</strong> albanese utilizzando<br />
alberi e piante pre<strong>le</strong>vati dai propri vivai. Fruttuoso<br />
anche il patto con i tifosi del Liverpool,<br />
che ha permesso di giocare partite di calcio<br />
più tranquil<strong>le</strong> e pacate. Interessante sarà invece<br />
il futuro gemellaggio con la Svezia, in<br />
nome della “green economy”, dello sviluppo<br />
dell’aeroporto di Peretola e degli scambi fra<br />
<strong>le</strong> due università. Ma queste unioni possono<br />
essere anche puro motivo di festa: difatti, per<br />
ce<strong>le</strong>brare <strong>le</strong> nostre sorel<strong>le</strong> straniere non mancano<br />
il Festival del Gemellaggio e il “Premio<br />
Firenze” arrivato oramai alla XXVII edizione.<br />
Tante picco<strong>le</strong> occasioni per conoscere e farsi<br />
conoscere, per raccontare e ascoltare. Ma soprattutto<br />
per condividere.<br />
Tallin (Estonia)<br />
LA CURIOSITÀ/2. In America sono diversi i posti battezzati “copiandoci” il nome<br />
firenze è unica? Macché, ce ne sono diciotto<br />
Florence, Alabama<br />
Non è poi così unica come pensavamo, la<br />
nostra Firenze. Anzi, ce ne sono almeno<br />
altre diciassette, tutte concentrate in America.<br />
Ma per essere precisi è di “Florence” che stiamo<br />
parlando, ovvero la versione d’oltreoceano<br />
della nostra città, cosa che di per sé suona<br />
davvero strana. Se infatti è già abbastanza insolito<br />
trovare un proprio omonimo, desta ancora<br />
maggiore sorpresa trovare sulla cartina<br />
geografica un toponimo: è infatti così che si<br />
chiama un luogo che ha lo stesso nome di un<br />
altro. E poco importa se è per caso o per uno<br />
spudorato tentativo di imitazione: resta il fatto<br />
che dal freddo Can<strong>ad</strong>a al<strong>le</strong> coste del Texas<br />
l’eco fiorentina è arrivata proprio ovunque:<br />
in Mississippi, per esempio, in Arizona, nel<br />
Kentucky e in Oregon, e ancora in Wisconsin,<br />
nella contea di Oneida e persino in California.<br />
Uno tra i primi toponimi fu assegnato nel<br />
1818 a una piccola citt<strong>ad</strong>ina della Contea di<br />
Lauderda<strong>le</strong>, in Alabama: l’idea venne in mente<br />
all’ispettore italiano Ferdinando Sannoner,<br />
che coniò seduta stante il termine “Florence”.<br />
In realtà, esiste un’altra declinazione meno<br />
nota del nome, si tratta di “Florentia” e indica<br />
un comune di soli ventiquattro abitanti nel dipartimento<br />
di Giura, est della Francia. Un’insolita<br />
abitudine, questa dei toponimi, che tra<br />
l’altro non ha interessato soltanto la nostra<br />
città: anche Roma e Venezia, per citarne altre<br />
due, conoscono decine di doppioni sparsi<br />
dovunque nel mondo. Gemellanze di nome<br />
ma non di fatto: tutte <strong>le</strong> toponime chiamate<br />
all’appello non hanno infatti alcun rapporto<br />
tra loro. Anzi, il più del<strong>le</strong> volte probabilmente<br />
si ignorano in toto. E infine, per concludere<br />
in bel<strong>le</strong>zza, c’è un’altra particolarità: Firenze<br />
non si è limitata a “conquistare” solo altri Paesi<br />
del globo, ma si è spinta fino allo spazio,<br />
dando il proprio nome a un asteroide di 4,9<br />
km scoperto nel 1981 e a un cratere meteoritico<br />
su Venere. Sempre meglio però diffidare<br />
dal<strong>le</strong> imitazioni: la Firenze vera, quella origina<strong>le</strong>,<br />
è la nostra.<br />
/S.K.<br />
AVANZATE TECNOLOGIE E CURE PERSONALIZZATE<br />
L'infertilità è un prob<strong>le</strong>ma sempre più diffuso, soprattutto a causa del<strong>le</strong> maternità rinviate nel tempo.<br />
Ma anche <strong>le</strong> soluzioni sono sempre più efficaci, rapide e sicure.<br />
INCONTRO CON IL PROF. PIERALDO INAUDI<br />
GINECOLOGO, LAUREATO E SPECIALIZZATO all'Università di Siena, dottore in medicina all’Università di Losanna, il Prof. Pieraldo Inaudi tra i pionieri della riproduzione umana in Italia, vanta una carriera di alto profilo, svolta fra Italia e Svizzera, ricca di incarichi<br />
di responsabilità, di importanti consu<strong>le</strong>nze come quella fornita al Centro di Medicina della Riproduzione dell'Ospeda<strong>le</strong> di Bergamo, di ri<strong>le</strong>vanti pubblicazioni scientifiche, relazioni congressuali e di corsi di aggiornamento. <strong>Il</strong> professore, dirige il centro "Siena<br />
Fertility" a Monteriggioni oltre <strong>ad</strong> offrire la sua esperienza nello studio fiorentino di via Lorenzo il Magnifico. A lui chiediamo quali sono <strong>le</strong> più recenti evoluzioni nella diagnosi e cura dell'infertilità. "La riproduzione umana è uno degli ambiti medici che negli ultimi<br />
decenni ha conosciuto <strong>le</strong> maggiori evoluzioni tecnologiche. Grazie a queste innovazioni gli esami si sono semplificati e la diagnosi è diventata più precisa grazie al<strong>le</strong> ecografie transvaginali, specie nei casi di endometriosi, cisti ovariche e ovaio policistico. Anche<br />
dal punto di vista terapeutico lo strumentario si è fatto più ricco ed efficace: oggi possiamo scegliere il migliore spermatozoo da iniettare nel migliore ovocita come effettuare analisi genetiche sull'embrione per prevenire malattie ereditarie".<br />
LA SINDROME dell'ovaio policistico (PCOS) è un disordine ormona<strong>le</strong> e metabolico che interessa circa il 15% del<strong>le</strong> donne in età ferti<strong>le</strong> e oltre l'80% del<strong>le</strong> donne con irregolarità mestrua<strong>le</strong>. Donne con PCOS possono avere cicli mestruali irregolari, aumento dei<br />
peli, del peso, acne e prob<strong>le</strong>mi di infertilità. Ma anche un aumento di aborti spontanei, di rischio di diabete di tipo 2 e di prob<strong>le</strong>mi cardiovascolari. Molte hanno ovaie aumentate di volume con diverse picco<strong>le</strong> cisti, visibili all'ecografia. Per fare una diagnosi è<br />
necessaria una visita, una ecografia ed esami del sangue.<br />
Le donne con PCOS sono spesso sovrappeso. Un buon sti<strong>le</strong> di vita migliora la frequenza dell'ovulazione e la fertilità. Tuttavia, non sempre la riduzione del peso avviene con facilità anche mangiando poco; ciò è frequentemente dovuto <strong>ad</strong> una resistenza alla<br />
azione dell'insulina con conseguente difficoltà a bruciare gli zuccheri. <strong>Il</strong> trattamento con farmaci che aumentano la sensibilità all'insulina, può portare <strong>ad</strong> un'ovulazione più regolare.<br />
Se la fertilità non è l'obiettivo immediato, <strong>le</strong> terapie ormonali sono solitamente efficaci per correggere temporaneamente il prob<strong>le</strong>ma <strong>le</strong>gato alla PCOS. La pillola anticonceziona<strong>le</strong> viene prescritta di solito per ridurre l'effetto degli androgeni regolarizzando <strong>le</strong><br />
mestruazioni ed evitando al tempo stesso la gravidanza.<br />
Se la fertilità è l'obiettivo immediato, l'ovulazione può essere spesso indotta con farmaci specifici. In caso di stimolazione dell'ovulazione (anche nella fecondazione in vitro) grande attenzione deve essere posta al<strong>le</strong> dosi dei farmaci, che devono essere <strong>le</strong> più basse<br />
possibili, data la e<strong>le</strong>vata sensibilità del<strong>le</strong> ovaie ai farmaci stessi. Peraltro, l'ampia esperienza sviluppata consente oggi di trattare la PCOS con metodi molto efficaci e con ottimi risultati già con la semplice induzione dell'ovulazione con o senza inseminazione<br />
intrauterina, se <strong>le</strong> tube e lo sperma risultano normali. Sempre nella PCOS, in caso di fecondazione in vitro per tube chiuse, fattore maschi<strong>le</strong> o per ripetuti aborti, <strong>le</strong> possibilità di gravidanza sono sicuramente uguali o migliori di quel<strong>le</strong> che ha una coppia senza alcun<br />
prob<strong>le</strong>ma anche per la possibilità di valutare la qualità degli ovociti e degli embrioni effettuando quindi il transfer di embrioni di qualità ottima<strong>le</strong>.<br />
PROF. PIERALDO INAUDI OSTETRICO - GINECOLOGO MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE<br />
Studio Monteriggioni (SI) Via S. Pertini 7 Tel. 0577 51394 Fax 0577 588249 - Studio Firenze Via Lorenzo <strong>Il</strong> Magnifico 64 Tel. e Fax 055 4633294 e-Mail: inaudi1@interfree.it
30 Marzo 2010<br />
ITINERARI/1. Mil<strong>le</strong> anni dopo Sigerico, arcivescovo di Canterbury, ecco <strong>le</strong> tappe dei viandanti di oggi<br />
turisti con l’anima tra <strong>le</strong> colline toscane<br />
Sono migliaia coloro che, ogni anno, attraversano la via francigena<br />
alla (ri)scoperta dei luoghi di culto disseminati tra Pontremoli<br />
e Siena. Sfidando ghiaccio e neve per raggiungere Monte Senario<br />
società<br />
Francesca Puliti<br />
Correva l’anno 990 quando Sigerico, arcivescovo<br />
di Canterbury, percorse la Toscana da<br />
cima a fondo di ritorno da Roma, dove era<br />
stato ricevuto dal Papa. Le sue 79 tappe andarono<br />
a comporre la cosiddetta “Via Francigena”, 1.600<br />
chilometri dalla Capita<strong>le</strong> all’Inghilterra, di cui un terzo<br />
disegnato sulla nostra regione. Da Pontremoli passando<br />
per Lucca e Siena fino ai confini con il Lazio, sono<br />
migliaia i pel<strong>le</strong>grini che ancora oggi ricalcano <strong>le</strong> orme<br />
di Sigerico, <strong>ad</strong>dentrandosi tra eremi e piccoli oratori<br />
in terre toscane. E la scelta è più che mai vasta. <strong>Il</strong> più<br />
ce<strong>le</strong>bre santuario di casa nostra è probabilmente la M<strong>ad</strong>onna<br />
del<strong>le</strong> Grazie di Montenero, nei pressi di Livorno,<br />
che ha visto crescere notevolmente il flusso di turismo<br />
religioso a partire dall’anno del Giubi<strong>le</strong>o. Ma anche il<br />
più vicino Monte Senario ha il suo bello stuolo di visitatori.<br />
“L’anno scorso ne abbiamo contati circa 21mila –<br />
racconta il custode – provenienti da ogni parte d’Italia e<br />
dall’estero, soprattutto svizzeri, francesi e tedeschi. Ma<br />
anche dalla stessa Toscana”. Ci sono i fedelissimi che<br />
sfidano <strong>le</strong> condizioni meteo e si arrampicano fin quassù<br />
anche con la neve e i gruppi più folkloristici di appassionati<br />
di auto o moto d’epoca, che abbinano il r<strong>ad</strong>uno<br />
a una tappa più spiritua<strong>le</strong>. E magari gastronomica, considerando<br />
<strong>le</strong> specialità che da più di un secolo i monaci<br />
producono qui sul<strong>le</strong> colline tra Bivigliano e Pratolino,<br />
alcune anche dal<strong>le</strong> proprietà terapeutiche. Altra meta<br />
nota a livello naziona<strong>le</strong> e internaziona<strong>le</strong> è il santuario<br />
della Verna, in provincia di Arezzo, dove si ritirava San<br />
Francesco, oppure, per rimanere nei paraggi di Firenze,<br />
la Basilica di Santa Maria all’Impruneta, dove si conserva<br />
l’icona della Vergine dipinta – si racconta – nientemeno<br />
che da San Luca. Ma anche la stessa città non<br />
scherza in fatto di pel<strong>le</strong>grinaggi e sono tanti i luoghi<br />
disposti <strong>ad</strong> accogliere i viandanti. Basti pensare che si<br />
contano ben diciotto pensionati di vario genere gestiti<br />
dalla Diocesi. E chi l’avrebbe mai sospettato che il convento<br />
di San Marco, vissuto dagli stessi fiorentini come<br />
un’entità misteriosa e piuttosto inaccessibi<strong>le</strong>, potesse<br />
aprire i battenti a qualche ospite? Pochi, pochissimi i<br />
posti a disposizione e solo per uomini che siano stati introdotti<br />
da un religioso e si prestino a un’autentica vita<br />
E c’è chi abbina al r<strong>ad</strong>uno<br />
di auto o moto d’epoca<br />
una sosta più spiritua<strong>le</strong><br />
monastica. Piccoli gruppi o pel<strong>le</strong>grini solitari sono ben<br />
accetti anche al Monastero Benedettino di Settignano,<br />
per catapultarsi qualche secolo <strong>ad</strong>dietro e partecipare<br />
al<strong>le</strong> attività di agricoltura e <strong>le</strong>gatoria di libri. Dotate di<br />
ogni comfort, compreso il bagno in camera, invece, <strong>le</strong><br />
stanze messe a disposizione dal<strong>le</strong> monache dell’abbazia<br />
di Rosano. Qui ai visitatori vengono serviti anche i pasti<br />
e, a richiesta, <strong>le</strong>zioni di restauro di pergamene e volumi<br />
antichi. Per tornare a casa arricchiti, oltre che nello spirito,<br />
nel<strong>le</strong> capacità manuali.<br />
iL tREND<br />
Prenotazioni in aumento per <strong>le</strong> strutture ecc<strong>le</strong>siastiche<br />
B&B? no, meglio il convento<br />
L’offerta non manca, e il conto è meno<br />
salato di quello di un hotel, anche se si<br />
tratta di edifici ricchi di storia e fascino<br />
Se è vero che in tempi di crisi si presta più attenzione alla<br />
qualità di ciò che acquistiamo, è ancor più vero quando programmiamo<br />
una vacanza. Così va a finire che a fronte di un<br />
genera<strong>le</strong> calo dei visitatori in città (per l’anno scorso si parla<br />
<strong>ad</strong>dirittura del 25% in meno rispetto al 2008), cresce il numero<br />
di coloro che al semplice turismo preferiscono un turismo puro<br />
e semplice. Scegliendo di passare qualche giorno in strutture<br />
religiose, anziché in un qualunque hotel del centro. <strong>Il</strong> ventaglio<br />
dell’offerta è quasi altrettanto ampio e il conto è anche un po’<br />
meno salato. Anche se si tratta di edifici ricchi di storia, fascino<br />
e a volte neanche così spartani come ci si potrebbe aspettare<br />
da un monastero o da un convento. Ad esempio Villa La<br />
Stella, struttura missionaria al<strong>le</strong> pendici di Fieso<strong>le</strong>, vanta un<br />
trattamento da hotel quattro stel<strong>le</strong>, ma in un ambiente decisamente<br />
più familiare. “Le persone che vengono da noi cercano<br />
un’atmosfera più intima – spiega il direttore della struttura, Roberto<br />
Rotondo – un ritmo di vita più rilassato e la possibilità di<br />
passare qualche tempo in preghiera”. Da sfatare anche la convinzione<br />
che si tratti solo di gruppi parrocchiali o di persone di<br />
una certa età. “Arrivano anche giovani coppie o famiglie con<br />
bambini”. In Austria, certo, sono più organizzati. Vicino a Vienna<br />
un gruppo di suore ha <strong>ad</strong>dirittura avviato una Spa, dove ci<br />
si reca principalmente per ritrovare la forma, anziché la fede.<br />
Ma anche da noi il sasso è stato lanciato e c’è da aspettarsi che<br />
il flusso dei turisti “con l’anima” incrementi str<strong>ad</strong>a facendo. O<br />
meglio pel<strong>le</strong>grinaggio dopo pel<strong>le</strong>grinaggio.<br />
/F.P.
società 31<br />
ITINERARI/2. Sempre più abitanti della città del Giglio partono alla volta di santuari e luoghi sacri<br />
E i fiorentini si riscoprono pel<strong>le</strong>grini<br />
Nel 2009 sono stati quasi 10mila. in tutto il mondo<br />
i “tour” religiosi muovono 300 milioni di persone.<br />
E per gli <strong>ad</strong>detti ai lavori è un settore in crescita<br />
Matteo Francini<br />
Terra Santa, Lourdes, Assisi. Non<br />
passano certo inosservati, a chi passeggia<br />
intorno al Duomo, i cartelli<br />
di un’agenzia che promuove viaggi<br />
dal<strong>le</strong> destinazioni particolari. Anche l’agenzia,<br />
del resto, è particolare: organizza sì tour in tutto<br />
il mondo, ma è diocesana e specializzata in<br />
itinerari religiosi. Ma sbaglia chi pensa che a<br />
entrare al suo interno siano pochi intimi. Perché<br />
i viaggi religiosi, o pel<strong>le</strong>grinaggi che dir si<br />
voglia, sembrano incassare il gr<strong>ad</strong>imento di un<br />
numero sempre crescente di persone, fiorentini<br />
in testa. I dati parlano chiaro: ogni anno, nel<br />
mondo sono circa 300 milioni i “viaggiatori<br />
dello spirito”, 40 milioni solo in Italia. E c’è<br />
subito anche un altro luogo comune da sfatare:<br />
quello dell’età. A intraprendere questi<br />
viaggi non sono solo anziani: oltre il 30% dei<br />
pel<strong>le</strong>grini del terzo mil<strong>le</strong>nnio ha tra i 20 e i 40<br />
anni. Insomma, un settore, quello del turismo<br />
religioso, che non solo non sembra conoscere<br />
crisi, ma che appare <strong>ad</strong>dirittura in crescita, tanto<br />
da essere stato inserito come area tematica<br />
all’importante Borsa Internaziona<strong>le</strong> del Turismo<br />
tenutasi a Rho a fine febbraio. E Firenze?<br />
Non sembra essere da meno. “Lo scorso anno<br />
i pel<strong>le</strong>grini partiti dalla nostra città alla volta<br />
di santuari di tutto il mondo sono stati tra i 6<br />
e i 10mila”, spiega monsignor Alberto Alberti,<br />
direttore dell’ufficio pel<strong>le</strong>grinaggi, tempo libero,<br />
turismo e sport della Diocesi fiorentina, e<br />
dunque grande esperto in materia. E migliaia<br />
sono anche coloro che, dalla città del Giglio,<br />
si preparano <strong>ad</strong> andare <strong>ad</strong> ammirare la Sacra<br />
Sindone, esposta a Torino dal prossimo 10<br />
apri<strong>le</strong>. “Questo è l’unico settore che regge o<br />
che, <strong>ad</strong>dirittura, è in crescita – conferma Mario<br />
Lapini, responsabi<strong>le</strong> di Turishav, l’agenzia<br />
diocesana – per <strong>le</strong> agenzie ‘normali’ la possibilità<br />
di organizzare viaggi su internet è stata una<br />
bella botta. I nostri sono itinerari organizzati,<br />
che vengono affrontati con uno spirito diverso,<br />
e per lo più da persone <strong>ad</strong>ulte”. “Turismo<br />
è un termine a volte contr<strong>ad</strong>dittorio – spiega<br />
monsignor Alberti – noi distinguiamo tra pel<strong>le</strong>grinaggi,<br />
itinerari religioso-culturali e itinerari<br />
turistici tout court. I primi rappresentano<br />
un aspetto importante dell’odierna evangelizzazione:<br />
chi si iscrive sa che è l’occasione per<br />
fare un’esperienza religiosa, e il programma<br />
è finalizzato a questo. Mentre i secondi, pur<br />
avendo una o più mete religiose, sono anche<br />
orientati alla conoscenza storica ed artistica<br />
dei luoghi attraversati”. Chi non ama il termine<br />
“turismo religioso” è Mario Coda Nunziante,<br />
presidente della sede toscana dell’Unitalsi<br />
(l’Unione naziona<strong>le</strong> italiana trasporto ammalati<br />
a Lourdes e santuari internazionali), che<br />
organizza pel<strong>le</strong>grinaggi rivolti soprattutto a disabili,<br />
anziani e malati: “Preferisco parlare di<br />
percorsi di fede”, puntualizza. E poi conferma:<br />
“In Toscana la richiesta di spiritualità è molto<br />
viva. Personalmente non ho mai partecipato<br />
a pel<strong>le</strong>grinaggi in cui ci sia stato un miracolo<br />
ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa, ma –<br />
conclude – profonde conversioni di vita sono<br />
la normalità. E sono spettacolari quanto quel<strong>le</strong><br />
fisiche”.<br />
LE DEStiNaZioNi<br />
In Toscana <strong>le</strong> mete preferite sono Montenero e la Verna, in Italia Assisi e Loreto. Ma il 2010 sarà all’insegna della Spagna<br />
Dalla terra santa a lourdes, tutti i percorsi dei “viaggiatori della fede”<br />
Ma quali sono <strong>le</strong> mete preferite dai pel<strong>le</strong>grini fiorentini? In primis<br />
la Terra Santa, poi <strong>le</strong> “classiche” Lourdes e Fatima, il Sinai,<br />
Giordania e Polonia, seguite dal<strong>le</strong> più inattese Malta e Cipro.<br />
Restando in Italia, <strong>le</strong> destinazioni più gettonate sono i santuari di Assisi,<br />
Loreto, Bocc<strong>ad</strong>irio e San Giovanni Rotondo, mentre in Toscana<br />
quelli di Montenero e la Verna. Ma non mancano nemmeno <strong>le</strong> “novità”,<br />
vista la grande richiesta dei fedeli di casa nostra: “Quest’anno la<br />
nostra agenzia organizza viaggi in Turchia, sui passi di San Paolo”,<br />
annuncia Lapini di Turishav. Niente da fare, invece, per quanto riguarda<br />
Medjugorje: “Ancora la Chiesa non si è pronunciata ufficialmente:<br />
se e quando lo farà, ci andremo”. Oltre al<strong>le</strong> mete tr<strong>ad</strong>izionali,<br />
quest’anno sarà la Spagna una del<strong>le</strong> destinazioni più gettonate, grazie<br />
alla ce<strong>le</strong>brazione dell’Anno Santo 2010 a Santiago di Compostela<br />
e a Caravaca de la Cruz (famosa per la presenza di una croce che si<br />
dice abbia poteri miracolosi). Ma se gli esperti del settore non hanno<br />
dubbi sul fatto che, anche nel 2010, il comparto del turismo religioso<br />
sarà caratterizzato dal segno più, in riva all’Arno non tutti sembrano<br />
pensarla così. “Qualche anno fa organizzavamo pel<strong>le</strong>grinaggi, ma<br />
per il momento abbiamo smesso, per star dietro al mercato”, dice<br />
il titolare dell’agenzia Buckingham Travel. “Le richieste per questo<br />
tipo di itinerari, in effetti, son molto poche”, concordano dall’agenzia<br />
Certosa Viaggi. Così, sono molte <strong>le</strong> agenzie che hanno pian piano<br />
“abbandonato” il settore, se non per organizzare qualche spor<strong>ad</strong>ico<br />
pel<strong>le</strong>grinaggio, ma solo su richiesta del<strong>le</strong> parrocchie. Diversa è la<br />
posizione di Primavera Viaggi: “La Terra Santa è una del<strong>le</strong> nostre<br />
destinazioni preferite, ma non si tratta di pel<strong>le</strong>grinaggi – spiega il<br />
titolare Marcello Mariotti – chi intraprende questi viaggi lo fa per<br />
motivi culturali, a cui può aggiungersi anche un interesse religioso.<br />
Negli ultimi anni l’atmosfera in quel<strong>le</strong> zone è più tranquilla, e questo<br />
ha consentito una ripresa del turismo”.<br />
/M.F.<br />
1069345<br />
1093437
32 Marzo 2010<br />
provincia<br />
L’IDEA. La Provincia ha lanciato una campagna che rivisita il motto della Rivoluzione francese<br />
Diversi e quindi uguali, stop al<strong>le</strong> discriminazioni<br />
Un manifesto della campagna (foto Leonardo Bianchi)<br />
il messaggio è semplice e più che<br />
mai attua<strong>le</strong>: la differenza è un valore<br />
da riaffermare. Nasce così lo slogan<br />
“Libertè, fraternitè, Differenza”, che<br />
campeggia su manifesti e pannelli<br />
sui bus. Barducci: “Siamo impegnati<br />
pesantemente nel sostegno al reddito,<br />
ma abbiamo voluto investire<br />
anche in questo”<br />
Ginevra Donnici<br />
Ci vuo<strong>le</strong> un bel coraggio a modificare il motto della<br />
rivoluzione francese. Ma la Provincia di Firenze<br />
lo ha trovato, nell’urgenza cultura<strong>le</strong> ed etica di<br />
riaffermare, con tutta la forza possibi<strong>le</strong>, il valore<br />
della “differenza”. Nasce da questa volontà la campagna di<br />
comunicazione “Libertè, Fraternitè, Differenza”, raffigurata<br />
dal giglio fiorentino posto sul berretto frigio della rivoluzione<br />
francese, simbolo universa<strong>le</strong> di libertà. È questa la creatività<br />
scelta dall’amministrazione di Palazzo Medici Riccardi per<br />
la sua battaglia contro <strong>le</strong> discriminazioni. “Purtroppo c’è una<br />
emergenza in più che siamo chiamati a fronteggiare, non meno<br />
dannosa della crisi economica e non meno insidiosa dell’emergenza<br />
ambienta<strong>le</strong> – spiega il presidente della Provincia di Firenze,<br />
Andrea Barducci – non possiamo sottovalutare gli episodi<br />
preoccupanti avvenuti nel nostro Paese, compresi alcuni<br />
acc<strong>ad</strong>uti nel territorio fiorentino. Ecco perché la Provincia, pur<br />
impegnata pesantemente nel<strong>le</strong> operazioni di sostegno al reddito<br />
di quanti hanno perso il lavoro, ha deciso di investire del<strong>le</strong><br />
risorse in questa iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione<br />
pubblica su un tema che comporta alti rischi, soprattutto, in<br />
tempi di profonda crisi economica e di disagio socia<strong>le</strong>”. È questa<br />
dunque la chiave di <strong>le</strong>ttura della campagna di comunicazione<br />
lanciata per sensibilizzare l’opinione pubblica contro ogni<br />
forma di discriminazione socia<strong>le</strong>. Già da un mese sono apparsi<br />
sui muri della città grandi manifesti con il berretto frigio “alla<br />
fiorentina”. L’immagine simbolo della rivoluzione francese e il<br />
motto “rivisto e corretto” viaggiano anche sugli autobus del<strong>le</strong><br />
linee citt<strong>ad</strong>ine. “Appare <strong>ad</strong>dirittura par<strong>ad</strong>ossa<strong>le</strong> – aggiunge il<br />
presidente della Provincia – dover sostenere dei concetti che<br />
sono espressi nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione<br />
Europea. Va<strong>le</strong> la pena ricordare che l’articolo 21 vieta ‘qualsiasi<br />
forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso,<br />
la razza, il colore della pel<strong>le</strong> o l’origine etnica o socia<strong>le</strong>, <strong>le</strong><br />
caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o <strong>le</strong> convinzioni<br />
personali, <strong>le</strong> opinioni politiche o di qualsiasi altra natura,<br />
l’appartenenza <strong>ad</strong> una minoranza naziona<strong>le</strong>, il patrimonio, la<br />
nascita, gli handicap, l’età o <strong>le</strong> tendenze sessuali’”. “Libertè,<br />
Fraternitè, Differenza” è una campagna articolata in molteplici<br />
iniziative finalizzate alla promozione di una cultura della tol<strong>le</strong>ranza<br />
e del rispetto della diversità. “La differenza – dice Andrea<br />
Barducci – è un valore. La curiosità, l’interesse e l’amore<br />
nei confronti di ogni tipo di differenza sono il vero antidoto <strong>ad</strong><br />
ogni forma di discriminazione. Non bisogna dimenticare che<br />
quello della migrazione non è un semplice fenomeno contingente<br />
– conclude il presidente – ma una costante nella storia,<br />
a partire dal<strong>le</strong> vicende del nostro popolo”. Da qui lo slogan<br />
provocatorio scelto dalla Provincia, per far rif<strong>le</strong>ttere sullo spirito<br />
di democrazia che deve scandire <strong>le</strong> azioni quotidiane e sul<br />
valore della tol<strong>le</strong>ranza necessario per appartenere a un Paese<br />
libero e civi<strong>le</strong>.<br />
foCUS<br />
<strong>Il</strong> bando è per <strong>le</strong> superiori<br />
nel<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> lanciato<br />
un concorso a tema<br />
All’interno dell’articolata campagna<br />
contro <strong>le</strong> discriminazioni, Palazzo<br />
Medici Riccardi ha promosso nel<strong>le</strong><br />
scuo<strong>le</strong> superiori un concorso dal titolo<br />
“La mia scuola non fa la differenza”.<br />
<strong>Il</strong> bando è aperto al<strong>le</strong> classi degli istituti<br />
superiori della provincia di Firenze<br />
che vorranno <strong>ad</strong>erire al progetto “Libertè,<br />
Fraternitè, Differenza”, sostenuto<br />
dall’amministrazione provincia<strong>le</strong> con<br />
l’obiettivo di indagare e approfondire il<br />
tema del<strong>le</strong> pari opportunità e della promozione<br />
del valore della differenza e dei<br />
diritti. “<strong>Il</strong> concorso – spiega l’assessore<br />
provincia<strong>le</strong> all’istruzione Giovanni Di<br />
Fede – coinvolge in modo diretto gli studenti,<br />
proponendo un approfondimento<br />
sul<strong>le</strong> r<strong>ad</strong>ici culturali e storiche dell’accoglienza<br />
e della ricchezza della diversità.<br />
Si tratta di un’iniziativa che non trasmette<br />
in modo passivo nozioni e conoscenze,<br />
ma vuo<strong>le</strong> coinvolgere i giovani attraverso<br />
un’attività pratica e creativa”. <strong>Il</strong><br />
bando, infatti, prevede la realizzazione<br />
di elaborati in forma di fotografia e video,<br />
scrittura creativa (anche composizioni<br />
<strong>le</strong>tterarie, in prosa o poesia) e disegno<br />
artistico, con lo scopo ultimo di<br />
sviluppare i valori della tol<strong>le</strong>ranza e del<br />
rispetto. “Un’iniziativa – precisa l’assessore<br />
Di Fede – nella qua<strong>le</strong> crediamo<br />
moltissimo perché oggi, in una società<br />
democratica matura, è necessario garantire<br />
pari diritti e pari opportunità a tutti.<br />
Condannando in modo deciso gli abusi<br />
e <strong>le</strong> vio<strong>le</strong>nze che si consumano a danno<br />
dei più deboli”. In particolare, i materiali<br />
presentati per partecipare al bando dovranno<br />
riguardare <strong>le</strong> tematiche relative<br />
al<strong>le</strong> disuguaglianze sociali, al<strong>le</strong> disparità<br />
nel mondo del lavoro, al fenomeno<br />
dell’immigrazione e a quello dell’accoglienza.<br />
Un’opportunità per i ragazzi per<br />
rinforzare, con estro e creatività, la lotta<br />
contro <strong>le</strong> discriminazioni.<br />
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IL PERSONAGGIO. A colloquio con Emiliano Gucci, che si racconta a un mese dall’uscita del suo libro<br />
l’umanità: la vita tra vizi e virtù<br />
Un’intervista intensa, nella qua<strong>le</strong> lo scrittore fiorentino racconta se stesso e la<br />
<strong>le</strong>tteratura, il suo rapporto con il mercato, con <strong>le</strong> grandi librerie e con quel<strong>le</strong> più picco<strong>le</strong><br />
e sofferenti. il tutto condito da una buona dose di cinismo smorzata da un pensiero<br />
positivo, perché per rimanere a galla bisogna credere “nell’anima del futuro”<br />
Ciro Becchimanzi<br />
<strong>Il</strong> suo libro, <strong>le</strong> librerie grandi, quel<strong>le</strong><br />
picco<strong>le</strong> e un mercato che sembra togliere<br />
il respiro a tutto ciò che non è<br />
commercia<strong>le</strong>. Emiliano Gucci si racconta<br />
in questa intervista, spiegando a <strong>Il</strong><br />
<strong>Reporter</strong> il suo punto di vista sugli uomini,<br />
su un mondo spietato e di come il genere<br />
umano stia navigando diritto verso l’estinzione.<br />
“Se c’è un futuro, dovrà pure avere<br />
un’anima”. Emiliano Gucci lo dice a proposito<br />
del mercato del libro, ma la speranza<br />
è che questo desiderio possa diventare una<br />
realtà anche per Firenze e per la vita di tutti<br />
noi. Con Gucci abbiamo parlato del suo ultimo<br />
romanzo, “L’umanità” (Elliot Edizioni,<br />
pp. 150, euro 14) da poco in libreria. L’Umanità<br />
racconta di un uomo smarrito che cerca<br />
di uscire da quel tunnel grande come una<br />
bocca nera che lo ha inghiottito tanto tempo<br />
fa, carambolando tra esistenze in apparenza<br />
insignificanti, marginali, minime. Una<br />
debo<strong>le</strong>zza che si appoggia <strong>ad</strong> altre debo<strong>le</strong>zze,<br />
un respiro corto che entra in un respiro<br />
universa<strong>le</strong> e forse ritrova il ritmo giusto, il<br />
battito interiore, una verità. Una storia che<br />
“prende”, dall’inizio alla fine.<br />
Quarto romanzo. <strong>Il</strong> filo rosso sembra non<br />
spezzarsi: la vio<strong>le</strong>nza del quotidiano e<br />
della città emerge anche ne L’Umanità. E’<br />
davvero così vio<strong>le</strong>nta la tua terra?<br />
Non lo so. Perlomeno questo romanzo non<br />
ce lo può raccontare obiettivamente. Qua<br />
è lo sguardo del protagonista a <strong>le</strong>ggere la<br />
miseria d’intorno, a restituircela ancora più<br />
spietata. È tutto filtrato dal buio della sua<br />
coscienza, come se lui vedesse nero anche<br />
dove c’è colore. Piove sempre, tanto da pensare<br />
che a volte quella pioggia sia dentro la<br />
sua testa.<br />
Cosa ti fa indignare di più, l’indifferenza<br />
o l’ingiustizia di alcune condizioni umane?<br />
Penso siano figlie dello stesso germe. Mi fa<br />
indignare l’uomo, il percorso che l’ha portato<br />
a questa condizione. La definitiva rinuncia<br />
La copertina del libro<br />
alla vera libertà, che equiva<strong>le</strong> all’estinzione.<br />
Tu lavori in una libreria a Firenze… Cosa<br />
pensi del<strong>le</strong> chiusure del<strong>le</strong> picco<strong>le</strong> e storiche<br />
librerie in città? Un dato incontrovertibi<strong>le</strong><br />
del mercato o un fenomeno che si<br />
potrà combattere in qualche modo?<br />
Penso ma<strong>le</strong>. Le grandi catene offrono cataloghi<br />
sempre più omologati. Per avere un libro<br />
particolare o un’informazione diversa, fuori<br />
dal coro, c’è da barcamenarsi, frugare su internet<br />
o in certe sparute iso<strong>le</strong> di resistenza.<br />
Per me è il mercato a essere sbagliato, nella<br />
sua essenza, <strong>le</strong> conseguenze invece sono<br />
logiche. Detto ciò, la parte più romantica di<br />
me pensa che certi luoghi torneranno, così<br />
come i negozi di dischi. E dico dischi fisici,<br />
di plastica inquinante, con tanto di custodia<br />
e copertina, non evanescenti fi<strong>le</strong> piatti, senza<br />
calore. Se c’è un futuro, dovrà pure avere<br />
un’anima…<br />
LA NOvITÀ. Aperto di recente il cafè dello spazio Ex3, gestito da un gruppo di giovani<br />
<strong>Il</strong> drink si sorseggia tra <strong>le</strong> opere d’arte<br />
Per il momento si chiama ExTre Contemporary Artcafè, ma è tutto un<br />
work in progress e con buone probabilità tra qualche mese cambierà<br />
nome, diventando più semplicemente Art Cafè. E’ il neonato loca<strong>le</strong><br />
al<strong>le</strong>stito all’interno del centro per l’arte contemporanea Ex3, tra il via<strong>le</strong><br />
Giannotti e il via<strong>le</strong> Europa, attaccato al centro Commercia<strong>le</strong> Coop di<br />
Gavinana. A vincere la scommessa e prenderlo in gestione sono stati i<br />
ragazzi del bar Argentina (via della mattonaia, 67) freschi e baldanzosi<br />
che da un paio d’anni a questa parte hanno trasformato un angolo anonimo<br />
dei viali in un punto di riferimento per i ragazzi di tutta la città. “E’<br />
troppo presto per fare dei bilanci - dice Fabio Bastianelli - ma noi siamo<br />
fiduciosi. Nei prossimi mesi dovrebbe acc<strong>ad</strong>ere quello che tutti si augurano,<br />
ovvero che il cafè si arricchisca di sedute, tavolini, e di una vetrina<br />
con riviste specializzate in arte e design”. Ma il lavoro è già in fieri e <strong>le</strong><br />
serate stanno funzionando. <strong>Il</strong> loca<strong>le</strong>, aperto dal merco<strong>le</strong>dì alla domenica<br />
dal<strong>le</strong> 11 del mattino, fa orari diversificati a seconda dell’offerta by night.<br />
Merco<strong>le</strong>dì e giovedì chiude i battenti al<strong>le</strong> 19, il venerdì e il sabato al<strong>le</strong> 2<br />
e la domenica al<strong>le</strong> 21. L’aperitivo del venerdì è tutto a base di sushi (by<br />
sushi mania) e accompagnato da un dj set, “Suonano dei nostri amici”,<br />
spiega Dario. Mentre il sabato sera spazio a generi musicali diversi, in<br />
consol<strong>le</strong> ci sarà sempre un dj ma offrirà agli avventori sound diversi,<br />
mixati dal vivo in ogni occasione. Chi farà visita al cafè potrà anche<br />
visitare <strong>le</strong> mostre in corso. Adesso per esempio, ra iempire gli spazi<br />
ampi dell’Ex3 ci pensano i lavori site specific di Eva Marisaldi (artista<br />
di fama che già esposto <strong>le</strong> sue opere in gal<strong>le</strong>ria italiane e straniere), che<br />
con il suo “Grigiononlineare” occupa l’ingresso con una installazione<br />
“di benvenuto” per poi accompagnare i visitatori alla scoperta del pavimento<br />
della sala centra<strong>le</strong>, dove prende vita un percorso che viaggia<br />
sul sotti<strong>le</strong> filo che separa lo stream of consciousness dal diagramma d<br />
flusso. Mentre nei corridoi tutto intorno ci sono i lavori di Taiyo Onorato<br />
e Nico Krebs, artisti svizzeri al loro debutto in Italia con “Tutto incluso”,<br />
un percorso che inneggia all’illusione ottica e alla distanza che separa<br />
quello che sembra ma non è da quello che è ma non sembra. /L.V.Z.<br />
LA MOSTRA<br />
l’Angelico: dagli uffizi<br />
fino a Pontassieve<br />
<strong>Il</strong> Rinascimento è sbarcato a Pontassieve.<br />
Le opere di alcuni dei suoi<br />
protagonisti, raccolte nella mostra intitolata<br />
“Beato Angelico a Pontassieve.<br />
Dipinti e sculture del Rinascimento<br />
fiorentino”, sono esposte nella Sala<br />
del<strong>le</strong> Colonne del Palazzo Municipa<strong>le</strong><br />
di Pontassieve fino al 27 giugno 2010<br />
(con i seguenti orari: dal martedì alla<br />
domenica 9.30-12.30 e 15.00-19.30; venerdì<br />
15.00-19.30). Sono diciotto opere,<br />
provenienti da importanti col<strong>le</strong>zioni toscane,<br />
realizzate dal Beato Angelico e<br />
dai maggiori pittori e scultori fiorentini<br />
del suo tempo: Filippo Lippi, Paolo Uccello,<br />
Zanobi Strozzi, Pesellino, Lorenzo<br />
Ghiberti, Domenico di Michelino<br />
e Benozzo Bozzoli. Ne parliamo con<br />
A<strong>le</strong>ssandro Sarti, assessore alla cultura<br />
del comune di Pontassieve.<br />
Come nasce questo progetto?<br />
La mostra, curata da Ada Labriola, si<br />
inserisce nel progetto “Città degli Uffizi”,<br />
ideato da Antonio Natali, direttore<br />
della Gal<strong>le</strong>ria degli Uffizi, volto a<br />
riscoprire il <strong>le</strong>game tra Firenze, con <strong>le</strong><br />
sue opere d’arte, e i comuni “minori”,<br />
attraverso eventi di alto livello. Dopo <strong>le</strong><br />
passate esperienze a Figline e Bagno a<br />
Ripoli, è ora la volta di Pontassieve.<br />
Perché proprio Pontassieve?<br />
L’amministrazione comuna<strong>le</strong> sta portando<br />
avanti un progetto di promozione<br />
dell’arte iniziato quattro anni fa, col<br />
recupero della sala del<strong>le</strong> Colonne. La<br />
mostra attua<strong>le</strong> rappresenta un ritorno<br />
importante, seppur temporaneo: quello<br />
della M<strong>ad</strong>onna con il Bambino del Beato<br />
Angelico, proveniente dalla chiesa<br />
di San Miche<strong>le</strong> Arcangelo di Pontassieve<br />
ed esposta alla Gal<strong>le</strong>ria degli Uffizi.<br />
Qua<strong>le</strong> ruolo possono giocare i centri<br />
minori in termini di cultura?<br />
Gli eventi culturali promossi nel “cont<strong>ad</strong>o”<br />
di un tempo, territorio artisticamente<br />
assai ferti<strong>le</strong>, permettono di riportare<br />
<strong>le</strong> opere al loro contesto originario.<br />
Inoltre sono occasioni di coinvolgimento<br />
del tessuto socia<strong>le</strong> e associativo<br />
del territorio, nell’ottica dell’arte come<br />
volano turistico.<br />
Programmi per il futuro?<br />
Pontassieve ospiterà <strong>le</strong> opere di A<strong>le</strong>ssandro<br />
Reggioli, giovane artista fiorentino,<br />
e Silvano Campeggi, noto<br />
cartellonista e ritrattista dei divi di Hollywood.<br />
L’assessore A<strong>le</strong>ssandro Sarti<br />
/A.C.
cultura<br />
IL BILANCIO. Si è chiusa anche quest’anno con il segno più la manifestazione che porta il ballo in città<br />
Cinque candeline per Danza in fiera<br />
35<br />
Annalisa Cecionesi<br />
Ha da poco spento cinque candeline,<br />
tra un bal<strong>le</strong>tto classico, una break<br />
dance e un cha cha cha e con un<br />
confortante +25% nel<strong>le</strong> presenze.<br />
E’ la manifestazione “Danzainfiera”, ospitata<br />
per il quinto anno consecutivo alla Fortezza da<br />
Basso dal 25 al 28 febbraio scorsi. L’edizione<br />
appena passata sarà ricordata come quella dei<br />
record: 65mila metri qu<strong>ad</strong>rati di spazi, sette palchi,<br />
due nuovi p<strong>ad</strong>iglioni, centinaia di scuo<strong>le</strong> e<br />
compagnie provenienti dall’Italia e dal mondo e<br />
altrettanti espositori. “Uno degli appuntamenti<br />
più qualificati del panorama fieristico fiorentino,<br />
perfetta sintesi tra cultura, sport ed economia”,<br />
come l’ha definita Dario Nardella, vice sindaco<br />
con de<strong>le</strong>ga allo sport. Gli appassionati del ballo,<br />
dai di<strong>le</strong>ttanti ai professionisti, hanno potuto assistere<br />
a spettacoli di ogni genere, dal tango argentino,<br />
col maestro Miguel Angel Zotto, al “M<strong>ad</strong>e<br />
in Cuba Festival”, novità di quest’anno, che sul<br />
palco della Fortezza ha portato due notti di feste<br />
scatenate a ritmo caraibico. Per finire con lo straordinario<br />
galà di chiusura affidato a étoi<strong>le</strong>s e bal<strong>le</strong>rini<br />
provenienti dal<strong>le</strong> compagnie di danza dei<br />
maggiori teatri italiani (tra cui il nostro Maggio<br />
Musica<strong>le</strong> Fiorentino). La più attesa è stata E<strong>le</strong>onora<br />
Abbagnato, accompagnata da Benjamin<br />
Pech, étoi<strong>le</strong> dell’Opéra di Parigi, presentata dal<br />
Teatro Petruzzelli di Bari in un passo a due tratto<br />
da “La Dama del<strong>le</strong> Camelie”. Occhi puntati<br />
anche sul<strong>le</strong> competizioni, come sempre seguite<br />
con grande entusiasmo. A cominciare dalla danza<br />
sportiva, con i Campionati Italiani Assoluti<br />
organizzati da Anmb e Idc. Per proseguire con la<br />
tappa italiana del Just Debout, “battaglia” a colpi<br />
di coreografie Hip Hop, e con la sesta edizione<br />
di Expression, uno dei più importanti concorsi di<br />
Ritmi cubani,<br />
bal<strong>le</strong>tti classici, hip hop<br />
e incontri con <strong>le</strong> star<br />
danza a livello europeo, organizzato da Ida. Ma<br />
a “Danzainfiera” non si va solo per guardar ballare.<br />
I più audaci hanno avuto l’occasione di buttarsi<br />
in pista guidati da insegnanti professionisti,<br />
che hanno tenuto <strong>le</strong>zioni gratuite di ogni genere<br />
e sti<strong>le</strong> di ballo, anche i più curiosi. Tra questi la<br />
Bellysamba, combinazione di danza orienta<strong>le</strong> e<br />
brasiliana, la Hula, origina<strong>le</strong> ballo del<strong>le</strong> iso<strong>le</strong> polinesiane,<br />
o <strong>le</strong> “sexy” <strong>le</strong>zioni di Po<strong>le</strong> Dance. Gli<br />
aspiranti bal<strong>le</strong>rini hanno potuto inoltre mettersi<br />
Un momento della kermesse (foto: MassiFly)<br />
in gioco in casting e audizioni, come quella per<br />
entrare nel corpo di ballo del Bal<strong>le</strong>tto Bolshoi di<br />
Mosca. Per la gioia dei fan sono intervenuti anche<br />
personaggi del piccolo schermo: alcuni dei<br />
ragazzi di “Amici” e i protagonisti di “Ballando<br />
con <strong>le</strong> stel<strong>le</strong>”, Simone di Pasqua<strong>le</strong> e Natalia Titova.<br />
Ma a danzare non erano solo gli <strong>ad</strong>ulti. Gli<br />
under 14 si sono scatenati nello “Smuthie Village”<br />
tra giochi, esibizioni, balli e incontri con<br />
volti noti della tv.<br />
Un angolo del Black Candy Store<br />
NOvOLI. In via c<strong>ad</strong>uti di Cefalonia lo store dove trovare cd per gli appassionati di rock<br />
<strong>Il</strong> negozio di dischi che sfida la crisi<br />
Non si può certo dire che non siano stati<br />
coraggiosi, perché oggi, nell’era del digita<strong>le</strong><br />
e della musica scaricata dalla rete, chi<br />
ha la forza e l’incoscienza di alzare il bandone<br />
e inaugurare un negozio di dischi è un vero<br />
temerario. <strong>Il</strong> coraggioso in questione è Leonardo<br />
Giacomelli, deus ex machina dell’etichetta<br />
indipendente Black Candy, che ha<br />
lanciato alcune del<strong>le</strong> voci e del<strong>le</strong> musiche più<br />
interessanti degli ultimi anni (per esempio i<br />
The Hacienda). Insieme a Giacomelli, dietro<br />
il Black Candy Store di via C<strong>ad</strong>uti di Cefalonia,<br />
nel centro nevralgico di Novoli, tra gli<br />
studenti, i commercianti e l’imprenditoria che<br />
si fa spazio, lasciando sempre meno campo<br />
al quartiere degr<strong>ad</strong>ato e poco accogliente che<br />
fino <strong>ad</strong> oggi l’ha fatta da p<strong>ad</strong>rone, ci sono Le<br />
Nozze di Figaro, promoter di alcuni degli appuntamenti<br />
musicali più importanti della città.<br />
<strong>Il</strong> segreto per un’operazione del genere è crederci<br />
e specializzarsi, perché oggi non ha più<br />
senso avere un po’ di tutto e per tutti i gusti. <strong>Il</strong><br />
Black Candy Store è un posto dove fermarsi<br />
a fare quattro chiacchiere per decidere cosa<br />
si vuo<strong>le</strong> far suonare al proprio <strong>le</strong>ttore cd, per<br />
ascoltare i racconti di chi gira l’Europa in tour<br />
con gli emergenti del rock indipendente. Sugli<br />
scaffali, tutti rigorosamente vintage, alternati<br />
a comode poltroncine che invitano a sedersi<br />
e prendersi il tempo per scegliere, ci sono etichette<br />
come Dischord, Arts&Crafts, Rough<br />
Tr<strong>ad</strong>e, oltre al<strong>le</strong> italiane, con particolare attenzione<br />
al<strong>le</strong> realtà fiorentine. Spazio anche per i<br />
dvd, ma solo se introvabili altrove. E dulcis in<br />
fundo, tra un cd e 45 giri, sugli scaffali trovano<br />
posto anche quei romanzi dove il rock gioca<br />
un ruolo importante, come la prosa asciutta<br />
di Nick Hornby e del nostrano Niccolò Ammaniti.<br />
Ultimo punto a favore dello store: La<br />
politica di prezzi. Tra i titoli in vendita, non<br />
compare un disco nuovo che superi i 15 euro,<br />
mentre per l’usato si va da 7 a 10. /L.V.Z.<br />
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L’ASCESA. In Champions si è trovato <strong>ad</strong> affrontare il suo idolo Gerrard. E da allora è cresciuto<br />
E il giovane Montolivo diventò “grande”<br />
Non è più il giocatore dal<strong>le</strong> prestazioni alta<strong>le</strong>nanti, presuntuoso in campo e fuori: ora ha trovato ruolo e spirito<br />
giusti, tanto da meritarsi la fascia di capitano. “Cercherò di trasmettere ai nuovi la convinzione del passato”<br />
Riccardo Montolivo<br />
Cristina Guerri<br />
C’è chi aveva definito Fiorentina-Liverpool l’ultimo<br />
treno per Riccardo Montolivo. Perché dopo cinque<br />
anni e tante, forse troppe, paro<strong>le</strong> spese nei suoi confronti,<br />
era giusto che fosse il campo a dire chi è il<br />
vero Montolivo. E da quella partita, infatti, è cominciata l’ascesa<br />
del centrocampista nato a Caravaggio. Davanti - per sua stessa ammissione<br />
- al suo idolo di sempre, Steven Gerrard, Riccardo riuscì<br />
- complice l’aiuto dei compagni - a contenere la mediana ing<strong>le</strong>se<br />
tanto da rendere vano ogni tentativo offensivo. Da lì, dicevamo, la<br />
scossa, la maturazione dell’ormai non più giovanissimo Montolivo,<br />
assai diverso da quello che avevamo conosciuto fino a qualche<br />
tempo fa. Quello presuntuoso in campo, ma soprattutto fuori.<br />
Quello dal<strong>le</strong> prestazioni alta<strong>le</strong>nanti. Adesso ha trovato la sua posizione<br />
idea<strong>le</strong> in mezzo al terreno di gioco, ma anche quello spirito<br />
di sacrificio e quella determinazione da vero <strong>le</strong><strong>ad</strong>er. Tanto che lo<br />
spogliatoio viola, chiamato a nominare il nuovo capitano dopo la<br />
partenza di Dario Dainelli, ha individuato in lui il suo sostituto (alla<br />
presenza di Andrea Della Val<strong>le</strong>, 23 preferenze per Montolivo, 22<br />
per Don<strong>ad</strong>el. Grandi “sconfitti” Adrian Mutu e Sebastien Frey, che<br />
alla vigilia sembravano candidati estremamente accreditati). “Seba<br />
l’ha presa bene - aveva dichiarato qualche giorno dopo la votazione<br />
- anche lui ha espresso la sua opinione come tutta la squ<strong>ad</strong>ra.<br />
Eravamo quattro o cinque candidati e la volontà della squ<strong>ad</strong>ra va<br />
rispettata. Le partenze di Jorgensen e Dainelli sono state importanti<br />
come lo furono quel<strong>le</strong> di Toni, Ujfalusi e Liverani, ma la Fiorentina<br />
ha dimostrato di saper sopperire ricompattandosi e migliorando.<br />
Proprio con Seba, Gamberini, Don<strong>ad</strong>el, con i più vecchi insomma,<br />
cercherò di trasmettere ai nuovi la forza e la convinzione del passato”.<br />
Ora lo vediamo parlare in campo, interagire con l’arbitro,<br />
spronare i compagni. Porta con rispetto e autorità quella fascia che<br />
mai avrebbe pesato di indossare solo fino a qualche mese fa. <strong>Il</strong> suo<br />
rapporto con la Fiorentina e Firenze sembra destinato <strong>ad</strong> andare<br />
avanti nel tempo. “<strong>Il</strong> mio unico pensiero è rimanere con questa<br />
maglia e vincere qualcosa. <strong>Il</strong> rapporto è bellissimo con tutti e non<br />
mi fanno arrabbiare <strong>le</strong> critiche, anzi sono uno stimolo per crescere<br />
di più. I nostri tifosi sono eccezionali, a Liverpool si sentivano più<br />
loro degli ing<strong>le</strong>si, e dopo qualche risultato non troppo positivo ci<br />
sono stati comunque vicini”, spiega. Adesso ha ritrovato anche la<br />
maglia della Naziona<strong>le</strong>, e dopo Gilardino, già indicato dal commissario<br />
tecnico Marcello Lippi come sicuro partente per la spedizione<br />
azzurra in Sudafrica, dove quest’estate si giocano i Mondiali,<br />
potrebbe essere lui il secondo “violazzurro” inserito nella lista. “E’<br />
ovvio - aveva detto al termine dell’amichevo<strong>le</strong> Italia-Camerun, disputata<br />
all’inizio di marzo - che mi auguro di far parte della spedizione<br />
azzurra, ma credo che prima di tutto conti quello che ognuno<br />
di noi farà con il proprio club”. Uno stimolo in più, insomma, per<br />
il centrocampista. E ai tifosi non resta che augurarsi un gran fina<strong>le</strong><br />
di stagione da parte di Riccardo da Caravaggio.<br />
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sport<br />
IL CASO/1. Un mese fa il primo striscione contro il tecnico. I supporter uniti: “<strong>Il</strong> mister non si tocca”<br />
Amore finito? Macché. I tifosi con Prandelli<br />
37<br />
Cristina Guerri<br />
giù <strong>le</strong><br />
mani da Prandelli”,<br />
firmato<br />
Parterre di “Giornalista<br />
Curva Fieso<strong>le</strong>. Recitava così uno<br />
striscione affisso circa un mese<br />
fa fuori dai cancelli del Franchi.<br />
Poi un altro messaggio: “Prandelli<br />
vattene, il ciclo è finito”. Non<br />
era mai acc<strong>ad</strong>uto prima. E probabilmente<br />
si trattava di una mano<br />
isolata. Ma il fatto stesso che sia<br />
stato appeso uno striscione contro<br />
il tecnico viola ha fatto molto<br />
scalpore. “Rimane un episodio<br />
isolato. Tutta la tifoseria viola sta<br />
dalla parte di Cesare Prandelli”,<br />
tuonava Stefano Sartoni, presidente<br />
del Col<strong>le</strong>ttivo Autonomo Viola.<br />
“Chi l’ha scritto non può essere un<br />
tifoso della Fiorentina”, rincarava<br />
Andrea Della Val<strong>le</strong>. La risposta<br />
l’ha data ancora una volta il tifo,<br />
attraverso l’ennesimo striscione:<br />
“A te che sei il mio grande mister.<br />
A te che hai preso la mia viola e<br />
ne hai fatto molto di più”. <strong>Il</strong> primo<br />
striscione contro Prandelli<br />
dall’inizio (cinque anni fa) della<br />
sua avventura gigliata ha fatto<br />
comunque discutere la città. Ma<br />
cosa ne pensano di Prandelli, oggi<br />
(<strong>ad</strong> alcune settimane di distanza<br />
dall’apparizione dello striscione<br />
“incriminato”), i supporter viola?<br />
Per scoprirlo non c’è posto migliore<br />
del bar Marisa. “Prandelli via?<br />
Macché scherziamo per davvero!<br />
- esclama Franco, abbonato in Fieso<strong>le</strong><br />
da 19 stagioni - in tutti questi<br />
anni non avevo mai visto una<br />
curva, una città, comp<strong>le</strong>tamente<br />
dalla parte del mister: qualcosa<br />
di bono l’ha fatto, e se vogliamo<br />
vincere qualcosa deve rimanere<br />
per forza”. Dello stesso parere è la<br />
signora Iva, 70 anni e due grandi<br />
passioni: la Fiorentina e il tecnico<br />
di Orzinuovi. “Questo messaggio<br />
è per Diego. Si deve rendere conto<br />
che se manda via Cesare io e un<br />
vengo più allo st<strong>ad</strong>io. <strong>Il</strong> mister è<br />
bello e bravo e non si tocca!”. “A<br />
me non interessa mica se l’è bello<br />
- replica Lorenzo - l’importante è<br />
che entrambe <strong>le</strong> parti siano chiare,<br />
perché a Firenze ci piace così. La<br />
società deve presentare un progetto<br />
vero a Prandelli, sennò è chiaro<br />
che chieda di andar via. Alla fine<br />
sono sicuro che resterà, ma nel<br />
caso in cui acc<strong>ad</strong>esse il contrario<br />
metto la mano sul fuoco che non<br />
andrà alla Juve. Non ha l’animo<br />
gobbo, il mister”. “<strong>Il</strong> sostituto? - si<br />
chiede Pippo – mi garba e parecchio<br />
Al<strong>le</strong>gri, anche se non riesco<br />
a immaginarmi la panchina senza<br />
Prandelli. Però come tutti i grandi<br />
amori... e finiscano”. “Posso assicurare<br />
- dice la giovane Gi<strong>ad</strong>a<br />
- che se non rinnovano il contratto<br />
al mister e al direttore, i Della<br />
Val<strong>le</strong> perdono una cliente”. “Voi<br />
iL CaSo/2<br />
La premiata ditta Corvino-<br />
Prandelli sta forse vivendo<br />
il momento più delicato dalla<br />
sua nascita, datata ormai cinque<br />
anni fa. Tante soddisfazioni in<br />
questi anni: dalla vittoria storica<br />
a Torino contro la Juventus (2-3<br />
del 2 marzo 2008) alla fina<strong>le</strong> di<br />
coppa Uefa sfumata per un calcio<br />
di rigore sbagliato. Quest’anno,<br />
nonostante alcune vittorie storiche<br />
(vedi quella col Liverpool<br />
allo st<strong>ad</strong>io di Anfield Ro<strong>ad</strong>), si<br />
respira nell’aria un clima diverso.<br />
I due, in sc<strong>ad</strong>enza di contratto a<br />
giugno 2011, non hanno ancora<br />
firmato il prolungamento, e tutta<br />
la città è in attesa del loro rinnovo.<br />
“Prandelli e Corvino sono<br />
parte integrante del progetto Fiorentina”;<br />
e ancora: “Se dipende<br />
da noi, Prandelli resta. Mi occupo<br />
di prob<strong>le</strong>mi che esistono. Se<br />
qualcuno ha messo in giro queste<br />
voci che ce lo venga a dire a noi”:<br />
giornalai - conclude Frank - la dovete<br />
finire con queste chiacchiere<br />
da barre. Prandelli ha girato mezza<br />
Europa sui giornali. Lo date in<br />
Inghilterra, in Germania, alla Juve<br />
e in Naziona<strong>le</strong>. Ma come si fa a lavorare<br />
così?”.<br />
Tiene banco la questione del contratto<br />
Intanto la città attende il rinnovo<br />
così tuonava, qualche tempo fa,<br />
il patron della Fiorentina Diego<br />
Della Val<strong>le</strong>. Mentre il diretto interessato,<br />
invece, rimandava tutto<br />
alla primavera. E in questa situazione<br />
di stallo sono state affibbiate<br />
al tecnico di Orzinuovi <strong>le</strong> destinazioni<br />
più impensabili. Per la<br />
stampa torinese il tecnico sarà il<br />
nuovo al<strong>le</strong>natore della Juventus.<br />
Altri invece sono pronti a mettere<br />
la mano sul fuoco su un accordo<br />
già preso con Abete per la guida<br />
della Naziona<strong>le</strong> dopo i Mondiali.<br />
Ma non solo. C’è chi, andando a<br />
ripescare alcune vecchie dichiarazioni<br />
di Prandelli (“Se un giorno<br />
lascerò la Fiorentina lo farò<br />
per provare l’esperienza estera”),<br />
lo vede come prossima guida del<br />
Liverpool. La verità? Quella si<br />
saprà solo in primavera, quando<br />
Firenze si augura che la Prandelli-story<br />
prenderà la piega giusta.<br />
Quella del rinnovo. /C.G.
38 Marzo 2010<br />
sport nel comune<br />
PALLACANESTRO. A tu per tu con Claudio Zantonetti, presidente della società S.T.M.<br />
“Salviamo il tortello” su un campo di basket<br />
Carlo Marrone<br />
Nel 1994, nel territorio di Borgo San<br />
Lorenzo, si fa largo una nuova associazione<br />
sportiva: l’S.T.M. Pallacanestro.<br />
La società dell’allora presidente<br />
in carica Marcello Bar<strong>le</strong>tti cresce. Nel 1998 arriva<br />
il nuovo presidente Claudio Zantonetti, che<br />
porta spirito di innovazione e sportività, e si procede<br />
alla formazione dell’area tecnica, sia per <strong>le</strong><br />
squ<strong>ad</strong>re giovanili che per il settore minibasket.<br />
L’impegno dell’STM è stato e continua <strong>ad</strong> essere<br />
quello di avvicinare e far “innamorare” della<br />
pallacanestro sempre più ragazzi e ragazze. Questa<br />
filosofia è risultata vincente, visto che si sono<br />
raggiunti numeri considerevoli per il bacino di<br />
utenza di Borgo San Lorenzo.<br />
Presidente, come nasce la società?<br />
La S.T.M. Pallacanestro nasce nel 1994 da un<br />
gruppo di giovani.<br />
Cosa significa la sigla S.T.M.?<br />
Sveliamo subito l’arcano: S.T.M. sta per “salviamo<br />
il tortello mugellano”. <strong>Il</strong> nome deriva dallo<br />
spirito goliardico di questi ragazzi che, dopo<br />
ogni partita, si ritrovavano di fronte a un piatto di<br />
tortelli mugellani.<br />
In qua<strong>le</strong> categoria siete partiti?<br />
La stagione 1994-95 ci vide ai nastri di partenza<br />
solo con la squ<strong>ad</strong>ra amatori, raggiungendo un ottimo<br />
terzo posto.<br />
Quando l’iscrizione al campionato FIP?<br />
L’anno successivo, il 1995, disputammo il campionato<br />
allievi della FIP, mentre la squ<strong>ad</strong>ra amatori<br />
conquistò il settimo posto in classifica nel<br />
campionato UISP.<br />
Quanti tesserati conta la società?<br />
Siamo una società di giovani, si comincia dal<br />
Mini Basket, abbiamo tesserati dal 2002 fino al<br />
La sigla che dà il nome al club significa “Salviamo il tortello mugellano”, e nasce<br />
dallo spirito goliardico dei ragazzi che lo fondarono. Oggi, a più di 15 anni<br />
dalla sua fondazione, i risultati raggiunti dalla società sono considerevoli<br />
La squ<strong>ad</strong>ra degli “aquilotti” della S.T.M. Pallacanestro<br />
1993, sono divisi in sei gruppi, sei squ<strong>ad</strong>re per un<br />
tota<strong>le</strong> di circa ottanta ragazzi.<br />
I ragazzi hanno un seguito?<br />
Diciamo che a partire dall’Under 17, fino al Mini<br />
Basket, gli spettatori sono quasi sempre genitori<br />
e familiari che seguono soprattutto i bambini.<br />
Come riuscite <strong>ad</strong> affrontare i costi relativi al<strong>le</strong><br />
spese di manutenzione?<br />
I primi giorni del mese di maggio organizziamo<br />
la sagra del tortello: ormai è una tr<strong>ad</strong>izione.<br />
Quest’anno ci sarà l’ottava edizione della sagra<br />
“Salviamo il Tortello Mugellano”.<br />
I progetti iniziali coincidono con gli attuali?<br />
No, nel 1995 il progetto era quello di formare una<br />
società che nel corso degli anni si potesse consolidare,<br />
ora a una quindicina d’anni di distanza<br />
bisogna affermare che quello che avevamo prefissato<br />
come scopo è stato raggiunto, l’obbiettivo<br />
attua<strong>le</strong> è cercare di formare una prima squ<strong>ad</strong>ra<br />
di <strong>ad</strong>ulti che possa disputare il Campionato Promozione.<br />
Tra gli obbiettivi c’è anche quello di<br />
coinvolgere <strong>le</strong> ragazze nel settore giovani<strong>le</strong>.<br />
Qual è il messaggio per i giovani?<br />
Per noi il gioco del basket è divertimento, nello<br />
sport non conta solo il risultato e <strong>le</strong> nostre squ<strong>ad</strong>re<br />
sono formate anche da ragazzi che hanno<br />
difficoltà e che vengono agli al<strong>le</strong>namenti per<br />
divertirsi insieme a tutti gli altri compagni. Lo<br />
sport è anche promozione, non solo agonismo,<br />
la nostra realtà si differisce da quella del calcio<br />
poiché a 14 anni non facciamo nessuna se<strong>le</strong>zione<br />
tra ragazzi più o meno bravi.<br />
QUALITA’ DEL SERVIZIO,<br />
CORTESIA E TRASPARENZA<br />
Serietà, qualità e assistenza comp<strong>le</strong>ta<br />
alla clientela. Sono queste <strong>le</strong> caratteristiche<br />
di che AFFARIMMOBILIA<br />
opera da più di vent’anni in ambito fi<br />
orentino e toscano e da tredici anni in<br />
Via del<strong>le</strong> Centostel<strong>le</strong> a Campo di<br />
Marte. Affidata all’esperienza di<br />
Gino Rigghielli, Luca Barchielli, e<br />
gli altri componenti dello staff, l’agenzia<br />
di Via del<strong>le</strong> Cento Stel<strong>le</strong> ha<br />
una consoli-data struttura professiona<strong>le</strong><br />
e si avva<strong>le</strong> di un know how effi<br />
cace, in gr<strong>ad</strong>o di soddisfare con successo<br />
qualsiasi ri-chiesta immobiliare.<br />
AFFARIMMOBILIARI è da sempre<br />
spe-cializzata in immobili di livello<br />
me-dioalto. Gli e<strong>le</strong>menti distintivi<br />
restano la qualità e la serietà, oltre<br />
alla capacità di offrire ai clienti<br />
un’ampia gamma di servizi: intermediazione,<br />
consu<strong>le</strong>nza pianifi cazione<br />
sull’investimento immobiliare, vendita<br />
di cantieri medio/grandi e<br />
gestione di patrimoni immobiliari. I<br />
servizi nascono anche grazie a un<br />
gruppo variegato di professionisti e<br />
partner esterni, che vanno a ricoprire<br />
tutti i settori <strong>le</strong>gati al mercato immobiliare,<br />
da quello <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> a quello dell’architettura.<br />
Alla base dell’effi<br />
cienza divi è anche il<br />
AFFARIMMOBILIARI grande<br />
valore dato dalla Banca Dati<br />
Immobiliare (Bdi), aggiornata<br />
costantemente e automaticamente in<br />
modo che ogni cliente possa essere<br />
seguito puntualmente nello sviluppo<br />
del<strong>le</strong> sue esigenze e richieste specifi<br />
che. Insom-ma, un servizio serio e<br />
comp<strong>le</strong>to, che parte dagli annunci dei<br />
singoli immobili, sempre precisi e<br />
veritieri, per arrivare fi no al rogito. I<br />
clienti “storici” continuano a tornare<br />
in agenzia anche dopo anni, magari<br />
per aiutare i fi gli <strong>ad</strong> acquistare casa<br />
o per cercare un immobi<strong>le</strong> più <strong>ad</strong>atto<br />
al<strong>le</strong> loro nuove esigenze.<br />
« Nella casa di AFFARIMMOBILIARI<br />
spiegano i titolari - conta ancora la<br />
1070086<br />
stretta di mano, che racchiude in sé<br />
il signifi cato del nostro concetto di<br />
“vita immobiliare”. Non a caso,<br />
questo è il nostro mestiere, oltre che<br />
la nostra passione, e lo svolgiamo in<br />
modo puntigliosamente professiona<strong>le</strong>,<br />
riassumendo nella nostra persona<br />
e nel nostro operato attenzione,<br />
competenza, <strong>le</strong>altà e serietà».<br />
<strong>Il</strong> motto di è AFFARIMMOBILIARI<br />
“Mai come oggi i vostri affari sono<br />
i nostri affari”. Non una frase pubblicitaria,<br />
ma una filosofi a di vita e<br />
di lavoro.
40 Marzo 2010<br />
IL SALUTO. L’ex Ct Alfredo Martini ricorda il suo successore<br />
Addio “Bal<strong>le</strong>ro”, ciclismo in lutto<br />
Simone Sp<strong>ad</strong>aro<br />
La morte del fiorentino Franco<br />
Bal<strong>le</strong>rini ha sconvolto il<br />
mondo del ciclismo. Monsieur<br />
Roubaix, come veniva<br />
chiamato quando ancora correva,<br />
avendo disputato ben tredici volte la<br />
mitica Parigi-Roubaix vincendola<br />
due volte, nel 1995 e nel 1998, dopo<br />
che già nel 1993 si era visto soffiare la<br />
vittoria in volata dal francese Gilbert<br />
Duclos-Lassal<strong>le</strong>ochi, è stato ricordato<br />
da tutti gli sportivi italiani. Dall’agosto<br />
del 2001, pochi mesi dopo l’abbandono<br />
del<strong>le</strong> competizioni, aveva<br />
guidato la Naziona<strong>le</strong> professionisti<br />
succedendo <strong>ad</strong> Alfredo Martini e <strong>ad</strong><br />
Antonio Fusi, portandola alla vittoria<br />
del titolo mondia<strong>le</strong> a Zolder con<br />
Mario Cipollini (2002), a Salisburgo<br />
(2006) e a Stoccarda (2007) con Paolo<br />
Bettini e a Varese (2008) con A<strong>le</strong>ssandro<br />
Ballan, e del titolo olimpico<br />
<strong>ad</strong> Atene con Paolo Bettini (2004). E<br />
proprio con il suo predecessore Martini,<br />
Bal<strong>le</strong>rini aveva instaurato un rapporto<br />
bellissimo. Come fossero p<strong>ad</strong>re<br />
e figlio. L’ottantanovenne Alfredo<br />
Martini non ha mancato di ricordarlo,<br />
ufficialmente, <strong>ad</strong> Arezzo, in occasione<br />
della Festa del ciclismo 2010, alla<br />
qua<strong>le</strong> doveva partecipare lo stesso<br />
Bal<strong>le</strong>rini e dove è stato ricordato con<br />
<strong>le</strong> suggestive immagini, a mani alzate,<br />
sul traguardo della Parigi-Roubaix.<br />
Nei momenti difficili il ciclismo<br />
italiano si rivolge sempre <strong>ad</strong> Alfredo<br />
Martini e anche in quell’occasione, a<br />
una settimana dalla tragica morte del<br />
Franco Bal<strong>le</strong>rini<br />
“Bal<strong>le</strong>ro”, è stato il presidente onorario<br />
della Federazione ciclistica a regalare<br />
<strong>le</strong> emozioni più bel<strong>le</strong>. “La prima<br />
cosa che Franco avrebbe detto sarebbe<br />
stata che non si devono intristire i<br />
tanti ragazzi che sono qui – ha esordito<br />
Martini – perché quello che è certo<br />
è che Bal<strong>le</strong>rini ci ha lasciato nel momento<br />
più bello della sua vita, quando<br />
poteva godersi i suoi tanti successi<br />
prima da ciclista e poi da commissario<br />
tecnico e costruirne altri, ed anche<br />
nel momento nel qua<strong>le</strong> ci serviva di<br />
più per salvare questo ciclismo. Io so<br />
però che il ciclismo si salverà da solo,<br />
anche onorando la memoria di Franco<br />
Bal<strong>le</strong>rini, e sconfiggerà <strong>le</strong> persone<br />
che stanno attorno ai corridori che<br />
oggi lo stanno minacciando, che sono<br />
i veri responsabili prima ancora dei<br />
corridori. Quando ho l’occasione di<br />
parlare davanti a giovani e giovanissimi<br />
ciclisti sento forte in me la speranza<br />
in un ciclismo migliore, quello del<br />
qua<strong>le</strong> con Franco parlavamo sempre”.<br />
A Bal<strong>le</strong>rini è già stata intitolata un’installazione<br />
a San Miniato Basso e<br />
anche la Tirreno Adriatico 2010 è dedicata<br />
al grande commissario tecnico,<br />
che esordì a Firenze e che ha lasciato<br />
un vuoto immenso in tutto il mondo<br />
sportivo italiano.<br />
INIZIATIvE. In corso il progetto “Un futuro di ricordi”<br />
<strong>le</strong> bocce tra nonni e nipoti<br />
(sognando <strong>le</strong> olimpi<strong>ad</strong>i)<br />
e bocce, un futuro di ricordi”: è<br />
“Lquesto il nome del progetto, finanziato<br />
dalla Regione Toscana, rivolto<br />
agli alunni della classe quarta e quinta<br />
della scuola primaria, col contributo<br />
del<strong>le</strong> 75 società bocciofi<strong>le</strong> <strong>ad</strong>erenti alla<br />
Federazione italiana bocce – Comitato<br />
regiona<strong>le</strong> toscano. “Si propone di<br />
promuovere la cultura del<strong>le</strong> bocce tra<br />
i giovani”, spiega il presidente del comitato<br />
regiona<strong>le</strong> Toscana della Federbocce<br />
Giancarlo Gosti. “Desideriamo<br />
far conoscere questa disciplina ai più<br />
giovani e partiamo proprio dai bambini<br />
del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari, che avranno<br />
come ‘tutor’ un nonno. A ogni gruppetto<br />
di ragazzi – aggiunge Gosti – abbiamo<br />
assegnato un nonno che può essere veramente<br />
il nonno di un bambino oppure<br />
uno dei nostri giocatori master, che avrà<br />
il compito di raccontare a cosa giocava,<br />
L’intento è<br />
far conoscere<br />
questa disciplina<br />
ai più giovani<br />
e come, quando aveva l’età dei bambini.<br />
Non solo: il nonno racconterà come<br />
aspettava l’arrivo del<strong>le</strong> tappe del Giro<br />
d’Italia, come ascoltava <strong>le</strong> partite di calcio<br />
alla r<strong>ad</strong>io, quali erano i passatempi<br />
quando era piccolo. I ragazzi – continua<br />
- sono chiamati a trascrivere su un<br />
diario i racconti del nonno e, al termine<br />
del progetto, il 27 marzo, avremo<br />
una festa conclusiva al centro tecnico<br />
sport<br />
Bambini giocano a bocce<br />
di Coverciano con tutti i bambini del<strong>le</strong><br />
classi che hanno <strong>ad</strong>erito al programma.<br />
<strong>Il</strong> diario più bello farà vincere un<br />
premio a tutta la classe. Presso il museo<br />
del calcio al<strong>le</strong>stiremo dei campi e<br />
svolgeremo il torneo fina<strong>le</strong> di bocce e<br />
poi una sana merenda, come quel<strong>le</strong> che<br />
si mangiavano una volta: pane e olio e<br />
pane e marmellata”. In Toscana sono oltre<br />
3.300 i tesserati. “Registriamo circa<br />
22mila presenze annue – spiega Gosti<br />
– e nel periodo inverna<strong>le</strong> si gioca ogni<br />
fine settimana con numeri altissimi che<br />
molti ancora non conoscono”. Unico<br />
rammarico, il mancato riconoscimento<br />
come sport olimpico. “Ma ci stiamo<br />
lavorando. Le bocce sono presenti ai<br />
Giochi del Mediterraneo e l’obiettivo –<br />
conclude Gosti – è quello di portare <strong>le</strong><br />
bocce come sport dimostrativo a Rio de<br />
Janeiro nel 2016. Poi, soprattutto se sarà<br />
l’Italia a ospitare l’edizione del 2020, far<br />
debuttare <strong>le</strong> bocce come sport olimpico<br />
in quell’occasione”. /Sim.Spa.<br />
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1077520
sport<br />
ATLETICA. Nata in Costa d’Avorio, Audrey Alloh è italiana dal 2005. E ormai un vanto per la città<br />
la pantera fiorentina corre verso il futuro<br />
41<br />
Lorenzo Mossani<br />
Audrey Alloh: una pantera dallo sguardo<br />
dolcissimo che corre a Firenze.<br />
Nata <strong>ad</strong> Abidjan, in Costa d’Avorio,<br />
nel 1987, Audrey si è trasferita in Italia<br />
da piccola. Ora è una del<strong>le</strong> velociste più forti<br />
d’Italia e un vanto per Firenze. E’ diventata citt<strong>ad</strong>ina<br />
italiana nel 2005: poco dopo era già in Naziona<strong>le</strong>.<br />
Ha difeso i nostri colori a Pechino nella<br />
staffetta femmini<strong>le</strong> 4x100: la sua specialità sono i<br />
cento metri. Ormai la sua “fiorentinità” traspare<br />
anche dal <strong>le</strong>ggero accento e dall’ironia pungente<br />
tipica del sarcasmo dei “toscanacci”. Audrey Alloh<br />
è una campionessa in pista e una campionessa<br />
di umiltà nella vita quotidiana, come dimostrano<br />
il suo impegno nel socia<strong>le</strong> e nella Chiesa Evangelica<br />
Apostolica. Ora è una professionista a 360° e<br />
gareggia per <strong>le</strong> Fiamme Azzurre, anche se si al<strong>le</strong>na<br />
con il suo al<strong>le</strong>natore-amico: il grande Paolo<br />
Fiorenza. A Pechino la tanto sospirata medaglia<br />
non è arrivata, ma Audrey continua a migliorarsi,<br />
e alla sua età è ancora <strong>le</strong>cito (se non doveroso)<br />
sognare, specialmente dopo l’oro al<strong>le</strong> Universi<strong>ad</strong>i<br />
del 2009. <strong>Il</strong> prossimo impegno per la figlia del<br />
vento saranno gli Europei.<br />
<strong>Il</strong> 2009 non è stato un anno faci<strong>le</strong>. Con che spirito<br />
è tornata <strong>ad</strong> al<strong>le</strong>narsi?<br />
Sicuramente con entusiasmo, non mi sono lasciata<br />
abbattere. Ho cercato di migliorare la tecnica di<br />
corsa e i tempi sono scesi immediatamente.<br />
Come ci si al<strong>le</strong>na a Firenze?<br />
Mi al<strong>le</strong>no allo st<strong>ad</strong>io Ridolfi, è una struttura moderna<br />
ed efficiente, non mi manca nulla. Anche<br />
d’inverno, quando fa freddo, <strong>le</strong> strutture all’interno<br />
sono all’avanguardia.<br />
Lei è anche studentessa. Riesce a conciliare i<br />
suoi impegni?<br />
L’ASSOCIAZIONE. Composta da donne operate al seno, l’obiettivo è aiutare e sensibilizzare<br />
florence Dragon l<strong>ad</strong>y, il coraggio scende in acqua<br />
Hanno compiuto quattro anni e li hanno festeggiati<br />
quest’anno nel magnifico panorama<br />
che è la sede della Canottieri comunali Firenze,<br />
in lungarno Ferrucci 4, sul ponte da Verrazzano.<br />
L’associazione Florence Dragon L<strong>ad</strong>y, un gruppo<br />
di donne operate al seno che è <strong>le</strong>gata alla Lega<br />
italiana contro i tumori, “casa m<strong>ad</strong>re” di tutte<br />
<strong>le</strong> associazioni che hanno come unico obiettivo<br />
svolgere attività e raccogliere fondi per la ricerca<br />
di nuove frontiere mediche che possano portare<br />
alla cura di ogni forma di tumori, ha raccolto lo<br />
scorso 14 febbraio, giorno della nascita dell’associazione,<br />
un successo di colori, gente, suoni e risate.<br />
Molto chiari e assolutamente determinati gli<br />
Studio Economia e gestione dei servizi turistici, in questa sessione ho dato quattro<br />
esami, se uno ha in testa un obiettivo nulla è impossibi<strong>le</strong>. E’ diffici<strong>le</strong> portare avanti<br />
la carriera sportiva e contemporaneamente studiare, ma ho iniziato <strong>ad</strong> applicarmi<br />
tante volte dopo cena, senza tralasciare dei fine settimana di svago e divertimento.<br />
Cosa si ricorda di Pechino?<br />
L’emozione di indossare la maglia azzurra in uno st<strong>ad</strong>io pieno, i miei parenti in<br />
Costa d’Avorio che mi guardavano, <strong>le</strong> avversarie più forti del mondo e la possibilità<br />
di passare al professionismo: l’at<strong>le</strong>tica è la mia vita e lo sarà per molto tempo.<br />
Sogni per il futuro?<br />
Recentemente ho migliorato il mio persona<strong>le</strong> indoor con 6.89 nei 55 metri, ora<br />
voglio migliorare nei cento per correre agli Europei.<br />
Cosa non vorrebbe mai farsi mancare?<br />
La fede per il Signore, gli Hillson, un gruppo australiano che nessuno conosce<br />
(ride, ndr) e il bellissimo rapporto che ho con mia m<strong>ad</strong>re e con il mio al<strong>le</strong>natore.<br />
Cosa ha di specia<strong>le</strong> Paolo Fiorenza?<br />
Paolo riesce sempre a tirare fuori il massimo da ogni at<strong>le</strong>ta: è veramente un grande<br />
al<strong>le</strong>natore, sono stata fortunata a incontrarlo.<br />
obiettivi: organizzare altre squ<strong>ad</strong>re di “donne in<br />
rosa” per dare la possibilità al<strong>le</strong> donne operate al<br />
seno di praticare uno sport uti<strong>le</strong> e portare un messaggio<br />
di speranza, oltre a sensibilizzare l’opinione<br />
pubblica ed essere un punto di riferimento per<br />
tutte <strong>le</strong> famiglie toccate da questo prob<strong>le</strong>ma. Da<br />
segnalare che negli ultimi giorni hanno <strong>ad</strong>erito<br />
al progetto del<strong>le</strong> Florence Dragon L<strong>ad</strong>y associazioni<br />
sempre <strong>le</strong>gate al Dragon Boat di Venezia e<br />
Cagliari, oltre che di Torino, con contatti avviati<br />
anche con i gruppi di Dragon Boat di Parma e<br />
Terni. <strong>Il</strong> 2010 sarà un anno importante per <strong>le</strong> Florence<br />
Dragon L<strong>ad</strong>y, impegnate in un’avventura<br />
sportiva in Can<strong>ad</strong>a e Francia.<br />
/L.M.<br />
CANOTTIERI FIRENZE. Parlano <strong>le</strong> “promesse”<br />
Piccoli vogatori crescono<br />
Alcuni sono già arrivati, altri ci raggiungono<br />
in tenuta da al<strong>le</strong>namento,<br />
arrossati dal sudore e dalla fatica.<br />
A vederli così sono ragazzi come tanti<br />
altri, ma quando iniziano a parlare si<br />
capisce subito che hanno una marcia<br />
in più. Sono Bernardo Nannini, Pietro<br />
Zi<strong>le</strong>ri, Beatrice Arcangiolini, Edoardo<br />
Gattai e Andrea Marcaccini, at<strong>le</strong>ti di<br />
punta della storica società Canottieri<br />
Firenze, tutti giovanissimi – hanno tra i<br />
15 e i 19 anni - ma già campioni medagliati.<br />
Con loro Luigi De Lucia, direttore<br />
tecnico e al<strong>le</strong>natore dei giovani at<strong>le</strong>ti:<br />
“Sono ragazzi diversi tra loro, ma con<br />
qualcosa che li accomuna: la determinazione,<br />
la voglia di arrivare in alto e lo<br />
spirito di sacrificio. La forza di volontà<br />
che dimostrano negli al<strong>le</strong>namenti li<br />
contr<strong>ad</strong>distingue anche nella vita privata<br />
e nello studio”. “Ho iniziato a vogare<br />
spinto dalla curiosità – spiega Bernardo<br />
- una mia amica praticava questo sport<br />
e mi sono subito appassionato. Provengo<br />
dal tennis ma non ero mai riuscito a<br />
provare che ho trovato nel canottaggio:<br />
il brivido della gara e lo spirito di squ<strong>ad</strong>ra”.<br />
Anche Pietro è un ex tennista deluso<br />
che si è avvicinato al canottaggio<br />
grazie al p<strong>ad</strong>re, già campione europeo.<br />
“Abbiamo creato una bella squ<strong>ad</strong>ra e<br />
continuiamo a frequentarci fuori dalla<br />
pa<strong>le</strong>stra anche <strong>ad</strong>esso che gareggiamo<br />
in categorie diverse”. Beatrice, l’unica<br />
ragazza presente, che ha cominciato<br />
convinta da un’amica, è entrata subito<br />
nella squ<strong>ad</strong>ra agonistica e sta raggiungendo<br />
in breve tempo traguardi importanti.<br />
Così come Edoardo, che mira<br />
dritto ai mondiali under 23 di luglio, e<br />
Andrea, quasi un caso ecceziona<strong>le</strong>, che<br />
tra il 2007 e il 2009 ha vinto i mondiali<br />
juniores come timoniere e il campionato<br />
italiano Ragazzi da at<strong>le</strong>ta. <strong>Il</strong> loro<br />
sogno è quello di vestire un giorno la<br />
maglia azzurra. Nel frattempo il prossimo<br />
impegno sarà l’atteso meeting di<br />
Piediluco.<br />
/L.M.<br />
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42 Marzo 2010<br />
<strong>le</strong>ttere<br />
Inviaci <strong>le</strong> tue <strong>le</strong>ttere a<br />
redazione@<br />
ilreporter.it<br />
Lettere e segnalazioni:<br />
tutto su www.ilreporter.it<br />
Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche<br />
veri e propri articoli scritti dai <strong>le</strong>ttori.<br />
Tutto questo ed altro ancora sul porta<strong>le</strong><br />
www.ilreporter.it. Tutte <strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere che non<br />
trovano spazio in queste pagine saranno<br />
pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />
commenti e al<strong>le</strong> vostre opinioni<br />
via dell’agnolo, <strong>le</strong> risposte<br />
contro il degr<strong>ad</strong>o<br />
egregio Direttore,<br />
sul numero scorso di reporter è stata pubblicata<br />
una <strong>le</strong>ttera dal titolo “Lo spettacolo<br />
di via dell’agnolo” nella qua<strong>le</strong> una giovane<br />
domiciliata sul nostro territorio lamentava<br />
la situazione di difficoltà socia<strong>le</strong> che si raccoglie<br />
nel<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e attorno a via dell’agnolo,<br />
a pochi passi dalla sede del consiglio di<br />
Quartiere 1. a ta<strong>le</strong> proposito Le scrivo per<br />
informarLa che abbiamo provveduto a comunicare<br />
al<strong>le</strong> forze dell’ordine, con <strong>le</strong> quali<br />
collaboriamo giornalmente, la segnalazione<br />
in questione, ottenendo da loro l’assicurazione<br />
di un tempestivo intervento. Siamo<br />
naturalmente a conoscenza di questa,<br />
come di altre, situazioni presenti sul nostro<br />
territorio, nel<strong>le</strong> quali sacche di microcriminalità,<br />
degr<strong>ad</strong>o socia<strong>le</strong>, tossicodipendenza<br />
e spaccio faticano spesso <strong>ad</strong> essere rimosse.<br />
L’intervento del<strong>le</strong> forze dell’ordine è la<br />
risposta più immediata che possiamo fornire,<br />
anche se potrebbe non essere quella<br />
definitiva: per sanare certe situazioni difficili,<br />
infatti, occorre un lavoro <strong>le</strong>nto, faticoso,<br />
ma efficace che stiamo portando avanti da<br />
tempo e che siamo certi darà i suoi risultati.<br />
un lavoro che comporta anche l’aiuto e la<br />
partecipazione di tutti i citt<strong>ad</strong>ini. ringrazio<br />
la Sua <strong>le</strong>ttrice per la segnalazione che ci ha<br />
fornito e Lei per averla pubblicata.<br />
<strong>Il</strong> Col<strong>le</strong>gio di Presidenza del Q1<br />
Sono del tutto d’accordo sul fatto che, in casi<br />
come questo, l’intervento del<strong>le</strong> forze dell’ordine<br />
(per quanto sempre prezioso e necessario)<br />
debba poi essere seguito da un costante lavoro<br />
da parte del<strong>le</strong> istituzioni (ma non solo) per<br />
prevenire e risolvere certe situazioni, e la conferma<br />
che, da parte vostra, lo state portando<br />
avanti non può che essere una buona notizia<br />
per tutti gli abitanti della zona. Ma sono ancor<br />
più d’accordo sul fatto che, nella lotta al<br />
degr<strong>ad</strong>o e alla microcriminalità, l’aiuto e la<br />
partecipazione di tutti i citt<strong>ad</strong>ini sia di fondamenta<strong>le</strong><br />
importanza, e per questo motivo<br />
da promuovere con ogni mezzo, per far sì che<br />
ciascun abitante senta di essere, come dovrebbe,<br />
una risorsa importante per la propria<br />
città, attraverso i suoi comportamenti, la sua<br />
voce e <strong>le</strong> sue segnalazioni.<br />
M.F.<br />
via<strong>le</strong> calatafimi, il marciapiede<br />
“di nessuno”<br />
genti<strong>le</strong> direttore,<br />
innanzitutto vorrei esprimerLe i miei ringraziamenti<br />
per il Suo giorna<strong>le</strong>, che mi<br />
permette di sapere <strong>le</strong> novità del mio quartiere.<br />
Vorrei poi scusarmi se disturbo Lei,<br />
ma ho provato diverse str<strong>ad</strong>e per segnalare<br />
e chiedere aiuto per risolvere il prob<strong>le</strong>ma<br />
che mi permetto di esporLe, purtroppo<br />
da nessuna ho ricevuto né risposta<br />
né aiuto. abito in Via<strong>le</strong> calatafimi 60. un<br />
bel palazzo di pietra che ha la sfortuna di<br />
trovarsi proprio sull’angolo di Via<strong>le</strong> righi.<br />
Di conseguenza per i “servizi” tipo pulizia<br />
della str<strong>ad</strong>a, dei marciapiedi, del<strong>le</strong> aiuo<strong>le</strong><br />
è un continuo rimbalzo di competenza. il<br />
risultato è che il nostro marciapiede, uno<br />
slargo a semi-cerchio con una aiuola che<br />
lo protegge dal traffico, non è mai pulito.<br />
L’aiuola viene tagliata se qualcuno di noi<br />
condomini ha la fortuna di trovarsi lì nel<br />
momento in cui tagliano <strong>le</strong> aiuo<strong>le</strong> dell’uno<br />
o dell’altro via<strong>le</strong>, chiedendo “il favore” che<br />
talvolta abbiamo ottenuto (per grazia ricevuta),<br />
ma evidentemente non abbiamo<br />
potuto insistere troppo e gli scarti di questi<br />
tagli sono tutti depositati nel fogliame<br />
dell’aiuola stessa, quindi residui di potature<br />
varie, residui di spazzatura, residui del<br />
tempo che passa, tutto questo, facendo<br />
una caccia al tesoro, si trova camuffato,<br />
ma mica tanto, in questa bella e larga aiuola.<br />
inoltre la pulizia della str<strong>ad</strong>a non appartiene,<br />
dicono né lì né là, quindi il nostro<br />
marciapiede è diventato il parcheggio di<br />
tutti i motorini confinanti con i due angoli.<br />
con tutto il disagio di chi, come me, abita<br />
nel semi-interrato, e riceve, sera e mattina,<br />
tutti gli scarichi dei motorini (direi anche<br />
motoroni) che arrivano o partono la mattina<br />
facendo prima qualche bella sgassata<br />
di messa in moto. aprire la finestra della<br />
mia camera è impossibi<strong>le</strong>, per il cattivo<br />
odore e a causa degli insetti che hanno<br />
nidificato nell’aiuola. il ratto che ha fatto<br />
capolino dal<strong>le</strong> sbarre della mia finestra mi<br />
ha poi convinta che questa deve sempre<br />
rimanere chiusa, peggio per me se non<br />
posso cambiare aria. chi ci può aiutare? a<br />
chi mi devo rivolgere per avere non solo<br />
comprensione, ma un aiuto concreto per<br />
risolvere questa situazione? grazie Signor<br />
Direttore per avermi <strong>le</strong>tta e grazie dell’aiuto<br />
che spero almeno Lei mi potrà dare.<br />
rita Bruno-peero<br />
Genti<strong>le</strong> signora Rita,<br />
pubblichiamo vo<strong>le</strong>ntieri la sua <strong>le</strong>ttera in<br />
modo che - come già successo molte volte<br />
in passato, quando altri <strong>le</strong>ttori hanno voluto<br />
portare alla luce, attraverso il nostro giorna<strong>le</strong>,<br />
disagi o prob<strong>le</strong>matiche con cui erano costretti<br />
a convivere - possa essere <strong>le</strong>tta da chi<br />
di dovere, e nella speranza che la situazione<br />
che ci ha descritto possa trovare una soluzione.<br />
Ci tenga aggiornati sugli sviluppi.<br />
M.F.<br />
il lavoro del cont<strong>ad</strong>ino e<br />
l’amore per la terra<br />
caro direttore,<br />
il bell’articolo di alberto ottanelli “una vita<br />
al ritmo (<strong>le</strong>nto) della natura” su antonio<br />
Banducci (dell’azienda agricola “La ta<strong>le</strong>a”<br />
di via della torre, a due passi dal centro<br />
tecnico di coverciano) mi ha riportato al<br />
passato; anni ‘50. conoscevo sua m<strong>ad</strong>re (se<br />
n’è andata 10 anni fa. a novembre scorso<br />
<strong>le</strong> ho portato un fiore nel cimitero di castiglioncello).<br />
Sì, la conoscevo bene margherita.<br />
S’andava al<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari (stessa classe)<br />
all’armando Diaz di ponte a mensola e si<br />
faceva a gara a chi prendeva il miglior voto<br />
nei temi. La maestra grillini sosteneva che<br />
io meritavo di più perché ero la scolara<br />
povera (<strong>case</strong> popolari di via manni) dove<br />
di libri in casa nemmeno l’ombra. a margherita<br />
invece (bel casolare vicino a “La<br />
capponcina”, famiglia acculturata, ecc...)<br />
la maestra dava qualche mezzo punto in<br />
meno. mi sa che questo a margherita mai<br />
è andato troppo giù, ma mai ha reclamato.<br />
aveva un carattere pacifico. guardando<br />
il suo voto sorrideva; mi sorrideva! Lo<br />
stesso sorriso di antonio, stesso ova<strong>le</strong> del<br />
viso. il sangue non è acqua. Bravo antonio<br />
per la tua scelta di fare il cont<strong>ad</strong>ino, lavoro<br />
faticoso quanto prezioso. anche mio<br />
zio (fratello minore di mia m<strong>ad</strong>re) morto<br />
due anni fa, mai s’era voluto allontanare<br />
troppo dalla terra. L’amava! negli anni ‘50<br />
era sceso in città (dal mugello) però viveva<br />
di poca coltivazione di fiori, ricercava nei<br />
boschi la mortella (chiedeva il permesso<br />
in maremma ai proprietari, che gli rispondevano:<br />
“La prenda pure, nessuno viene a<br />
cercarla. troppo faticoso”). nella stagione<br />
raccoglieva castagne e funghi. aveva un<br />
piccolo bosco suo. Diceva che là, nel suo<br />
bosco, i porcini erano i migliori del mondo<br />
e che solo lassù si sentiva libero. La stessa<br />
parola detta da antonio. a margherita,<br />
che non vidi crescere (dopo <strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari<br />
ci separammo, troppe diversità sociali, ma<br />
antonio mi ha promesso una sua foto da<br />
<strong>ad</strong>ulta) e a zio... “Sia lieve la terra”, e a noi<br />
il coraggio di vivere senza chi amiamo e<br />
il coraggio di conservare al meglio la nostra<br />
terra, per noi e per quelli che dopo<br />
verranno. Lottando in primis contro armi,<br />
guerre ed orrori umani vari (come già non<br />
ci fossero quelli naturali, vedi Haiti). a proposito:<br />
chi ha tempo e voglia può visitare<br />
fino al 5 apri<strong>le</strong> (tutti i pomeriggi fuorché il<br />
lunedì) la mostra del fotografo americano<br />
James nachtwey al<strong>le</strong>stita al palazzo mediceo<br />
di Seravezza (pochi km al<strong>le</strong> “spal<strong>le</strong>”<br />
di forte dei marmi). il coraggioso (è stato<br />
ferito) James corre per il mondo a immortalare<br />
inferni. Quelli veri! non come quello<br />
immaginario del nostro concitt<strong>ad</strong>ino Dante.<br />
uscendo dalla mostra, indescrivibi<strong>le</strong><br />
l’orrore degli scatti, sembra impossibi<strong>le</strong><br />
ritrovare tanta bel<strong>le</strong>zza: il prato ben curato<br />
dov’è il palazzo mediceo, <strong>le</strong> alpi apuane<br />
più distanti, gial<strong>le</strong> mimose quasi fiorite,<br />
alberi di aranci, serenità, pace. per ora siamo<br />
fortunati; al momento viviamo nella<br />
“parte vivibi<strong>le</strong> del mondo”. ma c’è sempre<br />
da “stare in campana”. ci può vo<strong>le</strong>r poco a<br />
cambiare tutto. mi hanno detto che, per<br />
fortuna, molte scolaresche visitano la mostra,<br />
e gli occhi dei ragazzi sono attenti.<br />
affatto indifferenti. È una buona notizia.<br />
Buon lavoro a voi tutti e, naturalmente, <strong>ad</strong><br />
antonio e a chi con lui collabora.<br />
Anna<br />
impruneta, “scarsa attenzione”<br />
per via falciani<br />
genti<strong>le</strong> redazione,<br />
sono un citt<strong>ad</strong>ino dell’impruneta, abito<br />
in via dei falciani al n° 34. purtroppo sono<br />
a segnalarVi lo stato di scarsa attenzione<br />
che questo quartiere sta ricevendo ormai<br />
da tempo, da parte dell’amministrazione<br />
comuna<strong>le</strong>. La nostra via, nella sua parte<br />
fina<strong>le</strong>, in forte pendenza ed attualmente<br />
senza sbocco (verrà prossimamente aperta<br />
verso una zona di recente costruzione)<br />
è abbandonata per quanto riguarda la<br />
manutenzione str<strong>ad</strong>a<strong>le</strong> e per l’illuminazione.<br />
nonostante <strong>le</strong> ripetute segnalazioni<br />
al comune, e-mail ecc., purtroppo non<br />
notiamo alcun tipo di intervento: la str<strong>ad</strong>a<br />
rimane piena di buche, l’illuminazione<br />
manca rendendo così pericoloso il transito<br />
pedona<strong>le</strong>. Dopo <strong>le</strong> segnalazioni la luce<br />
è stata ripristinata ma purtroppo la cosa<br />
non dura ed ora siamo di nuovo al buio da<br />
circa 20 giorni. Questo per non dirVi i disagi<br />
di questa situazione quando è nevicato<br />
e la str<strong>ad</strong>a era ghiacciata. esistono zone di<br />
serie B??? Le nostre tasse non valgono <strong>le</strong><br />
altre??? grazie per la cortese attenzione,<br />
Marco Breschi<br />
la salute di arno<br />
e fosso macinante<br />
Spett.<strong>le</strong> reporter,<br />
sono un pensionato ottantacinquenne,<br />
abito nei pressi di via f. Baracca, mi piace<br />
girare con la bicic<strong>le</strong>tta al<strong>le</strong> cascine e possibilmente<br />
faccio alcune fotografie che<br />
richiamano la mia curiosità. Dato che ci<br />
sono prob<strong>le</strong>mi per <strong>le</strong> buche da ricoprire<br />
e di altri lavori urgenti, io vi rimetto <strong>le</strong><br />
fotografie da me scattate sullo stato di<br />
estrema gravità dello sbarramento (non<br />
dico diga) del nostro fiume arno. Dal<strong>le</strong> fotografie<br />
potete constatare che il detto versa<br />
in condizioni pietose per <strong>le</strong> infiltrazioni<br />
che si sono propagate al suo interno. Se<br />
lo sbarramento (Dio non voglia) dovesse<br />
cedere il disastro sarebbe grande, la massa<br />
d’acqua che si riverserebbe fino a marina<br />
di pisa sarebbe un disastro. per curiosità,<br />
gr<strong>ad</strong>irei sapere inoltre che fine farà il fosso<br />
macinante, visto che è stato prosciugato.<br />
ricevo con piacere il reporter e porgo infiniti<br />
saluti.<br />
Adalberto Poggioni<br />
parcheggi e boX,<br />
“la mia proposta”<br />
Questa città piena di vecchi edifici oggi<br />
si trova piena di auto parcheggiate, prob<strong>le</strong>ma<br />
aggravato dallo sgombero settimana<strong>le</strong><br />
per pulizia str<strong>ad</strong>e. nel mio piccolo<br />
“dico la mia” suggerisco di aumentare il<br />
possesso di box auto; lo spunto l’ho preso<br />
dal parcheggio di piazza alberti, nel cui<br />
sottosuolo hanno ricavato i box venduti<br />
con la clausola di possesso di 99 anni<br />
perché suolo comuna<strong>le</strong> non alienabi<strong>le</strong>.<br />
parlando della mia zona, ovviamente, anche<br />
perché sono vostro concitt<strong>ad</strong>ino solo<br />
da 4 anni, ho notato che tra via aretina e<br />
gli alloggi popolari si potrebbero ricavare<br />
del<strong>le</strong> strisce di circa 6 metri ove il comune<br />
potrebbe dare in comodato per 99 anni, o<br />
anche meno, ai citt<strong>ad</strong>ini, dietro compenso,<br />
annuo/quinquenna<strong>le</strong>/decenna<strong>le</strong>.....,<br />
detto terreno su cui poggiare dei box<br />
prefabbricati tutti uguali, belli, funzionali<br />
ed economici, come <strong>ad</strong> esempio quelli di<br />
<strong>le</strong>gno impregnato oppure metallici zinca-
<strong>le</strong>ttere<br />
43<br />
ti. tutto questo perché noi pensionati non<br />
possiamo acquistare box ai prezzi vigenti<br />
a firenze e perché l’ offerta è veramente<br />
esigua per quanto detto all’inizio. Sperando<br />
in bene, colgo l’occasione per ringraziare<br />
codesta spettabi<strong>le</strong> Direzione per<br />
l’ottimo operato e porgo per l’ occasione<br />
distinti saluti.<br />
Giuseppe Di Cosmo<br />
invia la tua segnalazione<br />
alla nostra redazione<br />
redazione@ilreporter.it<br />
nuova pulizia str<strong>ad</strong>e, la “sorte” del<strong>le</strong> vie escluse<br />
genti<strong>le</strong> redazione,<br />
<strong>le</strong>ggo sempre con interesse il Vostro periodico e Vi scrivo al riguardo del nuovo<br />
metodo di pulizia del<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e che, entro l’anno in corso, permetterà agli abitanti<br />
del 50% di firenze di non spostare più l’auto (eccetto una volta al mese) in occasione<br />
della predetta pulizia. mi domando però cosa è previsto per l’altro 50%<br />
di str<strong>ad</strong>e dove non è possibi<strong>le</strong> utilizzare il nuovo sistema. i residenti in quel<strong>le</strong> vie<br />
potranno avere qualche beneficio o saranno sempre costretti a spostare la propria<br />
auto ogni volta che hanno la pulizia? potranno almeno sperare che ta<strong>le</strong> operazione<br />
verrà fatta più di r<strong>ad</strong>o e non settimanalmente? ringrazio per l’attenzione e saluto<br />
cordialmente.<br />
A<strong>le</strong>ssandro<br />
Caro A<strong>le</strong>ssandro,<br />
come la sua <strong>le</strong>ttera e tutte <strong>le</strong> altre arrivate in redazione sulla questione ci confermano,<br />
quello del lavaggio del<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e è uno degli argomenti che maggiormente interessano<br />
i fiorentini, in questo periodo di novità ma non solo. E d’altronde non potrebbe essere<br />
altrimenti. Chi, tra coloro che hanno la patente da almeno qualche anno, non si è trovato<br />
a dover fare i conti con <strong>le</strong> difficoltà sempre maggiori nel trovare un posto per la<br />
propria auto nei giorni di pulizia del<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e, chi non si è trovato costretto (o quasi) a<br />
decidere di non utilizzare la propria vettura il giorno precedente al lavaggio (in alcuni<br />
casi, e in alcune zone, anche quello prima), per la paura di non trovare più uno spazio<br />
dove parcheggiarla se non a distanza di chilometri (è non è un modo di dire)? Anche<br />
per questo motivo, l’annuncio dell’entrata in funzione di Sweepy Jet, ovvero della macchina<br />
capace di lavare <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e senza la necessità di spostare <strong>le</strong> auto parcheggiate, è<br />
stato accolto in città come una “liberazione”. E senz’altro rappresenta un passo avanti<br />
nei servizi offerti ai citt<strong>ad</strong>ini. Quello che però non dobbiamo dimenticare è che si tratta<br />
di una metodo che sta muovendo i suoi primi passi, e che quindi avrà bisogno di tempo<br />
e di miglioramenti prima di poter agire al meglio. Ma quello che ritengo importante<br />
(e qui vengo alla sua domanda) è che finalmente sia stato deciso di affrontare una<br />
questione che si era ormai trasformata in una fonte continua di preoccupazione, se<br />
non di disagio, per i fiorentini. Una questione su cui l’amministrazione dovrà continuare<br />
a porre attenzione, cercando magari qualche altra soluzione per <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e dove<br />
la nuova macchina non potrà arrivare (che potrà essere, dove possibi<strong>le</strong>, una riduzione<br />
della frequenza del lavaggio o un cambiamento degli orari in accordo con i citt<strong>ad</strong>ini,<br />
per esempio, pur senza dimenticare l’ovvia importanza, per la salute e non solo,<br />
di avere vie pulite). Per il momento - dallo scorso primo marzo - chi lascia la propria<br />
auto in sosta vietata nel<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e interessate dal lavaggio (e non raggiunte da Sweepy<br />
Jet) riceverà “solo” una multa, e non si vedrà più portare via la vettura, né la troverà<br />
con <strong>le</strong> ganasce. Una decisione che può essere vista come un altro segno di attenzione<br />
sull’argomento, un nuovo atteggiamento nei confronti dei citt<strong>ad</strong>ini. In attesa, magari,<br />
di altre novità. Ma, rib<strong>ad</strong>isco, quello che più di ogni altra cosa (soluzione già prese o<br />
da prendere, difficoltà da risolvere, meccanismi da migliorare, ecc.) è importante è una<br />
nuova attenzione verso i servizi per la città e i suoi abitanti, possano essere la pulizia<br />
del<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e o altro.<br />
Matteo Francini<br />
il “destino” di via di rifredi<br />
genti<strong>le</strong> redazione,<br />
Via di rifredi è una str<strong>ad</strong>a (poche decine<br />
di metri) che col<strong>le</strong>ga Via carlo Bini con<br />
piazza Dalmazia. in questa zona è la str<strong>ad</strong>a<br />
a cui tocca di tutto: un mercatino riona<strong>le</strong><br />
che non è a norma, la loggia del mercato<br />
che da oltre un anno e mezzo (quasi due,<br />
ormai) è diventata il dormitorio per una<br />
dozzina di rom (che ci fanno di tutto e la<br />
mattina dopo ci vendono verdura e frutta!)<br />
con tanto di materassi e anche reti di <strong>le</strong>tti<br />
e che chiedono l’e<strong>le</strong>mosina dal<strong>le</strong> 15.00 a<br />
mezzanotte, approfittando del parcheggio<br />
di chi viene a fare shopping, al cinema,<br />
ai locali e domani, chissà, anche la tramvia!<br />
Di tutto, di più! possibi<strong>le</strong> che si ascolti<br />
sempre la voce dei negozianti e mai, dico<br />
mai quella dei residenti? insieme <strong>ad</strong> altre<br />
persone abbiamo contattato anche il<br />
Quartiere 5, facendo presente la situazione<br />
di massimo degr<strong>ad</strong>o e di oggettiva<br />
difficoltà per noi che ci viviamo: ci hanno<br />
detto che è previsto (quando non si sa) un<br />
riassetto della zona e di avere pazienza.<br />
Quanto dovremo ancora aspettare? pare<br />
che alcuni negozianti abbiano suggerito<br />
di chiudere la copertura del mercato con<br />
una cancellata: non SerVira’ a nuLLa, se<br />
non a buttare via ancora tanti dei nostri<br />
soldi! Dall’altra parte della ferrovia c’è una<br />
grande cancello, che aveva un lucchetto:<br />
è stato divelto comp<strong>le</strong>tamente ed un p<strong>ad</strong>iglione<br />
dell’area ex-macelli è diventato<br />
un dormitorio! possibi<strong>le</strong> che quando qualcuno<br />
viene a vedere la situazione si fermi<br />
a parlare con i negozianti e mai con noi<br />
residenti? Vedendo cosa succede 24 ore<br />
su 24, forse abbiamo <strong>le</strong> idee più chiare di<br />
chi ci viene solo per mezza giornata!<br />
Lettera firmata<br />
controlli e biglietti<br />
sull’autobus<br />
approvo incondizionatamente quanto<br />
scritto a pag. 27 del reporter di febbraio<br />
sul<strong>le</strong> rego<strong>le</strong> nuove che salgono sull’autobus,<br />
cioè maggiori controlli e maggiore<br />
severità per chi non paga il biglietto.<br />
L’ataf, però, dovrebbe obbligare gli autisti<br />
a dotarsi sempre di un congruo numero di<br />
biglietti: molto spesso, anche in momenti<br />
e luoghi dove era impossibi<strong>le</strong> l’acquisto<br />
a terra (giorni festivi, capolinea estremamente<br />
periferici), mi sono sentito rispondere<br />
che non ne avevano. forse perché<br />
non se li erano procurati. Se i controlli verranno<br />
estesi anche alla notte, questo non<br />
sarà più accettabi<strong>le</strong>. cordiali saluti.<br />
Mario Cerri<br />
“il rapporto tra vigili e<br />
citt<strong>ad</strong>ini a fieso<strong>le</strong>”<br />
alla redazione di “reporter”,<br />
martedì nove febbraio u.s. tornando a<br />
compiobbi da firenze, all’altezza di rovezzano<br />
ho guardato l’ora (erano <strong>le</strong> 17,40) poiché<br />
dovevo essere a casa al<strong>le</strong> ore 18,00. Ho<br />
pensato così di fermarmi in tempo per ritirare<br />
un certificato, già pronto, dal mio medico<br />
curante, al girone. al<strong>le</strong> 18,05 ero già a<br />
compiobbi all’appuntamento ma ahimè,<br />
mi accorgevo che uno sgualcito bigliettino<br />
rosa, sotto il tergicristallo della mia<br />
vecchia “punto”, reclamava di essere controllato.<br />
purtroppo, per me, al<strong>le</strong> ore 17,53,<br />
nei dieci minuti di stop in un parcheggio<br />
al “girone”, invisibili vigili avevano al<strong>le</strong>ggerito<br />
la mia inflazionatissima pensione<br />
di ben 38 euro. La mia responsabilità era<br />
di avere sostato, pochi minuti senza disco<br />
orario, in un divieto di nuova istituzione<br />
che non conoscevo e che in ogni modo<br />
non è ben segnalato. Ho pagato la multa<br />
ma non credo debba anche fare un plauso<br />
a questi vigili per il tipo di premura che<br />
essi hanno avuto nel caso specifico (andai,<br />
vidi e multai). Dispiace piuttosto constatare<br />
che dall’atteggiamento di questi tutori<br />
dell’ordine loca<strong>le</strong> traspare una loro difficoltà<br />
nel rapporto con i citt<strong>ad</strong>ini, privo<br />
di quella necessaria sensibilità, cortesia e<br />
<strong>le</strong>altà che deve informare questa professione.<br />
atteggiamento che non giova certo<br />
<strong>ad</strong> avvicinare i citt<strong>ad</strong>ini <strong>ad</strong> una categoria,<br />
pur benemerita, ma non sempre ben vista,<br />
qua<strong>le</strong> quella dei vigili urbani.<br />
Saluti,<br />
Bruno S.<br />
la lapide di via<strong>le</strong> righi<br />
nel via<strong>le</strong> augusto righi, sulla facciata del<br />
numero 53, fu messa una lapide di marmo<br />
che indica la pianta di alcuni resti di epoca<br />
(credo) romana ritrovati in zona. purtroppo<br />
si <strong>le</strong>gge solo l’intestazione, ai disegni<br />
e agli altri dettagli è andata via comp<strong>le</strong>tamente<br />
la vernice e sono quindi il<strong>le</strong>ggibili.<br />
non si potrebbe provvedere? grazie.<br />
Lettera firmata<br />
neomamme, carenze e una<br />
nuova realtà<br />
genti<strong>le</strong> redazione,<br />
scrivo questa <strong>le</strong>ttera perché possa arrivare<br />
a tutte <strong>le</strong> famiglie fiorentine che il<br />
vostro giorna<strong>le</strong>, ottimamente realizzato,<br />
raggiunge. io collaboro, come insegnante<br />
di massaggio infanti<strong>le</strong> e counselor,<br />
con l’associazione Dopo il parto, da<br />
poco tempo nata a firenze, in Via<strong>le</strong> dei<br />
mil<strong>le</strong> 90, e che cerca, con i suoi numerosi<br />
servizi, rivolti al<strong>le</strong> neomamme ed ai<br />
neopapà, ed al<strong>le</strong> famiglie in genera<strong>le</strong>, di<br />
sopperire a quel<strong>le</strong> carenze riscontrate a<br />
livello pubblico in questo ambito, che sia<br />
la presidente che noi collaboratrici, tutte<br />
mamme, abbiamo avuto modo di riscontrare<br />
personalmente. in associazione si<br />
svolgono seminari e corsi inerenti la sfera<br />
della gravidanza, della genitorialità, la<br />
crescita, lo svezzamento e l’educazione<br />
dei neonati e dei bambini, noi collaboratori<br />
siamo tutti professionisti del settore,<br />
qualificati ed abilitati, e tutte <strong>le</strong> iniziative<br />
hanno dei costi davvero competitivi,<br />
per venire incontro a tutte <strong>le</strong> famiglie e<br />
<strong>le</strong> loro esigenze; l’ambiente è piacevo<strong>le</strong><br />
e ben attrezzato per accogliere i genitori<br />
ed i loro piccoli, rispondendo <strong>ad</strong> ogni<br />
necessità del caso. Spero pubblichiate<br />
questa mia <strong>le</strong>ttera, anche perché vorrebbe<br />
essere una sorpresa per la fondatrice<br />
e presidente dell’associazione, dottoressa<br />
Va<strong>le</strong>ntina maltagliati, che, di cuore, si<br />
prodiga per l’associazione, per gli utenti<br />
e per far sentire a casa propria tutti noi<br />
col<strong>le</strong>ghi. per chi desiderasse informazioni,<br />
può visitare il nostro sito web, all’indirizzo<br />
www.dopoilparto.it, dove potrà<br />
trovare tutte <strong>le</strong> nostre iniziative ed i vari<br />
recapiti. Vi ringrazio per la cortese attenzione,<br />
spero in un vostro riscontro. cordiali<br />
saluti.<br />
Dottoressa Silvia Carcasci<br />
Associazione Dopo il Parto<br />
enrico vivoli e la sua<br />
esperienza all’a.s. izumo<br />
Spet.<strong>le</strong> reporter,<br />
riguardo all’articolo di carlo marrone<br />
“un naziona<strong>le</strong> a rifredi: enrico Vivoli”, vogliamo<br />
aggiungere alcune precisazioni<br />
a compimento e con preghiera di pubblicazione.<br />
Dal 1996 al 2006, il sig. enrico<br />
Vivoli è stato tesserato come at<strong>le</strong>ta agonista<br />
per l’a.S. izumo e si è al<strong>le</strong>nato, fino<br />
al 2002 e minimo tre volte la settimana,<br />
con il nostro gruppo agonisti diretto dal<br />
maestro Demetrio Donati, personaggio<br />
storico del karate italiano. nel periodo<br />
1996-2002, Vivoli ha vinto due titoli<br />
italiani battendo in fina<strong>le</strong>, nel secondo<br />
caso, un altro at<strong>le</strong>ta dell’izumo e ha<br />
partecipato a due campionati europei e<br />
due campionati mondiali. Del gruppo di<br />
allora faceva parte anche l’attua<strong>le</strong> maestro<br />
dei nostri agonisti, andrea mascaro,<br />
che nel 1999, in germania, si laureò vicecampione<br />
del mondo. La nostra associazione<br />
esiste da oltre quaranta anni e con<br />
il karate è sempre stata fra <strong>le</strong> prime società<br />
italiane sia per numero di praticanti<br />
che per risultati agonistici. al momento,<br />
del gruppo agonisti fanno parte: gi<strong>ad</strong>a<br />
tinucci, recente campione del mondo<br />
in messico; Silvia notari, vice-campione<br />
del mondo nel 2005 in Brasi<strong>le</strong>, medaglia<br />
di bronzo ai campionati del mondo di<br />
Va<strong>le</strong>ncia 2007 e medaglia d’argento agli<br />
europei di Liegi 2008. Quanto sopra ci<br />
premeva precisare per dovere di verità e<br />
comp<strong>le</strong>tezza di informazione.<br />
Distinti saluti<br />
Associazione sportiva Izumo<br />
<strong>Il</strong> presidente Franco De Stefanis
segnalazioni a redazione@ilreporter.it<br />
Spettacoli<br />
Paolo Conte<br />
22 e 23 marzo<br />
Teatro Comuna<strong>le</strong><br />
Dopo una lunga assenza Paolo<br />
Conte torna a proporre un suo<br />
concerto a Firenze. E’ al Teatro<br />
Comuna<strong>le</strong> il 22 marzo con uno<br />
spettacolo che prevede l’esecuzione<br />
di tutti i suoi maggiori successi.<br />
In questo periodo infatti non è<br />
prevista l’uscita di nessun nuovo<br />
lavoro discografico. La produzione<br />
più recente rimane l’album Psiche,<br />
pubblicato nel settembre del 2008<br />
su etichetta Platinum, il primo<br />
disco di Conte <strong>ad</strong> essere distribuito<br />
contemporaneamente in tutto il<br />
mondo da Universal.<br />
Cirque du so<strong>le</strong>il<br />
Dal 24 al 28 marzo<br />
Mandela forum<br />
Saltimbanco porta lo spettatore in<br />
un viaggio al<strong>le</strong>gorico e acrobatico<br />
dentro il cuore della città.<br />
Dall’italiano “saltare in banco”,<br />
Saltimbanco esplora l’esperienza<br />
della città in tutte <strong>le</strong> sue svariate<br />
forme: <strong>le</strong> persone che ci vivono, <strong>le</strong><br />
loro caratteristiche ed apparenze,<br />
<strong>le</strong> famiglie e i gruppi, la fretta e il<br />
trambusto della str<strong>ad</strong>a e l’altezza<br />
smisurata dei grattacieli. Saltimbanco<br />
è uno spettacolo tipico<br />
del Cirque du So<strong>le</strong>il ispirato alla<br />
struttura urbana della metropoli e<br />
ai suoi pittoreschi abitanti. Decisamente<br />
barocco nel suo vocabolario<br />
visivo, l’ec<strong>le</strong>ttico cast dello show<br />
trascina lo spettatore all’interno<br />
di un mondo immaginario e<br />
fantastico, una città idea<strong>le</strong> in cui<br />
la diversità è motivo di speranza.<br />
<strong>Il</strong> debutto mondia<strong>le</strong> di Saltimbanco<br />
ebbe luogo a Montreal il 23<br />
apri<strong>le</strong> 1992, con un cast di 36<br />
artisti. Nel corso del tour di 14 anni<br />
sotto il tendone, lo spettacolo ha<br />
fatto tappa in 75 città di cinque<br />
continenti, per un tota<strong>le</strong> di oltre<br />
4.000 esibizioni davanti <strong>ad</strong> oltre<br />
9.5 milioni di spettatori in tutto il<br />
mondo. Nel 2007 Saltimbanco è<br />
stato riconfigurato per essere portato<br />
all’interno dei palazzetti. In un<br />
periodo di 21 settimane lo show è<br />
stato ri<strong>ad</strong>attato per la dimensione<br />
di queste strutture: il palco su cui<br />
si esibiscono gli artisti è stato rialzato,<br />
e il suono e <strong>le</strong> luci sono stati<br />
arrangiati per il nuovo ambiente.<br />
Biglietti da 70 a 45 euro.<br />
Mango<br />
30 Marzo<br />
Teatro verdi<br />
A settembre è uscito il doppio live<br />
‘’Gli amori son finestre’’. 25 brani<br />
e 2 inediti. La prossima primavera<br />
parte il nuovo tour. ‘’Contro tutti i<br />
pronostici’’ è il brano che ha anticipato<br />
l’uscita del doppio cd. L’altro<br />
inedito, il secondo singolo promoziona<strong>le</strong>,<br />
si intitola ‘’E poi di nuovo<br />
la notte’’. Mai come questa volta,<br />
a detta dello stesso Mango, ci si è<br />
imbattuti in due brani energici di<br />
grande impatto e di egua<strong>le</strong> caratura.<br />
Se il secondo inedito è stato<br />
composto dallo stesso Mango, il<br />
primo singolo è una creazione dei<br />
Rei Momo, la band campana che<br />
l’artista sta producendo. Biglietti da<br />
40 a 17,50 euro.<br />
A teatro<br />
La str<strong>ad</strong>a<br />
Fino al 21 marzo<br />
Teatro della Pergola<br />
“In una rivista di tanti anni fa ho<br />
<strong>le</strong>tto che negli anni 40 Fellini – ha<br />
detto il regista dello spettacolo,<br />
Massimo Venturiello - in giro per<br />
l’Italia, una notte, vedendo una<br />
coppia di zingari, che nel più assoluto<br />
si<strong>le</strong>nzio se ne andava in una<br />
str<strong>ad</strong>a di campagna col proprio<br />
carretto (l’uomo tirandolo con<br />
una fune e la donna spingendolo<br />
da dietro) cominciò a seguirli, a<br />
distanza, senza nemmeno sapere<br />
perché. <strong>Il</strong> si<strong>le</strong>nzio tra i due regnava<br />
sovrano. Accesero un fuoco, la<br />
donna cucinò qualcosa, poi mangiarono<br />
e subito dopo ripartirono,<br />
il tutto senza proferire una sola<br />
parola. Fu proprio quel si<strong>le</strong>nzio che<br />
diede l’input al regista per la realizzazione<br />
di quel grande capolavoro<br />
che è “La Str<strong>ad</strong>a”.<br />
Non si sa come<br />
Dal 23 al 29 marzo<br />
Teatro della Pergola<br />
Questo spettacolo, che non è<br />
una parodia di Pirandello (anche<br />
se i comici di Rivista, <strong>le</strong> canzonette<br />
popolari e gli sketch sono<br />
quanto di meno gli è familiare); al<br />
contrario è un omaggio estremo<br />
a Pirandello, perché infila una sua<br />
trama (quella di Non si sa come,<br />
appunto) in un contesto socia<strong>le</strong><br />
che gli è lontanissimo, quello della<br />
comicità popolare. Con l’obiettivo<br />
di dimostrare che <strong>le</strong> tematiche<br />
pirandelliane resistono anche oltre<br />
i propri confini drammaturgici,<br />
storici e sociali. A dar corpo a<br />
questo omaggio-miracolo, nessun<br />
attore poteva essere più <strong>ad</strong>atto di<br />
Sebastiano Lo Monaco che all’<strong>ad</strong>eguamento<br />
all’oggi di Pirandello ha<br />
dedicato tanti dei suoi spettacoli<br />
di grande successo. Stavolta, Sebastiano<br />
Lo Monaco si mette alla<br />
prova in un altro modo: cantando,<br />
ballando, recitando il repertorio dei<br />
comici, pur nel pieno e sostanzia<strong>le</strong><br />
rispetto dello spirito, anzi della<br />
filosofia di Pirandello.<br />
Ci abbiamo provato, (ma gli<br />
e<strong>le</strong>fanti non c’entrano)<br />
18 marzo<br />
Teatro Puccini<br />
Personaggi dalla comicità coinvolgente<br />
nell’interpretazione di Anna<br />
Montinari, per uno spettacolo che<br />
non ha niente di scontato e traccia<br />
uno specchio preciso della società<br />
del Terzo Mil<strong>le</strong>nnio.<br />
Da giovidì a giovidì<br />
26 e 27 marzo<br />
Teatro Puccini<br />
Un riassunto spassoso di tutti i<br />
personaggi presentati a Zelig dal<br />
comico Marco Marzocca, in una<br />
girandola di risate che scaccia i<br />
cattivi pensieri e dà il benvenuto al<br />
buonumore.<br />
Le mostre<br />
Gerhard Richter e la<br />
dissolvenza dell’immagine<br />
nell’arte<br />
Dal 20 febbraio al 24 apri<strong>le</strong><br />
2010<br />
CCCS Strozzina – Palazzo<br />
Strozzi<br />
Organizzata in collaborazione<br />
con la Kunsthal<strong>le</strong> di Amburgo,<br />
l’esposizione mette a confronto il<br />
lavoro di Gerhard Richter, uno dei<br />
più importanti artisti della seconda<br />
metà del Novecento, con quello di<br />
L’INIZIATIvA<br />
A cena con l’assassino<br />
tra cibi e trucchi r<strong>ad</strong>iofonici<br />
La caccia all’assassino si snoda fra <strong>le</strong> varie portate<br />
di una cena, fino alla scoperta fina<strong>le</strong> del<br />
colpevo<strong>le</strong> da parte dei commensali. È la formula<br />
del<strong>le</strong> “Cene con delitto” proposta dalla Compagnia<br />
del<strong>le</strong> Seggio<strong>le</strong> in numerosi ristoranti di Firenze<br />
e dintorni: un evento gastronomico/teatra<strong>le</strong>,<br />
che unisce la degustazione di una cena alla <strong>le</strong>ttura<br />
di “r<strong>ad</strong>iogialli”. Al centro della scena uno degli<br />
autori più conosciuti del genere, El<strong>le</strong>ry Queen;<br />
l’investigatore per di<strong>le</strong>tto, distratto e pasticcione<br />
quanto genia<strong>le</strong>, che so<strong>le</strong>va concludere <strong>le</strong> proprie<br />
disamine con il ritua<strong>le</strong> intrigante “dunque ora che<br />
avete ascoltato tutte <strong>le</strong> testimonianze degli indagati,<br />
conoscete i riscontri della polizia e <strong>le</strong> indagini<br />
dell’ispettore Queen, mio p<strong>ad</strong>re, avete tutti i dati<br />
per indovinare il colpevo<strong>le</strong>”.Come avveniva negli<br />
anni ’40, gli attori <strong>le</strong>ggono il r<strong>ad</strong>iogiallo dando<br />
voce ai personaggi, e presentano così lo scenario<br />
del delitto. Anche i tempi sono r<strong>ad</strong>iofonici e non<br />
superano mai i 20 minuti, in modo da tener viva<br />
l’attenzione dei commensali senza compromettere<br />
la degustazione della cena. <strong>Il</strong> pubblico è invitato<br />
a risolvere il caso, scrivendo possibili soluzioni<br />
che poi verranno condivise al microfono, finché<br />
la <strong>le</strong>ttura dell’ultima pagina del r<strong>ad</strong>iogiallo svela<br />
definitivamente il nome dell’assassino. “La serata<br />
prosegue poi con un altro spettacolo nello spettacolo,<br />
che è un secondo omaggio alla r<strong>ad</strong>io in cui si<br />
svelano i trucchi di un mestiere fino agli anni ’80<br />
fondamenta<strong>le</strong> per ogni produzione r<strong>ad</strong>iofonica, te<strong>le</strong>visiva<br />
e cinematografica”. E il pubblico scopre<br />
che il trotto di un cavallo si riproduce sbattendo a<br />
tempo i gusci di due noci di cocco, o che lo scoppiettio<br />
del fuoco si ricrea strusciando foglie essiccate<br />
di pannocchia a un contenitore di plastica per<br />
uova. www.r<strong>ad</strong>iogialli.it /Giulia Brestolani<br />
sette artisti contemporanei, <strong>le</strong>gati<br />
da una profonda sfiducia nei confronti<br />
dell’immagine come veicolo<br />
di verità. <strong>Il</strong> tema dell’esposizione<br />
è la dissoluzione dell’immagine,<br />
e si pone come idea<strong>le</strong> continuazione<br />
di Realtà Manipolate, che<br />
ha esplorato la relazione esistente<br />
tra la realtà e la sua rappresentazione<br />
mediante la fotografia e<br />
il video. Gerhard Richter, uno dei<br />
pionieri nel portare all’estremo<br />
la dissoluzione sia della figura<br />
che della tecnica pittorica stessa,<br />
dipinge sopra fotografie originali<br />
o usa una particolare tecnica di<br />
pittura sfocata.<br />
De Chirico, Max Ernst,<br />
Magritte, Balthus. Uno<br />
sguardo nell’invisibi<strong>le</strong><br />
Fino al 18 luglio 2010<br />
Palazzo Strozzi<br />
<strong>Il</strong> centro gravitaziona<strong>le</strong> dell’esposizione<br />
è costituito da un nuc<strong>le</strong>o di<br />
capolavori del periodo metafisico<br />
di Giorgio de Chirico (1909-1919).<br />
Tr<strong>ad</strong>uzione pittorica della sensibilità<br />
e della particolare concezione<br />
della vita maturata dall’artista<br />
attraverso la <strong>le</strong>ttura di Nietzsche,<br />
la poetica metafisica viene<br />
riconosciuta come l’espressione<br />
dello stato d’animo di un intero<br />
secolo. Alienazione e solitudine.<br />
Senso di abbandono, isolamento,<br />
inquietudine e disperazione: De<br />
Chirico approda alla raffigurazione<br />
avant <strong>le</strong>ttre del “grande si<strong>le</strong>nzio”<br />
generato dal primo conflitto bellico.<br />
Le porcellane di Betty<br />
Woodmann<br />
Fino al 10 apri<strong>le</strong><br />
Museo del<strong>le</strong> porcellane<br />
Palazzo Pitti<br />
Tra <strong>le</strong> prestigiose porcellane conservate<br />
alla Palazzina del Cavaliere<br />
trovano una appropriata collocazione<br />
<strong>le</strong> creazioni colte e fantasiose di<br />
Betty Woodman, in vetrine appositamente<br />
integrate con l’al<strong>le</strong>stimento<br />
del Museo. Le insolite porcellane<br />
di Sèvres realizzate dall’artista,<br />
sconvolgono l’idea tr<strong>ad</strong>iziona<strong>le</strong> di<br />
“corredo da tavola apprezzato”<br />
con <strong>le</strong> loro forme imprevedibili e<br />
l’intensità e brillantezza dei colori,<br />
senza tralasciare il bon ton ormai<br />
consolidato dei prestigiosi serviti<br />
amati dai regnanti.<br />
L’arma per l’arte<br />
Fino al 6 apri<strong>le</strong><br />
Gal<strong>le</strong>ria Palatina<br />
Sala Bianca<br />
La mostra, ospitata nella Sala<br />
Bianca di Palazzo Pitti, è dedicata<br />
in particolare all’arte sacra e quindi<br />
a dipinti e oggetti trafugati in chiese,<br />
comp<strong>le</strong>ssi conventuali, talvolta<br />
anche in Musei, ma in tutti i casi di<br />
soggetto sacro o di uso liturgico. Si<br />
tende quindi a mettere in evidenza<br />
come i luoghi di culto siano stati e<br />
siano per tante ragioni esposti al<br />
rischio di furti o danneggiamenti<br />
e come nel tempo i Carabinieri,<br />
specializzati nel settore, abbiano<br />
posto <strong>le</strong> loro forze e competenze<br />
a servizio della Chiesa e del suo<br />
enorme patrimonio artistico.<br />
visite gratuite alla col<strong>le</strong>zione<br />
Contini Bonacossi<br />
Fino al 31 marzo<br />
Ritrovo: sotto il loggiato<br />
degli Uffizi<br />
Visite gratis alla col<strong>le</strong>zione Contini<br />
Bonacossi per tutto il mese di<br />
Marzo. Un’ecceziona<strong>le</strong> opportunità<br />
di ammirare i capolavori di questa<br />
straordinaria raccolta resa possibi<strong>le</strong><br />
dalla collaborazione degli assistenti<br />
alla vigilanza della Gal<strong>le</strong>ria degli<br />
Uffizi e dalla disponibilità degli<br />
Amici degli Uffizi. La Col<strong>le</strong>zione di<br />
A<strong>le</strong>ssandro Contini Bonacossi è<br />
una tra <strong>le</strong> più importanti raccolte<br />
col<strong>le</strong>zioni d’arte del Novecento.<br />
Lo Stato ne ha potuto acquisire<br />
una parte nel 1969, che è stata<br />
destinata alla Gal<strong>le</strong>ria degli Uffizi.<br />
Si tratta di circa una cinquantina di<br />
opere esposte in alcuni ambienti<br />
<strong>ad</strong>ibiti appositamente e situati tra<br />
Via Lambertesca e Chiasso dei<br />
Baroncelli dove si possono ammirare<br />
mobili, ceramiche, sculture e<br />
capolavori della pittura europea dal<br />
Trecento al Settecento con dipinti<br />
di Andrea del Castagno, Giovanni<br />
Bellini, Girolamo Savoldo, El Greco<br />
e Zurbaran. Info: 055/284034<br />
oppure 055/213560<br />
Pregio e bel<strong>le</strong>zza. Intagli e<br />
cammei dei Medici<br />
Dal 25 marzo al 27 giugno<br />
Museo degli argenti<br />
Palazzo Pitti<br />
Inserita nel ca<strong>le</strong>ndario del<strong>le</strong> mostre<br />
del 2010, un anno <strong>ad</strong> arte, la<br />
mostra dedicata ai cammei è uno<br />
sguardo affascinante sul processo<br />
di riscoperta dell’antico che caratterizzò<br />
il Rinascimento. A partire<br />
dalla prima metà del XV secolo<br />
cammei e intagli furono ricercati<br />
con fervore da papi, principi e<br />
cardinali, scatenando in alcuni casi<br />
aspri conflitti tra estimatori, pronti a<br />
spendere cifre molto e<strong>le</strong>vate pur di<br />
aggiudicarsi il pezzo desiderato.<br />
La festa<br />
Colorised Spring Party<br />
20 Marzo<br />
BARCELO’<br />
<strong>Il</strong> giovane brand fiorentino<br />
Colorised festeggia l´arrivo della<br />
primavera presentando al pubblico<br />
la col<strong>le</strong>zione primavera-estate<br />
2010 Ki-mono. Nel week end del<br />
solstizio di primavera il brand sarà<br />
ospite del loca<strong>le</strong> fiorentino Barceló<br />
per presentare ufficialmente al<br />
pubblico la sua prima col<strong>le</strong>zione<br />
di t-shirt disegnata da Camilla<br />
Bresci e inaugurare la stagione con<br />
un’esplosione di colori.<br />
Al<strong>le</strong> 19 un bicchiere di prosecco<br />
accoglierà tutti i partecipanti con<br />
il gustoso aperitivo preparato dallo<br />
staff Barceló. Si comincerà subito<br />
con Dj Set con DJ Max Expo, il tutto<br />
reso ancora più divertente dall’installazione<br />
video e set fotografico<br />
per farsi immortalare in pose<br />
colorate e divertenti ed entrare a<br />
far parte del<strong>le</strong> “Colorised peop<strong>le</strong>”.<br />
SALONE IMMOBILIARE:<br />
SEGNALI SI RIPRESA<br />
La quinta Edizione del Salone<br />
Immobiliare si è chiusa anche<br />
quest’anno con successo, nonostante<br />
i tempi di crisi, registrando<br />
13.000 presenze. Massiccia, in<br />
fiera è stata soprattutto la visita di<br />
coppie e famiglie che, arrivando al<br />
Saschall, con un grande risparmio<br />
di tempo e di risorse hanno potuto<br />
valutare tante offerte diverse e,<br />
contemporaneamente, prendere<br />
contatti con costruttori, vagliare<br />
ristrutturazioni con <strong>le</strong> imprese e<br />
comparare, con <strong>le</strong> banche presenti<br />
in fiera, la scelta del mutuo<br />
migliore. Fra <strong>le</strong> novità di questa<br />
edizione c’ è stato l’arrivo di molti<br />
compratori russi se<strong>le</strong>zionati grazie<br />
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