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Pronte le case ad affitto calmierato - Il Reporter

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<strong>Il</strong> Giorna<strong>le</strong> nel tuo Comune<br />

www.coamcostruzioni.it<br />

politiCA<br />

REGIONALI, AL vOTO<br />

Urne aperte il 28 e il 29 marzo<br />

per l’e<strong>le</strong>zione del nuovo governatore.<br />

Ecco chi c’è in lizza PAGG.20-22<br />

rIMBORSI PER I TRENI<br />

Le penali di Trenitalia diventano bonus<br />

per i pendolari, e intanto i giovani<br />

rivendicano più bus notturni PAG.3<br />

sport<br />

IL “NUOvO” MONTOLIvO<br />

Non più presuntuoso e discontinuo,<br />

ma <strong>le</strong><strong>ad</strong>er in campo e fuori: l’ascesa<br />

del centrocampista PAG.36<br />

IL “CANESTRO” DELL’S.T.M.<br />

<strong>Il</strong> club, il cui nome significa “Salviamo<br />

il tortello mugellano”, ha raggiunto<br />

risultati considerevoli PAG.38<br />

Periodico d’informazione loca<strong>le</strong>. Anno IV n.21 del 8 marzo 2010.<br />

N° reg 5579 del 17/05/2007 tribuna<strong>le</strong> di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% <strong>le</strong>gge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />

PRIMO PIANO<br />

<strong>Pronte</strong> <strong>le</strong> <strong>case</strong><br />

<strong>ad</strong> <strong>affitto</strong> <strong>calmierato</strong><br />

<strong>le</strong> notti alcoliche in città<br />

di Puliti-Serranò<br />

era una volta l’aperitivo,<br />

C’ quello sobrio, un bicchiere<br />

e qualche nocciolina. Poi invece<br />

vennero <strong>le</strong> grandi abbuffate,<br />

i bicchieri divennero tanti e<br />

<strong>le</strong> serate fiorentine finirono per<br />

assomigliarsi tutte, con il loro<br />

corredo di ragazzi ciondoloni<br />

per <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e, gonfi di alcol fino<br />

ai capelli. È un copione che si ripete<br />

senza sosta, incalzato dalla<br />

marea di promozioni offerte dai<br />

locali per bere tanto a poco prezzo.<br />

Risultato: sempre più ragazzi<br />

tra i 19 e i 24 anni bussano ai<br />

Servizi Alcologici Territoriali. E<br />

due ordinanze vietano l’asporto<br />

dopo <strong>le</strong> 22 e il possesso oltre la<br />

“dose” persona<strong>le</strong> in centro e al<strong>le</strong><br />

Cascine. PAGG.10-11<br />

Società<br />

Un popolo<br />

di pel<strong>le</strong>grini<br />

PAGG.4-5<br />

PAGG.30-31<br />

MARZO 2010<br />

la dittatura<br />

dei neonati<br />

Andrea Muzzi*<br />

Secondo uno studio<br />

dell’Aci,<br />

dopo gli anziani <strong>le</strong><br />

persone più pericolose<br />

al volante sono <strong>le</strong> neo mamme<br />

perché, dormendo poco la notte, sono<br />

poco reattive. Un bambino che piange<br />

di notte, vi garantisco che manda in<br />

tilt. A non dormire vai fuori di testa:<br />

ho visto mamme che, quando la macchina<br />

inizia a singhiozzare, nel serbatoio<br />

infilano direttamente il ciuccio!!<br />

<strong>Il</strong> dramma è che i neonati hanno un<br />

bioritmo da rave party: sono capaci<br />

di stare svegli anche per due mesi<br />

di fila. Secondo me la colpa è sempre<br />

dei genitori: se il bimbo la notte<br />

non vuol dormire, assecondatelo. Per<br />

esempio: io quando ho visto che mio<br />

figlio di notte aveva gli occhi sbarrati,<br />

sapete cosa ho fatto? Gli ho trovato<br />

qualcosa da fare: il metronotte! Fare<br />

i genitori è un lavoro duro. Vi spiego<br />

la paternità dal punto di vista politico.<br />

Prima che nascesse mio figlio, io<br />

e mia moglie vivevamo in un regime<br />

di democrazia. Lei comandava ed io<br />

ero come Rifondazione comunista:<br />

costantemente all’opposizione! Da<br />

quando è nato mio figlio siamo passati<br />

dalla democrazia alla dittatura.<br />

Infatti mio figlio, come certi dittatori<br />

italiani, ha 2 caratteristiche: è pelato<br />

e basso! <strong>Il</strong> giorno lavori forzati: fai <strong>le</strong><br />

pappe, il bagnetto, ancora pappe. La<br />

notte coprifuoco! Ti ritrovi a vedere la<br />

tv con il tasto muto. E vi dirò: alcuni<br />

programmi visti così sono anche migliori.<br />

Giorni fa ho visto senza audio<br />

un concerto di Pupo, è stata la prima<br />

volta che mi è piaciuto!<br />

*Comico<br />

IL CASO. In un decennio sono “fuggiti” nei comuni vicini in oltre 100mila<br />

I fiorentini? Vanno cercati a Prato<br />

Alzi la mano chi non ha mai pensato:<br />

“Basta, me ne v<strong>ad</strong>o!”. Magari<br />

ingabbiato nel traffico dei viali, con la<br />

pazienza ai minimi storici e un astio<br />

montante per la bella Firenze. C’è chi<br />

lo pensa per un istante ma non lo farebbe<br />

mai, e chi invece fa <strong>le</strong> valigie e<br />

saluta il capoluogo. Ogni anno questo<br />

battaglione di “emigranti” conta circa<br />

9mila persone che, spinte soprattutto<br />

dall’alto costo del<strong>le</strong> <strong>case</strong>, si sposta. Senza<br />

andar troppo lontano, però: si fugge<br />

dall’esosa città del giglio ma non ci si<br />

allontana troppo perché il lavoro resta<br />

a Firenze. La metà dei disertori (per lo<br />

più giovani tra i 20 e i 40 anni) si trasferisce<br />

nei comuni vicini oppure a Prato.<br />

Ce lo racconta uno studio Irpet che ha<br />

fotografato <strong>le</strong> nuove rotte degli “esodi<br />

metropolitani”. Tra <strong>le</strong> mete preferite ci<br />

sono Campi Bisenzio e Signa, ma va<br />

fortissimo anche Montelupo, che in un<br />

decennio ha visto la sua popolazione<br />

r<strong>ad</strong>doppiare. Ma c’è anche un altra faccia<br />

di questo fenomeno. È quella di chi<br />

si traferisce per scelta, e non per necessità<br />

economiche. Lo studio Irpet rivela<br />

che la metà del<strong>le</strong> famiglie che lasciano<br />

la città trasloca verso territori dove <strong>le</strong><br />

<strong>case</strong> costano altrettanto, se non di più.<br />

Fieso<strong>le</strong>, Impruneta, Bagno a Ripoli e<br />

Vaglia sono tra <strong>le</strong> mete più gettonate. E<br />

allora vien da sé che il movente non è<br />

economico, e che chi può farlo si trasferisce<br />

alla ricerca di quiete e benessere e<br />

nulla più. Fortunelli. PAGG.16-17<br />

CUCINA TOSCANA ALLA CARTA E PIZZERIA<br />

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Edizione di Borgo San Lorenzo • 7.453 copie distribuite da


2 Marzo 2010 il giorna<strong>le</strong> del tuo Comune<br />

IL PUNTO. Proseguono <strong>le</strong> intense attività di controllo dei vigili nel territorio comuna<strong>le</strong><br />

Edilizia, è guerra aperta agli abusi<br />

L’ultimo sequestro<br />

è avvenuto a<br />

Grezzano, dove si<br />

stavano costruendo<br />

quattro strutture<br />

senza autorizzazione.<br />

Determinanti <strong>le</strong><br />

segnalazioni dei citt<strong>ad</strong>ini<br />

Sara Casini<br />

Abusivismo edilizio: proseguono<br />

<strong>le</strong> attività di controllo nel territorio<br />

comuna<strong>le</strong> di Borgo San<br />

Lorenzo e portano <strong>ad</strong> un altro accertamento<br />

d’irregolarità. L’ultimo sequestro<br />

in ordine di tempo, in una località vicino<br />

alla frazione di Grezzano, dove erano in<br />

corso di realizzazione senza autorizzazioni<br />

4 manufatti. Un fabbricato con struttura in<br />

<strong>le</strong>gno, un fabbricato in muratura, due tettoie<br />

di notevoli dimensioni <strong>ad</strong>iacenti all’immobi<strong>le</strong><br />

principa<strong>le</strong>. È stato questo il risultato di<br />

un’operazione condotta dai vigili di Borgo<br />

insieme - in questo particolare caso - al Corpo<br />

Foresta<strong>le</strong> dello Stato. Un sequestro che si<br />

somma a quello effettuato a inizio gennaio,<br />

disposto dal gip della procura di Firenze, e<br />

che aveva interessato quattro fabbricati e<br />

una piscina costruiti senza autorizzazione<br />

in violazione del Testo unico in materia di<br />

edilizia. Le costruzioni erano realizzate in<br />

una zona sottoposta a vincolo paesaggistico<br />

e idrogeologico, in violazione al Codice<br />

dei beni culturali e del paesaggio: abusi che<br />

erano stati riscontrati nel corso di controlli<br />

su attività turistiche alberghiere ed extra-alberghiere<br />

effettuati dalla polizia municipa<strong>le</strong><br />

in estate. Anche in questo caso <strong>ad</strong> effettuare<br />

i controlli erano stati gli agenti della municipa<strong>le</strong>,<br />

sotto il comando di Gianni Doni, che<br />

oltre agli interventi per la sicurezza str<strong>ad</strong>a<strong>le</strong>,<br />

svolgono attività in diversi ambiti di<br />

competenza: dalla tutela degli animali, fino<br />

ai controlli in campo commercia<strong>le</strong>. In materia<br />

edilizia, nel corso del 2009, in tota<strong>le</strong>,<br />

sono stati 21 i controlli effettuati: in quattro<br />

casi la ri<strong>le</strong>vanza è stata pena<strong>le</strong>, e in due di<br />

questi era da registrarsi anche la violazione<br />

del vincolo paesaggistico. E, sempre in<br />

due casi, gli agenti della municipa<strong>le</strong> si sono<br />

trovati di fronte <strong>ad</strong> interventi di nuove costruzioni<br />

e ristrutturazioni eseguiti in difformità<br />

e assenza del permesso di costruire,<br />

per di più in zona sismica, e senza preavviso<br />

scritto. Gli abusi riguardano sia la costruzione<br />

senza permesso di semplici baracche,<br />

di fabbricati annessi all’abitazione, sia di<br />

volumi abitativi. Per chi contravviene la<br />

<strong>le</strong>gge, oltre alla sanzione amministrativa, se<br />

la notizia è di reato, si applica quanto previsto<br />

dal codice pena<strong>le</strong>, con relativo processo.<br />

Reati che non passano inosservati dalla<br />

nostra comunità, spiegano dal comando<br />

della polizia municipa<strong>le</strong>. L’attenzione dei<br />

citt<strong>ad</strong>ini - che possono fare esposto per segnalare<br />

presunte irregolarità - sembrerebbe<br />

essere ancora alta nel nostro territorio, e chi<br />

decide di fare il “furbo”, lo fa soprattutto<br />

il fatto<br />

Sparisce lo sconto su gpl e gasolio per <strong>le</strong><br />

frazioni “non metanizzate o parzialmente<br />

metanizzate”. A notarlo sono i comuni e la<br />

comunità montana del Mugello che rimarca<br />

come né la <strong>le</strong>gge finanziaria per l’anno 2010<br />

né il decreto “mil<strong>le</strong>proroghe” abbiano provveduto<br />

al rifinanziamento del<strong>le</strong> agevolazioni<br />

tariffarie sul gasolio ed il gpl utilizzato per il<br />

riscaldamento nel<strong>le</strong> zone montane e in quel<strong>le</strong><br />

della fascia climatica “E” non raggiunte<br />

dalla rete di metanizzazione. Fino all’anno<br />

scorso, grazie a una <strong>le</strong>gge, <strong>le</strong> famiglie residenti<br />

in frazioni montane non metanizzate<br />

potevano usufruire di agevolazioni fiscali<br />

quando sa di essere poco visibi<strong>le</strong>, e lontano<br />

dagli occhi dei concitt<strong>ad</strong>ini. A dimostrarlo<br />

è anche la geografia dei casi riscontrati nel<br />

comune di Borgo San Lorenzo, preva<strong>le</strong>ntemente<br />

localizzati in zone più distanti dai<br />

centri urbani dove gli abitanti sono pochi o<br />

nessuno, e il controllo socia<strong>le</strong> risulta conseguentemente<br />

più basso. Sembra invece fuori<br />

controllo la situazione comp<strong>le</strong>ssiva dell’Italia<br />

dove l’abusivismo edilizio diventa spesso<br />

sinonimo di interessi economici e poteri<br />

la novitÀ<br />

Rinnovabili, ora c’è<br />

uno sportello <strong>ad</strong> hoc<br />

Interessati al risparmio energetico e<br />

all’energia da fonti rinnovabili? C’è lo<br />

“Sportello Energia Mugello”, il servizio<br />

informativo promosso dalla Comunità<br />

Montana Mugello e curato da esperti<br />

dell’Agenzia fiorentina per l’energia. A<br />

loro potranno essere richieste informazioni<br />

di carattere tecnico, <strong>le</strong>gislativo,<br />

economico, finanziario e burocratico<br />

per agevolare aziende e citt<strong>ad</strong>ini interessati<br />

<strong>ad</strong> un più faci<strong>le</strong> e vantaggioso<br />

accesso al<strong>le</strong> opportunità rese disponibili<br />

dal<strong>le</strong> recenti tecnologie nonché<br />

agli incentivi per <strong>le</strong> fonti energetiche<br />

rinnovabili e l’uso efficiente e raziona<strong>le</strong><br />

dell’energia. Per fissare un incontro basta<br />

rivolgersi all’Agenzia fiorentina per<br />

l’energia, te<strong>le</strong>fonando allo 055 350152 il<br />

martedì dal<strong>le</strong> 10 al<strong>le</strong> 12 e il giovedì dal<strong>le</strong><br />

14 al<strong>le</strong> 16, oppure inviando una mail<br />

a rienergia@firenzenergia.it. È prevista<br />

un’apertura mensi<strong>le</strong> a comune: a Borgo<br />

San Lorenzo, lo sportello è aperto presso<br />

la Comunità Montana il terzo martedì<br />

del mese in orario 15 – 18.<br />

mafiosi. Almeno stando a quello che emerge<br />

dai dati riportati nell’ultimo rapporto di<br />

Legambiente sul<strong>le</strong> ecomafie nella penisola:<br />

“<strong>Il</strong> 67 per cento dei comuni campani sciolti<br />

per infiltrazione mafiosa, dal 1991 a oggi,<br />

lo sono stati proprio per abusivismo edilizio<br />

– e prosegue il rapporto – dopo anni<br />

di costante f<strong>le</strong>ssione, nel corso del 2008<br />

l’abusivismo sembra aver rialzato la testa<br />

con 28mila nuove unità in tutta Italia (dati<br />

Cresme)”.<br />

La finanziaria non ha rinnovato <strong>le</strong> agevolazioni per <strong>le</strong> zone montane<br />

Addio sconti su gpl e gasolio per <strong>le</strong> frazioni non metanizzate<br />

sul gasolio o il gpl usati come combustibi<strong>le</strong><br />

da riscaldamento. La protesta è montata<br />

a livello naziona<strong>le</strong> e a sol<strong>le</strong>vare il prob<strong>le</strong>ma<br />

e a mandare un appello è stata anche l’Uncem<br />

Toscana. L’appello è poi stato rilanciato<br />

dalla comunità montana Mugello con un ordine<br />

del giorno (condiviso dalla conferenza<br />

dei sindaci) che chiede al governo di rivedere<br />

la propria decisione, provvedendo al<br />

ripristino del<strong>le</strong> agevolazioni. “Le comunità<br />

che vivono nei territori montani risultano<br />

essere parte integrante e indispensabi<strong>le</strong> dei<br />

nostri territori. Tali comunità rappresentano<br />

la nostra storia e contribuiscono ogni giorno,<br />

con la loro permanenza in quei territori,<br />

alla bel<strong>le</strong>zza della nostra vallata e alla sua<br />

salvaguardia ambienta<strong>le</strong>. Se ta<strong>le</strong> escalation<br />

negativa di misure che mirano a rendere<br />

ogni giorno più diffici<strong>le</strong> la vita a chi questi<br />

territori li vive non si arresterà, rischieremo<br />

di assistere presto <strong>ad</strong> un nuovo urbanesimo,<br />

con il conseguente spopolamento di quei<br />

territori” si <strong>le</strong>gge nell’ordine del giorno trasmesso<br />

a Uncem Toscana, Uncem Naziona<strong>le</strong>,<br />

ministero dello Sviluppo Economico,<br />

ministero dell’Agricoltura, ai parlamentari<br />

e<strong>le</strong>tti in Toscana e ai capigruppo di Camera<br />

e Senato.<br />

/S.C.<br />

Copia in abbonamento posta<strong>le</strong><br />

il reporter<br />

è un periodico di 9 edizioni<br />

che mensilmente<br />

viene distribuito da<br />

in 203.436 copie<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Borgo San Lorenzo raggiunge<br />

7453 famiglie nel Comune di Borgo San Lorenzo<br />

Editore e Concessionaria Pubblicitaria:<br />

Web&Press Edizioni s.r.l.<br />

Direzione ed amministrazione:<br />

via Kassel 17- 50126 Firenze<br />

tel. 848.80.88.68<br />

Direttore Responsabi<strong>le</strong>: Matteo Francini<br />

Service editoria<strong>le</strong> e grafico:<br />

Tabloid soc.coop., Firenze (FI)<br />

scrivimi@ilreporter.it<br />

Stampato da Rotopress International, Loreto (AN)<br />

Periodico d’informazione loca<strong>le</strong><br />

Anno IV n.21 del 8 marzo 2010<br />

N°reg 5579 del 17/05/2007 tribuna<strong>le</strong> di Firenze.<br />

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Associato alla Unione Stampa<br />

Periodica Italiana<br />

Dati non raccolti presso l’interessato<br />

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196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il<br />

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presso la Sua residenza del periodico gratuito “il <strong>Reporter</strong>”.<br />

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Borgo San Lorenzo<br />

trasporti. Le linee scolastiche nel mirino dei genitori del liceo Giotto Ulivi di Borgo<br />

3<br />

Rimborsi per i treni e proteste sui bus<br />

I ragazzi, dal canto loro, chiedono più col<strong>le</strong>gamenti notturni<br />

con Firenze, al centro del<strong>le</strong> po<strong>le</strong>miche anche per l’annunciata<br />

decisione di spostare il capolinea degli autobus (da e per Borgo)<br />

da Santa Maria Novella alla ex stazione Leopolda<br />

Letizia Martino<br />

Trasporti in Mugello: dopo i treni, anche gli<br />

autobus finiscono nel mirino dei loro stessi<br />

passeggeri. Per la precisione, a protestare<br />

questa volta sono <strong>le</strong> m<strong>ad</strong>ri e i p<strong>ad</strong>ri di chi<br />

si reca in autobus a scuola. É stata infatti la consulta<br />

dei genitori del liceo Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo<br />

a lanciare una petizione, raccogliendo 900 firme.<br />

Al centro del<strong>le</strong> lamente<strong>le</strong> ci sono: un numero di<br />

pullman che a detta dei firmatari sarebbe insufficiente<br />

in alcuni orari, con studenti costretti a viaggiare<br />

spesso in piedi, stipati e in condizioni disagiate. Con<br />

una situazione aggravata per chi viene da più lontano<br />

come i ragazzi di Barberino, Scarperia, Firenzuola e<br />

Luco-Grezzano. Non solo, nella petizione si denunciano<br />

anche i ritardi nell’arrivo a scuola e il rischio<br />

di perdere autobus e coincidenze all’uscita per pochissimi<br />

minuti, sempre a causa dei margini di orario<br />

ridotti. Queste <strong>le</strong> lamente<strong>le</strong> dei genitori, ma anche i<br />

ragazzi hanno qualcosa da lamentare. Niente a che<br />

fare con l’arrivo a scuola, però. Piuttosto riguarda il<br />

dopo scuola e il dopo cena, quando magari si avrebbe<br />

voglia di fare un salto in città, ma in tutta sicurezza.<br />

I ragazzi chiedono servizi pubblici notturni da e per<br />

Firenze che nel week-end (e il sabato sera in particolare)<br />

consentirebbero di raggiungere la movida fiorentina<br />

senza l’auto. Ma <strong>le</strong> proteste dal Mugello arrivano<br />

anche per l’annunciata decisione del Comune di<br />

Firenze di spostare il capolinea degli autobus in arrivo<br />

e partenza da Firenze dall’area centra<strong>le</strong> di Santa Maria<br />

Novella all’ex stazione Leopolda. Una decisione,<br />

argomentano la Comunità Montana e <strong>le</strong> amministrazioni<br />

comunali del Mugello e Alto Mugello “estremamente<br />

sfavorevo<strong>le</strong> e penalizzante per l’utenza e i<br />

citt<strong>ad</strong>ini mugellani, in quanto ta<strong>le</strong> trasferimento comporterebbe<br />

un forte incremento del traffico sui viali,<br />

con un conseguente aumento dei tempi di percorrenza,<br />

nonché l’allontanamento dallo snodo principa<strong>le</strong><br />

Le penali dovute da Trenitalia<br />

trasformate in bonus per<br />

gli abbonamenti dei pendolari<br />

di interconnessione del trasporto pubblico, compreso<br />

quello ferroviario, e altri servizi col<strong>le</strong>gati, con oggettivi<br />

disagi verso pendolari e viaggiatori”. Sul fronte<br />

dei treni, invece, sugli abbonamenti di apri<strong>le</strong> i pendolari<br />

toscani potranno godere di uno sconto del 50<br />

per cento. Lo ha reso noto la Regione che ha inteso<br />

trasformare così il milione di euro di penali applicate<br />

a Trenitalia. <strong>Il</strong> bonus potrà essere speso in diversi<br />

modi: sul prezzo dell’abbonamento mensi<strong>le</strong> di apri<strong>le</strong><br />

2010 per viaggi sovraregionali (quando l’origine o<br />

la destinazione dell’abbonamento rimangono entro i<br />

confini tariffari della Toscana), sulla quota ferroviaria<br />

del prezzo dell’abbonamento mensi<strong>le</strong> integrato Pegaso<br />

del mese di apri<strong>le</strong> 2010 e infine, il bonus potrà essere<br />

speso per prolungare di un mese la validità degli<br />

abbonamenti regionali annuali Trenitalia, a partire da<br />

quelli in sc<strong>ad</strong>enza il prossimo 31 marzo. Dove acquistarli?<br />

Presso <strong>le</strong> biglietterie, dal 24 marzo al 15 apri<strong>le</strong><br />

2010, presentando almeno un abbonamento mensi<strong>le</strong><br />

riferito all’anno 2010, acquistato attraverso qualsiasi<br />

cana<strong>le</strong> di vendita (biglietteria, agenzia, self service,<br />

pvt, Internet ecc.) e un documento valido che dimostri<br />

la residenza in Toscana. Per quanto riguarda il prolungamento<br />

della validità dell’abbonamento annua<strong>le</strong>, bisognerà<br />

recarsi nel periodo 24 marzo - 30 apri<strong>le</strong> 2010<br />

in una biglietteria di Trenitalia e chiedere un timbro<br />

di convalida con il qua<strong>le</strong> si otterrà l’immediato prolungamento<br />

di tutti gli abbonamenti che hanno sc<strong>ad</strong>enza<br />

dal 31 marzo 2010 al 28 febbraio 2011.<br />

LA NOVITÀ. Fondi a sostegno dei prodotti locali<br />

In arrivo contributi<br />

per lo sviluppo rura<strong>le</strong><br />

Sviluppo rura<strong>le</strong>, quali <strong>le</strong> opportunità<br />

per il futuro? Una domanda<br />

piuttosto essenzia<strong>le</strong> per il Mugello<br />

dove l’importanza economica del<br />

comparto agricolo-foresta<strong>le</strong> è indubbia.<br />

Una domanda che prevede risposte<br />

<strong>ad</strong>eguatamente articolate per una<br />

compagine economica formata, ormai,<br />

da molteplici realtà che vanno dai<br />

vari settori della produzione agricola e<br />

zootecnica, al<strong>le</strong> imprese a spiccata vocazione<br />

turistica o artigiana. Risposte<br />

che chiamano in causa il piano di sviluppo<br />

rura<strong>le</strong> 2007-2013 della Regione<br />

Toscana e una misura, la 124, presentata<br />

di recente in occasione di un convegno<br />

organizzato presso il villaggio<br />

La Brocchi da Gal-Start in collaborazione<br />

con il Comune e la Comunità<br />

Montana Mugello e alla presenza di<br />

rappresentanti dell’Arsia Toscana.<br />

Stiamo parlando di sostegno ai prodotti<br />

locali di qualità, anche attraverso<br />

<strong>le</strong> nuove tecnologie, con particolare<br />

riferimento al settore foresta<strong>le</strong>, la zootecnia,<br />

l’olivicoltura e <strong>le</strong> agrienergie.<br />

La parola-chiave è “innovazione di<br />

prodotto” e il percorso è a più voci.<br />

Potranno essere beneficiarie della<br />

misura <strong>le</strong> associazioni temporanee di<br />

impresa (Ati) o raggruppamenti di più<br />

soggetti tra cui imprenditori agricoli,<br />

enti di ricerca, imprese di trasformazione.<br />

In concreto, per tali progetti, il<br />

sostegno concesso dalla 124 è in forma<br />

di contributo a fondo perduto pari<br />

al 70 per cento del costo tota<strong>le</strong> ammissibi<strong>le</strong>,<br />

e<strong>le</strong>vato al 100 per cento se i beneficiari<br />

sono soggetti pubblici ed enti<br />

pubblici di ricerca e sperimentazione.<br />

Attenzione, però, perché il contributo<br />

massimo concedibi<strong>le</strong> è pari a 200mila<br />

euro. Tra <strong>le</strong> tipologie di spese ammissibili<br />

ci sono: servizi di consu<strong>le</strong>nza<br />

tecnico-scientifica, spese di persona<strong>le</strong>,<br />

per acquisto di beni di consumo,<br />

acquisto e posa in opera di impianti,<br />

macchinari etc, spese per missioni e<br />

trasferte, per organizzare momenti di<br />

divulgazione. “Abbiamo ritenuto la<br />

misura 124 idonea a stimolare l’economia<br />

loca<strong>le</strong>, e vi abbiamo destinato<br />

oltre 2 milioni di euro” fanno sapere<br />

da Gal-Start. Si è trattato di una “scelta<br />

emersa nel corso dell’animazione<br />

territoria<strong>le</strong>, in continuità con la programmazione<br />

Le<strong>ad</strong>er precedente, ma<br />

soprattutto frutto di un’analisi economica<br />

dei territori che ha evidenziato la<br />

necessità di interventi che non fossero<br />

A beneficiarne<br />

Ati, imprenditori,<br />

enti e imprese di<br />

trasformazione<br />

di solo sostegno <strong>ad</strong> alcuni comparti<br />

agricoli e dell’economia rura<strong>le</strong> ma<br />

permettessero di sviluppare nuove potenzialità<br />

e opportunità per il futuro.<br />

In questo contesto si inserisce anche<br />

il potenziamento della filiera corta,<br />

come indicato anche nei programmi<br />

di sviluppo della Regione Toscana e<br />

condiviso da soggetti sia pubblici che<br />

privati”.<br />

/S.C.


4 Marzo 2010 il giorna<strong>le</strong> del tuo Comune<br />

la novitÀ. A Borgo pronte <strong>le</strong> abitazioni costruite da un soggetto privato con contributi pubblici<br />

Case in <strong>affitto</strong> a prezzo <strong>calmierato</strong>,<br />

gr<strong>ad</strong>uatoria aperta per 20 alloggi<br />

Sara Casini<br />

Nel comune di Borgo San Lorenzo il costo<br />

medio di un biloca<strong>le</strong> si aggira intorno ai 500<br />

euro al mese. Cifre che salgono a Firenze, e<br />

che un po’ ovunque mettono a disagio. <strong>Il</strong> caro-affitti<br />

non è più un tabù, e nemmeno una grande novità.<br />

Come si sa, inv<strong>ad</strong>e un po’ tutta Italia e a soffrirne<br />

sono in molti. Appartenenti <strong>ad</strong> una categoria di persone<br />

trasversa<strong>le</strong> che include intere famiglie, anziani, coppie<br />

e i giovani. Per i quali non è certo faci<strong>le</strong> affrontare il<br />

caro prezzo dell’autonomia dalla famiglia a fronte di<br />

gu<strong>ad</strong>agni mensili certo non esosi e spesso precari. Per<br />

quanto si possa chiamare in causa il “bamboccismo”,<br />

o semplicemente l’agio affettivo del restare nella casa<br />

parenta<strong>le</strong>, pare davvero troppo eccessivo non considerare<br />

<strong>le</strong> concrete difficoltà incontrate. Soprattutto quel<strong>le</strong><br />

dei giovani <strong>ad</strong>ulti che con i loro trent’anni (spesso spesi<br />

tra studio prima e lavoro poi) riescono con fatica a far<br />

qu<strong>ad</strong>rare i conti mensili. Lavoratori da poco più di mil<strong>le</strong><br />

euro al mese, giovani e meno giovani che siano, che<br />

il vento della crisi non aiuta certo a prendere ossigeno.<br />

Eppure il diritto alla casa, <strong>le</strong>gato costituzionalmente al<br />

diritto alla vita, deve poter esser tutelato ed incentivato,<br />

poiché garantisce, in particolare ai giovani, la possibilità<br />

di crescere e maturare in maniera autonoma e re-<br />

Una veduta degli alloggi<br />

sponsabi<strong>le</strong>. Sul tema, <strong>le</strong> proposte non mancano e vanno<br />

dai sostegni economici in base al reddito, fino agli incentivi<br />

a chi decide di coabitare. Un tempo, a venire in<br />

mente, sarebbero stati soprattutto gli alloggi cosiddetti<br />

popolari. Oggi <strong>le</strong> amministrazioni sembrerebbero invece<br />

puntare su forme di sostegno più indirette, come gli<br />

affitti calmierati per alloggi costruiti in edilizia residenzia<strong>le</strong><br />

pubblica. Succede anche a Borgo San Lorenzo,<br />

Tra i requisiti necessari<br />

un reddito comp<strong>le</strong>ssivo<br />

che non superi i 38mila euro<br />

dove sono di recente costruzione 20 alloggi costruiti da<br />

un soggetto privato ma con contributi pubblici. Iniziativa<br />

nata dalla sinergia tra Regione Toscana, Comune<br />

di Borgo San Lorenzo e Cooperativa Della Casa. Nel<br />

2004 la Regione Toscana, nel Programma di Edilizia<br />

Residenzia<strong>le</strong> Pubblica aveva previsto fondi per realizzare<br />

abitazioni da offrire in locazione a canoni calmierati,<br />

un bando al qua<strong>le</strong> il Comune di Borgo San Lorenzo<br />

decise di partecipare. Adesso che la costruzione<br />

è conclusa, non resta che provare <strong>ad</strong> accedervi. Sono<br />

previsti, fa sapere la Coperativa Della Casa, alcuni cri-<br />

Artur<br />

Muratore, 26 anni<br />

Cristina<br />

Casalinga, 30 anni<br />

Iacopo<br />

Videomaker, 31 anni<br />

“Servono aiuti<br />

per <strong>le</strong> giovani<br />

coppie”<br />

“Situazione<br />

diffici<strong>le</strong> per<br />

chi ha figli”<br />

“<strong>Il</strong> co-housing<br />

è una buona<br />

soluzione”<br />

“Da sei anni sono in <strong>affitto</strong>, e non è faci<strong>le</strong>, visti i costi rispetto<br />

allo stipendio mensi<strong>le</strong>. Certo in due persone l’<strong>affitto</strong><br />

è più sostenibi<strong>le</strong>, ma è anche vero che a qual punto la cosa<br />

migliore sarebbe acquistare una casa per coltivare insieme i<br />

progetti futuri. Sostegni e aiuti in questo senso, anche per <strong>le</strong><br />

giovani coppie di lavoratori, sarebbero auspicabili”<br />

“Credo che per un persona giovane prendere un <strong>affitto</strong> sia<br />

al momento possibi<strong>le</strong> solo se ha il sostegno dei genitori o se<br />

si è in più di uno, per dividere <strong>le</strong> spese. La situazione è diffici<strong>le</strong>,<br />

anche per <strong>le</strong> famiglie con figli, che magari avrebbero<br />

bisogno di spazio <strong>ad</strong>eguato al<strong>le</strong> esigenze ma purtroppo non<br />

riescono a affrontare <strong>le</strong> cifre onerose del mercato”<br />

“Io ho scelto una forma di co-housing: vivere con altri è<br />

anche un modo per abbattere costi altrimenti difficili da affrontare.<br />

Tra <strong>le</strong> proposte per agevolare l’uscita dalla casa dei<br />

genitori potrebbe esserci quella di rendere disponibili, <strong>ad</strong><br />

<strong>affitto</strong> <strong>calmierato</strong>, <strong>le</strong> proprietà dello stato e del<strong>le</strong> istituzioni<br />

religiose che non vengono utilizzate”<br />

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Nei piani dell’amministrazione,<br />

oltre a queste, ci sono altrettante<br />

unità da ricavare nell’area degli<br />

ex-Macelli, due a Ronta<br />

e due a Razzuolo (già in fase<br />

di realizzazione). Fino <strong>ad</strong> oggi<br />

il parco Erp ne contava 188,<br />

<strong>le</strong> ultime costruite negli anni ‘90<br />

vincenzo<br />

Benzinaio, 27 anni<br />

“È arrivata<br />

l’ora di fare<br />

qualcosa”<br />

“Nel migliore dei casi i giovani o <strong>le</strong> giovani famiglie possono<br />

sperare, se hanno fortuna, di trovare una sistemazione<br />

fuori dal centro urbano, in campagna, dove i costi sembrano<br />

più ragionevoli. Ma il prob<strong>le</strong>ma resta, così come resta l’impossibilità<br />

per tanti di noi di accedere ai mutui. E in questo<br />

senso, bisognerebbe davvero iniziare a fare qualcosa”<br />

carmela<br />

Casalinga, 45 anni<br />

“Alla mia famiglia è capitato di stare in <strong>affitto</strong> prima di acquistare<br />

casa, e ho alcuni conoscenti che pagano affitti che<br />

pesano davvero molto, troppo, sul<strong>le</strong> entrate medie mensili<br />

di una famiglia norma<strong>le</strong>. A mio avviso, si dovrebbe puntare<br />

sul<strong>le</strong> <strong>case</strong> popolari e render<strong>le</strong> accessibili a chi ha un basso<br />

reddito, a partire dagli italiani”<br />

5<br />

“Si deve<br />

puntare sul<strong>le</strong><br />

<strong>case</strong> popolari”<br />

teri di se<strong>le</strong>zione, tra i quali “non avere un<br />

reddito familiare comp<strong>le</strong>ssivo superiore a<br />

38mila euro circa. Requisiti che dovranno<br />

essere verificati periodicamente, affinché<br />

gli assegnatari abbiano realmente diritto<br />

alla casa con <strong>affitto</strong> agevolato, che gli è<br />

stata assegnata”. Agli alloggi in questione<br />

dovrebbero sommarsi, almeno questo<br />

è nei piani dell’amministrazione, altri<br />

20 alloggi da ricavare nell’area degli ex-<br />

Macelli, due a Ronta e due a Razzuolo<br />

(già in fase di realizzazione). Attualmente<br />

gli alloggi in edilizia residenzia<strong>le</strong> pubblica<br />

presenti nel territorio del Comune di<br />

Borgo San Lorenzo sono in tota<strong>le</strong> 188, di<br />

cui gli ultimi realizzati a fine degli anni<br />

‘90. L’ accesso è definito in base <strong>ad</strong> una<br />

gr<strong>ad</strong>uatoria pubblica bienna<strong>le</strong> (l’ultima<br />

risa<strong>le</strong> all’apri<strong>le</strong> del 2009) in due fasi: una<br />

gr<strong>ad</strong>uatoria provvisoria (a cui segue la<br />

presentazione degli eventuali ricorsi) e<br />

quella definitiva che precede l’assegnazione<br />

degli alloggi. Ad apparire nel<strong>le</strong> gr<strong>ad</strong>uatorie<br />

sono poche <strong>le</strong> persone anziane e i<br />

più sono ben sotto i 65 anni. E la maggior<br />

parte sono italiani. Lo confermano i dati<br />

relativi al decennio 1998-2008: in nessun<br />

anno gli stranieri hanno superato e nemmeno<br />

avvicinato il numero degli italiani<br />

inseriti in gr<strong>ad</strong>uatoria.<br />

Proseguono una serie di lavori avviati da tempo, mentre sono<br />

cominciati quelli per realizzare la pista ciclabi<strong>le</strong> Ospeda<strong>le</strong>-Polo<br />

Scolastico. Aperta la passerella ciclopedona<strong>le</strong> sul<strong>le</strong> Ca<strong>le</strong><br />

pavimentazione in via san martino<br />

Proseguono i lavori per la pavimentazione in pietra in Via San<br />

Martino.<br />

via ai lavori a ronta<br />

Inizieranno entro il mese i lavori per la realizzazione della variante<br />

alla str<strong>ad</strong>a vicina<strong>le</strong> del Mulinuccio a Ronta, propedeutici alla<br />

realizzazione dello svincolo nord di via<strong>le</strong> Fratelli Rosselli.<br />

in arrivo la nuova pista ciclabi<strong>le</strong><br />

Sono in corso i lavori per l’impianto di illuminazione del campo<br />

sportivo di Saggina<strong>le</strong> e iniziati quelli per la pista ciclabi<strong>le</strong> Ospeda<strong>le</strong>-<br />

Polo scolastico.<br />

aperta la passerella sul<strong>le</strong> ca<strong>le</strong><br />

Aperta la passerella ciclopedona<strong>le</strong> sul<strong>le</strong> Ca<strong>le</strong> realizzata da Cavet<br />

nell’ambito del<strong>le</strong> opere compensative dell’Alta Velocità.<br />

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6 Marzo 2010 il giorna<strong>le</strong> del tuo Comune<br />

LA NOVITÀ. Al Centro d’Incontro dibattiti, musica, divertimento e persino una redazione<br />

In piazza Dante la creatività è di casa<br />

Caterina Sandretti<br />

L’idea è quella<br />

di proseguire con<br />

<strong>le</strong> aperture serali, con<br />

iniziative lanciate dai<br />

ragazzi stessi. In arrivo<br />

un giorna<strong>le</strong> e una<br />

trasmissione tv<br />

Incontri, dibattiti, iniziative, ma non solo.<br />

Anche divertimento e musica. E anche<br />

di sabato sera. Succede al Centro d’Incontro<br />

di piazza Dante a Borgo San Lorenzo<br />

che dall’inizio di marzo ha dato il via<br />

al<strong>le</strong> aperture serali, per quattro sabati consecutivi,<br />

con l’idea di coinvolgere i tanti ragazzi<br />

che si ritrovano ai giardini, “storico” luogo di<br />

incontro. “Abbiamo voluto - insieme a Cooperativa<br />

Alveare, Officine di Str<strong>ad</strong>a e Amici<br />

del<strong>le</strong> Biblioteche - provare a fare un piccolo<br />

programma di proposte serali” ha spiegato<br />

l’assessore alla cultura e al<strong>le</strong> politiche giovanili,<br />

Giunia Adini, che vorrebbe farne una<br />

consuetudine per il futuro “magari con proposte<br />

che arrivano direttamente dai ragazzi i<br />

quali, in più occasioni, hanno dimostrato la<br />

loro voglia di esprimersi e di partecipare”. A<br />

fianco, dunque, del<strong>le</strong> numerose attività - rivolte<br />

ai bambini, ai ragazzi, agli <strong>ad</strong>o<strong>le</strong>scenti,<br />

ai giovani e agli anziani - che si svolgono al<br />

L’ingresso del Centro d’Incontro<br />

Centro d’Incontro, potrebbero nascere nuove<br />

iniziative. Come è acc<strong>ad</strong>uto, <strong>ad</strong> esempio, nel<br />

caso del “Progetto Kontatto” animato da decine<br />

e decine di ragazzi e ragazze, con un’età<br />

media di 18 anni, che negli spazi del Centro<br />

si ritrovano per dare espressione in maniera<br />

condivisa e aperta alla comunità, ai loro interessi.<br />

Passioni che abbracciano il giornalismo,<br />

la musica, il teatro, il videomaking, i giochi di<br />

ruolo, lo skate e la Tektonik. Esperienze che<br />

hanno voglia di crescere e confrontarsi. Come<br />

è successo in occasione dell’incontro con i<br />

Luana-Biz (il quartetto per metà mugellano e<br />

reduce da un famoso ta<strong>le</strong>nt scout te<strong>le</strong>visivo)<br />

che ben vo<strong>le</strong>ntieri si sono messi a disposizione<br />

dei quasi-coetanei di Kontatto per scambi<br />

in materia musica<strong>le</strong> e per raccontare un po’<br />

della loro esperienza. Disponibili, simpatici e<br />

rif<strong>le</strong>ssivi i quattro Luana-Biz, che con serietà<br />

e qualche curioso aneddoto hanno risposto<br />

al<strong>le</strong> domande poste dal<strong>le</strong> giovani redattrici di<br />

Konnesso (il gruppo giornalistico di Kontatto).<br />

Interviste, brevi reportage, rubriche saranno<br />

anche il banco di prova e di incontro per<br />

un gruppo di 13 ragazzi (tra i 18 e i 25 anni)<br />

che, proprio negli spazi del Centro d’Incontro<br />

messi a disposizione dal Comune di Borgo<br />

San Lorenzo, daranno vita alla redazione de<br />

“La voce dalla Luna” (www.lavocedallaluna.<br />

org). Un progetto dedicato ai giovani mugellani<br />

e ideato da quattro soggetti che da anni<br />

operano nel settore socia<strong>le</strong>: la Cooperativa<br />

Alveare, l’Associazione Pianeta Elisa Onlus,<br />

l’ARCI e la Pubblica Assistenza CRS. I ragazzi<br />

lavoreranno alla realizzazione di un giorna<strong>le</strong><br />

mensi<strong>le</strong>, che uscirà con <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> e di una<br />

trasmissione informativa bisettimana<strong>le</strong> per la<br />

te<strong>le</strong>visione che sarà realizzata in collaborazione<br />

con Te<strong>le</strong>Iride.<br />

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• COMUNE Borgo San Lorenzo<br />

piazza Dante 2, 50032 Borgo San Lorenzo<br />

• Centralino<br />

055 849661, fax 055 8456782<br />

• Urp (Ufficio Relazioni col Pubblico)<br />

055 84966235<br />

urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />

• Polizia municipa<strong>le</strong><br />

055 8457086<br />

• Biblioteca comuna<strong>le</strong><br />

055 8457197<br />

• sito<br />

www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />

• ufficio informazioni turistiche<br />

Villa Pecori Giraldi<br />

055 8456230<br />

• Centro d'Incontro<br />

piazza Dante<br />

055 8494533<br />

• Centro piscine<br />

055 8458290<br />

• ASL 10 centralino<br />

055 84511<br />

• Publiacqua<br />

info<br />

800238238<br />

guasti<br />

800314314<br />

• Publiambiente<br />

800980800<br />

• Comunità Montana Mugello<br />

via P. Togliatti 45, 50032 Borgo San Lorenzo<br />

centralino 055 845271, fax 055 8456288<br />

• Ufficio Promozione Turistica<br />

055 845271<br />

turismo@cm-mugello.fi.it<br />

• sito<br />

www.cm-mugello.fi.it


Borgo San Lorenzo<br />

LA CURIOSITÀ. L’idea viene dall’associazione “Giardino del<strong>le</strong> Ore”<br />

<strong>Il</strong> tempo? A Borgo si baratta<br />

Sara Casini<br />

Per lo scrittore francese<br />

François Rabelais “<strong>le</strong> ore<br />

sono fatte per l’uomo, non<br />

l’uomo per <strong>le</strong> ore”, mentre<br />

il filosofo ing<strong>le</strong>se Francis Bacon<br />

non aveva dubbi forgiando uno dei<br />

detti più popolari: “<strong>Il</strong> tempo è denaro”.<br />

Aforismi e citazioni sul concetto<br />

del tempo che passa sono molte:<br />

del resto da sempre il senso dello<br />

scorrere implacabi<strong>le</strong> dei minuti è<br />

al centro del<strong>le</strong> rif<strong>le</strong>ssioni umane.<br />

Con gli odierni ritmi di vita, più che<br />

fonte d’ispirazione, il tempo è quasi<br />

diventato una mancanza “cronica”.<br />

E c’è chi ne ha voluto prendere atto,<br />

e provare <strong>ad</strong> investire sulla necessità<br />

di scambiarsi il tempo per gu<strong>ad</strong>agnare<br />

tempo, secondo la filosofia<br />

che la condivisione del<strong>le</strong> ore sia<br />

anche il modo più semplice per riappropiarsi<br />

della socialità. A farlo,<br />

in Italia, sono <strong>le</strong> Banche del Tempo,<br />

che raccolgono, custodiscono, e<br />

scambiano ore, anziché euro. Una<br />

realtà che esiste anche a Borgo San<br />

Lorenzo dove, all’inizio del 2008,<br />

su iniziativa di un gruppo d’amici<br />

già abituati a scambiarsi tempo e<br />

aiuto reciproco, nasce il “Giardino<br />

del<strong>le</strong> Ore”, un’associazione senza<br />

scopo di lucro che gestisce l’intero<br />

“commercio” di tempo della zona.<br />

Come funziona? Ogni membro deposita<br />

un certo numero d’ore che<br />

mette a disposizione di altri, e di rif<strong>le</strong>sso<br />

avrà diritto a ore di attività da<br />

ricevere. Con tanto di conto, libretto<br />

degli assegni, ed estratto trimestra<strong>le</strong>.<br />

Le attività da scambiarsi possono<br />

essere varie: stirare, preparare dolci,<br />

prendersi cura del giardino. Per<br />

avere informazioni basta rivolgersi<br />

al Centro Incontro di Piazza Dante,<br />

il martedì dal<strong>le</strong> 10 a 12, il giovedì<br />

dal<strong>le</strong> 17 al<strong>le</strong> 19 (055.8494533). Per<br />

<strong>ad</strong>erire, è necessario compilare un<br />

modulo, dopodiché il nuovo socio<br />

viene presentato all’assemb<strong>le</strong>a e,<br />

in base alla domanda e all’offerta,<br />

può autonomamente mettersi in<br />

contatto con gli altri soci. “<strong>Il</strong> tempo<br />

da scambiarsi non deve essere professiona<strong>le</strong><br />

– spiegano al Giardino<br />

del<strong>le</strong> Ore – la cultura che ci guida<br />

è infatti quella di incentivare i buoni<br />

rapporti di vicinato, risparmiare<br />

qualcosa per <strong>le</strong> picco<strong>le</strong> attività domestiche,<br />

ritornare a fare amicizia.<br />

In più, organizziamo anche i mercatini,<br />

rassegne cinematografiche<br />

e conferenze”. Nel capoluogo mugellano<br />

sono circa 50 i soci iscritti,<br />

di età variabi<strong>le</strong> tra i 20 ai 70 anni:<br />

molte donne, pensionati ma anche<br />

molti lavoratori e qualche studente.<br />

A sostegno di valori quali la reciprocità,<br />

lo scambio, l’amicizia. E,<br />

del resto, come ci insegna un antico<br />

proverbio cinese “una briciola<br />

d’oro non può comprare una briciola<br />

di tempo”.<br />

pillo<strong>le</strong><br />

Momento d’oro per la prima squ<strong>ad</strong>ra<br />

PALLANUOTO MUGELLO: SPLENDIDA DOPPIETTA<br />

Finisce in bel<strong>le</strong>zza il mese di febbraio per la pallanuoto mugellana.<br />

Gli Under 17 sconfiggono i pari età della blasonata Mc Donald’s Firenze<br />

per 10 a 4. I giovani mugellani consolidano così il terzo posto<br />

nel campionato regiona<strong>le</strong> Fin e testimoniano l’ottimo lavoro svolto<br />

dall’al<strong>le</strong>natore Gabrio Carcassi. La prima squ<strong>ad</strong>ra, dopo uno stentato<br />

avvio nel campionato Promozione, conferma il suo momento positivo<br />

e fa suo il “derby” contro la Torre Pontassieve. A 32”dal fischio fina<strong>le</strong><br />

il gran goal della vittoria è del capitano Tiziano Avallone che mette<br />

così il sigillo <strong>ad</strong> una partita emozionante e combattuttissima.<br />

Recuperati oltre 10mila prodotti alimentari<br />

“Buon fine coop”, ottimi risultati per il 2009<br />

Oltre 10mila prodotti per un valore di 90mila euro: sono i numeri del<br />

progetto “Buon fine Coop” anno 2009, che coinvolge 11 associazioni<br />

e realtà del no profit socia<strong>le</strong> mugellano, e che mira a recuperare i tanti<br />

prodotti che ogni giorno la grande distribuzione avvia allo smaltimento.<br />

Generi alimentari buoni e ancora commestibili (in perfetta conformità<br />

ai requisiti igienico-sanitari, di identificazione ed etichettatura)<br />

ma considerati non più vendibili per difetti nella confezione o perché<br />

vicini alla sc<strong>ad</strong>enza.<br />

IL CALENDARIO è FITTO DI INIZIATIVE<br />

VILLA PECORI, GLI EVENTI “CAFFÈ SCIENZA”<br />

Tutto tra scienza e musica è il nuovo programma cultura<strong>le</strong> di Villa Pecori,<br />

iniziato il 7 marzo con il primo appuntamento dedicato al Caffè<br />

Scienza (www.caffescienza.it) alla presenza di Nicola Casagli e Filippo<br />

Catani, del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università<br />

di Firenze, con una discussione sul rapporto tra l’uomo, <strong>le</strong> sue opere,<br />

la natura. In ca<strong>le</strong>ndario, altri Caffè Scienza: il 21 marzo sul<strong>le</strong> al<strong>le</strong>rgie<br />

e sul loro aumento e il 18 apri<strong>le</strong> l’incontro che pone un interrogativo<br />

immenso: “Cosa c’è tra la vita e la morte?”, con interventi di Leandro<br />

Barontini (anestesista, presidente del Comitato etico, Asl Pistoia) e<br />

Monica Toraldo di Francia (docente di Bioetica, Università di Firenze,<br />

membro del Comitato naziona<strong>le</strong> di Bioetica). <strong>Il</strong> 28 marzo <strong>ad</strong> aprire<br />

gli appuntamenti musicali sarà invece il jazz del Quartetto Vian che<br />

presenta brani di vivace musicalità che affrontano temi attualissimi:<br />

l’antimilitarismo, la sessuofobia e l’emarginazione. In programma per<br />

l’11 apri<strong>le</strong>, Chromethica, una performance a cura del Col<strong>le</strong>ttivo Selfpoetry<br />

che verte sulla <strong>le</strong>ttura di testi di Iacopo Ninni, a cui si aggiungono<br />

suggestioni tratte da scrittori come Antonia Pozzi o F.L. Celine.<br />

7<br />

LA TENDINITE DELLA CUFFIA DEI<br />

ROTATORI O PERIARTRITE DI SPALLA<br />

Si dice che il mal di denti sia tremendo ma anche il dolore<br />

alla spalla non scherza. Chi ce l’ha o l’ha avuto ve lo potrà<br />

confermare: incapacità di alzare il braccio, impossibi<strong>le</strong> pettinarsi,<br />

dolore notturno insopportabi<strong>le</strong>... La spalla è l’articolazione<br />

più mobi<strong>le</strong> del nostro corpo, ci permette di fare<br />

movimenti ampli in tutte <strong>le</strong> direzioni dello spazio. Tutta<br />

questa mobilità è permessa dalla geometria articolare che è<br />

quella di una semi sfera in una coppa, in cui la coppa è particolarmente<br />

piccola e lascia la sfera girare liberamente. La<br />

spalla è stata paragonata <strong>ad</strong> un pallone da basket in una<br />

scodella. È un vero prodigio meccanico che il movimento<br />

possa avvenire senza che il pallone rotoli fuori dalla scodella.<br />

È il perfetto controllo attivo da parte dei muscoli che<br />

mantiene momento per momento in sede la sfera nella<br />

coppa mentre sta girando nel<strong>le</strong> varie direzioni. I muscoli di<br />

cui stiamo parlando sono quelli della cosiddetta cuffia dei<br />

rotatori, quattro piccoli muscoli profondi alla spalla che<br />

hanno la funzione di mantenere in sede l’articolazione. I<br />

tendini di questi quattro muscoli si vanno <strong>ad</strong> inserire sull’osso<br />

della testa dell’omero. Prima di arrivarci passano per<br />

un cana<strong>le</strong> osseo stretto tra la testa dell’omero stessa al di<br />

sotto ed il cosiddetto arco coraco-acromia<strong>le</strong> al di sopra.<br />

L’arco coracoacromia<strong>le</strong><br />

in<br />

<strong>Il</strong> fisiatra risponde<br />

sostanza è l’osso che si sente con <strong>le</strong> dita all’apice della<br />

spalla. Lo spazio è stretto, il lavoro è tanto e la vita è lunga<br />

e se non c’è una perfetta coordinazione e posizionamento<br />

dei vari e<strong>le</strong>menti sche<strong>le</strong>trici questi tendini si trovano a funzionare<br />

ma<strong>le</strong>, con troppo attrito, si usurano e si possono<br />

infiammare e rompere. La loro infiammazione è la causa<br />

del dolore e dell’impotenza funziona<strong>le</strong> in questa sindrome.<br />

È perché questi tendini infiammati sentono ma<strong>le</strong> che non si<br />

vogliono attivare per permettervi di sol<strong>le</strong>vare il braccio. È la<br />

loro infiammazione che provoca quell’insopportabi<strong>le</strong> dolore<br />

notturno.<br />

<strong>Il</strong> fattore fondamenta<strong>le</strong> nel determinare l’attrito sui tendini<br />

della cuffia è il movimento della scapola.<br />

Questo perché il braccio comincia dalla scapola e se la<br />

scapola si muove sul torace tardi o ma<strong>le</strong> impone alla spalla<br />

un superlavoro, porta a quel cattivo posizionamento che<br />

sovraccarica i tendini della cuffia dei rotatori. Anche la<br />

postura ha un ruolo crucia<strong>le</strong>: se una persona ha <strong>le</strong> spal<strong>le</strong><br />

curve in avanti, ancora creerà uno svantaggio meccanico<br />

per la spalla ed un sovraccarico per la cuffia. L’esempio<br />

classico che si usa fare è quello del cardine della porta. Se<br />

il cardine è in asse, la porta gira bene ed il cardine si usura<br />

molto <strong>le</strong>ntamente. Quanto più il cardine è fuori asse, tanto<br />

peggiore è la meccanica e tanto più precoce ed importante<br />

sarà l’usura. La prima misura per migliorare il movimento<br />

di una porta è mettere i cardini in asse, e così con la spalla.<br />

Un lavoro attento di riequilibrio del movimento corretto<br />

della scapola e della postura toracica è estremamente efficace<br />

nel guarire sindromi dolorose acute e croniche della<br />

cuffia dei rotatori. Questo richiede competenza del team<br />

riabilitativo nell’individuare lo squilibrio e somministrare<br />

gli esercizi giusti per correggerlo. Richiede anche un minimo<br />

di tempo, circa un mese, per ottenere i primi cambiamenti<br />

fisici desidedrati. Quindi l’obiettivo a medio-lungo<br />

termine e la misura terapeutica più r<strong>ad</strong>ica<strong>le</strong> è “rimettere in<br />

asse il cardine”. Ma intanto l’obiettivo a breve termine è<br />

risolvere l’infiammazione della cuffia per dare sollievo<br />

immediato al paziente. A questo scopo oltre agli antiinfiammatori<br />

per bocca, si somministrano del<strong>le</strong> terapie fisiche<br />

antiinfiammatorie come Laser, Ultrasuoni, Tecarterapia,<br />

Ionoforesi; si impartiscono del<strong>le</strong> mobilizzazioni passive da<br />

parte dei fisioterapisti, eventualmente come risorsa estrema<br />

si possono fare del<strong>le</strong> infiltrazioni di cortisone. <strong>Il</strong> concerto<br />

di queste misure terapeutiche, ben orchestrate nella<br />

loro sequenza ed applicate con rigore risolve la grande<br />

maggioranza del<strong>le</strong> sindromi dolorose a carico della cuffia<br />

dei rotatori. L’importante è non lasciar passare troppo<br />

tempo dall’inizio della sintomatologia e prendere misure<br />

terapeutiche precoci sotto la guida di uno specialista per<br />

evitare che la patologia si strutturi e diventi sempre più diffici<strong>le</strong><br />

da curare, e per scongiurare la prospettiva chirurgica,<br />

che deve sempre essere la risorsa estrema.<br />

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8 Marzo 2010 il giorna<strong>le</strong> del tuo Comune<br />

L’INTERVISTA. Franco Frandi, presidente di Confesercenti, parla dell’economia di Borgo<br />

“La vocazione commercia<strong>le</strong> ci aiuta”<br />

<strong>Il</strong> consiglio per chi vuo<strong>le</strong> aprire un’attività ora? “Competenza<br />

nell’erogazione del servizio e qualità del prodotto sono gli<br />

ingredienti fondamentali per resistere ai momenti più critici”<br />

Letizia Martino<br />

La crisi economica e il<br />

commercio a Borgo San<br />

Lorenzo: ne abbiamo<br />

parlato con Franco Frandi,<br />

presidente di Confesercenti di<br />

Borgo San Lorenzo, e rappresentante<br />

provincia<strong>le</strong> dell’associazione<br />

che nel capoluogo e dintorni conta<br />

Franco Frandi<br />

circa 250 aziende iscritte. “La crisi<br />

c’è stata, e continua a farsi sentire,<br />

in tutti i settori del commercio –<br />

spiega Frandi – dopo un diffici<strong>le</strong><br />

2008 e 2009, anche il 2010 non si<br />

profila certo roseo e gli effetti della<br />

ripresa, che dovrebbe esserci, non<br />

saranno certo immediati sul microlivello”.<br />

A scendere nel dettaglio,<br />

dal<strong>le</strong> paro<strong>le</strong> di Frandi emerge che<br />

il saldo tra chiusure e aperture è<br />

stato comunque alla pari: “<strong>Il</strong> comparto<br />

commercia<strong>le</strong> di un centro<br />

come Borgo San Lorenzo ha una<br />

lunga tr<strong>ad</strong>izione di competenza e<br />

professionalità – spiega – e questo<br />

ha sicuramente contribuito <strong>ad</strong><br />

arginare i più nefasti effetti della<br />

crisi economica, insieme al fatto<br />

che i centri più piccoli risentono<br />

meno dei momenti di espansione<br />

così come quelli di maggiore depressione”.<br />

E per chi apre, crisi o<br />

non crisi, il consiglio resta quello<br />

di essere preparati e analitici, con<br />

tutto l’armamentario necessario: ricerche<br />

di mercato per posizionarsi<br />

in aree meno sature e professionalità.<br />

Frandi ne è convinto e propone<br />

la necessità di ripristinare corsi di<br />

formazione e preparare i giovani<br />

a gestire la propria attività commercia<strong>le</strong><br />

in maniera efficiente, per<br />

evitare il trauma di veder persi investimenti<br />

iniziali spesso piuttosto<br />

consistenti. “Competenza e serietà<br />

nell’erogazione del servizio e qualità<br />

del prodotto sono certamente<br />

gli ingredienti fondamentali per<br />

resistere meglio ai momenti più<br />

critici” prosegue Frandi. Questa<br />

ricetta non sempre ha certezza di<br />

riuscita, e non sempre è in gr<strong>ad</strong>o di<br />

contrastare <strong>le</strong> ric<strong>ad</strong>ute negative <strong>le</strong>gate<br />

all’arrivo del<strong>le</strong> grandi strutture<br />

commerciali che anche in Mugello<br />

esistono. Ric<strong>ad</strong>ute che si sono fatte<br />

sentire anche nel capoluogo borghigiano<br />

dove però “la vocazione<br />

commercia<strong>le</strong> decenna<strong>le</strong> e l’urbanistica<br />

sono state di grande aiuto,<br />

insieme alla buona gestione del<br />

nostro centro commercia<strong>le</strong> natura<strong>le</strong><br />

che ospita manifestazioni ed eventi<br />

che, mi auguro, potranno in futuro<br />

essere sempre più numerosi”. Soddisfatto<br />

della collaborazione con<br />

l’amministrazione comuna<strong>le</strong>, Frandi<br />

propone di segnalare i parcheggi<br />

esterni al centro, e di recuperare<br />

str<strong>ad</strong>e come via San Martino, paral<strong>le</strong>la<br />

a Malacoda, senza tralasciare <strong>le</strong><br />

iniziative per valorizzare il patrimonio<br />

cultura<strong>le</strong> dell’intero centro storico.<br />

“Sono convinto che la cultura<br />

e la bel<strong>le</strong>zza siano valori importanti<br />

e utili a superare i momenti più<br />

critici. Con un occhio anche al turismo,<br />

naturalmente, che – aggiunge<br />

– sempre più, da Pasqua in poi,<br />

rappresenta una voce significativa<br />

di bilancio per i nostri esercenti.”<br />

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10 Marzo 2010<br />

primo piano<br />

L’INCHIESTA/1. Dall’aperitivo all’ultima birra scolata sui gr<strong>ad</strong>ini. Luci e ombre della movida fiorentina<br />

Certe notti (alcoliche)<br />

a portata di paghetta<br />

Francesca Puliti<br />

Lo chiamavano aperitivo, era qualcosa<br />

da bere sgranocchiando un paio di noccioline<br />

in attesa della cena. La versione<br />

aggiornata agli anni 2000 è una grande<br />

abbuffata innaffiata da due o tre cocktail. La notte<br />

alcolica dei giovani fiorentini comincia da qui.<br />

Dai vari centri del preserata, come San Niccolò e<br />

Santo Spirito, si sposta poi principalmente in zona<br />

Santa Croce, incoronata da qualche anno fulcro<br />

della movida gigliata. E la serata comincia presto,<br />

per poter usufruire del<strong>le</strong> più svariate promozioni.<br />

A ogni giorno della settimana la sua. C’è il lunedì<br />

sera dei cinque shot a cinque euro, il martedì della<br />

seconda pinta di birra gratis, il merco<strong>le</strong>dì della<br />

dama da bere e via di questo passo fino alla domenica.<br />

I posti dove alzare il gomito con pochi euro<br />

non mancano. A volte basta munirsi di una tessera,<br />

investimento contenuto a portata di paghetta, per<br />

accedere a Vodka<strong>le</strong>mon e Negroni a tre euro. Talvolta<br />

non c’è bisogno neanche di quella. “Se poi ci<br />

si fa amico qualche barista è fatta”, ammette candidamente<br />

una ragazza. Domani c’è scuola, ma è<br />

pur sempre venerdì sera. L’anno prossimo entrerà<br />

a pieno titolo nel circuito del<strong>le</strong> feste universitarie,<br />

per quest’anno è ancora a rischio controllo carta di<br />

identità. A verificare la data di nascita degli avventori,<br />

però, sono veramente in pochi. Più numerosi,<br />

invece, i gestori dei locali che si dimostrano fiscali<br />

sull’orario di fine bevuta. Poco ma<strong>le</strong>, perché anche<br />

quando pub e birrerie chiudono i battenti si trova<br />

comunque il modo di farsi una birra. Basta rivolgersi<br />

ai venditori abusivi che ne trasportano sempre<br />

una modica quantità nello zainetto. Poi va a finire<br />

che la si consuma a sedere sui gr<strong>ad</strong>ini di qualche<br />

chiesa, infischiandosene del<strong>le</strong> condizioni meteo (figuriamoci<br />

poi di una qualsiasi ordinanza), perché<br />

l’importante è stare insieme e fare baldoria in compagnia.<br />

E possibilmente schivare la classica secchiata<br />

dal vicinato. Per chi ha qualche anno in più,<br />

qualche soldo in più in tasca e il coprifuoco al<strong>le</strong><br />

spal<strong>le</strong>, ci sono i club, che tengono duro fino al<strong>le</strong><br />

cinque del mattino. Se c’è un lato positivo in tutto<br />

ciò è che quanto meno in questa fascia d’età è cresciuta<br />

la consapevo<strong>le</strong>zza di un prob<strong>le</strong>ma spesso lasciato<br />

sottotraccia. “Dal 2008 al 2009 sono aumentate<br />

<strong>le</strong> persone che si sono rivolte a noi – dichiara<br />

la dottoressa Paola Trotta, coordinatrice dei servizi<br />

Sert e Sat sul territorio fiorentino – l’incremento si<br />

è verificato non tanto tra i minori, quanto tra i 19 e i<br />

24 anni”. I dati dell’anno scorso sono ancora in fase<br />

di elaborazione, ma i numeri del bol<strong>le</strong>ttino 2008<br />

parlano chiaro: a bussare alla porta dei Servizi Alcologici<br />

Territoriali sono stati in 1.253, oltre 1000<br />

solo nella città di Firenze, gli altri distribuiti nella<br />

cintura <strong>ad</strong>iacente. Un terzo di questo battaglione, in<br />

aumento rispetto al 2007, è rappresentato da donne.<br />

“L’aumento però può essere spiegato anche dai più<br />

frequenti controlli sul<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e – continua la dottoressa<br />

Trotta – che ha innalzato il livello di attenzione.<br />

E anche un po’ di sana preoccupazione”.<br />

Pochi controlli sull’età dei clienti, molte promozioni per bere (troppo) con pochi euro,<br />

dal lunedì alla domenica. E aumentano i ragazzi dai 19 ai 24 anni che si rivolgono<br />

ai Servizi alcologici territoriali in cerca di un aiuto specializzato<br />

ivAn<br />

Barista, 36 anni<br />

GiorGio<br />

Dottorando, 28 anni<br />

AnnA e steFAno<br />

Baristi, 45 e 43 anni<br />

“C’è sempre<br />

qualcuno che<br />

alza il gomito”<br />

“A chi non<br />

piace una birra<br />

all’aperto?”<br />

“<strong>Il</strong> buon senso<br />

è l’arma più<br />

efficace”<br />

“Forse la questione è un po’ troppo enfatizzata...Per esperienza<br />

persona<strong>le</strong> posso dire che non ho mai avuto particolari<br />

prob<strong>le</strong>mi, e del resto si sa: gente che alza il gomito c’è<br />

sempre stata e sempre ci sarà. Speriamo solo che queste<br />

nuove rego<strong>le</strong> entrate in vigore siano applicate in maniera<br />

uniforme”<br />

“Io personalmente non ho mai creduto al<strong>le</strong> politiche proibizioniste.<br />

Quello dell’abuso di alcool è un prob<strong>le</strong>ma serio,<br />

non c’è dubbio, ma credo che sarebbe più proficuo intervenire<br />

a monte, sulla riduzione del danno. E poi diciamolo,<br />

con la bella stagione a chi non piace bersi una birra all’aria<br />

aperta?”<br />

“È sicuramente meglio prevenire che curare. L’educazione<br />

è l’unico strumento veramente efficace per proteggere i ragazzi<br />

dall’alcolismo o dalla droga. Da parte nostra siamo<br />

sempre stati vigili sull’età della nostra clientela, siamo convinti<br />

che il buon senso sia senz’altro un’arma migliore dei<br />

divieti”<br />

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primo piano<br />

L’INCHIESTA/2. Vietata la vendita da asporto dal<strong>le</strong> 22 al<strong>le</strong> 3 e il possesso oltre la “dose” persona<strong>le</strong><br />

11<br />

E fu così che arrivarono<br />

<strong>le</strong> ordinanze anti-sbronza<br />

Luca Serranò<br />

La città del vino rosso dichiara guerra all’abuso di<br />

alcol. Con <strong>le</strong> due ordinanze del mese scorso, infatti,<br />

il Comune ha circoscritto modi e tempi della<br />

vendita di bevande alcoliche nel centro di Firenze<br />

e al<strong>le</strong> Cascine. Colpendo, in particolare, quei piccoli<br />

market che fino a notte fonda offrono birre, vini e liquori<br />

al dettaglio. Niente più vendita da asporto dal<strong>le</strong> 22 al<strong>le</strong> tre<br />

del mattino (per l’articolo 650 c.p. arresto fino a tre mesi<br />

e multe superiori ai 200 euro), divieto di detenere bottiglie<br />

o lattine superiori alla “dose” persona<strong>le</strong>. Le nuove rego<strong>le</strong><br />

(valide fino al 31 maggio, quando probabilmente saranno<br />

“rinnovate” da un decreto prefettizio) sono state accolte<br />

con cautela dal popolo della notte. “<strong>Il</strong> proibizionismo non<br />

è mai servito a nulla”, sibila un ragazzo visibilmente alticcio<br />

all’uscita di un frequentato loca<strong>le</strong> del centro. “Chi<br />

si vuo<strong>le</strong> ubriacare lo farà lo stesso”, fa eco un suo compagno.<br />

Che una fascia sempre maggiore di giovani spenda<br />

<strong>le</strong> proprie serate tra un bicchiere e l’altro, d’altra parte, è<br />

sotto gli occhi di tutti. “Perché fanno chiasso e si notano<br />

di più - replica Giorgio da dietro il banco del suo bar di via<br />

San Gallo - vedo anche tanti cinquantenni che attaccano<br />

al<strong>le</strong> dieci di mattina e vanno avanti tutto il giorno”. Un<br />

prob<strong>le</strong>ma dai contorni sfuggenti, quello dell’abuso di sostanze<br />

alcoliche tra i ragazzi. Meglio vietare o educare al<br />

consumo responsabi<strong>le</strong>? Quel che è certo è che la duplice<br />

ordinanza del sindaco Renzi è arrivata dopo alcuni casi<br />

limite di minorenni ricoverati per coma etilico, circostanze<br />

che hanno spinto <strong>le</strong> istituzioni citt<strong>ad</strong>ine a fare fronte<br />

comune. “Non è solo una questione di ordine pubblico –<br />

spiega il questore di Firenze Francesco Tagliente – ma una<br />

vera e propria emergenza socia<strong>le</strong>. Già nei mesi scorsi abbiamo<br />

effettuato controlli a tappeto nei locali, certi episodi<br />

non devono più verificarsi”. Un chiaro riferimento al<strong>le</strong><br />

sospensioni di licenza che lo stesso Tagliente ha disposto<br />

nei confronti di alcuni pub e di una (nota) discoteca del<strong>le</strong><br />

Cascine, rei di aver servito da bere anche agli under sedici.<br />

“Bene ha fatto il Comune a intervenire – continua – ma<br />

è tutta la città che sta reagendo. Per la prima volta istituzioni,<br />

forze di polizia e associazioni di categoria si sono<br />

mosse insieme per contrastare il fenomeno – conclude – è<br />

una sorta di laboratorio permanente senza precedenti in<br />

Italia”. I primi risultati, in effetti, sono già abbondantemente<br />

visibili. Molti locali del centro hanno cominciato a<br />

chiedere il documento d’identità prima di servire alcolici,<br />

mentre il popolo della notte fa a gara <strong>ad</strong> interpretare il testo<br />

del<strong>le</strong> due ordinanze. “La seconda non la capisco proprio”,<br />

il ritornello tra i più giovani. <strong>Il</strong> divieto di detenere<br />

confezioni di alcolici eccedenti l’uso persona<strong>le</strong> (nel centro<br />

storico e al<strong>le</strong> Cascine) ha destato perp<strong>le</strong>ssità sopratutto tra<br />

<strong>le</strong> associazioni dei consumatori, preoccupate della labilità<br />

di un simi<strong>le</strong> principio. In attesa di vedere come sarà applicata<br />

la norma, di una cosa si può comunque essere certi: <strong>le</strong><br />

bottiglie d’acqua non andranno a ruba.<br />

niCColÒ<br />

Ristoratore, 32 anni<br />

emAnuelA<br />

artigiana, 25 anni<br />

mAttiA<br />

Commesso, 30 anni<br />

“La questione<br />

esiste e va<br />

affrontata”<br />

“Meglio<br />

al<strong>le</strong>ntare<br />

la presa?”<br />

“Serviva<br />

qualche<br />

regola in più”<br />

“In linea di principio sono senz’altro d’accordo. La questione<br />

esiste e in qualche modo va affrontata. Peccato che<br />

per noi operatori ci siano molti altri prob<strong>le</strong>mi: ho appena<br />

ricevuto 4mila euro di multa perché un ragazzo saliva dalla<br />

mia cantina con un panino in mano. Penso che <strong>le</strong> norme<br />

andrebbero applicate con maggior elasticità”<br />

“La politica ha sempre avuto un atteggiamento paternalistico<br />

nei confronti dei più giovani, frutto, credo, della sostanzia<strong>le</strong><br />

incapacità di comprenderli. Mi chiedo invece se<br />

non sarebbe il caso di al<strong>le</strong>ntare un po’ la presa: non vorrei<br />

infatti che tutti questi limiti alla fine producessero l’effetto<br />

contrario”<br />

“Credo che qualche regola in più servisse davvero. Bene ha<br />

fatto il Comune a intervenire. Certo, vietare è sempre una<br />

sconfitta per tutti, ma in fondo, a pensarci bene, si tratta<br />

solo di evitare alcune situazioni limite. Le Cascine e piazza<br />

Indipendenza <strong>ad</strong> esempio devono tornare a disposizione di<br />

tutti”<br />

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12 Marzo 2010<br />

tempi moderni<br />

LO STUDIO. Una ricerca traccia il ritratto di questa preziosa risorsa dell’economia fiorentina<br />

Gli artigiani hanno i capelli bianchi<br />

La fotografia arriva dal primo “Repertorio sui mestieri d’arte della provincia di firenze”:<br />

i titolari del<strong>le</strong> imprese artigiane hanno generalmente tra i 49 e i 58 anni (è under 30 solo<br />

il 3 per cento). Ma a sorpresa il 60 per cento di loro utilizza la posta e<strong>le</strong>ttronica<br />

Annalisa Cecionesi<br />

Gli artigiani, eccel<strong>le</strong>nza fiorentina,<br />

sono, a detta di<br />

molti, personaggi in via<br />

d’estinzione. Lo stereotipo<br />

ce li fa pensare coi capelli bianchi,<br />

chini sul lavoro in botteghe d’altri<br />

tempi. Un’immagine veritiera? La<br />

risposta arriva dal primo “Repertorio<br />

sui mestieri d’arte della provincia di<br />

Firenze”, realizzato dalla Fondazione<br />

di Firenze per l’Artigianato Artistico,<br />

in compartecipazione con la Camera<br />

di Commercio di Firenze. Gli artigiani<br />

artistici della provincia, individuati<br />

attraverso l’indagine, sono 1.317,<br />

concentrati per il 49 per cento nel comune<br />

di Firenze. Hanno mediamente<br />

50 anni e non hanno eredi ma muovono<br />

i primi passi nel mondo del web.<br />

Oltre la metà del<strong>le</strong> imprese artigianali<br />

è rappresentato da ditte individuali,<br />

fino a un massimo di tre <strong>ad</strong>detti. Le<br />

forme societarie, minoritarie, sono<br />

più frequenti nel settore dei minerali<br />

non metalliferi e in quello della pel<strong>le</strong><br />

e del cuoio. Come suggerisce lo stereotipo,<br />

gli artigiani hanno i capelli<br />

grigi: il titolare dell’impresa artigiana<br />

ha generalmente un’età avanzata,<br />

tra i 49 e i 58 anni. Solo il 3 per cento<br />

ha meno di 30 anni. Le imprese però<br />

sono piuttosto giovani. Un’attività<br />

su due è di prima generazione ed è<br />

stata fondata negli ultimi venti anni.<br />

Solo il 7 per cento circa del<strong>le</strong> aziende<br />

è nato prima del 1970. A differenza<br />

di quello che si può pensare, la trasmissione<br />

ereditaria del mestiere non<br />

è predominante. L’indagine dimostra<br />

infatti che <strong>le</strong> attività tramandate di<br />

p<strong>ad</strong>re in figlio sono il 35 per cento<br />

del tota<strong>le</strong>. Gran parte degli artigiani<br />

ha studiato a Firenze: poco meno di<br />

metà ha un diploma di maestro d’arte.<br />

Un significativo 20 per cento proviene<br />

dall’Opificio del<strong>le</strong> Pietre Dure.<br />

Fedeli alla reputazione che li vuo<strong>le</strong><br />

depositari di un mestiere tipicamente<br />

manua<strong>le</strong>, gli artigiani sembrano poco<br />

propensi a usare la tecnologia in<br />

fase produttiva. Solo il 15 per cento<br />

del<strong>le</strong> imprese fa ricorso a una combinazione<br />

di manualità e utilizzo di<br />

macchine. Ma chi si immagina questi<br />

artisti al<strong>le</strong> prese con <strong>le</strong>ttere sigillate<br />

con cera lacca si sbaglia. <strong>Il</strong> computer<br />

è entrato anche nel<strong>le</strong> botteghe. Oltre<br />

il 60 per cento degli artigiani comunica<br />

attraverso la posta e<strong>le</strong>ttronica.<br />

Ad avere un sito internet è invece<br />

poco meno del 39 per cento. Alcuni<br />

settori però si dimostrano più affini<br />

Tra i settori con<br />

più dimestichezza<br />

col web c’è quello<br />

della pel<strong>le</strong>tteria<br />

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di altri al<strong>le</strong> nuove tecnologie. E’ il<br />

caso della pel<strong>le</strong>tteria e dei cuoi artistici,<br />

degli strumenti musicali, del<strong>le</strong><br />

decorazioni e della ceramica. C’è chi<br />

diventa artigiano del web, pronto <strong>ad</strong><br />

aprirsi dei varchi oltre i circuiti locali,<br />

diffondendo il proprio saper fare<br />

oltre i confini della regione, e perché<br />

no, dell’Italia. Buone notizie, allora.<br />

L’artigianato, “marchio di fabbrica”<br />

del m<strong>ad</strong>e in Florence, resiste. In bottega<br />

e sul web.<br />

iN PiLLoLE<br />

il precedente<br />

<strong>Il</strong> primo e unico progetto di<br />

Repertorio del<strong>le</strong> botteghe<br />

dell’artigianato artistico risa<strong>le</strong><br />

al 1958. Si trattava di un censimento<br />

degli artigiani toscani,<br />

pubblicato in quattro lingue<br />

(italiano, ing<strong>le</strong>se, francese e<br />

spagnolo). L’indagine odierna<br />

trae ispirazione da quel progetto<br />

proponendo una mappatura<br />

aggiornata.<br />

l’indagine<br />

L’indagine, a cura di Franco Vichi,<br />

direttore della Fondazione<br />

di Firenze per l’Artigianato Artistico,<br />

è raccolta in un volume<br />

e in un cd ed è suddivisa in due<br />

parti. La prima traccia un ritratto<br />

del<strong>le</strong> imprese artigiane della<br />

provincia di Firenze, cercando<br />

di delineare il “profilo” dell’artigiano<br />

d’arte odierno. Nella<br />

seconda parte sono invece descritte<br />

nel dettaglio <strong>le</strong> 1.317<br />

aziende artigiane individuate.<br />

il metodo<br />

Da un e<strong>le</strong>nco inizia<strong>le</strong> di oltre<br />

6mila aziende appartenenti<br />

all’Albo del<strong>le</strong> Imprese Artigiane<br />

è stata fatta una prima scrematura,<br />

eliminando <strong>ad</strong> esempio<br />

<strong>le</strong> produzioni di livello industria<strong>le</strong>.<br />

Si è arrivati così a un tota<strong>le</strong><br />

di 2.500 aziende, ulteriormente<br />

ridotte dopo una verifica<br />

te<strong>le</strong>fonica, rivolta a capire se si<br />

trattasse di imprese della sfera<br />

propriamente “artistica”. Tra<br />

<strong>le</strong> discriminanti utilizzate rientrano<br />

l’ideazione, i materiali<br />

utilizzati, nonché la produzione<br />

di manufatti unici, in picco<strong>le</strong><br />

serie.<br />

<strong>le</strong> imprese<br />

<strong>Il</strong> mondo dell’artigianato è assai<br />

vasto e lo dimostrano i settori<br />

individuati dal Repertorio.<br />

Vi rientrano l’abbigliamento e<br />

<strong>le</strong> calzature, i ricami, la pel<strong>le</strong> e<br />

i cuoi artistici, la tappezzeria, la<br />

carta, la ceramica, il <strong>le</strong>gno e i<br />

mobili, <strong>le</strong> lavorazioni in pietra<br />

e in vetro, gli strumenti musicali<br />

e il restauro. Escluse invece<br />

dall’indagine <strong>le</strong> lavorazioni che<br />

hanno poco a che fare con l’arte:<br />

i servizi alla persona, come<br />

i barbieri, o <strong>le</strong> attività <strong>le</strong>gate ai<br />

generi alimentari.


1074382


14 Marzo 2010<br />

ambiente<br />

DOSSIER/1. Tre medici spiegano i pericoli sanitari dovuti alla presenza di questo materia<strong>le</strong><br />

“<strong>le</strong> rimozioni fai-da-te sono pericolose”<br />

Due <strong>le</strong> malattie <strong>le</strong>gate al minera<strong>le</strong>: la asbestosi (rarissimi i casi in<br />

città) e il mesotelioma, tumore che può colpire chi ne ha inalato<br />

<strong>le</strong> fibre. L’area fiorentina sembra essere relativamente al sicuro,<br />

anche se, specie nella Piana, sono molte <strong>le</strong> coperture in eternit<br />

1085687<br />

Riccardo Bianchi<br />

La pericolosità dell’amianto<br />

è ormai risaputa. Le numerose<br />

inchieste aperte sul<strong>le</strong><br />

morti che ha provocato<br />

hanno fatto storia. Le grandi aziende<br />

dove si lavorava, come la Eternit<br />

di Casa<strong>le</strong> Monferrato, hanno avuto<br />

centinaia di morti tra i propri operai.<br />

Ma sul territorio fiorentino fabbriche<br />

di questo tipo non esistevano. Una<br />

L’ESEMPio<br />

<strong>Il</strong> nuovo impianto<br />

Rischi <strong>ad</strong>dio<br />

Benvenuto so<strong>le</strong><br />

Buone nuove per la copertura<br />

di un grande fabbricato<br />

di proprietà di Toscana<br />

Energia, comp<strong>le</strong>tamente bonificato<br />

e trasformato da una<br />

vecchia, malridotta e pericolosa<br />

copertura in eternit in un<br />

nuovo e super tecnologico impianto<br />

fotovoltaico. 470mila<br />

euro, tanto ci è voluto per trasformare<br />

la pericolosa copertura<br />

di eternit in una centra<strong>le</strong><br />

fotovoltaica da 70mila Kwh<br />

all’anno. E anche se il fabbricato<br />

ha un’esposizione non<br />

proprio idea<strong>le</strong>, il prob<strong>le</strong>ma è<br />

stato bypassato utilizzando<br />

pannelli in silicio amorfo, un<br />

materia<strong>le</strong> che, pur avendo un<br />

rendimento inferiore rispetto<br />

ai moduli cristallini, garantisce<br />

una produzione minima<br />

<strong>ad</strong>eguata anche in condizioni<br />

atmosferiche non favorevoli e<br />

riesce a sfruttare i periodi a minore<br />

intensità luminosa, come<br />

alba e tramonto. 1550 metri<br />

qu<strong>ad</strong>rati bonificati e sostituiti<br />

con i nuovi pannelli che da<br />

quest’anno in avanti consentiranno<br />

di produrre energia che<br />

permetterà di risparmiare circa<br />

l’equiva<strong>le</strong>nte di 1,5 tonnellate<br />

di petrolio, e di non immettere<br />

nell’aria 53,6 tonnellate<br />

di anidride carbonica (ovvero<br />

l’equiva<strong>le</strong>nte ecologico di 77<br />

nuovi alberi piantati), producendo<br />

una quantità di energia<br />

pari a quella che basterebbe<br />

per soddisfare il fabbisogno di<br />

27 famiglie. La grande novità,<br />

che invita <strong>ad</strong> un gr<strong>ad</strong>ua<strong>le</strong> iter<br />

di bonifica del<strong>le</strong> aree a rischio<br />

in cui sono presenti tracce di<br />

amianto, è stata presentata<br />

dal sindaco di Firenze Matteo<br />

Renzi che ha inaugurato l’impianto<br />

lo scorso 25 febbraio. I<br />

584 pannelli installati sono il<br />

fiore all’occhiello di un lavoro<br />

che porta a Firenze un ottimo<br />

esempio di come la città si dovrebbe<br />

rapportare all’energia,<br />

lasciando più spazio all’ecologia<br />

e alla sostenibilità e accantonando<br />

materiali pericolosi.<br />

/C.G.<br />

fortuna, come confermano i dati. Se<br />

si pensa che a Monfalcone, in Friuli,<br />

citt<strong>ad</strong>ina di 28mila abitanti, negli ultimi<br />

vent’anni ci sono stati 260 casi<br />

di mesotelioma, il tumore provocato<br />

dal minera<strong>le</strong>, i 179 della provincia<br />

fiorentina sono ben altra cosa. Nonostante<br />

il commercio di manufatti in<br />

amianto sia vietato dal ‘92, la <strong>le</strong>gge<br />

non vieta di tenere quelli esistenti,<br />

a patto che siano in buono stato.<br />

E a Firenze ce ne sono eccome. Le<br />

malattie che questo materia<strong>le</strong> produce<br />

sono due. La asbestosi, che si<br />

sviluppa anche dopo decine di anni<br />

in chi ha lavorato con il materia<strong>le</strong>,<br />

e il mesotelioma, per chi ne è stato<br />

a contatto, inalandone <strong>le</strong> fibre. Se<br />

la prima non può più spaventare, la<br />

seconda è un pericolo ancora attua<strong>le</strong>.<br />

“I casi di asbestosi sono pochissimi<br />

a Firenze, stanno scomparendo<br />

- spiega il dottor Giuseppe Petrioli,<br />

direttore del dipartimento prevenzione<br />

dell’Asl 10 - erano casi mortali,<br />

si bloccavano i polmoni. Ma ormai<br />

parliamo solo di qualche ex operaio<br />

di trent’anni fa, che o ha lavorato<br />

nel<strong>le</strong> officine di Ataf e Ferrovie dello<br />

Stato, oppure era emigrato al nord”.<br />

L’amianto è il cancerogeno più potente<br />

che si conosca, perché <strong>le</strong> fibre<br />

si possono sprigionare nell’aria. “Più<br />

è friabi<strong>le</strong> e più è dannoso - spiega il<br />

dottor Andrea Galanti, che si occupa<br />

di prevenzione nei luoghi di lavoro -<br />

per fortuna nell’edilizia è spesso presente<br />

come eternit, quindi compatto<br />

e coperto dal cemento. Però l’eternit<br />

copre gran parte dei capannoni<br />

industriali, specie nella Piana”. La<br />

<strong>le</strong>gge aiuta i lavoratori, obbligando<br />

il datore di lavoro a controllare la sicurezza<br />

dell’ambiente. Ma si sa che<br />

sono meno al sicuro dei tecnici specializzati<br />

che rimuovono l’amianto,<br />

coperti da tute <strong>ad</strong>atte. I pericoli non<br />

sono comunque e<strong>le</strong>vati, esclusi casi<br />

ben determinati, soprattutto nel<strong>le</strong><br />

abitazioni, dove <strong>le</strong> persone passano<br />

più tempo e in spazi più ristretti. “Un<br />

tubo di eternit non è dannoso se è in<br />

buono stato. Ma se un muratore lo<br />

rompe, <strong>le</strong> fibre si diffondono in tutta<br />

la casa - ricorda il dottor Luciano<br />

Tiracorrendo, specialista in igiene<br />

pubblica - se poi questi manufatti<br />

vengono polverizzati con trapani o<br />

f<strong>le</strong>ssibili, il prob<strong>le</strong>ma si fa veramente<br />

serio”. Per questo è consigliabi<strong>le</strong><br />

che <strong>le</strong> valutazioni e <strong>le</strong> rimozioni di<br />

tali oggetti siano realizzate da ditte<br />

specializzate, anche se è possibi<strong>le</strong><br />

toglierli da soli. “Esiste un kit, reperibi<strong>le</strong><br />

all’Asl o al Qu<strong>ad</strong>rifoglio - racconta<br />

Petrioli - ma va bene solo per<br />

<strong>le</strong> picco<strong>le</strong> cose”. Anche perché per<br />

smaltire una tettoia di eternit non si<br />

può assolutamente buttarla nel cassonetto.<br />

Più è friabi<strong>le</strong> più<br />

è dannoso, per<br />

questo è meglio<br />

affidarsi a ditte


ambiente<br />

DOSSIER/2. Avviato un censimento per tener d’occhio <strong>le</strong> situazioni a rischio e ridurre gli il<strong>le</strong>citi<br />

foto dal cielo per monitorare l’amianto<br />

15<br />

Riccardo Bianchi<br />

Non ci sono zone veramente<br />

a rischio amianto<br />

in città. L’unica,<br />

forse, è il Teatro del<br />

Comuna<strong>le</strong>, dove da tempo i tecnici<br />

specializzati stanno lavorando per<br />

rimuoverlo. Di piccoli manufatti<br />

prodotti con il minera<strong>le</strong>, però, è<br />

piena anche Firenze. L’eternit era<br />

talmente resistente che si è diffuso<br />

ovunque e per produrre gli oggetti<br />

più svariati, dai pannelli coprimuro<br />

ai cassonetti. Ma il suo vero<br />

utilizzo sono state <strong>le</strong> coperture: ce<br />

n’erano di tutti i tipi, dai tetti degli<br />

stabilimenti al<strong>le</strong> tettoie dei capanni<br />

in giardino. E in gran parte<br />

sono ancora lì. Proprio per questo<br />

il Comune ha predisposto un censimento<br />

di tutte queste coperture.<br />

<strong>Il</strong> progetto è guidato dall’architetto<br />

Stefano Cerchiarini, della direzione<br />

Ambiente, affiancato da una<br />

squ<strong>ad</strong>ra di tre esperti. Per portarlo<br />

a termine utilizzeranno <strong>le</strong> foto<br />

aeree della Regione Toscana e <strong>le</strong><br />

carte con la destinazione d’uso<br />

dei vari edifici. “Controlliamo<br />

due tipi di strutture: quel<strong>le</strong> dove il<br />

pericolo di trovare amianto è più<br />

alto, come <strong>le</strong> stazioni o <strong>le</strong> tettoie, e<br />

quel<strong>le</strong> dove è bene controllare che<br />

non ve sia, come gli ospedali, <strong>le</strong><br />

scuo<strong>le</strong> o i comp<strong>le</strong>ssi sportivi”, racconta<br />

Cerchiarini. Sul computer si<br />

alternano <strong>le</strong> 310 foto con <strong>le</strong> relative<br />

mappe. Si notano i diversi colori<br />

che segnalano <strong>le</strong> varie strutture<br />

da tenere sotto attenzione. Sono<br />

tante, 14mila, ma erano 30mila<br />

alla partenza. <strong>Il</strong> primo passo è<br />

capire dal<strong>le</strong> immagini di che coperture<br />

si tratta. <strong>Il</strong> mouse punta su<br />

una fabbrica. “Esclusa, ha il tetto<br />

rosso, l’amianto è sempre grigio”,<br />

sentenzia l’architetto. Accanto ci<br />

sono due picco<strong>le</strong> tettoie: “Ecco,<br />

questa è di amianto. È ondulata<br />

e grigia scura. Questa no, è grigia<br />

ma è chiara, è metallica”. Ma<br />

dove gli alberi o l’ombra coprono<br />

la visua<strong>le</strong>, l’unica soluzione è il<br />

sopralluogo “o nuove foto digitali,<br />

più precise”.Ma anche più costo-<br />

LA MAPPA DEI SORVEGLIATI SPECIALI<br />

CENSIMENTO Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 TOT<br />

Rottamaio 0 0 0 2 3 5<br />

Campeggio, villaggio turistico 1 1 0 0 0 2<br />

Stalla, Fieni<strong>le</strong>, Al<strong>le</strong>vamento 25 3 29 28 6 91<br />

Centra<strong>le</strong> e<strong>le</strong>ttrica, sottostazione e<strong>le</strong>ttrica, 18 112 84 99 177 490<br />

cabina e<strong>le</strong>ttrica<br />

Stazione ferroviaria, <strong>case</strong>llo, fermata 15 2 0 0 2 19<br />

Tettoia, pensilina, lucernario 795 1951 1647 1628 3027 9048<br />

Volume industria<strong>le</strong>-commercia<strong>le</strong>, capannone 360 901 229 685 2022 4197<br />

Comp<strong>le</strong>sso socia<strong>le</strong> 0 15 2 2 4 23<br />

Comp<strong>le</strong>sso sportivo 19 30 44 32 43 168<br />

Comp<strong>le</strong>sso scolastico 3 34 25 37 52 151<br />

Comp<strong>le</strong>sso ospedaliero 0 6 1 2 15 24<br />

TOTALE 1236 3055 2061 2515 5351 14218<br />

Le prime sette righe sono <strong>le</strong> strutture che potrebbero contenere amianto.<br />

I comp<strong>le</strong>ssi, invece, sono gli edifici che saranno controllati per sicurezza, perché<br />

molto frequentati.<br />

I numeri si riferiscono ai palazzi che il gruppo dell’architetto Cerchiarini control<strong>le</strong>rà,<br />

non a quelli che contengono necessariamente amianto. I grandi conglomerati, come<br />

<strong>le</strong> stazioni, Careggi e San Salvi, sono considerati come un’unità, nonostante abbiano<br />

più strutture.<br />

firenze non ha zone “rosse”, tranne<br />

(forse) il teatro Comuna<strong>le</strong>, dove si lavora<br />

per rimuovere i residui. in corso una<br />

mappatura del<strong>le</strong> strutture da controllare<br />

se. “Servirà un anno per lavorare<br />

sul<strong>le</strong> immagini e tutto il 2011 per i<br />

controlli, l<strong>ad</strong>dove ci saranno dubbi”.<br />

Alla fine, però, sarà più faci<strong>le</strong><br />

per <strong>le</strong> autorità assicurarsi che nessuno<br />

smaltisca abusivamente una<br />

tettoia o la lasci degr<strong>ad</strong>are. Oltre<br />

al<strong>le</strong> coperture, ci sono molti altri<br />

manufatti in eternit presenti nel<strong>le</strong><br />

<strong>case</strong> dei fiorentini, dai caminetti<br />

ai tubi. Un’infinità, diffici<strong>le</strong> da togliere.<br />

“La delibera del ‘97 della<br />

Regione Toscana, che ne regola la<br />

manutenzione, è vaga - sostiene<br />

Marco Maselli, dell’ufficio Igiene<br />

Pubblica del Comune - dà dei valori<br />

a seconda dell’età del manufatto<br />

e del suo stato di degr<strong>ad</strong>o, ma<br />

quest’ultimo non è faci<strong>le</strong> da definire,<br />

non è oggettivo”. Perciò non<br />

sono rari i casi in cui una richiesta<br />

di mettere in sicurezza un cassonetto<br />

interno finisce dritta davanti<br />

al Tar. “E l’esito non è scontato”.<br />

IL CASO. Una copertura e la paura dei vicini di casa<br />

l’eternit sul tetto che “scotta”<br />

Cosa succede se un tetto di eternit<br />

fa capolino da una fabbrica<br />

di lumiere alla prima periferia di<br />

Firenze disturbando la quiete del<br />

vicinato? Succede che il vicinato si<br />

agita e comincia a far sentire la sua<br />

voce. “Possibi<strong>le</strong> che ci sia sempre<br />

bisogno del morto per dimostrare<br />

che una cosa è dannosa?”, sbotta<br />

Gloria Vivoli, aspirante infermiera,<br />

che sta tentando, insieme <strong>ad</strong> altri<br />

citt<strong>ad</strong>ini della zona, di convincere<br />

la proprietaria a smantellare il tetto<br />

in questione. <strong>Il</strong> “morto”, per fortuna<br />

non c’è stato, almeno per <strong>ad</strong>esso, e<br />

la signora Florence Casey Fantin,<br />

p<strong>ad</strong>rona del tetto che si allunga nella<br />

sua proprietà e che confina con<br />

molti altri spazi verdi dell’isolato tra<br />

via Rusciano e via Giovanni Maria<br />

Cecchi, assicura di tenere sotto controllo<br />

costantemente la copertura in<br />

questione. “E’ ovvio, anch’io ci tengo<br />

a eliminarlo, sono io la prima a<br />

viverci quotidianamente a contatto,<br />

ma i costi per lo smaltimento sono<br />

molto alti e dovrei accollarmeli da<br />

sola, quindi quello che per il momento<br />

posso fare, e faccio vo<strong>le</strong>ntieri,<br />

è tenerlo sotto controllo costantemente”.<br />

Gli incaricati degli uffici di<br />

Igiene Pubblica si occupano del monitoraggio<br />

del<strong>le</strong> situazioni a rischio<br />

ed è con loro che la signora Fantin<br />

si interfaccia per il controllo del suo<br />

tetto. “Sono stata proprio oggi (venerdì<br />

5 marzo, ndr) a consegnare<br />

della documentazione in via Casini,<br />

agli uffici d’igiene pubblica, e solo<br />

pochi giorni fa sono venuti dei tecnici<br />

a controllare, ci sono documenti<br />

che lo provano. Poi, siamo i primi<br />

a fare attenzione a non danneggiarlo,<br />

a non camminarci sopra perché<br />

rischierebbe di rompersi e rompendosi,<br />

emanerebbe particel<strong>le</strong> cancerogene<br />

di amianto nell’aria”. Ma i<br />

citt<strong>ad</strong>ini non si lasciano convincere<br />

tanto facilmente, vorrebbe avere a<br />

disposizione almeno i documenti<br />

che provano l’effettiva manutenzione<br />

e preferirebbero vedere il prima<br />

possibi<strong>le</strong> l’eternit smaterializzarsi.<br />

“Ho scritto anche una <strong>le</strong>ttera per<br />

la raccolta del<strong>le</strong> firme tra i vicini<br />

- continua Gloria - mi sono rivolta<br />

a chiunque, dall’Arpat, all’Asl, al<br />

Comune di Firenze, ma mi hanno<br />

risposto che lo smantellamento è a<br />

carico dei privati”. <strong>Il</strong> risultato è che<br />

un prob<strong>le</strong>ma tra vicini si trasforma<br />

in una lotta dove nessuno riesce a<br />

dare all’altro risposte soddisfacenti.<br />

“Io vedo muschio, tego<strong>le</strong> spezzate,<br />

come faccio a credere che sia tutto<br />

a posto?”, dice Gloria. “E’ tutto ok”,<br />

controbatte la proprietà. Chi la dura<br />

la vince.<br />

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16 Marzo 2010<br />

tendenze<br />

ZOOM/1. L’Irpet ha fotografato <strong>le</strong> nuove rotte degli “esodi metropolitani”: spesso il movente è economico<br />

sempre più fiorentini in fuga (verso Prato)<br />

in un decennio<br />

L’iNtERViSta<br />

(1997/2008) sono usciti<br />

dal capoluogo circa<br />

108mila residenti e ogni<br />

anno fanno questa<br />

scelta quasi in 9mila. La<br />

metà di loro si sposta<br />

nei comuni limitrofi<br />

Greta Braschi<br />

<strong>Il</strong> costo del<strong>le</strong> <strong>case</strong> è esagerato? <strong>Il</strong> traffico<br />

e <strong>le</strong> orde di turisti sono esasperanti? E io<br />

trasloco fuori Firenze. È l’esilio (quasi)<br />

forzato di un gran numero di fiorentini.<br />

Lo conferma il Rapporto sul territorio 2010<br />

dell’Irpet (Istituto regiona<strong>le</strong> programmazione<br />

economica Toscana). Nell’arco di un decennio,<br />

dal 1997 al 2008, sono usciti da Firenze<br />

circa 108mila residenti. Ogni anno, in media,<br />

lasciano la città quasi 9mila fiorentini, il 2,4<br />

per cento della popolazione. Sono per lo più<br />

giovani e <strong>ad</strong>ulti dai 20 ai 40 anni. Dove si rifugiano?<br />

Circa metà di loro sceglie uno dei<br />

comuni al<strong>le</strong> porte di Firenze e il capoluogo<br />

più vicino, Prato. A spingerli verso questi lidi<br />

sono per lo più i valori immobiliari al<strong>le</strong>ttanti.<br />

Sono in preva<strong>le</strong>nza giovani, non laureati, spesso<br />

stranieri, famiglie di recente formazione<br />

in cerca della prima casa, strozzati dal costo<br />

del<strong>le</strong> abitazioni e dell’<strong>affitto</strong>. Nell’arco del<br />

decennio 1998/2008 la spesa per l’<strong>affitto</strong> a Firenze<br />

è arrivata <strong>ad</strong> assorbire un quarto del reddito<br />

familiare. Un destino analogo attende coloro<br />

che decidono di acquistare un’abitazione.<br />

“Le famiglie – scrivono i ricercatori dell’Irpet<br />

– si sono spesso accollate mutui pluriennali,<br />

rinunciando mediamente al 20 per cento del<br />

proprio reddito per periodi che spesso superano<br />

i 15 anni”. Quando arriva il momento di<br />

metter su famiglia o di conquistare la propria<br />

indipendenza non resta allora che emigrare<br />

nell’hinterland. <strong>Il</strong> costo del<strong>le</strong> abitazioni infatti<br />

diminuisce col crescere della distanza dal centro<br />

urbano. Le mete preferite? Ai primi posti<br />

svettano Signa e Campi Bisenzio, <strong>le</strong> cui popolazioni<br />

sono cresciute più del 20 per cento dal<br />

1998 al 2008, grazie anche all’apporto della<br />

componente straniera. Mentre a Montelupo,<br />

nello stesso periodo, il numero del<strong>le</strong> famiglie<br />

residenti è r<strong>ad</strong>doppiato. “Un’attrazione – spiega<br />

l’Irpet - da mettere sicuramente in relazione<br />

con i prezzi del<strong>le</strong> abitazioni notevolmente<br />

più bassi rispetto al capoluogo regiona<strong>le</strong>: nel<strong>le</strong><br />

aree semicentrali si va dai 2mila euro al mq di<br />

Campi Bisenzio ai 2mila 500 di Montelupo,<br />

contro i 4mila 500 di Firenze (Fonte: <strong>Il</strong> Consu<strong>le</strong>nte<br />

Immobiliare-So<strong>le</strong> 24Ore)”. Si abbandona<br />

Firenze ma non si va troppo lontano. Gran<br />

parte dei “migranti” metropolitani preferisce<br />

stabilirsi nei comuni vicini, sebbene quelli più<br />

distanti offrano prezzi abitativi ancora più bassi.<br />

In ballo sono infatti altre spese, quel<strong>le</strong> per<br />

il trasporto. <strong>Il</strong> posto di lavoro resta a Firenze<br />

e magari anche i nonni, ai quali lasciare i figli<br />

durante la giornata lavorativa. Crescono così<br />

<strong>le</strong> fila dei pendolari, quotidianamente a far la<br />

spola tra la casa e l’ufficio. Un <strong>ad</strong>eguato sistema<br />

di infrastrutture e una più alta qualità<br />

ambienta<strong>le</strong> compensano l’andirivieni forzato.<br />

Ma il risparmio ha comunque un costo: il tempo<br />

passato (in preva<strong>le</strong>nza) in macchina, a dar<br />

man forte a due presenze indesiderate come il<br />

traffico e l’inquinamento.<br />

Danie<strong>le</strong> Vignoli, ricercatore<br />

“Intanto la città si fa<br />

sempre più anziana”<br />

Due chiacchiere con Danie<strong>le</strong> Vignoli, ricercatore<br />

di Demografia presso l’Università<br />

di Firenze.<br />

Concorda con lo scenario presentato nel<br />

Rapporto sul Territorio Irpet 2010?<br />

Sì, lo scenario tratteggiato mi sembra in linea<br />

con numerose ricerche condotte congiuntamente<br />

dal dipartimento di Statistica di Firenze<br />

e dall’Ufficio di Statistica del Comune di<br />

Firenze. Da un punto di vista demografico, la<br />

popolazione fiorentina sta invecchiando molto<br />

rapidamente. Si contano oggi più di due<br />

anziani per ogni bambino. L’apporto degli<br />

stranieri, sebbene importante, risulta ancora<br />

numericamente esiguo.<br />

Come cambierà la città nei prossimi decenni?<br />

La risposta più faci<strong>le</strong> è che <strong>le</strong> tendenze in corso<br />

lasciano supporre un futuro demografico<br />

fiorentino con pochi giovani e molti anziani.<br />

Tuttavia non sarei troppo pessimista. Si notano<br />

infatti segnali di una rinnovata vitalità<br />

demografica <strong>le</strong>gata <strong>ad</strong> un lieve, ma importante,<br />

recupero di fecondità. Le migrazioni<br />

rappresenteranno la variabi<strong>le</strong> che più potrà<br />

modificare il futuro demografico di Firenze,<br />

sia in termini di popolazione tota<strong>le</strong>, che di<br />

struttura per sesso ed età. Se ci immaginiamo<br />

una popolazione che non si rinchiuderà all’interno<br />

del<strong>le</strong> proprie mura potremmo anche<br />

attraversare una nuova e più favorevo<strong>le</strong> fase<br />

demografica.<br />

A quali trasformazioni sociali assisteremo?<br />

A fronte di una presenza, in valori assoluti e in<br />

termini relativi, sempre più marcata di persone<br />

in età matura e anziana, ci saranno mutamenti<br />

molto veloci nella scena professiona<strong>le</strong>, socia<strong>le</strong>,<br />

politica ed economica. Saranno necessari<br />

<strong>ad</strong>eguamenti di mentalità e comportamenti, e<br />

ripensamenti sui compiti e i ruoli tipici del<strong>le</strong><br />

fasi della vita. I concetti stessi di “bambino”,<br />

“giovane”, “<strong>ad</strong>ulto”, anziano” andranno forse<br />

ripensati alla luce dell’allungamento della vita<br />

media e, più in genera<strong>le</strong>, del<strong>le</strong> trasformazioni<br />

demografiche in corso.<br />

/A.C<br />

1093381<br />

...un fiore <strong>le</strong>ggendario...la Peonia<br />

Fragranza e bel<strong>le</strong>zza,<br />

meraviglia variopinta,<br />

esplosione di gioia,<br />

curiosità primaveri<strong>le</strong>....<br />

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Vi aspettiamo<br />

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tendenze<br />

ZOOM/2. L’altra faccia della medaglia: chi può cambia residenza per lasciarsi al<strong>le</strong> spal<strong>le</strong> il caos<br />

E i ricchi si rintanano nel<strong>le</strong> campagne<br />

17<br />

Annalisa Cecionesi<br />

A<br />

spingere i fiorentini fuori<br />

città non è solo il portafoglio<br />

che piange. Si abbandona<br />

Firenze anche per<br />

sfuggire al caos urbano e migliorare la<br />

propria qualità di vita. È l’esodo dei<br />

“benestanti”. Come dimostra il Rapporto<br />

sul territorio 2010 dell’Irpet, la<br />

metà circa del<strong>le</strong> famiglie che lasciano<br />

la città trasloca verso territori con<br />

costi del<strong>le</strong> <strong>case</strong> analoghi a quelli del<br />

capoluogo toscano, e in alcuni casi<br />

superiori. L’ipotesi più calzante per<br />

spiegare questo esodo sembra essere<br />

la ricerca di un maggior livello di<br />

benessere. La fuga da Firenze ha così<br />

due facce. Accanto ai giovani che<br />

scappano per esigenze di risparmio,<br />

ci sono gli <strong>ad</strong>ulti che desiderano lasciarsi<br />

al<strong>le</strong> spal<strong>le</strong> i difetti della città<br />

per abbracciare la quiete della campagna.<br />

Questi ultimi hanno un’età<br />

mediamente più matura, sono per lo<br />

più nuc<strong>le</strong>i familiari con figli, con una<br />

persona di riferimento quarantenne e<br />

un titolo di studio e<strong>le</strong>vato. Caratteristiche<br />

che fanno ipotizzare di trovarsi<br />

di fronte a famiglie benestanti. Tra di<br />

loro ci sono meno stranieri rispetto<br />

a coloro che inseguono il risparmio.<br />

“Una parte importante dei flussi in<br />

uscita dall’area centra<strong>le</strong> – spiegano<br />

i ricercatori dell’Irpet – trasloca nella<br />

prima cintura alla ricerca di una<br />

maggiore qualità dell’ambiente natura<strong>le</strong><br />

e costruito, del<strong>le</strong> tipologie edilizie,<br />

nonché dei servizi, tutti aspetti<br />

i giovani emigrano da firenze per risparmiare, gli <strong>ad</strong>ulti<br />

benestanti scappano invece alla ricerca di quiete e benessere.<br />

tra <strong>le</strong> mete più gettonate fieso<strong>le</strong>, Bagno a Ripoli e impruneta<br />

che probabilmente risultano critici<br />

nell’area urbana centra<strong>le</strong>”. Tra <strong>le</strong> mete<br />

più gettonate troviamo Fieso<strong>le</strong>, Bagno<br />

a Ripoli, Impruneta e Vaglia, comuni<br />

pregiati con costi abitativi in linea con<br />

quelli fiorentini, se non superiori. Ma<br />

<strong>ad</strong> attirare gli ex fiorentini sono anche<br />

paesi più distanti dal capoluogo<br />

toscano, con valori immobiliari più<br />

bassi. In questo caso la qualità della<br />

vita più soddisfacente è pagata con<br />

tempi di pendolarismo più ampi. Si<br />

va dal Chianti al Mugello, passando<br />

per la Val di Pesa. Tra <strong>le</strong> destinazioni<br />

scelte troviamo Greve in Chianti,<br />

San Casciano, Borgo San Lorenzo,<br />

Scarperia. Le colline toscane si stanno<br />

urbanizzando ma il rischio di cementificazione<br />

selvaggia sembra scongiurato.<br />

<strong>Il</strong> Rapporto dell’Irpet, infatti,<br />

è rassicurante. I flussi diretti verso<br />

nuove aree hanno determinato impatti<br />

relativamente contenuti sull’urbanizzazione.<br />

Non si è assistito a espansioni<br />

incontrollate e opere di edilizia<br />

sc<strong>ad</strong>ente (se non, in parte, nella piana<br />

<strong>ad</strong> ovest di Firenze), così come all’impoverimento<br />

nell’offerta di servizi,<br />

tipico dei quartieri dormitorio. Di<br />

fronte a questa fuga da Firenze, viene<br />

da chiedersi chi rimane nella città<br />

del Rinascimento. Solo monumenti e<br />

turisti? Pare di no. Tra la fine del 2007<br />

e la fine del 2008, dopo anni di contrazione<br />

della popolazione, si assiste a<br />

un’inversione di tendenza, con un aumento<br />

di 1.265 unità. <strong>Il</strong> merito è per lo<br />

più degli stranieri, unici a compensare<br />

(in parte) l’abbandono dei fiorentini.<br />

1094459


18 Marzo 2010<br />

specia<strong>le</strong><br />

SOLIDARIETÀ. Prosegue l’impegno de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> a fianco della Fondazione Francesca Rava Onlus<br />

Haiti ha ancora bisogno di noi<br />

Un piccolo haitiano ospite dell’ospeda<strong>le</strong> pediatrico N.P.H. Saint Damien della Fondazione Rava<br />

Haiti, due mesi dopo.<br />

Spente <strong>le</strong> luci della<br />

ribalta l’emergenza<br />

continua. Soltanto<br />

ora, superato lo shock, è possibi<strong>le</strong><br />

mettere a fuoco la tragedia<br />

in tutta la sua interezza.<br />

E rimboccarsi <strong>le</strong> maniche per<br />

ripartire, mettendo da parte la<br />

commozione, la disperazione,<br />

il dolore. A partire dalla ricostruzione<br />

del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong>. La Fondazione<br />

Francesca Rava – NHP<br />

Onlus, attiva nell’isola da 22<br />

anni, si è già mossa per rimettere<br />

in piedi <strong>le</strong> 17 scuo<strong>le</strong> di str<strong>ad</strong>a,<br />

che prima del sisma hanno dato<br />

cibo, acqua e cure mediche, oltre<br />

all’istruzione, a 6mila bambini<br />

dai 2 ai 16 anni, provenienti<br />

dai quartieri più disagiati. Molte<br />

sono state danneggiate o distrutte<br />

lo scorso gennaio, lasciando<br />

300 insegnanti senza casa né lavoro<br />

e i bimbi senza un punto di<br />

riferimento fondamenta<strong>le</strong>. Ma<br />

la Fondazione non si è fermata,<br />

utilizzando quel<strong>le</strong> rimaste in<br />

piedi come base d’appoggio per<br />

la distribuzione di viveri e per i<br />

servizi sanitari. Un altro passo<br />

per “aiutare gli haitiani <strong>ad</strong> aiutarsi<br />

da sé” è il ripristino del<strong>le</strong><br />

aree danneggiate a Francisvil<strong>le</strong>,<br />

la “Città dei mestieri” messa su<br />

dalla Fondazione con l’intento<br />

di fornire una formazione professiona<strong>le</strong><br />

a centinaia di ragazzi.<br />

Al momento il capannone ospita<br />

una serie di laboratori artigianali,<br />

tra cui un’officina meccanica<br />

e una panetteria, attrezzata con<br />

macchinari italiani. E panettieri<br />

di casa nostra, arrivati a sfornaa<br />

due mesi dal vio<strong>le</strong>nto terremoto che ha sconvolto l’isola l’emergenza continua.<br />

il primo passo per “aiutare gli haitiani <strong>ad</strong> aiutarsi da sé” è fornire loro gli strumenti<br />

per imparare un mestiere. E i panettieri di casa nostra sono già al lavoro sul posto<br />

re fino a 10mila panini al giorno<br />

durante l’emergenza. Ad alimentare<br />

la ricostruzione invece<br />

ci penserà la fabbrica di mattoni,<br />

che trova spazio anch’essa<br />

all’interno della citt<strong>ad</strong>ella. <strong>Il</strong><br />

progetto è destinato <strong>ad</strong> ampliarsi<br />

entro l’anno, con l’avvio<br />

dei lavori di costruzione di una<br />

scuola professiona<strong>le</strong> in gr<strong>ad</strong>o di<br />

fornire a 500 studenti gli strumenti<br />

per imparare un mestiere.<br />

<strong>Il</strong> che non è poco, considerando<br />

che il 70% della popolazione di<br />

Haiti non ha un lavoro. Senza<br />

contare il fatto che, a luci spente,<br />

l’isola dovrà fare i conti con<br />

un’emergenza che andrà avanti<br />

per un’intera generazione di<br />

bambini e ragazzi mutilati. E’<br />

un lungo e<strong>le</strong>nco quello della ricostruzione,<br />

ma tra <strong>le</strong> diverse<br />

voci ognuno può trovare il modo<br />

di dare il proprio contributo. Ci<br />

vorrà un milione e mezzo di<br />

euro per mettere nuovamente<br />

in funzione il centro di riabilitazione<br />

per i bambini disabili<br />

a Petionvil<strong>le</strong> andato distrutto.<br />

Altrettanto sarà necessario per<br />

dar vita a un nuovo orfanatrofio.<br />

Ma sono sufficienti 10mila euro<br />

per tirare su una <strong>case</strong>tta con i<br />

mattoni prodotti a Francisvil<strong>le</strong>.<br />

Basta molto meno per frugarsi<br />

nella coscienza e scegliere come<br />

e in che misura dare una mano.<br />

Niente andrà perduto.


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La Fondazione Francesca Rava rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria N.P.H. Nuestros Pequeños<br />

Hermanos,<br />

La Fondazione<br />

presente<br />

Francesca<br />

da 20<br />

Rava<br />

anni<br />

rappresenta<br />

nell’isola quarto<br />

in Italia<br />

mondo<br />

l’organizzazione<br />

di Haiti con<br />

umanitaria<br />

numerosi progetti<br />

N.P.H. Nuestros<br />

per l’infanzia,<br />

Pequeños<br />

La Fondazione Francesca Rava rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria N.P.H. Nuestros Pequeños<br />

sotto<br />

la<br />

Hermanos,<br />

Hermanos,<br />

guida di P<strong>ad</strong>re<br />

presente<br />

presente<br />

Richard<br />

da 20<br />

da 20<br />

Frechette<br />

anni nell’isola<br />

anni nell’isola<br />

sacerdote<br />

quarto<br />

quarto medico<br />

mondo<br />

mondo<br />

in prima<br />

di Haiti<br />

di Haiti<br />

linea.<br />

con numerosi progetti per l’infanzia, sotto<br />

la guida di P<strong>ad</strong>re Richard Frechette sacerdote e medico in prima linea. con numerosi progetti per l’infanzia, sotto<br />

la guida di P<strong>ad</strong>re Richard Frechette sacerdote e medico in prima linea.<br />

FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIA ONLUS V.LE E. CALDARA, 43 - 20122 MILANO - TEL. 02/54122917 FAX 02/55194958<br />

FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIA<br />

info@nphitalia.org<br />

ONLUS V.LE E. CALDARA,<br />

www.nphitalia.org<br />

43 - 20122 MILANO - TEL. 02/54122917 FAX 02/55194958<br />

FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIA ONLUS V.LE E. CALDARA, 43 - 20122 MILANO - TEL. 02/54122917 FAX 02/55194958<br />

Ringraziamo<br />

info@nphitalia.org www.nphitalia.org<br />

info@nphitalia.org www.nphitalia.org<br />

per la pubblicazione di questa pagina


20 Marzo 2010<br />

REGIONALI/1. Monica Faenzi, candidata alla presidenza per Pdl e Lega Nord<br />

“un’impresa possibi<strong>le</strong>”<br />

politica<br />

Filippo Serri<br />

è quello di chi affronta<br />

un’impresa impossibi<strong>le</strong>:<br />

conquistare la fiducia della<br />

L’entusiasmo<br />

maggioranza dei toscani. Sorride<br />

ai citt<strong>ad</strong>ini a cui stringe ogni giorno<br />

la mano, sorride dai manifesti che tappezzano<br />

la città: “<strong>Il</strong> Coraggio di cambiare”,<br />

quello di Monica Faenzi, candidata del<br />

centrodestra alla presidenza della Regione.<br />

Ex assessore al Comune di Grosseto,<br />

attua<strong>le</strong> sindaco di Castiglione della Pescaia,<br />

deputata dal 2008, la sua candidatura è<br />

giunta a sorpresa per tutti, anche per <strong>le</strong>i.<br />

Se vincerà queste e<strong>le</strong>zioni, dovrà venire<br />

a vivere a Firenze. Le piace l’idea?<br />

A Castiglione rimarrebbero gli affetti, ma<br />

al contempo sarei veramente felice di vivere<br />

a Firenze, tra i fiorentini. Firenze è il<br />

capoluogo di questa regione: sembra scontato,<br />

ma guardandosi indietro non è così.<br />

Avrei anche modo di vedere l’operato del<br />

sindaco Renzi, del qua<strong>le</strong> condivido il decisionismo,<br />

caratteristica più affine al centrodestra<br />

che al centrosinistra, ma non il<br />

merito di alcuni suoi provvedimenti.<br />

Ha già un’idea sul<strong>le</strong> priorità fiorentine a<br />

livello regiona<strong>le</strong>?<br />

Uno dei primi interventi che intendo promuovere<br />

è lo sviluppo dell’aeroporto. La<br />

nuova pista è di vita<strong>le</strong> importanza per la<br />

ripresa economica e turistica del capoluogo.<br />

Noi dobbiamo batterci per un turismo<br />

di qualità e di lunga permanenza sul nostro<br />

territorio.<br />

Ritiene che l’immigrazione sia un prob<strong>le</strong>ma<br />

presente in città?<br />

Basta camminare la sera per <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e del<br />

centro per avere una risposta. L’immigrazione<br />

è un fenomeno che va governato,<br />

e credo che lo si possa fare regolando i<br />

flussi e istituendo un Centro per il riconoscimento<br />

e per l’espulsione di coloro che<br />

non hanno i requisiti per rimanere. <strong>Il</strong> mio<br />

avversario ne confonde invece la finalità,<br />

trasformandoli in centri di avviamento<br />

al lavoro per gli irregolari. Bisognerebbe<br />

ricordargli che ci sono tanti toscani a cui<br />

viene negato questo sacrosanto diritto.<br />

La Toscana è un fortino inespugnabi<strong>le</strong>,<br />

oppure nutre speranze di vittoria?<br />

Anche Castiglione era un baluardo della<br />

sinistra, ma l’ho espugnato conquistando<br />

la fiducia di persone non certo vicine al<br />

centrodestra, ma evidentemente stufe di<br />

chi li aveva governate sino <strong>ad</strong> allora. Con<br />

lo stesso spirito affronto queste e<strong>le</strong>zioni regionali.<br />

Niente è impossibi<strong>le</strong> se ci si crede.<br />

Monica Faenzi<br />

FRANCESCO BOSI. Udc<br />

“Infrastrutture moderne al primo posto”<br />

fiorentini se lo ricorderanno nei panni di consigliere comuna<strong>le</strong>,<br />

carica che ha ricoperto dal 1975 al 1990. Dopo<br />

I<br />

quell’esperienza il deputato Francesco Bosi, candidato alla<br />

presidenza per l’Udc, è stato due volte sottosegretario alla<br />

difesa con il governo Berlusconi ed è diventato sindaco di<br />

Rio Marina.<br />

Infrastrutture, economia e lavoro. Quali sono i primi<br />

punti da mettere in agenda?<br />

Un sistema infrastruttura<strong>le</strong> moderno è il presupposto indispensabi<strong>le</strong><br />

allo sviluppo economico di un territorio. Autostr<strong>ad</strong>e,<br />

aeroporti, termovalorizzatori, centrali e<strong>le</strong>ttriche,<br />

consentono al<strong>le</strong> imprese, agli investitori, di garantirsi <strong>le</strong> condizioni<br />

di competitività necessarie. Tutto ciò deve essere arricchito<br />

da incentivi, in questo periodo di recessione che col-<br />

Francesco Bosi<br />

pisce <strong>le</strong> imprese, ma anche <strong>le</strong> famiglie, i giovani e i lavoratori.<br />

Immigrazione, prob<strong>le</strong>ma o risorsa?<br />

E’ insieme una risorsa, talvolta insostituibi<strong>le</strong>, ed un prob<strong>le</strong>ma. Gli immigrati sono innanzitutto<br />

persone e come tali debbono essere trattati con una politica seria d’integrazione. Nello stesso<br />

tempo non possono esserci incertezze sul rispetto della <strong>le</strong>gge e del<strong>le</strong> rego<strong>le</strong> di convivenza civi<strong>le</strong>.<br />

Ecco perché siamo a favore dei Cie per consentire al<strong>le</strong> forze dell’ordine d’individuare ed identificare<br />

i clandestini ed eventualmente espel<strong>le</strong>re quanti giungono da noi per delinquere.<br />

Come rilanciare il turismo?<br />

La promozione turistica deve essere necessariamente rilanciata con più professionalità e mezzi.<br />

Certo è che accanto a questa occorre in Toscana fare sistema anche nel turismo mentre talvolta<br />

appare chiaro che ciascuna località è lasciata libera di fare concorrenza all’altra senza che ciò sia<br />

di rea<strong>le</strong> utilità. Chi sceglie la Toscana fa i propri conti rispetto al<strong>le</strong> offerte interne ed internazionali.<br />

Abbassare i prezzi è essenzia<strong>le</strong> a cominciare dai trasporti.<br />

ALFONSO DE vIRGILIIS. Lista Bonino-Pannella<br />

“Ripartiamo dai giovani con il microcredito”<br />

Noto imprenditore e ideatore del Premio Internaziona<strong>le</strong><br />

Gali<strong>le</strong>o, prestigioso riconoscimento<br />

conferito di anno in anno a personalità di spicco in<br />

ambito cultura<strong>le</strong>, è Alfonso De Virgiliis il candidato<br />

dei r<strong>ad</strong>icali per la Lista Bonino-Pannella.<br />

Immigrazione e Cie, favorevo<strong>le</strong> o contrario?<br />

Contrario. Non ci dobbiamo dimenticare che l’immigrato<br />

è un uomo. Anche i nostri antenati sono stati<br />

migranti e allo stesso modo chi arriva da noi ha diritto<br />

di essere trattato come un uomo. Quindi un deciso<br />

no ai ghetti, promuoviamo invece un’azione costante<br />

di integrazione, diretta a favorire l’inserimento degli<br />

immigrati nel tessuto lavorativo, al di là del mestiere Alfonso De Virgiliis<br />

di b<strong>ad</strong>ante.<br />

Economia, da dove ripartire?<br />

Dai giovani. Propongo un’al<strong>le</strong>anza tra istituti di credito,<br />

istituzioni pubbliche e private per creare un fondo di microcredito, gestito ovviamente<br />

non da forze politiche, per favorire <strong>le</strong> attività dei giovani, per dare loro modo di<br />

liberare la creatività e lo spirito imprenditoria<strong>le</strong>. Si attiverebbe così un circolo virtuoso,<br />

in gr<strong>ad</strong>o di dare vita a nuovi posti di lavoro. Che gioverebbe non solo ai giovani,<br />

ma all’intera economia toscana.<br />

Parlando di infrastrutture, qual è il primo punto all’ordine del giorno?<br />

Innanzitutto <strong>le</strong> ferrovie. Abbiamo dei col<strong>le</strong>gamenti disastrosi su cui è assolutamente<br />

necessario lavorare. E poi c’è la questione degli aeroporti. Non è possibi<strong>le</strong> che quello<br />

di Firenze e quello di Pisa siano gestiti come se si trovassero in due regioni diverse,<br />

dobbiamo creare una sinergia. Cominciando con il ridurre a mezz’ora la distanza tra<br />

<strong>le</strong> due città.<br />

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politica<br />

REGIONALI/2. Enrico Rossi, candidato alla presidenza per Pd, Idv, Sel, Rc-Pdci<br />

21<br />

“<strong>Il</strong> futuro parte oggi”<br />

Paola Ferri<br />

ILARIO PALMISANI. Forza Nuova<br />

Fatti qu<strong>ad</strong>rare i conti della sanità<br />

toscana, Enrico Rossi si appresta<br />

<strong>ad</strong>esso a fare i conti con l’e<strong>le</strong>ttorato.<br />

Candidato alla presidenza per<br />

Pd, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori,<br />

Rifondazione-Comunisti italiani, Rossi<br />

esce da un’esperienza decenna<strong>le</strong> come<br />

assessore regiona<strong>le</strong> alla Salute. Nato filosofo<br />

(si è laureato in Filosofia a 24 anni), approda<br />

alla politica nel 1985, quando diventa<br />

vicesindaco di Pontedera, di cui in seguito<br />

assume la carica di primo citt<strong>ad</strong>ino.<br />

Dopo 10 anni da assessore al Diritto alla<br />

salute lascia la sanità con i conti in ordine.<br />

Cosa c’è ancora da fare?<br />

Sono soddisfatto perché la sanità toscana<br />

funziona bene. Secondo l’Istat, in Toscana<br />

è in continua diminuzione la mortalità<br />

prematura, quella che avviene prima dei<br />

65 anni. L’infarto, <strong>ad</strong> esempio, ha una mortalità<br />

di oltre il 10% inferiore rispetto al<strong>le</strong><br />

altre regioni. Naturalmente si può sempre<br />

migliorare: sull’aumento del<strong>le</strong> cure a domicilio<br />

come sul prob<strong>le</strong>ma del dolore nei<br />

pronto soccorso e sul<strong>le</strong> azioni contro <strong>le</strong> malattie<br />

rare.<br />

Lavoro e giovani, come riconciliare i due<br />

universi?<br />

Ci sono 40mila toscani in cassa integrazione<br />

che nel corso del 2010 perderanno questa<br />

tutela socia<strong>le</strong>. La prima cosa da fare è<br />

prolungare gli ammortizzatori sociali e continuare<br />

a sostenere <strong>le</strong> imprese. Ma la crisi<br />

impone, più che una resistenza, un nuovo<br />

patto: i lavoratori e <strong>le</strong> imprese devono tornare<br />

<strong>ad</strong> essere i protagonisti di un progetto<br />

col<strong>le</strong>ttivo. Per questo, perché ci sta a cuore<br />

“Garantire casa e lavoro a tutti i toscani”<br />

Consigliere comuna<strong>le</strong> a Rignano, <strong>Il</strong>ario Palmisani,<br />

40 anni, è candidato alla presidenza della Regione<br />

per Forza Nuova.<br />

Che ne pensa dei Centri di identificazione ed espulsione?<br />

Sono assolutamente favorevo<strong>le</strong>. Come Forza Nuova<br />

non parliamo di immigrazione clandestina, ma di immigrazione<br />

in blocco. L’unica soluzione è il rimpatrio<br />

per tutti. Al momento sembra irrealizzabi<strong>le</strong>, ma basterebbe<br />

la volontà di farlo. Per questo ci vuo<strong>le</strong> ricambio<br />

politico.<br />

A proposito di economia, da dove cominciare per far<br />

ripartire la Toscana?<br />

<strong>Il</strong>ario Palmisani<br />

Proprio da questo. Non possiamo permetterci un’immigrazione<br />

massiccia, nemmeno a livello sanitario, non<br />

solo a livello di posti di lavoro. E’ vero che anche i nostri<br />

avi sono stati migranti in America, in Germania e così via, ma là c’era un effettivo<br />

bisogno di noi, di manodopera. Adesso, in Italia e in Toscana, questo bisogno non c’è.<br />

Ed è una sciocchezza dire che ci sono alcuni mestieri che gli italiani non vogliono più<br />

fare, perché in un momento come questo pur di lavorare con onestà e dignità farebbero<br />

qualsiasi tipo di lavoro.<br />

Come sostenere <strong>le</strong> famiglie in un momento come questo?<br />

Partendo dal garantire a tutti un tetto sopra la testa. <strong>Il</strong> prob<strong>le</strong>ma abitativo è diventato<br />

allarmante. Pensiamo alla situazione di Firenze, quante giovani coppie possono permettersi<br />

di spendere 2-300mila euro per comprare una casa? Dovremmo garantire a tutti di<br />

essere proprietari della propria abitazione, attraverso mutui abbordabili. Quello della<br />

casa è un grande ostacolo per quanti vorrebbero mettere su una famiglia.<br />

il futuro che parte oggi, abbiamo preparato<br />

un pacchetto di proposte a favore dei giovani.<br />

Ne cito due: il fondo per i precari under<br />

35 che vogliono investire in formazione; un<br />

prestito d’onore fino a 50mila euro per studenti<br />

meritevoli, da restituire in10 anni.<br />

Da dove cominciare per far ripartire<br />

l’economia toscana?<br />

<strong>Il</strong> punto di svolta è arrivare a decisioni più<br />

rapide. Per esempio individuando alcune<br />

aree da dedicare a nuovi insediamenti industriali,<br />

dove <strong>le</strong> aziende che si vogliono trasferire<br />

qui possano farlo più velocemente.<br />

Per esempio creando un ufficio regiona<strong>le</strong><br />

che monitori il mondo del<strong>le</strong> multinazionali,<br />

per prevenire <strong>le</strong> crisi industriali nonché<br />

condividere e affinare <strong>le</strong> strategie di sviluppo.<br />

Infine, si può e si deve semplificare la<br />

macchina amministrativa regiona<strong>le</strong>, riducendo<br />

dell’1% la sua spesa corrente.<br />

Enrico Rossi<br />

TUTTI ALLE URNE IL 28 E IL 29 MARZO<br />

QUANDO<br />

Domenica 28 e lunedì 29 marzo si vota per l’e<strong>le</strong>zione del presidente della<br />

Regione Toscana e per il rinnovo del Consiglio regiona<strong>le</strong>. I seggi saranno<br />

aperti la domenica dal<strong>le</strong> 8 al<strong>le</strong> 22 e il lunedì dal<strong>le</strong> 7 al<strong>le</strong> 15. L’e<strong>le</strong>ttore<br />

dovrà presentarsi munito di documento di identità e tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>.<br />

Chiunque non abbia la tessera o l’abbia smarrita può richiederla all’ufficio<br />

e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> del proprio comune di residenza.<br />

DOvE<br />

Ognuno dovrà recarsi al seggio dove è solito votare.<br />

La lista comp<strong>le</strong>ta è disponibi<strong>le</strong> sul sito internet della Regione e su quello<br />

dei comuni toscani.<br />

COME<br />

Si vota su un’unica scheda. Tracciando una x su una lista si esprime un<br />

voto sia per quella lista che per il candidato presidente <strong>ad</strong> essa col<strong>le</strong>gato.<br />

Facendo una croce solo sul nome del candidato presidente il voto andrà<br />

soltanto al governatore, ma non si voterà per alcuna lista. E’ possibi<strong>le</strong><br />

anche dare un voto disgiunto, cioè scegliere un candidato presidente e<br />

una lista diversa da quella a lui col<strong>le</strong>gata. Basta fare due croci diverse,<br />

una sul simbolo della lista e una sul nome del candidato. Non si possono<br />

invece esprimere preferenze per i candidati al consiglio regiona<strong>le</strong>. I seggi<br />

saranno attribuiti seguendo l’ordine in lista.<br />

1077515


22 Marzo 2010<br />

politica<br />

REGIONALI/3. Ecco il “bozzetto” del futuro Consiglio. Eccetto qualche possibi<strong>le</strong> sorpresa<br />

quelli che l’e<strong>le</strong>zione<br />

ce l’hanno (quasi) in pugno<br />

Laura Lenzi<br />

Paolo Bambagioni<br />

Marco Carraresi<br />

Mario Razzanelli<br />

Liste chiuse, consiglio fatto.<br />

In mancanza del<strong>le</strong><br />

preferenze e in presenza<br />

di un notevo<strong>le</strong> distacco<br />

tra <strong>le</strong> due principali al<strong>le</strong>anze che si<br />

contendono lo scettro della Toscana,<br />

si può già tracciare la mappa del<br />

futuro consiglio regiona<strong>le</strong>. Che a<br />

questo giro conterà “solo” 55 seggi,<br />

per merito del taglio al<strong>le</strong> poltrone<br />

deciso durante l’ultima <strong>le</strong>gislatura.<br />

Ecco allora come saranno distribuiti.<br />

Trentatré gli scranni che saranno<br />

occupati dalla maggioranza, di<br />

cui almeno 24 dovrebbero andare<br />

al Pd. Oltre ai candidati del listino<br />

bloccato (Andrea Manciulli, Caterina<br />

Bini, Daniela Lastri, Alberto<br />

Monaci e il socialista Pieraldo<br />

Ciucchi), pressoché certa l’e<strong>le</strong>zione<br />

dei primi sei in “classifica” a Firenze:<br />

A<strong>le</strong>ssia Ballini, Paolo Bambagioni,<br />

Vittorio Bugli, Nicola Danti,<br />

Eugenio Giani, Gianluca Parrini.<br />

“Non vivo di politica – dichiara<br />

Bambagioni – conosco da vicino<br />

il mondo del lavoro e credo che sia<br />

proprio da qui che dobbiamo partire,<br />

dal sostegno a chi produce reddito,<br />

per far ripartire la Toscana”.<br />

In caso scattasse anche un settimo<br />

seggio, in po<strong>le</strong> position c’è Simone<br />

Naldoni, segretario provincia<strong>le</strong>.<br />

Due e<strong>le</strong>tti per uno dovrebbero toccare<br />

a Livorno, Lucca, Siena e Pisa,<br />

mentre Grosseto, Prato, Pistoia e<br />

Massa Carrara dovrebbero portare<br />

al mulino un consigliere a testa.<br />

Tre seggi in vista per Federazione<br />

di Sinistra (Pdci, Prc) e Idv, di cui<br />

uno con tutta probabilità toccherà<br />

in dote a Cristina Sca<strong>le</strong>tti, attualmente<br />

assessore all’ambiente a Palazzo<br />

Vecchio, mentre Sel potrebbe<br />

rimanere tagliata fuori e recuperare<br />

un posto in giunta per la capolista a<br />

Firenze A<strong>le</strong>ssia Petraglia. Ventidue,<br />

invece, <strong>le</strong> poltrone pronte <strong>ad</strong> accogliere<br />

<strong>le</strong> opposizioni, a partire da<br />

17 consiglieri Pdl. Tanto per cominciare<br />

quelli del listino, A<strong>le</strong>ssandro<br />

Antichi, Stefania Fuscagni, Marco<br />

Tar<strong>ad</strong>ash, Salvatore Bartolomei e<br />

Stefano Mugnai, per proseguire poi<br />

con i 3 e<strong>le</strong>tti in terreno fiorentino<br />

Nicola Nascosti, Paolo Marcheschi<br />

e Tommaso Villa. Le altre province<br />

condurranno un altro consigliere<br />

a testa a Palazzo Panciatichi,<br />

tra cui Alberto Magnolfi, attua<strong>le</strong><br />

capogruppo azzurro, e Giovanni<br />

Donzelli, catapultato in cima alla<br />

lista pisana direttamente dai banchi<br />

dell’opposizione in Comune.<br />

Per la Lega si siederanno in Sala<br />

del Gonfalone Antonio Gambetta<br />

e Gianluca Lazzeri. Ma è a Firenze<br />

che potrebbero rivelarsi <strong>le</strong> maggiori<br />

sorprese in campo Lega, in barba ai<br />

sondaggi. Ci crede Mario Razzanelli,<br />

candidato in terza posizione<br />

“Siamo l’unico partito non coinvolto<br />

nel<strong>le</strong> indagini della magistratura<br />

– afferma – l’unico che ha diritto<br />

di parlare di questione mora<strong>le</strong>.<br />

E i citt<strong>ad</strong>ini hanno voglia di voltare<br />

pagina”. Tre consiglieri, infine, dovrebbero<br />

spettare all’Udc, tra cui<br />

Marco Carraresi, già capogruppo<br />

in Regione. “Siamo il solo partito<br />

fuori dal coro – dichiara – basti<br />

pensare alla battaglia che abbiamo<br />

condotto in solitaria per il ripristino<br />

del<strong>le</strong> preferenze. Per questo mi<br />

aspetto un risultato in forte crescita”.<br />

<strong>Il</strong> bozzetto del prossimo consiglio<br />

è pronto, ai citt<strong>ad</strong>ini il compito<br />

di comp<strong>le</strong>tare o ridipingere il<br />

qu<strong>ad</strong>ro.


anno xxViii n.3 - marzo 2010<br />

www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />

www.lavoripubbliciborgosanlorenzo.it<br />

www.porta<strong>le</strong>giovanimugello.it<br />

Publiacqua info 800238238, guasti 800314314 - Publiambiente 800980800 - Asl10 055 84511 - Emergenza 118 - PM 055 8457086<br />

OPERAZIONE TRASPARENZA. ON LINE<br />

consultabili e scaricabili dal sito<br />

gli atti amministrativi<br />

entra a pieno regime la funzione di consultazione degli<br />

atti amministrativi dal sito istituziona<strong>le</strong> del comune di<br />

Borgo San Lorenzo, che lo scorso anno è stato comp<strong>le</strong>tamente<br />

rinnovato nella veste grafica e nei contenuti, con<br />

sezioni e spazi migliorati per informazioni e notizie, servizi<br />

e documenti.<br />

Digitando l’indirizzo www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />

compare una home page più chiara e semplice, articolata<br />

in quattro macro aree: la “guida ai servizi” per ricercare,<br />

consultare e stampare gli atti, <strong>le</strong> procedure e la modulistica;<br />

il “comune” con <strong>le</strong> pagine riguardanti il sindaco, la<br />

giunta e il consiglio comuna<strong>le</strong> e <strong>le</strong> relative funzioni e attività;<br />

poi, il “filo diretto” con comunicati stampa, notizie,<br />

novità, sc<strong>ad</strong>enze, news<strong>le</strong>tter e il periodico “comune notizie”,<br />

oltre all’area dedicata al rapporto citt<strong>ad</strong>ini-comune;<br />

ed infine, “territorio e turismo” con <strong>le</strong> informazioni turistiche<br />

e quel<strong>le</strong> sul<strong>le</strong> opportunità presenti a Borgo.<br />

per consultare gli atti amministrativi (delibere di giunta e<br />

consiglio, determine, ordinanze e albo pretorio on line,<br />

oltre al bilancio di previsione) basta cliccare su “consultazioni”<br />

nella sezione “Servizi” in home page; nella pagina<br />

successiva cliccando su “ricerca atti del comune” si apre<br />

una nuova pagina con la piattaforma di ricerca on line.<br />

Scorrendo l’e<strong>le</strong>nco in primo piano sono visibili gli atti di<br />

ultima pubblicazione, mentre la ricerca di un preciso atto<br />

può essere effettuata con <strong>le</strong> chiavi “mittente”, “tipo”, “numero”,<br />

“data” e “oggetto”. i documenti - atti e al<strong>le</strong>gati (dove<br />

sono presenti) sono in formato <strong>le</strong>ggero (pdf ) e scaricabili.<br />

reclami e albo on line sono altre due funzioni utili del<br />

sito. cliccando da “filo diretto” la voce “Segnalazioni e reclami”<br />

si accede al sistema che consente di inoltrare segnalazioni<br />

e reclami: dopo essersi registrato con nome<br />

utente e password, il citt<strong>ad</strong>ino può inviare la segnalazione,<br />

seguirne l’iter e visualizzare la risposta (che riceve alla<br />

e-mail che ha indicato). Sempre nella sezione “filo diretto”,<br />

cliccando su “albo on line” si può consultare tutta la<br />

documentazione pubblicata all’albo pretorio - delibere,<br />

determine, ordinanze, avvisi, concorsi, convocazione di<br />

commissioni e consiglio comuna<strong>le</strong> - direttamente sul<br />

web.<br />

on line anche il consiglio comuna<strong>le</strong>, con i verbali e <strong>le</strong><br />

sintesi del<strong>le</strong> sedute. che sono scaricabili se<strong>le</strong>zionando la<br />

voce “consiglio comuna<strong>le</strong>” dalla home page e poi, nella<br />

schermata successiva - la pagina genera<strong>le</strong> con i gruppi<br />

e i nominativi dei consiglieri comunali, il regolamento, il<br />

rendiconto dell’attività e il link per accedere alla ricerca<br />

degli atti -, se<strong>le</strong>zionando in alto a sinistra “Sedute consiglio<br />

comuna<strong>le</strong>”: in questa pagina si trova l’e<strong>le</strong>nco del<strong>le</strong><br />

sedute e per ognuna è possibi<strong>le</strong> consultare <strong>le</strong> delibere<br />

approvate, i documenti discussi (interrogazioni, ordini<br />

del giorno e mozioni) e la trascrizione del dibattito; nella<br />

stessa sezione si trovano anche <strong>le</strong> informazioni sul<strong>le</strong> tre<br />

commissioni consiliari, con i relativi componenti e <strong>le</strong> sedute.<br />

il sito, realizzato dal comune nell’ambito della gestione<br />

associata dei servizi di rete civica della comunità montana<br />

mugello, rispetta tutti i requisiti di accessibilità, usabilità,<br />

sicurezza e privacy, con una migliore e più efficace<br />

razionalizzazione e distribuzione del<strong>le</strong> informazioni e dei<br />

contenuti.<br />

ELEZIONI REGIONALI 28-29 MARZO 2010, INFORMAZIONI PER IL VOTO<br />

i prossimi 28-29 marzo gli e<strong>le</strong>ttori sono chiamati a votare per il rinnovo<br />

del consiglio regiona<strong>le</strong> e per e<strong>le</strong>ggere il nuovo presidente della regione<br />

toscana. per ulteriori informazioni può essere consultato il sito del<br />

comune o quello della regione toscana:<br />

www.regione.toscana.it/e<strong>le</strong>zioni2010<br />

quando si vota<br />

Si potrà votare dal<strong>le</strong> ore 8.00 al<strong>le</strong> ore 22.00 di domenica 28 marzo e dal<strong>le</strong><br />

ore 7.00 al<strong>le</strong> ore 15.00 di lunedì 29 marzo.<br />

come si vota<br />

La votazione avviene su un'unica scheda, di colore verde, che sulla parte<br />

sinistra reca i simboli e i candidati di ciascuna lista provincia<strong>le</strong> e sulla<br />

parte destra il nome e il simbolo del candidato presidente a cui <strong>le</strong> liste<br />

sono col<strong>le</strong>gate.<br />

tracciando un segno su una lista si esprime un voto per quella lista e<br />

per il candidato presidente <strong>ad</strong> essa col<strong>le</strong>gato. tracciando un segno solo<br />

su un candidato presidente si vota solo per questo candidato, senza<br />

esprimere alcun voto al<strong>le</strong> liste.<br />

Si può anche dare un voto disgiunto. Scegliere cioè un candidato presidente<br />

e poi una lista che risulta col<strong>le</strong>gata <strong>ad</strong> un altro candidato presidente.<br />

in questo caso va<strong>le</strong> sia il voto per il candidato presidente che<br />

quello per la lista prescelta.<br />

non si esprimono preferenze nominative per i candidati al consiglio<br />

regiona<strong>le</strong>. i seggi saranno assegnati ai candidati seguendo l'ordine di<br />

presentazione indicato sui manifesti e sulla stessa scheda.<br />

dove si vota<br />

Sulla tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> è indicato il numero della sezione in cui ogni<br />

e<strong>le</strong>ttore deve votare e il luogo dove si trova la sezione. Questo l'e<strong>le</strong>nco<br />

del<strong>le</strong> sezioni e<strong>le</strong>ttorali del comune:<br />

SEZIONE 1 - VIA DON MINZONI PRESSO SCUOLA ELEMENTARE<br />

SEZIONE 2 - VIA DON MINZONI PRESSO SCUOLA ELEMENTARE<br />

SEZIONE 3 - VIA DON MINZONI PRESSO SCUOLA ELEMENTARE<br />

SEZIONE 4 - VIA ALDO MORO PRESSO SCUOLA MATERNA<br />

SEZIONE 5 - VIA ALDO MORO PRESSO SCUOLA MATERNA<br />

SEZIONE 6 - VIA GIOTTO PRESSO PALAZZO COMUNALE<br />

SEZIONE 7 - VIALE RESISTENZA PRESSO SCUOLA MATERNA<br />

SEZIONE 8 - VIALE RESISTENZA PRESSO SCUOLA MATERNA<br />

SEZIONE 9 - VIALE RESISTENZA PRESSO SCUOLA MATERNA<br />

SEZIONE 10 - LUCO MUGELLO PRESSO SCUOLA ELEMENTARE<br />

SEZIONE 11 - GREZZANO PRESSO CAMPO SPORTIVO<br />

SEZIONE 12 - CASAGLIA PRESSO EX SCUOLE<br />

SEZIONE 13 - RONTA PRESSO SCUOLE ELEMENTARI<br />

SEZIONE 14 - RAZZUOLO PRESSO CIRCOLO ARCI<br />

SEZIONE 15 - PANICAGLIA PRESSO SCUOLA MATERNA<br />

SEZIONE 16 - POLCANTO PRESSO CIRCOLO SMS<br />

SEZIONE 17 - SAGGINALE PRESSO SCUOLA MATERNA<br />

Si segnala che da queste e<strong>le</strong>zioni riapre a panicaglia, il seggio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>:<br />

pertanto gli e<strong>le</strong>ttori della sezione 15 (panicaglia) non si recheranno<br />

più a Borgo a votare, ma voteranno nella loro frazione, presso la scuola<br />

materna.<br />

la tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong><br />

per votare occorre presentarsi al seggio con la tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong><br />

ed un documento di riconoscimento (carta di identità, patente<br />

o passaporto). ai fini e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> sono validi anche i documenti<br />

sc<strong>ad</strong>uti purché il titolare del documento sia riconoscibi<strong>le</strong>. chi ha<br />

smarrito la tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> può richiederne il duplicato direttamente<br />

all'ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> negli orari di apertura sotto riportati,<br />

compilando la dichiarazione di smarrimento. chi non avesse mai<br />

ricevuto la tessera può richiederla negli stessi orari all'ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>.<br />

orario ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong><br />

Da martedì 23 marzo a sabato 27 marzo l'ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> è aperto dal<strong>le</strong><br />

ore 8.30 al<strong>le</strong> ore 19.00. inoltre domenica 28 e lunedì 29 marzo l'ufficio<br />

e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> resterà aperto per tutta la durata del<strong>le</strong> operazioni e<strong>le</strong>ttorali.<br />

trasporto per persone disabili<br />

il comune organizza un servizio di trasporto su richiesta, rivolto al<strong>le</strong><br />

persone disabili e in difficoltà a raggiungere autonomamente i seggi<br />

e<strong>le</strong>ttorali in occasione del<strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni regionali.<br />

il servizio di trasporto potrà essere prenotato te<strong>le</strong>fonando al seguente<br />

numero:<br />

ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> 055- 84966237<br />

certificazioni per e<strong>le</strong>ttori con impedimento fisico<br />

gli e<strong>le</strong>ttori fisicamente impediti che necessitano di essere accompagnati<br />

da persona di fiducia nella cabina e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>, possono richiedere il certificato<br />

a uno degli ambulatori dell'azienda Sanitaria della zona mugello.<br />

per il nostro comune i certificati saranno rilasciati presso il poliambulatorio<br />

di Via<strong>le</strong> della resistenza, tel. 055 8451507, nei seguenti orari:<br />

SaBato 27 marzo: ore 9.00/10.00 - dott.ssa pitta<br />

Domenica 28 marzo: ore 9.00/10.00 - dott. timpanelli<br />

LuneDi' 29 marzo: ore 9.00/10.00 - dott.ssa pifferi<br />

tutti i certificati e <strong>le</strong> attestazioni saranno rilasciate gratuitamente.<br />

Qualora l'impedimento fisico dell'e<strong>le</strong>ttore sia permanente (es. cecità),<br />

il certificato medico potrà essere rilasciato con l'indicazione "impedimento<br />

permanente". in questo caso consegnando il certificato<br />

all'ufficio e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> sarà inserita un'annotazione sulla tessera e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong>,<br />

che consentirà all'e<strong>le</strong>ttore disabi<strong>le</strong> di votare accompagnato da<br />

persona di fiducia in occasione di tutte <strong>le</strong> e<strong>le</strong>zioni (senza bisogno di<br />

tornare <strong>ad</strong> ogni e<strong>le</strong>zione dal medico per farsi rilasciare il certificato).


ECCO QUANTI SIAMO:18.049<br />

dati sulla popolazione residente<br />

nel nostro comune al 31/12/2009<br />

citt<strong>ad</strong>ini residenti 18.049 (aL 31/12/2008 n. 17.923)<br />

DI CUI:<br />

FEMMINE 9.310<br />

MASCHI 8.739<br />

passerella in <strong>le</strong>gno<br />

sul torrente <strong>le</strong> ca<strong>le</strong><br />

col<strong>le</strong>gamento per uffici postali<br />

e area servizi di piazza m.l. King<br />

numero di famiglie 7.377<br />

nati nel 2009 188 (85 MASCHI E 103 FEMMINE)<br />

morti nel 2009 189 (89 MASCHI E 100 FEMMINE)<br />

differenza fra nati e morti - 1<br />

iscritti per immigrazione 566<br />

di cui provenienti dall’estero 128<br />

cancellati per emigrazione 439<br />

differenza fra iscritti e cancellati +127<br />

incremento demografico + 126<br />

N.B. L’INCREMENTO DEMOGRAFICO CHE NEL 2007 ERA PARI A 398 UNITÀ, È PASSATO NEL 2009<br />

A 126 UNITÀ (IL COMUNE CONTINUA A CRESCERE MA A RITMO MENO SOSTENUTO). E’ QUASI IN<br />

PAREGGIO (-1) IL SALDO NATURALE, CHE ERA NEGATIVO (-45) NEL 2008.<br />

citt<strong>ad</strong>ini stranieri<br />

stranieri 1.736 (ERANO AL 31/12/2008 : 1.628)<br />

MASCHI 806<br />

FEMMINE 930<br />

MINORENNI 409<br />

<strong>le</strong> etnie piÙ numerose sono:<br />

ALBANESI 708 (NEL 2008 : 670)<br />

RUMENI 400 (NEL 2008 : 375)<br />

matrimoni<br />

NEL 2009 NEL TERRITORIO COMUNALE DI BORGO S. LORENZO<br />

SONO STATI CELEBRATI 61 MATRIMONI, DI CUI:<br />

26 MATRIMONI civili<br />

35 MATRIMONI religiosi<br />

ATO, RESTITUZIONE DELLA TARIFFA<br />

DI DEPURAZIONE: APPROVATO<br />

IL REGOLAMENTO ATTUATIVO<br />

dal ministero dell’ambiente <strong>le</strong> indicazioni<br />

per l’attuazione della sentenza 335/2008<br />

della corte costituziona<strong>le</strong><br />

con la pubblicazione nella g.u. ha finalmente visto la luce il decreto che individua criteri e<br />

parametri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di<br />

depurazione. La questione era sorta a seguito della sentenza 335/2008 della corte costituziona<strong>le</strong><br />

che aveva stabilito l’illiceità dell’applicazione della tariffa di depurazione al<strong>le</strong> utenze che<br />

non usufruivano del relativo servizio. precedentemente alla sentenza, la normativa di settore<br />

obbligava invece gli utenti allacciati al<strong>le</strong> fognature pubbliche al pagamento non solo della<br />

quota di tariffa relativa all’allontanamento dei reflui, ma anche allo smaltimento dei medesimi,<br />

indipendentemente se questo smaltimento avvenisse o meno negli impianti di depurazione.<br />

per risolvere la questione era già intervenuto il parlamento che, con la Legge 13 del 2009, aveva<br />

circostanziato la restituzione del<strong>le</strong> quote di depurazione non dovute, stabi<strong>le</strong>ndo il principio<br />

che dal<strong>le</strong> stesse dovessero essere esclusi gli oneri relativi all’attività di progettazione e di realizzazione<br />

o comp<strong>le</strong>tamento degli impianti di depurazione. La stessa <strong>le</strong>gge dava poi mandato<br />

al ministero dell’ambiente per la predisposizione della metodologie di determinazione degli<br />

importi da restituire e del<strong>le</strong> modalità per il rimborso. il nuovo decreto conferma che devono<br />

essere restituite <strong>le</strong> tariffe di depurazione pagate dagli utenti che non hanno usufruito del relativo<br />

servizio, al netto del<strong>le</strong> spese di progettazione e realizzazione dei relativi impianti. alcuni<br />

aspetti sembrano però richiedere ulteriori approfondimenti: da una prima analisi appare che<br />

sia necessaria una richiesta dell’utente per ricevere la restituzione del<strong>le</strong> somme pagate, nonché<br />

che <strong>le</strong> stesse possano riguardante solo 5 anni <strong>ad</strong>dietro. L’autorità di ambito del medio Valdarno<br />

si è già attivata da tempo con publiacqua per individuare <strong>le</strong> utenze che nel passato hanno pagato<br />

la tariffa di depurazione senza usufruire del servizio e sta <strong>ad</strong>esso chiedendo chiarimenti al<br />

ministero sui principali aspetti controversi del decreto. nel<strong>le</strong> prossime settimane si attiverà con<br />

<strong>le</strong> associazioni dei consumatori per <strong>ad</strong>divenire <strong>ad</strong> una procedura di restituzione la più semplice<br />

e lineare possibi<strong>le</strong>.<br />

info: ato 3, tel. 055 263291, www.ato3acqua.toscana.it, mail: info@ato3acqua.toscana.it<br />

a Borgo c’è un “ponte” in più: la passerella sul torrente Le ca<strong>le</strong>, di col<strong>le</strong>gamento con l’area servizi e parcheggio di<br />

piazza martin Luther King. realizzata in estate da cavet, nell’ambito degli accordi dell’alta Velocità, è stata aperta a<br />

conclusione dei tempi previsti per i collaudi. insieme alla passerella - una struttura in <strong>le</strong>gno lamellare della lunghezza<br />

di 20 metri e larghezza 2,50 metri, con abbattimento del<strong>le</strong> barriere architettoniche -, sempre da cavet, sono state<br />

realizzate e rinforzate <strong>le</strong> arginature del torrente e del fiume Sieve per la messa in sicurezza dell’area circostante,<br />

che sono state rese pedonali e ciclabili e attrezzate con illuminazione pubblica e panchine.<br />

PERDITE ACQUA PER GELO,<br />

CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE<br />

RIDUZIONI IN PAGAMENTI<br />

e’ con un voto all’unanimità che il consiglio comuna<strong>le</strong> chiede in una mozione “alla regione toscana<br />

e alla autorità di ambito 3 medio Valdarno di intervenire approvando consistenti riduzioni<br />

nel pagamento del<strong>le</strong> perdite di acqua potabi<strong>le</strong> avvenute negli impianti in relazione all’evento<br />

climatico del 19-20 dicembre 2009”. nel documento si ricordano i danni causati dall’ecceziona<strong>le</strong><br />

ondata di maltempo con la c<strong>ad</strong>uta di circa 30 centimetri di neve, sbalzi di temperatura da -20 a<br />

+17 gr<strong>ad</strong>i e pioggia abbondante in pochissimi giorni, facendo presente che con ta<strong>le</strong> situazione<br />

“è stato impossibi<strong>le</strong> proteggere tempestivamente e <strong>ad</strong>eguatamente gli impianti a rischio” e che<br />

“spesso l’utente si è accorto della perdita solo dopo aver ‘consumato’ migliaia di metri cubi di<br />

acqua potabi<strong>le</strong>”. ancora si ricorda che “in mancanza della sottoscrizione della prevista assicurazione<br />

da parte di publiacqua, purtroppo ancora poco conosciuta da moltissimi citt<strong>ad</strong>ini, l’utente<br />

è costretto a pagare somme esorbitanti spesso impossibili da fronteggiare anche se ratealizzate,<br />

soprattutto in un periodo, come questo, di grave crisi economica”. Di qui la richiesta a regione e<br />

ato per prevedere riduzioni nel pagamento del<strong>le</strong> perdite.<br />

<br />

Bonus gas. <strong>Il</strong> bonus è una riduzione sul<strong>le</strong> bol<strong>le</strong>tte del gas metano riconosciuta<br />

al<strong>le</strong> famiglie con basso reddito (ISEE non superiore a 7.500 euro) e al<strong>le</strong><br />

famiglie numerose (ISEE non superiore a 20.000 euro per famiglie con più di<br />

tre figli a carico). Può essere richiesto da chi è un cliente domestico diretto o<br />

condominia<strong>le</strong> di gas. Per ottenere l’agevolazione occorre presentare domanda<br />

all’URP del comune (entro il 30 apri<strong>le</strong> prossimo per ottenere l’agevolazione dal<br />

2009; per <strong>le</strong> domande presentate successivamente il bonus decorrerà dal 2010),<br />

portando l’attestazione ISEE, la bol<strong>le</strong>tta del gas e un documento di riconoscimento.<br />

E’ necessario anche il codice POD (riportato sul<strong>le</strong> bol<strong>le</strong>tte ENEL) oppure<br />

l’ultima bol<strong>le</strong>tta dell’ENEL. Ulteriori informazioni presso l’URP del comune (055-<br />

84966235) oppure sul sito dedicato : https://www.sgate.anci.it/<br />

Inail. Dal 25 febbraio l’ufficio INAIL di Borgo ha cessato la propria attività:<br />

un’agenzia INAIL è comunque presente presso la sede INPS (in Piazza M. Luther<br />

King 3) ogni giovedì dal<strong>le</strong> 8.30-12.30 e dal<strong>le</strong> 14.30-16.30. Tel. 055-845461.<br />

Tosap. La sc<strong>ad</strong>enza del pagamento della TOSAP e dell’Imposta Comuna<strong>le</strong> sulla<br />

Pubblicità è fissata alla fine del mese successivo rispetto all’approvazione del<br />

bilancio; poiché quest’anno la sc<strong>ad</strong>enza per l’approvazione del bilancio è stata<br />

prorogata al 30 apri<strong>le</strong>, la Gestione Servizi Pubblici s.r.l. (società a cui è stato affidato<br />

il servizio di riscossione) invierà i relativi bol<strong>le</strong>ttini di pagamento subito<br />

dopo l’approvazione del bilancio comuna<strong>le</strong>.<br />

Direttore: Giovanni Bettarini • Direttore responsabi<strong>le</strong>: Johnny Tagliaferri<br />

Redazione: Ufficio Stampa - Piazza Dante, 2 - 50032 Borgo San Lorenzo<br />

uffstampa@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it • urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it<br />

registrazione al tribuna<strong>le</strong> di firenze n. 3093 del 7/1/1983


<strong>Il</strong> Pedibus piace, il “mil<strong>le</strong>piedi” che va a scuola è più lungo<br />

saliti a 77 i bambini. e da poco È partita anche la linea per il catechismo<br />

34 nell’anno scolastico 2007-2008, 51 in quello<br />

successivo e ora 77. Sono i bambini che ogni giorno<br />

raggiungono la scuola col “pedibus”, un servizio<br />

promosso dal comune che di anno in anno<br />

riscuote successo e vede aumentare gli iscritti.<br />

tutte <strong>le</strong> mattine all’entrata a scuola al<strong>le</strong> 8 e poi<br />

all’uscita, al<strong>le</strong> 12,20 e al<strong>le</strong> 16,20 (tempo lungo), un<br />

mil<strong>le</strong>piedi colorato si muove per <strong>le</strong> vie del capoluogo.<br />

i bambini con indosso una pettorina gialla<br />

e accompagnati da volontari seguono i percorsi,<br />

<strong>le</strong> quattro linee - blu, rossa, gialla e verde - indicate<br />

da segna<strong>le</strong>tica vertica<strong>le</strong> e orizzonta<strong>le</strong> (dei piedini<br />

colorati), e passo dopo passo si dirigono a scuola.<br />

e alla fine del<strong>le</strong> <strong>le</strong>zioni di nuovo in marcia per tornare<br />

a casa.<br />

il “pedibus” è partito due anni fa per <strong>le</strong> classi 3°, 4° e<br />

5° del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari, poi si è esteso a tutte <strong>le</strong><br />

classi del<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari del capoluogo e <strong>ad</strong>esso gli<br />

iscritti sono saliti a 77. ma il servizio cresce ancora,<br />

con una nuova linea che porta 38 bambini del<strong>le</strong><br />

terze classi dalla scuola alla pieve di San Lorenzo<br />

per il catechismo.<br />

con i piccoli utenti sono aumentati anche i volontari,<br />

25 tra genitori, nonni e operatori, che, coordinati<br />

dall’associazione anteas, tutti i giorni assicurano<br />

la loro presenza e vigilanza sul<strong>le</strong> quattro linee.<br />

obiettivo di questa esperienza è tornare a dare<br />

spazio ai bambini dentro la città: l’idea è semplice<br />

ma i vantaggi sono molti, e vanno dall’educazione<br />

all’autonomia ai benefici per la salute, dalla maggiore<br />

socializzazione all’al<strong>le</strong>ggerimento del traffico.<br />

Quello di Borgo è tra i primi comuni in italia<br />

<strong>ad</strong> aver attivato questo tipo di esperienza, che ha<br />

riscosso interesse e successo.<br />

Biblioteca, ancora numeri record: 47mila prestiti<br />

segno piÙ per patrimonio librario e multimedia<strong>le</strong>,<br />

utenti e babY <strong>le</strong>ttori. novità: gli audiolibri<br />

La Storia DeLLa toDt<br />

in mugeLLo in un LiBro<br />

curato dal giovane edoardo braschi<br />

“Lavoravo alla todt. La costruzione della Linea<br />

gotica nel mugello” è il libro curato da edoardo<br />

Braschi, pubblicato da protagon editori, che è<br />

stato presentato di recente a Borgo.<br />

nel periodo che seguì lo sbandamento dell’8<br />

settembre 1943, diversi giovani scelsero di evitare<br />

l’arruolamento forzato nell’esercito di Salò<br />

lavorando alla todt, l’organizzazione tedesca che<br />

reclutava manodopera per la costruzione del<strong>le</strong><br />

postazioni difensive sulla Linea gotica: uomini e<br />

donne che non fecero una chiara scelta antifascista<br />

ma cercarono di salvarsi dall’arruolamento<br />

nel<strong>le</strong> fi<strong>le</strong> dell’esercito di Salò lavorando per i militari<br />

tedeschi all’approntamento del<strong>le</strong> postazioni<br />

sul crina<strong>le</strong> appenninico per arrestare l’offensiva<br />

al<strong>le</strong>ata. per i partigiani questi operai non costituivano<br />

dei veri e propri nemici, anche se la loro<br />

opera contribuiva oggettivamente a ral<strong>le</strong>ntare<br />

la fine del conflitto. tra i canti partigiani raccolti<br />

nel mugello un<br />

passo recita: “ed<br />

anche voi toddini /<br />

non siete assassini<br />

ma fate attenzion<br />

/ fate durare più la<br />

guerra / ma russia<br />

e inghilterra ben<br />

presto verran!”.<br />

il volume, promosso<br />

dall’università<br />

dell’età Libera e<br />

dal comune, racconta e analizza quella vicenda,<br />

una “zona grigia” poco conosciuta e studiata, attraverso<br />

la testimonianza diretta di 15 protagonisti,<br />

con il merito di scandagliare questo ampio<br />

campo di memorie per segnarne i contorni e<br />

comprendere <strong>le</strong> motivazioni di chi fece una scelta<br />

in qualche modo “collaborazionista”.<br />

ancora numeri record… “ma dove? in biblioteca”. e’ un bilancio sempre<br />

col segno + per la biblioteca comuna<strong>le</strong> che nel 2009 ha superato<br />

i 47mila prestiti (precisamente 47.062 contro i 45.530 dell’anno<br />

precedente), con 27.813 libri, 17.710 dvd e 1.624 cd. numeri che la<br />

piazzano, ormai da anni, tra <strong>le</strong> eccel<strong>le</strong>nze del sistema di pubblica <strong>le</strong>ttura<br />

della toscana (anche con un riconoscimento forma<strong>le</strong> da parte<br />

della stessa regione). Si è <strong>le</strong>tto di più a marzo e giugno, con 2.194 e<br />

2.166 prestiti, mentre gennaio è stato il mese con più richieste per<br />

dvd, 1.775, e cd, 196. Saliti da 6.414 (2008) a 7.357 i prestiti dei libri per<br />

l’infanzia (0-14 anni), e tra i baby <strong>le</strong>ttori a <strong>le</strong>ggere di più sono i bambini<br />

dai 5 ai 10 anni (3.909 i prestiti). ancora in crescita gli utenti che sono<br />

arrivati a quota 6.646 rispetto ai 5.799 del 2008, e pure il patrimonio<br />

librario, salito a 67.429 volumi (2.665 nuovi libri, con acquisti per 1.874)<br />

e quello multimedia<strong>le</strong> con 2.707 dvd e 1.587 cd. e col 2010 è arrivata<br />

una novità “da ascoltare”: gli audiolibri, libri in versione audio (cd); i<br />

primi sono già a disposizione per il prestito.<br />

“CI VEDIAMO IN BIBLIOTECA...”<br />

“Ci vediamo in biblioteca…” è il bando di<br />

concorso promosso dal Comune di Borgo San<br />

Lorenzo per “la raccolta di scritti, video e disegni”<br />

basati “sugli incontri e <strong>le</strong> esperienze<br />

vissute in biblioteca da piccoli e grandi”. Ed<br />

è articolato in tre sezioni: narrativa (racconto<br />

in lingua italiana per un massimo di 6000<br />

battute), filmati (cortometraggi di massimo<br />

3 minuti in vari formati digitali) e disegni (riservata<br />

a bambini fino a 6 anni).<br />

La partecipazione è gratuita e gli elaborati<br />

vanno inviati o consegnati personalmente in<br />

busta chiusa in biblioteca, entro e non oltre<br />

il 31 maggio.<br />

Bando e moduli sono scaricabili dal sito del<br />

Comune www.comune.borgo-san-lorenzo.<br />

fi.it; per maggiori informazioni ci si può rivolgere<br />

direttamente alla biblioteca (tel. 055<br />

857197, mail: biblioteca@comune.borgosan-lorenzo.fi.it).<br />

SoLiDarietÀ a “Buon fine”<br />

donati <strong>ad</strong> associazioni oltre 10mila prodotti invenduti<br />

anche nel 2009 la solidarietà in mugello è andata<br />

a “Buon fine”.<br />

ogni giorno la grande distribuzione avvia allo<br />

smaltimento tantissimi prodotti alimentari buoni<br />

e ancora commestibili (in perfetta conformità<br />

ai requisiti igienico-sanitari, di identificazione ed<br />

etichettatura) ma considerati non più vendibili<br />

per difetti nella confezione o perché vicini alla<br />

sc<strong>ad</strong>enza. un surplus alimentare che potrebbe<br />

diventare uno spreco assurdo - soprattutto<br />

<strong>ad</strong>esso con la crisi economica - viene invece destinato<br />

a 11 associazioni e realtà del no profit socia<strong>le</strong><br />

mugellano col progetto ‘Buon fine coop’,<br />

promosso da unicoop firenze con la Sezione<br />

Soci coop di Borgo San Lorenzo presso il centro<br />

commercia<strong>le</strong> mugello. e così merci e articoli<br />

invenduti nei supermercati si tramutano in un<br />

aiuto concreto per famiglie e soggetti che versano<br />

in condizioni di disagio e difficoltà.<br />

La supervisione del progetto socia<strong>le</strong> è affidata<br />

a un comitato di coordinamento, composto dal<br />

presidente della Sezione Soci coop, un rappresentante<br />

di ogni associazione onlus, dal direttore<br />

del Supermercato coop e dall’assessore al<strong>le</strong><br />

politiche di Salute del comune di Borgo. Questo<br />

il bilancio del 2009: sono stati raccolti e distribuiti,<br />

comp<strong>le</strong>ssivamente, 10.483 prodotti per un tota<strong>le</strong><br />

di oltre 5.000 Kg e un controvalore superiore<br />

ai 90.000 euro. Di questi, 5.166 prodotti sono<br />

stati donati, nel comune di Borgo San Lorenzo,<br />

alla cooperativa alveare (861, fino a novembre),<br />

all’associazione arca (1.400), al “progetto accoglienza”<br />

(1.111), al<strong>le</strong> “Sentinel<strong>le</strong> di pasqua” (874) e<br />

alla loca<strong>le</strong> misericordia (920); 1.421 e 737, rispettivamente,<br />

alla congregazione terz’ordine francescano<br />

e alla misericordia di Scarperia; 1.011<br />

alla misericordia di San piero a Sieve; 56 all’associazione<br />

“il mulino” (dal dicembre scorso) e 951<br />

all’associazione “insieme”, nel comune di Vicchio;<br />

ed infine, 1.141 all’associazione “Sul Sentiero” nel<br />

comune di Dicomano.<br />

Dal 2007 (anno di inizio del progetto) al 2009<br />

sono stati raccolti e consegnati 40.891 articoli,<br />

per un controvalore di 214.634 euro.<br />

NO TICKET SANITARIO PER CHI È SENZA PAGA. Per i lavoratori senza<br />

paga da almeno tre mesi niente ticket per <strong>le</strong> prestazioni specialistiche ambulatoriali, di<br />

diagnostica e di laboratorio. E nemmeno per i familiari a carico. Lo ha deciso la Regione<br />

Toscana: per essere esenti basta autocertificare di non riscuotere lo stipendio da almeno<br />

tre mesi consecutivamente. Per familiari a carico si intendono quelli non fiscalmente<br />

indipendenti, cioè per i quali l’interessato gode di detrazioni fiscali. L’onere di pagare il<br />

ticket si riattiva nel momento in cui l’interessato ricomincia a percepire la retribuzione.<br />

INPS, PROCEDURE PIÙ SNELLE. Procedure più snel<strong>le</strong> e tempi di risposta più<br />

rapidi, è quanto prevede un protocollo siglato tra Inps e Regione Toscana sul<strong>le</strong> procedure<br />

per il riconoscimento dell’invalidità civi<strong>le</strong>. Dal 1 gennaio 2010 <strong>le</strong> domande per ottenere<br />

i benefici in materia di invalidità, cecità, sordità, handicap e disabilità, devono essere<br />

presentate all’Inps, che gestisce <strong>ad</strong>esso il processo dell’invalidità civi<strong>le</strong> in collaborazione<br />

con <strong>le</strong> Asl. L’intero processo è sostenuto da una nuova procedura informatica che consente<br />

trasparenza e tracciabilità, con una semplificazione del<strong>le</strong> fasi che permetteranno di<br />

ridurre i tempi di riconoscimento dello stato invalidante e l’erogazione del<strong>le</strong> provvidenze<br />

economiche.<br />

CIG IN DEROGA ESTESA A TUTTO IL 2010. Estesa a tutto il 2010 la possibilità<br />

di richiedere la cassa integrazione in deroga per i dipendenti di aziende toscane<br />

in difficoltà che non possono usufruire di ammortizzatori sociali o che non possono<br />

più accedervi. Lo prevede un accordo firmato da Regione e parti sociali, che stabilisce<br />

in 4 mesi il periodo massimo per cui ogni azienda potrà richiedere l’utilizzo della Cassa<br />

integrazione in deroga, rinnovabili fino <strong>ad</strong> un massimo di 12 mesi, e fissa una serie di<br />

misure di semplificazione per velocizzare sia i tempi di accesso per <strong>le</strong> imprese che quelli<br />

per la liquidazione ai lavoratori.<br />

PRESTITO AD AZIENDE PER PAGARE GLI STIPENDI. Un prestito per<br />

assicurare gli stipendi per dodici mesi, a patto di non tagliare nemmeno un posto di lavoro<br />

per un anno. A garantirlo, gratuitamente, al<strong>le</strong> picco<strong>le</strong> e medie aziende toscane in<br />

momentanea difficoltà è la Regione attraverso Fidi Toscana. Per maggiori informazioni:<br />

Fidi Toscana (piazza della Repubblica a Firenze), su www.fiditoscana.it può essere scaricata<br />

tutta la modulistica necessaria.


a borgo<br />

ci sono 95<br />

associazioni<br />

aifo (associazione identificazioni<br />

forensi), caam (coordinamento<br />

associazioni auser mugello), comitato<br />

San Lorenzo, comunità di<br />

nazareth San giuseppe, i Borghi<br />

di Sieve associazione cultura<strong>le</strong>,<br />

Lo zampetto associazione sportiva,<br />

Lo staff del<strong>le</strong> Vergini. Sono<br />

<strong>le</strong> 7 associazioni new entry iscritte<br />

all’albo comuna<strong>le</strong>, che vanno<br />

<strong>ad</strong> aggiungersi al<strong>le</strong> altre 88 già<br />

presenti (e che sono state confermate<br />

per aver presentato la<br />

scheda con l’aggiornamento dei<br />

dati e il resoconto dell’attività<br />

svolta), mentre 2 hanno comunicato<br />

la cessazione della loro attività<br />

e 18 sono state dichiarate<br />

dec<strong>ad</strong>ute in quanto non hanno<br />

riconsegnato la documentazione<br />

richiesta. in tota<strong>le</strong>, <strong>ad</strong>esso, <strong>le</strong><br />

berlingaccio<br />

nel “Kaos”<br />

FOTO FRANCESCO TERZINI<br />

un altro successo per “atmosfere e misteri<br />

in una notte di carneva<strong>le</strong>”, la manifestazione<br />

del Berlingaccio con l’al<strong>le</strong>stimento<br />

scenico curato dal teatro idea e la regia<br />

di Vieri chini, promossa col patrocinio<br />

del comune, che si è tenuta sabato 13 febbraio.<br />

oltre 400 maschere fra attori e figuranti,<br />

trampolieri e artisti col fuoco hanno<br />

animato angoli, str<strong>ad</strong>e e piazze del centro<br />

storico, con musiche, suoni, luci e scenografie<br />

che hanno trascinato tutti quanti nel<br />

“Kaos” (tema di quest’edizione).<br />

PRODOTTI A KM ZERO<br />

i prodotti freschi di stagione a Km zero si trovano<br />

ogni merco<strong>le</strong>dì pomeriggio al “mercato dei produttori<br />

agricoli del mugello” presso il piazza<strong>le</strong> del parco<br />

della misericordia: da settembre <strong>ad</strong> apri<strong>le</strong> con orario<br />

14,30-19 e da maggio <strong>ad</strong> agosto 16-20. per consentirne<br />

lo svolgimento nel piazza<strong>le</strong> il merco<strong>le</strong>dì è stato<br />

istituito un divieto di sosta e transito con rimozione<br />

forzata dal<strong>le</strong> 13 al<strong>le</strong> 20, per tutto l’anno.<br />

errata corrige. La fotografia relativa all’inaugurazione<br />

del monumento a Fido nel 1957 pubblicata nel<br />

numero scorso, reperita nella cartella contenente gli atti<br />

amministrativi, documenti e materia<strong>le</strong> di vario genere<br />

(incluse foto) su Fido che è custodita nell’archivio storico<br />

comuna<strong>le</strong>, è dello Studio Foto Bar<strong>le</strong>tti.<br />

1 1°COMPAGNIA ARCIERI DEL MUGELLO SPORTIVO<br />

2 AEROCLUB VOLOVELISTICO - DEL MUGELLO A.S.D. SPORTIVO<br />

3 AGESCI - SCOUT BORGO SAN LORENZO CULTURALE<br />

4 AIFO ASSOCIAZIONE IDENTIFICAZIONI - FORENSI SOCIALE EASSISTENZIALE<br />

5 AKELA ONLUS AMBIENTALE<br />

6 ALCHIMJA CULTURALE<br />

7 AMICI DEL PALLAIO SPORTIVO<br />

8 AMICI DELLE BIBLIOTECHE CULTURALE<br />

9 ANMIL SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

10 ANPI CULTURALE<br />

11 ANTEAS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

12 ARCI CACCIA AMBIENTALE<br />

13 ARTEC - ARTE TERRITORIO CULTURA CULTURALE<br />

14 ARTISTICA MUGELLO ASD SPORTIVO<br />

15 ASSO EMERGENZE MUGELLO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

16 ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PRODOTTI NATURALI CULTURALE<br />

17<br />

ASSOCIAZIONE FRA GENITORI DEL MUGELLO<br />

E ALTO MUGELLO CONTRO L’EMARGINAZIONE ONLUS<br />

SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

associazioni borghigiane iscritte<br />

attualmente all’albo comuna<strong>le</strong><br />

sono 95. Di queste, 37 operano<br />

nel settore cultura<strong>le</strong>, 27 in quello<br />

sportivo, 25 lavorano in campo<br />

socio-assistenzia<strong>le</strong> e 6 si occupano<br />

di materie ambientali. L’e<strong>le</strong>nco<br />

comp<strong>le</strong>to è consultabi<strong>le</strong> sul<br />

sito del comune nella sezione<br />

‘territorio e turismo’.<br />

giardini “Wire<strong>le</strong>ss”<br />

connessione gratuita<br />

anche i giardini pubblici di piazza Dante, con la biblioteca comuna<strong>le</strong><br />

e il centro d’incontro, sono wire<strong>le</strong>ss. giardini “senza fili” per<br />

navigare in internet col<strong>le</strong>gandosi dal proprio pc o notebook, o<br />

ancora con un cellulare umts o l’i-phone. il servizio è gratuito e<br />

per usufruirne bisogna registrarsi all’urp (ufficio relazioni col pubblico)<br />

o al centro d’incontro, negli orari di apertura al pubblico,<br />

presentando la carta d’identità e compilando l’apposito modulo:<br />

una volta registrati i dati anagrafici, sarà rilasciata una chiave<br />

d’accesso persona<strong>le</strong>.<br />

anche i nonni<br />

navigano in<br />

internet con la<br />

banca del tempo<br />

CORSO GRATUITO RIVOLTO A PERSONE CON PIÙ DI 55 ANNI<br />

anche i “nonni” navigano in internet. grazie alla Banca del tempo<br />

“giardino del<strong>le</strong> ore” di Borgo San Lorenzo.<br />

“nonni su internet” è un corso gratuito di prima alfabetizzazione<br />

informatica promosso dalla Banca del tempo borghigiana<br />

- un’iniziativa sostenuta dal comune -, con “nozioni di base per<br />

muovere i primi passi in autonomia con il pc e iniziare a usarlo<br />

divertendosi”.<br />

tenuto dagli stessi soci della banca presso l’aula informatica del<br />

paas all’interno del centro d’incontro di piazza Dante a Borgo, è<br />

articolato in 8 incontri della durata di 2 ore ciascuno, il giovedì<br />

dal<strong>le</strong> 17 al<strong>le</strong> 19, ed è rivolto a persone con età superiore ai 55<br />

anni, con lo scopo di “avvicinare gli anziani con l’aiuto di tutor<br />

a usare il computer, capire l’uso di internet, la posta e<strong>le</strong>ttronica<br />

e imparare a usufruire dei principali servizi digitali presenti<br />

sulla rete, promossi dal<strong>le</strong> pubbliche amministrazioni locali e da<br />

privati”.<br />

Le iscrizioni si ricevono presso il centro d’incontro il martedì<br />

mattina dal<strong>le</strong> 10,30 al<strong>le</strong> 12 e il giovedì dal<strong>le</strong> 17,30 al<strong>le</strong> 18,30.<br />

DOMENICHE IN VILLA • PROGRAMMA CULTURALE VILLA PECORI GIRALDI<br />

• 21 marzo Caffè Scienza ore 17,30: “Le al<strong>le</strong>rgie” con Mario Milco D’Elios e Martina Biondi<br />

del Dipartimento di Medicina Interna Università di Firenze<br />

• 28 marzo ore 17,30: Concerto jazz d’autore Quartetto Vian<br />

Ingresso 7 euro con aperitivo incluso<br />

• 11 apri<strong>le</strong> ore 17,30: Re<strong>ad</strong>ing multimedia<strong>le</strong> “Chromethica”, performance a cura del<br />

Col<strong>le</strong>ttivo Selfpoetry<br />

Ingresso 7 euro con aperitivo incluso<br />

• 18 apri<strong>le</strong> ore 17,30: Caffè Scienza “Cosa c’è tra la vita e la morte?” con Leandro Barontini<br />

(medico anestesista, presidente del Comitato etico, Asl Pistoia) e Monica Toraldo<br />

di Francia (docente di Bioetica, UNiversità di Firenze, membro del Comitato naziona<strong>le</strong><br />

di Bioetica)<br />

Ingresso gratuito<br />

• 25 apri<strong>le</strong> ore 17,30 Concerto-canzone d’autore con Luca De Nuzzo (vincitore del Premio<br />

De Andrè nel 2004, finalista del Premio Tenco 2009) in “Jòmene e Jòmene”<br />

Ingresso 7 euro con apertivo incluso<br />

18 ASSOCIAZIONE INSIEME ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

19<br />

ASSOCIAZIONE LETIZIA TOZZI<br />

PROGETTO MUSICA<br />

CULTURALE<br />

20 ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI CULTURALE<br />

21 ASTOLFO ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

22 ATLETICA MARCIATORI G.S.D. SPORTIVO<br />

23 AUSER - UNIVERSITÀ DELL’ETÀ LIBERA CULTURALE<br />

24 AUTOMOTOCLUB STORICO MUGELLO SPORTIVO<br />

25 AVIS COMUNALE DI BORGO SAN LORENZO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

26 AVO VOLONTARI OSPEDALIERI SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

27 BANCA DEL TEMPO “GIARDINO DELLE ORE” CULTURALE<br />

28 BOXE MUGELLO SPORTIVO<br />

29 CAAM COORDINAMENTO ASSOC.AUSER MUGELLO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

30 CARNEVALE MUGELLANO CULTURALE<br />

31<br />

CENTRO DOCUMENTAZIONE<br />

STORICO TERRITORIALE DEL MUGELLO<br />

CULTURALE<br />

32 CENTRO GIOVANILE DEL MUGELLO SPORTIVO<br />

33 CENTRO RADIO SOCCORSO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

34 CILLOBASKET R.C. ASD SPORTIVO<br />

35 CIRCOLO BIANCO ROSSO SPORTIVO<br />

36 CIRCOLO SPAZIO 3 SPORTIVO<br />

37 CLUB CICLO APPENNINICO 1907 SPORTIVO<br />

38 COMITATO SAN LORENZO CULTURALE<br />

39 COMUNITA’ DI NAZARETH SAN GIUSEPPE SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

40 CONFRATERNITA DI MISERICORDIA SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

41 CONSORZIO MUGELLO SPORT SPORTIVO<br />

42 CORALE S.CECILIA 1909 CULTURALE<br />

43 COSTES CULTURALE<br />

44 CPA CACCIA PESCA AMBIENTE AMBIENTALE<br />

45 FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA AMBIENTALE<br />

46 FESTA DELLE VERGINI CULTURALE<br />

47 FIORENTINA HANDBALL ASD SPORTIVO<br />

48 FORTIS JUVENTUS 1909 ASD SPORTIVO<br />

49 FORTIS JUVENTUS 1909 - CIRCOLO POLIVALENTE SPORTIVO<br />

50 FRATRES - DONATORI DI SANGUE SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

51 GINGA SEMPRE CULTURALE<br />

52 GRUPPO ALPINI BORGO S.LORENZO CULTURALE<br />

53 GRUPPO D’ERCI CULTURALE<br />

54 I BORGHI DI SIEVE ASSOCIAZIONE CULTURALE CULTURALE<br />

55 I SARTA FOSSI CULTURALE<br />

56 IL GABBIANO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

57 IL LUPO KICKBOXING MUGELLO ASD SPORTIVO<br />

58 IL SORRISO DI BRUNA ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

59 LA CALDANA CULTURALE<br />

60 LA ESCALERA ONLUS CULTURALE<br />

61 LA PRIMOGENITA INTERNATIONAL ADOPTION SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

62 LA TERRAZZA CIRCOLO CULTURALE CULTURALE<br />

63 LE LANCE SPEZZATE CULTURALE<br />

64 LEGA ASSOCIAZIONE TOSCANA FIBROSI CISTICA SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

65 LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

66 LIBERA CACCIA AMBIENTALE<br />

67 LO SCRITTOIO CULTURALE<br />

68 LO STRADONE CIRCOLO ARCI CULTURALE<br />

69 LO ZAMPETTO ASSOCIAZIONE SPORTIVA SPORTIVO<br />

70 MANGROVIA ASI SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

71 MCL “DON D.MARGHERI” LUCO CULTURALE<br />

72 MUGELLO NUOTO ASD SPORTIVO<br />

73 MUGELLO VOLLEY ASD SPORTIVO<br />

74 NON SOLO GIOVANI CULTURALE<br />

75 PALLAMANO MUGELLO A.S.D. SPORTIVO<br />

76 PERLAFRICA ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

77 PROGETTO ACCOGLIENZA SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

78 PROGETTO ARCOBALENO SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

79 PROLOCO BORGO S.LORENZO CULTURALE<br />

80 PROLOCO RONTA CULTURALE<br />

81 RONTESE ASD SPORTIVO<br />

82 SAGGINALE ASD SPORTIVO<br />

83 SHUKUKAI KARATE CLUB SPORTIVO<br />

84 SMS POLCANTO CULTURALE<br />

85 SOLIDARIETA’ MISSIONARIA ONLUS SOCIALE E ASSISTENZIALE<br />

86 SOUND - ASSOCIAZIONE CULTURALE CULTURALE<br />

87 STM PALLACANESTRO 1994 ASD SPORTIVO<br />

88 SUL SENTIERO CULTURALE<br />

89 TARTUFAI DEL MUGELLO AMBIENTALE<br />

90 TEATRO IDEA CULTURALE<br />

91 TENNIS CLUBBORGO S.LORENZO ASD SPORTIVO<br />

92 THEATRE DES SENS CULTURALE<br />

93 TURISMO E AMBIENTE CULTURALE<br />

94 UISP MUGELLO SPORTIVO<br />

95 UNITALSI SOCIALE E ASSISTENZIALE


economia<br />

L’INTERvISTA. Parla Claudio Terrazzi, amministratore della storica tipografia Lito Terrazzi<br />

“Mai smettere di investire in tecnologia”<br />

27<br />

Benedetta Strappi<br />

È<br />

uno di quei mondi che i non <strong>ad</strong>detti<br />

ai lavori conoscono ben<br />

poco. L’intero processo che sta a<br />

monte di un libro o di una rivista<br />

si compie nell’ombra. In quella dei grandi<br />

stabilimenti dove si stampano pagine su<br />

pagine e nascono prodotti editoriali finiti.<br />

Succede <strong>ad</strong> esempio al<strong>le</strong> Cascine del Riccio,<br />

dove ha la sua casa la Lito Terrazzi,<br />

storica tipografia nata nel 1967. Per i primi<br />

dieci anni la sede fu quella di via Caracciolo,<br />

poi l’azienda cominciò a crescere e allora<br />

si trasferì nello stabilimento che ancora<br />

oggi la ospita. È qui che nascono libri, cataloghi<br />

e riviste che poi se ne vanno in giro<br />

per l’Italia, l’Europa e spesso pure oltreoceano.<br />

Claudio Terrazzi, figlio del fondatore,<br />

Roberto Terrazzi, ne è l’amministratore.<br />

<strong>Il</strong> vostro è un mestiere che non molti conoscono...<br />

cosa si fa esattamente nella<br />

vostra azienda?<br />

Stampiamo libri di pregio, cataloghi e riviste<br />

dal 1967. Ci siamo specializzati in questa<br />

come vocazione principa<strong>le</strong> e negli anni<br />

ci siamo costruiti una clientela loca<strong>le</strong>, naziona<strong>le</strong>,<br />

europea e anche in America. Anni<br />

che, del resto, sono tanti…<br />

Come nasce la vostra tipografia?<br />

La ha fondata mio p<strong>ad</strong>re, Roberto Terrazzi.<br />

E del resto veniamo da una famiglia “d’arte”,<br />

che dal 1917 è nel campo grafico. Nel<br />

1967 mio p<strong>ad</strong>re ha aperto un’azienda di<br />

stampa a ciclo comp<strong>le</strong>to, che negli anni è<br />

cresciuta fino a diventare quello che è oggi,<br />

ovvero una realtà che si occupa dell’intero<br />

processo di stampa, dal lavoro di fotolito,<br />

alla stampa, alla confezione in <strong>le</strong>gatoria.<br />

Claudio Terrazzi<br />

E ai tempi di crisi come avete reagito?<br />

Si sa che il settore editoria<strong>le</strong><br />

non gode propriamente di<br />

ottima salute…<br />

Anche noi abbiamo sentito il periodo<br />

di crisi, certamente. In un<br />

settore come il nostro l’unico<br />

modo per andare avanti è investire<br />

continuamente in tecnologia,<br />

anche nei momenti non semplici.<br />

È l’unica ricetta per sopravvivere.<br />

Anche nel 2002, nel periodo che<br />

seguì l’attentato al<strong>le</strong> Torri Gemel<strong>le</strong><br />

e da cui cominciò la crisi economica,<br />

abbiamo investito oltre 4<br />

milioni di euro in macchinari e se<br />

non lo avessimo fatto oggi avremmo<br />

senz’altro chiuso. Investire in<br />

tecnologia equiva<strong>le</strong> a ridurre i costi<br />

di lavorazione e migliorare la<br />

qualità del lavoro. E forse c’è anche<br />

un altro ingrediente salvifico.<br />

Qua<strong>le</strong>?<br />

Per rimanere competitivi è importante<br />

anche creare partnership.<br />

Collaborare con più aziende facendo<br />

gruppo, fare insieme <strong>ad</strong><br />

altre realtà quello che prima si faceva<br />

da soli, superando il pregiudizio<br />

per cui ognuno guarda al suo<br />

“orto”. E poi occorre reinventarsi<br />

continuamente, cercare sempre<br />

soluzioni nuove per crescere, in<br />

un mercato che invece fisiologicamente<br />

tende <strong>ad</strong> a andare al ribasso.<br />

Che <strong>le</strong>game avete con il territorio?<br />

Cascine del Riccio è una<br />

frazione così piccola e i vostri<br />

libri invece viaggiano alla volta<br />

dell’Europa e oltre…<br />

Con il territorio c’è un <strong>le</strong>game<br />

forte, senz’altro: siamo qui da 43<br />

anni, l’azienda con il suo lavoro<br />

contribuisce a dare lavoro <strong>ad</strong> oltre<br />

60 persone. Ed è sempre rimasta<br />

in piedi sul<strong>le</strong> proprie gambe, anche<br />

nei momenti bui non abbiamo<br />

mai usufruito degli ammortizzatori<br />

sociali, e questo dimostra la<br />

nostra attenzione nei confronti del<br />

socia<strong>le</strong>.<br />

E a concorrenza come siete messi?<br />

Mio p<strong>ad</strong>re cominciò a lavorare<br />

con l’estero nel 1982: per quei<br />

tempi era una conquista, fu un<br />

precursore. Quindi ci siamo abituati<br />

presto a fare i conti con una<br />

concorrenza di ampio respiro, che<br />

spesso gode di aiuti pubblici che<br />

qui invece non abbiamo. L’importante<br />

è cercare sempre di anticipare<br />

i tempi.<br />

Correva l’anno 1967 e in via Caracciolo nasceva quest’azienda, che negli anni è cresciuta<br />

e che ora, nel suo quartier genera<strong>le</strong> del<strong>le</strong> Cascine del Riccio, produce libri di pregio,<br />

cataloghi e riviste che poi vengono distribuiti in giro per l’Europa. E persino oltreoceano<br />

SUL LAVORO<br />

MAI DA SOLI<br />

LA SOCIETÀ SICURGEST S.R.L.<br />

opera in tutto il territorio della<br />

Provincia di Firenze nel settore della<br />

fornitura per <strong>le</strong> imprese di prodotti e<br />

servizi di consu<strong>le</strong>nza.<br />

La Società,<br />

che ha sede<br />

in Borgo San<br />

L o r e n z o ,<br />

Via<strong>le</strong> Fratelli<br />

K e n n e d y<br />

n.38, è nata<br />

nel 1997 per<br />

volontà di Giancarlo Niccolai, un tecnico<br />

che, dopo aver militato per oltre<br />

30 anni negli enti pubblici di prevenzione<br />

infortuni (ENPI) e di vigilanza<br />

(USL), ha ritenuto di mettere a disposizione<br />

del<strong>le</strong> aziende la propria esperienza.<br />

Attualmente Sicurgest S.r.l. offre la<br />

propria consu<strong>le</strong>nza al cliente negli<br />

ambiti specifici della sicurezza<br />

azienda<strong>le</strong> basata sul D.Lgs.<br />

n.81/08 (Testo Unico<br />

Sicurezza Luoghi di Lavoro) e<br />

della sicurezza alimentare<br />

basata sul Reg.CE n.852/04,<br />

ed è in gr<strong>ad</strong>o di gestire la formazione<br />

del persona<strong>le</strong> del<strong>le</strong><br />

aziende clienti, sia direttamente<br />

in sito che presso <strong>le</strong> proprie sedi<br />

accreditate dalla Regione<br />

Toscana.<br />

Sicurgest s.r.l. è costituita da un<br />

pool di professionisti altamente<br />

specializzati e con plurienna<strong>le</strong><br />

esperienza in diversi settori - dall’ingegneria,<br />

alla medicina del lavoro,<br />

al settore <strong>le</strong>ga<strong>le</strong>, al settore della sicurezza<br />

alimentare - che utilizza risorse<br />

e mezzi di alto livello tecnologico, in<br />

gr<strong>ad</strong>o di rispondere a tutte <strong>le</strong> necessità<br />

di <strong>ad</strong>eguamento al<strong>le</strong> normative<br />

vigenti.<br />

La nostra forza è la nostra esperienza,<br />

un’esperienza creata negli anni ed in<br />

costante crescita ogni giorno, messa<br />

al servizio di oltre 500 aziende con il<br />

risultato di una riduzione degli infortuni<br />

del 10% circa nel<strong>le</strong> aziende nostre clienti<br />

con più di 50 dipendenti.<br />

Sicurgest ha effettuato specifici corsi<br />

di formazione in materia di sicurezza<br />

nei luoghi di lavoro a circa<br />

4100 <strong>ad</strong>detti di vari<br />

comparti produttivi<br />

(metalmeccanico, edilizio,<br />

agricolo, industria<br />

della plastica,<br />

artigianato) e in<br />

materia di igiene<br />

alimentare a circa<br />

4700 <strong>ad</strong>detti di<br />

aziende alimentari.<br />

Certificazioni:<br />

Sicurgest s.r.l., nella prospettiva del<br />

miglioramento continuo dei propri<br />

servizi e dell’incremento della credibilità<br />

azienda<strong>le</strong>, ha imp<strong>le</strong>mentato un<br />

Sistema di Gestione della Qualità in<br />

conformità alla norma UNI EN ISO<br />

9001:2008 ed un Sistema di Gestione<br />

della Responsabilità Socia<strong>le</strong> in conformità<br />

alla normativa internaziona<strong>le</strong><br />

SA8000:2001.<br />

Inoltre Sicurgest S.r.L. per aumentare<br />

l’affidabilità del proprio settore formazione<br />

ha ottenuto l’accreditamento<br />

dalla Regione Toscana qua<strong>le</strong> Agenzia<br />

Formativa (per <strong>le</strong> sedi di Borgo San<br />

Lorenzo, Pontassieve e San Piero a<br />

Sieve) con codice FI08186.<br />

Sede: Via<strong>le</strong> Kennedy, 38 - Borgo San Lorenze - Firenze Tel 055 8457621<br />

Sedi formative: Via <strong>Il</strong>aria Alpi - San Piero a Sieve - c/o Centro Commercia<strong>le</strong> Borgnovo<br />

Piazza C. Pavesi, 43/44 - Pontassieve<br />

1101044


28 Marzo 2010<br />

DEGRADO. Alla scoperta di luoghi ed opere troppo spesso vittime dell’incuria<br />

il caso<br />

Diamo voce ai tabernacoli fiorentini<br />

fotografare <strong>le</strong> nicchie più malridotte e gli altri esempi di abbandono:<br />

questo l’appello che <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> rivolge ai suoi <strong>le</strong>ttori. Le immagini più<br />

rappresentative verranno poi pubblicate. Per sensibilizzare gli animi<br />

Ludovica V. Zarrilli e Ginevra Donnici<br />

Dimenticati è la parola<br />

giusta. Camminando a<br />

passo svelto per il centro,<br />

soprattutto durante <strong>le</strong><br />

fredde e uggiose giornate invernali,<br />

spesso capita di scordarsi di loro.<br />

Ma <strong>ad</strong>esso che <strong>le</strong> giornate si sono<br />

allungate e il so<strong>le</strong> torna a illuminarli,<br />

sarebbe bene degnarli della nostra<br />

attenzione. Sono i tabernacoli, disseminati<br />

agli angoli della città, spesso<br />

resi preziosi da dipinti, affreschi e<br />

sculture di pregio, che artisti (più o<br />

Via Ghibellina angolo via Isola del<strong>le</strong> Stinche<br />

meno noti) hanno lasciato in eredità<br />

al<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e e ai passanti meno frettolosi.<br />

Sono tanti, se ne contano una<br />

ventina tra quelli più grandi, e un<br />

numero molto più e<strong>le</strong>vato di quelli<br />

più piccoli e magari meno famosi.<br />

Spesso sono <strong>le</strong> stesse istituzioni a<br />

non tenere granché in considerazione<br />

la loro esistenza, abbandonandoli<br />

al degr<strong>ad</strong>o, con i vandali di turno<br />

che li prendono di mira e con l’inesorabi<strong>le</strong><br />

passare del tempo che non<br />

risparmia pietra serena, pigmenti,<br />

<strong>le</strong>gno e quant’altro. La loro vulnerabilità<br />

è data, come è faci<strong>le</strong> intuire,<br />

dal<strong>le</strong> continue esposizioni, oltre che<br />

al<strong>le</strong> cattive intenzioni di qualcuno, al<br />

tempo e al<strong>le</strong> intemperie. Così come<br />

succede per i palazzi, anche i tabernacoli<br />

soffrono per lo sgretolamento<br />

della pietra forte con cui molti sono<br />

realizzati. Stesso discorso va<strong>le</strong> per <strong>le</strong><br />

sculture in <strong>le</strong>gno contenute in alcune<br />

edico<strong>le</strong>, che hanno come acerrimi<br />

nemici l’umidità e i tarli, che riescono<br />

a “intrufolarsi” fin dentro e<br />

sono voraci divoratori di alcuni tipi<br />

di <strong>le</strong>gno, soprattutto quelli antichi<br />

e nostrali. Per non parlare del<strong>le</strong> pitture:<br />

sia che siano eseguite su te<strong>le</strong> o<br />

tavo<strong>le</strong>, sia che si tratti di affreschi,<br />

avrebbero bisogno di una manutenzione<br />

costante per conservarne il<br />

fascino e i tratti intatti. In altre occasioni<br />

basterebbe pulire un po’ il<br />

vetro dietro il qua<strong>le</strong> <strong>le</strong> opere sono<br />

custodite, nella stragrande maggioranza<br />

del<strong>le</strong> occasioni i suddetti vetri<br />

sono sporchi al punto da non riuscire<br />

a vedere il disegno sottostante.<br />

Altro grande nemico è lo smog, che<br />

contribuisce al <strong>le</strong>nto e inesorabi<strong>le</strong><br />

deterioramento dei materiali. Noi<br />

del <strong>Reporter</strong> abbiamo fatto un giro<br />

per <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e del centro e abbiamo<br />

trovato alcuni bellissimi tabernacoli<br />

in pessime condizioni. Sporchi,<br />

maltenuti, spaccati, deteriorati e chi<br />

più ne ha più ne metta, come si trattasse<br />

di oggetti di poco valore. Non<br />

ci è sembrato un gran bel vedere e<br />

abbiamo deciso di smuovere gli animi<br />

più sensibili all’arte ma anche al<br />

decoro e alla presentabilità di una<br />

città comp<strong>le</strong>ssa e meravigliosa come<br />

Firenze. Così, se ai <strong>le</strong>ttori di queste<br />

Borgo San Frediano angolo via di Cestello<br />

pagine capiterà di imbattersi in qualche<br />

tabernacolo o edicola malmessa<br />

(ma ovviamente non solo), si sentano<br />

liberi di fotografarlo e noi saremo<br />

ben lieti di pubblicare <strong>le</strong> foto (da inviare<br />

a redazione@ilreporter.it). Siamo<br />

fermamente convinti che siano<br />

Via dei Cimatori angolo via dei Cerchi<br />

molti i citt<strong>ad</strong>ini a cui stanno a cuore<br />

la “salute e il benessere” della città,<br />

per questo mettiamo a disposizione<br />

<strong>le</strong> pagine del giorna<strong>le</strong> per riuscire a<br />

smuovere un po’ di coscienze e a far<br />

rivivere gli angoli più suggestivi e<br />

meno popolari di Firenze.<br />

La certezza di trovare casa<br />

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qua & là<br />

LA CURIOSITÀ/1. <strong>Il</strong> capoluogo toscano conta tantissimi patti e fratellanze con altri comuni<br />

Ventun gemel<strong>le</strong> per la città del giglio<br />

La prima “al<strong>le</strong>anza” è del 1954 con Vil<strong>le</strong> de Reims,<br />

vicina a Parigi, mentre tra i gemellaggi più recenti c’è<br />

quello con l’estone tallinn e con arequipa, in Perù<br />

29<br />

Sime<strong>le</strong> Kruklidis<br />

Paese che vai, gemella che trovi. Con<br />

gli occhi a mandorla o la pel<strong>le</strong> color<br />

cioccolato, sembra che da Nord a<br />

Sud, dall’Oceano Indiano al Brasi<strong>le</strong>,<br />

Firenze abbia trovato decine di sp<strong>le</strong>ndide sorel<strong>le</strong><br />

nel mondo. Per l’esattezza ventuno: ma<br />

se contiamo anche i patti di fratellanza e di<br />

amicizia, <strong>le</strong> nostre affiliate salgono a trentasei.<br />

Un e<strong>le</strong>nco straordinariamente vario, che<br />

affonda <strong>le</strong> sue r<strong>ad</strong>ici nella storia. <strong>Il</strong> primo patto<br />

di cui abbiamo traccia risa<strong>le</strong> al lontano 3<br />

luglio 1954, quando venne firmato l’accordo<br />

con Vil<strong>le</strong> de Reims, citt<strong>ad</strong>ina francese non<br />

troppo lontana da Parigi: amore di lunga data,<br />

questo, visto che continua a generare incontri<br />

e attività culturali. Tra <strong>le</strong> unioni più recenti,<br />

stilate nel 2009, troviamo invece quella con<br />

Tallinn, paese estone, e con Arequipa, situata<br />

in Perù. Sempre dello stesso anno anche<br />

il famoso patto con Mauthausen, in ricordo<br />

della deportazione dei prigionieri toscani nei<br />

lager nazisti. Sono tante <strong>le</strong> ragioni che spingono<br />

a trovare nuovi <strong>le</strong>gami e al<strong>le</strong>anze con<br />

Paesi lontani, ma in ogni caso si tratta sempre<br />

di un’iniziativa genuina e proficua, a patto<br />

che non resti solo sulla carta. Quindi, messe<br />

da parte <strong>le</strong> visite istituzionali, è bene capire<br />

in che cosa consistano queste fratellanze. Per<br />

usare termini “tecnici” possiamo dire che un<br />

gemellaggio altro non è che la collaborazione<br />

tra due città, con l’obiettivo di intensificare i<br />

rapporti culturali, politici ed economici: è una<br />

via aperta all’incontro tra popoli, identità e<br />

storie diverse. Per fare ricorso a testimonianze<br />

concrete, invece, possiamo menzionare alcuni<br />

gemellaggi che, più di altri, hanno prodotto<br />

risultati buoni o quantomeno significativi. Nel<br />

2001, <strong>ad</strong> esempio, Firenze si è gemellata con<br />

Tirana ed ha contribuito a risanare la piazza<br />

principa<strong>le</strong> della capita<strong>le</strong> albanese utilizzando<br />

alberi e piante pre<strong>le</strong>vati dai propri vivai. Fruttuoso<br />

anche il patto con i tifosi del Liverpool,<br />

che ha permesso di giocare partite di calcio<br />

più tranquil<strong>le</strong> e pacate. Interessante sarà invece<br />

il futuro gemellaggio con la Svezia, in<br />

nome della “green economy”, dello sviluppo<br />

dell’aeroporto di Peretola e degli scambi fra<br />

<strong>le</strong> due università. Ma queste unioni possono<br />

essere anche puro motivo di festa: difatti, per<br />

ce<strong>le</strong>brare <strong>le</strong> nostre sorel<strong>le</strong> straniere non mancano<br />

il Festival del Gemellaggio e il “Premio<br />

Firenze” arrivato oramai alla XXVII edizione.<br />

Tante picco<strong>le</strong> occasioni per conoscere e farsi<br />

conoscere, per raccontare e ascoltare. Ma soprattutto<br />

per condividere.<br />

Tallin (Estonia)<br />

LA CURIOSITÀ/2. In America sono diversi i posti battezzati “copiandoci” il nome<br />

firenze è unica? Macché, ce ne sono diciotto<br />

Florence, Alabama<br />

Non è poi così unica come pensavamo, la<br />

nostra Firenze. Anzi, ce ne sono almeno<br />

altre diciassette, tutte concentrate in America.<br />

Ma per essere precisi è di “Florence” che stiamo<br />

parlando, ovvero la versione d’oltreoceano<br />

della nostra città, cosa che di per sé suona<br />

davvero strana. Se infatti è già abbastanza insolito<br />

trovare un proprio omonimo, desta ancora<br />

maggiore sorpresa trovare sulla cartina<br />

geografica un toponimo: è infatti così che si<br />

chiama un luogo che ha lo stesso nome di un<br />

altro. E poco importa se è per caso o per uno<br />

spudorato tentativo di imitazione: resta il fatto<br />

che dal freddo Can<strong>ad</strong>a al<strong>le</strong> coste del Texas<br />

l’eco fiorentina è arrivata proprio ovunque:<br />

in Mississippi, per esempio, in Arizona, nel<br />

Kentucky e in Oregon, e ancora in Wisconsin,<br />

nella contea di Oneida e persino in California.<br />

Uno tra i primi toponimi fu assegnato nel<br />

1818 a una piccola citt<strong>ad</strong>ina della Contea di<br />

Lauderda<strong>le</strong>, in Alabama: l’idea venne in mente<br />

all’ispettore italiano Ferdinando Sannoner,<br />

che coniò seduta stante il termine “Florence”.<br />

In realtà, esiste un’altra declinazione meno<br />

nota del nome, si tratta di “Florentia” e indica<br />

un comune di soli ventiquattro abitanti nel dipartimento<br />

di Giura, est della Francia. Un’insolita<br />

abitudine, questa dei toponimi, che tra<br />

l’altro non ha interessato soltanto la nostra<br />

città: anche Roma e Venezia, per citarne altre<br />

due, conoscono decine di doppioni sparsi<br />

dovunque nel mondo. Gemellanze di nome<br />

ma non di fatto: tutte <strong>le</strong> toponime chiamate<br />

all’appello non hanno infatti alcun rapporto<br />

tra loro. Anzi, il più del<strong>le</strong> volte probabilmente<br />

si ignorano in toto. E infine, per concludere<br />

in bel<strong>le</strong>zza, c’è un’altra particolarità: Firenze<br />

non si è limitata a “conquistare” solo altri Paesi<br />

del globo, ma si è spinta fino allo spazio,<br />

dando il proprio nome a un asteroide di 4,9<br />

km scoperto nel 1981 e a un cratere meteoritico<br />

su Venere. Sempre meglio però diffidare<br />

dal<strong>le</strong> imitazioni: la Firenze vera, quella origina<strong>le</strong>,<br />

è la nostra.<br />

/S.K.<br />

AVANZATE TECNOLOGIE E CURE PERSONALIZZATE<br />

L'infertilità è un prob<strong>le</strong>ma sempre più diffuso, soprattutto a causa del<strong>le</strong> maternità rinviate nel tempo.<br />

Ma anche <strong>le</strong> soluzioni sono sempre più efficaci, rapide e sicure.<br />

INCONTRO CON IL PROF. PIERALDO INAUDI<br />

GINECOLOGO, LAUREATO E SPECIALIZZATO all'Università di Siena, dottore in medicina all’Università di Losanna, il Prof. Pieraldo Inaudi tra i pionieri della riproduzione umana in Italia, vanta una carriera di alto profilo, svolta fra Italia e Svizzera, ricca di incarichi<br />

di responsabilità, di importanti consu<strong>le</strong>nze come quella fornita al Centro di Medicina della Riproduzione dell'Ospeda<strong>le</strong> di Bergamo, di ri<strong>le</strong>vanti pubblicazioni scientifiche, relazioni congressuali e di corsi di aggiornamento. <strong>Il</strong> professore, dirige il centro "Siena<br />

Fertility" a Monteriggioni oltre <strong>ad</strong> offrire la sua esperienza nello studio fiorentino di via Lorenzo il Magnifico. A lui chiediamo quali sono <strong>le</strong> più recenti evoluzioni nella diagnosi e cura dell'infertilità. "La riproduzione umana è uno degli ambiti medici che negli ultimi<br />

decenni ha conosciuto <strong>le</strong> maggiori evoluzioni tecnologiche. Grazie a queste innovazioni gli esami si sono semplificati e la diagnosi è diventata più precisa grazie al<strong>le</strong> ecografie transvaginali, specie nei casi di endometriosi, cisti ovariche e ovaio policistico. Anche<br />

dal punto di vista terapeutico lo strumentario si è fatto più ricco ed efficace: oggi possiamo scegliere il migliore spermatozoo da iniettare nel migliore ovocita come effettuare analisi genetiche sull'embrione per prevenire malattie ereditarie".<br />

LA SINDROME dell'ovaio policistico (PCOS) è un disordine ormona<strong>le</strong> e metabolico che interessa circa il 15% del<strong>le</strong> donne in età ferti<strong>le</strong> e oltre l'80% del<strong>le</strong> donne con irregolarità mestrua<strong>le</strong>. Donne con PCOS possono avere cicli mestruali irregolari, aumento dei<br />

peli, del peso, acne e prob<strong>le</strong>mi di infertilità. Ma anche un aumento di aborti spontanei, di rischio di diabete di tipo 2 e di prob<strong>le</strong>mi cardiovascolari. Molte hanno ovaie aumentate di volume con diverse picco<strong>le</strong> cisti, visibili all'ecografia. Per fare una diagnosi è<br />

necessaria una visita, una ecografia ed esami del sangue.<br />

Le donne con PCOS sono spesso sovrappeso. Un buon sti<strong>le</strong> di vita migliora la frequenza dell'ovulazione e la fertilità. Tuttavia, non sempre la riduzione del peso avviene con facilità anche mangiando poco; ciò è frequentemente dovuto <strong>ad</strong> una resistenza alla<br />

azione dell'insulina con conseguente difficoltà a bruciare gli zuccheri. <strong>Il</strong> trattamento con farmaci che aumentano la sensibilità all'insulina, può portare <strong>ad</strong> un'ovulazione più regolare.<br />

Se la fertilità non è l'obiettivo immediato, <strong>le</strong> terapie ormonali sono solitamente efficaci per correggere temporaneamente il prob<strong>le</strong>ma <strong>le</strong>gato alla PCOS. La pillola anticonceziona<strong>le</strong> viene prescritta di solito per ridurre l'effetto degli androgeni regolarizzando <strong>le</strong><br />

mestruazioni ed evitando al tempo stesso la gravidanza.<br />

Se la fertilità è l'obiettivo immediato, l'ovulazione può essere spesso indotta con farmaci specifici. In caso di stimolazione dell'ovulazione (anche nella fecondazione in vitro) grande attenzione deve essere posta al<strong>le</strong> dosi dei farmaci, che devono essere <strong>le</strong> più basse<br />

possibili, data la e<strong>le</strong>vata sensibilità del<strong>le</strong> ovaie ai farmaci stessi. Peraltro, l'ampia esperienza sviluppata consente oggi di trattare la PCOS con metodi molto efficaci e con ottimi risultati già con la semplice induzione dell'ovulazione con o senza inseminazione<br />

intrauterina, se <strong>le</strong> tube e lo sperma risultano normali. Sempre nella PCOS, in caso di fecondazione in vitro per tube chiuse, fattore maschi<strong>le</strong> o per ripetuti aborti, <strong>le</strong> possibilità di gravidanza sono sicuramente uguali o migliori di quel<strong>le</strong> che ha una coppia senza alcun<br />

prob<strong>le</strong>ma anche per la possibilità di valutare la qualità degli ovociti e degli embrioni effettuando quindi il transfer di embrioni di qualità ottima<strong>le</strong>.<br />

PROF. PIERALDO INAUDI OSTETRICO - GINECOLOGO MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE<br />

Studio Monteriggioni (SI) Via S. Pertini 7 Tel. 0577 51394 Fax 0577 588249 - Studio Firenze Via Lorenzo <strong>Il</strong> Magnifico 64 Tel. e Fax 055 4633294 e-Mail: inaudi1@interfree.it


30 Marzo 2010<br />

ITINERARI/1. Mil<strong>le</strong> anni dopo Sigerico, arcivescovo di Canterbury, ecco <strong>le</strong> tappe dei viandanti di oggi<br />

turisti con l’anima tra <strong>le</strong> colline toscane<br />

Sono migliaia coloro che, ogni anno, attraversano la via francigena<br />

alla (ri)scoperta dei luoghi di culto disseminati tra Pontremoli<br />

e Siena. Sfidando ghiaccio e neve per raggiungere Monte Senario<br />

società<br />

Francesca Puliti<br />

Correva l’anno 990 quando Sigerico, arcivescovo<br />

di Canterbury, percorse la Toscana da<br />

cima a fondo di ritorno da Roma, dove era<br />

stato ricevuto dal Papa. Le sue 79 tappe andarono<br />

a comporre la cosiddetta “Via Francigena”, 1.600<br />

chilometri dalla Capita<strong>le</strong> all’Inghilterra, di cui un terzo<br />

disegnato sulla nostra regione. Da Pontremoli passando<br />

per Lucca e Siena fino ai confini con il Lazio, sono<br />

migliaia i pel<strong>le</strong>grini che ancora oggi ricalcano <strong>le</strong> orme<br />

di Sigerico, <strong>ad</strong>dentrandosi tra eremi e piccoli oratori<br />

in terre toscane. E la scelta è più che mai vasta. <strong>Il</strong> più<br />

ce<strong>le</strong>bre santuario di casa nostra è probabilmente la M<strong>ad</strong>onna<br />

del<strong>le</strong> Grazie di Montenero, nei pressi di Livorno,<br />

che ha visto crescere notevolmente il flusso di turismo<br />

religioso a partire dall’anno del Giubi<strong>le</strong>o. Ma anche il<br />

più vicino Monte Senario ha il suo bello stuolo di visitatori.<br />

“L’anno scorso ne abbiamo contati circa 21mila –<br />

racconta il custode – provenienti da ogni parte d’Italia e<br />

dall’estero, soprattutto svizzeri, francesi e tedeschi. Ma<br />

anche dalla stessa Toscana”. Ci sono i fedelissimi che<br />

sfidano <strong>le</strong> condizioni meteo e si arrampicano fin quassù<br />

anche con la neve e i gruppi più folkloristici di appassionati<br />

di auto o moto d’epoca, che abbinano il r<strong>ad</strong>uno<br />

a una tappa più spiritua<strong>le</strong>. E magari gastronomica, considerando<br />

<strong>le</strong> specialità che da più di un secolo i monaci<br />

producono qui sul<strong>le</strong> colline tra Bivigliano e Pratolino,<br />

alcune anche dal<strong>le</strong> proprietà terapeutiche. Altra meta<br />

nota a livello naziona<strong>le</strong> e internaziona<strong>le</strong> è il santuario<br />

della Verna, in provincia di Arezzo, dove si ritirava San<br />

Francesco, oppure, per rimanere nei paraggi di Firenze,<br />

la Basilica di Santa Maria all’Impruneta, dove si conserva<br />

l’icona della Vergine dipinta – si racconta – nientemeno<br />

che da San Luca. Ma anche la stessa città non<br />

scherza in fatto di pel<strong>le</strong>grinaggi e sono tanti i luoghi<br />

disposti <strong>ad</strong> accogliere i viandanti. Basti pensare che si<br />

contano ben diciotto pensionati di vario genere gestiti<br />

dalla Diocesi. E chi l’avrebbe mai sospettato che il convento<br />

di San Marco, vissuto dagli stessi fiorentini come<br />

un’entità misteriosa e piuttosto inaccessibi<strong>le</strong>, potesse<br />

aprire i battenti a qualche ospite? Pochi, pochissimi i<br />

posti a disposizione e solo per uomini che siano stati introdotti<br />

da un religioso e si prestino a un’autentica vita<br />

E c’è chi abbina al r<strong>ad</strong>uno<br />

di auto o moto d’epoca<br />

una sosta più spiritua<strong>le</strong><br />

monastica. Piccoli gruppi o pel<strong>le</strong>grini solitari sono ben<br />

accetti anche al Monastero Benedettino di Settignano,<br />

per catapultarsi qualche secolo <strong>ad</strong>dietro e partecipare<br />

al<strong>le</strong> attività di agricoltura e <strong>le</strong>gatoria di libri. Dotate di<br />

ogni comfort, compreso il bagno in camera, invece, <strong>le</strong><br />

stanze messe a disposizione dal<strong>le</strong> monache dell’abbazia<br />

di Rosano. Qui ai visitatori vengono serviti anche i pasti<br />

e, a richiesta, <strong>le</strong>zioni di restauro di pergamene e volumi<br />

antichi. Per tornare a casa arricchiti, oltre che nello spirito,<br />

nel<strong>le</strong> capacità manuali.<br />

iL tREND<br />

Prenotazioni in aumento per <strong>le</strong> strutture ecc<strong>le</strong>siastiche<br />

B&B? no, meglio il convento<br />

L’offerta non manca, e il conto è meno<br />

salato di quello di un hotel, anche se si<br />

tratta di edifici ricchi di storia e fascino<br />

Se è vero che in tempi di crisi si presta più attenzione alla<br />

qualità di ciò che acquistiamo, è ancor più vero quando programmiamo<br />

una vacanza. Così va a finire che a fronte di un<br />

genera<strong>le</strong> calo dei visitatori in città (per l’anno scorso si parla<br />

<strong>ad</strong>dirittura del 25% in meno rispetto al 2008), cresce il numero<br />

di coloro che al semplice turismo preferiscono un turismo puro<br />

e semplice. Scegliendo di passare qualche giorno in strutture<br />

religiose, anziché in un qualunque hotel del centro. <strong>Il</strong> ventaglio<br />

dell’offerta è quasi altrettanto ampio e il conto è anche un po’<br />

meno salato. Anche se si tratta di edifici ricchi di storia, fascino<br />

e a volte neanche così spartani come ci si potrebbe aspettare<br />

da un monastero o da un convento. Ad esempio Villa La<br />

Stella, struttura missionaria al<strong>le</strong> pendici di Fieso<strong>le</strong>, vanta un<br />

trattamento da hotel quattro stel<strong>le</strong>, ma in un ambiente decisamente<br />

più familiare. “Le persone che vengono da noi cercano<br />

un’atmosfera più intima – spiega il direttore della struttura, Roberto<br />

Rotondo – un ritmo di vita più rilassato e la possibilità di<br />

passare qualche tempo in preghiera”. Da sfatare anche la convinzione<br />

che si tratti solo di gruppi parrocchiali o di persone di<br />

una certa età. “Arrivano anche giovani coppie o famiglie con<br />

bambini”. In Austria, certo, sono più organizzati. Vicino a Vienna<br />

un gruppo di suore ha <strong>ad</strong>dirittura avviato una Spa, dove ci<br />

si reca principalmente per ritrovare la forma, anziché la fede.<br />

Ma anche da noi il sasso è stato lanciato e c’è da aspettarsi che<br />

il flusso dei turisti “con l’anima” incrementi str<strong>ad</strong>a facendo. O<br />

meglio pel<strong>le</strong>grinaggio dopo pel<strong>le</strong>grinaggio.<br />

/F.P.


società 31<br />

ITINERARI/2. Sempre più abitanti della città del Giglio partono alla volta di santuari e luoghi sacri<br />

E i fiorentini si riscoprono pel<strong>le</strong>grini<br />

Nel 2009 sono stati quasi 10mila. in tutto il mondo<br />

i “tour” religiosi muovono 300 milioni di persone.<br />

E per gli <strong>ad</strong>detti ai lavori è un settore in crescita<br />

Matteo Francini<br />

Terra Santa, Lourdes, Assisi. Non<br />

passano certo inosservati, a chi passeggia<br />

intorno al Duomo, i cartelli<br />

di un’agenzia che promuove viaggi<br />

dal<strong>le</strong> destinazioni particolari. Anche l’agenzia,<br />

del resto, è particolare: organizza sì tour in tutto<br />

il mondo, ma è diocesana e specializzata in<br />

itinerari religiosi. Ma sbaglia chi pensa che a<br />

entrare al suo interno siano pochi intimi. Perché<br />

i viaggi religiosi, o pel<strong>le</strong>grinaggi che dir si<br />

voglia, sembrano incassare il gr<strong>ad</strong>imento di un<br />

numero sempre crescente di persone, fiorentini<br />

in testa. I dati parlano chiaro: ogni anno, nel<br />

mondo sono circa 300 milioni i “viaggiatori<br />

dello spirito”, 40 milioni solo in Italia. E c’è<br />

subito anche un altro luogo comune da sfatare:<br />

quello dell’età. A intraprendere questi<br />

viaggi non sono solo anziani: oltre il 30% dei<br />

pel<strong>le</strong>grini del terzo mil<strong>le</strong>nnio ha tra i 20 e i 40<br />

anni. Insomma, un settore, quello del turismo<br />

religioso, che non solo non sembra conoscere<br />

crisi, ma che appare <strong>ad</strong>dirittura in crescita, tanto<br />

da essere stato inserito come area tematica<br />

all’importante Borsa Internaziona<strong>le</strong> del Turismo<br />

tenutasi a Rho a fine febbraio. E Firenze?<br />

Non sembra essere da meno. “Lo scorso anno<br />

i pel<strong>le</strong>grini partiti dalla nostra città alla volta<br />

di santuari di tutto il mondo sono stati tra i 6<br />

e i 10mila”, spiega monsignor Alberto Alberti,<br />

direttore dell’ufficio pel<strong>le</strong>grinaggi, tempo libero,<br />

turismo e sport della Diocesi fiorentina, e<br />

dunque grande esperto in materia. E migliaia<br />

sono anche coloro che, dalla città del Giglio,<br />

si preparano <strong>ad</strong> andare <strong>ad</strong> ammirare la Sacra<br />

Sindone, esposta a Torino dal prossimo 10<br />

apri<strong>le</strong>. “Questo è l’unico settore che regge o<br />

che, <strong>ad</strong>dirittura, è in crescita – conferma Mario<br />

Lapini, responsabi<strong>le</strong> di Turishav, l’agenzia<br />

diocesana – per <strong>le</strong> agenzie ‘normali’ la possibilità<br />

di organizzare viaggi su internet è stata una<br />

bella botta. I nostri sono itinerari organizzati,<br />

che vengono affrontati con uno spirito diverso,<br />

e per lo più da persone <strong>ad</strong>ulte”. “Turismo<br />

è un termine a volte contr<strong>ad</strong>dittorio – spiega<br />

monsignor Alberti – noi distinguiamo tra pel<strong>le</strong>grinaggi,<br />

itinerari religioso-culturali e itinerari<br />

turistici tout court. I primi rappresentano<br />

un aspetto importante dell’odierna evangelizzazione:<br />

chi si iscrive sa che è l’occasione per<br />

fare un’esperienza religiosa, e il programma<br />

è finalizzato a questo. Mentre i secondi, pur<br />

avendo una o più mete religiose, sono anche<br />

orientati alla conoscenza storica ed artistica<br />

dei luoghi attraversati”. Chi non ama il termine<br />

“turismo religioso” è Mario Coda Nunziante,<br />

presidente della sede toscana dell’Unitalsi<br />

(l’Unione naziona<strong>le</strong> italiana trasporto ammalati<br />

a Lourdes e santuari internazionali), che<br />

organizza pel<strong>le</strong>grinaggi rivolti soprattutto a disabili,<br />

anziani e malati: “Preferisco parlare di<br />

percorsi di fede”, puntualizza. E poi conferma:<br />

“In Toscana la richiesta di spiritualità è molto<br />

viva. Personalmente non ho mai partecipato<br />

a pel<strong>le</strong>grinaggi in cui ci sia stato un miracolo<br />

ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa, ma –<br />

conclude – profonde conversioni di vita sono<br />

la normalità. E sono spettacolari quanto quel<strong>le</strong><br />

fisiche”.<br />

LE DEStiNaZioNi<br />

In Toscana <strong>le</strong> mete preferite sono Montenero e la Verna, in Italia Assisi e Loreto. Ma il 2010 sarà all’insegna della Spagna<br />

Dalla terra santa a lourdes, tutti i percorsi dei “viaggiatori della fede”<br />

Ma quali sono <strong>le</strong> mete preferite dai pel<strong>le</strong>grini fiorentini? In primis<br />

la Terra Santa, poi <strong>le</strong> “classiche” Lourdes e Fatima, il Sinai,<br />

Giordania e Polonia, seguite dal<strong>le</strong> più inattese Malta e Cipro.<br />

Restando in Italia, <strong>le</strong> destinazioni più gettonate sono i santuari di Assisi,<br />

Loreto, Bocc<strong>ad</strong>irio e San Giovanni Rotondo, mentre in Toscana<br />

quelli di Montenero e la Verna. Ma non mancano nemmeno <strong>le</strong> “novità”,<br />

vista la grande richiesta dei fedeli di casa nostra: “Quest’anno la<br />

nostra agenzia organizza viaggi in Turchia, sui passi di San Paolo”,<br />

annuncia Lapini di Turishav. Niente da fare, invece, per quanto riguarda<br />

Medjugorje: “Ancora la Chiesa non si è pronunciata ufficialmente:<br />

se e quando lo farà, ci andremo”. Oltre al<strong>le</strong> mete tr<strong>ad</strong>izionali,<br />

quest’anno sarà la Spagna una del<strong>le</strong> destinazioni più gettonate, grazie<br />

alla ce<strong>le</strong>brazione dell’Anno Santo 2010 a Santiago di Compostela<br />

e a Caravaca de la Cruz (famosa per la presenza di una croce che si<br />

dice abbia poteri miracolosi). Ma se gli esperti del settore non hanno<br />

dubbi sul fatto che, anche nel 2010, il comparto del turismo religioso<br />

sarà caratterizzato dal segno più, in riva all’Arno non tutti sembrano<br />

pensarla così. “Qualche anno fa organizzavamo pel<strong>le</strong>grinaggi, ma<br />

per il momento abbiamo smesso, per star dietro al mercato”, dice<br />

il titolare dell’agenzia Buckingham Travel. “Le richieste per questo<br />

tipo di itinerari, in effetti, son molto poche”, concordano dall’agenzia<br />

Certosa Viaggi. Così, sono molte <strong>le</strong> agenzie che hanno pian piano<br />

“abbandonato” il settore, se non per organizzare qualche spor<strong>ad</strong>ico<br />

pel<strong>le</strong>grinaggio, ma solo su richiesta del<strong>le</strong> parrocchie. Diversa è la<br />

posizione di Primavera Viaggi: “La Terra Santa è una del<strong>le</strong> nostre<br />

destinazioni preferite, ma non si tratta di pel<strong>le</strong>grinaggi – spiega il<br />

titolare Marcello Mariotti – chi intraprende questi viaggi lo fa per<br />

motivi culturali, a cui può aggiungersi anche un interesse religioso.<br />

Negli ultimi anni l’atmosfera in quel<strong>le</strong> zone è più tranquilla, e questo<br />

ha consentito una ripresa del turismo”.<br />

/M.F.<br />

1069345<br />

1093437


32 Marzo 2010<br />

provincia<br />

L’IDEA. La Provincia ha lanciato una campagna che rivisita il motto della Rivoluzione francese<br />

Diversi e quindi uguali, stop al<strong>le</strong> discriminazioni<br />

Un manifesto della campagna (foto Leonardo Bianchi)<br />

il messaggio è semplice e più che<br />

mai attua<strong>le</strong>: la differenza è un valore<br />

da riaffermare. Nasce così lo slogan<br />

“Libertè, fraternitè, Differenza”, che<br />

campeggia su manifesti e pannelli<br />

sui bus. Barducci: “Siamo impegnati<br />

pesantemente nel sostegno al reddito,<br />

ma abbiamo voluto investire<br />

anche in questo”<br />

Ginevra Donnici<br />

Ci vuo<strong>le</strong> un bel coraggio a modificare il motto della<br />

rivoluzione francese. Ma la Provincia di Firenze<br />

lo ha trovato, nell’urgenza cultura<strong>le</strong> ed etica di<br />

riaffermare, con tutta la forza possibi<strong>le</strong>, il valore<br />

della “differenza”. Nasce da questa volontà la campagna di<br />

comunicazione “Libertè, Fraternitè, Differenza”, raffigurata<br />

dal giglio fiorentino posto sul berretto frigio della rivoluzione<br />

francese, simbolo universa<strong>le</strong> di libertà. È questa la creatività<br />

scelta dall’amministrazione di Palazzo Medici Riccardi per<br />

la sua battaglia contro <strong>le</strong> discriminazioni. “Purtroppo c’è una<br />

emergenza in più che siamo chiamati a fronteggiare, non meno<br />

dannosa della crisi economica e non meno insidiosa dell’emergenza<br />

ambienta<strong>le</strong> – spiega il presidente della Provincia di Firenze,<br />

Andrea Barducci – non possiamo sottovalutare gli episodi<br />

preoccupanti avvenuti nel nostro Paese, compresi alcuni<br />

acc<strong>ad</strong>uti nel territorio fiorentino. Ecco perché la Provincia, pur<br />

impegnata pesantemente nel<strong>le</strong> operazioni di sostegno al reddito<br />

di quanti hanno perso il lavoro, ha deciso di investire del<strong>le</strong><br />

risorse in questa iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione<br />

pubblica su un tema che comporta alti rischi, soprattutto, in<br />

tempi di profonda crisi economica e di disagio socia<strong>le</strong>”. È questa<br />

dunque la chiave di <strong>le</strong>ttura della campagna di comunicazione<br />

lanciata per sensibilizzare l’opinione pubblica contro ogni<br />

forma di discriminazione socia<strong>le</strong>. Già da un mese sono apparsi<br />

sui muri della città grandi manifesti con il berretto frigio “alla<br />

fiorentina”. L’immagine simbolo della rivoluzione francese e il<br />

motto “rivisto e corretto” viaggiano anche sugli autobus del<strong>le</strong><br />

linee citt<strong>ad</strong>ine. “Appare <strong>ad</strong>dirittura par<strong>ad</strong>ossa<strong>le</strong> – aggiunge il<br />

presidente della Provincia – dover sostenere dei concetti che<br />

sono espressi nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione<br />

Europea. Va<strong>le</strong> la pena ricordare che l’articolo 21 vieta ‘qualsiasi<br />

forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso,<br />

la razza, il colore della pel<strong>le</strong> o l’origine etnica o socia<strong>le</strong>, <strong>le</strong><br />

caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o <strong>le</strong> convinzioni<br />

personali, <strong>le</strong> opinioni politiche o di qualsiasi altra natura,<br />

l’appartenenza <strong>ad</strong> una minoranza naziona<strong>le</strong>, il patrimonio, la<br />

nascita, gli handicap, l’età o <strong>le</strong> tendenze sessuali’”. “Libertè,<br />

Fraternitè, Differenza” è una campagna articolata in molteplici<br />

iniziative finalizzate alla promozione di una cultura della tol<strong>le</strong>ranza<br />

e del rispetto della diversità. “La differenza – dice Andrea<br />

Barducci – è un valore. La curiosità, l’interesse e l’amore<br />

nei confronti di ogni tipo di differenza sono il vero antidoto <strong>ad</strong><br />

ogni forma di discriminazione. Non bisogna dimenticare che<br />

quello della migrazione non è un semplice fenomeno contingente<br />

– conclude il presidente – ma una costante nella storia,<br />

a partire dal<strong>le</strong> vicende del nostro popolo”. Da qui lo slogan<br />

provocatorio scelto dalla Provincia, per far rif<strong>le</strong>ttere sullo spirito<br />

di democrazia che deve scandire <strong>le</strong> azioni quotidiane e sul<br />

valore della tol<strong>le</strong>ranza necessario per appartenere a un Paese<br />

libero e civi<strong>le</strong>.<br />

foCUS<br />

<strong>Il</strong> bando è per <strong>le</strong> superiori<br />

nel<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> lanciato<br />

un concorso a tema<br />

All’interno dell’articolata campagna<br />

contro <strong>le</strong> discriminazioni, Palazzo<br />

Medici Riccardi ha promosso nel<strong>le</strong><br />

scuo<strong>le</strong> superiori un concorso dal titolo<br />

“La mia scuola non fa la differenza”.<br />

<strong>Il</strong> bando è aperto al<strong>le</strong> classi degli istituti<br />

superiori della provincia di Firenze<br />

che vorranno <strong>ad</strong>erire al progetto “Libertè,<br />

Fraternitè, Differenza”, sostenuto<br />

dall’amministrazione provincia<strong>le</strong> con<br />

l’obiettivo di indagare e approfondire il<br />

tema del<strong>le</strong> pari opportunità e della promozione<br />

del valore della differenza e dei<br />

diritti. “<strong>Il</strong> concorso – spiega l’assessore<br />

provincia<strong>le</strong> all’istruzione Giovanni Di<br />

Fede – coinvolge in modo diretto gli studenti,<br />

proponendo un approfondimento<br />

sul<strong>le</strong> r<strong>ad</strong>ici culturali e storiche dell’accoglienza<br />

e della ricchezza della diversità.<br />

Si tratta di un’iniziativa che non trasmette<br />

in modo passivo nozioni e conoscenze,<br />

ma vuo<strong>le</strong> coinvolgere i giovani attraverso<br />

un’attività pratica e creativa”. <strong>Il</strong><br />

bando, infatti, prevede la realizzazione<br />

di elaborati in forma di fotografia e video,<br />

scrittura creativa (anche composizioni<br />

<strong>le</strong>tterarie, in prosa o poesia) e disegno<br />

artistico, con lo scopo ultimo di<br />

sviluppare i valori della tol<strong>le</strong>ranza e del<br />

rispetto. “Un’iniziativa – precisa l’assessore<br />

Di Fede – nella qua<strong>le</strong> crediamo<br />

moltissimo perché oggi, in una società<br />

democratica matura, è necessario garantire<br />

pari diritti e pari opportunità a tutti.<br />

Condannando in modo deciso gli abusi<br />

e <strong>le</strong> vio<strong>le</strong>nze che si consumano a danno<br />

dei più deboli”. In particolare, i materiali<br />

presentati per partecipare al bando dovranno<br />

riguardare <strong>le</strong> tematiche relative<br />

al<strong>le</strong> disuguaglianze sociali, al<strong>le</strong> disparità<br />

nel mondo del lavoro, al fenomeno<br />

dell’immigrazione e a quello dell’accoglienza.<br />

Un’opportunità per i ragazzi per<br />

rinforzare, con estro e creatività, la lotta<br />

contro <strong>le</strong> discriminazioni.<br />

/G.D.<br />

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IL PERSONAGGIO. A colloquio con Emiliano Gucci, che si racconta a un mese dall’uscita del suo libro<br />

l’umanità: la vita tra vizi e virtù<br />

Un’intervista intensa, nella qua<strong>le</strong> lo scrittore fiorentino racconta se stesso e la<br />

<strong>le</strong>tteratura, il suo rapporto con il mercato, con <strong>le</strong> grandi librerie e con quel<strong>le</strong> più picco<strong>le</strong><br />

e sofferenti. il tutto condito da una buona dose di cinismo smorzata da un pensiero<br />

positivo, perché per rimanere a galla bisogna credere “nell’anima del futuro”<br />

Ciro Becchimanzi<br />

<strong>Il</strong> suo libro, <strong>le</strong> librerie grandi, quel<strong>le</strong><br />

picco<strong>le</strong> e un mercato che sembra togliere<br />

il respiro a tutto ciò che non è<br />

commercia<strong>le</strong>. Emiliano Gucci si racconta<br />

in questa intervista, spiegando a <strong>Il</strong><br />

<strong>Reporter</strong> il suo punto di vista sugli uomini,<br />

su un mondo spietato e di come il genere<br />

umano stia navigando diritto verso l’estinzione.<br />

“Se c’è un futuro, dovrà pure avere<br />

un’anima”. Emiliano Gucci lo dice a proposito<br />

del mercato del libro, ma la speranza<br />

è che questo desiderio possa diventare una<br />

realtà anche per Firenze e per la vita di tutti<br />

noi. Con Gucci abbiamo parlato del suo ultimo<br />

romanzo, “L’umanità” (Elliot Edizioni,<br />

pp. 150, euro 14) da poco in libreria. L’Umanità<br />

racconta di un uomo smarrito che cerca<br />

di uscire da quel tunnel grande come una<br />

bocca nera che lo ha inghiottito tanto tempo<br />

fa, carambolando tra esistenze in apparenza<br />

insignificanti, marginali, minime. Una<br />

debo<strong>le</strong>zza che si appoggia <strong>ad</strong> altre debo<strong>le</strong>zze,<br />

un respiro corto che entra in un respiro<br />

universa<strong>le</strong> e forse ritrova il ritmo giusto, il<br />

battito interiore, una verità. Una storia che<br />

“prende”, dall’inizio alla fine.<br />

Quarto romanzo. <strong>Il</strong> filo rosso sembra non<br />

spezzarsi: la vio<strong>le</strong>nza del quotidiano e<br />

della città emerge anche ne L’Umanità. E’<br />

davvero così vio<strong>le</strong>nta la tua terra?<br />

Non lo so. Perlomeno questo romanzo non<br />

ce lo può raccontare obiettivamente. Qua<br />

è lo sguardo del protagonista a <strong>le</strong>ggere la<br />

miseria d’intorno, a restituircela ancora più<br />

spietata. È tutto filtrato dal buio della sua<br />

coscienza, come se lui vedesse nero anche<br />

dove c’è colore. Piove sempre, tanto da pensare<br />

che a volte quella pioggia sia dentro la<br />

sua testa.<br />

Cosa ti fa indignare di più, l’indifferenza<br />

o l’ingiustizia di alcune condizioni umane?<br />

Penso siano figlie dello stesso germe. Mi fa<br />

indignare l’uomo, il percorso che l’ha portato<br />

a questa condizione. La definitiva rinuncia<br />

La copertina del libro<br />

alla vera libertà, che equiva<strong>le</strong> all’estinzione.<br />

Tu lavori in una libreria a Firenze… Cosa<br />

pensi del<strong>le</strong> chiusure del<strong>le</strong> picco<strong>le</strong> e storiche<br />

librerie in città? Un dato incontrovertibi<strong>le</strong><br />

del mercato o un fenomeno che si<br />

potrà combattere in qualche modo?<br />

Penso ma<strong>le</strong>. Le grandi catene offrono cataloghi<br />

sempre più omologati. Per avere un libro<br />

particolare o un’informazione diversa, fuori<br />

dal coro, c’è da barcamenarsi, frugare su internet<br />

o in certe sparute iso<strong>le</strong> di resistenza.<br />

Per me è il mercato a essere sbagliato, nella<br />

sua essenza, <strong>le</strong> conseguenze invece sono<br />

logiche. Detto ciò, la parte più romantica di<br />

me pensa che certi luoghi torneranno, così<br />

come i negozi di dischi. E dico dischi fisici,<br />

di plastica inquinante, con tanto di custodia<br />

e copertina, non evanescenti fi<strong>le</strong> piatti, senza<br />

calore. Se c’è un futuro, dovrà pure avere<br />

un’anima…<br />

LA NOvITÀ. Aperto di recente il cafè dello spazio Ex3, gestito da un gruppo di giovani<br />

<strong>Il</strong> drink si sorseggia tra <strong>le</strong> opere d’arte<br />

Per il momento si chiama ExTre Contemporary Artcafè, ma è tutto un<br />

work in progress e con buone probabilità tra qualche mese cambierà<br />

nome, diventando più semplicemente Art Cafè. E’ il neonato loca<strong>le</strong><br />

al<strong>le</strong>stito all’interno del centro per l’arte contemporanea Ex3, tra il via<strong>le</strong><br />

Giannotti e il via<strong>le</strong> Europa, attaccato al centro Commercia<strong>le</strong> Coop di<br />

Gavinana. A vincere la scommessa e prenderlo in gestione sono stati i<br />

ragazzi del bar Argentina (via della mattonaia, 67) freschi e baldanzosi<br />

che da un paio d’anni a questa parte hanno trasformato un angolo anonimo<br />

dei viali in un punto di riferimento per i ragazzi di tutta la città. “E’<br />

troppo presto per fare dei bilanci - dice Fabio Bastianelli - ma noi siamo<br />

fiduciosi. Nei prossimi mesi dovrebbe acc<strong>ad</strong>ere quello che tutti si augurano,<br />

ovvero che il cafè si arricchisca di sedute, tavolini, e di una vetrina<br />

con riviste specializzate in arte e design”. Ma il lavoro è già in fieri e <strong>le</strong><br />

serate stanno funzionando. <strong>Il</strong> loca<strong>le</strong>, aperto dal merco<strong>le</strong>dì alla domenica<br />

dal<strong>le</strong> 11 del mattino, fa orari diversificati a seconda dell’offerta by night.<br />

Merco<strong>le</strong>dì e giovedì chiude i battenti al<strong>le</strong> 19, il venerdì e il sabato al<strong>le</strong> 2<br />

e la domenica al<strong>le</strong> 21. L’aperitivo del venerdì è tutto a base di sushi (by<br />

sushi mania) e accompagnato da un dj set, “Suonano dei nostri amici”,<br />

spiega Dario. Mentre il sabato sera spazio a generi musicali diversi, in<br />

consol<strong>le</strong> ci sarà sempre un dj ma offrirà agli avventori sound diversi,<br />

mixati dal vivo in ogni occasione. Chi farà visita al cafè potrà anche<br />

visitare <strong>le</strong> mostre in corso. Adesso per esempio, ra iempire gli spazi<br />

ampi dell’Ex3 ci pensano i lavori site specific di Eva Marisaldi (artista<br />

di fama che già esposto <strong>le</strong> sue opere in gal<strong>le</strong>ria italiane e straniere), che<br />

con il suo “Grigiononlineare” occupa l’ingresso con una installazione<br />

“di benvenuto” per poi accompagnare i visitatori alla scoperta del pavimento<br />

della sala centra<strong>le</strong>, dove prende vita un percorso che viaggia<br />

sul sotti<strong>le</strong> filo che separa lo stream of consciousness dal diagramma d<br />

flusso. Mentre nei corridoi tutto intorno ci sono i lavori di Taiyo Onorato<br />

e Nico Krebs, artisti svizzeri al loro debutto in Italia con “Tutto incluso”,<br />

un percorso che inneggia all’illusione ottica e alla distanza che separa<br />

quello che sembra ma non è da quello che è ma non sembra. /L.V.Z.<br />

LA MOSTRA<br />

l’Angelico: dagli uffizi<br />

fino a Pontassieve<br />

<strong>Il</strong> Rinascimento è sbarcato a Pontassieve.<br />

Le opere di alcuni dei suoi<br />

protagonisti, raccolte nella mostra intitolata<br />

“Beato Angelico a Pontassieve.<br />

Dipinti e sculture del Rinascimento<br />

fiorentino”, sono esposte nella Sala<br />

del<strong>le</strong> Colonne del Palazzo Municipa<strong>le</strong><br />

di Pontassieve fino al 27 giugno 2010<br />

(con i seguenti orari: dal martedì alla<br />

domenica 9.30-12.30 e 15.00-19.30; venerdì<br />

15.00-19.30). Sono diciotto opere,<br />

provenienti da importanti col<strong>le</strong>zioni toscane,<br />

realizzate dal Beato Angelico e<br />

dai maggiori pittori e scultori fiorentini<br />

del suo tempo: Filippo Lippi, Paolo Uccello,<br />

Zanobi Strozzi, Pesellino, Lorenzo<br />

Ghiberti, Domenico di Michelino<br />

e Benozzo Bozzoli. Ne parliamo con<br />

A<strong>le</strong>ssandro Sarti, assessore alla cultura<br />

del comune di Pontassieve.<br />

Come nasce questo progetto?<br />

La mostra, curata da Ada Labriola, si<br />

inserisce nel progetto “Città degli Uffizi”,<br />

ideato da Antonio Natali, direttore<br />

della Gal<strong>le</strong>ria degli Uffizi, volto a<br />

riscoprire il <strong>le</strong>game tra Firenze, con <strong>le</strong><br />

sue opere d’arte, e i comuni “minori”,<br />

attraverso eventi di alto livello. Dopo <strong>le</strong><br />

passate esperienze a Figline e Bagno a<br />

Ripoli, è ora la volta di Pontassieve.<br />

Perché proprio Pontassieve?<br />

L’amministrazione comuna<strong>le</strong> sta portando<br />

avanti un progetto di promozione<br />

dell’arte iniziato quattro anni fa, col<br />

recupero della sala del<strong>le</strong> Colonne. La<br />

mostra attua<strong>le</strong> rappresenta un ritorno<br />

importante, seppur temporaneo: quello<br />

della M<strong>ad</strong>onna con il Bambino del Beato<br />

Angelico, proveniente dalla chiesa<br />

di San Miche<strong>le</strong> Arcangelo di Pontassieve<br />

ed esposta alla Gal<strong>le</strong>ria degli Uffizi.<br />

Qua<strong>le</strong> ruolo possono giocare i centri<br />

minori in termini di cultura?<br />

Gli eventi culturali promossi nel “cont<strong>ad</strong>o”<br />

di un tempo, territorio artisticamente<br />

assai ferti<strong>le</strong>, permettono di riportare<br />

<strong>le</strong> opere al loro contesto originario.<br />

Inoltre sono occasioni di coinvolgimento<br />

del tessuto socia<strong>le</strong> e associativo<br />

del territorio, nell’ottica dell’arte come<br />

volano turistico.<br />

Programmi per il futuro?<br />

Pontassieve ospiterà <strong>le</strong> opere di A<strong>le</strong>ssandro<br />

Reggioli, giovane artista fiorentino,<br />

e Silvano Campeggi, noto<br />

cartellonista e ritrattista dei divi di Hollywood.<br />

L’assessore A<strong>le</strong>ssandro Sarti<br />

/A.C.


cultura<br />

IL BILANCIO. Si è chiusa anche quest’anno con il segno più la manifestazione che porta il ballo in città<br />

Cinque candeline per Danza in fiera<br />

35<br />

Annalisa Cecionesi<br />

Ha da poco spento cinque candeline,<br />

tra un bal<strong>le</strong>tto classico, una break<br />

dance e un cha cha cha e con un<br />

confortante +25% nel<strong>le</strong> presenze.<br />

E’ la manifestazione “Danzainfiera”, ospitata<br />

per il quinto anno consecutivo alla Fortezza da<br />

Basso dal 25 al 28 febbraio scorsi. L’edizione<br />

appena passata sarà ricordata come quella dei<br />

record: 65mila metri qu<strong>ad</strong>rati di spazi, sette palchi,<br />

due nuovi p<strong>ad</strong>iglioni, centinaia di scuo<strong>le</strong> e<br />

compagnie provenienti dall’Italia e dal mondo e<br />

altrettanti espositori. “Uno degli appuntamenti<br />

più qualificati del panorama fieristico fiorentino,<br />

perfetta sintesi tra cultura, sport ed economia”,<br />

come l’ha definita Dario Nardella, vice sindaco<br />

con de<strong>le</strong>ga allo sport. Gli appassionati del ballo,<br />

dai di<strong>le</strong>ttanti ai professionisti, hanno potuto assistere<br />

a spettacoli di ogni genere, dal tango argentino,<br />

col maestro Miguel Angel Zotto, al “M<strong>ad</strong>e<br />

in Cuba Festival”, novità di quest’anno, che sul<br />

palco della Fortezza ha portato due notti di feste<br />

scatenate a ritmo caraibico. Per finire con lo straordinario<br />

galà di chiusura affidato a étoi<strong>le</strong>s e bal<strong>le</strong>rini<br />

provenienti dal<strong>le</strong> compagnie di danza dei<br />

maggiori teatri italiani (tra cui il nostro Maggio<br />

Musica<strong>le</strong> Fiorentino). La più attesa è stata E<strong>le</strong>onora<br />

Abbagnato, accompagnata da Benjamin<br />

Pech, étoi<strong>le</strong> dell’Opéra di Parigi, presentata dal<br />

Teatro Petruzzelli di Bari in un passo a due tratto<br />

da “La Dama del<strong>le</strong> Camelie”. Occhi puntati<br />

anche sul<strong>le</strong> competizioni, come sempre seguite<br />

con grande entusiasmo. A cominciare dalla danza<br />

sportiva, con i Campionati Italiani Assoluti<br />

organizzati da Anmb e Idc. Per proseguire con la<br />

tappa italiana del Just Debout, “battaglia” a colpi<br />

di coreografie Hip Hop, e con la sesta edizione<br />

di Expression, uno dei più importanti concorsi di<br />

Ritmi cubani,<br />

bal<strong>le</strong>tti classici, hip hop<br />

e incontri con <strong>le</strong> star<br />

danza a livello europeo, organizzato da Ida. Ma<br />

a “Danzainfiera” non si va solo per guardar ballare.<br />

I più audaci hanno avuto l’occasione di buttarsi<br />

in pista guidati da insegnanti professionisti,<br />

che hanno tenuto <strong>le</strong>zioni gratuite di ogni genere<br />

e sti<strong>le</strong> di ballo, anche i più curiosi. Tra questi la<br />

Bellysamba, combinazione di danza orienta<strong>le</strong> e<br />

brasiliana, la Hula, origina<strong>le</strong> ballo del<strong>le</strong> iso<strong>le</strong> polinesiane,<br />

o <strong>le</strong> “sexy” <strong>le</strong>zioni di Po<strong>le</strong> Dance. Gli<br />

aspiranti bal<strong>le</strong>rini hanno potuto inoltre mettersi<br />

Un momento della kermesse (foto: MassiFly)<br />

in gioco in casting e audizioni, come quella per<br />

entrare nel corpo di ballo del Bal<strong>le</strong>tto Bolshoi di<br />

Mosca. Per la gioia dei fan sono intervenuti anche<br />

personaggi del piccolo schermo: alcuni dei<br />

ragazzi di “Amici” e i protagonisti di “Ballando<br />

con <strong>le</strong> stel<strong>le</strong>”, Simone di Pasqua<strong>le</strong> e Natalia Titova.<br />

Ma a danzare non erano solo gli <strong>ad</strong>ulti. Gli<br />

under 14 si sono scatenati nello “Smuthie Village”<br />

tra giochi, esibizioni, balli e incontri con<br />

volti noti della tv.<br />

Un angolo del Black Candy Store<br />

NOvOLI. In via c<strong>ad</strong>uti di Cefalonia lo store dove trovare cd per gli appassionati di rock<br />

<strong>Il</strong> negozio di dischi che sfida la crisi<br />

Non si può certo dire che non siano stati<br />

coraggiosi, perché oggi, nell’era del digita<strong>le</strong><br />

e della musica scaricata dalla rete, chi<br />

ha la forza e l’incoscienza di alzare il bandone<br />

e inaugurare un negozio di dischi è un vero<br />

temerario. <strong>Il</strong> coraggioso in questione è Leonardo<br />

Giacomelli, deus ex machina dell’etichetta<br />

indipendente Black Candy, che ha<br />

lanciato alcune del<strong>le</strong> voci e del<strong>le</strong> musiche più<br />

interessanti degli ultimi anni (per esempio i<br />

The Hacienda). Insieme a Giacomelli, dietro<br />

il Black Candy Store di via C<strong>ad</strong>uti di Cefalonia,<br />

nel centro nevralgico di Novoli, tra gli<br />

studenti, i commercianti e l’imprenditoria che<br />

si fa spazio, lasciando sempre meno campo<br />

al quartiere degr<strong>ad</strong>ato e poco accogliente che<br />

fino <strong>ad</strong> oggi l’ha fatta da p<strong>ad</strong>rone, ci sono Le<br />

Nozze di Figaro, promoter di alcuni degli appuntamenti<br />

musicali più importanti della città.<br />

<strong>Il</strong> segreto per un’operazione del genere è crederci<br />

e specializzarsi, perché oggi non ha più<br />

senso avere un po’ di tutto e per tutti i gusti. <strong>Il</strong><br />

Black Candy Store è un posto dove fermarsi<br />

a fare quattro chiacchiere per decidere cosa<br />

si vuo<strong>le</strong> far suonare al proprio <strong>le</strong>ttore cd, per<br />

ascoltare i racconti di chi gira l’Europa in tour<br />

con gli emergenti del rock indipendente. Sugli<br />

scaffali, tutti rigorosamente vintage, alternati<br />

a comode poltroncine che invitano a sedersi<br />

e prendersi il tempo per scegliere, ci sono etichette<br />

come Dischord, Arts&Crafts, Rough<br />

Tr<strong>ad</strong>e, oltre al<strong>le</strong> italiane, con particolare attenzione<br />

al<strong>le</strong> realtà fiorentine. Spazio anche per i<br />

dvd, ma solo se introvabili altrove. E dulcis in<br />

fundo, tra un cd e 45 giri, sugli scaffali trovano<br />

posto anche quei romanzi dove il rock gioca<br />

un ruolo importante, come la prosa asciutta<br />

di Nick Hornby e del nostrano Niccolò Ammaniti.<br />

Ultimo punto a favore dello store: La<br />

politica di prezzi. Tra i titoli in vendita, non<br />

compare un disco nuovo che superi i 15 euro,<br />

mentre per l’usato si va da 7 a 10. /L.V.Z.<br />

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L’ASCESA. In Champions si è trovato <strong>ad</strong> affrontare il suo idolo Gerrard. E da allora è cresciuto<br />

E il giovane Montolivo diventò “grande”<br />

Non è più il giocatore dal<strong>le</strong> prestazioni alta<strong>le</strong>nanti, presuntuoso in campo e fuori: ora ha trovato ruolo e spirito<br />

giusti, tanto da meritarsi la fascia di capitano. “Cercherò di trasmettere ai nuovi la convinzione del passato”<br />

Riccardo Montolivo<br />

Cristina Guerri<br />

C’è chi aveva definito Fiorentina-Liverpool l’ultimo<br />

treno per Riccardo Montolivo. Perché dopo cinque<br />

anni e tante, forse troppe, paro<strong>le</strong> spese nei suoi confronti,<br />

era giusto che fosse il campo a dire chi è il<br />

vero Montolivo. E da quella partita, infatti, è cominciata l’ascesa<br />

del centrocampista nato a Caravaggio. Davanti - per sua stessa ammissione<br />

- al suo idolo di sempre, Steven Gerrard, Riccardo riuscì<br />

- complice l’aiuto dei compagni - a contenere la mediana ing<strong>le</strong>se<br />

tanto da rendere vano ogni tentativo offensivo. Da lì, dicevamo, la<br />

scossa, la maturazione dell’ormai non più giovanissimo Montolivo,<br />

assai diverso da quello che avevamo conosciuto fino a qualche<br />

tempo fa. Quello presuntuoso in campo, ma soprattutto fuori.<br />

Quello dal<strong>le</strong> prestazioni alta<strong>le</strong>nanti. Adesso ha trovato la sua posizione<br />

idea<strong>le</strong> in mezzo al terreno di gioco, ma anche quello spirito<br />

di sacrificio e quella determinazione da vero <strong>le</strong><strong>ad</strong>er. Tanto che lo<br />

spogliatoio viola, chiamato a nominare il nuovo capitano dopo la<br />

partenza di Dario Dainelli, ha individuato in lui il suo sostituto (alla<br />

presenza di Andrea Della Val<strong>le</strong>, 23 preferenze per Montolivo, 22<br />

per Don<strong>ad</strong>el. Grandi “sconfitti” Adrian Mutu e Sebastien Frey, che<br />

alla vigilia sembravano candidati estremamente accreditati). “Seba<br />

l’ha presa bene - aveva dichiarato qualche giorno dopo la votazione<br />

- anche lui ha espresso la sua opinione come tutta la squ<strong>ad</strong>ra.<br />

Eravamo quattro o cinque candidati e la volontà della squ<strong>ad</strong>ra va<br />

rispettata. Le partenze di Jorgensen e Dainelli sono state importanti<br />

come lo furono quel<strong>le</strong> di Toni, Ujfalusi e Liverani, ma la Fiorentina<br />

ha dimostrato di saper sopperire ricompattandosi e migliorando.<br />

Proprio con Seba, Gamberini, Don<strong>ad</strong>el, con i più vecchi insomma,<br />

cercherò di trasmettere ai nuovi la forza e la convinzione del passato”.<br />

Ora lo vediamo parlare in campo, interagire con l’arbitro,<br />

spronare i compagni. Porta con rispetto e autorità quella fascia che<br />

mai avrebbe pesato di indossare solo fino a qualche mese fa. <strong>Il</strong> suo<br />

rapporto con la Fiorentina e Firenze sembra destinato <strong>ad</strong> andare<br />

avanti nel tempo. “<strong>Il</strong> mio unico pensiero è rimanere con questa<br />

maglia e vincere qualcosa. <strong>Il</strong> rapporto è bellissimo con tutti e non<br />

mi fanno arrabbiare <strong>le</strong> critiche, anzi sono uno stimolo per crescere<br />

di più. I nostri tifosi sono eccezionali, a Liverpool si sentivano più<br />

loro degli ing<strong>le</strong>si, e dopo qualche risultato non troppo positivo ci<br />

sono stati comunque vicini”, spiega. Adesso ha ritrovato anche la<br />

maglia della Naziona<strong>le</strong>, e dopo Gilardino, già indicato dal commissario<br />

tecnico Marcello Lippi come sicuro partente per la spedizione<br />

azzurra in Sudafrica, dove quest’estate si giocano i Mondiali,<br />

potrebbe essere lui il secondo “violazzurro” inserito nella lista. “E’<br />

ovvio - aveva detto al termine dell’amichevo<strong>le</strong> Italia-Camerun, disputata<br />

all’inizio di marzo - che mi auguro di far parte della spedizione<br />

azzurra, ma credo che prima di tutto conti quello che ognuno<br />

di noi farà con il proprio club”. Uno stimolo in più, insomma, per<br />

il centrocampista. E ai tifosi non resta che augurarsi un gran fina<strong>le</strong><br />

di stagione da parte di Riccardo da Caravaggio.<br />

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sport<br />

IL CASO/1. Un mese fa il primo striscione contro il tecnico. I supporter uniti: “<strong>Il</strong> mister non si tocca”<br />

Amore finito? Macché. I tifosi con Prandelli<br />

37<br />

Cristina Guerri<br />

giù <strong>le</strong><br />

mani da Prandelli”,<br />

firmato<br />

Parterre di “Giornalista<br />

Curva Fieso<strong>le</strong>. Recitava così uno<br />

striscione affisso circa un mese<br />

fa fuori dai cancelli del Franchi.<br />

Poi un altro messaggio: “Prandelli<br />

vattene, il ciclo è finito”. Non<br />

era mai acc<strong>ad</strong>uto prima. E probabilmente<br />

si trattava di una mano<br />

isolata. Ma il fatto stesso che sia<br />

stato appeso uno striscione contro<br />

il tecnico viola ha fatto molto<br />

scalpore. “Rimane un episodio<br />

isolato. Tutta la tifoseria viola sta<br />

dalla parte di Cesare Prandelli”,<br />

tuonava Stefano Sartoni, presidente<br />

del Col<strong>le</strong>ttivo Autonomo Viola.<br />

“Chi l’ha scritto non può essere un<br />

tifoso della Fiorentina”, rincarava<br />

Andrea Della Val<strong>le</strong>. La risposta<br />

l’ha data ancora una volta il tifo,<br />

attraverso l’ennesimo striscione:<br />

“A te che sei il mio grande mister.<br />

A te che hai preso la mia viola e<br />

ne hai fatto molto di più”. <strong>Il</strong> primo<br />

striscione contro Prandelli<br />

dall’inizio (cinque anni fa) della<br />

sua avventura gigliata ha fatto<br />

comunque discutere la città. Ma<br />

cosa ne pensano di Prandelli, oggi<br />

(<strong>ad</strong> alcune settimane di distanza<br />

dall’apparizione dello striscione<br />

“incriminato”), i supporter viola?<br />

Per scoprirlo non c’è posto migliore<br />

del bar Marisa. “Prandelli via?<br />

Macché scherziamo per davvero!<br />

- esclama Franco, abbonato in Fieso<strong>le</strong><br />

da 19 stagioni - in tutti questi<br />

anni non avevo mai visto una<br />

curva, una città, comp<strong>le</strong>tamente<br />

dalla parte del mister: qualcosa<br />

di bono l’ha fatto, e se vogliamo<br />

vincere qualcosa deve rimanere<br />

per forza”. Dello stesso parere è la<br />

signora Iva, 70 anni e due grandi<br />

passioni: la Fiorentina e il tecnico<br />

di Orzinuovi. “Questo messaggio<br />

è per Diego. Si deve rendere conto<br />

che se manda via Cesare io e un<br />

vengo più allo st<strong>ad</strong>io. <strong>Il</strong> mister è<br />

bello e bravo e non si tocca!”. “A<br />

me non interessa mica se l’è bello<br />

- replica Lorenzo - l’importante è<br />

che entrambe <strong>le</strong> parti siano chiare,<br />

perché a Firenze ci piace così. La<br />

società deve presentare un progetto<br />

vero a Prandelli, sennò è chiaro<br />

che chieda di andar via. Alla fine<br />

sono sicuro che resterà, ma nel<br />

caso in cui acc<strong>ad</strong>esse il contrario<br />

metto la mano sul fuoco che non<br />

andrà alla Juve. Non ha l’animo<br />

gobbo, il mister”. “<strong>Il</strong> sostituto? - si<br />

chiede Pippo – mi garba e parecchio<br />

Al<strong>le</strong>gri, anche se non riesco<br />

a immaginarmi la panchina senza<br />

Prandelli. Però come tutti i grandi<br />

amori... e finiscano”. “Posso assicurare<br />

- dice la giovane Gi<strong>ad</strong>a<br />

- che se non rinnovano il contratto<br />

al mister e al direttore, i Della<br />

Val<strong>le</strong> perdono una cliente”. “Voi<br />

iL CaSo/2<br />

La premiata ditta Corvino-<br />

Prandelli sta forse vivendo<br />

il momento più delicato dalla<br />

sua nascita, datata ormai cinque<br />

anni fa. Tante soddisfazioni in<br />

questi anni: dalla vittoria storica<br />

a Torino contro la Juventus (2-3<br />

del 2 marzo 2008) alla fina<strong>le</strong> di<br />

coppa Uefa sfumata per un calcio<br />

di rigore sbagliato. Quest’anno,<br />

nonostante alcune vittorie storiche<br />

(vedi quella col Liverpool<br />

allo st<strong>ad</strong>io di Anfield Ro<strong>ad</strong>), si<br />

respira nell’aria un clima diverso.<br />

I due, in sc<strong>ad</strong>enza di contratto a<br />

giugno 2011, non hanno ancora<br />

firmato il prolungamento, e tutta<br />

la città è in attesa del loro rinnovo.<br />

“Prandelli e Corvino sono<br />

parte integrante del progetto Fiorentina”;<br />

e ancora: “Se dipende<br />

da noi, Prandelli resta. Mi occupo<br />

di prob<strong>le</strong>mi che esistono. Se<br />

qualcuno ha messo in giro queste<br />

voci che ce lo venga a dire a noi”:<br />

giornalai - conclude Frank - la dovete<br />

finire con queste chiacchiere<br />

da barre. Prandelli ha girato mezza<br />

Europa sui giornali. Lo date in<br />

Inghilterra, in Germania, alla Juve<br />

e in Naziona<strong>le</strong>. Ma come si fa a lavorare<br />

così?”.<br />

Tiene banco la questione del contratto<br />

Intanto la città attende il rinnovo<br />

così tuonava, qualche tempo fa,<br />

il patron della Fiorentina Diego<br />

Della Val<strong>le</strong>. Mentre il diretto interessato,<br />

invece, rimandava tutto<br />

alla primavera. E in questa situazione<br />

di stallo sono state affibbiate<br />

al tecnico di Orzinuovi <strong>le</strong> destinazioni<br />

più impensabili. Per la<br />

stampa torinese il tecnico sarà il<br />

nuovo al<strong>le</strong>natore della Juventus.<br />

Altri invece sono pronti a mettere<br />

la mano sul fuoco su un accordo<br />

già preso con Abete per la guida<br />

della Naziona<strong>le</strong> dopo i Mondiali.<br />

Ma non solo. C’è chi, andando a<br />

ripescare alcune vecchie dichiarazioni<br />

di Prandelli (“Se un giorno<br />

lascerò la Fiorentina lo farò<br />

per provare l’esperienza estera”),<br />

lo vede come prossima guida del<br />

Liverpool. La verità? Quella si<br />

saprà solo in primavera, quando<br />

Firenze si augura che la Prandelli-story<br />

prenderà la piega giusta.<br />

Quella del rinnovo. /C.G.


38 Marzo 2010<br />

sport nel comune<br />

PALLACANESTRO. A tu per tu con Claudio Zantonetti, presidente della società S.T.M.<br />

“Salviamo il tortello” su un campo di basket<br />

Carlo Marrone<br />

Nel 1994, nel territorio di Borgo San<br />

Lorenzo, si fa largo una nuova associazione<br />

sportiva: l’S.T.M. Pallacanestro.<br />

La società dell’allora presidente<br />

in carica Marcello Bar<strong>le</strong>tti cresce. Nel 1998 arriva<br />

il nuovo presidente Claudio Zantonetti, che<br />

porta spirito di innovazione e sportività, e si procede<br />

alla formazione dell’area tecnica, sia per <strong>le</strong><br />

squ<strong>ad</strong>re giovanili che per il settore minibasket.<br />

L’impegno dell’STM è stato e continua <strong>ad</strong> essere<br />

quello di avvicinare e far “innamorare” della<br />

pallacanestro sempre più ragazzi e ragazze. Questa<br />

filosofia è risultata vincente, visto che si sono<br />

raggiunti numeri considerevoli per il bacino di<br />

utenza di Borgo San Lorenzo.<br />

Presidente, come nasce la società?<br />

La S.T.M. Pallacanestro nasce nel 1994 da un<br />

gruppo di giovani.<br />

Cosa significa la sigla S.T.M.?<br />

Sveliamo subito l’arcano: S.T.M. sta per “salviamo<br />

il tortello mugellano”. <strong>Il</strong> nome deriva dallo<br />

spirito goliardico di questi ragazzi che, dopo<br />

ogni partita, si ritrovavano di fronte a un piatto di<br />

tortelli mugellani.<br />

In qua<strong>le</strong> categoria siete partiti?<br />

La stagione 1994-95 ci vide ai nastri di partenza<br />

solo con la squ<strong>ad</strong>ra amatori, raggiungendo un ottimo<br />

terzo posto.<br />

Quando l’iscrizione al campionato FIP?<br />

L’anno successivo, il 1995, disputammo il campionato<br />

allievi della FIP, mentre la squ<strong>ad</strong>ra amatori<br />

conquistò il settimo posto in classifica nel<br />

campionato UISP.<br />

Quanti tesserati conta la società?<br />

Siamo una società di giovani, si comincia dal<br />

Mini Basket, abbiamo tesserati dal 2002 fino al<br />

La sigla che dà il nome al club significa “Salviamo il tortello mugellano”, e nasce<br />

dallo spirito goliardico dei ragazzi che lo fondarono. Oggi, a più di 15 anni<br />

dalla sua fondazione, i risultati raggiunti dalla società sono considerevoli<br />

La squ<strong>ad</strong>ra degli “aquilotti” della S.T.M. Pallacanestro<br />

1993, sono divisi in sei gruppi, sei squ<strong>ad</strong>re per un<br />

tota<strong>le</strong> di circa ottanta ragazzi.<br />

I ragazzi hanno un seguito?<br />

Diciamo che a partire dall’Under 17, fino al Mini<br />

Basket, gli spettatori sono quasi sempre genitori<br />

e familiari che seguono soprattutto i bambini.<br />

Come riuscite <strong>ad</strong> affrontare i costi relativi al<strong>le</strong><br />

spese di manutenzione?<br />

I primi giorni del mese di maggio organizziamo<br />

la sagra del tortello: ormai è una tr<strong>ad</strong>izione.<br />

Quest’anno ci sarà l’ottava edizione della sagra<br />

“Salviamo il Tortello Mugellano”.<br />

I progetti iniziali coincidono con gli attuali?<br />

No, nel 1995 il progetto era quello di formare una<br />

società che nel corso degli anni si potesse consolidare,<br />

ora a una quindicina d’anni di distanza<br />

bisogna affermare che quello che avevamo prefissato<br />

come scopo è stato raggiunto, l’obbiettivo<br />

attua<strong>le</strong> è cercare di formare una prima squ<strong>ad</strong>ra<br />

di <strong>ad</strong>ulti che possa disputare il Campionato Promozione.<br />

Tra gli obbiettivi c’è anche quello di<br />

coinvolgere <strong>le</strong> ragazze nel settore giovani<strong>le</strong>.<br />

Qual è il messaggio per i giovani?<br />

Per noi il gioco del basket è divertimento, nello<br />

sport non conta solo il risultato e <strong>le</strong> nostre squ<strong>ad</strong>re<br />

sono formate anche da ragazzi che hanno<br />

difficoltà e che vengono agli al<strong>le</strong>namenti per<br />

divertirsi insieme a tutti gli altri compagni. Lo<br />

sport è anche promozione, non solo agonismo,<br />

la nostra realtà si differisce da quella del calcio<br />

poiché a 14 anni non facciamo nessuna se<strong>le</strong>zione<br />

tra ragazzi più o meno bravi.<br />

QUALITA’ DEL SERVIZIO,<br />

CORTESIA E TRASPARENZA<br />

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gestione di patrimoni immobiliari. I<br />

servizi nascono anche grazie a un<br />

gruppo variegato di professionisti e<br />

partner esterni, che vanno a ricoprire<br />

tutti i settori <strong>le</strong>gati al mercato immobiliare,<br />

da quello <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> a quello dell’architettura.<br />

Alla base dell’effi<br />

cienza divi è anche il<br />

AFFARIMMOBILIARI grande<br />

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seguito puntualmente nello sviluppo<br />

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che. Insom-ma, un servizio serio e<br />

comp<strong>le</strong>to, che parte dagli annunci dei<br />

singoli immobili, sempre precisi e<br />

veritieri, per arrivare fi no al rogito. I<br />

clienti “storici” continuano a tornare<br />

in agenzia anche dopo anni, magari<br />

per aiutare i fi gli <strong>ad</strong> acquistare casa<br />

o per cercare un immobi<strong>le</strong> più <strong>ad</strong>atto<br />

al<strong>le</strong> loro nuove esigenze.<br />

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spiegano i titolari - conta ancora la<br />

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“vita immobiliare”. Non a caso,<br />

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la nostra passione, e lo svolgiamo in<br />

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riassumendo nella nostra persona<br />

e nel nostro operato attenzione,<br />

competenza, <strong>le</strong>altà e serietà».<br />

<strong>Il</strong> motto di è AFFARIMMOBILIARI<br />

“Mai come oggi i vostri affari sono<br />

i nostri affari”. Non una frase pubblicitaria,<br />

ma una filosofi a di vita e<br />

di lavoro.


40 Marzo 2010<br />

IL SALUTO. L’ex Ct Alfredo Martini ricorda il suo successore<br />

Addio “Bal<strong>le</strong>ro”, ciclismo in lutto<br />

Simone Sp<strong>ad</strong>aro<br />

La morte del fiorentino Franco<br />

Bal<strong>le</strong>rini ha sconvolto il<br />

mondo del ciclismo. Monsieur<br />

Roubaix, come veniva<br />

chiamato quando ancora correva,<br />

avendo disputato ben tredici volte la<br />

mitica Parigi-Roubaix vincendola<br />

due volte, nel 1995 e nel 1998, dopo<br />

che già nel 1993 si era visto soffiare la<br />

vittoria in volata dal francese Gilbert<br />

Duclos-Lassal<strong>le</strong>ochi, è stato ricordato<br />

da tutti gli sportivi italiani. Dall’agosto<br />

del 2001, pochi mesi dopo l’abbandono<br />

del<strong>le</strong> competizioni, aveva<br />

guidato la Naziona<strong>le</strong> professionisti<br />

succedendo <strong>ad</strong> Alfredo Martini e <strong>ad</strong><br />

Antonio Fusi, portandola alla vittoria<br />

del titolo mondia<strong>le</strong> a Zolder con<br />

Mario Cipollini (2002), a Salisburgo<br />

(2006) e a Stoccarda (2007) con Paolo<br />

Bettini e a Varese (2008) con A<strong>le</strong>ssandro<br />

Ballan, e del titolo olimpico<br />

<strong>ad</strong> Atene con Paolo Bettini (2004). E<br />

proprio con il suo predecessore Martini,<br />

Bal<strong>le</strong>rini aveva instaurato un rapporto<br />

bellissimo. Come fossero p<strong>ad</strong>re<br />

e figlio. L’ottantanovenne Alfredo<br />

Martini non ha mancato di ricordarlo,<br />

ufficialmente, <strong>ad</strong> Arezzo, in occasione<br />

della Festa del ciclismo 2010, alla<br />

qua<strong>le</strong> doveva partecipare lo stesso<br />

Bal<strong>le</strong>rini e dove è stato ricordato con<br />

<strong>le</strong> suggestive immagini, a mani alzate,<br />

sul traguardo della Parigi-Roubaix.<br />

Nei momenti difficili il ciclismo<br />

italiano si rivolge sempre <strong>ad</strong> Alfredo<br />

Martini e anche in quell’occasione, a<br />

una settimana dalla tragica morte del<br />

Franco Bal<strong>le</strong>rini<br />

“Bal<strong>le</strong>ro”, è stato il presidente onorario<br />

della Federazione ciclistica a regalare<br />

<strong>le</strong> emozioni più bel<strong>le</strong>. “La prima<br />

cosa che Franco avrebbe detto sarebbe<br />

stata che non si devono intristire i<br />

tanti ragazzi che sono qui – ha esordito<br />

Martini – perché quello che è certo<br />

è che Bal<strong>le</strong>rini ci ha lasciato nel momento<br />

più bello della sua vita, quando<br />

poteva godersi i suoi tanti successi<br />

prima da ciclista e poi da commissario<br />

tecnico e costruirne altri, ed anche<br />

nel momento nel qua<strong>le</strong> ci serviva di<br />

più per salvare questo ciclismo. Io so<br />

però che il ciclismo si salverà da solo,<br />

anche onorando la memoria di Franco<br />

Bal<strong>le</strong>rini, e sconfiggerà <strong>le</strong> persone<br />

che stanno attorno ai corridori che<br />

oggi lo stanno minacciando, che sono<br />

i veri responsabili prima ancora dei<br />

corridori. Quando ho l’occasione di<br />

parlare davanti a giovani e giovanissimi<br />

ciclisti sento forte in me la speranza<br />

in un ciclismo migliore, quello del<br />

qua<strong>le</strong> con Franco parlavamo sempre”.<br />

A Bal<strong>le</strong>rini è già stata intitolata un’installazione<br />

a San Miniato Basso e<br />

anche la Tirreno Adriatico 2010 è dedicata<br />

al grande commissario tecnico,<br />

che esordì a Firenze e che ha lasciato<br />

un vuoto immenso in tutto il mondo<br />

sportivo italiano.<br />

INIZIATIvE. In corso il progetto “Un futuro di ricordi”<br />

<strong>le</strong> bocce tra nonni e nipoti<br />

(sognando <strong>le</strong> olimpi<strong>ad</strong>i)<br />

e bocce, un futuro di ricordi”: è<br />

“Lquesto il nome del progetto, finanziato<br />

dalla Regione Toscana, rivolto<br />

agli alunni della classe quarta e quinta<br />

della scuola primaria, col contributo<br />

del<strong>le</strong> 75 società bocciofi<strong>le</strong> <strong>ad</strong>erenti alla<br />

Federazione italiana bocce – Comitato<br />

regiona<strong>le</strong> toscano. “Si propone di<br />

promuovere la cultura del<strong>le</strong> bocce tra<br />

i giovani”, spiega il presidente del comitato<br />

regiona<strong>le</strong> Toscana della Federbocce<br />

Giancarlo Gosti. “Desideriamo<br />

far conoscere questa disciplina ai più<br />

giovani e partiamo proprio dai bambini<br />

del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari, che avranno<br />

come ‘tutor’ un nonno. A ogni gruppetto<br />

di ragazzi – aggiunge Gosti – abbiamo<br />

assegnato un nonno che può essere veramente<br />

il nonno di un bambino oppure<br />

uno dei nostri giocatori master, che avrà<br />

il compito di raccontare a cosa giocava,<br />

L’intento è<br />

far conoscere<br />

questa disciplina<br />

ai più giovani<br />

e come, quando aveva l’età dei bambini.<br />

Non solo: il nonno racconterà come<br />

aspettava l’arrivo del<strong>le</strong> tappe del Giro<br />

d’Italia, come ascoltava <strong>le</strong> partite di calcio<br />

alla r<strong>ad</strong>io, quali erano i passatempi<br />

quando era piccolo. I ragazzi – continua<br />

- sono chiamati a trascrivere su un<br />

diario i racconti del nonno e, al termine<br />

del progetto, il 27 marzo, avremo<br />

una festa conclusiva al centro tecnico<br />

sport<br />

Bambini giocano a bocce<br />

di Coverciano con tutti i bambini del<strong>le</strong><br />

classi che hanno <strong>ad</strong>erito al programma.<br />

<strong>Il</strong> diario più bello farà vincere un<br />

premio a tutta la classe. Presso il museo<br />

del calcio al<strong>le</strong>stiremo dei campi e<br />

svolgeremo il torneo fina<strong>le</strong> di bocce e<br />

poi una sana merenda, come quel<strong>le</strong> che<br />

si mangiavano una volta: pane e olio e<br />

pane e marmellata”. In Toscana sono oltre<br />

3.300 i tesserati. “Registriamo circa<br />

22mila presenze annue – spiega Gosti<br />

– e nel periodo inverna<strong>le</strong> si gioca ogni<br />

fine settimana con numeri altissimi che<br />

molti ancora non conoscono”. Unico<br />

rammarico, il mancato riconoscimento<br />

come sport olimpico. “Ma ci stiamo<br />

lavorando. Le bocce sono presenti ai<br />

Giochi del Mediterraneo e l’obiettivo –<br />

conclude Gosti – è quello di portare <strong>le</strong><br />

bocce come sport dimostrativo a Rio de<br />

Janeiro nel 2016. Poi, soprattutto se sarà<br />

l’Italia a ospitare l’edizione del 2020, far<br />

debuttare <strong>le</strong> bocce come sport olimpico<br />

in quell’occasione”. /Sim.Spa.<br />

POLIAMBULATORIO<br />

DELLA FRATELLANZA MILITARE<br />

Segreteria a disposizione per informazioni e appuntamenti da Lunedì a Venerdì<br />

al numero 055 671388 ORARIO 9-12 / 15 -19<br />

Presso l’ambulatorio vengono effettuate visite specialistiche per quasi<br />

tutte <strong>le</strong> discipline e siamo dotati di moderne attrezzature che permettono<br />

la quasi totalità del<strong>le</strong> indagini mediche.<br />

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NELLA INFERMERIA DELL’AMBULATORIO OGNI POMERIGGIO vengono eseguite Iniezioni, Picco<strong>le</strong> Medicazioni, Misurazione<br />

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• UROLOGIA<br />

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sport<br />

ATLETICA. Nata in Costa d’Avorio, Audrey Alloh è italiana dal 2005. E ormai un vanto per la città<br />

la pantera fiorentina corre verso il futuro<br />

41<br />

Lorenzo Mossani<br />

Audrey Alloh: una pantera dallo sguardo<br />

dolcissimo che corre a Firenze.<br />

Nata <strong>ad</strong> Abidjan, in Costa d’Avorio,<br />

nel 1987, Audrey si è trasferita in Italia<br />

da piccola. Ora è una del<strong>le</strong> velociste più forti<br />

d’Italia e un vanto per Firenze. E’ diventata citt<strong>ad</strong>ina<br />

italiana nel 2005: poco dopo era già in Naziona<strong>le</strong>.<br />

Ha difeso i nostri colori a Pechino nella<br />

staffetta femmini<strong>le</strong> 4x100: la sua specialità sono i<br />

cento metri. Ormai la sua “fiorentinità” traspare<br />

anche dal <strong>le</strong>ggero accento e dall’ironia pungente<br />

tipica del sarcasmo dei “toscanacci”. Audrey Alloh<br />

è una campionessa in pista e una campionessa<br />

di umiltà nella vita quotidiana, come dimostrano<br />

il suo impegno nel socia<strong>le</strong> e nella Chiesa Evangelica<br />

Apostolica. Ora è una professionista a 360° e<br />

gareggia per <strong>le</strong> Fiamme Azzurre, anche se si al<strong>le</strong>na<br />

con il suo al<strong>le</strong>natore-amico: il grande Paolo<br />

Fiorenza. A Pechino la tanto sospirata medaglia<br />

non è arrivata, ma Audrey continua a migliorarsi,<br />

e alla sua età è ancora <strong>le</strong>cito (se non doveroso)<br />

sognare, specialmente dopo l’oro al<strong>le</strong> Universi<strong>ad</strong>i<br />

del 2009. <strong>Il</strong> prossimo impegno per la figlia del<br />

vento saranno gli Europei.<br />

<strong>Il</strong> 2009 non è stato un anno faci<strong>le</strong>. Con che spirito<br />

è tornata <strong>ad</strong> al<strong>le</strong>narsi?<br />

Sicuramente con entusiasmo, non mi sono lasciata<br />

abbattere. Ho cercato di migliorare la tecnica di<br />

corsa e i tempi sono scesi immediatamente.<br />

Come ci si al<strong>le</strong>na a Firenze?<br />

Mi al<strong>le</strong>no allo st<strong>ad</strong>io Ridolfi, è una struttura moderna<br />

ed efficiente, non mi manca nulla. Anche<br />

d’inverno, quando fa freddo, <strong>le</strong> strutture all’interno<br />

sono all’avanguardia.<br />

Lei è anche studentessa. Riesce a conciliare i<br />

suoi impegni?<br />

L’ASSOCIAZIONE. Composta da donne operate al seno, l’obiettivo è aiutare e sensibilizzare<br />

florence Dragon l<strong>ad</strong>y, il coraggio scende in acqua<br />

Hanno compiuto quattro anni e li hanno festeggiati<br />

quest’anno nel magnifico panorama<br />

che è la sede della Canottieri comunali Firenze,<br />

in lungarno Ferrucci 4, sul ponte da Verrazzano.<br />

L’associazione Florence Dragon L<strong>ad</strong>y, un gruppo<br />

di donne operate al seno che è <strong>le</strong>gata alla Lega<br />

italiana contro i tumori, “casa m<strong>ad</strong>re” di tutte<br />

<strong>le</strong> associazioni che hanno come unico obiettivo<br />

svolgere attività e raccogliere fondi per la ricerca<br />

di nuove frontiere mediche che possano portare<br />

alla cura di ogni forma di tumori, ha raccolto lo<br />

scorso 14 febbraio, giorno della nascita dell’associazione,<br />

un successo di colori, gente, suoni e risate.<br />

Molto chiari e assolutamente determinati gli<br />

Studio Economia e gestione dei servizi turistici, in questa sessione ho dato quattro<br />

esami, se uno ha in testa un obiettivo nulla è impossibi<strong>le</strong>. E’ diffici<strong>le</strong> portare avanti<br />

la carriera sportiva e contemporaneamente studiare, ma ho iniziato <strong>ad</strong> applicarmi<br />

tante volte dopo cena, senza tralasciare dei fine settimana di svago e divertimento.<br />

Cosa si ricorda di Pechino?<br />

L’emozione di indossare la maglia azzurra in uno st<strong>ad</strong>io pieno, i miei parenti in<br />

Costa d’Avorio che mi guardavano, <strong>le</strong> avversarie più forti del mondo e la possibilità<br />

di passare al professionismo: l’at<strong>le</strong>tica è la mia vita e lo sarà per molto tempo.<br />

Sogni per il futuro?<br />

Recentemente ho migliorato il mio persona<strong>le</strong> indoor con 6.89 nei 55 metri, ora<br />

voglio migliorare nei cento per correre agli Europei.<br />

Cosa non vorrebbe mai farsi mancare?<br />

La fede per il Signore, gli Hillson, un gruppo australiano che nessuno conosce<br />

(ride, ndr) e il bellissimo rapporto che ho con mia m<strong>ad</strong>re e con il mio al<strong>le</strong>natore.<br />

Cosa ha di specia<strong>le</strong> Paolo Fiorenza?<br />

Paolo riesce sempre a tirare fuori il massimo da ogni at<strong>le</strong>ta: è veramente un grande<br />

al<strong>le</strong>natore, sono stata fortunata a incontrarlo.<br />

obiettivi: organizzare altre squ<strong>ad</strong>re di “donne in<br />

rosa” per dare la possibilità al<strong>le</strong> donne operate al<br />

seno di praticare uno sport uti<strong>le</strong> e portare un messaggio<br />

di speranza, oltre a sensibilizzare l’opinione<br />

pubblica ed essere un punto di riferimento per<br />

tutte <strong>le</strong> famiglie toccate da questo prob<strong>le</strong>ma. Da<br />

segnalare che negli ultimi giorni hanno <strong>ad</strong>erito<br />

al progetto del<strong>le</strong> Florence Dragon L<strong>ad</strong>y associazioni<br />

sempre <strong>le</strong>gate al Dragon Boat di Venezia e<br />

Cagliari, oltre che di Torino, con contatti avviati<br />

anche con i gruppi di Dragon Boat di Parma e<br />

Terni. <strong>Il</strong> 2010 sarà un anno importante per <strong>le</strong> Florence<br />

Dragon L<strong>ad</strong>y, impegnate in un’avventura<br />

sportiva in Can<strong>ad</strong>a e Francia.<br />

/L.M.<br />

CANOTTIERI FIRENZE. Parlano <strong>le</strong> “promesse”<br />

Piccoli vogatori crescono<br />

Alcuni sono già arrivati, altri ci raggiungono<br />

in tenuta da al<strong>le</strong>namento,<br />

arrossati dal sudore e dalla fatica.<br />

A vederli così sono ragazzi come tanti<br />

altri, ma quando iniziano a parlare si<br />

capisce subito che hanno una marcia<br />

in più. Sono Bernardo Nannini, Pietro<br />

Zi<strong>le</strong>ri, Beatrice Arcangiolini, Edoardo<br />

Gattai e Andrea Marcaccini, at<strong>le</strong>ti di<br />

punta della storica società Canottieri<br />

Firenze, tutti giovanissimi – hanno tra i<br />

15 e i 19 anni - ma già campioni medagliati.<br />

Con loro Luigi De Lucia, direttore<br />

tecnico e al<strong>le</strong>natore dei giovani at<strong>le</strong>ti:<br />

“Sono ragazzi diversi tra loro, ma con<br />

qualcosa che li accomuna: la determinazione,<br />

la voglia di arrivare in alto e lo<br />

spirito di sacrificio. La forza di volontà<br />

che dimostrano negli al<strong>le</strong>namenti li<br />

contr<strong>ad</strong>distingue anche nella vita privata<br />

e nello studio”. “Ho iniziato a vogare<br />

spinto dalla curiosità – spiega Bernardo<br />

- una mia amica praticava questo sport<br />

e mi sono subito appassionato. Provengo<br />

dal tennis ma non ero mai riuscito a<br />

provare che ho trovato nel canottaggio:<br />

il brivido della gara e lo spirito di squ<strong>ad</strong>ra”.<br />

Anche Pietro è un ex tennista deluso<br />

che si è avvicinato al canottaggio<br />

grazie al p<strong>ad</strong>re, già campione europeo.<br />

“Abbiamo creato una bella squ<strong>ad</strong>ra e<br />

continuiamo a frequentarci fuori dalla<br />

pa<strong>le</strong>stra anche <strong>ad</strong>esso che gareggiamo<br />

in categorie diverse”. Beatrice, l’unica<br />

ragazza presente, che ha cominciato<br />

convinta da un’amica, è entrata subito<br />

nella squ<strong>ad</strong>ra agonistica e sta raggiungendo<br />

in breve tempo traguardi importanti.<br />

Così come Edoardo, che mira<br />

dritto ai mondiali under 23 di luglio, e<br />

Andrea, quasi un caso ecceziona<strong>le</strong>, che<br />

tra il 2007 e il 2009 ha vinto i mondiali<br />

juniores come timoniere e il campionato<br />

italiano Ragazzi da at<strong>le</strong>ta. <strong>Il</strong> loro<br />

sogno è quello di vestire un giorno la<br />

maglia azzurra. Nel frattempo il prossimo<br />

impegno sarà l’atteso meeting di<br />

Piediluco.<br />

/L.M.<br />

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42 Marzo 2010<br />

<strong>le</strong>ttere<br />

Inviaci <strong>le</strong> tue <strong>le</strong>ttere a<br />

redazione@<br />

ilreporter.it<br />

Lettere e segnalazioni:<br />

tutto su www.ilreporter.it<br />

Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche<br />

veri e propri articoli scritti dai <strong>le</strong>ttori.<br />

Tutto questo ed altro ancora sul porta<strong>le</strong><br />

www.ilreporter.it. Tutte <strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere che non<br />

trovano spazio in queste pagine saranno<br />

pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />

commenti e al<strong>le</strong> vostre opinioni<br />

via dell’agnolo, <strong>le</strong> risposte<br />

contro il degr<strong>ad</strong>o<br />

egregio Direttore,<br />

sul numero scorso di reporter è stata pubblicata<br />

una <strong>le</strong>ttera dal titolo “Lo spettacolo<br />

di via dell’agnolo” nella qua<strong>le</strong> una giovane<br />

domiciliata sul nostro territorio lamentava<br />

la situazione di difficoltà socia<strong>le</strong> che si raccoglie<br />

nel<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e attorno a via dell’agnolo,<br />

a pochi passi dalla sede del consiglio di<br />

Quartiere 1. a ta<strong>le</strong> proposito Le scrivo per<br />

informarLa che abbiamo provveduto a comunicare<br />

al<strong>le</strong> forze dell’ordine, con <strong>le</strong> quali<br />

collaboriamo giornalmente, la segnalazione<br />

in questione, ottenendo da loro l’assicurazione<br />

di un tempestivo intervento. Siamo<br />

naturalmente a conoscenza di questa,<br />

come di altre, situazioni presenti sul nostro<br />

territorio, nel<strong>le</strong> quali sacche di microcriminalità,<br />

degr<strong>ad</strong>o socia<strong>le</strong>, tossicodipendenza<br />

e spaccio faticano spesso <strong>ad</strong> essere rimosse.<br />

L’intervento del<strong>le</strong> forze dell’ordine è la<br />

risposta più immediata che possiamo fornire,<br />

anche se potrebbe non essere quella<br />

definitiva: per sanare certe situazioni difficili,<br />

infatti, occorre un lavoro <strong>le</strong>nto, faticoso,<br />

ma efficace che stiamo portando avanti da<br />

tempo e che siamo certi darà i suoi risultati.<br />

un lavoro che comporta anche l’aiuto e la<br />

partecipazione di tutti i citt<strong>ad</strong>ini. ringrazio<br />

la Sua <strong>le</strong>ttrice per la segnalazione che ci ha<br />

fornito e Lei per averla pubblicata.<br />

<strong>Il</strong> Col<strong>le</strong>gio di Presidenza del Q1<br />

Sono del tutto d’accordo sul fatto che, in casi<br />

come questo, l’intervento del<strong>le</strong> forze dell’ordine<br />

(per quanto sempre prezioso e necessario)<br />

debba poi essere seguito da un costante lavoro<br />

da parte del<strong>le</strong> istituzioni (ma non solo) per<br />

prevenire e risolvere certe situazioni, e la conferma<br />

che, da parte vostra, lo state portando<br />

avanti non può che essere una buona notizia<br />

per tutti gli abitanti della zona. Ma sono ancor<br />

più d’accordo sul fatto che, nella lotta al<br />

degr<strong>ad</strong>o e alla microcriminalità, l’aiuto e la<br />

partecipazione di tutti i citt<strong>ad</strong>ini sia di fondamenta<strong>le</strong><br />

importanza, e per questo motivo<br />

da promuovere con ogni mezzo, per far sì che<br />

ciascun abitante senta di essere, come dovrebbe,<br />

una risorsa importante per la propria<br />

città, attraverso i suoi comportamenti, la sua<br />

voce e <strong>le</strong> sue segnalazioni.<br />

M.F.<br />

via<strong>le</strong> calatafimi, il marciapiede<br />

“di nessuno”<br />

genti<strong>le</strong> direttore,<br />

innanzitutto vorrei esprimerLe i miei ringraziamenti<br />

per il Suo giorna<strong>le</strong>, che mi<br />

permette di sapere <strong>le</strong> novità del mio quartiere.<br />

Vorrei poi scusarmi se disturbo Lei,<br />

ma ho provato diverse str<strong>ad</strong>e per segnalare<br />

e chiedere aiuto per risolvere il prob<strong>le</strong>ma<br />

che mi permetto di esporLe, purtroppo<br />

da nessuna ho ricevuto né risposta<br />

né aiuto. abito in Via<strong>le</strong> calatafimi 60. un<br />

bel palazzo di pietra che ha la sfortuna di<br />

trovarsi proprio sull’angolo di Via<strong>le</strong> righi.<br />

Di conseguenza per i “servizi” tipo pulizia<br />

della str<strong>ad</strong>a, dei marciapiedi, del<strong>le</strong> aiuo<strong>le</strong><br />

è un continuo rimbalzo di competenza. il<br />

risultato è che il nostro marciapiede, uno<br />

slargo a semi-cerchio con una aiuola che<br />

lo protegge dal traffico, non è mai pulito.<br />

L’aiuola viene tagliata se qualcuno di noi<br />

condomini ha la fortuna di trovarsi lì nel<br />

momento in cui tagliano <strong>le</strong> aiuo<strong>le</strong> dell’uno<br />

o dell’altro via<strong>le</strong>, chiedendo “il favore” che<br />

talvolta abbiamo ottenuto (per grazia ricevuta),<br />

ma evidentemente non abbiamo<br />

potuto insistere troppo e gli scarti di questi<br />

tagli sono tutti depositati nel fogliame<br />

dell’aiuola stessa, quindi residui di potature<br />

varie, residui di spazzatura, residui del<br />

tempo che passa, tutto questo, facendo<br />

una caccia al tesoro, si trova camuffato,<br />

ma mica tanto, in questa bella e larga aiuola.<br />

inoltre la pulizia della str<strong>ad</strong>a non appartiene,<br />

dicono né lì né là, quindi il nostro<br />

marciapiede è diventato il parcheggio di<br />

tutti i motorini confinanti con i due angoli.<br />

con tutto il disagio di chi, come me, abita<br />

nel semi-interrato, e riceve, sera e mattina,<br />

tutti gli scarichi dei motorini (direi anche<br />

motoroni) che arrivano o partono la mattina<br />

facendo prima qualche bella sgassata<br />

di messa in moto. aprire la finestra della<br />

mia camera è impossibi<strong>le</strong>, per il cattivo<br />

odore e a causa degli insetti che hanno<br />

nidificato nell’aiuola. il ratto che ha fatto<br />

capolino dal<strong>le</strong> sbarre della mia finestra mi<br />

ha poi convinta che questa deve sempre<br />

rimanere chiusa, peggio per me se non<br />

posso cambiare aria. chi ci può aiutare? a<br />

chi mi devo rivolgere per avere non solo<br />

comprensione, ma un aiuto concreto per<br />

risolvere questa situazione? grazie Signor<br />

Direttore per avermi <strong>le</strong>tta e grazie dell’aiuto<br />

che spero almeno Lei mi potrà dare.<br />

rita Bruno-peero<br />

Genti<strong>le</strong> signora Rita,<br />

pubblichiamo vo<strong>le</strong>ntieri la sua <strong>le</strong>ttera in<br />

modo che - come già successo molte volte<br />

in passato, quando altri <strong>le</strong>ttori hanno voluto<br />

portare alla luce, attraverso il nostro giorna<strong>le</strong>,<br />

disagi o prob<strong>le</strong>matiche con cui erano costretti<br />

a convivere - possa essere <strong>le</strong>tta da chi<br />

di dovere, e nella speranza che la situazione<br />

che ci ha descritto possa trovare una soluzione.<br />

Ci tenga aggiornati sugli sviluppi.<br />

M.F.<br />

il lavoro del cont<strong>ad</strong>ino e<br />

l’amore per la terra<br />

caro direttore,<br />

il bell’articolo di alberto ottanelli “una vita<br />

al ritmo (<strong>le</strong>nto) della natura” su antonio<br />

Banducci (dell’azienda agricola “La ta<strong>le</strong>a”<br />

di via della torre, a due passi dal centro<br />

tecnico di coverciano) mi ha riportato al<br />

passato; anni ‘50. conoscevo sua m<strong>ad</strong>re (se<br />

n’è andata 10 anni fa. a novembre scorso<br />

<strong>le</strong> ho portato un fiore nel cimitero di castiglioncello).<br />

Sì, la conoscevo bene margherita.<br />

S’andava al<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari (stessa classe)<br />

all’armando Diaz di ponte a mensola e si<br />

faceva a gara a chi prendeva il miglior voto<br />

nei temi. La maestra grillini sosteneva che<br />

io meritavo di più perché ero la scolara<br />

povera (<strong>case</strong> popolari di via manni) dove<br />

di libri in casa nemmeno l’ombra. a margherita<br />

invece (bel casolare vicino a “La<br />

capponcina”, famiglia acculturata, ecc...)<br />

la maestra dava qualche mezzo punto in<br />

meno. mi sa che questo a margherita mai<br />

è andato troppo giù, ma mai ha reclamato.<br />

aveva un carattere pacifico. guardando<br />

il suo voto sorrideva; mi sorrideva! Lo<br />

stesso sorriso di antonio, stesso ova<strong>le</strong> del<br />

viso. il sangue non è acqua. Bravo antonio<br />

per la tua scelta di fare il cont<strong>ad</strong>ino, lavoro<br />

faticoso quanto prezioso. anche mio<br />

zio (fratello minore di mia m<strong>ad</strong>re) morto<br />

due anni fa, mai s’era voluto allontanare<br />

troppo dalla terra. L’amava! negli anni ‘50<br />

era sceso in città (dal mugello) però viveva<br />

di poca coltivazione di fiori, ricercava nei<br />

boschi la mortella (chiedeva il permesso<br />

in maremma ai proprietari, che gli rispondevano:<br />

“La prenda pure, nessuno viene a<br />

cercarla. troppo faticoso”). nella stagione<br />

raccoglieva castagne e funghi. aveva un<br />

piccolo bosco suo. Diceva che là, nel suo<br />

bosco, i porcini erano i migliori del mondo<br />

e che solo lassù si sentiva libero. La stessa<br />

parola detta da antonio. a margherita,<br />

che non vidi crescere (dopo <strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari<br />

ci separammo, troppe diversità sociali, ma<br />

antonio mi ha promesso una sua foto da<br />

<strong>ad</strong>ulta) e a zio... “Sia lieve la terra”, e a noi<br />

il coraggio di vivere senza chi amiamo e<br />

il coraggio di conservare al meglio la nostra<br />

terra, per noi e per quelli che dopo<br />

verranno. Lottando in primis contro armi,<br />

guerre ed orrori umani vari (come già non<br />

ci fossero quelli naturali, vedi Haiti). a proposito:<br />

chi ha tempo e voglia può visitare<br />

fino al 5 apri<strong>le</strong> (tutti i pomeriggi fuorché il<br />

lunedì) la mostra del fotografo americano<br />

James nachtwey al<strong>le</strong>stita al palazzo mediceo<br />

di Seravezza (pochi km al<strong>le</strong> “spal<strong>le</strong>”<br />

di forte dei marmi). il coraggioso (è stato<br />

ferito) James corre per il mondo a immortalare<br />

inferni. Quelli veri! non come quello<br />

immaginario del nostro concitt<strong>ad</strong>ino Dante.<br />

uscendo dalla mostra, indescrivibi<strong>le</strong><br />

l’orrore degli scatti, sembra impossibi<strong>le</strong><br />

ritrovare tanta bel<strong>le</strong>zza: il prato ben curato<br />

dov’è il palazzo mediceo, <strong>le</strong> alpi apuane<br />

più distanti, gial<strong>le</strong> mimose quasi fiorite,<br />

alberi di aranci, serenità, pace. per ora siamo<br />

fortunati; al momento viviamo nella<br />

“parte vivibi<strong>le</strong> del mondo”. ma c’è sempre<br />

da “stare in campana”. ci può vo<strong>le</strong>r poco a<br />

cambiare tutto. mi hanno detto che, per<br />

fortuna, molte scolaresche visitano la mostra,<br />

e gli occhi dei ragazzi sono attenti.<br />

affatto indifferenti. È una buona notizia.<br />

Buon lavoro a voi tutti e, naturalmente, <strong>ad</strong><br />

antonio e a chi con lui collabora.<br />

Anna<br />

impruneta, “scarsa attenzione”<br />

per via falciani<br />

genti<strong>le</strong> redazione,<br />

sono un citt<strong>ad</strong>ino dell’impruneta, abito<br />

in via dei falciani al n° 34. purtroppo sono<br />

a segnalarVi lo stato di scarsa attenzione<br />

che questo quartiere sta ricevendo ormai<br />

da tempo, da parte dell’amministrazione<br />

comuna<strong>le</strong>. La nostra via, nella sua parte<br />

fina<strong>le</strong>, in forte pendenza ed attualmente<br />

senza sbocco (verrà prossimamente aperta<br />

verso una zona di recente costruzione)<br />

è abbandonata per quanto riguarda la<br />

manutenzione str<strong>ad</strong>a<strong>le</strong> e per l’illuminazione.<br />

nonostante <strong>le</strong> ripetute segnalazioni<br />

al comune, e-mail ecc., purtroppo non<br />

notiamo alcun tipo di intervento: la str<strong>ad</strong>a<br />

rimane piena di buche, l’illuminazione<br />

manca rendendo così pericoloso il transito<br />

pedona<strong>le</strong>. Dopo <strong>le</strong> segnalazioni la luce<br />

è stata ripristinata ma purtroppo la cosa<br />

non dura ed ora siamo di nuovo al buio da<br />

circa 20 giorni. Questo per non dirVi i disagi<br />

di questa situazione quando è nevicato<br />

e la str<strong>ad</strong>a era ghiacciata. esistono zone di<br />

serie B??? Le nostre tasse non valgono <strong>le</strong><br />

altre??? grazie per la cortese attenzione,<br />

Marco Breschi<br />

la salute di arno<br />

e fosso macinante<br />

Spett.<strong>le</strong> reporter,<br />

sono un pensionato ottantacinquenne,<br />

abito nei pressi di via f. Baracca, mi piace<br />

girare con la bicic<strong>le</strong>tta al<strong>le</strong> cascine e possibilmente<br />

faccio alcune fotografie che<br />

richiamano la mia curiosità. Dato che ci<br />

sono prob<strong>le</strong>mi per <strong>le</strong> buche da ricoprire<br />

e di altri lavori urgenti, io vi rimetto <strong>le</strong><br />

fotografie da me scattate sullo stato di<br />

estrema gravità dello sbarramento (non<br />

dico diga) del nostro fiume arno. Dal<strong>le</strong> fotografie<br />

potete constatare che il detto versa<br />

in condizioni pietose per <strong>le</strong> infiltrazioni<br />

che si sono propagate al suo interno. Se<br />

lo sbarramento (Dio non voglia) dovesse<br />

cedere il disastro sarebbe grande, la massa<br />

d’acqua che si riverserebbe fino a marina<br />

di pisa sarebbe un disastro. per curiosità,<br />

gr<strong>ad</strong>irei sapere inoltre che fine farà il fosso<br />

macinante, visto che è stato prosciugato.<br />

ricevo con piacere il reporter e porgo infiniti<br />

saluti.<br />

Adalberto Poggioni<br />

parcheggi e boX,<br />

“la mia proposta”<br />

Questa città piena di vecchi edifici oggi<br />

si trova piena di auto parcheggiate, prob<strong>le</strong>ma<br />

aggravato dallo sgombero settimana<strong>le</strong><br />

per pulizia str<strong>ad</strong>e. nel mio piccolo<br />

“dico la mia” suggerisco di aumentare il<br />

possesso di box auto; lo spunto l’ho preso<br />

dal parcheggio di piazza alberti, nel cui<br />

sottosuolo hanno ricavato i box venduti<br />

con la clausola di possesso di 99 anni<br />

perché suolo comuna<strong>le</strong> non alienabi<strong>le</strong>.<br />

parlando della mia zona, ovviamente, anche<br />

perché sono vostro concitt<strong>ad</strong>ino solo<br />

da 4 anni, ho notato che tra via aretina e<br />

gli alloggi popolari si potrebbero ricavare<br />

del<strong>le</strong> strisce di circa 6 metri ove il comune<br />

potrebbe dare in comodato per 99 anni, o<br />

anche meno, ai citt<strong>ad</strong>ini, dietro compenso,<br />

annuo/quinquenna<strong>le</strong>/decenna<strong>le</strong>.....,<br />

detto terreno su cui poggiare dei box<br />

prefabbricati tutti uguali, belli, funzionali<br />

ed economici, come <strong>ad</strong> esempio quelli di<br />

<strong>le</strong>gno impregnato oppure metallici zinca-


<strong>le</strong>ttere<br />

43<br />

ti. tutto questo perché noi pensionati non<br />

possiamo acquistare box ai prezzi vigenti<br />

a firenze e perché l’ offerta è veramente<br />

esigua per quanto detto all’inizio. Sperando<br />

in bene, colgo l’occasione per ringraziare<br />

codesta spettabi<strong>le</strong> Direzione per<br />

l’ottimo operato e porgo per l’ occasione<br />

distinti saluti.<br />

Giuseppe Di Cosmo<br />

invia la tua segnalazione<br />

alla nostra redazione<br />

redazione@ilreporter.it<br />

nuova pulizia str<strong>ad</strong>e, la “sorte” del<strong>le</strong> vie escluse<br />

genti<strong>le</strong> redazione,<br />

<strong>le</strong>ggo sempre con interesse il Vostro periodico e Vi scrivo al riguardo del nuovo<br />

metodo di pulizia del<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e che, entro l’anno in corso, permetterà agli abitanti<br />

del 50% di firenze di non spostare più l’auto (eccetto una volta al mese) in occasione<br />

della predetta pulizia. mi domando però cosa è previsto per l’altro 50%<br />

di str<strong>ad</strong>e dove non è possibi<strong>le</strong> utilizzare il nuovo sistema. i residenti in quel<strong>le</strong> vie<br />

potranno avere qualche beneficio o saranno sempre costretti a spostare la propria<br />

auto ogni volta che hanno la pulizia? potranno almeno sperare che ta<strong>le</strong> operazione<br />

verrà fatta più di r<strong>ad</strong>o e non settimanalmente? ringrazio per l’attenzione e saluto<br />

cordialmente.<br />

A<strong>le</strong>ssandro<br />

Caro A<strong>le</strong>ssandro,<br />

come la sua <strong>le</strong>ttera e tutte <strong>le</strong> altre arrivate in redazione sulla questione ci confermano,<br />

quello del lavaggio del<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e è uno degli argomenti che maggiormente interessano<br />

i fiorentini, in questo periodo di novità ma non solo. E d’altronde non potrebbe essere<br />

altrimenti. Chi, tra coloro che hanno la patente da almeno qualche anno, non si è trovato<br />

a dover fare i conti con <strong>le</strong> difficoltà sempre maggiori nel trovare un posto per la<br />

propria auto nei giorni di pulizia del<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e, chi non si è trovato costretto (o quasi) a<br />

decidere di non utilizzare la propria vettura il giorno precedente al lavaggio (in alcuni<br />

casi, e in alcune zone, anche quello prima), per la paura di non trovare più uno spazio<br />

dove parcheggiarla se non a distanza di chilometri (è non è un modo di dire)? Anche<br />

per questo motivo, l’annuncio dell’entrata in funzione di Sweepy Jet, ovvero della macchina<br />

capace di lavare <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e senza la necessità di spostare <strong>le</strong> auto parcheggiate, è<br />

stato accolto in città come una “liberazione”. E senz’altro rappresenta un passo avanti<br />

nei servizi offerti ai citt<strong>ad</strong>ini. Quello che però non dobbiamo dimenticare è che si tratta<br />

di una metodo che sta muovendo i suoi primi passi, e che quindi avrà bisogno di tempo<br />

e di miglioramenti prima di poter agire al meglio. Ma quello che ritengo importante<br />

(e qui vengo alla sua domanda) è che finalmente sia stato deciso di affrontare una<br />

questione che si era ormai trasformata in una fonte continua di preoccupazione, se<br />

non di disagio, per i fiorentini. Una questione su cui l’amministrazione dovrà continuare<br />

a porre attenzione, cercando magari qualche altra soluzione per <strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e dove<br />

la nuova macchina non potrà arrivare (che potrà essere, dove possibi<strong>le</strong>, una riduzione<br />

della frequenza del lavaggio o un cambiamento degli orari in accordo con i citt<strong>ad</strong>ini,<br />

per esempio, pur senza dimenticare l’ovvia importanza, per la salute e non solo,<br />

di avere vie pulite). Per il momento - dallo scorso primo marzo - chi lascia la propria<br />

auto in sosta vietata nel<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e interessate dal lavaggio (e non raggiunte da Sweepy<br />

Jet) riceverà “solo” una multa, e non si vedrà più portare via la vettura, né la troverà<br />

con <strong>le</strong> ganasce. Una decisione che può essere vista come un altro segno di attenzione<br />

sull’argomento, un nuovo atteggiamento nei confronti dei citt<strong>ad</strong>ini. In attesa, magari,<br />

di altre novità. Ma, rib<strong>ad</strong>isco, quello che più di ogni altra cosa (soluzione già prese o<br />

da prendere, difficoltà da risolvere, meccanismi da migliorare, ecc.) è importante è una<br />

nuova attenzione verso i servizi per la città e i suoi abitanti, possano essere la pulizia<br />

del<strong>le</strong> str<strong>ad</strong>e o altro.<br />

Matteo Francini<br />

il “destino” di via di rifredi<br />

genti<strong>le</strong> redazione,<br />

Via di rifredi è una str<strong>ad</strong>a (poche decine<br />

di metri) che col<strong>le</strong>ga Via carlo Bini con<br />

piazza Dalmazia. in questa zona è la str<strong>ad</strong>a<br />

a cui tocca di tutto: un mercatino riona<strong>le</strong><br />

che non è a norma, la loggia del mercato<br />

che da oltre un anno e mezzo (quasi due,<br />

ormai) è diventata il dormitorio per una<br />

dozzina di rom (che ci fanno di tutto e la<br />

mattina dopo ci vendono verdura e frutta!)<br />

con tanto di materassi e anche reti di <strong>le</strong>tti<br />

e che chiedono l’e<strong>le</strong>mosina dal<strong>le</strong> 15.00 a<br />

mezzanotte, approfittando del parcheggio<br />

di chi viene a fare shopping, al cinema,<br />

ai locali e domani, chissà, anche la tramvia!<br />

Di tutto, di più! possibi<strong>le</strong> che si ascolti<br />

sempre la voce dei negozianti e mai, dico<br />

mai quella dei residenti? insieme <strong>ad</strong> altre<br />

persone abbiamo contattato anche il<br />

Quartiere 5, facendo presente la situazione<br />

di massimo degr<strong>ad</strong>o e di oggettiva<br />

difficoltà per noi che ci viviamo: ci hanno<br />

detto che è previsto (quando non si sa) un<br />

riassetto della zona e di avere pazienza.<br />

Quanto dovremo ancora aspettare? pare<br />

che alcuni negozianti abbiano suggerito<br />

di chiudere la copertura del mercato con<br />

una cancellata: non SerVira’ a nuLLa, se<br />

non a buttare via ancora tanti dei nostri<br />

soldi! Dall’altra parte della ferrovia c’è una<br />

grande cancello, che aveva un lucchetto:<br />

è stato divelto comp<strong>le</strong>tamente ed un p<strong>ad</strong>iglione<br />

dell’area ex-macelli è diventato<br />

un dormitorio! possibi<strong>le</strong> che quando qualcuno<br />

viene a vedere la situazione si fermi<br />

a parlare con i negozianti e mai con noi<br />

residenti? Vedendo cosa succede 24 ore<br />

su 24, forse abbiamo <strong>le</strong> idee più chiare di<br />

chi ci viene solo per mezza giornata!<br />

Lettera firmata<br />

controlli e biglietti<br />

sull’autobus<br />

approvo incondizionatamente quanto<br />

scritto a pag. 27 del reporter di febbraio<br />

sul<strong>le</strong> rego<strong>le</strong> nuove che salgono sull’autobus,<br />

cioè maggiori controlli e maggiore<br />

severità per chi non paga il biglietto.<br />

L’ataf, però, dovrebbe obbligare gli autisti<br />

a dotarsi sempre di un congruo numero di<br />

biglietti: molto spesso, anche in momenti<br />

e luoghi dove era impossibi<strong>le</strong> l’acquisto<br />

a terra (giorni festivi, capolinea estremamente<br />

periferici), mi sono sentito rispondere<br />

che non ne avevano. forse perché<br />

non se li erano procurati. Se i controlli verranno<br />

estesi anche alla notte, questo non<br />

sarà più accettabi<strong>le</strong>. cordiali saluti.<br />

Mario Cerri<br />

“il rapporto tra vigili e<br />

citt<strong>ad</strong>ini a fieso<strong>le</strong>”<br />

alla redazione di “reporter”,<br />

martedì nove febbraio u.s. tornando a<br />

compiobbi da firenze, all’altezza di rovezzano<br />

ho guardato l’ora (erano <strong>le</strong> 17,40) poiché<br />

dovevo essere a casa al<strong>le</strong> ore 18,00. Ho<br />

pensato così di fermarmi in tempo per ritirare<br />

un certificato, già pronto, dal mio medico<br />

curante, al girone. al<strong>le</strong> 18,05 ero già a<br />

compiobbi all’appuntamento ma ahimè,<br />

mi accorgevo che uno sgualcito bigliettino<br />

rosa, sotto il tergicristallo della mia<br />

vecchia “punto”, reclamava di essere controllato.<br />

purtroppo, per me, al<strong>le</strong> ore 17,53,<br />

nei dieci minuti di stop in un parcheggio<br />

al “girone”, invisibili vigili avevano al<strong>le</strong>ggerito<br />

la mia inflazionatissima pensione<br />

di ben 38 euro. La mia responsabilità era<br />

di avere sostato, pochi minuti senza disco<br />

orario, in un divieto di nuova istituzione<br />

che non conoscevo e che in ogni modo<br />

non è ben segnalato. Ho pagato la multa<br />

ma non credo debba anche fare un plauso<br />

a questi vigili per il tipo di premura che<br />

essi hanno avuto nel caso specifico (andai,<br />

vidi e multai). Dispiace piuttosto constatare<br />

che dall’atteggiamento di questi tutori<br />

dell’ordine loca<strong>le</strong> traspare una loro difficoltà<br />

nel rapporto con i citt<strong>ad</strong>ini, privo<br />

di quella necessaria sensibilità, cortesia e<br />

<strong>le</strong>altà che deve informare questa professione.<br />

atteggiamento che non giova certo<br />

<strong>ad</strong> avvicinare i citt<strong>ad</strong>ini <strong>ad</strong> una categoria,<br />

pur benemerita, ma non sempre ben vista,<br />

qua<strong>le</strong> quella dei vigili urbani.<br />

Saluti,<br />

Bruno S.<br />

la lapide di via<strong>le</strong> righi<br />

nel via<strong>le</strong> augusto righi, sulla facciata del<br />

numero 53, fu messa una lapide di marmo<br />

che indica la pianta di alcuni resti di epoca<br />

(credo) romana ritrovati in zona. purtroppo<br />

si <strong>le</strong>gge solo l’intestazione, ai disegni<br />

e agli altri dettagli è andata via comp<strong>le</strong>tamente<br />

la vernice e sono quindi il<strong>le</strong>ggibili.<br />

non si potrebbe provvedere? grazie.<br />

Lettera firmata<br />

neomamme, carenze e una<br />

nuova realtà<br />

genti<strong>le</strong> redazione,<br />

scrivo questa <strong>le</strong>ttera perché possa arrivare<br />

a tutte <strong>le</strong> famiglie fiorentine che il<br />

vostro giorna<strong>le</strong>, ottimamente realizzato,<br />

raggiunge. io collaboro, come insegnante<br />

di massaggio infanti<strong>le</strong> e counselor,<br />

con l’associazione Dopo il parto, da<br />

poco tempo nata a firenze, in Via<strong>le</strong> dei<br />

mil<strong>le</strong> 90, e che cerca, con i suoi numerosi<br />

servizi, rivolti al<strong>le</strong> neomamme ed ai<br />

neopapà, ed al<strong>le</strong> famiglie in genera<strong>le</strong>, di<br />

sopperire a quel<strong>le</strong> carenze riscontrate a<br />

livello pubblico in questo ambito, che sia<br />

la presidente che noi collaboratrici, tutte<br />

mamme, abbiamo avuto modo di riscontrare<br />

personalmente. in associazione si<br />

svolgono seminari e corsi inerenti la sfera<br />

della gravidanza, della genitorialità, la<br />

crescita, lo svezzamento e l’educazione<br />

dei neonati e dei bambini, noi collaboratori<br />

siamo tutti professionisti del settore,<br />

qualificati ed abilitati, e tutte <strong>le</strong> iniziative<br />

hanno dei costi davvero competitivi,<br />

per venire incontro a tutte <strong>le</strong> famiglie e<br />

<strong>le</strong> loro esigenze; l’ambiente è piacevo<strong>le</strong><br />

e ben attrezzato per accogliere i genitori<br />

ed i loro piccoli, rispondendo <strong>ad</strong> ogni<br />

necessità del caso. Spero pubblichiate<br />

questa mia <strong>le</strong>ttera, anche perché vorrebbe<br />

essere una sorpresa per la fondatrice<br />

e presidente dell’associazione, dottoressa<br />

Va<strong>le</strong>ntina maltagliati, che, di cuore, si<br />

prodiga per l’associazione, per gli utenti<br />

e per far sentire a casa propria tutti noi<br />

col<strong>le</strong>ghi. per chi desiderasse informazioni,<br />

può visitare il nostro sito web, all’indirizzo<br />

www.dopoilparto.it, dove potrà<br />

trovare tutte <strong>le</strong> nostre iniziative ed i vari<br />

recapiti. Vi ringrazio per la cortese attenzione,<br />

spero in un vostro riscontro. cordiali<br />

saluti.<br />

Dottoressa Silvia Carcasci<br />

Associazione Dopo il Parto<br />

enrico vivoli e la sua<br />

esperienza all’a.s. izumo<br />

Spet.<strong>le</strong> reporter,<br />

riguardo all’articolo di carlo marrone<br />

“un naziona<strong>le</strong> a rifredi: enrico Vivoli”, vogliamo<br />

aggiungere alcune precisazioni<br />

a compimento e con preghiera di pubblicazione.<br />

Dal 1996 al 2006, il sig. enrico<br />

Vivoli è stato tesserato come at<strong>le</strong>ta agonista<br />

per l’a.S. izumo e si è al<strong>le</strong>nato, fino<br />

al 2002 e minimo tre volte la settimana,<br />

con il nostro gruppo agonisti diretto dal<br />

maestro Demetrio Donati, personaggio<br />

storico del karate italiano. nel periodo<br />

1996-2002, Vivoli ha vinto due titoli<br />

italiani battendo in fina<strong>le</strong>, nel secondo<br />

caso, un altro at<strong>le</strong>ta dell’izumo e ha<br />

partecipato a due campionati europei e<br />

due campionati mondiali. Del gruppo di<br />

allora faceva parte anche l’attua<strong>le</strong> maestro<br />

dei nostri agonisti, andrea mascaro,<br />

che nel 1999, in germania, si laureò vicecampione<br />

del mondo. La nostra associazione<br />

esiste da oltre quaranta anni e con<br />

il karate è sempre stata fra <strong>le</strong> prime società<br />

italiane sia per numero di praticanti<br />

che per risultati agonistici. al momento,<br />

del gruppo agonisti fanno parte: gi<strong>ad</strong>a<br />

tinucci, recente campione del mondo<br />

in messico; Silvia notari, vice-campione<br />

del mondo nel 2005 in Brasi<strong>le</strong>, medaglia<br />

di bronzo ai campionati del mondo di<br />

Va<strong>le</strong>ncia 2007 e medaglia d’argento agli<br />

europei di Liegi 2008. Quanto sopra ci<br />

premeva precisare per dovere di verità e<br />

comp<strong>le</strong>tezza di informazione.<br />

Distinti saluti<br />

Associazione sportiva Izumo<br />

<strong>Il</strong> presidente Franco De Stefanis


segnalazioni a redazione@ilreporter.it<br />

Spettacoli<br />

Paolo Conte<br />

22 e 23 marzo<br />

Teatro Comuna<strong>le</strong><br />

Dopo una lunga assenza Paolo<br />

Conte torna a proporre un suo<br />

concerto a Firenze. E’ al Teatro<br />

Comuna<strong>le</strong> il 22 marzo con uno<br />

spettacolo che prevede l’esecuzione<br />

di tutti i suoi maggiori successi.<br />

In questo periodo infatti non è<br />

prevista l’uscita di nessun nuovo<br />

lavoro discografico. La produzione<br />

più recente rimane l’album Psiche,<br />

pubblicato nel settembre del 2008<br />

su etichetta Platinum, il primo<br />

disco di Conte <strong>ad</strong> essere distribuito<br />

contemporaneamente in tutto il<br />

mondo da Universal.<br />

Cirque du so<strong>le</strong>il<br />

Dal 24 al 28 marzo<br />

Mandela forum<br />

Saltimbanco porta lo spettatore in<br />

un viaggio al<strong>le</strong>gorico e acrobatico<br />

dentro il cuore della città.<br />

Dall’italiano “saltare in banco”,<br />

Saltimbanco esplora l’esperienza<br />

della città in tutte <strong>le</strong> sue svariate<br />

forme: <strong>le</strong> persone che ci vivono, <strong>le</strong><br />

loro caratteristiche ed apparenze,<br />

<strong>le</strong> famiglie e i gruppi, la fretta e il<br />

trambusto della str<strong>ad</strong>a e l’altezza<br />

smisurata dei grattacieli. Saltimbanco<br />

è uno spettacolo tipico<br />

del Cirque du So<strong>le</strong>il ispirato alla<br />

struttura urbana della metropoli e<br />

ai suoi pittoreschi abitanti. Decisamente<br />

barocco nel suo vocabolario<br />

visivo, l’ec<strong>le</strong>ttico cast dello show<br />

trascina lo spettatore all’interno<br />

di un mondo immaginario e<br />

fantastico, una città idea<strong>le</strong> in cui<br />

la diversità è motivo di speranza.<br />

<strong>Il</strong> debutto mondia<strong>le</strong> di Saltimbanco<br />

ebbe luogo a Montreal il 23<br />

apri<strong>le</strong> 1992, con un cast di 36<br />

artisti. Nel corso del tour di 14 anni<br />

sotto il tendone, lo spettacolo ha<br />

fatto tappa in 75 città di cinque<br />

continenti, per un tota<strong>le</strong> di oltre<br />

4.000 esibizioni davanti <strong>ad</strong> oltre<br />

9.5 milioni di spettatori in tutto il<br />

mondo. Nel 2007 Saltimbanco è<br />

stato riconfigurato per essere portato<br />

all’interno dei palazzetti. In un<br />

periodo di 21 settimane lo show è<br />

stato ri<strong>ad</strong>attato per la dimensione<br />

di queste strutture: il palco su cui<br />

si esibiscono gli artisti è stato rialzato,<br />

e il suono e <strong>le</strong> luci sono stati<br />

arrangiati per il nuovo ambiente.<br />

Biglietti da 70 a 45 euro.<br />

Mango<br />

30 Marzo<br />

Teatro verdi<br />

A settembre è uscito il doppio live<br />

‘’Gli amori son finestre’’. 25 brani<br />

e 2 inediti. La prossima primavera<br />

parte il nuovo tour. ‘’Contro tutti i<br />

pronostici’’ è il brano che ha anticipato<br />

l’uscita del doppio cd. L’altro<br />

inedito, il secondo singolo promoziona<strong>le</strong>,<br />

si intitola ‘’E poi di nuovo<br />

la notte’’. Mai come questa volta,<br />

a detta dello stesso Mango, ci si è<br />

imbattuti in due brani energici di<br />

grande impatto e di egua<strong>le</strong> caratura.<br />

Se il secondo inedito è stato<br />

composto dallo stesso Mango, il<br />

primo singolo è una creazione dei<br />

Rei Momo, la band campana che<br />

l’artista sta producendo. Biglietti da<br />

40 a 17,50 euro.<br />

A teatro<br />

La str<strong>ad</strong>a<br />

Fino al 21 marzo<br />

Teatro della Pergola<br />

“In una rivista di tanti anni fa ho<br />

<strong>le</strong>tto che negli anni 40 Fellini – ha<br />

detto il regista dello spettacolo,<br />

Massimo Venturiello - in giro per<br />

l’Italia, una notte, vedendo una<br />

coppia di zingari, che nel più assoluto<br />

si<strong>le</strong>nzio se ne andava in una<br />

str<strong>ad</strong>a di campagna col proprio<br />

carretto (l’uomo tirandolo con<br />

una fune e la donna spingendolo<br />

da dietro) cominciò a seguirli, a<br />

distanza, senza nemmeno sapere<br />

perché. <strong>Il</strong> si<strong>le</strong>nzio tra i due regnava<br />

sovrano. Accesero un fuoco, la<br />

donna cucinò qualcosa, poi mangiarono<br />

e subito dopo ripartirono,<br />

il tutto senza proferire una sola<br />

parola. Fu proprio quel si<strong>le</strong>nzio che<br />

diede l’input al regista per la realizzazione<br />

di quel grande capolavoro<br />

che è “La Str<strong>ad</strong>a”.<br />

Non si sa come<br />

Dal 23 al 29 marzo<br />

Teatro della Pergola<br />

Questo spettacolo, che non è<br />

una parodia di Pirandello (anche<br />

se i comici di Rivista, <strong>le</strong> canzonette<br />

popolari e gli sketch sono<br />

quanto di meno gli è familiare); al<br />

contrario è un omaggio estremo<br />

a Pirandello, perché infila una sua<br />

trama (quella di Non si sa come,<br />

appunto) in un contesto socia<strong>le</strong><br />

che gli è lontanissimo, quello della<br />

comicità popolare. Con l’obiettivo<br />

di dimostrare che <strong>le</strong> tematiche<br />

pirandelliane resistono anche oltre<br />

i propri confini drammaturgici,<br />

storici e sociali. A dar corpo a<br />

questo omaggio-miracolo, nessun<br />

attore poteva essere più <strong>ad</strong>atto di<br />

Sebastiano Lo Monaco che all’<strong>ad</strong>eguamento<br />

all’oggi di Pirandello ha<br />

dedicato tanti dei suoi spettacoli<br />

di grande successo. Stavolta, Sebastiano<br />

Lo Monaco si mette alla<br />

prova in un altro modo: cantando,<br />

ballando, recitando il repertorio dei<br />

comici, pur nel pieno e sostanzia<strong>le</strong><br />

rispetto dello spirito, anzi della<br />

filosofia di Pirandello.<br />

Ci abbiamo provato, (ma gli<br />

e<strong>le</strong>fanti non c’entrano)<br />

18 marzo<br />

Teatro Puccini<br />

Personaggi dalla comicità coinvolgente<br />

nell’interpretazione di Anna<br />

Montinari, per uno spettacolo che<br />

non ha niente di scontato e traccia<br />

uno specchio preciso della società<br />

del Terzo Mil<strong>le</strong>nnio.<br />

Da giovidì a giovidì<br />

26 e 27 marzo<br />

Teatro Puccini<br />

Un riassunto spassoso di tutti i<br />

personaggi presentati a Zelig dal<br />

comico Marco Marzocca, in una<br />

girandola di risate che scaccia i<br />

cattivi pensieri e dà il benvenuto al<br />

buonumore.<br />

Le mostre<br />

Gerhard Richter e la<br />

dissolvenza dell’immagine<br />

nell’arte<br />

Dal 20 febbraio al 24 apri<strong>le</strong><br />

2010<br />

CCCS Strozzina – Palazzo<br />

Strozzi<br />

Organizzata in collaborazione<br />

con la Kunsthal<strong>le</strong> di Amburgo,<br />

l’esposizione mette a confronto il<br />

lavoro di Gerhard Richter, uno dei<br />

più importanti artisti della seconda<br />

metà del Novecento, con quello di<br />

L’INIZIATIvA<br />

A cena con l’assassino<br />

tra cibi e trucchi r<strong>ad</strong>iofonici<br />

La caccia all’assassino si snoda fra <strong>le</strong> varie portate<br />

di una cena, fino alla scoperta fina<strong>le</strong> del<br />

colpevo<strong>le</strong> da parte dei commensali. È la formula<br />

del<strong>le</strong> “Cene con delitto” proposta dalla Compagnia<br />

del<strong>le</strong> Seggio<strong>le</strong> in numerosi ristoranti di Firenze<br />

e dintorni: un evento gastronomico/teatra<strong>le</strong>,<br />

che unisce la degustazione di una cena alla <strong>le</strong>ttura<br />

di “r<strong>ad</strong>iogialli”. Al centro della scena uno degli<br />

autori più conosciuti del genere, El<strong>le</strong>ry Queen;<br />

l’investigatore per di<strong>le</strong>tto, distratto e pasticcione<br />

quanto genia<strong>le</strong>, che so<strong>le</strong>va concludere <strong>le</strong> proprie<br />

disamine con il ritua<strong>le</strong> intrigante “dunque ora che<br />

avete ascoltato tutte <strong>le</strong> testimonianze degli indagati,<br />

conoscete i riscontri della polizia e <strong>le</strong> indagini<br />

dell’ispettore Queen, mio p<strong>ad</strong>re, avete tutti i dati<br />

per indovinare il colpevo<strong>le</strong>”.Come avveniva negli<br />

anni ’40, gli attori <strong>le</strong>ggono il r<strong>ad</strong>iogiallo dando<br />

voce ai personaggi, e presentano così lo scenario<br />

del delitto. Anche i tempi sono r<strong>ad</strong>iofonici e non<br />

superano mai i 20 minuti, in modo da tener viva<br />

l’attenzione dei commensali senza compromettere<br />

la degustazione della cena. <strong>Il</strong> pubblico è invitato<br />

a risolvere il caso, scrivendo possibili soluzioni<br />

che poi verranno condivise al microfono, finché<br />

la <strong>le</strong>ttura dell’ultima pagina del r<strong>ad</strong>iogiallo svela<br />

definitivamente il nome dell’assassino. “La serata<br />

prosegue poi con un altro spettacolo nello spettacolo,<br />

che è un secondo omaggio alla r<strong>ad</strong>io in cui si<br />

svelano i trucchi di un mestiere fino agli anni ’80<br />

fondamenta<strong>le</strong> per ogni produzione r<strong>ad</strong>iofonica, te<strong>le</strong>visiva<br />

e cinematografica”. E il pubblico scopre<br />

che il trotto di un cavallo si riproduce sbattendo a<br />

tempo i gusci di due noci di cocco, o che lo scoppiettio<br />

del fuoco si ricrea strusciando foglie essiccate<br />

di pannocchia a un contenitore di plastica per<br />

uova. www.r<strong>ad</strong>iogialli.it /Giulia Brestolani<br />

sette artisti contemporanei, <strong>le</strong>gati<br />

da una profonda sfiducia nei confronti<br />

dell’immagine come veicolo<br />

di verità. <strong>Il</strong> tema dell’esposizione<br />

è la dissoluzione dell’immagine,<br />

e si pone come idea<strong>le</strong> continuazione<br />

di Realtà Manipolate, che<br />

ha esplorato la relazione esistente<br />

tra la realtà e la sua rappresentazione<br />

mediante la fotografia e<br />

il video. Gerhard Richter, uno dei<br />

pionieri nel portare all’estremo<br />

la dissoluzione sia della figura<br />

che della tecnica pittorica stessa,<br />

dipinge sopra fotografie originali<br />

o usa una particolare tecnica di<br />

pittura sfocata.<br />

De Chirico, Max Ernst,<br />

Magritte, Balthus. Uno<br />

sguardo nell’invisibi<strong>le</strong><br />

Fino al 18 luglio 2010<br />

Palazzo Strozzi<br />

<strong>Il</strong> centro gravitaziona<strong>le</strong> dell’esposizione<br />

è costituito da un nuc<strong>le</strong>o di<br />

capolavori del periodo metafisico<br />

di Giorgio de Chirico (1909-1919).<br />

Tr<strong>ad</strong>uzione pittorica della sensibilità<br />

e della particolare concezione<br />

della vita maturata dall’artista<br />

attraverso la <strong>le</strong>ttura di Nietzsche,<br />

la poetica metafisica viene<br />

riconosciuta come l’espressione<br />

dello stato d’animo di un intero<br />

secolo. Alienazione e solitudine.<br />

Senso di abbandono, isolamento,<br />

inquietudine e disperazione: De<br />

Chirico approda alla raffigurazione<br />

avant <strong>le</strong>ttre del “grande si<strong>le</strong>nzio”<br />

generato dal primo conflitto bellico.<br />

Le porcellane di Betty<br />

Woodmann<br />

Fino al 10 apri<strong>le</strong><br />

Museo del<strong>le</strong> porcellane<br />

Palazzo Pitti<br />

Tra <strong>le</strong> prestigiose porcellane conservate<br />

alla Palazzina del Cavaliere<br />

trovano una appropriata collocazione<br />

<strong>le</strong> creazioni colte e fantasiose di<br />

Betty Woodman, in vetrine appositamente<br />

integrate con l’al<strong>le</strong>stimento<br />

del Museo. Le insolite porcellane<br />

di Sèvres realizzate dall’artista,<br />

sconvolgono l’idea tr<strong>ad</strong>iziona<strong>le</strong> di<br />

“corredo da tavola apprezzato”<br />

con <strong>le</strong> loro forme imprevedibili e<br />

l’intensità e brillantezza dei colori,<br />

senza tralasciare il bon ton ormai<br />

consolidato dei prestigiosi serviti<br />

amati dai regnanti.<br />

L’arma per l’arte<br />

Fino al 6 apri<strong>le</strong><br />

Gal<strong>le</strong>ria Palatina<br />

Sala Bianca<br />

La mostra, ospitata nella Sala<br />

Bianca di Palazzo Pitti, è dedicata<br />

in particolare all’arte sacra e quindi<br />

a dipinti e oggetti trafugati in chiese,<br />

comp<strong>le</strong>ssi conventuali, talvolta<br />

anche in Musei, ma in tutti i casi di<br />

soggetto sacro o di uso liturgico. Si<br />

tende quindi a mettere in evidenza<br />

come i luoghi di culto siano stati e<br />

siano per tante ragioni esposti al<br />

rischio di furti o danneggiamenti<br />

e come nel tempo i Carabinieri,<br />

specializzati nel settore, abbiano<br />

posto <strong>le</strong> loro forze e competenze<br />

a servizio della Chiesa e del suo<br />

enorme patrimonio artistico.<br />

visite gratuite alla col<strong>le</strong>zione<br />

Contini Bonacossi<br />

Fino al 31 marzo<br />

Ritrovo: sotto il loggiato<br />

degli Uffizi<br />

Visite gratis alla col<strong>le</strong>zione Contini<br />

Bonacossi per tutto il mese di<br />

Marzo. Un’ecceziona<strong>le</strong> opportunità<br />

di ammirare i capolavori di questa<br />

straordinaria raccolta resa possibi<strong>le</strong><br />

dalla collaborazione degli assistenti<br />

alla vigilanza della Gal<strong>le</strong>ria degli<br />

Uffizi e dalla disponibilità degli<br />

Amici degli Uffizi. La Col<strong>le</strong>zione di<br />

A<strong>le</strong>ssandro Contini Bonacossi è<br />

una tra <strong>le</strong> più importanti raccolte<br />

col<strong>le</strong>zioni d’arte del Novecento.<br />

Lo Stato ne ha potuto acquisire<br />

una parte nel 1969, che è stata<br />

destinata alla Gal<strong>le</strong>ria degli Uffizi.<br />

Si tratta di circa una cinquantina di<br />

opere esposte in alcuni ambienti<br />

<strong>ad</strong>ibiti appositamente e situati tra<br />

Via Lambertesca e Chiasso dei<br />

Baroncelli dove si possono ammirare<br />

mobili, ceramiche, sculture e<br />

capolavori della pittura europea dal<br />

Trecento al Settecento con dipinti<br />

di Andrea del Castagno, Giovanni<br />

Bellini, Girolamo Savoldo, El Greco<br />

e Zurbaran. Info: 055/284034<br />

oppure 055/213560<br />

Pregio e bel<strong>le</strong>zza. Intagli e<br />

cammei dei Medici<br />

Dal 25 marzo al 27 giugno<br />

Museo degli argenti<br />

Palazzo Pitti<br />

Inserita nel ca<strong>le</strong>ndario del<strong>le</strong> mostre<br />

del 2010, un anno <strong>ad</strong> arte, la<br />

mostra dedicata ai cammei è uno<br />

sguardo affascinante sul processo<br />

di riscoperta dell’antico che caratterizzò<br />

il Rinascimento. A partire<br />

dalla prima metà del XV secolo<br />

cammei e intagli furono ricercati<br />

con fervore da papi, principi e<br />

cardinali, scatenando in alcuni casi<br />

aspri conflitti tra estimatori, pronti a<br />

spendere cifre molto e<strong>le</strong>vate pur di<br />

aggiudicarsi il pezzo desiderato.<br />

La festa<br />

Colorised Spring Party<br />

20 Marzo<br />

BARCELO’<br />

<strong>Il</strong> giovane brand fiorentino<br />

Colorised festeggia l´arrivo della<br />

primavera presentando al pubblico<br />

la col<strong>le</strong>zione primavera-estate<br />

2010 Ki-mono. Nel week end del<br />

solstizio di primavera il brand sarà<br />

ospite del loca<strong>le</strong> fiorentino Barceló<br />

per presentare ufficialmente al<br />

pubblico la sua prima col<strong>le</strong>zione<br />

di t-shirt disegnata da Camilla<br />

Bresci e inaugurare la stagione con<br />

un’esplosione di colori.<br />

Al<strong>le</strong> 19 un bicchiere di prosecco<br />

accoglierà tutti i partecipanti con<br />

il gustoso aperitivo preparato dallo<br />

staff Barceló. Si comincerà subito<br />

con Dj Set con DJ Max Expo, il tutto<br />

reso ancora più divertente dall’installazione<br />

video e set fotografico<br />

per farsi immortalare in pose<br />

colorate e divertenti ed entrare a<br />

far parte del<strong>le</strong> “Colorised peop<strong>le</strong>”.<br />

SALONE IMMOBILIARE:<br />

SEGNALI SI RIPRESA<br />

La quinta Edizione del Salone<br />

Immobiliare si è chiusa anche<br />

quest’anno con successo, nonostante<br />

i tempi di crisi, registrando<br />

13.000 presenze. Massiccia, in<br />

fiera è stata soprattutto la visita di<br />

coppie e famiglie che, arrivando al<br />

Saschall, con un grande risparmio<br />

di tempo e di risorse hanno potuto<br />

valutare tante offerte diverse e,<br />

contemporaneamente, prendere<br />

contatti con costruttori, vagliare<br />

ristrutturazioni con <strong>le</strong> imprese e<br />

comparare, con <strong>le</strong> banche presenti<br />

in fiera, la scelta del mutuo<br />

migliore. Fra <strong>le</strong> novità di questa<br />

edizione c’ è stato l’arrivo di molti<br />

compratori russi se<strong>le</strong>zionati grazie<br />

al “matchmaking italia russia”.


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