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DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL “FAGIOLO di SALUGGIA” DOP

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la sostanza organica e gli elementi minerali<br />

necessari ad una armonica crescita della<br />

pianta. Ogni cinque-sei anni deve essere<br />

fatta l’analisi del suolo, almeno una per unità<br />

aziendale.<br />

Per quanto concerne l’irrigazione il fagiolo<br />

richiede maggior <strong>di</strong>sponibilità idrica nelle fasi<br />

<strong>di</strong> pre-fioritura e post allegazione (20 giorni<br />

dopo la fioritura).<br />

Il sistema <strong>di</strong> irrigazione da adottare è per<br />

scorrimento e infiltrazione avendo cura <strong>di</strong> fare<br />

passare nei solchi poca acqua alla volta.<br />

Tra i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa vengono adottati quelli<br />

agronomici attraverso l’uso <strong>di</strong> seme non<br />

infetto, <strong>di</strong>struzione dei residui colturali infetti e<br />

rotazione delle superfici utilizzate e l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> principi attivi registrati sulla coltura.<br />

La maggior parte delle aziende non adotta<br />

sistemi <strong>di</strong> lotta integrata possibile introdurre<br />

l’assistenza del tecnico <strong>di</strong> campo.<br />

La rotazione è comunque sempre garantita<br />

trattandosi <strong>di</strong> una coltura che, raramente<br />

succede al loietto e molto più frequentemente<br />

ai cereali a paglia autunno-vernini quali orzo<br />

e frumento, c’è comunque la necessità <strong>di</strong> non<br />

fare tornare il coltivo <strong>di</strong> fagiolo sullo stesso<br />

terreno per più <strong>di</strong> due anni consecutivamente.<br />

E’ consentito l’utilizzo <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong>serbanti<br />

sia <strong>di</strong> pre-emergenza che <strong>di</strong> post-emergenza<br />

registrati sulla coltura nonché le lavorazioni<br />

meccaniche del terreno.<br />

La raccolta del fagiolo a granella secca<br />

avviene con la pianta completamente<br />

appassita e in modo meccanico o manuale.<br />

Art. 6<br />

Legame con l’ambiente<br />

Il “Fagiolo <strong>di</strong> Saluggia” è ampiamente<br />

riconosciuto al <strong>di</strong> fuori della sua area <strong>di</strong><br />

produzione per l’eccellenza merceologica:<br />

requisiti organolettici, sapi<strong>di</strong>tà, facile<br />

<strong>di</strong>geribilità in virtù <strong>di</strong> un ridotto spessore del<br />

tegumento esterno.<br />

Esso presenta, inoltre, una forte<br />

connotazione territoriale legata alla<br />

tra<strong>di</strong>zionalità della sua coltivazione ed alla<br />

<strong>di</strong>ffusione del suo consumo tra le famiglie<br />

locali.<br />

Quest’ultimo aspetto richiama l’esistenza <strong>di</strong><br />

importanti relazioni umane in parte espresse<br />

con le conoscenze agronomiche tramandate<br />

<strong>di</strong> padre in figlio, in parte con la necessità <strong>di</strong><br />

forti legami in seno alla comunità che<br />

garantiscano la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> abbondante<br />

manodopera nei perio<strong>di</strong> critici della<br />

coltivazione.<br />

Infatti, il “fagiolo <strong>di</strong> Saluggia” viene<br />

tra<strong>di</strong>zionalmente raccolto manualmente e<br />

richiede, nel periodo <strong>di</strong> raccolta, un alto<br />

numero <strong>di</strong> addetti; lo scambio della<br />

manodopera, in un regime <strong>di</strong> sana solidarietà<br />

tra le aziende <strong>di</strong>retto-coltivatrici locali ha<br />

sempre ovviato alle necessità.<br />

La fama del “fagiolo <strong>di</strong> Saluggia” nel settore<br />

gastronomico e della ristorazione collettiva è<br />

notevole e giustificata. Sono tantissime le<br />

ricette nelle quali si trova quale ingre<strong>di</strong>ente<br />

“principe” precisa in<strong>di</strong>cazione del “Saluggia”.<br />

Tra queste, la cucina regionale piemontese<br />

vanta “i fagioli d’la pignata” in cui il fagiolo<br />

“Saluggia” è accompagnato con cotenne e<br />

zampino <strong>di</strong> maiale.<br />

L’area <strong>di</strong> coltivazione del “fagiolo <strong>di</strong> Saluggia”<br />

si <strong>di</strong>stende dolcemente ai pie<strong>di</strong> delle colline<br />

moreniche della Serra d’Ivrea su terreni<br />

caratterizzati da tessitura sciolta.<br />

Ci si trova, inoltre, sulla <strong>di</strong>rettrice che<br />

conduce all’imbocco della Valle d’Aosta,<br />

fattore che determina con<strong>di</strong>zioni<br />

microclimatiche favorevoli alla sanità, al<br />

colore ed alla sapi<strong>di</strong>tà del seme. Infatti, il<br />

microclima è temperato, ventilato e<br />

soleggiato e con forti escursioni termiche tra il<br />

giorno e la notte. Quest’ultimo fattore,<br />

insieme all’intensa luminosità del cielo<br />

incrementa la <strong>di</strong>slocazione dei nutrienti a<br />

livello del baccello e dei semi e conferisce un<br />

intesa colorazione.<br />

Peraltro, le temperature più rigide nella fase<br />

tardo invernale inducono a posticipare<br />

significativamente le semine collocando il<br />

prodotto sul mercato in epoca tar<strong>di</strong>va rispetto<br />

alle altre zone <strong>di</strong> produzione nazionale, con<br />

evidenti vantaggi in termini <strong>di</strong><br />

commercializzazione.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista analitico, comparazioni<br />

effettuate tra fagiolo “Saluggia” e altre<br />

tipologie <strong>di</strong> fagioli italiani ed esteri, si<br />

evidenzia una maggiore percentuale <strong>di</strong><br />

proteine sul secco, mentre è confermata la<br />

caratteristica per la quale è imme<strong>di</strong>atamente<br />

identificabile ed è conosciuto: un epicarpo<br />

molto più sottile e permeabile che in fase <strong>di</strong><br />

cottura <strong>di</strong>venta inconsistente e rende<br />

particolarmente gradevole l’assaggio.<br />

L’aspetto nutrizionale si avvantaggia dalla<br />

ricchezza in proteine ed avvicinano il<br />

prodotto, ancor più degli altri fagioli presenti<br />

sul mercato, agli alimenti a base <strong>di</strong> carne con<br />

il vantaggio, rispetto a questi ultimi <strong>di</strong> un<br />

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