settembre_2005 (Download: pdf, Size: 4.7 MB) - Finmeccanica

3 Editoriale / Editorial 

H I G H L I G H T S 

C O V E R S T O R I E S 4 Le Bourget 2005 / Le Bourget 2005 

14 A Parigi l’incanto della musica / Musical enchantment in Paris 

R E P O R T 16 Intervista al ministro dell’Interno Pisanu / An interview with Interior Minister Pisanu 

20 Diritto alla difesa / The right of defence 

S I C U R E Z Z A 24 UK: dibattito aperto / UK: open debate 

S E C U R I T Y 26 Obiettivo: proteggere / Protection is our objective 

34 Protezione per il villaggio globale / Protecting the global village 

36 VTS: sicurezza sul mare / VTS: security on the sea 

40 TETRA: alta comunicazione / TETRA: advanced communication 

F O C U S 42 SELEX: la forza di un nome / SELEX: the power of a name 

46 SELEX S&AS verso una nuova era di investimenti / SELEX S&AS a new era of investment 

50 La grande impresa per il Paese / The role of major industry in national growth 

55 Le chiavi del successo / The keys of success 

56 Appuntamento con la storia / A date with history 

P E O P L E 

P R O J E C T S 62 La carica degli Spartan / Spartan on track 

64 Le prospettive del mercato ellenico / The outlook for the Greek market 

66 Elsag: le origini della modernità / Elsag: the origins of modernity 

I N N O V A T I O N 

70 Il soldato del terzo millennio / The third millennium warrior 

74 WASS: la ricerca che crea evoluzione / WASS: evolution through research 

A B O U T U S 

E V E N T S 76 Il ritorno del CR.42 / The return of the CR.42 

78 Prendersi cura di sé a lavoro / Looking after yourself at work 

80 Tra disciplina e creatività / When discipline and creativity merge 

82 Il valore dell’esperienza / The value of experience 

88 Lecce: risorse in comune per l’Europa / Lecce: shared resources for Europe 

C H A R I T Y 92 Human thinking / Human thinking 

K E Y F A C T S 94 Notizie / News 

O U T L O O K 

T E R R I T O R Y 96 Alla fiera del Far East / At the Far East fair 

C O N T R I B U T I O N S 99 Extra time / Extra time

La prima metà del 2005 si è confermata di eccezionale importanza per Finmeccanica. 

La concretizzazione degli accordi con BAE Systems, la Space Alliance 

con Alcatel e l’impegno verso il mercato statunitense hanno portato la nostra 

azienda al centro dell’attenzione dei mercati e degli operatori internazionali. 

La nostra presenza al 46˚ salone aerospaziale di Le Bourget a Parigi, il più 

grande evento mondiale del settore, ha riscontrato attenzioni e presenze 

mai registrate prima, riconoscendo a Finmeccanica un ruolo di primo piano 

negli scenari mondiali. 

Sono successi importanti che riempiono di orgoglio e sono il frutto dello sforzo 

di tutti coloro che lavorano nelle aziende del Gruppo. Anche per questo abbiamo 

cercato di condividere queste soddisfazioni attraverso il canale satellitare 

attivato nell’occasione di Le Bourget 2005 e tramite diversi strumenti di 

comunicazione interna, tra cui questa rivista. L’obiettivo è anche quello di 

rafforzare l’informazione e costruire lo spirito di Gruppo, quello stesso spirito 

che ben si è manifestato durante Il valore dell’esperienza, la cerimonia dei Seniores 

che ha avuto luogo a Torino in piena estate. 

Lo speciale Sicurezza è stato programmato ben prima dei tragici eventi di 

questo periodo, a testimonianza dell’importanza del ruolo degli investimenti 

in tecnologia per la sicurezza e i sistemi di difesa, ambito in cui Finmeccanica 

è uno degli attori protagonisti sulla scena internazionale. 

Un altro numero di questa rivista – che alla precedente uscita è stata stampata 

e diffusa in 60.000 copie – denso di argomenti che testimoniano la complessità 

e la vitalità degli interessi di questo Gruppo. 

Il comitato editoriale 

The first half of 2005 was extremely important for Finmeccanica. The 

completion of agreements with BAE Systems, the Space Alliance with Alcatel 

and our commitment to the US market have made our company the 

focus of attention for the markets and for international operators. 

Our presence at the 46th air show at Le Bourget, Paris in 2005, the biggest 

global event in the sector, brought us unprecedented attention and attendances, 

bringing recognition of Finmeccanica’s leading role worldwide. 

We are very proud of these major successes, which are the result of the hard 

work of everyone in the Group, and are pleased to share them with you via 

the satellite channel, and by various methods of internal communication, 

including this magazine. 

Our aim is to boost communication and build Group loyalty, which was so 

clear to see during the ceremony for senior employees, ‘The value of experience’, 

held in Turin this summer. The article on security was planned long 

before the tragic events of this period, and shows the importance of investment 

in technology for security and defence systems, a field in which Finmeccanica 

plays a dominant role at international level. 

Here is another edition of the magazine, full of articles that show the diversity 

and vitality of the Group’s interests. 60,000 copies of the magazine 

have been printed and distributed. 

Publishing Committee 

2 9/2005 3

H I G H L I G H T S C O V E R S T O R I E S 

Le Bourget 2005: 

tra aspettative e conferme 


confirming all our expectations 

Igor Uboldi 

— Quando un salone internazionale 

diventa elemento della strategia 

di sviluppo 

— When an international exhibition 

becomes part of development 

strategy 

Statisticamente parlando, uno dei sogni più ricorrenti nell’essere 

umano è quello del volo. D’altro canto basta visitare gli spazi 

espositivi del salone aerospaziale di Le Bourget, passeggiando a zigzag 

tra aerei, elicotteri, dirigibili, vettori spaziali per capire come il fascino 

del volo, già esplorato dalla mitologia, ha attraversato indenne 

i giorni pionieristici per giungere immutato fino alla nostra epoca 

tecnologica. Quando poi al salone, nel pomeriggio, incominciano le 

esibizioni, allora sono migliaia le persone che emergono dalla (relativa) 

frescura di padiglioni e chalet, sfidando la canicola parigina per 

ammirare i passaggi e le acrobazie dei velivoli. Ecco l’aereo più grande 

del mondo, l’Airbus A380. Ecco l’Eurofighter Typhoon. Ed ecco volare 

per la prima volta davanti al pubblico l’Aermacchi M-346. 

È stato definito il salone dei record. Ufficialmente si chiama Salon de 

l’Aéronautique et de l’Espace, ma per i più è semplicemente Le Bourget, 

dal nome dell’aeroporto parigino che lo ospita ogni due anni. Alla 

Gifas, l’associazione delle industrie francesi dell’aerospazio, responsabile 

di questa 46esima rassegna, calcolano che nei giorni dal 

13 al 19 giugno il salone è stato visitato da quasi mezzo milione di 

persone, oltre 200mila anime solo nei primi quattro giorni, dedicati 

agli addetti ai lavori, e il resto durante l’apertura al grande pubblico. 

Una rapida scorsa alle cifre di quest’anno rispetto all’edizione 2003, 

ed è subito chiaro che l’industria dell’aerospazio vive una fase di forte 

espansione. 1.926 espositori; 206 delegazioni ufficiali (due anni fa 

erano 154) da 88 Paesi; più di 4.000 giornalisti accreditati, 238 velivoli 

esposti. Le Bourget, in poche parole, è la principale vetrina dell’industria 

aerospaziale mondiale. 

Per ogni prodotto o sistema che fa bella mostra di sé negli stand e, 

subito fuori, nell’area ‘statica’ (lo smisurato parcheggio velivoli, parliamo 

di quasi 200.000 metri quadri), ci sono voluti anni di ricerche, 

per non parlare degli investimenti nello sviluppo. D’altronde è proprio 

qui che gli esperti di settore vengono da tutto il mondo per toccare 

con mano il meglio dell’alta tecnologia. E se da un lato aerei ed 

elicotteri attirano giocoforza l’attenzione, Le Bourget significa anche 

radaristica, avionica, nanotecnologie, materiali compositi. Ogni vetrina 

che si rispetti deve avere un suo bell’allestimento, 

soprattutto quando in ballo c’è 

l’immagine di società leader nel mondo. Il colore 

istituzionale di Finmeccanica è da tempo 

il rosso, e questo è un elemento di risalto nell’ambito 

di un settore industriale che predilige 

le sfumature del blu e del bianco. Ma quest’anno, 

nella vetrina Finmeccanica, c’era molto 

di più – la rappresentazione di una società 

che ha vissuto una sua importante trasformazione. 

Lo aveva detto Pier Francesco Guarguaglini, 

presidente e amministratore delegato: 

cambiare Finmeccanica da holding finanziaria 

a holding industriale con un indirizzo 

strategico preciso e coordinato tra tutte le 

società del Gruppo. Era il 2004, e l’occasione 

Finmeccanica ha optato 

per due chalet, uno proprio 

di fronte all’area statica, 

dove per la prima volta aerei 

ed elicotteri sono esposti 

fianco a fianco 

Finmeccanica opted for 

two chalets, one of which 

stood straight opposite the 

static display where airplanes 

and helicopters were 

shown side by side 

“ 

” 

SStatistically speaking, flight is one of the most recurrent 

dreams in humans. This is easy enough to prove: all it takes is a 

leisurely stroll across the display area of Le Bourget, wandering 

around the array of airplanes, helicopters, blimps, space rockets, 

and it is at once apparent how the endless fascination with flight, 

first spoken of in mythology, has been safely ferried across by 

pioneers to land unchanged in our technologically-dominated 

present day. Come the afternoon, and thousands at the air show 

are prepared to leave the (relative) cool of exhibition halls and 

chalets, and brave the Parisian heat to admire flying displays and 

acrobatic feats. There goes the biggest airplane in the world, the 

Airbus A380. Here comes the Eurofighter Typhoon. And there’s the 

Aermacchi M-346 in its first ever display for the enjoyment of a 

wider audience. It’s been a record all round. The official name is 

Salon de l’Aeronautique et de l’Espace, but most people simply 

refer to it as Le Bourget, the name of the Parisian airport playing 

host every other year. Gifas, the association of French aerospace 

industries in charge of organizing the event, number 46 in line, 

says nearly half a million people visited the show from June 13th 

to the 19th. Over two hundred thousands were there in the first 

four days, when access was reserved to industry players. The rest 

came during the opening to the public. A quick glance at this 

year’s numbers compared to 2003, and it is clear that the 

aerospace industry is enjoying healthy growth. There were 1,926 

exhibitors; 206 official delegations (compared to 154 last time) 

from 88 countries; more than 4000 accredited journalists, and 

238 aircraft on display. In not so many words, Le Bourget is the 

premier showcase of the world’s aerospace industry. 

Every single item or integrated solution paraded in the stands, or 

just outside in the static display area (the huge aircraft park, 

something in the region of 200,000 square metres) has been 

years in the making, not to mention the investment required for 

its development. Well worth the effort, as experts from all over the 

world converge here for a hands-on approach to the best 

technology can offer. Airplanes and 

helicopters take the lion’s share, but Le 

Bourget also spells radars, avionics, microtechnologies, 

composite materials. A proper 

showcase needs good window-dressing, and 

that’s especially true when the image of 

world leading companies is at stake. 

Finmeccanica’s official colour has for some 

time been red, a stark contrast to the hues 

of white and blue otherwise employed 

within the industry. But this year 

Finmeccanica had a lot more to put on 

display: the embodiment of a company that 

carried out a thorough transformation, a 

change anticipated by Pier Francesco 

Guarguaglini, Finmeccanica’s Chairman and 

4 

9/2005 

5


Nella pagina accanto 

e in quelle precedenti, 

alcune immagini dello 

stand Finmeccanica 

al salone aerospaziale 

Le Bourget 2005 

Opposite and on the 

previous pages pictures 

of Finmeccanica stand 

at the Le Bourget 2005 

Air Show 





era il salone aerospaziale di Farnborough 

(Gran Bretagna). È passato poco meno di un 

anno, ma tanto è bastato a Finmeccanica 

per ‘cucire’ assieme le realtà del Gruppo. 

Gli spazi d’incontro 

C’era infatti un lungo filo rosso nello stand 

di 1.600 metri quadri progettato per Le 

Bourget dall’architetto Stefano Gris. Un filo 

guidato da un ago invisibile che snodava il 

suo percorso intorno alle aree espositive di 

aeronautica, spazio e difesa. Un simbolo, 

questa cucitura, di un’assoluta coesione tra 

tutte le parti che compongono Finmeccanica. 

Ma non basta. Lo stand rappresenta l’area 

‘aperta’, visitabile da tutti per ammirare 

prodotti e sistemi, per vedere i modelli in 

scala di aerei ed elicotteri (quest’anno, per la 

prima volta, rispettano tutti la stessa proporzione 

di 1:10), per godere di un’esposizione 

nata all’insegna dell’interattività. È il luogo 

dove si tengono le conferenze stampa, 

nel grande spazio in cui termina il filo rosso, 

all’occasione sala conferenze, ma convertibile 

rapidamente in zona bar, luogo di incontro 

e di relax. Ma tutti i grandi espositori di Le 

Bourget hanno anche i cosiddetti chalet, 

progettati come ambienti ‘raccolti’ dove accogliere 

ospiti per incontri e riunioni più riservate, 

per offirire un pranzo da gran gourmet 

nel curatissimo ristorante, e – perché 

no – un momento di relax sulle terrazze da 

cui godere le acrobazie mozzafiato dei jet. 

Novità assoluta, Finmeccanica ha optato per 

ben due chalet, uno proprio di fronte all’area 

statica, dove per la prima volta aerei ed elicotteri 

sono esposti fianco a fianco sotto la 

bandiera del rosso istituzionale. Una decisione 

presa anche grazie alla recente e completa 

acquisizione di AgustaWestland, per 

trasmettere al salone un messaggio chiaro: 

un Gruppo unico, composto da aziende 

sempre più integrate. Solo MBDA infatti – 

joint venture per la missilistica tra Finmeccanica 

(25%), BAE Systems (37.5%) ed EADS 

(37.5%) – partecipava alla rassegna anche 

con chalet e stand propri, mentre godevano 

di rappresentanza unica Aermacchi, Alenia 

Aeronautica, la citata AgustaWestland, Alenia 

Spazio, e ancora, Elsag, Galileo Avionica, 

CEO, in 2004, at the Farnborough air show 

(Great Britain). The company had to evolve 

from the status of a financial holding to 

that of an industrial company with 

strategic objectives that are clearly speltout 

and well coordinated among all the 

enterprises that make up the Group. It was 

less than a year ago, but that was all it 

took for Finmeccanica to tie strongly 

together its numerous companies. 

The meeting space 

The long red thread running across the 

Finmeccanica stand at Le Bourget 

symbolized this. A display area of well 

over 1,600 square metres designed by 

architect Stefano Gris. An invisible needle 

winding its way round the three principal 

exhibit categories guided the thread: 

aeronautics, space, defence. Again, a 

symbol of the absolute cohesion among 

the constituent parts of Finmeccanica. But 

there was more to come. The stand was 

designed as the ‘open’ area, welcoming all 

those who wished to admire products and 

systems, to see models of airplanes and 

helicopters (this year they were all in the 

same 1:10 scale), and to enjoy the fully 

interactive displays. Press conferences 

took place in the oval space delimited by 

the thread, an area that could just as 

easily be converted from a conference 

space, to a place where to meet and relax 

with the benefit of a fully-stocked bar. But 

the principal exhibitors at Le Bourget also 

la ‘new entry’ SELEX (Sensors and Airborne 

Systems, Communications e Sistemi Integrati) 

e Telespazio. 

Progettare un grande evento significa in primo 

luogo pensare all’immagine che si vuole 

dare, alla visibilità che si vuole ottenere. Ci 

vuole una lunga preparazione a tavolino, 

coordinando nei minimi dettagli il lavoro e 

le esigenze della capogruppo e delle aziende. 

Ma Le Bourget è molto più di una semplice 

mostra. È un enorme, frenetico mercato, 

dove si possono concretizzare commesse, alleanze 

e nuovi progetti per il futuro. Più che 

da ammirare, insomma, è un evento da vivere, 

e qui il progetto deve lasciare il posto alle 

persone. Giunge il momento di far scendere 

in pista la squadra Finmeccanica. 

Il battesimo dell’aria avviene, come è ovvio, il 

primo giorno. L’inaugurazione di Le Bourget 

spetta al presidente francese Jacques Chirac, 

e nel giro degli stand è compresa una 

sosta presso Finmeccanica. A far gli onori 

di casa ci sono i capi azienda Finmeccanica, 

Pier Francesco Guarguaglini, il direttore 

generale Giorgio Zappa, il ministro delle 

Infrastrutture e dei Trasporti Piero Lunardi 

e il ministro delle Attività Produttive Claudio 

Scajola. L’arrivo di Chirac è preannunciato 

da una vera e propria muraglia umana, 

tra agenti segreti, giornalisti, polizia, 

cameramen, attendenti e semplici curiosi. 

Il team regge l’impatto, lo stand pure, ma 

del resto è stato progettato proprio per lasciare 

ampio spazio alla folla, con le sue tre 

grandi ellissi incassate nel pavimento che 

enjoyed the privilege of the so-called 

chalets, intended to be more privacyoriented, 

a place to invite guests for 

private meetings, to share a gourmet 

lunch in the excellent restaurant and – 

why not – to relax on the terraces 

enjoying the aerobatic feats of the planes. 

For the first time ever, Finmeccanica opted 

for two chalets, one of which stood 

straight opposite the static display where 

airplanes and helicopters were shown 

side by side under the corporate red 

banner. The decision was in part taken 

following the recent completion of the 

AgustaWestland acquisition, and it was 

meant to convey a very precise message: 

this is a unified Group whose component 

companies are increasingly integrated. 

With the exception of MBDA – missiles 

systems joint venture between 

Finmeccanica (25%), BAE Systems (37,5%) 

and EADS (37,5%) - that had its own stand 

and chalet, Alenia Aeronautica, 

Aermacchi, AgustaWestland, Alenia 

Spazio, as well as Elsag, Galileo Avionica, 

the ‘new entry’ SELEX (Sensors and 

Airborne Systems, Communications and 

Sistemi Integrati) and Telespazio were all 

grouped under a single flag. Planning an 

important event involves serious thought 

about the image the company wishes to 

project, and the profile expected. This 

translates into long hours at the drawing 

board, meticulously laying out the work 

and matching the needs of the holding 

favoriscono la sosta dei visitatori senza intralciare 

chi deve correre avanti e indietro. 

La visita delle personalità 

Chirac dimostra apprezzamento, definisce 

“Eccellente” la cooperazione tra Italia e Francia. 

La prova è superata a pieni voti. Si ripeterà 

con l’arrivo del presidente Carlo Azeglio 

Ciampi, evento che dimostra un interesse 

senza precedenti delle istituzioni nei confronti 

dell’industria dell’aerospazio e della 

difesa. I responsabili della comunicazione 

Finmeccanica distribuiscono ordini del giorno 

carichi di visite e incontri. Arriva il presidente 

del Senato, Marcello Pera, che si collega 

in videoconferenza con le forze italiane in 

missione di pace in Iraq, grazie al link satellitare 

Sicral di Finmeccanica. I teatri di operazioni 

che coinvolgono soldati italiani sono 

numerosi, e la possibilità di portare un saluto 

in diretta è apprezzata dai vertici delle 

forze armate e dalle autorità. Ne approfittano 

anche il generale Gianni Botondi, segretario 

generale della difesa, e il generale Luigi 

Ramponi, presidente della Commissione 

difesa della Camera. 

La vita di stand si fa di ora in ora più frenetica. 

Arrivano le delegazioni, c’è il ministro 

francese della difesa Michèle Alliot-Marie. Si 

capisce la dimensione internazionale di Finmeccanica 

scorrendo la lista delle decine di 

delegazioni in ‘visita ufficiale’ a stand e chalet: 

è come scorrere il Gotha delle forze armate. 

Le Bourget è una fucina di notizie, e 

c’è da aspettarsi una massiccia presenza di 

Group with that of all the other 

companies. But Le Bourget is more than 

simply a showcase. It is a sprawling, 

frenzied marketplace where to angle for 

orders, strike new alliances and launch 

projects for the future. This is not a 

spectator sport, it is something that 

needs to be experienced live, and there 

comes a moment when planning needs to 

give way to people. The Finmeccanica 

team took to the floor. Day one, and it 

was take-off time. The official opening of 

the show was care of President Jacques 

Chirac. He would then tour the stands 

with a planned stop over at the 

Finmeccanica display, hosted by top 

managers Pier Francesco Guarguaglini 

and Giorgio Zappa (Chief Operating 

Officer of Finmeccanica), as well as 

Productive Activities Minister Claudio 

Scajola and Transport Minister Pietro 

Lunardi. A massive crowd made up of 

secret service agents, journalists, 

policemen, cameramen or just hangers-on 

followed Chirac in his rounds. The team 

held steady, the stand was still in one 

piece. Then again, it had been drawn 

specifically to hold crowds in the three 

ellipses dug in the floor, allowing visitors 

to leisurely enjoy the displays without 

standing in the way of those rushing 

backwards and forwards. Chirac nodded 

his appreciation, adding that cooperation 

between Italy and France was “excellent”. 

The dress rehearsal was over; 

it would be re-lived with the arrival of 

President Carlo Azeglio Ciampi, a visit 

that showed the unprecedented interest 

of the authorities towards the aerospace 

and defence industries. Finmeccanica’s 

corporate communications department 

handed out daily schedules packed full 

of visits and events. 

Visiting authorities 

The Chairman of the Senate, Marcello 

Pera, was given the opportunity of 

holding a live videoconference with 

Italian peacekeepers in Iraq, thanks to the 

Finmeccanica Sicral satellite link. There are 



Sopra, esposizione 

statica di Finneccanica 

al salone Le Bourget 

Above: Finmeccanica 

static display at 

Le Bourget Air Show 





giornalisti italiani e internazionali che cingono 

d’assedio i vip per ottenere dichiarazioni. 

È il caso del presidente del Senato 

Marcello Pera, e del vicepresidente del Consiglio 

Giulio Tremonti. Il protocollo prevede 

una prima visita guidata intorno allo stand, 

ripresa tra l’altro dalle telecamere dal canale 

satellitare creato per l’occasione e trasmesso 

su Sky Italia grazie al collegamento 

Telespazio. Un canale che dal salone riporta 

notizie e avvenimenti, servizi e interviste, 

senza tralasciare le curiosità. È la prima volta 

che da Le Bourget Finmeccanica può comunicare 

a un pubblico così ampio. 

Finito il giro dello stand, si passa all’area 

statica antistante il primo chalet. Il capo 

di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale 

Leonardo Tricarico, ritrova il prototipo 

dell’Aermacchi M-346 che ha pilotato di 

persona. Ma a Le Bourget c’è anche il secondo 

prototipo, in un’elegantissima livrea 

blu. Al salone di Farnborough questo 

addestratore era stato presentato in video: 

si era levato in volo solo qualche gior- 

Italian peacekeeping forces around the 

world, and the chance to have a chat with 

the soldiers was much appreciated by 

both the military and the authorities, 

including General Gianni Botondi, 

defence secretary general and the Rt. 

Hon, General Luigi Ramponi, chairman of 

the parliamentary defence committee. 

The pace of activity on the stand 

increased by the hour. Delegates were on 

their way as well as guests of honour, first 

and foremost French defence minister 

Michèle Alliot-Marie. A glance at the list 

of the all the national representatives 

who paid a visit gives a good idea of 

Finmeccanica’s international reach. The 

top names in the armed forces of the 

world are all there. Le Bourget is a news 

factory, attracting the Italian and 

international press besieging visiting 

personalities for quotes, like Senate 

Chairman Marcello Pera and Deputy 

Prime Minister Giulio Tremonti. The first 

thing planned by protocol was a guided 

no prima. Alla rassegna parigina le sue 

evoluzioni sono sotto gli occhi di tutti, 

tanto che l’organizzazione del salone lo 

include nel comunicato sulle novità di rilievo. 

Subito accanto, c’è anche l’M-311, addestratore 

basico con motore turbofan in 

grado di operare allo stesso costo di un 

potente turboelica. La sala stampa lavora 

a tempo pieno, le conferenze nello stand 

si susseguono. L’introduzione spetta alla 

capogruppo: è il momento di presentare 

una Finmeccanica numero uno al mondo 

nell’elicotteristica, terza nello spazio (se 

guardiamo all’Europa è la prima), e sesto 

gruppo nell’elettronica (il secondo in Europa). 

L’anno scorso l’elicottero EH101 (nella 

sua versione ‘americanizzata’ US101) era in 

gara verso il più prestigioso dei traguardi, 

diventare il Marine One, il trasporto ufficiale 

del presidente degli Stati Uniti. L’appalto 

è vinto, e Finmeccanica non fa mistero 

di puntare molto sul mercato statunitense. 

Con i prodotti, certo, come l’aereo 

da trasporto tattico C-27J, ma anche con 

una presenza industriale sul territorio. Gli 

ordinativi Finmeccanica nell’aeronautica, 

lo spazio e la difesa, sono oggi a quota dieci 

miliardi di euro. L’obiettivo dei prossimi 

tre anni è di portarli a una cifra compresa 

tra i tredici e i quindici miliardi. 

Un velivolo senza pilota 

Il grande videowall sullo stand proietta 

alla stampa le immagini di un volo tenuto 

segretissimo. 

È lo Sky-X, il primo UAV (Unmanned Aerial 

Vehicles) di Alenia Aeronautica, che in 

termini profani significa velivolo senza 

pilota. Il decollo è avvenuto qualche giorno 

prima, nei pressi del circolo polare artico, 

ed è già record: è il primo UAV complesso 

in Europa, nella categoria oltre i 

mille chilogrammi, a effettuare con successo 

il volo inaugurale. Alenia lo definisce 

un ‘dimostratore’. 

Non è destinato alla produzione in serie, è 

piuttosto un biglietto da visita per partecipare 

a programmi allargati, nella fattispecie 

al Neuron, il velivolo da combattimento 

senza pilota alla cui progettazione 

tour of the stand. The cameras of the 

satellite television channel launched to 

cover events for the benefit of Sky Italia 

viewers broadcast these visits. The uplink 

from the air show was courtesy of 

Telespazio, and the channel retold news 

and events, stories and interviews as well 

as fun facts. It was the first time 

Finmeccanica could reach such a wide 

audience from its Le Bourget 

headquarters. Once the tour of the stand 

was over, parties moved to the static 

display in front of the first of the two 

chalets. The Air Force Chief of Staff, 

General Leonardo Tricarico, sat once more 

in the cockpit of the Aermacchi M-346 

prototype which he already had the 

chance to pilot. Le Bourget also boasted 

the second prototype in its dashing blue 

livery. Visitors at Farnborough had been 

shown a video of this airplane’s maiden 

flight taken just few days before the start 

of the air show. At Le Bourget the plane 

was paraded for everyone to see, both on 

the ground and in the air. This was news 

indeed, and the Paris Air Show organizers 

decided to mention it in the top events 

list. Parked next to the prototype was the 

M-311, the turbofan basic trainer that can 

boast operating costs on a par with 

turboprops. The press office was put 

through its paces; news conferences on 

the stand followed one after the other. 

The holding company did the honours: 

time had come to present a Finmeccanica 

which ranks globally as number one in 

helicopters, number three in space (in 

Europe it comes out at the top), and 

number six in electronics (second in 

Europe). Last year the AgustaWestland 

EH101 helicopter (in its americanized 

version US101) was competing for that 

most prestigious of goals, to become 

Marine One, the official transport of the 

President of the United States. The race is 

won, and Finmeccanica made no attempt 

to conceal its American ambitions. There 

are products competing for orders, such 

as the C-27J tactical transport aircraft, but 

Finmeccanica also wants to boast a 

Le parole del presidente 

Carlo Azeglio Ciampi 

“Sono lieto che il sistema produttivo italiano, 

fatto di grandi aziende e di un tessuto 

di medie e piccole imprese, accetti e ricerchi 

il confronto in un segmento così significativo 

del mercato. 

Le tecnologie di punta sono la frontiera e la 

sfida del futuro. 

La presenza dell’industria in questo fondamentale 

settore richiede volontà di crescita, 

pieno inserimento nell’economia mondiale, 

capacità di competere. 

L’accresciuta partecipazione a progetti che 

abbiano una dimensione europea è una 

priorità per l’Italia”. 

B O X 

President Carlo Azeglio 

Ciampi speech 

“I am happy the Italian industrial system, 

which is made up of large companies 

and a mesh of small and medium-sized 

enterprises, is ready to take up the 

challenge of such an important market 

segment. Cutting edge technologies are 

the frontier and the challenge of the 

future. Industrial presence in this 

fundamental sector requires a will to grow, 

full integration in the world economy, 

and the capacity to compete. 

The increasing participation in Europe-wide 

projects is a priority for Italy”. 

8 


9


A destra, Giorgio Zappa 

in compagnia del 

ministro della Difesa 

francese Michèle 

Alliot-Marie e 

il presidente della 

Repubblica Francese 

Jacques Chirac con Pier 

Francesco Guarguaglini 

Right: Giorgio Zappa 

with the French 

Defence minister, 

Michèle Alliot-Marie 

and president of French 

Republic Jacques Chirac 

with Pier Francesco 

Guarguaglini 





manufacturing base on American soil. 

Worldwide orders in the key sectors of 

aerospace, defence and security stand 

today at ten billion euros. The challenge is 

to grow these to between thirteen and 

fifteen billion over the next three years. 

Unmanned aircraft 

The huge videowall on the stand flickered 

to life. There were the first images of a 

very secret test flight. It was the Sky-X, 

Alenia Aeronautica’s first UAV 

(Unmanned Aerial Vehicles), in layman’s 

terms an unmanned airplane. The video 

was shot just a few days prior at a test 

site close to the Arctic Circle, and they 

proved that Sky-X achieved a record. It is 

the first complex European UAV, weighing 

over 1000 kgs, to successfully complete 

its maiden flight. Alenia specifies this is a 

‘demonstrator’. It won’t be massproduced; 

rather it is a visiting card 

paving the way for participation within 

programmes of a much wider scope. In 

the development of the ‘Neuron’, the 

unmmaned fighter aircraft that will 

involve cooperation between six 

European nations. Un-mmaned aircrafts 

(remotely-piloted) were one of the big 

hanno già aderito sei Paesi europei. Il tema 

degli aerei senza pilota (forse sarebbe 

più corretto dire pilotati a distanza) è 

molto sentito a Le Bourget. Uno scenario 

perfetto per la consegna del permesso di 

volo al Falco, l’UAV di Galileo Avionica. I 

comunicati stampa si moltiplicano, arriva 

una notizia dopo l’altra. 

C’è da presentare la novità costituita dalle 

realtà SELEX, e poi l’embedded tactical 

simulator di Aermacchi e Galileo Avionica, 

senza contare gli ordinativi di ATR, il volo 

del primo A119 Koala costruito negli Stati 

Uniti, la consegna del primo Grand di AgustaWestland, 

e ancora la partecipazione 

del Gruppo all’Airbus A380 e al Boeing 787 

Dreamliner, il prestigioso Flight International 

Award 2005 conferito alla tecnologia 

per la sicurezza del volo di SELEX Communications. 

Difficile stilare la lista completa, 

e per evitare un torto è meglio spiegare 

che Le Bourget è sì un tour-de-force mediatico, 

ma che non si arriva al salone senza 

il lavoro dei dipendenti Finmeccanica 

nell’arco dell’anno, ed è questo quello che 

conta. Con gli occhi sgranati davanti all’alta 

tecnologia è possibile dimenticare la 

centralità dell’essere umano che questa 

tecnologia deve servire. 

things at Le Bourget. A fitting scenario for 

the conferment of the permit to fly to the 

‘Falco’, the UAV of Galileo Avionica. Le 

Bourget produced more and more news. 

There was material concerning SELEX, the 

company which had just come into being; 

the presentation of the embedded 

tactical simulator by Aermacchi and 

Galileo Avionica, not to mention the new 

orders for ATR, the flight of the first A119 

Koala built in the United States and the 

delivery of AgustaWestland’s first Grand. 

The Group’s participation in the Airbus 

A380 programme and Boeing’s 787 

Dreamliner, as well as the prestigious 

‘Flight International Award 2005’ won by 

SELEX Communications for its flight 

safety technology. Hard to draw up a 

comprehensive list, and not to sin by 

omission it is best to say that if on the 

one hand Le Bourget is a huge media 

event, on the other it would be 

impossible to take part without the hard 

work put in all year round by the 

employees of Finmeccanica. Which is 

what really matters. With mouths agape 

before the feats of technology, it is easy 

to forget that its whole purpose is to 

serve human beings. 

Finmeccanica: una serata dedicata 

alla lotta contro il cancro 

Da tempo Finmeccanica ha un suo preciso impegno nel sociale, e in 

omaggio alla Francia, Paese ospite del più antico salone aerospaziale 

del mondo, ha organizzato una serata di beneficenza in grande stile. Il 

luogo è l’Opéra Garnier di Parigi, il programma è un concerto dell’orchestra 

filarmonica Arturo Toscanini diretta dal maestro Georges Pretre. 

Le musiche sono un tributo a Francia e Italia, da Berlioz (Benvenuto 

Cellini, Romeo et Juliet) e Ravel (La Valse), a Verdi (La Forza del destino, 

Attila, Luisa Miller) e Respighi (Pini di Roma). Gli ospiti sono le massime 

autorità civili e militari, tra cui l’ex presidente Valery Giscard d’Estaing, 

e gli esponenti delle principali industrie internazionali presenti 

al salone. Una serata, sopratutto, a beneficio della lega francese per 

la lotta al cancro, perché se da un lato è importante investire in tecnologia, 

altrettanto importante è investire nell’uomo. 

B O X 

Finmeccanica: a gala dedicated 

to the fight against cancer 

Finmeccanica has for a long time been involved in social development 

programmes, and as a tribute to France, the country that hosts the 

world’s oldest air show, organized a grand charity gala. A concert at the 

Opéra Garnier in Paris by the Arturo Toscanini philarmonic orchestra directed 

by Georges Pretre, with a musical programme intended to celebrate 

both France and Italy, ranging from Berlioz (Benvenuto Cellini, Romeo et 

Juliet) and Ravel (La Valse), to Verdi (La Forza del Destino, Attila, Luisa Miller) 

and Respighi (Pini di Roma). The top military and civil authorities, including 

former President Valery Giscard d’Estaing, as well as the representatives 

of the major companies exhibiting at the Air Show, attended 

the event. First and foremost, the evening was intended for the benefit of 

the French league for the fight against cancer.While it is important to invest 

in technology, it is equally vital to invest in humanity. 

Sopra, l’Opéra Garnier 

di Parigi 

Above: Opéra Garnier 

in Paris 







Marcello Pera 

Presidente del Senato 

Senate Chairman 

Claudio Scajola 

Ministro delle Attività Produttive 

Minister for Productive Activities 

Giulio Tremonti 

Vicepresidente del Consiglio 

Deputy Prime Minister 

Pietro Lunardi 

Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 

Infrastructure and Transport Minister 

“Finmeccanica è la dimostrazione di una 

grandissima azienda italiana, leader in 

molti settori dell’aeronautica civile e militare 

e nell’elettronica”. Pera ha detto che 

questa situazione è “Merito di un management 

competente e molto motivato che 

riesce a raggiungere risultati eccellenti. 

Qui si dimostra che siamo altamente competitivi”. 

Ecco dunque che “Meritano un 

applauso perché sono stati bravi”. 

“Finmeccanica is a shining example of a 

great Italian corporation, leading the way 

in many areas of civilian and military 

aviation, as well as in electronics”. 

According to Mr. Pera this status has been 

achieved is thanks to “competent and 

highly motivated management that 

achieves excellent results. Proof we are 

highly competitive”. 

Hence “they deserve a round of applause 

because they worked well”. 

Il ministro delle Attività Produttive ha parlato 

delle grandi sinergie in atto tra Italia 

e Francia, dovute “Anche a un’azione molto 

positiva da parte di Finmeccanica”. Molto 

apprezzato lo stand Finmeccanica, che 

durante la sua visita Scajola ha definito 

“Sicuramente il più bello di tutto il salone. 

Dà il giusto risalto ai grandi risultati conseguiti 

in questi anni da Finmeccanica”. 

The Minister spoke of the great ongoing 

synergies between France and Italy, 

“thanks also to the positive action 

undertaken by Finmeccanica”. Mr Scajola 

thought highly of the Finmeccanica 

stand, which during his visit he described 

as “the best-looking in the entire show. It 

rightly showcases the achievements of 

Finmeccanica in the last few years”. 

Giulio Tremonti ha ufficialmente consegnato 

un elicottero dell’italiana AgustaWestland 

a un’azienda sudafricana, la 

Leon Baxter. “Per l’Italia il settore aeronautico 

è sicuramente strategico”, ha detto 

Tremonti, aggiungendo che se qualcuno 

avesse detto tre-quattro anni fa: “Finmeccanica 

è il simbolo dell’industria italiana, 

forse qualcuno avrebbe addotto qualche 

dubbio. Adesso credo che cominci a diventare 

certezza”. Definendo quella di Finmeccanica 

“Una straordinaria avventura industriale”, 

il vice premier ha ribadito che “Se 

uno guarda indietro, a tre anni fa, cos’era 

Finmeccanica è chiaro che si vede che non 

era la Finmeccanica di oggi”. 

Giulio Tremonti officially handed over an 

AgustaWestland helicopter to South 

African concern Leon Baxter. 

“The aerospace sector is undoubtedly 

strategic for Italy”, said Mr Tremonti. He 

added that if someone had said three or 

four years ago “Finmeccanica is the 

symbol of Italian industry, others would 

have expressed some doubt. Today 

however this is beginning to become 

certainty”. Finmeccanica has live through 

“an extraordinary industrial adventure”, 

according to Mr Tremonti, and 

“should one look back three years, to 

what Finmeccanica was then, clearly it is 

not what it is now”. 

Il ministro ha detto che la presenza Finmeccanica 

è stata di “Altissimo livello”, degna 

del grande prestigio di cui gode questa 

azienda. Nel corso della sua visita agli 

elicotteri della mostra statica di AgustaWestland 

ha riconosciuto il ruolo fondamentale 

delle macchine ad ala rotante 

in ruoli quali il soccorso e il lavoro aereo:“Si 

tratta di macchine straordinarie per il lavoro 

che svolgono e le istituzioni devono fare 

di tutto per semplificare le procedure per 

farle operare nella massima efficienza”. 

The minister said Finmeccanica’s 

presence was of the “highest standard”, 

in line with the prestige enjoyed by the 

corporation. During his visit to the 

helicopters on AgustaWestland’s display 

stand, he paid tribute to the vital role 

played by these machines in activities such 

as rescue and aerial work. “These are 

extraordinary machines because of the 

work that they perform, and the 

authorities must do all they can to simplify 

procedures to enable them to operate in 

the most efficient way possible”. 

12 


13


A Parigi l’incanto della musica 

Musical enchantment in Paris 

Gianni Baratta 

Sovrintendente della Fondazione Arturo Toscanini 

General Manager of the Arturo Toscanini Foundation 

— Nel magnifico quadro dell’Opéra 

Garnier un concerto speciale organizzato 

da Finmeccanica insieme 

alla Filarmonica Arturo Toscanini 

ha rappresentato l’appuntamento 

culturale-mondano del Salone dell’Aeronautica 

di Le Bourget 

— In the magnificent setting of 

the Garnier Opera House, a special 

concert was organised by Finmeccanica 

and the Arturo Toscanini 

Philharmonic Orchestra, marking 

the Air Show in Le Bourget as a 

global cultural event 

In queste pagine, 

immagini del concerto 

dell’Orchestra 

Filarmonica Arturo 

Toscanini diretta 

dal maestro Georges 

Prêtre all’Opéra Garnier 

di Parigi 

On these pages: pictures 

of the concert at Opéra 

Garnier in Paris by the 

Arturo Toscanini 

Philharmonic Orchestra 

directed by Georges 

Prêtre 

La qualità è a volte un obiettivo, spesso una ricerca, 

raramente una meta raggiunta. Eppure, 

quando le note travolgenti di Giuseppe Verdi o di 

Hector Berlioz incantano la platea dell’Opéra Garnier 

a Parigi, il 15 giugno 2005, in un susseguirsi di 

perfetti meccanismi umani e tecnologici che vanno 

a formare il successo di una serata, anche la musica 

diventa raffinato strumento di alta tecnologia. 

La conferma di questo delicato cesello artisticoculturale 

si è avuta durante quel concerto che Finmeccanica 

ha voluto organizzare con la Filarmonica 

Arturo Toscanini nella capitale francese in occasione 

del Salone dell’Aeronautica di Le Bourget. Un 

binomio tra numeri uno che hanno come mission 

il raggiungimento della massima perfezione, a dimostrazione 

che in ogni ambito della vita sociale, 

professionale e culturale la costruzione dell’armonia 

interna è la massima espressione della volontà 

condivisa, il core business in grado di unire anime, 

cuori e capacità. Questo è lo spirito che ha indotto 

Finmeccanica ad aderire in qualità di socio originario 

alla nuova Fondazione Filarmonica Arturo 

Toscanini, della quale l’orchestra rappresenta la 

punta di diamante. 

Come ha sottolineato anche Vittorio Di Paola, il 

presidente della Fondazione Filarmonica Arturo 

Toscanini, siamo orgogliosi che il pubblico internazionale 

riunito a Parigi abbia potuto applaudire 

la Filarmonica diretta da Georges Prêtre. “Giovani 

musicisti di livello assoluto, diretti da maestri del 

calibro di Lorin Maazel, che ne è il direttore principale, 

ma anche di Zubin Mehta, Yuri Temirkanov, 

Mstislav Rostropovich, dimostrano che la nostra 

squadra sa giocare ai massimi livelli con i migliori 

capitani del mondo”. 

La Filarmonica ha solo tre anni di vita ma un repertorio 

artistico che non teme confronti, e trova nella 

figura di Arturo Toscanini il suo punto di riferimento 

naturale. Era quasi naturale che Finmeccanica 

e Toscanini si incontrassero sintetizzando entrambi 

la capacità di successo, l’orgoglio e l’alta 

professionalità delle sue componenti. 

Lo hanno potuto toccare con mano gli spettatori 

del concerto di Parigi, lo testimoniano le grandi 

esclusive tournée che attendono la Filarmonica Toscanini 

in Giappone, Israele, Stati Uniti e in tutta 

Europa, da qui a fine 2007. Un carnet di impegni 

che non ha eguali e che dimostra anche la capacità 

comunicativa della musica, vera e propria colonna 

sonora del dialogo e della cultura. 

Quality is sometimes an objective, often a 

quest, but rarely an achieved goal. And yet, 

when the exquisite music of Giuseppe Verdi and 

Hector Berlioz enchanted the audience at the 

Garnier Opera House in Paris on 15 June 2005, in a 

series of perfect human and technological 

performances which combined to create a 

successful evening, music also became the 

delicate instrument of high technology. 

This perfect fusion of art and culture came 

together in a concert in the French capital 

organised by Finmeccanica with the Arturo 

Toscanini Philharmonic Orchestra, during the 

Paris Air Show at Le Bourget. It was a partnership 

of leaders, with a mission of achieving maximum 

perfection, showing that in every area of social, 

professional and cultural life, the construction of 

internal harmony is the ultimate expression of 

shared will, the ‘core business’ that can unite 

souls, hearts and talents. This is the spirit which 

led Finmeccanica to become a founding partner 

in the new Arturo Toscanini Philharmonic 

Foundation, of which the Philharmonic Orchestra 

is the jewel in the crown. As Vittorio Di Paola, 

chairman of the Arturo Toscanini Philharmonic 

Foundation, underlined, we are proud that the 

international audience in Paris had the 

opportunity of seeing the Philharmonic Orchestra 

conducted by Georges Prêtre. “These first-rate 

young musicians, conducted by maestros of the 

calibre of Lorin Maazel, who is the principal 

conductor, but also Zubin Mehta, Yuri Temirkanov 

and Mstislav Rostropovich, show that our team 

can perform at the highest level with world 

leaders in the field”. The Philharmonic Orchestra 

was created only three years ago, but has an 

enviable artistic repertoire and has a natural 

point of reference in the figure of Arturo 

Toscanini. It was almost inevitable that 

Finmeccanica and Toscanini should meet in this 

way blending their talent for success, their pride 

and their extreme professionalism. The Paris 

audience bore witness to this, and the major 

tours which the Toscanini Philharmonic will be 

staging in Japan, Israel, the United States and 

across the whole of Europe until 2007 are also 

proof of it. This is an unparalleled commitment in 

terms of performances, and demonstrates how 

music can be a means of communication, serving 

as a mainstay of dialogue and culture. 

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15

H I G H L I G H T S R E P O R T 

SICUR E ZZA / SECUR I TY 

Controllare il territorio: intervista al 

ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu 

Homeland Security: an interview with 

Interior Minister Giuseppe Pisanu 

Giuseppe Pisanu 

Ministro dell’Interno 

Interior Minister 

— “Io assegno importanza primaria al fattore 

umano nella prevenzione, ma non c’è 

dubbio che, proprio per dargli il massimo di 

efficienza, occorre sostenerlo con le migliori 

dotazioni tecnologiche”nu 

— “I assign primary importance to the human 

factor in matters of prevention, but 

there is no doubt that, to achieve maximum 

efficiency, we need the support of the 

best technological applications” 

11 settembre ha radicalmente modificato la politica mondiale in 

L’ materia di sicurezza. Per quanto riguarda l’Italia, quali sono le 

iniziative più rilevanti che sono state adottate dal Governo e quali 

quelle in cantiere 

Senza mai distogliere energie dalla lotta alla criminalità organizzata, 

al nuovo terrorismo interno e a ogni altra forma di illegalità, 

settori nei quali abbiamo ottenuto risultati più che soddisfacenti, 

abbiamo attivato un ampio ventaglio di misure contro il 

terrorismo di matrice islamica. Mi limito a citare, a titolo puramente 

esemplificativo, la stretta vigilanza di ben 13.246 obiettivi 

sensibili, per i quali abbiamo impegnato 18.061 uomini e il setacciamento 

scrupoloso degli ambienti a maggior rischio di proliferazione 

terroristica (solo tra il 12 e 13 agosto sono state controllate 

32.703 persone). Ricordo inoltre che, solo nel primo semestre 

del 2005 sono stati arrestati 25 estremisti islamici, e che, nello 

stesso periodo, il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo 

(CASA), da me costituito e nel quale sono rappresentate tutte le 

forze dell’ordine e i servizi segreti, ha esaminato 141 segnalazioni 

di minaccia e suggerito importanti provvedimenti. Io credo nell’efficacia 

di questa linea e dunque continuerò a privilegiare le azioni 

di controllo penetrante e diffuso del territorio, pur senza mai sottovalutare 

segnalazioni specifiche e ragionevolmente attendibili. 

La ricerca di una maggiore sicurezza nazionale necessita inevitabilmente 

di un valido supporto tecnologico. Sotto questo profilo ritiene 

che il nostro Paese sia al passo con le altre nazioni europee 

Io assegno importanza primaria al fattore umano nella prevenzione, 

ma non c’è dubbio che, proprio per dargli il massimo di efficienza, 

occorre sostenerlo con le migliori dotazioni tecnologiche. In questa 

direzione, stiamo procedendo alacremente, come ha più volte ribadito 

lo stesso premier Berlusconi, e come dimostrano anche i suoi 

recenti colloqui bilaterali con il presidente russo Vladimir Putin. 

Quale supporto potrebbe fornire un grande gruppo industriale come 

Finmeccanica per sostenere l’azione delle forze di sicurezza 

Un supporto certamente importante, per non dire decisivo, dato il 

ruolo strategico che il Gruppo ha ormai assunto non solo in Italia, 

ma anche a livello europeo e intercontinentale. 

Il CIPE ha recentemente dato il via libera al programma TETRA, che 

potrebbe migliorare in maniera notevole le comunicazioni tra tutte 

le forze di sicurezza, che diventerà operativo alle Olimpiadi invernali 

di Torino del 2006. Cosa significa questo investimento per la sicurezza 

in Italia 

È una infrastruttura nella quale crediamo molto, anche se il parto 

è stato lungo e laborioso. La sperimentazione che ne verrà fatta 

in occasione delle prossime Olimpiadi invernali servirà sicuramente 

a favorire l’estensione del sistema a tutto il territorio nazionale 

e anche a sostenere le nostre imprese del settore nella 

competizione globale. 

has led to radical changes in global security policy. What 

9/11are the most important initiatives undertaken by the 

Italian government, and what new developments are in the pipeline 

Without ever diverting our energies from the fight against 

organised crime, new domestic terrorism or any other form of 

illegal activity – all areas in which we have achieved more than 

satisfactory results – we have adopted a wide range of measures 

against Islamic terrorism. I would merely like to mention, purely 

by way of example, the close monitoring of as many as 13,246 

strategic locations, for which we have deployed 18,061 personnel, 

and the rigorous surveillance of high-risk areas of suspected 

terrorist activity: on 12 and 13 August alone checks were carried out 

on 32,703 individuals. I would also remind you, that in the first six 

months of 2005, 25 Islamic extremists were arrested, and during 

the same period, the Strategic Anti-terrorism Analysis Committee 

(CASA), which I set up – and in which all law enforcement bodies 

are represented, together with the secret services – examined 141 

potential threats and recommended vital measures to be taken. 

I believe in the effectiveness of this approach, and I will therefore 

continue to prioritise action to monitor the length and breadth 

of the country, without ever underestimating reasonably reliable 

reports of specific threats. 

The pursuit of greater national security will inevitably require sound 

technological support. In your view, is Italy at the same level as 

other European countries in this area 

I assign primary importance to the human factor in matters of 

prevention, but there is no doubt that, to achieve maximum 

efficiency, we need the support of the best technological 

applications. We are moving very briskly in this direction, as Prime 

Minister Berlusconi has said many times, and as his recent 

bilateral talks with Russia’s President Putin show. 

What support can a major industrial group like Finmeccanica 

provide to the security forces 

Its support can be important, of course, even crucial – given the 

strategic role that the group has taken on, not only in Italy, but 

also in Europe and further afield. 

The CIPE (inter-ministerial committee for economic planning) has 

recently given the green light to the TETRA programme, which could 

substantially improve communications between the different 

security forces, and should be used for the first time at the Winter 

Olympics in Turin in 2006. What does this investment mean for 

security in Italy 

We believe very strongly in this infrastructure, even though it has 

taken a long time, and a lot of effort, to get the programme started. 

Testing the system during the Winter Olympics will definitely move 

us closer towards extending it throughout Italy, and help the Italian 

companies involved to compete in the global arena. 

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Controllare il territorio: intervista al 

ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu 

Homeland Security: an interview with 

Interior Minister Giuseppe Pisanu 


Si parla spesso di una comune politica europea per la Difesa e la Sicurezza. 

Qual è la posizione del Governo italiano al riguardo 

Non posso certo parlare a nome del Presidente del Consiglio e del 

Ministro della Difesa, soprattutto su un argomento così delicato e 

impegnativo. Per quanto riguarda le mie specifiche competenze, 

posso dire che la collaborazione internazionale per la lotta al terrorismo, 

alla criminalità organizzata, al traffico di esseri umani e 

all’immigrazione clandestina, procede efficacemente, attraverso 

numerosi accordi bilaterali e intese multilaterali che si sviluppano 

in sedi altamente qualificate come il G8 ed il “Big 5”, costituito tra 

i ministri dell’interno dei cinque maggiori Paesi europei. Sono nate 

proprio lì alcune delle misure antiterrorismo già adottate o in 

corso di adozione in diversi Paesi. 

Tuttavia, non credo si possa affermare che esista già, in materia di 

homeland security, una vera politica comune dell’Unione Europea: 

basti pensare che solo a partire dal quadro finanziario 2007-2013 

potremo disporre di risorse comunitarie per la lotta al terrorismo. 

I nostri partner nella lotta al terrorismo cercano di mantenere su standard 

adeguati gli investimenti per la Difesa e la Sicurezza. Ritiene che 

l’Italia sia in linea con questa politica 

Per quanto riguarda la sicurezza interna, ritengo di sì e la scelta assai 

impegnativa del TETRA lo conferma. Sulla base dei risultati finora 

raggiunti, posso affermare che le nostre forze dell’ordine e la 

comunità dell’intelligence sono sicuramente all’altezza della situazione. 

Naturalmente, si può fare ancor meglio e, per farlo, abbiamo 

bisogno di ulteriori risorse. Nonostante le ristrettezze della 

finanza pubblica, sono certo che avremo mezzi adeguati tanto per 

mantenere gli standard attuali di sicurezza generale quanto per 

fronteggiare l’emergenza terrorismo e l’impegno straordinario 

delle Olimpiadi sulla neve di Torino. Peraltro, il DPEF ha già riconosciuto 

la priorità della sicurezza e dell’ordine pubblico. 

Nonostante si verifichino talvolta episodi anche cruenti di criminalità, 

l’Italia al confronto con altri Paesi sembra essere sufficientemente 

sicura. Qual è la valutazione da un osservatorio privilegiato 

come il Viminale 

Questi episodi sono sempre meno frequenti. I quattro anni del Governo 

Berlusconi hanno fatto dell’Italia un paese più sicuro. Questa 

valutazione si basa sui dati contenuti nel “Rapporto sullo stato della 

sicurezza in Italia 2005”, che può essere consultato nel sito istituzionale 

del Ministero www.interno.it in qualsiasi momento. Posso fornire 

una sintesi, inevitabilmente non breve, se vogliamo dare una 

rappresentazione compiuta della realtà. 

Nell’ultimo quadriennio il numero degli omicidi è risultato il più 

basso rispetto ai due quadrienni precedenti. Infatti, tra il periodo luglio 

1997 – giugno 2001 e il quadriennio luglio 2001 – giugno 2005 

(governo Berlusconi) la flessione è stata del 28,2%. Nello stesso spazio 

di tempo, si è registrata una riduzione complessiva del 4% dei 

furti (- 25,4% quelli di automobili, - 33% quelli in abitazioni, - 11% i 

We often hear talk of a common European defence and security 

policy. What is the Italian government’s position on this 

I can’t speak on behalf of the Prime Minister or Defence Minister, 

especially on such a difficult and sensitive subject. However, 

regarding my own remit, I can say that international co-operation 

in the fight against terrorism, organised crime, people trafficking 

and illegal immigration is proceeding effectively, via numerous 

bilateral and multilateral agreements signed on very important 

occasions such as meetings of the G8, or the “Big 5”, which 

comprises the interior ministers of Europe’s five leading countries. 

It is precisely on these occasions that some of the anti-terrorist 

measures already adopted, or in the process of being adopted, 

were agreed. However, I do not believe that a common policy truly 

exists as yet for homeland security in the EU: for example, we will 

not have an EU budget for anti-terrorist measures until the new 

financial framework for 2007-2013 is in place. 

Our partners in the war on terror are seeking to maintain certain 

levels of defence and security spending. Do you think that Italy is 

keeping up with this policy 

As regards internal security, I think the answer is yes, and the 

choice of TETRA, which requires substantial investment, is a case in 

point. Based on the results obtained so far, we can say that our law 

enforcement organisations and the intelligence community are 

clearly equal to the situation. Of course, we can always do better, 

and to do so, we will need further resources. Even though public 

finances are tight, we are certain that we will have adequate 

resources to maintain current standards of general security, as well 

as to counter the emerging terrorist threat and meet the huge 

funding requirements for security at the Turin Winter Olympics. 

Moreover, the government’s financial plan (DPEF) has already 

recognised the importance of security and public order. 

Although we have at times seen examples of violent crime, Italy 

seems to be fairly safe compared to other countries. What’s your 

view of this from the privileged position of the Interior Ministry 

Such acts are becoming less and less frequent. Four years of the 

Berlusconi government have made Italy a safer place. This view is 

backed up by the “Report on the state of security in Italy 2005”, 

available on the Ministry’s website www.interno.it. 

I will summarise the main points of the report, as this will give us 

a real picture of the situation. 

The number of murders over the last four years has been lower 

than in the two previous four-year periods. Under the Berlusconi 

government, between July 2001 and June 2005, the number of 

murders was down by 28.2% compared to the July 1997 - June 

2001 period. Theft, meanwhile, fell by 4% overall, with car theft 

down 25.4%, burglary down 33%, pick pocketing down 11% and 

bag-snatching down 22%. Bank robbery meanwhile dropped by 

12.7% and post office robbery by 16.5%. 

borseggi e – 22% gli scippi), mentre le rapine in banca sono calate del 

12,7% e quelle negli uffici postali del 16,5%. 

Sul fronte della criminalità organizzata, nel quadriennio del nostro 

governo sono stati arrestati 434 latitanti (16 di questi inseriti nell’elenco 

dei 30 più pericolosi), smantellate 842 famiglie criminali e 

denunciate 12.302 persone. Inoltre, l’azione di contrasto svolta negli 

ultimi anni ha drasticamente ridimensionato il fenomeno dell’immigrazione 

clandestina via mare. Azzerati i flussi provenienti 

dall’Albania e dalla Turchia, diretti rispettivamente in Puglia e Calabria, 

il fenomeno interessa ormai unicamente Lampedusa e le coste 

siciliane. Dai 23.719 clandestini sbarcati nel 2002 si è passati ai 

14.331 del 203 e quindi ai 13.635 del 2004. 

Tra le diverse operazioni antiterrorismo (203 arresti nell’ultimo quadriennio), 

spicca sicuramente la cattura di Hamdi Issac Adus, uno degli 

autori del fallito attentato alla metropolitana di Londra dello scorso 

21 luglio. Nell’occasione la Polizia italiana ha dimostrato l’efficacia 

degli strumenti investigativi introdotti con le nuove misure urgenti 

contro il terrorismo internazionale. Mi riferisco, in particolare, 

al permesso di soggiorno per gli stranieri che collaborano con la 

giustizia, ai colloqui a fini investigativi, alla più agile procedura di 

espulsione di coloro che sono sospettati di agevolare cellule terroristiche 

e alle nuove norme in materia di arresto e di fermo, anche in 

relazione all’accertamento dell’identità e all’uso di documenti falsi. 

Incoraggiante è anche il quadro delle attività contro il terrorismo 

interno, l’estremismo e l’“illegalità politica diffusa”. Questo periodo 

è stato caratterizzato dalla disarticolazione delle Nuove Brigate 

Rosse e dall’arresto dei responsabili degli omicidi D’Antona e Biagi. 

Complessivamente l’azione di contrasto condotta dalle Forze di 

polizia al terrorismo interno di area marxista-leninista ha portato, 

nell’ultimo quadriennio, all’arresto di 94 persone rispetto alle 35 

del quadriennio precedente. Molto vigorosa ed ugualmente ricca 

di risultati è stata l’azione di contrasto nei confronti del movimento 

anarco-insurrezionalista, con particolare riguardo all’attività 

della F.A.I. – Federazione Anarchica Informale. 

Per quanto riguarda la lotta ai fenomeni dell’estremismo e della “illegalità 

politica diffusa”, nel quadriennio sono state arrestate 427 

persone, (oltre il 50% in più rispetto al periodo precedente) e denunciate 

5.596, con un aumento di circa il 40%. Molto efficaci si sono rivelate, 

tra l’altro, le operazioni “Alto Impatto”, che attuano il nuovo 

modello di controllo del territorio, varato nell’agosto del 2002, per 

contrastare le forme di delinquenza che maggiormente incidono 

sulla sensazione di sicurezza del cittadino (lo sfruttamento della 

prostituzione, l’immigrazione clandestina, lo spaccio di sostanze stupefacenti, 

l’abusivismo commerciale e i reati contro il patrimonio). 

Insomma, in questi ultimi quattro anni, nonostante la forte incidenza 

sulla delittuosità complessiva dei reati commessi da immigrati 

clandestini, le attività di prevenzione e contrasto sviluppate 

dalle nostre forze dell’ordine hanno dato risultati decisamente positivi, 

che hanno fatto crescere la percezione di sicurezza dei cittadini 

e, con essa, la loro fiducia nelle istituzioni. 

In its fight against organised crime, in the last four years our 

government has arrested 434 fugitives (including 16 on the 30 

most dangerous list), broke up 842 criminal rings and brought 

charges against 12,302 people. 

Furthermore, measures taken in the last few years have drastically 

reduced the number of illegal immigrants reaching the country by 

sea. Immigration flows from Albania and Turkey, to Puglia and 

Calabria respectively, have been completely cut off, and now only 

Lampedusa and the Sicilian coast are affected. The number of illegal 

immigrants landing in Italy has fallen from 23,719 in 2002 to 14,331 

in 2003 and 13,635 in 2004. The government’s various anti-terrorist 

operations have brought 203 arrests in the last four years, and 

notably included the capture of Hamdi Issac Adus, one of the men 

behind the failed bombing of the London underground on 21 July. 

On this occasion, the Italian police demonstrated the effectiveness 

of the investigative measures introduced under new legislation 

rushed through to combat international terrorism. Specifically, 

these include the granting of residence permits for foreigners cooperating 

with the judicial authorities, more powers to interview 

detainees in relation to investigations concerning terrorism, more 

streamlined deportation procedures of those suspected of aiding 

terrorist cells, and new regulations regarding arrest and detention, 

proof of identity and the use of false documents. 

Activities against domestic terrorism, extremism and 

“widespread political corruption” have also yielded some 

encouraging results. During this period, we have broken up the 

New Red Brigades and arrested the men behind the murders of 

Massimo D’Antona and Marco Biagi. 

Overall, the police crackdown on domestic terrorism by Marxist- 

Leninist tendencies has led to 94 arrests in the last four years, 

compared to 35 in the previous four-year period. We have also 

implemented rigorous measures to combat the anarcoinsurrectionist 

movement, particularly the FAI - Federazione 

Anarchica Informale [Informal Anarchist Federation], which have 

proved just as successful. 

In our fight against extremism and widespread political 

corruption, we have made 427 arrests over the last four years, 

more than 50% up on the previous four-year period, and brought 

charges against 5,596 individuals, an increase of around 40%. 

“High Impact” operations, which put into practice the new law 

enforcement model launched in August 2002, have also proved 

very effective. These operations target the criminal activities 

that most affect public sentiment (prostitution, illegal 

immigration, drug trafficking, illegal business practices and 

crimes against property). 

In the last four years then, despite the high incidence of crimes 

committed by illegal immigrants, the measures undertaken by our 

forces of law and order have been very successful in preventing 

and tackling crime. This has reassured the public and increased 

their confidence in the country’s institutions. 

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19



Diritto alla difesa 

The right of defence 

Oscar Giannino 

Giornalista, vicedirettore 

del quotidiano Il Riformista 

Journalist, deputy director 

of newspaper Il Riformista 

— L’attuale scenario mondiale 

rende necessaria una politica di 

sicurezza con lo scopo di prevenire 

e affrontare rischi e conseguenze 

di attività terroristiche. Superando 

le separazioni funzionali e 

organizzative dei diversi servizi di 

intelligence 

Gli attentati a Londra del 7 luglio scorso hanno tragicamente 

risvegliato chi si ostina a credere che la 

minaccia del terrorismo transnazionale sia l’effetto di 

una velleitaria e ingiustificabile strategia imperiale 

unilaterale americana. Non è così, non era così l’11 marzo 

2004 con le bombe di Madrid, non è così dall’11 settembre 

2001. Solo la pervicace illusione di una ‘terza 

via europea alla sicurezza’ può ancora ritardarci dal 

porre la ‘difesa attiva della fiducia’ al centro dell’intera 

strategia politica, a livello di singole nazioni dell’Occidente 

e in tutte e alleanze politico-militari alle quali 

partecipiamo. Elaborare una politica di sicurezza mirante 

alla ‘difesa della fiducia’ appare più congeniale 

alle caratteristiche politico-comunicative delle attuali 

società europee, rispetto alla forte accentuazione patriottico-nazionale 

che ha consentito agli Stati Uniti di 

elaborare e porre in essere in tempi rapidi la propria rivoluzione 

ternaria antiterrorismo: costruita su una 

nuova dottrina di difesa strategica proiettata sugli interventi 

preventivi; una nuova dottrina della Homeland 

Security con la creazione di un apposito strumento 

di coordinamento a livello federale; e infine su di 

una complessa riorganizzazione dell’intera comunità 

dei servizi informativi, attraverso il nuovo organo sovraordinato 

a Cia, Fbi e alle altre 13 agenzie di intelligence 

affidato a John Negroponte. 

Se nel caso europeo l’esperienza degli interventi in Afghanistan 

e Iraq mostra l’elevata problematicità di 

cooperare alle proiezioni di forza a scopo preventivo, se 

non nella successiva fase di peace enforcing e nation 

building, resta integralmente pressoché inattuata l’esigenza 

di riattrezzare dalle fondamenta gli altri due 

lati del triangolo della sicurezza. 

Nel caso italiano, si tratta di passare da una strategia 

di mera protezione civile a una vera e propria difesa ci- 

— In the current world climate, a 

security policy is needed that will 

prevent and confront the risks and 

consequences of terrorist activity. 

This means overcoming the functional 

and organisational differences 

between the various intelligence 

services 

The terrorist attacks in London on July 7 have been 

a tragic wake-up call for those who persist in 

believing that the threat of international terrorism is 

due to an unrealistic and unjustifiable unilateral and 

imperialistic strategy on the part of the US. This is 

not the case; it was not the case on 11 March 2004 

with the Madrid bombings, and has not been the 

case since 11 September 2001. Only the persistent 

illusion of a ‘European third way for security’ can now 

hold us back in placing the ‘active defence of 

confidence’ at the centre of our entire political 

strategy, both at the level of individual Western 

nations and in all the political and military alliances 

to which we belong. Formulating a security policy 

aimed at the ‘defence of confidence’ seems more 

suited to the way in which today’s European societies 

express their politics than the strong emphasis on 

patriotism which has allowed the US to rapidly 

conceive and implement its own three-pronged antiterrorist 

revolution. This is built on a new concept of 

defence strategy based on preventive intervention; 

on a new concept of Homeland Security, with the 

creation of a specific tool for co-ordination at federal 

level; and lastly, on a complete reorganization of the 

entire intelligence community, through the new body 

which, under John Negroponte, governs the CIA, the 

FBI and the country’s 13 other intelligence agencies. 

Although in Europe the experience of the 

interventions in Afghanistan and Iraq show the 

extreme difficulty of cooperating in plans to use force 

as a preventive measure, if not in the subsequent 

periods of peace enforcement and rebuilding the 

country, the need for a complete overhaul of the 

other two sides of the security triangle has hardly 

been addressed. For Italy, it is a question of moving 

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Diritto alla difesa 

The right of defence 

vile attiva e passiva, con lo scopo di prevenire e affrontare 

rischi e conseguenze di attività terroristiche; di 

superare le attuali separazioni funzionali e organizzative 

dei diversi servizi di intelligence del nostro Paese, 

e di collegare la nuova rete centralizzata con i centri di 

comando politico-militari attraverso organi simili a 

quelli che già esistono in molti Paesi avanzati, come il 

Nation Security Council americano e la National Economical 

Security Unit nel Regno Unito. 

Le ricadute macro e microecnomiche della nuova centralità 

assunta dalla tutela della sicurezza restano ancora 

per molti versi trascurate. 

Come insegna la ‘scuola di economia del terrorismo’, i 

cui maestri sono grandi studiosi come Bruno Frey a 

Zurigo, il Centro per la Gestione del Rischio della 

Wharton School della Università di Chicago e William 

Nordhaus dell’Università di Yale, nessun metodo di 

calcolo economico coglie ancora appieno l’impatto 

che i nuovi costi di sicurezza proiettano a 360 gradi 

sulle politiche di spesa e investimento pubblico, come 

sui prezzi degli asset mobiliari e immobiliari. Ma una 

adeguata riformulazione della difesa della fiducia – 

che del mercato e della democrazia sono presupposto 

fondamentale, simbolico e operativo – esercita un 

grande impatto sulla classica matrice dei costi/benefici 

della prevenzione antiterrorismo. Il livello di prevenzione 

primaria è quello dell’eliminazione attiva 

della minaccia, e coinvolge il potenziamento con adeguati 

strumenti e dottrine delle forze militari, di polizia 

e intelligence; la prevenzione secondaria coinvolge 

le misure di barriera difensiva, volte a impedire a gruppi 

terroristici di portare attentati a un numero di 

obiettivi paganti che solo nel nostro Paese ammonta 

a circa 20mila; il terzo livello coinvolge tutte le misure 

e reti atte a gestire al meglio le emergenze di massa a 

seguito di colpi a segno; il quarto livello riguarda le 

misure e gli organi volti a ripristinare la normalità a 

seguito di un evento terroristico duramente distruttivo 

o percepito come tale. 

Nel caso dell’Italia, servirebbe assai più dell’1,5% di Pil 

from a strategy of simple protection to a real system 

of active and passive civil defence, in order to 

anticipate and deal with the risks and consequences 

of terrorist activity; to overcome the current 

functional and organizational divisions between the 

various Italian intelligence services, and to link the 

new centralized network with political and military 

command centres via bodies similar to those which 

already exist in many advanced countries, such as the 

US National Security Council and the National 

Economical Security Unit in the UK. 

The macro and microeconomic consequences of the 

new centrality adopted by the security authorities 

are still unclear for many. As taught by the 

‘economics school of terrorism’, whose main 

proponents are such major academics as Bruno Frey 

in Zurich, the Centre for Risk Management at the 

University of Chicago’s Wharton School and William 

Nordhaus at Yale, no method of economic calculation 

has yet fully grasped the impact that the new 

security costs will have across the whole of public 

spending and investment policy, or on the prices of 

securities and property assets. But an appropriate 

reformulation of the defence of confidence – which is 

a basic, symbolic and operational condition for the 

market and for democracy – has a major impact on 

the classic cost-benefit pattern of terrorism 

prevention. Primary prevention is concerned with the 

active elimination of the terrorist threat, and entails 

the equipping of the armed forces, the police and the 

intelligence services with appropriate tools and 

doctrines. Secondary prevention involves defensive 

measures aimed at preventing terrorist groups from 

attacking a number of high-profile targets, of which 

there are about 20,000 in Italy alone. The third level 

of prevention relates to all the procedures and 

networks set up to manage mass emergencies 

caused by targeted attacks, and the fourth level 

involves strategies and authorities dedicated to reestablishing 

normal conditions following terrorist 

che il governo di centrodestra si era impegnato a devolvere 

alla sola funzione difesa: impegno non mantenuto 

nell’ordine di oltre il 50%, per via dell’emergenza 

finanziaria. 

È appena il caso di segnalare l’importanza a questo fine 

di società depositarie di un know how di primo livello 

su tutti e quattro i fronti della prevenzione, come 

appunto è oggi Finmeccanica nel contesto non solo 

italiano ma mondiale, e come confermano i numerosi 

e importanti contratti che nell’area della sicurezza si 

sta aggiudicando sui mercati più diversi. 

Finmeccanica e i suoi concorrenti nel mondo sono assai 

più che gruppi capaci di offrire al meglio reti, impianti 

e servizi volti alla sicurezza. 

Costituiscono un bacino di risorse intellettuali più che 

mai necessario al decisore pubblico per ‘pensare insieme’ 

la rivoluzione della sicurezza. 

Ma il problema è politico: 4 anni fa, quando il Centre 

for Strategic and International Studies di Washington 

elaborò 4 scenari di proiezione dei costi di una guerra 

di lunga durata al terrorismo internazionale, compresi 

interventi come quelli in Afghanistan e Iraq, nessuno 

prese sul serio il terzo e il quarto in ordine di gravità, 

che calcolavano in almeno 600 miliardi di dollari 

un protettorato quinquennale americano a Baghdad, 

e in 1.600 miliardi l’ipotesi di una ‘guerra non guerreggiata’ 

di durata decennale. 

Eppure oggi è proprio verso l’ultimo scenario che siamo 

obbligati dai fatti a volgere le nostre menti: con un 

costo del barile di petrolio oltre i 60 dollari, mentre allora 

i più pessimisti si spingevano al massimo a 40. Alla 

luce della dura esperienza di questi anni, non destinare 

alla sicurezza tutto ciò che serve e che può sembrare 

spropositato o allarmante oggi, si riverbera in 

costi gravissimi spalmati sulle democrazie occidentali 

e sull’intera crescita mondiale domani. 

events which cause, or are perceived to cause, lasting 

damage. In Italy, much more is needed than the 1.5% 

of GDP pledged by the centre-right government for 

defence alone, an allocation which was eventually cut 

by more than 50% out of financial necessity. 

With this in view it is hardly necessary to point out 

the importance of companies with top-level 

expertise on all four preventive fronts. Today 

Finmeccanica is such a Group, not only in Italy but 

also world-wide, as shown by the many substantial 

security contracts it is winning on very diverse 

markets. Finmeccanica and its global competitors are 

more than capable of offering security networks, 

equipment and services at the highest level. These 

companies make up a pool of intellectual resources 

which public decision-makers need, now more than 

ever, in order to think co-operatively about a 

complete overhaul of security. But the problem is 

political: four years ago, when the Centre for Strategic 

and International Studies in Washington drew up 

four cost projection scenarios for a prolonged war on 

international terrorism, including interventions such 

as those in Afghanistan and Iraq, nobody took 

seriously the third and the fourth worst cases, which 

calculated a cost of at least USD 600 billion for a 

five-year US protectorate in Baghdad, and USD 1,600 

billion for an ‘unwaged war’ lasting a decade. 

And yet today the facts force us to turn our minds to 

the final scenario, with oil prices standing at more 

than USD 60 a barrel, when at that time the most 

pessimistic estimate was USD 40. Harsh experience 

in recent years dictates that if we fail today to 

allocate the necessary resources to security – though 

they may seem excessive or alarming – this will 

impose enormous costs on western democracies and 

world growth as a whole in the future. 

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Dopo gli attentati / After the attacks 

UK: dibattito aperto 

UK: open debate 

Russell Hotten 

Even before the recent bombings 

in London, Britain was in the 

throes of a heated debate about 

tightening anti-terrorist security. 

Measures to increase the 

monitoring of people’s daily lives 

and the introduction of identity 

cards has been top of the 

government’s security agenda for a 

couple of years. 

But opposition to tougher 

surveillance and control has been 

fierce. Critics argue that many of 

the British government’s proposals 

will not deter terrorists, pointing to 

the fact that the London attacks 

were carried out by home-grown 

suicide bombers who lived and 

worked in their community. 

But for Charles Clarke, the Home 

Secretary, this only makes the need 

for greater monitoring more urgent. 

As he told the European 

Parliament’s security committee in 

July 13th, the right not to be 

bombed outweighs many liberties. 

“A fundamental civil liberty of 

people in Europe is to be able to go 

to work on their transport system in 

the morning without being blown 

up,” he said. In the immediate 

future Briton’s are likely to see the 

greater use of Close Circuit 

Television (CCTV) on their streets. 

Britain is already one of the most 

watched nations in the world, with 

town centres, major roads, and 

increasingly villages littered with 

cameras mounted on high poles. 

Some CCTV has automatic car 

number plate recognition. 

— Aumento di telecamere a circuito chiuso 

per strada, guardie armate dislocate in 

porti e aeroporti, presidi in metropolitana e 

nelle stazioni ferroviarie, carta d’identità 

obbligatoria. Sono alcune delle misure di 

prevenzione di cui si parla nel Regno Unito 

Prima dei recenti attentati a Londra, 

nel Regno Unito era già in corso 

un acceso dibattito circa l’inasprimento 

delle misure di sicurezza contro 

il terrorismo. Già da un paio d’anni 

tra le priorità del governo Blair in 

tema di sicurezza figurano iniziative 

quali una maggiore sorveglianza dei 

movimenti quotidiani dei cittadini e 

l’introduzione della carta d’identità. 

Tuttavia, la possibilità di un irrigidimento 

delle procedure di monitoraggio 

e controllo ha incontrato una forte 

resistenza. La principale critica 

mossa al governo è che molte delle 

proposte avanzate non servirebbero 

a scoraggiare i terroristi, poiché le 

bombe di Londra sono state fatte 

esplodere da kamikaze di nazionalità 

britannica che vivevano e lavoravano 

nella comunità locale. 

Secondo il ministro dell’interno Charles 

Clarke, tuttavia, questa consapevolezza 

non fa che rendere più impellente 

la necessità di attuare una sorveglianza 

più stretta. Nel suo intervento 

alla sottocommissione per la 

sicurezza del Parlamento Europeo il 

13 luglio, Clarke ha sostenuto che il diritto 

a non essere coinvolti in un attentato 

è più importante di molte libertà. 

“Una libertà civile fondamentale 

per i cittadini europei è quella di 

poter usare i mezzi pubblici per andare 

a lavorare la mattina senza essere 

fatti saltare in aria” ha dichiarato. 

Nell’immediato, è probabile che venga 

aumentato l’utilizzo delle telecamere 

a circuito chiuso installate sulle 

strade britanniche. Il Regno Unito 

è già una delle nazioni più sorvegliate 

al mondo, poiché le vie del centro 

di molte città, le grandi arterie di comunicazione 

e sempre più paesi e 

villaggi sono disseminati di telecamere 

montate su pali, alcune delle 

quali sono dotate di sistemi automatici 

di lettura delle targhe dei veicoli. 

Alex Robertson, responsabile dell’unità 

antiterrorismo del distretto finanziario 

di Londra, ha chiesto alle 

imprese di intensificare la sicurezza 

contro gli attentati suicidi mediante 

l’innalzamento di barriere davanti 

all’ingresso degli edifici e la riduzione 

dei punti d’accesso agli uffici. 

Tuttavia, sembra che queste raccomandazioni 

non siano legate a minacce 

specifiche. 

Il numero di guardie armate dislocate 

presso i porti e gli aeroporti è stato 

incrementato e le autorità stanno valutando 

un piano che prevede una 

presenza altamente visibile della polizia 

nella rete ferroviaria e metropolitana. 

È inoltre tornata alla ribalta la 

proposta di introdurre la carta d’identità 

in forma obbligatoria, anziché volontaria. 

Tra gli altri progetti in discussione 

vi è l’obbligo per le compagnie 

telefoniche e i fornitori di servizi Internet 

di conservare almeno per un anno 

tutti i dati relativi al traffico telefonico 

e via e-mail. Una norma di questo tipo 

non potrebbe entrare in vigore senza 

l’approvazione dell’Unione Europea, 

ma è già sostenuta da Francia, Irlanda 

e Svezia. Le aziende di telecomunicazioni 

ed Eurocop, la confederazione 

che rappresenta i sindacati della polizia 

europea, dubitano dell’utilità di 

queste iniziative. Nell’attuale clima, 

The head of the anti-terrorist unit 

in London’s financial district, Alex 

Robertson, has told firms to update 

security against suicide attacks, 

including putting barriers near the 

entrance to buildings and reducing 

the number of entry points to 

offices. However, it is not thought 

that this advice is in response to 

any specific threat. 

The number of armed guards at air 

and sea ports has been beefed up, 

and a plan for a visible police 

presence on Britain’s rail and 

underground network is being 

considered. And there are renewed 

calls that the planned introduction 

of voluntary ID cards should be 

made compulsory. Several other 

proposals on on the table. Chief 

among these are measures to make 

telephone companies and internet 

service providers store call data and 

e-mails for at least one year. The 

move would need EU support, but is 

already backed by France, Ireland 

and Sweden. Telecoms companies 

and Eurocop, which represents 

European police unions, question 

the usefulness of these measures. 

But in the current climate, Britain 

thinks it can push through its plans 

and win support from countries that 

al-Qaida say are next on its hit list, 

Italy and Denmark. Britain’s position 

is strengthened because it currently 

holds the EU presidency. But the EU 

has a history of promising closer cooperation 

and then doing nothing. 

After the train bombings in Madrid 

there was an action plan to share 

— More CCTV cameras on the streets, 

armed patrols at ports and airports, guards 

in underground and railway stations, compulsory 

identity: these are some of the 

measures being discussed in the UK 

tuttavia, il governo del Regno Unito 

pensa di poter attuare le proposte 

avanzate e ottenere l’appoggio dei 

Paesi che hanno ricevuto minacce 

da Al Qaeda, Italia e Danimarca. 

Inoltre, l’amministrazione Blair mira a 

sfruttare appieno la presidenza britannica 

dell’Unione Europea, di turno 

fino alla fine dell’anno. Ma è anche vero 

che molte volte in passato l’Ue ha 

promesso una cooperazione più stretta 

senza poi concludere nulla. 

Dopo le bombe sui treni a Madrid, era 

stato approvato un piano d’azione per 

la condivisione delle informazioni e la 

lotta senza tregua alle reti di finanziamento 

ai terroristi, ma da allora sono 

stati compiuti scarsi progressi. Infine, 

il Regno Unito ha avviato un disegno 

di legge per combattere chi “esalta e 

propugna” il terrorismo, come gli 

imam radicali che “predicano l’odio”. 

La definizione di questo crimine comprenderebbe 

coloro che ospitano e 

proteggono i terroristi e chi fosse riconosciuto 

colpevole potrebbe essere 

espulso o deportato dal Regno Unito. 

Secondo alcuni, come i responsabili 

dei servizi informativi di Stati Uniti e 

Francia, questa iniziativa avrebbe dovuto 

essere presa anni fa. 

Un ex funzionario dell’intelligence 

statunitense ha dichiarato al Financial 

Times: “Gli inglesi sono spesso riluttanti 

ad agire rapidamente e sembrano 

non capire che quando si accorgono 

di avere un problema è già troppo 

tardi”. È comunque chiaro che nel 

dibattito pubblico sulle libertà civili e 

la sicurezza l’ago della bilancia si è 

spostato a favore di quest’ultima. 

intelligence and crack down on 

terrorists’ financing network, but 

little progress was made. Finally, 

Britain is introducing legislation to 

tackle people who “glorify and 

endorse” terrorism, such as radical 

muslim clerics who “preach hate”. 

The offence would include providing 

safe houses, and anybody found 

guilty could face exclusion from 

Britain or deportation. It is a move 

that some people, particularly 

intelligence chiefs in America and 

France, think should have been 

made years ago. A former US 

intelligence official told the 

Financial Times: “There is a certain 

amount of reluctance on the British 

to move quickly. What they never 

seem to realise is that by the time 

they know they have a problem it is 

too late”. But in the public debate 

about liberties and security there is 

now little doubt that the pendulum 

has swung in favour of the later. 

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Obiettivo: proteggere 

Protection is our objective 

Federico Ungaro 

Giornalista scientifico / Science journalist 

— Di fronte al rischio del terrorismo è necessario 

sviluppare nuove dottrine di impiego e utilizzare 

un diverso modus operandi contro una minaccia 

continuamente variabile 

— In the face of the terrorist threat, we need to 

develop new principles for using our potential 

and adopt different methods to combat a constantly 

changing threat 

La guerra scatenata dal terrorismo è una 

sfida contro la quale gli Stati occidentali 

devono imparare a combattere con mezzi 

diversi da quelli di un conflitto tradizionale. 

Il terrorismo non scende sul campo di 

battaglia, non schiera eserciti, non pone in 

essere blocchi navali. Al contrario usa l’arma 

del kamikaze per colpire e minacciare i 

centri nevralgici della società civile: edifici 

pubblici, scuole, ferrovie. Inoltre mette in 

pericolo i sistemi informatici e di comunicazione, 

quelli di controllo del traffico aereo, 

le banche dati usate per la ricerca, le 

transazioni finanziarie, il trasferimento di 

conoscenza e tecnologia. Attacca, insomma, 

il sistema nervoso della società moderna, 

non solo per provocare danni materiali 

ma, soprattutto, per aumentare il senso 

di insicurezza generale. In questo modo 

causa ricadute incalcolabili e difficilmente 

prevedibili sulla crescita delle economie 

occidentali e, in ultima analisi, sulla fiducia 

della popolazione nelle istituzioni. Gli 

esperti di strategia definiscono questo tipo 

di conflitto, guerra asimmetrica. L’asimmetria 

sta nel fatto che esistono due avversari, 

uno dei quali è tecnologicamente e 

militarmente superiore (come lo sono i 

Paesi occidentali) ma è costretto a combattere 

in condizioni nelle quali non può dispiegare 

tutto il suo potenziale in modo 

‘convenzionale’, è costretto, invece, a sviluppare 

nuove dottrine di impiego e a utilizzare 

un nuovo ‘modus operandi’ contro 

una minaccia continuamente variabile. 

Terrorismo e Infrastrutture 

critiche nazionali 

Di fronte alla minaccia terroristica, lo Stato 

è spesso costretto sulla difensiva. In particolare 

deve garantire la protezione di alcuni 

nodi cardine, chiamati infrastrutture critiche 

nazionali (CNI). Queste strutture sono 

essenziali per la vita di un Paese: reti di 

distribuzione dell’energia, reti di comunicazione, 

gasdotti, oleodotti e impianti petroliferi, 

sistemi informativi per strutture 

governative e private, reti di distribuzione 

dell’acqua, sistema sanitario nazionale, reti 

di trasporto pubblico, mercati finanziari 

The war unleashed by terrorism is a 

challenge that western governments 

must learn to confront using nontraditional 

methods. Terrorism does not 

enter the field of battle, line up armies 

or set up naval blockades. Instead, it 

uses the weapon of suicide to strike at 

and threaten the nerve centres of civil 

society, such as public buildings, schools 

and railways. It also jeopardizes IT and 

communications systems, air traffic 

control networks, databases used for 

research, financial transactions and the 

transfer of knowledge and technology. In 

other words, it attacks the nervous 

system of modern society, aiming not 

only to cause material damage but 

above all to heighten a general feeling 

of insecurity. Its consequences for 

western economic growth, and 

ultimately for public confidence in 

institutions, are therefore impossible to 

calculate and difficult to predict. 

Experts in strategy call this type of 

e reti di sorveglianza del territorio. Si tratta 

di infrastrutture distribuite in modo capillare 

su tutto il territorio, alcune delle quali 

a elevata visibilità e a elevato rischio di intrusione. 

La protezione inoltre non deve riguardare 

solo la security, cioè le azioni criminose 

o terroristiche contro queste infrastrutture, 

ma anche la safety, cioè le minacce 

portate dagli eventi naturali. Il concetto 

moderno di sicurezza integra entrambi 

gli aspetti, occupandosi della prevenzione 

della crisi, della sua gestione una 

volta in corso e, infine, del ripristino e della 

ricostruzione. 

Il massimo obiettivo auspicabile sia in 

termini di security sia di safety è di poter 

garantire il più alto livello di monitoraggio 

e di rapidità di intervento non solo 

nelle reti informatiche, ma anche negli 

stadi, nei grandi centri commerciali, negli 

aeroporti e in tutti i punti critici dei centri 

abitati, in modo da fornire informazioni 

tempestive alle varie unità di prevenzione, 

intervento e soccorso. 

Sotto, AB.412 della 

Guardia Costiera 

italiana. 

Nella pagina accanto, 

A109 della Guardia di 

Finanza 

Below: AB.412 in service 

with Italian Coast 

Guard. 

Opposite: A109 in 

service with the Italian 

‘Guardia di Finanza’ 

26 


27





conflict ‘asymmetric warfare’, where one 

of two adversaries is technologically 

and militarily superior (as in the case 

of the western countries) but is 

compelled to fight in circumstances 

where it cannot make full use of its 

potential in a ‘conventional’ manner. 

Instead, it is forced to develop new 

concepts of deployment and to use 

a new modus operandi against 

a continually changing threat. 

Terrorism and the critical national 

infrastructure 

Confronted with the terrorist threat, 

governments are often forced on the 

defensive. Specifically, they must ensure 

that certain key entities, together known 

as the critical national infrastructure 

(CNI), are protected. These structures are 

essential to the life of the country and 

include energy distribution networks, 

communication networks, gas and oil 

pipelines and oil plants, IT systems for 

La protezione delle CNI 

Le infrastrutture critiche sono protette in 

modi diversi a seconda del tipo di minaccia 

che viene loro portata. Essenzialmente 

è possibile fare una distinzione tra la protezione 

fisica (che comprende sistemi di 

sorveglianza, sensori per il monitoraggio, 

meccanismi di controllo accessi, controllo 

sulle infrastrutture critiche), e la protezione 

logica e comunicativa, che consiste in 

resistenza ai sabotaggi, interconnessione 

fra centro e periferia (attraverso i sensori), 

garanzie di qualità e di segregazione del 

traffico, cifratura delle informazioni. Nel 

campo della protezione logica e comunicativa, 

particolare importanza riveste la 

rete di comunicazione delle infrastrutture 

critiche. Quest’ultima deve assicurare un 

elevato grado di sopravvivenza (protezione 

infrastrutturale della rete), la massima 

protezione logica (sicurezza dei dati) e 

l‘interoperabilità fra sistemi (nelle emergenze 

deve essere garantita l’interfaccia 

con unità mobili). 

In caso di eventi critici, il grado di sopravvivenza 

della rete di comunicazione delle 

CNI dipende da più fattori. La ridondanza 

delle connessioni e i nodi intelligenti (interoperabilità) 

consentono di ripristinare 

tempestivamente la funzionalità in caso di 

guasti. L’appoggio su reti fisse di riserva e 

su mezzi mobili da inviare sul campo permette 

di reagire nel più breve arco di tempo 

possibile a situazioni critiche. La rete e 

government and private structures, 

water distribution networks, the 

national health system, public transport 

networks, financial markets and 

territorial surveillance networks. This 

infrastructure spreads throughout the 

country and some of it is high-profile or 

highly vulnerable to intrusion. 

Moreover, protection is not only 

concerned with security, or criminal or 

terrorist acts against this infrastructure, 

but also safety, or the threat posed by 

natural events. The modern concept of 

security combines both these aspects 

and involves crisis prevention, 

management of events when they take 

place and, finally, rehabilitation and 

reconstruction. 

The most desirable goal in terms of both 

security and safety is to be able to 

guarantee the highest level of 

monitoring and speed of intervention, 

not only for IT networks but also for 

sports stadiums, major shopping areas, 

airports and all the critical areas of 

inhabited zones, in order to transmit 

timely information to the various units 

of prevention, intervention and aid. 

Protection of CNI 

Critical infrastructure is protected in 

different ways, according to the type of 

threat posed. A basic distinction can be 

made between physical protection 

(which includes surveillance systems, 

sensors for monitoring purposes, 

mechanisms for access control and 

controls for critical infrastructure) and 

logical and communicative protection, 

which comprises resistance to sabotage, 

interconnection between the centre and 

the periphery (using sensors) and 

guarantees of the quality and 

segregation of traffic and encoding of 

information. In the field of logical and 

communicative protection, the 

communication network of critical 

infrastructure is particularly important. 

The network has to guarantee a high 

level of survival (infrastructural 

gli apparati devono essere progettati per 

funzionare in condizioni ambientali sfavorevoli 

nonché in presenza di disturbi elettromagnetici 

intenzionali o accidentali. Risulta 

indispensabile una rete con capacità 

di banda larga e che abbia un elevato numero 

di punti di accesso. 

La risposta dei Paesi occidentali 

I Paesi occidentali hanno istituito gruppi 

permanenti di analisi delle minacce alle 

infrastrutture critiche nazionali. Negli 

Stati Uniti opera ad esempio il NIPC (National 

Infrastructure Protection Centre), 

in Gran Bretagna il National Infrastructure 

Security Co-ordination Centre, in Canada 

l’Office of Critical Infrastructure Protection 

and Emergency Preparedness. 

Nei primi mesi del 2004 la Commissione 

Europea ha lanciato un programma di 

R&T – Research and Techology – (2004- 

2006 e in seguito fino al 2011) per la sicurezza 

in Europa, denominato ‘Azione preparatoria 

per il rafforzamento del potenziale 

industriale europeo nel campo della 

ricerca in materia di sicurezza’. Questa 

iniziativa è stata fortemente sostenuta 

dall’associazione delle industrie europee 

aeronautiche, spaziali e della difesa (ASD, 

protection of the network), maximum 

logical protection (data security) and 

interoperability between systems (it 

must guarantee the interface between 

mobile units in emergencies). 

In the case of critical events, the survival 

level for the communications network of 

the CNI depends on additional factors. A 

surplus of connections and intelligent 

junctions (interoperability) allow for 

functionality to be re-established rapidly 

in the event of breakdown. Reliance on 

established reserve networks and mobile 

means of despatch in the field allow for 

a response to critical situations in the 

shortest possible time. The network and 

the apparatus must be designed to 

function in unfavourable conditions, as 

well as when subject to intentional or 

accidental electromagnetic disturbances. 

This makes a network with broadband 

capacity and a high number of access 

points essential. 

The response of western countries 

The western countries have set up 

permanent groups for the analysis of 

threats to the critical national 

infrastructure. The US, for example, 

con sede a Bruxelles), in particolare promuovendo 

la formazione di consorzi industriali 

per partecipare alle gare. Finmeccanica 

è stata particolarmente attiva 

in questo contesto fin dalla sua definizione 

ottenendo lusinghieri risultati sia in 

termini di ritorno di immagine con la 

Commissione e le altre istituzioni comunitarie, 

sia in termini di percentuale di 

successo nelle gare a cui ha partecipato. 

L’approccio Finmeccanica 

Finmeccanica, la prima azienda italiana 

nel settore dell’high-tech, è l’operatore 

nazionale in grado di offrire le più adeguate 

soluzioni tecnologiche nel campo 

della sicurezza. Per offrire le migliori risposte 

in questo campo, ha costituito una comunità 

per la Sicurezza, composta da oltre 

80 esperti provenienti da realtà industriali 

del settore, suddivisi in otto gruppi di lavoro, 

e ha creato attorno alla controllata 

Elsag un polo dove sono concentrate le capacità 

del Gruppo nella security. 

L’approccio Finmeccanica comprende soluzioni 

diversificate per ogni settore e in 

particolare per la protezione delle CNI. 

Le soluzioni Finmeccanica per le CNI 

Per quanto riguarda la protezione delle infrastrutture 

critiche nazionali, le soluzioni 

Finmeccanica sono basate sul concetto di 

massima integrazione di sistemi e sensori 

e includono la protezione sia di singoli asset 

che di infrastrutture complesse e distribuite 

in modo capillare sul territorio 

nazionale (come ad esempio le reti elettriche). 

Sul fronte della protezione fisica si va 

da radar di sorveglianza via satellite (SAR), 

alla sorveglianza via satellite di tipo elettro-ottico 

(EO). 

Dai radar terrestri aerei, ai sensori dotati di 

sistemi anti-intrusione, ai sensori biometrici 

e di riconoscimento di persone per il 

controllo accessi e per il monitoraggio dei 

comportamenti, fino a sistemi per l’identificazione 

delle targhe dei veicoli, sistemi 

basati su elicotteri, UAV e veicoli (dotati di 

sensori optoelettronici) per il monitoraggio 

e la sorveglianza di infrastrutture. 

A sinistra e nella pagina 

accanto, in alto, 

particolari del sistema 

lettura targhe della 

polizia, Elsag. 


in basso, SPAID, sistema 

per l’acquisizione delle 

impronte digitali 

Left and opposite: 

car registration plate 

reading system by 

Elsag. 

Opposite: below, SPAID, 

Peripheral fingerprint 

recording system 

28 


29





operates the National Infrastructure 

Protection Centre (NIPC), while the UK has 

the National Infrastructure Security Coordination 

Centre, and Canada the Office 

of Critical Infrastructure Protection and 

Emergency Preparedness. 

In the early months of 2004, the European 

Commission launched an Research and 

Techology programme (2004-2006 and 

thereafter until 2011) for security in Europe, 

called Preparatory action on the 

enhancement of the European industrial 

potential in the field of security research. 

This initiative has received strong support 

from the Brussels-based AeroSpace and 

Defence Industries Association of Europe 

(ASD), particularly by promoting the 

formation of industrial consortiums to 

take part in calls for tenders. Finmeccanica 

has been particularly active in this regard 

since its inception, obtaining positive 

results both in terms of exchanges of ideas 

with the Commission and the other 

Community institutions, and in terms of its 

Infrastrutture di rete: al cuore del Sistema 

Le reti informatiche e di telecomunicazioni 

sono il cuore di qualunque CNI: salvaguardare 

in maniera efficace le infrastrutture 

critiche e il supporto di telecomunicazioni 

per la loro gestione è infatti essenziale al 

fine di mantenere la corretta funzionalità 

del sistema in ogni contesto. Per questo è 

fondamentale che l’infrastruttura di rete 

sia privata, gestita in modo autonomo e in 

grado di interoperare in modo rapido e sicuro 

con reti esterne e pubbliche. Questo 

significa cifratura e autenticazione delle 

comunicazioni, controllo degli accessi remoti, 

monitoraggio continuo sullo stato 

del sistema. Di conseguenza l’infrastruttura 

di rete deve essere progettata in modo 

da integrare i sistemi SCADA (sistemi di supervisione 

e acquisizione dati) nell’architettura 

complessiva. Un’attenzione particolare 

va accordata ai requisiti di tipo realtime 

e a quelli di elevata affidabilità, nonché 

alle esigenze di protezione e integrità 

dei dati. Finmeccanica è in grado di fornire 

success rate in the calls for tenders to 

which it has responded. 

Finmeccanica’s approach 

Finmeccanica, Italy’s leading company in 

the high-tech sector, is the national 

operator able to offer the most 

appropriate technological solutions in 

the area of security. To provide the best 

responses in this field, it has set up a 

security community, comprising more 

than 80 experts from industrial entities 

in the sector, divided into eight working 

groups. It has also created a division, 

based around the subsidiary Elsag, 

dedicated to the Group’s security 

activities. Finmeccanica’s approach 

includes diversified solutions for every 

sector, and particularly for the 

protection of the CNI. 

Finmeccanica’s CNI solutions 

Regarding the protection of the critical 

national infrastructure, Finmeccanica’s 

Sopra, l’aereo non 

pilatato da sorveglianza 

Falco. 


ATR42MP della Guardia 

Costiera italiana 

Above: the unmanned 

surveillance aerial 

vehicle Falco. 

Opposite: ATR42MP in 

service with the Italian 

Coast Guard 

30 


31





solutions are based on the concept of the 

maximum integration of systems and 

sensors, and include the protection of both 

individual assets and complex 

infrastructure that extends throughout 

the country (such as electricity networks). 

Physical protection solutions range from 

satellite radar surveillance (SAR) to electrooptical 

(EO) satellite surveillance, from 

ground-to-air radar, sensors equipped with 

anti-intrusion systems, biometric sensors 

and sensors which identify people for the 

purposes of access control and behavioural 

monitoring, to systems for vehicle 

registration identification and systems 

based on helicopters, UAVs and vehicles 

(equipped with optoelectronic sensors) for 

infrastructure monitoring and surveillance. 

Network infrastructure: 

at the heart of the system 

IT and telecommunications networks are 

at the heart of any CNI. It is essential to 

safeguard critical infrastructure and the 

un progetto integrato per le esigenze delle 

utilities relative alle reti di comunicazione, 

comprensivo di tutti gli aspetti di valutazione 

preliminare sul campo e stima dei rischi, 

fino alla progettazione e alla realizzazione 

finale. 

Per il settore elettrico, una società di Finmeccanica 

ha progettato un sistema di telecomunicazioni 

protetto per il collegamento 

delle stazioni elettriche. Per questo 

scopo sono stati impiegati l’infrastruttura 

esistente (elettrodotti ad alta tensione), la 

tecnologia ad Onde Convogliate Digitali 

(DPLC) e gli apparati di commutazione di 

derivazione militare, garantendo così la 

priorità ai servizi critici. 

A sinistra, satellite 

Cosmo SkyMed 

Left: Cosmo Skymed 

satellite 

telecommunications support used to 

manage it efficiently, in order to keep 

the system working properly in any 

situation. A basic requirement for this 

goal is that the network infrastructure 

be private, managed autonomously and 

able to interoperate rapidly and securely 

with external and public networks. This 

entails the encryption and authentication 

of communications, control of remote 

access and continuous monitoring of the 

system’s status. As a result the network 

infrastructure must be designed to 

integrate SCADA (supervisory control and 

data acquisition) systems throughout its 

architecture. Special attention should be 

paid to realtime and high reliability 

requirements, as well as protection and 

data integrity needs. 

Finmeccanica is able to provide an 

integrated plan for the needs of utilities 

in terms of communications networks, 

which covers all aspects of preliminary 

assessment in the field and risk 

assessment, through to planning and 

implementation. In the electricity sector, 

one of Finmeccanica’s companies has 

designed a protected 

telecommunications system to link up 

electrical power stations. With this aim, 

existing infrastructure (high-voltage 

electrical conduits) has been employed, as 

well as Domestic Private Leased Circuit 

(DPLC) technology and military switching 

apparatus, thus guaranteeing priority for 

critical services. 

Border protection 

Regarding border surveillance (smart 

border, control of territorial waters and 

exclusive economic zones, immigration 

and border crossing), Finmeccanica’s 

proposed solutions include fully equipped 

platforms (with aerial patrol staff, 

helicopters, UAVs and ground vehicles); 

identification measures for the detection 

and control of unauthorised access; 

underwater sensors; systems for maritime 

traffic control (VTS) and air traffic control 

(ATM); satellite surveillance (Sicral, 

La protezione dei confini 

Sul fronte della sorveglianza dei confini, 

(smart border, controllo delle acque territoriali 

e delle zone economiche esclusive, immigrazione, 

varchi di frontiera), le soluzioni 

proposte dal Gruppo Finmeccanica prevedono 

piattaforme completamente equipaggiate 

(pattugliatori aerei, elicotteri, UAV 

e veicoli terrestri); dispositivi di identificazione 

per la rilevazione e il controllo degli 

accessi non autorizzati; sensori subacquei; 

sistemi per il controllo del traffico marittimo 

(VTS) e del traffico aereo (ATM); sorveglianza 

satellitare (Sicral, EuroSkyWay, Cosmo 

SkyMed); sensori biometrici; sensori 

radar ed elettro-ottici per la sorveglianza. 

La protezione dei trasporti 

Sul fronte della sicurezza dei trasporti 

(ponti, aeroporti, rete stradale, mezzi di 

trasporto), Finmeccanica fornisce sistemi 

integrati per la protezione dei porti, navi e 

piattaforme petrolifere, con scanner per il 

controllo dei container; sistemi di identificazione 

delle targhe automobilistiche; sistemi 

completi di controllo del traffico aereo 

e di sicurezza degli aeroporti, dotati di 

dispositivi di controllo merci; dispositivi di 

identificazione per il controllo transiti e accessi 

non consentiti; sistemi di protezione 

dei velivoli; sensori biometrici e sistemi di 

riconoscimento; sistemi di sicurezza per 

trasporti urbani, ferroviari e metropolitani; 

sorveglianza terrestre, aerea e satellitare di 

reti ferroviarie e autostradali; gestione 

completa del trasporto di merci pericolose. 

La protezione nucleare batteriologica 

e chimica (NBC) 

Sul fronte della protezione NBC (evacuazione 

da aree contaminate, identificazione 

di agenti NBC, rete sanitaria), le capacità di 

Finmeccanica comprendono sistemi di 

monitoraggio della contaminazione nucleare; 

sistemi di detenzione e identificazione 

di sostanze biologiche e chimiche; 

strutture mobili per la protezione e la decontaminazione 

NBC; elicotteri specificamente 

configurati per l’evacuazione da 

aree contaminate da sostanze NBC. 

EuroSkyWay, Cosmo SkyMed); and 

biometric sensors and radar and electrooptical 

sensors for surveillance. 

Transport protection 

In the area of transport security 

(bridges, airports, street systems, 

transportation) Finmeccanica supplies 

integrated systems for the protection of 

ports, ships and oil rigs, with scanners 

for checking container ships; 

identification systems for automotive 

licence plates; complete air traffic 

control and airport security systems, 

equipped with goods control devices; 

identification systems for control of 

transit and unauthorised access; aircraft 

protection systems; biometric sensors 

and recognition systems; security 

systems for urban, rail and metropolitan 

transport; ground, air and satellite 

surveillance of rail and motorway 

networks; and complete management of 

the transportation of hazardous freight. 

Protection against nuclear, 

bacteriological and chemical 

threat (NBC) 

For NBC protection (evacuation of 

contaminated areas, identification of 

NBC agents and health systems), 

Finmeccanica can supply systems for 

monitoring nuclear contamination; 

systems for holding and identifying 

biological and chemical substances; 

mobile structures for protection against 

NBC and decontamination; and specially 

adapted helicopters for evacuation from 

areas contaminated by NBC 

substances. 

B O X 

Targhe in movimento: 

lettura sicura 

A due anni dal lancio del prodotto e dal 

suo consolidamento sul mercato nazionale, 

con l‘equipaggiamento di oltre 

3.000 autopattuglie dell’Arma dei Carabinieri 

e della Polizia Stradale, per Auto Detector, 

il lettore targhe mobile di Elsag, si 

apre una nuova fase sul mercato internazionale. 

L’idea innovativa lanciata da Elsag, 

che consente la lettura a bordo delle 

stesse autopattuglie che si muovono nel 

flusso del traffico, ha portato a una rivoluzione 

delle procedure operative, ampliando 

a dismisura le potenzialità del servizio, 

rispetto all’impiego tradizionale di postazioni 

fisse lungo le arterie principali. Appuntamento 

ai prossimi numeri del magazine 

per approfondimenti tecnici sul 

funzionamento del sistema. 

Moving targets: 

secure reading 

Two years on from its launch and 

consolidation on the domestic market 

in Italy, where it is now installed in 

more than 3,000 patrol vehicles 

operated by Italy's Carabinieri and 

Polizia Stradale police forces, the Auto 

Detector is now entering a new stage 

of its life cycle on the international 

market. The innovative concept devised 

by Elsag, which allows patrol cars 

moving through traffic to read the 

licence plates of the vehicles they 

encounter, has revolutionised operating 

procedures, extending the potential of 

the service beyond all recognition when 

compared with conventional fixed 

stations positioned along main roads. 

There will be a detailed technical 

discussion of how the system works in 

upcoming issues of the magazine. 

32 


33



Protezione per il villaggio globale 

Protecting the global village 

— La tecnologia è un aiuto fondamentale per rendere 

più sicuro lo scambio delle informazioni che viaggiano in 

tempo reale in ogni parte del mondo 

— Technology is a vital tool for ensuring greater security 

in the exchange of information, transmitted in real time 

all over the world 

Remo Pertica 

Condirettore generale di Finmeccanica 

Finmeccanica’s Co-General Manager 

La tecnologia è sempre stata, fin dall’Illuminismo, 

il motore che ha reso possibile 

il processo di evoluzione che ha condotto al 

moderno assetto delle civiltà occidentali, 

fino a favorire la nascita di quel ‘villaggio 

globale’ (per usare la fortunata espressione 

coniata da Marshall Mc Luhan) nell’ambito 

del quale le informazioni possono viaggiare 

rapidamente ed essere scambiate in 

tempo reale in ogni parte del mondo. Tutto 

questo, se ha arrecato indubbi vantaggi alla 

nostra vita quotidiana, ha però accentuato 

la vulnerabilità del ‘villaggio’ di fronte 

ad attacchi interni ed esterni: la crescente 

complessità dei sistemi adottati e la 

messa in rete di tutte le informazioni hanno, 

infatti, determinato un incremento 

esponenziale della vulnerabilità della nostra 

società. I recenti avvenimenti internazionali 

hanno dimostrato come il terrorismo 

e il crimine, più o meno organizzato, 

abbiano imparato a utilizzare la tecnologia 

per le loro finalità, minacciando il modello 

di vita occidentale affermatosi nel corso 

Ever since the Enlightenment, 

technology has driven the process of 

evolution that led to the development of 

modern Western civilisation. 

This eventually fostered the birth of the 

‘global village’ (to use the apt expression 

coined by Marshall McLuhan), within 

which information can travel rapidly and 

be exchanged in real time throughout the 

world. Although this has brought 

unquestionable improvements to our 

everyday lives, it has heightened the 

vulnerability of the ‘village’ to attack from 

outside and from within: the growing 

complexity of systems and availability of 

information online have exponentially 

increased our society’s vulnerability. Recent 

world events have shown how terrorism 

and crime, organised or otherwise, have 

learned to use technology for their own 

ends, threatening the Western way of life 

which asserted itself during the 20th 

century. Against this background, it is now 

accepted that investment in technology 

del ventesimo secolo. In questo scenario si 

è ormai affermata la consapevolezza che 

gli investimenti in soluzioni tecnologiche 

atte a garantire la sicurezza pubblica e privata 

non costituiscano più un’opzione, ma 

una priorità: garantire l’operatività del business 

attraverso la sicurezza degli asset 

aziendali, minimizzando i rischi, costituisce 

ormai parte integrante delle strategie di 

ogni impresa. La domanda di soluzioni di 

sicurezza, sia difensive che offensive, è in 

forte aumento anche nel settore dei pubblici 

servizi, in quello finanziario, turistico e 

della protezione del patrimonio artistico. 

Nella società attuale le aziende e, più in generale, 

le organizzazioni sono dunque chiamate 

a dare un forte contributo alla sicurezza 

propria e del sistema Paese. La domanda 

di soluzioni dedicate, sia attive che 

passive, è in aumento in tutti i settori; istituzioni, 

enti pubblici e aziende – soprattutto 

quelle che gestiscono servizi di utilità 

critici per il Paese (comunicazioni, trasporti, 

ecc.) – sono chiamati non solo a garantire 

la tutela delle infrastrutture che presidiano, 

ma anche a incorporare elementi di sicurezza 

nelle prestazioni che forniscono. 

In questo quadro è la tecnologia stessa a 

offrirci un aiuto importante, fornendo 

strumenti sempre più sofisticati in grado 

di fronteggiare minacce vecchie e nuove: 

metodologie e sistemi complessi per la 

raccolta, l’integrazione e la gestione di 

informazioni su rischi, eventi e persone 

che permettano agli operatori della sicurezza 

di individuare e prevenire pericoli attuali 

e potenziali, reagendo prontamente 

a eventuali attacchi. Finmeccanica ha dimostrato 

di saper creare soluzioni all’avanguardia 

per questo settore; l’offerta di 

sicurezza del nostro Gruppo spazia dai 

singoli sensori fino ai grandi sistemi integrati 

e al loro sistema di comunicazione, 

passando per una molteplicità di piattaforme 

terrestri, aeree e spaziali. 

aimed at guaranteeing public and private 

safety is no longer merely an option, but 

has become a priority. Safeguarding 

business operations by ensuring that 

company assets are secure and by 

minimising risk is now an integral part of 

every company’s strategy. In addition, 

demand for security solutions, both 

defensive and offensive, is growing 

rapidly in public services, finance, tourism 

and in relation to the protection of 

artistic heritage. In today’s society, 

companies and organisations in general 

are thus called upon to make a significant 

contribution to their own security and to 

that of their country. Demand for 

dedicated solutions, whether active or 

passive, is growing in all sectors. 

Institutions, public bodies, and businesses 

– especially those that run vital services, 

such as communications and transport – 

must not only ensure that the 

infrastructure for which they are 

responsible is safe, they must also 

incorporate security aspects into the 

services they offer. This is where 

technology itself can help us enormously, 

by offering ever more sophisticated 

instruments to deal with old and new 

threats. There are complex methodologies 

and systems for gathering, integrating 

and using information on risk, on specific 

events, and on people. These allow 

security operators to identify and guard 

against present and potential dangers, 

and to react promptly in the event of 

attack. Finmeccanica has shown that it 

can produce advanced solutions in this 

sector. Our Group offers security services 

that range from individual sensors to 

large integrated systems and 

communications systems, via a wide 

range of land-based, airborne and spacebased 

platforms. We believe security 

problems need to be tackled not only by 

Per noi, i problemi di sicurezza non devono 

essere affrontati soltanto mediante un insieme 

di prodotti o tecnologie, ma attraverso 

un processo articolato e complesso 

in grado di garantire il miglior compromesso 

tra misure di prevenzione per limitare i 

rischi e misure di protezione per ridurre le 

minacce. Con questa visione ci proponiamo 

come uno dei grandi player europei e il 

principale operatore nazionale, in particolare 

attraverso Elsag, diventata il fulcro delle 

attività di sicurezza del nostro Gruppo. In 

seguito all’integrazione della Business 

Unit Secure Communications della allora 

Selenia Communications, Elsag ha dato vita 

al ‘Polo italiano della sicurezza’, vero e 

proprio centro d’eccellenza nazionale per la 

sicurezza fisica, logica e delle reti di telecomunicazione. 

L’obiettivo finale è quello di 

sfruttare le potenzialità offerte dall’innovazione 

per soddisfare le peculiari esigenze 

di protezione di grandi industrie e infrastrutture 

critiche e affiancare gli operatori 

della sicurezza nel loro delicato compito di 

presidio del territorio e di tutela dei cittadini. 

Anche da qui, da questa collaborazione 

vitale e fruttuosa, passa la costruzione di 

un ‘villaggio globale’ più moderno e, soprattutto, 

più sicuro. 

means of a range of products or 

technologies, but through a complex 

process that offers the best compromise 

between preventive measures that 

reduce risk, and protective measures that 

minimise threats. It is this vision that 

makes us one of the major players in 

Europe, and the biggest player in Italy, 

especially through ELSAG, which has 

become the pivotal point of security 

business within the Group. Following the 

incorporation of then Selenia 

Communications’ Secure 

Communications Business Unit, ELSAG 

has set up the Polo italiano della 

sicurezza (Italian security centre), a true 

national centre of excellence for physical, 

logistics and telecommunications 

network security. The final goal is to use 

the potential that innovation offers to 

meet the specific security needs of large 

industries and vital infrastructure, and to 

support security operators in their crucial 

task of maintaining national security and 

protecting the population. This vitally 

important, and fruitful, collaboration is all 

part of the process of building a ‘global 

village’ that is not only more modern, but 

safer too. 

A sinistra, velivolo da 

pattugliamento 

marittimo ATR42MP. 

Sotto, A109 dei 

Carabinieri 

Left: Maritime Patrol 

aircraft, ATR42MP. 

Below: A109 in service 

with the Italian low 

enforcement Corp 

‘Carabinieri’ 

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35



VTS: sicurezza sul mare 

VTS: security on the sea 

— SELEX Sistemi Integrati guida e 

coordina il progetto VTS (Vessel 

Traffic Services) nazionale gestito 

dal Ministero delle Infrastrutture e 

dei Trasporti per il controllo del 

traffico marittimo 

Il sistema VTS (Vessel Traffic Services) è lo strumento 

principale per il controllo del traffico marittimo 

nelle aree di maggiore criticità: acque interne dei 

porti, stretti e canali, bracci di mare all’interno di arcipelaghi, 

rotte particolarmente trafficate. 

Il sistema permette il monitoraggio e la gestione del 

traffico marittimo, la prevenzione delle situazioni potenzialmente 

pericolose, la verifica del rispetto delle 

norme di navigazione, il coordinamento delle operazioni 

in caso di emergenza in mare e la salvaguardia 

dell’ecosistema marino. 

È costituito da una rete capillare di siti sensoriali in 

grado di coprire grandi tratti di costa (nel caso del 

VTS nazionale italiano, l’intero sviluppo delle coste 

della penisola e delle isole) ed è organizzato con una 

architettura multi-livello che include centri di controllo 

locali, centri regionali e un centro nazionale di 

coordinamento. Tutti i componenti del sistema sono 

integrati in una grande rete telematica che consente 

di distribuire e utilizzare le informazioni con la massima 

sinergia. 

SELEX Sistemi Integrati, alla testa di un raggruppamento 

temporaneo di imprese, guida e coordina il 

progetto del VTS nazionale gestito dal Ministero delle 

Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso le Capitanerie 

di Porto e la Guardia Costiera. 

Il team di imprese, di cui SELEX Sistemi Integrati è capofila, 

è interamente costituito da aziende Finmeccanica: 

SELEX Communications per le telecomunicazioni; 

Sistemi e Telematica per l’automazione della ge- 

— SELEX Sistemi Integrati is leading 

and co-ordinating the national 

VTS (Vessel Traffic Services) project, 

set up by Italy’s transport and 

infrastructure ministry to control 

maritime traffic 

The VTS (Vessel Traffic Services) system is the main 

equipment used to control maritime traffic in 

critical areas – internal port waters, straits and 

canals, stretches of sea inside archipelagos and 

particularly busy routes. The system allows for the 

monitoring and management of maritime traffic, 

prevention of potentially dangerous situations, 

checking of compliance with navigation rules, 

coordination of operations in the event of 

emergencies at sea and safeguard of the marine 

ecosystem. It comprises a wide-ranging network of 

sensors able to cover large sections of the coast (in 

the case of Italy’s VTS system the entire coastline of 

the peninsula and the islands) and boasts a multilevel 

architecture which includes local control 

centres, regional centres and a national coordination 

centre. All the system components are integrated 

into a large computerised network which makes it 

possible to distribute and use information in a 

highly synergic manner. 

SELEX Sistemi Integrati, at the head of a business 

consortium, is responsible for steering and 

coordinating the ‘National VTS’ project run by the 

Ministry of Infrastructures and Transport through 

the Coastguard network. The business consortium 

led by SELEX Sistemi Integrati is formed entirely of 

Finmeccanica companies: SELEX Communications 

dealing with all telecommunications-related 

matters, Sistemi e Telematica with port 

management automation and computer 

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37



VTS: sicurezza sul mare 

VTS: security on the sea 

connections with public 

and private operators, and Elsag 

with port security. 

In addition to being directly 

responsible for all radars and real 

time command and control 

equipment, SELEX Sistemi Integrati 

has also developed the integrated 

system project and is now in 

charge of implementing the system 

itself and making it operational. 

SELEX Sistemi Integrati has been 

awarded the role of ‘Prime 

Contractor’ thanks to its vast 

experience as a ‘systems integrator’ 

and has already set up 

a number of VTS systems on a 

smaller scale than the Italian 

national system in both Italy 

(Venice, Livorno, Naples, Genoa 

stione portuale e la connessione 

info-telematica con gli operatori 

pubblici e privati; Elsag per la sicurezza 

portuale. SELEX Sistemi Integrati, 

oltre ad avere la responsabilità 

diretta di tutta la componente radar 

e comando e controllo in tempo reale, 

ha sviluppato il progetto integrato 

di sistema ed è responsabile della 

sua esecuzione e messa in servizio. 

SELEX Sistemi Integrati ha ottenuto 

tale ruolo di prime contractor grazie 

a una lunga esperienza di system integrator 

ed ha al suo attivo già molti 

sistemi VTS, di dimensioni più piccole 

rispetto a quello nazionale italiano, 

in Italia (Venezia, Livorno, Napoli, 

Genova e Messina) e all’estero (Russia, 

Cina, Grecia). Il programma italiano 

– il VTS Nazionale – è uno dei siand 

Messina) and abroad (Russia, 

China and Greece). 

The Italian programme called 

National VTS already appears to be 

one of the largest integrated 

systems worldwide. Its importance 

is not just down to its size 

(1 national centre,14 regional 

centres, over 50 local centres and 

more than 100 sensors), but above 

all to the fact that it is built on an 

‘open’ system. Indeed Italy’s 

National VTS has been integrated 

right from the beginning with all 

the existing information systems 

used by the Coastguard and will be 

integrated in the immediate future 

with the Civil Defence organisation 

and with all the EU’s maritime 

traffic databases through the 

stemi integrati più grandi al mondo. 

La sua rilevanza non deriva solo dalle 

sue dimensioni (un centro nazionale, 

14 centri regionali, oltre 50 centri locali 

e più di 100 siti sensoriali), ma 

soprattutto dalla sue caratteristiche 

architetturali di sistema ‘aperto’. 

Il VTS nazionale italiano è stato integrato, 

da subito, con tutti i sistemi 

informativi preesistenti delle Capitanerie 

di Porto e sarà integrato nell’immediato 

futuro con la Protezione 

Civile e, tramite la rete europea 

SeaSafeNet, con tutte le banche dati 

della UE relative ai dati di traffico 

marittimo. Il VTS Nazionale Italiano 

sarà lo strumento chiave per l’efficienza 

delle future ‘autostrade del 

mare’ contribuendo in modo sostanziale 

a decongestionare il tradizionale 

trasporto su gomma. 

Pur essendo un prodotto prettamente 

civile, il sistema VTS sfrutta 

importanti ricadute tecnologiche e 

sistemistiche dal settore militare. 

Il Comando Generale delle Capitanerie 

di Porto ha più volte espresso la 

propria soddisfazione per la realizzazione 

del sistema VTS, trattandosi di 

un sistema radaristico di ultimissima 

generazione che consentirà una 

copertura integrale delle nostre coste 

e in alcune aree strategiche del 

nostro Paese è già operativo. 

European SeaSafeNet network. 

The Italian National VTS will also be 

the key equipment in the efficiency 

of tomorrow’s ‘sea highways’ and 

will substantially help decongest 

highways traditionally used for 

transport by road. Even though the 

VTS system is a strictly civil 

application, it makes use of major 

technological and system 

know-how employed in the 

military sector. On several occasions 

the Coastguard General 

Headquarters has expressed its 

satisfaction towards the VTS system, 

a latest generation radar system 

which will allow for total coverage of 

our coasts and some strategic areas 

of the country where it is already 

operational. 

A sinistra, il Centro VTS 

di Genova. 

Sotto e nella pagina 

accanto, uno dei centri 

mobili del sistema VTS. 

Nelle pagine precedenti, 

antenna del VTS 

installata a Bari 

Left: VTS Operations 

Centre, Genoa. 

Below and opposite: 

VTS Mobile Installation 

Local Operation Centre. 

On previous pages: VTS 

Antenna, Bari 

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TETRA: alta comunicazione 

TETRA: advanced communication 

— Sarà basata sulla tecnologia TETRA la rete nazionale 

di comunicazioni radiomobili digitali per 

le forze dell’ordine e i servizi d’emergenza. Il sistema 

sarà fornito da Finmeccanica 

— The national digital mobile radio communications 

network for the police and emergency services 

will be based on TETRA technology. The system 

will be supplied by Finmeccanica 

Italy’s interior ministry has given the 

green light to the inter-police force 

programme, which will involve the 

creation of a national digital mobile 

radio communications network for the 

security services using TETRA (Terrestrial 

Trunked Radio) technology. The system 

will be supplied by Finmeccanica 

through subsidiary OTE SpA, a SELEX 

Communications company. 

In the first stage of the programme, the 

network will come into operation at the 

Winter Olympics in Turin in 2006. 

TETRA is the digital standard created by 

ETSI (the European Telecommunications 

Standards Institute) to meet demand 

for a mobile system offering immediate, 

reliable and secure communications 

for the security and emergency services. 

The TETRA standard uses a harmonised 

frequency band and shared technology 

to solve the communications 

and operational problems of Europe’s 

police forces. 

Il Ministero dell’Interno italiano ha dato il 

via al Programma Interpolizie che prevede 

la creazione di una rete nazionale per comunicazioni 

radiomobili digitali per le forze 

dell’ordine basata su tecnologia TETRA 

(Terrestrial Trunked Radio): tale sistema 

sarà fornito da Finmeccanica, attraverso la 

sussidiaria OTE SpA, società controllata da 

SELEX Communications. 

La prima fase del Programma Interpolizie 

prevede l’attivazione della rete nell’area dei 

giochi olimpici invernali Torino 2006. 

TETRA è lo standard digitale creato dall’ETSI 

(European Telecommunication Standard Institute) 

come risposta all’esigenza di avere 

un sistema di comunicazioni mobili immediate, 

sicure e affidabili, per le forze dell’ordine 

e i servizi d’emergenza. Lo standard TE- 

TRA prevede l’utilizzo di una banda di frequenza 

armonizzata e una tecnologia comune 

al fine di risolvere i problemi di comunicazione 

e operatività delle forze di polizia 

europee. ELETTRA, la soluzione TETRA di OTE, 

consente a una singola rete integrata di fornire 

servizio a diverse organizzazioni simultaneamente, 

garantendo la piena riservatezza 

dell'operatività, (per esempio consente 

all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di 

Finanza di gestire le proprie comunicazioni 

in totale riservatezza pur usando la stessa 

rete) e riducendo al contempo i costi di realizzazione 

e gestione della rete. Con il sistema 

ELETTRA, sicurezza è sinonimo di affidabilità 

e immediatezza delle comunicazioni. 

La soluzione OTE garantisce l’operatività del 

sistema anche in caso d’emergenza o di 

guasto di uno dei moduli ridondanti della 

rete. In condizioni di emergenza, le reti di telefonia 

fissa e cellulare sono soggette a sovraccarichi 

che rendono lento e difficile (se 

non impossibile) effettuare chiamate: TE- 

TRA assicura anche in questi casi l’instaurazione 

della chiamata in soli 300 ms. Le comunicazioni 

dei sistemi radiomobili tradizionali 

spesso non riescono a garantire la riservatezza 

delle stesse, mettendo a repentaglio 

la sicurezza e l’integrità delle operazioni 

di polizia. Tramite la cifratura delle 

ELETTRA – OTE’s TETRA system – enables 

a single integrated network to provide 

services to several organisations 

simultaneously, and guarantees 

complete privacy. For example, the 

Carabinieri (military police) and Guardia 

di Finanza (customs police) can manage 

their own completely private 

communications while using the same 

network, and at the same time reduce 

the network’s setup and running costs. 

With the ELETTRA system, security is 

synonymous with reliability and instant 

communication. 

OTE’s system is guaranteed to work even 

in case of emergency or failure of one of 

the network’s many modules. 

In an emergency, fixed and mobile 

networks are overloaded, and making 

calls becomes slow and difficult, if not 

impossible. Even under these conditions, 

TETRA ensures that calls are connected 

in just 300 milliseconds. 

Traditional mobile radio communications 

chiamate (voce e dati), l’autenticazione di 

utenti e terminali e della rete, la gestione 

della sicurezza e la disabilitazione di radio 

rubate, TETRA garantisce la sicurezza delle 

comunicazioni, mantenendo al contempo 

una qualità audio ottimale combinata a 

un’efficiente riduzione del rumore ambientale. 

La qualità e rapidità delle comunicazioni 

riducono i tempi d’intervento e aumentano 

conseguentemente la sicurezza di chi 

opera sul territorio. Da oltre 50 anni OTE è 

un fornitore di soluzioni innovative di comunicazione 

radiomobile per uso professionale. 

Le sue capacità di ricerca e sviluppo e la 

dedizione alla continua ricerca d’innovazione, 

hanno reso OTE leader globale nello sviluppo 

e produzione di sistemi radiomobili 

professionali ‘chiavi-in-mano’ (infrastruttura, 

terminali e applicativi) all’avanguardia. 

La OTE ha fornito più di 60 sistemi TETRA in 

oltre 25 Paesi. In particolare, 10 sistemi per la 

sicurezza sono attualmente attivi in Italia, 

Indonesia, Iran, Libano, Portogallo, Regno 

Unito, Russia e Slovenia. 

systems often cannot guarantee privacy, 

thereby threatening the security and 

integrity of police operations. TETRA 

guarantees secure communications by 

encrypting calls (voice and data), 

authenticating users, terminals and the 

network, and disabling stolen radios. At 

the same time, the system maintains 

excellent audio quality, and effectively 

reduces ambient noise. The quality and 

speed of communications reduce 

response time, and thus increase 

operational security for those operating 

on the ground. 

For more than 50 years, OTE has supplied 

innovative mobile radio communications 

solutions for professional use. Thanks to 

its R&D capabilities and tireless search 

for innovation, OTE is world leader in the 

development of advanced turnkey 

(infrastructure, terminals and 

applications) professional mobile radio 

systems. OTE has supplied more than 60 

TETRA systems in over 25 countries. Ten 

of its security systems are currently 

operational in Italy, Indonesia, Iran, 

Lebanon, Portugal, the UK, Russia and 

Slovenia. 

A sinistra, 

ricetrasmettitore 

portatile modello 

PUMA-T3Ex, 

versione a ‘sicurezza 

intrinseca’. 

Sotto, poliziotto 

sloveno con il portatile 

TETRA OTE 

Left: portable 

transceiver, PUMA-T3Ex. 

model ‘Intrinsically safe’ 

version. 

Below: a Slovenian 

policeman with 

portable TETRA OTE 

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H I G H L I G H T S F O C U S 

SELEX: la forza di un nome 

SELEX: the power of a name 

Recentemente le società del comparto 

elettronica per la difesa di Finmeccanica 

hanno cambiato nome, aggiungendo 

al marchio comune SELEX la connotazione 

della missione che la capogruppo ha 

loro assegnato. Così AMS è diventata SELEX 

Sistemi Integrati, Selenia Communications 

si è trasformata in SELEX Communications 

mentre la componente avionica acquisita 

da BAE Systems è stata chiamata SELEX 

Sensors and Airborne Systems. 

All’interno di SELEX restano, per ora con la 

loro attuale denominazione, Elsag (Sicurezza, 

ICT, Automazione), Seicos (Gestione 

servizi per reti tlc) e SNI (programma per 

le fregate Fremm). 

Come si è giunti al nome SELEX Se si intervista 

un esperto di psicolinguistica, ci 

verrà spiegato che, secondo i canoni di 

questo nuovo settore della comunicazione, 

il nome di una società deve inviare un 

messaggio forte verso i propri clienti, per 

cui la composizione del nome stesso, la 

sua assonanza, la scelta delle vocali, delle 

consonanti o dei fonemi che lo compongono 

hanno tutte un significato mediatico 

molto importante. Secondo la psicolinguistica, 

infatti, se si vuole comunicare 

qualcosa di forte, di energico o di autoaffermativo 

è necessario che nel nome 

The companies making up 

Finmeccanica’s Defence Electronics 

division have been rebranded as SELEX, 

each company taking on an additional 

name that describes their mission. Thus 

AMS has become SELEX Sistemi Integrati, 

Selenia Communications has been 

transformed into SELEX Communications, 

and the avionics business acquired from 

BAE Systems have been called SELEX 

Sensors and Airborne Systems. 

Within SELEX the following companies 

remain under their original names for 

now: Elsag (security, ICT and automation), 

Seicos (services management for 

telecoms networks), and SNI (FREMM 

frigates programme). 

How did we come up with the name 

SELEX If you interview an expert in 

psycholinguistics, he or she will explain 

that, according to the principles of this 

new communications discipline, a 

company’s name must send out a strong 

signal to clients. Thus the makeup of the 

company’s name itself – its sound, the 

choice of vowels, consonants and 

phonemes that constitute it – all carry a 

very important meaning in terms of the 

company’s image. According to 

psycholinguists, if we want to convey 

compaiano consonanti come la ‘x’, la ‘k’ o 

la ‘sh’. Ogni vocale, poi, esprime una sensazione 

diversa, la ‘o’ serietà, la ‘a’ simpatia, 

la ‘e’ cura e così via. Tutti questi suggerimenti 

sono, probabilmente, molto indicati 

per quelle società che sviluppano e commercializzano 

prodotti rivolti a un largo 

pubblico e per le quali un nome azzeccato 

può contribuire a un forte miglioramento 

delle vendite di un prodotto o di una famiglia 

di prodotti. Ciò è un po’ meno vero per 

società e prodotti che si rivolgono a clienti 

altamente selezionati e a un mercato come 

quello della difesa e della sicurezza, particolarmente 

sofisticato quanto a tecnologia e 

richiesta di prestazioni. 

Ma proprio per il fatto di lavorare fianco a 

fianco con le forze armate e con le forze di 

polizia, il nome è un pò sentito come la 

bandiera o, in termini sportivi, come i colori 

della casacca della squadra del cuore 

ed è proprio questo che Finmeccanica ha 

voluto comunicare all’interno del Gruppo 

e all’esterno, ai clienti e ai concorrenti, con 

questa importante azione di ridenominazione 

delle proprie società: la creazione di 

un gruppo coordinato e fortemente motivato, 

in grado di progettare soluzioni anche 

molto complesse e di grande valenza 

tecnologica. 

— Elettronica, eccellenza e l’eredità della Selenia, un tempo 

tra i leader mondiali, si fondono in un unico termine per 

rappresentare il comune denominatore delle aziende del 

comparto elettronica per la difesa 

— Electronics, excellence and the legacy of Selenia, 

once a world leader, come together under one name 

that represents the shared values of our defence electronics 

companies 

something strong, energetic, or 

assertive, the name must include sounds 

such as x, k, or sh. Each vowel, moreover, 

conveys a different sensation: o conveys 

seriousness, a is likeable, e suggests care, 

and so forth. All these suggestions are 

probably very pertinent for companies 

that develop and market products aimed 

at a broad market, and for which a wellchosen 

name can contribute to a sharp 

increase in sales of a product or family 

of products, but are less so for 

companies and products that target 

carefully-chosen clients in a market such 

as that of defence and security, which is 

especially sophisticated as regards 

technology and demand for highperformance 

products. 

However, precisely because we work 

alongside the armed forces and the police, 

the company name is seen rather as a flag 

or, to use a sporting metaphor, like the 

strip of a favourite team. This is exactly 

what Finmeccanica has aimed to convey 

within the Group and, outside it, to clients 

and competitors, by this important step of 

renaming its companies: the creation of a 

co-ordinated, highly motivated group, able 

to design even highly complex solutions 

that use the most sophisticated 

E allora ben si comprende come SELEX sia 

un nome molto appropriato, perché evoca 

contemporaneamente il settore di attività 

(l’elettronica), le origini di alcune società 

del Gruppo o, comunque, una società 

a suo tempo famosa a livello mondiale 

(la Selenia), esprime desiderio di eccelenza 

(con la ‘ex’ di excellence finale), 

non disgiunta, per far contenti gli psicolinguisti, 

da una certa carica di aggressività, 

come da ‘x’ finale. E quanto sopra, sembra 

più che sufficiente, come bandiera o come 

casacca, per sviluppare un forte spirito di 

corpo e di appartenenza in un Gruppo di 

oltre 20.000 persone, comprendente sei 

diverse società o gruppi societari, veramente 

internazionale, che continuerà a 

migliorare la propria posizione di già apprezzato 

protagonista nel mondo in continua 

evoluzione dei sistemi elettronici per 

la difesa e la sicurezza. R.P. 

technology. It is easy to see, therefore, 

how SELEX is a very appropriate name. 

It evokes at once its area of activity 

(electronics) and the origins of some of 

the companies within the Group – once 

part of Selenia, a company that is famous 

worldwide. It also expresses the desire 

for excellence (a word suggested by the 

final ‘ex’) and, to keep the 

psycholinguists happy, also conveys a 

certain aggressive force in its final x. All 

of the above seems to me to be more 

than enough to create a flag or team 

strip that can develop a strong esprit de 

corps and sense of belonging to a truly 

international Group which employs more 

than 20,000 people, comprises six 

different companies or groups of 

companies, and will continue to improve 

its position as a highly regarded player in 

the continually evolving world of 

electronic systems for defence and 

security. R.P. 

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43


SELEX: la forza di un nome 

SELEX: the power of a name 

Marina Grossi 

Amministratore delegato 

SELEX Sistemi Integrati 

Chief Executive Officer 

of SELEX Sistemi Integrati 

La definizione del ruolo di SELEX Sistemi Integrati 

nell’ambito del neo-costituito Polo 

per l’elettronica per la difesa di Finmeccanica 

è di importanza strategica per le attività 

che verranno a svilupparsi nel quadro dei 

grandi sistemi operativi della holding industriale. 

Tale ruolo si concretizzerà, infatti, in 

capacità di integrazione a tutto campo di sistemi 

propri e di terzi, inclusi quelli montati 

su piattaforme diverse (aeree e altro), con 

particolare ampiezza sui temi di Homeland 

Security. Le capacità operative di SELEX Sistemi 

Integrati, si ricorda, sono consolidate 

su un’esperienza di oltre cinquanta anni sia 

nel campo della sensoristica che in quello 

della sistemistica. 

Giancarlo Grasso 

Amministratore della SELEX Sensors 

and Airborne Systems SpA 

Chief Executive Officer of SELEX Sensors 

and Airborne Systems SpA 

I primi passi mossi verso l’attività di integrazione 

con SELEX Sensors and Airborne 

Systems hanno dato segni estremamente 

positivi. Lo spirito con cui ognuno di noi si 

è avventurato in questa nuova impresa dimostra 

grande entusiasmo e volontà di 

avere successo. 

The first steps of the integration work we 

are carrying out in SELEX Sensors and 

Airborne Systems have proven very 

positive. The spirit with which each and 

everyone is taking this new adventure 

together demonstrates great enthusiasm 

and the will to make it work. 

Nick Franks 

Amministratore delegato SELEX Sensors 

and Airborne Systems Ltd. 

Managing Director of 

SELEX S&AS Ltd. 

SELEX Sensors and Airborne Systems è il 

nome che conferma il nostro ruolo di leader 

mondiale nella fornitura di soluzioni 

integrate per sensori aeroportati e che nel 

settore dell’elettronica per la difesa ci colloca 

all’avanguardia per quanto attiene ai 

sistemi aeroportati di controllo, protezione, 

tracking, targeting e imaging. 

SELEX Sensors and Airborne Systems 

is a name that reflects our abilities as 

world class integrated airborne sensor 

solutions providers. It positions us within 

the defence electronics sector as the 

leader in airborne surveillance, protection, 

tracking, targeting and imaging systems. 

Alessandro Gustapane 

Amministratore delegato 

Galileo Avionica 

Managing Director 

of Galileo Avionica 

Con le operazioni britanniche e Galileo 

Avionica, SELEX Sensors and Airborne Systems 

è in grado di garantire una gamma 

completa di strumentazione di prima qualità 

per il controllo aeroportato e di tecnologia 

all’avanguardia per la localizzazione, 

il tracking e l’imaging. 

With the UK operations and Galileo 

Avionica, SELEX Sensors and Airborne 

Systems can deliver a complete range 

of leading edge airborne surveillance 

capability and state-of-the-art technology 

for detection, tracking and imaging. 

Maurizio Tucci 

Amministratore delegato SELEX 

Communications 

Chief Executive Officer 

of SELEX Communications 

Nel Gruppo Finmeccanica SELEX Communications 

ha la missione di presidiare le comunicazioni 

in ambito avionico, terrestre, 

navale e satellitare. Il compito della società 

è quello di garantire che le infrastrutture 

di comunicazione usate siano sicure, 

affidabili e integrabili. SELEX Communications 

è una società che ha molte 

opportunità da cogliere sia all’interno che 

all’esterno del Gruppo, sia in Italia che all’Estero. 

SELEX dispone di un’ampia gamma 

di prodotti tecnologicamente all'avanguardia, 

che creano opportunità di mercato 

che devono essere colte. Abbiamo mille 

ricercatori impegnati nella progettazione 

e sviluppo di apparati nel campo delle comunicazioni, 

ma abbiamo anche chi fabbrica 

questi apparati. Da parte mia e di 

tutte le risorse inserite nella società cercheremo 

di fare in modo che tali opportunità 

si tramutino in fatti concreti. 

SELEX Communications, which oversees 

avionic, naval, satellite and ground 

communications systems, is responsible 

for guaranteeing that the infrastructures 

of these communication systems are 

secure, dependable and integratable. 

SELEX Communications is a company that 

offers many noteworthy opportunities, 

both within the Group and without; both 

in Italy and abroad. 

SELEX offers a wide range of leading-edge 

technological products, which generate 

market opportunities that must be seized. 

We have 1,000 researchers working on the 

design and development of new 

equipment in the field of 

communications, but we also have those 

who make this equipment. On behalf of 

myself and all the people at SELEX, we will 

work to ensure that these opportunities 

are transformed into reality. 

Defining the role of SELEX Sistemi 

Integrati within Finmeccanica’s newly 

constituted Defence Electronics division is 

of great strategic importance for the 

activities that will be developed in the 

ambit of Finmeccanica’s large-scale 

operating systems. Indeed, this role will 

manifest itself in a capacity for the total 

integration of our own and other 

systems, including those mounted on 

different platforms (aircraft and others), 

with particular relevance to matters of 

Homeland Security. The operational 

capacities of SELEX Sistemi Integrati, let 

us not forget, are founded on more than 

fifty years of experience in the fields of 

sensory instrumentation and systems. 

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SELEX Sensors & Airborne Systems 

verso una nuova era di investimenti 


towards a new era of investment 

— Con SELEX S&AS a fianco di AgustaWestland, 

SELEX Communications e MBDA, il 

Regno Unito diventa centrale nello sviluppo 

di Finmeccanica 

— With SELEX S&AS working closely with 

Agusta Westland, and SELEX Communications 

with MBDA, the UK is becoming central 

to Finmeccanica’s development 

Alla SELEX Sensors & Airborne Systems 

UK si respira un’atmosfera nuova, secondo 

l’amministratore delegato della società, 

Nick Franks: “Siamo ottimisti, sentiamo 

che stanno per succedere molte cose”. 

Tale ottimismo è alimentato dall’acquisizione 

effettuata quest’anno da Finmeccanica 

SpA, che ha rilevato la divisione avionica di 

BAE Systems, ora denominata SELEX S&AS 

Ltd., per affiancarla all’italiana Galileo Avionica 

dando vita al secondo produttore europeo 

per dimensioni di elettronica per la difesa. 

Le attività aggregate delle due società 

totalizzano un giro d’affari di 1,2 miliardi di 

sterline e danno lavoro a 7.600 persone. 

L’acquisizione riconferma l’impegno della 

Finmeccanica, intenzionata a fare del Regno 

Unito il suo secondo ‘mercato nazionale’, 

e giunge dopo il rilevamento un anno fa 

di AgustaWestland e la stipula di un accordo 

per l’acquisto di Marconi Mobile. Con 

una forza lavoro sul suolo britannico superiore 

alle 9.000 unità, Finmeccanica è già la 

seconda società di difesa nel Regno Unito 

There is a mood of expectancy at 


UK, according to the company’s 

managing director, Nick Franks. 

“There’s optimism, a sense that things 

are going to happen” he said. 

The optimism is fuelled by Finmeccanica 

SpA’s acquisition this year of BAE 

Systems’ avionics division, now renamed 

SELEX S&AS Ltd., bringing the business 

together with Galileo Avionica in Italy to 

create Europe's second-biggest maker of 

defence electronics. The combined 

operations have a turnover of £1.2 

billion, employing 7,600 people. 

The purchase is the latest sign of 

Finmeccanica’s commitment to make 

the UK its second ‘home market’ 

following last year’s acquisition of 

AgustaWestland and a separate 

agreement to buy the Marconi Mobile 

communications businesses. With a 

British workforce of more than 9,000, 

Finmeccanica is now the second-largest 

per fatturato, i cui ricavi pro forma per il 

2005 si attestano a 1,7 miliardi di sterline. 

A seguito dell’acquisizione, Finmeccanica 

controlla il 75% di SELEX S&AS Ltd., mentre 

BAE Systems possiede la quota rimanente. 

Mediante l’operazione, SELEX S&AS Ltd. ha 

abbandonato la posizione marginale che 

occupava in seno a BAE Systems per assumere 

un ruolo di primo piano nell’ambito di 

Finmeccanica – di qui l’ottimismo nei confronti 

di una nuova era di investimenti ed 

espansione. “SELEX S&AS Ltd. si inserisce 

molto più agevolmente nella struttura di 

Finmeccanica che in quella di BAE Systems”, 

ha affermato Franks.“Le attività britanniche 

e italiane presentano una scarsa 

sovrapposizione e sono estremamente 

complementari.” 

L’acquisizione di SELEX S&AS UK ha dato a 

Finmeccanica l’opportunità di rafforzare la 

sua presenza nel mercato in rapida crescita, 

dei sensori. Il 1° luglio, SELEX S&AS UK ha 

annunciato i dettagli del contratto da 1,25 

miliardi di euro relativo alla fornitura di 

sensori di autodifesa e contromisure DASS 

per la seconda tranche di produzione dell’Eurofighter 

Typhoon. La società britannica 

è alla guida del consorzio europeo Euro- 

DASS e il contratto porta le commesse totali 

acquisite da SELEX S&AS UK nell’ambito 

della seconda tranche del velivolo a un valore 

complessivo di 2,6 miliardi di euro. L’ordine 

per l’Eurofighter evidenzia i punti di 

forza di SELEX S&AS UK nonché la logica 

dietro l’acquisizione voluta da Finmeccanica. 

Innanzitutto, l’operazione conferisce alla 

società una fetta più ampia degli incari- 

defence company in the UK by sales, 

generating pro-forma 2005 revenues of 

£1.7 billion. 

Finmeccanica now owns 75% of SELEX 

S&AS Ltd., with BAE Systems owning the 

remainder. Significantly, the transaction 

moved SELEX S&AS Ltd. from the 

margins of BAE Systems’ core operations 

to centre stage at Finmeccanica - hence 

the confidence that a new era of 

investment and expansion is dawning. 

“SELEX S&AS Ltd. fits much more 

comfortably in the Finmeccanica than in 

BAE Systems”, Franks said. “There’s very 

little overlap between the UK and Italian 

operations. They are very 

complementary”. Acquiring SELEX S&AS 

UK has given Finmeccanica an 

opportunity to increase its footprint in 

the fast-growing market for sensors 

systems. On July 1, SELEX S&AS UK 

announced details of a 1.25 billion-euro 

contract to supply DASS self-defence 

sensors and countermeasures for the 

second tranche of the Eurofighter 

Typhoon aircraft. The UK company leads 

the pan-European consortium producing 

EuroDASS, and the contract brings the 

total value of SELEX S&AS UK work on 

Eurofighter tranche two to 2.6 billioneuro. 

The Eurofighter order illustrates 

the strengths of SELEX S&AS UK and the 

rationale for bringing the business 

under Finmeccanica’s control. Firstly, it 

gives SELEX a larger slice of the sensor 

work on Eurofighter, a valuable 

programme in itself. It also underlines 

Finmeccanica’s position as a leader in 

sensors and airborne systems. 

And finally, the deal confirms 

Finmeccanica as a major supplier to the 

UK Ministry of Defence. For Pier 

Francesco Guarguaglini, Finmeccanica’s 

chairman and Chief Executive Officer, 

there is more to come. Commenting on 

the Tranche Two deal, he said: 

“The electronic-defence sector is a field 

which offers further opportunities in 

international markets”. 

Many of those opportunities will be 

chi riguardanti i sensori per l’Eurofighter, 

un programma di grande importanza. Inoltre, 

essa sottolinea la posizione di leadership 

di Finmeccanica nel campo dei sensori 

e dei sistemi aeroportati. Infine, l’operazione 

riconferma il ruolo di Finmeccanica come 

importante fornitore del Ministero della 

Difesa britannico. 

Secondo Pier Francesco Guarguaglini, presidente 

e amministratore delegato di Finmeccanica, 

le buone notizie non sono finite. 

Commentando l’ordine per la seconda 

tranche ha dichiarato: “Il settore dell’elettronica 

per la difesa offre interessanti opportunità 

di ulteriore crescita nei mercati 

internazionali”. 

Molte di queste opportunità nasceranno 

sull’altra sponda dell’Atlantico. SELEX 

S&AS UK fornisce già i laser che guidano il 

sistema d’arma dell’F-35 Joint Strike Fighter. 

Inoltre, la United States Marine Corp 

ha ordinato il sistema HALO (Hostile Artillery 

Location System), che rileva acusticamente 

il fuoco nemico. SELEX S&AS UK la- 

Sopra, la sede di 

SELEX Sensors & 

Airborne Systems a 

Basildon. 

A sinistra, ambasciatori 

Setpoint. 


l’Eurofighter Typhoon 

Above: SELEX Sensors & 

Airborne Systems, 

Basildon facility. 

Left: Setpoint 

ambassadors. 

Opposite: Eurofighter 

Typhoon 

46 


47



verso una nuova era di investimenti 


towards a new era of investment 

vora in stretta collaborazione con Northrop 

Grumman allo sviluppo di contromisure 

a infrarossi. Le sedi operative di SELEX 

S&AS Ltd. nel Regno Unito si trovano a Basildon, 

Luton (nella periferia di Londra), 

Edimburgo, Portsmouth e Southampton. 

Oltre a ospitare il quartier generale di SE- 

LEX S&AS, la sede di Basildon si specializza 

nei sistemi elettro-ottici e di comunicazione 

impiegati in progetti come HALO. Il sito 

di Luton si occupa di sistemi per la guerra 

elettronica e contromisure, quali i dispositivi 

di disturbo per il Tornado e i supporti 

difensivi per l’Eurofighter. A Luton viene 

prodotto anche il sistema HIDAS (Helicopter 

Integrated Defensive Aids Systems), un 

insieme integrato di sensori che in poco 

tempo rileva, valuta e contrasta le minacce 

agli elicotteri senza alcun intervento da 

parte dell’equipaggio. Gli elicotteri Apache 

della flotta militare britannica sono dotati 

di questo sistema. 

Edimburgo è il centro dedicato alla produzione 

di radar. Attualmente, SELEX S&AS UK 

across the Atlantic. SELEX S&AS UK 

already supplies lasers for a guided 

weapons system on the F-35 Joint Strike 

Fighter. And the United States Marine 

Corp has ordered HALO (Hostile Artillery 

Location System), which uses acoustics 

to detect enemy gunfire. SELEX S&AS UK 

has a close partnership with Northrop 

Grumman to develop infra-red 

countermeasures. SELEX S&AS operates 

in the UK at Basildon, Luton, the 

outskirts of London, Edinburgh, 

Portsmouth and Southampton. 

As well as being home to SELEXS&AS's 

UK HQ, the Basildon site specialises in 

electro optics and communications 

systems for projects such as HALO. 

The Luton site is the centre of electronic 

warfare and attack countermeasures, 

such as jammers for the Tornado aircraft 

and the defensive aids for Eurofighter. 

Luton also makes HIDAS, an integrated 

group of sensors that rapidly detects, 

prioritises and counters threats to 

helicopters, without the need for crew 

intervention. The UK army fleet of 

Apache helicopters is fitted with HIDAS 

(Helicopter Integrated Defensive Aids 

Systems). The radar operation is in 

Edinburgh. SELEX S&AS UK and Galileo 

Avionica now provide the complete 

range of systems for the radar market. 

In the mid-1950s, operations now part of 

SELEX S&AS developed the world's first 

monopulse radar for the Royal Air Force. 

Today, SELEX S&AS UK supplies the 

Captor radar, one of the world’s most 

technically advanced airborne radar 

systems, and Seaspray 7000E, state of 

the art Active Electronically Scanned 

Array (AESA) radar. Captor is high 

performance multi-mode radar and the 

primary sensor for the Eurofighter 

aircraft. Seaspray 7000E is the latest in a 

successful family of surveillance radar, 

with over 600 systems delivered to 

nations around the world on a variety of 

platforms ranging from helicopters and 

fixed wing aircraft, to fast patrol boats. 

The company’s history in defence 

e Galileo Avionica forniscono la gamma 

completa di sistemi per il mercato dei radar. 

A metà degli anni Cinquanta, le divisioni 

ora facenti parte di SELEX S&AS Ltd. misero 

a punto il primo radar monoimpulso 

del mondo per la Royal Air Force. Oggi, SE- 

LEX S&AS UK fornisce il radar Captor, uno 

dei sistemi radar aeroportati più avanzati 

del mondo, e il Seaspray 7000E, un radar 

AESA (Active Electronically Scanned Array) 

d’avanguardia. Il Captor è un radar multifunzione 

ad alta prestazione nonché il 

sensore primario dell’Eurofighter. Il Seaspray 

7000E è l’ultimo nato in una famiglia 

di eccellenti radar di sorveglianza, con 

oltre 600 esemplari forniti ai Paesi di tutto 

il mondo su una vasta tipologia di piattaforme, 

dagli elicotteri e i velivoli ad ala 

fissa ai pattugliatori veloci. La società vanta 

una tradizione centenaria nelle tecnologie 

per la difesa. Negli ultimi tempi, il 

settore è stato interessato da una trasformazione 

fulminea. Nel contesto di rapida 

evoluzione “è fondamentale mantenere la 

concentrazione”, ha detto Franks.“Dobbiamo 

soddisfare i nostri clienti”. Franks lavora 

nel settore da ventisette anni e la sua 

carriera riflette molti dei cambiamenti avvenuti 

nell’industria europea della difesa. 

Dopo gli esordi presso Marconi Space and 

Defence Systems, nel 1996 divenne vice 

CEO di Matra Marconi Space a Parigi. 

Quando, nel 1999, BAE Systems acquisì il 

ramo difesa di Marconi, Franks assunse 

l’incarico di amministratore delegato di 

Gripen. Nel 2002 è stato nominato amministratore 

delegato del Gruppo BAE System 

Avionics, carica che da quest’anno ricopre 

presso SELEX S&AS UK. 

technologies can be traced back 100 

years. More recently, the defence 

industry has been transformed at 

lightning speed. Amid the changes “it is 

essential to keep our eye on the ball”, 

Franks said. “We have to deliver on our 

contracts”. 

Franks has worked in the sector for 27 

years and his career reflects many 

changes in the European defence 

industry. He started at Marconi Space 

and Defence Systems. In 1996, he 

became deputy chief executive of Matra 

Marconi Space, in Paris. And when BAE 

Systems merged with Marconi's defence 

interest in 1999 he became managing 

director of Gripen. He took over as group 

managing director of BAE Systems 

Avionics in 2002, transferring to SELEX 

S&AS UK this year. 

Finmeccanica UK 

Yeovil 

Edinburgh 

Liverpool 

Bristol 

York 

Luton 

Southampton 

Christchurch 

Stevenage 

Chelmsford 

Basildon 

London 

Portsmouth 

A sinistra, la sede 

di Edimburgo. 


la sede di Luton, centro 

d’eccellenza dei sistemi 

di difesa elettronica, 

e il radar Captor per il 

programma Eurofighter 

Left: Edinburgh facility. 

Opposite: Luton 

facility, centre 

of excellence for 

electronic defensive 

systems, and the Captor 

radar for the Eurofighter 

48 


49



AnsaldoBreda, cantiere 

del tram Sirio a Pistoia 

Opposite page: 

AnsaldoBreda, 

construction site for 

Sirio tram in Pistoia 

La grande impresa protagonista 

della crescita del Paese 

The role of major industry 

in national growth 

Guglielmo Epifani 

Segretario generale CGIL 

General Secretary of CGIL 

Il 2006 sarà l’anno del centenario della 

CGIL. Anche Finmeccanica ha celebrato nel 

2005 il centenario di due sue aziende (Oto 

Melara ed Elsag), e molte altre fanno comunque 

parte del patrimonio industriale 

italiano. Quale ruolo si apre ora per il sindacato 

– in questa particolare fase – nel rapporto 

con la grande impresa 

Da anni la CGIL denuncia l’avanzare di un 

forte declino industriale, in un quadro di dissesto 

produttivo, recessione, assenza di politiche 

e indirizzi per lo sviluppo a partire dalle 

aree più deboli. Tutto questo si somma 

agli andamenti congiunturali e alle carenze 

storiche e strutturali del Paese a cominciare 

dalle infrastrutture, dalla ricerca, dal sistema 

formativo. Inoltre nell’ultimo decennio si 

è costantemente ridotto il numero delle 

grandi imprese, soprattutto di quelle industriali 

e manifatturiere. L’insieme di questi 

fattori ha ridotto la capacità di competere e 

di innovarsi dell’intero sistema Paese, nell’ambito 

di una globalizzazione dell’economia 

sempre più agguerrita e complessa. In 

— Qual è oggi il ruolo del sindacato nel rapporto 

con le imprese, in un momento storico di crisi dell’industria 

Le riflessioni del segretario generale 

della CGIL, confederazione che sta per compiere 

un secolo di vita 

— What is the state of the unions’ relationship 

with large companies at a time of crisis in Italian industry 

Reflections from the General Secretary of 

the CGIL trades union confederation, which is 

about to celebrate its first centenary 

Next year will be the CGIL’s centenary 

year. In 2005, Finmeccanica also 

celebrated the centenaries of two of its 

companies (Oto Melara and Elsag), and 

many of its other companies are also part 

of Italy’s industrial heritage. 

What role can the union play in its 

relationship with major businesses in this 

phase of its existence 

For years the CGIL has been bemoaning a 

marked decline in industry, in a context 

of problems with production, recession 

and a lack of political strategy or 

guidance for strengthening areas of 

weakness. To this can be added changes 

in economic conditions and the country’s 

historical and structural deficiencies, 

most clearly seen in infrastructure, 

research and the education system. The 

number of major companies has steadily 

decreased in the past ten years, 

particularly in industry and 

manufacturing. All these factors have 

reduced the entire country’s ability to 

Italia in molti imprenditori hanno scelto gli 

investimenti finanziari e la rendita, oppure 

hanno investito in settori protetti o monopolistici, 

invece di continuare a investire nei 

settori industriali dove la concorrenza diventava 

più impegnativa. Scelte sbagliate 

dell’esecutivo, che hanno determinato assenza 

di politiche industriali e sostegni mirati 

allo sviluppo, a cui va aggiunta la riduzione 

delle grandi imprese (capaci di investire 

in ricerca, innovazione e partecipare a 

progetti di ampia portata), hanno prodotto 

l’allarmante situazione in cui versa il nostro 

Paese. Per uscire da queste difficoltà occorre 

che l’intera comunità, a partire dal ruolo del 

pubblico, sia in grado di indirizzare e sostenere 

un processo di rilancio dell’economia e 

di crescita dimensionale delle imprese, per 

affrontare la sfida di uno sviluppo di qualità 

basato su innovazione, ricerca, formazione. 

La grande impresa, soprattutto nei suoi 

punti di eccellenza e di più alta qualificazione 

competitiva, deve sostenere ed essere 

protagonista di questo processo. 

50 


51


A destra, AnsaldoBreda, 

Pistoia, interno 

di motrice DMU IC4 

per le ferrovie danesi. 


la produzione delle 

‘nacelles’ dell’Airbus 

A380, Aermacchi 

Right: AnsaldoBreda, 

Pistoia, interior of DMU 

IC4 engine for the 

Danish railway. 

Opposite: 

manufacturing 

activities at the 

Aermacchi plant: work 

on Airbus A380 nacelles 

La grande impresa protagonista 

della crescita del Paese 

The role of major industry 

in national growth 

compete and innovate, at a time when 

economic globalisation is increasingly 

aggressive and complex. 

In Italy, many entrepreneurs have chosen 

financial investments and returns, or 

investments in protected or monopolyrun 

sectors, rather than pursuing 

investment in industrial sectors where 

competition was becoming more 

challenging. 

The situation in Italy is becoming 

alarming because political decisionmakers 

have made wrong choices which 

failed to provide industrial strategies and 

support for development, and because 

there are fewer and fewer large 

companies (which can invest in research 

and innovation and take part in 

substantial projects). 

To resolve these problems and achieve 

high-quality development based on 

innovation, research and education, the 

entire community, including the public, 

will have to find and sustain a way of relaunching 

the economy and promoting 

sound business growth. 

The major companies must back this 

process and take an active part in it, 

making particular use of their superior 

expertise and competitive performance. 

Finmeccanica is defined by its high-tech 

activities. In comparison to traditional 

manufacturing companies, it is a Group 

which competes by researching, updating 

and furthering knowledge. These 

characteristics require great flexibility in 

workforce management, which today is at 

the heart of our system. How can we 

reconcile the increasingly tough 

challenges presented by the global 

markets and the guarantees traditionally 

provided by the Italian job market 

I would say that the most acrimonious 

area here is the contrast between the 

policy adopted by the government and by 

many employers’ associations, and the 

CGIL’s position. Because, rather than 

finding a way of harmonising our needs – 

as the EU, among others, requires us to 

do – the government has taken a 

dogmatic approach to the requirement 

that businesses be flexible and has tried 

to put the burden of this onto the 

workforce, without realizing that for 

leading companies, the flexibility they are 

looking for means the ability of 

businesses to adapt to market 

turbulence, and not the ruthless 

reduction of employees’ rights. There has 

been violent disagreement on this point, 

but it is significant that not even 

companies themselves are following the 

more ambiguous laws introduced by 

legislators, and that contractual renewals 

have considerably narrowed the gaps 

opened by Law 30. We need a radical 

overhaul: the philosophy behind the 

legislation needs to be overturned and 

the ambiguous legislation abolished, and 

a system of rights covering all forms of 

work needs to be introduced, putting the 

organisation of labour back at the 

forefront of the search for an agreement 

between the two sides. 

In the past three years, Finmeccanica has 

strengthened its strategy, focussing on its 

core businesses of aerospace, defence and 

security. This has meant a sharp increase 

in turnover and profits, as well as strong 

job growth in a segment that has always 

been seen as central for Italy. What stands 

out strongly in this strategy is the number 

of employees Finmeccanica now has in the 

UK: 10,000. Could this be an opportunity 

for a cultural ‘exchange’ between the best 

aspects of contractual employment in the 

two countries 

Finmeccanica’s results and achievement 

on its markets are substantial and 

significant, but are due more than 

anything else to specific choices in 

product specialisation and a continued 

commitment to technological innovation 

and research. As for the relationship 

between the best aspects of contractual 

employment in Italy and the UK, an 

exchange of opinions and analyses 

cannot be ruled out, particularly since 

Finmeccanica si caratterizza per le attività 

ad alto contenuto tecnologico. Rispetto alle 

‘fabbriche’ tradizionali, è un Gruppo che gioca 

la sua competitività sul terreno della ricerca, 

dell’aggiornamento dei saperi, del progresso 

della conoscenza. Caratteristiche che 

richiedono grande flessibilità nella gestione 

del fattore lavoro, che oggi è il cuore del nostro 

sistema. Come si coniugano le sfide 

sempre più difficili dei mercati globali e le 

tradizionali garanzie offerte dal nostro mercato 

del lavoro 

Direi che è il punto dove più aspro è stato il 

contrasto tra le politiche del governo, e di 

molta parte delle associazioni delle imprese, 

e noi. Perché anziché trovare una sintesi 

tra le esigenze, come tra l'altro ci chiede l'Unione 

Europea, si è voluto assumere dogmaticamente 

la richiesta di flessibilità delle 

imprese e si è preteso di scaricarla sui lavoratori, 

senza avvedersi che per le imprese 

all'avanguardia la flessibilità ricercata è sinonimo 

di adattabilità dell'organizzazione 

aziendale alle turbolenze del mercato, e 

non brutale abbassamento dei diritti di chi 

lavora. Su questo punto lo scontro è stato 

violento, ma è significativo che neppure le 

imprese stiano dando seguito alle forme 

più precarie che il legislatore ha introdotto, 

e che gli stessi rinnovi contrattuali abbiano 

notevolmente ridimensionato gli spazi 

aperti dalla legge 30. Molto va radicalmente 

modificato, ribaltandone la filosofia, cancellando 

le norme precarizzatrici e introducendo 

un sistema dei diritti esteso a tutte 

le forme di lavoro, facendo dell'organizzazione 

del lavoro, di nuovo, la frontiera per la 

ricerca della sintesi tra le ragioni delle parti. 

this often happens, due to the CGIL’s role 

and profile in the European Trade Union 

Confederation and its bilateral relations 

with the TUC. However, it should be 

borne in mind that contractual models 

and instruments are specific, and develop 

as part of the histories of the countries to 

which they belong. Employment 

contracts, or the body of legislation that 

guarantees the care, rights and 

treatment of employees, are embedded 

in a context of laws and regulations that 

relate to the job market, welfare, tax 

systems, guarantees and support for 

workers on low incomes or with family 

responsibilities, safeguards and rights, 

which often vary widely. On the other 

hand, the structure and composition of 

the productive sectors of different 

countries is just as diverse; for example in 

the varying incidence of manufacturing 

activity in micro, small and large 

companies. 

Negli ultimi tre anni Finmeccanica ha 

rafforzato la sua strategia, concentrandosi 

sul core business dell’aerospazio, difesa e 

sicurezza. Questo ha portato a un netto incremento 

sia nel fatturato sia negli utili, 

con una forte crescita occupazionale in un 

segmento da sempre definito centrale per 

il Paese. Un elemento di spicco di questa 

strategia è il numero di dipendenti che ora 

Finmeccanica ha nel Regno Unito: diecimila. 

Può essere l’occasione per uno scambio 

‘culturale’ dei migliori aspetti contrattuali 

tra i due Paesi 

I risultati e l’affermazione sui mercati di 

Finmeccanica sono importanti e significativi, 

ma soprattutto legati a precise scelte 

di specializzazione produttiva e a un costante 

impegno in termini di innovazione 

tecnologica e di ricerca. Per quanto riguarda 

il confronto sui migliori aspetti contrattuali 

tra Italia e Inghilterra uno scambio di 

opinioni e valutazioni è sempre possibile, 

anche perché, per il ruolo e la partecipazione 

che il sindacato ha nell’ambito della 

Confederazione Europea dei Sindacati, ma 

anche per i rapporti bilaterali che abbiamo 

con la Confederazione stessa, questo avviene 

sovente. Quello che comunque bisogna 

tener presente è che i modelli e gli 

strumenti contrattuali sono specifici e figli 

delle storie dei Paesi a cui appartengono. 

Nel senso che il contratto di lavoro, cioè l’insieme 

delle norme per garantire tutele, diritti 

e trattamenti dei lavoratori, è inserito 

in un contesto di leggi e normative che riguardano 

mercato del lavoro, welfare, regimi 

fiscali, garanzia e sostegno dei bassi salari 

e dei carichi familiari, tutele e diritti, 

spesso molto diversi tra loro. D’altro canto è 

altrettanto diversa la struttura e la composizione 

dei settori produttivi dei diversi Paesi, 

basti pensare alla diversa incidenza nelle 

attività manifatturiere tra micro, piccola e 

grande impresa. 

52 


53


A destra, satellite di 

telecomunicazioni per 

la Cina basato sulla 

piattaforma Spacebus 

4000 

Right: 

telecommunication 

satellite for China based 

on Spacebus 4000 

Platform 

Sinergie nello spazio 

Torniamo a parlare di spazio dopo gli approfondimenti 

del numero precedente 

con un focus su Alcatel Alenia Space, la 

joint venture Alcatel Finmeccanica scaturita 

dalla firma della Space Alliance. Insieme 

a Telespazio, l'altra società che integra 

le attività Finmeccanica con quelle 

di Alcatel nel settore dei servizi spaziali, 

Alcatel Alenia Space è il nuovo pilastro 

dell'industria spaziale europea, con competenze, 

base industriale e massa critica 

in grado di farla competere con i giganti 

del settore. La visione strategica dell'accordo 

che ha portato alla nascita di queste 

due joint venture è confermata dalle 

ultime decisioni della Commissione europea 

sull'attribuzione della concessione 

relativa alla gestione del programma di 

navigazione satellitare europeo Galileo, 

che vedrà Telespazio attiva in prima linea, 

cosi come Alcatel Alenia Space attiva 

nella costruzione e validazione dei satelliti 

attraverso la sua partecipazione in 

Galileo Industries. 

Synergies in space 

We're back to talking about space after 

the investigations of the last issue, 

focusing this time on Alcatel Alenia Space, 

the Alcatel-Finmeccanica joint venture 

created by signing of the Space Alliance. 

Together with Telespazio, the other 

affiliate that integrates Finmeccanica's 

activities with those of Alcatel in the 

aerospace services sector, Alcatel Alenia 

Space is the new pillar of the European 

space industry, with the means, skills, 

industrial base and critical mass to make it 

competitive with the giants of the field. 

The strategic vision of the agreement that 

led to the creation of these two joint 

ventures is confirmed by the latest rulings 

of the European Commission regarding the 

concession of licenses for the Galileo 

satellite navigation program, which will 

move Telespazio to the forefront alongside 

Alcatel Alenia Space, active in the 

construction and testing of satellites 

trough its participation in Galileo 

Industries. 

Le chiavi del successo 

The keys of success 

Pascale Sourisse 

Presidente e amministratore delegato di Alcatel Alenia Space 

Chairman and Chief Executive Officer of Alcatel Alenia Space 

— Obiettivi e valori della nuova joint venture Alcatel Finmeccanica 

— Objectives and value of the new joint venture Alcatel Finmeccanica 

Alcatel Alenia Space was created 

on 1 July 2005. The company, 

which is 67% held by the Alcatel 

group and 33% held by the 

Finmeccanica Group, has from its 

inception, confirmed that it is the 

European leader in satellite 

solutions and a major player in the 

field of orbital infrastructure. 

However, success is not just a 

matter of expansion; it is also a 

question of will and attitude. Apart 

from the undoubted calibre of the 

men and women who make up this 

company, and whom I am proud 

and honoured to lead, it is vital that 

we all commit to making the 

merger a success, doing all we can 

to overcome the problems we 

encounter and building together a 

company for which we have great 

ambitions. As I mentioned several 

times at the working and 

information meetings leading up to 

the creation of Alcatel Alenia Space, 

the success of this preparatory 

stage relied heavily on the three 

key concepts of creativity in order 

to find responses to the problems 

we would encounter, openmindedness, 

to accept our 

differences and turn them to our 

advantage, and team spirit, to come 

together to build a solid enterprise. 

We must, of course, continue to 

apply these three concepts, but 

now I want to add three more keys 

to success. The first of these is the 

culture of excellence. We are active 

in a field where second best is not 

Il 1° luglio 2005 è stata fondata Alcatel 

Alenia Space. La società, in 

cui i gruppi Alcatel e Finmeccanica 

detengono rispettivamente una 

partecipazione del 67% e del 33%, si 

afferma dalla nascita come leader 

europeo nelle soluzioni satellitari e 

protagonista di spicco nel comparto 

delle infrastrutture orbitali. Il successo 

non è solo una questione di 

quantità, ma anche di volontà e 

mentalità. Al di là delle innegabili 

qualità di tutti gli uomini e le donne 

che compongono la nostra azienda 

e che ho l’orgoglio e l’onore di dirigere, 

ciò che conta è l’impegno di tutti 

nel volere il successo di questa fusione, 

nel fare di tutto per superare 

le difficoltà e costruire insieme una 

società per la quale nutriamo grandi 

ambizioni. Durante le riunioni di lavoro 

e gli incontri con la stampa che 

hanno preceduto la nascita di Alcatel 

Alenia Space, ho avuto diverse 

volte l’opportunità di sottolineare 

che il successo della fase preliminare 

dipendeva in larga misura da tre 

elementi chiave: la creatività, per 

trovare soluzioni a tutti i problemi 

incontrati; l’apertura mentale, per 

accettare le differenze e trasformarle 

in una ricchezza; e lo spirito di 

gruppo, per realizzare insieme un 

progetto solido. Certamente è necessario 

continuare a operare sulla 

base di questi tre fattori, e oggi desidero 

aggiungerne altri tre, che vanno 

così a completare le sei chiavi del 

nostro successo. Il primo è la cultura 

dell’eccellenza. Lavoriamo in un contesto 

in cui l’approssimazione è 

inaccettabile e la perfezione diventa 

un’esigenza quotidiana. Si tratta di 

un principio che tutti dobbiamo applicare, 

in qualsiasi campo. La nostra 

ambizione è affermarci al primo posto 

e ciò presuppone una qualità 

senza errori e l’eccellenza non solo 

dei nostri prodotti, ma anche dei nostri 

rapporti con i clienti. Giungo così 

alla seconda chiave del successo: 

l’ascolto del cliente, che sia interno o 

esterno. Ascoltare significa essere 

proattivi, non accontentarsi di capire, 

ma adoperarsi per rispondere. Lavoriamo 

per i nostri clienti, motivati 

dalla volontà di soddisfare le loro 

esigenze. I clienti devono essere 

sempre al centro della nostra attività 

e dobbiamo muoverci tutti insieme 

per rafforzare sempre più i 

nostri rapporti con loro e servire al 

meglio le loro necessità. Una delle 

richieste più importanti da parte dei 

nostri clienti è il rispetto delle scadenze. 

A livello interno, vi è inoltre la 

necessità di non superare i costi previsti. 

L’ultima chiave del successo è il 

rispetto dei nostri impegni, che significa 

guadagnare credibilità e 

quindi fidelizzare i clienti esistenti e 

acquisirne di nuovi. In un settore in 

cui la concorrenza si fa ogni giorno 

più intensa, dobbiamo imporci come 

una società in grado di rispettare 

sempre gli impegni assunti. Queste 

chiavi sono nelle nostre mani e 

farne buon uso significa spalancare 

davanti a noi le porte del successo e 

della crescita. 

an option and where flawless 

performance is a daily requirement. 

This is a concept that we must all 

put to use, whatever we are doing. 

Fulfilling our objective of leading 

the field means unfailing quality 

and excellence, not only in our 

products but also in our 

relationships with our customers. 

This brings me to the next key 

concept for success: listening to 

customers, whether they are 

internal or external. Listening 

means being proactive and not just 

paying attention but providing 

responses. We are working for our 

customers and we are guided by 

their requirements. Customers 

must be our main concern, and 

together we must move further 

towards creating closer 

relationships with them and 

satisfying their needs. One of the 

main requests we receive from our 

customers is for punctuality. Within 

the Group, it is also essential that 

we keep within costs. Honouring 

our commitments is also one of our 

keys to success. Honouring our 

commitments means gaining 

credibility by building customer 

loyalty and attracting new 

customers. In a field where 

competition becomes keener every 

day, we must be seen 

to be honouring our commitments. 

Holding all of these keys, and 

knowing how to use them, will 

allow us to open the doors of 

success and growth. 

54 


55


Appuntamento con la storia 

A date with history 

— In Inghilterra una eccezionale celebrazione dedicata 

alla marina militare culminata nella rievocazione della 

battaglia di Trafalgar 

— Special naval celebrations in the UK, culminating in a 

re-enactment of the Battle of Trafalgar 

Inghilterra si aspetta che ognuno faccia il proprio dovere.” 

“l’ Parole che tutti gli studenti del Regno Unito imparano prima 

o poi sui libri di storia. Questa fu l’esortazione pronunciata 

200 anni or sono dall’ammiraglio Horatio Nelson mentre la sua 

flotta si apprestava a sconfiggere l’armata franco-spagnola nella 

battaglia di Trafalgar. 

Con la morte di Nelson, avvenuta lo stesso giorno, calò il sipario su 

un uomo le cui intricate vicende professionali e private erano già 

leggenda. L’ammiraglio resta un eroe nazionale, per alcuni il più 

grande uomo cui la Gran Bretagna abbia mai dato i natali. Come 

stratega navale salvò la nazione dall’invasione di Napoleone, garantendole 

la sovranità sui mari per circa 150 anni. 

È risaputo che Nelson, pur celebrato come un eroe in Gran Bretagna, 

era particolarmente spietato. Ma come mai il Regno Unito lo 

venera al punto da dedicargli la scultura più famosa del Paese, vale 

a dire la colonna che domina Trafalgar Square a Londra E perché 

tutti gli ufficiali della marina militare hanno dovuto studiare a un 

certo punto della loro carriera le prodezze di Nelson Nato nel 1758, 

Nelson entrò nella marina militare all’età di dodici anni e a venti comandava 

già la sua prima nave. Nel 1793 perse l’occhio destro a causa 

di un proiettile nemico che gli fece esplodere in viso un sacco di 

sabbia (ma contrariamente alle dicerie, Nelson non portava una 

benda). Quattro anni più tardi perse il braccio destro, devastato da 

una palla di fucile. Il coraggio di Nelson era leggendario. Ma furono 

anche altri gli attributi che gli valsero la fama di eroe: la sete di gloria, 

il genio tattico e un certo grado di libertà concesso ai capitani – 

la sua ‘banda di fratelli’ – circa le tattiche da utilizzare. Tuttavia, non 

erano solo le sue vittorie in mare ad affascinare la Gran Bretagna. 

Benché fosse sposato, Nelson divenne l’amante di Lady Emma Hamilton, 

la moglie dell’ambasciatore britannico a Napoli. La Hamilton, 

figlia di un maniscalco, faceva del suo fascino un’arma per risalire 

la scala sociale, sebbene fosse evidente che l’amore tra lei e 

Nelson era sincero. Nel 1801 ebbero un figlio. 

Le nazioni hanno bisogno di eroi e gli eroi del loro momento di gloria. 

Quello di Nelson fu la battaglia di Trafalgar. La Gran Bretagna 

“ 

Come mai il Regno Unito 

venera Nelson al punto da 

dedicargli la scultura più 

famosa del Paese, vale 

a dire la colonna che domina 

Trafalgar Square a Londra 

Why does the UK revere 

Nelson to the point that he 

is celebrated with the 

nation’s best-known 

sculpture of a public figure, 

in London’s Trafalgar Square 

” 

ngland expects that every man will do his duty”. Nine 

“Ewords that every British school child learns in history 

lesson. Admiral Horatio Nelson made this rallying call as he 

engaged his navy against France and its ally, Spain, 200 years 

ago at the Battle of Trafalgar. 

Nelson died that day, bringing down the curtain on a man 

whose complex professional and personal life was the stuff of 

legend. He remains a national hero; for some the greatest 

Briton. As a naval strategist he saved Britain from invasion by 

Napoleon, handing his nation dominance of the seas for almost 

150 years. It’s a reminder that Nelson, though celebrated as a 

hero in Britain, was ruthless. 

But why does the UK revere him to the point that he is 

celebrated with the nation’s best-known sculpture of a public 

figure in London’s Trafalgar Square 

And why would every naval officer attending the dinner have at 

some stage in their career studied Nelson's exploits 

Born is 1758, Nelson joined the Navy at the age of 12 and took 

A sinistra, la Regina 

accompagnata 

dall’ammiraglio Sir Alan 

West, Primo Lord 

del Mare. 


illustrazione della 

battaglia di Trafalgar 

Left: the Queen 

accompanied by the 

First Sea Lord, Admiral 

Sir Alan West. 

Opposite: illustration 

of the Battle 

of Trafalgar 

56 


57




era in guerra con la Francia dal 1793 e nel 

1805 Napoleone si preparava a invaderla con 

350 mila uomini. Il piano era di attaccare le 

colonie britanniche nelle Indie Occidentali 

per depistare e allontanare le navi inglesi. Il 

piano saltò e il 21 ottobre, nelle acque della 

Spagna sud-occidentale, le due armate si 

scontrarono per la resa dei conti. Con 33 navi 

da guerra contro le 29 di Nelson, Napoleone 

poteva contare sulla superiorità numerica. I 

francesi si diressero a nord in un’unica linea. 

Invece, attuando una strategia navale senza 

precedenti, Nelson divise la sua flotta in due 

per colpire perpendicolarmente la formaziocommand 

of his first ship at 20. In 1793, 

he was blinded in his right eye when an 

enemy bullet burst a sack of sand into 

his face. (Contrary to popular myth 

Nelson did not wear a patch). Four years 

later he lost his right arm, shattered by a 

musket ball. Nelson's courage was 

legendary. But other attributes were 

vital: a longing for glory, tactical genius, 

and giving his captains - his ‘band of 

brothers’ - a measure of freedom over 

the tactics they could use. But it wasn’t 

only his victories at sea that fascinated 

Britain. Nelson, though married, began 

an affair with Lady Emma Hamilton, the 

wife of the British ambassador in Naples. 

Hamilton was a blacksmith's daughter 

who used her sexual charms to rise in 

society, though there is little doubt that 

she and Nelson were in love. In 1801 they 

had a son. Nations need heroes and 

heroes need their finest hour. Nelson's 

was the Battle of Trafalgar. Britain had 

been at war with France since 1793, and 

in 1805 Napoleon made preparations to 

invade with 350,000 men. The plan was 

to attack British colonies in the West 

Indies to disguise his true aim and draw 

ne franco-spagnola. La mossa espose la flotta 

inglese a tremende bordate, ma una volta 

che Nelson riuscì a tagliare la linea nemica, 

i suoi cannoni puntavano sia alla poppa 

che alla prua delle navi nemiche. La 

parte posteriore delle navi era piena di finestre 

giacché ospitava le cabine degli ufficiali: 

le cannonate di Nelson frantumavano 

i vetri e arrivavano dritte in coperta. 

Sebbene la sua strategia comportasse notevoli 

rischi, Nelson ebbe ragione nel ritenere 

inferiore il nemico in quanto a disciplina 

delle navi e artiglieria. Furono 7.000 

le perdite franco-spagnole, mentre gli inglesi, 

tra morti e feriti, persero 1.500 uomini, 

tra cui lo stesso Nelson. Essendosi rifiutato 

di spogliarsi delle sue scintillanti decorazioni 

militari, l’ammiraglio era un bersaglio 

facile. Nelson fu colpito alla spina 

dorsale e morì tre ore dopo. “Il dio della 

guerra della Britannia”, come il poeta Lord 

Byron chiamava Nelson, fu adagiato in 

una botte di brandy e riportato a Londra, 

dove furono celebrati i funerali di stato. È 

sepolto nella cattedrale St. Paul e la sua 

nave ammiraglia, l’HMS Victory, è ancorata 

nella baia di Portsmouth, sede delle celebrazioni 

di giugno. 

A sinistra, lo 

schieramento delle navi 

per la battaglia di 

Trafalgar. 


la HMS Endurance e 

i fuochi d’artificio al 

termine della cerimonia 

Left: deployment 

of ships in the Battle 

of Trafalgar. 

Opposite: the HMS 

Endurance and firework 

display at the end 

of the International 

Fleet Review 

58 


59




British ships away. The plan went wrong 

and on October 21, off the coast of south 

west Spain, the two sides met for a 

showdown. With 33 warships to Nelson's 

29, Napoleon had the upper hand. The 

French sailed north in single file. But in a 

naval strategy not seen before, Nelson 

divided his fleet in two and sailed 

directly into the side of the Franco- 

Spanish line. It exposed the English fleet 

to massive broadsides, but once Nelson 

cut across the line his guns were 

pointing at the front and back of the 

enemy ships. Ship design meant that the 

rear was full of glass windows for the 

officers' quarters. Nelson's cannonballs 

sliced through the glass and along the 

decks. Although Nelson's strategy was 

risky, he rightly saw that the enemy's 

ships handling and gunnery were 

inferior. Around 7,000 French and 

Spanish, and 1,500 British seamen were 

killed or wounded, among them Nelson. 

Having refused to remove his glittering 

naval decorations he was an easy target. 

Nelson was shot in the spine and died 

three hours later. “Britannia's God of 

War”, as the poet Lord Byron called 

Nelson, was preserved in a cask of brandy 

and brought back to London for a state 

funeral. His body is interred in St Paul's 

Cathedral, and his flagship, HMS Victory, 

is preserved at the seaport of 

Portsmouth, the location of June's 

celebrations. 

La fregata HMS Cumberland 

Lo scorso giugno il Regno Unito ha ospitato la più grande celebrazione 

della storia dedicata alla marina militare, durata un’intera settimana e 

culminata nella rievocazione della battaglia di Trafalgar, che ha dimostrato 

come si combattevano le battaglie navali ai tempi di Nelson. Ma 

è stata anche un’occasione per superare antiche rivalità: inglesi e francesi 

hanno infatti lasciato il posto a una divertente sfida tra rossi e blu. 

Complessivamente hanno partecipato 17 velieri di cui 10 britannici, 3 

francesi, 2 olandesi, 1 bulgaro e 1 italiano. L’evento ha riunito i rappresentanti 

delle marine militari di tutto il mondo, tra cui i comandanti 

delle flotte di Stati Uniti e Iraq. 

Significativo il supporto offerto da AgustaWestland per la realizzazione 

dell’evento. Anche Finmeccanica ha partecipato alle celebrazioni ospitando 

una serie di eventi a bordo della fregata HMS Cumberland, nonché 

la cena più prestigiosa della settimana sulla HMS Invincible, la portaerei 

della Royal Navy, cui hanno preso parte la regina e il primo ministro 

Tony Blair. Hanno presenziato agli eventi Giorgio Zappa, direttore 

generale di Finmeccanica, e Alberto de Benedictis, direttore operazioni 

USA/UK, che racconta l’attesa sul ponte mentre gli ammiragli salivano 

uno ad uno a bordo dell’Invincibile. “La tradizione vuole che si renda 

onore agli ufficiali maggiori che salgono a bordo con il fischietto del nostromo, 

emettendo un trillo modulato in maniera ben precisa”, ha spiegato 

Alberto de Benedictis “Ricordo un fischio interminabile. È mai successo 

che così tanti capitani si trovassero riuniti nella stessa stanza” 

B O X 

The frigate HMS Cumberland 

For a week last June, Britain held the biggest naval festival in its 

history. The centrepiece was a re-enactment of the Battle of Trafalgar, 

demonstrating how naval battles were fought in Nelson’s era. But it 

was a time to forget old rivalries. Instead of the British against the 

French, it was the Reds against the Blues. In all, 17 tall ships took part 

including 10 British vessels, three from France, two from the 

Netherlands and one each from Bulgaria and Italy”. Representatives 

from the world's navies were there, including the navy chiefs of the 

U.S. and Iraq. AgustaWestland gave a significant support to the 

success of the event. Finmeccanica, too, played a role in the 

festivities, hosting a series of events aboard the frigate HMS 

Cumberland, and the most prestigious dinner of the week, on the 

Royal Navy aircraft carrier HMS Invincible, attended by the Queen 

and Prime Minister Tony Blair. Giorgio Zappa, Finmeccanica’s chief 

operating officer attended, and so did Alberto de Benedictis, senior 

vice president US/UK operations, who recalls standing on deck as 

one admiral after another boarded Invincible. “It’s a tradition to ‘pipe 

senior officers on board’ with a Bosun’s pipe delivering a distinctive 

cyclic whistle”, de Benedictis said. “I just remember that the 

whistling never stopped. Can there ever have been so many naval 

chiefs in one room” 

In queste pagine, due 

momenti della 

manifestazione con 

parte delle navi 

schierate 

On these pages: 

moments of the 

International Fleet 

Review 


P E O P L E P R O J E C T S 

La carica degli Spartan 

Spartan on track 

— Dodici esemplari per la Grecia, altrettanti per l’Italia e 

otto alla Bulgaria, buone prospettive per i mercati canadese 

e statunitense: il C-27J è ormai pienamente lanciato 

nella fase della produzione di serie 

— With twelve units sold in Greece and Italy, eight in Bulgaria 

and good prospects on the Canadian and US 

markets, serial production of the C-27J is well under way 

Twelve aircraft for Greece, the 

second of which on static display 

at the Paris air show. Eight for 

Bulgaria. Encouraging prospects in 

the United States and Canada, for 

both the tactical airlift and rescue 

missions. And the Italian launch 

order for another dozen aircraft. This 

is the proud record which 

accompanied the Alenia Aeronautica 

C-27J to Le Bourget. 

This is a truly happy time for the 

Italian twin-turboprop tactical 

airlifter, which Alenia developed 

from the classic G.222 with Lockheed 

Martin and now into the full 

production phase. Built in over 100 

units over 20 years, the G.222 

endowed the C-27J with a long and 

successful operational experience in 

places as difficult and different as 

Somalia, Ethiopia and East Timor. 

The J in the designation harks to the 

C-130J, with which it shares avionics 

and powerplant, much to the 

advantage of interoperability and 

simplified logistics. Then and now, 

the design’s key strengths are its 

large fuselage and the fully military 

design criteria. This allows the C-27J 

to load standard pallets directly 

from larger military aircraft, wasting 

no time in unbundling. Humvees 

and other wide military vehicles can 

drive straight in, something 

Dodici esemplari per la Grecia, il secondo 

dei quali presente in mostra 

statica al salone di Le Bourget. Otto 

per la Bulgaria. Prospettive incoraggianti 

negli Stati Uniti e in Canada, nei 

due diversi ruoli di trasporto e di soccorso 

aereo. Senza dimenticare l’ordine 

di lancio italiano per un’altra dozzina 

di macchine. È questo il biglietto 

da visita con il quale Alenia Aeronautica 

ha presentato a Parigi il proprio C- 

27J, ormai pienamente lanciato nella 

fase di produzione di serie. 

Il biturbina da trasporto tattico italiano, 

sviluppato in collaborazione 

con Lockheed Martin a partire dal 

classico G.222, sta vivendo un momento 

felice. Dal G.222, prodotto in 

un centinaio di esemplari nell’arco di 

vent’anni, il C-27J ha mutuato la lunga 

esperienza operativa in ambienti 

diversi e difficili come Somalia, Etiopia 

e Timor Est. Dal C-130J, al quale si 

richiama la sigla, mutua il gruppo 

motopropulsore e l’avionica, a vantaggio 

dell’interoperabilità e della 

semplificazione logistica. 

Ieri come oggi, i punti di forza del bimotore 

sono le generose dimensioni 

del vano di carico e i criteri di progetto 

davvero militari. In pratica, il C-27J 

può imbarcare pallet standard direttamente 

dai grandi aerei da trasporto 

militare, senza necessità di ‘riconfezionarli’, 

oppure veicoli militari quali 

l’Humvee, troppo larghi per le fusoliere 

strette degli aerei da trasporto 

tattico ma di derivazione commerciale. 

Negli USA, dove è commercializzato 

con L3 Communications tramite 

la joint venture Global Military 

Aircraft Systems (GMAS), il C-27J si 

candida innanzitutto quale Future 

Cargo Aircraft (FCA) per l’esercito, in 

sostituzione degli attuali Shorts C- 

23A Sherpa. Il requisito è per 33 macchine, 

con una gara che dovrebbe essere 

bandita nell’ottobre 2005 con 

una decisione finale attesa per il 

2007. Comprese le esigenze delle altre 

forze armate, le richieste potrebbero 

salire a 150 esemplari. In Canada 

si tratta di sostituire il glorioso 

DHC-5 Buffalo, utilizzato per compiti 

di ricerca e soccorso sia su terra, nel 

nord, che per scortare gli elicotteri 

sul mare. In questo caso, il requisito 

è di 15 aerei (più 6 opzioni). In passato, 

l’impostazione rigorosamente 

militare era controbilanciata da un 

prezzo superiore a quello dei turboelica 

estrapolati dai commuter civili. 

Con il moltiplicarsi degli interventi 

reali fuori area e grazie al vigoroso 

sforzo di riduzione del prezzo, le cose 

sono oggi cambiate a favore del C- 

27J, che potrebbe vivere nei prossimi 

anni un successo commerciale e 

d’immagine importante per l’intera 

industria italiana della difesa.G.A. 


il C-27J, la cui sigla si 

richiama a due elementi 

importanti: l’impiego 

americano del G.222 

quale C-27A e la 

comunanza di motori e 

avionica con il Lockheed 

Martin C-130J 

On these pages: 

the C-27J designation 

recalls two important 

concepts: the US 

experience with the 

previous C-27A and the 

engine and avionics 

commonality with the 

Lockheed Martin C-130J 

impossible for narrow-body airlifters 

derived from commercial 

turboprops. In the United States, 

where it is marketed with L3 

Communications through the Global 

Military Aircraft Systems (GMAS) 

joint-venture, the C-27J is now a 

candidate for the US Army’s Future 

Cargo Aircraft (FCA) program. The 

initial requirement is for 33 aircraft, 

aimed at replacing the current 

Shorts C-23A Sherpa. The tender is 

expected to be issued in October 

2005, with a final decision in 2007. 

The total US market, including the 

needs of the other armed forces, is 

estimated at about 150 machines. 

Canada needs to replace the 

venerable DHC-5 Buffalo, currently 

used for search and rescue work in 

the north of the country as well as 

to escort helicopters over water. The 

Canadian requirement is for 15 

aircraft and 6 options. In the past, 

the penalty for a truly military 

airlifter was a cost higher than that 

of designs derived from commercial 

turboprops. Increased emphasis on 

out of area operations and a major 

cost-cutting effort have tilted the 

balance towards the C-27J, which in 

the near future could enjoy a 

commercial success with significant 

positive implications for the entire 

Italian defence industry. G.A. 

62 


63


Le prospettive 

del mercato ellenico 

The outlook for the 

Greek market 

Between 2002 and 2005 the Greek 

GDP recorded average growth in 

the region of 4% which also 

benefited from the upsurge in 

infrastructural investments due to 

the Athens Olympic Games of 2004. 

Growth has occurred against an 

average inflation rate which in 2005 

fell below 3%, while the most recent 

Eurostat figures attribute the Greek 

economy with a 40% share of GDP 

linked to the public sector, by far the 

leading sector in the country’s 

economy (followed by tourism which 

accounts for approximately 15%). In 

2005 the GDP pro capita is equal to 

82.5% of the EU25 average 

(approximately 70% of the EU15 

average) and is forecast to rise to 

83% in 2006 also due to the 

expected contraction of the major 

continental economies (Germany, 

France, Italy, Holland). In 2004 

Greece’s Research & Development 

Il Pil greco fra il 2002 e il 2005 ha registrato 

una crescita media di circa 

il 4% anche grazie all’impennata di 

investimenti infrastrutturali dovuti 

ai giochi olimpici di Atene del 2004. 

La crescita si è avuta a fronte di un 

tasso di inflazione medio sceso nel 

2005 sotto il 3%, mentre i più recenti 

dati Eurostat attribuiscono all’economia 

greca una quota di Pil di circa 

il 40% legata al settore pubblico, largamente 

il primo nell’economia del 

Paese (il secondo è il turismo, che 

pesa circa per il 15%). Nel 2005 il Pil 

pro capite è pari all’82,5% di quello 

medio dell’Europa a 25 (circa 70% 

della media dell’Europa a 15) in crescita 

all’83% nelle previsioni 2006 

anche a causa della prevista contrazione 

delle principali economie continentali 

(Germania, Francia, Italia, 

Olanda). La Grecia vede una spesa in 

ricerca e sviluppo principalmente 

concentrata nel settore pubblico attestata 

nel 2004 sullo 0,6% del Pil 

contro una media UE del 2%. Ha la 

più bassa spesa in Information Technology 

dell’UE a 15 (1,3% del Pil) e la 

minor penetrazione di Internet fra la 

popolazione. 

La storia della Grecia e della sua posizione 

strategica nei Balcani, dove 

dal 1945 alla caduta dei regimi comunisti 

negli anni Novanta ha rappresentato 

l’unica nazione occidentale 

insieme alla Turchia (da cui però 

la divide una storica contrapposizione 

che ha rischiato di sfociare in un 

paio di casi anche in conflitto armato) 

spiega in parte la forte componente 

di spesa militare che la nazione 

ha sempre avuto. La Grecia ha 

avuto numerosi alti e bassi nei rapporti 

con la Nato, da cui era sostanzialmente 

uscita nel 1974 in seguito 

alla crisi con la Turchia per l’invasione 

della parte nord di Cipro. La Grecia 

è rientrata nella Nato nel 1980 e 

— La sua posizione strategica nei 

Balcani come unica nazione occidentale, 

insieme alla Turchia, spiega 

in parte la forte componente di 

spesa militare che il Paese ha sempre 

avuto. Per Finmeccanica la Grecia 

rappresenta oggi un interessante 

cliente 

— Its strategic position as the only 

western nation in the Balkans, 

apart from Turkey, partly explains 

its history of substantial military 

spending. Today Greece is an important 

customer for Finmeccanica 

expenditure which is primarily 

focused on the public sector stood at 

0.6% of the GDP against a EU 

average of 2%. Its Information 

Technology expenditure is the 

lowest in the EU15 (1.3% of the GDP) 

and the country has the lowest rate 

of internet penetration amongst its 

population. Greece’s history and its 

strategic position in the Balkans, 

where from 1945 until the fall of the 

communist regimes in the 1990s it 

represented the only Western nation 

together with Turkey (with which it 

shares a history of dissension that 

has almost broken into armed 

conflict on a number of occasions) 

partly explains the strong military 

expenditure that the country has 

always maintained. Its relations with 

NATO have not always been smooth. 

In 1974 the Greek “Colonels’ Military 

Regime” pulled out of NATO, but the 

regime fell soon following Turkey’s 

nell’Unione Europea nel 1981, conservando 

però una struttura di forze 

armate relativamente sovradimensionata. 

Ancora nel 2001, su una popolazione 

residente di circa 9 milioni 

di persone i membri delle forze 

armate erano più di 160 mila, con 

dotazioni particolarmente sviluppate 

nell’aeronautica. La Hellenic Air 

Force è stata la forza aerea che ha 

impiegato il maggior numero e tipo 

di caccia intercettori fra tutte quelle 

europee: fra gli altri Mirage F1 e 

2000, F-4 Phantom II in diverse versioni, 

F-104 Starfighter, F-16, F-5 

Freedom Fighter e aerei da attacco 

al suolo A-7H Corsair, tutti contemporaneamente 

in servizio. La caduta 

dei regimi comunisti nei Balcani negli 

anni Novanta, anche se paradossalmente 

ha comportato l’utilizzo di 

uomini e mezzi greci in teatri operativi 

nell’ambito di dispositivi Nato di 

peacekeeping, ha provocato un ritardo 

nel turnover e un rapido invecchiamento 

di molte delle armi in dotazione 

alle forze armate. Dunque la 

Grecia è oggi uno dei più interessanti 

mercati europei per velivoli militari, 

elicotteri, elettronica e sistemi per 

la difesa, sistemi di telecomunicazione 

civile e militare, sistemi di trasporto 

pubblico e marittimo. 

military occupation of a part of 

Cyprus. Greece came back into NATO 

in 1980 and entered the European 

Union in 1981, but has continued to 

maintain an Armed Forces structure 

which is relatively oversized. 

As recent as 2001, out of a resident 

population of approximately 9 

million, the members of the Armed 

Forces totalled over 160 thousand, 

with a particularly strong presence in 

the Air Force. Of all the European air 

forces the Hellenic Air Force is the 

one which employed the greatest 

number and type of fighter 

inceptors: amongst which Mirage F1 

and 2000, F-4 Phantom II in differing 

versions, F-104 Starfighter, F-16, F-5 

Freedom Fighter and ground attacks 

planes A-7H Corsair all currently in 

service. Paradoxically the fall of the 

Balkan communist regimes during 

the Nineties called for the use of 

Greek servicemen and equipment in 

operative programmes within the 

scope of the NATO peacekeeping 

regime, caused a delay in turnover 

and a rapid ageing of many of the 

weapons issued to the Armed Forces. 

Hence today Greece represents one 

of the most interesting European 

markets for military vehicles, 

helicopters, electronics and defence 

systems, civil and military 

telecommunication systems, public 

and maritime transport systems. 

Il Gruppo 

Finmeccanica 

in Grecia 

Il Gruppo Finmeccanica nel marzo 

2002 ha vinto la gara indetta dal Ministero 

della Difesa greco per 12 velivoli 

di trasporto tattico: i C-27J di Alenia 

Aeronautica. La Grecia è inoltre il 

primo partner di Aermacchi nello 

sviluppo dell’addestratore avanzato 

di nuova generazione M-346. La Grecia 

– tradizionale cliente di elicotteri 

Agusta – è tra i principali clienti per il 

nuovo elicottero NH90 di cui ha ordinato 

20 esemplari (16 in versione da 

trasporto tattico e 4 per special operations). 

Considerevole è la presenza 

di Finmeccanica nei segmenti strategici 

dei sistemi di comunicazione navale 

e di controllo del traffico aereo. 

SELEX Sistemi Integrati vanta la fornitura 

di 15 radar ATC e di 1 radar 3D 

RAT-31DL già in dotazione a numerosi 

Paesi della Nato. Nel comparto civile, 

infine, sono da menzionare i 

contratti per la fornitura di 35 veicoli 

urbani a pavimento ribassato per le 

linee tranviarie di Atene (Ansaldo- 

Breda) e per la realizzazione di 2 centri 

di smistamento postale ad Atene 

(Elsag). Entrambi i contratti sono stati 

acquisiti nel 2002. 

CRESCITA PIL / GDP GROWTH 

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 

4,5 4,3 3,8 4,7 4,2 2,9(P)(F) 3,1(P)(F) 

PIL PRO CAPITE* / GDP PER CAPITA* 

B O X 

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 

72,0 73,0 77,1 80,6 81,8 82,5(P)(F) 83,0(P)(F) 

INFLAZIONE / INFLATION 

2000 2001 2002 2003 2004 

2,9 3,7 3,9 3,4 3,0 

The Finmeccanica 

Group 

in Greece 

In March 2002, the Finmeccanica 

Group won the call for tenders issued 

by the Greek ministry of defence for 

12 tactical transport aircraft with the 

C-27J made by Alenia Aeronautica. 

Greece is the first partner in the 

development of the new generation 

Advanced Trainer M-346. 

Greece – traditional customer of 

Agusta – is also one of the main 

customers for the the new 

helicopter NH90. 20 NH90 

helicopters have been ordered 

(16 tactical transport models and 

four for Specia Operations). 

Furthermore, Finmeccanica has a 

substantial presence in the strategic 

segments of naval communications 

and air traffic control. SELEX Sistemi 

Integrati has provided 15 ATC radar 

systems and one 3D RAT-31DL radar 

system, used by many NATO 

countries. Finally, in the civil sector, 

it is worth mentioning the contracts 

to provide 35 low-floor trams for the 

Athens network (AnsaldoBreda) and 

the construction of two postal 

sorting centres in Athens (Elsag). 

Both contracts were won in 2002. 

(P) previsione 

(F) forecast 

* media EU25=100 

* average EU25=100 

dati Eurostat/Eurostat figures 

64 


65


Elsag: le origini della modernità 

Elsag: the origins of modernity 

— Dalla meccanica all’elettronica, dall’automazione 

di fabbrica alla security: la storia 

dell’azienda s’intreccia con quella dello 

sviluppo industriale italiano. Una vicenda 

centenaria, ricca di mutamenti e trasformazioni, 

ma sempre vissuta all’insegna 

dell’innovazione 

— Encompassing mechanics and electronics, 

automated manufacturing and security; 

Elsag’s history is intimately involved 

with the development of Italian industry. A 

hundred years of change and renewal, but 

always with a focus on innovation 

Fondata a Genova nel 1905 con il nome di ‘San Giorgio’, 

Elsag è stata tra gli artefici della nascita e dell’industria 

meccanica e di quella elettronica nel nostro 

Paese. Dopo gli esordi nella costruzione di autovetture 

e carrozze ferroviarie, l’azienda si specializza 

nella produzione di strumenti di precisione e nell’elettromeccanica. 

Congegni di puntamento, velivoli, 

motori elettrici, macchine utensili, apparecchiature 

navali e idrauliche, lanciasiluri, telemetri, centrali di 

tiro, macchinari tessili, stabilizzatori navali: la produzione 

San Giorgio spazia dall’ambito civile a quello 

militare ed è soggetta a una continua evoluzione ed 

estensione dell’offerta. 

Dalla metà degli anni Cinquanta, con la costituzione 

della ‘Nuova San Giorgio’, l’azienda partecipa allo sviluppo 

dell’elettronica nel nostro Paese, attraversandone 

tutta l’evoluzione storica dai tubi elettronici ai 

transistor, dai circuiti integrati all’introduzione del microprocessore. 

In questo periodo si evidenzia la strategia 

che caratterizzerà la società anche in futuro: anticipare 

le tendenze dei mercati e perseguire l’obiettivo 

dell’eccellenza ad ogni costo. 

Questo rende inevitabile una continua attività di aggiornamento 

tecnologico dei prodotti e delle risorse, 

mentre la gamma delle soluzioni proposte va diversificandosi 

dal militare al civile, dai sistemi per la conduzione 

automatica del tiro navale ai dispositivi di regolazione 

delle turbine delle centrali elettriche, dagli 

apparati per il controllo numerico delle macchine 

utensili all’automazione postale. 

Il passaggio all’elettronica viene definitivamente 

sancito con la ‘svolta tecnologica’ del 1969 e la trasformazione 

dell’azienda in ‘Elettronica San Giorgio – 

Elsag’. È avviata a questo punto una strategia evolutiva 

improntata all’internazionalizzazione dell’offer- 

“ 

Elsag ha recentemente 

ampliato la propria attività 

ai settori della difesa 

e dell’aerospazio 

Elsag has recently broadened 

its activities to take in the 

defence and aerospace sectors 

” 

Founded in Genoa in 1905 under the name San 

Giorgio, Elsag has been one of the architects of 

the machine and electronics industries in Italy. The 

company began by building cars and railway 

carriages, and then went on to specialise in making 

precision instruments and in electro-mechanics. With 

weapons sighting equipment, aircraft, electric 

motors, machine tools, naval and hydraulic 

machinery, torpedo launchers, range-finders, weapon 

firing systems, textiles machines and ship stabilisers, 

San Giorgio’s output spanned the civilian and 

military sectors, and was continually developed and 

extended. From the mid-1950s onwards, with the 

formation of Nuova San Giorgio, the company played 

a part in the development of electronics in Italy, 

manufacturing products that over time included 

electronic tubes, transistors, integrated circuits and 

microprocessors. It was during this period that the 

strategy the company was to use in the future 

emerged: anticipation of market trends, and the 

pursuit of excellence at all costs. This inevitably 

required a continuous process of updating 

technology and training personnel, while the range 

of products offered was increasingly diversified: the 

company manufactured everything from automated 

naval weapons systems and equipment for 

regulating power station turbines, to digital control 

systems for machine tools and postal service 

automation services, offering its products to both the 

military and the civil sector. The switch to electronics 

was finally completed with the ‘technological turning 

point’ of 1969, when the company was renamed 

Elettronica San Giorgio – Elsag. At this time, the 

company launched a new growth strategy that aimed 

to offer products internationally and to expand into 

Sopra, l’attuale sede 

di Elsag a Genova. 


l’antica sede della 

San Giorgio a 

Genova-Sestri Ponente 

Above: Elsag’s current 

headquarters in Genoa 

Opposite: 

the old San Giorgio 

headquarters in 

Genoa-Sestri Ponente 




il laboratorio di ottica 

quantistica Elsag e, 

sotto, automazione 

di fabbrica alla 

Elettronica San Giorgio 


Elsag’s quantum optics 

laboratory and, below, 

automated 

manufacturing at 

Elettronica San Giorgio 

Elsag: le origini della modernità 

Elsag: the origins of modernity 

ta e all’espansione su nuovi mercati (quali, in primis, 

quello postale), cui s’accompagna una fase ininterrotta 

di successi e di grande vitalità. Nel 1973, ad 

esempio, l’azienda ottiene il contratto per l’esecuzione 

di tutte le opere di meccanizzazione della rete italiana 

di centri postali. 

Per incrementare il proprio know how tecnologico e la 

competitività sui mercati, Elsag effettua investimenti 

cospicui in ricerca e sviluppo, in nuovi stabilimenti, in 

automazione interna e in partecipazioni azionarie, 

attivando collaborazioni con università e centri di 

studio internazionali e definendo partnership con 

aziende d’eccellenza. Tra la fine degli anni Ottanta e i 

primi anni Novanta si delinea un altro passaggio decisivo 

per la società: la sua definitiva affermazione 

fra i protagonisti mondiali dell’automazione e dell’hi-tech 

con l’acquisizione delle americane Bailey 

Controls Company e Fisher & Porter Company e della 

tedesca Hartmann & Braun. Elsag diventa Elsag Bailey, 

multinazionale quotata alla Borsa italiana e al 

New York Stock Exchange. Nel corso del decennio 

successivo, Elsag è tra le prime aziende italiane a intuire 

la portata rivoluzionaria di Internet e ad entrare 

nel settore dell’e.Business costituendo Go-Italy (portale 

per l’e.Commerce capace di gestire le transazioni 

economiche in totale sicurezza) e Postel, partnership 

con Poste Italiane, fautrice del più grande sistema 

europeo di ‘posta ibrida’ (ovvero generata tramite pc 

e poi stampata, imbustata e consegnata mediante i 

normali servizi di recapito). 

Il 1° novembre 1998 nasce Elsag SpA, società del Gruppo 

Finmeccanica, che è oggi tra i principali operatori 

italiani nella progettazione, realizzazione e gestione di 

soluzioni, sistemi e servizi informatici, di automazione 

e sicurezza. Da anni leader a livello internazionale in 

ambito postale, l’azienda ha recentemente ampliato la 

propria attività ai settori della difesa e dell’aerospazio: 

per Elsag, infatti, l’innovazione non significa soltanto 

capacità di reinventarsi ed evolversi, ma va anche intesa 

come espansione su nuovi mercati. 

Nel 2005, infine, in seguito all’acquisizione della Business 

Unit Secure Communications della allora Selenia 

Communications, Elsag dà vita al ‘Polo italiano della sicurezza’. 

Una lunga storia, dunque, ricca di mutamenti 

e trasformazioni, ma sempre legata a quelli che, ormai 

da un secolo, sono i valori forti che contraddistinguono 

l’azienda: dinamicità, competenza, tendenza 

all’innovazione, fantasia progettuale, eccellenza tecnologica, 

attitudine al problem solving, capacità di 

comprendere le esigenze del cliente. 

new markets (first and foremost, postal services). This 

coincided with an unbroken period of success and 

great vitality within the company. In 1973, for example, 

the company was awarded the contract to mechanise 

Italy’s entire network of postal sorting offices. 

To increase its technological know-how and become 

more competitive on the markets, Elsag made 

substantial investments in research and development, 

new factories, internal automation, and in securing 

stakes in other companies. It began to collaborate 

with universities and international research centres, 

and formed partnerships with other top companies. 

In the late 1980s and early 1990s, the company 

passed another turning point, making its mark 

among the world leaders in automation and high 

technology, with the acquisition of the US companies 

Bailey Controls and Fisher & Porter, and of the 

German company Hartmann & Braun. Elsag became 

Elsag Bailey, a multinational company listed on the 

Italian and New York stock exchanges. 

During the following decade Elsag was among the 

first companies to grasp the revolutionary effects of 

the internet, and it went into e-business, forming Go- 

Italy, an e-business portal for making secure 

transactions, and Postel, a partnership with the 

Italian post office, which ran Europe’s biggest system 

for ‘hybrid mail’ (which is generated on a computer 

and then printed, placed in envelopes and delivered 

via normal mail services). 

On 1 November 1998 Elsag SpA, part of the 

Finmeccanica Group, came into being. Today it is one 

of Italy’s main players in designing, building and 

running IT, automation and security systems and 

services. An international leader for years in postal 

services, the company has recently broadened its 

activities to take in the defence and aerospace 

sectors: for Elsag, innovation does not mean only the 

ability to reinvent itself and to evolve, but also 

expansion into new markets. 

Finally, following the acquisition of then Selenia 

Communications’ secure communications business 

unit this year, Elsag is now head of a major group 

specialising in security. 

It has been a long history, full of changes and 

transformations, but one that has always been linked 

to the strong and distinctive values held by the 

company for a century now: a dynamic approach, high 

levels of expertise, a love of innovation, imagination, 

technological excellence, problem-solving, and the 

capacity to understand a client’s needs. 



Il soldato 

del terzo millennio 

The third 

millennium warrior 

— Migliorare le prestazioni del combattente grazie a un approccio 

innovativo che lo renderà una vera piattaforma per 

sistemi d’arma integrati. Questo il cuore del programma voluto 

dal Ministero della Difesa al quale partecipano per Finmeccanica 

SELEX Communications e Galileo Avionica 

— The core aim of this programme designed by the Italian 

Ministry of Defence is to improve the performance of soldiers 

by means of an innovative approach that will turn 

them into real platforms for integrated weapons systems 

SELEX Communications and Galileo Avionica will take part 

in the programme for Finmeccanica 

Rispondere efficacemente a un mutato scenario 

geostrategico e incrementare la capacità operativa 

del soldato sul campo di battaglia: è con questo obiettivo 

che, nel 2002, nasce in Italia, come era già avvenuto 

negli anni precedenti in altri Paesi (Usa, Regno Unito, 

Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi), un programma 

denominato Soldato Futuro. Per garantire la 

migliore gestione possibile di tale programma, nell’ambito 

della Direzione Generale degli Armamenti 

Terrestri del Ministero della Difesa, è stata costituita 

una Direzione di Programma nella quale sono inclusi, 

oltre ai rappresentanti dei vari settori dell’amministrazione 

interessati (operativo, tecnico-amministrativo e 

logistico), anche un rappresentante delle industrie. 

Finmeccanica è presente nel programma attraverso le 

controllate SELEX Communications, per la sistemistica 

generale, i sistemi di comunicazione e di comando e 

controllo, e Galileo Avionica per i sistemi optotronici di 

osservazione e puntamento. 

Grazie all’approccio innovativo con cui è stato ideato e 

sviluppato il progetto, il soldato diventerà una vera e 

propria piattaforma per sistemi d’arma integrati, un 

sistema operativo individuale, basato sulla sinergia 

tra l’uomo e i nuovi materiali tecnologicamente avanzati 

in dotazione, che gli forniranno tutto il necessario 

Italy created a ‘Future Soldier’ programme in 2002, 

following similar initiatives in other countries (the 

US, the UK, France, Germany, Spain, the Netherlands, 

etc.) in order to respond efficiently to changes in the 

geostrategic environment and to increase the 

operational capabilities of soldiers in the field of 

battle. To ensure the best possible management of 

the programme within the Directorate-General for 

Ground Armaments of the Ministry of Defence, a 

Programme Directorate was created, which includes 

an industry representative as well as representatives 

of the various parts of the administration concerned 

(operational, technical and administrative and 

logistical). Finmeccanica is taking part in the 

programme through its subsidiaries SELEX 

Communications, for general systems and control 

and command systems, and Galileo Avionica, for 

optotronic observation and sighting systems. 

The innovative approach with which the project was 

conceived and developed will transform the soldier 

into a real platform for integrated arms systems; an 

individual operating system based on the synergy 

between man and new, technologically advanced 

equipment, which will give him all the support 

necessary to make quick, accurate decisions. 

Con l’impiego della nuova 

tecnologia il soldato potrà 

diventare ‘invisibile’ 

ai nemici, anche qualora 

questi si servissero 

di sensori termici 

Using the new technology, 

tomorrow’s soldiers will be 

able to make themselves 

‘invisible’ to the enemy, even 

if these are equipped with 

thermal sensors 

“ 

” 

70 


71

Il soldato 

del terzo millennio 

The third 

millennium warrior 


“ 

Il ‘sistema soldato’ consentirà 

in definitiva di adattare 

l'equipaggiamento del 

combattente a ogni tipo 

di situazione ambientale 

e scenario operativo 

The ‘soldier system’ will 

allow for soldiering 

equipment to be adapted to 

suit any type of 

environmental situation 

or operational scenario 

” 


particolari del 

dimostratore 

tecnologico 

del progetto 

Soldato Futuro 

On these pages: details 

of technology 

demostrator of the 

‘Future Soldier’ project 

But what exactly is the Future 

Soldier system To create this socalled 

‘third millennium warrior’ 

and to meet operational 

requirements in the short term, 

there are at least five areas to be 

taken into account: lethality, 

command and control, survival, 

mobility, support and autonomy. 

Under the Future Soldier system, all 

equipment components, including 

computers, high-capacity radios and 

batteries, will be integrated for the 

first time within a single system 

and will be able to communicate 

with each other, guaranteeing a 

better performance while reducing 

weight and encumbrance. 

Soldiers will be in continuous radio 

contact with fellow combatants and 

command structures, for both vocal 

communications and the 

transmission of data, maps and 

images via computer. They will be 

able to track their own position and 

supporto per prendere le decisioni 

con rapidità e precisione. Ma in cosa 

consiste esattamente il sistema Soldato 

Futuro Per dar vita al cosiddetto 

‘combattente del terzo millennio’ 

e soddisfare i requisiti operativi del 

prossimo futuro, vi sono almeno cinque 

aree che devono essere incrementate: 

letalità, comando e controllo, 

sopravvivenza, mobilità, supporto 

e autonomia. 

Grazie a Soldato Futuro tutte le componenti 

dell’equipaggiamento, incluso 

il computer, le radio ad alta capacità, 

le batterie, saranno per la prima 

volta integrate in un sistema e 

in grado di comunicare tra loro, garantendo 

prestazioni superiori, unitamente 

a una riduzione di pesi e 

ingombri. 

Il soldato sarà sempre in collegamento 

radio con i commilitoni e con 

le strutture di comando, sia per parlare 

a voce che per trasmettere dati, 

mappe e immagini attraverso il computer. 

Mediante un ricevitore Gps il 

soldato potrà localizzare sempre la 

posizione propria e di tutta la squadra 

sulla mappa digitalizzata, e quindi 

riconoscere amici e nemici anche 

nelle fasi concitate della battaglia 

(situation awareness). 

Il sistema Soldato Futuro prevede 

l’impiego di un elmetto dotato di binocolo 

per la visione notturna e diurna, 

e schermo di protezione balistica 

e antilaser. Sotto l’elmetto il soldato 

porterà auricolare e microfono che 

gli consentiranno di utilizzare la radio 

senza fare uso delle mani. 

Con l’impiego della nuova tecnologia 

il soldato potrà diventare ‘invisibile’ ai 

nemici, anche qualora questi si servissero 

di sensori termici. Inoltre potrà 

fare affidamento su un’uniforme 

da combattimento all’avanguardia in 

grado di proteggerlo in qualsiasi situazione: 

climatizzata, ultraresistente, 

ignifuga, resistente agli aggressivi 

nucleari, batteriologici e chimici. Sarà 

the position of their entire division 

on digital maps using GPS receivers, 

and therefore recognize friend or 

foe even when engaged in battle 

(situation awareness). A special 

helmet will be used, equipped with 

binoculars for night and day vision 

and a bullet- and laser-proof shield. 

Under the helmet, the soldier will 

carry an earpiece and microphone 

that will enable hands-free radio use. 

Using the new technology, 

tomorrow’s soldiers will be able to 

make themselves ‘invisible’ to the 

enemy, even if these are equipped 

with thermal sensors. They will also 

wear a state-of-the-art combat 

uniform designed to protect them 

in any situation. This will be 

temperature-controlled, ultraresistant, 

fire-proof and resistant to 

nuclear, bacteriological and 

chemical attack. It will also be 

equipped with sensors for checking 

the health of the wearer. 

dotato di sensori che monitorizzeranno 

le sue condizioni di salute. 

Per garantire la sicurezza del soldato, 

la protezione balistica del torso e del 

collo è realizzata con un giubbetto in 

fibra morbida, per facilitare i movimenti, 

mentre le parti vulnerabili degli 

arti sono protette con ‘piastre’ fatte 

di materiali speciali. 

Il ‘sistema soldato’, costituito da diversi 

moduli integrabili tra loro, consentirà 

in definitiva di adattare l'equipaggiamento 

del combattente a 

ogni tipo di situazione ambientale e 

scenario operativo: dalle operazioni 

classiche alle missioni umanitarie, 

alle azioni di controllo del territorio. Il 

risultato finale permetterà di avere 

soldati equipaggiati con le tecnologie 

più avanzate ma leggeri, per favorire 

la libertà di manovra, garantendo 

una totale interoperabilità sia 

tra le diverse Forze Armate italiane 

sia con quelle di altri Paesi in contesti 

multinazionali. 

To guarantee the safety of the 

soldier, a short jacket, in soft fibre 

for ease of movement, will give 

ballistic protection to the neck and 

torso, while vulnerable parts of the 

limbs will be protected with ‘plates’ 

made from special materials. 

The ‘soldier system’, comprising a 

variety of modules which can be 

integrated with each other, will 

allow for soldiering equipment to 

be adapted to suit any type of 

environmental situation or 

operational scenario, from classic 

operations to humanitarian 

missions or territorial monitoring. 

The final result will mean soldiers 

equipped with the most advanced 

technology but who are also light, 

facilitating freedom of manoeuvre 

and guaranteeing total 

interoperability, both between the 

various Italian Armed Forces and 

with those of other countries in 

multinational situations. 

72 


73


WASS: la ricerca 

che crea evoluzione 

WASS: evolution 

through research 

— Innovazione e sviluppo industriale sono i punti cardine 

del presente di WASS, che fronteggia i mutamenti 

del mercato investendo in tecnologia e collaborando 

con il mondo scientifico 

— Today innovation and industrial development are key 

priorities for WASS, which is at the forefront of market 

changes, investing in technology and collaborating with 

the scientific world 

Lo scenario industriale internazionale, e 

in particolare quello europeo, induce le 

aziende che operano nel settore subacqueo 

ad accrescere in modo costante il proprio livello 

competitivo. L’obiettivo è quello di proporre 

prodotti rispondenti, sia in termini di 

prestazioni sia di costo, alle richieste di un 

mercato estremamente dinamico. 

In tale contesto, WASS ha recepito sin dall’inizio 

degli anni Duemila l’esigenza di rivalutare 

la ricerca aziendale, e ha intrapreso 

collaborazioni col mondo scientifico 

italiano, in particolare dipartimenti 

universitari ed enti di ricerca di primissimo 

piano, nei settori che costituiscono il 

suo core business. 

Un esempio di tale approccio è riscontrabile 

nello stabilimento di Pozzuoli-Monterusciello, 

dove dopo l’assegnazione della 

missione industriale dei sensori acustici 

subacquei, avvenuta nel 2001, è emersa 

l’esigenza di creare un know how non solo 

per produrre, ma anche per progettare 

sensori acustici innovativi. 

The situation in the industry at 

international level, and especially in 

Europe, is driving companies operating in 

the underwater sector to increase their 

competitiveness constantly. The aim is to 

offer products that meet the needs of a 

highly dynamic market, both in terms of 

performance and price. 

In this scenario, WASS has been fully 

aware since 2000 of the need to give the 

highest priority to research. The company 

has begun to collaborate with Italian 

scientists – especially in universities and 

top-flight research organisations – in the 

areas that constitute its core business. 

An example of this approach can be seen 

at the Pozzuoli-Monterusciello factory, 

where, after the commission to produce 

underwater acoustic sensors was 

received in 2001, it became necessary to 

foster the know how to develop 

innovative acoustic sensors as well as to 

manufacture them. 

This is how the first research project 

aiming to build and test a prototype 

system designed to monitor seismic 

activity on the seabed came into being. 

The project, called SisMa, is operating 

now, and is being developed in 

collaboration with the physical sciences 

department of the Federico II university 

in Naples and Italy’s national geophysics 

and volcanology institute. 

Research is focusing on the technology for 

designing and building high-frequency 

(around 100 kHz) underwater acoustic 

antennae. Because of this, the project is 

making an important contribution to the 

study of scientific areas that are of highly 

topical interest, namely, those connected 

to the monitoring and forecasting of 

seismic events. 

A second research project, recently 

approved by the technical and scientific 

committee of the ministry for education, 

universities and research, envisages a 

partnership with ENEA (Italy’s national 

agency for new technologies, energy and 

the environment) and the Federico II 

university in Naples. This project, known as 

STSS 500, aims to develop a stereoscopic 

underwater acoustic television camera, 

capable of using very high-frequency 

acoustic waves (500 kHz and higher) to 

build up three-dimensional images of 

submerged objects. 

The project brings together various 

research sectors, from the technology 

sector, which deals with very highfrequency 

transducers, to the areas of 

expertise relating to the processing of 

signals and data, and to the 

reconstruction of images. To have an idea 

of the project’s importance, we need only 

Ha così visto la luce il primo progetto di 

ricerca mirato alla realizzazione e verifica 

di un prototipo di sistema pensato per il 

monitoraggio dei fenomeni sismici del 

fondo marino. 

Il progetto, denominato SisMa, è attualmente 

operativo e viene sviluppato in collaborazione 

col Dipartimento di Scienze 

Fisiche dell’Università Federico II di Napoli 

e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e 

Vulcanologia. 

Gli aspetti qualificanti di questo percorso 

di ricerca si focalizzano sulle tecnologie 

per la progettazione e la realizzazione di 

antenne acustiche subacquee ad alta frequenza 

(intorno ai 100 kHz), e fanno sì 

che il progetto in questione fornisca un 

significativo contributo allo studio di tematiche 

scientifiche estremamente attuali 

quali quelle che riguardano il controllo 

e la previsione di eventi sismici. 

Un secondo programma di ricerca, recentemente 

approvato dal Comitato Tecnico 

Scientifico del Ministero dell’Istruzione, 

Università e Ricerca, contempla una partnership 

con Enea e Università degli Studi 

Federico II di Napoli. Obiettivo del progetto, 

denominato STSS 500, è lo sviluppo di una 

telecamera acustica subacquea stereoscopica, 

capace di sfruttare onde acustiche ad 

altissima frequenza (dai 500 kHz in su) per 

ricostruire immagini tridimensionali stereoscopiche 

di oggetti sommersi. 

Tale progetto coinvolge vari settori di ricerca: 

da quello tecnologico, relativo ai 

trasduttori ad altissima frequenza, a 

quello di processo per l’elaborazione dei 

segnali e dei dati, fino a quello pertinente 

alla ricostruzione delle immagini. Per sintetizzare 

l’importanza dello studio basta 

immaginare di poter eseguire diagnosi 

utilizzando una tomografia assiale computerizzata 

(Tac) attraverso onde acustiche 

anziché elettromagnetiche. 

La ricerca rivolta alle tecniche di ricostruzione 

d’immagine ha intenzione di andare 

oltre quanto attualmente realizzato in 

campo internazionale per ottenere immagini 

bidimensionali o pseudo-tridimensionali. 

L’obiettivo è quello di elaborare 

due immagini, ottenute da due o più 

punti di vista e presentarle all’osservatore 

secondo quanto avviene nel processo naturale 

visivo. In questo campo sarà preziosa 

la collaborazione con gli esperti scientifici 

dell’Enea. La ricerca non coinvolge 

soltanto sviluppi che si basano su processi 

di elaborazione del segnale, e si propone 

invece di approfondire anche le indagini 

su materiali alternativi. A questo scopo 

WASS è impegnata nella presentazione 

del progetto ASSO, volto alla ricerca di 

sensori acustici non convenzionali. 

Questo sforzo sarà affrontato in stretta 

collaborazione con il Dipartimento di Optoelettronica 

dell’Università del Sannio di 

Benevento, in cui l’azienda ha trovato un 

patrimonio di conoscenze fortemente sinergiche 

con i propri obiettivi industriali: 

WASS mira infatti alla realizzazione di Antenne 

Subacquee a Sensori Optoacustici 

(ASSO) in cui la materia fisica sensoriale è 

rappresentata da una fibra ottica opportunamente 

trattata. 

Per ovvi motivi di cautela industriale non è 

possibile anticipare ulteriori dettagli, ma è 

opportuno sottolineare che oggi esiste 

una ‘ingegneria sensoristica’ il cui scopo è 

quello di definire gli elementi fisici di percezione 

dei fenomeni che avvengono in un 

ambiente: WASS intende partecipare da 

protagonista a questo passaggio, consapevole 

che il futuro marcia con decisione verso 

i ‘sensori intelligenti’. In conclusione, risulta 

evidente la filosofia che l’azienda applica 

nelle proprie politiche di ricerca e sviluppo: 

credere nella collaborazione tra industria 

e centri di ricerca, e insieme estendere 

il know how sistemistico per stimolare 

l’evoluzione tecnologica. 

think of being able to make diagnoses 

using computerised axial tomography (CT 

scans) with acoustic instead of 

electromagnetic waves. 

Research into techniques for 

reconstructing images aims to go further 

than any project so far carried out 

internationally, by producing twodimensional 

or pseudo-three-dimensional 

images. The aim is to process two images, 

taken from two or more viewpoints, and 

present them to the viewer in the same 

way as happens with normal vision. In this 

area, collaboration with the scientific 

experts at ENEA will be invaluable. 

Research does not focus only on 

procedures for signals processing: the use 

of alternative materials will also be 

examined in greater depth. To this end, 

WASS is committed to the ASSO project, 

which is looking at non-conventional 

acoustic sensors. 

This work will be carried out in close 

collaboration with the opto-electronics 

department of the Università del Sannio, 

Benevento, where the company has found 

a body of expertise which is in close 

synergy with its own business objectives. 

WASS aims to produce underwater 

antennae and opto-acoustic sensors in 

which the sensory material is a suitably 

treated optical fibre. 

For obvious reasons of commercial 

confidentiality, it is not possible to give 

further details, but it should be 

emphasised that there is now a discipline 

of ‘sensor engineering’ whose aim is to 

define the physical elements of the 

perception of phenomena that take place 

in a given environment. WASS intends to 

be a leading player in this developing field, 

in the full awareness that the future lies in 

‘intelligent sensors’. 

In conclusion, it can be said that the 

philosophy behind the company’s research 

and development policy is this: belief in 

collaboration between industry and 

research institutions so as to widen 

knowledge of systems and thus stimulate 

technological development. 

A sinistra, test sui siluri 

di WASS 

Left: testing WASS 

torpedoes 

74 


75

A B O U T U S E V E N T S 

A destra, il Fiat CR.42 

che è stato l’ultimo 

biplano da 

combattimento 

costruito nel mondo. 


il CR.42 oggi a Vigna 

di Valle, restaurato 

partendo dal relitto 

di uno dei 72 esemplari 

ceduti alla Svezia 

nel 1940 

Right: the Fiat CR.42 

was the world’s last 

combat biplane. 

Opposite: the CR.42 

now on display in 

Vigna di Valle was 

restored from the wreck 

of one of the 72 aircraft 

bought by Sweden 

in 1940 

Il ritorno del CR.42 

The return of the CR.42 

Gregory Alegi 

Presidente del Gruppo Amici Velivoli Storici 

President of the Gruppo Amici Velivoli Storici 

— Grazie alla passione, all’esperienza e a dieci anni 

di lavoro di un gruppo di persone, rinasce l’aereo 

italiano più prodotto di ogni tempo, ma ormai 

estinto. Ora non resta che farlo volare 

— With passion, expertise and 10 years of work, 

one group of people has resurrected the most 

commonly produced Italian aircraft of all time, but 

which is now obsolete. All that remains is to fly it 

Dieci anni di lavoro per coronare 

un sogno: esporre a Vigna di 

Valle l’aereo italiano più prodotto di 

ogni tempo, ormai estinto nel suo 

Paese d’origine. Questo il senso della 

cerimonia con la quale il 12 maggio 

2005 il generale Leonardo Tricarico, 

capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, 

ha accolto nel Museo 

Storico il Fiat CR.42 rinato grazie alla 

passione e all’esperienza di un 

manipolo di persone. 

Progettato da Celestino Rosatelli e 

costruito in circa 1.700 unità, il biplano 

CR.42 è una macchina emblematica 

dell’aviazione italiana. Era 

manovrabile ma lento, di tecnologia 

semplice ma di costruzione complessa. 

Volò nel 1938, quando già 

entravano in linea i monoplani veloci 

e famosi come lo Spitfire o il Messerschmitt 

109, ma fu esportato in 

Belgio, Ungheria e Svezia. Costrinse 

i piloti a supplire con il valore all’inferiorità 

della macchina, ma fu presente 

ovunque. L’Aeronautica Militare 

aveva cercato di ottenere la restituzione 

di un CR.42 catturato dagli 

inglesi nel corso della guerra e 

conservato in un museo londinese. 

Solo di fronte all’ennesimo rifiuto si 

rassegnò a recuperare un relitto in 

Svezia e ad affrontare il più lungo e 

complesso restauro aeronautico 

mai effettuato in Italia. 

Il progetto è stato reso possibile 

grazie alla collaborazione della Fighter 

Collection di Duxford, vicino 

Cambridge, che è la maggiore raccolta 

di aerei storici volanti in Europa. 

Il suo fondatore, Stephen Grey, 

ha sempre desiderato aggiungere 

aerei italiani alla propria flotta. Di 

qui all’accordo con l’Aeronautica Militare 

il passo è stato breve: Grey 

avrebbe sponsorizzato il restauro di 

un CR.42, in cambio di alcuni materiali 

e dell’aiuto nel restauro del proprio 

CR.42 da esporre in volo agli air 

show in tutta Europa. 

The Fiat CR.42 is the most widely 

built Italian aircraft in history, but 

had long become extinct in its 

country of origin. Through the 

dedication of a handful of people, 

the dream of displaying one in the 

Italian Air Force Museum was 

realized after ten years of hard work. 

This is the meaning of the ceremony 

that on 12 May 2005 saw General 

Leonardo Tricarico, Chief of Staff of 

the Italian Air Force, formally accept 

the reborn CR.42 in the Vigna di Valle 

museum. Designed by Celestino 

Rosatelli and built in some 1,700 

units, the biplane is emblematic of 

Italian aviation history. The CR.42 

was manoeuvrable but slow, 

technologically simple but complex 

to build. It flew in 1938, when fast 

monoplanes like the Spitfire and 

Messerschmitt 109 were entering 

service; despite this, it was exported 

to Belgium, Hungary and Sweden. 

The CR.42 fought on every front, but 

its shortcomings forced pilots to rely 

on sheer courage. The Italian Air 

Force had tried to obtain the CR.42 

preserved in a London museum after 

falling in British hands in 1940. At 

long last, it acknowledged that the 

Nel 1995 Grey affidò il lavoro all’Associazione 

Restauro Aeronautico 

(AREA) di Venegono Superiore, il cui 

primo passo fu quello di ottenere i disegni 

costruttivi originali conservati 

negli archivi di Alenia Aeronautica e 

Avio, eredi delle tradizioni dell’industria 

aeronautica torinese. Le parti 

dell’aereo recuperate in Svezia furono 

integrate da parti originali rintracciate 

in una dozzina di Paesi del mondo 

e da altre appositamente ricostruite. 

Molti particolari sono stati forniti dal 

Gruppo Amici Velivoli Storici, l’associazione 

promotrice del recupero dei 

relitti in Svezia. Il risultato è un caccia 

originale per circa due terzi e fedele 

nei minimi dettagli. 

Per concludere l’operazione manca 

però ancora l’ultimo tassello: far volare 

il CR.42 della Fighter Collection. 

“È una macchina davvero speciale, 

un’opera d’arte che è in restauro 

presso un team eccezionale”, ha 

detto nel corso del salone aeronautico 

di Le Bourget Nick Grey, figlio 

del fondatore della Fighter Collection.“Lo 

attendiamo con grande impazienza”. 

Quel giorno, sarà bello 

vederlo solcare ancora una volta i 

cieli della sua Torino. 

only way to acquire a CR.42 was to 

find a restorable wreck. One was 

eventually located in Sweden. It 

would become the basis of the 

longest and most difficult 

aeronautical restoration ever carried 

out in Italy. The project was made 

possible by the cooperation of the 

Fighter Collection, Europe’s largest 

collection of airworthy military 

aircraft, which is based at Duxford, 

near Cambridge. Stephen Grey, its 

founder, had always wanted Italian 

aircraft for his fleet and soon reached 

an agreement with the Air Force. The 

Fighter Collection would sponsor the 

restoration of a CR.42 for Italy, in 

return for aeronautical material and 

assistance in the restoration of its 

own CR.42 to flying condition. In 

1995 Grey entrusted the work to the 

Aeronautical Restoration Association 

(AREA) of Venegono Superiore, 

whose first step was to acquire 

copies of the original manufacturing 

drawings held in the archives of 

Alenia Aeronautica and Avio, heirs to 

the Turin aviation industry’s 

traditions. The remains recovered in 

Sweden were integrated with 

original parts from a dozen different 

countries. Many items were faithfully 

reproduced; others were supplied by 

the Gruppo Amici Velivoli Storici 

(GAVS), the association that first 

proposed recovering the Swedish 

wrecks. The resulting fighter is 

correct down to the smallest details 

and contains about two-thirds of 

original material. To complete the 

project, there now remains to put 

the Fighter Collection’s CR.42 back 

into the air. At the Paris Air Show 

Nick Grey, Stephen’s son, called it “A 

truly special machine, a work of art 

in the care of an exceptional 

restoration team. We are very 

impatient to see it fly”. When the day 

comes, it would be magic to see it fly 

over Turin once again. 

76 


77


Prendersi cura di sé al lavoro 

Looking after yourself at work 

Luigi Fiasconaro 

Magistrato presso la Corte Suprema di Cassazione / Magistrate of Italy’s supreme court 

— Il decreto legislativo 626, che pone l’attenzione 

sull’incolumità delle persone nel contesto 

lavorativo, è lo spunto di una serie di seminari 

di informazione e formazione rivolti a 

tutti i dipendenti di Finmeccanica Corporate 

e di MecFin 

— Legislative decree 626, which focuses on 

welfare in the workplace, is the starting 

point for a series of information and training 

seminars for the employees of Finmeccanica 

Corporate and MecFin 

Accogliendo le direttive europee in 

materia di sicurezza sul lavoro, 

con l’emanazione del D.Lgs. 626/94, il 

legislatore italiano ha reso chiari e articolati 

i principi in tema di tutela della 

salute nei luoghi di lavoro, fino a 

quel momento patrimonio quasi 

esclusivo degli esperti, rendendoli finalmente 

comprensibili ai naturali 

destinatari, ossia datori di lavoro e loro 

collaboratori. Muovendo dalla constatazione 

che lavoro non significa 

solo produttività ma soprattutto partecipazione 

dei cittadini alla vita sociale 

e collaborazione finalizzata al 

benessere di tutti, la nuova normativa 

tutela il diritto alla Salute quale diritto 

assoluto fondamentale dell’individuo 

e interesse della collettività. Il diritto 

alla salute può essere tutelato 

solo in maniera preventiva, attraverso 

quei provvedimenti, tecnici, organizzativi 

e procedurali che vanno adottati 

prima ed al fine di impedire quegli 

eventi – gli infortuni - che, una volta 

accaduti, manifestano spesso, purtroppo, 

un carattere di irreversibilità e 

irrimediabilità. Se il legislatore ha posto 

a carico del datore di lavoro la promozione 

del sistema di sicurezza fondato 

su una corretta organizzazione 

del lavoro, ha anche stabilito per tutti 

i lavoratori il dovere di collaborazione 

per la realizzazione e il successo del 

sistema di sicurezza (art. 5, “Ciascun 

lavoratore deve prendersi cura della 

propria sicurezza e della propria salute 

e di quella delle altre persone presenti 

sul luogo di lavoro, su cui possono 

ricadere gli effetti delle proprie 

azioni od omissioni...”). Questo cambiamento 

di prospettiva ha fatto sì 

che nell'organizzazione della salute e 

della sicurezza sul lavoro, i lavoratori 

stessi ne siano divenuti protagonisti 

In its acceptance of the European 

directives on safety at work, and 

following the implementation of 

legislative decree 626/94, the 

Italian legislature has clarified the 

principles involved in safeguarding 

health in the workplace, which until 

then was almost exclusively the 

territory of experts. The legislation 

has finally made these principles 

comprehensible for those they are 

naturally aimed at, namely 

employers and their employees. 

Starting with the principle that 

work means not only productivity 

but above all, citizens’ participation 

in corporate life and collective 

working whilst ensuring the 

welfare of all, the new regulation 

governs the right to Health, which 

is an absolutely fundamental 

human right, and the collective 

interests of employees. 

The right to health can only be 

safeguarded by preventive means, 

through technical, organizational 

and procedural measures that 

should first be adopted to prevent 

those unfortunate events that 

regrettably, once they have 

happened, are often irreversible and 

irremediable. While the legislature 

has made the promotion of safety 

systems based on a proper 

organization of work the 

responsibility of the employer, it has 

also established for all employees 

the duty of cooperation to 

implement and ensure the success 

of the safety system (article 5, “Each 

employee must take responsibility 

for his or her own health and safety 

and the health and safety of other 

people in the workplace, who may 

be affected by their actions or 

grazie all'assunzione di un ruolo attivo 

e partecipativo. Il Gruppo Finmeccanica 

considera da sempre la salute 

e la sicurezza un valore fondamentale 

a tutti i livelli dell’organizzazione 

aziendale, consapevole che una sua 

corretta gestione incide positivamente 

anche sulla produttività e sulla 

qualità del lavoro. Per tale ragione 

Finmeccanica ha organizzato, nei mesi 

di giugno e luglio, una serie di Seminari 

di Informazione/Formazione 

su “Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro”, 

rivolti a tutti i dipendenti della 

Corporate e di MecFin (circa 350 persone). 

L’iniziativa, curata dalla Funzione 

Centrale Risorse Umane/Formazione 

e Sistemi di Knowledge Management, 

ha dato l’opportunità ai partecipanti 

di approfondire temi quali 

l’organizzazione e le politiche Finmeccanica 

in tema di salute, sicurezza 

e ambiente, i ruoli e le responsabilità, 

i rischi specifici, il piano di emergenza 

e la segnaletica, l’importanza 

della comunicazione sul lavoro, lasciando 

spazio per dibattiti e confronti. 

Si può quindi affermare che alla domanda:“Sicurezza” 

Finmeccanica ha 

decisamente risposto “Sì, grazie!” 

“ 

Lavoro non significa solo 

produttività ma soprattutto 

partecipazione dei cittadini 

alla vita sociale e 

collaborazione finalizzata 

al benessere di tutti 

Work means not only 

productivity but above all 

citizens’ participation in 

corporate life and collective 

working 

” 

failures to act...”) With this in mind, 

a safe and efficient working system 

must provide not only safe 

procedures, documentation, 

equipment, materials and 

environmental conditions, but also 

safe employees, who have the 

appropriate information and 

responsibilities. The Finmeccanica 

Group has always demonstrated 

that it views the health and safety 

of its employees as fundamentally 

important at all levels of the 

company structure, aware that 

responsible management, with the 

involvement of all employees, also 

has a positive effect on productivity 

and work quality. For this reason, 

Finmeccanica has organized a series 

of information and training 

seminars on ‘Health and Safety in 

the Workplace’ which will take place 

in June and July. The seminars are 

aimed at all Corporate and MecFin 

employees (about 350 people). The 

initiative, which has been organized 

by Finmeccanica’s human 

resources/training and knowledge 

management systems department, 

gives those taking part the 

opportunity to take an in-depth 

look at questions such as 

Finmeccanica’s organization and 

policy in relation to health, safety 

and the environment, roles and 

responsibilities, specific risks, 

emergency planning and signage, 

and the importance of 

communication at work. It will 

leave plenty of room for debate and 

argument. We can therefore say 

with certainty that in response to 

the question: “Safety” 

Finmeccanica says a definite 

“Yes, please!” 

78 


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Tra disciplina e creatività 

When discipline 

and creativity merge 

Giulio Sapelli 

Professore ordinario, Università degli Studi di Milano, 

Facoltà di Lettere e Filosofia 

Professor, University of Milan, Faculty of Literature 

and Philosophy 

— Progettato e realizzato dalla Funzione Centrale Risorse 

Umane/Formazione e Sistemi di Knowledge Management 

un seminario di formazione manageriale che parte dalla 

tecnologia e intreccia ambiti diversi: strategici, economici, 

filosofici e di government 

— A management training seminar interweaving various areas 

of strategy, philosophy and government with technology 

as a starting point, designed and run by Finmeccanica’s human 

resources Training and Knowledge Management Systems 

department 

L 

’universo tecnologico è quanto di 

più affascinante possa esistere. La 

sua complessità diviene opportunità 

anziché vincolo, perché l’innovazione 

la caratterizza in misura crescente, 

allorché si concreta nelle infinite attività 

delle imprese. 

Finmeccanica è l’esplicitazione per 

eccellenza di questo paradigma interpretativo. 

La tecnologia infatti consente, con 

l’intreccio tra disciplina e creatività, 

tra serializzazione e variazione, tra 

regolarità e flessibilità, di esercitare 

la mente oltre i confini del già conosciuto. 

Per questo il partire dal sapere 

tecnologico per avventurarsi 

oltre le colonne d’Ercole delle discipline 

strategiche, economiche, filosofiche, 

di government, è divenuto il 

motivo dominante di un’attività di 

formazione per alti dirigenti. Si tratta 

di un seminario di riflessione e di 

action learning della durata di cinque 

giornate – si lavora dal mattino 

a notte inoltrata – che intreccia più 

logiche cognitive. Coloro che eccellono 

nella tecnologia e nella gestione 

d’impresa sono chiamati a riconoscersi 

e a conoscersi attraverso 

una business simulation, in cui più 

gruppi si confrontano con un mercato 

pieno di incognite e di sfide. 

L’attività si snoda per tutto il seminario 

e abitua a decidere e a riflettere 

apprendendo l’uso sapiente del 

tempo e delle relazioni. Finmeccanica 

è grande e complessa e quindi 

stabilire connessioni e creare comunità 

è un imperativo da assolvere 

per dare alle persone di un grande 

Gruppo una più forte identità che 

superi i confini aziendali. 

Ma questo avviene imparando ad 

aprire la mente grazie alla conoscenza 

degli scenari geo-strategici ed 

economici mondiali in cui Finmeccanica 

ora si muove con decisione. Con 

la consapevolezza di quali sono i problemi 

rilevanti della governance 

he world of technology is 

Tfascinating. Its complexity 

represents opportunities rather 

than constraints; it is increasingly 

innovative and at the same time is 

being turned into reality in the 

myriad of activities undertaken by 

business. Finmeccanica is a perfect 

example of this paradigm. 

Technology, which interweaves 

discipline and creativity, 

serialisation and variation, 

regularity and flexibility, means the 

mind can be exercised beyond the 

boundaries of what is already 

known. The departure of 

technological know how for 

pastures beyond those pillars of 

Hercules of strategic, economic, 

philosophical and governmental 

disciplines, has provided the main 

motivation for a training activity for 

top executives. This comprises a 

five-day seminar for reflection and 

active learning – from the morning 

until late at night – engaging 

several cognitive processes. 

Top performers in technology and 

business management will be asked 

to recognise and understand 

themselves by means of a business 

simulation in which several groups 

will compete on a market full of 

unknowns and challenges. The 

activity will continue throughout 

the seminar, and will enable 

participants to make decisions and 

reflect, while learning how to make 

intelligent use of their time and 

relationships. Finmeccanica is a 

large and complex entity; it is 

therefore essential to establish links 

and create communities giving 

people within a large Group a 

stronger identity that goes beyond 

company limits. 

This can be achieved by learning to 

open the mind using knowledge of 

the global geostrategic and 

economic scenarios in which 

d’impresa e delle sfide di mercato e 

tecnologiche che continuamente si 

presentano, riesaminando in questa 

nuova luce anche il proprio stile di 

leadership. Tutto ciò nella convinzione 

che solo la comprensione e il rispetto 

delle diversità culturali, tecnologiche, 

di stile direzionale, possono 

portare a unità strategica un immenso 

insieme di conoscenze quale 

è il Gruppo Finmeccanica. 

Questi obiettivi sono perseguiti con 

grande successo. 

È una realtà testimoniata da coloro 

che hanno partecipato e che si sono 

visti posti a confronto con intellettuali 

di spicco dedicati in forma permanente 

a questo impegno e con 

dirigenti di altissimo livello, del 

Gruppo come del mondo dei mercati 

e delle imprese. Il tutto in una dimensione 

internazionale e in un’atmosfera 

di creativa e continua cooperazione 

imprenditoriale e manageriale 

che è uno dei segreti della 

formula vincente del seminario. 

B O X 

Il seminario è progettato e realizzato 

dalla Funzione Centrale Risorse 

Umane/Formazione e Sistemi 

di Knowledge Management. Sono 

state ad oggi realizzate quattro 

edizioni e un follow up, con il coinvolgimento 

complessivo di 85 manager 

del Gruppo e di 46 fra docenti 

e testimoni interni ed esterni 

al Gruppo. Nel corso del 2005 verranno 

realizzate due ulteriori edizioni 

in Inghilterra. 

The seminar has been designed 

and implemented by 

Finmeccanica’s human 

resources/training and 

knowledge management systems 

department. To date, there have 

been four seminars and one 

follow-up, with the involvement 

of 85 Group managers and 46 

lecturers and speakers from 

within and outside the Group. In 

2005, two further seminars will 

be held in the UK. 

Sotto, un momento 

di lavoro in sottogruppo 

Below, during the 

classes 

Finmeccanica is now moving so 

decisively. With awareness of the 

main problems of corporate 

governance and the continually 

emerging market and technological 

challenges, participants will also reexamine 

their own leadership style. 

As they carry out these activities, 

they will know that only 

understanding of, and respect for, 

differences in cultural, 

technological, and management 

style can bring the vast body of 

knowledge that Finmeccanica 

represents together in a united 

strategy. These goals have been 

pursued with great success. Former 

participants, who competed with 

leading academics dedicated fulltime 

to this task, as well as very 

senior executives from the Group 

and participants from the world of 

financial markets and from other 

companies, can confirm this. The 

seminar takes place in an 

international environment and in 

an atmosphere of non-stop and 

creative entrepreneurial and 

managerial cooperation, which is 

one of the secrets of its winning 

formula. 

80 


81


Il valore dell’esperienza 

The value of experience 

— A Torino due giorni speciali di 

eventi e premiazioni dedicati interamente 

ai Seniores e ai Maestri 

del Lavoro di tutte le aziende Finmeccanica: 

tutti insieme per la prima 

volta 

— Two special days of events and 

prize-giving in Turin dedicated entirely 

to Finmeccanica’s long-serving 

employees and holders of 

the ‘Maestro del lavoro’ from all 

the Group’s companies: gathered 

together for the first time 

Il gruppo dei premiati. 


Domenico Siniscalco 

e da sinistra, Padre 

Vincenzo Coli, Roberto 

Bettega e il professor 


The prizewinners. 



and from left: Padre 

Vincenzo Coli, Roberto 

Bettega and Professor 


li uomini non sono saggi in 

“Gproporzione tanto all’esperienza, 

quanto alla loro capacità di 

fare esperienza”, così il premio Nobel 

inglese George Bernard Shaw metteva 

in luce una differenza fondamentale: 

quella che intercorre tra l’esecutore 

meccanico di azioni e doveri e la 

partecipazione dell’apprendista, che 

tutta la vita impara, sbagliando, migliorando, 

sperimentando. Nei due 

giorni di premiazione interamente 

dedicati a loro, gli 843 tra Seniores e 

Maestri del Lavoro delle aziende Finmeccanica 

hanno festeggiato il valore 

delle loro esperienze, acquisite in 

un lungo percorso di traguardi raggiunti 

e di arricchimento professionale 

e umano. 

È questo lo spirito che ha animato la 

manifestazione Esperienza è Valore, 

evento che, per la prima volta, ha riunito 

insieme i Seniores e i Maestri 

del Lavoro di tutte le aziende Finmeccanica, 

a sottolineare il senso di 

appartenenza di un Gruppo sempre 

più integrato e coeso. “Questo evento 

è la realizzazione di un’idea che è 

stata presentata all’ingegner Guarguaglini 

che l’ha fatta sua e ci ha 

messo in grado di poterla relizzare. 

Per me è dunque una soddisfazione 

morale e materiale e la considero co- 

en are wise in proportion, 

“Mnot to their experience, but 

to their capacity for experience”. 

English Nobel Prize Laureate George 

Bernard Shaw thus shed light on a 

fundamental divide: that which 

separates those who mechanically 

perform their actions and duties 

from the apprentice who spends his 

life learning, experimenting, making 

mistakes, and improving. 

During the two days of awards 

ceremonies dedicated entirely to 

them, the 843 Seniors and Masters 

of the Trade of Finmeccanica 

celebrated the value of the 

experience they have gathered over 

the course of a long journey marked 

by met objectives and professional 

and human enrichment. This is the 

spirit behind the ‘Experience is Value’ 

show, an event that brought 

together for the first time the 

Seniors and Masters of the Trade 

from all Finmeccanica companies to 

underscore the sense of belonging to 

an increasingly integrated and 

cohesive Group. 

“I am happy to say that when the 

idea of this event was submitted to 

Mr Guarguaglini, he embraced it 

fully and enabled us to make it a 

reality. It therefore represents a 

me ricompensa per il lavoro svolto in 

questi anni. La fase successiva sarebbe 

quella di creare un direttivo nazionale 

dei presidenti dei Seniores delle 

varie aziende perché anche sotto 

questo aspetto il Gruppo Finmeccanica 

sia tale in modo completo” commenta 

Elio Bettini, presidente dei Seniores 

di Whitehead Alenia Sistemi 

Subacquei. Ogni aspetto di quest’evento, 

unico per numero di partecipanti 

coinvolti, ha assunto un particolare 

significato. Dalla location, il 

Piemonte, sede di stabilimenti e uffici 

di diverse aziende Finmeccanica 

(Alenia Aeronautica, Alcatel Alenia 

Space, Galileo Avionica, Ansaldo Signal, 

Elsag, SELEX Communications), 

con circa 4.900 dipendenti, e in particolare 

Torino, che ospita, tra l’altro, 

le due aree produttive di Alenia Aeronautica 

presso Caselle Sud (circa 

1.650 dipendenti) e Caselle Nord (circa 

1.300 dipendenti). La sera dell’8 luglio, 

nella prestigiosa sede dell’Auditorium 

del Lingotto, ha avuto luogo 

la prima parte della premiazione, dedicata 

a novantanove tra Seniores 

(con 45 e 40 anni di esperienza) e 

Maestri del Lavoro. 

Ad accoglierli e a intrattenere i numerosi 

ospiti un conduttore d’eccezione, 

Paolo Bonolis, accompagnato 

source of moral and tangible 

satisfaction for me personally, and I 

see it as a reward for the work done 

during these years. The next phase 

will be to create a national 

committee comprising chairmen of 

the various companies’ long-serving 

employees groups, so that the 

Finmeccanica Group will also be 

complete in this respect,” said Elio 

Bettini, chairman of the long-serving 

employees group of Whitehead 

Alenia Sistemi Subacquei. 

Every aspect of this event, unique for 

the number of participants, has 

taken on a special significance. The 

location was Piedmont, the 

headquarters for the factories and 

offices of various Finmeccanica 

companies (Alenia Aeronautica, 

Alcatel Alenia Space, Galileo 

Avionica, Ansaldo Signal, Elsag, SELEX 

Communications), with 

approximately 4900 employees, and 

in particular Turin, which hosts the 

two production areas of Alenia 

Aeronautica in Caselle Sud 

(approximately 1650 employees) and 

Caselle Nord (approximately 1300 

employees).The first awards event, 

dedicated to ninety-nine Seniors 

(with 45 and 40 years of experience) 

and Masters of the Trade, took place 

on July 8 in the prestigious Lingotto 

Auditorium. Paolo Bonolis, an 

exceptional master of ceremonies, 

was on hand to greet and entertain 

the numerous guests, with the 

accompaniment of one of the most 

beautiful voices of Italian light 

music, Nicki Nicolai, coming from his 

recent success at the 

Sanremo music festival. Many 

figures from politics and the 

government participated in the gala 

event: Minister of Economy and 

Finance Domenico Siniscalo, Deputy 

Secretary for Labour and Social 

Policies Roberto Rosso, Local 

Authorities, President of the 

82 


83


Sopra, un momento 

della cerimonia a Caselle. 

Da sinistra: Alberto Lanini, 

Pier Francesco Guarguaglini, 

Vincenzo De Falco, 

Roberto Maglione e 

Giorgio Zappa. Nella pagina 

accanto, da sinistra Ugo 

Martinat, 

viceministro delle 

Infrastrutture e dei 

Trasporti, e Paolo Bonolis 

con Pier Francesco 

Guarguaglini 

Above: during the 

ceremony at Caselle. 

From left Alberto Lanini, 

Pier Francesco Guarguaglini, 

Vincenzo De Falco, 

Roberto Maglione, 

Giorgio Zappa. 

Opposite: Ugo Martinat, 

Vice Minister for 

Infrastructure and 

Transportation; 

Paolo Bonolis with 

Pier Francesco Guarguaglini 



Piedmont Region Mercedes Bresso, 

President of the Turin Province 

Antonio Saitta, Turin Mayor Sergio 

Chiamparino, and Advisor on Labour 

Policies Tom Dealessandri. At an 

event devoted to Seniors, President 

of the National Association for Older 

Workers (ANLA) Ricardo Tucci, 

President of the National Association 

of Alenia Seniors Vincenzo De Falco, 

and President of the National 

Association of Galileo Avionica 

Seniors Alberto Lanini could not fail 

to be present. The awards were 

preceded by the viewing of a film 

directed by Gianfranco Giuliani that 

recounted the critical stages in the 

history of Finmeccanica, in the 

context of the industrial 

development in our country, placing 

particular emphasis on the 

significance of experience and 

individual contributions in the high 

technology sector. Before giving the 

stage to Pier Francesco Guarguaglini, 

chairman and chief executive officer, 

Deputy Secretary Roberto Rosso, and 

the chief executive officers of the 

Finmeccanica subsidiaries, Paolo 

Bonolis began the awards ceremony 

by conducting a brief talk show with 

three first class commentators, called 

upon to talk about the value of 

experience in their respective 

sectors: Father Vincenzo Coli of the 

S. Francesco d’Assisi Basilica, 

Professor Giulio Sapelli of Milan 

University, and Roberto Bettega, vicepresident 

of the Juventus football 

team. The second day devoted to 

Seniors took place on July 9 in the 

Alenia Aeronautica factory in Caselle 

Sud, Turin. On stage to commend 

and shake hands with over 500 

employees with 35 years of 

experience were Pier Francesco 

Guarguaglini, chairman and chief 

executive officer, Roberto Maglione, 

executive vice president for human 

resources at Finmeccanica, as well as 

the chief executive officers and vice 

presidents for human resources from 

Finmeccanica subsidiaries. Before the 

awards ceremonies, the numerous 

guests, including Vice Minister for 

Infrastructure and Transportation 

Ugo Martinat, visited the factory and 

the floor exhibit, and witnessed 

some demonstration flights of 

Finmeccanica airplanes and 

helicopters. The demonstrations 

were accompanied by the 

commentary of General Gianfranco 

Da Forno, Officer for Public Relations 

and Speaker for the Italian Air Force 

Aerobatic Team Frecce Tricolori 

(Three-coloured Arrows) from 1979 to 

1990. In addition to aircraft, satellites 

and ground transport vehicles 

manufactured by Alenia 

Aeronautica, Alenia Spazio, 

Aermacchi, AgustaWestland, Galileo 

da una delle più belle voci della musica 

leggera italiana, Nicki Nicolai, reduce 

dai recenti successi sanremesi. 

Tante le personalità del mondo politico-istituzionale 

intervenute alla serata 

di gala: il ministro dell’Economia 

e delle Finanze, Domenico Siniscalco, 

il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche 

Sociali, Roberto Rosso, le autorità 

locali, il presidente della Regione 

Piemonte, Mercedes Bresso, il 

presidente della Provincia di Torino, 

Antonio Saitta, il sindaco di Torino, 

Sergio Chiamparino, e l’assessore alle 

Politiche del Lavoro, Tom Dealessandri. 

In un evento dedicato ai Seniores 

non potevano mancare il presidente 

dell’A.N.L.A., l’Associazione 

Nazionale dei Lavoratori Anziani di 

Azienda, Riccardo Tucci, il presidente 

Nazionale Associazione Seniores 

Alenia, Vincenzo De Falco e il presidente 

dell’Associazione Nazionale 

Seniores Galileo Avionica, Alberto 

Lanini. La premiazione è stata preceduta 

dalla proiezione di un filmato, 

realizzato dal regista Gianfranco 

Giuliani, che ha ripercorso le tappe 

fondamentali della storia di Finmeccanica 

nel contesto dello sviluppo 

industriale del nostro Paese, ponendo 

particolare enfasi sul significato 

dell’esperienza e del contributo 

umano nel settore dell’alta tecnologia. 

Prima di cedere il palco al presidente 

e amministratore delegato 

Pier Francesco Guarguaglini, al sottosegretario 

Roberto Rosso e agli 

amministratori delegati delle aziende 

Finmeccanica, per dare inizio alla 

cerimonia di premiazione, Paolo Bonolis 

ha animato un breve talk show 

con tre testimonial di prim’ordine, 

chiamati a esprimersi sul valore dell’esperienza 

nel proprio settore: Padre 

Vincenzo Coli, custode della Basilica 

di San Francesco d’Assisi, Giulio 

Sapelli, professore ordinario presso 

l’Università degli Studi di Milano 

e il vicepresidente della Juventus, 

Roberto Bettega. Il 9 luglio, presso lo 

stabilimento Alenia Aeronautica di 

Torino Caselle Sud, ha avuto luogo la 

seconda giornata dedicata ai Seniores. 

A premiare e a stringere la mano 

a più di cinquecento dipendenti con 

35 anni di esperienza, sul palco erano 

presenti il presidente e amministratore 

delegato Pier Francesco 

Guarguaglini, il direttore centrale 

Risorse Umane di Finmeccanica Roberto 

Maglione, gli amministratori 

delegati e i direttori delle Risorse 

Umane delle aziende Finmeccanica. 

Prima della cerimonia di premiazione, 

i numerosi ospiti, tra cui citiamo 

il viceministro alle Infrastrutture e i 

Trasporti, Ugo Martinat, hanno visitato 

lo stabilimento, la mostra statica 

e assistito ad alcuni voli di dimostrazione 

di aerei ed elicotteri Finmeccanica, 

commentate in cabina 

di regia dal generale Gianfranco Da 

Forno, dal 1979 al 1990 ufficiale alle 

Pubbliche Relazioni e speaker delle 

Frecce Tricolori. La mostra, oltre a 

esporre velivoli, satelliti e mezzi terrestri 

di Alenia Aeronautica, Alenia 

Avionica and Oto Melara - including 

the C-27J Hellenic Air Force, the 

Eurofighter Typhoons (one-seat and 

two-seat), the M-346, the Tornado, 

the Sea Harrier and the EH101 - the 

exhibit included various historic 

airplanes, both grounded and in 

flight, to recall the now century-old 

tradition of the Finmeccanica family 

of companies. In particular, visitors 

were able to admire a replica of the 

Bleriot XI, the airplane used for the 

first flight across the English 

Channel and an original model of 

the Ansaldo SVA 5 reconnaissance 

airplane dating back to the first 

world war. The factory visit and the 

exhibit were accompanied by two 

prestigious musical ensembles: the 

Departmental Band of the Italian 

Navy and the Fanfare of the First Air 

Sector of the Italian Air Force. 

The July 8/9 event was many things: 

a recognition of those who through 

their contributions over the years 

have made Finmeccanica Italy’s 

leading high technology company 

and among the most important in 

Europe and the world; an 

opportunity to share values and feel 

the sense of community among all 

the Group's companies; and a party 

for our employees, their families, and 

all the guests who participated. 

Spazio, Aermacchi, AgustaWestland, 

Galileo Avionica e Oto Melara, tra 

cui il C-27J Hellenic Air Force, gli Eurofighter 

Typhoon (mono e biposto), 

l’M-346, il Tornado, il Sea Harrier e 

l’EH101, contemplava la presenza di 

diversi aerei storici, sia a terra che in 

volo, per ricordare le ormai centenarie 

tradizioni delle aziende Finmeccanica. 

In particolare, i visitatori 

hanno potuto ammirare, oltre a una 

replica del Bleriot XI, aereo della prima 

traversata in volo della Manica, 

un esemplare originale dell’aereo ricognitore 

SVA 5 dell’Ansaldo, risalente 

alla prima guerra mondiale. 

La visita allo stabilimento e alla mostra 

è stata accompagnata dalle esibizioni 

di due prestigiose bande 

musicali: la Banda Dipartimentale 

della Marina Militare Italiana e la 

Fanfara della Prima Regione Aerea 

dell’Aeronautica Militare Italiana. 

L’evento dell’8 e 9 luglio è stato tutto 

questo: la premiazione di chi, con 

il proprio contributo ha reso negli 

anni Finmeccanica la prima realtà 

delle alte tecnologie in Italia e tra le 

prime in Europa e nel mondo, la condivisione 

di valori e di un sentire comune 

da parte delle aziende del 

Gruppo, una festa per i dipendenti, 

per le loro famiglie e per tutti gli 

ospiti che sono intervenuti. 

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Sergio Chiamparino 

Sindaco di Torino 

Mayor of Turin 

“Voglio salutare e dare il benvenuto a 

tutti questi ospiti, ringraziare il presidente 

e amministratore delegato Pier 

Francesco Guarguaglini, il direttore 

generale, Giorgio Zappa, con il quale 

abbiamo rapporti da molti anni di lavoro 

comune, per avere scelto Torino. 

Stiamo lavorando per rendere Torino 

città dell’industria moderna e, al tempo 

stesso, città ospitale, bella da vedere 

e credo che sarà ancora più valorizzata 

dai giochi invernali che ci saranno 

nel prossimo febbraio. Finmeccanica 

rappresenta una tra le realtà tecnologicamente 

più importanti, se non la 

più importante della nostra città. Ieri 

siamo stati ad Alenia Aeronautica e 

mi hanno fatto volare sulla città con 

questo nuovo aereo da trasporto tattico, 

C-27J, ho visto anche l’aereo senza 

pilota Sky-X. Finmeccanica è una 

realtà su cui noi, dal punto di vista industriale, 

contiamo molto. Quindi siamo 

molto lieti di ospitare una manifestazione 

come questa e auguro a tutti 

un buon proseguimento di serata”. 

“Let me start by welcoming all these 

guests and thanking chairman and 

Chief Executive Officer Pier 

Francesco Guarguaglini and Chief 

Operating Officer Giorgio Zappa, 

with whom we have worked for 

many years, for choosing Turin. We 

are working to make Turin a modern 

industrial city and at the same time 

a welcoming place, a city which is 

beautiful to look at and which will 

be further enhanced by the Winter 

Olympics next February. Finmeccanica 

is probably one of the most important, 

if not the most important 

technological presences in the city. 

Yesterday we visited Alenia Aeronautica; 

I was taken on a flight 

above the city in the new C-27J tactical 

transport aircraft and I was also 

shown the Sky-X drone. In industrial 

terms, we rely heavily on Finmeccanica. 

We are therefore delighted to 

host this event and I hope you all 

have an enjoyable evening”. 

Antonio Saitta 

Presidente della Provincia di Torino 

Chairman of the Turin District 

Authority 

“Per noi Finmeccanica è importante 

perché sta consolidando un settore 

strategico, una sorta di diversificazione 

produttiva. Qui siamo nel 

tempio dell’auto; sta invece nascendo 

un settore dell’aereospazio che 

per noi è di grande interesse. Anche 

io vi saluto e vi invito ad essere qui 

per le Olimpiadi”. 

“Finmeccanica is important to us 

because it is strengthening a 

strategic sector, by means of a kind 

of product diversification. We are in 

an auto manufacturing area here, 

but an aerospace sector is now 

emerging that is very important to 

us. I would also like to welcome you 

and invite you to come here for the 

next Winter Olympic Games”. 

Mercedes Bresso 

Presidente della Regione Piemonte 

Chairwoman of the Piedmont 

Regional Authority 

“Io credo sia significativo che Finmeccanica 

abbia scelto Torino e il 

Piemonte per questa manifestazione. 

È anche bello poter apprezzare e 

parlare di un’azienda che premia la 

fedeltà e la permanenza. 

Noi eravamo molto abituati a questa 

etica della ‘permanenza del rapporto’ 

con l’azienda e ci fa piacere che ci 

siano ancora aziende che la apprezzano 

e la valorizzano”. 

“I believe it is very significant that 

Finmeccanica has chosen Turin and 

Piedmont for this event. It is also 

good to be able to appreciate and 

talk about a company which values 

loyalty and permanence 

“We are used to the work ethic of 

long-lasting relationships with 

businesses, and we are happy that 

there are still companies that 

appreciate and value it”. 

Roberto Rosso 

Sottosegretario al Lavoro 

e alle Politiche Sociali 

Under Secretary for the Italian 

employment and welfare ministry 

“Vorrei semplicemente complimentarmi, 

anche del titolo di questa giornata, 

perché non è vero che oggi, per 

l’esperienza che ho io nel Ministero 

del Lavoro, esperienza è sempre valore. 

Purtroppo, lo devo dire, io ho quarantaquattro 

anni e tra un anno avrò 

quarantacinque anni, c’è una soglia 

che viene definita l’over forty five in 

cui molte aziende pensano invece 

che quel tipo di esperienza non sia 

più un valore. Quindi vedere oggi un 

intero Gruppo che onora chi ha creato 

esperienza e chi ha portato valore 

è un fatto, come diceva prima il ministro 

Siniscalco, che rende onore ai 

premiati, ma soprattutto a chi guida 

questa organizzazione e questa 

squadra di premiati. 

È bello pensare che ci siano gruppi di 

imprese che alle persone che maturano 

in azienda non destinano un pensionamento 

anticipato, ma destinano 

la continuità di un servizio. Questo 

credo sia l’onore che avete fatto alla 

città di Torino che ha sette vite come i 

gatti e che anche in questo caso fa di 

Alenia un futuro prospero per sé. Lo 

diceva bene prima il sindaco Chiamparino, 

lo ha detto prima il ministro 

del Tesoro: questa azienda pochi anni 

fa cominciò ad avere qualche preoccupazione 

del suo futuro qui in questa 

città. Questa è una città che a sua 

volta aveva grandi problemi e non li 

ha ancora del tutto superati. Però insieme 

sono due finti malati che hanno 

un grande avvenire non solo dietro 

alle spalle, ma anche davanti a sé. 

Grazie per quello che fate”. 

“I am also delighted to be here 

today because, from my own time 

at the employment ministry, I have 

seen that experience is not always 

valued. Unfortunately, I am now 44 

and next year I will turn 45, an age 

at which many companies believe 

that this kind of experience is no 

longer an asset. So to see here 

today an entire Group honouring 

those who have created experience 

and added value is, as the Minister 

Domenico Siniscalco originally said, 

a tribute to those receiving awards 

and above all to those who lead this 

organisation and this group of 

people. It is good to know that 

there are companies that give longterm 

employees the opportunity to 

keep on working, rather than taking 

early retirement. This, I believe, is 

the tribute you have paid to the city 

of Turin, which like a cat, has nine 

lives, and which is building a 

prosperous future with Alenia. As 

the mayor, Mr Chiamparino and the 

treasury Minister have already 

mentioned, a few years ago the 

company was beginning to be 

concerned about its future in this 

city. The city itself has also had 

major problems, and has not yet 

completely overcome these. 

However, together they have great 

things both behind them and ahead 

of them. Thank you for what you 

are doing”. 


Ministro dell’Economia 

e delle Finanze 

The Hon. Domenico Siniscalco, 

Minister for economy and finance 

Quando ho visto questo Gruppo per 

la prima volta quattro anni fa da direttore 

generale del Tesoro e poi da 

ministro era una cosa diversa: era 

molto più indietro, aveva un business 

non focalizzato, aveva un lungo percorso 

da compiere. Ecco oggi che Finmeccanica 

è uno dei campioni mondiali 

in questo campo: ha venduto gli 

elicotteri al presidente degli Stati Uniti, 

ha consolidato il settore dell’elettronica 

con gli Inglesi, ha fatto l’accordo 

con Alcatel.Voglio dire: sì, Pier Francesco 

Guarguaglini è stato bravo, però 

è stato merito di tutti voi se siamo riusciti 

a compiere passi in avanti così significativi. 

Il merito di Pier Francesco 

Guarguaglini è stato proprio quello di 

farvi lavorare al meglio. Io nel mio piccolo, 

da azionista, ho fatto quello che 

potevo. Sono sicuro che se siete andati 

lontani è perché stavate sulle spalle 

di un gigante, come diceva prima il vostro 

video, e vi porgo i miei migliori 

auguri di continuare così”. 

“When I looked at this Group for the 

first time four years ago as Director 

General of the Treasury, and then as 

a Minister, it was very different. 

It was much less advanced, its 

business was unfocussed and it had 

a long way to go. Today the company 

is a world leader in its field; it has 

sold helicopters to the President of 

the United States, it has 

strengthened the electronics sector 

with the UK, and it has signed this 

agreement with Alcatel. I would like 

to say that, yes, Pier Francesco 

Guarguaglini has done well, but it is 

thanks to all of you that we have 

managed to make such substantial 

progress. Mr Guarguaglini’s strength 

has been to help you work at your 

best. In my humble capacity as a 

shareholder in the company, I have 

done what I could. I am convinced 

that you have come this far because 

you are standing on the shoulders of 

a giant, as your video showed. I wish 

you the very best of luck and hope 

that you continue in your success”. 

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Risorse in comune 

per l’Europa 

Shared resources 

for Europe 

— Aerospazio e difesa sono stati i 

due temi principe del convegno organizzato 

a Lecce da Alenia Aeronautica 

e Finmeccanica, che ha visto 

la partecipazione dei maggiori 

esperti del settore 

Se l’Europa della politica ha subìto una battuta d’arresto 

con la bocciatura della carta costituzionale, che 

futuro si prospetta per il progetto di un’Europa della difesa 

in uno scenario mondiale dove le esigenze della sicurezza 

sono profondamente cambiate È una domanda 

che ha immediatamente acceso il dibattito tra i maggiori 

esperti mondiali convenuti l’1 e 2 luglio al castello Carlo 

V di Lecce su invito di Alenia Aeronautica e Finmeccanica 

per un convegno divenuto subito una sorta di ‘stati 

generali’ del settore, dal titolo Costruire la Nuova Europa. 

Quale ruolo per l’industria dell’aerospazio e della difesa 

Nonostante una “retorica dominante che tenta di imporre 

l’idea di una dicotomia tra due poli alternativi, USA 

e UE, e di un panorama europeo fortemente frammentato 

– ha spiegato l’amministratore delegato di Alenia 

Aeronautica, Giovanni Bertolone – un’analisi più attenta 

rivela una tendenza verso la globalizzazione e l’integrazione”. 

Un esempio L’aquisizione di Westland da parte 

Finmeccanica e di Racall da parte di Thales. Sottoscrive 

la tesi il professor Hervé Coutau Bégarie, direttore del Dipartimento 

Strategia, collegio interarmi di difesa francese: 

“Se l’Europa stenta a decollare sul piano delle istituzioni, 

la collaborazione industriale su progetti tecnologici 

è stata sicuramente efficace, vedi il programma Gali- 

— Aerospace and defence were 

the two main topics on the agenda 

at the conference organized in Lecce 

by Alenia Aeronautica and Finmeccanica, 

attended by top experts 

in the sector 

If the political dimension of Europe suffered a 

setback with the rejection of the constitution, 

what then lies in store for the plan of bringing 

Europe together in the area of defence, given a 

global scenario where security requirements have 

radically changed This question immediately 

ignited a debate among world experts invited by 

Alenia Aeronautica and Finmeccanica on July 1st and 

2nd to the castle of Charles V in the city of Lecce for 

the convention Building the New Europe. What Role 

for the Aerospace and Defence Industry, which 

quickly transformed itself into an estates general for 

this given sector. 

Notwithstanding the “dominant rhetoric that claims 

there is a dichotomy between two dominant poles, 

the US and the EU, and a highly-fragmented 

European situation”, says Giovanni Bertolone, CEO of 

Alenia Aeronautica, “more careful analysis reveals a 

pull towards integration and globalization”. Examples 

are Finmeccanica’s acquisition of Westland, and the 

acquisition of Racall by Thales. Professor Hervè 

Coutau Bègarie, Director of the Strategy Department, 

French Interforce Defence College, agrees with the 

statement: “if the institutional framework of Europe 

Sotto, un momento del 

convegno di Lecce. 


un particolare del 

barocco leccese 

Below: during in 

conference in Lecce. 

Opposite: baroque style 

in Lecce 

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Risorse in comune per l’Europa 

Shared resources for Europe 

leo, tappa decisiva del consolidamento dell’Europa 

spaziale”. 

Di zone europee di ‘eccellenza tecnologica’ 

parla anche Richard Perle, fellow dell’American 

Enterprise Institute for Public Policy Research. 

L’elicottero US101 si è aggiudicato la 

gara per la Casa Bianca perché tecnologicamente 

è il migliore, e perché Finmeccanica 

ha dimostrato una forte volontà di competere. 

Anche nel settore di aerei tattici da trasporto 

la competizione è tra prodotti europei, 

aggiunge Perle, augurando a Finmeccanica 

“Che la fortuna possa premiare la vostra 

perseveranza”. Ma viene più volte suonato 

l’allarme per il divario negli investimenti 

dedicati alla ricerca e sviluppo tra Europa 

e USA. Lo evidenzia un rapporto dell’A- 

REL (Agenzia di Ricerche e Legislazione), a 

cui fa eco il direttore generale dell’Agenzia 

Europa della Difesa, Nick Witney: “Spendiamo 

un quinto nella ricerca e sviluppo per la 

difesa rispetto agli Stati Uniti”. E pensare 

che nel 2004 l’intero comparto europeo dell’aerospazio 

e difesa ha prodotto un output 

B O X 

A cena nel barocco 

Dinner in a baroque setting 

Lecce è stata definita dallo storico Gregorovius 

“La Firenze del barocco”. In 

omaggio alla sua bellezza Finmeccanica 

e Alenia Aeronautica hanno organizzato 

una cena all’aperto per i partecipanti al 

convegno nel chiostro del Seminario Arcivescovile. 

Poi una passeggiata attraverso 

il centro storico dall’architettura 

mozzafiato fino all’anfiteatro romano 

per un concerto jazz. Sul palco Doctor 3 e 

Gianluca Petrella. 

Lecce has been described by the 

historian Gregorovius as “the Florence of 

Baroque”. As a tribute to its beauty 

Finmeccanica and Alenia Aeronautica 

hosted dinner for the convention’s 

participants in the cloister of the 

Seminary of the Archbishopric. This was 

followed by a stroll across the old town 

with its staggering architecture to the 

Roman theatre for a jazz concert. On 

stage Doctor 3 and Gianluca Petrella. 

finds it hard to take off, industrial 

cooperation focusing on technological 

projects has proved successful. A case in 

point being the Galileo project, “a 

decisive step for European consolidation 

in the space sector”. Europe has pockets 

of “technological excellence”, according 

to Richard Perle, Fellow of the American 

Institute for Public Policy Research. The 

US101 helicopter won the race for the 

White House because it was 

technologically the best, and because 

Finmeccanica demonstrated a will to 

compete. When it comes to tactical 

transport aircraft, the competitors are 

European products, and Perle wishes 

Finmeccanica good luck “to reward your 

perseverance” Yet the investment gap in 

research and development between the 

EU and the United States rings the alarm 

bell. This is clearly spelt out in research 

conducted by AREL (Agenzia di Ricerche e 

Legislazione), and the question is also 

brought to the fore by the Director 

nell’ordine di 100 miliardi di euro, pari a oltre 

l’1% del Pil dell’Europa a 25, come dice Giorgio 

Zappa, a Lecce nella sua veste di presidente 

dell’AIAD (Associazione Industrie per 

l’Aerospazio, i Sistemi e la Difesa). Gli investimenti 

nelle alte tecnologie possono avere 

ricadute (spillovers) sull’intera economia, 

spiega nelle sue considerazioni introduttive 

una ricerca del COTEC (Fondazione per l’Innovazione 

Tecnologica), mentre altre cifre le 

fornisce il sottosegretario alle Attività Produttive 

Mario Valducci, spiegando che le ricadute 

degli investimenti su settori non direttamente 

collegati possono essere di 110 

volte per quanto riguardo lo spazio, di 50 

volte per la microelettronica e di 10 volte per 

la difesa. Ma parlare dell’efficacia e del volume 

degli investimenti significa riportare il 

dibattito alla dimensione europea, perché è 

solo attraverso “una sinergica gestione comune 

delle risorse che i singoli Paesi della 

UE destinano alla sicurezza e alla difesa – dice 

il segretario generale della difesa e direttore 

nazionale degli Armamenti, generale 

General of the European Defence 

Agency, Nick Witney: “we spend in 

defence research and development a 

fifth of the amount committed by the 

US”. This is the present situation 

notwithstanding the fact that in 2004 

Europe’s defence and aerospace sector 

produced an output of some 100 billion 

euros, which is equivalent to over 1% of 

GDP of the 25 member European Union, 

says Giorgio Zappa, here in his capacity 

as chairperson of AIAD (Associazione 

Industrie per l’Aerospazio, i Sistemi e la 

Difesa). The spend in high technologies 

can have spillover effects over the whole 

economy, as explained in the 

introductory remarks of research 

conducted by COTEC (Fondazione per 

l’Innovazione Tecnologica). 

Some specific figures are handed out by 

the Rt. Hon. Mario Valducci, 

Undersecretary of State for Productive 

Activities: the spillover in differing 

sectors can be as high as 110 times for 

investments carried out in the space 

sector, 50 times for those in 

microelectronics, and 10 times when it 

comes to defence. Talk of the efficacy 

and the overall volume of investment 

means bringing back Europe into the 

equation, because “only through synergy 

in the common management of 

resources which the single countries of 

the European Union devote to defence 

and security – according to the Secretary 

General of Defence and National 

Director of Armaments, General Gianni 

Botondi – it will be possible to overcome 

the limitations tied to the persistent gap 

of certain national budgets, and the 

Gianni Botondi – che sarà possibile superare 

i limiti legati alle persistenti carenze di alcuni 

bilanci nazionali e alla duplicazione 

nella ricerca e nel procurement”. Serve una 

governance europea, spiega Pier Francesco 

Guarguaglini, presidente e amministratore 

delegato Finmeccanica, anche per appoggiare 

gli sforzi di aziende come Finmeccanica 

che operano ingenti investimenti traendoli 

da risorse interne. Una politica comune 

europea non in contrasto con la Nato, ma 

strettamente coordinata con l’alleanza 

atlantica, auspica il professor Stephen Larrabee, 

responsabile del Dipartimento Sicurezza 

Europea, RAND corporate, come anche 

Richard Perle che fa eco a una maggioranza 

di americani, desiderosi di vedere 

un’Europa più forte, ma ancorata alla Nato. 

Interviene l’Ambasciatore Alessandro Minuto 

Rizzo, Vice Segretario Generale della 

Nato: “Per alcuni osservatori superficiali, 

l’allenza atlantica equivale agli Stati Uniti. 

Nella realtà, la Nato significa l’Europa tanto 

quanto il Nord America”, le due realtà capaci 

di fronteggiare un mondo dove i rischi alla 

sicurezza sono sempre più frammentati. 

D’altro canto, “È un momento di importanza 

storica”, secondo il viceministro della Difesa 

portoghese, Manuel Lobo Antunes, 

“Nato e UE si suddividono i compiti. Non si 

tratta di teologia, ma di un programma ben 

preciso”. “Quano siamo andati in Bosnia, ci 

sembrava di aver attraversato l’oceano – dice 

il capo di Stato Maggiore della difesa, 

ammiraglio Giampaolo Di Paola – poi siamo 

stati a Timor Est, in Iraq, in Afghanistan...”, 

e conclude “Gli europei hanno la responsabilità 

di trasformarsi e di essere un 

attore globale coeso con gli USA. Questa 

trasformazione richiede investimenti”.I.U. 

duplication of research and 

procurement”. Pier Francesco 

Guarguaglini, President and CEO of 

Finmeccanica, calls for a European 

governance to support the efforts made 

by companies such as Finmeccanica with 

a high rate of investment drawn from 

internal resources. A common European 

policy not contrasting with that of NATO, 

but carried out in close coordination 

with the Atlantic Alliance, says Professor 

Stephen Larrabee, head of the European 

Security Department, RAND corporate. A 

view altogether similar to that of 

Richard Perle, echoing the majority view 

of Americans who wish to see a 

strengthened Europe firmly anchored 

within NATO. Ambassador Alessandro 

Minuto Rizzo, Deputy Secretary General 

of NATO, joins the debate by saying that 

“for many casual observers, NATO equal 

the United States. In reality, though, 

NATO stands for North America and 

Europe”, the two entities with a capacity 

to act in a world where the threat to 

security is increasingly fragmented. “An 

historical moment”, is the analysis of 

Portugal’s Deputy Defence Minister, 

Manuel Lobo Antunes. “NATO and the EU 

are dividing up their responsibilities. This 

is not theology, rather a clear-cut plan”. 

“When we went to Bosnia we felt as 

though we had crossed the Ocean”, 

remarks Defence Chief of Staff Admiral 

Giampaolo Di Paola, “then we went to 

East Timor, Iraq, Afghanistan... Europeans 

have a responsibility to change, to 

become global players in unison with the 

United States. This transformation needs 

investments”. I.U. 

Da sinistra, l’ammiraglio 

Giampaolo Di Paola, 

Pier Francesco 

Guarguaglini con 

Richard Perle 

e Giorgio Zappa. 


la cena di gala 

From left: 

Admiral Giampaolo 

Di Paola, Pier Francesco 

Guarguaglini with 

Richard Perle and 

Giorgio Zappa. 

Opposite: gala dinner 

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A B O U T U S C H A R I T Y 

Human thinking 

Human thinking 

— Finmeccanica ha scelto di aiutare 

la popolazione infantile, la più 

duramente colpita dalla catastrofe 

dello tsunami nel sud est asiatico 

— Finmeccanica helps the children 

of South-East Asia, who were most 

affected by the Boxing Day tsunami, 

with the Human Thinking project 

Dopo il dramma e la commozione, 

per i Paesi del sud est asiatico 

colpiti dallo tsunami è tempo di 

ricostruzione. Dietro all'emergenza 

sanitaria si nasconde infatti un'economia 

distrutta nei mezzi e nelle 

persone. Sono svariati i fronti su cui 

si concentrano gli interventi che il 

Ministero degli Affari Esteri italiano 

sta coordinando, avvalendosi del 

supporto operativo e consultivo di 

organizzazioni non governative, Fao, 

Protezione Civile, Vigili del Fuoco e 

università. Ci sono i terreni che devono 

essere ricostruiti, livellati, depurati 

dal sale marino e dotati di un 

nuovo sistema di irrigazione. Ci sono 

le riserve di sementi e piante che devono 

essere ripristinate per riattivare 

coltivazioni interamente distrutte. 

Ci sono i rifiuti che devono essere 

smaltiti. C’è il sistema di controlli veterinari, 

che deve essere potenziato 

per monitorare il flusso di bestiame. 

After the drama and the anguish, 

the countries of southeast Asia 

hit by the tsunami are ready to start 

rebuilding. For behind the more 

visible public health crisis there lies 

an economy devastated in terms of 

both manpower and infrastructure. 

The Italian Ministry of Foreign Affairs 

is coordinating efforts on numerous 

fronts, availing itself of the operative 

and consulting support of nongovernmental 

organisations, FAO, the 

Civil Defence, the Fire Brigade and 

various universities. There are tracts 

of land that must be reconstructed, 

levelled, desalinated and outfitted 

with new irrigation systems. There 

are seed and plant reserves that 

must be cleaned up to reactivate the 

area’s decimated farmlands. There is 

refuse to haul away and recycle. 

There is the veterinary control 

system that must be reinforced to 

monitor the health of livestock. And 

E ci sono scuole e ospedali che dovranno 

essere ricostruiti per creare 

una nuova generazione di lavoratori 

in grado di sostituire quella cancellata 

dallo tsunami. 

In questo scenario il contributo di 

Finmeccanica, attraverso Finmeccanica 

Human Thinking, un ideale spazio 

comune dedicato alle campagne di 

solidarietà sostenute dal Gruppo, si 

concentra sui progetti di medio e lungo 

periodo. In particolare, Finmeccanica 

ha scelto di aiutare la popolazione 

infantile, la più duramente colpita 

dalla catastrofe naturale. Da qui l’impegno 

su due progetti umanitari. 

Ricostruiamo una scuola in Indonesia 

in partnership con la Comunità di 

Sant’Egidio, aiuta gli alunni di una 

scuola nella località indonesiana di 

Kamala a ricostruire il loro edificio 

scolastico e ad acquistare arredi, 

banchi e strumentazione didattica. 

Con Progetto adozioni a distanza in 

there are schools and hospitals that 

must be rebuilt to serve a new 

generation of workers that can 

replace those lost in the tsunami. 

Finmeccanica’s contribution to this 

scenario is concentrated on mediumto 

long-term projects through 

Finmeccanica Human Thinking,an 

ideal common space dedicated to 

the solidarity efforts supported by 

the Group. In particular, 

Finmeccanica has decided to focus 

on helping the youngest segment of 

the population, those hit hardest by 

the catastrophe. Two specific 

humanitarian initiatives have been 

implemented so far. Let’s Rebuild a 

School in Indonesia, in partnership 

with the Community of Sant’Egidio, 

helps the students of the Indonesian 

town of Kamala to rebuild their 

school and to purchase desks, 

equipment and books. With the 

Long-Distance Adoption Project, in 

partnership con International Childcare 

Trust (ITC), è possibile invece 

adottare a distanza una comunità di 

bambini nello Sri Lanka, assicurando 

loro cibo, assistenza sanitaria, il pagamento 

delle tasse scolastiche, libri 

e cancelleria per la scuola. Le due iniziative 

vedono il coinvolgimento sia 

dei singoli dipendenti sia d’intere 

aziende di Finmeccanica. Le adozioni 

a distanza e il progetto di ricostruzione 

si muovono insieme per garantire 

sia un primo soccorso e far fronte 

così all’emergenza, sia un sostegno 

mirato alla ripresa e allo sviluppo 

economico e sociale. Grazie al 

contributo dei dipendenti e delle 

aziende Finmeccanica, fino a oggi 

più di 60 bambini sono stati adottati 

mentre procede la ricostruzione 

della suola di Kamala, che verrà completata 

entro il 2008. Le iniziative avviate 

da Finmeccanica nel sud est 

asiatico, due progetti di medio-lungo 

partnership with the International 

Childcare Trust (ITC), it is now 

possible to adopt children from a 

community in Sri Lanka and help 

ensure that they have food, 

healthcare, tuition, books and school 

supplies. These two initiatives have 

inspired the involvement of many of 

us at Finmeccanica, from individual 

workers to entire affiliate companies. 

The adoption project and 

reconstruction efforts are moving 

ahead together, on the one hand 

addressing the immediate concerns 

of the emergency, on the other 

providing support for future 

economic and social development. 

As of today, thanks to the 

contributions of the employees and 

affiliates of Finmeccanica, more than 

60 children have been adopted, and 

the school in Kamala will be usable 

within 2008. The initiatives launched 

by Finmeccanica in southeast Asia, 

termine, nascono dalla convinzione 

che la solidarietà, parte integrante 

del sistema di valori del nostro Gruppo, 

sia fatta di gesti concreti e di un 

approccio pragmatico e reale. In un 

contesto caratterizzato da condizioni 

socio-economiche precarie, quale 

quello cui appartengono i popoli colpiti 

dallo tsunami, la ricostruzione è 

un processo lungo e particolarmente 

complesso. L’auspicio di Finmeccanica 

Human Thinking è di poter garantire 

ai bambini di Indonesia e Sri 

Lanka un sostegno duraturo, che 

guardi oltre, al di là delle reazioni 

emotive destate dall’emergenza. 

two medium- to long-term projects, 

are born of the conviction that 

solidarity – an integral part of our 

Group’s system of values – consists 

in real, concrete action and a 

pragmatic approach. In a context 

characterised by precarious socioeconomic 

conditions, such as the 

tsunami victims are now 

experiencing, reconstruction is a long 

and particularly complex process. The 

hope of Finmeccanica Human 

Thinking is to be able to guarantee 

to the children of Indonesia and Sri 

Lanka a lasting support that 

continues beyond the transitory 

reactions provoked by the 

emergency. 

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A B O U T U S K E Y F A C T S 

MBDA sigla 

l’accordo con LFK 

Il 15 giugno scorso MBDA ha 

annunciato e siglato, al Paris 

Air Show, il Master Understanding 

che definisce tutti i termini 

e le condizioni legali per incorporare 

la società missilistica 

tedesca EADS/LFK all’interno 

del perimetro industriale di 

MBDA. La ratifica di questo accordo 

rappresenta il passo decisivo 

per l’integrazione della 

principale società tedesca operante 

nei sistemi missilistici e 

d’arma. Dopo la firma, Marwan 

Lahoud, CEO di MBDA, ha dichiarato: 

“Questo accordo è il 

primo passo fondamentale per 

completare il consolidamento 

dell’industria missilistica europea 

e per sviluppare una più 

ampia strategia industriale per 

assicurare, nel lungo periodo, i 

bisogni della Germania nei sistemi 

d’arma guidati. Integrare 

LFK non significa solamente 

rinforzare la posizione leader 

di MBDA nel campo dei sistemi 

d’arma guidati, ma anche dare 

nuovo impulso alla nostra strategia 

di ulteriore sviluppo di 

cooperazione con gli USA”. 

MBDA sign 

LFK accord 

MBDA announced on 15th June 

2005 that the Master 

Understanding defining the 

terms and conditions for the 

German missile systems house 

EADS/LFK to become part of 

MBDA is now agreed and 

formal signature of the accord 

took place at the Paris Air 

Show. The Master 

Understanding is the decisive 

step towards integrating 

Germany’s number one guided 

weapons company. The 

transaction is due to be 

completed later this year and 

will be effective from 1st 

January 2005. After the signing 

ceremony, Marwan Lahoud, 

MBDA CEO said:“This Master 

Understanding is the 

fundamental first step towards 

completing the consolidation 

of the European missile 

industry and to developing a 

more comprehensive strategy 

for ensuring Germany’s guided 

weapons needs are met over 

the long term. Integrating LFK 

not only reinforces MBDA’s 

leading position in the guided 

weapons sector, but also 

underpins our strategy to 

further develop our cooperation 

with the USA”. 

Premio 

Innovazione 2005 

Grande successo per la seconda 

edizione del Premio Innovazione. 

Ben 450 proposte, presentate 

nelle varie aziende del 

Gruppo, hanno concorso alla 

prima fase dei Premi Aziendali. 

L’iniziativa, curata dalla Direzione 

Tecnica Finmeccanica, dalla 

Funzione Centrale Risorse Umane 

e dalla Funzione Centrale Relazioni 

Esterne, ha assunto quest’anno 

un accentuato carattere 

internazionale e ha visto una 

consistente partecipazione dei 

colleghi stranieri, soprattutto 

inglesi e tedeschi. 

Ringraziamo quanti hanno voluto 

mettersi in gioco, ci congratuliamo 

con i primi classificati 

delle varie aziende e vi diamo 

appuntamento a novembre 

per conoscere le tre idee 

vincitrici del Premio di Gruppo. 

Innovation 

Award 2005 

The 2nd Edition of the 

Innovation Award was a great 

success! More than 450 

entries, submitted within the 

Group’s subsidiaries, competed 

in the first stage for the 

company awards. The 

initiative, jointly organized by 

Finmeccanica’s technical 

management, human 

resources department and 

external relations office, had a 

strong international flavour 

this year and saw strong 

participation by overseas 

colleagues, particularly from 

the UK and Germany. 

Thank you to all those who 

took part, and congratulations 

to the company winners! We 

will meet again in November 

to find out the three winning 

entries for the Group award. 

A cavallo 

della solidarietà 

Finmeccanica ha avuto il piacere 

di partecipare con uno stand 

espositivo ai Campionati Europei 

di Salto a Ostacoli 2005, organizzati 

dalla comunità di San 

Patrignano. Più che una sponsorizzazione 

sportiva, la presenza 

di Finmeccanica ha assunto 

il significato di gesto di 

solidarietà verso una delle più 

conosciute e significative esperienze 

di recupero dei giovani 

tossicodipendenti. La manifestazione 

ha avuto luogo tra il 21 

e il 24 luglio, in prossimità della 

sede della comunità stessa, a 

Coriano in provincia di Rimini. 

Alla manifestazione ha partecipato 

una leggenda nel mondo 

dell’equitazione, Paul Weier, 

atleta straordinario e allenatore 

di fama internazionale, con 

una bacheca di trofei ottenuti 

in 40 anni di onorata attività. 

Together 

in solidarity 

Finmeccanica had the pleasure 

of taking part to the 2005 

European Show Jumping 

Championship organised by 

the San Patrignano 

Community with a dedicated 

stand. Within the sport event, 

Finmeccanica's participation 

has become a charitable action 

in support of one of the most 

renowned and important 

initiatives to help young drug 

addicts. The event took place 

July 21-24 near the 

headquarters of the 

Community in Coriano, 

province of Rimini. The event 

counted on the participation of 

equitation legend Paul Weier, 

an extraordinary athlete and 

internationally famous trainer 

with a show-case of trophies 

won during 40 years of 

disinguished activity. 

Ricordare 

Chernobyl 

La notte del 26 aprile 1986 il 

reattore numero 4 della centrale 

nucleare di Chernobyl esplode 

durante un intervento di ordinaria 

manutenzione. È l'inizio 

del disastro che causò la morte 

di migliaia di persone. I bambini 

della Repubblica di Belarus 

sono quelli che hanno riportato 

i danni più gravi. Le loro condizioni 

sono ulteriormente aggravate 

dall’attuale crisi socioeconomica 

della regione. Molti 

di loro si trovano nei vari Internat, 

orfanotrofi, in condizioni 

disperate. Grazie al sostegno 

offerto da SELEX Communications 

e dalla sua controllata 

Prodel, l’associazione Forum 

per i Diritti dei Bambini di Chernobyl 

– Onlus – Liguria Mare, è 

riuscita a portare a termine con 

successo il progetto Help Gomel. 

Nella regione bielorussa di 

Gomel, in soli 10 giorni, è stato 

ristrutturato e rifornito di generi 

di riparazione, abiti e altri 

materiali un orfanotrofio che 

ospita 120 bambini. 

Remember 

Chernobyl 

On the night of April 26, 1986, 

reactor number 4 of the 

Chernobyl nuclear power 

station explodes during an 

ordinary maintenance 

operation. This is just the 

beginning of a disaster that 

would cause the deaths of 

thousands of people. The 

children of the Republic of 

Belarus are the ones who have 

suffered the gravest damage. 

Their situation is further 

aggravated by the current 

socio-economic crisis in the 

region. Many of them live in 

desperate conditions in the 

area’s numerous orphanages, 

or ‘Internats’. Thanks to the 

support of SELEX 

Communications and its 

subsidiary Prodel, the ‘Forum 

for the Rights of Chernobyl’s 

Children – Onlus – Liguria 

Mare’ has succeeded in 

successfully bringing to term 

the Help Gomel project. In just 

10 days, Internat No.3, which 

houses 120 children in the 

Belarussian region of Gomel, 

was structurally repaired and 

supplied with clothing and 

other sustenance. 

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O U T L O O K T E R R I T O R Y 

K uala Lumpur / Malay sia 

Alla fiera del Far East 

At the Far East fair 

— Diventata in breve tempo ‘piazza’ di business 

tra le principali del pianeta, Kuala 

Lumpur annovera molte aziende del Gruppo 

tra i protagonisti della sua crescita. 

Là dove c’era il fango ora c’è una città. E 

non si tratta, beninteso, di una città qualsiasi. 

Kuala Lumpur infatti – semplicemente 

KL per chi la frequenta (pronuncia kei el, all’inglese), 

oltre 3 milioni di abitanti nell’area 

metropolitana e appena 130 anni di storia 

che l’hanno vista trasformarsi da villaggio a 

capitale tra le più tecnologicamente avanzate 

del mondo – vuol dire ‘convergenza fangosa’, 

in omaggio al luogo in cui la capitale 

della Malesia ha avuto origine, foce concomitante 

di due fiumi neppure giganteschi. 

Questo almeno in lingua bahasa, idioma 

natio della maggioranza malay che costituisce 

circa il 60% del Paese. Ma come l’acronimo 

che le fa da nomignolo lascia pienamente 

intendere, a KL l’inglese lo parlano 

tutti, dai tassisti agli addetti delle pulizie, in 

centro come nei sobborghi. La dice lunga, 

l’attitudine anglofona, sulle caratteristiche 

odierne di un luogo diventato da qualche 

tempo snodo cruciale di business e insieme 

simbolo di modernità di cui le altissime Petronas 

Twin Towers, l’avveniristica ferrovia 

monorotaia, l’ultrarapido collegamento tra 

stazione e aeroporto (60 chilometri in 28 

minuti) non sono che alcune, ancorché concretissime, 

tra le icone possibili. 

Per fotografare la realtà di questo crocevia 

commerciale e tecnologico di portata ben 

più che asiatica (è ormai faccenda arcinota 

come la globalizzazione renda i mercati fortemente 

interconnessi), e insieme per comprendere 

il ruolo che vi svolge il Gruppo Finmeccanica 

siamo partiti dal Regional Office 

di Finmeccanica in Malesia che si trova al 

sessantunesimo piano delle torri Petronas, 

da dove è un po’ più facile rendersi conto di 

cosa si intende per rapida crescita della 

città. Per capirla, però, occorre risalire a poco 

più di venti anni fa, quando la Malesia iniziò 

a diventare un bacino di speciale rilevanza 

quanto a possibilità di sviluppo industriale e 

commerciale. Le ragioni di tale primato, che 

attraverso gli anni e l’ingresso in gioco di 

Where once was mud, now rises a city. 

And it is not just an ordinary city. 

Kuala Lumpur, or KL for those who know it 

well - 3 million inhabitants in the urban 

area and a mere 130 years of history which 

have seen it transformed from a village to 

one of the most technologically advanced 

capitals – means ‘muddy convergence’, a 

tribute to the original site of the Malaysian 

capital, the mouth of two fairly moderatelysized 

rivers. This is the meaning in the 

bahasa language, spoken by the Malay 

majority which constitutes around 60% of 

the country. But, as the acronym of Kuala 

Lumpur suggests, in KL everyone speaks 

English, from taxi drivers to cleaners, both 

in the city and in the suburbs. This 

dominance of English is significant in the 

light of the modern characteristics of a 

place which for some time now has 

become both a crucial business junction 

and a symbol of modernity. The incredibly 

tall Petronas Twin Towers, the futuristic 

monorail, the extra-rapid connection 

between the station and the airport (60km 

in 28 minutes) are only some, although 

amongst the most highly visible, signs of 

this progress. To give a comprehensive 

picture of this commercial and 

technological crossroads, which involves 

areas by no means only Asiatic (it is now 

well known that globalisation makes 

markets interconnect considerably), and at 

the same time to understand the role 

carried out by the Finmeccanica Group, we 

started from Finmeccanica’s Regional Office 

in Malaysia, on the 61st floor of the 

Petronas Towers. It is a little bit easier to 

understand from here what we mean by 

rapid growth of the city. We are now 

speaking of just over twenty years ago, 

when Malaysia was beginning to become 

an area of particular importance in terms of 

commercial and industrial development 

opportunities. The reasons behind this 

— Kuala Lumpur, having become one of 

the most active markets on the planet in 

just a short space of time, counts many 

Group companies among the protagonists 

of its growth 

nuove società conduce dritto a un significativo 

moltiplicarsi dei business (e dunque al 

ruolo odierno di Finmeccanica nel Paese), 

sono ravvisabili in sostanza in tre fondamentali 

fattori: risorse, stabilità politica e 

poi – determinante – in una volontà non comune 

di crescere, investire, acquisire conoscenze 

e tecnologia. 

Dire brevemente delle prime servirà a inquadrare 

in termini produttivi il ‘miracolo’ 

(che miracolo non è) di un Paese che cresce 

a colpi di 6% annuo quanto a Gross Domestic 

Product (l’equivalente del nostro Pil): se 

infatti risorse minerarie come lo stagno 

(60% della produzione mondiale) o agricole 

come l’olio di palma (un successo internazionale 

perché rivelatosi particolarmente rispettoso 

del colesterolo) hanno fatto la loro 

parte nel dare impulso allo sviluppo, basterà 

accennare che l’83% del lusinghiero prodotto 

interno proviene da attività manifatturiere 

a vocazione tecnologica per chiarire qual 

è il vero asso nella manica di questa sorta di 

Silicon Valley con gli occhi a mandorla ma al 

tempo stesso poco meno che planetaria 

(una dimensione, questa, di cui i 15 jumbo in 

volo ogni settimana sulla tratta Kuala Lumpur-Londra 

possono rendere in parte l’idea). 

La risorsa insomma, come in tutte le realtà 

che funzionano bene, sembrano essere soprattutto 

le persone, che se brave e motivate 

a tutti i livelli contribuiscono al successo 

di ogni organizzazione. Capito questo, e 

sommatolo alla menzionata solidità istituzionale, 

ecco che il terzo tra i fattori di crescita 

– l’attitudine – appare già implicito ai pochi 

dati riportati fin qui. Si aggiunga a tutto 

un costo del lavoro assai competitivo e una 

composizione societaria segnatamente 

multirazziale in cui alla maggioranza malay 

vanno ad aggiungersi un 10% di indiani e un 

30% di cinesi, la cui compresenza sembra 

conferire un deciso valore aggiunto alla crescita 

turbinosa di KL. Essere attori di questa 

crescita, come il Gruppo Finmeccanica fa 


veduta notturna delle 

torri Petronas 

Opposite: Petronas Twin 

Towers by night 


O U T L O O K T E R R I T O R Y 

K uala Lumpur / Malay sia 

In basso, la sede 

Finmeccanica al 

sessantunesimo piano 

delle torri Petronas a 

Kuala Lumpur 

Below: Finmeccanica’s 

office on the 61st floor of 

the Petronas Towers in 

Kuala Lumpur 

Alla fiera del Far East 

At the Far East Fair 

importance, which over the years and with 

the entrance into the field of new 

companies led straight to the 

aforementioned business expansion (and 

therefore to Finmeccanica’s current role in 

the country), may be attributed to three 

main factors: resources, political stability 

and – the most decisive – an uncommonly 

strong desire to keep growing, investing 

and acquiring new skills and technologies. 

A brief outline of the first factors will help 

understand in productive terms the 

‘miracle’ (which is not actually a miracle) of 

a country whose GDP grows by 6% a year. 

While mineral resources such as tin (60% of 

world production) and agricultural 

resources such as palm oil (particularly 

successful due to its low impact on 

cholesterol) made their contribution to the 

boom, 83% of the enviable GDP comes from 

technological manufacturing activities, the 

clear ace up this particular Silicon Valley’s 

sleeve - a Silicon Valley anchored in an 

oriental site but on a world scale as regards 

impact (its dimensions may partly be 

gauged by the 15 jumbos which fly between 

Kuala Lumpur and London every week). The 

most important resource, as in all 

successful situations, seems to be the 

human one, as people who are expert and 

motivated contribute to the success of any 

organisation. This, together with the 

abovementioned institutional solidity, 

makes the third fact of growth – attitude – 

implicit in the scant information so far 

reported. Furthermore, highly competitive 

labour costs and the presence of a 

multiracial society – with the Malay 

population coexisting with Indians (10%) 

and Chinese (30%) – seems to confer a 

decided added value to KL’s exponential 

growth. Being a part of this growth – as the 

Finmeccanica Group is, and with increasing 

con determinazione crescente, significa 

stare al centro di uno dei centri del mondo. 

Ricostruire per sommi capi questo percorso 

significa parlare di com’è andata la diffusione 

di prodotti e competenze italiani 

inaugurata oltre vent’anni fa con la radaristica. 

Rispondono i fatti, e dicono per 

esempio che tutti gli aeroporti internazionali 

del Paese utilizzano i sistemi radar di 

SELEX Sistemi Integrati; ma dicono anche, 

e forse soprattutto, che a radar per la navigazione 

e controllo del traffico aereo si sono 

aggiunti strada facendo altri ambiti: è il 

caso di sofisticati sistemi radar per la difesa 

aerea forniti al Ministero della difesa o 

ancora dei sistemi di combattimento navale 

in dotazione a parte della flotta malesiana 

che integrano la radaristica con numerose 

altre dotazioni per la difesa e le comunicazioni, 

coinvolgendo l’operato di aziende 

oltre alla stessa SELEX Sistemi Integrati 

anche di WASS, Oto Melara, MBDA, SELEX 

Communications. Si tratta, è chiaro, di un 

quadro in divenire, e perciò stesso difficile 

da fotografare compiutamente, a cui vanno 

almeno aggiunti la fornitura di 11 elicotteri 

A109 da parte di AgustaWestland all’esercito 

malesiano, e un imponente insieme 

di progetti fra cui quello per il controllo 

delle coste e del traffico marittimo che integra 

sistemi radar, pattugliamento con 

aerei ed elicotteri, comunicazioni. L’imperativo 

‘vendere’ degli inizi, tutt’altro che 

rinnegato, risulta oggi accompagnato da 

un’irrinunciabile complemento fatto di assistenza 

e condivisione dei saperi: un’integrazione 

di soluzioni e competenze (a questo 

vale, in definitiva, l’istituzione nel 2003 

del Regional Office) che concorre a delineare 

sempre più l’offerta delle realtà Finmeccanica 

come un approccio complessivo 

del Gruppo alle esigenze di un mercato 

dal significativo valore strategico. 

determination – means being in the heart 

of one of the pulsing centres of the world. 

Giving a brief outline of this experience 

means tracing the diffusion of Italian 

products and skills launched over twenty 

years ago with radar technology. 

The facts speak volumes, and show for 

example that all the country’s international 

airports use the radar systems of SELEX 

Sistemi Integrati. But they also, and perhaps 

above all, show that radars are being used 

for applications other than air traffic 

navigation and control. This is the case of 

sophisticated air-defence radar systems 

supplied to the Ministry for Defence, or of 

naval combat systems with which part of 

the Malaysian fleet is equipped, integrating 

radar technology with numerous other 

defence and communication systems and 

involving, beside SELEX Sistemi Integati, 

also companies such as WASS, Oto Melara, 

MBDA, and SELEX Communications. 

This is obviously an evolving situation, and 

therefore difficult to describe in full, but 

mention at least must be made of the 

supply of 11 A109 helicopters to the 

Malaysian army by AgustaWestland, and of 

several projects including the one referred 

to coast and marine traffic control which 

integrates radar systems, aeroplane and 

helicopter patrolling, and communication. 

The imperative ‘sell’ of early strategies has 

by no means been denied, but is today 

accompanied by essential accessory 

services such as assistance and knowledge 

sharing. This involves an integration of 

solutions and know-how (the reason in fact 

behind the establishment of the Regional 

Office in 2003) which contributes to 

identifying Finmeccanica’s products and 

services as the Group’s overall response to 

the needs of a market of significant 

strategic value. 

O U T L O O K C O N T R I B U T I O N S 

E xtra time 

Una pagina aperta 

alle vostre 

segnalazioni e 

commenti su libri, film, 

spettacoli e tutto 

quello che vi diverte 

A page for your 

observations 

on books, films, 

events and other 

activities 

Lavorare con intelligenza 

emotiva 

Working with Emotional 

Intelligence 

di/by Daniel Goleman 

Editore Rizzoli 

In una sua intervista Daniel Goleman, 

autore del libro che consigliamo di 

leggere, dice: “All’impresa del futuro 

occorrono sempre più leader capaci di 

entrare in contatto con i collaboratori 

e motivarli”. Per conseguire risultati di 

successo, suggerisce di impiegare nel 

lavoro competenze basate sull’intelligenza 

emotiva. Cosa si intende con 

questa definizione 

Una combinazione armonica di ‘sensibilità’ 

che consente, attraverso le proprie 

emozioni, di sfruttare i lati positivi 

di ogni situazione e valorizzare le relazioni 

interpersonali. 

Daniel Goleman, author of a book we 

highly recommend, said in an 

interview: “The company of the 

future will need more and more 

leaders capable of making contact 

with colleagues and motivating 

them”. To achieve successful results, 

he advises that we employ skills 

based on emotional intelligence in 

the workplace. What does he mean 

by this 

An harmonic combination of 

‘sensitivities’ which makes it possible 

to use one’s emotions to exploit the 

positive side of every situation and to 

optimise interpersonal relations. 

Laura Massei 

La leadership d’ombra 

Shadow leadership 

di/by Francesco Perillo 

Editore Guerini e Associati 

La storia di Daniel è quella di un 

percorso difficile, ricco di insidie 

ma anche entusiasmante, come 

quello del Capitano Giles in La linea 

d’ombra di Conrad. 

Non c’è la nave ma una prestigiosa 

azienda e l’equipaggio è la 

squadra di impiegati ‘coraggiosi’ 

da motivare nel mare dei cambiamenti 

aziendali. 

Daniel vive un viaggio, un’esperienza, 

non come un eroe ma come un 

leader che nell’ombra porta avanti la 

piccola barca del proprio team tra gli 

scogli stretti dell’organizzazione, evitando 

che si capovolga nei gorghi delle 

cordate e dei giochi di potere. Si vive 

l’entusiasmo per la nuova impresa ma 

a volte l’incubo dal quale non ci si riesce 

a svegliare. 

The story of Daniel is the story of a 

difficult journey, dense with 

obstacles but also with thrills, like 

the journey of Captain Giles in 

Conrad’s The Shadow Line. 

There is no ship here, but rather a 

prestigious corporation, while the 

crew is the team of brave employees 

that must be motivated to navigate 

the sea of corporate change. 

Daniel is experiencing this voyage 

not as a hero but as a leader who 

guides his team’s little ship through 

the shadows and the narrow straits 

of the organisation, trying not to 

capsize in the whirlpool of 

hierarchies and power games. His 

enthusiasm for the enterprise is like 

a dream, but also like a nightmare 

from which one cannot awake. 

Susi Galasso 

98 


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Publishing director 

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Fabio Pasquarelli, Giacomo Perfetto, 

Luca Pezzoni, Domenico Primi, 

Domenico Scognamiglio, Francesca Sette, 

Giovanna Zullo 

Hanno collaborato a questo numero 

With the collaboration of 

Roberto Alatri, Kathryn Andrews, 

Gianluca Ansalone, Mirta de Benedictis, 

Enrica Boscherini, Thierry Deloye, 

Giuliano Fontana, Laura Gilbert, 

Lino Lagana, Marco Morresi, Simone Oliva, 

Andrea Pegan, Franco Perna, Antonio Restino, 

Edward Roussel, Lucia Steri 

Coordinamento editoriale 

Publishing coordination 

Peliti Associati 

Capo redattore 

Editorial manager 

Valeria Accornero 

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Layout 

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Editing 

Editing 

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Fotografie 

Photographs 

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Massimo Ferrero, Marco Iacobucci, Malena Mazza, 

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Simone Perolari, Maurizio Riccardi, 

Paolo Verzone, Frédéric Watbled 

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Foto a pag. 39 per gentile concessione 

della Polizia slovena 

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Prostampa Sud 

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numero 564 del 22/12/2004 

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number 564 of 22/12/2004 


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100

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