filosofia - Confesercenti Modena
filosofia - Confesercenti Modena
filosofia - Confesercenti Modena
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
a cura di Francesco Baraldi<br />
“L’idea dei menù filosofici è importante perché fornisce<br />
ai turisti una mappa dei ristoranti della città. Una buona<br />
pubblicità.”. Nella sola <strong>Modena</strong>, infatti, ben 35 locali<br />
convenzionati offrono menù tematici, elaborati dal<br />
filosofo Tullio Gregory.<br />
Un’altra nota positiva è rappresentata da librerie ed<br />
edicole. Il pubblico del Festival, generalmente con un<br />
alto livello di scolarizzazione, compra assiduamente i<br />
quotidiani e riempie le librerie, dove ovviamente vanno<br />
a ruba i testi degli stessi autori invitati a tenere le<br />
conferenze. Anche gli operatori agli stand con i gadget<br />
del Festival e della libreria Feltrinelli, convenzionata per<br />
la vendita delle paginette, dichiarano un tutto esaurito<br />
senza precedenti.<br />
A conclusione di questo breve viaggio, ci affidiamo alle<br />
parole di una negoziante di via Emilia Centro, che tira<br />
le somme dell’intera iniziativa e rilancia: “Partendo dal<br />
successo di questi giorni, penso si debba lavorare per<br />
dare continuità.<br />
Con iniziative simili si può rilanciare il turismo nella<br />
nostra città, e portare nuovo ossigeno a tutti quanti. Ce<br />
n’è davvero bisogno.”.<br />
Filosofia: un bilancio positivo per <strong>Confesercenti</strong><br />
“Operatori soddisfatti. Per il 2010, bene<br />
l’aggiunta di un giorno: più opportunità”<br />
“I risultati raggiunti indicano la via anche per gli altri eventi. Nella programmazione, importante<br />
coinvolgere le associazioni di categoria”<br />
Archiviato il Festival della Filosofia sono i bilanci e le riflessioni a scendere in campo. Se un importante<br />
riconoscimento va al Consorzio del festival che al debutto ha centrato il traguardo delle oltre 150 mila presenze,<br />
la manifestazione per <strong>Confesercenti</strong> <strong>Modena</strong> si conferma un punto fermo nella valorizzazione della città, come<br />
nello sviluppo economico di tutte le categorie del commercio e in particolare dei pubblici esercizi.<br />
“Ci troviamo in accordo con quanto ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di <strong>Modena</strong> Roberto Alperoli<br />
che la formula del Festival è sicuramente da esportare ad altri eventi in modo da promuoverli anche al di fuori<br />
della singola realtà modenese - dichiara Mario Bugani, neopresidente provinciale di Fiepet <strong>Confesercenti</strong> <strong>Modena</strong><br />
– Non possiamo poi fare a meno che condividere l’idea di allungare il festival, magari già dal prossimo anno di<br />
un giorno: aumenterebbe le opportunità per tutti gli operatori del commercio. La base da cui partire sono i positivi<br />
riscontri ottenuti nel corso della tre giorni, con incrementi nei pubblici esercizi per quello che riguarda i consumi<br />
anche del 30-40%, rispetto ai normali fine settimana. Sul fronte dei ristoratori inoltre oltre al successo ottenuto<br />
dai menù filosofici motivo di sicura attrazione, si è riscontrata anche un’ampia richiesta di piatti tradizionali, segno<br />
che <strong>Modena</strong> a tavola riscontra ugualmente il favore del pubblico”.<br />
Una boccata d’ossigeno per il settore dunque come del resto per il commercio più in generale. Sono stati tanti<br />
infatti anche gli esercenti che hanno approfittato dell’opportunità offerta dal Festival per tenere aperte le loro<br />
attività anche di domenica. “La ricaduta che la manifestazione ha avuto a trecentosessanta gradi – afferma Guido<br />
Sirri, presidente <strong>Confesercenti</strong> area <strong>Modena</strong> - è la dimostrazione che il lavoro sinergico di tutti i soggetti interessati<br />
ha contribuito a rendere appetibile e a promuovere direttamente il centro storico, la città e il territorio. Se questa<br />
dunque è la via da seguire e i risultati lo dimostrano, occorre trovare una continuità nella programmazione in cui<br />
il coinvolgimento delle associazioni di categoria sia sempre costante”.<br />
I n c h i e s t a<br />
5