Lo schema ragionato da presentare per la ... - Teresianum
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TERESIANUM<br />
Pontificia Facoltà Teologica<br />
Pontificio Istituto di Spiritualità<br />
Norme Metodologiche<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> re<strong>da</strong>zione<br />
Piazza San Pancrazio, 5/a<br />
00152 Roma<br />
Tel. 06/58540248—Fax. 06/58540243<br />
segreteria@teresianum.net<br />
www.teresianum.net
Queste Norme Generali di Metodologia intendono offrire agli studenti<br />
una sintesi degli aspetti fon<strong>da</strong>mentali riguar<strong>da</strong>nti <strong>la</strong> re<strong>da</strong>zione dei <strong>la</strong>vori<br />
scientifici.<br />
Sono di uso obbligatorio al <strong>Teresianum</strong> e generalmente ammesse nei Centri<br />
di Studio dei paesi di cultura <strong>la</strong>tina.<br />
Altri casi più concreti si devono risolvere con una certa analogia o<br />
secondo l’uso del<strong>la</strong> propria lingua e nazione.<br />
Ognuno deve fare grande attenzione all’ortografia del<strong>la</strong> propria lingua,<br />
specialmente <strong>per</strong> quanto riguar<strong>da</strong> l’uso delle lettere maiuscole, minuscole e le<br />
abbreviazioni.<br />
2
NORME GENERALI DI METODOLOGIA<br />
1) SCHEMA RAGIONATO (PROGETTO)<br />
<strong>Lo</strong> <strong>schema</strong> <strong>ragionato</strong> <strong>da</strong> <strong>presentare</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> dissertazione di licenza o di<br />
dottorato si compone di tre parti: <strong>la</strong> presentazione del tema, lo <strong>schema</strong> e <strong>la</strong><br />
prima bibliografia. Si deve tenere conto che prima di determinare le tre parti<br />
del <strong>la</strong>voro, una lettura approfondita delle o<strong>per</strong>e sul tema è fon<strong>da</strong>mentale.<br />
Essa aiuta a precisare (limitare) il tema e ad avere maggior chiarezza sul<br />
contenuto delle parti (capitoli) del <strong>la</strong>voro.<br />
a. Presentazione del tema:<br />
Nel<strong>la</strong> presentazione del tema bisogna tenere conto di alcuni aspetti<br />
importanti:<br />
- bisogna <strong>presentare</strong> <strong>la</strong> natura del tema, cioè si deve mostrare in che<br />
cosa consiste <strong>la</strong> propria ricerca;<br />
- bisogna mostrare gli obiettivi, cioè le mete <strong>da</strong> raggiungere in base all'<br />
interesse scientifico e <strong>per</strong>sonale;<br />
- Poi si deve <strong>presentare</strong> il metodo <strong>da</strong> seguire <strong>per</strong> raggiungere gli<br />
obiettivi.<br />
b. <strong>Lo</strong> <strong>schema</strong>:<br />
È l'indice provvisorio del <strong>la</strong>voro. Nel<strong>la</strong> sua presentazione, bisogna tenere<br />
conto di alcuni criteri:<br />
- <strong>la</strong> chiarezza dei titoli e sottotitoli;<br />
- <strong>la</strong> coerenza logica tra i vari punti;<br />
- <strong>la</strong> conformità dei titoli e sottotitoli con il contenuto;<br />
- <strong>la</strong> completezza nelle varie parti del <strong>la</strong>voro.<br />
c. Le fonti (bibliografia):<br />
È l'elenco bibliografico di base prima d'iniziare il <strong>la</strong>voro. Essendo<br />
provvisoria, non si può pretendere di <strong>presentare</strong> una bibliografia<br />
esauriente, tuttavia essa deve essere consistente. Per una dissertazione di<br />
licenza possono bastare 2 pagine, mentre <strong>per</strong> <strong>la</strong> dissertazione di dottorato<br />
ne possono bastare 6. Nelle fonti bisogna fare una distinzione tra le fonti<br />
primarie e quelle secon<strong>da</strong>rie.<br />
3
2) STESURA O REDAZIONE DEL LAVORO<br />
Dopo avere raccolto il materiale, lo studente deve procedere con <strong>la</strong><br />
re<strong>da</strong>zione. Prima di iniziare bisogna conoscere le varie parti del <strong>la</strong>voro e le<br />
caratteristiche proprie di ciascuna. Qui presentiamo le varie parti e poi<br />
<strong>da</strong>remo le caratteristiche di quelle indispensabili.<br />
a. Le parti del <strong>la</strong>voro<br />
- Parti preliminari: Titolo, Dedica, Prefazione, Sigle e Abbreviazioni<br />
- Parti centrali: Introduzione, Corpo del <strong>la</strong>voro, Conclusione<br />
- Parti complementari: Note, Fonti, Indice analitico, Indice generale,<br />
Errata<br />
b. Le parti indispensabili (obbligatori)<br />
- Titolo<br />
- Sigle e Abbreviazioni<br />
- Introduzione<br />
- Corpo del <strong>la</strong>voro<br />
- Conclusione<br />
- Fonti (Bibliografia)<br />
- Indice<br />
c. Caratteristiche delle parti indispensabili<br />
- Titolo: è <strong>la</strong> parte costituita <strong>da</strong>lle parole che definiscono l'argomento<br />
del<strong>la</strong> ricerca. Esso deve apparire sempre sul<strong>la</strong> co<strong>per</strong>tina e sul<strong>la</strong><br />
prima pagina. Deve essere breve, conciso e deve essere distinto <strong>da</strong>i<br />
titoli di altre o<strong>per</strong>e (titoli di libri, dissertazioni di dottorato o di licenza o<br />
articoli di rivista).<br />
- Sigle e Abbreviazioni: Parte obbligatoria se nel <strong>la</strong>voro sono utilizzate<br />
alcune sigle e abbreviazioni. Nel <strong>la</strong>voro si consiglia di non utilizzare<br />
troppe sigle o abbreviazioni <strong>per</strong> evitare che <strong>la</strong> lettura del testo sia<br />
pesante. Nell'elenco, non è necessario inserire le sigle e le<br />
abbreviazioni che sono conosciute. Sono ad esempio le<br />
abbreviazioni dei libri del<strong>la</strong> Sacra Scrittura, p. (pagina), ecc ... , etc<br />
- Introduzione: Essa deve con tenere tutti gli elementi necessari <strong>per</strong><br />
una buona comprensione del<strong>la</strong> ricerca. I vari elementi sono: <strong>la</strong><br />
presentazione dell'argomento, <strong>la</strong> presentazione degli obiettivi <strong>da</strong><br />
4
aggiungere, <strong>la</strong> dichiarazione del metodo, <strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong><br />
sintesi del contenuto del<strong>la</strong> ricerca.<br />
- Corpo del <strong>la</strong>voro: E' l'esposizione del contenuto del <strong>la</strong>voro. In esso ci<br />
sono il testo e le fonti del<strong>la</strong> documentazione. Le fonti possono essere<br />
identificate mediante le note a piè di pagina. Il corpo del <strong>la</strong>voro è<br />
diviso in parti e capitoli o solo in capitoli. Per quanta riguar<strong>da</strong> il<br />
numero delle note a piè di pagina, non c'è una norma metodologica.<br />
Tuttavia, si deve evitare una carenza di note ingiustificata o<br />
un'abbon<strong>da</strong>nza eccessiva. Per quanto riguar<strong>da</strong> le citazioni, quelle<br />
trascritte fedelmente, vanno distinte <strong>da</strong>l testo. Le citazioni brevi (2, 3,<br />
4 righe) vanno inserite nel testo e messe tra virgolette. Nelle note a<br />
piè di pagina, bisogna indicare tutti i <strong>da</strong>ti che servono <strong>per</strong> identificare<br />
le fonti: nome e cognome dell'autore, il titolo dell' o<strong>per</strong>a, <strong>la</strong> città e l'<br />
anno dell' edizione e <strong>la</strong> pagina (le pagine) in cui si trova il brano<br />
citato. Una pagina non comincia con l'ultima riga di un paragrafo, ne<br />
finisce con <strong>la</strong> prima.<br />
- Conclusione: è <strong>la</strong> ricapito<strong>la</strong>zione dei risultati del <strong>la</strong>voro fatto. In essa<br />
devono apparire <strong>la</strong> sintesi dei vari temi trattati. Per <strong>la</strong> dissertazione di<br />
dottorato, al<strong>la</strong> sintesi presentata, si deve aggiungere il proprio<br />
contributo all'approfondimento del<strong>la</strong> ricerca sul tema trattato, <strong>la</strong> novità<br />
nel campo del<strong>la</strong> ricerca e i problemi ancora a<strong>per</strong>ti su cui si può<br />
<strong>la</strong>vorare nel futuro.<br />
- Fonti (bibliografia): E' <strong>la</strong> parte che comprende i titoli delle o<strong>per</strong>e<br />
consultate o utilizzate <strong>per</strong> <strong>la</strong> realizzazione del<strong>la</strong> ricerca. Tutte le<br />
o<strong>per</strong>e consultate vanno riportate nel<strong>la</strong> bibliografia; quelle citate<br />
devono necessariamente apparire sull'elenco. Nell'organizzazione<br />
del<strong>la</strong> bibliografia, si segue l'ordine alfabetico, cioè <strong>la</strong> successione<br />
ordinata dei cognomi degli autori. Di norma non c' e un modello che<br />
debba essere seguito nel<strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> bibliografia. Ciò che è<br />
importante è <strong>la</strong> conformità dei titoli (sottotitoli) con le varie o<strong>per</strong>e.<br />
5
FONTI E BIBLIOGRAFIA<br />
1. Fonti<br />
a. O<strong>per</strong>e dell' autore<br />
b. Altre fonti<br />
2. Bibliografia<br />
a. Bibliografia sull'autore<br />
b. Bibliografia generale<br />
- Indice: è <strong>la</strong> presentazione dei titoli e dei sottotitoli del <strong>la</strong>voro. Ad ogni<br />
titolo e sottotitolo deve corrispondere <strong>la</strong> pagina. Si deve fare molta<br />
attenzione nel<strong>la</strong> sua presentazione. Un minimo sbaglio creerebbe<br />
problemi <strong>per</strong> ritrovare un brano desiderato nel testo.<br />
3) NORME PER LA REDAZIONE DEL TESTO<br />
- Il Testo va re<strong>da</strong>tto con margini di 3 cm a sinistra e di 2,5 cm a destra;<br />
margine su<strong>per</strong>iore e inferiore 2,5cm.<br />
- I capo versi dei paragrafi iniziano con un rientro di l cm.<br />
Il testo va re<strong>da</strong>tto con il tipo di font Times New Roman, passo 12.<br />
- <strong>Lo</strong> spazio interlineare è di 1,5.<br />
- Per le citazioni lunghe occorre utilizzare il font a passo 11 e<br />
l'interlinea 1.<br />
- Per le note a piè di pagina, il font è a passo 10 e l'interlinea 1 e sono<br />
separate <strong>da</strong>l testo <strong>da</strong> una riga.<br />
- Le citazioni nel corpo del testo se del<strong>la</strong> lunghezza di più di 5 righe, si<br />
riportano con un rientro di 1 cm; il margine a destra coincide con<br />
quello del testo normale.<br />
6
4) ESEMPI PER I RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI<br />
Libro di un autore: Bibliografia: TIXERON J., Histoire littéraire de l 'Afrique<br />
chrétienne, Cerf, Paris 1924.<br />
Note a pie di pagina J. TIXERON, Histoire littéraire de l'Afrique<br />
chrétienne, Cerf, Paris 1924, 201.<br />
Libro di un autore antico: Bibliografia: IRENEUS, Adversus haereses, testo<br />
<strong>la</strong>tino del<strong>la</strong> C.C.S.L., Ed. Brepols, Turnhut 1956.<br />
Note a pie di pagina: IRENEUS, Adversus haereses 5, 2.<br />
Libro di due o tre autori: Bibliografia: FRANTA H. - G. SALONIA,<br />
Comunicazione inter<strong>per</strong>sonale. Teoria e pratica, LAS, Roma 1981.<br />
Note a pie di pagina: H. FRANTA - G. SALONIA, Comunicazione<br />
inter<strong>per</strong>sonale. Teoria e pratica, LAS, Roma 1981, 124.<br />
Libro curato <strong>da</strong> un autore: Bibliografia: GUARDINI R., Persona e libertà.<br />
Saggi di fon<strong>da</strong>zione del<strong>la</strong> teoria pe<strong>da</strong>gogica, C. Fedeli, ed. La Scuo<strong>la</strong>, Roma<br />
1987.<br />
Note a pie di pagina: R. GUARDINI, Persona e libertà. Saggi di<br />
fon<strong>da</strong>zione del<strong>la</strong> teoria pe<strong>da</strong>gogica, C. Fedeli, ed. La Scuo<strong>la</strong>, Roma<br />
1987, 87.<br />
Atti di un convegno: BUTTA G., Insegnamento del<strong>la</strong> stona e fa riforma del<strong>la</strong><br />
scuo<strong>la</strong>, Atti del convegno di Messina, 5-7 ottobre, Società degli storici italiani,<br />
Messina 1980.<br />
Note a pie di pagina: G. BUTTA, Insegnamento del<strong>la</strong> stona e riforma<br />
del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, Atti del convegno di Messina. 5-7 ottobre, Messina 1980,<br />
62.<br />
Articolo di libro o dizionario: Bibliografia: FORESTI F., "Antropologia<br />
veterotestamentaria" in Temi di antropologia, <strong>Teresianum</strong>, Roma 2005, 35-<br />
50.<br />
Note a pie di pagina: F. FORESTI, "Antropologia veterotestamentaria"<br />
in Temi di antropologia, <strong>Teresianum</strong>, Roma 2005, 35-50.<br />
7
Articolo di rivista: Bibliografia: BARNES T. D., "The Beginning of donatism", in<br />
The Journal of Theological Studies 26 (1975), 13-22.<br />
Note a pie di pagina: T. D. BARNES, "The Beginning of donatism" in<br />
The Journal of Theological Studies 26 (1975), 18.<br />
Documento del Papa: Bibliografia: JOANNES PAULUS II, Tertio millennio<br />
adveniente, 10 nov. 1995, in AAS 87 (1995), 5-41.<br />
Note a pie di pagina: JOANNES PAULUS II, Tertio millennio<br />
adveniente, 10 nov. 1995, in AAS 87 (1995), 22.<br />
Documento re<strong>per</strong>ito via Internet: Bibliografia: ROSSI A., La tecnologia al<br />
servizio dei poveri, in http://www.messaggero.it (15.02.2002).<br />
Note a pie di pagina: A. ROSSI, La tecnologia al servizio dei poveri, in<br />
htt://www.messaggero.it (15.02.2002), 2.<br />
8
NORME PER LA PRESENTAZIONE DEGLI ELABORATI<br />
Offriamo una serie di indicazioni e modelli <strong>per</strong> <strong>la</strong> presentazione in Segreteria<br />
dei diversi tipi di e<strong>la</strong>borato:<br />
1. Presentazione dello <strong>schema</strong> <strong>ragionato</strong> di ricerca del<strong>la</strong> dissertazione di<br />
licenza e del progetto di dottorato.<br />
2. Stesura degli e<strong>la</strong>borati e consegna finale.<br />
3. Frontespizio (<strong>per</strong> le dissertazioni di Licenza e Dottorato ed altri e<strong>la</strong>borati)<br />
4. Sommario del<strong>la</strong> dissertazione di Dottorato.<br />
1. PRESENTAZIONE DELLO SCHEMA RAGIONATO DELLE<br />
DISSERTAZIONI DI LICENZA E DI DOTTORATO<br />
Allo scopo di rendere più chiaro ed efficace, fin <strong>da</strong>ll'inizio, il <strong>la</strong>voro tanto <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />
dissertazione di licenza come di dottorato, lo studente dovrà e<strong>la</strong>borare uno<br />
Schema Ragionato di Ricerca che rispon<strong>da</strong> con brevità e precisione ai punti<br />
seguenti (sia pure a livello di anticipazione e previsione):<br />
1. Campo di <strong>la</strong>voro:<br />
(solo <strong>per</strong> <strong>la</strong> dissertazione di Dottorato): indicare il campo in cui si vuole<br />
inquadrare <strong>la</strong> ricerca: un autore, un tema, una corrente ...<br />
2. Tema del<strong>la</strong> ricerca:<br />
stabilire il punto o il problema del<strong>la</strong> ricerca: un tema, una prospettiva.<br />
3. Studi già fatti:<br />
(solo <strong>per</strong> <strong>la</strong> dissertazione di dottorato): <strong>presentare</strong> le ricerche o gli studi<br />
già fatti su questo tema o su temi affini, accennando alle loro<br />
conclusioni.<br />
4. Fonti e sussidi:<br />
indicare <strong>la</strong> bibliografia a disposizione <strong>per</strong> portare avanti <strong>la</strong> ricerca.<br />
5. Tematica e divisioni:<br />
anticipare a grandi linee lo <strong>schema</strong> previsto nello sviluppo del <strong>la</strong>voro:<br />
parti o sezioni, alcuni temi principali ...<br />
9
Nel redigere lo <strong>schema</strong> <strong>ragionato</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> Dissertazione di Licenza lo studente<br />
si terrà in contatto con il Moderatore, il quale deve approvarlo e firmarlo prima<br />
di essere consegnato in Segreteria:<br />
• <strong>Lo</strong> <strong>schema</strong> del<strong>la</strong> dissertazione di licenza dovrebbe avere<br />
un’estensione di circa 5 pagine e deve esserne consegnata una copia<br />
entro il mese di maggio del primo anno di licenza.<br />
Nel redigere il progetto di Dissertazione di Dottorato lo studente dovrà tenere<br />
presente <strong>la</strong> seguente procedura di presentazione:<br />
1. E<strong>la</strong>borazione del progetto<br />
Nel progetto di dissertazione di dottorato - secondo quanto stabilisce il<br />
numero 35 b) delle Norme <strong>per</strong> l’applicazione degli Statuti - deve figurare il<br />
campo di <strong>la</strong>voro, il tema specifico, le pubblicazioni e gli studi già fatti<br />
sull’argomento scelto, le fonti, i sussidi e <strong>la</strong> prevista impostazione<br />
dell’e<strong>la</strong>borato. <strong>Lo</strong> <strong>schema</strong>, in cui si deve, inoltre, evidenziare l’originalità e<br />
l’ambito preciso del<strong>la</strong> ricerca, deve consistere di circa cinque pagine di<br />
esposizione più <strong>la</strong> bibliografia essenziale. Controfirmato <strong>da</strong>l Moderatore<br />
scelto <strong>da</strong>llo studente, deve essere, quindi, presentato in Segreteria<br />
affinché <strong>la</strong> Commissione Esecutiva possa designare i due Corre<strong>la</strong>tori<br />
(Norme 35b).<br />
2. Valutazione del progetto<br />
Con il Moderatore, i due Corre<strong>la</strong>tori, costituiscono <strong>la</strong> Commissione “ad<br />
casum” che si riunisce quanto prima insieme al Preside <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione<br />
del<strong>la</strong> solidità del progetto.<br />
Il Moderatore del<strong>la</strong> Dissertazione redige un verbale con il giudizio del<strong>la</strong><br />
Commissione “ad casum” <strong>da</strong> consegnare in Segreteria, firmato <strong>da</strong> tutti i<br />
componenti del<strong>la</strong> stessa Commissione, con i suggerimenti <strong>per</strong> l’ulteriore<br />
sviluppo del <strong>la</strong>voro. La Segreteria lo consegna ufficialmente ai tre<br />
professori e allo studente.<br />
• Per il frontespizio vedere più avanti.<br />
10
2. STESURA DEGLI ELABORATI E CONSEGNA FINALE<br />
1. Dissertazione di Licenza:<br />
a. La dissertazione dovrà avere tra le 60-120 pp. <strong>da</strong>ttiloscritte. Dovrà<br />
essere rilegata in "brochure" o con cartoncino;<br />
b. Deve essere consegnata al<strong>la</strong> Segreteria in 3 copie firmate <strong>da</strong>l<br />
moderatore;<br />
c. Per poter essere valutata nel mese di giugno, deve essere<br />
consegnata entro fine aprile.<br />
2. Dissertazione di Dottorato:<br />
a. Durante <strong>la</strong> stesura del<strong>la</strong> dissertazione occorre mantenere <strong>per</strong>iodici<br />
contatti con il Moderatore e con i Corre<strong>la</strong>tori, soprattutto prima e dopo <strong>la</strong><br />
re<strong>da</strong>zione di ogni capitolo.<br />
b. La Dissertazione di Dottorato – <strong>da</strong> un minimo di circa 200 pagine ad un<br />
massimo di circa 500-, firmata <strong>da</strong>l moderatore, sarà consegnata in<br />
Segreteria in 5 copie <strong>da</strong>ttiloscritte, almeno quaranta giorni prima del<strong>la</strong><br />
discussione e difesa (Norme, n. 55,a);<br />
c. Una delle cinque copie deve essere stampata fronteretro;<br />
d. La rilegatura <strong>per</strong> <strong>la</strong> consegna finale deve essere in "simil pelle" o in te<strong>la</strong>:<br />
a. di colore blu <strong>per</strong> le dissertazioni in Teologia Spirituale<br />
b. di colore bordeaux <strong>per</strong> le dissertazioni in Antropologia Cristiana<br />
3. Originalità del testo<br />
Nell’ultima pagina del<strong>la</strong> Dissertazione di Licenza/Dottorato lo studente<br />
dovrà inserire <strong>la</strong> dichiarazione di originalità del testo come segue:<br />
Io sottoscritto<br />
___________________________________<br />
Matrico<strong>la</strong> n° __________ iscritto al _______________________<br />
del<strong>la</strong> Pontificia Facoltà Teologica “<strong>Teresianum</strong>”, nel consegnare 1 ____________<br />
1 Indicare l’e<strong>la</strong>borato: Dissertazione di Licenza o Dissertazione di Dottorato<br />
11
__________________ <strong>da</strong>l titolo: ________________________________________<br />
__________________________________________________________________<br />
__________________________________________________________________<br />
__________________________________________________________________<br />
Dichiaro di essere l’autore dell’intero testo finale e che tale testo non è stato<br />
consegnato, né in toto, né in parte, <strong>per</strong> il conseguimento di un altro Titolo<br />
accademico o Diploma in qualsiasi Università o Istituto universitario.<br />
Dichiaro inoltre espressamente di non avere trasgredito alcuna Norma di etica<br />
universitaria del<strong>la</strong> Pontificia Facoltà Teologica “<strong>Teresianum</strong>” nel<strong>la</strong> stesura del<br />
suddetto testo, specialmente le norme re<strong>la</strong>tive al p<strong>la</strong>gio.<br />
Dichiaro inoltre di essere a conoscenza delle sanzioni 2 previste in caso di<br />
p<strong>la</strong>gio e di falsa dichiarazione.<br />
In fede<br />
(firma dello Studente)<br />
(firma dell’impiegato di Segreteria che riceve il testo)<br />
3. Suggerimenti <strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta impaginazione del<strong>la</strong> pubblicazione del<strong>la</strong><br />
Dissertazione di Dottorato:<br />
a. Margini: su<strong>per</strong>iore 4,5 cm.; inferiore 5 cm.; destro 4 cm.; sinistro 4 cm.<br />
Intestazione a 0 cm. Pie di pagina a 4.1 cm;<br />
b. Per il testo: <strong>la</strong>rghezza 13 cm. ed altezza 21 cm;<br />
c. Carattere <strong>da</strong> usare: Times New Roman 12 pt; l'interlinea esatta; le note<br />
a pie di pagina 10 pt; le citazioni lunghe 11 pt. e l'interlinea 1;<br />
2 Cfr. Codice di Comportamento del<strong>la</strong> Facoltà<br />
12
d. La numerazione fino all' Introduzione (esclusa) va con numeri romani<br />
(fare attenzione a non usare lettere: i, ii, iii ... ); <strong>da</strong>ll' Introduzione al<strong>la</strong><br />
fine con numeri arabi;<br />
e. L 'Imprimatur si stampa sul retro del frontespizio;<br />
f. Quando <strong>la</strong> pubblicazione è di un estratto, l'indice dell'estratto va al<strong>la</strong><br />
fine;<br />
g. Frontespizio, Dedica, Ringraziamenti, Abbreviazioni, Introduzione,<br />
Capitoli, Conclusione, Bibliografia, Indice generale ed Indice dell'<br />
estratto debbono venire sempre nel<strong>la</strong> pagina destra (con numerazione<br />
dispari).<br />
3. FRONTESPIZI<br />
I seguenti sono i frontespizi <strong>per</strong> <strong>la</strong> presentazione dei diversi tipi di<br />
e<strong>la</strong>borato, in questo ordine: e<strong>la</strong>borati vari e seminari, dissertazione di<br />
licenza, dissertazione di dottorato, pubblicazione del<strong>la</strong> dissertazione.<br />
Per distinguere <strong>la</strong> consegna finale <strong>da</strong>llo <strong>schema</strong> <strong>ragionato</strong> basta<br />
togliere <strong>la</strong> dicitura «<strong>schema</strong> <strong>ragionato</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong>».<br />
13
TERESIANUM<br />
PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA<br />
PONTIFICIO ISTITUTO DI SPIRITUALITÀ 3<br />
TITOLO DELL’ELABORATO O SEMINARIO<br />
Sottotitolo<br />
E<strong>la</strong>borato / Seminario <strong>per</strong> il corso<br />
(titolo e sig<strong>la</strong> del corso)<br />
Prof. …………..<br />
Studente:<br />
firma<br />
Nome e Cognome<br />
N° matr.:<br />
Roma - anno<br />
3 (l'intestazione dell'Istituto di Spiritualità è solo <strong>per</strong> <strong>la</strong> specializzazione in Spiritualità)<br />
14
TERESIANUM<br />
PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA<br />
PONTIFICIO ISTITUTO DI SPIRITUALITÀ 4<br />
TITOLO DELLA DISSERTAZIONE DI LICENZA<br />
Sottotitolo<br />
Schema <strong>ragionato</strong> <strong>per</strong><br />
Dissertazione di Licenza in Teologia<br />
con specializzazione in ………<br />
(Antropologia Cristiana / Teologia Spirituale)<br />
Studente:<br />
firma<br />
Nome e Cognome<br />
N° matr.:<br />
Moderatore:<br />
firma<br />
Prof. Nome e Cognome<br />
Roma - anno<br />
4 (l'intestazione dell'Istituto di Spiritualità è solo <strong>per</strong> <strong>la</strong> specializzazione in Spiritualità)<br />
15
TERESIANUM<br />
PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA<br />
PONTIFICIO ISTITUTO DI SPIRITUALITÀ 5<br />
TITOLO DELLA DISSERTAZIONE DI LICENZA<br />
Sottotitolo<br />
Dissertazione di Licenza in Teologia<br />
con specializzazione in ………<br />
(Antropologia Cristiana / Teologia Spirituale)<br />
Studente:<br />
firma<br />
Nome e Cognome<br />
N° matr.:<br />
Moderatore:<br />
firma<br />
Prof. Nome e Cognome<br />
Roma - anno<br />
5 (l'intestazione dell'Istituto di Spiritualità è solo <strong>per</strong> <strong>la</strong> specializzazione in Spiritualità)<br />
16
TERESIANUM<br />
PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA<br />
PONTIFICIO ISTITUTO DI SPIRITUALITÀ 6<br />
TITOLO DELLA DISSERTAZIONE DI DOTTORATO<br />
Sottotitolo<br />
Progetto di Dissertazione di Dottorato in Teologia<br />
con specializzazione in ………<br />
(Antropologia Cristiana / Teologia Spirituale)<br />
Studente:<br />
firma<br />
Nome e Cognome<br />
N° matr.:<br />
Moderatore:<br />
firma<br />
Prof. Nome e Cognome<br />
Roma - anno<br />
6 (l'intestazione dell'Istituto di Spiritualità è solo <strong>per</strong> <strong>la</strong> specializzazione in Spiritualità)<br />
17
TERESIANUM<br />
PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA<br />
PONTIFICIO ISTITUTO DI SPIRITUALITÀ 7<br />
TITOLO DELLA DISSERTAZIONE DI DOTTORATO<br />
Sottotitolo<br />
Dissertazione di Dottorato in Teologia<br />
con specializzazione in ………<br />
(Antropologia Cristiana / Teologia Spirituale)<br />
Studente:<br />
firma<br />
Nome e Cognome<br />
N° matr.:<br />
Moderatore:<br />
firma<br />
Prof. Nome e Cognome<br />
Roma - anno<br />
7 (l'intestazione dell'Istituto di Spiritualità è solo <strong>per</strong> <strong>la</strong> specializzazione in Spiritualità)<br />
18
TERESIANUM<br />
PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA<br />
PONTIFICIO ISTITUTO DI SPIRITUALITÀ 8<br />
TITOLO DELLA PUBBLICAZIONE<br />
DELLA DISSERTAZIONE DI DOTTORATO<br />
Sottotitolo<br />
Pars dissertationis ad Doctoratum 9<br />
in ………………..<br />
(Anthropologia Christiana / Istituto Spiritualitatis)<br />
Pontificiae Facultatis Theologicae <strong>Teresianum</strong><br />
Roma - anno<br />
8 l'intestazione dell'Istituto di Spiritualità è solo <strong>per</strong> <strong>la</strong> specializzazione in Spiritualità<br />
9 oppure Dissertatio ad Lauream, solo se <strong>la</strong> pubblicazione è completa<br />
19
PROCEDURA<br />
PER IL RICONOSCIMENTO CIVILE ITALIANO<br />
DEI TITOLI ACCADEMICI RILASCIATI DAL “TERESIANUM”<br />
In ordine cronologico, occorre:<br />
• <strong>per</strong> gli studenti stranieri:<br />
1. L’autorizzazione scritta del proprio Su<strong>per</strong>iore che accor<strong>da</strong> allo studente il <strong>per</strong>messo<br />
di richiedere al<strong>la</strong> Santa Sede <strong>la</strong> vidimazione dei titoli accademici conseguiti al<strong>la</strong><br />
Pontificia Facoltà del <strong>Teresianum</strong>;<br />
2. L’autenticazione delle firme (del Preside e del Segretario del <strong>Teresianum</strong>) <strong>da</strong> parte del<strong>la</strong><br />
Congregazione <strong>per</strong> l’Educazione Cattolica: → Piazza Pio XII, 3 (3° piano, lun.-ven.,<br />
ore 10. 00 -13. 00 );<br />
3. L’autenticazione delle firme (dell’ufficiale del<strong>la</strong> Congregazione) <strong>da</strong> parte del<strong>la</strong><br />
Segreteria di Stato:<br />
→ Pa<strong>la</strong>zzo Apostolico Vaticano (Porta di Bronzo, III a <strong>Lo</strong>ggia);<br />
4. Ambasciata del proprio paese presso <strong>la</strong> Santa Sede.<br />
• <strong>per</strong> gli studenti italiani:<br />
1. L’autorizzazione scritta del proprio Su<strong>per</strong>iore che accor<strong>da</strong> allo studente il <strong>per</strong>messo<br />
di richiedere al<strong>la</strong> Santa Sede <strong>la</strong> vidimazione dei titoli accademici conseguiti al<strong>la</strong><br />
Pontificia Facoltà del <strong>Teresianum</strong>;<br />
2. L’autenticazione delle firme (del Preside e del Segretario del <strong>Teresianum</strong>) <strong>da</strong> parte del<strong>la</strong><br />
Congregazione <strong>per</strong> l’Educazione Cattolica: → Piazza Pio XII, 3 (3° piano, lun.-ven.,<br />
ore 10. 00 -13. 00 );<br />
3. L’autenticazione delle firme (dell’ufficiale del<strong>la</strong> Congregazione) <strong>da</strong> parte del<strong>la</strong><br />
Segreteria di Stato:<br />
→ Pa<strong>la</strong>zzo Apostolico Vaticano (Porta di Bronzo, III a <strong>Lo</strong>ggia);<br />
4. L’autenticazione delle firme (dell’ufficiale del<strong>la</strong> Segreteria di Stato) <strong>da</strong> parte del<strong>la</strong><br />
Nunziatura Apostolica in Italia: → Via Po, 27 (Lun.-Ven., ore 9, 00 -12, 30 , € 5,00 a<br />
documento).<br />
5. La legalizzazione delle firme (dell’ufficiale del<strong>la</strong> Nunziatura Apostolica) <strong>da</strong> parte<br />
dell’Ufficio Legalizzazioni del<strong>la</strong> Prefettura di Roma: → Via Ostiense 131/L (Lun.,<br />
Mer., Ven., ore 9, 00 -11, 30 ).<br />
N.B. Occorre una marca <strong>da</strong> bollo di € 14,62 <strong>per</strong> ogni documento <strong>da</strong> legalizzare.<br />
6. Compi<strong>la</strong>re il modulo di doman<strong>da</strong> di riconoscimento civile del titolo accademico presso<br />
l’Ufficio IX del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e del<strong>la</strong> Ricerca (MIUR) →<br />
Piazza Kennedy 20, all’EUR (Lun.-Ven., 10, 00 -13, 00 ).<br />
Incaricata: Dott. CRISTIANO CRISTIANI (Tel. 06.97727799): sca<strong>la</strong> A, 2° piano, stanza 64<br />
Segreteria Ufficio IX: Tel. 06. 97727061 – 06. 97727080.<br />
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N.B. Al<strong>la</strong> doman<strong>da</strong> occorre allegare:<br />
a) una marca <strong>da</strong> bollo di € 14,62 (<strong>per</strong> il decreto di equipollenza del titolo eccles.);<br />
b) l’originale legalizzato del diploma di bacca<strong>la</strong>ureato in Teologia<br />
c) l’originale legalizzato del diploma di licenza in Teologia<br />
d) <strong>la</strong> lista legalizzata degli esami di bacca<strong>la</strong>ureato o di licenza.<br />
e) il certificato del <strong>Teresianum</strong> attestante <strong>la</strong> durata non inferiore alle 20 annualità del<br />
curriculum di studi del richiedente.<br />
7. Attendere lo svolgimento del<strong>la</strong> pratica presso il Ministero, che prevede:<br />
a) l’inoltro del<strong>la</strong> doman<strong>da</strong> al Consiglio Universitario Nazionale (CUN);<br />
b) l’esame ed eventuale accoglienza del<strong>la</strong> doman<strong>da</strong> <strong>da</strong> parte del CUN;<br />
b) <strong>la</strong> firma del decreto di equipollenza <strong>da</strong> parte del Ministro;<br />
c) l’invio del decreto e degli originali dei diplomi, <strong>per</strong> raccoman<strong>da</strong>ta postale, al<br />
richiedente.<br />
Tempo stimato <strong>per</strong> <strong>la</strong> pratica due mesi circa.<br />
Fatto il 1 Dicembre 2010<br />
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