orbite culturali - Gagarin Magazine
orbite culturali - Gagarin Magazine
orbite culturali - Gagarin Magazine
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
arte<br />
musica<br />
4/11 gagarin n. 4<br />
Qui sopra il Grand Hotel Terme Roseo nel centro storico di Bagno di Romagna: il magnifico palazzo del 1400<br />
ospita la moderna stazione termale utilizzata dell’Agenzia Spaziale Russa e da quella Europea per la riabilitazione degli astronauti<br />
Il colonnello russo Gennady Ivanovich Padalka durante le tre<br />
ore obbligatorie di esercizio fisico previste nello Spazio<br />
cinema<br />
bimbi<br />
shopping<br />
libri<br />
teatro<br />
gusto<br />
18<br />
Ho superato esami per trent’anni nelle<br />
scuole più selettive di Unione Sovietica<br />
prima e Russia poi.<br />
Bisogna rispondere a determinati requisiti fisici,<br />
psichici e di servizio. Così entri a far parte della<br />
prima selezione: vengono considerati i 4mila piloti<br />
migliori al mondo. Ma per andare sulla Stazione<br />
Spaziale Internazionale ne servono solo<br />
tre. E io sono stato scelto come comandante<br />
della missione. Quindi inizia l’addestramento.<br />
Per tre giorni vengo rinchiuso in una stanza insonorizzata:<br />
una serie di flash accecanti e<br />
musica a volume altissimo. Tutto per<br />
impedirmi di dormire. Nel frattempo<br />
mi vengono somministrati<br />
test da risolvere di difficoltà crescente.<br />
Una volta fuori mi spediscono<br />
per giorni nel deserto<br />
con una limitata scorta di acqua.<br />
Poi al gelo della Siberia<br />
con pochi vestiti e poco<br />
cibo. Tutto questo per valutare<br />
le mie reazioni sotto stress qualora<br />
nello Spazio capiti un imprevisto.<br />
Non sono Superman. Anch’io commetto errori.<br />
Ma sulla Terra so di poter affrontare e superare<br />
qualsiasi prova. Sulla Terra. Ma nello Spazio<br />
è diverso. Nello Spazio ho trovato qualcosa<br />
che nemmeno io riesco a battere: l’assenza di<br />
gravità.<br />
Me ne sono accorto subito. Non dormo bene.<br />
Io, che sulla Terra non sogno mai, qui faccio un<br />
incubo dietro l’altro.<br />
«Vivere sei mesi in costante fluttuazione costringe<br />
il corpo umano ad uno stress tremendo». A<br />
parlare è il professor Umberto Solimene, direttore<br />
della Cattedra di Terapia Medica e Medicina<br />
Termale all’Università degli Studi di Milano<br />
«Senza un’intenso<br />
esercizio fisico quotidiano,<br />
dopo un anno nello Spazio<br />
sarebbe impossibile tornare<br />
a vivere sulla Terra»<br />
nonché Segretario generale della Federazione<br />
mondiale del Termalismo. È lui che si occupa<br />
della riabilitazione dei cosmonauti russi di ritorno<br />
dallo Spazio. «In mancanza di gravità il sangue<br />
tende a concentrarsi nella parte alta dell’organismo,<br />
con un sovraccarico dei vasi intorno a<br />
cuore, polmoni e cervello. Per questo gli astronauti<br />
appaiono sempre gonfi in viso. Tutta la fisiologia<br />
muta e anche una cosa naturale come dormire<br />
diventa complessa: nello Spazio gli uomini<br />
si inguainano in una sorta di sacco a pelo che<br />
poi viene agganciato alle pareti di una nicchia<br />
per impedire di fluttuare. Ma questo<br />
non basta certo a riposare bene. Il<br />
famoso silenzio dello Spazio non<br />
esiste. A bordo c’è un continuo<br />
rumore di fondo prodotto dalla<br />
tecnologia. Alcuni per dormire<br />
devono ricorrere ai sonniferi».<br />
Il lavoro da fare a bordo è tantissimo<br />
e non me ne sto mai con<br />
le mani in mano. Nonostante questo<br />
i miei muscoli perdono tono giorno<br />
dopo giorno. Mangio quel che devo, faccio gli<br />
esercizi che mi vengono prescritti ma i miei parametri<br />
stanno scemando poco alla volta, inesorabilmente.<br />
L’attività extraveicolare di ieri è<br />
stata un’emozione fortissima ma mi ha davvero<br />
distrutto.<br />
«L’apparato muscolare e scheletrico - prosegue<br />
Solimene - sono quelli che maggiormente risentono<br />
della prolungata assenza di gravità. I tessuti<br />
ossei non si riproducono quasi più e l’impalcatura<br />
che sorregge il fisico si decalcifica in modo serio.<br />
L’equipaggio della ISS ha una dieta da oltre 3mila<br />
calorie al giorno (di alta qualità, ma tutto cibo<br />
in scatola, ndr) e deve svolgere tre ore di attività<br />
fisica su una speciale attrezzatura presente a<br />
bordo. Senza osservare questa tabella di lavoro,<br />
nel giro di un anno un individuo si adatterebbe a<br />
tal punto alla vita nello Spazio da rendere impossibile<br />
un suo ritorno alla gravità terrestre. Pensate<br />
che, a causa dello sforzo richiesto, nelle cosiddette<br />
passeggiate spaziali un cosmonauta arriva<br />
a perdere tre chili di peso in poche decine di<br />
minuti. Allenamento, alimentazione ipercalorica e<br />
tute speciali non riescono a bilanciare completamente<br />
l’atrofia muscolare e la demineralizzazione<br />
delle ossa. Così al rientro sulla Terra, sono previsti<br />
sei mesi di riabilitazione e riposo».<br />
La capsula, rallentata da due enormi paracadute,<br />
atterra in Kazakistan. Per il mio fisico lo<br />
schianto al suolo è l’ultima, tremenda, stazione<br />
della via crucis. Una volta aperto il portello, gli<br />
occhi di mia moglie e le urla di festa mi rinfrancano<br />
come non ho mai creduto fosse possibile.<br />
Ma non si va a casa: inizia la riabilitazione. I miei<br />
muscoli sono così deperiti che la mandibola<br />
fuoriesce spesso dalla sede articolare. Per i primi<br />
tempi sarà difficile masticare. Mi hanno parlato<br />
di una permanenza in Italia per delle cure<br />
termali. Me ne sfugge il senso e l’utilità.<br />
«I russi non hanno mai permesso prima che<br />
qualcuno all’estero si occupasse della salute di<br />
un cosmonauta. Considerano questo uomini un<br />
patrimonio inestimabile. Inoltre hanno una tradizione<br />
di termalismo assai consolidata: le grandi<br />
aziende si servono dei cosiddetti sanatorii. In<br />
base alla durezza del lavoro svolto, è obbligatorio<br />
effettuare cure termali a scadenze prescritte.<br />
Quel che non hanno in Russia è la qualità delle<br />
nostre acque termali. Così una decina di anni fa<br />
stilammo un protocollo per ospitare i cosmonauti<br />
nelle stazioni termali di Salsomaggiore, Cervia,