Cooperative Learning - USP di Piacenza

Cooperative Learning
Si può definire il Cooperative Learning
(apprendimento cooperativo) come un insieme di
principi, tecniche e metodi di conduzione della
classe, grazie al quale gli studenti lavorano in
piccoli gruppi per attività di apprendimento, in
modo interattivo, responsabile, collaborativo e
solidale, ricevendo valutazioni sulla base dei
risultati ottenuti. Questo metodo non solo
promuove il rendimento scolastico ma migliora
anche le competenze sociali e le relazioni
interpersonali e ha un’influenza positiva su variabili
di natura emotivo-emozionale.

Caratteristiche del
Cooperative Learning
L’applicazione corretta dell’apprendimento
cooperativo richiede la messa in atto di alcune
caratteristiche specifiche fondamentali:
1. interdipendenza positiva
2. interazione promozionale faccia a faccia
3. insegnamento delle abilità sociali
4. responsabilità individuale e di gruppo
5. revisione e perfezionamento continuo
dell’attività di gruppo

INSEGNAMENTO
DELLE
ABILITÀ SOCIALI
CONTROLLO
DEL LAVORO SVOLTO
RESPONSABILITÀ
INDIVIDUALE
PICCOLI GRUPPI
ETEROGENEI
INTERAZIONE
PROMOZIONALE
FACCIA A FACCIA
INTERDIPENDENZA POSITIVA

I gruppi
Esistono diversi modi per formare i gruppi, ma il
modo più semplice ed efficace è la procedura
casuale. Per quanto riguarda la grandezza del
gruppo, la dimensione ottimale varia a seconda
delle risorse richieste per completare il compito,
delle abilità cooperative dei membri, del tempo a
disposizione e del tipo di compito. In ogni caso, è
preferibile utilizzare gruppi piccoli, formati da 2, 3,
4 alunni perché richiedono meno abilità sociali,
sono meno dispersivi ed attivano la responsabilità
individuale.

Interdipendenza di scopo
A partire dall’obiettivo didattico scelto, l’insegnante
decide quale compito deve svolgere insieme il
gruppo. Gli studenti sanno che possono raggiungere
gli obiettivi solamente attraverso la collaborazione
e la partecipazione di tutti i membri del gruppo. Il
compito può essere fare una ricerca, studiare un
testo, risolvere un problema o delle operazioni,
preparare delle relazioni ecc.

Interdipendenza di compito e ruolo
Si divide l’obiettivo in parti diverse in modo che
ogni membro del gruppo ne svolga una e sia così
necessario il contributo di tutti per portare a
termine il lavoro. Ai componenti del gruppo
vengono assegnati ruoli complementari ed
interconnessi che specifichino le responsabilità che si
devono assumere per svolgere il compito. Spesso
ruoli e compiti coincidono, l’importante è che
vengano fatti ruotare all’interno del gruppo nel
corso delle lezioni in modo che ciascun alunno
possa sperimentare tutte le funzioni.

Interdipendenza di valutazione
Al termine del lavoro cooperativo, l’insegnante
deve valutare la prestazione del gruppo,
attribuendo un punteggio comune, che però
consideri anche il contributo dei singoli
componenti.
La valutazione ha quindi per oggetto la
performance individuale e quella di gruppo, sia dal
punto di vista relazionale che didattico.

Interdipendenza di ricompensa
Ad obiettivi e valutazioni condivise, l’insegnante
può scegliere di aggiungere anche delle ricompense
finali per il lavoro di gruppo, per cui gli alunni
cooperano per raggiungere un premio comune.
Si può anche scegliere di combinare i principi del
Cooperative Learning con un programma di token
economy, in modo che al punteggio ottenuto dal
gruppo corrisponda un determinato numero di
token da scambiare con premi.
Festeggiare insieme i successi di gruppo viene invece
definito interdipendenza di celebrazione.

Interdipendenza di ambiente
L’insegnante crea un’interdipendenza di ambiente
quando organizza la classe e dispone i banchi in
modo che ogni gruppo abbia uno spazio per
lavorare.
- I banchi dovrebbero essere disposti a cerchio per
favorire la comunicazione e l’interazione
- i gruppi dovrebbero essere distanti uno dall’altro
per evitare di disturbarsi
- è opportuno appendere alle pareti della classe i
cartelloni che mostrano le abilità sociali, le
regole, il sistema di valutazione e i grafici dei
punteggi ottenuti dai gruppi.

Interdipendenza di materiale
I membri del gruppo devono condividere materiali
(fotocopie, quaderno, astuccio…) ed informazioni
per raggiungere l’obiettivo comune.
L’interdipendenza di materiale si può strutturare in
due modi:
1. fornire al gruppo una sola copia del materiale
2. distribuire a ciascun componente del gruppo
solo una parte del materiale necessario a
svolgere il compito

Interdipendenza di identità
Significa costruire un’identità di gruppo attraverso
la creazione di un nome o di un simbolo che lo
rappresenti (logo, motto, bandiera, ecc.).
L’interdipendenza di identità consente di creare un
clima di coesione e aumentare il senso di reciprocità
e appartenenza al gruppo.

Carta T
La carta T viene impiegata quando si vuole
specificare i singoli comportamenti che
costituiscono l’abilità sociale, individuati attraverso
l’analisi del compito.
La carta T, realizzata su un cartellone, ha una
struttura tipica, costituita da un titolo e due
colonne: il titolo indica l’abilità in questione, nella
prima colonna si possono elencare i comportamenti
verbali (“cosa dico”, “cosa sento”) e nell’altra quelli
non verbali (“cosa vedo” o “cosa provo”) oppure
altre caratteristiche che il comportamento può
avere.

Revisione metacognitiva
Al termine del lavoro cooperativo è fondamentale
dedicare un momento alla cosiddetta revisione
metacognitiva. La sua funzione è quella di stimolare
una riflessione collettiva sull’attività svolta, sul
processo di apprendimento e le dinamiche di
gruppo. Le domande utili da porre durante la
revisione possono essere:
Come avete lavorato in gruppo
Avete applicato le abilità sociali insegnate Come Quando Con chi
Quali difficoltà avete incontrato
Come potete migliorare la prossima volta