Il prete oggi.pdf - Webdiocesi
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<strong>Il</strong> <strong>prete</strong> <strong>oggi</strong><br />
alcune riflessioni per valorizzare l’anno sacerdotale<br />
L’umanità del <strong>prete</strong>.<br />
“A volte si ha la sensazione che il ministero vissuto come funzione diventi un<br />
paravento per evitare di misurarsi con valori che in verità sono determinanti nelle reti delle<br />
relazioni interpersonali e sociali, essenziali per lo sviluppo e la crescita di una personalità<br />
protesa a fare della propria vita un’opera d’arte… Troppo preoccupati di segnare la<br />
differenza dai fedeli e troppo impegnati nell’esibire un’identità propria, di fatto si<br />
incoraggia la custodia di identità deboli che tendono ad app<strong>oggi</strong>arsi al ruolo per dare<br />
stabilità ai propri comportamenti e vincere le insicurezze”. (Cfr E. Bianchi, Ai presbiteri,<br />
Ed. Qiqajon, pagg. 63-71).<br />
“Eserciti la cura d’anime Non trascurare per questo la cura di te stesso, e non darti<br />
agli altri fino al punto che non rimanga nulla di te a te stesso. Devi avere certo presente il<br />
ricordo delle anime di cui sei pastore, ma non dimenticarti di te stesso”. (Cfr San Carlo<br />
Borromeo, Acta Ecclesiae Mediolanensis, Milano 1559, pag. 1178).<br />
A volte l’accumularsi degli impegni e il prevalere di un certo disordine nell’attribuire<br />
le giuste priorità e nel dominare il tempo della giornata, per una certa pigrizia o incapacità a<br />
porre limiti che significano anche dire un ‘no’ alle richieste della gente, non lascia posto alla<br />
cura di se stessi. <strong>Il</strong> problema non è solo il ministero sovraccarico di impegni e incombenze,<br />
ma una cattiva qualità della vita umana.<br />
Com’è possibile essere uomini autentici Quali sono gli ostacoli che <strong>oggi</strong> incontri<br />
nel cammino verso la tua autenticità umana e cosa fai per affrontarli e superarli<br />
La casa, il cibo e il vestito riflettono chi è l’uomo-presbitero e nello stesso tempo lo<br />
influenzano, rivelandone la sua libertà e la sua maturità. Come vivi in rapporto a questi<br />
bisogni primari<br />
Come vivi l’esercizio delle relazioni: tra parroco e viceparroco, fra presbitero e<br />
vescovo, fra presbitero e laici e con le infinite e diverse situazioni personali ed esistenziali<br />
con le quali ti ritrovi a fare i conti e ad esserne a volte emotivamente coinvolto<br />
Come vivi la tua affettività nel celibato, come la assumi e come la integri per vivere<br />
serenamente la dimensione sessuata della tua vita<br />
La formazione permanente è la via obbligata per una vitalità sempre rinnovata<br />
nell’esercizio del ministero e la condizione perché il <strong>prete</strong> possa “custodire con vigile<br />
amore il mistero che porta in sé per il bene della Chiesa e dell’umanità” (Cfr Pastores<br />
dabo vobis, n.72). Occorre infatti distinguere ciò che è aggiornamento nei vari settori –<br />
cosa necessaria e lodevole – e ciò che è vera formazione permanente che ci abilita ad una<br />
crescente risposta al dono ricevuto e ad una aperta e gioiosa testimonianza di esso.<br />
A quali percorsi di formazione per un cammino personale di crescita permanente e<br />
integrato partecipi