CER326_prima parte.pdf - Confindustria Ceramica
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326<br />
cer<br />
il giornale della <strong>Ceramica</strong><br />
marzo<br />
aprile<br />
2011<br />
oniPad<br />
Intervista<br />
Datalogic,<br />
il data management<br />
che crea valore<br />
in azienda<br />
Real Estate<br />
Il mercato italiano<br />
ha superato il<br />
punto di minimo<br />
della congiuntura<br />
€ 3,50 • Anno XXXVIII • marzo/aprile 2011 • Issn 1828 1052 •<br />
Ambiente<br />
“Fabbriche Aperte”,<br />
la chimica festeggia<br />
in azienda l’anno<br />
internazionale<br />
antidumping, l’europa applica<br />
dazi alle piastrelle cinesi<br />
Galleria<br />
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cereditoriale<br />
L’Europa ripristina<br />
le condizioni del fair trade<br />
di Franco Manfredini<br />
franco manfredini<br />
Presidente<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong><br />
editoriale<br />
Quando in questi giorni si parla dell’Europa lo si fa a proposito del<br />
problema, drammatico, dell’emigrazione dai Paesi africani, anche se non<br />
va dimenticato che la Commissione Europea è anche il soggetto politico a cui<br />
fare riferimento nella competizione mondiale: l’attuale vera dimensione del<br />
confronto, nella quale si manifestano i problemi sempre più stringenti che<br />
interessano il mondo delle imprese, che richiede alle istituzioni di Bruxelles di<br />
mettere in campo una politica industriale e finanziaria coordinata, necessaria<br />
per costruire una Comunità sempre più coesa e competitiva.<br />
Quello che siamo riusciti ad ottenere come settore manifatturiero nel campo<br />
della ceramica per l’edilizia è un provvedimento in difesa dell’industria europea<br />
rispetto alla concorrenza del Paese Cina. Una nazione che presenta, tuttora,<br />
un sistema politico ed istituzionale che si caratterizza dall’eccessiva ingerenza<br />
dello Stato nelle decisioni dell’economia, tali da portare alla distorsione<br />
dei meccanismi economici legati alla competizione.<br />
Abbiamo scoperto, e verificato con soddisfazione, che la Comunità Europea<br />
ha in sé procedure istituzionali che, una volta attivate, portano a provvedimenti<br />
concreti nell’interesse di tutta la Comunità. Questi meccanismi sono<br />
stati sollecitati dalla nostra istituzione associativa, sia a livello nazionale che<br />
europea, e grazie alla collaborazione delle aziende interessate ha condotto la<br />
Commissione Europea – al termine delle indagini previste dai regolamenti e<br />
dalle convenzioni commerciali internazionali – a stabilire la presenza di condizioni<br />
di competizione anomale e a prendere provvedimenti compensativi.<br />
Non si tratta di misure di protezione, di chiusura di un mercato – anacronistico<br />
per un settore come il nostro, che auspica invece la caduta delle barriere<br />
doganali che ancora esistono in tutto il mondo –, ma di misure che intervengono<br />
a correggere disfunzioni del mercato. Il provvedimento, per ora provvisorio,<br />
è in attesa di una delibera definitiva del Consiglio Europeo tale da<br />
rendere gli effetti permanenti per i prossimi 4 o 5 anni, un lasso di tempo al<br />
termine del quale riteniamo che il nostro settore possa rafforzare non solo la<br />
propria leadership sul mercato continentale, ma anche di consolidare la predominanza<br />
nell’innovazione e nella ricerca indispensabile per essere presente<br />
su tutti i mercati del mondo, anche attraverso processi di internazionalizzazione<br />
sempre più spinti.<br />
Un periodo di tempo durante il quale auspichiamo che le anomalie del competitor<br />
Cina, oggetto di questo provvedimento, evolvano verso contesti più<br />
ortodossi in termini di funzionamento del mercato e delle regole relative. E<br />
che quindi il Paese Cina non sia più visto come lo spauracchio di qualsiasi<br />
settore manifatturiero del mondo, ma come uno dei tanti competitori con cui<br />
confrontarsi. Un Paese che, già da adesso, rappresenta una grande opportunità<br />
per tutte le industrie, alla luce della dimensione del Paese stesso e dello sviluppo<br />
economico che è stato in grado di mettere in campo già da diversi anni a<br />
questa <strong>parte</strong>.<br />
2011 marzo/aprile CER 5
cer<br />
Cer il giornale della <strong>Ceramica</strong>/326<br />
marzo/aprile 2011<br />
Promosso da<br />
Edizioni<br />
Edi.Cer. SpA<br />
Pubblicazione registrata presso il<br />
Tribunale di Modena al n°551 in data 13/2/1974<br />
ISSN 1828 1052<br />
Direttore Responsabile<br />
Franco Manfredini<br />
Direttore Editoriale<br />
Andrea Serri (aserri@confindustriaceramica.it)<br />
Redazione<br />
Valentina Candini (vcandini@confindustriaceramica.it)<br />
Simona Malagoli (smalagoli@confindustriaceramica.it)<br />
Valentina Pellati (vpellati@confindustriaceramica.it)<br />
Simone Ricci (sricci@confindustriaceramica.it)<br />
Segreteria di redazione<br />
Patrizia Gilioli (pgilioli@confindustriaceramica.it*5)<br />
Barbara Maffei (bmaffei@confindustriaceramica.it)<br />
redazione@confindustriaceramica.it<br />
Hanno collaborato a questo numero<br />
Barbara Benini, Andrea Contri, Roberto Faben,<br />
Alessandra Ferretti, Thomas Foschini, Luciano Galassini,<br />
Luca Luberto, Elena Pasoli, Simona Storchi<br />
Direzione, redazione,<br />
amministrazione:<br />
Edi.Cer. SpA Società Unipersonale<br />
Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Modena)<br />
tel. 0536 804 585 - fax 0536 806 510<br />
info@edicer.it<br />
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intestato a Edi.Cer. SpA Società Unipersonale<br />
Viale Monte Santo, 40 Sassuolo (Modena)<br />
Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento. L’indirizzo in nostro possesso<br />
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di altre riviste e/o per l’inoltro di proposte di abbonamento. Ai sensi dell’art. 7<br />
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trattati in conformità al “testo unico sulla privacy”.<br />
Si autorizza la riproduzione dei testi e delle fotografie<br />
purché recante citazione espressa della fonte.<br />
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cermarzo/aprile 2011<br />
Sommario<br />
Cer editoriale<br />
5 L’EUROPA RIPRISTINA le condizioni del fair trade<br />
di Franco Manfredini<br />
Cer NEWS<br />
14 aziende ceramiche di Simona Malagoli<br />
20 dall’italia e dal mondo di Simona Malagoli<br />
22 notizie da confindustria ceramica<br />
di Simone Ricci<br />
Cer intervista<br />
25 Mauro Sacchetto. Lo shakeout di Datalogic,<br />
nel segno del valore del data processing<br />
di Andrea Serri<br />
30 real estate Costruzioni: superato il punto di<br />
minimo di Roberto Faben<br />
32 formazione Progettare la conoscenza sulle<br />
specifiche esigenze di Roberto Faben<br />
Cer FOCUS: italia e cina.<br />
dall’antidumping alla grande muraglia<br />
36 antidumping, dazi sull’import di piastrelle<br />
cinesi di Luciano Galassini<br />
37 PANZANI: “HA VINTO la coesione europea”<br />
41 La mappa dell’invasione cinese<br />
42 la procedura per ristabilire le corrette<br />
condizioni di Luca Luberto<br />
44 come ti copio la ceramica italiana<br />
di Roberto Faben<br />
46 “ORA RAPPORTI PIù stretti per valorizzare<br />
il made in Italy” di Alessandra Ferretti<br />
48 dove e come la Cina produce piastrelle<br />
di Andrea Serri<br />
50 LE “ULTIME” dal mercato immobiliare cinese<br />
di Romeo Orlandi<br />
53 Ceramics china 2011. Al via la XXV edizione<br />
di Simona Malagoli<br />
56 innovazione tecnologica Ora l’abrasivo<br />
decora la piastrella di Thomas Foschini<br />
58 ambiente L’informatica al servizio di salute e<br />
legalità di Andrea Contri<br />
61 Duemilaundici, anno internazionale della chimica<br />
di Barbara Benini<br />
62 cultura Innovare con arte, “ad arte”<br />
di Elena Pasoli<br />
Cer galleria<br />
66 pressatura e colaggio<br />
74 materiali, tecnologie e finiture<br />
superficiali del porcellanato<br />
a cura della Redazione<br />
Intervista<br />
25<br />
Real Estate<br />
30<br />
Ambiente<br />
58<br />
Focus<br />
35<br />
Cultura<br />
62<br />
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cernews aziende ceramiche<br />
a cura di Simona Malagoli<br />
Casalgrande Padana<br />
per la mostra di Casabella<br />
La complessità del tema progettuale del luogo di culto inserito nel<br />
contesto urbano contemporaneo è al centro della mostra Quattro<br />
chiese italiane, allestita presso Casabella Laboratorio a Milano:<br />
un’iniziativa realizzata con il sostegno di Casalgrande Padana,<br />
produttrice del craquelé ceramico impiegato per il rivestimento<br />
della spettacolare copertura a forma libera della chiesa di San Pio<br />
da Pietrelcina.<br />
Il nuovo spazio espositivo, gestito dalla prestigiosa rivista di architettura,<br />
ospita progetti elaborati da Anselmi & Associati, Mauro<br />
Galantino, Monestiroli Architetti Associati e Paolo Zermani, che<br />
ne sono gli assoluti protagonisti<br />
attraverso disegni<br />
architettonici, dettagli<br />
costruttivi, modelli, studi,<br />
simulazioni, schizzi, notazioni,<br />
immagini e filmati.<br />
L’appuntamento, secondo<br />
un articolato calendario,<br />
offrirà inoltre l’occasione<br />
per una serie d’incontri<br />
Chiesa di San Pio da Pietrelcina<br />
con gli autori, proponendo<br />
un’interessante opportunità di approfondimento e dibattito sulla<br />
storia e le esperienze specifiche dei singoli progetti, sui loro contenuti<br />
espressivi, sulla narrazione costruttiva.<br />
Al via il Truck Show 2011<br />
di Ideal Standard<br />
A riconferma del proprio impegno<br />
nel mantenere viva e aperta<br />
la comunicazione con il mondo<br />
degli installatori, in un dialogo<br />
di aggiornamento costante,<br />
Ideal Standard torna per il<br />
secondo anno consecutivo con il<br />
suo Truck Show.<br />
Dopo il successo dell’edizione 2010 – che ha coinvolto oltre 100<br />
città e raggiunto 7.000 contatti – installatori, rivenditori, partner<br />
saranno nuovamente visitati nelle loro città da un truck allestito,<br />
dove a bordo sarà presente anche un esperto Ideal Standard, a<br />
disposizione per rispondere ad ogni dubbio e curiosità.<br />
Realizzato in partnership con l’agenzia Mirata, il Truck intende<br />
mostrare dal vivo le novità di prodotto di Ideal Standard e<br />
<strong>Ceramica</strong> Dolomite: il box doccia Kubo e la nuova serie di aste<br />
docce Ideal Rain per Ideal Standard, oltre alla serie Cristallo per<br />
<strong>Ceramica</strong> Dolomite, sono solo alcuni dei prodotti che saranno visibili<br />
all’interno dei 40 metri quadrati di ambiente.<br />
Primo showroom<br />
Cotto Veneto Group a Milano<br />
Cooperativa <strong>Ceramica</strong> d’Imola<br />
nei nuovi cataloghi Scavolini<br />
Per realizzare le ambientazioni dei cataloghi delle cucine Regard<br />
e Baltimora, Scavolini si è affidata ai prodotti di Cooperativa<br />
<strong>Ceramica</strong> d’Imola, scegliendo fra le migliori serie a marchio<br />
Imola<strong>Ceramica</strong>, LaFaenza<strong>Ceramica</strong> e Leonardo<strong>Ceramica</strong>.<br />
Di Imola<strong>Ceramica</strong> si sono preferiti i grandi formati di Navona del<br />
progetto Maxima (realizzati con la tecnologia di stampa digitale<br />
Colour Definition System) e i preziosi grès a tutto spessore di<br />
Basalto del progetto Travertino. Leonardo<strong>Ceramica</strong> ha <strong>parte</strong>cipato<br />
con l’intramontabile serie Materie, mentre di LaFaenza<strong>Ceramica</strong><br />
sono state selezionate le superfici del progetto Amazzonia -<br />
un’impronta tutta naturale del legno - e di Collection, con la serie<br />
Arabesco - uno straordinario effetto marmo.<br />
Scelti perché in grado di<br />
soddisfare tutte le esigenze<br />
legate all’ambiente cucina,<br />
i prodotti di Cooperativa<br />
<strong>Ceramica</strong> d’Imola presentano<br />
elevate qualità<br />
estetiche, oltre ad estremi<br />
vantaggi dal punto di vista<br />
funzionale per le caratteristiche<br />
della ceramica<br />
Ambientazione con la serie Navona<br />
stessa.<br />
del progetto Maxima<br />
Al numero 16 di via Fiori Chiari nel cuore di Brera - quartiere storico<br />
di Milano e centro della cultura cittadina dove arte, moda e<br />
design s’intrecciano precorrendo le tendenze, grazie ad un grande<br />
fermento creativo ed artistico - Cotto Veneto Group ha aperto il<br />
suo primo showroom, sviluppando il progetto intorno ad un concept<br />
innovativo.<br />
Proponendosi non come un semplice spazio espositivo, ma quale<br />
luogo di relazione pensato per offrire momenti d’incontro, di<br />
riflessione e sperimentazione, lo showroom intende porsi vicino al<br />
progettista e rapportarsi con la città, attraverso un made in Italy<br />
di qualità, allestimenti ricercati ed un modo nuovo di concepire la<br />
pietra, la ceramica e il vetro per l’interior design. Uno spazio flessibile,<br />
dunque, in grado di rinnovarsi costantemente per promuovere<br />
il punto di vista dell’azienda sui temi del decoro e delle superfici:<br />
una vetrina in fieri, segno tangibile della continua ricerca e della<br />
passione che da sempre caratterizzano la storia di Cottoveneto.<br />
14 CER marzo/aprile 2011
cernews aziende ceramiche<br />
MARCA CORONA in mostra<br />
a Torino per i 150 anni dell’Unità d’Italia<br />
Selezionata, in quanto azienda storica del distretto ceramico di<br />
Sassuolo, Ceramiche Marca Corona appare con la propria collezione<br />
CProject fra le protagoniste della mostra Il futuro nelle mani.<br />
Artieri domani, inaugurata il 17 marzo scorso a Torino in occasione<br />
delle celebrazioni per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia.<br />
Curata dallo storico e critico d’arti applicate Enzo Biffi Gentili, la<br />
mostra – che rimarrà aperta sino al 20 novembre 2011 - è allestita<br />
presso le OGR, ex Officine Grandi Riparazioni ferroviarie, al cui<br />
interno sono installate “nuove officine” temporanee, dimostrative<br />
dell’eccellenza artigiana italiana in diversi settori.<br />
Caratterizzate da una texture assimilabile<br />
a un materiale di ultima<br />
generazione come la fibra di carbonio<br />
resinata, le piastrelle della collezione<br />
CProject di Ceramiche Marca Corona,<br />
bianche e nere in grès porcellanato<br />
nel formato 60x60 cm rettificato,<br />
sono state utilizzate per pavimentare<br />
una superficie di 60 metri quadrati,<br />
formando un “tappeto” che allude<br />
ad un antico “tempio” carbonaro.<br />
Gita al Faro<br />
nello showroom Lea Ceramiche<br />
Dopo la vetrina-rebus che ricreava un’ambientazione<br />
domestica, il nuovo allestimento realizzato,<br />
su disegno di Diego Grandi, da Lea Ceramiche nel<br />
proprio showroom milanese di via Durini ha per tema<br />
il mare.<br />
Scenario 04 _ Gita al Faro propone in forma di astrazione<br />
un ambiente bagno, una<br />
rilettura in chiave ironica di uno<br />
spazio domestico, i cui arredi - collocati<br />
fuori schema - rimandano a<br />
paesaggi marini, regalando nuove<br />
interpretazioni e accostamenti.<br />
Protagonista dell’allestimento,<br />
rivestendo la parete di fondo nel<br />
colore Deep Sea, è Slimtech: la<br />
lastra dallo spessore sottile (3 mm)<br />
e dal grande formato (1x3 m) nella<br />
nuova declinazione Gouache.10,<br />
firmata da Diego Grandi. A lato,<br />
due frame con la serie Paillettes<br />
nel colore Bianco conferiscono alla<br />
parete luminosità e movimento,<br />
mentre sul pavimento il decoro<br />
Libeccio Cristal Water - il mosaico con tessere triangolari<br />
- esalta l’effetto cromatico con la fuga scura in<br />
evidenza.<br />
Gruppo Concorde firma<br />
convenzione per un nuovo asilo nido<br />
Grazie alla collaborazione<br />
fra il Comune di Fiorano<br />
Modenese e il Gruppo<br />
Concorde sorgerà a Spezzano<br />
una nuova struttura prescolare<br />
progettata per ospitare<br />
cinquanta bambini di età<br />
12-36 mesi. Secondo il protocollo<br />
d’intesa, il Gruppo<br />
ceramico s’impegnerà a Da sinistra: Maria Paola Bonilauri e Claudio Pistoni,<br />
costruire a proprie spese l’asilo vicesindaco e sindaco di Fiorano Modenese;<br />
Luca Mussini, amministratore delegato Gruppo<br />
nido che, gestito in convenzione<br />
Concorde SpA e Carlo Cottica<br />
con il Comune di Fiorano, vedrà<br />
suddividere i posti disponibili fra i figli dei dipendenti del Gruppo e<br />
i bambini in lista d’attesa nelle graduatorie comunali.<br />
Il progetto, previsto non lontano dallo stabilimento Atlas Concorde<br />
ed esteso su una superficie di oltre 4.000 metri quadrati di cui<br />
circa 900 coperti, è stato affidato allo studio degli architetti<br />
Tiziano e Marco Lugli di Modena, impegnati ad elaborare un complesso<br />
esemplare per funzionalità e stile.<br />
“La scelta della localizzazione - spiega Carlo Cottica, coordinatore<br />
del progetto per conto del Gruppo Concorde - “è avvenuta<br />
d’accordo fra noi e i funzionari comunali, prestando attenzione<br />
alla comodità delle lavoratrici madri e per dare loro la tranquillità<br />
anche psicologica di sentire vicini i propri figli”. “Inoltre,<br />
un nido – sottolinea Claudia Borelli, membro del Consiglio di<br />
Amministrazione del Gruppo e rappresentante della Proprietà -<br />
non è un contenitore dove parcheggiare i figli, ma un luogo dove<br />
il bambino, nella delicatissima età fra uno e tre anni, si scopre<br />
individuo e sviluppa una propria personalità; per questo motivo<br />
cercheremo di rispettare i suoi ritmi biologici di crescita attraverso<br />
un approccio per quanto possibile materno”.<br />
Il nuovo asilo - dedicato alla memoria di don Arrigo Mussini, figura<br />
di riferimento morale per le comunità religiose da lui guidate e<br />
per l’intera famiglia Mussini - è previsto in funzione per il mese di<br />
settembre 2012.<br />
Marazzi tra i vincitori<br />
del TTA Awards 2011<br />
Nell’ambito dell’annuale serata di gala svoltasi il 2 aprile scorso,<br />
The Tile Association Awards 2011 ha celebrato l’eccellenza dell’industria<br />
ceramica dei pavimenti e rivestimenti, premiando i vincitori<br />
nelle varie categorie “Projects”, “Marketing”, “Products”,<br />
“Environment”, “Businesses” and “People”.<br />
La collezione Natural Stone in grès porcellanato non smaltato<br />
di Marazzi, grazie all’elegante set di moderni decori e mosaici<br />
stampati che abbelliscono l’intera serie, si è aggiudicata il premio<br />
come Floor Tile of the Year. Realizzate nel formato 100x100 mm,<br />
le piastrelle Natural Stone possono comunque essere utilizzate sia<br />
nei pavimenti, che in piani di lavoro e rivestimenti.<br />
16 CER marzo/aprile 2011
cernews aziende ceramiche<br />
Cisa partner di POLI.design<br />
per un concept ceramico innovativo<br />
Serie Ume di Ceramiche Cisa, ideata<br />
dalla designer giapponese Kaori Shiina<br />
Ceramiche Cisa - storica azienda di Ricchetti Group, attenta alle<br />
esigenze del consumatore in termini di tendenze e qualità dei<br />
materiali - e POLI.design, consorzio del Politecnico di Milano per<br />
la promozione di progetti didattici post-graduate nel campo del<br />
design, hanno collaborato al workshop Concept in chiave innovativa<br />
di pavimentazioni e/o rivestimenti in materiale ceramico per<br />
l’ambiente costruito contemporaneo.<br />
Dal 28 marzo all’11 aprile scorsi, 13 studenti di provenienza internazionale<br />
hanno <strong>parte</strong>cipato alla stesura di proposte progettuali<br />
frutto del know-how Cisa per arrivare a elaborare una nuova corrente<br />
di design e concept innovativi<br />
volti alle ceramiche e ai rivestimenti<br />
d’interni. L’iniziativa, di una durata<br />
minima di tre settimane, svoltasi<br />
nell’ambito delle attività del Master<br />
di I e II livello erogate da POLI.<br />
design, ha coinvolto docenti, giovani<br />
ricercatori, consulenti esterni,<br />
integrando saperi, stimoli e best<br />
practices provenienti da ambiti<br />
disciplinari diversi: i risultati definitivi<br />
saranno comunicati a settembre<br />
2011 nell’ambito di Cersaie.<br />
Coem, <strong>prima</strong> selezionata aL<br />
concorso Project: Green a Coverings 2011<br />
Il progetto Florida High Performance<br />
Green House a Cape Coral, per<br />
cui Coem ha fornito il materiale<br />
per i pavimenti di tutta l’ampia<br />
zona living (serie Nu_Travertine di<br />
<strong>Ceramica</strong> Fioranese) e degli esterni<br />
(serie Quartz di Ceramiche Coem)<br />
della ristrutturazione “verde”, è<br />
arrivato primo alle selezioni per il<br />
concorso Project: Green a Coverings<br />
2011 nel segmento “Residential<br />
Remodel”.<br />
Paul Sharhiari, autore e animatore<br />
del progetto, si è mostrato particolarmente<br />
interessato al binomio<br />
estetica italiana-ecosostenibilità,<br />
Ambientazione con la serie Quartz<br />
di Ceramiche Coem<br />
concentrandosi sul rapporto costi/benefici<br />
della bioedilizia durante le sue fasi di progettazione e costruzione.<br />
Divisi in cinque gruppi principali – Energia, Acqua, Casa Sana/<br />
salutare, Materiali Ecocompatibili, Utile-Semplice-Sostenibile –<br />
sono stati studiati gli elementi principali della casa, mentre i costi<br />
di gestione saranno analizzati per un periodo di tre anni: il tutto<br />
sempre consultabile sul sito del progetto www.flgreenhouse.com.<br />
PASSIONE ARTIGIANALE, CULTURA PER LA QUALITà<br />
Movimento terra in genere • Spurghi civili e industriali • Videoispezioni tubazioni •<br />
Spazzamento aree e piazzali • Manutenzione aree verdi<br />
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Iscrizione Albo Gestori Ambientali<br />
Autorizzazione N. Bo/2582 del 05/08/2010
cernews aziende ceramiche<br />
Nuovo logo e payoff per Cielo<br />
Puntando ad un nuovo<br />
concetto sartoriale<br />
di made in Italy, con<br />
prodotti industriali di<br />
altissima qualità che<br />
non trascurano un’artigianalità<br />
evoluta di alto<br />
profilo, lontana dall’omologazione, Cielo raccoglie le nuove sfide<br />
che il mercato globale impone e anticipa le attese mediante la<br />
proposta di un logo completamente rinnovato ed il payoff “Cielo<br />
handmade in Italy”.<br />
Il nuovo logo predilige un carattere sinuoso, una curva morbida<br />
che evoca movimento, flessibilità e reattività; la parola hand viene<br />
rappresentata con un colore più chiaro proprio per risaltare il concetto<br />
della lavorazione a mano.<br />
“è un simbolo elegante che rappresenta perfettamente la filosofia<br />
dell’azienda - ha dichiarato Alessio Coramusi, direttore generale<br />
di Cielo -, infatti, trasmette un messaggio chiaro: la cultura di<br />
un’azienda all’avanguardia per tecnologia che non rinuncia ad<br />
una lavorazione artigianale 100% made in Italy e sempre attenta<br />
alle nuove tendenze del mercato”.<br />
Florim sceglie<br />
la PH 10000 di Sacmi<br />
Compiendo una scelta d’investimento<br />
strategica, per una sempre maggiore<br />
competitività sui mercati internazionali,<br />
Florim ha installato all’inizio<br />
dell’anno la <strong>prima</strong> PH 10000 targata<br />
Sacmi.<br />
La macchina si configura attualmente<br />
come la pressa più potente al mondo:<br />
<strong>parte</strong> dell’innovativa serie Imola, è in<br />
grado di compattare - grazie a un’elevata<br />
pressione specifica che raggiunge i<br />
presidente Florim<br />
Claudio Lucchese,<br />
100mila kN - anche i materiali più “difficili”,<br />
mentre la luce fra le colonne - pari a 2.450 mm - permette<br />
di gestire tranquillamente anche i grandi formati, oggi essenziali<br />
per incrementare le quote di mercato nella produzione ceramica di<br />
alta gamma.<br />
Progettata da Sacmi per completare verso l’alto la propria offerta<br />
e brevettata nella sua innovativa “doppia struttura”, la pressa<br />
si distingue inoltre per le elevate performance dal punto di vista<br />
del risparmio energetico, in linea con il progetto H.E.R.O (High<br />
Efficiency Resource Optimizer) predisposto dal Gruppo.
cernews dall’Italia e dal mondo<br />
a cura di Simona Malagoli<br />
Online i nuovi siti web<br />
di Colorobbia Italia e Colorobbia Brasil<br />
A segnare un ulteriore passo nel processo di evoluzione della<br />
Web Corporate Identity di Colorobbia Colorificio Ceramico, volta<br />
alla realizzazione di pagine web specifiche per i diversi mercati<br />
internazionali, è la messa online dei nuovi siti di Colorobbia Italia<br />
e Colorobbia Brasil, che affiancano quelli già pubblicati di Spagna,<br />
Polonia, Portogallo, Messico ed Indonesia.<br />
Ispirandosi al family feeling già adottato dalle altre filiali, le<br />
nuove pagine web sono coerenti con la Corporate Identity del<br />
Gruppo che, introdotta a partire dal 2008, intende offrire ai clienti<br />
Colorobbia portali progettati per aggiornare il visitatore attraverso<br />
completezza d’informazione e un’organizzazione di contenuti chiara,<br />
autorevole e specifica dell’area geografica.<br />
Con la pubblicazione dei nuovi portali dedicati ad Italia e Brasile,<br />
Colorobbia conferma la propria attenzione sia per il mercato italiano<br />
- tuttora punto di riferimento per la ceramica mondiale -, che<br />
per il Brasile - nazione emergente con grandi prospettive di crescita<br />
e sviluppo -, dove Colorobbia è presente dal 1977.<br />
Per informazioni:<br />
www.colorobbia.it<br />
Con Sacmi, grandi formati<br />
anche per gli Stati Uniti<br />
A oltre un anno dall’avviamento della più grande pressa di alto<br />
tonnellaggio mai installata negli Stati Uniti - una PH7500 targata<br />
Sacmi -, il colosso americano Crossville Inc., attivo nella produzione<br />
di granito tecnico e smaltato, sceglie di potenziare la produzione<br />
del formato 600x600 mm e dei suoi sottomultipli e di avviare allo<br />
stesso tempo quella su larga scala del 600x900 mm.<br />
La notevole larghezza di 2450 mm e la profondità massima di<br />
caricamento, pari a ben 1360 mm, consentono<br />
al cliente di raggiungere risultati<br />
eccellenti. E sulla base dei successi<br />
riscontrati, data la risposta sempre più<br />
interessante del mercato, Crossville ha<br />
scelto di alzare ulteriormente l’asticella<br />
delle proprie ambizioni: tra i prossimi<br />
obiettivi, sfruttando al massimo tutte<br />
le potenzialità del gioiello tecnologico<br />
Sacmi – vi sono infatti formati ancora<br />
più grandi, fino al nuovo record del<br />
1200x1200 mm.<br />
Per informazioni: www.sacmi.com<br />
Progetti d’Italia,<br />
l’annuale meeting di Tecnografica<br />
Tecnografica ha anticipato<br />
quest’anno, dall’11 aprile<br />
al 6 maggio, il tradizionale<br />
appuntamento di <strong>prima</strong>vera<br />
dedicato ai progetti ceramici<br />
più innovativi. Per tre settimane<br />
di seguito, nell’ambito di<br />
Progetti d’Italia, l’azienda di<br />
Castellarano presenta, nella<br />
nuova sala mostra completamente ridisegnata, le ultime collezioni<br />
di progetti per tecnologia digitale inkjet e tradizionale.<br />
Per informazioni: www.tecnografica.net<br />
Cooperativa <strong>Ceramica</strong> d’Imola<br />
si affida alle tecnologie Nuova Era<br />
Consolidando la partnership fra le due aziende, Cooperativa<br />
<strong>Ceramica</strong> d’Imola sceglie Nuova Era, del Gruppo System, per rinnovare<br />
e incrementare il suo reparto di stoccaggio e la movimentazione<br />
dei grès porcellanati, affidandosi ai prodotti dell’azienda<br />
di Casalgrande per tutta la linea: dalla pressa fino alla scelta, ad<br />
esclusione soltanto di essiccatoi e forni.<br />
La fornitura consiste in due Robobox con capacità fino a 250 m 2 ,<br />
dedicati al materiale crudo, in grado di eliminare i tempi morti di<br />
cambio box movimentato tramite navette, e - a seguire - una linea<br />
di smaltatura, un sistema di ingresso e uscita forno e ben quindici<br />
macchine Robofloor che processeranno la movimentazione e<br />
lo stoccaggio del materiale <strong>prima</strong> e dopo la cottura, sfruttando<br />
pianali particolarmente semplici e capienti, fino a 400 m 2 , movimentati<br />
da navette.<br />
Per informazioni: www.nuovaera.it<br />
Siti - B&T Group<br />
per Military Housing in Siria<br />
Siti - B&T Group ha finalizzato con<br />
Military Housing, storico produttore<br />
dello scenario ceramico siriano, l’acquisizione<br />
di una linea dedicata alla<br />
produzione di monocottura in pasta<br />
rossa, con una resa giornaliera di 6.000<br />
metri quadrati.<br />
La fornitura comprende una pressa idraulica serie EVO<br />
2008/1750 - completa di carrello di caricamento e stampo -, un<br />
essiccatoio verticale e un forno a rulli monocanale con bocca di<br />
alimentazione di 2850 mm e lunghezza totale di 86,58 metri.<br />
L’avviamento della linea, di cui Siti B&T ha fornito anche le macchine<br />
di carico e scarico forno ed essiccatoio, è previsto entro il<br />
secondo semestre 2011.<br />
Per informazioni: www.siti-bt.com<br />
20 CER marzo/aprile 2011
Graphich by
cernews da <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong><br />
a cura di Simone Ricci<br />
Firmata la convenzione<br />
con la Regione per il Tecnopolo<br />
Nella seconda metà di febbraio 2011, presso la sede della Regione<br />
Emilia Romagna, il presidente di <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> Franco<br />
Manfredini ha firmato la convenzione per la realizzazione del<br />
bando “dai distretti produttivi ai distretti tecnologici”.<br />
L’azione in essere, rivolta ad innalzare il livello di innovazione<br />
nelle imprese manifatturiere regionali, prevede per l’industria delle<br />
piastrelle due progetti del valore complessivo di oltre 4 milioni di<br />
euro, denominati rispettivamente Laboratorio per l’innovazione di<br />
prodotto e di processo e Laboratorio posa delle piastrelle di ceramica.<br />
Qualificato il <strong>parte</strong>rre scientifico degli enti preposti alla ricerca,<br />
che comprende il Centro Ceramico di Bologna, i Dipartimenti<br />
di Chimica ed Ingegneria dei Materiali dell’Università di Modena<br />
e Reggio Emilia ed il Cnr-Istec di Faenza. Non meno qualificata ed<br />
ampia è la rappresentanza di aziende che affiancano <strong>Confindustria</strong><br />
<strong>Ceramica</strong>, Edi.Cer.spa e Cerform, partner dei due progetti: Atlas<br />
Concorde, Casalgrande Padana, Coem, Cooperativa <strong>Ceramica</strong><br />
di Imola, Gardenia Orchidea, Panaria, Refin, Ricchetti, Mapei ed<br />
Adesital.<br />
Ceramiche di Sassuolo<br />
protagoniste a Linea Verde<br />
Le piastrelle di ceramica sassolesi sono state protagoniste domenica<br />
mattina 10 aprile 2011 al programma televisivo di Rai Uno<br />
Linea Verde, che ha avuto come filo conduttore il tema dell’eccellenza<br />
dei prodotti locali, sia in termini enogastronomici che<br />
industriali: prodotti uniti da una medesima radice, quella della<br />
terra. L’approfondimento dedicato alla ceramica <strong>parte</strong> dalle cave<br />
d’argilla delle zone collinari del comprensorio ceramico, culla della<br />
tradizione e delle materie prime ancora oggi utilizzate per alcune<br />
tipologie produttive. A seguire, la troupe ha visitato un moderno<br />
stabilimento industriale per far conoscere le modalità produttive e<br />
per intervistare il presidente dell’Associazione Franco Manfredini.<br />
Infine, con l’intento di sottolineare come il made in Italy venga<br />
declinato anche in termini di creatività, Linea Verde ha fatto tappa<br />
presso un’azienda attiva nella produzione di ceramiche e pezzi<br />
speciali.<br />
La conduttrice Elisa Isoardi all’interno<br />
di uno stabilimento industriale ceramico<br />
Cersaie conferma<br />
la propria sede a Bologna<br />
Il presidente di <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> Franco Manfredini, il<br />
presidente e il consigliere delegato di BolognaFiere Fabio Roversi<br />
Monaco e Duccio Campagnoli hanno sottoscritto un accordo<br />
contrattuale che rinnova e rilancia la consolidata partnership tra<br />
Cersaie e BolognaFiere, ratificato anche dal Consiglio Direttivo di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong>. Un’intesa particolarmente significativa,<br />
siglata in anticipo rispetto alla stessa data di scadenza dei precedenti<br />
accordi prevista a giugno 2011, che esprime la comune<br />
volontà, ben oltre l’accordo sull’uso degli spazi espositivi, di<br />
rafforzare ulteriormente il rapporto tra l’industria italiana della<br />
ceramica e BolognaFiere. L’intesa infatti prevede che BolognaFiere<br />
sia la sede delle edizioni di Cersaie 2012, 2013, 2014 e 2015,<br />
con un’opzione già ora per una ulteriore prosecuzione a partire dal<br />
successivo biennio 2016-2017.<br />
Nell’occasione dell’accordo, <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> e<br />
BolognaFiere inoltre hanno ricevuto conferma, dalla Regione<br />
Emilia Romagna, con l’impegno diretto del presidente Vasco Errani<br />
e dell’assessore alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli, del<br />
riconoscimento del Cersaie come unica manifestazione del settore<br />
ed evento di eccellenza per il calendario fieristico e per il programma<br />
di promozione regionale.<br />
Nuovi associati e variazioni<br />
Per effetto della Convenzione Organizzativa sottoscritta<br />
con <strong>Confindustria</strong> Viterbo, dal 2011 hanno aderito a<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> le seguenti società produttrici<br />
di ceramica sanitaria: <strong>Ceramica</strong> Cielo S.p.A. avente<br />
sede in Via Falerina Km. 7,800 a Fabrica di Roma (VT),<br />
GSI - Gruppo Sanitari Italia S.p.A. con sede sulla Strada<br />
Provinciale 150 Km. 3,125 a Gallese (VT), Valdama S.r.l.<br />
con uffici in Località Prataroni a Civita Castellana (VT).<br />
Per quanto riguarda i produttori di piastrelle è entrata a<br />
far <strong>parte</strong> dell’Associazione l’azienda Surrena Terracotta<br />
Falisca S.r.l. con sede in Via Falerina, 97 a Civita<br />
Castellana (VT).<br />
Per ciò che concerne i Soci aggregati - settore allestitori,<br />
la società Marocchi S.r.l. ha trasferito la sede al seguente<br />
indirizzo: Via G. di Vittorio, 3 - 40020 Casalfiumanese<br />
(BO) lasciando invariati tutti gli altri dati.<br />
22 CER marzo/aprile 2011
cernews da <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong><br />
Lezioni di ceramica<br />
per giovani tecnici<br />
Il 22 marzo scorso è stato ufficialmente presentato un corso di formazione<br />
dedicato agli studenti più meritevoli dell’Istituto Tecnico<br />
Industriale “E. Fermi” di Modena, nell’indirizzo in Chimica,<br />
Biotecnologie e Materiali. L’iniziativa è nata col sostegno di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> e di Federchimica-Ceramicolor che, insieme<br />
ai docenti, hanno individuato le tematiche di maggiore interesse<br />
e specifiche per i settori ceramico e dei colorifici. La convenzione<br />
prevede un nuovo corso di eccellenza - volontario e gratuito per<br />
i ragazzi -, al quale <strong>parte</strong>cipano 24 studenti delle classi quarte che<br />
frequentano 50 ore di lezioni extra teorico-pratiche, dallo studio<br />
delle proprietà delle argille e la preparazione dei provini ceramici,<br />
fino alle tecniche di decorazione, macinazione, atomizzazione,<br />
pressatura, essiccamento, smalti e cottura. Per le quinte l’impegno<br />
è di 23 ore e si approfondiscono tematiche di risparmio energetico<br />
e sostenibilità in ceramica, analisi delle materie prime e strumenti<br />
di difettologia. L’iniziativa - il cui finanziamento iniziale ammonta<br />
a 18.000 euro - prevede inoltre, tra le classi quarta e quinta, l’impegno<br />
estivo degli studenti presso le aziende per quattro settimane<br />
di esperienza lavorativa (nell’ultimo anno le settimane di stage<br />
lavorativo sono<br />
due).<br />
“Gli studenti sono<br />
i nostri tecnici di<br />
domani – spiega<br />
Angelo Lami,<br />
presidente di<br />
Federchimica-<br />
Ceramicolor –<br />
ragione per cui<br />
è fondamentale<br />
trasmettere e far<br />
I relatori alla conferenza<br />
apprendere agli<br />
studenti le conoscenze e le competenze necessarie per rendere<br />
sempre più competitiva l’innovazione di prodotto e di processo<br />
all’interno delle imprese ceramiche e dei colorifici, grazie ad una<br />
attività di sostegno alla formazione sia teorica che pratica”<br />
“La convenzione che ci lega all’istituto risale all’anno 2000 - afferma<br />
Carlo Cottica, presidente della Commissione Università, Scuola<br />
e Formazione di <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> - e si unisce a quelle,<br />
già attive, con il liceo “Formiggini” e l’IPSIA “Don Magnani” di<br />
Sassuolo, oltre che con l’istituto modenese “Selmi” e le Facoltà di<br />
Ingegneria delle Università di Modena e Bologna, a testimonianza<br />
del grande impegno che le aziende pongono per contribuire alla<br />
formazione di giovani e per sviluppare professionalità altamente<br />
qualificate formate sul territorio. In particolare riteniamo importante<br />
che gli insegnanti di una scuola di eccellenza come il ‘Fermi’<br />
lavorino assieme ai nostri tecnici per trasmettere agli studenti<br />
anche gli sviluppi più recenti delle tecnologia ceramica, che è in<br />
forte evoluzione”.<br />
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti anche<br />
Maria Cristina Zanti, preside dell’Istituto “E. Fermi”; Paolo<br />
Zannini, presidente di Società <strong>Ceramica</strong> Italiana ed Egidio Pagani,<br />
assessore della Provincia di Modena con delega alle Infrastrutture<br />
e Sviluppo delle città e del territorio.<br />
Foto Saverio Lombardi Vallauri<br />
Ceramics of Italy. Metamorfosi<br />
alla Triennale di Milano<br />
Il carattere eclettico della ceramica made in Italy viaggia attraverso<br />
paesi e culture differenti in occasione di Ceramics of Italy.<br />
Metamorfosi, l’innovativa mostra presentata presso la sede della<br />
Triennale di Milano in occasione della Design Week, promossa da<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> e organizzata da Edi.Cer. spa. Per la <strong>prima</strong><br />
volta una mostra di sistema che coinvolge in modo originale tutti i<br />
comparti del settore: piastrelle, sanitari, stoviglie, adesivi. Ad evidenziare<br />
il carattere eclettico della ceramica italiana la creatività di<br />
nomi emergenti del design italiano in grado di dare forma e significato<br />
ad ambientazioni suggestive e inedite.<br />
Il presidente della Commissione Attività Promozionali e Fiere di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> Vittorio Borelli ha sottolineato le peculiarità<br />
del tema, assolutamente innovativo: “metamorfosi come differente<br />
uso del materiale ceramico all’interno di svariati contesti e luoghi<br />
geografici, a testimoniare che la ceramica è un prodotto versatile,<br />
capace di trasformarsi e proiettarsi nel futuro prossimo”. Borelli<br />
ha poi evidenziato l’esordio internazionale del marchio collettivo<br />
Ceramics of Italy, che rappresenta esclusivamente le produzioni<br />
realizzate in Italia.<br />
Aldo Colonetti, curatore della mostra, ha così spiegato il concept<br />
dell’esposizione: “metamorfosi, un progetto magico dove la ceramica<br />
è protagonista e, pur rimanendo se stessa, si adatta ad ogni<br />
contesto e percorso progettuale”. Colonetti ha anche sottolineato<br />
l’importante collaborazione tra otto importanti aziende associate<br />
a <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> e altrettanti progettisti di nuova generazione:<br />
il risultato finale è un’esposizione che fa viaggiare corpo e<br />
mente, una sorta di giro del mondo che vive all’interno di un’immagine,<br />
quella del Camaleonte, disegnata da un grande maestro della<br />
grafica e illustrazione internazionale, Leo Lionni.<br />
Sono infatti otto le qualificate installazioni che scandiscono un<br />
percorso di interpretazione del concept di Metamorfosi: 2x2x2 sulle<br />
vie del sud, realizzata dalla Studio Tamassociati per Casalgrande<br />
Padana, La fontana di Atlantide, progettata dallo Studio Giulio<br />
Iacchetti per <strong>Ceramica</strong> Globo; Sabbia e vento, realizzata da Salvo<br />
Schiavo per Ceramiche Coem; Volcano, installazione di Fikez Studio-<br />
Federico Dalmazzo per Cooperativa <strong>Ceramica</strong> d’Imola; TileGate<br />
realizzata da ARXX Minervini + Sanna per Ergon; Arts et Metiers di<br />
Roberta Bonaiti per ETRURIA design; Padam di Diego Grandi per<br />
Mapei; India dello Studio Terri Pecora per Simas. Completa l’allestimento,<br />
messo a punto dallo Studio Franco Origoni & Anna Steiner,<br />
l’esposizione dell’azienda Ancap che racconta l’anima del cambiamento<br />
racchiusa nella stoviglieria in porcellana. L’esposizione<br />
Ceramics of Italy. Metamorfosi sarà presente anche al prossimo<br />
Cersaie di Bologna, dal 20 al 24 settembre 2011.<br />
2011 marzo/aprile CER 23
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VIETNAM: WANXING VIETNAM CO., LTD<br />
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INDONESIA: PT.WANXING INDONESIA<br />
TEL: +62 21 89841157 FAX: +62 21 89841156<br />
wanxingind@wanxinggroup.com
intervista A<br />
cer<br />
Mauro Sacchetto<br />
Lo shakeout di Datalogic,<br />
nel segno del valore del data processing
cerintervista<br />
mauro sacchetto<br />
CEO di Datalogic<br />
di Andrea Serri<br />
(Calderara di Reno, Bo). Sugli scaffali<br />
di Home Depot, la più grande catena<br />
di prodotti per la casa degli Stati Uniti,<br />
ci sono almeno due manufatti italiani: le<br />
piastrelle di ceramica ed i lettori di codici<br />
a barre di Datalogic. “Nel caso di Home<br />
Depot, abbiamo sostituito completamente<br />
un concorrente americano vendendo ogni<br />
scanner a 10 dollari in più al pezzo, perché<br />
abbiamo conquistato il cliente tecnologicamente,<br />
siamo stati in grado di collocare<br />
un prodotto performante e siamo stati credibili.<br />
Abbiamo dimostrato di essere una<br />
multinazionale tecnologica d’élite, in grado<br />
di risolvere problemi complicati, apprezzata<br />
dal mercato del retail nel quale siamo leader<br />
nel mondo con il 32% delle quote”. Così<br />
il Ceo di Datalogic, Mauro Sacchetto, 50<br />
anni, laurea in fisica e MBA a Standford con<br />
precedenti esperienze al vertice di Pirelli,<br />
commenta l’acquisizione dell’importante<br />
commessa con la più grande catena di bricolage<br />
al dettaglio del Nord America. Una<br />
commessa che ci introduce, de facto, in due<br />
dei cardini della moderna attività economica<br />
mondiale: l’efficiente gestione della logistica<br />
e, sul versante aziendale, il governo<br />
della crisi in un ambiente ipercompetitivo.<br />
I nostri percorsi di crescita nel<br />
)<br />
medio termine nascono da un<br />
(“comitato strategico” glocal<br />
A destra:<br />
Joya, il pod utilizzato<br />
per le soluzioni<br />
self shopping<br />
Dottor Sacchetto, perchè un’azienda<br />
dovrebbe utilizzare il codice a barre nella<br />
logistica<br />
“Essenzialmente per due motivi. Il primo<br />
è che il codice a barre è sempre stato utilizzato<br />
come un elemento di standardizzazione,<br />
di riduzione dei costi, in quanto è<br />
una tecnologia dal basso costo, esente da<br />
difetti, che si applica benissimo laddove il<br />
costo del prodotto è inferiore a 5 dollari:<br />
ovvero, nel 20% di tutti i prodotti retail nel<br />
mondo. L’alternativa Rfid, che costa 40-50<br />
centesimi, è improponibile in questi casi.<br />
La seconda è di tipo tecnologico ed asseconda<br />
il mainstream che sta portando il<br />
mondo dall’analogico al digitale: lo è per la<br />
televisione, lo è nel nostro caso dove appositi<br />
software, attraverso l’imaging processing,<br />
consentono di ampliare le potenzialità del<br />
bar code. Mi riferisco al fatto che durante il<br />
trasporto il 10-15% delle etichette si rovinano;<br />
al fatto che, tramite una fotografia<br />
dell’oggetto, è possibile associare allo stesso<br />
un volume di informazioni nettamente<br />
superiore, aumentandone nel contempo la<br />
produttività. Oggi Costa Crociere associa<br />
alla scansione del biglietto anche l’immagine<br />
del suo titolare, in modo tale che il<br />
passeggero possa avere immediato accesso<br />
a tutti, e solo, i servizi che ha acquistato,<br />
senza possibilità di cedere a terzi il proprio<br />
biglietto. Minori fastidi per il cliente, assoluta<br />
certezza nell’identificazione, condivisione<br />
dell’informazione in ogni punto di<br />
erogazione di servizi sulla nave”.<br />
Dopo aver perso 12 milioni di euro nel<br />
2009, Datalogic nello scorso esercizio ha<br />
aumentato di 80 milioni di euro i ricavi,<br />
raddoppiato l’EBITDA e conseguito un<br />
utile netto di 18 milioni di euro. Qual è<br />
stata la molla del rimbalzo<br />
“Mettiamola in modo diverso. La crisi<br />
è stato un momento epocale anche per la<br />
nostra azienda: il primo quarter che ho<br />
chiuso, arrivato in azienda 25 mesi fa,<br />
mostrava un -24% nel fatturato rispetto al<br />
certo non brillante esercizio precedente.<br />
Avendo pensato fin dall’inizio che la crisi<br />
fosse strutturale, abbiamo agito con velocità<br />
e coraggio sul processo industriale, sul<br />
numero dei dipendenti, sulla gestione del<br />
capitale circolante pensando di dover fare<br />
solo interventi definitivi. In sei mesi abbiamo<br />
ridotto di 300 unità i 2.200 dipendenti<br />
worldwide del gruppo, e già dall’ultimo<br />
quarter del 2009 eravamo ritornati ad una<br />
redditività positiva”.<br />
26 CER marzo/aprile 2011
cerintervista<br />
Quali decisione avete preso nell’ambito<br />
del manufacturing<br />
“Abbiamo riprogettato l’architettura<br />
dell’azienda, puntando a cellule tecnologiche<br />
globali comuni per ciascuna applicazione,<br />
tali da aumentare la rotazione<br />
della fabbrica da 3 a 6 volte l’anno riducendo<br />
del 50% gli stock di prodotto finito:<br />
il tutto per abbattere i costi industriali<br />
del 25%. Abbiamo riportato a casa, in<br />
un nuovo stabilimento in Vietnam, gran<br />
<strong>parte</strong> dell’outsourcing fatto in precedenza,<br />
in modo tale da recuperare marginalità e<br />
ridurre anche il working capital, passato dal<br />
22% al 15%. I 25 milioni di euro di ottimizzazione<br />
da costi così ottenuti li abbiamo<br />
destinati agli investimenti in ricerca e<br />
sviluppo, negli stessi mesi nei quali i nostri<br />
concorrenti hanno pensato di parcheggiare<br />
le proprie aziende in attesa della fine della<br />
tempesta”.<br />
Questa ‘shakerata’ aziendale non ha<br />
disorientato l’impresa<br />
“No, perché avevamo definito, a priori<br />
ed in modo trasparente, gli obiettivi finali.<br />
Centrale doveva essere la ‘cultura della<br />
fabbrica’, nel senso di realizzare un prodotto<br />
eccellente, migliore rispetto al passato.<br />
Centrale doveva essere il paradigma della<br />
leadership nell’alto di gamma, come testimoniano<br />
gli 70 brevetti nuovi all’anno e gli<br />
oltre 30 prodotti fatti sulle specifiche esigenze<br />
del mercato: prodotti senza dubbio<br />
più difficili da fare, ma che nel 2010 hanno<br />
fatto crescere il fatturato del 26% contro<br />
l’8% del mercato.<br />
Sul versante retributivo abbiamo sostituito<br />
gli avanzamenti economici automatici<br />
con meccanismi di incentivazione legati<br />
al salario variabile; per i 50 top manager,<br />
l’incentivazione scatta solo se Datalogic<br />
cresce più del mercato, e viene resa disponibile,<br />
ogni quattro anni, a condizione che<br />
il manager sia ancora in azienda. Un posto<br />
importante è stato poi attribuito ai processi<br />
di comunicazione: come azienda quotata<br />
al segmento Star, l’‘operazione trasparenza’<br />
di presentare alla comunità finanziaria il<br />
piano industriale triennale ha portato al<br />
raddoppio della quotazione in un anno.<br />
Non so quando la crisi finirà, ma quello<br />
che so per certo è che noi abbiamo messo<br />
in pista una macchina in grado di andare<br />
più forte del mercato, acquisendo quote<br />
ai concorrenti che rispondono al nome di<br />
Motorola ed Honeywell, le cui divisioni<br />
dedicate a questo business sono rispettivamente<br />
14 e 25 volte più grandi di noi”.<br />
Brevetto è sinonimo di innovazione: quali<br />
sono le scintille che la generano e qual<br />
è il sistema enti – uomini che porta ai<br />
risultati<br />
“Datalogic ha creato un ‘Comitato Strategico’<br />
composto da tre docenti universitari,<br />
tra cui il professor Luigi Di Stefano<br />
dell’Università di Bologna, e altri due<br />
docenti universitari per i quali siamo in<br />
fase di scouting. Il ‘Comitato Strategico’<br />
rappresenta un gruppo di esperti ‘glocal’<br />
capaci di leggere le ‘prospettive di lungo<br />
termine della tecnologia’ ed in grado di<br />
delineare quelle che saranno le frontiere di<br />
domani nei processi automatici di gestione<br />
delle informazioni. Assieme a loro nascono<br />
i piani strategico triennali di Datalogic, che<br />
da azienda elettromeccanica si è trasformata<br />
in una azienda imaging processing, di<br />
elaborazione della visione con l’obiettivo<br />
di aumentare le informazioni disponibili e<br />
con essere il valore aggiunto prodotto.<br />
L’innovazione è una attività di processo<br />
centrale per Datalogic, a maggior ragione<br />
oggi. In passato era il produttore che<br />
2.<br />
gestiva il tempo del lancio sul mercato<br />
Sopra, a sinistra: scanner e<br />
conveyor; a destra: barriera e<br />
conveyor.<br />
2011 marzo/aprile CER 27
cerintervista<br />
marketing, Datalogic ha standardizzato i<br />
singoli mattoncini che vengono assemblati<br />
sulle specifiche esigenze, ottenendo due<br />
vantaggi: massimizziamo la produttività<br />
degli impianti, ponendoci ad un livello<br />
simile alla grande multinazionale, ma poi<br />
siamo in grado di personalizzare il prodotto<br />
sulla base delle specifiche esigenze, cosa<br />
che il grande competitor non è in grado di<br />
fare”.<br />
IL PROFILO DELL’AZIENDA<br />
Datalogic spa, quotata al segmento Star della Borsa Valori di<br />
Milano, è una azienda attiva nel mercato dei lettori di codici a<br />
barre, di mobile computer per la raccolta dei dati di sistemi a<br />
tecnologia RFID e di visione, utilizzati nel settore manifatturiero,<br />
della logistica e dei trasporti e della grande distribuzione.<br />
Nell’esercizio 2010 ha fatturato 392,7 milioni di euro, con un EBI-<br />
TDA di 49,9 milioni ed un utile netto di 18 milioni di euro.<br />
La divisione scanning copre il 48% dei ricavi, automation e mobile<br />
il 22% ciascuna. L’Europa copre il 40% dei ricavi mentre il 29%<br />
è realizzato nel Nord America ed il 12% in Asia. I circa 2.000<br />
dipendenti sparsi in tutto il mondo sono occupati per circa il 50%<br />
in produzione, per il 20% nell’area marketing e vendite, per il<br />
15% in Ricerca e Sviluppo, per il 10% in G&A ed il restante in supporto<br />
tecnico alla clientela.<br />
Il gruppo multinazionale si è formato anche attraverso acquisizioni,<br />
tra le quali Laservall, Informatics e PSC (2005), Datasensor<br />
(2008) e Evolution Robotics Retail inc (2010).<br />
delle release di innovazione, in funzione<br />
dei diversi prodotti, clienti e condizioni di<br />
mercato. Non era il cliente che richiedeva<br />
l’innovazione, ma era il produttore che la<br />
proponeva ed il concorrente che, apprezzata<br />
l’innovazione, la rincorreva. Oggi la crisi<br />
ha introdotto il concetto del ROI della tecnologia<br />
impiegata, volta a misurare l’effettiva<br />
riduzione dei costi in termini di risposta<br />
integrata di processo”.<br />
In che modo la vostra crescita è spiegata<br />
dai mercati geografici e da quelli settoriali<br />
“Stiamo assistendo a due fenomeni<br />
apparentemente dicotomici, che invece<br />
vanno insieme. La capacità di spesa cresce<br />
laddove aumenta il PIL, come nelle economie<br />
dei Paesi BRIC. Il secondo elemento è<br />
la nostra natura glocal, di essere mondiali<br />
nelle soluzioni proponibili, ma al tempo<br />
stesso di essere americani in America ed<br />
europei in Europa. Rispetto alla Apple, che<br />
fa un prodotto uguale in tutto il mondo e<br />
poi lo supporta con una intensa attività di<br />
Come avete organizzato la vostra forza<br />
vendita<br />
“Alla classica dicotomia sul canale, diretto<br />
o indiretto, noi li abbiamo scelti entrambi,<br />
consapevoli dei rispettivi limiti e potenzialità,<br />
perché ci rivolgiamo - a ben vedere<br />
- a due mercati differenti. Nei confronti di<br />
grandi buyer, come lo sono WalMart o Coop<br />
Italia, noi abbiamo la figura dell’account di<br />
riferimento, le cui peculiarità professionali<br />
sono quelle canoniche: persona con competenze<br />
più relazionali che tecniche, in grado<br />
di spiegare in modo chiaro il prodotto e<br />
che, per poter essere efficace, necessita di<br />
cataloghi e prodotti da illustrare.<br />
A fianco di questi, con l’obiettivo di<br />
rivolgerci a quelle nicchie di eccellenza<br />
mondiale come sono il settore delle piastrelle<br />
piuttosto che quello degli Aeroporti,<br />
dei Corrieri e delle Poste, ci serviamo di<br />
oltre 1.000 system integrator nel mondo,<br />
ciascuno scelto per la propria localizzazione<br />
geografica e per il particolare legame<br />
che lo lega a queste nicchie di eccellenza.<br />
A loro forniamo supporto tecnico<br />
volto a focalizzare le specifiche esigenze<br />
e quale tipo di offerta andare a prospettare,<br />
lasciando poi a loro - che rispetto<br />
al mercato di riferimento sono insider -<br />
di approcciare la clientela, Una strategia<br />
duale che porta frutti”.<br />
La vostra è una offerta di hardware o<br />
una soluzione integrata hardware-software-brainware<br />
“ La nostra offerta sarà sempre più integrata<br />
tra hardware, software e brainware.<br />
Il ciclo di un nuovo sviluppo tecnologico<br />
nasce dalla comprensione del bisogno del<br />
cliente, dalla customizzazione della soluzione<br />
fatta specificatamente per il segmento<br />
verticale del mercato in oggetto e termina<br />
con la brevettazione del prodotto o della<br />
tecnologia sviluppata”.<br />
aserri@confindustriaceramica.it<br />
28 CER marzo/aprile 2011
cerreal estate<br />
costruzioni:<br />
superato il punto di minimo<br />
di Roberto Faben<br />
In termini<br />
complessivi, il<br />
2011 segna l’anno<br />
d’inversione di<br />
tendenza<br />
dell’attività<br />
immobiliare,<br />
caratterizzata da<br />
una ripresa delle<br />
ristrutturazioni<br />
che trainano le<br />
difficoltà del<br />
commerciale e del<br />
genio civile<br />
Nel mercato italiano delle<br />
costruzioni, la transizione del<br />
dopo-crisi sta manifestando segnali di<br />
stabilizzazione della caduta e timidi<br />
scorci di ripresa.<br />
Spie del rallentamento della discesa<br />
provengono dal mercato delle compravendite<br />
degli immobili residenziali,<br />
dove stime incrociate elaborate<br />
da Prometeia, sulla base di dati<br />
dell’Agenzia del territorio, di Nomisma<br />
e della Banca d’Italia, mostrano<br />
una minor tendenza al calo dei prezzi<br />
e all’applicazione di sconti (nella<br />
<strong>prima</strong> <strong>parte</strong> del 2010 nelle maggiori<br />
13 aree urbane italiane, la contrazione<br />
delle quotazioni è stata del -2,6%,<br />
più contenuta rispetto a quella del<br />
2009, e gli sconti medi del 12,6%),<br />
un accorciamento dei tempi di vendita<br />
(circa 6 mesi), un aumento del<br />
volume di compravendite (+2,2%),<br />
segno questo, del riaffiorante interesse<br />
degli investitori, e una lievitazione dei<br />
mutui del +21,8% nel primo semestre<br />
2010, favorita anche dai tassi d’interesse<br />
ai minimi storici e da politiche<br />
di diluizione del debito applicate dagli<br />
istituti di credito.<br />
Per il segmento residenziale, input<br />
positivi provenienti dagli incentivi<br />
fiscali per le riqualificazioni edilizie<br />
e i rinnovi, insieme alle detrazioni<br />
per interventi volti al risparmio energetico<br />
negli edifici, servono a limitare<br />
i danni. Per quanto riguarda gli<br />
incentivi fiscali, si è riscontrata, nella<br />
<strong>prima</strong> <strong>parte</strong> del 2010, una crescita<br />
delle domande di oltre il 10 per<br />
cento (circa 275mila istanze presentate<br />
in Italia), mentre si sono realizzati,<br />
secondo Enea, 240mila interventi<br />
eco-edilizi (e 600mila tra il 2007 e il<br />
2009).<br />
L’incognita del “Piano Casa”<br />
Quanto al “Piano Casa”, invece, gli<br />
effetti sono stati largamente inferiori<br />
alle attese, anche a causa delle limitazioni<br />
imposte dalla complessa normativa<br />
relativa. Alla fine del 2010 si<br />
registravano mediamente 42 richieste<br />
per ogni Comune, con alcune Regioni<br />
caratterizzate da un vistoso insuccesso<br />
(come la Lombardia: appena<br />
214 domande in un anno) ed altre<br />
con esito favorevole (come il Veneto,<br />
10mila domande, e la Sardegna).<br />
«Per il 2011 – spiega Luca Agolini,<br />
economista di Prometeia – si prevede<br />
una ripresa, sia pur incerta,<br />
del mercato immobiliare residenziale,<br />
con stabilizzazione dei prezzi e<br />
recupero della domanda di mutui».<br />
Dopo il -3,2% degli investimenti del<br />
2010 in questo segmento, si prevede<br />
un +0,6% nel 2011 e un +1,1% nel<br />
2012. Per gli investimenti su nuove<br />
costruzioni residenziali, tuttavia, dopo<br />
il crollo del 2010 (-12%), occorrerà<br />
attendere la frenata del precipizio, che<br />
sarà molto più contenuta nel 2011<br />
(-1,1% previsto), per sperare nel<br />
+0,4% del 2012. Sul versante del rinnovo,<br />
invece, la situazione nel 2010<br />
si è presentata positiva (+1,9%) ed è<br />
probabile un posizionamento in simili<br />
livelli per il 2010 e il 2011.<br />
Più complessa (e ancor più difficile)<br />
appare la situazione nei segmenti non<br />
residenziali (commerciale, industriale,<br />
uffici e altro). Nel 2010 è continuata<br />
la flessione, seppur più contenuta,<br />
delle compravendite (circa -6%,<br />
30 CER marzo/aprile 2011
cerreal estate<br />
rispetto al -16% del 2009 e<br />
del -12% del 2008) e basso è<br />
stato il tasso di utilizzo degli<br />
impianti da <strong>parte</strong> delle imprese<br />
(circa 70%). Anche in questo<br />
settore, l’impatto del “Piano<br />
casa”, in alcune Regioni esteso<br />
anche al non residenziale,<br />
si è rivelato sostanzialmente<br />
nullo. Per quanto riguarda la previsione<br />
degli investimenti, secondo Prometeia,<br />
dopo il -3,3% del 2010, si registrerà<br />
un andamento negativo anche<br />
nel 2011 (-0,6%), con prospettive di<br />
ripresa nel 2012 (+1,1%).<br />
Le analisi dei Centri Studi italiani<br />
A livello complessivo, tuttavia, gli<br />
investimenti in costruzioni in Italia<br />
registreranno un -0,2% nel 2011, con<br />
previsione di un +0,5% nel 2012. Per<br />
il Cresme, nel settore residenziale,<br />
che sta attraversando la quarta fase<br />
critica del dopoguerra (la più grave,<br />
dopo quelle del triennio 1975-1977, e<br />
dei bienni 1982-1983 e 1993-1994),<br />
con erosione di circa un quinto del<br />
mercato, la più concreta prospettiva<br />
di ripresa riguarda il segmento<br />
delle riqualificazioni. Se, per scorgere<br />
segnali di riavvio di un nuovo<br />
ciclo edilizio, sarà necessario attendere<br />
almeno fino al 2012, «la vera<br />
buona notizia giunge dal fronte del<br />
recupero e della manutenzione straordinaria<br />
degli edifici» rileva Francesco<br />
Toso, dirigente Cresme. «Già nel<br />
2010 – aggiunge il centro di ricerca<br />
– l’attività di manutenzione del patrimonio<br />
esistente si è rivelata, ancora<br />
una volta, come già era accaduto<br />
con la crisi del 1993-1994, una sorta<br />
www<br />
Approfondimenti su:<br />
www.prometeia.it<br />
www.scenari-immobiliari.it<br />
www.cresme.it<br />
www.tecnocasa.it<br />
2008 2009 2010 2011<br />
Investimenti in nuove costruzioni -6,2% -15,9% -11,3% 0,4%<br />
- Residenziali -8,3% -21,8% -14,1% 4,3%<br />
- Non residenziali private -2,8% -15,9% -14,4% -1,7%<br />
- Non residenziali pubbliche -4,4% -3,8% -5,5% -2,6%<br />
- Genio civile -6,0% -7,0% -4,9% -3,0%<br />
Investimenti in rinnovo -2,9% -3,2% -0,9% 1,4%<br />
- Residenziali -2,0% -0,5% 2,4% 2,5%<br />
- Non residenziali private -2,0% -8,0% -5,0% 1,0%<br />
- Non residenziali pubbliche -5,0% -2,8% -5,0% -1,0%<br />
- Genio civile -6,3% -5,2% -4,2% -1,0%<br />
TOTALE INVESTIMENTI -4,7% -9,8% -5,9% 0,9%<br />
Manutenzione ordinaria -2,0% -3,5% 0,3% 0,6%<br />
VALORE DELLA PRODUZIONE -4,2% -8,7% -4,8% 0,9%<br />
Fonte: Cresme/Si<br />
Investimenti nelle costruzioni 2008-2011<br />
Variazioni % su anno precedente, calcolate su valori costanti 1995<br />
di àncora di salvataggio del mercato<br />
delle costruzioni. Gli investimenti, nel<br />
settore delle ristrutturazioni di appartamenti<br />
e condomìni, crescono ad un<br />
tasso del 2,5% annuo, e nella nuova<br />
fase espansiva, a partire dal 2012, si<br />
stabilizzeranno sul 2%».<br />
Per quanto si riferisce al mercato delle<br />
compravendite d’immobili, dopo le<br />
pesanti ripercussioni della recessione<br />
nel 2009, la più grave da quella conseguente<br />
al crash di Wall Street del<br />
1929, prospettive di ripresa si sono<br />
riscontrate nel 2011, con diminuzione<br />
delle quotazioni al di sotto del 2% e<br />
«probabile stabilizzazione dei prezzi<br />
nel 2011» osserva Fabiana Megliola,<br />
responsabile dell’ufficio studi di Tecnocasa.<br />
Le tipologie di abitazioni maggiormente<br />
richieste nel 2010, sempre<br />
secondo Tecnocasa, sono di livello<br />
qualitativo superiore (piani alti, luminosità,<br />
quartieri ben serviti dai servizi),<br />
mentre la tendenza è al ribasso<br />
per immobili di qualità medio-bassa,<br />
che necessitano di interventi impegnativi<br />
di ristrutturazione, un fattore<br />
questo da tenere sott’occhio per<br />
il futuro del mercato, data anche la<br />
correlazione con la diminuzione delle<br />
disponibilità finanziarie delle famiglie,<br />
situazione che potrebbe spostare le<br />
scelte di acquisto su questa categoria<br />
immobiliare. I tempi di vendita,<br />
per Tecnocasa, sono stati, nel 2010,<br />
mediamente di 171 giorni per le grandi<br />
città e di 195 per i capoluoghi di<br />
provincia.<br />
Per il segmento degli immobili ad uso<br />
industriale, il primo “Outlook 2011”<br />
di Scenari immobiliari registra, nel<br />
2010, un leggero incremento delle<br />
transazioni in Germania e nel Regno<br />
Unito, e il lieve risveglio della domanda<br />
anche in Italia per spazi ad uso<br />
logistico, «con interesse da <strong>parte</strong> di<br />
investitori istituzionali e privati». Per<br />
il 2011 attenzione dovrebbe essere<br />
destinata, in Italia, alla costruzione di<br />
immobili commerciali. In particolare,<br />
si sta registrando un’effervescenza sul<br />
versante della realizzazione di centri<br />
commerciali nelle grandi città, soprattutto<br />
di nuova generazione (lifestyle<br />
e shopping center tematici). Nel 2010,<br />
nella penisola, sono stati aperti 33<br />
shopping center, per uno spazio utile di<br />
600mila metri quadrati.<br />
robertofaben@libero.it<br />
2011 marzo/aprile CER 31
cerformazione<br />
progettare<br />
la conoscenza<br />
sulle specifiche esigenze<br />
di Roberto Faben<br />
Personalizzazione della domanda<br />
formativa. Ossia, passaggio<br />
da una logica di offerta di formazione<br />
pre-costituita, basata sulla scelta di<br />
programmi offerti da centri ed istituti<br />
formativi, ad un sistema più flessibile,<br />
fondato sulla domanda individuale<br />
delle imprese, che diventano soggetti<br />
attivi in grado di scegliere i programmi<br />
di formazione più adeguati per le<br />
nuove risorse umane. È<br />
questa una delle scommesse<br />
più strategiche<br />
delle imprese produttrici<br />
di piastrelle di ceramica.<br />
A partire dal 2006, cioè<br />
da quando le risorse di<br />
Fondimpresa, il fondo<br />
paritetico, gestito da<br />
<strong>Confindustria</strong> e Cgil-Cisl-Uil,<br />
che raccoglie una<br />
quota delle risorse che<br />
le stesse aziende versano<br />
all’Inps (lo 0,30%), il<br />
quale a sua volta le mette<br />
a loro disposizione per<br />
progetti di formazione<br />
aziendali (il 70% di esse,<br />
attraverso il “conto formazione”)<br />
e interaziendali (il 30%),<br />
hanno iniziato ad essere messe a bando<br />
in maniera massiccia, molte cose<br />
sono cambiate.<br />
Le aziende hanno iniziato ad assumere<br />
la consapevolezza che i programmi di<br />
formazione possono valicare i limiti di<br />
base stabiliti dalla normativa, per diventare,<br />
invece, strumenti per l’aggiornamento<br />
costante e permanente dei<br />
lavoratori ad ogni livello, dagli addetti<br />
alle linee di produzione ai commerciali,<br />
dagli impiegati amministrativi fino<br />
ai quadri e ai manager, in funzione<br />
degli obiettivi di competitività e delle<br />
strategia di crescita. Sul versante della<br />
formazione attraverso progetti interaziendali,<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong><br />
insieme a Cerform, scuola di formazione<br />
per la ceramica industriale italiana,<br />
ha sviluppato in cinque anni 14<br />
piani formativi interaziendali, destinati<br />
a 4.500 lavoratori di 110 imprese, per<br />
un totale di 17.200 ore di formazione<br />
permanente, finanziate da Fondimpresa,<br />
per un valore di 3,1 milioni di<br />
euro. Inoltre, interessanti opportunità<br />
sono offerte anche da Fondirigenti,<br />
che si rivolge alla formazione per i livelli<br />
manageriali medio-alti e i quadri.<br />
Nella pratica, lo scenario è diversificato,<br />
e sono le realtà produttive mediograndi<br />
che hanno maggiormente compreso<br />
ed investito su piani formativi<br />
ad hoc, basati sulla riqualificazione e<br />
sull’aggiornamento permanente dei<br />
dipendenti, sia usufruendo delle opportunità<br />
offerte da Fondimpresa, sia<br />
attraverso lo stanziamento diretto di<br />
risorse finanziarie proprie. Ma anche<br />
le aziende di dimensioni più piccole,<br />
attraverso i progetti di settore rientranti<br />
nel Conto di sistema di Fondimpresa,<br />
possono coinvolgere le proprie risorse<br />
umane in programmi formativi integrati.<br />
Svariati sono i campi che sono<br />
oggetto della formazione: area linguistica,<br />
commerciale e vendite, controllo<br />
di gestione, design e sviluppo prodotti,<br />
general management, informatica,<br />
marketing e comunicazione, organizzazione<br />
e risorse umane, produzione<br />
e logistica, pubblica amministrazione,<br />
qualità, ambiente e sicurezza.<br />
Sulla questione della personalizzazio-<br />
32 CER marzo/aprile 2011
cerformazione<br />
ne della domanda formativa è stato<br />
posto l’accento nel documento sottoscritto<br />
da industriali e rappresentanze<br />
sindacali, in occasione della stipula<br />
del Contratto Collettivo Nazionale di<br />
Lavoro, il 22 novembre 2010. «Mentre<br />
in passato si faceva poca formazione<br />
– sottolinea Francesco Bergomi,<br />
dirigente area sicurezza e formazione di<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> – ora il processo<br />
virtuoso è cresciuto, e si pone in un<br />
continuum ideale nel quale, sia attraverso<br />
l’aumento della consapevolezza<br />
delle aziende sul tema, sia con l’attenzione<br />
delle organizzazioni sindacali,<br />
anche mediante gli strumenti dei contratti<br />
collettivi, la formazione si deve<br />
incanalare nella giusta direzione.<br />
Nel documento approvato nel novembre<br />
2010, si raccomanda l’istituzione<br />
ed estensione del libretto formativo<br />
aziendale (portfolio del lavoratore), secondo<br />
i criteri che saranno forniti dal<br />
ministero competente e dalle Regioni,<br />
strumento di documentazione e tracciabilità<br />
delle competenze e dei percorsi<br />
formativi dei singoli lavoratori, al<br />
fine di una più precisa spendibilità dei<br />
curriculum individuali, e del Registro<br />
centrale delle azioni formative, di cui<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> ha la gestione<br />
per l’intero settore.<br />
L’obiettivo è quello del coinvolgimento<br />
di ogni soggetto aziendale della filiera<br />
(dalle imprese ceramiche tout court ai<br />
colorifici ai produttori di impiantistica,<br />
tecnologia e materiali) in progetti<br />
formativi che seguano, come spiega<br />
Paola Careddu, direttore di Cerform,<br />
«una prassi metodologica adeguata».<br />
«Il procedimento ideale – aggiunge –<br />
è quello che consiste in una corretta<br />
valutazione dei fabbisogni<br />
formativi delle aziende, legati<br />
agli obiettivi strategici delle<br />
stesse, e dei conseguenti<br />
piani di formazione delle<br />
risorse».<br />
Uno dei casi più interessanti<br />
è quello di Ricchetti Group,<br />
realtà industriale con 10<br />
stabilimenti produttivi (3<br />
in Italia e 7 all’estero), 34<br />
showroom a gestione diretta,<br />
circa 195 milioni di euro di fatturato<br />
(l’80% del quale deriva dall’export), e<br />
1.585 dipendenti, di cui circa 1.000<br />
all’estero. Ricchetti, che detiene i marchi<br />
Cisa, Cerdisa e Ricchetti, ha implementato<br />
un complesso programma<br />
di formazione realizzato in collaborazione<br />
con Cerform, prevalentemente<br />
finanziato attraverso Fondimpresa,<br />
tra cui 2 piani semestrali nel 2010, e<br />
un altro, in fase di definizione, per il<br />
Il programma formativo<br />
di Ricchetti Group nel 2010<br />
AREA FORMATIVA<br />
N° ORE<br />
Sicurezza 339<br />
Produzione, Logistica e Qualità 4.236<br />
Commerciale & Marketing 220<br />
Amministrazione & Finanza 24<br />
Manageriale 20<br />
Coaching 96<br />
Risorse Umane 32<br />
Totale 4.967<br />
Lorenza Ghirardini,<br />
Ricchetti Group<br />
primo semestre del 2011,<br />
ma con una prospettiva di<br />
formazione continua.<br />
Il piano formativo, conseguente<br />
ad un processo di<br />
modernizzazione del ciclo<br />
produttivo che comprende<br />
l’introduzione di tecnologie<br />
digitali ed automazione,<br />
ha previsto quasi 5mila<br />
ore di azioni nel 2010, che<br />
hanno coinvolto 811 <strong>parte</strong>cipanti,<br />
dagli addetti di produzione<br />
agli impiegati, dai quadri fino ai dirigenti,<br />
per un costo di circa 300mila<br />
euro. «Il programma ha interessato tre<br />
macro-aree» illustra Lorenza Ghirardini,<br />
responsabile del personale di Ricchetti<br />
Group. «La sicurezza è stata rivolta<br />
soprattutto ad operai e impiegati,<br />
in particolare per misure di pronto<br />
soccorso e anti-incendio. La seconda,<br />
di tipo tecnico, è stata orientata alla<br />
riqualificazione di alcune figure con<br />
ruoli diversi, come smaltatori, carrellisti<br />
e pressisti, e sulla socializzazione<br />
all’uso di nuove tecnologie e materiali.<br />
Altre professionalità sono state<br />
previste per customer service, tecnica<br />
di gestione degli ordini e di vendita,<br />
qualità del prodotto, amministrazione,<br />
gestione del credito, affidamento. La<br />
terza si è indirizzata all’area manageriale,<br />
ha previsto azioni formative per<br />
la gestione dei collaboratori, sistemi di<br />
valutazione del personale, sviluppo di<br />
interventi di coaching sulle direzioni<br />
strategiche dell’azienda, a livello commerciale,<br />
produttivo e logistico».<br />
robertofaben@libero.it<br />
2011 marzo/aprile CER 33
Foto Vincenzo Conelli<br />
CER<br />
il giornale della <strong>Ceramica</strong>