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CER326_prima parte.pdf - Confindustria Ceramica

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326<br />

cer<br />

il giornale della <strong>Ceramica</strong><br />

marzo<br />

aprile<br />

2011<br />

oniPad<br />

Intervista<br />

Datalogic,<br />

il data management<br />

che crea valore<br />

in azienda<br />

Real Estate<br />

Il mercato italiano<br />

ha superato il<br />

punto di minimo<br />

della congiuntura<br />

€ 3,50 • Anno XXXVIII • marzo/aprile 2011 • Issn 1828 1052 •<br />

Ambiente<br />

“Fabbriche Aperte”,<br />

la chimica festeggia<br />

in azienda l’anno<br />

internazionale<br />

antidumping, l’europa applica<br />

dazi alle piastrelle cinesi<br />

Galleria<br />

Pressatura e finiture<br />

superficiali della<br />

ceramica. Tecnologie<br />

del porcellanato


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cereditoriale<br />

L’Europa ripristina<br />

le condizioni del fair trade<br />

di Franco Manfredini<br />

franco manfredini<br />

Presidente<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong><br />

editoriale<br />

Quando in questi giorni si parla dell’Europa lo si fa a proposito del<br />

problema, drammatico, dell’emigrazione dai Paesi africani, anche se non<br />

va dimenticato che la Commissione Europea è anche il soggetto politico a cui<br />

fare riferimento nella competizione mondiale: l’attuale vera dimensione del<br />

confronto, nella quale si manifestano i problemi sempre più stringenti che<br />

interessano il mondo delle imprese, che richiede alle istituzioni di Bruxelles di<br />

mettere in campo una politica industriale e finanziaria coordinata, necessaria<br />

per costruire una Comunità sempre più coesa e competitiva.<br />

Quello che siamo riusciti ad ottenere come settore manifatturiero nel campo<br />

della ceramica per l’edilizia è un provvedimento in difesa dell’industria europea<br />

rispetto alla concorrenza del Paese Cina. Una nazione che presenta, tuttora,<br />

un sistema politico ed istituzionale che si caratterizza dall’eccessiva ingerenza<br />

dello Stato nelle decisioni dell’economia, tali da portare alla distorsione<br />

dei meccanismi economici legati alla competizione.<br />

Abbiamo scoperto, e verificato con soddisfazione, che la Comunità Europea<br />

ha in sé procedure istituzionali che, una volta attivate, portano a provvedimenti<br />

concreti nell’interesse di tutta la Comunità. Questi meccanismi sono<br />

stati sollecitati dalla nostra istituzione associativa, sia a livello nazionale che<br />

europea, e grazie alla collaborazione delle aziende interessate ha condotto la<br />

Commissione Europea – al termine delle indagini previste dai regolamenti e<br />

dalle convenzioni commerciali internazionali – a stabilire la presenza di condizioni<br />

di competizione anomale e a prendere provvedimenti compensativi.<br />

Non si tratta di misure di protezione, di chiusura di un mercato – anacronistico<br />

per un settore come il nostro, che auspica invece la caduta delle barriere<br />

doganali che ancora esistono in tutto il mondo –, ma di misure che intervengono<br />

a correggere disfunzioni del mercato. Il provvedimento, per ora provvisorio,<br />

è in attesa di una delibera definitiva del Consiglio Europeo tale da<br />

rendere gli effetti permanenti per i prossimi 4 o 5 anni, un lasso di tempo al<br />

termine del quale riteniamo che il nostro settore possa rafforzare non solo la<br />

propria leadership sul mercato continentale, ma anche di consolidare la predominanza<br />

nell’innovazione e nella ricerca indispensabile per essere presente<br />

su tutti i mercati del mondo, anche attraverso processi di internazionalizzazione<br />

sempre più spinti.<br />

Un periodo di tempo durante il quale auspichiamo che le anomalie del competitor<br />

Cina, oggetto di questo provvedimento, evolvano verso contesti più<br />

ortodossi in termini di funzionamento del mercato e delle regole relative. E<br />

che quindi il Paese Cina non sia più visto come lo spauracchio di qualsiasi<br />

settore manifatturiero del mondo, ma come uno dei tanti competitori con cui<br />

confrontarsi. Un Paese che, già da adesso, rappresenta una grande opportunità<br />

per tutte le industrie, alla luce della dimensione del Paese stesso e dello sviluppo<br />

economico che è stato in grado di mettere in campo già da diversi anni a<br />

questa <strong>parte</strong>.<br />

2011 marzo/aprile CER 5


cer<br />

Cer il giornale della <strong>Ceramica</strong>/326<br />

marzo/aprile 2011<br />

Promosso da<br />

Edizioni<br />

Edi.Cer. SpA<br />

Pubblicazione registrata presso il<br />

Tribunale di Modena al n°551 in data 13/2/1974<br />

ISSN 1828 1052<br />

Direttore Responsabile<br />

Franco Manfredini<br />

Direttore Editoriale<br />

Andrea Serri (aserri@confindustriaceramica.it)<br />

Redazione<br />

Valentina Candini (vcandini@confindustriaceramica.it)<br />

Simona Malagoli (smalagoli@confindustriaceramica.it)<br />

Valentina Pellati (vpellati@confindustriaceramica.it)<br />

Simone Ricci (sricci@confindustriaceramica.it)<br />

Segreteria di redazione<br />

Patrizia Gilioli (pgilioli@confindustriaceramica.it*5)<br />

Barbara Maffei (bmaffei@confindustriaceramica.it)<br />

redazione@confindustriaceramica.it<br />

Hanno collaborato a questo numero<br />

Barbara Benini, Andrea Contri, Roberto Faben,<br />

Alessandra Ferretti, Thomas Foschini, Luciano Galassini,<br />

Luca Luberto, Elena Pasoli, Simona Storchi<br />

Direzione, redazione,<br />

amministrazione:<br />

Edi.Cer. SpA Società Unipersonale<br />

Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Modena)<br />

tel. 0536 804 585 - fax 0536 806 510<br />

info@edicer.it<br />

cod.fisc. 00853700367<br />

Pubblicità<br />

Pool Magazine, di Mariarosa Morselli<br />

Via Giardini 466 - 41124 Modena<br />

Tel. 059 344 455 Fax 059 344 544 - info@pool.mo.it<br />

Stampa<br />

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Associata a A.N.E.S.<br />

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA<br />

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Italia: 21 euro (anno 2011) - 42 euro (biennale 2011-2012)<br />

Europa: 78 euro (anno 2011) - 140 euro (biennale 2011-2012)<br />

Extra Europa: 110 euro (anno 2011) - 200 euro (biennale 2011-2012)<br />

Numeri arretrati 6,00 euro<br />

C/C postale n° 10505410<br />

intestato a Edi.Cer. SpA Società Unipersonale<br />

Viale Monte Santo, 40 Sassuolo (Modena)<br />

Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento. L’indirizzo in nostro possesso<br />

verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per la spedizione<br />

di altre riviste e/o per l’inoltro di proposte di abbonamento. Ai sensi dell’art. 7<br />

del D.Lgs. 196/2003 è nel Suo diritto richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento<br />

o la cancellazione dei dati in nostro possesso, che sono comunque<br />

trattati in conformità al “testo unico sulla privacy”.<br />

Si autorizza la riproduzione dei testi e delle fotografie<br />

purché recante citazione espressa della fonte.<br />

Chiuso in tipografia il 20/04/2011<br />

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Comuni tamponi isostatici utilizzati precedentemente: Common isostatic punches previously utilized<br />

10 Battute/Minuto 10 strokes/minute.<br />

Tamponi DEAIR: DEAIR punches<br />

12 Battute/Minuto (+20%) 12 strokes/minute (+20%)<br />

Stampo 20x20 6 Uscite, produzione:Gres Porcellanato, Ph 2100: 2 20x20 6 exits moulds, production : gres porcelain, Ph 2100<br />

Comuni tamponi isostatici utilizzati precedentemente: Common isostatic punches previously utilized<br />

16 Battute/Minuto, Durata tamponi : 300.000 Cicli 16 strokes/minute, punches life-span/duration: 300.000 cycles<br />

Tamponi DEAIR: DEAIR punches<br />

18 Battute/Minuto (+13%) Durata Tamponi :730.000 Cicli (+143%) 18 strokes/minute (+13%) punches life-span/duration: 730.000 cycles (+143%).<br />

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10 Battute/Minuto (+25%) 10 strokes/minute (+25%)<br />

Stampo 66x66 1 Uscita, produzione:Gres Porcellanato 4 66x66 1 exit mould, production : double loading gres porcelain<br />

Scagliato Bianco Doppio caricamento (finto marmo), Ph 2000: (marble look), Ph 2000<br />

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cermarzo/aprile 2011<br />

Sommario<br />

Cer editoriale<br />

5 L’EUROPA RIPRISTINA le condizioni del fair trade<br />

di Franco Manfredini<br />

Cer NEWS<br />

14 aziende ceramiche di Simona Malagoli<br />

20 dall’italia e dal mondo di Simona Malagoli<br />

22 notizie da confindustria ceramica<br />

di Simone Ricci<br />

Cer intervista<br />

25 Mauro Sacchetto. Lo shakeout di Datalogic,<br />

nel segno del valore del data processing<br />

di Andrea Serri<br />

30 real estate Costruzioni: superato il punto di<br />

minimo di Roberto Faben<br />

32 formazione Progettare la conoscenza sulle<br />

specifiche esigenze di Roberto Faben<br />

Cer FOCUS: italia e cina.<br />

dall’antidumping alla grande muraglia<br />

36 antidumping, dazi sull’import di piastrelle<br />

cinesi di Luciano Galassini<br />

37 PANZANI: “HA VINTO la coesione europea”<br />

41 La mappa dell’invasione cinese<br />

42 la procedura per ristabilire le corrette<br />

condizioni di Luca Luberto<br />

44 come ti copio la ceramica italiana<br />

di Roberto Faben<br />

46 “ORA RAPPORTI PIù stretti per valorizzare<br />

il made in Italy” di Alessandra Ferretti<br />

48 dove e come la Cina produce piastrelle<br />

di Andrea Serri<br />

50 LE “ULTIME” dal mercato immobiliare cinese<br />

di Romeo Orlandi<br />

53 Ceramics china 2011. Al via la XXV edizione<br />

di Simona Malagoli<br />

56 innovazione tecnologica Ora l’abrasivo<br />

decora la piastrella di Thomas Foschini<br />

58 ambiente L’informatica al servizio di salute e<br />

legalità di Andrea Contri<br />

61 Duemilaundici, anno internazionale della chimica<br />

di Barbara Benini<br />

62 cultura Innovare con arte, “ad arte”<br />

di Elena Pasoli<br />

Cer galleria<br />

66 pressatura e colaggio<br />

74 materiali, tecnologie e finiture<br />

superficiali del porcellanato<br />

a cura della Redazione<br />

Intervista<br />

25<br />

Real Estate<br />

30<br />

Ambiente<br />

58<br />

Focus<br />

35<br />

Cultura<br />

62<br />

2011 marzo/aprile CER 9


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cernews aziende ceramiche<br />

a cura di Simona Malagoli<br />

Casalgrande Padana<br />

per la mostra di Casabella<br />

La complessità del tema progettuale del luogo di culto inserito nel<br />

contesto urbano contemporaneo è al centro della mostra Quattro<br />

chiese italiane, allestita presso Casabella Laboratorio a Milano:<br />

un’iniziativa realizzata con il sostegno di Casalgrande Padana,<br />

produttrice del craquelé ceramico impiegato per il rivestimento<br />

della spettacolare copertura a forma libera della chiesa di San Pio<br />

da Pietrelcina.<br />

Il nuovo spazio espositivo, gestito dalla prestigiosa rivista di architettura,<br />

ospita progetti elaborati da Anselmi & Associati, Mauro<br />

Galantino, Monestiroli Architetti Associati e Paolo Zermani, che<br />

ne sono gli assoluti protagonisti<br />

attraverso disegni<br />

architettonici, dettagli<br />

costruttivi, modelli, studi,<br />

simulazioni, schizzi, notazioni,<br />

immagini e filmati.<br />

L’appuntamento, secondo<br />

un articolato calendario,<br />

offrirà inoltre l’occasione<br />

per una serie d’incontri<br />

Chiesa di San Pio da Pietrelcina<br />

con gli autori, proponendo<br />

un’interessante opportunità di approfondimento e dibattito sulla<br />

storia e le esperienze specifiche dei singoli progetti, sui loro contenuti<br />

espressivi, sulla narrazione costruttiva.<br />

Al via il Truck Show 2011<br />

di Ideal Standard<br />

A riconferma del proprio impegno<br />

nel mantenere viva e aperta<br />

la comunicazione con il mondo<br />

degli installatori, in un dialogo<br />

di aggiornamento costante,<br />

Ideal Standard torna per il<br />

secondo anno consecutivo con il<br />

suo Truck Show.<br />

Dopo il successo dell’edizione 2010 – che ha coinvolto oltre 100<br />

città e raggiunto 7.000 contatti – installatori, rivenditori, partner<br />

saranno nuovamente visitati nelle loro città da un truck allestito,<br />

dove a bordo sarà presente anche un esperto Ideal Standard, a<br />

disposizione per rispondere ad ogni dubbio e curiosità.<br />

Realizzato in partnership con l’agenzia Mirata, il Truck intende<br />

mostrare dal vivo le novità di prodotto di Ideal Standard e<br />

<strong>Ceramica</strong> Dolomite: il box doccia Kubo e la nuova serie di aste<br />

docce Ideal Rain per Ideal Standard, oltre alla serie Cristallo per<br />

<strong>Ceramica</strong> Dolomite, sono solo alcuni dei prodotti che saranno visibili<br />

all’interno dei 40 metri quadrati di ambiente.<br />

Primo showroom<br />

Cotto Veneto Group a Milano<br />

Cooperativa <strong>Ceramica</strong> d’Imola<br />

nei nuovi cataloghi Scavolini<br />

Per realizzare le ambientazioni dei cataloghi delle cucine Regard<br />

e Baltimora, Scavolini si è affidata ai prodotti di Cooperativa<br />

<strong>Ceramica</strong> d’Imola, scegliendo fra le migliori serie a marchio<br />

Imola<strong>Ceramica</strong>, LaFaenza<strong>Ceramica</strong> e Leonardo<strong>Ceramica</strong>.<br />

Di Imola<strong>Ceramica</strong> si sono preferiti i grandi formati di Navona del<br />

progetto Maxima (realizzati con la tecnologia di stampa digitale<br />

Colour Definition System) e i preziosi grès a tutto spessore di<br />

Basalto del progetto Travertino. Leonardo<strong>Ceramica</strong> ha <strong>parte</strong>cipato<br />

con l’intramontabile serie Materie, mentre di LaFaenza<strong>Ceramica</strong><br />

sono state selezionate le superfici del progetto Amazzonia -<br />

un’impronta tutta naturale del legno - e di Collection, con la serie<br />

Arabesco - uno straordinario effetto marmo.<br />

Scelti perché in grado di<br />

soddisfare tutte le esigenze<br />

legate all’ambiente cucina,<br />

i prodotti di Cooperativa<br />

<strong>Ceramica</strong> d’Imola presentano<br />

elevate qualità<br />

estetiche, oltre ad estremi<br />

vantaggi dal punto di vista<br />

funzionale per le caratteristiche<br />

della ceramica<br />

Ambientazione con la serie Navona<br />

stessa.<br />

del progetto Maxima<br />

Al numero 16 di via Fiori Chiari nel cuore di Brera - quartiere storico<br />

di Milano e centro della cultura cittadina dove arte, moda e<br />

design s’intrecciano precorrendo le tendenze, grazie ad un grande<br />

fermento creativo ed artistico - Cotto Veneto Group ha aperto il<br />

suo primo showroom, sviluppando il progetto intorno ad un concept<br />

innovativo.<br />

Proponendosi non come un semplice spazio espositivo, ma quale<br />

luogo di relazione pensato per offrire momenti d’incontro, di<br />

riflessione e sperimentazione, lo showroom intende porsi vicino al<br />

progettista e rapportarsi con la città, attraverso un made in Italy<br />

di qualità, allestimenti ricercati ed un modo nuovo di concepire la<br />

pietra, la ceramica e il vetro per l’interior design. Uno spazio flessibile,<br />

dunque, in grado di rinnovarsi costantemente per promuovere<br />

il punto di vista dell’azienda sui temi del decoro e delle superfici:<br />

una vetrina in fieri, segno tangibile della continua ricerca e della<br />

passione che da sempre caratterizzano la storia di Cottoveneto.<br />

14 CER marzo/aprile 2011


cernews aziende ceramiche<br />

MARCA CORONA in mostra<br />

a Torino per i 150 anni dell’Unità d’Italia<br />

Selezionata, in quanto azienda storica del distretto ceramico di<br />

Sassuolo, Ceramiche Marca Corona appare con la propria collezione<br />

CProject fra le protagoniste della mostra Il futuro nelle mani.<br />

Artieri domani, inaugurata il 17 marzo scorso a Torino in occasione<br />

delle celebrazioni per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia.<br />

Curata dallo storico e critico d’arti applicate Enzo Biffi Gentili, la<br />

mostra – che rimarrà aperta sino al 20 novembre 2011 - è allestita<br />

presso le OGR, ex Officine Grandi Riparazioni ferroviarie, al cui<br />

interno sono installate “nuove officine” temporanee, dimostrative<br />

dell’eccellenza artigiana italiana in diversi settori.<br />

Caratterizzate da una texture assimilabile<br />

a un materiale di ultima<br />

generazione come la fibra di carbonio<br />

resinata, le piastrelle della collezione<br />

CProject di Ceramiche Marca Corona,<br />

bianche e nere in grès porcellanato<br />

nel formato 60x60 cm rettificato,<br />

sono state utilizzate per pavimentare<br />

una superficie di 60 metri quadrati,<br />

formando un “tappeto” che allude<br />

ad un antico “tempio” carbonaro.<br />

Gita al Faro<br />

nello showroom Lea Ceramiche<br />

Dopo la vetrina-rebus che ricreava un’ambientazione<br />

domestica, il nuovo allestimento realizzato,<br />

su disegno di Diego Grandi, da Lea Ceramiche nel<br />

proprio showroom milanese di via Durini ha per tema<br />

il mare.<br />

Scenario 04 _ Gita al Faro propone in forma di astrazione<br />

un ambiente bagno, una<br />

rilettura in chiave ironica di uno<br />

spazio domestico, i cui arredi - collocati<br />

fuori schema - rimandano a<br />

paesaggi marini, regalando nuove<br />

interpretazioni e accostamenti.<br />

Protagonista dell’allestimento,<br />

rivestendo la parete di fondo nel<br />

colore Deep Sea, è Slimtech: la<br />

lastra dallo spessore sottile (3 mm)<br />

e dal grande formato (1x3 m) nella<br />

nuova declinazione Gouache.10,<br />

firmata da Diego Grandi. A lato,<br />

due frame con la serie Paillettes<br />

nel colore Bianco conferiscono alla<br />

parete luminosità e movimento,<br />

mentre sul pavimento il decoro<br />

Libeccio Cristal Water - il mosaico con tessere triangolari<br />

- esalta l’effetto cromatico con la fuga scura in<br />

evidenza.<br />

Gruppo Concorde firma<br />

convenzione per un nuovo asilo nido<br />

Grazie alla collaborazione<br />

fra il Comune di Fiorano<br />

Modenese e il Gruppo<br />

Concorde sorgerà a Spezzano<br />

una nuova struttura prescolare<br />

progettata per ospitare<br />

cinquanta bambini di età<br />

12-36 mesi. Secondo il protocollo<br />

d’intesa, il Gruppo<br />

ceramico s’impegnerà a Da sinistra: Maria Paola Bonilauri e Claudio Pistoni,<br />

costruire a proprie spese l’asilo vicesindaco e sindaco di Fiorano Modenese;<br />

Luca Mussini, amministratore delegato Gruppo<br />

nido che, gestito in convenzione<br />

Concorde SpA e Carlo Cottica<br />

con il Comune di Fiorano, vedrà<br />

suddividere i posti disponibili fra i figli dei dipendenti del Gruppo e<br />

i bambini in lista d’attesa nelle graduatorie comunali.<br />

Il progetto, previsto non lontano dallo stabilimento Atlas Concorde<br />

ed esteso su una superficie di oltre 4.000 metri quadrati di cui<br />

circa 900 coperti, è stato affidato allo studio degli architetti<br />

Tiziano e Marco Lugli di Modena, impegnati ad elaborare un complesso<br />

esemplare per funzionalità e stile.<br />

“La scelta della localizzazione - spiega Carlo Cottica, coordinatore<br />

del progetto per conto del Gruppo Concorde - “è avvenuta<br />

d’accordo fra noi e i funzionari comunali, prestando attenzione<br />

alla comodità delle lavoratrici madri e per dare loro la tranquillità<br />

anche psicologica di sentire vicini i propri figli”. “Inoltre,<br />

un nido – sottolinea Claudia Borelli, membro del Consiglio di<br />

Amministrazione del Gruppo e rappresentante della Proprietà -<br />

non è un contenitore dove parcheggiare i figli, ma un luogo dove<br />

il bambino, nella delicatissima età fra uno e tre anni, si scopre<br />

individuo e sviluppa una propria personalità; per questo motivo<br />

cercheremo di rispettare i suoi ritmi biologici di crescita attraverso<br />

un approccio per quanto possibile materno”.<br />

Il nuovo asilo - dedicato alla memoria di don Arrigo Mussini, figura<br />

di riferimento morale per le comunità religiose da lui guidate e<br />

per l’intera famiglia Mussini - è previsto in funzione per il mese di<br />

settembre 2012.<br />

Marazzi tra i vincitori<br />

del TTA Awards 2011<br />

Nell’ambito dell’annuale serata di gala svoltasi il 2 aprile scorso,<br />

The Tile Association Awards 2011 ha celebrato l’eccellenza dell’industria<br />

ceramica dei pavimenti e rivestimenti, premiando i vincitori<br />

nelle varie categorie “Projects”, “Marketing”, “Products”,<br />

“Environment”, “Businesses” and “People”.<br />

La collezione Natural Stone in grès porcellanato non smaltato<br />

di Marazzi, grazie all’elegante set di moderni decori e mosaici<br />

stampati che abbelliscono l’intera serie, si è aggiudicata il premio<br />

come Floor Tile of the Year. Realizzate nel formato 100x100 mm,<br />

le piastrelle Natural Stone possono comunque essere utilizzate sia<br />

nei pavimenti, che in piani di lavoro e rivestimenti.<br />

16 CER marzo/aprile 2011


cernews aziende ceramiche<br />

Cisa partner di POLI.design<br />

per un concept ceramico innovativo<br />

Serie Ume di Ceramiche Cisa, ideata<br />

dalla designer giapponese Kaori Shiina<br />

Ceramiche Cisa - storica azienda di Ricchetti Group, attenta alle<br />

esigenze del consumatore in termini di tendenze e qualità dei<br />

materiali - e POLI.design, consorzio del Politecnico di Milano per<br />

la promozione di progetti didattici post-graduate nel campo del<br />

design, hanno collaborato al workshop Concept in chiave innovativa<br />

di pavimentazioni e/o rivestimenti in materiale ceramico per<br />

l’ambiente costruito contemporaneo.<br />

Dal 28 marzo all’11 aprile scorsi, 13 studenti di provenienza internazionale<br />

hanno <strong>parte</strong>cipato alla stesura di proposte progettuali<br />

frutto del know-how Cisa per arrivare a elaborare una nuova corrente<br />

di design e concept innovativi<br />

volti alle ceramiche e ai rivestimenti<br />

d’interni. L’iniziativa, di una durata<br />

minima di tre settimane, svoltasi<br />

nell’ambito delle attività del Master<br />

di I e II livello erogate da POLI.<br />

design, ha coinvolto docenti, giovani<br />

ricercatori, consulenti esterni,<br />

integrando saperi, stimoli e best<br />

practices provenienti da ambiti<br />

disciplinari diversi: i risultati definitivi<br />

saranno comunicati a settembre<br />

2011 nell’ambito di Cersaie.<br />

Coem, <strong>prima</strong> selezionata aL<br />

concorso Project: Green a Coverings 2011<br />

Il progetto Florida High Performance<br />

Green House a Cape Coral, per<br />

cui Coem ha fornito il materiale<br />

per i pavimenti di tutta l’ampia<br />

zona living (serie Nu_Travertine di<br />

<strong>Ceramica</strong> Fioranese) e degli esterni<br />

(serie Quartz di Ceramiche Coem)<br />

della ristrutturazione “verde”, è<br />

arrivato primo alle selezioni per il<br />

concorso Project: Green a Coverings<br />

2011 nel segmento “Residential<br />

Remodel”.<br />

Paul Sharhiari, autore e animatore<br />

del progetto, si è mostrato particolarmente<br />

interessato al binomio<br />

estetica italiana-ecosostenibilità,<br />

Ambientazione con la serie Quartz<br />

di Ceramiche Coem<br />

concentrandosi sul rapporto costi/benefici<br />

della bioedilizia durante le sue fasi di progettazione e costruzione.<br />

Divisi in cinque gruppi principali – Energia, Acqua, Casa Sana/<br />

salutare, Materiali Ecocompatibili, Utile-Semplice-Sostenibile –<br />

sono stati studiati gli elementi principali della casa, mentre i costi<br />

di gestione saranno analizzati per un periodo di tre anni: il tutto<br />

sempre consultabile sul sito del progetto www.flgreenhouse.com.<br />

PASSIONE ARTIGIANALE, CULTURA PER LA QUALITà<br />

Movimento terra in genere • Spurghi civili e industriali • Videoispezioni tubazioni •<br />

Spazzamento aree e piazzali • Manutenzione aree verdi<br />

Via Sacco e Vanzetti, 58 - 41042 - Fiorano Modenese (MO)<br />

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Iscrizione Albo Gestori Ambientali<br />

Autorizzazione N. Bo/2582 del 05/08/2010


cernews aziende ceramiche<br />

Nuovo logo e payoff per Cielo<br />

Puntando ad un nuovo<br />

concetto sartoriale<br />

di made in Italy, con<br />

prodotti industriali di<br />

altissima qualità che<br />

non trascurano un’artigianalità<br />

evoluta di alto<br />

profilo, lontana dall’omologazione, Cielo raccoglie le nuove sfide<br />

che il mercato globale impone e anticipa le attese mediante la<br />

proposta di un logo completamente rinnovato ed il payoff “Cielo<br />

handmade in Italy”.<br />

Il nuovo logo predilige un carattere sinuoso, una curva morbida<br />

che evoca movimento, flessibilità e reattività; la parola hand viene<br />

rappresentata con un colore più chiaro proprio per risaltare il concetto<br />

della lavorazione a mano.<br />

“è un simbolo elegante che rappresenta perfettamente la filosofia<br />

dell’azienda - ha dichiarato Alessio Coramusi, direttore generale<br />

di Cielo -, infatti, trasmette un messaggio chiaro: la cultura di<br />

un’azienda all’avanguardia per tecnologia che non rinuncia ad<br />

una lavorazione artigianale 100% made in Italy e sempre attenta<br />

alle nuove tendenze del mercato”.<br />

Florim sceglie<br />

la PH 10000 di Sacmi<br />

Compiendo una scelta d’investimento<br />

strategica, per una sempre maggiore<br />

competitività sui mercati internazionali,<br />

Florim ha installato all’inizio<br />

dell’anno la <strong>prima</strong> PH 10000 targata<br />

Sacmi.<br />

La macchina si configura attualmente<br />

come la pressa più potente al mondo:<br />

<strong>parte</strong> dell’innovativa serie Imola, è in<br />

grado di compattare - grazie a un’elevata<br />

pressione specifica che raggiunge i<br />

presidente Florim<br />

Claudio Lucchese,<br />

100mila kN - anche i materiali più “difficili”,<br />

mentre la luce fra le colonne - pari a 2.450 mm - permette<br />

di gestire tranquillamente anche i grandi formati, oggi essenziali<br />

per incrementare le quote di mercato nella produzione ceramica di<br />

alta gamma.<br />

Progettata da Sacmi per completare verso l’alto la propria offerta<br />

e brevettata nella sua innovativa “doppia struttura”, la pressa<br />

si distingue inoltre per le elevate performance dal punto di vista<br />

del risparmio energetico, in linea con il progetto H.E.R.O (High<br />

Efficiency Resource Optimizer) predisposto dal Gruppo.


cernews dall’Italia e dal mondo<br />

a cura di Simona Malagoli<br />

Online i nuovi siti web<br />

di Colorobbia Italia e Colorobbia Brasil<br />

A segnare un ulteriore passo nel processo di evoluzione della<br />

Web Corporate Identity di Colorobbia Colorificio Ceramico, volta<br />

alla realizzazione di pagine web specifiche per i diversi mercati<br />

internazionali, è la messa online dei nuovi siti di Colorobbia Italia<br />

e Colorobbia Brasil, che affiancano quelli già pubblicati di Spagna,<br />

Polonia, Portogallo, Messico ed Indonesia.<br />

Ispirandosi al family feeling già adottato dalle altre filiali, le<br />

nuove pagine web sono coerenti con la Corporate Identity del<br />

Gruppo che, introdotta a partire dal 2008, intende offrire ai clienti<br />

Colorobbia portali progettati per aggiornare il visitatore attraverso<br />

completezza d’informazione e un’organizzazione di contenuti chiara,<br />

autorevole e specifica dell’area geografica.<br />

Con la pubblicazione dei nuovi portali dedicati ad Italia e Brasile,<br />

Colorobbia conferma la propria attenzione sia per il mercato italiano<br />

- tuttora punto di riferimento per la ceramica mondiale -, che<br />

per il Brasile - nazione emergente con grandi prospettive di crescita<br />

e sviluppo -, dove Colorobbia è presente dal 1977.<br />

Per informazioni:<br />

www.colorobbia.it<br />

Con Sacmi, grandi formati<br />

anche per gli Stati Uniti<br />

A oltre un anno dall’avviamento della più grande pressa di alto<br />

tonnellaggio mai installata negli Stati Uniti - una PH7500 targata<br />

Sacmi -, il colosso americano Crossville Inc., attivo nella produzione<br />

di granito tecnico e smaltato, sceglie di potenziare la produzione<br />

del formato 600x600 mm e dei suoi sottomultipli e di avviare allo<br />

stesso tempo quella su larga scala del 600x900 mm.<br />

La notevole larghezza di 2450 mm e la profondità massima di<br />

caricamento, pari a ben 1360 mm, consentono<br />

al cliente di raggiungere risultati<br />

eccellenti. E sulla base dei successi<br />

riscontrati, data la risposta sempre più<br />

interessante del mercato, Crossville ha<br />

scelto di alzare ulteriormente l’asticella<br />

delle proprie ambizioni: tra i prossimi<br />

obiettivi, sfruttando al massimo tutte<br />

le potenzialità del gioiello tecnologico<br />

Sacmi – vi sono infatti formati ancora<br />

più grandi, fino al nuovo record del<br />

1200x1200 mm.<br />

Per informazioni: www.sacmi.com<br />

Progetti d’Italia,<br />

l’annuale meeting di Tecnografica<br />

Tecnografica ha anticipato<br />

quest’anno, dall’11 aprile<br />

al 6 maggio, il tradizionale<br />

appuntamento di <strong>prima</strong>vera<br />

dedicato ai progetti ceramici<br />

più innovativi. Per tre settimane<br />

di seguito, nell’ambito di<br />

Progetti d’Italia, l’azienda di<br />

Castellarano presenta, nella<br />

nuova sala mostra completamente ridisegnata, le ultime collezioni<br />

di progetti per tecnologia digitale inkjet e tradizionale.<br />

Per informazioni: www.tecnografica.net<br />

Cooperativa <strong>Ceramica</strong> d’Imola<br />

si affida alle tecnologie Nuova Era<br />

Consolidando la partnership fra le due aziende, Cooperativa<br />

<strong>Ceramica</strong> d’Imola sceglie Nuova Era, del Gruppo System, per rinnovare<br />

e incrementare il suo reparto di stoccaggio e la movimentazione<br />

dei grès porcellanati, affidandosi ai prodotti dell’azienda<br />

di Casalgrande per tutta la linea: dalla pressa fino alla scelta, ad<br />

esclusione soltanto di essiccatoi e forni.<br />

La fornitura consiste in due Robobox con capacità fino a 250 m 2 ,<br />

dedicati al materiale crudo, in grado di eliminare i tempi morti di<br />

cambio box movimentato tramite navette, e - a seguire - una linea<br />

di smaltatura, un sistema di ingresso e uscita forno e ben quindici<br />

macchine Robofloor che processeranno la movimentazione e<br />

lo stoccaggio del materiale <strong>prima</strong> e dopo la cottura, sfruttando<br />

pianali particolarmente semplici e capienti, fino a 400 m 2 , movimentati<br />

da navette.<br />

Per informazioni: www.nuovaera.it<br />

Siti - B&T Group<br />

per Military Housing in Siria<br />

Siti - B&T Group ha finalizzato con<br />

Military Housing, storico produttore<br />

dello scenario ceramico siriano, l’acquisizione<br />

di una linea dedicata alla<br />

produzione di monocottura in pasta<br />

rossa, con una resa giornaliera di 6.000<br />

metri quadrati.<br />

La fornitura comprende una pressa idraulica serie EVO<br />

2008/1750 - completa di carrello di caricamento e stampo -, un<br />

essiccatoio verticale e un forno a rulli monocanale con bocca di<br />

alimentazione di 2850 mm e lunghezza totale di 86,58 metri.<br />

L’avviamento della linea, di cui Siti B&T ha fornito anche le macchine<br />

di carico e scarico forno ed essiccatoio, è previsto entro il<br />

secondo semestre 2011.<br />

Per informazioni: www.siti-bt.com<br />

20 CER marzo/aprile 2011


Graphich by


cernews da <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong><br />

a cura di Simone Ricci<br />

Firmata la convenzione<br />

con la Regione per il Tecnopolo<br />

Nella seconda metà di febbraio 2011, presso la sede della Regione<br />

Emilia Romagna, il presidente di <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> Franco<br />

Manfredini ha firmato la convenzione per la realizzazione del<br />

bando “dai distretti produttivi ai distretti tecnologici”.<br />

L’azione in essere, rivolta ad innalzare il livello di innovazione<br />

nelle imprese manifatturiere regionali, prevede per l’industria delle<br />

piastrelle due progetti del valore complessivo di oltre 4 milioni di<br />

euro, denominati rispettivamente Laboratorio per l’innovazione di<br />

prodotto e di processo e Laboratorio posa delle piastrelle di ceramica.<br />

Qualificato il <strong>parte</strong>rre scientifico degli enti preposti alla ricerca,<br />

che comprende il Centro Ceramico di Bologna, i Dipartimenti<br />

di Chimica ed Ingegneria dei Materiali dell’Università di Modena<br />

e Reggio Emilia ed il Cnr-Istec di Faenza. Non meno qualificata ed<br />

ampia è la rappresentanza di aziende che affiancano <strong>Confindustria</strong><br />

<strong>Ceramica</strong>, Edi.Cer.spa e Cerform, partner dei due progetti: Atlas<br />

Concorde, Casalgrande Padana, Coem, Cooperativa <strong>Ceramica</strong><br />

di Imola, Gardenia Orchidea, Panaria, Refin, Ricchetti, Mapei ed<br />

Adesital.<br />

Ceramiche di Sassuolo<br />

protagoniste a Linea Verde<br />

Le piastrelle di ceramica sassolesi sono state protagoniste domenica<br />

mattina 10 aprile 2011 al programma televisivo di Rai Uno<br />

Linea Verde, che ha avuto come filo conduttore il tema dell’eccellenza<br />

dei prodotti locali, sia in termini enogastronomici che<br />

industriali: prodotti uniti da una medesima radice, quella della<br />

terra. L’approfondimento dedicato alla ceramica <strong>parte</strong> dalle cave<br />

d’argilla delle zone collinari del comprensorio ceramico, culla della<br />

tradizione e delle materie prime ancora oggi utilizzate per alcune<br />

tipologie produttive. A seguire, la troupe ha visitato un moderno<br />

stabilimento industriale per far conoscere le modalità produttive e<br />

per intervistare il presidente dell’Associazione Franco Manfredini.<br />

Infine, con l’intento di sottolineare come il made in Italy venga<br />

declinato anche in termini di creatività, Linea Verde ha fatto tappa<br />

presso un’azienda attiva nella produzione di ceramiche e pezzi<br />

speciali.<br />

La conduttrice Elisa Isoardi all’interno<br />

di uno stabilimento industriale ceramico<br />

Cersaie conferma<br />

la propria sede a Bologna<br />

Il presidente di <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> Franco Manfredini, il<br />

presidente e il consigliere delegato di BolognaFiere Fabio Roversi<br />

Monaco e Duccio Campagnoli hanno sottoscritto un accordo<br />

contrattuale che rinnova e rilancia la consolidata partnership tra<br />

Cersaie e BolognaFiere, ratificato anche dal Consiglio Direttivo di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong>. Un’intesa particolarmente significativa,<br />

siglata in anticipo rispetto alla stessa data di scadenza dei precedenti<br />

accordi prevista a giugno 2011, che esprime la comune<br />

volontà, ben oltre l’accordo sull’uso degli spazi espositivi, di<br />

rafforzare ulteriormente il rapporto tra l’industria italiana della<br />

ceramica e BolognaFiere. L’intesa infatti prevede che BolognaFiere<br />

sia la sede delle edizioni di Cersaie 2012, 2013, 2014 e 2015,<br />

con un’opzione già ora per una ulteriore prosecuzione a partire dal<br />

successivo biennio 2016-2017.<br />

Nell’occasione dell’accordo, <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> e<br />

BolognaFiere inoltre hanno ricevuto conferma, dalla Regione<br />

Emilia Romagna, con l’impegno diretto del presidente Vasco Errani<br />

e dell’assessore alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli, del<br />

riconoscimento del Cersaie come unica manifestazione del settore<br />

ed evento di eccellenza per il calendario fieristico e per il programma<br />

di promozione regionale.<br />

Nuovi associati e variazioni<br />

Per effetto della Convenzione Organizzativa sottoscritta<br />

con <strong>Confindustria</strong> Viterbo, dal 2011 hanno aderito a<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> le seguenti società produttrici<br />

di ceramica sanitaria: <strong>Ceramica</strong> Cielo S.p.A. avente<br />

sede in Via Falerina Km. 7,800 a Fabrica di Roma (VT),<br />

GSI - Gruppo Sanitari Italia S.p.A. con sede sulla Strada<br />

Provinciale 150 Km. 3,125 a Gallese (VT), Valdama S.r.l.<br />

con uffici in Località Prataroni a Civita Castellana (VT).<br />

Per quanto riguarda i produttori di piastrelle è entrata a<br />

far <strong>parte</strong> dell’Associazione l’azienda Surrena Terracotta<br />

Falisca S.r.l. con sede in Via Falerina, 97 a Civita<br />

Castellana (VT).<br />

Per ciò che concerne i Soci aggregati - settore allestitori,<br />

la società Marocchi S.r.l. ha trasferito la sede al seguente<br />

indirizzo: Via G. di Vittorio, 3 - 40020 Casalfiumanese<br />

(BO) lasciando invariati tutti gli altri dati.<br />

22 CER marzo/aprile 2011


cernews da <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong><br />

Lezioni di ceramica<br />

per giovani tecnici<br />

Il 22 marzo scorso è stato ufficialmente presentato un corso di formazione<br />

dedicato agli studenti più meritevoli dell’Istituto Tecnico<br />

Industriale “E. Fermi” di Modena, nell’indirizzo in Chimica,<br />

Biotecnologie e Materiali. L’iniziativa è nata col sostegno di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> e di Federchimica-Ceramicolor che, insieme<br />

ai docenti, hanno individuato le tematiche di maggiore interesse<br />

e specifiche per i settori ceramico e dei colorifici. La convenzione<br />

prevede un nuovo corso di eccellenza - volontario e gratuito per<br />

i ragazzi -, al quale <strong>parte</strong>cipano 24 studenti delle classi quarte che<br />

frequentano 50 ore di lezioni extra teorico-pratiche, dallo studio<br />

delle proprietà delle argille e la preparazione dei provini ceramici,<br />

fino alle tecniche di decorazione, macinazione, atomizzazione,<br />

pressatura, essiccamento, smalti e cottura. Per le quinte l’impegno<br />

è di 23 ore e si approfondiscono tematiche di risparmio energetico<br />

e sostenibilità in ceramica, analisi delle materie prime e strumenti<br />

di difettologia. L’iniziativa - il cui finanziamento iniziale ammonta<br />

a 18.000 euro - prevede inoltre, tra le classi quarta e quinta, l’impegno<br />

estivo degli studenti presso le aziende per quattro settimane<br />

di esperienza lavorativa (nell’ultimo anno le settimane di stage<br />

lavorativo sono<br />

due).<br />

“Gli studenti sono<br />

i nostri tecnici di<br />

domani – spiega<br />

Angelo Lami,<br />

presidente di<br />

Federchimica-<br />

Ceramicolor –<br />

ragione per cui<br />

è fondamentale<br />

trasmettere e far<br />

I relatori alla conferenza<br />

apprendere agli<br />

studenti le conoscenze e le competenze necessarie per rendere<br />

sempre più competitiva l’innovazione di prodotto e di processo<br />

all’interno delle imprese ceramiche e dei colorifici, grazie ad una<br />

attività di sostegno alla formazione sia teorica che pratica”<br />

“La convenzione che ci lega all’istituto risale all’anno 2000 - afferma<br />

Carlo Cottica, presidente della Commissione Università, Scuola<br />

e Formazione di <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> - e si unisce a quelle,<br />

già attive, con il liceo “Formiggini” e l’IPSIA “Don Magnani” di<br />

Sassuolo, oltre che con l’istituto modenese “Selmi” e le Facoltà di<br />

Ingegneria delle Università di Modena e Bologna, a testimonianza<br />

del grande impegno che le aziende pongono per contribuire alla<br />

formazione di giovani e per sviluppare professionalità altamente<br />

qualificate formate sul territorio. In particolare riteniamo importante<br />

che gli insegnanti di una scuola di eccellenza come il ‘Fermi’<br />

lavorino assieme ai nostri tecnici per trasmettere agli studenti<br />

anche gli sviluppi più recenti delle tecnologia ceramica, che è in<br />

forte evoluzione”.<br />

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti anche<br />

Maria Cristina Zanti, preside dell’Istituto “E. Fermi”; Paolo<br />

Zannini, presidente di Società <strong>Ceramica</strong> Italiana ed Egidio Pagani,<br />

assessore della Provincia di Modena con delega alle Infrastrutture<br />

e Sviluppo delle città e del territorio.<br />

Foto Saverio Lombardi Vallauri<br />

Ceramics of Italy. Metamorfosi<br />

alla Triennale di Milano<br />

Il carattere eclettico della ceramica made in Italy viaggia attraverso<br />

paesi e culture differenti in occasione di Ceramics of Italy.<br />

Metamorfosi, l’innovativa mostra presentata presso la sede della<br />

Triennale di Milano in occasione della Design Week, promossa da<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> e organizzata da Edi.Cer. spa. Per la <strong>prima</strong><br />

volta una mostra di sistema che coinvolge in modo originale tutti i<br />

comparti del settore: piastrelle, sanitari, stoviglie, adesivi. Ad evidenziare<br />

il carattere eclettico della ceramica italiana la creatività di<br />

nomi emergenti del design italiano in grado di dare forma e significato<br />

ad ambientazioni suggestive e inedite.<br />

Il presidente della Commissione Attività Promozionali e Fiere di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> Vittorio Borelli ha sottolineato le peculiarità<br />

del tema, assolutamente innovativo: “metamorfosi come differente<br />

uso del materiale ceramico all’interno di svariati contesti e luoghi<br />

geografici, a testimoniare che la ceramica è un prodotto versatile,<br />

capace di trasformarsi e proiettarsi nel futuro prossimo”. Borelli<br />

ha poi evidenziato l’esordio internazionale del marchio collettivo<br />

Ceramics of Italy, che rappresenta esclusivamente le produzioni<br />

realizzate in Italia.<br />

Aldo Colonetti, curatore della mostra, ha così spiegato il concept<br />

dell’esposizione: “metamorfosi, un progetto magico dove la ceramica<br />

è protagonista e, pur rimanendo se stessa, si adatta ad ogni<br />

contesto e percorso progettuale”. Colonetti ha anche sottolineato<br />

l’importante collaborazione tra otto importanti aziende associate<br />

a <strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> e altrettanti progettisti di nuova generazione:<br />

il risultato finale è un’esposizione che fa viaggiare corpo e<br />

mente, una sorta di giro del mondo che vive all’interno di un’immagine,<br />

quella del Camaleonte, disegnata da un grande maestro della<br />

grafica e illustrazione internazionale, Leo Lionni.<br />

Sono infatti otto le qualificate installazioni che scandiscono un<br />

percorso di interpretazione del concept di Metamorfosi: 2x2x2 sulle<br />

vie del sud, realizzata dalla Studio Tamassociati per Casalgrande<br />

Padana, La fontana di Atlantide, progettata dallo Studio Giulio<br />

Iacchetti per <strong>Ceramica</strong> Globo; Sabbia e vento, realizzata da Salvo<br />

Schiavo per Ceramiche Coem; Volcano, installazione di Fikez Studio-<br />

Federico Dalmazzo per Cooperativa <strong>Ceramica</strong> d’Imola; TileGate<br />

realizzata da ARXX Minervini + Sanna per Ergon; Arts et Metiers di<br />

Roberta Bonaiti per ETRURIA design; Padam di Diego Grandi per<br />

Mapei; India dello Studio Terri Pecora per Simas. Completa l’allestimento,<br />

messo a punto dallo Studio Franco Origoni & Anna Steiner,<br />

l’esposizione dell’azienda Ancap che racconta l’anima del cambiamento<br />

racchiusa nella stoviglieria in porcellana. L’esposizione<br />

Ceramics of Italy. Metamorfosi sarà presente anche al prossimo<br />

Cersaie di Bologna, dal 20 al 24 settembre 2011.<br />

2011 marzo/aprile CER 23


colour inside<br />

ITALY: COLORITALIA S.R.L.<br />

TEL: +39 0536 845220 FAX: +39 0536 845412<br />

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TEL: +39 0536 921841 FAX: +39 0536 921839<br />

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CHINA: GUANGDONG WANXING INORGANIC DYESTUFF CO., LTD<br />

TEL: +86 757 85667195 FAX: +86 757 85626216<br />

wanxing@wanxinggroup.com www.wanxinggroup.com<br />

SPAIN: WANXING EURO S.L.<br />

TEL: +34 964 776448 FAX : +34 964 604795<br />

wanxingeuro@wanxinggroup.com<br />

TURKEY-FREE ZONE: WANXING AVRASYA LTD<br />

TEL: +90 216 3881732 FAX: +90 216 3889185<br />

wanxingavrasya@wanxinggroup.com<br />

TAIWAN: EVER GOOD INDUSTRIAL CO., LTD<br />

TEL: +886 2 29749010 FAX: +886 2 29741250<br />

wanxing@wanxinggroup.com<br />

MEXICO: WANXING MEXICO S.A. DE C.V.<br />

TEL: +52 81 15201151-2 FAX: +52 81 15201153<br />

wanxingmexico@wanxinggroup.com<br />

TURKEY: WANXING DIS TICARET A.S.<br />

TEL: +90 216 3882747 FAX: +90 216 3883410<br />

wanxingturkey@wanxinggroup.com<br />

VIETNAM: WANXING VIETNAM CO., LTD<br />

TEL: +84 650 3737859 FAX: +84 650 3737860<br />

wanxingvietnam@wanxinggroup.com<br />

INDONESIA: PT.WANXING INDONESIA<br />

TEL: +62 21 89841157 FAX: +62 21 89841156<br />

wanxingind@wanxinggroup.com


intervista A<br />

cer<br />

Mauro Sacchetto<br />

Lo shakeout di Datalogic,<br />

nel segno del valore del data processing


cerintervista<br />

mauro sacchetto<br />

CEO di Datalogic<br />

di Andrea Serri<br />

(Calderara di Reno, Bo). Sugli scaffali<br />

di Home Depot, la più grande catena<br />

di prodotti per la casa degli Stati Uniti,<br />

ci sono almeno due manufatti italiani: le<br />

piastrelle di ceramica ed i lettori di codici<br />

a barre di Datalogic. “Nel caso di Home<br />

Depot, abbiamo sostituito completamente<br />

un concorrente americano vendendo ogni<br />

scanner a 10 dollari in più al pezzo, perché<br />

abbiamo conquistato il cliente tecnologicamente,<br />

siamo stati in grado di collocare<br />

un prodotto performante e siamo stati credibili.<br />

Abbiamo dimostrato di essere una<br />

multinazionale tecnologica d’élite, in grado<br />

di risolvere problemi complicati, apprezzata<br />

dal mercato del retail nel quale siamo leader<br />

nel mondo con il 32% delle quote”. Così<br />

il Ceo di Datalogic, Mauro Sacchetto, 50<br />

anni, laurea in fisica e MBA a Standford con<br />

precedenti esperienze al vertice di Pirelli,<br />

commenta l’acquisizione dell’importante<br />

commessa con la più grande catena di bricolage<br />

al dettaglio del Nord America. Una<br />

commessa che ci introduce, de facto, in due<br />

dei cardini della moderna attività economica<br />

mondiale: l’efficiente gestione della logistica<br />

e, sul versante aziendale, il governo<br />

della crisi in un ambiente ipercompetitivo.<br />

I nostri percorsi di crescita nel<br />

)<br />

medio termine nascono da un<br />

(“comitato strategico” glocal<br />

A destra:<br />

Joya, il pod utilizzato<br />

per le soluzioni<br />

self shopping<br />

Dottor Sacchetto, perchè un’azienda<br />

dovrebbe utilizzare il codice a barre nella<br />

logistica<br />

“Essenzialmente per due motivi. Il primo<br />

è che il codice a barre è sempre stato utilizzato<br />

come un elemento di standardizzazione,<br />

di riduzione dei costi, in quanto è<br />

una tecnologia dal basso costo, esente da<br />

difetti, che si applica benissimo laddove il<br />

costo del prodotto è inferiore a 5 dollari:<br />

ovvero, nel 20% di tutti i prodotti retail nel<br />

mondo. L’alternativa Rfid, che costa 40-50<br />

centesimi, è improponibile in questi casi.<br />

La seconda è di tipo tecnologico ed asseconda<br />

il mainstream che sta portando il<br />

mondo dall’analogico al digitale: lo è per la<br />

televisione, lo è nel nostro caso dove appositi<br />

software, attraverso l’imaging processing,<br />

consentono di ampliare le potenzialità del<br />

bar code. Mi riferisco al fatto che durante il<br />

trasporto il 10-15% delle etichette si rovinano;<br />

al fatto che, tramite una fotografia<br />

dell’oggetto, è possibile associare allo stesso<br />

un volume di informazioni nettamente<br />

superiore, aumentandone nel contempo la<br />

produttività. Oggi Costa Crociere associa<br />

alla scansione del biglietto anche l’immagine<br />

del suo titolare, in modo tale che il<br />

passeggero possa avere immediato accesso<br />

a tutti, e solo, i servizi che ha acquistato,<br />

senza possibilità di cedere a terzi il proprio<br />

biglietto. Minori fastidi per il cliente, assoluta<br />

certezza nell’identificazione, condivisione<br />

dell’informazione in ogni punto di<br />

erogazione di servizi sulla nave”.<br />

Dopo aver perso 12 milioni di euro nel<br />

2009, Datalogic nello scorso esercizio ha<br />

aumentato di 80 milioni di euro i ricavi,<br />

raddoppiato l’EBITDA e conseguito un<br />

utile netto di 18 milioni di euro. Qual è<br />

stata la molla del rimbalzo<br />

“Mettiamola in modo diverso. La crisi<br />

è stato un momento epocale anche per la<br />

nostra azienda: il primo quarter che ho<br />

chiuso, arrivato in azienda 25 mesi fa,<br />

mostrava un -24% nel fatturato rispetto al<br />

certo non brillante esercizio precedente.<br />

Avendo pensato fin dall’inizio che la crisi<br />

fosse strutturale, abbiamo agito con velocità<br />

e coraggio sul processo industriale, sul<br />

numero dei dipendenti, sulla gestione del<br />

capitale circolante pensando di dover fare<br />

solo interventi definitivi. In sei mesi abbiamo<br />

ridotto di 300 unità i 2.200 dipendenti<br />

worldwide del gruppo, e già dall’ultimo<br />

quarter del 2009 eravamo ritornati ad una<br />

redditività positiva”.<br />

26 CER marzo/aprile 2011


cerintervista<br />

Quali decisione avete preso nell’ambito<br />

del manufacturing<br />

“Abbiamo riprogettato l’architettura<br />

dell’azienda, puntando a cellule tecnologiche<br />

globali comuni per ciascuna applicazione,<br />

tali da aumentare la rotazione<br />

della fabbrica da 3 a 6 volte l’anno riducendo<br />

del 50% gli stock di prodotto finito:<br />

il tutto per abbattere i costi industriali<br />

del 25%. Abbiamo riportato a casa, in<br />

un nuovo stabilimento in Vietnam, gran<br />

<strong>parte</strong> dell’outsourcing fatto in precedenza,<br />

in modo tale da recuperare marginalità e<br />

ridurre anche il working capital, passato dal<br />

22% al 15%. I 25 milioni di euro di ottimizzazione<br />

da costi così ottenuti li abbiamo<br />

destinati agli investimenti in ricerca e<br />

sviluppo, negli stessi mesi nei quali i nostri<br />

concorrenti hanno pensato di parcheggiare<br />

le proprie aziende in attesa della fine della<br />

tempesta”.<br />

Questa ‘shakerata’ aziendale non ha<br />

disorientato l’impresa<br />

“No, perché avevamo definito, a priori<br />

ed in modo trasparente, gli obiettivi finali.<br />

Centrale doveva essere la ‘cultura della<br />

fabbrica’, nel senso di realizzare un prodotto<br />

eccellente, migliore rispetto al passato.<br />

Centrale doveva essere il paradigma della<br />

leadership nell’alto di gamma, come testimoniano<br />

gli 70 brevetti nuovi all’anno e gli<br />

oltre 30 prodotti fatti sulle specifiche esigenze<br />

del mercato: prodotti senza dubbio<br />

più difficili da fare, ma che nel 2010 hanno<br />

fatto crescere il fatturato del 26% contro<br />

l’8% del mercato.<br />

Sul versante retributivo abbiamo sostituito<br />

gli avanzamenti economici automatici<br />

con meccanismi di incentivazione legati<br />

al salario variabile; per i 50 top manager,<br />

l’incentivazione scatta solo se Datalogic<br />

cresce più del mercato, e viene resa disponibile,<br />

ogni quattro anni, a condizione che<br />

il manager sia ancora in azienda. Un posto<br />

importante è stato poi attribuito ai processi<br />

di comunicazione: come azienda quotata<br />

al segmento Star, l’‘operazione trasparenza’<br />

di presentare alla comunità finanziaria il<br />

piano industriale triennale ha portato al<br />

raddoppio della quotazione in un anno.<br />

Non so quando la crisi finirà, ma quello<br />

che so per certo è che noi abbiamo messo<br />

in pista una macchina in grado di andare<br />

più forte del mercato, acquisendo quote<br />

ai concorrenti che rispondono al nome di<br />

Motorola ed Honeywell, le cui divisioni<br />

dedicate a questo business sono rispettivamente<br />

14 e 25 volte più grandi di noi”.<br />

Brevetto è sinonimo di innovazione: quali<br />

sono le scintille che la generano e qual<br />

è il sistema enti – uomini che porta ai<br />

risultati<br />

“Datalogic ha creato un ‘Comitato Strategico’<br />

composto da tre docenti universitari,<br />

tra cui il professor Luigi Di Stefano<br />

dell’Università di Bologna, e altri due<br />

docenti universitari per i quali siamo in<br />

fase di scouting. Il ‘Comitato Strategico’<br />

rappresenta un gruppo di esperti ‘glocal’<br />

capaci di leggere le ‘prospettive di lungo<br />

termine della tecnologia’ ed in grado di<br />

delineare quelle che saranno le frontiere di<br />

domani nei processi automatici di gestione<br />

delle informazioni. Assieme a loro nascono<br />

i piani strategico triennali di Datalogic, che<br />

da azienda elettromeccanica si è trasformata<br />

in una azienda imaging processing, di<br />

elaborazione della visione con l’obiettivo<br />

di aumentare le informazioni disponibili e<br />

con essere il valore aggiunto prodotto.<br />

L’innovazione è una attività di processo<br />

centrale per Datalogic, a maggior ragione<br />

oggi. In passato era il produttore che<br />

2.<br />

gestiva il tempo del lancio sul mercato<br />

Sopra, a sinistra: scanner e<br />

conveyor; a destra: barriera e<br />

conveyor.<br />

2011 marzo/aprile CER 27


cerintervista<br />

marketing, Datalogic ha standardizzato i<br />

singoli mattoncini che vengono assemblati<br />

sulle specifiche esigenze, ottenendo due<br />

vantaggi: massimizziamo la produttività<br />

degli impianti, ponendoci ad un livello<br />

simile alla grande multinazionale, ma poi<br />

siamo in grado di personalizzare il prodotto<br />

sulla base delle specifiche esigenze, cosa<br />

che il grande competitor non è in grado di<br />

fare”.<br />

IL PROFILO DELL’AZIENDA<br />

Datalogic spa, quotata al segmento Star della Borsa Valori di<br />

Milano, è una azienda attiva nel mercato dei lettori di codici a<br />

barre, di mobile computer per la raccolta dei dati di sistemi a<br />

tecnologia RFID e di visione, utilizzati nel settore manifatturiero,<br />

della logistica e dei trasporti e della grande distribuzione.<br />

Nell’esercizio 2010 ha fatturato 392,7 milioni di euro, con un EBI-<br />

TDA di 49,9 milioni ed un utile netto di 18 milioni di euro.<br />

La divisione scanning copre il 48% dei ricavi, automation e mobile<br />

il 22% ciascuna. L’Europa copre il 40% dei ricavi mentre il 29%<br />

è realizzato nel Nord America ed il 12% in Asia. I circa 2.000<br />

dipendenti sparsi in tutto il mondo sono occupati per circa il 50%<br />

in produzione, per il 20% nell’area marketing e vendite, per il<br />

15% in Ricerca e Sviluppo, per il 10% in G&A ed il restante in supporto<br />

tecnico alla clientela.<br />

Il gruppo multinazionale si è formato anche attraverso acquisizioni,<br />

tra le quali Laservall, Informatics e PSC (2005), Datasensor<br />

(2008) e Evolution Robotics Retail inc (2010).<br />

delle release di innovazione, in funzione<br />

dei diversi prodotti, clienti e condizioni di<br />

mercato. Non era il cliente che richiedeva<br />

l’innovazione, ma era il produttore che la<br />

proponeva ed il concorrente che, apprezzata<br />

l’innovazione, la rincorreva. Oggi la crisi<br />

ha introdotto il concetto del ROI della tecnologia<br />

impiegata, volta a misurare l’effettiva<br />

riduzione dei costi in termini di risposta<br />

integrata di processo”.<br />

In che modo la vostra crescita è spiegata<br />

dai mercati geografici e da quelli settoriali<br />

“Stiamo assistendo a due fenomeni<br />

apparentemente dicotomici, che invece<br />

vanno insieme. La capacità di spesa cresce<br />

laddove aumenta il PIL, come nelle economie<br />

dei Paesi BRIC. Il secondo elemento è<br />

la nostra natura glocal, di essere mondiali<br />

nelle soluzioni proponibili, ma al tempo<br />

stesso di essere americani in America ed<br />

europei in Europa. Rispetto alla Apple, che<br />

fa un prodotto uguale in tutto il mondo e<br />

poi lo supporta con una intensa attività di<br />

Come avete organizzato la vostra forza<br />

vendita<br />

“Alla classica dicotomia sul canale, diretto<br />

o indiretto, noi li abbiamo scelti entrambi,<br />

consapevoli dei rispettivi limiti e potenzialità,<br />

perché ci rivolgiamo - a ben vedere<br />

- a due mercati differenti. Nei confronti di<br />

grandi buyer, come lo sono WalMart o Coop<br />

Italia, noi abbiamo la figura dell’account di<br />

riferimento, le cui peculiarità professionali<br />

sono quelle canoniche: persona con competenze<br />

più relazionali che tecniche, in grado<br />

di spiegare in modo chiaro il prodotto e<br />

che, per poter essere efficace, necessita di<br />

cataloghi e prodotti da illustrare.<br />

A fianco di questi, con l’obiettivo di<br />

rivolgerci a quelle nicchie di eccellenza<br />

mondiale come sono il settore delle piastrelle<br />

piuttosto che quello degli Aeroporti,<br />

dei Corrieri e delle Poste, ci serviamo di<br />

oltre 1.000 system integrator nel mondo,<br />

ciascuno scelto per la propria localizzazione<br />

geografica e per il particolare legame<br />

che lo lega a queste nicchie di eccellenza.<br />

A loro forniamo supporto tecnico<br />

volto a focalizzare le specifiche esigenze<br />

e quale tipo di offerta andare a prospettare,<br />

lasciando poi a loro - che rispetto<br />

al mercato di riferimento sono insider -<br />

di approcciare la clientela, Una strategia<br />

duale che porta frutti”.<br />

La vostra è una offerta di hardware o<br />

una soluzione integrata hardware-software-brainware<br />

“ La nostra offerta sarà sempre più integrata<br />

tra hardware, software e brainware.<br />

Il ciclo di un nuovo sviluppo tecnologico<br />

nasce dalla comprensione del bisogno del<br />

cliente, dalla customizzazione della soluzione<br />

fatta specificatamente per il segmento<br />

verticale del mercato in oggetto e termina<br />

con la brevettazione del prodotto o della<br />

tecnologia sviluppata”.<br />

aserri@confindustriaceramica.it<br />

28 CER marzo/aprile 2011


cerreal estate<br />

costruzioni:<br />

superato il punto di minimo<br />

di Roberto Faben<br />

In termini<br />

complessivi, il<br />

2011 segna l’anno<br />

d’inversione di<br />

tendenza<br />

dell’attività<br />

immobiliare,<br />

caratterizzata da<br />

una ripresa delle<br />

ristrutturazioni<br />

che trainano le<br />

difficoltà del<br />

commerciale e del<br />

genio civile<br />

Nel mercato italiano delle<br />

costruzioni, la transizione del<br />

dopo-crisi sta manifestando segnali di<br />

stabilizzazione della caduta e timidi<br />

scorci di ripresa.<br />

Spie del rallentamento della discesa<br />

provengono dal mercato delle compravendite<br />

degli immobili residenziali,<br />

dove stime incrociate elaborate<br />

da Prometeia, sulla base di dati<br />

dell’Agenzia del territorio, di Nomisma<br />

e della Banca d’Italia, mostrano<br />

una minor tendenza al calo dei prezzi<br />

e all’applicazione di sconti (nella<br />

<strong>prima</strong> <strong>parte</strong> del 2010 nelle maggiori<br />

13 aree urbane italiane, la contrazione<br />

delle quotazioni è stata del -2,6%,<br />

più contenuta rispetto a quella del<br />

2009, e gli sconti medi del 12,6%),<br />

un accorciamento dei tempi di vendita<br />

(circa 6 mesi), un aumento del<br />

volume di compravendite (+2,2%),<br />

segno questo, del riaffiorante interesse<br />

degli investitori, e una lievitazione dei<br />

mutui del +21,8% nel primo semestre<br />

2010, favorita anche dai tassi d’interesse<br />

ai minimi storici e da politiche<br />

di diluizione del debito applicate dagli<br />

istituti di credito.<br />

Per il segmento residenziale, input<br />

positivi provenienti dagli incentivi<br />

fiscali per le riqualificazioni edilizie<br />

e i rinnovi, insieme alle detrazioni<br />

per interventi volti al risparmio energetico<br />

negli edifici, servono a limitare<br />

i danni. Per quanto riguarda gli<br />

incentivi fiscali, si è riscontrata, nella<br />

<strong>prima</strong> <strong>parte</strong> del 2010, una crescita<br />

delle domande di oltre il 10 per<br />

cento (circa 275mila istanze presentate<br />

in Italia), mentre si sono realizzati,<br />

secondo Enea, 240mila interventi<br />

eco-edilizi (e 600mila tra il 2007 e il<br />

2009).<br />

L’incognita del “Piano Casa”<br />

Quanto al “Piano Casa”, invece, gli<br />

effetti sono stati largamente inferiori<br />

alle attese, anche a causa delle limitazioni<br />

imposte dalla complessa normativa<br />

relativa. Alla fine del 2010 si<br />

registravano mediamente 42 richieste<br />

per ogni Comune, con alcune Regioni<br />

caratterizzate da un vistoso insuccesso<br />

(come la Lombardia: appena<br />

214 domande in un anno) ed altre<br />

con esito favorevole (come il Veneto,<br />

10mila domande, e la Sardegna).<br />

«Per il 2011 – spiega Luca Agolini,<br />

economista di Prometeia – si prevede<br />

una ripresa, sia pur incerta,<br />

del mercato immobiliare residenziale,<br />

con stabilizzazione dei prezzi e<br />

recupero della domanda di mutui».<br />

Dopo il -3,2% degli investimenti del<br />

2010 in questo segmento, si prevede<br />

un +0,6% nel 2011 e un +1,1% nel<br />

2012. Per gli investimenti su nuove<br />

costruzioni residenziali, tuttavia, dopo<br />

il crollo del 2010 (-12%), occorrerà<br />

attendere la frenata del precipizio, che<br />

sarà molto più contenuta nel 2011<br />

(-1,1% previsto), per sperare nel<br />

+0,4% del 2012. Sul versante del rinnovo,<br />

invece, la situazione nel 2010<br />

si è presentata positiva (+1,9%) ed è<br />

probabile un posizionamento in simili<br />

livelli per il 2010 e il 2011.<br />

Più complessa (e ancor più difficile)<br />

appare la situazione nei segmenti non<br />

residenziali (commerciale, industriale,<br />

uffici e altro). Nel 2010 è continuata<br />

la flessione, seppur più contenuta,<br />

delle compravendite (circa -6%,<br />

30 CER marzo/aprile 2011


cerreal estate<br />

rispetto al -16% del 2009 e<br />

del -12% del 2008) e basso è<br />

stato il tasso di utilizzo degli<br />

impianti da <strong>parte</strong> delle imprese<br />

(circa 70%). Anche in questo<br />

settore, l’impatto del “Piano<br />

casa”, in alcune Regioni esteso<br />

anche al non residenziale,<br />

si è rivelato sostanzialmente<br />

nullo. Per quanto riguarda la previsione<br />

degli investimenti, secondo Prometeia,<br />

dopo il -3,3% del 2010, si registrerà<br />

un andamento negativo anche<br />

nel 2011 (-0,6%), con prospettive di<br />

ripresa nel 2012 (+1,1%).<br />

Le analisi dei Centri Studi italiani<br />

A livello complessivo, tuttavia, gli<br />

investimenti in costruzioni in Italia<br />

registreranno un -0,2% nel 2011, con<br />

previsione di un +0,5% nel 2012. Per<br />

il Cresme, nel settore residenziale,<br />

che sta attraversando la quarta fase<br />

critica del dopoguerra (la più grave,<br />

dopo quelle del triennio 1975-1977, e<br />

dei bienni 1982-1983 e 1993-1994),<br />

con erosione di circa un quinto del<br />

mercato, la più concreta prospettiva<br />

di ripresa riguarda il segmento<br />

delle riqualificazioni. Se, per scorgere<br />

segnali di riavvio di un nuovo<br />

ciclo edilizio, sarà necessario attendere<br />

almeno fino al 2012, «la vera<br />

buona notizia giunge dal fronte del<br />

recupero e della manutenzione straordinaria<br />

degli edifici» rileva Francesco<br />

Toso, dirigente Cresme. «Già nel<br />

2010 – aggiunge il centro di ricerca<br />

– l’attività di manutenzione del patrimonio<br />

esistente si è rivelata, ancora<br />

una volta, come già era accaduto<br />

con la crisi del 1993-1994, una sorta<br />

www<br />

Approfondimenti su:<br />

www.prometeia.it<br />

www.scenari-immobiliari.it<br />

www.cresme.it<br />

www.tecnocasa.it<br />

2008 2009 2010 2011<br />

Investimenti in nuove costruzioni -6,2% -15,9% -11,3% 0,4%<br />

- Residenziali -8,3% -21,8% -14,1% 4,3%<br />

- Non residenziali private -2,8% -15,9% -14,4% -1,7%<br />

- Non residenziali pubbliche -4,4% -3,8% -5,5% -2,6%<br />

- Genio civile -6,0% -7,0% -4,9% -3,0%<br />

Investimenti in rinnovo -2,9% -3,2% -0,9% 1,4%<br />

- Residenziali -2,0% -0,5% 2,4% 2,5%<br />

- Non residenziali private -2,0% -8,0% -5,0% 1,0%<br />

- Non residenziali pubbliche -5,0% -2,8% -5,0% -1,0%<br />

- Genio civile -6,3% -5,2% -4,2% -1,0%<br />

TOTALE INVESTIMENTI -4,7% -9,8% -5,9% 0,9%<br />

Manutenzione ordinaria -2,0% -3,5% 0,3% 0,6%<br />

VALORE DELLA PRODUZIONE -4,2% -8,7% -4,8% 0,9%<br />

Fonte: Cresme/Si<br />

Investimenti nelle costruzioni 2008-2011<br />

Variazioni % su anno precedente, calcolate su valori costanti 1995<br />

di àncora di salvataggio del mercato<br />

delle costruzioni. Gli investimenti, nel<br />

settore delle ristrutturazioni di appartamenti<br />

e condomìni, crescono ad un<br />

tasso del 2,5% annuo, e nella nuova<br />

fase espansiva, a partire dal 2012, si<br />

stabilizzeranno sul 2%».<br />

Per quanto si riferisce al mercato delle<br />

compravendite d’immobili, dopo le<br />

pesanti ripercussioni della recessione<br />

nel 2009, la più grave da quella conseguente<br />

al crash di Wall Street del<br />

1929, prospettive di ripresa si sono<br />

riscontrate nel 2011, con diminuzione<br />

delle quotazioni al di sotto del 2% e<br />

«probabile stabilizzazione dei prezzi<br />

nel 2011» osserva Fabiana Megliola,<br />

responsabile dell’ufficio studi di Tecnocasa.<br />

Le tipologie di abitazioni maggiormente<br />

richieste nel 2010, sempre<br />

secondo Tecnocasa, sono di livello<br />

qualitativo superiore (piani alti, luminosità,<br />

quartieri ben serviti dai servizi),<br />

mentre la tendenza è al ribasso<br />

per immobili di qualità medio-bassa,<br />

che necessitano di interventi impegnativi<br />

di ristrutturazione, un fattore<br />

questo da tenere sott’occhio per<br />

il futuro del mercato, data anche la<br />

correlazione con la diminuzione delle<br />

disponibilità finanziarie delle famiglie,<br />

situazione che potrebbe spostare le<br />

scelte di acquisto su questa categoria<br />

immobiliare. I tempi di vendita,<br />

per Tecnocasa, sono stati, nel 2010,<br />

mediamente di 171 giorni per le grandi<br />

città e di 195 per i capoluoghi di<br />

provincia.<br />

Per il segmento degli immobili ad uso<br />

industriale, il primo “Outlook 2011”<br />

di Scenari immobiliari registra, nel<br />

2010, un leggero incremento delle<br />

transazioni in Germania e nel Regno<br />

Unito, e il lieve risveglio della domanda<br />

anche in Italia per spazi ad uso<br />

logistico, «con interesse da <strong>parte</strong> di<br />

investitori istituzionali e privati». Per<br />

il 2011 attenzione dovrebbe essere<br />

destinata, in Italia, alla costruzione di<br />

immobili commerciali. In particolare,<br />

si sta registrando un’effervescenza sul<br />

versante della realizzazione di centri<br />

commerciali nelle grandi città, soprattutto<br />

di nuova generazione (lifestyle<br />

e shopping center tematici). Nel 2010,<br />

nella penisola, sono stati aperti 33<br />

shopping center, per uno spazio utile di<br />

600mila metri quadrati.<br />

robertofaben@libero.it<br />

2011 marzo/aprile CER 31


cerformazione<br />

progettare<br />

la conoscenza<br />

sulle specifiche esigenze<br />

di Roberto Faben<br />

Personalizzazione della domanda<br />

formativa. Ossia, passaggio<br />

da una logica di offerta di formazione<br />

pre-costituita, basata sulla scelta di<br />

programmi offerti da centri ed istituti<br />

formativi, ad un sistema più flessibile,<br />

fondato sulla domanda individuale<br />

delle imprese, che diventano soggetti<br />

attivi in grado di scegliere i programmi<br />

di formazione più adeguati per le<br />

nuove risorse umane. È<br />

questa una delle scommesse<br />

più strategiche<br />

delle imprese produttrici<br />

di piastrelle di ceramica.<br />

A partire dal 2006, cioè<br />

da quando le risorse di<br />

Fondimpresa, il fondo<br />

paritetico, gestito da<br />

<strong>Confindustria</strong> e Cgil-Cisl-Uil,<br />

che raccoglie una<br />

quota delle risorse che<br />

le stesse aziende versano<br />

all’Inps (lo 0,30%), il<br />

quale a sua volta le mette<br />

a loro disposizione per<br />

progetti di formazione<br />

aziendali (il 70% di esse,<br />

attraverso il “conto formazione”)<br />

e interaziendali (il 30%),<br />

hanno iniziato ad essere messe a bando<br />

in maniera massiccia, molte cose<br />

sono cambiate.<br />

Le aziende hanno iniziato ad assumere<br />

la consapevolezza che i programmi di<br />

formazione possono valicare i limiti di<br />

base stabiliti dalla normativa, per diventare,<br />

invece, strumenti per l’aggiornamento<br />

costante e permanente dei<br />

lavoratori ad ogni livello, dagli addetti<br />

alle linee di produzione ai commerciali,<br />

dagli impiegati amministrativi fino<br />

ai quadri e ai manager, in funzione<br />

degli obiettivi di competitività e delle<br />

strategia di crescita. Sul versante della<br />

formazione attraverso progetti interaziendali,<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong><br />

insieme a Cerform, scuola di formazione<br />

per la ceramica industriale italiana,<br />

ha sviluppato in cinque anni 14<br />

piani formativi interaziendali, destinati<br />

a 4.500 lavoratori di 110 imprese, per<br />

un totale di 17.200 ore di formazione<br />

permanente, finanziate da Fondimpresa,<br />

per un valore di 3,1 milioni di<br />

euro. Inoltre, interessanti opportunità<br />

sono offerte anche da Fondirigenti,<br />

che si rivolge alla formazione per i livelli<br />

manageriali medio-alti e i quadri.<br />

Nella pratica, lo scenario è diversificato,<br />

e sono le realtà produttive mediograndi<br />

che hanno maggiormente compreso<br />

ed investito su piani formativi<br />

ad hoc, basati sulla riqualificazione e<br />

sull’aggiornamento permanente dei<br />

dipendenti, sia usufruendo delle opportunità<br />

offerte da Fondimpresa, sia<br />

attraverso lo stanziamento diretto di<br />

risorse finanziarie proprie. Ma anche<br />

le aziende di dimensioni più piccole,<br />

attraverso i progetti di settore rientranti<br />

nel Conto di sistema di Fondimpresa,<br />

possono coinvolgere le proprie risorse<br />

umane in programmi formativi integrati.<br />

Svariati sono i campi che sono<br />

oggetto della formazione: area linguistica,<br />

commerciale e vendite, controllo<br />

di gestione, design e sviluppo prodotti,<br />

general management, informatica,<br />

marketing e comunicazione, organizzazione<br />

e risorse umane, produzione<br />

e logistica, pubblica amministrazione,<br />

qualità, ambiente e sicurezza.<br />

Sulla questione della personalizzazio-<br />

32 CER marzo/aprile 2011


cerformazione<br />

ne della domanda formativa è stato<br />

posto l’accento nel documento sottoscritto<br />

da industriali e rappresentanze<br />

sindacali, in occasione della stipula<br />

del Contratto Collettivo Nazionale di<br />

Lavoro, il 22 novembre 2010. «Mentre<br />

in passato si faceva poca formazione<br />

– sottolinea Francesco Bergomi,<br />

dirigente area sicurezza e formazione di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> – ora il processo<br />

virtuoso è cresciuto, e si pone in un<br />

continuum ideale nel quale, sia attraverso<br />

l’aumento della consapevolezza<br />

delle aziende sul tema, sia con l’attenzione<br />

delle organizzazioni sindacali,<br />

anche mediante gli strumenti dei contratti<br />

collettivi, la formazione si deve<br />

incanalare nella giusta direzione.<br />

Nel documento approvato nel novembre<br />

2010, si raccomanda l’istituzione<br />

ed estensione del libretto formativo<br />

aziendale (portfolio del lavoratore), secondo<br />

i criteri che saranno forniti dal<br />

ministero competente e dalle Regioni,<br />

strumento di documentazione e tracciabilità<br />

delle competenze e dei percorsi<br />

formativi dei singoli lavoratori, al<br />

fine di una più precisa spendibilità dei<br />

curriculum individuali, e del Registro<br />

centrale delle azioni formative, di cui<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Ceramica</strong> ha la gestione<br />

per l’intero settore.<br />

L’obiettivo è quello del coinvolgimento<br />

di ogni soggetto aziendale della filiera<br />

(dalle imprese ceramiche tout court ai<br />

colorifici ai produttori di impiantistica,<br />

tecnologia e materiali) in progetti<br />

formativi che seguano, come spiega<br />

Paola Careddu, direttore di Cerform,<br />

«una prassi metodologica adeguata».<br />

«Il procedimento ideale – aggiunge –<br />

è quello che consiste in una corretta<br />

valutazione dei fabbisogni<br />

formativi delle aziende, legati<br />

agli obiettivi strategici delle<br />

stesse, e dei conseguenti<br />

piani di formazione delle<br />

risorse».<br />

Uno dei casi più interessanti<br />

è quello di Ricchetti Group,<br />

realtà industriale con 10<br />

stabilimenti produttivi (3<br />

in Italia e 7 all’estero), 34<br />

showroom a gestione diretta,<br />

circa 195 milioni di euro di fatturato<br />

(l’80% del quale deriva dall’export), e<br />

1.585 dipendenti, di cui circa 1.000<br />

all’estero. Ricchetti, che detiene i marchi<br />

Cisa, Cerdisa e Ricchetti, ha implementato<br />

un complesso programma<br />

di formazione realizzato in collaborazione<br />

con Cerform, prevalentemente<br />

finanziato attraverso Fondimpresa,<br />

tra cui 2 piani semestrali nel 2010, e<br />

un altro, in fase di definizione, per il<br />

Il programma formativo<br />

di Ricchetti Group nel 2010<br />

AREA FORMATIVA<br />

N° ORE<br />

Sicurezza 339<br />

Produzione, Logistica e Qualità 4.236<br />

Commerciale & Marketing 220<br />

Amministrazione & Finanza 24<br />

Manageriale 20<br />

Coaching 96<br />

Risorse Umane 32<br />

Totale 4.967<br />

Lorenza Ghirardini,<br />

Ricchetti Group<br />

primo semestre del 2011,<br />

ma con una prospettiva di<br />

formazione continua.<br />

Il piano formativo, conseguente<br />

ad un processo di<br />

modernizzazione del ciclo<br />

produttivo che comprende<br />

l’introduzione di tecnologie<br />

digitali ed automazione,<br />

ha previsto quasi 5mila<br />

ore di azioni nel 2010, che<br />

hanno coinvolto 811 <strong>parte</strong>cipanti,<br />

dagli addetti di produzione<br />

agli impiegati, dai quadri fino ai dirigenti,<br />

per un costo di circa 300mila<br />

euro. «Il programma ha interessato tre<br />

macro-aree» illustra Lorenza Ghirardini,<br />

responsabile del personale di Ricchetti<br />

Group. «La sicurezza è stata rivolta<br />

soprattutto ad operai e impiegati,<br />

in particolare per misure di pronto<br />

soccorso e anti-incendio. La seconda,<br />

di tipo tecnico, è stata orientata alla<br />

riqualificazione di alcune figure con<br />

ruoli diversi, come smaltatori, carrellisti<br />

e pressisti, e sulla socializzazione<br />

all’uso di nuove tecnologie e materiali.<br />

Altre professionalità sono state<br />

previste per customer service, tecnica<br />

di gestione degli ordini e di vendita,<br />

qualità del prodotto, amministrazione,<br />

gestione del credito, affidamento. La<br />

terza si è indirizzata all’area manageriale,<br />

ha previsto azioni formative per<br />

la gestione dei collaboratori, sistemi di<br />

valutazione del personale, sviluppo di<br />

interventi di coaching sulle direzioni<br />

strategiche dell’azienda, a livello commerciale,<br />

produttivo e logistico».<br />

robertofaben@libero.it<br />

2011 marzo/aprile CER 33


Foto Vincenzo Conelli<br />

CER<br />

il giornale della <strong>Ceramica</strong>

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