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La legge del vero Amore

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Possiamo derubare a Dio<br />

<strong>La</strong> Bibbia ci aiuta a riconoscere un’ultima forma di furto. Dal tempo di Abele e di Abramo<br />

(Genesi 14: 20), la Bibbia riporta esempi dei modi in cui i servitori fe<strong>del</strong>i di Dio hanno riconosciuto<br />

che il proprietario <strong>del</strong>la loro vita e <strong>del</strong>l’universo è Dio. Questa è una <strong>del</strong>le ragioni per cui i veri credenti<br />

hanno sempre donato a Dio la «primizia» dei loro beni. Nel patto che Dio stipulò con l’antico<br />

Israele, un decimo <strong>del</strong> reddito <strong>del</strong> popolo veniva messo da parte per finanziare il servizio educativo<br />

che i sacerdoti svolgevano per la nazione. Questa pratica <strong>del</strong>le «decime (il dare un decimo <strong>del</strong> reddito),<br />

non divenne mai molto popolare. In effetti, si trattava di confidare nel fatto che Dio avrebbe soddisfatto<br />

ampiamente i loro bisogni se essi si fossero comportati in modo generoso.<br />

Già nel 721 a.C., la disobbedienza generale rispetto alle leggi di Dio era diventata così diffusa<br />

nell’antico Israele, che Dio mandò in cattività le dieci tribù <strong>del</strong> nord, sotto il dominio degli Assiri,<br />

lasciando libere solo le tribù di Giuda e di Beniamino, e disperse i Leviti nel regno <strong>del</strong> sud di Giuda.<br />

Ma poi, nel 587 a.C., anche queste tribù furono ridotte in schiavitù a Babilonia, per la loro continuata<br />

disobbedienza.<br />

All’incirca un secolo dopo, un piccolo gruppo di Ebrei tornò a Gerusalemme e ricostruì la città<br />

e il tempio, sotto la guida di Ezra e Neemia. Ma, anche nel loro caso, la lealtà verso Dio svanì presto,<br />

così come era accaduto prima <strong>del</strong> periodo di cattività. Per bocca <strong>del</strong> profeta Malachia, Dio ha rimproverato<br />

i sacerdoti leviti che avevano trascurato d’istruire il popolo a rispettare le leggi e a sostenere<br />

il sacerdozio (Malachia 2:7-9). Nel contempo Egli ha rimproverato anche il popolo d’Israele perché<br />

ques’ultimo investiva altrove le decime che spettavano a Dio: «L’uomo deve egli derubare Iddio<br />

Eppure voi mi derubate. Ma voi dite: in che ti abbiam noi derubato Nelle decime e nelle offerte. Voi<br />

siete colpiti di maledizione, perché mi derubate, voi, tutta quanta la nazione!» (Malachia 3:8-9).<br />

Allora i sacerdoti, nel tentativo di correggere la situazione, repressero la disobbedienza <strong>del</strong>la<br />

nazione e stabilirono dei regolamenti piuttosto dettagliati per obbligare ciascun individuo a rispettare<br />

la <strong>legge</strong>. Le regole che riguardavano gli aspetti fisici erano molto rigide, ma molte persone continuarono<br />

colpevolmente a trascurare i risvolti spirituali <strong>del</strong>la <strong>legge</strong>.<br />

Più tardi Gesù denunciò quelle che erano le priorità sbagliate di una parte dei Giudei. Egli<br />

disapprovò il loro non includere le virtù <strong>del</strong>la fede, <strong>del</strong>la grazia e <strong>del</strong>la giustizia nell’osservare la <strong>legge</strong>,<br />

ma incoraggiò la pratica <strong>del</strong>le decime: «Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché pagate la decima<br />

<strong>del</strong>la menta e <strong>del</strong>l’aneto e <strong>del</strong> comino, e trascurate le cose più gravi <strong>del</strong>la <strong>legge</strong>: il giudizio, la misericordia<br />

e la fede. Queste sono le cose che dovevate fare, senza tralasciar le altre... Guai a voi, scribi<br />

e Farisei, perché nettate il di fuori <strong>del</strong> calice e <strong>del</strong> piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e di intemperanza»<br />

(Matteo 23:23-25). Gesù ha detto loro che avrebbero dovuto praticare sia la regola <strong>del</strong>le<br />

decime e contemporaneamente esercitare la fede, la grazia e la giustizia. Gesù Cristo ha così riaffermato<br />

la pratica <strong>del</strong>le decime, che consiste nel dare indietro a Dio una parte di ciò che Egli ci concede.<br />

Non dobbiamo tenere per noi stessi la decima dei nostri beni, perché appartiene a Lui.<br />

Aldilà <strong>del</strong> Qui e <strong>del</strong>l’Adesso<br />

Dio desidera che noi si abbia fiducia nel futuro. <strong>La</strong> Sua Parola è ricca di promesse che parlano<br />

<strong>del</strong> nostro futuro nel Suo Regno. Se prestiamo fede a queste promesse, inizieremo ad investire<br />

tempo e denaro nell’acquisizione di una ricchezza di tesori spirituali che dureranno per sempre, tesori<br />

che un ladro non può nemmeno sfiorare.<br />

Il consiglio di Cristo è questo: «Non vi fate tesori sulla terra, ove la tignola e la ruggine consumano,<br />

e dove i ladri sconficcano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, ove né tignola né ruggine consumano,<br />

e dove i ladri non sconficcano né rubano» (Matteo 6:19-20).<br />

Dobbiamo prima capire e poi applicare questi valori veri alla vita. Abbiamo bisogno di concentrarci<br />

nello sviluppo dei tratti caratteriali che potranno sopravvivere al di là <strong>del</strong>la vita fisica. Al centro<br />

di tutto il ragionamento c’è l’amore. L’amore per Dio sconfigge il desiderio di rubare.<br />

Continua nella pagina successiva.<br />

40 <strong>La</strong> Sana Dottrina

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