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obiettivo - Anmil

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Bimestrale Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi del Lavoro - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 2 e 3 - Roma Aut. N. 28/2008 - Lug/Ago-Set/Ott 2009 - N. 4-5 - Euro 1,29<br />

<strong>obiettivo</strong><br />

TUTELA<br />

ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA MUTILATI ED INVALIDI DEL LAVORO<br />

sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica<br />

59 a Giornata Nazionale<br />

Vittime Incidenti sul Lavoro<br />

L’ANMIL porta a scuola<br />

la sicurezza sul lavoro<br />

Divieto di cumulo,<br />

parlano i giudici<br />

11 ottobre 2009<br />

foto di Riccardo Venturi per ANMIL<br />

Sacconi a Verona<br />

per la 59 a<br />

Giornata<br />

Rendite INAIL +3,23%<br />

a novembre<br />

www.anmil.it 4-5 2009


sommario<br />

<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

Fondato dall’ANMIL nel 1947<br />

Tiratura 470.000 copie<br />

Direttore Responsabile<br />

Franco Bettoni<br />

Responsabile Editoriale<br />

Ilio Palmariggi<br />

Comitato di Redazione<br />

Luigi Bonanni - Antonio Maiorana<br />

Antonella Pisetta - Gino Rebuzzi<br />

Coordinamento Redazionale<br />

Sandro Giovannelli<br />

Marinella de Maffutiis<br />

Redazione, impaginazione e grafica<br />

a cura dell’Ufficio Comunicazione<br />

e Relazioni esterne dell’ANMIL<br />

Impaginazione e grafica ANMIL<br />

Eleonora Lo Nigro<br />

Direzione - Redazione - Amministrazione<br />

Via Adolfo Ravà, 124 - 00142 Roma<br />

Tel. 06.54196-201/205 - Fax 06.5406776<br />

e-mail: <strong>obiettivo</strong>tutela@anmil.it<br />

<strong>obiettivo</strong> TUTELA è sul Sito<br />

www.anmil.it<br />

Numero Verde 800 864173<br />

Stampa<br />

Postel SpA - Gruppo Poste italiane<br />

Viale Guglielmo Massaia, 31 - 00154 Roma<br />

Autorizzazione del Tribunale di Roma<br />

n. 04301/54 del 7/12/54<br />

LA QUOTA ASSOCIATIVA COMPRENDE<br />

L’INVIO DEL PERIODICO IN ABBONAMENTO<br />

Editoriale<br />

Conferme di miglioramento della tutela<br />

della categoria e previsioni di sviluppo. . . . . . . . . 3<br />

di Franco Bettoni<br />

Le Nostre Battaglie<br />

Pronti per la campagna d’autunno,<br />

ma sono stretti gli spazi di manovra. . . . . . . . . . . 4<br />

Maggiore attenzione al disagio personale,<br />

familiare e sociale degli invalidi<br />

e dei grandi invalidi in particolare . . . . . . . . . . . 6<br />

La 59ª Giornata Nazionale<br />

a Verona con il Ministro del Lavoro . . . . . . . . . . . 8<br />

Nuovi scenari di servizio ANMIL<br />

e sviluppo dei servizi associativi . . . . . . . . . . . . . 9<br />

a cura dell’Ufficio Organizzazione<br />

Cominciamo a restituire dignità e diritti<br />

alle vittime del lavoro: prime sentenze<br />

verso l’abolizione del divieto di cumulo. . . . . . . 10<br />

a cura dell’Avv. Mauro Dalla Chiesa<br />

Sicurezza sul Lavoro<br />

Varato il Decreto correttivo delle disposizioni<br />

sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. . . . 12<br />

Siglato protocollo d’intesa per portare<br />

la sicurezza sul lavoro nelle scuole . . . . . . . . . . 13<br />

L’ANMIL presenta il progetto SILOS . . . . . . . . . 14<br />

Un Concorso musicale<br />

per dare voce al lavoro femminile. . . . . . . . . . . 15<br />

Sostegno Psicologico<br />

Saper lottare per la propria<br />

e...altrui diversità … . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16<br />

di Elvira Laccisaglia<br />

Cultura e Società<br />

Storie soci … . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17<br />

Le Regioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18<br />

Vita Associativa . . . . . . . . . . . . . . . . . 20<br />

Il Direttore Risponde . . . . . . . . . . . 29<br />

Indirizzario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31<br />

IS4U . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

editoriale<br />

3<br />

Conferme di miglioramento della tutela<br />

della categoria e previsioni di sviluppo<br />

di Franco Bettoni<br />

Il 31 luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva importanti<br />

norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Un provvedimento<br />

che, grazie all’appassionato impegno del Ministro Sacconi,<br />

apre la strada ad una sempre maggiore partecipazione diretta dell’Associazione<br />

alla crescita della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.<br />

Questo risultato, del resto, è frutto di una impostazione che, se nella<br />

precedente normativa era solo “abbozzata”, in quella ora approvata ha<br />

trovato prioritaria collocazione: la scelta, cioè, di puntare tanto e tutti<br />

sulla cultura, sulla conoscenza, sulla formazione e sul protagonismo dei<br />

due attori in azienda - il lavoratore e il datore di lavoro.<br />

E in questo quadro c’è posto - un posto strutturato - per una Associazione<br />

di lavoratori che può essere testimone e promotore di una nuova<br />

strategia di attenzione delle persone per il valore della sicurezza, senza la quale tutte le prescrizioni, sanzioni,<br />

normative tecniche rimangono fini a se stesse.<br />

Senza nasconderci le difficoltà di passare da una fase sperimentale ad una fase chiara nella nuova normativa,<br />

siamo pronti per questo impegno che richiede maggiore spessore qualitativo e quantitativo, sul quale<br />

stiamo investendo, confortati dalle affermazioni del Governo e dai riscontri normativi che ne seguono.<br />

Nello stesso provvedimento appare di notevole importanza anche lo sforzo di coniugare le priorità per la<br />

prevenzione con eguale attenzione per la pronta tutela di chi poi continua a farsi male. E non è un problema<br />

di indennizzi, o solo di indennizzi, ma è prima di tutto un problema di cure e rieducazione tempestive<br />

ed efficaci.<br />

A questo proposito i correttivi del decreto 81/2008 ora approvati contribuiscono a ricomporre l’unità del processo<br />

di tutela col riconoscimento di un chiaro obbligo dell’INAIL per le cure e la rieducazione degli infortunati,<br />

a coronamento di una battaglia che noi per primi abbiamo sostenuto negli anni, ma che in questi ultimi<br />

mesi ha visto la convinta ed attiva condivisione del Ministro Sacconi e dello stesso Parlamento che l’hanno<br />

fatto proprio, avendo colto il collegamento inscindibile con la fase della prevenzione.<br />

Se è vero che nessuno può provvedere alla “vita buona” restando esposti in permanenza a rischi professionali,<br />

è vero altresì che nessuno può continuare a farlo con dignità ed efficacia senza un sistema che, all’indomani<br />

di un infortunio, gli garantisca un pronto rientro nel circuito lavorativo.<br />

Questo ha colto il Ministro, ed ha condiviso il Parlamento, per soluzioni che certamente devono fare i<br />

conti…con i conti. Ne siamo consapevoli, continuando però a rivendicare certezze di tutele rispetto ai rischi<br />

del lavoro, ma anche quando il rischio si tramuta in evento, dannoso per l’economia familiare ma<br />

soprattutto per la salute e dignità, appunto, di persone che intendono provvedere col lavoro ai bisogni<br />

propri e della famiglia.<br />

Quindi il nostro lavoro va avanti secondo i percorsi che già avevamo annunciato nei numeri precedenti di<br />

questo periodico. Due sono ora gli obiettivi da centrare entro l’anno:<br />

- il rifinanziamento delle attività dell’INAIL dirette al reinserimento lavorativo delle vittime del lavoro, con particolare<br />

attenzione alle iniziative di orientamento al lavoro e di riqualificazione professionale, come naturale<br />

sviluppo delle cure e della riabilitazione;<br />

- l’avvio di un tavolo con il Governo per la definizione delle modifiche alla normativa sull’assicurazione contro<br />

gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali per il recupero di giusti indennizzi anche economici, con<br />

la consapevolezza che su questo fronte il Ministero dell’Economia è pronto a fare barricate.<br />

Il nostro lavoro procede sempre passo dopo passo, senza mai demordere.


4<br />

<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

le nostre battaglie<br />

Pronti per la campagna d’autunno,<br />

ma sono stretti gli spazi di manovra<br />

Èstato un periodo particolarmente intenso quello<br />

che ha preceduto le ferie.<br />

Intenso, soprattutto, in preparazione della prossima<br />

stagione autunnale che vedrà l’Associazione particolarmente<br />

impegnata sul fronte delle rivendicazioni<br />

durante la sessione parlamentare per l’esame della<br />

legge finanziaria 2010. Le priorità sono già state<br />

fissate dal Comitato Esecutivo:<br />

1. la definitiva abolizione del divieto di cumulo,<br />

problema molto sentito da tutta la categoria e dai<br />

nostri soci;<br />

2. il recupero nel sistema generale dell’adeguamento<br />

ISTAT dell’indennizzo per danno biologico, concesso<br />

dopo otto anni fuori sistema con una formula<br />

da sostituire con una banale riconduzione fra le<br />

prestazioni sociali assicurative (e previdenziali) annualmente<br />

adeguate;<br />

3. la revisione del sistema di indennizzo del danno<br />

biologico e delle relative tabelle di valutazione;<br />

4. una riflessione sull’inadeguatezza della normativa<br />

di assistenza personale continuativa, frutto della<br />

rigidità del meccanismo di concessione che non consente<br />

di modulare l’intervento rispetto alle diverse<br />

esigenze, valorizzabili con un più duttile meccanismo,<br />

nell’alveo della gestione assicurativa. Si tratterebbe<br />

insomma di rivitalizzare la speciale gestione<br />

grandi invalidi, estendendola a determinate condizioni<br />

ad invalidi minori e dando senso compiuto alla<br />

“presa in carico” dell’infortunato di cui tanto si<br />

parla ma che finisce per essere tradotta in erogazione<br />

di somme su basi rigidamente meccaniche;<br />

5. il recupero nel sistema assicurativo dei fondi ed<br />

altre provvidenze che il legislatore tende a tenere<br />

fuori dal sistema rendendole esposte alle manovre<br />

finanziarie.<br />

Certamente, gli scenari generali di riferimento, già<br />

preoccupanti agli inizi del 2008 si sono, peraltro, aggravati<br />

negli ultimi mesi con la crisi finanziaria che ha<br />

colpito tutti i Paesi con pesantissimi riflessi sui livelli<br />

occupazionali e di reddito delle famiglie e sulla gestione<br />

della finanza pubblica, appesantita da un debito<br />

enorme ed in continua crescita. In questo quadro,<br />

senso di responsabilità e realismo politico hanno<br />

imposto all’Associazione un’attenta riflessione sulle<br />

strategie e sulle tattiche da adottare affinché la categoria<br />

che rappresenta sia tutelata in modo adeguato<br />

alle attese, ai bisogni, ai diritti maturati.<br />

Una situazione economica che ha spinto recentemente<br />

il Ministero dell’Economia a stoppare persino<br />

i poco meno di quindici milioni di euro che l’INAIL<br />

avrebbe potuto spendere per finanziare progetti di<br />

riqualificazione e reinserimento professionale delle<br />

vittime del lavoro. Un altro fronte, in sostanza, sul<br />

quale l’Associazione dovrà impegnarsi per recuperare<br />

risorse economiche per il 2010.<br />

Anche rispetto al disegno di legge con primo firmatario<br />

il Sen. Lusi e relatore il Sen. Castro, di cui abbiamo<br />

dato ampi resoconti nei numeri precedenti, e<br />

con il quale venivano proposte importanti modifiche<br />

al sistema di indennizzo del danno biologico, il<br />

Ministero dell’Economia ha posto il veto sulla prosecuzione<br />

dell’esame parlamentare, causa la mancanza<br />

di copertura finanziaria del provvedimento, copertura<br />

che la Ragioneria Generale dello Stato calcola<br />

in modo decisamente eccessivo. A settembre,<br />

allora, con la collaborazione dei citati parlamentari<br />

dovremo cercare di tenere vivo l’esame del disegno<br />

di legge, confutando le conclusioni cui è giunto il<br />

Ministero dell’Economia e richiedendo una nuova<br />

valutazione dell’impatto finanziario, con la consapevolezza,<br />

però, che se non arriveranno segnali di<br />

ripresa sarà quasi impossibile superare le barricate<br />

ministeriali.<br />

Su questi temi, d’altra parte, restano invariate le<br />

preoccupazioni più volte espresse dall’Associazione<br />

circa le luci e le ombre dell’assicurazione infortuni<br />

nel suo complesso, che si tende ad inglobare in un<br />

più ampio discorso sul fenomeno dei rischi professionali.<br />

Sembra quasi di sentire l’eco di discorsi<br />

scientifici e politici che vedevano nell’assicurazione<br />

infortuni una forma perversa di monetizzazione del<br />

rischio, oggettivo ostacolo ad una politica della prevenzione<br />

realmente efficace e ricca delle necessarie<br />

risorse finanziarie.


<strong>obiettivo</strong><br />

le nostre battaglie<br />

TUTELA<br />

5<br />

Nella prospettiva di medio e lungo periodo, dunque,<br />

costituirà <strong>obiettivo</strong> strategico l’approfondimento<br />

del complesso di fattori che sembrano confinare<br />

il tema delle tutele indennitarie in un modello<br />

di welfare delineato, come si è detto, dalla più recente<br />

legislazione con:<br />

- priorità di attenzione e risorse per la prevenzione,<br />

fra l’altro, con affidamento all’INAIL di un ruolo<br />

specifico;<br />

- accenni di deriva assistenzialistica per le tutele indennitaria,<br />

con privilegiata attenzione a condizioni di<br />

bisogno specifico piuttosto che alla condizione garantita<br />

dalla Costituzione di lavoratore infortunato;<br />

- perdita di “valore” economico e sociale di prestazioni<br />

assicurative che, frammentate, rischiano di essere<br />

“insufficienti o non risolutive” in un sistema in<br />

cui il lavoratore ha comunque sufficienti garanzie,<br />

per i periodi di inabilità temporanea;<br />

- consolidamento del riferimento della rendita all’invalidità<br />

del 16% che priva di tutele in continuità<br />

una larga fetta di lavoratori infortunati;<br />

- rafforzamento della visione sociale che pone interesse<br />

alla persona con le sue condizioni di disagio a<br />

prescindere dalla causa di esso sia sul versante assistenziale<br />

puro sia su quello assicurativo;<br />

- emergere, a livello comunitario, di spinte verso la<br />

“dissoluzione” dell’assicurazione infortuni in un<br />

modello integrativo della pensionistica di invalidità,<br />

frequente nei Paesi dell’Europa dell’Est di recente<br />

entrati nella UE, al quale farebbero sponda le proposte<br />

di superamento della differenza fra indennità<br />

di malattia e di infortunio.<br />

Rispetto a questo impegno di scenario, però, occorre<br />

sviluppare anche sul versante assicurativo il ragionamento<br />

che il Ministro Sacconi ha sviluppato anche in<br />

occasione della sua visita alla riunione della Consulta<br />

dell’Associazione, in termini di presa in carico dell’infortunato<br />

per i momenti assistenziali, per i rapporti<br />

con gli enti assicuratori, ma anche con le componenti<br />

del welfare statale, regionale e territoriale dove<br />

cresce la varietà di iniziative di sostegno del disagio<br />

sociale nel quadro dei finanziamenti dell’apposito<br />

Fondo distribuito ogni anno alle Regioni.<br />

Si impongo, su questo versante, una serie di attività<br />

di sostegno dell’azione rivendicativa e per una presenza<br />

strutturata dell’ANMIL, curate dalle strutture<br />

territoriali e centrali con riferimento a:<br />

- l’attenzione sistematica all’attività legislativa nazionale<br />

e regionale, per proposte integrative/emendative<br />

e per cogliere nell’insieme le traiettorie di<br />

sviluppo generale del Sistema Paese e del welfare;<br />

- la preparazione di una proposta di legge di iniziativa<br />

popolare che punti a ricostituire l’integralità del<br />

circuito prevenzione-cura-riabilitazione in capo alla<br />

responsabilità assicurativa. Responsabilità assicurativa<br />

e non necessariamente gestionale dell’INAIL, con<br />

il supporto operativo, per i servizi alla persona, di associazioni<br />

rappresentative quale l’ANMIL;<br />

- la messa a punto degli elementi per una riflessione<br />

in ambito associativo su un sistema a garanzia<br />

pubblica che salvaguardi i livelli di prestazioni indennitarie<br />

di base, riconducendo in un unico alveo<br />

- sempre di orientamento pubblicistico - le iniziative<br />

in atto per la costruzione di un secondo polo infortunistico<br />

analogo a quello pensionistico ed a quello<br />

del settore sanitario.<br />

Organi e strutture dell’Associazione - tutti assieme e<br />

non solo qualche specialista - sono quindi impegnati<br />

a sviluppare una trasparente rivisitazione dell’intero<br />

sistema assicurativo - un nuovo Testo unico dell’assicurazione<br />

insomma - con l’articolato <strong>obiettivo</strong><br />

di ribadire la specialità della tutela per i rischi professionali,<br />

unitaria e coordinata nei suoi momenti<br />

per realizzare concrete iniziative di approfondimento,<br />

di valutazione critica, di costruttiva proposta che<br />

diano senso alla missione dell’Associazione.<br />

IN PAGAMENTO A NOVEMBRE L’ADEGUAMENTO DEL 3,23% DELLE RENDITE,<br />

CON DECORRENZA DAL 1° LUGLIO<br />

A seguito della costante pressione esercitata dall’ANMIL, i decreti di rivalutazione delle prestazioni economiche<br />

INAIL sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale nel mese di agosto.<br />

L’INAIL sarà dunque in grado di liquidare con il prossimo mese di novembre le nuove rendite con l’adeguamento<br />

del 3,23% e gli arretrati dell’adeguamento stesso che decorre dal 1° luglio scorso.<br />

Con piacere, dunque, possiamo prendere atto che il complesso iter previsto per l’adeguamento (delibera<br />

dell’INAIL, conferenza di servizio tra Ministeri del Lavoro e dell’Economia, predisposizione dei decreti e loro<br />

firma da parte del Ministro del Lavoro, registrazione alla Corte dei Conti, restituzione al Ministero, loro<br />

invio all’Istituto Poligrafico per la pubblicazione in gazzetta ufficiale), si è concluso quest’anno con largo anticipo<br />

rispetto a quanto riscontrato in precedenza. Un altro piccolo, ma significativo, segnale di attenzione.<br />

Le Sezioni Provinciali sono a vostra disposizione per ogni approfondimento.


6<br />

<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

le nostre battaglie<br />

Maggiore attenzione al disagio personale, familiare e<br />

sociale degli invalidi e dei grandi invalidi in particolare<br />

Con questo <strong>obiettivo</strong> il Comitato Esecutivo dell’Associazione<br />

ha dato vita ad uno specifico Gruppo di lavoro<br />

coordinato dal proprio componente Angelo Civiero e<br />

composto dai Consiglieri Nazionali Monica Baroni, Maurizio<br />

Borelli, Firmino Di Barbora e Mauro Iannuzziello.<br />

Il Gruppo di lavoro, cui è stato demandato lo studio delle<br />

problematiche relative alle gravi disabilità ha avviato preliminarmente<br />

un’indagine sulle criticità rilevate dalle sedi<br />

provinciali, dalla quale è emerso un quadro preoccupante.<br />

Esaminando in dettaglio le segnalazioni pervenute, il<br />

Gruppo di lavoro ha rilevato innanzitutto, che non tutte<br />

le sedi hanno dato riscontro, con assenze di peso riguardanti<br />

grandi centri urbani ed una distribuzione a macchia<br />

di leopardo.<br />

La rilevazione, dunque, andrà completata con una richiesta<br />

guidata che sfrutti le indicazioni pervenute per formulare<br />

quesiti specifici e puntuali che:<br />

• costituiscano un primo laboratorio per costruire funzioni<br />

di verifica della soddisfazione dell’utenza che secondo<br />

il Ministro Sacconi dovrebbero essere affidate a soggetti<br />

tipo ANMIL;<br />

• consentano di meglio dimensionare fenomeni che nelle<br />

risposte pervenute evidenziano un clima scadente (almeno<br />

nelle Sedi interpellate) di rapporti dei grandi invalidi<br />

con l’INAIL.<br />

Emblematica, in proposito, è la questione delle assistenti<br />

sociali (ormai assenti pressoché dappertutto) di cui proprio<br />

il Presidente dell’INAIL Marco Sartori, in una recente<br />

intervista ad Obiettivo tutela, ha esaltato l’essenzialità<br />

della funzione, ma l’Istituto a seguito dello scorporo delle<br />

funzioni assistenziali del 1979 non ha sviluppato in modo<br />

organico un proprio servizio, sicché quello delle “assistenti<br />

sociali” costituisce in definitiva in INAIL un tipico<br />

“ruolo ad esaurimento”.<br />

Non può meravigliare, quindi, il progressivo venir meno<br />

del servizio - né INAIL né degli enti territoriali - che, come<br />

si è detto, nel modello di Welfare del Ministro Sacconi<br />

è naturale terreno per servizi affidati all’esterno in<br />

sussidiarietà.<br />

Di diverso spessore è stato l’altro motivo conduttore<br />

delle risposte, riguardante i servizi di assistenza protesica,<br />

di cui è certa l’esclusiva appartenenza alla responsabilità<br />

ed alle funzioni dell’Istituto e per i quali le “lamentele”<br />

riguardano profili di quotidiana difficoltà relazionale,<br />

nonché limitazioni e vincoli alla fornitura delle<br />

protesi, non convincenti sul piano normativo e contraddittori<br />

su quello della qualità dei servizi che pure<br />

tutti ritengono essenziale.<br />

Per questo secondo aspetto - come pure per temi collegati<br />

come quello delle cure riabilitative, delle cure termali<br />

ecc. - si tratta di situazioni accomunate dal fatto<br />

che la fornitura dei servizi sanitari ed assistenziali continua<br />

ad essere legata alla loro “utilità” per il recupero<br />

della capacità lavorativa: finalità limitata che già in passato<br />

ha perso significato, ma che è stata definitivamente<br />

superata dall’introduzione dell’indennizzo del danno<br />

biologico che valorizza la integrità fisica a scapito di<br />

quella “professionale”.<br />

Per il primo aspetto, le segnalazioni si riferiscono a situazioni<br />

(riguardanti temi anche diversi dall’assistenza protesica)<br />

che possono definirsi di “carente attenzione per il<br />

“cliente”, in termini di:<br />

- inadeguatezza dei servizi di richiesta di assistenza<br />

protesica per i grandi invalidi, costretti a defatiganti<br />

file agli sportelli;<br />

- ritardi nella fornitura dei presidi sanitari<br />

- tempi lunghi per riparazioni a Budrio<br />

- rimborso per gli accessi a Budrio solo se con mezzi<br />

pubblici;<br />

- invio degli infortunati per rinnovo e collaudi apparecchi<br />

acustici a Roma in assenza di convenzioni con i<br />

servizi sanitari locali;<br />

- carente informazione sulla regolamentazione dei<br />

presidi protesici;<br />

- mancanza di servizi convenzionati per accompagnamento<br />

a visite mediche;<br />

- omplessi accertamenti medici per il rinnovo delle<br />

protesi alla scadenza;<br />

- limitazione del numero di farmaci, pur necessari, mutuabili;<br />

- farraginosità dell’iter di fornitura delle protesi;<br />

- difforme valutazione di congruità del prezzo delle<br />

protesi fra fornitore e Budrio;<br />

- difficoltà nella sostituzione di lenti;<br />

- assenza di convenzioni per trasporto disabili;<br />

- assenza di fisioterapisti di mantenimento.<br />

Nel complesso le segnalazioni sono risultate per lo più<br />

espressione, dunque, di carenza di attenzione per i bisogni<br />

dei portatori di particolari condizioni di handicap, con<br />

un’evidente preoccupazione delle Sedi INAIL per esigenze<br />

burocratiche, di economicità di gestione ecc.. E’ chiaro, allora,<br />

che l’Istituto sta sviluppando servizi dinamici di sostegno<br />

per la prevenzione ed anche per le tutele indennitarie,<br />

con l’oggettivo limite posto dal suo assetto organizzativo,<br />

mentre proprio l’ANMIL può garantire, grazie al<br />

suo bagaglio di esperienze, una adeguata attenzione per


<strong>obiettivo</strong><br />

le nostre battaglie<br />

TUTELA<br />

7<br />

Foto di Riccardo Venturi per ANMIL Mostra Fotografica “NO!”<br />

i bisogni prima elencati e per i mezzi per soddisfarli. Il discorso<br />

vale per l’assistenza protesica, ma anche per una<br />

molteplicità di servizi quali la fornitura di cure climatiche,<br />

come si è detto, le cure per particolari patologie, le prestazioni<br />

assistenziali della Gestione grandi invalidi ecc.<br />

Dello stesso “tono” appaiono le altre segnalazioni che<br />

toccano vari punti, anche prossimi a quello della fornitura<br />

di servizi protesici (dalle difficoltà per l’ottenimento<br />

delle autorizzazione per cure termali, alla assoluta<br />

rigidità nel riscontro delle condizioni di incollocabilità),<br />

con una particolare sottolineatura della carenza<br />

di servizi di assistenza psicologia: un’esigenza “intuita”<br />

da ANMIL sia pure in forma di prototipo, che<br />

non ha trovato eco, al contrario, nelle realizzazioni e<br />

nelle prospettive di sviluppo INAIL. Anche in questo<br />

caso quindi è fondato ritenere che sono servizi rispondenti<br />

a bisogni radicati nei grandi invalidi (ma non solo),<br />

che si trovano per lo più in gravi condizioni di solitudine<br />

e che non possono trovare diretta soddisfazione<br />

da un ente come l’INAIL, “votato” ormai ad un ruolo<br />

di cerniera tra mondo della prevenzione e mondo<br />

della tutela indennitaria, con attenzione privilegiata<br />

per le condizioni di rischio piuttosto che per il disagio<br />

personale, familiare e sociale degli invalidi e dei grandi<br />

invalidi in particolare.<br />

Per concludere, quindi, il Gruppo di lavoro ha ritenuto<br />

che allo stato occorra:<br />

A) avviare una nuova rilevazione guidata nei termini prima<br />

indicati e con impegno di tutte le Sezioni di rappresentare<br />

in modo ordinato le varie segnalazioni;<br />

B) sollecitare la instaurazione di un Tavolo permanente di<br />

confronto con INAIL, con il compito di definire modalità<br />

di integrazione in sinergia fra pubblico e privato onlus accomunati<br />

da un unico regista;<br />

C) promuovere incontri con responsabili territoriali, generalizzati<br />

ed anche mirati, per promuovere una presenza<br />

dinamica dell’Associazione a tutti i livelli territoriali, per<br />

poter cogliere criticità territoriali e definire progetti di intervento<br />

locali sui quali aprire un confronto con i predetti<br />

responsabili senza attendere iniziative centrali che si calino<br />

come adempimenti sul territorio;<br />

D) sollecitare anticipazioni di riforme legislative, anche<br />

parziali, al fine di garantire a livello regionale una autorevole<br />

presenza di riferimento per confronto con autorità<br />

regionali e Direzione regionale INAIL.<br />

Le proposte formulate dal Gruppo di lavoro sono state<br />

prontamente fatte proprie dal Comitato Esecutivo che ha<br />

invitato il Gruppo stesso a proseguire nel lavoro intrapreso,<br />

mentre la Presidenza Nazionale dovrà attivarsi per avviare<br />

primi momenti di confronto con l’INAIL.<br />

In questo senso, già prima delle ferie estive, si è svolto un<br />

incontro con il Presidente dell’Istituto per concretizzare il<br />

percorso indicato dal Gruppo di lavoro con prime azioni<br />

già nel mese di settembre.<br />

In particolare, il Presidente Sartori ha ribadito la volontà<br />

di lavorare in sinergia con l’ANMIL ed ha dato la propria<br />

ampia disponibilità ad aprire tempestivamente un tavolo<br />

di lavoro concretamente operativo.


8<br />

<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

le nostre battaglie<br />

La 59ª Giornata Nazionale,<br />

a Verona con il Ministro del Lavoro<br />

L<br />

a 59 a Giornata per le vittime del lavoro è alle porte e,<br />

nella seconda Domenica di ottobre, esattamente l’11,<br />

tutte le sedi ANMIL promuoveranno manifestazioni e iniziative<br />

per raccogliere l’impegno e le adesioni di istituzioni<br />

e organizzazioni interessate ai temi della sicurezza sul<br />

lavoro affinché si determini una concreta inversione di<br />

tendenza e ci sia maggiore rispetto delle norme antinfortunistiche<br />

ed una migliore tutela della vittime del lavoro.<br />

Siamo abituati a non avere un’attenzione giusta verso i<br />

problemi della nostra categoria, ma certo è innegabile che<br />

oggi c’è una maggiore consapevolezza sia da parte della<br />

gente comune che da parte dei giovani e delle istituzioni.<br />

E questo lo dobbiamo riconoscere come effetto di una costante<br />

comunicazione e di un allargamento della rete dei<br />

soggetti chiamati a rimboccarsi le maniche per dare un<br />

contributo fattivo.<br />

C’è un tempo per ogni cosa: per creare consapevolezza,<br />

per stringere patti d’onore tra cittadini degni di stima e rispetto,<br />

per vedere i frutti di una sinergia reale. Ma l’impegno<br />

della nostra Associazione si muove parallelamente sui<br />

vari fronti e questa Giornata diventa un po’ per tutti un<br />

simbolo e, allo stesso tempo, un momento per guardarsi<br />

negli occhi e vedere quanto, di fronte alle decine di migliaia<br />

di vittime del lavoro che partecipano alle nostre celebrazioni<br />

è possibile rimanere distaccati.<br />

Quest’anno la manifestazione nazionale si terrà a Verona,<br />

nello storico Palazzo della Gran Guardia, e già sappiamo<br />

che il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, il Presidente<br />

dell’INAIL Marco Fabio Sartori e il Presidente del<br />

Comitato per la Sicurezza della Confindustria Samy Gattegno,<br />

saranno accanto al nostro Presidente nazionale<br />

Franco Bettoni per attestare la loro solidarietà verso<br />

drammi inaccettabili e dare un segnale che non sia retorico,<br />

ma anzi venga rilanciato in questa Giornata di attenzione<br />

straordinaria.<br />

Siamo ancora lontani dal sentirci soddisfatti di quello che<br />

è stato fatto per la nostra categoria. Siamo ancora troppo<br />

lontani dagli standard di sicurezza che dovremmo vedere<br />

nei luoghi di lavoro. Siamo ancora troppo lontani dai giusti<br />

parametri di riconoscimento del dolore e delle conseguenze<br />

di un infortunio sul lavoro con esiti permanentemente<br />

invalidanti.<br />

Come vittime del lavoro abbiamo bisogno di sapere che<br />

gli oltre 2 miliardi di euro che l’INAIL ogni anno si ritrova<br />

in bilancio non diventino una tassa fissa da pagare come<br />

tributo delle vittime del lavoro all’economia dello Stato.<br />

Abbiamo bisogno di sapere che all’indomani di un infortunio<br />

ci può essere un vero recupero della vita familiare<br />

e sociale.<br />

Ma ancor più abbiamo bisogno di sapere che all’indomani<br />

di un infortunio non ci vengano chiuse in faccia le porte<br />

del mondo del lavoro perché la nostra categoria non cerca<br />

posti “a sedere” né vuole sentirsi un peso. Perché purtroppo<br />

quello che davvero non funziona è il reinserimento<br />

lavorativo, e ci spaventa, ci annienta psicologicamente<br />

e ancor più ci umilia in famiglia e nella società non poter<br />

essere più ritenuti “utili”.<br />

NON MANCATE ALL’APPUNTAMENTO DELL’11 OTTOBRE<br />

La Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro<br />

si celebra nella seconda Domenica di ottobre in tutte le province d’Italia.<br />

Contatta la tua Sezione provinciale per avere notizie<br />

sullo svolgimento del programma.<br />

Abbiamo bisogno dell’adesione della categoria per far sentire<br />

la nostra forza e quella delle nostre ragioni.<br />

Partecipa con i tuoi familiari: l’ANMIL conta su di te.


<strong>obiettivo</strong><br />

le nostre battaglie<br />

TUTELA<br />

9<br />

Nuovi scenari di servizio ANMIL<br />

e sviluppo dei servizi associativi<br />

In altra parte del giornale parliamo dell’approvazione<br />

del decreto che modifica il Testo Unico sulla prevenzione<br />

dei rischi del lavoro e della conferenza stampa nella<br />

quale, subito dopo il Consiglio dei Ministri, è stato illustrato,<br />

con la partecipazione del Presidente Bettoni, il Progetto<br />

di formazione sulla prevenzione per le scuole di cui siamo<br />

protagonisti.<br />

Il decreto, fra l’altro, contiene un importante riconoscimento<br />

del ruolo delle associazioni di invalidi del lavoro e<br />

della necessità che l’INAIL garantisca agli infortunati ed invalidi<br />

del lavoro tutte le cure necessarie ed utili per il recupero<br />

della salute e della capacità di lavoro; un<br />

<strong>obiettivo</strong> da sempre perseguito dall’AN-<br />

MIL con proposte legislative recepite<br />

alla lettera nel decreto.<br />

Si conferma l’attenzione sociale<br />

per infortunati ed invalidi e si<br />

confermano i significativi riconoscimenti<br />

registrati da<br />

ANMIL per la qualità della<br />

sua azione propositiva e di<br />

sostegno concreto di fronte<br />

ai rischi del lavoro ed alle loro<br />

conseguenze.<br />

Si aprono, quindi, nuovi scenari<br />

di attività e servizio che vanno<br />

ad aggiungersi a quelli messi in cantiere<br />

dal 2008 e che nel 2010 entreranno<br />

a pieno regime: parliamo della Fondazione Sosteniamoli<br />

subito, del patrocinio previdenziale, dell’assistenza<br />

fiscale e consulenziale, dell’agenzia per il lavoro e<br />

la formazione specialistica, e infine, ancora da costruire, di<br />

Assowelfare, la nostra associazione di utenti di servizi e<br />

consumatori.<br />

Tante iniziative, tutte impegnative per un’Associazione<br />

che intende perfezionare la qualità dei propri servizi radicandosi<br />

sempre più sul territorio, per un capillare confronto<br />

ed una fattiva collaborazione con autorità ed organismi<br />

del welfare regionale e locale, responsabili di servizi alla<br />

persona fondamentali per i nostri soci e per la generalità<br />

degli infortunati ed invalidi del lavoro.<br />

Tutto ciò, ovviamente, non si fa con gli annunci, con le sole<br />

risorse finanziarie, ma con le professionalità tipiche di<br />

un ente che ha l’ambizione e la necessità di fornire “servizi<br />

di persone alle persone”: a partire dalle fondamentali<br />

attività di ascolto degli associati e dei loro problemi, di sostegno<br />

umano e specialistico, come cerchiamo di fare con<br />

il call center per il sostegno psicologico.<br />

Per questo è essenziale che l’evoluzione nella continuità<br />

che stiamo costruendo possa “viaggiare sulle gambe” di<br />

persone che continuino a garantire la loro appassionata<br />

partecipazione come componenti degli organi, come dipendenti,<br />

come collaboratori capillarmente distribuiti sul<br />

territorio. Queste persone, che saranno i protagonisti del<br />

cambiamento, devono però condividere obiettivi, informazioni,<br />

strumenti di lavoro e per questo il Presidente Bettoni,<br />

d’accordo con i suoi Vice Presidenti Forni ed Ignoti,<br />

ha sollecitato la convocazione di riunioni interregionali da<br />

tenersi agli inizi di autunno (il primo a Roma l’11 settembre)<br />

con il dichiarato <strong>obiettivo</strong> di condividere informazioni,<br />

progetti ed impegno realizzativo.<br />

Si tratterà di incontri operativi,<br />

di un’occasione di approfondimento<br />

dei temi e di confronto<br />

su come sfruttare al massimo<br />

le nuove opportunità per<br />

stare più vicino ai soci ed alla<br />

nostra “utenza”, per<br />

perfezionare ed arricchire<br />

una rete di servizi effettivamente<br />

rispondente alle<br />

nuove esigenze, poiché nel<br />

prossimo futuro ci sarà sempre<br />

più bisogno di tenere insieme e<br />

dare un senso unitario a quella che<br />

è, per alcuni aspetti, una vasta e disordinata<br />

gamma di provvidenze che pure esistono,<br />

cercando altresì di colmare i vuoti che emergono anche a<br />

seguito della crisi economica in atto.<br />

E’ solo un inizio di percorso di rinnovata e più stretta collaborazione<br />

con il territorio, e fra i diversi territori, per<br />

porre tutti in condizione di valorizzare i servizi associativi<br />

anche grazie ad una migliore attenzione per i bisogni dei<br />

soci ed utenti, che siamo impegnati a cogliere con una diversa<br />

organicità grazie ai percorsi formativi interni in atto<br />

ed all’arricchimento delle occasioni e dei punti di contatto<br />

con soci ed invalidi. Con strumenti, per altro verso, che<br />

consentano di documentare la qualità dell’impegno in termini<br />

di certificazioni ed anche di riscontri diretti della<br />

“soddisfazione dei clienti ANMIL”.<br />

E’ impegno che assumiamo fin da ora quello di una tempestiva<br />

ed esauriente informazione sull’andamento dei lavori<br />

e sulle ricadute in termini gestionali che potranno realizzarsi<br />

già nell’immediato futuro.<br />

(a cura dell’Ufficio Organizzazione)


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

10 le nostre battaglie<br />

Cominciamo a restituire dignità e diritti alle vittime<br />

del lavoro: prime sentenze verso l’abolizione<br />

del divieto di cumulo<br />

a cura dell’Avv. Mauro Dalla Chiesa*<br />

I<br />

n base alla disposizione dell’art. 1 comma 43 della<br />

Legge 8 agosto 1995 n.335, in vigore a partire dal 1°<br />

settembre di quell’anno, è infatti vietato il cumulo delle<br />

prestazioni di invalidità a carico dell’assicurazione generale<br />

obbligatoria per l’invalidità, vecchiaia e superstiti<br />

- liquidate in conseguenza di infortunio sul lavoro o<br />

malattia professionale - con la rendita vitalizia liquidata<br />

ex D.P.R. n. 1124 del 1965 (il c.d. T.U. INAIL) per lo<br />

stesso evento invalidante, sino a concorrenza della rendita<br />

stessa.<br />

Ciò significa, in estrema sintesi, che il soggetto che goda<br />

di rendita INAIL, pur potendo richiedere all’INPS una prestazione<br />

a carico dell’assicurazione generale obbligatoria<br />

in ragione delle percentuali di invalidità riconosciute per<br />

la prestazione non cumulabile, non può tuttavia ottenere<br />

che venga posta a carico della stessa assicurazione<br />

generale obbligatoria la quota della prestazione<br />

corrispondente all’ammontare della rendita<br />

medesima.<br />

Nel 1995, cioè al momento dell’introduzione della Legge<br />

n.335, la norma in oggetto ha rappresentato una vera e<br />

propria rivoluzione nel sistema previdenziale ed assistenziale<br />

pubblico.<br />

Nei decenni precedenti, infatti, non era mai stato messo<br />

in discussione il principio esattamente opposto, e cioè la<br />

piena cumulabilità della rendita con la retribuzione e con<br />

le prestazioni previdenziali.<br />

Questa rivoluzione “copernicana” è stata giustamente<br />

portata all’attenzione della Corte Costituzionale, dubitandosi<br />

da più parti che il comma 43 dell’art. 1 della Legge<br />

n. 335/1995 fosse compatibile con il nostro sistema di<br />

tutela assistenziale e previdenziale previsto dalla Carta<br />

fondamentale della Repubblica.<br />

La Corte Costituzionale, con ordinanza n. 227 del 2002,<br />

ha invece confermato la legittimità dell’intervento legislativo<br />

ritenendo che l’assicurazione obbligatoria contro<br />

gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, pur<br />

avendo una connotazione risarcitoria, appartiene al sistema<br />

di sicurezza sociale, di cui l’assicurazione generale<br />

obbligatoria IVS, cioè INPS, costituisce componente<br />

fondamentale.<br />

Da questa premessa - in verità pacifica - la Corte va poi a<br />

ribadire un principio, anch’esso condivisibile, ma che nel<br />

concreto non risolve i dubbi sollevati perché solo apparentemente<br />

entra nel merito della questione: l’ordinanza<br />

del 2002, infatti, si limita ad affermare che l’esigenza dell’indefettibile<br />

tutela del cittadino lavoratore può essere<br />

soddisfatta dal Legislatore<br />

anche dall’approntamento<br />

di una sola prestazione<br />

adeguata ad<br />

emendare la situazione<br />

di bisogno dell’assicurato,<br />

determinata dal verificarsi<br />

di un evento protetto.<br />

Le critiche, ci pare,<br />

non possono quindi che<br />

permanere. Già nel secondo rapporto ANMIL del 2008,<br />

l’Associazione aveva infatti segnalato come è parte di un<br />

trattamento volto non tanto a sollevare l’interessato da<br />

una situazione di generico bisogno, quanto a indennizzarlo<br />

della perdita di un “valore” fisico ed economico<br />

causata da un altro soggetto, il datore di lavoro, il quale,<br />

per questo, si fa carico delle relative responsabilità civili<br />

sia pure per il tramite del pagamento del premio.<br />

Diversa, invece, è la situazione per l’assicurazione INPS.<br />

In essa, infatti, il lavoratore matura il suo diritto per effetto<br />

del versamento di contributi da parte sua e del datore<br />

di lavoro, e quindi diventa problematico sostenere<br />

che in questo caso possano valere, come affermato dalla<br />

Corte Costituzionale, considerazioni di equilibrio finanziario<br />

e compatibilità economica, quasi che si trattasse di<br />

una prestazione assistenziale a carico della collettività.<br />

Il confronto, cioè, avviene tra due prestazioni sicuramente<br />

non omogenee: l’una - l’assegno INPS - è un reddito<br />

soggetto ad IRPEF, l’altra - la rendita INAIL - è un “non<br />

reddito”, e quindi non è soggetta ad alcuna tassazione.<br />

Il paradosso, tra l’altro, è che la norma che stiamo esaminando<br />

sul divieto di cumulo, nel caso di corresponsione<br />

dell’assegno ordinario di invalidità, viene a configurare<br />

una situazione più favorevole in una fattispecie in cui minore<br />

è stato il danno per il lavoratore a causa dell’infortunio.<br />

Questo perché, come noto, la Legge consente la trasformazione<br />

dell’assegno in pensione di vecchiaia al momento<br />

del raggiungimento dell’età pensionabile e purchè<br />

l’interessato abbia cessato di lavorare; di conseguenza è<br />

ammessa la possibilità di cumulo.<br />

In attesa di tempi migliori da parte del Legislatore va tuttavia<br />

segnalato come, sia la giurisprudenza di merito sia<br />

quella della Suprema Corte di Cassazione, hanno risolto<br />

il divieto di cumulo in senso favorevole all’assicurato sotto<br />

un aspetto importantissimo, interpretando il quadro<br />

normativo in modo più equilibrato.


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

le nostre battaglie<br />

11<br />

La giurisprudenza della Suprema Corte ha infatti chiarito<br />

che il divieto di cumulo si verifica solo in situazioni di invalidità<br />

connotate da completa sovrapponibilità.<br />

Per aversi divieto di cumulo, quindi, non è sufficiente una<br />

generica sovrapponibilità tra le invalidità.<br />

Ciò significa, in altri termini, che per aversi il divieto di<br />

cumulo la prestazione a carico dell’INAIL e quella per<br />

l’inabilità pensionabile o per l’assegno di invalidità a carico<br />

dell’INPS devono fondarsi sull’identico medesimo<br />

presupposto, potendosi ipotizzare, solo con riferimento<br />

a queste situazioni, quella duplicazione di tutele con la<br />

quale si giustifica la scelta legislativa dell’approntamento<br />

di un unico intervento del complessivo sistema di sicurezza<br />

sociale. E’ stato così riconosciuto il diritto al cumulo<br />

della rendita INAIL con l’assegno ordinario di invalidità a<br />

carico dell’INPS in numerosi casi pratici.<br />

Ad esempio, un associato ANMIL, titolare di rendita INAIL<br />

nella misura di 85 punti percentuali per amputazione<br />

dell’arto superiore destro,<br />

aveva purtroppo subito<br />

un successivo ulteriore<br />

grave incidente stradale<br />

con politraumatismo e lesioni<br />

polmonari trattate<br />

chirurgicamente.<br />

All’associato continuava<br />

ad essere effettuata la<br />

trattenuta sul pagamento<br />

dell’assegno ordinario di<br />

invalidità per la quota infortunistica<br />

INAIL, ma i<br />

Giudici del Lavoro di Torino,<br />

sia di primo che di secondo<br />

grado, ne hanno dichiarato<br />

l’illegittimità, dopo<br />

aver disposto una visita<br />

medico-legale in sede di<br />

giudizio che ha accertato la non perfetta sovrapponibilità<br />

dei presupposti invalidanti dell’una e dell’altra prestazione<br />

economica.<br />

L’associato ANMIL, quindi, ha visto riconoscersi il suo diritto<br />

di cumulo non solo per il futuro, anche tutti i ratei<br />

arretrati dell’assegno ordinario di invalidità, nella misura<br />

integrale e non più quindi soggetta a trattenuta.<br />

Il tutto, ovviamente, con gli interessi legali sulle somme<br />

liquidate, vista l’illegittimità della condotta dell’INPS.<br />

Di esempi come quello appena citato ce ne sono stati svariati,<br />

ed anche più eclatanti ancora: come quello in cui<br />

era stato negato il cumulo della prestazione INAIL, di 62<br />

punti tra l’altro, con quella posta a carico dell’INPS, sebbene<br />

quest’ultima derivasse da una patologia di natura<br />

non professionale, un blefarospasmo per l’esattezza (si<br />

veda Cass. Sezione Lavoro n. 5494/2006).<br />

Anche in questo caso la Sentenza ha riparato ad una<br />

inaccettabile ingiustizia sostanziale.<br />

Visto che siamo entrati in argomento, crediamo che sia<br />

opportuno segnalare un punto importantissimo per chi<br />

dovesse trovarsi ad intraprendere un giudizio in tribunale<br />

per vedere riconosciuti i suoi diritti sul cumulo delle<br />

prestazioni INAIL ed INPS.<br />

Si tenga infatti sempre ben presente che nei giudizi<br />

concernenti le prestazioni di invalidità liquidate in conseguenza<br />

di infortunio sul lavoro o malattia professionale<br />

e il divieto di cumulo con la rendita vitalizia liquidata<br />

per lo stesso evento invalidante, il giudice di merito,<br />

investito della questione del divieto di cumulo, deve<br />

sempre decidere: in un senso o nell’altro, ma deve sempre<br />

decidere.<br />

E’ accaduto infatti nelle aule di tribunale che il giudice,<br />

di fronte ai due enti assicurativi e previdenziali interessati,<br />

cioè INAIL ed INPS, che si rimpallano le responsabilità<br />

su chi deve pagare e cosa debba pagare, decida di rinviare<br />

la soluzione ad una decisione<br />

amministrativa tra<br />

i due, ed ad una eventuale<br />

contestazione giudiziaria<br />

tra gli enti. In realtà il giudice<br />

è obbligato per legge<br />

ad affrontare il merito<br />

della questione ed accertare<br />

per quale tecnopatia<br />

è stata riconosciuta la rendita<br />

INAIL e per quali malattie<br />

viene invocata e riconosciuta<br />

l’invalidità per<br />

la quale spetta la tutela<br />

previdenziale a carico dell’INPS;<br />

quindi, deve decidere<br />

la causa.<br />

Finiamo questo breve intervento<br />

rammentando<br />

che il comma 43 dell’art. 1 della Legge n. 335/1995, anche<br />

sulla scia dell’ampio dibattito critico suscitato ancor più<br />

dopo il salvataggio operato dalla Corte Costituzionale, è<br />

stato comunque successivamente corretto dalla Legge n.<br />

388/2000, almeno su un punto importantissimo.<br />

La Legge n. 388/2000, infatti, consente invece il cumulo<br />

nel caso dei trattamenti ai superstiti.<br />

L’introduzione di questa Legge ha comportato, dunque,<br />

che le pensioni di reversibilità liquidate dall’INPS prima<br />

dell’1 luglio 2001, ma non versate agli aventi diritto in ottemperanza<br />

al disposto di cui all’art. 1, comma 43 della<br />

Legge n. 335/1995 perchè i coniugi defunti erano titolari<br />

di pensione d’inabilità fondata sullo stesso evento invalidante<br />

per il quale l’INAIL corrispondeva le rendite vitalizie,<br />

vanno pagate ai richiedenti.<br />

* Legale ANMIL


12<br />

<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

sicurezza sul lavoro<br />

Varato il Decreto correttivo delle disposizioni<br />

sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro<br />

Il Consiglio dei Ministri del 31 luglio scorso ha dato il<br />

via libera definitivo al nuovo testo unico delle norme<br />

in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.<br />

Al testo finale si è arrivati, in particolare, dopo un lungo<br />

e intenso confronto realizzato in più sedi e con tutti<br />

gli interlocutori istituzionali e sociali interessati.<br />

Da ultimo, dopo l’approvazione, il 27 marzo scorso, di<br />

uno schema di decreto correttivo, si è passati attraverso<br />

una ampia istruttoria finalizzata alla formulazione<br />

del parere in Conferenza Stato-Regioni e si è sviluppato<br />

un esauriente e serrato<br />

dibattito nell’ambito<br />

delle Commissioni parlamentari<br />

di Camera e<br />

Senato.<br />

La principale finalità<br />

delle misure varate dal<br />

Governo è quella di rendere<br />

maggiormente effettiva<br />

la tutela della salute<br />

e sicurezza sui luoghi<br />

di lavoro secondo<br />

queste linee di azione:<br />

- introduzione di un sistema<br />

di qualificazione<br />

delle imprese e dei lavoratori<br />

autonomi in settori<br />

a particolare rischio<br />

infortunistico in modo<br />

che in essi possano operare<br />

unicamente aziende<br />

o lavoratori autonomi<br />

rispettosi delle norme<br />

in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tale sistema,<br />

in vista della sua estensione in altri ambiti, inizierà<br />

ad operare nel settore edile per mezzo della istituzione<br />

di una “patente”, strumento che utilizzerà un criterio<br />

certo e semplice (appunto, i “punti patente”) per la<br />

verifica della idoneità tecnico-professionale delle imprese<br />

o dei lavoratori autonomi edili;<br />

- superamento di un approccio meramente formalistico<br />

e burocratico al tema della salute e sicurezza nei<br />

luoghi di lavoro prestando maggiore attenzione ai<br />

profili sostanziali;<br />

- superamento di una cultura meramente sanzionatoria<br />

e repressiva prestando prevalente attenzione alla prevenzione<br />

che è fatta di: maggiore formazione; migliore<br />

informazione; effettività del coordinamento interistituzionale<br />

nella programmazione delle visite ispettive;<br />

- integrazione tra le attività del Servizio Sanitario Nazionale<br />

e dell’INAIL finalizzate all’assistenza ed alla riabilitazione<br />

dei lavoratori vittime di infortuni, in modo<br />

da garantirne il migliore e più rapido recupero dell’integrità<br />

psicofisica e della capacità lavorativa;<br />

- definizione di un corpo normativo coerente anche<br />

con la realtà e le caratteristiche delle piccole e medie<br />

imprese e con le peculiarità delle forme di lavoro atipico<br />

e temporaneo; a queste ultime viene attribuita in<br />

concreto una particolare tutela, con una attenzione<br />

specifica a tali lavoratori in termini di maggiore informazione<br />

e formazione nei loro confronti;<br />

- valorizzazione del ruolo degli enti bilaterali quali<br />

strumenti di ausilio alle imprese e ai lavoratori per il<br />

corretto adempimento degli obblighi in materia di salute<br />

e sicurezza sul lavoro e per l’innalzamento dei livelli<br />

di tutela negli ambienti di lavoro;<br />

- miglioramento della efficacia dell’apparato sanzionatorio,<br />

con l’<strong>obiettivo</strong> di assicurare una migliore corrispondenza<br />

tra infrazioni e sanzioni.<br />

“Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei Ministri in<br />

materia di sicurezza nei luoghi di lavoro si muove nella<br />

giusta direzione: coinvolgimento delle parti sociali,<br />

formazione, informazione.<br />

Questi sono in effetti gli elementi che compongono la<br />

ricetta giusta per sconfiggere la piaga degli infortuni<br />

sul lavoro e delle malattie professionali, creando un clima<br />

non di conflittualità, ma di collaborazione tra i vari<br />

attori coinvolti e l’Associazione continuerà ad essere<br />

all’avanguardia nella sua opera di vigilanza”, così Franco<br />

Bettoni, Presidente dell’ANMIL, ha commentato il<br />

varo definitivo del provvedimento.<br />

“Le dispute ideologiche - ha evidenziato Bettoni -<br />

non fanno bene alla sicurezza dei lavoratori, vincoli<br />

formali e sanzioni sono indispensabili, e il nuovo decreto<br />

comunque li prevede, ma il sistema sanzionatorio<br />

deve rappresentare una barriera “finale” e non il<br />

motore della riduzione drastica del fenomeno infortunistico”.<br />

“Peraltro - ha anche evidenziato il Presidente dell’ANMIL<br />

- il decreto approvato contribuisce a ricomporre<br />

l’unità del processo di tutela delle vittime del<br />

lavoro, col riconoscimento di un chiaro obbligo dell’INAIL<br />

per le cure e la rieducazione degli infortunati,<br />

a coronamento di una battaglia che noi per primi<br />

abbiamo sostenuto negli anni, ma che in questi ultimi<br />

mesi ha visto la convinta ed attiva condivisione<br />

del Ministro Sacconi e dello stesso Parlamento che<br />

l’hanno fatto proprio”.


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

sicurezza sul lavoro<br />

13<br />

Siglato protocollo d’intesa per portare<br />

la sicurezza sul lavoro nelle scuole<br />

Una conferenza stampa a tre - il Ministro del Lavoro<br />

Maurizio Sacconi, il Ministro dell’Istruzione Mariastella<br />

Gelmini, il Presidente dell’ANMIL Franco Bettoni -<br />

nella Sala Verde di Palazzo Chigi per presentare il protocollo<br />

d’intesa sottoscritto tra i due ministeri e l’Associazione,<br />

diretto alla diffusione della cultura della sicurezza<br />

sul lavoro nelle scuole.<br />

Sacconi ha colto l’occasione dell’approvazione definitiva<br />

dei correttivi alle norme in materia di sicurezza<br />

sul lavoro per presentare anche l’importante accordo<br />

con la collega Mariastella<br />

Gelmini e con la nostra Associazione,<br />

un accordo che<br />

si inserisce proprio nel solco<br />

delle previsioni contenute<br />

nel nuovo provvedimento<br />

rispetto all’inserimento<br />

nei programmi educativi<br />

della cultura dei rischi professionali.<br />

D’altra parte, il valore centrale<br />

nel contrasto agli infortuni<br />

sul lavoro ed alle<br />

malattie professionali, non<br />

è certo, o solo, quello delle<br />

sanzioni, che pure ci vogliono<br />

e devono essere adeguate, ma piuttosto la condivisa<br />

consapevolezza che la partita si gioca nell’azienda,<br />

sostenendo e promuovendo cultura, formazione,<br />

informazione con un impegno corale che trovi nel sistema<br />

sanzionatorio una barriera “finale”, ma non il<br />

motore della riduzione drastica del fenomeno infortunistico.<br />

Occorre, però, acquisire anche la consapevolezza che<br />

la promozione della cultura della sicurezza e salute<br />

negli ambienti di vita, studio e lavoro debba essere<br />

un'attività indirizzata prioritariamente nei confronti<br />

dei giovani, cittadini e lavoratori di domani.<br />

In questa ottica, l’ANMIL già dai primi anni novanta ha<br />

avviato iniziative di sensibilizzazione dei ragazzi attraverso<br />

concorsi scolastici - tra le altre ogni anno una iniziativa<br />

nazionale in collaborazione con la rivista<br />

“Okay” - o promuovendo grandi campagne informative<br />

a livello nazionale con la collaborazione di noti vignettisti<br />

e di media partner al massimo livello, come<br />

nel caso della divulgazione tramite il “Corriere lavoro<br />

e scuola” (inserto del Corriere della Sera) di un opuscolo<br />

sulle norme di prevenzione degli infortuni illustrato<br />

da Vauro.<br />

Inoltre, da anni l’Associazione è impegnata con presenza<br />

e testimonianze nel mondo della scuola italiana - attraverso<br />

“esperienze concrete” - per dare il proprio<br />

contributo alla crescita di una nuova cultura della sicurezza.<br />

L’ANMIL, attraverso i suoi singoli iscritti, mostra<br />

chiaramente cosa rappresenti un infortunio sul lavoro,<br />

quali conseguenze fìsiche e psichiche comporti, come la<br />

vita si ripartisca tra un prima ed un dopo l'incidente.<br />

Negli ultimi tre anni sono stati oltre 110.000 i ragazzi ai<br />

quali i volontari ANMIL hanno offerto la loro testimonianza,<br />

attraverso incontri promossi con la sensibilità e<br />

la collaborazione delle istituzioni scolastiche.<br />

Il protocollo d’intesa sottoscritto insieme ai Ministri<br />

Gelmini e Sacconi, formale riconoscimento del ruolo<br />

che l’Associazione ha svolto in questi anni, rappresenta<br />

per l’ANMIL “non un punto di arrivo - ha sottolineato il<br />

Presidente dell’Associazione - ma anzi un momento di<br />

maggiore responsabilizzazione e di stimolo per un impegno<br />

ancora più forte verso l’<strong>obiettivo</strong> di garantire il<br />

più alto livello possibile di prevenzione degli infortuni<br />

e delle malattie professionali”.<br />

Secondo il Ministro Gelmini, un’attenzione particolare si<br />

dovrà avere per gli istituti tecnici e professionali, più vicini<br />

al mondo del lavoro, senza tuttavia trascurare la<br />

sperimentazione di attività anche nei confronti delle<br />

scuole elementari.<br />

Dal canto suo il Ministro Sacconi ha sottolineato “l’importanza<br />

della collaborazione con l’ANMIL per portare<br />

la sicurezza sul lavoro nelle scuole di ogni ordine e grado<br />

e rispetto a questo <strong>obiettivo</strong> verranno anche messe a<br />

disposizione le risorse economiche che la legge già prevede<br />

e che saranno successivamente ripartite con un decreto<br />

interministeriale.


TUTELA<br />

<strong>obiettivo</strong><br />

14 sicurezza sul lavoro<br />

L’ANMIL presenta<br />

il progetto SILOS<br />

I<br />

l progetto SILOS nasce da<br />

una idea innovativa di AN-<br />

MIL, condivisa e fatta propria da<br />

INAIL, sui temi della sicurezza sul<br />

lavoro e sul proposito di focalizzare<br />

l’attenzione intorno al tema<br />

strategico della prevenzione.<br />

Parlare di prevenzione significa,<br />

innanzitutto, rivolgersi ai giovani<br />

che stanno per affacciarsi al<br />

mondo del lavoro e che si apprestano<br />

a concludere il proprio ciclo<br />

di studi superiori. Perché infatti<br />

la scuola è il “palcoscenico”<br />

di questo progetto sperimentale;<br />

la scuola nella sua funzione primaria<br />

di spazio in cui si formano<br />

gli stili di vita, si fortifica il senso<br />

civico e si sviluppa la conoscenza.<br />

Esiste un legame forte tra conoscenza e sicurezza perché<br />

solo chi conosce può prevedere, guardare lontano,<br />

e cogliere - pure nei comportamenti immediati e quotidiani<br />

- il peso del rischio e il valore di un approccio<br />

consapevole.<br />

Non è un caso che questo progetto nasca sulla base di un<br />

assunto, di una “equazione virtuosa”: la conoscenza è sicurezza;<br />

la sicurezza è vita. Perché conoscere è vivere se<br />

la sicurezza si colloca al centro, se si caratterizza come<br />

fulcro di un nuovo modo di vedere le cose. ANMIL è riuscita<br />

a concretizzare questa intuizione, a trasformare in<br />

un progetto rivolto ai giovani e alle scuole l’idea che la<br />

sicurezza non costituisce un ambito di specialismi tecnici<br />

e normativi ma un "saper essere", un'abilità trasversale<br />

in grado di incidere positivamente su tutti gli aspetti della<br />

vita. Ragione per cui sarebbe sbagliato pensare alla sicurezza<br />

come specifica materia di studi ma, piuttosto,<br />

come un percorso in grado di "contaminare" tutte le<br />

materie curricolari in un'ottica interdisciplinare.<br />

L’INAIL ha colto immediatamente la portata innovativa<br />

dell’approccio dell’ANMIL e da questa convergenza è<br />

nato SILOS, un modello originale di disseminazione della<br />

cultura della sicurezza tra le giovani generazioni, attraverso<br />

il coinvolgimento delle scuole superiori e del<br />

corpo docente, in un'ottica sperimentale di utilizzo di<br />

approcci didattici facilitati. In questo modo è possibile<br />

costruire "silos contenitori" di cultura della sicurezza,<br />

declinata all'interno di alcuni contenuti di ciascuna materia,<br />

integrandone i programmi e facendo in modo che<br />

gli allievi si avvicinino ad essa senza percepire il rischio<br />

di Sergio Mustica*<br />

dell’ennesima disciplina mnemonica<br />

da mettere nel cassetto alla<br />

fine dell’anno scolastico.<br />

Ma l’innovazione metodologica<br />

prodotta da ANMIL va oltre l’approccio<br />

trasversale rispetto alle<br />

materie del percorso di studi e si<br />

condensa in una scelta che qualifica<br />

l’intero percorso di sperimentazione<br />

del progetto: il ruolo<br />

di testimonianza dei dirigenti<br />

ANMIL rispetto agli studenti che<br />

partecipano.<br />

La storia e la memoria dell’infortunato<br />

sul lavoro rappresentano<br />

infatti, moralmente e fisicamente,<br />

il contributo offerto allo sviluppo<br />

della società, il prezzo della<br />

dedizione al lavoro, il segno<br />

concreto di come la tenuta del tessuto sociale non possa<br />

realizzarsi se non attraverso la piena consapevolezza di<br />

ciò che non deve essere e che non deve accadere.<br />

La testimonianza dei dirigenti ANMIL, non a caso, conclude<br />

il percorso di sperimentazione didattica e prelude<br />

alla stipula di un patto d’onore attraverso il quale gli<br />

studenti si impegnano ad improntare alla sicurezza il<br />

proprio stile di vita.<br />

La testimonianza dei dirigenti ANMIL rappresenta, insomma,<br />

quasi un passaggio di testimone contrapposizione<br />

feconda tra ciò che è stato e ciò che dovrà essere,<br />

tra il dramma dell’infortunio e la speranza della sicurezza.<br />

In questo senso SILOS ha l’ambizione di essere<br />

non solo un progetto di largo respiro - che verrà poi<br />

esteso a tutte le scuole superiori del Paese - ma una<br />

metafora efficace di ciò che l’ANMIL intende rappresentare<br />

nella società italiana: sperimentazione, innovazione,<br />

testimonianza e prevenzione. Sono parole chiave<br />

che rappresentano altrettanti “silos” di cultura e di<br />

capacità di ascolto.<br />

Non è un caso che il progetto si collochi perfettamente<br />

all’interno di quel “felice paradosso” che alimenta<br />

l’identità e la missione dell’ANMIL: lavorare ogni giorno<br />

per scomparire, prevenire affinché non ci siano più incidenti<br />

sul lavoro e infortunati da rappresentare.<br />

SILOS vuole essere un contributo in questa direzione, per<br />

svuotare i “silos del dolore” e riempire quelli virtuosi della<br />

conoscenza, della consapevolezza e del benessere.<br />

* Consulente ANMIL


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

sicurezza sul lavoro<br />

15<br />

Un Concorso musicale per dare voce<br />

al lavoro femminile<br />

Carissimi Associati,<br />

è da un anno e mezzo circa che ho avuto il piacere di entrare in contatto<br />

con voi.<br />

Ho imparato da vicino la forza che vi contraddistingue e la voglia di recupero<br />

e di vita che prepotentemente, ogni volta, ho sentito gridare dai<br />

vostri occhi.<br />

E’ stato per me un motivo in più di accrescimento anche dal punto di vista<br />

artistico, oltre che umano e personale. Quello che avevo messo in<br />

una canzone, la realtà che avevo immaginato e descritto, raccogliendo dati da fatti di cronaca vissuti<br />

e osservati a distanza, si è via via materializzata, concretizzata, e l’ho quasi vissuta sulla mia<br />

stessa pelle, molto di più di quanto già non la sentissi precedentemente.<br />

Questo mi ha arricchito in maniera indicibile e per questo vi ringrazio sentitamente. Spero di continuare<br />

insieme a voi questo viaggio importante per i vostri diritti, la vostra dignità, il recupero da<br />

parte di tutti i diretti responsabili, di quello che migliora e rende più sicuro il lavoro e lo lascia lontano<br />

da ogni possibile e minimo rischio.<br />

Continuerò con voi, se sarete contenti che io ci sia al vostro fianco, perché attraverso la musica, non<br />

ci sia solo “un periodo” dove le notizie di cronaca sugli incidenti sul lavoro “ sono di moda” e periodi<br />

in cui, non parlandone più, non si faccia più niente per la costruzione di un lavoro “sicuro”.<br />

Non so, nel mio piccolo, quanto possa aggiungere alla vostra forza, alla vostra battaglia, ma prometto<br />

che se anche fosse un solo granellino, beh…..io ce lo metterò. Come sapete, stiamo lavorando con<br />

l’ANMIL al nuovo concorso “Note scordate”.<br />

Un nuovo sguardo sul problema del reintegro nella società di tutte quelle donne che, infortunate,<br />

rimangono ancora più sole e, come dice il nome del concorso stesso,…..finiscono per essere dimenticate…!<br />

Ma non da noi. Siamo qui per dare voce a tutte queste storie.<br />

Raccontatele, mandatele anche in prosa, al sito dell’ANMIL, perché alcuni autori le raccoglieranno,<br />

le faranno diventare canzoni, da mandare nell’aria, da far cantare, perché anche distrattamente,<br />

più di qualcuno, ne venga a conoscenza. E intanto vi dò un abbraccio caldo come il sole di questi giorni<br />

e vi mando il mio specialissimo: “A presto rivederci al ritorno dalle vostre vacanze!”<br />

Vi voglio bene…..ma bene veramente!<br />

Mariella Nava<br />

Affrettatevi a partecipare: scade il 15 novembre<br />

ANMIL ha lanciato il Concorso musicale “Note scordate” per la composizione di canzoni dedicate<br />

al tema del lavoro femminile, con particolare attenzione alle questioni della sicurezza e delle condizioni<br />

di vita delle donne all’indomani di un infortunio.<br />

Aperto a tutti i cantanti, cantautori e appassionati di musica, solisti e band, il Concorso - patrocinato<br />

dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - prevedere diversi premi in danaro<br />

assegnati da una Giuria composta da: • Ombretta Colli • Mariella Nava • Silvia Massarelli<br />

• Piero Pintucci • Tosca • Edoardo Vianello • Massimo Bubola • Simone Cristicchi<br />

• Riccardo Sinigallia. Inoltre, in occasione della Festa della Donna del 2010 verrà organizzato<br />

un evento prestigioso per la premiazione dei vincitori con un Concerto e la realizzazione<br />

di un CD contenente le migliori canzoni in concorso. Parallelamente al Concorso, per dare ulteriore<br />

forza all’iniziativa, i più noti artisti del panorama musicale italiano saranno invitati a realizzare<br />

una nuova canzone su questi temi per poter inserire anche i loro lavori in un disco conclusivo.<br />

Per informazioni www.anmil.it oppure telefonare ai numeri 06.54196208/05/01


16<br />

<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

sostegno psicologico<br />

Saper lottare per la propria e... altrui diversità<br />

di Elvira Laccisaglia*<br />

“La differenza fra ciò che facciamo e ciò che siamo capaci<br />

di fare sarebbe sufficiente a risolvere la maggior parte<br />

dei problemi del mondo”<br />

(Mahatma Gandhi)<br />

8 luglio scorso, mentre era in corso il G8 all’Aquila,<br />

L’ la Cina era teatro, per l’ennesima volta, di gravi<br />

scontri fra etnie diverse. Quello stesso giorno il Presidente<br />

cinese ha lasciato in gran fretta l’incontro per fare<br />

rientro in patria, precisamente nella regione autonoma<br />

dell’estremo ovest, lo Xinjiang Uigurico.<br />

Qui vive il popolo degli Uiguri, una etnia di religione<br />

musulmana e di lingua turca, che costituisce circa il 45%<br />

dei 19 milioni di popolazione residente in quella regione,<br />

ma che rappresenta una esigua minoranza se rapportata<br />

alla totalità dei cinesi su scala nazionale. Gli Uiguri<br />

si sono ribellati perchè si sentono discriminati nella<br />

loro patria, minacciati nell’identità religiosa e nel patrimonio<br />

culturale.<br />

Non è la prima volta che gli Uiguri si ribellano. Infatti la<br />

regione da loro abitata, lo Xinjiang, era considerata il<br />

corridoio commerciale tra est e ovest, in quella che veniva<br />

definita la Via della Seta, e proprio per questa sua<br />

particolarità ha sempre vissuto una lunga e complessa<br />

storia di movimenti di popoli, governanti e religioni.<br />

Quello che gli Uiguri lamentano sono le limitazioni alla<br />

loro libertà religiosa: infatti ai lavoratori statali e agli<br />

alunni che frequentano le scuole pubbliche è vietato frequentare<br />

i servizi religiosi nelle moschee, così come effettuare<br />

il pellegrinaggio alla Mecca.<br />

Gli Uiguri sono una minoranza, ma sono orgogliosi di esserlo<br />

e cercano, come tanti altri popoli, di difendere le<br />

proprie tradizioni, lottando per conquistare gli stessi diritti<br />

dei loro connazionali cinesi. Minacciati da chi è sempre<br />

alla ricerca di nuovi territori da sfruttare e che, di<br />

fronte agli interessi economici, non esita a sacrificare vite<br />

umane, gli Uiguri non hanno avuto paura a farsi sentire<br />

e si sono ribellati. La cosa straordinaria è che, nonostante<br />

siano così piccoli ed “insignificanti”, sono riusciti<br />

a far sì che il Presidente stesso lasciasse il tavolo di lavoro<br />

con altri Presidenti di altre “superpotenze” e facesse<br />

subito ritorno in patria!<br />

La notizia ha avuto una vasta eco perché, nonostante i<br />

tentativi cinesi di bloccare gli accessi alla rete cibernetica<br />

(niente internet, niente sms, niente telefonate verso<br />

l’estero), gli Uiguri sono riusciti a “rompere il muro” e a<br />

“viaggiare”: così internet ha funzionato come un tamtam<br />

che si è propagato per l’etere ed ha diffuso la notizia<br />

che un popolo per molti di noi sconosciuto, insignificante<br />

dal punto di vista del potere sia economico che<br />

politico, aveva il coraggio di protestare per difendere la<br />

propria integrità culturale.<br />

La lotta degli Uiguri è simile a quella di tante altre popolazioni<br />

che nel corso della storia e tutt’oggi hanno lottato<br />

e lottano per una vita più dignitosa: la loro forza è<br />

credere nelle proprie idee e nella loro capacità di mantenersi<br />

uniti, sapendo che soltanto insieme si può essere<br />

più forti. Ed oggi grazie ad internet queste popolazioni<br />

possono contare sull’appoggio e sostegno di tantissime<br />

altre persone nel mondo: la comunità virtuale che può<br />

combattere insieme per le ingiustizie sociali.<br />

A differenza di altri popoli che in un passato anche molto<br />

recente sono spariti senza che noi ne sapessimo niente,<br />

far sparire oggi un popolo come gli Uiguri è più difficile,<br />

perché la comunità virtuale riesce a superare i controlli<br />

politici e a garantire comunque e sempre il diritto<br />

a comunicare.<br />

Internet non è soltanto un canale tecnologico di informazione<br />

o di attività sociali ed economiche, è anche un<br />

luogo virtuale che produce effetti sul pensiero e sul<br />

comportamento. Su internet si comunica, e la comunicazione<br />

è un rilevante fatto sociale. Addirittura alcuni<br />

studiosi ritengono che si debba “pensare alla rete come<br />

modello di organizzazione dei nostri pensieri e della<br />

nostra socialità”.<br />

Noi oggi sappiamo che la comunicazione non è più vincolata<br />

da confini geografici o da leggi nazionali, ma proprio<br />

grazie ad internet è una comunicazione globale,<br />

che investe l’intero pianeta, e che in qualche modo fa sì<br />

che i singoli governi non possano più nascondere episodi<br />

di violenza interna e/o di soprusi, senza assumersene<br />

la responsabilità di fronte al mondo.<br />

In qualche modo quello che è successo mentre era in corso<br />

il G8 dell’Aquila ci ha fatto capire quanto sia importante,<br />

oggi più che mai, rimanere uniti anche se in modo<br />

soltanto virtuale.<br />

* Psicoterapeuta Resp. Numero Verde ANMIL<br />

Il Numero Verde ANMIL<br />

800.275050<br />

per il Sostegno Psicologico<br />

è a disposizione dei Soci:<br />

lunedì e venerdì dalle 10.00 alle 12.00;<br />

martedì, mercoledì e giovedì dalle 17.30 alle 20.30.


<strong>obiettivo</strong><br />

cultura e società<br />

TUTELA<br />

17<br />

60 anni insieme<br />

Il nostro Socio Giovanni Battista Avalle e la moglie Maria Tealdi di Carmagnola (Torino) hanno festeggiato<br />

il 27 agosto 60 anni di matrimonio dimostrando così di essere una coppia davvero esemplare<br />

e salda al punto che nemmeno un infortunio sul lavoro ha potuto dividere.<br />

Auguri vivissimi dalla Sezione di Torino e dalla nostra redazione per queste nozze di diamante.<br />

Ivo Riva<br />

Vive a Dronero in provincia di Cuneo, ha 30 anni, invalido del lavoro da oramai 14 anni con un’amputazione al 2°-3°-4° dito della mano<br />

sinistra (ed è mancino). Ha sempre avuto la passione per lo sport, in particolar modo la kickboxing e la montagna, che ha continuato<br />

a seguire anche dopo l’incidente, con tutte le difficoltà che ne sono scaturite per la difficoltà a impugnare il materiale, da un guantone<br />

ad una piccozza. Le competizioni agonistiche di kickboxing le sta ormai abbandonando, non per la mano ma per l’età e la sua casa<br />

è piena di trofei e coppe frutto delle sue fatiche.<br />

Come racconta lo stesso Ivo: “Per la montagna il discorso è differente, col passar degli anni la voglia di scoprire è sempre più forte e la<br />

voglia di salire sempre più in alto cresce mano a mano che scalo”. Ha iniziato a scalare le montagne più vicine per poi passare a quelle<br />

più alte d’Italia: il Cervino e il Monte Bianco. Da due anni si è spinto ad esperienze extraeuropee: M. Kenya 5200m in Kenya e Aconcagua<br />

6962m in Argentina, e poi montagne sempre più alte, sempre più dure e sempre più fredde, da affrontare con grande determinazione.<br />

Quest’anno a settembre ha intenzione di andare in Nepal a scalare il Dhaulägiri 8167m, che in Nepalese vuol dire La Montagna<br />

Bianca. Per coronare questo sogno il Consiglio provinciale ANMIL di Cuneo che sosterrà Ivo nella sua impresa ha stampato delle<br />

bandiere con il simbolo dell’ANMIL, che il nostro “amico” farà sventolare lassù oltre gli 8.000 metri. Ci uniamo quindi almeno con lo<br />

spirito alla sua grande avventura e nelle pagine della nostra rivista seguiremo le sue imprese per esprimergli tutta la nostra stima per il<br />

coraggio e la forte determinazione del nostro amico. “Forza Ivo!”<br />

Alessandro Grassi<br />

Nonostante il grave infortunio nel 1991, che gli ha portato l’amputazione della gamba sinistra poco<br />

sopra il ginocchio, Alessandro Grassi si è avvicinato allo sport e al ciclismo ha iniziando nel 1995<br />

il suo percorso agonistico, partecipando a gare nazionali e internazionali, con ottimi risultati.<br />

Il Record Mondiale dell’ora, categoria disabili Velodromo di San Vincenzo, Livorno a settembre<br />

2004, il Premio Pegaso d’Oro ricevuto dal Presidente della Regione Toscana Claudio Martini. E poi<br />

le gare del circuito professionale.<br />

Per coronare il suo sogno di partecipazione alle paralimpiadi di Pechino, a settembre 2008, le associazioni<br />

sportive del suo paese hanno dato vita a un comitato, “Pedaliamo con Alessandro Grassi<br />

verso Pechino 2008”. Ma Alessandro Grassi a Pechino non ci è arrivato perché il CT della Nazionale<br />

ha selezionato soltanto un atleta della categoria Lc3, amputati sopra il ginocchio, e purtroppo<br />

i risultati non ci sono stati.<br />

Ma non sono solo le sue di imprese sportive a interessare Alessandro Grassi: il suo sogno più ambizioso<br />

resta quello di creare un gruppo sportivo, un’associazione o un comitato che possa far conoscere lo sport ai ragazzi disabili possibili<br />

futuri atleti.<br />

Settimio Agostinelli<br />

Di Settimio abbiamo già parlato alcuni anni fa attraverso le pagine di questa rivista. Oggi ha 69 anni e certo non gareggia più come<br />

un tempo, ma ancora si allena e si dedica alla sua famiglia.<br />

A 22 anni, mentre stava lavorando come elettricista sull'autostrada del Sole, finì schiacciato dal crollo di un blocco di cemento armato<br />

e si ritrovò su una sedia a rotelle. Ma da quella tragedia Settimio è “risorto” e della sua carrozzina ha fatto l'amica di tante<br />

avventure, sportive ed anche umane. "Dopo 11 mesi passati ingessato al letto - racconta - iniziai a fare sport, pallacanestro, lancio<br />

del disco, del giavellotto e da allora non mi sono più fermato".<br />

Si è dedicato in particolare alle maratone. Ha corso 5 volte la Stramilano, altre 5 volte la maratona di Roma. E poi la maratona di<br />

Palermo, Napoli, la sfida della "Cento chilometri del Passatore" da Firenze a Faenza, disputata tre volte, nel 79, nell'80 e nell'81, e<br />

sempre vinta. Settimio non si è mai arreso ed è sempre riuscito a tagliare il traguardo come vincitore, nello sport come nella vita!


TUTELA<br />

<strong>obiettivo</strong><br />

18 le regioni<br />

a cura dell’Ufficio Servizi Istituzionali ANMIL<br />

FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

Datori di lavoro privati, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato e altri organismi opportunamente individuati<br />

saranno i beneficiari dei contributi, stanziati dalla regione Friuli Venezia Giulia e distribuiti dalle province, per l’occupazione<br />

dei disabili.<br />

Approvando in via preliminare, su proposta dell’Assessore al Lavoro, gli indirizzi per l’utilizzo delle risorse a disposizione,<br />

la Giunta Regionale ha stabilito di destinarle al collocamento mirato delle persone disabili attraverso il Finanziamento<br />

di azioni che ne favoriscano l’inserimento lavorativo.<br />

Tra le tipologie individuate, figurano ad esempio la realizzazione e l’adeguamento del posto di lavoro, la rimozione<br />

delle barriere architettoniche, iniziative volte a garantire l’accessibilità al posto di lavoro, la mobilità e gli spostamenti,<br />

interventi di rielaborazione delle modalità lavorative per renderle adeguate a forme concordate di telelavoro, assunzioni<br />

effettuate dai privati a seguito di convenzioni stipulate con le Province e percorsi personalizzati di integrazione<br />

lavorativa.<br />

LAZIO<br />

Siglato un Protocollo di intesa tra la Regione Lazio e l’INAIL per l’erogazione dei contributi del Fondo<br />

di solidarietà per le famiglie delle vittime di incidenti mortali sul lavoro.<br />

Il fondo regionale di un milione di euro è stato stanziato a favore delle famiglie di lavoratori morti per<br />

infortunio sul posto di lavoro prevedendo un contributo straordinario di 10mila euro per ogni lavoratore<br />

deceduto.<br />

La Giunta del Lazio ha approvato la delibera dell’Assessore al Lavoro Alessandra Tibaldi, che fissa le modalità<br />

di finanziamento e la gestione di questo strumento di solidarietà. Ne beneficeranno i familiari di lavoratori<br />

che al momento dell’infortunio mortale erano residenti nel Lazio e quelli di lavoratori morti in un<br />

infortunio all’interno del territorio regionale. A decidere l’ammissione all’erogazione dei contributi - che<br />

possono essere concessi per gli infortuni mortali avvenuti dopo l’1 gennaio 2009 - sarà l’INAIL.<br />

Dal 1° luglio 2009, direttamente presso le segreterie dei Centri di Formazione Professionale del Comune<br />

di Roma, possono essere presentate le domande di iscrizione ai Corsi per l’anno 2009/2010.<br />

Le iscrizioni si riferiscono ai corsi per l’assolvimento dell’obbligo formativo per l’anno 2009/2010, indirizzate<br />

ai giovani dai 15 ai 18 anni, e ai corsi polivalenti per disabili presso i 9 centri di formazione professionale<br />

del territorio comunale.<br />

L’offerta formativa, che si articola in bienni o trienni, di 1.000 ore con tirocinio in azienda, prevede diversi<br />

corsi gratuiti: estetista, elettricista, manutentore frigoriferista, meccanico, operatore informatico, operatore<br />

multimediale, operatore della ristorazione, manutentore imbarcazioni da diporto.<br />

I CFP (Centri di Formazione Professionale) comunali sono un’importante realtà che il Campidoglio gestisce<br />

da decenni diplomando ogni anno centinaia di ragazzi. I centri costituiscono un anello fondamentale delle<br />

politiche del lavoro, insieme all’orientamento e all’inserimento. Un’opportunità soprattutto per i giovani<br />

delle fasce sociali deboli e svantaggiate.<br />

Le domande di iscrizione ai corsi possono essere presentate entro l’8 settembre 2009, direttamente presso<br />

le segreterie dei Centri di Formazione Professionale. I corsi iniziano il 16 settembre.<br />

Agli iscritti ai propri corsi di formazione professionale il Comune offre anche un colloquio di orientamento<br />

presso i propri C.O.L.<br />

Altro ‘benefit’: garanzie sino al 50% dei prestiti richiesti alle banche per l’apertura di un’attività in proprio.<br />

A seguito di numerose richieste, segnaliamo nuovamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - serie regioni - del<br />

1° agosto scorso, la legge regionale 21 ottobre 2008 n. 17 con oggetto: “Norme in materia di inserimento al lavoro<br />

delle persone con disabilità”.<br />

Con tale provvedimento, al fine di garantire il rispetto della normativa posta a tutela del lavoratore disabile, gli<br />

uffici della pubblica amministrazione, sono tenuti a trasmettere copia della dichiarazione del legale rappresentante<br />

presentata dalle imprese attestante il rispetto della legge 68/99, entro trenta giorni dalle ricezione. L’ufficio<br />

competente in materia di occupazione dei disabili, procede alla veridicità del contenuto e dichiara l’esito all’amministrazione<br />

interessata.<br />

La Regione, inoltre, al fine di promuovere l’adozione di efficaci strategie aziendali e il riconoscimento delle buone prassi,<br />

nonché per facilitare l’inserimento lavorativo del disabile istituisce il “Bollino H”. I relativi criteri e le modalità di at-


a cura dell’Ufficio Servizi Istituzionali ANMIL<br />

<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

le regioni<br />

19<br />

tribuzione verranno successivamente individuati con apposita delibera di Giunta Regionale tenendo comunque conto<br />

dei seguenti parametri: numero dei disabili inseriti; percentuale di invalidità media; livello di adeguamento del posto<br />

di lavoro; idoneità della mansione lavorativa al tipo di disabilità.<br />

LIGURIA<br />

La Giunta Regionale, con deliberazione n. 848 del 19 giugno 2009, ha approvato il bando per la concessione<br />

di contributi in conto capitale a fondo perduto per finanziare l’acquisto della prima casa di abitazione.<br />

Chi ha acquistato o acquista la prima casa nel 2009 ha diritto a un contributo di 10 mila euro dalla Regione<br />

Liguria.<br />

Può accedere al finanziamento chi è residente o lavora in uno dei comuni interessati e con Isee (riferito al<br />

nucleo familiare) non superiore ai 30 mila euro: in particolare hanno la precedenza coppie - giovani (al di<br />

sotto dei 30 anni) e di recente formazione (ovvero che abbiano assunto lo stesso indirizzo anagrafico da<br />

non più di due anni) o in procinto di sposarsi - single con figli a carico e nuclei familiari con più di tre figli.<br />

Per aver diritto al finanziamento, la casa acquistata deve costare non più di 250 mila euro e deve necessitare<br />

di interventi di manutenzione (o, se nuova, deve essere acquistata da un’impresa di costruzione o attraverso<br />

una cooperativa), chi acquista deve accendere o aver acceso un mutuo e l’acquisto non deve essere<br />

stato precedente al 2009: può accedere al finanziamento, in presenza di tutti gli altri requisiti, anche<br />

chi nell’anno in corso ha stipulato un compromesso di acquisto o risulta socio assegnatario in via preliminare<br />

da una cooperativa edilizia, ma che perfezionerà l’acquisto o l’assegnazione in via definitiva dopo il<br />

2009 (in questo caso il contributo viene liquidato al 50%, per l’altra metà si deve aspettare il rogito notarile<br />

di compravendita).<br />

Chi è interessato può fare richiesta al comune capofila (l’elenco dei comuni e la suddivisione in 16 zone è<br />

riportata nel bando) entro mercoledì 30 settembre. Lo stanziamento regionale ammonta a 5 milioni di euro<br />

(2 milioni 680 mila euro in provincia di Genova, 670 mila euro in provincia di Imperia, 730 mila euro in<br />

provincia della Spezia e Savona 920 mila euro in provincia di Savona): saranno quindi 500 i nuclei familiari<br />

che potranno usufruire di un aiuto da parte della Regione per comprare casa.<br />

AIUTIAMO LE VITTIME DEL LAVORO<br />

TERREMOTATE IN ABRUZZO<br />

L’ANMIL sta predisponendo alcune iniziative<br />

mirate che pongono l’<strong>obiettivo</strong> di offrire<br />

un sostegno concreto che possa alleviare<br />

le condizioni degli invalidi del lavoro<br />

che dal sisma recente hanno subito<br />

la perdita della casa e dei propri beni.<br />

Chi vuole dare un contributo può farlo<br />

tramite un versamento,<br />

con causale “Sostegno per l’Abruzzo”:<br />

• sul conto corrente postale n° 71435580,<br />

intestato alla Fondazione ANMIL<br />

Sosteniamoli subito ONLUS;<br />

• sul conto corrente bancario, intestato<br />

alla Fondazione ANMIL Sosteniamoli<br />

subito ONLUS, codice IBAN:<br />

IT 86 X 03002 05271 0000 105857 52.<br />

Vi invitiamo dunque a tenere d’occhio<br />

il nostro sito e il periodico per essere<br />

aggiornati sulle iniziative che in proposito<br />

realizzeremo.


TUTELA<br />

<strong>obiettivo</strong><br />

20 vita associativa<br />

ALESSANDRIA<br />

Lo scorso 5 giugno, a conclusione del corso complementare universitario<br />

Prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, tenuto<br />

al Politecnico di Alessandria per gli studenti di Ingegneria, il<br />

docente Prof. Marco Carrescia ha invitato alcuni esponenti dell’ANMIL<br />

a dare testimonianze del proprio infortunio, ribadendo<br />

che quest’occasione di confronto con i ragazzi ha dato, negli anni,<br />

i suoi frutti e sottolineando l’interesse che tale contatto suscita<br />

dal punto di vista sia emozionale che dalla memoria negli allievi.<br />

Erano presenti per l’ANMIL: Francesco Margaria, Danilo Poggi, Primo Mazzardis e Massimiliano Zambruno. L’auspicio<br />

dell’Associazione è che tale corso diventi obbligatorio nel piano studi per i futuri Ingegneri e, soddisfatti della risposta<br />

avuta negli anni passati, ha ribadito l’intenzione di rifinanziare il premio di 500 euro per chi supera l’esame con<br />

migliore votazione anche per il prossimo anno accademico. A conclusione del pomeriggio sono state distribuite le magliette<br />

realizzate dall’ANMIL con una vignetta di Vauro appositamente creata per l’Associazione.<br />

AQUILA<br />

Per aiutare i soci della città di L’Aquila messi a dura prova<br />

dal terribile sisma che ha devastato l’Abruzzo è stata predisposta<br />

una nuova sede operativa, in sostituzione della<br />

Sede provinciale ANMIL che ha subito anch’essa gravi danni,<br />

in una struttura prefabbricata, tipo container, dalle dimensioni<br />

di 60 mq, ricevuta in concessione dalla Protezione<br />

Civile e dal Comune de L’Aquila.<br />

La struttura situata in via Rocco Barabba è stata concepita<br />

secondo i criteri previsti per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed è aperta dal lunedì al venerdì,<br />

dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 13.30 alle ore 16.00. Sono inoltre attivi i seguenti recapiti telefonici:<br />

0862.24302 - 334.6691994 - 329.0582269.<br />

BARI<br />

Nel comune di Canosa di Puglia (Ba) opera la sede locale<br />

ANMIL guidata dal responsabile Giuseppe Compierchio,<br />

in vico Ciro Menotti n. 26.<br />

Giuseppe Compierchio, nato a Cerignola (Foggia) e invalido del<br />

lavoro al 34%, cavaliere della repubblica, da diversi anni è Consigliere<br />

prov. ed esplica la propria attività di volontariato associativo<br />

ricevendo soci e non soci, informando la categoria in relazione<br />

ai propri diritti ed opportunità a livello locale e nazionale.<br />

Grazie al suo impegno è stata denominata una strada comunale<br />

“Via Caduti del Lavoro” e nel ’94 l’amministrazione comunale ha patrocinato in toto l’inaugurazione del monumento<br />

agli invalidi del lavoro, uno dei primi realizzati nella provincia di Bari.<br />

Sabato 27 giugno, presso i locali della sede prov. di Bari, si è tenuta la cerimonia di premiazione del Dr. Vincenzo<br />

Parisi, neolaureato in ingegneria gestionale, cui la Fondazione ANM IL “Sosteniamoli subito” aveva assegnato una delle<br />

borse di studio per la realizzazione di tesi di laurea su “Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro”.<br />

Presenti per l’occasione: il Presidente prov. ANMIL, Cav. Lorenzo Lorusso che ha relazionato in merito alla decisione del<br />

comitato premiante sulla tesi vincitrice, il Presidente reg. ANMIL puglia, il Cav. Antonio D’Ambrosio e tutto il Consiglio<br />

provinciale.<br />

Pregiandosi di premiare in prima persona il vincitore il Presidente lorusso ha ringraziato per l’attenzione e la sensibilità<br />

dimostrata verso il fenomeno infortunistico, sottolineando che contributi culturali come la tesi del Dr. Parisi siano<br />

sempre più determinanti nella lotta contro di esso.<br />

BENEVENTO<br />

Si è svolta con grande successo lo scorso 17 maggio la gita sociale a Roma e a Castel Gandolfo organizzata dalla<br />

Sezione.


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

vita associativa<br />

21<br />

Il gruppo composto da 180 persone tra soci e familiari ha visitato i più importanti<br />

siti storici e il Quirinale per poi recarsi ad ammirare la residenza estiva del<br />

Papa a Casterl Gandolfo, il bellissimo lago di Albano e la chiesa del Bernini di<br />

S. Tommaso di Villanova. La gita è terminata con un giro dei Castelli Romani<br />

(Frascati, Marino, Grottaferrata ecc.) ed è stata molto apprezzata per l’organzizazione<br />

e la piacevole compagnia.<br />

Domenica 5 luglio si è svolta con grande partecipazione di socie, a Cusano<br />

Mutri (BN), la Giornata locale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.<br />

I partecipanti si sono recati in corteo preceduti dal complesso bandistico locale<br />

alla Chiesa di S. Giovanni Battista per la S. Messa a suffragio delle vittime del<br />

lavoro. Dopo la deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti sul<br />

lavoro dove è stata deposta una corona si è tenuta la cerimonia civile cui sono<br />

intervenuti: il Consigliere Prov. ANMIL Innocenzio Civitillo che nella veste di cittadino<br />

di Cusano Mutri e promotore dell’iniziativa insieme al Consigliere Antonio<br />

Di Biase, ha aperto i lavori. Hanno preso la parola il Presidente Prov. ANMIL<br />

Corradino Romano, il Vice-Sindaco Leucio Di Biase, il Presidente del Consiglio<br />

Prov. Dott. Giuseppe Maria Maturo, l’On. Antonio Barbieri Vice-Presidente della<br />

Provincia ed Assessore ai lavori pubblici, il componente del Comitato Esecutivo naz. ANMIL Saverio Cantile è stato<br />

Oratore ufficiale della manifestazione. Infine il socio Carodio Scarpato, già Delegato ANMIL al Congresso naz. ha sottolineato<br />

che la manifestazione è stata dedicata in particolare a Mario Valente, cittadino di Cusano Mutri, uomo onesto,<br />

grande e stimato lavoratore, padre buono ed integerrimo, deceduto due mesi dopo essere stato insignito del Brevetto<br />

e Distintivo d’onore a causa della malattia professionale contratta per l’esposizione all’amianto e l’Associazione<br />

sarà sempre vicina alla vedova ed ai suoi figli.<br />

BERGAMO<br />

È stato inaugurato a Clusone un monumento voluto dall’ANMIL e collocato<br />

nel piazzale già dedicato alla “memoria dei Caduti sul lavoro”.<br />

La cerimonia è stata preceduta da un incontro nella “Sala Legrenzi” di Palazzo<br />

Marinoni Barca alla presenza del Presidente naz. ANMIL Franco Bettoni,<br />

del Presidente Prov. Luigi Feliciani, del Presidente della Provincia On.<br />

Ettore Pirovano, dell’Assessore prov. alla sicurezza sul lavoro Enrico Zucchi,<br />

dell’On. Giacomo Stucchi, dell’On. Giovanni Sanga e dei sindaci e amministratori<br />

della zona.<br />

Il Presidente Naz. Bettoni ha sottolineato che è una giornata importante<br />

per promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro insieme alle istituzioni<br />

e al territorio, mentre il Presidente Feliciani ha detto che 1.120<br />

morti bianche in un anno sono inaccettabili e il con il nostro impegno<br />

nelle scuole, parlando di sicurezza e facendo sì che cresca una nuova<br />

cultura, ci porti a non erigere più monumenti come quello inaugurato<br />

oggi.<br />

Dopo l’inaugurazione del monumento c’è stato il taglio del nastro affidato<br />

al Sindaco dei ragazzi di Clusone Giulia Palamini e poi la benedizione del cappellano della chiesa del Paradiso, don Nicola<br />

Morali.<br />

Il monumento alla memoria dei Caduti sul lavoro è formato da un masso erratico dell’alta Val Seriana, che porta incisa<br />

la scritta “ANMIL Clusone 2009” e dalla riproduzione in metallo del simbolo dell’Associazione composto da un’incudine,<br />

un’ancora e due spighe di grano.<br />

“Questo Monumento, ha detto il Sindaco Giulio Giudici, ci deve ricordare che non bisogna abbandonare le famiglie o<br />

chi ha avuto menomazioni. Una società fa il suo dovere se è presente nel momento del bisogno”.<br />

Si è svolta domenica 2 agosto u.s. la cerimonia commemorativa, organizzata dall’<strong>Anmil</strong> di Bergamo in<br />

collaborazione con l’Amministrazione comunale di Piazza Brembana.<br />

La mattinata celebrativa ha avuto inizio nella sala della biblioteca alla presenza del presidente provinciale<br />

ANMIL Luigi Feliciani, del presidente nazionale Franco Bettoni, del sindaco Gerimia Arizzi, dell’assessore all’istruzione,<br />

formazione, lavoro e sicurezza sul lavoro della provincia Enrico Zucchi e delegazioni <strong>Anmil</strong> con


TUTELA<br />

<strong>obiettivo</strong><br />

22 vita associativa<br />

le loro bandiere provenienti da tutta la bergamasca.<br />

Il presidente Luigi Feliciani ha sottolineato che la nostra associazione, da oltre 60 anni, si occupa della<br />

tutela delle vittime di infortuni sul lavoro, ma si adopera con altrettanto impegno per la divulgazione<br />

della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, avendo maturato, in tutti questi<br />

anni, una fondamentale consapevolezza sulla priorità del valore della salvaguardia della vita e della salute<br />

di tutti i lavoratori negli ambienti in cui trascorrono circa la metà delle loro giornate e, in media,<br />

un terzo della loro vita.<br />

I relatori nel loro intervento hanno sottolineato l’importanza dell’impegno comune a far crescere la cultura<br />

della sicurezza sul lavoro soprattutto nell’ambito scolastico.<br />

Al termine della cerimonia civile Don Alessandro Beghini ha celebrato, nella chiesa parrocchiale, la Santa<br />

Messa in ricordo dei Caduti sul lavoro.<br />

In chiusura della giornata celebrativa, i convenuti in corteo, accompagnati dal Corpo Musicale di San Pellegrino<br />

Terme, si sono diretti al Monumento ai Caduti per la deposizione di un omaggio floreale.<br />

BIELLA<br />

Sono stati 101 i partecipanti alla 5ª Corsa podistica ANMIL di Biella svoltasi lo scorso 17 maggio con il Patrocinio della<br />

Provincia e della città di Biella dedicata al ricordo del compianto “Luigino Costenaro”.<br />

Sono stati distribuiti pacchi alimentari a tutti i partecipanti, acqua minerale fornita dalla ditta Lauretana e tè caldo.<br />

Il trofeo “Luigi Costenaro” offerto dalla famiglia, in memoria dell’impegno sociale come Consigliere ANMIL e come<br />

sportivo, è stato consegnato dalla vedova alla società con più atleti partecipanti U.U.B. Biella<br />

È arrivato 35° il segretario ANMIL Gallotto Massimo.<br />

Gli altri premi in coppe e omaggi a sorteggio gentilmente sono stati forniti dalla Provincia di Biella, dal Comune di Biella,<br />

Fondazione Cassa di Risparmio, dall’ANMIL di Roma e dalla Sez. locale, dall’Agenzia Immobiliare Metroquadro, dalla<br />

Cassa di Risparmio, dalle ACLI di Biella, dal lanificio Fratelli Cerruti che ha donato confezioni di tagli di stoffa, dalla<br />

Bttega del cucito Biella e dalla Bottega Verde. A consegnaree i premi c’erano i rappresentanti ANMIL e ACLI, l’Assessore<br />

comunale Sig. Chiola, il funzionario INAIL Francesco Piemontese, il resp. ACLI e Lavoro & Sicurezza Ing. Gianfranco<br />

Penna che hanno tenuto un breve intervento prima della partenza.<br />

BRESCIA<br />

Il 14 luglio presso la Curia Vescovile, il Presidente<br />

prov. ANMIL Angelo Piovanelli insieme<br />

al Consiglio prov., ha incontrato il Vescovo di<br />

Brescia S.E. Mons. Luciano Monari che ha<br />

manifestato piena disponibilità a dialogare<br />

sui temi che riguardano la piaga degli infortuni<br />

sul lavoro e delle morti bianche.<br />

In particolare si è svolta una riflessione sul<br />

conseguente trauma e sulla sua difficile rielaborazione,<br />

sulla rappresentazione mediatica<br />

che viene prospettata all’opinione pubblica e<br />

sul rapporto tra le vittime degli infortuni e la comunità. Si sono esaminate le cause della mancata sicurezza sui<br />

luoghi di lavoro e di una prevenzione che non è ancora entrata nella cultura del lavoro. Si è convenuto che non si<br />

può assolutamente attribuire un infortunio ad una predestinata fatalità e che bisogna sostenere l'affermarsi della<br />

prevenzione e della sicurezza come un valore sociale.<br />

S.E. il Vescovo ha manifestato grande attenzione e sensibilità alle tematiche della categoria e dell’ANMIL e sottolineato<br />

l’importante aspetto della disabilità e di come queste persone siano portatrici di valori che interpretano appieno<br />

il senso della vita. Mons. Monari ha voluto approfondire le valutazioni poste alla Sua attenzione ed ha aggiunto<br />

una esortazione ad aiutarci reciprocamente per meglio vivere l’impegno a far fronte al fenomeno infortunistico,<br />

poiché lo stesso non riguarda i singoli lavoratori che ne rimangono vittima, bensì deve coinvolgere l’intera<br />

comunità.<br />

A conclusione dell’incontro il Presidente ANMIL Piovanelli ha offerto in dono al Vescovo il volume fotografico<br />

“NO!” oggetto di una mostra che sta girando l’Italiaper ricordare una realtà quotidiana che vede ancora troppi<br />

morti e infortunati sui luoghi di lavoro.


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

vita associativa<br />

23<br />

CUNEO<br />

La Delegazione ANMIL di Fossano, nel cuneese, per l’estate 2009 ha<br />

organizzato alcuni eventi sportivi di tipo amatoriale, tra cui alcune seguitissime<br />

gare di bocce.<br />

Il ritrovo dei partecipanti, soci, amici e famigliari è stato presso la<br />

Bocciofila Forti Sani di Fossano e l’Amministrazione Provinciale ha offerto<br />

Coppe ed altra oggettistica.<br />

FERRARA<br />

La legge finanziaria 2007 ha esteso la disciplina sul collocamento obbligatorio anche agli orfani maggiorenni ed ai<br />

coniugi supersiti di caduti sul lavoro o per l’aggravarsi di invalidità riportate per tali cause. Per agevolare il loro collocamento<br />

al lavoro, presso la Prefettura è stato costituito un tavolo tecnico al quale partecipano la Provincia di Ferrara,<br />

l’INAIL, l’INPS e l’ANMIL, volto a facilitare l’applicazione della legge assicurando ai beneficiari di tale normativa una attività<br />

di supporto e di orientamento per le prime incombenze di natura amministrativa e per gli adempimenti successivi.<br />

La Prefettura ha già contattato, con lettera, i congiunti delle vittime degli incidenti sul lavoro occorsi negli anni dal<br />

2005 al 2008. Successivamente verranno avvisati personalmente anche i superstiti di coloro che sono deceduti negli<br />

anni precedenti.<br />

Tuttavia coloro che ritengono di poter beneficiare di questa normativa possono contattare la Sezione per informazioni<br />

e supporto.<br />

Accogliendo l’invito ad aderire al Gruppo di sostegno del progetto “Sicurezza Cantieri edili” l’ANMIL di Ferrara si<br />

impegna a collaborare per una maggiore prevenzione antinfortunistica nel settore delle costruzioni con il supporto di:<br />

DPL di Ferrara, INAIL di Ferrara, Azienda USL di Ferrara, Comitato Tecnico Paritetico e il Centro di Ricerca Documentazione<br />

e Studi. In Emilia Romagna l’alto numero di lavoratori infortunati in edilizia derivante dalla catena di subappalti<br />

ravvisa la necessità di una nuova formazione per questi lavoratori che il progetto “Sicurezza nei Cantieri edili” promuove<br />

unitamente al coinvolgimento delle imprese attive.<br />

FIRENZE<br />

È stato firmato in Prefettura il protocollo d’intesa da parte del Presidente prov. ANMIL Romano Montini con cui parte<br />

il progetto “ROCCO” (Reinserire, Occupare, Curare, Condividere gli ostacoli) volto ad assicurare in tempi brevi, supporto<br />

e orientamento ai familiari delle vittime sul lavoro.<br />

L’accordo è tra Prefettura, Provincia, INAIL, ANMIL, Ispettorato del Lavoro, le ASL 10 e 11, Confindustria, CNA, Ance,<br />

Unione Agricoltori.<br />

In Toscana è calato il numero degli infortunati sul lavoro: -4,3 % nel 2008 rispetto al 2007, ma purtroppo, come ha<br />

sostenuto anche il Prefetto Andrea De Martino crescono gli incidenti mortali, passati dai 70 nel 2007 agli 82 del 2008.<br />

Il protocollo è rivolto a coloro che hanno un familiare coinvolto in un incidente, sia mortale che con un’invalidità grave,<br />

per mettere loro a disposizione tutte le attività di sostegno economico e psicologico e l’ANMIL di Firenze che crede<br />

fortemente in questo protocollo darà un aiuto economico alle famiglie colpite dalla morte di un congiunto o da<br />

una invalidità grave tramite la nostra Fondazione “Sosteniamoli Subito”.<br />

FROSINONE<br />

Anche quest’anno la sezione di Frosinone ha organizzato una lotteria per sostenere le varie attività a favore dei<br />

soci quali la consulenza psicologica, le attività sportive e le borse di sudio per i figli degli iscritti ANMIL.<br />

La lotteria ha messo in palio come primo premio una Fiat Panda che<br />

l’11 luglio è stato consegnata alla Sig.na Ilaria Mambolo presso la<br />

concessionaria Jolly Auto di Frosinone, sponsor dell’iniziativa.<br />

Il 14 luglio si è svolto un incontro presso la Direzione Reg. INAIL<br />

di Roma con il Direttore Reg. INAIL Arch. Antonio Napolitano che ha<br />

ricevuto la delegazione ANMIL composta dal Presidente Reg. Domenico<br />

Loffreda, dal Presidente Prov. Roberto Orologio e dall’impiegata<br />

della Sezione Franca Belli, accompagnati dal Direttore INAIL di Frosinone<br />

Dott. Tommaso Maria De Nicola.<br />

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i vari problemi che riguardano<br />

la categoria, in particolare la carenza di assistenti sociali, la


TUTELA<br />

<strong>obiettivo</strong><br />

24 vita associativa<br />

concessione di apparecchi acustici subordinata a visite e relativi collaudi effettati solo presso il Centro INAIL di Roma,<br />

gli elenchi aggiornati di strutture alberghiere convenzionate INAIL per cure termali e soggiorni climatici e la<br />

grave situazione nel settore medico, soprattutto nella sede INAIL di Cassino.<br />

Il Direttore reg. INAIL ha assicurato il suo personale intervento ed in particolare si è reso disponibile a finanziare i<br />

futuri progetti per le attività sportive dei disabili.<br />

LODI<br />

La prima festa provinciale ANMIL, organizzata dalla<br />

Sezione di Codogno con il Patrocinio delle amministrazioni<br />

comunali di Codogno e di Maleo, al Polo fieristico<br />

del villaggio San Biagio è felicemente riuscita.<br />

“Non immaginavamo una partecipazione tanto ‘generosa’<br />

- commentano il Presidente prov. Natale Virtuani<br />

e il Presidente del gruppo ANMIL di Codogno<br />

Marco Orlandi - con oltre 1000 presenze in ciascuna<br />

delle tre serate e 600 i disabili a ingresso gratuito,<br />

provenienti da Cremona, Piacenza, Bergamo, Pavia”.<br />

“La gente ha posto domande, voluto conoscere l’ANMIL e le sue attività - aggiunge Aldo Visigalli, primo Presidente<br />

dell’Associazione a Lodi - perché chi si infortuna sul lavoro non sa neppure a chi rivolgersi, e questa è una lacuna<br />

grave che speriamo almeno in parte con questa festa di avere in parte colmato”.<br />

A complimentarsi di persona il Sindaco di Codogno Emanuele Dossena e l’Assessore ai Servizi sociali Rossana Vanelli,<br />

il Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni e quello reg. Walter Ferrari, telefonicamente il Presidente della<br />

Provincia di Lodi Pietro Foroni lontano per impegni istituzionali e con un telegramma si è congratulato persino<br />

il Ministro del lavoro Maurizio Sacconi. Una bella soddisfazione per gli organizzatori e gli oltre 100 volontari. «Desidero<br />

ringraziarli tutti per l’entusiasmo con cui si sono prodigati - afferma Orlandi - eravamo tutti inesperti e siamo<br />

riusciti a dare vita insieme a questa bellissima festa».<br />

Regine indiscusse la buona cucina e la musica, mentre per gli appassionati di ballo hanno allietato le serate le orchestre<br />

Titti Bianchi, Cordani e Bagutti e, infine, il fortunato possessore del biglietto “909 verde” ha vinto una vacanza<br />

premio estratta a fine serata.<br />

MASSA CARRARA<br />

La Sezione di Massa Carrara, per il quarto anno consecutivo, ha voluto inserire un’altra importante iniziativa<br />

nella “Giornata per le vittime degli Incidenti sul Lavoro” offrendo un aiuto concreto agli orfani<br />

del lavoro.<br />

Con l’importante contributo della Provincia, dei Comuni e di molte ditte e cooperative cavatori operanti<br />

nel territorio, il prossimo 11 ottobre verranno consegnati a circa 50 orfani del lavoro studenti di ogni<br />

ordine e grado, presentando il certificato di iscrizione scolastica, contributi stabiliti in: 400 agli studenti<br />

universitari, 300 agli studenti delle scuole medie superiori ed 200 ai ragazzi delle scuole medie inferiori<br />

ed elementari.<br />

MILANO<br />

Si è concluso felicemente il soggiorno per i soci<br />

di Rho nel bellissimo mare della Sicilia a Piraino<br />

in provincia di Messina, nel vilaggio di Calanovellamare.<br />

Un posto incantevole per l’azzurro del mare ed il<br />

verde intenso dei monti Nebrodi di fronte alle isole<br />

Eolie, attrezzato anche per i disabili, che ha<br />

consentito di trascorrere un piacevole periodo tra<br />

gli associati.<br />

Serate speciali dedicate alla degustazione dei prodotti<br />

locali tipici, allietate da canti e balli popolari e non poteva mancare la parte culturale, con due escursioni a<br />

Messina e Milazzo, e al borgo medievale di San Marco D’Alunzio situato nel parco dei monti Nebrodi.


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

vita associativa<br />

25<br />

ORISTANO<br />

La sede ANMIL provinciale ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con le ACLI per offrire a tutti gli associati presso la Sezione<br />

(in via Canalis 21) i servizi di Patronato e CAF ACLI.<br />

Per informazini e appuntamenti i soci possono telefonare in Sezione.<br />

PESARO<br />

Anche quest’anno si è tenuta la celebrazione<br />

della Giornata dedicata alle Vittime di Incidenti<br />

sul Lavoro dell’Alta Valmarecchia che ha portato<br />

a Novafeltria tantissime persone ed anche i Sindaci<br />

della vallata. Un’occasione per promuovere<br />

progetti legati all’associazione e richiamare l’attenzione<br />

sugli infortuni nel mondo del lavoro e<br />

a fare gli onori di casa la Presidentessa della sede<br />

ANMIL di Novafeltria e coordinatrice della<br />

manifestazione Liviana Urbinati. Presenti, oltre<br />

al Presidente prov. ANMIL Dino Marini e diversi<br />

consiglieri provinciali, il Presidente ANMIL Rimini Luciano Astolfi, quello della regione Umbria Alvaro Burzigotti, il Direttore<br />

INAIL di Fano in rappresentanza dell’INAIL prov. Fernando Labbate, l’On. Massimo Vannucci, il Cap. dei carabinieri<br />

Umberto Geri, il dr. Massimo Fresina in rappresentanza dell’Assessore reg. alla Sanità.<br />

Dopo la S. Messa in suffragio alle vittime sul lavoro e la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato ai<br />

caduti sul lavoro, si è tenuto un interessante dibattito sulla prevenzione degli infortuni. «Bisogna che lo stato porti come<br />

materia d’insegnamento nelle scuole proprio la prevenzione agli infortuni - ha detto con vigore il Presidente AN-<br />

MIL Marini -. I giovani devono conoscere i problemi di questo mondo e capire che dall’insegnamento si possono ridurre<br />

e prevenire gli infortuni». La giornata si è conclusa con un pranzo sociale.<br />

PORDENONE<br />

La Sezione di Pordenone, in collaborazione<br />

con l’Amministrazione Comunale di<br />

Casarsa della Delizia e con l’Associazione<br />

Italiana Ex Minatori, ha reso omaggio<br />

agli eroi del nostro tempo attraverso la<br />

deposizione di una corona d’alloro presso<br />

il monumento inaugurato il 2 giugno<br />

dello scorso anno e realizzato dallo scultore<br />

cav. Renato Picilli.<br />

Per trasmettere un segnale forte ai giovani,<br />

futuri lavoratori e dirigenti di domani, il 2 giugno 2009 ANMIL e AIEM hanno donato ai neo-diciottenni del Comune<br />

di Casarsa il video-clip realizzato da Mariella Nava e dedicato ai caduti sul lavoro.<br />

Durante l’intervento del Presidente ANMIL Amedeo Bozzer è stata evidenziata la necessità di una più stretta collaborazione<br />

tra le amministrazioni comunali dell’intera provincia e l’Associazione al fine di garantire tutti i diritti<br />

ai cittadini che subiscono un infortunio sul lavoro. Bozzer ha inoltre citato l’episodio accaduto ad un lavoratore di<br />

Fiume Veneto ricordando che l’ANMIL Onlus ha dato vita alla Fondazione ANMIL "Sosteniamoli subito" per offrire<br />

assistenza e aiuti ai familiari dei caduti sul lavoro.<br />

Alla manifestazione, che ha raccolto oltre un centinaio di persone, hanno preso parte i rappresentanti di varie associazioni<br />

con i rispettivi gonfaloni, la Filarmonica di Tiezzo 1901, il Presidente ANMIL di Pordenone Amedeo Bozzer,<br />

il Sindaco di Casarsa della Delizia Dott. Angioletto Tubaro, il Presidente dell’AIEM Avv. Barbara Martinuzzo, il<br />

Vice-Presidente ANMIL di Pordenone Lino Vendrame, i Consiglieri Provinciali ANMIL Pietro Bozzer, Sergio Calcinotto,<br />

Ulderico De Toni, Angela Favretto ed Adriana Gaiardo.<br />

PRATO<br />

L’attività manifatturiera pratese ha da sempre registrato un'infortunistica copiosa, che l'ha posta ai primi piani della<br />

graduatoria nazionale finché l'industria era fiorente. "Città dalle mani mozze" era uno degli attributi che si davano a


TUTELA<br />

<strong>obiettivo</strong><br />

26 vita associativa<br />

Prato, a indicarne le problematiche connesse a infortuni da lavoro. Per non dire delle numerose malattie professionali.<br />

È appunto in considerazione di tutto ciò e della vasta casistica riguardante la nostra Città, che l’ANMI§L ha chiesto<br />

al Sindaco di realizzare un monumento in memoria dei caduti sul lavoro.<br />

Questo appello lanciato ormai alcuni mesi fa, è stato riproposto con forza con una lettera che inizia con la seguent<br />

epremessa: "Prato, cuore e motore della Toscana, che non può relegare le morti bianche a poche righe sui giornali,<br />

vittime del silenzio, della negligenza e della violenza del lavoro, ma deve impegnarsi in una battaglia di civiltà affinché<br />

le coscienze di questa città siano svegliate finalmente dall’oblio".<br />

Siamo certi che la nostra richiesta non resterà inascoltata ma continueremo a sollecitare una risposta in tempi brevi.<br />

SIENA<br />

Il Consiglio Prov. nella sua ultima riunione, proseguendo nell’impegno della nostra Associazione per la fornitura<br />

di sempre migliori servizi a Soci e familiari ha approvato la nuova convenzione con il Medico legale.<br />

Dunque, presso la Sezione di Siena, da oggi, oltre all’assistenza fiscale con il Saf ANMIL, alle consulenze legali<br />

con gli Avvocati Massimo Grotti e Maurizio Guidotti, sarà possibile rivolgersi alla Dott.ssa Giovanna Morabito,<br />

specialista in medicina legale, che fornirà, a titolo gratuito, il servizio di consulenza medico legale.<br />

Per appuntamenti telefonare al numero della Sezione 0577-285500.<br />

SONDRIO<br />

Presso la Chiesa del Convento dei Padri Cappuccini a Montagna<br />

in Valtellina, paese alle porte di Sondrio, viene conservato<br />

nella teca sul pavimento di un altare in pietra a forma<br />

di incudine posto sul lato sinistro della Chiesa, un prezioso<br />

volume, rigorosamente scritto a mano, dove vengono<br />

inseriti ogni anno i nomi di coloro che hanno perso la vita<br />

sul lavoro.<br />

La cerimonia di aggiornamento del “Libro della Memoria”<br />

con l’inserimento dei caduti nel corso del 2008 si è svolta<br />

con grande commozione dei familiari invitati alla manifestazione<br />

che hanno potuto, seppur con profonda tristezza, risentire<br />

e far conoscere a tutti i partecipanti, non solo il nome,<br />

ma anche il modo in cui i loro cari inaspettatamente hanno perso la vita in un giorno come tanti altri.<br />

Al termine è seguita una conferenza alla quale hanno partecipato Cgil, Cisl, Uil, INAIL, autorità civili e militari con toccanti<br />

interventi mediatore Giocondo Cerri, Segretario Prov. Cgil, e del Presidente prov. ANMIL Emilio Giacomelli, mentre<br />

Daniele Tavasci, Segretario Prov. Cisl e Attilio Trabucchi, Presidente del Co. Co Pro INAIL, hanno approfondito tematiche<br />

e dati riguardanti la situazione della Provincia di Sondrio.<br />

TARANTO<br />

È stata inauguratoa lo scorso 14 luglio a Mottola (TA)<br />

una stele in ricordo di tutti i caduti sul lavoro.<br />

Numerose le autorità presenti, tra cui il Sindaco di Mottola<br />

Giovanni Quero, il Prefetto Alfonso Pironti, il Questore,<br />

il Comandante dei Carabinieri, il Presidente Prov.<br />

ANMIL Giovanni Monopoli e rappresentanti delle Organizzazioni<br />

sindacali e Associazioni di volontariato.<br />

La stele commemorativa, è stata voluta dal Sindaco Quero<br />

e dalla sua Giunta, affinché rimanga sempre vivo il ricordo<br />

del sacrificio del 24enne Gianluigi Di Leo, deceduto<br />

nel 2005 mentre lavorava nel reparto DBS/1 del siderurgico<br />

e possa essere di monito a non abbassare mai la guardia sui livelli di sicurezza negli ambienti lavorativi.<br />

TORINO<br />

Venuti a conoscenza che ogni anno, da fine primavera a ottobre, l’Enel apre ai cittadini le "fabbriche dell'energia"<br />

del territorio, con lo scopo di estendere la conoscenza del percorso dell'energia a tutti coloro che usufruisco-


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

vita associativa<br />

27<br />

no ogni giorno di questo importante bene, la Sezione ANMIL<br />

di Torino, con la preziosa collaborazione del Responsabile AN-<br />

MIL di Vinovo e Torino sud, sig. Domenico Boretto, e di altri<br />

volenterosi collaboratori, giovedì 11 giugno ha dato inizio alla<br />

prima escursione a scopo divulgativo alla Centrale Enel di Entracque,<br />

dove 55 Soci ANMIL, con entusiasmo si sono lasciati<br />

coinvolgere nelle attività ludiche organizzate dai Curatori del<br />

Progetto e dagli accompagnatori messi a disposizione dall’Enel,<br />

trascorrendo una intera giornata alla scoperta di “cose<br />

mai viste”.<br />

TRAPANI<br />

Lo scorso 8 luglio, presso il palazzo “Riccio di Morana”, sede di rappresentanza della Provincia Reg. di Trapani,<br />

l’ANMIL di Trapani, in collaborazione con la società cooperativa SCAM, che ha realizzato un’indagine conoscitiva<br />

sulla fruibilità da parte dei turisti diversamente abili delle strutture turistico/ricettive e quelle del tempo libero rivolta<br />

agli operatori turistici, agli amministratori pubblici e ai rappresentanti degli ordini professionali ed associativi,<br />

ha organizzato un convegno per presentare per presentare il libro sul “Progetto Ermes: Sviluppo del turismo<br />

nel rispetto della diversabilità in provincia di Trapani”.<br />

Dall’iniziativa promossa per rendere pubblici i risultati di questo primo rapporto su turismo e disabilità per suscitare<br />

maggiore interesse verso un territorio turisticamente accessibile, ANMIL e SCAM si attendono una sollecitazione:<br />

sull’istituzione di un organo di controllo e verifica per il rispetto delle regole esistenti e la realizzazione di<br />

una guida all’accessibilità; la creazione di un marchio di qualità quale elemento determinante e premiante per le<br />

strutture che rispettano gli standard stabiliti nel marchio; l’attuazione di azioni di comunicazione finalizzate anche<br />

a promuovere l’adeguament di strutture e siti di beni culturali di interesse primario, con priorità per quelle strutture<br />

che richiedono minori investimenti.<br />

Tra gli illustri esperti sono intervenuti al convegno: Ii Prof. Salvatore Girgenti Direttore Officina Studi Medievali di<br />

Trapani; la prof.ssa Ignazia Bartholini docente di Sociologia generale all’Università di Palermo che ha presentato<br />

una relazione dal titolo “Oltre le barriere: progettare un turismo accessibile e riconoscere l’alterità”; la Prof.ssa Gabriella<br />

Polizzi e il Prof. Giovanni Frazzica, docenti del Dipartimento Scienze sociali dell’Università di Palermo, che<br />

hanno presentato una relazione dal titolo “Linee programmatiche per un turismo sostenibile in Sicilia”.<br />

C’erano inoltre, in rappresentanza della Provincia Reg. di Trapani, l’Ass. alle Politiche Sociali Dott. Giovanni Lo<br />

Sciuto, per il comune di Trapani l’Ass. al Turismo, all’identità culturale ed alla promozione del territorio, allo sport<br />

e allo spettacolo Concetta Spataro, per l’INAIL di Trapani<br />

il capo area Ufficio Prestazioni Daniela Armato<br />

e il Consigliere della provincia reg. di Trapani Salvatore<br />

Daidone. E ancora, il Dr. Giuseppe Puglia amministratore<br />

unico e il Francesco Xhilone in qualità di<br />

coordinatore del progetto Ermes, il Dr. Fabio Di Bono<br />

in qualità di Tour operator incoming, l’Avv. Vincenzo<br />

Sciacca Presidente prov. dell’UIC, il Dr. Paolo<br />

Salerno per la Confindustria di Trapani e diversi operatori<br />

rappresentanti del settore turistico.<br />

Per l’ANMIL erano presenti il Vice Presidente Nazionale<br />

Angelo Ignoti, il Presidente Reg. Sicilia Antonio<br />

Maiorana, il Presidente di Trapani Gioacchino Adamo<br />

e l’intero Consiglio Provinciale.<br />

TREVISO<br />

Sabato 3 maggio a Cappella Maggiore è stato inaugurato un piazzale dedicato ai “Caduti sul lavoro” fortemente<br />

voluto dal Presidente della sede locale ANMIL di Vittorio Veneto, cav. Lorenzo Altoè (classe 1922).<br />

Il Sindaco, avv. Maria Rosa Barazza, che ha accolto favorevolmente la richiesta, dopo la celebrazione della S. Messa<br />

e la scopertura della tabella segnaletica, ha voluto accogliere i partecipati alla cerimonia nel centro sociale “Don<br />

Nardo” dove era stata allestita una mostra fotografica.


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

28 vita associativa<br />

Di fronte ad una folta platea colorata dalle varie bandiere ANMIL, è<br />

stato consegnato un riconoscimento al cav. Altoè per la sua dedizione<br />

all’Associazione, messo in risalto dai vari interventi del Presidente<br />

Alessio Bertapelle e del vice Presidente Angelo Civiero, una<br />

targa recante anche la firma di Urbano Milanese, suo grande amico,<br />

in cui si attesta l’importanza di questo grande uomo, già accolto<br />

dal Presidente Napolitano in occasione della sua venuta nel Veneto<br />

l’11 novembre scorso, per la storia dell’ANMIL trevigiana ed in<br />

particolare vittoriese.<br />

Anche il Sindaco ha voluto sottolineare il carisma di Lorenzo al quale<br />

nemmeno 46 anni di sedia a rotelle hanno potuto rallentare la<br />

sua tenacia, mentre la Regione Veneto - attraverso il Consigliere reg. Marco Zabotti - gli ha consegnato la bandiera<br />

del Veneto e una targa a nome della Giunta Regionale.<br />

LUTTI<br />

† Ascoli Piceno - Il 19 Dicembre 2008 è improvvisamente venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e<br />

a quello di tutti gli amici il Grande Invalido Luigi Pagliarini, personaggio indimenticabile per<br />

l’attaccamento all’Associazione. Per tantissimi anni a offerto il proprio prezioso contributo in favore<br />

della categoria sia come Consigliere della Sezione Prov. di Ascoli Piceno sia come Fiduciario della<br />

cittadina di Grottammare. Stimatissimo per la sua solerzia, umanità e umiltà sia dai colleghi infortunati<br />

sia dai familiari nonché parenti ed amici, sarà sempre vivo nei ricordi di tutti coloro che l’anno<br />

conosciuto ed amato.<br />

† Ascoli Piceno - Il 25 giugno 2009 è venuto a mancare il Grande Invalido Lino Loppi, che iscrittosi nel<br />

1966 era tra i soci più anziani dell’ANMIL di Ascoli Piceno. Alle esequie sono intervenuti amici e alcuni<br />

membri del Consiglio Provinciale della Sezione di Ascoli Piceno. La sua simpatia, la sua grande<br />

disponibilità, il suo entusiasmo e il suo saper essere sempre “giovane dentro” sono state lezioni di vita<br />

per tutti noi. Lino Loppi era un signore d’altri tempi, una gran bella persona, il suo ricordo resterà<br />

sempre vivo nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.<br />

† Udine - Un grave lutto ha colpito la categoria dei Mutilati ed Invalidi del Lavoro friulani per la<br />

scomparsa del Presidente onorario Antonio Capellari. Nato e residente a Piano d’Arta si era infortunato<br />

sul lavoro giovanissimo, a soli 17 anni, riportando l’amputazione del braccio sinistro. Assunto come<br />

vigile urbano e guardia forestale, presso il Comune di Arta Terme dal 1953 fino al 1987, è stato<br />

apprezzato per la sua professionalita’. Assiduo collaboratore dell’associazione fin da giovane e’ stato<br />

il fondatore della sottosezione ANMIL di Tolmezzo nel 1947 - Consigliere Provinciale ANMIL e Vice<br />

Presidente dal 1952 fino al 1988. Presidente Provinciale dal 1988 fino al 2003. Nominato dal Consiglio<br />

Provinciale Presidente Onorario quale riconoscimento per il suo impegno sociale e per la sua sensibilità<br />

in favore dei mutilati ed invalidi del lavoro. Il suo interessamento per l’associazione e’ stato proverbiale<br />

e caratterizzato da una assiduità e una volontà continua, prestando la sua opera nei diversi gradi di<br />

responsabilità, con conoscenza approfondita dei diversi problemi della categoria. E’ intervenuto più,<br />

volte con organi politici ed amministrativi sia nazionali che regionali e comunali per risolvere sempre<br />

positivamente le varie problematiche (in particolare per il mantenimento delle assistenze ex ANMIL).<br />

Ha contribuito, dopo la perdita della qualifica di ente pubblico dell’ANMIL, a riportare il numero degli<br />

iscritti da poco più di 3000 agli oltre 6000 attualmente in essere. I funerali di Capellari sono stati<br />

celebrati lunedì 7/7/09 alla presenza del Vice Sindaco di Arta Terme Daniele Cescutti, con relativa<br />

bandiera del Comune, della banda di Sutrio (venti elementi più gagliardetto) dei gonfaloni dei donatori<br />

di sangue, della Sezione ANMIL di Udine e sottosezioni di Tolmezzo, Codroipo, Cervignano e San<br />

Daniele del Friuli; presente anche un nutrito gruppo di invalidi del lavoro, Consiglieri e fiduciari ANMIL.<br />

Alla conclusione della cerimonia è intervenuto il Presidente regionale ANMIL Romeo Mattioli il quale<br />

ha tracciato un applaudito profilo del defunto ricordando il suo impegno in favore della categoria. Alle<br />

figlie Gianna e Maura ai generi e ai nipoti e famigliari tutti le più sentite condoglianze.


a cura dell’Ufficio Servizi Istituzionali ANMIL<br />

<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

il direttore risponde<br />

29<br />

VARIAZIONE RENDITE AI SUPERSTITI<br />

Mio padre è morto nel settembre del 2007 a causa di silicosi l’INAIL ha liquidato alla vedova la<br />

rendita relativa. Ora mia madre ha ricevuto una comunicazione che prevede la variazione della<br />

percentuale assegnata ai superstiti. Nella informativa non è chiaro se si tratta di tutti i superstiti<br />

oppure solo dei figli. Si tratta della sentenza n. 86 dell’11/03/2009, articolo 85 n. 2, T.U. 1124/65.<br />

Ci saranno dei cambiamenti per quanto riguarda la rendita<br />

Inoltre mi potete spiegare come viene calcolata la rendita che spetta alla vedova in caso di morte<br />

del coniuge per malattia professionale<br />

(V.M. - Trapani)<br />

La sua gentile comunicazione omette di precisare quanti sono i superstiti. La cosa è assolutamente importante<br />

perché oltre alla vedova sono titolari anche i figli. Costoro, viventi a carico del lavoratore al momento<br />

del decesso, ricevono quote pari al 20% ciascuno (40% in caso di eventuali figli inabili). Tuttavia la somma<br />

delle quote di rendita spettanti ai superstiti di primo diritto (coniuge e figli art. 85 T.U. infortuni) non<br />

deve mai superare l’importo dell’intera retribuzione calcolata come ragguagliata al 100% della retribuzione<br />

effettivamente percepita dal lavoratore deceduto.<br />

Tutto quanto sopra per darle il quadro generale della situazione nel caso in cui i superstiti appartengano ad un<br />

unico nucleo familiare. Tuttavia il richiamo alla sentenza di Corte Costituzionale n. 86 dell’11/03/2009 ci può<br />

far supporre che sua madre e la coniuge superstite titolare della rendita non siano persone coincidenti.<br />

Sua madre è forse stata convivente di suo padre e lei ne è la figlia naturale. In questo caso riceverà una buona<br />

notizia perché la sua quota passerà dal 20% al 40%, mentre al convivente more uxorio continuerà a non<br />

spettare alcuna quota. Naturalmente i ricalcoli di cui abbiamo dato ampia spiegazione non rendono certa<br />

la misura della sua quota ad oggi.<br />

Per esemplificare, la quota spettante al coniuge del 50% e il 20% a ciascuno dei tre figli produrrebbero una<br />

somma del 110% di quote, che non è situazione ammessa dal T.U.<br />

Infatti secondo la normativa le singole quote di rendita sono proporzionalmente ridotte entro il limite del<br />

100% della retribuzione percepita dal lavoratore nell’anno precedente l’infortunio. Ovvero se alcune quote<br />

abbiano a cessare, le rimanenti vengono proporzionalmente reintegrate o maggiorate. Crediamo che questo<br />

sia il caso che vi riguarda, mentre si conferma che il coniuge ha diritto al 50% della retribuzione e i figli<br />

hanno diritto al 20% e comunque con validità nel tempo fino al massimo di 26 anni per studenti universitari<br />

in corso legale di laurea.<br />

ASSEGNO DI INCOLLOCABILITÀ<br />

Sono titolare di una rendita pari al 34% e di assegno di incollocabilità. Sono vicino al compimento<br />

del sessantacinquesimo anno di età e scopro che l’assegno in questione mi verrà tolto. Pur trattandosi<br />

di soli 234 sono preoccupato perché mi dicono che anche l’assegno di invalidità civile viene<br />

soppresso al compimento dei 65 anni.<br />

(B.A. - Messina)<br />

Le rispondo volentieri perché gli spunti sono molteplici. La prima cosa che colpisce è che lei sia titolare di assegno<br />

di incollocabilità con il minimo punteggio previsto. La cosa, se pur corretta dal punto di vista regolamentare,<br />

sarebbe alquanto insolita poiché, in genere, sono gli infortunati più gravi a beneficiare dell’assegno.<br />

Tutto si spiega dal momento che lei è anche invalido civile totale e questo conta nella valutazione dello stato<br />

di incollocabilità, in quanto per l’INAIL non ha rilevanza la natura dei postumi invalidanti. Possono quindi<br />

concorrere all’incollocabilità tutte le tipologie di menomazione o patologia.<br />

Con l’occasione ribadiamo che l’assegno di incollocabilità cessa comunque, a qualsiasi età, quando si diventa<br />

“pensionati”, quindi anche prima dei sessantacinque anni. Parimenti ricordiamo che l’assegno per invalidità<br />

civile non “scompare” ma “si trasforma” ancorché in un mero assegno sociale.<br />

RENDITA AI SUPERSTITI<br />

Avrei necessità di chiedervi un’informazione riguardo a mio papà (purtroppo deceduto nel 2007<br />

non per cause lavorative, ma per altro). Lui percepiva una pensione di invalidità per un infortu-


<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />

30 a cura dell’Ufficio Servizi Istituzionali ANMIL<br />

il direttore risponde<br />

nio sul lavoro avuto molto tempo prima. Ho bisogno di sapere se noi come eredi abbiamo diritto<br />

ad un assegno anche minimo su ciò che percepiva mio padre e vi chiedo ciò dopo tanto tempo<br />

dalla sua morte perché sinceramente non ci pensavo in quanto per noi era più importante lui di<br />

tutto il resto.<br />

Spero possiate darmi una risposta chiara.<br />

(G.C. - Avellino)<br />

La richiesta di rendita ai superstiti o, in alternativa, dello speciale assegno continuativo mensile, se si muore<br />

per cause diverse dall’infortunio, va presentata, a pena di decadenza, entro novanta giorni dal decesso.<br />

Lei è dunque fuori termini ma, in ogni caso, non crediamo che la richiesta avrebbe avuto seguito. Condizioni<br />

necessarie sono la minore età dei figli (massimo 26 anni per studenti universitari) ed una percentuale<br />

di rendita minima percepita in vita del 65%.<br />

COMPATIBILITÀ RENDITA INAIL E INVALIDITÀ CIVILE<br />

Ho una vecchia rendita pari al 18% e sino ad un paio di anni fa il 100% di invalidità civile. Dopo<br />

un controllo i punteggio civile si è ridotto all’80% e ho dovuto scegliere fra le due prestazioni, rinunciando<br />

così alla rendita INAIL (ovviamente per il maggior importo dell’assegno civile).<br />

(R.M. - Benevento)<br />

Le confermiamo che l’incompatibilità tra rendita INAIL e invalidità civile esiste e va pertanto esercitata una<br />

facoltà di opzione in base alle leggi 407/91 e 412/92. La facoltà di opzione può comunque essere esercitata<br />

di nuovo, nel suo caso ripristinando la rendita INAIL, nel momento in cui quest’ultima dovesse superare<br />

l’importo dell’assegno di invalidità civile, e comunque al compimento dei sessantacinque anni di età.<br />

Ricordiamo infatti che mentre la rendita è vitalizia, l’assegno di invalidità civile no. In particolare sono incompatibili<br />

con l’assegno per invalidità civile parziale (dal 74 al 99%) tutte le seguenti prestazioni: rendite<br />

INAIL dirette, assegno per assistenza personale continuativa, l’assegno continuativo mensile e l’assegno di<br />

incollocabilità.<br />

L’assegno di invalidità civile, sia nel caso in cui sia accompagnato da Apc, sia nel caso in cui ciò non avvenga,<br />

per menomazioni totalmente diverse dovrebbe essere considerato compatibile, anche se il contenzioso<br />

sulla casistica è nutrito e l’orientamento non univoco.<br />

VALIDITÀ CONTRASSEGNO INVALIDI ALL’ESTERO<br />

La prossima settimana partirò per la Francia per le ferie ed essendo titolare di contrassegno per<br />

invalidi, vorrei sapere se la sua validità è estesa anche in quel Paese.<br />

(M.G. - Siracusa)<br />

Purtroppo la validità del contrassegno invalidi è circoscritta al territorio nazionale.<br />

Infatti, nonostante il Consiglio della Comunità Europea nel 1998 abbia emanato una specifica raccomandazione<br />

al fine di adottare un contrassegno unico in tutto il territorio europeo, ad oggi l’Italia non la ha ancora<br />

accolta.<br />

Trattandosi infatti di una disposizione scarsamente impositiva per gli Stati membri, il nostro Paese non ha<br />

ancora provveduto alla sostituzione del tagliando arancione, con quello azzurro, che è il colore previsto dalla<br />

normativa europea. Dobbiamo confidare nella competenza dei vigili che comprendano che si tratta di un<br />

mero problema di “restyling” e non sostanziale, evitando così possibili multe.<br />

Ricordiamo ai Soci che l’ANMIL mette a disposizione il<br />

Numero Verde 800.864173<br />

per offrire Consulenza infortunistica e informazioni su materie legate agli infortuni sul lavoro<br />

e alle prestazioni spettanti agli invalidi e ai parenti delle vittime.<br />

Il servizio, con operatore, è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00.


Le Sedi dell’ANMIL<br />

66100 Chieti - Via Spezioli, 58 Int.8 - tel 0871.63328<br />

67100 L'Aquila - Via Tre Marie, 2 - tel 0862.24302<br />

65126 Pescara - Via Benedetto Croce, 200 - tel 085.67224<br />

64100 Teramo - Via Mario Capuani, 95 - tel 0861.242779<br />

75100 Matera - Via Francesco D'Alessio, 58 - tel 0835.334012<br />

85100 Potenza - Via Livorno, 91,92,93 - tel 0971.444144<br />

88100 Catanzaro - Via A. Turco, 25 - tel 0961.745141<br />

87100 Cosenza - Via Aldo Moro, 27 - tel 0984.31130<br />

88900 Crotone - Via I Maggio, 39 - tel 0962.24606<br />

89121 Reggio Calabria - Via III Settembre, 5 - tel 0965.26468<br />

89900 Vibo Valentia - Via Terravecchia Inferiore, 176 - tel 0963.43742<br />

83100 Avellino - Corso Vittorio Emanuele, 101/S - tel 0825.32030<br />

82100 Benevento - Via dei Mulini, 36 - tel 0824.24105<br />

81100 Caserta - Via Barducci P.co Primavera f.c. - tel 0823.355573<br />

80142 Napoli - P.zzetta Duca degli Abruzzi, 96 - tel 081.5545124<br />

84100 Salerno - Via Bonaventura Poerio, 9 - tel 089.233740<br />

40122 Bologna - L.go Caduti del Lavoro, 6 - tel 051.521104<br />

44100 Ferrara - Contrada della Rosa, 48 - tel 0532.207290<br />

47100 Forlì - Cesena - Via Porta Merlonia, 36/A - tel 0543.32089<br />

41100 Modena - Via Emilio Po, 74 - tel 059.330691<br />

43125 Parma - P.zza Matteotti, 1/B - tel 0521-282960<br />

29100 Piacenza - Via Molineria S. Andrea, 5 - tel 0523.499494<br />

48100 Ravenna - Via Pallavicini, 26 - tel 0544.38164<br />

42100 Reggio Emilia - Via Giorgione, 3/1 - tel 0522.433782<br />

47900 Rimini - C.so Giovanni XXIII, 8 - tel 0541.57287<br />

34170 Gorizia - Via Generale Cantore, 2 - tel 0481.531953<br />

33170 Pordenone - Via Molinari, 48/A - tel 0434.360878<br />

34133 Trieste - Via F. Rismondo, 3 - tel 040.365225<br />

33100 Udine - Via D'Aronco, 5 - tel 0432.505506<br />

03100 Frosinone - V.le dell'America Latina, 8 - tel 0775.250040<br />

04100 Latina - Via Cairoli, 1 - tel 0773.690277<br />

02100 Rieti - Via T. Varrone, 63 - tel 0746.200021<br />

00162 Roma - Via Ciociaria, 7 - tel 06.44291197<br />

01100 Viterbo - L.go Igino Garbini, 7 - tel 0761.353710<br />

16122 Genova - Via Edmondo De Amicis, 4/9 - tel 010.540373<br />

18100 Imperia - Via Magenta, 5 - tel 0183.299367<br />

19124 La Spezia - Via V. Veneto, 72 - tel 0187.736362<br />

17100 Savona - Via Guidobono, 6/2 - tel 019.829782<br />

24121 Bergamo - Via Pradello, 8 - tel 035.247592<br />

25128 Brescia - Via Psaro, 41 - tel 030.393439<br />

22100 Como - Via Valleggio, 22 - tel 031.305488<br />

26013 Crema - V.le De Gasperi, 60 - tel 0373.202640<br />

26100 Cremona - Via Bissolati, 61 - tel 0372.27475<br />

23900 Lecco - C.so Martiri Liberazione, 86 - tel 0341.369130<br />

26900 Lodi - Via Solferino, 32/A - tel 0371.423422<br />

46100 Mantova - Via G. Acerbi, 27 III lotto - tel 0376.323605<br />

20159 Milano - Via Lario, 9/A - tel 02.66809508/9<br />

20052 Monza e Brianza - Corso Milano, 26 - tel 039.380349<br />

27100 Pavia - Galleria Manzoni, 21/23/25 - tel 0382.530897<br />

23100 Sondrio - Via E. Vanoni, 20 - tel 0342.212983<br />

21013 Gallarate Varese - Via Mons. Sommariva, 3 - tel 0331.793455<br />

60122 Ancona - Via XXIX Settembre, 2/o - tel 071.204228<br />

63100 Ascoli Piceno - Via Sacconi, 38 - tel 0736.261621<br />

63023 Fermo - Via Italia, 17 - tel. 0734.623145<br />

62100 Macerata - Via Prezzolini, 19 - tel 0733.30414<br />

61100 Pesaro - Urbino - Via Scialoia, 80 - tel 0721.416556<br />

86100 Campobasso - P.zza Cesare Battisti, 8 - tel 0874.65600<br />

86170 Isernia - Via G. Veneziale, 23/25 - tel 0865.412601<br />

15100 Alessandria - Via Legnano, 49 - tel 0131.253563<br />

14100 Asti - Via Lina Borgo, 10 - tel 0141.531006<br />

13900 Biella - Via Delleani, 35/D (ang C.so Rinascimento) - 015.401501<br />

12100 Cuneo - Via Luigi Einaudi, 4 - tel 0171.67673<br />

28100 Novara - C.so Cavallotti, 22 - tel 0321.628239<br />

10121 Torino - Via Ottavio Revel, 17 - tel 011.542472<br />

28883 Gravellona Toce - C.so Sempione, 103 - tel 0323.846488<br />

13100 Vercelli - Via Jacopo Durandi, 25 - tel 0161.257223<br />

70122 Bari - Via Quintino Sella, 218 - tel 080.5237965<br />

72100 Brindisi - Via Amena, 12 - tel 0831.597565<br />

71100 Foggia - Via Saseo, 19 - tel 0881.721682<br />

73100 Lecce - Via Don Bosco, 45 - tel 0832.306933<br />

74100 Taranto - Via Ovidio, 22 - tel 099.7367018<br />

09126 Cagliari - Via della Pineta, 84 - tel 070.303324<br />

08100 Nuoro - Via Monsignor Melas, 44 - 0784.30458<br />

09170 Oristano - Via Canalis, 21 - tel 0783.211141<br />

07100 Sassari - Via Torino, 35 - tel 079.278750<br />

92100 Agrigento - Via Picone, 43 - tel 0922.26838<br />

93100 Caltanissetta - P.zza Pirandello, 19 - tel 0934.21005<br />

95128 Catania - Via Milo, 19 - tel 095.444262<br />

94100 Enna - P.zza Garibaldi, 8 - tel 0935.24068<br />

98122 Messina - Via S. Giovanni Bosco, 30 - tel 090.771129<br />

90127 Palermo - P.zza Giulio Cesare, 44 - tel 091.6172682<br />

97100 Ragusa - Via Monreale, 1/3 - tel 0932.623077<br />

96100 Siracusa - Via Malta, 71 - tel 0931.66771<br />

91100 Trapani - Via Scudaniglio, 32 - tel 0923.24280<br />

52100 Arezzo - Via Madonna del Prato, 38 - tel 0575.22712<br />

50136 Firenze - Via Frati Bigi, 4 - tel 055.677912<br />

58100 Grosseto - V.le Sonnino, 22/24 - tel 0564.23408<br />

57100 Livorno - Scali D'Azeglio, 52 - tel 0586.897091<br />

55100 Lucca - C.so Garibaldi, 3 - tel 0583.492119<br />

54033 Carrara - Via Buonarroti, 4B (ang. Via Pelliccia) - tel 0585.71404<br />

56125 Pisa - C.so Italia, 70 - tel 050.29129<br />

51100 Pistoia - Via Petrini, 10 - tel 0573.22237<br />

59100 Prato - P.zza Martini, 1 - tel 0574.24625<br />

53100 Siena - V.le Cavour, 156/166 - tel 0577.285500<br />

39100 Bolzano - Via Cappuccini, 11 - tel 0471.978504<br />

38100 Trento - Via S. Pio X, 38 - tel 0461.911321<br />

06100 Perugia - C.so Cavour, 39 - tel 075.5726941<br />

05100 Terni - Via Sesto Pompeo, 8 - tel 0744.221090<br />

11100 Aosta - Via Monte Vodice, 52 - tel 0165.40792<br />

32100 Belluno - Via Simon da Cusighe, 35/B - tel 0437.944794<br />

35138 Padova - Via Citolo da Perugia, 18 - tel 049.8750797<br />

45100 Rovigo - Galleria Rhodigium, 7 - tel 0425.25197<br />

31100 Treviso - Via Risorgimento, 11 - tel 0422.546640<br />

30172 Mestre - Venezia - Via Cappuccina, 185 - tel 041.5322448<br />

37138 Verona - C.so Milano, 99 - tel 045.576499<br />

36100 Vicenza - Via Valmerlara, 14 - tel 0444.546620<br />

00142 Roma - Via A. Ravà, 124 - tel 06.541961 - fax 06.5406776

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