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II ASSEMBLEA GENERALE 1906 La morte della madre Caterina ...

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<strong>II</strong> <strong>ASSEMBLEA</strong> <strong>GENERALE</strong><br />

<strong>1906</strong><br />

Testo tratto dall’opera “Le Adoratrici del Sangue di Cristo nella Chiesa e nel mondo 1834-1984 ”<br />

scritta da Suor Antonietta Maraone, ASC<br />

<strong>La</strong> <strong>morte</strong> <strong>della</strong> <strong>madre</strong> <strong>Caterina</strong> Pavoni rese necessaria la convocazione del<br />

Capitolo Generale che fu celebrato il 15 ottobre <strong>1906</strong> nella casa generalizia di<br />

San Giovanni in <strong>La</strong>terano. Tra i 28 membri presenti erano la vicaria di Ruma,<br />

<strong>madre</strong> M. Theresa Repking, con la sua assistente suor Anna Stör, e suor Ida<br />

Keller, pro-vicaria <strong>della</strong> Bosnia, con l'assistente suor Giuseppa Arnold.<br />

Risultò eletta Superiora Generale Madre Francesca Emanuelli, alla quale<br />

furono assegnate come assistenti le suore <strong>La</strong>tina Cortese, Giacinta Palombi,<br />

Paolina D'Aquila e Clementina Consalvi, come segretaria Eugenia Pirilli.<br />

<strong>La</strong> scelta <strong>della</strong> <strong>madre</strong> Emanuelli fu la ratifica ufficiale <strong>della</strong> fiducia e dell'affetto che godeva tra<br />

le suore le quali, oltre alla profonda pietà, ne ammiravano la bontà, la carità, l'umiltà e la delicatezza di<br />

tratto. Ella si era distinta prima come presidente e direttrice del collegio di Castelplanio, dove aveva<br />

insegnato musica e francese conquistandosi la stima e la benevolenza delle ragazze e <strong>della</strong><br />

popolazione, e, negli ultimi anni, come Assistente Generale <strong>della</strong> <strong>madre</strong> Pavoni, <strong>della</strong> quale era stata<br />

fedele collaboratrice.<br />

<strong>La</strong> lettera circolare con la quale ella comunicò il risultato del capitolo generale presenta in<br />

sintesi quelli che sarebbero stati i punti qualificanti <strong>della</strong> sua guida: «<strong>La</strong> soavità e mitezza nel governo<br />

dell'Istituto possiamo dirla ereditaria fra noi, e perciò con tutto l'impegno dobbiamo conservarla»;<br />

indicava alle suore la necessità di osservare scrupolosamente le costituzioni, di fare <strong>della</strong> volontà di<br />

Dio la norma <strong>della</strong> propria vita, di essere liete anche di patire per amore del Signore e, infine,<br />

raccomandava: «Facciamo conoscere Gesù Cristo alle anime affidate alle nostre cure mediante<br />

l'istruzione Religiosa e adoperiamo tutto lo zelo per istillare nei cuori <strong>della</strong> gioventù la devozione al<br />

Prezzo del nostro riscatto, nella quale è riposta, come diceva il nostro Beato Padre Gaspare Del Bufalo,<br />

la salute dei popoli, la salvezza <strong>della</strong> Società Cristiana ( ... ). Insieme alla devozione al Sangue<br />

Preziosissimo, non lasciamo dimenticata quella <strong>della</strong> Madonna Santissima» 1 .<br />

Convinta del valore inestimabile del Divin Sangue, durante il suo mandato di Superiora<br />

Generale, si adoperò con zelo per diffonderne la devozione anche nelle scuole, dove amava trattenersi<br />

per parlarne agli alunni. Il 10 luglio 1910 ebbe la gioia di poter far aggiungere, nelle cappelle delle<br />

suore, alle invocazioni del «Dio sia benedetto», «Benedetto il suo Preziosissimo Sangue».<br />

Era devotissima <strong>della</strong> Venerabile Maria De Mattias, e considerò un privilegio poter assistere<br />

alla ricognizione <strong>della</strong> sua salma effettuata il 7 novembre <strong>1906</strong> dopo l'esumazione eseguita il 13 agosto<br />

precedente. Il 24 gennaio 1907 il corpo <strong>della</strong> fondatrice fu posto entro una cassa di vetro ed esposto per<br />

due giorni alla pubblica venerazione nella chiesa del Preziosissimo Sangue di via San Giovanni in<br />

<strong>La</strong>terano, in Roma. Il 26 seguente l'urna fu murata in un loculo ricavato appositamente sul lato sinistro<br />

dell' abside <strong>della</strong> stessa chiesa. <strong>La</strong> Superiora Generale informò l'Istituto dell'evento con una lettera<br />

1 AGR, Sup. gen., <strong>II</strong>I a 3, F. Emanuelli (Roma, 25.10.<strong>1906</strong>)


circolare che esprimeva chiaramente la sua viva soddisfazione per l'onore tributato a «quelle membra<br />

che tante fatiche e privazioni sostennero per la gloria di Dio, e per l'Istituto da Lei fondato» 2 .<br />

Al fine di far conoscere meglio la Fondatrice e di diffonderne il culto, si adoperò per avere una<br />

sua nuova biografia che fu scritta da monsignor Giuseppe Di Girolamo, nativo di Vallecorsa. Si<br />

preoccupò anche di far avanzare la sua causa di beatificazione. Quando monssignor Ermini si dimise<br />

dall'ufficio di postulatore, chiese al Superiore Generale dei Missionari del Preziosissimo Sangue di<br />

voler indicare uno di loro che potesse succedergli nell'incarico, nella speranza che lo adempisse con<br />

zelo 3 . Così, il 2 aprile 1915, il congresso nominò postulatore don Giuseppe Schoeper, C.PP.S. Il<br />

processo venne riaperto il 16 luglio 1918, dopo una lunga pausa dovuta, tra l'altro, alle difficoltà del<br />

periodo bellico.<br />

<strong>La</strong> <strong>madre</strong> Emanuelli amava teneramente anche Gaspare Del Bufalo e, nel comunicare alle suore<br />

che la sua festa era stata stabilita per il 23 giugno con decreto del 28 novembre <strong>1906</strong>, raccomandava di<br />

celebrarla con grande pompa: «Infervoriamoci sempre più nella devozione verso il nostro amabilissimo<br />

Fondatore ( ... ). Dal trono <strong>della</strong> sua gloria ci guarderà con la più grande compiacenza se noi<br />

cercheremo di ricorrere a Lui in tutti i nostri bisogni, di imitare le sue virtù e di fare nostro il suo<br />

spirito di sacrificio e di carità verso Dio e verso le anime redente col Sangue Preziosissimo di Gesù<br />

Cristo» 4 .<br />

Frattanto, anche per gli sforzi fatti precedentemente dalla <strong>madre</strong> Pavoni, le relazioni con i<br />

Missionari del Preziosissimo Sangue erano andate normalizzandosi, con vera gioia <strong>della</strong> <strong>madre</strong><br />

Emanuelli 5 .<br />

2 Ibidem (Roma, 6.2.1907)<br />

3 Ibidem, Postulatori, I d 2 (Roma, 19.3.1915)<br />

4 Ibidem, Sup. Gen., <strong>II</strong>I a 3, F. Emanuelli (Roma, 6.2.1907)<br />

5 APC, F. Emanuelli a P. Schneeberger (Roma, 14.1.1907)

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