Glossario sulla gestione del dolore postoperatorio - Azienda ...
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A<br />
AL BISOGNO: Si intende la somministrazione di un trattamento, un farmaco quando è necessario per il<br />
paziente o meglio nel momento in cui si presenta un fenomeno morboso o è richiesto dal paziente stesso.<br />
Tuttavia, secondo le recenti osservazioni riportate in letteratura (Societa’ Italiana di anestesiologia e<br />
neonatologia, S.I.A.A.R.T.I., American Society of Anestesiologist) per quanto attiene la terapia <strong>del</strong> <strong>dolore</strong><br />
post-operatoria, si preferisce non somministrare i farmaci analgesici al bisogno, ma ad orari fissi o in modo<br />
continuo a seconda <strong>del</strong> tipo di intervento cui è stato sottoposto il paziente e a seconda <strong>del</strong> soggetto stesso.<br />
Se durante l’applicazione di tali protocolli (infusione continua o ad orari, V. Linee Guida e protocolli) la terapia<br />
antalgica non dovesse essere sufficiente, si ricorre alla dose di soccorso di un analgesico (rescue dose)<br />
ovvero una dose aggiuntiva <strong>del</strong> farmaco stesso o di un altro farmaco previsto dal protocollo di trattamento.<br />
ALGOLOGIA: la scienza che studia il <strong>dolore</strong> e i suoi fenomeni.<br />
ALLODINIA : Può caratterizzare un tipo di <strong>dolore</strong> post operatorio. Percezione dolorosa di uno stimolo che<br />
normalmente non provoca <strong>dolore</strong> (tattile, pressorio, termico) Per es: il semplice sfiorare può provocare<br />
<strong>dolore</strong> intenso. IASP (International Association for the Study of Pain).Miller “Trattamento <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>” vol VI PICCIN- 1998<br />
ALTERNATIVA TERAPEUTICA: terapie farmacologiche o metodiche quali fisioterapia, ago puntura,<br />
ipnosi TENS ( stimolazione elettrica neurale trancutanea ecc), utilizzate per il trattamento di patologie o<br />
processi morbosi, proposte al paziente e condivisi con lo stesso in alternativa al trattamento tradizionale.<br />
Nell’ambito <strong>del</strong> controllo <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> <strong>postoperatorio</strong>, possiamo definire alternative terapeutiche i possibili<br />
approcci terapeutici nella <strong>gestione</strong> <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> <strong>postoperatorio</strong>. Alcuni esempi sono i seguenti:<br />
o Morfina ev in infusione continua versus associazione FANS + oppioide debole in infusione continua<br />
o ad orari fissi;<br />
o<br />
o<br />
o<br />
Morfina ev in pompa elastomerica versus morfina e.v in PCA (analgesia controllata dal paziente);<br />
Morfina ev in infusione continua o morfina e.v in PCA o associazione FANS + oppioide debole in<br />
infusione continua versus blocco antalgico continuo con Anestetico Locale (plesso brachiale o<br />
lombare negli interventi ortopedici;<br />
Morfina ev in infusione continua o morfina e.v in PCA o associazione FANS+ oppioide debole in<br />
infusione continua versus blocco epidurale continuo con pompa o elastomero o in modalità PCEA<br />
con A.L. + oppioide (es: interventi ortopedici, chirurgia addominali, ginecologici, chirurgia toracica) V.<br />
Protocolli<br />
ANALGESIA, è l’assenza di percezione in risposta a stimoli algogeni (IASP) (International Association for the Study<br />
of Pain).V. voce Trattamento <strong>del</strong> <strong>dolore</strong><br />
ANALGESICI: (o antidolorifici o antalgici), farmaci che diminuiscono la sensibilità al <strong>dolore</strong> riducendone la<br />
percezione. Possono essere suddivisi in due classi: stupefacenti e non, a seconda che la loro azione<br />
consista essenzialmente in una riduzione <strong>del</strong>la percezione dolorosa a livello <strong>del</strong> sistema nervoso centrale, o<br />
in una prevalente riduzione periferica <strong>del</strong>la stimolazione <strong>del</strong>le fibre algogene da parte dei composti biochimici<br />
che si liberano in caso di infiammazione, infezione o traumi fisici, bloccando l’impulso nocicettivo all’ingresso<br />
<strong>del</strong> sistema nervoso centrale (ciclo metamerico).<br />
I farmaci analgesici si dividono in:<br />
Narcotici - Oppiacei (alcaloide <strong>del</strong>l’oppio) e Oppioidi (derivati sintetici di laboratorio)<br />
Non Narcotici - Antinfiammatori (Fans) e anestetici locali V. voce Trattamento Dolore Post Operatorio<br />
ANESTESIA GENERALE: soppressione temporanea graduale e reversibile <strong>del</strong>le funzioni <strong>del</strong>la vita di<br />
relazione (coscienza) con mantenimento <strong>del</strong>la vita vegetativa, con interruzione reversibile <strong>del</strong>le funzioni<br />
cellulari ottenuta con mezzi chimici. Lo scopo <strong>del</strong>l’anestesia generale è quella di produrre ipnosi<br />
(sospensione <strong>del</strong>la coscienza), analgesia (abolizione <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>), miorisoluzione (rilassamento-paralisi<br />
muscolare), amnesia (mancanza e/o eliminazione <strong>del</strong> ricordo di quanto accade durante l’intervento),<br />
protezione neurovegetativa tutte componenti importanti per difendere l’organismo dall’aggressione<br />
chirurgica. Le principali fasi <strong>del</strong>l’anestesia sono induzione, mantenimento, risveglio. L’anestesia generale<br />
può essere inalatoria (per via polmonare) o endovenosa. Attualmente, si pratica un’ anestesia generale o<br />
bilanciata, utilizzando farmaci ipnotici per via inalatoria (vapori) associata ad una analgesia per via<br />
endovenosa o totalmente endovenosa, in cui farmaci ipnotici ed analgesici vengono somministrati per via<br />
endovenosa. E. Romano” anestesia i principi e le tecniche” UTET 1997<br />
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