Progetti in luce: una visita allo studio milanese di Paolo Rizzatto ...

In questa pagina: vista d'insieme verso lo studio, dalla soglia d'ingresso.
In primo piano, lampada "Costanza" per Luceplan, nella versione con
paralume bicolore. "Ho pensato ad artisti come Getulio Alviani, che
amano e studiano la luce, la luce come colore - caldo o freddo -, come
contrasto di bianco e nero, come sfumatura dei giorno nella notte".
This page: a generai view of the practice from the entrance. Irr the
centre, the'Costanza ' lamp forLuceplan, in the version with two-tone
shade. "I thought of artists like Getulio Alviani, who love light and studyit,
light as colour - warm or cold - like the contrast between
black and white. like the blurring of day into night.
Progetto/Architect
Paolo Rizzano
Foto Santi Coleco
Progetti in luce: una visita allo studio milanese di Paolo Rizzatto, uno sguardo OLTRE LA TENDA ROSSA.
Idealmente, il "sopralluogo negli studi " di architetti e designer dovrebbe farparte del corso di formazione di
chi si sta avviando al progetto. Luoghi di pensiero, d ' invenzione, di organizzazione mentale e spaziale, gli
studi sono lo scenario tangibile di un metodo, la costruzione attenta della macchina operativa grazie a cui lo
sforzo creativo prende forma e viene messo in rete. Sono casa e museo, clinica e cucina. Sono il deposito caotico o
ordinatissimo dove l'accumulo delle idee, diventate esperienza, trova collocazione. Per ch: i entra, un cor = tocirc2.r.ito,
una visione sintetica e chiarificati ice che pochi altr = i strumenti riescono a trasmettere Shading light
on design: a visit to the Milan practice of Paolo Rizzatto, a glance BEYOND THE RED CURTAIN. Ideally, "
field trips" to the practices of architects and designers should be an integral part of all design training
courses. As places of thought, invention and mental and spatial organisation, practices are the tangible
expression of a method, the careful construction of the operational machine through which creative force
takes on form and becomes a system. They are home and museum, clinic and kitchen. Chaotic or carefully
ordered storerooms where ideas, having become experiences, accumulate. As you walk in, you short
circuit and everything suddenly comes into focus, a clear overview you just don't get anywhere else
O
_ri., livh text on page 12"
ZZATT4 I N T E R N I
2Ú6ú l ITARE Osa 117

• In queste pagine. un'altra vista d'insieme. con in primo piano la "lontana orizzontale" in granito bianco di Montorfano.
• These pages: another general view, with the "horizontal fountain in Montorfano white granite in the foreground.
In the cenlre, Paolo Rizzatto's work space. with "Young Lady" easy chairs for AIias and a "New-Pol' vase for Sorralunga
On the right, the utility "spine" (with intrados in the lhree primary colours and sliding panels) e Ihe base fora the
plattform, from Which the long Larchwood work table protrudes.

• In questa pagina: la struttura della copertura a shed, mantenuta nel suo stato originario, determina la scansione metrica delle
spazio, entro cui sono ritagliate ie tre nicchie con libreria. Un corso delle doghe del pavimento in larice massiccio rimovibile, per
l'ispezione della canalina sottostante. In primopiano, un esempio di aggregazione del "Rizzatto System", prodotto da Lensvelt;
sulla sinistra, a parete. "265", laprima lampada progettata da Rizzatto. proposta a Gino Sartatti e realizzata da Arteluce
nel 1973 (oggi nel catalogo di Floe).
• This page: the structure of the saw-toothed roof, which has been left in its original state, determines the organisation
of the space. in which three recesses with bookcases have been created. One row of the solidfloorwoodfloorboards can be
removed to inspect the ducts that run underneath. In the foreground, an example of the "Rizzatto System", made by Lensvelt; on the
wall, lamp "257", the first lamp designed by Rizzatto, proposed to Gino Sartatti and produced by Arteluce in 1973 (now part of the Flos
catalogue).
ANNA FOPP/ANO. Paolo Ricatto dal
COO ha studio in un'ex zona industriale.
A futunt memoria. e'perche è
un bel nunlcn,.. (i) la data incisa nella
pietra chiara della "fontana
orizzontale" che si incontra varcato l'
ingresso. Acqua "pachi' i Navigli noci
sono lontani " . ma anche acqua
insIerlie a Cuoco (nel rn tifo di fondo,
un canlin0'), aria (trii queste pareti,
dappertutto, leggerezza dell'aria),
luce (in alno. dagli shed). Del resto,
"la luce fondamentale, (architettura
non esiste senza luce". Rizzatto. clic r
maestro dell'innovazione ma custode
allirttuciso della memoria, acquisendo
a se e al propri, lavoro questo spazio
ne ha conservato 1C carattCristiChe.
senza esitazione. Si matta del modulotipo
di un vecchio edificio industriale,
lui complesso colonizzato nel tempo
da unii scuola di design e da un buon
numero di altri progenisti, un luogo
che per Illtriilseca natura si p'e-
SenlaVa sCarnc s , razionale. Lu titrlittura
di copertura. con il suo reticolo
metallico leggero, leso, di sezione
calibrata. con le tavelle in laterizio e
gli shed. viene . quindi preservata,
integrata chirurgicamente con
invisibili innesti. solo dove necessario.
Misurata, giustaniente apprezzata da
Rizzatto soprattutto la dimensione
piena dell'ambiente, la-sciato sgombro
da partizioni, scan-dito (le nicchie, le
librerie), sottolineato (;i terra, la
rincorsa prospetti-ca delle doghe: in
quota, la sporgenza del banco di
lavoro . La cosnruzione di una spina
laterale risolve
e condensa i servizi un unico
volume longitudinale, che c anche la
base su cui appoggia il soppalco. Lo
spazio risulta così a un tempo integro
aia potenziato. Iihero ala pertcttamente
attrezzato. rigoroso ala teatraliZ7ato.
Ricco di invenzioni: con una grande
sensihilita per la messa in scena. più
volte sperimentata nella progettazione
degli interini (z). Rizzatto cren
un'aspetlauva mine-diva già con il
sipario rosso all'ingrosso. Una tensione
visiva che si rinnova nell'itinerario tra
le diverse aree di lavoro e di studio
(nella continuitln, microamhienti
autonomi in dialogo), per rafforzarsi
infine nel-la visione d'insieme dall'alto,
dalle

Opere di muratura
Masonrywark
Paolo Antonini, Milano
Opere di restauro
Jolla struttura in Ferro e
dei serramenti
Restoration of ironwork
and casements
De Bernardi, Milano
Lavori di falegnameria
W o o d w o r k
PuntoUnoArreda, Milano
Graniti/Granite
Polimarmo, Milano
Pavimenti/ Floors
Funes Nova,
sezione longitudinale (verso il soppalco)/long section (towards platform)
Cucciago di Cantù (Como)
sezione longitudinale (verso le librerie(/long section (towards bookcases)
1. area d'ingresso
entrance area
2. fontana orizzontale
horizontal fountain
3. scrivania-tavolo riunioni
desk-meeting table
4. nicchia con libreria
recess with bookcase
5. bagno/bathroom
6. cucina/kitchen
7. attrezzature
office equipment
8. archivio/archive
9. impianti/instatlotions
10. postazioni di
lavoro work stations
pianta alla quota del soppalcolplatform level plan
r .....................
mq/sqm 210+35
pianta del livello inferiore/lower level plan

5-
postazioni drd lungo bando cablato
(anch esso una macchina
'
intelligente~ aOacchito chine un
palco quota superiore. dalla La presenza diffusa
di un legno caldo e pregiato co-me
il larice della l'al di Fiernino l"
gticllo dei violini Srradiyari'). gli
scorci sui piccoli arnbienii oltre
le aperture colorate. lo sfondo
scorre-vole e mutevole dei
pannelli, sono altre ntne
regia d'insieme.
sintonizzate ria una sensi-bile
• In questa pagina: la postazione di favore di Rizzatto, formata da due cassettiere di serie con piano di linoleum bordato di !arte.
Lampade da tavolo "Berenice" (con Alberto Meda, Lucepian) e "Mix" (Luceplan), e da terra "boia" (ancora con Meda, Luceplan). Nella
pagina a Lato: Composti liberamente sul "Rizzano System", la lampada "Fortebraccio" (con Meda, Luceplan); piccolo piano delib
sistema "Tree" per Alias; sul tondo, un'altra versione della lampada "Costanza" e un "New-pot " in scala ridotta;
a lato, poltroncina " Dakota" per Cassina. Sulla sinistra, nello spazio sosto la scala che conduce al soppalco è inserito un camino.
•
This page: Rizzatto''S desk, consisting oltwo series-made drawer units with a linoleum top trimmed with larchwood. "Berenice"
table lamp (with Alberto Meda, Luceplan), "Mix"table lamp (Luce plan) and "Lola"lloor lamp (again with Moda, lorLuceplan).
Opposite page: lree arranged on the "Rizzatto System the "Fortebraccio"lamp (with Me da, Luceplan); small plan ol the "Tree"
system forAlies; in the background. another version ol the "Costanza"lamp anda scaled-down "New-Pot";at the side, "Dakota"
easy chair for Cassina. On the lelt, a small lireplace has been inserted in the space under the stairs leading up to the platlorm
area.
capriata teircniare
gr'idwork heam5
_arahra ~rap~anl~ ;e:n ;;.
terlrrncat Inslallal&xls [
icrc!
librerie
hanging glassfinnferi
ftóokcess
iQ{ltaria
1curltain
cavalo lineare cabl
ale
linear wired-up !
able
Conservato all'interno di questo involucro
composito e pulsante,
un capitolo (fondamentale) di storia
del design: sulle pareri i modelli.
gli stampi. le tavole dei progetti passiti.
presenti e funti; al contro la
seri-vanta sempre quella cc l'ho da
tanto, due cassettiere di serie con
un piano di linoleum. nulla di
più, di qui lavoro. ma e grande e
si pub anche usare per le
riunioni ; le sedute, i sistemi (
'
un per' dappertutto
compaiono segmenti del geniale
"Rizzati-o System ''. struttura poliiuoa
lain alluItti.nio presso(uso;
r
supporti, travi, inenslrIc,
moschettoni, snodi da aggregare in
una concertazione infinita di
possihi]itii'i: c soprattutto. a
volte l.eliceinente condivise con l'
antico Alberto -Moda. le tante,
bellissime, lampade. ognuna ttn'
illunlinazione. "archetipi e
prototipi" appesi. appoggiati.
protesi nello spazio: "il mio
rapporto con la luce e nato e vive in
strema
dipendenza con l'architettura.
Concepisco .Ie di seguito, tra queste vlrnuietic tuie parnlClampade all'
interno dette da Pauly di un lSi77ann architettura che progetto
di una e vena persegtlo" nel suo studio (Iuglio 1006 " i e
' nei corso
di dite interdite eli Marco Reinanclli (L7rrill
lt_r, 14.075, I980) C di tasca (Aliiu,il Luce.
19s.
VediA;i4-tmg; c AtSír99.
panca
bandi
In 2000 Paolo Rizzato opened his own
achitecture practice on a disused
industrial estate.That date is carved into
the white stone of the "horizontal
fountain" just inside the entrance,
partly for posterity and partly "because
it'’s such a nice number"(1). Water “
because the canals are not far away”,
juxtaposed with fire (theres’s a
fireplace on the back wall), air (there's a
light continued on page 126

OLTRE LA TENDA ROSSA

OLTRE LA TENDA ROSSA

1'1 li
WALTER GROPIUS

from page 122
airiness throughout) and light (from the factory roofs above). There again,“light is fundamental,
architecture cannot exist without light". Having acquired this space for himself and his work, Rizzatto -a
master of innovation with a soft spot for the past - had no doubt about wanting to keep its original
character. This is a module in a typical odd factory building, which had latterly also been occupied by a
design school and quite a few other designers, and by its very nature bare and rational. The sawtoothed
roof structure, with its lightweight, taut metal gridwork, an brick elements, has been retained,
with just a few additions surgically and invisibly grafted on where necessary. Rizatto carefully and
judiciously decided that the fullness of the interior space should be preserved, so there are no
partitions; instead he has punctuated it (with recesses, bookcases) and highlighted it (with the
perspective run of the floorboards and, on the platform, the work table that protrudes out over the
space). The construction of a side "spine” keeps all the utilities neatly in a single longitudinal volume
that also serves as the support for the platform area. As a result the space appears
intact yet enhanced, uncluttered yet fully equipped, restrained
yet visually striking. Highly inventive: with than great sense
of the theatrical he has displayed on various other occasions
in his interior design work(2), Rizatto creates a sense of eager
anticipation by placing a red curtain at the entrance. The
visual tension continues through into the various work areas (
the independent but interacting micro-environments) and
culminates in the general view from above, from the workstations
on the long organised wired-up table (another intelligent
machine), a platform looking down onto the scene below.
The use throughout of warm Val di Fiemme larch (“the
same wood used to make Stradivari violins”), the glimpses
through into the small spaces beyond the coloured openings,
1 2 6 : aa~rAa~a _ 2,06 . !aTERU,

OLTRE LA TENDA ROSSA
sezione trasversale (verso l'ingresso)
'cross section{towardstheentrance)
• Nelle pagine precedenti: vista d'insieme
verso l'Ingresso. In primo piano. panca "Giulietta"
per Serralunga; prototipi per una poltroncina e un
piccolo tavolo circolare: tavolini "Jclly" per Kartell.
Nella pagina a lato, a sinistra e a destra, sotto:
Rizzatto "in azione" su una delle librerie
e alla scrivania. il piano orizzontale sporgente
della libreria. in larice, serve da panca, banco d'
appoggio e consente di raggiungere gli scaffali più
alti. A destra, sopra: nella composizione
a parete, uria tavola della Description de l'Egypte di
Dentin, stampi della " Dakota " . collage Sidarkling di
Sissy Rizzatto (20103). modella per Villa Moravia a
Poveromo. stampo della base della "Costanzina". In
questa pagina: il soppalco ospita sei postazioni.
perfettamente illuminate dagli shed.
La sporgenza del lungo banco lineare cablate
amplia la superficie utile di lavoro.
the ever-changing backdrop of sliding panels are the other well-tuned features of the overall orchestration.
This organised, pulsating shell contains a (fundantental) chapter of design history: on the walls are models,
moulds, plates of designs past, preset and future; in the centre the desk (it's the one I've always had, two
series-made drawer halts and a linoleum top, nothing else, I work from here but it's so big you can
hold meetings round it'); the seating, the systems (all around are fragments off the brilliant "Rizzatto System", a
polymorphous pressure-cast aluminium structure: supports, beams, shelves, ties, joints that can be fitted together
in endless ways; and above all (and sometimes shared with his friend Alberto Meda) all those beautiful
lamps, "archetypes and prototypes" that hand, stand or reach out into space: "The development of my relationship
with light is closely bound up with architecture. I see these lamps as being part of the architectture
design and pursue". A. F.
1. The quotations are comments made by Paolo Rizzatto during a visit to his practice (July 2006) and in two interviews made by Marco
Romanelli (Domus, n. 675,1986) and Fossil Pasca (Annual Luce, 1994).
2. See A ;14/1993 and A 358/1997.
•
Previous pages: general view towards the entrance. In
the loreground. "Giulielta"bench lorSerralunga:
prototypes for an easy chair and a small circular
table: "Jolly " occasional tables lor Kartell.
Opposite page, left and right, below: Rizzatto"in
action"on one of the bookcases and at his desk. The
larchwood shelf at the bottom ol the bookcase is also a
bech,. a surlace to putthings on and a step to help
reach the top shelves. Right, above: in the wall
composition. a plate ol Denon's Description de l'
Egypte. "Dakota"moulds, Sparklingby Sissy Rizzatto (
2003). a model lor Villa Moravia at Poveromo. mould
ol the base ofthe "Costanzina "lamp, This page: the
platlorm has six work stations, all fully lit from the
factory roof. The long, wired-up surlace protrudes to
give extra work space.
o,,,,,--r.,