"Inizia la rivoluzione del porta a porta" - La Tribuna dei Castelli

More documents

Recommendations

Info

2 Sabato 22 ottobre 2011 Editoriale di Marco Audino Aut. Tribunale di Velletri nr. 8/2000 del 18/04/2000 Editore: Cooperativa "Stella Maris" Direttore Responsabile: Vice Direttore: Coordinatore di redazione: In redazione: Stampato in proprio il 22/10/2011 Direzione, Amm.ne, Redazione: via C.le Cagioli 267, Lariano Tel. 3318663940 Marco Audino Remo Polverini Luigi Biagi Federica Giannini, Nicola Conti, Francesca Latini email: tribunacastelli@gmail.com Ogni articolo rappresenta esclusivamente il pensiero dell'autore e non vincola in nessun modo la Proprietà, l'Editore e il Direttore. Ogni collaborazione è prestata volontariamente e gratuitamente e nulla è dovuto per la pubblicazione di foto, disegni o articoli. Articoli, foto e disegni e quant'altro una volta consegnati non si restituiscono. Non vengono pubblicati articoli o lettere anonime o non firmate. E' fatto espresso divieto di riprodurre anche parzialmente foto, articoli, disegni, parti del giornale senza esplicita autorizzazione del Direttore. www.tribunacastelli.it
Cultura Sabato 22 ottobre 2011 3 Memorie paesane a cura di Padre Salvatore Donadio LE NOSTRE URNE DEI FORTI Padre Ginepro Cocchi di Artena attende la beatificazione, concluso felicemente il processo canonico e riconosciuto dalla Chiesa il suo Martire per la fede. Il suo nome civile era Antonio, il figlio di Mazzettone, soprannome del padre. Nasce il 14 ottobre 1908 in via Maggiore, nel centro storico, accanto alla Collegiata di Santa Croce. Trascorre l'infanzia nella piazzetta pollarola, dove il padre gestiva un'osteria alle porte del paese. Fu educato cristianamente dalla mamma che perse a causa dell'epidemia chiamata spagnola, che fece perire anche due sorelle. Fece parte da bambino dei Paggi del Sacramento: di carattere vivace ed estroverso crebbe in fretta per gli eventi luttuosi succedutusi, dopo che era stato affidato al collegio serafico del convento,dallamadre medesima. Se è vero che un intero paese educa ogni fanciullo, padre Elia, il parroco di Santa Croce, fu il suo ideale di vita. Questi, dopo aver restaurata la Collegiata pericolante ed aver ottenuto che la chiesa del Convento diventasse Parrocchia, lasciò il paese per ripartire missionario in Cina, lasciando la popolazione sgomenta. Invano gli artenesi si opposero facendo ricorso al Pontefice e ai suoi superiuori. Antonio, divenuto frate, assume il nome di Ginepro e divenuto sacerdote seguì il suo padre spirituale Elia in Cina, senza dimenticare il suo padre di sangue, a cui rivolse accorate lettere per la sua conversione: in esse c'è anche l'amore verso il paese, seguendo da lontano ogni sua vicenda, intercedendo con il Signore con la sua preghiera. In Cina nel 1931 diceva: "Io sono nelle mani di Dio, perchè pressato dai soldati comunisti cinesi allo sbando della resistenza, e dai soldati giapponesi occupanti, e mentre i missionari protestanti fuggono dalla missione, io resto facendo da mediatore per sfamare la popolazione". Scrisse perfino al fratello di Mao TseTung pagando' il riscatto per liberare un sacerdote cinese dalla morte. L'uccisione di Padre Ciavaglia, che operava con lui, lo mise sull'avviso sulla possibilità anche del suo martirio. i Battesimi da lui amministrati furono migliaia e lui, come pastore, volle restare al suo posto e mise sull'avviso i suoi collaboratori: "Io morirò presto e verranno lupi che sbraneranno il gregge: voi resistete". L'occasione del martirio fu una giovane catechista, una volta faccendiera dei soldati cinesi, che si rifiutava di tornare alla vita di prima, rinnegando la sua identità di cristiana. La vera causa del martirio fu, di fatto, l'attività apostolica che minava un criterio di vita basato sulla violenza, con l'asservimento della donna. I fedeli di Padre Kao, come veniva chiamato dai cinesi, dopo la sua cattura tentarono di pagare il ri P. GINEPRO COCCHI scatto ma fu inutile. Raccolsero il suo corpo strazziato e, dopo un funerale plebiscitario, vicino la cattedrale posero un cippo monumentale con scritto: "Generoso, laborioso, ucciso ingiustamente per il Vangelo". Il suo desiderio di imitare Cristo nel Martirio gli fece dire: "Un missionario non si nasconde". La sua tomba è stata distrutta dalla rivoluzione cinese. Lasciarono a noi i suoi occhiali perchè era irrispettoso ucciderlo con essi. Artena non dimenticherà questo suo figlio se ritroverà il rispetto ed il suo esempio. Leggi il giornale direttamente sul sito internet www.tribunacastelli.it Sul portale puoi trovare interviste, fotografie e notizie Invia i tuoi articoli a tribunacastelli@gmail.com
Page 1: Aut. Trib. di Velletri nr 8/2000 de
Page 5 and 6: Politica Sabato 22 ottobre 2011 L'o
Page 7 and 8: Politica Sabato 15 ottobre 2011 VAL
Page 9 and 10: Attualità Sabato 22 ottobre 2011 A
Page 11 and 12: CONSORZIO GAIA Il processo ai ve
Page 13 and 14: Rubriche Sabato 22 ottobre 2011 13
Page 15: Rubriche Sabato 8 ottobre 2011 15 F

"Inizia la rivoluzione del porta a porta" - La Tribuna dei Castelli

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?