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La finestra di caricamento, allargata senza spigoli vivi, consente un agevole e veloce caricamento, senza rischi per le dita o nel caso di uso di guanti Comodo e ben posizionato il bottone di chiusura dell’otturatore A sinistra: la nuova canna “Power Bore Crio”, caratterizzata dal trattamento criogenico per la regolarizzazione del regime vibratorio e quello espansivo nel momento dello sparo Disegno moderno per la guardia del grilletto, con incorporata la sicura, classica a traversino passante semiauto; la prima sensazione che spesso è quella che conta, è di un fucile ben equilibrato, piacevole al tatto, personalmente preferisco sempre il legno al polimero e con una linea filante ed elegante. Ansiosi di sparare i primi colpi, armiamo i fucili, i cui serbatoi, anche in fiera, sono stati ridotti a due colpi, subito notiamo la larga finestra di caricamento, che nonostante la temperatura ci consente d’infilare agevolmente le due cartucce nel serbatoio, poi procediamo all’inserimento della cartuccia in canna e all’armamento utilizzando l’apposito bottone di generose dimensioni, posizionato nella parte anteriore destra della carcassa. I primi colpi confermano la sensazione iniziale, il fucile è stabile e permette la ripetizione del colpo con precisione e velocità, lo scatto è preciso senza grattare e senza fastidiose precorse, forse solo un po’ duro, ma siamo in fiera e la sicurezza viene prima di tutto. I colpi si susseguono, proviamo raffiche di tre colpi a gran velocità, tiri mirati sui piattelli più lontani, cercando di simulare le varie situazioni di caccia. Dopo un certo numero di cartucce ci rendiamo conto dell’eccellente lavoro del dispositivo “Progressive Comfort”, pur trattandosi di cartucce da tiro, perciò da soli 28 grammi, sviluppano una buona pressione, pari a 700 bar e velocità di 415 m/s (dati sito Fiocchi), il rilevamento e il rinculo sono risultati praticamente inesistenti, gran merito va anche al nasello in poliuretano che contribuisce ad assorbire l’impennamento e soprattutto le vibrazioni. Bellissima la carcassa nichelata, segno distintivo del Raffaello Power Bore 69
<strong>Benelli</strong> Raffaello Power Bore Un fucile facile per il cacciatore del terzo millennio Il Raffaello Power Bore, è risultato essenzialmente un fucile “facile” Un particolare che mi è rimasto impresso è stato l’assenza di residui di polvere da sparo, tipici dei fucili semiautomatici, che generalmente finiscono negli occhi richiedendo l’uso degli occhiali, specialmente quando il fucile ha sparato tante cartucce ed è particolarmente sporco e pieno di detriti. Non so se dipende dall’otturatore o dalle cartucce, ma vi assicuro che è una piacevole sorpresa. L’altra grande novità, che certamente contribuisce alla stabilità ed efficienza dell’arma, è la nuova canna Power Bore Crio, caratterizzata dalla tempra criogenica che regolarizza il regime Prova della reazione del calciolo “Progressive Comfort” alla pressione manuale Il nuovo Raffaello Power Bore è un fucile “facile”, inteso come un’arma con cui ci si trova subito a proprio agio, come se fosse il fucile che abbiamo da sempre in rastrelliera vibratorio allo sparo e quello espansione-contrazione sia allo sparo che come conseguenza del riscaldamento, specialmente in situazioni tipo la nostra, quando i fucili lavorano ininterrottamente per l’intera giornata. Per questo fucile tutti e cinque gli strozzatori sono testati per i pallini d’acciaio, quando generalmente, negli altri semiauto, solo i ***/****/***** sono per l’acciaio mentre */** sono solo per pallini di piombo. Per contribuire all’equilibrio e ridurre il peso, la bindella è in carbonio con trattamento antiriflesso, ciò comporta due vantaggi, la riduzione del miraggio dato dal calore e poiché il sistema di fissag- Uno dei due fucili oggetto della prova La pedana, al Game Fair, dove si è svolto il nostro test 70 Di1413_066.indd 70 26/07/2013 18.43.11
Page 1: Benelli Raffaello Power Bore Alla p
Page 6: La rosata Per completare la prova,

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