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Benelli Raffaello Power Bore
Un fucile facile per il cacciatore del terzo millennio
Il Raffaello Power Bore, è risultato essenzialmente
un fucile “facile”
Un particolare che mi è rimasto impresso è stato
l’assenza di residui di polvere da sparo, tipici dei
fucili semiautomatici, che generalmente finiscono
negli occhi richiedendo l’uso degli occhiali,
specialmente quando il fucile ha sparato tante
cartucce ed è particolarmente sporco e pieno di detriti. Non so
se dipende dall’otturatore o dalle cartucce, ma vi assicuro che è
una piacevole sorpresa.
L’altra grande novità, che certamente contribuisce alla stabilità
ed efficienza dell’arma, è la nuova canna Power Bore Crio,
caratterizzata dalla tempra criogenica che regolarizza il regime
Prova della reazione del calciolo “Progressive Comfort” alla
pressione manuale
Il nuovo Raffaello
Power Bore è un
fucile “facile”,
inteso come
un’arma con cui
ci si trova subito a
proprio agio, come
se fosse il fucile
che abbiamo
da sempre in
rastrelliera
vibratorio allo sparo e quello espansione-contrazione sia allo
sparo che come conseguenza del riscaldamento, specialmente
in situazioni tipo la nostra, quando i fucili lavorano ininterrottamente
per l’intera giornata. Per questo fucile tutti e cinque gli
strozzatori sono testati per i pallini d’acciaio, quando generalmente,
negli altri semiauto,
solo i ***/****/***** sono
per l’acciaio mentre */**
sono solo per pallini di
piombo. Per contribuire
all’equilibrio e ridurre
il peso, la bindella è in
carbonio con trattamento
antiriflesso, ciò comporta
due vantaggi, la riduzione
del miraggio dato dal calore
e poiché il sistema di fissag-
Uno dei due fucili oggetto della prova
La pedana, al Game Fair, dove si è svolto il nostro test
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