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• 6 •<br />
li. Sarà che chiamandosi Libero<br />
non poteva sopportare di starsene<br />
rinchiuso in un parco, anziché<br />
correre tra le montagne. O sarà<br />
che qualcosa, forse dei petardi<br />
oppure dei cavalli, lo hanno<br />
spaventato. <strong>Il</strong> cervo, di nome Libero,<br />
è scappato dal Parco Nord.<br />
Per un esemplare imponente come<br />
lui, il salto del guard-rail è<br />
stato uno scherzo: un cervo maschio<br />
può saltare fino a tre metri<br />
e mezzo in lunghezza e visto che<br />
mancava la rete protettiva lungo i<br />
binari, gli è stato facile arrivare<br />
alla strada. Era scappato dal<br />
parco da qualche ora, come raccontano<br />
le guardie ecologiche. Gli<br />
agenti della polizia stradale di<br />
Bresso e Cormano ne erano già<br />
stati avvertiti e lo stavano<br />
controllando ai lati della strada,<br />
mentre lui si aggirava trotterellando<br />
tra i binari in<br />
costruzione a lato del viale.<br />
Quando Libero ha deciso di<br />
saltare, però, non c'è stato nulla<br />
da fare. Pochi secondi sono<br />
passati tra la rincorsa e lo<br />
schianto. L'auto, un'utilitaria,<br />
sopraggiungeva a velocità moderata<br />
ma non ha fatto in tempo a frenare,<br />
vista la velocità sfrenata<br />
del galoppo di Libero e l'imprevedibilità<br />
dell'evento. Dopo<br />
l'impatto il cervo è fuggito verso<br />
Sesto San Giovanni, ma passata<br />
circa mezz'ora è rientrato nel<br />
parco di sua spontanea volontà.<br />
Probabilmente il superbo esemplare<br />
si è ferito, anche se fino a ieri<br />
sera era impossibile capire quali<br />
fossero le sue condizioni di<br />
salute. Una volta ritornato tra<br />
gli alberi, infatti, si è<br />
accucciato senza permettere a nessuno<br />
di avvicinarlo, forse troppo<br />
spaventato dalla strana avventura.<br />
«Crediamo che l'impatto possa aver<br />
provocato delle conseguenze agli<br />
organi interni - dicono le guardie<br />
ecologiche del parco - ma fino a<br />
domani mattina (questa mattina,<br />
ndr) non sarà possibile farlo<br />
visitare dal veterinario». «Mi<br />
dispiace di quanto è accaduto, sia<br />
per il cervo che per l'automobilista<br />
– commenta Edgar Meyer,<br />
dell'assessorato alle Politiche<br />
Territoriali, sezione parchi - ma,<br />
se vogliamo, questo evento<br />
eccezionale in una metropoli come<br />
Milano ci da anche un po' di<br />
speranza: la città non è più solo<br />
una giungla di asfalto». Spiega,<br />
infatti Meyer, «un incidente così<br />
di solito si verifica solo in<br />
montagna e invece è avvenuto<br />
proprio in viale Testi. Segno,<br />
questo, che a Milano ci sono oasi<br />
naturalistiche che possono ospitare<br />
perfino dei cervi, animali<br />
incontenibili». Per la macchina<br />
che l'ha investito, invece, non si<br />
può dire lo stesso. <strong>Il</strong> cofano si è<br />
accartocciato e il parabrezza<br />
sfondato: 50 chilometri all'ora e<br />
una brusca frenata qualche secondo<br />
prima dell'impatto non hanno<br />
alleggerito la massa del cervo.<br />
Mentre per fortuna la conducente<br />
non ha riportato danni fisici,<br />
quelli dell'auto non sono affatto<br />
irrilevanti. Difficile, in casi<br />
come questi, spiegare all'assicurazione<br />
quanto avvenuto. Ma in<br />
caso di sinistro eccezionale, il<br />
danno dovrà essere risarcito dal<br />
Parco, in quanto proprietario responsabile<br />
dell'esemplare. La polizia<br />
provinciale ha già garantito<br />
la massima collaborazione.<br />
*Nota a piè di pagina: presso i grandi rivenditori, gli<br />
addobbi natalizi dell’ultima stagione hanno visto un<br />
gran tripudio di cervi e renne, dorati, argentati, rampanti.<br />
Saltano verso un appuntamento a noi ancora in parte<br />
ignoto.<br />
P<br />
© Andrea G. Sciffo Dicembre 2008