GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

3/2007
dimensione GEOMETRA
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Purtroppo la legge vigente consente agli
attuali laureati triennali la possibilità di
iscriversi indifferentemente nel nostro
Albo ed in quelli delle sezioni “B” degli
Ingegneri e degli Architetti, attivando di
fatto una nuova imbarazzante conflittualità
di aspirazioni, di competenze e di risultati
pratici.
Così, mentre da una parte siamo impegnati
a chiedere a gran voce l’abolizione
di quelle sezioni “B”, dall’altra il Governo
congela e rimanda l’applicazione
della riforma Moratti, sospende la liceizzazione
delle scuole medie superiori
e si prende un anno di tempo per decidere
il da farsi.
Nel frattempo annuncia il potenziamento
delle scuole medie superiori, senza chiarire
con quali caratteristiche e con quali
obiettivi e questo per noi è fonte di grande
preoccupazione. Ritenendo che la riforma
scolastica e quella delle professioni,
non possono viaggiare disgiunte, fa ragionevolmente
sospettare che il potenziamento
delle scuole medie superiori accolga
la necessità di andare in direzione
dell’immediata preparazione professionale
di tecnici a grande diffusione, che
entrino subito nel mercato del lavoro. Temo
però che per questi nuovi diplomati
si stia preparando una nuova categoria,
che potrebbe essere quella dei tecnici di
serie “C”, a cui sarebbe preclusa l’iscrizione
non solo all’Albo delle sezioni “B”
di Ingegneri ed Architetti, ma anche al-
Studenti dell’ITG Marchetti di Gemona del Friuli
l’Albo dei Geometri, delineando così la
fine della nostra categoria nei contenuti
attuali e l’istituzione di una figura tecnica
esercitante un “mestiere” minore (erogatore
di servizi) e non certo una “libera
professione” (erogatrice di prestazioni
intellettuali). Sembra che questo disegno
sia auspicato dalla Confindustria,
la quale per migliorare il livello dei propri
quadri intermedi o minori, ha bisogno
di figure tecniche giovani, a basso costo,
che siano più preparate e moderne
delle maestranze attuali e che si possono
formare ulteriormente specializzandole
poi all’interno delle aziende.
Per contro noi riteniamo utilissimo che
si potenzino le scuole medie superiori,
ma non certo per preparare i professionisti
tecnici di serie “C”.
Siamo disponibili quindi a contribuire ed
a condividere detto potenziamento, però
a condizione che ne sia chiarito l’obiettivo
politico e strategico che si vuole conseguire.
Per noi, si dovrebbero indirizzare
le energie scolastiche verso il miglioramento
del bagaglio culturale generale
degli studenti ma soprattutto, verso la
preliminare qualificazione degli insegnamenti
delle materie relative alla nostra
professione, contribuendo così ad indirizzare
con più convinzione gli studenti
verso l’accesso universitario triennale
e poi verso l’esercizio della nostra professione.