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in sala operatoria - IPASVI - La Spezia

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Posizionamento pz nel comparto operatorio<br />

neurochirurgico<br />

L’equipe <strong>operatoria</strong>, formata dal neurochirurgo, dall’anestesista, e dall’<strong>in</strong>fermiere di<br />

<strong>sala</strong>, condivide la responsabilità per il corretto posizionamento del paziente, <strong>in</strong> quanto<br />

deve assicurare la migliore esposizione chirurgica possibile <strong>in</strong> relazione al tipo di<br />

<strong>in</strong>tervento alla tecnica chirurgica per garantire le condizioni ottimali di omeostasi<br />

respiratoria e cardiovascolare, al f<strong>in</strong>e di evitare danni fisici da compressione e/o<br />

stiramento delle strutture nervose, articolazioni e tessuti, mediante l’uso di appositi<br />

presidi e dispositivi.<br />

A tale proposito si è sentita la necessità di stilare istruzioni operative <strong>in</strong>terne per ogni<br />

s<strong>in</strong>golo <strong>in</strong>tervento chirurgico per omologare il metodo di lavoro assicurando la<br />

complementarietà degli <strong>in</strong>fermieri e la corretta sequenza delle azioni ed il corretto<br />

utilizzo dei dispositivi.<br />

L’<strong>in</strong>fermiere oltre a conoscere tutti i presidi ed il loro utilizzo, è necessario che<br />

conosca lo strumentario chirurgico, i materiali, le attrezzature occorrenti, che li abbia<br />

sempre a disposizione o di facile reperibilità per assicurare il buon f<strong>in</strong>e<br />

dell’<strong>in</strong>tervento chirurgico, evitando magari <strong>in</strong> alcune fasi critiche affannose ricerche<br />

degli stessi.<br />

<strong>La</strong> posizione del paziente sul tavolo operatorio è un compromesso tra la capacità di<br />

adattamento anatomico-funzionale del paziente e la necessità di ottenere un buon<br />

accesso chirurgico, <strong>in</strong> quanto un errato posizionamento prolunga e complica la<br />

procedura chirurgica e può valicare i limiti di tolleranza del paziente determ<strong>in</strong>ando<br />

cosi deficit funzionali e danni anatomici.<br />

Gli obiettivi del posizionamento sono:<br />

• ottenere la migliore esposizione del campo operatorio;<br />

• ridurre le compromissioni delle funzioni vitali;<br />

• m<strong>in</strong>imizzare lo stress meccanico alle articolazioni;<br />

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