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in sala operatoria - IPASVI - La Spezia

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Il posizionamento del paziente nel Comparto<br />

Operatorio Neurochirurgico<br />

Autore: Granucci Andrea<br />

lavoro nel comparto operatorio della neurochirurgia dell'ospedale Maggiore di Parma, ed <strong>in</strong> questo periodo<br />

(2012) svolgo un addestramento sul campo per divenire strumentista di <strong>sala</strong> <strong>operatoria</strong> neurochirurgica. al<br />

momento nel comparto lavorano 13 <strong>in</strong>fermieri e 4 O.S.S. su due turni per5 gg a settimana.<br />

il mio elaborato chiamato " istruzioni operative <strong>in</strong>terne", ha l'obiettivo di dare le basi aff<strong>in</strong>chè venga garantito<br />

il f<strong>in</strong>e della migliore esposizione chirurgica durante il posizionamento del paziente che dovrà essere<br />

sottoposto ad <strong>in</strong>tervento di neurochirurgia.<br />

Andrea Granucci<br />

con la collaborazione dei colleghi<br />

1


Posizionamento pz nel comparto operatorio<br />

neurochirurgico<br />

L’equipe <strong>operatoria</strong>, formata dal neurochirurgo, dall’anestesista, e dall’<strong>in</strong>fermiere di<br />

<strong>sala</strong>, condivide la responsabilità per il corretto posizionamento del paziente, <strong>in</strong> quanto<br />

deve assicurare la migliore esposizione chirurgica possibile <strong>in</strong> relazione al tipo di<br />

<strong>in</strong>tervento alla tecnica chirurgica per garantire le condizioni ottimali di omeostasi<br />

respiratoria e cardiovascolare, al f<strong>in</strong>e di evitare danni fisici da compressione e/o<br />

stiramento delle strutture nervose, articolazioni e tessuti, mediante l’uso di appositi<br />

presidi e dispositivi.<br />

A tale proposito si è sentita la necessità di stilare istruzioni operative <strong>in</strong>terne per ogni<br />

s<strong>in</strong>golo <strong>in</strong>tervento chirurgico per omologare il metodo di lavoro assicurando la<br />

complementarietà degli <strong>in</strong>fermieri e la corretta sequenza delle azioni ed il corretto<br />

utilizzo dei dispositivi.<br />

L’<strong>in</strong>fermiere oltre a conoscere tutti i presidi ed il loro utilizzo, è necessario che<br />

conosca lo strumentario chirurgico, i materiali, le attrezzature occorrenti, che li abbia<br />

sempre a disposizione o di facile reperibilità per assicurare il buon f<strong>in</strong>e<br />

dell’<strong>in</strong>tervento chirurgico, evitando magari <strong>in</strong> alcune fasi critiche affannose ricerche<br />

degli stessi.<br />

<strong>La</strong> posizione del paziente sul tavolo operatorio è un compromesso tra la capacità di<br />

adattamento anatomico-funzionale del paziente e la necessità di ottenere un buon<br />

accesso chirurgico, <strong>in</strong> quanto un errato posizionamento prolunga e complica la<br />

procedura chirurgica e può valicare i limiti di tolleranza del paziente determ<strong>in</strong>ando<br />

cosi deficit funzionali e danni anatomici.<br />

Gli obiettivi del posizionamento sono:<br />

• ottenere la migliore esposizione del campo operatorio;<br />

• ridurre le compromissioni delle funzioni vitali;<br />

• m<strong>in</strong>imizzare lo stress meccanico alle articolazioni;<br />

2


Tali obiettivi saranno perseguiti se si avranno conoscenze di:<br />

• anatomia del sito chirurgico;<br />

• tecnica di <strong>in</strong>tervento;<br />

• tecnica anestesiologica;<br />

• tempo a disposizione per realizzare posizionamento;<br />

• fattori di rischio del paziente;<br />

3


POSIZIONI PIU’ COMUNI IN NEUROCHIRURGIA:<br />

PRONA<br />

traumi cervicali, vertebrali, stabilizzazioni, lesioni<br />

cerebellari;<br />

GENUPETTORALE ernia discale, stenosi;<br />

SUPINA<br />

aneurisimi, lesioni cerebrali;<br />

PARK BENCH<br />

lesioni emisfero cerebellare parte posteriore, tumori<br />

dell’angolo pont<strong>in</strong>o, lesioni tentoriali;<br />

SEDUTO lesioni <strong>in</strong> fossa cranica posteriore, lesione<br />

mediana(vermiana) lesione del IV ventricolo, tumori<br />

del tronco cerebrale, lesioni sovracerebellare e<br />

sottotentoriale;<br />

4


IL TAVOLO CHIRURGICO<br />

Il tavolo chiururgico del comparto operatorio neurochirurgico è costituito da un<br />

piantone con diversi segmenti che permettono di flettere-estendere le diverse parti del<br />

corpo, migliorando cosi l’esposizione del campo operatorio.<br />

Esso di divide <strong>in</strong> :<br />

LETTO DA TESTA cosi composto:<br />

o 1°Tel<strong>in</strong>o di copertura aperto a formare rettangolo che copra il letto;<br />

o 2°Tel<strong>in</strong>o di copertura aperto a formare rettangolo <strong>in</strong> orizzontale al letto;<br />

o Materass<strong>in</strong>o antidecubito;<br />

o 3°Tel<strong>in</strong>o di copertura a rettangolo che ricopra il materass<strong>in</strong>o antidecubito;<br />

o Reggi braccia SX montato al letto nel 1° gancio;<br />

5


Reggi braccia<br />

s<strong>in</strong>istro<br />

2° tel<strong>in</strong>o di<br />

copertura verde<br />

3°tel<strong>in</strong>o di<br />

copertura verde<br />

Materass<strong>in</strong>o<br />

antidecubito<br />

o<br />

3°Tel<strong>in</strong>o di<br />

copertura<br />

verde<br />

1°tel<strong>in</strong>o di<br />

copertura<br />

verde<br />

2° Tel<strong>in</strong>o di<br />

copertura<br />

verde<br />

6


LETTO DA SCHIENA cosi composto:<br />

o Tel<strong>in</strong>o di copertura aperto a formare rettangolo che<br />

copra il letto;<br />

o Anello testa aperto (Presidio antidecubito giallo);<br />

o Materass<strong>in</strong>o antidecubito altezza spalle per tutta la<br />

lunghezza del letto;<br />

o tel<strong>in</strong>o di copertura piegato a formare un rettangolo<br />

sopra il materass<strong>in</strong>o antidecubito;<br />

o Posizionare 3 tel<strong>in</strong>i di copertura piegati + 3 tel<strong>in</strong>i di<br />

copertura piegati, a lisca di pesce v/esterno collocati<br />

all’altezza spalle sotto il materass<strong>in</strong>o antidecubito;<br />

o 2 sacchetti di sabbia da posizionare sotto le creste<br />

iliache del paziente(sollevare pz) <strong>in</strong> modo eretto;<br />

o Rullo con fondo piatto antidecubito blu da mettere<br />

sotto il collo del piede del paziente <strong>in</strong> quanto gli arti<br />

<strong>in</strong>feriori si devono trovare altezza cuore;<br />

Sacchetti<br />

di sabbia<br />

Rullo con fondo<br />

piatto<br />

antidecubito blu<br />

Tel<strong>in</strong>i di<br />

copertura<br />

verdi<br />

Materass<strong>in</strong>o<br />

antidecubito<br />

Anello<br />

testa<br />

aperto<br />

7


Altra opzione al posto dei 3 tel<strong>in</strong>i di copertura verdi posti a lisca di pesce ,è il<br />

presidio antidecubito, il cusc<strong>in</strong>o per chirurgia discale;<br />

Cusc<strong>in</strong>o<br />

per<br />

chirurgia<br />

discale<br />

Reggi<br />

braccia<br />

Anello<br />

testa<br />

aperto<br />

8


STABILIZZAZIONE = PAZIENTE PRONATO<br />

DORSALE ALTO (TORACICO D3-D4) = LETTO DA TESTA<br />

senza rotella nera sotto letto x brillanza<br />

DORSALE BASSO (LOMBARE)<br />

= LETTO DA SCHIENA<br />

POSIZIONE PRONA = POSIZIONE SVANTAGGIOSA per il paziente, <strong>in</strong> quanto<br />

si riduce l’escursione diaframmatica ed il ritorno venoso a causa di un <strong>in</strong>cremento<br />

della pressione al livello addom<strong>in</strong>ale, qu<strong>in</strong>di si rende necessario collocare sostegni<br />

sotto il torace e sotto e le creste iliache per detendere l’addome e favorire il ritorno<br />

venoso.<br />

IN SALA OPERATORIA (letto da schiena)<br />

<strong>La</strong> barella si affianca al letto operatorio e si abbassano le sponde.<br />

9


Anestesista da ok per pronazione.<br />

Due <strong>in</strong>fermieri, una a lato dx ed uno al lato sx: l’<strong>in</strong>fermiere al lato sx con una<br />

mano tiene il braccio dx del paziente all<strong>in</strong>eato al corpo e con l’altra effettua la<br />

rotazione di 180° del c<strong>in</strong>golo scapolo-omerale ; l'altro <strong>in</strong>fermiere effettua la<br />

rotazione del c<strong>in</strong>golo pelvico assicurandone il buon f<strong>in</strong>e della manovra.<br />

Occorre prestare molta attenzione <strong>in</strong> quanto possono accadere <strong>in</strong>cidenti durante il<br />

cambio postura:<br />

Estubazione;<br />

Fuoriuscita di cateteri;<br />

Lussazioni;<br />

Danni midollari <strong>in</strong> caso di fratture vertebrali non stabilizzate;<br />

Una volta pronato, gli arti superiori sono all<strong>in</strong>eati al corpo, vengono fatte<br />

ruotare di 180 gradi verso il basso <strong>in</strong> modo che siano sistemati a lato del capo,<br />

abdotti con estensione ventrale della spalla e flessione del gomito.<br />

10


Se <strong>in</strong>vece pazienti portatori di limitazioni funzionali delle braccia, gli arti<br />

superiori saranno sistemati distesi lungo il corpo, con la superficie volare<br />

dell’avambraccio libera.<br />

Posizionamento dei SACCHETTI DI SABBIA SOTTO LE CRESTE<br />

ILIACHE E SOTTO IL MATERASSINO ANTIDECUBITO i quali<br />

devono essere messi <strong>in</strong> posizione eretta che non vadano a piegarsi od a<br />

schiacciarsi;<br />

RULLO CON FONDO PIATTO ANTIDECUBITO/BLU sotto il collo del<br />

piede;<br />

Una volta pronato, assicurarsi che:<br />

• I talloni dei piedi siano al livello del cuore per favorire il ritorno venoso:<br />

• <strong>La</strong> colonna vertebrale <strong>in</strong> asse;<br />

Talloni piedi<br />

altezza del<br />

cuore<br />

Colonna<br />

vertebrale<br />

<strong>in</strong> asse<br />

Organi<br />

genitali<br />

Non<br />

compressi<br />

Gomiti fuori<br />

dal reggi<br />

braccia<br />

• Il viso <strong>in</strong> posizione neutra per ritorno venoso;<br />

• Le braccia “morbide” con angolazione < 90° da non <strong>in</strong>taccare il plesso<br />

brachiale;<br />

• I gomiti al di fuori dei reggi braccio per non ledere il nervo ulnare;<br />

•Anello testa aperto accolga il viso senza <strong>in</strong>taccare occhi, naso, bocca per non<br />

ledere nervi;<br />

Avambracci<br />

<strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con<br />

il letto<br />

A.Superiori<br />

angolati <<br />

90°<br />

Viso<br />

posizione<br />

neutra<br />

11


Una volta controllato <strong>in</strong>sieme all’anastesista ed al neurochirurgo che la posizione del<br />

paziente sul letto operatorio sia corretta, passiamo a coprire il paziente con la<br />

copert<strong>in</strong>a termoventilata per schiena.<br />

12


STABILIZZAZIONE = PAZIENTE PRONATO<br />

DORSALE ALTO (TORACICO D3-D4) = LETTO DA TESTA<br />

senza rotella nera sotto letto x brillanza<br />

cosi formato:<br />

o Ancoraggio struttura del mayfield;<br />

o Tel<strong>in</strong>o di copertura aperto a formare rettangolo che<br />

copra il letto;<br />

o Posizionare 3 tel<strong>in</strong>i di copertura piegati + 3 tel<strong>in</strong>i di<br />

copertura piegati, a lisca di pesce v/esterno collocati a<br />

bordo esterno del letto;<br />

o Materass<strong>in</strong>o antidecubito dal bordo esterno del letto e<br />

per tutta la sua lunghezza;<br />

o tel<strong>in</strong>o di copertura piegato a formare un rettangolo<br />

sopra il materass<strong>in</strong>o antidecubito;<br />

o 2 sacchetti di sabbia da posizionare sotto le creste<br />

iliache del paziente(sollevare pz) <strong>in</strong> modo eretto;<br />

o rullo con fondo piatto antidecubito blu da mettere<br />

sotto il collo del piede del paziente <strong>in</strong> quanto gli arti<br />

<strong>in</strong>feriori si devono trovare altezza cuore;<br />

3 tel<strong>in</strong>i di<br />

copertura<br />

verdi<br />

Corona<br />

del<br />

mayfield<br />

Attacco<br />

mayfield<br />

Snodo<br />

mayfield<br />

13


Arrivo <strong>in</strong> <strong>sala</strong> <strong>operatoria</strong><br />

<strong>La</strong> disposizione dell’equipe chirurgica avrà la suddetta postazione:<br />

Il neurochirurgo alla testa del paziente;<br />

L’anestesista davanti al respiratore e di fianco al paziente sul lato sx;<br />

Il primo <strong>in</strong>fermiere al fianco toracico s<strong>in</strong>istro del paziente;<br />

Il secondo <strong>in</strong>fermiere al bac<strong>in</strong>o al lato destro del paziente;<br />

Inserito la corona a tre punte del mayfield bagnate di betad<strong>in</strong>e:<br />

1) il neurochirurgo esegue la rotazione del capo;<br />

2) l’anestesista sostiene il circuito di ventilazione meccanica;<br />

3) il primo <strong>in</strong>fermiere effettua la rotazione del c<strong>in</strong>golo scapolo-omerale;<br />

4) il secondo <strong>in</strong>fermiere la rotazione del c<strong>in</strong>golo pelvico;<br />

Una volta eseguita la pronazione si passa alla stabilizzazione della posizione del<br />

paziente su guida e visione del neurochirurgo e dell’anestesista.<br />

• Si verifica che i tel<strong>in</strong>i di copertura abbiano una posizione ottimale, non<br />

andando a comprimere vasi sangu<strong>in</strong>ei ed a ledere nervi del plesso brachiale.<br />

• Si posizionano i sacchetti di sabbia sotto le creste iliache, e sotto il materass<strong>in</strong>o<br />

antidecubito, per favorire l’espansione addom<strong>in</strong>ale evitandone la<br />

compressione.<br />

• Si solleva tramite il telecomando la parte f<strong>in</strong>ale del letto, al f<strong>in</strong>e che i talloni si<br />

trov<strong>in</strong>o il l<strong>in</strong>ea con il cuore, posizionando il rullo con fondo piatto antidecubito<br />

blu sotto il collo del piede.<br />

• Gli arti superiori sono sistemati distesi lungo il corpo , con la superficie volare<br />

dell’avambraccio libera, sostenuti da tel<strong>in</strong>i di copertura a dx del paziente per<br />

evitarne stiramenti o lesioni dei nervi , mentre quello di sx è appoggiato sul<br />

reggi braccia opportunamente montato.<br />

14


Ottenuta dal neurochirurgo la conferma della posizione si passa all’ancoraggio<br />

def<strong>in</strong>itivo della corona all’attacco del mayfield.<br />

Superficie<br />

avambraccio<br />

libera<br />

Materass<strong>in</strong>o<br />

antidecubito<br />

3 tel<strong>in</strong>i di<br />

copertura<br />

verdi<br />

E’ importante a questo punto controllare la stabilità e la sicurezza della posizione<br />

desiderata dal neurochirurgo, posizionando c<strong>in</strong>ghie di sicurezza ad evitare possibili<br />

scivolamenti.<br />

Da questo momento <strong>in</strong> poi è vietata qualsiasi modificazione della posizione, eccetto<br />

che mediante telecomando si effettui movimenti di sollevamento di tutto il letto,<br />

<strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azione <strong>in</strong> Trendelemburg od antiTrendelemburg, o rotazione di tutto il piantone<br />

per consentire una migliore esposizione del campo visivo ed operatorio.<br />

15


OPERAZIONE GENUPETTORALE<br />

LETTO DA SCHIENA<br />

<strong>La</strong> posizione genupettorale viene utilizzata al f<strong>in</strong>e di ridurre la lordosi lombare per un<br />

migliore accesso chirurgico del rachide, riducendone maggiormente la pressione<br />

sull’addome nei pazienti obesi.<br />

PREPARAZIONE LETTO:<br />

IN SALA OPERATORIA<br />

Il letto da schiena viene spezzato nella sua ultima parte mediante la leva e con<br />

il telecomando viene piegato al f<strong>in</strong>e che il paziente assuma la posizione prona<strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiata;<br />

Un tel<strong>in</strong>o verde di copertura per il letto operatorio;<br />

1 anello testa aperto, con l’apertura rivolta a dx;<br />

2 rulli con fondo piatto antidecubito gialli per accogliere il torace;<br />

1morsetto montato al 1° spazio a sx del letto;<br />

1 reggi-braccia montato sul 2°spazio a sx del letto;<br />

1 reggi-braccia smontato ai piedi del piantone;<br />

1 dispositivo per chirurgia della colonna;<br />

Reggi<br />

braccia<br />

Anello<br />

testa<br />

aperto<br />

Rullo con fondo<br />

piatto antidecubito<br />

giallo<br />

16


<strong>La</strong> barella si affianca al letto operatorio e si abbassano le sponde, tenendo gli arti<br />

superiori distesi lungo il corpo.<br />

Anestesista da ok per pronazione.<br />

Due <strong>in</strong>fermieri, una a lato dx ed uno al lato sx: l’<strong>in</strong>fermiere al lato sx con un mano<br />

tiene il braccio dx del paziente all<strong>in</strong>eato al corpo e con l’altra effettua la rotazione di<br />

180° del c<strong>in</strong>golo scapolo-omerale; l'altro <strong>in</strong>fermiere effettua la rotazione del c<strong>in</strong>golo<br />

pelvico e ne assicura il buon f<strong>in</strong>e della manovra.<br />

17


Occorre prestare molta attenzione <strong>in</strong> quanto possono accadere <strong>in</strong>cidenti durante il<br />

cambio postura:<br />

Estubazione;<br />

Fuoriuscita di cateteri;<br />

Lussazioni;<br />

Danni midollari <strong>in</strong> caso di fratture vertebrali non stabilizzate;<br />

Una volta pronato , gli arti superiori sono all<strong>in</strong>eati al corpo, vengono fatte ruotare<br />

di 180 gradi verso il basso <strong>in</strong> modo che siano sistemati a lato del capo, abdotti con<br />

estensione ventrale della spalla e flessione del gomito.<br />

L’abduzione degli arti superiori non deve superare i 90°, <strong>in</strong> quanto provoca<br />

stiramento e compressione e non solo, ma anche se il braccio giace su un piano<br />

dislocato <strong>in</strong>feriormente rispetto <strong>in</strong> corrispondenza del tronco può dare uno stiramento<br />

del plesso brachiale.<br />

Il gomito a sua volta deve essere libero e flesso a 90°, al f<strong>in</strong>e di evitare che sia leso il<br />

nervo ulnare.<br />

18


I rulli a fondo piatto antidecubiti gialli posti a sostegno del torace devono essere posti<br />

al di sotto della clavicola, e verso la gabbia toracica, <strong>in</strong> modo da lasciare libero lo<br />

sterno, <strong>in</strong> quanto passaggio di vasi importanti che una loro ostruzione potrebbe<br />

provocare l’ictus ischemico.<br />

Un mal posizionamento di tali rulli a fondo piatto gialli possono far <strong>in</strong>sorgere i<br />

comuni e fastidiosi arrossamenti, 1° stadio delle pieghe da decubito come nella foto<br />

riportata, sarà dunque nostra premura prevenire tali <strong>in</strong>sorgenze.<br />

Arrossamenti<br />

da mal<br />

posizione<br />

Gli arti <strong>in</strong>feriori devono giacere sul piano del dispositivo chirurgico della colonna <strong>in</strong><br />

modo neutro, perchè un’impropria applicazione del dispositivo od uno scorretto<br />

appoggio della gamba può determ<strong>in</strong>are la lesione del nervo peroneo comune.<br />

Si accerta <strong>in</strong>oltre, che il peso del paziente sia equamente distribuito nei punti<br />

pr<strong>in</strong>cipali di scarico. L’esigenza chirurgica è quella di esporre al massimo la colonna<br />

19


vertebrale nel tratto lombo-sacrale, evitando compressioni addom<strong>in</strong>ali che potrebbero<br />

favorire eccessivi sangu<strong>in</strong>amenti nel campo operatorio.<br />

Il g<strong>in</strong>occhio non<br />

stressato dal peso<br />

del corpo e non<br />

troppo flesso<br />

Addome<br />

Libero<br />

20


OPERAZIONE SUPINA<br />

LETTO DA TESTA<br />

IN SALA OPERATORIA:<br />

<strong>La</strong> disposizione dell’equipe chirurgica avrà la suddetta postazione:<br />

Il neurochirurgo alla testa del paziente;<br />

L’anestesista davanti al respiratore e di fianco al paziente sul lato sx;<br />

Il primo <strong>in</strong>fermiere al lato sx del paziente;<br />

Il secondo <strong>in</strong>fermiere sarà al lato dx del paziente;<br />

Per prima cosa si posiziona paziente <strong>in</strong> modo che gli arti superiori siano distesi<br />

lunghi i fianchi, senza effettuare eccessive trazioni o compressioni dei gomiti,<br />

ponendo dei tel<strong>in</strong>i verdi di copertura sotto il braccio dx del paziente. Si sistema<br />

<strong>in</strong>oltre il braccio sx sul reggi breccia, già montato, <strong>in</strong> visione con l’anestesista <strong>in</strong><br />

modo che la perfusione della mano non venga compromessa.<br />

Si passa dunque a posizionare dei tel<strong>in</strong>i verdi di copertura tra il gluteo e le cosce,<br />

per una corretta postura degli arti <strong>in</strong>feriori, ed i talloni saranno salvaguardati<br />

mediante il rullo con fondo piatto giallo o blu.<br />

Importante che non ci sia contatto della cute con metallo, con conseguente ustione<br />

<strong>in</strong> caso di impiego del bisturi elettrico, e che il fascio neurovascolare brachiale<br />

non sia né stirato né compromesso a livello dell’ascella.<br />

Possiamo avere il caso di utilizzo della struttura del mayfield, od utilizzo del poggia testa<br />

già presente sul letto operatorio, che verrà fissata con un semplice cerotto.<br />

Cerotto<br />

di seta<br />

21


Nel caso <strong>in</strong> cui si usi la struttura del mayfield, le azioni che dovranno essere eseguite<br />

saranno le seguenti:<br />

STRUTTURA MAYFIELD<br />

Corona<br />

Formata da:<br />

Punte<br />

Snodo<br />

• Corona a 3 punte<br />

• Snodi vari per le<br />

diverse posizioni testa<br />

del malato<br />

• Attacco mayfield al<br />

letto<br />

Attacco<br />

mayfield<br />

22


Il neurochirurgo tiene la corona nel mentre il primo <strong>in</strong>fermiere con la mano sx sostiene il<br />

tratto occipito-cervicale con appoggio dell’avambraccio o gomito sul bordo del letto<br />

operatorio, e con l’altra mano, quella di dx libera lo scorrimento della corona su<br />

disposizione del medico.<br />

Una volta posizionato e fissato la corona alla testa del paziente, il neurochirurgo ne<br />

sorregge il capo, ed il secondo <strong>in</strong>fermiere toglie il reggi testa mobile e posiziona nelle<br />

corsie del letto l’attacco del mayfield.<br />

Confermata dal neurochirurgo la posizione corretta della testa, passiamo al fissaggio della<br />

struttura del mayfield alla corona, controllando che tutti gli snodi siano ben chiusi.<br />

Corona<br />

mayfield<br />

Tel<strong>in</strong>i di<br />

copertura verdi<br />

per gomito ed<br />

avambraccio<br />

Tel<strong>in</strong>i di<br />

copertura verdi<br />

sotto cosce<br />

23


PARK BENCH – LETTO DA TESTA<br />

CONTROLLARE LATO LESIONE, DX o SX per la posizione sul letto<br />

operatorio<br />

DISPONIBILITA’ di tutti i presidi necessari per la posizione:<br />

sostegni laterali;<br />

c<strong>in</strong>ghie di sicurezza;<br />

reggi braccia smontati per sostenere il braccio del paziente, quello che si<br />

troverà fuori dal letto operatorio;<br />

grande quantità di tel<strong>in</strong>i di copertura verdi;<br />

Cusc<strong>in</strong>o<br />

per gomiti<br />

Sostegni<br />

laterali<br />

Attacco<br />

mayfield<br />

Reggi<br />

braccia<br />

IN SALA OPERATORIA<br />

<strong>La</strong> disposizione dell’equipe chirurgica avrà la suddetta postazione:<br />

Il neurochirurgo alla testa del paziente;<br />

L’anestesista davanti al respiratore e di fianco al paziente sul lato sx;<br />

Il primo <strong>in</strong>fermiere si posizionerà tra il neurochirurgo e l’anestesista;<br />

Il secondo <strong>in</strong>fermiere sarà al lato destro del paziente;<br />

25


il neurochirurgo mette la corona con le punte spruzzate di betad<strong>in</strong>e, il primo<br />

<strong>in</strong>fermiere toglierà il poggiatesta ed <strong>in</strong>serirà nelle due corsie della testata del<br />

letto all’attacco del manfyeld senza fissarlo.<br />

Con l’aiuto dell’anestesista, i due <strong>in</strong>fermieri faranno sì che il paziente sia<br />

portato sul bordo letto del lato della lesione e poi con le spalle e zona<br />

ascellare fuori dal bordo letto, dopo di che è fatto ruotare di 180° (posizione<br />

laterale opposta alla lesione), mentre il neurochirurgo tiene sempre la<br />

corona, seguendo lo spostamento e controllando che la sp<strong>in</strong>a dorsale sia <strong>in</strong><br />

asse;<br />

Il braccio del lato girato sarà tenuto dal primo <strong>in</strong>fermiere <strong>in</strong> modo che non cada<br />

giù dal letto a peso morto per non ledere l’articolazione.<br />

Saranno posti dei tel<strong>in</strong>i piegati a rullo sotto le spalle agli angoli delle ascelle e<br />

cusc<strong>in</strong>o per gomiti tra l’ascella del pz e bordo del letto <strong>in</strong> modo che il<br />

braccio del lato girato del paziente sia <strong>in</strong> posizione più naturale possibile senza<br />

che possa avere degli stiramenti od altro.<br />

26


Il neurochirurgo darà cosi l’ok per fissare la corona all’attaccco del<br />

manfyeld, che sarà coperto da tel<strong>in</strong>i verdi.<br />

Una volta posto il paziente non potrà più essere movimentato per evitare<br />

danni alla trachea ed alla sp<strong>in</strong>a dorsale.<br />

Saranno poi messi 3 sostegni laterali:<br />

1. Il primo che sostenga il torace, poggiato sullo sterno, e cusc<strong>in</strong>o per gomiti.<br />

2. Il secondo posteriormente che sostenga la zona lombare con presidio<br />

antidecubito giallo;<br />

3. Il terzo che sostenga la zona del bac<strong>in</strong>o;<br />

Si passerà ad avvolgere il braccio del paziente dall’avambraccio al polso<br />

con il cotone di Germania e dopo di che si ancorerà all’asta orizzontale del<br />

manfyeld con la benda elastomul per compressiva. Come alternativa, se<br />

braccio supera attacco manfyeld porremo i reggi braccia come da foto.<br />

Metteremo c<strong>in</strong>ghie di sicurezza verdi/nere per fissare meglio la posizione del<br />

paziente, sia bac<strong>in</strong>o che arti <strong>in</strong>feriori.<br />

Per prevenire arrossamenti da posizione, saranno messi dei tel<strong>in</strong>i verdi tra gli<br />

arti <strong>in</strong>feriori precisamente sulle g<strong>in</strong>occhia e sui malleoli, i quali si troveranno,<br />

l’arto <strong>in</strong>feriore del lato dove poggia il paziente, piegato e, l’altro steso.<br />

28


Una volta sistemato ed avuto ok per posizione paziente dall’ anestesista e<br />

dal neurochirurgo passeremo a coprirlo con la copert<strong>in</strong>a temoventilata ad<br />

aria calda;<br />

Riassumendo il paziente si presenterà nel seguente modo:<br />

Il paziente è posto orizzontalmente sul fianco con l’anca ed il g<strong>in</strong>occhio d’appoggio<br />

flesso a 90°, l’altro <strong>in</strong>feriore controlaterale è semi esteso e stabilizzato da tel<strong>in</strong>i verdi<br />

posti tra le due g<strong>in</strong>occhia. Un rotolo di adeguate dimensioni fatto da tel<strong>in</strong>i verdi viene<br />

posto sotto l’ascella <strong>in</strong>feriore per sostenere il torace evitando, <strong>in</strong> questo modo,<br />

compressioni sulla spalla e sul fascio vascolonervoso dell’arto superiore.<br />

Ps.: controllare che i punti più sensibili del corpo, quali gomiti, talloni, malleoli,<br />

g<strong>in</strong>occhia, siano <strong>in</strong> posizione ottimale per evitare arrossamenti, primo stadio delle<br />

lesioni da decubito.<br />

Tavol<strong>in</strong>o<br />

strumentista<br />

a<br />

C<strong>in</strong>ghie di<br />

sicurezza<br />

29


Prestare maggior attenzione che il braccio, l’avambraccio ed il polso dell’arto<br />

superiore che fuoriesce dal letto operatorio non siano a contatto con superfici<br />

metalliche che per il medio e lungo periodo possono causare arrossamenti, ed a tale<br />

scopo dovranno essere protette tutte quelle zone per il f<strong>in</strong>e suddetto.<br />

Ecco come si presenterà a posizione ultimata il paziente <strong>in</strong> parkbench.<br />

30


OPERAZIONE SEDUTO – letto da testa<br />

L’elevazione della testa al di sopra del cuore comporta una serie di modificazioni<br />

costituite da:<br />

riduzione volume ematico <strong>in</strong>tratoracico;<br />

spostamento del volume ematico verso gli arti <strong>in</strong>feriori;<br />

IN SALA OPERATORIA:<br />

<strong>La</strong> disposizione dell’equipe chirurgica avrà la suddetta postazione:<br />

Il neurochirurgo alla testa del paziente;<br />

L’anestesista davanti al respiratore e di fianco al paziente sul lato sx;<br />

Il primo <strong>in</strong>fermiere al lato sx del paziente;<br />

Il secondo <strong>in</strong>fermiere sarà al lato dx del paziente;<br />

Una volta assicurato che il paziente sia al centro del letto e ben esteso e non abbia pieghe<br />

di tel<strong>in</strong>i di copertura sotto il corpo, <strong>in</strong>sieme al neurochirurgo si posiziona la corona del<br />

manfyeld, togliendo il poggiatesta e la parte nera dov’ è ancorato. <strong>La</strong> testa sarà tenuta dal<br />

medico per consentire le manovre di posizionamento.<br />

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Per prima cosa si sollevano gli arti <strong>in</strong>feriori utilizzando il telecomando che vengono<br />

posti <strong>in</strong> corrispondenza del cuore mediante la spezzatura del letto che comporta la flessione<br />

delle anche e delle g<strong>in</strong>occhia, previo posizionamento di calze elastiche antitrombotiche e<br />

gambali pneumatici per ridurre il sequestro del sangue. E’ necessario porre un rullo con<br />

fondo piatto antidecubito rettangolare giallo o blu, a seconda della corporatura del<br />

paziente, sotto i glutei per proteggere i nervi sciatici da eventuali compressioni, <strong>in</strong> quanto<br />

su questa zona si esercita lo scarico del corpo, ed escludere possibili scivolamenti. <strong>La</strong><br />

manovra viene effettuata <strong>in</strong> sollevamento per circa 45° rispetto alla l<strong>in</strong>ea orizzontale del<br />

letto operatorio.<br />

Rullo con fondo<br />

piatto antidecubito<br />

blu<br />

Si sollevano <strong>in</strong> un secondo tempo la schiena <strong>in</strong> modo da fare assumere al paziente la<br />

posizione seduta.<br />

Successivamente si abbassa la parte f<strong>in</strong>ale del letto tramite la leva, <strong>in</strong> corrispondenza dei<br />

polpacci, f<strong>in</strong>o a raggiungere la posizione orizzontale. Gli arti <strong>in</strong>feriori <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea il più<br />

possibile a livello del cuore. Il letto assumerà una posizione da V a (segno radice<br />

quadrata). Si posizionerà rullo con fondo piatto antidecubito giallo o blu sotto le<br />

caviglie del paziente per proteggere i talloni.<br />

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Il posizionamento deve avvenire <strong>in</strong> modo graduale e progressivo al f<strong>in</strong>e di evitare traumi e<br />

scompensi emod<strong>in</strong>amici al paziente, raggiungendo così la posizione desiderata dal<br />

neurochirurgo.<br />

Due <strong>in</strong>fermieri procedono all’<strong>in</strong>serimento dell’archetto del mayfield nei morsetti fissi,<br />

già posti nel secondo b<strong>in</strong>ario a livello lombare, facendolo partire dall’<strong>in</strong>izio e farlo<br />

scorrere f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo dove si trova il ferma archetto, <strong>in</strong> modo che il perno della corsia sia<br />

ruotato nel senso del letto per un facile scorrimento del gancio archetto, e a tal punto<br />

avvitare la rotell<strong>in</strong>a nera per fissarlo.<br />

Dopo di che si posizionerà il mayfield facendo scorre l’attacco nell’archetto<br />

precedentemente fissato. Il neurochirurgo corregge la posizione della testa per una migliore<br />

esposizione chirurgica, e successivamente viene bloccato tutto il sistema e verificato snodo<br />

per snodo.<br />

Corona<br />

del<br />

mayfield<br />

Archetto<br />

Attacco<br />

del<br />

mayfield<br />

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E’ importante a questo punto controllare la stabilità e la sicurezza della posizione<br />

desiderata dal neurochirurgo.<br />

Da questo momento <strong>in</strong> poi è vietata qualsiasi modificazione della posizione, eccetto<br />

che mediante telecomando si effettui movimenti di sollevamento di tutto il letto,<br />

<strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azione <strong>in</strong> Trendelemburg od antiTrendelemburg, o rotazione di tutto il piantone<br />

per consentire una migliore esposizione del campo visivo ed operatorio.<br />

Una variante nella posizione seduta riguarderà <strong>in</strong> cui i pazienti siano bamb<strong>in</strong>i, di diverse<br />

età, <strong>in</strong> quanto dovrà essere tolto la prima parte mobile del letto operatorio, oltre<br />

all’appoggia testa comprensivo di attacco nero al f<strong>in</strong>e di poter avere la migliore<br />

esposizione chirurgica della zona <strong>operatoria</strong>.<br />

Il reggi braccia di s<strong>in</strong>istra si presenterà rivolto verso il basso e verrà posizionato<br />

orizzontale al pavimento al f<strong>in</strong>e che il braccio sx del paziente assuma una angolazione a 90<br />

gradi.<br />

34


L’arto superiore di destra sarà piegato <strong>in</strong> modo che il gomito sia flesso, saranno posti dei<br />

tel<strong>in</strong>i di copertura verdi sotto il gomito e l’avambraccio <strong>in</strong> modo da sostenere il peso degli<br />

arti ed evitarne lo stiramento dei nervi periferici.<br />

Si controllerà che le cosce siano <strong>in</strong> leggero divaricamento tra loro, evitando che le<br />

articolazioni del g<strong>in</strong>occhio debord<strong>in</strong>o dal letto operatorio, per impedire il contatto o lo<br />

strof<strong>in</strong>amento con le altre strutture utilizzate <strong>in</strong> <strong>sala</strong> <strong>operatoria</strong>, quale archetto e tavol<strong>in</strong>o<br />

dello strumentista, mediante delle c<strong>in</strong>ghie di sicurezza, che ferm<strong>in</strong>o ma non str<strong>in</strong>gano.<br />

Si passerà al posizionamento del doppler sullo sterno del paziente.<br />

Posizione f<strong>in</strong>ale del paziente seduto.<br />

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LESIONI NERVOSE PERIFERICHE DA MALPOSIZIONAMENTO<br />

Le lesioni nervose periferiche che compaiono durante l’<strong>in</strong>tervento chirurgico sono<br />

dovute a:<br />

1)stiramento: provoca lesioni proporzionali alla sua entità: se modesto, provoca<br />

rottura dei vasi ep<strong>in</strong>eurali con conseguente formazione di zone ischemiche del nervo;<br />

se è tale da provocare anche la rottura del per<strong>in</strong>ervio compare una vera e propria ernia<br />

di fibre nervose con formazione di uno pseudo-neuroma.<br />

In caso di erniazione estese, le fibre nervose possono andare <strong>in</strong>contro a necrosi, con<br />

la conseguente formazione di un neuroma vero. Inoltre, la concomitante rottura dei<br />

vasi <strong>in</strong>traneurali darà orig<strong>in</strong>e a ematomi all’<strong>in</strong>terno del tronco nervoso, con<br />

aggravamento del danno per compressione endoneurale. Lo stiramento co<strong>in</strong>volge<br />

soprattutto le strutture plessiche, che, solitamente, sono meno mobili ed estensibili<br />

dei nervi.<br />

2)Compressione/ischemia: può esser provocata da agenti esterni (piano di appoggio,<br />

accessori del tavolo operatorio, ect) oppure da strutture anatomiche vic<strong>in</strong>e, quali le<br />

ossa. Anche se <strong>in</strong> questo caso l’entità della lesione nervosa è direttamente<br />

proporzionale al grado ed alla durata della compressione. Ovviamente il danno che si<br />

<strong>in</strong>staura è di tipo ischemico, s<strong>in</strong>o a giungere alla necrosi neurale se la compressione si<br />

protrae per un tempo sufficientemente lungo;<br />

Zone a rischio di arrossamenti<br />

• Rischio elevato:<br />

Sacro Bac<strong>in</strong>o<br />

Talloni Anche<br />

Gomiti Seni<br />

• I danni della compressione sono più<br />

evidenti e devastanti nelle parti molli<br />

schiacciate e spremute tra il piano di<br />

appoggio da una parte e le prem<strong>in</strong>enze<br />

ossee dall’altra.<br />

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Sacro<br />

Seni<br />

Talloni<br />

Bac<strong>in</strong>o/<br />

Anche<br />

Gomiti<br />

3)lesioni da ago: quelle che riguardano il nervo mediano e sembrano legate a un suo<br />

danno diretto ad opera dell’ago utilizzato per <strong>in</strong>canulare le vene periferiche <strong>in</strong><br />

corrispondenza della piega del gomito.<br />

Ai meccanismi pr<strong>in</strong>cipali di danno nervoso si aggiunge una serie di fattori<br />

predisponenti o facilitanti che possono aumentare la vulnerabilità delle strutture<br />

nervose periferiche del paziente, rendendole meno resistenti nei confronti di<br />

sollecitazioni anche modeste.<br />

Non bisogna poi dimenticare i fattori legati all’anestesia ed al tipo di <strong>in</strong>tervento.<br />

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CONCLUSIONI<br />

Evitare lacci stretti, attriti con c<strong>in</strong>ghie<br />

Mantenere sempre<br />

vertebrale;<br />

<strong>in</strong> all<strong>in</strong>eamento la colonna<br />

Imbottire tutte le sporgenze ossee;<br />

Assicurarsi che le gambe non siano mai <strong>in</strong>crociate<br />

per evitare compressioni sui nervi e vasi sanguigni;<br />

<br />

Nessuna parte del corpo deve essere a contatto<br />

con il metallo del letto operatorio;<br />

<br />

<br />

<br />

Conservare la privacy del paziente evitando <strong>in</strong>utili<br />

esposizioni del suo corpo nudo;<br />

Mantenere la temperatura corporea con appositi<br />

riscaldatori;<br />

Garantire la sicurezza del paziente, dell’equipe<br />

chirurgica ed ambientale;<br />

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