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132 - Gennaio 2013 (original) - Tutto McLaren

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Una monoposto importante - Svelata a Woking la nuova<br />

<strong>McLaren</strong> MP4-28, la vettura del 50° anniversario.<br />

In <strong>McLaren</strong> sono seguito da una grande squadra -<br />

Jenson rinnova la sua fiducia al team <strong>McLaren</strong> Mercedes.<br />

In <strong>McLaren</strong> si lavora così - Martin Whitmarsh garantisce<br />

la parità di trattamento a Sergio Pérez.<br />

Imparare e vincere - Pérez visita per la prima volta il<br />

<strong>McLaren</strong> Technology Centre. Benvenuto in <strong>McLaren</strong>.<br />

Pérez, il pilota che sorride - Per molti critici è<br />

un’incognita, per qualche simpaticone dalla penna facile e<br />

l’accento spiccatamente emiliano Sergio Pérez...<br />

Giovane, luminoso e di grande talento - Martin Whitmarsh<br />

da il benvenuto in <strong>McLaren</strong> a Sergio Pérez.<br />

Un contributo cruciale - Norbert Haug saluta la F1 e<br />

Martin Whitmarsh elogia il suo operato nel motorsport.<br />

Performance Academy - <strong>McLaren</strong> Applied Technologies<br />

lancia l’Accademia <strong>McLaren</strong> dedicata ai giovani talenti.<br />

Ben oltre le aspettative - Il <strong>McLaren</strong> Production Centre<br />

vince il premio LABC Best Large Commercial Building.<br />

Drayson Racing primo iscritto - Il team inglese di Lord<br />

Drayson è il primo iscritto al Campionato di Formula E.<br />

Sull’onda del successo - Squadre e ex piloti di Formula<br />

1 sempre più interessati al Campionato di Formula E.<br />

AMMINISTRATORE<br />

Luca Tuzzolo<br />

REDATTORE<br />

Giorgio Andreoletti<br />

ARTICOLISTI<br />

Dario Mella<br />

(Riflessi d’Arancio)<br />

Fabrizio Pasquali<br />

(L’angolo del Professor)<br />

Marina Beccuti<br />

(A <strong>Tutto</strong> GAS)<br />

Giorgio Andreoletti<br />

Emidio Davide Santilli<br />

(MAG GT & Automotive)<br />

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I Tuoi articoli sulla <strong>McLaren</strong><br />

o la Formula 1 nel MAG<br />

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Formula Uno 1967 - Tra BRM e Eagle - Tra la fine del<br />

1966 e l’inizio del ’67 Robin Herd fa fronte al progetto<br />

della nuova M4B, monoposto che Bruce <strong>McLaren</strong> utilizzerà<br />

nel Mondiale di Formula 1 che avrà inizio il 2 gennaio ’67<br />

sul circuito di Kyalami in Sudafrica. A cura di Dario Mella.<br />

Aerodinamica, squadre, piloti e gomme - Le modifiche<br />

al Regolamento <strong>2013</strong>. Squadre e Piloti in griglia.<br />

<strong>McLaren</strong> Jakarta e Taipei - Continua l’espansione della<br />

<strong>McLaren</strong> Automotive nella regione Asia Pacifico.<br />

Hypercar da 950cv! - Catturate da AutoBlog le prime<br />

foto spia della <strong>McLaren</strong> P1. Cresce l’attesa per il debutto.<br />

L’ossessione per il dettaglio - Dopo la presentazione al<br />

Salone di Parigi continua lo sviluppo della <strong>McLaren</strong> P1.<br />

Più podi e più vittorie - Intervista a Martin Whitmarsh<br />

in vista della Stagione <strong>2013</strong> del Campionato Blancpain.<br />

Black Falcon vince a Dubai - La Mercedes SLS del team<br />

Abu Dhabi by Black Falcon trionfa nella 24 Ore di Dubai.<br />

Lavorare in armonia - Alvaro Parente segna il best lap<br />

della 12 Ore di Abu Dhabi con la <strong>McLaren</strong> del team ASM.<br />

Piccoli team crescono - Dave Ryan parla della prima<br />

Stagione di corse del team VonRyan Racing.<br />

L’obbiettivo è chiaro: vincere! - Alexander Sims si<br />

unisce al team Hexis per disputare la Stagione Blancpain.<br />

Front-Runner - La <strong>McLaren</strong> GT punta a portare la <strong>McLaren</strong><br />

GT3 tra i front-runner anche nell’ADAC GT Masters.<br />

Per questo abbiamo scelto la <strong>McLaren</strong> - Il Sebastian<br />

Loeb Racing Team testa a Navarra la nuova 12C GT3.<br />

FIA GT, realistica e credibile - La FIA assegna valenza<br />

Mondiale alla nuova FIA GT World Series voluto da Ratel.<br />

Dumas scettico sul futuro della GT Sprint - Per il<br />

team Principal Hexis futuro incerto per la FIA GT Sprint.<br />

Rapido adattamento - Charlie Whiting è convinto che il<br />

pubblico si abituerà in fretta al suono dei motori 2014.<br />

A Sochi proseguono i lavori - Nel Parco Olimpico proseguono<br />

i lavori di costruzione del nuovo circuito russo.<br />

Bangkok nel Calendario 2015 - La Thailandia si candida<br />

per un Gran Premio in notturna, come a Singapore.<br />

Il nome Brabham in F1 - Quasi risolta la controversia<br />

per riportare in Formula 1 il nome Brabham.


Jenson Button e Sergio Pérez hanno tolto i veli alla nuova <strong>McLaren</strong> MP4-28, vettura che non solo dovrà affrontare<br />

la Stagione <strong>2013</strong> di Formula 1, ma anche rappresentare al meglio il marchio <strong>McLaren</strong> in occasione del 50° anniversario.<br />

La nuova monoposto è stata presentata come la naturale evoluzione della MP4-27, ma nel progettare<br />

la vettura i tecnici e gli ingegneri hanno voluto adottare alcune nuove soluzioni, come il sistema della sospensione<br />

anteriore pull-rod, in grado di dare vantaggi aerodinamici a discapito di una più elevata torsione del telaio.<br />

© Sutton Images<br />

Motore: Mercedes-Benz FO 108F, 2.4lt. V8 32V<br />

Regime max 18.000 giri, alesaggio 98mm<br />

Benzina ExxonMobil HighPerformance (5.75% bio)<br />

Candele NGK Formula 1<br />

Lubrificante Mobil 1 Engine Oil - Peso 95kg<br />

Kers Mercedes-Benz e-Motor, potenza max 60 kW<br />

Trasmissione <strong>McLaren</strong> con scatola in fibre composite,<br />

struttura deformabile posteriore<br />

Cambio a 7 rapporti con comando <strong>McLaren</strong> seamless<br />

a selezione manuale.<br />

Frizione doppio disco in carbonio a comando<br />

manuale, lubrificazione Mobil 1 SHC Gear Oil<br />

Gomme Pirelli PZero, cerchi Enkei, pinze e<br />

pastiglie freni Akebono, batterie GS Yuasa<br />

Corp. Sterzo <strong>McLaren</strong> power-assisted<br />

Strumentazione <strong>McLaren</strong> Electronic<br />

Systems, Verniciatura AkzoNobel Car realizzata<br />

con prodotti Sikkens


© Sutton Images<br />

© WRI2/Nextgen-Auto.com<br />

Al <strong>McLaren</strong> Technology Centre di Woking, giovedì<br />

31 <strong>Gennaio</strong> Jenson Button e Sergio Pérez hanno<br />

presentato la nuova monoposto <strong>2013</strong>. Spettacolare<br />

ed emozionante lo spettacolo organizzato per presentare<br />

la vettura del 50° anniversario del marchio<br />

britannico, con uno speciale omaggio ad alcune<br />

delle auto più rappresentative della storia del team.<br />

a prima impressione<br />

L che si ha nell'osservare<br />

la nuova MP4-28 è che sia<br />

molto simile alla vettura<br />

2012, ma a Woking hanno<br />

dichiarato che si tratta di un<br />

concetto estremamente diverso,<br />

soprattutto al suo<br />

interno, pensata come naturale<br />

sviluppo della MP4-27,<br />

ma progettata con una diversa<br />

filosofia in alcuni<br />

importanti settori, come la<br />

soluzione adottata per le<br />

sospensioni di tipo pull-rod.<br />

Dopo un inedito quanto<br />

emozionante filmato dedicato<br />

a Bruce <strong>McLaren</strong>, una<br />

M8D Can-Am ha fatto il<br />

suo ingresso all'MTC dopo<br />

aver percorso la stradina<br />

intorno al laghetto artificiale<br />

della struttura, sfilando<br />

davanti alla piccola tribuna<br />

allestita per media e ospiti.<br />

Lo stesso percorso è stato<br />

seguito in successione dalla<br />

<strong>McLaren</strong> M23 di Fittipaldi<br />

(Campione del mondo<br />

1974), la MP4/4 di Ayrton<br />

Senna, la F1 vincitrice della<br />

24 Ore di Le Mans 1995, la<br />

monoposto MP4/13 di Mika<br />

Hakkinen e la <strong>McLaren</strong><br />

MP4-23 con cui Lewis Hamilton<br />

ha conquistato il<br />

Titolo nel 2008. A chiudere<br />

la parata, Sergio Pérez ha<br />

imboccato la strada d'ingresso<br />

su una MP4-12C<br />

Spider, seguito a ruota da<br />

Jenson Button al volante<br />

dell'esemplare XP dell'impressionante<br />

<strong>McLaren</strong> P1.<br />

Al termine della presentazione<br />

il team Principal<br />

della <strong>McLaren</strong>, Martin<br />

Whitmarsh, ha dichiarato:<br />

"Il lancio di una nuova vettura<br />

di Formula 1 è sempre<br />

un momento emozionante,<br />

ma anche un po' snervante.<br />

La sfilata di oggi con alcune<br />

delle auto più importanti e<br />

significative della nostra<br />

storia credo sia stata la migliore<br />

maniera per dare inizio<br />

alle celebrazioni del 50°<br />

anniversario, oltre che alla<br />

Stagione di Formula 1. Tutte<br />

queste vetture ci ricordano<br />

con quanta responsabilità<br />

dobbiamo operare al<br />

<strong>McLaren</strong> Technology Centre,<br />

requisito indispensabile<br />

per portare avanti la tradizione<br />

di una storia gloriosa<br />

iniziata da Bruce, proseguita<br />

con Teddy Mayer e portata<br />

avanti da Ron Dennis".<br />

Importanti modifiche all'avantreno, decisamente più alto e in grado<br />

di garantire una portata d'aria maggiore sotto la scocca. Il muso è<br />

sostenuto da due ‘piloni’ di una certa dimensione ed è studiato per<br />

favorire l’indirizzamento dei flussi d’aria verso i lati della vettura.<br />

© F1 Fanatic<br />

Aggiornato anche il design delle pance, rialzate, più scavate e dotate<br />

di una zona di ingresso dal design particolarmente ricercato. Degna<br />

di nota è la struttura laterale anti crash, più in evidenza rispetto<br />

al passato e posizionata sopra la bocca delle pance.<br />

© F1 Fanatic<br />

Presente anche nella MP4-28 la doppia presa d'aria di tipo dinamico<br />

ricavata nella parte alta del cofano motore, che ospita un ulteriore<br />

ingresso per favorire il raffreddamento del cambio.


"Nell'organizzare questo<br />

evento abbiamo deciso di far<br />

entrare tutte le vetture col<br />

motore acceso" - ha proseguito<br />

Whitmarsh - "In un<br />

edificio così moderno e silenzioso<br />

come il <strong>McLaren</strong><br />

Technology Centre credo sia<br />

da brividi sentire gli echi del<br />

passato riverberare intorno<br />

alle pareti di vetro dell'edificio.<br />

Questa struttura rappresenta<br />

un vero e proprio monumento<br />

al nostro fondatore,<br />

è un edificio moderno, avanzato,<br />

costruito con le ultime<br />

tecnologie disponibili, ma al<br />

suo interno c'è il cuore pulsante<br />

dello spirito che anima<br />

questa organizzazione e che<br />

non ha mai perso di vista il<br />

fatto che questa scuderia<br />

resterà per sempre legata a<br />

quella fascia di pionieri senza<br />

paura, intraprendenti,<br />

geniali e vincenti, che in un<br />

giorno d’inizio Settembre<br />

del 1963 si riunirono per dar<br />

vita alla Bruce <strong>McLaren</strong><br />

Motor Racing Ltd".<br />

© Sutton Images<br />

Molto curato il retrotreno, con gli scarichi che riprendono la soluzione<br />

già adottata sulla monoposto 2012. La cosiddetta zona<br />

'Coca-cola' è stata estremizzata in maniera molto evidente, soluzione<br />

studiata per consentire ai gas di scarico d'influire<br />

sull’effetto aerodinamico dei flussi in transito verso l’estrattore.<br />

© <strong>McLaren</strong>/Hoch Zwei<br />

Sergio Pérez e Jenson Button percorrono il viale d’ingresso del<br />

<strong>McLaren</strong> Technology Centre. Checo al volante della 12C Spider,<br />

Jenson sull’esemplare xp della nuova hypercar <strong>McLaren</strong> P1.<br />

© Sutton Images<br />

Gli elementi della sospensione posteriore sono carenati e sfruttano<br />

al meglio i 100mm di larghezza previsti dal Regolamento. Curata<br />

nel dettaglio la soluzione di ricoprire con la fibra di carbonio<br />

anche il punto di attacco dei braccetti con il puntone.<br />

© Sutton Images<br />

Il cofano motore è molto prolungato e questo fa pensare che nei<br />

test pre-stagionali la squadra di Woking proverà alcune soluzioni<br />

con gli ultimi sofisticati sistemi DRS.<br />

"Ovviamente anche<br />

quest'anno scenderemo in<br />

pista per ottenere il massimo.<br />

Possiamo contare sull'esperienza<br />

di Jenson, che<br />

negli ultimi appuntamenti<br />

della scorsa Stagione ha<br />

guidato al meglio, è uno dei<br />

piloti più esperti e in Formula<br />

1 ogni grammo di esperienza<br />

può fare la differenza.<br />

La sua capacità di lettura di<br />

gara credo sia senza pari, e<br />

non dimentichiamo che<br />

quando raggiunge il corretto<br />

feeling con la vettura diventa<br />

uno dei piloti più veloci e<br />

insidiosi. È un grande professionista<br />

e in questi ultimi<br />

anni si è adoperato molto nel<br />

lavorare sodo anche in fabbrica,<br />

per cercare di guidare<br />

la squadra nel corso della<br />

Stagione. Ma dalla nostra<br />

abbiamo anche uno scalpitante<br />

Checo, desideroso di<br />

dimostrare al più presto il<br />

suo giovane talento. Dopo<br />

un'ottima Stagione 2012 con<br />

la Sauber, Checo si è unito a<br />

noi, dimostrando da subito<br />

di essere una persona intelligente,<br />

modesta e laboriosa,<br />

ma anche molto veloce al<br />

simulatore e altrettanto sveglio<br />

nel fornire i feedback<br />

alla squadra. La sua ipotetica<br />

curva di apprendimento subirà<br />

una grande impennata<br />

con l'inizio dei weekend di<br />

gara, ma credo abbia già<br />

capito che la pressione su di<br />

lui è destinata ad aumentare.<br />

Considerando tutto questo,<br />

credo che siamo ben preparati<br />

per affrontare un'altra<br />

stagione di corse."


"Questa <strong>McLaren</strong> rappresenta un buon passo a-<br />

vanti". È quello che ha dichiarato Jonathan Neale,<br />

Managing Director del team <strong>McLaren</strong>, al termine<br />

della presentazione della MP4-28, rivelando<br />

inoltre che il team ha in programma di portare un<br />

importante aggiornamento già nella seconda settimana<br />

di test pre-stagionali a Barcellona.<br />

N<br />

eale ha sottolineato<br />

alcune sostanziali<br />

modifiche rispetto alla<br />

precedente MP4-27, come<br />

il sistema delle sospensioni<br />

di tipo pull-rod, un naso<br />

con il 'gradino' nascosto<br />

dal 'vanity panel' e un retrotreno<br />

completamente<br />

rielaborato. L'upgrade previsto<br />

per Barcellona consentirà<br />

di rifinire ulteriormente<br />

i singoli dettagli<br />

della vettura.<br />

In occasione del lancio<br />

della MP4-28 ha detto: "In<br />

questa fase di sviluppo<br />

sappiamo che questa nuova<br />

<strong>McLaren</strong> non rappresenta<br />

ancora il progetto completo.<br />

Importanti aggiornamenti<br />

sono previsti nella<br />

prima sessione di test a<br />

Barcellona, e se tutto andrà<br />

come previsto saremo in<br />

grado di fare un ulteriore<br />

passo avanti sfruttando il<br />

tempo ancora a disposizione<br />

per valutare altri dettagli<br />

aerodinamici che ci<br />

consentiranno di portare un<br />

ulteriore upgrade nel primo<br />

Gran Premio in Australia.<br />

Da Jerez lavoreremo per<br />

far funzionare al meglio la<br />

nuova macchina e contemporaneamente<br />

continueremo<br />

ad aggiornare il nostro<br />

pacchetto."<br />

Neale ha sottolineato l'importanza<br />

non solo di presentarsi<br />

a Melbourne competitivi,<br />

ma anche di portare<br />

aggiornamenti di successo<br />

in ogni singolo appuntamento<br />

del Mondiale,<br />

requisiti necessari che la<br />

MP4-28 dovrà dimostrare<br />

di possedere per rimanere<br />

competitiva: "In generale<br />

ci aspettiamo di poter migliorare<br />

le nostre performance<br />

di circa un decimo e<br />

mezzo ad ogni GP. Questo<br />

rendimento sarà possibile<br />

solo con uno sviluppo continuo,<br />

in grado di fornire<br />

nuove soluzioni in ogni<br />

singolo appuntamento."<br />

Jonathan Neale è inoltre<br />

convinto che questa nuova<br />

vettura rappresenti un concetto<br />

molto ambizioso, che<br />

può contare su grandi potenzialità<br />

di sviluppo, affermando<br />

che la <strong>McLaren</strong><br />

ha deliberatamente scelto<br />

di provare nuove strade,<br />

sia con la sospensione pullrod<br />

che con il sistema degli<br />

scarichi, nonostante a livello<br />

di design appaia come<br />

una semplice evoluzione<br />

della vettura 2012: "Vi<br />

pongo una domanda: quando<br />

si lavora ad un progetto<br />

che per regolamento richiede<br />

solo piccoli cambiamenti<br />

è meglio adottare<br />

una filosofia conservatrice<br />

o è preferibile lavorare a<br />

qualcosa di più ambizioso<br />

Beh, con questa MP4-28 la<br />

<strong>McLaren</strong> ha scelto di essere<br />

più ambiziosa. Abbiamo<br />

realizzato una macchina<br />

nuova e profondamente<br />

diversa, basata su un programma<br />

di sviluppo che ci<br />

metterà al riparo dal rischio<br />

di raggiungere il<br />

massimo dello sviluppo nel<br />

bel mezzo della Stagione,<br />

garantendoci un certo margine<br />

di miglioramento fino<br />

all’ultima gara in Brasile."<br />

© F1 Fanatic<br />

Particolare anche la soluzione adottata per le prese dei freni anteriori,<br />

con il classico cono d'ingresso dell’aria abbinato però a due elementi<br />

aerodinamici separati e posti all’inizio e a metà del mozzo.<br />

© Sutton Images<br />

Il sistema di sospensioni di tipo pull-rod è forse l’elemento che ha<br />

stupito e destato più interesse. Una strada diversa, tecnicamente<br />

più complessa e azzardata, che la <strong>McLaren</strong> ha deciso di seguire per<br />

migliorare in maniera efficace il pacchetto aerodinamico della ‘28’.<br />

© F1 Fanatic<br />

Per la MP4-28 la <strong>McLaren</strong> vuole seguire un programma di sviluppo<br />

in grado di portare aggiornamenti ad ogni GP. Uno sviluppo molto<br />

spinto, che prevede importanti upgrade fin dai test pre-stagionali.


© Motorionline.com<br />

© WRI2/Nextgen-Auto.com<br />

"Questo è per me un grande giorno. In<br />

realtà, fin dall'inizio dell'anno tutti i<br />

giorni sono stati grandi: ho lavorato<br />

duramente con la squadra per preparare<br />

al meglio la Stagione. Conoscere<br />

ogni giorno di più la <strong>McLaren</strong> e la sua<br />

storia si sta rivelando un viaggio incredibile.<br />

Mi sento orgoglioso di essere<br />

parte attiva di questa squadra. Dal<br />

viale d'ingresso ho visto partire alcune<br />

delle vetture che hanno reso grande<br />

questo marchio, sapere che guiderò<br />

una <strong>McLaren</strong> proprio nell'anno del<br />

50° anniversario mi da una sensazione<br />

davvero speciale. Ho già avuto delle<br />

sessioni di lavoro molto intense con la<br />

squadra e sono consapevole della<br />

ripida salita che dovrò affrontare. La<br />

mia preparazione prosegue, incontro<br />

quotidianamente i miei ingegneri e i<br />

meccanici, sto imparando nuovi metodi<br />

di lavoro e sono completamente<br />

concentrato sulla nuova vettura. È una<br />

grande sfida per me, da qui a Melbourne<br />

avrò a disposizione poche<br />

giornate di test, ma mi sento eccitato<br />

alla sola idea di scendere in pista: le<br />

prossime saranno settimane ancora<br />

più intense. Sono in Formula 1 da<br />

poco tempo e ogni monoposto è diversa,<br />

quindi ci vuole sempre un po' di<br />

tempo per adattarsi. Il mio lavoro con<br />

la squadra ora sarà orientato sulla<br />

comprensione delle caratteristiche<br />

della vettura, ma devo anche cercare<br />

d'integrarmi sempre di più con i ragazzi,<br />

iniziando a fornire loro tutte le<br />

informazioni utili a modellare la vettura<br />

in base al mio stile di guida e<br />

anche questo sarà un viaggio particolarmente<br />

interessante. Per raggiungere<br />

e mantenere gli standard della <strong>McLaren</strong><br />

ci sarà sempre molto lavoro da<br />

fare in merito alla preparazione atletica,<br />

ma mi sento molto bene, grazie ad<br />

un programma studiato ad hoc la<br />

<strong>McLaren</strong> sta davvero migliorando il<br />

mio stato di forma generale. Gli obbiettivi<br />

sono chiari: arrivare a Melbourne<br />

sicuro di poter sfruttare al<br />

meglio tutte le procedure della squadra,<br />

sentirmi comodo nell'abitacolo<br />

per trovare da subito il giusto feeling<br />

e iniziare a correre per vincere".


© WRI2/Nextgen-Auto.com<br />

"Quella che inizia oggi qui al <strong>McLaren</strong> Technology<br />

Centre è la mia quarta Stagione di Formula<br />

1 come pilota del team <strong>McLaren</strong>, e oggi più che<br />

mai riesco a vedere bene tutti i punti di forza e<br />

tutte le grandi capacità di questa squadra. Credo<br />

che questo <strong>2013</strong> possa essere realmente un anno<br />

di continuità e di consolidamento. Per me il più<br />

grande cambiamento è ovviamente legato al<br />

nuovo compagno di squadra, Checo. È sempre<br />

interessante e stimolante iniziare a lavorare con<br />

un volto nuovo, e posso dire che sento positività<br />

in questo nuovo rapporto di lavoro. Per esperienza<br />

personale so che al primo impatto ci si può<br />

sentire un po' strani quando si cammina per la<br />

prima volta all'interno del <strong>McLaren</strong> Technology<br />

Centre, perché si sente e si tocca il grande peso<br />

della storia di questo marchio, con tutta la responsabilità<br />

che ne deriva, ma ricordo sempre<br />

molto volentieri quanto poco tempo il team ci ha<br />

messo per farmi sentire immediatamente parte di<br />

questa grande famiglia. Sono sicuro che già oggi<br />

Checo si sente molto più a suo agio all'interno di<br />

questo edificio."<br />

"Nel 2012 siamo stati molto forti, ma per un<br />

motivo o per l'altro non siamo stati in grado di<br />

lottare fino alla fine per i Campionati del mondo.<br />

Chiaramente anche quest'anno il nostro obbiettivo<br />

è sempre quello di lottare per la conquista del<br />

Titolo. Ho seguito molto da vicino lo sviluppo di<br />

questa MP4-28 e ho visto quanto tutti si sono<br />

impegnati per realizzarla; penso che abbiamo le<br />

basi per affrontare a testa alta la nuova Stagione<br />

e continueremo a lavorare molto duramente già<br />

da martedì prossimo a Jerez. Dobbiamo sfruttare<br />

i test pre-stagionali per assicurarci di andare a<br />

Melbourne con un'affidabilità a prova di proiettile.<br />

Anche a livello operativo credo che abbiamo<br />

imparato, lavorando per migliorare le aree più<br />

deboli della passata Stagione al fine di raggiungere<br />

uno stato di forma che ci aiuterà ad avere un<br />

rendimento più lineare e continuo".<br />

"Lo spettacolo organizzato oggi in onore del 50°<br />

anniversario della <strong>McLaren</strong> con la sfilata delle<br />

vetture icona di questo marchio mi hanno fatto<br />

© <strong>McLaren</strong><br />

È un anno particolare per il marchio <strong>McLaren</strong>,<br />

che in questo <strong>2013</strong> celebra i 50 anni di vita del<br />

team fondato nel 1963 da Bruce <strong>McLaren</strong>. Un<br />

anniversario prestigioso e un anno di celebrazioni<br />

che la <strong>McLaren</strong> ha voluto aprire presentando<br />

un inedito e toccante cortometraggio dedicato<br />

al fondatore e trasmesso poco prima della<br />

presentazione della nuova <strong>McLaren</strong> MP4-28.<br />

sentire incredibilmente orgoglioso di essere parte<br />

di questa lunga e straordinaria storia. Per tutti<br />

coloro che hanno nel cuore la passione per le<br />

competizioni automobilistiche e per i tifosi appassionati<br />

che seguono la <strong>McLaren</strong> in ogni parte<br />

del mondo, credo che assistere a questo spettacolo<br />

gli abbia procurato più di un brivido lungo la<br />

schiena. Sentire il rombo di queste vetture immortali<br />

all'interno del <strong>McLaren</strong> Technology<br />

Centre è stato un momento unico".<br />

"Spero di avere presto la conferma che questa sia<br />

la migliore macchina che abbiamo mai fatto, so<br />

che gli ingegneri non hanno lasciato nulla di<br />

intentato, lavorando anche al più minuscolo dettaglio<br />

per guadagnare ogni singolo centesimo a<br />

favore delle prestazioni, modellando a dovere<br />

ogni superficie disponibile. Non vedo l'ora di<br />

mettermi al volante e fare del mio meglio, nel<br />

tentativo quest'anno di portare avanti nel migliore<br />

dei modi l'incredibile eredità che vive sotto la<br />

pelle di ogni singolo uomo e donna che lavora<br />

per la <strong>McLaren</strong>".<br />

iretto da Marcus Söderlund,<br />

D una dei principali musicvideo<br />

maker provenienti dalla<br />

Svezia, il film pone in primo piano<br />

la figura 'fantasma' di Bruce<br />

<strong>McLaren</strong> mentre ripercorre la<br />

scena della suo incidente fatale<br />

avvenuto sul circuito di Goodwood<br />

il 2 Giugno 1970. Nel puro<br />

stile di Söderlund, un monologo<br />

da brividi accompagna lo stato<br />

onirico di Bruce mentre procede<br />

a piedi in mezzo alla pista con il<br />

casco in mano verso il punto<br />

dell'incidente. Ma Bruce continua<br />

a camminare e il filmato termina<br />

con la frase: "... Quella che poteva<br />

essere vista come una tragica<br />

fine, in realtà era solo l'inizio.<br />

Come ho sempre sostenuto..... la<br />

vita non si misura in anni, ma in<br />

quello che una persona realizza<br />

nel corso degli anni ... "<br />

Marcus Söderlund ha detto:<br />

"Amo questo film dedicato a<br />

Bruce <strong>McLaren</strong> e mi piace vederlo<br />

camminare verso il luogo del<br />

suo incidente, come un angelo.<br />

La sceneggiatura di questo film<br />

ispirata a quel tragico evento mi<br />

ha fatto rabbrividire, e ho voluto<br />

ricreare quella sensazione di profondo<br />

sconforto per poi riempirla<br />

di forti emozioni. Sono ossessionato<br />

dai gesti e da tutte quelle<br />

cose che rivelano chi siamo e gli<br />

spazi fisici che abitiamo. Un film<br />

può mostrare il modo in cui una<br />

persona vede il mondo e pensando<br />

a Bruce mi piace immaginarlo<br />

esattamente così."<br />

Ron Dennis: "Quella della<br />

<strong>McLaren</strong> è una storia lunga e<br />

complessa. L'eredità della <strong>McLaren</strong><br />

è invece più difficile da definire,<br />

questo perché è ancora in<br />

fase di scrittura. Ogni giorno tutti<br />

gli uomini e le donne che lavorano<br />

presso il <strong>McLaren</strong> Technology<br />

Centre aggiungono un nuovo<br />

paragrafo al libro che racconta la<br />

storia della <strong>McLaren</strong>. Bruce ha<br />

scritto l'inizio di questa storia e la<br />

leggenda è destinata a continuare<br />

per molti anni a venire. Stiamo<br />

scrivendo dei capitoli da inserire<br />

nel grande libro che raccoglie le<br />

nostre imprese in tutto il mondo,<br />

e io per primo voglio che altre<br />

persone entrino a far parte di questa<br />

realtà per continuare a scrivere<br />

nuovi appassionanti capitoli, e<br />

forse questa è la più grande eredità<br />

della <strong>McLaren</strong>."


Nel corso di un'intervista rilasciata<br />

ad 'Autosport' nel mese di<br />

<strong>Gennaio</strong>, Jenson Button si è detto<br />

convinto che la <strong>McLaren</strong> non sarà<br />

afflitta dai problemi di squadra<br />

e di affidabilità che hanno<br />

pesantemente influito sulle possibilità<br />

di lottare per il Titolo nel<br />

2012. Jenson spera di poter lottare<br />

per il Campionato da subito.<br />

’affidabilità e alcuni errori della<br />

L squadra sono costati molti punti a<br />

Jenson, tuttavia il Campione del mondo<br />

2009 si dice estremamente entusiasta e<br />

molto speranzoso in vista della nuova<br />

Stagione. Con la partenza di Lewis Hamilton,<br />

Jenson ha assunto il ruolo di<br />

leader in <strong>McLaren</strong> ed è convinto che la<br />

squadra farà di tutto per non ripetere gli<br />

errori del 2012. La forte determinazione<br />

nel puntare sempre al massimo risultato<br />

non sarà nuovamente ostacolata da questi<br />

problemi.<br />

Parlando delle sue speranze per la<br />

Stagione in arrivo, Jenson ha detto che<br />

la squadra ha lavorato duramente per<br />

avere buone possibilità d'iniziare la Stagione<br />

così come ha concluso la precedente,<br />

cioè con la vettura più competitiva<br />

del lotto: "In <strong>McLaren</strong> sono sempre<br />

stato seguito da una grande squadra" -<br />

ha detto - "Se all'inizio di questa nuova<br />

Stagione saremo ancora i più competitivi<br />

così come lo siamo stati negli ultimi<br />

appuntamenti dello scorso anno, allora<br />

avremo buone possibilità per puntare al<br />

massimo risultato. In Formula 1 è sempre<br />

difficile e quest'anno non è da meno,<br />

ma dobbiamo essere forti fin dall'inizio,<br />

senza commettere errori e senza<br />

incappare nei problemi di affidabilità<br />

che hanno compromesso pesantemente<br />

la nostra rincorsa al Titolo".<br />

"A Woking sono tutti impegnati nello<br />

studio, nello sviluppando e nella sperimentazione<br />

di nuove idee e soluzioni.<br />

Mi piace molto collaborare con la squadra<br />

e non vedo l'ora d'iniziare a lavorare<br />

a stretto contatto con gli esperti di aerodinamica,<br />

con gli ingegneri e i progettisti,<br />

nel tentativo di dare utili indicazioni<br />

sulla direzione che intendo prendere. Io<br />

non sono esperto in nessuno di questi<br />

settori, ma sono il pilota che dovrà<br />

© <strong>McLaren</strong>/Hoch Zwei


portare in pista la vettura, so quello che voglio dalla<br />

macchina e quello che mi serve per sfruttarla al meglio<br />

in tutte le condizioni. In fabbrica ho condivido<br />

tutto questo con i miei ingegneri e con i progettisti<br />

impegnati con la nuova MP4-28, e in <strong>McLaren</strong> questo<br />

è un lavoro che mi piace moltissimo".<br />

Un dei fattori più importanti che potrebbe scuotere<br />

l'ordine delle forze in campo saranno le nuove<br />

mescole della Pirelli. Le squadre hanno avuto modo<br />

di provare uno dei nuovi compound nel corso del<br />

venerdì di prove in Brasile, e Jenson ha affermato<br />

che non vede l'ora di testare tutte le novità che la<br />

Pirelli porterà in pista: "In Brasile mi è piaciuto il<br />

comportamento delle nuove Pirelli, la pista era molto<br />

calda, quindi una condizione estrema, diversa dalle<br />

reali situazioni meteo che troveremo nei vari paesi<br />

che visiteremo. L'impressione è che queste nuove<br />

gomme sembrano veramente in grado di raggiungere<br />

la temperatura d’esercizio più velocemente, questo<br />

significa che ci vorrà meno tempo per trovare il grip<br />

ideale, un problema di cui hanno sofferto molte<br />

squadre nel 2012. Il grip è diverso, le impressioni<br />

che si hanno sono diverse, ma credo che la direzione<br />

presa dalla Pirelli sia quella giusta".<br />

© <strong>McLaren</strong>/Hoch Zwei<br />

Dopo la partenza di Lewis Hamilton dalla <strong>McLaren</strong>, Jenson si è detto<br />

pronto a guidare la squadra. Ha le idee molto chiare in proposito, sa<br />

cosa vuole dalla macchina e nel corso dell’inverno ha lavorato a stretto<br />

contatto con i tecnici e gli ingegneri di Woking al fine di ‘prepararsi’<br />

una vettura che gli consenta di sfruttare al meglio le sue doti di pilota.<br />

Ai microfoni di Sky, Whitmarsh ha dichiarato che la <strong>McLaren</strong> non considera Sergio il secondo pilota del team.<br />

La squadra fornirà lo stesso trattamento e le stesse opportunità a entrambi i piloti: "Questa è una scelta che a<br />

volte può causare problemi, ma in <strong>McLaren</strong> si lavora così, parità di trattamento a entrambi i piloti".<br />

© DR/Nextgen-Auto.com<br />

n inizio d'anno più movimentato del<br />

U solito per il team <strong>McLaren</strong>: mentre<br />

Jenson Button si appresta a disputare la<br />

quarta Stagione consecutiva con il team di<br />

Woking, il giovane meno esperto, ma già<br />

scalpitante Pérez, fin dal suo arrivo al<br />

<strong>McLaren</strong> Technology Centre ha espresso il<br />

desiderio di sfruttare la vicinanza di Jenson<br />

per preparasi al meglio e, una volta in pista,<br />

poterlo sfidare per la vittoria.<br />

Whitmarsh considera naturale questo<br />

atteggiamento e si è detto contento del desiderio<br />

di collaborazione espresso da Sergio<br />

in occasione della sua prima visita<br />

all’MTC. Secondo il team Principal, al<br />

momento Jenson si trova nella posizione<br />

migliore, ma ha confermato che non ci sarà<br />

alcun trattamento preferenziale tra i due<br />

piloti: "Alla gente piace molto parlare di<br />

questo aspetto. Personalmente credo che<br />

Jenson abbia un vantaggio in termini di<br />

conoscenza della squadra, procedure del<br />

team, filosofia di lavoro e in tutte quelle<br />

situazioni dove grazie all'esperienza a volte<br />

basta un cenno per capirsi. Per Sergio sarà<br />

diverso, dovrà conoscere, imparare, entrare<br />

in sintonia con la sua squadra. Ma Jenson<br />

sarà molto generoso. Lo conosco bene e so<br />

che è dotato di sufficiente umiltà per essere<br />

d'aiuto a Sergio in termini di consigli e di<br />

guida. Ma è anche un Campione del mondo,<br />

quindi mi aspetto che una volta messe<br />

le ruote in pista vorrà sicuramente battere il<br />

giovane allievo. Questo è il nostro modo di<br />

operare, a volte può causare problemi, ma<br />

continueremo ad offrire ai nostri piloti parità<br />

di trattamento. Entrambi devono essere<br />

messi in condizione di lottare per il Campionato,<br />

senza dimenticare mai che serve<br />

collaborazione tra loro per vincere il Tiolo<br />

Costruttori. Entrambi hanno l'ambizione di<br />

diventare Campioni del mondo ed è giusto<br />

fornire loro il miglior supporto possibile".<br />

Whitmarsh ha infine dichiarato che la<br />

<strong>McLaren</strong> guarda avanti e che l'addio di<br />

Lewis Hamilton è un episodio che appartiene<br />

al passato: "Dai primi giorni di <strong>Gennaio</strong><br />

siamo impegnati nella preparazione della<br />

nuova Stagione. Possiamo contare su due<br />

grandi piloti, anche Lewis è un grande<br />

Campione, ha fatto parte di questa famiglia<br />

per molto tempo, ma in Formula 1 non<br />

puoi guardare indietro, devi essere costantemente<br />

concentrato sul presente e sul futuro,<br />

ed è quello che stiamo facendo con Jenson<br />

e Sergio.".


Nel corso della sua prima visita al<br />

<strong>McLaren</strong> Technology Centre, Sergio<br />

Pérez ha detto che vuole imparare<br />

il più possibile dalla collaborazione<br />

con il nuovo compagno di squadra,<br />

Jenson Button. Il pilota messicano<br />

crede che l'esperienza e la maturità<br />

di Jenson lo aiuteranno a raggiungere<br />

il giusto feeling con la<br />

squadra, e una volta scesi in pista<br />

vuole avere la possibilità di batterlo.<br />

© <strong>McLaren</strong>/Hoch Zwei<br />

© <strong>McLaren</strong><br />

© <strong>McLaren</strong><br />

© <strong>McLaren</strong>/Hoch Zwei


© <strong>McLaren</strong>/Hoch Zwei<br />

ergio ha fatto la sua<br />

S prima apparizione da<br />

pilota <strong>McLaren</strong> di fronte alla<br />

stampa nella giornata di<br />

mercoledì 9 <strong>Gennaio</strong>, e da<br />

subito ha ammesso che avrà<br />

molto lavoro da fare nel<br />

corso dell'inverno, soprattutto<br />

per raggiungere l'ambizioso<br />

risultato di poter competere<br />

con Button fin dall'inizio<br />

del Campionato. Pérez<br />

ritiene Jenson un pilota di<br />

grande esperienza e vuole<br />

sfruttare al meglio questa<br />

opportunità.<br />

Ai microfoni di SKY ha<br />

dichiarato: "Jenson ha tanta<br />

esperienza, è un pilota veloce<br />

e una persona matura e<br />

molto socievole. Credo sia<br />

uno dei migliori piloti al<br />

mondo, su questo non ho<br />

dubbi, nell'attuale Formula 1<br />

può essere considerato un<br />

veterano, ma in <strong>McLaren</strong><br />

anch'io voglio ritagliarmi<br />

uno spazio e penso di essere<br />

in grado di lavorare molto<br />

bene con una persona come<br />

Jenson. Questa è una grande<br />

opportunità, Jenson è un<br />

Campione del mondo e voglio<br />

imparare da lui, ma allo<br />

stesso tempo sento tanto<br />

forte anche il desiderio di<br />

sfidarlo in pista e possibilmente<br />

batterlo".<br />

Tra le tante speranze di<br />

Sergio, naturalmente anche<br />

quella di poter migliorare<br />

costantemente come pilota<br />

grazie alle grandi risorse<br />

messe a disposizione dal<br />

team di Woking: "Qui alla<br />

<strong>McLaren</strong> c'è la reale possibilità<br />

di migliorare in molti<br />

settori. Il programma di preparazione<br />

che mi aspetta è<br />

decisamente più intenso<br />

rispetto a quanto ho dovuto<br />

affrontato fino ad ora. Sarà<br />

un miglioramento costante,<br />

basato su un intenso programma<br />

dinamico studiato<br />

appositamente per me, sempre<br />

in evoluzione e senza<br />

mai una fine. Ho iniziato la<br />

preparazione da circa un<br />

mese svolgendo tutte le attività<br />

programmate, ma devo<br />

continuare a impegnarmi al<br />

massimo e all'inizio della<br />

Stagione vedremo cosa e<br />

quanto si potrà ancora migliorare."<br />

Pérez ha voluto infine<br />

parlare anche di Lewis Hamilton,<br />

ammettendo che la<br />

sua mission in <strong>McLaren</strong> non<br />

è per niente facile, visto che<br />

verrà identificato come colui<br />

che nel team ha sostituito<br />

uno dei piloti più veloci del<br />

Circus. "Lewis ha lasciato<br />

un paio scarpe molto grandi<br />

da riempire, è uno dei piloti<br />

più veloci al mondo e con<br />

questa squadra ha vinto anche<br />

il Titolo, quindi si, sono<br />

consapevole del vuoto che<br />

dovrò riempire, ma sono qui<br />

per fare del mio meglio, in<br />

fabbrica con i tecnici e gli<br />

ingegneri così come in ogni<br />

singola gara. Quando arrivi<br />

a guidare per un team come<br />

la <strong>McLaren</strong> l'obbiettivo minimo<br />

è quello di vincere<br />

sempre e questo è quello che<br />

voglio fare, diversamente è<br />

meglio non correre per la<br />

squadra migliore, perché qui<br />

tutti lavorano per raggiungere<br />

questo obiettivo, io sono<br />

venuto qui per fare la stessa<br />

cosa: lavorare per ottenere il<br />

massimo."<br />

© <strong>McLaren</strong><br />

<strong>McLaren</strong> Technology Centre, mercoledì 9 <strong>Gennaio</strong> <strong>2013</strong>: Martin Whitmarsh<br />

da il benvenuto a Sergio Pérez. Il giovane pilota messicano (23<br />

anni) ha dichiarato di essere arrivato in <strong>McLaren</strong> con l’obbiettivo di<br />

imparare e vincere, e spera che l’esperienza e il carattere di Jenson<br />

Button possano aiutarlo ad integrarsi al meglio con la nuova squadra.<br />

© <strong>McLaren</strong>/Hoch Zwei<br />

Sergio Pérez nel primo tour al <strong>McLaren</strong> Technology Centre. Insieme<br />

all’addetta stampa del team, Silvia Frangipane Hoffer, Sergio inizia ad<br />

orientarsi all’interno della struttura, partendo dal piano boulevard<br />

dell’MTC. Checo è sicuro dei propri mezzi e di quelli della <strong>McLaren</strong>: si<br />

aspetta di vincere, perché a Woking questo è l’obbiettivo minimo.


Per molti critici è un’incognita, per qualche<br />

simpaticone dalla penna facile e<br />

l’accento spiccatamente emiliano Sergio<br />

Pèrez è addirittura il nuovo Frentzen.<br />

Facile parlare prima di vederlo all’opera.<br />

nsomma in questi<br />

I mesi invernali apatici,<br />

dove non ci sono<br />

gare, numeri, fatti reali<br />

ciascuno può dire la<br />

sua, magari irritando i<br />

tifosi di quello e questo,<br />

ma qualcosa di<br />

forte bisogna pur scriverlo,<br />

pur rischiando<br />

di essere mandato a<br />

quel paese. Il fatto che<br />

la Ferrari non l’abbia<br />

ingaggiato come compagno<br />

di Alonso pare<br />

ai più una bocciatura,<br />

ma la realtà potrebbe<br />

essere diversa. Il messicano,<br />

foraggiato dalla<br />

Telmex, società<br />

dell’uomo più ricco<br />

del mondo, Carlos<br />

Slim, potrebbe aver<br />

deciso lui una via diversa,<br />

perché alla<br />

<strong>McLaren</strong> parte alla<br />

pari, mentre alla Rossa<br />

avrebbe dovuto fare<br />

da zerbino ad Alonso,<br />

ruolo che al momento<br />

si addice al solo Massa,<br />

che spera, bontà<br />

sua, di competere alla<br />

pari dello spagnolo,<br />

magari lottando insieme<br />

per il Titolo, ma se<br />

mai dovesse succedere<br />

gli monterebbero un<br />

motore del 2000. Sergio<br />

Pèrez, secondo la<br />

prima impressione,<br />

pare essersi integrato<br />

bene ed il suo sorriso<br />

radioso ne è la conferma,<br />

giovane, umile,<br />

ma determinato,<br />

l’abbiamo visto in<br />

gara a inizio 2012 di<br />

cosa è capace di fare.<br />

Se in Malesia avesse<br />

già guidato una<br />

<strong>McLaren</strong> e non una<br />

Sauber motorizzata<br />

Ferrari, il nostro a-<br />

vrebbe sicuramente<br />

attaccato sua maestà<br />

l’asturiano, invece<br />

anche lui ha dovuto<br />

accodarsi per evitare<br />

sgarri pericolosi.<br />

Considerando che<br />

all’epoca faceva parte<br />

della Ferrari Academy<br />

e aveva ancora la<br />

chance di sostituire<br />

Massa. Al posto di<br />

Hamilton non c’era<br />

scelta migliore da parte<br />

di Woking che mettere<br />

sotto contratto un<br />

giovane emergente,<br />

come hanno sempre<br />

fatto: un veterano ed<br />

uno da svezzare, che<br />

poi diventa talmente<br />

bravo da mettere in<br />

difficoltà il senior,<br />

come Senna con Prost,<br />

Raikkonen con Coulthard,<br />

tanto per fare<br />

dei nomi, Hamilton<br />

con Alonso. Button<br />

può aiutarlo, ma non<br />

troppo, perché ovviamente<br />

Sir Jenson vuole<br />

tenersi la qualifica<br />

del caposquadra, ma i<br />

due sapranno collaborare<br />

in modo giudizioso,<br />

perché sono due<br />

persone molto realiste<br />

e ben indottrinate nel<br />

mettere il bene della<br />

squadra al primo posto.<br />

Alla fine sarebbe<br />

bello vederli lottare<br />

insieme per il Titolo.<br />

Poi vinca il migliore,<br />

noi faremo il tifo per<br />

entrambi.<br />

© <strong>McLaren</strong>/Hoch Zwei


Ne è convinto Martin Whitmarsh, il nuovo pilota del team ha un grande potenziale e con la <strong>McLaren</strong><br />

potrà crescere e diventare un Campione. Con queste parole il team Principal della <strong>McLaren</strong> ha dato<br />

il benvenuto a ‘Checo’, che per la prima volta a visitato il quartier generale del team. Whitmarsh ha<br />

detto di essere rimasto positivamente colpito dall’atteggiamento di Sergio e si è detto molto eccitato<br />

dall'ennesima sfida della <strong>McLaren</strong> di trasformare un pilota talentuoso in un Campione di Formula 1.<br />

© <strong>McLaren</strong>/Hoch Zwei<br />

érez non è ancora salito<br />

P sul gradino più alto del<br />

podio, ma ha dimostrato il<br />

suo potenziale conquistando<br />

tre podi con la Sauber nella<br />

scorsa Stagione, e lo ha fatto<br />

in maniera autorevole. Whitmarsh<br />

si è detto entusiasta di<br />

lavorare con lui, pensando<br />

soprattutto ai risultati ottenuti<br />

dalla <strong>McLaren</strong> nel sostenere<br />

la carriera dei giovani<br />

talenti.<br />

Intervistato da Sky Sport<br />

ha detto: "È molto giovane,<br />

molto luminoso e di grande<br />

talento, per noi tutto questo<br />

è estremamente eccitante.<br />

Abbiamo avuto la fortuna di<br />

sostenere piloti molto giovani<br />

che ad oggi sono impegnati<br />

sia in Formula 1 ma<br />

anche in molte delle nostre<br />

squadre clienti della <strong>McLaren</strong><br />

GT, ovviamente le persone<br />

parleranno sempre di<br />

Lewis, identificandolo come<br />

uno dei grandi piloti sostenuti<br />

dalla <strong>McLaren</strong> fin dalla<br />

tenera età, dimenticando a<br />

volte che, ad esempio, anche<br />

con Mika Hakkinen abbiamo<br />

fatto un lavoro straordinario,<br />

era molto giovane<br />

quando abbiamo puntato su<br />

di lui e come per Lewis lo<br />

abbiamo portato a diventare<br />

un Campione del mondo.<br />

Ora con Sergio siamo tornati<br />

all'inizio di questo percorso,<br />

non sappiamo cosa ci riserverà<br />

il futuro, ma ogni volta<br />

che iniziamo un percorso<br />

con un giovane pilota, lo<br />

facciamo sempre con il massimo<br />

della fiducia e dell'entusiasmo.<br />

Si tratta di una<br />

grande sfida, su Sergio ci<br />

sarà sempre molta pressione,<br />

ma fino ad ora mi ha impressionato<br />

positivamente e<br />

vedremo cosa succederà<br />

nelle prossime settimane."<br />

Whitmarsh sostiene che<br />

l'ambizione di Pérez di voler<br />

vincere il Campionato già<br />

quest'anno è perfettamente<br />

in linea con la filosofia della<br />

squadra, il giusto approccio<br />

che un pilota della <strong>McLaren</strong><br />

dovrebbe avere: "Dobbiamo<br />

fare una buona macchina e<br />

Sergio deve fornire feedback<br />

utili in maniera costante<br />

se vuole raggiungere quei<br />

risultati" - ha spiegato Whitmarsh<br />

- "Ma non ci vedo<br />

nulla di irreale in questa<br />

dichiarazione; se tu fossi un<br />

pilota della <strong>McLaren</strong> quale<br />

sarebbe la massima aspirazione<br />

Vincere, e non solo<br />

delle gare, ma puntare anche<br />

al Campionato. Penso sia<br />

realistico e credo che Sergio<br />

rappresenti un buon mix di<br />

velocità e intelligenza. Ho<br />

già avuto modo di parlare<br />

con lui, c'è molta umiltà in<br />

questo ragazzo, ma è molto<br />

visibile anche la ferrea determinazione<br />

e la fiducia che<br />

ha in se stesso e nelle proprie<br />

capacità. La <strong>McLaren</strong> si<br />

aspetta dai piloti il massimo<br />

rendimento, il loro desiderio<br />

di diventare Campioni del<br />

mondo è il requisito minimo<br />

per lavorare in questa squadra,<br />

e lo stesso discorso vale<br />

anche per un meccanico o<br />

un ingegnere. Senza queste<br />

convinzioni sarebbe impossibile<br />

raggiungere certi risultati<br />

e la <strong>McLaren</strong> da cinquant'anni<br />

corre sempre con<br />

lo stesso obbiettivo: vincere."


Il team Principal della <strong>McLaren</strong>, Martin Whitmarsh, ha<br />

elogiato l'operato di Norbert Haug nella Formula 1, definendo<br />

"cruciale" il contributo dato dal boss della Mercedes<br />

Motorsports per i successi conquistati dal team <strong>McLaren</strong><br />

in questi ultimi sedici anni di collaborazione continua.<br />

© Unknown<br />

© Autosport<br />

el corso di una conferenza<br />

stampa della Mer-<br />

N<br />

cedes GP, Haug, a capo del<br />

reparto Motorsport della Mercedes-Benz<br />

dal 1991, ha annunciato<br />

le proprie dimissioni<br />

dall'azienda di Stoccarda, dopo<br />

oltre 20 anni di successi<br />

non solo in Formula 1, ma<br />

anche nel Campionato tedesco<br />

DTM. Whitmarsh ha voluto<br />

elogiare le doti di manager di<br />

Haug, definendolo un vero<br />

innamorato delle competizioni,<br />

che ha portato la Mercedes<br />

ad essere uno dei motoristi<br />

leader della Formula 1, attualmente<br />

fornitore della <strong>McLaren</strong><br />

e della Force India.<br />

La collaborazione con la<br />

<strong>McLaren</strong> in Formula 1 è iniziata<br />

nel 1995 e dopo anni<br />

come fornitore di propulsori,<br />

grazie all'influenza di Haug la<br />

volontà di portare nuovamente<br />

in Formula 1 il marchio<br />

Mercedes non solo come motorista<br />

ma anche come costruttore,<br />

rilevando il team<br />

Brawn GP al termine della<br />

Stagione 2009, fresco vincitore<br />

del Titolo Costruttori e Piloti<br />

con Jenson Button per la<br />

prima volta iridato.<br />

Intervistato da 'Autosport',<br />

Whitmarsh ha dichiarato:<br />

"Vorrei cogliere l'occasione<br />

per ringraziare Norbert per<br />

tutto l'aiuto e il sostegno offerto<br />

alla <strong>McLaren</strong> per molti<br />

anni. La collaborazione con<br />

l'azienda di Stoccarda è di<br />

lunga data e in tutti questi<br />

anni è sempre stato estremamente<br />

piacevole condividere i<br />

successi conquistati con una<br />

persona come Norbert. Senza<br />

dubbio la sua influenza e le<br />

sue doti manageriali sono stati<br />

fattori essenziali per raggiungere<br />

tutti questi successi. Non<br />

parlo solo di Formula 1, ma<br />

anche di DTM, il suo amore<br />

per il motorsport è vero e profondo,<br />

come del resto il suo<br />

essere competitivo, esattamente<br />

come un pilota, una<br />

dote naturale che lo contraddistingue<br />

da sempre. A nome<br />

di tutti i membri del team Vodafone<br />

<strong>McLaren</strong> Mercedes gli<br />

auguro il meglio per il futuro,<br />

anche se conoscendolo piuttosto<br />

bene credo che lo vedremo<br />

spesso nel corso delle prossime<br />

Stagioni, non in veste ufficiale,<br />

ma come persona appassionata<br />

di competizioni<br />

motoristiche, il che ci farà<br />

sempre un gran piacere."<br />

© photo4/motori online.com<br />

Gran Premio della Cina 2012: dopo oltre cinquant’anni Nico Rosberg<br />

riporta la squadra Mercedes sul gradino più alto del podio. A Shanghai<br />

l’ultima occasione per Haug di alzare il trofeo dei costruttori.<br />

© Sutton Images<br />

Gran Premio di Francia, 2 Luglio 2000: da sinistra, David Coulthard,<br />

Norbert Haug, Mika Hakkinen e Ron Dennis alzano il pollice in segno<br />

di vittoria. A Magny-Cours la <strong>McLaren</strong> segna un’altra doppietta.<br />

© photo4/motori online.com<br />

Gran Premio della Cina, 15 Aprile 2012: Norbert Haug abbraccia e si<br />

congratula con Jenson Button, sul secondo gradino del podio a<br />

festeggiare il ritorno alla vittoria della Mercedes con Nico Rosberg.


© <strong>McLaren</strong><br />

La <strong>McLaren</strong> Applied Technologies ha dato il via alla nuova<br />

iniziativa sostenuta dal Gruppo <strong>McLaren</strong> chiamata<br />

Performance Academy. Dedicata agli aspiranti giovani<br />

piloti, questa nuova iniziativa si pone l'obbiettivo di aiutare<br />

i giovani drivers a sviluppare le loro doti acquisendo<br />

svariate competenze anche al di fuori della pista e per aiutarli<br />

a raggiungere il loro pieno potenziale nel motorsport.<br />

'Accademia, ospitata presso il <strong>McLaren</strong> Technology<br />

L Centre, si propone di selezionare un limitato numero<br />

di giovani piloti di età compresa tra i 13 e i 17 anni, per<br />

fornire loro un programma di educazione e di sostegno<br />

studiato per perfezionare i loro talenti. Oltre ad essere tra i<br />

migliori emergenti nelle rispettive categorie, tutti i partecipanti<br />

devono essere titolari di una patente MSA e la selezione<br />

sarà basata sulle precedenti esperienze e sull'effettiva<br />

capacità di raggiungere i loro obiettivi futuri.<br />

Il manager dell'iniziativa Performance Academy, Clayton<br />

Green, ha detto: "La <strong>McLaren</strong> Applied Technologies<br />

è orgogliosa di lanciare questa eccitante iniziativa, un ulteriore<br />

mezzo di informazione che questa azienda vuole<br />

sfruttare per formare e ispirare la prossima generazione di<br />

campioni del motorsport. Gli analisti della MAT hanno<br />

sviluppato alcuni sistemi unici e innovativi dedicati alla<br />

misurazione e al miglioramento delle prestazioni sportive,<br />

e il grande know how a disposizione risulta ideale per sostenere<br />

lo sviluppo di questi giovani talenti."<br />

Il programma, che si svolgerà il 21-22 febbraio <strong>2013</strong>,<br />

prevede una serie di intense sessioni di lavoro all'interno<br />

dei laboratori didattici dell'MTC, ma anche sessioni di allenamento<br />

fisico monitorate con l'impiego delle ultime tecnologie<br />

disponibili e analizzate da un gruppo di specialisti<br />

della MAT.<br />

Guidata da un team di esperti, tra cui alcuni professionisti<br />

di fama mondiale del team Vodafone <strong>McLaren</strong> Mercedes,<br />

le sessioni si concentreranno su quattro aree: Valutazione<br />

generale, Pre-gara: preparazione, in gara: prestazioni<br />

e post-gara: valutazione performance e feedback per il<br />

team. Oltre alle due giornate di corsi pratici, i partecipanti<br />

saranno seguiti attraverso un programma mensile nel corso<br />

di tutto l'anno successivo alla partecipazione, per consentire<br />

una più precisa valutazione che tenga conto di tutti i miglioramenti,<br />

non solo in termini di prestazioni, ma anche a<br />

livello fisico e mentale.<br />

La Performance Academy accetterà un massimo di 20<br />

partecipanti e tutte le domande verranno valutate in base al<br />

merito di ciascun aspirante.<br />

Per ricevere ulteriori informazioni sul progetto Performance<br />

Academy è possibile contattare la <strong>McLaren</strong> Applied<br />

Technologies a questo indirizzo:<br />

performanceacademy@mclaren.com<br />

Il <strong>McLaren</strong> Production Centre (MPC) è la nuova<br />

struttura eretta all'interno del <strong>McLaren</strong> Park di<br />

Woking. Seppur di recente costruzione, la nuova<br />

struttura ha già ricevuto importanti riconoscimenti<br />

in merito ai materiali impiegati per la costruzione e<br />

per il costante impegno nel campo della sostenibilità.<br />

L' MPC è diventato il primo edificio nel comune<br />

di Woking ad essere nominato in due diverse categorie<br />

dalla Sovrintendenza di controllo che assegna<br />

annualmente il premio nazionale LABC alle<br />

aziende che più si sono distinte per l'alta qualità e<br />

l'innovazione dei propri edifici.<br />

rogettato da Norman Foster e i suoi Partners<br />

e costruito sotto il comando di Sir<br />

P<br />

Robert McAlpine, l'MPC, nominato nella categoria<br />

Best Sustainable Design, ha portato a casa<br />

il premio per il miglior grande edificio commerciale.<br />

La giuria ha elogio il design, che fa del<br />

<strong>McLaren</strong> Production Centre una grande struttura<br />

produttiva perfettamente incastonata nel<br />

territorio che la ospita. I membri giudicanti<br />

hanno commentato: "L'impianto supera di gran<br />

lunga i regolamenti edilizi di tutti i terreni edificabili<br />

del Regno Unito. Particolare attenzione è<br />

stata messa in ogni piccolo dettaglio, dalla sicurezza<br />

di avanzati sistemi antincendio agli elevati<br />

standard raggiunti a livello di sostenibilità".<br />

Nel ricevere il premio, Iwan Jones, partner<br />

della 'Foster and Partners' ha commentato: "E'<br />

stato un privilegio avere l'opportunità di progettare<br />

un secondo edificio per la <strong>McLaren</strong>. E' una<br />

società con una visione incredibile e, nonostante<br />

la fama mondiale di cui gode, è comunque<br />

sempre impegnata a investire anche nell'economia<br />

locale. Il nostro obiettivo era quello di progettare<br />

un nuovo tipo di edificio industriale,<br />

studiato per affiancare elegantemente il <strong>McLaren</strong><br />

Technology Centre. Abbiamo raggiunto<br />

l'obbiettivo unificando i due edifici con un linguaggio<br />

architettonico comune.<br />

L'Assessore Graham Cundy, titolare del<br />

portafoglio per la Pianificazione, ha dichiarato:<br />

"Questi premi confermano che la leale collaborazione<br />

tra le amministrazioni, gli sviluppatori e<br />

i designer possono favorire lo sviluppo di strutture<br />

che migliorano il territorio e creano un<br />

luogo dove vivere e lavorare nel pieno rispetto<br />

dell'ambiente circostante."<br />

© <strong>McLaren</strong>


© ljplus.ru


KYALAMI<br />

MONACO<br />

ZANDVOORT<br />

N<br />

ei mesi a cavallo tra la fine del 1966 e l’inizio del ’67<br />

Robin Herd fa fronte al progetto della nuova M4B,<br />

la monoposto che Bruce <strong>McLaren</strong> utilizzerà nel Mondiale<br />

di Formula Uno che avrà inizio il 2 gennaio 1967 sul circuito<br />

di Kyalami in Sudafrica. Per quella data, però, la<br />

macchina non sarà pronta per cui tutto è rinviato<br />

all’appuntamento successivo, il 7 maggio a Montecarlo.<br />

Il Gran Premio del Sudafrica pare<br />

più un prolungamento della Stagione<br />

’66 piuttosto che l’inizio del ’67,<br />

dove la prima fila è formata dal duo<br />

della Brabham-Repco con il Campione<br />

del mondo Jack Brabham in<br />

Pole e Denny Hulme a fianco. Dietro<br />

ci sono Jim Clark con la Lotus-<br />

BRM H16 e Pedro Rodriguez con<br />

la Cooper-Maserati T 81. E sarà<br />

proprio Rodriguez a cogliere la<br />

vittoria, che negli annali figura come<br />

ultimo successo della Cooper<br />

nella massima formula e come prima<br />

affermazione del pilota messicano<br />

in un Gran Premio iridato. La<br />

gara, complice l’afa, avrà una selezione<br />

durissima, con tutti i principali<br />

protagonisti eliminati o attardati<br />

da noie meccaniche. Al secondo<br />

posto troviamo infatti John Love,<br />

sudafricano che corre con una Cooper-Climax<br />

privata, davanti alla<br />

Honda di Surtees che termina la<br />

gara con due gomme quasi a terra.<br />

Terzo è Hulme che, pur attardato di<br />

tre giri, segna il giro più veloce. E<br />

pensare che, assenti anche le Ferrari,<br />

avrebbe potuto vincere proprio<br />

Love, il quale, quando era in testa,<br />

si era dovuto fermare per un rifornimento<br />

volante lasciando via libera<br />

a Rodriguez.<br />

<strong>McLaren</strong> nell’approntare la<br />

nuova macchina per il ’67 riparte<br />

da zero, non perché la precedente<br />

non fosse valida, ma per il fatto che<br />

la soluzione utilizzata, il telaio in<br />

mallite, si era rivelata complicata e<br />

poco flessibile.<br />

La caccia a un motore competitivo,<br />

durata per tutto il 1966, trova<br />

sbocco nell’acquisizione del nuovo<br />

V12 BRM, unità che pare promettere<br />

bene. Del resto, dopo il Traco-<br />

Ford e il Serenissima, di alternative<br />

non ce ne sono, dato che Ferrari,<br />

Honda e Weslake non vendono i<br />

propri motori. A dire il vero un<br />

altro motore ci sarebbe ed è il V12<br />

Maserati, ma è la stessa Casa modenese<br />

ad annunciare che, a partire<br />

dal 1967, non produrrà più motori<br />

per la Formula Uno, eccezion fatta<br />

per la Cooper con la quale c’è un<br />

precedente contratto di fornitura. Si<br />

sa anche che ci sarà un nuovo Ford<br />

V8 ancora in fase di approntamento<br />

presso la Cosworth di Costin e Duckworth,<br />

ma per il momento è in<br />

esclusiva alla Lotus per cui anche<br />

in quella direzione non c’è<br />

un’immediata prospettiva.<br />

© Motormario.com<br />

SPA-FRANCOR.<br />

LE MANS<br />

SILVERSTONE<br />

NURBURGRING<br />

MOSPORT<br />

MONZA<br />

WATKINS GLEN<br />

MEXICO CITY


La nuova M4B è una monoscocca in<br />

alluminio, semplice nella concezione ed è<br />

stata concepita per essere utilizzata come<br />

telaio universale, adattabile alla F1, alla F2<br />

(M4A) e alla formula B per le gare nel Nord<br />

America. Le ruote da tredici pollici ospitano<br />

i medesimi dischi freno della F2, ma per<br />

Bruce, che tratta i freni con garbo, questo<br />

non è un problema. Il problema è invece il<br />

ritardo da parte della BRM nel completamento<br />

del V12, ragione per cui Bruce deve<br />

ricorrere ad un otto cilindri BRM, portato a<br />

2,1 litri, che è quello impiegato a Montecarlo<br />

per il debutto stagionale il 7 maggio 1967.<br />

La M4B utilizzata a Montecarlo aveva il colore rosso che nel 1967 identifica tutte le <strong>McLaren</strong><br />

ufficiali, ma con un contorno bianco attorno al musetto.<br />

© F1-Stats.com<br />

© modelfoxbrianza.it<br />

Foto di gruppo per<br />

alcuni dei piloti che si<br />

sfideranno sulle strade<br />

del Principato.<br />

Da sx, Dan Gurney,<br />

Lorenzo Bandini, John<br />

Surtees, Richie Ginther,<br />

Bruce <strong>McLaren</strong>,<br />

Jim Clark, Jack Brabham<br />

e Graham Hill.<br />

Il circuito salotto è prima di<br />

tutto un appuntamento mondano.<br />

Ai box le mogli e le fidanzate dei<br />

piloti ci sono tutte. Inoltre si ritrovano<br />

i Campioni di ieri: Louis Chiron,<br />

in veste di mossiere e direttore<br />

di gara, si intrattiene con Fangio,<br />

Cortese, Taruffi, insomma con<br />

quelli con cui duellava lungo le<br />

stesse strade. Quest’anno la sensazione<br />

comune è che sia l’anno di<br />

Lorenzo Bandini: la Ferrari 312 è<br />

competitiva e Bandini, a trentadue<br />

anni, è nel pieno della maturità. Ed<br />

è anche stato promosso a prima<br />

guida della Scuderia di Maranello.<br />

In prova stacca il secondo tempo<br />

con 1’28”3 a sette decimi da Brabham,<br />

che gli vale la prima fila.<br />

Precede Surtees su Honda e Hulme<br />

con l’altra Brabham. Bruce <strong>McLaren</strong><br />

con la sua rossa monoposto<br />

nuova è schierato in quinta fila con<br />

il tempo di 1’30”0, identico a quello<br />

fatto segnare da Siffert su Cooper-Maserati.<br />

È Bandini a portarsi in testa al<br />

via, ma al secondo giro viene superato<br />

da Hulme e Stewart, complice<br />

una scivolata su di una chiazza<br />

d’olio. Lo scozzese della BRM,<br />

dopo qualche giro, si porta al comando,<br />

ma si ritira al quindicesimo<br />

per rottura della trasmissione. Nel<br />

corso dello stesso giro <strong>McLaren</strong>,<br />

che era quarto, riesce a sopravanzare<br />

Surtees e a guadagnare la terza<br />

piazza che terrà fino al settantunesimo<br />

giro, quando sarà superato<br />

dalla Ferrari di Chris Amon e dalla<br />

Lotus-BRM di Graham Hill.<br />

Gran rincorsa di Clark che,<br />

dopo aver urtato un sacco di cemento<br />

messo a protezione della<br />

chicane, riguadagnerà in undici giri<br />

ben sette posizioni, dalla tredicesima<br />

alla sesta. Ma non c’è fortuna<br />

per l’asso scozzese a Montecarlo,<br />

perché cede un ammortizzatore e la<br />

sua Lotus “tocca” alla curva del<br />

Tabaccaio costringendolo al ritiro.<br />

Intanto Hulme è in testa seguito da<br />

Bandini e Surtees che al ventottesimo<br />

giro inizia, però, a rallentare,<br />

viene superato da <strong>McLaren</strong>, retrocede<br />

ancora di qualche posizione<br />

per ritirarsi al trentatreesimo con il<br />

motore in avaria.<br />

All’ottantunesimo giro il dramma<br />

di Bandini. La sua Ferrari va<br />

lunga alla chicane, scivola verso<br />

sinistra e urta con la fiancata una<br />

bitta. Il serbatoio della benzina si<br />

squarcia e le fiamme divampano in<br />

pochi istanti. Il soccorsi giungono<br />

tardivi e, purtroppo, con loro giunge<br />

anche l’elicottero della televisione<br />

che dall’alto riprende la scena,<br />

con il risultato che la corrente<br />

d’aria provocata dalle pale, alimentando<br />

le fiamme, rende lo spegnimento<br />

ancora più difficoltoso. Passano<br />

oltre tre minuti prima che<br />

Bandini possa essere estratto dalle<br />

lamiere arroventate. Le gravissime<br />

ustioni riportate su oltre il settanta<br />

per cento del corpo, saranno la<br />

causa della morte.<br />

© istenbizony.hu<br />

In Sudafrica Clark si ritrova senza il casco. E deve attendere<br />

che lo portino da Nairobi dove era stato lasciato.<br />

Si sospetta che sia stato Graham Hill, suo nuovo<br />

compagno di squadra, ad organizzare la cosa, ma arriva<br />

la smentita. In gara, dato il clima torrido, Clark<br />

(ritirato al 23° giro causa motore) farà alcuni giri senza<br />

la carenatura superiore della monoposto.<br />

© AutoMotoundSport<br />

GP Monaco, giro 82: Bandini arriva troppo veloce alla<br />

chicane del porto. La sua Ferrari sbanda e colpisce una<br />

bitta di ormeggio, si solleva e ricade a terra avvolta dalle<br />

fiamme. Alcuni pensano che Bandini sia finito in acqua,<br />

ma quando le fiamme vengono domate, il corpo del pilota<br />

è drammaticamente visibile nell’abitacolo. Trasportato<br />

all’Ospedale di Montecarlo con una profonda ferita alla<br />

milza e ustioni sul 60% del corpo, Lorenzo Bandini si<br />

spegne il 10 Maggio 1967, dopo settanta ore di agonia.


La corsa continua, le macchine<br />

passano giro dopo giro accanto<br />

al rottame annerito della Ferrari,<br />

fino a che, dopo cento giri di gara,<br />

è Hulme a passare per primo<br />

sotto la bandiera a scacchi. Secondo,<br />

a un giro, sarà Hill, terzo,<br />

a due giri, Amon, quarto a tre giri<br />

<strong>McLaren</strong>. Denny ha condotto la<br />

gara in modo spettacolare, con<br />

una guida piena di controsterzi. A<br />

proposito: c’era dell’olio sulla<br />

pista, molto olio (circa 20 litri),<br />

lasciato dalla macchina di Jack<br />

Brabham ritiratosi al primo giro<br />

per cedimento del motore. E le<br />

tracce viscide, malgrado il filler<br />

sparso dai commissari, rimarranno<br />

per tutta la durata del Gran<br />

Premio, ben visibili sugli pneumatici<br />

delle monoposto che hanno<br />

il battistrada vistosamente lucido.<br />

© Flickr.com/KatieSuperStar<br />

Bandini, durante le prove del venerdì, aveva avuto un<br />

incidente, ma i meccanici erano riusciti, lavorando<br />

tutta la notte, a rimettergli in sesto la macchina.<br />

© Motorsportsminiatures.com<br />

© The Cahier Archive<br />

Il sabato Lorenzo era nervoso, agitato, un segno premonitore<br />

Amon sostiene la tesi della stanchezza come<br />

causa dell’incidente, anche perché, come riferito dal<br />

pilota neozelandese, nel tragitto in auto da Modena a<br />

Montecarlo, Lorenzo aveva fatto numerose soste per<br />

salutare parenti e amici e i due erano arrivati a destinazione<br />

a notte fonda. Forse Lorenzo aveva sottovalutato i<br />

tempi di recupero fisico in una gara estenuante come il<br />

Gran Premio di Montecarlo, ma sono ipotesi. Come è<br />

un’ipotesi quella fatta dopo l’incidente di un principio di<br />

avvelenamento dovuto all’aver respirato per molto tempo<br />

gli scarichi misti a olio bruciato della Brabham di Hulme,<br />

che avrebbe prodotto su di lui una sorta di intontimento.<br />

© Documentingreality<br />

Di fatto la sua Ferrari fu trovata con il cambio in quinta,<br />

quindi non la marcia giusta per affrontare la chicane del<br />

porto. Lorenzo, dunque, non aveva scalato come aveva<br />

fatto fino al giro precedente. L’ipotesi fatica, come possibile<br />

causa di incidente, indurrà gli organizzatori a partire<br />

dal 1968, a ridurre i giri da compiere da 100 a 80.<br />

A Zandvoort la Lotus presenta<br />

la nuova 49 con motore V8 Ford-<br />

Cosworth, ma la dicitura, in ossequio<br />

alla Casa americana che ha<br />

messo a disposizione mezzi finanziari<br />

e laboratori per la realizzazione<br />

del motore, è solo Ford. Accadono<br />

episodi da antologia qui a<br />

Zandvoort: per esempio Graham<br />

Hill porta l’esordiente monoposto<br />

immediatamente in Pole-position,<br />

mentre Clark, nervoso per il brillante<br />

risultato del compagno, è solo<br />

ottavo, staccato di due secondi e<br />

due decimi da Hill. Gurney e Hulme,<br />

nell’ordine, completano la<br />

prima fila. Uno si chiede: come<br />

mai Clark è così indietro La ragione<br />

è...fiscale! Clark, proprio per il<br />

suddetto motivo, non risiede più in<br />

Inghilterra, Hill invece si. Ed è Hill<br />

ad aver svolto il lavoro di collaudo<br />

della 49 che conosce meglio di<br />

Clark. Bruce <strong>McLaren</strong> è indietro: è<br />

in penultima fila con il quattordicesimo<br />

tempo e precede di due decimi<br />

Lodovico Scarfiotti, che ha preso<br />

il posto dello scomparso Bandini.<br />

La gara di Bruce durerà due soli<br />

giri per un’uscita di pista causata<br />

da una chiazza d’olio.<br />

© F1Fanatic.co.uk<br />

© F1Olivier.info<br />

Enzo Ferrari, che osserva<br />

il Gran Premio in televisione,<br />

alla vista della colonna<br />

di fumo nero che si levava<br />

dal porto, ha la percezione<br />

immediata che si tratti di<br />

Bandini: la stessa percezione<br />

che ai box ha in quel<br />

momento Margherita, moglie<br />

di Lorenzo.<br />

© Motorsportretro.com<br />

Bandini a Montecarlo aveva il numero 18.<br />

Per scaramanzia Amon non vorrà saperne,<br />

in futuro, di portare il numero 18 in gara.


Al via Hill scatta in testa, ma<br />

all’undicesimo giro le speranze di<br />

vittoria sono rese vane da una panne<br />

al motore. Al comando passa Brabham<br />

ma, durante il doppiaggio di<br />

alcuni concorrenti, Clark approfitta<br />

della situazione e, con una manovra<br />

che fa rabbrividire persino Chapman,<br />

balza al comando. E ci resta<br />

fino alla fine, consegnando alla storia<br />

la 49 per essere stata una macchina<br />

completamente nuova a vincere<br />

all’esordio. Secondo è Brabham,<br />

terzo Hulme, quarto Amon. Il<br />

ritmo imposto da Clark, autore anche<br />

del giro più veloce, fa capire<br />

che la Lotus sarà presto la macchina<br />

da battere. Per ora in Brabham si<br />

godono il primato in Coppa Costruttori<br />

davanti alla Cooper-Maserati e<br />

Hulme la testa della Classifica iridata.<br />

È costante e veloce Denny e la<br />

lotta con Jack Brabham che, piccolo<br />

particolare, è anche il suo datore di<br />

lavoro, è reale e leale. Black Jack<br />

sarà un duro, specie quando non ci<br />

sta a farsi sorpassare, (non a caso lo<br />

chiamano Black Jack) avrà un carattere<br />

fermo e deciso, non sempre<br />

socievole, ma in pista e ai box è<br />

correttissimo e lascia libero Denny<br />

di giocarsela contro di lui. Dopotutto<br />

a vincere o a piazzarsi è una Brabham<br />

in entrambi i casi!<br />

© nicolacancelierrepros<br />

A Zandvoort la vittoria di Clark ha dell’incredibile. A fine gara<br />

si scopre che la sua 49 ha i freni squilibrati, la frizione inutilizzabile<br />

e si è rotto pure un ingranaggio della distribuzione.<br />

© The Cahier Archive<br />

© gpl.krej.cz<br />

Due settimane dopo, a Spa-<br />

Francorchamps, Dan Gurney fa letteralmente<br />

volare la sua Eagle-Weslake blu e bianca.<br />

La Pole è di Clark, che va al comando ma<br />

lo deve cedere per una serie di problemi<br />

all’ancora acerbo motore Ford. Chiuderà al<br />

sesto posto. La 49 di Hill parte con un ritardo<br />

di oltre un minuto a causa delle difficoltà<br />

di accensione del motore dovute al malfunzionamento<br />

della batteria. In testa troviamo<br />

così Stewart con la BRM H16 rivista<br />

e alleggerita. Al primo giro, tuttavia, c’è un<br />

serio incidente che coinvolge la Ferrari di<br />

Mike Parkes: alla curva di Carrières il pilota<br />

inglese urta le barriere frontalmente riportando<br />

fratture alle gambe che gli costeranno<br />

il futuro come pilota di Formula Uno.<br />

Alla fine è Gurney ad imporsi dopo aver<br />

superato Stewart al ventunesimo giro. Una<br />

bella soddisfazione per il bravo pilota costruttore<br />

americano che, fra l’altro, è fresco<br />

vincitore della 24 Ore di Le Mans su di una<br />

Ford GT 40 in coppia con A.J. Foyt. Ma...e<br />

Bruce <strong>McLaren</strong> Se non l’abbiamo nominato<br />

è perché non figura nell’elenco dei partenti.<br />

Come mai Durante le prove private,<br />

la sua M4B, dopo essere stata riparata dai<br />

danni riportati alle sospensioni a Zandvoort,<br />

si è incendiata andando distrutta. Ergo, Bruce<br />

è senza macchina. Come mai non ce n’è<br />

un’altra Per tanti motivi: manca in primo<br />

luogo il tempo necessario per costruirla e<br />

collaudarla in vista del prossimo Gran Premio<br />

e inoltre la <strong>McLaren</strong> ha altre priorità in<br />

questo momento, tra le quali il completamento<br />

della nuova M5A alla quale orami<br />

manca solo il motore V12 BRM che non è<br />

ancora pronto. Fosse almeno competitiva, la<br />

M4B, varrebbe la pena di lavorare giorno e<br />

notte, ma purtroppo non lo è.<br />

In soccorso di Bruce giunge provvidenziale<br />

l’amico Dan (Gurney), che gli offre<br />

una delle sue Eagle per il Gran Premio di<br />

Francia in calendario il 2 luglio sul circuito<br />

di Le Mans.<br />

© Peter Singhof © Tumblr.com © F1Passion.it<br />

Il monegasco Louis Chiron, dopo aver<br />

appeso il casco al chiodo, oltre<br />

all’attività di direttore del Gran Premio<br />

lavora come diplomatico. È rappresentante<br />

a Montecarlo di una piccola repubblica<br />

sudamericana e nello stesso tempo<br />

si diletta con la cucina. Appare in televisione<br />

nei panni del cuoco buongustaio<br />

e, non bastasse, dimostra in materia una<br />

preparazione ferrea, tanto da rispondere<br />

esattamente ai più svariati quiz.<br />

Ad inizio Stagione Jack Brabham aveva<br />

fatto capire che avrebbe sostenuto Hulme<br />

nella conquista al Titolo iridato. Una volta<br />

scesi in pista, tuttavia, l’istinto del pilota<br />

prevale sul calcolo del costruttore e Jack<br />

sarà per Denny un avversario in più.<br />

Per la Ferrari la situazione piloti nel 1967 è transitoria. Perduto<br />

Bandini, infortunatosi Parkes, la squadra in Francia<br />

deve rinunciare anche a Scarfiotti che ha fatto altre scelte<br />

motivate da situazioni contingenti in seno alla Scuderia.


Fin dalle prove si capisce quale<br />

sarà, a meno di imprevisti, l’esito<br />

della gara. Hill, con un giro fantastico,<br />

stacca la Pole, ma Brabham è lì,<br />

ad un solo decimo di secondo seguito<br />

da Gurney che chiude la prima<br />

fila. Bruce <strong>McLaren</strong>, con una Eagle<br />

ben migliore della M4B, fa valere le<br />

proprie qualità ed è in seconda fila<br />

preceduto da Clark. Qualifiche difficili<br />

per Hulme, che parte una fila più<br />

indietro a fianco della Ferrari di A-<br />

mon e della Cooper-Maserati di<br />

Rindt. In ultima fila, con una Cooper<br />

-Maserati, c’è un nome che avrà un<br />

futuro come costruttore in Formula<br />

Uno: è Guy Ligier.<br />

In gara è Brabham a scattare in<br />

testa, ma dopo quattro giri cede il<br />

comando a Clark e dopo altri tre<br />

deve cedere alla pressione di Hill, il<br />

quale, all’undicesimo, superando<br />

Clark si porta in testa. Ma ci resta<br />

poco perché il cambio Hewland della<br />

sua 49 comincia a creare problemi<br />

per cedere del tutto alla quindicesima<br />

tornata. Hill, che aveva dovuto rallentare,<br />

nel momento in cui viene<br />

superato da Clark segnala al compagno<br />

il problema che, puntuale, si<br />

manifesterà anche a lui. Risultato,<br />

entrambe le Lotus sono ferme per<br />

guai alla trasmissione. A questo punto<br />

le posizioni di testa sono appannaggio<br />

del duo Brabham, con Amon<br />

saldamente in terza posizione seguito<br />

da Stewart. La proverbiale jella di<br />

Amon quando occupa una delle prime<br />

tre posizioni ha modo di esprimersi<br />

con il distacco del cavo<br />

dell’acceleratore, che lo costringe al<br />

ritiro. Le posizioni non cambieranno<br />

e così, dopo ottanta giri di un circuito<br />

lungo 4.422 metri (fanno 353,76<br />

km di gara), “Black Jack” sarà il<br />

vincitore, seguito da Hulme a 49”5 e<br />

da Stewart a un giro.<br />

Il cambio macchina per ora non<br />

produce risultati utili per Bruce<br />

<strong>McLaren</strong> che si ritira al ventiseiesimo<br />

giro per noie all’accensione, seguito<br />

da Gurney quindici giri dopo<br />

con l’alimentazione del V12 Weslake<br />

in disordine.<br />

Nella Classifica Piloti Hulme<br />

resta al comando con ventidue punti,<br />

seguito da Brabham con sedici. Non<br />

lontani si trovano Rodriguez e A-<br />

mon, rispettivamente a quota dodici<br />

e undici. Le Lotus, dopo l’esordio<br />

vincente, dimostrano di essere molto<br />

veloci, ma pagano gli inevitabili mali<br />

di gioventù.<br />

© imageshack.us/JYHELBE56<br />

© Fotocommunity.de<br />

© Unknown<br />

© Unknown<br />

© Sutton<br />

La pista di Silverstone è piuttosto sporca, ma<br />

non di residui di gomma, bensì di sassolini che<br />

vengono sparati dalle ruote di chi sta davanti<br />

verso chi segue. Ed è un ostacolo in più. Alla<br />

fine i musetti delle monoposto presentano la<br />

vernice rovinata e qualche ammaccatura.<br />

Silverstone, negli anni dispari, è teatro<br />

del Gran Premio di Gran Bretagna in calendario<br />

il 15 luglio. È il Gran Premio di<br />

Clark, che in casa ha vinto per quattro<br />

volte. Saprà ripetersi anche nel ’67 La<br />

pista è larga e in prima fila ci stanno quattro<br />

vetture, rispettivamente Clark (Pole),<br />

Hill, Brabham e Hulme: vale a dire tutti i<br />

più competitivi dell’anno. In seconda fila<br />

si sta in tre per partire sfalsati (è una norma<br />

di sicurezza) e il trio è formato da Gurney,<br />

Amon e Surtees. In quarta fila, in<br />

direzione del “buco” tra il ferrarista e<br />

l’alfiere della Honda, si trova <strong>McLaren</strong><br />

con la fida Eagle. In penultima troviamo<br />

un altro nome che sarà protagonista nel<br />

1970, non come pilota, ma come socio<br />

fondatore della March. È Alan Rees (la<br />

“R” di March) con la Cooper-Maserati<br />

versione clienti. Morale della favola, Jim<br />

vince il Gran premio di Gran Bretagna per<br />

la quinta volta davanti a Hulme e ad A-<br />

mon, con Brabham quarto. Sembrerebbe<br />

tutto facile ed invece lo scozzese, partito<br />

in testa, malgrado una vettura non perfetta,<br />

deve subire il sorpasso di Hill che gli lascerà<br />

via libera ritirandosi con il motore<br />

rotto, quando mancano quattordici giri al<br />

termine.<br />

Un fine settimana sfortunato per il<br />

Campione inglese che ha preso il via con<br />

una 49 messa assieme durante la notte<br />

dopo essere stata pesantemente danneggiata<br />

dall’urto contro un muretto causato dal<br />

cedimento di una sospensione. E dire che<br />

Graham, mentre era in testa, aveva dovuto<br />

pure sostare al box per sostituire il dado di<br />

fissaggio di una ruota. Ancora problemi<br />

per <strong>McLaren</strong> e Gurney, fermatisi rispettivamente<br />

al quattordicesimo giro con il<br />

motore in avaria e al trentaquattresimo per<br />

il cedimento della frizione.<br />

Al terzo posto troviamo la Ferrari di<br />

Amon che precede di cinque secondi Brabham.<br />

Il neozelandese ha duellato per quasi<br />

tutta la gara con l’australiano e solo al<br />

termine è riuscito a superarlo, ma era tardi<br />

per andare a prendere Hulme al secondo<br />

posto. In questa gara Brabham, noto “osso<br />

duro” da sorpassare, ha sfoderato tutte le<br />

malizie per restare davanti ad Amon. Le<br />

stesse che sfodererà tra due anni verso il<br />

compagno di squadra Ickx, al quale, però,<br />

non andranno giù e lo dirà a chiare lettere.


Il sei agosto il Nürbürgring, con la sua<br />

maestosità che incute nei piloti un timore<br />

reverenziale, attende il Circus della Formula<br />

Uno. Qui non ci sono scuse, il pilota è fondamentale.<br />

Il Ring è il solo circuito ad assegnare<br />

il titolo di Maestro, che da solo consacra<br />

un pilota alla pari di un Titolo iridato. Peccato<br />

che per ottenerlo ci vogliano tre vittorie:<br />

sembrano poche, ma per contare i Maestri<br />

del Nürbürgring in tutta la storia dei Gran<br />

Premi (non solo dal 1950) le dita di una mano<br />

bastano ed avanzano. Come precisato<br />

altre volte, al Ring corrono anche le Formula<br />

Due ed è un’occasione per i talent-scout per<br />

scoprire i nuovi, veri talenti. Proprio qui il<br />

belga Jackie Ickx, ventidue anni, figlio di un<br />

ex pilota e noto giornalista automobilistico,<br />

compie un’impresa che ha del mirabolante.<br />

Stacca un tempone che fa mettere gli occhiali<br />

anche a chi ci vede benissimo per essere certo<br />

del responso del cronometro: 8’14”3 con<br />

una Matra-Ford di 1.6 litri, tempo che non<br />

solo gli vale la Pole tra le Formula Due (che<br />

partono dietro lo schieramento della F1), ma<br />

che lo farebbe partire addirittura in prima fila<br />

tra le F1, con il terzo tempo dopo il Pole-man<br />

Clark (8’04”1) e Denny Hulme (8’13”5). E<br />

prima addirittura del quarto che parte in prima<br />

fila, Gurney che ottiene 8’16”9. Anche<br />

Bruce <strong>McLaren</strong>, sempre su Eagle-Weslake,<br />

qui ottiene un buon tempo che lo pone dietro<br />

il caposquadra Gurney, 8’17”7.<br />

In gara Clark, che manifesta una certa<br />

rivalità con lo scomodo compagno di squadra,<br />

non perde l’occasione per “vendicarsi”<br />

della gara in Francia e rifila un distacco di<br />

ventisette secondi a Hill, il quale, a sua volta,<br />

è in crisi con la macchina che in prova lo ha<br />

fatto soffrire. Si ferma con una sospensione<br />

rotta dopo otto giri, lo stesso problema che<br />

ha afflitto Clark al quarto giro di un Gran<br />

Premio che fin lì aveva dominato. Ricordiamo,<br />

per inciso, che quattro giri al Nürbürgring<br />

equivalgono a circa un terzo di gara.<br />

Subentra al comando Gurney, ma anche lui,<br />

al penultimo giro, deve abbandonare con un<br />

semiasse rotto. Vince così Hulme davanti a<br />

Brabham, Amon e Surtees. La difficile giornata,<br />

ritirati Stewart, <strong>McLaren</strong> e Rindt, riserva<br />

un momento di gloria a Jo Bonnier, quinto<br />

su Cooper-Maserati, e a Guy Ligier con una<br />

Brabham-Repco privata. Tra le BRM, ritirata<br />

anche quella di Mike Spence, l’unica<br />

all’arrivo, settima, è quella del britannico<br />

Chris Irwin.<br />

© Sutton<br />

© hotrodmachine.com<br />

© itsawheelthing<br />

© itsawheelthing<br />

© grandprixhistory.com<br />

Hill, in Germania,<br />

commenta con sottile<br />

ironia lo stato di forma<br />

negativo in cui<br />

versa la Lotus. Dice:<br />

“È come una roulette,<br />

dove uno punta sul<br />

rosso, perde, ripunta<br />

sul rosso perché prima<br />

o poi dovrà pur<br />

uscire e invece esce<br />

sempre il nero”.<br />

© Sutton<br />

Ron Tauranac, progettista<br />

della Brabham e socio di<br />

Jack, è convinto che i telai<br />

tubolari siano superiori<br />

alla monoscocca. E afferma<br />

che la miglior monoscocca<br />

che finora ha visto<br />

è....Jim Clark!! I fatti, visto<br />

che la Brabham è largamente<br />

in testa alla Classifica<br />

di Coppa Costruttori,<br />

per ora gli danno ragione.


Si attraversa ora l’Oceano Atlantico<br />

per giungere a Mosport, in Canadà, sede<br />

del Gran Premio previsto per il 27 agosto.<br />

“Piove...governo ladro”, verrebbe da dire<br />

parafrasando il noto detto popolare. E forse<br />

è ciò che pensa Chris Amon il quale,<br />

come è noto, non ama le gare bagnate.<br />

Tanto che in gara compie un testacoda<br />

durante il giro di ricognizione per chiudere<br />

sesto. Clark invece ottiene la Pole davanti<br />

a Hill e a Hulme. Le Qualifiche, con<br />

l’asciutto, vedono in seconda fila Amon e<br />

Gurney con Bruce <strong>McLaren</strong> subito dietro.<br />

Bruce, però, questa volta non è al volante<br />

della Eagle, ma finalmente della sua fiammante<br />

M5A con il nuovo motore BRM<br />

V12. Le altre BRM, di Stewart, Spence e<br />

Irwin, hanno ancora l’H16.<br />

Clark, al via sotto la pioggia, si porta in<br />

testa ma, complice l’inferiore resa delle<br />

gomme Firestone rispetto alle GoodYear<br />

montate dalla Brabham, deve arrendersi a<br />

Hulme. Mantiene tuttavia la seconda posizione<br />

e, quando la pioggia cessa, si rifà<br />

sotto e torna al comando. Poi ricomincia a<br />

piovere e la Lotus 49 n° 3 perde terreno<br />

per ritirarsi dopo sessantanove giri a causa<br />

di un corto circuito provocato da<br />

un’infiltrazione d’acqua. Nel frattempo<br />

Brabham, che era terzo, approfitta di una<br />

sosta...tecnica di Denny al box (deve cambiare<br />

gli occhialoni, poi Denny si fermerà<br />

di nuovo e chiederà una visiera) per portarsi<br />

al comando e vincere davanti al compagno<br />

di scuderia. Terzo è Gurney che precede<br />

Hill e Spence. Bruce <strong>McLaren</strong> chiude<br />

settimo dopo svariate noie, ma era arrivato<br />

ad essere in seconda posizione dietro ad<br />

Hulme prima di perdere terreno. Anzi,<br />

portatosi a ridosso dei primi, compie un<br />

testa coda sul bagnato che lo fa arretrare,<br />

ma poi ritorna a pressare Hulme. E, forse,<br />

avrebbe addirittura potuto vincere se in<br />

<strong>McLaren</strong> non avessero avuto la brillante<br />

idea di togliere l’alternatore per guadagnare<br />

peso, contando che la sola batteria a-<br />

vrebbe potuto reggere la richiesta di corrente<br />

del motore per tutta la gara. Teddy<br />

Mayer ebbe a dire che questa non fu certo<br />

la più brillante delle idee nella storia della<br />

Casa, perché caso volle che la pompa di<br />

© F1-grandprix.com<br />

recupero olio si fosse surriscaldata e il<br />

calore trasmesso alla batteria, che si trovava<br />

giusto sotto, l’avesse mandata in tilt.<br />

Bruce è costretto a fermarsi per sostituirla<br />

perdendo così ben quattro giri. Uno si potrebbe<br />

chiedere come mai ci volesse il<br />

tempo equivalente a quattro giri di pista<br />

per cambiare una batteria. Di certo non ci<br />

vuole tutto quel tempo se la batteria è in<br />

bella vista, raggiungibile. Ma se per la<br />

sostituzione Bruce deve uscire<br />

dall’abitacolo, si deve togliere il sedile,<br />

smontare la pompa di recupero olio e solo<br />

dopo aver fatto questo si può mettere la<br />

batteria nuova e rimontare tutto, allora si<br />

capisce che i meccanici hanno fatto un<br />

mezzo miracolo.<br />

Comunque la macchina pare esserci.<br />

La nuova M5A adotta ancora la livrea rossa,<br />

però con una banda longitudinale color<br />

blu medio che termina con una rastremazione<br />

a mo’ di freccia verso il musetto.<br />

© straightspeed.blogspot.it © F1-Facts.com<br />

© motorsportsmarketingresources<br />

Al rientro dal Canadà Enzo<br />

Ferrari, commentando con<br />

Amon la scialba prestazione<br />

ottenuta sul bagnato, si paragona<br />

al Duca di Modena. Perché<br />

Perché - spiega al neozelandese<br />

- il Duca di Modena<br />

aveva al suo servizio soldati<br />

che avrebbero voluto combattere<br />

solo con il bel tempo.<br />

Nella foto, Chris Amon va in<br />

testa coda durante il giro di<br />

ricognizione. Finirà sesto.<br />

© motorsportsmarketingresources<br />

La M5A utilizzata da Bruce <strong>McLaren</strong> in Canadà fu in seguito<br />

venduta a Jo Bonnier che alla fine la appese verticalmente<br />

al muro della sua galleria d’arte a Losanna.


Dopo Mosport si rifanno le valigie per<br />

tornare in Europa. È l’ora del Gran Premio<br />

d’Italia, il 10 settembre a Monza.<br />

E in terra italica Bruce in Qualifica issa<br />

la M5A in prima fila con il terzo tempo, a<br />

fianco di Brabham e di Clark che segna il<br />

miglior riscontro cronometrico. La seconda<br />

Eagle è ora affidata a Lodovico Scarfiotti,<br />

qui vincitore l’anno prima. Non hanno<br />

fortuna le monoposto blu e bianche con<br />

il caratteristico musetto a becco d’aquila:<br />

Gurney, dopo aver condotto la gara per i<br />

primi due giri, si ritira al quinto con il V12<br />

in panne. Stessa sorte per Scarfiotti dopo<br />

altri quattro. In testa va Clark che pare<br />

intenzionato a vincere, ma deve fare i conti<br />

con una foratura che gli fa perdere un<br />

giro. Monza, complice il gioco delle scie,<br />

vede alternarsi al comando, dopo Clark,<br />

Hulme, poi Brabham per un giro, poi ancora<br />

Hulme, poi Hill, ancora Hulme e ancora<br />

Hill che vi resta fino al cinquantanovesimo<br />

dei sessantotto giri in programma,<br />

quando è il motore a tradirlo. Nel frattempo<br />

la rimonta furiosa di Clark, applauditissima<br />

dal pubblico, lo porta a superare Brabham<br />

che, complice il ritiro di Hulme,<br />

aveva preso il comando. Lo scozzese, però,<br />

inizia a rallentare vistosamente per un<br />

problema di pescaggio della benzina. In<br />

realtà ci sono ancora circa tredici litri sufficienti<br />

a compiere gli ultimi giri, ma nei<br />

serbatoi della Lotus sono presenti delle<br />

spugne che fanno da separatori per impedire<br />

lo sciacquio del carburante quando il<br />

livello si abbassa. Nel frattempo si avvicina<br />

minaccioso Surtees con la Honda RA<br />

301 a 12 cilindri, macchina pesante ma<br />

potente e veloce, che va a prendere Brabham<br />

e lo supera. All’ultimo passaggio in<br />

parabolica Brabham, con una staccata da<br />

paura, infila Surtees all’interno, ma deve<br />

allargare in uscita. Surtees, astutamente, lo<br />

tiene largo in uscita e, tenendosi a sua volta<br />

più all’interno, porta la Honda a vincere<br />

in volata il secondo Gran Premio della sua<br />

© TheVRL.it<br />

storia. Il fotofinish dirà che tra Surtees e<br />

Brabham, che ha tentato un ultimo sorpasso<br />

in scia, ci sono solo due centesimi di<br />

secondo. Terzo è Clark che è riuscito a<br />

conservare parte del margine che aveva<br />

sulla Cooper-Maserati di Rindt.<br />

Una piccola nota di colore: la Honda di<br />

fatto ha un telaio Lola e per questo<br />

nell’ambiente è scherzosamente ribattezzata<br />

“Hondola”.<br />

La lotta per l’iride si fa ora incandescente<br />

perché, con i sei punti conquistati,<br />

Brabham si porta a sole tre lunghezze da<br />

Hulme mentre Clark è in terza posizione.<br />

Il Mondiale sarà però “cosa Brabham”,<br />

perché il distacco che lo scozzese ha in<br />

Classifica nei confronti di Hulme, venti<br />

punti a due gare dalla fine, è incolmabile.<br />

© Unknown<br />

Alla presentazione la M5A<br />

era di colore rosso, con<br />

una banda longitudinale<br />

color argento al centro,<br />

con due sottili linee verde<br />

scuro a lato. Questa banda<br />

con questi colori non<br />

fu mai vista in gara a<br />

favore di una geometricamente<br />

uguale, ma blu.<br />

© Sergent.com.au<br />

Viene spontaneo chiedersi come mai, in Canadà, la squadra BRM non abbia il nuovo<br />

motore V12 mentre la <strong>McLaren</strong> invece già lo monta. Anzi, di più: il V12 viene fornito<br />

gratuitamente alla <strong>McLaren</strong>, ma non per grazia ricevuta dalla Owen Racing Organisation,<br />

bensì in virtù di un accordo che prevede, per l’inverno 1968, la partecipazione di<br />

Bruce <strong>McLaren</strong> alle prime quattro gare della Tasmania Cup al volante di una BRM con<br />

motore V12 di F1 ridotto a 2,5 litri di cilindrata. Se teniamo conto che in quell’edizione<br />

della Tasmania erano presenti piloti che correvano con delle <strong>McLaren</strong> private, è davvero<br />

curioso constatare come Bruce abbia corso contro le sue stesse macchine.<br />

Però è contento quando Piers Courage, con una <strong>McLaren</strong>, lo precede sul traguardo.<br />

© itsawheelthing


A Watkins-Glen, il primo ottobre, Clark prende la<br />

rivincita di Monza e conduce la Lotus ad una meritata<br />

vittoria, precedendo Hill, Hulme e Siffert. Brabham è<br />

quinto. La Pole era stata di Hill davanti a Clark, Gurney<br />

e Amon, mentre il duo Brabham - Hulme prendeva<br />

il via, nell’ordine, dalla terza fila. <strong>McLaren</strong> partiva in<br />

quinta fila davanti a Stewart, primo tra le BRM a 16<br />

cilindri.<br />

Gurney, davanti al pubblico di casa, ci tiene a fare<br />

bella figura e al secondo giro supera Clark, mantenendo<br />

la seconda piazza per altri cinque giri. Dietro di lui<br />

rinviene Amon che alla ventesima tornata lo supera<br />

piazzandosi alle spalle del duo Lotus. Quando, al 41°<br />

giro Clark passa Hill, Amon inizia a spingere ancora di<br />

più fino a superare Hill e andando ad insidiare Clark.<br />

La lotta tra lo scozzese e il neozelandese è serrata ma,<br />

quando mancano dodici soli giri al termine (su 108) il<br />

V12 Ferrari alza bandiera bianca. Bruce <strong>McLaren</strong> aveva<br />

già abbandonato al 17° giro per la rottura di un condotto<br />

dell’acqua di raffreddamento causata dall’urto<br />

contro un codolo per un testa-coda.<br />

© Unknown<br />

L’ultimo Gran Premio, il 22 ottobre a Magdalena-<br />

Mixhuca in Messico, deciderà la Stagione.<br />

Clark fa di nuovo il miglior tempo in prova seguito<br />

da Amon. Gurney e Hill condividono la seconda fila,<br />

Brabham e Hulme, nell’ordine, la terza. Tra gli altri<br />

piloti si vedono schierati il messicano Moisés Solana<br />

su Lotus (ritirato per cedimento di una sospensione<br />

anteriore) e il britannico Jonathan Williams su Ferrari,<br />

(chiude ottavo) per quella che sarà, per lui pilota di<br />

Sport Prototipo, l’unica apparizione in F1.<br />

Vince Clark, ma il Mondiale è di Hulme terminato<br />

terzo alle spalle di Brabham. Poi, a seguire, Surtees,<br />

Spence e Rodriguez. Solita sfortuna per Amon che, in<br />

seconda posizione a tre giri dal termine, resta a secco<br />

di carburante. <strong>McLaren</strong>, in quel momento sesto, quando<br />

mancano venti giri si ritira con la pressione olio del<br />

suo V12 a zero.<br />

L’annata 1967 è vissuta, pur con<br />

mille altri spunti, all’insegna del<br />

dualismo Brabham-Lotus. E della<br />

rivalità, composta ma reale, tra i<br />

compagni di ciascuna squadra.<br />

Alla fine hanno prevalso<br />

l’affidabilità e la maneggevolezza<br />

della Brabham-Repco BT 24 sulla<br />

maggiore velocità e potenza della<br />

Lotus-Ford 49, troppe volte afflitta<br />

da cedimenti strutturali causati da<br />

un’esasperata ricerca della leggerezza.<br />

Clark ha vinto più di tutti e si è<br />

confermato il più veloce, imponendosi<br />

in quattro Gran Premi contro i<br />

due ciascuno di Hulme e Brabham.<br />

Ma a premiare Hulme è stata la<br />

regolarità con cui è andato a punti,<br />

unita a una sapiente visione di gara.<br />

Denny, infatti, ha affondato il colpo<br />

al momento opportuno, ma ha saputo<br />

cogliere il massimo risultato utile<br />

quando le chance di vittoria non<br />

c’erano. Hill è stato in molte occasioni<br />

l’ago della bilancia, ma ha<br />

patito troppi ritiri dovuti a noie<br />

meccaniche.<br />

Per Bruce <strong>McLaren</strong> l’annata è<br />

da archiviare in modo positivo, non<br />

traggano in inganno i soli tre punti<br />

conquistati nell’arco della Stagione.<br />

La monoscocca della M5A si è rivelata<br />

valida, la telaistica c’è, il<br />

problema è stato la poca affidabilità<br />

del V12 BRM, che è l’identico problema<br />

che ha afflitto Bruce nella<br />

gare disputate al volante della Eagle.<br />

Quanto agli altri, la Ferrari 312<br />

© manuelvegagamiz.com<br />

si è dimostrata all’altezza della Lotus,<br />

ma ha pagato la messa a punto<br />

a volte carente o frettolosa dovuta<br />

all’impegno della Casa di Maranello<br />

sul fronte Mondiale Marche,<br />

vinto nel 1967 proprio dalla Ferrari.<br />

E ha sofferto la morte di Bandini,<br />

affidando la prima guida al giovane<br />

Amon che in più di un’occasione è<br />

stato l’unico della Scuderia di Maranello<br />

presente in gara.<br />

La Eagle, ben progettata e realizzata,<br />

fra l’altro con molte parti in<br />

titanio, ha avuto una sorte analoga<br />

alla <strong>McLaren</strong>, dove le grandi qualità<br />

di guida di Dan Gurney sono<br />

state mortificate dalle rotture del<br />

propulsore Weslake.<br />

La BRM si consola con il secondo<br />

posto ottenuto a Spa da Stewart,<br />

unica soddisfazione tra i tanti<br />

problemi del complicato H16. Che<br />

è rimasto, oltretutto, fermo nello<br />

sviluppo essendo la Casa britannica<br />

concentrata sul nuovo e più semplice<br />

V12.<br />

Honda e Cooper hanno vissuto<br />

di luce riflessa, fatto salvo l’acuto<br />

di Surtees a Monza. Troppo pesante<br />

la monoposto giapponese, troppo<br />

assetato il pur robusto e potente<br />

V12 Maserati, che costringe i piloti<br />

Cooper a partire con un peso di<br />

carburante supplementare. La Cooper,<br />

tuttavia, grazie alla notevole<br />

affidabilità meccanica, è riuscita<br />

spesso a portare i propri piloti in<br />

zona punti, per cui chiude in Coppa<br />

Costruttori con un buon terzo posto<br />

dietro Brabham e Lotus.


PILOTA MACCHINA PUNTI<br />

COSTRUTTORE<br />

PUNTI<br />

Denis Hulme Brabham-Repco 51<br />

Jack Brabham Brabham-Repco 46 (+2 scartati)<br />

Jim Clark Lotus-Ford 41<br />

Chris Amon Ferrari 20<br />

John Surtees Honda 20<br />

Pedro Rodriguez Cooper-Maserati 15<br />

Graham Hill Lotus-Ford 15<br />

Dan Gurney Eagle-Weslake 13<br />

Jackie Stewart BRM 10<br />

Mike Spence BRM 9<br />

John Love Brabham-Climax 6<br />

Jochen Rindt Cooper-Maserati 6<br />

Jo Siffert Cooper-Maserati 6<br />

Bruce <strong>McLaren</strong> <strong>McLaren</strong>-BRM e Eagle-Weslake 3<br />

Joakim Bonnier Cooper-Maserati 3<br />

Bob Anderson Brabham-Climax 2<br />

Mike Parkes Ferrari 2<br />

Chris Irwin BRM 2<br />

Lodovico Scarfiotti Ferrari e Eagle-Weslake 1<br />

Guy Ligier Cooper-Maserati e Brabham-Repco 1<br />

Jacky Ickx Cooper-Maserati 1<br />

I punti sono così conteggiati: 9 al vincitore, 6 al secondo<br />

classificato, 4 al terzo, tre al quarto, due al quinto, uno al sesto.<br />

Occorre, tuttavia, scartare un punteggio a scelta qualora<br />

un pilota figuri piazzato a punti in ciascuna delle due parti in<br />

cui il campionato è suddiviso, dove la prima parte arriva fino<br />

al Gran premio di Gran Bretagna compreso.<br />

Brabham-Repco 63<br />

Lotus-Ford 44<br />

Cooper-Maserati 28<br />

Ferrari 20<br />

Honda 20<br />

BRM 17<br />

Eagle-Weslake 13<br />

Cooper-Climax 6<br />

Lotus-BRM 6<br />

<strong>McLaren</strong>-BRM 3<br />

Brabham-Climax 2<br />

Vale la regola che a conquistare i punti è la<br />

macchina meglio piazzata in ogni singolo gran<br />

premio, scartando un eventuale risultato per<br />

ciascuna metà in cui è suddivisa la stagione<br />

qualora la macchina si sia piazzata a punti in<br />

ogni gara. Per regolamento il telaio va abbinato<br />

al motore, ragione per cui, per esempio, la Brabham-Repco<br />

non può sommare i punti ottenuti<br />

dallo stesso telaio quando sia montato un motore<br />

diverso, che farà quindi classifica a parte.<br />

La Formula Uno prevede motori di cilindrata<br />

massima di 3000 cc aspirati oppure di 1500 cc<br />

con compressore. Il peso della monoposto non<br />

deve essere inferiore a 500 kg con serbatoi di<br />

benzina vuoti, ma con acqua e olio. Il carburante<br />

utilizzato deve essere del tipo commerciale.


In attesa dei grandi cambiamenti del 2014, la FIA ha messo mano al Regolamento <strong>2013</strong> di Formula 1. Nessuno stravolgimento,<br />

ma una serie di piccole modifiche che se ben interpretate potrebbero essere decisive nella corsa al Titolo.<br />

© Getty Images<br />

e modifiche alla parte<br />

L aerodinamica riguardano<br />

l'ala anteriore delle monoposto.<br />

Dopo le continue<br />

discussioni tra i team riguardo<br />

la flessibilità delle ali<br />

anteriori, la Federazione ha<br />

introdotto delle prove di<br />

carico che ha definito 'più<br />

rigorose' rispetto al passato.<br />

Il peso minimo limitato a<br />

640kg è stato incrementato a<br />

642kg, modifica introdotta<br />

per compensare il maggiore<br />

peso degli pneumatici Pirelli<br />

versione <strong>2013</strong>.<br />

Il 'gradino' sul muso delle<br />

vetture, che nel 2012 ha<br />

creato una certa insoddisfazione<br />

da parte di tutti, soprattutto<br />

del pubblico, lascia<br />

il posto ad un compromesso<br />

deciso dai team e dalla Federazione,<br />

che ha autorizzato<br />

l'impiego di un piccolo pannello<br />

laminato, che avrà<br />

anche il compito di migliorare<br />

il layout delle vetture.<br />

La FIA ha deciso inoltre<br />

di eliminare dal Regolamento<br />

l'articolo relativo allo stop<br />

in pista nel corso del turno<br />

di Qualifiche. Da quest'anno<br />

infatti un delegato FIA giudicherà<br />

il livello di carburante<br />

quando il pilota rientra<br />

ai box, aggiungendo un litro<br />

al campione minimo richiesto<br />

per il test post Qualifiche.<br />

Rivisto anche l'uso del<br />

DRS. Il sistema potrà essere<br />

utilizzato solo in alcuni settori<br />

della pista durante tutto<br />

il weekend, mentre nel 2012<br />

i piloti potevano azionarlo<br />

liberamente durante le Prove<br />

Libere e in Qualifica.<br />

Aumentate di due ore le<br />

pause di riposo per i membri<br />

delle squadre, portate da sei<br />

a otto, mentre il numero<br />

delle eccezioni che i team<br />

potranno richiedere nel corso<br />

della Stagione è sceso da<br />

quattro a due.<br />

elle squadre, spicca in<br />

N negativo la Hispania<br />

Racing. Il team spagnolo<br />

non è riuscito a trovare un<br />

nuovo investitore per rilevare<br />

la sede e le attrezzature,<br />

di conseguenza l'attuale<br />

proprietà, Thesan Capital, è<br />

stata costretta a chiudere i<br />

battenti al termine della<br />

scorsa Stagione. La griglia<br />

di quest'anno vede pertanto<br />

11 squadre e 22 vetture<br />

schierate, di conseguenza<br />

nelle fasi eliminatorie Q1 e<br />

Q2 saranno sei i piloti eliminati<br />

e non più sette come<br />

nel 2012.<br />

Nessun grande cambiamento<br />

nel team Red Bull<br />

Renault, che ancora una<br />

volta affiderà le vetture al<br />

tre volte Campione del<br />

mondo Sebastian Vettel, e<br />

al suo compagno di squadra<br />

Mark Webber. Anche in<br />

Ferrari nessun cambiamento,<br />

con Felipe Massa e Fernando<br />

Alonso ancora insieme<br />

per il terzo anno consecutivo.<br />

La Lotus Renault<br />

sarà in pista con Kimi Raikkonen<br />

e Romain Grosjean.<br />

Il ritiro di Michael Schumacher<br />

ha dato il via ai cambiamenti<br />

più significativi<br />

della nuova Stagione, con<br />

Lewis Hamilton chiamato<br />

ad affiancare Nico Rosberg<br />

al volante della Mercedes<br />

GP, mentre il messicano<br />

Sergio Pérez arriva a Woking<br />

per raccogliere la pesante<br />

eredità del Campione<br />

del mondo 2008, al fianco<br />

di Jenson Button.<br />

Tra le new entry c'è un<br />

altro pilota messicano, Esteban<br />

Gutiérrez, fresco vincitore<br />

del Campionato GP2,


che sostituirà Pèrez al volante<br />

della Sauber, insieme al<br />

tedesco Nico Hulkenberg in<br />

arrivo dalla Force India. La<br />

Williams Renault correrà<br />

ancora con Maldonado, vincitore<br />

nel 2012 del Gran<br />

Premio di Spagna, affiancato<br />

quest'anno da un altro rookie,<br />

Valtteri Bottas, che ha<br />

rilevato il posto di Bruno<br />

Senna. La Toro Rosso ha<br />

invece deciso di puntare<br />

ancora sulla coppia Daniel<br />

Ricciardo e Jean-Éric Vergne,<br />

mentre l'esordiente Max<br />

Chilton sarà il terzo pilota<br />

britannico presente in griglia,<br />

al volante della Marussia<br />

motorizzata Cosworth. Il<br />

team Caterham ha confermato<br />

Charles Pic e ingaggiato il<br />

pilota olandese Giedo van<br />

der Garde a cui affiderà il<br />

sedile lasciato libero dal<br />

finlandese Kovalainen. In<br />

casa Force India si sta ancora<br />

valutando a chi affidare<br />

una delle due vetture. Al<br />

momento è stato ufficializzato<br />

solo il contratto col tedesco<br />

Paul di Resta.<br />

Jenson Button<br />

Sebastian Vettel<br />

Fernando Alonso<br />

Kimi Raikkonen<br />

Sergio Pérez<br />

Mark Webber<br />

Felipe Massa<br />

Romain Grosjean<br />

© Formula1blog.com<br />

Nico Rosberg<br />

Lewis Hamilton<br />

Nico Hulkenberg<br />

Esteban Gutiérrez<br />

Paul di Resta <br />

n occasione dell’ultimo<br />

I Gran Premio della Stagione<br />

2012 a Interlagos, i team<br />

hanno potuto testare per la<br />

prima volta alcune nuove<br />

mescole che la Pirelli ha<br />

sviluppato per la Stagione<br />

<strong>2013</strong>. Nel venerdì di Prove<br />

Libere del Gran Premio del<br />

Brasile, la Pirelli ha illustrato<br />

in maniera approfondita i<br />

nuovi piani di sviluppo presentati<br />

già lo scorso Dicembre.<br />

Il gommista italiano ha<br />

elaborato alcuni tipi di nuove<br />

mescole che avranno in comune<br />

un maggiore grado di<br />

usura rispetto alle gomme<br />

utilizzate nel 2012. Il compound<br />

hard è stato infatti<br />

progettato per raggiungere<br />

più velocemente la temperatura<br />

d'esercizio e allo stesso<br />

tempo aumentare il grado<br />

d'usura, con delle differenze<br />

più marcate fra le varie mescole.<br />

Le strategie saranno<br />

quindi ancora molto importanti<br />

e una corretta gestione<br />

delle gomme sarà ancora una<br />

volta fondamentale per il<br />

buon esito di una gara.<br />

Un’ulteriore sfida per le<br />

squadre, che hanno iniziato a<br />

testare le nuove coperture<br />

nella prima settimana di test<br />

a Jerez de la Frontera, in<br />

Spagna.<br />

Pastor Maldonado<br />

Valtteri Bottas<br />

Daniel Ricciardo<br />

Jean-Èric Vergne<br />

Charles Pic<br />

Max Chilton<br />

Giedo van der Garde<br />

<br />

17 marzo Australia (Melbourne)<br />

24 marzo Malaysia (Sepang)<br />

14 aprile Cina (Shanghai)<br />

21 aprile Bahrain (Sakhir)<br />

12 maggio Spagna (Barcellona)<br />

26 maggio Monaco (Monte Carlo)<br />

09 giugno Canada (Montreal)<br />

30 giugno Inghilterra (Silverstone)<br />

07 luglio Germania (Nurburgring)<br />

21 luglio DA DEFINIRE<br />

28 luglio Ungheria (Hungaroring)<br />

25 agosto Belgio (Spa)<br />

08 settembre Italia (Monza)<br />

22 settembre Singapore (Marina Bay)<br />

06 ottobre Corea del Sud (Yeongam)<br />

13 ottobre Giappone (Suzuka)<br />

27 ottobre India (Buddh Circuit)<br />

03 novembre Abu Dhabi (Yas Marina)<br />

17 novembre Stati Uniti (Austin)<br />

24 novembre Brasile (Interlagos)


Il Campionato di Formula E voluto dalla Holding guidata da<br />

Alejandro Agag (FEH) e supportato dalla FIA inizia a prendere<br />

forma e in attesa del debutto nel 2014 ha aperto le iscrizioni.<br />

Il primo team iscritto è Drayson Racing, in pista nel 2014<br />

con una vettura clienti fornita dalla FEH e attualmente in fase<br />

di sviluppo presso le strutture della Spark e della <strong>McLaren</strong>.<br />

C'è tanto interesse intorno al nuovo progetto<br />

della FEH di Alejandro Agag, che dal prossimo<br />

anno vedrà le nuove monoposto elettriche<br />

sfidarsi nel primo Campionato del mondo di<br />

Formula E. La FIA sostiene ufficialmente l'iniziativa<br />

di Agag, dando valenza Mondiale al<br />

Campionato, decisione questa che ha spinto<br />

molte squadre e altrettanti ex piloti di Formula<br />

1 a dirsi interessati al nuovo Campionato.<br />

a il team inglese ha maggiori<br />

M ambizioni e crede fermamente<br />

nel successo della Formula E. A<br />

partire dal 2015 infatti, Drayson<br />

Racing è intenzionata a diventare<br />

un vero e proprio costruttore, e per<br />

questo scenderà in campo con una<br />

nuova trasmissione attualmente in<br />

fase di sviluppo e derivata dalla<br />

avanzata centralina DRT 4X2-640,<br />

dotata dell'impianto elettrico che<br />

già equipaggia la Lola-Drayson<br />

B12/69EV, vettura che ha segnato il<br />

nuovo record di velocità per una<br />

macchina elettrica in occasione del<br />

Festival della velocità di Goodwood<br />

della scorsa estate.<br />

Drayson Racing è la prima delle<br />

dieci squadre previste dal Regolamento,<br />

un passo importante per la<br />

Formula E, una competizione che al<br />

momento ha già stretto degli accordi<br />

per correre in alcuni importanti<br />

città, come Roma e Rio de Janeiro.<br />

Molto soddisfatto Lord Drayson,<br />

il team Principal della squadra,<br />

che ha commentato: “Per la<br />

Drayson Racing questo è un momento<br />

storico particolarmente importante.<br />

Siamo molto entusiasti di<br />

far parte della Stagione d'esordio<br />

del Campionato di Formula E. Stiamo<br />

lavorando per diventare una<br />

delle squadre leader fin dall'inizio<br />

della Stagione, affidandoci al nostro<br />

know-how acquisito nel corso degli<br />

© DraysonRacingfe.com<br />

ultimi due anni. Abbiamo concentrato<br />

le nostre risorse lavorando sui<br />

sistemi di trasmissione elettrici e<br />

portando alla luce il nostro prototipo<br />

Le Mans in grado di raggiungere<br />

le 200 miglia orarie. La Formula E<br />

ci ha convinto da subito, sarà un<br />

Campionato bello da seguire, particolare<br />

e diverso. La Drayson vuole<br />

inoltre sfruttare il potenziale commerciale<br />

di questa Formula E: nel<br />

tempo siamo certi che nuovi fans si<br />

avvicineranno a questo Campionato<br />

e di conseguenza anche nuovi sponsor.<br />

Nei piani della FEH di Agag c'è<br />

il forte desiderio di portare la Formula<br />

E a diventare leader degli e-<br />

venti sportivi mondiali ecologicamente<br />

sostenibili e noi vogliamo<br />

essere al suo fianco fin dall'inizio“.<br />

Nel 2012 Drayson Racing ha<br />

attirato l'attenzione con la presentazione<br />

del prototipo Le Mans, siglato<br />

B12/69EV, un vero e proprio bolide<br />

da 850 cavalli, erogati da una serie<br />

di avanzati motori elettrici in grado<br />

di raggiungere prestazioni incredibili.<br />

La Formula E è in piena evoluzione<br />

e anche a livello mediatico<br />

inizia a destare una certa curiosità,<br />

l'iscrizione del team Drayson e la<br />

collaborazione tra la Spark e la<br />

<strong>McLaren</strong> nello sviluppo delle vetture<br />

per il 2014 stanno dando vita ad<br />

un progetto molto interessante e<br />

rivoluzionario.<br />

Nel corso di una recente<br />

intervista, Agag ha spiegato<br />

che esistono sostanziali<br />

differenze tra i costi<br />

della Formula 1 e quelli<br />

previsti per una Stagione in<br />

Formula E, ma ha anche<br />

rivelato alcune interessanti<br />

novità, uniche di questo<br />

Campionato: come noto, la<br />

<strong>McLaren</strong> fornirà anche i<br />

motori elettrici, caratterizzati<br />

da un livello di rumorosità<br />

molto contenuto, un<br />

fattore che va decisamente<br />

a vantaggio della nuova<br />

Serie, che darà la possibilità<br />

al pubblico di ascoltare<br />

le comunicazioni tra le<br />

squadre e i piloti, una grande<br />

novità, come del resto lo<br />

è tutto il progetto Formula<br />

E.<br />

Agag si è detto stupito<br />

e felice per l'interesse suscitato<br />

da questa nuova<br />

iniziativa, aggiungendo che<br />

alcune squadre e molti ex<br />

piloti di Formula 1 si sono<br />

già fatti avanti. Sull'onda<br />

del successo Agag ha inoltre<br />

promesso che la FEH<br />

cercherà di fare delle proposte<br />

anche a squadre e<br />

piloti delle Serie americane<br />

più seguite, Indycar e NA-<br />

SCAR.<br />

Riguardo ai costi di<br />

gestione, ha spiegato che<br />

una Stagione in Formula 1<br />

ha un costo medio di 115<br />

milioni di sterline, una<br />

Stagione in Formula E ne<br />

richiede solo 3. Una delle<br />

differenze più marcate che<br />

si noteranno in pista riguardano<br />

la velocità massima<br />

delle monoposto, che non<br />

sarà mai superiore alle<br />

150mph. Tuttavia molti<br />

piloti si dicono interessati a<br />

provare questa nuova esperienza:<br />

“Credo che per un<br />

pilota questa nuova Formula<br />

non deve essere percepita<br />

come un passo indietro,<br />

ma bensì come un'ulteriore<br />

importante esperienza da<br />

inserire nel proprio curriculum”<br />

- ha detto Agag -<br />

“La Formula E non rappresenta<br />

una categoria minore,<br />

semplicemente è diversa,<br />

molti ex piloti di F1 lo<br />

hanno capito fin dall’inizio<br />

e per questo sono stati tra i<br />

primi a farsi avanti”.<br />

Nel corso dell'anno<br />

Agag acquisterà tutte le<br />

vetture costruite dalla<br />

Spark Racing Technology<br />

in collaborazione con la<br />

<strong>McLaren</strong>, dal 2014 le monoposto<br />

verranno cedute in<br />

leasing alle squadre a costo<br />

zero, queste ultime però<br />

dovranno versare alla FEH<br />

una quota derivante dalle<br />

sponsorizzazioni e dai premi<br />

conquistati in pista,<br />

denaro che sarà in parte<br />

investito in programmi di<br />

ricerca e sviluppo: “Telaio<br />

e aerodinamica saranno<br />

standard. Il campo dove è<br />

possibile competere è quello<br />

relativo alle batterie e<br />

alla gestione dei motori<br />

elettrici" - ha detto Agag al<br />

termine dell’intervista.<br />

Primo appuntamento<br />

nel 2014, con 10 squadre e<br />

20 piloti in pista e con un<br />

Calendario di 10 appuntamenti<br />

ancora in fase di<br />

definizione.


o specialista di auto sportive, PT Mega<br />

Performa Indonesia' è stato sele-<br />

L<br />

zionato dalla <strong>McLaren</strong> Automotive come<br />

il primo rivenditore indonesiano dell'attuale<br />

12C e della futura gamma di modelli<br />

della casa britannica. Inaugurato all'inizio<br />

del nuovo anno, <strong>McLaren</strong> Automotive<br />

Jakarta rappresenta un'ulteriore espansione<br />

nella regione Asia-Pacifico, portando a 24<br />

il numero di regioni coperte dalla rete di<br />

rivenditori <strong>McLaren</strong> Automotive.<br />

La rete è in continua espansione e<br />

<strong>McLaren</strong> Jakarta avrà il compito di rappresentare<br />

il marchio in tutta l'Indonesia. PT<br />

Mega Performa è un importatore tra i più<br />

apprezzati e organizzati in Indonesia nella<br />

vendita e assistenza di sportive, e ha dedicato<br />

uno showroom su misura e un centro<br />

di assistenza dedicato ai clienti <strong>McLaren</strong>.<br />

Il Direttore regionale della <strong>McLaren</strong><br />

Automotive per l'Asia Pacifico, Ian Gorsuch,<br />

ha detto: "La <strong>McLaren</strong> Automotive è<br />

impegnata a fornire ai propri clienti tutta<br />

l'eccellenza del marchio <strong>McLaren</strong>: nel<br />

design innovativo, nelle tecniche di costruzione<br />

in combinazione con l'alta qualità<br />

assicurata dai nostri fornitori e partner. Un<br />

pacchetto di prima classe personalizzabile<br />

a piacere dai nostri clienti, che da una<br />

sportiva <strong>McLaren</strong> pretendono non solo un<br />

auto sportiva ad alte prestazioni, ma anche<br />

tutta l'esclusività e il fascino che da sempre<br />

contraddistinguono il nostro marchio.<br />

PT Mega Performa ha una vasta esperienza<br />

in questo settore e potrà servire al meglio<br />

il mercato indonesiano delle auto di<br />

lusso, senza dimenticare l'ottima reputazione<br />

per quanto riguarda i servizi postvendita<br />

e assistenza offerti alla clientela,<br />

© <strong>McLaren</strong>RoadCars.com


© europeanmotornews.com<br />

un requisito chiave per la <strong>McLaren</strong> Automotive<br />

nella scelta dei propri rappresentanti<br />

a livello globale."<br />

PT Mega Performa sta ora allestendo<br />

lo showroom dove saranno esposti i<br />

modelli della gamma <strong>McLaren</strong>, ma<br />

anche un'officina dedicata, un centro<br />

assistenza ufficiale con tecnici specializzati<br />

e addestrati presso la sede della<br />

<strong>McLaren</strong> a Woking. Ian Rianto Susanto,<br />

proprietario della 'PT Mega Performa<br />

Indonesia', ha dichiarato: "Siamo<br />

entusiasti. Quella offerta dalla <strong>McLaren</strong><br />

Automotive è per noi una grande opportunità.<br />

Nostro compito sarà quello di<br />

rappresentare il marchio in tutto il paese.<br />

Siamo orgogliosi e molto fiduciosi<br />

che questa collaborazione sarà fruttuosa<br />

per entrambe le parti. La nostra capacità<br />

e l'impegno che abbiamo sempre profuso<br />

nel fornire una customer experience<br />

davvero eccezionale credo sia perfettamente<br />

in linea con quanto richiesto dalla<br />

casa madre. Non abbiamo alcun dubbio<br />

che la partnership tra PT Mega Performa<br />

e <strong>McLaren</strong> Automotive sarà di<br />

grande successo."<br />

Ma <strong>McLaren</strong> Automotive ha annunciato<br />

anche l'intenzione di aprire un<br />

nuovo showroom a Taiwan. Con questa<br />

nuova sede i mercati coperti dal marchio<br />

salgono così a quota 24, con lo<br />

showroom di Taipei che porta a 40 il<br />

numero totale dei rivenditori <strong>McLaren</strong><br />

in tutto il mondo.<br />

A meno di 18 mesi dall'apertura del<br />

primo showroom <strong>McLaren</strong> a Londra,<br />

Yun San Motors diventa il quarantesimo<br />

rivenditore del marchio, e porta<br />

avanti il piano strategico di sviluppo<br />

della propria rete deciso dalla casa madre.<br />

Yun San Motors è stato selezionato<br />

dalla <strong>McLaren</strong> come importatore, rivenditore<br />

e centro di assistenza per le proprie<br />

vetture a Taiwan, con il marchio<br />

<strong>McLaren</strong> Automotive Taipei.<br />

Ancora una volta è toccato a Ian<br />

Gorsuch, Direttore regionale della<br />

<strong>McLaren</strong> Automotive per l'Asia Pacifico,<br />

commentare questa nuova<br />

partnership, e nel corso della presentazione<br />

del progetto <strong>McLaren</strong> Taipei ha<br />

detto: "Abbiamo avuto diversi candidati<br />

che hanno espresso il desiderio di diventare<br />

rivenditori delle nostre vetture<br />

nella zona di Taiwan e abbiamo trascorso<br />

molto tempo a parlare con tutti loro<br />

al fine di trovare la migliore garanzia<br />

per la vendita e l'assistenza dei nostri<br />

prodotti. <strong>McLaren</strong> Automotive vuole<br />

sempre garantire il massimo della soddisfazione<br />

ai propri clienti, dopo tutte le<br />

ricerche e le riunioni abbiamo scelto la<br />

'Yun San Motors', a cui affidiamo il<br />

compito non solo di rappresentare il<br />

nostro marchio, ma anche quello più<br />

delicato di lanciare i nostri modelli nella<br />

regione".<br />

Timothy Chang, Presidente di Yun<br />

San Motors, ha detto: "San Yun è estremamente<br />

lieta di entrare a far parte della<br />

rete globale di rivenditori <strong>McLaren</strong>.<br />

Condividiamo la stessa filosofia dell'iconico<br />

marchio <strong>McLaren</strong>, e come tutti i<br />

rivenditori scelti dalla casa madre, abbiamo<br />

le carte in regola per offrire ai<br />

nostri clienti non solo un servizio dedicato,<br />

ma come richiesto dalla <strong>McLaren</strong><br />

un'esperienza complessiva unica, come<br />

si addice al proprietario di una <strong>McLaren</strong>.<br />

Abbiamo siglato un piano a lungo<br />

termine e nel tempo ci faremo promotori<br />

di tutte le attività <strong>McLaren</strong>, e siamo<br />

emozionati e molto entusiasti di essere<br />

stati scelti come partner dealer esclusivo<br />

a Taiwan, considerando anche<br />

l’attenzione messa da Woking nel processo<br />

di selezione."<br />

Con l'annuncio dell’apertura del<br />

nuovo showroom a Taipei, <strong>McLaren</strong><br />

Automotive è ora presente in 24 mercati<br />

a livello globale. Insieme al recente<br />

annuncio di uno showroom anche a<br />

Jakarta, il marchio copre ora sette località<br />

in tutta la regione Asia-Pacifico:<br />

Taipei, Jakarta, Hong Kong, Singapore,<br />

Sydney e Tokyo.<br />

© AutoBlog.com<br />

utoblog ha catturato le foto spia della <strong>McLaren</strong><br />

P1, hypercar che nei piani di Woking ha<br />

A<br />

il compito di raccogliere l’eredità dell'iconica F1.<br />

Anthony Sheriff, Managing Director della <strong>McLaren</strong><br />

Automotive fin dall'inizio del progetto 12C, ha<br />

più volte dichiarato che la P1 è il risultato di tutto<br />

il know-how accumulato dalle attività <strong>McLaren</strong> nel<br />

corso degli anni. L'obbiettivo è quello di produrre<br />

la supercar più eccitate, competitiva e tecnologicamente<br />

avanzata, in breve la migliore supercar della<br />

storia dell’automotive. In attesa del debutto ufficiale,<br />

gli scatti di Autoblog hanno confermato che il<br />

design definitivo della P1, anche se in versione<br />

camuffata, è identico al prototipo presentato a Parigi<br />

(siglato P1 Concept). Confermata quindi la presenza<br />

di un generoso alettone mobile posteriore<br />

retrattile, unito a un design decisamente futuristico,<br />

che interessa il frontale, la coda e le fiancate. Le<br />

ultime indiscrezioni in arrivo da Woking parlano<br />

dell'impiego di una versione aggiornata del propulsore<br />

V8 3.8 litri già impiegato sulla 12C, in abbinamento<br />

a un sistema KERS avanzato derivato<br />

dalla Formula 1 e in grado di portare la potenza<br />

complessiva a ben 950CV. La nuova hypercar<br />

<strong>McLaren</strong> sarà ovviamente dotata anche della Carbon<br />

MonoCell che equipaggia le attuali 12C e 12C<br />

Spider. (vedi anche servizio a pag. 33)


La <strong>McLaren</strong> Automotive continua senza sosta lo sviluppo in<br />

strada e in pista della nuova hypercar siglata P1. Nel frattempo<br />

cresce l'attesa per la presentazione mondiale della<br />

supersportiva concepita per alzare in maniera significativa<br />

il livello prestazionale del settore di nicchia delle hypercar.<br />

Dopo le prime foto spia pubblicate da 'AutoBlog', la <strong>McLaren</strong><br />

Automotive ha reso disponibile sul proprio canale Youtube<br />

il video di una P1 camuffata impegnata in pista.<br />

a <strong>McLaren</strong> P1 è stata presentata al<br />

L mondo per la prima volta al Salone di<br />

Parigi dello scorso anno, accolta con un<br />

certo clamore dal bagliore dei flash delle<br />

centinaia di fotocamere dei media presenti<br />

all'evento. Quello di Parigi è stato presentato<br />

dalla <strong>McLaren</strong> come uno studio di design,<br />

e da allora lo sviluppo della tecnologia<br />

nascosta sotto la carrozzeria è proseguita<br />

a ritmo incessante. Il team test della <strong>McLaren</strong><br />

Automotive sta portando avanti un implacabile<br />

programma di test al fine di raggiungere<br />

l'obiettivo di diventare la migliore<br />

supercar del mondo su strada e in pista.<br />

Con la P1, la <strong>McLaren</strong> promette di alzare<br />

l'attuale livello prestazionale delle hypercar,<br />

e nel video messo a disposizione dalla<br />

<strong>McLaren</strong> Automotive è possibile avere una<br />

visualizzazione più dettagliata della maniacale<br />

attenzione posta nella progettazione<br />

della P1. Fin dall'inizio del progetto,<br />

designer e ingegneri hanno voluto sfruttare<br />

al meglio i cinque decenni di competenze e<br />

conoscenze acquisite dalla <strong>McLaren</strong>, in un<br />

lavoro congiunto che ha visto coinvolte<br />

tutte le realtà <strong>McLaren</strong> (<strong>McLaren</strong> Applied<br />

Technologies, <strong>McLaren</strong> Electronic Systems<br />

e la recente <strong>McLaren</strong> GT).<br />

© <strong>McLaren</strong> Automotive


© <strong>McLaren</strong> Automotive<br />

Grazie al Computational Fluid<br />

Dynamics (CFD) utilizzato nella modellazione<br />

aerodinamica creata ad hoc<br />

per le vetture di Formula 1, l'analisi<br />

dei dettagli sta tenendo il passo con i<br />

test fisici, fattore che incide sulla velocità<br />

dello sviluppo. Un team dedicato<br />

composto da ingegneri, tecnici e piloti<br />

sta attualmente testando gli esemplari<br />

della P1 siglati XP in alcune delle condizioni<br />

più impegnative, sulle strade e<br />

sui circuiti di tutto il mondo. Le rigorose<br />

procedure previste dai test coinvolgono<br />

a tempo pieno anche i tecnici<br />

dei partner tecnologici della <strong>McLaren</strong><br />

Automotive, come la Akebono, impegnata<br />

nello sviluppo di un sistema frenante<br />

ad alta efficienza, ma anche la<br />

Pirelli, che sta mettendo a punto un<br />

prodotto specificatamente realizzato<br />

per la P1, e Mobil1, partner storico del<br />

team di Formula 1 e impegnato nella<br />

valutazione dei principali sistemi di<br />

raffreddamento, lubrificazione e fluidodinamica<br />

idraulica. Per la P1 la<br />

<strong>McLaren</strong> ha voluto coinvolgere questi<br />

partner fin dall'inizio del progetto, in<br />

modo che tutte queste attività convergano<br />

nella specifica finale della vettura<br />

al fine di creare una hypercar straordinaria.<br />

La <strong>McLaren</strong> P1 è studiata per<br />

fornire una guida dinamica eccezionale<br />

unita a livelli di guidabilità e raffinatezza<br />

senza precedenti in una supercar.<br />

L'ossessione per il dettaglio che da<br />

sempre contraddistingue il marchio<br />

<strong>McLaren</strong> è molto visibile negli esemplari<br />

fotografati sulle strade e filmati<br />

in pista: a prima vista la carrozzeria è<br />

semplicemente camuffata, ma se guardata<br />

con attenzione si scopre che la<br />

grafica riprende i contorni di alcuni<br />

dei circuiti più famosi del mondo, o-<br />

gnuno dei quali ha un significato speciale<br />

per la storia della <strong>McLaren</strong>. Lo<br />

sviluppo prosegue, in vista del prossimo<br />

grande appuntamento, il debutto<br />

mondiale.<br />

© <strong>McLaren</strong> Automotive


In vista dell'inizio della Stagione di corse nei vari Campionati<br />

GT, il team Principal della <strong>McLaren</strong>, Martin<br />

Whitmarsh, riflette sui risultati raccolti dalle squadre<br />

clienti nel corso del 2012, e grazie a un continuo sviluppo<br />

della 12C GT3, quest'anno si aspetta più podi e più<br />

vittorie. Whitmarsh ne è convinto: la <strong>McLaren</strong> GT3 sarà<br />

un concorrente vero in griglia, soprattutto nella Serie<br />

Blancpain, uno dei Campionati GT più competitivi.<br />

artin, la decisione di affidare al<br />

M vostro reparto GT lo sviluppo<br />

continuo della vettura sta dando i risultati<br />

sperati <strong>Tutto</strong> è andato come avevate<br />

previsto<br />

"Lo sviluppo della 12C GT3 è un processo<br />

attualmente in corso, e lo è stato<br />

durante tutta la Stagione. La <strong>McLaren</strong> GT<br />

ha lavorato con ciascuna delle squadre<br />

clienti, raccogliendo i dati della vettura<br />

nel corso dei test e soprattutto analizzando<br />

i feedback in arrivo dai team. Abbiamo<br />

lavorato a stretto contatto con tutte le<br />

squadre per comprendere e gestire al meglio<br />

le caratteristiche della vettura. Questo<br />

processo è iniziato prima dell'inizio<br />

dei vari Campionati e ad oggi non si è<br />

mai interrotto. La <strong>McLaren</strong> GT ha lavorato<br />

duramente per sviluppare la vettura e<br />

migliorarne l'affidabilità, la guidabilità ed<br />

l'efficienza, in un programma di sviluppo<br />

che nel corso di tutto il 2012 ha potuto<br />

sperimentare vari metodi al fine di ottimizzare<br />

la 12C secondo le diverse esigenze<br />

dei Campionati, dal Blancpain al FIA<br />

GT, dall'ADAC GT Masters al Campionato<br />

VLN. L'inizio della Stagione è stato<br />

molto impegnativo, ma grazie a questo<br />

programma di sviluppo la 12C GT3 sta<br />

dimostrando di essere un concorrente<br />

vero sulla griglia di partenza. I 13 team<br />

che hanno corso con la <strong>McLaren</strong> nel 2012<br />

hanno conquistato 19 vittorie, più altri 19<br />

arrivi a podio, e tutto questo nell'anno del<br />

debutto, dimostrando da subito il grande<br />

potenziale di questa vettura."<br />

© Dave Hall<br />

Come ha fatto la <strong>McLaren</strong> GT in<br />

così breve tempo ha raggiungere un<br />

livello competitivo in una Serie difficile<br />

come la Blancpain Pensi che nel <strong>2013</strong><br />

la 12C potrà eguagliare le prestazioni<br />

delle concorrenti più agguerrite<br />

"Nel panorama mondiale GT il Campionato<br />

Blancpain è senza dubbio uno dei<br />

più competitivi. L'anno scorso è stato<br />

fenomenale vedere così tante <strong>McLaren</strong><br />

sulla griglia di partenza, ed è stato altrettanto<br />

fantastico vedere un così ampio mix<br />

di grandi marchi automobilistici di auto<br />

sportive e da corsa che hanno deciso di<br />

unirsi sotto la bandiera della SRO per<br />

formare una griglia in grado di attirare<br />

appassionati e tifosi. La popolarità di questa<br />

Serie è destinata ad aumentare e altri<br />

marchi famosi entreranno a far parte di<br />

questo avvincente Campionato, che lo<br />

scorso anno ha visto una serie di vincitori<br />

sempre diversi, oltre ad aver offerto in<br />

pista alcune delle gare più belle che abbia<br />

mai visto. In questo ambiente ci sono<br />

squadre di professionisti e la concorrenza<br />

sarà sempre molto agguerrita, ma credo<br />

sia proprio questo che rende la Blancpain<br />

Endurance Series così attraente. Basta<br />

dare un'occhiata al Calendario, soprattutto<br />

alla 24 ore di SPA, divenuta ormai una<br />

vera attrazione per team e piloti, tutti vogliono<br />

essere coinvolti, partecipare a questo<br />

evento e riuscire anche solo a portare<br />

la vettura al traguardo rappresenta un<br />

motivo di vanto."<br />

© Motorionline.com<br />

© Supercars.net<br />

© Supercars.net<br />

© <strong>McLaren</strong> Automotive


Il team Hexis trionfa nell’ultimo appuntamento 2012 del Campionato Blancpain.<br />

Da sinistra, Alvaro Parente, Frederic Makowiecki e Stef Dusseldorp<br />

festeggiano la prima vittoria della <strong>McLaren</strong> nella Serie Blancpain.<br />

© Vimage/Fabre<br />

La partecipazione della <strong>McLaren</strong><br />

GT3 a tutti questi Campionati ha avuto<br />

il suo peso nel processo di promozione<br />

del brand <strong>McLaren</strong> Automotive nel<br />

corso del 2012<br />

"Senza dubbio! La GT3 ha davvero<br />

aiutato a sostenere la crescita globale della<br />

<strong>McLaren</strong> Automotive. Al cliente della<br />

12C vogliamo offrire sempre il massimo<br />

della qualità, non solo riguardo ai materiali<br />

usati e agli innovativi processi di produzione,<br />

ma ai clienti vogliamo offrire quella<br />

che noi chiamiamo un'esperienza unica,<br />

rendendoli partecipi dei successi raccolti<br />

in pista. La 12C GT3 è stata protagonista<br />

di una solida Stagione di corse nel suo<br />

anno di debutto e credo che questi risultati<br />

abbiano aiutato a promuovere la conoscenza<br />

del marchio e le vendite della 12C.<br />

Dopo un duro lavoro è sempre bello portare<br />

in pista una nuova vettura e iniziare<br />

ad essere tra i protagonisti, Campionati<br />

coma la Blancpain Endurance Series rappresentano<br />

un'ottima vetrina, ideale per la<br />

promozione della 12C; molti dei nostri<br />

clienti sono appassionati di motorsport ed<br />

è fantastico poter mostrare loro quello che<br />

la 12C è in grado di fare. L'anno scorso<br />

abbiamo visto più di 20 esemplari di<br />

<strong>McLaren</strong> GT3 correre in 14 diverse località<br />

del mondo. In alcuni di questi mercati<br />

la <strong>McLaren</strong> Automotive è già presente<br />

con i propri showroom, ma grazie all'ampia<br />

visibilità delle competizioni GT anche<br />

in paesi come la Russia e l'Azerbaigian,<br />

oggi possiamo pensare di espandere la<br />

rete dei nostri rivenditori anche in queste<br />

regioni, facendo leva sul crescente interesse<br />

del pubblico per il motorsport e di conseguenza<br />

di nuovi potenziali clienti."<br />

Il programma della <strong>McLaren</strong> GT<br />

può essere anche considerato una piattaforma<br />

ideale per i vostri giovani ingegneri,<br />

che possono acquisire esperienza<br />

nell'ambito delle corse. Cosa pensi<br />

"Questo aspetto è parte integrante del<br />

nostro programma e rappresenta un valido<br />

supporto per tutte le squadre clienti. Nel<br />

2012 abbiamo affiancato ad ogni team un<br />

giovane ingegnere del reparto racing della<br />

<strong>McLaren</strong>. Non solo, abbiamo assegnato<br />

diverse figure che nel corso del 2012 hanno<br />

ricoperto vari ruoli all'interno delle<br />

squadre: ingegneri di pista, analisti di dati,<br />

tecnici elettronici. Lo scopo è quello di<br />

fornire ai clienti una figura <strong>McLaren</strong> che<br />

conosce la vettura, la società e i processi<br />

di produzione e organizzativi dell'azienda,<br />

una sorta di collegamento diretto con la<br />

fabbrica. I giovani ingegneri hanno lavorato<br />

a stretto contatto con i membri dei<br />

vari team per impostare la vettura, cercando<br />

di ottimizzare al meglio il livello prestazionale.<br />

I risultati sono bidirezionali, da<br />

una parte supportiamo il cliente con la<br />

nostra collaborazione, dall'altra offriamo<br />

ai nostri giovani ingegneri una fantastica<br />

opportunità di lavoro direttamente sul<br />

campo, dove si fa esperienza affrontando<br />

situazioni di gara reali, qualcosa di prezioso<br />

per il loro futuro nel motorsport".<br />

Quali sono i progetti in fase di realizzazione<br />

in vista della Stagione <strong>2013</strong><br />

del Campionato Blancpain<br />

"Per la <strong>McLaren</strong> GT il <strong>2013</strong> è iniziato<br />

da un bel po' di tempo. La fabbrica sta<br />

attualmente ultimando un nuovo lotto di<br />

23 esemplari di 12C GT3. Una vettura<br />

complessivamente migliore perché dotata<br />

di tutti quegli aggiornamenti aerodinamici,<br />

meccanici e tecnici suggeriti dai risultati<br />

raccolti in pista nel 2012. Senza dubbio<br />

la nuova Stagione Blancpain si preannuncia<br />

molto intensa per il nostro marchio<br />

e questo fa particolarmente piacere. Sono<br />

lieto di vedere una così forte presenza<br />

della <strong>McLaren</strong> sulla griglia di partenza e<br />

continueremo a supportare i nostri clienti<br />

al fine di conquistare risultati importanti<br />

in tutti gli appuntamenti. L'ultima gara<br />

della Stagione Blancpain ha visto la 12C<br />

GT3 del team Hexis Racing conquistare la<br />

prima vittoria del marchio in questo Campionato,<br />

mentre la 12C del team ART GP<br />

ha vinto nella Classe Pro-AM, un ottimo<br />

modo per chiudere la nostra prima Stagione.<br />

Proprio da questi risultati siamo ripartiti<br />

subito con il programma di sviluppo e<br />

su questa solida piattaforma abbiamo aggiornato<br />

la nostra GT3 per il <strong>2013</strong>, la sfida<br />

ora è quella di conquistare ancora più<br />

podi e vittorie."


La Mercedes SLS #1 del team Abu Dhabi by Black Falcon<br />

ha conquistato la seconda vittoria consecutiva nella<br />

24 Ore di Dubai. Jeroen Bleekemolen, Sean Edwards,<br />

Khaled Al Qubaisi e Bernd Schneider hanno<br />

portato a termine una gara 'prudente',<br />

cercando di non prendere rischi e non<br />

commettere errori in mezzo al grande<br />

traffico del circuito di Dubai, che al<br />

via contava ben 75 vetture!<br />

Risultati al di sotto delle aspettative per i team<br />

clienti <strong>McLaren</strong> GT. La 12C MRS Molitor Racing,<br />

attardata dalla rottura delle sospensioni anteriori,<br />

chiude al 66° posto della Classifica<br />

generale (12° della Classe A6-Pro). La<br />

<strong>McLaren</strong> Lapidus Racing chiude<br />

invece al 10° posto (6° della Classe<br />

A6-Pro), navigando per quasi tutta<br />

la gara tra la quinta e la decima<br />

posizione della classifica.<br />

© 24hseries.com


Images © 24hseries.com<br />

'SLS Black Falcon ha dimostrato di essere<br />

L molto competitiva fin dalle Qualifiche,<br />

con la conquista della Pole che ha confermato<br />

le doti velocistiche della vettura. Un grande<br />

lavoro in pista ma anche ai box, dove i meccanici<br />

hanno dovuto ricostruire completamente la<br />

macchina, quasi distrutta da Al Qubaisi nel<br />

corso delle prove libere.<br />

In seconda posizione, a due giri dai vincitori,<br />

la Ferrari 458 del team AF Corse SRL2,<br />

con Lorenzo Casé, Lorenzo Carvalho, Mika<br />

Salo e Marco Cioci autori di una gara molto<br />

saggia, con il solo Casé ha prendersi qualche<br />

rischio in più nel corso del suo turno di guida<br />

tra le 2 e le 3 del mattino (ora locale). Sul terzo<br />

gradino del podio l'equipaggio dell'Aston Martin<br />

Vantage GT3 Craft AMR, Turner, Mücke,<br />

Fuijii, Yu e O'Young, che oltre ad aver avuto la<br />

meglio sulla Porsche 911 GT3-R del team Fach<br />

Auto Tech (in pista con i piloti Martin Ragginger,<br />

Otto Klohs, Carlo Russer e Jens Richter)<br />

nel cuore della notte di Dubai hanno realizzato<br />

una serie di crono incredibili, segnando anche<br />

il best lap della gara con il tempo di 1'59'472.<br />

Alcune battaglie affascinanti, ma anche<br />

incidenti e piccoli infortuni sono stati protagonisti<br />

della prima parte di gara, che per 25 volte<br />

ha visto cambiare il leader della corsa. Poco<br />

prima del giro di boa (a 12 ore dal traguardo)<br />

Claudia Hürtgen ha portato la BMW Z4 #24<br />

del team saudita Flacons in testa alla corsa, con<br />

un piccolo margine sulla 458 AF Corse SRL2.<br />

Lorenzo Casé non ha atteso molto e da subito<br />

ha iniziato ad attaccare la Z4. Passato al comando<br />

con una bella manovra sulla Hürtgen,<br />

Casé è andato in testacoda dopo essere entrato<br />

nella fiancata di una SLS in un tentativo di<br />

sorpasso all'interno. Senza perdersi d'animo, il<br />

pilota della Ferrari si è rimesso all'inseguimento<br />

della Z4 e dopo qualche giro (e qualche<br />

rischio in più) è tornato al comando.<br />

Una delle performance più sorprendenti<br />

nelle prime ore di gara è stata senz'altro quella<br />

del team svizzero Stadler Motorsport, che con<br />

la Porsche 997 GT3 R #20 affidata a Rolf Ineichen,<br />

Marcel Materia, Adrian Armstutz e Marco<br />

Seefried, è rimasta nelle prime tre posizioni<br />

per un periodo di gara molto lungo, portandosi<br />

anche al comando per un buon numero di giri.<br />

Una grande prova di forza, agevolata in parte<br />

anche dal minor numero di pit-stop eseguiti<br />

rispetto alle vetture che in quel frangente occupavano<br />

le prime dieci posizioni. Poco prima di<br />

metà gara la Porsche Stadler Porsche è scivolata<br />

all'undicesimo posto della Classifica generale<br />

(il quarto della Classe A6-AM), dopo un<br />

problematico pit stop che ha costretto il team a<br />

una sosta di undici minuti.<br />

Nella Classe A6-AM vince la Porsche #8<br />

del team Fach Auto Tech, conquistando anche<br />

un onorevolissimo quinto posto nell'ordine<br />

d'arrivo generale. La corvette #126 del team<br />

Bonk Motorsport, in gara con Tobias Guttroff,<br />

Joachim Kisch, Gerd Beisel e Peter Bonk, ha<br />

conquistato la vittoria nella Classe SP2, seguita<br />

molto da vicino dalla Megane #98 del team<br />

Verschuur-Renault Mégane Equipe di Luc<br />

Braams, Duncan Huisman, Oliver Freymuth,<br />

Max Braams e JJ Verheul).<br />

Alle prime luci dell'alba si sono tirate le<br />

somme della lunga sessione notturna, ogni<br />

vettura portava le cicatrici di una o più battaglie<br />

condotte nel corso della notte a Dubai: tutti<br />

i segni, le crepe e le ammaccature invisibili nel<br />

buio diventavano sempre più evidenti col sorgere<br />

del sole. Alcune vetture non ce l'hanno<br />

fatta e sono state costrette ad abbandonare la<br />

gara prima nel corso della notte, si tratta di un<br />

lungo elenco di ritiri, di incidenti e di lunghe<br />

soste ai box, episodi che hanno segnato i destini<br />

delle varie squadre. Tra queste anche la<br />

<strong>McLaren</strong> del team MRS Molitor Racing. Dopo<br />

aver preso il via da una buona nona posizione,<br />

la 12C #10 guidata da Philip Eng ha subito il<br />

cedimento di entrambe le sospensioni. La vettura<br />

è riuscita comunque a tornare in pista,<br />

tagliando il traguardo al 66° posto assoluto, il<br />

dodicesimo della Classe A6-Pro.<br />

La <strong>McLaren</strong> GT3 #17 del team di proprietà<br />

di Klaas Hummel (Lapidus Racing) ha chiuso<br />

la 24 Ore in decima posizione assoluta, sesto<br />

posto della Classe A6-Pro. La vettura di Hummel,<br />

Christodoulou, Quaife e Mullen è rimasta<br />

coinvolta in un piccolo incidente poco dopo il<br />

tramonto. Nessuna conseguenza per la vettura,<br />

ma l'episodio è costato molte posizioni. Un<br />

ritmo gara sotto le aspettative e le numerose<br />

soste ai box non hanno permesso al team Lapidus<br />

di recuperare il ritardo accumulato, costringendo<br />

i piloti a passare la maggior parte della<br />

gara alternandosi tra la quinta e la decima posizione<br />

assoluta.<br />

© Creventic.com<br />

Khaleb Al Qubaisi sul cofano della Mercedes SLS<br />

AMG GT3 festeggia la vittoria della 24 ore di Dubai.<br />

Per il team Abu Dhabi by Black Falcon questo<br />

è il secondo successo consecutivo a Dubai.<br />

© 24hseries.com<br />

Vittoria nella Classe A6-AM e un eccellente quarto<br />

posto assoluto per la Porsche 997 #8 GT3-R<br />

portata in pista dal team Fach Auto Tech.<br />

© 24hseries.com<br />

A Dubai, protagonista anche la Corvette del team<br />

Bonk Motorsport 2, prima classificata nella Classe<br />

SP2 (42° posto nell’ordine d’arrivo generale).<br />

© Creventic.com


L'ASM Racing Team conclude la Stagione 2012 segnando il best lap nella Gulf 12 Ore di Abu Dhabi.<br />

Con il tempo di 2'10''703 il pilota portoghese Alvaro Parente ha così regalato una piccola soddisfazione<br />

alla squadra tedesca ASM, e spera di avere altre opportunità di lavorare con il team e condividere<br />

l’abitacolo della <strong>McLaren</strong> 12C GT3 con Karim Ojjeh e il britannico Rob Bell.<br />

© Planetlemans.com © UnitedAutosports.com<br />

© ICNetwork.co.uk<br />

l team manager di ASM, Mauritius Pinheiro, ha commentato:<br />

"Con la 12 Ore di Abu Dhabi chiudiamo la nostra prima<br />

I<br />

Stagione con la <strong>McLaren</strong>. Per noi è stato un anno incredibile,<br />

credo che la squadra non abbia mai lavorato tanto, e lo ha fatto<br />

in maniera fantastica durante tutta la Stagione. Anche in<br />

quest'ultimo appuntamento i ragazzi del team hanno svolto un<br />

lavoro notevole, adoperandosi al meglio nella riparazione di un<br />

malfunzionamento del motore che ci ha costretto ad una lunga<br />

sosta ai box mentre eravamo in seconda posizione e in recupero<br />

sul leader della gara".<br />

La Gulf 12 Ore è stata vinta dal team AF Corse, con la<br />

Ferrari 458 affidata a Gaetano Ardagna, Gianmaria Bruni e<br />

Toni Vilander ha completato 309 giri dello spettacolare circuito<br />

di Yas Marina, seguita da un'altra 458, quella del team AF<br />

Waltrip di Alex Popow, Ryan Dalziel e Pierre Kaffe. A completare<br />

il podio la Porsche 997 GT3 R del team Autorlando,<br />

con i piloti Sebastian Bleekemolen, Emilio Di Guida e Jeroen<br />

Bleekemolen.<br />

António Simões, proprietario del team ASM ha dichiarato:<br />

"A fronte del problema che ci ha costretto ad una lunga sosta<br />

non programmata, l'aver ottenuto il best lap nella 12 Ore di<br />

Abu Dhabi dimostra ancora una volta che la <strong>McLaren</strong> è l'auto<br />

più veloce nell'attuale panorama GT. È una conferma di quello<br />

che abbiamo visto nel corso del 2012, e che ci fa ben sperare<br />

per la Stagione <strong>2013</strong>. La vettura è sottoposta ad uno sviluppo<br />

continuo e i pacchetti forniti dalla <strong>McLaren</strong> GT hanno permesso<br />

alla 12C di diventare la macchina più veloce nel giro di un<br />

anno, un risultato molto brillante. Per affrontare al meglio il<br />

<strong>2013</strong> la <strong>McLaren</strong> GT ha rafforzato la squadra di tecnici, attingendo<br />

dal reparto Racing della <strong>McLaren</strong> e della Red Bull, e<br />

anche quest' anno metterà a disposizione di tutte le squadre<br />

clienti continui aggiornamenti, un motivo in più per guardare<br />

con ottimismo alle prossime sfide".<br />

Il portoghese Alvaro Parente si è detto contento di aver<br />

centrato il giro più veloce sul circuito di Yas Marina, e ha avuto<br />

parole d'elogio per l'ottimo lavoro svolto dai ragazzi del<br />

team ASM: "Senza il problema al motore avremmo sicuramente<br />

raccolto di più ad Abu Dhabi" - ha detto Parente - "In quel<br />

frangente occupavamo la seconda posizione e sono convinto<br />

che avremmo potuto conquistare qualcosa d'importante a livello<br />

di risultato finale, ma sono comunque contento di aver regalato<br />

al team il best lap della corsa. Il team ASM ha dimostrato<br />

ancora una volta impegno e professionalità, con loro si lavora<br />

davvero bene, nel box c'è sempre molta armonia. Spero sinceramente<br />

di avere più opportunità come questa di Abu Dhabi<br />

per collaborare ancora con questi ragazzi".<br />

© Gulf12Hours


© Jackob Ebrey/SRO<br />

Quella che si è chiusa lo scorso anno è stata una Stagione di corse estremamente<br />

positiva per il piccolo team VonRyan Racing. Dave Ryan, proprietario<br />

del piccolo team nato nel 2011 si è detto soddisfatto per i risultati raggiunti<br />

da una squadra che è partita praticamente da zero e che nella sua prima<br />

Stagione di corse nel Campionato Blancpain Endurance Series è riuscita a<br />

mettersi in evidenza in più di un'occasione. Quest'anno la squadra vuole<br />

crescere ulteriormente, con una 12C GT3 impegnata nel Campionato British<br />

GT, ma nei piani anche due GT3 britanniche per affrontare al meglio la<br />

nuova Stagione Blancpain, che prenderà il via a Monza a metà Aprile.<br />

ave è convinto che la direzione presa<br />

D dalla sua squadra corse sia quella<br />

giusta, e quando gli è stato chiesto di tirare<br />

le somme della sua prima Stagione di corse<br />

ha dichiarato: "Quella del 2012 è stata una<br />

Stagione molto, molto positiva per noi,<br />

soprattutto se si considera che siamo partiti<br />

dal nulla nel 2011, con una squadra nuova<br />

e poca esperienza nella gestione di una<br />

Stagione di corse GT. Iniziare a competere<br />

in un Campionato prestigioso e competitivo<br />

come il Blancpain è stato davvero grande,<br />

abbiamo raccolto un incredibile quantità<br />

di dati e ora possiamo presentarci in griglia<br />

con un po' più di esperienza rispetto<br />

all'esordio. Siamo un piccolo team in confronto<br />

alle squadre più grandi e blasonate<br />

che da anni competono nei Campionati GT,<br />

e quando dico più grandi non mi riferisco<br />

solo alla maggiore esperienza, ma anche<br />

alle maggiori risorse economiche a disposizione<br />

di queste squadre. VonRyan non può<br />

contare su grandi budget, ma guardando al<br />

2012 nel suo complesso, posso dirmi soddisfatto<br />

del modo in cui la nostra squadra<br />

ha saputo lavorare e quest'anno mi aspetto<br />

una Stagione ancora migliore".<br />

Dave, quale pensi che sia la percezione<br />

che la gente ha nei confronti del team<br />

VonRyan Racing<br />

"La gente forse è convinta che io abbia<br />

ricevuto un trattamento preferenziale dalla<br />

<strong>McLaren</strong>, visto che ho lavorato con loro in<br />

Formula 1 fin dal lontano 1976. In realtà<br />

non è così: quando ho lasciato Woking nel<br />

2009 il mio è stato proprio un congedo in<br />

piena regola, non avevo altri affari in sospeso<br />

col marchio <strong>McLaren</strong>, semplicemente<br />

in questi ultimi anni ho mantenuto un<br />

ottimo rapporto con tutti loro. L'unico modo<br />

in cui la <strong>McLaren</strong> mi ha aiutato è stato<br />

forse il fatto di avermi messo a disposizione<br />

due vetture ad un prezzo di favore, ma<br />

per tutto il resto abbiamo avuto le stesse<br />

opportunità e lo stesso materiale fornito<br />

dalla <strong>McLaren</strong> GT a tutti i team clienti.<br />

Non ci sono state squadre più avvantaggiate<br />

di altre, il trattamento è stato il medesimo<br />

per tutti. A dire la verità e considerando<br />

la nostra poca esperienza, forse per noi<br />

della VonRyan è stato anche più difficile;<br />

la 12C GT3 è una grande macchina, ma nel<br />

suo insieme rappresenta un kit molto complesso<br />

e sofisticato da far funzionare alla<br />

perfezione, e in queste cose c'è sempre<br />

bisogno di un po' di tempo e di esperienza<br />

se si vogliono raggiungere buoni risultati.<br />

La mia squadra ha lavorato molto duramente<br />

e con grande determinazione nel<br />

corso dell'inverno 2011/2012 e pur partendo<br />

quasi da zero ci siamo ritrovati in pista<br />

con una vettura sufficientemente veloce e<br />

affidabile fin dall'inizio della Stagione".<br />

Dave, cosa ci puoi dire sul lavoro di<br />

sviluppo della MP4-12C<br />

© John Rourke/SRO<br />

Team VonRyan Racing impegnato con due<br />

<strong>McLaren</strong> MP4-12C GT3 nella Total 24 Ore di<br />

SPA Francorchamps edizione 2012.<br />

© V-images/Fabre<br />

© Markus Berns/SRO


"Le persone in genere non sanno<br />

la quantità di lavoro e di sviluppo<br />

che la fabbrica <strong>McLaren</strong><br />

porta avanti da quando è iniziato<br />

il progetto GT. Tanto per fare un<br />

esempio, proprio mentre stiamo<br />

parlando una squadra di tecnici e<br />

meccanici della <strong>McLaren</strong> GT è<br />

impegnata in una settimana di<br />

test sul circuito di Navarra. Parliamo<br />

di un impegno continuo, di<br />

uno sviluppo costante, al fine di<br />

affinare ogni minimo particolare<br />

del pacchetto a disposizione.<br />

Come clienti noi seguiamo i loro<br />

consigli e posso dire che come<br />

squadra siamo molto fortunati,<br />

perché abbiamo avuto la possibilità<br />

di collaborare con due ingegneri<br />

molto esperti nel corso di<br />

tutto il 2012. In questo modo<br />

abbiamo sfruttato la loro esperienza<br />

combinata agli aggiornamenti<br />

continui in arrivo dalla<br />

<strong>McLaren</strong>, in una collaborazione<br />

che per noi si è rivelata estremamente<br />

fruttuosa. Non dimentichiamo<br />

infatti che adottando<br />

questa filosofia, lo scorso anno<br />

come squadra non abbiamo eseguito<br />

molti test e per un piccolo<br />

team questo significa tanto risparmio<br />

e risorse da riversare in<br />

altri settori della squadra, per noi<br />

questa è un'ottima strategia."<br />

Perché oggi Dave Ryan è<br />

impegnato nelle Serie GT<br />

"Inizialmente ho avuto qualche<br />

perplessità nel focalizzare il<br />

concetto di gare di durata. Gran<br />

parte della mia vita l'ho passata<br />

in Formula 1, dove è indispensabile<br />

ottenere il massimo dalla<br />

vettura in tutte le sessioni di un<br />

weekend di gara. Comprendere e<br />

accettare la sfida dei regolamenti<br />

© hdwallpapersarena.com<br />

di un Campionato come il Blancpain<br />

non è stato affatto semplice.<br />

Tuttavia, la realtà è che questa<br />

Serie ha il giusto equilibrio, è<br />

una formula fantastica e l'indicatore<br />

del successo lo si vede semplicemente<br />

scorrendo la lista dei<br />

team e dei piloti iscritti, fantastici<br />

anche loro. È chiaro che pensandoci<br />

bene, non mi dispiacerebbe<br />

affatto avere dei piloti<br />

iscritti nella classe PRO, questo<br />

ci consentirebbe di lottare per<br />

delle vittorie assolute, ma è altrettanto<br />

vero che essere degni<br />

protagonisti della PRO-AM da<br />

altrettanta soddisfazione. Alla<br />

fine è un "giochino" molto difficile,<br />

ma quando tutto funziona<br />

alla perfezione allora diventa<br />

possibile portarsi a casa il massimo<br />

della soddisfazione, un risultato<br />

che fa bene ai ragazzi della<br />

squadra e alle finanze del team".<br />

Dave, come si sta preparando<br />

la squadra per questa nuova<br />

Stagione<br />

"Abbiamo già pianificato<br />

quello che sarà il nostro Calendario<br />

corse <strong>2013</strong>. Possiamo contare<br />

su una vettura già iscritta<br />

alla Blancpain Endurance Series<br />

e un'altra macchina probabilmente<br />

verrà presto iscritta al<br />

Campionato British GT. Ma non<br />

è tutto, stiamo lavorando sodo<br />

per acquistare una terza vettura<br />

da schierare nel Campionato<br />

Blancpain, per assicurarci un'ulteriore<br />

possibilità di raccogliere<br />

punti e segnare qualche risultato<br />

importante; senza dubbio questa<br />

Stagione <strong>2013</strong> ci vedrà estremamente<br />

impegnati, e in questo<br />

periodo credo che sia una notizia<br />

molto positiva".<br />

Il vincitore del <strong>McLaren</strong> Autosport BRDC Award<br />

2008, Alexander Sims, farà coppia con il pilota<br />

portoghese, nonché test driver della <strong>McLaren</strong><br />

GT, Alvaro Parente, nel Campionato <strong>2013</strong> Blancpain<br />

Endurance Series, al volante della 12C<br />

GT3 del team francese Hexis Racing, impegnato<br />

quest’anno anche nel Campionato GT francese.<br />

ims ha già lavorato con<br />

S Alvaro Parente nel programma<br />

di sviluppo della<br />

<strong>McLaren</strong> GT. Ora il team<br />

francese sarebbe intenzionato<br />

ad utilizzare questa line-up di<br />

piloti per portare l'assalto al<br />

Campionato Blancpain nella<br />

Classe Pro-Cup, che prevede<br />

anche la partecipazione alla<br />

Total 24 Ore di SPA Francorchamps,<br />

evento clou della<br />

Stagione Blancpain<br />

A commento dell'ingaggio<br />

firmato con il team Hexis,<br />

Sims ha detto: "Da quando ho<br />

iniziato a lavorare con la<br />

<strong>McLaren</strong> GT ho sentito parlare<br />

molto della Hexis Racing.<br />

L'opportunità di correre con<br />

loro in un Campionato così<br />

prestigioso come la Serie<br />

Blancpain rappresenta un<br />

passo importante per la mia<br />

carriera di pilota. Voglio prima<br />

di tutto ringraziare la<br />

<strong>McLaren</strong> e la Hexis per avermi<br />

dato questa opportunità,<br />

per un giovane pilota correre<br />

in un Campionato che vanta<br />

molta visibilità mediatica<br />

rappresenta indubbiamente<br />

un'ottima opportunità per<br />

mettersi in mostra e dimostrare<br />

le proprie capacità in pista<br />

e nel lavoro con la squadra, se<br />

poi corri per uno dei top<br />

team, allora è perfetto."<br />

Il team Principal della<br />

Hexis, Philippe Dumas, ha<br />

dichiarato: "Vista l'alta qualità<br />

della nostra line-up di piloti<br />

il nostro obbiettivo è chiaro:<br />

lavorare per ripetere la nostra<br />

performance di Navarra nel<br />

corso di tutta la Stagione<br />

<strong>2013</strong>. Se ben sfruttato, il nostro<br />

pacchetto ha il potenziale<br />

per vincere il Campionato e<br />

interrompere la serie di successi<br />

dei nostri concorrenti<br />

tedeschi di alto profilo, come<br />

Audi, BMW e Mercedes nella<br />

24 Ore di Spa".<br />

La squadra francese dispone<br />

quest'anno di un budget<br />

minore, per questo i vertici<br />

del team hanno preferito disertare<br />

la nuova serie GT<br />

Sprint voluta da Ratel (SRO)<br />

per disputare il Campionato<br />

GT francese, una decisione<br />

meno onerosa che permetterà<br />

alla squadra di scendere in<br />

pista con due <strong>McLaren</strong> GT3<br />

nella 24 Ore di SPA in programma<br />

alla fine di Luglio.<br />

La <strong>McLaren</strong> ha ottenuto la<br />

prima vittoria nel Campionato<br />

Blancpain nell'ultimo appuntamento<br />

della Stagione 2012<br />

sul circuito di Navarra nello<br />

scorso mese di Ottobre, grazie<br />

proprio ai francesi della<br />

Hexis, in pista con Frederic<br />

Makowiecki, Stef Dusseldorp<br />

e Alvaro Parente, una line-up<br />

di piloti molto competitiva,<br />

che ha dimostrato un grande<br />

potenziale nel corso della<br />

Stagione del Campionato<br />

GT1 World.


© adac-gt-masters.de<br />

Nell'anno del debutto non è andato tutto secondo i piani per la <strong>McLaren</strong><br />

GT e la 12C GT3 portata in pista dai team clienti, ma nel corso dell’anno<br />

la sportiva di Woking ha mostrato un costante miglioramento in termini<br />

di competitività e affidabilità. Nel Campionato ADAC GT Masters la 12C<br />

GT3 gestita dal team Gemballa Racing, in pista con i piloti Sascha Bert e<br />

Christopher Bruck, ha conquistato il quinto posto nella gara al Red Bull<br />

Ring. In termini assoluti questo è un risultato al di sotto delle aspettative,<br />

ma con un trend di crescita che fa ben sperare per la nuova Stagione.<br />

e 13 squadre clienti che hanno gareggiato<br />

nel 2012 nei vari Campionati GT<br />

L<br />

hanno raccolto un totale di 19 vittorie. Nella<br />

serie ADAC GT Masters l'unico risultato<br />

di spicco che vede protagonista una <strong>McLaren</strong><br />

è il quinto posto conquistato dai piloti<br />

Sascha Bert e Christopher Bruck al volante<br />

della 12C GT3 del team Gemballa Racing<br />

nella gara al Red Bull Ring. Un risultato di<br />

per se al di sotto delle aspettative, ma il<br />

team Gemballa rinnova la sfida, e si prepara<br />

a tornare in pista per disputare una Stagione<br />

da front-runner.<br />

Sentimento condiviso dalla <strong>McLaren</strong><br />

GT, che ha rafforzato il proprio team tecnico<br />

al fine di portare le 12C GT3 di tutti i<br />

team clienti a competere per posizioni importanti<br />

nei rispettivi Campionati. Per affrontare<br />

al meglio questa nuova sfida, in<br />

aggiunta ai 23 esemplari che hanno gareggiato<br />

lo scorso anno, la <strong>McLaren</strong> GT ha<br />

iniziato la produzione di un secondo lotto di<br />

12C GT3 per la Stagione <strong>2013</strong>. La nuova<br />

GT3 versione <strong>2013</strong> ha ricevuto un importante<br />

pacchetto di aggiornamenti, frutto<br />

dell'esperienza accumulata nel 2012 e ora<br />

disponibile per tutte le squadre clienti. Con<br />

questo upgrade la <strong>McLaren</strong> GT promette<br />

una migliore guidabilità, un maggiore affidabilità<br />

unita ad un'aumentata efficienza.<br />

Un pacchetto di aggiornamenti in grado di<br />

rendere la vettura meno complessa e quindi<br />

più gestibile dalle squadre.<br />

La parte aerodinamica è stata rielaborata,<br />

partendo dalla nuova ala posteriore sono<br />

stati introdotti nuovi dettagli aerodinamici<br />

studiati per "combattere" il sottosterzo.<br />

Nuova anche la centralina di controllo del<br />

propulsore, a sua volta ottimizzato con un<br />

rinnovato cablaggio. Altri miglioramenti<br />

sono stati apportati al sistema di raffreddamento,<br />

immediatamente visibili osservando<br />

le nuove prese d'aria sul cofano della 12C<br />

GT3 <strong>2013</strong>. Il design non è stato stravolto,<br />

ma grazie a un particolare sviluppo aerodinamico<br />

la <strong>McLaren</strong> GT è riuscita a migliorare<br />

l'equilibrio generale della vettura, al<br />

fine di ridurre l'usura degli pneumatici.<br />

Nell'ADAC GT Masters il team Gemballa<br />

Racing non sarà il solo in pista con la<br />

<strong>McLaren</strong> GT3. Come nella scorsa Stagione,<br />

anche la squadra MRS Molitor Racing (che<br />

ha recentemente disputato la 12 Ore di Abu<br />

Dhabi e la 24 Ore di Dubai con una 12C<br />

GT3) sarà nuovamente presente sulla griglia<br />

di partenza di questo rinomato Campionato<br />

tedesco GT.<br />

© Gusche Simninja © adac-gt-masters.de<br />

© gemballa-racing.com


© sebastienloebracing.com<br />

Lo scorso 19 Dicembre due <strong>McLaren</strong> MP4-12C GT3<br />

hanno testato per due giorni sul circuito spagnolo di<br />

Navarra. Il Campione del mondo WRC, Sebastian<br />

Loeb, ha testato per due giorni al volante di due<br />

nuove fiammanti 12C GT3, dicendosi soddisfatto<br />

ma aggiungendo che c’è ancora molto da fare.<br />

l termine del primo giorno di test Loeb si è<br />

A detto contento, tutto ha funzionato come<br />

previsto e le nuove 12C GT3 <strong>2013</strong> si sono dimostrate<br />

veloci e affidabili.<br />

Impressione confermata al termine dei test<br />

anche dal Direttore tecnico del team, Leo Thomas,<br />

che ha dichiarato: "Da ieri tutto è andato<br />

bene. Il nostro obiettivo era quello di capire da<br />

subito questa nuova versione <strong>2013</strong> della GT3, e<br />

posso dire che il team è rimasto molto soddisfatto<br />

dai risultati raccolti. Possiamo contare sull'esperienza<br />

di un nuovo ingegnere e con l'arrivo in<br />

<strong>McLaren</strong> GT di nuovi tecnici prelevati direttamente<br />

dalla Formula 1, siamo convinti che questa<br />

sfida sarà ancor più coinvolgente. Quello che<br />

ci apprestiamo ad affrontare è sicuramente un<br />

Campionato difficile per un team come il nostro,<br />

ma credo che questa sessione di test ci è stata<br />

d'aiuto per iniziare a lavorare sul set-up e per<br />

capire a fondo il funzionamento generale della<br />

vettura. La 12C è una gran bella macchina, progettata<br />

bene e rifinita fin nei piccoli particolari,<br />

oltre a vantare un livello tecnico molto interessante.<br />

Sentiamo tanto la presenza della Formula<br />

1, in particolare nel campo dell'elettronica."<br />

In pista come fuori, il Sebastien Loeb Racing<br />

Team ha lavorato a stretto contatto con la <strong>McLaren</strong><br />

GT, una collaborazione che secondo Thomas<br />

sarà in grado di dare i propri frutti con l'inizio<br />

dei Campionati GT <strong>2013</strong>: "Questa collaborazione<br />

con la <strong>McLaren</strong> è molto interessante. Da un<br />

lato possiamo contare sull'esperienza dei nuovi<br />

tecnici "prelevati" dalla Formula 1 con una grande<br />

esperienza e in grado di garantire la massima<br />

qualità. Dall'altro lato sappiamo invece di poterci<br />

affidare a persone esperte in materia di competizioni<br />

GT. Credo che tutti abbiano visto la continua<br />

crescita della <strong>McLaren</strong> GT3 nel corso del<br />

2012, questo ci fa ben sperare in vista del nuovo<br />

anno. La nostra squadra ha un profilo un po'<br />

speciale, un po' diverso dal solito. La maggior<br />

parte delle persone che lavorano in questo team<br />

erano abituate a lavorare su un tipo diverso di<br />

vetture, se non addirittura su dei prototipi. Veniamo<br />

da esperienze diverse, ma condividiamo<br />

la stessa filosofia di lavoro. Questo approccio è<br />

stato apprezzato dalla <strong>McLaren</strong> GT e quindi<br />

credo sia un buon inizio per il nostro ambizioso<br />

programma."<br />

Il Sebastian Loeb Racing Team sta attualmente<br />

definendo il programma corse <strong>2013</strong>, ma<br />

per Leo Thomas l'obbiettivo è già molto chiaro:<br />

"Il nostro obiettivo è quello di vincere! Lavoriamo<br />

e portiamo avanti questo progetto con estrema<br />

umiltà, sappiamo che non sarà facile perché<br />

il livello degli avversari è molto alto. Ma vogliamo<br />

puntare al primo posto, cercando di sfruttare<br />

al meglio tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione,<br />

non a caso abbiamo scelto la <strong>McLaren</strong>."<br />

Sebastien Loeb impegnato nel cambio pilota in uno degli appuntamenti<br />

del Campionato GT francese. Sopra a sinistra, la nuova <strong>McLaren</strong><br />

GT3 <strong>2013</strong> testata dal Sebastien Loeb Racing Team a Navarra.<br />

© sebastienloebracing.com


Il Campionato FIA GT è pronto a iniziare un nuovo capitolo<br />

della sua storia. Il Presidente della FIA, Todt, ha confermato<br />

che la Federazione sosterrà la nuova Serie voluta dalla<br />

SRO di Stephane Ratel e chiamata GT Sprint Series. Gli<br />

appuntamenti del nuovo Campionato verranno disputati in<br />

parallelo con gli eventi della Blancpain Endurance Series.<br />

er i concorrenti la possibilità di gareggiare<br />

per aggiudicarsi i Titoli FIA GT<br />

P<br />

World Series sulla base dei punti accumulati<br />

in entrambi i Campionati. In programma<br />

anche un evento extra europeo, che la<br />

SRO vuole inserire nella GT Sprint Series<br />

e che è stato inserito nel Calendario senza<br />

specificare la location e con due date che<br />

non sono ancora state confermate, l’unica<br />

certezza è che la gara sarà organizzata in<br />

© SpeedTV.com<br />

Medio Oriente.<br />

"Il titolo FIA GT World Series suona<br />

proprio bene" - ha dichiarato Ratel commentando<br />

l'OK della FIA - "È una situazione<br />

diversa rispetto agli anni precedenti,<br />

ma credo rappresenti comunque un buon<br />

compromesso".<br />

"Stiamo lavorando per organizzare una<br />

gara su un terzo continente. Abbiamo avuto<br />

qualche lamentela da parte di alcuni<br />

team che si dicono poco interessati a correre<br />

fuori dall'Europa, bene, a queste squadre<br />

voglio semplicemente chiedere se davvero<br />

sono interessate a gareggiare per un<br />

Titolo Mondiale. Nella nuova GT Sprint<br />

Series ci sarà ancora l'obbligo da parte<br />

delle squadre di scendere in pista con due<br />

vetture, mentre la divisione della griglia<br />

sarà la stessa del Campionato Blancpain,<br />

con equipaggi Pro, Pro-AM e Am.<br />

© Motorinside.it © Motorsport.com<br />

© Eurocarnews.com © Motorsport.com<br />

© Motorinside.it © worldcarfans.com<br />

© Eurocarnews.com © Motorsport.com<br />

© racedepartment.com


Dopo mesi di discussioni<br />

con la FIA e con i team,<br />

SRO Motorsports ha finalizzato<br />

i dettagli per la Stagione<br />

<strong>2013</strong>. Tenendo conto<br />

dell'attuale crisi economica,<br />

si è pensato a un programma<br />

più limitato rispetto agli<br />

anni passati, con sei eventi<br />

chiave. Dieci squadre hanno<br />

già confermato la loro presenza,<br />

iscrizioni che permettono<br />

a SRO di avvicinarsi<br />

all’obbiettivo finale:<br />

schierare in griglia 24 vetture.<br />

Le squadre partecipanti<br />

arrivano dall'ex Campionato<br />

GT1 World, come il team<br />

belga Audi Club Team<br />

WRT, la Z4 dei tedeschi di<br />

Vita4One, ma anche la<br />

Lamborghini della Reiter<br />

Engineering e il team Sunred,<br />

che ha lasciato la Ford<br />

GT per schierare in pista<br />

due Audi R8 LMS.<br />

Questa nuova Serie verrà<br />

inoltre affiancata da appuntamenti<br />

che rappresentano<br />

un vero 'must' per gli<br />

appassionati di corse GT,<br />

come la Total 24 Ore di<br />

SPA e del Nürburgring. In<br />

queste occasioni saranno<br />

presenti anche le Audi del<br />

team Phoenix Racing e le<br />

Mercedes SLS del team<br />

ceco HDC. Molti altri nomi<br />

famosi andranno a completare<br />

la griglia del Campionato<br />

FIA GT World Series,<br />

il team belga Prospeed con<br />

la Porsche, la portoghese<br />

Novadriver con l'Audi, senza<br />

dimenticare il nove volte<br />

Campione del mondo di<br />

Rally Sebastien Loeb, al<br />

debutto nella Serie con due<br />

<strong>McLaren</strong> GT3 gestite dal<br />

team di sua proprietà.<br />

Il formato FIA GT e i<br />

regolamenti sono simili a<br />

quelli del GT1 World, con<br />

una significativa differenza,<br />

cioè l'introduzione di una<br />

specifica Classe risultante<br />

dagli abbinamenti dei piloti<br />

Pro-AM e Young Drivers,<br />

un formato già esplorato<br />

con successo nel corso del<br />

2012, con vetture di Classe<br />

GT1 e GT3 che hanno disputato<br />

insieme alcuni degli<br />

eventi in programma<br />

"Dopo tre anni nei quali<br />

abbiamo faticato a promuovere<br />

il Campionato GT1<br />

World, siamo molto contenti<br />

di aver definito una piattaforma<br />

che reputo credibile<br />

e realistica, in grado di riunire<br />

i migliori team delle<br />

corse GT al fine di offrire<br />

un Campionato <strong>2013</strong> di<br />

qualità. Abbiamo scelto gli<br />

appuntamenti in base alle<br />

capacità dei vari circuiti di<br />

attirare sempre più pubblico,<br />

con l'aggiunta di una<br />

gara extra-europea che consente<br />

di mantenere un certo<br />

sapore esotico. Complessivamente<br />

ritengo che questa<br />

sia una potente miscela, in<br />

grado di porre solide basi<br />

per la futura crescita delle<br />

corse GT.<br />

© Vimages/Fabre<br />

l team Principal della Hexis<br />

I Racing, Philippe Dumas, ha<br />

espresso forti dubbi sul nuovo<br />

format della Serie GT Sprint<br />

voluta da Stephane Ratel (SRO).<br />

Negli ultimi tre anni i francesi<br />

della Hexis sono stati tra i principali<br />

protagonisti del Campionato<br />

GT1 World, vincendo la Stagione<br />

2011 con la Aston Martin e<br />

chiudendo la Stagione 2012 (la<br />

prima con la <strong>McLaren</strong> GT3) al<br />

secondo posto, ad un solo punto<br />

dai vincitori (team All-Inkl.com/<br />

Mercedes SLS AMG GT3).<br />

L'attuale situazione economica<br />

globale unita ai forti dubbi<br />

relativi al nuovo format voluto da<br />

Ratel hanno convinto il<br />

management della Hexis (che<br />

quest'anno fornirà un budget<br />

minore alla propria squadra corse)<br />

a cercare altrove delle valide<br />

alternative, decisamente più<br />

compatibili con le risorse a disposizione.<br />

Hexis continuerà la<br />

sua attività sportiva con la <strong>McLaren</strong><br />

GT3 nel Campionato GT<br />

francese, riservandosi un'ulteriore<br />

opzione per la partecipazione<br />

alla Blancpain Endurance Series.<br />

Intervistato da Autosport,<br />

Philippe Dumas ha dichiarato:<br />

"Beh, non è un segreto per nessuno,<br />

l'attuale situazione economica<br />

è sotto gli occhi di tutto il<br />

mondo. Questo è un periodo economicamente<br />

complicato, di conseguenza<br />

anche se il team ha<br />

raccolto risultati brillanti in questi<br />

ultimi tre anni di corse, la casa<br />

madre Hexis ci ha fornito un<br />

budget minore per la nostra attività<br />

sportiva. Una decisione sensata<br />

visto il difficile momento<br />

che stiamo attraversando, ma che<br />

per forza di cose ci ha costretto a<br />

rivedere il nostro Calendario<br />

<strong>2013</strong>."<br />

Per Dumas la decisione della<br />

Hexis Racing di non partecipare<br />

alla Serie GT Sprint non è basata<br />

solo sui problemi economici, ma<br />

sui tanti dubbi che circondano<br />

questa nuova Serie fin dalla presentazione.<br />

Secondo Dumas, è<br />

sbagliato considerare la Serie GT<br />

Sprint simile al Campionato GT1<br />

World, e si è detto estremamente<br />

scettico sul futuro della Serie<br />

stessa: "La Serie GT Sprint non<br />

potrà essere considerata come la<br />

naturale evoluzione del Campionato<br />

GT1 World, non dimentichiamo<br />

infatti che in griglia saranno<br />

presenti equipaggi formati<br />

da piloti professionisti e piloti<br />

gentlemen. Hexis Racing ha riflettuto<br />

a lungo prima di prendere<br />

la decisione di non partecipare,<br />

sondati i vari terreni disponibili e<br />

la poca fiducia che io per primo<br />

ho nei confronti di questa nuova<br />

Serie abbiamo deciso d'impiegare<br />

le nostre risorse nel Campionato<br />

GT francese, ma saremo<br />

impegnati anche nella Stagione<br />

Blancpain, un Campionato giovane<br />

ma già molto seguito dagli<br />

appassionati."


© Unknown<br />

© OmniCorse.it<br />

Charlie Whiting, Direttore di gara delegato<br />

dalla FIA, è sicuro che il pubblico dei tifosi<br />

della Formula 1 si adatterà rapidamente al<br />

suono dei nuovi motori che debutteranno nel<br />

2014. Tra 12 mesi infatti la Federazione renderà<br />

attive alcune grandi modifiche al Regolamento,<br />

al fine di dare un'impronta più ecologica<br />

alla categoria regina. I propulsori passeranno<br />

infatti dagli attuali V8 2,4 litri ai V6 turbo 1,6<br />

litri, modifica che avrà un certo impatto anche<br />

sul 'suono' erogato dai nuovi propulsori, da<br />

qualche mese una vera e propria preoccupazione<br />

da parte degli addetti ai lavori e del pubblico.<br />

Whiting va però contro corrente e si dice<br />

convinto che il livello di rumore erogato dai<br />

nuovi motori potrà comunque soddisfare il<br />

pubblico presente sulle tribune degli autodromi.<br />

"E' una grande sfida, estremamente importante<br />

per i motoristi" - ha detto Whiting al sito<br />

PeterWindsor.com - "Non vedo l'ora di sentire<br />

questi nuovi motori, di vedere quanto saranno<br />

avanzati e intelligenti nella loro gestione. Senza<br />

dubbio stiamo andando verso una tecnica<br />

di costruzione estremamente avanzata, in<br />

grado di dare risultati strabilianti in ambito<br />

automobilistico. Per quanto riguarda il suono,<br />

credo che le persone non faranno fatica ad<br />

abituarsi ai suoni dei motori V6. A volte ripenso<br />

al vecchio quattro cilindri BMW montato<br />

sulla Brabham, erogava il massimo del suono<br />

a circa 11.000 giri, ed era assolutamente bello<br />

da sentire. I nuovi motori non saranno affatto<br />

silenziosi, avranno solo un rombo diverso,<br />

qualcosa a cui l'orecchio umano si abituerà<br />

presto, ne sono convinto". (Nella foto il nuovo<br />

V6 turbo Mercedes-Benz)<br />

© Getty Images<br />

Il cantiere è operativo e la costruzione del<br />

nuovo circuito di Formula 1 in Russia, a Sochi,<br />

prosegue senza particolari intoppi. Queste le<br />

positive notizie in arrivo dalla società di costruzione<br />

che sta seguendo il progetto di Hermann<br />

Tilke, il quale si dice molto incoraggiato dai<br />

progressi compiuti. Il programma prevede<br />

d'inserire il Gran Premio della Russia nel Calendario<br />

2014 e per questo i tempi devono<br />

essere rispettati, con il nuovo impianto che sta<br />

sorgendo all'interno del Parco Olimpico invernale<br />

pronto a ospitare il suo primo Gran Premio<br />

di Formula 1. "Siamo incredibilmente coinvolti<br />

in questo progetto che prevede di portare<br />

le monoposto di Formula 1 in Russia" - ha<br />

detto Tilke - "E siamo molto contenti di sapere<br />

che la costruzione delle infrastrutture in progetto<br />

stanno rispettando i tempi previsti. Non<br />

dimentichiamo infatti che i cantieri coinvolti<br />

nella costruzione dell'impianto devono anche<br />

fronteggiare un grande coordinamento di uomini<br />

e mezzi, per non interferire con le attività<br />

di costruzione delle infrastrutture olimpiche, il<br />

tutto rispettando una tabella di marcia che non<br />

permette molti ritardi. Se verrà mantenuto<br />

l'attuale ritmo nell'avanzamento dei lavori non<br />

ci saranno problemi per la gara inaugurale del<br />

prossimo anno".<br />

© carsandtrains.com<br />

La Thailandia continua a spingere e Bangkok<br />

si candida per ospitare al più presto il primo<br />

Gran Premio del paese, già nel 2015. Nei<br />

progetti, quello di Bangkok è un evento che<br />

seguirà le orme del Gran Premio di Singapore,<br />

con la gara disputata in notturna, il tutto col<br />

sostegno dei finanziamenti erogati da alcune<br />

aziende pubbliche e locali. Il Governatore<br />

dell'autorità sportiva thailandese, Kanokphand<br />

Chulakasem, già nel mese di Ottobre aveva<br />

dichiarato di lavorare a stretto contatto con i<br />

principali rappresentanti del Circus per trovare<br />

una collocazione nel Calendario, e secondo il<br />

'Wall Street Journal' Ecclestone ha già individuato<br />

il posto più adatto per la costruzione di<br />

un circuito, aggiungendo: "Forse una gara a<br />

Bangkok potrà tenersi già nel 2014, anche se<br />

credo più probabile l'ingresso della Thailandia<br />

nella Formula 1 a partire dal 2015".Secondo le<br />

prime indiscrezioni, circa il 60 per cento della<br />

quota annuale sarà evasa dal governo della<br />

Thailandia, questo naturalmente solo quando il<br />

paese entrerà a far parte del Calendario, mentre<br />

il produttore di birra 'Singha' e la Red Bull<br />

dovrebbero dividersi i rimanenti costi. Con il<br />

nuovo Patto della Concordia che limita il numero<br />

degli appuntamenti a non più di 20 gare<br />

per Stagione e il futuro ingresso di New Jersey<br />

e Russia, risulta ormai chiaro che altre gare<br />

normalmente in Calendario dovranno fare<br />

posto ai nuovi arrivati.<br />

Dopo una controversia legale iniziata nel<br />

2009, è ora in via di risoluzione la causa per<br />

l'utilizzo del marchio. Sir Jack Brabham, tre<br />

volte Campione del mondo di Formula 1, ha<br />

fondato l'omonimo team nel 1960, ricevendo<br />

anche l'appoggio di Bernie Ecclestone. Vincitore<br />

di 2 Titoli Costruttori e 4 Titoli Piloti tra il<br />

1960 e il 1980, il nome Brabham ha lasciato la<br />

Formula 1 nel 1992. Sir Jack Brabham oggi ha<br />

86 anni. La disputa per l'utilizzo del nome<br />

iniziò nel 2009, quando la Formtech, un'azienda<br />

del settore automotive, dichiarò di aver<br />

preso il controllo del nome Brabham, presentando<br />

una richiesta di iscrizione al Mondiale<br />

2010. La reazione della famiglia Brabham non<br />

si fece attendere, con un’azione legale intentata<br />

contro la Formtech volta a proteggere il<br />

nome della famiglia. Intervistato da 'Total<br />

Race', David Brabham, (figlio di Jack, ndr) ha<br />

detto: “E' una questione delicata, ma credo<br />

che ci sia la possibilità di riportare il nome<br />

Brabham nel Circus. Al momento posso dirvi<br />

che c'è ancora una situazione abbastanza<br />

difficile relativa ai diritti per l'uso del nome.<br />

Fortunatamente siamo sulla buona strada per<br />

accordarci definitivamente. Quando entrambe<br />

le parti si accorderanno allora vedremo cosa è<br />

possibile fare".<br />

Tipo/Formula: Can-Am<br />

Designer: Gordon Coppuck/Jo Marquart<br />

Alim.: Lucas fuel injection - 680bhp<br />

Produzione: 3 esemplari<br />

Motore: Chevrolet V8<br />

Note: Versione modificata della M8A, aveva un passaruota anteriore<br />

scavato per migliorare l'aerodinamica ed un alettone posteriore<br />

montato sui portamozzi delle ruote. La carrozzeria era in fibra di<br />

vetro, il peso complessivo era di 637kg, 20 in meno della M8A. Il<br />

motore <strong>McLaren</strong>-Chevrolet erogava 680bhp a 10000 giri/min, sviluppato<br />

da Bolthoff, che sostituiva Knutson in seno alla <strong>McLaren</strong> Engines.<br />

Il cambio era un Hewland LG 500, manuale a 4 rapporti.<br />

Dan Gurney definì la M8B “Semplicemente avanti anni luce rispetto<br />

alle altre vetture della Serie Can-Am”. La M8B era una macchina<br />

estremamente sviluppata e l'attenzione al dettaglio in ogni aspetto<br />

della vettura era incredibile, perfino le ruote riportavano il numero di<br />

serie della vettura che andavano ad equipaggiare.

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