094 - Monaco 2011 (original) - Tuttomclaren.it
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GP MONACO <strong>2011</strong><br />
Classifiche aggiornate Piloti e Costruttori.<br />
Graduatoria dei Vinc<strong>it</strong>ori<br />
GP e dei Giri più veloci in gara.<br />
Conferenza stampa post gara di<br />
Wh<strong>it</strong>marsh, Hamilton e Button.<br />
Il fascino di Montecarlo rimane intatto malgrado l'età: quel circu<strong>it</strong>o,<br />
esattamente contrario a quanto prevedibile in una gara di<br />
Formula Uno, con i residenti incuranti al rombo dei motori...<br />
Quando si è giocato la v<strong>it</strong>toria Lewis Hamilton Sicuramente<br />
nelle qualifiche di sabato, dove in Q1 e Q2 aveva dominato, ma<br />
in quella decisiva della top ten ha toppato il momento buono...<br />
Good Guy, Bad Guy<br />
L’osservatore della Formula 1 Maurice Hamilton chiede ai tifosi<br />
quale Lewis vogliono vedere e riflette sulle risposte ricevute.<br />
Un week-end ad Alta Tensione<br />
Iniziato nel migliore dei modi, il fine settimana monegasco di<br />
Lewis ha visto precip<strong>it</strong>are le cose in maniera imprevista.<br />
Team McLaren da Montecarlo a Montreal<br />
Dopo la compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à mostrata dalla MP4-26 negli ultimi due<br />
Gran Premi, il team McLaren punta alla v<strong>it</strong>toria.<br />
Hanno senso i paragoni<br />
Prima di tentare di dare una risposta, affermativa o negativa<br />
che sia, dobbiamo considerare il contesto nel quale ciascun corridore<br />
e ciascuna squadra si sono trovati a gareggiare.<br />
Il week-end di Montecarlo<br />
PROVE LIBERE E QUALIFICHE<br />
Nelle prove libere di venerdì, Hamilton ottiene un 5° ed un 2°<br />
tempo, mentre Button un 6° ed un 4° tempo; nelle libere di sabato,<br />
Button ed il compagno di squadra ottengono il 2° e 6° tempo.<br />
Hamilton passa le prime due fasi qualificatorie col miglior tempo,<br />
mentre Button ottiene un 2° ed un 3° tempo; in Q3, per l'incidente<br />
di Perez che blocca la qualifica negli ultimi minuti, Button rimane<br />
con il 2° tempo ottenuto fino a quel momento ed Hamilton, nell'unico<br />
giro effettuato, riesce ad ottenere solo la 7a posizione. A fine<br />
prove Hamilton viene retrocesso in 10a posizione per aver tagliato<br />
la chicane nel suo unico giro veloce della Q3; partirà dal 9°<br />
posto in griglia per la non partecipazione di Sergio Perez.<br />
GARA<br />
Al via Hamilton perde una posizione mentre Button conserva<br />
la 2a, nel corso del primo giro Hamilton, nel tentativo di sorpassare<br />
Schumacher, si tocca senza subire danni. Dopo<br />
dieci giri Hamilton passa Schumacher e risale fino al 7° posto.<br />
Al 14° giro Button effettua il p<strong>it</strong> stop ed esce 4°, ma dopo<br />
le fermate degli altri piloti si trova al comando della corsa. Al<br />
21° giro Hamilton effettua il secondo cambio gomme ed esce<br />
14° per poi rimontare fino all'8° posto quando, al 33° giro,<br />
sotto il tunnel, si tocca con Massa che va a sbattere contro le<br />
barriere, mentre il pilota della McLaren prosegue. Entra in<br />
pista la Safety Car, Button ne approf<strong>it</strong>ta per il cambio gomme<br />
e torna in pista dietro al leader Vettel. Al 43° giro ad Hamilton<br />
viene infl<strong>it</strong>ta la penal<strong>it</strong>à del drive-through per il contatto con<br />
Massa, lo effettua senza perdere posizioni. Al 47° giro Button<br />
effettua il terzo p<strong>it</strong> stop ed esce dietro Vettel ed Alonso, riesce<br />
a raggiungerli ma non ad attaccarli. Al 49° passaggio<br />
Hamilton effettua l'ultimo cambio gomme ed esce 9°, poi<br />
risale fino al 7° posto. A dieci giri dalla bandiera a scacchi<br />
Alguersuari colpisce Hamilton nell'alettone posteriore, danneggiandolo<br />
ma, la Safety Car e la successiva bandiera rossa,<br />
esposta per soccorrere gli incidentati, permette al team<br />
McLaren la riparazione dell'alettone ed un ulteriore cambio<br />
gomme. A cinque giri dalla fine, Hamilton passa Maldonado<br />
spingendolo fuori pista e conquista la 6a posizione.<br />
Dopo la gara, per quest'ultima manovra, ad Hamilton viene<br />
infl<strong>it</strong>ta una penal<strong>it</strong>à di venti secondi che non ha effetto sulla<br />
classifica, perché il pilota della McLaren è l'ultimo a pieni giri.<br />
La FOTA scrive ai tifosi di Formula 1<br />
L'Associazione dei team ha comunicato l'intenzione di migliorare<br />
ulteriormente i contatti con i tifosi della Formula 1<br />
Pirelli: impossibile fare una previsione su Montreal<br />
Il forn<strong>it</strong>ore di gomme non vuole sbilanciarsi sul comportamento<br />
delle proprie coperture nel prossimo Gran Premio del Canada.<br />
GARA 6 - GP <strong>Monaco</strong> (circu<strong>it</strong>o di Montecarlo)<br />
Risultati di Prove Libere, Qualifiche, Gara e cause dei r<strong>it</strong>iri. Tutti i<br />
Dati e Tempi, di tutti i piloti, in un’esauriente scheda con tutti i<br />
risultati del week-end nel Principato di <strong>Monaco</strong>.<br />
Gran Premio della Cina <strong>2011</strong><br />
Tutti i dati statistici registrati al termine del Gran Premio della<br />
Cina sul circu<strong>it</strong>o di Shanghai. A cura di Bob Simbel.<br />
Jenson supporta il Giappone<br />
Casco speciale per Jenson Button nel week-end di <strong>Monaco</strong>. Livrea<br />
dedicata al popolo giapponese e diamanti Steinmetz.<br />
Un GP di <strong>Monaco</strong> più sicuro<br />
Dal prossimo anno la barriera sulla quale ha impattato Perez<br />
verrà spostata di circa venti metri per una via di fuga più ampia.<br />
Meglio non cambiare<br />
La Pirelli non approva la decisione di permettere alle squadre il<br />
cambio gomme durante l’interruzione del GP di <strong>Monaco</strong>.<br />
Una petizione contro il Bahrain<br />
Disponibile in rete la petizione per firmare contro il reinserimento<br />
del GP del Bahrain nel Calendario FIA di quest’anno.<br />
G R A N P R E M I O<br />
1 Sebastian Vettel 2h09’38”373<br />
2 Fernando Alonso + 1”138<br />
3 Jenson Button + 2”378<br />
4 Mark Webber + 23”110<br />
5 Kamui Kobayashi + 26”911<br />
6 Lewis Hamilton + 27”200<br />
7 Adrian Sutil + 1 giro<br />
8 Nick Heidfeld + 1 giro<br />
9 Rubens Barrichello + 1 giro<br />
10 Sebastian Buemi + 1 giro<br />
G P V ( G i r o p i ù V e l o c e )<br />
1 Mark Webber 1’16”234<br />
2 Sebastian Vettel 1’16”267<br />
3 Jenson Button 1’16”463<br />
4 Fernando Alonso 1’16”471<br />
5 Lewis Hamilton 1’17”847<br />
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copyright per immagini, link, loghi, nomi o altro, per informazioni,<br />
reclami e segnalazioni: magazine@tuttomclaren.<strong>it</strong>
P I L O T I<br />
1 - Sebastian Vettel 143<br />
2 - Lewis Hamilton 85<br />
3 - Mark Webber 79<br />
4 - Jenson Button 76<br />
5 - Fernando Alonso 69<br />
6 - Nick Heidfeld 29<br />
7 - Nico Rosberg 26<br />
8 - Felipe Massa 24<br />
9 - V<strong>it</strong>aly Petrov 21<br />
10 - Kamui Kobayashi 19<br />
11 - Michael Schumacher 14<br />
12 - Adrian Sutil 8<br />
13 - Sebastian Buemi 7<br />
14 - Rubens Barrichello 2<br />
15 - Sergio Perez 2<br />
16 - Paul di Resta 2<br />
C O S T R U T T O R I<br />
1 - Red Bull Renault 222<br />
2 - McLaren Mercedes 161<br />
3 - Scuderia Ferrari 93<br />
4 - Lotus Renault F1 50<br />
5 - Mercedes GP 40<br />
6 - Sauber Ferrari 21<br />
7 - Force India Mercedes 10<br />
8 - Toro Rosso Ferrari 7<br />
9 - Williams Cosworth 2<br />
V I T T O R I E G P<br />
Sebastian Vettel (Red Bull) 5<br />
Lewis Hamilton (McLaren) 1<br />
B E S T L A P S<br />
Mark Webber (Red Bull) 4<br />
Malesia - Sepang 1’40’’571<br />
Cina - Shanghai 1’38’’993<br />
Turchia - Istanbul 1’29’’703<br />
<strong>Monaco</strong> - Montecarlo 1’16’’234<br />
Lewis Hamilton (McLaren) 1<br />
Spagna - Barcellona 1’26’’727<br />
Felipe Massa (Ferrari) 1<br />
Australia - Melbourne 1’28’’947<br />
"Oggi la nostra vettura ha dimostrato<br />
di essere compet<strong>it</strong>iva e<br />
credo che siamo stati un po'<br />
sfortunati a non essere riusc<strong>it</strong>i a<br />
convertire questo buon week-end in una v<strong>it</strong>toria.<br />
Per Jenson abbiamo adottato una strategia di<br />
tre soste e se non fosse stato per la bandiera<br />
rossa proprio nel momento in cui Jenson aveva<br />
brillantemente raggiunto Fernando e Sebastian,<br />
probabilmente la strategia avrebbe funzionato.<br />
Purtroppo la sospensione della gara ha fatto<br />
fallire defin<strong>it</strong>ivamente questa possibil<strong>it</strong>à. Detto<br />
questo, Jenson ha guidato non solo in maniera<br />
perfetta, ma anche molto veloce. Ha saputo<br />
rimontare alla grande sui primi, ha segnato il<br />
giro numero 10.000 dei giri in testa ad un GP<br />
per la McLaren, ha provato a mettere pressione<br />
a chi gli stava davanti senza mai perdere d'occhio<br />
l'usura dei suoi pneumatici,insomma una<br />
"È stato un weekend decisamente deludente.<br />
Nel corso della gara ho fatto alcune<br />
manovre decise su tre piloti, Michael,<br />
Felipe e Pastor, bene, per due di queste<br />
sono stato penalizzato dai Commissari.<br />
Sanzioni che non condivido e che di<br />
fatto sono state molto frustranti per me.<br />
Qui è davvero molto difficile passare e<br />
"Ho avuto una gara molto combattuta<br />
qui a <strong>Monaco</strong>. Quando mi sono<br />
trovato davanti tutto funzionava alla<br />
perfezione, poi abbiamo montato un<br />
altro set di gomme e tutto procedeva<br />
per il meglio. Fino all'entrata in<br />
pista della Safety car, in quel momento<br />
ci siamo trovati in una s<strong>it</strong>uazione<br />
molto difficile. Sebastian ha<br />
deciso di rimanere fuori, il problema<br />
era però che dovevo obbligatoriamente<br />
rientrare ai box per montare<br />
pneumatici soft. Questa ulteriore<br />
sosta mi ha messo alle spalle di<br />
Fernando. Certo sono riusc<strong>it</strong>o a<br />
recuperare il distacco dai primi due<br />
abbastanza in fretta, ma la v<strong>it</strong>toria<br />
penso fosse alla portata di tutti e tre<br />
oggi. Le gomme di Sebastian erano<br />
molto degradate, Fernando lo pressava<br />
in maniera pesante, io non<br />
potevo fare altro che stare a guardare,<br />
con la speranza di poter approf<strong>it</strong>tare<br />
del più piccolo errore.<br />
Queste sono forse state le fasi più<br />
divertenti per me, ero quasi uno<br />
spettatore e cercavo di studiare<br />
ogni possibile mossa per attaccare<br />
e superare. Certo è che in quel momento<br />
tutti e tre abbiamo avuto reali<br />
possibil<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>toria, ma la Safety<br />
car e la successiva esposizione<br />
prestazione eccellente. Lewis purtroppo ha avuto<br />
invece un pomeriggio decisamente frustrante.<br />
Qui a Montecarlo, quando si parte a centro<br />
gruppo, si corre sempre il rischio di restare<br />
coinvolti in qualche incidente, soprattutto se,<br />
come Lewis, sei un pilota che non rinuncia mai<br />
e ci prova sempre. Questo è Lewis, e anche per<br />
questo è un pilota fantastico, in grado di rendere<br />
le gare decisamente ecc<strong>it</strong>anti. Dunque sì, è<br />
deluso, proprio perché è stato veloce per tutto il<br />
weekend. Ma questa è Montecarlo e più in generale<br />
queste sono le corse. Al termine della<br />
gara era davvero demoralizzato e nel corso di<br />
un'intervista televisiva ha avuto un'usc<strong>it</strong>a infelice<br />
parlando delle penal<strong>it</strong>à sub<strong>it</strong>e, facendo riferimento<br />
ad Ali G. Sono però lieto di dire che ha<br />
scelto di tornare sui suoi passi e ha nuovamente<br />
incontrato i commissari per chiarire ed appianare<br />
le cose in maniera defin<strong>it</strong>iva.”<br />
della bandiera rossa ha di fatto azzerato<br />
il tutto, anche perché abbiamo<br />
cambiato le gomme in vista dei<br />
cinque giri finali, il che è stato un po'<br />
strano, sinceramente non sapevo di<br />
questa procedura prevista dal regolamento,<br />
ma probabilmente ho solo<br />
bisogno di leggerlo con più attenzione.<br />
Alla ripartenza ci siamo r<strong>it</strong>rovati<br />
tutti con gomme nuove e le differenze<br />
prestazionali registrate prima<br />
della bandiera rossa sono state<br />
completamente azzerate. La squadra<br />
ha fatto un ottimo lavoro questo<br />
fine settimana, sono abbastanza<br />
soddisfatto anche per la strategia<br />
adottata. Abbiamo cercato di adottare<br />
qualcosa di diverso per contrastare<br />
Sebastian ed effettivamente<br />
sembrava la scelta giusta, purtroppo<br />
non è andata così, ma del resto<br />
a <strong>Monaco</strong> la safety-car è un evento<br />
con cui ci si r<strong>it</strong>rova spesso a fare i<br />
conti. Non sono arrabbiato, piuttosto<br />
sono deluso per non essere<br />
riusc<strong>it</strong>o a portare a casa un risultato<br />
che poteva essere decisamente<br />
migliore. La squadra mer<strong>it</strong>ava di<br />
più, anche se un terzo posto non è<br />
poi così male, ora però in Canada<br />
speriamo di raccogliere punti più<br />
importanti".<br />
raramente cap<strong>it</strong>a l'occasione buona per<br />
provarci, questo è quello che ho fatto,<br />
c'ho provato, ho corso sempre al massimo,<br />
e penso di aver messo in scena<br />
anche un bello spettacolo per gli appassionati<br />
di Formula 1, per questo non<br />
penso di aver mer<strong>it</strong>ato tutte le penalizzazioni<br />
che mi sono state infl<strong>it</strong>te.”<br />
GP <strong>Monaco</strong> <strong>2011</strong> - Meteo: cielo sereno - Temp.: pista: 43° - ambiente: 23°<br />
Circu<strong>it</strong>o di Montecarlo: Lunghezza tracciato: 3,340km - Giri tot. 78 - Durata tot. 2h09’38”373
© Getty Images<br />
Il fascino di Montecarlo rimane intatto malgrado l'età<br />
uel circu<strong>it</strong>o, esattamente contrario<br />
Q<br />
a quanto prevedibile in una gara<br />
di Formula Uno, con i residenti o meno<br />
mollemente incontaminati al sole,<br />
incuranti del rombo dei motori alle<br />
loro spalle, le veline finalmente insignificanti<br />
in quanto nel Principato è<br />
tutto favola e quindi sono assolutamente<br />
tutti belli e giovani, il ricordo<br />
delle vecchie Mercedes ai tempi di<br />
Fangio che erano qui costrette ad usare<br />
una versione di vettura completamente<br />
diversa (allora si poteva) dato<br />
che la principale non riusciva a fare le<br />
curve di raggio così stretto, il povero<br />
Albertone Ascari a bagno nel mare,<br />
vettura compresa, poi la tragedia di<br />
Bandini ingoiato dal fuoco, l' ilar<strong>it</strong>à<br />
del "matto" Gian Carlo Regazzoni (in<br />
arte Clay) che pretendeva di salire sul<br />
marciapiede all'interno del tornantino<br />
per superare lì e magari non spaccare<br />
tutto, Graham Hill che vinceva a mani<br />
basse con la B.R.M. che solo lui sapeva<br />
guidare qui......... insomma tutto<br />
quel mondo passato a ricordare che<br />
qui si è consumata una gran fetta di<br />
storia dell'automobilismo mondiale<br />
nella sua più alta categoria.<br />
Ecco pertanto che, soprattutto alla luce<br />
di questo antico, ma sempre attuale,<br />
passato, viene da sorridere al commento<br />
di quattro "esperti", nati ieri col<br />
buio, che pretendono di esprimere giudizi<br />
del tipo " Alonso secondo, sfortunato,<br />
mer<strong>it</strong>ava il primo posto, ma è<br />
entrata la Safety car a salvare Vettel..."<br />
Ma dove erano <br />
Vettel, se vogliamo raccontare la gara<br />
con i se ed i ma, avrebbe verosimilmente<br />
doppiato quasi tutti senza Safety<br />
1 e 2 e quindi lascino perdere le<br />
gare viste dal secondo tempo e pensino<br />
che a Ferrari è andata benissimo<br />
così, senza nulla togliere al grandissimo<br />
Alonso che qui ha avuto modo di<br />
esprimere il suo potenziale tecnico,<br />
umiliato invece in altri circu<strong>it</strong>i.<br />
Simpatica la gara di Button che in teoria<br />
(secondo i Soloni di prima) avrebbe<br />
potuto anche vincere, ma non qui a<br />
Montecarlo ove un certo Coulthard,<br />
semplicemente non commettendo errori,<br />
tenne dietro Schumacher per<br />
mezza gara, alla faccia del più veloce.<br />
La "lunga" McLaren, che nessun commentatore<br />
tecnico o meno riesce a dire,<br />
si adatta qui per le sospensioni, in<br />
grado di aggredire i cordoli (da sempre)<br />
come nessun'altra vettura del<br />
mazzo.<br />
Red Bull comunque ancora vettura da<br />
battere e da rivedere sui circu<strong>it</strong>i tradizionali,<br />
non sulle stradine di c<strong>it</strong>tà,<br />
Montreal compresa.<br />
Hamilton paga la qualifica ed una condotta<br />
di gara conseguente al sabato, il<br />
resto è pura fantastica poesia.<br />
Buona serata a tutti.__
Quando si è giocato la v<strong>it</strong>toria Lewis Hamilton Sicuramente<br />
nelle qualifiche di sabato, dove in Q1 e Q2 aveva<br />
dominato, ma in quella decisiva della top ten ha toppato<br />
il momento del giro buono. Ma Hamilton e la McLaren<br />
non potevano sapere che Perez si sarebbe schiantato<br />
all’usc<strong>it</strong>a del Tunnel e che le prove di fatto finissero lì.<br />
C<br />
ol senno di poi avrebbero<br />
potuto scegliere un’altra<br />
strategia, ma in F1 la programmazione<br />
non sempre dà i risultati<br />
sperati. Poi vanno aggiunte le tre<br />
penal<strong>it</strong>à, un record, ricevute<br />
dall’inglese tra sabato e domenica.<br />
Che fosse una furia è vero,<br />
perché si sa che Lewis è così, se<br />
perde l’attimo buono poi fa di<br />
tutto per recuperare, costi quel<br />
che costi. A difenderlo si passa<br />
per suoi paladini estremi, magari<br />
poco imparziali, ma chi accetta<br />
le sue cosiddette “bravate” è<br />
gente che ama le corse allo stato<br />
puro, ovvero quando l’istinto e il<br />
coraggio emergono al di fuori<br />
della strategia e delle regole<br />
spesso insulse. Perché quando la<br />
pol<strong>it</strong>ica entra troppo prepotentemente<br />
nello sport lo azzera dei<br />
© Getty Images<br />
© DR/Nextgen-Auto.com<br />
suoi momenti più belli, lo spettacolo<br />
che può regalare. Per cui i<br />
benpensanti e quelli che amano<br />
le corse organizzate a tavolino<br />
fanno in fretta ad add<strong>it</strong>are Hamilton<br />
come un “pazzo” che,<br />
mezzo ubriaco, a fine gara sfoga<br />
la sua frustrazione prendendosela<br />
con tutti, dai commissari che<br />
gli hanno dato penal<strong>it</strong>à stupide, a<br />
due piloti non troppo furbi, come<br />
Massa e Maldonado, con il dubbio<br />
atroce che la sua pelle nera<br />
non piaccia a tutti. Il pazzo è lui,<br />
che poi ha chiesto scusa per ev<strong>it</strong>are<br />
sanzioni estreme, oppure<br />
sono vigliacchi coloro che pensano<br />
di strozzare le corse dentro<br />
a regolamenti fatti per essere<br />
manipolati a piacere da chi governa<br />
questo sport E poi se<br />
qualcuno non ci sta a questi giochetti<br />
un tantino vergognosi va<br />
catechizzato come ai tempi<br />
dell’Inquisizione perché si attengano<br />
al vangelo dell’ipocrisia.<br />
Chi vuole tarpare le ali ad Hamilton<br />
dovrebbe rendersi conto<br />
che calano gli spettatori negli<br />
autodromi, causa la crisi economica,<br />
ma anche dalla quasi certezza<br />
che più o meno vincerà<br />
sempre lo stesso. L’unica variante<br />
estrema che può far cambiare<br />
il corso della storia si chiama<br />
proprio Lewis Hamilton e allora,<br />
invece di sbatterlo continuamente<br />
in pasto ai lupi, sarebbe il caso<br />
di esaltarlo, perché senza di lui<br />
la F1 sarebbe proprio povera.<br />
Con tutto il rispetto per gli altri<br />
Campioni, bravi sì, ma privi di<br />
quell’esuberanza tipica del fuoriclasse.<br />
A noi Lewis piace così e<br />
siamo certi che molti che vanno<br />
alle gare di F1 lo fanno perché<br />
con lui c’è sempre la speranza di<br />
vedere qualcosa di diverso ed<br />
estremamente bello.
Maurice Hamilton,<br />
osservatore e collaboratore<br />
per la BBC, con ventennale<br />
esperienza nel campo<br />
della massima Formula, ha chiesto<br />
tram<strong>it</strong>e la sua pagina di Tw<strong>it</strong>ter<br />
quale Lewis Hamilton preferiscono i<br />
tifosi della Formula 1, prendendo in<br />
esame le sue manovre di sorpasso<br />
nel Gran Premio di <strong>Monaco</strong> e anche<br />
il suo sfogo personale al termine della<br />
gara più glamour della stagione.<br />
a risposta è stata veloce e chiara. La<br />
L maggioranza (circa il 70%) preferisce<br />
un Hamilton proprio così, come visto<br />
nell'ultimo Gran Premio. Le persone apprezzano<br />
il suo amore per la corsa, la sua<br />
volontà di attaccare sempre, la carica<br />
adrenalinica che Lewis porta sempre<br />
in pista. Ma la preferenza è stata dettata<br />
anche dal fatto che Lewis è un pilota<br />
che dice sempre quello che pensa,<br />
anche se, come nei molti dei commenti<br />
che ho letto, molti pensano che a<br />
<strong>Monaco</strong>, ad esempio, alcune delle sue<br />
riposte sono state forse troppo ed inutilmente<br />
pesanti.<br />
Come sempre, grazie anche al beneficio<br />
del 'senno di poi', proviamo a raggiungere<br />
il giusto equilibrio. Diamo<br />
allora un'occhiata ai suoi sorpassi, a<br />
partire dalla manovra su Michael<br />
Schumacher alla St. Devote, questa era la<br />
perfezione totale, frutto anche della piena<br />
collaborazione da parte di entrambi i piloti.<br />
Schumy infatti lo vede arrivare e lascia uno<br />
spazio piccolo, ma comunque sufficiente<br />
per provare a passare: per quel che mi riguarda,<br />
questo rappresenta una forma di<br />
rispetto a 360°.<br />
Restiamo in questo punto del tracciato e<br />
andiamo avanti velocemente con le immagini,<br />
fino alla manovra esegu<strong>it</strong>a da Lewis<br />
su Maldonado, o forse per meglio dire,<br />
© WRI2/Nextgen-Auto.com<br />
esegu<strong>it</strong>a ai danni di Maldonado. Il posizionamento<br />
delle vetture è quasi identico, ma<br />
la differenza sta nel fatto che la gara è appena<br />
ripart<strong>it</strong>a e dopo l'interruzione con<br />
bandiera rossa, Maldonado probabilmente<br />
era più concentrato sulle macchine che lo<br />
precedevano piuttosto di quelle che invece<br />
© photo4/motori online.com<br />
lo incalzavano da dietro. Secondo Hamilton,<br />
Maldonado ha affrontato la curva senza<br />
curarsi di notare che aveva la MP4-26<br />
negli specchietti, chiudendo la traiettoria in<br />
maniera veloce. Probabilmente Lewis si<br />
aspettava da Pastor un comportamento simile<br />
a quello tenuto da Schumy, ma in<br />
questo caso le vetture non erano affiancate<br />
e Lewis ha fatto un’entrata<br />
decisamente dura su Maldonado.<br />
Si potrebbe anche obiettare, come del<br />
resto a fatto Sir Jackie Stewart, che<br />
Hamilton forse non ha minimamente<br />
pensato al possibile rischio a cui si<br />
stava esponendo con la decisione di<br />
fare una manovra del genere, senza<br />
avere la sicurezza totale riguardo alle<br />
reazioni che Maldonado avrebbe potuto<br />
avere. Hamilton potrebbe però argomentare<br />
sull'accaduto, affermando<br />
che a <strong>Monaco</strong> se intendi passare, devi avere<br />
un particolare approccio alla gara, diversamente<br />
si resta fermi nella propria posizione<br />
e si osserva quello che accade ai<br />
colleghi, s<strong>it</strong>uazione nella quale Hamilton<br />
non si sente di certo a suo agio.
Analizzando invece il contatto con<br />
Massa al tornantino, da notare che nel<br />
corso del primo giro, Schumacher ha<br />
'infilato' Hamilton con una manovra<br />
molto simile, ma in questo caso Lewis<br />
ha dato spazio e penso che questa<br />
manovra abbia innescato poi lo stesso<br />
reciproco rispetto mostrato da Michael<br />
quando ha sub<strong>it</strong>o il sorpasso di cui<br />
abbiamo parlato prima. Anche in questo<br />
caso, forse Lewis ha pensato che<br />
Felipe si comportasse come aveva<br />
fatto lui con Michael, ma la chiusura<br />
della porta da parte del ferrarista brasiliano<br />
è stata brusca e molto anticipata<br />
rispetto alla traiettoria ideale.<br />
Qui abbiamo quindi una s<strong>it</strong>uazione<br />
nella quale vediamo Lewis attaccare<br />
forse un po' troppo tardi, ma anche un<br />
Massa che come Maldonado, non si<br />
preoccupa di vedere la MP4-26 negli<br />
specchietti, ma affronta il tornantino<br />
con il chiaro intento di non far passare<br />
Lewis. Chiaro che con questo tipo<br />
di collaborazione, la collisione diventa<br />
inev<strong>it</strong>abile.<br />
Anthony Davidson, ex pilota di F1 ed<br />
ora commentatore per la BBC Radio<br />
5 Live, ha descr<strong>it</strong>to come 'goffi' i<br />
tentativi di sorpasso e di ostruzione<br />
da parte di entrambi i piloti. Ecco,<br />
ancora una volta penso che questa sia<br />
la conclusione più bilanciata.<br />
Certo è difficile aspettarsi un Massa<br />
che nell'affrontare il tornantino e incalzato<br />
da dietro, si possa comportare<br />
in maniera tale da agevolare il sorpasso,<br />
ma è altrettanto certo che Hamilton<br />
ci avrebbe provato ancora e ancora,<br />
sfruttando ogni minima possibil<strong>it</strong>à,<br />
anche se non ce ne stato bisogno.<br />
E questo ci porta al tema centrale di<br />
questa riflessione: dalle risposte postate<br />
su Tw<strong>it</strong>ter, si evince che i fan<br />
vogliono vedere in pista un pilota che<br />
attacca sempre, ma è anche vero che<br />
molti invece pensano che a <strong>Monaco</strong><br />
Lewis sia stato troppo esagerato.<br />
Molti altri invece affermano che le<br />
cose per Lewis hanno iniziato ad incrinarsi<br />
dopo la deludente qualifica<br />
del sabato, infatti da quel momento la<br />
tensione per lui ha iniziato a salire. A<br />
questo aggiungiamo anche che si è<br />
visto un Button partire dalla prima<br />
fila, posizione a cui ambiva anch’egli.<br />
Poi in gara, con un primo p<strong>it</strong> stop<br />
confuso che gli ha fatto perdere secondi<br />
preziosi, poi la penal<strong>it</strong>à e infine<br />
la rottura dell'ala posteriore proprio a<br />
pochi giri dal termine, hanno decisamente<br />
portato alle stelle la sua carica<br />
adrenalinica.<br />
In conclusione, condivido il livello di<br />
emozioni che susc<strong>it</strong>a un pilota che<br />
cerca sempre di ottenere il massimo<br />
in qualsiasi condizione e in un certo<br />
senso posso anche apprezzare il pilota<br />
che dice esattamente quello che pensa,<br />
ma forse in questa occasione, Hamilton<br />
avrebbe dovuto reagire con<br />
una certa tranquill<strong>it</strong>à o, come direbbe<br />
Sir Jackie, 'con una corretta gestione<br />
mentale'. Tutto questo naturalmente<br />
non deve essere motivo di preoccupazione<br />
per la condizione psicologica di<br />
Lewis, il quale ha più volte dimostrato<br />
che non è il tipo di pilota che si<br />
siede e si deprime, anzi se mi chiedo<br />
quanti di voi sono disposti a scommettere<br />
sul fatto che se anche a Montreal<br />
si troverà a suo agio con la vettura,<br />
sarà certamente tra i candidati<br />
più gettonati per la v<strong>it</strong>toria, (tra l'altro<br />
si tratta di un altro circu<strong>it</strong>o che lui<br />
ama particolarmente), beh, sono sicuro<br />
che non ho bisogno di Tw<strong>it</strong>ter per<br />
conoscere la risposta.<br />
fonte: www.grandprix.com<br />
© WRI2/Nextgen-Auto.com<br />
© photo4/motori online.com<br />
© Sutton Images<br />
Un Gran Premio ad alta tensione per il Campione del Mondo 2008 Lewis<br />
Hamilton, il quale ha raccontato di aver rifiutato di r<strong>it</strong>irarsi dalla gara dopo<br />
aver sub<strong>it</strong>o un tamponamento dalla Toro Rosso di Alguersuari che gli ha<br />
seriamente compromesso la stabil<strong>it</strong>à dell'ala posteriore. Con ben tre<br />
'penalty' sub<strong>it</strong>i nel corso dell'intero weekend, il pilota della McLaren ha<br />
chiuso la gara cr<strong>it</strong>icando duramente i Commissari, poi, una volta calmati gli<br />
animi, è tornato sui suoi passi chiedendo scusa e spiegando le motivazioni<br />
del suo comportamento. Intervistato dal 'Guardian' ha detto: "Sentivo di<br />
avere tutto quello che mi serviva per vincere questa gara, poi però sono<br />
successe tante cose, degli imprevisti improvvisi e inaspettati. Sabato ad<br />
esempio le qualifiche non sono state impostate bene, ho perso molto tempo<br />
e con un ultimo tentativo risicato non sono stato in grado si segnare un buon<br />
risultato per la griglia di partenza. In gara poi ho sempre attaccato, ho sfruttato<br />
ogni minima occasione per passare e portarmi avanti, ma ho avuto la<br />
sensazione che alcuni piloti non mi abbiano lasciato un minimo di spazio<br />
per tentare un attacco, come risultato ho ricevuto io delle sanzioni. Stiamo<br />
parlando di gare motoristiche e chiaramente <strong>Monaco</strong> non è una tracciato<br />
che favorisce i sorpassi, io<br />
però ho cercato di farli<br />
ugualmente, in questo Gran<br />
Premio la mia missione era<br />
quella di portarsi il più<br />
avanti possibile dopo una<br />
partenza da centro gruppo.<br />
Purtroppo le collisioni mi<br />
hanno procurato qualche<br />
sanzione ed infine sono<br />
© DR/Nextgen-Auto.com<br />
stato colp<strong>it</strong>o nel retrotreno e<br />
la mia ala posteriore ha iniziato a cedere, quando la squadra mi ha detto di<br />
rientrare ai box avvisandomi che dovevo r<strong>it</strong>irarmi, semplicemente mi sono<br />
rifiutato, non volevo crederci, un r<strong>it</strong>iro a <strong>Monaco</strong> è una cosa che non voglio<br />
nemmeno prendere in considerazione. Fortunatamente è arrivata la bandiera<br />
rossa e questo mi ha permesso di lim<strong>it</strong>are un po' i danni ed ottenere qualche<br />
punto per me e per la squadra, prendere zero punti sarebbe stato molto più<br />
dannoso per il mio Campionato. Nel corso della gara, al mio primo p<strong>it</strong>-stop<br />
sono rientrato e i ragazzi non erano ancora pronti, questo mi è costato ulteriore<br />
tempo, poi la penal<strong>it</strong>à e il tamponamento finale, insomma la tensione<br />
era ormai alle stelle. La preparazione del GP stava andando a gonfie vele,<br />
tutto era perfetto, sono sempre stato molto veloce e avevo concrete possibil<strong>it</strong>à<br />
di v<strong>it</strong>toria."<br />
fonte: GPUpdate.net
© DR/Nextgen-Auto.com<br />
Il Circus viaggia verso il Canada. Montreal si<br />
appresta ad osp<strong>it</strong>are la settima gara del Mondiale<br />
di Formula 1. Button, Hamilton e Wh<strong>it</strong>marsh<br />
si aspettano un altro weekend entusiasmante e<br />
contano sulla compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à mostrata dalla MP4-<br />
26 nelle ultime due gare, in Spagna e a <strong>Monaco</strong>.<br />
"Montreal è un posto molto speciale<br />
per me. Li ho ottenuto la mia prima<br />
Pole e sempre li ho vinto la mia prima<br />
gara in Formula Uno. Ho sempre<br />
sent<strong>it</strong>o molto feeling con quel circu<strong>it</strong>o,<br />
il tracciato sembra adattarsi al<br />
mio stile di guida e lo scorso anno<br />
ho vinto la gara partendo proprio<br />
dalla Pole Pos<strong>it</strong>ion. Ancora più importante<br />
per me sono però i tanti fans<br />
che si r<strong>it</strong>rovano per assistere al Gran<br />
Premio e credo che questo sia l'aspetto<br />
più bello. Grandi appassionati,<br />
persone solidali e incredibilmente<br />
amichevoli. Ricordo sempre con piacere<br />
le mie vis<strong>it</strong>e in c<strong>it</strong>tà, tra le esperienze<br />
più emozionanti da quando<br />
sono in Formula Uno. Dopo le difficoltà<br />
di <strong>Monaco</strong>, sono molto impaziente<br />
di arrivare a Montreal dove<br />
tutto il Circus riceverà il sol<strong>it</strong>o amichevole<br />
benvenuto. La nostra vettura<br />
dovrebbe ben adattarsi a questa pista,<br />
possiamo contare su un gran motore<br />
e sul miglior sistema KERS attualmente<br />
impiegato dai team, inoltre<br />
abbiamo finalmente una trazione<br />
eccellente nella percorrenza delle<br />
curve lente. Credo e spero quindi di<br />
poter portare a termine un weekend<br />
pos<strong>it</strong>ivo, per me e per la squadra."<br />
"All'interno del team McLaren<br />
stiamo attraversando un frizzante<br />
periodo di vero slancio, r<strong>it</strong>engo di<br />
aver avuto una vettura sufficientemente<br />
compet<strong>it</strong>iva per pensare di<br />
poter vincere sia in Spagna che a<br />
<strong>Monaco</strong>, qualche miglioramento<br />
anche in qualifica e credo di poter<br />
affermare che potremmo anche<br />
essere vicini a poter dettare il r<strong>it</strong>mo<br />
di gara. Io ci credo, proprio<br />
perché nelle ultime due gare abbiamo<br />
dimostrato di poter competere<br />
per il podio e per la v<strong>it</strong>toria.<br />
Tornando al Gran Premio di <strong>Monaco</strong>,<br />
posso r<strong>it</strong>enermi soddisfatto<br />
del risultato. Abbiamo mancato la<br />
v<strong>it</strong>toria, ma sono successe tante<br />
cose e tutto sommato sono contento<br />
di essere riusc<strong>it</strong>o a portare a<br />
casa un podio comunque importante.<br />
Lo scorso anno ho avuto<br />
una buona gara a Montreal, la vettura<br />
si è comportata molto bene e<br />
con la squadra siamo riusc<strong>it</strong>i a<br />
segnare una fantastica doppietta.<br />
In Nord America non ho mai vinto,<br />
ma sono convinto che ci presenteremo<br />
in pista con il passo<br />
giusto per poter pensare al miglior<br />
risultato possibile."<br />
"In Spagna e a <strong>Monaco</strong> non siamo riusc<strong>it</strong>i a<br />
concretizzare le buone performances mostrate<br />
dalla nostra vettura, questo ha aumentato<br />
ancora di più il desiderio di vincere<br />
e ha avuto un effetto pos<strong>it</strong>ivo sullo spir<strong>it</strong>o<br />
di tutta la squadra. Tutti noi vogliamo<br />
ora salire sul gradino più alto del podio.<br />
Certo è stato deludente non cogliere la v<strong>it</strong>toria<br />
a Montecarlo, ma lo è stato proprio<br />
perché siamo consapevoli di avere a disposizione<br />
un pacchetto compet<strong>it</strong>ivo, soprattutto<br />
in assetto da gara. Per questo non ci arrenderemo<br />
e il nostro obbiettivo sarà ancora<br />
una volta quello di rendere dura la v<strong>it</strong>a al<br />
team attualmente più veloce, la Red Bull. Il<br />
circu<strong>it</strong>o Gilles Villeneuve è stato teatro di<br />
alcuni ricordi che rimarranno indelebilmente<br />
impressi nella storia del team McLaren:<br />
le v<strong>it</strong>torie di Lewis nel 2007 e lo scorso<br />
anno, risultato ancora più importante grazie<br />
alla seconda posizione di Jenson, ma anche<br />
gli avvenimenti del 2008 in usc<strong>it</strong>a dalla p<strong>it</strong>lane,<br />
con il contatto tra Lewis, Kimi e Nico,<br />
nel bene e nel male sono tutti ricordi che<br />
resteranno vivi nella nostra mente. Montreal<br />
è sempre stato un circu<strong>it</strong>o dove la nostra<br />
macchina, insieme al pacchetto motore, ha<br />
dato prova di essere estremamente compet<strong>it</strong>iva,<br />
sono molto fiducioso e credo che assisteremo<br />
ad un'altra entusiasmante gara la<br />
prossima settimana."<br />
fonte: www.formula1.com
Una delle domande che gli appassionati<br />
di Formula Uno si pongono<br />
è sapere chi sia, o sia stato, il pilota<br />
più forte. E le diverse risposte sono<br />
basate sulla preferenza individuale,<br />
sui dati statistici, oppure ancora<br />
sull’onda emotiva originata da un<br />
evento luttuoso. Inoltre, durante<br />
le cronache televisive dei Gran<br />
Premi si sente affermare che il<br />
M<br />
tal pilota, fresco vinc<strong>it</strong>ore dell’<br />
ultima gara, ha raggiunto in<br />
classifica in quanto a v<strong>it</strong>torie<br />
iridate il tal altro pilota del<br />
passato, oppure che ha conquistato<br />
una somma di punti<br />
pari ad altri Campioni<br />
che lo hanno preceduto.<br />
a ha senso fare paragoni, fossero anche<br />
solo in termini numerici, tra piloti<br />
di epoche diverse Prima di tentare di<br />
dare una risposta, affermativa o negativa<br />
che sia, dobbiamo considerare il contesto<br />
nel quale ciascun corridore e ciascuna squadra<br />
si sono trovati a gareggiare. E per fare<br />
ciò occorre dividere la storia del Campionato<br />
del Mondo Conduttori (è questa la denominazione<br />
corretta) grosso modo in quattro<br />
periodi, tralasciando, per non dilungarsi eccessivamente,<br />
il periodo ante-1950 quando<br />
non esisteva un Mondiale riservato ai piloti.<br />
I periodi considerati sono:<br />
1) dal 1950, inizio del Mondiale inteso in forma moderna,<br />
fino a metà anni Sessanta;<br />
2) da metà anni Sessanta alla fine dei Settanta;<br />
3) dagli anni Ottanta alla seconda metà dei Novanta;<br />
4) da metà anni Novanta fino ad oggi.<br />
© WRI2/Nextgen-Auto.com
È una distinzione che nasce<br />
da fattori regolamentari, tecnici,<br />
organizzativi, sociali e,<br />
non ultimo, dalla sicurezza.<br />
Dal 1950, inizio del Mondiale<br />
inteso in forma moderna, fino<br />
a metà anni Sessanta<br />
Negli anni Cinquanta la stagione<br />
iridata prevedeva un<br />
numero ristretto di Gran Premi,<br />
sette, otto, difficilmente<br />
di più. Undici fu il massimo.<br />
I punti erano attribu<strong>it</strong>i ai primi<br />
sei classificati con il cr<strong>it</strong>erio<br />
8-6-4-3-2-1, più un punto<br />
per chi otteneva il giro più<br />
veloce. I piloti arrivavano<br />
alla Formula Uno dopo un<br />
lungo tirocinio nelle diverse<br />
categorie.<br />
Le gare erano lunghe, spesso<br />
oltre i 400 chilometri. Si disputavano<br />
con monoposto da<br />
condurre con oculatezza ev<strong>it</strong>ando<br />
di spremerne la meccanica<br />
per lungo tempo, pena<br />
restare appiedati. Era però<br />
possibile, in caso di problemi,<br />
continuare la gara sulla monoposto<br />
di un collega per<br />
arrivare comunque fino in<br />
fondo, con la speranza di<br />
conquistare almeno qualche<br />
punto. La sensibil<strong>it</strong>à del pilota,<br />
volta a percepire anche<br />
piccoli segni di affaticamento<br />
della monoposto, era fondamentale.<br />
La comunicazione<br />
con il box c’era, ma era affidata<br />
a cartelli che venivano<br />
esposti dai meccanici nel momento<br />
in cui il pilota passava<br />
sul rettifilo di partenza. La<br />
fermata per un’eventuale<br />
guasto o foratura era lunga e<br />
faceva perdere parecchio<br />
tempo, anche qualche giro.<br />
Chi era in testa, inoltre, non è<br />
detto che vedesse la bandiera<br />
a scacchi perché la noia meccanica<br />
era sempre in agguato.<br />
Quante volte, infatti, piloti<br />
scattati al comando dopo una<br />
qualifica in prima fila dovettero<br />
arrendersi ad una panne<br />
anche banale Per questo la<br />
percentuale di arrivi in rapporto<br />
alle partenze era di parecchio<br />
inferiore a quella che<br />
riscontriamo al giorno d’oggi.<br />
Quindi anche la probabil<strong>it</strong>à di<br />
v<strong>it</strong>toria era più bassa di quella<br />
su cui può contare un pilota<br />
del giorno d’oggi che si<br />
trovi in testa. È anche vero<br />
che per uno che si r<strong>it</strong>irava ce<br />
n’era un altro dietro che a-<br />
vanzava in classifica, ma la<br />
probabil<strong>it</strong>à di r<strong>it</strong>iro era<br />
all’incirca la stessa anche per<br />
chi inseguiva e quindi il discorso<br />
restava invariato.<br />
Abbiamo accennato al fattore<br />
sicurezza. Può sembrare poco<br />
pertinente, invece è fondamentale<br />
perché mette in rilievo<br />
il coraggio, la sicurezza, la<br />
determinazione con la quale<br />
ciascun conduttore affrontava<br />
una manovra al lim<strong>it</strong>e. La<br />
© Sutton Images<br />
consapevolezza che oggi i<br />
piloti hanno di uscire con<br />
tutta probabil<strong>it</strong>à indenni da<br />
un eventuale incidente, dona<br />
loro una tranquill<strong>it</strong>à sconosciuta<br />
ai colleghi di ieri. I<br />
circu<strong>it</strong>i oggi presentano ampie<br />
vie di fuga che riducono<br />
enormemente le conseguenze<br />
in caso d’usc<strong>it</strong>a di pista. Negli<br />
anni considerati, invece, si<br />
correva sì in impianti permanenti<br />
(Monza, Silverstone ad<br />
esempio) non certo attrezzati<br />
come oggi in quanto a protezioni,<br />
ma anche lungo circu<strong>it</strong>i<br />
ricavati da strade extraurbane<br />
normalmente aperte al<br />
traffico (Spa - Francorchamps),<br />
su tracciati c<strong>it</strong>tadini<br />
(Montecarlo) o in autodromi<br />
caratterizzati da lunghi tratti<br />
© Unknown<br />
Uno scatto del Gran Premio d'Italia del 1954: La Ferrari di<br />
Alberto Ascari insegue la Mercedes di Juan Manuel Fangio.<br />
1966 - Gran Premio di <strong>Monaco</strong>. La McLaren debutta in Formula 1. Bruce McLaren al volante<br />
della M2B alimentata da una versione modificata del motore V8 Ford Indianapolis.<br />
in zone collinose che li facevano<br />
somigliare più ad un<br />
attuale percorso da rally che<br />
ad una pista (Nürburgring,<br />
Clermont Ferrand...). La disponibil<strong>it</strong>à<br />
di mezzi di soccorso,<br />
la loro rapid<strong>it</strong>à<br />
d’intervento, la presenza di<br />
personale specializzato è oggi,<br />
fortunatamente, una costante<br />
anche nelle sessioni di<br />
prova. Ieri regnava molta più<br />
approssimazione. Oggi per<br />
un’auto ferma in un punto<br />
pericoloso interviene la safety-car:<br />
ieri il pilota era avvert<strong>it</strong>o<br />
del pericolo dalle bandiere<br />
gialle sventolate dai<br />
commissari, ma non vi era<br />
alcuna interruzione della gara<br />
nemmeno in caso di es<strong>it</strong>o<br />
mortale.<br />
© Sutton Images<br />
Festival of Br<strong>it</strong>ain Trophy 1951,<br />
Goodwood (gara non valida per<br />
il Campionato del Mondo di Formula<br />
Uno) Bob Gerard costretto<br />
al r<strong>it</strong>iro con la sua ERA R4A
Senza dilungarci oltre, possiamo<br />
dire che il fattore mortal<strong>it</strong>à<br />
era, purtroppo, enormemente<br />
superiore ad oggi e<br />
questo, da punto di vista psicologico,<br />
contribuiva ad abbreviare<br />
la carriera del pilota.<br />
Il corridore che dopo sei o<br />
sette anni di attiv<strong>it</strong>à in formula<br />
uno aveva visto morire gli<br />
amici-colleghi, cominciava a<br />
chiedersi se fosse il caso di<br />
continuare. La convinzione<br />
che “tanto, sarebbe cap<strong>it</strong>ato<br />
agli altri”, via via che il tempo<br />
passava si affievoliva,<br />
complice magari qualche<br />
scampato pericolo, con la<br />
conseguenza che il tarlo del<br />
dubbio cominciava a minare<br />
l’iniziale audacia.<br />
Anche il fattore età è mutato:<br />
a venticinque anni un pilota<br />
di formula uno è oggi considerato<br />
maturo. Negli anni<br />
Cinquanta, salvo rare eccezioni,<br />
era poco più che un<br />
debuttante. In più c’è da considerare<br />
che i corridori gareggiavano<br />
sistematicamente in<br />
altre categorie e in competizioni<br />
su strada, a quel tempo<br />
molto segu<strong>it</strong>e da pubblico e<br />
stampa, dove, oltre alla veloc<strong>it</strong>à,<br />
era richiesta la resistenza<br />
a lunghi turni di guida di<br />
giorno e di notte e la capac<strong>it</strong>à<br />
di adattarsi alle diverse condizioni<br />
del fondo stradale.<br />
Vincere una classica stradale<br />
come la Mille Miglia, che a<br />
quel tempo era tra le tre manifestazioni<br />
di maggiore risonanza<br />
mondiale, donava gloria<br />
imper<strong>it</strong>ura.<br />
Negli anni Sessanta le monoposto<br />
diventano più agili e<br />
maneggevoli, ma la collocazione<br />
posteriore del motore<br />
fa sì che i piloti siano letteralmente<br />
“fasciati di benzina”,<br />
secondo un’espressione allora<br />
in voga. I serbatoi, infatti,<br />
sono sistemati attorno<br />
all’ab<strong>it</strong>acolo. Sono metallici<br />
e si squarciano se la monoposto<br />
subisce urti laterali, con<br />
forte rischio d’incendio. I<br />
leggeri telai delle formula<br />
uno di 1500 cc del periodo<br />
1961-1965, inoltre, offrono<br />
una protezione relativa, ragione<br />
per cui incidenti dai<br />
quali oggi il pilota esce con<br />
le proprie gambe, a quel tempo<br />
potevano risultare assai<br />
gravi quando non fatali, anche<br />
perché non si usavano le<br />
cinture di sicurezza e il riparo<br />
offerto dal roll-bar in caso di<br />
ribaltamento era eufemistico.<br />
I circu<strong>it</strong>i non vengono adeguati<br />
al crescere delle veloc<strong>it</strong>à<br />
medie e ciò mette a rischio<br />
piloti e spettatori. Sono contornati<br />
da alberi, terrapieni,<br />
ostacoli di natura varia<br />
(muretti, fossati...) spesso<br />
protetti in modo approssimativo.<br />
L’incidente di Monza<br />
durante lo svolgimento del<br />
gran premio d’Italia del 1961,<br />
che costò la v<strong>it</strong>a al pilota tedesco<br />
della Ferrari Wolfgang<br />
Von Trips e a tredici spettatori,<br />
ne è un esempio lampante.<br />
Nella foto Bruce McLaren sulla McLaren<br />
motorizzata Ford a Watkins Glen nel 1966<br />
© F1fanatic.co.uk<br />
Dan Gurney e A.J. Foyt si aggiudicano<br />
la 24 Ore di le Mans edizione 1967<br />
al volante della Ford GT-40 Mk IV.<br />
© roadandtrack.com<br />
Vincere la 24 Ore di Le Mans o quella di Daytona, equivaleva,<br />
in notorietà, quasi a vincere il Mondiale piloti di F1.<br />
Da metà anni Sessanta<br />
alla fine dei Settanta<br />
Nel 1966 la formula uno passa a<br />
tre l<strong>it</strong>ri di cilindrata ed inizia la<br />
corsa alla potenza. Le monoposto<br />
restano, tuttavia, concettualmente<br />
analoghe a quelle del quinquennio<br />
precedente, con la conseguenza<br />
che le aumentate veloc<strong>it</strong>à diventano<br />
causa di incidenti più<br />
gravi. Nel corso di una stagione,<br />
nel periodo che va dalla seconda<br />
metà degli anni Sessanta fino ai<br />
primi ’70, la probabil<strong>it</strong>à che non<br />
tutti i piloti che la iniziano ne<br />
vedano la fine, è elevata. Se ne<br />
vanno, per elencarne alcuni, assi<br />
del calibro di Jim Clark e Jochen<br />
Rindt, accanto a giovani promesse<br />
come Piers Courage o a piloti<br />
affermati come Pedro Rodriguez<br />
e Bruce McLaren. Altri sono v<strong>it</strong>time<br />
di incidenti che li tengono<br />
fermi per lungo tempo (Graham<br />
Hill, John Surtees) quando non ne<br />
precludono il proseguimento di<br />
carriera (Mike Parkes).<br />
Ma c’è anche da tenere presente<br />
che negli anni Sessanta il Campionato<br />
Mondiale Marche, che si<br />
disputava con vetture biposto a<br />
ruote coperte Sport-Prototipo,<br />
assume un’importanza addir<strong>it</strong>tura<br />
superiore a quella del mondiale di<br />
formula uno.<br />
Ecco che i piloti devono dividersi<br />
tra questi due campionati, spesso<br />
dando la precedenza al primo per<br />
ragioni di prestigio o per ordine<br />
di scuderia. Vincere, per esempio,<br />
la 24 Ore di Le Mans o quella di<br />
Daytona, equivaleva, in notorietà,<br />
quasi a vincere il Mondiale piloti<br />
di F1. E vincere il Mondiale Marche,<br />
per una Casa, era più importante<br />
che aggiudicarsi quello piloti.<br />
Questo è un aspetto che oggi,<br />
nel confronto inter-generazionale,<br />
non viene mai preso in considerazione.<br />
Eppure è un argomento<br />
fondamentale che ha orientato<br />
molte carriere, anche di piloti di<br />
formula uno. E non è fin<strong>it</strong>a, perché<br />
ci sono le manifestazioni fuori<br />
dal calendario iridato, come la<br />
Corsa dei Campioni a Brands-<br />
Hatch o il Daily Express Trophy,<br />
ad attirare lo schieramento al<br />
completo dei migliori calibri in<br />
circolazione. Essi non vengono<br />
però quasi mai c<strong>it</strong>ati, proprio perché<br />
non erano inser<strong>it</strong>i nel calendario<br />
iridato della massima formula.<br />
Vincerli era importante,<br />
come lo erano le manifestazioni<br />
che riempivano il calendario al di<br />
fuori del Mondiale Conduttori<br />
nell’altro emisfero del mondo<br />
dove, quando da noi è inverno, lì<br />
è estate. Erano dei campionati<br />
brevi ma molto combattuti, come<br />
la Tasmania Cup o la Temporada<br />
Argentina e vedevano al via gli<br />
assi della formula uno. Qualcuno<br />
tra loro queste competizioni le<br />
vinceva, e anche di questo si dovrebbe<br />
tenere conto negli improb<br />
a b i l i c o n fr o n t i i n t e r -<br />
generazionali.<br />
Maggiori potenze e motori di<br />
cilindrata doppia: significa partire<br />
con un carico di carburante più<br />
corposo perché la gara si disputa<br />
senza soste per il rifornimento. Il<br />
risultato è che il pericolo<br />
d’incendio aumenta esponenzialmente<br />
e le conseguenze si vedono.<br />
In formula uno Bandini,<br />
Schlesser, Courage, Siffert e Williamson<br />
sono v<strong>it</strong>time del fuoco:<br />
Ickx se la vede brutta in Spagna<br />
1970 e Hulme, pilota di formula<br />
uno, rischia nello stesso anno di<br />
perdere l’uso di una mano per le<br />
ustioni riportate ad Indianapolis,<br />
gara del campionato USAC. E<br />
tutto questo lascia un solco in chi<br />
continua.
Da metà anni Novanta<br />
fino ad oggi<br />
Dagli anni ’90 si assiste<br />
all’esplosione della tecnologia.<br />
Le comunicazioni tra<br />
box e pilota avvengono via<br />
radio, compare la telemetria,<br />
il cambio diventa semiautomatico<br />
e la guida della<br />
monoposto ripete quella “a<br />
due pedali” dei kart dove si<br />
accelera con il destro e si<br />
frena con il sinistro. Sul<br />
volante e sul cruscotto si<br />
assiste alla moltiplicazione<br />
di comandi, pulsanti, manette<br />
e manettini che il pilota<br />
deve saper far funzionare<br />
al meglio per adattare il<br />
comportamento della macchina<br />
alle diverse condizioni<br />
di carico e al mutare delle<br />
condizioni di aderenza. Il<br />
pilota è assist<strong>it</strong>o nella guida<br />
da una serie di controlli<br />
elettronici, anche se è vero<br />
che il migliore resta tale,<br />
elettronica o non elettronica.<br />
Ma i margini si riducono.<br />
La sicurezza, con<br />
l’introduzione negli anni<br />
Ottanta delle scocche in<br />
materiale compos<strong>it</strong>o e fibra<br />
di carbonio, fa un passo<br />
avanti gigantesco. La Federazione<br />
impone il superamento<br />
dei crash-test, stabilisce<br />
precise regole in materia<br />
di protezione del pilota e<br />
le piste vengono ridisegnate<br />
con vie di fuga sicure. Tutto<br />
questo fa bene allo sport,<br />
ma, in un certo senso, fa<br />
cambiare l’approccio alla<br />
gara e alla carriera da parte<br />
del pilota che diventa sempre<br />
più uno specialista. Chi<br />
oggi intende indirizzare la<br />
propria carriera verso macchine<br />
di formula inizia con<br />
i kart, raramente proviene<br />
da una vettura turismo o da<br />
una sport. Il numero dei<br />
gran premi aumenta: oggi si<br />
è arrivati a venti con auto<br />
che ormai non si rompono<br />
quasi più. E la possibil<strong>it</strong>à di<br />
vincere o di cumulare piazzamenti<br />
importanti e punti<br />
in classifica è di molto superiore.<br />
Aggiungiamo inoltre un<br />
altro aspetto: ieri il pilota<br />
era completo quando dimostrava<br />
anche la capac<strong>it</strong>à di<br />
mettere a punto la monoposto<br />
contribuendo in maniera<br />
a volte decisiva alla sua<br />
evoluzione attraverso i collaudi<br />
e il colloquio con i<br />
tecnici. Oggi questo apporto,<br />
complice il divieto di<br />
condurre sessioni di prove<br />
private, è stato ridimensionato.<br />
Dagli anni Ottanta alla<br />
seconda metà dei Novanta<br />
Il terzo periodo considerato<br />
coincide con l’avvento delle minigonne<br />
e del turbocompressore.<br />
Nel frattempo il numero dei gran<br />
premi è considerevolmente aumentato.<br />
Se nel 1971 il calendario<br />
prevedeva undici appuntamenti,<br />
già qualche anno più tardi<br />
diventano quindici, sedici. E tale<br />
numero resterà invariato per lungo<br />
tempo. Il livello di affidabil<strong>it</strong>à<br />
non è elevato: i motori turbo<br />
“esplodono” spesso in grandi<br />
nuvole di fumo grigio-biancastro<br />
generato dall’olio bruciato, tanto<br />
che ci si ricorda di una vecchia<br />
massima di Enzo Ferrari che<br />
rec<strong>it</strong>a: “la macchina da corsa<br />
ideale è quella che si rompe un<br />
metro dopo aver varcato il traguardo”.<br />
Cambia la strategia di gara: vengono<br />
introdotti i p<strong>it</strong>-stop per il<br />
rifornimento, poi quelli per il<br />
cambio gomme e lentamente ci<br />
si avvia verso una condotta di<br />
gara dove bisogna essere veloci<br />
tra uno “stint” e l’altro. Il pilota<br />
sa che un sorpasso può essere<br />
effettuato anche uscendo dai box<br />
prima che l’avversario giunga<br />
sulla linea del traguardo, in virtù<br />
del vantaggio accumulato avendo<br />
avuto pista libera davanti a sé<br />
essendosi fermato per il p<strong>it</strong>-stop<br />
l’avversario da superare. Hakkinen,<br />
Schumacher, Raikkonen e<br />
Alonso spingeranno al massimo<br />
quest’approccio. E questo fa<br />
mutare la mental<strong>it</strong>à stessa del<br />
pilota nell’affrontare un gran<br />
premio. Se il sorpasso non riesce<br />
in pista, si tenta la carta della<br />
strategia. L’ingegnere di pista<br />
viene così ad affiancare il pilota<br />
in una delle problematiche che<br />
prima doveva sbrigare da solo:<br />
studiare l’avversario giro dopo<br />
giro per capire dove e come potrà<br />
tentare il sorpasso. La forma<br />
fisica acquista maggiore importanza<br />
perché il pilota, che prima<br />
doveva comunque possedere un<br />
fisico allenato a resistere alle<br />
molte ore di gara, ora deve sviluppare<br />
una muscolatura, specie<br />
del collo, in grado di reggere gli<br />
elevati picchi di forza centrifuga<br />
generata in curva dalle monoposto<br />
ad effetto suolo.<br />
© Sutton Images<br />
La McLaren MP4/1. Oltre ad essere la prima della serie MP4,<br />
rappresentò una vera rivoluzione nella massima Formula.<br />
La MP4/1 fu infatti la prima monoposto con telaio in fibra di<br />
carbonio a prendere parte ad un Gran Premio di Formula 1.<br />
Classica vettura ad effetto suolo, dotata di minigonne e fondo<br />
incurvato per incrementare l'effetto suolo.
Conclusioni<br />
Dai punti presi in esame si può<br />
capire come un pilota degli anni<br />
Cinquanta, Sessanta e fino ai<br />
Settanta, corresse in condizioni<br />
ben diverse di un collega negli<br />
anni ’80 o ’90. A sua volta un<br />
pilota di oggi si trova a gareggiare<br />
in una formula uno radicalmente<br />
cambiata anche in<br />
rapporto a quindici o vent’anni<br />
fa.<br />
Il pilota versatile che corre sia<br />
in F1 come nelle Sport non esiste<br />
più e, anzi, il suo ruolo è<br />
maggiormente subordinato alle<br />
decisioni del box di quanto lo<br />
fosse ieri. In più piovono penalizzazioni<br />
quando i contatti in<br />
pista si fanno un po’ troppo<br />
ravvicinati. Una volta queste<br />
faccende erano sbrigate nel dopo<br />
gara ai box e si risolvevano<br />
in tutta tranquill<strong>it</strong>à. E questo è<br />
un altro fattore che incide nella<br />
determinazione del pilota quando<br />
deve affrontare un duello<br />
“ruota a ruota”.<br />
Più appuntamenti iridati in calendario,<br />
probabil<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>toria<br />
(o di terminare a punti) superiori<br />
per la minore frequenza di<br />
guasti meccanici, implicazioni<br />
legate al rischio mortal<strong>it</strong>à oggi<br />
fortunatamente di gran lunga<br />
inferiori, diversa organizzazione<br />
delle competizioni e altri<br />
aspetti regolamentari, sia sul<br />
piano sportivo che su quello<br />
tecnico, fanno sì che il semplice<br />
confronto tra piloti di ieri e di<br />
oggi sia molto difficile e, se<br />
basato sui dati statistici, del tutto<br />
fuorviante.<br />
Possiamo paragonare sulla base<br />
dei dati numerici i piloti di una<br />
stessa generazione, per quanto<br />
occorra riferirsi non solo al singolo,<br />
ma al complesso uomomacchina.<br />
Ma tra generazioni<br />
diverse il confronto diretto è<br />
impossibile: può essere fatto<br />
sulle capac<strong>it</strong>à di guida e di controllo<br />
del mezzo, sulla bravura<br />
nel mettere a punto e far evolvere<br />
una monoposto, sulla veloc<strong>it</strong>à<br />
dimostrata nei confronti<br />
degli avversari diretti (o degli<br />
stessi compagni di squadra) e<br />
sulla capac<strong>it</strong>à di esprimere tutto<br />
il potenziale della macchina<br />
pilotata, fosse essa compet<strong>it</strong>iva<br />
o meno. Ma le carriere in sé<br />
sono difficilmente raffrontabili,<br />
tanto più quando si sono concluse<br />
in modo cruento.<br />
E così, accanto ai nomi dei pluri<br />
- v<strong>it</strong>toriosi, ecco che ne compaiono<br />
altri, forse meno carichi<br />
di allori, forse meno fortunati<br />
nel trovarsi sul sedile giusto al<br />
momento giusto, ma altrettanto<br />
bravi e mer<strong>it</strong>evoli di essere posti<br />
al loro fianco.
L<br />
'Associazione dei team ha comunicato l'intenzione di migliorare<br />
ulteriormente i contatti con i tifosi della F1, grazie<br />
anche all'es<strong>it</strong>o pos<strong>it</strong>ivo del primo forum londinese. Per questo la<br />
FOTA ha deciso di organizzare altri tre incontri con i propri sosten<strong>it</strong>ori.<br />
Gli incontri si terranno a Montreal, Silverstone e Monza.<br />
Il Presidente dell'Associazione, Martin Wh<strong>it</strong>marsh, insieme<br />
al vice Presidente Boullier, hanno scr<strong>it</strong>to una lettera per ringraziare<br />
tutti i tifosi per i tanti consigli dati l'anno scorso. Wh<strong>it</strong>marsh<br />
e Boullier hanno inoltre ribad<strong>it</strong>o il fatto che bisogna sempre<br />
avere buone idee per migliorare insieme questa Formula 1.<br />
Questo il contenuto della lettera<br />
27 maggio <strong>2011</strong><br />
Cari tifosi di Formula 1,<br />
come alcuni di voi ricorderanno,<br />
all’inizio del 2010 la FOTA ha intrapreso<br />
uno studio globale di ricerca in collaborazione<br />
con i partner F1 Racing e LG<br />
Electronics.<br />
Lo studio ha cercato opinioni e feedback<br />
da parte dei fan a livello mondiale, ed è<br />
stato condotto per aiutarci a capire meglio<br />
i nostri punti di forza e per dare le<br />
prior<strong>it</strong>à alle nostre sfide per il futuro.<br />
L’indagine è stata esauriente e ha impiegato<br />
in media più di 35 minuti per essere<br />
completata, quindi siamo molto contenti<br />
e grati di aver ricevuto commenti e feedback<br />
dettagliati da oltre 85.000 tifosi<br />
provenienti da più di 190 paesi.<br />
A un anno dalla proclamazione dei risultati<br />
iniziali, ci sembra opportuno condividere<br />
il lavoro che abbiamo intrapreso e<br />
le azioni che abbiamo implementato nel<br />
corso degli ultimi 12 mesi. In primo luogo,<br />
è stato forn<strong>it</strong>o alla FOTA, con un<br />
mandato molto forte (oltre l’80% di sostegno),<br />
a lavorare a sostegno delle squadre,<br />
per sviluppare i miglioramenti tecnologici<br />
e per rafforzare la reputazione<br />
della Formula 1 in tutto il mondo.<br />
I fan, nell’esprimere la propria opinione,<br />
hanno detto che la F1 necess<strong>it</strong>a di attirare<br />
nuovi adepti, garantendo la propria<br />
posizione come l’apice degli sport motoristici,<br />
sia da un punto di vista tecnico e<br />
di prospettive per il pilota. Oltre il 90%<br />
di voi ha evidenziato che servono gare<br />
più emozionanti e maggiori opportun<strong>it</strong>à<br />
di sorpasso, e questa è una delle questioni<br />
più importanti che dovremo affrontare<br />
quanto prima.<br />
La FOTA attraverso il Gruppo Tecnico<br />
di Lavoro e in collaborazione con la FIA<br />
e il nostro forn<strong>it</strong>ore di gomme Pirelli, ha<br />
messo la questione in cima alla nostra<br />
agenda. Scriviamo dopo il Gran Premio<br />
di Spagna, dopo cinque gare della stagione<br />
<strong>2011</strong> e ci auguriamo che le innovazioni,<br />
come il DRS e le mescole riviste<br />
abbiano dato un contributo molto<br />
pos<strong>it</strong>ivo a questo aspetto.<br />
Nell’amb<strong>it</strong>o dello studio 2010 abbiamo<br />
chiesto del KERS e il feedback dei fan è<br />
che a questa tecnologia non era stato<br />
dato il tempo sufficiente per dimostrare i<br />
suoi benefici per lo sport. Quindi le regole<br />
sono state modificate, aumentando<br />
il peso minimo, per permetterne l’uso<br />
nel <strong>2011</strong>. In questo modo speriamo che<br />
la F1 possa diventare un prezioso<br />
“laboratorio” tram<strong>it</strong>e il quale possiamo<br />
applicare questa tecnologia per le auto<br />
stradali e, quindi, diffondere i benefici<br />
della F1 per la società nel suo complesso.<br />
Abbiamo anche chiesto i vostri commenti<br />
sul nostro sistema di punti proposto<br />
per il 2010, e, mentre alcuni si sono e-<br />
spressi a favore del nostro piano per<br />
assegnare i punti fino al 10° posto, è<br />
anche emersa una preferenza per un<br />
maggiore differenza tra i punti assegnati<br />
per la v<strong>it</strong>toria e i punti assegnati per i<br />
piazzamenti minori . Abbiamo preso il<br />
feedback e il sistema dei punti è stato<br />
rivisto in vista del Campionato Mondiale<br />
2010, che ha permesso di arrivare all'ultimo<br />
Gran Premio della stagione con<br />
un'entusiasmante battaglia per il T<strong>it</strong>olo e<br />
con quattro piloti in lizza per vincerlo.<br />
Grazie alla FOM, le trasmissioni televisive<br />
in alta definizione sono state adottate<br />
fin dall’inizio della stagione <strong>2011</strong> e<br />
questo è un risultato importante che corrisponde<br />
alle aspettative di molti di voi.<br />
Siamo soddisfatti di questi risultati, ma<br />
sappiamo che c’è ancora tanto lavoro da<br />
fare, e ci proponiamo di continuare ad<br />
ascoltare i nostri fan a livello mondiale<br />
in modo che siano proprio loro a guidare<br />
i nostri sforzi per il bene di questo sport<br />
che noi tutti amiamo.<br />
Infine, nello studio 2010, che ha chiesto<br />
la possibil<strong>it</strong>à di impegnarsi direttamente<br />
con i team e i piloti, abbiamo condotto<br />
un Fans Forum a Londra e siamo lieti di<br />
annunciare l'organizzazione di ulteriori<br />
tre appuntamenti dedicati a voi tifosi, in<br />
Canada, Gran Bretagna e Italia. E anche<br />
se non saremo in grado di soddisfarvi<br />
tutti, siamo certi che daremo ascolto e<br />
continueremo a spingere per migliorarci,<br />
dove e quando possibile.<br />
Distinti saluti,<br />
Martin Wh<strong>it</strong>marsh & Eric Boullier
a pista di Montreal è un classico circu<strong>it</strong>o<br />
c<strong>it</strong>tadino con ampie zone che nor-<br />
L<br />
malmente osp<strong>it</strong>ano il normale traffico stradale,<br />
Hembery r<strong>it</strong>iene che al momento e<br />
senza dati statistici, sia davvero molto difficile<br />
azzardare qualsiasi tipo di previsione<br />
circa le prestazioni della gomma, ma si<br />
dice convinto che il degrado non sarà così<br />
accentuato come molti si aspettano.<br />
Il gommista <strong>it</strong>aliano porterà anche a Montreal<br />
le mescole impiegate nell'ultimo Gran<br />
Premio di <strong>Monaco</strong>, cioè a dire 'Morbide' e<br />
'Super Morbide' (in gergo 'Soft' e 'Super<br />
Soft).<br />
intervistato da 'Autosport' Hembery ha<br />
spiegato: "Le gomme sono una cosa strana.<br />
<strong>Monaco</strong> però non ne siamo più così sicuri.<br />
Non abbiamo mai corso in Canada, quindi<br />
non abbiamo dati reali su cui lavorare, abbiamo<br />
però una buona idea su come si potrebbe<br />
presentare la pista, che ho vis<strong>it</strong>ato<br />
poco tempo fa, sulla quale ho camminato, e<br />
mi sono concentrato su alcuni particolari<br />
punti. Ma in questo momento sarebbe sbagliato<br />
fare una previsione, fino a quando le<br />
vetture non scenderanno in pista il venerdì<br />
di prove libere dobbiamo obbligatoriamente<br />
rimanere nel campo delle supposizioni,<br />
dobbiamo aspettare e stare a vedere quali<br />
saranno i primi riscontri dei piloti".<br />
Hembery ha inoltre rivelato che dopo le<br />
prestazioni delle mescole morbide e super<br />
degli pneumatici da parte delle varie squadre:<br />
le cr<strong>it</strong>iche da parte di molti c<strong>it</strong>tadini<br />
inglesi sono state molto lusinghiere, tantissime<br />
altre persone hanno invece protestato<br />
per l'autorizzazione data ai piloti di sost<strong>it</strong>uire<br />
gli pneumatici durante il regime di bandiera<br />
rossa, forse l'unica cosa che ha<br />
'macchiato' in negativo la gara nel Principato,<br />
insomma un interesse davvero incredibile<br />
da parte dei fan, degli addetti ai lavori<br />
e da buona parte del pubblico televisivo.<br />
Per la Pirelli un r<strong>it</strong>orno d'immagine assolutamente<br />
pos<strong>it</strong>ivo"<br />
Hembery ha inoltre sottolineato che al momento<br />
la Pirelli non ha in programma di<br />
modificare le quattro differenti mescole<br />
A circa 10 giri dal termine del Gran<br />
Premio di <strong>Monaco</strong>, bandiera rossa e<br />
tutti fermi in griglia. Secondo Hembery<br />
la decisione di permettere alle squadre<br />
di sost<strong>it</strong>uire le gomme è stata poco<br />
felice e di fatto rappresenta l’unica<br />
nota stonata del Gran Premio più bello<br />
di questa stagione finora disputata.<br />
Il boss della Pirelli Motorsport,<br />
Paul Hembery,<br />
afferma che è impossibile<br />
prevedere come si<br />
comporteranno le diverse<br />
mescole di pneumatici<br />
nel corso del prossimo<br />
week-end e in vista del<br />
Gran Premio del Canada,<br />
settima gara del<br />
Campionato di F1.<br />
© Sutton Images<br />
Se sono troppo dure non forniscono un grip<br />
accettabile ed inoltre vanno incontro ad una<br />
usura veloce. Per questo motivo preferiamo<br />
portare a Montreal le mescole 'Soft' e<br />
'Super Soft', coperture che possono offrire<br />
prima di tutto aderenza, perché abbiamo<br />
constatato che in alcune s<strong>it</strong>uazioni queste<br />
ultime possono essere performanti per molti<br />
più giri del previsto, contro una mescola<br />
dura che tende a degradare abbastanza velocemente.<br />
Effettivamente questo comportamento<br />
rappresenta quasi uno strano enigma<br />
e molte persone sono convinte che viste<br />
le caratteristiche del circu<strong>it</strong>o canadese, il<br />
degrado delle gomme sarà molto alto, dopo<br />
morbide sul circu<strong>it</strong>o monegasco, la Pirelli<br />
ha ricevuto molti feedback pos<strong>it</strong>ivi, squadre<br />
e piloti si sono detti infatti soddisfatti<br />
dalle performances offerte dalle mescole<br />
che lo stesso Hembery ha etichettato come<br />
'intriganti': "Devo dire che è stato molto<br />
interessante per noi vedere il comportamento<br />
dei nostri prodotti a <strong>Monaco</strong>, probabilmente<br />
la gara più bella finora disputata<br />
dall'inizio della stagione. Certamente <strong>Monaco</strong><br />
non è il circu<strong>it</strong>o più ecc<strong>it</strong>ante in termini<br />
di sorpasso, ma per quanto riguarda la<br />
strategia è stato assolutamente affascinante.<br />
Siamo felici anche per l'enorme interesse<br />
mostrato dal pubblico relativamente all'uso<br />
presentate dall'inizio della stagione, aggiungendo:<br />
"Dobbiamo prestare molta attenzione,<br />
soprattutto mentre il Campionato<br />
si avvicina al punto in cui le fasi diventano<br />
decisive per l'assegnazione dei T<strong>it</strong>oli. Per<br />
allora cercheremo di lavorare sulla base di<br />
un buon know-how, cercando di mettere in<br />
pratica tutte le conoscenze acquis<strong>it</strong>e nel<br />
corso dell'anno. Non abbiamo alcun progetto<br />
che prevede delle modifiche agli attuali<br />
quattro composti, chiaro però che se ci<br />
troveremo in una s<strong>it</strong>uazione in cui evidentemente<br />
qualcosa non funziona, allora saremo<br />
pronti e decisi ad adottare le soluzioni<br />
più idonee." fonte: Autosport.com
P PILOTA TEAM TIME<br />
1 S. Vettel Red Bull Renault 1’16’’619<br />
2 F. Alonso Scuderia Ferrari + 0,113<br />
3 N. Rosberg Mercedes GP + 0,520<br />
4 F. Massa Scuderia Ferrari + 0,697<br />
5 L. Hamilton McLaren Mercedes + 0,731<br />
6 J. Button McLaren Mercedes + 0,915<br />
7 P. Maldonado Williams Cosworth + 1,908<br />
8 A. Sutil Force India Mercedes + 1,959<br />
9 V. Petrov Lotus Renault F1 + 2,114<br />
10 M. Schumacher Mercedes GP + 2,186<br />
11 N. Heidfeld Lotus Renault F1 + 2,309<br />
12 S. Buemi Toro Rosso Ferrari + 2,615<br />
13 R. Barrichello Williams Cosworth + 2,776<br />
14 D. Ricciardo Toro Rosso Ferrari + 2,880<br />
15 K. Kobayashi Sauber Ferrari + 3,149<br />
16 S. Perez Sauber Ferrari + 3,170<br />
17 H. Kovalainen Team Lotus + 3,464<br />
18 J. Trulli Team Lotus + 4,499<br />
19 P. di Resta Force India Mercedes + 4,929<br />
20 J. D’ambrosio Virgin Cosworth + 5,140<br />
21 T. Glock Virgin Cosworth + 5,195<br />
22 V. Liuzzi Hispania Cosworth + 6,222<br />
23 N. Karthikeyan Hispania Cosworth + 7,266<br />
24 M. Webber Red Bull Renault no time<br />
Meteo Cielo sereno o poco nuvoloso<br />
Temp. in pista: 40°, ambiente: 25°<br />
P PILOTA TEAM TIME<br />
1 F. Alonso Scuderia Ferrari 1’15’’123<br />
2 L. Hamilton McLaren Mercedes + 0,105<br />
3 N. Rosberg Mercedes GP + 0,198<br />
4 J. Button McLaren Mercedes + 0,325<br />
5 S. Vettel Red Bull Renault + 0,544<br />
6 F. Massa Scuderia Ferrari + 0,658<br />
7 M. Schumacher Mercedes GP + 1,233<br />
8 M. Webber Red Bull Renault + 1,519<br />
9 A. Sutil Force India Mercedes + 1,978<br />
10 N. Heidfeld Lotus Renault F1 + 2,003<br />
11 V. Petrov Lotus Renault F1 + 2,211<br />
12 S. Perez Sauber Ferrari + 2,518<br />
13 R. Barrichello Williams Cosworth + 2,447<br />
14 S. Buemi Toro Rosso Ferrari + 2,455<br />
15 P. Maldonado Williams Cosworth + 2,510<br />
16 K. Kobayashi Sauber Ferrari + 2,583<br />
17 J. Alguersuari Toro Rosso Ferrari + 2,667<br />
18 H. Kovalainen Team Lotus + 3,143<br />
19 J. Trulli Team Lotus + 3,367<br />
20 P. di Resta Force India Mercedes + 3,930<br />
21 J. d’Ambrosio Virgin Cosworth + 4,060<br />
22 T. Glock Virgin Cosworth + 4,215<br />
23 N. Karthikeyan Hispania Cosworth + 6,943<br />
24 V. Liuzzi Hispania Cosworth no time<br />
Meteo Cielo sereno<br />
Temp. in pista: 43°, ambiente: 24°<br />
P PILOTA TEAM TIME<br />
1 F. Alonso Scuderia Ferrari 1’14’’433<br />
2 J. Button McLaren Mercedes + 0,563<br />
3 F. Massa Scuderia Ferrari + 0,591<br />
4 S. Vettel Red Bull Renault + 0,812<br />
5 M. Schumacher Mercedes GP + 0,877<br />
6 L. Hamilton McLaren Mercedes + 0,953<br />
7 M. Webber Red Bull Renault + 1,096<br />
8 J. Alguersuari Toro Rosso Ferrari + 2,184<br />
9 S. Buemi Toro Rosso Ferrari + 2,303<br />
10 S. Perez Sauber Ferrari + 2,388<br />
11 P. di Resta Force India Mercedes + 2,557<br />
12 R. Barrichello Williams Cosworth + 2,763<br />
13 P. Maldonado Williams Cosworth + 2,902<br />
14 K. Kobayashi Sauber Ferrari + 2,972<br />
15 V. Petrov Lotus Renault F1 + 3,346<br />
16 N. Heidfeld Lotus Renault F1 + 3,447<br />
17 A. Sutil Force India Mercedes + 3,635<br />
18 H. Kovalainen Team Lotus + 3,682<br />
19 T. Glock Virgin Cosworth + 4,147<br />
20 J. d’Ambrosio Virgin Cosworth + 4,375<br />
21 J. Trulli Team Lotus + 4,826<br />
22 V. Liuzzi Hispania Cosworth + 5,582<br />
23 N. Karthikeyan Hispania Cosworth + 5,844<br />
24 N. Rosberg Mercedes GP no time<br />
Meteo Cielo sereno<br />
Temp. in pista: 43°, ambiente: 23°<br />
P PILOTA TEAM TIME<br />
1 S. Vettel Red Bull Renault 1’13’’556<br />
2 J. Button McLaren Mercedes + 0,441<br />
3 M. Webber Red Bull Renault + 0,463<br />
4 F. Alonso Scuderia Ferrari + 0,927<br />
5 M. Schumacher Mercedes GP + 1,126<br />
6 F. Massa Scuderia Ferrari + 1,321<br />
7 N. Rosberg Mercedes GP + 2,210<br />
8 P. Maldonado Williams Cosworth + 2,972<br />
9 L. Hamilton McLaren Mercedes penalty<br />
10 S. Perez Sauber Ferrari no time<br />
11 V. Petrov Lotus Renault F1 1’15’’814<br />
12 R. Barrichello Williams Cosworth + 0,012<br />
13 K. Kobayashi Sauber Ferrari + 0,159<br />
14 P. di Resta Force India Mercedes + 0,304<br />
15 A. Sutil Force India Mercedes + 0,307<br />
16 N. Heidfeld Lotus Renault F1 + 0,400<br />
17 S. Buemi Toro Rosso Ferrari 1’16’’300<br />
18 H. Kovalainen Team Lotus + 1,043<br />
19 J. Trulli Team Lotus + 1,081<br />
20 J. Alguersuari Toro Rosso Ferrari + 1,520<br />
21 T. Glock Virgin Cosworth + 1,614<br />
22 J. d’Ambrosio Virgin Cosworth + 2,436<br />
23 N. Karthikeyan Hispania Cosworth no time<br />
24 V. Liuzzi Hispania Cosworth no time<br />
P PILOTA TEAM TIME<br />
1 S. Vettel Red Bull Renault 2h09’38’’3<br />
2 F. Alonso Scuderia Ferrari + 1,138<br />
3 J. Button McLaren Mercedes + 2,378<br />
4 M. Webber Red Bull Renault + 23,110<br />
5 K. Kobayashi Sauber Ferrari + 26,911<br />
6 L. Hamilton McLaren Mercedes + 47,200<br />
7 A. Sutil Force India Mercedes + 1 giro<br />
8 N. Heidfeld Lotus Renault F1 + 1 giro<br />
9 R. Barrichello Williams Cosworth + 1 giro<br />
10 S. Buemi Toro Rosso Ferrari + 1 giro<br />
11 N. Rosberg Mercedes GP + 2 giri<br />
12 P. di Resta Force India Mercedes + 2 giri<br />
13 J. Trulli Team Lotus + 2 giri<br />
14 H. Kovalainen Team Lotus + 2 giri<br />
15 J. d’Ambrosio Virgin Cosworth + 3 giri<br />
16 V. Liuzzi Hispania Cosworth + 3 giri<br />
17 N. Karthikeyan Hispania Cosworth + 4 giri<br />
18 P. Maldonado Williams Cosworth r<strong>it</strong>. lap 73<br />
19 V. Petrov Lotus Renault F1 r<strong>it</strong>. lap 67<br />
20 J. Alguersuari Toro Rosso Ferrari r<strong>it</strong>. lap 66<br />
21 F. Massa Scuderia Ferrari r<strong>it</strong>. lap 32<br />
22 M. Schumacher Mercedes GP r<strong>it</strong>. lap 32<br />
23 T. Glock Virgin Cosworth r<strong>it</strong>. lap 30<br />
24 S. Perez Sauber Ferrari no start<br />
Lap 20 - T. Glock (Virgin Cosworth) - Sospensione post.<br />
Lap 32 - M. Schumacher (Mercedes GP) - Prob. Idraulico<br />
Lap 32 - F. Massa (Scuderia Ferrari) - Incidente<br />
Lap 66 - J. Alguersuari (Toro Rosso Ferrari) - Incidente<br />
Lap 67 - V. Petrov (Lotus Renault F1) - Incidente<br />
Lap 73 - P. Maldonado (Williams Cosworth) - Incidente<br />
Meteo<br />
Cielo a tratti nuvoloso<br />
Meteo<br />
Cielo sereno<br />
Temp. in pista: 45°, ambiente: 23°<br />
Temp. in pista: 43°, ambiente: 23°<br />
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2006 F. Alonso Renault<br />
2005 K. Raikkonen McLaren<br />
2004 M. Schumacher Ferrari<br />
2003 M. Schumacher Ferrari<br />
2002 M. Schumacher Ferrari<br />
2001 R. Schumacher Williams<br />
2000 M. Schumacher Ferrari<br />
1999 M. Hakkinen McLaren<br />
1998 M. Schumacher Ferrari<br />
1997 M. Schumacher Ferrari<br />
1996 D. Hill Williams<br />
1995 J. Alesi Ferrari<br />
1994 M. Schumacher Benetton<br />
1993 A. Prost Williams<br />
1992 G. Berger McLaren<br />
1991 N. Piquet Benetton<br />
1990 A. Senna McLaren<br />
© photo4/f1grandprix.<strong>it</strong><br />
Podio 2010<br />
1° Lewis Hamilton (McLaren)<br />
2° Jenson Button (McLaren)<br />
3° Fernando Alonso (Ferrari)<br />
1989 T. Boutsen Williams<br />
1988 A. Senna McLaren<br />
1986 N. Mansell Williams<br />
1985 M. Alboreto Ferrari<br />
1984 N. Piquet Brabham<br />
PROVE LIBERE E QUALIFICHE<br />
Nelle prove libere di venerdì,<br />
Button ottiene un 1° ed 11°<br />
tempo, mentre Hamilton un 3°<br />
ed un 7°; nelle libere di sabato,<br />
Hamilton è 1° ed il compagno<br />
è 8°. Nelle tre fasi delle<br />
qualifiche, Hamilton fa segnare<br />
sempre il miglior tempo<br />
mentre Button ottiene due sesti<br />
posti in Q1 e Q2 ed un 5°<br />
in Q3. Per la penal<strong>it</strong>à a Webber,<br />
Button parte 4°.<br />
GRAN PREMIO 2010<br />
Al via i due piloti della McLaren<br />
conservano le rispettive<br />
posizioni; al quarto e quinto<br />
giro, Button ed Hamilton effettuano<br />
il primo cambio gomme<br />
ed escono rispettivamente undicesimo<br />
ed ottavo, ma dopo<br />
dieci giri Hamilton r<strong>it</strong>orna in<br />
testa alla corsa e Button al<br />
terzo posto. Al ventiseiesimo<br />
giro, prima Hamilton e poi il<br />
compagno, effettuano il secondo<br />
cambio gomme che li<br />
proiettano in pista al quinto e<br />
quarto posto, ma dopo un paio<br />
di giri Hamilton si r<strong>it</strong>rova<br />
alle spalle del leader Vettel e<br />
Button al quarto posto. Al cinquantesimo<br />
giro Vettel r<strong>it</strong>orna<br />
ai box ed Hamilton si riprende<br />
la testa della corsa che conserva<br />
fino alla bandiera a<br />
scacchi; Button sale al terzo<br />
posto ma dopo cinque giri,<br />
grazie ad un doppiaggio, sorpassa<br />
anche Alonso, permettendo<br />
alla McLaren di ottenere<br />
un'altra doppietta.
© Getty Images<br />
1° Lewis Hamilton - 2° Sebastian Vettel - 3° Mark Webber<br />
GP CINA - Shanghai - 17 Aprile <strong>2011</strong><br />
1 Lewis Hamilton McLaren Mercedes 1h36’58’’226<br />
2 Sebastian Vettel Red Bull Renault + 5’’198<br />
3 Mark Webber Red Bull Renault + 7’’555<br />
4 Jenson Button McLaren Mercedes + 10’’001<br />
5 Nico Rosberg Mercedes GP + 13’’448<br />
6 Felipe Massa Scuderia Ferrari + 15’’840<br />
7 Fernando Alonso Scuderia Ferrari + 30’’622<br />
8 Michael Schumacher Mercedes GP + 31’’206<br />
9 V<strong>it</strong>aly Petrov Lotus Renault F1 + 57’’404<br />
10 Kamui Kobayashi Sauber Ferrari + 1’03’’273<br />
- Il GP della Cina e sul circu<strong>it</strong>o di<br />
Shanghai è disputato il 17/04,<br />
mai così presto in calendario, in<br />
precedenza, il massimo anticipo<br />
era stato il 18/04 nel 2010.<br />
- La Pirelli ottiene, grazie a Sebastian<br />
Vettel, la sua 50a Pole nella<br />
storia.<br />
- Il 5° posto in prova di Fernando<br />
Alonso è il 180° per la squadra<br />
Ferrari. Jaime Alguersuari e<br />
Sebastian Buemi si qualificano al<br />
7° e 9° posto in prova per la prima<br />
volta in carriera. Si tratta del loro<br />
miglior risultato assoluto. Il 13°<br />
posto in prova di Kamui Kobayashi<br />
è il 35° per la squadra Sauber,<br />
sorpasso su McLaren, 5a assoluta.<br />
Il 15° posto in prova di Rubens<br />
Barrichello è il 43° per la<br />
Williams, sorpasso sulle squadre<br />
Sauber e Tyrrell, 4a assoluta. Il<br />
17° posto in prova di Pastor Maldonado<br />
è il 42° per il Cosworth,<br />
sorpasso sul motore BRM, 1° br<strong>it</strong>annico,<br />
4° assoluto. Il 21° posto<br />
in prova di Jerome d'Ambrosio è<br />
il 27° per il Cosworth, sorpasso<br />
sul motore Ferrari, 2° assoluto.<br />
- La squadra Mercedes disputa il<br />
suo 34° GP, sorpasso sulle squadre<br />
Porsche e Theodore. La Williams<br />
disputa il suo 600° GP iridato.<br />
La vettura Renault di V<strong>it</strong>aly<br />
Petrov è la 550a schierata e partecipante,<br />
sorpasso sulla March,<br />
10a assoluta. Terminato il 6° giro<br />
di gara, in testa Jenson Button, il<br />
motore Mercedes aveva percorso<br />
il suo 27.000° km in testa ad un<br />
GP.<br />
- Felipe Massa va in testa ad un<br />
GP per la 30a volta nella sua carriera.<br />
La v<strong>it</strong>toria di Lewis Hamilton<br />
è la 170a nella storia McLaren.<br />
La McLaren e il motore Mercedes<br />
non vincevano la 3a gara<br />
del calendario dal 2001, all'epoca<br />
fu al GP del Brasile con David<br />
Coulthard.<br />
- Il tempo della Pole è inferiore a<br />
quello stabil<strong>it</strong>o in gara col giro veloce<br />
per la 750a volta su 842 gare<br />
disputate. La Red Bull ottiene Pole<br />
e GV nella stessa gara, grazie a<br />
Sebastian Vettel e Mark Webber,<br />
per la 10a volta nella storia.<br />
Il 3° posto in gara di Webber è la<br />
100a volta a punti per la Red Bull<br />
e inoltre sorpassa la Benetton per<br />
numero di punti totali ottenuti, 7a<br />
assoluta (859,5 a 851,5). Grazie al<br />
4° posto in gara di Button, la<br />
McLaren raggiunge e supera i<br />
4000 punti totali ottenuti nella storia<br />
(4010,5). Il 6° posto in gara di<br />
Massa è il 90° per il motore Ferrari.<br />
Il 9° posto in gara di Petrov<br />
è il 50° per il motore Renault ed è<br />
inoltre la 240a volta a punti per la<br />
squadra Renault, sorpasso sulla<br />
Brabham, 5a assoluta. Il 12° posto<br />
in gara di Nick Heidfeld è il<br />
26° per il motore Renault, sorpasso<br />
sul motore Honda, 4° assoluto.<br />
Il 15° posto in gara di Adrian<br />
Sutil è il 572° posto in gara totale<br />
per il motore Mercedes, sorpasso<br />
© Sutton Images<br />
sul motore Honda, 4° assoluto. Il<br />
16° posto in gara di Heikki Kovalainen<br />
è il 14° per la Lotus, sorpasso<br />
sulla Super Aguri, 2a assoluta.<br />
Sergio Perez è il primo pilota<br />
messicano nella storia a classificarsi<br />
al 17° posto in gara. Maldonado<br />
è il primo pilota venezuelano<br />
nella storia a classificarsi al 18°<br />
posto in gara.<br />
- Il motore Renault si classifica al<br />
19° posto in gara, grazie a Jarno<br />
Trulli, per la prima volta nella storia<br />
ed è inoltre il primo per un motore<br />
francese in assoluto. Il 21°<br />
posto in gara di Timo Glock è il 4°<br />
per il Cosworth, sorpasso sull'Offenhauser,<br />
nuovo record assoluto<br />
ed è inoltre il 349° posto in gara<br />
totale per il Cosworth, sorpasso<br />
sul motore BRM, 8° assoluto.<br />
- Il 22° posto in gara di V<strong>it</strong>antonio<br />
Liuzzi è il 2° per la Hispania,<br />
sorpasso su Cooper e Rae,<br />
ed è anche il 2° per il Cosworth,<br />
sorpasso su Bristol e Offenhauser,<br />
per entrambi nuovi record assoluti.<br />
Il 23° posto in gara di Narain<br />
Karthikeyan su Hispania a<br />
motore Cosworth è la 2a volta<br />
nella storia che si verifica, la prima<br />
fu al GP d'Indianapolis 1950 e si<br />
trattò di Jackie Holmes su Olson<br />
a motore Offenhauser.
© Sutton Images<br />
© Motorionline.com<br />
SUPPORTO AL GIAPPONE<br />
Jenson Button ha corso il Gran Premio di <strong>Monaco</strong><br />
con una nuova livrea sul casco. Una<br />
grafica particolare che ha messo in risalto il<br />
sostegno di Jenson per le v<strong>it</strong>time del tremendo<br />
tsunami che nel mese di marzo ha colp<strong>it</strong>o il<br />
Giappone. Questa iniziativa ha trovato pieno<br />
supporto da parte dello sponsor della McLaren,<br />
Steinmetz, che come di consuetudine a<br />
<strong>Monaco</strong>, personalizza i caschi dei due piloti<br />
con tanto di diamanti incastonati. Jenson ha<br />
detto che in effetti il connubio solidarietà diamanti<br />
poteva sembrare un po' strano, ma ha<br />
deciso di adottarla proprio a Montecarlo per<br />
l'alto livello di visibil<strong>it</strong>à offerta dalla gara nel<br />
Principato. Il supporto di Jenson è ancor più<br />
stimolato dalle tante persone nipponiche con<br />
cui Jenson è in contatto da molti anni, a partire<br />
da Jessica, la sua fidanzata. Intervistato durante<br />
la presentazione dei caschi Jenson ha<br />
dichiarato: "Ho tanti amici in Giappone, da<br />
molti anni frequento quei posti e questa è<br />
un'occasione speciale per fargli sentire la mia<br />
vicinanza, una bella iniziativa nata anche grazie<br />
al contributo del Team McLaren, insieme<br />
abbiamo pensato che questa fosse la cosa<br />
giusta da fare". La stessa fidanzata di Jenson,<br />
è originaria proprio di Fukui, tristemente famosa<br />
per il grave incidente nucleare provocato<br />
dal terremoto: "Sono sicuro che la gente capirà<br />
la mia vicinanza e il mio pieno supporto<br />
nonostante il contrasto dei diamanti sul casco.<br />
'Help Japan', questa è la scr<strong>it</strong>ta stampata sul<br />
mio casco, queste parole sono li per ricordare<br />
a tutti che resta ancora molto da fare per quel<br />
popolo così duramente colp<strong>it</strong>o.”<br />
fonte: GPUpdate.net<br />
Amministratore: Luca Tuzzolo<br />
Redattore: Giorgio Andreoletti<br />
Articolista: Marina Beccuti<br />
Articolista: Dario Mella<br />
L’angolo de Professor:<br />
Prof. Fabrizio Pasquali<br />
© Sutton Images<br />
MONACO PIU’ SICURA<br />
Secondo il giornalista Adam Cooper, la barriera<br />
posta dopo l'usc<strong>it</strong>a del tunnel nel circu<strong>it</strong>o di<br />
<strong>Monaco</strong> verrà arretrata di circa 20 metri. Il<br />
pilota della Sauber, Sergio Perez, ha impattato<br />
contro questa barriera nel corso delle qualifiche<br />
del sabato, ma anche Nico Rosberg, nel<br />
corso delle prove libere del sabato mattina, ha<br />
corso il serio rischio di sbattere contro questa<br />
barriera. Questa modifica sarà attuata a partire<br />
dalla prossima edizione della gara, il prossimo<br />
anno. Arretrando infatti la barriera si creerà<br />
una via di fuga più ampia, se di 'ampiezza' si<br />
può parlare a <strong>Monaco</strong>. Certo l'Automobile Club<br />
de <strong>Monaco</strong> non è molto felice di spostare la<br />
gru presente dietro a questa barriera, ma gli<br />
organizzatori hanno concluso che in ogni caso<br />
un incidente in quel punto chiamerebbe comunque<br />
in causa la Safety-car, quindi l'arretramento<br />
della struttura non viene a creare un<br />
problema insormontabile. La barriera incriminata<br />
ha già sub<strong>it</strong>o molti spostamenti nel corso<br />
degli anni, soprattutto dopo gli incidenti di<br />
Wendlinger e Button. fonte: F1Grandprix.<strong>it</strong><br />
© WRI2.net<br />
PIRELLI: MEGLIO NON CAMBIARE<br />
Per i tre protagonisti del GP di <strong>Monaco</strong>, Vettel,<br />
Alonso e Button si preannunciava una bella<br />
sfida per la v<strong>it</strong>toria. Vettel si è infatti r<strong>it</strong>rovato<br />
uno scatenato Alonso che, con un set di gomme<br />
più "fresche", iniziava ad incalzarlo da<br />
vicino, ma anche il ferrarista ha dovuto guardare<br />
negli specchietti, perché alle sue spalle<br />
un arrembante Button si avvicinava minaccioso<br />
alla Ferrari dello spagnolo. Purtroppo un<br />
incidente che ha coinvolto tre vetture nella<br />
zona delle piscine ha decretato l’interruzione<br />
della gara. Durante la sosta i team sono stati<br />
autorizzati a cambiare gli pneumatici, decisione<br />
ha fatto 'storcere il naso', alla Pirelli, che<br />
avrebbe prefer<strong>it</strong>o vedere i piloti affrontare gli<br />
ultimi giri nelle medesime condizioni di gomme<br />
e strategie che avevano prima della bandiera<br />
rossa. In veste di steward a <strong>Monaco</strong>, l’ex pilota<br />
di F1 Allan McNish ha dichiarato al 'Guardian':<br />
"A Le Mans questi cambi non sono ammessi in<br />
caso d'interruzione momentanea della gara.<br />
Anche gli eventuali danni alla carrozzeria non<br />
possono essere riparati, in questo modo la<br />
gara riparte con le stesse identiche s<strong>it</strong>uazioni<br />
registrate prima dell'interruzione, come se<br />
nulla fosse accaduto". Hembery, Direttore<br />
Sportivo della Pirelli Motorsport ha dichiarato<br />
che sarebbe una buona idea adottare questa<br />
regola anche in F1: "Nel corso dell'interruzione<br />
ho sent<strong>it</strong>o molte persone dalle barche che<br />
mi urlavano 'Perché sono stati autorizzati a<br />
cambiare'. Purtroppo non avevo nessuna<br />
risposta da dare, anche noi siamo stati colti in<br />
po' di sorpresa da questa regola. Credo che<br />
questo abbia tolto qualcosa allo spettacolo, io<br />
stesso non riesco a capirne il motivo, so solo<br />
che è stato un vero peccato."<br />
fonte: ESPNf1.com<br />
FIRME CONTRO IL BAHRAIN<br />
Raggiungibile in rete la petizione per raccogliere<br />
firme contro il reinserimento del Gran<br />
Premio del Bahrain nel calendario FIA di<br />
quest'anno. Proprio mentre scriviamo è in<br />
corso una riunione per decidere se disputare o<br />
meno la gara che avrebbe dovuto aprire il<br />
Mondiale <strong>2011</strong> a Marzo. Bernie Ecclestone<br />
vuole recuperare questo Gran Premio a tutti i<br />
costi, ma ci sono ancora alcuni problemi da<br />
risolvere. Se la pista di Sakhir dovesse infatti<br />
essere reintrodotta nel calendario della Formula<br />
Uno, sarebbe necessario spostare la data di<br />
svolgimento del ‘nuovo’ Gran Premio dell'India,<br />
il quale verrebbe sicuramente posticipato<br />
a dicembre, ma alcuni responsabili dei team,<br />
come ad esempio Ross Brawn della Mercedes<br />
GP, hanno già avvisato che questa s<strong>it</strong>uazione<br />
potrebbe trascinare la fine del Campionato del<br />
Mondo a metà dicembre e questo creerebbe<br />
un problema, sia per le feste natalizie dei dipendenti<br />
delle varie fatcory, sia per lo sviluppo<br />
delle nuove vetture 2012. Da non dimenticare<br />
inoltre che in Bahrain la s<strong>it</strong>uazione civile non è<br />
propriamente pos<strong>it</strong>iva, attualmente è infatti in<br />
corso una causa civile e si sono avute notizie<br />
poco confortanti e molto gravi sulle forme di<br />
repressione messe in atto nei confronti di<br />
coloro che si uniscono alla protesa contro<br />
l'attuale regime, che tra l'altro è anche proprietario<br />
del circu<strong>it</strong>o. Anche l’ex pilota e Campione<br />
del Mondo di Formula 1, Damon Hill, ha recentemente<br />
inv<strong>it</strong>ato i team a votare contro il reinserimento<br />
della gara in Bahrain, proprio perché<br />
la s<strong>it</strong>uazione non è ancora del tutto tranquilla<br />
e sarebbe stupido correre inutilmente il<br />
rischio di trovarsi coinvolti negli eventi civili del<br />
paese. La petizione disponibile on line punta a<br />
raccogliere 300mila firme che verranno inviate<br />
al team Red Bull Racing con la richiesta di non<br />
presentarsi sulla griglia del Bahrain. Se la Red<br />
Bull dovesse accogliere i risultati della petizione,<br />
anche tutti gli altri team appartenenti alla<br />
FOTA si vedranno costretti a fare altrettanto.<br />
Da sottolineare infine che proprio il team Red<br />
Bull Racing rischia di essere accompagnato<br />
alla porta dall'Associazione dei team a causa<br />
del superamento del budget stabil<strong>it</strong>o tra i tutti i<br />
team FOTA. fonte: GPUpdate.net