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Sguardi femminili. La città dal punto di vista delle donne

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FOCUS – 12/10/09<br />

Tema: SGUARDI FEMMINILI. LA CITTÀ DAL PUNTO DI VISTA DELLE DONNE<br />

Presenti all’incontro: Gina Angiolini, Daniela Ascari, Luana Gheduzzi, Lilliana Manicar<strong>di</strong>, Valentina Parenti,<br />

Pamela Tavernari, Agher Vaccari, Gea Zoda.<br />

Coor<strong>di</strong>namento: dott.sa Micaela Deriu (facilitatore), Elena Mariotti ed Eva Ansaloni (staff Ufficio <strong>di</strong> Piano<br />

Comune <strong>di</strong> Nonantola), Marco Bernar<strong>di</strong> e Pasquale Polito (tirocinanti Università <strong>di</strong> Bologna)<br />

Metodologia: l’incontro si è sviluppato tramite <strong>di</strong>scussione collettiva finalizzata alla promozione <strong>di</strong> una<br />

riflessione comune sulla realtà presente e su ipotesi <strong>di</strong> sviluppo del contesto nonatolano. Il report a cura del<br />

facilitatore è rivisto dai partecipanti, prima <strong>di</strong> renderlo fruibile pubblicamente.<br />

Struttura del report: i contenuti emersi liberamente nella <strong>di</strong>scussione tra i partecipanti sono stati<br />

raggruppati per temi principali. Per ciascun argomento si evidenziano le criticità e le proposte correlate.<br />

In<strong>di</strong>ce dei temi <strong>di</strong>scussi:<br />

1. Piano strutturale comunale.<br />

2. Nonantola ieri, oggi, domani.<br />

3. Abitare Nonantola al femminile (e non solo).<br />

4. Servizi alla persona e mobilità.<br />

Approfon<strong>di</strong>menti richiesti: i focus sono anche l’occasione per esplicitare interessi e curiosità in merito agli<br />

stu<strong>di</strong> in corso che fanno parte del Quadro Conoscitivo e che verranno presentati prossimamente.<br />

Chi avesse interessi e richieste <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento è invitato a comunicarli a:<br />

pscpartecipato@comune.nonantola.mo.it<br />

1


FOCUS – SGUARDI FEMMINILI<br />

Tema criticità opportunità<br />

PSC<br />

Nei primi incontri e anche in questo, la<br />

partecipazione è stata buona per qualità<br />

ma non per quantità.<br />

Cosa è meglio fare per pubblicizzare il<br />

processo partecipativo? Cosa è mancato<br />

fino ad ora?<br />

Le attività saranno ancora molte quin<strong>di</strong><br />

bisogna trovare un modo per informare<br />

coloro che non ne sanno nulla.<br />

Per promuovere la partecipazione alle<br />

iniziative e agli incontri, si potrebbero<br />

sfruttare una serie <strong>di</strong> soluzioni oltre le<br />

email e la bacheca comunale, quali:<br />

automobile con altoparlante che gira per i<br />

quartieri, pubblicità vicina ai necrologi,<br />

gran<strong>di</strong> tabelloni pubblicitari a ridosso<br />

<strong>delle</strong> strade principali,pubblicità simili a<br />

quelle per la fiera, volantinaggio e <strong>punto</strong><br />

informazioni al mercato del giovedì,<br />

volantini fuori le scuole elementari e<br />

dentro le scuole materne, volantini nelle<br />

se<strong>di</strong> <strong>delle</strong> associazioni.<br />

Spiegare il senso e le finalità degli incontri<br />

e <strong>di</strong> tutto il processo partecipativo è un<br />

modo per invogliare la gente ad<br />

interessarsi.<br />

NONANTOLA IERI,<br />

OGGI E DOMANI<br />

Dopo gli anni 60 si assiste ad uno<br />

spostamento verso la città, dove si va per<br />

acquisti, <strong>di</strong>vertimento, stu<strong>di</strong>o, lavoro ecc.<br />

Comincia a <strong>di</strong>minuire il lavoro in<br />

campagna ed aumentano i lavori a<br />

domicilio <strong>femminili</strong>: mon<strong>di</strong>ne e magliaie<br />

influiranno molto sull'organizzazione<br />

familiare nonantolana.<br />

Quando una città cresce troppo<br />

velocemente, non ci si conosce<br />

gradualmente, e si crea un circolo vizioso<br />

per cui chi arriva da fuori trova un<br />

ambiente molto <strong>di</strong>ffidente che si è chiuso<br />

a riccio. Nei panni <strong>di</strong> uno straniero, anche<br />

noi dobbiamo ammettere che <strong>di</strong> fronte<br />

ad una situazione estranea,<br />

cercheremmo un luogo più familiare e<br />

omogeneo possibile,dentro il quale<br />

confinarci almeno nei primi tempi; e<br />

questo vale anche per italiani.<br />

Nel dopo guerra le persone <strong>dal</strong>le<br />

campagne andarono nelle periferie della<br />

città principale; oggi tornano a farsi una<br />

casa a Nonantola.<br />

2<br />

Negli anni 60, nuove piccole e me<strong>di</strong>e<br />

imprese, oltre che nuove vie <strong>di</strong><br />

comunicazione hanno portato<br />

cambiamenti forzando l'apertura della<br />

comunità locale. Vi fu un'integrazione<br />

attiva fra questa e le nuove persone.<br />

Nonantola era un paese piccolo, agricolo,<br />

soli<strong>dal</strong>e, civile e con una solida comunità,<br />

per cui chi veniva da fuori <strong>di</strong>ventava “per<br />

forza” nonantolano. In questa comunità<br />

forte e strutturata vigevano regole non<br />

scritte che hanno favorito l'integrazione;<br />

compromesso fra potere politico e potere<br />

religioso hanno caratterizzato per<br />

decenni questa città. A quest'epoca si<br />

viveva ancora molto il paese, dopo<strong>di</strong>ché<br />

vi fu un cambiamento.<br />

Vi erano molte istituzioni però che<br />

permetterono alle <strong>donne</strong> <strong>di</strong> lavorare,<br />

soprattutto servizi per bambini e anziani.<br />

Sono durate decenni , e le conquiste


arrivarono una dopo l'altra: asilo nido,<br />

ludoteca, fonoteca, centro <strong>di</strong> educazione<br />

ambientale, ecc.<br />

Oggi Nonantola non è un paese <strong>di</strong><br />

anziani, eppure i giovani non si vedono.<br />

Si pensi che i 5000 abitanti arrivati negli<br />

ultimi anni sono per la maggior parte<br />

giovani coppie. Vi è un problema “socioculturale”:<br />

oggi le persone si fidano<br />

sempre meno dei giovani. I giovani non<br />

vengono visti anche per il loro<br />

potenziale.<br />

Oggi sembra mancare sempre più la<br />

voglia <strong>delle</strong> persone <strong>di</strong> mettersi in gioco<br />

<strong>di</strong>rettamente: esistono molte<br />

associazioni servizi e risorse <strong>di</strong> ogni tipo,<br />

ma spesso si propongono tante cose che<br />

rimangono solo teoriche.<br />

Occorre creare per il futuro luoghi adatti<br />

a promuovere conoscenza fra le persone.<br />

Inoltre sarebbero utili incentivi per<br />

l'impren<strong>di</strong>toria giovanile locale, proprio<br />

per valorizzare le loro potenzialità.<br />

Immaginiamo una Nonantola piena <strong>di</strong><br />

luoghi come scuole, parchi e negozi,<br />

collegati da percorsi ciclopedonali.<br />

Sicuramente fra 15 anni i bisogni <strong>delle</strong><br />

persone saranno <strong>di</strong>versi e la città dovrà<br />

assicurare integrazione fra età e generi.<br />

Oggi la piazza Liberazione è svuotata <strong>di</strong><br />

qualsiasi funzione, mentre anni fa era un<br />

vero e proprio centro commerciale e<br />

artigianale.<br />

Nonantola ha molto: bisogna riscoprire e<br />

valorizzare l'esistente.<br />

Speriamo che in futuro Nonantola non<br />

cresca più, <strong>dal</strong> <strong>punto</strong> <strong>di</strong> <strong>vista</strong> e<strong>di</strong>lizio, e<br />

che si possano riutilizzare aree<br />

abbandonate e malridotte, in modo da<br />

mantenere la campagna, che è un bene<br />

per la città e la sua identità.<br />

ABITARE<br />

NONANTOLA AL<br />

FEMMINILE E NON<br />

SOLO<br />

Oggi bambini e ragazzi sono molto meno<br />

in<strong>di</strong>pendenti rispetto ad un tempo: non<br />

si possono muovere da soli ad esempio.<br />

Qualcuno <strong>di</strong>ce che ci si preoccupa troppo<br />

per loro ma in realtà ci sono pericoli<br />

oggettivi come l'enorme mole <strong>di</strong> traffico.<br />

Non ci sono luoghi <strong>di</strong> incontro, come<br />

librerie, cinema, teatro e gli eventi <strong>di</strong><br />

cineforum del passato organizzati in<br />

biblioteca non ci sono più.<br />

3<br />

Le comunità sicure sono quelle che si<br />

conoscono nel loro interno, che hanno<br />

porte <strong>di</strong> casa aperte e non hanno paura<br />

dell'altro.<br />

Una città sicura dovrebbe essere una città<br />

in cui i bambini girano da soli<br />

tranquillamente.<br />

Fra 15 anni Nonantola sarà una realtà<br />

davvero multiculturale perciò bisogna<br />

puntare sulla conoscenza per superare<br />

l'attuale momento buio <strong>di</strong> intolleranza.<br />

Mettere insieme necessità e storie<br />

<strong>di</strong>verse aiuterà a ricreare una vera


comunità.<br />

È triste vedere famiglie e giovani la<br />

domenica andare al centro commerciale.<br />

Da quando abito a Nonantola un aspetto<br />

che mi è mancato è il “passeggio”, che è<br />

un momento in cui si incontrano<br />

persone, ci si rilassa..<br />

In futuro sarebbe bello avere un anello <strong>di</strong><br />

passeggio più largo del centro storico in<br />

modo da non isolarlo dato che è davvero<br />

piccolo; questo dovrebbe ospitare<br />

funzioni culturali e commerciali,mentre<br />

le piazze non dovranno essere parcheggi<br />

e la <strong>vista</strong> da questo anello dovrà<br />

comprendere la campagna.<br />

Il rumore dovrà essere legato alle<br />

persone e non ai veicoli.<br />

Le frazioni vanno rivitalizzate:<br />

necessitano <strong>di</strong> spazi comuni.<br />

SERVIZI ALLA<br />

PERSONA E<br />

MOBILITA'<br />

C’erano molti più servizi in passato che<br />

oggi; il comune non riesce a reggerne più<br />

alcuni in maniera autonoma, come l'asilo<br />

nido.<br />

I servizi per le persone non sono<br />

aumentati all'aumentare <strong>di</strong> popolazione.<br />

Occorreva progettare ampliamento <strong>di</strong><br />

servizi prima <strong>di</strong> progettare ampliamenti.<br />

Anche se si riconosce che da quando si<br />

tagliano i fon<strong>di</strong> ai comuni, il controllo e<br />

la progettazione del territorio è sempre<br />

più <strong>di</strong>fficile.<br />

In alcune realtà, come quella tedesca, si<br />

progettano e realizzano prima le strade e<br />

i servizi pubblici, poi le abitazioni (è vero<br />

che i contesti legislativi e normativi sono<br />

<strong>di</strong>fferenti, ma si dovrebbe tentare <strong>di</strong><br />

andare verso questa <strong>di</strong>rezione).<br />

Occorre ritrovare la carica pionieristica <strong>di</strong><br />

Nonantola per dar luogo a molti nuovi e<br />

vecchi servizi. Servirebbe migliorare la<br />

rete , anche <strong>di</strong> informazione, che colleghi<br />

<strong>di</strong>versi luoghi e servizi, soprattutto per i<br />

giovani.<br />

Una nuova biblioteca potrebbe <strong>di</strong>ventare<br />

un vero centro culturale, con molte<br />

funzioni, in modo che i giovani abbiano<br />

altri posti, oltre la parrocchia, dove<br />

ritrovarsi.<br />

Se le scuole rimanessero aperte anche<br />

dopo l'orario prettamente scolastico<br />

potrebbero ospitare altre funzioni e<br />

<strong>di</strong>ventare dei luoghi più vissuti.<br />

A Nonantola le scuole si fermano alle<br />

me<strong>di</strong>e inferiori, per tutto il resto si va in<br />

città. Si dorme a Nonantola e si vive a<br />

Modena e si fanno code immense sulle<br />

strade <strong>di</strong> collegamento.<br />

Oggi muoversi in bicicletta è davvero<br />

<strong>di</strong>fficile a causa del traffico: molti hanno<br />

paura. Ad<strong>di</strong>rittura ci sono <strong>di</strong>fficoltà anche<br />

ad accedere al centro storico <strong>dal</strong>la prima<br />

fascia <strong>di</strong> periferia: le persone<br />

4<br />

Occorre una pianificazione del traffico e<br />

della mobilità con obiettivi <strong>di</strong> ricerca della<br />

qualità della vita.<br />

I trasporti pubblici vanno potenziati, dato<br />

che ad oggi sono gli stessi <strong>di</strong> molti anni fa.<br />

Si dovrebbe avere il modo <strong>di</strong> andare a<br />

Modena sia in autobus che in bicicletta.


preferiscono allora salire in macchina ed<br />

andare al centro commerciale.<br />

5

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